5.000 COPIE N. 0 - DICEMBRE 2013 Pratola Peligna L’unica Banca che investe il tuo risparmio nel tuo territorio In rilievo: Riprendiamoci il futuro Living Dublino Scacco matto al dolore Il non rimpasto di Ranalli L’opinione di Ennio Bellucci, su fusione dei comuni e grande minicipalità Intervista a Franz Di Cioccio L’umanità di un grande artista Scie chimiche sulla città Torna il Sulmonacinema Effetto rock Super-mamme super-pallavoliste Il sesso inutile 4 6 8 10 12 15 16 20 21 25 26 Edizione Straordinaria Mensile della Valle Peligna e non solo... Direttore responsabile Simona Pace Redazione Luisa D’Avolio, Roberta Polce Michele Taddei, Valentina Latini Alessia Fistola, Veronica Pacella, Antonio Vivarelli Dora Po (vignettista) Carlo Liberatore (SulmonaCinema) Silvio Don Pizzica (Rockambula) Riccardo Merolli (Rockambula) Contributi Ennio Bellucci Gianvincenzo D’Andrea Alessio Di Benedetto Giulio Misticone Editore Ass.ne Culturale “Eventi Dok” Via XXIV Maggio, 47 - Pratola Peligna (AQ) Grafica, impaginazione e stampa Ars Grafica Vivarelli - Pratola Peligna (AQ) Pubblicazione registrata al Tribunale di Sulmona N. 90/1988 Per vostra la pubblicità: 346.0336946 “C EDITORIALE ● i siamo! Parte l'avventura di Edizione Straordinaria, una testata nata nel lontano 1988 ed ora recuperata, rivoluzionata e pronta all'uso. Partiamo perché ci crediamo e perché di cose da raccontare, di situazioni su cui dialogare ne abbiamo tante. Forse non sarà nulla di nuovo o forse sì, ma sicuramente la prospettiva sarà diversa. Ci rivolgiamo a tutti con questo giornale. Tutti possono trovare spunti, approfondimenti, testimonianze. In particolar modo, però, ci rivolgiamo a tutti quei giovani che in questo periodo storico si sentono, e sono, allo sbando. Quelli che la libertà di scelta non sanno più cosa sia. Quelli da “premio nobel” per la compostezza e la dignità finora dimostrate, nonostante di calma non ce ne sia più. Mentre dal governo continuano a propinarci e ad acclamare riforme per un futuro più roseo, la realtà spinge questa generazione oltre confine (in questo numero una testimonianza) per cercare terra fertile dove far germogliare le proprie aspirazioni. è con questo strumento che intendiamo proporre stimoli, suggerire opportunità, dare la possibilità anche solo a qualcuno di questi giovani di esprimere il proprio talento e le proprie conoscenze. Attraverso questo strumento ci proponiamo di diffondere un ideale più vicino alle esigenze di tutti, nel rispetto di tutti, lasciando ad ognuno la libertà di esser semplicemente se stesso. Ci rivolgiamo agli adulti, genitori, nonni, zii di questi giovani affinché la loro esperienza e i loro consigli siano di supporto morale e materiale. Una unione, una continua dialettica che sola può alimentare un progressivo cambio di rotta perché un futuro diverso è possibile, deve esserlo. è questa la filosofia che ci anima. Edizione straordinaria è un progetto arduo ma contiamo di crescere anche grazie all'aiuto di voi lettori. Per questo vi proponiamo una fattiva collaborazione così da essere vicini alle vostre problematiche e avere sempre spunti per il giornale. Perchè la nostra speranza è fornirvi una corretta informazione, è esservi utile e “la speranza va coltivata". Buona lettura e buone feste! Simona Pace LA TUA PARAFARMACIA aperti dal lunedì alla domenica orario continuato Centro Commerciale “Bellavista” Pratola Peligna (AQ) - S.S. 5 Dir. - Tel. 0864.271923 “Riprendiamoci il futuro” Si chiede sinergia, ma negli incontri Fas succede il contrario; si parla di volti nuovi, ma i burattinai sono sempre gli stessi “R iprendiamoci il futuro”, un eufemismo in questo periodo, eppure è il titolo del convegno che si è tenuto lo scorso mese tra diverse personalità della politica ed imprenditoria del territorio. Solo uno tra i tanti incontri che si sono susseguiti negli scorsi giorni. Saranno i fondi Fas o le elezioni regionali che si fanno sempre più vicine, fatto sta che ultimamente sono in tanti ad avere un progetto. Questa terra così ricca di potenzialità, crocevia tra i parchi, culla di una tradizione culturale e gastronomica importante, possibile da sfruttare, eppure qui non si muove una foglia. A discutere le nostre sorti nel convegno su citato c’erano i sindaci di Sulmona, Pratola e Raiano; l’imprenditore ed ex consigliere regionale, Bruno Di Bartolo; Gianfranco Melillo, anche lui im- 4 ES - DICEMBRE 2013 prenditore; il presidente di Confindustria L’Aquila, Fabio Spinosa Pingue; quello della (ex)Comunità Montana, Antonio Carrara; il direttore della Bcc, Silvio Lancione e a chiudere il cerchio Luciano D’Alfonso, probabile candidato alle prossime regionali. Volti noti, forse troppo. Forse sempre gli stessi, ma dell’incontro è possibile farne un distillato. Tutti d’accordo che la soluzione alla crisi, alla disoccupazione, si possa racchiudere nella parola sinergia, che sia quella tra comuni oppure quella tra le stesse realtà imprenditoriali, meglio entrambe le cose. E’ quello che ha auspicato Antonio De Crescentiis invitando Peppino Ranalli a prendere le redini delle unioni dei comuni (attualmente due) e farsi capofila di una unica che permetta il confronto evitando, così, scelte inutili o “doppione”. Invito raccolto dal sindaco di Sulmona il quale ha, poi, posto l’accento sul come il Centro Abruzzo sia praticamente tagliato fuori dal sistema dei trasporti e delle infrastrutture, fattore letale allo sviluppo. Dello stesso avviso Spinosa Pingue che ha bacchettato l’intera comunità, incapace, a suo dire, di fare squadra. Ecco la sua formula: connubio tra istituzioni, imprenditoria ed associazioni. Attenzione, però, Spinosa Pingue ha, poi, sottolineato come non si possa contare sempre e solo sul pubblico. I privati, a suo dire, devono essere coadiuvati nei loro progetti da una struttura in grado di sostenerli, ma fondamentale restano le capacità imprenditoriali, anche creative, utili alla buona riuscita di un’attività. In questo panorama si incastra bene il discorso avviato, sempre nel corso del convegno, dal direttore della Bcc. Lancione, puntualizzando la natura imprenditoriale delle banche, ha affermato: «Possiamo finanziare il progetto, non l’idea. Bisogna avere una base e sviluppare una cultura d’impresa». Parafrasando: la banca non elargisce soldi a chiunque ne faccia richiesta, ma potrebbe investire sui progetti degni di questa definizione, adeguatamente affiancati da piani che ne mostrino ogni dettaglio. Ma qual è l’attività degna di essere avviata in questo periodo? è qui che il signor Lancione spezza una lancia in favore del territorio perché non è la grande impresa che risolleverà le nostre sorti. Quello su cui bisogna impegnarsi è la tipicità rivalutando le piccole eccellenze. Anche Carrara ha colto un particolare sostenendo l’incapacità dei nostri “leader” di sfruttare al meglio le risorse che ci vengono elargite e poi D’Alfonso che, a chiudere il cerchio, ha avanzato il discorso di una leadership che si distingua in conoscenza, sapienza e motivazione. “Teorie” sacrosante queste, auspici di sempre in fondo. Dunque, dov’è il punto: dove sono questi amministratori preparati, questi manager che devono cercare di non far fare acqua all’impresa (pubblica). Dove sono questi politici pronti a scrollarsi di dosso le logiche-illogiche imposte da dinamiche terra terra? E chi è disposto a farsi da parte per lasciare spazio ad un vero cambio generazionale ed intellettuale portato avanti anche se non si è i “figli di”? Dov’è quella mission disinteressata, o meglio, incentrata sul bene comune, che devono raggiungere? Il tutto si riduce ad un frenetico movimento solo a ridosso delle elezioni. La gente è nauseata, esausta ed è arrivato il momento, per quelli seduti in “poltrona”, di meditare. IL CASO ● FAS e DMC Lo sviluppo del nostro territorio passa dal turismo e, al momento, la carta da giocare è il jolly Fas. Durante l’ultima riunione generale (27 ottobre), i fondi sono stati ripartiti in: 3,6 milioni a Saca e Cogesa; 7,7 milioni di euro da destinare ai privati e i coordinatori del tavolo Antonella Di Nino e Antonio Carrara stanno lavorando con la Regione per valutare le tipologie di bandi più adatte alla loro erogazione; 500 mila euro circa per il marketing territoriale; il poco più di un milione per gli impianti sciistici di Scanno e Campo Di Giove è stato stralciato da questi e inserito nell’asse mobilità. Quello che è rimasto da decidere, i sindaci non ci sono riusciti, è che farne dei 4,4 milioni destinati ad un unico progetto “turistico”. Tale progetto dovrebbe essere la sintesi del collettore turistico proposto da Sulmona con i progetti degli altri comuni. La riunione si era sciolta con la promessa di rivedersi da lì ad un mese, giorno in cui i “tecnici” (Dmc, Parco Majella e Comune di Sulmona)avrebbero dovuto presentare il progetto tenendo conto, più o meno, delle esigenze di tutti. Il mese è passato, ma del progetto unico ancora nulla. Tra l’altro, il 22 novembre, la Regione ha approvato la graduatoria finale delle Dmc (Destination Management Company) destinando a quella della Valle Peligna, “Terre d’Amore in Abruzzo”, 250 mila euro (da co-finanziare) per lo sviluppo dell’incoming ricettivo. Fabbricacultura, associazione promotrice della società consortile, ha avviato una sorta di promozione di Sulmona e del suo circondario attraverso vari eventi, ora si passerà alla creazione di un portale web in grado di rilanciare, sempre turisticamente parlando, le Terre d’Amore. I progetti sono tanti, l’obiettivo unico, le risorse fortunatamente ci sono, metter d’accordo i protagonisti non dovrebbe essere così difficile, in fondo sono sempre gli stessi. ES - DICEMBRE 2013 5 ● STORIE S Living Dublino Via dall’Italia a causa della pressione fiscale imona, 31 anni, di Raiano, è partita, direzione Dublino, nel 2006, per studiare l’inglese e rendere appetibile il suo curriculum qui in Italia. Simona, 31 anni, di Raiano, ora in Italia ci torna solo per rivedere i suoi parenti, gli amici, per gli gnocchi della mamma e, se capita, per l’aperitivo del venerdì nel bar del paese. Laureata in Scienze e tecnologie delle comunicazioni, dieci anni fa aveva intrapreso quello che, ai tempi, era considerato un innovativo percorso accademico, che avrebbe dovuto creare una nuova figura lavorativa, quella degli addetti al mondo dei media, in via di sviluppo, almeno lei credeva. “Dopo la laurea mi sentivo allo sbando – racconta – non sapevo dove indirizzarmi: un master? La specialistica? Fare concorsi pubblici?”