_______________ Indipendente Locale Amatoriale ________________
ANNO IV – N. 9
Cronaca, Attualità, Sport, Cultura & Spettacolo
2 SETTEMBRE 2010
Direttore responsabile: ROBERTO COLLU - Edito da: Edizioni Pittoresche di LUCA SIDA
Redazione:
349-7234200 -
[email protected]
- sito web: www.comune.siliqua.ca.it
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Importante manifestazione promossa dalla Pro Loco
SI È APERTA il 12 agosto
scorso la rassegna etnografica
e delle tradizioni popolari, organizzata dalla Pro loco e sostenuta dal patrocinio di Regione, Provincia e Comune, denominata “Ethnos Siliqua Rivivendo i sapori” che si è
conclusa 25 agosto. Un ricco
programma di eventi con mostre, degustazioni, riproposizioni di arti e mestieri locali che
si sono svolti tra le strade del
paese e i suggestivi scenari del
castello di Acquafredda. L’inaugurazione curata dal presidente
della Pro loco, Franco Mancosu,
è stata fatta presso l’antica
“Casa Bachis” nel corso Repubblica, con la produzione del
carbone, la cestinerai (nella
foto i lavori di Pietrino Pisanu)
e l’esposizione di antichi utensili del mondo agropastorale.
Nei locali dell’Esagono comunale
di via Oslo si è tenuta una mostra con l’esposizione di tappeti e
di arazzi locali, di biancheria e
addobbi, tessuti e centrini della
tradizione sarda di manufatti,
della filiera del lino, della lana e
le erbe tintorie (presentate da
Grazia Secci).
LA CONGIUNZIONE tra antico e
moderno, nel paese dove operano oltre 200 aziende agropastorali,
è
stata
garantita
dall’esposizione dei mezzi meccanici che nel primo e secondo
dopoguerra hanno fatto la loro
comparsa nelle aziende agricole
locali. Giovedì 13 e domenica 22
agosto nella casa Bachis si è potuto assistere alla dimostrazione
delle attività legate alle arti e ai
mestieri della tradizione che si
vogliono far conoscere e ripren-
dere alle nuove generazioni.
Mentre, sabato 21 agosto sulle
pendici del domo andesitico di
Acquafredda, si è tenuta la manifestazione gastronomica per gli
amanti della buona tavola. Infatti, è stato possibile degustare i
piatti tradizionali della cucina
locale, con contorno di visite
guidate al domo e al castello,
oltre all’intrattenimento dei visitatori con uno spettacolo musicale. La manifestazione, ha richiama numerosi visitatori e turisti che negli anni hanno dimostrato di gradire l’appuntamento,
quale occasione per completare
la vacanza sarda: non solo mare
quindi, ma anche cultura e buona cucina.
ROBERTO COLLU
[email protected]
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IL GIORNALINO DI SILIQUA
IL PRESENTE giornalino è un mensile indipendente
realizzato a livello amatoriale.
La testata è regolarmente registrata presso la
cancelleria del Tribunale di Cagliari al n°
19/07 del 16/07/2007.
Qualsiasi inesattezza, suggerimento, o cosa ritenuta lesiva, deve essere segnalata tempestivamente
alla nostra Redazione: via Garibaldi 64/b – Siliqua (CA) – Tel. 349/7234200 – E.mail: [email protected].
Non tutto ciò che viene pubblicato sul giornalino è condiviso dalla nostra redazione!!
Hanno collaborato alla realizzazione di questo
numero: Roberto Collu, Gino Iannello, Paolo Vallone, Andrea Agostino, Michele Iannello, Osvaldo
2 settembre 2010
Molinu, Silvia Murru, Enrica Meloni, Simona Carta, Roberta Michittu.
Grafica e impaginazione a cura di: Roberto
Collu.
Foto: Archivio de “Il Giornalino di Siliqua”.
Tiratura: 500 copie. Oltre 1.200 lettori lo leggono via web.
Stampe: Presso la copisteria Eurocopy di via
Carbonazzi, n° 12 - Cagliari (400 copie); In proprio (100 copie).
LE SPESE di questo numero relative alle stampe
in copisteria, a quelle in proprio (carta e toner),
oltre alla piegatura, alla pinzatura, alla distribuzione, alle locandine a colori, alla tassa annuale
all’OdG, etc. sono state sostenute con le offerte,
spontanee, dei lettori (vedi elenco a pagina 11).
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I SANTI DELLA TRADIZIONE SARDA ...
LA BEATA ANTONIA MESINA
LA BEATA Antonia Mesina, nacque ad Orgosolo (Diocesi di Nuoro) il 21 giugno
1919, da Agostino, guardia
campestre, e Grazia Rubanu,
casalinga. Era la secondogenita di nove fratelli e sorelle, sei
dei quali morirono in tenerissima età. Antonia ricevette il
Battesimo il 30 giugno 1919 e,
quando aveva appena un anno e mezzo,
la Cresima dal Vescovo mons. Luca
Canepa.
All'età di sette anni
fece la prima Comunione e da allora
dimostrò viva devozione per Gesù Eucaristia.
Ben presto dovette
aiutare la mamma
nel
disbrigo
delle
faccende domestiche
e nell'accudire i suoi
fratelli più piccoli,
dimostrando sempre
grande
disinteresse
di sé e dedizione generosa per
la famiglia. Nonostante la giovane età, Antonia appariva già
una donna matura, con un
carattere riservato, e sempre
attento ad evitare tutto quanto
potesse offendere il suo buon
nome e la sua modestia.
Si iscrisse all'Azione Cattolica nel 1929 come "Beniamina" e nel 1934 come "Effettiva". Dall'Eucaristia e dalla
devozione al Sacro Cuore di
Gesù e alla Madonna attinse
forza per una spiritualità del
quotidiano, maturando una
vita intensa di pietà e di parti-
colare amore per la virtù della purezza. Nell'anno sociale 19341935, partecipò ad un corso di lezioni e riflessioni sulla virtù della
purezza, durante il quale gli fu presentata, dal parroco don Cabras, la
figura di Maria Goretti, fanciulla
martire per questa virtù: confrontandosi con le amiche più volte
affermò che avrebbe seguito la
stessa
strada.
L'ENTUSIASMO
per
l'eroicità del martirio, inculcatole dalla
"crociata per la purezza", si fece sentire ancora più forte
quando, dopo aver
appreso la notizia di
una violenza perpetrata
contro
una
giovane di un paese
vicino, non esitò a
dire: "se dovesse
accadere a me, mi
farei schiacciare come una formica anziché cedere!" La
mattina del 17 maggio 1935, Antonia, dopo aver partecipato alla celebrazione Eucaristica, su richiesta
di sua madre, si recò, in compagnia dell'amica Anna Maria Castangia, nelle campagne del paese in
località Ovaddutai, per raccogliere
un po' di legna che sarebbe servita
per la cottura del pane in casa. Un
giovane compaesano, seguitele per
tutto il tragitto, aggredì Antonia,
ma lei, per non cedere all'insana
passione del giovane, resistette
con tutte le sue forze e preferì,
all'età di sedici anni, farsi massacrare con settantaquattro colpi di
pietra piuttosto che perdere il
sommo bene della fedeltà a
Cristo nella sua purezza.
Il 4 ottobre 1987 il Santo
Padre Giovanni Paolo II ha
proclamato Beata la vergine
martire
Antonia
Mesina
Nell'omelia del Papa nella festa
di
beatificazione
disse:
Il suo martirio è anzitutto il
punto di arrivo di una dedizione umile e gioiosa alla vita
della sua numerosa famiglia: è
stato il suo sì costante al servizio nascosta in casa che l’ha
preparata ad un sì totale?Il
fascio di legna raccolto per fare
il pane nel forno di casa, quel
giorno di maggio del 1935,
rimane sui monti accanto al
suo corpo straziato da decine
di colpi di pietra. Quel giorno si
accende un altro fuoco e si
prepara un altro pane per una
famiglia molto più grande.
Beata perché "pura di cuore".
Antonia è consegnata a voi
laici, a voi giovani, come testimonianza di un amore in
cammino, capace di vedere
oltre l'uomo, di "vedere Dio"
(Mt
5,
8);
è consegnata a voi come esempio di fede matura, libera
da compromessi, consapevole
della dignità umana e cristiana
della persona; canto di speranza per le nuove generazioni
che lo Spirito continua a chiamare alla radicalità del Vangelo".
A cura di
ANDREA AGOSTINO
[email protected]
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
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TENNIS: ATTIVITA’ ESTIVA
POLISPORTIVA ACQUAFREDDA, TORNEO SOCIALE DI TENNIS 2010
LA POLISPORTIVA Acquafredda ha programmato di riempire la vacanza estiva , dovuta
alla sospensione di ogni attività
agonistica federale, con un torneo sociale di tennis riservato
agli amatori di questa specialità
sportiva, agonistici o semplici
praticanti, di Siliqua e dei paesi del
circondario. La manifestazione si è
inserita, indirettamente, e si è aggiunta alle altre
manifestazioni proposte ed organizzate dall’Unione dei
comuni.
