Tender to Nave Italia di Giorgia Gessner C Una meritoria fondazione La fondazione, sostenuta da numerosi sponsor, valuta i “progetti” proposti da scuole, istituti, enti Onlus tutti dedicati alla qualità di vita dei loro 18 assistiti. Crociere speciali, in realtà progetti educativi e riabilitativi, dedicati a piccoli gruppi coi quali si imbarcano medici, psicologi, educatori, allo scopo di metterli in contatto con i grandi maestri di vita che sono il mare e la vela. Nell’opuscolo di presentazione della fondazione si legge: “Navighiamo per combattere l’esclusione sociale, favorendo partecipazione e integrazione. Valorizziamo l’originalità di ciascuno perché diverso non significa escluso… I gruppi sono accomunati dal fatto che in essi ognuno si sente parte di un unico insieme di persone. Uniti si salpa dal porto, insieme si naviga in mare, insieme si giunge a destinazione… Il condividere con gli altri le emozioni suscitate dall’andar per mare, la spensieratezza e i momenti ludici ma anche le difficoltà, le fatiche e la stanchezza causata dal ritmo intenso delle giornate di bordo genera una dimensione – allo stesso tempo individuale e collettiva - del tutto particolare che consente di intervenire su aspetti fondamentali quali l’autostima, la coesione di gruppo, il rispetto delle regole, l’autonomia”. Si tratta di sfide, aggiunge Galeazzo Pecori Giraldi, presidente della fondazione, “che si chiamano diritto all’educazione, anche dove la scuola fatica, diritto al gioco e all’avventura, anche quando una malattia condiziona individui e famiglie, diritto all’incontro e al rispetto, anche quando la società emargina e ghettizza…” È stato detto che almeno uno su quattro di coloro che vivono in Italia, è entrato in contatto con Una lodevole iniziativa di Yacht Club e Marina Militare a favore dell’infanzia meno fortunata arlo Croce è un uomo di successo: oltre che presidente della F.I.V., è presidente dello Yacht Club Italiano, il più antico e prestigioso circolo nautico nazionale, ha creato numerose e seguitissime regate e persino una scuola di mare per bambini, intitolata a suo padre, il grande Beppe Croce, l’unico italiano ad aver presieduto la Federazione Internazionale della Vela, e per ben 17 anni. Ebbene, tra i suoi tanti meriti, sportivi e no, Carlo Croce è fiero soprattutto della fondazione, da lui creata nel 2007, in nome del suo circolo e insieme alla Marina Militare, battezzata Tender To Nave Italia (TTNI). Nave Italia è un veliero di 61 metri, il più grande brigantino goletta navigante del mondo, con 1.300 metri quadrati di vele, costruito a Danzica, in Polonia, nel 1993 (Swan fan Makkum, Cigno di Makkum, era il suo primo nome), sul quale vengono organizzati progetti ideati per bambini e adolescenti portatori di handicap fisico, psichico o sensoriale, persone con disagio familiare o sociale, malati e anziani, vale a dire gli elementi più fragili della società. La nave dispone di 25 posti per i passeggeri e 20 per l’equipaggio. novembre-dicembre 2011 questi handicap e patologie che tecipato con entusiasmo. Il Cogenerano problemi immensi, di mandante In Capo del Dipartisostegno, di cura e di convivenza mento del Tirreno, all’epoca l’ame tutti sanno che, purtroppo, non miraglio di squadra Franco Paoli, viene fatto abbastanza per il soattualmente nostro Presidente Nastegno alle famiglie. “Si tratta di zionale, ha voluto rivolgere loro un modesto aiuto rispetto all’enorun particolare elogio. mità del problema” dice Carlo CroSi tratta, ha scritto, “di un equipagce, “ma se non si comincia dalle gio militare fatto di persone speciali, piccole cose…”. Naturalmente, la capaci non solo di condurre un velieTTNI non è una piccola cosa e coro con professionalità ma di inserire involge centinaia di persone, tra nelle attività di bordo persone di ogni le quali i volontari che si mettoetà ed estrazione sociale, qualunque no a disposizione per “dare una siano le loro condizioni fisiche o