_______________ Indipendente Locale Amatoriale ________________ ANNO IV – N. 9 Cronaca, Attualità, Sport, Cultura & Spettacolo 2 SETTEMBRE 2010 Direttore responsabile: ROBERTO COLLU - Edito da: Edizioni Pittoresche di LUCA SIDA Redazione: 349-7234200 - [email protected] - sito web: www.comune.siliqua.ca.it ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Importante manifestazione promossa dalla Pro Loco SI È APERTA il 12 agosto scorso la rassegna etnografica e delle tradizioni popolari, organizzata dalla Pro loco e sostenuta dal patrocinio di Regione, Provincia e Comune, denominata “Ethnos Siliqua Rivivendo i sapori” che si è conclusa 25 agosto. Un ricco programma di eventi con mostre, degustazioni, riproposizioni di arti e mestieri locali che si sono svolti tra le strade del paese e i suggestivi scenari del castello di Acquafredda. L’inaugurazione curata dal presidente della Pro loco, Franco Mancosu, è stata fatta presso l’antica “Casa Bachis” nel corso Repubblica, con la produzione del carbone, la cestinerai (nella foto i lavori di Pietrino Pisanu) e l’esposizione di antichi utensili del mondo agropastorale. Nei locali dell’Esagono comunale di via Oslo si è tenuta una mostra con l’esposizione di tappeti e di arazzi locali, di biancheria e addobbi, tessuti e centrini della tradizione sarda di manufatti, della filiera del lino, della lana e le erbe tintorie (presentate da Grazia Secci). LA CONGIUNZIONE tra antico e moderno, nel paese dove operano oltre 200 aziende agropastorali, è stata garantita dall’esposizione dei mezzi meccanici che nel primo e secondo dopoguerra hanno fatto la loro comparsa nelle aziende agricole locali. Giovedì 13 e domenica 22 agosto nella casa Bachis si è potuto assistere alla dimostrazione delle attività legate alle arti e ai mestieri della tradizione che si vogliono far conoscere e ripren- dere alle nuove generazioni. Mentre, sabato 21 agosto sulle pendici del domo andesitico di Acquafredda, si è tenuta la manifestazione gastronomica per gli amanti della buona tavola. Infatti, è stato possibile degustare i piatti tradizionali della cucina locale, con contorno di visite guidate al domo e al castello, oltre all’intrattenimento dei visitatori con uno spettacolo musicale. La manifestazione, ha richiama numerosi visitatori e turisti che negli anni hanno dimostrato di gradire l’appuntamento, quale occasione per completare la vacanza sarda: non solo mare quindi, ma anche cultura e buona cucina. ROBERTO COLLU [email protected] __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 IL GIORNALINO DI SILIQUA IL PRESENTE giornalino è un mensile indipendente realizzato a livello amatoriale. La testata è regolarmente registrata presso la cancelleria del Tribunale di Cagliari al n° 19/07 del 16/07/2007. Qualsiasi inesattezza, suggerimento, o cosa ritenuta lesiva, deve essere segnalata tempestivamente alla nostra Redazione: via Garibaldi 64/b – Siliqua (CA) – Tel. 349/7234200 – E.mail: [email protected]. Non tutto ciò che viene pubblicato sul giornalino è condiviso dalla nostra redazione!! Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Roberto Collu, Gino Iannello, Paolo Vallone, Andrea Agostino, Michele Iannello, Osvaldo 2 settembre 2010 Molinu, Silvia Murru, Enrica Meloni, Simona Carta, Roberta Michittu. Grafica e impaginazione a cura di: Roberto Collu. Foto: Archivio de “Il Giornalino di Siliqua”. Tiratura: 500 copie. Oltre 1.200 lettori lo leggono via web. Stampe: Presso la copisteria Eurocopy di via Carbonazzi, n° 12 - Cagliari (400 copie); In proprio (100 copie). LE SPESE di questo numero relative alle stampe in copisteria, a quelle in proprio (carta e toner), oltre alla piegatura, alla pinzatura, alla distribuzione, alle locandine a colori, alla tassa annuale all’OdG, etc. sono state sostenute con le offerte, spontanee, dei lettori (vedi elenco a pagina 11). _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . I SANTI DELLA TRADIZIONE SARDA ... LA BEATA ANTONIA MESINA LA BEATA Antonia Mesina, nacque ad Orgosolo (Diocesi di Nuoro) il 21 giugno 1919, da Agostino, guardia campestre, e Grazia Rubanu, casalinga. Era la secondogenita di nove fratelli e sorelle, sei dei quali morirono in tenerissima età. Antonia ricevette il Battesimo il 30 giugno 1919 e, quando aveva appena un anno e mezzo, la Cresima dal Vescovo mons. Luca Canepa. All'età di sette anni fece la prima Comunione e da allora dimostrò viva devozione per Gesù Eucaristia. Ben presto dovette aiutare la mamma nel disbrigo delle faccende domestiche e nell'accudire i suoi fratelli più piccoli, dimostrando sempre grande disinteresse di sé e dedizione generosa per la famiglia. Nonostante la giovane età, Antonia appariva già una donna matura, con un carattere riservato, e sempre attento ad evitare tutto quanto potesse offendere il suo buon nome e la sua modestia. Si iscrisse all'Azione Cattolica nel 1929 come "Beniamina" e nel 1934 come "Effettiva". Dall'Eucaristia e dalla devozione al Sacro Cuore di Gesù e alla Madonna attinse forza per una spiritualità del quotidiano, maturando una vita intensa di pietà e di parti- colare amore per la virtù della purezza. Nell'anno sociale 19341935, partecipò ad un corso di lezioni e riflessioni sulla virtù della purezza, durante il quale gli fu presentata, dal parroco don Cabras, la figura di Maria Goretti, fanciulla martire per questa virtù: confrontandosi con le amiche più volte affermò che avrebbe seguito la stessa strada. L'ENTUSIASMO per l'eroicità del martirio, inculcatole dalla "crociata per la purezza", si fece sentire ancora più forte quando, dopo aver appreso la notizia di una violenza perpetrata contro una giovane di un paese vicino, non esitò a dire: "se dovesse accadere a me, mi farei schiacciare come una formica anziché cedere!" La mattina del 17 maggio 1935, Antonia, dopo aver partecipato alla celebrazione Eucaristica, su richiesta di sua madre, si recò, in compagnia dell'amica Anna Maria Castangia, nelle campagne del paese in località Ovaddutai, per raccogliere un po' di legna che sarebbe servita per la cottura del pane in casa. Un giovane compaesano, seguitele per tutto il tragitto, aggredì Antonia, ma lei, per non cedere all'insana passione del giovane, resistette con tutte le sue forze e preferì, all'età di sedici anni, farsi massacrare con settantaquattro colpi di pietra piuttosto che perdere il sommo bene della fedeltà a Cristo nella sua purezza. Il 4 ottobre 1987 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha proclamato Beata la vergine martire Antonia Mesina Nell'omelia del Papa nella festa di beatificazione disse: Il suo martirio è anzitutto il punto di arrivo di una dedizione umile e gioiosa alla vita della sua numerosa famiglia: è stato il suo sì costante al servizio nascosta in casa che l’ha preparata ad un sì totale?Il fascio di legna raccolto per fare il pane nel forno di casa, quel giorno di maggio del 1935, rimane sui monti accanto al suo corpo straziato da decine di colpi di pietra. Quel giorno si accende un altro fuoco e si prepara un altro pane per una famiglia molto più grande. Beata perché "pura di cuore". Antonia è consegnata a voi laici, a voi giovani, come testimonianza di un amore in cammino, capace di vedere oltre l'uomo, di "vedere Dio" (Mt 5, 8); è consegnata a voi come esempio di fede matura, libera da compromessi, consapevole della dignità umana e cristiana della persona; canto di speranza per le nuove generazioni che lo Spirito continua a chiamare alla radicalità del Vangelo". A cura di ANDREA AGOSTINO [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA . 3 TENNIS: ATTIVITA’ ESTIVA POLISPORTIVA ACQUAFREDDA, TORNEO SOCIALE DI TENNIS 2010 LA POLISPORTIVA Acquafredda ha programmato di riempire la vacanza estiva , dovuta alla sospensione di ogni attività agonistica federale, con un torneo sociale di tennis riservato agli amatori di questa specialità sportiva, agonistici o semplici praticanti, di Siliqua e dei paesi del circondario. La manifestazione si è inserita, indirettamente, e si è aggiunta alle altre manifestazioni proposte ed organizzate dall’Unione dei comuni. Il tabellone ha ospitato l’iscrizione di una ventina di tennisti, di Siliqua e di altri paesi della zona Sulcis Iglesiente. Gli iscritti, in verità, non sono stati molti, ma, considerando che siamo in periodo di ferie, e molti atleti hanno preferito le vacanze al mare o in montagna, i partecipanti sono stati in numero più che sufficiente per mettere in cantiere un buon torneo, che per una settimana ha fatto divertire pubblico e partecipanti. LA FINALE ha portato in campo Giuseppe Chiriu, numero uno della Pol. Acquafredda e Paolo Accossu del circolo tennis Pabillonis. Chiriu ha vinto agevolmente il primo set, ma ha dovuto cedere la vittoria all’avversario per ritiro, dovuto ad infortunio nel corso del secondo set, quando conduceva per quattro giochi a due. Oltre ai primi due classificati, Accossu e Chiriu, è stato premiato il miglior classificato dei più giovani, Davide Littera, giovane talento del circolo Samassi. La società Acquafredda ha affidato l’organizzazione del torneo ad un gruppo di giovani suoi atleti, ciò nel segno di un preciso intento di inserire forze giovanili alla gestione tecnica e amministrativa della società, che si avvia verso i trent’anni di attività. Pertanto, i dirigenti rivolgono un sentito ringraziamento a Silvia Vallone, Francesca Mocci e Patrck Pinna, per l’impegno e l’efficienza profusi nella preparazione e nello svolgimento della manifestazione. IN VISTA della ripresa delle lezioni della scuola tennis, prevista per la metà di settembre, la Società organizza un corso promozionale di tennis, riservato ai ragazzi nati tra il 1998 e il 2005. E’ un incentivo per facilitare e per avvicinare i ragazzi e i giovani alla pratica di questa specialità sportiva.. GINO IANNELLO [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SILIQUA CALCIO, IL 26 SETTEMBRE IL CAMPIONATO DI PROMOZIONE LA FIGC ha definito le squadre del girone A del campionato di Promozione (dove milita il Siliqua) che avrà inizio il 26 settembre 2010. Il 29 agosto è cominciata la Coppa Italia, il Siliqua ha giocato la gara d’andata a Carloforte vincendo 3-0 (in gol Daniele Alberti, Pablo Pooli su calcio di rigore e Alessio Locci), mentre il ritorno è previsto domeni- ca 5 settembre al comunale “Manuel Grassetti” (ore 16). Ecco le squadre abbinate al girone del Siliqua. Promozione, Girone A: Arbus, Asseminese, Barisardo, Capoterra, Cardedu, Carloforte, Gemini Pirri, La Palma Cagliari, Lanusei, Monreale, Porto Corallo, Pula, Quartu 2000, Serramanna, Siliqua e Villasimius. ROBERTO COLLU _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ASSOCIAZIONE SU BERANU: 2ª EDIZIONE IS BIXINAUS ANTIGUS IN FESTA L’ASSOCIAZIONE culturale Coro Polifonico Su Beranu organizza con il patrocinio della Provincia di Cagliari e del Comune di Siliqua, la seconda edizione de Is Bixinaus Antigus in Festa, manifestazione itinerante che ripercorre i vicinati storici di Siliqua. L’evento avrà luogo il 3 ottobre, con inizio alle ore 16, (raduno in piazza Sant’Anna) nel corso del quale saranno ripercorsi tre vicinati: Sa Turri, Sa Cruxi Santa e San Giuseppe. L’Associazione presieduta da Pierpaolo Deidda punta a collaborare con le altre associazioni locali e gruppi che si esibiranno durante la manifestazione. L’obiettivo è riscoprire la tradizione propria di Siliqua e dei vicinati, tramite le testimonianze delle persone, più o meno, anziane e dei dati conservati negli archivi comunali. Nei rioni citati si presenteranno alcuni membri dell’Associazione alla ricerca del materiale per la realizzazione della manifestazione. Inoltre, si cercherà di organizzare dei piccoli punti ristoro gestiti dagli stessi abitanti dei rispettivi vicinati. «Visto l’ottimo risultato raggiunto lo scorso anno – fa sapere il presidente Pierpaolo Deidda - siamo convinti che anche quest’anno la popolazione accoglierà con entusiasmo questa nostra iniziativa e che tutti vogliano collaborare attivamente per la riuscita della manifestazione». Prossimamente, sarà divulgato il programma completo ed i relativi gruppi che parteciperanno all’evento. Dal 5 al 10 ottobre p.v. il Coro Polifonico Su Beranu parteciperà a un Festival Internazionale di canzone corale, che si terrà in Spagna, nella località Pineda de Mar. ROBERTO COLLU 4 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 SILIQUA, SCI NAUTICO NELLA DIGA DI MEDAU ZIRIMILIS IL LAGO ARTIFICIALE di Medau Zirimilis, a Siliqua, si prepara a ospitare la finale del campionato italiano a squadre di wakeboard. La manifestazione, promossa dalla "Wakeboarding Sardinia Association" di Cagliari, in collaborazione con Regione, Provincia e Comune di Siliqua, vedrà la partecipazione di atleti da ogni parte della Penisola. Nato in Florida, dalla fusione di sci nautico, snowboard e surf, il wakeboarding conta sempre più appassionati in Italia e nell’Isola. Trainati da una speciale barca, agganciati a un bilancino e con ai piedi una piccola tavola, si sfruttano le onde create dall’imbarcazione per compiere evoluzioni, salti mortali di tre metri, acrobazie: spettacolo puro, che una giuria è chiamata a valutare in base a determinati parametri tecnici come l’altezza o l’esecuzione del salto. LE GARE si terranno dal 10 al 12 di settembre, ma gli organizza- tori lavorano già da tempo per assicurare la buona riuscita dell’evento, che porterà a Siliqua oltre un centinaio di persone, tra atleti e accompagnatori: sistemate le vie d’accesso all’invaso, posizionato un piccolo pontile, nei prossimi giorni si provvederà a installare un “cable”, una particolare funivia fatta arrivare direttamente dalla Germania, che in alcune gare traina i wakeboardisti sostituendosi alla barca. «Nel lago di Medau Zirimilis abbiamo trovato le condizioni ideali per praticare questa disciplina» dice Fabrizio Dubois, presidente della “Wakeboarding Sardinia”. Per il sindaco di Siliqua Piergiorgio Lixia «l’evento di settembre potrebbe essere solo il primo passo verso la valorizzazione della diga in chiave turistica». PAOLO VALLONE [email protected] (fonte: L’Unione Sarda) _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL SILIQUA AI NASTRI DI PARTENZA, FEDELE ENA VICE PRESIDENTE IL SILIQUA ha di recente rinnovato il proprio Direttivo. L’incontro tra i soci del club, ha definito il nuovo organigramma societario. Mariano Collu è il nuovo presidente della società biancoazzurra, Fedele Ena (nella foto) è il suo vice, i segretari sono Piergiorgio Bachis e Davide Tinti, il cassiere Paolo Piras. La guida tecnica della squadra è stata affidata a Titti Podda (ex tecnico della Gialeto), che sostituirà in panchina Graziano Milia. Per quanto riguarda la squadra sono stati confermati i giocatori dell’hinterland che hanno ben figurato nella passata stagione, Alessio Meloni, il bomber Daniele Alberti, l’argentino Pablo Pooli, il centrocampista Mauro Corona e, probabilmente, Danilo Pilia. Mentre, non faranno più parte della rosa siliquese Alessandro Cadeddu e il giovane Valentino Perinozzi, che hanno cambiato squadra. Tutti i giocatori locali sono stati confermati in blocco: Claudio Pillitu, Alessio Congiu, Luca e Francesco Corda, Alessandro Massa, Francesco Mura, Riccardo Ena, Daniele Frau, Alessandro Pontis, Luca Collu. Rientra nei ranghi, il portiere siliquese Emiliano Collu, dopo un campionato giocato col Musei. I FUORIQUOTA sono Alessio Locci (ex settore giovanile del Cagliari), Gabriele Pinna, Mattia Pilloni e Riccardo Bachis (del vivaio locale). Nei giorni scorsi nei locali del Bar ristorante “Ziu Boicu” c’è stata la presentazione della squadra e del nuovo allenatore Titti Podda. La preparazione atletica è cominciata il 17 agosto scorso, al campo comunale di Siliqua “Manuel Grassetti”. L’obiettivo della società siliquese è la salvezza, che non dovrebbe fallire, in considerazione della buona prestazione della squadra, nella scorsa stagione, ai vertici della classifica. Intanto, è stato definito l’organigramma del settore giovanile. Saranno Piergiorgio Bachis e Fedele Ena i nuovi responsabili. La guida tecnica della categoria Juniores è stata affidata a Giacomo Pitzalis, gli Allievi a Maurizio Grassetti, i Giovanissimi a Mauro Sarais e Riccardo Pontis, gli Esordienti a Ignazio Pilloni, i Pulcini a Vinicio Bachis e Giacomo Pitzalis, i Primi calci a Ignazio Tinti. ROBERTO COLLU [email protected] (fonte: L’Unione Sarda) _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 5 . Incontro con l’arte: GIORGINA PAU “L’ARTE E’ LA FORZA DI CONOSCERE SE STESSA E METTERSI IN GIOCO” ontinuando nella presentazione del panorama artistico