Biblioteca Centrale Cisl Via Labicana 26 – 00184 ROMA Tel. 0670476041 – Fax 0670492528 Sito: htm.cisl.it/BIBLIOTECA/ E-mail: [email protected] Conquiste del lavoro 1948-1986 Vicende organizzative di Enrico Giacinto Introduzione di Paolo Giammarroni Questo e-book è dedicato alla memoria di Francesco Casula e Maria Irace © by Biblioteca Centrale Cisl giugno 2005 tutti i diritti riservati INDICE Introduzione Un “organ” sicuro per una “house” inquieta” di Paolo Giammarroni Premessa 1. Conquiste del lavoro quotidiano 2. Dalla Libera Cgil alla Cisl 3. Tra informazione, propaganda, cultura 4. Conquiste uno e trino 5. Ritorno al passato 6. La svolta del 1958 e l’idea del quotidiano 7. Tante testate, poi il cambio della guardia nella direzione 8. Conquiste ritorna settimanale e si rinnova 9. Toh chi si vede! Il comitato di redazione e gli inserti 10. La redazione milanese e la storia del sindacato 11. I programmi tv e la relazione di Romani 12. Da Momoli a Borgomeo 13. La redazione volante 14. La stagione unitaria e il supplementone di 244 pagine 15. Ausi, Seusi e Conquiste quotidiano 16. Nasce Finlavoro e Conquiste si sposta e si riduce 17. L’Assemblea dei quadri di Napoli 18. Da Storti a Macario a Carniti 19. La dichiarazione di intenti 20. Fanno capolino Edizioni Lavoro e Dibattiti & Letture 21. La campagna abbonamenti 1979 22. Chi conosce Conquiste? 23. L’impronta di Maurizio Polverari 24. Abbonamenti in crescita, ma… 25. L’Assemblea dei quadri del 1980 26. L’indagine sui lettori 27. Primi cambi in redazione 28. Nel segno di Solidarnosc 29. Il primo capo redattore 30. L’ultimo numero unitario e il referendum del 1985 31. Da Carniti e Polverari a Borgomeo 32. Nasce il (quasi) quotidiano Note Tabella: Conquiste del Lavoro vicende organizzative 2 INTRODUZIONE UN “ORGAN” SICURO PER UNA “HOUSE” INQUIETA di Paolo Giammarroni 1. La prima valutazione storica per un periodico d’organizzazione potrebbe essere quella a carattere comparativo. Lo strumento adottato, che fosse settimanale, quindicinale o mensile? Quanto si differenziava o si allineava ad altre testate simili? La domanda per ora rimane inevasa. Ad altri approfondimenti il compito di distinguere spazi di stretta cronaca organizzativa da quelli di dibattito interno, le riflessioni a tutto campo e le divulgazioni specialistiche: e così paragonare le tipologie di interventi politico e/o culturale. Di sicuro fino alla metà degli anni Sessanta questi fogli finiscono per somigliarsi innanzitutto per l’ “orrore del vuoto”. Stampare costa. Il bianco non deve esistere, ogni spazio va occupato dal piombo. La parola ha la netta affermazione sull’immagine. La foto è soltanto documentaria, compresa quella per il mezzobusto del leader. La lezione grafica forte, alla Albe Steiner de “Il Politecnico”, influenza così anche mondi politicamente estranei come quelli Cisl, pur senza il sopravvento del rosso e del nero a “fasciare” gli spazi privilegiati. Colpisce però, da subito, la vocazione pedagogica cislina, rispetto a quella da “foglio volante” della tradizione rossa. Lì fa premio lo slogan, il riassunto, qui prevale l’argomentazione e l’esemplificazione. Difficile provare che le testate “rosse” fossero anche più distribuite, rispetto a quelle “bianche”, come è facile immaginare. Di sicuro “Conquiste” doveva farcela da sola. La Cisl poteva contare su spazi espressivi nulli sulla stampa nazionale e modesti su quella di partito. Un problema non risolto negli anni della contestazione, anzi riesploso negli anni Ottanta dopo la fine dell’esperienza unitaria e alla fine approdato ad un esito felice, alle soglie della gestione D’Antoni. 2. Per quasi 40 anni la Cisl sogna un quotidiano, anzi lo sperimenta appena può. La recente scoperta storiografica del foglio nato per pochi giorni già dentro la Lcgil ha un valore immenso, per chi voglia coglierne il significato profondo. Nessuna sudditanza ai partiti, sembra dire questa smania a lungo frenata. L’iscritto deve poter avere un rapporto diretto coi suoi vertici nazionali, aldilà delle tante difficoltà (economiche e postali in primis) per riuscirci. La “dichiarazione” del leader sindacale troverà canali paralleli solo nel corso degli anni, con la lentissima emancipazione del sindacalismo 3 italiano da fonte di disordine sociale e espressione degli “ultimi” a forza di promozione della dignità delle persone e dello sviluppo nel paese. Allora, finalmente, si apriranno i primi spazi “sindacali”, nelle cronache e poi negli spazi economici dei giornali. Per una lunga fase quelle parole risuoneranno anche nelle piazze e negli spazi pubblici, poi questa funzione si esaurirà (se non per appuntamenti rituali o occasioni particolari). La tv ne prenderà il posto, davanti ad un lavoratore/utente di servizio pubblico o Mediaset. L’informazione o diventa quotidiana, a quel punto, o rischia di essere solo documentazione a posteriori. 3. Con gli occhi di oggi può apparire scontato questo grande fiume di edizioni, ritocchi di formato, apertura e chiusura di pagine ad hoc, fascicoli speciali… Si rifletta invece su un semplice dato: il lavoratore tipo, quello iscritto o iscrivibile, era largamente semianalfabeta. Per chi scrivevano tutti questi sindacalisti? La prima risposta possibile è: per consolidare un nucleo più solido di militanti, esposti a minacce, isolati, fai-da-te. La stessa base per le attività diffuse di formazione era la culla di tante pagine stampate. Un’esigenza ancora lontana dall’essere esaurita. La seconda risposta è però un’altra: perché sì. Pastore non si sognò di celarsi dietro l’ignoranza e la semplicità delle masse di cultura cattolica per non dire, non esprimere, non prendere posizione, non spiegare nel dettaglio. Anzi, lo stesso 68 – a volerlo ancora posizionare come pietra miliare – vede le proprie radici nella cultura del “riprendersi la parola”, del “dare voce”, del “I care” di don Milani. Sapere per crescere, confrontare per scegliere, affinare il linguaggio per non farsi gestire da altri. A quella generazione di sindacalisti va il merito storico di aver usato la delega nel senso più democratico, per far crescere lavoratori più consapevoli e capaci di decidere nelle cose che li riguardavano. Senza vergogne o affidamenti a chi “sapeva parlare e scrivere”. È un esempio che mi capita di portare oggi a quei dirigenti refrattari personalmente ai computer e lentissimi a concepire siti Internet all’altezza dei tempi o a gestire per le grandi potenzialità la posta elettronica. Anche loro provano a defilarsi, dietro la scarsa dimestichezza dei lavoratori per questi mezzi. Ma quali lavoratori? Di quale età? Di quali settori? Forse si vuol solo perdere tempo prezioso. Solo seminando, invece, sarà possibile raccogliere frutti adeguati. Nel caso di “Conquiste” poi la stagione più raffinata di orientamento non ostentato è stata probabilmente quella della guida di Maurizio Polverari, stagione da lui stesso definita “dell’ascolto”. Furono anni 4 complicati, a cominciare dalla rottura di San Valentino, lo scontro sulla scala mobile, e – in definitiva – un dover reinventare organizzativamente una Cisl che all’avventura unitaria aveva dato pagine anche dolorose della propria storia interna. Fu un “Conquiste” quello di nuovo di “studio”, se questa parola ha senso per un settimanale, lontano dai toni nazional-popolari dei fogli Cgil o dalla supponenza a volte irritante di “Rinascita”. Forse un house organ meno popolare, ma ancora oggi apprezzabile, anche per la veste grafica di un creativo doc come Maoloni. 4. Senza togliere nulla a nessuno, in queste pagine non troverete grandissimi nomi. Alcuni hanno avuto una brillante carriera in Rai, come Rocchi, altri hanno avuto poi percorsi politici. In generale però la popolarità delle firme si ferma a chi conosce il mondo Cisl. Perché? In prima istanza l’house organ, anche quando vissuto come strumento povero e da non caricare di attese, è comunque un foglio “nostro”. Altri dispongono di altri spazi per esprimersi, qui lo facciamo noi. È una linea molto cislina, molto meno frequente in Cgil. Spesso i suoi giornali “copiano” i magazines, con appalti di rubriche o interviste a “esterni”. In effetti è una linea di chiusura quella tutta interna cislina. D’altro canto, questo è servito a far crescere una fucina di risorse comunicazionali prima inesistente. Il redattore è innanzitutto un militante, solo dopo un tecnico. E facilmente si trova a dare il proprio contributo come ufficio stampa, o disegnatore di altre testate sindacali, o divulgatori di manualistica. L’apice è nel 1969 con la mitica “redazione volante”, che da dentro un furgone registra le mobilitazioni, le voci, le rivendicazioni di una stagione irripetibile. È una pagina se vogliamo poco conosciuta, ma che a livello di categoria o territorio ha una sua rilevanza: perché chi sa fare queste cose per lunghi anni diventa insostituibile. “Conquiste” rappresenta una sorta di primo laboratorio di queste cose. Certo colpisce che per decenni nel tamburino siano apparsi come responsabili i nomi della dirigenza politica e quello di un caporedattore abbia dovuto attendere i primi anni Ottanta. 5. Un house organ nasce, si sviluppa, muore strettamente legato al gruppo dirigente che l’ha inserito nella sua strumentazione. “Conquiste” può essere valutato in molti modi, anche ingenerosi, aldilà del valore documentale che comunque ha rivestito. Laddove la dirigenza ha saputo esprimere un’esigenza forte di identità e confronto sociale, anche questo strumento ha saputo fare la sua parte. 5 Laddove la Cisl si è ritirata nella routine e nella mediazione politica, anche un foglio di questo tipo ha vissuto fasi di stasi e di scarsa vitalità. In particolare, nel caso Cisl, il giornale – per tutto l’arco di tempo qui esaminato – non ha avuto il conforto di un bacino strategico che ne definisse le potenzialità. Se è vero che il legame diretto col segretario generale dovrebbe essere la migliore garanzia di massima attenzione da parte del versante politico, è anche vero che questo legame – non solo in Cisl – fatica a trovare adeguati spazi per rafforzarsi, dati i mille impegni del leader. Solo nella seconda metà degli anni Ottanta anche in Cisl maturerà una scelta (successivamente revocata) di passare da una funzione “giornale” parallela a quella “ufficio stampa” a quella di “Dipartimento informazione”, esercitata per alcuni anni da Luca Borgomeo, che non a caso fu tra i promotori dell’avventura del quotidiano. 6. Tutta l’avventura descritta in questi 40 anni di “Conquiste” si situa anche nelle complesse relazioni tra confederazione e categorie, come tra centro e periferia. È facile notare come nella fase iniziale tutte le categorie avessero grossi spazi sul giornale confederale, pur disponendo ciascuna di propria testata (in genere mensile) per rivolgersi ai propri iscritti. Con l’autunno caldo, sono le aziende a parlare di più, impadronendosi di “Conquiste” quanto sperimentando fogli fragilissimi, per lo più ciclostilati, ma dal forte impatto. Dopo la stagione unitaria, per le categorie inizia un lento declino informativo. Non ci saranno più le risorse per proseguire coi fogli periodici nazionali, né molte strutture locali riusciranno a uscire dalla dimensione adolescenziale del modesto “giornalino”, senza periodicità e senza qualità. “Conquiste” quotidiano nascerà lì, dalla necessità di ritrovare una linea coerente confederale, dentro cui possano abbeverarsi e allo stesso tempo portare la propria acqua. Se può rimanere un senso generale di non-compiuto meglio non attribuirlo al problema risorse o intelligenze, ma piuttosto alla vastità dei campi di cui riferire e discutere, a cominciare dagli scenari internazionali. Un foglio per orientarsi, piuttosto che per incensarsi: è il migliore complimento che si possa fare a questa lunga avventura collettiva. 6 Premessa Sfogliare 40 mila pagine di Conquiste del lavoro dal 1948 al 1986 è stata una fatica immane. Ma ne valeva la pena. Perché è stato come ripercorrere trentott’anni di vita di un’organizzazione che ha dato un grande contributo alla crescita economica e sociale del nostro Paese. Conquiste del lavoro ha accompagnato e continua ad accompagnare le vicende della Cisl. Il giornale è uno degli strumenti più consultati e citati da studenti, storici e ricercatori che hanno analizzato o intendono analizzare il percorso compiuto dal sindacato creato da Giulio Pastore. Questo saggio - che è dedicato alla memoria di Francesco Casula e di Maria Irace - cerca di ricostruire l’evoluzione di alcuni aspetti di carattere organizzativo del giornale della Cisl, dalla sua fondazione alla trasformazione, avvenuta nell’aprile 1986, in quotidiano. Ne ripercorre alcuni momenti fondamentali come i tentativi di realizzare la vendita nelle edicole, l’idea - che si concretizza per la prima volta in occasione del Congresso della Lcgil del 1949 e che riprende a circolare nel gruppo dirigente dell’Organizzazione fin dalla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso - del quotidiano sindacale, i cambiamenti nella periodicità e nel formato, l’avvicendarsi di direttori, vice direttori responsabili e redattori. Le sorprese di questa ricostruzione sono state numerose. Difficile sentirsi oggi “originali” a fronte della preveggenza dei padri fondatori della Cisl. Difficile anche essere trionfalistici di fronte al ricorrere di problemi terribilmente uguali. Dall’esperienza passata di Conquiste è possibile trarre numerosi insegnamenti per il presente e, forse, anche per il futuro. 1. Conquiste del lavoro quotidiano Il problema della definizione di una strategia della comunicazione è stato avvertito dalla Cisl ancor prima della sua costituzione. Le scelte della Libera Cgil si orientano, sul versante interno, verso la nascita di un giornale, Conquiste del lavoro, come strumento settimanale di collegamento tra tutte le strutture della nuova organizzazione (1). Il primo numero di Conquiste del lavoro, settimanale della Libera Confederazione generale italiana dei lavoratori, porta la data del 24 dicembre 1948. Una copia costa 15 lire (equivalenti a poco più di 0,23 centesimi del 2004). Il giornale, quattro pagine di formato 42x56 centimetri, è diretto da Giulio Pastore, segretario generale della Lcgil. Vice direttore responsabile è Giovanni Lume. La sede della testata (direzione, redazione ed amministrazione) è in via Po 21. 