2.14 ·- 6soono l'inflazione, depriaono la
produtti~ità
aediante l' zione sindacale, si
oppongono agli aiuti aaerieani, e sfruttano il senso
insicurezza
per
~ere
ge~erato
~i
disperazione e di
dalla Miseria ed aggravato dalla loro stessa az i olte
· t.
un seguito che peraetta loro la conquista del potere.
L •.,azione oo~i sta n~i paesi occidentali non è tuttavia. riuscita
•o-
difieare la linea di deaaroazione fissata a Jalta fra civiltà occidentale
e
total~ ta.risaa.
Vasti strati proletari ,contadini e
piccol~-borghesi,
tra.-
sforaati dalla guerra in aasse . aaorfe ed incerte t ed inquadrati dalla tecnica
organizzativa coaunista si illudono che il doainio di Stalin possa soddisfare
UE
i loro rancori e dare infine un senso di sicurezza. Ma la aaggioranza degli
occidentali, proletari o borghesi, eontadini o artigiani, religiosi o non
AH
religiosi , col ti o in col ti, 11 beraJ.i o socialisti, hillmo eoapreso il pericolo. Contrariaaente ai calcoli dei oo.unisti, il giuoco deaocratico ha ope-
EU
rato contro di loro ed ha. portato a.lla loro elillina.zione da tu.tti i tnwir
posti di coaando che essi avevano occupato in seguito alla guerra'di libera~a
HA
zione.
questa vittorie della deaoorazia restano precarie finehè sussiste
il pericolo dell 1 iaperiali••o sovietico, di cui i partiti co.unisti sono
delle _possibili arai a
disposizio~.
UE
solo un
Nell'altro dopoguerra il co-
unis o era apparso soprattutto coae una forza sovversava interna, essendo
sta si fondav
AH
la Russia troppo debole per costituire un pericolo . La reazione antieo~i­
perciò soprattutto su coalizioni politiche fra ceti privile-
EU
giati , ainacciati dai diseredati•• ceti ailitari, Minacciati dall 1 antiailitarisao , e ceti burocratici, ainaeciati dall' zione sovversiva antistatale.
solito riusciv
HA
All' ssalto antideaocratico di orientaaento co unista si contrapponeva, e di
vittorioso il fronte ~tide ooratico fascista. Fossibilità ·
di foraazioni antideaoeratiohe di tipo fascista non •ancano neanche in questo dopoguerr , ooae appare soprattutto in Francia. Ma questa volta il coaunisao è sentito co e un pericolo sopr ttutto per il fatto di e ssere l'agente
del irl.naceioso i p.e rialis o sovietico. Alla diffidenza ver s o i l tipo di reazi.2_
ne i" sQi sta . d.i cui si sono vi sti i f rut t i , i sc;t;;i un e ... ere :l ) l n.. J? rsnasioile
che 1 ott a1•e contro il totalit r is o co uni st a significa non gi à suscitare
Z-1 S
7 -
o ti di re azione sociaJ.e , · a unificare le de ·ocrazie europee al punto da.
per ettere loro di tener testa al cplosso orientale.
dell 1 . R. s. s.
La ·:poli ti ca invadente e soffocatrice
tito
età. dell ' Euro p
e Bina cci a di stritolare l 1 aJ. tra.
,
che h a. già inghiot-
età , collegando si
con le forze ~tide ocratiche generate ~ vari paesi dalla deco posizione
dell a vecchia società, è il pri o dato fonda entale di cui bisogna tener
conto
p~r
co prendere 1'1 pulso che si fa attuai ente sentire negli stati
de aeratici verso l ' unità europea. Nessuna propaganda , nessuna opera di per-·
suasione,avrebbe potuto essere altrettanto
e~cace
quanto la consapevolezza
europei liberi e la
~orza
dei singoli paesi
UE
della sproporzione esistente fra le forze di resistenza
di espansione dell'i pero sovietico.
AH
Occorre contrapporre qualcosa di solido e di sano alla sua prepotente
volontà di sopraffazione. La politica sovietica ha
buona parola d'ordine comunista
EU
t à assoluta degli stati de aeratici è un
ostrato che la sovrani- ·
finchè si tratta di ostacolare la loro unione, e diventa un'o bra senza con-
HA
sistenza ·non appena lo stato entra nell'orbita dello i pero russo. Dopo alcuni
anni spesi nell'inutile tentativo di placare le insaziabili braae sovietiche,
alleanze · ilitari difensive.
UE
si è or ai giunti al ao ento in cui si eoaineia a tessere ·la rete delle
a l'opinione pubblica europea più consapevole
AH
guarda al di là d1 esse verso una più stretta e più per anente unione, poichè_
solo di fronte ad un ordinato stato federale europeo di duecento e più aili oni
l'U.R.s.s ..
sarebbe costretta ad arrestarsi •
EU
u.o.aini,
HA
di
•
Z1 6- a Le al. ternative dell
poli ti ca est·e ra degli · STATI UNITI.
( r:o--'' 4 -s J
La politiea estera sovietica è se pre straordinaria ente Eicca di
i pensate; sorprende per l
anovre
facilità con cui cambi~ obbi~ttivo e tattica,
eon cui si eontradqice; é peraanenteaente circondata da un fitto velo di aistero diploaatiqo. E tuttavia è assai facile oo prenderne il senso inti o.
Essa è condizionat
in
odo assai rigido dal1
struttura interna del regiae
sovietico . Il suo bisogno di espansione, di livella ento politico e sociale ·
' dei territori oonqui sta.ti, la sua per a.nente sospettosi tà ed aggressività
sono la conseguenz
naturale della profond
instabilità del regiae totalitario.
UE
Tal ente precisa • l'indicazione che ne viene alla politica estera , che essa
o al crollo del regiae totalitario sovietico.
estera degli Stati Uniti,
EU
Assai. più ooaplicato è il caso della politiv
AH
può coaaéttere qualwhe ooc asionale errore, a nel suo coaplesso non può non es
sere coerentissiaa e continua. Esa deve infatti ar~ivare al doMinio aondiale
la quale costituisce il . secondo d to fondaaentale del probleaa e&Bapav · dell'
HA
Ulli tà euro:pea.
Gli Stati Uniti sono sorti da Una guerra d'indhpendenza contro l'INghil-
UE
terra, aa grazie al oarattere liberale che è venuto assuaendo l'iapero inglese,
si sono svilupp ti ed hanno prosperato a.lla. su
oabra.
La
supre• zi
navale
britannica nel aoRdo ha fatto s ì ehe gli Stati UNiti per oltre un secolo non
erioa.n
w&:y
AH
abbiano avuto d1 fatto preoccupazioni lrl.li tari di difesa del loro paese. L' ,"~of lif'e" · oonsistev
essenzial ente :nell
tu t te le loro energie
EU
ili ta.riste nella vita pubblica del
pa.~se.
quasi assenza di esigenze·
I cittadini :potevano dedioare quasf
aJ.. persegui mento dei loro fini P.a rti•ola.ri, ·non avevano
HA
costretti a ved~re la loro eoono ia
servizio militare obbligatorio,non erano
nazionale diretta aetodieaaente verso il potenzia. e~to mili tare del paese,
.
n·uella cost~te pressione accentratrice e disciplinanon erano sotto:pos t ~
~
trice che è caratteristica degli stati con forti esigenze ailitar~. L'amministrazione federale era atta ad uno sviluppo pacifico; aveva una politica
·estera dilettantesca ed inoline a tutte le bizzarrie, nè aveva la prontezza .
di azione diplo atiea e Militare necessaria ad un ~e se che deve costanteente vegliare sulla propri
sicurezza.
2..11--
•.
Anche l
9-
struttura· econo aioa a ericana si è svilupp t a sotto la tacita
protezione della potenza inglese. Gli Stati Uniti hanno larga• ente profittato
della).ibertà di
tr~fiei
favorita dall 'I:nghil terra, la quale ha peraesso
l' , fflUSfiO abbondante di uocini e di capitali e lo sviluppo vertiginoso della
rioehzza. Non avendo tuttavia la responsabilità del
anteni•ento di
ques~
libertà, gli St ti Uniti hanno potuto cir·c onda.rsi di notevoli barriere
zionistiche.
prote~
~a
• entre il protezionàsa o che parallela• ente si sviluppava in
esigenze
Europa era essenziala ente dettato da ix•a»~ ailitari - sia pure alleate
ad interessi particolaristici delle industrie protette - poichè Dirava anzisul
territorio nazionale di alcune industrie
UE
tutt.o a. garantire 1 1 esistenz
reputate necessarie in caso di guerra, il protezionis o aaericano era il
AH
prodotto esclusivo del prevalere di alwuni gruppi di interessi sezionali,
i ·q uali via via riuscivano ad ·alterare a proprio vantaggio a.lorme correnti
potenza nazionale, •
aaerican.a e quella
uno stru• ento di
EU
ercio esterq. Il protezionis o aaericano non er
una se plice escrescenza parassitaria ehe l'econoMia
ondiaJ.e potevano tollerare senza gravi inconvenienti,
HA
del co
.finchè l'Inghilterra restava , colla sua politica i periale !iberista,
il centro principale della econo nia
ondiale gli a ericani si ac corsero che
UE
Nel eorso della pri ma guerra
ondiale.
la supreaazia britannica, per loro così eo a oda, era in pericolo; e le vennero
AH
in soccorso. Avendo vinto ·la perra quasi senza saorifizi, .qu.asi co lle una
breve avventura eccitante e redditizia, non si aecorsero di quel che vi era
EU
di ca biato nella loro situazione. Non si accorsero di essere diventati essi
il :,più 11otente eentro politico, eoonolllico e ailito.re del aondo .
HA
Convinti, pu.r senza confessarselo a:pertaaente, che l'Inghilterra sarebbe
sta t a ancora capace di ristabilire. nel aondo la pax britanniea,tornarono al
loro oo odo isolazionisllO, li.ai tandosi a tenere oraai una flotta ugaale a
quet1a inglese, piu 11er
s~oggio
di vanità che :per esserei resi conto della
fine del predoMinio inglese. Avendo
~aggiunto
una specie di opti ua de aogra-
fico chiusero le :porte alla imaigrazione senza preoccuparsi del fatto che
con ciò aggravavano
'
·. pericolosamente le tensioni sociali in Europa ed in Estreo Oriente. Da paese importatore di oa:pitali si erano tra sfor ati nel aassi-
2.1'"8 __. 10
esportatore, e profusero credi ti latghissi rJi su tutto il
presero che ciò i plic :va la. nece s :- ù t ·
passiva
~ .di
di
ondo, a non co - ·
av er e un2. b ; lanci a co . ~.er ciale
f cilitare ul _ assi o le i portazioni ,
ettendo i p esi
nella i possibilità di pagare i loro debiti e contribuendo in
debito~i
odo decisivo
alla loro degenerazione autarchi ca e nazionalistica, ed al1a viol ent a ripres
i mpe rialistica in
uropa ed in Asia.
Se s i riflette su quel che gli a erioani
sarebbero stati in grado di fare e non hanno f atto per i pedire il
aturare
·, degli avveni enti che hanno portato alla seconda guerra mondiale, non si può
non attribuir e al loro isolazionis o politici eed economico una gravissi a
UE
parte di responè bilità per quanto è a ce duto.
Il tentativo hitleriano e giapponese di conquista del aondo li richia ò
ondo spensierato e irrespons bile in cui si erano chiusi,
AH
rude ente dal
obbligandoli a co battere sul serio per la loro sicurezza, a vincere·, ed
EU
a gu rdare infine le cose co me vera ente stavano.
Gli Stati Uniti sono usciti dall a guerra a.uicchiti di tutte le forze
HA
produttive che erano ancora l atenti nel loro paese e che sono state susoit te
. dur~te losforzo bellico; àispongono, grazi.e soprattutto alla bo ba. atoadca,un potenziale ailitare siouraaente superiore a quello di qualsiasi altro
paese..
a il grande baluardo protettore costituito dall'I pero inglese è
sconparso , e
~bito
UE
di
fuori dei loro confini co inciano insicurezza e caos,
AH
sia. dal punto di vista econo ioo ehe da quello politico.
La disorganizzazione econo mi ca aondialB, il persistere di ostacoli di
sovietica
EU
ogni genere alla libertà dei traffici, ed il dilagare dell'i • ensa autarchia
ainacciano di inaridire il co
ereio internazionale degli Sta.ti
HA
Uniti , provocando un notevole abbassaaento del loro reddito n zionale ed un
conseguente inaspri ento dei . contrasti sociali. L'Aaerioa .latina , la cui
economia è fondata sulla produzione in aassa di poche
aterie pri e, è ainac-
ciata·da una spaventosa crisi, se i grandi centri industriali europei no~
_riprendono a funzionare in pieno. L'Africa è destinata a diventare terra di
nessuno ove 1• uropa. oacidenta.le,da cui essa dipende pmlitica. ente~ crolli
del tatto..
