ALBANO SORBELLI Ico CARDUCCI E OBERDAN (nC^ 1882-1916 EDIZIONI ZANICHELLI ^M-D' IarborI Presented to the UBKAKY ofthe UNIVERSITY OF TORONTO from the estate of GIORGIO BANDINI Digitized by the Internet Archive in 2010 with funding from University of Toronto littp://www.archive.org/details/carduccieoberdanOOsorb ALBANO SORBELLI CARDUCCI E OBERDAN 1882-I9I6 BOLOGNA NICOLA ZANICHELLI EDITORE BOLOGNA - TIP. L. PARMA E O, Sembrano pagine due nomi già lontane, se si bada ai queste che se- inscritti sul frontispizio, su prezioso e inedito materiale, e guono, scritte invece appariranno legate intimamente a noi. Chi ben osserva, scorge che vibrano ora, nei quella stessa figli d* Italia, sentimenti che muovevano e vate dei diritti il e e quegli stessi martire che ju suo assertore Carducci, tore anima Oberdan insieme e il asser- dei destini dell' Italia sulle terre d' oltre Isonzo. Nella terza jase della lotta stria la per il fatale tra l'Italia e compimento del nostro quale comincia dallo stesso 1866, con l'Au- destino, la con- segna di un Veneto monco, e arriva al 1915 colla dichiarazione della guerra, volle con ironia atroce la diplomazia europea che la lotta eterna prose- VI guisse (e non poteva forma di non proseguire) una imposta alleanza. Ora, in questa Oberdan rappre- secreta assidua diuturna lotta, non quella che è determinata r azione, sentò sotto la un momento, dallo slancio eroico di ma V azione disperatamente voluta e pensata di tacito e jermo sacrificio di se ispirazione un un attimo o di jatto, quanto Carducci rappresentò ma la vita, il V impressione sotto pensiero costante che durò appunto perchè aveva tane nella maestà e nella unità dell' vava neir attitudine pensosa il suo riposo, nella morte di rampogna, incitazione. I la di due della Patria che a Italia, e tro- conferma, la guisa si in la Ma fiaccola Oberdan impiccato succedesse nel 1915 ha anima ed oggi, mente nostra i l'ora novis- dell' idealità. oltre al sentimento, festa in chi tal la vita e la carità Poeta evocatore, a tener accesa per sima radici lon- Oberdan come lui la completarono, e fu ventura per il il non quello prodotto dalla prepotente pensiero, di stesso; che uguale si italiana così nel 1882 e tien perennemente due grandi nomi, ci mani- come vivi nella sono due fatti VII reali che legano Oberdan e Carducci razione della guerra all'Austria: un alla dichia monumento che era stato condannato a rimanere nascosto e che ora ammonisce al sole, e una bandiera che, consacrata con giuramento nel 1883, fu poco fa consegnata a un gruppo di valorosi nostri soldati perchè sventoli un giorno, a ricordo glielmo Oberdan e a rivendicazione sul colle di di Gu- dell' Italia, San Giusto. Bologna, maggio 1918. Albano Sorbelli I. Il Carducci ribelle irriducibile degli anni che corsero dal 1867 al 1878, lo dissero mava 8Ì il bestemmiatore, suoi avversari, deiritalia, che chia- i per viemeglio spingerla vilcy come all' azione, andava lentamente cambiando, o meglio tonandosi ai tempi che pure per condizioni e lento nuovi. fatti Il essi air cambiavansi repubblicano vio- veniva smorzando lentamente della ribellione e Tastio contro la bene in ogni tempo fiamme le monarchia seb; rifulgesse in lui quell'amore che quel santo affetto di patria, Italia, in- lo aveva mosso a scrivere e a operare sino dagli anni più lontani. E e in che V tutti i toni, appagava ormai continuava a ripetere a Italia era fiacca, che solo di parole vane, di e occorreva invece por pratutto occorreva mano alle si alti gridi opere ; ; e so- una nuova educazione sapien- temente democratica ; un senso della un realtà, solido piano di ricostruzione del paese, A. SoKliJCM,! tutti, un coorI CARDUCCI E OBERDAN 2 dinamento al ora che Italiani E la gli nobilissimo fine di fare V erano Roma. uniti in tutti Italia, che era necessario portare nel popolo sentì convinzione che maggior nemico della na- il zione era ancora l'Austria, la quale teneva sotto le sue unghie del terreno nazionale non terreno si sarebbe già ottenuto per mezzo di blandi e facili trattati, devano, non già colla ma dando ; delle armi. neva per sciotte » Il gnità; non giornale a il — di agire e coli' nella tutti, — caro, lui inginoc- voi. XII (\e\ (( delle espo- Don : (( secondo ChiDella la interessi, Don la ditra- sempre dopo, perchè Chisciotte ^\ Bologna Opere ( ediz. Zanichelli, Carducci annotava: « Questo programma poi adottalo e imbandierato per proprio con da il E poco (I). primo mumero nel Il vita la egli sentimento patrio, tutti » 1881; poi accolto gli etnografica, col contro 1902), a pp. 82-83. diritti, i verità (1) Pubblicato nel d' eguaglianza che era prima di tutto questo dizione storica, nel che più luogo alla santa ribellione suo programma nazione affermare nel fannulloni cre- ad ogni momento e domandare mercè per i triplice alleanza, deprecava, perciò egli chiarsi in come venne a spegnere ogni volontà tardi che e che quel ; altro giornale, il Don più di Chisciotte della primo numero dell'anno primo, 20 dee. 1887 ». fortuna e fu mcn Mancia, Rom«, AUSTRIA, NEMICA d' ITALIA l' pareva che che dere violenti democratici continuassero a cre- i bastasse E dei : fatti sbraitare (( Il tempo stampare e focosi discorsi, delle frasi è finito. dovrebbe cominciare! » la nore e nazione fosse d' uopo di (( la dignità della patria » (2), prendere facilmente come notizia egli condanna della affer- affermare 1* o- possiamo comsi di Il (1). poiché egli pensava anzitutto, che per mare alla forte e pronunciar articoli, egli protestava tempo 3 commovesse Oberdan. Non solo per la giovine età spenta, che anzi poteva ma essere mònito e incitamento, doveva (per i perchè V patti innaturali firmati) star quieta, doveva quasi non accorgersi dell* insulto air italianità, doveva rinnegare, è suo che pure per figliuolo, (\ del ) Nella IcUera all' 1882. pubblicata nel (2) Ivi, in Italia principio. « lei si la parola, Xli delle il era immolato. Unione clcmocialica romagnola voi. fatto Opere, a p. 94. ^, in tlala , 11. La sentenza per condannare Oberdan, tutta concre- istituito nel tata tribunale militare austriaco del con procedure medievali che segreto, spiacevano persino alla Wiener allgemeine Zeitung (1), era stata di morte. aveva concesso alla madre, dopo entrare nella tetra prigione dimostra ( si sia 1 ) 1* Quel governo austriaco Il ma ; la sentenza, di qui ancora (e essere di quel governo) col giornale scriveva proceduto con : l' mandato « Non abbiamo nessuna garanzia che accusa e la condanna (della quest* affare in giustizia Oberdan). L' inquisizione, si di condanna furono rappresentale a porte chiuse. Noi non conosciamo i titoli dell'accusa contro il sappiamo quali prove siano state prodotte contro di lui. Fino a tanto che avrà vigore la vecchia legge non potremo mai apprendere senza un certo affanno condanna pronunciata da Guglielmo Oberdan, La in giudici L' mililitari». fu Bologna distribuito il nella penale [W M. . Una imitazione commemorazione 20 dicembre 1914 nella sala dell' non militare, la notizia Italia degli Italiani, Napoli, sentenza fu pubblicata più volte. gina'e giustiziato, di una R. IMBRIANI 20 del die. 1883). bando Oberdan ori- tenuta del Liceo Musicale. a % , SUPPLIZIO IL preciso di persuadere manda con un figliuolo, il sforzo per chi sa di quale tenero madre affetto era legato alla La 5 figliuolo a firmare la do- senonchè di grazia; supremo eroico il OBERDAN DI sua, rifiutò (1). condanna a morte e notizia della della imminente esecuzione fu comunicata a Oberdan 18 dicembre; il e in Italia. vine, Carrara, ) Ne abbiamo per Vittor e la sua moti- Memorie G. Oberdan di M. R. IMBRIANI da Dobrilla e Delfino, come già pubblicalo nell'anniversario dalla morte del martire. (2) Nel n. del si 1882 die. nello «critto di del giornale bolognese fatto. Vi si perchè dà anche diamo poi dalla Neue il Il testo del si testo del Patria tra 1 9 telegramma telegramma inviato dagli poche ore il la Carducci die. in che Università di Bologna, nemici civiltà le e ; governo austriaco il Trieste. dell* Università studenti lesse) è questo : « Il giovane vita di Guglielmo studente d' Università italiana. Apostolo d' umanità ogni altra violazione della vita Hugo a Vittor tutte telegramma di V. Hugo. Appren- freie Presse del Bologna a Vittor Hugo (che può estinguere da telegrafasse vietò la pubblicazione di quel l' La dà conto dell'agitazione promossa dagli studenti bolognesi presso Università italiane fu 18 la » (2). ! raccolte cit. gio- il faccia scriveva, prova così nelle la in Francia Francia Hugo L* intervento di Vittor I sapeva in egli grazia e farà cosa grande ( si chiese grazia, Italia r imperatore, (( : cosa la professore il Hugo In ma come umana voi , della speriamo e dell' umanità dirigerete un telegramma all' , che di in patibolo Oberdan studenti del- noi pena di morte e di nome della imperatore d'Austria per ottenere una commutazione di pena colla vostra eloquente e venerata parola ». CARDUCCI E OBERDAN 6 vazione ispirarono belli (( No, — grande poeta Chisciotte imperatore non grazierà, os- 1' servava giustamente il Don che pubblicò nel articoli, Bologna. di Carducci uno dei suoi più al 1' — No Carducci. il perdoni imperatore d' Austria, non che fare cosa grande, non farà mai cosa giusta. La giovine vita di Guglielmo Oberdan sarà rotta ma- su la forca: e allora, anche una volta,... sia r imperatore ledetto La poeta » (I). previsione facile suo compimento il ! la poteva Carducci aveva del mattina del 20 dicembre, e quello in giorno stesso vere sul giornale democratico bolognese (( il Guglielmo Oberdan fu (( : Gu- impiccato o fucilato scri- questa mattina alle ore 9 in Trieste. È, austria- camente, naturale » (2). L'articolo fu prima pubblicato nel n. del 19 dicembre (1) Don del ! Chisciotte, poi riprodotto in numerosissimi giornali 1882 italiani e quindi accolto nel voi. XII delle Opere, a pp. 203-207. Nell'articolo precede il testo del telegramma che ratore d'Austria, Gir. n. un mio breve scritto 1915, dicembre 1882, poi XX raccolto ciecernbre avev a spedito », in nel pp. Università numerosi voi. 208-209. delle impe- — Dicembre, data funesta. Chisciotte di Bologna del giornali Xll all' italiane. XX ricorrere della al Don (2) Pubblicato da prima nel « Hugo pubblicato in proposito nel unico uscito a Bologna nel mocratici, 1* sollecitato specialmente dalle 20 italiani di intendimenti de- Opere col semplice titolo: SUPPLIZIO IL momenti Sugli ultimi ha r anima purissima di quel- particolari antiaustriaco e patriotta di 7 del giovine martire ci commoventi dei lasciato OBERDAN DI Matteo Renato Imbriani, che da ricevette li Trieste stessa, da chi aveva potuto ottenerli in- terrogando prigionieri, carcerieri, Dopo che Oberdan ebbe del sacerdote, conforto il quale aveva perfino ricorso al il Ma della esecuzione. rativi rifiutato madre adorata, ricordo della soldati. si passò prepa- ai lasciamo la parola air Imbriani. È suoi entrato Willenbacher, aiutanti, hanno legato il con carnefice, i bestemmiando oscenamente. Gli le mani ed hanno piedi, gli i but- tato sul dosso la casacca del 22. o Fanteria, reg- gimento Weber: è stata l'ultima ironia degli assassini homo, la ; ha e poi subito jorca : Allora colpo — sul adesso a : È fare, dicendo : Ecce proprio un abito jatto per questa occasione posso vestirlo. in il lasciato carnefice infame gli volto, urlando : ha lanciato un Maledetto italiano, me! Oberdan, legato, sposto semplicemente padrone! Allora quel con altera dignità ha : Sei un vile vile, come ubbriaco, si il ri- tuo è posto pazzamente a gridare: Viva l'imperatore!, pò- l CARDUCCI E OBERDAN 8 tempestando pugni e scia stringendo le funi e ha dato termine parolaccie, dan non ha aggiunto Lo han tratto parola, ne fatto cenno. poscia il Maggiore ed assisa ed il : Muoio mia cara Trieste alla il capo sentenza; la dell' odiata repente V ha calpe- di esultante perchè spero mia morte gioverà la riletta ha spogliato lo condannato sclamando stata, che Zempirek. Venne carnefice Assistevano uno forca. alla stuolo di ufficiali di Stato ispettore Ober- alla toeletta. in madre breve a riunire la 11 rullo dei tamburi coprì la sua voce. Dritto lungo la tavola fatale, col laccio al collo, scente ha indorato Egli un raggio del Italia. sole na- bianche vette delle Giulie... ha guardato, esclamando: Muoio Viva r in Trieste Viva Trieste I boia ha tirato la corda... Qui, orribile a Il r infame dirsi, mentre tanti le patria. tirava, la vittima rantolava con una pezza usciva dalla bocca gli acconciava, rilasciava, ed uno dei suoi aiu- ripuliva la bava che ! Parecchi dei soldati presenti piangevano. Un capitano ungherese, non potendo frenare la com- mozione, irruppe: Le contrazioni, (( i Così muoiono sussulti, i gli rantoli eroi! ». han con- SUPPLIZIO IL DI OBERDAN tinuato dieci lunghi minuti!... poscia quel capo ed abbandonato gentile e gagliardo si è reclinato aveva cessato di sul petto...; (I) Alcuni particolari 1882, poi ancora altri neir Unione Italiani, n. n. La 25 del quei giorni. di 20 del nel Memorie che Nel il intorno a XXV interessanti, lui scrisse segreto della da semplice un Gioventù giornale : « XX Decembre r occhiello In memoria, di uscito Oberdan, a tenere desia martire. Opuscolclto nel in » si del » , (1884). 32, triestina di e degli dall' Italia trovano nelle si per G. O.) («un pubblicarono il e , altri giornale in molto volumetto pur tedesco un raro opu- Risorgimento di Bologna, dal listato Roma due cuore in-32, di pp. Piazza S. Silvestro, 75 Trieste di Museo che conservasi nel titolo giornale, Menotti Delfino (dalle quali che l'Austria mantiene a Trieste»), scoletto, Oberdan dell' impiccagione anniversario tratti 22 dicem- del stesso passo è tratto Il leg- 1883 dedicato all'Oberdan. die. Comitato dello (I). Oberdan di Patria, n. die. Notevoli particolari sulle ulbime ore di trasse morte sulla interessanti gonsi in un telegramma da Trieste, in bre soffrirei... degli « a lutto, anni Italiani Roma, con dopo la la a pag. 3 esecuzione memoria del Tipografia Romana, III. Era un insulto tosto il all' italianità. Il Carducci sentì valore della truce impresa austriaca e si pose a capo del movimento che, onorando Oberdan, intendeva di scuotere Y letargo. non grave, Im.presa suo fiacco Italia dal solo per 1' attua- zione, quanto per la stessa propaganda, perchè il governo, che pero austriaco, s* era di fresco alleato coli* im- dichiarossi qualunque agitazione che stesse per sorgere. cuzione capitale assai meno in nome a spegnere dell' eroico giovine Italia, se non fosse così illustre e significativo come E patriottica il si stato maun quello del Carducci, che tanto più volontieri mettevasi al cimento, quanto questo era il sarebbe a capo della vi Carducci. Oberdan di Noi crediamo che della ese- parlato in nifestazione nome risoluto diffìcile, Carducci, che pur sempre rifuggì dalle manife- stazioni popolari e piazziaiole e rumorose, volta vi si buttò a capo fitto, sta- e fu presto circon- LA PROTESTA DEL CARDUCCI 1 1 dato e seguito dagli uomini più autorevoli che avesse in Italia non nale, ma partito democratico, il com* quello, che diceva, egli naziosi sa- rebbe fatto austriaco o francese, purché cadesse monarchia la E si I mise immediatamente dando cembre, ali* opera. la ferale giornale sul come sopra accennammo, incitava parole di fuoco e sferzava a sangue gli accademici e politicanti. i proposta di un triestino: «segniamo sur una nostra dan » di- notizia, giovani con i diplomatici, lanciava agli giovine al che pietra, Guglielmo con obbligazione 20 i monumento Italiani la la 21 Il Il resti, Ober- (1). Era appena pubblicato appello generoso di 1* Giosuè Carducci, che l'Associazione Democrabolognese lo fece suo, e lo stesso giorno tica 23 dicembre protestava striaco, contro nuovo il al diritto civile)) Don 1882, poi pag. in parecchi 209, col (2) Nell'articolo: Don altri « giornali; Per Guglielmo poeta. dell* Una di Carducci, col facsimile altra presso la 22 dicembre il Xll delle Opere, » , pubblicato nel 11 Don la parte più significativa delle della copia del cimelio conservasi presso Archiginnasio e Oberdan; ». Oberdank 1882, poi poco più tardi, in un foglio volante, parole roventi Bologna accolto nel voi. Decembrc 23 dicembre Chisciotte del delitto au- il assassinio di Chisciotte di «XXI titolo: contro insulto fatto all' Italia e (2) coli' (1) Pubblicalo nel a « la Chisciotte firma pubblicò autografa del Biblioteca comunale Libreria Carducci. CARDUCCI E OBERDAN 12 invitava ad quale una seduta da discutesse si tenersi per modo onde del il 24, nella onorare il martire triestino, e pubblicava questo manifesto venerando Aurelio scritto dal componenti il consiglio dell'Associazione stessa. Confortiamo (( Oberdank che e per noi Saffi e firmato dai memoria la di Guglielmo è sacrificato per colpa nostra si ». L*Associazione Democratica Bolognese fa sue queste parole di Giosuè Carducci e sente pel meritato rimprovero, per quanti sono bito dell' Tre de- il ammenda. volte, dal '48 al '66, la fortuna ci porse r occasione di compiere sorti della patria, virtù, italiani, sulle Alpi nostre le e tre volte, anziché alla nostra ne affidammo governo a chi non volle il compierle. Poi dimentichi de' sepolcri de' nostri