RASSEGNA STAMPA
del
29/06/2010
Sommario Rassegna Stampa dal 28-06-2010 al 29-06-2010
Adnkronos: Abruzzo, convenzione Operatori del Gran Sasso d'Italia per corregionali all'estero.................................... 1
Affari Italiani (Online): L'Aquila, il racconto di una lettrice">'Io terremotata e spremuta dallo Stato' L'Aquila, il.. 2
Agi: TANGNTI ABRUZZO: CHIESTO SEQUESTRO CONSERVATIVO DI BENI IMPUTATI......................................... 4
Agi: TURISMO: PESARO, 2, 6 MILIONI DA EUROPA PER PROGETTI RECUPERO................................................... 5
Agi: PER EVITARE CONTROLLO CC SI BUTTA DA BALCONE, E' GRAVE.................................................................. 6
Agi: FISCO: ASCOLI, GDF SCOPRE 75 MLN EVASI PRIM 6 MESI 2010 ...................................................................... 7
Agi: CACCIATORE MORI' DISSANGUATO NEL TERAMANO, ASSOLTI IN CINQUE.................................................. 8
AgricolturaOnWeb: Vigneto: convegno su servizi agrometeorologici e di protezione del suolo ..................................... 9
Asca: STRAGE VIAREGGIO: DOMANI COMMEMORAZIONE, DA COMITATI NO A POLITICI E FS...................... 10
Asca: MANOVRA: ERRANI, INDISPENSABILE UN SUO RIEQUILIBRIO.................................................................... 11
Asca: PERUGIA/CARCERI: STUFARA (PRC), EMERGENZA RAPPRESENTA REGOLA............................................ 12
Asca: ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: NON VEDENTE RACCONTA IN LIBRO LE VOCI DEL SISMA. ....................... 13
Corriere Adriatico: Federalismo, a rischio i tesori ......................................................................................................... 14
Dire: Regioni unite contro la manovra. Formigoni: "Pronti a restituire le deleghe" ....................................................... 16
Finanza.com: Saipem: incendio sul mezzo di perforazione Scarabeo 8 ........................................................................... 17
La Gazzetta di Parma: In vendita le «perle» del Demanio ............................................................................................. 18
Il Gazzettino: Federalismo: al Nordest isole e cime dolomitiche..................................................................................... 20
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Solferino 2010", alla Fiaccolata presente anche Bertolaso............................. 22
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Non scherzate col fuoco 2010", weekend di informazione e prevenzione ........ 23
Il Giornale della Protezione Civile.it: "Bardolino Air Show 2010", lo spettacolo delle Frecce Tricolori..................... 24
Il Giornale della Protezione Civile.it: Corniolo: riaperta la Bidentina.......................................................................... 25
Il Giornale della Protezione Civile.it: Forti scosse di terremoto nel Pacifico................................................................ 26
Il Giornale della Protezione Civile.it: Grosseto, lavori di manutenzione straordinaria sulla S.P. 163 ......................... 27
Il Giornale della Protezione Civile.it: Discarica di Bellolampo: ancora polemiche...................................................... 28
Il Giornale della Protezione Civile.it: Ritrovato senza vita il pescatore disperso nel Bellunese ................................... 29
Il Giornale della Protezione Civile.it: L'Aquila, l'udienza per il crollo della Casa dello Studente è rinviata al 15 ...... 30
Il Giornale della Protezione Civile.it: San Germano Vercellese: bombole di gas esplodono alla sagra....................... 31
Il Giornale della Protezione Civile.it: Strage di Viareggio, domani la commemorazione delle vittime......................... 32
Il Giornale.it: Manovra, Regioni avanti con la rivolta Formigoni: "Pronti a ridare le deleghe".................................... 33
Il Giornale.it: Manovra, le Regioni restano in trincea Berlusconi: "Incontrerò i governatori" ...................................... 34
JulieNews.it: Parcheggio fuori posto? Il comune ti fotografa .......................................................................................... 36
Il Manifesto: L'attualità di Ustica..................................................................................................................................... 37
Panorama.it: Inchiesta su Propaganda fide: il buio oltre la Sepe spa ............................................................................. 38
La Provincia di Como: Ci sono anche ex caserme e basi ................................................................................................ 40
Rai News 24: Errani, la manovra va rivista...................................................................................................................... 41
Redattore sociale: Salgono a 13 le regioni "fuori legge", il Sappe: "68.026 detenuti, un record".................................. 42
La Repubblica: quando balducci cambiò parere sulla scuola - franca selvatici ............................................................. 43
La Repubblica: dai musei ai fari e alle dolomiti ecco le perle a rischio svendita - maria elena vincenzi....................... 44
Repubblica.it: La lobby del mattone benedetta dal Vaticano........................................................................................... 45
Repubblica.it: L'eversione quotidiana .............................................................................................................................. 47
Repubblica.it: Quei lavori benedetti dal Vaticano di ....................................................................................................... 49
Repubblica.it: Propaganda Fide, il Vaticano ammette "Sono stati fatti errori di valutazione" ...................................... 51
Il Secolo XIX: Grida di aiutodal bosco: era falso allarme............................................................................................... 52
Il Sole 24 Ore Online: Più sequestri di auto per abuso di alcol....................................................................................... 53
Il Sole 24 Ore (Affari Privati): L'innovazione sposta la frontiera .................................................................................. 55
La Stampa: Incendio in un vagone nel deposito di Parco Doria ..................................................................................... 57
La Stampaweb: Milano, partono le multe a strascico "E ora espandiamole alle altre città" ......................................... 58
marketpress.info: PROTEZIONE CIVILE. AL VIA IL PIANO REGIONALE DELL' EMILIA ROMAGNA PER LA...... 59
marketpress.info: INAUGURATO IL NUOVO COLLEGAMENTO GINO LISA-TREMITI............................................ 60
marketpress.info: LOTTA AGLI INCENDI, LA PUGLIA :SOTTOSCRIVE UNA CONVENZIONE CON IL ................. 61
marketpress.info: MANOVRA FINANZIARIA, MARINI: ”ANCHE IN UMBRIA TAGLI PESANTISSIMI” .................. 62
marketpress.info: MANOVRA ECONOMICA, SPACCA: LE REGIONI PRONTE A RESTITUIRE ALLO STATO LE.. 63
marketpress.info: RICOSTRUZIONE: CHIODI,ECCO I FONDI PER RISTORO DANNI AZIENDE........................... 64
marketpress.info: TRENTO: ECCO UN ESEMPIO DI GESTIONE RESPONSABILE DELL´AUTONOMIA IL........... 65
Data:
28-06-2010
Adnkronos
Abruzzo, convenzione Operatori del Gran Sasso d'Italia per corregionali
all'estero
ultimo aggiornamento: 28 giugno, ore 19:44
Roma - (Adnkronos) - Il Consorzio offre, a tutti gli abruzzesi che vivono al di fuori dei confini nazionali, la possibilita' di
ritornare a visitare il proprio territorio e ad assisterli nella loro permanenza
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Roma, 28 giu. - (Adnkronos) - Il Consorzio operatori del Gran Sasso d'Italia, quale organizzazione che unisce le piccole
realta' imprenditoriali presenti nel territorio del Gran Sasso aquilano e della piana di Navelli, offre, a tutti gli abruzzesi che
vivono al di fuori dei confini nazionali, la possibilita' di ritornare a visitare il proprio territorio e ad assisterli nella loro
permanenza.
Lo rende noto il Presidente del Consorzio ''Operatori del Gran Sasso d'Italia'', Paolo Baldi, che annuncia la proposta di
convenzione con le Associazioni degli Abruzzesi nel mondo per favorire il ritorno nei luoghi di origine in seguito al
terremoto dell'anno scorso a prezzi accessibili. Una convenzione che vuole venire incontro ai tanti cittadini abruzzesi
all'estero che hanno avuto l'abitazione danneggiata dal sisma e che pertanto hanno bisogno di recarsi sul posto per
espletare le dovute pratiche per la ricostruzione.
''Il personale del Consorzio - afferma Baldi - fornira' un supporto tecnico nella scelta delle strutture ricettive piu' in linea
con le esigenze, nell'orientamento amministrativo per le pratiche da espletare per la ricostruzione, nonche' di tutto cio' che
occorre per muoversi nel territorio e visitare le zone circostanti".
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
1
Data:
28-06-2010
Affari Italiani (Online)
L'Aquila, il racconto di una lettrice">'Io terremotata e spremuta dallo
Stato' L'Aquila, il racconto di una lettrice
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Cronache
"Io terremotata senza casa e spremuta dallo Stato". La testimonza di una lettrice dell'Aquila ad Affari
Lunedí 28.06.2010 12:59
Terremoto dell'Aquila, un anno dopo. Che cosa è cambiato? A raccontare ad Affaritaliani che cosa è cambiato nella città
colpita dal sisma 15 mesi fa una lettrice.
"Ieri mi ha telefonato l'impiegata di una società di recupero crediti, per conto di Sky. Mi dice che risulto morosa dal mese
di settembre
del 2009. Mi chiede come mai. Le dico che dal 4 aprile dello scorso anno ho lasciato la mia casa e non vi ho più fatto
ritorno. Causa
terremoto. Il decoder sky giace schiacciato sotto il peso di una parete crollata.
Ammutolisce. Quindi si scusa e mi dice che farà presente quanto le ho detto a chi di dovere.
Poi, premurosa, mi chiede se ora, dopo un anno, è tutto a posto. Mi dice di amare la mia città, ha avuto la fortuna di
visitarla un paio
di anni fa. Ne è rimasta affascinata. Ricorda in particolare una scalinata in selci che scendeva dal Duomo verso la basilica
di
Collemaggio. E mi sale il groppo alla gola. Le dico che abitavo proprio lì. Lei ammutolisce di nuovo. Poi mi invita a
raccontarle
cosa è la mia città oggi. Ed io lo faccio.
Le racconto del centro militarizzato. Le racconto che non posso andare a casa mia quando voglio. Le racconto che, però, i
ladri ci vanno indisturbati. Le racconto dei palazzi lasciati lì a morire. Le racconto dei soldi che non ci sono, per
ricostruire. E che non ci sono neanche per aiutare noi a sopravvivere. Le racconto che, dal primo luglio, torneremo a
pagare le tasse ed i contributi, anche se non lavoriamo. Le racconto che pagheremo l'i.c.i. ed i mutui sulle case distrutte. E
ripartiranno regolarmente i pagamenti dei prestiti. Anche per chi non ha più
nulla.
Che, a luglio, un terremotato con uno stipendio lordo di 2.000 euro vedrà in busta paga 734 euro di retribuzione netta. Che
non solo
torneremo a pagare le tasse, ma restituiremo subito tutte quelle non pagate dal 6 aprile. Che lo stato non versa ai cittadini
senza casa, che si gestiscono da soli, ben ventisettemila, neanche quel piccolo contributo di 200 euro mensili che
dovrebbe aiutarli a pagare un affitto. Che i prezzi degli affitti sono triplicati. Senza nessun controllo.
Che io pago ,in un paesino di cinquecento anime, quanto Bertolaso pagava per un'appartamento in via Giulia, a Roma. La
sento
respirare pesantemente. Le parlo dei nuovi quartieri costruiti a prezzi di residenze di lusso. Le racconto la vita delle
persone che
abitano lì. Come in alveari senz'anima. Senza neanche un giornalaio o un bar. Le racconto degli anziani che sono stati
sradicati dalla
loro terra. Lontani chilometri e chilometri. Le racconto dei professionisti che sono andati via. Delle iscrizioni alle scuole
superiori in netto
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
2
Data:
28-06-2010
Affari Italiani (Online)
L'Aquila, il racconto di una lettrice">'Io terremotata e spremuta dallo
Stato' L'Aquila, il racconto di una lettrice
calo. Le racconto di una città che muore.
E lei mi risponde, con la voce che le trema. " Non è possibile che non si sappia niente di tutto questo. Non potete restare
così. Chiamate i giornalisti televisivi. Dovete dirglielo. Chiamate la stampa. Devono scriverlo."
tags: stato terremoto casa l'aquila
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
3
Data:
28-06-2010
Agi
TANGNTI ABRUZZO: CHIESTO SEQUESTRO CONSERVATIVO DI BENI IMP
UTATI
28.06.2010 15:33 VISITA PAPA: ISTITUTO ARTE SULMONA CREA LEGGIO PER SANTO PADRE 15:01 PER
EVITARE CONTROLLO CC SI BUTTA DA BALCONE, E' GRAVE 12:19 TANGNTI ABRUZZO: CHIESTO
SEQUESTRO CONSERVATIVO DI BENI IMPUTATI 12:16 RAPINANO ANZIANO TURISTA ROMANO,
DENUNCIATI DUE TERAMANI 11:23 INDUSTRIA: PER WALTER TOSTO COMMESSA DA 17 MLN DLR IN
COLOMBIA 10:08 QUESTURA TERAMO: FRANCESCO DE CICCO E' IL NUOVO VICARIO
25.06.2010 13:22 SCIOPERO CGIL: IN 10 MILA IN CORTEO A L'AQUILA 11:28 FIAT: LANDINI
(FIOM),FABBRICHE NON VANNO AVANTI SENZA LAVORATORI 10:46 TERREMOTO: CON FINE LAVORI
NELLE CASE TERMINA ASSISTENZA
24.06.2010 10:17 INCHIESTE PESCARA: URBANISTICA, CHIESTO GIUDIZIO PER D'ALFONSO 10:12 ARTE:
ABRUZZO, IL 31 LUGLIO L'INAUGURAZIONE DEL MUSEO ALIGI SASSU 09:37 TRATTA PROSTITUTE
NIGERIA, 26 ARRESTI IN MARCHE, ABRUZZO E PUGLIA
22.06.2010 16:29 MALTEMPO: MAREGGIATE INGOIANO LITORALE TERAMANO 15:10 MOZZARELLA
BLU: SEGNALAZIONI DAL TERAMANO, ASL AVVIA CONTROLLI 14:59 VIOLENZA SESSUALE:
ARRESTATO 32ENNE DI CHIETI
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12:17 CARDIA: BORSA PUO' FARE MOLTO DI PIU' PER SVILUPPO PAESE
12:15 CARDIA: MERCATI, SU REGOLE SERVE RISPOSTA GLOBALE
12:13 ISTAT: 2009 ANNO NERO, DEBITO/PIL 116% IL PIU' ALTO IN UE
12:11 ISTAT: NEL 2009 PRESSIONE FISCALE AL 43, 2%
11:55 SALDI: CONFESERCENTI, COMMERCIANTI PESSIMISTI
11:54 CINA: ALMENO 150 INTRAPPOLATI SOTTO UNA FRANA
11:44 ISRAELE: DOPO IL RAID, TURCHIA CHIUSE SPAZIO AEREO A TSAHAL
11:04 EXPO: MORATTI, MERCOLEDI' SALA NUOVO DG
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4
Data:
28-06-2010
Agi
TURISMO: PESARO, 2, 6 MILIONI DA EUROPA PER PROGETTI RECUPER
O
28.06.2010 13:27 FISCO: ASCOLI, GDF SCOPRE 75 MLN EVASI PRIM 6 MESI 2010 13:22 TURISMO: PESARO,
2, 6 MILIONI DA EUROPA PER PROGETTI RECUPERO 10:16 TENTANO STRANGOLARE CINESE, RUMENA
LA SALVA E CHIAMA CC
27.06.2010 17:34 CINEMA: LIZZANI, NEI MIEI FILM HO RIPRODOTTO LA MIA VITA
26.06.2010 19:56 JAZZ DI MARCA, GIOVEDI' A S. ELPIDIO IL VIOLINO DI REGINA CARTER 17:37 VOLLEY
DONNE: PESARO, PRESENTATA LA SCHIACCIATRICE HOOKER 15:48 CINEMA: PESARO, PREMIO
'ATTIMO FUGGENTE' A STUDENTESSA URBINO 14:39 RISCHIO SISMICO: MARCHE, VIA A PROGETTO
PREVENZIONE REGIONE 12:53 COLLABORATRICE DOMESTICA ROMENA RUBA E VENDE TUTTO L'ORO
DI CASA
25.06.2010 19:02 SCIOPERO CGIL: SEGR. MARCHE, BONANNI AVVELENA POZZI UNITA' 14:23 SCIOPERO
CGIL: ANCONA, STRISCIONE CONTRO BONANNI E ANGELETTI 13:44 AGRICOLTURA: MIPAF
RICONOSCE CONSORZIO TUTELA OLIVA DEL PICENO
24.06.2010 21:37 RICICLAGGIO: ABI MARCHE, OLTRE 20MILA SEGNALAZIONI IN 2009 18:57 MANOVRA:
COMUNITA MONTANE, DOMANI UNCEM DA NAPOLITANO 18:53 LONGEVITA': MUORE A 111 ANNI LA
PIU'ANZIANA PROVINCIA MACERATA
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12:47 CARDIA: BORSA MILANO PIU' COLPITA DA CRISI, INDICI -30%
12:45 CRISI: BRI, RIPRESA A RISCHIO SE NON SI SISTEMANO CONTI
12:17 CARDIA: BORSA PUO' FARE MOLTO DI PIU' PER SVILUPPO PAESE
12:15 CARDIA: MERCATI, SU REGOLE SERVE RISPOSTA GLOBALE
12:13 ISTAT: 2009 ANNO NERO, DEBITO/PIL 116% IL PIU' ALTO IN UE
12:11 ISTAT: NEL 2009 PRESSIONE FISCALE AL 43, 2%
11:55 SALDI: CONFESERCENTI, COMMERCIANTI PESSIMISTI
11:54 CINA: ALMENO 150 INTRAPPOLATI SOTTO UNA FRANA
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5
Data:
28-06-2010
Agi
PER EVITARE CONTROLLO CC SI BUTTA DA BALCONE, E' GRAVE
28.06.2010 15:33 VISITA PAPA: ISTITUTO ARTE SULMONA CREA LEGGIO PER SANTO PADRE 15:01 PER
EVITARE CONTROLLO CC SI BUTTA DA BALCONE, E' GRAVE 12:19 TANGNTI ABRUZZO: CHIESTO
SEQUESTRO CONSERVATIVO DI BENI IMPUTATI 12:16 RAPINANO ANZIANO TURISTA ROMANO,
DENUNCIATI DUE TERAMANI 11:23 INDUSTRIA: PER WALTER TOSTO COMMESSA DA 17 MLN DLR IN
COLOMBIA 10:08 QUESTURA TERAMO: FRANCESCO DE CICCO E' IL NUOVO VICARIO
25.06.2010 13:22 SCIOPERO CGIL: IN 10 MILA IN CORTEO A L'AQUILA 11:28 FIAT: LANDINI
(FIOM),FABBRICHE NON VANNO AVANTI SENZA LAVORATORI 10:46 TERREMOTO: CON FINE LAVORI
NELLE CASE TERMINA ASSISTENZA
24.06.2010 10:17 INCHIESTE PESCARA: URBANISTICA, CHIESTO GIUDIZIO PER D'ALFONSO 10:12 ARTE:
ABRUZZO, IL 31 LUGLIO L'INAUGURAZIONE DEL MUSEO ALIGI SASSU 09:37 TRATTA PROSTITUTE
NIGERIA, 26 ARRESTI IN MARCHE, ABRUZZO E PUGLIA
22.06.2010 16:29 MALTEMPO: MAREGGIATE INGOIANO LITORALE TERAMANO 15:10 MOZZARELLA
BLU: SEGNALAZIONI DAL TERAMANO, ASL AVVIA CONTROLLI 14:59 VIOLENZA SESSUALE:
ARRESTATO 32ENNE DI CHIETI
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14:52 EURO: AI MINIMI RECORD SU FRANCO SVIZZERO
14:46 USA: CALA INDICE FED CHICAGO A MAGGIO, MIGLIORA NEI 3 MESI
14:45 MAFIA: CHIESTI 10 ANNI PER CUFFARO
14:42 USA: IN RIALZO CONSUMI E REDDITI PERSONALI A MAGGIO
14:35 BORSE EUROPEE: AUMENTANO GUADAGNI, BENE BANCHE
14:30 GERMANIA: INFLAZIONE FRENA A +0, 9%, MEGLIO DI ATTESE
14:22 S. SEDE: IN GESTIONE IMMOBILI POSSIBILI ERRORI VALUTAZIONE
13:53 MAREA NERA: DA RUSSIA VOCI DIMISSIONI HAYWARD, BP SMENTISCE
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6
Data:
28-06-2010
Agi
FISCO: ASCOLI, GDF SCOPRE 75 MLN EVASI PRIM 6 MESI 2010
28.06.2010 13:27 FISCO: ASCOLI, GDF SCOPRE 75 MLN EVASI PRIM 6 MESI 2010 13:22 TURISMO: PESARO,
2, 6 MILIONI DA EUROPA PER PROGETTI RECUPERO 10:16 TENTANO STRANGOLARE CINESE, RUMENA
LA SALVA E CHIAMA CC
27.06.2010 17:34 CINEMA: LIZZANI, NEI MIEI FILM HO RIPRODOTTO LA MIA VITA
26.06.2010 19:56 JAZZ DI MARCA, GIOVEDI' A S. ELPIDIO IL VIOLINO DI REGINA CARTER 17:37 VOLLEY
DONNE: PESARO, PRESENTATA LA SCHIACCIATRICE HOOKER 15:48 CINEMA: PESARO, PREMIO
'ATTIMO FUGGENTE' A STUDENTESSA URBINO 14:39 RISCHIO SISMICO: MARCHE, VIA A PROGETTO
PREVENZIONE REGIONE 12:53 COLLABORATRICE DOMESTICA ROMENA RUBA E VENDE TUTTO L'ORO
DI CASA
25.06.2010 19:02 SCIOPERO CGIL: SEGR. MARCHE, BONANNI AVVELENA POZZI UNITA' 14:23 SCIOPERO
CGIL: ANCONA, STRISCIONE CONTRO BONANNI E ANGELETTI 13:44 AGRICOLTURA: MIPAF
RICONOSCE CONSORZIO TUTELA OLIVA DEL PICENO
24.06.2010 21:37 RICICLAGGIO: ABI MARCHE, OLTRE 20MILA SEGNALAZIONI IN 2009 18:57 MANOVRA:
COMUNITA MONTANE, DOMANI UNCEM DA NAPOLITANO 18:53 LONGEVITA': MUORE A 111 ANNI LA
PIU'ANZIANA PROVINCIA MACERATA
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12:47 CARDIA: BORSA MILANO PIU' COLPITA DA CRISI, INDICI -30%
12:45 CRISI: BRI, RIPRESA A RISCHIO SE NON SI SISTEMANO CONTI
12:17 CARDIA: BORSA PUO' FARE MOLTO DI PIU' PER SVILUPPO PAESE
12:15 CARDIA: MERCATI, SU REGOLE SERVE RISPOSTA GLOBALE
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7
Data:
28-06-2010
Agi
CACCIATORE MORI' DISSANGUATO NEL TERAMANO, ASSOLTI IN CINQU
E
28.06.2010 18:57 CACCIATORE MORI' DISSANGUATO NEL TERAMANO, ASSOLTI IN CINQUE 15:33
VISITA PAPA: ISTITUTO ARTE SULMONA CREA LEGGIO PER SANTO PADRE 15:01 PER EVITARE
CONTROLLO CC SI BUTTA DA BALCONE, E' GRAVE 12:19 TANGNTI ABRUZZO: CHIESTO SEQUESTRO
CONSERVATIVO DI BENI IMPUTATI 12:16 RAPINANO ANZIANO TURISTA ROMANO, DENUNCIATI DUE
TERAMANI 11:23 INDUSTRIA: PER WALTER TOSTO COMMESSA DA 17 MLN DLR IN COLOMBIA 10:08
QUESTURA TERAMO: FRANCESCO DE CICCO E' IL NUOVO VICARIO
25.06.2010 13:22 SCIOPERO CGIL: IN 10 MILA IN CORTEO A L'AQUILA 11:28 FIAT: LANDINI
(FIOM),FABBRICHE NON VANNO AVANTI SENZA LAVORATORI 10:46 TERREMOTO: CON FINE LAVORI
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24.06.2010 10:17 INCHIESTE PESCARA: URBANISTICA, CHIESTO GIUDIZIO PER D'ALFONSO 10:12 ARTE:
ABRUZZO, IL 31 LUGLIO L'INAUGURAZIONE DEL MUSEO ALIGI SASSU 09:37 TRATTA PROSTITUTE
NIGERIA, 26 ARRESTI IN MARCHE, ABRUZZO E PUGLIA
22.06.2010 16:29 MALTEMPO: MAREGGIATE INGOIANO LITORALE TERAMANO 15:10 MOZZARELLA
BLU: SEGNALAZIONI DAL TERAMANO, ASL AVVIA CONTROLLI
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18:50 FASTWEB: CONCLUSO SCORPORO RAMO D'AZIENDA 'WHOLESALE'
18:49 INTESA SP: CONSOB, GENERALI RIDUCE QUOTA AL 4, 973%
18:15 BERSANI, IN PIAZZA PER DIFENDERE COSTITUZIONE
18:00 USA: CORTE SUPREMA ESTENDE DIRITTO A GIRARE ARMATI
17:18 TOTAL: BLOCCA VENDITE DI BENZINA A IRAN
17:03 BANKITALIA: IN 2009 COLLOCATI TITOLI PER 538, 6 MLD
17:01 EURO: CHIUDE SOPRA 1, 23 DLR, IN EVIDENZA FRANCO E STERLINA
16:36 BANKITALIA: AUMENTANO ISPEZIONI NEL 2009 E 2010
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8
Data:
28-06-2010
AgricolturaOnWeb
Vigneto: convegno su servizi agrometeorologici e di protezione del suolo
28 giugno 2010 - 11:11
Carpeneto (Al), 1 luglio 2010 ore 9,30. L'esperienza della Tenuta Cannona, centro sperimentale vitivinicolo della Regione
Piemonte
La Tenuta Cannona, sede dell'incontro
Fonte immagine: Tenuta Cannona
Il primo luglio 2010 presso la Tenuta Cannona, centro sperimentale vitivinicolo della Regione Piemonte a Carpeneto
(Al), si terrà il convegno 'Ricerche e servizi agrometeorologici e di protezione del suolo per la gestione del vigneto e la
tutela dell'ambiente rurale collinare. L'esperienza della Tenuta Cannona'.