7 Il costo dell’abbonamento annuo per il 1949 è di 700 lire (10,84 euro del 2004); quello semestrale di 380 lire (5,89 euro). Dopo poco meno di un anno si registra il primo cambio della guardia nel settimanale. Renzo Lomazzi subentra come vice direttore responsabile a Giovanni Lume a partire dal n. 35 dell’11 settembre 1949. Sul n. 37 del 25 settembre, in un riquadro nella parte bassa della prima pagina intitolato “Ringraziamento” a firma “Il Direttore”, si legge che “Per altri impegni professionali, il dott. Giovanni Lume lascia la gerenza del ‘Bollettino d’Informazioni sindacali della L.C.G.I.L.’ come pure ‘Conquiste del lavoro’. Al nostro valido collaboratore, che dall’inizio delle due pubblicazioni ha dato la sua opera giornalistica al nostro movimento, va oggi il nostro ringraziamento ed augurio per il suo lavoro”. Il nuovo vice direttore responsabile sviluppa un’intensa attività organizzativa, come dimostrano le circolari (conservate nel Fondo circolari 1949 dell’Archivio storico nazionale della Cisl) inviate alle strutture della Lcgil ed ai corrispondenti di Conquiste del lavoro. Con la circolare n. 262 del 21 ottobre 1949, Lomazzi comunica che il giornale si trasformerà in quotidiano nei giorni del Congresso confederale e chiede alle strutture di far sapere se e quante copie possono diffondere in più rispetto a quelle normalmente ricevute. Chiede anche su quante edicole si può fare affidamento in ciascuna provincia per una “discreta vendita” del quotidiano. Sarà poi cura del giornale, una volta ricevuti gli indirizzi delle edicole, provvedere a tutti gli adempimenti di carattere organizzativo ed amministrativo. Conquiste del lavoro esce (con la numerazione dal 43 al 46) il 4, 5, 6 e 7 novembre e (forse) anche l’8 novembre, il giorno cioè successivo alla conclusione del Congresso Confederale. Di quest’ultimo numero (che dovrebbe portare il 47 come numerazione), che era stato annunciato nella citata circolare, non si è trovata copia in nessuna raccolta. Nella Biblioteca Centrale Cisl sul numero 48 dell’annata rilegata si segnala un appunto a matita in cui si specifica che il n. 47 è esaurito. 2. Dalla Libera Cgil alla Cisl Nel 1950 il costo dell’abbonamento e della singola copia di Conquiste resta immutato. È prevista però la possibilità di attivare abbonamenti anche trimestrali (al prezzo di 170 lire) e mensili (60 lire). Conquiste realizza, a partire dal numero 48 del 13 novembre 1949, l’esperimento di una pagina settimanale dedicata interamente ad una regione: la Toscana. Al criterio di quella che viene definita edizione regionale, si aggiunge quello delle edizioni di categoria (2). Sul n. 18 8 del 7 maggio 1950, il primo numero in cui Conquiste si trasforma da settimanale della Libera Cgil in settimanale della Cisl, appare una pagina con la testata “Il Gazzettino degli Alimentaristi, quindicinale della Federazione unitaria lavoratori prodotti industrie alimentari”. Seguiranno poi “La pagina del pensionato” e “La Federazione degli ospedalieri”. Il numero 18 è di sei pagine e costa 20 lire. La nuova intestazione è “Conquiste del lavoro settimanale della Confederazione italiana dei sindacati dei lavoratori”. Solo a partire dal numero 20 del 21 maggio l’acronimo Cisl viene sciolto senza gli articoli partitivi. Sullo stesso numero 18 risultano come direttori Giulio Pastore e A. Claudio Rocchi (3). Questa indicazione viene modificata nel numero successivo (n. 19 del 14 maggio) in cui a Pastore direttore si affianca Rocchi in qualità di condirettore. Dal numero 22 del 4 giugno il giornale passa a sei pagine con un conseguente adeguamento del suo prezzo: una copia 20 lire, abbonamento annuo 950, semestrale 480, trimestrale 250. Il problema della diffusione di Conquiste è molto sentito. Alcune categorie ed Unioni provinciali tendono a realizzare proprie pubblicazioni e la Confederazione si preoccupa perché “...se quest’indirizzo si estendesse, difficile ne risulterebbe la vita di Conquiste del lavoro” in quanto “...fare pubblicazioni proprie, significa esaurire in tale direzione i pochi mezzi finanziari di cui dispongono e le Federazioni e le Unioni provinciali” (4). I giornali di categoria e delle Unioni provinciali, assieme alla stampa di organismi estranei alla Cisl distribuita gratuitamente in gran quantità, sono considerati un ostacolo alla diffusione del settimanale confederale (5). Alla data del 31 dicembre 1949 Conquiste aveva una tiratura media di 15.000 copie settimanali. Gli abbonati erano circa 900. L’amministrazione confederale vantava allora verso le Unioni crediti per 5 milioni di lire (equivalenti a 77463 euro del 2004). Nel secondo semestre del 1950 la tiratura del giornale oscillava da un minimo di 18.000 ad un massimo di 25.000 copie settimanali. Gran parte delle Unioni continuava a non saldare i debiti per le copie ricevute. Nel dicembre 1950 la segreteria della Cisl dedica una lunga riunione al problema della stampa. Viene proposta l’abolizione dei giornali editi dalle Federazioni nazionali di categoria e dalle Unioni provinciali. Si offre in cambio l’allargamento delle edizioni regionali e categoriali di Conquiste per consentire a ciascuna struttura la possibilità di disporre settimanalmente e liberamente dell’organo confederale per la trattazione dei loro rispettivi problemi. La proposta non viene accolta dalle 9 categorie. Si decide allora la costituzione di centri provinciali di diffusione per la stampa confederale. La campagna abbonamenti 1951 offre premi a sorteggio per abbonati, produttori e Unioni. Si affida alle Unioni la responsabilità della distribuzione del giornale nell’ambito delle singole province e l’esazione dei pagamenti. Si indicono convegni stampa in ogni regione. Conquiste esce settimanalmente in dieci edizioni (nazionale, lombarda, Tre Venezie, Piemonte e Liguria, Toscana, Emilia e Romagna, Italia centrale, siculo-calabrese, Como, Verona) per un complesso di 18 pagine per ogni settimana (6). Gli abbonamenti arrivano a quota 2.445 e la tiratura sale a 30.000 copie settimanali, collocate quasi per intero a pagamento. 3. Tra informazione, propaganda, cultura A Conquiste del lavoro la Cisl affianca altre pubblicazioni periodiche e numerosi opuscoli di propaganda. Ma lo sforzo maggiore è profuso su Conquiste per il quale, in un primo tempo, si tenta anche la vendita nelle edicole (7). Il fallimento dell’iniziativa (che fu riproposta, senza risultati positivi, anche nella seconda metà degli anni Sessanta, nei primi anni Settanta e nella seconda metà degli anni Ottanta con la trasformazione di Conquiste in quadrisettimanale) spinge ad indirizzare la diffusione del settimanale verso le organizzazioni periferiche della Cisl. Oltre che sulle Unioni provinciali e comunali si punta sugli attivisti, con l’obiettivo di far giungere il giornale non più alle sole sedi sindacali, ma anche e soprattutto nei posti di lavoro dove si ritiene che la vendita sarebbe più facile. A significare il rilievo che l’organizzazione assegna al suo organo di stampa, il direttore di Conquiste, nominato dal Consiglio generale, a norma dell’articolo 22 del primo Statuto della Cisl, fa parte di diritto della segreteria confederale. Nell’elenco dei nominativi dei dirigenti eletti dal primo Congresso confederale della Cisl pubblicato su Conquiste n. 43 del 18 novembre e n. 44 del 25 novembre 1951 si legge infatti che “fa parte di diritto della Segreteria Confederale Appio Claudio Rocchi in quanto eletto dal Consiglio generale a direttore di ‘Conquiste del lavoro’ organo della Cisl”. Attraverso il Bollettino di informazioni sindacali, a cadenza quindicinale, la Confederazione offre materiali ed informazioni a tutti i periodici pubblicati nel nostro Paese. Il Bollettino di studi e statistiche, prevalentemente destinato all’interno dell’Organizzazione, è anche rivolto a soddisfare le esigenze di informare gli ambienti esterni sul modo Cisl di vedere i problemi economici e sociali e per divulgare le proprie linee di politica sindacale. 10 Attraverso un’altra rivista mensile, Sindacalismo, la Confederazione prova a gettare un ponte tra il mondo sindacale e quello della cultura. Le altre pubblicazioni periodiche confederali sono rivolte a specifici settori (Lotte contadine) o destinate alle strutture sindacali (Notiziario economico) o agli attivisti e dirigenti periferici (Fuoco). Alla data del 31 agosto 1951 il disavanzo delle singole pubblicazioni (dal 1° maggio 1950) è il seguente: Conquiste 22.572.232 lire, Lotte contadine 21.236.689, Bollettino di informazioni sindacali 5.134.064, Fuoco 21.756.665, Sindacalismo 1.999.894 lire (8). Anche il settore delle pubblicazioni non periodiche di propaganda (opuscoli, volantini e così via) segna, sempre al 31 agosto 1951, un disavanzo pari a 11.621.052 lire. Per dare un’idea delle dimensioni del fenomeno basti dire che 1.000 lire del 1951 equivalgono a 14,31 euro del 2004. Il 1952 rappresenta un anno di grandi cambiamenti per il giornale della Cisl. Appio Claudio Rocchi diventa direttore responsabile, Renzo Lomazzi resta come semplice vice direttore. Sparisce il nome di Giulio Pastore. 4. Conquiste uno e trino La Cisl è consapevole di non poter svolgere la sua opera senza avere a disposizione un efficiente gruppo di pubblicazioni anche se ciò dovesse comportare un peso finanziario non indifferente. Ma il dovere di commisurare gli sforzi ai risultati conseguiti e conseguibili induce l’Organizzazione ad affermare che si è di fronte a un disavanzo fuori dalle ordinarie previsioni. Da qui l’invito agli organi confederali a rivedere tutto il settore tenendo presente, da un lato, le insopprimibili esigenze della propaganda e, dall’altro, la necessità di non sciupare inutilmente il denaro. A partire dal n. 6 del 10 febbraio del 1952, sulla base di una decisione maturata nel corso di un’apposita riunione del Consiglio generale, Conquiste del lavoro si trasforma in formato rivista (26x36 centimetri), stampata a rotocalco. Diventa quindicinale, anche se questa periodicità non viene indicata né nell’intestazione né nella gerenza. L’intestazione diventa “Conquiste del lavoro”. Nella gerenza si specifica che Conquiste del lavoro è “Organo della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori”. La riunione del Consiglio generale è preceduta da numerose riunioni ed assemblee regionali ed interregionali appositamente convocate per discutere il problema della stampa (9). In una circolare dell’Ufficio stampa e propaganda del 14 gennaio 1952 (conservata nel cassetto 90, fascicolo 1 dell’Archivio storico nazionale della Cisl) Giulio Pastore e Appio Claudio Rocchi comunicano a tutte le 11 strutture della Confederazione che “in una sua recente riunione la Segreteria Confederale ha affrontato il problema delle pubblicazioni confederali addivenendo ad alcune conclusioni e decisioni che si portano a conoscenza degli organi in indirizzo”. Nella lunga circolare si precisa che “l’esame è stato condotto alla luce delle esperienze trascorse, nonché sulla base di numerose segnalazioni pervenute dalla periferia, da lettori, ecc. concordanti sulla opportunità di unificare le pubblicazioni della Confederazione ed in pari tempo conferire all’organo ufficiale gli attributi di una lettura più piacevole e i caratteri più aderenti ai modificati gusti del pubblico. Pertanto, tenendo conto anche del problema finanziario, la Segreteria Confederale ha deciso di unificare le attuali pubblicazioni (Conquiste del lavoro, Lotte Contadine e Fuoco) in una unica pubblicazione che conserva il nome di ‘Conquiste del lavoro’ e che dal 1° febbraio 1952 sarà trasformato sia nella periodicità che nella veste tipografica e nel contenuto. Infatti, Conquiste del lavoro uscirà, dal febbraio prossimo, quindicinalmente e non più stampato a rotativa ma a rotocalco, a due colori, a 16 pagine, e tenterà di realizzare una formula giornalistica che, come si è detto avanti, possa meglio soddisfare le esigenze ed i gusti dei lettori”. L’unificazione di tre pubblicazioni in una e la nuova veste tipografica pongono naturalmente dei problemi. Tra questi assume particolare rilievo quello relativo alle edizioni regionali che, nella nuova formula tipografica, diventano tecnicamente impossibili. Si mette quindi fine alle specifiche edizioni regionali, ma, nello stesso tempo, Conquiste si impegna a pubblicare con regolarità e nella forma redazionale più viva possibile tutte le notizie che saranno inviate dalla periferia. Il nuovo prezzo di abbonamento annuo passa a 600 lire (di cui 100 devolute, a titolo di rimborso spese e di premio, a coloro che procureranno gli abbonamenti), quello semestrale a 300. Il prezzo di una copia sale a 30 lire, di cui 5 devolute agli incaricati della vendita. 5. Ritorno al passato L’attività editoriale della Confederazione è rivolta all’azione formativa e di documentazione e all’azione di divulgazione e penetrazione organizzativa. A questa seconda esigenza soprattutto rispondono, tra le pubblicazioni periodiche, Conquiste e Cisl notizie e, tra la stampa non periodica, una serie di opuscoli, manifesti murali, volantini... Cisl notizie, mensile di orientamento e di penetrazione organizzativa, nasce nel gennaio 1954 con l’obiettivo di porre rimedio alla insufficiente diffusione di Conquiste che, nelle intenzioni della segreteria confederale, avrebbe dovuto raggiungere larghe masse di lavoratori. 12 La decisione di dar vita alla nuova pubblicazione viene presa, sulla base di proposte avanzate dalla segreteria, dal Comitato esecutivo in una riunione, il 18 novembre 1953, nel corso della quale è esaminato tutto il problema della stampa. Cisl notizie avrebbe dovuto raggiungere tutti o quasi tutti gli iscritti alla Cisl. Proprio per questo il mensile, nella fase di avvio, fu sperimentalmente collegato al tesseramento ed inviato a 29 province. Il secondo Congresso confederale avrebbe dovuto pronunciarsi sull’opportunità dell’estensione obbligatoria a tutte le Unioni dell’abbinamento della quota per l’abbonamento con la quota del tesseramento. Lo stesso Comitato esecutivo del 18 novembre dà mandato alla segreteria confederale di predisporre per il nuovo anno “la pubblicazione settimanale di ‘Conquiste del lavoro’, da stamparsi in rotativa, destinata a rappresentare, nella nuova veste e nella nuova periodicità, l’organo ufficiale della Confederazione”. Col nuovo anno Conquiste ritorna al vecchio formato (42x56) di quattro pagina e presenta, nell’intestazione, la formula “Settimanale della C. I. S. L.”