mare dei fratelli che tiri da noi, una permettemmo, politica nemico 1' senza arbitrio straniero divide non vergognando, nome prostituisse all' della nostra e dell' altrui libertà, che eterno la di- gnità d' Italia. E neir oblio de* suoi dovere, diventammo alti tristi destini e del nostro e dappoco. Bisognava che un martire morisse per ritem- LA PROTESTA DEL CARDUCCI Guglielmo Oberdank volle morire per prarci e la 13 sua terra e per noi. Il suo sacrificio rompe gli impuri connubi, che inanità lasciò perpetrare nei concilia- la nostra boli di Berlino e di Vienna. Dalla gleba deserta che copre del giovane triestino, sorge agli italiani quale Chi fonda si ossa infrante una voce che grida Serbate inviolato : le il principio sul come Nazione. la vostra esistenza che fra voi lo rinnega, fornicando co* poteri edificano il loro impero Pa- sulle spoglie delle e de' Popoli, quegli attenta alle fonti della trie vostra vita e vi prepara, con ignominia, impo- tenza e servitù. Le vostre alleanze siano coi liberi e con quelli che aspirano, soffrendo e lottando, a libertà ; non cogli oppressori e coi predoni delle nazioni. Voi non avrete dato vostra, sicurtà alla terra che è ne potere a voi stessi di adempiere la vostra missione civile fra le genti europee, fino a che la bandiera d* Italia non sorga incontami- nata (( suir ultima cresta dell'Alpi nostre annunziare mune ai Popoli I* », ad èra della redenzione co- e dell* affratellamento delle patrie redente, restituite giusti libertà. al compito dei mutui confini, sotto gli auspici uffici, della ne* loro comune CARDUCCI E OBERDAN 14 Questo significa novissimo martirio di un il nostro fratello, a questo intende la legge dei nostri fati sulle vie della storia. Noi non ci unimmo grazia per Lui, perchè al voto di chi impetrava sapevamo che era sacra alla Patria e alla giustizia, e la sua vita ci sarebbe parso di profanarla chiedendo mercè per essa ai carnefici dei nostri migliori. Confortiamo sua della lore la sua memoria e povera madre, Italia l' umanità pel proprio e per È a combattere le battaglie del- lo altrui diritto questo l'obbligo nostro: per questo cenda neir animo degli l' santo do- apparecchiando supreme r il italiani la si rac- fiamma del- antica virtù. Il Consiglio Direttivo — Ceneri Giuseppe — Benenati Luigi — Bellini Giovanni — Poggeschi Alessandro — Baratelli Giuseppe — Coletesi Clemente — Cane Alberto — Gajani Giacomo — Ghclli Raffaele — Golinelli Enrico — Gozzi Guido — Lenzi Giuseppe — Rossi Rodolfo — Saffi Aurelio f Venturini Aristide (1) Nel T>on Chisciotte di Bologna, (I). n. del 23 die. 1882. Inazione spiegala dal Carducci e l'opera compiutasi a Bologna r aiuto del Don Chisciotte è ben riassunta in un articolo di — col- Giulio LA PROTESTA DEL CARDUCCI 1 5 Nello stesso giorno iniziavano la loro agitazione gli studenti, Carducci, sempre scopo indicato dal degnamente ricordare di allo martire. L' apposito comitato invitò ad un' adunanza da tenersi pure della Biblioteca di S. i compagni 24 nel locale Lucia (attuale Biblioteca perchè popolare) e preparava, per la stampa, questo appello (( il fosse divulgato : Studenti! Oberdank è stato impiccato Trovatevi tutti domani Per Ma : ore 2 nell' atrio alle Comitato: Jermini il » (1) questura paurosa non ne permise la fissione ! per deliberare in proposito. dell* Università e che non sì, 1* af- nessuna parola che v' era potesse dare appiglio al provvedimento Il giovine il ! 24 air una pomeridiana aveva luogo nanza della Associazione Democratica adu- 1* coli* in- tervento di numerosi soci e di cittadini. L* adunanza Vita, che prese parie pubblicato in XX all' agitazione, polizia, La fu pubblicazione però cembre 1882. intitolato : ; presiedeva Nolcrclle su Oberdan, Dicembre, numero unico dell'Associazione tembre, Bologna, Garagnani, (1) numerosissima fu fatta a XX Set- 1915. del mezzo manifesto, del Don impedita sui muri Chisciotte nel n. del dalla 23 di- CARDUCCI E OBERDAN 16 Aurelio ed era Saffi, fra i presenti 1* on. Giu- seppe Ceneri. Da prima V dell' indirizzo illustre presidente diede lettura che sopra abbiam riprodotto e che r assemblea fece suo colle più calde approva- zioni. Quindi, per proposta del prof. Ceneri, fu de- mandare liberato di che ai deputati Camera avevan alla italiana di protesta contro telegramma di Bovio e Bertani, fatto sentire 1' una voce eccidio austriaco, ringraziamento a nome un della de- mocrazia. Da ultimo r avv. Poggeschi proponeva che madre alla un telegrafo le fosse del martire fosse subito mandato per affettuoso, lacrimoso saluto e quindi spedito copia dell' indirizzo votato dalla Assemblea. Anche queste proposte furono ad unanimità approvate. Prima che 1' adunanza affermato neri, nazionale all' il si sciogliesse, eroico triestino, enunciò la oppor- lenne ed imponente, compiuto per (1) del Don Un on. Ce- dovere d' una dimostrazione tunità che questa dimostrazione atto 1* come doveva serbasse soessere ogni la religione della patria ampio resoconto Chisciotte, cui si di questa seduta è nel n. del appunto attingiamo. (1). 25 dicembre LA PROTESTA DEL CARDUCCI inviarono questi telegrammi Si — Giovanni Bovio 17 : Napoli Assemblea Democratica Bolognese plaude e ringrazia Voi generoso sentimento eccidio Oberdank italico tari interprete aule parlamen- — Mattioli Deputato Bertani Assemblea — Bolognese mente negata, popolarmente (1) Giovanni Bovio l il dicembre 21 sottoscritti alla Camera italiana official- assentita. — Saffi firmatario di Ceneri una interrogazione dei Deputati, che suonava così: chiedono d'interrogare una parola generosamente stino primo fu ~ plaude Oberdank nobile vostra protesta eccidio presentata Ceneri Milano Democratica Mattioli — Saffi (1). il Governo per salvare la vita se abbia al giovane speso trie- Oberdan. Firmati : Bovio, Saladini, Fortis, Bertani, Savini, Ceneri, Maitci, Aventi, Basetti, Costa, Severi, Sani, Conùni, Bosdari, Ronchetti, Fazio, Sollmbergo, Boneschi, Sacchi, Malocchi, Marcora, Aporti, Panizzé», Fabrizl, Strobcl, Cori, Giovagnoli, Maffi, Tlvaroni, Mussi, Mori ». V A" erano molli dei più bel nomi che avesse allora SoKiii.i.i.i la Camera. 8 CARDUCCI E OBERDAN 18 Assemblea compianto, Democratica italico sentimento, bile angoscia vostra associasi — timo dei telegrammi ma : il nome questura non aveva permesso che Alle ore pom. tre Ceneri diretto si sciotte (2) per costituire il si ul- indicasse (I). ad in- adunavano il illustri cit- Don Chi- Comitato che doveva modi per ai fondi e ai 1' scottava, e la tadini nella redazione del giornale provvedere ineffa- dello stesso giorno, Giosuè Carducci, vito di — Saffi comprendere a chi era facile umano materna. Mattioli È Bologna, la erezione del duraturo ricordo alla memoria del martire. Erano intervenute della tive le figure più rappresenta- democrazia bolognese e romagnola r on. Aurelio Saffi, V on. {]) del telegrammi furono il pubblicati dott. dal Di Oberdan d' Italia, che nel n. Oberdan si occupò un del e riaffermava il altro affissi alle cit. 24 dicembre, mentre compiangeva diritto d' Italia alle , terre italiane la sorte di tutte, dalle dimostrazioni com, da» cantonate, e incuorava alla educazione, alle opere saggie e profonde che per ur.a Chisciotte, nel giornale bolognese, la Stella presa perciò Trieste, sconsigliava dalle grida cartelli Don Olindo Guer- 25 dicembre. (2) , l Giuseppe Ceneri, prof. r avv. Aristide Venturini, : conclusione felice : mezzo era la dei diplomatici avrebbero portalo a voce ministeriale. LA PROTESTA DEL CARDUCCI rini, il prof. Mantovani-Orsetti, millo Mattioli, il dott. il 19 prof. Corrado Ricci, G. Ca- lo scultore Carlo Parmeggiani, Y avv. Raffaele Ghelli, vocato Giovanni Bellini, il 1* Vittorio Bojardi, sig. r avv. Giuseppe Barbanti^ Luigi Lodi ed altri. Giosuè Carducci, presiedendo, ringraziò gli suo in- adunati di avere cortesemente accolto vito. Disse ch'egli sperava pensiero di onorare Spiegò come dan un il av- egli regicida, regicida convenissero nel tutti ultimo martire d* Italia. non volesse chiamato benché non egli 1* Ober- non credesse un volgare assassino. Oberdan diede la vita in sacrifìcio Però 1' il tutti gli per la patria. italiani dovrebbero, egli tinuava, trovarsi concordi nell' onorarne la moria. Confidava quindi che, se con- me- costituito, il Comitato bolognese per un monumento o qualsiasi altro ricordo all' nime I il Eroe, avrebbe trovato una- sentimento nel paese. presenti plaudirono alle parole del Poeta e deliberarono, Venturini, di per proposta dell' avv. Aristide costituirsi in Comitato promotore d'un monumento nazionale da innalzarsi, come e dove fosse creduto meglio, a Guglielmo Oberdan. Aurelio lognese si Saffi raccomandò che il comitato bo- proponesse di raccogliere in un solo CARDUCCI E OBERDAN 20 tutte fine testa manifestazioni d' affetto e di pro- le che fossero per sorgere nelle varie Un d* Italia. madre del martire avvertì che forse infine, altro, si ali* Italia per degnamente. L* assemblea approvò soccorrerla unanime qualora così fosse, : facesse pure appello si la per la morte di trovava, questo, in crudeli angustie pregava che città pietoso pensiero e diede incarico alla il presidenza raccoglier di notizie signora della Oberdan. Quindi fu così per acclamazione presidenza costituita la : Presidente : Giosuè Carducci. Vice-Presidenti: Aurelio Saffi, Giuseppe Ceneri. Segretario: Olindo Guerrini. Cassiere : Più tardi Raffaele Ghelli. invitati, ac- cettarono di entrare nel Comitato promotore (I). (1) Cfr, • il illustri patrioti Don ChiscioUe, n. del italiani, 25 1882. Intorno all'azione die. svolta dai democratici e dagli studenti bolognesi, il giornale clericale commento: « 1* Anche per fortuna è riescita Unione aveva a Bologna una dirette contro il con a capo 28 il Carducci, die. questo singolare è tentato di far qualche cosa, meschinità. misure straordinarie di rigore, non erano li nel n. del Il governo aveva e siccome questa volta Papa e contro i cattolici, le ma preso ma delle dimostrazioni bensì contro LA PROTESTA DEL CARDUCCI Alle 2 e mezzo del 24 21 adunavano (1) si nella Biblioteca di S. Lucia 250 studenti ed altrettanti cittadini dere modi i imponente, un' assemblea : coi quali per inten- comitato aveva stabilito il onorare Oberdan. Presiedeva lo studente Vi- di sani Scozzi, che parlò a lungo e con calore fa- cendo un parallelo un potente non tare e e così alleato, presto. finito Oberdan fra bordone tien e si è levata Io ha fatto, al solito, Ora, se era inviolabile ha male a fatto non ha massoneria la la in nome potuto morire, lasciarlo Oberdank di vita uomo? Non le vite umane sono andando dei sovrani, per cui, bello 11 eh si è umana. vita e l'imperatore d'Austria come mai Oberdank può può dunque concludere si dicendo, che tutte fare a le parti di dell' inviolabilità della eroe se dal suo canto aveva fatto di tutto per togliere altro rispet- farsi aveva dichiarato apertamente di volere uccidere un sovrano. che chiasso è il ai dimostranti, l'ordine vien mantenuto. maschera, prendendo decisamente la Ban- fratelli Questo prova che quando un governo vuol » In questa occasione poi meno i ha detto davvero, e polizia la e in altro inviolabili la essere modo se ad eccezione avanti con questa massima, il un ad un vita non che di quelle mestiere più sicuro è quello del regicida >. Parole che sembrerebbero inverosimili La commemorazione (1) mattina dello stesso 25 degna di lo stesso giornale ne dava Bologna e « breve, ordinata e degna del l'Oberdan martire gli inviti, per e indicava tra testé a la i e S. dalla die. « riuscisse del 24 I Lucia Stella era dell* Università ». fine il defunto prof. Picciola. Nel seguente numero italiana. si la augurava si resoconto, affermando proibizione della polizia, non banco annunziata che nobilmente patriottico confessore dell'idea presenti al stata d'Italia » , che riusci e chiamava Confermava che erano potuti affiggere, nella presidenza anche l' irredento CARDUCCI E OBERDAN 22 e notando che, diera, come i da Goffredo Mameli, cantati Bandiera furono Oberdan sarà « forse cantato dal più grande dei nostri poeti, da Giosuè Carducci». Uno e studente lesse il un proclama pieno nuto da Trieste, fra fu proposto di testamento di Oberdan sentimenti perve- forti più grandi applausi i un lungo ordine ; indi del giorno, appro- vato alla unanimità, nel quale si deliberava: di scrivere le più calde parole di protesta e di fede madre dell'Oberdan; alla clama al di inviare un pro- podestà di Trieste; di far voti per la pronta scarcerazione dei giovani triestini Levi, Parenzani, Ragosa; di far issare la bandiera ab- brunata air Università ; di preparare commemorazione da parte degli studenti per 20 gennaio 1883(1) e intanto che stava preparandosi per ( I ) Si comprende come che vennero da I^oma. la una solenne il di aderire a quella la sera stessa. Polizia poi la viclassc, dati gli ordini IV. Il seme gettato dal Carducci fruttificò in breve. Gli articoli pubblicati dal Poeta nel sciotte (la Neue stessa che erano poesia Roma ebbero stento represse i il furono ristam- periodici liberali d' Italia; a luogo violente dalla polizia fecero eco dell' avvenimento tani, quale trovò per il ; dimostrazioni a Parlamento si in il Bovio e (( le associazioni democratiche e ribelli », specialmente i il Ber- martire triestino le sue parole migliori e ne rievocò la pura fede Italia Chi- Presse confessava jreie scritta in prosa), pati in quasi tutti Don i ; in tutta cosidetti repubblicani, che dal Maestro avevano appreso ad amare V Italia e la volevano compiuta (con dimostrazioni, discorsi e stampe) si posero all'opera: e per tener viva nei cuori degli Italiani la figura del giovinetto, e per confortare la proposta carducciana e raccogliere i fondi necessari disegno; mentre all' i esecuzione del manifestato più nobili spiriti e le più libere CARDUCCI E OBERDAN 24 anime mandavano Poeta al e della riconoscenza Lungo sarebbe grammi, parte d' da (ì). raccogliere qui plausi, voti le lettere, Italia, i i e proposte, vòlte a ricor- ali* animo martire, il argomento 1* pubblicarono si infine dei Patria scritto che a Oberdan le dichiara anzi es. nei inoltre il Veneto 24 e V Osservatore Cattolico, la una perfetta rispondenza e Gazzetta la die), che è recisamente contraria Vi accennava anche X Unione fad die.) e Cattolico, 28 può pensare si X Adriatico che in tono... Pungolo, il , la.- Barsanti e Oberdan I ) : tutti Vedansi Riforma, Nazione, V Unità Cattolica (che tra del Oberdan parlano per Italia 23 die), senza commenti, « stupide! ». 23 nn, del 22, spontaneo un segno resti dimosli azioni in dell'Emilia (nn. del 24, del 25 e del e da il Vogliamo nullameno patriotti. del (n. che nella tutto onore che sgorgava Di numerose La gli articoli tutti d' Italia, che in questo breve (1) mandarono tutte le idee tributasse «nche che da ogni privati, si fare della polizia per impedire dall' tele- i impossibile anche solo stampa democratica si tutti (2); dare degnamente intorno da enti e a Giosuè Carducci menzionare parole dell* amore le stabiliva su per giù dello «tesso tono. (2) Molle di tali Vili dei manoscritti di lettere e documenti G. Carducci, r ordinamento dato dall'Albini e da sono 19, riuniti in un fascio 20 decembre col titolo 1882-1886 ». collezione generale del Carteggio, si conservano cartone Biblioteca carducciana, secondo me (primo cart. dei posto dal Carducci: Altra ai nel « corrispondenza singoli nomi. « Dibattiti »): Oberdan, 18, trovasi nella LA DEMOCRAZIA ITALIANA E CARDUCCI IL tempo, della commozione che ispirava 25 triste il avvenimento, della venerazione in che era tenuto il nome del Carducci. Comincio dalle Associazioni, che meglio vono a dare all' tere in rilievo sulle altre idea suo giusto posto e a met- il E sentimenti del popolo. i regioni, ci ser- presenta la si prima, Romagna, forte e generosa. Lo stesso 22 questo notevole dicembre giungeva : (( Onore a Voi, poeta, per sdegnose parole... condo teosi svegli 1 ( ) )) : Carducci telegramma della Società dei reduci di S. Arcangelo intanto giorni migliori, al non voi aspiriamo silenzio, prepari dormienti, i Con illustre lavoro fe- apo- vera era la fedele interpretazione della idea carducciana. E con gravi parole protestava la Società de- mocratica di Massalombarda, colla firma del suo presidente Giovanni Bovio (2). Una particolare importanza ha questo Manifesto pubblicato dal circolo repubblicano di nate, non per solo le Alberto del Raven- S. parole perchè delle medesime, con (1) Il lelegramma fu telegramma diretto pubblicato nobilissime, ma tutta probabilità, nel n. del 23 die. del è Don Chiaciotle. (2) 11 pubblicato nel n. del 25 die. all'Assoc. del Don democratica Chisciotte. bolognese, fu CARDUCCI E OBERDAN 26 autore Olindo Guerrini, nominato piamo, aveva voluto che secondo ad alcun come Comitato, del segretario quale essendo stato il il sap- suo paese non restasse altro nella protesta e nell* o- pera fattiva: Cittadini! Otto giorni sono trascorsi da che stino 1* eroe trie- Guglielmo Oberdan)^ lasciava, per amore della patria, la vita sulla forca austriaca. Il feroce tedesco Non italiano. non è ancora sazio sono bastati gli frire ai liberali del 21 Spielberg; non gli del sangue gli strazi fatti sof- nelle