AMBITO TERRITORIALE SOCIALE ASSOCIAZIONE “ZOE” Progetto ZOE – MICROFESTIVAL 2007 “L’arte dell’incontro nell’incontro con le arti” PREMESSA ZOE–MICROFESTIVAL È UN PROGETTO PER ORGANIZZARE UNA RETE, TRA GIOVANI ed è parte integrante del Piano Sociale 2007 che intende sviluppare e consolidare una efficace rete territoriale sociale nei 9 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) n. 1. L’ATS è strumento di conoscenza del territorio, di comunicazione, partecipazione, progettazione e programmazione. È previsto dalla Legge quadro nazionale di riforma del welfare (la n. 328 del 2000), dal Piano Sociale Regionale e dall’Accordo di Programma firmato, nel 2002, dai Sindaci dei 9 Comuni. L’azione dell’ATS è rivolta a tutte le aree di intervento ed ha sviluppato, nel tempo, progetti e interventi particolarmente significativi in favore dei cittadini più giovani. 1 Il percorso ha origine dalla realizzazione di progetti che hanno anticipato il metodo di lavoro dell’ATS: • • • • • l’attivazione dell’INFORMAGIOVANI, nel 1990; l’organizzazione della rete dei CAG (Centri di Aggregazione Giovanile),nel 1992; l’azione itinerante dell’INFORMABUS; le prime tre edizioni del MICROFESTIVAL gestito dai giovani nel 2000, 2001, 2002; il complesso e articolato programma di interventi di prevenzione e promozione nel territorio che sintetizzammo nella sigla SIT-IN nel 2001 e 2002. Con l’ATS, operativo dal 2001, si è ripresa programmazione in favore di adolescenti e giovani. e sviluppata la Primo risultato fu il consolidamento della rete, integrando le azioni dei 9 comuni dell’Ambito e dei Comuni stessi con il Privato Sociale, le Scuole e la Sanità locale (Distretto ed ex SERT). Di qui l’avvio dei gruppi di lavoro multidisciplinari e integrati (un buon esempio di integrazione professionale) con il compito di progettare innovazioni e sviluppare percorsi già avviati. Nel 2005-2006 si diede inizio al progetto RASTA (Rete Adolescenti Scuola Territorio Ambito), sviluppando la metodologia sperimentata con SIT-IN. RASTA è tuttora operativo (RASTA “2”, per l’anno 2007-2008) con le modalità di un’azione partecipata e articolata in interventi diversi: dalla formazione alla supervisione di operatori/educatori/docenti, dall’azione di prevenzione nelle scuole all’azione degli “operatori di strada” e “di scuola” indirizzata a studenti e “utenti” dei Centri di Aggregazione, dall’utilizzo di giochi interattivi alla distribuzione di opuscoli informativi elaborati in Ambito, dall’organizzazione di eventi/festa al coordinamento del percorso con specifici tavoli di lavoro. L’esperienza di RASTA ha evidenziato la validità di una rete sociale operativa, funzionale a realizzazioni concrete indirizzate alla prevenzione e alla promozione. Unico limite il progressivo concentrasi sulla realtà adolescenziale con conseguente “abbandono” dei giovani. Di qui l’idea del progetto ZOE – MICROFESTIVAL. 2 Una “serie fortunata di eventi” ha prodotto l’attuale percorso progettuale che è la sintesi dell’incontro di diverse “manifestazioni di interesse”: • l’interesse dei Sindaci dell’ATS a sviluppare interventi in favore di giovani, oltre la “fascia” adolescenziale, individuando spazi e modi che permettessero di esprimere relazioni significative; • l’interesse di alcuni giovani operatori/educatori per la realizzazione di un progetto che mettesse in gioco la loro creatività, sostenuta da professionalità e conoscenze specifiche, coinvolgendo la rete delle loro compagnie e amicizie caratterizzate dalla presenza di musicisti, attori, cantanti, artigiani, poeti, clown, giocatori, artisti della danza e del disegno, nonché ragazze e ragazzi appassionati delle tematiche dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e della solidarietà internazionale; • l’interesse evidenziato dalla programmazione delle attività promosse dall’Assessorato alle Politiche Giovanili dell’Ente Capofila, Comune di Pesaro, in sintonia con il progetto di individuazione e valorizzazione della “risorsa giovani” nel territorio; l’interesse del Coordinatore dell’ATS e dei suoi tecnici/collaboratori nell’individuare e sviluppare azioni che promuovessero l’immagine dei giovani come risorsa, in contrasto con l’abbinarsi, consueto e scontato, di “giovani = emergenza”, cioè problema; la disponibilità di risorse finanziarie trasferite dalla Regione Marche ai territori per sostenere le “attività programmate a livello di Ambito” (DGR 1288 del 10.11.2006). • • Con queste premesse non è stato difficilissimo definire il progetto battezzato (su volontà del gruppo di giovani che costituisce il tavolo di regia) “ZOE (dal greco, “vita”) – MICROFESTIVAL”. Il progetto è ora integrato nella “programmazione e progettazione” 2007 dell’ATS n.1, nell’area di intervento “giovani” e condivide la metodologia di lavoro attivata con la Pianificazione Sociale (per saperne di più vedi il sito: www.ats1pesaro.it). 