Anno 4 - Numero 11 - Dicembre 2007 Periodico dellAssociazione Culturale Albatros Politica 3 SPECIALE BILANCIO tra partecipazione democrazia e legalità di Alberto Grelli (assessore al Bilancio) Lincontro si è svolto presso laula consigliare del Comune con la partecipazione dellAssessore al Bilancio Regionale Luigi Nieri Bilancio fra partecipazione, democrazia e legalità. Questo il tema dellincontro che si è svolto presso laula consiliare del comune di Castel Madama lo scorso 10 dicembre. Una tavola rotonda proposta dallamministrazione comunale e organizzata dallassessorato al bilancio che ha visto la partecipazione di Antonio Lavorato, responsabile finanziario del Comune di Castel Madama, Pier Paolo Fanesi, responsabile del Bilancio partecipativo del Comune di Grottammare (AP) e Luigi Nieri, Assessore al Bilancio della Regione Lazio. Levento è stato inserito nel ciclo degli incontri pubblici che lamministrazione trimestralmente sta organizzando per incontrare i cittadini e per favorire discussioni e confronto sulle proprie attività. Partecipazione e trasparenza: sono queste le finalità che il Comune di Castel Madama è intenzionato a perseguire attraverso lapertura dei luoghi comunali ai cittadini. Ultimamente, è stata data molta centralità al bilancio e il dibattito sui temi si sta svolgendo con limpegno dellamministrazione nel cercare di semplificare e rendere comprensibile larcano sistema di conti, residui di cassa, debiti e quanto altro. Una prova? Lopuscolo che nel maggio scorso è stato distribuito a tutte le famiglie sul bilancio del Comune e le numerose iniziative sui temi economici finanziari. Nel corso dellincontro è stato ribadito il ruolo strategico del bilancio per lo sviluppo e per la democrazia di una collettività e come questo debba essere uno strumento chiaro, comprensibile e trasparente.Antonio Lavorato nel suo intervento ha evidenziato limportanza democratica del documento finanziario, facendo un confronto con le sue passate esperienze in comuni del Sud Italia. «Aprire una discussione sul bilancio e portarla fra la gente prosegue Lavorato - è una conquista importante per la democrazia. Lazione di trasparenza e legalità è essenziale ed è una conquista importante, perché non sempre è facile da praticare si pensi ad esempio ai territori dominati dalla mafia e da altre organizzazioni criminali». Pier Paolo Fanesi in qualità di responsabile della partecipazione dellAssociazione Rete del Nuovo Municipio e del Comune di Grottammare ha illustrato lesperienza partecipativa del Comune del piceno. Un ente che per primo in Europa ha investito sulla partecipazione e che si è contraddistinto per lapertura totale della propria gestione economica, dando la possibilità ai cittadini attraverso assemblee popolari auto gestite di decidere come impiegare le risorse per realizzare strade, piazze e numerosi servizi e migliorare la vita collettiva. Tutti gli interventi hanno messo in risalto come la Regione Lazio negli ultimi due anni abbia investito moltissimo sulla partecipazione, erogando contributi ai comuni per effettuare scelte di gestione economica trasparenti ed aperte. Attualmente la Regione Lazio è prima in Europa fra le regioni che praticano il Bilancio partecipato, con ben 113 comuni che si sono dotati di questo strumento di democrazia e partecipazione. Lintervento dellAssessore al Bilancio Regionale Luigi Nieri ha evidenziato come lapertura della gestione economica sia fondamentale facendo riferimenti diretti alla situazione del bilancio regionale eredita dalla gestione del ex presidente Storace. Lassessore Regionale ha raccontato come, al suo insediamento al momento del passaggio delle consegne, lamministrazione uscente abbia consegnato un ente senza aver identificato chiaramente il debito regionale. La sua prima preoccupazione è stata quella di definire il debito sanitario regionale imponendo alle Asl di redigere i bilanci delle proprie attività, quantificando e definendo con precisione il valore dei debiti. Inoltre, ha rilevato come la cartolarizzazione dei debiti e lemissione di derivati effettuata dalla amministrazione Storace, ha portato il debito sanitario nelle mani di gruppi di potere economico finanziario che realizzavano attività speculative lucrando profitti dai tassi di interesse altissimi che la Regione Lazio doveva pagare ai possessori del credito stesso (per maggiori riferimenti sul tema si consiglia di approfondire la vicenda giudiziaria legata a Lady Asl). Nonostante la pesante realtà ereditata si deve pensare al futuro per migliorare le finanze regionale. Miglioramento che penso di ottenere proprio con lo strumento del bilancio partecipato attraverso azioni di trasparenza, diffusione delle conoscenze e semplificazione degli stessi documenti del bilancio. A tal riguardo ha dichiarato Nieri - la Regione Lazio ha realizzato siti internet dove è possibile prelevare e consultare i documenti economici e individuare semplicemente ed in totale autonomia come lente regionale spende i soldi della collettività». Quella dellAssessore Regionale è stata una presenza importante che gratifica lattività svolta dallamministrazione Salinetti. Infatti, quella del Comune di Castel Madama è stata individuata come una interessante esperienza di sperimentazione del bilancio partecipato.A dimostrarlo anche i due eventi in cui lassessore castellano al Bilancio è stato invitato in Regione a raccontare al governatore regionale le attività svolte dal Comune di Castel Madama. Insomma, lesperienza della partecipazione è fondamentale per un futuro democratico e una gestione delle casse comunali responsabile, vicina alle esigenze dei cittadini e della collettività. 4 Politica DERIVATI, UNA BOMBA AD OROLOGERIA? di Ivano Moreschini In una domenica di ottobre, la trasmissione di Raitre Report, condotta di Milena Gabanelli, fa un reportage sui derivati, contratti dagli enti locali e le piccole imprese. Le conclusioni sono tanto allarmanti, per gli equilibri di bilancio futuri dei Comuni, che nella legge finanziaria per il 2008 vengono inserite mille cautele, e persino Profumo, lamministratore delegato di Banca Intesa, è costretto ad intervenire per smentire manovre speculative delle banche. Nei giorni successivi riprende spesso largomento la stampa quotidiana: dal Sole 24 ore emerge che sono circa 900 gli enti pubblici coinvolti. Tra questi cè anche Castel Madama, che ha sottoscritto con Banca Intesa un mega contratto per un importo complessivo di capitale pari ad Euro 5.082.411,39. Questa cifra base così ampia è composta da tre distinti prestiti che il Comune ha rinegoziato con lo strumento derivato dellInterest Rate Swap: un mutuo per Euro 431.362,14 a tasso fisso, contratto con la Cassa Depositi e Prestiti e non rinegoziato, con scadenza 31 dicembre 2001; un mutuo per euro 1.351.049,25, a tasso fisso con soglia, con scadenza al 30 giugno 2030, contratto con la CDP e rinegoziato nel 2003; una emissione di obbligazioni (Buoni Obbligazionari Comunali, in breve BOC) per Euro 3.300.000,00 a tasso variabile, sottoscritti a fermo dalla Banca Intesa con scadenza 31 dicembre 2025. La deliberazione di Consiglio Comunale che ha autorizzato la sottoscrizione del contratto di Interest Rate Swap (vedere box per il significato dellespressione) è la n. 20 del 17 maggio 2006, nellimmediato ridosso del rinnovo del Consiglio Comunale. Nella concitazione del periodo pre-elettorale è forse sfuggito alla maggioranza uscente che, dopo la pubblicazione dei comizi elettorali, i Consigli in carica devono limi- La Piazza Periodico dellAssociazione Culturale Albatros Vicolo Giustini, n. 10 00024 Castel Madama (Roma) - tel. 0774/449849 Anno 4, n. 11 - Dicembre 2007 Registrazione del Tribunale di Tivoli n. 4/2004 del 14/04/04 Direttore Responsabile: Rino Sciarretta Capo Redazione: Carla Santolamazza Redazione: Alessandra De Santis, Fausta Faccenna, Federico Chicca, Ivano Chicca, Ivano Moreschini, Ramona Pompili, Roberto Bontempi, Salvatore De Angelis Hanno collaborato alla realizzazione di questo numero Valentina Torella, Gualtiero Todini, Marco Moreschini Ivo Santolamazza, Angelo Moreschini, Enzo Ascani Alberto Grelli, Mauro Cascini, Fabio Moreschini Per la pubblicità rivolgersi al 3490063355 Grafica ed impaginazione: Salvatore De Angelis Stampa: Quaresima, via Empolitana km 3,400 - Castel Madama Chiuso in redazione il 14/12/2007 - Tiratura 1.500 copie SitoWeb: www.lapiazzacastelmadama.com E-mail: [email protected] LA REDAZIONE SI RIUNISCE TUTTI I LUNEDÌ DALLE ORE 18 ALLE 20 SOMMARIO Speciale Bilancio pag. 3 Derivati, una bomba ad orologeria? » 4 Il cantiere della Sinistra » 7 Intervista al sindaco di Tivoli » 8 Intervista al segretario DS » 9 Restauro dArte » 11 Iniziative natalizie » 13 Notizie in breve » 14 IX Comunità Montana » 16 In ... Forma » 19 Vicovaro » 23 Cinema » 27 Sambuci » 28 Tivoli » 29 Tradizioni popolari » 31 Il Risorgimento a San Polo dei Cavalieri » 32 Quando produrre birra è un hobby » 34 Diritti dellUomo » 35 Sport » 36 Musica » 38 Il giornale viene diffuso anche nei paesi di Vicovaro, Mandela, Sambuci, Tivoli Politica 5 COSA SONO I DERIVATI I derivati sono strumenti finanziari il cui valore dipende da attività sottostanti, come tassi, valute, indici di Borsa, ma anche merci. Gli Swap (scambio) sono derivati che prevedono una scommessa con la banca e possono servire per coprirsi dal caro-tassi. Unazienda, per esempio, che ha acceso un finanziamento a tasso variabile (mettiamo al 5%) teme che i tassi salgano. La banca gli fa questa proposta: il tuo 5% lo pago io, tu pagherai un tasso fisso del 4.5%. In teoria il cliente ci guadagnerà se i tassi saranno superiori al 4,5%, e ci perderà se si attesteranno sotto questa soglia. I problemi dei derivati sono la loro complessità e i costi (impliciti) dei quali il cliente non riesce ad avere evidenza se non quando la banca inizierà a chiedergli grossi rimborsi. Fonte: Il Sole 24 ore, 16.10.2007, pag.23 tarsi agli atti urgenti e improrogabili, tra i quali difficilmente può rientrare una decisione di questa portata. In cosa consiste loperazione? Con la premessa che si tratta di questioni complesse, proviamo a riassumerlo, partendo dalla definizione che viene data nella delibera n. 20/2006. Lì infatti si afferma che è un contratto di rischio a contenuto speculativo. In sostanza le parti contraenti scommettono che i tassi presi a riferimento, fissi o variabili, (in questo caso variabili, ndr) restino convenienti per poter guadagnare a svantaggio della controparte; se ciò non si avvera si rileva una perdita. Il problema è che cè uno squilibrio evidente tra le parti contraenti per quello che riguarda la conoscenza del problema, come ha dimostrato la Gabanelli nella sua trasmissione: le banche sono decisamente più attrezzate per capire se il gioco le farà guadagnare o perdere. Tanto è vero che su questo aspetto è intervenuta una nuova normativa, per definire criteri più precisi per individuare gli operatori pubblici qualificati che possono sottoscrivere contratti derivati, mentre la finanziaria 2007 (art. 1, commi 736739) ha previsto che ogni contratto, prima della sua sottoscrizione, venga