orrende carceri dello è bastato l'aver impiccato fucilato Ciceruacchio e Tazzoli e Sciesa e Calvi ; Ugo generosi che sognavano Bassi e mille r indipendenza altri di questa Italia schiava del prete e dello straniero. Egli ha voluto impiccare ancora Guglielmo Oherdan\. affretta E T ora del tu, Italiani che stria che rita. E r 1* il figlio di Trieste, giovane Italia vita, hai non è ancora la schiera degli eroi Italia sangue dei martiri riscatto e della vendetta. generoso la tua nobile e Ma ha raccolto il sacrificando voluto dire agli fatta e all'Au- non è ancora esautuo ultimo sospiro I LA DEMOCRAZIA ITALIANA E e s' CARDUCCI IL è sentita ribollire nelle vene 1' 27 antico odio contro r implacabile nemico della sua indipen- denza. Il sangue o invitto martire, ricadrà tuo, capo del feroce imperatore, sul quale dal dì il che salse sul malfermo trono non seppe far altro che piantar forche per distruggere eroi della gli libertà. Seguivano, a questo punto, alcune parole di vivo rammarico per la visita che era stata fatta a Vienna da S. M. il Re Umberto e per la no- I mina avutane, come è consuetudine di tra i sovrani, colonnello d' un reggimento, indi così chiu- devasi O : popolo d* Italia che pugnasti da leone su cento campi di battaglia contro 1' aborrito stra- ascolta la voce dei tuoi martiri che dal niero, regno dei morti tuona tremenda e ti chiama alla completa rivendicazione della indipendenza della patria. Sulla salma ancora tepida di guerra e morte al feroce austriaco S. Alberto, 28 I (I) grafica Oherdan\ ! dicembre 1882. Repubblicani Sant*Albertesi Stampato in foglio volante su carta (inventata) era questa: giura « rosa. La Lugano 1882. Coi (1) notazione tipo- tipi Biagi ». CARDUCCI E OBERDAN 28 E non meno nobili furono parole votate le dalla Società democratica comacchiese, radunata, per r avvenimento, La (( nita in in straordinaria assemblea. Società Democratica Comacchiese riu- assemblea generale manda una parola moria di di compianto e Guglielmo Oberdank, per amore nefice assassinato, plaudenti e tollerante per ignavia tria, mano per ferocia di tiranno e per talia, alla affetto di i il me- all' 1- di car- nemici della pa- Governo Italiano ; plaude al Poeta popolare Italiano Giosuè Carducci che in tale circostanza sollevò la potente sua parola vindice della dignità Nazionale; e delibera di raccogliere offerte nel seno della Società per concorrere alla sottoscrizione iniziata dal nale Don mento che dell* Chisciotte per 1' erezione di ricordi agi* Italiani Oberdank. e li stimoli il gior- un monu- nobile sacrificio rivendicazione alla delle Provincie irredente. Comacchio, (I) J .o del 1883 (1) L'ordine del giorno era stato votato ». il giorno stesso e comu- nicato con lettera di pari data del Presidente a Giosuè Carducci. LA DEMOCRAZIA ITALIANA E E Parma, di )) il Circolo costituitosi Guglielmo Ober- (( 3 il nomina a Presidente onorario la 29 scrivevano e telegrafavano la Fratellanza artigiana livornese; dan CARDUCCI IL dicembre colla 1 G. Carducci; di Società dei Reduci dalle patrie battaglie di Rimini, che ripubblicava in un manifestino stato a nero le parole li- stampate dal Carducci il 20 dicembre sulla impiccagione di Oberdan, ma- come nifesto che, strato la (I); comprende, fu si Società dei superstiti delle patrie Modena, che ristampava e battaglie di buiva commilitoni V articolo che ai aveva il rifiuto Francesco Giuseppe Modena cale pure di tera: ) i cuori ben da parte l'Associazione radi- che, a firma di Cesare Mar- Albertini ». (2) fatti, let- gettato questo scrivendo una lettera In foglio volante col titolo generale Guglielmo Oberdank triestino Che Stampato dalla « scritta mandava anche », stampato in : tipografia i dal più grande poeta suoi augurii. Onoranze mano Cappelli e C. distribuito ai soci dall'esattore ieri « Rimini fosse sequestrato è segnato a cembre 1882, e lettera nel dolore e di sdegno), che trovò un* eco (di tutti 1 della grazia (2); Carducci dicembre, 18 Voi primo, diceva, avete (( grido ( il distri- inviava al Carducci una nobilissima yerti, in data del colla scritto quale presagiva di tosto seque- in « martire al Tip. Danesi nel Modena il Gaetano Grandi itali^-Ano », il già margine. 18 di; colla buon Grandi CARDUCCI E OBERDAN 30 commuovere splendidissima, la quale resterà a i quando coloro che posteri, non saranno corruttore della gioventù nemmeno come veria hanno chiamato vi ricordati miracoli di stoltezza e di catti- l'Associazione democratica e dei Re- » (1); che mandava a pubblicare un duci di Pavia, vibrato ordine del giorno nel quale leggevansi queste parole, fra i la nobilissime le altre valorosi patriotti che levarono, nome voce in zionale, austriacanti le Saluta libera e fiera, del diritto e del sentimento na- e primo fra di essi Carducci, cui (( : invettive 1* illustre dei poeta G. austriaci fogli porgono nuova testimonianza benemeritato della patria (2); gli » mocratici progressisti aretini, i o d' aver Studenti de- quali inviarono un telegramma, che però non giunse mai a destinazione perchè sequestrato dalla polizia; la Società democratica Giuseppe Garibaldi di Fi- che renze, protestava contegno che il « di Governo nobilmente protestarono per (2) E I in data del 31 giornali biosi di incespicare die. ignobile tutti 1' i ha che patriotti assassinio te- d' O- « dub- 1882. non pubblicarono nuovamente all' austro-italiano nuto contro di Voi e contro (1) fronte il lungo ordine del giorno, nelle persecuzioni del Fisco >. è a firma di Costantino Mantovani, in data 3 gennaio La 1883. lettera LA DEMOCRAZIA ITALIANA E berdan » (1); il CARDUCCI IL 31 Circolo Efisio Tola di Sassari, che pubblicava un numero unico; un Comitato popolare di Suzzara, che aveva pur deliberato, appena si seppe della esecuzione una lapide e di innalzargli già raccolto la somma il )) (2); gli Commercio Oberdan, 28 dicembre aveva necessaria e pregava Poeta di mandare una epigrafe di voi di ce degna il di lui e Studenti della Scuola superiore di Venezia, che, costituitisi in Co- mitato, lo stesso 22 dicembre pubblicavano una di Circolare a stampa a onorare la scrivevano a lui memoria al tutti del martire e il 30 dicembre Carducci dicendosi pronti ad unire loro sforzi perchè i colleghi d* Italia per i (( un monumento degno eroe sorga a protesta delle infamie dell* a- dell* borrita tirannide, al quale la gioventù possa ispi- per tener sempre vivo rarsi e di vendetta E la sentimento d* odio il » (3). aderivano ancora e mandavano contributi Società dei reduci (1) La (2) 11 lettera patrie delle è in data dell' 1 1 battaglie di febbraio, la deliberazione del 7. Comitato era composto di Gioacchino Bonautti, Anacleto Bertazzi garibaldino, Italo Sala ecc. (3) Gli studenti di Venezia avevano deliberato di porre una lapide nel locale della Scuola superiore di mento nella bolognese. Il Università di Roma : commercio ma ora presidente del Comitato era di Venezia e un monu- aderivano alla Girolamo Poggio. iniziativa CARDUCCI E OBERDAN 32 Carpi il Commissione democratica la ; Comitato Monterotondo di il ; di Molinella Roma; mocratica di Capua Studenti lucani denti dell' ; gli Università dell'Università di Torino; mente costituitosi a Ma sopra tutte il gioventù de- la Cagliari di demo- Circolo cratico universitario di ; ; gli ; Stu- studenti gli comitato apposita- Castelbolognese ecc. dovette giunger gradita al Carducci questa nobilissima lettera dei giovani esuli di Trieste e di Trento, Roma tuito in la istriana-trentina, Commissione centrale era costi- triestina- approvata alla unanimità in una seduta del 29 dicembre. trale che avevano rappresentata La Commissione dai tre patrioti cen- dottor Francesco Tamburlini, prof. Ettore Piazza e avvocato Giovanni Martini. A La venne la ecco la lettera: Giosuè Carducci, vostra al Ma nobile, cuore di noi, ahimè ! fratelli di profetica parola Oberdank, come parola redentrice del grande che sente che ama — parola di conforto, parola di fede, pa- rola di dignità sulla fronte dei — marchio rovente vili, fuori e dentro d* infamia i confini d* Italia. À LA DEMOCRAZIA ITALIANA E fratelli di I Oberdank, CARDUCCI IL straziati il cuore, esacer- giurano, per bati nel più profondo dell' anima, il non ultimo patibolo martire di quel un giuramento di spietata vendetta, I che ripeteogni dì più Oberdank, commossi alle lagrime, più implacabile. fratelli di ringraziano voi, forti del vostro verbo, che meno; è di quelli che vengono come adamante, saldi ' austriaco, stessi, ranno, mattina e sera, a se atroce, 33 ringraziano, vi ritemprati non alla vigorosa stretta della vostra destra. umano Grazie a voi, e grande; in nome di quanti sanno che sia bastone tedesco, grazie. / fratelli di Oherdan\ Triestini, Istriani, E non meno Trentini (I). accetto dovette giungere questo telegramma, che fu poi consegnato per posta...: La gioventù (( triestina esprime perenne vi gratitudine per vostre sublimi parole di protesta r assassinio contro Vienna (I) n. del 31 sul nostro La lettera dicembre A. SoKHKi.r.i fu perpetrato dal tiranno di indimenticabile e glorioso..., pubblicata dal Don Chisciotte di Bologna 1882. 8 nel CARDUCCI E OBERDAN 34 parole che trovarono eco prontissima in tutti i cuori italiani. Perseverate, voi primo poeta d' (( santo patrocinando apostolato, Maestà della Madre Patria la quale E s' immolò, novello Cristo, parole che spontaneamente 27 dicembre gli innanzi il nostro...» cuore di il gli scrissero lo ma uomini modesti, (1). le lui stesso ferventi, Toscana del suo paese natale, Castagneto di ! Caro signor Projessore, (( Col alla santa causa per la certamente commossero nel Italia, sacrificio della Oberdank sua giovine vita Guglielmo una lascia ali* Italia la vendetta. E terribile eredità: noi lo vendicheremo a suo tempo. Ci uniamo intanto a Lei, e protestiamo solen- nemente contro r infame eccidio fratello; nostro — al 1 Sia maledetto ) da Lei lanciato un nostro uniamo il : Offra, ( grido di Le blicate nel sequestrato, 1* imperatore La preghiamo, del 3 gennaio 1883 Comitato promotore al parole sono in data del n. ! 28 dicembi e del ÌSon nome nonostante che in luogo del del giornale avesse prudentemente messi i 1 882 Chisciotte, ; furono pub- che fu poi del martire la direzione puntini. LA DEMOCRAZIA ITALIANA E di CARDUCCI IL 35 una memoria a Guglielmo Oberdan^, questi pochi danari raccolti fra tana e fra E gioventù Castagne- la suoi antichi amici. i Lei, caro Professore, insieme ai nostri sen- timenti di gratitudine per il bene che vani d* Italia tenendo vivo in loro della dignità nazionale, gradisca i il fa ai Gio- sentimento nostri più af- fettuosi saluti. Castagneto, 27 dcembre 1882. Averardo Borsi — Alberto Millanta — Angiolo Roberti — Bruntori Pietro — Guido Casanova — Dott. Batta Ronchi — Alfredo Brinari — Emilio Bucci — Giovanni Vanni — Santi Geri — Gustavo Brinati — Pellegrino Antoni — Emilio Ambrosi — Ferdinando Rutili — Blasildo Tavernelli —Maestro Odoardo Manetti — Ettore Merlini — Gabriello Ambrosi — Landino Landini (1). (1) Don La leltcra Chisciotte bolognese. , fu che pubblicala nel era 1* organo n. 29 dicembre del ufficiale , può dirsi , del 1882 del comitato CARDUCCI E OBERDAN 36 Ma tale, veniamo che non persone alle a due ; Un sole. nominava, scriveva questa si gnificantissima lettera si- : Onorevolissimo Signore, Da Trieste mi si manda un telegramma gradito incarico di farlo partire all' col indirizzo della Signoria Vostra Illustrissima da questa stazione telegrafica. Ma il contegno delle regie Autorità mi fanno avvertito che le parole degli bero giunte al amici non sareb- Vostro cuore per quella Mi via. valgo dunque della Posta. Gradite, o Poeta sensi della nostra gratitudine sono ma insufficienti, vengono puri e vi arditissimo, patriottico gì* — le i parole forse intendimenti sono i più espressi con tutta la sincerità del cuore. Duolmi — mi vi assai di dovervi tacere obbliga le persecuzioni del governo au- striaco e, per esso qui, liano; amareggiante Puschi quando contrò gli mio nome il quelle del governo Ita- verità. Ve domanderete lo dirà di colui Giusto che r ultima volta per brevi momenti vostra Stazione ferroviaria, in- alla nel decorso giugno, LA DEMOCRAZIA ITALIANA E mentre stava congedando suo un viaggio Ma IL CARDUCCI fratello 37 reduce da d' istruzione. abbraccierò. io vi troverò e vi che Permettete vi chiami amico, che più amico, fratello carissimo. Udine, 28 dicembre 1882. E Antonio come della Grecia, Byron Fratti, morto poi per in altri la libertà tempi Santarosa e : Preg.mo professore, Roma, 25 dicembre 1882. La prego, in nome di questo Circolo Demo- cratico Universitario, a scrivere un* epigrafe porsi sotto dellato al più il da busto del nostro Oberdan, già mo- da un giovane scultore genovese, e che presto possibile mente, insieme Democratiche alle s' inaugurerà solenne- rappresentanze delle Società di questa Città, nella sede del Cir- colo stesso. Ella vorrà soddisfare al vivo desiderio di questi bravi miei colleghi che attendono tutti da Lei tanto favore e la ringrazio per le nobili ed alte CARDUCCI E OBERDAN 38 parole dette intorno al grande sacrifìcio di chi fu il primo vessillifero della loro Associazione. Mi creda con profondo rispetto Suo dev.mo amico Antonio Fratti P. 5. — Ho scritto Oberdan, perchè egli fìr- mavasi sempre così e così voleva essere chiamato. Ei diceva sa d* austriaco. : colla k. ^^ fondo il mio cognome V. Intanto cominciava, e fino dal 23 dicembre, da principio buoni e dava già sin monumento; scrizione pel brevi frutti, la sotto- liste, con espli- citamente indicato lo scopo, furono pubblicate numeri del nei 23, Don 26 e 28 del Chisciotte; senonchè presto venne un nuovo divieto della Questura fino il : fu proibito di ricordare nome di Oberdan ! E (( allora questo splendido articolo PER Appena città L' EROE il nome, per- Firdusi )) scrisse : N. N. giunse la novella che a Trieste austriaca — un giovine — triestino era stato impiccato per ordine del suo legittimo Sovrano — S. M. r imperatore d'Austria — Giosuè Car- ducci raccomandò alla pietà degli Italiani di prov- vedere una memoria durevole a quella morte gio- vane e violenta. CARDUCCI E OBERDAN 40 Noi dal canto nostro pubblicammo quella sua raccomandazione, come da d* Italia, città cura d' inse- che quell* appello otteneva in rire le risposte le demmo ci tutte diversi di opinioni italiani politiche, di condizioni sociali, di vita. Ebbene avemmo 1* tanti torto; sbagliato Quel giovane — narlo è ebbe — italiani — hanno generosi ed onesti Abbiamo uomo illustre torto; che avuto noi credono si torto. tutti. triestino — non vuoisi nomi- un condannato, però è un colpevole e piangerlo e ricordarlo e onorarlo è un delitto. Egli non è un commise contro la regicida, perchè nessun atto vita d' alcuno, ed Agesilao Milano ha un monumento dalla nuova Bruto primo ne ha un imperituro della 11 che prova che il regicidio Italia. storia. non è sempre punito dalle nostre leggi e dalla nostra coscienza. Quel giovane — ripetiamo non : si deve con- cedergli la soddisfazione di nominarlo, pur morto — non è in Bosnia militari codice 1' disertore in faccia al non nemico ; perchè fu mai, perchè ancora le autorità avrebbero in tal caso — secondo — non impiccato, ma fucilato Quel suddito austriaco ucciso il il loro alla schiena. 20 dicembre a Trieste non è un ladro, non un grassatore, non PER UN MONUMENTO A OBERDAN 41 un calunniatore, non un manutengolo, non una almeno non spia... si giacche sa, suo pro- il cesso non fu pubblicato. Ma egli è peggio di tutto ciò : egli è un con- dannato dair imperatore austriaco che è alleato del Governo Ora italiano. V apologia far d' un tale condannato è delitto. Dunque noi luto a lui porre abbiamo avuto torto d* aver vo- un monumento che riconoscenza della patria e attestasse la ammirazione degli 1' Abbiamo avuto torto E per farne ammenda piìi uomini. e ce ne pentiamo. evidente e pronta offriamo una sottoscrizione per erigere un mo- numento nazionale all'Eroe N. N. Chi questo Eroe, se sia nato, noi non sia sappiamo e non possiamo Egli è Se la il nostro ideale. gente poi vuol sapere mato questo nostro Egli è che si dire. ideale, un giovane sacrifica, suoi studi, bello, lo come è confor- diciamo. forte, nobile, culto nel vigore delle sue forze, de* delle sue speranze per la patria ; è un giovane che passa, senza volere uccidere, inerme, fra i nemici del suo paese e segnar loro, perchè lo si va a con- tormentino, perchè lo uc- — CARDUCCI E OBERDAN 42 cidano morto, lo calunnino e, che infine al : egli è un giovane patibolo, ai carnefici, agli sgherri dei tiranni lancia questa parola affettuosa e su- blime Se L* : Italia. non vorrà dar una Ora chi egli non è ancor condannato scerà e Ve si — per onorarlo lira nato, se egli badate — non non è ancor fa nulla: egli na- farà condannare. lo giuro per la patria. FiRDUSI La trovata di raccogliere denari per numento da Don numero Chisciotte leggevasi Nuova (I) un mo- N. N. eroe, era veramente erigersi a originale. Intanto nel del raccolta per del 3 gennaio 1883 : un monumento nazionale a persona da determinarsi. Prima Giosuè Carducci lista L. 100. Giuseppe Barbanti » 20. Luigi Lodi » 10. Un » 20. istriano (1) ? Nel Don Chisciotte, num. del 3 gennaio 1883. — PER UN MONUMENTO Avv. Giulio Vita A OBERDAN 43 .......)) ......)) Pier Luigi Pradelli Un 10. 