. L’abbonamento annuale passa a 1.000 lire, quello sostenitore a 2.000. Una copia costa 25 lire. Con questi nuovi parametri il giornale va avanti per quattro anni, fino a tutto il 1957. Nel 1955, in occasione della celebrazione del secondo Congresso confederale, Conquiste esce per due volte consecutive con numeri a sei pagine (contro le consuete quattro) e con un’edizione straordinaria (n. 17 del 27 aprile) che si affianca a quelle ordinarie (n. 16 del 23 aprile e n. 18 del 30 aprile) anch’esse quasi interamente dedicate al Congresso. 6. La svolta del 1958 e l’idea del quotidiano I primi numeri del 1958 (1-2 del l’11 gennaio e 3-4 del 18 gennaio) escono con il consueto formato e con le stesse cifre per quanto riguarda abbonamento annuale e sostenitore e costo della singola copia. Non compare invece più, dopo oltre otto anni, il nome del vice direttore Renzo Lomazzi. Appio Claudio Rocchi resta solo al timone come direttore responsabile. Col numero 5 dell’1 febbraio Conquiste cambia formato (29x43 centimetri), veste grafica e periodicità. Diventa quindicinale, come indica la nuova intestazione: ”Conquiste del lavoro quindicinale della C.I.S.L.”. Il numero delle pagine passa a 12. Il prezzo unitario di vendita sale a 50 lire. Abbonamento normale e sostenitore restano invariati. 13 Secondo la segreteria confederale, da periodico preminentemente informativo, il giornale ha acquistato il carattere di foglio di opinione, tenendo sempre conto delle funzioni di ordine organizzativo che gli derivano dall’essere organo della Cisl . Conquiste del lavoro, sempre ad avviso della segreteria confederale, è suscettibile di miglioramento:”...La vita di un giornale è un continuo susseguirsi di tentativi e di ricerche per rendere il foglio sempre più interessante e aderente alle esigenze dei lettori. Spesso chi è preposto alla attività redazionale - soprattutto se si tratta dell’organo di un’organizzazione - raccoglie soltanto critiche, talvolta estremamente vaghe, e ciò non aiuta il suo lavoro. Per un periodico come Conquiste del lavoro l’apporto collaborativo di tutti - dirigenti, quadri e iscritti diventa perciò un’esigenza fondamentale. Occorre insistere su questo aspetto della collaborazione perché è risaputo che la stampa è un mezzo insostituibile di proselitismo delle nostre idee e delle nostre attività. E oltre alla collaborazione, vi è l’esigenza della diffusione. A questo proposito non possiamo dirci soddisfatti. Il numero degli abbonamenti deve aumentare, una campagna per la diffusione di Conquiste del lavoro è allo studio...” (10). L’Organizzazione avverte l’esigenza di raggiungere, con la stampa sindacale, la grande massa dei lavoratori. Questo obiettivo non è ritenuto perseguibile attraverso la sola stampa confederale. E, forse per la prima volta nella sua storia, il gruppo dirigente della Cisl ragiona attorno all’idea di un quotidiano sindacale. Ma, per quanto questo possa essere nelle aspirazioni e nelle prospettive di tutti, prende atto che il momento non è ancora venuto per una iniziativa del genere. Non appare infatti possibile, nel fornire informazioni ai lavoratori, entrare in competizione con la grande stampa di informazione e con gli organi di stampa dei partiti politici. Da qui la scelta di sostenere le iniziative che le Unioni provinciali e i sindacati di categoria decidono di assumere per quanto riguarda la stampa. Su sollecitazione della segreteria confederale l’Ufficio stampa della Cisl, a supporto della scelta di potenziare la stampa periferica dell’Organizzazione, offre il suo sostegno alle Unioni e ai sindacati di categoria che pubblicano loro periodici. Ad essi viene inviato materiale appositamente elaborato: articoli riguardanti fatti di portata nazionale, corsivi polemici, commenti politico-sindacali su particolari avvenimenti, “pezzi” di orientamento, documentazione dell’attività del vari settori della Confederazione con i risultati di trattative, lotte, rivendicazioni. 7. Tante testate, poi il cambio della guardia nella direzione 14 In occasione del terzo Congresso confederale del 19-22 marzo 1959 la Cisl rende noti i dati relativi al censimento (il primo, probabilmente, nella storia dell’Organizzazione) di tutti i periodici delle Federazioni e delle Unioni. Si tratta di 36 testate provinciali o interprovinciali (23 a cadenza quindicinale e 13 mensile) e 12 di Federazioni e sindacati, tutte a cadenza mensile (11). L’assistenza confederale a questi periodici si concretizza anche attraverso l’invio di un ciclostilato, a cura del Cedos (Centro documentazione sociale), un’iniziativa promossa dalla segreteria per divulgare informazioni sindacali dentro e fuori la Cisl, contenente brevi articoli, note, panoramiche sindacali di settore, informazioni, notiziari. Si tratta di una vera e propria agenzia di stampa quotidiana che intende favorire il lavoro dei redattori dei quotidiani incaricati di elaborare i “pastoni sindacali”. La Confederazione fornisce inoltre sussidi per l’avviamento di nuove pubblicazioni sia sotto forma di attrezzature tecniche per la spedizione che di contributi mensili. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si moltiplicano anche le iniziative per la creazione di una stampa sindacale aziendale. Secondo stime della Confederazione nella sola provincia di Milano la Cisl conta più giornali aziendali di quanti non ne abbia la Cgil in tutto il triangolo industriale del Nord (12). Nei mesi immediatamente successivi al Congresso del 1959 Conquiste cambia direttore. Sul numero 12 del 15 giugno, una breve nota in basso a sinistra della pagina 2 (intitolata “La nuova direzione di ‘Conquiste del lavoro’”) avverte che: ”Con questo numero l’on. Bruno Storti assume la direzione di ‘Conquiste del lavoro’ e il dott. Gianfranco Giro la vice direzione responsabile. Mentre rivolgiamo un cordiale ringraziamento all’amico Appio Claudio Rocchi, che per vari anni ha diretto il periodico, esprimiamo un vivo augurio di buon lavoro alla nuova direzione”. 8. Conquiste ritorna settimanale e si rinnova Col numero 21 dell’8 novembre 1959 Conquiste del lavoro riprende la cadenza settimanale. Formato e struttura grafica non cambiano. La foliazione scende a 8 pagine, anche se alcuni fascicoli arrivano a 12. Il prezzo di una copia (anche di quelle a 12 pagine) passa a 30 lire. Abbonamento annuo e sostenitore restano invariati. Il numero 17-18 dell’1 maggio 1960 (“numero speciale per il decennio della Cisl”) è di formato leggermente ridotto (27x37 centimetri) rispetto all’edizione normale. Il giornale, che rievoca le lotte sostenute e le 15 conquiste realizzate dalla Cisl nei suoi primi dieci anni di vita, è di 36 pagine a colori e costa 50 lire. L’ultimo numero dell’anno (n. 51-52 del 18 dicembre 1960), in una finestra in fondo alla prima pagina, nel porgere a lettori ed abbonati gli auguri di buon Natale, avverte che “il prossimo numero di ‘Conquiste del lavoro’ uscirà il 1° gennaio 1961 completamente rinnovato”. È quanto si verifica puntualmente. Il n. 1 del 1961 esce con una nuova veste grafica e nel formato (27x37) sperimentato col numero del 1° maggio 1960. La foliazione raddoppia: 16 pagine contro le 8 precedenti. Una copia costa 40 lire contro le 30 precedenti. Un ulteriore cambiamento si verifica dopo poche settimane. Sul numero 5 del 29 gennaio Giuseppe Momoli prende il posto di Gianfranco Giro come vice direttore responsabile. Un’ultima, piccolissima novità connota il numero 18 del 30 aprile e quelli successivi: dal colophon scompare la voce relativa all’abbonamento sostenitore. Resta solo quella relativa all’abbonamento annuo (1.000 lire). In occasione del IV Congresso nazionale della Cisl, la segreteria confederale dà conto dell’attività di Conquiste e delle modifiche che sono state introdotte. Senza fornire cifre evidenzia l’eccezionale incremento degli abbonamenti grazie anche all’abbinamento, nella spedizione, con periodici provinciali o di categoria stampati come supplementi all’organo confederale (13). 9. Toh chi si vede! Il comitato di redazione e gli inserti Nell’analisi sin qui condotta per ricostruire l’evoluzione di alcuni aspetti di carattere organizzativo di Conquiste, la voce “redazione” è apparsa solo per indicarne le sede. Sede che fin dalla fondazione del giornale è sempre stata ubicata (salvo quanto vedremo in seguito) in via Po 21. Solo verso la fine degli anni Settanta, e fino alla trasformazione in quadrisettimanale, Conquiste riporta sulle sue pagine i nominativi dei componenti la redazione. Per il periodo precedente non è stato possibile ricostruire l’evoluzione della struttura redazionale. Attraverso alcune testimonianze abbiamo composto un elenco, certamente non completo, delle persone che hanno lavorato al giornale come redattori (14). Solo nel primo numero del 1962 (n. 1-2 del 14 gennaio) compare - nella seconda pagina di copertina, in una finestra che contiene tra gli altri i nominativi del direttore (Bruno Storti) e del vice direttore responsabile (Giuseppe Momoli) - un elenco di quanti hanno collaborato nel 1961, distinto in tre voci: comitato di redazione (Fabrizia Baduel-Glorioso, Pietro Maria Merli-Brandini, Cesare Del Piano, Sergio De Marchis, Nicola De Pamphilis, Angelo Fantoni, Carlo Savoini, Domenico 16 Valcavi, Gianni Scaiola), collaboratori (83 nominativi tra i quali autorevolissimi dirigenti dell’Organizzazione) e corrispondenti (15 nominativi con l’indicazione delle sedi: Ragusa, Taranto, Perugia, Firenze, Catania, Alessandria, Milano, Asti, Siracusa, Repubblica di San Marino, Torino, Reggio Calabria, Milano, Pistoia, Napoli). Va sottolineato, a proposito delle sedi di corrispondenza, che Asti e Siracusa risultano coperte da un unico corrispondente (Renato Di Marco), mentre Pistoia vanta - non è dato sapere se perché presenti simultaneamente o in periodi diversi - due corrispondenti (Romano Noli e Ruggero Tagliavini). Solo una persona compare contemporaneamente nell’elenco dei collaboratori e in quello dei corrispondenti. Si tratta di Giovanni Lazzeri. In due numeri del 1962 (n. 26 dell’1 luglio e n. 41 del 14 ottobre) il giornale presenta le quattro pagine centrali composte in modo da poter essere staccate e piegate così da costituire un fascicolo di sedici pagine. Il primo fascicolo contiene il testo della mozione conclusiva del IV Congresso confederale della Cisl del 10-13 maggio; il secondo un documento sulla congiuntura sindacale italiana dell’Esecutivo confederale del 28-29 settembre. L’esperienza delle pagine centrali staccabili e piegabili in fascicoli proseguirà anche negli anni successivi. Va precisato a questo proposito che, a differenza di quanto vedremo per i supplementi che prenderanno vita nel 1964, le pagine centrali sono conteggiate nella numerazione delle pagine del giornale. A partire dal n. 46 del 18 novembre 1962 Conquiste dedica l’intera ultima pagina alla campagna abbonamenti per il 1963. Dal 1° gennaio – si avverte – il giornale passerà a 24 pagine (otto in più rispetto alla foliazione del 1962). Sono annunciati più servizi, più corrispondenze e più rubriche. Non solo. A chi procura abbonamenti sarà riservato un premio sicuro: da un rasoio elettrico per 30 abbonamenti fino ad una Fiat 500 per 1.000 abbonamenti. Il premio, si precisa, verrà inviato subito senza sorteggio. Sono ammessi anche versamenti rateali per chi riscuote trattenute sindacali mensili. L’abbonamento annuo passerà a 1.500 lire. La quarta pagina di copertina del n. 49 del 9 dicembre pubblica il regolamento del concorso con l’elenco completo dei premi. Il numero successivo (n. 50 del 16 dicembre) contiene nelle pagine centrali un inserto pubblicitario che riporta, tra l'altro, la sequenza delle testate di Conquiste dal 1948 a quella del nuovo anno 1963. In quindici anni la testata è stata modificata otto volte. Sullo stesso numero compare il nuovo costo dell’abbonamento annuo (1.500 lire). L’ultimo numero dell’anno (n. 51-52 del 30 dicembre) riproduce in prima pagina la sequenza storica delle testate. 17 10. La redazione milanese e la storia del sindacato Il primo numero del 1963 (n. 1-3 del 20 gennaio) è caratterizzato da alcune novità. Innanzitutto è un numero triplo. Composto di 48 pagine, costa 50 lire (prezzo che conserverà anche per i due numeri successivi di 24 pagine, mentre a partire dal n. 6 del 10 febbraio scenderà a 40 lire per risalire di nuovo a 50 dal numero 23 del 9 giugno). In una nota a pagina 2 a firma della redazione, intitolata “Il nuovo compito del giornale”, si legge tra l’altro:”…Conquiste del lavoro muta sostanzialmente, ancora una volta, il suo aspetto tipografico e adegua il suo contenuto. Il discorso di Conquiste del lavoro è iniziato sedici anni or sono. Il giornale ha assolto con onestà i compiti che gli erano propri, primo tra i quali il mantenere i contatti dell’organizzazione sindacale con i propri membri. Oggi però la diversa maturità del movimento impone che questo legame non si limiti più ad essere di informazione dei membri del sindacato, degli orientamenti della loro organizzazione, su diversi argomenti. Il giornale è chiamato ad essere mezzo di contatto a doppio senso, che funzioni cioè anche come propulsore di idee, di orientamenti, che emergono dal basso. Ed è a questo compito nuovo che Conquiste del lavoro si accosta con onestà e dignità”. Sullo stesso numero riappare la voce “abbonamento sostenitore” (voce che scomparirà solo dopo pochi numeri, precisamente a partire dal n. 10 del 10 marzo). Il costo di tale abbonamento è di lire 10.000. La novità più importante è rappresentata dall’apparizione, nella gerenza, della dizione “Redazione milanese Via Tadino, 21 Tel. 220.548”. Di conseguenza l’espressione “Direzione e redazione” di via Po 21 si trasforma in “Direzione e redazione romana” fino al n. 25 del 20-26 giugno 1965 quando viene cancellato l’aggettivo “romana” tornando alla forma precedente. Sarà necessario attendere cinque anni prima che alla redazione milanese se ne aggiungano altre, a cominciare da quella di Firenze. Le novità del 1964 si chiamano supplementi. Il n. 9-10 dell’8 marzo, oltre alle consuete 24 pagine, contiene un inserto di 16 pagine, formato 18x27 centimetri, interamente dedicato al risparmio contrattuale. Anche il numero 14-15 del 18 aprile è arricchito di altri due inserti (dedicati, rispettivamente, alla situazione congiunturale ed allo Statuto dei lavoratori), sempre formato 18x27, di 16 e 8 pagine. Conquiste del lavoro definisce questi fascicoli, che sono collocati tra le pagine centrali con una numerazione ed un formato autonomi, inserti e supplementi nello stesso tempo, contribuendo a generare una sorta di confusione che si trascinerà in tutti gli anni successivi. Con il numero 17-18 del 18-25 aprile 1964, numero speciale di 40 pagine dedicato al Primo Maggio, prende il via la pubblicazione de “La 18 storia del sindacato in Italia”. Le otto pagine centrali del numero sono piegabili in un fascicolo di sedici pagine che contiene appunto la prima “puntata” della storia del sindacato. L’ultima parte della storia verrà pubblicata nelle pagine centrali del n. 33-34 del 15-28 agosto 1965. Tutti gli inserti saranno raccolti dando vita al volume “La storia del sindacato in Italia”, edizioni Conquiste del lavoro, di 140 pagine complessive. 