Svizzera
A tutti serve una mano quando visitano un paese per la prima volta. Ci sono frasi da imparare, consuetudini a cui abituarsi e
norme di comportamento da osservare. Questo vademecum vi svelerà alcuni aspetti della Svizzera, aiutandovi così ad affrontare con
disinvoltura anche il vostro primo viaggio nel paese.
A colpo d’occhio
Nome completo del paese: Confederazione Elvetica
Superficie: 41.285 kmq
Popolazione: 7.952.555 abitanti (stima 2011)
Capitale: Berna (123.841 abitanti; 352.470 agglomerato urbano)
Popoli: 76,9% svizzeri; 3,5% tedeschi; 1,3% francesi; 3,7% italiani; 9,4% altri
Lingua: francese, italiano, reto-romancio e tedesco (ufficiali)
Religione: 41,8% cattolica; 35,3% protestante; 5,5% altre religioni; 11,1% nessuna/atei
Ordinamento dello stato: repubblica federale. La Svizzera è formata da 26 cantoni, ciascuno con una propria costituzione, un proprio governo cantonale e tribunali e parlamenti
propri.
Presidente della Confederazione Svizzera: Ueli Maurer (2013)
Profilo economico
PIL: 636.059 miliardi di dollari (2011)
PIL pro capite: 81.161 dollari
Tasso annuale di crescita: 1,9%
Inflazione: 0,2%
Settori/prodotti principali: settore bancario, assicurazioni, prodotti farmaceutici, prodotti chimici e ingegneria di precisione, turismo, raffinazione di petrolio d’importazione,
centrali nucleari, tessuti, cereali, frumento, orzo, frutticoltura, patate, barbabietole da zucchero, bovini, industria casearia
Partner economici: Germania, USA, Francia, Italia, Regno Unito, Paesi Bassi, Austria
Membro UE: no
Prima di partire
Quando andare
Alta stagione (luglio-agosto, dicembre-aprile)
»» In luglio e agosto: i prezzi sono alle stelle, le sistemazioni tutte prenotate e la maggior parte dei luoghi di interesse sono affollati. Ciclisti ed escursionisti percorrono i sentieri
d’alta montagna, mentre gli appassionati di canyoning sfidano le correnti.
»» A Natale le piste da sci sono prese d’assalto.
»» Da fine dicembre a inizio aprile è l’alta stagione per lo sci.
Media stagione (aprile-giugno e settembre)
»» Prezzi scontati negli alberghi delle principali località turistiche (fatta eccezione per le vacanze pasquali).
»» La primavera è un idillio: clima mite e un tripudio di fiori e prodotti della terra.
»» A settembre: da non perdere la vendemmia.
Bassa stagione (ottobre-marzo)
»» Da metà ottobre a inizio dicembre: le località montane vanno in letargo: l’atmosfera potrebbe risultare un
po’ dimessa e cupa.
»» I prezzi scendono anche del 50%.
»» Attrazioni e ristoranti osservano un orario ridotto.
Ginevra
°C/°F Temp/Umidità
Precipitazioni pollici/mm
12/300
30/86
10/250
20/68
8/200
6/150
10/50
4/100
0/32
-10/14
2/50
0
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Zermatt
Basilea
luglio e agosto, dicembre
°C/°F Temp/Umidità
Precipitazioni pollici/mm
12/300
30/86
#
#
Zurigo
aprile-agosto
10/250
20/68
8/200
6/150
10/50
#
Berna
luglio e agosto, novembre
Alpi svizzere
fine dicembre-inizio aprile,
maggio-agosto
#
Ginevra
tutto l’anno,
giugno-settembre
4/100
0/32
-10/14
2/50
0
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Zurigo
°C/°F Temp/Umidità
Precipitazioni pollici/mm
12/300
30/86
10/250
20/68
estati da calde a molto calde, inverni miti
estati da calde a molto calde, inverni freddi
estati miti, inverni freddi
clima freddo
clima polare, sotto 0°C tutto l’anno
8/200
6/150
10/50
4/100
0/32
-10/14
2/50
0
G
F
M
A
M
G
L
A
S
O
N
D
Preparare la valigia: come vestirsi
Gli svizzeri amano la tradizione e la pulizia, anche nell’abbigliamento. Un look troppo casual o trasandato non è visto di buon occhio.
La presenza delle montagne dà luogo a una notevole varietà di microclimi locali e regionali, quindi se contate di viaggiare attraverso il paese dovrete
essere preparati ad affrontare ogni sorta di temperature: Giura, il cantone più freddo, può essere davvero gelido in inverno, mentre il Ticino, a sud, gode di
un più caldo clima quasi mediterraneo. Detto questo, la gran parte del paese è interessata dal clima centro-europeo, con temperature diurne che variano da
18° a 28°C in estate e da -2° a 7°C in inverno.
Prestate attenzione al föhn, un vento caldo e secco che spazza le valli e può essere estremamente fastidioso (sebbene alcuni ne trovino corroborante l’effetto
di riscaldamento). Può soffiare in qualsiasi stagione dell’anno, ma soprattutto in primavera e autunno.
Cambio della valuta
La Maccorp Italiana S.p.a. offre un servizio di cambio valuta; per prenotare online i vostri franchi svizzeri dal sito www.forexchange.it, consultate la
scheda dettaglio specifica.
Il franco svizzero è diviso in 100 centesimi (Rappen in svizzero tedesco). Ci sono monete da 10, 20 e 50 centesimi, oltre che da 1, 2 e 5 franchi; le banconote
sono in tagli da 10, 20, 50, 100, 200 e 1000 franchi.
In tutto il paese molti esercizi pubblici, compresi quasi tutti gli alberghi, i ristoranti e i negozi di souvenir accettano i pagamenti in euro. Il resto, però, vi
verrà sempre dato in franchi svizzeri calcolato al tasso di cambio del giorno.
Documenti per l’ingresso in Svizzera
Dal dicembre 2008, anno in cui la Svizzera ha dato attuazione agli Accordi di Schengen, coloro che provengono da un paese dell’Unione Europea non sono
tenuti a esibire il documento d’identità. Per i cittadini italiani e per quelli di altri paesi europei non è necessario il passaporto per entrare in Svizzera,
ma è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio. Assicuratevi che il vostro documento sia valido ben oltre la data prevista per la fine del
viaggio – per il passaporto sei mesi sono un buon margine di sicurezza. I cittadini svizzeri, e a maggior ragione i turisti stranieri, sono tenuti ad
avere sempre con sé un documento di riconoscimento in modo da poter essere identificati dalla polizia.
Come arrivare in Svizzera
Aereo
I principali aeroporti svizzeri sono quello di Zurigo (%043 816 22 11; per informazioni sul volo tramite SMS inviate un messaggio con la scritta ZRH più il numero di volo al
%9292; www.zurich-airport.com), il Geneva International Airport (%0900 57 15 00; www.gva.ch) e l’EuroAirport (%+33 3 89 90 31 11; www.euroairport.com), in territorio
francese, che ha un volume di traffico in continua crescita e che serve la città di Basilea (oltre a Mulhouse in Francia e Friburgo in Germania).
Bern-Belp (%031 960 21 11; www.flughafenbern.ch) e Lugano Airport (%091 610 11 11; www.lugano-airport .ch, anche in italiano) occupano un ruolo secondario, ma in
via di sviluppo.
Via terra per/dall’Italia
Automobile e motocicletta
La Svizzera è una meta ottimale da raggiungere in auto. Le Alpi rappresentano un ostacolo naturale, e per questo motivo i collegamenti viari principali
avvengono attraverso i trafori. Uno dei più frequentati è il Gran San Bernardo, che collega Aosta e Bourg-Saint-Pierre; altri trafori importanti sono il San
Gottardo e il San Bernardino.
Ricordatevi di portare il libretto di circolazione, unico documento in grado di provare che la vettura è effettivamente di vostra proprietà.
Se siete soci ACI, godrete di agevolazioni per i viaggi in Europa; in particolare una tessera con validità annuale denominata ACI Sistema (€69) consente
di ricevere assistenza anche all’estero (paesi UE) sia per problemi legati al veicolo sia per il socio e i suoi familiari. Potete ottenere ulteriori informazioni in
merito visitando il sito www.aci.it oppure contattando la più vicina sede ACI.
La patente di guida rilasciata in Italia e in qualsiasi altro stato membro dell’Unione Europea è valida in tutta Europa, anche in Svizzera, fino a un massimo
di un anno.
Ai motociclisti raccomandiamo di controllare la data di emissione della patente e verificare se rientri tra quelle che abilitano a guidare anche all’estero:
collegatevi al sito dell’ACI oppure rivolgetevi a un’autoscuola, dove potrete anche ottenere l’eventuale abilitazione alla guida all’estero.
L’assicurazione di responsabilità civile è un requisito indispensabile, mentre la Carta Verde, da richiedere alla propria compagnia, è facoltativa per
gli automobilisti italiani. Procuratevi anche il modulo europeo di constatazione amichevole. Stipulare un’assicurazione che copra eventuali guasti è un
buon investimento.
Il triangolo da usare in caso di incidente fa parte della dotazione obbligatoria del veicolo.
Treno
Tutti i giorni ci sono 14 collegamenti diurni tra l’Italia e la Svizzera.
Tutti i treni sono attrezzati con servizio bar/ ristorante – sull’ET R 610 è garantito il trasporto biciclette e la presenza di touch screen con informazioni
multilingue su destinazioni del treno, percorso, orari, immagini e filmati sulle località di interesse turistico fornite dagli enti di promozione.
Quasi tutti i collegamenti diretti dall’Italia partono da Milano – sebbene un treno abbia origine a Venezia – per poi proseguire alla volta delle principali
città della Svizzera. Potrete ammirare splendidi panorami viaggiando da Milano a Ginevra (la tariffa base indicativa per una corsa semplice in seconda classe
è di €74,40), a Zurigo (€67,40) e a Basilea (€85,80).
Il supplemento bicicletta è di €12 ed è acquistabile solo a bordo treno: se viaggiate con la formula ‘treno+bici’, ricordate che la bici verrà trasportata in
una carrozza dedicata o in appositi spazi previsti nelle carrozze per viaggiatori (informatevi al momento dell’acquisto del biglietto su quale modalità verrà
adottata). Per consigli su come organizzare un viaggio che preveda l’utilizzo di questo mezzo potete rivolgervi alla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (%/fax 041 92 15 15; info@fiab-onlus .it; www.fiab-onlus.it; Via Col di Lana 9/a, 30171 Mestre).
In generale, tenuto conto che gli orari cambiano due volte l’anno, per la stagione invernale e quella estiva, è prudente verificare le varie possibilità al momento della partenza. Durante la stagione estiva è anche possibile che il numero o la frequenza dei collegamenti vengano incrementati.
Per informazioni su orari, tariffe e prenotazioni di biglietti ferroviari in Svizzera potete contattare le Ferrovie Federali Svizzere (FFS; http://www.ffs.ch/
home.html, alla voce ‘Contatti’) oppure le Ferrovie Tedesche in Italia (DB Italia; %02 6747 9578; www.bahn.com/it; info@db italia.it), che potranno inviarvi
un preventivo, eventualmente da confermare (nella conferma vengono richiesti anche i dati del vostro documento di identità).
Via lago e fiume
La Svizzera è raggiungibile con i battelli che navigano su alcuni laghi, per quanto si tratti di una soluzione un po’ insolita. Dalla Germania si può attraversare
il Lago di Costanza; dall’Italia il Lago Maggiore e dalla Francia il Lago di Ginevra. È inoltre possibile fare una crociera sul Reno fino a Basilea.
All’arrivo
Quando si arriva in Svizzera, che il mezzo scelto sia l’automobile, il treno o l’aereo, le formalità di frontiera sono ridotte al minimo.
Dogana
Chi proviene dall’Europa può importare 200 sigarette, 50 sigari o 250 g di tabacco da pipa. Il limite massimo per le bevande alcoliche è: 1 l se hanno gradazione
alcolica superiore al 15% e 2 l se minore del 15%. Per importare alcol e tabacco bisogna avere almeno 17 anni. Si possono inoltre introdurre nel paese articoli
da regalo per un valore massimo di Sfr300, oltre ad alimenti per la necessità di un giorno.
Gli animali da compagnia possono essere portati solo su presentazione di un certificato veterinario di vaccinazione contro la rabbia, praticata almeno 21
giorni prima dell’ingresso nel paese. Questa dilazione di 21 giorni non viene richiesta per gli animali per i quali è dimostrabile l’avvenuta somministrazione
di un’iniezione di richiamo entro il periodo di validità della vaccinazione primaria. L’animale deve essere identificato con un microchip o un tatuaggio (valido
per gli animali iscritti all’anagrafe fino al 2011). Per ogni animale si deve disporre di un passaporto per animali da compagnia debitamente compilato. È vietata
l’importazione di cani con orecchie e/o coda tagliate.
Trasporti per/dall’aeroporto
I principali aeroporti svizzeri sono quelli di Zurigo e di Ginevra. Ecco le indicazioni per raggiungere il centro delle rispettive città:
»» Aeroporto di Zurigo
Treni SBB – Fino a 9 collegamenti l’ora con la Hauptbanhof dalle 6 alle 24
Taxi – Circa Sfr60 per una corsa in centro
Pullman – Durante la stagione sciistica servono Davos e le altre principali località di villeggiatura.
»» Aeroporto di Ginevra
Treni SBB – Almeno uno ogni 10 min per la Gare de Cornavin
Taxi – Sfr30-50 per una corsa in centro
Pullman e minibus – In inverno servono Verbier, Saas Fee, Crans-Montana e le stazioni sciistiche della vicina Francia.
Informazioni pratiche
Elettricità
La corrente elettrica viene erogata a 220V, con una frequenza di 50Hz. Le prese svizzere sono incassate, di forma esagonale e incompatibili con le spine
italiane (procuratevi gli adattatori ‘universali’). Fortunatamente in ogni edificio si trova almeno una presa standard del tipo continentale a tre poli.
230V/50Hz
230V/50Hz
Internet e media
Internet point con accesso wireless sono disponibili nella maggior parte degli aeroporti, in una trentina di stazioni ferroviarie, nelle postazioni business di
alcuni vagoni ferroviari di prima classe, in quasi tutti gli alberghi (alcuni dei quali offrono questo servizio gratuitamente) e in molti caffè e luoghi pubblici.
