Dirigenti Scolastici
NOTIZIARIO NAZIONALE
009 - 2016 – 20 Febbraio 2016
REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC
DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della
categoria
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
02. Aree a rischio e a forte processo immigratorio: firmata la
pre-intesa 2015/2016
03. PON per la scuola: pubblicate le graduatorie provvisorie
relative all’avviso sulla realizzazione degli ambienti digitali
SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
04. Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’USR
Veneto
05. Indicazioni al Comitato di valutazione: il dietro front
dell’USR Veneto
06. Comparti di contrattazione: miti e leggende sullo stato
della trattativa e realtà della discussione
NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
07. False certificazioni l.104 ad Agrigento. «La carica della
104»: la FLC CGIL Agrigento vuole essere “parte civile” nel
processo
08. DSGA in ruolo dal 2000: il MIUR invia ulteriori istruzioni
agli USR in applicazione della delibera della Corte dei Conti
PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
09. Periodo di prova e formazione dei docenti: sollecitata la
pubblicazione della nota di chiarimenti
10. Concorso docenti: il bando a fine febbraio 2016. Previsti
63.712 posti
11. Graduatorie di istituto docenti. Entro il 7 marzo 2016
l’inserimento in II fascia per i nuovi abilitati
12. Pagamento supplenti: prevista una nuova emissione
speciale a febbraio
13. Concorso 24 mesi ATA 2015/2016: a breve la nota agli
USR per l’aggiornamento delle graduatorie
ISTRUZIONE ADULTI - CPIA
14. Istruzione degli adulti: pubblicata la circolare con i
termini di scadenza per le iscrizioni a.s. 2016/2017
15. CPIA: messa a regime dei nuovi percorsi: pubblicato
decreto1.900.000 euro
SICUREZZA
16. viaggi di istruzione e visite guidate: indicazioni MIUR
ALLEGATI AL NOTIZIARIO

comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016

ipotesi ccni attribuzione risorse scuole aree a rischio e a forte processo
immigratorio a s 2015 2016 del 18 febbraio 2016

nota 2709 del 9 febbraio 2016 pubblicazione graduatorie provvisorie pon avviso
ambienti digitali

graduatorie pon avviso ambienti digitali

nota 20982 del 26 novembre 2015 faq ambienti digitali aggiornate

tabelle posti bando di concorso docenti 2016 al 18 febbraio 2016

nota 4477 del 16 febbraio 2016 ddg 89 16 integrazione graduatorie di istituto
personale docente

decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 attribuzione supplenze iii
fascia inserimento ii fascia titolo specializzazione sostegno

decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 allegati

circolare ministeriale 1 del 11 febbraio 2016 iscrizioni percorsi istruzione per gli
adulti 2016 17

Decreto n. 1250 del 20 novembre 2015 trasmesso con nota 842 del 28 gennaio
2016 finanziamenti messa a regime dei nuovi percorsi CPIA
**********
DIRIGENTI SCOLASTICI
01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria
Richiesto un incontro politico urgente e
fissata per il 9 marzo la prima iniziativa
di protesta davanti al MIUR.
FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL, dopo la conferma avuta nell’incontro
al MIUR dell’11 febbraio 2016 che continuano il taglio dei fondi contrattuali e la riduzione della
retribuzione dei dirigenti scolastici, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria
e hanno richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca.
Leggi il comunicato unitario
I sindacati chiedono che vengano affrontati urgentemente anche i temi del reclutamento
(concorso) dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la
retribuzione di risultato.
Di seguito la lettera inviata al MIUR.
____________________________________
Roma, 16 febbraio 2016
Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
sen. Stefania Giannini
Al Sottosegretario,
on. Davide Faraone
Al Capo di Gabinetto MIUR,
dott. Alessandro Fusacchia
Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione dei Dirigenti Scolastici - Richiesta di
incontro su vertenza Dirigenti Scolastici
Nel corso dell’incontro al MIUR di “aggiornamento FUN a.s. 2015/2016” dell’11 febbraio u.s., le
scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza dell’esistenza di un diverso orientamento
interpretativo tra MIUR e MEF, relativo alle modalità di calcolo per la quantificazione del Fondo
Unico Nazionale per l’a.s. 2015/2016, che ha come conseguenze:

la mancata certificazione delle risorse contrattuali relative all’a.s. 2015/2016;

la mancata ripartizione regionale delle stesse;

la mancata apertura dei tavoli di Contrattazione Integrativa Regionale sulla retribuzione
di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2015/2016.
Risulta che il MEF contesta al MIUR il mancato invio, a suo tempo, all’UCB dell’atto costitutivo
del FUN relativo all’a.s. 2011/2012, ponendo esplicitamente in dubbio la correttezza del metodo
di calcolo utilizzato dal MIUR per quell’anno e ipotizzando in quella circostanza il superamento
dei vincoli imposti dalla normativa con conseguente richiesta di recupero, da effettuare sulla
contrattazione 2015/2016. In tal modo verrebbero utilizzati una buona parte dei fondi del comma
86 della Buona Scuola, tradendo così l’impegno politico assunto dal Ministro e dal Sottosegretario
il 4 dicembre 2014.
Risulta inoltre che l’UCB interviene sui contratti integrativi regionali sottoscritti per gli anni
scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 formulando rilievi e subordinando la certificazione
al trasferimento di risorse dalla retribuzione di posizione parte variabile a quella di risultato, in
violazione del CCNL vigente e con conseguenze negative sul trattamento pensionistico e sulla
buonuscita dei dirigenti scolastici.
L’esistenza di un contenzioso tra due diversi Dicasteri, i cui vertici politici sono naturalmente
espressione dello stesso Governo, impone di trasferire la vicenda alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri.
Quanto sopra riportato aggrava le problematiche salariali dei dirigenti scolastici, la cui
retribuzione professionale media è diminuita di oltre 3.500 euro all’anno per effetto
dell’interpretazione restrittiva del Decreto Tremonti da parte del MEF e delle decurtazioni rese
permanenti dalle successive Leggi di stabilità. Si sono così aggravate le differenze retributive
con il resto della dirigenza pubblica e non ha trovato soluzione l’inaccettabile sperequazione
interna alla categoria.
A tutto ciò si aggiungono ulteriori oneri impropri che si scaricano sulle scuole e sui dirigenti per
l’estensione alle istituzioni scolastiche di norme, pensate per la generalità delle Pubbliche
Amministrazioni (trasparenza, anticorruzione, normativa sugli appalti pubblici, sicurezza, ecc.),
alle quali sono connesse pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e perfino penale.
Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e sollecitano un
urgente incontro politico con le SS.LL. finalizzato alla soluzione positiva dei problemi denunciati
e che affronti anche i temi del reclutamento dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del
relativo rapporto con la retribuzione di risultato.
ALLEGATI

comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016
**********
FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA
02. Aree a rischio e a forte processo immigratorio: firmata la pre-intesa
2015/2016
Nessuna
modifica
rispetto
contratto integrativo passato.
al
Il 18 febbraio 2016 si è tenuto l’incontro al MIUR per la sottoscrizione del Contratto
integrativo ai fini dell’assegnazione delle risorse per finanziare i progetti delle scuole in
aree a rischio e a forte processo immigratorio, approvati dalle Direzioni Scolastiche
regionali per l’anno scolastico 2015/2016.
Il Ministero, a seguito della sottoscrizione della pre-intesa, emanerà una nota agli USR per
far avviare per tempo le attività nell’ambito dei progetti autorizzati dalle Direzioni Scolastiche
regionali in attuazione degli accordi specifici stipulati a livello regionale, che solo dopo la firma
definitiva a livello nazionale, potranno a loro volta essere perfezionati.
L’ipotesi di CCNI ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno. Le risorse complessive
ammontano a 18.458.933,00 euro e saranno assegnante dal MIUR alle scuole lordo Stato,
mentre saranno caricate sui loro POS lordo dipendente.
ALLEGATI

ipotesi ccni attribuzione risorse scuole aree a rischio e a forte processo
immigratorio a s 2015 2016 del 18 febbraio 2016
*******
03. PON per la scuola: pubblicate le graduatorie provvisorie relative
all’avviso sulla realizzazione degli ambienti digitali
Oltre
settemila
dichiarati ammissibili.
progetti
L'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e
ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con nota 2709 del 9 febbraio 2016, pubblicata il 10
febbraio 2016, ha reso noto le graduatorie regionali provvisorie dei progetti pervenuti e relativi
all’Avviso destinato alla realizzazione degli ambienti digitali (nota 12810/15 e allegati).
Le autorizzazioni dei progetti, che riguarderanno le prime due annualità, saranno effettuate

in ordine di graduatoria

in base alle risorse programmate nel piano finanziario del PON e

per area territoriale
Successivamente, in presenza di eventuali disponibilità, sarà possibile procedere ad ulteriori
autorizzazioni.
Ricordiamo che con nota 20982 del 26 novembre 2015 erano state aggiornate le faq relative a
questo Avviso
Sono risultati ammissibili i progetti presentati da 7.101 scuole. Nella tabella che segue la
ripartizione regionale
Tabella 1 - Avviso ambienti digitali: Progetti ammissibili
Regioni
Progetti ammissibili
Abruzzo
181
Basilicata
107
Calabria
336
Campania
859
Emilia-Romagna
430
Friuli-Venezia Giulia
149
Lazio
606
Liguria
150
Lombardia
914
Marche
217
Molise
54
Piemonte
486
Puglia
622
Sardegna
210
Sicilia
734
Toscana
427
Umbria
137
Veneto
482
TOTALE
7.101
Sono risultati inammissibili, per mancanza della candidatura firmata digitalmente o per
candidatura firmata digitalmente inviata ma non valida, i progetti presentati da 329 scuole.
Nella Tabella 2 la ripartizione regionale dei progetti dichiarati inammissibili
Tabella 2 - Avviso ambienti digitali: Progetti dichiarati inammissibili
Domande
Regioni
inammissibili
Abruzzo
8
Basilicata
3
Calabria
27
Campania
41
Emilia-Romagna
15
Friuli-Venezia Giulia
5
Lazio
28
Liguria
7
Lombardia
43
Marche
6
Molise
3
Piemonte
17
Puglia
24
Sardegna
6
Sicilia
41
Toscana
26
Umbria
7
Veneto
22
TOTALE
329
Entro e non oltre il 20 febbraio, le istituzioni scolastiche i cui progetti sono risultati
inammissibili possono presentare istanze di chiarimento e revisione. Le istanze possono
essere inviate all’indirizzo PEC [email protected], allegando la richiesta in
PDF.
Le risorse necessarie per finanziarie tutti i progetti dichiarati ammissibili sono indicate nella
Tabella 3
Tabella 3 - Avviso ambienti digitali: Risorse finanziarie richieste
Regioni
Risorse Richieste
Abruzzo
3.976.685,90
Basilicata
2.327.183,36
Calabria
7.410.900,66
Campania
19.286.799,10
Emilia-Romagna
9.673.790,20
Friuli-Venezia Giulia
3.306.402,82
Lazio
13.608.729,67
Liguria
3.304.873,48
Lombardia
20.745.792,80
Marche
4.849.333,80
Molise
1.188.138,76
Piemonte
10.778.679,64
Puglia
13.851.327,65
Sardegna
4.542.107,79
Sicilia
16.308.883,98
Toscana
9.683.911,02
Umbria
2.990.278,80
Veneto
10.887.885,57
TOTALE
158.721.705,00
Con successiva nota verranno comunicati agli Uffici Scolastici Regionali ed ai singoli istituti
scolastici i progetti autorizzati e l’impegno finanziario assunto. L’ammissibilità della spesa
decorrerà solo dalla data successiva all’autorizzazione.
Ricordiamo che le risorse che stanziate nel PON per questo specifico avviso sono pari a 100
milioni di euro a cui si aggiungono le risorse premiali di competenza del MIUR, relative al
raggiungimento degli obiettivi di servizio, previste nel settore Istruzione, nell’ambito
del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per il periodo 2007-2013. Queste ultime risorse, che
la delibera CIPE 79/12 quantifica in € 8.971.069,00, saranno destinate alle scuole delle
Regioni Abruzzo, Basilicata, Molise e Sardegna.
ALLEGATI