11. I programmi tv e la relazione di Romani Oltre all’attività editoriale periodica, che si trasforma continuamente nel corso degli anni con la cessazione di vecchie e la nascita di nuove testate, la Cisl continua la produzione di opuscoli, manifesti, volantini e di pubblicazioni non periodiche che assumono la dimensione di veri e propri libri. Si pone pertanto il problema di dare vita ad un’adeguata struttura editoriale, con le tecniche organizzative connesse. L’Ufficio stampa e Conquiste sono considerati dalla Confederazione come i principali servizi relativi alla diffusione e alla volgarizzazione delle politiche della Cisl (15). Nella relazione della segreteria confederale al V Congresso nazionale del 22-25 aprile 1965 non manca il consueto resoconto sull’attività dell’organo confederale. Si dà quindi conto delle trasformazioni subite da Conquiste a partire dal 1962; del passaggio dalle 16 pagine alle 32 pagine del 1965; della pubblicazione, come inserti, degli atti ufficiali della Cisl, di documenti di lavoro e memorie sindacali, della storia del movimento sindacale italiano; dei risultati positivi della campagna abbonamenti negli ultimi tre anni (16). Non si rende noto il numero complessivo degli abbonati. Si fa però riferimento ai 2.500 abbonamenti della provincia di Alessandria ed ai 500 della categoria dei salariati e braccianti agricoli (Fisba). Il passaggio dalle 24 pagine del 1964 alle 32 del 1965 si traduce in un aumento del costo dell’abbonamento annuale che sale, come risulta dal n. 1-2 del 3-10 gennaio 1965, a 2.000 lire. Sempre a partire dallo stesso numero Conquiste dedica quattro pagine ai programmi radio televisivi. Programmi che talvolta non sono pubblicati come si verifica, ad esempio, per quanto riguarda il numero 7-8 del 14-21 febbraio. Un numero di 48 pagine uscito con ritardo a causa di un’agitazione dei poligrafici e contenente il resoconto stenografico della relazione (del capo dell’Ufficio studi Cisl, prof. Mario Romani) e degli interventi del convegno del 13-14 gennaio sull’autonomia del sindacato. Le quattro pagine si ridurranno progressivamente fino ad arrivare, negli ultimi numeri del 1965 e per i due anni successivi, ad una sola (o a mezza pagina o a un colonnino) dedicata esclusivamente ai programmi 19 televisivi. Anche questo piccolo spazio, tra alti e bassi, scomparirà definitivamente con il numero 27 del 27 ottobre 1974. Il numero 25 del 20-26 giugno 1965 contiene, oltre al ripristino della dizione “direzione e redazione”di cui si è detto nel paragrafo precedente, due altre piccole innovazioni nel tamburo. Sono indicati il costo di una copia (che precedentemente era presente solo nella copertina) - che rimane fissato in 50 lire - con la specifica “arretrata il doppio”, e quello dell’abbonamento estero, fissato in lire 4.000. 12. Da Momoli a Borgomeo La gestione Momoli segna una fase di grande stabilità per il giornale. Lo stesso Momoli, in una nota intitolata “I venti anni di Conquiste” a pagina 10 del primo numero (n. 1-2 dell’1-21 gennaio) del 1967 ricostruisce brevemente la storia del periodico sottolineando come Conquiste intenda “celebrare questo traguardo dei suoi vent’anni con un impegno concreto: quello di trasformarsi, nel corso del ’67, sino a divenire non più e non solo il settimanale degli iscritti alla Cisl, ma il settimanale di tutti i lavoratori italiani”. I piccoli aggiustamenti che caratterizzano la vita di tutti i giornali di tutte le epoche, determinano un’imprecisione che dura un mese, cioè l’arco di produzione di quattro numeri di Conquiste. A partire dal numero 8 del 28 febbraio-4 marzo 1967 (quando il tamburo subisce un ritocco grafico) e fino al numero 12 del 28 marzo-1 aprile, mentre in copertina il costo della copia continua a riportare la dicitura L. 50, nel tamburo tale cifra sale a 80 lire. Col numero 13 del 2-8 aprile la frattura viene ricomposta: il costo di una copia, sia in copertina che nel tamburo, resta immutato a 50 lire. Verso la fine dell’anno si conclude l’esperienza di Momoli. Dal numero 42 del 29 ottobre-4 novembre Luca Borgomeo subentra in qualità di vice direttore responsabile. A pagina 7 dello stesso numero, in un riquadro senza titolo siglato B. S. (Bruno Storti), si informa che Giuseppe Momoli, dopo sette anni, lascia la responsabilità di Conquiste per assumere la direzione di una nuova iniziativa editoriale di grande impegno. Dopo i consueti ringraziamenti, la nota conclude così:”A succedergli è stato chiamato Luca Borgomeo, finora assistente presso il Centro Studi Cisl di Firenze. Ad entrambi formuliamo i migliori auguri di proficuo lavoro”. Intanto già dal numero precedente (40-41 del 15-28 ottobre 1967) si fa strada una piccola grande innovazione: a pagina 2, accanto alla gerenza, appare un breve sommario del giornale. Da allora il sommario diventa un elemento fisso di Conquiste. 20 Il 1968, oltre ad un aumento del costo di una copia, che passa a 60 lire, porta con sé il moltiplicarsi delle redazioni periferiche. A partire dal n. 1-2 dell’1-14 gennaio nel colophon compare la voce “Redazione fiorentina: via Ricasoli 28 - 50122 Firenze – Tel. 294453”. Col numero 29 del 15-21 luglio si aggiunge la “Redazione ligure: via Ponte Calvi 3 – 16126 Genova – Tel. 590541”. Ed infine, a partire dal n. 6-7 del 23 febbraio 1969 si fa strada la “Redazione Emilia-Romagna – via Castiglione 25 – 40124 Bologna – Tel. – 226140”. Tutte queste redazioni, assieme a quella milanese, a partire dal numero 12-13 del 29 marzo 1970 saranno denominate, sempre nel colophon, uffici di corrispondenza: di Milano, Genova, Bologna, Firenze. 13. La redazione volante In occasione del VI Congresso confederale del 17-20 luglio 1969, riferendo sull’attività dell’Organizzazione nel quadriennio 1965-1969, la segreteria confederale dedica il consueto spazio al settimanale della Cisl. Lo fa, però, mettendo l’accento sugli interventi realizzati soprattutto negli ultimi due anni e senza fornire dati precisi per quanto riguarda l’incremento degli abbonamanti. Dall’ottobre del 1967 Conquiste del lavoro fa cessare tutte le rubriche e gli argomenti non direttamente collegati agli interessi dei lavoratori in quanto tali. Dal 1965 al 1969 la diffusione del giornale raddoppia. Gli abbonamenti (”regolarmente pagati”, si sottolinea) sono in continuo aumento. Il gettito derivante dalle vendite presso le Unioni e presso alcune edicole è considerato soddisfacente. Si avviano e si consolidano quelle che vengono definite edizioni provinciali e regionali. Si tratta in sostanza di due o quattro pagine, dedicate ad avvenimenti locali, inserite nelle copie di Conquiste distribuite in determinate aree territoriali. La maggiore diffusione del giornale, favorita anche da varie iniziative pubblicitarie (redazione volante, manifesti, locandine, concorsi a premio e così via), contribuisce a far aumentare le inserzioni pubblicitarie. La redazione volante, nata nell’aprile 1969, su segnalazioni delle strutture sindacali segue dal vivo scioperi, manifestazioni, vertenze, congressi, convegni, elezioni di commissioni interne, sostenendo ed affiancando l’azione sindacale. Durante l’azione sindacale un redattore del settimanale avvicina i lavoratori per intervistarli e per essere in condizioni di fare sul posto un’edizione speciale di Conquiste a ciclostile dedicata all’iniziativa in atto. La redazione volante è costituita, oltre che da uno o più redattori, da un furgone appositamente allestito con le testate del giornale ingrandite e riportate sulle fiancate, un palco smontabile per comizi, un impianto di amplificazione collegato 21 a giradischi e registratore, macchine fotografiche, macchine da scrivere, ciclostile, cinepresa. Dal dicembre 1968 la copertina del giornale viene stampata a quattro colori. Il successo di Conquiste, ad avviso della segreteria confederale, consiste nel tentativo, in parte riuscito, di legare sempre più intimamente impegno sindacale ed attività giornalistica (17). Il 1970 segna un aumento (da 60 a 70 lire) del costo di una copia del giornale. L’abbonamento annuale passa da 2.000 a 4.000 lire (estero 8.000). 14. La stagione unitaria e il supplementone di 244 pagine Il numero 18-19 del 10 maggio 1970, per ricordare in modo originale i 20 anni della Cisl, inserisce nelle pagine centrali, in carta patinata, la riproduzione di un quadro del pittore Domenico Cantatore che esprime il significato del lavoro e dell’azione sindacale per il riscatto di tutti i lavoratori. Lo stesso numero contiene un inserto dedicato all’unità sindacale. Altri inserti, nello stesso anno, saranno dedicati ad iniziative e/o riunioni unitarie. Sul n. 41 dell’11 ottobre 1970 è inserito un manifesto-paginone sulle riforme della casa e della sanità. Nella parte bassa della pagina a destra è riportata la scritta: ”Autorizzazione per l’affissione murale n. 5149 del 27 marzo 1956”. Nel 1971 Conquiste, oltre ad aumentare il costo di una copia (che passa a 100 lire), cambia veste grafica, con una nuova testata ed un formato più piccolo (25x32 centimetri). Le pagine di quelli che vengono definiti inserti (che sono di dimensioni 17x26 centimetri), a differenza di quanto si era verificato alcune volte nel passato, non fanno più parte come numerazione delle pagine della rivista. Gli inserti diventano, a tutti gli effetti, veri e propri supplementi. Con il n. 17 del 25 aprile, dedicato al Primo Maggio, prende il via la serie (che si concluderà nel 1983) dell’unione delle tre testate sindacali (oltre a Conquiste del lavoro, Rassegna sindacale per la Cgil e Il lavoro italiano per la Uil), cioè dei numeri cosiddetti unitari. Il giornale, di formato normale (25x32), porta in copertina il prezzo di 200 lire. Pure il n. 24 del 6 giugno è un numero unitario delle stesse dimensioni, dedicato alla Conferenza nazionale Cgil Cisl Uil per lo sviluppo del Mezzogiorno e la piena occupazione del 28-29 maggio ed alla manifestazione del 30 maggio. Anche il numero unitario (che per Conquiste porta la numerazione n. 14 del 30 aprile 1972) del 1972 assume il formato del Conquiste ordinario. I giornali di Cgil e Uil, che hanno dimensioni diverse, prendono il formato di Conquiste così come (a partire dal 1975 e con la sola eccezione del 1978) il giornale della Cisl dovrà adeguarsi al formato di 22 Rassegna sindacale. Il numero unitario del 1972 contiene, nelle pagine centrali, un manifesto Cgil, Cisl, Uil “Appello ai lavoratori per le elezioni politiche” con il calce la data 6 aprile 1972. Il numero 24 del 6 agosto ha dentro un inserto unitario interamente dedicato alla Federazione Cgil Cisl Uil. Al numero 30 del 22 ottobre è allegato un supplemento di ben 244 pagine (formato 27x26) contenente i documenti e il testo stenografico dei lavori del Consiglio generale della Cisl che si svolse a Spoleto dal 10 al 14 ottobre 1972. Particolare rilievo assumono, sul numero 24-25 del 17 giugno 1973, alla vigilia del VII Congresso confederale, le otto pagine centrali in carta patinata e a colori, contenenti i dati sugli iscritti alla Cisl nel 1972. Per la prima volta nella sua storia la Cisl “apre i suoi libri segreti” offrendo la reale misura della propria forza organizzativa. 15. Ausi, Seusi e Conquiste quotidiano Nei primi anni Settanta nasce e si sviluppa, accanto a quella confederale, l’attività di informazione e di stampa svolta in comune con Cgil e Uil. L’agenzia di stampa Cedos viene sostituita dall’Ausi (Agenzia unitaria sindacale) il cui primo numero esce in data 8 novembre 1971. Ne sarà direttore responsabile, per poco meno di sei anni (fino al numero 217 del 27 ottobre 1977) Luca Borgomeo il quale, tra il 1969 e il 1977, cumulerà la carica di vice direttore responsabile di Conquiste con quella di capo Ufficio stampa della Cisl confederale. Diventa unitario anche il servizio di segreteria telefonica che trasmette, 24 ore su 24, le notizie sindacali registrate su nastro. In occasione del VII Congresso nazionale del 18-21 giugno1973, nel consueto rendiconto sulle politiche e attività svolte nel quadriennio precedente, la segreteria confederale offre un quadro dell’azione svolta dal giornale. L’accento viene messo sulla pubblicazione, in inserti staccati dal corpo del giornale, di documentazione e resoconti completi delle riunioni degli organi Cisl ed unitari nonché sui “giornali murali” e sui manifesti di tipo tradizionale inseriti nel giornale. Si precisa poi che, abbandonata la formula delle pagine regionali, gli sforzi sono stati rivolti al potenziamento della diffusione, anche nelle principali edicole delle città; che escono inserti curati in comune con le riviste di Cgil e Uil ed edizioni unitarie in occasione della festa del Primo Maggio e della Conferenza nazionale del Mezzogiorno; che numerose iniziative editoriali e pubblicitarie sono state assunte dall’Ufficio stampa e da Conquiste con i corrispondenti servizi di Cgil e Uil. Questa attività viene promossa prima dalla Stasind e, poi, dalla Seusi (Società editrice unitaria sindacale) (18). 23 Sempre in occasione del VII Congresso confederale si avvia l’esperimento di Conquiste del lavoro quotidiano dei lavoratori. Formato tabloid (29x42 centimetri , il quotidiano - si legge nell’editoriale del primo numero che porta la data del 19 giugno - oltre che un’esigenza di razionalizzare, nel senso di renderla più tempestiva e puntuale, l’informazione dei fatti sindacali, risponde ad una necessità, chiaramente avvertita dalla grande maggioranza dei lavoratori e dalla quasi totalità degli iscritti alla Cisl, di poter disporre di una fonte di informazione non inquinata, che non manipoli la reale sostanza dei problemi sindacali e più in generale di quelli economici e politici del nostro Paese. Secondo l’editorialista “...Al giudizio della Cisl, riunita a Congresso, è legato lo sviluppo di questo esperimento, di questo sforzo compiuto per rendere l’attività della stampa Cisl proporzionale alla grande forza dell’organizzazione, nelle fabbriche, nei campi, negli uffici, nel Paese. Il nostro sforzo, perciò, non è velleitario, perché sostenuto da una grande fiducia nella capacità della Cisl di dotarsi di un formidabile strumento per rendere più efficace la sua azione, e più incisiva la sua presenza nella società italiana”. Del quotidiano escono (con il formato tabloid, mentre tutti gli altri numeri precedenti e successivi all’esperimento del quotidiano sono editati con le consuete dimensioni) quattro numeri, in data 19, 20, 21 e 30 giugno. Oltre ad otto pagine di attualità contengono da un minimo di 16 ad un massimo di 40 pagine (numerate in numeri romani) che riportano tutto il dibattito congressuale, dalla relazione di Storti fino all’esito delle votazioni per il Consiglio generale. 