La maggior parte, come quelli gestiti da Swisscom (%080 055 64 64; www.swisscom-mobile.ch), è a pagamento – circa Sfr5 per 30 minuti nell’arco di sette
giorni e fino a Sfr125 per 150 ore di accesso nell’arco di 31 giorni, pagabile tramite carta di credito o carta prepagata acquistabile presso uno dei 1350 sportelli
Swisscom; per sapere dove trovarli consultate il sito internet della compagnia.
Gli internet bar si trovano nelle città e cittadine più grandi, mentre non esistono nella maggior parte delle piccole città e nelle zone più isolate. Navigare
in internet è costoso: i prezzi vanno da Sfr5 a Sfr15 l’ora.
Vi consigliamo di seguito alcuni siti web per avere un quadro generico del paese:
»» MeteoSvizzera (www.meteosvizzera.ch, anche in italiano) Sito del servizio meteorologico nazionale della
Confederazione Svizzera.
»» My Switzerland (www.myswitzerland.com) Sito turistico ufficiale.
»» SBB CFF FFS (www.ffs.ch/home.html) Sul sito delle ferrovie elvetiche potrete consultare gli orari dei treni e
acquistare biglietti online.
»» Swiss Travel System (www.swiss travelsystem.com/ it/home.html) Informazioni su trasporti e tessere
»» Swiss Info (www.swissinfo.ch) Sito gestito dalla radio pubblica del paese, Swiss Radio International, in cui
troverete informazioni (interno, politica, musica e cultura), podcast e molto altro ancora.
»» Swiss World (www.swissworld.org, anche in italiano) Informazioni su gente, cultura, storia, geografia, politica,
cioccolato e molto altro ancora.
»» Lonely Planet Italia (www.lonelyplanetitalia.it/svizzera) Informazioni, forum di viaggiatori.
Il linguaggio di tutti i giorni
A volte, sentendo la persona seduta al tavolo vicino
passare dal tedesco al francese per poi mescolare
le due lingue nella diffusissima espressione di ringraziamento merci vielmals, è difficile pensare che
in Svizzera esistano barriere linguistiche.
Indubbiamente il Röstigraben (fossa del Rösti)
divide ancora le parti del paese di lingua francese da
quelle di lingua tedesca, sia dal punto di vista linguistico sia culturale, ma capita molto più spesso che i
visitatori restino affascinati dalla versatilità linguistica
di questa nazione.
Per quanto concerne i media e l’attualità, tra i principali quotidiani segnaliamo il Neue Zürcher Zeitung (www.nzz.ch) e il Tages Anzeiger (www.tagesanzeiger.ch) di Zurigo; Le Temps (www.letemps.ch) e La Tribune de Genève (www.tdg.ch) di Ginevra; il Corriere del Ticino (www.cdt.ch) con sede a Lugano. Altri
giornali popolari sono il tabloid gratuito 20 Minuten (www.20min.ch, in tedesco) e il Blick (www.blick.ch) con orientamento di destra. Facts (http://facts.ch)
è un mensile di informazione stampato su carta patinata.
Le reti televisive pubbliche sono organizzate prevalentemente secondo criteri linguistici. La SF-DRS, di lingua tedesca, gestisce tre televisioni e cinque
radio. Gli operatori televisivi francese e italiano sono rispettivamente la TSR e la RTSI, che hanno i loro equivalenti radiofonici nella RSR e nella RSI. TvR e
Radio Rumantsch (RTR; www.rtr.ch) sono una televisione e una radio che trasmettono in romancio.
Swissinfo (www.swissinfo.org) è un sito internet nazionale redatto in varie lingue, tra cui l’italiano; WRS (FM 88.4; www.worldradio.ch) è una stazione che
trasmette, in inglese, musica e informazione in tutta la regione.
Lingua
Le lingue più parlate nel paese sono, nell’ordine, il tedesco, il francese, l’italiano e l’inglese.
L’inglese sta diventando sempre più una lingua franca nelle aziende svizzere che estendono il loro
campo d’azione in più di un’area linguistica. Nelle scuole di Zurigo e di altri cantoni di lingua tedesca si
sta cominciando, tra molte controversie, a insegnare l’inglese prima ancora del francese. La maggior parte
degli svizzeri, in particolare chi lavora nel terziario (impiegati di uffici turistici, operatori telefonici, addetti
alla reception e centralinisti, camerieri e commessi), parla l’inglese molto bene. Nei cantoni tedeschi si
incontrano numerose persone in grado di parlare bene l’inglese anche in altri contesti di vita quotidiana,
soprattutto nelle grandi città. La stessa tendenza, anche se in modo meno marcato, si registra anche nei
cantoni di lingua francese, italiana e romancia.
Svizzero francese
A Neuchâtel si parla la forma di francese più pura, sebbene non si riscontrino grosse differenze dal francese standard in nessuna località. Ovviamente ci
sono espressioni locali e accenti regionali. Per esempio ‘cameriera’ si dice sommelière, anziché serveuse, e ‘cassetta della posta’ case postale, anziché bôite
postale. Benché la normale pronuncia francese dei numeri sia comunque compresa, in alcune zone si dice septante per 70, huitante per 80 e nonante per
90. Gli svizzeri francofoni vengono definiti svizzeri romandi.
Svizzero tedesco
Benché gli svizzeri di lingua tedesca non incontrino difficoltà a comprendere il tedesco standard, nelle conversazioni private e nelle situazioni informali usano
lo svizzero tedesco, o Schwyzertütsch, che si sta invece diffondendo sempre più. Sotto la denominazione di svizzero tedesco rientra un’ampia varietà di dialetti
che possono essere anche molto diversi dal tedesco standard, giungendo ad assomigliare più alla lingua in uso secoli fa che a quella moderna, raramente usata
in forma scritta – non c’è accordo nemmeno sulla grafia di ‘Schwyzertütsch’! Mentre giornali e libri sono scritti pressoché sempre in tedesco standard, lingua
usata anche nei telegiornali, nelle scuole e in parlamento, la gente comune preferisce parlare lo svizzero tedesco e quando ha a che fare con uno straniero
può addirittura finire per cercare di esprimersi in un’altra lingua piuttosto che ricorrere al tedesco standard.
Svizzero italiano
Tra l’italiano ticinese e l’italiano standard ci sono alcune differenze, in genere non molto significative. Potrebbe per esempio capitarvi di sentire dire bun di
invece di buon giorno o buona noc anziché buona notte.
Romancio
I dialetti romanci tendono a essere parlati limitatamente alle rispettive valli montane. Il loro uso è sempre più minacciato dalla diffusione del tedesco, tanto
che gli esperti temono che finiranno per scomparire completamente.
Moneta locale e banche
Per pagare
»» Bancomat Gli sportelli bancomat e postamat sono molto diffusi e accessibili 24 ore su 24. Funzionano con quasi tutte le carte di credito o di debito internazionali per il prelievo di
franchi svizzeri. Ai prelievi (anche con il bancomat) possono essere applicate delle commissioni. Le istruzioni sono in diverse lingue.
Prima della partenza consigliamo ai viaggiatori italiani di verificare presso la propria banca se in Svizzera può essere utilizzato lo stesso codice PIN usato in Italia per effettuare
prelievi automatici (in alcuni paesi occorre digitare un numero in più o in meno, oppure firmare una ricevuta allo sportello bancario).
»» Carte di credito L’uso delle carte di credito è meno comune rispetto ad altri paesi e non tutti i negozi, gli alberghi e i ristoranti le accettano. EuroCard/MasterCard e Visa sono
comunque le carte di credito più diffuse. Di solito le banche e gli istituti di emissione delle carte di credito addebitano una commissione che va dall’1% al 2,5%.
»» Travellers’ cheque Negli aeroporti e presso le stazioni ferroviarie vi sono uffici di cambio per valute e assegni di viaggio ed Eurocheques.
»» Mance Di norma non è necessario lasciare la mancia, perché gli alberghi, i ristoranti, i bar e anche alcune compagnie di taxi sono obbligati per legge a inserire nel conto una
commissione del 15% per il servizio. Se però doveste essere molto soddisfatti del pasto o del servizio, potete arrotondare il conto (gli svizzeri lo fanno spesso); i facchini degli
alberghi o delle stazioni di solito si aspettano una mancia di uno o due franchi per ciascun bagaglio. Contrattare è una pratica del tutto inesistente.
Costi in Svizzera
Il primo aspetto da sottolineare è il fatto che la Svizzera è un paese indubbiamente costoso. Nel 2008 Ginevra e Zurigo sono state classificate, rispettivamente,
come la settima e l’ottava città più cara del mondo. I prezzi sono particolarmente elevati rispetto a quelli degli altri paesi europei, anche se, a seguito dell’introduzione dell’euro, il divario si è attenuato. In compenso, in Svizzera la benzina costa meno che nei paesi confinanti, Italia compresa.
Esistono, però, alcuni modi per contenere le spese: le tessere per i mezzi di trasporto consentono di risparmiare sui viaggi in treno, traghetto, autobus e
tram – la Half-Fare Card, per esempio, comporta uno sconto immediato del 50% sui trasporti nella stagione invernale; inoltre, pernottando nei campeggi o
nei fienili nel periodo estivo, si riduce notevolmente la spesa per l’alloggio. Studenti e anziani dovrebbero avere sempre con sé il documento o la tessera che
consente loro di ottenere gli sconti. Utilizzate le tessere ospiti o visitatori che in genere sono rilasciate al momento del check-in negli alberghi e negli ostelli
di molti paesi e città (comprese Zurigo, Ginevra, Berna, Basilea e Lucerna) e di alcune regioni (come per esempio il Lago di Lugano o la Svizzera centrale):
danno diritto all’utilizzo gratuito dei mezzi pubblici e a sconti. I ristoranti self service dei grandi magazzini Manor e i supermercati più grandi delle cooperative
Migros e Coop hanno un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Budget giornaliero
Meno di Sfr200
»» Letto in camerata: Sfr30-60
»» Ingresso libero ad alcuni musei il primo sab o dom del mese
»» Pranzo fuori (Sfr15- 30) e cena preparata da soli
Medio: Sfr200- 300
»» Doppia in hotel a 2 o 3 stelle: Sfr150-350
»» Piatto del giorno (tagesteller, plat du jour) o menu fisso da 2
»» portate: Sfr40-70
Più di Sfr300
»» Doppia in hotel a 4 o 5 stelle: da Sfr350
»» Prezzi più bassi da ven a dom nei business hotel cittadini
»» Cena da 3 portate in un ristorante di lusso: da Sfr100
Numeri utili
Emergenza sanitaria
%144
Polizia
%117
Soccorso alpino
%1414
Vigili del fuoco
%118
Ambasciate e consolati italiani in Svizzera
»» Ambasciata Berna (%031 350 07 77; fax 031 350 07 11; [email protected]; www.ambberna.esteri.it; Elfenstrasse 14, Berna)
»» Consolato generale Basilea (%061 689 96 26; fax 061 691 01 68; [email protected]; www.consbasilea.esteri.it; Schaffhauserrheinweg 5)
»» Consolato generale Ginevra (%022 839 67 44; fax 022 839 67 45; [email protected]; www.consginevra.esteri.it; 14 rue Charles-Galland)
»» Consolato generale Losanna (%021 341 12 91; fax 021 312 13 77; [email protected]; www.conslosanna.esteri.it; Rue du Petit-Chêne 29)
»» Consolato generale Lugano (%091 913 30 50; fax 091 923 75 78; [email protected]; www.conslugano.esteri.it; Via F. Pelli 16)
»» Consolato generale Zurigo (%044 286 61 11; fax 044 201 16 11; [email protected]; www.conszurigo.esteri.it; Tödistrasse 67)
Ambasciate e consolati svizzeri in Italia
Per un elenco completo dei consolati svizzeri presenti in Italia consultate il sito del Ministero degli Affari Esteri: www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Stranieri/
RapprStraniere.
Ambasciata (%06 80 95 71; fax 06 808 08 71; [email protected]; www.eda.admin.ch/roma; Via Barnaba Oriani 61, 00197 Roma)
Consolati generali Genova (%010 54 54 11; fax 010 5454 1240; [email protected]; www.eda.admin.ch/genova; Piazza Brignole 3/6, 16122 Genova; h9-12 da lunedì a
venerdì) Milano (%02 777 91 61; fax 02 7601 4296; [email protected]; www.eda.admin.ch/milano; Via Palestro 2, 20121 Milano; h9-12 da lunedì a venerdì).
Telefono
La principale compagnia telefonica è la Swisscom (%080 080 08 00, dall’estero +41 848 800 811; www.swisscom.ch, anche in italiano) che gestisce la più fitta catena del
mondo di cabine telefoniche pubbliche – 8100 in tutto il paese! La tariffa minima è 50c. I telefoni sono predisposti sia per monete (franchi svizzeri o euro)
sia per ‘tax­card’ (tessere telefoniche prepagate), vendute in tagli da Sfr5, Sfr10 e Sfr20 negli uffici postali, nelle edicole e così via. Molti telefoni funzionano
anche con le carte di credito.
Per reperire un numero telefonico consultate la guida telefonica – anche online all’indirizzo http://tel.local.ch/en – o chiamate il %1812 (scatto alla risposta 80c
più 10c al minuto), che vi permetterà di avere le informazioni tramite un operatore automatico, oppure il più costoso %1811 (scatto alla risposta Sfr1,70, Sfr1,40
per il primo minuto e Sfr0,22 per i minuti successivi) al quale risponde invece un operatore, che è anche in grado di fornire numeri telefonici internazionali.
Prefissi telefonici e chiamate per/dall’Italia
Il numero identificativo della Svizzera è %41.
In Svizzera non esistono prefissi regionali. Le prime tre cifre dei numeri telefonici (per esempio 031 a Berna e 022 a Ginevra) devono sempre essere digitate
per intero, anche se chiamate dalla casa accanto.
I numeri di telefono preceduti da 0800 sono gratuiti, mentre a quelli con il prefisso 0848 si applica la tariffa locale. I numeri che cominciano con 156 o
157 sono sempre soggetti alla tariffa massima.
I numeri dei cellulari iniziano con il prefisso 076, 078 o 079.
Per chiamare la Svizzera dall’Italia: %0041 + prefisso della località senza lo zero + numero telefonico desiderato.
Per chiamare l’Italia dalla Svizzera: %0039 + prefisso della città italiana con lo zero + numero telefonico desiderato.