3 1. DENOMINAZIONE DEL PROGETTO : “ZOE – MICROFESTIVAL, l’arte dell’incontro nell’incontro delle arti”, un progetto per organizzare una rete tra giovani. 2. OSSERVAZIONE E ANALISI DELL’ESISTENTE Ripensare e riscrivere la grammatica delle realtà giovanili potrebbe far pensare ad una fotografia statica di un esistente eterogeneo, complesso e in continuo movimento. In realtà, in un periodo storico caratterizzato dal progressivo allontanamento dei/delle giovani dalla vita politica del sociale, una tale analisi risulterebbe sterile e fuorviante anche perché nella società contemporanea l’adesione a determinati riferimenti culturali non è più determinata dalle relazioni fondate su una comune appartenenza sociale. La persona è in grado di soddisfare il proprio bisogno di modelli e significati, può costruire e alimentare la propria identità, anche al di fuori delle relazioni fissate da una stabile condizione sociale, di natura economica o di altro tipo. Questo alimenta un aumento della contingenza dei gruppi sociali che oggi tendono ad individuare insiemi fluidi di persone riunite dal fatto di “pensare allo stesso modo”. Il risultato di questo processo può essere una complessiva diminuzione della partecipazione sociale1, ma può essere anche una partecipazione che è diventata meno visibile, perché tende a frammentarsi, a disperdersi in tanti piccoli rivoli. Si potrebbe parlare di una trasformazione qualitativa della partecipazione giovanile, che si esprime con un maggior coinvolgimento nelle scelte che riguardano la vita locale della comunità di appartenenza. Come emerge da una ricerca di Ilvo Diamanti, “Il senso di appartenenza espresso dai giovani tende, come in passato, a sottolineare i caratteri di flessibilità ed apertura. Tra i riferimenti territoriali che suscitano grande attrazione: la città, la nazione, il mondo (…), prevale decisamente la dimensione locale, rappresentata dalla città o dal comune in cui essi vivono”2. L’immagine che ne discende è quella di una generazione che si muove tra diversi riferimenti 1 Carlo Bozzi, Alessandro Cavalli, Antonio de Lillo,Giovani del nuovo secolo - Quinto rapporto IARD sulla condizione Giovanile in Italia, Il Mulino, Bologna 2002 Dati di sintesi: Partecipazione: - nei tre mesi precedenti la ricerca, solo il 10% degli intervistati ha svolto attività di volontariato; - crollo della partecipazione in tutti i campi, scuola, lavoro, ambiente, pace, eccetto che per i problemi locali. 2 Ilvo Diamanti , “Giovani del nuovo secolo” in Quinto rapporto IARD sulla condizione Giovanile in Italia, 2000, pag. 338. 4 territoriali riuscendo in qualche modo a farli coesistere tra loro: “Invece di opporre il locale, il nazionale e il globale, li intreccia.”3 Dal Libro Bianco della Gioventù dell’Unione Europea4 si evince come i/le giovani esprimano la volontà di essere coinvolti in attività che sappiano valorizzare le loro risorse e promuovere le loro competenze, questo perché, come presupposto alla partecipazione, i/le giovani devono acquisire o sviluppare delle competenze. Si tratta di intercettare, riconoscere e coinvolgere i/le giovani in nuove forme di partecipazione giovanile alla vita della città e del territorio (legate al protagonismo giovanile, all’espressione di sé, autogestione di spazi, grandi eventi). Processi nei quali si possa connettere i/le giovani alle istituzioni, mondi tradizionalmente separati, nel rispetto di quanto sancito dalla Carta Europea della Partecipazione dei giovani5 (vd Congresso dei Poteri Locali e Regionali d’Europa 21/05/2003): “Partecipare ed essere un cittadino attivo vuol dire avere il diritto, i mezzi, il luogo, la possibilità e, nel caso, il necessario sostegno per intervenire nelle decisioni, influenzarle ed impegnarsi in attività ed iniziative che possano contribuire alla costruzione di una società migliore.” In quest’ottica, il primo passo da compiere riguarda più il processo che il risultato: bisogna puntare sui processi di co-decisione che progressivamente sviluppano l’autonomia della persona e permettono di costruire modalità partecipative tese a valorizzare il protagonismo giovanile nelle varie forme di autogestione. L’obiettivo è di ridare voce ai/alle giovani del territorio, attraverso “legami caldi”6 (legami sociali tra gli stessi giovani e tra giovani