16. Nasce Finlavoro e Conquiste si sposta e si riduce Il numero 15 del 19 maggio 1974 presenta, nella gerenza, due novità: compare la voce “Edizione: Finlavoro Spa – Roma – Via M. D’Azeglio 52” e la redazione e direzione risultano ubicate non più a via Po 21, bensì al numero civico 23 (19). La prima voce scompare nei numeri successivi. A partire dal numero 26 del 13 ottobre 1974 il costo di una copia aumenta del 50%: passa da 100 a 150 lire. Il numero 28 del 14 novembre 1974 è caratterizzato da qualche piccola innovazione grafica, soprattutto nella copertina. Nello stesso numero anche la gerenza mostra qualcosa di nuovo. Ricompare Finlavoro con la dizione:” Editrice Finlavoro: 00198 Roma – Via Po, 23 – Tel……” e ai quattro uffici di corrispondenza (Milano, Genova, Bologna e Firenze) se ne aggiunge un quinto:” 80133 Napoli – Via Medina, 5 – Tel. 325622”. 24 Col numero successivo (n. 29 del 28 novembre 1974) l’abbonamento annuale aumenta del 100%: passa da 4.000 a 8.000 lire (estero 16.000). Il 1975 segna quasi un record per quanto riguarda i numeri unitari. Sono ben cinque (numeri 5, 8, 10, 14 e 31-32) se si esclude un supplemento al n. 2 del 6 febbraio 1975 che ha tutte le caratteristiche, grafiche e di contenuto dei numeri citati. Il formato di questi numeri è quello del giornale della Cgil Rassegna sindacale. Ma anche Conquiste, col numero 7 del 21 marzo, cambia veste grafica e formato (23x31 centimetri). Anche il costo di una copia varia. Passa a 200 lire (e salirà ancora, a partire dal numero 23 del 18 ottobre a 250 lire). Spariscono tutte le rubriche. Il numero 11 del 9 maggio dedica 20 pagine piene, su un totale complessivo di 64, ad inserzioni pubblicitarie. Anche il numero 34-35 del 31 dicembre contiene 20 pagine, su 56 complessive, piene di inserzioni pubblicitarie. 16 pagine piene (su 48 complessive) caratterizzeranno il numero 48-49 del 5 maggio 1976 contro le 13 (sempre su 48) del numero 69-70 dello stesso anno. Un così alto numero di pagine contenenti inserzioni pubblicitarie negli anni successivi caratterizzerà soltanto i numeri unitari. Il numero 26-28 del 27 novembre 1975, di 84 pagine, costa 500 lire e contiene il testo della relazione del segretario confederale Manlio Spandonaro alla terza Assemblea generale dei quadri di Napoli del 2629 novembre 1975. Si tratta di uno dei documenti più completi di analisi organizzativa della Cisl (20). 17. L’Assemblea dei quadri di Napoli Nella relazioni di Spandonaro sono presenti alcuni riferimenti al settimanale della Cisl di cui si chiede il rafforzamento politico ed organizzativo. Il segretario confederale afferma che “l’obiettivo principale è quello di fare un giornale che stia dietro i fatti, che fornisca ai lavoratori ed ai quadri dirigenti gli strumenti di orientamento politico con la maggiore tempestività possibile, che riporti con completezza la proposta politica – o come si dice la linea dell’organizzazione – in maniera esauriente e soprattutto in modo ‘autonomo’, cioè secondo l’ottica che è propria della Cisl. Soprattutto negli ultimi tempi ‘Conquiste del lavoro’ ha cercato di dare spazio in misura sempre più ampia al resoconto delle iniziative di lotta e delle attività che si svolgono alla base, della presenza e della partecipazione al dibattito delle strutture di fabbrica e di zona; ha seguito con attenzione le vertenze aziendali e di categoria, ha cercato di riportare le linee politiche assunte dall’organizzazione nel suo complesso. È una linea che va consolidata e approfondita affinché ‘Conquiste del lavoro’ 25 divenga sempre più strumento efficace di orientamento, superando i limiti di carattere tecnico e le difficoltà che ancora possono esistere nell’interpretare la linea politica dell’organizzazione. Si tratta comunque di un lavoro politico e di uno sforzo organizzativo che il giornale sta gradualmente compiendo”. Spandonaro conferma l’interesse della Cisl alla realizzazione di un settimanale unitario e precisa che le difficoltà esistenti sul piano unitario non possono arrestare le iniziative della Cisl. “Siamo consapevoli - conclude - che i nostri strumenti sono in larga misura insufficienti ed è per questo che da anni abbiamo prospettato l’esigenza di disporre di un mezzo di diffusione più puntuale ed efficace. Questo non poteva che essere il quotidiano sindacale”. La Commissione che approfondisce questi temi sottolinea la necessità di potenziare il settimanale confederale per renderlo ancor più strumento aperto al contributo di tutte le strutture della Cisl. Conquiste del lavoro, secondo la commissione, dovrebbe inoltre assicurare, attraverso inserti, schede ed opuscoli, la documentazione dell’attività degli organi (21). 18. Da Storti a Macario a Carniti Il 1976 si apre con una particolarità: la numerazione di Conquiste continua quella dell’anno precedente. Il primo numero dell’anno porta quindi il n. 36 del 15 gennaio 1976. Questo meccanismo proseguirà fino al n. 87-88 del 13 luglio 1977 quando Conquiste sospenderà, per un breve periodo, l’uscita. La pubblicazione riprenderà, con un nuovo formato (28x39 centimetri) e una nuova veste grafica, col numero zero del 3 ottobre 1977. Il nuovo formato (millimetro più millimetro meno) accompagnerà Conquiste settimanale fino all’aprile 1986, quando si trasformerà in un quadrisettimanale. Dal numero 72 del 20 gennaio 1977 Luigi Macario subentra, come direttore, a Bruno Storti che è stato nominato presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel). A partire dallo stesso numero scompare la voce relativa agli uffici di corrispondenza mentre appare l’indicazione del giorno di chiusura in tipografia del giornale. Il numero 76 del 25 febbraio contiene, da pagina 9 a pagina 24, uno speciale unitario dedicato al sindacato lavoratori polizia. Il numero 78 del 14 marzo dedica le sue 64 pagine alle tesi dell’VIII Congresso della Cisl. La tiratura del numero è di oltre 200.000 copie. Sempre con l’occhio al Congresso, sul numero 79 del 31 marzo è riportato il testo dello Statuto Cisl e la relazione del segretario organizzativo, approvata dal Consiglio generale della Cisl nella sessione 26 del 12-14 gennaio 1977, contenente le proposte di modifica da sottoporre al dibattito congressuale. L’articolo 20 dello Statuto approvato dal VII Congresso confederale del 1973 prevedeva che il Comitato esecutivo “nomina il Direttore del periodico ufficiale della Confederazione Conquiste del lavoro” (22). Il numero 83 del 25 aprile 1977, un numero unitario in occasione del Primo Maggio, contiene 20 pagine intere di pubblicità più altre inserzioni che occupano parzialmente altre pagine. Il numero 87-88 del 13 luglio è interamente dedicato al Congresso confederale ed è firmato solo dal direttore Luigi Macario. Di Luca Borgomeo si trova traccia a pagina 48 dove è riportata la sintesi del suo intervento in qualità di segretario generale dell’Unione di Roma. Con il numero zero del 3 ottobre prende il via una nuova serie di Conquiste: nuova veste grafica e nuovo formato (più grande), come si è detto sopra, solo bianco e nero, foliazione ridotta a 12 pagine e, soprattutto, nuovi direttore e vice direttore responsabile: Pierre Carniti e Roberto Magni. Sparisce, per poi riprendere dal numero 2 del 24 ottobre con l’aggiunta dell’ora, l’indicazione del giorno di chiusura del giornale in tipografia. 19. La dichiarazione di intenti In un editoriale non firmato a pagina 3 (titolo “Dalla critica un impegno di diffusione”, occhiello “La nuova serie di Conquiste nella politica editoriale della Cisl”) si legge:” La proposta che questo numero 0 di ‘Conquiste del lavoro’ vuole fare non si limita alle 12 pagine. Queste vengono appresso alla vecchia testata, da trent’anni sulla breccia, e stanno a dimostrare solo due cose: la prima è la decisione della segreteria confederale di far vivere uno strumento settimanale che, riducendo un pochino le spese e lo spazio, riesca a garantire continuità e puntualità. La seconda, che speriamo non si manifesti solo in questa enunciazione, è l’identificazione sempre più precisa fra informazione e formazione…La scelta che perciò stiamo cercando di proporre è quella di un settimanale che orienti le strutture orizzontali e verticali sulle grandi linee maturate nel confronto e nella dialettica quotidiana della nostra organizzazione”. “Di questo confronto e di questa dialettica – continua l’editoriale – dell’autonomia dagli schieramenti partitici, del pluralismo, dell’aspirazione cosciente e profonda all’unità sindacale Conquiste non può essere solo la fotografia. Lo sforzo dovrà essere quello di interpretare settimanalmente questa realtà, di recepirla e di comunicarla, tenendo presenti le necessità politiche ed organizzative della Confederazione”. Da qui la sottolineature che “questo giornale non potrà essere ‘obiettivo’, perché è interamente impegnato nel 27 sindacato e definitivamente compromesso con la classe lavoratrice che l’organizzazione rappresenta”. L’obiettivo più immediato del giornale è quello di “raccorciare lo spazio fra la Confederazione e le strutture di categoria e territoriali che vi aderiscono; di essere interprete attento e sensibile alle sue scelte politiche in campo sindacale ed economico”. Da qui l’appello alle strutture e ai singoli militanti perché si impegnino a realizzare “una rete di motivato impegno nella diffusione, nella promozione e negli abbonamenti del settimanale”. Tutto questo verificando se il settimanale risponde agli obiettivi che si è posto. Una verifica da vivere “come organizzazione, criticando sì, ma diffondendo”. Ma il giornale è solo una parte del lavoro di informazione e formazione che la Cisl intende realizzare; e da questo lavoro deve nascere una politica editoriale di cui Conquiste, per le proprie tradizioni e la propria periodicità, ne è in qualche modo l’espressione più rappresentativa e quindi il momento più immediato di verifica. 20. Fanno capolino Edizioni Lavoro e Dibattiti & Letture A partire dal numero 1 del 17 ottobre 1977 la direzione e la redazione risultano ubicate in via Po 21 (in realtà, come è stato sottolineato nella nota 19, la redazione, fino alla prima metà degli anni Ottanta è rimasta nella sede di via Po 23). Scompare la voce Finlavoro (che riapparirà, come vedremo, nel 1982 per poi riscomparire) come editrice (mentre rimane come intestataria del conto corrente postale su cui versare le cifre relative agli abbonamenti) e appare quella di Edizioni Lavoro (23). In una circolare dell’ufficio organizzativo della Cisl (prot. n. 02980 del 28 ottobre 1977, conservata nel cassetto 322, fascicolo 2 dell’Archivio storico nazionale della Cisl) il segretario confederale Idolo Marcone invita tutte le strutture – dai Consigli generali alle segreterie, ai quadri intermedi, ai Consigli di fabbrica – ad abbonarsi al settimanale, precisando che il prezzo dell’abbonamento annuo per le strutture della Cisl è rimasto invariato ed è di lire 6.000 (contro le 8.000 dell’abbonamento ordinario) da versare, come visto sopra, sul conto corrente postale intestato a Finlavoro Spa. Il primo numero unitario della nuova serie di Conquiste del lavoro è il n. 9 del 12 dicembre 1977: 60 pagine di formato ridotto (modello Rassegna sindacale), dedicato interamente al tema dell’occupazione giovanile, più di 17 pagine piene di pubblicità. Con la nuova serie di Conquiste prende il via la pubblicazione di supplementi (che hanno una propria numerazione) che riportano testi di relazioni e documenti degli organismi della Cisl e della Federazione unitaria, nonché di altri momenti di vita dell’organizzazione. Si tratta di materiali di grande importanza che completano il quadro offerto dalle 28 pubblicazioni, contenenti in genere i documenti ufficiali della Cisl, editate in occasione dei Congressi confederali (24). Come è stato sottolineato in un precedente paragrafo, il numero unitario del Primo Maggio 1978 (n. 18 dell’1 maggio)) assume il formato e l’impostazione grafica di Conquiste. A questo numero è allegato un supplemento (32 pagine con inserzioni pubblicitarie che coprono circa il 50% dell’intera foliazione) che per dimensioni e veste grafica si richiama al giornale della Cgil, Rassegna sindacale. Con il numero 27 del 3 luglio 1978 prende il via il numero zero di Dibattiti &Letture, inserto (definito supplemento) culturale curato dal Centro Studi Cisl di Firenze. Si tratta di quattro pagine poste al centro del giornale. È in genere impostato su un articolo di fondo, recensioni e schede di libri e riviste, commenti e resoconti di iniziative, conferenze e convegni. In quarta pagina indica i nominativi di quanti hanno collaborato alla realizzazione del supplemento. Uscirà con cadenza mensile fino a Conquiste numero 13 del 31 marzo 1986, cioè fino alla fine dell’esperienza del settimanale. 