nota 2709 del 9 febbraio 2016 pubblicazione graduatorie provvisorie pon avviso
ambienti digitali

graduatorie pon avviso ambienti digitali

nota 20982 del 26 novembre 2015 faq ambienti digitali aggiornate
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SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA
04. Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’USR Veneto
Il comunicato unitario di FLC CGIL, CISL
Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal
La nota emanata il 16 febbraio 2016 dall’USR Veneto per fornire “orientamenti e riflessioni” ai
componenti esterni dei Comitati di valutazione appare approssimativa sotto il profilo
argomentativo per quanto riguarda le riflessioni di natura giuridica nelle quali incautamente si
avventura.
Non sta certamente alle organizzazioni sindacali valutare l’opportunità di atti di assoluta
intempestività e che vanno ben oltre il raggio di competenza di un ufficio scolastico regionale.
Anticipare, senza averne alcun titolo, le linee guida nazionali che la legge 107/15, al comma
130, prevede siano emanate dal Miur e non dagli Uffici scolastici regionali solo al termine del
triennio 2016/2018, è un atto di ingerenza inaccettabile nell’autonomia delle singole scuole.
Numerose appaiono le incongruenze e le errate interpretazioni delle norme di riferimento, su
diverse questioni che la nota pretenderebbe di chiarire: la qualificazione del Comitato di
valutazione quale organo non perfetto, la facoltà del dirigente di procedere con atti sostitutivi in
assenza di criteri, l’applicabilità alla scuola delle disposizioni in materia di valutazione della
performance, l’asserita assenza di riserva costituzionale ai fini di sostenere la non ammissibilità
della contrattazione sul bonus, ancorché la legge 107/15 lo qualifichi come salario accessorio, e
altro ancora. Incongruenze e licenze interpretative che rendono ancor più ampiamente motivate
le riserve di legittimità nei confronti di una circolare che già appare viziata sotto il profilo
dell’eccesso di competenza.
Sul piano politico, è di tutta evidenza la gravità di un atto assunto fuori da ogni preventivo
confronto né informativa con le organizzazioni sindacali, che si pone deliberatamente in conflitto
con le posizioni da queste espresse su materie riconducibili alle loro prerogative, e che anche
per questo è destinato ad accrescere ulteriormente lo stato di disagio, tensione e preoccupazione
con cui chi lavora nella scuola sta vivendo “innovazioni” in gran parte non condivise.
Per queste ragioni, esprimendo con la massima nettezza il proprio dissenso politico, le
organizzazioni sindacali FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno inviato al
Direttore dell’USR Veneto, e per conoscenza al Miur formale diffida a ritirare immediatamente la
nota 2982 del 16 febbraio 2016. In difetto, valuteranno l’eventuale presentazione di impugnative
legali.
FLC CGIL
Domenico Pantaleo
CISL Scuola
Maddalena Gissi
UIL Scuola
Giuseppe Turi
SNALS Confsal
Marco Paolo Nigi
**********
05. Indicazioni al Comitato di valutazione: il dietro front dell’USR Veneto
L’USR Veneto ritira la nota e convoca i
sindacati regionali. Il 24 febbraio
incontro al Miur sulla ripartizione alle
scuole dei fondi del “Bonus” docenti. La
soddisfazione del sindacato.
L'USR del Veneto ha ritirato la nota emanata il 18 febbraio scorso con la quale forniva
"orientamenti e riflessioni" ai componenti esterni dei Comitati di Valutazione circa le modalità di
assegnazione del bonus previsto dai commi 126 e seguenti della legge 107/2015.
E’ questo il risultato positivo ottenuto dalla tempestiva presa di posizione alla quale ha fatto
seguito un atto formale di diffida inviato dalle segreterie nazionali di FLC CGIL, Cisl scuola, Uil
scuola e Snals Confsal.
Nel frattempo l’Usr Veneto ha convocato per il 29 febbraio prossimo i sindacati regionali per un
incontro che gli stessi avevano chiesto, promuovendo in loco anche un volantinaggio per spiegare
le ragioni della protesta.
Inoltre è di poche ore fa la notizia della convocazione da parte del Miur per un incontro di
informativa sindacale sulle tematiche relative alla ripartizione delle risorse del fondo per la
valorizzazione del merito (art. 1 c. 126 della l. 107/2015) e per il funzionamento del comitato di
valutazione. L’incontro, come da convocazione, si terrà mercoledì 24 febbraio alle ore 10.
In quella sede la FLC CGIL chiederà, stante la stessa disposizione della legge 107 circa la natura
di salario accessorio del Bonus di 200 milioni di euro, la piena titolarità della contrattazione di
scuola per l’individuazione dei criteri per l’attribuzione dei compensi al personale docente.
_______________________
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
Direzione Generale
Venezia, 18 febbraio 2016
Prot. AOODRVE 3341
Ai Componenti esterni dei
Comitati di Valutazione nominati
dall’USR per il Veneto, di cui all’allegato elenco
e p.c. Ai Dirigenti delle II.SS del Veneto – Loro Sedi
Oggetto: ritiro documento “Orientamenti e riflessioni per i Componenti esterni dei Comitati di
Valutazione dei Docenti, nominati dall’USR per il Veneto”.
Facendo seguito alla precedente nota prot. 2982 del 16 febbraio u.s., con la presente si comunica
il ritiro del documento ad essa allegato “Orientamenti e riflessioni per i Componenti esterni dei
Comitati di Valutazione dei Docenti, nominati dall’USR per il Veneto”, in quanto lo scrivente
Ufficio non ha inteso ledere prerogative sindacali.
Con i migliori saluti.
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Daniela Beltrame
**********
06. Comparti di contrattazione: miti e leggende sullo stato della