Per chiamare a carico del destinatario o con addebito su carta di credito telefonica dalla Svizzera si può usare il servizio ItalyDirect: componendo
il %0080039390001 risponderà un operatore italiano, che vi metterà in contatto con l’utente desiderato. Costo al minuto: €0,84, + quota fissa di €6 (IVA
compresa); le chiamate non andate a buon fine non comportano alcun addebito.
Tessere telefoniche
Si può risparmiare sulle tariffe internazionali acquistando una tessera prepagata Swisscom disponibile in tagli da Sfr10, Sfr20, Sfr50 o Sfr100.
Telefoni cellulari
La maggior parte dei telefoni GSM europei funziona perfettamente anche in Svizzera; per conoscere i costi rivolgetevi al vostro fornitore. In alternativa
potete acquistare una carta SIM prepagata (da Sfr30 a Sfr100) da uno dei tre operatori locali: Orange (www.orange.ch, anche in italiano), Sunrise (www.sunrise.ch,
anche in italiano) e Swisscom Mobile (www.swisscom-mobile.ch, anche in italiano). Le SIM possono essere facilmente acquistate nei negozi Mobile Zone (www.mobi
lezone.ch, anche in italiano) presenti su tutto il territorio nazionale.
Cultura, società e lavoro
In società: relazionarsi con gli svizzeri
Le differenze culturali fanno sì che ogni regione del paese abbia proprie consuetudini in termini di relazioni sociali. Le indicazioni seguenti sono comunque
riconosciute valide un po’ in tutta la Svizzera.
Quando vi relazionate con la gente del posto, ricordate che le buone maniere sono molto apprezzate. D’altronde la Svizzera era un tempo nota per i suoi
prestigiosi collegi privati, rivolti prevalentemente alle donne (le cosiddette scuole di perfezionamento), dove le giovani dell’alta società di tutta l’Europa
completavano la loro educazione e imparavano come comportarsi in società, in famiglia e nel lavoro. Personaggi del calibro di Lady Diana appresero presso
questi istituti i segreti per essere sempre all’altezza del loro ruolo. Oggi le scuole di perfezionamento non esistono più, ma resta un’unica eccezione, la ‘scuola
di buone maniere’ Villa Pierrefeu, aperta anche agli uomini, dove si può seguire un corso di studi completo su usi e costumi di tutte le culture del mondo. In
poche parole: non temete di sembrare troppo formali, il galateo è ancora un valore. Inoltre, tenete presente che la cultura svizzera non esalta l’eccentricità. La
serietà e affidabilità sono pregi più apprezzati dell’originalità, non solo nel mondo del lavoro (ciò non significa che gli svizzeri non sappiano essere creativi:
semplicemente, non lo sono a discapito della serietà!).
Educazione
»» La puntualità è essenziale: gli svizzeri sono davvero puntuali e ordinati, non è un luogo comune! In contesti informali, è ammesso un leggero ritardo, entro però il quarto d’ora.
»» Mostrate rispetto per le persone anziane.
»» Non gettate l’immondizia per terra, neppure i mozziconi di sigaretta. In alcuni cantoni sono previste multe per chi non raccoglie l’immondizia.
»» È considerato maleducato masticare chewing gum in pubblico.
Saluti
»» Stringete la mano con energia a tutte le persone presenti (anche i bambini), sia quando arrivate sia quando ve ne andate. Guardate le persone negli occhi mentre salutate.
»» Lasciate che siano gli ospiti a presentarvi agli invitati che non conoscete.
»» Rivolgetevi ai vostri interlocutori chiamandoli per titolo e cognome, a meno che siate stati invitati espressamente a usare il nome (riservato a familiari e amici intimi). Spesso si fa
riferimento anche ai titoli accademici e professionali.
Gestualità
»» In pubblico siate sempre composti.
»» Non puntate il dito indice verso la vostra testa: è considerato un insulto.
»» Evitate di mettere le mani in tasca quando parlate con qualcuno.
Ospitalità
»» Se vi invitano a una cena o festa a casa, non trattenetevi oltre la mezzanotte.
»» Non chiedete di visitare la casa del vostro ospite: attendete che sia lui a proporvelo.
Regali
»» Se invitati in casa, portate sempre un pensiero per la padrona di casa e per i bambini.
»» Sono apprezzati dolciumi (di buona qualità) e fiori (in numero dispari, da presentare già estratti dall’involucro di plastica del fioraio).
»» Doni troppo costosi e impegnativi sono considerati volgari e mettono a disagio chi li riceve.
Argomenti di conversazione
In linea generale, pur nelle differenze che caratterizzano questo popolo, gli svizzeri hanno un atteggiamento riservato e, nei contesti lavorativi come in quelli
sociali, sembrano approcciarsi alle conversazioni con tono distaccato e formale. Mostrano una spiccata predisposizione all’ascolto e difficilmente interromperanno l’interlocutore per contraddirlo. Inoltre, hanno un forte senso della privacy: rispettatelo, evitando domande esplicite sulla sfera privata; per esempio,
potete parlare di lavoro ma non attaccate il discorso chiedendo al vostro interlocutore che lavoro fa. Non domandate a qualcuno che non conoscete bene quanti
anni ha, se è sposato o se è religioso. Altri argomenti da evitare ai primi incontri sono i temi spinosi legati alla storia e all’attualità del paese: la neutralità
della Svizzera, l’efficienza del suo esercito (un recente referendum ha confermato la coscrizione obbligatoria per i cittadini elevetici, ma il dibattito è stato
acceso e l’argomento potrebbe irritare il vostro interlocutore) e il sistema bancario.
Siate diplomatici: se non volete parlare di lavoro e affari, spezzate il ghiaccio conversando sulle bellezze naturali del paese – gli svizzeri sono letteralmente
innamorati della loro terra. Ecco perché attualmente ‘ecologia’ e ‘tecnologia sostenibile’ sono due espressioni chiave tanto fra la gente comune quanto fra gli
scienziati, impegnati a escogitare nuovi modi di girare il mondo ‘alla Jules Verne’, per esempio a bordo di imbarcazioni e aeroplani alimentati a energia solare.
Anche gli sport invernali sono un argomento che potrà coinvolgere il vostro interlocutore.
Per mostrarvi interessati alla ricchezza culturale della confederazione, potete informarvi sulle peculiarità della cultura romancia.
La donna in Svizzera
La Costituzione svizzera sancisce la parità fra i sessi, anche se gli studi di genere rivelano una situazione di fatto alquanto differente, evidenziando problemi
quali la radicata distinzione tra professioni femminili e maschili, con salari più bassi nelle professioni tipicamente femminili; lo squilibrio percentuale fra donne
e uomini che lavorano a tempo parziale – il 57% delle donne attive professionalmente, contro il 12% degli uomini; la sottorappresentazione delle donne tra i
quadri. D’altronde, dato curioso per un paese che sembra un modello di democrazia, il diritto di voto a livello nazionale è stato esteso alle donne solo nel 1971.
Da allora sono stati compiuti passi importanti verso l’emancipazione femminile e le donne sono sempre più coinvolte negli affari e nella vita pubblica, ma il
settore finanziario continua a essere dominato dagli uomini. Peraltro nella sfera del lavoro gli uomini svizzeri sono molto tradizionali: potrebbero considerare
fuori luogo un invito a cena da parte di una collega (il pranzo crea meno problemi) e in ogni caso cercheranno di essere loro a pagare.
Saluti e conversazioni di base
In tedesco
Il termine Fräulein, usato in passato per rivolgersi a una donna non sposata a prescindere dalla sua età, è impiegato oggi solo per rivolgersi a una ragazza (o
a volte per chiamare una cameriera). In tutti gli altri casi ci si rivolge a una donna chiamandola Frau.
Le espressioni Mein Herr e Meine Dame sono molto antiquati.
L’eventuale titolo accademico va comunque preceduto da Herr o Frau, per esempio Frau Professor o Herr Doktor.
Signore Signora
Signorina Herr
Frau
Frau/Fräulein
Buongiorno.
Grüezi.
Buongiorno
(solo al mattino). Guten Morgen.
Buonasera.
Guten Abend.
Salve.
Hallo.
A più tardi.
Bis später.
Buona notte.
Gute Nacht.
Arrivederci.
Auf Wiedersehen.
Ciao.
Tschüss./Tschau.
Come sta/stai?
Wie geht es Ihnen/dir?
Bene, grazie.
Danke, gut.
E Lei?/E tu?
Und Ihnen/dir?
Come Si chiama? Wie ist Ihr Name?
Come ti chiami?
Wie heißt du?
Mi chiamo …
Mein Name ist.. (form.)/Ich heiße... (inform.)
Piacere. Angenehm.
Vorrei presentarLe/ Darf ich Ihnen/
presentarti …
dir …vorstellen?
Sì./No.
Per favore.
Grazie.
Molte grazie.
Prego.
Scusi./Mi dispiace.
Non fa niente.
Ja./Nein.
Bitte.
Danke.
Vielen Dank.
Bitte (sehr).
Entschuldigung.
Macht nichts.
In francese
Quando si rivolgono a persone che non conoscono, i francofoni usano sempre Monsieur, Madame o Mademoiselle. Non è in uso chiamare le persone per il
loro titolo universitario, ma in alcuni casi si usa il titolo dato dalla loro professione: i medici (docteur), gli avvocati e i notai (maître), i gradi militari (mon
général, ecc.) e i preti (mon père).
Signor
Signora
Signorina
Dottore (solo medici)
Monsieur
Madame
Mademoiselle
Docteur
Buongiorno.
Bonjour.
Salve.
Salut.
Buon pomeriggio. Bon après·midi.
Buonasera.
Bonsoir.
A presto.
À bientôt.
Arrivederci.
Au revoir.
Come sta? Comment allez-vous?
Come va?
Ça va?
Bene, grazie.
Ça va bien, merci.
E Lei?/E tu?
Et vous?/Et toi?
Come Si chiama? Comment vous appelez-vous?
Come ti chiami?
Comment tu t’appelles?
Mi chiamo …
Vorrei presentarLe
presentarti …
Sì.
No.
Per favore.
Grazie (molte).
Prego.
Mi scusi.
(per chiedere)
Scusi.
(per scusarsi) Je m’appelle...
Je voudrais vous présenter...
Je voudrais te présenter...
Oui.
Non.
S’il vous plaît.
Merci (beaucoup).
Je vous en prie.
Excusez-moi.
Pardon.
Incontri e relazioni di coppia
In tedesco
Uscire insieme
Ti andrebbe di fare qualcosa domani?
Hättest du Lust, morgen was zu unternehmen?
Sì, volentieri.
Ja, gerne.
Certo, sarebbe bello!
Klar! Das wäre nett.
Non ho tempo.
Ich habe keine Zeit.
Dove vorresti andare stasera? Wo würdest du heute Abend gerne hingehen?
Dove vuoi andare questo fine settimana?
Wo würdest du am Wochenende gerne hingehen?
Approcci
Non ci conosciamo già?
Ti va di bere qualcosa?
Andiamo
a prendere un po’ d’aria?
Hai un bellissimo carattere.
Hai dei begli occhi.
Hai un bel corpo.
Kennen wir uns nicht von irgendwoher?
Möchtest du etwas trinken?
Sollen wir ein bisschen an die frische Luft gehen?
Du hast eine wundervolle Persönlichkeit.
Du hast schöne Augen.
Du hast einen schönen Körper.
Rifiutare gli approcci
Sono qui con il mio ragazzo.
Sono qui con la mia ragazza.
Scusami, devo proprio andare.
No, grazie.
Preferisco di no.
Forse un’altra volta.
Non sono interessato.
Lasciami in pace!
Ich bin mit meinem Freund hier.
Ich bin mit meiner Freundin hier.
Tut mir Leid, ich muss jetzt gehen.
Nein, danke.
Lieber nicht.
Vielleicht ein andermal.
Ich bin nicht interessiert.
Lass mich zufrieden!
Conoscersi meglio
Mi piaci moltissimo.
Ich mag dich sehr.
Mi interessi.
Ich interessiere mich für dich.
Anch’io ti piaccio?
Magst du mich auch?
Mi puoi accompagnare a casa? Kannst du mich nach Hause bringen?
Vuoi entrare per qualche minuto?
Möchtest du noch kurz mit reinkommen?
Sei molto gentile.
Du bist sehr nett.
Sei davvero fantastico/a.
Du bist toll.
Posso passare la notte qui?
Kann ich hier übernachten?
Posso vederti di nuovo?
Kann ich dich wiedersehen?
Sesso
Baciami!
Voglio fare l’amore con te.
Andiamo a letto!
Toccami qui.
Ti piace questo?
(Non) mi piace questo.
Hai un preservativo?
Usiamo (un preservativo).
Non lo farò senza preservativo.
Non fermarti/fermati!
Penso che dovremmo fermarci.
È fantastico!
Vacci piano!
È stato fantastico.
Küss mich.
Ich möchte mit dir schlafen.
Gehen wir ins Bett!
Berühr mich hier!
Magst du das?
Das mag ich (nicht).
Hast du (ein Kondom)?
Lass uns (ein Kondom) benutzen.
Ohne Kondom mache ich es nicht.
Bitte hör (nicht) auf.
Ich denke, wir sollten jetzt aufhören.
Das ist geil.
Sachte!
Das war fantastisch.
L’amore
Penso che stiamo bene insieme. Ich glaube, wir passen gut zueinander.
Ti amo.
Ich liebe dich.
Vuoi uscire con me?
Mi vuoi sposare?
Willst du mit mir gehen?
Willst du mich heiraten?
In francese
Uscire insieme
Ti andrebbe di fare qualche cosa (domani)?
Sì, volentieri.
Mi dispiace, non posso.
Per niente al mondo!
Est-ce que tu aimerais faire quelque chose (demain)?
Oui, j’aimerais bien.
Non, je suis désolé(e), je ne peux pas. (m/f)
Jamais de la vie!
Approcci
Vieni spesso qui?
Tu viens ici souvent?
E se bevessimo qualcosa?
Si on buvait quelque chose?
Andiamo a prendere una boccata d’aria?
Nous allons prendre l’air?
Hai da accendere?
Est-ce que tu as du feu?
Posso sedermi qui?
Puis-je m’asseoir ici?
Posso accompagnarti a casa?
Puis-je te raccompagner?
Ti va di accompagnarmi a casa?
Tu veux bien me ramener à la maison?