inviato al Ministero dellEconomia, pena linefficacia dello stesso. Ma a quella data il Comune di Castel Madama il suo contratto lo aveva già firmato. Resta da capire quali saranno i vantaggi e le perdite per il Comune, sperando che non ci sia uno scenario come quello descritto dalla Gabanelli per il Comune di Napoli: cioè che per qualche anno il Comune incassa cifre decisamente minori di quelle che dovrà versare da una certa data in poi. Del resto, anche nel parere dei revisori dei conti accompagnato alla deliberazione i profili di rischio venivano chiaramente evidenziati: il collegio non si pronuncia con chiarezza sulla convenienza delloperazione, richiamando lindubbia complessità del contratto di Swap. Inoltre i revisori scrivono che sembra doveroso consigliare la costituzione di un fondo rischi alimentato da una parte delle risorse risparmiate nel breve periodo mediante il contratto di swap. Nel dibattito pubblico di Castel Madama, invece, tale consiglio non sembra essere stato ascoltato: si discute infatti di destinazioni ad investimenti di tali fondi, senza pensare a quello che potrà succedere tra qualche anno. Per concludere, sempre i revisori accennano al fatto che la struttura del bilancio attuale, basata sulla classificazione del Dpr 194/1996 non consentirebbe di creare questo fondo rischi: ed è vero, perché queste operazioni sono troppo recenti per essere state previste in una norma del 1996. Però sarebbe opportuno e trasparente seguire il suggerimento contenuto in un articolo della rivista Guida agli enti locali, la n. 45 del 17 novembre 2007: creare, sulla base della codifica SIOPE due voci, una in entrata per gli interessi attivi per il Comune, ed una in uscita per quelli passivi. E monitorare costantemente levoluzione di tali voci, sulla base dei flussi di cassa derivanti dal contratto stipulato. Politica 7 Il cantiere della Sinistra, dalla Val dAniene al Dal Molin di Angelo Moreschini e Enzo Ascani L8 e 9 Dicembre a Roma, insieme a migliaia di persone e a decine di comitati e associazioni, i leader dei quattro partiti della sinistra hanno avviato la costruzione del nuovo soggetto unitario, plurale e federale. A Castel Madama la Sinistra, da Guidonia a Subiaco, si era già incontrata Il 24 Novembre scorso si è svolto nella sala baronale del Castello Orsini di Castel Madama un incontro per lapertura di un Cantiere della sinistra unita nella Valle dellAniene, promosso da Verdi e Rifondazione di Castel Madama. La sala era gremita, vista la partecipazione, oltre ai rappresentanti regionali, di iscritti e simpatizzanti dei quattro movimenti provenienti dallintera Val dAniene, da Subiaco a Guidonia. Lobiettivo è avviare un percorso che porti alla nascita di un soggetto politico che vada oltre le sigle dei partiti, che includa i movimenti locali, le associazioni ambientaliste e tutti i cittadini che si riconoscano nella necessità di una unità a sinistra, fondata sui principi della partecipazione, della solidarietà e dellecologia. Un processo di unificazione che deve partire dai territori, dalle vertenze locali, dalle esperienze amministrative nei comuni e nelle città, con al centro non la scelta delle leadership, ma la definizione di una base programmatica, legata alla soluzione delle tante questioni vitali in gioco nel territorio. Ad esempio la difesa del fiume Aniene, minacciato da un ulteriore prelievo della sorgente del Pertuso di 600 lt/sec. da parte dellAcea a favore dei nuovi quartieri previsti ai Castelli. La drammatica situazione del trasporto pubblico nella Valle, penalizzata da politiche che privilegiano lalta velocità, rispetto al potenziamento ferroviario a favore dei pendolari. Il problema del lavoro, sempre più concentrato a Roma, e lesigenza di costruire uneconomia locale fondata sulle qualità del nostro territorio. Il miglioramento della qualità della vita delle nostre comunità che passa soprattutto attraverso una migliore qualità dei servizi sociali e culturali e da una maggiore integrazione e solidarietà delle comunità straniere. Il dibattito si è sviluppato proprio sulla centralità e sullurgenza di questi aspetti e sulle connessioni che legano il locale e il globale. Da tutti gli interventi è emersa la convinzione che oggi ci sono le condizioni per unire la sinistra in modo da dare più forza alla sua voce ed ottenere risultati che marchino una discontinuità più evidente con le politiche del centro destra. Il problema però è che anche lattuale governo Prodi e il neo nato Partito Democratico dimostrano troppo spesso di tenere più in considerazione i poteri forti (le grandi lobby economiche) che non le reali necessità dei cittadini. Al termine dei lavori si sono costituiti tre tavoli tematici: beni comuni, sviluppo locale e lavoro; territorio e mobilità; società solidale e partecipazione; ai quali si sono iscritte decine di persone di paesi diversi, che lavoreranno per due mesi per definire una proposta di programma che verrà presentata in un nuovo incontro a febbraio e sottoposta allattenzione di cittadini e istituzioni. Un lavoro questo che si intreccerà con i risultati della discussione sulla Carta degli intenti, documento assunto dallAssemblea generale della sinistra e degli ecologisti svoltasi l8 e il 9 Dicembre alla Fiera di Roma. E stato un evento intenso ed emozionante, per nulla retorico, tanto che il conflitto, anzi i conflitti, lo hanno attraversato profondamente, dal Comitato No Dal Molin di Vicenza alle femministe. Nulla era scontato, tantomeno Pietro Ingrao. In tutti gli interventi susseguitisi domenica sul palco e nei tavoli tematici del sabato è emersa forte la volontà di costruire un soggetto unitario, plurale, federale della sinistra. Lassemblea ha prodotto un documento organizzativo, che fissa alcune date e lancia una grande campagna di ascolto nel Paese: assemblee in tutte le città, costituzione di comitati promotori e utilizzo del web. Una prima verifica di questo processo partecipativo ci sarà sabato 23 e domenica 24 febbraio, con assemblee generali in tutte le città per un pronunciamento popolare sulla costruzione unitaria in corso e sulle campagne politiche da promuovere. L8 e 9 dicembre a Roma è stato solo un debutto. Il bello comincia adesso ed è nelle nostre mani. 8 Politica Intervista al sindaco di Tivoli Marco Vincenzi a cura di Ivano Moreschini La nascita del Partito Democratico ha visto a Tivoli e nella Valle dellAniene una forte mobilitazione dei cittadini per le primarie. A ciò è seguita una fase di riorganizzazione della nuova struttura di partito, che è tuttora in corso. La formazione di diverse liste a sostegno della candidatura di Veltroni, ed i risultati delle primarie che ne sono conseguiti, ha modificato decisamente, anche a livello locale, il precedente assetto dei principali partiti che hanno dato vita al Partito Democratico: i Democratici di Sinistra e la Margherita. Il temporaneo approdo di questa riorganizzazione è stata lelezione del Segretario per la Provincia di Roma, che è risultato essere lex Ds Carlo Lucherini, Vice-presidente del Consiglio regionale. Uno dei protagonisti di questa fase politica è il Sindaco di Tivoli, Marco Vincenzi, promotore di una lista a sostegno di Veltroni che ha avuto una forte affermazione. Gli poniamo qualche domanda per i lettori de La Piazza di Castel Madama Come giudica il risultato delle primarie per il Partito Democratico? Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto. I democratici di Tivoli e della Valle dellAniene hanno scelto in modo chiaro. La nostra lista ha ottenuto il 56 per cento in città, un risultato decisamente molto positivo. E anche nel collegio abbiamo avuto un ottimo risultato. È una importante conferma al consenso che ha in città questa amministrazione comunale. Per noi tutto ciò significa che abbiamo lavorato bene e che dobbiamo continuare su questa strada, non solo a Tivoli ma anche nei Comuni della Valle dellAniene, partendo da quelli più vicini a noi come Castel Madama. Quali sono a suo avviso i prossimi passi organizzativi a livello locale? Dopo lelezione del segretario provinciale, nelle prossime settimane il partito formerà la propria struttura anche a livello cittadino. Noi continueremo a lavorare come abbiamo fatto finora, con la massima apertura nei confronti di tutti, con la consapevolezza che non dovranno essere formate correnti nel partito ma si dovrà lavorare in modo unitario per la crescita dei nostri territori. Quali obiettivi politici principali deve avere secondo lei la nuova formazione politica? Per il nostro territorio abbiamo un progetto politico molto chiaro anche allinterno del nuovo partito. Partendo dalla nostra esperienza a Tivoli, che per molti casi può essere considerata un modello di riferimento, noi intendiamo creare una nuova classe dirigente, fuori dalle vecchie logiche politiche, che sia in grado di dare risposte concrete a tutto il territorio della Valle dellAniene, che sia davvero vicina ai cittadini, che ne sia una diretta espressione. Intendiamo continuare a lavorare come abbiamo fatto finora non solo a Tivoli, allargando la nostra esperienza a tutta la Valle dellAniene. Uno degli obiettivi è fare sistema nel nostro territorio, potenziando il più possibile le nostre risorse per sviluppare la nostra economia, portando lavoro, benessere e miglioramento della qualità della vita. Politica 9 Intervista al segretario Fabiani dei DS a cura di Ivano Moreschini Dopo le primarie del 14 ottobre, si è aperta una lunga fase di transizione. Quali sono i prossimi passi? Occorre, a mio avviso, scindere due aspetti della vita politica del Partito Democratico. La pratica politica quotidiana, che vede collaborare con reciproca soddisfazione i due gruppi politici di riferimento, continua nella gestione delle questioni politiche locali e nel progredire del programma amministrativo dellUnione. Laltro aspetto, di natura più formale, riguarda gli adempimenti a cui il Partito Democratico darà seguito con la formazione, in ogni comune dItalia, dei circoli territoriali nome provvisorio in quanto il definitivo verrà stabilito dallo statuto e successivamente lelezione dei delegati per lAssemblea Provinciale e per i Direttivi di Circolo e di Unione, nei comuni con più di un circolo territoriale, da parte dei soci fondatori del Partito Democratico. Semplicemente, il soggetto politico nato il 14 ottobre, chiama, ad ogni momento decisionale, importante, i suoi aderenti, per determinare i gruppi dirigenti di ogni livello, con investitura diretta. Non mi pare che non ci si voglia mettere in gioco, anche se, lesasperazione di questa pratica potrebbe, a lungo andare, bloccare la capacità decisionale del Partito, in uneterno rimando a consultazioni che produrrebbero una deriva plebiscitaristica, poco funzionale. Qual è la tua valutazione dellesito politico delle primarie? Il 14 ottobre è la migliore risposta che gli italiani potessero dare allantipolitica. La dimostrazione che quando la proposta politica è seria ed il proponente credibile cè grande interesse, grande partecipazione. Un processo che ha già prodotto cambiamenti, innescato processi politici in tutti gli