. Quindi, tagliata la testa al toro, ha deciso di prendersi un anno sabbatico per girare, capire come funziona il mondo oltre confine, convinta di tornare un giorno per mettere in pratica le competenze acquisite. Invece così non è stato perché dopo tre anni passati in Irlanda a fare la cameriera Simona, con il suo compagno, è rientrata per 6 ES - DICEMBRE 2013 “...ci siamo sentiti soffocare: gli ostacoli burocratici ed economici, l'impossibilità di permettersi un'abitazione, la poca dignità economica e personale che oggi il nostro paese ci offre” investire i suoi risparmi e fare qualcosa di totalmente suo, ma: “sono tornata in Italia nel maggio 2012 con l'intenzione di restare – continua – cercare un lavoro o aprire una mia attività. Ma ci siamo sentiti soffocare: gli ostacoli burocratici ed economici, l'impossibilità di permettersi un'abitazione, la poca dignità economica e personale che oggi il nostro paese ci offre. Insomma, a gennaio siamo tornati a Dublino”. Il sogno di un ristorantino si è praticamente frantumato sotto il peso della burocrazia italiana e della forte pressione fiscale. “Una volta preso l'appuntamento dal commercialista e visto quello che avremmo dovuto pagare di tasse per noi stessi e per gli eventuali dipendenti, beh, il gioco non valeva la candela – aggiunge – nessun modo di avere fondi giovanili perché ho passato i 30, avrei dovuto aprire una ditta individuale per pagare meno tasse escludendo, così, il mio socio. Una serie di cose che ti fanno preferire l'essere dipendente”. Al contrario di quanto le ha offerto il suo paese, al momento Dublino le permette di vivere in autonomia, lavorare dignitosamente e fare una vita soddisfacente a partire dal semplice acquisto della sua prima aspirapolvere fino al rincollare i cocci di quel sogno. “Qui il lavoro lo si trova, se davvero lo si cerca, e almeno le cose si possono comprare senza fare debiti”. Diversamente che in Italia dove a 31 anni, anche più, si riesce a malapena a contribuire alle spese di casa, non la propria, quella con mamma e papà. “Prima o poi bisogna lasciare il nido – conclude Simona – Il consiglio che do a tutti è di fare un'esperienza lavorativa all'estero, o anche solo di piacere, ma che duri almeno 6 mesi. I percorsi che possono essere intrapresi sono molteplici, ma la cosa che per ora gli altri paesi offrono e che al nostro manca è la vera multiculturalità e la possibilità di trovare un lavoro qualunque a sostentamento della propria vita e famiglia”. Ecco qualche dritta con cui ci lascia per cavarsela nella patria di Joyce: english school per almeno un mese a tempo pieno e convivenza in una casa mista almeno si è costretti a praticarlo; cercare un lavoro ed entrare nel sistema fiscale e bancario aprendo un conto e prendendo un pps (personal public service) number ■ ES - DICEMBRE 2013 7 ● CONTRIBUTO all'interno di strutture sanitarie, sono stati distribuiti opuscoli informativi sul dolore cronico, sulle cure oggi disponibili e raccolti fondi per la ricerca. L’assemblea è stata, inoltre, l’occasione per portare all'attenzione dei presenti la situazione di stallo del progetto Isal più ambizioso messo in cantiere circa un anno fa, cioè, la realizzazione, a proprie spese, di un centro di formazione in terapia del dolore nel territorio della Valle Peligna , individuato nella struttura di proprietà della Asl in località Pietrafitta a Pratola. Il progetto è stato presentato alla Regione ed alla ASL nel novembre dello scorso anno ed è stato Ricco bilancio per l’Isal, ma dalla Asl silenzio considerato di grande interesse. sul centro di formazione previsto a Pratola Si sono svolti numerosi incontri per definire le modalità di concessione in uso della struttura, attualmente di Gianvincenzo D’Andrea in completo stato di abbandono e Coordinatore regionale Fondazione Isal-Ricerca sul Dolore per il quale è previsto l’onere delle spese a carico dell’Isal. Durante l'ultimo, svoltosi nel luglio scorso, 'ultimo week-end di e della rockstar Franz Di Cioccio ha partecipato anche il presidente Novembre è stato denso di l’Isal è riuscita ad attirare l'attenzione nazionale Raffaeli perchè tutto avvenimenti importanti per la dei presenti e ad accendere lasciava presagire che dovesse “Fondazione Isal-Ricerca sul dolore”: l’interesse di studenti e docenti i essere quello conclusivo per la l'incontro con gli studenti del Liceo quali hanno manifestato la volontà firma dell'accordo. Scientifico "E. Fermi" di Sulmona; il di organizzare iniziative di Da allora più nulla dalla Asl riconoscimento dato al presidente informazione sul dolore cronico, nonostante il "centro" sia di non nazionale, professor William Rafun problema tanto diffuso quanto poca rilevanza scientifica e, se faeli, per la sua attività nella ricerca misconosciuto. altrove farebbero del tutto per sul dolore nel corso del Premio L'assemblea regionale di Pratola, accaparrarselo, qui non si consente Pratola; l'assemblea regionale invece, è stata l'occasione per di partire con le attività, peraltro, a dell’associazione svoltasi nell'aula tracciare il bilancio di un anno di beneficio di tutti. consiliare del Comune di Pratola attività della fondazione in Abruzzo A questo punto sarebbe logico Peligna.Tre appuntamenti ognuno e Molise. realizzare il progetto in un'altra dei quali particolarmente Generosa la partecipazione delle regione, ma l’Isal Abruzzo non si significativo. associazioni di volontariato alla arrende e conta sull'aiuto degli L'incontro con gli studenti del "Giornata contro il dolore" svoltasi uomini di “buona volontà” perché Fermi sul tema “Scacco matto al il 13 ottobre scorso in numerose rappresenta un'importantissima dolore. Le nuove frontiere della città italiane. Centinaia di volontari occasione di sviluppo culturale, scienza e la sofferenza nel mondo" e medici , abruzzesi e molisani, economico e sociale per la Valle è stato un grande successo. Grazie hanno allestito 25 postazioni Peligna, per l'Abruzzo, che non va al contributo del presidente Raffaeli informative nelle piazze e 6 assolutamente persa. Scacco matto al dolore L 8 ES - DICEMBRE 2013 in rosa DOnnE al lavORO solo per colmare le lacune della crisi Q di Luisa D’Avolio uando si parla di donne e lavoro in Italia, le questioni utili a fare un quadro sono due: quante donne lavorano e che genere di mansione svolgono. Secondo il rapporto 2013 diffuso dall'Istat, le donne che lavorano o che vorrebbero farlo, nel 2012 sono in aumento rispetto al 2011. Il mero dato statistico viene, però, offuscato dai fattori reali che lo generano: più donne cercano un impiego per rimpinguare le entrate economiche familiari, migliaia di ultracinquantenni restano al lavoro per effetto della riforma delle pensioni, aumenta il numero delle lavoratrici straniere impiegate nei servizi assistenziali alla famiglia. Dunque (nonostante il dato sia positivo) la questione si lega alla perdita di entrate familiari maschili e ad un turn-over generazionale bloccato; infatti, la percentuale delle donne italiane che lavora è ben al di sotto della media Ue, 47.1 per cento contro il 58.6. Secondo più recenti dati provvisori Istat, inoltre, nel 2013 la disoccupazione giovanile è quasi al 40 per cento, con un picco del 51 per cento per le giovani donne del sud Italia. Per di più, si evince che il lavoro al femminile, quando c'è, continua ad essere relegato nei settori assistenziali, nel segretariato e nell'istruzione e che per la maggior parte delle lavoratrici il part-time è d'obbligo per poter conciliare vita privata e necessità di un'entrata economica. Eppure, anche se le donne italiane hanno meno probabilità di trovare lavoro e, per lo più, svolgono mansioni poco qualificate e remunerate, una ricerca del consorzio universitario Almalaurea, rivela che sono più istruite della controparte maschile: il 35 per cento delle giovani donne italiane ha una laurea, contro il 24 per cento degli uomini under 35. Dunque, la fascia più qualificata della popolazione italiana resta marginale rispetto alla produttività ed al potere decisionale. Si fa strada così una domanda retorica:in un momento economico come quello attuale, non sarebbe quantomeno conveniente pensare alle donne ed alla loro dignità personale e professionale? Collettivo antispecisti La lotta in difesa degli animali attraverso il pensiero di grandi personaggi, ma: “Il territorio è insensibile” R icordate i manifesti che lo scorso anno hanno invaso Sulmona, a Natale e Pasqua, quelli che rappresentavano un agnello completamente avvolto dal cellophane con tanto di citazioni in difesa degli animali? Il Collettivo Antispecista, un gruppo di animalisti appunto, è tornato all’attacco agli inizi del mese scorso per continuare la propria lotta in difesa degli esseri viventi più deboli. Questa volta il protagonista del loro ennesimo atto è stato proprio il caro Ovidio. "La terra vi fornisce a profusione ogni ben di dio per nutrirvi e vi offre banchetti senza bisogno d'uccisioni e sangue”. è questa la citazione presa in prestito dalle sue “Metamorfosi”, oggetto di un quadretto che era stato deposto proprio sotto la statua di piazza XX settembre. Ma non solo Ovidio è stato testimonial di queste campagne, tra le quali troviamo anche personaggi legati al cattolicesimo, il Collettivo Antispecista si è rivolto, in passato, anche ai bambini prendendo come riferimento Lisa Simpson, protagonista, naturalmente vegetariana, dell’omonimo cartone animato. Infatti, secondo i nuovi antispecisti, è dai più piccoli, dalle loro madri, che la filosofia che porta avanti questo pensiero può trovare un favorevole riscontro e migliorare le condizioni di vita della società attuale in diversi ambiti. “Purtroppo l’insensibilità del luogo e delle istituzioni, che abbiamo contattato senza ricevere alcuna risposta, prevalgono – spiega il Collettivo – Nel giro di pochi giorni tutti i lavori sono stati strappati o completamente rimossi”. Certo questo è un argomento difficile in una società basata sui consumi e sugli interessi che vi ruotano attorno, ecco perché il gruppo ha preferito l’anonimato e non ha nessuna intenzione, almeno per ora, di farsi identificare: “questo perchè spesso accade che chi si muove per un fine etico, animalista o ambientalista, viene perseguitato invece che lodato e preso come esempio- continuano- La storia ci ha regalato una quantità infinita di filosofi, scienziati, nobel antispecisti. Facendo conoscere il pensiero di questi grandi