ed adulti, basati sulla fiducia) garanti della sostenibilità futura: intesa sia a livello ambientale sia a livello di relazioni significative, per contenuti ed orientamento al benessere della persona. Il gruppo di lavoro che si propone di realizzare questo progetto è formato da giovani artisti ed operatori territoriali costantemente in contatto con quelle che sono le esigenze dei giovani. Da questo “osservatorio privilegiato” si rileva in modo sempre più marcato il bisogno di creare e sviluppare nel territorio delle attività, dei luoghi, delle proposte destinate ai giovani e alle giovani di modo che possano sperimentarsi nelle proprie forme espressive e di intrattenimento, all’interno di spazi ed iniziative a loro dedicate, in un “ambiente protetto e propositivo”. Il bisogno nasce dai giovani stessi che sentono il loro territorio lontano rispetto alle loro esigenze, alla loro ricerca di svago, di spazi in cui divertirsi e condividere una serata. Il risultato è che i ragazzi ricercano tutto questo principalmente nella vicina riviera romagnola, che, con i suoi innumerevoli locali, eventi serali e discoteche, rappresenta un vero e proprio polo attrattivo. D’altra parte, com’è emerso più volte nella cronaca locale e nazionale, lo 3 Ilvo Diamanti, op. cit, pag. 349. Libro Bianco per la Gioventù, Commissione Europea, Bruxelles 2001 5 La Carta sulla partecipazione dei giovani alla vita municipale e regionale fissa i principi volti a condurre i giovani a partecipare al processo decisionale che li riguarda e ai mutamenti sociali che intervengono nella via, nel quartiere, nel comune o nella regione in cui vivono. E’ stata elaborata dal Consiglio d’Europa nel 1990. 6 Si tratta di capitale sociale 4 5 spostamento in orari notturni espone al rischio di incidenti, legati alla velocità, allo sballo o ai colpi di sonno. Creando delle alternative sul territorio, si offre ai giovani la possibilità di diventare attivi protagonisti nel e per il proprio territorio e significa, sicuramente porre un limite alle cosiddette “tragedie del sabato sera”. Il presente progetto intende valorizzare concretamente l’esercizio della cittadinanza attiva offrendo un evento, lo Zoe – Microfestival, non solo musicale, ma culturale in genere, una sorta di laboratorio sperimentale, una fucina di divertimento, creatività e confronto, da cui potrebbero nascere nuove forme di continuità. Da qui la volontà di rendere sostenibile l’iniziativa, instaurando un dialogo continuo con i/le giovani, per raccogliere e promuovere prospettive da sviluppare in rete, attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani e delle istituzioni. Creare insomma un sistema concertato tra più parti, al fine di garantire professionalità, protezione, sviluppo ed interesse. 3. FINALITA’ GENERALI L’obiettivo è di organizzare una rete locale tra giovani e di creare uno “spazio leggero” nel quale i/le giovani possano finalmente sperimentarsi come cittadini/e attivi/e, un luogo d’espressione, sperimentazione e confronto improntato all’autogestione, un “open-space” (spazio di discussione)7 della partecipazione giovanile alla vita della città”8. Si tratta di concepire eventi che, in quanto centri di esperienze in continua trasformazione, non contemplino “rigidità”. Luoghi che riescano ad adattarsi con gradualità, ma con una filosofia dichiarata fin dall’inizio, alle mutevoli esigenze dei/delle giovani, favorendo la loro partecipazione, valorizzando la creatività, lo spirito d’iniziativa e l’incontro tra le persone. 4. OBIETTIVI PARTICOLARI A. Sostenere il protagonismo giovanile e la cittadinanza attiva attraverso percorsi partecipati per la realizzazione di un progetto culturale, ludico ed artistico, attraverso il coinvolgimento responsabile dei giovani stessi; B. Incoraggiare lo spirito di iniziativa, d'impresa e di creatività dei/delle giovani C. Sviluppare una nuova esperienza rispondente ai bisogni ed alle aspettative dei/delle giovani, attraverso un’iniziativa culturale coprogettata e co-gestita; D. Favorire nuove forme di lettura ed analisi dei bisogni e delle aspettative dei/delle giovani; E. Valorizzare gli spazi cittadini; F. Sostenere la cultura della solidarietà, dei diritti, della cooperazione nell’ottica dello sviluppo sostenibile per le generazioni future: favorendo la comprensione reciproca dei popoli tramite i giovani. 7 Open Space Tecnology è una metodologia creata da Harrison Owen per definire degli spazi e momenti di discussione con i quali valorizzare le singole idee e contributi in un ottica di costruzione sistematica di saperi, nella quale si promuove il mutuo apprendimento, l’innovazione e la l’uscita del vissuto quotidiano. 