Questo il programma della giornata, con inizio dei lavori alle ore 9,30 (a cura di Lino Rava, Tenuta Cannona) seguito dal
saluto delle autorità e introduzione generale di Gabriella Bonifacino della Tenuta Cannona:
• Federico Spanna - Settore Fitosanitario Regione Piemonte
Applicazioni e servizi agrometeorologici dalla scala regionale a quella aziendale
• Vittorio Rossi, Tito Caffi - Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza - Istituto di Patologia vegetale
La modellistica agrometeorologica nella difesa fitopatologica
• Andrea Schubert, Tiziana La Iacona, Emanuela Gaia Forni - Università di Torino - Dca, Dipartimenti di colture
arboree
Ecofisiologia e variabili agrometeorologiche in relazione alla produttività della vite
• Simone Falzoi, Federico Lessio, Alberto Alma - Università di Torino - Divapra - Entomologia
Il monitoraggio e la modellistica in campo entomologico. Gli esempi di Lobesia botrana e Scaphoideus titanus
Il moderatore sarà Luca Mercalli, meteorologo.
Pausa pranzo - Ore 14 riapertura dei lavori
• Eugenio Cavallo, Marcella Biddoccu, Francesca Opsi - Cnr - Istituto Macchine Agricole Movimento Terra
L'erosione del suolo nei vigneti collinari piemontesi. La sperimentazione ed i risultati della ricerca presso Tenuta Cannona
• Giuseppe Corti - Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria
La gestione del suolo nel vigneto. L'esperienza della collina marchigiana
• Eugenio Cavallo, Eliana Santoro, Niccolò Pampuro
La fertilizzazione organica del vigneto: una soluzione per l'impiego extra-aziendale dei reflui zootecnici. La
sperimentazione in Tenuta Cannona
• Fabio Luino - Cnr - Istituto per la prevenzione del rischio idrogeologico
Il dissesto idrogeologico nel bacino del Po
• Antonella Pontrandolfi - Inea
L'uso di dati agrometeorologici per il monitoraggio della stagione irrigua a livello nazionale
Moderatore sarà il professor Vittorino Novello, direttore Dca dell'Università di Torino.
Per partecipare è obbligatori la prenotazione entro domani 29 giugno, tramite telefono, fax o mail ai recapiti che seguono:
tel. 0143/85121
fax 0143/85658
[email protected]
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
9
Data:
28-06-2010
Asca
STRAGE VIAREGGIO: DOMANI COMMEMORAZIONE, DA COMITATI NO A POL
ITICI E FS.
STRAGE VIAREGGIO: DOMANI COMMEMORAZIONE, DA COMITATI NO A POLITICI E FS
(ASCA) - Firenze, 28 giu - Con una cerimonia ecumenica e una lunga marcia silenziosa, Viareggio ricordera' domani il
29 giugno 2009, quando alle 23.48 un carro cisterna carico di Gpl deraglio' ed esplose al passaggio nella stazione
versiliese. L'esplosione e l'incendio che ne derivarono uccisero 32 persone, provocando anche molti feriti. Oltre mille
persone vennero evacuate nell'immediatezza del fatto mentre a Viareggio arrivarono il premier Silvio Berlusconi, il capo
della Protezione civile Guido Bertolaso e centinaia di volontari.
Alle 20 allo Stadio dei Pini (dove si svolsero i funerali solenni a cui parteciparono 30 mila persone) si terra' la cerimonia.
Poi si formera' il corteo che attraversera' la citta' per raggiungere via Ponchielli, la strada che corre parallela alla ferrovia e
che fu distrutta dallo scoppio. Qui saranno attese le 23.48 quando sara' sospesa per un minuto l'energia elettrica, un treno
di passaggio suonera' la sirena e una campana battera' 32 rintocchi.
Non sono previsti interventi ne' di politici ne' di rappresentanti delle Ferrovie dello Stato: i comitati di cittadini, infatti, nei
giorni scorsi hanno definito ''sgradita'' una loro presenza invitando ad evitare ''strumentalizzazione di basso profilo''.
I comitati viareggini sono da tempo in contrasto con le Ferrovie e con l'amministratore delegato Mauro Moretti, contro la
cui riconferma si sono anche opposti.
Ci saranno invece i comitati dei familiari delle vittime del Moby Prince, della Casa dello studente dell'Aquila, della scuola
di San Giuliano, dell'aereoporto di Linate, il sindaco di Viareggio Luca Lunardini (PdL), il presidente della Regione
Toscana e commissario all'emergenza Enrico Rossi (Pd).
Non c'e' piu' polemica, invece, al momento, con la Procura di Lucca, accusata in un primo momento di condurre indagini
troppo lente. Pochi giorni fa il procuratore capo Aldo Cicala ha comunicato che a oggi ci sono 18 iscritti nel registro degli
indagati (i nomi sono top secret) e altri potrebbero esserci in futuro.
Intanto prosegue la ricostruzione: la prima casa di via Ponchielli e' stata ricostruita e presto tornera' a essere abitata e altri
48 cantieri sono gia' aperti mentre altre 15 famiglie hanno deciso di trasferirsi in un'altra area. Il Parlamento ha dato il via
libera alla legge che stanzia 10 milioni per le famiglie e le imprese mentre Ferrovie ha gia' anticipato oltre 7 mln di euro di
indennizzi. All'appello, ha detto nei giorni scorsi il commissario Enrico Rossi, mancano 6,5 milioni che sono necessari per
costruire il nuovo sottopasso ferroviario.
afe/sam/bra
(Asca)
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NAZIONALE
Pag.
10
Data:
28-06-2010
Asca
MANOVRA: ERRANI, INDISPENSABILE UN SUO RIEQUILIBRIO.
MANOVRA: ERRANI, INDISPENSABILE UN SUO RIEQUILIBRIO
(ASCA) - Roma, 28 giu - ''Le Regioni sono unite, vogliono fare la propria parte e lavorano nel pieno rispetto del
principio della leale collaborazione istituzionale. Il 30 giugno lo spiegheremo alle forze economiche e sociali, e sara'
anche avviato un confronto con i Comuni e le Province''. Lo ha dichiarato Vasco Errani, presidente della Conferenza delle
Regioni. ''La delegittimazione in corso dell'istituzione regionale rafforza la nostra compattezza.
Non si tratta di difendere un livello istituzionale rispetto ad altri. Si tratta di difendere i cittadini e per questo la manovra
va piu' equamente ripartita. Le Regioni quindi ribadiscono la richiesta di incontro con il premier sulla manovra, e
continuano a credere che sia indispensabile un suo riequilibrio. E' pertanto urgente proseguire il confronto con il
Governo''.
''E' a rischio -ha aggiunto Errani- lo sviluppo, l'occupazione, la qualita' di servizi essenziali per i cittadini. Dare una mano
all'economia territoriale significa far ripartire il Paese.
E' nostro compito istituzionale far si' che si continuino a garantire servizi di primaria importanza, quali il trasporto
pubblico locale, la tutela dell'ambiente, la protezione civile, il mercato del lavoro o gli incentivi alle imprese.
Consapevoli dei problemi dei conti pubblici siamo stati i primi - ha proseguito- a chiedere una Commissione che verifichi
la qualita' della spesa della Pubblica amministrazione, a cominciare dalle Regioni e dallo Stato centrale. Questa
Commissione straordinaria Governo-Regioni dovra' verificare i costi di gestione e individuare anche eventuali sprechi e
ulteriori misure che producano risparmi di spesa in egual misura su tutti i livelli istituzionali.
Non solo noi, ma anche lo Sta''to deve fare la propria parte''.
Ed e' proprio questo ''cio' che non va nella manovra. Non va - secondo il Presidente della Conferenza delle Regioni- che
l'amministrazione centrale dello Stato partecipi con l'1,2% e le Regioni con tagli del 14%. Con le risorse messe a
disposizione come si fa ad erogare gli stessi servizi? Ecco - ha concluso- il perche' della nostra iniziativa di porre
all'ordine del giorno la remissione delle deleghe. E' un atto di trasparenza e di responsabilita' istituzionale''.
res-rg/cam/lv
(Asca)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
11
Data:
28-06-2010
Asca
PERUGIA/CARCERI: STUFARA (PRC), EMERGENZA RAPPRESENTA REGOLA
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PERUGIA/CARCERI: STUFARA (PRC), EMERGENZA RAPPRESENTA REGOLA
(ASCA) - Perugia, 28 giu - ''Anche nel carcere perugino l'emergenza rappresenta la regola; a fronte di una capienza di
482 posti i detenuti sono attualmente 569, di cui oltre il 60% stranieri''. E' quanto denuncia il capogruppo di Prc alla
Regione Umbria, Damiano Stufara, all'esito della visita effettuata al carcere di Capanne con il responsabile giustizia del
partito, Giovanni Russo Spena. ''Una cinquantina di detenuti - ha aggiunto - sono costretti a dormire con il materasso a
terra. A causa del sovraffollamento le celle, pur disponendo di bagno, docce e di buona illuminazione, si trasformano in
uno spazio invivibile''. L'iniziativa rientra nella campagna nazionale ''Le carceri sono fuori legge', promossa dalle
associazioni ''Antigone'' e ''A Buon Diritto'' e dal settimanale ''Carta''. In una nota Stufara evidenzia ''il personale di polizia
penitenziaria ammonta a 243 unita', insufficienti per garantire il quarto turno di guardia previsto dal regolamento, ce ne
vorrebbero almeno 80 in piu'. Massiccio il ricorso a farmaci come il metadone, il 70% dei detenuti e' tossicodipendente,
mentre l'assenza di risorse impedisce lo svolgimento delle attivita'; ai detenuti non rimane che passeggiare all'infinito nelle
2 ore al giorno previste fuori dalla cella, andare a messa e al campo sportivo una volta alla settimana''. Stufara racconta ''le
strutture del carcere risultano esser state danneggiate dal terremoto dello scorso dicembre; attualmente e' inagibile la sala
polivalente e la biblioteca, che risulta essere priva di personale. Persino la porta carraia e' inutilizzabile per l'evento
sismico; gli interventi di riparazione spettano alla Protezione civile, ma quest'ultima non ha ancora preso alcun
provvedimento''.
''Insieme alla denuncia - continua Stufara - occorre rendere operativi anche gli strumenti di cui la Regione si e' dotata nel
corso di questi anni, come la legge 13 del 2006 con la quale in Umbria e' stata istituita la figura del Garante delle persone
sottoposte a misure restrittive o limitative della liberta' personale. Si tratta di un organismo capace di dare un'immediata
risposta alle istanze dei detenuti e potenzialmente in grado di scongiurare le discriminazioni e le violazioni dei diritti che
facilmente si determinano nelle carceri in queste condizioni. Tuttavia, - aggiunge - la legge, pur essendo gia' finanziata,
non ha trovato ancora applicazione a causa del colpevole disinteresse delle altre forze politiche. E' giunto ormai il
momento di superare la logica della segregazione e colmare finalmente questa lacuna applicando questa legge''.
pg-rg/cam/ss
(Asca)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
12
Data:
28-06-2010
Asca
ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: NON VEDENTE RACCONTA IN LIBRO LE VOCI
DEL SISMA.
ABRUZZO/RICOSTRUZIONE: NON VEDENTE RACCONTA IN LIBRO LE VOCI DEL SISMA
(ASCA) - L'Aquila, 28 giu - ''La forza di sorridere, L'Aquila, sisma del 6 aprile 2009'' e' il titolo di un libro scritto da
Mario Ranieri, terremotato, sfollato e soprattutto non vedente, che racconta minuziosamente i rumori, le voci, le emozioni
e l'angoscia di quella tragica notte. Il volume, pubblicato grazie anche al Servizio politiche culturali della Regione
Abruzzo che ha creduto nel progetto editoriale, e' testimonianza di un'aquilanita' sempre presente nelle parole del suo
autore.
Attento ascoltatore, Mario Ranieri percepisce gli animi dei compagni, i loro nervosismi, le incertezze, le speranze perdute.
Oltre alle informazioni dei mass media, di sera segue i racconti dei pendolari che tornano all'Aquila e comprende che ''la
perdita delle proprie cose, la citta' in continua rovina, crea nel cuore un vuoto sempre piu' profondo'' e che ''la fiducia e la
speranza incominciano a colmarlo quando si inizia a parlare di ricostruzione e rilocazione delle attivita' commerciali, di
case e di scuole antisismiche''...ed ecco che a poco a poco il sogno inizia a divenire citta', quella vera, solida. Attraverso
poesie in dialetto aquilano, prose e testi narrativi nasce cosi' il racconto delle vicissitudini che accompagnano gli aquilani
nel corso dei mesi, testimoniato anche da una ricca galleria fotografica della citta' e dintorni. L'autore vuole dare cosi' il
suo contributo incisivo e spassionato alla rinascita dell'Aquila, facendo appello all'unita' popolare e alla forza dei giovani,
richiamandoli a quella volonta' incrollabile, a quella passione civile che hanno avuto gli stessi aquilani nella ricostruzione
della citta' dopo la seconda guerra mondiale. Il volume sara' presentato giovedi' prossimo, 1 luglio (ore 16,30), all'Aquila,
presso la sede della Giunta regionale d'Abruzzo, a palazzo Silone.
iso-rg/cam/ss
(Asca)
Argomento:
NAZIONALE
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13
Data:
28-06-2010
Corriere Adriatico
Federalismo, a rischio i tesori
Dal mercato di Porta Portese agli isolotti prossimi alla Maddalena e alle Dolomiti
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Roma Non colmerà esattamente i tagli della Finanziaria per i quali sono sul piede di guerra ma con il federalismo
demaniale agli enti locali può arrivare di certo un bel tesoretto. Dalle isole ai mercati, dalle montagne agli ex aeroporti, il
valore di inventario di tutto il patrimonio che diventa disponibile per le autonomie che potranno scegliere alcuni di questi
beni con un progetto di valorizzazione, è di poco oltre i tre miliardi. Ma è chiaro che può diventare molto di più. L'ente
diretto da Maurizio Prato metterà infatti sul suo sito online a fine luglio l'elenco ufficiale e aggiornato dei beni. Intanto,
mercoledì ci sarà la relazione del ministro del Tesoro sui numeri del federalismo fiscale in Consiglio dei ministri.
Ecco, in pillole, una sintesi dei beni dello Stato che potrebbero andare in mano alle autonomie che, per legge devono
prioritariamente valorizzarli ma eventualmente anche alienarli a patto che gli introiti vadano a riduzione del debito.
Palazzi storici
Roma la fa da padrona. C'è il museo di Villa Giulia, dal quale potrebbe essere sfrattata la famosa coppia di sposi Etruschi,
presente in tutti i libri di storia dell'arte antica e il cui valore di inventario è poco più di quattro milioni e mezzo di euro.
Sempre nella Capitale risultano a disposizione, tra gli altri, un immobile a piazza delle Coppelle, in pieno centro e
attualmente in uso al Senato che vale oltre 22 milioni e mezzo di euro. A Genova c'è l'ex cinta fortilizia detta Mura degli
angeli. Mentre a Venezia è reso disponibile l'ex forte di Sant'Erasmo (quasi 7 milioni di euro).
Beni legati al cinema
Nella lista dei beni a disposizione degli enti locali entrano il fabbricato del cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti,
stimato 4 milioni e mezzo di euro, e l'intero Idroscalo di Ostia, dove morì Pier Paolo Pasolini, per circa 6 milioni e
settecento mila euro di valore di inventario.
Dolomiti, Tofane e Sorapis
Anche le montagne entrano a far parte dei beni trasferibili alle autonomie: si va dalle Tofane al monte Cristallo alla Croda
Rossa el Sorapis, all'Alpe di Faloria, tutti nel bellunese, in zona Cortina.
Fari, ferrovie e acquedotti
Potrebbe andare ai foggiani il faro di Mattinata sul Gargano, così come il vecchio faro di punta Palascia a Otranto o
ancora, tra l'altro, il faro Spignon di Venezia. Ma sono anche trasferibili pezzi di ex ferrovie come l'antico tracciato della
direttissima Roma-Napoli fino a un pezzo del raccordo ferroviario a Briosco (in provincia di Milano).
Campi profughi
Nell'elenco, l'ex campo prigionieri di guerra in provincia di Ragusa ma anche diverse ex case del fascio, da quella di
Desio a quella di Lentini.
Ex caserme sul confine
Anche se le caserme fanno storia a sè con la Difesa Spa incaricata in primis (prima degli enti locali) della loro
valorizzazione, nell'elenco del Demanio ce ne sono numerose, in particolare nelle zone di confine, dal Piemonte al Friuli
Venezia Giulia.
Isole e spiagge
Ci sono gli isolotti in prossimità di Caprera ma anche l'isola di Santo Stefano vicino a Ventotene, ceduta pezzo per pezzo
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
14
Data:
28-06-2010
Corriere Adriatico
Federalismo, a rischio i tesori
dall'ex carcere all'attracco agli arenili; poi diversi terreni e fabbricati nell'isola di Palmaria vicino a Portovenere. Ma c'è
anche un pezzo di spiaggia a Sapri come la spiaggia del lago di Como di manzoniana memoria a Lecco.
Ex aeroporti, rifugi e basi
Si va dall'ex aeroporto di Bresso a quello di Bagno Piana all'Aquila.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
15
Data:
28-06-2010
Dire
Regioni unite contro la manovra. Formigoni: "Pronti a restituire le deleghe"
"I sacrifici vanno ripartiti in maniera equa". Errani: "Fronte compatto contro i tagli, il 30 incontriamo Comuni e
Province"
ROMA - E' sempre pronto a restituire le deleghe? "Sì, ma lo abbiamo detto all'unanimità. Siamo tutti pronti". Il presidente
della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in collegamento telefonico con Sky Tg24, ribadisce la linea delle Regioni,
contrarie alla manovra economica del governo e ai tagli nei trasferimenti alle amministrazioni regionali e agli enti locali.
Questo, però, prosegue Formigoni, "non va concepito come un gesto di polemica. Noi siamo una parte della Repubblica
italiana e vogliamo contribuire con le nostre idee, con le nostre proposte a disegnare una manovra che è indispensabile,
ma nella quale i sacrifici vanno ripartiti in maniera equa tra tutti i comparti". Quindi, aggiunge, "la nostra è una proposta
positiva di collaborazione al governo nel disegnare una manovra più sostenibile da parte di tutti i cittadini".
