GUIDA
alla sensibilizzazione
delle mediatrici e dei mediatori
nell’ambito dell’illetteratismo
Un’iniziativa
Con il sostegno di
INDIRIZZI UTILI
Federazioni e associazioni regionali di
Leggere e Scrivere
Federazione svizzera Leggere
e Scrivere
Effingerstrasse 2
CH - 3011 Berna
T +41 (0)31 508 36 16
[email protected]
www.leggere-scrivere-svizzera.ch
Associazione Leggere e Scrivere della
Svizzera Italiana
Viale Stazione 31A - CP 1083
CH - 6501 Bellinzona
T +41 (0)91 825 39 34
[email protected]
www.leggere-scrivere.ch
Association Lire et Ecrire
CH -1563 Dompierre
T +41 (0)26 675 29 23
[email protected]
www.lire-et-ecrire.ch
Verein Lesen und Schreiben Deutsche
Schweiz
Effingerstrasse 2
CH - 3011 Bern
T +41 (0)31 508 36 17
[email protected]
www.lesen-schreiben-d.ch
Gruppo fondatore del Forum per le
competenze di base nella Svizzera
italiana
Conferenza della Svizzera Italiana per la
formazione continua degli adulti, CFC
Via Besso 86
CH - 6900 Lugano-Massagno
T +41 (0)91 950 84 16
[email protected]
www.conferenzacfc.ch
Istituto universitario federale per la
formazione professionale, IUFFP
Sezione di lingua italiana
Via Besso 84 e 86
CH - 6900 Lugano
Centro per lo sviluppo delle professioni
Luca Bonini
T +41 (0)91 960 77 13
[email protected]
www.ehb-schweiz.ch/it
DFP, competenze di base degli adulti
Portali internet esteri
Agence nationale de lutte contre l’illettrisme
Francia
www.anlci.gouv.fr
Divisione della formazione professionale
Pepita Vera Conforti
via Vergiò 18
CH - 6932 Breganzona
T +41 (0)91 815 30 86
[email protected]
Istituto Nazionale di Documentazione,
Innovazione e Ricerca Educativa
Italia
www.indire.it
Unione Nazionale per la Lotta contro
l’Analfabetismo
Italia
www.unla.it
Portale Internet per le istituzioni
attive nel campo della prevenzione e
della lotta contro l’illetteratismo in
Svizzera
Lesen Lire Leggere
www.lesenlireleggere.ch
Responsabile del progetto
Silvana Spinetti
Concetto grafico
Nicola Pampuri
©
2014
Associazione
Leggere e Scrivere
della Svizzera Italiana
PREFAZIONE
La guida nasce dalla volontà di raccogliere in un unico documento l’esperienza del Progetto Mediatori I e II (allegato 1). Questo progetto, focalizzandosi sull’attività di sensibilizzazione al fenomeno dell’illetteratismo (allegato 2), era indirizzato soprattutto agli operatori attivi in ambito sociale, con l’obiettivo che questi potessero in seguito assumere il ruolo di mediatore (allegato 3) in
relazione a persone con insufficienti competenze nella lettura e nella scrittura, da indirizzare
eventualmente a un percorso formativo per adulti.
La guida si concentra sulla preparazione e lo svolgimento di moduli di sensibilizzazione di tre
ore, proposti di regola nelle sedi degli enti o servizi pubblici e privati ed è completata da allegati
all’attenzione dell’animatore o dell’animatrice.
I contenuti della guida riassumono le esperienze personali della responsabile del progetto nella
Svizzera italiana e vanno quindi intesi come base su cui costruire l’intervento di sensibilizzazione, tenendo conto delle esigenze specifiche di ogni singolo gruppo di partecipanti.