personaggi pensiamo che qualcosa potrebbe cambiare”. Il loro operato, quindi, ha tutta l’aria di non volersi fermare di fronte all’indifferenza dei più, nella speranza che un giorno l’etica prenda il sopravvento. “Se soltanto una coscienza si risvegliasse allora per noi sarebbe un piccolo miracolo” concludono. ■ ES - DICEMBRE 2013 9 Quel non rimpasto di Ranalli Giannantonio sono state affidate le deleghe lavoro, pari opportunità e politiche sociali; Luciano Marinucci si occuperà di sport ed urbanistica; Stefano Goti di lavori pubblici, igiene urbana e servizi ambientali. Il sindaco ha scelto di racchiudere nelle sue mani le deleghe per la n barba ai maggiorenti, protezione civile e sanità. Per il non ai totopronostici e alle rimpasto, Ranalli ha chiesto ed presunte manipolazioni, ottenuto l’appoggio dei suoi alla sua prima crisi di consiglieri di maggioranza. Tuttavia mandato Peppino Ranalli dalle sue grinfie il sindaco non ha se l’è cavata come meglio non risparmiato i consiglieri più giovani poteva. In fondo lui l’aveva secondo lui impegnati nel far anticipato che non avrebbe accettato presenza, ma non in lavori veri e burattinai, piuttosto le dimissioni. propri. Per loro, ora, sembra arrivato Così dopo circa dieci giorni nei Iudiciani vengono riconfermate le il momento di coadiuvare il lavoro quali i consiglieri di minoranza lo deleghe al bilancio e al patrimonio; degli assessori. Ecco qui il gran hanno accusato di immobilismo e i rimpasto di Ranalli, alla faccia dei suoi compagni di partito già con le ad Anna Grazia Valdo sono state affidate le deleghe turismo, cultura e Gentile, Milan, Giannantonio mani in pasta, Ranalli ha scelto di non scegliere. Sabato 7 dicembre lui commercio. Lei che rientrava tra gli (Raffaele) che già si sentivano ipotetici tagli visto i ritardi e i in poltrona, ma soprattutto a la sua giunta l’ha riconfermata solo disguidi nell’ampliare la differenziata Bruno Di Masci al quale, stavolta, con qualche cambio a livello di fuori dal centro. A Vincenza i conti non sono riusciti. deleghe. Al dimissionario Tonio Riconfermata la giunta, mixate le deleghe, il sindaco chiede piu' impegno ai giovani I ■ 10 ES - DICEMBRE 2013 “F usione”, “unione”. Fondere o unire? Sembra essere questo l’interrogativo al quale sono chiamati a rispondere, oltre ai tanti numerosi problemi irrisolti e presenti da anni, gli amministratori pubblici del nostro territorio. A poco più di un anno di distanza dall’incontro promosso dal movimento “Ripensiamo il Territorio” ed al quale intervenne propria la risoluzione adottata il primo ottobre scorso dal Consiglio Regionale con la quale si auspica “la nascita di un nuovo modello del territorio in grado di dare risposte alle tante e nuove sfide nazionali ed europee”. Quello che si chiede e si vorrebbe realizzare è la costruzione di una nuova area del Centro Abruzzo con Sulmona capofila e la presenza di realtà comunali significative come quella di Pratola Peligna, Roccaraso, L’OPINIONE... ● di Ennio Bellucci ... su fusione dei comuni e grande municipalità Foto: Claudio Lattanzio obiettivi minimi e troppo di parte. Occorrerebbe invece parlare e “gridare” con una sola grande voce: la voce del Centro Abruzzo. Ma in un Paese dove, al di là dei proclami, tutto si conserva nulla si modifica e cancella, dove da otto anni si attende una nuova, democratica, vera legge elettorale. Ed è, infatti, proprio di questi giorni la sentenza della Consulta che dichiara il porcellum incostituzionale e la legge illegittima per quanto attiene il premio di maggioranza e le liste bloccate che non consentono le preferenze. Insomma, abbiamo votato per ben tre volte con una legge che potremmo definire “truffa”. Dove nonostante un referendum abrogativo, continua (sotto mentite spoglie) lo scandaloso finanziamento pubblico dei partiti. Dove prospera il bicameralismo perfetto (ma de ché?). Dove è praticamente impossibile procedere alla più volte annunciata l’allora ministro per la coesione Castel di Sangro, Popoli (appunto) riduzione del numero dei parlamentari sociale Fabrizio Barca, l’esigenza e di tante altre piccole e medie (sono circa mille tutti giovani e forti!) di affermare un diverso modello municipalità. e dove, visti i tempi, si proclama di organizzativo territoriale più Potrebbe essere un’occasione abbattere significativamente la “paga” rispondente ed efficace resta attuale irripetibile, un appuntamento di coloro che siedono, nominati, alla e stringente. decisivo per dare un nuovo corso Camera ed al Senato, tutto diventa Nei mesi scorsi ed in queste alla storia sociale, amministrativa ed terribilmente difficile ed improbabile. settimane si sono succedute riunioni, economica del nostro territorio. Ma tant’è! Chi l’ha dura la vince. avuti incontri, ci sono stati Non difendete il vostro orticello, i Le identità, le peculiarità, le pronunciamenti e come spesso, vostri piccoli privilegi, i localismi, caratteristiche di “ognuno” si ed è giusto che accada, si sono create possono conservare anche stando alzate lo sguardo di fronte a voi, a correnti di pensiero opposte insieme ad altri, mettendo da parte noi tutti, si apre e potrebbe esserci e diversificate. i campanili, per dare maggiore forza un nuovo orizzonte, un intrigante diverso futuro. Costruiamolo Ultima in ordine di tempo, ma e capacità decisionale ad una zona insieme, ripensando l’assetto e le non meno importante, la presa di ora abbastanza emarginata e funzioni del nostro territorio. posizione del Consiglio Comunale scarsamente rappresentata. Oggi si Che ne dite? parlano lingue diverse, si perseguono di Popoli che ha deciso di fare ES - DICEMBRE 2013 11 ● ECONOMIA (ben inteso la politica monetaria è e resta uno dei fattori principali per lo sviluppo economico) piuttosto che impelagarsi in discussioni serie ed impegnative. Chi vuole il ritorno alla vecchia lira, sogna un mondo che non c’è più. Il ritorno ad un età dorata che forse persiste solo nei loro (nostri) ricordi. Per ricreare quelle condizioni, si dovrebbe, non solo tornare alla lira ma riedificare il muro di Berlino, ricostituire l'Urss, buttare fuori la Cina dal Wto e chissà cos’altro ancora. Mentre chi si batte per l’euro immagina un futuro a cui noi non potremmo mai ambire (non siamo abituati a pagare le tasse, la nostra produttività del lavoro è troppo bassa, la classe dirigente è completamente inadatta e la pubblica amministrazione non è efficiente). Per la cronaca l'italiano medio non sarà mai come l'olandese o lo svedese medio. no degli argomenti tale da dare ossigeno alle esportazioni. Meglio sarebbe se il dibattito si che maggiormente affollano Per i difensori dell'euro, invece, una spostasse su questioni cruciali, come le varie riforme che dovrebbero il dibattito, dalle aule svalutazione monetaria potrebbe andar fatte (con una riforma del parlamentari ai talk show in tv portare, nel lungo periodo, ad un lavoro seria, una riforma delle financo al passante della strada, è aumento iperbolico del tasso pensioni sostenibile) su che tipo di quello se restare o meno nella d’inflazione che deprimerebbe in politica economica e industriale un moneta unica europea. modo traumatico e permanente i paese come il nostro, in uno scenario Da quando l’Italia ha adottato l’euro, consumi interni strozzando ogni per alcuni, le cose sono peggiorate: il possibilità di ripresa a causa appunto internazionale totalmente cambiato, basta pensare che l'estremo oriente paese si è impoverito e si rimpiange dell'aumento delle materie prime. era un paese sostanzialmente la vecchia e cara lira. Altri, invece, Le argomentazioni a difesa di una sostengono che non avremmo mai posizione o dell'altra sono entrambe agricolo vent'anni fa o su che tipo di retto all’urto della crisi internazionale valide questo perchè l'economia non Europa sia noi che i nostri partner del nord vogliamo, ma queste con una moneta debole che avrebbe, è una scienza esatta e nessuno può toccherebbero la carne viva degli irrimediabilmente, portato al prevedere quale sarà la risposta dei fallimento il paese. mercati ad eventuali scelte traumati- interessati perché andrebbero a sollevare questioni e rendite garantite, Quindi per i detrattori meglio che di un certo tipo. sarebbe tornare alla vecchia moneta Quello che però sembra chiaro e che oramai insostenibili, quindi è molto nazionale, in modo tale da rendere i è molto più facile parlare e puntare il più semplice continuare a parlare di un pezzo di carta. nostri prodotti più appetibili sul dito contro uno strumento che SG mercato internazionale, in modo funge da intermediario sugli scambi Euro si euro no, meglio passare alle riforme U 12 ES - DICEMBRE 2013 OPPORTUNITÀ ● L’auto-imprenditorialità, possibile antidoto alla crisi La Regione stanzia 20 milioni per giovani ed imprese, a gennaio attesa la nuova programmazione dei finanziamenti pubblici di Luisa D’Avolio n un momento storico in cui si parla di crisi, recessione e difficoltà di accesso al credito, è possibile ancora parlare di opportunità. Come fare per ovviare alla mancanza di lavoro diventando, per usare una locuzione che si sente sempre più spesso, “il datore di se stessi”? Se si ha una buona idea imprenditoriale, ma mancano le risorse economiche per concretizzarla, una possibile soluzione è offerta dai fondi stutturali, gli strumenti di intervento messi a disposizione dall'Unione Europea. Grazie a questi dispositivi, la pubblica I amministrazione progetta e rende note iniziative di finanziamento che hanno lo scopo di migliorare le criticità socio-economiche riscontrate dall’Europa e declinate tra gli obiettivi specifici di ciascun bando attivo. Così, per esempio, la Regione Abruzzo lo scorso 31 ottobre ha annunciato di mettere a disposizione 20 milioni di euro a sostegno dei disoccupati e delle imprese abruzzesi con il progetto “Lavoro Subito” in scadenza il prossimo 20 dicembre 2013. L’obiettivo specifico, come si legge dal bando, è quello di: “Attuare politiche del lavoro attive e preventive con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese” e “Sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro”. L'iniziativa è composta da 4 diverse proposte progettuali e prevede un finanziamento massimo di 25 mila euro, a fondo perduto, per ciascuna proposta giudicata idonea. Per accedere a questo, come ad altri finanziamenti, non basta avere una buona idea, occorre elaborare un vero e proprio progetto imprenditoriale con tanto di studio di fattibilità, business plan e relativo