Certo, aggiunge, "i saldi non devono essere cambiati e noi Regioni siamo pronte a fare la nostra parte, ma se si vanno a
tagliare i contributi per il trasporto pubblico locale, per le imprese noi diciamo che si mettono in discussione comparti
fondamentali della spesa pubblica". Formigoni, poi, osserva che con la manovra "vengono tagliati i contributi per il
trasporto pubblico locale di un terzo". Questo significa che il giorno dopo Trenitalia elimina un treno su tre per i
pendolari. "Io dico 'chapeau' ministero del Tesoro, se tu sei capace di garantire gli stessi treni con un terzo di risorse in
meno gestisci direttamente tu questa competenza. Ecco perchè noi diciamo al governo, guardate noi non siamo capaci,
riprendetevi voi la competenza e fate girare lo stesso numero di treni con un terzo di risorse in meno".
ERRANI: "REGIONI UNITE, IL 30 INCONTRIAMO PROVINCE E COMUNI" - "Le Regioni sono unite, vogliono
fare la propria parte e lavorano nel pieno rispetto del principio della leale collaborazione istituzionale. Il 30 giugno lo
spiegheremo alle forze economiche e sociali e sarà avviato un confronto con i Comuni e le Province". E' quanto afferma
Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni. "La delegittimazione in corso dell'istituzione regionale rafforza
la nostra compattezza. Non si tratta di difendere un livello istituzionale rispetto ad altri. Si tratta di difendere i cittadini e
per questo la manovra va più equamente ripartita". Le Regioni quindi ribadiscono la richiesta di "incontro con il premier
sulla manovra e continuano a credere che sia indispensabile un suo riequilibrio. E' pertanto urgente proseguire il confronto
con il governo". Errani ricorda che con la manovra è "a rischio lo sviluppo, l'occupazione, la qualità di servizi essenziali
per i cittadini. Dare una mano all'economia territoriale significa far ripartire il Paese. E' nostro compito istituzionale far sì
che si continuino a garantire servizi di primaria importanza, quali il trasporto pubblico locale, la tutela dell'ambiente, la
protezione civile, il mercato del lavoro o gli incentivi alle imprese".
Il governatore dell'Emilia-Romagna ribadisce: "Consapevoli dei problemi dei conti pubblici siamo stati i primi a chiedere
una commissione che verifichi la qualità della spesa della Pubblica amministrazione, a cominciare dalle Regioni e dallo
Stato centrale. Questa commissione straordinaria dovrà verificare i costi di gestione e individuare anche eventuali sprechi
e ulteriori misure che producano risparmi di spesa in egual misura su tutti i livelli istituzionali. Non solo noi, ma anche lo
Stato deve fare la propria parte". Insomma, "è proprio questo ciò che non va nella manovra. Non va che l'amministrazione
centrale dello Stato partecipi con l'1,2% e le Regioni con tagli del 14%. Con le risorse messe a disposizione come si fa ad
erogare gli stessi servizi? Ecco il perché della nostra iniziativa di porre all'ordine del giorno la remissione delle deleghe. E'
un atto di trasparenza e di responsabilità istituzionale".
28 giugno 2010
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte «Agenzia Dire» e
l'indirizzo «www.dire.it»
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
16
Data:
Finanza.com
28-06-2010
Saipem: incendio sul mezzo di perforazione Scarabeo 8
(28 Giugno 2010 - 18:13)
MILANO (Finanza.com) - Saipem in una nota ha annunciato che giovedì 24 giugno si è verificato un incendio sulla
colonna poppiera di sinistra del mezzo di perforazione Scarabeo 8, in costruzione presso il cantiere Fincantieri di Palermo.
Non ci sono feriti. La società ha dichiarato di star valutando le cause dell'incendio, i danni subiti dai sistemi interessati e
l'impatto che questi avranno sulla data di completamento del mezzo.
(luca fiore - Riproduzione riservata)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
17
Data:
28-06-2010
La Gazzetta di Parma
In vendita le «perle» del Demanio
POLITICA
28-06-2010
Politica
CONTI PUBBLICI DALLE ISOLE ALLE MONTAGNE, DALLE PIAZZE AI PALAZZI STORICI: ECCO
L'ELENCO DEI BENI DELLO STATO CHE PASSERANNO IN GESTIONE AI COMUNI
Le Dolomiti, la Maddalena, Porta Portese, il faro di Ponza: gli enti locali potranno valorizzarli o alienarli
ROMA
Alessandra Chini
Non colmerà esattamente i tagli della Finanziaria per i quali sono sul piede di guerra, ma con il federalismo demaniale
agli enti locali può arrivare di certo un bel tesoretto. Dalle isole ai mercati, dalle montagne agli ex aeroporti, il valore di
inventario di tutto il patrimonio che diventa disponibile per le autonomie che potranno «scegliere» alcuni di questi beni
con un progetto di valorizzazione, è di poco oltre i tre miliardi. Ma è chiaro che può diventare molto di più. Anche perchè
a disposizione, a titolo gratuito, di Comuni, Province e Regioni c'è un patrimonio consistente di beni, messi nero su bianco
dallagenzia del demanio in un elenco al momento ancora provvisorio.
L'ente diretto da Maurizio Prato metterà infatti sul suo sito online a fine luglio lelenco ufficiale e aggiornato dei beni.
Intanto, mercoledì ci sarà la relazione del ministro del Tesoro sui numeri del federalismo fiscale in Consiglio dei ministri.
Per quanto riguarda il federalismo demaniale si va, al momento, da Porta Portese allintero Idroscalo a Roma, da San
Pietro in Vincoli alla facoltà di Ingegneria della Sapienza, dalla montagne delle Dolomiti alla piazza dArmi dellAquila,
al faro di Mattinata sul Gargano fino allex forte Sant'Erasmo a Venezia. Ecco, in pillole, una sintesi dei beni dello Stato
che potrebbero andare in mano alle autonomie che, per legge devono prioritariamente valorizzarli, ma eventualmente
anche «alienarli » a patto che gli introiti vadano a riduzione del debito.
Palazzi storici. Nellelenco del patrimonio romano e laziale anche il mercato di Porta Portese; la sede della facoltà di
Ingegneria della Sapienza di San Pietro in Vincoli e un immobile in pieno centro a Piazza delle Coppelle in uso al Senato.
Lex Forte Ardeatino e larea della Villa Gregoriana a Tivoli.
Piazze. Tra i beni del patrimonio disponibile ci sono anche alcune come la Piazza dArmi allAquila e la ex Piazza
dArmi a Reggio Calabria.
Fortezze a Genova e Venezia. A Genova c'è lex cinta fortilizia detta «Mura degli angeli». Mentre a Venezia è reso
disponibile lex forte di Sant'Erasmo (quasi 7 milioni di euro).
Il cinema Sacher di Nanni Moretti e lidroscalo di Pasolini.
Nella lista dei beni a disposizione degli enti locali entrano il fabbricato del cinema Nuovo Sacher di Nanni Moretti,
stimato 4 milioni e mezzo di euro, e lintero Idroscalo di Ostia, dove morì Pier Paolo Pasolini, per circa 6 milioni e
settecento mila euro di valore di inventario.
Patrimonio paesaggistico. An - che le montagne delle Dolomiti entrano a far parte dei beni trasferibili alle autonomie: si
va dalle Tofane al monte Cristallo alla Croda Rossa el Sorapis, allAlpe di Faloria, tutti nel bellunese, in zona Cortina.
Fari, ferrovie e acquedotti. Potrebbe andare ai foggiani il faro di Mattinata sul Gargano, così come il vecchio faro di
punta Palascia a Otranto o ancora, tra laltro, il faro Spignon di Venezia. Ma sono anche trasferibili pezzi di ex ferrovie
come l'antico tracciato della direttissima Roma- Napoli fino a un pezzo del raccordo ferroviario a Briosco (in provincia di
Milano). In lista ci sono anche acquedotti come quello di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. A disposizione
degli enti locali anche lantico semaforo della guardia, ovvero il faro di Ponza.
Campi profughi ed ex case del fascio. Nellelenco, lex campo prigionieri di guerra in provincia di Ragusa ma anche
diverse ex case del fascio, da quella di Desio in provincia di Milano a quella di Lentini in provincia di Siracusa.
Ex caserme sul confine. Anche se le caserme fanno storia a sé con la «Difesa Spa» incaricata in primis (prima degli enti
locali) della loro valorizzazione, nellelenco del Demanio ce ne sono numerose, in particolare nelle zone di confine, dal
Piemonte al Friuli Venezia Giulia.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
18
Data:
28-06-2010
La Gazzetta di Parma
In vendita le «perle» del Demanio
Isole e spiagge. Ci sono gli isolotti in prossimità di Caprera, ma anche lisola di Santo Stefano vicino a Ventotene, ceduta
«pezzo per pezzo» dallex carcere allattracco agli arenili; poi diversi terreni e fabbricati nellisola di Palmaria vicino a
Portovenere. Ma c'è anche un pezzo di spiaggia a Sapri come la «spiaggia del lago di Como» di manzoniana memoria a
Lecco. In vendita anche tratti di spiaggia dell'isola della Maddalena in Sardegna.
Ex aeroporti, rifugi e basi missilistiche.
Si va dallex aeroporto di Bresso (Milano) a quello di Bagno Piana allAquila; c'è lex base missilistica di Zelo in
provincia di Rovigo e i numerosi rifugi «anti-aerei» della città di Siena. Patrimonio dello Stato in vendita Da sinistra:
la Croda Rossa delle Dololmiti, Villa Giulia, l'Idroscalo e Porta Portese (nota anche per il mercatino domenicale) a Roma,
una spiaggia nell'isola della Maddalena e quella di Capalbio.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
19
Data:
Il Gazzettino
28-06-2010
Federalismo: al Nordest isole e cime dolomitiche
Federalismo: al Nordest
isole e cime dolomitiche
Non colmerà esattamente i tagli della Finanziaria per i quali sono sul piede di guerra ma con il federalismo demaniale agli
enti locali può arrivare un tesoretto. Dalle isole ai mercati, dalle montagne agli ex aeroporti, il valore di inventario di tutto
il patrimonio che diventa disponibile per le autonomie che potranno 'scegliere' alcuni di questi beni con un progetto di
valorizzazione, è di poco oltre i tre miliardi. Ma è chiaro che può diventare molto di più. Anche perché a disposizione, a
titolo gratuito, di Comuni, Province e Regioni c'è un patrimonio consistente di beni, messi nero su bianco dall'agenzia del
demanio in un elenco al momento ancora provvisorio, che il Gazzettino - per i beni relativi al Nordest - aveva già
anticipato le scorse settimane. «Ma il federalismo non è un suk, deve essere una nuova stagione di doveri». Lo dice il
deputato del Pd Francesco Boccia, componente della commissione bicamerale per il federalismo fiscale a proposito
dell'elenco provvisorio dell'Agenzia del Demanio sui beni trasferibili alle regioni. «Noi - aggiunge - torneremo alla carica
sui prossimi decreti attuativi, sui quali Calderoli è già in ritardo, per costruire forme di compensazione dei territori meno
fortunati».
L'ente diretto da Maurizio Prato metterà sul suo sito online a fine luglio l'elenco ufficiale e aggiornato dei beni. Intanto,
mercoledì ci sarà la relazione del ministro del Tesoro sui numeri del federalismo fiscale in Consiglio dei ministri. Per
quanto riguarda il federalismo demaniale si va, al momento, da Porta Portese all'intero Idroscalo a Roma, da San Pietro in
Vincoli alla facoltà di Ingegneria della Sapienza, dalla montagne delle Dolomiti alla piazza d'Armi dell'Aquila, al faro di
Mattinata sul Gargano fino all'ex forte Sant'Erasmo a Venezia. Ecco, in pillole, una sintesi dei beni dello Stato che
potrebbero andare in mano alle autonomie che, per legge devono prioritariamente valorizzarli ma eventualmente anche
'alienarli'a patto che gli introiti vadano a riduzione del debito.
PALAZZI STORICI - Roma la fa da padrona. C'è il museo di Villa Giulia, dal quale potrebbe essere sfrattata la famosa
coppia di sposi Etruschi, presente in tutti i libri di storia dell'arte antica e il cui valore di inventario è poco più di quattro
milioni e mezzo di euro. Sempre nella Capitale risultano a disposizione, tra gli altri, un immobile in pieno centro e
attualmente in uso al Senato che vale oltre 22 milioni e mezzo di euro; l'Archivio generale della Corte dei Conti alla
Bufalotta (quasi 67 milioni di euro); un complesso immobiliare a via della Rustica del valore di quasi 90 milioni di euro.
In centro a Bologna c'è l'ex convento della Carità a 330 mila euro, mentre a Trieste c'è l'Archivio di Stato (del valore di
inventario di quasi 5 milioni di euro). A Genova c'è l'ex cinta fortilizia detta 'Mura degli angeli'. Mentre a Venezia è reso
disponibile l'ex forte di Sant'Erasmo (quasi 7 milioni di euro).
L'IDROSCALO DI PASOLINI - Nella lista dei beni a disposizione degli enti locali entrano il fabbricato del cinema
Nuovo Sacher di Nanni Moretti, 4,5 milioni ; l'intero Idroscalo di Ostia, dove morì Pier Paolo Pasolini, per circa 6,7
milioni.
DOLOMITI - Anche le montagne tra i beni trasferibili: dalle Tofane (con le Rocchette valgono 175 mila euro) al Cristallo
alla Croda Rossa del Sorapis, al Faloria, tutti a Cortina.
GOLF ALBARELLA - Sull'isola di Albarella, di proprietà del gruppo della presidente di Confindustria Emma
Marcegaglia, è a disposizione il campo da Golf a 18 buche per un valore di 4 milioni 650mila euro.
FARI E IMMOBILI - Potrebbe andare ai foggiani il faro di Mattinata sul Gargano, così come il vecchio faro dipunta
Palascia a Otranto o ancora, tra l'altro, il faro Spignon di Venezia. Ma sono anche trasferibili pezzi di ex ferrovie come
l'antico tracciato della direttissima Roma-Napoli. Nell'elenco, l'ex campo prigionieri di guerra a Ragusa ma anche ex case
del fascio, da quella di Desio (Milano) a Lentini (Siracusa).
EX CASERME - Anche se le caserme fanno storia a sè con la 'Difesa Spa' incaricata in primis (prima degli enti locali)
della loro valorizzazione, nell'elenco del Demanio ce ne sono numerose, in particolare nelle zone di confine, dal Piemonte
al Friuli Venezia Giulia.
ISOLE E SPIAGGE - Ci sono gli isolotti in prossimità di Caprera ma anche l'isola di Santo Stefano vicino a Ventotene;
poi diversi terreni e fabbricati nell'isola di Palmaria vicino a Portovenere. Ma c'è anche un pezzo di spiaggia a Sapri come
la spiaggia del lago di Como di manzoniana memoria a Lecco.
EX AEROPORTI E BASI - Si va dall'ex aeroporto di Bresso (Milano) a quello di Bagno Piana all'Aquila; c'è l'ex base
missilistica di Zelo in provincia di Rovigo e numerosi rifugi anti-aerei a Siena.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
20
Data:
Il Gazzettino
28-06-2010
Federalismo: al Nordest isole e cime dolomitiche
(Lunedì 28 Giugno 2010)
COME FUNZIONA
Gli enti dovranno "migliorare"
le proprietà prima di cederle
BENI STORICI DISPONIBILI
L'Archivio di Stato di Trieste
molte caserme in Friuli
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
21
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
"Solferino 2010", alla Fiaccolata presente anche Bertolaso
Oltre ottomila volontari da tutto il mondo presenti alla manifestazione per ricordare e ringraziare i volontari, sempre
pronti a intervenire in aiuto alle popolazioni vittime di calamità naturali e guerre
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
Si è conclusa ieri la manifestazione "Solferino 2010". Come ogni anni si sono riuniti migliaia di volontari e operatori della
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nei luoghi della storica battaglia del 1859, che ispirò a Henry Dunant l'idea secondo cui
un essere umano in difficoltà deve essere aiutato, indipendentemente dalla divisa che indossa. Una manifestazione per
ricordare e ringraziare i volontari che oggi come allora sono sempre pronti a partire e fornire aiuto alle popolazioni vittime
di guerre o calamità naturali, oltre che fornire assistenza a chiunque si trovi in una situazione di necessità.
L'evento si è svolto all'interno del Villaggio Umanitario, un'area adibita a campo allestita dalla CRI, dove si sono svolte
numerose attività, tra cui il Raduno Nazionale dei Rappresentanti delle Consulte Giovanili, il workshop "Lesson Learnt",
il corso informativo sul Diritto Internazionale Umanitario, quattro Campus Estivi Giovani organizzati da CRI e Ministero
della Gioventù, un convegno dal titolo "Abruzzo un anno dopo, cosa abbiamo imparato" e sessioni di radi cross, un gioco
di ruolo per insegnare il diritto umanitario ai ragazzi.
La manifestazione si è conclusa ieri con la tradizionale Fiaccolata, una suggestiva processione che ripercorre
simbolicamente il tragitto dei soccorritori che trasportarono i feriti da Solferino al primo avamposto medico a Castiglione
delle Stiviere. Il corteo è partito alle 20:00 da Piazza Castello di Solferino, e dopo 12 chilometri è arrivato a Piazza
Duomo a Castaglione, coinvolgendo oltre 8 mila persone. Vi hanno preso parte il Commissario Straordinario della CRI
Francesco Rocca, il Sindaco di Solferino Germano Bignotti e anche il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che
ha dichiarato: "Ora più che mai ho bisogno della Croce Rossa Italiana". Bertolaso ha voluto ringraziare l'Associazione
"per il supporto che ha fornito alla Protezione Civile. C'è un legame indissolubile che ci lega, per tutto quello che è stato
fatto notte e giorno a L'Aquila. Croce Rossa, Protezione Civile, Vigili del fuoco e tutte le altre associazioni di volontariato
hanno fatto un lavoro straordinario che non può essere offuscato in nessun modo". Francesco Rossa ha ringraziato tutti
coloro che hanno partecipato alla realizzazione dell'evento, rivolgendo poi "un pensiero ai colleghi che in questo
momento sono ad Haiti. Prepariamoci a tutte le grandi sfide che ci attendono". Presenti anche 25 bambini haitiani con i
loro familiari, accolti in Italia, dopo il sisma che ha colpito Haiti, dalla Croce Rossa Italiana di Civitella D'agliano, in
provincia di Viterbo.
Il programma di Solferino 2010 continua con un Campo Scuola nazionale rivolto a volontari e operatori CRI, che si terrà
dal 28 giugno al 12 luglio. Previsti una serie di corsi e incontri dedicati alla formazione e all'emergenza, tra cui
"Emergency Manager" - corso CRI certificato dal Dipartimento della Protezione Civile - "Regional Disaster Response
Team" - certificato dalla Federazione - e un corso di terzo livello di Protezione Civile.
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
22
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
"Non scherzate col fuoco 2010", weekend di informazione e prevenzione
sugli incendi boschivi
Diverse attività organizzate da Legambiente e Protezione Civile
Lunedi 28 Giugno 2010 - Attualità
Si svolgerà nel weekend del 3 e 4 luglio l'ottava edizione di "Non scherzate col fuoco", la campagna nazionale di
monitoraggio, prevenzione e informazione sugli incendi boschivi. Due giorni in cui verranno realizzate oltre 500
iniziative di tutela e salvaguardia dei boschi lungo tutta la Penisola, organizzate da Legambiente, con il patrocinio del
Corpo Forestale dello Stato e in collaborazione con il Dipartimento di Protezione Civile, con gli scouts dell'Agesci, l'
Arcicaccia, il Centro Sportivo e Attività per l'Ambiente, la Coldiretti, l'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco in
Congedo, la Regione Marche e la Regione Sicilia.
Legambiente e Dipartimento della Protezione Civile organizzano su tutto il territorio nazionale di campi di volontariato
antincendio e di cultura di protezione civile all'insegna della sostenibilità ambientale. I volontari saranno così impegnati in
azioni concrete di prevenzione: prenderanno parte a passeggiate, visite guidate, escursioni a cavallo o in bicicletta per
ammirare da vicino le bellezze del patrimonio forestale italiano, parteciperanno alla pulizia delle aree forestali
dall'immondizia abbandonata e alla rimozione delle discariche abusive nascoste nelle aree boschive. Inoltre, in più di 500
piazze e nelle aree boschive maggiormente colpite dagli incendi saranno allestiti stand per informare i cittadini.
"Non scherzate col fuoco" è un grande appuntamento di volontariato ambientale per la difesa del patrimonio forestale
dagli incendi boschivi. Si tratta di un'iniziativa di formazione e prevenzione, oltre che di pulizia: un'azione concreta per
garantire la protezione dei boschi. Il weekend, ricco di attività e iniziative, sarà anche un'occasione per informarsi sugli
incendi boschivi e su quali sono i corretti comportamenti da assumere in caso di pericolo. Inoltre, nell'ambito di "Non
scherzate col fuoco", ogni anno viene realizzato un monitoraggio sulle azioni delle Amministrazioni Comunali per quanto
riguarda la mitigazione del rischio incendi boschivi: l'indagine "Ecosistema incendi" viene svolta su oltre 2 mila Comuni
che hanno subito incendi nell'ultimo biennio. Si tratta di un'accurata analisi per verificare l'applicazione della Legge
Quadro 353/2000 in materia di incendi boschivi. Legambiente e Protezione Civile premieranno quelle Amministrazioni
Comunali che risulteranno più meritevoli con la bandiera "Bosco Sicuro", da esporre nel proprio Comune.
Per maggiori informazioni: opuscolo informativo
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
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23
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
"Bardolino Air Show 2010", lo spettacolo delle Frecce Tricolori
Tra le esibizioni, anche quella di un Canadair della Protezione Civile
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
Si è tenuto ieri domenica 27 giugno il "Bardolino Air Show 2010", l'attesa esibizione delle Frecce Tricolori per il 50°
della fondazione della Pattuglia acrobatica nazionale, che quest'anno coincide anche con i 150 anni dell'Italia unita. La
manifestazione è stata seguita, da terra, da settanta uomini della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia
di Finanzia, oltre a Polizia municipale di Bardolino e Garda e 250 volontari della Protezione Civile, tutti coordinati dalla
Prefettura di Verona.
Come dichiarato da Perla Stancari, Prefetto di Verona, "Le Forze Armate sono l'attore principale di tutte le cerimonie di
celebrazione dell'Unità d'Italia che si svolgono in luoghi celebri per le battaglie svolte o perché facevano parte del
Quadrilatero. È una grande opportunità per il territorio, ma soprattutto un'occasione per rinvigorire il sentimento di
coesione e condivisione".