altri partiti, a Sinistra così come a Destra, come in Italia non si vedeva da tempo. Si sono chiaramente delineati i rapporti di forza e Castel Madama è rappresentata da due Democratiche allAssemblea Nazionale e Regionale del Partito. È indubbio che si è aperta una fase nuova. Sono convinto che il Partito Democratico darà un contributo determinante al cambiamento della politica, al rinnovamento del Paese, darà voce alle donne in rapporto paritario, certezza alle speranze dei giovani e di chiunque vuole partecipare a determinare il proprio futuro. Come pensi dovrà essere e cosa dovrà fare in futuro il Partito Democratico a Castel Madama? Ritengo che il Partito Democratico debba essere il luogo dincontro delle idee, il posto dove donne e uomini, democratici e democratiche, possano serenamente confrontarsi, sprigionare le energie migliori a servizio del nostro Paese. Ho aderito nella fase elettorale delle primarie ad una lista che privilegia le politiche per il territorio e sono oggi, ancora di più, convinto che questa sia la scelta giusta. Certo, che territori contigui ed omogenei debbano avere un proprio progetto di sviluppo e possano, anzi debbano, esprimere le proprie istanze e i propri rappresentanti negli Enti territoriali darea più vasta e, se del caso, anche in Parlamento, in un rapporto sinergico con le altre realtà territoriali e amministrative di cui il territorio stesso si compone. A Castel Madama il PD ha compiti importanti. Anzitutto lapporto determinante in idee, ed azione politica a sostegno dellAmministrazione Comunale e del nostro Sindaco, dove il lavoro fatto, finora poco visibile, darà a breve i sui frutti. Dobbiamo mantenere gli impegni che abbiamo assunto nei confronti dei cittadini per un Paese più civile, più ordinato ove il confronto non sia scontro e lavversario non sia il nemico. Lorologio negli ultimi anni era stato portato indietro, soprattutto in termini di civiltà, ma contiamo di tornare presto al passo. Artigianato e Imprenditoria 11 RESTAURO DARTE a cura di Ramona Pompili Nellambito dellultima manifestazione Oli Olive è stata presentata in Via del Castello una mostra di oggetti darte e di antiquariato, a cura di Teresa e Piera Ferrazzi, restauratrici di beni culturali. Le opere in mostra sono attualmente in visione nel laboratorio di restauro sede della Kòre - Conservazione e Restauro in via Antonio del Re, 59, a Tivoli, a poca distanza da Piazza Garibaldi. Il laboratorio si occupa in modo particolare del restauro di mobili depoca e arredi sacri, dipinti, cornici dorate, sculture policrome, materiali lapidei, ed è coordinato da Teresa Ferrazzi. Lattività di laboratorio incentrata sulle opere darte mobili prende le mosse dallesperienza maturata dalla titolare, dal 1994 ad oggi, al fianco di imprese specializzate nel restauro artistico e monumentale operanti nellarea romana in particolare al fianco della società Esedra fondata da Piera Ferrazzi e Adriano Necci. Dopo una prima stagione caratterizzata da esperienze sul campo, in ambito romano, con la partecipazione a interventi di restauro architettonico (il restauro delle fontane di Piazza del Popolo, dei prospetti del cortile interno di Palazzo Chigi, del prospetto michelangiolesco di Palazzo Farnese, dei reperArea Sacra di Largo Argentina, della ti archeologici nellA Cloaca Maxima, del lanternino della Chiesa del Gesù, in Roma) e di restauro pittorico (i dipinti murali dei maestri manieristi del 500,Taddeo Zuccari e Giovanni Baglione e del 700, G. e A. Orazi, nella Chiesa di S.M. dellOrto),Teresa F. ha approfondito la conoscenza delle tecniche di restauro dei materiali lignei e dei dipinti su tela con corsi e stages su tematiche specifiche. Contemporaneamente collaborava, con la società Esedra, al restauro di manufatti in legno, marmo e dipinti su tela appartenenti alle collezioni dellex Museo Africano (attualmente ISIAO), della Galleria Nazionale dArte Moderna, e di Palaz- zo Barberini, sede del Circolo Ufficiali. Lapprofondimento delle problematiche legate al degrado causato da agenti biologici sulle opere in legno è approdato alla conoscenza di un nuovo metodo di disinfesta zione, il sistema anossico, intimamente collegato al restauro del legno ma indispensabile anche per la conservazione di beni cartacei e tessili. Nel campo della con s e r v a z i o n e d e i beni artistici il sistema viene utilizzato sia al fine di eliminare gli attacchi biologici (insetti adulti, larve e uova, funghi aerobi) sia per conservare allinterno di teche sigillate materiali organici o polimaterici. Il sistema applicato per la prima volta nel settore della conservazione dei beni culturali dal Getty Institute of Conservation di Los Angeles è oggi utilizzato dai più importanti istituti che operano nel campo della conservazione. La Kòre, ha eseguito recentemente interventi di disinfestazione in atmosfera modificata di materiale librario e ligneo per la Biblioteca Angelica, fondata dai Padri Agostiniani nel 1454 a Roma, occupandosi di testi e manoscritti del Fondo Antico (sec. XV-XVII). Il servizio si rivolge sia a privati sia a tutti quegli istituti o enti che abbiano la necessità di ricorrere a interventi di disinfestazione, anche di dimensioni importanti (archivi cartacei, arredi lignei, tappeti, arazzi). Lesperienza pluriennale di Piera e Teresa Ferrazzi è approdata nel 2004 a una nuova realtà imprenditoriale che si propone di far conoscere al grande pubblico larte del restauro e le tecniche artistiche tradizionali non solo attraverso il recupero di opere di pregio ma anche attraverso la riproposizione di oggetti in stile realizzati interamente con procedimenti e tecniche artigianali antiche. Potrete infatti trovare, nel loro laboratorio a Tivoli, maioliche che riproducono tecniche e motivi decorativi della tradizione italiana e spagnola del sec. XIV e XV, azulejos, socarrat, elfaldon) e cornici, specchiere, appliques, intagliate e dorate a foglia doro o dargento, oltre a mobili e oggetti dantiquariato, acquerelli, stampe e incisioni del secolo scorso con vedute della campagna romana. Attualità 13 INIZIATIVE NATALIZIE a cura di Luigi Grelli Presentato dallAssessore Pistoia il cartellone delle feste: musica, teatro, presepi e molto altro Castel Madama si prepara al Natale con un programma ricco di eventi. Le manifestazioni presentate dallAssessore alla Cultura Armando Pistoia, autore del cartellone natalizio in sinergia con le associazioni locali e la parrocchia, saranno inaugurate il 9 Dicembre alle 17,30 presso la Chiesa di San Michele Arcangelo con un concerto di musica sacra della Corale Giovanni Paolo II. Il 12 dicembre, invece, lintera giornata sarà dedicata a spettacoli, incontri e riflessioni per festeggiare linizio dellAnno dei diritti Umani promosso dallONU, che coincide anche con il 60° anniversario della Costituzione Italiana. Presso la Sala Baronale del Castello Orsini alle ore 10,00 lattrice Giusi Martinelli metterà in scena lo spettacolo teatrale Dalla parte di Jonathan. Una rassegna di storie di ordinaria diversità: fisica, mentale, ideologica e religiosa. Lo spettacolo sarà replicato anche alle ore 11,30. Nel pomeriggio (ore 17,30 Sala conferenze) nel corso di un dibattito dal titolo Diritto al lavoro sarà presentato il Centro Orientamento al Lavoro (COL) del comune di Castel Madama. Subito dopo la proiezione del film La Rieducazione del collettivo Amanda Flor. Una pellicola che accende i riflettori sulla situazione dei giovani precari nelle periferie romane. Alle ore 21,00, sempre al Castello Orsini, il linguaggio del teatro si fa denuncia con lattore e regista Ulderico Pesce ed il suo spettacolo Il triangolo degli schiavi. Una rappresentazione dellartista lucano che vuole far riflettere sulla difficile situazione dei lavoratori clandestini in Italia. Il 20 Dicembre sarà inaugurata al Castello Orsini la mostra del Mini Presepi, organizzata in collaborazione con la Pro Loco. Dal 21 dicembre fino al 5 Gennaio la Sala Polivalente di Via Caduti di Nassirya ospiterà lo spettacolo teatrale Cose Turche, una commedia di Samy Fayad messa in scena dallAssociazione Quelli che continuano (info www.quellichecontinuano.it). Il giorno di Santo Stefano (26 dicembre) e della Befana (6 Gennaio) i vicoli del paese si animeranno con il presepe vivente. Grande attesa per lo spettacolo Cafè Chantant del gruppo I Frastagliati, che il 29 Dicembre alle ore 18,00 presso la sala Baronale del Castello Orsini daranno vita ad uno spettacolo tra teatro e musica. I trentasei elementi della Saxula Brass Band di San Gregorio, invece, si esibiranno in concerto il 30 dicembre alle ore 18,30 nella chiesa di San Michele Arcangelo. Infine, il 6 Gennaio arriverà la Befana anche a Castel Madama. Il Gruppo Folkloristico e la Pro Loco penseranno a far sorridere i più piccoli. I festeggiamenti termineranno alle ore 18,00 con un concerto di musica Gospel al Castello Orsini e la premiazione del minipresepe più bello. «LAmministrazione comunale con questo programma vuole augurare buone feste a tutti i cittadini italiani e stranieri che vivono nel nostro paese. Un augurio - afferma il Sindaco Giuseppe Salinetti - affinché si realizzino le speranze di chi crede nella pace e in un mondo migliore, di chi è senza diritti, lavoro e giustizia. Un augurio a chi ha uno sguardo e una parola per tutti». 14 Notizie Brevi NOTIZIE BREVI SI SPOSTA LA ASL A VILLA ADRIANA Si comunica alla S.V., che, in ottemperanza alle disposizioni della Direzione ASL RMG, è iniziato il trasferimento di alcuni Uffici Amminstrativi e Ambulatori Specialistici del Distretto Sanitario di Tivoli presso la sede provvisoria di Villa Adriana,Via Galli 23; le operazioni continueranno fino al completamento del trasloco di tutte le attrezzature sanitarie e di arredo. Pertanto, pur nella consapevolezza del disagio a cui lutenza sarà sottoposta, si rende necessario interrompere per alcuni giorni tutte le prestazioni, che saranno comunicati tempestivamente alla S.V. Si precisa inoltre che, alla data odierna, la SOS TSMREE (servizio tutela e sostegno minori con handicap) è stata trasferita recentemente, in via provvisoria, presso lAssociazione Laziale Motulesi, Via Maremmana Inferiore km 0,400, località Roccabruna, tel. 3356214343. LUfficio autorizzazioni della SOS Medicina di Base sarà trasferito a breve in Piazza Plebiscito 30 a Tivoli (tel. 336506 di prossima attivazione). Il Servizio per le tossicodipendenze sarà trasferito, dopo ultimazione lavori, a Via Paterno n. 3 Ponte Lucano. Il Direttore del Distretto Dott. Mario Rapone DISAGI PER I CITTADINI Chi si reca alla ASL per accertamenti medici se è diretto a Villa Adriana ed ha la macchina non ci sono grossi problemi, ma se deve utilizzare i mezzi pubblici il tragitto diventa molto complicato: pulman Castel Madama Tivoli, poi Tivoli Villa Adriana sulla via Tiburtina ed infine ancora pulman dalla via Tiburtina allinterno di Villa Adriana oppure un tragitto a piedi fino alla ASL. Quando poi si arriva nei locali reperiti per i servizi al pubblico manca un idoneo spazio di accoglienza per le attese, quindi ai disagi del viaggio si sommano anche quelli della permanenza e