preventivo spese; inoltrata la domanda facendo molta attenzione ad allegare tutti i documenti richiesti (pena l’esclusione), non resta che attendere la valutazione finale della commissione esaminatrice e la comunicazione dell'esito. Questa proposta rientra nel ciclo di programmazione esennale 2007-2013, mentre la nuova programmazione in partenza, riguarderà il periodo 20142020; perciò, se siete in ritardo per presentare domanda di finanziamento per questo bando, ma avete una buona idea e tanta voglia di mettervi in gioco, monitorate spesso i siti internet delle Regioni e delle Provincie: nei prossimi mesi potreste trovare un'iniziativa di finanziamento che fa proprio al caso vostro. ES - DICEMBRE 2013 13 F ranz Di Cioccio, batterista e ontman della Premiata Forneria Marconi (Pfm), giornalista, direttore artistico di due etichette discografiche, commendatore della Repubblica italiana e tanti altri titoli ancora, ma, soprattutto, pratolano doc e onorato di esserlo. L’abbiamo incontrato in occasione della seconda edizione del Premio Nazionale Pratola di sabato 23 novembre ed ecco cosa ne è uscito. Una vita dedicata alla musica, alla cultura, in Italia e nel mondo, 5 mila concerti, ma il legame con il tuo paese resta indissolubile. Il mio paese è un tratto indelebile della mia persona e in ogni posto in cui vado, sia qui in Italia che nel mondo, porto sempre qualcosa di pratolano. Quando mi chiedono da dove vengo non ho mai detto L’Aquila o Sulmona, che magari sono facilmente identificabili, ma dico sempre Pratola Peligna. Bisogna ricordare da dove si parte. E qui non smettono di omaggiarla, in due giorni due premi e l’appoggio alla Fondazione Isal nell’incontro presso il liceo scientifico Fermi (in cui ha dato la propria disponibilità a farsi portavoce dell’associazione nel mondo. Fa piacere ma io non vengo per i premi, vengo per vedere persone, condividere la passione per la mia terra. Quindi è impegnato anche nel sociale? Deve far parte della nostra vita l’impegno nel sociale, ti arricchisce, L’INTERVISTA ● ti rende più umano. Sul palco devi essere un’artista, ma appena sceso è necessario esprimere la propria umanità. è importante. C’è crisi per tutti, soprattutto per l’arte in tutte le sue declinazioni, ma i giovani non smettono di creare. Qui stanno nascendo delle belle realtà nonostante le difficoltà, Franz Di Cioccio l’umanità di un grande artista una di queste è il contest di musica indipendente di Streetambula, organizzato da un gruppo di giovani che senza alcun tornaconto vanno avanti solo alimentati dalla passione, cosa direbbe loro? Se avessi avuto la loro età avrei fatto la stessa scelta. Devono seguire il percorso che gli dice la loro testa. Nell’arte sei quello che sei e non quello che devi essere, anche se si dovesse trattare di un talent show. Cosa pensa dei talent show? è solo televisione. Cosa consiglierebbe, invece, ad un’altra giovanissima band del posto, i e Old School, che sono finiti nella finale del Sanremo Rock Festival &Trend? Sono carte che si devono giocare e se non vincono non fa niente, l’importante è proseguire. “Pfm in classic”, l’ultimo progetto della Premiata Forneria Marconi, musica classica in chiave rock, in cosa consiste? La musica classica è appunto riproposta con una nuova struttura rock, elettronica e sperimentale però ora sto seguendo la mia passione per il blues con gli Slow Feet. Mio padre ne sarebbe stato fiero visto che avrebbe voluto che mi dedicassi alla musica “seria”, lui suonava l’oboe, ma io ho scelto quei cattivoni dei Beatles, Rolling Stones e Led Zeppelin. ■ Nel corso della cerimonia di premiazione Franz ha scelto di dedicare il suo premio non solo a tutti i cittadini pratolani, ma anche a tutti i giovani che hanno un progetto e noi lo ringraziamo. ES - DICEMBRE 2013 15 ● CONTRIBUTO Scie chimiche sulla città di Alessio Di Benedetto E rano le dodici antimeridiane quando io e mia moglie decidemmo di fare una passeggiata nella villa comunale per sgranchirci un po’ le gambe, dopo troppe ore di studio. Avevamo appena varcato la soglia, quando con un sospiro di sollievo ho reclinato il capo all’indietro per respirare una boccata di aria pura, quasi come per un atto inconscio di liberazione sciamanica. Ma proprio in quell’istante rimasi turbato, esterrefatto e l’atto liberatorio mi si strozzò in gola. Decine di grosse scie turbinanti e biancastre si stagliavano in alto. Alcune correvano parallele, altre si intrecciavano a formare vere e proprie scacchiere in cielo su cui si stampavano misteriosi asterischi e punti interrogativi. Altre ancora si intersecavano a X come in un improbabile gioco di aerei militari sulla città. Non sono rari i fumi ad U, quasi a denunciare che qualche comandante abbia dimenticato un suo parente a terra. “Vai a prendere la macchina fotografica” – dissi alla mia compagna – con un fare tra l’esagitato e il sorpreso. Sono arrivati anche qui. La nostra ridente cittadina di provincia, improvvisamente si scopriva al centro di un’assurda esercitazione a bassa quota, vietatissima sui luoghi urbani dalle 16 ES - DICEMBRE 2013 Non smettete mai di protestare; non smettete mai di dissentire, di porvi domande, di mettere in discussione l’autorità, i luoghi comuni, i dogmi. Non smettete mai di pensare. Siate sempre in disaccordo perché il dissenso è un’arma. Siate sempre informati e non chiudetevi alla conoscenza perché anche il sapere è un’arma. Un Uomo che non dissente è un seme che non crescerà mai. Sir Bertrand Russel, 1962 leggi vigenti. Mah, dissi tra me e me: forse hanno aperto a pochi chilometri di distanza un aeroporto del quale non sospettavamo neppure l’esistenza?! Sembrava di essere al John Fitzgerald Kennedy di New York, tante erano le rotte intersecantesi all’impazzata. Ma se fossero stati aerei di linea, perché non erano visibili tutti i giorni? E infatti, in alcune giornate, niente, neppure l’ombra, come se la crisi economica avesse soffocato sul nascere ogni gioia di viaggiare nel mondo. Sapevamo con certezza, da una conferenza seguita alcuni mesi prima, che le scie di condensazione degli aerei hanno bisogno di alcune condizioni atmosferiche necessarie affinché esse si formino: quote superiori agli 8000 metri, umidità relativa non meno del 70%; temperatura inferiore ai -40° C., così come recitano alcune fonti autorevoli quali Wikipedia, siti della NASA, FAA, NOAA, EPA e US Air Force. Eppure, col beneficio dell’inventario, nessuna di queste prerogative erano soddisfatte, neppure lontanamente. Tra l’altro, le scie di condensazione, corte e strette, che io conoscevo sin da bambino e che avevo spesso ammirato quale segno del progresso umano, sparivano in meno di un minuto. Mi ricordo benissimo: alcune volte mi sono divertito a cronometrarle, e notavo che il fumo si dileguava – man mano – entro 1020 secondi, al massimo quelle scie di scarico permanevano per 1-2 minuti. Ma queste no. Niente da fare. Dopo due ore si sono allargate sempre più col loro strato biancastro, mentre alcune di esse, all’orizzonte, iniziavano a creare nembi minacciosi, che nel pomeriggio hanno rilasciato un carico di pioggia acida e mortale. Eh sì, non c’era alcun dubbio, eravamo di fronte alle scie chimiche o chemtrails, con le loro forme fantasiose, tanto che sembrano dipinte da un pittore impressionista, con profili pettinati a colori sfumati, oppure a forma di “fusillo”, di “filamenti” o di “trattini”. Ma perché tanta attività artistica nel firmamento? Si è diffusa una nuova moda di murales celesti e noi non ne eravamo a conoscenza? Scettici e debunkers, ossia coloro che sono pagati dai potenti del mondo affinché sconfessino attraverso i mass media la traumatizzante pericolosità delle scie chimiche, si affannano ogni giorno a smentire le denunce di cittadini, associazioni e governi con assurde affermazioni antiscientifiche che si concludono sempre con l’accusa di complottismo, a noi rivolto, con rivoli di livore in volto. Ma perché mai nel 2003, l’Italia ha stipulato un accordo di collaborazione con gli Stati Uniti denominato “Cooperazione Italia-USA su Scienza e Tecnologia dei cambiamenti climatici”? L’allora presidente del Consiglio era il benamato Silvio Berlusconi, al quale vanno i nostri sentiti ringraziamenti, per gli aerosol ai quali ci ha sottoposto con tanto amorevole amor patrio dagli scranni di Forza Italia (http://it.scribd.com/doc/9381320/Piano -dettaglio-Accordo-Italia-USA-sul-Clima). E come mai questo trattato prevede che la biosfera sia irrorata proprio con sostanze chimiche estremamente nocive, tramite aerei speciali, specificamente equipaggiati a tal fine? Venti milioni di euro al giorno spendiamo per simili “studi” che sono dei veri e propri omicidi contro l’umanità. E poi si continua a parlare di debito pubblico, di crisi del sistema produttivo, di tagli necessari al welfare e allo stato di diritto, garantiti dalla costituzione e ormai flebile sogno del periodo aureo di un’Italia sovrana ed oggi sottomessa alle mire egemoniche di un’Europa ancora una volta pericolosamente germanizzata. E credete ancora a questi governanti? E li votate ancora? Gli squilibri climatici, il tempo atmosferico impazzito, larghe aeree di desertificazione crescente, tifoni e uragani sempre più numerosi e imprevedibili dipendono da siffatta immonda irrorazione di tonnellate di particolato a bassa ed alta atmosfera in vaste aree del mondo, con aerei cisterna KC-135 che volano a bassa quota nelle ore notturne. Eh sì, perché negli ultimi anni, a causa delle denunce, gli irroratori son diventati più discreti. Non più di giorno, ma di notte: è l’ordine perentorio diramato dai manovratori occulti. I primi sospetti sulla pericolosità delle scie chimiche sono iniziati nel 1998 quando, in alcune cittadine canadesi, particolarmente bersagliate da aerei senza contrassegno, gli abitanti richiesero accurate analisi di laboratorio – a proprie spese – su campioni prelevati dal terreno, acqua e neve delle aree interessate dalla strana irrorazione. Da allora a oggi, le denunce, gli accertamenti e gli esami si sono succeduti con sempre maggiore insistenza e la risposta è sempre la stessa: metalli pesanti quali cadmio, cromo, nichel, manganese, ferro, stronzio, titanio, zinco, alluminio e bario, con prevalenza di questi ultimi due. Il Bario è particolarmente tossico, tanto da poter essere paragonato all’avvelenamento da arsenico. Il sistema immunitario ne risente in particolare quando si ingeriscono aria ed acqua contaminate. Dopo