trattativa e realtà della discussione
In attesa della prossima convocazione
all’Aran proviamo a fare chiarezza sul
confronto.
La legge 150 del 2009, così detta legge Brunetta, rappresenta il più alto punto di attacco ai
diritti, ai salari e alla dignità del lavoro pubblico, concepito dalle politiche di austerity degli ultimi
anni. Un attacco feroce che la CGIL ha combattuto senza risparmiarsi e per un lungo periodo
in assoluta solitudine. La trattativa aperta all’Aran per la riduzione dei comparti dagli 11
attuali fino ad un massimo di 4 si muove esattamente in questo ambito cioè l’applicazione di
uno dei provvedimenti contenuti in quella legge.
Le ragioni che impediscono, allo stato attuale, la creazione di un comparto di Ricerca,
Università e Afam sono evidenti. La rigidità del vincolo normativo e lo scarso peso numerico
di questi settori, rispetto agli altri settori del pubblico impiego, non ha mai reso la proposta
concretamente sostenibile al tavolo di trattativa a legge 150 invariata. D’altro canto a nessuno
sfugge che la trattativa con l’Aran per la riduzione dei comparti di contrattazione non è il luogo
dal quale riuscire ad ottenere modifiche della legge Brunetta.
Certamente nella ridefinizione obbligata dei comparti la struttura contrattuale e le professionalità
della Ricerca così come l’Afam e l’Università rischiano di subire, più di altri settori, gli effetti
negativi della rigidità che caratterizza una scelta evidentemente forzata. Con un governo che
non è in grado valorizzare l’importanza dello sviluppo scientifico, della cultura artistica e musicale
e dell’istruzione universitaria, al di là del mero peso numerico degli addetti impiegati, bisogna
stabilire nei contratti nazionali regole che consentono la piena esigibilità della contrattazione e
scelte d'investimento strategiche.
La CGIL ha avviato la propria partecipazione alla trattativa consapevole che questa
rappresentava una delle maggiori criticità da affrontare.
In particolare ciò che deve essere scongiurato è il rischio di sciogliere le specificità professionali
di questi settori nell’oceano della pubblica amministrazione. Del resto la grave vicenda delle
tabelle di equiparazione tra comparti e dell’Agid, l’agenzia per l’agenda digitale, avevano già
dato negli ultimi mesi una misura concreta dei rischi che si corrono muovendosi in questa
direzione.
Riteniamo, quindi, preoccupante che da una certa parte sindacale sia stato suggerito,
nell’ultimo incontro di trattativa all’Aran, di far confluire la Ricerca in particolare nelle
amministrazioni centrali dello Stato, sostenendo la tesi che quello è il comparto di
provenienza nel quale gli Enti di ricerca erano incardinati prima del 1991. Vogliamo esprimere
con chiarezza l’idea che questa prospettiva rappresenterebbe un enorme passo indietro per i
lavoratori della ricerca che ricordano bene la faticosa battaglia di emancipazione sostenuta per
conquistare il riconoscimento della propria specificità ottenuto con la costituzione del comparto
della Ricerca.
Per queste ragioni il fatto che l’Aran, dopo aver avanzato l’ipotesi di un unico comparto di
contrattazione nel primo incontro, poi tre comparti nell’incontro successivo abbia da
ultimo proposto quattro comparti di cui uno della conoscenza, ci sembra, allo stato attuale
della trattativa una proposta positiva, che peraltro consentirebbe di chiudere rapidamente il
negoziato per poi aprire i tavoli contrattuali.
Come è noto infatti l'apertura del confronto sul rinnovo del contratto nazionale nei
comparti pubblici puo' avvenire solo dopo aver raggiunto l'intesa sui comparti e la
definizione del calcolo della rappresentanza.
In queste condizioni di partenza comporre un comparto che contenga al suo interno contratti
con una elevata difformità nell’architettura ordinamentale e professionalità non omogenee, sia
dal punto di vista delle mansioni che da quello dei salari, può dal nostro punto di vista
rappresentare una via plausibile per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare tutte le specificità
oggettive e le diverse “storie” dei settori attraverso una articolazione equilibrata tra comparto e
specifiche sezioni. In questo senso di fronte al dato dei 4 comparti, come già avevamo anticipato,
il comparto della conoscenza può rappresentare il riconoscimento di una filiera in cui far
convivere interazioni strategiche di sistema e specificità contrattuali.
Potrà, in altri termini, certamente avere la forza di alcune solide connessioni trasversali valide
per tutti, cioè il riferimento agli articoli 9, 33, 117 della Costituzione. In queste norme e nei
principi che le ispirano trovano fondamento l'autonomia di ricerca e di insegnamento che
caratterizzano il lavoro in queste istituzioni e ne definiscono l'architrave. D’altro canto, all’interno
di queste linee comuni, di comparto, i settori non potranno che corrispondere alle articolazioni
specifiche che oggi si riferiscono alle prerogative contrattuali di scuola, università, ricerca e afam.
Il fatto che questa soluzione sia articolata unendo in un unico ambito tutte le istituzioni della
conoscenza riteniamo sia un elemento di rilevante valore in grado di aumentare il peso politico
di settori che nonostante assolvano una funzione sociale fondamentale per il futuro del paese,
oggi attraversano una profonda crisi a causa delle sciagurate politiche del governo. Ricomporre
la filiera dei saperi contribuisce a rivendicare la stretta connessione tra investimento
nelle istituzioni della conoscenza e investimenti per lo sviluppo. Può cioè rappresentare
una forma di concretizzazione degli articoli 9, 33 e 117 della Costituzione a partire dai quali le
