Il “nonnino” è la persona più longeva nella storia di Siliqua IL 13 NOVEMBRE scorso tziu Mundicu Piroddi (nella foto), il nonnino siliquese, ha compiuto la bella età di 106 anni, e consolida il suo record: è, infatti, la persona più longeva nella storia di Siliqua; pare che a questa età non sia mai arrivato nessuno. Tziu Ferdinandu Secci infatti si era fermato a 101 anni. Valerio Piroddi (questo è il suo vero nome), è nato a Villamassargia il 13 novembre 1905 nel villaggio minerario di Orbai. Rimasto orfano del padre da bambino, quando aveva appena otto anni, si era trasferito a Siliqua assieme alla madre Maria Zedda (siliquese). Era stato suo padre Nicolò a registrarlo all’anagrafe col nome Valerio. La madre, invece, lo voleva chiamare Raimondo, ed è per questa ragione che poi lo chiamarono “Mundicu”. Il nonnino siliquese, che dallo scorso anno vive col figlio Aldo e la nuora Silvana ad Assemini, dove è stato festeggiato da familiari, amici e dai sindaci di Siliqua Piergiorgio Lixia, di Assemini Paolo Mereu, di Villamassargia Francesco Porcu e dall’assessore Sergio Lecis. Tziu Mundicu si era sposato con Antonia Cadeddu (nata a Siliqua nel 1920 e mancata qualche anno fa) dalla cui relazione sono nati tre figli: Aldo (59 anni), Rosina (65 anni) e Anna (che si è spenta recentemente all’età di 69 anni). Sei sono invece i suoi nipoti e tre i pronipoti. FINO ALL’ETÀ DI 87 anni, l’arzillo nonnino andava a lavorare in vigna con la sua bici. A tavola mangia di tutto, ma predilige le lumache, il maialetto e le anguille arrosto. Il suo primo piatto preferito, invece, sono gli spaghetti alle vongole. Un bel bicchiere di vino, rigorosamente rosso, è sempre ben gradito da tziu Mundicu durante i pasti. Autonomo e ancora molto lucido, guarda e commenta i programmi Tv. Fino all’età di 80 anni fumava anche il sigaro. Ha conosciuto le due guerre mondiali, malgrado non abbia prestato servizio militare. Infatti, fu riformato perché orfano di padre. Nella sua vita ha svolto principalmente il lavoro di bracciante agricolo, ma ha lavorato anche come minatore, manovale e carbonaio. Fino a qualche anno fa, con la bici, andava a lavorare in vigna. Non ha una ricetta particolare da tramandare quale elisir di lunga vita. Forse, solo il buon umore e una vita semplice, senza troppi strapazzi. ROBERTO COLLU [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 2 IL GIORNALINO DI SILIQUA IL PRESENTE giornalino è un mensile indipendente realizzato a livello amatoriale. La testata è regolarmente registrata presso la cancelleria del Tribunale di Cagliari al n° 19/07 del 16/07/2007. Qualsiasi inesattezza, suggerimento, o cosa ritenuta lesiva deve essere segnalata tempestivamente alla nostra Redazione: Tel. 349/7234200 – E.mail: [email protected]. Chiunque è autorizzato a riportare e ripubblicare le notizie contenute sul Giornalino di Siliqua, ma deve citarne la fonte. Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero: Roberto Collu, Gino Iannello, Paolo Vallone, Laura Vargiu, Enrica Meloni, Andrea Agostino, 1 dicembre 2011 Silvia Murru, Marcella Collu, Sara Mameli, Massimo Collu. Grafica e impaginazione a cura di: Roberto Collu. Foto: Archivio de “Il Giornalino di Siliqua”. Tiratura: 450 copie. Circa 1.200 lettori lo leggono via web. Stampe: Presso la copisteria Eurocopy di via Carbonazzi, n° 12 Cagliari. LE SPESE di questo numero relative a: stampe in copisteria, stampe in proprio (carta e toner), piegatura, pinzatura, distribuzione, locandine a colori, tassa annuale all’OdG, etc. sono state sostenute con le offerte, spontanee, dei lettori (vedi elenco a pagina 9). _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ DON BRUNO IBBA (SILIQUESE) COMPIE 25 ANNI DI SACERDOZIO DON BRUNO IBBA sacerdote, nativo di Siliqua festeggerà l’8 Dicembre il suo 25.mo Anniversario di Sacerdozio nella parrocchia di Monastir. A Siliqua lo ricordano ancora oggi come “ quel sacerdote che rientrando dalla missione disse la messa interamente in spagnolo”. Nato nel 1945, rimasto orfano di madre a cinque anni don Bruno segui’ il percorso di studi in un collegio ma già da adolescente nel suo cuore cresceva sempre di più l’amore verso Dio. Studi Seminaristici compiuti ad Avigliana (Torino), don Bruno è legato fin dall’adolescenza dal forte avvicinamento dei gesuiti. Nel 1975 decise di partire in Missione in Perù, dove coltiverà in modo profondo la scelta di consacrarsi a Dio come sacerdo- te compiendo gli studi seminaristici al Seminario “ San Jeronimo” ad Arequipa, una città peruviana situata sulle rive del fiume Chilie capoluogo della regione omonima. IL 6 DICEMBRE del 1986 ad Arequipa è ordinato sacerdote. In Perù trascorse vari anni seguendo più da vicino – dal 1989 - il Seminario di Arequipa come Vice Rettore di disciplina ed Economo, toccando con mano anche le problematiche riguardanti l’Istruzione. Negli anni 90 tornò dal Perù da allora il Vescovo gli assegnò il primo incarico come parroco della Madonna della Difesa di Sisini dove rimase per quattro anni, allo stesso tempo dal 1990 gli venne affidata la parrocchia di Arixi come amministratore Parrocchiale. E’ stato parroco di San Basilio fino al 2008, fino a quando Monsignor Mani lo ha nominato Parroco di Monastir. A.A. Fonte “Il Portico” _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ DON GIULIANO, DALLA TOSCANA IN VACANZA A SILIQUA DON GIULIANO GIOVANNINI (Parroco Toscano) ha voluto trascorrere in pieno relax le sue vacanze nel mese di ottobre a Siliqua, attorniato dall’amore della famiglia, zii, nipoti . Nasce a Volterra nel 1956 da papà Toscano e Mamma Sarda. Diplomatosi alle Magistrali a 18 anni scopre dentro di se un forte attaccamento a Cristo dando tutto se stesso nella vita sacerdotale. Entrando in seminario studia Propedeutica a Trento, e Teologia al Seminario Regionale di Siena. Terminati gli studi, il Vescovo per mezzo dello Spirito Santo lo fa un vero discepolo di Cristo nella via del Sacerdozio. INIZIALMENTE fu Vice parroco a Cecina fino al 1987, nel 1987 gli è dato il comando di guidare una comunità parrocchiale a Bibbona con la nomina anche di Direttore dell’Ufficio Regionale per le pratiche sociali e della Chiesa Toscana. Sperimenta anche la gioia di poter insegnare Religione al Liceo per 12 anni, insegnando anche al Seminario di Siena. Dal 1996 fino ad oggi è Parroco della Parrocchia di California (ovvero dell’Intero Comune di Bibbona).” Le parrocchie di Bibbona (St. Ilario, La California, N. S. di Fatima) comprendono il comune di Bibbona con Marina di Bibbona, che nel periodo estivo variano da 40 a 70 mila presenze. Le parrocchie fanno parte del vicariato della Bassa val di Cecina e appartengono alla diocesi di Volterra“. A cura di ANDREA AGOSTINO [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 3 A. DIL. BASKET SILIQUA MARCO PORCU: «LA PALESTRA COME AMBIENTE SANO PER RAGAZZI» A S O C I E T À Basket Siliqua ha raggiunto un obiettivo importante: in pochi anni ha messo in piedi due squadre Senior maschili, che nelle intenzioni dei dirigenti devono servire da traino per la Società, essere un punto di riferimento per i ragazzi più piccoli, che vedono nei giocatori adulti dei modelli. L’obiettivo è stato pienamente raggiunto all’inizio di questa stagione; infatti, proprio in questi due mesi la Società ha già tesserato quasi cento ragazzi, il che giustamente è motivo di orgoglio per dirigenti e allenatori. Per saperne di più del nostro Basket locale, ci siamo rivolti ad un “mago” del basket siliquese, Marco Porcu (nella foto di Sara Montalbano) dirigente, allenatore nonché giocatore, una “colonna” della squadra senior. Marco, la squadra Senior ormai è una realtà, con quale spirito inizia il nuovo campionato? «Sì, la Promozione è una realtà; nelle partite casalinghe il pubblico (oltre 100 presenze) è davvero l’uomo in più di questa squadra. Anche arbitri e avversari si complimentano e ci invidiano per il calore e la correttezza