LA DIMENSIONE DEL SAPERE
Informatori e Osservatori della
notizia
Dalla logica narrativa a quella cognitiva
• Piano del fare
• Piano del sapere
• Piano del sentire
Dimensione del sapere
• Dimensione centrale per il testo giornalistico
• Che significa informare in termini semiotici?
• Far sapere---------------------Far sapere
Destinante---------------------------destinatario
Enunciatore-----sogg.di carta--------Enunciatario
Fare persusivo ------------------fare interpretativo
Dimensione del sapere
• Far sapere= persuadere = far credere (Greimas
1983, Du sens II. Essais sémiotiques)
• Portare qualcuno a riconoscere la verità di un
fatto
• Riconoscimento della verità
• Riconoscimento non in base al suo
adeguamento alla realtà referenziale, quanto
piuttosto adeguamento al nostro universo
cognitivo.
Informare come far sapere
• La verità di un fatto è un effetto di senso =
costruzione di un discorso che ha come
funzione non il dire-vero, ma il far sembrarevero.
• Questo sembrare non ha come scopo quello
dell’adeguazione con il referente, ma
l’adesione del destinatario a cui si indirizza.
La gestione delle notizie
• Narrazione: la notizia presenta le fasi di
sviluppo di un evento (reportage)
• Spiegazione: la notizia è commentata o
interpretata (editoriale)
• Presentazione oggettiva: la notizia veicola
un’informazione e la legittima come vera
(hard news)
• Presentazione non oggettiva: la notizia
costruisce un’informazione (inchiesta)
Quadrato di veridizione
VERITÀ
Essere
Sembrare
SEGRETO
MENZOGNA
Non-sembrare
Non-essere
FALSITÀ
VERO-FALSO: sistema dell’immanenza testuale (non referente – verità o falsità sono
risultati del discorso)
SEGRETO-MENZOGNA: sistema della manifestazione (referente esterno – segreto o
menzogna presuppongono un referente esterno)
Modalità aletiche
Necessità
Dover essere
Possibilità
Non-dover non essere
Possibilità
Poter essere
Necessità
Non poter non essere
Impossibilità
Dover non essere
Contingenza
Non-dover-essere
Contingenza
Poter non essere
Impossibilità
Non poter essere
Modalità epistemiche
Affermare
congiunzione
Ammettere
Non-disgiunzione
Certezza
affermare
Rifiutare
disgiunzione
Dubitare
Non-congiunzione
Esclusione
rifiutare
L’atto epistemico è una
trasformazione della
dimensione cognitiva, un
passaggio da uno stato di
credenza ad un altro:
Da ciò che è negato a ciò
che è ammesso;
Da ciò di cui si dubita a ciò
che si accetta;
Probabilità
ammettere
Incertezza
dubitare
La strategia oggettivante
• Spersonalizzazione del discorso: vengono
rimosse le marche dell’enunciazione, chi sta
parlando
• Astrazione del discorso: vengono rimossi e
deittici spazio-temporali, il contesto della
notizia
• Oggettivazione del sapere: enunciati modali
aletici
• Autenticazione del sapere: si forniscono
riferimenti, prove come fonti d’autorità
Governo, Berlusconi: "Fiducia o voto anticipato"
Napolitano: "Sì a manovra, poi responsabilità"
Dopo l'intesa raggiunta sui tempi della crisi il Quirinale avverte: "Servirà
ancora responsabilità". Il premier: "Fiducia o voto". Vertice del Pdl: "Scaldiamo
i motori per le elezioni". Bersani insiste: "Governo di responsabilità con l'Udc".
