Da 0 a 20 ovvero la biografia dalla A alla Z Di Bici & Dintorni-Fiab Premessa di Mario Agnese – Gli oltre 20 anni che sono trascorsi da quei primi vagiti dell’Associazione mi hanno spinto a raccogliere le informazioni che seguono scartabellando tra notiziari e documenti per dare un quadro, volutamente succinto, delle attività svolte utilizzabili per svariate ragioni: molti nostri soci non sanno che cosa ha preceduto la loro iscrizione, molte persone che contattiamo tra Amministratori e altre realtà associative non sanno della nostra Associazione; a tutti questi è dedicato questo lavoro perché conoscerci meglio sia la spinta propulsiva per fare meglio. BICI E DINTORNI: LE RADICI E LE ALTRE ASSOCIAZIONI IN ITALIA di Gianni Catania Tutto cominciò con una cena conviviale seguita da una proiezione di diapositive su una manifestazione di ciclisti a Copenhagen. Allora (1979) vivevo in Danimarca per svolgere una attività di studio sull’energia eolica. Ero da Peter Elming, uno dei pilastri del Dansk Cyckist Forbund, la federazione dei ciclisti danesi; lui mi suggerì di fare nascere qualcosa di simile in Italia, dove io ero attivo nel movimento antinucleare. Decisi di seminare qualche idea in questo settore. A Catania dove mi ero trasferito nel frattempo raccolsi 300 firme per strutture per bici; ritrasferito a Torino, tentai di far nascere un gruppo in collaborazione con Giorgio Comollo della facoltà di architettura che aveva già iniziato. Pochi mesi dopo, grazie a un ambientalista amico comune, Carlo Duplojez, incontrai Giulio Serra che poi mi presentò Federico Germano e iniziammo insieme a strutturare il gruppo attivo; questo, pochi mesi dopo, in una assemblea di circa 25 persone, fu chiamato “bici e dintorni” il nome fu proposto da Fernando Barsotti a somiglianza di una associazione ambientalista di Mestre di nome “Smog e dintorni”. Un paio di anni dopo ci collegammo alle altre associazioni italiane. Come? Per saperlo dobbiamo fare un passo indietro: la nascita del movimento cicloecologista in Italia, come un po’ ovunque è legata al movimento per l’ambiente nato principalmente negli USA durante gli anni ’60, a cominciare dagli ambienti accademici e studenteschi. Il maggiore sviluppo di tale movimento si ha nel decennio successivo durante il quale, in Italia nasce il movimento per il controllo popolare sulle scelte energetiche, per frenare il proliferare delle centrali nucleari allora in pieno sviluppo. L’incidente di Chernobyl nel 1986 segna la fine di tale movimento in quanto da allora si riduce la produzione di tale forma di energia e i problemi che ne seguono. Come eredità rimane, seppur frazionato, quello che in un primo tempo (1984) si chiama l’arcipelago verde, una miriade di associazioni, e gruppi ambientalisti con varie sfaccettature una parte delle quali passeranno alla “politica partitica” e confluiranno nel partito dei verdi verso la fine di tale decennio. Il settore trasporti assorbe circa metà dei consumi di energia se si considerano tutti gli aspetti –. Tra i gruppi dell’ arcipelago verde alcuni propongono scelte di vita diverse subito e con una diretta azione personale. In agricoltura nasce la tendenza a usare –singoli o raggruppati in cooperative nuovi tipi di coltivazione più rispettosi dell’uomo e dell’ambiente. Nel campo del trasporto agire subito significa passare dall’autoveicolo alla bicicletta. Non sono scelte facili, ma qualcuno lo fa e ci riesce, altri aspettano tempi migliori per tutti. Per la difesa dei ciclisti, varie associazioni nascono indipendentemente in italia durante gli anni 80. Nel 1999 Fiab raccoglieva 45 associazioni. 