di Siliqua, offriamo ai lettori del Giornalino un’ interessante intervista alla pittrice locale Giorgina Pau, fatta in occasione della mostra collettiva “I colori dell’anima” al Monte Granatico nel Giugno scorso. «Il mio interesse per la pittura – premette Giorgina Pau – ha avuto inizio quando avevo appena sette anni; vivevo in un luogo molto frequentato da pittori soprattutto stranieri. Passavo molto tempo fra loro, ad ammirare i loro lavori e, quando mi regalavano qualche tempera o un pastello, per me era una grande gioia». Signora Giorgina, lei qualche anno fa dichiarò che a Siliqua molti non sono a conoscenza dell’esistenza di diversi artisti, che preferiscono stare da parte. Dopo “I colori dell’anima” è ancora dello stesso avviso? «Molti artisti, e non mi riferisco solo a Siliqua, preferiscono lavorare in silenzio come nel passato. Dopo l’esposizione “I colori dell’anima“ ho avuto modo di parlare con delle persone che hanno espresso il desiderio di voler partecipare ad una prossima collettiva. Quindi, possiamo dire che un certo risultato positivo ha già prodotto questa esposizione». Come prosegue il suo percorso artistico? «Il mio carattere è riservato e non desidero mettermi in mostra, è sufficiente il contatto con altre persone per scambiare le proprie opinioni. Sento la necessità di lavorare perché mi permette di esprimermi e affrontare delle tematiche, anche se esiste il rischio di non essere capita, ma prevale la volontà di uscire dal proprio io, rendersi partecipe, farsi conoscere, credo che questo sia positivo. L’arte è anche la forza di conoscere se stessa e di mettersi in gioco. La critica serve a questo scopo, può essere negativa, ma è sempre importante perché suscita interesse». Ha dei soggetti preferiti? Come avviene la scelta del soggetto di un’opera? «L’opera non si sceglie. A mio parere, essa “sceglie te”. La mia idea può concretizzarsi ammirando un fiore, una pietra, un paesaggio, la natura in generale, ti senti coinvolta e diventa grande la volontà di realizzarlo, è una sensazione che viene da dentro. Quando non puoi realizzarlo e perdi questo attimo… non riesci più». Quale emozione prova davanti ad una sua opera appena realizzata? «Davanti ad un’opera finita che ho pensato e sofferto dico “ Qui c’è la mano di Dio” perché ogni cosa che si realizza non è solo una nostra espressione, ma è qualcosa di più». In genere la pittura quanto tempo occupa nella sua vita quotidiana? «Per me la pittura è una delle cose più importanti della vita. Tutti i giorni il pensiero va a ciò che vorrei realizzare, quando non posso dipingere lo realizzo con il pensiero». A quali mostre ha partecipato? «Ho partecipato a varie manifestazioni, oltre quelle della zona, al premio Cairo per due anni, al premio Roma 2010, sono state esperienze molto positive. Queste manifestazioni ti mettono in contatto con dei galleristi che hanno visto le tue opere. Sono stata invitata ad inserirmi negli annuari degli artisti contemporanei, proposta che sto valutando. E’ noto che in questo campo è molto difficile emergere e si rende necessario investire. Per mezzo di queste manifestazioni sono stata invitata ad esporre in Sicilia e a Oporto in Spagna tramite gallerie d’arte. Recentemente sono stata invitata a fare “una personale” tramite una galleria di Ostia. La partecipazione a nuove manifestazioni comporta dei costi spesso alti e per tale motivo, in parte, devo rinunciare». A nome dei lettori del Giornalino ringraziamo la signora Giorgina Pau con l’augurio di un felice successo delle sue opere. GINO IANNELLO [email protected] _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . CIMITERO DI SILIQUA, ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO LUNEDI: Chiuso - MARTEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00 - MERCOLEDI: dalle 8,00 alle 12,00 - GIOVEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00 - VENERDI: dalle 8,00 alle 12,00 - SABATO: Chiuso - DOMENICA: dalle 8,00 alle 12,00. __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 6 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 . Siliquesi nel mondo SABINA SABIU, SI TROVA IN VENETO DA CIRCA 16 ANNI EL NOSTRO interminabile viaggio tra i “Siliquesi nel mondo” abbiamo incontrato Sabina Sabiu (nella foto), nata a Siliqua il 26 dicembre 1972 , attualmente, residente in Veneto. Abbiamo incontrato Sabina, come al solito, attraverso il social network Facebook e, gentilmente, ha rilasciato questa intervista al nostro giornalino. Sabina, anche tu avevi lasciato il tuo paese per motivi di lavoro? «Sì, ho lasciato il paese sedici anni fa, assieme al mio fidanzato, perché volevo avere un lavoro stabile». Qual è stata la tua prima meta? Avevi trovato subito un lavoro stabile? «I primi anni ho abitato a Feltre (BL) dove lavoravo in fabbrica, più precisamente nel settore degli occhiali. Poi, in Veneto l'occhialeria è il settore più rinomato e fino a tre anni fa il mercato andava bene e le fabbriche non avevano problemi ad assumere personale. La crisi comunque è arrivata anche qua e così ho cambiato lavoro». Dove ti trovi ora? «Attualmente, vivo a Valdobbiadene (TV), la città del vino, una splendida cittadina collinare del Veneto, immersa nel verde. Le sue colline ricche di vigneti producono uno dei vini più rinomati al mondo, il famoso Prosecco di Valdobbiadene, vino spumante. Vivo qua da quattro anni, il clima è un po' più caldo rispetto a Feltre. Gli abitanti sono per lo piu' coltivatori e produttori di vino oppure imprenditori. Il lavoro si sviluppa principalmente verso questi due settori, sono persone comunque solari e molto ospitali verso tutti, compresi gli stranieri (extracomunitari) quando c'è bisogno di manodopera il colore della pelle o la provenienza è relativa». Ti sei adattata subito? «All'inizio ho fatto molta fatica ad adattarmi, il clima e la gente sarda non sono paragonabili a nessun altro posto per me. Qui l’ inverno è lungo e gelido e la gente rimane molto più fredda e riservata, però quando loro capiscono te, e tu loro, la convivenza diventa molto piacevole e la vita molto tranquilla». Cosa ti manca di più del tuo paese? «Mi manca la mia famiglia, il sole, il mare, i colori e profumi, il cibo della Sardegna, la semplicità della mia gente, e il loro sorriso anche durante le difficoltà! Qui si corre sempre per via del lavoro e la vita è più frenetica. E se devo essere sincera, anche se ho 38 anni, mi manca la mia mamma». Sei sposata? «Sono separata da un pò di anni, vivo sola in un grazioso appar- tamento al centro di Valdobbiadene». Parlaci delle tue passioni .. «Le mie passioni sono poche, ma le porto avanti con convinzione, mi piace cucinare, quindi organizzo cene con gli amici, mi piace la compagnia in generale, il dialogo per me è molto importante. Mi piace ballare latino americano e ogni tanto faccio un giro in discoteca. Infine, mi piace leggere dei buoni libri». Quando hai conosciuto il Giornalino di Siliqua? «Ho conosciuto il Giornalino a gennaio quando sono andata a casa di mio fratello Andrea che me l’ha mostrato. Devo ammettere che si tratta di un’iniziativa molto buona e mi piace tantissimo. Spero che questo giornalino abbia lunga vita pertanto vi auguro buon lavoro». Invia ora un saluto ai tuoi compaesani siliquesi …. «Saluto tutti i miei paesani, in particolare quelli che si trovano fuori dalla Sardegna, faccio loro un grosso in bocca al lupo!!! Mentre ai residenti mando un grosso abbraccio. Sempre con la fierezza del popolo sardo porterò la nostra grande storia anche in questa piccola città del Veneto. Un bacio alla mia famiglia e in particolare ai nostri piccoli Riccardo e Gianluca. Ciao a tottusu, a si biri cun salluri!!!». ROBERTO COLLU [email protected] 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 7 . La protesta degli agricoltori di Siliqua LE BOLLETTE PAZZE DEL CONSORZIO DI BONIFICA egli ultimi mesi gli agricoltori del bacino di Siliqua e Villamassargia sono stati raggiunti da indesiderati e inaspettati avvisi di pagamento di Equitalia, che agisce per conto del Consorzio di bonifica del Cixerri. Sono le cartelle esattoriali che si riferiscono all’esercizio finanziario del 2000. Gli avvisi di pagamento hanno turbato non poco i sonni dei destinatari, già poco tranquilli per altri motivi. Subito il problema: le somme richieste sono