peculiarità di ogni ambito del lavoro nei diversi settori della conoscenza devono essere valorizzati
e non certo appiattiti insensatamente l’uno sull’altro.
Comprendiamo le preoccupazioni e la fibrillazione di alcune organizzazioni sindacali per l’esito di
questo negoziato, specie da parte di chi rischia di non raggiungere più i limiti per la
rappresentatività. Riteniamo però che occultare realtà e verità delle proposte in campo e della
discussione difficilmente contribuisce a far avanzare la trattativa rischiando piuttosto di produrre
l’effetto opposto a quello che da alcune parti di dichiara: mortificare le professionalità di questi
settori piuttosto che salvaguardarle e valorizzarle.
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NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA
07. False certificazioni l.104 ad Agrigento. «La carica della 104»: la FLC
CGIL Agrigento vuole essere “parte civile” nel processo
Bonvissutto: continueremo a
batterci affinché i diritti siano
riconosciuti a chi ne ha legittimo
titolo e per una scuola dove non
vi sia spazio per i furbi.
“L’avevamo annunciato insieme alla CGIL – rivendica Gaetano Bonvissuto, Segretario
Generale della FLC CGIL Agrigento –, già l’indomani dell’avvio della “operazione” ed oggi
abbiamo dato ai nostri legali l’Avvocatessa Maria Carmela Infurna di proporre la costituzione
come “parte civile” nel processo a carico degli imputati della maxi inchiesta “la carica delle
104” che ha fatto luce su un vasto giro di false invalidità civili ottenute, corrompendo, secondo
l’accusa, i medici e con la complicità di funzionari pubblici. Lo abbiamo fatto in piena coerenza
con la nostra storia ed i nostri valori: i lavoratori onesti e con essi il sindacato che li tutela e
rappresenta, sono “parte lesa” da parte di chi ha fatto strame di diritti ed ha abusato di una
conquista di civiltà che serve a tutelare reali condizioni di grave disagio”.
“Ci auguriamo e confidiamo nella magistratura – conclude Bonvissuto – che a carico di chi,
eventualmente, si è reso colpevole di tutto ciò ci siano pene esemplari, per parte nostra
continueremo a batterci affinché i diritti siano riconosciuti a chi ha legittimo titolo a rivendicarne
l’esigibilità e per una scuola dove non vi sia spazio per i furbi”.
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08. DSGA in ruolo dal 2000: il MIUR invia ulteriori istruzioni agli USR in
applicazione della delibera della Corte dei Conti
Il
MIUR
prosegue
con
la
discriminazione.
La
FLC
CGIL
ribadisce la volontà di presentare
una denuncia alla Commissione
europea.
Il MIUR, a seguito della trasmissione della delibera n. 17 del 15 luglio 2015 della Corte dei
Conti, invia ulteriori istruzioni agli Uffici Scolastici Regionali in merito alla ricostruzione
di carriera dei DSGA temporizzati.
La Corte dei Conti, in adunanza generale, si era pronunciata negativamente riguardo al
riconoscimento pieno dell’anzianità di servizio di alcuni DSGA transitati dal 2000 che,
precedentemente, avevano ottenuto la ricostruzione di carriera dalla Corte dei Conti d’Abruzzo
a Sezioni Riunite.
Ora questa ricostruzione è stata rimessa in discussione e tutti i provvedimenti di
ricostruzione di carriera dei DSGA coinvolti dovranno essere rivisti secondo il
meccanismo della temporizzazione, sulla base del principio affermato dalla Corte dei Conti.
A conseguenza di ciò, le somme erogate precedentemente, sulla base dei decreti di
ricostruzione di carriera non conformi alla nuova pronuncia della Corte, dovranno
necessariamente essere recuperate, con eventuale gradualità, mediante la concessione di
rateizzazioni e/o dilazioni di pagamento.
La FLC CGIL aveva rilanciato la vertenza, a seguito del parere della Corte dei Conti d’Abruzzo a
Sezioni Riunite, per il pieno riconoscimento dell’anzianità, mettendo a disposizione degli
interessati un modello di richiesta di revisione della ricostruzione di carriera e aveva presentato
una propria memoria legale a sostegno delle ragioni dei DSGA.
Ora, valuterà con i costituzionalisti l’elaborazione di un'istanza da presentare alla
Commissione europea per continuare la tutela dei diritti dei DSGA discriminati fin dal 2000
(come è rinvenibile nella dichiarazione a verbale allegata al contratto dell’epoca).
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PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI
09. Periodo di prova e formazione
pubblicazione della nota di chiarimenti
dei
docenti:
sollecitata
la
Una lettera unitaria al Capo di
gabinetto
per
segnalare
il
mancato rispetto degli impegni
assunti
La FLC CGIL unitamente a CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS, hanno inviato una lettera al Capo
di gabinetto del MIUR per sollecitare la pubblicazione della nota di chiarimenti sul periodo di
prova definita nel corso dell'incontro del 29 dicembre 2015.
________
Al Capo di Gabinetto
del Ministro Istruzione, Università e Ricerca
dott. Alessandro Fusacchia
MIUR
e.p.c. Alla dott.ssa Rosa De Pasquale
Capodipartimento Istruzione
MIUR
Alla Dott.ssa Maddalena Novelli
Direzione generale per il personale
MIUR
Oggetto: anno di prova e formazione - sollecito nota di chiarimento
In occasione dell'incontro tenutosi il 29 dicembre 2015 tra gli uffici in indirizzo e le scriventi
organizzazioni è stata espressa l'esigenza di chiarimenti in ordine alle procedure di espletamento
degli obblighi dei docenti neo-assunti per ciò che riguarda il superamento dell'anno di prova e
formazione. Proprio in quell'occasione è stata concordata la pubblicazione da parte del MIUR di
una nota che andasse a completare le disposizioni previste dal DM 850/2015 soprattutto in