dei nostri sostenitori». Pensi che quest’anno la squadra abbia le stesse potenzialità dello scorso anno? «Nel precedente campionato ci siamo classificati all’ottavo posto con un’onorevole qualificazione ai playoff. Da poco abbiamo iniziato questo campionato con l’ambizione di fare meglio dell’anno precedente, con una squadra rafforzata dagli innesti delle guardie Luca Porcu e dell’ex Siliqua Roberto Piseddu, oltre all’ormai adottato “totem” quartese Marcello Serra. La novità più importante è l’arrivo del coach Giancarlo Pintus dalla serie C di Uta». Cento ragazzi frequentano la palestra. Come mai questo successo? «In questo momento siamo cento tesserati senior, microbasket, minibasket e under. Il neonato gruppo micro (2007-2008) rap- presenta la nostra più grande soddisfazione anche per i complimenti ricevuti dalla Federazione. Si tratta di un progetto di attività motoria fortemente voluto dalla Società, che ha superato in poche settimane ogni più rosea aspettativa grazie all’innesto nello staff tecnico dell’insegnante elementare Sabrina Congiu e dell’istruttrice FIF (Fedr. Italiana Fitness) Francesca Laconi». Com’è organizzato il settore giovanile? «Oltre al gruppo dei micro abbiamo “pulcini e paperine”, “scoiattoli” e libellule”, seguiti da me e Fabio Alba, poi seguono “aquilotti”, “mufloni”, “esordienti” sotto la guida di Stefano Frongia». Che cosa rappresenta il settore giovanile per la Società? «Per noi è solo un punto di partenza, vorremmo diventare una realtà consolidata e che la palestra rappresentasse un ambiente sano e costruttivo dove trascorrere del tempo senza però tralasciare le ambizioni puramente tecniche. Il tempo parlerà per noi, per ora pensiamo e continuiamo a lavorare come stiamo facendo, avvicinando bambini e genitori all’ambiente, instaurando collaborazioni con altre società del territorio (Uta, Iglesias, Elmas) e formando istruttori e istruttrici di Siliqua, che rappresenteranno una risorsa importante negli anni a venire». Ha ragione Marco Porcu, la formazione di istruttori in seno alla Società è un vero investimento per la società stessa e per lo sport in generale. Infatti, lo stesso Marco allenerà la seconda squadra senior di prima divisione e Stefano Frongia allenerà la serie C femminile di Uta. Il Giornalino ringrazia Marco Porcu per la collaborativa disponibilità e augura ai dirigenti e a tutti i tesserati dell’A.DIL. BASKET Siliqua tutti i successi desiderati GINO IANNELLO ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CALCIO, PROMOZIONE IL SILIQUA IN CRISI DI VITTORIE: NON VINCE DA QUATTRO GARE IL SILIQUA dopo tre successi di fila (contro Barisardo, Quartu 2000 e Arbus) che avevano allontanato la squadra dalla zona calda della classifica, è rimasto successivamente a secco di vittorie per tre match consecutivi (pareggio e sconfitta in casa, rispettivamente contro Ferrini e Asseminese, e pareggio esterno contro il Sant’Elena). Nella gara del 20 novembre ha pareggiato 1-1 contro il fanalino di coda Tortolì: una gara che si era messa in salita, riequilibrata grazie ad un gol di Daniele Alberti. Il 27 novembre il Siliqua giocherà nel capoluogo ogliastrino contro il Lanusei. Ora, la squadra guidata da Titti Podda occupa una posizione di centro classifica, senza dubbio tranquilla, anche se in considerazione dei torti arbitrali subiti, avrebbe avuto sicuramente qualche punto in più. LE GARE DA DISPUTARE nel mese di dicembre sono le seguenti: Siliqua – Sant’Antioco (4 dicembre, ore 15); Cardedu – Siliqua (8 dicembre, ore 15); Siliqua – Fulgor Senorbì (11 dicembre, ore 15); l’ultima gara del 2011, il Siliqua la giocherà a Cagliari contro La Palma Monte Urpinu (18 dicembre, ore 15). ROBERTO COLLU ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 ZONA INDUSTRIALE, LA REGIONE HA APPROVATO IL PROGETTO QUATTORDICI ETTARI sulla nuova statale 130 (dietro la legnaia Palmas, ndr) che potranno ospitare imprese, aziende, laboratori artigianali, negozi. L'approvazione definitiva da parte della Regione segna la fine di un lungo iter burocratico. «Una svolta per il paese, Siliqua avrà finalmente la sua vetrina», dice il sindaco Piergiorgio Lixia. Ci sono voluti quattro anni, tre passaggi in Consiglio comunale, molteplici pareri e autorizzazioni. La zona industriale in località Is Gibas - Nuraxi Oniga, alle porte di Siliqua, sulla quattro corsie che collega Cagliari a Iglesias (vedi foto di A. Cucca), nasce da una variante al Piano urbanistico comunale. IL PROGETTO. «Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto sin dal primo giorno del nostro insediamento - dice il sindaco Lixia - in molti erano scettici, grazie ai nostri uffici siamo invece riusciti a superare tutte le difficoltà burocratiche che ci sbarravano la strada». Come previsto dal regolamento urbanistico, il Comune non avrebbe potuto realizzare nuove aree D e G, destinate alla realiz- zazione di attività produttive e servizi. Avrebbe prima dovuto attendere il completamento di queste e poi, solo allora, richiedere alla Regione la possibilità di crearne delle nuove. L'IDEA. L'amministrazione comunale ha cercato di ovviare a que sta situazione. Credendo fermamente nelle potenzialità strategiche di un'area industriale a ridosso della statale 130, asse priori- tario del traffico tra il Cagliaritano e il Sulcis, ha ottenuto dall'assessorato regionale all'Urbanistica di modificare il Puc, dirottando una parte delle aree industriali di Santa Maria e Giba Maiore nei terreni di Is Gibas-Nuraxi Oniga: quattordici ettari (sette di zona G e altrettanti di zona D) dove potranno sorgere laboratori, imprese, attività commerciali. Prima di ottenere il via definitivo dalla Regione, però, è stato necessario realizzare uno studio di compatibilità idraulica e geologica dell'area e attendere le osservazioni della Provincia. L'iter si è ora finalmente concluso con la pubblicazione della variante urbanistica nel Buras. I COMMENTI. «C'è molta soddisfazione - dichiara il sindaco Lixia - l'area industriale sulla statale 130 sarà fondamentale per il futuro del nostro territorio. Una vetrina che innescherà un circolo virtuoso: attirerà imprese, darà conseguentemente lavoro, combatterà lo spopolamento del paese». Ci vorrà ovviamente del tempo perché il territorio possa usufruire di queste importanti ricadute economiche. «Ma l'amministrazione - dice Lixia si adopererà da subito per facilitare l'ingresso di imprese e aziende a Siliqua. In molte, anche di caratura nazionale, ci hanno già manifestato il loro interesse ad aprire nell'area. Ci stiamo inoltre adoperando per avviare una campagna promozionale nei principali aeroporti regionali e nazionali». PAOLO VALLONE (Fonte: L’Unione Sarda) _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CASTELLO DI ACQUAFREDDA, UN SENTIERO NATURA PER IL JOGGING AL CASTELLO di Acquafredda storia e cultura si sposano con il fitness. Non solo gite e visite guidate nella fortezza medievale che fu del Conte Ugolino della Gherardesca. Il castello offre ai visitatori un nuovo servizio: un sentiero natura ai piedi del mastio consente ai cittadini di usufruire di un nuovo spazio all'aria aperta per corse e passeggiate. L'iniziativa è della cooperativa Antarias. Tra gli alberi di pino, nel colle in cui sorge il castello, è stato realizzato un cammino, circa cinquecento metri, in sterra- to. La strada è facilmente percorribile e può essere utilizzata per fare jogging o semplicemente per passeggiare. Il percorso è a tappe: in ogni stazione c'è un cartello illustrativo che mostra gli esercizi fisici che è possibile compiere. «Il sentiero natura è a disposizione di tutti», dice il presidente della coop Antarias, Matteo Pitzalis. PAOLO VALLONE (Fonte: L’Unione Sarda) ù _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 5 COMUNE DI SILIQUA, ECCO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011 - 2013 RITENENDO di fare cosa gradita ai cittadini di Siliqua, e per soddisfare