frequenti aerosol di scie chimiche a base di bario, molte persone avvertono difficoltà respiratorie e sintomi simil-influenzali, e tali problemi sono gli stessi in località spruzzate lo stesso giorno: danni alle mucose del naso, trachea e polmoni con continue sensazioni di pruriti insopportabili che portano a tossire di continuo e ad attacchi di asma e di allergia. L’altro elemento pericoloso è l’alluminio. La dr.ssa Ilya Sandra Perlingieri scrive al riguardo: “L’alluminio è un elemento importante di questi aerosol (anche cosi vengono chiamate le scie chimiche). Pesticide Action Network North America [PANNA] lo elenca come “tossico per gli esseri umani, incluso la cancerogenicità, la neurotossicità e la tossicità acuta”. L’accumulo di tale metallo nei tessuti e nel cervello provoca degenerazione delle arterie cerebrali e pertanto demenza senile e Alzheimer che è in aumento esponenziale da quando siamo massicciamente irrorati da scie chimiche, specialmente nell’ultimo decennio. Sarebbe interessante scoprire anche, come mai la Monsanto, maggiore produttrice di OGM nel mondo, abbia ritenuto opportuno, di recente, modificare geneticamente le sue sementi ibride con un gene resistente all’alluminio. Terrificante è stato per il dr. Garth Nicholson l’aver trovato nelle scie chimiche il Mycoplasma Fermetens incognitus, che ha causato numerosissime vittime per la cosiddetta “Sindrome della Guerra del Golfo”. Altri sintomi derivanti dal mix di metalli pesanti presenti nelle scie chimiche sono affaticamento cronico, letargia, capogiro, disorientamento e forti emicranie. Nuove rilevazioni hanno evidenziato la presenza di torio radioattivo, virus ad attivazione controllata, fibre sintetiche e batteri realizzati in laboratorio. Conseguenze ovvie di questo scempio sono pure l’accrescimento esponenziale di leucemie e tumori, muscoli e tendini infiammati, fibromialgie, depressione e ansietà. Tutto ciò sta causando nel mondo la morte di milioni di persone. Il 12 gennaio 2011, durante un’intervista, l’ex capo dell’FBI, Ted L. Gunderson ha dichiarato senza mezzi termini, in riferimento alle chemtrails: “Questo è omicidio perpetrato dagli Stati Uniti. Mi è capitato di sapere di due postazioni, dove ci sono gli aerei che scaricano questo schifo sopra di noi. Quattro degli aerei sono all’Air National Guard di stanza a Lincoln nel Nebraska e gli altri a Fort Sill, Oklahoma. Non hanno sigle segnaletiche. Sono aerei enormi, come bombardieri, senza marcature. Questo è un crimine: un crimine contro l’umanità, contro l’America, contro i cittadini di questo grande Paese. Devono essere fermati. Cosa c’è che non funziona al Congresso? Questo ha una ripercussione sulla loro popolazione, la loro gente, i loro amici, parenti e loro stessi. Cos’è che non va in questa gente? Cosa non va nei piloti che guidano questi aerei e scaricano questo schifo, questo veleno, sulle loro stesse famiglie? Qualcuno deve fare qualcosa. Qualcuno al Congresso deve farsi avanti e fermare tutto questo, ora”. ES - DICEMBRE 2013 17 A spasso con gli amici a quattro zampe: tra libertà e divieti ● LO CHIEDO A... Come “sopravvivere” negli spazi pubblici L ’aumento nei nostri territori della presenza degli animali da affezione impone di stabilire con essi un corretto rapporto di convivenza che ne garantisca il rispetto della dignità di specie animale e un’esistenza compatibile con le proprie caratteristiche biologiche. Per ogni comunità portatrice dei valori di cultura e civiltà, la tutela degli animali è uno strumento, finalizzato al rispetto ed alla tolleranza verso tutti gli esseri viventi, in grado di stabilire una pacifica convivenza fra umani e animali, senza che questo possa rappresentare un pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente. Tutte le comunità hanno il dovere di promuovere e rendere effettive le garanzie giuridiche, poste dalla normativa vigente a tutela degli animali, attraverso specifici regolamenti. Oltre a contenere norme di tutela restrittive, tali provvedimenti dovrebbero mirare alla realizzazione di aree attrezzate all’interno delle quali gli amici a quattro zampe possano essere liberamente condotti, senza guinzaglio e senza museruola, sotto la responsabilità del proprietario o del detentore. 18 ES - DICEMBRE 2013 di Roberta Polce, avvocato L’unico vero obbligo imposto dalla legge è quello di condurre i cani al guinzaglio e allo stesso tempo con museruola nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto. Si può scegliere liberamente l’uso del guinzaglio o della museruola in vie e spazi aperti al pubblico. Qualora si tratti di cani potenzialmente pericolosi occorre sempre e comunque l’uso contestuale di museruola e guinzaglio. Assicurare ai cani, “animali da affezione” per eccellenza, la possibilità di esercizio fisico, da intendersi nel senso di adeguata libertà di movimento, diviene essenziale soprattutto nelle comunità ove tale bisogno è maggiormente Nell’ottica del benessere dell’animale, avvertito a fronte dei divieti già di pacifica convivenza tra animale ed esistenti. Questo è uno dei fini che la essere umano, appare illegittimo convenzione europea per la qualunque divieto di accesso nelle protezione degli animali da aree pubbliche, se giustificato unica- compagnia persegue per mente sulla base del rischio sanitario il raggiungimento del benessere dei derivante dalla mancata raccolta delle nostri “cittadini” a quattro zampe. deiezioni da parte dei proprietari. Occorre tener presente che Problema quest’ultimo che potrebbe l'obiettivo della pacifica convivenza essere fronteggiato dotando, può essere raggiunto solo innanzitutto, le cittadine di appositi contemperando le diverse esigenze contenitori e incrementando un più dei cittadini delle volte conflittuali attento controllo da parte degli anche tra gli stessi proprietari organi di vigilanza. di animali. OLTRE IL TABù ● Dove c’è amore c’è famiglia, di qualsiasi forma essa sia di Michele Taddei Il presidente di un noto pastificio nazionale sostenne, poi scusandosi: "Non faremo pubblicità con omosessuali, perché a noi piace la famiglia tradizionale”. Mai coppie gay, insomma, ne tantomeno, qualsiasi altra sfumatura. è proprio da qui che si può partire per sdoganare l’idea di famiglia tradizionale. La famiglia, cos’è? Analizzandone il termine, il suo significato e il suo uso nel tempo e nei luoghi, possiamo riscontrare aspetti che smascherano totalmente il concetto cattolico occidentale a cui siamo abituati. Eppure nel 2013 la famiglia, nelle sue più disparate forme, resta un tabù: perchè la nostra società non accetta altre tipologie creando disagi a chi in un’altra forma di famiglia ci vive? E con quale potere si stabilisce e si giudica chi è e chi non è famiglia? Viviamo in un periodo ipocrita e bigotto, dove la massa si spinge per costruire la propria “facciata familiare” da mostrare in pubblico, l'arrivismo di categoria, come cantava De Andrè, spinto dagli amici e tirato dai parenti. Ci si fidanza, ci si sposa e si fanno figli. E tutti, amici e parenti, son contenti. Ma prima di tutto questo, ci si è mai seduti a riflettere: cos’è una famiglia? Siamo in grado di metterla su? E di essere dei buoni genitori? Nessuno mai si sarà affidato ad uno psicologo per comprendere a fondo e trovare delle risposte a queste domande. è abitudine, giunti ad una certa età, fidanzarsi, sposarsi e avere figli. è anomalo, invece, porsi delle domande e affrontarle con sincerità. Ci sono persone che per avere figli si rivolgono all'estero, a cliniche per assumere medicinali e sottoporsi a terapie ignorando che ogni giorno il mondo vive un'ecatombe di bambini che muoiono di fame, che potrebbero essere adottati. Fate a una persona questa domanda, fatela anche a voi stessi: “sarebbe d'accordo alle adozioni da parte di tutte le categorie? Single, coppie gay, coppie di fatto, transessuali?” Buona parte risponderanno che: “no, un bambino deve avere un padre e una madre”. Peccato che mentre aspettiamo le famiglie da “mulino bianco” con padri e madri modello, questi bambini continuano a morire. E' un abominio che non venga concessa la possibilità a persone, purché intenzionate davvero, la possibilità di salvare, curare e amare un bimbo che non ha avuto la fortuna di nascere in uno spot, pregiudizio che spesso nega la possibilità ad altre persone di crearne una. Che dire, poi, dei bimbi, figli di genitori separati, che vuoi o non vuoi subiscono una considerazione di massa che li reputa meno amati, disagiati. Una maggiore sensibilizzazione, in questo caso, potrebbe partire dalla didattica. Se è stata introdotta la multiculturalità, perché non introdurre anche l’idea di famiglia allargata? Dove c'è amore, c'è famiglia, di qualsiasi tipo essa sia. E l'amore spinge all'amore, al bene, non al male. Dove non c'è amore troneggia l'invidia e l'ignoranza, la superbia e l'arroganza, la cattiveria e l'apatia, la morte della bellezza. ES - DICEMBRE 2013 19 ● CULTURA Torna Sulmonacinema Film Festival Otto film in concorso per il Sulmonacinema Film Festival (dal 18 al 21 dicembre), giunto alla sua 31esima edizione; due film evento e un omaggio al presidente di giuria David Riondino, nome importante nel panorama culturale italiano. La giuria sarà per la prima volta formata da studenti, soci fondatori dell’associazione e laureati in discipline attinenti al cinema. Una rilevante novità è la dedica del premio alla migliore colonna sonora nel ricordo di Gabrielle Lucantonio, giornalista musicale e storica collaboratrice del festival, scomparsa prematuramente all’inizio dell’anno. In un periodo di ristrettezze economiche, di tagli e furti alla cultura, il prestigioso festival sostenuto soprattutto dagli appassionati, torna all’essenziale continuando, tuttavia, ad avvicinare persone al mondo del cinema di spessore. Un’occasione per rivitalizzare la struttura del Pacifico, lanciare volti nuovi della regia (come già accaduto) e offrire la possibilità alla città di Sulmona e al territorio di mostrarsi per le sue bellezze. Le nostre zone, quindi, intese come potenziale scenario filmico porterebbero notevoli vantaggi sul territorio. “E’ il caso del regista Luca Guadagnino – spiega il presidente, Marco Maiorano – per tre volte ospite del Sulmonacinema, è tornato in Abruzzo, a Castel di Sangro, per girare due versioni dello spot di un noto cioccolatino, in onda in questi giorni. Investendo delle risorse nella Film Commission – conclude – saremmo in grado di attirare varie produzioni