21. La campagna abbonamenti 1979 A partire dal numero 34 del 18 settembre 1978 in prima pagina, accanto all’anno di edizione e al numero del giornale, appare la dizione “00198 Roma – via Po, 23”. Nel blocchetto della gerenza, in ultima pagina, l’indirizzo di direzione e redazione resta indicato in via Po 21. Negli ultimi mesi dell’anno si sviluppa una forte campagna per gli abbonamenti. Un editoriale in prima pagina del numero 42 del 13 novembre invita ad uno sforzo per rafforzare il settimanale. L’obiettivo è ”quello di superare i 30 mila abbonati nel prossimo anno. Ciò significa rinnovare tutti i 20 mila abbonamenti del 1978 e raccoglierne 10 mila nuovi”. L’editoriale offre una serie di informazioni che, a distanza di tanto tempo, risultano di grande utilità per ricostruire le vicende organizzative di Conquiste. Si scopre così che “Conquiste arriva tutti i venerdì ai giornalisti romani e talvolta riesce a fornire informazioni e orientamenti utili che vengono ripresi dalla stampa quotidiana. Purtroppo invece non arriva con altrettanta puntualità in tutte le sedi: la spedizione in abbonamento postale, infatti, non funziona: le poste non sono organizzate sufficientemente. Occorrerebbe adeguarsi alla scarsa efficienza di questo servizio, organizzando le spedizioni in modo diverso e conseguentemente più costoso. Nello stesso tempo bisognerebbe rafforzare redazione e servizi amministrativi. Occorrerebbe infine migliorare il legame con gli organi di informazione territoriali e di categoria e con i settimanali della Cgil e della Uil. A questo scopo si stanno studiando iniziative editoriali che 29 potranno essere discusse con i dirigenti e i quadri che, nelle diverse strutture, si occupano di stampa e di informazione. Una riunione a questo scopo è stata infatti convocata dall’Ufficio organizzativo confederale e da Conquiste…Fra le questioni da discutere vi è anche il progetto di portare l’abbonamento annuo da 8 mila lire a 10 mila lire e, per le strutture, da 6 a 8 mila (per 48 numeri il prezzo unitario resterebbe a 250 lire)”. Il 13 dicembre si svolge al Centro studi di Firenze la riunione convocata (in un primo tempo per il 5 dicembre a Roma) dal segretario confederale Idolo Marcone. Nella circolare del 14 novembre 1978 (protocollo n. 02184, conservata nell’Archivio storico della Cisl, cassetto 323, fascicolo 6) indirizzata ai segretari responsabili del settore stampa di Usr e Usp ed agli addetti stampa delle stesse strutture, il segretario organizzativo della Cisl precisa che l’incontro “segnerà la prima tappa di una attività che si propone nel tempo di giungere a verifiche periodiche in questo settore” e preannuncia “un ulteriore analogo incontro delle strutture categoriali dell’organizzazione; e infine una terza riunione di verifica complessiva su questo primo periodo della nuova formula di Conquiste del lavoro”. 22. Chi conosce Conquiste? Uno degli effetti più immediati di questa serie di incontri si riscontra sul numero 6 del 5 febbraio 1979. Dalla gerenza in ultima pagina risulta che l’abbonamento annuale è passato a 10.000 lire (estero 20.000). Sul numero 43 del 20 novembre 1978 un articolo in ultima pagina (intitolato “Chi conosce Conquiste?”) rende noti i risultati di un’inchiesta fatta al camposcuola Cisl di Rabbi con l’intento di verificare: la diffusione del giornale fra i quadri di base; come questi quadri utilizzano il giornale; quali sono le aspettative rispetto al giornale. Delle 428 persone che hanno risposto restituendo la scheda che era stata distribuita solo 85 (20%) sono abbonate. Il 19% degli altri 343 quadri cerca di reperire il giornale presso le sedi zonali o categoriali della Cisl. Il 52,5% non conosce Conquiste o addirittura non ne sospetta l’esistenza. All’ultimo numero dell’anno (n. 47-48 del 18-25 dicembre 1978) viene allegato un supplemento unitario (con inserzioni pubblicitarie che occupano circa il 40% dell’intero fascicolo) dedicato alla Conferenza nazionale dei trasporti. Si tratta, come informa l’articolo di apertura del numero, del “primo di quattro supplementi che saranno curati nel corso dell’anno dalle testate sindacali della Federazione Cgil Cisl Uil. Un impegno dunque che tenta di andare oltre i numeri tradizionali di fine anno e del Primo Maggio, per puntare – in forma ancora sperimentale – 30 ad incrementare l’informazione unitaria su alcuni temi di rilievo, con maggiore continuità, con l’apporto delle strutture del movimento sindacale”. Questa l’intenzione. In realtà il 1979 vedrà uscire solo due numeri unitari: quello del Primo Maggio ed uno, a fine anno, di 16 pagine dedicato alla cooperazione. Dal numero 13 del 26 marzo 1979 Roberto Magni viene sostituito, come vicedirettore responsabile, da Maurizio Polverari (25). In due editoriali a pagina tre il vicedirettore entrante e quello uscente fanno un bilancio della prima fase (dare una periodicità reale al settimanale, riportare il bilancio entro limiti ragionevoli, far diventare Conquiste uno strumento confederale di orientamento per i quadri intermedi e i dirigenti di Unione e di categoria) e alcune ipotesi di lavoro per il futuro. “Per molti aspetti - scrive Polverari nella parte finale del suo articolo intitolato ‘L’ascolto impegnativo’ – questo mi pare un periodo straordinariamente favorevole, almeno nella nostra organizzazione, alla ricerca, alla rimessa in discussione di ‘idee chiare e distinte’, di antiche certezze come delle labili emozioni politiche indotte da centri di previsione di cultura che non ci appartengono. Questo è un tempo favorevole all’”ascolto”, a un atteggiamento che considero non passivo ma positivo, arricchente, impegnativo, umile; fatto cioè di obbedienza creativa alla forza della verità e alle esigenze dei lavoratori. È in questa chiave che, con l’intera redazione, ci pare di poter leggere il compito tipico dell’informazione sindacale e, quindi, di questo giornale e della sua battaglia politica”. 23. L’impronta di Maurizio Polverari Sul numero 14 del 2 aprile 1979, per la prima volta nella sua storia, la redazione di Conquiste del lavoro ha un volto. In ultima pagina, nel blocchetto della gerenza, dopo il nome del direttore (Pierre Carniti) e del vicedirettore responsabile (Maurizio Polverari) appare la composizione della redazione (definita Comitato di redazione). Ne fanno parte: Carla (il cui vero nome è Giacomina) Cassina, Alberto Cuevas e Maria Irace. Viene indicato anche il nome della segretaria di redazione: Ettorina Colombo. Nei mesi successivi (n. 26 del 25 giugno) si aggiunge alla redazione Francesco Casula e appare (n. 29 del 16 luglio) la voce “Grafica: Fausta Orecchio”. Dalla prima metà del 1979 prendono il via una serie di supplementi mensili regionali che vengono distribuiti agli abbonati delle rispettive regioni con Conquiste del lavoro. I supplementi (di quattro pagine ciascuno) sono lavorati dalla redazione centrale su articoli provenienti dalle Unioni sindacali regionali. I supplementi riguardano (tra parentesi 31 il mese di uscita del numero zero) Veneto (marzo), Emilia Romagna (aprile), Piemonte (maggio), Sicilia (luglio) e Toscana (ottobre). Ad essi si aggiungerà, nel gennaio 1980, quello della Puglia. Allo scopo di superare gli schematismi che a livello di immagine, attraverso i mass media, producono sensazioni ed impressioni profondamente negative, e per migliorare l’organizzazione dell’informazione interna, la Confederazione riunisce ripetutamente a Roma i responsabili della stampa e dell’informazione di tutte le strutture dell’organizzazione (26). Nella riunione del 28 giugno, promossa dal settore organizzativo, a cui prendono parte Usr, Ust e Federazioni nazionali di categoria, sono posti all’ordine del giorno i seguenti temi: attività degli organi di informazione delle strutture della Cisl; proposte per il loro migliore utilizzo; sistemi di informazione interna; rapporti delle strutture con gli organi di informazione locali e nazionali; strumenti di contatto e informazione sulle linee e le scelte della Cisl ai vari livelli (uffici stampa, informazioni periodiche, problema della "professionalità" di chi lavora in questo settore). L’attività a sostegno di Conquiste sembra dare buoni frutti. In un grafico pubblicato su un volume predisposto per il Congresso confederale del 1981 sono presentati dei dati relativi all’andamento degli abbonamenti a Conquiste. Da 9.889 nel 1977 sono passati a 16.003 nel 1978, 21.819 nel 1979, 24.603 nel 1980 e 27.051 nel 1981. Ad un passo, cioè, sia pure con qualche anno di ritardo, dall’auspicata quota 30 mila (27). 24. Abbonamenti in crescita, ma… Ed a quota 30 mila, obiettivo ambizioso ma realistico, tra la fine del 1980 e la prima metà del 1981, contava di arrivare Conquiste lanciando la campagna abbonamenti per il 1980. Sul numero 45 del 3 dicembre 1979, in un articolo intitolato “Il tuo abbonamento per l’80” sono presentati alcuni dati sull’andamento del giornale che corrispondono a quelli visti prima: 16.007 abbonati a gennaio 1979, 21.819 alla fine dello stesso anno; tiratura che, soprattutto nelle ultime settimane, ha superato le 35 mila copie. Nell’articolo si dà conto delle modifiche cui è stato sottoposto il giornale: delle nuove rubriche; dei supplementi di documentazione il cui numero è aumentato (e che comprendono non solo relazioni e documenti degli organi della Cisl o unitari ma anche sintesi originali come il supplemento sui dieci anni dalla morte di Giulio Pastore o quello sugli orientamenti in materia di autoregolamentazione sul diritto di sciopero); dei ritocchi migliorativi che hanno riguardato l’inserto culturale del Centro studi di Firenze; della crescita di immagini, foto, 32 disegni, vignette, simboli, grafici illustrativi; degli inserti regionali. Per il 1980, si precisa, sono allo studio nuovi inserti regionali e a Dibattiti & letture si affiancherà “un supplemento speciale, bimestrale, sulle novità librarie della nostra casa editrice, le Edizioni Lavoro” (28). Gli abbonamenti cresceranno, ma quota 30 mila non sarà raggiunta. Tra i fattori che hanno determinato il mancato conseguimento dell’obiettivo, particolare rilievo assume quello relativo ai ritardi nell’arrivo del giornale. Con una cartolina-questionario allegata al numero 36 dell’1 ottobre 1979 si era chiesto di segnalare il ritardo con cui il giornale arrivava a destinazione rispetto alla data di copertina. Alla data del 31 ottobre giungono in redazione 1.792 cartoline. Dalla loro analisi (i dati sono pubblicati a pagina 2 di Conquiste n. 42 del 12 novembre) risulta che il 43,6% riceve il giornale con un ritardo, imputabile in larga parte al funzionamento del servizio postale, che va da oltre 5 ad oltre 15 giorni. Un ritardo, cioè, che rende il giornale di modesta o nessuna utilità. Gli ultimi numeri del 1979 e il primo del 1980 presentano innovazioni che caratterizzeranno anche gli anni successivi della gestione Polverari. Il numero 46 del 10 dicembre contiene, come supplemento, un calendario del 1980. Il numero 48-49 del 24-31 dicembre presenta, in quattro pagine, una cronologia degli avvenimenti sindacali dell’anno. Il numero 1 del 7 gennaio 1980 contiene otto pagine di indice ragionato di Conquiste. Nella nota esplicativa si precisa che l’indice “è articolato per materie, per inserti regionali, supplementi, schede e recensioni di ‘dibattiti e letture’, per autori”. 25. L’Assemblea dei quadri del 1980 In preparazione dell’Assemblea dei quadri del 1980 la Confederazione avvia una serie di ricerche, studi e indagini finalizzati ad una migliore conoscenza del sindacato. Un’indagine, condotta in collaborazione tra il settore organizzativo e la redazione di Conquiste del lavoro, riguarda la stampa e le pubblicazioni della Cisl a tutti i livelli. Nel corso dell’Assemblea dei quadri viene comunicato che la Cisl edita, oltre a quelle confederali, 32 testate nazionali di categoria, 15 testate regionali di Usr e 253 testate provinciali e regionali di categoria (29). La ricerca censisce 343 testate Cisl che hanno un costo ed una tiratura assai elevati (30). Questo tipo di indagine viene ripetuto, dal Dipartimento della politica organizzativa e finanziaria, anche negli anni successivi. In occasione dell’Assemblea dei quadri di Sorrento (16-19 maggio 1984) è presentato un ciclostilato (31) che stima in 23.412.000 copie la tiratura 33 complessiva annua delle pubblicazioni delle strutture verticali e orizzontali. All’Assemblea dei quadri del 1980 (Roma, 23-26 gennaio 1980) viene approfondito, in un’apposita commissione, la terza, il tema dell’impegno culturale, della formazione ed informazione dei gruppi dirigenti, dei militanti e dei lavoratori. Il documento conclusivo esprime apprezzamento per il considerevole sforzo svolto dal settimanale della Cisl in termini di quantità di informazione, di offerta di documentazione, di qualità e di contenuto, della forma della loro presentazione. Chiede tuttavia che il giornale proceda “ancora più coraggiosamente su questa strada; esso, pur rimanendo strumento di formazione e di informazione per i quadri medio-alti dell’organizzazione, dovrà, sia pure gradualmente, accentuare le proprie caratteristiche di strumento anche per quadri, delegati, militanti e attivisti di base, sfuggendo al rischio ricorrente di eccessiva ufficialità. Simile operazione non può che marciare contestualmente ad una maggiore diffusione del settimanale, per la quale tutti i quadri della Cisl devono sentirsi impegnati. L’operazione viene anche favorita dall’avvio, giudicato con favore, di appositi inserti regionali mensili (attualmente sei) che valorizzano interamente la vita sindacale e le lotte locali” (32). La commissione non manca di sottolineare che “gli sforzi di valorizzazione del settimanale confederale rischiano di essere vanificati se le operazioni di distribuzione del giornale non diverranno omogeneamente tempestive” (33). 26. L’indagine sui lettori Oltre all’indagine condotta in collaborazione con il settore organizzativo, il settimanale della Cisl avvia un’inchiesta tra i propri lettori invitandoli a compilare e spedire (con affrancatura a carico del giornale) un questionario contenuto nelle pagine 11 e 12 di Conquiste n. 3 del 21 gennaio 1980. Il questionario sarà riproposto con un foglio allegato al numero 23 del 9 giugno. I risultati dell’indagine sono pubblicati sul supplemento n. 90 a Conquiste del lavoro n. 37 del 5 ottobre 1981 intitolato “Il giornale e voi”. Rispondono al questionario 1.126 lettori, pari al 5,13% dei 21.945 abbonati alla data del 9 giugno 1980. Dallo stesso supplemento si evince che nel dicembre 1980 gli abbonati erano saliti a 24.603 unità e nel settembre 1981 a 28.030. Intanto Conquiste si rafforza. A partire dal numero 14 del 7 aprile 1980 entra a far parte della redazione Giulio D’Orazio, mentre a partire al numero 21 del 26 maggio scompare la voce “Grafica: Fausta Orecchio”. A fine anno (n. 42 del 17 novembre) una copia del giornale costa 300 lire. L’abbonamento annuo passa a 12.000 (estero il doppio). 