In segu.i to all' inde.b oli ento inglese il aondo ausul ano e quello
rinchiudersi nelle loro retrive for e di civiltà, faaendo
indi e.no ten dono a
eparire dal loro seno ogni tracci
d;•
~;viltà
~·
occ1·den t-,
~ e. L'Europ
e l a. Cina di· Ci
Kai-Scek
aa si trovano in
uno stato tale d1 disorganizzazione e di
re in grado di resistere
de ocratiea
sono ancora aperte alle -relazioni con l'A eric , • ·
~
centro di organizzazione nel
alla lunga all
pressione
seria da non es·s e
sovietica~
ondo è l'i pero sovietico che . inco be
Unico .....
.
sull'Euro~
pa e saLta Cina inghiottendo uno stato o una provincia dopo l'altra.
Posti di fronte a questa
si~1azione
nare definitiva ente l'isolazionis o e
gli Stati uniti hanno dovuto abbandox
-
ettersi sulla via dell'intervento e ._
del1'espansione in tutto ·il mondo al1o scopo di provvedere , or ai direttaaente ,
sicurezza.
lV entre però 1 1 espansionis · o dell'Unione
UE
alla tu.tela. della. propri
sovietica nasce dal1 1 insicurezza interna del proprio regi ae ed è una co po-
AH
nente naturale del sisteaa sovietico, l'espansionisao a ericano nasce da una
insicurezza esterna degli Stati Uniti , ed è in antitesi con il regi ae
&aeri~
eano · che si era costituito proprio sul preSupposto che questa sicurezz
ester
EU
na fosse gratuitaaente garantita agli Americani dall'Inghilterra, o, secondo
HA
le illusi_o ni degli isolazionisti, dagli oceani. L'Intervento americano nel
ondo esige il manteni mento ad un livello assai elevato di quelle caratteristi
che militariste - coscrizione obbligatoria, utilizzazione delle risorse nazia-
UE
nali a scopo Qi potenza, tensione spirituale
n~zionalista
ed antiindividua-
list~, preponderanza crescente dell'ele mento militare su quello civile nella
AH
vita poli ti ca - che sono contrari al. tradizionale "A erican way of li :t'e".
La politica estera a•erioana con le sue incertezze e le sue audacie
si
EU
spièga tenendo presente questo conflitto non risolto fra il biDsogno di· continuare ad essere un paese di liberi cittadini ed il bisogno di essere una
"li tare ed i aperiale.
HA
grande potenza
ptl
Se si esamina da vioino la politic - es~
erieana si trova ohe alla classe politica ••••*•«M• ~ella repubblia a
ra.
stellat.a. si presentano se :pre trre aJ. tema tive diverse, ehe inter:f'eri•eono
continuaaente fra loro provocando oscillazioni
Anzitutto
0
•,è seapre 1
tent zione
e contraddizioni.
di tornare all 'isolazionisao . Questa
tendenza. • tu t t • altro ohe sco mparsa. fra. gli uo r .i ni .poli ti ci, è se apre assai
'diffusa nell'opinione pubblioa, la quale ha a lungo scambiato il dato storico :
dell'i pero inglese con quello geografico del1a esistenza d~ due i ensi
<((}-
12 -
oceani ad occidente e ad oriente dell 1 Aaer-ica-.~ e
·' dirigenti abbiano tant
voglia di . i abaroarsi in una poli ti ca che se• non
altro è -assai costosa. L 1,opposizione -
- ·
ents" è la reazione i aedia.t a del ci tta.dino
tenz
a1 co -prende perchè i suoi
a.
.....,......_
··~.......
erica.no t
li "entangleche te e la stra.po&D'
_
b
del proprio st to; ed igovernanti devono stare sempre attenti a non
provocarla troppo, soprattutto durante le frequenti vigile elettorali. Ad
ogni cenno
t
sia pur fugace di schiarita nalla politica internazionale, _ tor-
-. nano a risuonare le voci che esigono 1 1,abbandono della poli tiaa di interventi
all 1 e sterQ.
attiva , la quale è
o~aai
UE
Accanto a questa tendenza pura. ·ente negatrica di una politica estera
piuttosto una pericolosa rea ora che una chiara alter-
AH
nativa, troviamo due altre tendenze che aecettanò entrambe le responsabilità
di una politica di intervento e di espansione, a a l a concepiscono in modi
EU
diversi, e che chiaaere o, per le ragioni che si vedranno, la politica dello
intervanto i perialista e la poli tioa dell 1 interva.nto a.ntiiaperia.lista.
la fine di un aondo relativaaente
HA
La priaa accetta definitivaaente
ordinato e pacifico e pensa che sia dovere del governo degli Stati Uniti
ondo, necessaria a
UE
assicurarsi una sua particolare zona d'influenza nel
tutelare la sua sicurezza militare ei econoaioa. Suo scopo è assicurarsi
AH
basi navali ed aeree, stati v assalli governati da uoaini fedeli agli Stati
Uniti , aercati riservati, necessari ad _integrare l'econoMia americana. Quali
siano i territDri da rico prendere nella zona d'influenza americana è volt
a
EU
volta discutibile, aa resta seapre fer mo e chiaro che gli Stati Uniti devono
essere il centr-o organizzatore di questo nascente i mpero. Quel che è fuori
HA
di tale zona va considerato provvisori amente co , e terra di nessuno , o :può
essere - ercanteggiat o e diviso con il rival e i i::~- ero sovieti o , ·v'crso i l quale
si dovra essere se :pre ar a ti, vigilanti e diff identi,
a con il quale si
potranno stabilire anche accordi ba sati sulla delimitazione delle rispettive
zone di influenza .
Questa :politica di creazione di un proprio i mpero, di accettazione del disordine al di la di esso, e di paee ar ata rispetto all'Unione sovietica
tinchè vi saranno territori da spartire , e :perciò co pro messi da fare, si
presenta. co me la più ''realista",
è oggi; n a è la più diretta ente contraria alla struttura interna amerie~~a
aw..l.
'
perchè mette l ' Ameriaa nella necessità di avere co me prospettiva lontana su
cui fondare tutta la sua politica, una guerra i mperialista, in cui essa da
sola dovrà battersicon tutte le sue energie ner
salvare ..."'l suo d o .i n i o. Essa ·
~
é stata abbozzata quando l'A erica, nel corso della, guerr a si è fatta cedere
una quantità di basi navali ed aeree , quando ha occupato il i:tappone e ne ha
iniziato l a riorganizza zione .in funzione
americ~ a ,
quando ha concordato a
UE
Jal ta la divisione della Ger ania e dell'Europ a in zone d'influenza. Ma a
differenza di quanto ha saputo fare 1 1 nione sovietica, gli Stati Uniti non
AH
sono stati capaci di svilupp are con eoerenza il loro neo-i peri alismo, per
mancanza di una adeguata coscienza e preparazione i mperiale nella sua classe
dirigente , e per l a riluttanza del paese che istintivamente diffidav• di
uno
~vantaggio
EU
sviluppo che avrebbe alterato tutto l'equilibrio politico, economico e sociale
dell'antide ocratico potere militare.
HA
Foichè finita la guerra il Congresso diminuiva in modo drastico le spese
militari, l'America poteva conservare il controllo militare effettivo solo
UE
sul Giappone e sulla zona americana della Ger ani a e dell' Aus::bri a , r entre il
11
controllo sulla Cina e sull' Europ a occidentale diventava rapidamente una gene-
AH
rica influenza assai l abile e poco consistente. Se tuttavia l' Unione sovietica
potuto procedere con cautela .a d organizzare il suo nuovo i mpero, non suscitando
EU
gravi preoccupazioni oltre-oceano; il neo-i perialismo americano avrebbe
ptuto consolidarsi, farsi ~rogressivamente accèttare dall'opinione publica ,
HA
ed avrebbe potuto provocare lentamente l a trasformazione strutturale delle .
istituzioni e della classe diri gente in senso Dilitarista e colonialistà. Si
sarebbero stabilite alle~ze indi~solubili fr a geherali e e determinati
gruppi di interessi sezionali, in modo da pa ssare dal protezionismo parassitario dell'epoca attuale ad una politica econo mi ca .veramente i mp erialista
e oercantilista. I cittadini avrebbero avuto il te mpo ~er i mparare ad esal!~~~t~ei fumi dell•i mpero ed a sacrificargli porzioni crescenti delle loro .
libertà. !paesi non ancora solidamente inquadrati nell'i mpero sarebbero stati
2. 2~-
14 -
domati a poco a poco quasi inavvertitamente con un sapiente i mpiego di ooncessionio pressioni o ricatti econo mici e
politic~ .
L'i.r..ruenza dell'i periaJ.israo sovietico non ha permesso .il consolidamento
di
questo-indirizzo . I russi accorgendosi di quanto poco consistente fosse
la presa i mperialista degli a ericani
rarono il ri t o
sulla propria zona d'influenza, aeceleK
della. loro espansione, mirando anche ad andare ol tre quel
che era stato loro riconosciuto a Jalta. Gli statisti ameri cani si accorsero
, che l a politica diretta semplice mente a ritagliare nel mondo una fetta per
il proprio i mp ero non permetteva di arrestare l ' espansione russa.
1~ntre
gli
na, l ' Unione
sovieti~a
UE
Stati Uniti si sarebbero concentrati nell'organizzazione di questa o quella
z~
avrebbe inghiottito e rapidamente digerito vastissimi
St ati
AH
territori, causando in tutti i continenti ripercussioni dannosissi me per gli
ni ti, ed indebolendone se mpre più la posizione. Battere l a via. dello
EU
i mperialismo avrebb··e significato per gli Stati Uni ti perder alcuni anni o
decenni per diventare una potenza co mpletamente militarista ,ed arrivare infine
HA
senza amici e sola a co obattere contro un neoico che riel fratte mpo si sarebbe
enormemente rafforzato.
UE
Gli Stati Uniti hanno dovuto rinunziare a patteggiare con l'i mpero sovietico e si sono proposti di resistere su tutti punti del globo all 'avanzat a
co ~p rendere ai
loro avversari
che ogni
AH
russa, contando di riuscire a far
nuovo tentativo di espansione porterebbe ad un conflitto armato , in cui l'Unio
ne sovietica sarebbe destinata ad essere battuta perchè più debole e più povera
dagli Stati
EU
Una azione politica di queste di mensioni non può essere pro mossa che
niti, ma non può essere realizzata con successo se gli Stati
di org~izzare
HA
Uniti restano soli a svilupparla, assumendosi in cedo esclusivo il co mpito
l a sicurezza nel
endo, poichè malgrado la loro potenza essi
non sono attrezzati in modo da poter adoperare tutti gli altri paesi co me
semplici strumenti. In altri termini, una tale azione non puo essere portata
a buon fine col
etodo dell'intervento i mperialista.
Fu così che nel s eno della classe politica americana maturò l'idea assai
più audace della ~olitica dell'intervento anti-i m~erialista, che mira ad aiuta
re i ~aesi non ancora assorbiti nell'i m~ero sovietico a riconquistare una
2. 2. 3 - 15 s·iiabili tà economica e :poli ti ca in Gtodo da essere insieme
:più capaci di re-
sistere all ' assorbioento e :più interessati a farlo. E 1 da una tale visione
che è soj:to il :piano 'iiarshal.l, cioé quel siste ma di aiuti economici , ai
quali si vanno
an
ano aggiungendo anche aiuti politici e militari , ·diretto
a far si che l' uropa occidentale - la quale è oggi il puntoo più nevralgico
della crisi politica mondiale - ricostruisca la propria econo mia su
una
base
di cooperazione . reci proca e cessi di essere quel che oggi è,vale a dire una
, irrequieta e mal difendibile dipendenza americana, per diventare un centro
indipendente e stabile di prosperità e di libertà, amica dell ' America e
che
so~a
può
anteni mento
permett~re
di
~
di quella atmosfera di sicurezza
UE
cointeressata al
salvare il massi no possibile dell ' American way
AH
of lifa. E poichè gli americani si sono resi conto che questo obbiettivo
può essere raggiunto solo se i :paesi de mocratici d ' Europ a formano in un certo
per avviare
que~ta
unificazi one.