Il tabellone ha ospitato l’iscrizione
di una ventina di
tennisti, di Siliqua e
di altri paesi della
zona Sulcis Iglesiente. Gli iscritti,
in verità, non sono
stati molti, ma, considerando
che siamo in periodo di ferie, e
molti atleti hanno preferito le
vacanze al mare o in montagna,
i partecipanti sono stati in numero più che sufficiente per
mettere in cantiere un buon torneo, che per una settimana ha
fatto divertire pubblico e partecipanti.
LA FINALE ha portato in campo
Giuseppe Chiriu, numero uno
della Pol. Acquafredda e Paolo
Accossu del circolo tennis Pabillonis. Chiriu ha vinto agevolmente il primo set, ma ha dovuto
cedere la vittoria all’avversario
per ritiro, dovuto ad infortunio
nel corso del secondo set, quando conduceva per quattro giochi
a due. Oltre ai primi due classificati, Accossu e Chiriu, è stato
premiato il miglior classificato dei
più giovani, Davide Littera, giovane talento del circolo Samassi.
La società Acquafredda ha affidato l’organizzazione del torneo ad un gruppo di giovani
suoi atleti, ciò nel segno di un
preciso intento di inserire forze
giovanili alla gestione tecnica e
amministrativa della società,
che si avvia verso i trent’anni
di attività. Pertanto, i dirigenti
rivolgono un sentito
ringraziamento
a
Silvia Vallone, Francesca Mocci e Patrck
Pinna, per l’impegno
e l’efficienza profusi
nella preparazione e
nello
svolgimento
della manifestazione.
IN VISTA della ripresa delle lezioni della
scuola tennis, prevista per la metà di
settembre, la Società organizza un corso promozionale di
tennis, riservato ai
ragazzi nati tra il 1998 e il
2005. E’ un incentivo per facilitare e per avvicinare i ragazzi
e i giovani alla pratica di questa specialità sportiva..
GINO IANNELLO
[email protected]
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SILIQUA CALCIO, IL 26 SETTEMBRE IL CAMPIONATO DI PROMOZIONE
LA FIGC ha definito le squadre del girone A del
campionato di Promozione (dove milita il Siliqua)
che avrà inizio il 26 settembre 2010. Il 29 agosto è
cominciata la Coppa Italia, il Siliqua ha giocato la
gara d’andata a Carloforte vincendo 3-0 (in gol
Daniele Alberti, Pablo Pooli su calcio di rigore e
Alessio Locci), mentre il ritorno è previsto domeni-
ca 5 settembre al comunale “Manuel Grassetti”
(ore 16). Ecco le squadre abbinate al girone del
Siliqua. Promozione, Girone A: Arbus, Asseminese, Barisardo, Capoterra, Cardedu, Carloforte,
Gemini Pirri, La Palma Cagliari, Lanusei, Monreale,
Porto Corallo, Pula, Quartu 2000, Serramanna,
Siliqua e Villasimius. ROBERTO COLLU
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ASSOCIAZIONE SU BERANU: 2ª EDIZIONE IS BIXINAUS ANTIGUS IN FESTA
L’ASSOCIAZIONE culturale Coro Polifonico Su
Beranu organizza con il patrocinio della Provincia
di Cagliari e del Comune di Siliqua, la seconda
edizione de Is Bixinaus Antigus in Festa, manifestazione itinerante che ripercorre i vicinati storici
di Siliqua. L’evento avrà luogo il 3 ottobre, con
inizio alle ore 16, (raduno in piazza Sant’Anna) nel
corso del quale saranno ripercorsi tre vicinati: Sa
Turri, Sa Cruxi Santa e San Giuseppe.
L’Associazione presieduta da Pierpaolo Deidda
punta a collaborare con le altre associazioni locali
e gruppi che si esibiranno durante la manifestazione. L’obiettivo è riscoprire la tradizione propria
di Siliqua e dei vicinati, tramite le testimonianze
delle persone, più o meno, anziane e dei dati conservati negli archivi comunali. Nei rioni citati si
presenteranno alcuni membri dell’Associazione alla
ricerca del materiale per la realizzazione della manifestazione. Inoltre, si cercherà di organizzare dei
piccoli punti ristoro gestiti dagli stessi abitanti dei
rispettivi vicinati. «Visto l’ottimo risultato raggiunto lo scorso anno – fa sapere il presidente Pierpaolo Deidda - siamo convinti che anche quest’anno
la popolazione accoglierà con entusiasmo questa
nostra iniziativa e che tutti vogliano collaborare
attivamente per la riuscita della manifestazione».
Prossimamente, sarà divulgato il programma completo ed i relativi gruppi che parteciperanno
all’evento. Dal 5 al 10 ottobre p.v. il Coro Polifonico Su Beranu parteciperà a un Festival Internazionale di canzone corale, che si terrà in Spagna,
nella località Pineda de Mar.
ROBERTO COLLU
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IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
SILIQUA, SCI NAUTICO NELLA DIGA DI MEDAU ZIRIMILIS
IL LAGO ARTIFICIALE di
Medau Zirimilis, a Siliqua, si
prepara a ospitare la finale del
campionato italiano a squadre di
wakeboard. La manifestazione,
promossa dalla "Wakeboarding
Sardinia Association" di Cagliari, in collaborazione con
Regione, Provincia e Comune
di Siliqua, vedrà la partecipazione di atleti da ogni parte
della Penisola. Nato in Florida, dalla fusione di sci nautico, snowboard e surf, il wakeboarding conta sempre più
appassionati
in
Italia
e
nell’Isola. Trainati da una
speciale barca, agganciati a
un bilancino e con ai piedi
una piccola tavola, si sfruttano
le onde create dall’imbarcazione
per compiere evoluzioni, salti
mortali di tre metri, acrobazie:
spettacolo puro, che una giuria è
chiamata a valutare in base a
determinati
parametri
tecnici
come l’altezza o l’esecuzione del
salto.
LE GARE si terranno dal 10 al 12
di settembre, ma gli organizza-
tori lavorano già da tempo per
assicurare la buona riuscita
dell’evento, che porterà a Siliqua
oltre un centinaio di persone, tra
atleti e accompagnatori: sistemate le vie d’accesso all’invaso,
posizionato un piccolo pontile,
nei prossimi giorni si provvederà a installare un “cable”,
una particolare funivia fatta
arrivare
direttamente
dalla
Germania, che in alcune gare
traina i wakeboardisti sostituendosi
alla
barca.
«Nel lago di Medau Zirimilis abbiamo trovato le
condizioni ideali per praticare questa disciplina»
dice Fabrizio Dubois, presidente della “Wakeboarding Sardinia”. Per il sindaco di Siliqua Piergiorgio
Lixia «l’evento di settembre potrebbe essere solo il
primo passo verso la valorizzazione della diga in chiave
turistica».
PAOLO VALLONE
[email protected]
(fonte: L’Unione Sarda)
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IL SILIQUA AI NASTRI DI PARTENZA, FEDELE ENA VICE PRESIDENTE
IL SILIQUA ha di recente
rinnovato il proprio Direttivo.
L’incontro tra i soci del club, ha
definito il nuovo organigramma
societario. Mariano Collu è il
nuovo presidente della società
biancoazzurra, Fedele Ena (nella
foto) è il suo vice, i segretari
sono Piergiorgio Bachis e Davide
Tinti, il cassiere Paolo Piras. La
guida tecnica della squadra è
stata affidata a Titti Podda (ex
tecnico della Gialeto), che sostituirà in panchina Graziano Milia.
Per quanto riguarda la squadra
sono stati confermati i giocatori
dell’hinterland che hanno ben
figurato nella passata stagione,
Alessio Meloni, il bomber Daniele
Alberti, l’argentino Pablo Pooli, il
centrocampista Mauro Corona e,
probabilmente,
Danilo
Pilia.
Mentre, non faranno più parte
della rosa siliquese Alessandro
Cadeddu e il giovane Valentino
Perinozzi, che hanno cambiato
squadra. Tutti i giocatori locali
sono stati confermati in blocco:
Claudio Pillitu, Alessio Congiu,
Luca e Francesco Corda, Alessandro Massa, Francesco Mura,
Riccardo Ena, Daniele Frau,
Alessandro Pontis, Luca Collu.
Rientra nei ranghi, il portiere
siliquese
Emiliano
Collu, dopo un campionato giocato col
Musei.
I FUORIQUOTA sono
Alessio Locci (ex
settore giovanile del
Cagliari),
Gabriele
Pinna, Mattia Pilloni
e Riccardo Bachis
(del vivaio locale).
Nei giorni scorsi nei
locali del Bar ristorante “Ziu
Boicu” c’è stata la presentazione della squadra e del nuovo
allenatore Titti Podda. La preparazione atletica è cominciata
il 17 agosto scorso, al campo
comunale di Siliqua “Manuel
Grassetti”.
L’obiettivo
della
società siliquese è la salvezza,
che non dovrebbe fallire, in considerazione della buona prestazione della squadra, nella scorsa
stagione, ai vertici della classifica. Intanto, è stato definito
l’organigramma del settore giovanile.
Saranno
Piergiorgio Bachis
e Fedele Ena i
nuovi responsabili.
La guida tecnica
della
categoria
Juniores è stata
affidata a Giacomo
Pitzalis, gli Allievi
a Maurizio Grassetti, i Giovanissimi a Mauro Sarais e Riccardo
Pontis, gli Esordienti a Ignazio
Pilloni, i Pulcini a Vinicio Bachis e
Giacomo Pitzalis, i Primi calci a
Ignazio Tinti.
