Polizza catastrofale: copertura
assicura1va e prospe3ve di mercato
Riflessioni sul ruolo della comunicazione nella promozione delle polizze
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Centro Studi Marangoni
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
“Se la fortuna si manifesta
quando la preparazione incontra un’opportunità,
la sfortuna è ciò che ci capita
quando la nostra impreparazione
si trova a dover affrontare una sfida imprevista”
Paul Krugman -­‐ Economista e saggista statunitense
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il problema è l’opportunità
Lo Stato non risarcirà più i ci/adini
per i danni da calamità naturali.
Si introduce così anche in Italia il principio della
responsabilità dire/a del ci/adino nella tutela dei propri
beni e nell’adesione a una nuova cultura di rispe/o del
territorio.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il cambiamento è nella testa delle persone
Il conce/o di responsabilità implica un cambiamento
culturale epocale.
Ma la cultura non si cambia per Decreto.
E quindi come si fa?
Me/endo in a/o una massiccia campagna di informazione e
sensibilizzazione e cultura della prevenzione del rischio.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
“Se mi fosse chiesto di descrivere
la mia esperienza in 40 anni di mare,
dovrei rispondere che non mi è mai accaduto nulla.
Non sono mai stato coinvolto in un incidente
di qualsiasi genere.
Non ho mai assisBto ad un naufragio,
ne sono mai naufragato io stesso,
e neppure mi sono mai trovato in una situazione
che minacciasse di trasformarsi in un disastro”.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
E.J. Smith, 1907, Comandante del RMS Titanic
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
La Percezione non è la Realtà
Cultura
Esperienza
Influenzatori:
Valori
• Parenti e amici
Realtà
oggettiva
• Media
• Opinion leaders
• Istituzioni
• “Tecnici”
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Percezione
soggettiva
Percezione vs. Realtà in concreto:
Il Marke1ng della Paura,
un approccio da evitare?
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il Marke1ng della Paura
Influenza aviaria, SARS, influenza A suina:
da pandemie a bufale
Un body scanner
costa 200.000 Euro
Comprate ora,
prima che
aumenN l’IVA
I virus informaNci e
gli anNvirus
“Alla guida della mia Hummer
mi sento al sicuro come su un
carro armato”.
(Eppure si ribalta molto più
facilmente della maggior parte
delle auto con una percentuale di
incidenN mortali più alta della
Massimo Rosa
media del 7-­‐8%)
Milano, 18 O/obre 2012
18 lug 05
OMS, TERRA RISCHIA 7 MILIONI
DI MORTI PER L'INFLUENZA AVIARIA
19 lug 05
Panorama
Virus dei polli, pericolo verrebbe anche da oche
12 set 2005
ANSA/ La Repubblica
Virus polli, allarme anche per l'Italia
"In caso di pandemia 150 mila morti"
12 set 2005
Corriere della Sera
Pronto un opuscolo con le informazioni per i pazienti
Aviaria, «rischio 150mila morti in Italia»
In Indonesia un nuovo decesso rinfocola i sospetti di possibile
contagio interumano. E i medici di base lanciano l'allarme
14 set 05
Il Cittadino
Influenza aviaria, cacciatori arruolati per
controllare i migratori contagiati
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
ImpaJo dell’influenza aviaria 05-­‐06
Quanto è preoccupato dell’ipotesi di una grande epidemia che potrebbe
portare a un contagio diffuso anche tra gli uomini?
(Trend: molto + abbastanza preoccupato -­‐ Fonte: IsNtuto Piepoli)
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Influenza A suina -­‐ H1N1 2009
• DistribuiN 5 milioni di vaccini (Italia)
• UNlizzaN 650.000, il resto da smalNre
• Mortalità effedva (mondo): 0,018% contro lo 0,2% di una normale
influenza
• 8.133 casi (Italia) 1 decesso per causa conclamata
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
H1N1 -­‐ Ma cosa è successo?
Informazione poco chiara, discordante e spesso anche errata
dovuta a:






confusione lessicale e semanNca che ha contribuito a generare
allarmismo nel le/ore
mancanza di congruenza nell’informazione
alternarsi di noNzie drammaNzzanN e rassicuranN
assenza di figure isNtuzionali autorevoli
l’informazione proveniente dai quoNdiani ha risenNto del ritardo di
conferme, smenNte, o addiri/ura, della loro assoluta mancanza
ad alimentare la paura diffusa sono staN il tema del tempo, per cui
l’epidemia è stata presentata come imminente, e il tema dello spazio,
che ha dipinto l’Italia come un ci/adella assediata dal progressivo
avanzamento del virus a zone vicine
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
La Percezione non è la Realtà
Una banale
influenza
Influenzatori:
Cultura
•ParenN e amici
preoccupaN
Esperienza
•Medici di base
“ignoranN”
Valori
•Media allarmisNci
•Opinion leaders
prezzolaN
•IsNtuzioni in balia
degli evenN
•“Tecnici” incapaci
di prendere
posizioni
coraggiose
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Allarme
pandemia!
