NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI Direttore Responsabile: Giuseppe Henriquet Redazione: Corso Europa, 50/9 - Tel. e Fax 010 51.83.62 - 010 52.22.000 Internet: www.gigighirotti.it – e-mail: [email protected] Autorizzazione del Tribunale di Genova: Reg. Stampa 18/89 del 4/4/1989 Sped. abb. post. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Genova Associazione iscritta al Registro del Volontariato Regione Liguria ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITÀ SOCIALE - ONLUS - GENOVA Contiene l’ELENCO ELARGITORI 2002 n° 60 4° TRIMESTRE 2003 ● ● ● ● Associazione iscritta al Tribunale di Genova al n° 685, Registro d’Ordine Pagina 776, Parte seconda Volume II Giuridicamente riconosciuta : Decreto Regionale n° 1555 del 7.4.1988 Iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, Settore Sanitario, n° SN-GEASO 10/94 Sede Sociale: Genova, Corso Europa 50/9 Q uando le medicine non sono più in grado di guarire, il ricovero in ospedale diventa inutile. L’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI porta nelle case dei malati l’assistenza di un medico specialista e la solidarietà di tanti amici. V Periodico trimestrale - Anno 14° - N° 60 - IV° trimestre 2003 Redazione: Corso Europa, 50/9 - Tel. 010 51.83.62 - 010 52.22.000 - Fax 010 35.12.625 Stampa: Tipo-lito Sorriso Francescano - Via Riboli, 20 - Genova - Tel. 010 31.16.24 - Fax 010 362.28.13 uoi dedicare anche tu una piccola parte del tuo tempo ad aiutare chi soffre? C orsi di formazione teorico / pratica per volontari. Segreteria: ore 10 - 17.30 Corso Europa 50/9 16132 Genova Tel. 010.35.126.41 Iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, Settore Sanitario, n° SN-GE-ASO 10/94 del 24/1/94 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI CENTRI DI RIFERIMENTO SOMMARIO SEDE SOCIALE C.so Europa, 50/9 - 16132 Genova tel. 010 51.83.62 - 010 52.22.000 - fax 010 35.12.625 - orario: dal Lunedì al Venerdì ore 9 - 18 È sede legale nonché del coordinamento dell’attività generale e della preparazione dei volontari Internet: www.gigighirotti.it – e-mail: [email protected] UFFICI AMMINISTRATIVI C.so Europa, 48/11 - 16132 Genova - tel. 010 35.126.41 - fax 010 35.126.45 Ambulatori Ass. G. Ghirotti presso A.S.L. 3 GENOVESE Zona Levante: .............................. Via Bainsizza, 42 - tel. 010 3446405 Zona Valbisagno: ........................ Via Struppa, 248 - tel. 010 802344 (Associazione GAU - Giovani Amici Uniti) Zona Centro: ................................ Via Assarotti, 35 - tel. 010 3447572 San Teodoro-Oregina: ................. Via Don Minetti - tel. 010 3447207 Sampierdarena: ............................ Via Molteni, 5A - tel. 010 3447078 Sestri Ponente: ............................. Via Merano, 3 - tel. 010 6565922 Pegli-Voltri-Valle Stura: ............. Via Pegli - tel. 010 64481 Valpolcevera: ............................... Hospice Gigi Ghirotti, Piazzale Pastorino, 1 - tel. 010 6449637 Ambulatori Ass. G. Ghirotti presso A.S.L. 4 CHIAVARESE Sestri Levante: ............................. Via Terzi, 43 - tel. 0185/488274 (c/o Ospedale) EDITORIALE ......................................................................... VOLONTARI .......................................................................... Linee di indirizzo ............................................................... I volontari all’Hospice ........................................................ Un’assistenza ...................................................................... AIDS ........................................................................................ Formazione e Accoglienza ................................................. Una lettera .......................................................................... Una gita tra le balene ......................................................... CONVEGNI ............................................................................ Cure palliative in neurologia .............................................. Problemi infermieristici ..................................................... Bioetica ............................................................................... RINGRAZIAMENTI .............................................................. ELENCO ELARGITORI ........................................................ COME AIUTARE L’ASSOCIAZIONE .................................. CENTRI DI RIFERIMENTO ................................................. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. Rapallo: ....................................... Via Molfino - tel. 0185/683247 (c/o ambulatori ASL) CENTRO AMBULATORIALE presso Ospedale San Martino Avviso importante Padiglione n° 7 - 2° piano - Largo Rosanna Benzi 10 - 16132 Genova - Tel. 0105552538 Reperibilità oncologica di sabato, domenica e festivi n° cellulare: 335 70 00 801 Reperibilità AIDS 24H/24 di tutti i giorni n° cellulare: 349 26 75 838 48 n° 60 4° trimestre 2003 2 6 6 8 19 20 20 22 26 28 28 31 33 36 38 46 48 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI E DITORIALE L’Hospice, un primo consuntivo Siamo ormai quasi ad un anno dall’apertura ufficiale dell’Hospice e, credo, sia il caso di cominciare a ragionare su questi primi mesi di attività. Con un paio di precisazioni. Prima di tutto, i pochi dati che vorrei fornire in questo numero del bollettino non esauriscono gli argomenti di informazione e discussione, semplicemente vogliono rappresentare l’attività in generale che si è svolta nell’hospice. Molte cose, per esigenze di spazio, non possono essere condensate in poche righe. In secondo luogo, credo che l’esigenza di discutere con gli operatori e i volontari che hanno contribuito a l’avvio e al consolidamento del primo hospice genovese, non possa essere colmata da uno spazio scritto, seppur lungo e articolato. Insomma, prima o poi dovremmo vederci e fare il punto della situazione tutti insieme! Il giorno dell’inaugurazione dell’Hospice 2 n° 60 4° trimestre 2003 EDITORIALE Fatte queste premesse, vediamo un po’ come l’hospice è cresciuto dal 19 dicembre 2002 (quando è entrato il primo paziente) alla fine di settembre di quest’anno. Le procedure di segnalazione dei pazienti concordate con l’ASL 3, prevedono che la segnalazione per l’ingresso in hospice sia fatta da un medico della rete domiciliare di cure palliative (Associazione Ghirotti, medici palliativisti della spedalizzazione territoriale dell’ASL e del servizio di terapia antalgica e cure palliative dell’IST). Al 30 settembre sono pervenute 212 segnalazioni (la maggior parte, 130, dal Ghirotti, 80 dalla spedalizzazione territoriale dell’ASL e 2 dall’IST). Un numero elevato, se si tiene conto che i deceduti per tumore nell’ASL 3 genovese sono di poco superiori ai 3.000 l’anno. Una volta segnalato, il paziente entra in hospice immediatamente se c’è un posto libero, o viene inserito in una lista di attesa. Nella lista, la priorità viene data nell’ordine: a chi è già stato in hospice, a chi è in carico alla rete, a chi viene visto a casa, ma non è in carico alla rete, ai ricoveri di sollievo, e, infine, ai pazienti ricoverati in ospedale non in carico alla rete. Come si vede dalla tabella, la maggior parte dei pazienti segnalati erano pazienti in carico alla rete (160, pari al 75.5% del totale). Questa modalità di gestione della lista di attesa (necessaria per dare continuità di assistenza a chi è già in carico alla rete), ha probabilmente condizionato il basso numero di segnalazioni di ricoveri di sollievo o di pazienti non in carico alla rete (in particolare in ospedale). Per questi ultimi infatti, come si vede in tabella, la probabilità di entrare in hospice è molto bassa (solo il 23.3% di queste segnalazioni sono sfociate in un ricovero). pazienti segnalati pazienti ricoverati N. N. % già ricoverato in hospice in carico alla rete di CP a casa non in carico per un ricovero di sollievo in ospedale non in carico 7 160 3 12 30 4 84 3 4 7 57.1 52.5 100 33.3 23.3 TOTALE 212 102 48.1 n° 60 4° trimestre 2003 3 EDITORIALE EDITORIALE I motivi del non ricovero sono riassunti nella seconda tabella. Nella maggior parte dei casi, il paziente al momento della disponibilità del posto letto non è entrato in hospice in quanto già deceduto (nel 53.6% dei casi) o perchè si era aggravato a tal punto da rendere sconsigliabile il trasferimento (nel 13.6% dei casi). Da segnalare che nella voce ‘rifiuto’ sono compresi anche alcuni casi in cui, viene meno la disponibilità dei familiari visto l’aggravamento delle condizioni del paziente. motivo del non ricovero N. % decesso del paziente rifiuto del paziente rifiuto dei familiari aggravamento del paziente non eleggibilità trasferimento in lista di attesa al 15 ottobre 59 4 17 15 12 1 2 53.6 3.6 15.5 13.6 10.9 0.9 1.8 All’ultimo piano l’Hospice di Bolzaneto. Infine i ricoveri. Al 30 settembre 2003 ci sono stati 98 ricoveri in hospice. Nella maggior parte dei casi (per 76 pazienti) il ricovero si è concluso con il decesso del paziente nella struttura, in 13 casi il paziente è stato trasferito a domicilio in una situazione di assistenza adeguata. La durata media del ricovero è stata di 19.1 giorni per i 76 pazienti deceduti in hospice (con un range da 1 a 113 giorni), e di 30.3 giorni (range 5-76) per i 13 pazienti trasferiti a domicilio. Concludendo queste brevi note, è ormai da aprile che l’hospice funziona a pieno regime, e una lista di attesa più o meno lunga è sempre presente. Un buon segnale per gli hospice e le cure palliative, che, purtroppo, per troppo tempo, sono stati visti con pregiudizio e sufficienza da troppi. Un invito per tutti, amministratori ed operatori, a proseguire su una strada di ampliamento e consolidamento di questo settore. Massimo Costantini Volontari in riunione all’Hospice 4 n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 5 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI V OLONTARI Linee di indirizzo per il volontario • DISCREZIONE. Ricordati di essere discreto: sei accanto ad una persona che non conosci e che si affida anche a te perché ha bisogno del tuo aiuto in quanto è malata. • RISPETTO E COMPRENSIONE. Abbi rispetto per il suo modo di vivere, il suo ambiente, la sua famiglia. Non classificarli. Non cercare di convertire nessuno. Non imporre le tue idee. Non giudicarlo. • CONTINUITA’. La tua azione è bene che abbia una continuità e il massimo rispetto degli impegni presi. Nel caso di una tua indisponibilità, momentanea o definitiva, avverti il paziente e il coordinamento perché sia garantita la continuità assistenziale. • GRATUITA’. La tua opera è totalmente gratuita. • ASCOLTO. Sappi ascoltare il paziente. Il paziente ha bisogno di comprensione e di parlare di sé . Rispetta anche il suo silenzio. 