riferimento alle diverse situazioni di ambiguità interpretativa che si sono presentate con il
completamento delle assunzioni previste dalla fase C.
Alla data odierna la nota è ancora in attesa di emanazione, mentre sul territorio nazionale si
registrano gestioni contrastanti da parte degli uffici scolastici regionali, con forti disparità di
trattamento di docenti aventi pari diritti ed uguali doveri.
Le scriventi organizzazioni sindacali, al fine di evitare ulteriori gravi disagi al personale docente
neo-assunto e ai dirigenti scolastici incaricati della gestione di tutte le procedure connesse al
primo anno di ruolo, confermano la piena disponibilità al confronto, ma altresì sollecitano
l'immediata emanazione dell'annunciata prevista nota di chiarimento a corredo delle disposizioni
già dettate dal D.M 850/2015.
Qualora dovessero presentarsi ulteriori elementi di diniego alla richiesta espressa, tali da
alimentare e consolidare difformi livelli interpretativi delle disposizioni in oggetto, le scriventi
organizzazioni sindacali valuteranno le condizioni per adire le vie legali nella tutela degli interessi
del personale coinvolto.
Fiduciosi in sollecito positivo riscontro alla presente, si inviano distinti saluti
FLC CGIL , CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS
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10. Concorso docenti: il bando a fine febbraio 2016. Previsti 63.712 posti
Il Miur annuncia il bando senza aver
affrontato tutte le criticità denunciate
dai sindacati.
Sul sito del Ministero dell’Istruzione sono state pubblicate le prime indicazioni ufficiali sul
prossimo bando di concorso a cattedre. Malgrado le richieste sindacali di intervenire per
sanare le criticità e garantire la stabilizzazione dei docenti già in possesso dei requisiti
europei il Miur ha deciso di procedere alla pubblicazione del bando rifiutando ogni interlocuzione.
Quali e quanti i sono i posti a concorso
I posti destinati al concorso sono 63.712, come previsto dal DPCM di autorizzazione del 24
dicembre 2015.
Questa la ripartizione per le varie tipologie di insegnamento:
Scuola dell’infanzia
6.933
Scuola primaria
17.299
Scuola secondaria di I grado
15.641
Scuola secondaria di II grado
17.232
Sostegno
6.101
Italiano seconda lingua per discenti di lingua straniera (alloglotti)
506
È disponibile anche la ripartizione dei posti complessivi tra le Regioni e quella per le classi di
concorso della scuola secondaria, anche se solo a livello nazionale: vedi allegato.
Sulla ripartizione dei posti, in un breve incontro al Ministero, ci è stato comunicato che i
contingenti sono stati calcolati tenendo conto dell’attuale consistenza delle Graduatorie ad
esaurimento ancora esistenti e dei pensionamenti pervisti per i prossimi 3 anni. Ricordiamo che
il piano di assunzioni prevede ulteriori 30.000 posti da destinare, nel triennio, alle graduatorie
ad esaurimento, per le quali resta in vigore la norma della ripartizione al 50% dei posti destinati
al ruolo.
Il concorso per le discipline della danza sarà bandito successivamente: al termine del III ciclo di
TFA che è previsto sia attivato, anche per gli altri insegnamenti, nei prossimi mesi.
Abbiamo chiesto di prendere visione dei dati di partenza utilizzati per le elaborazioni, anche in
considerazione che i numeri previsti per alcuni insegnamenti non sembrano congruenti con la
situazione reale, in particolare per gli insegnamenti dei Licei musicali.
Chi può partecipare al concorso
Al concorso potranno partecipare solo i docenti precari (sono esclusi i docenti a tempo
indeterminato nella scuola statale, come stabilito dalla legge 107/15), in possesso
dell’abilitazione/idoneità per lo specifico insegnamento, inclusi i maestri diplomati di istituto o
scuola magistrale entro il 2001/2002 come stabilito dal DPR 25 marzo 2014.
Le nuove classi di concorso
Il concorso, per la scuola secondaria, sarà bandito sulla base delle nuove classi di concorso,
e dei relativi ambiti disciplinari.
Il regolamento è stato firmato dal Presidente della Repubblica, ma non è ancora stato ancora
pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le abilitazioni precedenti confluiranno nelle nuove classi di
concorso secondo quanto stabilito nelle tabelle allegate al regolamento.
Appena il provvedimento sarà ufficiale metteremo a disposizione un’applicazione, raggiungibile
dal nostro speciale, che permetta di individuare le corrispondenze tra vecchie e nuove classi
di concorso.
La presentazione delle domande
Le domande si presenteranno nei 30 giorni successivi all’uscita del bando attraverso le istanze
online del Miur. Per chi non fosse già accreditato, è disponibile sul nostro sito una scheda che
illustra le procedure da seguire per la registrazione..
Le prove del concorso
Per questo concorso non sono previste prove preselettive.
La prova scritta (per alcuni insegnamenti sono più di una) prevede 6 quesiti a risposta aperta
a cui si aggiungono 2 quesiti in lingua straniera costituiti ognuno da 5 test a risposta chiusa
finalizzati alla verifica del livello di competenza almeno B2 nella lingua straniera prescelta
(inglese, francese, tedesco, spagnolo). Per la primaria la lingua straniera è l’inglese trattandosi
di insegnamento curricolare. La durata della prova scritta sarà di 150 minuti.
La prova orale, a cui si accede avendo acquisito un punteggio di almeno 28/40 alla/e prova/e
scritta/e, consiste nella presentazione di una lezione e alla successiva discussione della stessa.
Maggiori dettagli saranno disponibili una volta pubblicato il bando a cui saranno allegati i
contenuti e le modalità di svolgimento delle prove declinati per i vari insegnamenti.
ALLEGATI

