Dirigenti Scolastici NOTIZIARIO NAZIONALE 009 - 2016 – 20 Febbraio 2016 REDAZIONE: RaCi - Coordinamento Nazionale STRUTTURA COMPARTO NAZIONALE DIRIGENTI SCOLASTICI FLC DIRIGENTI SCOLASTICI 01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA 02. Aree a rischio e a forte processo immigratorio: firmata la pre-intesa 2015/2016 03. PON per la scuola: pubblicate le graduatorie provvisorie relative all’avviso sulla realizzazione degli ambienti digitali SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA 04. Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’USR Veneto 05. Indicazioni al Comitato di valutazione: il dietro front dell’USR Veneto 06. Comparti di contrattazione: miti e leggende sullo stato della trattativa e realtà della discussione NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA 07. False certificazioni l.104 ad Agrigento. «La carica della 104»: la FLC CGIL Agrigento vuole essere “parte civile” nel processo 08. DSGA in ruolo dal 2000: il MIUR invia ulteriori istruzioni agli USR in applicazione della delibera della Corte dei Conti PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI 09. Periodo di prova e formazione dei docenti: sollecitata la pubblicazione della nota di chiarimenti 10. Concorso docenti: il bando a fine febbraio 2016. Previsti 63.712 posti 11. Graduatorie di istituto docenti. Entro il 7 marzo 2016 l’inserimento in II fascia per i nuovi abilitati 12. Pagamento supplenti: prevista una nuova emissione speciale a febbraio 13. Concorso 24 mesi ATA 2015/2016: a breve la nota agli USR per l’aggiornamento delle graduatorie ISTRUZIONE ADULTI - CPIA 14. Istruzione degli adulti: pubblicata la circolare con i termini di scadenza per le iscrizioni a.s. 2016/2017 15. CPIA: messa a regime dei nuovi percorsi: pubblicato decreto1.900.000 euro SICUREZZA 16. viaggi di istruzione e visite guidate: indicazioni MIUR ALLEGATI AL NOTIZIARIO comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016 ipotesi ccni attribuzione risorse scuole aree a rischio e a forte processo immigratorio a s 2015 2016 del 18 febbraio 2016 nota 2709 del 9 febbraio 2016 pubblicazione graduatorie provvisorie pon avviso ambienti digitali graduatorie pon avviso ambienti digitali nota 20982 del 26 novembre 2015 faq ambienti digitali aggiornate tabelle posti bando di concorso docenti 2016 al 18 febbraio 2016 nota 4477 del 16 febbraio 2016 ddg 89 16 integrazione graduatorie di istituto personale docente decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 attribuzione supplenze iii fascia inserimento ii fascia titolo specializzazione sostegno decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 allegati circolare ministeriale 1 del 11 febbraio 2016 iscrizioni percorsi istruzione per gli adulti 2016 17 Decreto n. 1250 del 20 novembre 2015 trasmesso con nota 842 del 28 gennaio 2016 finanziamenti messa a regime dei nuovi percorsi CPIA ********** DIRIGENTI SCOLASTICI 01. Dirigenti scolastici: proclamata la mobilitazione della categoria Richiesto un incontro politico urgente e fissata per il 9 marzo la prima iniziativa di protesta davanti al MIUR. FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS CONFSAL, dopo la conferma avuta nell’incontro al MIUR dell’11 febbraio 2016 che continuano il taglio dei fondi contrattuali e la riduzione della retribuzione dei dirigenti scolastici, hanno proclamato lo stato di agitazione della categoria e hanno richiesto un incontro urgente al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Leggi il comunicato unitario I sindacati chiedono che vengano affrontati urgentemente anche i temi del reclutamento (concorso) dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la retribuzione di risultato. Di seguito la lettera inviata al MIUR. ____________________________________ Roma, 16 febbraio 2016 Al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sen. Stefania Giannini Al Sottosegretario, on. Davide Faraone Al Capo di Gabinetto MIUR, dott. Alessandro Fusacchia Oggetto: proclamazione dello stato di agitazione dei Dirigenti Scolastici - Richiesta di incontro su vertenza Dirigenti Scolastici Nel corso dell’incontro al MIUR di “aggiornamento FUN a.s. 2015/2016” dell’11 febbraio u.s., le scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza dell’esistenza di un diverso orientamento interpretativo tra MIUR e MEF, relativo alle modalità di calcolo per la quantificazione del Fondo Unico Nazionale per l’a.s. 2015/2016, che ha come conseguenze: la mancata certificazione delle risorse contrattuali relative all’a.s. 2015/2016; la mancata ripartizione regionale delle stesse; la mancata apertura dei tavoli di Contrattazione Integrativa Regionale sulla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici per l’a.s. 2015/2016. Risulta che il MEF contesta al MIUR il mancato invio, a suo tempo, all’UCB dell’atto costitutivo del FUN relativo all’a.s. 2011/2012, ponendo esplicitamente in dubbio la correttezza del metodo di calcolo utilizzato dal MIUR per quell’anno e ipotizzando in quella circostanza il superamento dei vincoli imposti dalla normativa con conseguente richiesta di recupero, da effettuare sulla contrattazione 2015/2016. In tal modo verrebbero utilizzati una buona parte dei fondi del comma 86 della Buona Scuola, tradendo così l’impegno politico assunto dal Ministro e dal Sottosegretario il 4 dicembre 2014. Risulta inoltre che l’UCB interviene sui contratti integrativi regionali sottoscritti per gli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015 formulando rilievi e subordinando la certificazione al trasferimento di risorse dalla retribuzione di posizione parte variabile a quella di risultato, in violazione del CCNL vigente e con conseguenze negative sul trattamento pensionistico e sulla buonuscita dei dirigenti scolastici. L’esistenza di un contenzioso