L'air show è durato quasi tre ore, entusiasmando il pubblico disseminato lungo la sky line tra Cisano, Bardolino e Garda
per tre chilometri e mezzo di costa lacustre. In programma nove esibizioni, tra cui quella della pattuglia acrobatica,
composta da dieci MB 339 Pan della Aermacchi, che ha regalato ai presenti virate, voli rovesciati, cerchi, crazy fly, salite
rapide e discese in picchiata ed esibizioni in formazioni geometriche. Lo show è iniziato con tre ultraleggeri Texan Top
Class del Wefly Team, l'unica pattuglia acrobatica al mondo formata da piloti con disabilità. Tra le altre esibizioni, quella
di Enzo Pacenti, campione nazionale di gare acrobatiche, e quella del Team Eurostar, composto da piloti professionisti
guidati dal capitano Davide Burei, che hanno pilotato sette velivoli ultraleggere attrezzati anche per la protezione civile
nel campo delle ricognizioni. Un'esibizione è stata eseguita anche da un Canadair della Protezione Civile, che ha
effettuato una dimostrazione di come viene raccolta l'acqua dal lago (6 mila litri in pochi secondi) per poterla poi sparare
sugli incendi. È stato anche simulato un salvataggio in acqua, con l'impiego di un elicottero dell'aeronautica militare, un
mezzo molto versatile utilizzato anche in complesse operazioni di soccorso.
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
24
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Corniolo: riaperta la Bidentina
Dopo più di tre mesi di isolamento, venerdì scorso riattivata la circolazione normale
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Venerdì scorso è stata aperta ufficialmente riaperta alla normale circolazione la provinciale Bidentina nel tratto, il km 39,
che la frana del 18 marzo scorso aveva distrutto. In poco più di tre mesi è stato "compiuto un mezzo miracolo", come lo
ha definito il vicepresidente della Provincia Guglielmo Russo. Per Flavio Foietta, sindaco di Santa Sofia è stato: "Un
esempio di buona amministrazione". La giornata è stata un momento di vera soddisfazione, coordinata dall'assessore alla
viabilità provinciale Marino Montesi, alla presenza del prefetto Angelo Trovato e dei rappresentanti della Protezione
Civile, delle forze dell'ordine e dei servizi tecnici regionali e provinciali, ma anche di tanti cittadini, degli operatori
turistici insieme ai presidenti della Pro Loco e della consulta di frazione di Corniolo.
Il presidente di Romagna Acque, Arianna Bocchini, ha ricevuto il plauso dei presenti, dato che con il milione messo a
disposizione della provincia ha permesso l'esecuzione dei lavori. Apprezzamenti sono stati anche rivolti per il lavoro
svolto alle d Cis, Trascoop, Emmea e Vis e per Massimo Conficoni, responsabile del Cis nominato, nella fase
emergenziale, responsabile del cantiere da Demetrio Egidi. Al taglio del nastro, è stato benedetto dal vescovo Lino Pizzi e
l'apertura della strada con il transito di tre motociclisti e delle prime auto verso Corniolo. La famiglia di Pierluigi Nobili è
ancora ospite di un agriturismo, in quanto i termini della delibera della protezione civile regionale scadono il 30 giugno e
la casa di loro proprietà non ha ancora l'abitabilità. Come ha voluto ricordare, il responsabile del servizio viabilità,
ingegner Edgardo Valpiani, però, la strada giace su un corpo di frana ancora attiva lunga circa 500 metri, larga 200 e
formata da più di 2 milioni di metri cubi di detriti, perciò nonostante il successo e la tempestività dei lavori, resta ancora
molto da fare: dal drenaggio delle acque sotterranee e superficiali a monte della strada, al problema il problema dello
sbarramento sul fiume Bidente causato dai detriti; in vista dell'arrivo dell'inverno servono perciò nuovi finanziamenti.
(red.J.G.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
25
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Forti scosse di terremoto nel Pacifico
Eventi sismici nell'"anello di fuoco" del Pacifico: nessun allarme tsunami
Lunedi 28 Giugno 2010 - Esteri
Due forti terremoti hanno colpito l'Indonesia tra sabato e domenica. Secondo quanto riportato dall'USGS - US Geological
Survey - il primo, di magnitudo 5.8, ha colpito l'isola di Java sabato 26 alle 16:50 (ora locale). La scossa si è verificata ad
una profondità di 75 chilometri, con epicentro a circa 85 chilometri da Tasikmalaya e a 250 da Jakarta. Un'altra scossa, di
magnitudo 5.4, è stata registrata invece ieri, domenica 27 giugno, alle 15:47 (ora locale) nel sud di Sumatra. La scossa, si
è verificata ad una profondità di quasi 30 chilometri, a 130 chilometri da Bengkuk.
Un violento sisma ha colpito anche le Solomon Island, nel Pacifico meridionale. Secondo quanto riportato dall'USGS la
scossa, di magnitudo 6.9, è stata registrata ad una profondità di 30 chilometri, con epicentro a circa 55 chilometri a sud est
della capitale Kira Kira, alle 16:30 (ora locale) di sabato. L'arcipelago delle Solomone, composto da un migliaio di isole, è
da sempre ritenuta una zona altamente sismica.
In tutti i casi al momento non si hanno notizie di vittime o danni. Nonostante le zone colpite si trovino nel cosiddetto
"anello di fuoco" del Pacifico, caratterizzato da alta attività sismica e vulcanica, il centro di sorveglianza tsunami del
Pacifico non ha diramato nessuna allerta.
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
26
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Grosseto, lavori di manutenzione straordinaria sulla S.P. 163
FOTOGALLERY: Viabilità ripristinata dopo la frana dei primi di giugno
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
Venerdì scorso gli uomini della Protezione civile grossetana hanno ultimati i lavori inerenti il ripristino del collegamento
viario sull S.P. 163 "Amiatina", in località Scansano, che era stato parzialmente interrotto a seguito di frana riattivatasi a
causa delle ultime intense piogge del 2 e 3 giugno scorsi.
Le opere principali riguardavano, sui 30 metri interessati dal movimento franoso, la rimozione del materiale instabile, il
rifacimento della scarpata stradale di valle con terre armate nonché della fondazione del rilevato, la regimazione delle
acque superficiali e protezione del corpo stradale con opportuni geocompositi e drenaggi e, infine, il relativo ripristino
delle pertinenze stradali. Il tutto è stato completato da scavi a larga sezione ed a sezione ristretta per la realizzazione delle
opere, posa in opera materiale arido di cava e terreno per il ripristino del corpo stradale. Una volta ultimata l'asfaltura, la
viabilità è stata ripristinata completamente.
Link:
Fotogallery dei lavori
(red)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
27
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Discarica di Bellolampo: ancora polemiche
Il sindaco di Palermo: "L'emergenza rifiuti è colpa di Lombardo"
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Legambiente: discarica di Bellolampo, gestione fallimentare di Amia
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Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, giovedì scorso ha dichiarato ai giornalisti dopo la cerimonia di conferimento
della cittadinanza onoraria al capo della Polizia, Antonio Manganelli, alla presenza del presidente del Senato Renato
Schifani che: "Le responsabilità in ordine ai rifiuti sono esclusivamente di Lombardo per i ritardi nell'approvazione del
piano di rifiuti regionale e di un sistema alternativo di smaltimento"; quindi, durante l'incontro a Roma con il presidente
del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e il capo della Protezione civile Guido
Bertolaso: "Mi sono stancato del rimpallo di responsabilità per la consegna della quinta vasca. Ho chiesto un intervento
immediato al prefetto che mi ha assicurato a breve l'autorizzazione. Aspetto le nuove gare per la realizzazione dei
termovalorizzatori -ha aggiunto - le affermazioni trite e ritrite sulle infiltrazioni mafiose su queste opere fatte dal
presidente della Regione non lo salvano dal trovare soluzioni alternative".
(red.J.G.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
28
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Ritrovato senza vita il pescatore disperso nel Bellunese
L'allarme lanciato nella notte. Il corpo ritrovato abbassando la portata del fiume
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
E' stato trovato senza vita il pescatore uscito ieri sera di casa alle 20 diretto al torrente Cordevole e mai più rientrato. Il
corpo è stato individuato sott'acqua, dopo che, grazie alla disponibilità dell'Enel, è stata fatta abbassare la portata
dell'affluente del Piave. L'allarme per il mancato rientro di R.D.M., 72 anni, di Santa Giustina è stato lanciato nella notte
dai famigliari preoccupati della sua assenza. Attorno alle 4.30 le squadre del Soccorso alpino di Feltre hanno iniziato la
sua ricerca, rinvenendone l'auto parcheggiata in località Fant, 500 metri sopra la confluenza del Cordevole nel Piave.
Lungo la sponda, nel lato destro scendendo verso il fiume, i soccorritori hanno visto la postazione da dove l'uomo è
scivolato, con la canna da pesca infilata tra i sassi. Cento metri più in basso è stato trovato il suo cestino, e ancora più a
valle una calzatura. In questi giorni il livello del torrente è molto alto e nelle anse si formano grosse vasche profonde. Le
squadre, cui si sono aggiunti la Stazione di Belluno e i volontari di Protezione civile, hanno percorso lunghi tratti sia del
Cordevole, che del Piave, comprese diverse diramazioni, fino a Busche, mentre i gommoni dei vigili del fuoco
effettuavano la ricerca in acqua.
Alle 8.15, l'elicottero del Suem di Treviso, dopo aver imbarcato un tecnico di Feltre, ha effettuato un sopralluogo dall'alto
lungo l'asta, ma pur essendo molto limpido, la visibilità del corso d'acqua era limitata nelle zone più profonde e non è
emersa nessuna traccia dell'uomo. I soccorritori hanno quindi deciso di chiedere all'Enel se fosse possibile ridurre la
portata del torrende dalla diga del Mis. La risposta è stata subito positiva e nel giro di un'ora la quantità d'acqua si è
dimezzata. Un conoscente del pescatore, che lo aveva cercato con i soccorritori tutta la notte, ne ha allora visto emergere
il corpo in un tratto prima sommerso. La salma è stata quindi ricomposta, recuperata e affidata al carro funebre.
(red)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
29
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
L'Aquila, l'udienza per il crollo della Casa dello Studente è rinviata al 15
settembre
Accolta la richiesta di citare in giudizio anche Università, Regione, Adsu e il costruttore Angelini
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
È stata accolta l'istanza di parte civile nel processo per il crollo della Casa dello Studente durante il terremoto del 6 aprile
2009, durante il quale persero la vita 8 giovani universitari. È quanto deciso dal gup del Tribunale dell'Aquila Giuseppe
Grieco, che ha accolto la richiesta degli avvocati di parte civile di citare in giudizio anche l'Università dell'Aquila, la
Regione Abruzzo, l'Adsu - Azienda per il diritto allo studio universitario - dell'Aquila, il Ministero dell'Istruzione e della
Ricerca Scientifica e il costruttore Angelini, che nel 1965 realizzò il fabbricato.
Il gup ha anche disposto il rinvio al prossimo 15 settembre dell'udienza preliminare per il crollo. Per questo filone della
maxi inchiesta sul terremoto sono indagate 11 persone dalla Procura della Repubblica dell'Aquila, con l'ipotesi di reato di
omicidio colposo, disastro colposo e lesioni. Intanto è stato chiesto il trasferimento del processo ad altro tribunale, quello
di Campobasso, dal momento che, secondo i legali ricorrenti di due degli 11 indagati, non si potrebbe celebrare un
processo equo a L'Aquila. L'udienza per questo ricorso è stata fissata al 27 settembre prossimo, e la decisione del gup di
riprendere l'udienza già dal 15 settembre è stata vista come la conferma della volontà del gup di proseguire con il processo
senza condizionamenti.
Grieco, secondo cui il processo durerà come minimo 18 anni, ha dichiarato di essere convinto di dover dare "una risposta
ragionevolmente celere ai deceduti, ai loro familiari e anche agli imputati, perché la loro condizione non può durare per
sempre".
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
30
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
San Germano Vercellese: bombole di gas esplodono alla sagra
Pesante bilancio: 1 morto, 12 feriti, 6 in prognosi riservata
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
Una giornata di festa nel Vercellese ha avuto un esito davvero inaspettato: durante i preparativi di una sagra sono esplose
due bombole a gas della cucina all'aperto. Ci sono stati un morto, una donna 77enne, che aveva ustioni sul 90% del corpo,
morta al Cto di Torino, altre 12 persone ustionate, di cui 6 in prognosi riservata con ferite su almeno il 50% del corpo e la
più grave ha ustioni per il 70%. Come raccontano i quattro figli di Gian Carla Govoni, 76 anni, 6 nipoti, capo cuoca della
Pro Loc:"È stata una scena tremenda". Al momento dell''incendio, poco dopo le 15, erano al lavoro solo i volontari della
Pro Loco, tutti italiani, età compresa tra i 50 anni (i coniugi Tiziano Bertoncello e Lina Bezzano) e i 77 di Gian Carla (che
è la paziente più grave).
La macchina operativa si è subito messa in moto in tempi rapidissimi: 6 ustionati, i più gravi, sono stati trasportati in
elisoccorso al Cto di Torino, altri 2 feriti all'ospedale di Vercelli, 2 a Novara, 2 a Borgo Sesia, 1 a Biella. Al Cto è arrivata
anche un 'équipe di psicologi a sostegno dei familiari, che in auto si sono precipitati a Torino. I carabinieri e i vigili del
fuoco, intanto, stanno lavorando per individuare la causa dell'esplosione, forse un difetto alla bombola; fortunatamente
l'esplosione è avvenuta in un'orario in cui la sagra non era molto popolata, come commenta la titolare di un ristorante:
"Ancora qualche ora e sarebbe stata una strage".
(red.)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
31
Data:
28-06-2010
Il Giornale della Protezione Civile.it
Strage di Viareggio, domani la commemorazione delle vittime
Il ministro Matteoli, così come i politici in generale e i rappresentanti delle Ferrovie, sono presenze "sgradite" ai
familiari delle vittime
Lunedi 28 Giugno 2010 - Dal territorio
Il 29 giugno dello scorso anno, alle 23:48, un carro cisterna carico di Gpl deragliò, esplodendo al passaggio nella stazione
versiliese. L'esplosione e l'incendio causarono la morte di 32 persone e molti feriti. Questa strage sarà ricordata domani,
con una cerimonia ecumenica e una lunga marcia silenziosa. La cerimonia si terrà dalle 20:00 allo Stato dei Pini, lo stesso
luogo in cui si svolsero i funerali solenni. Alle 21:15 partirà il corteo, che attraverserà la città per raggiungere via
Ponchielli, la strada parallela alla ferrovia che fu distrutta nell'esplosione, e alle 23:48 sarà sospesa per un minuto l'energia
elettrica, mentre un treno di passaggio suonerà la sirena e una campana rintoccherà 32 volte. Il corteo si sposterà poi nelle
vicinanze di via Ponchielli, dove più di venti automezzi delle pubbliche assistente, della protezione civile e dei vigili del
fuoco saluteranno con un lungo suono di sirena le vittime.
Non interverranno politici e rappresentanti delle Ferrovie dello Stato, dal momento che i comitati di cittadini hanno
dichiarato nei giorni scorsi di non gradire la loro presenza, invitandoli ad evitare "strumentalizzazioni di basso profilo".
Nello specifico, il ministro delle infrastrutture Matteoli non parteciperà alla commemorazione dopo aver saputo che i
familiari delle vittime hanno definito la sua presenza "sgradita". Il ministro ha scritto al sindaco Lunardini per fargli
sapere che il suo invito a partecipare era stato accolto volentieri, "e doverosamente era mia intenzione parteciparvi in
rappresentanza del Governo. Mio malgrado" ha aggiunto "e pur con la coscienza assolutamente tranquilla riguardo ai
rilievi che mi vengono mossi, devo tener conto dell'avviso contrario alla mia presenza manifestato da un comitato, seppur
minoritario, delle famiglie delle vittime, e pertanto non sarò presente, nel rispetto di tale valutazione". I comitati dei
familiari delle vittime non gradiscono la sua presenza in quanto lo ritengono un "sostenitore dell'ad di Ferrovie Mauro
Moretti". Presenti invece i comitati dei familiari delle vittime del Moby Prince, della Casa dello Studente dell'Aquila,
della scuola di San Giuliano, dell'aeroporto di Linate, oltre al Sindaco di Viareggio Luca Lunardini e al presidente della
Regione Toscana e commissario all'emergenza Enrico Rossi.
È di pochi giorni fa la notizia, diffusa dal procuratore capo Aldo Cicala, dell'iscrizione di 18 persone nel registro degli
indagati. E intanto prosegue la ricostruzione: la prima casa in via Ponchielli è stata ricostruita e presto sarà si nuovo
abitata; altri 48 cantieri sono stati aperti, mentre 15 famiglie hanno deciso di trasferirsi in un'altra area. Il Parlamento ha
inoltre dato il via libera allo stanziamento di 10 milioni per le famiglie e le imprese, e le Ferrovie dello Stato hanno
anticipato oltre 7 milioni di euro di indennizzi. Ma Enrico Rossi ha fatto sapere che mancano ancora più di 6 milioni,
indispensabili per costruire il nuovo sottopasso ferroviario.
(red - eb)
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
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Data:
28-06-2010
Il Giornale.it
Manovra, Regioni avanti con la rivolta Formigoni: "Pronti a ridare le
deleghe"
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NAZIONALE
Pag.
33
Data:
29-06-2010
Il Giornale.it
Manovra, le Regioni restano in trincea Berlusconi: "Incontrerò i
governatori"
articolo di lunedì 28 giugno 2010
Manovra, le Regioni restano in trincea
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di Redazione
Cinque presidenti di centrodestra: "Riaprire il confronto". Berlusconi: "Dobbiamo rassegnarci a diminuire le spese. Non si
possono sprecare i soldi dei cittadini". Ma Errani insiste: "Il fronte è compatto, necessario riequilibrare la manovra".
Formigoni: "Pronti a ridare le deleghe". Il premier apre da San Paolo: "Modifiche alla manovra". Bonaiuti: "Ha detto solo
che vedrà i governatori"
Roma - E' necessario riaprire il confronto sulla manovra. Questa la richiesta contenuta in una lettera inviata al ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, dai presidenti della Regione Lazio Renata Polverini, della Campania Stefano Caldoro,
della Calabria Giuseppe Scopelliti, del Molise Michele Iorio, e dell'Abruzzo Giovanni Chiodi. Vasco Errani, presidente
della Conferenza delle Regioni, assicura che "il fronte è compatto", mentre il governatore lombardo, Roberto Formigoni,
fa sapere che le Regioni sono "pronte a restituire le deleghe". E da San Paolo il presidente del Consiglio, Silvio
Berlusconi, assicura che il governo "rivedrà la finanziaria". Poi la smenita di Bonaiuti: "Ha detto solo che incontrerà i
governatori".
L'affondo delle Regioni I governatori sollecitano un tavolo di confronto ritenendo "quanto mai opportuno ripristinare un
dialogo costruttivo non solo in merito alla grave crisi che attanaglia il Paese, ma anche tenendo conto delle specifiche
condizioni di svantaggio in cui versano alcune Regioni". Con questa lettera i presidenti chiedono attenzione "in
considerazione delle pesanti e gravi eredità lasciate ai rispettivi territori dalle passate amministrazioni, che già li
penalizzano, e a cui si sta facendo fronte con concrete azioni di risanamento". Sono anche queste le questioni sulle quali i
presidenti vogliono confrontarsi con il ministro Tremonti per verificare insieme le soluzioni migliori. Ieri la presidente del
Lazio Polverini aveva incontrato a Napoli il collega della Campania Caldoro, un incontro sui temi della manovra che
lascerebbe prefigurare secondo qualcuno un asse tra le due Regioni. Polverini, in particolare, sarebbe uno dei governatori
più convinti della necessità di ripartire dal confronto ma sottolineando nel contempo la situazione di partenza dei singoli
enti.
L'avvertimento alle Regioni "Abbiamo messo gli occhi dentro l'amministrazione dello Stato, le regioni, le province e i
comuni e ci si è accapponata la pelle", ha detto senza giri di parole, parlando a fianco di Giulio Tremonti, "è chiaro che
chi ha la responsabilità di governare le regioni difenda lo staus quo, perché molto spesso si tratta di abolire enti, il che
vuol dire persone che si devono cercare un altro lavoro. E' sempre difficile e doloroso. Ma non si può andare avanti così a
sprecare i soldi dei cittadini". E' un principio, quello del rigore di bilancio come passo propedeutico al rilancio della
crescita, che secondo il Presidente del Consiglio è stato condiviso da tutti i membri del G20. Quindi "mettiamoci di buzzo
buono anche a riportare al 3 percento il rapporto tra deficit e Pil, poi diamoci l'obiettivo" di portare a zero, come
concordato, il deficit di bilancio. Questo può essere fatto "riducendo gli sprechi, cassando i benefici".
Italia fuori dalla crisi Del resto non è un caso che oggi "la crisi economica sia stata data per essere alle spalle", ed anche
l'Italia abbia ripreso a consumare e produrre. E' il frutto delle "decisioni assunte nei precedenti G20, che hanno voluto
guardare a far quadrare i conti e al contempo sostenere lo sviluppo". L'Italia, in particolare, ha agito con la finanziaria
triennale e la manovra attualmente in fase di elaborazione. Questo "senza aumentare di un euro le tasse delle famiglie e
delle imprese". Queste ultime, poi, hanno potuto contare sui "dieci miliardi di euro loro destinati dall'inizio di questo
governo fino ad oggi". Il vertice ha indicato nel 2016 l'anno in cui il deficit di bilancio dovrà scomparire dalla faccia della
terra. Un obiettivo "ottimistico" a detta del premier, anche se "tutti hanno garantito il loro impegno". In particolare il
nostro paese "penso possa raggiungerlo". Interviene a questo punto Tremonti, che puntualizza: "Il vertice ha parlato del
mondo, del G20, sono grandi medie?". Berlusconi: "Mi pongo sempre obiettivi ambiziosi. Se a scuola punti al 7, finisci
con il 6 scarso o il 5". Basta che si capisca, a livello regionale, che non è il caso di difendere lo status quo.