53 nel 2000, 57 nel 2002, 58 nel 2003, nel 2004 circa 80, ad oggi hanno raggiunto quota 100. La BICI è ECONOMICA: risparmia l’ambiente e aiuta la città 1960 Nascita del movimento per l’ambiente (USA) 1968 (circa) Nasce l’ECN Nascita del movimento antinuke e in Danimarca sviluppo delle associazioni ciclo ecologiste 1978 Nascita dell’ECN che poi diventerà ECF qualche anno dopo 1981 Nasce bici e dintorni 1982 Nasce l’ECF dall’ECN 1984 Nascita dell’arcipelago verde 1986 Incidente di Chernobyl 1990 Bici e dintorni ospita l’8° convegno dell’ECF 1996 Elezione di Luigi Riccardi a presidente della Fiab 2000 A Torino il ciclo raduno nazionale Fiab “2000 ruote sotto la Mole” 2008 Alla vigilia del 21° cicloraduno nazionale “Gigi” ci lascia per sempre 1970 Cronologia GIROVAGANDO TRA I LUOGHI DELLA NOSTRA STORIA Pagina 2 Sabato 8 novembre 2008 Sedi di oggi, di ieri e … di domani. Programma: ritrovo ore 14 in sede (via Andorno) Pedalata in Torino toccando le sedi e luoghi “storici“ legati a B & D Ore 17 Conclusione della pedalata vicino alla futura sede con rinfresco finale Saluti e auguri a tutti! L’annuncio delle prime gite dell’associazione. Il gruppo spontaneo nasce nel 1982, ma dai primi vagiti ad oggi ... In vent’anni quattro sedi possono bastare? Dopo la costituzione via Assietta fu la sede che ci accolse per prima Via Assietta anno 1989 Condividiamo la sede con i comitati spontanei di quartiere Sopra la mappa dell’itinerario di sabato 8/11. Via Pianfei anno 1990 La scelta di questa sede privilegia l’autonomia di decisione senza vincoli e per dare più spazio ai nostri materiali specializzati Via Monferrato anno 1993 Insieme a Italia Nicaragua condividiamo la sede e si respira aria di solidarietà internazionale “In bici allo stadio” sport e ambiente si alleano Via Andorno anno 1994 Ancora coi comitati spontanei che sopravvivono marginalmente ai consigli di quartiere e con altre associazioni ci agganciamo così al territorio Via Assisi anno 2_ _ _? Più spazio a disposizione dei soci per una maggiore socializzazione e i materiali specializzati Piazza S. Carlo ciclonoleggio nel “salotto” di Torino 20 anni di cicloturismo. Il territorio visto con gli occhi del ciclista. L’attenzione all’ambiente, alle tradizioni, alla ricchezza culturale Pagina 3 Dalle copertine di 14 anni di escursioni possiamo dirci testimoni di una forte crescita in socializzazione e conoscenza del territorio. Regione Piemonte quest’anno diventa ente patrocinatore delle nostre attività, un salto in avanti anche in immagine. 20 anni di impegno nel volontariato. Non pedalare da solo, associati e beneficia della crescita della società civile Un convegno a Collegno per CDB Con autorità e responsabili Fiab nel 2006, dopo un anno un cicloraduno Dalla carrozza a cavalli al cavallo d’acciaio un modo per valorizzare i luoghi che hanno fatto la Storia Fai un passo avanti nel futuro: occhio bambini, chi usa la bici ci guadagna in salute e autonomia Pagina 4 Negli anni la sensibilità alla sicurezza nelle strade non scema Intermodalità come modo per vincere sul pendolarismo stressante ed inquinante Nel 1998 Ediciclo pubblica il primo volume in Italia di itinerari treno+bici con 45 proposte nate interamente dalla nostra esperienza Il testimonial nazionale Paolo Brosio con alcuni bimbi in piazza San Carlo Abbatti pericolo e rumore in una città più sicura e silenziosa la bici trova più spazio. Progetto urban 2 e domeniche ecologiche significano per noi andare verso una città che migliora la vita dei suoi abitanti di oggi e di domani. Un volo d’uccello da un nido nascosto, un rifugio di pace da godere lungo il grande Fiume. In 10 anni di