34 Il numero 42 contiene un supplemento di quattro pagine che lancia la campagna abbonamenti per il 1981. All’aumento del costo del giornale fa da contrappeso un programma per il 1981 che prevede: 20 numeri a 12 pagine, 28 numeri a 16 pagine, 25-30 supplementi di documentazione, gli inserti culturali cui si aggiunge un nuovo mensile sulla sicurezza sociale, i supplementi regionali. In un documento di 19 cartelle, intitolato “Conquiste del lavoro, Materiali statistici 1980” (34), si analizza l’evoluzione degli ultimi anni di alcuni aspetti del giornale (produzione, strutture delle collaborazioni, abbonamenti, inserti regionali, distribuzione, propaganda, costi e ricavi, pubblicità, legge editoria). Ne viene fuori un quadro, non solo statistico, dell’evoluzione del giornale e dei suoi rapporti con gli uffici confederali, le strutture territoriali e categoriali. Viene analizzato l’andamento degli abbonamenti per Ust e per categorie ed offerto un quadro dei costi e ricavi (relativi, si presume, al 1980). Da questi risulta un totale di costi di 322.913.274 lire contro ricavi totali pari a 281.864.857 con una perdita di 41.048.417 lire. Nella voce costi non sono compresi quelli relativi al personale. Nel 1981 si aggiunge agli inserti (o supplementi) regionali quello Campania Basilicata che, a differenza degli altri, è composto da otto pagine a metà formato di Conquiste. Il supplemento, che verrà stampato in 10.000 copie, è rivolto alle popolazioni colpite dal terremoto. Tale inserto non verrà riproposto nel 1982 assieme a quelli del Veneto e dell’Emilia Romagna. Prenderà invece vita, nello stesso anno, l’inserto Lazio. Nel 1983 si conclude anche l’esperienza degli inserti di Puglia e Sicilia. 27. Primi cambi in redazione Il 1981 segna anche una serie di uscite e nuovi ingressi nella redazione. A partire dal numero 8 del 23 febbraio 1981 Agnese Caiati prende il posto di Carla (Giacomina) Cassina. Dal numero 25 del 22 giugno Enrico Giacinto sostituisce Alberto Cuevas. Dal numero 37 del 5 ottobre Giuliana Ledovi sostituisce Agnese Caiati. Col numero 14 del 6 aprile 1981 prende il via Sicurezza sociale, l’inserto mensile di quattro pagine a cura dell’Inas, il patronato della Cisl. Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, Conquiste non sospende le pubblicazioni in coincidenza con il periodo feriale di agosto. Escono due numeri, in data 10 e 31 agosto. Una nota firmata dalla redazione in prima pagina del numero 30 del 27 luglio informa che “un intero mese di silenzio del settimanale confederale sarebbe risultato quanto mai inopportuno nel momento in cui si avvia una 35 importantissima serie di confronti con il governo e il padronato e nel momento in cui la Cisl si appresta al suo IX Congresso”. Nell’avviare la campagna abbonamenti per il 1982 Conquiste porta a conoscenza (n. 36 del 28 settembre 1981) che “questo numero, ad esempio, verrà inviato a 28.030 abbonati che è un po’ il ‘tetto’ storico del giornale. L’obiettivo di raggiungere i 30 mila abbonati è stato quindi sfiorato ma è senz’altro alla nostra portata e può essere ampiamente superato”. Nello stesso tempo si preannuncia l’aumento dell’abbonamento (che verrà registrato a partire dal numero 37 del 5 ottobre) che passa dalle 12 alle 14 mila lire per gli abbonamenti ordinari e da 10 a 12 mila per le strutture. Il prezzo della singola copia rimane invariato. L’ultimo numero dell’anno (n. 48-49 del 21-28 dicembre) si presenta particolarmente ricco: un manifesto (supplemento n. 96) su Solidarnosc (di cui purtroppo non si è trovata copia nelle varie raccolte di Conquiste), la consueta cronologia (in quattro pagine) degli avvenimenti sindacali dell’anno, un supplemento (n. 97) unitario intitolato “Speciale consultazione. Proposte della Federazione Cgil Cisl Uil per combattere l’inflazione e la recessione”. 28. Nel segno di Solidarnosc Nel gennaio 1982 una lunga e dettagliata circolare della segreteria generale (prot. n. 3795 del 19 gennaio 1982, conservata nel cassetto 34, fascicolo 1 dell’Archivio storico Cisl) informa tutte le strutture della Cisl sul modo in cui è stata riorganizzata la centrale confederale. Carniti comunica, tra l’altro, che l’attività editoriale della Confederazione dipende dalla segreteria generale e che la responsabilità del settimanale Conquiste del lavoro è confermata a Maurizio Polverari, membro (eletto) del Consiglio generale. Dal numero 1 del 4 gennaio 1982 e fino al numero 18 del 3 maggio dello stesso anno Conquiste riproduce in prima pagina, a colori, la testata del settimanale (Tygodnik) di Solidarnosc con la scritta:” Questa è la testata del settimanale (tygodnik) di Solidarnosc, voce del sindacato indipendente polacco oggi soffocata. ‘Conquiste del lavoro’ la farà vivere, in prima pagina, in segno di fratellanza e come simbolo di libertà”. Sul numero 19 del 10 maggio una finestra in prima pagina avverte che:” A partire da questo numero di ‘Conquiste’, ‘Tygodnik Solidarnosc’ non sarà più sulla prima pagina: la redazione ha deciso di rendere più esplicito il legame con Solidarnosc, pubblicando, a partire dal prossimo numero, uno speciale supplemento mensile interamente dedicato ai documenti clandestini che, fin dai primi giorni del colpo di 36 stato, hanno percorso la Polonia sostenendo e indirizzando la resistenza dei lavoratori” (35). Il primo supplemento esce infatti allegato al numero 20 del 17 maggio 1982. Alla manifestazione nazionale di solidarietà con i lavoratori polacchi del 13 febbraio era stato dedicato un supplemento unitario (supplemento n. 2 a Conquiste n. 5 dell’1 febbraio). Nel frattempo il colophon di Conquiste registra le modifiche intervenute nell’assetto, anche proprietario, del giornale. A partire dal numero 4 del 25 gennaio 1982 appare la voce “Grafico Vincenzo Sicchio”. A partire dal numero 7 del 15 febbraio la voce “Edizioni Lavoro” viene sostituita da “Amministrazione: Finlavoro spa” che durerà poco più di nove mesi. Infatti, a partire dal numero 44 del 29 novembre Finlavoro sarà sostituita da “Conquiste del lavoro srl” con l’indicazione di un nuovo numero civico di via Po, il 21 che sostituisce il 23. A partire dal numero 46 del 13 dicembre compare, tra i componenti la redazione, Paolo Giammarroni. Tra gli aggiustamenti grafici del 1982 si segnala (Conquiste n. 11 del 15 marzo) la nuova veste dell’inserto bimestrale di Edizioni Lavoro con un nuovo titolo:” Visto si stampi”. Il numero 16 del 19 aprile dedica le quattro pagine centrali a “Come nasce il nostro giornale” illustrando, anche attraverso disegni e fotografie, come si svolge il lavoro nella redazione di un settimanale sindacale dalla riunione di redazione alla distribuzione del giornale. 29. Il primo capo redattore Col numero 21 del 24 maggio 1982 il costo di una copia sale a 400 lire. L’abbonamento annuale aumenta a partire dal numero 44 del 29 novembre dello stesso anno. Passa a 16 mila lire (26 mila per l’estero). Salirà ancora, a 17 mila (27 mila per l’estero) a partire dal numero 44 del 28 novembre 1983. Il numero 32 del 6 settembre 1982 contiene un inserto manifesto su Solidarnosc di cui non si è trovata copia nelle varie raccolte di Conquiste del lavoro (36). Anche nel 1983 il colophon continua a registrare le modifiche intervenute negli assetti del giornale. La prima e più importante riguarda la redazione. Nell’elenco, che aveva sempre seguito l’ordine alfabetico, appare per primo il nome di Maria Irace con l’indicazione, tra parentesi, della qualifica “capo redattore”. In questo, come il altri casi, il giornale si limita a registrare variazioni che risalgono a settimane, se non addirittura a mesi, precedenti (37). 37 Nel corso del 1982 Polverari aveva assunto di fatto il ruolo di capo ufficio stampa della Cisl. Questo aveva determinato un suo minore impegno nei confronti di Conquiste che si era tradotto nella decisione di affidare ad un componente la redazione una funzione vicaria di coordinamento. Lo stesso Polverari decise di affidare tale compito a Maria Irace formalizzando successivamente la carica. Carica che sarà mantenuta fino alla vigilia del X Congresso confederale dell’8-13 luglio 1985. A partire dal numero 25 del 24 giugno di quell’anno, infatti, il nome di Maria Irace ricomparirà in ordine alfabetico senza la specificazione di capo redattore, insieme a quelli degli altri componenti la redazione. Redazione che, nel frattempo aveva visto l’uscita di Giuliana Ledovi (Conquiste n. 37 del 10 ottobre 1983) e l’ingresso di Giorgio Tonini al posto di Paolo Giammarroni (cambio registrato su Conquiste n. 14 dell’8 aprile 1985). Curiose modifiche interessano, sempre nel 1983, la voce relativa all’amministrazione che, dal n. 3 del 17 gennaio, si trasforma in “Amministrazione in gestione” e, a partire dal numero 35 del 26 settembre, diventa “Amministrazione e proprietà”. Dal numero 9 del 28 febbraio 1983 l’indirizzo indicato nella testata si trasforma da via Po 23 in via Po 21. Viene così ricondotta ad unità la frattura che si era determinata a partire dal n. 34 del 18 dicembre 1978. Il numero 36 del 3 ottobre 1983 si presenta con una nuova impostazione grafica. Autore del nuovo progetto grafico è Piergiorgio Maoloni. Nel colophon, prima della voce “grafico Vincenzo Sicchio”, compare quella “immagini Fausto Bonasera” e la voce “Comitato di redazione” diventa “Redazione”. Il numero 45 del 5 dicembre annuncia, in una finestra in prima pagina (intitolata “100 mila copie dei temi”), che sono state stampate 100 mila copie delle proposte per il dibattito preparatorio della V Assemblea dei quadri e che la tiratura è già esaurita. 30. L’ultimo numero unitario e il referendum del 1985 Nell’ultimo numero del 1983, diversamente dagli anni precedenti, non compare la cronologia degli avvenimenti sindacali dell’anno. Viene spostata al primo numero del 1984 (n. 1-2 del 2-9 gennaio) occupando sei pagine, due di più degli anni precedenti. La cronologia del 1984 sarà invece pubblicata sul primo numero del 1985, occupando ben otto pagine. Il numero 8 del 20 febbraio 1984 è dedicato al patto anti-inflazione e per il lavoro del 14 febbraio (patto di San Valentino). Le pagine centrali della rivista contengono una locandina sul patto con l’invito ad 38 appenderla, riprodurla e diffonderla sui luoghi di lavoro. Questo numero avrà una tiratura di 120 mila copie. Nel 1984, per la prima volta dopo tredici anni, non viene pubblicato il numero unitario per il Primo Maggio. L’ultimo numero unitario è così quello n. 18 del 2 maggio 1983. Il numero 17-18 del 23-30 aprile 1984 dedica otto delle sue 24 pagine al tema “Le donne e la Cisl”. Il numero 20 del 14 maggio ha allegato un questionario sul giornale da compilare e spedire, mentre un supplemento allo stesso numero è tutto riservato al tema “Noi e la stampa. Miniguida per i quadri sindacali”. I risultati dell’indagine saranno pubblicati sul supplemento a Conquiste del lavoro n. 27 dell’8 luglio 1985 intitolato “Questo giornale e voi. Chi sono, dove lavorano, come e da quanto tempo leggono, cosa ne fanno, cosa ne pensano, cosa propongono i lettori di Conquiste del lavoro”. Nelle prime pagine il supplemento contiene dati sugli abbonati: 23.925 alla data del 14 maggio 1984 contro i 25.051 dell’8 luglio 1985. A partire dal numero 38 del 15 ottobre 1984 una copia di Conquiste costa 500 lire e l’abbonamento annuale 20.000 (estero 30 mila). Nel marzo 1984 si conclude l’esperienza degli ultimi supplementi regionali (Toscana, Lazio, Piemonte). A partire dal numero 11 del 18 marzo 1985 Conquiste inserisce nel giornale una serie di locandine a colori (da appendere, riprodurre, diffondere) in vista del referendum sulla scala mobile. Sul numero 13 dell’1 aprile 1985 e sul numero successivo un’intera pagina viene destinata alla sottoscrizione per sostenere il no della Cisl al referendum. A partire dal numero 15 del 15 aprile e fino al numero 26 dell’1 luglio dello stesso anno Conquiste pubblica (spesso anche in una intera pagina) i risultati della sottoscrizione. Il numero 22 del 3 giugno è interamente dedicato alla campagna per il no al referendum. I due numeri successivi alla vittoria del no. In una pubblicazione preparata per il Congresso del 1985 si dà conto dell’attività di Conquiste del lavoro precisando che l’andamento relativamente statico degli abbonamenti è affiancato dai giudizi molto positivi che gli stessi abbonati danno del loro settimanale: il 93% giudica utile, molto utile o indispensabile la lettura di Conquiste per la propria attività sindacale. Resta invece irrisolto il contrasto tra la pressoché assoluta regolarità di uscita del settimanale e i tempi postali di arrivo al domicilio degli abbonati (38). 31. Da Carniti e Polverari a Borgomeo A partire dal numero 37 del 14 ottobre 1985 Conquiste del lavoro cambia gerenza. “A Pierre Carniti direttore e a Maurizio Polverari vice 39 direttore responsabile - scrive il segretario generale della Cisl Franco Marini in prima pagina - succede come direttore responsabile il segretario confederale Luca Borgomeo”. Dopo i consueti ringraziamenti Marini conclude così:” A Luca Borgomeo, a Enrico Giacinto – che assume il ruolo di capo redattore – alla redazione di Conquiste gli auguri di tutta la Cisl, impegnata in un grande sforzo politico ed organizzativo per migliorare e rendere più efficace l’intera attività d’informazione e stampa a tutti i livelli dell’organizzazione”. Il 14 gennaio 1986 si svolge a Roma il convegno “L’informazione nella Cisl l’informazione della Cisl” in cui viene lanciata la proposta di Conquiste quasi quotidiano (39). A partire dal n. 7 del 17 febbraio 1986 entra nella redazione Luisella Peluccaccia. Sul numero 8 del 24 febbraio, in un articolo a pagina 3 siglato G. T. (Giorgio Tonini) e intitolato “Conquiste ogni giorno” sono riportati i passi salienti della circolare a firma Franco Marini e Luca Borgonmeo inviata a tutte le strutture in data 20 febbraio. “Sulla base di quanto è emerso dal recente convegno nazionale su ‘L’informazione nella Cisl, l’informazione della Cisl’ - recita la circolare - la segreteria confederale ha approvato la proposta di ristrutturazione e rilancio di ‘Conquiste del lavoro’, formulata dal Dipartimento confederale per l’informazione. A partire dal 29 aprile prossimo ‘Conquiste’ uscirà con lo stesso formato attuale e con 8 pagine, il martedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì di ogni settimana”. “Lo scopo di tale operazione – precisa il documento – è quello di mettere in grado l’organizzazione di disporre quasi ogni giorno di uno strumento efficace, che fornisca ai dirigenti, ai quadri e agli attivisti un’informazione puntuale e tempestiva. Va da sé che tale obiettivo non è pienamente raggiungibile senza il generale e convinto coinvolgimento di tutta l’organizzazione, con le sue strutture territoriali e di categoria, non solo sul piano organizzativo, della diffusione, ma anche su quello, strategico, della stessa produzione dell’informazione”. La quota dell’abbonamento per il 1986 è previsto in 50 mila lire annue e 30 mila per le strutture Cisl. La nuova tariffa (50 mila lire abbonamento annuale, 100 mila estero, 30 mila iscritti Cisl) comincerà ad apparire dal numero 9 del 3 marzo. Sullo stesso numero, in occasione della festa della donna, è inserita una locandina a colori da affiggere e diffondere. 