Bonaiuti: "La sinistra mente sulla crisi“
Il Giornale, 17 nov 2010
• La trasformazione dei soggetti enunciatori in
cariche istituzionali (Governo, Quirinale)
genera una autorevolezza delle fonti, che
unita alla smaterializzazione dei riferimenti
temporali (non c’è imminenza) genera un
mascheramento oggettivo della notizia
Effetti di referenzializzazione
• Attraverso la referenzializzazione d’autorità si
ottengono varie illusioni:
• Illusione della prova (parole altrui come parole
autorevoli)
• Illusione della trasparenza (citazioni fra
virgolette)
• Illusione dell’intersoggettività (l’enunciatore
che cita sembra essere d’accordo con coloro
che cita)
GOVERNO
Crisi, Napolitano: "Serve responsabilità"
Berlusconi: "Fiducia o si torna al voto"
Il capo dello Stato: "La situazione impone il giusto riserbo". Il ministro della Difesa: "Non
vogliamo una maggioranza risicata. Alle urne a fine marzo".Il 29 novembre si voterà la
mozione contro Bondi presentata dal Pd. Fli non parteciperà. Il ministro della Cultura:
"Iniziativa abnorme". Tremonti: "L'Italia non collassa”
La Repubblica, 17 nov 2010
• L’insieme delle citazioni ricostruisce i punti di
vista sulla notizia, generando però un effetto di
referenzializzazione interna che rende più
credibile la cornice che regge le citazioni stesse, e
che rimanda all’idea della crisi di Governo
La strategia soggettivante
• Personalizzazione del discorso: vengono
riportate le marche dell’enunciazione, chi sta
parlando
• Contestualizzazione del discorso: vengono
forniti i deittici spazio-temporali, il contesto
della notizia
• Soggettivazione del sapere: enunciati modali
epistemici
• Autenticazione del sapere: si forniscono
riferimenti, prove come oggetto di scoperta
Silvio sfida: “Fiducia o voto”
Il 14 dicembre si conoscerà il destino del governo Berlusconi. Il
29/11 la mozione contro Bondi
Libero, 17 nov 2010
• La notizia della crisi è riportata come un punto
di vista specifico aperto al dubbio e
all’incertezza, e fortemente vincolato ai tempi
della narrazione.
Soggetti enunciazionali del sapere:
Informatori e osservatori
Informatore: attante esplicito o implicito che si
offre alla capacità conoscitiva dell’osservato
Osservatore: attante esplicito o implicito dotato
di una competenza cognitiva
La dimensione del sapere
• Ci troviamo di fronte a una serie di procedure
specifiche del discorso (e del testo) che
tendono a costruire il sapere trasmesso e a
regolare il flusso dell’informazione testuale
(allargando o restringendo il campo visivo
dell’informazione)
La dimensione del sapere
• Quindi la categoria del punto di vista diventa
(è) una categoria interpretativa per analizzare
la dimensione cognitiva dei testi.
• Il soggetto dell’enunciazione (il soggetto reale
rappresentato nel testo) oltre a essere un
attante che fa, scambiando un oggetto che è
un messaggio, è un attante
cognitivo,qualcuno che sa.
La dimensione del sapere
• Così come esistono un enunciatore e un
enunciatario che comunicano, è possibile
individuare all’interno dei testi un
informatore e un osservatore che si
scambiano forme di sapere.
• Informatore = si dà, si offre alla capacità
conoscitiva dell’osservatore.
• Osservatore = soggetto dotato di competenza
cognitiva.
Attanti cognitivi
• Abbiamo visto come gli attanti siano legati al
fare, all’azione, ma anche al sapere
(destinatore - destinatario).
• Approfondiamo questo aspetto con l’analisi di
due attanti cognitivi:
Informatori e osservatori
Attanti cognitivi
• L’informatore organizza l’informazione e
mette il soggetto nelle condizioni di poter
sapere.
• Può naturalmente essere rappresentato dalla
testata, dalla voce del giornale, dal reporter,
dall’inviato, dall’esperto, dal pentito, dalle
fonti, dal web e così via…
Attanti cognitivi
• L’osservatore è colui che osserva il percorso
cognitivo del soggetto.
• Può essere rappresentato ad esempio dal
direttore del giornale che osserva e commenta
i fatti e con il suo editoriale.
• Si tratta di categorie astratte che possono
essere assimilabili in un unico attante e variare
nelle varie fasi del suo/loro percorso.
Attanti cognitivi
• La categoria dell’Osservatore può svolgere
diverse funzioni:
• Funzione percettiva
• Funzione cognitiva
• Funzione valutativa
Attanti cognitivi
• Funzione percettiva:
è da intendersi in senso visivo: l’osservatore
inquadra i dati della realtà dal suo angolo
visivo, quindi non può vedere tutto.
• Funzione cognitiva: l’osservatore filtra i dati
in base alle proprie competenze quindi
selezionando alcuni aspetti piuttosto che altri.
Attanti cognitivi
• Funzione valutativa: l’osservatore proietta
sull’oggetto d’analisi le proprie conoscenze,
ma anche le sue opinioni, le sue aspettative,
convinzioni. Inoltre legge i dati in base ai
propri scopi pragmatici: convincere, difendere
…
Legami cognitivi tra informatore e osservatore
Informatore: sa che c’è qualcosa da far sapere
Osservatore: sa che c’è qualcosa da sapere
Scambio contrattuale: l’osservatore vuole sapere
ciò che l’informatore vuole far sapere.
Scambio polemico: l’osservatore vuole sapere ciò
che l’informatore non vuole far sapere, o
viceversa.