collaborazione col Parco del Po abbiamo fatto conoscere innumerevoli luoghi e accompagnato centinaia di ciclisti di tutte le età. Nel 2004 un viaggio studio a Parigi ci ha fatto conoscere il piano della ciclabilità che ha messo sulla sella molti suoi cittadini. Anche nelle megalopoli si muovono meglio i mezzi di trasporto ad impatto zero Incontri conviviali e notiziari favoriscono la socializzazione tra noi e gli altri. Rompi l’isolamento e condividi con altri il tuo interesse per la bici.La forza è nell’unione Le voci e i messaggi della prima ora hanno contenuti condivisi ancora oggi e sono la ricchezza di Bici & Dintorni – Fiab Pagina 5 La sua storia in breve di Mario Agnese L’apertura è fatta da Federico Germano e Gianni Catania che come soci fondatori raccontano dei primi anni e del quadro che si delineava in Italia. “Il gruppo spontaneo di Bici&Dintorni fu costituito nel 1982 con l’obiettivo di organizzare le richieste dei ciclisti urbani e rendere più facile e sicuro l’uso della bicicletta a Torino”. “Il nostro gruppo è nato con l’incontro tra me (Gianni Catania ndr) Federico Germano e Giulio Serra. Conoscevamo l’esistenza dei movimenti ciclo-ecologisti in nord Europa e da pochi mesi era stato fondato il gruppo Amici della Bicicletta di Firenze, il primo in Italia”. “Il 21 maggio 1983 organizzammo una manifestazione per chiedere più spazio per la bicicletta e nel 1985 collaborammo al convegno torinese per l’eliminazione del piombo nella benzina. E seguito un biennio di stasi che ci portò quasi sull’orlo dello scioglimento, poi all’inizio dell’’89 si sono ricreate le condizioni per riprendere a lavorare, infatti fu fatta la richiesta alle FS di istituire il trasporto delle bici al seguito del passeggero e, nella primavera dell’89, l’iniziativa Bici in Treno promossa dal Compartimento FS di Torino ha avuto un buon seguito. Per dare visibilità alla nostra attività a giugno allestimmo il nostro stand al II Ciclo show al Palavela e l’adesione alla campagna di solidarietà “Biciclette per il Nicaragua”e in autunno nel Comitato per Torino per richiedere la chiusura del centro città prima di Natale. Nell’ 1988 emerge l’esigenza di superare lo status di gruppo spontaneo ed informale per giungere alla costituzione di una Associazione. Il riferimento sono l’European Cyclists Federation (ECF, nata nell’ 1983) che nel Nord Europa sono riuscite ad indirizzare le forze politiche verso una maggiore attenzione alla bicicletta con finanziamenti e realizzazioni sul territorio. Nello stesso anno a Milano nasce Ciclobby. Il 5 novembre al circolo Arci “Ratatui” a termine dell’assemblea nasce l’Associazione B & D. Insieme a gli Amici della Bicicletta di Verona e Pedale Verde di Roma si comincia a costituire la Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB, 1989). Intanto il Parlamento europeo nell’ ’88 approva una risoluzione per la promozione della bicicletta mentre in Italia il disegno di legge Tognoli (approvata nel ’91) per la realizzazione di itinerari ciclabili nelle città che superano i 200mila abitanti su suggerimento della consiglio regionale della Lombardia, infine la formazione di un gruppo parlamentare trasversale denominato Amici del Pedale danno un peso politico ai ciclisti. Da qui l’impegno per B&D alla formazione di un piano organico di percorsi ciclabili in Torino. Si intessono i rapporti con l’Amministrazione comunale e provinciale con proposte che alla fine vengono tutte realizzate: le vie col limite a 30km, le corsie ciclistiche contromano, i marciapiedi misti con bici e pedoni, le aree chiuse al traffico motorizzato, i ciclo-parcheggi, le bici nei cortili, il