tra due diversi Dicasteri, i cui vertici politici sono naturalmente espressione dello stesso Governo, impone di trasferire la vicenda alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quanto sopra riportato aggrava le problematiche salariali dei dirigenti scolastici, la cui retribuzione professionale media è diminuita di oltre 3.500 euro all’anno per effetto dell’interpretazione restrittiva del Decreto Tremonti da parte del MEF e delle decurtazioni rese permanenti dalle successive Leggi di stabilità. Si sono così aggravate le differenze retributive con il resto della dirigenza pubblica e non ha trovato soluzione l’inaccettabile sperequazione interna alla categoria. A tutto ciò si aggiungono ulteriori oneri impropri che si scaricano sulle scuole e sui dirigenti per l’estensione alle istituzioni scolastiche di norme, pensate per la generalità delle Pubbliche Amministrazioni (trasparenza, anticorruzione, normativa sugli appalti pubblici, sicurezza, ecc.), alle quali sono connesse pesanti sanzioni di natura amministrativa, civile e perfino penale. Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione dei dirigenti scolastici e sollecitano un urgente incontro politico con le SS.LL. finalizzato alla soluzione positiva dei problemi denunciati e che affronti anche i temi del reclutamento dei dirigenti scolastici, della loro valutazione e del relativo rapporto con la retribuzione di risultato. ALLEGATI comunicato unitario mobilitazione dirigenti scolastici del 16 febbraio 2016 ********** FINANZIAMENTI SCUOLA - PROGRAMMA ANNUALE – MOF - CONTRATTAZIONE DI SCUOLA 02. Aree a rischio e a forte processo immigratorio: firmata la pre-intesa 2015/2016 Nessuna modifica rispetto contratto integrativo passato. al Il 18 febbraio 2016 si è tenuto l’incontro al MIUR per la sottoscrizione del Contratto integrativo ai fini dell’assegnazione delle risorse per finanziare i progetti delle scuole in aree a rischio e a forte processo immigratorio, approvati dalle Direzioni Scolastiche regionali per l’anno scolastico 2015/2016. Il Ministero, a seguito della sottoscrizione della pre-intesa, emanerà una nota agli USR per far avviare per tempo le attività nell’ambito dei progetti autorizzati dalle Direzioni Scolastiche regionali in attuazione degli accordi specifici stipulati a livello regionale, che solo dopo la firma definitiva a livello nazionale, potranno a loro volta essere perfezionati. L’ipotesi di CCNI ricalca sostanzialmente quella dello scorso anno. Le risorse complessive ammontano a 18.458.933,00 euro e saranno assegnante dal MIUR alle scuole lordo Stato, mentre saranno caricate sui loro POS lordo dipendente. ALLEGATI ipotesi ccni attribuzione risorse scuole aree a rischio e a forte processo immigratorio a s 2015 2016 del 18 febbraio 2016 ******* 03. PON per la scuola: pubblicate le graduatorie provvisorie relative all’avviso sulla realizzazione degli ambienti digitali Oltre settemila dichiarati ammissibili. progetti L'autorità di gestione del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con nota 2709 del 9 febbraio 2016, pubblicata il 10 febbraio 2016, ha reso noto le graduatorie regionali provvisorie dei progetti pervenuti e relativi all’Avviso destinato alla realizzazione degli ambienti digitali (nota 12810/15 e allegati). Le autorizzazioni dei progetti, che riguarderanno le prime due annualità, saranno effettuate in ordine di graduatoria in base alle risorse programmate nel piano finanziario del PON e per area territoriale Successivamente, in presenza di eventuali disponibilità, sarà possibile procedere ad ulteriori autorizzazioni. Ricordiamo che con nota 20982 del 26 novembre 2015 erano state aggiornate le faq relative a questo Avviso Sono risultati ammissibili i progetti presentati da 7.101 scuole. Nella tabella che segue la ripartizione regionale Tabella 1 - Avviso ambienti digitali: Progetti ammissibili Regioni Progetti ammissibili Abruzzo 181 Basilicata 107 Calabria 336 Campania 859 Emilia-Romagna 430 Friuli-Venezia Giulia 149 Lazio 606 Liguria 150 Lombardia 914 Marche 217 Molise 54 Piemonte 486 Puglia 622 Sardegna 210 Sicilia 734 Toscana 427 Umbria 137 Veneto 482 TOTALE 7.101 Sono risultati inammissibili, per mancanza della candidatura firmata digitalmente o per candidatura firmata digitalmente inviata ma non valida, i progetti presentati da 329 scuole. Nella Tabella 2 la ripartizione regionale dei progetti dichiarati inammissibili Tabella 2 - Avviso ambienti digitali: Progetti dichiarati inammissibili Domande Regioni inammissibili Abruzzo 8 Basilicata 3 Calabria 27 Campania 41 Emilia-Romagna 15 Friuli-Venezia Giulia 5 Lazio 28 Liguria 7 Lombardia 43 Marche 6 Molise 3 Piemonte 17 Puglia 24 Sardegna 6 Sicilia 41 Toscana 26 Umbria 7 Veneto 22 TOTALE 329 Entro e non oltre il 20 febbraio, le istituzioni scolastiche i cui progetti sono risultati inammissibili possono presentare istanze di chiarimento e revisione. Le istanze possono essere inviate all’indirizzo PEC [email protected], allegando la richiesta in PDF. Le risorse necessarie per finanziarie tutti i progetti dichiarati ammissibili sono indicate nella Tabella 3 Tabella 3 - Avviso ambienti digitali: Risorse finanziarie richieste Regioni Risorse Richieste Abruzzo 3.976.685,90 Basilicata 2.327.183,36 Calabria 7.410.900,66 Campania 19.286.799,10 Emilia-Romagna 9.673.790,20 Friuli-Venezia Giulia 3.306.402,82 Lazio 13.608.729,67 Liguria 3.304.873,48 Lombardia 20.745.792,80 Marche 4.849.333,80 Molise 1.188.138,76 Piemonte 10.778.679,64 Puglia 13.851.327,65 Sardegna 4.542.107,79 Sicilia 16.308.883,98 Toscana 9.683.911,02 Umbria 2.990.278,80 Veneto 10.887.885,57 TOTALE 158.721.705,00 Con successiva nota verranno comunicati agli Uffici Scolastici Regionali ed ai singoli istituti scolastici i progetti autorizzati e l’impegno finanziario assunto. L’ammissibilità