ROBERTO COLLU
[email protected]
(fonte: L’Unione Sarda)
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
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. Incontro con l’arte: GIORGINA PAU
“L’ARTE E’ LA FORZA DI CONOSCERE SE STESSA E METTERSI IN GIOCO”
ontinuando nella presentazione del panorama artistico di Siliqua, offriamo ai lettori
del Giornalino un’ interessante
intervista alla pittrice locale
Giorgina Pau, fatta in occasione della mostra collettiva “I colori dell’anima” al Monte Granatico nel Giugno scorso. «Il mio
interesse per la pittura – premette Giorgina Pau – ha avuto
inizio quando avevo appena sette anni; vivevo in un luogo molto frequentato da pittori soprattutto stranieri. Passavo molto
tempo fra loro, ad ammirare i
loro lavori e, quando mi regalavano qualche tempera o un pastello, per me era una grande
gioia».
Signora Giorgina, lei qualche anno fa dichiarò che a
Siliqua molti non sono a
conoscenza dell’esistenza di
diversi artisti, che preferiscono stare da parte. Dopo
“I colori dell’anima” è ancora dello stesso avviso?
«Molti artisti, e non mi riferisco
solo a Siliqua, preferiscono
lavorare in silenzio come nel
passato. Dopo l’esposizione “I
colori dell’anima“ ho avuto modo di parlare con delle persone
che hanno espresso il desiderio
di voler partecipare ad una
prossima collettiva. Quindi,
possiamo dire che un certo
risultato positivo ha già prodotto questa esposizione».
Come prosegue il suo percorso artistico?
«Il mio carattere è riservato e
non desidero mettermi in mostra, è sufficiente il contatto con
altre persone per scambiare le
proprie opinioni. Sento la necessità di lavorare perché mi permette di esprimermi e affrontare
delle tematiche, anche se esiste
il rischio di non essere capita,
ma prevale la volontà di uscire
dal proprio io, rendersi partecipe, farsi conoscere, credo che
questo sia positivo. L’arte è anche la forza di conoscere se
stessa e di mettersi in gioco. La
critica serve a questo scopo, può
essere negativa, ma è sempre
importante perché suscita interesse».
Ha dei soggetti preferiti? Come avviene la scelta del soggetto di un’opera?
«L’opera non si sceglie. A mio
parere, essa “sceglie te”. La mia
idea può concretizzarsi ammirando un fiore, una pietra, un paesaggio, la natura in generale, ti
senti coinvolta e diventa grande
la volontà di realizzarlo, è una
sensazione che viene da dentro.
Quando non puoi realizzarlo e
perdi questo attimo… non riesci
più».
Quale emozione prova davanti ad una sua opera appena
realizzata?
«Davanti ad un’opera finita che
ho pensato e sofferto dico “ Qui
c’è la mano di Dio” perché ogni
cosa che si realizza non è solo
una nostra espressione, ma è
qualcosa di più».
In genere la pittura quanto
tempo occupa nella sua vita
quotidiana?
«Per me la pittura è una delle
cose più importanti della vita.
Tutti i giorni il pensiero va a
ciò che vorrei realizzare, quando non posso dipingere lo realizzo con il pensiero».
A quali mostre ha partecipato?
«Ho partecipato a varie manifestazioni, oltre quelle della
zona, al premio Cairo per due
anni, al premio Roma 2010,
sono state esperienze molto
positive. Queste manifestazioni
ti mettono in contatto con dei
galleristi che hanno visto le tue
opere. Sono stata invitata ad
inserirmi negli annuari degli
artisti contemporanei, proposta che sto valutando. E’ noto
che in questo
campo è molto
difficile emergere
e si rende necessario
investire.
Per
mezzo
di
queste
manifestazioni
sono
stata invitata ad
esporre in Sicilia
e a Oporto in
Spagna
tramite
gallerie
d’arte.
Recentemente
sono stata invitata a fare “una
personale” tramite una galleria di
Ostia. La partecipazione a nuove
manifestazioni
comporta
dei
costi spesso alti e
per tale motivo,
in parte, devo rinunciare».
A nome dei lettori del Giornalino ringraziamo la signora
Giorgina Pau con l’augurio di
un felice successo delle sue
opere.
GINO IANNELLO
[email protected]
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. CIMITERO DI SILIQUA, ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO
LUNEDI: Chiuso - MARTEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00 - MERCOLEDI: dalle
8,00 alle 12,00 - GIOVEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00 - VENERDI: dalle 8,00
alle 12,00 - SABATO: Chiuso - DOMENICA: dalle 8,00 alle 12,00.
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IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. Siliquesi nel mondo
SABINA SABIU, SI TROVA IN VENETO DA CIRCA 16 ANNI
EL NOSTRO interminabile viaggio tra i “Siliquesi
nel mondo” abbiamo
incontrato Sabina Sabiu (nella foto), nata a Siliqua il
26 dicembre 1972 , attualmente,
residente in Veneto. Abbiamo
incontrato Sabina, come al solito, attraverso il social network
Facebook e, gentilmente, ha
rilasciato questa intervista al
nostro giornalino.
Sabina, anche tu avevi lasciato il tuo paese per motivi di
lavoro?
«Sì, ho lasciato il paese
sedici anni fa, assieme al
mio fidanzato, perché volevo avere un lavoro stabile».
Qual è stata la tua prima
meta? Avevi trovato subito un lavoro stabile?
«I primi anni ho abitato a
Feltre (BL) dove lavoravo
in fabbrica, più precisamente nel settore degli
occhiali. Poi, in Veneto l'occhialeria è il settore più
rinomato e fino a tre anni
fa il mercato andava bene
e le fabbriche non avevano
problemi ad assumere personale. La crisi comunque
è arrivata anche qua e così
ho cambiato lavoro».
Dove ti trovi ora?
«Attualmente, vivo a Valdobbiadene (TV), la città del vino, una
splendida cittadina collinare del
Veneto, immersa nel verde. Le
sue colline ricche di vigneti producono uno dei vini più rinomati
al mondo, il famoso Prosecco di
Valdobbiadene, vino spumante.
Vivo qua da quattro anni, il clima è un po' più caldo rispetto a
Feltre. Gli abitanti sono per lo
piu' coltivatori e produttori di
vino oppure imprenditori. Il lavoro si sviluppa principalmente
verso questi due settori, sono
persone comunque solari e molto
ospitali verso tutti, compresi gli
stranieri (extracomunitari) quando c'è bisogno di manodopera il
colore della pelle o la provenienza è relativa».
Ti sei adattata subito?
«All'inizio ho fatto molta fatica ad
adattarmi, il clima e la gente
sarda non sono paragonabili a
nessun altro posto per me. Qui l’
inverno è lungo e gelido e la gente rimane molto più fredda e
riservata, però quando loro capiscono te, e tu loro, la convivenza
diventa molto piacevole e la vita
molto tranquilla».
Cosa ti manca di più del tuo
paese?
«Mi manca la mia famiglia, il
sole, il mare, i colori e profumi, il
cibo della Sardegna, la semplicità
della mia gente, e il loro sorriso
anche durante le difficoltà! Qui si
corre sempre per via del lavoro e
la vita è più frenetica. E se devo
essere sincera, anche se ho 38
anni, mi manca la mia mamma».
Sei sposata?
«Sono separata da un pò di anni,
vivo sola in un grazioso appar-
tamento al centro di Valdobbiadene».
Parlaci delle tue passioni ..
«Le mie passioni sono poche,
ma le porto avanti con convinzione, mi piace cucinare, quindi
organizzo cene con gli amici,
mi piace la compagnia in generale, il dialogo per me è molto
importante. Mi piace ballare
latino americano e ogni tanto
faccio un giro in discoteca. Infine, mi piace leggere dei buoni
libri».
Quando hai conosciuto
il Giornalino di Siliqua?
«Ho conosciuto il Giornalino a
gennaio quando sono andata a
casa di mio fratello Andrea che
me l’ha mostrato. Devo ammettere che si tratta di
un’iniziativa molto buona e
mi piace tantissimo. Spero
che questo giornalino abbia lunga vita pertanto vi
auguro buon lavoro».
Invia ora un saluto ai
tuoi compaesani siliquesi ….
«Saluto tutti i miei paesani, in particolare quelli che
si trovano fuori dalla Sardegna, faccio loro un grosso in bocca al lupo!!! Mentre ai
residenti mando un grosso abbraccio. Sempre con la fierezza
del popolo sardo porterò la
nostra grande storia anche in
questa piccola città del Veneto.
Un bacio alla mia famiglia e in
particolare ai nostri piccoli Riccardo e Gianluca. Ciao a tottusu, a si biri cun salluri!!!».
ROBERTO COLLU
[email protected]
2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
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. La protesta degli agricoltori di Siliqua
LE BOLLETTE PAZZE DEL CONSORZIO DI BONIFICA
egli ultimi mesi gli agricoltori del bacino di Siliqua e Villamassargia
sono stati raggiunti da indesiderati e inaspettati avvisi di pagamento di Equitalia, che agisce
per conto del Consorzio di bonifica del Cixerri. Sono le cartelle
esattoriali che si riferiscono
all’esercizio finanziario del 2000.
Gli avvisi di pagamento hanno
turbato non poco i sonni dei destinatari, già poco tranquilli per
altri motivi. Subito il problema:
le somme richieste sono lecite?