l’anno nella provincia attivando un circuito economico virtuoso che gioverebbe a tutti”. Se solo si aprissero gli occhi si capirebbe che con la cultura si può anche mangiare e bene. ■ GRANDE SUCCESSO PER IL PREMIO NAZIONALE PRATOLA assume anche una valenza nazionale ed internazionale con personaggi che si sono distinti”. Così quest’anno a riceverlo sono stati in tanti. Quello “speciale” è andato allo chef Nicola Ranieri e al chitarrista pratolano Franz Di Cioccio, in riferimento alla “fama” internazionale di cui godono. Si è confermata un successo la seconda Per la musica è stato premiato Gaetano edizione del Premio nazionale Pratola Di Bacco, musicista pratolano che organizzato dall’associazione Futile- ha valicato, anche lui, i confini italiani Utile. “Una edizione perfettamente suonando con le orchestre di tutto il riuscita con grande soddisfazione mondo, attualmente è presidente degli stessi premiati – afferma il della Camerata musicale sulmonese. giornalista Ennio Bellucci, promotore Ad allietare la cerimonia con il suo della manifestazione che sottolinea – humor il comico sulmonese Il premio ha una precisa identità, si Gabriele Cirilli, lui a Pratola, ha caratterizza per l’attinenza con il paese sottolineato, ci ha trovato la moglie di Pratola premiando personalità ed ora anche un premio. Per lo sport che sono riuscite ad affermarsi, ma è stato premiato il giornalista Rai 20 ES - DICEMBRE 2013 Riccardo Cucchi, mentre per l’impegno sociale William Raffaeli, presidente della Fondazione Isal. Infine, il riconoscimento è stato conferito anche al pratolano Mario Pupillo, sindaco di Lanciano, ma fortemente legato al suo paese d’origine. Il Premio Pratola ha suscitato anche qualche riflessione legata, soprattutto, all’incapacità, molto spesso, da parte delle comunità di appartenenza di non comprendere la portata di alcune personalità. Prestare maggiore attenzione, quindi, ai talenti di casa nostra non sarebbe affatto un errore. Chiusa l’edizione 2013, si lavora già alla prossima per la quale si pensa all’introduzione di altri settori quali l’economia ed il sociale, solo per iniziare. ■ STElla pER una nOTTE EFFETTO ROCk di Silvio Don Pizzica la vittoria dei più giovani D di Valentina Latini ebutta in uno scenario tutto peligno il primo concorso per ragazzi dai 4 ai 16 anni. A loro è stato proposto di cimentarsi nell'arte che meglio credono di rappresentare, arte a tutto tondo. Danza classica e moderna, ritmica e latino-americana, ma anche canto e musica. Un vero e proprio talent a premi, con giuria, che lascia spazio alla destrezza di ragazzi ancora capaci di sognare e mettersi in gioco. La serata-spettacolo, che vedrà tutti gli iscritti cimentarsi con le proprie performance, fino a decretare il vincitore, si svolgerà sabato 4 gennaio presso il teatro comunale D'Andrea di Pratola Peligna a partire dalle ore 17:30. In un mondo di poche emozioni, dove i talent la fanno da padroni e dove gira e gira, intorno ci son sempre le stesse cose e dove non c'è poi tanto da fare, abbiamo deciso di puntare sui giovanissimi e il loro sogno di essere "qualcuno", almeno per una notte. Così nasce questo progetto dell'Associazione Eventi Dok, con questi presupposti e con la speranza che l'idea possa piacere ed entusiasmare anche i più grandi. Q uando è uscita la notizia che Sulmona stava creando un festival con band emergenti per dicembre dal nome Soundwave Christmas Night c’è chi ha pensato che i “cugini” stessero copiando l’idea ai ragazzi di Streetambula, che, nello stesso mese, avrebbero presentato il loro Contest Happy Birthday Grace. In realtà, proprio in quell’istante tutti hanno capito il vero obiettivo di Streetambula e cioè opporsi a un certo modo arrogante, arrivista e superbo di fare promozione culturale. Il fatto che dopo la sessione estiva di Streetambula, a Sulmona, Silvio Mancinelli abbia deciso di fare una cosa simile, favorendo band originali ed emergenti significa solo che lo scopo di quei ragazzi che volevano riportare la musica in Valle Peligna è condiviso ed è attuabile. Streetambula ha smosso acque per troppo tempo ferme in un pantano di stupidità di chi è stato ed è ancora sempre pronto a criticare e mai bramoso di agire e mutare le cose. Il Soundwave che si svolgerà in collaborazione con St Patrick e Agenzia 21 il 26/27/28 dicembre alle Piscine a Sulmona a differenza di Happy Birthday Grace che si svolgerà il 21 dicembre a Pratola Peligna non è un contest e sicuramente avrà un’organizzazione diversa. Avranno pregi e difetti propri e non importa quale sia più grande, più interessante, più divertente. Streetambula e Soundwave non sono rivali ma due sintomi della rinascita culturale di un territorio che ha dormito per anni dentro una bara di cristallo costruita da falsi “guru”, vecchi dentro. ES - DICEMBRE 2013 21 e canyons Regia: Paul Schrader Sceneggiatura: Bret Easton Ellis Usa, 2013 di Carlo Liberatore “Può darsi che l’intera industria cinematografica sia in via di logoramento Chissà? E comunque, a chi importa? Il bisogno di raccontare non verrà mai meno. A me non interessa se smetteranno di produrre film. Il cinema è solo uno strumento fra gli altri. Lascerò il martello, prenderò il cacciavite e lavorerò a un altro medium. Per me, ciò che conta sul serio non è quella cosa sacra che chiamiamo cinema, ma il fatto di raccontare delle storie e di esplorare se stessi”. Le parole di Paul Schrader, pronunciate in un’intervista del 2001, sembrano ottenere una collocazione filmica sostanziale in questa opera che si pone a tutti gli effetti come un crudo atto di indagine sulla disgregazione del cinema come luogo simbolico e cardine della fruizione condivisa. Presentato fuori concorso a Venezia 70 e scritto da Bret Easton Ellis, autore tra gli altri dei romanzi America Psyco e Le regole dell’attrazione, il film si snoda attraverso una trama il cui nucleo è più un pretesto. I cinque apparenti protagonisti si interfacciano nell’ambito di una Hollywood patinata e decadente. Sono legati dal coinvolgimento nella produzione di un film horror del quale nessuno in realtà sembra sapere molto. I personaggi si scoprono e vengono alla luce legami sotterranei che li inducono a perpetuare tradimenti, violenze e menzogne. Apparentemente sembrerebbe uno di quei film in cui il classico intrigo amoroso funge da tramite per spiattellare clichè a servizio di una storia erotico/noiosa. Non è così. Il film di Schrader veicola attraverso l’immagine cinematografica una mutazione fondamentale rispetto alla concezione stessa di cinema. Un cinema che riflette sul cinema quindi, ma che soprattutto non si risparmia di allargare la sua analisi alle nuove forme di comunicazione e all’impatto che queste hanno sui comportamenti umani. La declinazione della solitudine questa volta ha la forma rettangolare dello schermo di un cellulare, compendio tecnologico di infinite possibilità comunicative e specchio inesorabile dell’incapacità di una reale esternazione emotiva. Christian, giovane cinico produttore cinematografico, che ha l’abitudine di filmare con uno smartphone i propri rapporti sessuali, è l’emblema algido di questo distacco tra il vero e il simulacro. Ma lo sono anche tutti gli altri personaggi, poiché ogni considerazione, ogni dialogo, è il prodotto di un non detto che attinge alla bugia. Questa sostanziale incomunicabilità, questa mediazione filtrata è frutto della continua utilizzazione di mezzi comunicativi che inducendo a uno stato MULTISALA MULTISALA CINEM CINEMATOGRAFICA ATOGRAFICA DEL CENTRO ABRUZZO www.igioland.it - e-mail: [email protected] tel. 0864.732034 - 347.3019481 - CORFINIO (a un minuto dal casello Autostradale Pratola/Sulmona, direzione Corfinio) 22 ES - DICEMBRE 2013 di alienazione distruggono il cinema inteso come esperienza condivisa. Una posizione estrema quella di Schrader enucleata anche attraverso le primissime immagini del film: una sfilza di edifici spettrali abbandonati, echi di cinema devastati dal silenzio e fotografati attraverso un grandangolo che deformando i margini dell’inquadratura presenta immediatamente gran parte del substrato metaforico. D’altronde per il Schrader sceneggiatore (Taxi driver – Toro scatenato – American Gigolò) il presupposto metaforico è il cardine di ogni evoluzione drammaturgica: “Quando scopri il tuo problema, allora cerca di trovare una metafora per descriverlo”. Il film, a conferma dell’attenzione del regista per le nuove forme di comunicazione, è stato finanziato attraverso crowdfunding per mezzo della piattaforma Kickstarter. Una riflessione consapevole sui mezzi quindi, probabilmente. Il classico da segnalare VIALE DEL TRAMONTO (Sunset Boulevard) Regia: Billy Wilder Sceneggiatura: Billy Wilder – Charles Brackett – D.M. Marshman Jr. Cast: William Holder – Gloria Swanson Drammatico – Usa – 1950 Nuove uscite BLUE JASMINE Regia: Woody Allen Sceneggiatura: Woody Allen Commedia/Drammatico – Usa – 2013 Data Di Uscita: 5 Dicembre 2013 OLD BOy Regia: Spike Lee Sceneggiatura: Mark Protosevich Drammatico – Usa – 2013 Data Di Uscita: 5 Dicembre 2013 a cura di Silvio “Don” Pizzica e Riccardo Merolli Diaframma Preso nel Vortice Placebo Loud Like Love Genere: Alt Rock, Alternativo, New Wave (Ita) Voto: 6/10 Riccardo Merolli Genere: Pop Rock, Voto: 5,5/10 Mario Petracca Il tempo passa inesorabile per tutti, è inutile cercare di ingannarlo. I Diaframma dell’ormai super testato Federico Fiumani sembrano portare sulle spalle il fardello fastidioso della primissima (e bellissima) New Wave italiana non senza qualche cedimento. Preso nel Vortice non resterà alla memoria come il disco dell’anno e per quanto mi riguarda non trova spazio neanche nella top tre dell’ultimo mese; rimane comunque una piacevole riscoperta alla quale in qualche modo riesco a sentirmi legato. Un disco senza paura ma le cose inevitabilmente cambiano e gli eroi non sono sempre gli stessi. Ci sono stati momenti di vero panico durante l’ascolto di Loud Like Love. Il medico era pronto a decretare la morte di qualsiasi forma di emozione Un album che troppo spesso si abbandona ad un Pop Rock, passatemi il termine, “scontato” ma che tuttavia a tratti riesce ancora a regalare momenti di piacevole musica. Un album che genera un elettrocardiogramma emotivo instabile, fatto di momenti in cui ti daresti per spacciato e momenti in cui torna un barlume di speranza a farti credere che davvero qualcosa di nuovo possa ancora accadere. Ma quel qualcosa non accade. Non in questo album, almeno. White