psimano”. chiche. A tutti loro va il plauso della L’iniziativa, pur nella sua breve viForza Armata che si onora di averli Carlo Croce, presidente dello Yacht ta, ha un successo crescente e nel Club Italiano e creatore, assieme alla alle proprie dipendenza e un grazie 2010, ha portato a compimento Marina Militare, della fondazione Ten- sincero a chi ha scoperto che la divisa 26 progetti che hanno coinvolto der To Nave Italia; in apertura, il logo che indossiamo è capace di unire e 478 persone, 245 delle quali di- della fondazione non di dividere, includere e non releversamente abili, 32 con problemi gare, aiutare e non offendere”. di salute mentale e 201 con disagio sociale, per 26 Bambin Gesù, ANFASS, avventure in Tirreno, tra la Liguria e la Campania Fatebenefratelli e tanti altri con punte fino alla Sardegna per un totale di quaVarie aziende ed enti finanziano l’iniziativa: tanto si 4.000 miglia. per citare solo i promotori benemeriti e i maggiori Nel 2011 i programmi parlano di 29 progetti selepartner, Siad, UniCredit Private Banking, Rotary zionati tra 44 proposte provenienti da tutta Italia International, Fincantieri, Rolex, sempre sensibile che alla fine avranno coinvolto oltre 700 partecipanti. Una qualità crescente che permetterà, per esempio, di portare a bordo perfino bambini con difficili e rare malattie, insieme ai loro medici dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma che seguono il progetto “Malattie raRE NOSTRUM”. I ragazzi sinora coinvolti, “sono stati fantastici”, dice Carlo Croce, “e hanno dimostrato non solo di apprezzare queste esperienze marine (che per molti erano le prime in assoluto) ma anche di integrarsi e di partecipare con consapevole fierezza ai compiti loro affidati”. L’equipaggio della nave, composto da personale della Marina Militare addestraUna bella immagine di Nave Italia con vento di poppa; la nave, costruita con il nome di Swan to specificamente a questo fan Makkum (Cigno di Makkum) nel 1993 nei Cantieri di Danzica, in Polonia, è lunga 61 menon facile compito, ha par- tri, ed è il maggior brigantino goletta navigante esistente al mondo novembre-dicembre 2011 19 la vita in un ambiente nuovo e non conosciuto; stimolare i partecipanti a lasciare emergere aspetti di sé poco o per nulla valorizzati nella vita quotidiana e migliorare le loro abilità sociali. O ancora quello intitolato “Tutti nella stessa barca“, promosso nel 2009 dall’associazione Ariel di Milano, al quale hanno partecipato fratelli, sorelle e papà di bimbi con gravi malattie genetiche tra gli 8 e i 12 anni. Il progetto era imperniato sul miglioramento delle Un gruppo di giovanissimi ospiti assieme al professor Carlo Dionisi, dell’Ospedale Bambino Gesù relazioni nelle famiglie di Roma, e il capitano di vascello Massimo Polacci, comandante della nave fotografati sul ponte di Nave Italia dove vive appunto un bambino con gravi disalle iniziative legate alla vela, Ernst & Young, Acri abilità, i cui fratelli spesso sviluppano sensi di cole molti altri. Ma naturalmente tutti possono parpa e si vergognano coi compagni, e soprattutto tecipare per sostenere un proprio progetto o quelsul rafforzare la relazione padre-figlio durante lo di una associazione che sta loro a cuore. questa esperienza particolare. Tra i progetti portati a termine nel 2009 vale la Ma vale la pena anche di citare due altri specifici pena di citare alcuni esempi. Per “La Giornata del Respiro”, promossa dalla ANFASS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale) e il Rotary Club di Chiavari Tigullio, i protagonisti erano 8 ragazzi “diversi” e 12 accompagnatori; il programma prevedeva un’uscita in mare al largo di La Spezia, giusto per dare un po’ di respiro ai familiari, con colazione a bordo, canti, giochi. Un progetto del 2010 è stato promosso dal Centro Psicosociale Fatebenefratelli di Milano. Vi hanno partecipato 10 persone con disagio psichico, educatori e infermieri, con l’obiettivo di far