HA
ne
EU
qual modo un'unità, essi sono diventati assai solerti f autori dell'unità
ed
europea , hanno concepito il loro piani di oiuti co oe uno strunento di :pressio-
Il beninteso interesse degli europei e l a propag Emda i l federal i sti non
.
erano rius citi asmuovere i v ari p.aesi de mocratici daJ.le loro grette posi zioni
UE
nazi onali. E 1 b a stato lo storico discorso di luarshall del giugno 1 947 per
AH
me t t er e in moto conferen~e, alleanze e progetti europei, e per ridare aDtualità a quel che i federalisti andavano predicando da vario te mpo . L' influenza
che questa politica americana ii•è• h a esercitato ed esBrcita per far maturare
EU
nell'opinione :pubblica e nella coscienza delle classi politiche europeee
l'idea dell'unita è forse ro.~.cora maggiore da quella esercita ta. dalla paura
HA
della Russia , ed è in rapporto all'enorme bisogno di aiuti americani che h~o
le de · ocrazie europee per sopravvivere.
E'tuttavia bene rendersi conto dei
suo i limi ti.
La politica dell'intervento antiimperialista è stata accolta abbastanza
favorevol ente dal popolo americano , ed è divenuta or ai una politica nazionale sottratta .alle rivalità dei :parti ti, perchè , pur chiedendo ai ei tt adini
americani notevoli sacrifici attuali e non lievi riaehi, apre loro l m. pros:pet-
2. 2. ·4 tiva di· una situazione
16
in cui una forte Europa libera .ed unita
~otrà
svolgere
al eno in .parte la tunzione,che nel passato ha avuta l'Inghilterra, di gar~­
te auto àtioa della sicurezza americana , in quanto interessata alla propria ·
sicurezz8t•·~ Il successo di ·questa pchlitica :permatte·rebbe · d1
conservare molta. parte dell ' American way of life, che la poli tiaa dell 1 inte-r- .
vento
1
perialis~a
condannerebbe definitivamente.
Ma essa. i _mplica ·che l ' America. non organizzi direttamente l ' Europa de
ocra.t'ic~,
· e si limiti invece a favorirne l'organizzazione. Nella misura in cui
~ i
paesi democratici europei non sapessero cogliere l'oceasione, si
nell
attuale condizione di i po-
UE
riluttanti ad unirsi, e restassero perciò
estrassero
tenza, di miseria e di dipendenza , l~erica diverr~bb~ progressiva ente
zioso piano di suscitatrice di
.
1 isolazìonismo, ripiegherebbe sulla polia .t ransitoria ricaduta nell
.
EU
brusca
un
.Perchè irrealizzabile, l'.ambimagari/ · · ·
nuovo ordine nel mondo , e , J.dopo qualche
AH
incline ad abbandonare,
odesta del1 1 organizzazione i perialista di una sua zona d'influenza,
•·
cercando di eonsolid~re sotto forma di protettorati, dipendenze o colonie,
HA
tica più
quei territori determinati che le riescono strategicamente
_ illl~ressanti.
· .se
UE
alla riluttanza europea si aggiungesse una i provvisa disposizione sovietica
a fare, sia pure transitoriamente, un co pro esso cno l'A erica, rassicuran-...
AH
dola per qualche anno circa le sue mire , ancora
m~ggiore
zione di abbandonare .la. via dell 1'intervento antii
per~a.lista,
e di tornare
una determinazione di zone di influenza.
1 a quella im;peraiali sta;
Il passaggio dalla politica antimperialista/puÒ avvenire . i mpercettibil.
EU
a concordare con la Russia
sarebbe la tenta-
HA
mente . Entrambe sono politiche di intervénto, e non si escludono reciproca.
l'una prevale sull'altr~. Basta che
ente in modo assoluto , • semplice~ente
~XW
in etichetta propagandistica e che
i frutti
subentri co e predominante lo spi~ito dell'altra, perchè wawxux~anwa di tutta
•
ca bino
erican ou'bil completa ente. All'invito oggi rivolto SJ.l'Eu.ro:pa
la poli ti ca.
lo spirito ani atore dell'una si converta
di unirsi , p o~rebbe al1ora seguire l • applicazione del principio del "divide et ..
impera" .
•
..
A FBDIRALIST RBVIIWS THB GEBJIAN ·PROBLS
I. The Ideolosical Basis of the Reioh
The German
pro~lem,
stated in its essential terme, is to decide what
form of political organisation is today required for that country in place of .the
Beioh oeased to exist in Kay, 1945.,
At the origine of the English state lie the successive limitatioSm'
the power of the mcnarchy and the enfranchisement of this and that ·social group,
.
factors which wi.th time" bacarne transformed ipto politica! freedoms. At the
ori~
UE
gina of the modern French state there is the deolaration of the rights of man.
At the origine of the Italian state one finds the ideale of freedQm unequivooall7
incarnate in the· figures of Kazzini, Garibaldi, Cavour. In these oountriea there
AH
has been a considera-ble ·suff'u.si on of that nationalistic poison which tenda to
transform the state from administrator of the cammon intereeta of the oitisena
EU
into ·the authority of a mystio "nation" to whose service all its ·citizena are
subord.inat.t., But the cuatoms and tradi tions of liberty inherent in the origina
HA
of theae states have constituted an antidote, more or lesa effioacious, but always present, to this.nationalistic poison. And even when, as happened in the
autho:ri tarian and nationalistic adventures of the two Napoleone and Kus.s olini,
UE
these ideala of freedom have been defeated~ they have never entirely vanished.
·
start ~o
from the soul of man but have been able to give a fresh '~eatore to sanity the
AH
new p oliti oal organi sa ti ons whioh emerged after the dictatorships.
Nothing like . this is to be found in the origina of the German state.
EU
The attempt t o crea.t e a state in whioh might be emb·odied the li berti es of the
German people, · as against the innum·e rable ·and vexatiou• pretensione of the S1D•ll
exis.t ing German states, .made in 1848, was frustrated by the bayonets of the JCing
HA
of' Prussia .. !t was only after the defeat of this libertarian effort t .h at the
German state was born, an incarnation of the greatness and power and glory of
GermallY in contras·t w1 th the petty impotence of the little states who were in · no
positiom to make the name of German re·speoted in the world. The national state
did not liberate the
German~~
it integrated the old servitudes to princes or
su~
sti tuted for them a highe:r servi tudQ t o the "nation", to the Kaiser, to the Keioh.
-
2 .,.,
The beneficent gcod-will cf Cavour dissclved the cld feudal state of
Piedmcnt in the new liberal Kingdom cf Italy because he sucoeeded in making
Piedmcnt the exemplar of freedom fcr the Italian pecpleQ The malefioent will of
:Bismarck subjugateà Germimy t c Prussia, ertending t o the former the mi li tarist
spirit of the latter, seeing as he did in Prussia the vehicle of German might.
And simply by the faot of being oonstituted as a powerfUl military
.
state~
-
Germa
ny profoundly disturbed the equilibrium of EUropa, generating in all the neigh-
bour states a sense of uneaainess, · of insecurity, of fear; and therefore a more
th~ _course
of yeara strengtà,
UE
or lesa open aversi on aroae between them, which ,~n.
ened in the Germana and in their governments a perauasion that the only proper
!
AH
function cf their state was that of an instrument of power without scruple or
subterfuge, power for the naticn as auch.
After the first world war, provoked in no amall part by this oharaote!,i
EU
stio of the German state, the republio of Weimar made an effort to provide it
with a different spirit and purposeQ The German demcorats have cften been seve-
however~
HA
:bely blamed fcr nct succeeding in this. If we lcok more deeply into the matter,
it will be seen that the problem, in the terme in which it was presented
UE
to them, had no solution0
It is said, for instanoe, that they ought to have carried out agrarian
reform in a manner to eliminate the Junkers, industria! reform eliminating the
AH
barone of industry, military reform ridding themselves of the Hohenzollern generale. In theae reproaches there is, however, a laak of underatanding of the real
of our
times~
of
the superfioial politioal culture
EU
politoal problema only too oharacteriatio
Junkers, induatrial barone, and reaotionar.y generala constituted
HA
special forma in whioh the governing classes of Germany had consolidated under
Bismarck.., The real trouble lay elsewhere, namely, in the existing relations between the state and the oitizens of Germany, in the faot that the thing of supreme
value for the Germana was
~Germany~~
an entity transoending in importance its
oitizens, and regarded as incarnate in the
state~
to. which therefare everyone
owed absolute obedienoee Thus the Junkers, industrial magnates and generala
might
disappear~
but in disappearing would only remove their partioular
interm~
diate funotion between state and oitizen, leaving the state in a position still
more compact, more nationalistio. The demooratisation of a country in the sooial
aense - that is, the growing interfusion and reoiprooal
identifioation
~f
the
sentiments and intereats of government and people - gives way to a nationalism
•
3
=
ev-èr more intense!J more obstinate 9 more unoo:ntrollable$1 if the state in whicb.
-
it oooours holds as its prime d.uty the affirmatio:n of its own pbwero As long e.s
there :ts a Ger-tain degree of opposition between governing groups and the gover.!.
ed~
a~quis it ion
the latter oan opposa the
of exoessive power by the former 9 and
t o that en4 \!11111 be mov~cl by ~alutal"y anti c=:nation~l S®ntiment~o Wh en opposi ti on
between them
dwindles~
the will to power is no longer restrieted to government
cirolea but beoomes the desire of the wh©le people0
vati on of the nature
ot the:.t stats
indi~ated
a trne reno=
UE
The refo:nns @f' the German demoorats wwld have
only i :t ths repu.bli~ of Weimar- had been abl(t
c~ase fl!"Qll
baing the powe:E' instrument of
AH
so to aot as to make the German stat e
the "nation'v and beeome the administl'ator of the common affairs of the
thi~
peoplee But it did not lie within their power to effeot
change@ Only a quit•
at~tes
EU
othe:rwise organised Blrope1> in whioh the absolute sovereignty of
doned, and with it the signifioance of the myth of national
Gem~n
power~
thei~
aba~
eould have
attempt to
HA
madtt i t possi bla for the republicans of Weimar t o succeed in
watS
giÌre a dif'f erent ohara~ter t o 'th19 6erman atateo
But the
conquerors of Ge:rma:my, were ·them•elves to©
~opean states ~
itself~
UE
nationalistic for thisG No IUropean government~ seei ng beyond the German state
perceived how desperate was the undertaking of the German democrataò
None thought it necessary to
supervised~_
but alwaye to be feared, and 1here=
hel d in cheak: '" Thu-s it
It was in the nat ure of things that the
had t o thi ll?k in
their people any
only as
was
Europe hersalf,
who :put the eeal on the failure of th@ lfeimar _
democra ts~
HA
repubH.©~
the~e beaten ~
reg~ded
EU
oireumsc~ived~
and not the German
them any helpo Germany wae
AH
a gr&at national body lying
fore to be
of~ttr
tem~ ~
ne.tio:nal
powe~ ~m
~ulers
we:r.fll iro, no
of
politi~ ~l cnna ci~2~nes~ ~bQve th~t
·tie between state and
oitizen~ Weim~ demQ~ra~y wa~
peoplej andw When the graat
e~onomi© st o~ ·
of 1929
of the new
p~ai ti o~
to aX>ou•e in.
ths - mwsti ~
unable to
~ame~
republi~
nationalistic
8t~ika ~Q~t
there @aiDa with it
waTes ef a groundswel l of national socialism which in the courae @! a
years swept away every
ve~tige
Na!lii sm was nl}t, 9
i~
of
in
t~•
th~
f.~w ~~;
f~a~ inst itut i on~ o
spite C'd" whe.t ha.s
b~en
often said 21 the inst:rument
of the Jumkera?J industri al magnatas and generals 0 It wae· ·the f":rui t of t:lle
prolet arianisation effeeted by the
wa:'ç'il by
the i nfl ation of 1923, by the
~~-r;
ori~i~
•
-
4
-
of --1'929. Great masses of peopie had lost every sense of stabili ty in li fe, of
aecurity,
o~
individuai inàependence, and felt the
~ncontrollable
urge to her4
in a single oaDmunity, under a single leader, with a singie hope in a batter
future. Nazism was the prooess of a violent identificatiqn between people and
state, the ,limination
~onatruotion
or
all residual and nascent individuai values, the ree,
cf the primitive seBse of a tribal
oommu~ity.
Junker, magnate an4
generai, in their desire to destroy the Weimar republic, aided Nazism -under the
UE
illusion that they could oontrol it. In faot Hitler, once in power, simply used
them as elementa ot speoial eff'ioaoy, and, as if to show how superfiuoua they
them ~ b~
AH
had beoome te the- national sooialist state, did not hesitate to smash
tally when they no longer seemed usefu.l to him.