8 Definizione tratta da un intervista al Dott. Giovanni Campagnoli, a cura di Vedogiovane 6 5. DESTINATARI Tutti/e i/le giovani (vd 17-35 anni come indicato dalla Comunità Europea – Libro Bianco della Gioventù) del territorio dell’ATS n.1 di Pesaro (Colbordolo, Gabicce Mare, Gradara, Mombaroccio, Monteccicardo, Montelabbate, Pesaro, S.Angelo in Lizzola, Tavullia). 6. TERRITORIO SERVITO Ambito Territoriale Sociale n.1 di Pesaro che comprende 9 Comuni: 1. Colbordolo, 2. Gabicce Mare, 3. Gradara, 4. Mombaroccio, 5. Monteccicardo, 6. Montelabbate, 7. Pesaro, 8. S. Angelo in Lizzola, 9. Tavullia. 7. RISULTATI ATTESI A. Incremento di percorsi partecipati di cittadinanza attiva per la realizzazione di un progetto di rete culturale, ludico ed artistico; B. Valorizzazione dell’espressività e la creatività dei/delle giovani; C. Realizzazione di una nuova esperienza rispondente ai bisogni ed alle aspettative dei/delle giovani, con una iniziativa culturale coprogettata e co-gestita; D. Creazione di nuove forme di lettura ed analisi dei bisogni e delle aspettative dei/delle giovani; E. Rivitalizzazione e valorizzazione degli spazi cittadini; F. Attivazione delle scambio con il progetto di cooperazione decentrata “Il Pic ha Snait” (Buenos Aires – Argentina); sensibilizzazione ai temi della cultura della solidarietà, dei diritti, della cooperazione nell’ottica dello sviluppo sostenibile per le generazioni future. 8. PROFESSIONALITA’ NECESSARIE PER ATTIVARE IL PROGETTO • Christian Gretter: Coordinatore del progetto, contatti con Istituzioni e referente gemellaggio con il Progetto Snait-Argentina. (Sociologo, coordinatore dei Centri di Aggregazione Giovanile per una Cooperativa Sociale, project manager per la gestione del ciclo di progetto, operatore del progetto di Cooperazione Decentrata “Il P.I.C. ha Snait: Buenos Aires–Argentina). • Andrea Albertini: Coordinatore per la logistica dell’evento. (Laureato in lettere, Master in “Cultura e gestione dello spettacolo” dell’Università di Urbino, progettista e coordinatore di eventi, educatore settore minori giovani). • Paolo Sambuchi: Referente parte tecnica. (Assistente Sociale, esperienza laboratoriale, musicista, educatore settore adolescenti e giovani). 7 • Sara Damato: Referente ristorazione e aspetto valoriale dell’evento. (Educatrice settore minori, disabilità e anziani; operatrice e progettista per Mondo Solidale). • Stefano Venuto: Referente dei gruppi e associazioni dei giovani. (Educatore settore adolescenti, giovani e tossicodipendenze, esperto nell’approccio dello stile educativo dell’animazione e della “peer education” negli interventi con le giovani generazioni). • Matia Costantini: Referente dei gruppi Musicali. (Educatore presso il Centro di Aggregazione per Adolescenti, autore di Colonne Sonore, autore di musiche per spettacoli Teatrali, insegnante di musica). • Lucia Micheli: Referente arti visive e scenografie. (Sociologa, educatrice settore adolescenti, giovani e psichiatria, esperta di tematiche inerenti alle politiche di pari opportunità e di genere negli interventi socioeducativi con le giovani generazioni). Le persone indicate interverranno trasversalmente nell’evento: • dal montaggio stand, alla gestione spazi, materiali ed attrezzature, con riferimento ai vari luoghi caratterizzanti lo Zoe–Microfestival e per l’intera durata dello stesso. 9. COSTI SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE PALCHI MODULARI e STAND BAGNI CHIMICI LUCI, IMPIANTO ELETTRICO CINEFORUM IMPORTO PREVENT. € 2.300,00 320,00 1.600,00 0,00 NOLEGGIO VIDEO EQUOSOLIDALE AMPLIFICAZIONE RIMBORSO SPESE VIAGGIO E VITTO GRUPPI MUSICALI – Gemellaggio Progetto “Snait” (“energia”… in friulano) AFFISSIONE MANIFESTI STAMPA (volantini, cartelloni e manifesti) SIAE ALLACCIO ENEL MAGLIETTE (240) HIP HOP CONNECTION TOTALE GENERALE 8 “Corti” autoprodotti 800,00 600,00 6.000,00 *1.100,00 Comune di Pesaro 0,00 Ass. Sicurezza… (Pesaro) 1.200 € 0,00 *795,00 405,00 1.900,00 0,00 PANNELLI PER MOSTRE MSATERIALE PER LABORATORI ILLUMINAZIONE AUSILIARIA MATERIALE VARIO SEDIE COMPENSO ORGANIZZATORI/TRICI IDEAZIONE GRAFICA ED IMMAGINE COORDINATA IMPORTO CONSUNT. € 1.000,00 500,00 300,00 *1.000,00 0,00 *8.400,00 500,00 27.520,00 + I.V.A. 20% (€ 3.245) tot:30.765,00 Prestazione gratuita Circoscrizioni *senza I.V.A CRITICITÀ: TRASPORTI PUBBLICI AGGIUNTIVI, PULIZIE PARCO. 