Pagare o non pagare? Chiedere
la sospensiva oppure pagare e
poi impugnare il provvedimento
del Consorzio? Un Ente che da
alcuni mesi agisce soltanto con
gli atti del suo commissario. A
tutti questi quesiti gli agricoltori
hanno cercato di trovare risposta
in una affollata assemblea di
categoria tenutasi al Monte Granatico alla presenza di un avvocato di un’associazione di categoria, la Federconsumatori. I
dubbi sulla validità della richiesta di pagamento si sono accentrati soprattutto su due punti: il
pagamento richiesto si riferisce
all’anno 2000 e dovrebbe considerarsi già prescritto dopo cinque anni, ma per il Consorzio la
prescrizione maturerebbe dopo
dieci anni e non cinque, per cui
la richiesta di pagamento per
l’Ente sarebbe legittima; in secondo luogo gli agricoltori sostengono che il pagamento è
richiesto per un periodo in cui
essi non hanno usufruito di alcun
servizio da parte del Consorzio,
perché l’impianto non era ancora
in funzione o non raggiungeva i
terreni dei destinatari, e, inoltre,
non è stata effettuata nessuna
opera di miglioramento fondiario.
PER QUANTO RIGUARDA la durata della prescrizione ancora non
esiste certezza nella giurisprudenza: ci sono sentenze che la
fissano in cinque anni e altre in
dieci anni, per cui a prima vista
la strada della prescrizione non
sembra quella più idonea da percorrere. Si presta a maggiori
appigli giuridici la strada della
non legittimità della richiesta di
pagamento del Consorzio, in
quanto lo stesso non avrebbe
offerto i servizi per i quali, ora,
dopo dieci anni, chiede il corrispondente tributo. Il consulente
suggerisce il ricorso alla Commissione tributaria di Cagliari. La
soluzione del problema relativo
all’anno 2000 è molto importante
perché fra non molto il Consorzio
potrebbe inviare agli stessi destinatari le cartelle esattoriali degli
anni successivi. Gli utenti di Sili-
qua e Villamassargia, colpiti
dalle cartelle “pazze”, non
hanno tralasciato di evidenziare e sottolineare un particolare, che a tutti è sembrato veramente strano; pare, infatti,
che gli aumenti in questione
non abbiano colpito gli utenti
del comprensorio di Iglesias.
Come mai questo diverso trattamento?
IN OGNI CASO, la maggior
parte degli agricoltori interessati ha provveduto a sottoscrivere una tessera alla Federconsumatori, la quale, a settembre, per ogni singolo richiedente provvederà a inoltrare alla Commissione tributaria provinciale di Cagliari, in
primo luogo, una richiesta di
sospensiva di pagamento, e,
in seconda istanza, una richiesta di annullamento dei
pagamenti richiesti dal Consorzio. Alcuni utenti, che si
sono rivolti alla Commissione tributaria, hanno già ottenuto la sospensiva di pagamento.
Un’altra stranezza della politica
impositiva del Consorzio è
quella di continuare a tassare
da diecine di anni i fondi “asciutti”, cioè quei terreni che
non
hanno
mai
usufruito
dell’acqua del Consorzio o di
altre migliorie fondiarie.
GINO IANNELLO
[email protected]
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. Problemi cittadini: come migliorare la qualità della vita
LA CITTADINANZA SOLLECITA LA CREAZIONE DELL’ECOCENTRO
DA MOLTI CITTADINI di Siliqua abbiamo ricevuto richiesta di
notizie relative alla creazione
della tanto conclamata isola ecologica, l’Ecocentro. I cittadini
forse dimenticano quanto sia
lungo e tortuoso l’iter burocratico
che precede l’esecuzione di
un’opera pubblica. Però, in verità
il tempo trascorso è già molto e i
cittadini utenti hanno ben ragione a sollecitarne l’istituzione.
All’inizio del mese di giugno, il
comune fece distribuire dalla
Coop Ecogreen con i sacchetti
della differenziata, anche il calendario della raccolta differenziata e un piccolo contenitore
dalla portata di litri 2,2, nel quale
raccogliere gli oli esausti. Iniziativa meritevole di apprezzamento quella del comune, che ha
trovato l’unanime consenso della
cittadinanza.
DOPO TRE mesi quei piccoli contenitori sono già pieni da tempo
e i cittadini si chiedono giustamente: dove andiamo a svuotarli? All’ Ecocentro, naturalmente,
si potrebbe rispondere. Ma
l’Ecocentro non c’è ancora. Ecco
perché se ne sollecita la creazione. Secondo fonti ufficiali sarebbe l’Ecogreen incaricata a provvedere, in collaborazione con il
comune. Ma quando? I cittadini
sollecitano e sono disposti ad
aspettare ancora, ma fino a
quando?
PER QUANTO riguarda la frequenza della raccolta, è da
sottolineare il fatto che la cittadinanza ha molto apprezzato
l’incremento a due volte la
settimana della raccolta del
secco indifferenziato e a quattro volte la settimana la raccolta dell’umido. Purtroppo, va
anche ricordato che tale incremento è limitato soltanto ai
mesi estivi di luglio e agosto,
come risulta dal calendario di
raccolta differenziata.
GINO IANNELLO
[email protected]
8
IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. Lettere al Direttore del Giornalino: [email protected]
IL SINDACO PIERGIORGIO LIXIA: «BARZELLETTE ESTIVE !»
«EGREGIO DIRETTORE,
ancora una volta dobbiamo constatare che “qualcuno” è di memoria corta, oltre che di poca
fantasia. Capita a volte, a chi
non ha altre armi per portare
avanti la propria missione di
denigrazione, se non quelle del
qualunquismo e della demagogia, di tornare sempre sugli
stessi argomenti, ripetendo goffamente sempre le stesse figuracce... Rieccoci allora a rispondere, sempre sullo stesso argomento, al “Caro Giulio” (da Lei
così definito, egregio Direttore:
a proposito, nel ringraziarLa per
averci concesso questo spazio,
non possiamo negare che avremmo preferito che ci avesse
concesso la possibilità di una
risposta immediata, magari in
contropagina, alle barzellette
estive pubblicate nello scorso
numero, se non altro per una
questione di imparzialità del
Giornalino…). Già in passato
abbiamo dovuto mostrare al
caro Giulio la differenza che corre tra lo sparare numeri a caso e
il fare gli amministratori, i quali
devono fare i conti con la realtà:
in quell’occasione dimostrammo
che la soluzione proposta (non
senza una punta di demagogia)
dal Partito della Transenna (che
ad oggi conta tra le sue file ben
due componenti, e nemmeno
tanto fotogenici…) sarebbe costata ai siliquesi circa 25mila
euro all’anno (cinquantamila in
due anni, centomila in quattro
anni, duecentomila in otto anni e
così via…), per cui la spesa per
la “soluzione” della transenna
sarebbe già assorbita in due soli
anni. A proposito di numeri: gli
80.000 euro vaneggiati dal no-
vello Gino Bramieri sono in realtà
“qualcosina” in meno: si tratta di
50mila euro, pari – dicevamo – a
due anni di proficuo utilizzo di
una squadra di “2+30 bravi operai”, come da soluzione da lui
lucidamente prospettata. Ma tutto questo il “Caro Giulio” non lo
sa, perché è più facile lanciare
continue provocazioni piuttosto
che affacciarsi in Comune ed
informarsi sul reale stato delle
cose (mi sfugge l’ultima volta in
cui ha fatto ingresso al Monte
Granatico, magari durante un
Consiglio comunale…), sui numeri e sulle difficoltà reali che
s’incontrano nell’amministrare un
Comune. Il resto sono chiacchiere, per quanto qualcuno possa
talvolta trovarle divertenti…
L’ELETTRONICA, si sa, non è infallibile, ma lo diventa ancor meno quando qualche buontempone, carente di senso civico, decide che è giusto saltare a piedi
uniti sopra ai dissuasori (che
sono di tutti i siliquesi…), magari
solo per poter poi rinfacciare che non funzionano
a dovere (a proposito,
una precisazione: nel
giorno del “fattaccio” il
semaforo non era verde,
bensì spento, in quanto una lampadina era fulminata, cosa che
succede in tutti i paesi del mondo…). Quanto poi al “convincimento di chi governa il paese” in
merito alla riapertura parziale
della Piazza, il nostro superbo
ragioniere, tra una barzelletta e
l’altra, per una volta ci ha azzeccato: nessun ripensamento, dato
che si trattava di un punto del
nostro programma elettorale e
che (anche) su questo i cittadini
siliquesi ci hanno espresso la loro
fiducia, che ha portato al risultato elettorale del maggio 2007.
Ma qui è tutto un discorso di
maggioranza di voti e di numeri e
conteggi, meglio lasciar perdere
per non mettere in imbarazzo chi
coi numeri ha un rapporto conflittuale (e non osiamo immaginare a cosa potrebbe succedere a
lasciargli anche per un solo giorno le finanze del Comune tra le
mani…). Appurato dunque che il
nostro interlocutore ha qualche
serio problema con i conti, sarà
certamente più agevole valutare la sua affidabilità quando
sostiene che “non ci sono soldi
sufficienti per le associazioni,
per lo sport, per la cultura, per
rendere
meno
desolante
l’estate”: ed infatti, anche
quest’anno, le società sportive
hanno già ricevuto i contributi
a loro spettanti, mentre le associazioni stanno per riceverli;
anche
quest’estate
l’amministrazione comunale ha
poi organizzato manifestazioni
di ogni genere: dai tornei sportivi intercomunali, al ballo liscio, al festival della canzone,
al cinema all’aperto.