5. » 20. Bellini-Poggeschi » 10. Rodolfo Rossi )) 5. Gustavo Sangiorgi )) 5. Fausto Parisini » 2. Corrado Ricci » 5. Numa Campi » 3. Mengozzi Giovanni )) 2. Adolfo » 2. Luigi Cecchini » 7. Medardo » 5. Cesare Poggeschi » 5. Raffaele Ghelli » 5. istriano Tioli Bassi Prof. Augusto Murri Dott. Lodovico Vincini » 30.— » 5. Carlo Secchi » 2. Gaetano Poggeschi » 5. Raffaele Presti » 5. Gaetano » 5. Olindo Guerrini » 10. Pigozzi Francesco » 2. Aurelio » 10. » 5. » 10. Dott. Saffi Golinelli Carlo Parmeggiani Foligati Guelfo — — — — ^ CARDUCCI E OBERDAN 44 Paoli Luigi » 2. Guardigli Lodovico » 2. Giulio Romagnoli )) 3. ....,...)) Giuseppe Brini V. .... G. Zucchini Fattori e 10. IO. » Alla sottoscrizione aderirono e contribuirono, con slancio e commovente spontaneità, giovani, studenti, professori, operai, E da ogni parte d' Italia alcune meritano di essere particolarmente cordate, di tali ri- offerte. C* è in data del 25 una interessante lettera di Giovanni Pascoli e scritta tutta di integralmente (( mano di Antonio Restori, ma del Pascoli, che riproduco : Ill.mo signor Processore Matera, 25 dicembre 1882 Mandiamo le poche lire accluse pel monu- mento ad Oberdan. Quando con qualche sin da ora altro eroico fratello, si mezzo pensasse a confortare la memoria del nostro dichiariamo di lasciare alla pa- UN MONUMENTO PER tria A OBERDAN 45 ogni mese la quarta parte del nostro sti- pendio. Questo ci pare Di V. S. 111. il ma dover nostro e di tutti. dev.mi e aff.mi — Dottor Antonio Restori Dottor Gio- vanni Pascoli, projessori al R. Liceo Ginnasiale di Matera commovente, quando Lettera stipendio che proponeva si si le 1 500 tribuivano Alfredo Bolognesi di lettera affettuosa, 35 lire rac- La Voce stampava a Ravenna, con di L. 60; sola lira : di il Angelo Donadoni mandava dini, povero, (( (1) tale La il lettera che firmavasi ducci in « « il Un Restori, lire, 5 il patriota di Via Mazzini, Palazzo si notevole contributo animo serrato » una confine questo ricordo, al conteneva 28 Pascoli e la dire- dei veterani garibal- coU'cc Mettiamolo ; Romagna che egli diceva, e serva di faro alla offersero ! Molinella che colte fra gli operai in piccolissime quote zione del giornale lire interessavano e con- la sottoscrizione si mandava, con una pensi che lo decurtare della di quarta parte raggiungeva appena Per (I). » delle gioventù e d' in- quali 10 p>er ciascuno prof. Luigi Dongiovanni e Calabria » Rizzoli ». ' era indirizzata al 3 un Car- CARDUCCI E OBERDAN 46 un giorno che speriamo vito a trasportarlo, solennemente, cino, tire » il ; Arcangelo dottor dedr Associazione L. 39 raccolte (( ove fu strozzato là / Ciompi Chiarini, Giuseppe » ; mandava per il Ba- Mo- il da Giuseppe Vincenzo da Ceneri, nome inviava Prato, L. 50; e offerte venivano da a col soldo dell' operaio rone Adolfo Scander Levi numento dì mar- il Vinattieri, vi- Volpi a nome degli studenti fermani, da Pietro Maurich di Udine per gli studenti friulani, conte Anguissola, da Averardo Borsi, da Grandi, V autore dello notti, ma (( padre ricco d' scritto intorno di famiglia, amor patrio )), dal Taddeo a Ciro Me- povero nella finanza, usciere di questura a Bologna, che pregava di segnare la sua offerta colle parole non : Un 1' attirarsi ex ufficiale dei Vosgi, (( per ira della Polizia italo-austriaca », da Cannilla Stefano faceva voti a che di Sfax in Tunisia, finisca fra nide e la forca straniera sui non guari figli il quale la tiran- d* Italia », fervente patriota Francesco Rovis emigrato dal trie- stino che sino dal 23 chiedeva al Carducci copie dei suoi articoli pubblicati nel Don Chisciotte al fine di introdurli e divulgarli in Trieste, da Luigi Cecchini di Bologna che invocava la voce del Carducci a favore di Giuseppe Sabbatini (morto PER UN MONUMENTO A OBERDAN 47 tempi, usciere di prefettura in in questi ultimi Bologna), condannato a morte per il fatto che come confine au- De Ste- aveva condotto vetturale Guglielmo Oberdan, da striaco che raccoglieva denari fani, al Vittorio Veneto, e inoltre Attilio fra la gioventù . di da Adria, da Città da Massa Marittima, da Napoli Castello, Era un plebiscito un pietoso e ecc. di (I). di ira e di dolore, unito a gentile interessamento per la vit- tima, per le stesse sorti della patria italiana, che aspettava ancora suo compimento, e che tale il compimento vedeva alleanza ( 1 contratta Le ) molto allontanato per di fra rispettive lettere note , raccolto dal Carducci stesso, tra i , elenchi suoi ecc , V Austria e Italia 1' trovansi . manoscritti, nel come sopra la (2). fascio ricor- dammo. E (2) non mancò coro degli improvvisati poeti, quei poeti dai il quali era continuamente tediato, assillato argomento della morte infelici, al Carducci ? 11 nome Qual Carducci. il Oberdan, per mandare di migliore loro parti, purtroppo i del martire sarebbe stata egida siaura contro una sfuriata del Poeta, pensavano.... primo a inviare una lunghissima ode Il il mandò signor Aristide Schiavi, che la landola : « In morte di Oberdank ^. il , barbara 24 dicembre Sempre un « povero vecchio sempre poetalo al agli eroi del Poeta giunsero certo mandava per il le bene che « il > , come , egli stesso Risorgimento, dal benedizioni ^ , e una fu stesso, intito- dedicate a Oberdan mandò una Gerardo Antonio Uva da Potenza d' Italia per giunta da ne Gallipoli chiamavasi, che aveva 1848 Più gradita in poi. paterne che Carducci andava facendo il tra buon vecchio i giovani. * CARDUCCI E OBERDAN 48 Questa alleanza era tata dalla visita stata proprio allora cemen- che Re Umberto fece a Fran- cesco Giuseppe in Vienna, visita che poi non si volle (e mai si disse apertamente dai fogli austriaci) restituire nella capitale del Regno. 1 VI. La visto, Chisciotte, come abbiam era stata spiritosamente originale vero nuovo eretto a stura Don trovata del il monumento caso di un un eroe N. N. ! Ma il : era in- nazionale Governo e la que- bolognese non potevano mandar giù la grandiosa numero Era appena uscito turlupinatura. gennaio del del 3 recava a capo pagina seguito da due 1* Don il Chisciotte che articolo sopra riportato, telegrammi... incendiari diretti a Giosuè Carducci, che venne V ordine del sequestro per tutte le copie del giornale. Alcune però riuscirono a sfuggire all' eccidio, e una si conserva nella BibHoteca Carducci. La notizia del Chisciotte del 4 gennaio 1883. tina, leggevasi in fu sequestrato. pretesto, non A. SoRHKtJ.I quel numero, Di dirne ci Don sequestro era data dal la (( Anche il Don mat- ieri Chisciotte cagione o meglio sentiamo più il coraggio : il non 4 CARDUCCI E OBERDAN 50 gusto a procurarci una sottrazione della roba c* è nostra da parte di chi non intende Copiamo quindi fedelmente cela. Ordinanza di protesta e rimettiamo Per canto nostro non i : (( la prosa della ai nostri let- cura di commentarla. tori la tere di restituir- Oh quando giurati stanza anche vi stanchiamo ci di ripe- decidete a condurci davanti Non abbiamo commessi ancora abba- } può Guardate, delitti ? darsi voglia di commetterne la avrebbero però un altro giurie contro titolo ci altri, nel venga ma codice che : in- pubblici funzionari nell* esercizio i delle loro funzioni. (( Ma sinceramente noi speriamo che ad in- giuriare nessuno ci trascinerà mai. (( Per ora scritto contentiamo ci forse alla istruzione un* offesa, essere Pubblica Sicurezza. dal Corticelli, Il scritto che qualche parte, questa Ministeri, fortunata- ne guardie suo codice fu redatto dal Puoti e anche recentemente riveduto dal Fornaciari, da nulla in ma italiana, mente non ha né Pubblici Indi ristampare lo del signor Giudice Istruttore, può di di ma son cose ed uomini ». seguiva il bravo testo della ordinanza motivata del sequestro del periodico, che è bene CARDUCCI IL TRIBUNALE IN conoscere, per intendere tempi e valutare i Governo umiliazioni imposte al 51 le italiano dall' al- leanza austriaca. Qiudict Istruttore presso // Ha proferita la Tribunale Correzionale di Bologna il seguente ORDINANZA Nel processo istruttosi contro Rotollino Achilie gerente responsabile del giornale che ^on Chisciotte pubblica in Bologna si Imputato Dei reati ^on nel giornale r apologia di cui all'art. N. N. » politico l'elenco degli ricevuto da Giosuè Carducci da Trieste il detto prof. Carducci numero del giornale riferirsi da Trieste e Potenza Don dell' assassinio Che inoltre nel tenore del tele- politico, conoscendosi che alla vita telegrammi i riprodotti nel sud- Chisciotte, apertamente dannato anche quale cospiratore Per V eroe monumento che a Guglielmo Oberdank, e che coi medesimi r apologia l' si comprende si verrebbe a Oberdank nostro.... si pelle parole vi ecc.... in esso si leggono esprime perenne gratitudine per il e Capo cioè vostre : del « La sublimi governo ecc. ecc. ». La gio- parole il austriaco, gioventù contro l'assassinio [)erpetrato dal Tiranno di Vienna sul menticabile.... : e finisce colle altre: novello Cristo, contengono offese coniro che con- telegramma riprodotto nella seconda colonna seconda esprime vi fu far del Sovrano Austriaco. pagina dal giornale Tìon Chisciotte e che comincia colla parola ventù Triestina fatta capo del e Potenza. Ritenuto che tanto l'articolo in prima colonna ricevuti dal < perchè venne al un per oblatori nazionale a persona da determinarsi, e col riportare gramma 3, contengono offese si prima colonna intestato coli* articolo in pubblicare col e : 1878, N. Chisciotte del 3 gennaio corrente, dell' assassinio governo austriaco 2 della legge 20 marzo di Triestina protesta nostro indi- CARDUCCI E OBERDAN 52 Che il N. 358, 359 e 362 dell'anno sequestro dei Don 1882 Chisciotte con ordinanza di questo ufficio in data Per sulle per cui fu ordinato pertanto sussistendo le identiche ragioni il giornale gennajo questi motivi conformi conclusioni del P. Ordina del I.*' M. Don sequestro del giornale Chisciotte portante il N. 3, V. C 1883. e la data 3 gennajo Bologna, 3 gennaio 1883. Il Firm. Giudice Istruttore M. ALBERTI-VIOLETTI, agg. F. Casanova, Contemporaneamente a carico non solo del giornale, Carducci, per il MANDATO DI anche Bologna COMPARIZIONE Violetti Tribunale Correzionale di Bologna Istruttore del Visto processo istrutto a carico del nominato il G. di seguente il Giudice Carducci Giosuè, Professore in ma quale fu staccato dal Tribunale civile e correzionale di Noi Avv. A. un processo istituiva si alla Università di Bologna, abitante Via Mazzini N. 37. Viste naio le conclusioni del Pubblico Ministero del giorno di citare il avanti di alle degli uscieri o servienti giurati suddetto Prof. Carducci Giosuè a comparire personalmente Noi nella nostra Giustizia, già Grabinski, baldi, gen- 1883. Commettiamo e mandiamo ad uno naio 13 ore 3 1883 per Residenza pom. del giorno 24 ivi d'ufficio, a capo della Via S. sita nel (ventiquattro) del rispondere agli interrogatori palazzo di Domenico, ora Gari- che con diffidamento che non comparendo verrà contro mese di gen- gli verrano di esso fatti, rilasciato . CARDUCCI IL mandato giusta di cattura, TRIBUNALE IN articolo l' 1 83 del 53 Codice di procedura p>enale. colo mandato presente II 189 e seguenti del modo sarà notificato nel Codice Tfato a Bologna 17 à. prescritto dall' arti- procedura penale. di 1883. Firm. il Giudice * Istruttore VIOLETTI Firm, Come andò a Vice-Cancelliere Il può ben comprendere, si finire in nulla. giornali stava contro specialmente intemperanze degli le le citazioni, le comparizioni e i una ragione diplomatica. Per stessa (I) L'originale del risulta « resto il Tribu- impuniti. Far la pa- Mandato La consegna di comparizione conservasi nella Bi- fu fatta il giorno seguente alla sua data, da questa dichiarazione dell'Usciere che è a tergo dell'alto: Bologna, Ad : ! blioteca Carducci. come il sarebbe stato mettersi contro altrimenti tria irredentisti processi avevano mandava nale lasciava correre, e processo credere che prote- far di austriaci, il (|) governo aveva sopra- Il tutto bisogno, di fronte all'Austria e ai Casanova istanza Notificala 18 gennaio del la Giudice 1883. Istruttore presente copia di Carducci prof. Giosuè ; mandato di comparizione consegnata in persona di sua moglie al signor » VII. Ho ricordati i giornali austriaci in Italia, ma : giornali esteri, dirò meglio, sopratutto dell' interessamento, così quanto dannoso per simi, e non è e' azione patriot- 1' causa la da Giosuè Carducci, preso che era sorta dell' agitazione autorevole e così efficace per tica, i furono austriaca, indignatis- da meravigliarsi se spiravan fuoco e fiamme. Questo è quanto scriveva allgemeine Zeitung, secondo diede il Secolo Norddeutsche la estratti gli che ne : La Norddeutsche Allgemeine Zeitung fare la morale spirito rivoluzionario agli Italiani vuol perchè teme che prenda il sopravvento lo in Europa. Il culto per Oberdank, non rebbe far credere, il culto per è, un come si assassino, vor- ma per un giovane che disperando della giustizia diplomazia fu spinto ad un' azione che della occhi suoi assunse carattere patriottico. agli Ma ecco senz' altro la sfuriata del giornale tedesco : L* esecuzione del « tentato e 55 GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I ( }) è, dagli strati triestino da una parte della stampa della popolazione di un' agitazione contro la cui uomo italiana che subiscono preso per punto di partenza questa influenza, zione ogni autore dell' at- morale giustifica- onorevole deve fare decisa op- posizione. (( Si comprende che un fanatico metta tutto in giuoco, per una sbrigliate passioni, causa giusta o creduta giusta. nale ha sempre un pubblica tien conto. tal (( d* onore, mano vile Il sacrificio perso- lato eroico di cui Ma punto di vista non Vediamo un zelatore dalle 1' nell* affare di opinione Oberdank esiste. individuo privo d' ogni senso umanità, religione, morale, alzar la a commettere un assassinio doppiamente perchè i mezzi usati nell' attentato gli la- sciavano aperta la via a salvare la propria pelle e cerchiamo invano in tutto ; il processo un tratto tempo troviamo, al di là dell'Alpi, attenuante. « E in pari gente che leva sugli scudi, qual martire politico. CARDUCCI E OBERDAN 56 questo codardo (sicl) corruzione cerca il il modo di lui che in tempo di morale suo simile, gente che d' agire e lo glorifica propone a modello della crescente generazione. (( Un poeta e professore universitario spinse r abuso della sua autorità come maestro della gioventù accademica fino a fare entusiastica apoteosi dell' assassinio comune Oberdank un posto nel Panteon degli eroi na- zionali d' Italia (( dell* a affatto fare riflessioni po- suir esagerata fruttificazione esecuzione di Oberdank; però se riguardo meno al puro sentimento di chiedere se versitario chiede per ! Non intendiamo litiche (sic//) e 1' irredentina si ha solo umano non può si ufficio di professore uni- deve assicurare al suo titolare 1' impu- nità di insegnare dalla cattedra la corruzione dei concetti di diritto, (( Speriamo d' onore, di moralità. coi veri amici d' Italia e del popolo che una reazione purificatrice non più lungamente contro .i il culto ripugnante, suo tardi che radicali al di là delle Alpi tributano a questo codardo Forse )). il professore poeta, che la Norddeutsche non nomina, s* tunamente Secolo) di mostrare che in Italia il incaricherà (aggiungeva oppor- GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I può avere si nozioni eccellenti di 57 di diritto, onore, di moralità e religione e tuttavia rispettare sacrificio di il E in tal Oberdank. caso siamo sicuri che Carducci lo farebbe con tanta vigoria e solennità da far pentire la Norddeutsche vocazione di » imprudente sua pro- dell* (1). La Norddeutsche non aveva avuto nominare il Carducci il nome di Neue un velenoso )). Dopo aver detto che dan aveva messo i « invece jreie Presse in Numero del Oesterreich und Ita- articolo pubblicato nel 3 gennaio 1883 col titolo: coraggio lui ; era fatto apertamente dalla lien il 1' esecuzione di Ober- in subbuglio i radicali italiani quali usavano le più feroci parole contro verno austriaco, cercando di minare esisteva tra le in Italia, go- pace che due nazioni, e dopo aver anche detto che le persone di vano la il buon senso non manca- incoraggiava il governo italiano a procedere con ogni rigore contro questi disturbatori della d' Italia, la pace, quale dell' ordine e della fortuna andrebbe danno con una guerra contro (1) Num. dell* 1-2 gennaio 1883. incontro ad l'Austria. ogni Asse- CARDUCCI E OBERDAN 58 riva giornale che in il caso tal 1* Italia, come nel 1866, sarebbe stata in breve schiacciata. Ma questi la Presse non sbraitatori sua voce e lo (( e aveva prestata Carducci, il indispettiva si nome splendore del suo parole dell* articolo, scritto lotta M. R. Im- di bensì !, perchè era entrato nella la e irredentisti, nuovo Deroulède briani, meravigliava tanto di si », sono quale aveva il per Oberdan delle poesie in prosa! ; e il giornale metteva poi in ridicolo la sua fantasia, nostre Alpi le sue aspirazioni, il Carducci aveva pubblicato nel Naturalmente le (( la Freie Presse italiana conservatrice e tutto quanto » Don Chisciotte. plaudiva alla stampa che biasimava questa im- provvisa