treno+bici, il primo ciclo-itinerario in bassa Val Susa. Questi pionieri hanno faticato non poco a convincere gli amministratori ma la volontà di non demordere è stata premiante. All’inizio le statistiche (1989) sono sconfortanti e solo lo 0,3% dei cittadini usa la bici mentre le negli anni ( abacus, maggio 2003) si è arrivati all’ 8%, ma nel 2008 abbiamo superato il 10%. Gli scopi del primo Statuto associativo, che è del 5 novembre 1988, sono rivolti agli usi della bicicletta in ambito urbano, il turismo, alla sicurezza, all’ambiente e alla qualità della vita. La prima sede è in via Assietta c/o i Comitati spontanei di quartiere ma si cerca una nuova casa per rendersi più autonomi e dare posto a crescenti materiali specializzati. Si approda in via Pianfei (aprile 1990) per poi spostarsi ancora in via Monferrato (aprile 1993) e finalmente (maggio 1994) in via Andorno, l’attuale sede. Ma il futuro si avvicina... GIROVAGANDO TRA I LUOGHI DELLA NOSTRA STORIA Pagina 6 La prima gita 20 anni dopo per scoprire quanto siamo cambiati noi e la nostra città. Dalla Torino industriale a quella olimpica e quella di domani. Cosa c’era e cosa c’è ora ? Tutte le ciclopiste non esistevano in quel lontano 1988. Vediamo negli anni la realizzazione di: zona pedonale Sebastopoli; ciclopista Agnelli; ciclopista Linea 4 ; ciclopista del Sangone; green way della regione; passerella pedonale a Beinasco; ciclopiste di Grugliasco; zona pedonale centro storico Grugliasco; Bike sharing Grugliasco; zona a velocità 30km/h Castelgomberto; ciclopista Filadelfia. Già ora: ristrutturazione stadio olimpico; residenze sabaude ristrutturate; aggregazione a cascina Roccafranca; progetto Urban 2. E il futuro: itinerari Fiab Nord ovest segnalati come “Corona di Delizie in Bicicletta”; bike sharing. Domenica 9 novembre 2008 Programma: ore 9,15 ritrovo allo stadio olimpico (torre Maratona) Ore 10,30 sosta alla Palazzina di caccia di Stupinigi Ore 12 sosta pranzo a Beinasco Ore 15 sosta centro storico Grugliasco Ore 16 sosta via Castelgomberto Ore 16,30 arrivo allo stadio olimpico Saluti e auguri a tutti. Gli uomini elaborano le idee, i fatti sono il risultato della loro perseveranza Pagina 7 I presidenti negli anni 1989-91, Germano - 1992-93, Catania - 1994-95, Bertola - 1996-98, Vicari - 1999-02, Gaviani - 2003, Ricuperati - 2004-05, Bona - 2006, Germano - 2007-08 Agnese Le attività anno dopo anno. Negli anni a seguire innumerevoli sono le iniziative tra le quali vogliamo ricordare quelle più significative. 1989 - 3500 firme per un itinerario che dalla Pellerina porti alla Mandria, consulenza per la stesura della legge regionale 33 (approvata nel 1990) e del piano delle ciclopiste torinesi, inoltre collaborazioni per la comunità montana Bassa Valsusa e Piemonte Parchi. 1990 – convegno ECF a Torino; proposte piano ciclabile (340 km) per Torino all’assessore Marzano e Dondona. 1991 – adesione al coordinamento ambientalista per la formazione del nuovo PRG a Torino e numero speciale Piemonte Parchi, treno+bici con FS, partecipazione al convegno velocity (25 paesi nel mondo), cicloraduno nazionale Fiab. 1992 – partecipazione al convegno Quale verde…quanto cemento sul PRG di Torino, preparazione della guida itinerari B&D, presentazione ciclostrada Valle di Susa, partecipazione al convegno Velomondial a Montreal. 1993 – manifestazioni a favore della bici in città, dirittura d’arrivo per il PRG, criticità in giunta sulle ciclopiste, Programma piste ciclabili Provincia di Torino. 1994 – partecipazione alla commissione Progetto biciclette di Vernetti e progetti per Bici in città rivolti alle scuole, pedalate Scoprilverdeinbici con le circoscrizioni 8, 3, 6, 5 e Camminatorino per l’educazione stradale rispettosa verso i ciclisti. 