6 • FAMIGLIA. I familiari hanno bisogno di te al pari del malato. • L’ assistenza al malato passa anche attraverso la famiglia. • DISPONIBILITA’. Sii disponibile, non avere fretta quando vai a casa del malato e quando sei là, cerca di essere emotivamente presente, non distante, non distratto. Non pensare alle cose tue in quel momento. Cerca sempre di dire cose che senti, non recitare una parte. • PARTECIPAZIONE ALL’ÉQUIPE. La partecipazione ai gruppi di supervisione dei volontari è un presupposto indispensabile e obbligatorio per l’attività del volontariato. Ricordati che non sei solo, la tua esperienza può essere utile agli altri. NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI GIGI GHIROTTI In ogni circostanza, la più difficile e scabrosa, l’essenziale è l’ESSERCI. Se il volontario ci sarà, nono- stante tutto, sino all’ultimo momento della vita del malato, avrà assolto compiutamente il suo impegno. Cari Volontari, anche quest’anno nella prima settimana di Febbraio avrà inizio il nuovo Corso per volontari dell’Associazione. Se qualcuno di Voi desidera riascoltare qualche lezione sarà il benvenuto, un “ripasso” non fa mai male. Alla fine del Corso sarà distribuito un foglio “Linee di indirizzo per il volontario”; sono concetti sempre utili per tutti noi; sono definizioni che dovremmo mantenere ben fisse nella nostra mente e alle quali potremo ricorrere nei momenti di dubbio. Franca Ilariuzzi Coordinatrice Volontari Tumore Avviso importante Reperibilità oncologica di sabato, domenica e festivi • ESSERCI. Si può ricevere molto dal malato e dai suoi familiari, più di quanto si riesca a dare. Ma non può essere l’AVERE lo scopo primo al quale il volontario deve mirare, nella ricerca di una sua gratificazione. n° 60 4° trimestre 2003 n° cellulare: 335 70 00 801 Reperibilità AIDS 24H/24 di tutti i giorni n° cellulare: 349 26 75 838 n° 60 4° trimestre 2003 7 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI VOLONTARI Spesso si alza dal letto e fa due passi nel corridoio; è molto cordiale, discorre facilmente e non disdegna la compagnia, anche di altri pazienti”. V OLONTARI I Volontari all’Hospice Ma pochi giorni dopo: Chi si chiede quale ruolo hanno i Volontari dell’Associazione all’Hospice troverà in queste pagine la risposta. passato ormai un anno da quando è stato aperto l’Hospice a Bolzaneto. Da allora la presenza dei Volontari, durante tutto il giorno, è continua, pur in tutti i giorni festivi. Due volontari per turno, al mattino e al pomeriggio, coordinati da Grazia Bonin e Adelina Costa, entrambe del Consiglio dell’Associazione. È • “nella notte è stata male, ha vomitato e oggi è praticamente sempre assopita. L’ho trovata molto dimagrita. Le ho portato il gelato allo Yogurth che mi aveva detto di desiderare…chissà se riuscirà a mangiarlo! Alle 14 la Signora ha mangiato (eureka!) un po’ di gelato e dice a Maria Teresa che spera di fare un giro in macchina con lei. Si potrebbe sostegno e compagnia. Siamo tutti vicini per aiutarla a superare questo brutto momento.” Dopo due giorni è più serena e un altro Volontario scrive su di lei: • “Ho conosciuto la Signora. E’ persona molto gentile e affabile. Ecco alcune delle loro annotazioni raccolte in questi mesi. Esser vicini • “Il Signore nella camera delle Mimose ha manifestato il desiderio di avere un po’ di compagnia. Si chiede all’infermiere di turno di essere presentati. Si sta con lui anche se non è facile capirlo”. • “La Signora della camera dei Girasoli ha appreso oggi della gravità del suo male ed è piuttosto in crisi. Al momento ha conati di vomito e richiede aiuto farmacologico. Insieme a questo però la Caposala ritiene che necessiti di 8 I volontari dell’Associazione Sig.ra Emanuela Rolle e Sig. Florio Calamati nel punto di accoglienza dell’Hospice n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 9 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI GIGI GHIROTTI NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE VOLONTARI GIGI GHIROTTI canto a lei in silenzio, aspettando i suoi risvegli e così per tutte le Volontarie”. E’ giunta la fine. • Adelina Costa, Grazia Bonin e Beatrice Hertz, volontarie impegnate all’Hospice di Bolzaneto andare al mare, ma dobbiamo aspettare una bella giornata. Spera proprio di andarci per fine mese o inizio Marzo”. 10 Esser d’aiuto • • “ Il Sig.re della camera delle Calle rifiuta di mangiare, rifiuta la terapia, ha letteralmente sputato la pillola” Il Sig.re della camera delle Primule invece la colazione la spazzola con ingordigia. casa dalla cognata in via Berghini. Pensa comunque di ritornare in Hospice la prossima Domenica e così è stato. Passano ancora un po’ di giorni. • • “Vuole andare a casa per alcuni giorni; si sente un uccellino in gabbia, ha bisogno di svolazzare. Dice che ha bisogno di vedere i suoi familiari perché loro sono impossibilitati a venire da lei. E’ molto sveglia, al contrario dei giorni scorsi. Ha voglia di casa!” Un altro giorno ancora. E’ dimessa e Maria Teresa la porta a fare un giro in macchina a vedere un po’ la città e poi l’accompagna a “ Sono stata avvertita da Francesca che la Signora è molto grave. Sono andata accanto al suo letto. Le tengo compagnia, non mi vede, le tengo leggermente la mano, Francesca avvisa i familiari. Ha chiamato una figlia da Roma; le ho messo il telefono nell’orecchio perché potesse sentire i baci che la figlia le mandava; forse le hanno scaldato il cuore”. E’ mancata pochi minuti dopo mezzanotte. Non è mai stata sola per tutto il giorno. • “Ho conosciuto la Signora: Mi ha detto che è molto stanca; spera di riprendere un po’ di forze e fare due chiacchiere con gli altri ospiti che vanno in sala da pranzo. Ha deciso di vivere all’Hospice perché si trova meglio che a casa sua.” “E’ sempre molto stanca, ma mi ha detto che non ha dolori. Mi ha detto di stare seduta acn° 60 4° trimestre 2003 Marcello Ortale, volontario dell’Associazione, intrattiene un ospite all’Hospice di Bolzaneto n° 60 4° trimestre 2003 11 VOLONTARI Baby sitter “Ho conosciuto la moglie del Sig. M. e ho fatto da baby-sitter alla piccola Blendy mentre la mamma parlava con la dottoressa. Blendy, la figlia di 3 anni del Sig. M. ha un dolcissimo visetto color cappuccino ed è tenerissima.” VOLONTARI me vuole lui e per fortuna è arrivata poco dopo”. Sorpresa • “Ore 14,30. E’ arrivata la Sig.ra S.D. dall’Ospedale di Voltri. Ha 80 anni e dice che non ha mai visto un posto così bello.” Rasserenare Il Sig. F. è agitato per l’assenza di sua moglie che è uscita per un documento: abbiamo ingannato il tempo parlando di raccolta di funghi. Fingo di andare a cercarla, co- Riandando al passato Francesca mi ha incaricato di fare compagnia, in soggiorno, al Sig. B. per aiutarlo a stare sveglio e animarsi un po’. La Sig.ra Marisa Mazza, volontaria dell’Associazione, intrattiene un ospite nel soggiorno dell’Hospice di Bolzaneto Ha chiacchierato volentieri raccontando della sua vita, da Bari a Genova, figli e nipoti.” (Il parco intorno all’Hospice non è attualmente agibile perché ancora in via di preparazione) In cerca di svago Domande inquietanti • • • I volontari Sig. Maria Teresa Fronzino e Sig. Vittorio Spanò durante il loro turno di servizio all’Hospice di Bolzaneto 12 n° 60 4° trimestre 2003 “Gigi mi ha presentato la Sig.ra della camera dei Narcisi. Siamo state in soggiorno a chiacchierare e commentare lo spettacolo TV.” “Marco mi ha chiesto di dar da mangiare alla Sig.ra Maria: ha mangiato tutto e molto volentieri, poi un giretto in carrozzina. Chiede anche continuamente da bere. Apprezza molto questi giri. Peccato che non ci sia la possibilità di andare fuori.” n° 60 4° trimestre 2003 “Ho passato molto tempo con la dolcissima Sig.ra S. Mi fa molte domande sulla guarigione sua e degli altri ricoverati, pur rimanendo di fondo molto serena e in pace.” Momenti difficili • “Il Sig. M.C. gradisce la compagnia. Non riuscendo a camminare per il gonfiore alle gambe, su richiesta del medico, 13 VOLONTARI VOLONTARI Il lavoro non manca • “Ho portato in giro tutta la mattina la Sig.ra Maria. C’è molto lavoro. Ce n’è per tutti. Con gioia diamo tutti la nostra modestissima collaborazione”. vicino, un caffè, una chiacchierata, una passeggiata.” Piccoli grandi successi • Un cordone d’amicizia • Tonitto Olivari al posto di lavoro in Hospice l’ho portato in giro in carrozzella. E’ di S.Eusebio, era un bidello all’Università in via Balbi ed è rimasto solo dopo la morte della mamma. Ha co- • “Francesca ha suggerito di fare un cordone di amicizia con la figlia della Sig.ra Silvana (Mimose). E’ molto stanca, ha sofferto molti lutti per tumore ed è in fase di separazione dal marito. E’ sempre solo lei dalla mamma. Cerchiamo di starle “Il Sig. Piero ha bisogno di compagnia. Sono riuscita a fargli mangiare 3 cucchiaini di minestrina e 3 di gelato” Ritorni • “E’ venuta all’Hospice la vedova del Sig. Domenico con 3 nipoti per salutare il personale e rivedere la camera dove è morto suo marito. Ha fatto vedere l’Hospice alle nipoti che erano molto ammirate munque parenti che lo vengono a trovare.” “Il Sig. Francesco ha avuto una mattinata difficile. Verso le 11 si è assopito, poi a tratti sveglio. Occorre seguirlo molto e ci passiamo le consegne per stargli vicino, turno per turno.” Desideri • 14 “La Sig. Giovanna della camera delle Fresie non ha voluto assolutamente mangiare. Desiderava però da tempo un gelato alla crema. Sono scesa alla pasticceria Traverso. Mi ha detto che era buonissimo.” n° 60 4° trimestre 2003 Alda Belletich, volontaria dell’Associazione in aiuto ad un ospite dell’Hospice n° 60 4° trimestre 2003 15 VOLONTARI • (sono venute dalla Toscana).” “E’ venuta la figlia del Sig. Elio con due altri familiari per far vedere dove è mancato il padre. Hanno visitato l’Hospice che hanno apprezzato moltissimo”. Tanta attenzione • “La Sig.ra Anna Maria è molto sofferente. Ha chiesto a Marco di avere vicino una volontaria. Sono stata vicino a lei e più volte mi ha chiesto di cambiarle posizione. Quando si è calmata sono uscita dalla camera. Ogni tanto vado a vedere.” VOLONTARI Ma questo non è tutto Laura Olivari ha decorato con due luminosi disegni le due nicchie nella sala circolare d’ingresso all’Hospice; inoltre con disegni su tavolette di legno, affisse su porta, ha permesso di contraddistinguere elegantemente i diversi locali di servizio dell’Hospice. I Volontari sono sempre disponibili per chi ha bisogno di aiuto per i pasti, oltre alle presenze e intrattenimento dei ricoverati e loro familiari di cui hanno reso testimonianza negli scritti del loro registro quotidiano. Sono perciò un riferimento prezioso per l’équipe professionale che loro affida tanti compiti diversi. Anna Falcetta, volontaria dell’Associazione, al lavoro per l’amministrazione dell’Hospice 16 n° 60 4° trimestre 2003 La volontarie dell’Associazione, Sig.ra Maria Luisa Bianchi e Sig.ra Tea Garaventa all’Hospice Svolgono la prima accoglienza a chi entra in Hospice per far prendere conoscenza dell’ambiente e delle persone che vi operano. Si occupano di mantenere l’ordine e la buona conservazione degli arredi negli spazi comuni. Svolgono un’azione di filtro per le chiamate telefoniche in arrivo all’Hospice. Curano una raccolta di libri a libera disposizione di tutti e si occupano delle pubblicazioni che l’Associazione pone in offerta libera a proprio favore. Inoltre curano la bacheca, che è nella grande sala d’ingresso, per l’aggiornamento delle notizie che possono interessare gli operatori dell’Hospice e i volontari stessi. n° 60 4° trimestre 2003 Raccolgono le offerte per l’Associazione che conservano provvisoriamente in una piccola cassaforte prima del loro versamento all’amministrazione. Svolgono ancora un servizio di collegamento tra l’Hospice e gli uffici di c.so Europa consegnando il materiale sanitario che le famiglie della Valpolcevera, seguite dall’assistenza domiciliare Gigi Ghirotti, restituiscono o donano all’Associazione. Spesso in Hospice accade che vi sia la necessità di acquistare materiali vari che garantiscono il funzionamento dei presidi presenti o siano necessari per una manutenzione ordinaria o per superare momenti di difficoltà (i piatti di carta 17 VOLONTARI quando si rompe la lavastoviglie, farmaci che mancano al momento necessari per i malati). Vittorio Spanò, Volontario da sempre nell’Associazione, si è assunto il compito di redigere l’inventario del materiale presente in Hospice e di tenerlo costantemente aggiornato. Un caloroso ringraziamento va fatto a Carlo Centenaro, nostro Volontario e ai Volontari tutti della Società Mutuo Soccorso di Bolzaneto, rappresentati dal Sig. Gino Boaretti, al Circolo Ricreativo Autorità Portuale rappresentati dal Sig. G.B. Pieruzzini, il Sig. Francesco Piccolo, il Sig. Giuliano Poggi e il Sig. Mario Parodi, che hanno provveduto alla manutenzione ordinaria, ai traslochi, all’assemblaggio dei mobili dell’arredamento dell’Hospice e diversi altri lavori. La loro disponibilità e infinita pazienza, nel rispetto dei tempi dei pazienti, ha