Errani: "Riequilibrare la manovra" "Le Regioni sono unite, vogliono fare la propria parte e lavorano nel pieno rispetto
del principio della leale collaborazione istituzionale. Il 30 giugno lo spiegheremo alle forze economiche e sociali, e sarà
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29-06-2010
Il Giornale.it
Manovra, le Regioni restano in trincea Berlusconi: "Incontrerò i
governatori"
anche avviato un confronto con i Comuni e le Province", spiega Errani osservando che "la delegittimazione in corso
dell`istituzione regionale rafforza la nostra compattezza. Non si tratta di difendere un livello istituzionale rispetto ad altri.
Si tratta di difendere i cittadini e per questo la manovra va più equamente ripartita. Le Regioni quindi ribadiscono la
richiesta di incontro con il premier sulla manovra, e continuano a credere che sia indispensabile un suo riequilibrio. E'
pertanto urgente proseguire il confronto con il Governo". Secondo Errani, "è a rischio lo sviluppo, l'occupazione, la
qualità di servizi essenziali per i cittadini. Dare una mano all'economia territoriale significa far ripartire il Paese. E' nostro
compito istituzionale far sì che si continuino a garantire servizi di primaria importanza, quali il trasporto pubblico locale,
la tutela dell`ambiente, la protezione civile, il mercato del lavoro o gli incentivi alle imprese".
Formigoni: "Pronti a restituire le deleghe" "Siamo tutti pronti a restituire le deleghe", puntualizza il presidente della
Regione Lombardia a SkyTg24. Secondo Formigoni "non va concepito come un gesto di polemica. Noi siamo una parte
della Repubblica italiana e vogliamo contribuire con le nostre idee, con le nostre proposte a disegnare una manovra che è
indispensabile, ma nella quale i sacrifici vanno ripartiti in maniera equa tra tutti i comparti". "La nostra - aggiunge - è una
proposta positiva di collaborazione al governo nel disegnare una manovra più sostenibile da parte di tutti i cittadini".
Certo, prosegue, "i saldi non devono essere cambiati e noi regioni siamo pronte a fare la nostra parte, ma se si vanno a
tagliare i contributi per il trasporto pubblico locale, per le imprese noi diciamo che si mettono in discussione comparti
fondamentali della spesa pubblica".
Berlusconi: "Rivedremo la manovra" "Rivedremo la manovra". È molto sintetico ma altrettanto importante il messaggio
che Berlusconi fa arrivare dal Brasile alle Regioni che insorgono contro i tagli previsti dalla manovra e chiedono un
incontro con il premier. Al suo arrivo a San Paolo, il presidente del Consiglio dedica poche ma decisive battute alla
questione sollevata da Roberto Formigoni e aggiunge a quel "rivedremo la manovra" quello che appare come un invito a
tornare in altra sede su un argomento così delicato. "Vediamo, ma adesso siamo qui", e dunque, fa capire, questioni come
queste vanno rimandate al ritorno in Italia per la messa a punto.
Smentita di Bonaiuti "Il presidente del Consiglio Berlusconi ha risposto con un sì alla domanda se intenda incontrare le
Regioni, ma quel sì non si riferiva certo alla possibilità di rivedere neanche su quel punto una manovra già delineata. Le
riprese televisive posso confermare quanto stiamo asserendo". Lo dichiara il sottosegretario Paolo Bonaiuti, portavoce di
Berlusconi.
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JulieNews.it
28-06-2010
Parcheggio fuori posto? Il comune ti fotografa
28/06/2010, ore 21:58 - Street control: il vigile abbandona penna e carta
di: Elisabetta Froncillo
Auto in doppia fila? Milano sperimenta un nuovo sistema. Si tratta di "tele-multe", l'ingegno per combattere la sosta
selvaggia: un dispositivo che potrebbe allargarsi in tutta Italia. Il capoluogo lombardo sta facendo da modello, con il suo
'Street control' per gli altri capoluoghi di provincia e per le città dell'hinterland milanese. Un'iniziativa voluta dal vice
sindaco De Corato vista bene dall'assessore alla Sicurezza e Protezione civile della Lombardia, Romano La Russa, che
intende estenderlo da subito in tutta la Lombardia.
"Il problema del traffico - ha aggiunto La Russa - è ormai una questione urgente e da risolvere con soluzioni efficaci e
condivise. Non solo a Milano, ma in numerose città dell'hinterland, congestionate dal passaggio di automobili che
quotidianamente, sia in entrata che in uscita, fanno tappa nella metropoli". Senza dimenticare le "principali realtà della
regione, da Brescia a Bergamo, da Como a Varese, da Monza a Pavia, dove le file e lo smog spesso rendono la vita
difficile ai cittadini".
Le prime vittime dello «Street Control», sono circa una ventina. Il sistema delle multe «a strascico» permette di effettuare
una foto alla targa ed una all'abitacolo che accerti l'assenza di conducente o passeggeri. E dopo i clic, la multa arriva per
posta a casa. Arrivano le repliche da parte del Codacons: i parcheggi non ci sono, e le auto che circolano in centro sono
troppe, si costringe quasi i cittadini a parcheggiare in doppia fila. La contestazione principale è da parte del Codacons
rivolta ai camion che devono scaricare merci: "Ci sono pochissimi posti auto riservati per il carico o lo scarico delle
merci. È evidente che chi deve rifornire un negozio e deve scaricare merce pesante non può fare chilometri a piedi con la
merce sulle spalle. Da qui la doppia fila. Perché non mettere più posti riservati allo scarico delle merci almeno nelle strade
piene di negozi?".
Per il momento le auto multate troveranno un bigliettino di avviso, da settembre, finita la sperimentazione si passerà al
solo sistema "sorpresa": la sanzione giungerà direttamente al proprio domicilio.
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28-06-2010
Il Manifesto
L'attualità di Ustica
Daria Bonfietti
Sono passati trent'anni dalla sera del 27 giugno 1980 nella quale è stata spezzata la vita a 81 innocenti cittadini italiani in
volo sul Dc9 Itavia da Bologna a Palermo. L'Associazione dei parenti delle vittime ricorda questo anniversario con nel
cuore le parole del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Intrecci eversivi, nel caso di Ustica forse anche
intrighi internazionali, che non possiamo oggi non richiamare, insieme con opacità di comportamenti da parte di corpi
dello Stato e inefficienze
di apparati e di interventi deputati all'accertamento della verità».
L'altra sera nella piazza Maggiore a Bologna la città tutta, partendo dalle immagini del film “Il muro di gomma”, ha
voluto abbracciare simbolicamente le povere vittime insieme a Corso Salani, recentemente scomparso. E anche la mamma
dell'attore ha voluto essere in quella piazza. Sento attorno a questo anniversario grande partecipazione, grande tensione
emotiva, ma sento anche una strana sensazione: come di una verità che emerge, che chiede spazio, che ci assedia La
magistratura nel 1999, con la sentenza ordinanza del giudice Priore ha affermato: «L'incidente al Dc9 è occorso a seguito
di azione militare di intercettamento, il Dc9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un'azione
che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro
il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto».
Questa verità poi è stata confermata dal senatore Cossiga, capo del governo all'epoca della tragedia e poi Presidente della
Repubblica nei momenti più caldi dell'inchiesta. E in questi giorno la magistratura civile di Palermo condanna iministeri
degli Interni, dei Trasporti e della Difesa ancora a partire da quella sentenza. Eppure questa verità non riesce a diventare
corretto patrimonio istituzionale per dare il decisivo contributo alla definizione del quadro complessivo della vicenda. E
voglio ritornare alla parole del Presidente della Repubblica quando afferma, proprio rivolgendosi ai parenti delle vittime
di Ustica, che «è stato giusto ascoltare la loro voce nel nostro incontro di oggi, anche perché tutti sappiano come
comprendiamo il loro tenace invocare ogni sforzo possibile, anche sul piano dei rapporti internazionali, per giungere a una
veritiera ricostruzione di quel che avvenne la notte del 27 giugno 1980».
È in questa direzione, per effettuare ogni sforzo possibile, che si deve muovere un concreto e corretto sforzo istituzionale
del nostro Paese in campo internazionale: è il governo, la nostra diplomazia che debbono essere protagonisti, bisogna
pretendere che tutti gli stati amici ed alleati e le organizzazioni internazionali mettano ogni informazione a supporto
dell'operare della magistratura che sta di nuovo indagando. Bisogna saper pretendere che a domande precise vengano
risposte adeguate e non elusive.
Davvero non bastano riaffermazioni di buona volontà. Intanto, fuori dai limiti della ragionevolezza e della correttezza
istituzionale, ma io dico anche della decenza, abbiamo una campagna di disinformazione, gestita in prima persona da un
sottosegretario a Droga, Famiglia e Protezione civile, quindi fuori specifiche competenze, come ClaudioGiovanardi, che
si fa “paladino” dell'ipotesi bomba. E arriva perfino alla scontro diretto e personale con il giudice Priore. Bisogna
denunciare con forza tutto questo. Non è solo cattiva informazione: è il tentativo di ributtarci addirittura indietro, di
ostacolare il cammino verso nuove acquisizioni per la verità, di continuare a nascondere le
responsabilità.
Invece, consapevoli del tanto che è stato fatto, delle acquisizioni che abbiamo ottenuto, dobbiamo ribadire che è ancora
ilmomento di proseguire nell'impegno per la verità. La verità esiste, una buona parte di verità l'abbiamo conquistata, con
lo stimolo della società civile, con le indagini della magistratura, con il lavoro della Commissione stragi del senatore
Gualtieri, che anche oggi voglio ricordare, con l'attenzione di governi. Oggi è ancora tempo di proseguire nell'impegno.
* Presidente dell'Associazione familiari vittime di Ustica
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28-06-2010
Inchiesta su Propaganda fide: il buio oltre la Sepe spa
Tags: cardinale crescenzio sepe, panorama in edicola, pietro-lunardi, propaganda fide Lascia un commento
Il cardinale Crescenzio Sepe non ci sta a fare il capro espiatorio. I suoi buoni rapporti con l'ex ministro delle
Infrastrutture Pietro Lunardi e con l'ex sindaco di Roma, Francesco Rutelli, hanno fruttato a tutta la Chiesa milioni di euro
di finanziamenti per ristrutturazioni e restauri attraverso l'Arcus spa, la Società per lo sviluppo dell'arte, della cultura e
dello spettacolo di proprietà del ministero dell'Economia e delle finanze, che ne è azionista unico. I destinatari delle
somme erogate dalla Arcus (250 milioni di euro tra il 2004 e il 2009 più altri 200 milioni già assegnati per il triennio
2010-2012) sono decisi dal ministero dei Beni culturali insieme con il ministero delle Infrastrutture, previa una verifica
tecnica condotta dai funzionari della Arcus, fra cui c'è anche Francesca Nannelli, inquilina di Propaganda fide.
Una vera pioggia di denaro, come testimonia la classifica di Panorama: oltre ai 5 milioni di euro a Propaganda fide (in
due tranche, nel 2005 e nel 2006), ce ne sono altrettanti per il Santuario di Pompei (2 milioni nel biennio 2007-2008 più
altri 3 già assegnati per il biennio 2011-2012), 2 milioni alla diocesi di Torino e 1,2 milioni per il Duomo di Milano
(assegnati per il triennio 2010-2012). Tra i beneficiati della Arcus spiccano i gesuiti (4,2 milioni di euro) e la Comunità di
Sant'Egidio (1,8 milioni di euro più 800 mila alla Chiesa di S. Maria in Trastevere).
Ma non devono ringraziare solo Pietro Lunardi e Rocco Buttiglione (ministro dei Beni culturali), in carica nel biennio
2005-2006. Una menzione speciale va pure a Rutelli, che con Sepe aveva organizzato il Giubileo del 2000.
Rutelli ai Beni culturali e Antonio Di Pietro alle Infrastrutture, con un decreto del 16 marzo 2007, decidono un cambio di
passo nelle strategie della Arcus, contestato dalla Corte dei conti. Grazie a Rutelli i finanziamenti vengono infatti
«rimodulati»: 27,4 milioni a interventi di carattere artistico-religioso e quasi la metà, 16,8 milioni, per il resto.
Indirizzo confermato dai ministri Sandro Bondi (Beni culturali) e Altero Matteoli (Infrastrutture) nel governo in carica:
nel triennio 2010-2012 la Arcus destinerà 100 milioni di euro al patrimonio non statale e religioso contro 60 milioni alla
tutela del paesaggio e 40 milioni allo spettacolo.
Tuttavia, i sostituti procuratori di Perugia, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, titolari dell'inchiesta sui rapporti tra la
«cricca» e il Vaticano, vanno oltre i rilievi della Corte dei conti e ipotizzano un «patto corruttivo» tra Lunardi e Sepe:
l'allora prefetto di Propaganda fide ha venduto per 4,16 milioni di euro all'ex ministro un palazzo in via dei Prefetti, nel
centro di Roma, che veniva stimato almeno 9 milioni. In cambio Lunardi avrebbe favorito l'assegnazione dei
finanziamenti della Arcus. I pm di Perugia vogliono scoprire se una parte della cifra per l'immobile in via dei Prefetti sia
stata girata in nero «estero su estero», e per questo si preparano a chiedere una rogatoria sui conti dello Ior a carico degli
indagati. Nel frattempo attendono la decisione del Tribunale dei ministri per poter interrogare Lunardi.
Non sembrano invece aver molta fretta di incontrare Sepe: la richiesta di rogatoria per il porporato non è stata ancora
presentata. Anzi, in procura circola una certa sorpresa per la conferenza stampa che il cardinale ha organizzato appena
ricevuto l'avviso di garanzia.
Se il legale di Sepe, Bruno Von Arx, chiederà di accelerare i tempi, i magistrati saranno disponibili a incontrare il
porporato anche a Roma. Altrimenti aspetteranno di raccogliere altro materiale di indagine. Molto utile è stato l'elenco,
acquisito dalla procura di Perugia, delle aziende che hanno lavorato per Propaganda fide: tra queste non ci sono soltanto
imprese riconducibili a Diego Anemone, ma anche ditte che fanno capo alla Compagnia delle opere, per le quali, al
momento, non emergono rilievi di carattere penale.
Per ricostruire la mappa degli immobili di Propaganda fide e dei loro inquilini, e per fare luce sul cartello delle ditte che
si aggiudicavano gli appalti, Sottani e Tavarnesi hanno chiamato il braccio destro del cardinale Sepe, Francesco Silvano,
ex manager pubblico ed ex presidente dell'ospedale Bambino Gesù, oggi laico consacrato di Comunione e liberazione.
Silvano, convocato in procura come persona informata dei fatti, non si è presentato perché ricoverato in ospedale.
Nel frattempo la procura ha accertato che la casa in via Giulia data in uso a Guido Bertolaso, capo della Protezione civile,
non è del Vaticano bensì di proprietà dell'attore Raffaele Curi, che l'aveva acquistata da Alberto Roda. Nei prossimi giorni
l'attenzione dei pm potrebbe concentrarsi anche sui monsignori che in questi anni hanno lavorato a fianco del cardinale
Sepe: Silvano Rossi, amministratore delle Pontificie opere missionarie (Pom), Francesco Di Muzio, ex capo ufficio di
Propaganda fide, e il suo successore Ermes Viale. Rossi è un ex religioso, poi passato a fare il manager della Cartier.
Ripreso l'abito talare, grazie all'intercessione di Sepe, Rossi oggi gestisce la raccolta e la distribuzione delle offerte per le
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Panorama.it
28-06-2010
Inchiesta su Propaganda fide: il buio oltre la Sepe spa
missioni in tutto il mondo. Di Muzio, invece, è un sacerdote dell'Opus Dei che con Sepe ha seguito le locazioni degli
immobili di Propaganda. Viale, giunto alla congregazione dopo la partenza di Sepe,
compare infine nelle intercettazioni telefoniche con l'ex capo di gabinetto al ministero delle Infrastrutture Angelo
Balducci e Anemone.
Mentre la procura di Perugia prepara le prossime mosse, il Vaticano predispone la difesa. Per dimostrare che i
finanziamenti della Arcus non sono stati destinati ad altri scopi, la congregazione è pronta a mostrare i due progetti per la
realizzazione del Museo di Propaganda fide, affidati per la direzione scientifica a Francesco Buranelli, segretario della
Pontificia commissione per i beni culturali della Chiesa.
Secondo il progetto definitivo, approvato dalla congregazione, il museo sarà ospitato al piano nobile del palazzo di
Propaganda fide e comprenderà la Biblioteca del Borromini, un tratto della galleria e la Cappella dei Re Magi. Nel museo
saranno esposti i quadri della collezione Borgia, un ritratto di Antonio Canova, opere d'arte raccolte dai missionari e
l‘archivio fotografico di Propaganda fide con le immagini, finora mai esposte, scattate a partire dall'Ottocento dai
missionari.
L'appalto per il restauro della Biblioteca è già stato assegnato. Ma ora è arrivato il tempo di fare luce anche sugli
interventi di restauro che negli ultimi cinque anni sono stati condotti nel resto del palazzo di piazza di Spagna.
ignazio.ingrao Lunedì 28 Giugno 2010
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29-06-2010
La Provincia di Como
Ci sono anche ex caserme e basi
installazioni militari sul mercato
ROMA - Un capitolo sostanzioso delle cessioni che il demanio farà agli Enti locali è rappresentato dalle installazioni
militari, vecchie ma anche nuove o quasi. In primis gli ex aeroporti, i rifugi e le basi missilistiche. In questo caso si va
dall'ex aeroporto di Bresso (Milano) a quello di Bagno Piana all'Aquila; c'è poi l'ex base missilistica di Zelo in provincia
di Rovigo e i numerosi rifugi antiaerei della città di Siena.
Ci sono anche località storiche che hanno spesso segnato in negativo la storia del nostro Paese. Si tratta dei campi
profughi e delle ex case del fascio, queste ultime spesso autentici gioielli dimenticati del razionalismo. Nell'elenco
figurano l'ex campo prigionieri di guerra in provincia di Ragusa ma anche diverse ex case del fascio, da quella di Desio in
provincia di Milano a quella di Lentini in provincia di Siracusa. Infine c'è il capitolo rilevante (almeno dal punto di vista
della speculazione edilizia o del semplice turismo) delle ex caserme sul confine. Anche se le caserme fanno storia a sé con
la neonata società «Difesa Spa» incaricata in primis (prima degli Enti locali) della loro valorizzazione, nell'elenco del
Demanio ce ne sono numerose, in particolare nelle zone di confine, dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia.
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Rai News 24
29-06-2010
Errani, la manovra va rivista
ultimo aggiornamento: 28 june 2010 20:22
Il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, il governatore della Regione Lazio Renata Polverini, e
Roberto Formigoni, presidente della regione Lombardia, alla conferenza delle regioni e delle province autonome
Roma.
Le Regioni ribadiscono "la richiesta di un incontro con il premier sulla manovra e continuano a credere che sia
indispensabile un suo riequilibrio. E' pertanto urgente proseguire il confronto con il Governo". Lo afferma in una nota il
presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, secondo il quale "e' a rischio lo sviluppo, l'occupazione e la
qualita' di servizi essenziali per i cittadini". A fronte di cio', aggiunge, il 30 giugno sara' avviato un confronto con i
Comuni e le Province, dove verra' spiegato alle forze economiche e sociali che "le Regioni sono unite, vogliono fare la
propria parte e lavorano nel pieno rispetto del principio della leale collaborazione istituzionale".
"La delegittimazione in corso dell'istituzione regionale rafforza la nostra compattezza", avvisa Errani. "Non si tratta di
difendere un livello istituzionale rispetto ad altri, si tratta di difendere i cittadini e per questo la manovra va piu'
equamente ripartita". Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni "e' nostro compito istituzionale far si' che si
continuino a garantire servizi di primaria importanza, quali il trasporto pubblico locale, la tutela dell'ambiente, la
protezione civile, il mercato del lavoro o gli incentivi alle imprese". E, ricorda, "consapevoli dei problemi dei conti
pubblici, siamo stati i primi a chiedere una Commissione che verifichi la qualita' della spesa della Pubblica
amministrazione, a cominciare dalle Regioni e dallo Stato centrale. Questa Commissione straordinaria Governo-Regioni
dovra' verificare i costi di gestione e individuare anche eventuali sprechi e ulteriori misure che producano risparmi di
spesa in egual misura su tutti i livelli istituzionali". E questo perche', afferma, "non solo noi, ma anche lo Stato deve fare
la propria parte". Ma, sottolinea, "e' proprio questo cio' che non va nella manovra: non va che l'amministrazione centrale
dello Stato partecipi con l'1,2% e le Regioni con tagli del 14%. Con le risorse messe a disposizione come si fa ad erogare
gli stessi servizi? Ecco il perche' della nostra iniziativa di porre all'ordine del giorno la remissione delle deleghe. E' un atto
- conclude - di trasparenza e di responsabilita' istituzionale".
Bonaiuti, dal premier nessuna apertura alla revisione
"Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha risposto con un si' alla domanda se intenda incontrare le Regioni, ma quel si'
non si riferiva certo alla possibilita' di rivedere neanche su quel punto una manovra gia' delineata. Le riprese televisive
posso confermare quanto stiamo asserendo". Lo dichiara il Sottosegretario Paolo Bonaiuti, portavoce del Presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi, da San Paolo del Brasile.
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28-06-2010
Redattore sociale
Salgono a 13 le regioni "fuori legge", il Sappe: "68.026 detenuti, un record"
28/06/2010
13.19
CARCERE
Aumentano le regioni che ospitano nei penitenziari un numero di persone superiore al limite "tollerabile". Il segretario
Capace: "Cosa si aspetta ad intervenire? L'unica soluzione è un incontro con il ministro Alfano"
ROMA "Secondo le ultime rilevazioni statistiche aggiornate a questa mattina, i detenuti presenti negli Istituti penitenziari
delineano una situazione italiana da terzo mondo: 68.026 i detenuti presento e 13 Regioni fuori legge'". E' la denuncia
della Segreteria Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa della
categoria, che con il segretario generale Donato Capece commenta: "I detenuti presenti sono 68.026, il record nella storia
del Paese. E salgono a 13 le Regioni "fuori legge" che ospitano un numero di persone superiore al limite "tollerabile":
Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia,
Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Veneto.