Posso rivederti?
Puis-je te revoir?
Stai con un(a) ragazzo/a?
Est-ce que tu as un(e) petit(e) ami(e)?
Hai...
Tu as...
un bel carattere.
un bon caractère.
un bel corpo.
un beau corps.
dei begli occhi.
de beaux yeux.
un bel sorriso.
un beau sourire.
Vuoi entrare da me un momento?
Tu veux entrer un instant?
Rifiutare gli approcci
Mi scusi, devo andare adesso.
No, grazie.
Non ne ho molta voglia.
Mi lasci in pace!
Non mi interessa.
Mi stai dando fastidio.
Excusez-moi, je dois partir maintenant.
Non, merci.
Je n’ai pas très envie.
Laissez-moi tranquille!
Ça ne m’intéresse pas.
Tu me gênes. Conoscersi meglio
Mi piaci molto.
Mi interessi veramente.
Sei fantastico/a.
Posso baciarti?
Je t’aime beaucoup.
Je m’intéresse vraiment à toi.
Tu es formidable.
Je peux t’embrasser?
Sesso
Voglio far l’amore con te.
Usiamo un preservativo.
Credo che dovremo fermarci adesso.
Baciami.
Ti voglio.
Ti piace?
Mi piace
Non mi piace.
È stato bellissimo/strano.
Je veux faire l’amour avec toi.
On va utiliser un préservatif.
Il faut arrêter maintenant.
Embrasse-moi.
J’ai envie de toi.
Ça te plaît?
J’aime ça.
Je n’aime pas ça.
C’était excellent/bizarre.
L’amore
Mi ami?
Ti amo.
Vuoi uscire con me?
Andiamo a vivere insieme!
Mi vuoi sposare?
Tu m’aimes?
Je t’aime.
Veux-tu sortir avec moi?
Vivons ensemble!
Veux-tu m’épouser?
Problemi
C’è qualcun altro?
Non credo che stia funzionando tra noi due.
Le cose si aggiusteranno.
Non voglio più vederti.
Il y a quelqu’un d’autre?
Je pense que ça ne marche pas entre nous.
Les choses finiront par s’arranger.
Je ne veux plus te revoir.
Usi, costumi e simboli
Gli stereotipi legati alla Svizzera non mancano di certo: è la terra del cioccolato, del formaggio, degli orologi a cucù e di quelli di precisione, del segreto
bancario, di Heidi, di Guglielmo Tell, dello Jodel e delle montagne. I suoi abitanti – incredibilmente efficienti, maniaci dell’ordine e della pulizia, cauti e ligi
alle regole – sono il sogno di ogni madre per le proprie figlie.
La diversità culturale è il tratto distintivo della Svizzera, sottolineato da quattro lingue e realtà sociali ben distinte. Gli svizzeri francesi, tedeschi e
italiani hanno, in un modo o nell’altro, affinità con i paesi confinanti, il che contribuisce a diversificare il carattere nazionale. Poi c’è la manciata degli
abitanti dei Grigioni (Graubünden), che parlano romancio, con la sua varietà di dialetti. Non si dica che gli svizzeri sono noiosi e fatti con lo stampino:
al contrario, loro si considerano tutti diversi, e lo sono.
Simboli nazionali
La confederazione elvetica ha tra i suoi emblemi una figura femminile, Elvezia, raffigurata su alcune monete e in diverse sculture; simbolo dello stato che
unisce i cantoni, è rappresentata come una donna di mezza età, dall’aspetto rassicurante, ed evoca l’immagine di una madre che crea armonia fra i figli.
Lo ‘strumento nazionale svizzero’ è il corno alpino: tradizionalmente strumento dei pastori, usato per richiamare le mucche dal pascolo verso la stalla
quando giungeva il momento della mungitura e per comunicare da un alpeggio
all’altro, diventò simbolo della Svizzera nel XIX secolo.
Il fiore simbolo della nazione è la stella alpina.
Lo stemma svizzero, così come la bandiera, è una croce bianca in campo
rosso.
Fra tradizione e innovazione
Tradizioni alpine
Hornussen È un insolito sport che affonda le radici nei tornei medievali e vede contrapporsi due squadre di 16-18 componenti ciascuna.
Una squadra lancia sul campo l’Hornuss, una pallina che pesa 78 g. La
squadra in difesa deve intercettare la palla prima che tocchi terra con lo
Schindel, un attrezzo di 4 kg che ricorda un cartello stradale. L’Hornuss
è lanciato in campo dopo essere stato collocato su una rampa d’acciaio,
utilizzando un’asta flessibile, mentre lo Schindel si usa come una mazza
per fermare la palla (che può raggiungere la velocità di 85 m al secondo)
o viene semplicemente lanciato in aria per bloccarne la traiettoria.
Schwingen Può essere descritto come la versione svizzera del sumo
giapponese. I due avversari, che possono essere robusti giovanotti di
campagna ma anche ragazzine di 10 anni, indossano corti pantaloncini
di tela e si confrontano su un ring cosparso di segatura. Ciascun contendente si sporge verso l’avversario e lo afferra per la parte posteriore dei
pantaloni. Attraverso una complicata combinazione di prese standard
(tra cui quella al cavallo dei pantaloni), spinte, finte e altre mosse, i lottatori cercano di costringere l’avversario schiena a terra. Se parteciperete
a una fiera montana o a una festa alpina assisterete sicuramente a un
incontro di Schwingen, scandito dal caloroso tifo di parenti e amici.
Altre curiose discipline: lo Steinstossen (lancio della pietra), presente ai Giochi Alpini; il cricket, il polo e le corse ippiche sul ghiaccio;
trotti-biking, corse in discesa a bordo di una specie di monopattino
fuoristrada e il Waffenlaufen (corsa delle armi), in cui i partecipanti,
vestiti in uniforme militare, percorrono di corsa un tragitto montano
reggendo in spalla uno zaino e un fucile.
Poi ci sono i combattimenti delle mucche e il Chüefladefäscht (festa
dello sterco delle mucche) in cui svizzeri entusiasti brandiscono mazze
da golf e conficcano forconi nel terreno saltellando per pascoli alpini
disseminati di letame.
Nelle regioni rurali – in particolare l’Appenzellerland, il Vallese e il Giura – la
cultura tradizionale riveste ancora un ruolo molto importante. Gli abitanti
della regione dell’Appenzell, per esempio, sono così ancorati al loro passato
rurale che sono spesso oggetto di battute crudeli da parte dei connazionali:
gli svizzeri tedeschi dicono infatti di loro che hätte ä langi Laitig (hanno un
cavo di connessione molto lungo), cioè ci vuole un po’ di tempo prima che
recepiscano i messaggi…
Nelle campagne, in occasione delle feste paesane, la gente indossa i costumi
tradizionali e l’avvicendarsi delle stagioni è salutato con antichi rituali alpini.
Ogni anno, in primavera, i pastori ornano di fiori e campane le loro mucche
prima di condurle verso i pascoli alpini dove trascorreranno l’estate. I padri
insegnano ai figli l’arte di suonare il corno alpino, mentre i fratelli cadetti
imparano a sventolare il vessillo elvetico.
Pur mantenendo in vita tradizioni alpine le cui origini si perdono nella notte
dei tempi (alcune conservano tratti primitivi come la lotta corpo a corpo e il
lancio della pietra), gli svizzeri sanno essere originali e innovativi: nell’ultramoderna sede zurighese di Google i dipendenti vanno in ufficio calandosi da una
sbarra modello caserma dei pompieri; a Ginevra, i gioiellieri realizzano orologi
con polvere lunare; nelle grandi città, i trentenni modaioli portano accessori
realizzati con teloni di camion e sacchi utilizzati dai pescatori cambogiani…
D’altronde la Svizzera è stata la culla di almeno tre invenzioni destinate a
cambiare in modi molto differenti la vita di un numero immenso di persone:
il world wide web, frutto delle ricerche di uno scienziato inglese per il CERN
(l’Organizzazione Europea per le Ricerche Nucleari di Ginevra) e reso pubblico
nel Natale del 1990; l’LSD, creato casualmente a Basilea nel 1943 dal chimico
Albert Hofmann mentre conduceva esperimenti sull’acidolisergico e destinato a inaugurare i viaggi psichedelici delle generazioni a venire; la teoria della
relatività, elaborata da Albert Einstein durante il suo soggiorno bernese (tra il 1903 e il 1905).
Stile di vita
‘Probabilmente è il popolo più fortunato del pianeta’, scrisse il quotidiano britannico Guardian nel 2004, ‘sani, ricchi e istruiti grazie a un eccellente
sistema scolastico. Godono di uno stile di vita che la maggior parte di noi può solo permettersi di sognare. Per semplicità definiamo comunemente
questo popolo gli svizzeri’. Questo riconoscimento, da parte della stampa di un paese che di solito snobba la ‘noiosa’ Svizzera, era suggerito dall’ennesima indagine internazionale che indicava Zurigo, Ginevra e Berna tra le prime città del mondo per qualità della vita. Queste posizioni da allora sono
rimaste pressoché immutate: secondo il rapporto Mercer Consultancy sulla qualità della vita del 2012 Zurigo era al secondo posto, Ginevra all’ottavo,
Berna al decimo.
Gli svizzeri che abitano nei centri urbani godono di una qualità della vita decisamente superiore: possono contare sul fatto che la loro piccola nazione,
una delle dieci più ricche del mondo in termini di PIL pro capite, garantisce ottimi servizi sanitari, trasporti pubblici efficienti e sicurezza in ogni campo.
Se avrete modo di trascorrere un po’ di tempo tra di loro noterete che l’amore per lo sport, l’attenzione a un’alimentazione corretta e la tutela dell’ambiente
rivelano un’altra loro caratteristica: il desiderio di trarre il massimo dalla vita.
Non sorprende affatto, allora, che quello elvetico sia il popolo europeo con la più alta aspettativa di vita: le donne vivono in media fino a 83,7 anni, gli
uomini fino a 77,9. Certo, il paese non è esente da problemi sociali, ma la distribuzione della ricchezza è decisamente più equa rispetto a quanto si osserva
in molti altri paesi.
Festività in Svizzera
Capodanno 1° gennaio
Pasqua Marzo/aprile; Venerdì Santo, Domenica di Pasqua e Lunedì dell’Angelo
Assunzione Quarantesimo giorno dopo la Pasqua
Domenica e lunedì di Pentecoste Settima settimana dopo Pasqua
Festa nazionale 1° agosto
Natale 25 dicembre
Santo Stefano 26 dicembre
In alcuni cantoni si osservano ulteriori festività e ricorrenze religiose, per esempio il 2 gennaio, il 1° maggio (Festa del Lavoro), il Corpus Domini, il 15
agosto (Assunzione) e il 1° novembre (Ognissanti). Il Ticino e Lucerna sono i più fortunati, rispettivamente con altri otto e sette giorni di vacanza in più.
Riti enogastronomici
Fonduta e raclette sono piatti ideali da gustare in compagnia. Attingere da un recipiente comune ricolmo di formaggio fumante come nel caso della
fonduta è un gesto fortemente conviviale, e anche la raclette è un piatto particolarmente indicato per cene e feste, sia al ristorante sia a casa.
Una delle feste tradizionali più pittoresche del paese è la Fête de la Saint-Martin, che si celebra nel Cantone di Giura la seconda domenica dopo il
giorno di Ognissanti. Secondo la tradizione, in questo periodo dell’anno in Svizzera, come in altri paesi europei, venivano (e spesso vengono ancora oggi)
macellati i maiali ingrassati durante l’estate. Per secoli nelle fattorie e nei villaggi alla macellazione seguivano le operazioni di salatura della carne e la
preparazione delle salsicce. Terminato il lavoro, si dava inizio ai banchetti per celebrare la fine di una dura giornata di lavoro. Ovviamente l’ingrediente
principale di ogni piatto era il maiale. Un tipico banchetto a base di carne di maiale consiste in sette abbondanti portate: un’impresa che solo poche
persone riescono a portare a termine. Si inizia con gelée de ménage, maiale in gelatina. Seguono quindi boudin, purée de pommes et racines rouges
(sanguinaccio, composta di mele e barbabietole rosse), pile di salsicce con contorno di rösti e atriaux (un piatto a base di grasso di maiale, salsiccia e
fegato, il tutto cotto nel grasso sfrigolante). Si serve quindi la portata principale, ovvero rôti, côtines et doucette (maiale arrosto, costolette e insalata).
Spesso viene proposto un sorbetto al liquore come digestivo prima di passare al choucroute (cavolo bollito insaporito da pezzetti di pancetta affumicata).
Per concludere, un dessert tradizionale è lo striflate en sauce de vanille (strisce di pasta fritta con crema alla vaniglia).
Una maratona gastronomica simile si svolge nella zona di Friburgo in occasione di un’antica ricorrenza, Le Bénichon, con cui si festeggia il raccolto
di ottobre. In questo caso il banchetto, che si protrae per circa sei ore, si apre con il cuchaule, un pane aromatizzato con lo zafferano servito con la
moutarde de Bénichon (una densa mostarda a base di mosto cotto, spezie, zucchero e farina).
Anche il vino è al centro di ricorrenze tradizionali, come la Millésime che si svolge a Losanna a maggio. Ovviamente i festeggiamenti più importanti
si tengono a settembre e ottobre, epoca della vendemmia.
La terza domenica di settembre è una giornata di digiuno a livello nazionale e in alcuni cantoni (per esempio Vaud e Neuchâtel) è festivo anche il lunedì
seguente.
Concludere affari alla svizzera
Gli svizzeri considerano la puntualità un aspetto essenziale degli incontri d’affari, e si aspettano che vi comportiate di conseguenza. Se siete in ritardo
avvertite e scusatevi adeguatamente.
L’abbigliamento è rigorosamente quello tipico da uomini e donne d’affari.
I biglietti da visita sono accettati anche in inglese. Consegnate un biglietto alla reception quando vi presentate per un incontro, poi datene uno a ciascuna
delle persone che incontrate.
Gli incontri d’affari con gli stranieri si svolgono solitamente in inglese. Verificate in anticipo se è opportuna la presenza di interpreti.
Le riunioni sono caratterizzate da un clima formale e impersonale, con molta attenzione alla pianificazione e al rispetto dei compiti previsti. Dopo pochi
minuti di convenevoli si passa direttamente all’oggetto principale. Le relazioni devono essere ben preparate, esaustive e dettagliate.