consentito di organizzare due magazzini, completare l’arredamento di alcuni locali dell’Hospice e garantire il buon funzionamento delle attrezzature. Tutti i volontari partecipano alla scrittura di un registro ove si annota quanto accade durante il giorno e ove di turno in turno avviene lo scambio di informazioni. Da questo NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI registro appunto abbiamo tratto le note d’inizio di questo scritto. C’è poi un lavoro nascosto, che nessuno vede tra le pareti dell’Hospice perché è svolto nella sede di corso Europa dell’Associazione. E’ il lavoro amministrativo per la tenuta dei conti, per le ordinazioni dei materiali, per i rapporti con la ASL 3 Genovese e con le Ditte dei servizi resi all’Hospice, per il controllo generale delle entrate e delle spese. Sotto la guida di Antonio Bonin, responsabile per l’Associazione dell’Hospice, è il lavoro della Volontaria Sig.ra Anna Falcetta. Ogni mattina, di buon ora, è al lavoro nella sede di corso Europa perché ogni cosa sia sotto controllo e per consentire alla macchina di muoversi il più regolarmente possibile. Le Sig.re Maria Clotilde Carbone e Donata Gasparini in servizio all’Hospice di Bolzaneto 18 n° 60 4° trimestre 2003 V OLONTARI Un’assistenza Su questa assistenza, anche se molto breve, due soli incontri, ho avuto modo di riflettere e spiego perché. In cinque anni di volontariato in Gigi Ghirotti per la prima volta mi è successo di accompagnare, da sola, una paziente ancora giovane negli ultimi istanti della sua vita. Io sono entrato in questo caso per un “s.o.s.” lanciatomi l’otto Agosto; la paAlda Belletich ziente, ricoverata in ospedale, era cosciente anche se già parlava a fatica, tuttavia, anche se la conoscevo poco, abbiamo trovato un punto d’incontro, infatti abbiamo potuto parlare di origini comuni con il marito e la zia. Di questo primo incontro mi ha colpito una frase della paziente: “…queste parole devono rimanere in questa stanza…”. In realtà non aveva detto nulla di particolare ma chissà n° 60 4° trimestre 2003 perché ho pensato si riferisse al lavoro svolto in precedenza e che probabilmente sarà stato di una certa responsabilità. Nel secondo incontro, il 13 Agosto, la paziente già non era più in grado di riconoscermi; le ho soltanto tenuto la mano poiché sapevo che lei aveva paura di rimanere sola. No, non è rimasta sola, con lei fino all’ultimo soffio c’era qualcuno che le ha tenuto la mano e le è stato vicino e mentre attendevo l’arrivo dei parenti ho avuto tempo di pensare: peccato che la signora non sia potuta entrare in Hospice, purtroppo le sue condizioni non glielo avevano permesso, anziché essere in quell’ambiente grigio e asettico che è l’ospedale, dove anche se muori nessuno quasi se ne accorge, sì perché all’Hospice, lasciatemelo dire, pur nella drammaticità del momento, si sarebbe trovata in un ambiente diverso, magari più familiare, accogliente, con un po’ più di calore, d’umanità, di colore e di serenità. Questo è quello che mi ha lasciato questa esperienza. Alda Belletich 19 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI A IDS Formazione e accoglienza a volontari per sostegno a malati di AIDS l corso per formazione volontari a sostegno malati AIDS si è svolto dal 26 marzo al 4 giugno 2003 attraverso la realizzazione di undici incontri. Dalle indicazioni emerse dal questionario di valutazione e dall’incontro avuto con i referenti delle tre associazioni: I tutti gli 11 incontri e che ha dimostrato un’ottima ricezione ai contenuti espressi dai vari docenti e una volontà di scambio e di confronto non indifferente finalizzata a consolidare una cultura di formazione continua che era uno dei nostri principali intendimenti. Il gruppo è costituito da una Sig. Aldo Castello per l’Ass.ne Centro Solidarietà di Genova Sig.ra Lucia De Martini per l’Ass.ne per l’Auxilium Sig.ra Grazia Bonin per l’Ass.ne Gigi Ghirotti che hanno partecipato all’iniziativa, emerge una valutazione senz’altro positiva sia rispetto agli obiettivi previsti sia rispetto ai contenuti trasmessi nel corso. Scendendo nel particolare, il progetto ha sostanzialmente raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, seppure in maniera differente. Si è formato un gruppo stabile e consolidato che ha partecipato a 20 n° 60 4° trimestre 2003 AIDS bassa percentuale di nuovi volontari (intorno al 15 per cento), una delle maggiori lacune che dobbiamo ascrivere a questa iniziativa. Il reperimento di nuovi volontari in questa tipologia di servizi è un obiettivo irrinunciabile per offrire una serie di prestazioni alternative ma importantissime che non possono essere svolte dal personale in organico alle associazioni (accompagnamento, attività di animazione….). Su questo obiettivo abbiamo speso molte risorse ed energie ma i risultati non si possono definire positivi. Dall’analisi e dal confronto emersi durante gli incontri si è evidenziato come, alla parallela crisi “vocazionale” del volontariato, si unisca la particolarità di questo servizio che, a tutt’oggi, resta ai “margini” della società. L’AIDS, infatti, è considerata una malattia “volontaria” (te la sei voluta prendere) e connotata da forti pregiudizi che ne ostacolano l’avvicinamento per potenziali volontari. Gli incontri, come già sopra accennato, hanno soddisfatto tutti i partecipanti, soprattutto per la vastità e la competenza con cui sono stati trattati i più vari argomenti che andavano dalla profilassi sanitaria sulla malattia AIDS a informazioni sul lavoro di èquin° 60 4° trimestre 2003 pe, alle tecniche di animazione. Recentemente si è svolto un incontro tra le tre strutture ed i volontari che hanno partecipato al corso e sono stati avviati progetti per attività comuni da realizzare entro l’autunno prossimo. Possiamo quindi sottolineare la positività del corso anche se il numero dei partecipanti resta una nota dolente che richiederà iniziative più coinvolgenti. Speriamo in questo di essere aiutati dal CELIVO in modo che possa promuovere questa forma di volontariato un po’ “a margine”, certamente meno piacevole di altri servizi, ma sinonimo di grande civiltà. Come referente dell’Ass.ne G.Ghirotti ritengo che questi incontri siano stati per me importantissimi. Mi hanno infatti permesso uno scambio di impressioni, di idee, di emozioni, con persone che operano nell’assistenza dei malati di AIDS da molto tempo. La mia collaborazione con loro è stata molto proficua e l’essere venuta a contatto con la loro professionalità, sincerità e trasparenza mi ha arricchita. E di questo ringrazio Franca Fassio, Lucia De Martini, Aldo Castello ed Ezio Lazzari. Grazia Bonin 21 AIDS AIDS A IDS Una lettera La Sig.ra Doretta Gori, Coordinatrice dell’assistenza domiciliare dell’Associazione Gigi Ghirotti ha ricevuto questa lettera da una malata di Aids. Abbiamo chiesto a chi ha scritto il consenso a pubblicare la lettera e di seguito riportiamo lo scritto di Doretta Gori che parla dei momenti tristi di Maria Rosa e dei suoi nuovi propositi Domenica 8 Settembre 2003 Egregia Gori Doretta; chi scrive è una vostra paziente con codice “327”; sono seguita dagli operatori dell’Associazione dagli inizi del 2002. (in effetti è dal Febbraio 2003). Inizialmente ho rifiutato di percorrere con voi questo cammino perché sono una persona molto emotiva e timida; perché in certe situazioni mi faccio prendere dal panico per via delle mie debolezze, delle mie ansie, del mio circolo vizioso! (Ero disperata); e anche perché sono stata abbandonata sia dal mio fidanzato col quale convivevo da 15 anni, sia dalla mia famiglia, sia dai miei due figli, perché sono tossicodipendente e malata di AIDS. Attualmente abito in una casa che mi ha assegnato il Comune, troppo lontana da tutti coloro che conosco, in un posto che non rie22 sco ad accettare tuttora e ad ambientarmi, dove non riesco a fare amicizia con nessuno e quindi faccio una vita solitaria da tutti e da tutto. Sono stata Doretta Gori costretta a lasciare tutto, amici, famiglia, figli! Tutti i miei livelli di energia erano molto bassi, scoppiavo a piangere per un nonnulla; le semplici cose quotidiane, tipo buttare la spazzatura, fare la spesa o pulire la casa, mi rendevano ansiosa, impaurita, stressata. Il mio peso vestita era meno di 39 chili e non riuscivo a mangiare nulla, ma non perché mi rifiutavo di mangiare, perché non avevo n° 60 4° trimestre 2003 proprio appetito, non avevo desidero di cibo. Per non morire mangiavo omogeneizzati o facevo le sacche bianche durante i frequenti ricoveri. Percepivo sempre un senso di vuoto, spaventata dai miei malumori, spaventata da tutto e da tutti, quindi l’unica soluzione di ripiego allo svuotamento interiore era l’uso di droghe e alcool che mi davano un senso di appagamento e mi aiutavano a farmi rilassare; mi davano la carica e potevo dimentin° 60 4° trimestre 2003 care e nascondere tutto ciò che non volevo affrontare. La droga ci fa vedere cose con la mente, cose strane e meravigliose, soprattutto ci isola. Però il viaggio dura poco, poi permane un senso di vuoto con l’impressione di avere perso ogni contatto con “noi” e con le persone che ci circondano. L’infelicità e il vuoto interiore prendono il sopravvento e ci si rende conto di essere una persona svuotata e incompleta con una negatività che influisce sul benessere psicologico e anche fisico. Nel tempo mi sono resa conto di essere andata in frantumi e di dover cercare di rimettere insieme i pezzi, consapevole di sentirmi mancante di una parte importante, di una parte vitale. Ho chiesto aiuto al SerT dove mi hanno consigliato di iniziare con la Ghirotti. Frequentandovi mi sono resa conto di avere delle persone intorno a me, che vogliono aiutarmi. Mi sono resa conto che dovevo ricominciare a vivere nuovamente, ma sembrava difficile uscire dal pozzo senza fondo, di ansia e depressione, nel quale ero precipitata; mi sembrava di non sapere attaccare i cocci dei frantumi. Con voi ho iniziato a stabilire un senso di equilibrio e sopportare meglio gli alti a bassi della mia vi23 AIDS ta. Non sono più quella di prima. Frequentando il Dott. Feasi e Lidia Ciobotari ho valutato e rivalutato che l’essere circondata da loro aiutava la mia crescita. A seconda delle persone che frequentavo la mia nuova personalità mi rendeva le cose più facili; sono passata ad avere più fiducia in me stessa e con gli altri, cioè col dottore e con l’infermiera. Ho iniziato a sbrogliare la matassa delle mie emozioni e agire a livello pratico. Mi sono sentita più felice dentro, centrata e forte, in qualsiasi circostanza; ora riesco a stare in comunicazione con tutte le persone che mi circondano. Ho fatto tutto quello che mi hanno detto, ho cercato di essere puntuale alle visite, ho iniziato la cura antiretrovirale. Adesso ho deciso di smettere la sostanza. *** Ora scrive Doretta Gori 11 settembre 2003 La lettera continua ancora per qualche riga dove viene descritto il buon rapporto instaurato con Lidia, il rispetto, la fiducia e anche l’affetto nei suoi confronti, ma anche un qui pro quo con Lidia e Marcello Feasi (perché si è attaccata a loro in modo forte e la paura di essere abbandonata è altret24 AIDS tanto forte); questa paura si è manifestata durante una telefonata dove veniva disdetto un appuntamento perché chiamati in urgenza da altra paziente (che a casa è stata colta da emorragia interna) Oggi MariaRosa ha voluto consegnarmi questa lettera a mano perché aveva bisogno di ritrovare la pace con Lidia e riprendere il rapporto esattamente laddove era stato interrotto, secondo lei, venerdì scorso per quella telefonata. Ha incontrato Lidia qui in ufficio per essere rassicurata che non si voleva “mollarla” e ha chiesto a ognuno di noi, che lei conosce, di mandarle un messaggino telefonico quotidiano per rafforzarla nella sua decisione di non farsi più, per scandirle il tempo, per portarla alla realtà, quella nuova che lei