della spesa decorrerà solo dalla data successiva all’autorizzazione. Ricordiamo che le risorse che stanziate nel PON per questo specifico avviso sono pari a 100 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse premiali di competenza del MIUR, relative al raggiungimento degli obiettivi di servizio, previste nel settore Istruzione, nell’ambito del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) per il periodo 2007-2013. Queste ultime risorse, che la delibera CIPE 79/12 quantifica in € 8.971.069,00, saranno destinate alle scuole delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Molise e Sardegna. ALLEGATI nota 2709 del 9 febbraio 2016 pubblicazione graduatorie provvisorie pon avviso ambienti digitali graduatorie pon avviso ambienti digitali nota 20982 del 26 novembre 2015 faq ambienti digitali aggiornate ******* SINDACATO - POLITICA SCOLASTICA 04. Su bonus e comitati di valutazione assurda nota dell’USR Veneto Il comunicato unitario di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS Confsal La nota emanata il 16 febbraio 2016 dall’USR Veneto per fornire “orientamenti e riflessioni” ai componenti esterni dei Comitati di valutazione appare approssimativa sotto il profilo argomentativo per quanto riguarda le riflessioni di natura giuridica nelle quali incautamente si avventura. Non sta certamente alle organizzazioni sindacali valutare l’opportunità di atti di assoluta intempestività e che vanno ben oltre il raggio di competenza di un ufficio scolastico regionale. Anticipare, senza averne alcun titolo, le linee guida nazionali che la legge 107/15, al comma 130, prevede siano emanate dal Miur e non dagli Uffici scolastici regionali solo al termine del triennio 2016/2018, è un atto di ingerenza inaccettabile nell’autonomia delle singole scuole. Numerose appaiono le incongruenze e le errate interpretazioni delle norme di riferimento, su diverse questioni che la nota pretenderebbe di chiarire: la qualificazione del Comitato di valutazione quale organo non perfetto, la facoltà del dirigente di procedere con atti sostitutivi in assenza di criteri, l’applicabilità alla scuola delle disposizioni in materia di valutazione della performance, l’asserita assenza di riserva costituzionale ai fini di sostenere la non ammissibilità della contrattazione sul bonus, ancorché la legge 107/15 lo qualifichi come salario accessorio, e altro ancora. Incongruenze e licenze interpretative che rendono ancor più ampiamente motivate le riserve di legittimità nei confronti di una circolare che già appare viziata sotto il profilo dell’eccesso di competenza. Sul piano politico, è di tutta evidenza la gravità di un atto assunto fuori da ogni preventivo confronto né informativa con le organizzazioni sindacali, che si pone deliberatamente in conflitto con le posizioni da queste espresse su materie riconducibili alle loro prerogative, e che anche per questo è destinato ad accrescere ulteriormente lo stato di disagio, tensione e preoccupazione con cui chi lavora nella scuola sta vivendo “innovazioni” in gran parte non condivise. Per queste ragioni, esprimendo con la massima nettezza il proprio dissenso politico, le organizzazioni sindacali FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal hanno inviato al Direttore dell’USR Veneto, e per conoscenza al Miur formale diffida a ritirare immediatamente la nota 2982 del 16 febbraio 2016. In difetto, valuteranno l’eventuale presentazione di impugnative legali. FLC CGIL Domenico Pantaleo CISL Scuola Maddalena Gissi UIL Scuola Giuseppe Turi SNALS Confsal Marco Paolo Nigi ********** 05. Indicazioni al Comitato di valutazione: il dietro front dell’USR Veneto L’USR Veneto ritira la nota e convoca i sindacati regionali. Il 24 febbraio incontro al Miur sulla ripartizione alle scuole dei fondi del “Bonus” docenti. La soddisfazione del sindacato. L'USR del Veneto ha ritirato la nota emanata il 18 febbraio scorso con la quale forniva "orientamenti e riflessioni" ai componenti esterni dei Comitati di Valutazione circa le modalità di assegnazione del bonus previsto dai commi 126 e seguenti della legge 107/2015. E’ questo il risultato positivo ottenuto dalla tempestiva presa di posizione alla quale ha fatto seguito un atto formale di diffida inviato dalle segreterie nazionali di FLC CGIL, Cisl scuola, Uil scuola e Snals Confsal. Nel frattempo l’Usr Veneto ha convocato per il 29 febbraio prossimo i sindacati regionali per un incontro che gli stessi avevano chiesto, promuovendo in loco anche un volantinaggio per spiegare le ragioni della protesta. Inoltre è di poche ore fa la notizia della convocazione da parte del Miur per un incontro di informativa sindacale sulle tematiche relative alla ripartizione delle risorse del fondo per la valorizzazione del merito (art. 1 c. 126 della l. 107/2015) e per il funzionamento del comitato di valutazione. L’incontro, come da convocazione, si terrà mercoledì 24 febbraio alle ore 10. In quella sede la FLC CGIL chiederà, stante la stessa disposizione della legge 107 circa la natura di salario accessorio del Bonus di 200 milioni di euro, la piena titolarità della contrattazione di scuola per l’individuazione dei criteri per l’attribuzione dei compensi al personale docente. _______________________ Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Direzione Generale Venezia, 18 febbraio 2016 Prot. AOODRVE 3341 Ai Componenti esterni dei Comitati di Valutazione nominati dall’USR per il Veneto, di cui all’allegato elenco e p.c. Ai Dirigenti delle II.SS del Veneto – Loro Sedi Oggetto: ritiro documento “Orientamenti e riflessioni per i Componenti esterni dei Comitati di Valutazione dei Docenti, nominati dall’USR per il Veneto”. Facendo seguito alla precedente nota prot. 2982 del 16 febbraio u.s., con la presente si comunica il ritiro del