lecite? Pagare o non pagare? Chiedere la sospensiva oppure pagare e poi impugnare il provvedimento del Consorzio? Un Ente che da alcuni mesi agisce soltanto con gli atti del suo commissario. A tutti questi quesiti gli agricoltori hanno cercato di trovare risposta in una affollata assemblea di categoria tenutasi al Monte Granatico alla presenza di un avvocato di un’associazione di categoria, la Federconsumatori. I dubbi sulla validità della richiesta di pagamento si sono accentrati soprattutto su due punti: il pagamento richiesto si riferisce all’anno 2000 e dovrebbe considerarsi già prescritto dopo cinque anni, ma per il Consorzio la prescrizione maturerebbe dopo dieci anni e non cinque, per cui la richiesta di pagamento per l’Ente sarebbe legittima; in secondo luogo gli agricoltori sostengono che il pagamento è richiesto per un periodo in cui essi non hanno usufruito di alcun servizio da parte del Consorzio, perché l’impianto non era ancora in funzione o non raggiungeva i terreni dei destinatari, e, inoltre, non è stata effettuata nessuna opera di miglioramento fondiario. PER QUANTO RIGUARDA la durata della prescrizione ancora non esiste certezza nella giurisprudenza: ci sono sentenze che la fissano in cinque anni e altre in dieci anni, per cui a prima vista la strada della prescrizione non sembra quella più idonea da percorrere. Si presta a maggiori appigli giuridici la strada della non legittimità della richiesta di pagamento del Consorzio, in quanto lo stesso non avrebbe offerto i servizi per i quali, ora, dopo dieci anni, chiede il corrispondente tributo. Il consulente suggerisce il ricorso alla Commissione tributaria di Cagliari. La soluzione del problema relativo all’anno 2000 è molto importante perché fra non molto il Consorzio potrebbe inviare agli stessi destinatari le cartelle esattoriali degli anni successivi. Gli utenti di Sili- qua e Villamassargia, colpiti dalle cartelle “pazze”, non hanno tralasciato di evidenziare e sottolineare un particolare, che a tutti è sembrato veramente strano; pare, infatti, che gli aumenti in questione non abbiano colpito gli utenti del comprensorio di Iglesias. Come mai questo diverso trattamento? IN OGNI CASO, la maggior parte degli agricoltori interessati ha provveduto a sottoscrivere una tessera alla Federconsumatori, la quale, a settembre, per ogni singolo richiedente provvederà a inoltrare alla Commissione tributaria provinciale di Cagliari, in primo luogo, una richiesta di sospensiva di pagamento, e, in seconda istanza, una richiesta di annullamento dei pagamenti richiesti dal Consorzio. Alcuni utenti, che si sono rivolti alla Commissione tributaria, hanno già ottenuto la sospensiva di pagamento. Un’altra stranezza della politica impositiva del Consorzio è quella di continuare a tassare da diecine di anni i fondi “asciutti”, cioè quei terreni che non hanno mai usufruito dell’acqua del Consorzio o di altre migliorie fondiarie. GINO IANNELLO [email protected] ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . Problemi cittadini: come migliorare la qualità della vita LA CITTADINANZA SOLLECITA LA CREAZIONE DELL’ECOCENTRO DA MOLTI CITTADINI di Siliqua abbiamo ricevuto richiesta di notizie relative alla creazione della tanto conclamata isola ecologica, l’Ecocentro. I cittadini forse dimenticano quanto sia lungo e tortuoso l’iter burocratico che precede l’esecuzione di un’opera pubblica. Però, in verità il tempo trascorso è già molto e i cittadini utenti hanno ben ragione a sollecitarne l’istituzione. All’inizio del mese di giugno, il comune fece distribuire dalla Coop Ecogreen con i sacchetti della differenziata, anche il calendario della raccolta differenziata e un piccolo contenitore dalla portata di litri 2,2, nel quale raccogliere gli oli esausti. Iniziativa meritevole di apprezzamento quella del comune, che ha trovato l’unanime consenso della cittadinanza. DOPO TRE mesi quei piccoli contenitori sono già pieni da tempo e i cittadini si chiedono giustamente: dove andiamo a svuotarli? All’ Ecocentro, naturalmente, si potrebbe rispondere. Ma l’Ecocentro non c’è ancora. Ecco perché se ne sollecita la creazione. Secondo fonti ufficiali sarebbe l’Ecogreen incaricata a provvedere, in collaborazione con il comune. Ma quando? I cittadini sollecitano e sono disposti ad aspettare ancora, ma fino a quando? PER QUANTO riguarda la frequenza della raccolta, è da sottolineare il fatto che la cittadinanza ha molto apprezzato l’incremento a due volte la settimana della raccolta del secco indifferenziato e a quattro volte la settimana la raccolta dell’umido. Purtroppo, va anche ricordato che tale incremento è limitato soltanto ai mesi estivi di luglio e agosto, come risulta dal calendario di raccolta differenziata. GINO IANNELLO [email protected] 8 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 . Lettere al Direttore del Giornalino: [email protected] IL SINDACO PIERGIORGIO LIXIA: «BARZELLETTE ESTIVE !» «EGREGIO DIRETTORE, ancora una volta dobbiamo constatare che “qualcuno” è di memoria corta, oltre che di poca fantasia. Capita a volte, a chi non ha altre armi per portare avanti la propria missione di denigrazione, se non quelle del qualunquismo e della demagogia, di tornare sempre sugli stessi argomenti, ripetendo goffamente sempre le stesse figuracce... Rieccoci allora a rispondere, sempre sullo stesso argomento, al “Caro Giulio” (da Lei così definito, egregio Direttore: a proposito, nel ringraziarLa per averci concesso questo spazio, non possiamo negare che avremmo preferito che ci avesse concesso la possibilità di una risposta immediata, magari in contropagina, alle barzellette estive pubblicate nello scorso numero, se non altro per una questione di imparzialità del Giornalino…). Già in passato abbiamo dovuto mostrare al caro Giulio la differenza che corre tra lo sparare numeri a caso e il fare gli amministratori, i quali devono fare i conti con la realtà: in quell’occasione dimostrammo che la soluzione proposta (non senza una punta di demagogia) dal Partito della Transenna (che ad oggi conta tra le sue file ben due componenti, e nemmeno tanto fotogenici…) sarebbe costata ai siliquesi circa 25mila euro all’anno (cinquantamila in due anni, centomila in quattro anni, duecentomila in otto anni e così via…), per cui la spesa per la “soluzione” della transenna sarebbe già assorbita in due soli anni. A proposito di numeri: gli 80.000 euro vaneggiati dal no- vello Gino Bramieri sono in realtà “qualcosina” in meno: si tratta di 50mila euro, pari – dicevamo – a due anni di proficuo utilizzo di una squadra di “2+30 bravi operai”, come da soluzione da lui lucidamente prospettata. Ma tutto questo il “Caro Giulio” non lo sa, perché è più facile lanciare continue provocazioni piuttosto che affacciarsi in Comune ed informarsi sul reale stato delle cose (mi sfugge l’ultima volta in cui ha fatto ingresso al Monte Granatico, magari durante un Consiglio comunale…), sui numeri e sulle difficoltà reali che s’incontrano nell’amministrare un Comune. Il resto sono chiacchiere, per quanto qualcuno possa talvolta trovarle divertenti… L’ELETTRONICA, si sa, non è infallibile, ma lo diventa ancor meno quando qualche buontempone, carente di senso civico, decide che è giusto saltare a piedi uniti sopra ai dissuasori (che sono di tutti i siliquesi…), magari solo per poter poi rinfacciare che non funzionano a dovere (a proposito, una precisazione: nel giorno del “fattaccio” il semaforo non era verde, bensì spento, in quanto una lampadina era fulminata, cosa che succede in tutti i paesi del mondo…). Quanto poi al “convincimento di chi governa il paese” in merito alla riapertura parziale della Piazza, il nostro superbo ragioniere, tra una barzelletta e l’altra, per una volta ci ha azzeccato: nessun ripensamento, dato che si trattava di un punto del nostro programma elettorale e che (anche) su questo i cittadini siliquesi ci hanno espresso la loro fiducia, che ha portato al risultato elettorale del maggio 2007. Ma qui è tutto un discorso di maggioranza di voti e di numeri e conteggi, meglio lasciar perdere per non mettere in imbarazzo chi coi numeri ha un rapporto conflittuale (e non osiamo immaginare a cosa potrebbe succedere a lasciargli anche per un solo giorno le finanze del Comune tra le mani…). Appurato dunque che il nostro interlocutore