anche le richieste di alcuni lettori del Giornalino, si ritiene opportuno pubblicare alcune informazioni sul bilancio del nostro Comune. In questo numero ci limiteremo a presentare il quadro riassuntivo del bilancio di previsione per l’esercizio 2011 e il bilancio pluriennale 2011-2013, approvato dal Consiglio comunale nell’adunanza del 22 marzo 2011. Il documento contabile prevede per il 2011 un totale di spesa di € 7.321.469,03. I quattro capitoli di spesa prevedono: spese correnti (€ 5.059.364,87), spese in conto capitale (€ 825.686,99), spese per il rimborso di prestiti (€ 735.546,57), spese per servizi per conto terzi (€ 700.870,60). NATURALMENTE, il totale delle entrate previste pareggia il totale delle spese. I sei capitoli di en trata prevedono: entrate tributarie (€ 483.828,23), entrate deri vanti da contributi dello Stato, della Regione e altri enti pubblici (€ 4.305.477,57), entrate extra tributari (€ 521.230,68), entrate derivanti da trasferimenti di capitale e da riscossioni crediti (€ 378.916,57), entrate da servizi per conto terzi (€ 700.870,60), avanzo di amministrazione (€ 20.000,00). Nella stessa seduta il Consiglio ha approvato la rela- zione Previsionale e programmatica illustrata dall’Assessore al bilancio Alessandra Porcu, (nel riquadro) corredo del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2011, strumento avente quale obiettivo quello di chiarire quali siano gli interventi che l’Amministrazione intende attuare nel 2011, per quanto attiene il bilancio annuale e, negli anni 2011-2013, per quanto concerne il bilancio di previsione pluriennale. Il bilancio ha ricevuto il parere favorevole del revisore, ai sensi dell’arti 239, 1° comma, lett. b del D.Lgs 267/2000. GINO IANNELLO __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Associazione musicale “G. Verdi” Siliqua “SULLE NOTE DELLA MEMORIA”, BANDE MUSICALI IN CONCERTO BRILLANTE esibizione della Banda Musicale “Giuseppe Verdi” alla manifestazione “Sulle note della memoria”, a Cagliari il 30 ottobre scorso, presso l’auditorium del conservatorio, per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. La manifestazione è stata organizzata dal Comune di Cagliari, dalla Soprintendenza Archivistica per la Sardegna e dalla Federazione delle Bande Musicali della Sardegna. La banda “G. Verdi” di Siliqua (nella foto storica, la banda musicale siliquese nel 1903) è tra le fondatrici della Federazione, tanto che la sede legale è a Siliqua e il primo presidente è stato uno dei dirigenti della nostra Associazione. Altro motivo di orgoglio per la nostra Banda è il successo che ha riscosso la maestra Maria Bonaria Todde, che ha avuto l’oneroso incarico di curare l’organizzazione e l’aspetto artistico della manifestazione; incarico che Maria Bonaria ha assolto in modo impeccabile. La maestra Todde è anche la presidente della commissione artistica della Federazione Sardegna. delle Bande della LA MANIFESTAZIONE si è aperta con i saluti dell’assessore alla cultura del comune di Cagliari, Enrica Puggioni, della Soprintendente Archivistica per la Sardegna, Anna Pia Bidolli e della presidente della Federazione delle Bande, Maria Concetta Vac ca. La prima banda ad esibirsi è stata la banda giovanile rappre- sentativa della Federazione, della quale fanno parte otto giovani musicisti della nostra Banda: Gaia Mancosu, Margherita Murtas, Rinaldo Mancosu, Fabio Pisanu, Giulia Bachis, Francesco Pitzalis, Simona Pitzalis, Federico Mancosu. Si sono esibite poi le bande Giuseppe Verdi di Siliqua, Città di Carloforte, Monastir, Cit- tà di San Gavino e Guspini, Giuseppe Verdi di Sestu, Santa Cecilia di Villacidro, Città di Quartu S.Elena. L’esecuzione della nostra Banda, diretta dai maestri Marco Caboni e Maria Bonaria Todde, è stata molto apprezzata dal numerosissimo pubblico. PER IL CENTOCINQUANTESIMO anniversario dell’Unità d’Italia, inoltre, la Soprintendenza archivistica della Sardegna ha pubblicato un opuscolo illustrativo intitolato “Sulle note della memoria”, primo risultato di un lavoro di schedatura degli archivi di dieci bande musicali sarde. La copertina dell’opuscolo riporta lo spartito dell’Inno di Mameli, manoscritto redatto da un vecchio direttore della Banda di Siliqua e conservato nel suo archivio. La manifestazione è stata molto apprezzata, tanto che gli organizzatori pensano di farne un appuntamento annuale. GINO IANNELLO [email protected] _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 6 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 Seconda opera dello scrittore siliquese CLAUDIO BACHIS, PRESENTA IL LIBRO “DIARI DI CURVA” L A U D I O BACHIS, siliquese, 53 enne; Agente della Digos della questura di Cagliari, rientrato nell’Isola dopo una lunga e positiva esperienza professionale nella Milano degli” anni di piombo”, aveva raccontato la sua vicenda umana e professionale attraverso la sua prima opera autobiografica dal titolo “Vita da sbirro”: testimonianza civile e strumento di crescita interiore, che ricevette attestati di stima dal ministero dell’interno nel maggio 2007. Ora, propone la sua nuova opera “Diari di Curva”, un libro di 160 pagine (illustrate) edito da Alfa Editrice, che si trova anche nel le due edicole di Siliqua al prezzo di 14 €. Riportiamo di seguito la descrizione dell’opera di Claudio Bachis, tratta dal sistema SBS (Servizi Bibliografici Sardegna): un servizio per chi cerca un libro pubblicato in Sardegna da un editore locale (sito web www.editoriasarda.it) «L'OPERA nasce dalla passione per il calcio vissuta tra i campi improvvisati di una piccola periferia dell´entroterra sardo, la voglia di libertà racchiusa in un pallone, un sogno adolescente che diventa realtà. Il riscatto di una vita, di un’intera Isola. Diari di Curva è il taccuino di un’epoca che ha segnato la storia del calcio e del tifo cagliaritano. Un calcio di ricordi: dal Cagliari dello scudetto ai mondiali di Ita- lia ´90, dall’eroiche gesta di Gigi Riva alle gloriose giocate di Gianfranco Zola. C´è tutto l´entusiasmo di un popolo legato al pallone, ma anche le pagine più nere della tifoseria rossoblù. Il libro costruisce pezzo per pezzo il percorso autobiografico della vita di un ispettore della Digos, Giovanni Moro, che attraverso il suo mestiere ci racconta alcuni momenti intensi e difficili della storia sociale della Sardegna degli ultimi quarant´anni. RIAFFIORA così un sentiero di memoria personale, un viaggio di ricordi, tra le passioni e i sogni di un uomo, i giorni più duri degli ultras cagliaritani, il loro linguaggio, la loro anima. Un resoconto vissuto, che scorre senza mai cedere in pericolosi giudizi, o fragili sentenze di parte. Il tifo diventa quindi un´occasione per provare a vedere il mondo da un´altra prospettiva. Con gli occhi di un poliziotto anomalo, che osserva e cerca di capire il perché di ogni partita, le ragioni che portano i tifosi alla violenza, a calpestare il prossimo e la sua cultura. Un diario di curva che custodisce dentro di sé la trama di una vita, lo sguardo di un uomo, ma soprattutto, un coraggioso insegnamento civile: a valere non deve essere solo il rispetto delle regole, ma anche il rispetto per chi le regole le viola». ROBERTO COLLU _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ABBANOA: «L’ACQUA DEL RUBINETTO E’ POTABILE E CONTROLLATA» IN RIFERIMENTO alle richieste espresse da alcuni nostri lettori che si chiedevano se l’acqua dei nostri rubinetti fosse potabile o meno, abbiamo cercato di approfondire l’argomento, in modo da togliere ogni loro dubbio. Su un documento concernente la campagna di sensibilizzazione per l’utilizzo dell’acqua della rete idrica, promossa da Abbanoa (gestore unico del servizio idrico), dall’Autorità d’ambito della Sardegna e dalla Regione Sardegna, si legge: «Tutta l’acqua, distribuita da Abbanoa, che arriva nei rubinetti è potabile, buona e controllata». Dall’ufficio tecnico del Distretto 3 di Sanluri (di cui Siliqua