agitazione, e sopratutto ricordava quei giornali che accusandolo si erano lanciati contro di non sentire il Carducci, sua dignità di la maestro, anzi di corrompere la gioventù Questo a un K con il il succo dell* articolo. tono dei due giornali sopra ricordati, ricamavano •nali di presso (I). simili sciocchezze molti altri gior- deirAustria e della Germania. (1) L'articolo della Neue d' Italia di Bologna nel num. freie Presse era del 12 gennaio alcun accenno a Giosuè Carducci e dire che l' ; riassunto dalla Stella 1883, ma non era fallo evidentemente per ordini superiori articolo era quasi lutto dedicalo al Carducci ! : 59 GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I Cosa che dopo era, tutto, naturale, quantunque qualche raro giornale, come la Wiener allgemeine Zeitung, non approvasse in anche in Austria modo secreto e misterioso col quale era tutto il stato condannato Oberdan. Ciò ^1 contrario che non sarebbe stato da aspettarsi furono gli arti- che certa stampa, proprio coli contro patriotti, in ispecie i Noi comprendiamo contro il Carducci. disparere e anche il 1' in- una singola persona; comprendiamo che sulto di il pubblicò italiana, Carducci ricevesse sulla fine del dicembre una letterina così anonima, si — capisce concepita : Un (( sul — vostro ammiratore è molto meravigliato modo come condotto circa vi siete il disgra- ziato triestino. Un' (( intelligenza come disconoscere che se tutta stri 1* la non può vostra intendimenti essa sarebbe perduta. ferenza di Carducci ! (1) Fu sentimento blicare vo- Che dif- italiano fra Dante e » (1). pubblicala nel Don con questo cappello del redattofe « i Italia seguisse Letteratura amena. una delle tante Giosuè Carducci > . E. Chisciotte, nutn. del oggi anonime e seguiva lo die. 1882, : — Anche lettere 30 scritto. ho il piacere di poter pub- imbecilli che «i mandano a CARDUCCI E OBERDAN 60 Comprendiamo anche un' che diceva lustitia, tutto altra lettera, firmata vano questo agitarsi, finché duravano le condizioni politiche interne del tempo: Ella eccita alle armi, diceva lustitia, dimen- (( ticando forse che muffa sotto difendere armi di un popolo che le sistema papale sono deboli per il (tacciamo 1' Una aggredire). nazione papale trema innanzi ad un potente vicino. La Francia davanti la Prussia Prussia; vanti la Uniti. La il Italia tre i eunuco Ugo Stati gli socialisti vicini del idolatra. Bassi, popolosa la s* e non arma fino Invece delle armi proclami prete liberato dal giogo papale vero pastore gli non rende versa in continui pensieri e alla prodigalità (I). il Messico davanti mentre con solo : Austria pure da- piccola Svizzera, cinta da quattro vi- cini, si fa rispettare, arma 1' ; ne faccia un : popolo in luogo Renda anche possibile stipendiati, i d' un tristo Savonarola, fanatizzatori apostoli del patriottismo. (( In quanto all' imperatore austriaco, allievo dei Gesuiti autorizzati e bollati sarà stato forse da questi a (I) tal da papi italiani, punto istupidito Argomenti, come ognun vede, non certo poderoul . GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I da non poter discernere come figurare il Governo, il possa lo scagliatore che un assassino tutt* altro Comprendiamo che una bomba che d' mentre a noi lato regicida, 61 (1) ». quale aveva il presa una strada, o volontariamente o costretto, continuasse neJla medesima e si spaventasse, a solo sentire nominare Oberdan, quasi più delle da fare autorità austriache, e giungesse al punto una perquisizione domiciliare a un maestro musica per lianova, lui il Giu- di semplice fatto che aveva com- non eseguita ancora, una marcia da e posta, banda comunale direttore della di intitolata al nome E comprendiamo del martire triestino ! (2) ancor meglio che un un- gherese, da Budapest inviasse al Carducci questa graziosa cartolina, piena di tutte ungheresi (( Se (1) austro- : ingannata l'Austria. Anche non mentono. gazzette le grandemente contro le finezze nella L' infelice queste lettere anonime si Ella sua si è tracotanza Oberdank doveva conservano nella Biblioteca Carducci. (2) L' ameno fatterello Giulianova pubblicata narrandolo Austria? » il nel fu narrato giornale corrispondente si in una L'Epoca, N. corrispondenza 32 del domandava onestamente: « da 1883, e Siamo in CARDUCCI E OBERDAN 62 impiccato, essere come ogni o doveva essere encomiato Italiani, state attenti (( Noi (( figli ! austriaco pensa, ? ! azzurro Danubio V abbiamo dell* specialmente con voi; ed Ella, Carducci, sembra avere male al cervello, o soffre assai infiammazione bovino. di fiele sono educatori della gioventù periore buoi ! — ? » ( I Essi signori Istituto Su- stalla dei questo pò* pò* in appartengono alla ) Comprendiamo, di Simili un dico, tutto ma contumelie e di apprezzamenti, vedere come dei giornali ci ripugna o che italiani italiani, chiamavansi, dessero sulla voce a quanti davano Oberdan e sentimento di e nome univano al italianità, incomprensibile una cosa 1* ricor- il più puro dichiarassero dannosa proclamassero agitazione, affatto interna ali* Austria quella con- danna, quasi che Oberdan ne fosse si una di le il più volgari villanie contro il ; Carducci, e richiamassero su di dei buoni e i ne e quel che è fosse ispirato alla italianità colmo, usassero italiano, rigori del lui Governo (1) L'originale è nella Biblioteca Carducci. (2) La Slella d'Italia di Bologna, nel N. il disprezzo (2). del uaiva al coro quasi generale dei giornali ministeriali 14 per gennaio, si biasimare le Sicuro, a tanto La Gazzetta meno giunse. si cembre un numero articolo intitolato », non giornale d* Italia, reputati, scriveva nel Oberdan 63 GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I (( certo dei del 26-27 di- L* agitazione per dopo molte e brave con- nel quale, siderazioni di vario ordine e consistenza, trovava posto questo volgare capoverso: Noi condanniamo, (( in qualunque caso, que- sta teorica dell* assassinio al servizio del patriot- tismo, vediamo cantar a cui teorica ed educatori professori d' Università in forma che ca, il non di vendetta, trovi applicabile al una circolare del ministero ciale affine di volesse fare. si facevano in prefetti pubblicata ai spegnere qualsiasi dimostrazione e se ne intende facilmente ma facevano più male che bene, e Nella Biblioteca dell' si sostiene si difendono Archiginnasio si nella che dell' umilia dalla parte dell'Austria (V. n. si i il per e Oberdan Non « Non lodare Gazzetta Uffi- per c'è, concetto che si è patriot- si capisce, le agitazioni provvedimenti del Governo. ha una copia e confutata da un democratico La gazzetta tenore. il caso di quei Italia, L'articolo della Stella ha per titolo: alcun accenno al Carducci, si sentimenti suoi personali i dimostrazioni che molto frequenti postillala mera- ci Ministro dell' istruzione pubbli- soddisfare di tismo,... », ma severo custode della legge quando così tratta di giovani, più chiamano poetica solo forse i perchè è impudentemente brutale; vigliamo che da inni ( il Picciola dell' articolo tutta ? ). pose addirittura, e con parole volgari, dol 24 die. 1882). CARDUCCI E OBERDAN 64 professori ciò che è prescritto dall'art. legge Casati, dove fra luogo promuovere a sospensione o corpo le la cause che possono dar amministrativamente la membro del rimozione di un accademico, si 106 della quella trova coir insegnamento o cogli dell' avere inìpugnate scritti verità sulle quali riposa V ordine religioso e rale, e tentato di scalzare tigie le mo- principii e le guaren- i che sono posti a fondamento della costitu- zione civile dello Stato. E aggiungeva: « Noi crediamo che non sia nemmeno il caso di parlare delle dimostrazioni che hanno avuto luogo e de' loro possibili quasi troviamo buono che effetti siensi fatte politici ; poiché, nella loro povertà, mostrarono quanto forte fosse r indifferenza malgrado gì' fondo de' di tutti : del pubblico in genere, incitamenti e giornali, gli articoli a doppio e degli studenti incoraggiati a scendere in piazza dagli squarci di prosa robusta di qualche professore e poeta, e dall' esem- pio della sua impunità E dopo ». (I) ciò qual meraviglia se il rappresen- tante del pubblico ministero nel processo svoltosi (I) si Nel num. del 26-27 dicembre 1882. La Qazztlta d' pubblicava a Roma. Italia Roma in per gioventù dell' Durante il Piazza Sciarra aveva di fatti i coraggio di accusare la il Università ? processo stesso rispose a dovere, Lega nella come della democrazia il gli Carducci indirizzò, è noto, queste giuste parole, sconsolate e che rispondevano contemporaneamente roventi, e ai giornalisti dello stampo di quello sopra processo di Piazza Sciarra io Il ri- genere di quelli del ai magistrati del cordato e « il Carducci che imbestialiva a quel signore, Giuseppe Ceneri.; e poi 65 GIORNALI AUSTRIACI... E ITALIANI I : Roma pubblico ministero di afferma che imbestio la gioventù. Qualche cosa (( or sono, di simile dissero, cinque capace di delin- giornalista giudicato il mesi quere e queir altro dalla inserzione delle lettere per gli Il (( d* trasformismo è in progresso. Oh (( che appuntamenti amorosi. sale. è prossimo il fango che sale, che Oggi è divenuto accusatore su la sale, bocca un magistrato. (( Dimani diventerà boia e perchè (( E gli vorrà affogare diciamo che è fango. fango è (I) Nella nelle ci Lega » della (1). democrazia, n. del 2 giugno 1883; Opere, XII, 213. A. HoBHBI.LI 6 poi vili. Dopo tutto questo chi si meraviglierà più se momento che ogni straccione di forestiero (dal gli tolleravano e incoraggiavano e per- Italiani fino"* lodavano di insultare l' tutto ciò) si faceva ardito, Italia, poi di rivolgere le più ver- gognose parole contro il ducci invilire e umiliare Tra la riesumare, epistolare Carducci il Paese mi nel Car- a un solo componimento limito inviato austriaco, al Carducci proprio in quei ma Oberdan. Che ha no- austriaco, naturalmente « Un prussiano non viene da un collega degno l' si E ? tevole importanza, specie perchè È, ? molta materia del genere che potrei giorni delle discussioni per da un prima anonimo, che si già del- firma ». comprende, un a Carducci, all'Italia; insulto, ma polo sappia, è bene che gli è un insulto atroce bene che il po- Italiani ricordino il LE IDEE dramma UN PRUSSIANO 67 eterno (sempre attuale, appunto per ciò) compimento del D* dei destini d* Italia, che ognora ebbe contro e avrà sempre e ha prepotente dei modi, Ecco la nel più ora, Germania. documento, che non fu sino ad ora il noto ad alcuno, nella sua sgrammaticata forma genuina : ({ Firenze, 12. 1883 ì. Signore Carducci, ({ Bologna. Nel tempo delle ultime dimostrazioni causa (( (( Oberdank (( lettera, (( la (( bandiera italiana sventolerà pure in Trieste. (( Ciò fu (( Avete (( però assicurare e nello stesso tempo tranquil- « lare (( tolerà (( letto una sua nella quale dice che bisogna differire vendetta a tempi migliori, a un giorno la senso della sua il fatto che benone la vostra mai me mai lettera. posso famosa bandiera non sven- in Trieste. Son curioso volete conquistare Triste debolezza (( alleata « cata la battaglia di Custozza dell* Italia e la della Vi dico: di differire la cosa, vi (( (( ho nelle città d' Italia di sapere co- (sic), visto la potenza dell'Austria, Germania. Avete già dimenti- ? L'Austria cederà forse un giorno Trento, CARDUCCI E OBERDAN 68 ma mai Trieste. Se avreste vissuto di al là La Germania non per- mette mai che Trieste diventa italiana, ciò degli Alpi, lo sapreste ognuno sa neppure Germania, in in non Italia lo sa gente educata. Con qual (( r la ! pretende sapere, vorrei diritto, Italia la città di Trieste ? (( si Ha appartenuta forse all' Italia ? ? In Nizza parla anche italiano e pure pretende nes- suno che Nizza manca ste è unito deschi non al da 500 anni regno d' Te- all'Austria, e noi ricordano che faceva parte al ci mi pare, territorio italiano soltanto, tasia degli Trie- Italia. non escluso Italiani, la nella fan- gente che godeva una certa educazione. (( La città lingua (( Riga è anche di tedesca tende che Riga (( )) quanto in e pure nessun tedesco pre- ci Per venir a un* manca. altra cosa: quale vantaggio avrebbe Trieste se diventasse italiano la di navigazione con fondi del nutrito (( con tutto 1' il a Lloyd impero, il tutte le risorse dell* Se Trieste fosse questo, r Italia italiano, non ne ha i ? Forse La grande rovina del commercio suo. cietà alla è » so- sostenuta commercio è impero. finirebbe fondi, ha già tutto tanti LE IDEE porti (( triestini (( liani, (( austriaco (( che ({ Signore UN PRUSSIANO Venezia deserti, (( D* 69 Questo sanno etc. i e non desiderano diventar sudditi ita- ciò significa può Italia la rovina. L* impero loro suo porto, far di più pel unico potrebbe fare ; non* vi pare anche, ? ? ? Colla conquista di Bosnia, l'Austria è sulla (( ({ via a Saloniki, ee tale maritima. Vi posso (( diventerà una potenza ori en- assicurare, da parte il solo attacco all'Au- sarebbe perdita la (( stria (( della provincia di Venezia, (( messo un poco più verso (( zione che ha fatta per la sua unione quasi (( niente, (( tente; (( ricevuto le sue provinze gratis, (( straniero. dell* Italia, non ha 1* Italia il ha il la frontiera fosse diritto di fatto da se quasi niente; ha da dono dello nezia dalle vittorie prussiane; (( in conseguenza della battaglia « si ha presto dimenticato bene che Si sa le in III Roma re (( na- esser così prepo- La Lombardia da Napoleone (( Una ponente. di ; la Ve- parimente Sédan. Ciò Italia. conquiste di Garibaldi Sud non avevano luogo contro truppe « nel (( straniere; te media. tutto in Sicilia Concludendo e in Napoli fu co- questa mia, vi posso CARDUCCI E OBERDAN 70 assicurare che le ultime dimostrazioni in Italia non son dimenticate, ne Germania, ne in in Austria; un po' più di chiasso ancora, e l'avrete Guerra, la V se Italia non soddisfa le esigenze dell' Austria. (( Qui dicono in Italia la plebaglia, gì' Inglesi, Mancini. Sig. il (( mole (( » di Avrei sbaglie, tere, che il Ci son qui gente che hanno Milano N. in scritto ma non fa la politica estera, ancor un po' di buon senso, leggete golo come » estese per sapere tedesco senza meglio e tedesco cognizioni il Pun- (( 12. suppongo, secondo le vostre il vostre le let- non siano tanto ». UN PRUSSIANO che è ben informato Chi era V autore di questa lettera Non 7 piamo, certamente un Herr Professor quelli che erano a dentro che venivano dolce paese, allora, all' alle di segrete cose, per studiare, fatto a vedere, a far la spia, a preparare (I) sap- uno : come sempre, quaggiù apparenza (1) Nel Carteggio Carducci (Biblioteca Carducci) in il e nel nel ter- Bologna. 1 LE IDEE reno per tempo il stata inevitabile. E d' un prussiano della guerra... 7 che sarebbe ricordiamo che questa lettera veniva pochi mesi dopo che V alleanza della Triplice era stata solennemente stipulata (I) Questa Museum, (1917) Marino, lellera fu qualche mese Bollellino della Repubblica di e poi tip, in Reffl estratto fa 1917. me : I pubblicata San Marino, anno a parte col titolo e Della Balda, da ( I I, n. ) nel 3-4 Parla un PruMfiano. San IX. Le liani, stolte e il accuse dei giornali stranieri e tentativo fatto dagli uni e dagli altri di lasciar fraintendere lo indussero a spiegarsi anche più chiaramente, o che, ad espliciti lati che non erano parsi erano arte, stati interpretati una guisa che non era quella voluta dal Car- ducci. L' occasione tuna, di concetto del Carducci, il e a mettere in luce certi in ita- in occasione si presentò, e molto oppor- dell* uscita Guglielmo Oberdan », che delle si (( Memorie stavano allora compilando, per consiglio del Carducci e di altri e per opera specialmente di Me- illustri patriotti, animo e di buona cultura dedicatosi da qualche tempo al notti teatro, Delfino, di irredentisti, giovane di Luigi Dobrilla, e di grande uno dei più operosi Giacomo Venezian, che era alle prime armi, ed è recentemente allora finito esso pure martire confessore nella lotta contro LE VICENDE DELLE coronando l'Austria, (( MEMORIE OBERDAN D* )) supremo così, col 73 sacrificio della vita, la sua alta idealità. Le Memorie si stamparono in Milano, r editore Emilio Quadrio, nei primi 1883 ma Dobrilla fu Il (1). chi stese Menotti Delfino, il lui lo sceva così bene dan; coli' estinto legava. V anima nessun e curatore' della edizione, il totalità fu quale potè disporre siduo carteggio tenuto amicizia che a giorni del volumetto nella quasi il dell* as- e della intima Nessun cono- altro e le idealità di perciò altro per poteva Ober- tracciare quelle notizie biografiche, con maggiore verità, con più commovente semplicità, con più calore. Quantunque costo uscire viva e per lo ducci il del giovine (1) voleva ad ogni ancor giustiziato lavoro riuscì di grande efficacia, così come per tutta l' andatura. 