Wazism, aa a human phenomenon, is not a produot exclusiv•ly German and
EU
it is not permissible to regard the Germana as a cursed people because they
b;-ought it to light., Nasiam is the way of lite of all communities .from whioh
HA
indi v-idual values have disappeared and are survi ved only by those of the community as such, of the tribe. Rudneas, oruelty, terror, aggreasiveness, hystedo
hatred of everything outside the oammumity, lack of moderation- these are the
UE
everlaating qualitiea of Nazism. The Hebrewa of whom the Bible speaka aa a choaen people entering a promiaed land and ami ting the inhabi tets, were "Nazis";
AH
the Spartans as a lordly peopie dominating the helota were "Nazia"·· And,jumpiq
to oar own times, "Nazis" alao, in the aamfl' manifeatation of cold fury, are tho-
EU
ae oommunitiea iD whioh individuale oount for nothing and have no rights in faoe
of the oommuni ty as suoh. Nazism is the goal of nationalism and the national:tat
HA
state. Changing the sooial struoture . does not exoroise it, but rather, as numeroua examples in recent history gave shown, the more the national ccmmuni ty ia
leveled and rendered compact, the more violent
becom~s
the nationalistic spirit,
the more the horrid massmind flcurishes.
B.vertheleas, there is also a specifically Oerman aspect of Nazism. If
Germ~
fell a viotim to it more eas1l1 and more radioally than other oountriea,
this was owins to the fact that the German state absolutely laoked, in the minda
of ita oitiseDS even more than in its institutions, thoae qualities of humanit7 ,
and ci vilisation whioh in other oountries had check ed or at least tempered the
violenoe of the myth of the "nation''•
- 5
=
We oannot loQk: back upen re:ae11t Oerman history withmt re•eriiq' te
©el"tai.n
~pini oa~ up:r.;>ss~.a.
by Ge~ th:hi:e:l's
lfJt
that pe:rlOd iD whioh. the • .....,_
ment began that led to the f'oraaatiom of the German national state. H:nabolcit
t~;~ ~ohi.e•
regarded the ef'fori
Genru uni ty as mar.king the end of a a:piri tual
re,.ival wheae fineat :fruite had matured only becr;ause they had been oultivatet
in an atmesphere of e.esmopolitan icìe&ae 'lo shut oneself up within
~he
aatift
mean"t t o him t o be shut off trom oi vtlisati on.. Heine, wi th the rashJ1esa anà. Gl.l,
elamour of arma aa
own unity and p&We:r, they would do
w~1d ·
ri••
to
so with such violeace ani
make pale the mem&riea of the B.obespierre terroi" and
AH
the~r
a visio:n of
UE
rity of propheoy, warned the whole world that should the Ge:rman people
the oonquests ef Napoleone
We have aeem the end of the
t~agio ad~enturs
of the German state, Tehi=
EU
ole ef the sermani.acher Volkaseist, a dream of the daye of' the 181'3 war . ef li be~
ration, formulated in the philosophy. 9f He •l and i.n. the poli tios of Gemaa
re~
heisht and to
cou~ries
by Hitler. The Gemnan national
state has ottaeed to
whoae own exiatence was threateneà by the
unoo~trolla8ls
UE
exiate The
oata~Strophe
HA
v-olutiouri•s in the revolts of 184S, initiated by Bismarck, and. carried to 1ta
will to power of the :rteioh have by deed shown themselvea the stronger; awl, re=
AH
calling the f'ruitlessness of' the viotar.r aohieved. in 1918, when they were aat!=
afied to disarm Germany while leavine the struo'lure of the sovere!p atat• :!Jlt=
they hs,ve sought
away wi.til i t
ent-i~elyo
thi~
time not only to conquer the GermaD state 'but to d.o,
Germany in
EU
a~t 51
~-t
haa beoQJls merely a geogr•p]Uoal exprea....
sio11 1ndica1i;ag 'ihe terri tery inh&bited by Oe:rmans living undf!tr four separate
HA
ao•ereignties ot f'oreign pawereo
Unlike the oondition of
ne~ly
all other great peoplea, tha
of the Gezmana themselves in determining the fu-tu~e
influ••~~
ot their o~t'-?y G01Uìt~ :f@>
• praotioally nothinge 'Phe Ge:mam . proape~tus depemcls entirely u:pon what the oe;n....
querors have done and wlll d.o, having s.ssumed tha sovereign power over the Oer=
man territolries~ they have taken· upon themselves also the responsibility far
the subatitutio:n of new soo.ial f'orms of m-ganiaa-'cion in plaee of th0ee whioh
they have
destr~eds
Rut the
deatru~ti
n waa not aooomplished on the baais of
plut i t was the mlltcQW.e tJf an angr;y
da~lire
f'or :t'.'eve:ase, Foreiga
a~ rea~on•i
oc~upa'ti0a )).u
simp~y
6 -
been the meana for applying the harsh of the lex tali.onis to the German
....
.
people.
II. Toward the Hationalcommunist State.
The line at demaroation, alons which the victorioua armies that came
from the Eaat and trcm the Weat now tace each other, .o ut Oermany into two
p~a
UE
without taking into account the exigenoies ot Oermany hereelt, politioal,eoonomio or national. All attempts successivelr made to modit,r thia irrational division bave tailed- beoause af the oontlicting viewa ot the
two
partiea upon what
AH
they oonsider to be an appropriate reorganisation ot the oountr,r.
The Soviet Union was the first te elaborate a ooherent plan tor Germ·a ey.
~ th
al l harshness and w1 thout oompunotion the
EU
First of all the Russiana appliad
barbarie lawa of war in despoiling their area. They aasigned to themselvea and
tanta. They oarried
•
Oerma~
territary, expelling the inhabi-
HA
to their vaasal Poland a vaat extent of
'ltt both aeana of produotion and woricers. They toak
posaes
..
_.
aion o.t taotoriea that oould not be oarried away, and uaed them for their own
UE
b.enefit.
!hey next applied t ·o t ·heir aone their oharaoteristio me~ od of poli ti-
AH
oal and aooial levelling, whioh consista of the promoti on ot a single party ani
of re:torme 4eaiped to regiment the masaea in a COIDIQunist regime. The most importut aapeot ot Sniet polioy in Germa»l', honver, haa been to malte the USSB
EU
the oh•pion ot the reoonstruotion of the national unitary OemaD state. Thia
projeot •••• at tirat aight to be a atrange one on the part of a country- whioh
HA
b.as twioe nf:rered moat ruinous Oerman in"Vasiona. But in :f'aot, for Russia, a
uni t&rT Gemaa state ia a die'hrbing tactor orù.y if 1 t be, · or is thCMght to be,
strOilger thaD llussia heraelf and influenoed by the JDTth of the Drans nach dem
Osten, by the life-oontlict between Teutons and Slava, by raoialism; and the
war defirdtivel7 did
aWQ'
with thia type of Oerman nationalim b7 ahowing that
the7 are weaker than the Slava. Asrarian reform in laat Prussia oompleted this
aohie~IIUnt
ot the war by eDirpatirJS the ariatooratio oaate of the JuDkua,
4eaoenianta ot the uoient oonquerors of Slav t erri tory and heira to the per-.a
sion ot dominion ot the !euton o•eZ> the Ila~.
7
'rhus tod.q i t is possible to revert t o that wholly dif'f'erent relationship between Russia and Germany which haa been the normal state of' thinga _whenever Russia. has been atronger t han Germa:ny. The empire of' the Tsars maintained
as under a protectorate the Prussian monarchy f'rQm ita birth until 1870,regarding it in the nature of an outlying sentinel against the West. It is not untimely to recall today, when the revolutionr of the 1848 a:.-:-e being commemorateci,
that the check t o the democratisati on of Ger.ma:ny and the Hapsburg empire was due
T'oday
m~ny
ot
Russia in those countriea.
UE
in no small part. to the influence and intervention
things have changed, yet oertain patterns of history repeat
AH
themselves. Once again the Rusaian state is the most powerf'ul on the Continento
Once again it is the stronghold of absolutiam; of' a new abaolutism f'ar more po-
EU
tent than tbe old one beoauae i t auffuses the whole communi ty and holds orushed
in ita coils almoat the ver.y life of ever,y one of its aubjects. Once again
wher~
ver i te shadow falla, freedom lansuishes. .And just aa the new Soviet absolutism
HA
has grafted i ta·e lf' upon the old Taarist nati onalism, so i t haa revi ved m&l'J1" ot
the old · tendenciea of' Ruaaian f'oreign policy, and partioularly in respeot of'
UE
Oermany t odq.
In the diplomatic conf'erences held wit h their alliea of' yeaterday, and
AH
in the propaganda ef'f'eoted for them in Germany by the German camnunist party,
the Rusaians have always detended tenaoiously the nationaliat theais. The
stitution of' the national unitary state would mean the
re-eat~bliahment
reco~
of' the
EU
necessary oentre around which could ag&in revolve and be crystallized the Oerìban
habits of barraokroom life and submisaiveness. In the eyes cf' those who hope
HA
for a fùture cf' treedQn and democracy for the Germana, this would be the worst
of all possible gifts to them. But the Rusaians seek precisely a solution frQm
which would be excluded those democratic liberties, irreooncilable as they are
with the struoture of their own empire. Were a uni tary state set up,i t would be
destined for,tranaf'ormation within a few months into a totalitarian state by
reason of its lack of' those economie, political and oultural premisses which
oould guarantee the demooratio freedomss And, the anti-Slav element of nationalism having been destro.yed, the German Communist party, solidly established in
Eastern Germany, would be the one and only agent materially and spiritually
pr~
8
~n ti­
pared to assume oontr ol, thus providing as succes sor to a nationalso©ia list
Russian
Garmany~
a national oommunist pr o-Russian
G ermany~
Union, shut off from the eorrupting influences of tha
bolshevik
dependent on the Soviet
West~
and organised on tbe
mode l~ .
The present Soviet zone of
already firmly oontroll ed by the
Germ~ny~
German oommunist party, is the nuoleus of this new nationaliet sta.tee If 11 so
far, the Soviet Union has refrained from prooeeding to the o onstitution of a
the period for
~eouring
the spoils of
war~
UE
regular East German state, this is due in part to the convenienoe of prolonging
and in part to the hape of itlducing
AH
the Western powers to reconstitute a unita:ry state oomprising the whole of Gena.!.
ny. Should the first obj e cti ve be complet.ed and the second f a i l, i t is most like
EU
ly that we should very soon see the forma l birth of s uch a state, wh:ieh, whatw-11er .
might be i ts name, would have t his in common wi th Prussia of
ol d~
that i t would
b·e under the tutelage of Russia and would ha ve a programma of subjugati on of
p olioy ~
th~
Russia oounts upon consider-able s u ppcn"t
HA
rest of Germany .. Purs.uing Jchia
.
frcm the Germane themaelves whoj beggared materially and m.orally, a.nd wi th
.
~:o
UE
the weight of authori tarian tradi ti ons still or1 them, would he tempted to throw
themèelves once more wi t h ferv·our in t o t he trial of e. totali tarian nati onali~t
AH
stateo
In the array of S'oviet
imperialism~
Ge:rman nationalcommunism, directed
EU
with energy against Western civilisation, would be an arm of notable value.,
HA
III. Toward the Demoora.t ic State*
The Uni t ed States occ.upied or.J.y eme of t he three zones of Wes.tern Germany. This in i tself obliged the Ameri cana t o proceed very slowly wi th the elabO=-
ration o,f any policy oomprehending the whole of Western Germarzy·"
The British
f~ound
themselves saddled vr.i.th tha admi.nisirat ion of the moa'\
highly industrialised region of Germany and,
ed by the
~eakdown
of'
th~ eClonomi ~
therefore~
the most gravely affect-
syeitem of Gel'1I!any and. Euro:pe.. IX1:i$t fljad rdl
seeing at once that the life of that region must depend upon its aa:r·1i est reunioa
td th. the economy of the res.t of Germany and th e world, they agreed t o plana o:f
-
'
industriai demobilisation, and to the fi~ng of a maximum level ~f prod~otioa
and a
ma~mum
stan4ard of living, and tolerated absurd little experimeats iD
sooialism on a provineial scale, whioh oaly rendered more tragie the aituatioa
of their zone. When at laat
th~
became aware that they were too poo.r to eope
wi th the p.o ve:rty, which their la.o k of :toreaight had aggra-vated, they hiad the
good sense to acoept, the jmerioan suggestion and agree to the economio ulrlfioation of the two zones, aceepting in
~eneral
the jmericam poliey for
weaknes~,
had the
UE
'Phe he:noh,. al th<!Qgb the war had demonatrated their
Germa~.
dream of heing vietare earrying on the polioy of Louis XIVs Not only did they
-
.-
AH
demand, anci end by obtaining, the anne:xation of the Saar, but in their zone of
ooeupation they aet te work acain en the cultivatioll Gf separatism, hoping to
transform the bit of Ge::rman territory co:need.ed to them by the major allies i!lto
EU
a conslomeration of countri es fai thf'ul - God _knows why - t o F.renoh nati onalia.