Lies Big Tv I Cani Glamour Genere: Indie, Rock New Wave (UK) Voto: 7,5/10 Angelo Violante Genere: Electro, Indie, Lo-Fi (Ita) Voto: 6,5/10 Lorenzo Cetrangolo I White Lies sono assolutamente anni Ottanta e lo riconosci da molte cose: dal modo di cantare, dai riverberi, dagli archi sintetici, dagli arpeggiatori bassi e da quel modo di intendere le linee ritmiche dritte che più dritte non si può. Però i pezzi sono ben architettati e ipnotici, non soporiferi, ti fanno muovere la testa su e giù come se stessi ascoltando i Joy Division ma pure il bacino come se fossi ad udire Simon Le Bon e soci. Senza dimenticare il battito delle mani e lo scrollo alternato delle spalle con o senza spalline. e' un gran disco del terzo millennio, altro che anni Ottanta. Il dramma di Glamour è lo stesso di Zalone e sta tutto qui: nell’hype, nel fenomeno che lo distorce e lo moltiplica e alla fine ce lo fa vedere come non è, ossia, alternativamente, la voce di una generazione o il male del secolo, che trascinerà nel pressapochismo e nell’hipsteria la nostra già malridotta scena (?) musicale. E invece questo Glamour non è altro che un disco come tanti, che ha delle belle cose (ma belle davvero) e altre un po’ meno (un bel po’ meno). Glamour lo ascolto anche un paio di volte, piacevolmente. Poi lo metto via. E, guarda un po’, non mi ha cambiato la vita. A voi? ES - DICEMBRE 2013 23 Sette vittorie e terzo posto per i Briganti popoli calcio a 5 primo campionato con un ottimo risultato per la squadra guidata da Bucci B rilla una nuova stella nel firmamento calcistico del Centro Abruzzo, quella dell’ASD Briganti Popoli Calcio a 5. Presentata alla fine del mese di Agosto, la neonata società popolese è alla sua prima partecipazione al campionato di Serie D (Girone A chietinovastese). Finora 7 vittorie e 2 sconfitte per i biancazzurri con l’ultimo successo conquistato Sabato scorso a Chieti, ultima tappa di un cammino soddisfacente alla luce del passaggio al secondo turno di Coppa Abruzzo e dell’attuale terzo posto in classifica. Sicuramente un buon piazzamento che a fine campionato garantirebbe la disputa dei play-off a una squadra composta da tutti giocatori popolesi con l’aggiunta del sempreverde Gianni Lepore, metronomo dei Briganti e inizialmente nel doppio ruolo di allenatore-giocatore prima dell’arrivo del tecnico Antonio Bucci sulla panchina della società di via Don Bosco (al centro di Popoli), dove sorge il complesso sportivo comprendente sede sociale, campo coperto all’interno della palestra, campo esterno in erba sintetica e spogliatoi. Una struttura già di per 24 ES - DICEMBRE 2013 sé importante, in attesa della prossima realizzazione di altri spogliatoi oltre a un nuovo campo esterno in erba sintetica con la contestuale costruzione di spalti coperti riservati a un pubblico sempre presente in buon numero. Soddisfazioni vengono anche dal settore giovanile, fiore all’occhiello dei Briganti Popoli Calcio a 5 con le categorie Piccoli Amici, Pulcini, Esordienti e Giovanissimi impegnate nei campionati provinciali e regionali di Futsal per un totale di 65 tesserati considerando anche i giocatori della Prima Squadra. Una partenza col piede giusto per la società presieduta dal Dott. Paolo Villa, affiancato da diversi dirigenti e collaboratori che quotidianamente contribuiscono a portare avanti l’organizzazione del primo club di Calcio a 5 affiliato Coni e Figc nella città di Popoli. Questo l’organigramma dirigenziale: Paolo Villa (Presidente), Alfredo Del Conte (Vice Presidente), Tonino Brasili (Segretario), Tony Di Ciccio (Cassiere), Giulio Misticone (Direttore Sportivo), Pietro Marcucci (Direttore Generale), Domenico Villa (Direttore Tecnico) con i consiglieri Dante Di Zillo, Biagio Di Carlo, Roberto Salari e Mario Lattanzio. Così composto invece lo staff tecnico: Antonio Bucci (All. Prima Squadra), Gregorio Vernacotola (Prepar. Atl.), Nino Della Sabina (Prepar. Portieri), Claudio Iacobucci (Allenatore Piccoli Amici e Giovanissimi), Gianni Lepore (Allenatore Pulcini ed Esordienti). ■ S ono passati quasi 20 anni, per qualcuna forse più per qualcun’altra meno, ma alla fine il richiamo della passione è stato forte. Un gruppo di mamme “scalmanate”, come sono state simpaticamente definite, si è rimesso in campo, quello da pallavolo. La tradizione del Gsd Volley Pratola 78, infatti, si amplia e si arricchisce con l’arrivo di ben 18 “signore” tutte, più o meno, mamme e donne di famiglia. Una nuova squadra, per loro, è stata regolarmente iscritta nel campionato di prima divisione e con buoni risultati. Se lo scorso anno le “grandi”, come a qualcun altro piace definirle, sono partite allenandosi solo una volta la settimana e per puro piacere, quest’anno è partita la vera scommessa e dopo due sconfitte, sono arrivate le vittorie. Nessuno se lo aspettava, ma al momento sono posizionate al quinto posto della classifica. Pensare che poco prima dell’esordio sembravano delle ragazzine dalle gambe che tremavano, in ansia e con lo sguardo quasi a chiedersi: “ma chi ce l’ha fatto fare?”. Dopo le prime perplessità, anche i visi della dirigenza si sono rilassati perché le soddisfazioni da parte di tutto il gruppo della pallavolo pratolana continuano. Certo è che per le “grandi” resta difficile trovarsi, durante le partite, faccia a faccia con quelle avversarie molto più giovani, spensierate e con energia da vendere, ma dalla loro sta la calma e la consapevolezza che già l’aver riunito le vecchie glorie è una vittoria. Il campionato è lungo, circa 20 le partite, gli allenamenti settimanali sono saliti a due, da conciliare con impegni familiari e lavorativi, ma la voglia è tale da coinvolgere, spesso, figli e Super-mamme, super-pallavoliste Nuova squadra di prima divisione per Gsd Volley Pratola 78, super anche nei risultati mariti al seguito della carovana domenicale. Loro sono tornate a far squadra dentro e fuori dal campo perché l’amata pallavolo è diventata anche il mezzo per riallacciare vecchi rapporti e costruirne dei nuovi. La dedizione con la quale hanno accettato la sfida, poi, è esemplare anche a livello economico perché le “super-mamme” pallavoliste, professioniste, casalinghe, commercianti ed altro, si sono autofinanziate il campionato, le divise ed il tesseramento e sono liete di contribuire mensilmente per l’uso di palestra e attrezzi, consapevoli dell’aiuto che portano all’intera società. “Comunque vada continueremo sempre ad allenarci- dichiara Anna Rachele D’Andrea, parte della squadra - il campionato resta un qualcosa in più rispetto al puro obiettivo di seguire una passione, è un momento per valutare le nostre capacità. L’inizio non è stato semplice dopo anni di inattività, le prime due partite perse, una nel derby contro il Sulmona (che a tutti i costi vogliono battere al ritorno), ma ora la situazione sta cambiando. L’entusiasmo è forte”. L’abituale grido “chess è” racchiude un po’ la loro filosofia: pronte a “ricevere” ma anche a “battere”. ■ e varie ES - DICEMBRE 2013 25 ● PSICHE L’età del primo rapporto è scesa vertiginosamente e i giovani adolescenti si avvicinano al sesso con una percezione alterata sulle conseguenze. Sono sempre più frequenti i rapporti “usa e getta”, senza implicazioni emotive, comportamenti che portano nel tempo ad una promiscuità sessuale. La promiscuità sessuale ha la stessa valenza di altri comportamenti trasgressivi, come l’uso di droghe e alcool o le fughe da casa. Si tratta di segnali chiari che l’adolescente lancia al suo nucleo familiare: è un modo per comunicare una sofferenza interiore fatta di vuoti e bisogni non ascoltati, di genitori troppo presi dal lavoro o dalle liti coniugali: è un modo per esprimere il dolore per un fallimento scolastico o d’amore. Dott.ssa Alessia Fistola, psicologa Gli adolescenti, come i bambini, alessia.fi[email protected] preferiscono usare il corpo piuttosto che le parole, ma non sempre gli adulti sono capaci di leggere e ultime vicende sulle disperatamente una conferma della tra le righe. baby squillo hanno aperto le porte propria identità. I ragazzi sfidano i genitori per ad un mondo sotterraneo fatto di Sulle prime relazioni affettive testare la capacità di gestire le loro sesso, droga e ragazze minorenni. si riversano una serie di bisogni che ansie rispetto all’incertezza Viviamo in una società erotizzata, vanno dal sentirsi gradevoli, e del futuro: sta ai genitori decidere dove il sesso viene utilizzato per dunque degni di amore, al bisogno se affrontare la sfida o meno. rendere appetibili nuovi lanci di stabilire un rapporto intimo con Se il modello di riferimento pubblicitari e il culto del piacere ha una figura esterna alla famiglia. proposto è quello di una famiglia oscurato del tutto i sentimenti. Il sesso diventa un mezzo per sentirsi disgregata, dove c’è spazio solo Le nuove generazioni crescono accettati e normali, ma può diventare per il conflitto e il controllo, respirando questi falsi ideali, ma anche un atto di trasgressione per a stento l’adolescente troverà cos’è che li porta a considerare il pro- sfidare le regole della famiglia o per la forza per iniziare a credere prio corpo come merce di scambio sedare la propria ansia. in se stesso. per entrare in relazione con l’altro? Riuscire ad avere un comportamento E’ difficile difatti riuscire ad amare L’adolescenza è per antonomasia sessuale alla pari con un coetaneo e a rispettare il proprio corpo, l’età della crisi: si rimettono in rientra tra i compiti evolutivi del se per primi non abbiamo discussione i valori della famiglia periodo adolescenziale, ma quand’è sperimentato un contesto familiare e il gruppo rappresenta lo specchio che dobbiamo considerarlo un com- capace di accoglierci, soprattutto in cui ogni giovane cerca portamento a rischio? nei momenti di fragilità. IL SESSO INUTILE L 26 ES - DICEMBRE 2013 I l 21 dicembre segna l’entrata della stagione invernale con il solstizio d’inverno, la notte più lunga dell’anno. Le ore di buio prevalgono sulle ore di luce, condizionando il nostro bioritmo: le necessità del corpo vanno verso un rallentamento dei ritmi e una maggiore necessità di riposo. È una stagione di raccoglimento, di riflessione, di bilanci, un ottimo periodo per lavorare su se stessi e per prendersi cura di sé. La natura riflette questo momento mostrando la sua struttura dopo essersi spogliata delle foglie, e ricorda analogamente i punti del nostro corpo da tutelare durante questa fase: lo scheletro, il sistema nervoso e l’apparato