A queste si aggiungono tutte le altre che superano comunque il limite "regolamentare" ed una carenza complessiva negli
organici della Polizia Penitenziaria di oltre 6mila unità. Tutto questo sottolinea - si concretizza in una quotidiana realtà
penitenziaria nazionale fatta sempre più frequentemente di tentativi di suicidio, risse, aggressioni e atti di autolesionismo".
E prosegue: "Cosa si aspetta ad intervenire? Quali strategie urgenti si vogliono mettere in atto per risolvere queste gravi
criticità? Cosa prevede il Piano carceri che il Comitato di sorveglianza, costituito dal ministro della giustizia Angelino
Alfano, dal ministro delle infrastrutture Altero Matteoli e dal Capo del Dipartimento della Protezione civile Guido
Bertolaso, istituito tramite ordinanza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risalente al 28 marzo 2010, ha
approvato il 24 giugno scorso? Quali sono i dettagli del crono-programma che si pone il preciso obiettivo di fare fronte, in
tempi brevi, all'emergenza carceri, coniugando certezza della pena, processo di rieducazione del detenuto e condizioni di
vivibilità nel rispetto degli standard europei?". Capece ritiene che una sola possa essere la soluzione: "Un incontro con il
ministro della Giustizia Alfano, il Sappe e le altre organizzazioni sindacali di categoria per affrontare le strategie di
intervento alle crescenti criticità del sistema carcere. Incontro che torno oggi a sollecitare e che sono certo, stante la
riconosciuta sensibilità del ministro Guardasigilli e del Capo Dap Ionta, non tarderà ad arrivare".
Argomento:
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42
Data:
28-06-2010
La Repubblica
quando balducci cambiò parere sulla scuola - franca selvatici
Pagina III - Firenze
L´inchiesta
In due anni idee opposte sul ricorso Btp
Quando Balducci cambiò parere sulla Scuola
FRANCA SELVATICI
(segue dalla prima di cronaca)
"Il legislatore ha inoltre ravvisato l´opportunità di dotare alcuni edifici di un maggior grado di protezione mediante
l´applicazione di un coefficiente di protezione sismica I che assume il valore 1,4 nel caso di edifici di particolare interesse
per la collettività, per questo definiti "strategici", ovvero di importanza primaria per le necessità della protezione civile. Si
tratta evidentemente di edifici destinati a mantenere pressoché intatta la loro funzionalità in caso di eventi calamitosi, e
costituire sede di comandi operativi per la gestione dell´emergenza. In tale contesto le strutture militari rientrano nella
categoria di edifici strategici ai fini della Protezione Civile solo se destinati a reparti operativi".
Ciò premesso, il Consiglio superiore chiarì: "L´esigenza di attribuire ad una costruzione le predette caratteristiche resta
pertanto una scelta riservata all´Ente appaltante e/o all´Ente usuario (cioè utilizzatore, ndr). Nella fattispecie
l´Amministrazione ha ritenuto di non dover attribuire i requisiti di struttura operativa ai fini della Protezione Civile alla
Scuola Marescialli come confermato dallo stesso Comando Generale dell´Arma dei Carabinieri nella nota del 29
novembre 2005 che definisce il compendio quale ‘complesso didattico-addestrativo-alloggiativo´".
Le conclusioni: "Con riferimento quindi alla presunta ineseguibilità dell´opera, è evidente che la scelta della
Amministrazione di non applicare il coefficiente di protezione sismica I = 1,4 non può configurarsi come errore
progettuale, in quanto non implica un minor ‘grado di sicurezza´ degli edifici e non costituisce ostacolo alla eseguibilità
dell´opera. Sulla base di quanto sopra (...) non può che confermarsi la legittimità della scelta operata
dall´Amministrazione di adottare il coefficiente di protezione sismica I = 1».
Sembrava, a quel punto, un giudizio inappellabile. Invece il successivo arbitrato ha dato ragione alla Btp. E nel 2008,
appena due anni dopo aver presieduto il Consiglio che all´unanimità aveva giudicato eseguibile il progetto, a sorpresa
Angelo Balducci si getterà appassionatamente nell´impresa di dimostrare il contrario. Per la procura, la spiegazione è una
sola: corruzione.
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28-06-2010
La Repubblica
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20
dai musei ai fari e alle dolomiti ecco le perle a rischio svendita - maria elena
vincenzi
- Cronaca
Dai musei ai fari e alle Dolomiti ecco le perle a rischio svendita
Federalismo, 11 mila beni pronti a passare dal demanio agli enti locali
Strade, lidi, isole, caserme e palazzi storici: la maggior parte potrà essere messa all´incanto
Il patrimonio, tra aree e fabbricati, ha un valore complessivo di tre miliardi di euro
MARIA ELENA VINCENZI
ROMA - Dalle Dolomiti alla spiaggia del lago di Como. Dal Museo romano di Villa Giulia al mercato di Porta Portese
che ispirò Claudio Baglioni. Dall´Idroscalo di Ostia dove morì Pier Paolo Pasolini all´ex forte Sant´Erasmo di Venezia. È
un vero tesoro quello che dall´Agenzia del demanio rischia di essere trasferito alle autonomie locali. Di quelli che non
hanno prezzo, nonostante una stima che supera i 3 miliardi di euro.
L´elenco, stilato dal demanio e ora in commissione bicamerale, ancora non è definitivo, la versione ufficiale verrà
pubblicata a fine luglio. Mercoledì ci sarà la relazione del ministro del Tesoro in Consiglio dei ministri, ma intanto ci si
può fare un´idea del patrimonio di cui presto potrebbero disporre Comuni, Province e Regioni. A patto che ci sia un
progetto di valorizzazione. Per il momento, infatti, i beni vengono solo trasferiti (e per alcuni di essi, soprattutto quelli
"naturali", c´è il vincolo che restino demaniali), ma la maggior parte potrà essere venduta a patto che l´alienazione serva a
risanare il debito pubblico.
Circa 11mila "pezzi" che nella coscienza collettiva non hanno prezzo, ma che, secondo l´agenzia, un prezzo ce l´hanno,
eccome. Innanzitutto spiagge e isole. Tra cui gli isolotti intorno a Caprera e l´isola di Santo Stefano vicino a Ventotene.
Poi, parti di Palmaria vicino a Portovenere, dell´isola dell´Unione di Chioggia e di quella di Sant´Angelo delle Polveri a
Venezia. Ancora, un pezzo di arenile di Sapri (famosa per la spedizione di Pisacane) e "la spiaggia del lago di Como" a
Lecco, quella che diede inizio ai "Promessi Sposi".
Dal mare ai monti, anche le vette sono "in vendita". Ecco così gran parte delle cime che circondano Cortina d´Ampezzo.
Le Tofane, il monte Cristallo, la Croda Rossa, il Sorapis e l´Alpe di Faloria. A rischio "cambio di proprietà" non solo la
natura. Anche storia e arte cercano un nuovo padrone. A Roma lo cercano il Museo di Villa Giulia, dove rischia il trasloco
la coppia di sposi etruschi e la facoltà di Ingegneria accanto a San Pietro in Vincoli. Poi, ancora, l´ex convento della
Carità a Bologna (330 mila euro), l´Archivio di Stato di Trieste (5 milioni), l´ex cinta fortilizia "Mura degli angeli" di
Genova, Villa Gregoriana a Tivoli, l´ex forte di Sant´Erasmo che affaccia sulla laguna di Venezia (il costo è di 7 milioni
di euro), la piazza d´Armi di Reggio Calabria e quella di L´Aquila.
Non stupirà che nella lista figurino anche molti immobili. Roma ha un vero patrimonio. Oltre al mercato di Porta Portese,
la tenuta di Capocotta a Castelporziano, un edificio da 22 milioni di euro in centro ora in uso al Senato, l´Archivio
generale della Corte dei Conti (67 milioni di euro), l´ex forte Ardeatino e un complesso immobiliare alla Rustica, uno dei
pezzi più pregiati della lista con i suoi 90 milioni.
Una specie di supersaldo da fine stagione che non risparmia nemmeno il cinema: rischiano di essere alienati il cinema
Nuovo Sacher di Nanni Moretti a Roma (4,5 milioni di euro) e l´Idroscalo di Ostia dove morì Pier Paolo Pasolini, il cui
prezzo è fissato a 6,7 milioni. Svendita anche per le infrastrutture: i fari di Mattinata sul Gargano, di Punta Palascia a
Otranto, di Spignon a Venezia e "l´antico semaforo della Guardia" di Ponza. Trasferibili anche il campo da golf da 18
buche sull´isola di Albarella di proprietà del gruppo Marcegaglia (oltre 4 milioni), l´antico binario della direttissima
Roma-Napoli, quello di Briosco e l´acquedotto di Castellammare di Stabia. Nella lista pure l´ex campo per i prigionieri di
guerra di Ragusa e alcune ex case del fascio. Differente il percorso della caserme che, prima di finire agli enti locali,
verranno valutate da "Difesa Spa".
E sul "patrimonio in saldo" le opinioni divergono. Luca Zaia, governatore del Veneto, dice: «Si va nella direzione giusta.
È bene che le Dolomiti ritornino alle loro comunità». Federalismo promosso anche dal sindaco di Roma, Gianni
Alemanno: «Si aprono grandi possibilità». Mentre il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, parla della «più grande
speculazione edilizia e immobiliare della storia italiana» e Enrico Farinone (Pd) smorza: «Federalismo sì, ma estremismo
federalista no».
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La lobby del mattone benedetta dal Vaticano
L'INCHIESTA G8
La lobby del mattone
benedetta dal Vaticano
Dai lavori per la Curia romana ai maxi appalti della Protezione civile. G8, nuovo filone d'inchiesta. I rapporti con la Santa
Sede consolidati da molte commesse. L'architetto di fiducia del Papa e quello amico di Paolo Berlusconi di CORRADO
ZUNINO
ROMA - Quattro imprese edili gradite al Vaticano e approdate, sulla scorta degli stretti rapporti con la Santa Sede,
sopra gli appalti della Protezione civile. È l'ultimo filone d'inchiesta individuato dalla procura di Firenze, dalla quale è
partita l'inchiesta G8. In quattro casi gli inquirenti hanno certificato un percorso inverso rispetto alla "Anemone
costruzioni": grazie alla saldatura di un'amicizia con i vertici del mattone pubblico, il gentiluomo del Papa Angelo
Balducci in particolare, Anemone nel tempo era diventato uomo di fiducia del Vaticano e di Propaganda Fide.
Per accedere agli uffici pontifici, hanno accertato in procura, bisognava essere presentati, quindi passare un esame
fiduciario. La famiglia Navarra ne è un esempio. Certifica un'attività edilizia dalla fine dell'Ottocento e dal 1975,
attraverso la Italiana costruzioni, si è consolidata sui cantieri pubblici più vari - la terza corsia del Grande raccordo
anulare di Roma, il nuovo centro di Roma, Maxxi per le arti contemporanee, Palazzo Ducale a Genova, due caserme a
Milano e Lecco - trovando parallelamente ascolto in Vaticano. I tecnici del Governatorato, con la supervisione del
direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci, hanno scelto infatti di affidare ai Navarra il restauro del colonnato del
Bernini di piazza San Pietro, commessa da 20 milioni da portare a termine nel 2015. L'azienda romana, che vanta tecniche
di restauro sofisticate, nel corso del Giubileo prese il restauro delle otto cupole lignee, della biblioteca e della
penitenzieria della basilica di Sant'Antonio da Padova. Nel 2003 ottenne dal provveditorato alle Opere pubbliche del
Lazio (guidato da Balducci) il cantiere per la nuova sede della Corte d'appello di Roma: Navarra affidò la progettazione
all'architetto Paolo Cuccioletta, già alto funzionario pubblico e amico di Fabio De Santis. Nel 2005, ancora, la Italiana
costruzioni si è aggiudicata la ristrutturazione del famoso palazzo di Propaganda Fide in piazza di Spagna, 15 milioni,
cinque dei quali finanziati dai ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture (è la partita che ha garantito l'avviso di
garanzia per corruzione all'ex ministro Lunardi e all'arcivescovo Sepe). Vicini a Balducci, ma anche a Bertolaso, i
Navarra nel 2008 hanno fatto man bassa degli appalti dei Mondiali di ciclismo di Varese: 54 milioni di commesse sui 75
disponibili. La "Varese 2008 scarl", controllata, realizzò perlopiù tangenziali. C'è un'inchiesta aperta.
Un altro riferimento edile di Balducci era la Pessina Costruzioni, colosso lombardo-piemontese oggi impegnato in
"Malpensa 2000", alla nuova sede della Regione Lombardia e al Teatro delle Vittorie a Roma. Ha lavorato nel
post-terremoto aquilano e in una lunga serie di partite vaticane e cattoliche: ristrutturazione di immobili in via della
Conciliazione a Roma e nell'oratorio di Santa Marta presso la basilica vaticana, per la realizzazione di un parcheggio
interrato nella Città del Vaticano e per il nuovo atrio di accesso della Pontificia Università Lateranense. Ancora, la
Pessina ha messo mano al restauro del monastero di Assisi, all'ampliamento dell'ospedale di Treviso e della casa di cura di
Brescia, rette entrambe dall'Istituto Figlie di San Camillo.
A cavallo tra la Santa sede e i ministeri è la Dromos restauri dell'ingegner Cosima Arcieri, società vicina all'ex direttore
dei Beni culturali nel Lazio, Luciano Marchetti, oggi vice-commissario in Abruzzo, nonché affittuario di una casa di
Propaganda Fide. Dromos si è aggiudicata i lavori nella Pontificia Università Gregoriana di piazza della Pilotta, finanziati
per 1,8 milioni dallo Stato, e ha realizzato restauri in dodici chiese romane. In questo crogiolo di scambi edili prende
corpo un interessante filone di rapporti che, passando per l'architetto Federica Galloni, successore di Marchetti alla
direzione dei Beni culturali nel Lazio, porta a Paolo Berlusconi e ancora al Vaticano. Anello di congiunzione sono i
fratelli Facchini, professionisti con studio a Roma, autori di un intervento sul palazzo dell'ambasciata di Spagna presso la
Santa Sede. Uno dei due fratelli ha disegnato la trasformazione in albergo dell'ex ospedale militare della Maddalena, mai
aperto. In una telefonata intercettata l'architetto fiorentino Marco Casamonti (indagato per truffa ai danni dello Stato) dice:
"Pare che l'abbia progettato un certo Facchini, dice che è una cosa orrenda... Sarà l'uomo di Balducci". E l'architetto
Stefano Boeri: "No, peggio, lui è l'architetto del Papa, il fratello è uno degli architetti di Berlusca... Della Giovampaola mi
ha detto che sono dei cani, però non li possiamo mandare via perché uno lavora per Berlusconi e uno per il Vaticano". Il
giorno dopo Valerio Carducci dell'azienda Giafi (truffa ai danni dello Stato) rivela a Casamonti: "Sono andato alla
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28-06-2010
La lobby del mattone benedetta dal Vaticano
riunione con questo architetto Facchini e nella stanza c'era il fratello del presidente".
(28 giugno 2010)
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L'eversione quotidiana
IL COMMENTO
di STEFANO RODOTA'
I FATTI di questo periodo obbligano a concludere che l'attuale fase politica e istituzionale deve essere pure definita
come quella dell'"eversione quotidiana". Questo nuovo dato di realtà può essere colto se si riflette su una domanda che
molti hanno fatto negli ultimi tempi: vi è una differenza tra il tempo di Mani pulite e la nuova ondata corruttiva che è
davanti ai nostri occhi?
Questa differenza esiste, ed è profonda. Non siamo soltanto di fronte al prepotente ritorno di una corruzione alla quale
l'azione giudiziaria aveva cercato di porre un argine. E che aveva sostanzialmente le sue radici in un bisogno della politica
di "approvvigionarsi" di risorse finanziarie, con ovvie contiguità con il mondo degli affari e arricchimenti privati che
accompagnavano il flusso di denaro verso i partiti. Oggi le cose sono diverse, e il caso Brancher, ultimo tra i tanti, lo
illustra nel modo più eloquente.
Si è nominato un ministro soltanto per provvederlo di uno "scudo istituzionale", che potesse sottrarlo all'accertamento
delle sue eventuali responsabilità penali. Ecco il cambiamento. Mentre i comportamenti del passato rimanevano
comunque nell'area dell'illegalità, ora si costruisce una "legalità speciale" che serve a far rientrare in un'area lecita quel
che dovrebbe invece rimanerne fuori. Si distorce così il significato del ricorso alla legge, non più garanzia ma scappatoia.
E all'ombra di questa legge distorta si pratica l'eversione quotidiana, uno stillicidio di comportamenti che stravolgono il
funzionamento delle istituzioni e dell'intera vita pubblica. Certo, si è evitata almeno la conseguenza più scandalosa
dell'affare Brancher, il ricorso al legittimo impedimento per sottrarsi al processo, grazie alle proteste dell'opinione
pubblica e di una parte del mondo politico, accompagnate in modo decisivo dai potenti anticorpi istituzionali prodotti
dall'azione del Presidente della Repubblica. Ma proprio l'intera ricostruzione dei fatti rivela altri aspetti inquietanti, che
mettono radicalmente in dubbio la possibilità che Brancher rimanga al suo posto di ministro. Inoltre, questo caso non è
isolato, né rappresenta una eccezione, visto che trova la sua origine in una delle più clamorose leggi fatte per la persona di
Silvio Berlusconi, appunto quella sul legittimo impedimento.
Ma il fondamento della nuova eversione non è qui soltanto, come testimonia tutto quello che è emerso intorno alla
protezione civile, alle grandi opere, alla gestione di vere o presunte emergenze, alla privatizzazione del pubblico
perseguita attraverso la creazione di società per azioni. Le vicende scandalose non sono l'effetto esclusivo di "deviazioni"
personali. Sono rese possibili proprio dall'esistenza massiccia di una legalità speciale, di leggi congegnate per far crescere
l'opacità dei comportamenti pubblici, oltre che di ordinanze sottratte a ogni controllo, che hanno sconvolto il sistema delle
fonti del diritto, che hanno creato sacche di oscurità e di arbitrio, denunciate istituzionalmente nelle ultime settimane in
particolare dalla Corte dei conti e dall'Autorità di vigilanza sui lavori pubblici.
Dalla lotta alla corruzione si è passati alla manipolazione istituzionale, che ha come fine proprio quello di legittimare
formalmente comportamenti che ogni giorno cancellano ogni confine tra pubblico e privato, che fanno apparire superflua
la moralità pubblica, che consentono tranquille e stupefacenti ammissioni di uso privato del potere da parte di personalità
pubbliche. È questa l'eversione quotidiana, che corrompe istituzioni e costume, e così fa venir meno quella fiducia dei
cittadini che è un carburante indispensabile per il buon funzionamento della macchina democratica. Mentre ai tempi di
Mani pulite si tentava almeno di bonificare il terreno sul quale era fiorita la corruzione, oggi invece il terreno istituzionale
viene pazientemente concimato perché comportamenti nella sostanza illeciti possano essere praticati legittimamente e alla
luce del sole. Proprio la trasparenza impudica, che sfida con la sua esibizione legalità e rispetto dei cittadini, attribuisce a
queste vicende un carattere eversivo.
È così nato un nuovo "mostruoso connubio" tra politica, amministrazione e affari che fa impallidire quello denunciato nel
1880 da Silvio Spaventa, del quale vale la pena di citare alcune parole. "La protezione giuridica e la protezione civile,
chiamando così tutti gli altri beni che i cittadini hanno diritto di chiedere allo Stato, oltre alla tutela del diritto, dev'essere
intera, eguale, imparziale, accessibile a tutti, anche sotto un governo di parte. L'amministrazione dev'essere secondo la
legge e non secondo l'arbitrio e l'interesse di partito; e la legge deve essere applicata a tutti con giustizia ed equanimità
verso tutti". La maggior gravità della situazione di oggi, rispetto ai tempi di Spaventa e di Mani pulite, sta nel fatto che
l'eversione quotidiana fa sì che neppure la legge possa essere invocata, non avendo la funzione di perseguire giustizia e
eguaglianza, ma quella, opposta, di offrire impunità e privilegio.
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28-06-2010
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L'eversione quotidiana
È evidente che con l'eversione quotidiana la democrazia non può convivere. E troppi guasti italiani derivano sempre di più
dal fatto che questa convivenza è durata troppo a lungo.
(28 giugno 2010)
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28-06-2010
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Quei lavori benedetti dal Vaticano di
L'INCHIESTA G8
La lobby del mattone
benedetta dal Vaticano
Dai lavori per la Curia romana ai maxi appalti della Protezione civile. G8, nuovo filone d'inchiesta. I rapporti con la Santa
Sede consolidati da molte commesse. L'architetto di fiducia del Papa e quello amico di Paolo Berlusconi di CORRADO
ZUNINO
ROMA - Quattro imprese edili gradite al Vaticano e approdate, sulla scorta degli stretti rapporti con la Santa Sede,
sopra gli appalti della Protezione civile. È l'ultimo filone d'inchiesta individuato dalla procura di Firenze, dalla quale è
partita l'inchiesta G8. In quattro casi gli inquirenti hanno certificato un percorso inverso rispetto alla "Anemone
costruzioni": grazie alla saldatura di un'amicizia con i vertici del mattone pubblico, il gentiluomo del Papa Angelo
Balducci in particolare, Anemone nel tempo era diventato uomo di fiducia del Vaticano e di Propaganda Fide.
Per accedere agli uffici pontifici, hanno accertato in procura, bisognava essere presentati, quindi passare un esame
fiduciario. La famiglia Navarra ne è un esempio. Certifica un'attività edilizia dalla fine dell'Ottocento e dal 1975,
attraverso la Italiana costruzioni, si è consolidata sui cantieri pubblici più vari - la terza corsia del Grande raccordo
anulare di Roma, il nuovo centro di Roma, Maxxi per le arti contemporanee, Palazzo Ducale a Genova, due caserme a
Milano e Lecco - trovando parallelamente ascolto in Vaticano. I tecnici del Governatorato, con la supervisione del
direttore dei Musei vaticani Antonio Paolucci, hanno scelto infatti di affidare ai Navarra il restauro del colonnato del
Bernini di piazza San Pietro, commessa da 20 milioni da portare a termine nel 2015. L'azienda romana, che vanta tecniche
di restauro sofisticate, nel corso del Giubileo prese il restauro delle otto cupole lignee, della biblioteca e della
penitenzieria della basilica di Sant'Antonio da Padova. Nel 2003 ottenne dal provveditorato alle Opere pubbliche del
Lazio (guidato da Balducci) il cantiere per la nuova sede della Corte d'appello di Roma: Navarra affidò la progettazione
all'architetto Paolo Cuccioletta, già alto funzionario pubblico e amico di Fabio De Santis. Nel 2005, ancora, la Italiana
costruzioni si è aggiudicata la ristrutturazione del famoso palazzo di Propaganda Fide in piazza di Spagna, 15 milioni,
cinque dei quali finanziati dai ministeri dei Beni culturali e delle Infrastrutture (è la partita che ha garantito l'avviso di
garanzia per corruzione all'ex ministro Lunardi e all'arcivescovo Sepe). Vicini a Balducci, ma anche a Bertolaso, i
Navarra nel 2008 hanno fatto man bassa degli appalti dei Mondiali di ciclismo di Varese: 54 milioni di commesse sui 75
disponibili. La "Varese 2008 scarl", controllata, realizzò perlopiù tangenziali. C'è un'inchiesta aperta.