sperimentare a I giovani ospiti vengono intrattenuti a bordo da personale specializzato che, nell’occasione, insegna loro anche qualche piccola attività “marinara” come l’intramontabile arte di fare i nodi questo gruppo di persone 20 novembre-dicembre 2011 nuto a bordo un comportamento impeccabile rivelando di essere responsabile e volonteroso. Per questa ragione è stato accolto a bordo di Nave Italia per un periodo superiore a quello previsto, prendendo poi parte ad altri successivi progetti per un totale di circa un mese. Attualmente Pablo sta svolgendo un periodo di apprendistato presso lo Yacht Club Italiano in qualità di operaio navale. Vogliamo concludere con la lettera che una madre, Franca Costa, ha indirizzato a tutti i genitori che, come lei, sono responsabili di figli speciali. “La vita di ogni famiglia è un progetto e il suo sogno è quello di tracciare per i propri figli un percorso verso un distacco dolce e una vita migliore di quelDue ragazzi, con un’accompagnatrice, imbarcati grazie ad una iniziativa della dei genitori. Anche per i figli “speciali” si l’ANFASS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intelletpuò fare questo sogno su percorsi di preparativa e/o relazionale), in navigazione al traverso di Chiavari zione al distacco e sulle condizioni possibili per garantire loro una buona qualità di vita progetti. Uno, internazionale, promosso dal Roadulta, un nuovo percorso di vita tutto suo. Non è pertary, è stato battezzato il “G8 dei ragazzi”. Durandita se la famiglia è in grado di accettare il cambiate dieci giorni di mare, 20 diciassettenni, 6 dei mento, se si lascia andare alla fiducia nelle risorse del quali con problemi di salute, provenienti da 14 proprio figlio disabile e nella capacità di chi porta Paesi e accompagnati da educatori multilingue avanti il progetto. Allora ci rende conto che, al di là hanno vissuto e navigato insieme nell’Arcipelago della fatica da entrambe le parti, subentra un senso di toscano per imparare a confrontarsi con coetanei ■ libertà e di crescita”. di nazionalità, estrazione, culture, religioni e credenze diverse, capacità e qualità che rappresentaLe attività della Fondazione TTNI Onlus sono reano le risorse della società del futuro. lizzate grazie alla generosità di chi ne condivide la L’importanza del “Progetto Mozzo” missione. I “Partner” sono donatori speciali: i beInfine, ma ognuna di queste iniziative meriterebnemeriti versano all’anno da 100 a 200.000 euro, be una citazione, vogliamo parlare del “Progetto i promotori 50.000, i sostenitori contribuiscono Mozzo”, dedicato a ragazzi sottoposti a provvedicon forniture di materiali. menti dell’Autorità Giudiziaria. Promosso DalSi può anche adottare un progetto singolo con l’ALPIM (Associazione Ligure Per I Minori), ha lo una donazione di 20.000 euro o destinare sempliscopo di educare al rispetto di regole, ruoli e recemente il proprio 5 x 1.000 alla Fondazione (CF sponsabilità. Un percorso di recupero che si svol95108080102). ge sia nel centro diurno di Granarolo (Bologna) I versamenti possono essere effettuati presso la sia a bordo di Nave Italia dove ogni ragazzo viene Unicredit Private Bank inserito come membro di equipaggio e lavora co(IBAN IT90V0200801468000060035817) me nocchiere, aiuto cuoco e come mozzo nei turni di guardia e di pulizia. o sul conto corrente postale 78358553 Durante questa “prova” è prevista la sospensione intestato alla Fondazione. del processo e dopo un periodo stabilito dal giudiL’indirizzo è: Fondazione Tender To Nave Italia ce il reato può essere cancellato. A questo progetOnlus, c/o Yacht Club Italiano, Porticciolo Duca to è legato un caso molto particolare, quello di un degli Abruzzi, 16128 Genova, tel. 0102461206. ragazzo ecuadoriano imbarcato per la prima volta E-mail: [email protected] insieme al Gruppo Vivere Onlus. Nella prima Web www.tendertonaveitalia.com. uscita Pablo (il nome è di fantasia) aveva mante- novembre-dicembre 2011 21