ad essere maggiormente danneggiati sono gli anziani e le persone più disagiate, utenti più frequenti degli ambulatori pubblici. Lo spostamento dalla sede di Piazza Massimo a Tivoli era necessaria per lavori di manutenzione e ristrutturazione, ma la scelta poteva essere fatta in modo più funzionale e prevedendo soluzioni che riducessero al minimo i disagi per gli utenti. GRUPPO DONATORI DI SANGUE CASTEL MADAMA CASTEL MADAMA: NUMERI UTILI Domenica 6 gennaio 2008, presso la scuola media ci sarà la 31a donazione di sangue in collaborazione con un equipe di medici dellOspedale Bambino Gesù di Roma. Quale giorno migliore per fare un dono ad un Bambino! Pro-Loco: 0774-449500 Comune: 0774-45001 Carabinieri: 0774-447002 Vigili Urbani: 0774-447305 Ospedale Tivoli: 0774-335086 Farmacia: 0774-447001 Vigili del Fuoco: 115 Servizio Guardia Medica: 118 Croce Rossa Italiana: 0774-531934 / 531938 Protezione Civile: 0774-4500243 Biblioteca Comunale: 0774-4500209 U.S.L. RM/G - Tivoli Prenotazioni 800986868 Notizie Brevi 15 PRESSO IL TEATRO COMUNALE DI CASTEL MADAMA via Caduti di Nassirya, nei giorni 21, 22, 28, 29 Dicembre 2007 ore 21,00 23 e 30 Dicembre 2007 ore 18,00 4 e 5 Gennaio 2008 ore 21,00 I N G R E S S O L I B E R O (posti esauriti) SCUOLE CHIUSE: MANCA LACQUA Lunedì 10 dicembre ancora una volta (la quinta) le scuole hanno rimandato a casa i bambini ed i loro genitori. Con un cartello affisso sul cancello avvisava dellimprovvisa interruzione dellerogazione dellacqua da parte dellACEA ATO 2, creando disagi alle famiglie e a tutti i cittadini che ormai da tempo convivono con questo problema, al limite della sopportazione. A questo punto ci chiediamo: ma è davvero così difficile risolvere il problema? LAUREA La nostra redazione si è arricchita di unaltro dottorato. Ivo Santolamazza si è laureato in Scienze della Comunicazione, i complimenti e gli auguri di tutta la redazione. UN PULMINO PER ANZIANI E DISABILI Il Comune di Castel Madama ha predisposto un progetto per lacquisto di un pulmino in comodato duso, per garantire la mobilità degli anziani e dei disabili con lintervento di sponsor locali. Il tutto in collaborazione con la MGG (Mobilità Gratuita Garantita), una società specializzata nella fornitura di mezzi di trasporto per persone con limitate abilità motorie. Uniniziativa che vorrebbe il coinvolgimento delle aziende del territorio, chiamate ad acquistare spazi pubblicitari sulle facciate del pulmino, avendo così un ritorno dimmagine e fornendo, nel contempo, un servizio ai propri concittadini. Il protocollo dintesa firmato dal Comune, infatti, punta a concretizzare la collaborazione tra pubblico e privato per il sociale. Giovedì 13 Dicembre si è tenuta nellAula Consiliare una conferenza stampa dal titolo Mobilità Garantita Gratuita, durante la quale è stato presentato il progetto dettagliatamente. Se le aziende locali risponderanno favorevolmente allinvito il veicolo, un Fiat Scudo attrezzato con elevatore idraulico ed omologato per il trasporto di sedie a rotelle, sarà consegnato nei primi mesi del 2008 al Comune di Castel Madama con una cerimonia pubblica. 16 Comunità Montana IX COMUNITÀ MONTANA a cura di Fausta Faccenna È TEMPO DI OPERE PUBBLICHE Gli interventi di tutela e di valorizzazione delle risorse locali al servizio del territorio La fine dellanno rappresenta spesso unoccasione per fare bilanci e per comunicare alla popolazione gli interventi, nel campo delle opere pubbliche, che sono stati realizzati e messi in cantiere dallEnte nel corso di questo anno che volge al termine. Tutte le opere realizzate non concorrono solamente a preservare e valorizzare il patrimonio edilizio, vegetazionale, e architettonico del territorio comunitario, ma sono anche un modo per incentivare loccupazione, per valorizzare le risorse locali, per legare la popolazione al proprio territorio. Gli interventi hanno riguardato vari settori: dalle strade rurali ai fontanili, dallarredo urbano alla sistemazione di pinete e giardini; tutti sono stati realizzati o appaltati in tempi molto rapidi. Essi hanno avuto varie fonti di cofinanziamento, realizzando una sinergia tra Comunità Montana, ente molto vicino al territorio di cui ha saputo interpretare caratteristiche ed esigenze, ed Enti deputati allo sviluppo e alla crescita delle realtà locali, come il Gruppo di Azione Locale Aniene Tiburtino, la Regione Lazio e la Cassa di Depositi e Prestiti. LAVORI ULTIMATI INTERVENTI COFINANZIATI CON IL GAL ANIENE - TIBURTINO Restauri esemplari su immobili di interesse storico San Vito Romano Restauro delle facciate del palazzo comunale Pisoniano - Recupero di un contenitore edilizio in Via dei Torrioni, vicolo del Montano Palombara Sabina Esposizione museografica nei locali del Castello Savelli Castel San Pietro Romano - Completamento dellintervento di recupero Castello Savelli delle mura poligonali di Palombara Sabina Riconversione beni pubblici per nuove attività che generano occupazione Poli - Ristrutturazione di un campo sportivo polivalente Ciciliano - Ristrutturazione di un campo sportivo polivalente Casape - Ristrutturazione di un edificio da adibire a centro di documentazione della tradizione contadina e alla vendita dei prodotti tipici SantAngelo Romano - Ristrutturazione e riqualificazione del giardino comunale tra Piazza Nardi ed il sottostante parcheggio pubblico e completamento delledificio da adibirsi a ristoro Rocca di Cave - Ristrutturazione dellex edificio scolastico da destinare ad ostello Monteflavio - Realizzazione di un campeggio camper Integrazione offerta diversi prodotti locali Palombara Sabina - Mostra di prodotti tipici locali (allinterno del Castello Savelli) LAVORI ULTIMATI INTERVENTI FINANZIATI CON MUTUO DELLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI Capranica Prenestina - Opere di pubblica illuminazione nel Santuario della Madonna delle Grazie; Sistemazione vasca in loc. Omo morto Castel Madama - Strade rurali: Valle Cupa, del Poggio, SantAgostino Ciciliano - Sistemazione della strada dellAcquaone Marcellina - San Polo dei Cavalieri - Sistemazione strada rurale Vazzolina-Capuzzillo Moricone - Sistemazione strada Colle della Muratella Nerola - Sistemazione strada grotta Valle Lago signora Giovanna Palombara Sabina - Realizzazione dei lavori di pubblica illuminazione nel centro storico; Sistemazione strada San Basilio - Colle del Moretto SantAngelo Romano - Sistemazione della pineta Comunità Montana 17 San Gregorio da Sassola: sistemazione e arredo urbano in via Umberto I San Polo dei Cavalieri: sistemazione del fontanile della Longarina Pisoniano: ristrutturazione, ampliamento e nuovo allestimento del museo della Canapa. Intervento finanziato con Fondi OB 2 INTERVENTI CON FONDI DIVERSI Pisoniano Museo della canapa Ristrutturazione della Sede della Comunità Montana: indetta gara di appalto Ponte di Stazzano - Strada Monteflavio Fontanili: appaltati i lavori Completamento canile intercomunale: in attesa dei pareri di legge. San vito Romano - Arredo urbano Sistemazione dei fontanili rurali della IX Comunità Montana LAVORI IN CORSO DI ESECUZIONE O APPALTATI IX COMUNITÀ MONTANA Sede: Via Acquaregna n. 90 - Tivoli tel. 0774-314712-3 - fax 0774-330915 www.comunitamontanativoli.org Casape: sistemazione giardino Borgia Montorio Romano: sistemazione centro sociale Pisoniano: riqualificazione rione Colle Inizierà tra breve un corso di formazione di "Assaggio dell'olio extravergine di oliva, potatura delle piante e commercializzazione dell'olio" rivolto alla popolazione dell'area comunitaria. Il corso, cofinanziato dalla Provincia di Roma - Servizio Agricoltura, riveste particolare importanza in un territorio che da millenni è vocato alla produzione olivicola per la quale esso è conosciuto ed apprezzato in campo nazionale ed internazionale per il pregio del prodotto, come dimostra l'acquisizione della storica DOP Sabina e quella più recente Terre Tiburtine all'interno delle quali rientrano la quasi totalità dei nostri paesi. NEWS NEWS NEWS NEWS Scuola 19 20 Scuola Scuola 21 22 Scuola Vicovaro 23 VIII PREMIO ARTE MARCANTONIO SABELLICO di Roberto Bontempi Edizione in tono minore? Certamente meglio di niente! Lassessorato alla Cultura del Comune di Vicovaro organizza, per lottavo anno consecutivo, grazie al contributo della Regione Lazio, il Premio Arte intitolato allillustre umanista nato a Vicovaro e morto a Venezia. Il concorso si articola in due sezioni, la poesia e la pittura, e ad esso possono prendere parte, gratuitamente, tutti i cittadini, italiani e stranieri, presentando una sola opera da loro realizzata purché inedita e mai premiata in altri concorsi. Il tema del concorso è La rinascita delluomo dal Cinquecento ad oggi. Il termine ultimo per la presentazione delle opere è fissato per il 20 dicembre, ed è probabile che, mentre leggiate queste pagine, il tempo utile per partecipare sia già scaduto. In tal caso non vi rimane che visitare la mostra, composta dalle poesie e dai quadri concorrenti, che sarà allestita presso la ex chiesa di Santa Maria delle Grazie dal 22 dicembre al 6 gennaio e che sarà possibile visitare, tutti i giorni, dalle ore 16 alle 18. La giuria del concorso sarà composta da persone qualificate ed impegnate nel mondo della letteratura e delle arti, i nomi dei componenti saranno rivelati al momento della premiazione che si terrà, sempre presso la ex chiesa di Santa Maria delle Grazie, il 6 gennaio dalle ore 16,30. I primi tre classificati riceveranno premi in denaro mentre agli altri concorrenti attestati di merito e di partecipazione. A meno di sorprese dellultimo minuto mancheranno, questanno, tutte quelle iniziative culturali che avevano impreziosito le precedenti edizioni del concorso e mi sembra già di sentire le voci di quei profeti di sventura affermare il lento ed inesorabile declino del Premio Arte. In realtà la situazione è molto più semplice del previsto: la Regione, dopo molte stagioni generose, ha stanziato per questa iniziativa una cifra decisamente inferiore rispetto al passato. Cose normali nel trasferimento dei contributi agli enti locali. Nonostante ciò, credo che lo stesso vada dato merito principalmente allAssessore Coccia, autentico artefice della riscoperta della figura del Sabellico, e a quanti collaboreranno alla buona riuscita dellevento, di aver proseguito in questa tradizione, ormai quasi decennale, e di aver creduto e di credere ancora in un rilancio culturale di Vicovaro che passi attraverso la valorizzazione di una personaggio tanto prestigioso. In attesa di tempi migliori. 