Un altro riferimento edile di Balducci era la Pessina Costruzioni, colosso lombardo-piemontese oggi impegnato in
"Malpensa 2000", alla nuova sede della Regione Lombardia e al Teatro delle Vittorie a Roma. Ha lavorato nel
post-terremoto aquilano e in una lunga serie di partite vaticane e cattoliche: ristrutturazione di immobili in via della
Conciliazione a Roma e nell'oratorio di Santa Marta presso la basilica vaticana, per la realizzazione di un parcheggio
interrato nella Città del Vaticano e per il nuovo atrio di accesso della Pontificia Università Lateranense. Ancora, la
Pessina ha messo mano al restauro del monastero di Assisi, all'ampliamento dell'ospedale di Treviso e della casa di cura di
Brescia, rette entrambe dall'Istituto Figlie di San Camillo.
A cavallo tra la Santa sede e i ministeri è la Dromos restauri dell'ingegner Cosima Arcieri, società vicina all'ex direttore
dei Beni culturali nel Lazio, Luciano Marchetti, oggi vice-commissario in Abruzzo, nonché affittuario di una casa di
Propaganda Fide. Dromos si è aggiudicata i lavori nella Pontificia Università Gregoriana di piazza della Pilotta, finanziati
per 1,8 milioni dallo Stato, e ha realizzato restauri in dodici chiese romane. In questo crogiolo di scambi edili prende
corpo un interessante filone di rapporti che, passando per l'architetto Federica Galloni, successore di Marchetti alla
direzione dei Beni culturali nel Lazio, porta a Paolo Berlusconi e ancora al Vaticano. Anello di congiunzione sono i
fratelli Facchini, professionisti con studio a Roma, autori di un intervento sul palazzo dell'ambasciata di Spagna presso la
Santa Sede. Uno dei due fratelli ha disegnato la trasformazione in albergo dell'ex ospedale militare della Maddalena, mai
aperto. In una telefonata intercettata l'architetto fiorentino Marco Casamonti (indagato per truffa ai danni dello Stato) dice:
"Pare che l'abbia progettato un certo Facchini, dice che è una cosa orrenda... Sarà l'uomo di Balducci". E l'architetto
Stefano Boeri: "No, peggio, lui è l'architetto del Papa, il fratello è uno degli architetti di Berlusca... Della Giovampaola mi
ha detto che sono dei cani, però non li possiamo mandare via perché uno lavora per Berlusconi e uno per il Vaticano". Il
giorno dopo Valerio Carducci dell'azienda Giafi (truffa ai danni dello Stato) rivela a Casamonti: "Sono andato alla
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Quei lavori benedetti dal Vaticano di
riunione con questo architetto Facchini e nella stanza c'era il fratello del presidente".
(28 giugno 2010)
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28-06-2010
Repubblica.it
Propaganda Fide, il Vaticano ammette "Sono stati fatti errori di valutazione"
INCHIESTA G8
Propaganda Fide, il Vaticano ammette
"Sono stati fatti errori di valutazione"
Una niota della Santa Sede difende il dicastero chiamato in causa nello scandalo della compravendita di immobili a Roma,
che coinvolge Bertolaso, Lunardi e il cardinale Sepe. "Nel corso degli anni si è fatta strada la consapevolezza della
necessità di migliorare la redditività del patrimonio immobiliare e finanziario"
Il cardinale Crescenzio Sepe
CITTA' DEL VATICANO - Il Vaticano ammette che Propaganda Fide possa aver "commesso degli errori di
valutazione". E in una lunga nota diffusa oggi, la Santa Sede difende la "buona fama" del dicastero - coinvolto nello
scandalo della compravendita di immobili a Roma, che coinvolge anche Guido Bertolaso, Pietro Lunardi e il cardinale
Sepe - pur ammettendo che, nell'amministrazione del proprio patrimonio immobiliare, può "essere esposto ad errori di
valutazione e alle fluttuazioni del mercato internazionale".
Nel corso ''degli ultimi anni - si legge nella nota del Vaticano - si è progressivamente fatta strada la consapevolezza della
necessità di migliorare la redditività'' del patrimonio ''immobiliare e finanziario'' di Propaganda Fide e, a questo scopo,
''sono state istituite strutture e procedure tese a garantirne una gestione professionale e in linea con gli standard più
avanzati''. Lo spiega una nota della Sala Stampa vaticana diffusa oggi per spiegare il funzionamento e i compiti della
Congregazione dopo le recenti notizia giudiziarie che hanno coinvolto anche l'ex prefetto, l'arcivescovo di Napoli
cardinale Crescenzio Sepe.
Propaganda Fide è finita nell'inchiesta sulla "cricca degli appalti", in relazione alla gestione avvenuta sotto la guida del
cardinale Sepe, dal 2001 al 2006, attualmente indagato per corruzione dai magistrati di Perugia. In particolare, per lo
"scambio di favori" in cui sarebbe rientrata la disponibilità dell'alloggio in via Giulia offerta al capo della Protezione
civile, Guido Bertolaso, della vendita a prezzi stracciati all'ex ministro Lunardi di un palazzetto di proprietà di Propaganda
Fide in via dei Prefetti e dei lavori in messa in sicurezza di un lato del palazzo dello stesso ente ecclesiastico in piazza di
Spagna.
Addebiti cghe, in una lettera aperta alla città di Napoli, il prelato ha respinto, sottraendosi poi all'interrogatorio dei
magistrati perugini, autori di una rogatoria internazionale per poter indagare a fondo su tutta l'attività di Propaganda Fide
nel biennio 2004-2006. In particolare, su appalti, mutui e conti riconducibili a quella che attualmente è denominata la
Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli. Ma l'alleanza affaristica, la "lobby del mattone", stretta tra la "cricca",
Guido Bertolaso e il cardinal Sepe, risalirebbe addirittura al Giubileo del 2000 e ai lavori connessi all'evento.
(28 giugno 2010)
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29-06-2010
Il Secolo XIX
Grida di aiutodal bosco: era falso allarme
bergeggi
Bergeggi. Mobilitazione generale ieri nel primo pomeriggio in via Millelire tra Bergeggi e Torre del Mare. Alcuni
passanti avevano sentito, intorno alle 13, delle grida di aiuto provenienti da una zona boschiva. Grida che hanno fatto
scattare la macchina dei soccorsi. Nel giro di poche decine di minuti sul posto sono arrivati i carabinieri, i mezzi della
Forestale, del Soccorso Alpino, della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e dei militi delle pubbliche assistenze, tra cui
anche la Croce Bianca di Savona. Le ricerche sono andate avanti per ore. Poi, nel tardo pomeriggio, sono state
abbandonate: la zona era stata battuta in lungo e in largo e non era stato trovato nessuno. Con tutta probabilità, le grida
provenivano da alcuni bagnanti e per un gioco di venti erano arrivate a monte.
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52
Data:
28-06-2010
Il Sole 24 Ore Online
Più sequestri di auto per abuso di alcol
28 giugno 2010
di Maurizio Caprino
Da due anni il rischio di farsi confiscare un veicolo è più concreto: dal 27 maggio 2008, all'elenco degli illeciti che
comportano questa pesante sanzione si sono aggiunte la guida in stato di ebbrezza grave (tasso alcolemico oltre 1,5
grammi/litro) e quella sotto l'effetto di droghe (Dl 92/08). Reati che, con l'intensificarsi dei controlli, emergono più di
frequente rispetto alle altre violazioni che fanno scattare la confisca (nella scheda, l'elenco di quelle previste dal codice
della strada).
Così in questi due anni Polizia stradale e Carabinieri hanno sequestrato (primo passo verso la confisca) ben 12.393
veicoli, anche supercar. Cui vanno aggiunte alcune migliaia di altri casi, per l'attività degli altri organi di vigilanza statali
e locali. Ciò spiega il consistente aumento di confische e rivendite. Nonostante questo, agenzia del Demanio e prefetture
hanno gestito il tutto senza paralisi. Ma ogni tanto spuntano incertezze procedurali dovute all'ampio contenzioso e alla
variegata giurisprudenza (si veda l'articolo sotto).
L'assenza di ingorghi burocratici stupisce, in un paese dove fino al 2006 i veicoli in giacenza erano 115mila e, in
mancanza di procedure rapide di rivendita, spesso arrugginivano nelle depositerie ed era poi impossibile trovare
acquirenti. Così il debito nei confronti delle autorimesse arrivava a 205 milioni di euro, a Torino un
imprenditore-creditore si suicidava e a Napoli il prefetto, per mettere una pezza, seguiva procedure poco ortodosse che lo
fecero finire sotto inchiesta penale (poi chiusa con proscioglimento). Non erano rari episodi di malcostume come la
sottrazione di pezzi a mo' di acconto. Alla base di tutto c'era l'assenza di una banca dati precisa e aggiornata, per cui era
difficile compilare gli elenchi dei veicoli da mettere all'asta.
Dopo una quindicina d'anni segnati da tentativi infruttuosi e proposte anche da parte di aziende chiacchierate, ora la
banca dati esiste ed è sorretta dalle procedure rapide introdotte dal Dl 269/03, che prevedono il passaggio di proprietà al
custode, che poi può rivendere i veicoli. Per arrivare a questo, sono state bandite gare per individuare i custodi-acquirenti,
spesso raggruppamenti di imprese costituiti per raggiungere i requisiti richiesti. Oggi, è coperto quasi l'80% del territorio
nazionale, anche se ci sono stati ritardi in realtà importanti come Roma e Milano.
Lo snellimento è stato possibile anche perché lo stesso Dl 269/03 affida in prima battuta i veicoli (eccetto moto e
motorini) sequestrati al proprietario stesso, se è in grado di farli trasportare e tenerli in un luogo sicuro, in attesa che si
chiuda l'iter per la confisca. Ma così possono sparire (esportazione clandestina) o essere spogliati alcuni veicoli,
soprattutto se di pregio.
Quanto alle incertezze procedurali, in queste settimane se ne è creata una seria nel caso di ebbrezza grave: la Consulta
(sentenza 169 del 4 giugno) ha dichiarato incostituzionale un inciso dell'articolo 186 del codice della strada che di fatto
qualificava il sequestro come una misura di sicurezza di carattere penale. In base a questo inciso, negli ultimi due anni le
forze dell'ordine - su indicazione delle procure - applicavano la procedura del sequestro preventivo previsto dall'articolo
321 del codice di procedura penale (blocco immediato del veicolo, comunicazione al pm e convalida del gip). Ora non si
sa quale iter seguire. Si ipotizza una forzatura applicando a un reato il sequestro amministrativo (articolo 213 del codice
della strada), che non comporta l'intervento immediato del giudice. Ma il ministero dell'Interno non ha ancora fornito
chiarimenti e per ora si continua col sequestro preventivo, rischiando nuovo contenzioso.
In passato, incertezze c'erano state sui mezzi confiscati per guida senza casco: la sanzione, in vigore nell'estate 2005, fu
presto abolita perché eccessiva e più volte per chi vi era incappato sono state proposte sanatorie. Tutte arenatesi, tranne forse - quella contenuta del Ddl 1720, il maxi-pacchetto di modifica del codice della strada, che sembra di prossima
approvazione. Ma sarà tardi: in cinque anni, molte situazioni sono state risolte dall'"inventiva" dei giudici di pace. Per il
futuro, il Ddl 1720 prevede una prelazione sui veicoli confiscati: gli organi pubblici che operano su sicurezza stradale,
ambiente e protezione civile potranno prendere quelli che intendono utilizzare per servizio. Solo i restanti saranno
rivenduti.
LE VIOLAZIONI AL CODICE DELLA STRADA CHE PREVEDONO SEQUESTRO E CONFISCA DEL
VEICOLO:
Gare clandestine
Sfide occasionali durante la marcia normale
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53
Data:
28-06-2010
Il Sole 24 Ore Online
Più sequestri di auto per abuso di alcol
Ebbrezza con tasso alcolemico oltre 1,5 grammi/litro
Rifiuto di sottoporsi all'alcol test
Droga
Rifiuto di sottoporsi a test antidroga
Trasporto merci pericolose senza autorizzazione o senza condizioni di sicurezza (se ripetuto entro cinque anni)
Veicolo che non ha mai avuto carta di circolazione
Uso di veicolo con carta di circolazione sospesa (se ripetuto entro cinque anni)
Taxi senza licenza
Ciclomotore con velocità superiore a 45 km/h
Ciclomotore che non ha mai avuto documento di circolazione
Uso diverso da quello stabilito da carta circolazione (ripetuto la terza volta)
Irregolarità con foglio di via e/o targa provvisoria (se ripetuta la terza volta)
Carta di circolazione temporanea scaduta
Assicurazione Rca scaduta da almeno sei mesi
Documenti assicur. falsi
Circolazione con ganasce fiscali
Per moto e ciclomotori: utilizzo del mezzo per un reato (stradale e non)
28 giugno 2010
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
54
Data:
28-06-2010
Il Sole 24 Ore (Affari Privati)
L'innovazione sposta la frontiera
Le tecnologie migliori. Crescono le ricerche sui dispositivi più evoluti richiamati anche dal sistema normativo
Dai sistemi di localizzazione alla protezione attiva su strumenti a rischio
PAGINA A CURA DI
Emil Abirascid
Le Best available techniques (Bat) impongono di applicare le migliori tecniche e tecnologie disponibili al fine di garantire
la più elevata sicurezza possibile.
Queste tecnologie si applicano a diversi contesti: sicurezza alimentare, sicurezza dell'ambiente e soprattutto alla sicurezza
nei posti di lavoro. Le tecnologie applicate sono diverse: geolocalizzazione, etichette intelligenti, robotica, comunicazioni
wireless, near field communication (Nfc), ed esponenzialmente numerose sono le applicazioni di tali tecnologie.
«Le tecnologie di localizzazione hanno un potenziale rilevante nell'ambito della sicurezza dei lavoratori - dice Paolo
Conti, presidente Cedites -. I sistemi adeguati sono già disponibili. Ciò che adesso va fatto è definire un quadro di regole
capaci di mediare fra l'esigenza di privacy e i vantaggi che queste tecnologie possono portare ad aziende e lavoratori, cosa
che avverrà in sede europea presumibilmente entro i prossimi quattro anni».
Il «radar» dei lavoratori
La società milanese Eximia ha messo a punto un sistema di monitoraggio chiamato Meerkat e basato su tecnologie Rfid
Ultra wide band (per altre applicazioni basate su Rfid si veda anche l'articolo qui a fianco) e Gps, che permette di
monitorare un luogo di lavoro ad alta sicurezza o a rischio di incidenti.
L'accesso da parte dei lavoratori è rilevato e messo a confronto con l'archivio del personale autorizzato, la soluzione è in
fase di sperimentazione presso gli hangar per la manutenzione dei velivoli di una grande linea aerea.
Con modalità simili lavora il sistema BlueSec (www. bluesec.it), che utilizza dispositivi basati su tecnologia senza fili
Bluetooth dati in dotazione al personale che con questo strumento viene identificato in modo univoco e seguito dal
sistema durante tutti gli spostamenti all'interno del perimetro del cantiere o di un edificio, di una fabbrica. Al momento
dell'attivazione, il dispositivo riceve tutte le informazioni che il lavoratore deve conoscere riguardo alla sicurezza, in
modo che possa consultarle in ogni momento durante il periodo in cui il dispositivo è attivo, e quando la persona si trova
nel cantiere tutti i dati relativi all'attività sono a disposizione dei responsabili della sicurezza che possono, in caso di
pericolo o di incidente, agire in modo tempestivo riducendo così i tempi per l'invio dei soccorsi o per l'organizzazione di
una evacuazione, aumentando il livello di sicurezza complessivo.
«Italia degli innovatori»
BlueSec, realizzata dalla milanese Lavazzi, è una delle innovazioni che partecipano al progetto «Italia degli innovatori »,
che arricchisce la presenza italiana all'Expo di Shanghai 2010.tInsieme a BlueSec, in Cina ci sarà anche CytoCare il
«robot farmacista » sviluppato da Health Robotics (www.health-robotics. com), azienda che ha sede tra Bolzano e l'Area
Science Park di Trieste.
CytoCare è stato progettato per le farmacie ospedaliere dove vengono preparate le ricette antitumorali, che oltre a essere
sempre più personalizzate richiedono grande cura ed elevata protezione per i farmacisti a causa della tossicità degli
ingredienti.
Farmaci in automatico
CytoCare prepara in modo automatico i farmaci sulla base delle istruzioni che vengono impostate eliminando così i rischi
per il personale.
Sempre in ambito sanitario, c'è un'altra innovazione pensata per rendere più sicuro il lavoro di infermieri e medici: si
chiama Prevenrisk (www.prevenrisk.com), ed è un dispositivo pensato per eliminare il rischio da taglio o da puntura da
aghi e bisturi. Prevenrisk è realizzato in polipropilene, lo stesso materiale impiegato per altri dispositivi medici monouso,
e, diversamente da altri sistemi simili, garantisce un maggiore livello di protezione a costi competitivi.
La protezione attiva
Redcap technology, startup incubata presso la sede di Como dell'acceleratore del Politecnico di Milano, ha sviluppato una
tecnologia che applica il concetto di protezione attiva alle motoseghe, oggetto fino a oggi dotato solo di sistemi di
protezione passiva come gli strati di kevlar o i freni meccanici.
Il sistema è al momento in fase di test presso operatori dei vigili del fuoco, della protezione civile e dei gruppi forestali, ed
è oggetto di uno sviluppo che coinvolge i produttori italiani di motoseghe e un produttore di abbigliamento tessile
Argomento:
NAZIONALE
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55
Data:
28-06-2010
Il Sole 24 Ore (Affari Privati)
L'innovazione sposta la frontiera
antinfortunistico; il kit Redcap technology opera infatti utilizzando sensori posizionati sulla motosega e nell'abbigliamento
apposito che tra loro interagiscono e bloccano automaticamente la motosega in caso di pericolo al fine di prevenire
incidenti.
Escursionisti sotto controllo
Il corpo nazionale del soccorso alpino sta invece collaudando il dispositivo Nice, sigla che significa Navigation in case of
emergency, sviluppato dal laboratorio Galileo dell'Istituto Mario Boella di Torino per garantire la sicurezza di
escursionisti e personale di soccorso in montagna.
Nice utilizza diversi sistemi per le comunicazioni e la geolocalizzazione basati su reti Vhf, Tetra, Dmr, Gprs, Wifi, Gprs
ed Egnos, l'European global navigation overlay service. Anche Nice è tra le innovazioni presenti all'Expo in Cina e sarà
sviluppato in due versioni: una più sofisticata per il personale di soccorso e una più semplice per gli escursionisti.
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IN SANITÀ
Si diffondono i «robot farmacisti» che effettuano in automatico preparazioni e procedure pericolose
SICUREZZA SUL LAVORO
RAPPORTI COORDINAMENTO: Gianni Trovati
CONSULENZA EDITORIALE: Marco Bellinazzo
COORDINAMENTO RAPPORTO CERTIFICAZIONE : Antonio Larizza
REDAZIONE GRAFICA: Jolanda Maggiora Vergano, Daniela Rovelli
chiuso in redazione alle ore 20 del 23 giugno 2010
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NAZIONALE
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56
Data:
La Stampa
28-06-2010
Incendio in un vagone nel deposito di Parco Doria
SAVONA/2 NELLA NOTTE
Incendio in un vagone
nel deposito di Parco Doria
Una carrozza ferroviaria lasciata in deposito ha preso fuoco sabato notte a Parco Doria. A dare l'allarme sono stati alcuni
passanti che, dalla strada, hanno visto una colonna di fumo alzarsi dal deposito. Nel giro di pochi minutisono arrivati i
vigili del fuoco, preceduti dagli addetti delle ferrovia in servizio notturno nel deposito. Le fiamme sono state domate nel
giro di un'ora. Il fuoco ha danneggiato l'interno della carrozza devastando arredi e sedili. Fortunatamente il pronto
intervento dei soccorritori ha evitato che le fiamme si propagassero ad altre carrozze lasciate nel deposito e i danni, nel
complesso, sembrano essere stati limitati. Sulle cause dell'incendio non ci sono certezze. I vigili del fuoco, dopo aver
bonificato la carrozza, non hanno trovato nessun innesco evidente. Difficile, quindi, pensare ad un attentato o a un gesto
vandalico. Difficile, però, che si sia trattato di un corto circuito visto che la carrozza era ferma a parco Doria da diversi
giorni. Non si esclude che a provocare l'incendio sia stata la disattenzione di qualche senza tetto che ha deciso di
trascorrere la notte nella carrozza ferroviaria. Nonostante i controlli del personale, infatti, i vagoni di parco Doria sono
spesso utilizzati come dormitorio abusivo da sbandati ed extracomunitari clandestini. Non è escluso che qualcuno, sabato
notte, abbia provocato inav vertitatmente l'incendio non spegnendo un mozzicone di sigaretta o dando fuoco a della carta.
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NAZIONALE
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57
Data:
28-06-2010
La Stampaweb
Milano, partono le multe a strascico "E ora espandiamole alle altre città"
28/6/2010 (15:44) - IL CASO
Milano, partono le multe a strascico
"E ora espandiamole alle altre città"
La polizia lascerà sulle auto a cui verrà rilevata l'infrazione un avviso
condividi
Via alla stretta contro i furbetti
della "doppia fila". Il Comune:
«Traffico fluido e più sicurezza»
MILANO
E' partito a Milano il sistema Street Control, il famigerato meccanismo di dissuasione per la sosta in doppia fila delle auto.