ha qualche serio problema con i conti, sarà certamente più agevole valutare la sua affidabilità quando sostiene che “non ci sono soldi sufficienti per le associazioni, per lo sport, per la cultura, per rendere meno desolante l’estate”: ed infatti, anche quest’anno, le società sportive hanno già ricevuto i contributi a loro spettanti, mentre le associazioni stanno per riceverli; anche quest’estate l’amministrazione comunale ha poi organizzato manifestazioni di ogni genere: dai tornei sportivi intercomunali, al ballo liscio, al festival della canzone, al cinema all’aperto. PAURA comunque: stiamo organizzando un torneo di spinta della transenna, può darsi che a qualcuno possa interessare… Potrei continuare, ma credo che i cinque minuti spesi per rispondere siano anche troppi; il grande Alberto Sordi, noto per la sua parsimonia, non avrebbe sprecato fiumi di inchiostro, ma si sarebbe limitato a risponderle con due sole consonanti: PR…………(…olungate). Ai siliquesi che leggono queste poche righe, che qui saluto e dei quali mi onoro di essere il Sindaco, non posso che raccomandare sempre la stessa cosa: informatevi personalmente, prima di emettere un giudizio (gli uffici del Comune son sempre aperti, e soprattutto gli atti del Comune sono tutti pubblici), e considerate come un’offesa i tentativi di chi cerca di riempirvi la testa di falsità, specie se lo fa con un tornaconto». NIENTE IL SINDACO DI SILIQUA PIERGIORGIO LIXIA ** Ringrazio il Sindaco di Siliqua Piergiorgio Lixia per il suo intervento, in replica alla lettera del sig. Giulio Lampis, pubblicata nello scorso numero del Giornalino, relativamente al mancato funzionamento del semaforo e dei dissuasori in piazza Martiri. (ROBERTO COLLU) ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 9 . Musica de sa terra nostra JANAS, IL PERCORSO DI UNA FIABA SENZA ETA’ un cordiale saluto, mi presento attraverso la stesura di questa nuova rubrica dai contenuti etnomusicali. Il mio nome, Enrica Meloni, nata il 6 Ottobre 1983, sono studentessa all’ateneo cagliaritano, frequento il corso di laurea in Relazioni Internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche, fieramente siliquese e fiduciosa nelle risorse culturali che la località possiede, credo fermamente in un positivo input dell’arte nella sua poliedricità, in questo caso, attraverso la musicalità isolana, nobile espressione d’essa, apprezzata anche oltre il confine. Il percorso ha inizio con la presentazione d’una formazione musicale proveniente da Seneghe (Or), nota con il nome: Janas, un linguaggio d’accurata ricercatezza sonora e vocale, ritmicità cinte d’un leggendario aspetto emozionale. PORGENDO La leggendarietà etimologica del vostro nome esprime indelebile fascino ed efficacia comunicativa. E’ stata una scelta casuale o accuratamente meditata? Janas è il nome del nostro gruppo ma non è stata una scelta voluta, semplicemente il nome suonava bene per un gruppo musicale, solo dopo ci si è accorti che Janas non era un nome qualunque ma un simbolo della leggenda sarda. Le fate, infatti, non sono che una porta che si apre ad un mondo fantastico con tanti altri personaggi mitici della Sardegna, e da lì Janas non fu più solo un nome ma un percorso da seguire negli anni, un filone da raccontare nei nostri ormai diciotto anni di storia musicale e con i nostri otto lavori discografici. Qual è stato il riconoscimento che vi ha inorgoglito maggiormente? Negli anni e nel nostro percorso artistico, i riconoscimenti sono stati tanti da “Una città per cantare” ad Olbia, al “Roma Music Festival”, senza contare i vari festival vinti e il riconoscimento” Maria Carta” che ricevemmo a Siligo. Le tappe sono state tante e ognuna ha regalato ai Janas gioia e soddisfazione, perciò direi tutti sono stati importanti in eguale modo. Il vostro curriculum artistico vanta anche di un’esperienza televisiva sulle reti Mediaset, diretta da Luciano Emmer, patron, nonché regista pubblicitario dello storico Carosello. Potreste descriverla? Sì, ai tempi fummo contattati da Umberto Maggi ex bassista dei nomadi, che ci propose un progetto legato alla pubblicità del primo viva voce, fabbricato in Italia. Per tre giorni lavorammo al video pubblicitario con un regista d'eccezione, Luciano Emmer, colui che inventò Carosello, indimenticato programma Rai d’ un bel pò di tempo fa. Emmer? Uomo distinto, sguardo severo, gran professionista, insomma uno oltre... In ogni caso fece parte dello spot anche un altro nome importante, l'attrice Marina Suma. L’ultimo lavoro discografico, IMPUNDULU, possiede un titolo apparentemente in limba, ma in realtà, quest’ultimo ha origini lontane, rievoca una terra solare pregna di leggenda al pari dell’amata Sardegna, quale? Beh...S’Impundulu arriva dall'Africa, è un personaggio che nella leggenda vera è il servo di una strega malvagia, tramandato da madre in figlia. La nostra versione vuol essere un racconto di una qualsiasi persona oppressa che tenta di fuggire dalla propria schiavitù .Poi l'Africa e la Sardegna hanno molto in comune, dal sole ai colori, dalla gente misteriosa e fiera, dalle credenze popolari ai canti in onore della terra e del mare. Quali sono i contenuti di quest’ultimo vostro lavoro? Impundulu è un lavoro un po' diverso dagli altri, anche perché nel tempo abbiamo sempre cercato l'innovazione e la sperimentazione, però di portante e inconfondibile c'e' la coralità: le otto voci che s’intrecciano lasciando libero spazio a quelle soliste; è un lavoro un po' più pop dei precedenti, ma direi più curato nei particolari. Sono presenti anche delle collaborazioni con altri artisti sardi. Quale effetto è sortito da quest’interazione professionale? Sì, collaborazioni importanti direi... A partire dai brani che Solendro e Gino Marielli dei Tazenda ci hanno regalato per questo lavoro, per poi continuare con Beppe Dettori dei Tazenda che ha magnificamente duettato con noi nel brano Miradas, e Antonio Ferraro, fonico dell'Ente Lirico di Cagliari, che cura da anni i nostri lavori discografici ed i concerti in piazza. Direi un cd ricco anche di musicisti nazionali, quali Lele Melotti e Paolo Costa. Soprattutto, un cd di canzoni da scoprire. Rispondendo nello specifico, direi che ogni collaborazione aggiunge un tassello importante alla scalata, rappresentando anche una fonte di ricchezza che ognuno di noi acquisisce dall'energia di un altro artista, insomma ci si sente più ricchi dentro. Che rapporto avete con i vostri estimatori? Siamo felici di questo, i nostri fans ci amano e noi amiamo loro, lo dico in una frase: «noi senza di loro non saremmo niente», perciò ringraziamo i fans d’ora e quelli che verranno, Janas è una famiglia aperta a tutti, vi aspettiamo a braccia aperte. ENRICA MELONI [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 10 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 . In viaggio per il mondo …. SICILIA NORD OCCIDENTALE LETTORI, questa volta vi porteremo nel Trapanese dove un' atmosfera accattivante e coinvolgente, vi darà l’opportunità di trascorrere uno straordinario soggiorno, in cui natura e cultura si fondono in un mix perfetto. Si arriva a Palermo con l’aereo o via mare. Il nostro tour inizia dalla città di Alcamo: importante centro agricolo e industriale, sito in una zona collinare alle falde del monte Bonifato. Nota per la produzione vinicola del suo “bianco di Alcamo”, la città offre numerosi itinerari, da quelli artistici monumentali, da non perdere il Castello dei Conti di Modica, a quelli naturalistici per i sentieri del Bosco d’Alcamo e per l’arenile dalla sabbia dorata di Alcamo Marina. Seguendo la costa arriverete a Castellammare del Golfo. Il litorale, fra i più belli della Sicilia, include la riserva naturale dello Zingaro: uno spicchio di paradiso terrestre lungo 7 km fatto di piccoli sentieri, di rocce calcaree, di un susseguirsi di insenature, scogli e calette incontaminate e suggestivi strapiombi sul mare. Le calette ciottolose, come Cala della Capreria, Cala del Varo, Cala della Disa, viste dal mare hanno l'aspetto di nicchie incastonate sul fianco della montagna. Il paesaggio subacqueo è un continuo susseguirsi di colori e forme, ricco di cunicoli e grotte subacquee come la Grotta della Ficarella. Vi consigliamo una visita alla tonnara di Scopello, attiva fino a qualche anno fa