24 Vicovaro GIÙ LE MANI DAI NOSTRI TRENI! di Roberto Bontempi Delibera del Consiglio Comunale di Vicovaro Che quello dei mezzi pubblici sia problema con cui si trovano costretti a fare i conti centinaia di abitanti del territorio della Valla dellAniene è un dato di fatto inappellabile e sperimentato quotidianamente da moltissimi pendolari. Dopo le numerose battaglie intraprese dalle amministrazioni locali nei confronti del Cotral, per cercare di garantire orari certi per gli autobus ed evitare che il viaggio a Roma rappresenti unodissea piena di incognite, è ora la volta dei treni. A decorrere dal 9 dicembre, infatti, Trenitalia ed RFI, che gestiscono la rete ferroviaria italiana, hanno deciso di sopprimere e posticipare gli orari di alcune corse ritenute strategiche per il nostro territorio in quanto utilizzate da moltissimi cittadini per motivi di studio e di lavoro. Lamministrazione comunale ha reagito prontamente alla notizia e lassessore ai trasporti Maurizio Moltoni ha portato, nel Consiglio Comunale del 28 novembre, una delibera nella quale era contenuto tutto il disappunto per questa decisione e con la quale il Consiglio chiedeva alla Provincia di Roma e alla Regione Lazio di intervenire presso Trenitalia e RFI per scongiurare le modifiche previste. Nella delibera veniva fatto espressamente riferimento alla recente Legge regionale per la Valle dellAniene (che porterà quattro milioni nel nostro territorio che serviranno a combattere lo spopolamento ed aiutare uno sviluppo dei servizi) con la quale le decisioni delle società che gestiscono le ferrovie italiane appaiono in assoluto contrasto. La delibera è stata votata allunanimità dal Consiglio comunale. Per ora, ci è possibile solamente constatare la vicinanza delle istituzioni ai bisogni dei cittadini, e non è poco, ma per valutare leffetto concreto di questa iniziativa bisognerà attendere levolversi della situazione. INAUGURAZIONE NUOVO ORGANO In una chiesa di San Pietro gremita in ogni ordine di posto, si è svolto, domenica 25 novembre, il concerto di inaugurazione del nuovo organo digitale della parrocchia. Protagonisti della serata sono stati la Corale di Santa Caecilia di Vicovaro, diretta da Roberto Proietti, che è stata accompagnata dal bravo organista Daniele Rossi abilissimo a dare sfoggio delle grandi varietà di suoni e registri in possesso del nuovo organo. Un'ora di ottima musica in cui si è spaziato dai classici di Bach ad alcuni pezzi contemporanei. Una parte consistente della spesa dell'organo sarà coperta dalle sottoscrizioni dei cittadini. Vicovaro 25 Il sogno di Clarissa: dal Vicovaro alla Lazio di Roberto Bontempi E che sia solo linizio! A volte i sogni si realizzano. E quando succede è davvero un piacere raccontarli. Questa è la storia di Clarissa Romanzi di Vicovaro. Nata a Tivoli il 15 ottobre del 1992, Clarissa è una ragazza che fin da piccola mostra una grande, grandissima passione per il calcio. Assecondare la sua passione, però, è piuttosto difficile non tanto per il preconcetto ancora diffuso nellimmaginario collettivo che vede il pallone come un gioco prettamente maschile, ma soprattutto perché Clarissa vive a Vicovaro e, quasi dieci anni fa, a Vicovaro non cera ancora una squadra femminile e portare la ragazza ad allenarsi a Roma non era possibile. La soluzione era una sola: giocare con i maschi. Il presidente, lallenatore e tutto lo staff dellAC Vicovaro danno il via libera allesperimento e così Clarissa, dai 6 ai 13 anni, si allena con i ragazzini pari età del Vicovaro. Mamma Maria Luisa, che ci ha raccontato la storia di sua figlia, pone laccento sullimportanza di questo momento decisivo: «Dobbiamo ringraziare tantissimo tutta la società Vicovaro e i compagni di squadra che lhanno accettata volentieri non era scontato se adesso mia figlia può provare a fare sul serio con il calcio un grande merito va a loro». Per fortuna sua e di altre ragazze appassionate come lei, però, dopo qualche anno a Vicovaro nasce una compagine di calcio a 5 femminile. Per Clarissa è unottima occasione che non si lascia sfuggire: per un anno, quello passato, gioca la serie D femminile. Una bella esperienza anche se lei aspira a ben altri traguardi: tifosa laziale DOC spera un giorno di vestire la maglia biancoceleste ma a 15 anni la differenza tra un sogno e unillusione è davvero sottile e cè una vita alternativa da costruirsi giorno per giorno. Uscita dalla scuola Media Clarissa si iscrive al biologico-sanitario di Tivoli. Studiare non è proprio la sua passione ma è proprio a scuola che incontra la persona giusta al momento giusto. Il suo professore di educazione fisica, infatti, venuto a sapere della sua passione per il calcio e per la Lazio, le propone di fare un provino proprio per la società romana. Clarissa ci prova e viene presa nelle giovanili. Per lei è proprio un sogno che si avvera. Adesso due giorni a settimana può allenarsi a Roma indossando la maglia della sua squadra del cuore e sabato cè la partita. Ma non è tutto. Terzino sinistro titolare della compagine Primavera, Clarissa, che adora Cristiano Ronaldo, viene convocata regolarmente in prima squadra, in testa nella serie B nazionale, con la quale si allena ogni venerdì a Fiumicino. Davvero una bella storia quella di Clarissa e la cosa ancor più bella è che siamo solo allinizio e tante pagine sono ancora da scrivere. Da parte nostra laugurio di ogni bene. A TUTTI I LETTORI VICOVARESI DE LA PIAZZA I PIU SINCERI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! da Roberto 26 Mandela FESTA DELLOLIO E DELLOLIVO A MANDELA di Roberto Bontempi Si è tenuta, come da tradizione, il primo fine settimana di dicembre, la Festa dellolio e dellolivo con la quale la comunità di Mandela intende far conoscere e valorizzare questo fantastico prodotto locale. Inserita allinterno dei festeggiamenti religiosi in onore di San Nicola di Bari, patrono della città, la festa è giunta alla sua ventisettesima edizione. Sono state tante le iniziative che hanno dato lustro allappuntamento. Numerose bancarelle hanno accompagnato i visitatori lungo tutto il percorso che conduce al centro storico dove sono stati allestiti stand gastronomici con prodotti tipici di diverso tipo: dai dolci, ai salumi per arrivare ai più svariati formaggi. Hanno esposto le loro opere due artisti locali ed è stata organizzata una mostra di pittura intitolata Mandela antica allestita dai pittori di via Margutta che hanno raffigurato gli scorci più suggestivi del borgo. È stato possibile visitare anche una mostra fotografica preparata dallassociazione Amici di Mandela che conteneva documenti fotografici che immortalavano diverse scene di vita paesana relative soprattutto agli anni 60. Inoltre sono state organizzate visite al frantoio per assistere alla macinazione delle olive, fatta ancora a freddo con un metodo tradizionale. Due gruppi folk, infine, uno di Subiaco ed uno proveniente addirittura da Molfetta hanno allietato con musica e danze le due giornate di festa. Non è mancato, ovviamente, il cibo: il sabato è stata servita, per la prima volta, la pulenna tosta mentre la domenica polenta lenta con spuntature e salsicce per tutti. «Abbiamo preparato questa ventisettesima edizione nei minimi particolari ha affermato Gianni Scarabotti, presidente del Comitato festeggiamenti con una buona campagna pubblicitaria ma il tempo inclemente è stato la causa imprevedibile di unaffluenza di visitatori un po inferiore alle attese. Nonostante ciò il fatto decisamente positivo è stato il coinvolgimento di tantissime associazioni presenti a Mandela: la Protezione civile, lassociazione Amici di Mandela, il Centro anziani, lassociazione Arte e cultura abusiva, lassociazione per il gemellaggio, oltre ovviamente al Comune hanno tutti dato il loro importante contributo per una buona riuscita della manifestazione». Come dire, un buon punto di partenza anche per il futuro. Cinema 27 NELLA VALLE DI ELAH di Gualtiero Todini Non è un film di guerra, ma di riflessioni sulla guerra e sugli americani, che nella guerra irachena dolorosamente registrano la perdita dell innocenza di tanti bravi ragazzi. Un film da tenere docchio perché quest anno qualche Oscar potrebbe essere suo (Haggisregista ha già avuto lOscar per il fortunato Crash-Contatto fisico). Per i ragazzi che sono stati in Iraq, tornare in patria dovrebbe essere loccasione per riprendere una vita normale, dimenticando le brutture della guerra, gli orrori, le atrocità, come quella di non fermarsi alla guida di un blindato di fronte a un bambino che alza le mani in mezzo alla strada; e travolgerlo, temendo che sia una trappola messa su dai guerriglieri. Questa atrocità, su istigazione probabilmente di un veterano che sa come vanno le cose laggiù, è commessa da Mike, un bravo ragazzo, un modello non solo per i genitori, ma anche per i suoi commilitoni. Ma adesso Mike è tornato alla base da cui era partito per la guerra e i genitori ne aspettano il ritorno da un giorno allaltro. Di lui però si sono perse le tracce. Alla ricerca del figlio si muove il padre Hank (Tommy Lee Jones), che è stato a sua volta un sergente tutto dun pezzo, onesto, generoso, patriottico. Nella su ricerca testarda e meticolosa si imbatte in una poliziotta, la brava Charlize Theron, come lui desiderosa di far luce sulla scomparsa del giovane soldato. Così, i due scopriranno che Mike è stato ucciso: ma in quali drammatiche circostanze lo rivelerà lo svolgimento della pellicola... Perché Haggis ha realizzato questo film? Lo dice lui stesso: In una guerra in cui tutti i giornalisti sono embedded (cioè: inquadrati nellesercito, quindi non liberi), e nessuno fa il proprio mestiere di informare, tocca a noi artisti porci delle domande, dei quesiti scomodi... Un film sicuramente politico prosegue il regista ma non di parte. Infatti, Haggis non giudica, non condanna i comportamenti dei soldati al fronte; i gesti anche mostruosi compiuti là in Irak sono gesti, i cui autori sono piuttosto delle vittime, anche loro stritolati da ingranaggi che li sovrastano. Fra gli oggetti personali di Mike, restituiti ai familiari, cè anche una bandiera a stelle e strisce (la bandiera degli Stati Uniti), una bandiera che ha fatto tante battaglie e perciò è lisa, sfregiata. Bene, quella bandiera il padre la fa innalzare alta su un pennone della sua città. Un gesto che ci fa capire la salda struttura morale delluomo; un gesto però dall indiscutibile sapore retorico. Un finale così patriottico non è bastato tuttavia a spingere i cittadini statunitensi nelle sale cinematografiche, per vedere il film: il grosso pubblico lo ha rifiutato. A me, invece, Nella valle di Elah è sembrato godibile, sia come film di riflessioni sulle guerre, tutte le guerre, sia come thriller, teso a ricercare le ragioni o le non ragioni che hanno determinato il delitto. Le atrocità, come quella di non fermare il camion davanti a un bambino che in mezzo alla strada chiede aiuto; e travolgerlo, perché potrebbe trattarsi di un trappola messa su dai guerriglieri. Mike è uno di quei bravi ragazzi, un giovane modello, amato da tutti, genitori e commilitoni, tornato in patria da una settimana, ma di cui misteriosamente sè persa ogni traccia. Da qui comincia il film, per questa ragione il padre, sergente a riposo fiero del suo Mike, si mette in cerca dello scomparso, fino a scoprire un tremenda verità. 