urinario. Il freddo infatti favorisce lacomparsa di dolori osteo-muscolari e, nei soggetti predisposti, un calo del tono dell’umore. La medicina tradizionale cinese attribuisce ad ognuna delle quattro stagioni una serie di organi, un colore, un odore, un sapore e ulteriori caratteristiche che la contraddistinguono dalle altre tre. All’Inverno è associato l’asse reni-vescica (e più un generale tutto l’apparato urogenitale), le ghiandole surrenali, l’apparato riproduttivo e le ossa. Per mantenere il nostro benessere la base di partenza è l’alimentazione. Ci tornano utili tutti quegli alimenti in grado di nutrirci e riscaldarci, che corrispondono a quelli che la natura ci mette a disposizione in questa stagione: - cereali integrali: orzo, riso e farro da utilizzare sotto forma di zuppe e minestre, mais (di produzione locale) per la polenta tipica della nostra zona; - fagioli e lenticchie: legumi tipicamente invernali, ottimi se abbinati ai cereali; - aglio e cipolla: è possibile sfruttare BENESSERE ● Benessere con la stagione invernale Dott.Veronica Pacella, nutrizionista- e naturopata [email protected] le loro proprietà sia da crudi che da cotti; - cavolfiori, broccoli e verze: ricchi di antiossidanti con un’azione tonica sull’organismo; - arance, mandarini, cachi e melagrane: ricchi di vitamine e sali minerali, prima fra tutte la vit. C, che gioca un ruolo importante nel raffreddore e in altre affezioni influenzali, nelle ossa e nell’assimilazione del ferro; - frutta secca: noci, nocciole, mandorle per fare scorta di nutrienti che aiutano il sistema nervoso e muscolare. Possiamo inoltre accompagnare le pause fra un pasto e l’altro con delle tisane tipicamente invernali: - malva: per lenire le mucose e sfiammare la gola e le irritazioni del cavo orale - cardamomo: utile in caso di raffreddore e tosse, allevia la stanchezza ti- pica degli stati influenzali - spirea: antinfiammatoria e analgesica, allevia gli stati dolorosi causati da problemi osteoarticolari A livello psico-fisico sentirsi spossati, malinconici e un po’ disorientati è normale, siamo di fronte alla classica “malinconia invernale”. In questo passaggio possiamo aiutarci con la floriterapia: i fiori di Bach (tra i quali Walnut e il Mustard) e i fiori Australiani (combinazioni Ottimismo e Transition) ci permettono di attraversare più velocemente questo momento di transizione. Tuttavia, quando la “malinconia invernale” non riguarda più una fase di transizione e perdura, sarebbe opportuno ricorrere all’aiuto di uno psicologo per approfondire insieme le origini del malessere e lavorare sul potenziamento delle risorse personali. ES - DICEMBRE 2013 27 Si potrebbe definire “apocalisse bianca” l’anomala ondata di neve che il mese scorso ha colpito gran parte dell’appennino centro-meridionale dell’italia, considerando che eravamo in autunno e non certo in pieno inverno. Le previsioni meteo avevano già preannunciato una “bomba di neve” che in alcune località ha fatto registrare picchi fino a due metri di neve fresca, come ad esempio a Campo di Giove (1.065 metri di quota). L’abbondante nevicata ha causato notevoli disagi, ma i pronti interventi per ripristinare la viabilità sono stati tempestivi in quasi tutta le Valle Peligna. Gioiscono invece gli operatori turistici delle località di montagna, mentre in altre zone d'Abruzzo ci sono stati danni all'agricoltura ed è stato richiesto lo stato di emergenza. Fonte: http://www.nexusedizioni.it/attua lita/bomba-di-neve-apocalissebianca-sullappennino/ È stato messo tutto a tacere. I mass media danno spazio a nuove sciagure trascurando l’evolversi del gravissimo incidente che si verificò in Giappone l'11 marzo 2011, a seguito della forte scossa di terremoto con epicentro in alto mare e successivo tsunami. Le autorità hanno finora mentito, ai giapponesi e al mondo intero, sull’immane catastrofe che potrebbe verificarsi a causa dell’errata valutazione dei “tecnici” e di tutte le procedure di emergenza a seguito dei danni subiti dalle centrali nucleari di Fukushima. Solo ora – di fronte all’impossibilità di continuare a negare – alla vigilia 28 ES - DICEMBRE 2013 e l o l Pil dal web di Antonio Vivarelli della pericolosissima operazione di bonifica, hanno ammesso che da due anni le centrali stanno rilasciando enormi quantità di acqua radioattiva che, attraverso le falde sotterranee, si riversano nell’Oceano Pacifico. La dimensione del pericolo è incalcolabile e lascia sgomenti. Fonte: http://www.nexusedizioni.it/attua lita/fukushima-tokyo-ammette-il-ri schio-apocalisse-e-adesso/ Sesso dall’asilo: ordina l’Organizzazione Mondiale della Sanità. E i pedofili esultano… al bando la Chiesa Cattolica. Dopo la legalizzazione della pedofilia in Europa l’OMS prescrive, per i bambini da 0 ai 4 anni, l’apprendimento del “godimento e piacere quando giochiamo con il nostro corpo: la masturbazione della prima infanzia”. Da 0 a 4 anni è l’età ideale per “la scoperta del corpo e dei genitali”. A 4 anni, l’OMS afferma che i nostri figli sono in grado di “esprimere i bisogni, i desideri e i limiti, ad esempio nel gioco del dottore”. Da 4 a 6 anni i nostri figli hanno bisogno di sapere che la storia della cicogna come uccello-madre è un mito. Da 4 a 6 anni è l’età ideale, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per “parlare di questioni sessuali”, esplorare “le relazioni omosessuali” e “consolidare l’identità di genere”. Tra i 6 e i 9 anni, gli esperti dell’OMS affermano che i nostri figli sono pronti a conoscere e difendere i “diritti sessuali di bambini e bambine”. Da 9 a 12 anni, e fino a 15, devono conoscere il problema della maternità imprevista. Lo dicono con una parafrasi: “l’impatto della maternità e della gravidanza tra gli adolescenti cioè la crescita dei figli, la pianificazione familiare, i progetti di studio o di vita, la contraccezione, il processo decisionale e la cura nel caso di gravidanze indesiderate“. Fonte: http://www.nexusedizioni.it/attua lita/sesso-dallasilo-lo-ordina-loms/ La posta dei lettori scrivete a: [email protected] Cari lettori, questo e' lo spazio che la redazione di Edizione Straordinaria vuole dedicare esclusivamente a voi. Una "bacheca" in cui saranno raccolte le vostre testimonianze, le proposte, le lamentele o critiche e, perché no, anche foto, scatti suggestivi o curiosi. Naturalmente stiamo preparando anche un "luogo" dove far confluire tutto anche sul web (pagina facebook e blog), ma, da romantici e nostalgici della carta, non abbandoniamo l'idea di questa "interfaccia". Confidiamo nella vostra sincera collaborazione. Il direttore ES - DICEMBRE 2013 29 ANNUNCI Vendo fotocamera digitale Nikon D300 con obiettivo 17-55 mm., f 2,8. Vero affare, solo interessati. Tel. 366.1643095 Vendo 70 LP originali (vinile 33 giri) anni ‘70 in blocco e in ottime condizioni. 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Prendetevi due giorni di relax ed invitate a cena i vostri amici. Mi raccomando abbiate il coraggio di evitare gli amici pesanti e indigesti. Numeri fortunati: 30, 45, 2. Toro Leone 23.07 - 23.08 Una nuova amicizia vi regalerà tanta serenità. Ma attenzione a non abbassare la guardia!! E ricordate sempre il proverbio: fidarsi è bene non fidarsi è meglio!! Numeri fortunati: 6, 19, 35. Sagittario 23.11 - 21.12 Qualcosa non funziona al lavoro! Il vostro capo-ufficio pretende che svolgiate mansioni che non vi competono! Alzate il capo e rispondete a testa alta! Numeri fortunati: 6, 84, 23. Vergine 24.08 - 22.09 Capricorno Non è un buon periodo per metter su nuovi progetti. Prima dovrete allontanare i cattivi pensieri e alzare lo sguardo al cielo con più ottimismo. Avete la testa dura potete farcela. Numeri fortunati: 17, 85, 67. Le persone invidiano la vostra tenacia e caparbietà! Diffidate da chi si mostra disposto ad assecondare le vostre idee!! Potrebbe confondervi sfruttando il vostro lato debole! Numeri fortunati: 41, 65, 9. è il mese della solidarietà. La vostra mano sarà d’ausilio ad una persona molto importante. Attenzione che non prenda tutto il braccio! Numeri fortunati: 9, 5, 3. Gemelli Bilancia Dicembre è il mese dell’arte e della creatività e voi avete bisogno di dare sfogo alle vostre qualità purchè non siano troppo nascoste!! Numeri fortunati: 1, 12, 13. 21.04 - 20.05 21.05 - 21.06 La Luna vi riserva un mese ricco di successi sportivi!! Fate attenzione però alle iniziative! Lo sport è meglio guardarlo restando comodamente sul divano. Numeri fortunati: 89, 56, 43. Cancro 22.06 - 22.07 Nonostante Mercurio avverso ... sarà un mese splendente! Una sola raccomandazione in caso di nebbia ricordate di pulire le lenti dei vostri occhiali! Numeri fortunati: 10, 36, 27. Acquario 23.09 - 22.10 Il vostro equilibrio perfetto rischia di vacillare sotto il peso della vostra dolce metà!! Potete rimediare eliminando la metà dei dolci e tornerete in splendida forma! Numeri fortunati: 21, 32, 43. Scorpione 23.10 - 22.11 Siete sempre pronti a sacrificarvi per gli altri!! Ma potreste sciuparvi più del necessario e rischiare una sbandata! Numeri fortunati: 6, 7, 8. Pesci 22.12 - 20.01 21.01 - 19.02 20.02 - 20.03 Si avvicina il freddo e potreste soffrire di piccoli malanni di stagione!! Fate degli infusi con acqua bollente facendo attenzione a non rimanere scottati! Numeri fortunati: 34, 55, 44. 5.000 COPIE DISTRIBUITE GRATUITAMENTE IN TUTTA LA VALLE PELIGNA E NON SOLO ES ES -- DICEMBRE DICEMBRE 2013 2013 29 31 Gran Galà di San Silvestro 31 Dicembre 2013 ore 21:00 Benvenuto con prosecco e ostriche alla Cote D’Azur Principì Seconde Vivande “Dalla fattoria del casaro” Filetto di branzino bretone di lenza con coulis di erbe aromatiche Prosciutto d’Osvaldo, Tournedos di bue con ristretto all’Amarone sfera bianca di bufala campana Zampone e lenticchie di Castelluccio terrina di ricottina di bufala con composta di lamponi Mousse di cioccolato bianco con salsa alla menta “Dalla marina un fuori onda” con composta di frutta Blinis di salmone con spuma di fichi del Cilento Dalla nostra “Regia cantina” Bocconcini di spada con agrodolce di arancia e zafferano Aglianico Rosé - Greco di Tufo - Taurasi Mousse di olive nocellara e mandorle, Spumanti: Mionetto purea di finocchi e totanetti “anni 80” Inoltre si riserva la nostra selezionata Prime Vivande carta di champagne Paccheri di gragnano con vellutata di crostacei Risottino mantecato con champagne funghi finferli € 120,00 a persona servito su specchio di rapa rossa facebook: DAYTONALOUNGE facebook: SMERALDORESORT