Bellinzona, dicembre 2014
Silvana Spinetti
responsabile del progetto
Sensibilizzazione delle mediatrici e dei mediatori
INDICE
Introduzione 4
Dall’acquisizione dei partecipanti all’esecuzione del modulo
scelta dell’istituzione, ente o associazione
6
modalità di contatto
fattori importanti al fine dell’adesione delle istituzioni
obiettivi del modulo di sensibilizzazione
preparazione del modulo
il modulo di base
Il modulo di base
introduzione - contestualizzazione
10
attivazione - versione A
attivazione - versione B
consolidamento
valorizzazione
Dopo la sensibilizzazione
completamento della documentazione e dell’informazione
42
Sensibilizzazioni specifiche
sensibilizzazioni realizzate all’indirizzo di scuole superiori
44
sensibilizzazioni per gruppi assembleari
Considerazioni finali
46
Allegati
48
1. Progetto Mediatori I e II (prolungamento)
2. Definizione di illetteratismo
3. Ruolo del mediatore
4. Rapporto studio BASS
5. Conseguenze
6. Cause
7. Testo “I lettori”
8. Testi esemplificativi
9. Attestato di partecipazione
INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Da diversi anni e su vari fronti si esplicita l’esigenza di promuovere dei momenti di sensibilizzazione al fenomeno dell’illetteratismo. Se da una parte le diverse indagini internazionali hanno dimostrato che una certa
percentuale della popolazione svizzera non dispone delle competenze di base necessarie per svolgere le
proprie incombenze quotidiane, generando oltre che un disagio personale anche un certo costo finanziario
(allegato 4), dall’altra si è però anche constatato che solo una minoranza intraprende un percorso formativo.
LE CAUSE
Gli specialisti in materia concordano che la causa
principale di tale situazione sia da addebitare al tabù
che caratterizza il tema dell’illetteratismo.
La scuola dell’obbligo ha permesso a tutti di accedere
a una formazione di base: leggere e scrivere sono
quindi considerate competenze scontate. Di conseguenza per le persone con carenze alfabetiche appare
difficile confessare la propria debolezza (allegato 5),
vissuta spesso con un certo senso di colpa. A chi intravvede in altri queste difficoltà appare ugualmente
difficile parlarne, perché ciò viene percepito come offensivo nei confronti dell’altro.
ALTRI FATTORI
Si tende a dimenticare che la riuscita del percorso
scolastico è determinata da una moltitudine di fattori
che possono favorire o ostacolare l’apprendimento.
Inoltre la mancanza di allenamento e il continuo evolversi delle esigenze poste dalla società, soprattutto in
ambito professionale, aggravano ulteriormente la situazione delle persone con competenze fragili.
I MODULI DI SENSIBILIZZAZIONE
Spesso a monte delle difficoltà troviamo percorsi di
vita singolari (allegato 6), ma questa constatazione
non basta per alleviare il disagio percepito da chi sa di
avere problemi di illetteratismo. Con eccessiva leggerezza la società colpevolizza chi legge e scrive con fatica, ma anche le famiglie, la scuola, l’evoluzione tecnologica.
Questo processo a nulla porta, se non a un rinvio
nell’assunzione collettiva della problematica: dall’esperienza fatta in questi anni possiamo certamente
affermare che il vero problema sta invece nel fatto di
non affrontarla in maniera concordata e diversificata.
Proprio questa consapevolezza ha permesso di avviare e consolidare nella Svizzera italiana un lavoro di
presa a carico della problematica su diversi fronti,
uno dei quali rappresentato proprio dai moduli di
sensibilizzazione.
SENSIBILIZZAZIONE DELLE MEDIATRICI E DEI MEDIATORI
Sensibilizzare mediatori significa sensibilizzare professionisti al fenomeno dell’illetteratismo con la speranza che lentamente questo tema possa essere un
argomento di discussione, affrontato con la stessa
lucidità e lo stesso spazio concesso ad altre problematiche.
EFFICACIA
Chi si occupa di animare un modulo di sensibilizzazione lo potrà fare in maniera efficace se lui stesso
crede in quanto descritto sopra. Non pensiamo si
tratti di un argomento del quale si debba parlare in
maniera solo scientifica. Le indicazioni fornite più
avanti sono quindi spesso legate anche a una percezione personale della responsabile del progetto e
possono e devono essere adattate in armonia con la
personalità del singolo animatore.
Alcuni dati sull’illetteratismo in Svizzera
800 000
adulti con problemi di illetteratismo
più di 1 mld
costi economici dell’illetteratismo
4 000 - 5 000 giovani che ogni anno lasciano la scuola
dell’obbligo con insufficienti competenze
di base, tanto da non aver la possibilità di
seguire con profitto un apprendistato
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INTRODUZIONE
DALL’ACQUISIZIONE
DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE
DEL MODULO
Modulo A
Guida alla sensibilizzazione delle mediatrici e dei mediatori nell’ambito dell’illetteratismo | Pagina 6
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DALL’ACQUISIZIONE DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEI CORSI
SCELTA DELL’ISTITUZIONE, ENTE O ASSOCIAZIONE
Di norma è stata l’Associazione Leggere e Scrivere a
mettersi in contatto con possibili interessati ai corsi
per mediatori.