documento ad essa allegato “Orientamenti e riflessioni per i Componenti esterni dei Comitati di Valutazione dei Docenti, nominati dall’USR per il Veneto”, in quanto lo scrivente Ufficio non ha inteso ledere prerogative sindacali. Con i migliori saluti. IL DIRETTORE GENERALE f.to Daniela Beltrame ********** 06. Comparti di contrattazione: miti e leggende sullo stato della trattativa e realtà della discussione In attesa della prossima convocazione all’Aran proviamo a fare chiarezza sul confronto. La legge 150 del 2009, così detta legge Brunetta, rappresenta il più alto punto di attacco ai diritti, ai salari e alla dignità del lavoro pubblico, concepito dalle politiche di austerity degli ultimi anni. Un attacco feroce che la CGIL ha combattuto senza risparmiarsi e per un lungo periodo in assoluta solitudine. La trattativa aperta all’Aran per la riduzione dei comparti dagli 11 attuali fino ad un massimo di 4 si muove esattamente in questo ambito cioè l’applicazione di uno dei provvedimenti contenuti in quella legge. Le ragioni che impediscono, allo stato attuale, la creazione di un comparto di Ricerca, Università e Afam sono evidenti. La rigidità del vincolo normativo e lo scarso peso numerico di questi settori, rispetto agli altri settori del pubblico impiego, non ha mai reso la proposta concretamente sostenibile al tavolo di trattativa a legge 150 invariata. D’altro canto a nessuno sfugge che la trattativa con l’Aran per la riduzione dei comparti di contrattazione non è il luogo dal quale riuscire ad ottenere modifiche della legge Brunetta. Certamente nella ridefinizione obbligata dei comparti la struttura contrattuale e le professionalità della Ricerca così come l’Afam e l’Università rischiano di subire, più di altri settori, gli effetti negativi della rigidità che caratterizza una scelta evidentemente forzata. Con un governo che non è in grado valorizzare l’importanza dello sviluppo scientifico, della cultura artistica e musicale e dell’istruzione universitaria, al di là del mero peso numerico degli addetti impiegati, bisogna stabilire nei contratti nazionali regole che consentono la piena esigibilità della contrattazione e scelte d'investimento strategiche. La CGIL ha avviato la propria partecipazione alla trattativa consapevole che questa rappresentava una delle maggiori criticità da affrontare. In particolare ciò che deve essere scongiurato è il rischio di sciogliere le specificità professionali di questi settori nell’oceano della pubblica amministrazione. Del resto la grave vicenda delle tabelle di equiparazione tra comparti e dell’Agid, l’agenzia per l’agenda digitale, avevano già dato negli ultimi mesi una misura concreta dei rischi che si corrono muovendosi in questa direzione. Riteniamo, quindi, preoccupante che da una certa parte sindacale sia stato suggerito, nell’ultimo incontro di trattativa all’Aran, di far confluire la Ricerca in particolare nelle amministrazioni centrali dello Stato, sostenendo la tesi che quello è il comparto di provenienza nel quale gli Enti di ricerca erano incardinati prima del 1991. Vogliamo esprimere con chiarezza l’idea che questa prospettiva rappresenterebbe un enorme passo indietro per i lavoratori della ricerca che ricordano bene la faticosa battaglia di emancipazione sostenuta per conquistare il riconoscimento della propria specificità ottenuto con la costituzione del comparto della Ricerca. Per queste ragioni il fatto che l’Aran, dopo aver avanzato l’ipotesi di un unico comparto di contrattazione nel primo incontro, poi tre comparti nell’incontro successivo abbia da ultimo proposto quattro comparti di cui uno della conoscenza, ci sembra, allo stato attuale della trattativa una proposta positiva, che peraltro consentirebbe di chiudere rapidamente il negoziato per poi aprire i tavoli contrattuali. Come è noto infatti l'apertura del confronto sul rinnovo del contratto nazionale nei comparti pubblici puo' avvenire solo dopo aver raggiunto l'intesa sui comparti e la definizione del calcolo della rappresentanza. In queste condizioni di partenza comporre un comparto che contenga al suo interno contratti con una elevata difformità nell’architettura ordinamentale e professionalità non omogenee, sia dal punto di vista delle mansioni che da quello dei salari, può dal nostro punto di vista rappresentare una via plausibile per raggiungere l’obiettivo di salvaguardare tutte le specificità oggettive e le diverse “storie” dei settori attraverso una articolazione equilibrata tra comparto e specifiche sezioni. In questo senso di fronte al dato dei 4 comparti, come già avevamo anticipato, il comparto della conoscenza può rappresentare il riconoscimento di una filiera in cui far convivere interazioni strategiche di sistema e specificità contrattuali. Potrà, in altri termini, certamente avere la forza di alcune solide connessioni trasversali valide per tutti, cioè il riferimento agli articoli 9, 33, 117 della Costituzione. In queste norme e nei principi che le ispirano trovano fondamento l'autonomia di ricerca e di insegnamento che caratterizzano il lavoro in queste istituzioni e ne definiscono l'architrave. D’altro canto, all’interno di queste linee comuni, di comparto, i settori non potranno che corrispondere alle articolazioni specifiche che oggi si riferiscono alle prerogative contrattuali di scuola, università, ricerca e afam. Il fatto che questa soluzione sia articolata unendo in un unico ambito tutte le istituzioni della conoscenza riteniamo sia un elemento di rilevante valore in grado di aumentare il peso politico di settori che nonostante assolvano una funzione sociale fondamentale per il futuro del paese, oggi attraversano una profonda crisi a causa delle sciagurate politiche del governo. Ricomporre la filiera dei saperi contribuisce a rivendicare la stretta connessione