11 Carchiama quelle Memorie a scritte con intelamore da chi gli fu diceva profondamente giusto uri si stile, d' letto perchè mentre l'agitazione patriottica era corpo il caldo, affrettato, Il titolo preciso è questo: come e fratello », (2). Guglielmo Oberdan. Memorie di amico, con prefazione di Qiosue Carducci. Milano, Emilio Quadrio, 1883, in 32, di pp. frontispizio, (2) 67, con ritratto dell'Oberdan nel riguardo del a incisione. Matteo Renato Imbriani, uno dei più ardenti irredentisti, nobilissimo scrittore e patriota, ha queste parole intorno alle e Memorie: CARDUCCI E OBERDAN 74 Perchè il libretto trovasse maggiore incontro e perchè V opera di ricordo e di conforto per martirio di Oberdan fosse più fruttuosa rispetto alle alte finalità cui si tendeva, Con prefazione al Carducci. avrebbe in breve ottenuto 11 per il i tre chiesero la 1* quella, operetta successo. Carducci acconsentì di gran cuore, e scrisse libro le sue più forti e misurate parole. il Egli il comprese che bisognava essere temperati affinchè il libro non venisse sequestrato dalla polizia e cadesse così il vantaggio ideale che si sperava; e bisognava essere temperati e chiari anche per che togliere le false interpretazioni i maligni avevano dato alle sue antecedenti vivaci scritture. Nella prefazione alle Memorie il Carducci dunque diceva che, onorando Oberdan, non voleva (( (( una intenzione micidiale un deliberato e maturato proposito sì fizio » « celebrare ; non si voleva onorare il si », di sacri- disertore in faccia Della fanciullezza, dell'adolescenza ha raccontalo con pietà ed affetto narrivabili tanti altri, gentili l' amico dei suoi giovani anni, un egregio esule in Italia, nella stessa sua patria. ed eloquenti non credo (juglielmo Oberdan si triestino, ora, A quelle come parole sì possa aggiungere altro ». Nello scritto pubblicato nella Italia degli Italiani del cembre 1883. Napoli, Resole e Rusconi, 1883. 20 di- LE VICENDE DELLE nemico al : egli MEMORIE (( non era OBERDAN d' )) perchè disertore, 75 suo il ideale era la libertà della Bosnia e dell* Erzego- vina e specialmente Trieste all'Italia; Carducci 1' 1* non unione degli pretendeva perciò dal si intervento del governo italiano nel- r amministrazione della giustizia in Austria aveva anzi mai sperato grazia voleva gheria nostro (( romper guerra ma », lì per ; che infine non lì all' Austria-Un- che era da aspettare caso di Pantheon per Oberdan, la coscienza (1) scritto (1). delle in alto senza il memoria e per rispondere si al coscienza nazionale, la giornale pubblicava vevano essere giudicati alla zione italiana era posta tra Oberdan, con insensibili varianti. « caporale Barsanti ». Questa chiara enunciazione era che Oberdan trovavasi nello lo 1' Unità Cattolica e in slesso caso di stessa le all' Bologna, nei quali stregua, bombe, da Unione, giornale era detto stato Barsanti, e che perciò do- ed era detto che quelle scopo di «valutare non solo la di la rivolu- Orsini a queste Oberdan, figura di di mettere in cattiva luce l'opera carducciana. La frase che riguardava Felice Orsini spiacque alla reduci delle patrie ballaglie di Meldola, che nel giornale di XII che mise quest'ultimo che ma italiano e lo l' Bandiera, non ammette Felice Orsini, e respinge, non dolorosa pietà, di me- la scritto 1 era detto che la fatta il — Nello 1 fratelli che del Carducci fu poi ripubblicalo nel voi. Opere, pp. 2 0-2 2 e altrove, con i tempo il abbracciavano chiedevano giustizia a Dio Lo « ma nazionale due popoli, Lui, nel cui sangue slavo, non : Terminava affermando che non era ». moria e di Italiani Faenza (num. del 6 gennaio 1883) protestava Società dei La Montagna contro il giudizio CARDUCCI E OBERDAN 76 Queste precise, chiare, contenute parole, che ogni Hbero cittadino, sia pur moderato, poteva e diciamo pure doveva pensare, fecero veder rosso al questore, che anche stavolta intervenne... La stampa Memorie delle e della prefazione era terminata sul finire di gennaio, e la prima copia uscì di tipografìa essere consegnata gendo all' 26 di quel mese per il autore. Delfino, Il rileg- nobilissime parole introduttive del Car- le ducci, volle ringraziarlo e gli inviò la seguente lettera : Illustrissimo Signore Il ! signor Luigi Dobrilla che accettare la memorie mia cooperazione sulla mi mandò ieri si compiacque nella raccolta delle povera vita di Guglielmo Oberdan, il volumetto che s' apre con la di Lei splendida prefazione. Per r fraterno affetto martire, per la sua che portai memoria, per che pareva troppo severo, e conchiudeva non è pur del Pantheon, giusto che la : « il al povero mio dolore, Se Orsini non moria sua tramanderà maggior splendore nei tempi avvenire. sua terra natale non poteva più tacere per la concittadino , e quanto additi ai posteri prima almeno eguale innalzerà se è meritevole nazione Io scordi, anzi un modesto non maggiore E rivendicazione ricordo la me- Meldola del che suo Io di molli antichi eroi ». LE VICENDE DELLE a cui suonò conforto (( MEMORIE )) OBERDAN d' La Lei parola, io la di 77 rin- grazio con tutta r anima. Torino, 27 gennaio 1883. Menotti Delfino L' onesta letizia del Delfino e dei suoi colla- boratori nella pubblicazione delle r amato bata, Memorie doveva però essere fratello perchè appena il libro tosto dalla polizia e tosto sequestrato. Carducci lo stesso tur- potè uscire dalla mira tipografia per essere divulgato, fu preso di tizia al del- Ne dava Dobrilla no- la : Milano, 31 deir83. Illustre Come Signore, era agevole prevedere, L'Ordinanza strati. austro-italica fummo è seque- un capola- voro di menzogna. Dice testualmente : Atte- <( soché nella prefazione firmata Giosuè Carducci e nel testo che seguita risulta manifesta e con- tinua r apologia di fatti legge più specialmente ecc. A dichiarati crimini dalla dell' assassinio politico ». che serve curatori leggere del ? 1* istruzione elementare se i pro- Re non hanno ancora appreso a CARDUCCI E OBERDAN 78 11 certo Se dott. Venezian numero avrà già trasmesso un di copie dell* opuscoletto. — come ne dubito — autore Delfino, r onore di avrà si un processo, tanto d* intentare notti le comparire intenzione quanto io memorie, delle al 1* Me- il avremo Suo fianco davanti ai giudici italiani. Gradisca, Amico illustre nostro, i miei grati e riverenti saluti. Dev.mo suo Luigi Dobrilla Il Venezian poi in una interessantissima tera del 2 febbraio indirizzata al Carducci ci maggiori notizie e particolari sull' sono per noi del più vivo sapore let- dava accaduto, che : Signore, Illustre Bologna, 2 febbraio 83 Mi valgo dell' indirizzo che mi ha comuni- cato la sua signora per darle una notizia che non aspetta ma che non la farà trabiliare: l'opu- scolo Guglielmo Oberdank, raccomandato dalla sua prefazione che, protestando contro insinuazioni mendaci fanno onore al di pusillanimi, difende quanti martire triestino, è stato subito LE VICENDE DELLE MEMORIE )) D* OBERDAN era scrupolosamente evitato tutto quanto pa- reva che potesse dar ansa a questa misura sono soppressi anche si i : la sa, Dobrilla, si suoi eloque^nti articoli che voleva dapprima pubblicar in appendice. mio amico le 79 da sequestro. È superfluo avvertire che colpito si (( Il che ha curato, com* Ella pubblicazione, mi avvertì che quasi tutte copie sono state salvate e Mi sono dato 50. me ne ha man- a spedirgliene a Ve- affrettato rona un esemplare, che forse non le è pervenuto ; ne ho riserbate 10 copie a sua disposizione, ed ho affidato le restanti a chi può curarne dita e la diffusione. L' opuscolo, la dacché è proi- bito, correrà di più, e già ieri fui invitato richiesta urgente d'altre — se per prepararci 100 copie. all' alleanza non cominciano ad adottarne dina, senza lamentari ma non si La Il a fare sequestro coli' Austria leggi alla sor- seccatura delle discussioni par- — dovrebbe dar luogo ad un processo so più se indipendenti, che la le ven- si possa sperare giudici tanto non da persone ma da prevenzioni, mostrino capaci di far giustizia. riverisco ; con affettuoso ossequio. Dev.mo Giacomo Venezian CARDUCCI E OBERDAN 80 Se avesse bisogno mi mio scriva al La copia di darmi qualche incarico, indirizzo borghese delle questrato logna - un dono del Car- pugno G. Carducci E il fu iniziato Dobrilla e venne Comune Volle forse che ». del sopruso compiuto Bologna libretto in luogo pubblico, processo contro gli editori comparire a il Bo- di ? Delfino e il citato Istruttore di il sopra: ((Se- vi scrisse documento perenne, restasse (I). dalla Bi- Alla Biblioteca del ! Rizzoli 33 Memorie posseduta blioteca dell* Archiginnasio è ducci, che di suo : Il ! davanti Violetti, Carducci, il il Carducci Giudice per deliberazione del Giudice Istruttore di Milano in data 27 marzo, per (( il per giorno 8 aprile, alle ore rispondere agli ivi verranno fatti » ; rispettive dimore. andò Le interrogatorii che gli gli altri furono interrogati nelle Dopo varie vicende, la causa nel settembre di quell' (1) pomeridiane Corte d'Appello di Milano, la quale alla ordinanza tre anno emanava la seguente : tre lettere, del Delfino, del Dobrilla e del Venezlan, conservano nel fascio dal Carducci slesso dedicato suoi manoscritti. a Oberdan , tra >i i LE VICENDE DELLE La Corte d' Appello (( MEMORIE — Milano di Sezione d' accusa Presidente e Consiglieri dagli Illustrissimi Sig. OBERDAN D* )) 81 composta sottoscritti. Deliberando in Camera di Consiglio senza l'intervento del PubMinistero e del Cancelliere blico ha pronunciato seguente la ORDINANZA Sulla relazione fatta in Camera di Consiglio dal Sig. Consigliere Delegato. Visti gli atti del processo contro Carducci Giosuè, Delfino torio, sati Domenico (sic), Quadrio Emilio Dobrilla Vit- e Barghini Carlo accu- ; di reati sulla stampa. Vista la sentenza non dichiarò farsi 30 luogo luglio u. di questa Sezione d'accusa s. procedimento a per essere estinta l' che azione penale. Vista la richiesta che si Pubblico del Ministero 7 anzidetto 293 N. accoglie. Ritenuto che negli opuscoli incriminati contiene si espressioni e comenti costituenti reato. Visti gli articoli 74 Codice Penale e 606 C. P. P. Ordina La confisca degli opuscoli anzidetti per essere dopo distrutti il passaggio della presente in causa giudicata. Milano, li 12 Seilemhre 1883. firmati Orserigo Ago Bologna, A richiesta del Io sottoscritto Usciere Sig. addetto Prof. Carducci Giosuè mani della 20 (venti) di lui moglie, Sor<Bii:i.M Bernardi Ottobre 1883. nel essendo questo a suo egli R. Tribunale Civile e la retroscritla domicilio copia di Ordinanza e consegnata nelle assente. Enrico A. Pedr. ,, Pubblico Ministero Correzionale ho notificala e rilasciala al li .. Gmi , Lac. CARDUCCI E OBERDAN 82 La conclusione nullameno non i processati : ne sostennero Memorie delle 1* tutta fu grave per ira volumetti i Oberdan, che furono condan- dì nati alla distruzione ben è vero che parecchie : copie erano state prima messe in salvo, di guisa che r opera affettuosa degli animosi collabora- non andò tori tutta perduta. Mentre svolgevasi questo processo, un ducci doveva subirne pubblicazione degli nale Belligero, // il il Car- In séguito alla altro. carducciani nel gior- articoli Carducci e il gerente di quel giornale vennero denunciati dal procuratore del Re di ma in breve, nel maggio fu dichiarato Palermo ma dere; indi : anche Il ; fu resa giustizia : stavolta, il non luogo a proce- ecco l'interessante documento: ESTRATTO Da inchieste e interrogatorii notificarsi ai DI REQUISITORIA 422 Procedura termini dell'art. Procuratore Generale del Re di Penale. Palermo Visti gli atti a carico di 1.° Carducci Giosuè Università di Bologna, ivi fu Michele, di anni 47 professore della domiciliato. 2.° Miraglia Nicolò di Giuseppe domiciliato in Sciacca, gerente del giornale Liberi anni di il 25 celibe, nato e Belligero : Imputati di avere col mezzo persona del Re, e l' Oberdank con 1' della fatta 1' stampa, periodico il Belligero, offesa la sacra apologia dell' assassinio politico commesso dal- attentato alla vita dell' Imperatore d* Austria LE VICENDE DELLE (( MEMORIE )) D* OBERDAN 83 Richiede la sezione di accusa acciocché dichiari non esser luogo a contro Giosuè Carducci e Miraglia Nicolò per non fatto ad essi procedimento costituire reato il imputato. Palermo, 3 maggio 1883. Il Sost. Procuratore Generale F.o Per estratto * BRAGG! conforme Palermo, 4 maggio 1883. F.o PALMEGGIANl V. C. Bologna, Notificata la presente copia di prof. Giosuè Carducci e consegnata Ordinanza in li 15 maggio 1883. di citazione al F.o Gaiìtaxo Guidi Use. (1) Il signor persona. (1). Carducci conservò religiosamente questi documenti dei suoi rapporti coi tribunali. X. Insieme di Oberdan 1* rivolgere destato dalla esecuzione coli* orrore e coli* agitazione che si accese per indifferentismo italiano alle terre sue, sorse sùbito e spontaneo un senso di compianto per la povera madre del giovine impiccato. Tra madre e tenerissimo menda : la è noto, e* era un morte del giovine portò una E intorno a lei, le quando la voci più diverse. Si diceva — e quest* ultima condizione era più — che bisognava perciò sovvenirla e povera che vera (I); si altri rivata a (I) 27 che era morta, e Venezia Cosi pregavano die. 1882 al ; 1 la esecuzione fu da alcuni che era gravemente malata del tre- perchè Guglielmo avesse chiesta compiuta, corsero da affetto scossa nel cuore materno, che pure aveva fatto di tutto grazia. come figlio, di la notizia era già ar- guisa che a cittadini Carducci. di diceva tal nuova il Pordenone con un telegramma , PER LA MADRE DEL MARTIRE 85 comitato degli studenti della Scuola superiore di Commercio aveva sospesa ogni azione aveva avvertito davano un il Carducci saluto, ( 1 ) altri infine ; lognese, o man- un compianto direttamente povera madre, o pregavano alla e di tutto il' Comitato bo- che volesse incaricarsi di pietosa tale trasmissione. Sul finire del 1882 e il principio del 1883 aldi Giorgina cune madri bolognesi, per consiglio presero Saffi, madre alla la religiosa un tributo 1* del di reverente amore, di rievocazione, di il firme, le schede ma presto Governo ad impedire schede e persino forma aperta, di quelle Madre dolorante alla le stamparono e distribuirono intromise delle che attestasse giovine martire, che dovevano raccogliere sione indirizzo simpatia delle madri italiane e fosse protesta. Si si un iniziativa di porgere diffu- la consegna, la in che erano state raccolte, in Trieste; ciò non tolse però che la consegna di schede piene di firme non avvenisse per cura Efficaci indirizzo, l' ( I La ) e commoventi erano dettato notizia di intimi e nel segreto. si da Aurelio lesse in 27 die. ; ma più tardi (V. Saffi un dispaccio giunto a che fu pubblicato da parecchi giornali n. del 29 fra die.) cui la parole del- le La : Roma il 26 Patria nel notizia n. die. del era smentita. CARDUCCI E OBERDAN 86 (( A madri donne e noi conforto di parrebbe di recare offesa ci : del Martire, non osiamo parlare italiane comune tità Madre Voi, del vostro immenso alla san- dolore. Pure, mentre col- r animo compreso di chiniamo dinanzi al vostro cordoglio, sentiamo vi riverenti mestizia ineffabile in- ci bisogno di rivolgervi una parola che il esprima nostro compianto il religiosamente fraterno. (( Come r fletteva sulla aureola del Grande Martirio Madre di Colui che sulla Croce per insegnare mini la più sublime di fìcio di sé stesso pel di tutti — così coli' s* ri- immolava Esempio tutte le virtù si agli uo- — il sacri- bene e pel miglioramento accenda su Voi e penetri nel Vostro cuore, affranto da mortale ambascia, la luce che splende dall' eroico sacrificio del vostro figlio, che volle morire per ridestare a vita mi- gliore e più degna (1) L'indirizzo, che suoi fratelli di patria i si estendeva ancora, fu riprodotto mcnle da Fulvio Cantoni, col alla madre di Oberdan, nel stalo pubblicato titolo: XX Dicembre, numero unico anniversario dell' impiccagione di Guglielmo grafici e storici. Udine, Tosolini, (1). integral- L'indirizzo delle donne italiane nel volumetto assai raro che — » ha per cit. titolo Oberdan. : ma era già Nel XXV ; Appunti bio- 1907 (per cura del Comitato segreto nella Gioventù triestina), a pp. 130-131. I PER LA MADRE DEL MARTIRE Una di cui al voce anche corse sul dicembre, una lettera Carducci, che vai la pena di riprodurre inte- gralmente (( « vato : Illustre Italiano, Scrivo a voi che primo in Italia avete il grido di vendetta contro nefice del povero martire (( Leggo infelice madre coronato car- il Oberdank. ha intenzione di pensar alla lei del martire triestino; evitiamo se può questo nuovo insulto, da Trieste la desolata seremo di al le- nei giornali che la moglie del car- nefice coronato si finire del fece eco Oreste Fabbri in si 87 facciamo venire via madre, e noi Italiani pen- mantenimento; apriamo dalle lei Alpi air Etna una sottoscrizione per la madre del giovane eroe morto per la patria, e questa sottoscrizione sarà in faccia a coloro un insulto che noi getteremo che vogliono ad ogni costo leanza con quell'Austria che l'al- ha impiccati fu- Scusate, o illustre signore, la libertà che mi cilati i ci nostri migliori patriotti. sono presa, ma il dolore straziante che abbiamo provato per la morte del povero martire lo comprenderete facilmente quando vi dirò che la mia consorte è una giovine triestina, non in odore CARDUCCI E OBERDAN 88 e che lo santità presso la polizia austriaca, di ha a Trieste scrivente amici più intimi. gli bisogna esserci stati mai dimenticare Io e la (( sue più care affezioni, le Oh cara e simpatica città, per non poterla mai e poi ! mia signora vi mandiamo un sa- luto di cuore. (( Viva « Vostro dev.mo obb.mo Trieste, Viva Trento ! Oreste Fabbri In verità le cose (1). non