fa parte) ci è stato successivamente confermato che «la qualità dell’acqua distribuita da Abba- noa nella rete idrica è garantita dai sofisticati controlli dei parametri previsti dalla legge, che vengono eseguiti, a campione, ogni settimana dagli enti di controllo (Asl e Arpas) e, ogni giorno, dai nostri laboratori. L’ACQUA che arriva nei rubinetti di Siliqua proviene dall’impianto di potabilizzazione della diga Rio Leni di Villacidro». Dal sito web www.abbanoa.it abbiamo inoltre estrapolato le analisi chimiche e chimicofisiche, dell’acqua che arriva nella nostra rete idrica. Ecco i parametri e i relativi valori medi: pH 7,31, Torbidità NTU 0,5, Colore mg Pt/Co 1, Conducibilita μS/cm 234, Salinità mg/l 164, Cloruri mg/l 60, Solfati mg/l 17, Nitrati mg/l 1, Bicarbonato mg/l 23, Calcio mg/l 8, Magnesio mg/l 6, Sodio mg/l 29, Potassio mg/l 1, Ferro mg/l 0,062, Alluminio mg/l 0,076, Manganese mg/l 0,006, Piombo mg/l 0,001, Cadmio mg/l nra, Nichel mg/l 0,001. ROBERTO COLLU _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 7 Saranno famose, aspiranti fotomodelle sarde ELISA LOI, GIOVANE FOTOMODELLA DI DOMUSNOVAS O N T I N U A la rassegna sulle giovani modelle sarde. In questo numero abbiamo il piacere di presentare ai lettori, Elisa Loi (nelle foto), studentessa (frequenta la quinta superiore al liceo delle Scienze Sociali), nata a Iglesias il 20 settembre 1992, residente a Domusnovas. E’ alta 170 cm e pesa 50 kg. Parlaci di questa tua esperienza di fotomodella? «La mia avventura da modella è iniziata quando avevo sedici anni, così per gioco mi sono iscritta a un’agenzia di moda a Cagliari, dopo un paio di giorni sono stata richiamata per poter fare un colloquio. Ed è da quel momento che ho cominciato a partecipare a vari concorsi di bellezza. Alcune persone avendomi notato hanno fatto si che potessi partecipare a shooting di varie pubblicità per bibite e locali». «No, non ho mai fatto nessun provino per il cinema e per lo spettacolo, perché purtroppo non ne ho mai avuta occasione! Se mi capiterà l'occasione, la sfrutterò». Ti piacerebbe un giorno essere un’attrice? «Sì, mi piacerebbe fare l'attrice: m’ispiro a Margherita Buy. Una donna meravigliosa una delle attrici italiane più affermate negli ultimi tempi, il suo film che più mi ha colpito è stato "Il più bel giorno della mia vita"». Hai mai fatto un calendario con foto artistiche? «No mai fatto, però mi piacerebbe farlo, io penso che i calendari non siano fatti solo per far vede- Sei soddisfatta di questa esperienza? «Sì, sono molto contenta perché penso che questa sia una bellissima esperienza da poter sfruttare al meglio se si hanno le giuste qualità». Eventualmente, quali sono stati i tuoi primi impegni come modella? «I miei primi impegni da modella sono stati a Iglesias, per l'apertura di un nuovo locale, mi hanno chiamato dopo avermi vista ad un concorso di bellezza, mi hanno chiesto se volevo posare per questo bellissimo locale e la mia risposta è stata subito affermativa. Ho posato per un centro benessere aperto a Iglesias poco tempo fa e per un negozio di abbigliamento». Hai mai fatto qualche provino per il cinema o lo spettacolo? re pose nude, ma anche per trasmettere qualcosa, dolcezza, passione, sensualità! Che molte ragazze oggi non conoscono neppure il significato». Oltre alla moda hai altri interessi? «Ho l'interesse dello studio, mi piacerebbe diventare una psicologa, mi piace ascoltare la gente e poterle aiutare. Pratico sport da tanti anni, ho iniziato con la pallavolo, poi ho fatto nuoto e danza! Ora vado in palestra per stare in forma! Mi piace andare al cinema con gli amici e divertirmi. Infine, passo il mio tempo libero ad ascoltare musica. Mi piacciono tutti i generi, dalla musica rock a quella classica. Diciamo che mi baso tanto sul mio stato d'animo e in base ad esso decido cosa ascoltare. Il mio gruppo preferito è sicuramente "Acdc". Comunque, anche Vasco Rossi mi ha regalato tante emozioni con le sue canzoni». Qual è il tuo stilista preferito? «Prediligo senza ombra di dubbio Giorgio Armani». Che genere di abbigliamento preferisci? «Il mio stile di abbigliamento è molto casual, comodo però allo stesso tempo “particolare”. Mi piacciono gli abiti eleganti, e non perdo occasione, specie il sabato, di indossarli». Parlaci dei tuoi progetti per il futuro... «Sono tanti. Prima di tutto Laurearmi, diventare un giorno psicologa. Poi, se avrò l'opportunità, di lavorare come fotomodella. Questa oltretutto è stata da sempre la mia passione. Infine, vorrei sposarmi e avere due bimbi: mi piacciono da morire!! So già che sarò una bravissima moglie e mamma! Manda ora un saluto alle persone a te care.. «Saluto mamma, papà e mio fratello che in questi ultimi anni mi hanno sempre sostenuto in ogni mia scelta». ROBERTO COLLU [email protected] ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 8 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 Speciale Siliquesi nel mondo ROSSANA URRU, UNA SILIQUESE TRAPIANTATA A PISA UESTO MESE abbiamo intervistato due nostre compaesane emigrate: Michela Deidda (nella pagina accanto, intervistata da Sara Mameli) e Rossana Urru (nella foto accanto), una ragazza solare ed estroversa, nata a Cagliari il 18 novembre 1975, che ci ha gentilmente dedicato un po’ del suo tempo per parlarci della sua vita fuori dalla Sardegna. Rossana, in quale anno eri andata via da Siliqua e perchè? «Dal 2004. Avevo lasciato Siliqua per andare a Londra: feci questa scelta principalmente per motivi di studio e per migliorare la lingua inglese, poiché sapevo che sarebbe stata una cosa importante per quel che avrei fatto in futuro, nel campo del turismo». Cos’hai fatto dopo aver lasciato il paese? «All’inizio stavo solo studiando, infatti, oltre al diploma di maturità scientifica, ne ho conseguito un altro come tecnico dei servizi turistici. Poi iniziai a lavorare a Londra nel campo della ristorazione, per mantenermi con gli studi e viver nel capoluogo inglese, in modo da non gravare totalmente sulla mia famiglia. Per trovare lavoro era stato fondamentale l’appoggio di mio zio (Nandino Secci, ndr) che lavora in quel settore». E ora dove ti trovi? «Mi trovo a Pisa. E’ una bella cittadina di oltre 80.000 abitanti, abbastanza tranquilla, molto caratteristica e con bei posti da visitare». Che attività lavorativa svolgi attualmente? «Lavoro come assistente di volo alla Ryanair da circa 4 anni. Pisa è la mia base aeroportuale». Parlaci un po’ di questo tuo interessante lavoro… «Intanto devo dire che l’hostess è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto. Leggevo sempre riviste con offerte di lavoro. Un giorno vidi che Ryanair cercava nuovo personale. Il primo passo fu di mandare immediatamente il mio curriculum vitae, una volta verificato i requisiti per potermi presentare alla selezione. Di fatto andai a Roma e superai la selezione, dopodiché partì per il corso in Irlanda, vicino a Dublino. Fui assunta ad aprile del 2008, e come base mi assegnarono Pisa. Ovviamente fui soddisfatta per aver realizzato uno dei miei sogni». Come hai vissuto questi anni la lontananza dalla tua terra? «Il mio primo istinto fu di tornare a casa una volta a Londra, perché all'inizio ero spaesata in una grande città in cui non conoscevo nessuno e ciò mi spaventava. Questo disagio è durato solo due settimane, infatti, appena iniziai a studiare conobbi tante persone e ben presto non mi sentì più spaesata e intimorita dalla situazione di vivere in un Paese straniero. Ho amato tantissimo Londra e davvero non sarei mai voluta andar via. Ho conosciuto persone di tutte le parti del mondo, ne ho ammirato cultura, stile di vita e amato la diversità». Cosa ti manca invece della Sardegna? «Mi manca il mare, i posti che ho sempre frequentato, il clima, i miei parenti, le amicizie, i tempi della gioventù. Insomma, devo ammettere che un po’ di nostalgia c’è sempre. Per questo, appena ho la possibilità, ci faccio