La polizia locale lascerà sulle auto a cui verrà rilevata l'infrazione un avviso in cui si informa il possessore del mezzo
dell'avvenuto accertamento della sosta irregolare. Successivamente, a notifica avvenuta, i possessori dei veicoli potranno
consultare il «servizio multa semplice» sul sito del Comune in cui sarà presente la foto del veicolo, il giorno e l'ora in cui
è stata commessa l'infrazione.
Nel corso della settimana le pattuglie con a bordo il sistema che permette di fotografare targa e veicolo, si sposteranno
lungo viale Abruzzi e viale Padova; piazza San Babila, Durini e il perimetro del Tribunale; viale Papiniano, Corso
Magenta; Lorenteggio, Tolstoj; per poi trasferirsi lungo la Cerchia dei Navigli e quella dei Bastioni, Maciachini, Bligny,
Ripamonti e Sabotino. «Street control - ha spiegato il vicesindaco, Riccardo De Corato - è uno strumento utile sia per
contribuire a fluidificare il traffico che per rilevare in tempo reale i cveicoli rubati. Il dispositivo sarà impegato anche per
il riconoscimento di auto sospette e per riprendere eventuali situazioni di pericolo».
Ma la sperimentazione delle multe a strascico potrebbe uscire anche dalla città di Milano. «Il progetto di multare le auto
in sosta in doppia fila va esteso anche alle altre grandi città della Lombardia, da Brescia a Bergamo, da Como a Varese, da
Monza a Pavia, - dice di Romano La Russa, assessore regionale alla Polizia Locale, Sicurezza e Protezione Civile-.
Questa è infatti una delle infrazioni più “antipatiche” e che maggiormente creano disagi sia agli automobilisti sia ai
pedoni».
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NAZIONALE
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58
Data:
28-06-2010
marketpress.info
PROTEZIONE CIVILE. AL VIA IL PIANO REGIONALE DELL' EMILIA ROMA
GNA PER LA CAMPAGNA ANTI INCENDI BOSCHIVI 2010. ATTIVATO UN NU
OVO NUMERO VERDE 800-333-911.
Lunedì 28 Giugno 2010
Bologna, 28 giugno 2010 – Organizzazione integrata delle risorse, sia umane sia materiali, disponibili sul territorio
regionale, al fine di fronteggiare gli incendi che si possono sviluppare nei boschi durante la stagione estiva. E' il nodo del
Piano regionale di Protezione civile per la campagna anti incendi boschivi per la stagione estiva 2010 che partirà dal 1°
luglio e che è stato presentato dall'assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo, e dal direttore dell'Agenzia
regionale di Protezione civile, Demetrio Egidi, agli assessori provinciali alla Protezione civile dell'Emilia-romagna e ai
rappresentanti della direzione regionale dei Vigili del Fuoco, del Comando regionale del Corpo Forestale dello Stato, del
Comitato regionale di Coordinamento del volontariato di Protezione civile e della delegazione regionale dell'Uncem
(Unione nazionale comuni comunità enti montani). Da quest'anno, inoltre, è attivo il nuovo numero verde dell'Agenzia
regionale di Protezione civile, 800-333-911, 24 ore su 24 per tutte le mergenze. “Pur in un quadro generalizzato di
difficoltà finanziarie, la Giunta regionale ha potuto mantenere un impegno organizzativo ed economico analogo a quello
assicurato negli anni precedenti, ottenendo positivi risultati”, ha sottolineato l'assessore alla sicurezza territoriale, Paola
Gazzolo, che ha anche espresso apprezzamento per il buon livello di integrazione messo in campo dalle strutture tecniche
della Regione Emilia-romagna, degli Enti locali, dello Stato e del Volontariato. “Questa sinergia - ha detto - prefigura
condizioni organizzative fondamentali per fronteggiare il rischio da incendi boschivi”. Il Piano regionale Dal primo luglio
prossimo scatterà la fase di attenzione per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale, come deciso nei giorni scorsi
in un incontro congiunto tra le direzioni regionali di Protezione civile, Corpo forestale dello Stato e Vigili del Fuoco sulla
base delle valutazioni meteoclimatiche previsionali fornite dal Centro funzionale Arpa. Nella stessa giornata sarà, inoltre,
attivata la Soup (Sala operativa unificata permanente) presso l'Agenzia di Protezione civile, con il compito di coordinare
tutte le strutture impegnate in Emilia-romagna nella lotta agli incendi, in raccordo con il Dipartimento nazionale di
Protezione civile, come previsto dagli “indirizzi operativi per fronteggiare gli incendi boschivi e di interfaccia e i rischi
conseguenti – stagione estiva 2010” emanati dal presidente del Consiglio dei Ministri l'11 giugno. La Soup è composta da
personale dell'Agenzia regionale di Protezione civile, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo nazionale dei Vigili del
Fuoco e da personale del volontariato regionale di Protezione civile. E' operativa dalle 8 alle 20, sette giorni su sette.
Negli orari notturni sono, invece, attive le sale operative del Corpo forestale dello Stato e dei Vigili del Fuoco, integrate
con un servizio di reperibilità dell'Agenzia regionale e del volontariato di Protezione civile.
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NAZIONALE
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59
Data:
28-06-2010
marketpress.info
INAUGURATO IL NUOVO COLLEGAMENTO GINO LISA-TREMITI
Lunedì 28 Giugno 2010
Bari, 28 giugno 2010 - Si è tenuta il 25 giuno presso l´elisuperficie di San Domino alle Isole Tremiti la conferenza stampa
di presentazione del nuovo ponte aereo che collega l´aeroporto "Gino Lisa" di Foggia con le Isole Tremiti. Per la Regione
Puglia ha partecipato l´assessore ai Trasporti Guglielmo Minervini. "Un ponte aereo che collega la Puglia alle sue isole":
infatti è stato presentato oggi il nuovo elicottero Agusta Aw 139 da 15 posti che garantisce il raddoppio dei posti a
disposizione della clientela. Il sindaco di Tremiti, Calabrese, ha voluto ringraziare la Regione per l´investimento. "Non
siamo più isolati in caso di emergenza, adesso però vogliamo andare anche oltre, magari chiedendo un collegamento
settimanale con Bari". Il responsabile di Alidaunia, la società che gestisce l´elisuperficie di Tremiti e il servizio aereo,
Roberto Pucillo, ha presentato il codesharing con la società Darwin, che gestisce gli aerei tra Foggia e Milano/torino.
"Prossimamente - ha detto - sarà possibile volare in coincidenza e in codesharing anche con Alitalia verso Tremiti da ogni
parte del mondo". Il nuovo elicottero, in servizio dal primo giugno, ha fatto registrare più 72% di passeggeri. "E la rete
elicotteristica, anche per la protezione civile, vedrà in poche settimane altre quattro elisuperfici: Melendugno a Lecce, San
Giovanni Rotondo, Celenza Valfortore e Peschici nel foggiano. "Quello che formalizziamo oggi - ha detto l´assessore
Minervini -ha un doppio valore. Potenziamo il trasporto pubblico locale ma anche il turismo. Variamo nuovi servizi che
agevolano l´accesso a una stupenda parte della nostra regione. Insomma lavoriamo sia per i cittadini che peri turisti e gli
isolani non sono più isolati. Il turismo qui poi è attento, pregiato, di qualità. Tutto ciò però è a rischio in caso di tagli
previsti dalla Finanziaria per il trasporto locale: non ci piegheremo a quello che vuole Tremonti, non recederemo sul
trasporto pubblico locale. La Puglia non può rinunciare a iniziative innovative come quella per le Tremiti: il servizio
pubblico è la chiave dello sviluppo e della qualità della vita. E l´anno prossimo vorrei inaugurare nuovi servizi di
collegamento previsti dal Piano regionale dei trasporti, come la Metropolitana del Mare".
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NAZIONALE
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60
Data:
28-06-2010
marketpress.info
LOTTA AGLI INCENDI, LA PUGLIA :SOTTOSCRIVE UNA CONVENZIONE CO
N IL PIEMONTE
Lunedì 28 Giugno 2010
Bari, 289 giugno 2010 - Sottoscritta con la Regione Piemonte una convenzione per l'impiego congiunto di volontari
nell'area garganica(prov. Fg) per il potenziamento delle attività di prevenzione e contrastoi agli incendi boschivi:lo
annuncia l'assessore alla Protezione Civile, Fabiano Amati spiegando in particolare che, secondo quanto stabilito dal
documento, saranno 4 le squadre di volontari piemontesi – ed altrettanto quelle pugliesi- che, dal 1 luglio al 15 settembre,
unitamente al Corpo Forestale dello Stato, ai Vigili del Fuoco ed al Servizio Foreste regionale interverranno in maniera
tempestiva in caso di emergenza. Una convenzione analoga era già stata sottoscritta,già sia nel 2008 che nel 2009,
prendendo spunto dalla consapevolezza che la collaborazione tra Regioni rappresenta una premessa indispensabile per
un'efficace azione preventiva e di lotta agli incendi boschivi, sia attraverso azioni programmate da attuarsi in periodi di
elevato rischio, sia in quelle situazioni eccezionali e di emergenza, durante le quali le normali strutture antincendio delle
Regioni contraenti risultano insufficienti a fronteggiare eventi complessi. La Regione Piemonte quindi fornirà alla Puglia
un ausilio operativo e logistico che si concretizzerà in azioni programmate, di emergenza ed interventi di prevenzione per
contrastare gli incendi boschivi nella zona del Gargano. Si tratta dunque di attività quotidiane che si svilupperanno sulla
base di un proficuo scambio di esperienze che avverrà sul campo, tra i volontari delle due Regioni. L'accordo prevede
inoltre il rimborso delle spese del Dpi (Dispositivi di Protezione individuale) per i volontari che saranno ospitati presso la
Caserma aeronautica Iacotenente di Vico del Gargano
Argomento:
NAZIONALE
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61
Data:
28-06-2010
marketpress.info
MANOVRA FINANZIARIA, MARINI: ”ANCHE IN UMBRIA TAGLI PESANTISS
IMI”
Lunedì 28 Giugno 2010
Perugia, 28 giugno 2010. – “Ci saranno tagli radicali su molti ambiti delle nostre competenze e sui nostri trasferimenti a
Province e Comuni fino a raggiungere il 40 per cento degli attuali importi trasferiti”. E' quanto affermato il 24 giugno al
termine della Conferenza dei presidenti delle Regioni dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha
annunciato l'unanime decisione dei Governatori di restituire allo Stato tutte le competenze assegnate alle Regioni dalla
cosiddetta Riforma Bassanini, tra qui spiccano quelle su viabilità, ambiente, protezione civile, trasporto pubblico locale,
politiche per la famiglia e fondo unico per le imprese. “La situazione dell'Umbria - ha proseguito Marini - si prospetta
drammatica. Da una prima stima fatta dagli uffici regionali al Bilancio sulla ricaduta della manovra saranno a rischio
molte delle politiche della Regione, a cominciare da quelle relative alla non autosufficienza, ai trasporti, al diritto allo
studio, alle famiglie, alla viabilità, alle opere pubbliche. In particolar modo per alcune materie che abbiamo delegato a
Province e Comuni i fondi di trasferimento potranno ridursi di circa la metà. Per queste ragioni, come Presidenti, abbiamo
deciso all'unanimità di chiedere un incontro urgente al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ed ai presidenti di
Camera e Senato per rappresentare loro l'insostenibilità di questa manovra. Ho avanzato la proposta, accolta dai presidenti
della Conferenza – prosegue Marini, di richiedere incontri urgenti anche ad Anci ed Upi per comunicare la ricaduta dei
tagli alle Regioni sui bilanci 2011 di Province e Comuni”. Infine - afferma la presidente Marini- le Regioni hanno chiesto
l'attuazione integrale della delega in materia di federalismo fiscale e quindi la diretta partecipazione alla definizione dei
costi standard.
Argomento:
NAZIONALE
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62
Data:
28-06-2010
marketpress.info
MANOVRA ECONOMICA, SPACCA: LE REGIONI PRONTE A RESTITUIRE AL
LO STATO LE COMPETENZE EX BASSANINI.
Lunedì 28 Giugno 2010
Ancona, 28 Giugno 2010 - ´A queste condizioni, con i servizi per i cittadini e i fondi per lo sviluppo delle imprese
azzerati, possiamo anche chiudere baracca e burattini. Senza mezzi per poter svolgere le funzioni che il decreto 112
Bassanini trasferisce alle Regioni, impossibile continuare a mantenere le competenze: per questo le riconsegneremo nelle
mani delle piu` alte cariche dello Stato´. Cosi` il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, al termine della
Conferenza dei presidenti, riuniti, il 24 giugno, per discutere della manovra economica nazionale all´indomani
dell´incontro tra il presidente della Conferenza, Errani, e il ministro Tremonti. Un incontro che si e` risolto in un nulla di
fatto, con la chiusura del ministro alle richieste delle Regioni di introdurre elementi di maggiore equita` nella manovra.
Da qui la decisione di rimettere allo Stato le competenze ex Bassanini, in particolare quelle relative a trasporto pubblico
locale, mercato del lavoro, polizia amministrativa, incentivi alle imprese, protezione civile, servizio maregrafico, demanio
idrico, energia e miniere, trasporti, invalidi civili, salute, opere pubbliche, agricoltura, viabilita` e ambiente. ´Il clima si sta
facendo sempre piu` pesante ´ spiega Spacca ´ Purtroppo, nonostante le Regioni abbiano sempre sottolineato di essere
pronte a fare la propria parte e di non volersi sottrarre ai sacrifici imposti dal difficile momento, dal ministro non c´e` stata
alcuna apertura alle nostre richieste. Quello che stiamo chiedendo da settimane e` che la manovra sia piu` equa e che tutti
i livelli di governo, dagli enti locali in su, siano chiamati a compartecipare alla riduzione della spesa. E invece il Governo
continua a voler scaricare sulle Regioni oltre la meta` del peso di questa manovra. E´ evidente che senza gli strumenti per
poter svolgere le funzioni che il decreto 112 ha assegnato alle Regioni, quelle funzioni, per un ammontare pari al taglio
dei trasferimenti statali, debbano tornare allo Stato. Non saremmo voluti arrivare a questo punto, ma il no del ministro a
una piu` equa redistribuzione dei tagli non ci lascia altro da fare´. La Conferenza ha poi deciso di istituire una
Commissione suppletiva sul controllo delle spese di gestione dello Stato, delle Regioni e degli enti locali: una sorta di
commissione ´anti-sprechi´. ´Questo ´ sottolinea il vicepresidente della Regione, Paolo Petrini, presente alla Conferenza al fine di ottimizzare le spese e ridurre i costi per rispondere alle sollecitazioni della crisi, in linea con la volonta` sempre
espressa dalle Regioni di dare il massimo contributo alla riduzione della spesa pubblica, che pure, negli ultimi anni, e`
stata ridotta dalle Regioni del -6,2%, incrementata dall´amministrazione centrale dello Stato del +10,8%. Da parte della
Conferenza si e` poi detto un no forte alla strategia di delegittimare gli enti locali, con campagne mediatiche in cui ad essi
e solo ad essi si addebitano le responsabilita` di una spesa pubblica fuori controllo. A questo gioco non ci stiamo e del
resto i fatti parlano da soli: mentre noi, con senso di responsabilita` e nonostante quanto gia` fatto in questo senso negli
ultimi anni, siamo pronti a nuovi sacrifici per razionalizzare e risparmiare, il premier nomina un nuovo ministro che
costera` ai cittadini italiani un milione di euro l´anno´. Altre richieste che saranno avanzate al Governo, la gestione diretta
dei Fondi strutturali Fas e la necessita` di non intaccare il fondo per la salute. ´Le Regioni ´ conclude Petrini - chiederanno
poi un incontro all´Anci e all´Upi per la messa a punto di una piattaforma. Oggi piu` che mai e` necessario fare fronte
comune´.
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63
Data:
28-06-2010
marketpress.info
RICOSTRUZIONE: CHIODI,ECCO I FONDI PER RISTORO DANNI AZIEND
E
Lunedì 28 Giugno 2010
L´aquila, 28 giugno 2010 - Sono 150 le aziende del cratere sismico e i titolari di partita Iva che riceveranno indennizzi per
i danni provocati dal terremoto. Il dato è stato reso noto il 25 giugno dal presidente della Regione, Giani Chiodi, che con
l´assessore alle Attività produttive, Alfredo Castiglione, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i risultati del
bando che ha destinato una parte dei fondi Por-fesr, 35 milioni di euro, alle aziende e titolari di partita Iva che hanno
registrato danni ai beni dell´azienda a seguito del terremoto. "Oggi si chiude parzialmente una operazione che permette di
dare ossigeno alle imprese aquilane, agli artigiani e professionisti che si sono visti i propri beni e gli studi professionali
distrutti dal sisma", ha spiegato il presidente della Regione, Gianni Chiodi. "Si tratta di misure concrete e di fondi
immediatamente disponibili - ha detto il presidente - Un´operazione che ha è stata avviata, portata avanti e conclusa nel
giro di sei mesi e questo grazie al lavoro delle strutture regionali". Dei 35 milioni di euro disponibili, ne saranno utilizzati
oltre 28 milioni 600 mila euro che, come detto, andranno a ristorare i danni patiti da 150 aziende e professionisti che
hanno risposto al bando. In totale sono arrivate alla struttura regionale di riferimento, il servizio Politiche internazionali,
779 domande. Di queste, 666 (l´85%) hanno superato la fase di verifica formale dei requisiti di ammissibilità passando
così alla fase di valutazione di merito, le altre, 113 (il 15%) sono escluse per carenza dei requisiti formali. Le istanze
complessivamente finanziate sono state 150 per un impiego finanziario di oltre 28 milioni 600 mila euro. "Le residue
risorse, 6 milioni 387 mila euro, - ha spiegato Giovanna Andreola delle Politiche internazionali - sono state
prudenzialmente non assegnate con l´impegno di farlo successivamente". Il presidente della Regione ha poi spiegato che
ai 35 milioni di euro della rimodulazione dei Por-fesr "si aggiungono, per gli stessi fini, i 44 milioni in favore delle
imprese e dei titolari delle partite Iva erogati dai fondi della Protezione civile nazionale e messi a disposizione dei singoli
comuni del cratere". "Un impegno generale di circa 80 milioni che va a coprire la copertura totale dei danni riportati dalle
aziende". È il caso ricordare che le polizze assicurative sono state scomputate dal calcolo generale dei danni e che per
poter fruire di questi indennizzi non è ammessa alcuna forma di cumulo di ristoro dei danni. Sul sito della Regione
Abruzzo è presente un collegamento nel quale è riportata la graduatorie delle aziende ammesse al ristoro e di quelle
escluse.
Argomento:
NAZIONALE
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64
Data:
28-06-2010
marketpress.info
TRENTO: ECCO UN ESEMPIO DI GESTIONE RESPONSABILE DELL´AUTONO
MIA IL PRESIDENTE LORENZO DELLAI ALLA PRESENTAZIONE DEL BILA
NCIO
Lunedì SOCIALE
28 Giugno 2010DEL SERVIZIO CONSERVAZIONE DELLA NATURA E VALO
R
IZZAZIONE AMBIENTALE
Trento, 28 giugno 2010 - Il presidente Lorenzo Dellai ha partecipato, il 24 giugno nel prato adiacente a Villa Gherta tra
Mesiano e Povo, alla presentazione del Bilancio Sociale del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione
ambientale-. "È significativo – ha detto tra l´altro il presidente Dellai – che l´ormai consueta presentazione annuale di
questo Bilancio sociale si sia trasformata in una festa nel nome della gestione responsabile del nostro territorio e del
patrimonio tanto ambientale quanto umano che in tante occasione, da ultimo in aiuto dei terremotati d´Abruzzo, ha dato
una bella prova di sè". Era praticamente rappresentato l´intero Servizio conservazione della natura e valorizzazione
ambientale, a Villa Gherta sulla collina di Trento, per la presentazione dell´annuale Bilancio sociale, ma anche per
festeggiare e salutare il dirigente Mario Cerato, prossimo alla pensione. "Abbiamo cercato in tutti i modi di trattenerla – lo
ha ringraziato il presidente Dellai, – ma la sua è stata una scelta personale che dobbiamo rispettare. Il dott. Cerato ha
seguito con passione e grande esperienza una fase cruciale di questa struttura, accorpando in un unico progetto
complessivo due strutture specifiche, il Servizio conservazione della natura e quello di ripristino e valorizzazione
ambientale. Oggi questo Servizio, il cui bilancio sociale 2009 siamo qui a presentare, è diventato un punto di riferimento
importante per quel che riguarda la gestione del territorio e un suo utilizzo equilibrato". Il presidente è poi tornato sul
tema delle risorse per l´Autonomia: "Il Trentino dev´essere fiero di quel che è e di quel che è stato fatto finora. Abbiamo
dato dimostrazione di sana amministrazione, di oculato utilizzo delle risorse e di efficienza, se è vero com´è vero che in
Abruzzo, dopo il terribile terremoto, siamo stati da tutti additati come esempio". Quello presentato ieri è il terzo Bilancio
sociale del Servizio conservazione della natura e valorizzazione ambientale, che affina e completa i precedenti Bilanci
relativi al 2007 e al 2008. Pertanto per la sua elaborazione sono state mantenute le impostazioni metodologiche contenute
nei documenti del Gruppo di studio per il Bilancio Sociale e dalla direttiva emanata il 7 febbraio 2006 dal Dipartimento
della funzione pubblica e rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche. Rimangono gli stessi gli stakeholder
(portatori di interessi) istituzionali già individuati negli scorsi anni, i tre ambiti di interlocuzione a vantaggio dei quali il
Servizio lavora (Ambiente, Collettività, Sostegno occupazionale). Il Bilancio sociale 2009, pur rendicontando i buoni
risultati dell´annata lavorativa 2009, si proietta già nell´attività del 2010 confermando strategie e impostazioni lavorative,
ma anche indicando la necessità di proseguire nell´opera di programmazione, innovazione e cambiamento finalizzata a
una maggior efficacia dall´impiego delle risorse affidate al Servizio. In allegato al Bilancio ci sono alcuni esempi di
cantieri realizzati e le sintetiche relazioni delle attività svolte dal Parco Adamello-brenta e dal parco Paneveggio-pale di
S.martino.
Argomento:
NAZIONALE
Pag.
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rassegna stampa Protezione civile 29 giugno