9.1. RISORSE ECONOMICHE • DISPONIBILI: ATS n.1 = € 25.000,00 • ALTRE POSSIBILI ENTRATE (DA VERIFICARE): Assessorato Sicurezza e salute, Assessorato rapporto con le parti sociali, Assessorato Politiche Giovanili, Assessorato Politiche Sociali; I e V Circoscrizione – Comune di Pesaro; ASPES Multiservizi; CGIL-CIS-UIL; Assessorato Ente Provincia e Assessorati Comuni ATS n.1. 10. TEMPI PER LA REALIZZAZIONE Calendario di esecuzione del progetto suddiviso secondo le differenti fasi (step intermedi) previste per il I anno, a partire dal mese di dicembre 2006: Fasi Mese Percorsi partecipati per la realizzazione di un progetto Valorizzazione dell’espressività e la creatività dei/delle giovani Realizzazione dello Zoe – Microfestival Creare nuove forme di lettura ed analisi dei bisogni e delle aspettative dei/delle giovani Valorizzazione degli spazi cittadini Sostenere la cultura della solidarietà, dei diritti, della cooperazione e dello sviluppo sostenibile per le generazioni future dic 06 gen 07 feb 07 mar 07 apr 07 mag 07 giu 07 x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x lug 07 ago 07 set 07 ott 07 nov 07 x x x x x x x x x x 11. AZIONI PROGETTO A. Attivazione di percorsi partecipati e di cittadinanza attiva per la realizzazione di un progetto di rete culturale, ludico ed artistico: • A.1 IL TAVOLO DI REGIA. Creazione del gruppo di lavoro composto da giovani con caratteristiche, competenze, passioni e professionalità orientate alla finalità del progetto. • A.2 LA CONCERTAZIONE. Progettazione dell’intervento: in questa attività il gruppo di lavoro definisce gli aspetti valoriali ed organizzativi che caratterizzeranno gli eventi. In questa fase si progetta il contenitore fisico e strutturale con il quale attualizzare i contenuti che emergeranno dagli incontri con i/le giovani e le realtà che co-progetteranno e co9 realizzeranno lo Zoe–Microfestival e si attiva il confronto con i soggetti istituzionali. • A.3 IL CONTATTO. LA RETE: coinvolgimento dei gruppi informali, Associazioni culturali, artistiche, di solidarietà e sviluppo sostenibile, i/le giovani con passioni ed interessi vari (dalla lavorazione del cuoio, alla passione per la musica, la danza, il disegno…) • A.4 LA CONSULTAZIONE E LA CO-PROGETTAZIONE. Realizzazione della “Riunione Oceanica” delle moltitudini giovanili: uno spazio di coprogettazione nel quale si privilegia un approccio dal basso. Quest’azione è la concretizzazione dell’Open-Space (spazio di discussione) attraverso il quale fare emergere i contenuti concreti delle attività da realizzare nello Zoe-Microfestival: lo spazio di discussione è un ambiente semi-strutturato nel quale tutti/e sono messi nella condizione di esprimere, discutere e strutturare idee, proposte, innovazioni, tratti del vissuto quotidiano con la metodologia del mutuo-apprendimento finalizzato al raggiungimento di obiettivi in comune. • A.5 VERSO LA CO-GESTIONE. Creazione dei gruppi tematici musica, arte, solidarietà, intercultura e cooperazione, giochi. Dopo una prima riunione di reciproca conoscenza e di illustrazione degli aspetti valoriali ed organizzativi dell’evento in programmazione, si passa alla raccolta dei vari contributi attraverso contatti telefonici, posta elettronica ed incontri (è previsto un referente all’interno del gruppo di lavoro che raccoglie e sintetizza il materiale). Una seconda riunione è dedicata alla creazione dei gruppi tematici con ed attraverso i quali discutere ed approfondire gli aspetti della definizione logistica (tempi, modalità e spazi) dell’evento in relazione alla tematica scelta. Sono altresì previste periodiche riunioni dei gruppi tematici per la definizione e messa in opera dei contenuti emersi. • A.6 IL FUTURO DELLA PARTECIPAZIONE. Nel processo partecipato sono inclusi i Centri di Aggregazione Giovanile attraverso l’ideazione e la creazione di strutture ed opere funzionali alla realizzazione dello ZoeMicrofestival. Un intervento “pratico” con il quale sensibilizzare i ragazzi e ragazze più piccoli/e alle tematiche che caratterizzano l’ideazione, la progettazione e la realizzazione di eventi che valorizzano il protagonismo giovanile e la cittadinanza attiva delle giovani generazioni. Inoltre sono previste attività preliminari al festival: gemellaggi con i vari eventi sul territorio (es. “S.Giovanni e il Drago”, manifestazioni culturali nel territorio nelle quali sono impegnati i partner di progetto, creazione di opere artistiche e/o incontri nei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale n.1). B. Valorizzazione dell’espressività e la creatività dei/delle giovani: • B.1 LA REALIZZAZIONE: lo Zoe–Microfestival si basa totalmente sulle abilità e competenze dei/delle giovani che lo realizzano: allestimento di stand-laboratori