ambisce. Maria Rosa ha 38 anni; ha due figli nati quando era adolescente, da partner diversi, nella sua storia di prostituzione. Nell’arco della vita deve aver subito violenze fisiche e morali inaudite, compreso l’essere obbligata dalla madre a “fare la vita” per poter mantenere la famiglia, i figli e i vari protettori. E’ cresciuta con la droga e da “drogata” si è sempre comportata, anche di fronte ai figli che ancor oggi non scordano le immagini e per questo motivo non la vogliono vedere e nutrono rancori irriducibili nei suoi confronti. n° 60 4° trimestre 2003 Il primo figlio maschio dal carcere si è rifiutato di ricevere visite dalla madre e le ha mandato a dire di non farsi vedere mai più, all’interno di una sofferenza straziante. Effettivamente non è stata una mamma molto affettuosa o solerte. Ma quale affetto poteva dare se neanche ne conosceva la costruzione e quale solerzia poteva avere se doveva continuare a prostituirsi per mantenere tutti e continuare a drogarsi per riuscire a prostituirsi? La madre, che è rimasta vedova, ha un giovane compagno e non ospita MariaRosa nella propria casa perché è (addirittura) gelosa della figlia (che è effettivamente 39 chili di peso). MariaRosa dice che se riuscirà a smettere con la droga (e ci sta provando) sarà per l’aiuto degli operatori della Ghirotti (c’è anche Langella Tiziana in quell’équipe) e per “il miracolo del piccione”: tempo fa di mattino presto, un piccolo piccione si è posato sulle corde da stendere del balcone e MariaRosa gli ha dato da mangiare; così è stato il giorno seguente e sempre ogni giorno. Da quel giorno MariaRosa sente l’impegno del piccione e lo aspetta per accudirlo. Il piccolo piccione intanto è diventato grande, grazie alle cure ricevute, e ha capito che poteva prendere la strada di casa, tanto n° 60 4° trimestre 2003 che, se MariaRosa si addormenta, lui entra in camera e la sveglia per essere sfamato. Se il piccione tarda MariaRosa lo va a cercare e lui si fa trovare. Grazie a questa responsabilità assunta MariaRosa il mattino non prende la strada dei vicoli perché deve accudire il suo amico. Tutto questo la svaga e passata l’ora critica non pensa più alla “roba”. MariaRosa è una cara persona, molto sensibile e affettuosa. Piange molto come se, pensando a se stessa, vedesse un film tragico dove il finale che dovrebbe prevedere la morte del cattivo si allontanasse sempre più per dare invece spazio ad un secondo, terzo, …, tempo pieno di drammi ineluttabili. Quando viene in associazione si incanta a guardare il portapenne, i quaderni, le gomme, le cartelline. Tempo fa le ho regalato un po’ di cancelleria raccattata tra le cose di Manuela di quando era piccola. Ha utilizzato tutto per tenere in ordine i suoi esami clinici, le sue cose, e lo ha fatto molto bene. Fa stupore questo bisogno di ordine, e fa malinconia pensare sia al perché ne ha così bisogno, sia al fatto che è l’unico ordine che le è oggi concesso. Chissa! Forse poteva essere una buona segretaria se gli adulti di riferimento non avessero deciso per lei cosa dovesse fare da grande. 25 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI AIDS A IDS Gita nel santuario internazionale dei cetacei WHALE WATCH I l progetto, osservare i cetacei nel loro ambiente naturale, nasce un giorno qualsiasi, quando notai in un nostro assistito un certo interesse per il mondo animale; parlandone con il coordinamento si pensò di allargarlo ad altri pazienti. Si coinvolsero i medici per un parere: quali pazienti potevano sopportare una giornata intera in mezzo al mare? Poi si propose a loro l’iniziativa. Purtroppo da un buon numero iniziale, causa il repentino mutare delle condizioni fisiche di alcuni, il numero diminuì; fu garantita, comunque, la presenza di medico, infermiere ed operatore socio sanitario. Si creò un opuscolo con le indicazioni sanitarie e tecniche sullo svolgimento dell’iniziativa, poi, considerato che la spesa non poteva gravare sulla cassa dell’associazione, gli operatori provvidero in proprio mentre per i pazienti si trovò uno sponsor, che preferì rimanere anonimo, tutto era pronto. 14 agosto, dopo svariati rinvii causati dal maltempo, finalmente si parte! 26 Tutti puntuali, tranne il sottoscritto con ben dieci minuti di ritardo ed un piede rotto, sulla banchina del porto antico, si sale a bordo della motonave “Superba”, mischiandosi alla vacanziera ciurma. Bordeggiando, bordeggiando, tentando di riconoscere dal mare, inusuale visione, le località della riviera di ponente, si arriva a Savona ove si imbarcano altri avvistatori. Si prosegue verso ponente, dopo un giro attorno all’isola Gallinara (splendida e protetta), sosta per il pranzo, al sacco, nel porticciolo di Andorra. Encomiabile l’etico comportamento dei nostri “pazienti”, anche nel ripulire la zona occupata per il n° 60 4° trimestre 2003 pranzo e l’osservanza delle regole, necessarie alla convivenza di così tante persone in spazi ristretti come quelli di bordo. Ore tredici, lezione di biologia sui possibili avvistamenti, si parte per il mare aperto, inizia la “caccia”. Non passa molto tempo, appena la costa scompare, il primo avvistamento, un branco di STENELLE STRIATE, ad arte la “Superba”, girando in tondo, provoca un moto ondoso sul quale le stenelle “surfano” e saltano gioiose. Di questi gioiosi avvistamenti ne avremo altri, ma tutti vorrebbero avvistare il mitico “Moby Dick” che per oggi rimarrà nelle profondità, nemmeno l’ausilio di un aereo da ricognizione ci aiuta, nulla. Si gira per il mare aperto, la ciurma, alcuni ormai cotti dal sole, invia segni di abbandono, quando….in lontananza alcuni esemplari di ZIFIO, un grosso e raro cetaceo, ci si n° 60 4° trimestre 2003 avvicina, ci vengono incontro, lentamente con il sinuoso andamento tipico dei cetacei, poi si immergono. Tutti fermi immobili, in silenzio, si attende che riemergano, eccoli! Si seguono ancora per un poco, poi, si toglie il disturbo e si prende la via del ritorno. Quasi a salutarci, un gruppo di stenelle ci improvvisa uno spettacolo a tutta velocità sotto la prua, alle venti si sbarca al porto. Questa iniziativa non è stata ideata esclusivamente a scopo ludico, conscio del fatto che l’interazione tra uomo ed animale, possa portare non solo interesse ma anche beneficio. Non sono riuscito ad immortalare fotograficamente, in quanto io stesso assorbito dagli avvistamenti con tutte le emozioni correlate, le espressioni dei nostri “pazienti”, ma, vi assicuro, era una gioia osservarli. Alla prossima. Fulvio Cardinale Un particolare ringraziamento alla “COOPERATIVA BATTELLIERI DI GENOVA” che ci ha agevolato nell’acquisto dei biglietti. 27 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI C ONVEGNI L’AGC (Associazione Gilberto Cominetta per le Cure Palliative in Neurologia) il 27 ottobre 2003 a Milano ha organizzato un Convegno Scientifico sul tema: “Cure di fine-vita: un problema non solo oncologico. La necessità delle Cure Palliative in Medicina.” Vi ha partecipato come uditrice Francesca Piano che ha redatto per il Notiziario questa sintesi. econdo la definizione data dall’OMS nel 1990, le Cure Palliative (CP) sono “La cura attiva, globale dei pazienti la cui malattia non risponde più ai trattamenti curativi. Di fondamentale importanza è il controllo del dolore, degli altri sintomi e dei problemi psicologici, sociali e spirituali”. Lo scopo delle Cure Palliative è il raggiungimento della migliore Qualità di Vita per i pazienti e loro famiglie. Le Cure Palliative infatti: • affermano la vita e considerano il morire come un processo naturale S 28 Francesca Piano • non affrettano né pospongono la morte • offrono sollievo del dolore e degli altri sintomi disturbanti • integrano gli aspetti psicologici e spirituali della cura del paziente • offrono un sostegno ai pazienti n° 60 4° trimestre 2003 CONVEGNI per consentire loro di vivere il più attivamente possibile fino alla morte • offrono un sostegno alla famiglia per affrontare la malattia e il lutto. Nel Convegno sono stati affrontati argomenti inerenti a pazienti non affetti da cancro e che sembrerebbero relativamente trascurati. I bisogni delle persone che muoiono per malattie diverse dal cancro hanno ricevuto fino ad oggi poca attenzione. Solo un piccolo numero di pazienti affetti da malattia del motoneurone, la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) o da AIDS in fase avanzata, ricevono Cure Palliative. Sono pochi i pazienti con malattie non maligne, ma terminali, che ricevono Cure Palliative. Inoltre, alcuni gruppi sociali, in particolare gli anziani, non ricevono il supporto dei servizi territoriali di Cure Palliative. Recentemente, lo studio SUPPORT, un importante indagine americana sul processo decisionale negli ultimi giorni di vita, ha messo in evidenza che negli ultimi tre giorni di vita i due quinti di tutti i pazienti hanno dolore intenso almeno per la metà del tempo della malattia, quale che sia la patologia di cui soffrono e oltre un quarto di essi accusa dispnea da moderata a grave. In due terzi dei casi i familiari hanno riferito che i pazienti aven° 60 4° trimestre 2003 vano difficoltà a tollerare i loro problemi fisici ed emozionali. Altri studi hanno ricercato specificatamente bisogni delle persone che muoiono per malattie renali (assistenza cronica agli emodializzati e la sospensione della dialisi), demenza (assistenza ai malati di Alzheimer in fase avanzata), ictus, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), cardiopatie (scompenso cardiaco refrattario), dove l’unica soluzione di cura è il trapianto, ma spesso non è possibile, per le complicanze stesse della malattia. Tutte le malattie sopra elencate, sono altamente invali- 29 CONVEGNI danti sia socialmente che clinicamente. Non permettono certamente di condurre una vita simil-normale, sia per l’ ammalato che per i familiari. A livello nazionale sono pochi i centri sanitari che, malgrado siano motivati, riescano a svolgere CP, sia a livello ambulatoriale che territoriale. La maggior parte di essi muore in ospedale e i famigliari non vengono supportati, né durante la malattia e né dopo il lutto. Sono stati presentati alcuni progetti di CP nella cura della SLA come modello di Cure Palliative neurologiche (Dottor Virginio Bonito, Ospedali Riuniti di Bergamo) in cui si evidenzia che su circa 3.000 italiani affetti da SLA la prevalenza non riceve informazioni e cure adeguate ai loro bisogni; molti di loro sono abbandonati e muoiono senza conoscere nemmeno il nome della loro malattia. Spesso in questi casi l’annunciata paralisi respiratoria giunge inattesa e un medico rianimatore deve decidere nell’emergenza, senza conoscere la volontà del malato. Accade così che alcuni vengono rianimati pur avendo rifiutato la ventilazione invasiva, mentre altri che lo avrebbero voluto non riescono a sopravvivere alla paralisi respiratoria. Il Progetto Bergamo SLA ’95, favorisce la decisione quando è ancora possibile mediante le Direttive Anticipate (DA) che consentono alla 30 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI persona di esprimere un rifiuto/consenso a cure da attuarsi in circostanze in cui l’espressione di volontà non sia possibile (situazione di emergenza rianimatoria, stato vegetativo, demenza). Promuove e valorizza l’autonomia del malato, pone la qualità di vita della persona, e non della sua malattia, al centro del programma di cura, il che implica che la soggettività del malato diventi la prima preoccupazione del medico e dell’equipe curante. Grazie a una convenzione finanziata dall’AISLA il personale ospedaliero può intervenire a domicilio su richiesta del medico di base e del paziente, limitando al minimo i ricoveri. I malati sono attentamente seguiti e i familiari educati alla gestione delle attrezzature per la ventilazione meccanica invasiva e non. Realtà molto simili in altri centri sanitari sono dedicati alla cura di