quando era praticata la pesca dei tonni, oggi la tonnara con i suoi faraglioni è un vero e proprio "museo del mare" d’incomARI parabile bellezza, scelta come location da molte produzioni cinematografiche (Ocean’s twelve o l’ultimo spot di Aldo, Giovanni e Giacomo). Continuando il nostro viaggio arriviamo a San Vito lo Capo, piccolo borgo marinaro ai piedi del Monte Monaco, ambita meta per la sua spiaggia bianchissima lambita dal mare cristallino e per i paesaggi incontaminati circostanti. Nell'intreccio di vicoli e stradine ogni anno a settembre viene proposto il “Festival del couscous”, un capolavoro della più antica tradizione gastronomica. PERCORRENDO la strada panoramica verso sud, si arriva a Trapani, dove volgendo lo sguardo verso il mare, si staglia- no incantevoli le isole Egadi, tutte diverse l’una dall’altra, precedute da piccoli isolotti. Marettimo è l’isola più lontana dell’arcipelago: un paradiso naturale, caratterizzato da una fitta vegetazione, da un susseguirsi di cime e strapiombi che calano a picco sull’acqua, da grotte d’abrasione marina: grotta del Tuono, Pipa, Bombarda (per i boati che vi produce il moto ondoso). Il piccolo borgo conserva testimonianze della presenza romana e un castello del XVII secolo eretto sui resti di una torre d’avvistamento saracena. Levanzo: oasi per solitari amanti del mare, dall’incontaminata macchia mediterranea, è attra- versata da un’unica strada. L’isola è disseminata di grotte come quella del Genovese con i suoi graffiti preistorici. Favignana: legata alla leggenda omerica come l’Isola delle Capre, è la più grande dell’arcipelago delle Egadi. Questa grande farfalla sul mare è apparentemente arida ma offre in realtà uno splendido paesaggio marino che si fonde con una grande varietà di specie vegetali. NEL PORTO di Favignana si può visitare lo stabilimento della Tonnara Florio, il Museo del Mare e la sede della Riserva Naturale delle Egadi. Il centro abitato era un piccolo borgo medievale difeso dal forte San Giacomo e di Santa Caterina situato sul punto più alto dell'isola, ora raggiungibile da una scalinata illuminata. Il paesaggio è caratterizzato da muretti a secco che delimitano le varie proprietà e dai numerosi giardini e orti, attribuendo all' isola un fascino insolito. Da non perdere le grotte marine, raggiungibili brevemente dal porto con le piccole barche dei pescatori e le vecchie e profonde cave di tuffo, chiamate pirrere. La maggior parte delle località di interesse paesaggistico si raggiungono attraversando la macchia mediterranea ricca di cardi, fichidindia, agavi che danno al paesaggio un fascino straordinariamente unico. Da segnalare Cala Rossa, Cala Azzurra, Grotta Perciata, Cala Rotonda. Favignana ospita un camping, due villaggi turistici, alberghi, residence e numerose sistemazioni in case vacanze private. MICHELE IANNELLO & SARA [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 11 . I nonnini di Siliqua INCONTRO CON GIUSEPPE ESU, UNA PASSIONE PER I VIAGGI UN ALTRO appuntamento con la nostra nuova e curiosa rubrica. Questa volta abbiamo intervistato un altro simpatico e instancabile nonnino Giuseppe Esu che ci racconta un pò del suo stile di vita, sempre in movimento, delle sue passioni e delle incredibili esperienze vissute. Quando è nato e dove? «Sono nato il 15 Agosto 1935 a Decimo e ho vissuto lì sino all'età di 14 anni. Successivamente ci trasferimmo in una casa cantoniera ad Assemini, i miei genitori e i miei nonni erano di là». E' nato dunque in tempo di guerra... «Si mio padre è stato un prigioniero di guerra a Bonorva vicino a Sassari. Avevo solo sei anni». A che età ha iniziato a lavorare? «Ho iniziato a lavorare all'età di 14 anni all'Anas per 3-4 anni presso la zona di Siliqua. La mia era una famiglia di cantonieri,mio padre e mio nonno lo erano stati e anche io lo divenni. Lavorai anche a Cagliari per circa cinque anni ma poi la nostalgia e la lontananza dagli amici mi fece ritornare a lavorare a Siliqua all'età di 20 anni». A quale età si era sposato? «Mi sono sposato a 22 anni con Gina Bachis ed ho vissuto con lei per 54 anni». Quanti figli ha? «Tre figli: Ovidio, Emiliana e Davide. Inoltre, ho anche nove splendidi nipoti: Alessandro, Riccardo, Daniele, Andrea, Giorgio, Luca, Fiorella, Matteo e Gabriele». Ogni anno sin dal 1988 si occupa di organizzare un viaggio al lourdes. come e' nata questa sua annuale ricorrenza? «All'età di 53 ebbi una disgrazia in famiglia. Un giorno un amico si recò a casa mia per chiedermi del vino poiché gli serviva per degli ospiti a cena. Mentre andava via di casa venne ucciso con un colpo di pistola, e tra i tanti, uno colpii anche la mia spalla rendendomi per molto tempo incapace di utilizzare il braccio. Dopo 105 giorni di ricovero al Cto di Iglesias, mi feci dimettere e partii per Lourdes con un gruppo di 55 persone e il braccio ingessato e lì accadde il miracolo». In pratica che cosa era successo? «Volevo fare una foto di gruppo così chiesi a un fotografo quanto avremmo speso in totale. Lui mi disse 8 mila lire. Dopo una chiacchierata ci accordammo per 7 mila lire, ci avrebbe dato due foto. Al gruppo mancavano tre persone però una suora, una maestra d'asilo e un'altra signora. Dopo averle trovate, si presentò lo stesso problema, altre due persone mancavano all'appello. Preso da un momento di rabbia, alzai tutte e due le braccia senza accorgermene, il brac- cio ingessato era uscito dalla fascia. E' stato un vero miracolo. Da allora ho potuto nuovamente guidare e usare il braccio in maniera normale». Ha qualche hobby? «Sicuramente quello di viaggiare. Ho girato tutta l'Europa, l'Italia e la Sardegna. Ma anche lo sport mi piace molto. Sono stato inoltre presidente del gruppo folcloristico San Giorgio sin dal 1976. Ho partecipato a tutte le competizioni delle feste di Santa Margherita, San Giuseppe e San Giacomo. Per tredici anni poi sono stato nominato cassiere a vita sino all'età di 65 anni. Oggi organizzo gite turistiche, questo mese tra l’altro sono in programma tre viaggi». Quale paese europeo le è piaciuto di più? «L'Austria, ma anche la Svizzera: entrambe stupende! Mi è poi piaciuta anche la Spagna, ci sono stato per ben cinque volte». Ammiriamo la sua collezione di armoniche a bocca ... «Ne ho quattordici. Mi piace, infatti, suonare l'armonica. Anche mio padre la suonava. In genere, suono alle feste, in mezzo alla gente. Eseguo, soprattutto, melodie e balli sardi. Ho partecipato anche a Videolina, guadagnando il secondo posto in una competizione». Ed ora può mandare un saluto ai siliquesi .. «Tanti saluti e un caro augurio, voglio bene a tutti i miei compaesani, grandi e piccoli, ricchi e poveri. ROBERTA MICHITTU [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Comunicazione ai lettori ECCO I LETTORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLE SPESE DI QUESTO NUMERO RINGRAZIAMO i lettori che hanno contribuito, spontaneamente, alle spese di gestione del Giornalino. Per una questione di trasparenza, pubblichiamo i nomi di chi ha contribuito per questo numero (offerte elargite dal 1° al 30 agosto): Cristina Bachis e clienti, clienti tabaccherie Devino e Ghiani, clienti Bar Greca Orrù, clienti Cartolibreria Gabriella Frongia, clienti Cartolibreria Katia Orrù, market Raffaella Talana, Enoteca Fabrizio Pitzianti e clienti, Vincenza Tola, Vincenzo Diana, Bar di Simone Collu, Efisio Alba, Anna Musiu, Market Loredana Deidda, Osmide Pusceddu, Matilde Bachis, Aurora Pittau, Bruna Collu, Gigi Meles, Virgilio Aiana, Tore Scanu, Andrea Sabiu, Maria Melis, Pinuccio Esu, Alberigo Mameli, Dolores Mura, Mercede Piras, Angelo Marcialis. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 12 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 . SILIQUA, COME ERAVAMO.... NELLA FOTO una prima classe elementare di San Giuseppe anno scolastico 1976 - 77. La maestra era Franca Perelli Zedda. In piedi da sinistra: Giuseppe Orsini, Sandro Pisanu, Enrico Ena, Simone Anedda, Corrado Serra, Andreina Zedda, Fausto Ena, Roberto Porcu; seduti da sinistra: Alessandra Orrù, Luisa Melis, Maria Luisa Perra, Betty Fois, Salvatorina Manca, Monica Steri, Giovanna Bachis, Elisabetta Orrù. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ UN PESCE-SERRA DI 3 KG MEZZO PESCATO DA ALESSIO CONGIU FORTUNATO un pescatore dilettante siliquese Alessio Congiu (nella foto), 25enne, operaio edile, con l’hobby del calcio e della pesca che, la notte del 12 agosto scorso, con la tecnica del surfcasting (un tipo di pesca a canna, da riva) ha pescato una grande preda di “pesce-serra”, che ha pesato tre chili e mezzo: una specie non particolarmente rara ma molto pericolosa per la sua dentatura. Pare sia capace di spezzare un cavetto d’acciaio con un solo morso. E’ una sorta di piran- ha di casa nostra. Il “pesce-serra” è stato catturato nella spiaggia di Piscinnì, che si trova tra Portu Tramatzu e Tuerredda, nella costa di Teulada. Alessio Congiu (forte difensore del Siliqua calcio, ndr) si trovava in compagnia dell’amico Marco Diana, anche lui siliquese, e ci racconta. «Avevamo piazzato nove canne, di cui tre con l’esca adatta per il “pesce-serra” e le altre per orate e mormore. Era da poco passata la mezzanotte, il mare era piatto, a un certo punto mi sono accorto che la frizione di una delle canne si muoveva in modo energico, ho capito subito che aveva abboccato una preda di grandi dimensioni. E così è stato. Ci ho messo circa 15 minuti – spiega Alessio – a toglierla fuori, grazie anche a Marco che mi ha aiutato a spiaggiarla. Nel vedere la preda mi sono anche emozionato, perché un pesce di quelle dimensioni non mi era mai capitato di pescarlo. Poi, dalla contentezza, ho inviato un sms a tutti i miei amici, per avvisarli dell’ eclatante avvenimento». Che tipo di esca hai utilizzato? «Ho messo nell’amo un trancio di muggine e, a quanto pare, ha funzionato alla grande». Come lo cucinerai? «L’ho taglio a pezzi, lo metto in una teglia, lo condisco con pomodoro secco, aglio, prezzemolo e patate tagliate a fette, poi lo metto nel forno». ROBERTO COLLU [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 13 . CONTUS ANTIGUS DE SILIQUA: PREDI LOCCI UNU CLAMOROSU processu a suscitau tantu carraxu a sa fini de su 1896. Pariri chi a u predi de Siliqua ci d’appanta bogau de bidda po’ libertinaggiu. Si raccontara chi appara molestau e addirittura postu incinta una picciocca. A s’epoca, su predi in chistiòi fera su predi Locci. In Bidda sa genti cumenzàra a borbottai, finzasa a candu anti decidiu de manifestai in prazza de cresia, cun izzerriusu e carraxu de dogna manera. Su predi Locci ha sempri negau su fattu, anzis si diffendèra narendi ca a ponni incinta sa picciocca fera stetiu u piccioccu de bidda, chi poi sind’esti andau a Casteddu e no si è fattu prus a bì. In prima fila in su corteu ci fera su Sindigu, e invitara a su predi Locci de lassai sa bidda, poitta sa genti no d’obera prusu. Su Sindigu inoltri invitara sa genti a manifestai senza de degene- rai sa cosa. Sa manifestazioi si esti concludia ind’unu modu pagu usuali: anti carrigau su predi a pizzus de u’ bastiou e ci d’anti bogau de bidda. Meras personas chi anti partecipau a sa manifestazioi funti stettias denunciadas, e a su processu funti stettias cundannaras de su publicu ministeru a 30 mesis de presòi e a 250 francus de cuntavenziòi. Po’ is’ attrus partecipantIs a sa manifestaziòi c’è stetia s’assoluzziòi, cummenti de su restu sa genti si aspettàra. Su predi Locci esti stediu allomtanàu de bidda po’ diversus annus, poi fia torrau ma cun mera tristesa, siguramenti sa storia no d’era digiria bei, e chini du sciri chi sa malediziòi de is predis no siada po cussu fattu chi po’ cent’annus nisciunus in bidda appara pigau i votus po’ predi!. OSVALDO MOLINU [email protected] ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . IL BARATTO DI SILIQUA Inserzioni GRATUITE con SMS al numero 349-7234200 o via E-MAIL a: [email protected] Il Giornalino di Siliqua presta solo un servizio, non riceve alcun compenso sulle contrattazioni, non è responsabile sulla provenienza e sulla veridicità delle inserzioni. 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Viene considerata una patologia gravidica perchè la placenta (organo prettamente gravidico) secerne diversi ormoni che hanno un effetto contrario a quello dell'insulina, provocano, cioè, l'iperglicemia (aumento degli zuccheri nel sangue). L'organismo materno reagisce all'effetto iperglicemizzante degli ormoni placentari aumentando la produzione pancreatica di insulina, il principale ormone che agisce diminuendo gli zuccheri nel sangue e favorendo la loro utilizzazione da parte dei tessuti. Se il pancreas materno non riesce a far fronte all'aumentata richiesta e produce quantitativi di insulina non più sufficienti a tenere sotto controllo la glicemia siamo in presenza di diabete gestazionale. Circa il 7% di tutte le gravidanze sono complicate da GDM, causando più di 200.000 casi l'anno. La prevalenza può variare da 1 a 14% di tutte le gravidanze, a seconda della popolazione studiata e il test diagnostici impiegati. Anche se spesso il diabete gestazionale non si manifesta con sintomi evidenti, dovrebbero essere prese in considerazione le seguenti condizioni: • AUMENTO ingiustificato della sete, • aumento ingiustificato della quantità di urina prodotta, • perdita di peso nonostante aumento della fame, • nausea e vomito, peraltro molto comuni in gravidanza e quindi poco significativi, • infezioni frequenti (per esempio cistiti, candidosi, …), • disturbi alla vista. ESISTONO INVECE i cosìdetti risk factor o fattori di rischio (low, medium and high risk) la cui valutazione dovrebbe essere intrapresa alla prima visita prenatale. Vengono considerate donne a basso rischio coloro le quali soddisfano tutti i seguenti requisiti: • età inferiore ai 25 anni, • normopeso prima della gravidanza ed alla nascita, • non appartenenza ad etnie ad alta prevalenza (afro-americani, ispanico-americani), • assenza di diabete nei parenti di primo grado, • assenza di precedente iperglicemia, • assenza di precedenti problemi ostetrici, Vengono considerate donne a medio rischio: •Donne con caratteristiche intermedie tra il basso rischio e l’alto rischio. VENGONO considerate donne ad po un’ora, due e tre ore per avere un quadro più chiaro della situazione. In questo caso si parla di diabete quando si rilevano almeno 2 dei seguenti valori: • a digiuno superiore a 95 mg/dl, • a 1 ora superiore a 180 mg/dl, • a 2 ore superiore a 155 mg/dl, • a 3 ore superiore a 140 mg/dl. A SEGUITO di una completa revisione della letteratura disponibile, le nuove linee guida ci dicono che per lo screening e la diagnosi di GDM si raccomanda di utilizzare una procedura in fase unica, così come quella adattata nell’HAPO study (Hyperglycemia and Adverse Pregnancy Outcome). La procedura in due fasi (minicarico glucidico + OGTT nei casi con minicarico positivo) attualmente in uso, è da considerarsi superata e pertanto non raccomandata. LE ULTIME linee guida, infatti, la diagnosi di diabete gestazionale deve essere eseguita mediante OGTT tra la 24°- 28° settimana. L’OGTT dovrà essere guito eseguito con 75 congrammi 75 grammi di glucodi sio e prelievi venosi ai tempi 0′, 60′ e 120′ per la determinazione della glicemia su plasma. Si pone diagnosi di GDM quando uno o più valori risultano uguali o superiori a quelli soglia. In questo modo si evita lo stress alla donna di dover eseguire due volte invece che una, lo stesso esame con risultati identici. E’ comunque probabile che visti i tempi di adattamento del sistema sanitario nazionale le donne si ritroveranno ancora per un bel pò di tempo a dover eseguire i due test piuttosto che la procedura unica dettata invece dalle ultime linee guida solamente per una questione prettamente monetaria di rimborso alle strutture sia pubbliche che private invece che mettere in primo piano il benessere della donna. SECONDO alto rischio di GDM: • obesità marcata, • la storia personale di GDM, • glicosuria (perdita di glucosio nelle urine), • storia familiare di diabete. Sino a pochissimo tempo fa il GDM veniva diagnosticato con due approcci diversi: • minicurva glicemica (OGCT): nell’approccio a una sola fase la donna controllava la glicemia a digiuno e ripeteva l’esame un’ora dopo l’assunzione di una bevanda zuccherata (di norma 50 g di glucosio). • NEL CASO VENISSE rilevato un valore di glicemia superiore ai 140 mg/dl si eseguiva anche l’esame seguente (OGTT), o se il valore rilevato era superiore a 198 mg/dl si poneva già la diagnosi di diabete gestazionale. • curva (o maxicurva) glicemica (OGTT): in questo caso