un salto». Che cosa fai nel tuo tempo libero? «Diciamo che tempo libero ne ho davvero poco, poiché in genere lavoro una settimana di mattina e una di sera, inoltre faccio anche la reperibilità. Tuttavia, appena ho la possibilità, esco con gli amici e colleghi, d’estate vado al mare, e a volte al cinema. Poi, mi piace tanto viaggiare». Trovi che Siliqua sia molto cambiata nel tempo? «Anzitutto essendo Siliqua un piccolo centro, c’è ancora una mentalità paesana peculiare: un paese prevalentemente “spento”, vuoto, deserto. Poi, ritengo che la tecnologia moderna (computer, internet, Facebook, cellulari, etc.) abbia contribuito a tenere ancor più la gente in casa. Mancano gli svaghi e rispetto a qualche tempo fa, ci sono meno spettacoli e riti civili. Mi riferisco al cinema all’aperto e alle feste di San Giuseppe e Santa Margherita che da qualche anno non ci son più. Infine la mancanza del lavoro ha incrementato l’emigrazione, soprattutto dei giovani». Un breve tuo commento sul Giornalino di Siliqua .. «L’ho conosciuto circa due anni fa, tramite internet. Ritengo sia un’iniziativa lodevole perché riesce a creare un legame tra me e il mio paese. E’ bello, quando si è lontani dalla propria terra, essere informati di quel che accade. Fra le altre cose mi piace vedere le foto del passato. Sono una mia passione. Infine, mi congratulo con tutti voi per quello che state facendo e per avermi dato questa opportunità». ROBERTO COLLU [email protected] _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 9 Speciale Siliquesi nel mondo MICHELA DEIDDA, SEI ANNI FA CAMBIO’ SILIQUA PER PARIGI N Q U E S T O numero le notizie per la nostra rubrica, arrivano dalla vicina Francia grazie alla disponibilità di un'altra giovane siliquese, Michela Deidda, (nella foto), nata il 1 novembre del 1981 e che si trova a Parigi da quasi sei anni. Michela, vivi in Francia da quando avevi 24 anni, come hai vissuto il cambio? «I primi due anni sono stati semplici. Parigi è una città stupenda, viva, accogliente e multiculturale, dove nessuno ti guarda dall'alto in basso. Puoi vestirti come ti pare senza che i passanti ti guardino di traverso, puoi vivere la tua vita sociale e professionale con disinvoltura, puoi continuare ad essere te stesso o esprimere quella personalità che prima non potevi. Dal terzo in poi è stato sempre più difficile vivere lontano dalla mia famiglia, dagli amici, dalla mia terra, dalla mia cultura... L'adolescenza finisce, ti ritrovi adulto, sperduto, in una cultura nella quale, sai già, non potrai mai identificarti. Quasi intrappolato tra le mura di questa città e di questa grande nazione, che ti ha dato tanto a cui devi tanto». Ricordi ancora le sensazioni vissute il giorno della tua partenza? «Non potrò mai dimenticare il giorno della partenza, e soprattutto il triste sostegno della mia famiglia. Un mix di eccitazione e paura, adrenalina e nostalgia». Perché hai deciso di emigrare? Potendo tornare indietro, faresti la stessa scelta? «In realtà non ho mai deciso di emigrare. Inizialmente sono partita solo per la stagione estiva. Poi Parigi mi ha "stregata". E sì, non mi sono pentita di aver fatto questa scelta, la rifarei. L'Italia non avrebbe mai potuto darmi quello che ho conquistato qui in cinque anni. E lo dico a malincuore». Secondo te è più facile raggiungere i propri obiettivi fuori dall'Italia? «Non ho mai lavorato fuori dalla Sardegna. Non posso estendere la mia risposta all'Italia. L'unica cosa che posso dire con certezza è che ho ottenuto ciò che volevo: un lavoro sicuro e piacevole che mi permette di guardare al futuro. In Sardegna sicuramente non ci sarei riuscita». Di cosa ti occupi? «Lavoro come aiuto-contabile presso la filiale francese di una grande società agro-alimentare italiana. E' una bella azienda e sono molto felice di farne parte». Come sei riuscita a trovare lavoro? E' stato facile? Hai sempre lavorato per la stessa ditta? «Lavoro per questa ditta da due anni. Il mio primo lavoro è stato presso una taverna bretone: offrivano vitto, alloggio e un buono stipendio. Sono partita dall'Italia con il contratto in mano. Se penso a quante ore avevo speso davanti al computer mandando curriculum e cercando "qualunque tipo di lavoro" in Sardegna … sì, è stato facile. Dopo questi due mesi di esperienza mi sono trasferita a Parigi. Dopo tre giorni ho trovato un lavoro part-time in un ristorante spagnolo, che ho integrato poi con qualche ora di baby-sitting. Dopo un anno ho deciso che dovevo provare a cambiare mestiere. Ho lavorato per sei mesi in un call center, servizio clienti di una marca di lusso, poi due anni come segretaria per un noto produttore di scale». A Parigi, frequenti altri sardi o persone che ti hanno in un certo senso fatto respirare aria di Sardegna? «Sì, ho conosciuto molti sardi da quando sono qui. Sono stata anche in qualche ristorante sardo. Ma il modo migliore per respirare aria di Sardegna, è sempre il volo "low cost"!». Trovi che Siliqua sia molto cambiata nel tempo? «Decisamente sì. Niente a che vedere con le "schitarrate" al parco della mia epoca!! Ancora qualcuno "resiste", ma per quanto tempo ancora? E a che prezzo?». SARA MAMELI [email protected] _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ECCO I LETTORI CHE HANNO CONTRIBUITO ALLE SPESE DI QUESTO NUMERO RINGRAZIAMO i lettori che hanno contribuito, spontaneamente, alle spese di gestione del Giornalino. Come al solito, pubblichiamo i nomi di chi ha contribuito per questo numero (offerte elargite dal 1° al 25 novembre 2011): Cristina Bachis e clienti, clienti tabaccherie Devino e Ghiani, clienti Bar Greca Orrù, clienti Cartolibreria Frongia, clienti Cartolibreria Orrù, clienti market Raffaella Talana, Enoteca Fabrizio Pi- tzianti e clienti, Efisio Alba, Pinuccio Esu, Pasticceria Bachis/Serra, Vincenza Tola, Oreficeria Mancosu/Ledda, Michele Corrias, Piero Carta, Parruccheria Tania Dessì, Tessuti e Scampoli di Anna Musiu, Macelleria Pintus Giovanna, IT di Gianfranco Ghiani, Maria Melis, Alessandra Aiana, Stefanina Maccioni, Maria Fonnesu, Antonia Diana, Maria Marconi, Sandro Pirisi, Angelo Marcialis. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 10 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 INTERVISTA ALL’EX COMANDANTE DELLA BRIGATA SASSARI GENERALE CARTA: «NEL ‘96 FECI MUSICARE DIMONIOS» IL GENERALE di Corpo d’Armata Giangabriele Carta, ha preso parte alla Manifestazione "150 Anni, un percorso di unità e pace", organizzata dall’Associazione Coro polifonico “Cantu e Sentimentu”, che si è svolta a Siliqua lo scorso mese di Ottobre. Ha partecipato alla commemorazione dei nostri Caduti, che si è svolta in piazza Martiri, dove la Banda musicale della “Brigata Sassari”, diretta dal Maresciallo Capo Andrea Atzeni, ha scandito, con le sue musiche i passi più significativi della cerimonia. In seguito, il Generale, è stato ospite nei locali dell’ex Montegranatico, alla conferenza dal tema: “150 anni dell’unità d’Italia; nella memoria del passato le basi per costruire il presente e il futuro” presentata dal Luogotenente Antonio Pinna, direttore del museo della Brigata Sassari, e appassionato e competente storico. Giangabriele Carta, Generale di Corpo d’Armata è laureato in Scienze Strategiche. E’ nato a Domusnovas nel 1944, ed è il nipote del nostro concittadino Attilio Pirinu. E’ padre di due figli, uno dei quali (Ruggero), è Capitano nel Reggimento “Lancieri di Montebello” di Roma, ora in servizio in Afganistan. Generale Carta, ci parli delle principali tappe e degli incarichi ricoperti nella sua lunga e brillante carriera militare.. «Mi arruolo giovanissimo e nel 1959 entro nella Scuola militare “Nunziatella” di Napoli; dopo la maturità scientifica entro nell’Accademia militare di Modena. Nominato Tenente vengo assegnato al Reggimento “Genova Cavalleria”a Palmanova (UD); Capitano del “Nizza Cavalleria” a Pinerolo; nel 1979 fui ammesso alla Scuola di Guerra di