PAURA
comunque:
stiamo organizzando un torneo
di spinta della transenna, può
darsi che a qualcuno possa
interessare… Potrei continuare,
ma credo che i cinque minuti
spesi per rispondere siano anche troppi; il grande Alberto
Sordi, noto per la sua parsimonia, non avrebbe sprecato
fiumi di inchiostro,
ma si sarebbe limitato a risponderle con
due sole consonanti:
PR…………(…olungate).
Ai siliquesi che leggono queste poche righe, che qui saluto e dei quali
mi onoro di essere il Sindaco,
non posso che raccomandare
sempre la stessa cosa: informatevi personalmente, prima
di emettere un giudizio (gli
uffici del Comune son sempre
aperti, e soprattutto gli atti del
Comune sono tutti pubblici), e
considerate come un’offesa i
tentativi di chi cerca di riempirvi la testa di falsità, specie
se lo fa con un tornaconto».
NIENTE
IL SINDACO DI SILIQUA
PIERGIORGIO LIXIA
**
Ringrazio il Sindaco di Siliqua Piergiorgio Lixia per il
suo intervento, in replica
alla lettera del sig. Giulio
Lampis, pubblicata nello
scorso numero del Giornalino, relativamente al mancato funzionamento del semaforo e dei dissuasori in
piazza Martiri.
(ROBERTO COLLU)
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
9
. Musica de sa terra nostra
JANAS, IL PERCORSO DI UNA FIABA SENZA ETA’
un cordiale
saluto, mi presento attraverso
la stesura di questa nuova
rubrica dai contenuti etnomusicali. Il mio nome, Enrica
Meloni, nata il 6 Ottobre 1983,
sono studentessa all’ateneo
cagliaritano, frequento il corso
di laurea in Relazioni Internazionali presso la facoltà di
Scienze Politiche, fieramente
siliquese e fiduciosa nelle risorse culturali che la località
possiede, credo fermamente in
un positivo input dell’arte nella
sua poliedricità, in questo caso, attraverso la musicalità
isolana, nobile espressione
d’essa, apprezzata anche oltre
il confine. Il percorso ha inizio
con la presentazione d’una
formazione musicale proveniente da Seneghe (Or), nota
con il nome: Janas, un linguaggio d’accurata ricercatezza sonora e vocale, ritmicità
cinte d’un leggendario aspetto
emozionale.
PORGENDO
La leggendarietà etimologica del vostro nome esprime
indelebile fascino ed efficacia comunicativa. E’ stata
una scelta casuale o accuratamente meditata?
Janas è il nome del nostro
gruppo ma non è stata una
scelta voluta, semplicemente il
nome suonava bene per un
gruppo musicale, solo dopo ci
si è accorti che Janas non era
un nome qualunque ma un
simbolo della leggenda sarda.
Le fate, infatti, non sono che
una porta che si apre ad un
mondo fantastico con tanti
altri personaggi mitici della
Sardegna, e da lì Janas non fu
più solo un nome ma un percorso
da seguire negli anni, un filone
da raccontare nei nostri ormai
diciotto anni di storia musicale e
con i nostri otto lavori discografici.
Qual è stato il riconoscimento
che vi ha inorgoglito maggiormente?
Negli anni e nel nostro percorso
artistico, i riconoscimenti sono
stati tanti da “Una città per cantare” ad Olbia, al “Roma Music
Festival”, senza contare i vari
festival vinti e il riconoscimento”
Maria Carta” che ricevemmo a
Siligo. Le tappe sono state tante
e ognuna ha regalato ai Janas
gioia e soddisfazione, perciò direi
tutti sono stati importanti in eguale modo.
Il vostro curriculum artistico
vanta anche di un’esperienza
televisiva sulle reti Mediaset,
diretta da Luciano Emmer,
patron,
nonché
regista
pubblicitario dello storico Carosello. Potreste descriverla?
Sì, ai tempi fummo contattati da Umberto Maggi ex bassista dei nomadi, che ci propose un progetto legato alla
pubblicità del primo viva
voce, fabbricato in Italia. Per
tre giorni lavorammo al video pubblicitario con un regista d'eccezione, Luciano
Emmer, colui che inventò
Carosello, indimenticato programma Rai d’ un bel pò di
tempo fa. Emmer? Uomo
distinto, sguardo severo,
gran professionista, insomma uno oltre... In ogni caso
fece parte dello spot anche
un altro nome importante, l'attrice Marina Suma.
L’ultimo lavoro discografico,
IMPUNDULU, possiede un titolo apparentemente in limba, ma in realtà, quest’ultimo
ha origini lontane, rievoca
una terra solare pregna di
leggenda al pari dell’amata
Sardegna, quale?
Beh...S’Impundulu arriva dall'Africa, è un personaggio che nella
leggenda vera è il servo di una
strega malvagia, tramandato da
madre in figlia. La nostra versione vuol essere un racconto di
una qualsiasi persona oppressa
che tenta di fuggire dalla propria
schiavitù .Poi l'Africa e la Sardegna hanno molto in comune, dal
sole ai colori, dalla gente misteriosa e fiera, dalle credenze popolari ai canti in onore della terra
e del mare.
Quali sono i contenuti di
quest’ultimo vostro lavoro?
Impundulu è un lavoro un po'
diverso dagli altri, anche perché
nel tempo abbiamo sempre cercato l'innovazione e la sperimentazione, però di portante e inconfondibile c'e' la coralità: le
otto voci che s’intrecciano lasciando libero spazio a quelle
soliste; è un lavoro un po' più
pop dei precedenti, ma direi più
curato nei particolari.
Sono presenti anche delle
collaborazioni con altri artisti
sardi. Quale effetto è sortito
da quest’interazione professionale?
Sì, collaborazioni importanti direi... A partire dai brani che Solendro e Gino Marielli dei Tazenda ci hanno regalato per questo
lavoro, per poi continuare con
Beppe Dettori dei Tazenda che
ha magnificamente duettato con
noi nel brano Miradas, e Antonio
Ferraro, fonico dell'Ente Lirico di
Cagliari, che cura da anni i nostri
lavori discografici ed i concerti in
piazza. Direi un cd ricco anche di
musicisti nazionali, quali Lele
Melotti e Paolo Costa. Soprattutto, un cd di canzoni da scoprire.
Rispondendo nello specifico, direi
che ogni collaborazione aggiunge
un tassello importante alla scalata, rappresentando anche una
fonte di ricchezza che ognuno di
noi acquisisce dall'energia di un
altro artista, insomma ci si sente
più ricchi dentro.
Che rapporto avete con i vostri estimatori?
Siamo felici di questo, i nostri
fans ci amano e noi amiamo loro, lo dico in una frase: «noi
senza di loro non saremmo niente», perciò ringraziamo i fans
d’ora e quelli che verranno, Janas è una famiglia aperta a tutti,
vi aspettiamo a braccia aperte.
ENRICA MELONI
[email protected]
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10
IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. In viaggio per il mondo ….
SICILIA NORD OCCIDENTALE
LETTORI, questa
volta vi porteremo nel
Trapanese dove un'
atmosfera accattivante
e coinvolgente, vi darà
l’opportunità di trascorrere uno
straordinario soggiorno, in cui
natura e cultura si fondono in un
mix perfetto. Si arriva a Palermo
con l’aereo o via mare. Il nostro
tour inizia dalla città di Alcamo:
importante centro agricolo e
industriale, sito in una zona collinare alle falde del monte Bonifato. Nota per la produzione vinicola del suo “bianco di Alcamo”, la città offre
numerosi
itinerari, da quelli artistici monumentali, da non perdere il
Castello dei Conti di Modica, a
quelli naturalistici per i sentieri
del
Bosco
d’Alcamo e per
l’arenile
dalla
sabbia
dorata
di Alcamo Marina. Seguendo
la costa arriverete a Castellammare del
Golfo. Il litorale, fra i più belli
della
Sicilia,
include la riserva naturale dello Zingaro:
uno
spicchio di paradiso terrestre
lungo
7
km
fatto di piccoli
sentieri, di rocce calcaree, di un susseguirsi di
insenature, scogli e calette incontaminate e suggestivi strapiombi sul mare. Le calette ciottolose, come Cala della Capreria, Cala del Varo, Cala della
Disa, viste dal mare hanno l'aspetto di nicchie incastonate sul
fianco della montagna. Il paesaggio subacqueo è un continuo
susseguirsi di colori e forme,
ricco di cunicoli e grotte subacquee come la Grotta della Ficarella. Vi consigliamo una visita alla tonnara di Scopello, attiva fino a qualche anno fa quando era praticata la pesca dei
tonni, oggi la tonnara con i
suoi faraglioni è un vero e proprio "museo del mare" d’incomARI
parabile bellezza, scelta come
location da molte produzioni cinematografiche (Ocean’s twelve
o l’ultimo spot di Aldo, Giovanni e
Giacomo). Continuando il nostro
viaggio arriviamo a San Vito lo
Capo, piccolo borgo marinaro ai
piedi del Monte Monaco, ambita
meta per la sua spiaggia bianchissima lambita dal mare cristallino e per i paesaggi incontaminati circostanti. Nell'intreccio
di vicoli e stradine ogni anno a
settembre
viene
proposto
il “Festival
del
couscous”, un
capolavoro della più antica tradizione gastronomica.