Tipi di osservatore
• Focalizzatore: può essere indeterminato
(focalizzazione zero)
• Spettatore: può essere contestualizzato a
livello spazio-temporale
• Assistente: può essere attorializzato (reso
attraverso un attore)
• Assistente partecipante: può diventare un
personaggio del racconto
• Assistente protagonista: può essere la figura
centrale del racconto
Nota: ogni informatore è anche un osservatore nei confronti
della notizia
Legami cognitivi tra informatore e
osservatore
Informatore: sa che c’è qualcosa da far sapere
Osservatore: sa che c’è qualcosa da sapere
Scambio contrattuale: l’osservatore vuole
sapere ciò che l’informatore vuole far sapere
Scambio polemico: l’osservatore vuole sapere
ciò che l’informatore non vuole far sapere, o
viceversa
Differenza tra informatore e soggetto
che informa
• Informatore: figura discorsiva che fornisce la
competenza per informare (fonte per
informazione giornalistica; microscopio per
informazione molecolare, etc.)
• Soggetto che informa: enunciatore e suoi
delegati presenti nell’enunciato
Le relazioni possibili tra informatore e
osservatore
REALISMO INTEGRALE
Oggettività forte
Informatore unico
Soggettività forte
Osservatore unico
REALISMO OGGETTIVO
REALISMO SOGGETTIVO
Oggettività debole
Informatori multipli
Soggettività debole
Osservatori multipli
DEREALIZZAZIONE
Esempi cognitivo
WALL STREET ESPLORA NUOVI STILI DI VITA. MA I VECCHI TRADER
EMIGRANO DOVE LA SREGOLATEZZA PAGA ANCORA
Riposini, bonghi e succo di cavolo. La resa salutista di Gordon Gekko
La crociata di John Thiel (Merrill Lynch) per convertire i 15 mila broker della casa
di Costanza Rizzacasa D’Orsogna
Michael Duglas in una scena di Wall Street,
il film cult di Oliver Stone 1987
John Thiel responsabile del private banking
di Merrill Lynch arruola consulenti salutisti
Ciao, Gordon Gekko, ciao. Mai più le 100, spesso anche 110, ore di lavoro a settimana
seguite da notti di stravizi. Mai più broker impasticcati modello «The Wolf» di Wall
Street. Il consulente finanziario oggi è New Age.
Una rivoluzione firmata John Thiel, dal 2011 a capo della gestione patrimoniale e del
private banking di Merrill Lynch. In fissa con il wellness, un anno fa ha arruolato tre
guru dell’alimentazione, del benessere spiritual-psicofisico e della medicina alternativa
per insegnare ai propri broker — talvolta anche ai loro familiari — uno stile di vita più
sostenibile.
Accanto alle strategie d’investimento sono così diventate parte integrante della
formazione le sessioni di yoga, di meditazione e di respirazione profonda, i riposini
pomeridiani, i lunghi bagni rilassanti ai sali inglesi per detossinare il fegato,
combattere emicranie e stitichezza e favorire la produzione di serotonina (l’ormone
del buonumore), perfino le lezioni di bongo, considerate antistress. Il tutto associato a
una dieta che includa succo di grano germogliato (l’ultimo ritrovato del
dimagrimento), olio di fegato di merluzzo, spirulina, semi di lino e di chia, centrifugati
di cavolo verde. Così a un seminario a Orlando, giorni fa, la mandria tuonante —
com’erano storicamente chiamati i trader di Merrill Lynch per via del toro simbolo
della banca — faceva aerobica in giacca e cravatta al ritmo di All summer long di Kid
Rock. E chissà che presto, al posto delle urla, sul floor del New York Stock Exchange
non si sentiranno solo gli Om della meditazione. Il trader nella posizione del loto.
Corriere della sera, 19 nov 2014
IN VETTA
Migliori città universitarie, Milano è
24esima
Nella classifica mondiale Qs Best Student Cities, al primo posto Parigi seguita da
Londra. Roma è 55esima
Parigi è di nuovo al primo posto nella classifica annuale QS
Best Student Cities, la classifica che identifica le migliori
città al mondo per gli studenti, pubblicata oggi su
TopUniversities.com/StudentCities Londra si posiziona al
secondo posto, con soli due punti di scarto, mancando di
poco la vetta della classifica. Milano si conferma in buona
posizione, al 24esimo posto, ex aequo con Barcellona
(l’anno scorso era al 21esimo). Ma Qs precisa che la
metodologia è cambiata dalla prima edizione e include altri
due indici. Quindi non è che Milano ha perso posizioni, è
che il ranking adesso considera più elementi ed è più
sofisticato . La classifica, redatta dallo stesso team che si
occupa del QS World University Rankings, si basa su
cinque criteri fondamentali ed ognuno di essi è costruito
utilizzando criteri specifici: ranking universitari, student
mix, qualità della vita, opportunità lavorative e
convenienza economica.