dove si svolgono attività, condotte dagli/dalle stesse, il cui fine non è la commercializzazione delle opere e/o delle performance, ma la possibilità di poter gestire e godere di luoghi nei quali esprimere e condividere le proprie attitudini e passioni; • B.2 Realizzazione di concerti e di spettacoli teatrali; 10 • B.3 Realizzazione di giochi e tornei (giochi di ruolo, tornei di scacchi, ping pong, biliardino, risiko); • B.4 La grafica dell’evento è curata da un giovane artista, le magliette realizzate in Argentina nel laboratorio “de custura” presso il Progetto Snait del Quartiere di Ferrari (Buenos Aires). C. Realizzazione di un esperienza rispondente ai bisogni ed alle aspettative dei/delle giovani, attraverso un iniziativa culturale coprogettata e co-gestita. Realizzazione dell’ EVENTO 2007: • • 27, 28, 29 luglio 2007 presso il Giardino degli Orti Giuli di Pesaro. La logistica dello “Zoe Microfestival”, programmazione spazi/luoghi: I Giornata Pomeriggio: • Giochi di ruolo Corridoio Tempietto/ live alla Biblioteca San Giovanni; tornei vari (scacchi, ping pong, biliardino, risiko); laboratori Orti Giuli (teatro, cuoio, caricature, musicale…); sala proiezione Bugigattolo ( Argentina, Santa Maradona…); spazio-cittadinanza Teatro Alto (dibattiti vari delle associazioni presenti, incidenti stradali, video box, cartellonistica…); musica-poesie e disegno al Bustock; stand associazioni (Casa della Pace, Mondo Solidale…); giardinetto superiore laboratorio artigianato. Sera: • Parte Alta: stand ristorazione; Gruppi locali Palco Grande (4 gruppi); Jazz- unplugged Palco Piccolo al Tempietto (2/3 gruppi); palco teatro Cinema (Hip hop connection + basi musicali cantate + writing/ Danze Popolari/ spettacolo teatrale). • Giardinetto superiore: maghi. • Parte Bassa: esposizioni scultura, fotografia, arte, giocolieri, dj-set. Notte: • Chiusura entrata. Cinema all’aperto e cortometraggi II Giornata Pomeriggio: • Giochi di ruolo Corridoio Tempietto/ live alla Biblioteca San Giovanni; tornei vari (scacchi, ping pong, biliardino, risiko); laboratori Orti Giuli (teatro, cuoio, caricature, musicale…); sala proiezione Bugigattolo (Argentina); spazio-cittadinanza Teatro Alto (Presentazione Progetto Snait Argentina- Scambio con Pesaro, incidenti stradali, video box, cartellonistica…); musica-poesie e disegno al Bustock; stand associazioni (Snait, Casa della Pace, Mondo Solidale, Amnesty, Reciproca); banda friulano-balcanica. Sera: 11 • Parte Alta: stand ristorazione; Gruppi Progetto Snait - Argentina; Jazzunplugged Palco Piccolo al Tempietto (2/3 gruppi); palco teatro Cinema (Hip hop connection + basi musicali cantate + writing/ Danze Popolari/ spettacolo teatrale). • Giardinetto superiore: maghi • Parte Bassa: esposizioni scultura, fotografia, arte, giocolieri, dj-set Notte: • Chiusura entrata. Cinema all’aperto e cortometraggi III Giornata Pomeriggio: • Giochi di ruolo Corridoio Tempietto/ live alla Biblioteca San Giovanni; tornei vari (scacchi, ping pong, biliardino, risiko); laboratori Orti Giuli (teatro, cuoio, caricature, musicale…) ; sala proiezione Bugigattolo (Argentina, Santa Maradona…); spazio-cittadinanza Teatro Alto (dibattiti vari delle associazioni presenti, incidenti stradali, video box, cartellonistica…); musica-poesie e disegno al Bustock; stand associazioni (Casa della Pace); banda friulano-balcanica. Sera: • Parte Alta: stand ristorazione; Gruppi locali Palco Grande (4 gruppi); Jazz-unplugged Palco Piccolo al Tempietto (2/3 gruppi); palco teatro Cinema (Hip hop connection + basi musicali cantate + writing/ Danze Popolari/ spettacolo teatrale). • Giardinetto superiore: maghi • Parte Bassa: esposizioni scultura, fotografia, arte, giocolieri, dj-set Notte: • Chiusura entrata. Cinema all’aperto e cortometraggi D. Creare nuove forme di lettura ed analisi dei bisogni e delle aspettative dei/delle giovani • D.1 Mappatura ex-ante lo Zoe –Microfestival: nelle primissime fasi del progetto si procede alla mappatura dei gruppi informali che conducono una qualche forma di attività (dall’arte, alla musica, all’intrattenimento) attraverso canali informali con la metodologia a pioggia: gli operatori impegnati nel gruppo di lavoro sono inseriti nei vari circuiti aggregativi (sale prove, centri di aggregazione giovanile, associazioni di volontariato ed impegno sociale…) dai e con i quali si inizia con una ricerca delle varie “realtà”; inoltre, si utilizzano i canali offerti dai partners di progetto; Servizio Informagiovani del Comune di Pesaro, Associazione Culturale Pop Gruppo (soggetto attivo sul territori nella