PERCORRENDO la strada panoramica verso sud, si arriva a
Trapani, dove
volgendo
lo
sguardo verso il mare, si staglia-
no incantevoli le isole Egadi,
tutte diverse l’una dall’altra, precedute da piccoli isolotti. Marettimo è
l’isola
più
lontana
dell’arcipelago: un paradiso naturale, caratterizzato da una fitta
vegetazione, da un susseguirsi di
cime e strapiombi che calano a
picco
sull’acqua,
da
grotte
d’abrasione marina: grotta del
Tuono, Pipa, Bombarda (per i
boati che vi produce il moto ondoso). Il piccolo borgo conserva
testimonianze
della
presenza
romana e un castello del XVII
secolo eretto sui resti di una torre d’avvistamento saracena. Levanzo: oasi per solitari amanti
del
mare,
dall’incontaminata
macchia mediterranea, è attra-
versata da un’unica strada.
L’isola è disseminata di grotte come quella del Genovese
con i suoi graffiti preistorici.
Favignana: legata alla leggenda omerica come l’Isola
delle Capre, è la più grande
dell’arcipelago
delle
Egadi.
Questa grande farfalla sul mare è apparentemente arida ma
offre in realtà uno splendido
paesaggio marino che si fonde
con una grande varietà di specie vegetali.
NEL PORTO di Favignana si può
visitare lo stabilimento della Tonnara Florio, il Museo
del Mare e la sede della Riserva Naturale delle
Egadi. Il centro abitato era un
piccolo borgo medievale difeso dal forte
San Giacomo e di
Santa
Caterina situato sul punto
più alto dell'isola, ora
raggiungibile da una
scalinata illuminata. Il
paesaggio è caratterizzato da muretti a secco che delimitano le
varie proprietà e dai
numerosi giardini e
orti, attribuendo all'
isola un fascino insolito. Da non perdere
le grotte marine, raggiungibili brevemente
dal porto con le piccole
barche dei pescatori e
le vecchie e profonde cave di tuffo, chiamate pirrere. La maggior parte
delle località di interesse paesaggistico si raggiungono attraversando la macchia mediterranea ricca di cardi, fichidindia, agavi che danno al paesaggio un fascino straordinariamente unico. Da segnalare Cala Rossa, Cala Azzurra, Grotta
Perciata, Cala
Rotonda. Favignana ospita un
camping, due villaggi turistici,
alberghi, residence e numerose sistemazioni in case vacanze private.
MICHELE IANNELLO & SARA
[email protected]
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
11
. I nonnini di Siliqua
INCONTRO CON GIUSEPPE ESU, UNA PASSIONE PER I VIAGGI
UN ALTRO appuntamento
con la nostra nuova e curiosa
rubrica. Questa volta abbiamo
intervistato un altro simpatico e
instancabile nonnino Giuseppe
Esu che ci racconta un pò del
suo stile di vita, sempre in movimento, delle sue passioni e
delle incredibili esperienze vissute.
Quando è nato e dove?
«Sono nato il 15 Agosto 1935 a
Decimo e ho vissuto lì sino all'età di 14 anni. Successivamente
ci trasferimmo in una casa cantoniera ad Assemini, i miei genitori e i miei nonni erano
di là».
E' nato dunque in
tempo di guerra...
«Si mio padre è stato un
prigioniero di guerra a
Bonorva vicino a Sassari.
Avevo solo sei anni».
A che età ha iniziato a
lavorare?
«Ho iniziato a lavorare
all'età di 14 anni all'Anas
per 3-4 anni presso la
zona di Siliqua. La mia
era una famiglia di cantonieri,mio padre e mio
nonno lo erano stati e
anche io lo divenni. Lavorai anche a Cagliari per circa cinque
anni ma poi la nostalgia e la
lontananza dagli amici mi fece
ritornare a lavorare a Siliqua
all'età di 20 anni».
A quale età si era sposato?
«Mi sono sposato a 22 anni con
Gina Bachis ed ho vissuto con lei
per 54 anni».
Quanti figli ha?
«Tre figli: Ovidio, Emiliana e
Davide. Inoltre, ho anche nove
splendidi
nipoti:
Alessandro,
Riccardo, Daniele, Andrea, Giorgio, Luca, Fiorella, Matteo e Gabriele».
Ogni anno sin dal 1988 si
occupa di organizzare un
viaggio al lourdes. come e'
nata questa sua annuale ricorrenza?
«All'età di 53 ebbi una disgrazia
in famiglia. Un giorno un amico si
recò a casa mia per chiedermi
del vino poiché gli serviva per
degli ospiti a cena. Mentre andava via di casa venne ucciso con
un colpo di pistola, e tra i tanti,
uno colpii anche la mia spalla
rendendomi per molto tempo
incapace di utilizzare il braccio.
Dopo 105 giorni di ricovero al Cto
di Iglesias, mi feci dimettere e
partii per Lourdes con un gruppo
di 55 persone e il braccio ingessato e lì accadde il miracolo».
In pratica che cosa era successo?
«Volevo fare una foto di gruppo
così chiesi a un fotografo quanto
avremmo speso in totale. Lui mi
disse 8 mila lire. Dopo una chiacchierata ci accordammo per 7
mila lire, ci avrebbe dato due
foto. Al gruppo mancavano tre
persone però una suora, una
maestra d'asilo e un'altra signora. Dopo averle trovate, si presentò lo stesso problema, altre
due persone mancavano all'appello. Preso da un momento di
rabbia, alzai tutte e due le braccia senza accorgermene, il brac-
cio ingessato era uscito dalla
fascia. E' stato un vero miracolo. Da allora ho potuto nuovamente guidare e usare il braccio in maniera normale».
Ha qualche hobby?
«Sicuramente quello di viaggiare. Ho girato tutta l'Europa,
l'Italia e la Sardegna. Ma anche lo sport mi piace molto.
Sono stato inoltre presidente
del gruppo folcloristico San
Giorgio sin dal 1976. Ho partecipato a tutte le competizioni
delle feste di Santa Margherita,
San Giuseppe e San Giacomo.
Per tredici anni poi sono
stato nominato cassiere
a vita sino all'età di 65
anni. Oggi organizzo
gite turistiche, questo
mese tra l’altro sono in
programma tre viaggi».
Quale paese europeo
le è piaciuto di più?
«L'Austria, ma anche la
Svizzera: entrambe stupende! Mi è poi piaciuta
anche la Spagna, ci sono stato per ben cinque
volte».
Ammiriamo
la
sua
collezione di armoniche a bocca ...
«Ne ho quattordici. Mi piace,
infatti, suonare l'armonica.
Anche mio padre la suonava.
In genere, suono alle feste, in
mezzo alla gente. Eseguo, soprattutto, melodie e balli sardi.
Ho partecipato anche a Videolina, guadagnando il secondo
posto in una competizione».
Ed ora può mandare un
saluto ai siliquesi ..
«Tanti saluti e un caro augurio,
voglio bene a tutti i miei compaesani, grandi e piccoli, ricchi
e poveri.
ROBERTA MICHITTU
[email protected]
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Comunicazione ai lettori
ECCO I LETTORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLE SPESE DI QUESTO NUMERO
RINGRAZIAMO i lettori che hanno contribuito,
spontaneamente, alle spese di gestione del Giornalino. Per una questione di trasparenza, pubblichiamo i nomi di chi ha contribuito per questo
numero (offerte elargite dal 1° al 30 agosto): Cristina Bachis e clienti, clienti tabaccherie Devino e
Ghiani, clienti Bar Greca Orrù, clienti Cartolibreria
Gabriella Frongia, clienti Cartolibreria Katia Orrù,
market Raffaella Talana, Enoteca Fabrizio Pitzianti
e clienti, Vincenza Tola, Vincenzo Diana, Bar di
Simone Collu, Efisio Alba, Anna Musiu, Market Loredana Deidda, Osmide Pusceddu, Matilde Bachis,
Aurora Pittau, Bruna Collu, Gigi Meles, Virgilio Aiana, Tore Scanu, Andrea Sabiu, Maria Melis, Pinuccio Esu, Alberigo Mameli, Dolores Mura, Mercede
Piras, Angelo Marcialis.
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12
IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. SILIQUA, COME ERAVAMO....
NELLA FOTO una prima classe elementare di San Giuseppe anno scolastico 1976 - 77. La maestra era
Franca Perelli Zedda. In piedi da sinistra: Giuseppe Orsini, Sandro Pisanu, Enrico Ena, Simone Anedda,
Corrado Serra, Andreina Zedda, Fausto Ena, Roberto Porcu; seduti da sinistra: Alessandra Orrù, Luisa
Melis, Maria Luisa Perra, Betty Fois, Salvatorina Manca, Monica Steri, Giovanna Bachis, Elisabetta Orrù.