stavano come molti an- davano affermando. La povera madre cora, immersa nel dolore e tristi condizioni furono pochi patriotti d* » Italia in visse an- Le sue nella miseria. breve note, e non cercarono di sovvenirla. Nella stessa seduta costitutiva del Comitato bolognese, lei e ; si come abbiam era, non appena si potè trovare una strada pos- Nei manoscritti Carducci di si un vaglia internazionale ( al I ) La voce che l' imperatrice conserva di L. d' Austria dolore e alla povertà della madre infelice di raccolta e cattolici, premurosamente tra i quali 1' pensato a pervenire una piccola le fu fatto sibile, visto, diffusa Unione di (si somma. la ricevuta 113,75 (corri- desiderasse soccorrere Oberdan fu in breve capisce perchè) da alcuni giornali Bologna. , PER LA MADRE DEL MARTIRE spendenti, a quanto par chiaro, a mandato Poeta dal a Riccardo Trieste in data del luglio 1883. La 89 100 corone) Zampieri (1) « II Ho liane; e La 26 luglio Pregiatissimo inviato La il sig. pur ora pregherei di Perdoni l' il (I). Carducci scriveva allo Zampieri: Riccardo Zampieri al suo indirizzo un vaglia di far tenere la pregherei anche, possibilmente, nasse di aver ricevuto somma piccola era destinata alla sventurata madre... in d'un somma lire I 13,75 ita- signora Oberdan. riscontro, col quale mi accen- alla vaglia. incomodo e mi abbia per suo dcv.mo GIOSUÈ Carducci Il cit. a p. Nel facsimile della XXV 149. lettera carducciana fu riprodotto nel >. volumetto anniversario dell' impiccagione di Guglielmo Oberdan, XI. La indetta dal Comitato pre- sottoscrizione non potè procedere sieduto da Giosuè Carducci che lentamente e nascostamente, per la polizia bolognese e gli il fatto che ordini del governo ave- vano assolutamente vietato che si raccogliessero denari per Oberdan, in qualunque guisa fossero erogati le ; fu perfino vietato di primissime liste, che riguardasse la pena la e sotto fu proibita ogni indicazione memoria del martire, dei sequestri che sul povero sciotte si successero la Dopo ricordarlo. sotto Don Chi- con una insistenza penosa, minaccia della prigione per coloro che erano a capo della cosa. Cionullameno la nel secreto, nella congiura. timento le lettere dirette al a al Guerrini, Saffi, andò avanti, Sono piene di sen- sottoscrizione Carducci, al Ceneri, chiedenti a chi e vevansi spedire delle piccole somme come do- raccolte fra IL il RISULTATO DELLA SOTTOSCRIZIONE popolo per morto sulta scopo di inalzare un ricordo lo Alla fine del 1883, a quanto triestino. al ri- da una relazione dello stesso Carducci pub- blicata poi, ma solo nel 1886, nel Resto del Car- lino, si era raccolta la cui 91 si somma di*L. 1056,85 (da detrassero L. 100 che furono date a Ragosa dopo che sise di Udine), corte d'As- fu assolto dalla somma che poi si Donato accrebbe dei essendo essa stata depositata presso frutti, Banca popolare di Bologna la (1). Raccolta tale somma, in una seduta del 20 dicembre 1883, a un anno dal dan, il Comitato monumento che tore Carlo tuita E il forma del ricordo, o di Bologna monumento del disegno e il stesso, che corrispondeva di L. 840, viva, giacche Ober- dir si voglia, e affidò allo scul- Parmeggiani r esecuzione somma stabilì la sacrifizio di per la alla spesa Parmeggiani volle che fosse gra- r opera sua lo scultore (2). si mise ali* opera, ma non potè essa per mille ragioni procedere spedita e sol- (1) La prosa del Carducci fu raccolta nelle Opere di lui, voi. XII, pp. 220-223, col titolo: « Rogito della consegna ». (2) Ivi. L'abbozzo cembre 1883 conservasi Saffi nel Museo della deliberazione presa dal in Comitato il 20 di- autografo del Guerrini e colla firma di Aurelio del Risorgimento di Bologna, CARDUCCI E OBERDAN 92 lecita cosicché passarono ; Comitato potesse assolvere dal si aveva fatto il Neir anniversario e in tutta 20 dicembre del 1683 o meno di Giosuè Carducci ; si stamparono Ma sono rimasti a casa Carducci e altrove. fecero in Bologna gli volanti, fogli si (1). riparo dalla polizia, in al pubblicarono o riassunsero si ; Oberdan della morte di manifestazioni, più Italia onore di Oberdan voto che il 23 del dicembre 1882, e la con- il ferma stabilitane (1) anni innanzi che tre scritti parecchi troppo animatori dei quali lungo e fuori di posto sarebbe qui elencarli partitamente. Una Don pairticolare col ritratto Chisciotte, pagina e con menzione merita la di si recavano Mario brando « Mari , « in » prosa e Papiliunculus mordacemente anacreontica numero unico nota lettera di Giosuè Carducci al scritti di il Oberdan che prende 18 dicembre 1883. Si ristampavano e tuttavia l' 1' il Lo : tanto vanto presentarlo al Re. prima del Carducci Guido Mazzoni, viventi ai Haynau da edito dal la Barbanti in data articoli d' altri. versi Mancini avrebbe Di di italo-austriaca, sarcastici Peccato che Manchi gli e » alleanza con questi esso poesia in in tutta I Stecchetti chiudeva , una di cele- sua XII. Terminata che ebbe condo disegno e il Comitato, che in il pensò si coli* iscrizione se- approvati dal alla collocazione; e volevasi monumento posto del V opera, Io scultore da essere fosse tale ogni tempo dinanzi agli occhi dei cittadini e costituire lica. Ma un perenne monito per r autorità politica la ancora gente si ita- oppose, proibendo che fosse esposto in luogo pubblico. Il Carducci numento casse indusse allora ad offrire alla Società operaia, nella sua sede, questa lettera (( si il mo- affinchè lo collo- e fece la proposta con : Signor Presidente della Società operaia di Bologna, Il bare Comitato la costituitosi in memoria e il questa città a ser- retaggio del sacrifizio di Guglielmo Oberdan per la patria, fece fare, non CARDUCCI E OBERDAN 94 potendo un medaglione con altro, del effigie l' martire. Esporlo in luogo pubblico a documento e ammonimento lo A può. del popolo italiano, per ora nome non del Comitato prego Voi, signor Presidente, a voler ricettare nel luogo della Società operaia la in fin che povera immagine, danno *l Giorno verrà che ne remo e la Vergogna dura. la trarremo e la colloche- nella gran luce della gloria e della libertà d* Italia. Allora anche quelli che oggi la perse- guitano vorranno essere della processione. io credo che i popolani di Bologna, raccoglitori oggi di questo anatema, diranno: gliacchi ! Con Ma (( Indietro, vi- )). osservanza, 2 gennaio 1886 Giosuè Carducci » (1) Enrico Forlai, allora presidente della Società Operaia, fu ben pegno (1) lieto di accogliere prezioso di forza e di fede, e presto si procedette La lettera fu pubblicata da Giosuè Carducci per Guglielmo Oberdan lino il del 3 giugno 1908. Fulvio Cantoni inserito nel nell'articolo Reslo del Car- I INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO L* alla collocazione del monumento adunanze della Società stessa 95 (1886) nella sala delle in via Cavaliera, n. 22. 27 giugno del Il 1886 consegna con un rogito tor si faceva la solenne agli atti* del notaio dot- Giovanni Barbanti Erodano, minutato dallo Carducci e stesso piìi tardi da lui pubblicato nelle Opere. La consegna condizione essa « : era fatta e ricevuta sotto questa Che essa Società Operaia, e per presidente che sia per essere al giorno il propizio, lo renderà al popolo italiano quando sarà fatta la redenzione nazionale di quel terreno e di quella popolazione della patria che è ancora sotto dizione austriaca, o non appena italiano insorgerà forte di sgombri servile, Il popolo propositi e d* opere, ultimi impedimenti della debolezza ad affermarla a viso aperto e volerla monumento marmo diglio; gli il di consiste una in Carrara incorniciata in un gran ramo di palma in » (I). lapide marmo bronzo in barattra- versa tutta la lapide in senso diagonale; a sinistra vi è il medaglione con busto a bassorilievo (I) Risulta dal * Rogito della consegna > sopra cit. CARDUCCI E OBERDAN 96 somigliantissimo, a destra la seguente epigrafe da Giosuè Carducci dettata : GUGLIELMO OBERDAN MORTO SANTAMENTE PER L* ITALIA TERRORE AMMONIMENTO RIMPROVERO AI TIRANNI DI AI Solenne, FUORI VIGLIACCHI DI DENTRO e coli* intervento di tutte le asso- ciazioni democratiche e delle maggiori personalità bolognesi nel campo popolare, riuscì la ceri- monia. Tra il prof. gli Olindo Guerrini, intervenuti furono Mantovani Orsetti, il Mattioli, prof. r avv. Rossi, Ugo Bassini, Corrado Ricci, V avv. Vita, r avv. Baratelli, V avv. Barbanti, molti re- duci delle patrie battaglie e italiani delle terre irredente e cittadini bolognesi, in tutto un tre- cento persone, quanti poteva a stento contenere la sala. Alla cerimonia avevano aderito il Ceneri e r ex deputato Musini. Erano poi rappresentate molte società democratiche, parecchie delle quali avevano inviati membri loro e la bandiera, di Bologna, di Imola, di Castelbolognese, di Lugo, di Ferrara, di Pistoia, di Rimini, di Venezia. Da L* INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO Trieste aveva mandate rappresentanze Garibaldi e insieme ad esso colo di Milano e di Alessandria al Carducci seguente telegramma il il Circolo sezioni del Cir- le (1) In quel giorno due esuli compagni 97 (1886) (1). di Oberdan mandarono : Giosuè Carducci - Bologna Emigrati Alpe Giulia residenti Venezia, ringraziandovi, commossi salutano voi venerato glorificatore loro fratello. Parenzani-Matera II il « 27 giugno, in occasione della Nucleo Mazziniano volante segnato a lutto inaugurazione distribuì questa epigrafe » monumento, del stampata in foglietto : MAGNANIMO ARDIMENTO TENACIA DI FEDE E DI PROPOSITI GENEROSE ASPIRAZIONI DI AMOR PATRIO TRASCINARONO SULLA FORCA AUSTRIACA l' EROICO GIOVANE GUGLIELMO OBERDAN TRIESTINO. OGGI CHE LA DEMOCRAZIA BOLOGNESE LO RICORDA IN EFFIGIE UNA MODESTA LAPIDE NELLA SEDE SOCIALE OPERAIA IN LA GIOVENTÙ APPRENDA DA QUEL MARMO CHE FORTI OPERE E VIRTÙ DI SACRIFICIO PONNO REDIMERE COMPLETAMENTE LA PATRIA SENZA CODARDE TRANSAZIONI. In occasione della inaugurazione del si pubblicarono meri unici, che inutile avvertire in Bologna, in ora come Romagna sono divenuti in la essi Monumento a G. Oberdan, e altrove fogli volanti e nu- altrettante rarità bibliografiche parte maggiore è tenuta dal è binomio Carducci-Oberdan. A. SOUBELLI : 7 CARDUCCI E OBERDAN 98 Resto del Carlino, che diede un largo Il rife- rimento della patriottica celebrazione, scriveva: (( La nota comica die e le i della cerimonia furono le guar- carabinieri che assediavano adiacenze della casa dell'Operaia 11 discorso Carducci, commemorativo ma poiché egli portico e il » (1). fu detto da Giosuè stesso lo pubblicò in parte e in parte lo riassunse, prima nel Resto del Carlino del 28 giugno, poi nel volume XII delle sue Opere, è fuor del caso di riprodurlo qui. Riprendeva, come blema dell'Austria, Trieste, mento le sapeva fare, tutto riaffermava il pro- sacrosanti di- i Venezia Giulia, a Trento, a all' Istria, di vedeva ci alla d' Italia ritti egli sentiva queir incondito vicino ammasso il disciogli- statale, pre- mire della Germania, e osservava che voleva forza animo fede, e sopratutto bisognava un' opera diversa da quella del governo d* allora il quale faceva che 1' idea decadesse abbacinata miglioramento economico delle persone e dal non avvedendosi che dello stato, debbono andare ( I ) di pari passo. Ma, Nel T^eslo del Carlino del 28 giugno col titolo generale : « Giosuè Carducci ali 1 due cose le avvertiva, e 886, Operaia ». in prima pagina, inaugurazione del monumento l' qui stava (( Non nocciolo del suo parlare ispirato: il discorriamo troppo : prepariamo e prepa- educhiamo ed educhiamoci, a riamoci, ultima rivendicazione nazionale discorso, notava Il 99 (1886) il fare la )). redattore del Resto del Carlino presente alla cerimonia, fu più volte interrotto dagli applausi mozione e grande riverenza verso la pareva quasi trattenessero occhi tutti momento rono quando ghiaccio, i poeta il ma gli sentivano la so- primi applausi scoppia- Carducci accennò alla gioventù il d' oggi invasa dalla il ; tutti com- la applauso, dall' erano intenti e lennità del da principio solo ; gli smania applausi di frivolezza, e rotto si susseguirono fre- quenti sino ad una grande acclamazione alla fine del discorso (I). L* autografo carducciano del rogito di consegna, che rimase nelle mani dell' avv. Giulio Vita, fu poi da questo consegnato insieme ad autografi e cimeli riguardanti nel 1908 al e per esso offrirono ( I ) Museo i una altri Guglielmo Oberdan del Risorgimento di Bologna, triestini artistica residenti cartella Nel Resto del Carlino del 28 giugno in questa città bulinata, 1 886. colla CARDUCCI E OBERDAN 100 scritta « : XX dicembre 1 per Guglielmo Oberdan primo sindaco ( del 1 I ) Vedasi 908. l' — Sono Museo — — Giosuè Da Carducci consegnare al di Trieste » (1). arile, eli. del Cantoni , Resto nel del Carlino grato al cav. Cantoni per le cortesi ag«rvolezze u»a- teml nella consultazione servato nel 882 dell' interessante materiale del Risorgimento di Bologna da oberdaniano lui diretto. con- XIII. L' opposizione del governo italiano a che monumento fosse collocato in luogo pubblico, non aveva più ragione d'essere dal che r ebbe dichiarata Italia stria; e d'altra parte 1915, guerra la mento il all'Au- ; caso nel quale che anzi il confortatore, animatore. ultimo atto di una misteriosa e dolorosa vicenda. Ma ecco la cronaca fedele. Nel settembre 1916 il Consiglio Direttivo della Società Operaia, essendo intervenuti quasi suoi monu- stesso dovesse essere posto in luce, solle- citatore, È r proprio dopo non aveva neanche ragion d' essere la riserva posta dal Carducci verificavasi il membri, prese superstiti del il i atto del desiderio degli unici Comitato 23 dicembre 1882, Olindo Guerrini ed avv. Raffaele Ghelli, espresso tutti loro pensiero con firmata da Olindo Guerrini : la i quali avevano seguente lettera CARDUCCI E OBERDAN 102 « visto Una è delle cose più complicate che abbia tutto sottosopra per il pubblico della lapide che (( Io e 1* esposizione al commemora Oberdan. r avv. Ghelli unici superstiti del Co- mitato originario, abbiamo firmato non so quanti progetti e data 1* adesione a molti mezzi per ri- solvere la intricata questione. (( Non si potrebbe finalmente consegnare pietra al Municipio, con rarla in luogo pubblico (( Ciò finirebbe la 1* la unico obbligo di mu- ? faccenda e il Municipio ha molti più mezzi che noi per raggiungere il fine desiderato. (( Se Ella gnor Sindaco trattasse di ci ciò coli' onorevole si- libereremmo da un obbligo e da un impiccio. (( Nella speranza che Ella accetti V incarico mi creda (( Il Suo dev.mo OLINDO GUERRINI » Consiglio della Società Operaia, con una lettera del suo presidente Guidastri senz' altro aderì al desiderio dei al due Sindaco, superstiti del Comitato. Il Sindaco, appena avuta notizia del voto del Consiglio direttivo della Società Operaia, prov- MONUMENTO IL A PALAZZO d' ACCURSIO 103 (1916) vide perchè la lapide gloriosa che esalta la figura nobilissima del Martire Triestino venisse esposta air ammirazione popolo del Co- Palazzo nel munale. cittadini I di Bologna, che conservano tissima poesia delle loro memorie più tranno nel civico palazzo, l' dall' vano il al- care, po- immagine Eroe e dalle parole del grande Poeta, ammonimento che 1* deltrarre grandi idee innovatrici tro- le conforto dei fatti nella purissima virtù del sacrificio e della fede. Comune II Bologna poi dispose che di Oberdan lapide di fosse appesa rona d'alloro con un ideale La al la scritta: una grande co- Al Martire (( di ». storica lapide carducciana fu trasportata Municipio nella notte dal 2 dai alla locali murata della sulla Società al 3 settembre 1916, Operaia : quindi fu e parete interna di sinistra, all' in- gresso principale di Palazzo d' Accursio. Il movimentato e pur silenzioso collocamento avvenne dall' ora sonalmeiylo il 1 alle 2,30. Vi assisteva Sindaco dottor Zanardi, con sessore delle Belle Arti che dirigeva lavoro dei muratori. Pochi altri il per1' as- frettoloso nottambuli, ri- chiamati sul posto dai sordi colpi del martello . CARDUCCI E OBERDAN 104 e dalla insolita luce delle lampade, vollero pure indugiarsi nell' atrio del Palazzo come per : par- tecipare a quella silenziosa e suggestiva consa- crazione (I). Restava da compiersi un ultimo voto formu- Oberdan presieduto dal Comitato per lato dal Carducci, e cioè consegnare, col denaro che era uopo messo da stato a tale prima squadra alla di cittadini V fosse costituita, consacrando dan, per combattere contro Giulie Ma (2). che italiani si Ober- idealità di Austria sulle Alpi 1' anche a questo auspicato evento come provveduto, fu una bandiera parte, il settembre 3 uno scriveva dei com- ponenti r antico comitato ancora superstiti. Dopo r avv. G. Barbanti Erodano la dichiarazione di guerra all'Austria, Guerrini e (1) Ghelli cassiere, il UaW Archiginnasio. dell'Archiginnasio, anche giornali i // XI a. Bullettino infatti, detraggano fra lire le presentarono col della // altre, la fase. Comunale 5-6. Si vedano matlino del 20 dicembre 1883 deliberazione cento da consegnarsi « che dalla ai signori mitato da erogarsi alla bandiera del Battaglione (3) Biblioteca Giornale per scopo da destinarsi in quanto al pubblico, cierà sulle col egli, , in 1916. (2) Nel verbale del Guerrini del leggesi si (1916), pp. 277-278; Resto del Carlino e data del 3 seltembre si (3), Alpi Giulie Carducci, ma sopra citato somma raccolta Saffi, Ghelli, per volere del Co- Oberdank che mar- » Lettera pubblicata nel ^esio del Carlino del 4 sett. 1916. IL MONUMENTO bravo la libretto somma A PALAZZO d' ACCURSIO alla Banca Operaia, (1916; 105 e ritirarono per adempiere V estremo voto. Col de- naro che era rimasto fu una bandiera e fatta consegnata a Peppino Garibaldi. La stiti lettera con dell* antico super- quattro i' Comitato oberdaniano (Olindo Raffaele Guerrini, quale la Giuseppe Barbanti, Ghelli, Giulio Vita) affidarono a Peppino Garibaldi la bandiera decorata col cato, ha la data dal nome del glorioso impic- maggio 10 1915, quando prevedevasi imminente la dichiarazione di guerra dell' Italia all'Austria. tate, (( nome Il sacro che por- diceva la lettera a Peppino Garibaldi, e di cui vi mostraste già degno, ci assicura gliori mani non poteva che a mi- essere affidata. Portatela Voi, Giuseppe Garibaldi, dove è aspettata, portatela con la fortuna d' Italia e l'augurio nostro » Garibaldi ne lasciò solenne ricevuta, della gloria e dell' audacia, stirpe è regola di sventoli, vita, la nulla un giorno non lontano, Giusto in Trieste italiana ! e, ! erede quale in quella ometterà perchè sul colle di San XIV. Mommsen Il sero in (( (( e il Wilamowitz, quando tradus- con gioia feroce », una notevolissima Canto come ebbe in dimostrarono altre poesie (I), di » il e non aver comil Carducci, suo devoto amore alla patria, la sua mirabile idealizzazione i Sella Campidoglio presa r idealità che tutta pervadeva il il non ancor nota, lettera che va dell' Italia a dire giambi irati, d' Italia, vòlti anche quando lanciava a colpire vanitosi pupazzi, o sepolcri imbiancati, o atteggiamenti arlecchi- Come neschi. forte col maglio, la • suo il rude (( artiere », batteva perchè più pura e più lucente materia ne uscisse dall' officina, a splendere al sole. Carducci fu sempre un irredentista, se Il vocabolo diamo ( I ) il significato L* opuscoletto è piuUoslo raro Carducci, uno presso il : di chi voleva al la un esemplare è nella Libreria senatore Capellini. l'influsso di OBERDAN SUL POETA e la patria degna unità completa della patria, E del suo destino. 