malattie terminali non maligne, in cui si cerca di applicare modelli di CP. Sono tuttavia iniziative irte di difficoltà per mancanza ancora di una cultura diffusa di questa nuova disciplina, una disciplina che ancora spaventa e sembra mortificante per un operatore sanitario che si sente squalificato davanti a un malato che volge al termine della vita e chiede di essere aiutato a superare l’ultimo passo del suo cammino. Francesca Piano n° 60 4° trimestre 2003 C ONVEGNI V Congresso Nazionale Infermieri di Malattie Infettive - Napoli 30-31 Maggio 2003 “Nuovi problemi infermieristici in campo infettivologico” L’ obiettivo principale di questo Congresso è stato non solo di fornire un aggiornamento su alcune patologie nel campo delle malattie infettive ma anche di stimolare il dibattito sulle esperienze differenti maturate nelle diverse realtà. Tre sono i temi che hanno ottenuto la Lettura Magistrale: • Epatite virale (acuta e cronica); • AIDS; • SARS. L’ultimo tema è stato quello che per primo ha introdotto la discussione. Ma che cosa è la SARS? La SARS è una malattia infettiva che colpisce le vie respiratorie, identificata con certezza a partire dal Febbraio 2003, dopo la sua comparsa in vari focolai nel Sud-Est asiatico. Lidia Ciobotari n° 60 4° trimestre 2003 Causa della SARS è ritenuto un virus. Il virus appare particolarmente virulento e presenta caratteristiche di resistenza nell’ambiente esterno (sopravvivenza di quattro giorni al di fuori dell’organismo ospite), è però termolabile e ha un’elevata sensibilità all’azione di comuni disinfettanti. A tutt’oggi non è ancora stato stabilito se il coronavirus agisce in combinazione con altri patogeni o se è in grado da solo di provocare il grave quadro clinico che la SARS determina. Il periodo di incubazione può variare da un minimo di due ad un massimo (in rari casi) di dieci giorni. 31 CONVEGNI La SARS esordisce, generalmente, con febbre elevata, sopra i 38°, con tosse secca. Le sindromi associate sono: talvolta brividi, in alcuni casi accompagnati da cefalea, malessere generale, mialgie; alcuni pazienti hanno riferito diarrea nel periodo febbrile. In relazione alla nuova patologia SARS si è evidenziato come il ruolo dell’infermiere si possa sviluppare in tutte le sue funzioni, anzitutto curativa, poi preventiva, palliativa e riabilitativa. La funzione preventiva nell’ambito della SARS deve essere indirizzata verso i componenti della famiglia affinché non vi sia propagazione della malattia. La funzione palliativa si ritiene debba essere sviluppata, sia in presenza di dolore, sia, dal punto di vista psicologico, quando il paziente presenti paura, agitazione, depressione; un forte supporto in questo senso deve essere offerto anche alla famiglia del malato. La funzione riabilitativa, sia respiratoria, sia muscolo-scheletrica, si rende necessaria nel decorso post-acuto. Nelle varie fasi congressuali si è potuto rilevare come la selezione delle relazioni orali sia stata oltremodo difficile: molti lavori presentati sicuramente sono stati interessanti per metodologia e contenuti, tuttavia altri lavori scartati avrebbero invece meritato la comunicazione orale. Importante spazio è stato dedicato agli aspetti cruciali della gestione del paziente da parte degli operatori sanitari; in maniera approfondita e con molta sensibilità sono stati trattati temi, sia assistenziali, sia psicologico-relazionali con i pazienti HIV/AIDS. Notevole dibattito in aula si è sviluppato su un nuovo farmaco, l’acido polilattico e la sua somministrazione nel trattamento della li32 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI poatrofia facciale in pazienti HIV. Infatti questa sindrome nei pazienti in trattamento HAART sta emergendo come una situazione clinica sempre più frequente e con conseguenze devastanti in ambito psico-sociale (30-40% secondo uno studio prospettico da parte di ricercatori di Padova) per la forte modificazione delle caratteristiche somatiche del viso. L’acido polilattico è un idrogel, biodegradabile, assorbibile a lunga durata (12-18 mesi); agisce tramite un duplice meccanismo: riempimento immediato per effetto del volume iniettato, quindi regressione parziale del volume stesso a seguito di trattamenti atti a un buon assorbimento. Obiettivo del protocollo di somministrazione datosi dai ricercatori era di valutare l’efficacia e la sicurezza del farmaco iniettato a persone che stavano acquisendo un aspetto di magrezza, soprattutto facciale, che in modo troppo evidente denunciava la patologia in atto. I pazienti, che pur stavano meglio fisicamente, quindi potevano dedicarsi ad attività lavorativa e reinserirsi nel tessuto sociale con più fiducia, venivano mortificati dal loro aspetto fisico. Questo farmaco può rappresentare il “passe-partout” per la vita. Infine, all’interno di una “tavola rotonda multidisciplinare” siamo stati invitati a discutere su problematiche riguardanti il ruolo dell’infermiere nella gestione della terapia antiretrovirale, l’aderenza alle cure e alle terapie, la farmacocinetica, la tossicità dei farmaci HAART; importante è stato considerare il lavoro in équipe col medico infettivologo, con lo psichiatra, con l’assistente sociale e/o sanitario. Lidia Ciobotari n° 60 4° trimestre 2003 C ONVEGNI Fondamenti ed Elementi di Bioetica Vinadio Terme – Settembre 2003 N el mese di Giugno, scaricando la posta elettronica, individuiamo, tra i Seminari e i Convegni sugli argomenti per noi interessanti, un Corso su “Fondamenti ed Elementi di Bioetica” che si terrà a fine Settembre e promosso dalla Rafael di Torino. Il titolo: “Dall’assistenza ai principi, dai principi all’assistenza” ci fa aprire subito l’allegato esplicativo dove leggiamo che verranno trattati temi quali: la sedazione terminale, il diritto di autodeterminazione, le direttive anticipate, le richieste di eutanasia e altro; il metodo utilizzato priviligerà tecniche coinvolgenti, lavori di gruppo, confronti. Ma non solo, leggiamo che il tutto si svolge a Vinadio Terme dove, quando libere dalle lezioni ci si può immergere nella piscina termale, nei fanghi e nelle grotte sudatorie. … Uhmm! Ci iscriviamo subito. Passa l’estate con un po’ di interrogativi …, quanti saremo?, … come sarà il gruppo?, … simpatici?, … condivideremo quattro giorni di corso, e anche la colazione, il pranzo, la cena, le emozioni e le esperienze di vita. Partiamo curiose di nuovi saperi! n° 60 4° trimestre 2003 Ci torna in mente ciò che ci viene detto in alcuni corsi formativi quando il docente vuole l’attenzione di tutti a 360°: “ … ora valuteremo il “qui e ora”, spogliatevi quindi di tutte le problematiche …”, qui ci si spoglierà davvero … in costume da bagno e nelle grotte sudatorie con sconosciuti con i quali poi molto seriamente lavoreremo! (Bah). Arriva il primo giorno. Siamo 35 partecipanti, già suddivisi in tavoli di Marta Bottino lavoro (faremo molte esercitazioni). Tre i Docenti: un dirigente infermieristico e due filosofe. Il Corso inizia con la proiezione della prima diapositiva: “Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?”. Tutti in attesa di risposte date dai Docenti i quali, invece, si sono affrettati a sottolineare che da questi incontri non saremmo uscite con delle risposte, ma, al contrario, con dubbi e interrogativi che sarebbero stati da stimolo per la 33 CONVEGNI nostra crescita personale e professionale. Fin dalle prime battute viene messa in luce l’individualità di ciascuno come portatore del proprio sapere e quindi fonte di benefici per il gruppo di lavoro appena costituito. I Docenti ci rimandano la nostra immagine “mentale” come di tanti forzieri colmi di gioielli che si raggruppano a costituire una ricchezza. I temi “principe” del corso sono l’ETICA e la BIOETICA, parole sempre più attuali, ma senz’altro di difficile definizione. Senza dubbio (emerge dal confronto tra il gruppo) se ognuno di noi dovesse spiegare questi due concetti si troverebbe a dare risposte diverse dall’altro, andrebbe a “pescare” nei ricordi scolastico/professionali. Ma NON si può, quando si appartiene a una équipe multiprofessionale, perpetuare una discreta confusione terminologica, occorre “parlare tutti lo stesso linguaggio” nel rispetto assoluto di chi ci ascolta, di chi ci “vede” come professionisti singoli ma sicuramente appartenenti ad una unica realtà: l’Associazione Ghirotti. Siamo un team che opera con finalità e obiettivi comuni per arrivare a risultati soddisfacenti per sé e per i malati/famiglie che assiste. Per ottenere ciò è necessario essere un gruppo omogeneo, che agisce in sincronia, che comunica, che cerca di usare un “dizionario” comune in cui termini e concetti abbiano lo stesso significato. 34 CONVEGNI L’ Encyclopedia of Bioethics, New York 1978, Reich W.T., cita: “bioetica come lo studio sistematico della condotta umana nell’ambito della scienza della vita e della cura della salute, in quanto questa condotta è esaminata alla luce dei valori morali e dei principi”. Massimiliano Marinelli determina il contenuto della bioetica come “l’analisi del comportamento morale nei confronti del bios, senza intaccarne la storia”. Il Dizionario di Bioetica Edizioni dehoniane, Bologna 1994, Viatora L., definisce: “bioetica come etica applicata ai nuovi problemi che si sviluppano alle frontiere della vita” . Ma se da una parte queste definizione parrebbero far intuire che nessuna proposta epistemologica, sino ad ora formulata, è stata sottoscritta da tutti gli interessati ai lavori, dall’altra si evince che come per l’etica anche la bioetica sancisce intrinsecamente un concetto chiave: rispetto dei valori. La natura interdisciplinare della bioetica ha condotto alla costituzione di Comitati Etici che (tra l’altro) sono convocati dallo Stato e assolvono la funzione di consulenza quando vi siano visioni etico-sociali o socio-politiche dei problemi medici. Dato il grande e sempre più crescente dibattito, i Comitati Etici maggiormente si trovano a trattare il tema EUTANASIA: altra parola che tutti crediamo di conoscere ma si sa per certo che neppure all’interno dei Comitati n° 60 4° trimestre 2003 si riesce ad incontrare un accordo unanime. Potrebbe apparire semplice riferire che EUTANASIA deriva dal greco antico e significa “buona morte” (eu= “buona” e thanatos= “morte”), ma così non è, … non è soprattutto se come detto prima “tutti vogliamo parlare lo stesso linguaggio”. Scopo della tabella sotto indicata, è quello di conoscere bene le varie classificazioni che a quest’unica parola vengono attribuite al fine di fissare alcuni punti fermi, utili a chiarire le idee, sia agli addetti ai lavori, sia a quanti volessero accostarsi per la prima volta a questo tema spinoso. La nostra conclusione è volutamente rapida e vuol essere un invito per tutti a riflettere: sulla moltitudine di definizioni sopra descritte, sull’immediata “metamorfosi cenestesica” che tale moltitudine comporta, sulla conseguente consapevolezza di conoscere i punti cardine dell’argomento EUTANASIA per poi pensarvi, se del caso, con cognizione di causa. Doretta Gori Marta Bottino Tabella eutanasia azioni/omissioni uccisione diretta e volontaria eutanasia attiva volontaria pratica medica intenzionale che intrinsecamente provochino la morte (scopo: eliminazione del dolore) di un paziente terminale in condizioni di grave sofferenza e su sua richiesta interventi volti a causare la morte del paziente su sua richiesta e totale consenso (PAZIENTE COMPETENTE E CAPACE) eutanasia attiva involontaria pratica medica intenzionale eutanasia attiva non volontaria pratica medica intenzionale interventi volti a causare la morte del paziente senza richiesta né consenso (PAZIENTE COMPETENTE E CAPACE) interventi volti a causare la morte del paziente non in grado di richiederla perché in coma o affetto da malattia mentale (PAZIENTE INCOMPETENTE E INCAPACE) eutanasia attiva qualsiasi intervento/intenzione