tabelle posti bando di concorso docenti 2016 al 18 febbraio 2016
**********
11. Graduatorie di istituto docenti. Entro il 7 marzo 2016 l’inserimento
in II fascia per i nuovi abilitati
Riservata a coloro che si sono
abilitati/specializzati
entro
il
1/2/2016. Regolamentata la priorità
per gli abilitati in III fascia.
Il Miur con la nota 4477 del 16 febbraio 2016 ha trasmesso il Decreto del Direttore Generale
89/16 che definisce le scadenze e le procedure per l'aggiornamento/integrazione periodica delle
graduatorie di istituto di II fascia, la dichiarazione della specializzazione di sostegno e la
regolamentazione della priorità in III fascia per gli abilitati, come previsto nel DM 326/15.
Al Decreto sono allegati i Modelli di domanda.
Inserimento/trasferimento in II fascia
La domanda, su modello cartaceo (Modello A3) va presentata (a mano, con raccomandata A/R
o per posta certificata) ad una scuola della provincia prescelta (o di quella nella quale si è già
inclusi in graduatoria d'istituto) entro il 7 marzo 2016.
Sarà costituita una terzo elenco aggiuntivo con gli abilitati entro il 1 febbraio 2016 (il primo per
gli abilitati entro il 1/2/2015 e il secondo per gli abilitati entro il 1/8/2015 sono stati già costituiti
ad Agosto 2015).
I titoli dichiarati devono essere posseduti entro la data di conseguimento dell'abilitazione e
saranno valutati con le tabelle previste dal DM 353/14. Per lo strumento musicale si utilizzerà la
tabella di valutazione di cui all’Allegato 3 al DM n. 235/2014.
I docenti che saranno inclusi nell'elenco aggiuntivo di II fascia saranno automaticamente
cancellati, per il medesimo insegnamento, dalla graduatoria di III fascia (se già inclusi).
Scelta delle scuole ai fini delle supplenze
Sarà possibile effettuare la scelta delle scuole attraverso le istanze online in un periodo che
sarà successivamente comunicato.
Dichiarazione del possesso della specializzazione per il sostegno
Per chi ha conseguito la specializzazione per il sostegno, e non l'ha già dichiarata, sarà possibile
dichiararla, ed essere inserito in un elenco aggiuntivo attraverso le istanze online dal 10 marzo
al 30 marzo 2016 (entro le ore 14,00).
Chi presenta la domanda di inclusione in II fascia non deve compilare questa istanza in quanto
dichiarerà il titolo di sostegno direttamente nel Modello A3.
Priorità nel conferimento delle supplenze da III fascia
Nei periodi che intercorrono tra una aggiornamento semestrale e l'altro della II fascia, chi
consegue l'abilitazione avrà la priorità nel conferimento delle supplenze da III fascia. In
attesa della pubblicazione delle nuove graduatorie di II fascia è comunque opportuno dichiarare
la priorità in III fascia.
Su istanze online è disponibile una specifica funzione, attiva per l'intero triennio.
ALLEGATI