107 accenni frequenti trovansi nei Levia grada e specie nei Giambi ed Epodi. un ci fu la mente Ma che molto contribuì a richiamare fatto del Carducci sui popoli 'dell'Istria e del che sospiravano Trentino che aspettavano, la rivendicazione: la sua visita a Trieste nel 1878. Come ridire commoventi, fonda che i Come ? in bianchi casolari e stendono lungo Quarnaro ? fratello che ripetere la impressione pro- destarono lui affettuose, festose, maggior di fratello al ebbe egli vi accoglienze le fiorenti le soleggiate le terre e che si città la costa dei golfi di Trieste e del (1). Ritornò coir animo pieno di amore e di angoscia, colla mente tormentata dalla come air anno nuovo, amici, ai fratelli d' oltre confine, saluto mandò augurio, in visione, il e agli suo ispirato : Oh bel al Volale co Salutate il mar '1 di Trieste, a nuovo anno, - i poggi, a antichi versi gli animi italici.... divin riso dell'Adria Fin dove Pola i templi — ostenta a Roma e a Cesarei... In faccia allo stranier, che armato accampasi Su (1) *1 nostro suol, cantate G. Chiarini, Memorie renze, Barbèra, 1903, pag. 212 (2) Questi versi del « - Italia, Italia, Italia (2). della cita di Qiosue Carducci. Fisg. Saluto italico » furono stampati la prima CARDUCCI E OBERDAN 108 Era una fanfara Ma ! orecchi per ascoltarla vani, tiero. E 1' erano troppi e' erano che erano pronti, che avrebbero voluto, che aspettavano ansiosi e* erano solo pochi gio- e' : non in Italia ordine d* un condot- che non volevano altri ne potevano intendere... L* alleanza italo-austriaca che aveva sempre dinanzi tiche andò E crisi e giulie le irritò mal V assassinio ; vietate Alpi re- Oberdan di diritto come una lama aguzza ferito entro 1' Carducci, il gli al cuore. anima, còlto come da una divina e furibonda, cantò ; cantò in prosa, con una veemenza, con una forza, con un ar- dore che solo in pochi momenti della ispirazione carducciana può riscontrarsi. Tutto problema dell' irredentismo, vergogna di spegneva un* alleanza figli, i tutto egli sentì il vide la con l'Austria che ci tutta egli rancore intese ridestarsi il dentro contro la secolare tormentatrice del po- polo e del sangue italiano. volta nella 1879, col (11 Stella dell'esule, strenna che uscì in titolo: « Capo d'anno > e la Chiarini crede che la prima edizione nale irredentista Qiovine Trieste, n. data sia 4, del Roma del 2 nell' aprile gennaio del 1879 quella che figurò nel gior- 21 aprile 1879). l'influsso Eran OBERDAN SUL POETA di erano rampogne acri pei saette, èrano armi per patria, la E neva un fremito. l' sue parole, le ognuno brevi periodi a scatti, Ne 109 vili, quei dei quali conte- impressione fu immensa. è testimonio questa meravigiiosa lettera di Imbriani a (( lui : Aprii un foglio, vidi Avevo creduto accorsi, il fosse prosa, nome tuo ma e lessi commosso, mi o Poeta, che era un inno, un inno splen- dido e gagliardo, un inno sacro alla Patria ed Martirio anima, o Poeta metri ha d' uopo poesia E sgorgava dal- però che non di ritmi e di ! 1' ti umano linguaggio per divenir ! compresi che non potendo più governare tra i e di valore, e nella mischia La corda come il il verso tu tumulti dell' animo, tu hai lan- ciato la tua forte prosa all' Italia, la al ! Era poesia vera, elevata, che l' ! il armata di fede vessillifero latino lanciava labaro a rincuorar la pugna sacra tu 1' ! hai tocca, e ne è uscita nota italiana, che vibra in suono di rampogna, di affetto e di speranza, e commuove passando, e desta impeti e singulti, e varca l'Alpi e le cupe 1 CARDUCCI E OBERDAN 1 paure ridesta come procella che rumoreggi tre- menda. Ed ecco dalle barbare rive bisco e dello Sprea s' alza ululante stra ! Ed ahimè te, ! o Poeta, e contro 1' 1* Italia Tebro e da dalle rive del risponde imbastardita, un coro (( te strappano dal core no- Roma eco di quelle barbare voci, più rauco, più abietto, più codardo, a di non so quali contu- voci tedesche, bestemmianti melie contro di dell* Istro, del Ti- onde l'urlo disperato: ferito, La nostra patria è vile ». Anche a me spesso nell* ora ! dolore e dell' o Poeta ; ira, ma ritorna alla del dubbio, del mente il tuo verso, nuovo martirio allo splendore del cui rispondono frementi mille e mille generosi, subentra nell' conforto. Tu 1' animo hai detto toctona coscienza cire di più si — — e armi, : « — ed è opre » (1) Si il il grido dell' au- Ora non bisogna mar- armi, armi difende che offendendo parole meditino l' ringagliardito la fede e )). gì' italiani, e — E si 1' Italia non su queste tue preparino al- (I). può leggere nell'opuscolo Circolo Garibaldi, sezione di T^onw. 1891. a pp. 24-25. XX Roma, dicembre per cura del tip. cooperativa operaia, INFLUSSO L* Non OBERDAN SUL POETA DI I 1 1 sarebbesi potuto in nessuna guisa ren- dere adeguatamente, se non con questi periodi da un di Imbriani, role del i sentimenti che Carducci suscitarono, e qui più importa, la lato idea che mossero della diana che è stato lo il il le che dall' altro, d' ani-mo, gli pa- spiriti, grande Poeta a quel poema suo intervento per Oberdan. La poesia non poteva essere più governata da chi fu come in preda a uno schianto, da chi non poteva esprimersi che a sotto tutto peso il singulti, orgasmo che dell' si da chi era ha dinanzi a un delitto immane. Questo era lo stato dell' animo del Carducci in quei giorni, in cui agitò, animò, intervenne a comizi, sedute, assemblee, in cui non ricusò di adattarsi a tutte le forme popolaresche alle quali non era uso, né deside- rava abituarsi. Chi lo vide in quei giorni mi fu fedele e tutto ciò, scatti autorevole testimonio e assertore di quantunque chiaro già apparisca dagli della sua prosa. Col tempo, e già dopo gurazione del ricordo tre anni, alla inau- marmoreo a Oberdan, l'animo del poeta era più pacato; ma uguale il sentimento. Oberdan pose nell* animo blema, che doveva essere del poeta risolto; lo un pro- accese di 1 1 CARDUCCI E OBERDAN 2 un patriottismo che trovò poi posteriore un continuo riflesso ; nell' opera varia lo rese sacerdote, apostolo della compiuta unità d'Italia; lo fece chiaro di una necessità ineluttabile all'Austria ! : la guerra XV. Questa condizione la psichica nel creatasi Poeta; la quale non poteva non derivare se non com- dalla concezione in lui formatasi dell' atto piuto da Oberdan. che Si discusse a lungo, nel 1882 e negli anni seguirono, intorno agli scopi di Oberdan, idea che lo muoveva; e sorsero molti, che chiamarono un lo assassino ! E non soltanto badi, si nemici della Patria, rappresentavano moderatume regicida, quasi ma fiore il italico, il se ne TAvezzana, tirin 1* via troppi, un volgare fra gli eterni ancora fra coloro che buon senso e del del pensiero fermo e oculato, insomma, del Governo. Tra lora, alla i grandi nomi di cinque o Imbriani, Antonio sei, tra Fratti, al- questi Caval- si veda chi rimaneva, non dico a muovere contro l'Austria, che poteva parere al- lotti..., lora, e poi e nelle condizioni A. HOUHICM.I strane che erano state b 4 CARDUCCI E OBERDAN 1 1 ma cosa insensata, create, a difendere più il puro eroe della Patria italiana dalle disapprodalle bestemmie, vazioni, perfino dagli insulti, dai luridi sarcasmi degli austriaci e anche di malconsigliati cittadini nostri. Nessuno degli italiani di quelli in vista, volle del significato volle, parlo », o seppe intendere sacrifizio perchè era più benpensanti (( Oberdan di facile, alto nessuno ; comodo più 1' tacere, e tirar via... C era allora è il forse una questione caso di esaminare 1' giovine triestino nel concepire chè Oberdan andò a Trieste ? La risposta Non dubbi. non certo no, lo affermarono 1* forte, : Perchè offerse tanto lascia, baldina, il per in Oberdan propria vita noi, luogo ? a suoi amici, lo intesero i i più anche degli au- ucciso. In Italia lo disse parole che erano una fanfara gari- Carducci stessa sentenza di gomento la andò a Trieste per uccidere; andò per essere colle il — Per- atto suo. illuminati degli italiani e taluni striaci E ? animo che ebbe spontaneamente e generosamente — principio di ; in Austria lo confessò la condanna, che prendeva ar- gran parte dalla diserzione. volle compiere colla speranza, colla certezza un che alto il sacrificio dono della L* ANIMA E l' azione DI OBERDAN sua vita avrebbe portato la vita V e compiuta finalmente dei recenti anni ai patrioti, avevano Italia. al 1 Gli avvenimenti balenare un sogno fatto passaggio del governo alla Sinistra, poi vive speranze, avevano quelle erano cadute nel I8óó. fatto Ma nette (terribile frase lino, quando tradizionale quando, mire e per alle le quando l'uomo !) più dalle nulla ottenne a Ber- poco dopo, Y nel concetto di molti, il trat- il germogliare : speranze che fatalmente mani anzi, 5 paese suo agli esuli e agli irredenti italiani tato di Berlino 1 Italia, scaduta davasi in braccio al suo nemico, per fuggire alla timore lotta, di peggio, accedeva condizioni poste dal nemico, alle e lo faceva di sua volontà, col consenso quasi pieno del Parlamento, e quando Oberdan vide che a questo connubio innaturale, tutta Italia, dopo le prime meraviglie, quietamente adagiavasi, e non sorgeva alcuna voce forte solenne di protesta, e non accennavasi neanche a una schiate imprese tana) di quelle arri- (come già Aspromonte e Men- che rappresentavano la deliberazione di- sperata di un* alta volontà, appunto perchè spente nel sangue; allora pensò cessario Oberdan che era ne- un esempio. L' alleanza italo-austriaca era per lui, era per 6 1 CARDUCCI E OBERDAN 1 che pure erano esuli tutti, gli prima stati invi- dal governo italiano a passare le Alpi e tati mare per attendere delitto un atroce fati, i un insulto, da co- lesa patria perpetrato proprio di il loro che dicevansi italiani e le sorti d' Italia ave- vano in cura. Egli una volle che ne sentì sdegno profondo, e tale situazione, la non avrebbe potuto danni e stabilire se quale col tempo non creare come una incalcolabili prescrizione all'azione e al diritto, avesse a cessare proprio nel suo na- Ci voleva una prova che scere. innaturale e ignominiosa, che lo dimostrasse, consacrasse Un e rito. il uno giorno, pensierosi ci E ci voleva una vittima che la vittima volle esser lui giorni di Roma, Oberdan diceva Se uno a morte, alla stione di Trento e Trieste si sorgerebbero », i ! di quei suoi tetri e laboriosi votasse si alleanza era voleva un esempio convinto all'amico suo Fratti: Triestini 1' vendicatori forse di noi que- la ridesterebbe, forse e a designazione chiara e a prova della fermezza del suo concetto, aggiungeva quando si : alla 1 ) Da notizia Cos' è la vita di un spende per Questo è ( (( il sustrato, la patria? il un articolo che Antonio dell' impiccagione. uomo ? Nulla» Cos* è (I). fondamento verace del Fratti scrisse nel Dovere di Roma ANIMA E L* SUO pensiero, questo a Trieste; il bombe non come il movente modesto piccolo, un era che vasi morire, se e azione DI OBERDAN l' particolare. Ed un pretesto ì della sua andata, che ben più lasciavano fiere doveva dare era pote? il volevasi la cercata condanna e dovevano rendere crificio. Come capitale tendere di quello che realmente tutto questo due non con una condanna venir condannati senza offrire sue risposte 7 della sua andata fardello delle Le innocui bombe, V occasione le 1 1 in- fare, materia alla inevitabile il sa- appunto che Oberdan sacrificio desiderava con un* arsura, con un* ansietà, con una religione, di cui trovasi solo narrazioni portentose dell' antica Occorreva un cadavere e r Italia: egli davasi, — Intorno ad esso vere. leva ed — tra esempio nelle Roma. V impero austriaco partendo, già cada- pensava, sperava, vo- sarebbe accorsa la gioventù italiana, quella triestina e trentina, alla nobile vendetta. Bisognava sventare faristica trame della comoda e le diplomazia, prima che tutto il af- danno recasse all'Italia: e offriva se stesso, ostia pura fra quante mai siano state pegno gentile e degno libertà e richiamante destino umano i di fati offerte in olocausto; un popolo aspirante a a cui una storia e un e divino lo proposero. 8 1 CARDUCCI E OBERDAN 1 fu Andò dunque Oberdan, per farsi uccidere; e ucciso. E come, tranquillo, vedeva la morte Roma, romanamente in r anima e corpo nella (( il Fu invano non avrebbero si eretti, Caserma Grande un nome, un nome fatti il solo adoprarono Italia : ? — capestro ripetendo ! Parve a molti, e dalle ; mezze misure che dove occorreva un taglio ben momenti dif- col nemico, fu poi più tardi rinnovato con netto; da un legame, che stretto in Ma troppo mercantile arrendevolezza. morendo aveva consegnata una talia; ha potuto liberamente guizzare alta e Oberdan fiaccola ali* I- dessa fu raccolta e tenuta accesa in un tempio con pia religione, e solo ai nostri giorni all' aperto e farsi luminosa e tramutarsi in incendio. maggio 1915 la avuto un fremito, e popolo 11 stronca testa del giovine stino s* è atteggiata a il il dovessimo giudicare dai torto se là affrontò in Trieste, » sacrificio che indi seguirono fìcili così fiero e fermo, col- italiano, il e un sorriso, e le ossa 24, trie- hanno fremito è passato per tutto ancora e finalmente gridato col Carducci: Italia, Italia, Italia I si è i INDICE Prefazione I. II. III. L'Austria, nemica d'Italia supplizio di Il La » Oberdan e italiana 4 » IO » 23 » 39 » 49 » 54 » 66 ...» 72 » 84 » 90 ...» 93 Carducci il V. Per un monumento a Oberdan VII. Vili. Carducci Il I in tribunale giornali austriaci... e italiani Le idee di un prussiano IX. Le vicende delle « Memorie X. Per XI. 11 la » d* Oberdan madre del martire risultato della sottoscrizione XII. L'inaugurazione del monumento (1886). monumento XIII. Il XIV. L' influsso di Oberdan sul L'anima e l'azione Oberdan XV. a Palazzo d'Accursio (1916). di Poeta I » protesta del Carducci IV. La democrazia VI. v Pag. . . » 101 » 1 » 113 06 CASA EDITRICE N. ZANICHELLI BOLOG - :LLi ADOLFO ALBERTAZZI emendata L'Ave. Nuova etlizi da giudizi di E. - preceduta Amicis, G. Finali, L. Capuana e GIUSEPPE ALBINI - ecc. . L. Leopardi rento ami § 11 5 k L. GIOVANNI BERTACCHI - In maestro Saggio leopardiano. Parte prinni la natura ALFREDO GALLETTI : = Il poet L. Saggi e Studi. - di L. 5 e Bossuet - II. Dante Garonumticisìuo preraffaellita III. Algernoìi Carlo Swinburne - IV. Biidyaril Kipling - V. La letteratura di un grande regno. I. Mmizoni, Shakespeare briele Rossetti e il ALESSANDRO LEVI La - Giuseppe 3Iazzini. Con dite ed nn fac-sintile lettere mazziniane di ine(i, Le foglie dell'alloro. - L. 5 Poesie (1898-1913) — politica L. GIUSEPPE LIPPARINI ETTORE ROMAGNOLI filosofia - .Minerva e lo Scimmione. Seconda edizione L. 5,— L'aurora classica boreale L. 1,— LORENZO STECCHETTI - (Mercntio, Sbolenfi, Bepì) Ricordi autobiografici con pagine critiche ed aneddoticlie di A. ALBERTAZZI, A. BACCHI DELLA Lega, G. J^eksani, G. Lipparini, A. Majani, G. Padovani, A. I'ezzoli, L. Bava, i). Ricci, A. Sorkelli, a. Testoni, o. Trebri, R. Viti, e prefazione di F. MAirriNI. Con 100 illustrazioni, un fac-similc e copei'tina a coloi'i. L. A, Prezzo del i)r<'sente volume: Lire 2.50