Ineapable et riaing t o the height of a Jltropean vision of their relations wi th
BO
b:etter than to dig in tbeir heels against whatever
measure seemed to 'be aiaed at the
HA
the · Germana, they Imew
_
re~val
of Germaxv-.. They opposed Russian aa
well as Jmerioan plams; for a long time they oppoaed any inorease o! eeal p:ro-
UE
·duetion in tàe Ruhr, and, reckening as if it were a matter of colonial
expl~ =
tation, demuded a ' notable proportio:a of that production for themaelves .. If tà•
AH
J'rench came at laat, little by l i ttle and wi th ill grace, to aceepi the .Amerieu
point, of view, i t was only beoause they were not in a posi ti om to &et thepleelve~­
n~ie
EU
against the polioy of the Uni t ed Statas from wham they had need ~ aid b.oth eo~
aad politioal.
:rraru~e
arti
HA
But e'Viem m«re hamn:flll than the poli tical diffioul ti es wi th
'lnglamci waa the e%asperating slowness of Jme:rioan poliey in arriving at an unde.!:.
atuc:ling of the terms of the flerman problem., Its point of departure was the
most insane imaginable, namely, the Korgemthau plan bu which GermaftY was to be
redueed t o an agrari an country, stripped ef" her hea:v industri es.. Given the
density of the population and the poverty of the soil, this wa:s equivalent to
co!Wiemning a t least half the imhabi 'tanta of Germany t o death by starvation amd
dia•aaes It could hardly be oonceived that American publio opinion would have
wi t ne ssed wi th indiffe~emce such a speotaole.
10
=
9b.e tiaappearanoe &f &!17 oelltral authori ty in G•rm&Jly, the iaolatioll
et the country from the reat of the worldj the ineptitudea of military rulep
added to the devastation of war, oame near to bringing Sermany into a poaition
aueb as J!QJrgerr\hau had augured., The economie system went completely to pieoes;
i•dust~
halted0 The various Llmder developed absurd little autarkies, deaigne4
to maintain a minimum degree of life in their
distriota~
without oonoe:rt'lil'lg
UE
thaaselves about the regression and economie paralysis whioh thia implied., The
terrible prooesa of universal proletarianisation again asaailed the German
tion and the great economie
peo~le
ed to Poland. The
Ame~ican
and it was
ag~avated
by the influx of mil-
expelled frQm Czeohoslovakia and the territories
assig~
government had to aend from the beginning aid in
EU
lioma of wretohed
crisi~;
AH
people, and this tiae even more severely than in the daya of the great infla-
kimd to the Germana, oreating in Germany as in Italy and elsewhere the paradoxvanquished~
HA
ioal aituation of the viotor spending for the maintenance of the
Seeing tha:t a oon'iinuanoe of auoh condi ti ona would mean endlesa expenditure withGU' hope of re,urn, the
~erioan
govermment a1 a oertain point begaa
UE
to insiat that an effort. shoulcl be made to eat.ablish that economie uni ty o:f
Germany upon whioh the victora had agreed at Potsdam.
AH
This demand was favourably received only by the BritishQ In fact the
proposal could mot deal wi th more than a part.ial unification, the real p:poblema
=
monetary ~
legislatbref and those of fore.ign trade - being
EU
o1 economie uni ty
outaide i ts scope .. The Freneh and Russians were not even prepared t o consider
politi~
HA
the question of economie unifioation without some olarifioation of the
al framework within whiob it would have to operate.
Yainly indeed did the British and Americana press t'or the applioation
of the Potsdam agreements& The notion that problema of economie unifioation
• mi&ht be taken up apart from that of political organiaation, and might
e~en
be
oonsidered as affording in their solution a baais for the aolution of it, naturally seems inviting to the empirioal minds of
nomaense~
Anglo-Amerio~n s ~
In fact it ia
Ecomomio unity either means nothing or it meana the oreation of a
politica! authority whioh will establiah and maintain the channels within Whioh
economie· acti vi ty oan flGw. Economie unifi oa ti on has not in i tself a definiti Te
11
·· àeaning~
it may have divers meaninga, aocording to tbe
characteristic~
th~
of
political orsanisation within which it is to tunetion8
~t
When
la3t ths
Jmeric~ns
graaped this elementary fagt,
~nd,
@©n~
in
trast with the Russi an p:roj ect for the conati tution of a uni tary Germ.an Btat•,
put
for~ard
their proposal far a democratic state with an internal federal
cture, i t beoame olear that no compromise with the Rusaians would be posaible.
The Ruasian plan aimed at the complete absorption of Western
Oerma~
UE
zone of ir.d'luence, while the .American :project had the unm.iaiakable
trying t o wi thtlraw from the BaateFn blOG and bring again into the
in
~h~ir
pW!>po~e
le~ten1
ot
m."bi t
wa~
th•
AH
the SOviet zone itself. The London Conference of November=December 1947
-
st~q
..
last attempt to find a solutiom agreable by Russia and Jmeri @ao When the Confe=
rence failed,. owing to the irreoo:ncilabili ty of the two theaes, the Uni t ed: Sta"""
poli~,..-and
EU
.tes abandoned the idaa of reconstituting Germany as a unit, either economie or
had to tak:e into consid$rat1on that of a unification of Western
.·.,.
ollly,
HA
Germ~ey
. The birth of a democratic state for Wester n Oermany hu now
time~
beo~ae
only through this eolution can the Americana
ably hope tQ look
forw~
t o an econQmio revi val of Germany and the
tion of that country in
l
reaeon~
p~ti©!pa =
plan for Buropean Boonanic co-operation to whi@h
AH
"he_y are pleqad ..
~he
UE
questi on of
b~©o~~ ~
That is tho point whioh Amerioan polioy in
Germa~
has now reaohedo It
EU
has taken th:ree y.sars. to make pla:i.n 'the · oonsequenoes of the faot that th•
civilisati on of Europe extends only up to the Stettin=Trieste line,
Germany in two in a manner now beyond
reme~e
It has taken
HA
colony ~
depr i ved of i . .Gs x-lghts and c:l.vil insti "cuti ons~ inoreases
'i iffioulty
·ot
sa~i:ng
outti~g
t~ee ya~~
lise that the maintenanoe of Western Germany :t n the condi tion o'f
8,
f'rt!}~JJ
to
~9~~
mi H. t~:;r
~IDornot~ ~ ly t?o.~
that civilisation 9 whioh is for America a gJJ.arantee 1Jf
peacee BÙ.t when_ at last this was underst ood, the !mer:toans did not le~ them=-
selve& bé de.te'r red · b-".f Eur opean myths (')f nationalism, wi th chax-aGteristio
absenoe· of z:egard !or h.i storical tra.di t i ona they s et themsel veFZi t o the oonst:t>u=
otion of a stat-e efor· .part oaly of Germany o
Tl:u~ damocrat~o s_tat~
imminent ~ .
ie the most
.o:tr Wes'bern ·Ge~any ~ of whioh the birth is :now
imP,~rtant gif~
with
.Whi~h
the Americana
h~va u~dertak®~
12 -
to endow democrat io Bur ope 9 after having saved i t from the ruination whioh
threatened to overwhelm it first by the power of Hitler and then, in a manner
l ese obvious but not lesa perilous, by the power of Stalin. It is a
gif~
whioh
meets the gravest needs not only of demooratio Burope but also cf Germany; but
the offe'r has been received by the one and the other with evidenoe of extreme
perplexity; for, if it is to prove of any use at all, it will require a radioal modifi oation of al l the traditional international relations as existing
UE
on the old Continent; without such modification it might have oonsequenoes fatal alike for Germana and all EUropeans.
eelf-gov~
AH
The naw ata1e would reetore to the Germane the possibility of
ment, but a series of cheoks on the exercise of its sovereignty are .provided
for the powers whioh a t prasent
occupy i ts ter1.. i tory., Freedom in the ohoio e
EU
of a oonstitution by the Germane is limitad by the provision that the state
must have a federal structure. A long period of military oocupation, at least
HA
of oertain strategie points, is foreseen, and a still longer period for the
control of disarmament. The prinoipal
indu~trial
centra of Western Germany,
UE
the Ruhr, is put under the oontrol of a permanent international oommittee
oomposed of delegates · of si.x states, besides GermaJlY, with authority to decide
of
o oal and ir9n. Wi thin these limi te, the German state
AH
upon the di atri buti on
and people have sovereign rights.
EU
IV. Some Foreseeable Results.
HA
In order to get at the full meaning of this solution, let us first of
all examine the data of the problem which are inherent in Western Germany and
democratio Europe, supposing that demooratio Europe remains suoh as it is to~'
namely, a
oolleotio~
of sovereign states, more or less allied, more or
lese suspioious of one another, more or lesa rivale. We shall then be able to
see what type of international organisation far Europe would be best adapted
for the avoidanoe of the very serious diffieulties and dangers arising from
the establishment of a Western German state.
Although formally the new state is to be the ohild of a oonstituent assembly, we must not nourish illusione& it will not be the produot of native
13
-- -
effort: it will have no roots in German history or in the contemporary _structure of German
aocie~y;
it will be an endowment of the German people by external
authorities whioh, in making it, obey an imperative oall of
oivilisation,name~,
the duty of restoring to the Germana the right of democratio self-government,
and in so _doing also respond to the need of having a political
st~ucture
favour-
able to a revival of the German eoonomy, and to the need for security - ·1hat is,
for secur ity against the possibility of
Germa~
beooming once more a state peri-
UE
lously centralised and armedo
We cannot, however, count upon the Germana seeing oompletely eye to eye
AH
with the ooa:upation powera on all these pointse The laok · of democratio politioal
experience and the very advanoed state of proletarianisation in all olasses of
the German population, are favourable not to a democratic form of government but
EU
to an authoritarian oneo The existence of several popular parties may have the
effect of a mechanical break on this tendency; but where society has been reduo=
~stem
HA
ed ·to a low level of geueral poverty, the party
breaks down only too eas!
ly to give way to that of a single authoritarian party whioh promises seourity
and demanda in exchange absolute obedienoe.
UE
The new <lerman state will und:oubtedly allow for an economie renval, but
it ia subjeot in this field to limitations which no German oould reaso11ably &P=
eooa~
bereft of Silesia, of the industrial centra of Berlin and
AH
prove. German
that of SP:ol\Y, ia bound to gravitate aroul'ld the industrial area of the ltuhr.,
EU
Over thia area other states will exercise control, and they will inevitably thkk
of their own intereats firat, whioh will often be in oonfliot with GermaD
iDte~ ·
HA
ests., The German state will be born with an obligation to respeot this control,
but in effect it will be driTea by publio opinion to do all it possibly can to
free itself
fr~
a situation which oould not be felt otherwiae than as a coadijl
ion of colonial exploitatione
A federal struoture for the state, and d.isarmament,_ are ueellent provi!.
iona for a country whioh has as ita main politica!
d~ty
the administration of
the common wealth wi thout suffoc-ating local initiative in its internal a:ff"airs,
whioh has no grave prob1ems of f'oreign polioy, aml whose external seouri ty is
the responsibility of some other powers But both previsione will be regarded
as obatacles t o be eliminated by a people who feel i t their duty t o subardinate
14
~
i~ividual
freeàom and looal initiative to the exigencies of power and· expans-
iona Thusj
Oftoe
the Western German state i s given its liberty, it will fiDd
itself faoed with a series of problema cf foreign policy which will overshadew
every question of administration and will make of i t an extremely r ·e stless
state~
eiaoerhated by all the limitations, internal and external, imposed upon
i'to
all~
it will have to deal with the unitary nationalist propagan-
da ooming from Eastern Germany and the Soviet Union,
Whi~h
will find a ready
UE
Above
echo in the hearta of all Germane"' The Government of the Western state might
abandoning the nationalist
et democratio freedom
sole~
preten~ions
~tronger
for the defense of German demooraoy,
AH
posaibly adopt a polioy devised
to the Eastern
among the
German~
German~@
Were the sense
than that of national solida-
would be posaible thus to
con~aiv•
EU
rity- as it is~ fori"hstanoe~ among Swiss cit:iaems of German nationality - it
a progressive oonsolidation of. ideala and
HA
policies in the new state0 But nothing warranta the supposition
~
any
exten-
sive diffusion of such a manner Gf thought among the Germane; indeed, the oon-
UE
trary may be asserted without h•aitation. ·A few courageous Germana may have
taken up agai3 the cosmopolitan traditions of Humboldt and Goethe, and oan
GWn
AH
that "there is not the least necessity that every nation should form its
s~
particular state, sill lesa that all the parte of a nation should always be umited in one compact
state 0~ ..