Nella scelta delle istituzioni, enti o associazioni da
contattare si è tenuto conto in particolar modo dei seguenti fattori:
la presenza del servizio sul territorio
Di grande interesse sono quei servizi che coprono il territorio cantonale nel suo insieme,
come è il caso dei vari servizi sociali: l’ufficio
delle misure attive UMA, il servizio di sostegno
e accompagnamento educativo SAE, il servizio
di cure a domicilio, i tutori, i servizi di collocamento, l’Associazione dei maestri conducenti,
ecc. Questi enti sono organizzati per regioni e
permettono di raggiungere un elevato numero
di potenziali mediatori.
la tipologia dell’utenza
Vari studi internazionali e locali confermano
che le persone con difficoltà nelle competenze
di base si concentrano più facilmente nei settori professionali che richiedono un grado di scolarizzazione medio/basso o laddove sono già a
carico degli specifici servizi sociali.
Appurato pure che il problema dell’illetteratismo può riguardare tutte le classi sociali, per
un intervento risultano importanti tutti i servizi
che operano a diretto contatto con la popolazione nel suo insieme (servizi di cura, maestri
conducenti, ecc.).
il tipo di contatto tra mediatore e utente
Difficilmente la persona in situazione di illetteratismo si fa riconoscere e si racconta di spontanea volontà, di conseguenza il rapporto tra
mediatore e utente diventa determinante.
Potrà più facilmente assumere il proprio ruolo quel
mediatore che riesce a instaurare un rapporto di fiducia con l’utenza, tenendo conto in modo specifico dei
seguenti fattori:
il tempo: disporrò del tempo necessario per riconoscere il disagio, conquistare la fiducia e
avviare la persona verso un formativo?
la continuità: mi sarà possibile riconoscere le
difficoltà e mi sarà consentito affrontare il discorso in momenti successivi?
la discrezione: avrò la possibilità di trattare
l’argomento in un ambiente riservato, dal momento che per le persone toccate dal problema
questo aspetto è di grande importanza?
la legittimazione: sono legittimato a intervenire,
nell’ambito della mia funzione professionale?
MODALITÀ DI CONTATTO CON L’ISTITUZIONE, ENTE
O ASSOCIAZIONE
Attraverso l’esperienza raccolta abbiamo raggiunto la
convinzione che la modalità di contatto più efficace è
quella del rapporto personale diretto. Le richieste
sollecitate tramite mail o lettera difficilmente portano
a esiti positivi.
animatore
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Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera italiana
DALL’ACQUISIZIONE
DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEL MODULO
DALL’ACQUISIZIONE DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEI CORSI
COME PREPARARE L’ACQUISIZIONE DEI PARTECIPANTI AI CORSI
Al contatto segue normalmente un incontro con la
persona responsabile del servizio, che di regola concede circa un’ora del suo tempo.
Sarà importante informarsi a fondo sul servizio e tenere a disposizione il materiale informativo sul progetto che si intende presentare.
L’incontro deve permettere di ...
... definire gli obiettivi del progetto e il suo inserimento all’interno di un discorso ampio e serio.
Occorre fornire informazioni chiare e, durante la
conversazione, accennare a chi ha già aderito al
progetto
... spiegare brevemente il fenomeno dell’illetteratismo. Si tratta di informare, senza addentrarsi in
troppi dettagli e cifre e portando qualche esempio
concreto
... accompagnare la presentazione con la consegna di materiale informativo e pubblicitario
sull’argomento. Questo dovrebbe permettere di essere più convincenti
... valorizzare il servizio contattato. Chiarire per
quale motivo il servizio di cui siamo ospiti sia importante e perché sia stato preso in considerazione.
Dal nostro interlocutore giungeranno ulteriori informazioni sul servizio, importanti per la programmazione dell’eventuale intervento di sensibilizzazione
... dimostrare flessibilità per quanto riguarda l’esecuzione e i contenuti del modulo. Particolari
aspetti organizzativi del servizio possono richiedere
delle modifiche al modulo così come abitualmente
proposto. Prospettare dunque per esempio moduli
più brevi, adattare i contenuti, negoziare il corso di
sensibilizzazione fuori orario
OBIETTIVI DEL MODULO DI SENSIBILIZZAZIONE
Il modulo di sensibilizzazione ha due obiettivi principali: infrangere il tabù che grava su questo argomento e
motivare i partecipanti ad assumere la funzione di mediatore.