Fiducia nelle fon1
Fiducia relaNvamente al fa/o che possono fornire informazioni accurate su un
rischio legato alla salute
UE27 Italia
Medici di famiglia e altri operatori sanitari
84%
75%
La famiglia e amici
82%
80%
Associazioni dei consumatori
76%
71%
ScienziaN
73%
66%
Autorità nazionali e EFSA
64%
61%
Agricoltori
58%
54%
I media (TV, giornali e radio)
48%
41%
Governo nazionale
47%
43%
Informazioni su internet
41%
43%
SupermercaN e negozi
36%
44%
Produ/ori alimentari
35%
38%
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Fiducia nelle fon1
Avrete notato che:
• Le case farmaceuNche non ci sono
• I media sono al 41%
• E gli allevatori/ produ/ori alimentari al 38%
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Ma vale la pena di giocare sporco?
Certo le case farmaceuNche hanno venduto cenNnaia di
milioni di vaccini ma:
• le isNtuzioni pubbliche hanno fa/o una pessima figura;
• le case farmaceuNche hanno subito un danno di
reputazione incalcolabile conquistandosi l’inimicizia
dell’opinione pubblica;
• i media, già in declino, hanno dubito un enorme danno di
credibilità;
• la classe medica si è auto-­‐marginalizzata;
• e, non ulNmo, il rapporto tra case farmaceuNche e
isNtuzioni pubbliche non sarà più lo stesso.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Che ruolo possiamo giocare noi?
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il ruolo delle Is1tuzioni
Le isNtuzioni devono promuovere presso i ci/adini una corre/a e
diligente prevenzione dei fa/ori legaN ai rischi catastrofali: piani
regolatori, edifici costruiN secondo norme anNsismiche, riduzione
dell’inquinamento atmosferico.
Ad esempio vincolando le coperture al rispe/o delle normaNve
ambientali, paesaggisNche e territoriali.
I risarcimenN pubblici potrebbero escludere gli edifici non in regola.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il ruolo degli Assicuratori
Contribuire a diffondere la cultura della prevenzione e della
gesNone del rischio in partnership con le isNtuzioni.
Come?
Informazione e comunicazione sono la risposta.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il ruolo degli Assicuratori
Dobbiamo essere i “medici di base”,
gli “amici fida1”
e le “associazioni dei consumatori”
al servizio dei nostri clien1.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il vero problema
non è l’Assicurazione
ma il Rischio
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Il perimetro del problema
Il problema cui rispondiamo quando vendiamo una polizza
catastrofale non è solo quello della ricostruzione.
SNamo invece offrendo una soluzione per me/ere al riparo il
valore esposto a tale rischio.
Nel caso di un’azienda, ad esempio, non solo quindi i danni
materiali ma anche, e sopra/u/o, la mancata produzione e
le mancate vendite, ma anche gli invesNmenN in loco, la rete
distribuNva, il know-­‐how e le informazioni acquisite e
cristallizzato nei sistemi informaNci:
in sintesi la con1nuità e del profiJo aziendale.
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Ancora una volta siamo di fronte a una
vendita complessa
STIMOLI
ESTERNI
ACQUISTO
CONSAPEVOLEZZA
DEL BISOGNO
DECISIONE
VALUTAZIONE
OPZIONI
RISOLUZIONE
DEI DUBBI
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
E quindi cosa fare?
-­‐ Alcuni spun1 -­‐
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Cosa fare? Alcuni spun1
1. Comprendere le specificità del nostro contesto geografico/
culturale
2. Comprendere che ruolo potremmo giocare in tale contesto
3. Fare rete con gli interlocutori rilevanN
4. Comprendere come sfru/are il web e i social network
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
1) Comprendere le specificità del nostro
contesto
• Quali sono i rischi propri del nostro contesto territoriale?
• Quali le specificità culturali del territorio? Emilia o Aquila?
• Le isNtuzioni locali cosa stanno facendo? Ci sono spazi di
collaborazione?
• Ci sono fonN/ influenN autorevoli che possono condizionare
l’opinione pubblica? Ci sono giornalisN, convegni,
associazioni o tecnici che stanno lavorando sul tema?
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Gli emiliani hanno reagito meglio al terremoto
rispetto agli aquilani.
Ci sono molte cause, ma anche il territorio ha le
sue responsabilità. Io ho visto un territorio,
quello emiliano, molto diverso dalla mia
esperienza aquilana. E’ sempre facile dare le
responsabilità ad altri, a chi sta fuori.
C’è in alcune comunità un attivismo, una voglia
di fare, che sono insiti.
La differenza, storicamente, in Italia non la fa
la quantità di denaro destinato agli aiuti, ma la
capacità di progettualità di ogni singolo
territorio.
E gli emiliani hanno reagito meglio.