(Kramer- Politische Leitsaetze - X:oblenz, 1946,
EU
page 33)~ No poli~an who had to look to popular s•ntiment for his votes oould
permit himself the expression of suoh an opinion.
in order to prevent popular sympathies from detaching them-
HA
Aotually~
selves irremediably from the parties and from the demoeratic state and
polari~
ing around the nationalist-oommunist ideal of Eastern Germany, the political
leaders of West ern Germany will inevitably be obliged to oultivate an intensely
nationalist foraign polieys Above all, this policy will have to. aim &t 1he
a.b~J...
tion of the limitations and oontrols imposed by the Wes tern Powers, which oannot
seem other than humiliating from the Garman point of view and
factor~
adverse
to the hope of making the Western state the strong and authoritative nucleus ot
a state comprising all GermansG Muoh as it may wish to reaain
demoo~a tio,there
will thus be a day-to-d.ay oonflict between i t and tbe demooratic states .. :More-
15
over, i t will play wi thout scruple on the differences between the Sovi-et Union
and the Western world, now approaching the formar to see if there is any chance
of getting back the Eastern territory of Germany, now calling upon the Western
powers to put an end to the strate!io vacuum of a disarmed Germany and to permdt
it to beo·ome once more a great military power, advance poat against Eastern
barbariam~
looking toward a reoonquest of the lost territories by force of an
anti-Soviet crusade.
UE
'l'bis is, in a word , the i nevi table _turn· the foreign policy for a
Western German state must take by reason of the simple faot that it has the
AH
sovereign right to bave a foreign polioye Whoever has observed the reactions
of the German politica! world to the proposal to eonstitute the new state
- the refusal to accept it as definitive, the protest against the control of
eme~gence
of some of tbe old chiefs of the Weimar republio
EU
the Ruhr, the very
who in their day sought nationalistic concessione from the Western powers in
HA
order to hold out against the nationalist tide of Hitlerism - can bave no illusione about i t. It was sinp)J- ridiaulous to talk so muoh about the re-educat-
only to complete this
UE
ion of the German people, to have flooded them with democratic publications,
aohool~house
rethorioal ••eduoationtt by putting in their
AH
banda an instrument whioh must inevitably oarry them back into the fatal tradition of the old nationalist German state. All the demooratio frills whioh
may be put on a German nationalist state are destined rapidly to wilt,because
EU
the Germana will take over that state, not to administer freely their
own
af-
fairs, but for the reconquest of that power whioh alone oan make them respeoi
HA
ed o
If Eastern <4ermany, under high Sovlet oontrol, is on the road to
beoome a new and oommunist Prussia, tending toward the subjugation of the
whole of Germany under its new iron discipline, Western Germany, with its
ambi valent atti tude of hostili ty toward the oppress or Western state·a , and
cf ohampion of tbe West against the Bast for the reconquest of German terrl
tory there, seems to be designed for the speoial purpose of becoming the
craàle of a new racialist breeds
If suoh must be our estimate of the prospeots of a WesteTn
sov~
state, a cause of apprehension no lesa serious is the effeot whiob its presenoe
16
wi-1·1 have upon the other demooratic states of Europe, and particularly upon
France. The leaders of the French Republic are with good reason
the_ mo~t
a:p-
prehensive concerning the resurrection of the German state. They f'eel that
their neighbour across the Rhine will be a danger to them if the new state
succeeds in ridding i
tsel!_~,controls
and re-arming, but perhaps even a greater
danger if it remains disarmed, hostile and open to Soviet expansion. They do
~
feel that controls and limitations are in themselves adequate safeguards, being
entirely dependent upon the good will of' America and England who,
1~
certain
sacrif~cing
the East,
UE
eventualities, might favour a revival of German nat1onaliam d1rected againat
for this even the controls impoeed upon Germany today eut
AH
of regard far France.
The leadere of French democraa.y, being still unable to lock at the
po~nt
of view, and reetrioting themselves to
a fruitless delaying action in reapect of
EU
German problem fraD a BUropean
Ge~man
reconstruct1on, feel "hat the
underm:ined~
HA
foundatiems of' their o:wn authori ty at hcme, already narrowing aild inaecure, are
preoisely owing to the Oerman problem, by Frenoh nationa11sm, more
anti-democratic in character today than it has ever been betore3 And in fact,
UE
the demand to sacrifice democratic 11berties in order to concentrate all th.e
atrength of the nation in an effort to become the greateat power
1~ We~~era
AH
lurope, might becQne irresistiblee Thus Pranoe might have to choose between
two alternati ve :toreign poli ci es in the intereat of na tional prestige. She
might deal with the .s oviet Union, with a view to the suppression:/ of a Ge:rman
coalition ~
EU
revival; or she might deal with the United States, looking to an anti-9cviet
i n which France would be allied with Germany, but as the stronger
HA
power of the two, better armed, and further away from the probable battlefield.
The b·reakdown of hench demooracy would put an end to all efforts for
European unity; it would lessen the caheaive atrength of common ideale in de• tenoe of the democratic libert1es; it would oblige America to abandon her present policy of interventicn for the promotion cf Eurcp8at univ and to adcpt,
instead, a pclioy ever more unequivocally directed solely by strategie considA
rations and f'avcuring the growth of military - even militarist - powers oapable
of sustaining at least the first shock of Sov.iet attaok:.
17
The prime
bene~ic~ary
of such a polioy would naturally be the
a~ti­
communist nationalism of the Western German state, sinoe to continue then to
regard that state as necessarily to be kept in a condition of disarmament - and
oontrol, as it is regarded today, would drive the great majo.rity of 'Germane
in1o the ranks of communist nationalism, consigning Western Germany to the Soviet Union even before i t was lost in war.
UE
V. German.x and &lrope.
Sev.enty-fi ve years, characteri zed by a costly and uneas1 al'lll ed
pe~oe
AH
and two world wars, have been required to demoatrate how impossible 1 t is for
a German sovereign state to l ive in pacifio ami t7 wi th the other
1945, the
~ietors
sta-
deoided to
EU
tes. With the eDd of the seoond world war, in Xay
~opean
suppress the German state, and di..,ided i ts territory into four zones sub.jeot
HA
tt? f'otll" different sovereigl'lties. For the S:oviet zone, subject to a power oonaietentlY imperialistie, there at once began to show in outline the
possibili~
that i t might become an element in the Bussi an plan of expansion• .J'or the zones
UE
wbjeot to the democratic powe:rs, three years experienoe has been enOt:l&h to
demoatrate that colonial method.s oannot b,e maintained in these territories.
The democratic states of today are by their very nature morally
AH
·:,fi;,
inoapable of keeping an unwilli:ng people for any length of time deprived of
autonomoue politioal institutions, permanently oooupying their territory, or
EU
maintaining a regime of capitulation and •assallage. The whole admi:rrlstrative
appara tua of the oolonial type, based exolusi vely on the right of the atronge:r,
HA
is oondemned by publio opinion, and for this reason oan only be oontiaued,
wheiher by choioe or by necessity, for a limited time, and always with the unoo.mfortable feeling that things
~ght
to be done otherwise. Suoh a system is
badly organised because nobody expects it to last; it 4egenerates with unfareseeable rapidi ty; i t is comparati vely easy for i t t o be allowed t o go t o pieoes.
These weaknesses of imperialist organi sa ti on are not wi thout their dange:r-s for
the countries of European civilisation whioh are now feeling the ebb tide of
-
their formar e:xpansi on and seeing vas.t t erri t ori es shu t out from their influen
ce.
118
In the case of
Germany~
the oonsequences of this must be particularly
grave by reason of the direct reactions which are inevitable between a · Germany
thrust baok upon herself and the life of all European peoplese You oannot recon
ati tute a
s~ereign
German state and expect i t to rerruiin demoeratic,
witheut previ sione for war, in the midst
or
di~armed,
a aus.picious and hostile world .. 'fh.at
is beyond the limita of humam possibility .. The
~erman
state will tolerate suoh
condiiions only im so far as it is mct in a pos.ition to altar them;· but it will
UE
daily feed cm the hc.pe orf beins able to reoapture the lost pO'werjl :profiting l!ìy .
the weaknesses and dissensioms of the victors. The ideal of the Beioh as an in'
.
AH
strument of power and a promiae of securi ty and wellbeing for all Ge:rmans, will
always be present in the heart of this people, bereft of any traditions of free=
dom and redueed to an ad1Zanoed stage of that soeial decompeaition whiah ooneiets
curityJ wellbeing, or
EU
in the precipi tatio:n · Gf immense mass.e s of human beings wi thout any senae of seinde~enàencee
to !Dropean
at least that part of Germany. whioh is subject to the
:powen. If the attempt is to suooeed.,. i t is necessar.r t o restore :par-
UE
demo~rati o
~iviliaation
HA
The reooMsti•ution of a Weaterm German state is an attem:pt to restore
liament and govermnent i!l Elermany; but it is not enoagh; it is necesaary also
h
AH
that their new state ehall have mothing in oommon wi th the Rei oh, that i t shall
a simple eveeyday ergan for the a.dministration of the oommon interests of the
t:ti tiaens~ and laoking in i ts very nature those attributes whioh might make of
EU
i t an organ of national power .. Forei gn polioy, the armed forces, monetary and
fisoal polioy, and the supreme sa:feguarding of the individual liberties of its
HA
oitizens, ought not to be within its competenoe but the reaponsibility of a
sovereign power superior to that of the German state*
Euro:psan f ederation of the free peoples of EUrope is neoeasary for
European ci vili sa ti on for varioue reaaons; but among t hose reasone the most iJl
portant. is the faot that the demooratio peoples of Europa oan nei ther live · j:JI
ooncord wi th a Sermany ruled by a soverei gn state 11 nor dismemb er a:nd ttoololliae11
i tQ A demooratic and p:l:osperous GermanySP peaoeful and
free~
can exi st only as
a m.ember of a European Federation, wi th righta and duties equal to those of
other memhers - for 1 in oontrast with a regime of the colonial type:v a federa=
tion does not deny the supreme values of our civilisation, the :power supe:rio:r.'
19
-- to the nations themselves not beins an arbitrary one but aubjeot to the law devised and eatablished by all the peoples in oollaboration.
'rhua, whereas we oannot wl th a olear oonsoienoe impose upon Germany
the superior auth ority of this or that state based exolusively on the right of
the stronger, we oan - lnd consoientiousl.y we ought to - impose upon her, per·manently and irre"JJoably, the bonds of a Federated Europe. Wi th regard to al l
the other demooratic oountries of Europe, we oan only extend an invitation to
them in oonsideration of. their own intereats to partioipate in the consti tution
UE
of a European federation. But with regard to Germany, in view of the oharaoteristio traditions of har poli tioal organism, in ·v iew of her pas.t and of
th~ .
AH
actual state of the ooiUltry, the appropriate formula would be that of St. AuE
stinet Cose !nt:rare. For, indeed, while i t is for other states a matter of
EU
sateguarding their existing ideale a.nd ways of freedom, tor Germany i t is a
matter o! implanting them. And this can oniy come about by obliging the Ger-
HA
mane t o live in a wider oommuni ty of freedom, subjeot t o i ts laws, an d o&nstz:!.
ined to respect and apply the methods of democratio freedom even if the instiot
to violate it still survives in them. If the~, by suoh meana, there can be
way
of life no longer titanic , but à l'échel-
UE
engendered in them a.n outlook and
le huma.ine, the obligations will beoome aooepted habits of life, the bonds will
AH
beoome a sense of solid.ari ty wi th the other f :e derated peoples, and new possibilities of life, no longer tied up with the nightmare of national power, will
open for the German peopleo
EU
Sinoe the end of the war
oation of the Germans, a.nd
riv~rs
the~e
has been muoh talk aboat the re-edu-
of nonsense have run. There bave been demanda
HA
for an aot of oontrition followed by a long penitential period, fGrgetting that
i t i .s not posai ble for a people t o o ontinue t o li ve for any length of t ime tmier
a oonviction of sin and that violent and unforeseen flares of national pride are
wont to blazon their . reply to suoh · pretens.i ons. When a people is regarded aa
aooursed by others, it is moved to regard itself
b,e
&a
the eleot$ Indeed there ooulA
no surer way or evoking in the Germane a religion based
Gn
the martyrdom of
Hitler and his certain resurreotion.