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UN PESCE-SERRA DI 3 KG MEZZO PESCATO DA ALESSIO CONGIU
FORTUNATO un pescatore dilettante siliquese
Alessio Congiu (nella foto), 25enne, operaio edile, con l’hobby del calcio e della pesca che, la notte del 12 agosto scorso, con la tecnica del surfcasting (un tipo di pesca a canna, da riva) ha pescato una grande preda di “pesce-serra”, che ha pesato tre chili e mezzo: una specie non particolarmente rara ma molto pericolosa per la sua dentatura. Pare sia capace di spezzare un cavetto
d’acciaio con un solo morso. E’ una sorta di piran-
ha di casa nostra. Il “pesce-serra” è stato catturato nella spiaggia di Piscinnì, che si trova tra Portu
Tramatzu e Tuerredda, nella costa di Teulada. Alessio Congiu (forte difensore del Siliqua calcio,
ndr) si trovava in compagnia dell’amico Marco
Diana, anche lui siliquese, e ci racconta. «Avevamo piazzato nove canne, di cui tre con l’esca adatta per il “pesce-serra” e le altre per orate e mormore. Era da poco passata la mezzanotte, il mare
era piatto, a un certo punto mi sono accorto che la
frizione di una delle canne si muoveva in modo
energico, ho capito subito che aveva abboccato
una preda di grandi dimensioni. E così è stato. Ci
ho messo circa 15 minuti – spiega Alessio – a toglierla fuori, grazie anche a Marco che mi ha aiutato a spiaggiarla. Nel vedere la preda mi sono anche emozionato, perché un pesce di quelle dimensioni non mi era mai capitato di pescarlo. Poi, dalla
contentezza, ho inviato un sms a tutti i miei amici,
per avvisarli dell’ eclatante avvenimento».
Che tipo di esca hai utilizzato? «Ho messo nell’amo
un trancio di muggine e, a quanto pare, ha funzionato alla grande». Come lo cucinerai? «L’ho taglio
a pezzi, lo metto in una teglia, lo condisco con
pomodoro secco, aglio, prezzemolo e patate tagliate a fette, poi lo metto nel forno».
ROBERTO COLLU
[email protected]
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
13
. CONTUS ANTIGUS DE SILIQUA: PREDI LOCCI
UNU CLAMOROSU processu
a suscitau tantu carraxu a sa
fini de su 1896. Pariri chi a u
predi de Siliqua ci d’appanta
bogau de bidda po’ libertinaggiu. Si raccontara chi
appara molestau e addirittura
postu incinta una picciocca. A
s’epoca, su predi in chistiòi
fera su predi Locci. In Bidda
sa genti cumenzàra a borbottai, finzasa a candu anti decidiu de manifestai in prazza de
cresia, cun izzerriusu e carraxu de dogna manera. Su predi Locci ha sempri negau su
fattu, anzis si diffendèra narendi ca a ponni incinta sa picciocca fera stetiu u piccioccu de
bidda, chi poi sind’esti andau a
Casteddu e no si è fattu prus a
bì. In prima fila in su corteu ci
fera su Sindigu, e invitara a su
predi Locci de lassai sa bidda,
poitta sa genti no d’obera prusu.
Su Sindigu inoltri invitara sa genti a manifestai senza de degene-
rai sa cosa. Sa manifestazioi si
esti concludia ind’unu modu pagu
usuali: anti carrigau su predi a
pizzus de u’ bastiou e ci d’anti
bogau de bidda. Meras personas
chi anti partecipau a sa manifestazioi funti stettias denunciadas,
e a su processu funti stettias
cundannaras de su publicu ministeru a 30 mesis de presòi e a
250 francus de cuntavenziòi.
Po’ is’ attrus partecipantIs a
sa manifestaziòi c’è stetia
s’assoluzziòi, cummenti de su
restu sa genti si aspettàra. Su
predi Locci esti stediu allomtanàu de bidda po’ diversus
annus, poi fia torrau ma cun
mera tristesa, siguramenti sa
storia no d’era digiria bei, e
chini du sciri chi sa malediziòi
de is predis no siada po cussu
fattu chi po’ cent’annus nisciunus in bidda appara pigau i
votus po’ predi!.
OSVALDO MOLINU
[email protected] ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
. IL BARATTO DI SILIQUA
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IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. Rubrica medico-sanitaria
Screening e diagnosi del diabete gestazionale o GDM
IL DIABETE gestazionale o
GDM (Gestational diabetes mellitus) è il termine usato per definire una patologia tipica della
gravidanza. E’ una condizione in
cui donne non diabetiche (o per
lo meno ritenute tali sino a quel
momento) mostrano livelli elevati di glucosio nel sangue durante la gravidanza. E' importante rilevare che si tratti di una
patologia che insorge durante la
gravidanza e non ha nulla a che
fare con il diabete pregravidico,
in questo caso si parla di gravidanza e diabete. Viene considerata una patologia gravidica perchè la placenta (organo prettamente gravidico) secerne diversi
ormoni che hanno un effetto
contrario a quello dell'insulina,
provocano, cioè, l'iperglicemia
(aumento degli zuccheri nel sangue). L'organismo materno reagisce all'effetto iperglicemizzante
degli ormoni placentari aumentando la produzione pancreatica
di insulina, il principale ormone
che agisce diminuendo gli zuccheri nel sangue e favorendo la
loro utilizzazione da parte dei
tessuti. Se il pancreas materno
non riesce a far fronte all'aumentata richiesta e produce
quantitativi di insulina non più
sufficienti a tenere sotto controllo la glicemia siamo in presenza
di diabete gestazionale. Circa il
7% di tutte le gravidanze sono
complicate da GDM, causando
più di 200.000 casi l'anno. La
prevalenza può variare da 1 a
14% di tutte le gravidanze, a
seconda della popolazione studiata e il test diagnostici impiegati. Anche se spesso il diabete
gestazionale non si manifesta
con sintomi evidenti, dovrebbero
essere prese in considerazione le
seguenti condizioni:
• AUMENTO ingiustificato della
sete, • aumento ingiustificato
della quantità di urina prodotta,
• perdita di peso nonostante
aumento della fame, • nausea e
vomito, peraltro molto comuni in
gravidanza e quindi poco significativi, • infezioni frequenti (per
esempio cistiti, candidosi, …), •
disturbi alla vista.
ESISTONO INVECE i cosìdetti risk
factor o fattori di rischio (low,
medium and high risk) la cui
valutazione dovrebbe essere intrapresa alla prima visita prenatale. Vengono considerate donne
a basso rischio coloro le quali
soddisfano tutti i seguenti requisiti: • età inferiore ai 25 anni, •
normopeso prima della gravidanza ed alla nascita, • non appartenenza
ad
etnie
ad
alta
prevalenza (afro-americani, ispanico-americani), • assenza di
diabete nei parenti di primo
grado, • assenza di precedente
iperglicemia, • assenza di precedenti problemi ostetrici, Vengono
considerate donne a medio
rischio: •Donne con caratteristiche intermedie tra il basso rischio
e l’alto rischio.
VENGONO
considerate donne ad
po un’ora, due e tre ore per
avere un quadro più chiaro
della situazione. In questo caso si parla di diabete quando si
rilevano almeno 2 dei seguenti
valori: • a digiuno superiore a
95 mg/dl, • a 1 ora superiore a
180 mg/dl, • a 2 ore superiore
a 155 mg/dl, • a 3 ore superiore a 140 mg/dl.
A SEGUITO di una completa
revisione della letteratura disponibile, le nuove linee guida
ci dicono che per lo screening
e la diagnosi di GDM si raccomanda di utilizzare una procedura in fase unica, così come
quella
adattata
nell’HAPO
study (Hyperglycemia and Adverse Pregnancy Outcome).
La procedura in due fasi (minicarico glucidico + OGTT nei
casi con minicarico positivo)
attualmente in uso, è da considerarsi superata e pertanto
non raccomandata.
LE ULTIME linee
guida, infatti, la diagnosi di
diabete
gestazionale
deve
essere
eseguita
mediante
OGTT tra la 24°- 28° settimana. L’OGTT dovrà essere
guito
eseguito
con 75
congrammi
75 grammi
di glucodi
sio e prelievi venosi ai tempi
0′, 60′ e 120′ per la determinazione della glicemia su plasma. Si pone diagnosi di GDM
quando uno o più valori risultano uguali o superiori a quelli
soglia. In questo modo si evita
lo stress alla donna di dover
eseguire due volte invece che
una, lo stesso esame con risultati identici. E’ comunque probabile che visti i tempi di adattamento del sistema sanitario
nazionale le donne si ritroveranno ancora per un bel pò di
tempo a dover eseguire i due
test piuttosto che la procedura
unica dettata invece dalle ultime linee guida solamente per
una questione prettamente
monetaria di rimborso alle
strutture sia pubbliche che
private invece che mettere in
primo piano il benessere della
donna.
SECONDO
alto rischio di GDM: • obesità
marcata, • la storia personale di
GDM, • glicosuria (perdita di glucosio nelle urine), • storia familiare di diabete.
Sino a pochissimo tempo fa il
GDM veniva diagnosticato con
due approcci diversi:
• minicurva glicemica (OGCT):
nell’approccio a una sola fase la
donna controllava la glicemia a
digiuno e ripeteva l’esame un’ora
dopo l’assunzione di una bevanda
zuccherata (di norma 50 g di
glucosio).