tra investimento nelle istituzioni della conoscenza e investimenti per lo sviluppo. Può cioè rappresentare una forma di concretizzazione degli articoli 9, 33 e 117 della Costituzione a partire dai quali le peculiarità di ogni ambito del lavoro nei diversi settori della conoscenza devono essere valorizzati e non certo appiattiti insensatamente l’uno sull’altro. Comprendiamo le preoccupazioni e la fibrillazione di alcune organizzazioni sindacali per l’esito di questo negoziato, specie da parte di chi rischia di non raggiungere più i limiti per la rappresentatività. Riteniamo però che occultare realtà e verità delle proposte in campo e della discussione difficilmente contribuisce a far avanzare la trattativa rischiando piuttosto di produrre l’effetto opposto a quello che da alcune parti di dichiara: mortificare le professionalità di questi settori piuttosto che salvaguardarle e valorizzarle. ********** NORME: SPAZIO FAQ E GIURISPRUDENZA 07. False certificazioni l.104 ad Agrigento. «La carica della 104»: la FLC CGIL Agrigento vuole essere “parte civile” nel processo Bonvissutto: continueremo a batterci affinché i diritti siano riconosciuti a chi ne ha legittimo titolo e per una scuola dove non vi sia spazio per i furbi. “L’avevamo annunciato insieme alla CGIL – rivendica Gaetano Bonvissuto, Segretario Generale della FLC CGIL Agrigento –, già l’indomani dell’avvio della “operazione” ed oggi abbiamo dato ai nostri legali l’Avvocatessa Maria Carmela Infurna di proporre la costituzione come “parte civile” nel processo a carico degli imputati della maxi inchiesta “la carica delle 104” che ha fatto luce su un vasto giro di false invalidità civili ottenute, corrompendo, secondo l’accusa, i medici e con la complicità di funzionari pubblici. Lo abbiamo fatto in piena coerenza con la nostra storia ed i nostri valori: i lavoratori onesti e con essi il sindacato che li tutela e rappresenta, sono “parte lesa” da parte di chi ha fatto strame di diritti ed ha abusato di una conquista di civiltà che serve a tutelare reali condizioni di grave disagio”. “Ci auguriamo e confidiamo nella magistratura – conclude Bonvissuto – che a carico di chi, eventualmente, si è reso colpevole di tutto ciò ci siano pene esemplari, per parte nostra continueremo a batterci affinché i diritti siano riconosciuti a chi ha legittimo titolo a rivendicarne l’esigibilità e per una scuola dove non vi sia spazio per i furbi”. ******* 08. DSGA in ruolo dal 2000: il MIUR invia ulteriori istruzioni agli USR in applicazione della delibera della Corte dei Conti Il MIUR prosegue con la discriminazione. La FLC CGIL ribadisce la volontà di presentare una denuncia alla Commissione europea. Il MIUR, a seguito della trasmissione della delibera n. 17 del 15 luglio 2015 della Corte dei Conti, invia ulteriori istruzioni agli Uffici Scolastici Regionali in merito alla ricostruzione di carriera dei DSGA temporizzati. La Corte dei Conti, in adunanza generale, si era pronunciata negativamente riguardo al riconoscimento pieno dell’anzianità di servizio di alcuni DSGA transitati dal 2000 che, precedentemente, avevano ottenuto la ricostruzione di carriera dalla Corte dei Conti d’Abruzzo a Sezioni Riunite. Ora questa ricostruzione è stata rimessa in discussione e tutti i provvedimenti di ricostruzione di carriera dei DSGA coinvolti dovranno essere rivisti secondo il meccanismo della temporizzazione, sulla base del principio affermato dalla Corte dei Conti. A conseguenza di ciò, le somme erogate precedentemente, sulla base dei decreti di ricostruzione di carriera non conformi alla nuova pronuncia della Corte, dovranno necessariamente essere recuperate, con eventuale gradualità, mediante la concessione di rateizzazioni e/o dilazioni di pagamento. La FLC CGIL aveva rilanciato la vertenza, a seguito del parere della Corte dei Conti d’Abruzzo a Sezioni Riunite, per il pieno riconoscimento dell’anzianità, mettendo a disposizione degli interessati un modello di richiesta di revisione della ricostruzione di carriera e aveva presentato una propria memoria legale a sostegno delle ragioni dei DSGA. Ora, valuterà con i costituzionalisti l’elaborazione di un'istanza da presentare alla Commissione europea per continuare la tutela dei diritti dei DSGA discriminati fin dal 2000 (come è rinvenibile nella dichiarazione a verbale allegata al contratto dell’epoca). ******* PRECARIATO, RECLUTAMENTO, ANNO DI PROVA, SUPPLENZE E PROBLEMI RETRIBUTIVI 09. Periodo di prova e formazione pubblicazione della nota di chiarimenti dei docenti: sollecitata la Una lettera unitaria al Capo di gabinetto per segnalare il mancato rispetto degli impegni assunti La FLC CGIL unitamente a CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS, hanno inviato una lettera al Capo di gabinetto del MIUR per sollecitare la pubblicazione della nota di chiarimenti sul periodo di prova definita nel corso dell'incontro del 29 dicembre 2015. ________ Al Capo di Gabinetto del Ministro Istruzione, Università e Ricerca dott. Alessandro Fusacchia MIUR e.p.c. Alla dott.ssa Rosa De Pasquale Capodipartimento Istruzione MIUR Alla Dott.ssa Maddalena Novelli Direzione generale per il personale MIUR Oggetto: anno di prova e formazione - sollecito nota di chiarimento In occasione dell'incontro tenutosi il 29 dicembre 2015 tra gli uffici in indirizzo e le scriventi organizzazioni è stata espressa l'esigenza di chiarimenti in ordine alle procedure di espletamento degli obblighi dei docenti neo-assunti per ciò che riguarda il superamento dell'anno di prova e formazione. Proprio in quell'occasione è stata concordata la pubblicazione da parte del MIUR di una nota che andasse a completare le disposizioni previste dal DM 850/2015 soprattutto in riferimento alle diverse situazioni di ambiguità interpretativa che si sono presentate con