che per struttura reale (ontica) e per intenzionalità dell’agente, soffoca/abbrevia la vita del morente eutanasia passiva omissione/sospensione di atti terapeutici si discerne tra proporzionalità delle cure e accanimento terapeutico eutanasia passiva diretta omissione/sospensione di atti terapeutici non si compiono sforzi rianimativi e terapeutici che inevitabilmente comportano il collasso definitivo eutanasia indiretta uso di terapie che involontariamente e inevitabilmente comportano il rischio di una diminuzione della quantità di vita eutanasia indiretta passiva uso di farmaci calmanti che come effetto collaterale producono una sia pur minima abbreviazione della vita suicidio assistito il medico prescrive procedure diagnostiche e/o terapeutiche interventi che il paziente applica a scopo suicidario che vengono impiegate nonostante sia comprovata la loro inefficacia e inutilità per il paziente, sia in termini clinici che di qualità di vita accanimento terapeutico pratica medica intenzionale che risulta ormai sproporzionata ai risultati che si potrebbero sperare o che si manifesta troppo gravosa per lui o per la sua famiglia abbandono terapeutico atteggiamento/comportamento rinuncia sia di interventi che di presenza psicologica dinanzi ad un paziente terminale per il quale non appare più possibile un’evoluzione positiva del quadro clinico tenacia terapeutica atteggiamento/comportamento del medico laddove esista ragionevole possibilità di evoluzione positiva del quadro clinico e della qualità di vita del paziente prosegua nella ricerca/uso di tecniche diagnostico-terapeutiche appropriate, ricorrendo non solo alla propria conoscenza/esperienza ma anche a persone e/o centri dotati di casistica ampia, di aggiornamento, di specializzazione n° 60 4° trimestre 2003 35 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI R INGRAZIAMENTI Il Sig. Eugenio Quaino, familiare di una nostra assistita, ha scritto al medico dell’Associazione, dott. Stefano Lugli, questa lettera che volentieri pubblichiamo poiché mette in risalto un aspetto fondamentale del nostro lavoro: la relazione con il malato e i familiari che non si può limitare agli aspetti strettamente tecnici della malattia ma deve comprendere anche quelli inerenti alla sfera emotiva. Questo può consentire di “far risalire dal profondo baratro, fatto di sofferenza fisica e morale” le persone coinvolte improvvisamente nel dramma di una grave malattia. Stimatissimo Dottore, era mia intenzione far inserire su un quotidiano ligure un trafiletto di ringraziamento alla Associazione Gigi Ghirotti e a Lei in particolare per le cu- re prestate a mia madre Ghidelli Luigina; quando però ho conosciuto la cifra che avrei speso, ho riflettuto e poi ho desistito da questa mia intenzione. Non so se avrò preso una corretta Una parte dell’equipe dell’Associazione durante la riunione settimanale del martedì. Al centro in primo piano il Dott. Stefano Lugli 36 n° 60 4° trimestre 2003 RINGRAZIAMENTI decisione, ma ho preferito devolvere la stessa somma alla Associazione di cui sopra, rinunciando però a fornire una indiretta ma meritevole pubblicità a Vostro favore e ho ritenuto di inviarLe questa lettera in cui cerco di esprimere in modo sincero tutta la mia grande riconoscenza per aver dedicato a mia madre tempo, umanità e professionalità a prescindere, ma comunque di estrema importanza, dai risultati positivi ottenuti. Ritengo, per l’esperienza che ho avuto direttamente e indirettamente nei miei 57 anni di vita, che quando le strutture sanitarie pubbliche, e moltissime volte anche i professionisti in studi privati, forniscono prestazioni mediche valide, esse sono però anche fredde e schematiche, quasi “robotizzate”. Ho fatto la sua conoscenza in un momento per me molto delicato sia a livello fisico che psicologico dovuto a molti mesi vissuti in trepidazione e a contatto con la sofferenza di un familiare a cui sono molto legato. Lei è riuscito a far risalire mia madre da un profondo baratro, in cui era caduta, fatto di sofferenza fisica e morale, nonostante tutti i nostri tentativi di aiuto, risultati infruttuosi, che cercavamo di reperire presso le strutture sanitarie pubbliche e private. Lei ha materializzato il mio, e non solo mio, ideale di medico che tutti ci auguriamo di incontrare e che può aiutarci a superare i grandi inconvenienti n° 60 4° trimestre 2003 dovuti alle malattie che purtroppo si presentano durante questa nostra dura vita terrena. La ringrazio per tutto quello che ha fatto, che fa e che farà per mia madre e, quanto ho saputo, per moltissime altre persone che a Lei si rivolgono fiduciose. Spero che la mia positiva esperienza, che sto esternando a tutte le persone che conosco, si materializzi anche in contributi materiali di cui , come tutte le associazioni di volontariato, avete forte necessità. Ogni tanto rifletto su quanto peso abbia il destino, fato, fortuna o altro nome si voglia dare ad aventi non completamente dipendenti dalla nostra volontà che influenzano la nostra vita; ebbene ringrazio il destino per avermi fatto incontrare una persona che mi ha parlato della Vostra associazione, per avermi fatto parlare con il Vostro centralinista che ha ricevuto la mia prima telefonata timida e disperata in ricerca di aiuto ed in particolare ringrazio il destino per aver fatto la sua conoscenza. Menziono per ultimo, ma non per questo sono di minor valore, la sua grande gentilezza, il suo modo garbato e la sua grande modestia. Spero di non aver abusato troppo del suo tempo per leggere questo mio scritto e Le rinnovo i miei più sinceri ringraziamenti. Con ammirazione e stima. Eugenio Quaino 37 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI E LENCO ELARGITORI 2002 L’Associazione Gigi Ghirotti dà atto della generosità degli elargitori • con la lettera di ringraziamento personalmente inviata a ciascuno procurando – ove del caso – anche la documentazione richiesta per la detrazione fiscale • con l’invio a domicilio del Notiziario dell’Associazione • con la citazione nell’elenco nominativo degli elargitori periodicamente pubblicato su questo Notiziario • col rispetto del desiderio da alcuni espresso di restare nell’anonimato *** L’Associazione è spiacente di non poter ringraziare personalmente alcuni perché nel trasferimento del bonifico dalla banca dell’elargitore alla nostra vengono spesso omessi i dati del versante; inconveniente che non nasce ove si versi alla Posta o ad una delle banche su cui l’Associazione ha il conto corrente (ved. la pag. 46 del Notiziario). L’Associazione vuole qui ricordare – insieme ai donatori di somme di denaro – anche i numerosi cittadini che – anche senza avere una vera e propria costanza di volontariato – hanno aiutato l’Associazione in vari modi nel corso dell’anno: i loro nomi sono ricordati nella relazione dell’attività annuale riportata sul N. 58 del Notiziario. Hanno corrisposto importi di Euro 20.000,00 e superiori: Associazione Mercatino San Nicola Fondazione Carige Messina Ing. Ignazio & C. S.p.A. NOTIZIARIOELENCO DELL’ASSOCIAZIONE ELARGITORI 2002 GIGI GHIROTTI Hanno corrisposto importi di Euro 500,00 e superiori: “Pasquale Setullo” Scuola Elem. - “RINAVI” Associazione - “Stelle nello Sport” M. Conti - Ag. Marittima LE NAVI - Agosto Polleri Ester - Alatel Liguria Pres. Dr. Spallarossa - Allestimenti Ranaldi s.r.l. - Amedeo Venturini e Coll. 40 anni di Laurea - Amici di Maria Teresa Nobile - Antiquari Alpafra - Balbi Daniela - Banafruit Import Export s.r.l. - Banca d’Italia Sede di Genova - Banchero Costa & C. S.p.A. - Beccaria Rosalba - Benedetti Maria Teresa - Bettini Rossella - Bo Bevegni Maura - Bo Stefano - Bonicelli Laura - Bozzetto 2001 Gravina Maria - Bozzo Sergio - C.I.V. Piazze e Vie del Corso - Calderano M.Grazia e Giorgio - Canale Laura - Capelli Luca - Capo Santa Chiara Lions Club - Cargioli Rosanna - Carnevali Francesco - Caronna Scotti Concetta - Casu Marco di Casu Alberto & C. s.a.s. - Catania Nunzio - Cattanei Emilia - Centro Latte Tigullio Rapallo S.p.A. - Chiusamonti Mauro - Classis Pubblicità - Colli Medaglia Alba - Compagnia Gogliardica M. Baistrocchi s.r.l. - Comune di Genova Serv. Tesoreria - Cosso Famiglia - Costa Franco - Cozzi Adele - Croce Bermondi Gavotti Margherita - Dabove s.r.l. Fratelli - Danovaro Anna Maria - De Pietri Maria Laura - Dellepiane Paola - Deride Emilio Ilrio - Detra s.r.l. - Di Carlo Bianca - Enterprise Shipping Agency s.r.l. - Federici Tito - Ferraro Angela - Finessi Alberto, Stefano - Foglia Giorgio - Forni e Combustione s.r.l. - Fuiano Bruno - Gaggero Giuseppina - Gambetta Pavani Maria Cristina - Gardini Mancini Mari - Gatti Stefano, Patrizia e Famiglia - Genoa Club e Dip. Banca Carige - Ghezzi Rosa - Giordano Luciano - Gloria Famiglia - Gruppo Giovanile Boccadasse Hair Musical - Haupt Andrea - Henriquet Andrea - Incres s.r.l. - Istituto Ottico Isolani - La Fauci Paolo - Lagomarsino Maria Luisa - Leoni Famiglia - Limoni Andrea - Livellara Francesco - Longo Giuseppe - Lunardi Marco - Macciò Marco - Macciò Maria Vanda - Marcenaro Luigi - Millenium Sim S.p.A. - Moggio Giorgio - Mogli Medici Italiani Ass. - Mojoli Edoardo - Moresino Famiglia Morpurgo Giacomo - Mosca Patrizia - Muratori Silvio - Nigro Alberto - Nobili Mara - OPAM OILS S.p.A. - Orsi Enrico - Parenti di Alba Guaini - Parodi Eugenio - Parodi Noemi ed Elsa - Parrocchia di Via Lagustena - Pasquero Angelo - Patris Giancarlo - Perri Nicola - Piazza Silvana - Poliedrika - Publispazi s.r.l. - Puppo Paolo - Raggio Anna Rosa - Raschi Luigi - Ravano Landi Francesca - Saccomanno Marta - Salvini Laura - Santinelli Alberto - Scionico Alessandra - Sculli Orlando - Scuole Materne - Silvestri Maria Teresa - Sturlese Anna Flora - Surico Antonio - Teknocongress Nord Ovest s.r.l. - Telecittà s.r.l. s.r.l. - Timossi Bianca - Tiscornia Carlo - Tizzoni Elena - Torsello Anna Maria - U.S. Paveto - Villa Montallegro - Zanei Livio - Zanon Marcella - Ziola Mario e Parodi Angela Hanno corrisposto importi di Euro 5.000 e superiori: Hanno corrisposto importi di Euro 50,00 e superiori: Farmacia San Raffaele Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio Fondazione Maria Piaggio Casarsa Lions Club Arenzano Cogoleto Presidenza Consiglio dei Ministri 38 “L’ Aquilone” Dipendenti – 3a B Scuola S.G. Battista - A.V.O. Associazione Volontari Ospedalieri - Abbate Gianfranco - Acciai Venturini - Achillo Porcelli Angela - Addis Andrea - Adriana Capani - Aicardi Luigi - Albano Giovanni - Alchieri Ermanno - Allini Elisabetta - Alvigini Maria Luisa - Amiche Scuola Vespertina Pegli - Amici Colleghi di Poggi Orietta - Amici del Bar Oasi - Amin° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 39 40 ELENCO ELARGITORI 2002 ELENCO ELARGITORI 2002 ci della Giuliani S.p.A. - Amici delle Fam. Camogliano Paseri - Amici di Ada Lobianco - Amici di Aveggio di F. Faccini - Amici di Banchini Maria - Amici di Cosso Giacomo - Amici di Luciano E. - Amici di Rosetta Casarino - Amici di Villa Arzilla - Amici e Colleghi di Iole Nardini - Amici G.S. Borzoli - Amini di Carsi - Amm.Caseggiato Via G. Bruno 32 - Ammin.Caseggiato 66 Via Vassallo 15/2 - Ammin.Caseggiato Via Righetti 12 - Ammin.Caseggiato Via Rigola 13/27 - Ammin.Caseggiato Via Vassallo 3 - Ammin.Condominio Via Papigliano 5 - Amministrazione di Via Napoli 37 Amministrazione Via Capri 71/14d - Andreani Marco - Andreis Duina - Andreola Moltedo Famiglia - Ansaldo Amici di Dario Marchese - Anselmi Gabriella - Aramini Francesco - Arata Mauro Arbore Lucia - Ardoino Maria Paola - Arimondi Francesca - ATS s.r.l. – Audifredi Giulia - Audino Caterina - Azzola Olma Pierina - Bacci Elvia Anna - Bacherini Zaira - Badino Giulio - Baeri Teresa - Baffo Aldo Mario - Baggetta Nuccia - Baghino Teodora - Baglini Silvano - Baiardo Spotti Famiglia - Baitelli Antonio - Baitelli Maffeis Ludovica - Balbi Maria - Balbi Rosa – Bellingeri Facchi - Balboni Nilo - Balboni Vilca - Balduzzi Maria Clara e Nori - Bampi Bruno - Banca Passadore & C. sede - Banchini Giampiero - Bandini Franca - Banella Giuseppe - Barabino Andreina - Baracchini Annamaria - Baragli Elvino - Baraldi Paola Nicolai Vittorio - Barberi Mina - Barisone Alfio - Barisone Carmen - Barocelli Paolo - Barresi Ivaldi Maria - Bartoli Pozzo Paola - Barzacchi Bottaro Laura - Bassanini - Bassi Eugenia - Bassi Gianluigi ed ex Colleghi A.N.C.C. - Basso Enrico - Basso Luciana - Bavestrello Laura - Becarelli Laura - Belli Alberice - Belpassi Ilva - Benamor Maggi - Benvenuto Mario - Benvenuto-Castagna - Berardo Anna - Beretta Manlio - Berti Bassignana - Bertuccio Famiglia - Besta Renata - Bettanini Giovanni - Biaggiotti Gabriella - Biasutti . Bigatti Alessandra - Biggio Francesca - Bigliazzi Vittorio - Bini Emma - Bisio Arrigo e Alda - Bisio Cinzia - Blasigh Pietro - Bobba Mirella - Boero Luigi - Bolsi Patrizia - Bombrini Raffaella - Bonafede Claudio - Bonelli Sandra - Bonicelli Patrizia - Bonini Giovanna - Bonini Lorenzo - Bono Anna Teresa - Bordignon Gildo - Bortolin Burlando Germana - Bozzo Federico Famiglia - Bracco Dina - Braga Fulvio - Brancaleone Mauro - Braschi Paola - Bressani Laura - Brichetto Attilio - Brovia Marco - Bruno Parodi Rosa M.Mazzarello e - Bruzzone Anna - Bruzzone Bruno Pietro - Bruzzone Ennio - Bruzzone Graziella - Bruzzone Marisa - Bucci Sauro - Buffoni Lorenzo - Burani Mario - Burlando Mirko - Burlando,Schiappacasse, Vassallo - Buti Andrea - Buttà Famiglia - C.Corrado e Amici di V.Pansecchi Visone - C.Fremura/Adriatic Shipping Colleghi - C.I.M.E. Ditta - Caccia Federica - Caffarena Cristina - Cafferata Roberto - Cafiso Giorgio - Cagliero Giuseppina - Cairo Guido Emilio - Calendari di Luzzati - Calissano Carlo - Callegari Antonio - Callegari Gabriele Callegari Giovanni - Camerini Maria - Camoirano Angela - Campagna Genoa Cricket ed AMT Campassi Anna - Campeggi Irma - Campeggi Zino - Canella Bruno - Canepa Enzo - Canepa Remo - Canepa Vanda - Canessa Algeri Maria - Capellino Mario - Capogna Benedetto - Cappellieri Fulvia e Gabriella - Capriata d’Orba Dipend.Saiwa - Carabinieri Niro - Carbone Francesca - Carbone Rosalba - Cardone Giovanni - Carige - Ag. 60 Dipendenti - Carmagnani Attilio - Carminati Anna M. e sposi Bellingeri/Facchi - Carossino Carlo - Carpaneto Maria Rosa e Amedeo - Carpaneto Marta - Carpano Estelio - Carta Daniela - Cartagenova Anna Maria - Caselgrandi Carla - Cassinis Maria Carmine - Castagnola Giovanni - Castanini s.r.l. - Castellani Aldo - Castellani Maria - Cattaneo Fabrizio - Cavanna Fabio - Cavanna Mauro - Cavanna Mauro - Cavicchioli Luigi - Caviglia Ermi- nia - Celenza Alfonso - Cella Giovanni - Cescutti Giorgio - Cherubino Famiglia - Chiappori Renzo - Chiesa Rosa e Giorgio - Chioggia Tiziana - Cicchero Carrossino Nicla - Cicchetti Mario - Cinghialisti Davagna. - Cintoli Concetta - Circoscrizione Medio Levante - Cirelli Tea - Cocconi Loredana - Cocini Anna - Cocini Enrico - Codeluppi E.,Forlin A.,Sarti R. Traverso E. - Cogliolo Vittorio - Colleghe di Camogliano Liliana - Colleghi Amici di Iole Nardini - Colleghi di Alessandra Mazzocchi . - Colleghi di Gabriella - Colleghi ENEL Genova 1 - Colleghi Lab.Ospedale A.Micone Colleghi Reparto Fisioterapia - Colleghi Sig. Cafiso ITA S.p.A. - Colombo Gorziglia - Comelli Maura - Comitato Assistenza Malati Tigullio - Comm.di Campo UCI Sampdoria - Compartimento Polizia Postale Dip. - Comune di GE - Servizi Civici Anagrafici - Comune di Genova Servizi Civici - Conca Maria Teresa - Conci Ariberti Elisa - Cond. V. Giovanni XXIII 102-104 - Cond. Via Dondero 8 - Cond. Via Isonzo 13 . - Cond. Via Marzabotto 34-38-42 34-38-42 - Cond.di Piazza Massena . - Condidozio Arcangelo - Condom. di Via Bordighiera 37 - Condom.di Corso Europa 1660 - Condomini di - Condomini di Via Donizzetti 10 - Condomini Via F.lli Canale 30/29 - Condomini Via Fabrizi 54 - Condominio di Via Isonzo 10-12 - Condominio Oleandri 9 . - Condominio Via Bordighiera 37 - Condominio Via Bottini 12/18 - Condominio Via Carso 2 - Condominio Via Marco Sala 22 - Condominio Via Salgari 1 e 3 Condomini - Condominio Via Vassallo 5 - Consigliere Giovanni - Consigliere Maddalena - Conti Anna - Coop Genova che Lavora - Coop. Attività Sociali Comune . - Coppola Anna Maria - Cordano Gianna - Cormanni Enrico - Corporate Solutions Axa - Corsi Guido - Coruzzi Francesca - Cossovel Iolanda ed Ida - Costa Alessandro - Costa Carlo - Costa Francesco - Costa Francesco - Costa M. Grazia - Costa Mario - Costa Maurizio - Costantini Giovannini - Costantino Riccarda - Cosulich Andrea - Crosiglia Giovanni - D’Ancona Famiglia - D’Atri Pia - Da Prato Giampaolo - Dagliati Maria Emma - Dagnino Maddalena - Damanti Maria Teresa - Danni Maria Maddalena - De Bernardis Fiocca Romeo - De Gregori & Ronco s.r.l. - De Luca Giulia - De Martini Gianfranco - De Merciari Luigi - De Palo Luciana - De Palo Silvana - Del Buono Vincenzo - Del Cinque Eugenio - Del Nero Marita - Del Sorbo Luigia - Delfino Francesco - Delfino Tilde - Della Rovere Maria Vittoria - Della Scala Tiziana - Descovich Bozzo Natalia - Dettori Giovanni - di Angelo Mariconda Amici - Di Bella Francesco - Di Caro Vincenza - di Costa Giulio Amici - Di Felice Renata - di Franca Baraldi Cugine - Di Girolamo Famiglia - Di Nicolò Mario - Dino Longo Famiglia - Diolaiuti Franca - Dip. A C I Pra Genova - Dip. INPS Sede Regionale - Ditta di Giuseppe Pertosa - Dondero Maria Grazia - Donegà Vittoria - Dongo Anna Doria Lamba Angiolina - Doria Lamba Laura Carbone Sergio M. e - Dufour Margherita - Dughero Silvano - Duradoni Amedeo - El. Dante Alighieri Scuola - Elena e Carlo Clerici e sposi Bellingeri/Facchi - Elide Carlo Percivale e sposi Bellingeri/Facchi - Eredità Valenti - Ertola Francesco - Etìnera S.p.A. Deposito - Fabbri Valdo - Fabrizi Billi Giuseppina - Facco Giacomo - Fagnani Rosina - Falaguerra Cecilia - Falchetto Nadia - Fantoni Angelo - Faravelli Beppe - Fascio Elena - Fava Paola - Federigi Simonetta - Fele Piera - Fellini Luigi - Ferrando Giovanni Battista - Ferrando Nelio e Ivana - Ferrari Giorgio - Ferraris Famiglia - Ferraris Lina - Ferraro Fulvio - Ferraro Letterina - Ferreri Fabiola e Mario - Ferrero Fernando - Ferretti Franca - Fibrini Famiglia - Ficai Luciano - Filidei Berni Maria Teresa - Filip Investigazioni - Filomelano Emiliano - FINCOSIT Grandi Lavori - Finetti Ottorino - Fiocca Lena - Fiorato Silviano - Firenze Paolo - Firpo Sabina - Florio Carlo - Fochi n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 41 42 ELENCO ELARGITORI 2002 ELENCO ELARGITORI 2002 Adriana - Fogliati Giampietro - Follo Alberto - Fonda Maria Pia - Fondiaria Lloyd - Fondo Int.Dip. ENEL Centrale di Genova - Foroni Gianni - Foroni Lo faro Francesca - Fortini Marisa - Fossati Antonio - Fracassi GianFranco - Fracchiolla Sandro - Fragiacomo Domio Succi - Francesconi Vandone Teresa - Franciscono Celeste - Frassinetti Russo Maxilia - Fratelli Parodi s.n.c. - Fraternale Clelia - Fresta Ramon - Fugazza Carlo - G.Alpino Prato Sopra la Croce e Amici Perlezzi . - Gaggero Antonio - Gaggero Giuseppina - Galardi Grazia - Galetto Sergio - Gallerani Luigi - Gallerani M. Cristina e Elena - Gallottini Rita - Gallus Anna Maria - Gamalero Emilia - Gamalero Garrone . Gambardella Albino - Gambetti Franca - Garbin Piera - Gardi Gianfranco - Garibaldi Luciano - Gaspari Sergio - Gatto Ronchieri Sergio - Gelmini Silvana - General Naval Control - Gentile Gabriele - Gentili Marisa - Gerboni Matteo - Ghezzi Guastalla Famiglie - Ghiazza Gloria - Giaconi Gino - Giaconi Maria Luisa - Giannotti Famiglia - Gibellini Costa Carla - Gigli Maria Francesca - Gimelli Anna Maria - Giordano Giuseppe - Giordano Rosa - Giovinazzo Teresa - Giovinazzo Vincenza - Giuliano Famiglia - Giuliano Mario - Giuntini Diana - Giustiniani Scuola - Gnagnarini M. Rosaria - Grano Leonello - Grasso Claudio - Grattarola Giovanna - Graziani Francesca - Graziani Lino - Grimaldi Giorgio - Grondona Lorenzo Messina Caterina - Grone Mirella - Gruppo CARITAS Gesù Adolescente - Gualco Tomaso Santino - Guarnieri Bruna - Guerriero Luca - Guglielmino Santa - Guideri Alessandro - Guidobono Cavalchini Claudio - Gulisano Iris - Henry Francesco Hotel Sheraton Dipendenti - Hypertac S.p.A. - I.C. San Fruttuoso . - Icardi Fiamma - Icardi Silvana - Ielli Morino Angela - Il Cafè Al Vascello - Ingenito Giuseppe - Invernizzi Luciano - Ipssar Bergese Nino - Isola Paola - Ist. Compr. Oregina Prof. Conzi - Istituto Liberti - Iurato Giorgio - Ivaldi Gabriella - Labonia Ernesto - Laborat. Analisi S. Martino Dipendenti - Lacroce Leonardo - Laghi Famiglia - Laneri Ivana - Lanfranconi Paola - Lanza Luisa - Lassa Tomassetti Elena - Lattanzi Garino Nella - Lavagetto M. e L. - Lazzeretti Giovanni - Leandro Franca - Ledda Franco - Ledda Giuseppina - Leo Club Genova Pegli - Leo Club Genova Host - Lertora Maria Teresa - Leuci Alberto - Liluim Condominio - Limoni Augusto - Lions Club Le Caravelle - Lisi Vaiani Maria Pia - Lo Faro Pietro - Loccisano Eva - Loconte Gloria - Loi Ignazia - Loiaconi Famiglia - Lomazzi Anna Maria - Loprevite Concetta - Lubrani Cooperativa Guardini Giurati - Luigi Ricci Caterina Lanza e Lunini Grazia - Lupi Famiglia - Luppichini Lia - Lusuriello Donata - Luzzatto Giunio - M.A.S.C.I. . - Macciò Francesco - Maestripieri Patrizia - Magnani Dilva - Maj Carlo - Majorino Famiglia - Malacarne Piera - Malaspina Negri Famiglia - Mancioppi Garzi Anna - Mancioppi Laura - Mangano Sanguineti Mottola e Parr. Franco - Mantero Vanetti . - Mantino Paolo - Marchese Giuseppe - Marè Alberto - Marenco Andrea - Maresca Enrico - Maria Videtta Verga - Marina Antonietta - Marinelli Anna - Mario Henriquet Renna Mirella e - Mariotti Elena - Marmont Alberto - Marongiu Elena Marra Alberto - Marsano Tomaso - Martelli Porsenna & Patrone s.r.l. . - Martinetto Ermanno - Martini Martino - Martino Liliana - Martorana Giuseppina - Martorana Tassistro Amalia - Marzano Salvatore - Masnata Maria Teresa - Masnata Traverso Annita - Massa Franco - Massa Fugone Laura Massimo Griotti Amm.Condominiali - Mazzarello Enrica - Mecca M. Adriana - Medica Amelia Medini Olcese Egle - Meloni Antonella - Meloni Marziano - Menigatti Bruno - Mereghetti Giuseppe - Merlini Alberto - Merlo Avvente Emilia - Messori Arnaldo - Metz Daniela - Michelucci Maria Concetta - Milan Giuliana - Milici Elvira Franca - Minatel Irene - Minetti Santina - Minozzi Eli- sabetta - Miraglia Italo - Mitolo Manteverde Mara - Moio Giuseppe - Molinari Marina - Mondello M. Luisa - Monfasani Emilia - Montagna Antonio - Montaldo Armando - Monteverde Angelina Monti Mario - Morandi Famiglia - Morbidelli Franca - Moretti e Amici Monica - Moretti Guido Moretti Lia - Mortara Liliana e Etta - Moscatelli Rinaldo - Moschen Gigliola - Motta Gianmario Motta Virginia - Muller Erika Maria - Muratore Mario - Muratore Orazia - Murchio Albertina - Musu Andrea - Muzio Sardo Nella - Nai Oleari Paolo - Napelo Franca - Napelo Romeo - Natali Giuliana - Navalimpianti . - Negozio “Il Telefonino” . - Negri Cristina e Franco - Neirotti Famiglia New Comero Club - Newcomers Club of Genoa . - Nicolini Bruno - Nicora Giuliana - Nicora Maria - Nido “Cantaegua” Asilo - Nipoti Torinesi . - NN NN - Notte Annetta - Notte Roberto - Novello Antonella - Nozza Teobaldo - Oddone Pacchiani - Oggero Germana - Ogliani Alfredo - Olivieri Marco - Orero Isola Graziella - Ori Giampiero - Oriana Giuseppe - Orlandini Famiglia - Orpen Borghesan s.r.l. . - Ottava Medio Levante - Ottaviani Rino - Pacelli Maria Ludovica - Paganuzzi Marco - Paglieri S.p.A. - Palazzo Leopolda - Palumbo Marisa - Pandolfi Silvia - Panettieri Imperatore Carmela - Paolo Sulas Clara Valori e - Paoloni Carlo - Paparella Vincenzo - Papetti Alessandro Paravidino Luigi - Parodi Campailla Paola - Parodi Eolo - Parodi Gabriella - Parodi Guido - Parodi Manuela - Parodi Marisa - Parodi Nicolò - Parodi Noemi - Parodi Norma - Parracone Onorina Parrocchia