Civitavecchia e poi frequentatore della Scuola di Guerra del Pakistan (1° Italiano). Nel 1985 vice Addetto militare in India e dal 1993 al 1996 Addetto militare in Israele. Poi, sono stato Comandante dei “Lancieri” di Montebello, Comandante del Reggimento “Nizza Cavalleria”, Comandante della “Brigata Sassari” (19961998) e del Comando Militare della Sardegna (1999-2004). Durante la mia carriera militare ho rappresentato le forze armate italiane in numerosi gruppi di lavoro internazionali ed ho visitato gli eserciti di diversi continenti». Era stato lei a far musicare l’inno della Brigata Sassari. Ci dice in quale circostanza e com’è nato “Dimonios”? «Nell’ottobre del 1996, mi capita la cosa più bella che possa capi- tare a un Ufficiale sardo; infatti al rientro da tre anni trascorsi a Tel Aviv, vengo nominato Comandante della Brigata Sassari”. Prendendo possesso del mio ufficio, trovo nell’ultimo cassetto della scrivania un foglio plastificato con l’intestazione “Dimonios”. M‘informo con il mio segretario di cosa si tratta e ricevo questa risposta: “Generale, è un inno scritto dal Capitano Sechi, in servizio a Macomer, in onore della nostra Brigata, ma il suo predecessore, napoletano, non ha voluto adottarlo perché non ne capiva le parole”. Poco dopo, è la festa della Brigata Sassari, arriva in città la banda musicale e chiedo al maresciallo Atzeni di farla suonare. La banda la studia tutta la notte ed il giorno dopo, la suona nello stadio dell’atletica di Sassari. Da subito è piaciuta a tutti ed ho imposto ai soldati di impararla perché si doveva cantare nei momenti più significativi della vita della Brigata. Adesso ho la soddisfazione di sentirla non solo in Sardegna, ma in tante occasioni in cui si parla della nostra Isola e, per noi sardi, è diventato una sorta di inno nazionale». Quali sono le sue principali passioni e attività nel suo tempo libero? «Sono un appassionato sportivo, ho partecipato a centinaia di concorsi ippici ed ho corso con cavalli purosangue nei principali ippodromi italiani. Attualmente mi dedico all’allevamento dei cavalli e gestisco un’azienda agricola a Pula». ROBERTO COLLU [email protected] 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 11 4 NOVEMBRE 2011, OMAGGIO AI CADUTI DI TUTTE LE GUERRE ANCHE QUEST’ANNO l’Amministrazione Comu- nale ha celebrato, nella mattinata di venerdì 4 Novembre, la cerimonia ufficiale della commemorazione dei Caduti in guerra. Il corteo delle Autorità civili e delle Associazioni è partito alle ore 10,30 dalla Sede Comunale per raggiungere la Chiesa di San Sebastiano, dove il parroco Don Giuseppe Orrù ha celebrato una solenne funzione religiosa, accompagnata dai canti del Coro parrocchiale. La Chiesa era completamente gremita di cittadini e di alcune classi della Scuola Media, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente scolastico, prof.ssa Filomena Santeufemia. Al termine della messa è stata deposta una corona al vicino monumento ai Caduti al suono del Silenzio, eseguito dal trombettista Roberto Pittau, componente della Banda Musicale “Giuseppe Verdi”. Il sindaco, Piergiorgio Lixia, ha concluso la cerimonia con un breve discorso per sottolineare l’importanza della breve ma significativa cerimonia odierna, con la quale tutta la cittadinanza ha voluto rendere omaggio ai Caduti di tutte le guerre. IL SINDACO, inoltre, si è scusato del perché la cerimonia non si è conclusa con l’abituale rinfresco. In tempo di crisi - ha aggiunto il primo cittadino - un po’ di austerità non guasta, anzi, l’Amministrazione ha preferito dirottare la spesa verso altre necessità, come l’acquisto di due nuove scale per il cimitero. Qualcuno ha sottolineato l’assenza della locale Banda Musicale alla cerimonia odierna. L’assenza della Banda è ampiamente giustificata dal fatto che il 4 novembre è giornata lavorativa, e, poiché la Banda è formata soprattutto da lavoratori e studenti, i dirigenti non hanno ritenuto opportuno distrarre i bandisti dal loro primo dovere di studenti e di lavoratori. In ogni caso, la sobrietà della cerimonia non ha sminuito l’importanza e la solennità della ricorrenza. GINO IANNELLO _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SILIQUA, COME ERAVAMO .. NELLA FOTO, scattata il 9 novembre del 1958 nei pressi dell’attuale Municipio di Siliqua di via Mannu, gli sposi Francesco Melis (nato a Gavoi il 20 aprile 1934) e Anna Uccheddu (nata a Pula il 22 luglio 1936). Lo scorso mese i due coniugi siliquesi hanno festeggiato 53 anni di matrimonio. _____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 12 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 Libri & Autori di Sardegna “DOPPIO CIELO” DI GIULIO ANGIONI N A S T O R I A semplice e preziosa quella che Giulio Angioni ci ha regalato in “Doppio cielo”, romanzo pubblicato poco più di un anno fa dalla casa editrice nuorese Il Maestrale. L’autore, tra i più apprezzati dell’odierna stagione letteraria, ci conduce con la maestria del grande narratore nel profondo delle viscere della terra, all’interno di un mondo buio e pieno d’insidie, dove guadagnarsi il pane significa rischiare la vita ogni giorno. È, infatti, una storia di ambientazione mineraria quella che inizia a scorrere mentre si segue il giovane protagonista, Luisu Melas, le cui vicende finiscono per perdersi inevitabilmente in quelle tumultuose della Storia con la esse maiuscola. Era il tempo del “Taci, il nemico ti ascolta” e del carbone autarchico del Sulcis. La grande miniera di Serbariu raccoglieva braccia da ogni parte d’Italia sullo sfondo di Carbonia, città nuova e moderna che il regime fascista aveva fatto sorgere dal nulla solo pochi anni prima. Luisu, vent’anni scanditi unicamente dai ritmi della vita contadina del paese immaginario di Fraus, vi giunge in groppa al puledro Baieddu quasi al termine del 1942, in pieno conflitto mondiale; per conto del padrone deve consegnare il cavallo, destinato a diventare bestia da traino nelle gallerie sotterranee, ma anche lui, trattenuto laggiù in qualità di “abile arruolato minatore” per assolvere il dovere della leva militare, è costretto a conoscere la traumatica discesa nel Pozzo Uno, tutto un altro mondo a ben centosettantasei metri sottoterra. Luisu non ci metterà molto a vedere con i suoi occhi campagnoli la miniera come un campo di battaglia, con tanto di morti e feriti da essere non meno pericolosa della guerra stessa. ANCHE QUEL MONDO ha il suo cielo, anzi due: cielo doppio che alterna i suoi volti di buio e luce nell’eterno scendere e risalire dal pozzo; quello infido è il “cielo di sotto nero e basso, […] cielo che può cadere”, spazio angusto per corpo e mente dove il grisù, ancor più traditore, tende i suoi agguati di fuoco. Intorno a Luisu, che di sopra e di sotto percorre il suo personale percorso di formazione, si muo- vono altri personaggi, tra i quali il toscano anarchico, nonché confinato politico, Ferriero Dondi, il minatore-penitente tziu Macis e la figlia di quest’ultimo, Marialuisa, ragazza decisa dal bel nome d’erba. Caratterizzato da una realistica documentazione dell’esperienza della vita in miniera e da una lirica semplicità di linguaggio, il libro di Angioni sa tenere viva l’attenzione del lettore dalle prime alle ultime pagine e solo allo- ra, alle concitate battute conclusive, si comprenderà con amarezza che la fine del romanzo era già racchiusa nel suo inizio. Una lettura che ha il merito di farci voltare indietro ancora una volta per riscoprire, grazie all’intreccio inscindibile e ben dosato di finzione e realtà, un passato che ci appartiene e neppure tanto lontano. NATO A GUASILA (CA) nel 1939, Giulio Angioni affianca l’attività di scrittore a quella di antropologo. Docente di antropologia culturale all’Università degli Studi di Cagliari dall’inizio degli anni Ottanta, ha insegnato anche in Germania, Francia e Gran Bretagna. Ricca e interessante la sua produzione narrativa: tra i suoi titoli, solo per citarne alcuni, “L’oro di Fraus” (1988), “Una ignota compagnia” (1992), “Millant’anni” (2002), “Assandira” (2004), “Alba dei giorni bui” (2005) e “La pelle intera” (2007). Vincitore di importanti premi letterari, Angioni ha pubblicato i suoi romanzi con varie e prestigiose case editrici, tra cui Sellerio, Feltrinelli, Marsilio e, in particolare, Il Maestrale di Nuoro. Scheda del libro: Titolo: “Doppio cielo” Autore: Giulio Angioni Anno di pubblicazione: 2010 Editore: Il Maestrale Pagine: 176 Prezzo: 16,00 € LAURA VARGIU [email protected] _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ . CIMITERO DI SILIQUA, ORARIO (INVERNALE) DI APERTURA AL PUBBLICO LUNEDI: Chiuso - MARTEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00 - MERCOLEDI: dalle 8,00 alle 12,00 - GIOVEDI: dalle 8,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00 - VENERDI: dalle 8,00 alle 12,00 - SABATO: Chiuso - DOMENICA: dalle 8,00 alle 12,00. ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 13 Sa coxina sarda de Marco Piras Minestu de sìmbula (lepudrida) cun lardu COMENTI a d-onnia mesi su coxineri Marco Piras si fai connosci una arratzeta de su connotu sardu: minestu de sìmbula cun lardu. Su chi serbit po 4 personas 300 gr. de sìmbula grussa; 150 gr. de lardu de procu aresti; 1 cibudda; perdusèmini; Sali su chi ddi dexit. Aparìcius: Segai a fini a fini su lardu e poneinci-eddu a arrubiai in sa pingiada impari cun sa cibudda segada a pispisalla e lassai coi amesturendi-ddu abellu-abellu, iat a essi mellus cun duna turra de linna. Candu su concivimentu est fatu aciungei àcua, Sali, fadei buddiri s’àcua e ponei-nci sa sìmbula. Tastai de Sali e lassai coi po una mes’oredda sempri amesturendi – dda cun sa turra de linna. Cun d-una folla de perdusèmini friscu cundei custu mandiari antigu de su connotu sardu e serbei-ddu. Su de bufai: Vermentinu de Gaddura buffau friscu. (Tratta dal Giornalino di Siliqua del 25-10-2008) Furriada in sardu de MARCELLA COLLU ASSOCIAZIONE SA BERTULA ANTIGA [email protected] ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL BARATTO DI SILIQUA Inserzioni Gratuite con SMS al numero 349-7234200 o via E-Mail a: [email protected] Il Giornalino di Siliqua presta solo un servizio, non riceve alcun compenso sulle contrattazioni, non è responsabile sulla provenienza e sulla veridicità delle inserzioni. Gli annunci saranno lascati per due edizioni del Giornalino, poi, salvo comunicazione degli inserzionisti, saranno rimossi. . AGENZIA esegue disbrigo pratiche presso i vari enti pubblici: Motorizzazione, Aci-Pra, Camera di Commercio, Prefettura, Questura, Agenzia delle Entrate, Catasto e Conservatoria, Uffici Regionali, Uffici Provinciali, Pratiche sanitarie presso Asl, trasmissione pratiche varie. Info tel. e fax 070 969046 – cell. 328 3234075 – 393 9854634. . VENDESI casa indipendente, composta da tre camere da letto, sala, cucina, bagno e veranda. Posto auto e giardino. Da ristrutturare! Info. 0781 73962. . VENDESI Peugeot 206 cabrio grigia a benzina del 2001, ottime condizioni, prezzo € 3.000,00. Chiamare al n. 339 4938456. . VENDESI video enciclopedia per ragazzi della Curcio editore, compresa di: 8 volumi, CD rom, due schedari, 12 video cassette e 24 fascicoli. Info 329 4059351. . VENDESI casa 180 mq. con posto auto, giardino, ampia cucina con camino. Ottimo affare. Foto e prezzo, disponibili sul sito web: www.subito.it Info 329 4911967. . LAUREATA in Ingegneria impartisce ripetizioni di matematica, fisica, chimica, elettrotecnica, per studenti di scuole superiori e Università. Tel. 340 3583271. . VENDESI fondo situato nel territorio di Siliqua Regione “Guduri”, di ettari 0-51-95 coltivato parte in oliveto, frutteto e vigneto. Info. 339 4938456. . SI ESEGUONO lavori di ristrutturazione di vario genere, intonaci premiscelati, lavorazioni in pietra, tinteggiatura, verniciatura, guaina catramata. Info. 346 6072450 . RAGAZZA seria qualificata e referenziata, si offre per assistenza ad anziani diurna e notturna, a Siliqua o Vallermosa. Info. 340 5695227 – 345 8722585. . VENDESI terreno edificabile a Siliqua. Zona B completamento. Con una spesa irrisoria si potrà costruire una casa di 70 mq. Info 347 7062533. . 40 ENNE seria, affidabile, automunita cerca lavoro come collaboratrice domestica oppure in un’impresa di pulizie. Info 340 2859164. . CERCASI casa a Siliqua con almeno tre camere da letto, cucina, bagno e un piccolo cortile. Max 300 euro mensili. Chiamare il 329 3780254. . CERCO lavoro come badante per soli uomini, disponibilità immediata. Info. 328 75743123. . VENDESI terreno edificabile zona san Giuseppe, ottima posizione. Info 348 5718643. . 45 ENNE seria, onesta, non fumatrice, cerca lavoro come collaboratrice domestica. Info 346 3433191. . MANUTENTORE elettrico e idraulico. Reperibilità 24 ore e festivi. Si eseguono inoltre tagli d’erba e smaltimento. Prezzi modici. Info 340 1162679. . ESEGUO lavori di giardinaggio, piccoli trasporti con smaltimento di erbacce, ferraglia e detriti. Contattatemi al numero 340 0610278. . STUDENTESSA universitaria impartisce ripetizioni a ragazzi delle scuole medie o superiori (matematica, economia aziendale e ragioneria). Info 347 3499911. . CERCO a Siliqua mini appartamento ammobiliato, anche se condiviso per motivi di studio o di lavoro, dal mese di febbraio 2012. Info. 331 6464951 – email: [email protected]. . SI RIPARANO cellulari di qualsiasi marca, con qualsiasi tipo di guasto, chiamare per preventivi gratuiti. Prezzi modici. Info 345 2673503. . VERO AFFARE!! Vendesi Panda Fire 1000 a iniezione, anno ’96, revisionata, riverniciata, meccanica controllata e garantita € 1.400. Info. 347 0340609. . AFFITTASI locale uso ufficio in via Satta a Siliqua. Per informazioni contattare il numero 328 7134725. . RITROVATI un paio do occhiali da vista a Monte Arcosu (Siliqua). Chiamare il numero 347 7144256. . VENDO Peugeot 206 sw, benzina, anno 2003, buone condizioni. Info 349 4980446. . AFFITTASI locale uso commerciale o ufficio sito in via Vittorio Emanuele, 32. Info 347 1973145. _______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 14 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 Musica de sa terra nostra IS NODAS DI VINCENZO CANNOVA I S O N A N Z A d’incontestabili note, prestanza d’un lirico udito, come versi nell’aere del suono. Is cuntzertus del maestro Vincenzo Cannova (foto di Gabriele Espis), ne redimono l’impronta culturale della tipicità musicale insulare. Non solo ascolto, ma impiego costruttivo di un’arte che diviene insegnamento ed appagante formazione. Note qualificabili nella crescita d’un percorso inorgogliente il costume etnologico del Medio Campidano. Una propensione inalienabile: la dedizione alla tradizione delle launeddas, sonorità mistiche, portatrici d’isolanità. Quando nacque la tua passione per questo strumento tanto tipico quanto suggestivo? «La passione per is launeddas è nata grazie all'ambiente in cui sono cresciuto. Mio padre è un cantadore a chitarra e i miei genitori si sono conosciuti al gruppo folk, pertanto la musica sarda mi ha accompagnato nella maggior parte della mia vita. Non avrei potuto non innamorarmi de is launeddas, strumento principe della tradizione sarda». Data la varietà di tipologie di launeddas presenti sull’isola, potresti indicarci su quale modello eserciti la tua passione e quali sono le sue caratteristiche? «Ogni cuntzertu ha tre canne, due legate fra loro, chiamate su tumbu e sa mancosa, le quali insieme formano sa loba (che si suona con la mano sinistra) e sa mancosedda o destrina(che invece si suona con la destra). Tra i vari tipi di cuntzertus troviamo: fiorassiu, mediana e punt'e organu, da questi tre strumenti attraverso adeguati accoppiamenti fra lobas e mancoseddas, nascono nuovi cuntzertus: tzampognia, ispinellu, ispinellu a pippia, fiuda, mediana a pippia, frassettu, contrappuntu, morisku. Personalmente non possiedo un cuntzertu preferito