il completamento delle assunzioni previste dalla fase C. Alla data odierna la nota è ancora in attesa di emanazione, mentre sul territorio nazionale si registrano gestioni contrastanti da parte degli uffici scolastici regionali, con forti disparità di trattamento di docenti aventi pari diritti ed uguali doveri. Le scriventi organizzazioni sindacali, al fine di evitare ulteriori gravi disagi al personale docente neo-assunto e ai dirigenti scolastici incaricati della gestione di tutte le procedure connesse al primo anno di ruolo, confermano la piena disponibilità al confronto, ma altresì sollecitano l'immediata emanazione dell'annunciata prevista nota di chiarimento a corredo delle disposizioni già dettate dal D.M 850/2015. Qualora dovessero presentarsi ulteriori elementi di diniego alla richiesta espressa, tali da alimentare e consolidare difformi livelli interpretativi delle disposizioni in oggetto, le scriventi organizzazioni sindacali valuteranno le condizioni per adire le vie legali nella tutela degli interessi del personale coinvolto. Fiduciosi in sollecito positivo riscontro alla presente, si inviano distinti saluti FLC CGIL , CISL Scuola, UIL Scuola e SNALS ******* 10. Concorso docenti: il bando a fine febbraio 2016. Previsti 63.712 posti Il Miur annuncia il bando senza aver affrontato tutte le criticità denunciate dai sindacati. Sul sito del Ministero dell’Istruzione sono state pubblicate le prime indicazioni ufficiali sul prossimo bando di concorso a cattedre. Malgrado le richieste sindacali di intervenire per sanare le criticità e garantire la stabilizzazione dei docenti già in possesso dei requisiti europei il Miur ha deciso di procedere alla pubblicazione del bando rifiutando ogni interlocuzione. Quali e quanti i sono i posti a concorso I posti destinati al concorso sono 63.712, come previsto dal DPCM di autorizzazione del 24 dicembre 2015. Questa la ripartizione per le varie tipologie di insegnamento: Scuola dell’infanzia 6.933 Scuola primaria 17.299 Scuola secondaria di I grado 15.641 Scuola secondaria di II grado 17.232 Sostegno 6.101 Italiano seconda lingua per discenti di lingua straniera (alloglotti) 506 È disponibile anche la ripartizione dei posti complessivi tra le Regioni e quella per le classi di concorso della scuola secondaria, anche se solo a livello nazionale: vedi allegato. Sulla ripartizione dei posti, in un breve incontro al Ministero, ci è stato comunicato che i contingenti sono stati calcolati tenendo conto dell’attuale consistenza delle Graduatorie ad esaurimento ancora esistenti e dei pensionamenti pervisti per i prossimi 3 anni. Ricordiamo che il piano di assunzioni prevede ulteriori 30.000 posti da destinare, nel triennio, alle graduatorie ad esaurimento, per le quali resta in vigore la norma della ripartizione al 50% dei posti destinati al ruolo. Il concorso per le discipline della danza sarà bandito successivamente: al termine del III ciclo di TFA che è previsto sia attivato, anche per gli altri insegnamenti, nei prossimi mesi. Abbiamo chiesto di prendere visione dei dati di partenza utilizzati per le elaborazioni, anche in considerazione che i numeri previsti per alcuni insegnamenti non sembrano congruenti con la situazione reale, in particolare per gli insegnamenti dei Licei musicali. Chi può partecipare al concorso Al concorso potranno partecipare solo i docenti precari (sono esclusi i docenti a tempo indeterminato nella scuola statale, come stabilito dalla legge 107/15), in possesso dell’abilitazione/idoneità per lo specifico insegnamento, inclusi i maestri diplomati di istituto o scuola magistrale entro il 2001/2002 come stabilito dal DPR 25 marzo 2014. Le nuove classi di concorso Il concorso, per la scuola secondaria, sarà bandito sulla base delle nuove classi di concorso, e dei relativi ambiti disciplinari. Il regolamento è stato firmato dal Presidente della Repubblica, ma non è ancora stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le abilitazioni precedenti confluiranno nelle nuove classi di concorso secondo quanto stabilito nelle tabelle allegate al regolamento. Appena il provvedimento sarà ufficiale metteremo a disposizione un’applicazione, raggiungibile dal nostro speciale, che permetta di individuare le corrispondenze tra vecchie e nuove classi di concorso. La presentazione delle domande Le domande si presenteranno nei 30 giorni successivi all’uscita del bando attraverso le istanze online del Miur. Per chi non fosse già accreditato, è disponibile sul nostro sito una scheda che illustra le procedure da seguire per la registrazione.. Le prove del concorso Per questo concorso non sono previste prove preselettive. La prova scritta (per alcuni insegnamenti sono più di una) prevede 6 quesiti a risposta aperta a cui si aggiungono 2 quesiti in lingua straniera costituiti ognuno da 5 test a risposta chiusa finalizzati alla verifica del livello di competenza almeno B2 nella lingua straniera prescelta (inglese, francese, tedesco, spagnolo). Per la primaria la lingua straniera è l’inglese trattandosi di insegnamento curricolare. La durata della prova scritta sarà di 150 minuti. La prova orale, a cui si accede avendo acquisito un punteggio di almeno 28/40 alla/e prova/e scritta/e, consiste nella presentazione di una lezione e alla successiva discussione della stessa. Maggiori dettagli saranno disponibili una volta pubblicato il bando a cui saranno allegati i contenuti e le modalità di svolgimento delle prove declinati per i vari insegnamenti. ALLEGATI tabelle posti bando di concorso docenti 2016 al 18 febbraio 2016 ********** 11. Graduatorie di istituto docenti. Entro il 7 marzo 2016 l’inserimento in II fascia per i nuovi abilitati Riservata a coloro che si sono abilitati/specializzati entro il 1/2/2016. Regolamentata la priorità per gli abilitati in