Nelle trattative gli svizzeri sono onesti ma non disinvolti, spesso orientati a cautela e diffidenza. Le decisioni sono prese con molta precauzione.
Evitate di chiamare a casa le persone con cui siete in affari, se non per autentiche emergenze.
I pranzi di lavoro sono più frequenti delle colazioni, se si tratta di una cena solitamente ci si presenta con il partner. L’ospite propone il primo brindisi:
attendente questo momento prima di iniziare a bere.
Cucina
In Svizzera il cibo è sano e sostanzioso. Oltre ai tre alimenti comunemente associati al paese, ovvero cioccolato, formaggio con i buchi e rösti, avrete occasione di gustare una cucina di ottimo livello ed estremamente varia, in cui confluiscono le tradizioni dei cantoni della Confederazione e le influenze dei paesi
confinanti. Anche gli immigrati hanno dato il loro contributo, con il risultato che oggi nella Confederazione esiste un’ampia gamma di ristoranti etnici.
Il rösti (uno sformato di patate grattugiate cotto in forno, a volte con l’aggiunta di un uovo al tegamino) è per così dire il piatto nazionale della Svizzera
tedesca, ma viene servito comunemente anche nel resto della Confederazione. Tanto per darvi un’idea delle differenze, i cuochi della Svizzera francese lo
friggono nell’olio, mentre i colleghi della Svizzera tedesca fanno sciogliere una noce di burro o un po’ di strutto nella padella. Diffuso ormai come le patatine
(e altrettanto economico), lo si può acquistare in confezioni sottovuoto in qualsiasi supermercato.
Chiunque associa immediatamente il formaggio (Käse in tedesco, fromage in francese) con i buchi alla Svizzera. Ma non tutto il formaggio ha i buchi.
L’Emmentaler, il formaggio della Valle dell’Emme, a est di Berna, li ha, ma tanti altri, come il Gruyère che è simile all’Emmentaler, no. Nel paese viene prodotto
un ampio assortimento di altri ottimi formaggi, tra cui il puzzolente Appenzeller, usato in svariate ricette altrettanto puzzolenti, l’Etivaz, il Vacherin e il Tête
de Moine, che viene tagliato in petali, prodotto in origine in un’abbazia nel Giura. In autunno è possibile provare un delizioso abbinamento: formaggi alpini
assortiti serviti con brisolée, un piatto di caldarroste del Vallese.
Se amate la carne, avrete un’ampia scelta. Quando avete molto appetito, non c’è niente di meglio di un bel piatto di Würste (salsicce) servite con rösti
guarnito con un uovo fritto e accompagnate da una fresca insalata. Anche il vitello è assai apprezzato: a Zurigo viene tagliato a fettine sottili e ricoperto con
una salsa cremosa, un piatto che prende il nome di Geschnetzeltes Kalbsfleisch. A Berna e dintorni potrete assaggiare il Rippli, costolette di maiale con
pancetta affumicata, patate e fagioli, mentre nel Cantone di Vaud si prepara la taillé aux greubons, una pasta sfoglia salata alla quale vengono accorpati dei
ciccioli, e il papet vaudois, uno stufato a base di patate, porri, cavolo e salsiccia. Una specialità dei Grigioni è il Bündnerfleisch, carne di manzo essiccata
all’aria, affumicata e tagliata a fettine sottili. Dal sapore dolce e dalla consistenza tenerissima, viene usata per preparare i Capuns, un piatto assai sostanzioso
preparato con l’impasto usato per gli Spätzli, cui vengono aggiunti Bünderfleisch, prosciutto ed erbe aromatiche. Il composto viene suddiviso in tocchetti
avvolti in foglie di bietola e poi bolliti. Sempre nei Grigioni potrete gustare i Pizokel (o Bizochel), Spätzli sferici bolliti con erbe aromatiche e serviti insieme
a formaggio gratinato. Il plain in pigna, tipico dell’Engadina, è un altro sostanzioso piatto a base di cipolle, patate e salsiccia cotte al forno. La Schaffhauser
Bölletünne è una torta di cipolle preparata a Sciaffusa. Anche la carne di cavallo è piuttosto diffusa nel paese.
L’autunno, stagione della caccia, è il momento per ordinare selvaggina fresca, in particolare cervo e cinghiale. In questo periodo dell’anno la cacciagione
(Wildspezialitäten in tedesco, specialités de gibier o chasse in francese) compare sui menu dei ristoranti di tutto il paese.
Il pesce fresco è la specialità di diverse città lacustri. Molto diffusi sono il pesce persico (perche in francese) e il coregone (féra), servito a filetti. Sulla
lavagnetta di tutti i ristoranti del Lago di Ginevra leggerete filets de perche scritto con il gesso, ma nella stragrande maggioranza dei casi il persico non è
pescato nel lago, ma importato da molto lontano.
Molti dolci tipici della Confederazione sono a base di frutta, come la squisita Zuger Kirschtorte, una torta di pasta genovese, meringa di mandorle e crema
al burro, imbevuta di liquore alle ciliegie. Il raisinée del Cantone di Vaud e il vin cuit del Cantone di Friburgo sono una specie di succo di frutta concentrato
utilizzato nella preparazione di torte, crostate e altri dolci. Si ottengono facendo cuocere per 24 ore succo d’uva e succo di mela o di pera. Una preparazione
analoga, che prevede l’uso delle bacche di rosa canina, è il Buttemoscht, che però è meno diffuso.
Thurgau e Aargau sono due cantoni assai conosciuti per la produzione di frutta, in particolare mele e pere; le pere Botzi coltivate nella zona di Gruyères,
nel Cantone di Friburgo, sono addirittura tutelate dal marchio AOC.
Bevande
Analcoliche L’acqua del rubinetto è buona; per l’acqua in bottiglia, potrete scegliere tra un ampio assortimento di marche locali, tra cui Henniez nei
cantoni francesi, Aproz nel Vallese, e Rhäzünser, Passugger e Valser nei Grigioni. L’insolita bevanda analcolica Rivella, prodotta nella Svizzera tedesca,
è a base di siero di latte. Il succo di mele è sempre frizzante; il Süssmost è un sidro analcolico tipico dei cantoni tedeschi.
Birra Viene consumata soprattutto nella Svizzera tedesca, ma ovunque potrete ordinare la Feldschlösschen e la Cardinal. Ci sono poi numerosi microbirrifici,
tra cui lo Schützengarten di San Gallo, il più antico del paese. Le sorprese più gradevoli
sono però riservate agli amanti del vino.
Vino La maggior parte dei vini nazionali proviene dai cantoni di lingua francese, e poiché
top 5 dei prodotti
la quantità esportata è abbastanza limitata, avrete presumibilmente l’opportunità di
ALIMENTARI TRADIZIONALI
assaggiare le migliori bottiglie locali solo nel corso di una visita del paese.
Ricordate: in Svizzera, in virtù di un’antica consuetudine, il vino si vende – e ordina
1 Süssmost Un sidro analcolico tipico dei cantoni tedeschi.
– al déci (decilitro).
2 Fondue (dal francese fondre) Rappresenta il principale
Zone di produzione di gran pregio sono i vigneti terrazzati del Lavaux (tra Losanna
contributo dell’arte culinaria francese a quella elvetica.
e Montreux), dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, che producono bianchi
3 Farina bóna Tipica della Valle Onsernone, è una farina
davvero eccezionali ottenuti in genere con uva Chasselas unita talvolta ad altre uve. I
di granoturco (Zea mais), ottenuta macinando la granella
due grands crus della regione sono il Calamin e il Dézaley.
tostata molto finemente, grazie all’impiego di macine speIl rosso tipico del Vaud è il Salvagnin; un vitigno coltivato a livello locale è il Gamaret.
ciali. In passato si mangiava mescolata ad acqua o latte con
Il vino prodotto nel Vallese è per due terzi Fendant, un bianco piuttosto secco ideale per
mirtilli, fragole o vino; oggi è impiegata nella preparazione
accompagnare la fonduta e la raclette. Un altro ottimo bianco è il Johannisberg, ottenuto
di gelati, birra, biscotti, Späzli e minestre.
da uve Sylvaner. I bianchi dolci più rinomati sono invece il Petite Arvine e l’Amigne; i
rossi più pregevoli del Vallese sono quelli prodotti con i vitigni Humagne Rouge, Syrah,
4 Emmentaler Nella Valle dell’Emme esiste ancora una
Cornalin e Pinot Noir; sulle sponde del Lago di Neuchâtel si produce l’Œil-de-Perdrix,
produzione tradizionale di Emmentaler, formaggio antichisun rosé dal gusto fruttato.
simo e noto in tutto il mondo. L’Emmentaler del Presidio è
Gli abitanti del Ticino amano accompagnare il pranzo con un bicchiere di Merlot, un
prodotto con latte crudo locale, da vacche alimentate senza
nero che rappresenta circa il 90% del vino prodotto in questo cantone.
insilati ed è stagionato almeno 12 mesi in cantine umide,
Le zone vitivinicole principali sono quelle tra Bellinzona e Ascona, i dintorni di
dove sviluppa una crosta scura e un sapore armonioso.
Biasca e tra Lugano e Mendrisio. Nella svizzera tedesca circa il 75% della produzione è
5 Cenovis Creato nel 1931, il Cenovis è un pâté vegetale
composto da rossi, come il Blauburgunder, ottenuto da uve Pinot Noir, mentre il bianco
a base di lievito di birra ed estratti vegetali assai ricco di
più rinomato è il Müller-Thurgau (nato dall’unione di Riesling e Sylvaner). Il Gewürvitamina B1.
ztraminer è un altro bianco secco. Nei Grigioni si producono alcuni buoni bianchi
(ottenuti da uve di Pinot Grigio).
Liquori e superalcolici Potrete scegliere tra un assortimento di acquaviti alla frutta di produzione locale, spesso servite insieme al caffè o utilizzate
per correggerlo. Il Kirsch si ottiene dalla fermentazione delle ciliegie mature insieme ai noccioli spezzettati. L’Appenzeller Alpenbitter (amaro alpino)
è un liquore preparato con le essenze dei fiori e delle radici di 67 piante diverse. Il Damassine, più diffuso nei cantoni francesi, è fatto con piccole
prugne ed è un ottimo digestivo. Un liquore a base di pere è il popolare Williamine, mentre il Pflümli è un superalcolico alle prugne caratteristico dei
cantoni tedeschi.
Dopo essere stato messo al bando per un secolo, da qualche anno a questa parte l’assenzio (soprannominato la ‘fata verde’) è stato dichiarato nuovamente
legale in Svizzera, per la gioia degli abitanti della valle del Cantone di Neuchâtel, dove il liquore fu distillato per la prima volta nel XVIII secolo.
Cibo da strada
Per un panino da consumare per strada fermatevi in una bageteria, dove si vendono baguette con diversi ripieni a base di carne e formaggi. Cercate
le bancarelle gastronomiche nei pressi delle principali attrazioni turistiche all’aperto (stazioni sciistiche, sentieri escursionistici, castelli ecc.) e vicino
alle stazioni ferroviarie e degli autobus. Anche i piccoli supermercati propongono paste salate e dolci, adatte per uno spuntino veloce, mentre quelli
più grandi hanno reparti di gastronomia con banchi per cibi caldi.
Ristoranti
In genere il pranzo viene servito dalle 12 in poi (un po’ più tardi nelle zone francesi e italiane). Se volete spendere poco potrete ordinare il piatto del giorno
(Tagesteller; plat du jour) oppure un menu a prezzo fisso comprendente antipasto e portata principale o portata principale e dessert.
In molti locali è possibile cenare a partire dalle 18.30, specialmente nei cantoni tedeschi e nelle località di montagna dove difficilmente sarete serviti dopo
le 21.30. In città, invece, gli orari sono più flessibili e molti locali dei cantoni tedeschi sono aperti dalle 11 alle 23.
Nel Ticino si trovano trattorie e osterie a gestione familiare. Sempre in questo cantone, nelle aree rurali potrete mangiare in un grotto (in genere ospitato
in una semplice costruzione in pietra scavata nel fianco roccioso di una montagna, luogo adibito spesso in passato ad alloggio o usato come magazzino). Nei
cantoni tedeschi è possibile mangiare anche in alcune enoteche (Weinstübli) e birrerie (Bierstübli).
Quasi tutti i ristoranti osservano un giorno di riposo settimanale (Ruhetag in tedesco, jour de fermeture in francese).
Si fa/non si fa a tavola
»» Nelle regioni di lingua tedesca, rivolgetevi al cameriere dicendo ‘Herr Ober’, e alla cameriera con ‘Fräulein’. Fare segno con la mano è considerato scortese.
»» Tenete sempre le mani sul tavolo (non in grembo) durante il pasto, senza però appoggiare i gomiti.
»» Assaggiate tutto ciò che vi viene offerto. Se siete invitati a casa, cercate di non lasciare del cibo nel piatto, è considerato scortese.
»» Per tagliare patate, cibi soffici e insalate si usa la forchetta, non il coltello.
»» Usate sempre le posate, anche per la frutta, ma spezzate il pane con le mani, se possibile, senza usare il coltello.
»» Quando avete finito di mangiare, collocate le posate una al fianco dell’altra sul piatto.
»» Se sale e pepe non sono in tavolo, non chiedeteli.
»» Non fumate a tavola.
Locali, intrattenimenti e vita notturna...
Basilea
Nei fine settimana i giovani di Basilea si ritrovano in Steinenvorstadt e Barfüsserplatz. Una zona più interessante si trova a Kleinbasel, nei dintorni di Rheingasse e Utengasse. Qui si respira un’atmosfera vagamente grunge: troverete alcuni locali di questo genere e una specie di zona a luci rosse.
Se volete essere aggiornati su tutto ciò che accade in città procuratevi l’opuscolo mensile Basel Live distribuito dall’ufficio turistico.
Lo Stadtcasino e altri grandi luoghi d’incontro della città, come gli edifici della Messe (fiera), vengono spesso utilizzati per ospitare grandi concerti.
Berna
Lo scenario dei locali d’intrattenimento è dinamico, il mondo dell’arte alternativa è in continua evoluzione e gli abitanti sono sempre lieti di passare dal
dialetto locale, lento e cadenzato, all’inglese: Berna è molto di più del centro amministrativo e burocratico del paese.