La presentazione del modulo è una buona occasione
per discutere in gruppo sul tema dell’Illetteratismo e
per mettere a confronto diverse sensibilità e opinioni.
Rompere il tabù in questo contesto risulta relativamente facile; ben più complesso sarà per i mediatori
affrontare l’argomento con chi ha realmente problemi
con la lettura e scrittura.
Affinché i mediatori riescano ad assumere questo
ruolo, l’animatore deve...
... attivare la loro sensibilità nei confronti del fenomeno e delle persone che ne sono toccate. In generale i partecipanti colgono immediatamente la delicatezza del problema, in particolare se possono far
riferimento a esperienze personali vissute in ambito
privato o professionale
... consolidare le conoscenze dei partecipanti fornendo informazioni chiare e precise. Spesse volte
buona parte di queste informazioni risultano già conosciute, ma necessitano di essere ordinate e tematizzate
... valorizzare il lavoro quotidiano dell’operatore, riconoscendo eventuali difficoltà oggettive che potrebbero condizionarlo nello svolgimento del suo
ruolo come mediatore. Il responsabile della sensibilizzazione deve saper integrare domande, esperienze e osservazioni dei partecipanti senza lasciarsi
sopraffare.
... giungere a un accordo. L’obiettivo del responsabile del progetto è quello di concludere un preciso
accordo di collaborazione già durante l’incontro
preliminare con il responsabile.
La flessibilità è sempre stata pagante, ogni incontro
ha portato alla realizzazione del modulo di sensibilizzazione
DALL’ACQUISIZIONE
DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEL MODULO
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DALL’ACQUISIZIONE DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEI CORSI
PREPARAZIONE DEL MODULO
L’animatore deve preventivamente informarsi riguardo all’ambito professionale dei partecipanti e adattare
il modulo alle mutevoli esigenze di ogni singolo caso.
La conoscenza del servizio
Appoggiandosi su quanto appreso e discusso durante
l’incontro preliminare e su quanto è possibile conoscere soprattutto tramite il web, il relatore ha la possibilità di capire quale sia la struttura organizzativa di
ogni singolo servizio e quali le mansioni degli operatori. In questo modo il relatore, in risposta agli interventi dei partecipanti, saprà esprimersi in maniera
adeguata e competente: ricordiamoci che i partecipanti danno normalmente queste conoscenze per
scontate.
La preparazione tecnica
Tenendo costantemente presente quanto discusso
con il responsabile dei partecipanti, il power point e il
materiale di base vanno adattati in considerazione…
… della durata del corso. Il modulo di base ha una
durata di tre ore. Il relatore deve essere in grado di
adattare sul momento la presentazione, tralasciando per esempio alcune schede o riducendo semplicemente il numero e la durata dei suoi interventi,
secondo le necessità del gruppo
… dell’esperienza. Per l’adattamento del modulo
sarà determinante l’inserimento delle modifiche in
base ai corsi precedentemente svolti
… del numero dei partecipanti. Maggiore è il numero dei partecipanti, maggiore risulta la probabilità di interruzioni per interventi o domande che potrebbero rallentare o ostacolare lo svolgimento del
corso
… della tipologia dei partecipanti. A seconda della
categoria professionale da sensibilizzare si può ipotizzare una più o meno grande propensione a recepire l’argomento
… della motivazione dei partecipanti. Non sempre
gli operatori arrivano ugualmente motivati o preparati all’appuntamento, mentre la motivazione è determinante per uno svolgimento soddisfacente del
modulo
IL MODULO DI BASE
Il modulo di base si articola in tre parti, in risposta
agli obiettivi presentati in precedenza (vedi “obiettivi
del modulo di sensibilizzazione”).
La prima parte, suddivisa di seguito in due possibili
versioni, serve all’attivazione della sensibilità e al risveglio dell’interesse verso la problematica. Secondo
la nostra esperienza, la versione A del modulo risulta
più interessante in quanto coinvolge in modo più attivo i partecipanti. È comunque possibile inserire delle
schede della versione B nella versione A, a dipendenza del caso.
La seconda parte serve a rafforzare la consapevolezza e le competenze dei partecipanti, soprattutto per
quanto riguarda il vissuto quotidiano delle persone in
difficoltà.