III fascia. Il Miur con la nota 4477 del 16 febbraio 2016 ha trasmesso il Decreto del Direttore Generale 89/16 che definisce le scadenze e le procedure per l'aggiornamento/integrazione periodica delle graduatorie di istituto di II fascia, la dichiarazione della specializzazione di sostegno e la regolamentazione della priorità in III fascia per gli abilitati, come previsto nel DM 326/15. Al Decreto sono allegati i Modelli di domanda. Inserimento/trasferimento in II fascia La domanda, su modello cartaceo (Modello A3) va presentata (a mano, con raccomandata A/R o per posta certificata) ad una scuola della provincia prescelta (o di quella nella quale si è già inclusi in graduatoria d'istituto) entro il 7 marzo 2016. Sarà costituita una terzo elenco aggiuntivo con gli abilitati entro il 1 febbraio 2016 (il primo per gli abilitati entro il 1/2/2015 e il secondo per gli abilitati entro il 1/8/2015 sono stati già costituiti ad Agosto 2015). I titoli dichiarati devono essere posseduti entro la data di conseguimento dell'abilitazione e saranno valutati con le tabelle previste dal DM 353/14. Per lo strumento musicale si utilizzerà la tabella di valutazione di cui all’Allegato 3 al DM n. 235/2014. I docenti che saranno inclusi nell'elenco aggiuntivo di II fascia saranno automaticamente cancellati, per il medesimo insegnamento, dalla graduatoria di III fascia (se già inclusi). Scelta delle scuole ai fini delle supplenze Sarà possibile effettuare la scelta delle scuole attraverso le istanze online in un periodo che sarà successivamente comunicato. Dichiarazione del possesso della specializzazione per il sostegno Per chi ha conseguito la specializzazione per il sostegno, e non l'ha già dichiarata, sarà possibile dichiararla, ed essere inserito in un elenco aggiuntivo attraverso le istanze online dal 10 marzo al 30 marzo 2016 (entro le ore 14,00). Chi presenta la domanda di inclusione in II fascia non deve compilare questa istanza in quanto dichiarerà il titolo di sostegno direttamente nel Modello A3. Priorità nel conferimento delle supplenze da III fascia Nei periodi che intercorrono tra una aggiornamento semestrale e l'altro della II fascia, chi consegue l'abilitazione avrà la priorità nel conferimento delle supplenze da III fascia. In attesa della pubblicazione delle nuove graduatorie di II fascia è comunque opportuno dichiarare la priorità in III fascia. Su istanze online è disponibile una specifica funzione, attiva per l'intero triennio. ALLEGATI nota 4477 del 16 febbraio 2016 ddg 89 16 integrazione graduatorie di istituto personale docente decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 attribuzione supplenze iii fascia inserimento ii fascia titolo specializzazione sostegno decreto direttore generale 89 del 16 febbraio 2016 allegati ********** 12. Pagamento supplenti: prevista una nuova emissione speciale a febbraio Continuano le pressioni dei sindacati per ottenere la certezza del salario ai precari e per il riconoscimento del lavoro delle segreterie scolastiche. Il 19 febbraio 2016 il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, rispondendo a tre interrogazioni in commissione Cultura alla Camera, ha dichiarato che il MIUR ha sollecitato la calendarizzazione nel mese di gennaio 2016 di due emissioni straordinarie per il pagamento degli stipendi arretrati ai supplenti. Le emissioni sono state effettuate il 12 e il 15 gennaio ai fini della liquidazione di 224 mila contratti ancora da pagare. Permane, tuttavia, una percentuale di contratti, per il cui pagamento è stata prevista una nuova emissione speciale a febbraio, a seguito delle pressioni dei sindacati. E’ evidente che questo è il colpo di coda dovuto alla insufficiente programmazione dei fondi sulle supplenze da parte del MEF, che ha fatto slittare ad anno nuovo il pagamento degli arretrati delle retribuzioni, con conseguente forte aggravio sul lavoro amministrativo, oltre che alla mancata corresponsione degli emolumenti. Questa è solo una delle innumerevoli, gravi difficoltà che continuano a permanere sui precari e sul lavoro del personale ATA e che noi continueremo a contrastare pubblicamente con le nostre mobilitazioni. ********** 13. Concorso 24 mesi ATA 2015/2016: a breve la nota agli USR per l’aggiornamento delle graduatorie Nessuna novità sulle domande che saranno ancora cartacee e tramite istanze online la scelta delle scuole. Permangono gli stessi requisiti dello scorso anno. Il 16 febbraio 2016 si è tenuto l’incontro coi sindacati al MIUR, concernente l’aggiornamento delle graduatorie provinciali permanenti per l’anno scolastico 2015/2016 per i profili professionali del personale ATA dell’area A e B. Il Ministero emanerà in settimana la nota (e i modelli di domanda) con le indicazioni agli USR, che dovranno fissare i termini per la presentazione delle domande. Le graduatorie saranno pubblicate a livello provinciale e saranno utilizzate per le assunzioni e le supplenze del 2016/2017. Sono confermati i requisiti di ammissione per alcune categorie di cittadini stranieri (familiari dei cittadini degli Stati membri dell’Unione Europea non aventi la cittadinanza di uno Stato membro, e ai cittadini dei Paesi terzi, titolari del permesso di soggiorno UE di lungo periodo, o dello status di rifugiato) e il riconoscimento e valutazione del servizio civile volontario, introdotti lo scorso anno. Le domande saranno ancora una volta cartacee, dal momento che non c’erano i tempi per cambiare l’ordinanza e predisporre tutta la procedura su istanze online, attraverso le quali rimarrà l’inserimento della scelta per le sedi scolastiche (modello G), che sarà reso disponibile successivamente. I sindacati hanno chiesto al MIUR di uniformare i termini per la pubblicazione delle graduatorie, in modo da evitare discrasie nella loro