nota 4477 del 16 febbraio 2016 ddg 89 16 integrazione graduatorie di istituto
personale docente

decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 attribuzione supplenze iii
fascia inserimento ii fascia titolo specializzazione sostegno

decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 allegati
**********
12. Pagamento supplenti: prevista una nuova emissione speciale a
febbraio
Continuano le pressioni dei sindacati per
ottenere la certezza del salario ai precari
e per il riconoscimento del lavoro delle
segreterie scolastiche.
Il 19 febbraio 2016 il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, rispondendo a tre
interrogazioni in commissione Cultura alla Camera, ha dichiarato che il MIUR ha sollecitato la
calendarizzazione nel mese di gennaio 2016 di due emissioni straordinarie per il pagamento
degli stipendi arretrati ai supplenti. Le emissioni sono state effettuate il 12 e il 15 gennaio ai fini
della liquidazione di 224 mila contratti ancora da pagare.
Permane, tuttavia, una percentuale di contratti, per il cui pagamento è stata prevista una
nuova emissione speciale a febbraio, a seguito delle pressioni dei sindacati.
E’ evidente che questo è il colpo di coda dovuto alla insufficiente programmazione dei fondi sulle
supplenze da parte del MEF, che ha fatto slittare ad anno nuovo il pagamento degli arretrati delle
retribuzioni, con conseguente forte aggravio sul lavoro amministrativo, oltre che alla
mancata corresponsione degli emolumenti.
Questa è solo una delle innumerevoli, gravi difficoltà che continuano a permanere sui precari e
sul lavoro del personale ATA e che noi continueremo a contrastare pubblicamente con le
nostre mobilitazioni.
**********
13. Concorso 24 mesi ATA 2015/2016: a breve la nota agli USR per
l’aggiornamento delle graduatorie
Nessuna novità sulle domande che saranno
ancora cartacee e tramite istanze online la
scelta delle scuole. Permangono gli stessi
requisiti dello scorso anno.
Il 16 febbraio 2016 si è tenuto l’incontro coi sindacati al MIUR, concernente l’aggiornamento delle
graduatorie provinciali permanenti per l’anno scolastico 2015/2016 per i profili professionali del
personale ATA dell’area A e B.
Il Ministero emanerà in settimana la nota (e i modelli di domanda) con le indicazioni agli USR,
che dovranno fissare i termini per la presentazione delle domande. Le graduatorie saranno
pubblicate a livello provinciale e saranno utilizzate per le assunzioni e le supplenze del 2016/2017.
Sono confermati i requisiti di ammissione per alcune categorie di cittadini stranieri (familiari dei
cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, e
ai cittadini dei Paesi terzi, titolari del permesso di soggiorno UE di lungo periodo, o dello status di
rifugiato) e il riconoscimento e valutazione del servizio civile volontario, introdotti lo scorso anno.
Le domande saranno ancora una volta cartacee, dal momento che non c’erano i tempi per
cambiare l’ordinanza e predisporre tutta la procedura su istanze online, attraverso le quali rimarrà
l’inserimento della scelta per le sedi scolastiche (modello G), che sarà reso disponibile
successivamente.
I sindacati hanno chiesto al MIUR di uniformare i termini per la pubblicazione delle graduatorie,
in modo da evitare discrasie nella loro divulgazione.
Abbiamo, inoltre, sollecitato il Ministero all’emanazione di una nota di chiarimento aggiornata (già
diffusa in passato) per garantire l’uniformità nella valutazione dei servizi e dei titoli.
*********
ISTRUZIONE ADULTI - CPIA
14. Istruzione degli adulti: pubblicata la circolare con i termini di
scadenza per le iscrizioni a.s. 2016/2017
La circolare conferma il ruolo
strategico di questo segmento di
scuola, fondamentale per il sistema
educativo nazionale.
In data 11 febbraio è stata pubblicata dal MIUR la circolare 1 relativa alle iscrizioni ai CPIA e ai
percorsi di livello (ex corsi serali) per l’anno scolastico 2016/2017.
Con l’anno scolastico 2015-16
è entrato pienamente a regime il Regolamento
sull’Istruzione
per
gli
Adulti (DPR
263/12).
Tutti
i Centri
territoriali
per
l'educazione degli adulti (CTP) e i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione
secondaria superiore hanno cessato di funzionare il 31 agosto 2015.
I CPIA hanno la medesima autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche, sono articolati
in reti territoriali di servizio generalmente costituiti dalle sedi degli ex CTP. I corsi di secondo
livello (ex serali) sono invece incardinati nelle scuole secondarie di II grado (istituti
tecnici, istituti professionali, Licei artistici).
La circolare 1 riporta il termine di scadenza delle iscrizioni fissato di norma al 31 maggio
2016 e comunque non oltre il 15 ottobre 2016, sempre in riferimento alla circolare 22 del
21 dicembre sulle iscrizioni per tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Sempre nella circolare sono riportate le informazioni contenute nella nota 8366 dell’11 settembre
2015 in merito alle scadenze per la stipula dei patti formativi (15 novembre 2016) e per
l’eventuale rinnovo dell’accordo di rete tra il CPIA e le scuole superiori del territorio su cui
insiste, se sono subentrati elementi di difformità, come ad esempio il dimensionamento
scolastico (30 settembre 2016).
La circolare fornisce chiarimenti i sulle iscrizioni degli studenti quindicenni ai percorsi di
primo livello. Come chiesto dalla FLC CGIL, questi casi devono essere considerati
eccezionali e non possono in alcun modo essere collegati a difficoltà comportamentale o a
condizioni di disagio sociale o di ritardo scolastico La circolare sottolinea a tal fine il ruolo
di garanti degli Uffici scolastici regionali. Quest’anno la circolare contiene una integrazione
che riguarda i minori soggetti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, che possono iscriversi ai
corsi di primo livello anche se non in possesso del requisito dei 16 anni di età.
La circolare stabilisce inoltre che “l'iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo e
secondo livello è garantita prioritariamente a coloro che intendono conseguire un titolo di studio
di livello superiore a quello già posseduto, ferma restando la possibilità a fronte di motivate
necessità di consentire - nei limiti dei posti disponibili - l’iscrizione anche agli adulti già in
possesso di un titolo di studio conclusivo dei percorsi del secondo ciclo”.
Anche in questo caso è citata la nota dell’11 settembre 2015 per richiamare gli Uffici scolastici
ad effettuare accordi con gli Enti locali per l’utilizzo degli spazi adeguati anche nel rispetto della
sicurezza.
La FLC CGIL ha ricordato all’Amministrazione come questi accordi stentino a realizzarsi, per cui
molti CPIA ancora non trovano collocazione in ambienti dignitosi ed accoglienti. Tutti i casi che
sono stati segnalati alla nostra organizzazione sono stati puntualmente denunciati al MIUR.
La circolare evidenzia il ruolo dell’Istruzione degli Adulti nel sistema scolastico, ma è
fondamentale che questo riconoscimento corrisponda ad un organico anche di
potenziamento che consenta ai CPIA e ai corsi di livello di effettuare l’attuazione del modello
licenziato delle Linee Guida pubblicate nel marzo del 2015.
ALLEGATI

circolare ministeriale 1 del 11 febbraio 2016 iscrizioni percorsi istruzione per gli
adulti 2016 17
**********
15. CPIA: messa a
decreto1.900.000 euro
regime
dei
nuovi
percorsi:
pubblicato
1.900.00,00
Uno strumento
euro
per
in più
favorire
per essere
e
sostenere
sempre
la messainformati.
a regime. Il primo
numero è aperto a tutti.
Riparto risorse:
a) euro 900.000,00 per la realizzazione delle attività connesse alla definizione del patto formativo
individuale e delle "misure di sistema”
b) euro 900.000,00 per la realizzazione degli interventi di ampliamento dell'offerta formativa dei
CPIA, ivi comprese le attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo;
c) euro 100.000,00 per l'attuazione delle misure nazionali di sistema, concernenti interventi di
comunicazione e diffusione delle attività, attraverso opuscoli e brochure a stampa e
organizzazione di convegni, seminari e congressi.
Il decreto n. 1250 firmato il 20 novembre 2015 è stato reso noto e trasmesso con nota 842 del
28 gennaio scorso. In allegato una scheda di lettura del DDG 1250/15.
Le risorse sono assegnate:

per il 30% in proporzione al numero dei punti di erogazione di cui si compone la rete
territoriale di servizio di ciascun CPIA

per il 70% in proporzione al numero dei Patti Formativi Individuali redatti dalle
Commissioni di ciascun CPIA, così come rilevati dagli Uffici scolastici regionali.
ALLEGATI

Decreto n. 1250 del 20 novembre 2015 trasmesso con nota 842 del 28 gennaio
2016 finanziamenti messa a regime dei nuovi percorsi CPIA
**********
GESTIONE SCUOLA: APPALTI -TRASPARENZA – ANTICORRUZIONE – EDILIZIA - SICUREZZA
16. viaggi di istruzione e visite guidate: indicazioni MIUR
nota del MIUR prot n.674 del 3 febbraio
2016 che fornisce indicazioni sulle
modalità di organizzazione delle visite
guidate e dei viaggi di istruzione



Nota MIUR prot. 674/03.02.2016
All. n.1 alla nota MIUR
vademecum
**********
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009 - 2016 20 febbraio 2016 NOTIZIARIO NAZIONALE DIRIGENTI