Corriere della sera, 19 nov 2013
LA NOTIZIA
• INFORMATORE: parametri di osservazione e
indici della qualità
• OSSERVATORE: QS (osservatorio sulle città un
iversitarie)
• INFORMATORE: sito internet e classifica
pubblicata
• OSSERVATORE: giornale
L’articolo
• Informatore: nell ’ articolo la “calssifica”
rappresenta l ’ Informatore, ovvero la fonte,
l ’ attante cognitivo che propriamente veicola
l’informazione – ciò che c’è da sapere
• Osservatore: a ricoprire il ruolo di Osservatore,
invece, è direttamente la Voce del giornale, che si
pone come l ’ attante cognitivo che riceve
l’informazione dalla fonte e la elabora ai fini della
comunicazione al lettore – sa che c’è qualcosa da
sapere
La cornice comunicativa
• Informatore: dal punto di vista della
comunicazione
giornalistica,
invece,
l ’ Informatore è direttamente la Voce del
giornale che dopo aver elaborato i dati della
fonte, li comunica al lettore.
• Osservatore: Il ruolo di Osservatore, invece,
sarà ricoperto dal lettore e dalla sua volontà di
ricevere informazioni.
• Nell’articolo è presente un’unica tipologia di
relazione Informatore-Osservatore:
o Contrattuale: l ’ informatore (Osservatorio
delle città universitarie) comunica al giornale
ciò che il giornale vuol sapere, e allo stesso
modo il giornale riporta tale notizia in maniera
diretta al lettore, rispondendo al suo desiderio
di informazione
Esempi cognitivo
La tv italiana cancella la crisi
anche se ora fa più paura del
crimine
Tg1 e Tg5 guidano la tendenza. I dati
di una ricerca
ROMA - Le grandi paure degli italiani?
Disoccupazione e costo della vita. In una
parola: la crisi. L'allarme criminalità invece è
alle spalle. E la tv? Pare pensarla
diversamente: stando ai maggiori tg
nazionali l'Italia non è affatto in crisi, anzi se
la passa molto meglio di tutti i suoi vicini
europei. […] Nel primo trimestre di
quest'anno
(in
base
all'analisi
dell'Osservatorio di Pavia) il maggiore tg
pubblico spagnolo (Tve) dedica il 40% delle
notizie ansiogene alla crisi economica. Segue
il tg della tv pubblica francese (France2) con
il 26%, l'inglese (Bbc One) con il 15% e il
tedesco (Ard) con l'11%. Unica eccezione,
l'Italia.
La Repubblica, 5 giugno 2010
LA NOTIZIA
• INFORMATORE: TV CHE NON VUOL FARE
SAPERE
• OSSERVATORE: GLI SPETTATORI ITALIANI CHE
VORREBBERO SAPERE
• INFORMATORE: OSSERVATORIO DI PAVIA
• OSSERVATORE: GIORNALE
L’articolo
• Informatore: nell’articolo L’Osservatorio di Pavia
rappresenta l ’ Informatore, ovvero la fonte,
l ’ attante cognitivo che propriamente veicola
l’informazione – ciò che c’è da sapere
• Osservatore: a ricoprire il ruolo di Osservatore,
invece, è direttamente la Voce del giornale, che si
pone come l ’ attante cognitivo che riceve
l’informazione dalla fonte e la elabora ai fini della
comunicazione al lettore – sa che c’è qualcosa da
sapere
La cornice comunicativa
• Informatore: dal punto di vista della
comunicazione
giornalistica,
invece,
l ’ Informatore è direttamente la Voce del
giornale che dopo aver elaborato i dati della
fonte, li comunica al lettore.
• Osservatore: Il ruolo di Osservatore, invece,
sarà ricoperto dal lettore e dalla sua volontà di
ricevere informazioni.
• Nell’articolo sono presenti due tipologie di
relazione Informatore-Osservatore:
o Contrattuale: l ’ informatore (Osservatorio di
Pavia) comunica al giornale ciò che il giornale
vuol sapere.
o Polemico: La Tv (Informatore) non vuol-far
sapere ciò che i giornali e gli spettatori
vogliono sapere.
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LEZIONE 8 - Scienze della Comunicazione