La vita notturna è vivace. Diversi ristoranti, come il Kornhauskeller e l’Altes Tramdepot, sono anche locali in cui si va per bere. In Gurtengasse, vicino alla
Bundeshäuser e a Rathäustrasse, ci sono diversi bar frequentati per l’aperitivo dopo il lavoro.
Se volete immergervi nell’ambiente underground della zona intorno alla stazione, fate un salto al Reitschule, il bar del vivace centro per le arti alternative
Sous le Pont, vicino al ponte ferroviario, in un vecchio edificio di pietra coperto di graffiti che in origine ospitava una scuola di equitazione.
Se preferite un lounge bar più raffinato, il Bierhübeli (Neubrückstrasse 43) è una vecchia sala con una balconata che offre concerti di musica internazionale
mainstream e serate discoteca (per un pubblico over 25 con varie serate dedicate agli anni ’80 e ’90). Ha un raffinato bar arredato nei toni del nero, del rosso
e del grigio, con DJ e un’animata zona estiva all’aperto. Si raggiunge dalla stazione ferroviaria con l’autobus n. 1.
Ginevra
Ginevra non è affatto ‘bella ma noiosa’ come spesso si pensa. Tenetevi aggiornati su ciò che accade in città con il sito www.nuit.ch.
Con l’arrivo dell’estate in città aprono decine di bei locali dove rilassarsi al sole davanti a un tè alla menta o a un mojito: Place du Bourg-de-Four, nella
Città Vecchia, e Carouge pullulano di caffè stagionali con tavoli all’aperto. Lungo il fiume e il lago, provate il chiosco Paillote (Quai du Mont-Blanc 30) sulla
sponda sinistra oppure Le Paradis (Quai Turrettini) sulla sponda destra, con sedie a sdraio di tela a righe in riva al Rodano.
TOP 10 delle stazioni sciistiche
»» Andermatt
»» Bettmeralp
»» Crans-Montana
»» Klosters e Davos
»» Engelberg
»» Champéry e Les Portes du Soleil
»» Grindelwald, Wengen e Mürren, Oberland bernese
»» Arosa
»» St. Moritz
»» Verbier
»» Zermatt e Saas Fe
Locarno
Questa località in cui crescono le palme vanta un clima mite e un carattere quasi mediterraneo,
ma soprattutto ad agosto è la meta ideale per gli appassionati di cinema: è infatti sede del Festival
Internazionale del Cinema (www.pardo.ch), una celebre rassegna che dura due settimane e ha
la caratteristica di organizzare le proiezioni serali all’aperto, su uno schermo gigante installato in
Piazza Grande.
Lugano
Lugano, la città più grande del Ticino nonché la terza del paese per quanto riguarda il numero di
istituti di credito, è una località più vivace di quanto ci si potrebbe aspettare: basta dare un’occhiata
alle boutique eleganti e ai caffè con i tavoli all’aperto, affacciati sul reticolo di ripide vie acciottolate
che sboccano sulle sponde lacustri e sulla passeggiata rallegrata dai fiori.
Questa elegante città ospita una serie di concerti di musica classica durante il Lugano Festival
(www.luganofestival.ch), che si tiene da aprile a maggio. In città vengono anche organizzati festival
musicali all’aperto, tra cui l’Estival Jazz (www.estivaljazz.ch), che si svolge all’inizio di luglio e dura
tre giorni, e il Blues to Bop Festival (www.bluestobop.ch), in programma alla fine di agosto. Sempre ad agosto, il primo del mese, in occasione della festa nazionale svizzera il lago diventa teatro di
spettacolari fuochi d’artificio intorno alla mezzanotte.
Il locale attualmente più in voga della città è l’NYX Club & Lounge (www.nyxlugano.ch; Via
Staffaucher 1), al secondo piano del casinò; è un locale frequentato da persone giovani e attente al look, apprezzato per la vista sul lago, i DJ, i fantasiosi
cocktail e il finger food.
Zurigo
Zurigo, una delle città europee con la più alta qualità di vita, è una realtà ultramoderna, ode al rinnovamento urbano.
Paragonabile per certi versi a Berlino, Zurigo è fatta di bar sul lungolago, feste fino all’alba a Züri-West (i quartieri di Kreis 4 e Kreis 5), negozi di vestiti
usati nel Kreis 5 e celebrità che ad agosto si scatenano nella festa di strada più grande di tutta Europa: l’incontrollabile, eccentrica e smisurata Street Parade.
Langstrasse è la via più movimentata di Kreis 4 e altri bar si concentrano nelle sue traverse, mentre a Kreis 5 trovate molte altre opzioni soprattutto in
Hardstrasse e nelle sue vicinanze.
Il simbolo della rinascita della zona occidentale di Zurigo, che in passato era l’area industriale della città, è lo Schiffbau (Schiffbaustrasse). Questa gigantesca struttura, che un tempo era uno stabilimento per la produzione dei vaporetti che solcavano le acque del lago e, fino al 1992, dei componenti dei motori
a turbina, è stata trasformata nella Schauspielhaus (www.schauspielhaus.ch), un vasto teatro con tre palcoscenici. Vale la pena di dare un’occhiata al suo
interno. Qui si trovano anche l’elegante ristorante LaSalle, il bar Nietturm al primo piano e il locale Moods che propone musica jazz.
Fate un salto anche alla Giessereihalle nel complesso Puls 5 (www. puls5.ch). Questa ex fonderia è stata trasformata in un centro multifunzionale con
ristoranti, bar e uffici.
Züritipp è la rivista che riporta gli eventi in programma; la trovate in tutta la città e all’ufficio turistico. Cercate anche la trimestrale Zürich Guide.
Se vi piace...
…lo sport, estremo o no
Grandi amanti dello sport, gli svizzeri fanno di tutto per dimostrare la loro abilità nelle discipline più diverse.
A Ginevra, Losanna, Zermatt e Murten si tengono maratone su strada, ma quella più spettacolare in assoluto è la Jungfrau Marathon, che si svolge a
settembre intorno alle tre celebri vette svizzere.
A gennaio Mürren è sede dell’emozionante Inferno Run, una competizione di discesa libera che si disputa dal lontano 1928. La discesa libera e lo slalom
di Lauberhorn, a Wengen, e la Settimana Internazionale delle Mongolfiere, a Château-d’Œx, sono competizioni note a livello internazionale.
A fine gennaio la superficie ghiacciata del lago di St. Moritz è teatro della Cartier Polo World Cup on Snow e a febbraio delle competizioni ippiche del
White Turf e del Cricket on ice.
A marzo è in programma l’impegnativa Engadine Ski Marathon, a cui prendono parte migliaia di sciatori che scivolano per 42,2 km tra pini e specchi
d’acqua ghiacciati. Si può assistere a questa spettacolare gara di fondo a St. Moritz o a Pontresina. Sempre a marzo si svolge l’evento clou del calendario
sportivo di Verbier, ovvero l’Xtreme Freeride Contest, in cui snowboarder professionisti affrontano la temibilissima parete nord del Bec des Rosses, mentre
ad aprile è il turno di Zermatt e del Bump Bash, una competizione di sci acrobatico.
Ad agosto è in programma l’Eiger Bike-Challenge, una competizione ciclistica su un percorso di 90 km. Per quanto riguarda il tennis, i due maggiori
eventi del calendario sportivo elvetico sono gli Swiss Open (Allianz Suisse Open), che si svolgono a Gstaad nel mese di luglio, e gli Swiss Indoors, che si
tengono a Basilea a ottobre/novembre e rappresentano uno degli appuntamenti più importanti del calendario sportivo del paese.
L’anno sportivo si conclude a dicembre con la FIS Cross-Country World Cup di Davos e la Coppa del mondo di salto con gli sci a Engelberg.
…il cioccolato
La Svizzera è sinonimo di cioccolato – e qui si trova in ogni foggia, anche a forma di coltellino tascabile. Più di metà di tutto il cioccolato svizzero è consumato
in patria, il luogo per eccellenza in cui assaporarlo.
»» Treno del cioccolato Viaggio su un treno belle époque da Montreux a una fabbrica di cioccolato
»» San Gallo Cioccolata calda, praline e tartufi irresistibili alla Chocolaterie (Gallusstrasse 20)
»» Lugano Un viaggio nella storia del cioccolato con degustazione al Museo del Cioccolato Alprose (Via Rompada 36)
»» Ginevra Bagni al cioccolato nella spa After the Rain (Passage des Lions 4)
»» Broc Osservate le tecniche di produzione in una delle più antiche fabbriche di cioccolato della Svizzera: Cailler (Rue Jules Bellet 7), in attività fin dal 1825
»» Zurigo Il Café Sprüngli, centro per eccellenza della Svizzera dolce, è in attività sin dal 1836
...il design
In Svizzera gli amanti del design e dell’architettura contemporanea avranno veramente l’imbarazzo della scelta. Le città della Confederazione sono infatti
ricchissime di musei, alberghi, ristoranti, locali e luoghi d’interesse di straordinario valore estetico.
»» Vitra Design Museum e Schaulager di Herzog & de Meuron, Basilea
»» Fondation Beyeler, Basilea, e Zentrum Paul Klee, Berna
»» City Lounge, San Gallo
»» Museum Jean Tinguely, di Mario Botta, a Basilea, e le altre creazioni dell’architetto a Lugano
»» KKL e The Hotel, Lucerna
»» Freitag, Zurigo
»» Therme Vals, Vals
»» Giger Bar, Chur
»» Matterhorn Museum e Vernissage Bar, Zermatt
»» Le Corbusier Pavilion e Heidi Weber Museum, Zurigo
»» La Cour des Augustins, Hôtel Auteuil e La Réserve, Ginevra
»» Auberge aux 4 Vents, Friburgo
»» La Maison Blanche di Le Corbusier, La Chaux-de-Fonds
…il turismo eco-sostenibile
»» Godetevi la bellezza del Lago di Lugano dormendo per una notte alla Locanda del Giglio.
»» Non perdetevi una delle passeggiate poco impegnative che partono dal Restaurant SaintMartin, a Saint-Martin.
Lucerna e la follia del Fasnacht
Se qualcuno dovesse propinarvi qualche stereotipo sulla pacatezza
e sulla sistematicità degli svizzeri, invitatelo ad andare a Lucerna in
occasione del Fasnacht – vi assicuriamo che non utilizzeranno mai
più questi vecchi cliché. Più chiassosa di quella di Basilea o Berna,
questa festa della durata di sei giorni che precede la Quaresima è
davvero senza freni. La baldoria ha inizio il ‘Giovedì Sporco’ con il
personaggio di ‘Fritschi’ che saluta la folla dal municipio, mentre un
colpo di cannone segnala che l’edonistica confusione può avere inizio.
Streghe piene di verruche, orchi dallo sguardo bieco e lascivo, giullari
scampanellanti: non importa quale costume o maschera scegliate di
indossare – vestitevi, bevete e ballate, questa è la tradizione!
Gruppi musicali di guggenmusik (stile musicale tipico del Carnevale) suonano sui ponti, acrobati e attori si esibiscono, e le sfilate
riempiono le strade di colori, confusione e musica assordante in
un crescendo che raggiunge l’apice il Mardi Gras (Martedì Grasso).
»» Fate un giro tra i paesi e degustate vino a Klettgau; un pranzo a base di Spätzli (gnocchetti) a Bad Osterfingen, Osterfingen.
»» Gustate formaggio fresco e latticello e dormite sulla paglia dopo essere andati a piedi da Arosa a Lenzerheide passando per Parpaner Rothorn.
»» Rilassatevi a Engelberg, dedicandovi alla produzione del formaggio e alle gite in bicicletta. Banchettate con i cibi biologici di Stephan Oberli a Hess e concedetevi un fantastico
bagno di fieno.
»» Superate la paura dell’altezza sul Ponte del Diavolo vicino ad Andermatt e cenate al ristorante del River House Boutique Hotel.
»» Prendete un cane San Bernardo alla Fondation Barry vicino a Martigny per fare una passeggiata sul passo del Gran San Bernardo.
»» Viaggiate con un lama attraverso la splendida valle dell’Engadina o su un carretto trainato da un cavallo attraverso il dimenticato Giura.
»» Respirate aria fresca a pieni polmoni insieme agli agricoltori e ai produttori di vino della zona di Murten; passate la notte alla Owl Farm.
»» Scoprite quanto di meglio la Svizzera può offrire mangiando, all’aperto in estate, all’Auberge du Mont Cornu vicino a Neuchâtel.
Come uno del posto
I consigli che vi darebbe chi vive a…
…Basilea
Prendete parte all’imponente e spettacolare Fasnacht (Carnevale di primavera), l’avvenimento più importante di Basilea. I festeggiamenti iniziano esattamente alle 4 del mattino, il lunedì successivo al mercoledì delle Ceneri. Le luci delle strade vengono spente e una processione segue un percorso prestabilito
nelle vie del centro. I partecipanti all’evento indossano costumi e maschere molto elaborati e per le strade si fa festa senza preoccuparsi di rumori o simili.
Le principali parate hanno luogo nei pomeriggi del lunedì e del mercoledì, mentre quello del martedì è riservato alla sfilata dei bambini.
…Berna
Godetevi l’atmosfera di provincia dell’incantevole Città Vecchia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e, quando arrivate alla piazza di fronte
al Parlamento (Bundeshäuser), unitevi alla folla di bernesi che si ritrovano qui per passare il tempo: sedetevi per terra e rilassatevi.
In estate, trascorrete qualche ora nella piscina all’aperto Marzili; si trova accanto all’Aare ed è il luogo ideale per abbronzarsi e divertirsi con la gente
del posto. La piscina è lunga appena 25 m, ma sono soprattutto gli ampi prati, i calcio balilla e gli spazi per prendere il sole a richiamare la gente. Nuotare
nel fiume è consigliato solo ai più esperti.
Il quarto lunedì di novembre partecipate al leggendario mercato delle cipolle (Zibelemärit), in cui più di 600 banchi vendono trecce, corone, ghirlande
e sculture fatte con le cipolle, più pasticci di cipolle e altre cose legate a questo alimento oltre a vari gustosi prodotti regionali. Il mercato delle cipolle è un
pretesto per una giornata di allegre follie: la gente va in giro tirando coriandoli e colpendosi con martelli di plastica.