28 Sambuci Si informa che l’Associazione Culturale Terzo Millennio di Sambuci terrà nei giorni 8 e 9 dicembre a Sambuci, presso la Sala parrocchiale di Sambuci la mostra “Creanatale”, mercatino di manufatti artistici ispirati al Natale. Lo stesso 9 dicembre alle ore 17.00, in concomitanza al mercatino, la recita dei bambini che aderiscono al progetto “Ritmo, Comunicazione, Movimento”, che rappresentarenno “La freccia azzurra” liberamente tratta dal racconto di Gianni Rodari. Domeinica 30 dicembre, infine, alle ore 17.00, il concerto dei bambini “Cantalapace” presso la chiesa di San Pietro in Sambuci. Tivoli 29 Rocca Pia: prossimamente la riapertura di Valentina Torella Finalmente è accaduto! La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio insieme al Comune di Tivoli ha promosso il restauro della Rocca Pia che ospiterà il museo della medesima cittadina. È infatti questa una delle più importanti strutture di ingegneria militare del Lazio e il progetto della sua “bonifica” è stato affidato all’architetto Maria Margarita Segarra Lagunes. Così le numerose stanze, quasi tutte adibite a celle essendo stata la Rocca Pia fin agli anni ’60 adattata a carcere, diverranno un deposito di importanti reperti archeologici della città di Tivoli; opere e ritrovamenti che ricostruiranno un lineare percorso cronologico dalla preistoria a oggi, oltre alla presenza di un plastico che mostrerà l’evoluzione urbana della città. Ma le novità non finiscono qui; infatti la Rocca Pia non diverrà il solito museo storico che esporrà al suo interno sempre le medesime opere, ma proporrà un’esposizione rotatoria tramite uno scambio frequente con altri musei, grazie a una trattativa fatta con la Sovrintendenza del Ministero dei Beni Culturali. E dal punto di vista dei miglioramenti saranno due tra tutti i più eclatanti: 1) la ricostruzione dell’antica entrata venuta alla luce dopo alcuni scavi; 2) l’allestimento di un ascensore che permetterà anche a chi, per ovvi motivi, sia impossibilitato, di raggiungere la vetta della Rocca. Comunque non sono solo questi i cambiamenti progettati per quest’idea di recupero e rilancio monumentale della Rocca Pia. Pertanto il progetto prevede ulteriori punti fondamentali: 1) per quanto riguarda la parte esterna una nuova cancellata in ferro segnerà l’entrata al recinto e tutta l’aria antistante la Rocca sarà interessata da una netta riorganizzazione ambientale; 2) verrà istituita una biglietteria per l’ingresso alla Rocca e numerosi punti di videosorveglianza; 3) sarà attuato un vero e proprio restauro conservativo comprendente il rifacimento degli intonaci degradati, la tinteggiatura e la riqualificazione dei cornicioni. Inoltre sarà prevista anche la demolizione dei vecchi servizi igienici posti in un piccolo fabbricato adiacente la Rocca Pia e costruiti quando quest’ultima era adibita a uso carcerario; 4) la rivalutazione della straordinaria veduta panoramica a 360 gradi; 5) le innovazioni pur essendo numerose e frutto di un’epoca moderna, non dovranno per nessuna ragione far perdere alla Rocca Pia il suo aspetto storico e antico; 6) l’allestimento museale della Rocca Pia dovrà essere fatto in modo da poter essere rimosso e potenziato a seconda dei casi senza deturpare l’ambiente. Così anche Tivoli avrà il suo museo! Tradizioni popolari 31 Tradizioni popolari a Castel Madama - Proverbi selezione ed elaborazione del testo a cura di Gualtiero Todini Dalla tesi sulle “Tradizioni Popolari a Castel Madama, 1949” di Vittorio Todini Candu ju miccu parla, ju cranne ha già parlatu. Se cinquanta, sessanta anni fa eri un ragazzino intraprendente e con la voglia di parlare, trovavi sempre qualche adulto che ti “metteva a posto”: “Tu ha da parlane cannu piscianu le caine. Ecché non lo sa che sta scrittu sopra ju muru che ju più miccu se ratta ‘n curu?” E giù offese becere di questo tipo. Non c’era molto rispetto per i più piccoli una volta; anzi bisognava stare attenti a non sgarrare troppo spesso, altrimenti erano pedate o cinghiate; il padre, se non aveva più la “patria potestas”, era però ancora un padrepadrone e guai a disobbedirgli. Bastava un suo sguardo a farti rigare dritto. Ma le tradizioni, con il tempo, cambiano e oggi spesso sono i piccoli a dettar legge, a comandare. E quanti poveri nonni non sanno dove sbattere la testa, per appagare quei piccoli tiranni. Candu ha da cambià Peppe co’ Peppe, me tengo Peppe meju. Viviamo nell’era dei cambiamenti. Il progresso si identifica con l’innovazione. L’obsolescenza rende superati e inservibili prodotti e processi di lavoro di appena un decennio fa. Il fenomeno è evidentissimo nell’informatica. I dischetti, i dolci e cari floppy, sembrano oggetti antidiluviani, roba di tanto tempo fa. Le cose non stavano così, per esempio, negli anni quaranta: si susseguivano sempre le stesse “stagioni” dei giochi: per noi maschietti l’aquilone (la stella), il picchio (ju piccuru), ju circhiu, la carozza... Si stava molto attenti a conservare gelosamente usi e costumi; e ciò spesso non aiutava il progresso; si era restìi al cambiamento, per paura di andare a star peggio. O, tutt’al più, di cambiare Peppe co’ Peppe. E cucì spissu ce tenèmmo Peppe nostru. Resci e pija cunzij; po’ va a càseta e ffa’ comme te pare. Chiedere consigli non costa niente, ma nemmeno darne. E così succede che si sprecano le richieste; e le risposte.Anche nell’organizzazione mafiosa il padrino si avvale dei “consigliori”, ma poi il padrino è sempre il padrino e l’ultima decisione è sempre la sua. Mi sembra – ma l’accostamento non vi sembri irriverente (i latini avrebbero detto: “absit iniuria verbis) – che così si comporti il Cavaliere, leader di Forza Italia: ascolta, ascolta, ma poi fa sempre come gli pare e sostiene che con questo comportamento non ne ha mai sbagliata una. È vero che nel 2006 ha perso le elezioni, ma non certo per colpa sua: colpa degli alleati, degli elettori. E dei brogli. Ma, parlando seriamente, prendere consigli è una buona cosa, però nelle decisioni non bisogna farsi condizionare dai consiglieri. Così, almeno, dicevano i nostri avi... Da ‘na parte j’asinu (l’asino carico) ha da penne. C’è poco da fare. È inutile che tu cerchi di equilibrare il carico, ché tantu da ‘na parte ha da pènne. Questo lo avevano già scoperto i nostri bisnonni: chissà quante volte sono stati lì a correggere, a spostare ora un po’ di qua, ora un po’ di là.Tutto inutile. Meglio accettare l’idea che la perfezione è irraggiungibile. Non so se vi è capitato: il calendario che avete appeso al muro pende da una parte; vi avvicinate e – delicatamente – date un tocchettino da una parte per raddrizzarlo; sembra che ora stia bene; ma se ripassate più tardi, il calendario, imperterrito, è tornato a pendere da una parte. Dovete rinunciare; pazientemente. La perfezione non è di questo mondo. Pija ju falegname: nu j dèmmo a ffà la carozza; mbeh, i ruzzichi ‘nn’erano mai pricisi e, cannu la carozza ruzzichéa, i ruzzichi balleanu sempre ‘n po’;‘n ce stea remmediu. Ma pperò, sebbenanche la carozza ballicchiea, puru camminea.‘Mmece, senza ruzzichi...A proposito a Sammichele del ’46 (’47?) a Castello si riformò la banda, che facendo il giro del paese, suonava un motivetto allegro, che Vittorio Todini, Adelmo Santolamazza e gli altri buontemponi di quella combriccola di studentelli canticchiavano così: Carolina, Carolina, senza ruzzichi non si cammina... 32 Cultura Il Risorgimento a San Polo dei Cavalieri di Ivano Moreschini e Amedeo Ciotti Proseguiamo con la pubblicazione di alcuni stralci del libro di Amedeo Ciotti: “Sulle tracce di Garibaldi. Studi sul Risorgimento in Val d’Aniene”. Questa volta vediamo alcuni episodi della eterna lotta tra contadini, allevatori e barone per lo sfruttamento delle terre: in questo caso la famiglia nobiliare è quella dei principi Borghese. Il secondo stralcio accenna alla diretta partecipazione di alcuni cittadini di San Polo al Risorgimento. La parte conclusiva riguarda invece alcune ipotesi sul nome della cittadina, in particolare sul richiamo ai Cavalieri. Alla fine del 1700 San Polo dei Cavalieri era ancora un feudo dei principi Borghese che possedevano 2.951 rubbia (1 rubbio=mq. 18484,38) dell’intero territorio che ne comprendeva 3.736. In rapporto alla vastità del territorio, nel comprensorio secondo soltanto a Tivoli, sorprende il limitato possesso di rubbia di proprietà comune, solo 288, inoltre i Borghese non ebbero mai buoni rapporti con i santopolesi perché curavano poco il feudo. Questa, a grandi linee, la situazione, quando fu proclamata la Repubblica romana, il 15 febbraio 1798. […] Nell’età della Restaurazione emersero i contrasti socio-economici ed anche a San Polo si formò il classico triangolo barone – comunità – privati che, a partire dalla metà del ’700 nel centro-sud d’Italia, innescò un gran numero di liti finite davanti ai tribunali. I giudici napoletani, in linea di massima, nelle loro sentenze favorirono i privati, cioè i borghesi, quelli romani della Congregazione del buon Governo e successivamente della Presidenza di Roma e Comarca presero una diversa linea, non sempre chiara, che invece di dirimere rapidamente le controversie, le fece durare decine di anni, quelle di San Polo si conclusero addirittura dopo l’unità e, proprio per ciò, la vicenda della Repubblica romana si collocò proprio nel loro bel mezzo. A seguito del motu proprio di Pio VII, la Casa Borghese aveva rinunciato alla baronia ma non alla sua proprietà sul fertile e vasto territorio di San Polo sul quale i comunisti godevano ancora un diritto privativo ed esclusivo che consentiva loro di coltivare ovunque e comunque volessero, però con l’obbligo di dare la sesta parte di tutti i frutti al barone. Molti coltivatori avevano occupato le terre, vi avevano piantato vigne ed alberi da frutta e le avevano recintate con siepi, facendone un uso privato rifiutandosi anche di pagare il terratico. Nel 1859, con il palese intento di impedire agli usurpatori, in numero sempre crescente, di avvalersi dell’usu capioni, la pubblica amministrazione ed il barone iniziarono una vertenza legale, quest’ultimo intendeva ricondurre le terre usurpate alla sua intera proprietà, infatti, circa sei anni Cultura 33 dopo, nonostante l’opposizione del consiglio, volle affrancare Monte Gennaro dalle servitù (usi civici), così anche gli antichi contrasti con gli allevatori riemersero in maniera forte. La vicenda si concluse dopo l’Unità con un giudizio che attribuì il possesso di Monte Gennaro ai santopolesi. In ricordo di quella sentenza, alla piazza dove fu costruita la pubblica fontana fu dato il nome di Piazza della Vittoria. […] Dopo la caduta della Repubblica romana del 1848-1849, per la reazionaria restaurazione, come tutti gli uomini che si erano esposti, anche i fratelli Meucci e Massimino Trusiani furono costretti a prendere la via dell’esilio e ripararono nel Regno di Sardegna, i Meucci non rividero più la patria, solo Trusiani ebbe la fortuna di tornare dopo l’Unità. È attraverso quegli eventi che si formò la tradizione dell’eroica partecipazione al Risorgimento di San Polo dei Cavalieri. Massimino Trusiani, studente, si arruolò nel Battaglione Universitario, nel 1848 combatté a Cornuda, Treviso, Vicenza, Venezia; nel 1849 contro i francesi a Roma. Dopo la caduta della Repubblica, ricercato dalla polizia si nascose a San Polo e riuscì ad evitare l’arresto con la complicità, si può dire, dell’intero paese. Nel 1859 prese servizio nell’esercito sardo, con il grado di