S.Annunziata Chiappeto . - Pasquario Marco - Pasquario Maria - Pasquario Stefano - Pasquario Vittorio - Passatore Giulio - Pastorino Canepa Famiglie - Pastorino Carlo - Pastorino Filippo - Pastorino Iandolo Francesca - Pastorino Pietro - Peirano Lilli - Pellitti Solza Irma - Perduca Francesca - Peretti Massimo - Persico Dufour Paola - Persico Famiglia - Personale dei Laboratori di S.Martino - Pesce Luca - Peyla Enzo - Pibiri Famiglia - Picasso Maria Pia - Piccardo Anna Amici - Piccinelli Oliva Amelia - Piccone Enzo e Chiara - Pierrottet Marta - Pietro Bassoli Loretta, Oriele e - Pinasco Cesare - Pinna Salvatore - Pinto Stefano Clerici Umberta e - Pisano Salvatore - Pistarino Cambri Angela - Pittino De Pascale Famiglia - Pivetti Franca - Plutino Maria - Pockaj Eliana - Podestà Luana - Podestà Maurizio - Poggi Orietta - Poggio Mario - Poiatti Guido - Polizia Scientifica Genova Dip. - Pollarolo Mara - Pomata Eugenio - Pomedi Rachele - Porcu Piera - Poste Genova Centro e Fil. 1 Dip. - Praga Corinna - Prettegiani e Amici - Principe s.r.l. . - Privitera Filippo - Pro Recco Rugby - Profumo Roberta - Provera Roberto - Pruzzo Pietro - Pugliese Nicola Punto Service - Pupi Licia - Puppo Famiglia - Puri Ambrogio - Quadrelli Roberto e Famiglia - Quaglia Grazia - Rabottino Antonio - Ragni Carlo - Ragusi Antonello - Raimondi . - Ramella Anna Rapetti Ivana - Rapisarda Enzo - Ratto Giannina - Ratto Giovanni - Ravasi Giovanna - Ravasi Maria - Ravasi Patrizia - Reboa Enrico - Rebora . - Reggiardo Gabriella - Regine Rita - Remaggi Giuliana - Reparto RFI FERR Dip. - Repetti Adriana - Repetto Roberto - Ribelli Enzo - Ribelli Marco - Ricca Tiziana - Riccelli Giuseppe - Riccetti Stefania - Ricci Barbara - Ricciotti Angela - Rimassa Liliana - Risi Laura - Risso Angela - Risso Enrica - Risso Maria Franca - Risso Mario - Rivieccio Carla - Rizzo Luigi - Robbiano Laura - Roberto Cuttica M. Pia Leone e - Robotti Mangini Famiglia - Rolando Cuneo Marisa - Rolando Ines - Rosasco Famiglia - Rossi Billi Assunta - Rossi Maurizio - Rubartelli Paolo - Russo Giuseppa - Salvadori Lucia - Sandri Paola - Santa Cavallo Adriana - Santamaria Claudia - Santin Sergio - Santini Emelia - Saronni Priolo Rosa Miranda - Sartori Rita - Savio Maria Angela - Sburlati Enrico - Sc. Mat. Giovine Italia e Burlando - Sc. Media Statale E. Boc- n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 43 ELENCO ELARGITORI 2002 ELENCO ELARGITORI 2002 canegra - Scaffai Giuliano - Scali Laura - Scappazzoni Annamaria - Scarbaci Gaetano - Scarfi Giovanni - Scartezzini Marcenaro Famiglia - Scatena Pina - Schiaffino Franca e Dada - Sciaccaluga Germano - Scibilia Aldo - Scionico Rossana - Sciutto Enrico - Sciutto Orio - Scorti Bizzarri Anna - Scotto Danilo - Scotto Domenico - Scotto Rosanna - Scuola Elem. S. G. Battista - Semino Giorgio - Serio Patrizia - Serreni Emilio - Sez. Tito Nischio (DS) - Sgaramella Cavalieri Maria - Shenker Colleghi - Sierchio Giovanni - Simoni Cristina - Simonotto Orazio e sposi Bellingeri/Facchi - Siri Studio - Sirio Adriana - SO.TE.L.Q.I. s.n.c. - Società SOA RINA S.p.A. - Solari Gian Carlo - Sorella, Cognata, Amici Bavastrelli - Spallarossa Ada - Spanò Carlo - Spanò Vittorio - Spedizionieri Intern. Marittimi s.r.l. - Speroni Laura - Spettoli Serra Bianca - Spinelli Alessandra e Lorenzo - Spinelli Pina - Spotorno Francesco Famiglia - Spotti Maria ed Ettore - Squeri Luciano - Stefani Maria - Stefanini Maria Pia - Stefanini Roberta - Stella Giampaolo - Stella Gilberto - Stigliani Capellino Famiglia - Storace Giovanna - Suore N.S. della Neve . - T. Schwizer A.M. Rindi e - Tacchi Giovanni - Tacchino Gabriella - Tacchino Rita - Tallero Giuseppe, Patrizia - Tamagno Faccini Signori - Tamburini Franca - Tamburini Giovanni - Tassone Giuseppe - Tavella Paolo e Sergio - Tecnomar . - Terraciano Alberto - Tessitore (da Dubai) M.L. - Tessitore Mariapiera - Testori Armando - Tommaselli Elena - Torchia Ezio e Paola - Torchia Giancarlo - Torchia Natale - Tornese Emilio - Trapani Rita - Traverso Anna Maria - Traverso Danila - Traverso Gianfranco - Traverso M.Luisa - Traverso Rosa - Traverso Rosangela - Traverso Teresina e sposi Bellingeri/Facchi - Traverso Valeria e Pippo - Ufficio Postale GE 38 - Unione Italiana Ciechi - Urbini Giovanna - Vaccarezza Zolezzi Carmela - Vallebona Maria - Valori Clara - Vanni Roberto - Vanzini Iolanda - Vazzoler Armando - Venturini Adolfo - Venusti Nadia - Venzano Odone Franca - Vercellino Nella - Vernazza Ferrando Franca - Verzura Eugenio - Vetrano Maria Teresa - Via Bonanni Amministrazione - Via Dodero 9 Cond. - Viansino Elena - Villa Montallegro S.p.A. - Villanova Giuseppe - Violi Zuccoli Maria Gabriella Visca Antonio - Visone Pansecchi Famiglia - Volpara Paola - Volpi Famiglia - VPV Congressi Wurster Dorothee - Zanchi , Dal Santo e Russo Famiglie - Zanotti Maria - Zara Lucio - Zerega Anna - Zippo Maria Gabriela - Zolesi Vera - Zoppi Iva - Zorzoli Causa Franca ne Mariuccia - Carbone Roberta - Carisio Italia - Carpi Maurizio - Carpino Boeri Alessandra Carrossino Angelo ed Egidio - Cavalli Franca - Cavanna Renata - Cavargna Rivadossi Franca Caviglia Angela - Cella Rita - Centro Civico Buranello - Cesura Angela - Chiesa Renata - CIF Recco - Cincinelli Maria - Cincinelli Palmira - Cintolesi Francesca - Ciufegni Carla - Ciufegni Famiglia - Cocini Erminia Anna - Coppelli Iliano - Cosso Giorgio - Cossovel Jolanda - Costa Luigi - D’Agnano Lidia - Damico Antonio - De Berardinis Patrizia - De Forcade Raoul - Degli Innocenti Olga - Del Buono Giovanni Battista - Della Maria Sara - Dellepiane Daria - Dentone Marzia e Luca - Di Marco Natalina - Di Terlizi Filomena - Distretto Sociale - Espinoza Emilio - Esposito Salvatore - Evangelista Giulio - Fasciolo Gemma - Fedora Toni - Ferrara Carla - Ferrari Cottone Leda - Ferrari Susanna - Franco M. Rosa - Franconeri Maria - Frasio Nino Maurizio - Fusi Mauro - Gallo Isabella - Gallo Vito - Gambaro Tullio - Gandino Maria Piera - Garaventa Giovanni - Garlaschi Vittorio - Garzoglio Flavia - Gastaldo Dabbono Metilde - Genovese Amelia Gerbino Maria - Gherardi Ernesto - Ghirotto Tullio - Giacobbe Guido - Giusto Concetta - Gozzi Maria Luisa - Gruppo di Amici Sig. Cecconi - Guelpa Diego - Iamia Giovanni - Ivaldi Luciano Jacquillon Giuseppe - Lastrico Ida - Laviosa Maria Rosa - Leghissa Marcella - Leuzzi Gavi Liliana - Lustrati Nella e Marino - Maggio Paolo - Maloberti Migli - Mandile Margherita - Manfredi Claudio - Mangini Rita - Mangiotti Marina - Mantero Teresa - Marascalchi Franco - Marianni Silvia - Marini Andrianopoli Lucia - Martelli Luigi e Wanda - Martinengo Efisio - Martini Maria Teresa - Marzolla Mario - Mascioli Katia - Massa Alchieri Adriana - Materassi Nada Maura Angelo - Megna . - Merlo Adriana e Rosetta - Michelini Armanda - Milanesi Roberta Milone Marialetizia - Mohoraz Bruna - Moltini Bianca - Mondo Sisto - Montaldo Rosalba - Montipò Anna - Moresco Marina - Moroni Antonietta - Musso Perazzini Celestina - Napalo Giovanni - Nicora Emilio - Nicora Fabrizia - Nobile Giancarlo - Nolli Cigolini Martina - Noviello Concetta - P. Stefano-Osp. S. Martino - Papini Antonio - Parodi Pedemonte Enrichetta - Parodi Pietro - Pascon Renata - Patanè Danila - Patanè Danila - Pedemonte Famiglia - Pellerano Gianfranco - Pesce Torre Ada - Petrocca Rose Maria - Piazzolla Chiara - Piccablotto Luigi - Pignatti Paolo - Piombino Giancarlo - Pisano Anna Maria - Pitto Battifora Angelina - Po Cristina - Poggi Paolo - Poggioli Giancarlo - Poletti Antonella - Porcile Matilde - Priano Tomaso - Provera Enrico Pugno Aldo - Ramberti Felicetti Famiglia - Reale Vanda - Rebora Edoardo - Rebuffo Anna Maria - Riccelli Laura - Riccelli Luigi - Riccelli Maurizio - Ricchetti Gianluigi - Risso Maria Rosa - Rocchi Repetto Maria Emilia - Roncallo Michelina - Roncallo Stefano - Rossi Brignola - Rossi Gianni Battista - Ruffino Maria - Ruigi Laura - Sanna Anna - Sansalone Ornella - Savaia Letizia - Scalvini G.B. - Scalzo Angelo - Schiaffino Giorgio - Selvaggio Andrea - SGRO Ditta - Siciliano Drochener - Silva Maria - Skull Petrelli Diana - Spano Ovada Elena - Spiritelli Rita - Spissu Famiglia - Tamagno Paolo - Tardivelli Maria - Tavella Ada - Tedesco Giuseppe - Terenzone Giuseppe e Fam. - Terenzoni Giuseppe - Terrile Carlo - Tiara Maria - Timone Agostino - Timossi Luigi - Tincani Antonella - Tinivella Pina - Torchia Giampiero Famiglia - Tozzi Giovanni Traxino Marisa - Tullo Liliana - Tumiati Famiglia - Ugolini Antonio - Umiltà Anna - Umilta’ Anna - Vecchiattini Gesmundo - Vercellotti Franco - Verrina Franco, Anna - Viale Anna - Viglienzone Paola e Adriano - Viviani Giacomo - Zannoni Barbero Caterina Hanno corrisposto importi fino a Euro 49,99: Abboccò Anna Maria - Alda-Marisa-Valeria-Claudia-Renata Volontarie - Alessandro Motta Nicoletta Bizzozero - Alpa Masia e - Amici di Natalie - Antara Claudio - Arcole Ugo - Arena Alessandra - Argento Ornella - Bagetti Laura - Baghino Carla Angela e Pat - Balbi Silvana e sposi Bellingeri/Facchi - Baldi Elena - Baldizzone Angela - Barbieri Alberto - Barilli Silvia - Barletta Cecilia - Bartolini Patrizia - Belli Tullio - Betti Marina - Bianchi Francesco - Bianchi Paola - Bisso Maria Rosa - Bochicchio Vitantonio - Bonanno Angela - Bonelli-Pero Giovanna - Bonin Antonio - Boscariol Elisabetta - Bottini Gabriella - Bova Luigi - Braglia Francesco e Teresa - Broccoli Mario - Brunetti Carlo - Bruschi Nieddu Angela - Burlando Marica - Cabella Tavella - Cacciola Pietro - Cagliuso Enza Iva - Calbucci Gloriano - Caldarella Michele - Camera Maria - Canepa Agostina - Canepa Armando - Canepa Giorgia - Capisani Emilia - Caprile Isolina - Carbo44 n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 45 NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI COME A I U TA R E Come volontario per l’assistenza ai malati, secondo le modalità stabilite dall’Associazione, Come volontario per le necessità organizzative e promozionali, Con donazioni le donazioni possono essere versate nella Cassa Sociale presso la Sede dell’Associazione e sui conti correnti dell’Associazione presso i seguenti istituti bancari di cui indichiamo le coordinate come da recenti disposizioni: NOTIZIARIO DELL’ASSOCIAZIONE GIGI GHIROTTI L’ ASSOCIAZIONE La legge (D. Leg.vo 460/97) riconosce detrazioni fiscali a chi effettua a mezzo banca o posta erogazioni liberali a favore delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (ONLUS). L’Associazione Gigi Ghirotti è una ONLUS. Le detrazioni sono per: — persone fisiche: detrazione d’imposta (IRPEF) del 19% della somma erogata fino ad un’erogazione massima di lire 4 milioni/anno; — imprese: detrazione d’imposta (IRPEG) pari alla somma erogata fino a lire 4 milioni/anno o al 2% del reddito dichiarato. * Banca CARIGE - ag. 17 Y 06175 01417 000001618680 * SANPAOLO - IMI - Sede di Genova Q 01025 01400 100000114611 * BANCO SAN GIORGIO - Sede di Genova Per le somme portate alla cassa dell’Associazione questa provvede al versamento a posta o banca a nome e per conto del donatore che abbia manifestato il desiderio di fruire della detrazione fiscale - fornendo i dati necessari - ed al recapito della ricevuta. B 05526 01400 000000019741 * BANCO POSTA F 07601 01400 000016703167 * conto corrente postale n° 16703167 Per consentire un doveroso ringraziamento da parte dell’Associazione si prega di indicare nome e indirizzo. L’Associazione può ricevere anche donazioni in via testamentaria; altre donazioni utili sono presidi per l’assistenza ai malati. Le spese dell’Associazione sono sostenute in parte da donazioni di privati. Tra questi molti sono familiari di malati, in riconoscenza per l’assistenza ricevuta, Enti pubblici e privati, in considerazione delle finalità umane e sociali dell’Associazione, infine altri privati cittadini per la loro particolare sensibilità e disponibilità ai problemi degli altri. 46 n° 60 4° trimestre 2003 n° 60 4° trimestre 2003 47