An attempt has been made to teaoh the Germane the virtues and rewards of democraey by aoademio methode, by wri tten and spak:en propaganda, by
20
t~e
-
history boaks, by sermone, not rèalising that all this, far
f~ om
being
assimilated, is rejected at the first opportuni ty if i t does not oorr espotJ.d
with what is learned in the true and authoritative sohool of life.
It is now intended to give to the Germane a national sovereign state as an :i.nstrument of re-edueation, vrl thout taking into account that suoh a
state must, as it were by a law of nature, seek to reunite within itself all
pers.ons of that nationality, thereby condemning its citizens to a natienalist
UE
policy. The s:ense of nationality can outlive itself, becoming at last no more
than an innoouous histarical memory, but only on condi tion tha<t the currents
AH
of national life be given ohannels toward a political community and a solidarity of sentiment and intereat beyond those of the nation. Sinoe it is more
than likely that the Western Germus will have to renounce for a l ong time,
EU
perhaps for ever, their unifioation wi th Eastern Germany, i t will b.e qui te ina
dequate, as a meana of breaking up the nationalist fixation, to goad them with
HA
philesophical-historioal pointtl on the doubful human value of the ideal of national unity; what is needed is to stir them to an aotive concentration on the
~iv.ilisation,
rather than on those of German
UE
problema of liberty and Eurmpean
national unity.
AH
There is in fact only the one olassical liberal method by whioh the
Oermans oan be re-educa t ed t o li bertya by putting them under the o·bligation to
11~e
a fUll and normal life in respeot of the laws of freedom. It is indeed
EU
true that they ha ve t o be "edupated", in the more precise m'8aning of the wordJ .
that is to say, they are not oapable, by their own endeavour alone, of buildinc
HA
firmly the wa.Ys of freedom, but must b.e held to a long novitiate by the contrel
of a superior authorit,y.
To areate this authori ty is the high duty of the other peoples of
Burope toward the German people; and it will be well to underline the fact
that if they fail to do so the responsibility for all the i l ls that may oome
in the future from Germany will be much more their own than that of the Germu
ALTIERO SPINELLI
Rome, 1st July, 1948.
l 29 ·giugno , t rovandomi per al tre e :più i mp ortanti r _a gioni a Genov.a.,
ed avendo s aputo che
r e c at o a
avre bbe parl a to al congresso d el P . S. I • . bi sono
er ti ~i
as c ol t ~r_, o.
l
cas o ha
~-o-luto
che :Qotesi;:>i
~
j_
. sue di scòr-
so in. pie-di su una sedi a a distanz a di p ochi me t ri dall ' ora tore , il quale notò pro~abil mente in mezzo al calore degli appl ausi il mio viso · ironico , · e
non esludo abbp a anche udì to qualche mio p oco rispettoso 9o mmento ..
I ·l fatto
è che per avvisare Ro n'li ta dell 1 ul ti mo scalino cui si giunge quando si me tte
il p iede sul primo del distacco dai comunisti , ha cita to me :per·sonal_mente
co me ese mpio vivente del ciclo co rapleto di degenerazione reazionaria· ·ed an-
UE
ti co muni sta.
Forse non è generoso rispondere oggi a Pertini , colpendolo men tre se ne
ceménte un leone, cioè
Ul1
·ia Pertini non è un leone v ecchi o.- Egli è sempii animale generoso ed i mpe tuoso, ma non
~~·c.r~~._
grsna m
oapaei~atPioi.
n~to
~
~
EU
adatta :più ai suoi anni .
AH
sta contuso ed a mmacc a to co me un vecchio l e one che ha tent a to un 1 i mpr_e sa non
L ' infortunio c apita to. a Pertini a Genova non è
HA
il pri mo -e non sarà l ' ultimo nella sua carriera. Io , ad esempmo non godo più
.l
della sua amicizia da quando nell 'ormai lontano I94I egli sottoscrisse a Venf~~,~
totene u_~ manifesto federalista redatto ~ssi e da me , e si &&corse che
UE
.
.
esso era antimarxista solo quando qualcuno più smaliziato glielo fece notare.
AH
Da allora mi considera perfido , co me suppongo consideri ora L6mbardi e Santi
che gli hanno fatto firmare una mozione senza avvisarlo che essa lo i mpegria-
più~;:,
ma certo diverso · da quel-
EU
va a parlare in modo non so quanto
~
lo da lui tenuto nel suo discorso .
stlerL
HA
Pertini è un ese mplare di quei Babbi t della sini stra d"i cui parla KoeEgli soggiace al . confar ismo che i co munisti hanno abil mente tentato
.
.
...
di i mporre, secondo _ cui non fare mai ed a nessun costo dell'antico munismo .~·-~. ·
è· una regola fondamentale della respectabili ty dell'uo mo di sinistra. Egli
freme aJ. solo; pensiero che si possa .me ttere in dubbio il valore di . g_uest&
regola. Chi non l 1 a ccatta gli appare senz' altro co me un de bo sci-ato poli t lboo.,
a..a mettere al bando della società dei benpensnti di · sinistra• •. L'America,
gli elettori i t ali ani , De Gasperi, .ed ·un po 1 anche Saragat e Lo mba;r-do han.
tatto s1 che i Babbitt italiani
del~a
sinistra possano
pertin~ggiare
a pia-
~~
.
-
·.
2
~-
c~rè)forre~e il rischio di ricevere quella satanica girandola di calci nel
sedere pro messa pubblicamente da circa un quarto di secolo . dai comunisti italiani ai ._ democratici di tutte le tendenze , socialista co mpresa.
1a
non è
decoroso continuare ad essere protetti dall ' America e da De Gasperi , e conviene opporsi con proprie forze e per proprio convinci mento a questo umiliante destino . Avendo perciò
ertini citato me co me uno che sa a qual punto si
giunge lU-Bgo la .scala dell ' anticomunismo , e non avendo io avuto la possibili,tà di rispondergli al congresso di un partito cui mi onoro di non
appart~ne -
re, al eno finchè fr a i -suoi capi :più autorevoli si annoverano quelli che abGeno~a ,
colgo l ' occasione per tentare di spiegare a
UE
bi amo visto sfilare a
,,
quei socialisti che le
- ggono l ' "ltalia Socialista che la proibizione dell ' anti -
AH
co munismo è una di quelle ridi col e manovre con cui ,i co munisti a ccala}?:piano ·
i gonzi della sini stra.
EU
e il comunis mo non foss e che un fene meno interno di alcuni paesi , sarei d ' accordo sull'inopportunità di fare dell ' antico munis mo . Basterebbe di
qualche moderato ma secco colpo di nocca sulle loro dure teste ,
HA
tanto in .t anto
del tipo di quello inflitto dal governo e dai socialisti francesi in occasio-
UE
ne dei loro grandi scioperi , o dagli elettori i tali ani il diciotto aprile .
Avendoli conosciuti da vicino e dopo avere a lungo meditato sulle loro c·arat-
AH
teristiche sono giunto da molti anni all a conclusione che essi sono l ' i mpot enza organizzata. Reclutano i loro quadri dirigenti fra uomini spiritualmente
deboli e per ci o desiderosi di av ere una consegna per cui vivere ·e morire, la
sensazione~he
EU
quale di a loro quell a
F er tenere insieme le informi
di per se non
g~~i
valere qualcosa.
a sse di intellettuali , lavoratori ed oziosi
HA
de sidero ài di disciplina , devono procedere con azioni e ndtolo gi e , grossolane , fondate sui risenti enti , e perciò prive di virtù costruttive . La loro
dottrina
~
non di co il marxismo , che per loro co me per tu.t ti fuorchè per Basso
è morto e stramorto , ma quella che essi chiamano leninismo- stalinìsmo -
presenta un certo interesse solo co me arte di organizz a zione delle masse .
Quest ' arte , l a si può apprendere nei loro opuscoli•, o,- indifferentemente/ nel
Mein K.ampf di Hitl er , o nello studio dei metodi di azione della co mpagni a
èli Gesù.
a quest ' arte è l ' unica porzione della loro .d ott.rina che abb i a un
- 3
certo valore , e èi ò spiega l ' enorme peso che - nel~ ' interno dei partitt comunisti hanno avuto ed hanno i
chi~.
segreta~i
.·
1
organ1zzat1vi , cioè gli Staliri , i Sec-
Al di fuori di essa non si trova ·che paccottiglia: concetti i mprovvisati
1~
di volta 1n volta , apparente ri gorismo logico nel trarne le conseguenze ,
t er pretazioni degli avvenimenti regolarmente sballate , e , di conseguenza ,.
una infinita serie di sconfitte causate in buona parte dalla loro incapacità .
di fare in modo serio i conti con la realtà .
Que s ta carica tura di cl a sse politica riesce a d avere un certo seguito
produce nella società una c e.rta percen- ..
perso/ ·
tual e di polvere u mana , cioè una certa quantità di uomini che hanno/ii\iii sia
s piritualmente- che
UE
quando una. qualche cata strofe storica
~~
r:l t:uQJ EB8Bli e quel senso di relativa sicurezza che è ne-
~:i
AH
cessario per desiderare di vivere co me uo mini liberi , e cercano di ritrovare
tale senso · in una organi zzazione cui vendere tutta intera la loro ani ma
~
da
EU
cui ricevere la :pro messa che un giorno saranno i potenti della terra. Grazie
a qualche congiuntura e a qualche abile manovra riescono ad avere talvolta
un
seguito al di la di questa zone ed a
ragg iu~gere
ad ese mpio i
mezz~­
HA
anche
dri W0SU~ dell ' Italia centrale , ma questo seguito non è nfoè solido , nè du-
UE
revo le .
Al di .fuori delle ca tastrofi non hanno nes suna seri a possibilità di _e s:pan-
AH
. dersi ulteriormente . Ci ò spiega i loro i mprovvisi balzi in avanti lhalle grandi ·
crisi , ed il loro agitarsi a vuoto , malgr ado tutti i poderosi
sforzi~ ,-
.
non appena l a vita sociale r1 a cqu1st1 un mini mo di assestamento .
EU
-ra anche in queste crisi le prob abilità che hanno dì a c quistare tanta
Occorre che non solo i l disfa ci men- .
HA
forz a da aff errare 11 :potere sono mini me.
to della società si a giunto a l i ve l li el ev a tissi mi che non permettano. a ssolut amente più l ' esistenz a di governi l iberi , ma al t resì. che per qu al che congiuntur a storica man chino as solutamente al tri gruppi
•
r ar e i loro ste s si 5e todi o
olitici disposti a d a do pe-
Ci o si e v erifi ca t o,sin ora solo i n Rus sia nel I9I 7 .
CJ_U2ndo i loro antagonisti· totalitari er·mo gencr cl i zar i s t i .. I n tutte le al tre
un
s ituazioni basta l a concorren za di Ul1 lv:u ssol i ni , di
Hitler , di un De Gaulle
per metterl i in i s cocco
~~
.
e vincerli , poichè nelle congiunture che essi chiaman o rivoluzionarie e che più correttamente vanno dette pretotalitarie , è la cosa
4
pi ù f a cile di q_uesto mondo
mul a politica lieve mente
~ù
per .c andidati dittatori escogitare una for-
~lwss~vvtt
meno povera di q_uell a co munista , e
oap a oe di aspirare l a polvere u mana , lasciando i coministi
a mani vuote . Se non si trattasse di cose tragiche , si potrebbe confrontare
il tre mendo lavoro' che i co muni s ti fanno in numerose occ a sioni e che si c·on-
,en.,
.
elude re golarmente con un a violenta mazz ata sulVca:po da parte dt' f a scisti ,
a certe scene buf fe del teatrino dei pupi .
La
presenza di un forte partito co munist a è perci ò nor mal mente indicato-
L ' es~sionraullista
ti mo ese mpio del genere .
La classe politica de mocratica- socialista
in .Francia è l ' ul-
AH
chl a sso intorno a quelle comunista.
UE
r e non di · un vero p erfu colo co ounista , ma del~a esistenza di troppe macerie
del p er mcolo di una i mminente cris-tallizzazione di forze di tipo
s o ci ali e W\Tmi:xir
w:k:rlwxw
f a scista , le q_i ali fra l ' altro celeranno le propri e mostruosità facendo del
mnon
·
·
eocialista- non h a
EU
perciò bisogno di fare dell ' antico munismo , ma se mplice mente di accingersi con
un mini mo di intelligenza e di metodicità al risanamente della società ed
HA
all o sgo mbero delle macerie provocate dalla catastrofe . Natural mente potrà
pi ù conservatore o pi ù innovatore , ma è q_uesto un pro-
UE
ble ma interno della vita de mocra tica che in q_uesto punto non ci riguarda.