si seguiva un diverso protocollo, la soluzione presenta una quantità di glucosio superiore (di norma 100 g, quindi in quantità doppia rispetto all’OGCT) e la glicemia veniva misurata a digiuno prima dell’assunzione del glucosio, do- SIMONA CARTA [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 settembre 2010 IL GIORNALINO DI SILIQUA 15 . L’angolo del diritto DANNO DA VACANZA ROVINATA ARI LETTORI, Sempre più spesso accade che il consumatore con l’approssimarsi delle vacanze e dopo tanti sacrifici fatti per mettere da parte i soldi per la tanto agognata vacanza, acquisti dei pacchetti confezionati dagli operatori turistici, che spesso nel “tutto compreso” includono anche la delusione. Infatti, il malcapitato turista dopo aver sfogliato depliant pubblicitari, rivelatisi successivamente del tutto ingannevoli, rimane vittima di episodi sfortunati, sgradevoli, idonei solamente a trasformare la vacanza da sogno in una vacanza da incubo. Si configura una "vacanza rovinata" quando durante il viaggio si verificano delle difformità rispetto a quanto organizzato prima della partenza, con conseguente perdita di quella possibilità di relax e ristoro propria di un periodo di ferie e di riposo deputato alla distensione e al recupero delle energie che si spendono nella quotidianità. Il danno da vacanza rovinata costituisce l'esito patologico di un interesse non patrimoniale del turista, che rimane insoddisfatto a causa dell'inadempimento dell'organizzatore o del venditore del viaggio. Il danno di cui si discute può essere determinato da varie cause tra le quali, la categoria inferiore dell'alloggio, la mancanza dei servizi accessori, le caratteristiche dei luoghi difformi rispetto a quanto prenotato, i ritardi dei mezzi di trasporto, la perdita o la ritardata consegna dei bagagli. Per lungo tempo, la giurisprudenza ha negato la risarcibilità del danno da vacanza rovinata. Questa limitazione e' stata progressivamente superata con la decisione dell’11 novembre 2008, n. 26972 resa dalle Sezioni Unite, che inquadra il danno da vacanza rovinata nel più ampio genus del danno non patrimoniale, precisamente nella previsione dell’art. 2059 c.c. Però non ogni inconveniente verificatosi in vacanza può essere qualificato inadempimento dell’operatore e quindi fonte di risarcimento del danno; si deve riscontrare la violazione di precise disposizioni contrattuali assunte, oltre che un nesso di causalità tra l’evento di danno ed il comportamento posto in essere dal soggetto che eroga il servizio. L’organizzatore ed il venditore non rispondono se la mancata o inesatta esecuzione del contratto è imputabile al consumatore o è dipesa dal fatto di un terzo a carattere imprevedibile o inevitabile, ovvero da caso fortuito e forza maggiore. Quindi, solo laddove sussista il nesso causale fra danno ed inadempimento contrattuale, può configurarsi danno risarcibile. PER QUESTE RAGIONI, non ogni vacanza rovinata è tale per colpa di colui che la vacanza l’ha organizzata. Non mancano i casi in cui il disagio nasce a causa delle difficoltà di adattamento del turista, ovvero dalla mancata appropriata lettura delle condizioni di viaggio. Il contratto di vendita dei pacchetti turistici deve essere redatto in forma scritta in termini chiari e precisi ed al consumatore deve essere rilasciata una copia del contratto stipulato, sottoscritto o timbrato dal tour operator o dall'agenzia di viaggi. Prima dell'inizio del viaggio gli stessi soggetti devono comunicare al consumatore per iscritto tutte le informazioni necessarie circa obblighi sanitari, orari, itinerari, generalità e recapiti dell'organizzatore o di eventuali suoi rappresentanti locali. Tutte le informazioni riportate nei cataloghi ed opuscoli informativi sono vincolanti per il tour operator, ragion per cui il consumatore può denunciare eventuali difformità come un vero e proprio inadempimento contrattuale. RECLAMO: Il consumatore deve contestare sul luogo di villeggiatura ogni mancanza nell'esecuzione del contratto senza ritardo affinché l'organizzatore, il suo rappresentante locale o l'accompagnatore vi pongano tempestivamente rimedio, predisponendo adeguate soluzioni alternative. vacanza nella località di partenza, il consumatore può sporgere reclamo all'organizzatore o al venditore e chiedere il rimborso per le spese effettuate e non dovute, per la mancata prestazione di servizi e per i giorni di vacanza non usufruiti. La contestazione deve essere eseguita entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro, deve essere indirizzata al tour operator o all'agenzia di viaggi, mediante l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto, foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce per furti o danneggiamenti, certificati medici, dichiarazioni scritte, testimonianze ecc. In caso di mancata risposta o di risposta negativa si potrà esperire un tentativo di conciliazione presso gli organismi a ciò destinati o intentare direttamente una causa legale. AL RIENTRO DALLA Vi ringrazio per l’attenzione dedicatami e vi aspetto il prossimo mese. Dott.ssa SILVIA MURRU Per info e segnalazioni su tematiche da trattare contattare [email protected] __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 16 IL GIORNALINO DI SILIQUA 2 settembre 2010 . Siliqua, sistemi tradizionali di agricoltura CATTURA ED USO DI ANIMALI LA CATTURA degli animali è sempre stata riservata agli uomini e rispetto alla raccolta dei vegetali, richiede spesso l'uso di strumenti di lavoro più complessi, nonché una maggiore forza muscolare. Cattura di animali per uso alimentare- Il sistema più semplice è la ricerca delle lumache (cikkai sittsigorrus). Il tipo più comune è denominato "tappàra", un altro "sittsigorreddu de sant'uanni" e un altro ancora "sittsigorru bovèri". La pesca viene (piska) effettuata nei corsi d'acqua in piena (kandu is arrius kurrint) utilizzando mezzi di produzione propria come la fiocina (frùsha), la canna da pesca (kanna po piskai), la rete a bilancia (sa bilancia).Altri sistemi di pesca, più complessi, sono "su nazrazhu"costituito da uno sbarramento con pietre e pertiche dove si fissa una particolare rete (su fibàu) di forma quasi conica, "s'obiga" o "pardavellu" cioè il bertuello, Le "nassas" cioè le nasse e "su pettiabi". QUESTI STRUMENTI vengono utilizzati per lo più alla pesca delle anguille. L'altro pesce è costituito da trote, carpe e tinche. E' diffusa anche la cattura per mezzo di particolari radici di erbe che stordiscono o fanno perdere il senso d'orientamento ai pesci, come per esempio il cocco cnidio (truisku), il lentischio (moddittsia) o, quest'ultima però tossica anche per l'uomo, l'euforbia (lua). La cattura degli animali selvatici avviene prevalentemente per mezzo di trappole (krobus). Per gli uccelli sono realizzati cappi scorsoi di crine di cavallo (piu de kuaddu ) e delle reti (retza). Per i conigli, le lepri e le volpi vengono utilizzate spesso delle trappole simili alle tagliole (latzu). Anche per i cinghiali ci sono trappole apposite dette "krobu po sriboi". Talvolta vengono catturati anche dei cervi che costituiscono però una specie protetta. Tratto dalla tesi di laurea di Anna Rosa Pusceddu, anno accademico 1977-78 ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . Siliqua, le foto dei lettori: una piazzetta al posto di una discarica NELLA FOTO, una piazzetta di Siliqua, in via Eleonora d’Arborea, realizzata da alcuni residenti del posto. Nell’anno 1988 in quello spiazzo c’era una discarica, ma Tore Urracci, Kiki Meloni e Franco Bachis, hanno subito provveduto a trasformare quell’angusto spiazzo in una bellissima piazzetta adornandola con panchine in cemento e in ferro battuto, un tavolino, con un bel prato verde e degli alberi intorno. Ed è Tore che, da circa dieci anni, si preoccupa di innaffiare il prato e potare i rami secchi dagli alberi, mentre il Comune, saltuariamente, provvede a tosare il prato. Si è creato un vero e proprio angolo verde che, giustamente, merita questo spazio all’interno del nostro giornalino. ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Il Giornalino di Siliqua e i numeri arretrati li trovi anche sul sito web del Comune di Siliqua: www.comune.siliqua.ca.it lI prossimo numero uscirà tra circa 30 giorni ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________