realizzazione di festival musicali e concerti, tra l’altro parte di una vasta rete a livello locale, provinciale, regionale ed interregionale), Casa della Pace di Pesaro (snodo per le associazioni di migranti nel territorio del Comune di Pesaro), Mondo Solidale (Equo Solidale Pesaro), per individuare le realtà associative del territorio. • D.2 Ideazione, progettazione e realizzazione di un blog: questo strumento di scambio viene attivato nelle prime fasi del progetto come strumento intranet per lo scambio di informazioni e contenuti tra tutti i/le partecipanti alla costruzione dell’evento; il blog resterà attivo anche dopo 12 la realizzazione dell’evento come strumento garante della sostenibilità delle relazioni instaurate e come strumento accessibile a tutte le nuove realtà che si vorranno coinvolgere nella rete attivata. Il blog è accessibile anche attraverso appositi link presenti nei vari siti dei partners di progetto a partire dal sito dell’Ambito Territoriale Sociale n.1 di Pesaro: id. del blog è: www.zoemicrofestival.splinder.com • D.3 Spazio-cittadinanza Teatro Alto: all’interno del Giardino degli Orti Giuli viene allestito una spazio-cittadinanza espressamente finalizzato all’esercizio della cittadinanza attiva, dove c’è la possibilità di raccogliere e dar voce ai/alle giovani attraverso l’organizzazione di momenti d’incontro e dibattito, la creazione di opere e cartelloni, alla raccolta dei desideri e bisogni dei/delle giovani con il VIDEO-BOX con interviste singole e di gruppo; • D.4 Mappatura ex-post: aggiornamento di un data-base concernente tutte le persone, gruppi, associazioni che sono stati contattati nel percorso di realizzazione dello Zoe–Microfestival. E . Valorizzazione degli spazi cittadini • E.1 La realizzazione dello Zoe–Microfestival si dipana nei luoghi della Città di Pesaro. Il Giardino degli Orti Giuli è sito all’interno dell’area del Centro Storico: con le sue stradine, anfratti, piccoli rilievi, costruzioni in pietra e di camminamenti (passeggiate) immersi nel verde, si propone come uno spazio naturale nel quale svolgere le molteplici iniziative dell’evento. L’intimità data dal calore del luogo si sposa con la splendida vista sulla città e le colline che la circondano: un’apertura al paesaggio, al territorio ed ai/alle cittadini/e che lo abitano. Lo spazio verde esterno alla Biblioteca S.Giovanni, snodo fondamentale della cultura della città, si trova a pochi metri dal Giardino degli Orti Giuli: in questo spazio si svolgono, nei pomeriggi, i giochi di ruolo dal vivo. Nell’area dell’ex carcere minorile possono essere installate mostre, banchetti d’artigianato, tornei di calcio-musica. La possibilità di ridare significato creativo e di condivisione a luoghi di punizione, di sofferenza e di segregazione ha una duplice valenza valoriale: se da una parte significa riavvicinare questi luoghi alla città, alle persone, ai/alle giovani nell’ esercizio di diritti di cittadinanza, dall’altra vuol dire utilizzarli per la valorizzazione, la promozione e la espressione del benessere individuale e collettivo costruito e condiviso. F. Sostenere la cultura della solidarietà, dei diritti, della cooperazione nell’ottica dello sviluppo sostenibile per le generazioni future. • F.1 Organizzazione di stand e di laboratori di Associazioni operanti per la pace, i diritti, la solidarietà, la cooperazione. • F.2 Strutturazione complessiva pensata e realizzata nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità delle generazioni future: utilizzo di contenitori della raccolta differenziata, di stand informativi sulle varie campagne mondiali in atto (es. campagna per “L’acqua bene comune”). • F.3 Proiezione di film inerenti le tematiche sopracitate. • F.4 Realizzazione di dibatti ed incontri delle associazioni presenti, video box, cartellonistica presso lo spazio–cittadinanza. 13 • F.5 Gemellaggio/scambio con “IL PIC HA SNAIT/IL PIC AL À SNAIT”, progetto triennale di cooperazione Italia/ Quartiere Ferrari (provincia di Buenos Aires - Argentina) per lo sviluppo di un processo di autopromozione sociale, economica e civile e in materia di formazione multiculturale reciproca. Le aree del progetto sono state così definite: sensibilizzazione e implementazione, promozione professionale e sociale, didattica e animazione, allestimento e mantenimento strutture (Costruzione di un Centro Culturale Permanente). 12. SPAZI NECESSARI • Sale riunioni (sede CFO via Montenevoso PS e sede Circoscrizione n.1); • Giardino degli Orti Giuli di Pesaro; • spazio esterno Biblioteca S.Giovanni; • ex Carcere Minorile di Pesaro; • uso e disponibilità di eventuali spazi nei Comuni ATS n.1. 