sottotenente, nel 1860 lasciò l’esercito regolare ed entrò nella Divisione Cosez con la quale prese parte ai fatti d’arme di Milazzo. Terminata la campagna garibaldina rientrò nell’esercito regolare con il grado di capitano, la sua ultima campagna fu quella del 1866. L’Ingegner Cesare Leonardi, contemporaneo dei fatti del ’49 che commemorò nel 1904, a proposito della latitanza di Trusiani, ricordò che a San Polo in quel periodò non era facile metter le mani su chi non volesse esser preso. […] Con la complicità, si può dire, dell’intero paese, sfuggi alle mani dei gendarmi pontifici. Questo passaggio del suo racconto consente di capire bene quali erano i sentimenti politici ed il conseguente comportamento della gran parte dei santopolesi nell’età della reazionaria seconda restaurazione. Fu così possibile che i patrioti di San Polo poterono svolgere la funzione di sicuro canale di collegamento tra la sottoprefettura di Rieti e Tivoli e quindi Roma, nell’ambito dell’organizzazione del Comitato nazionale romano. I patrioti ricercati dalla polizia, se riuscivano a raggiungere il paese, trovavano guide sicure che, attraverso i monti, li conducevano ad attraversare il confine. […] Veramente il principale interesse dei due autori (A.A. Meucci e A. Felici, ndr) era quello di chiarire l’origine del nome del paese e soprattutto dell’aggiunta dei Cavalieri. Angelo Antonio Meucci sostenne che l’aggiuntivo derivava da Mario Orsini, signore di San Polo, che, avendo ereditato i beni della madre Giovanna Dei Cavalieri […], aggiunse al suo gentilizio il cognome della madre. Per primo fece giustizia di tutte le leggende, smentendo che l’aggiunta dei Cavalieri derivasse da fantastici passaggi di cavalieri francesi o dei Templari. Antonio Felici, sebbene con diversa motivazione, scrisse che l’aggiunta venne fuori per distinguere il suo paese da San Polo in Sabina, e accetta in sostanza la tesi del Meucci. Anche il recente studio della Cooperativa “Liber” (San Polo De’ Cavalieri: Ricostruire un Frammento Di Storia, pubblicazione a cura del Comune di San Polo Dei Cavalieri, agosto 2004) propende per la stessa tesi: si tratta di uno studio scientifico che presenta decisive precisazioni e novità sull’argomento. 34 La birra “QUANDO PRODURRE BIRRA È UN HOBBY” di Marco Moreschini Qualche numero fa parlammo delle birre e in special modo accennammo a talune esperienze di produzione artigianale locale delle stesse, colposamente omettendo una nascente realtà castellana, che abbiamo avuto modo di apprezzare durante OLIOLIVE con uno stand in cui si potevano degustare birre di produzione propria e acquistare gadget vari. Si tratta della Birra SPAAD, prodotta da alcuni ragazzi di Castel Madama, in piccola quantità, ma già da qualche anno, durante il quale gli stessi hanno acquisito notevole esperienza nelle tecniche di produzione. Abbiamo parlato con gli ideatori dell’iniziativa, chiedendo loro di rendere partecipi i lettori de La Piazza di questa avventura. mette di raggiungere le temperature richieste dalle birre a bassa fermentazione. Quelle che in gergo vengono chiamate “cotte” si svolgono nel corso di serate infrasettimanali o nel weekend e coinvolgono noi e i nostri amici in un connubio di produzione e consumo. Inizialmente abbiamo utilizzato il classico kit “fai da te” acquistato in ferramenta, che ci ha permesso di apprendere i primi rudimenti dell’arte del mastro birraio. Poi, col passare del tempo, lo studio, la rete Internet, sempre ricca di informazioni utili, e l’acquisto di strumenti sempre più specializzati ci hanno aiutato a perfezionare la nostra attività migliorando la qualità e aumentando la quantità del prodotto. Ragazzi, come è nata l’idea di produrre birra, cosa vi ha spinto? Raccontateci un po’ le origini di questa esperienza. Tutto iniziò nell’estate del 2004 da un’idea buttata lì da uno dei componenti del gruppo SPAAD; un giorno si chiese e ci disse: “…ma dato che qui semo tutti intenditori e soprattutto grossi bevitori di birra, perché non provare a evita’ sti passaggi inutili produttore-venditore-consumatore che fanno Sali’ il prezzo del nostro alcolico preferito? Famo de tre UNO, e diventiamo noi i Produttori, i “Venditori” e soprattutto i Consumatori…”. La proposta venne naturalmente accolta con entusiasmo dagli altri e nacque così la birra SPAAD, dalle iniziali dei nomi dei cinque intrepidi ragazzi alle prese con i primi kit “fai da te” di birra artigianale. Col tempo poi si sono aggiunte nuove “forze”, sono cambiati gli strumenti di produzione, è migliorata la qualità della birra prodotta, e poi, dall’oggi al domani, ci siamo ritrovati dentro feste e manifestazioni piene di gente entusiasta di bere birra con noi… Perché la birra e non il vino? Il vino a Castello lo fanno tutti!!! A quali birre, modelli di birra vi ispirate? Volete variare la vostra produzione? Attualmente la nostra produzione prevede tre tipi di birra ispirati rispettivamente ad una Weiss tedesca, una Red Ale Scozzese ed una Stout Irlandese.Tra i nostri progetti futuri c’è la produzione di una birra chiara a bassa fermentazione ispirata alle classiche Lager Tedesche, per intenderci quella che sui banchi dell’OktoberFest scorre a fiumi. Producete birra ad alta o bassa fermentazione? E per i macchinari e il malto? Di cosa disponete e dove vi siete stabiliti? Parlateci un po’ del “vostro” processo di produzione… Tutti gli stili di birra che produciamo sono ad alta fermentazione poiché il locale che utilizziamo per la produzione (…che altro non è che la cantina di due di noi!) non per- Resterà solo un’esperienza hobbistica o c’è qualcuno fra voi che vuole professionalmente intraprendere il fascino dell’arte del mastro birraio? La birra SPAAD nasce dalla voglia di stare insieme, un‘occasione di svago davanti ad un boccale di birra che ha origine dalla profonda passione che noi tutti abbiamo verso questa nobile bevanda. La partecipazione a manifestazioni locali e l’organizzazione di feste tra amici, col tempo ci hanno fatto prendere coscienza della buona riuscita del nostro prodotto scaturito da forte impegno e grande passione. L’apprezzamento ed i complimenti delle tante persone (di tutte le età!!) che sempre più numerose si avvicinano al mondo della birra artigianale ci incoraggiano a mantenere vivo il nostro hobby che per ora rimane tale. Per chiudere … uno slogan a effetto sulla vostra birra indirizzato ai lettori … SPAAD - La birra de Casteju: Autoprodotta-AutoimbottigliataAutobevuta. … il più delle volte però la bevono gli altri … Il gruppo SPAAD (Alessandro, Alessandra, Andrea, Daniele, Enrico, Luca, Marco, Massimo, Pino, Roberta, Silvia, Stefano) ringrazia tutti gli accaniti fans che hanno sostenuto e incoraggiato la nostra avventura. Società 35 Diritti dell’Uomo: un impegno preso non ancora mantenuto di Mauro Cascini (Presidente del Consiglio Comunale) Il 12 dicembre 2007 è stata la giornata scelta dal Comune di Castel Madama per l’inaugurazione dell’Anno 2008, dedicato dall’Onu a ricordarci che quanto dichiato 60 anni fa, non è stato ancora attuato. Impegni non mantenuti? Volontà perverse? Incapacità dei popoli a riscattare i propri diritti naturali? Posso star qui a pensare, a studiare, ma non riesco a dare una risposta. Ritornando agli ideali della gioventù che, per la verità, non mi hanno mai abbandonato, posso tentare di dare una chiave di lettura. La necessità del potere capitalista, e non solo, di mantenere i popoli in una sorta di schiavitù perenne, per poter determinare senza fastidi i loro destini, per trarre il massimo profitto. In chiave “moderna” potremmo parlare di multinazionali economico-politiche, che fanno i loro affari senza attenzione ai Diritti delle popolazioni. Il problema resta. Noi non ci sentiamo oggi schiavi, almeno nel senso più stretto del termine, anche se altri lo sono e non ne sono sempre consapevoli. Abbiamo, almeno, una fortuna in più. Sfruttiamo questa nostra realtà per lottare affinché gli altri, raggiungano veramente la libertà, che è anche la nostra. Ci siamo domandati lo scorso anno, dopo il pugno allo stomaco ricevuto dalla narrazione di Giuseppe Cederna ne “La Febbre”, se quella serata traumatica, che ci mise di fronte a realtà conosciute, ma non sempre accolte come stimolo per il nostro impegno sociale ed umano, fosse servita a qualcosa, a migliorare il nostro impegno, a darci da fare per “gli ultimi”. Certamente ognuno di noi ha sentito il bisogno nell’anno trascorso, di fare qualcosa in più, se in tanti ci siamo ritrovati il 12 dicembre a riflettere, partecipando alla Giornata che l’Amministrazione comunale ha dedicato ai Diritti dell’Uomo.Tante potrebbero essere le piccole cose che ognuno ha da raccontare. Ma basta l’impegno del singolo, delle Amministrazioni, delle tante Associazioni per la Pace e i diritti negati? Occorre un approccio nuovo di lotta vera, di impegno, di condanna dei Governi e i potenti non adempienti? “Personalmente credo che anche ogni piccola iniziativa, anche la più intima e privata, può contribuire a diffondere la cultura dell’integrazione e della tolleranza, quella cultura che per prima contribuisce a salvaguardare i diritti di ogni uomo. In primo luogo l’educazione e l’insegnamento di tali sentimenti deve partire dal nucleo familiare e, siccome, purtroppo, ciò non accade è molto utile cercare di sensibilizzare i bambini ed i ragazzi e, con essi, si spera anche le nostre comunità.” (Ricci Daniela, adesione alla manifestazione). Per questo, bene ha fatto l’Amministrazione Comunale a parlare ai ragazzi attraverso Giusi Martinelli, per raccontare tutte le diversità non rispettate come è nel Diritto dell’Uomo. Bene regalare un libro che parla di principi troppo spesso dimenticati. La giornata di mobilitazione, ci chiede attenzione, con il dibattito voluto dall’Assessore Grelli, su uno dei diritti sanciti e dimenticati: il diritto al lavoro, per i giovani di oggi, e le cui storie sono state raccontate dal film La Rieducazione. Storie di precari a cui non facciamo più quasi caso, e per le quali troppi non si “strappano più le vesti”. È, infine, Ulderico Pesce a calarci nella drammatica realtà, con la quale dobbiamo e dovremo nel futuro fare i conti. L’immigrazione, non una peste da subire, ma un’opportunità da vivere per riscattare forse il mondo ricco per i danni che ha prodotto, per aver ancora oggi depredato una parte della Terra attraverso la conquista politica ed economica, attraverso le guerre, attraverso la negazione del diritto dei popoli alla Libertà da ogni tipo di oppressione. Come lo scorso anno ripetiamo che “i nodi da sciogliere sono ancora tanti”, è per questo che restiamo convinti che solo ”Una lotta vera, agli sprechi, alle ingiustizie, alla guerra, all’uso sconsiderato dei fondi per l’intervento nei paesi del Sud” possa dar compimento alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e alla nostra Costituzione. Proviamo in questo 2008 a ritrovarci per dire: “abbiamo raggiunto dei buoni risultati”. Iniziamo a fare la sintesi sulla “verità”. Bastano le cifre statistiche sui bambini che muoiono nelle guerre o per fame, per affermare che questa è la “verità”.Allora