…Ginevra
Elegante e cosmopolita, Ginevra è magnificamente adagiata sulle sponde del lago alpino più grande d’Europa e sembra ospitare il mondo intero: più di 200
organizzazioni internazionali governative e non governative riempiono i lussuosi alberghi cittadini, banchettano con l’incredibile assortimento di cucine
internazionali e contribuiscono a sostenere l’esuberanza economica di banche, gioiellerie e cioccolaterie per cui la città è nota.
E il volto urbano più autentico dov’è? Non nelle impeccabili passeggiate lungolago, né nelle vie pedonali della Città Vecchia.
Per scoprire la Ginevra dei genevois, bisogna scavare nel quartiere di Pâquis (sulla sponda destra del fiume) o camminare lungo le rive industrializzate del
Rodano, dove i bar di quartiere vibrano di un’atmosfera particolare.
»» Un pasto alla Buvette des Bains – (022 738 16 16; www.bains-des-paquis.ch; Quai du Mont-Blanc 30; portate principali Sfr15-20; h8-22) Unitevi ai ginevrini in questo semplice
locale da spiaggia, rustico ma trendy, ai Bains des Pâquis, dove gli abitanti vanno a prendere il sole fin dal 1872. Potete andarci per fare colazione, mangiare un’insalata e il plat du
jour oppure per gustare la fondue au crémant (fonduta allo Champagne). Ci si serve da soli e d’estate si mangia all’aperto.
»» Il quartiere di Carouge, il cuore bohémien di Ginevra – I tram n. 12 e 13 collegano il centro di Ginevra con l’alberata Place du Marché, la semplice piazza principale di Carouge,
che il mercoledì e il sabato mattina pullula di banchi del mercato. Il fascino del Carouge è in parte dovuto proprio all’assenza di vere e proprie attrazioni turistiche, a eccezione delle
eleganti case settecentesche affacciate sui loro giardini interni. Oggi le strade del quartiere pullulano di bar, boutique e atelier di artisti.
»» La fonduta del Restaurant Edelweiss Il ristorante in stile alpino che fa parte dell’omonimo albergo (Place de la Navigation) è un punto di riferimento per i ginevrini che vogliono
gustare la tradizionale fonduta di formaggio.
»» Un picnic con vista sui monti Grazie allo splendido panorama montano che la circonda, Ginevra si presta ottimamente ai picnic, una buona soluzione, tra l’altro, per risparmiare
sui pasti. Ecco i nostri suggerimente per scegliere i luoghi più adatti:
_ all’ombra della voluttuosa scultura Reclining Figure: Arch Leg (1973) di Henry Moore, nel piccolo e tranquillo parco di fronte al Musée d’Art et d’Histoire.
_ dietro la cattedrale nella Terrasse Agrippa d’Aubigné, un parco ombreggiato con panchine, una buca con la sabbia e un’altalena per i bambini e belle vedute dei tetti e della cattedrale
_ sulla spiaggia di ghiaia attorno al molo di Pâquis, sul lato opposto rispetto all’entrata dei Bains de Pâquis
_ in una panchina in Quai du Mont Blanc, con vista del maestoso Monte Bianco
_ sulla panchina più lunga del mondo, che misura 126 m e si trova accanto ai castagni che costeggiano Promenade de la Treille, nel Parc des Bastions
…Zurigo
La città dà il meglio di sé in estate, quando i parchi lungo il lago sono invasi da bagnanti, gente che prende il sole, coppie di innamorati, persone che vanno
sui pattini in linea, giocano a calcio, passeggiano o semplicemente vengono a fare baldoria. I parchi, poi, sono anche perfetti per i picnic. Perfino la polizia
pattuglia queste zone sui pattini!
Da maggio a settembre, sul lago e sul Limmat sono aperti alcuni stabilimenti balneari, ma naturalmente ci sono anche molti luoghi dove si può fare il
bagno gratuitamente. In genere gli stabilimenti balneari sono pontili di legno con un padiglione e normalmente offrono massaggi, yoga, saune e spuntini.
L’ingresso costa Sfr6 e l’orario di apertura solitamente va dalle 9 alle 19 a maggio e a settembre e dalle 9 alle 20 da giugno ad agosto.
A partire da metà luglio, per un mese è in funzione un frequentatissimo cinema all’aperto sul lago.
Shopping
Non perdetevi i campanacci per le mucche, gli orologi a cucù, le tavolette di cioccolato e le boules à neige del Matterhorn. Nei più eleganti negozi Schweizer
Heimatwerk (www.heimat werk.ch) troverete in vendita prodotti realizzati esclusivamente in Svizzera tra cui bellissimi giocattoli in legno, giochi per bambini
e adulti, ceramiche, prodotti tessili e così via.
La Svizzera, però, è anche la patria di molti marchi, pertanto vale la pena lasciare un po’ di spazio nella valigia per:
Borsette e cartelle In Svizzera ha sede la Freitag (www.freitag.ch), che produce eleganti cartelle e portadocumenti in plastica riciclata.
Borracce Sigg (www.sigg.ch) è leader mondiale in questo settore; una delle sue borracce colorate in alluminio è stata perfino esposta al Museo d’Arte Moderna di New York.
Coltellini svizzeri La marca originale, che domina il mercato, è la Victorinox (www.victorinox.ch), sebbene anche la Wenger (www.wenger-knife.ch) offra prodotti discreti. Per un
coltello si possono spendere da Sfr7,50 a Sfr200 o più, a seconda delle funzioni.
Matite colorate Il primo marchio al mondo a produrre pastelli completamente lavabili è stata la svizzera Caran d’Ache (­ www.carandache.ch).
Orologi Se non potete permettervi un TAG Heuer, un Rolex, un Cartier o un Patek Philippe potrete senz’altro acquistare uno Swatch (www.swatch.ch).
Scarpe Bally (www.bally.ch, anche in italiano) è una marca nota all’estero; anche la catena nazionale Navyboot (www.navyboot.ch) vende stivali col tacco e scarpe di ottima
finitura.
I negozi sono aperti quotidianamente dalle ore 8/8.30 alle 18.30 e il sabato fino alle 16.
Prevalentemente nelle città, i grandi magazzini e altri negozi sono chiusi la mattina del lunedì. Una volta alla settimana è prevista la chiusura dei
negozi alle 21. Nei centri minori e nelle zone periferiche delle maggiori città i negozi chiudono per 1-2 ore durante l’intervallo di pranzo.
La maggioranza delle località turistiche offre orari di apertura prolungati, talvolta anche per qualche ora di domenica. In genere gli uffici sono aperti
all’incirca dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 17 dal lunedì al venerdì.
Emergenze e salute
In Svizzera non esiste il servizio sanitario gratuito (i cittadini svizzeri e tutti coloro che risiedono nel paese sono tenuti a sottoscrivere un’assicurazione
sanitaria privata) e in genere tutti i medicinali sono a pagamento. Tra gli stati membri dell’Unione Europea e la Svizzera esistono accordi di reciprocità
per quanto riguarda l’assistenza sanitaria di base. Si tratta però di una copertura assai limitata, e pertanto è bene che i visitatori italiani stipulino
un’assicurazione di viaggio o sanitaria privata. Le cure prestate dalla guardia medica negli ospedali pubblici sono coperte dalla Tessera Europea
di Assicurazione Malattia (TEAM), che ha sostituito il modello E111. Tale tessera è stata inviata a domicilio a tutti i cittadini italiani assistiti dal
Servizio Sanitario Nazionale (ogni membro della famiglia dovrà avere la propria tessera). Ogni 30 giorni di degenza in ospedale bisogna pagare
una sovrattassa non rimborsabile. I cittadini europei provvisti della Tessera Europea di Assicurazione Malattia pagano solo la metà del costo totale
del trasporto in ambulanza (su strada o in aereo). Potete rivolgervi a qualsiasi medico iscritto al sistema sanitario svizzero. Le cure dentistiche,
tranne quelle d’emergenza in caso di incidente, non sono coperte in alcun modo. In genere bisogna pagare sul posto e chiedere poi il rimborso al
Gemeinsame Einrichtung KVG (%0041 32 625 48 20; Gibelinstrasse 25, Postfach CH-4503 Solothurn).
Trasporti interni: viaggiare in Svizzera
La rete svizzera dei mezzi di trasporto pubblici, molto ben coordinati tra loro, è una delle più efficienti del mondo. Nel programmare i loro spostamenti
gli svizzeri non si preoccupano se tra arrivi e partenze ci sono solo pochi minuti di margine: perdere una coincidenza a causa di un ritardo è un fatto
molto raro.
Gli spostamenti all’interno del paese sono però piuttosto costosi: se intendete utilizzare con frequenza i mezzi pubblici su percorsi extraurbani, valutate
l’opportunità di acquistare uno Swiss Pass.
Sugli orari si legge spesso Werktags (giorni feriali), definizione che indica il periodo dal lunedì al sabato, a meno che non sia specificato ‘ausser Samstag’
(tranne sabato).
Aereo
Considerate le ridotte dimensioni del paese e l’eccellente rete ferroviaria, per i viaggiatori i voli interni non sono di grande utilità.
Swiss International Air Lines (www.swiss.com, anche in italiano), comunque, serve tutti i principali scali, come EuroAirport (Basilea) serve Ginevra e Zurigo.
Le tariffe di andata e ritorno variano notevolmente (da Sfr70 a Sfr300); la spartana compagnia svizzera Fly Baboo (www.flybaboo.com, anche in italiano) offre
voli tra Ginevra e Lugano.
Alcune località turistiche di montagna hanno operatori che propongono voli in elicottero sulle Alpi.
C’è inoltre la possibilità di sorvolare in dirigibile il Lago di Costanza.
Autobus
Gli ‘autobus postali’ gialli (AutoPostale in italiano, PostAuto in tedesco, CarPostal in francese; www.postbus.ch/it/) integrano la rete ferroviaria collegando le
città con le località montane più isolate. Sono estremamente regolari e le partenze avvengono in coincidenza con gli arrivi dei treni. Le stazioni degli autobus
sono sempre vicine a quelle ferroviarie. Si viaggia in un’unica classe.
Pagando una tariffa fissa di Sfr12 è possibile spedire il bagaglio a un ufficio postale e andarlo a ritirare successivamente – servizio particolarmente
utile agli escursionisti che viaggiano spesso sugli autobus postali.
Nei fine settimana ci sono diversi autobus notturni (%0900 100 201; http://mct.sbb.ch/mct/night bird, in tedesco e francese) comodi per chi rientra a casa tardi
dopo una serata in discoteca o ha fretta di raggiungere l’aeroporto per prendere un volo di primo mattino.
Biglietti a riduzione
Tutti i biglietti a riduzione svizzeri sono validi anche sugli autobus postali; su alcune tratte alpine turistiche, tuttavia, si paga un supplemento che varia da
Sfr15 a Sfr25.
Costi
Le tariffe degli autobus postali sono paragonabili a quelle ferroviarie.
Prenotazioni
Di solito i biglietti si acquistano dal conducente, ma su alcune linee alpine particolarmente panoramiche (per esempio Lugano–St. Moritz) è necessario
prenotare in anticipo. V. www.postbus.ch/it/ per ulteriori informazioni.
Automobile e motocicletta
Nei centri cittadini i trasporti pubblici sono eccellenti, mentre parcheggiare l’auto potrebbe essere un problema.
Associazioni automobilistiche
Il Touring Club Svizzero (TCS; %022 417 22 20; www.tcs.ch, in italiano, tedesco e francese; Chemin de Blandonnet, Case Postale 820, CH-1214 Ginevra) e l’Automobile Club
Svizzero (Automobil-Club der Schweiz, ACS; %031 328 31 11; www.acs.ch, in italiano, tedesco e francese; Wasserwerkgasse 39, CH-3000, Berna 13) possono fornire informazioni
sulla guida in Svizzera. Il TCS, con una presenza più capillare, gestisce il servizio di pronto intervento (%140) attivo 24 ore su 24, gratuito per i membri
delle associazioni automobilistiche svizzere o dei rispettivi affiliati internazionali.
Carburante
La benzina senza piombo (bleifrei, sans plomb), erogata dai distributori di colore verde, è quella usata comunemente, ma anche il diesel è molto diffuso
(distributori neri). Per conoscere i prezzi aggiornati visitate il sito www.theaa.com e ricercate ‘fuel’.
Condizioni stradali
Le strade svizzere sono ben progettate, dotate di una chiara segnaletica e mantenute in buone condizioni. Nei tratti più ripidi è comunque opportuno viaggiare
a velocità moderata e in inverno bisogna avere le catene da neve a bordo del veicolo.
I principali passi alpini sono praticabili tutto l’anno se le condizioni meteorologiche lo permettono. Tuttavia, il Gran San Bernardo, il San Gottardo
e il San Bernardino d’inverno sono spesso chiusi per neve – in questo caso l’unica soluzione è utilizzare le loro gallerie. I passi aperti solo da giugno
a ottobre sono quelli di Albula, Furka, Grimsel, Klausen, Oberalp, Susten e Umbrail. Altri passi sono il Lukmanier (aperto da maggio a novembre), il
Nufenen (da giugno a settembre) e lo Splügen (da maggio a ottobre).
Per informazioni aggiornate in tempo reale sulle condizioni del traffico chiamate il %163 (informazioni registrate in italiano, francese, tedesco e inglese).
Esistono inoltre treni per il trasporto auto che garantiscono agli automobilisti, grazie a lunghe gallerie ferroviarie, veloci spostamenti nelle zone alpine:
Galleria del Lötschberg (%0900 553 333; www.bls.ch) Da Kandersteg a Goppenstein (automobile e passeggeri da lunedì a giovedì/da venerdì a domenica Sfr22/27, durata 15
mini) oppure Iselle in Italia (automobile e passeggeri Sfr91; è necessario prenotare in anticipo).
Passo della Furka (%027 927 77 71; www.mgbahn.ch) Da Oberwald a Realp.
Galleria della Vereina (%081 288 37 37; www.rhb.ch, anche in italiano) Evita il Passo Flüela, chiuso in inverno; da Klosters-Selfranga a Sagliains-Engadina (automobile e
passeggeri bassa/media/alta stagione Sfr31/37/42)
Noleggio
Il noleggio delle automobili è piuttosto costoso, soprattutto se ci si rivolge a un operatore internazionale. Si risparmia qualcosa prenotando prima della partenza. P
Di solito l’età minima per poter noleggiare un’auto è 25 anni, ma scende a 20 per alcune agenzie locali, mentre è sempre richiesta la carta di credito.
Nella stagione fredda le automobili a noleggio hanno sempre le gomme invernali.