13. STRUMENTI NECESSARI, MATERIALI NECESSARI, ALTRO… • palchi, gazebo • bagni chimici • luci, impianto elettrico • cineforum • noleggio video • amplificazione • rimborso spese viaggio e vitto di 4 gruppi musicali • manifesti • stampa (Coop. Sociale tipo B) • siae e licenze (compreso allaccio Enel) • magliette • pvc (n° 3) • pannelli per mostre • premi per tornei • illuminazione ausiliaria • materiale vario ( per allestimenti) • sedie • trasporti pubblici aggiuntivi • pulizie parco (pre-festival, durante-festival , dopo-festival) • panche e tavoli ( comune) 14. IL METODO DI LAVORO L’intervento si articola attraverso una tipologia metologica partecipativa. Si vuole cercare di far sviluppare un interessamento ed una partecipazione dedicata, da parte dei e delle giovani, alle diverse fasi che riguardano lo sviluppo dell’idea progettuale. Si parte, come elemento costitutivo dei diversi percorsi futuri, dall’ideazione, sviluppo e realizzazione di un Festival multi funzionale a Pesaro co-progettato e realizzato insieme ai/alle giovani residenti dell’Ambito Territoriale Sociale n.1 di Pesaro. Il percorso e il metodo della partecipazione: 1. il Comitato dei Sindaci dà le linee di indirizzo; 14 2. il “Gruppo di lavoro giovani” e il Coordinatore d’Ambito avviano il tavolo di concertazione che elabora il progetto Zoe Microfestival 2007; 3. il “gruppo di lavoro” propone al Coordinatore un “tavolo di regia” (punto 8) che collabora con il Coordinatore ed il suo staff per la definizione, la gestione e il monitoraggio di tutte le fasi del progetto; 4. il “tavolo di regia” avvia un tavolo più ampio di consultazione periodica (l’ assemblea “oceanica”); 5. informazione costante e aggiornata (sito internet, blog, report, e-mail, sms ecc.) 15. MODALITA’ DI VERIFICA VALUTAZIONE DI PROCESSO OBIETTIVO generale OBIETTIVO specifico Incremento di percorsi di cittadinanza attiva LA RETE Sostenere il protagonismo giovanile Nuove forme di lettura dei bisogni dei giovani Valorizzazione degli spazi cittadini Sostenere la valorizzazione dell’espressività e creatività giovanile Sostenere la cultura della solidarietà OBIETTIVO generale Realizzazione evento Partecipazione INDICATORI n. tavoli di regia attivati n. di assemblee oceaniche; n. di partecipanti alle riunioni oceaniche; relazioni dei gruppi di lavoro attivati; documentazione fotografica e video delle riunioni. Attivazione blog n. di spazi attivati Tipo attività Coinvolgimento di forme creative giovanili Attivazione di percorsi di sensibilizzazione n. gruppi coinvolti Tipo e n. di iniziative attivate Tipo e n. di associazioni coinvolte VALUTAZIONE DI RISULTATO OBIETTIVO specifico INDICATORI n. interventi previsti e n. Svolgimento attività interventi realizzati, previste Rispetto dei tempi di realizzazione Rispetto dei costi previsti Coinvolgimento e n. di partecipanti gradimento del maggior all’organizzazione numero di giovani n. di presenze sia singoli che di dell’Ambito gruppo (associazioni, band…) alla festa n. di attività e iniziative proposte n. materiale prodotto (magliette, microfilm…) 15 16. IL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI • Incontri periodici con il Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n.1 di Pesaro, il suo staff e l’Ufficio di Piano, per illustrare le tappe del percorso, confrontarci e affrontare le problematiche emerse. • Incontri con i diversi soggetti istituzionali quali: - il Comitato dei Sindaci dell’ATS1, - il suo Presidente / Sindaco di Pesaro, - gli Assessori di riferimento, - i Presidenti di Circoscrizione (in particolare la 1a Circoscrizione che ospita la sede del Microfestival – Giardini degli Orti Giuli), - altri soggetti (Ente Provincia, Sanità locale, ASPES Multiservizi, Forze dell’ordine, Scuole…) 17. CHI GESTISCE IL PROGETTO E COME Gli enti Titolari del progetto sono l’Ambito Territoriale Sociale n.1 di Pesaro (Comune di Pesaro Ente Capofila) e l’Associazione di promozione sociale e culturale “ZOE” con sede in Pesaro, via Montenevoso n. 10/12 che gestisce l’organizzazione e l’esecuzione del progetto. opera di concerto con il Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n.1 dott. Giuliano Tacchi e con i suoi collaboratori. I responsabili, referenti del progetto, sono il Coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale n.1, dott. Giuliano Tacchi e il Presidente Il Presidente dell’Associazione “ZOE” dott. Christian Gretter. Pesaro 6 luglio 2007 Il Presidente dell’Associazione “ZOE” Christian Gretter Il Coordinatore dell’ATS n.1 Pesaro Giuliano Tacchi 16