• NEL CASO VENISSE rilevato un
valore di glicemia superiore ai
140 mg/dl si eseguiva anche
l’esame seguente (OGTT), o se il
valore rilevato era superiore a
198 mg/dl si poneva già la diagnosi di diabete gestazionale.
• curva (o maxicurva) glicemica
(OGTT): in questo caso si seguiva un diverso protocollo, la soluzione presenta una quantità di
glucosio superiore (di norma 100
g, quindi in quantità doppia rispetto all’OGCT) e la glicemia
veniva misurata a digiuno prima
dell’assunzione del glucosio, do-
SIMONA CARTA
[email protected]
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2 settembre 2010
IL GIORNALINO DI SILIQUA
15
. L’angolo del diritto
DANNO DA VACANZA ROVINATA
ARI LETTORI, Sempre
più spesso accade che
il consumatore con
l’approssimarsi
delle
vacanze e dopo tanti
sacrifici fatti per mettere da parte i soldi per la tanto agognata
vacanza, acquisti dei pacchetti
confezionati dagli operatori turistici, che spesso nel “tutto compreso” includono anche la delusione. Infatti, il malcapitato turista dopo aver sfogliato depliant
pubblicitari, rivelatisi successivamente del tutto ingannevoli,
rimane vittima di episodi sfortunati, sgradevoli, idonei solamente a trasformare la vacanza da
sogno in una vacanza da incubo.
Si configura una "vacanza rovinata" quando durante il viaggio
si verificano delle difformità rispetto a quanto organizzato prima della partenza, con conseguente perdita di quella possibilità di relax e ristoro propria di
un periodo di ferie e di riposo
deputato alla distensione e al
recupero delle energie che si
spendono nella quotidianità. Il
danno da vacanza rovinata costituisce l'esito patologico di un
interesse non patrimoniale del
turista, che rimane insoddisfatto
a causa dell'inadempimento dell'organizzatore o del venditore
del viaggio. Il danno di cui si discute
può essere determinato da varie
cause tra le quali,
la categoria inferiore dell'alloggio, la
mancanza dei servizi accessori, le
caratteristiche dei
luoghi difformi rispetto a quanto
prenotato, i ritardi dei mezzi di
trasporto, la perdita o la ritardata
consegna
dei
bagagli.
Per lungo tempo, la giurisprudenza ha negato la risarcibilità
del danno da vacanza rovinata.
Questa limitazione e' stata progressivamente superata con la
decisione
dell’11
novembre
2008, n. 26972 resa dalle Sezioni Unite, che inquadra il danno
da vacanza rovinata nel più ampio genus del danno non patrimoniale,
precisamente
nella
previsione dell’art. 2059 c.c. Però
non ogni inconveniente verificatosi in vacanza può essere qualificato
inadempimento
dell’operatore e quindi fonte di
risarcimento del danno; si deve riscontrare la violazione di
precise
disposizioni
contrattuali assunte,
oltre che un nesso di
causalità tra l’evento
di danno ed il comportamento posto in
essere dal soggetto
che eroga il servizio.
L’organizzatore ed il
venditore non rispondono se la mancata o
inesatta esecuzione del contratto
è imputabile al consumatore o è
dipesa dal fatto di un terzo a
carattere imprevedibile o inevitabile, ovvero da caso fortuito e
forza maggiore. Quindi, solo laddove sussista il nesso causale fra
danno ed inadempimento contrattuale, può configurarsi danno
risarcibile.
PER QUESTE RAGIONI, non ogni
vacanza rovinata è tale per colpa
di colui che la vacanza l’ha organizzata. Non mancano i casi in
cui il disagio nasce a causa delle
difficoltà di adattamento del turista,
ovvero dalla
mancata appropriata
lettura delle condizioni
di
viaggio.
Il contratto di vendita dei pacchetti turistici
deve
essere
redatto
in
forma
scritta
in
termini
chiari e precisi ed al
consumatore
deve
essere rilasciata una
copia del contratto stipulato, sottoscritto o timbrato dal tour
operator o dall'agenzia di viaggi.
Prima dell'inizio del viaggio gli
stessi soggetti devono comunicare al consumatore per iscritto
tutte le informazioni necessarie
circa obblighi sanitari, orari, itinerari, generalità e recapiti dell'organizzatore o di eventuali suoi
rappresentanti locali.
Tutte le informazioni riportate nei
cataloghi ed opuscoli informativi
sono vincolanti per il tour
operator, ragion per cui il consumatore può denunciare eventuali difformità come un
vero e proprio inadempimento
contrattuale.
RECLAMO:
Il consumatore deve
contestare sul luogo
di villeggiatura ogni
mancanza nell'esecuzione del contratto
senza ritardo affinché l'organizzatore, il
suo rappresentante
locale o l'accompagnatore vi pongano
tempestivamente
rimedio,
predisponendo adeguate soluzioni alternative.
vacanza
nella località di partenza, il
consumatore
può
sporgere
reclamo all'organizzatore o al
venditore e chiedere il rimborso per le spese effettuate e
non dovute, per la mancata
prestazione di servizi e per i
giorni di vacanza non usufruiti.
La contestazione deve essere
eseguita entro 10 giorni lavorativi dalla data del rientro,
deve essere indirizzata al tour
operator o all'agenzia di viaggi,
mediante l'invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando tutta la documentazione utile: depliant illustrativo, copia del contratto,
foto o filmati del luogo, ricevute di pagamenti extra, denunce
per furti o danneggiamenti,
certificati medici, dichiarazioni
scritte, testimonianze ecc. In
caso di mancata risposta o di
risposta negativa si potrà esperire un tentativo di conciliazione presso gli organismi a ciò
destinati o intentare direttamente una causa legale.
AL RIENTRO DALLA
Vi ringrazio per l’attenzione
dedicatami e vi aspetto il prossimo mese.
Dott.ssa SILVIA MURRU
Per info e segnalazioni su tematiche da trattare contattare
[email protected]
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IL GIORNALINO DI SILIQUA
2 settembre 2010
. Siliqua, sistemi tradizionali di agricoltura
CATTURA ED USO DI ANIMALI
LA CATTURA degli animali è
sempre stata riservata agli uomini e rispetto alla raccolta dei
vegetali, richiede spesso l'uso di
strumenti di lavoro più complessi, nonché una maggiore forza
muscolare.
Cattura di animali per uso
alimentare- Il sistema più
semplice è la ricerca delle lumache (cikkai sittsigorrus). Il
tipo più comune è denominato
"tappàra", un altro "sittsigorreddu de sant'uanni" e un
altro ancora "sittsigorru bovèri". La pesca viene (piska) effettuata nei corsi d'acqua in piena (kandu is arrius kurrint)
utilizzando mezzi di produzione
propria come la fiocina (frùsha),
la canna da pesca (kanna po
piskai), la rete a bilancia (sa
bilancia).Altri sistemi di pesca,
più complessi, sono "su nazrazhu"costituito da uno sbarramento con pietre e pertiche dove
si fissa una particolare rete (su
fibàu) di forma quasi conica,
"s'obiga" o "pardavellu" cioè il
bertuello, Le "nassas" cioè le
nasse e "su pettiabi".
QUESTI
STRUMENTI
vengono
utilizzati per lo più alla pesca
delle anguille. L'altro pesce è
costituito da trote, carpe e tinche. E' diffusa anche la cattura
per mezzo di particolari radici di
erbe che stordiscono o fanno
perdere il senso d'orientamento
ai pesci, come per esempio il
cocco cnidio (truisku), il lentischio (moddittsia) o, quest'ultima però tossica anche per
l'uomo, l'euforbia (lua). La
cattura degli animali selvatici
avviene prevalentemente per
mezzo di trappole (krobus).
Per gli uccelli sono realizzati
cappi scorsoi di crine di cavallo
(piu de kuaddu ) e delle reti
(retza). Per i conigli, le lepri e
le volpi vengono utilizzate
spesso delle trappole simili alle
tagliole (latzu). Anche per i
cinghiali ci sono trappole apposite dette "krobu po sriboi".
Talvolta vengono catturati anche dei cervi che costituiscono
però una specie protetta.
Tratto dalla tesi di laurea di
Anna Rosa Pusceddu, anno
accademico 1977-78
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. Siliqua, le foto dei lettori: una piazzetta al posto di una discarica
NELLA FOTO, una piazzetta di Siliqua, in via Eleonora d’Arborea, realizzata da alcuni residenti del
posto. Nell’anno 1988 in quello spiazzo c’era una
discarica, ma Tore Urracci, Kiki Meloni e Franco
Bachis, hanno subito provveduto a trasformare
quell’angusto spiazzo in una bellissima piazzetta
adornandola con panchine in cemento e in ferro
battuto, un tavolino, con un bel prato verde e degli
alberi intorno. Ed è Tore che, da circa dieci anni, si
preoccupa di innaffiare il prato e potare i rami secchi dagli alberi, mentre il Comune, saltuariamente,
provvede a tosare il prato. Si è creato un vero e
proprio angolo verde che, giustamente, merita
questo spazio all’interno del nostro giornalino.
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Il Giornalino di Siliqua e i numeri arretrati li trovi anche sul
sito web del Comune di Siliqua: www.comune.siliqua.ca.it
lI prossimo numero uscirà tra circa 30 giorni
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Importante manifestazione promossa dalla Pro Loco