La parte conclusiva si concentra invece sulla situazione concreta degli operatori all’interno del servizio
e sul loro ruolo.
Di seguito vengono presentate le schede di base del
power point, come pure il materiale utilizzato. Il relatore personalizza il commento di ogni pagina in base
alla sua esperienza professionale e privata, alle sue
conoscenze specifiche e ai suoi interessi e sensibilità.
Alcune schede risulteranno simili e vanno selezionate
o adattate secondo le esigenze del servizio e/o del relatore.
ACCOGLIENZA DEI PARTECIPANTI, PREPARAZIONE
TECNICA, PREPARAZIONE DEL MATERIALE
L’animatore deve prevedere di accedere al locale in
cui si svolgerà la sensibilizzazione almeno 30 minuti
prima dell’inizio. Occorre tempo per verificare il funzionamento delle apparecchiature, disporre tavoli o
sedie in maniera opportuna e preparare il materiale,
proprio o destinato ai partecipanti. Si consiglia di consegnare ai presenti una mappetta contenente:
l’opuscolo “Illetteratismo – quando leggere e
scrivere costituisce una difficoltà…”
l’attestato di partecipazione (allegato 10)
una matita
Sconsigliamo di stampare il power point in quanto
anticipa inutilmente gli argomenti trattati e distrae
dalla presentazione.
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Associazione Leggere e Scrivere della Svizzera italiana
DALL’ACQUISIZIONE
DEI PARTECIPANTI
ALL’ESECUZIONE DEL MODULO
CONSIDERAZIONI
FINALI
CONSIDERAZIONI FINALI
La discussione sull’illetteratismo è fortemente condizionata dal tabù e faticano a parlarne apertamente sia le persone con carenze alfabetiche, sia chi percepisce o riconosce queste difficoltà
in altre persone.
Di conseguenza coloro che si trovano a vivere una situazione di illetteratismo
ignorano spesso di non essere gli unici con questa difficoltà
non sono a conoscenza delle offerte formative a loro destinate
non riescono a identificare autonomamente il percorso formativo a loro adeguato
faticano ad analizzare la propria situazione
Il tabù e la stigmatizzazione sono strettamente legati. Spesso l’immagine di chi si trova in difficoltà con la lettura e la scrittura viene caricata di stereotipi, risultato di una certa ignoranza
sull’argomento. Ne conseguono facilmente stigmatizzazione, categorizzazione e discriminazione
sociale.
La persona illetterata entra in una dinamica di auto-colpevolizzazione e di dissimulazione. Un
circolo vizioso dal quale le è possibile uscire, spesso, unicamente tramite il sostegno di terzi
(parenti, conoscenti, mediatori). Necessitiamo quindi di un intervento culturale mirato, volto alla
caduta di questo tabù, tematizzando l’argomento a tutti i livelli e cercando di agire sulla motivazione di tutti ad assumersi il proprio ruolo.
L’acquisizione delle competenze di lettura e scrittura è una formazione continua, e come tale va
considerata sia a livello di base, sia a livelli superiori. Rimane un diritto e un’opportunità, soprattutto per chi ha incontrato degli ostacoli durante il percorso formativo di base e/o sente il bisogno
e la necessità di aggiornare le proprie competenze.
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CONSIDEAZIONI
FINALI
PER L’APPROFONDIMENTO DEL TEMA
Analfabetismo di ritorno - Competenza alfabetica funzionale -Illetteratismo, Bibliografia del Sistema bibliotecario cantonale, 2011
L. Bonini , G. Spinedi, LinguaSì. Promuovere le competenze in lettura e scrittura nella formazione professionale e
prevenire le situazioni d’illetteratismo
M. Badan, L. Bonini, R. Gnosca , G. Spinedi, LinguaSì. Un progetto per promuovere le competenze linguistiche
nella formazione professionale. Guida didattica
Ufficio federale della cultura UFC, Illetteratismo
Primi risultati di PISA 2012, Programme for International Student Assessment
Studio BASS, Costi economici dell’illetteratismo in Svizzera, Berna, 2007
S. Vanhooydonck, S. Grossenbacher, L’illetteratismo
Ufficio federale di statistica, Lire et calculer au quotidien, Compétences des adultes en Suisse, Neuchâtel, 2006
Testi consultabili in internet (v. CD allegato)
Maccagno E., Spazi di scrittura, Alcuni indicatori del fenomeno dell’analfabetismo funzionale nella Svizzera italiana,
USR 1993
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