Franco Gabrielli, Capo della Protezione civile - 16 ottobre 2012
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
2) Comprendere che ruolo potremmo
giocare in tale contesto
• Cosa possiamo fare per rendere i rischi propri del nostro contesto territoriale
comprensibili al cliente? Come possiamo informarlo? Con quali strumenN? Chi
ci può aiutare a formalizzare un know-­‐how specifico sull’argomento?
• Possiamo in qualche modo trarre vantaggio dalle specificità culturali del
territorio?
• Ci sono spazi di collaborazione con le isNtuzioni? Come potremmo contribuire?
A/raverso quali contad esistenN o da advare? Con quali modalità? Incontri,
convegni, pubblicazioni, specialisN da coinvolgere, know-­‐how?
• Come potremmo lavorare con gli influenN? Possiamo aiutare i giornalisN a fare
il loro lavoro? Ci sono evenN dove parlare o da sponsorizzare? Che Npo di
collaborazione potremmo instaurare con tecnici e associazioni?
• Come possiamo me/ere i vari ingredienN a lavorare a nostro favore?
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
3) Fare rete con gli interlocutori
rilevan1. Quali?
Amministratori
pubblici
Costruttori ed
architetti
Opinion leaders
(tecnici)
Amministratori
condominio
Know-how
BROKER
Soluzioni
Costruttori ed
architetti
Associazioni
(Confindustria, Confcommercio, Rotary,
Sindacati, Ingegneri, Geometri, etc.)
Consulenti
(Organizzatori convegni, Formatori,
Commercialisti, Avvocati)
Media
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
4) Comprendere se e come sfruJare il
web e i social network?
•
•
•
Abbiamo una presenza consolidata da sfru/are o parNamo da zero?
Come uNlizzare il web e i social per accreditarci come esperN del
tema “catastrofali” creando opportunità di business?
Il mondo dei Social non è complesso, con un impegno relaNvo di
tempo e pochissime risorse potremo:
–
–
–
–
–
–
–
crescere in nostri contad in un’odca di network con gli interlocutori
rilevanN;
iniziare in modo semplice a produrre contenuN che ci posizionino come
esperN, ad esempio possiamo parNre monitorando le noNzie
sull’argomento e “postandole” su Twi/er, FaceBook e Linked In;
esprimere opinioni, parlare specificatamente al territorio;
un arNcolo al mese lo possiamo scrivere?
un canale YouTube potrebbe ospitare i nostri contribuN sull’argomento?
possiamo postare le nostre presentazioni su SlideShare?
iniziato il lavoro con successo possiamo anche aprire un blog,
l’importante è avere già un pubblico pronto a seguirci
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Social network: gli errori da evitare
•
Prima di agire definite una strategia, mai
muoversi a caso
• Muovetevi come individui, non come
aziende
• Mai essere troppo tecnici
• Mai essere troppo commerciali, sui social
non si vendono prodod complessi ma ci si
posiziona
• Calore, non freddezza
• Si risponde a tud, anche a chi fa
commenN negaNvi
• Non essere assillanN, 3-­‐4 post alla
sedmana possono bastare, messaggi
dired non più di una volta al mese
• Invece di chiedere la connessione a tud e
senza un chiaro criterio iniziate a chiederla
alle persone rilevanN, gli altri arriveranno
di conseguenza
• A/ribuite ad ogni social il giusto ruolo,
inuNle aprire una pagina “Polizze
catastrofali” su FaceBook, da valutare su
Linked In…
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Concludendo…
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Messaggi chiave
• Lo Stato non coprirà più i danni da catastrofe
• E’ altamente probabile che l’assicurazione possa diventare obbligatoria o semi-­‐
obbligatoria
• Si richiede al ci/adino un’assunzione di responsabilità nella tutela dei propri beni e nel
rispe/o del territorio
• Questo è un grande cambiamento culturale che richiede una massiccia campagna di
informazione e sensibilizzazione
• Occorre passare da una cultura fatalista ad una della prevenzione e gesNone del rischio
• Il ruolo dell’Assicuratore è quello di collaborare con le isNtuzioni nel creare questa nuova
cultura
• Il focus del problema non è l’assicurazione ma la necessità di dare conNnuità alla “vita”
del privato e alla capacità di produrre profi/o delle imprese
• Il MarkeNng della Paura lasciamolo ai media e alle isNtuzioni, concentriamoci invece
sull’informazione, sulla nostra autorevolezza e sulla nostra capacità di risolvere problemi
• InvesNamo tempo nel crearci un network locale con gli interlocutori rilevanN che ci
possono aiutare nel diventare punto di riferimento per la clientela
• Usiamo il web e i social network, costano poco e ci possono dare grandi ritorni
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
Grazie per l’aJenzione!
Conta3:
Mail: [email protected]
LinkedIn: www.linkedin.com/in/massimorosa
Twi/er: massimo_rosa
Facebook: www.facebook.com/massimo.rosa.127
Massimo Rosa
Milano, 18 O/obre 2012
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