1995 – osservazioni al Piano urbano del traffico, convenzioni con FS per treni+bici e pieghevoli promozionali, obbiettori di coscienza in servizio. 1996 – primi vagiti elettronici del sito B&D, Bicincittà per 518 ragazzi e 44 insegnanti, manifestazioni per appoggiare il piano delle ciclopiste, al salone del libro (prosegue nelle edizioni fino al 2000), tre giorni del volontariato (prosegue nelle edizioni), collaborazioni con l’Istituto Geografico Centrale per carte escursionistiche con segnalazione delle ciclostrade, opuscolo dossier sicurezza col Comune di Torino. 1997 collaborazioni con Regione Piemonte per ciclostrada del Po, collaborazioni per l’interscambio tra bici e altri mezzi con Aci e ATM, partecipazioni a trasmissioni radio e tv (GRP), al salone del libro per volume treno + bici in Piemonte, con circ. 8 contro il degrado delle sponde del Po, bikewatching (fini statistici). 1998 - stand a Expovacanze, corsi per neo ciclisti, collaborazioni con Satti, pubblicazione della carta percorsi ciclabili di Torino, domenica ecologica circ 10, giornata europea senz’auto (prosegue tutti gli anni), Torino non a caso (prosegue tutti gli anni), ciclomanifestazione, trasmissioni radio Nichelino, Flash, radio 2, Torino Popolare, Convegno Agenda 21, Coordinamento mobilità sostenibile, Assicurazione rc 24/24, seminario Fiab scuola, legge nazionale 366, libro Amica bicicletta, collaborazioni col Parco del Po. 1999 – festa dell’ aria col comune di Torino, ciclonoleggio Velò a PN, corso aggiornamento insegnanti per bici, e convegno mobilità ciclistica Fiab, ruote verdi col Parco del Po. 2000 – Bimbimbici (mai più abbandonata), Cicloraduno nazionale Fiab, numero speciale Piemonte Parchi, ciclopercorsi Avigliana e Ciriè, in bici allo stadio, libro raggi… di bici, nascita ufficio biciclette a Torino, convegno reti cicloturistiche Fiab, Il tempo del fiume col Parco del Po. 2001 –edizioni avvenimenti annuali, nasce Ciclotauro, ciclonoleggio Piazza San Carlo, incontri con amministratori per via Bertola 2002 – edizioni avvenimenti annuali, corso capigita, convegno Aria pulita a Torino esposizioni cantine aperte per Fiab. 2003 – edizioni avvenimenti annuali, pedalate ecologiche con circ 5, 6, 7,8, 9, mostra al Lingotto fiumi, laghi & biciclette, convegno sicurezza per provincia di Torino, giornata ambiente viaggio studio ad Annecy e Chambery. 2004 - edizioni avvenimenti annuali, viaggio studio a Parigi, Bicistaffetta fiab del Po, itinerario Corona delizie in bicicletta. 2005 - edizioni avvenimenti annuali, Corsi di “scuolainbici” a Rivalta, nasce il coordinamento Fiab nord-ovest 2006 - edizioni avvenimenti annuali, Corsi di ciclabilità a Urban 2 nel quartiere Mirafiori 2007 - edizioni avvenimenti annuali, ciclo raduno fiab nord ovest su Corona Delizie, prosegue progetto Urban 2, stand con ciclofficina a “fai la cosa giusta”, vivaCrocetta 2008 - edizioni avvenimenti annuali, convegno Provincia di Torino centro studi Riccardo Gallimbeni presentazione quaderni fiab su sicurezza stradale e cicloturismo, ciclo raduno fiab nord ovest su Via francigena dei Pellegrini, stand circoscrizioni 3 e 5. Bimbimbici alleanza tra generazioni per un futuro più vivibile anche in città. Bici & Dintorni Questo opuscolo è stato redatto e impaginato da Mario Agnese LA TUA PASSIONE PRENDE IL LARGO! DAI FORZA E FAI CONOSCERE BICI & DINTORNI-FIAB AD ALTRI CICLISTI Associazione di ciclisti urbani Via Andorno 35 b - 10153 Torino Tel. e fax : 011888981 cellulare: 3289618668 E-mail: [email protected]