rispetto ad altri. Mi piacciono tutti allo stesso modo, poiché ciascuno possiede nodas diverse». Sa Canna Masca o Cann’e Seddori, un tipo di canna fondamentale per la costruzione di questo nobile strumento. Essa è presente in poche località dell’isola come Barumini e Sanluri, paesi a te familiari per le tue origini e residenza. Ciò ha influito sull’approccio verso questa musicalità, hai sentito in questi luoghi un input musicale facilmente coinvolgente? «In effetti, le zone migliori per trovare le canne adatte al confezionamento di questo strumento sono proprio la Trexenta e la zona che va da Sanluri a Barumini, luoghi specifici sono i terreni irrigati, adiacenti alle rive de su Flumini Mannu, dove si trovano pure le canne adatte per la costruzione delle ance (cabitzinas). Ciò comunque non ha influito sul mio percorso musicale giacché non sono ancora in grado di costruire strumenti, mi arrangio giusto a far qualche ancia. Ci sono dei costruttori molto abili dai quali mi fornisco». Che differenza vi è tra le varie scuole presenti sul territorio regionale? Avendo tu appreso l’arte grazie ad un insegnamento Campidanese, come reputi la formazione musicale acquisita nell’arco questi anni? «Il patrimonio musicale delle launeddas è vasto e ci vorrebbe tanto tempo per descriverlo. Le scuole più importanti sono senza dubbio quelle del Sarrabus e del Campidano, della quale io faccio parte, essa riprende le suonate di Samatzai dei fratelli Figus e dei Sanna, fino a giungere a Dionigi Burrasca, Sergio Lecis e Bruno Loi. La scuola del Sarrabus è la più diffusa e vanta fra i maggiori esponenti Luigi Lai, Andrea Pisu, Giancarlo Seu, Salvatore e Antonio Trebini, Orlando Mascia e Franco Melis. Un’altra scuola è quella del Sinis con Stefano Pinna che ha comunque avuto grandi influenze dal Sarrabus. Le suonate e il ritmo delle stesse è completamente diverso, il ballo di Villaputzu ed il ballo Campidanese divergono sia sulle scale che su is nodas, un vero arricchimento per la nostra cultura». Da allievo ad insegnante: un’esperienza doppiamente costruttiva. Potresti parlarcene? «Con is launeddas non si smette mai di imparare. Nel momento in cui pensi di essere arrivato hai finito di suonarle. Come diceva Seneca: “insegnare è studiare due volte” trasmettere ciò che si è appreso è molto importante e da tante soddisfazioni, fa si che non si perda una parte importante della nostra cultura e della nostra tradizione». ENRICA MELONI [email protected] ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ FESTA DEI QUARANTENNI NATI NEL 1971 SI VORREBBE organizzare la festa dei quarantenni di Siliqua, nati nel 1971, per trascorrere insieme una giornata e festeggiare così i quarant’anni. Chi volesse partecipare all’iniziativa o avere informazioni più dettagliate può contattare Raffaele Grussu al numero: 0781 874198. ________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 1 dicembre 2011 IL GIORNALINO DI SILIQUA 15 L’angolo del diritto LA DIFFAMAZIONE ON LINE A R I L E T T O R I, a seguito della diffusa utilizzazione di chat, blog e forum da parte di migliaia di utenti della rete internet e dell’errata convinzione di molti di poter liberamente esprimere pensieri anche diffamatori dell’altrui reputazione confidando nell’apparente anonimato assicurato dall’uso di nomignoli non riconducibili con immediatezza alla persona fisica autrice delle pubblicazioni, appare doveroso ricostruire la disciplina del reato in esame punito dall’art. 595 c.p. del L’ELEMENTO OGGETTIVO reato di diffamazione consta di tre requisiti: a) l’assenza dell’offeso, b) l’offesa all’altrui reputazione, c) la comunicazione con più persone. L’assenza del soggetto passivo al momento dell’azione criminosa, che si deduce dall’inciso “fuori dei casi indicati dall’articolo precedente” con cui si apre l’art. 595 c.p., consiste nell’impossibilità che la persona offesa percepisca direttamente l’addebito diffamatorio e che si verifichino quei fatti che la legge equipara alla presenza, quali la comunicazione telegrafica o telefonica, gli scritti o i disegni diretti alla persona offesa. di difendersi dall’addebito o di ritorcere l’offesa determinano la maggiore gravità della diffamazione rispetto all’ingiuria. Il secondo requisito dell’elemento materiale della diffamazione consiste nell’offesa alla reputazione di una persona. Per offesa, s’intende non il significato di lesione, bensì come probabilità o possibilità che l’uso L’IMPOSSIBILITÀ di parole o di atti destinati a ledere l’onore provochi un’effettiva lesione; ciò che conta è l’idoneità della notizia riportata dal soggetto attivo a cagionare una lesione alla reputazione della vittima. La diffamazione è qualificata come reato di pericolo concreto, essendo demandata di volta in volta al giudice l’interpretazione della portata offensiva delle espressioni usate dall’agente ed essendo sufficiente che tali espressioni determinino anche solo il pericolo di lesione dell’altrui reputazione. PER AVERSI il requisito della co- municazione con più persone occorre che l’agente renda partecipi dell’addebito diffamatorio almeno due persone, le quali siano state in grado di percepire l’offesa e di comprenderne il significato. Non è richiesto che l’addebito diffamatorio sia comunicato a più persone contemporaneamente, ben potendo l’offesa essere comunicata a diversi soggetti anche in tempi diversi: in questo caso il momento consumativo coincide con la comunicazione alla seconda persona. In rete, ad esempio, il reato si compie inserendo il messaggio in un forum e si consuma nel momento e nel luogo i cui i terzi percepiscono l’espressione ingiuriosa e nel caso in cui frasi o immagini lesive siano state immesse sul web, nel momento in cui il collegamento è attivato. SOTTO IL PROFILO dell’elemento psicologico del reato, deve rilevarsi come non sia necessaria l’intenzione di offendere la repu- tazione della persona, essendo sufficiente la volontà di utilizzare espressioni offensive con la consapevolezza di offendere. In tal senso occorre analizzare tutte le conseguenze connesse alla diffamazione: i danni che possono andare dalla perdita di clientela e di guadagni, nel caso di persona che ha denigrato la operatività commerciale di un soggetto, ha diffuso notizie in merito alla sua insolvenza o comunque ha accusato un soggetto di essere inaffidabile; ma anche danni morali, consistenti nella offesa alla reputazione che può provocare un grave impedimento a sentirsi ben accetti nella propria comunità, o che può costringere un soggetto a doversi discolpare dalle accuse diffamatorie e quindi subire un grave danno alla reputazione ed all’onore, quantificabile secondo il grado di offesa, tenendo conto dei fatti narrati, della quantità e qualità dei soggetti destinatari di tali narrazioni, nonché del mezzo mediante cui la diffamazione è compiuta. RIMEDI: per denunciare le diffamazioni a mezzo internet, ci si può recare al compartimento più vicino della polizia postale oppure al commissariato della polizia di stato on line. Vi ringrazio per l’attenzione dedicatami e vi aspetto il prossimo mese. Dott.ssa SILVIA MURRU Per info e segnalazioni su eventuali tematiche da trattare potete scrivere a: [email protected] 16 IL GIORNALINO DI SILIQUA 1 dicembre 2011 _________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ LA FOTO SCATTATA NEL 1975, ritrae Epifanio Collu, noto Nino, durante la trebbiatura dei ceci col cavallo e il puledro, in località Poadas nel territorio di Siliqua, a circa 3 km dal paese, nei pressi dell’ex Casa cantoniera dell’Anas, sulla vecchia SS 130. Sullo sfondo la sua prima autovettura, la Fiat 850 Special. Nino Collu, era nato a Siliqua il 6 gennaio 1923; si era spento il 27 febbraio 2004, all’età di 80 anni. La foto è stata pubblicata anche nella rubrica “Come Eravamo” di Daniela Pinna (L’Unione Sarda del 15-11-2011) ______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________