32. Nasce il (quasi) quotidiano L’intera ultima pagina del numero 14 del 7 aprile1986 è dedicata al lancio di Conquiste del lavoro quotidiano della Cisl. Lo slogan è:” ogni giorno - dove si lavora - dove sta la Cisl”. Con alcune righe che spiegano il significato dell’operazione (“Un’informazione diretta, 40 puntuale, quotidiana, al servizio dei lavoratori, dei quadri, dei militanti, delle strutture della Cisl”) e le sue modalità operative (“Cinque volte la settimana, il martedì, il mercoledì, il giovedì, il venerdì e, per le strutture, il sabato, direttamente a casa o sul posto di lavoro, un giornale ricco di informazioni sull’attualità sindacale, economica e sociale e sulle iniziative della Cisl, sia a livello confederale, sia a livello di categorie e territori. ‘Conquiste ‘ rende più efficace il tuo lavoro sindacale e più consapevole il tuo impegno nell’organizzazione”. Il numero 16 del 21 aprile è l’ultimo numero di Conquiste settimanale. Nel centro della pagina, sotto la riproduzione della testata del primo numero (del 24 dicembre 1948) di Conquiste del lavoro, un corsivo, a firma Luca Borgomeo, intitolato “Continuità di un impegno”. “Questo è l’ultimo numero del settimanale Conquiste del lavoro – scrive tra l’altro Borgomeo – Dal 29 aprile, infatti, il giornale della Cisl si trasforma. Diventa quotidiano, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì e, per le strutture, anche il sabato. Dopo 39 anni. Tanti ne sono trascorsi dal giorno in cui Giulio Pastore fondò Conquiste del lavoro per dare voce al nuovo sindacato e accompagnare l’iniziativa politica ed organizzativa che dette vita nel 1950 alla Cisl. Non si può dire dunque che il settimanale chiude o cessa le pubblicazioni, anche se ciò è vero sul piano formale. Il nuovo Conquiste del lavoro quotidiano riporterà in gerenza: anno I, numero 1, 29 aprile 1986. E proprio per sottolineare la continuità tra il settimanale e il quotidiano, all’anno I numero 1, seguirà, in parentesi, anno 39° dalla fondazione. Non nasce un nuovo giornale, ma l’antico si trasforma”. L’ultima pagina dello stesso numero riporta, per l’ultima volta, oltre al nome del direttore responsabile, l’elenco dei componenti la redazione [Enrico Giacinto (redattore capo), Francesco Casula, Giulio D’Orazio, Maria Irace, Luisangela Peluccaccia, Giorgio Tonini], della segretaria di redazione (Ettorina Colombo), del responsabile delle immagini (Fausto Bonasera) e del grafico (Vincenzo Sicchio). Delle persone, cioè, che hanno costituito l’ossatura centrale di quella che può essere definita, senza enfasi, una vera e propria impresa. Il primo numero di Conquiste del lavoro quotidiano della Cisl, dopo alcuni numeri zero, esce il 29 aprile. Il primo pezzo di apertura, a firma Franco Marini, è intitolato anch’esso “Continuità di un impegno”. Un impegno, quello di Conquiste quotidiano, che si avvia a varcare la soglia dei vent’anni di vita. Ma questa è un’altra storia… --------Note 41 (1) Libera Confederazione generale italiana dei lavoratori, Primo anno. Relazione della segreteria confederale al 1° Congresso nazionale, Roma, 4-7 novembre 1949, Roma, 1949, pp. 25-26. (2) Ivi, p. 26. (3) L’incipit di un colonnino in basso a destra della prima pagina a firma A. Claudio Rocchi, intitolato “Atto di fede”, recita così:” Non è senza profonda commozione e senza provare quella emotività, naturalmente offerta all’animo umano quando un grande agognato evento si compie, che assumo la direzione di questo giornale, che è oggi l’organo della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori”. (4) Libera Confederazione generale italiana dei lavoratori, Primo anno. Relazione della segreteria confederale al 1° Congresso nazionale, cit., p. 26. (5) Cisl, 1° Congresso nazionale. Relazione della segreteria confederale, Napoli, 11-14 novembre 1951, Roma, 1951, p. 66. (6) È praticamente impossibile rintracciare copia di tutte le edizioni. In una delle tre raccolte del 1951 conservate nella Biblioteca Centrale della Cisl i numeri 11 del 18 marzo e 12 dell’1 aprile riportano, nell’ultima pagina, le “Cronache del Lazio Umbria e Abruzzo” mentre l’edizione nazionale dedica la stessa pagina alla “Settimana nelle Provincie”. (7) Cisl, 1° Congresso nazionale. Relazione della segreteria confederale, Napoli, 11-14 novembre 1951, Roma, 1951, p. 66. (8) Ivi, pp. 71-72. (9) Cisl, 2° Congresso nazionale. Relazione della segreteria confederale, Roma, 23-27 aprile 1955, Roma, 1955, p. 56. (10) Cisl, Il sindacato democratico per lo sviluppo della società italiana ed europea. Relazione della segreteria confederale al 3° Congresso nazionale, Roma - Palazzo dei congressi - 19/22 marzo 1959, Roma, 1959, p. 115-116. (11) L’elenco completo è riportato in Cisl, Il sindacato democratico...cit., pp. 123-124. Un quadro aggiornato della stampa periodica Cisl sia a livello di Federazioni e Sindacati nazionali che a livello di Unioni sindacali provinciali, è pubblicato nelle varie edizioni dell’”Annuario Cisl”. (12) Cisl, Il sindacato democratico...cit., p. 125. (13) Cisl, L’iniziativa rinnovatrice della Cisl nella società in trasformazione per la promozione dei lavoratori italiani. Relazione della segreteria confederale al 4° Congresso nazionale, Roma, 10-13 maggio 1962, Roma, 1962, p. 73. (14) Secondo testimonianze raccolte presso operatori e dirigenti sindacali che ancora lavorano o hanno lavorato in Confederazione (Liliana Balboni, Luca Borgomeo, Ivo Camerini, Giovanni Contena, Renato Di Marco, Nicola Di Napoli, Daniela Oggiano) si indicano di seguito alcuni nominativi di persone che sono state nella redazione centrale di Conquiste: Giornelli, Giovannelli, Aldo Torelli, Renato Di Marco, Andrea Villani, Fabio Massimo Rocchi, Pasquale Nonno, Guido Buldrini, Paolo Paramucchi, Giovanni Contena, Francesco Guzzardi, Maurizio Beretta, Anna Vinci, Carlo Candida, Pippo Rumbo, Ivo Camerini. (15) Cisl, Le politiche e l’attività della Confederazione nel triennio 1962-1965. Relazione della segreteria confederale al 5° Congresso nazionale, Roma, 22-25 aprile 1965, Roma, 1965, p. 136. (16) Ivi, p. 137-138. (17) Cisl, Per una politica sindacale degli anni ’70: Potere contro potere. Atti del VI Congresso confederale Cisl, Roma, 17-20 luglio 1969, Roma, 1970, p. 568-569. (18) Cisl, Politiche e attività della Cisl nel quadriennio 1969-1973. Relazione della segreteria confederale al VII Congresso nazionale, Roma – Palazzo dei Congressi, 18-21 giugno 1973, Roma, 1973, pp. 260-261. (19) Costituita nell’aprile 1974, la Finlavoro Spa, come risulta da una circolare della segreteria amministrativa della Cisl (prot. n.14749 del 30 luglio 1974, conservata nel cassetto 314, fascicolo 2 dell’Archivio storico nazionale della Cisl), si occupava di tutte le pubblicazioni edite dalla Cisl e di Conquiste del lavoro. Tutte le comunicazioni relative a tali pubblicazioni dovevano essere inviate, intestate a Finlavoro Spa, in via Po 23. In questa stessa sede, secondo testimonianze raccolte da operatori confederali dell’epoca (e secondo 42 quanto risulta da circolari confederali di quegli anni nonché dalla memoria dell’autore di questo saggio), era ubicata, fin dalla fine degli anni Sessanta (quando, di fatto, era tutt’uno con l’ufficio stampa) e fino alla prima metà degli anni Ottanta, la redazione di Conquiste. (20) Il testo integrale della relazione è contenuto solo sul citato numero di Conquiste. Nella raccolta dei documenti ufficiali della Cisl da un Congresso all’altro è stata pubblicata solo una sintesi della relazione. (21) Cisl, La Cisl dal ‘73 al ‘77. Raccolta dei documenti ufficiali dal settimo all’ottavo congresso, Edizioni Finlavoro, Roma, 1977, p. 284. (22) Come si ricorderà, il primo Statuto della Cisl prevedeva, all’articolo 22, che “Della segreteria confederale fa parte come membro di diritto il direttore di ‘Conquiste del lavoro’ organo ufficiale della Cisl. Il direttore è nominato dal Consiglio generale”. Lo Statuto successivo, approvato dal II Congresso del 1955 prevedeva, sempre all’articolo 22, che “Alle sedute della segreteria presenzia il direttore di ‘Conquiste del lavoro’, organo ufficiale della Cisl”, mentre l’articolo 20 (diventato 21 all’VIII Congresso) assegnava al Comitato esecutivo il compito di nominare il direttore del giornale (definito successivamente periodico) ufficiale della Confederazione. La norma di cui all’articolo 22 fu abolita dal Congresso del 1962 mentre quella dell’articolo 20 rimase sostanzialmente invariata fino all’XI Congresso del 1989. (23) In realtà Edizioni Lavoro, secondo quanto riporta il volume La Cisl dal 1977 al 1981. Raccolta dei documenti ufficiali dall’ottavo al nono congresso, Roma, 1981 pag. 27, fu fondata nel 1978. (24) Tra i supplementi del 1978 vale la pena segnalare il n. 5 allegato al n. 8 del 20 febbraio 1978 di Conquiste. Tale supplemento contiene la relazione di Luigi Macario all’Assemblea nazionale dei Consigli generali e dei delegati di Cgil Cisl Uil del 13 – 14 febbraio 1978 ed i documenti approvati in quell’occasione. Tale assemblea, più nota come assemblea (o svolta) dell’Eur, in alcuni libri di autorevoli storici è stata confusa con il Congresso della Cgil. (25) In realtà l’ingresso di Maurizio Polverari risale a circa due mesi prima. Da quando, cioè, prima con la sola sigla (M. P.) e poi per esteso, comincia a firmare i suoi articoli sulla prima pagina del giornale. (26) Cisl 1977 1981, Edizioni lavoro, Roma, 1981, p. 165. (27) Ivi p. 166-167. (28) Il primo numero del “Notiziario di informazione libraria delle Edizioni Lavoro”, che porta la data gennaio-febbraio 1980, è inserito nello stesso numero del giornale (n. 45 del 3 dicembre1979). (29) I lavori della IV assemblea dei quadri Cisl. Supplemento a “Conquiste del lavoro” n. 5 del 4 febbraio 1980, p. 34. (30) La Stampa “periferica” della Cisl. Un’indagine sulle pubblicazioni categoriali e territoriali. Supplemento a “Conquiste del lavoro” n. 3 del 21 gennaio 1980. (31) Cisl Dipartimento politica organizzativa e finanziaria, Indagine sulle pubblicazioni delle strutture Cisl. (32) I lavori della IV assemblea dei quadri Cisl, cit., p. 37. (33) Ibidem. (34) Il documento, che è attribuibile a Maurizio Polverari , e che presumibilmente è stato elaborato per la segreteria confederale, è conservato presso l’Archivio storico della Cisl. In alcune parti il documento richiama un precedente rapporto del 1979. Non è escluso che siano stati elaborati rapporti anche negli anni successivi. Non se ne è trovata traccia né in Confederazione né presso l’Archivio storico. (35) È appena il caso di ricordare che il 13 dicembre 1981 il colpo di stato dei militari polacchi aveva brutalmente interrotto il processo di rinnovamento sociale e democratico che aveva avuto inizio con le lotte operaie dell’estate 1980. (36) Copia del manifesto (la cui riproduzione è contenuta a pagina 147 di 1948 1993, l’album fotografico prodotto da Edizioni lavoro in occasione del Congresso confederale del 1993) è conservata nella cartella A03 del fondo manifesti dell’Archivio storico della Cisl. (37) Le ricostruzioni che seguono sono basate sulla memoria dell’autore di questo contributo, che all’epoca lavorava nella redazione. La memoria è supportata anche da 43 documenti (tra i quali un fittissimo appunto dattiloscritto di cinque pagine, intitolato “Spunti per una riflessione su Conquiste”, datato 27 ottobre 1982 elaborato dallo stesso autore) conservati tra le carte personali. (38) Cisl 1981/1985, Edizioni lavoro, Roma, 1985, p. 117. (39) Il supplemento a Conquiste del lavoro n. 4 del 27 gennaio 1986 contiene il testo integrale o la sintesi dei più importanti interventi al convegno a partire dalla relazione di Giorgio Tonini. Nella relazione sono indicati tutti i passaggi, anche in termini di costi, dell’operazione. In un documento di quattro cartelle, senza data, intitolato “Progetto per la trasformazione di ‘Conquiste’ da settimanale in quadrisettimanale” sono approfonditi i seguenti aspetti: caratteristiche del giornale, contenuti, corpo redazionale, bilancio preventivo di ‘Conquiste’ quotidiano. Secondo questo bilancio, che fu sottoposto con l’intero documento alla segreteria confederale, il costo totale annuo dell’operazione sarebbe stato di 1.070.200.000 lire contro ricavi pari a 1.087.000.000 lire con un avanzo di 16.800.000 lire. 44 CONQUISTE DEL LAVORO VICENDE ORGANIZZATIVE Data* Sede Direttore Vice direttore Capo redattore Redattori Costo copia° Abb. Annuo° Formato°° 24/12/48 via Po 21 Giulio Pastore Giovanni Lume 15 42X56 31/12/48 700 11/09/49 Renzo Lomazzi 07/05/50 Pastore - Rocchi 14/05/50 Pastore-Rocchi ** 04/06/50 20 950 06/01/52 Appio Claudio Rocchi 10/02/52 30 600 26X36 09/01/54 42X56 16/01/54 25 1000 11/01/58 *** 01/02/58 50 29X43 15/06/59 Bruno Storti Gianfranco Giro 08/11/59 30 01/01/61 40 27X37 29/01/61 Giuseppe Momoli 16/12/62 1500 20/01/63 50 10/02/63 40 09/06/63 50 03/01/65 2000 29/10/67 Luca Borgomeo 01/01/68 60 01/01/70 70 4000 10/01/71 100 25X32 19/05/74 via Po 23 13/10/74 150 28/11/74 8000 21/03/75 200 23X31 28/10/75 250 20/01/77 Luigi Macario 13/07/77 *** 03/10/77 Pierre Carniti Roberto Magni 28X39 17/10/77 Via Po 21 05/02/79 10000 26/03/79 Maurizio Polverari 02/04/79 Carla (Giacomina) Cassina Alberto Cuevas Maria Irace 25/06/79 Francesco Casula 07/04/80 Giulio D'Orazio 17/11/80 300 12000 23/02/81 Agnese Caiati sostituisce Giacomina Cassina 22/06/81 Enrico Giacinto sostituisce Alberto Cuevas 05/10/81 Giuliana Ledovi sostituisce 14000 Agnese Caiati 24/05/82 400 29/11/82 16000 13/12/82 Paolo Giammarroni 03/01/83 Maria Irace 10/10/83 esce Giuliana Ledovi 28/11/83 17000 15/10/84 500 20000 08/04/85 Giorgio Tonini sostituisce Paolo Giammarroni 24/06/85 **** 14/10/85 Luca Borgomeo *** Enrico Giacinto 17/02/86 Luisangela Peluccaccia 03/03/86 50000 21/04/1986^ Via Po 21 Luca Borgomeo Enrico Giacinto Francesco Casula 500 50000 28X39 Giulio D'Orazio Maria Irace Luisangela Peluccaccia Giorgio Tonini * La data si riferisce al numero di Conquiste in cui sono riportate le notizie indicate ° In lire ° In centimetri ** Appio Claudio Rocchi condirettore *** Non compare più il nome del vice direttore **** Non compare più il nome del capo redattore ^Ultimo numero di Conquiste settimanale