Il permanere o i l di runuire dell ' influenza co munist a è 1 1 indice princip ale
AH
dell'inefficienza o dell ' effi cienza del lavoro fatto dai de mocratici .
Quel gradino di degenerazione
cos ì ~
mi
Il co munismo , co me forz a politica
EU
trovo si può dunq_ue caratterizzare
'
politica~ui Pertini assicura che io
interna , e finchè ci si limiti a d una proble matica di politica interna è una
HA
mal a ttia alq_uanto grave , ma non p ericolÒsa e curabilefi on i me todi de mocratici ,
e con una modesta dose di ironica incredulità dinnanzi all a .loro
ni di pseudoforza.
comuni spe .
manifestazio~
Non occorre nessun isterico appello ad unioni sacre anti-
Non occorre , non già , co me crede
munis mo è identico a fare del fascis mo .
ertini , perchè f are l 1 antico-
L ' azione della de mocrazia è , deve
essere e sarà sem:pre anticomunista. lfon oc corre pomm w fare oltre che un ' azione anche un isterico appello antico munista , perchè i co munisti non costitui,§~30. ~a §ft~~~oP~e~ @i ~otu@§~~n~~P~~~~l~aD§~f8t~ne~P~~sSiiR~~q_Ris~~e il po-
- 5
.tere . Lascia .o _:perci~ · questi - appelli ai 'iu ssolini ·, ai Dor~o~ ·, ai v1a1
i/wirj aJ. Ì'pi che ·perdono il pelo , ma non il vizio .
raux, .
Tut.taviaun caso comunque c'è in cui i co munisti hanno p.r·e so il :potere .
. ed organizz?-to la socie.t à a loro immagine •. c• è l ' Unione sovietica. Non · :parlo
de gli altri :paesi dell '
"uro:pa ori entale , :poichè in essi i co·~unisi?i indigeni
sono stati messi al :potere dai russi , ·e si tratta :perci ò solo di casi di es:pan-:sione sovietica, anche se può capitare qualche Tito a turbare i sogni di do-.
mini o· che ·si fanno al Kremlino. Se ogg i si ]larla di un :peri colo co muni sta nel
mondo,non si p ensa a Togli a tti , a Thorez , ma a Stalin , di cui quei due sono
non si a a Ro ma o a
UE
solo una longa mru.1us , assai :poco efficiente , ·co me abbi am detto , finchè Stalin
ari gi , rna che gli riuscirebbero assai utili se efgli riu- ·
·
AH
scisse .+iu:ngerci .
Ora{ l ' Unione sovietica . costituisce indubbiamente un pericolo
de mo crati
c,.'
.....,.-.
~ er
i paesi
.. ~
ssa inghiotte e digerisce paesi interi , e s.e Ytosse dipeso ~
~ d a essa, non ci sarebbe :piu oggi
in
permesso aqche solo :pertineggiare.
Siamo perciò anzitutto grati · all ' Ame~
HA
EU
ropa neanche U.n paese in cui fosse.
rica che ci ha salvati prima d-a Hitler , e :poi da St alin.
a la ,g ratitudine
è un sentimento :passivo, e :poichè l ' America ha f a tto quel che h a fatto nel
occhi~
UE
suo inter·e sse e non :per i nostri be gli
chiedamoci in che modo noi , ·d e-
mocra tici euro:pei :possiamo difenderci da questo reale :pericolo contro l a de1
lini ano .
nostre~o ,
correttamente va chiamato i mperialismo totalitario sta•
EU
ma da quell o· che :pi
AH
mocrazia e la civiltà europea che è costituito non dal co munismo
P reparere mo una · crociata militare antisovi etica? La civiltà euro:pe~ non è
concili abile con le guerre moderne , e credo che :poco o nulla di essa so:prav- . ·
HA
J.
viverebbe ad una terza gcierra mondiale . Può darsi che si for mino situazioni ·
i n cui la guerra sia inevitabile , · e si co mbatterà all ora con la · ~onsa:pevole~­
za di quan~o infime siano le probabilità di salvare anche in c aso .di vittoria
i valori cui teniamo . Ma bisogna fare tutto il possibil e :per evitare . di . giun:gere ·a q_ues to ·. punto . E per non: giungerei , in quell ' infimo gradino · cui sono
giunto e contro oui l?ertini me tte in gu.$-rdi a Ro.m ita , sta. scritto :. Bisogna ·
fare una .Federazione dei :popoli de mocrati ci europ·ei , :pe:rehè questo è '· l ' unico
... .· .
- 6
·:
.
·n
modolitk: con cui si :può far cap:i:-re in inodo :perm4 e e chi a r o. al.l '.P ni_o ne · so vietica che deve pensare ·ai fatti suoi , e che in terra de mocratica nòn c'è
nulla- da .Jare. · Finchè_ 1 ·• indipendenza delle de mocrazie europe·e dipenderà ,
co me dipende·
spererà di
ogg.i/ dalla
stanc~re _
prot~z~one dell ' America , l ' i mperialis mo corm,mista.
l ' Ameri.ca e di .farle rivarcare · l ' Oceano .-
E del resto·
ques ta indipendenza -non :può a lungo essere affida ta all ' Ameri c a , senza
cambiarsi in
dip~ndenza
Qon tutte le rel a tive conseguenze . · Essere pacifici ,
ma forti e sicuri di noi stessi deve essere co mp ito nostro e non possi amo
s olverlo che f e derandoci .
AJ.lora 1 costretto a ripiegarsi in .s'è·
as- ·
stess~ , _ chissà~.
UE
forse il colo sso sovietico co mincerà a risputare qu alcosa di quel che ha ·
inghi ot-t ito.. Chi n on si r ende conto che se ad ese mpio oggi l '.osso jugosl avo
AH
gli è ri màsto nella stro .z za e non vuole a..11d are nè su n G g i ù ·, s e si apre 1ma ·
sia :pur debole prospettiva di ri p ortare. il p op olo jugosl avo nell ' orbi t~ dell.a · ·
di ·non fare piu conce ssi oni , di no_n
·· . . ·
EU
cJ.viltà euro pea , ci ò è dovut o solfùla decisione·. irremo~ibiledell 1 Ame ric·a
a cc~ndisc en dere
pi ù ad al ctu1 " apr)e a se ment"?
HA
La Federazionè euro·: pea è i l modo pi ù pacifico· e :più sicuro per dire b ast a al
pericolo camunista.
UE
Le scale dell ' all on.tanamen t o dal co-munis mo , car.o P ertini , son·o pare_c.chie,
ma quell a buona . va in su e :non mt' rgink
etri da t e 1 a goder ·
94~
i~di
su una sed_i. a/
il buff o spetta colo .
EU
2 - luglio
HA
a :p ochi
a Genov ; s t ando in
AH
che ti h o vi sto fare - giorni or sono
:p orta a ru zzol oni del g en ere ai que l
. ·,
.ALTI RO ·SPINELLI .
- ~ ··
1-
Roma , 9 luglio 1948
Caro Garosci ,
poichè Pertini insiste nell'affermare il f also riguardo ad
Wla
mia domanda di iscrizione a l partito socialista , che· sarebbe sta•
ta respinta , mentre eonferm.o quanto Rossi ha seri tto ieri sull • argo=
mento , aggiungo che durante la mia permanenza in Svi.zzera nè io
ne
nes s uno per .me ha avanzato una domanda per la mia iscrizi OÀ9 al Pa ra cui attribuisce un significate calunnioso ,
Circa i r a pporti di Colornt
Q
a darne le
prov~
con i dirigenti dei· pariti so=
AH
n~
UE
tito stesso . Invito formalmente Pertini o a ritirare la sua affermazio
cial ista e con Ross i e- me , ti accludo alcuni estratti ·delle ultime
HA
EU
AH
UE
HA
EU
sne lettere inviateci da Roma.
--LA VOOE DEL
OVIMlm! O JJEDERALIS!A EUROPEI
I gru.ppi parlamentari federalisti in
Italia
29 Luglio 1948 ·
Dopo diversi colloqui e conferenze fra parlamentari,
., .s i , ono eostitui ti nel m.eae di luglio i gruppi parlamenta
.
_ r:i - er l'Unità
uropea nella Camera dei
:De_pu.ta~i
e nel
-B.!
no vi partecipano
UE
nato della B pubblica I.otaliana • Parlamentari di primo pi.!_
e la presidenza nel gruppo del Sena:Ao
è stata affidata a ll 'On. Parri ex-Preeid_e nt·e del aonsiglio,
no ex-Mini$tro del
Te~5oro.
AH
men'tre nella e·am.era dei Deputati è atfi.·d ata all'On. Corbi•
Yi partecipano nwaero 1 deputa=
EU
t i e senatori di tutt e le correnti politiche
de ocratiche
e cioè ad esclusion e dei camanieti e dei deputati del pio=
~aseista
del
m:.s.I.
HA
colo gruppetto ad prienta.mento
I due gruppi si propongono di promuovere nel Parlame_a
dell'A~a
UE
to italiano la causa dell'Unità Europea. lfel loro atto coat1
tutivo hanno preso come baee le risoluzioni della Conferenza
e certamente esai ei accingeranno itDlllediataaente
AH
alla elaborazione di una mozione da. presentare alla Camera •
al Senato, nella quale
ehiederà al · Governo italia e di
aure necessarie per accordarsi con gli
EU
prendere tuttele
i
altri governi demo1rr tio1 europei in vista della rapida con• .
-vocazione d:i una assemblea europea ele·t ta dai parlamenti
e ·_
HA
capace di elaborare un pro_getto d1 costituzione federale eu•
rope •
Anc}le .nel P rlamen to i.taliano ai
~
cosi infine èle.f 1n1ti.•
vamente cost.i tui to uno schieramento f .e deralist
corris ondente
a quelli già esistenti negli altri p rlamenti democrat1,c i eu•
ropei e noi au.~iam.o loro di ~avoran c-en ·tenacia e con auo•
cesso.
Or.mai il tema de11•·as s emblea euròpea e ·d •lla
federazion e
orno, e se un perioolo -c' . non '
europea . è all ' ordine del
che le diplom zie ee ne disinteressino , mà che se ne inte"ssi=
no troppo e cerchino di to .lie·~gli que l fermento veramente inno~
v ator.e che e sso oon ti ne .
' com;Pito dei _gruppi parlamentari
p~ero
federalisti di tutti i paesi ve liare
di rap rea
dovr
m ndare un numero
zion
del p. ·e se ·a tea o, m . i
t anti . di sta ti.
Ogni p eae
1· elegat i in proporzione della popol a=
oli
ai
UE
cos tituit
un ' as aìible
è non si arri vi .a d
el.e g ti douanno avere li•
AH
bert· di discutere e vota.re secon do coscien za t . e senza il manda-=
to i mpe-rat ivo di r appresent a re il ;p:w1.to -d i vista uff1.o ja le del
o del· loro
Si tratt
:P ese•
i
tti di d re i nfine es r ssi one alla ooscienz'
EU
over
euro ea e non di ri etere una ennesi
HA
_ali dei singoli stati .
volta le .osizion i nazio•
Ma il gruppo parlamen
re it lian.o . oltre que .... to compi to ne
fitta militare ed
l
UE
ha un al-tro :più specificamente ita liano .
tratt e ~o
di pace , l'Italia si trova in un
AH
tent zione è ~orte di · ripras n~arsi ne _la
nazion a le · con un programm
e'I;Js~nzi
sce
a vo litieà i n ter=
lmente l'ivendic tivo.
EU
dovesse i pern iare la sua . politica . stera nell
la riconquista della libertà di
armamente:~delle
Se
lott
l'I=
per
sue colo:nie,ec"C .
)
raggiun ere in tutto o in parte questi obiett1v1 .1 ma
HA
for·s e p otr
lla soon=
ne l. c or: certo .delle potenze europee • e 1·
certo senso a pp rta t
tali
I n seguito
lo farà con l a oonse Ùe nza · di . in olfar si di nuovo magari i n oon•
sapevolmente, in una politie
mento c e ~pprofitt
i
de1le · discordie anzich
po oli euoopei e c e
no stra esperie -a
nazionalistica e di essere un el •
della concordia fra
cuis ce tale discordia .
lià sap 1ano con
quali sieno le conse uenze di tale politic •
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