possiamo chiedere “giustizia” con forza, e alzando la voce. Se così non Sport 36 CAMMINO DIFFICOLTOSO PER L’ASD CASTEL MADAMA CALCIO di Ivo Santolamazza Partenza complicata per la Prima Categoria. Numerose sconfitte si insinuano nel corso del campionato dei ragazzi castellani militanti nel girone E. Dopo le prime due dignitose sconfitte, contro il Gerano per 1-2 e contro il Delle Vittorie per 1-0, la rosa del Castel Madama vede un susseguirsi di insuccessi che gravano più alla classifica che al morale. Infatti gli atleti non mollano mai e continuano il loro percorso con grinta e voglia di farcela. Mese di ottobre da dimenticare. Risultati pesanti, l’1-3 imposto dal Tirreno, il 4-1 dall’Aces Casal Barriera e l’1-7 dall’Albula. Dopo quast’ultima partita subentra il nuovo allenatore Fabrizio Volpe che prende il posto del mister Pasquale Di Girolamo. Continua però la serie negativa del Castel Madama che perde con Polisportiva Marcellina per 2-1, con Atletico Tivoli per 0-2 e con Cerreto Laziale per 1-0. Finalmente arriva la vittoria a discapito del Saxa Flaminia Labaro, 1-0 in casa il 25 novembre. Purtroppo il 2 dicembre, fuori casa, l’Affile rifila un 3-1 ai rossoblu. Il gruppo guidato da Volpe persiste, il morale è ancora alto e questo si nota dagli allenamenti dove c’è una media di venti giocatori a disposizione per ogni partita. La squadra castellana si prepara ora per affrontare le prossime gare prima della pausa natalizia, quella del 9 dicembre alle 14.30 in casa contro Vigor Per conti, quella del 16 dicembre alle 14.30 fuori casa contro Villanova Calcio e quella del 23 dicembre alle 14.30 in casa contro Montecelio. CALCIO-CURIOSITÀ di Ivo Santolamazza Qualcuno si è mai chiesto perché nel calcio si gioca in 11? Vi sono due possibili spiegazioni. La prima è che questo numero sia stato adottato in omaggio ai rappresentanti degli 11 college che si trovavano a Londra il 26 ottobre 1863, occasione in cui vennero definite le regole del calcio moderno, molto simili a quelle in uso ancora oggi. La seconda versione, accettata dalla Fifa (la federazione internazionale del calcio), è che con l’11 si volessero ricordare i componenti della squadra del Trinity College di Cambridge, in Inghilterra, la prima istituzione a pubblicare le regole base per questo gioco, nel 1848. In ogni caso il numero di giocatori è stato fissato a 11 nel 1870 circa. Allora il modulo più diffuso era 2-0-9, cioè due difensori e nove attaccanti. Una decina di anni dopo venne formalizzata la figura del portiere. Prima di quell’epoca il numero di giocatori non era fisso e poteva superare i 15. E i nomi delle squadre? Qual è la loro origine? La grande maggioranza dei nomi delle squadre di calcio si rifà ai luoghi d’origine (città o quartiere) delle squadre stesse. All’estero vige la stessa regola, anche se le variazioni sul tema sembrano più frequenti. Ad esempio l’Inter, cioè Internazionale, fu fondata il 9 marzo 1908 a Milano da membri “dissidenti” dell’allora Milan Cricket & Football Club (oggi A.C. Milan). Il nome del club deriva dalla volontà dei soci fondatori di accettare giocatori non solo italiani (come il Milan), ma anche stranieri. La Sampdoria è il risultato dell’unione (nel 1946) di due squadre genovesi: la Sampierdarenese Calcio e l’Andrea Doria. Il nome della prima traeva origine dall’omonimo quartiere di Genova; quello della seconda invece celebrava l’ammiraglio Andrea Doria che ottenne l’indipendenza della Repubblica di Genova. Sport Per l’Atalanta, i cinque giovani soci fondatori della squadra bergamasca (nel 1907), appassionati di studi classici, decisero il nome ricorrendo alla mitologia. La scelta cadde su “Atalanta”: la bellissima e velocissima ninfa greca, allevata da un’orsa, che divenne esperta cacciatrice e imbattibile nella corsa, tanto da diventare simbolo della velocità. Il nome voleva essere di auspicio per successi rapidi e gloriosi. Per l’Ajax (Olanda) il nome trae origine da quello del guerriero greco Aiace, celebrato nell’Iliade di Omero. Secondo nelle armi solo ad Achille, Aiace finì per soccombere nel duello di eloquenza intrecciato con Ulisse per raccogliere l’eredità delle armi di Achille. La sconfitta gli fu fatale: da lì a poco si uccise gettandosi sulla propria spada. L’Ajax era la squadra del ghetto di Amsterdam e, ai tempi della Seconda guerra mondiale, quasi tutti i suoi giocatori furono deportati nel campo di concentramento di Auschwitz. Bayer Leverkusen (Germania) è la multinazionale chimico-farmaceutica Bayer, produttrice della celebre aspirina, la “madrina” del club tedesco. La squadra nacque nel 1904 proprio come dopolavoro per i dipendenti dell’azienda di Leverkusen. Curiosa anche la storia del Borussia Dortmund (Germania). Nel 1909 un gruppo di giovani cattolici della parrocchia “Trinità” di Dortmund fondò un club calcistico. Obiettivo: ribellarsi al cappellano Hubert 37 Dewald, da sempre contrario a tale pratica sportiva. Anche il nome fu scelto in segno di sfida: Borussia era, infatti, l’insegna di una fabbrica di birra, con annessa birreria, frequentata dai giocatori dopo gli allenamenti. Il club brasiliano Botafogo è originario dell’omonima località nei pressi di Rio de Janeiro, chiamata così in onore dell’ammiraglio portoghese Joao Pereira de Souza Botafogo, il primo europeo a insediarsi nell’area già nel XVI secolo. Il nome vuol dire anche “buttafuoco”: così era soprannominata la galea dell’ammiraglio, per il suo eccezionale armamento (200 pezzi d’artiglieria). Parte il campionato di Pallavolo Femminile di Ivo Santolamazza Le ragazze del Gruppo Sportivo Castel Madama dal 18 novembre affrontano il campionato di Seconda Divisione. La prima partita, del girone E, le vede scontrarsi in casa con l’ASD Praeneste Volley. Riescono a conquistare subito i tre punti della vittoria con il punteggio di 3 set a 1. Lasciano il primo set per 21-25 ma agguantano i successivi tre set con i parziali di 25-12, 25-15, 25-19. Domenica 25 novembre le amarantoblu perdono fuori casa contro GS Spes Mentana 3-1. Mollano al primo set con il punteggio di 25-16, poi sottraggono alle avversarie il secondo set con un 20-25 cedendo però al terzo e al quarto set con i parziali di 25-11 e 25-23. Dopo aver vinto lo scorso campionato le giovani castellane si cimentano in quello di quest’anno che è molto più impegnativo ed essendo salite di categoria si trovano a battersi con squadre molto valide, retrocesse anche dalla Prima Divisione con innesti di giocatrici di serie D. Un esempio è l’Astrolabio 2000, squadra che il 2 dicembre ha battuto nettamente il GS Castel Madama con un secco 0-3. Parziali veloci di 11-25, 14-25, 1525. Ma siamo solo all’inizio. Il gruppo del mister Simone Ricci è carico per ripartire al meglio nelle prossime gare. Le pallavoliste incontreranno fuori casa, sabato 8 dicembre, l’ASD Pro Castelnuovo. Domenica 16 dicembre alle ore 17 in casa, nella palestra della scuola media Cavour in via Pio La Torre, ospiteranno l’ASD PGS Borgo Don Bosco. Dopo le vacanze natalizie disputeranno due incontri fuori casa contro www.sangiustinosport.it e ASD Nuovo Salario per poi battersi in casa, domenica 20 gennaio alle ore 17, con la Pol. Pop. Roma 6. 38 Musica DEEP PURPLE: MADE IN JAPAN di Fabio Moreschini Questo mese la rubrica musicale si tinge di un viola scurissimo, inconfondibile: ci sono i Deep Purple con il loro disco live più bello: Made in Japan (1972). Non bisogna lasciarsi ingannare dai 35 anni di vita dell’album (contenente due cd), che nonostante il tempo passato è forse uno dei cd live più belli e più rappresentativi dell’hard rock degli anni 70. Registrato dalla formazione anglosassone durante una tournèe in Giappone, ha la qualità, rarissima in un cd live, di restituire intatta l’atmosfera del concerto, in alcuni moment sembra davvero di essere di fronte al palco. La tracklist contiene in tutto 10 pezzi (7 cd1/ 3 cd2), che ora andremo ad analizzare più dettagliatamente. – Highway Star: bè cosa dire, da bravo pezzo di apertura il brano riassume lo spirito dell’album e forse della band, a metà tra Hard rock e Metal, con contaminazioni neoclassiche quà e la, organo e chitarra che si alternano strepitando su un basso e una batteria incalzanti. Il vocalist, Ian Gillan, canta con una grinta a dir poco felina. – Child in time: come un onda la canzone alterna parti più calme (nella parte iniziale del brano oserei dire orientaleggianti) a parti tiratissime, quasi cattive. Degni di nota i vocalizzi (ma chiamarli così sarebbe riduttivo) del cantante, i cambi di tempo e di atmosfera. Molto bello anche l’assolo di chitarra, Blackmore (il chitarrista) sfoggia tutta la sua abilità, e fa parlare in sua vece lo strumento. – Smoke on the water: il riff più famoso della storia del rock e il ritmo incalzante parlano da soli, quindi non aggiungo altro. – The mule (drum solo): la canzone viene accennata, diciamo il primo minuto e mezzo. I sei minuti che seguono, prima che la canzone reinizi, sono la celebrazione di un grandissimo batterista, Ian Paice. Un pezzo imperdibile per ogni batterista degno di tale nome. Carina l’interazione con il pubblico. – Strange kind of woman: a mio parere il pezzo più d’effetto dell’album: Gillan e Blackmore eccezionali, soprattutto quando a metà del brano si sfidano, cantando/suonando quello che suona/canta l’altro, quasi a farsi il verso a vicenda. A fine brano il cantante esegue alcuni vocalizzi a dir poco inumani, ascoltare per credere. – Lazy: introduzione psichedelica dell’organo di Lord, che vale almeno metà pezzo. Più tardi entrano in sua vece chitarra e basso, per un pezzo molto movimentato con addirittura alcuni leggeri richiami folk. Stupenda la variazione al minuto 8:45, da rimanere a bocca aperta! – Space Truckin’: brano ciclopico di venti minuti, che alterna parti sature ad altre quasi minimaliste, molto bello il ritornello, bellissime le parti strumentali, in particolare quella dell’organo. A metà brano ci si sente davvero in viaggio per lo spazio, e più tardi ancora la sensazione è quella di essere atterrati su qualche strano pianeta. Un lavoro eccezionale. Alla fine del brano il pubblico è quasi stordito, tant’è che ci mette qualche secondo per realizzare di essere atterrato definitivamente, e quindi per appalaudire. – Black Night: anche live questo brano fa sempre la sua porca figura, peccato per la stanchezza che sembra cominciare a farsi sentire. – Speed King: una vampata adrenalinica non indifferente, che sembra aver investito anche il gruppo, che si ridesta. Alcuni passaggi lasciano col fiato sospeso, la tachicardia è dietro l’angolo. – Lucille: lunga intro di organo e chitarra, ad introdurre quella che inizialmente sembra essere una ballad, e che invece si scopre essere una cover più pompata di un brano dei “The everly brothers”. Divertente, perchè ripropone in chiave molto rock un pezzo molto pop. Album eccezionale, che ha dalla sua lo spirito forte dell’hard rock britannico degli inizi e una grinta notevole. Peccato per la qualità della registrazione, che comunqe non lascia mai a desiderare. Un must per gli amanti del genere e per chi ci si voglia avvicinare. VOTO 9