Tra gli autonoleggio segnaliamo:
Avis (%084 881 18 18; www.avis.ch)
viaggi panoramici
In Svizzera, treni, autobus e imbarcazioni sono qualcosa di più che semplici mezzi per spostarsi da una località all’altra. Lungo alcuni itinerari con panorami mozzafiato il viaggio stesso è di per sé un’attrazione. Di seguito sono descritti alcuni dei percorsi panoramici svizzeri più classici. Tenete presente
che è possibile decidere di effettuare solo un tratto del tragitto in questione e che i mezzi di linea servono le stesse rotte a tariffe normali. Oltre a questi
percorsi, pressoché tutte le linee ferroviarie nella Regione della Jungfrau offrono paesaggi bellissimi.
Treni panoramici
I primi tre treni dell’elenco che segue hanno carrozze panoramiche con ampie finestre:
Glacier Express (%027 927 77 00; www.glacierexpress.ch, anche in italiano; seconda/prima classe Sfr136/232, prenotazione obbligatoria estate/inverno Sfr33/13; durata 7
h circa, tutti i giorni) È un viaggio spettacolare che si snoda tra Zermatt e St. Moritz, Coira o Davos. La tratta alpina Briga–Zermatt offre panorami davvero
magnifici, così come quella compresa tra Disentis/Mustér e Briga.
Golden Pass Route (%021 989 81 90; www.goldenpass.ch, anche in italiano; prenotazione consigliata nei weekend e nei periodi di vacanza; sola andata seconda/prima classe
Sfr70/119) Viaggia tra Lucerna e Montreux. Il percorso si compone di tre tratte, pertanto bisogna cambiare treno due volte. Lo stesso itinerario è servito
ogni ora da treni di linea, privi di finestrini panoramici.
Bernina Express (%081 288 65 65; www.rhb.ch, anche in italiano; sola andata seconda/prima classe Sfr58/99, prenotazione obbligatoria estate/inverno Sfr12/9; durata 2 h
30 min, tutti i giorni) Attraversa l’Engadina per 145 km da Coira a Tirano. Da maggio a ottobre si può proseguire in autobus da Tirano a Lugano.
Treno del cioccolato (http://www.goldenpass.ch/treno_del_cioccolato) Viaggio di andata e ritorno in un vagone di lusso in stile belle époque da Montreux
alla fabbrica di cioccolato Broc.
Mont Blanc Express/Saint-Bernard Express (www.tmrsa.ch, anche in italiano) Da Martigny a Chamonix, in Francia, oppure oltre il Passo del San Bernardo.
Voralpen Express (www.voralpen-express.ch, in tedesco) Dal Lago di Costanza al Lago dei Quattro Cantoni, attraverso San Gallo, Rapperswil e Romanshorn.
Piroscafo e treno
Il viaggio del Wilhelm Tell Express (%041 367 67 67; www.wilhelmtellexpress.ch, anche in italiano; interi standard/premium Sfr176/216; con Swiss Pass, standard/premium
Sfr39/79; hmag-ott) inizia con una meravigliosa crociera di due ore e mezzo su un piroscafo che solca il Lago dei Quattro Cantoni fino a Flüelen, da dove
parte un treno che, attraversando gole e superando montagne, arriva fino a Locarno.
Autobus postali
Il Palm Express (%058 386 31 66; www.palmexpress.ch, anche in italiano; biglietti Sfr70, con biglietto alpino obbligatorio Sfr15), in servizio tra St. Moritz e Lugano,
attraversa l’Engadina e le montagne valicando il Passo Maloja, poi costeggia i paesaggi mediterranei del Lago di Lugano e del Lago di Como.
Troverete molti altri itinerari panoramici che si snodano tra le montagne sul sito www.postbus.ch.
Europcar (%084 880 80 99; www.europcar.ch)
Hertz (%084 881 10 10; www.hertz.ch)
Holiday Autos (%056 675 75 85; www.holidayautos.ch)
Sixt (%084 888 44 44; www.sixt.ch)
Car sharing
Mobility (%0848 824 812; www.mobility.ch) dispone di circa 2600 automobili sparse in 1300 parcheggi in tutta la Svizzera; le automobili possono essere
utilizzate per un periodo che va da un’ora a 16 giorni, ma non sono consentiti viaggi di sola andata.
L’automobile può essere prenotata via internet o telefonicamente e ritirata all’ora prestabilita. Le tariffe giornaliere partono da Sfr2,80 l’ora, cui va ad aggiungersi un supplemento per la distanza percorsa che parte da Sfr0,52 a chilometro.
Norme di circolazione
Negli uffici cantonali della motorizzazione e in alcuni posti doganali si può acquistare un manuale (in inglese) sulle norme di circolazione stradale.
L’età minima per guidare automobili e motociclette è 18 anni, mentre per i motorini è 14 anni.
In Svizzera si circola sulla destra. Sulle strade di montagna il veicolo che sale ha la precedenza, tranne per gli autobus postali che hanno sempre diritto di
precedenza. Quando un autobus postale si avvicina a una curva cieca, il conducente suona sempre un clacson multitonale. In città date sempre la precedenza
ai tram e non superateli quando si fermano per far salire e scendere i passeggeri.
Il limite di velocità nelle aree urbane è di 50km/h (ma in alcuni casi può scendere a 30km/h), 80km/h sulle principali strade extraurbane, 100km/h sulle
autostrade a una corsia e 120km/h su quelle a due corsie. A bordo dell’auto è necessario indossare le cinture di sicurezza e avere al seguito il triangolo di
emergenza, che deve essere riposto in luogo facilmente accessibile (cioè non nel bagagliaio).
In tutte le gallerie bisogna accendere i fari anabbaglianti, raccomandati ai motociclisti anche durante il giorno al di fuori delle gallerie. I fari vanno accesi
anche in caso di pioggia o scarsa visibilità. I motociclisti, sia il conducente sia il passeggero, hanno l’obbligo di indossare il casco.
In Svizzera le autorità sono molto severe con chi guida in stato di ebbrezza. Il limite consentito del tasso alcolico è dello 0,05%; in caso di infrazione si
può essere passibili di una pesante ammenda, del ritiro della patente o addirittura dell’arresto. Se si resta coinvolti in un incidente automobilistico bisogna
chiamare tassativamente la polizia nel caso in cui ci siano feriti di una certa gravità. È obbligatorio portare sempre con sé il certificato di proprietà del veicolo.
Entro i confini svizzeri si può guidare un veicolo immatricolato all’estero per un massimo di 12 mesi.
Parcheggiare in città
Nei centri cittadini (purché non siano chiusi al traffico, come spesso accade) il parcheggio in strada è regolato da parcometri durante le ore lavorative (dalle
8 alle 19 dal lunedì al sabato). Il costo è di Sfr2 l’ora, per un limite massimo di tempo che va da 30 minuti a 2 ore. Le strade centrali al di fuori di queste
zone sono in genere segnalate come aree blu, con un limite massimo di sosta di un’ora e mezzo durante le ore lavorative, o come aree rosse (sempre più
rare), con un limite massimo di sosta di 15 minuti. In entrambi i casi bisogna esporre il disco orario.
Patente di guida
La patente italiana e tutte le altre patenti di guida europee e quelle statunitensi sono accettate in Svizzera per un massimo di un anno, dopodiché bisogna
farsi rilasciare la patente internazionale (International Driving Permit).
Segnali stradali
Quasi tutti i segnali stradali sono conformi alle convenzioni internazionali. Tra i cartelli che potreste non conoscere segnaliamo:
»» Una ruota bianca barrata su sfondo circolare azzurro, che significa obbligo di catene.
»» Una tromba gialla su sfondo quadrato azzurro, che significa che bisogna attenersi alle indicazioni dei conducenti degli autobus postali.
Bicicletta
Noleggio
Rent a Bike (%041 925 11 70; www.rent-a-bike.ch, in tedesco e francese) noleggia biciclette in circa 100 stazioni ferroviarie. I prezzi partono da Sfr25/33 per
mezza giornata/giornata intera oppure Sfr40 al giorno se prendete a noleggio la bicicletta in una stazione ferroviaria e la restituite in un’altra; i possessori di uno dei vari pass disponibili per i mezzi di trasporto pubblici e i minori di 16 anni pagano la metà. Gli sportelli sono aperti tutti i giorni, di
solito dalle prime luci dell’alba fino a sera. In estate la domanda di biciclette a noleggio è molto alta e in alcune delle stazioni più piccole le biciclette
disponibili sono poche: organizzatevi con uno o due giorni di anticipo.
Trasporto
Ogni passeggero ha diritto di trasportare una bicicletta (al costo di un biglietto intero di seconda classe) sui treni più lenti e talvolta anche sugli InterCity
(IC) o EuroCity (EC) se c’è posto nel vagone bagagli. Dal 31 marzo al 31 ottobre è invece necessario prenotare per trasportare la bicicletta sui treni pendolino
ICN (Inter-City ad assetto variabile).
Negli orari ferroviari i treni sui quali non è consentito il trasporto delle biciclette sono indicati da un simbolo sbarrato. Spedire la bicicletta come bagaglio
non accompagnato costa Sfr16.
Imbarcazioni
Tutti i laghi di grandi dimensioni sono serviti dai vaporetti gestiti dalle Ferrovie Federali Svizzere (SBB/CFF/FFS) o da compagnie private collegate, per le
quali valgono comunque i biglietti a riduzione. Tra i laghi coperti da questo servizio figurano Ginevra, Costanza, Lucerna, Lugano, Neuchâtel, Biel, Murten,
Thun, Brienz e Zug, mentre è escluso il Lago Maggiore. Le tessere ferroviarie non sono valide per le crociere offerte dagli operatori minori.
Trasporti locali
Taxi
I taxi di solito sostano davanti alle stazioni ferroviarie; si possono anche prenotare telefonicamente.
Trasporti pubblici
Tutti i mezzi di trasporto urbani fanno capo a un unico coordinamento centrale, pertanto con lo stesso biglietto si può viaggiare su qualsiasi linea. I biglietti
si acquistano presso i distributori presenti alle varie fermate, mentre solo raramente tali distributori sono disponibili a bordo.
In alcune città svizzere i biglietti singoli hanno un limite di validità (per esempio un’ora) e possono essere usati solo all’interno di una determinata zona. Entro tale limite, però, si può interrompere e riprendere il viaggio. Talvolta si possono acquistare carnet a prezzo scontato (il biglietto
deve essere convalidato a bordo nelle apposite obliteratrici all’inizio del viaggio) o biglietti giornalieri ancora più convenienti.
I controlli a bordo dei mezzi di trasporto sono piuttosto frequenti. I passeggeri sprovvisti di biglietto devono pagare immediatamente la multa.
Treno
La rete ferroviaria svizzera è in parte a gestione statale e in parte privata. La sigla dell’ente Ferrovie Federali Svizzere (www.rail.ch, www.sbb.ch, anche in italiano)
è FFS in italiano, SBB in tedesco e CFF in francese. Tutte le principali stazioni ferroviarie sono collegate tra loro da treni con frequenza oraria, generalmente
in servizio dalle 6 alle 24.
Gran parte dei treni a lunga percorrenza ha la carrozza ristorante e un vagone per famiglie con uno spazio in cui i bambini possono giocare. È vietato
fumare su tutti i convogli e in tutte le stazioni ferroviarie.
Bagaglio
Nella maggior parte delle stazioni ferroviarie si trovano armadietti (Sfr6/9 per un armadietto piccolo/grande) in cui è possibile depositare i bagagli, solitamente accessibili dalle 6 a mezzanotte.
In quasi tutte le stazioni i viaggiatori in possesso di regolare biglietto possono
spedire separatamente il bagaglio (Sfr20 per valigia fino a 25 kg) imbarcandolo prima
biglietti a riduzione svizzeri
delle 9 per poi ritirarlo a destinazione dopo le 18. Si tratta di un servizio particolarmente utile quando si visitano più località in uno stesso giorno.
Le tessere nazionali in genere permettono di ottenere un risparmio
maggiore rispetto all’InterRail se si pensa di effettuare molti spoClassi
stamenti all’interno del paese. I pass, racchiusi nel pacchetto Swiss
Gli impeccabili scompartimenti di seconda classe sono perfettamente in grado di
Travel System, si possono acquistare prima dell’arrivo in Svizzera
soddisfare le esigenze della maggior parte dei viaggiatori. Queste carrozze, però,
direttamente online alla pagina FFS: Ticket Shop (https://www.sbb.
risultano a volte piuttosto affollate, anche perché i treni sono regolarmente utilizzati
ch/ticketshop) delle Ferrovie Svizzere o sul sito www.myswitzerland.
dai militari in servizio, e può quindi capitare di dover viaggiare in piedi.
com/it/home.html (alla voce ‘Trasporto’, e poi ‘Muoversi in Svizzera’).
Le carrozze di prima classe, ovviamente, sono più confortevoli, spaziose e meno
Per individuare l’opzione più conveniente per il vostro viaggio potete
affollate. Dispongono di prese per il collegamento dei computer portatili e in alcuni
farvi aiutare dal ‘Ticketfinder’ posizionato a destra sulla pagina web
posti c’è anche il collegamento wi-fi.
www.swiss travelsystem.com/it/biglietti/panoramica-biglietti.html.
I biglietti si possono acquistare anche in Svizzera presso le
Costi
principali stazioni ferroviarie.
La tariffa ordinaria è piuttosto elevata, con un costo di circa Sfr38 per 100 km; la
cosa migliore è comprare un biglietto a riduzione svizzero. È possibile risparmiare,
ma unicamente sulle tratte più lunghe, comprando un biglietto di andata e ritorno al posto di due di sola andata. Talvolta in bassa stagione sono disponibili
offerte speciali.
Prenotazioni e biglietti
In alta stagione è consigliabile la prenotazione per i viaggi più lunghi (Sfr5).
Su alcune linee ferroviarie minori che attraversano zone di campagna, indicate da un simbolo giallo a forma di occhio, vige un sistema di ‘autocontrollo’
dei biglietti. Fate in modo di acquistare il biglietto prima di salire a bordo se non volete incorrere in sanzioni. I controlli sono piuttosto frequenti.
I biglietti di andata e ritorno per viaggi di oltre 80 km sono validi per due giorni. Quelli per viaggi di oltre 160 km valgono un mese e consentono di interrompere e riprendere il viaggio.
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