divulgazione. Abbiamo, inoltre, sollecitato il Ministero all’emanazione di una nota di chiarimento aggiornata (già diffusa in passato) per garantire l’uniformità nella valutazione dei servizi e dei titoli. ********* ISTRUZIONE ADULTI - CPIA 14. Istruzione degli adulti: pubblicata la circolare con i termini di scadenza per le iscrizioni a.s. 2016/2017 La circolare conferma il ruolo strategico di questo segmento di scuola, fondamentale per il sistema educativo nazionale. In data 11 febbraio è stata pubblicata dal MIUR la circolare 1 relativa alle iscrizioni ai CPIA e ai percorsi di livello (ex corsi serali) per l’anno scolastico 2016/2017. Con l’anno scolastico 2015-16 è entrato pienamente a regime il Regolamento sull’Istruzione per gli Adulti (DPR 263/12). Tutti i Centri territoriali per l'educazione degli adulti (CTP) e i corsi serali per il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore hanno cessato di funzionare il 31 agosto 2015. I CPIA hanno la medesima autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche, sono articolati in reti territoriali di servizio generalmente costituiti dalle sedi degli ex CTP. I corsi di secondo livello (ex serali) sono invece incardinati nelle scuole secondarie di II grado (istituti tecnici, istituti professionali, Licei artistici). La circolare 1 riporta il termine di scadenza delle iscrizioni fissato di norma al 31 maggio 2016 e comunque non oltre il 15 ottobre 2016, sempre in riferimento alla circolare 22 del 21 dicembre sulle iscrizioni per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Sempre nella circolare sono riportate le informazioni contenute nella nota 8366 dell’11 settembre 2015 in merito alle scadenze per la stipula dei patti formativi (15 novembre 2016) e per l’eventuale rinnovo dell’accordo di rete tra il CPIA e le scuole superiori del territorio su cui insiste, se sono subentrati elementi di difformità, come ad esempio il dimensionamento scolastico (30 settembre 2016). La circolare fornisce chiarimenti i sulle iscrizioni degli studenti quindicenni ai percorsi di primo livello. Come chiesto dalla FLC CGIL, questi casi devono essere considerati eccezionali e non possono in alcun modo essere collegati a difficoltà comportamentale o a condizioni di disagio sociale o di ritardo scolastico La circolare sottolinea a tal fine il ruolo di garanti degli Uffici scolastici regionali. Quest’anno la circolare contiene una integrazione che riguarda i minori soggetti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, che possono iscriversi ai corsi di primo livello anche se non in possesso del requisito dei 16 anni di età. La circolare stabilisce inoltre che “l'iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo e secondo livello è garantita prioritariamente a coloro che intendono conseguire un titolo di studio di livello superiore a quello già posseduto, ferma restando la possibilità a fronte di motivate necessità di consentire - nei limiti dei posti disponibili - l’iscrizione anche agli adulti già in possesso di un titolo di studio conclusivo dei percorsi del secondo ciclo”. Anche in questo caso è citata la nota dell’11 settembre 2015 per richiamare gli Uffici scolastici ad effettuare accordi con gli Enti locali per l’utilizzo degli spazi adeguati anche nel rispetto della sicurezza. La FLC CGIL ha ricordato all’Amministrazione come questi accordi stentino a realizzarsi, per cui molti CPIA ancora non trovano collocazione in ambienti dignitosi ed accoglienti. Tutti i casi che sono stati segnalati alla nostra organizzazione sono stati puntualmente denunciati al MIUR. La circolare evidenzia il ruolo dell’Istruzione degli Adulti nel sistema scolastico, ma è fondamentale che questo riconoscimento corrisponda ad un organico anche di potenziamento che consenta ai CPIA e ai corsi di livello di effettuare l’attuazione del modello licenziato delle Linee Guida pubblicate nel marzo del 2015. ALLEGATI circolare ministeriale 1 del 11 febbraio 2016 iscrizioni percorsi istruzione per gli adulti 2016 17 ********** 15. CPIA: messa a decreto1.900.000 euro regime dei nuovi percorsi: pubblicato 1.900.00,00 Uno strumento euro per in più favorire per essere e sostenere sempre la messainformati. a regime. Il primo numero è aperto a tutti. Riparto risorse: a) euro 900.000,00 per la realizzazione delle attività connesse alla definizione del patto formativo individuale e delle "misure di sistema” b) euro 900.000,00 per la realizzazione degli interventi di ampliamento dell'offerta formativa dei CPIA, ivi comprese le attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo; c) euro 100.000,00 per l'attuazione delle misure nazionali di sistema, concernenti interventi di comunicazione e diffusione delle attività, attraverso opuscoli e brochure a stampa e organizzazione di convegni, seminari e congressi. Il decreto n. 1250 firmato il 20 novembre 2015 è stato reso noto e trasmesso con nota 842 del 28 gennaio scorso. In allegato una scheda di lettura del DDG 1250/15. Le risorse sono assegnate: per il 30% in proporzione al numero dei punti di erogazione di cui si compone la rete territoriale di servizio di ciascun CPIA per il 70% in proporzione al numero dei Patti Formativi Individuali redatti dalle Commissioni di ciascun CPIA, così come rilevati dagli Uffici scolastici regionali. ALLEGATI Decreto n. 1250 del 20 novembre 2015 trasmesso con nota 842 del 28 gennaio 2016 finanziamenti messa a regime dei nuovi percorsi CPIA ********** GESTIONE SCUOLA: APPALTI -TRASPARENZA – ANTICORRUZIONE – EDILIZIA - SICUREZZA 16. viaggi di istruzione e visite guidate: indicazioni MIUR nota del MIUR prot n.674 del 3 febbraio 2016 che fornisce indicazioni sulle modalità di organizzazione delle visite guidate e dei viaggi di istruzione Nota MIUR prot. 674/03.02.2016 All. n.1 alla nota MIUR vademecum **********