Boll. Farmacodip. e Alcoolis., XXIV (3) 2001
Valutazione di un progetto di prevenzione nelle discoteche della provincia di Rimini basato
sull’informazione attraverso l’utilizzo di strumenti informatici
Daniela Casalboni*, Alessio Saponaro**
Riassunto
L’articolo riporta i risultati di una valutazione di un progetto sperimentale sull’efficacia dell’utilizzo di strumenti informatici come supporto per sostenere un messaggio preventivo all’interno di alcune discoteche della provincia di Rimini.
I mezzi che sono stati scelti per sostenere il messaggio (sostanze, sesso sicuro, pronto soccorso e problematiche sanitarie) erano un opuscolo informativo e un totem informatico su cui è stato installato un software, appositamente progettato,
che riporta i contenuti scientifici del materiale cartaceo seguendo il linguaggio interattivo dei videogiochi e dei siti internet.
In un solo mese vi sono state 4.184 interrogazioni approfondite dei totem informativi, delle quali il 65,3% hanno riguardato le sostanze. La scheda più consultata è stata quella relativa all’ecstasy (27,4%), seguono l’hashish (21,8%), le amfetamine - cocaina (16,2%), alcol (13,0%), e gli allucinogeni. Emerge chiaramente che ogni discoteca si caratterizza fortemente
per uno specifico tipo di consultazione, che potrebbe far supporre una diversa tipologia di consumatori connessi anche alla
tipologia del locale.
Parole chiave: Discoteche, Computer, Nuove droghe, Informazione, Valutazione
Abstract
Evaluation of a prevention project carried out in disco clubs in the province of Rimini,
based on information provided through computers
The article presents the results of an experimental project on the efficacy of the use of computers as a means for conveying prevention messages in a selected number of discos in Rimini.
The means chosen to convey the message (drugs, safe sex, first aid and health problems) consisted of an information
booklet and a computer with specific software containing scientific material normally presented in hard copy, but presented using the interactive language of videogames and internet sites.
In one month alone, the computers were consulted to obtain in-depth information on 4,184 questions, of which 65.3%
concerned drugs. The most consulted chart regarded ecstasy (27.4%), followed by hashish (21,8%), amphetamines – cocaine (16.2%), alcohol (13%) and hallucinogens. It clearly emerges that each disco asks for specific types of information,
which may mean that different users frequent different types of clubs.
Keywords: Disco clubs, Computer, Designer drugs, Information, Evaluation
Introduzione
La diffusione di sostanze d’abuso stimolanti e/o empatogene, quali la cocaina e le metamfetamine, con modalità
di assunzione “ricreazionali”, limitate di solito ai fine settimana o a particolari contesti ludico ricreativi (discoteche,
raves, ecc.), e la stretta connessione con altri comportamenti a rischio per la salute dei giovani, ha spinto a ricercare nuovi modelli di intervento (Semprini Cesari et al.,
2000; M. Corvese, A. Saponaro, 1999). Il SerT di Rimini e
Riccione dell’Azienda USL di Rimini, in collaborazione
con la Lila provinciale (lega italiana lotta all’Aids) ha elaborato un progetto che prevedeva l’intervento nei luoghi
più significativi di ritrovo e di divertimento notturno dei
giovani (pub, discoteche, circoli, sale giochi, ecc.).
Seppur vi è la convinzione che le motivazioni che portano all’uso di sostanze siano da ricercarsi anche in altri livelli (individuale/gruppo familiare o amicale/sociale) e
contesti (famiglia, pub, strada, luoghi di ritrovo), si è optato per l’intervento in discoteca poiché consente di avvici-
* Psichiatra e tossicologo, Unità Operativa Dipendenze Patologiche, Azienda USL Rimini - Via Tonti, 40 - 47900 Rimini - Tel.
0541:325112 - Fax 0541.325113 - e-mail: [email protected].
** Sociologo Sanitario, Unità Operativa Dipendenze Patologiche, Azienda USL Rimini.
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Articoli
nare una gran quantità di giovani, in quanto rappresenta un
forte catalizzatore di interessi.
La discoteca rappresenta il luogo dove per molti giovani vi è l’espressione del desiderio di comunicazione e dove
cadono molte barriere sociali presenti nella normale vita
diurna e quotidiana: il suo utilizzo si innesta sulla fruizione
della notte, in uno spazio fisico e mentale sottratto alle norme imposte dai modelli di organizzazione sociale (Torti,
1997). La discoteca, secondo l’accezione di Foucault
(1994), rappresenta uno spazio eterotopico, un controluogo
all’interno della società: un unico spazio reale entro il quale sono giustapposti spazi e luoghi diversi e tra loro incompatibili, entro i quali si possono declinare le molteplici forme dell’Io.
Anche l’ecstasy risponde agli stessi desideri connessi
alla fruizione della discoteca: bisogno di comunicare e di
empatia (diminuendo le barriere della rimozione facilita il
“gioco” e lo rende più duraturo e divertente), di uscire rapidamente dalla dipendenza dell’adulto sperimentando una
sensazione di libertà, di ritualità collettiva (De Luca,
1996).
Questi comportamenti possono creare delle miscele
esplosive: gli effetti degli entactogeni possono portare a incessanti maratone sulla pista da ballo, incuranti di caldo,
sete e possono comparire le prime avvisaglie dell’ipertermia.
La mancanza di un rito di uscita dalle discoteche fa sì
che possano non essere avvertiti in maniera chiara i limiti
tra “il dentro e il fuori”, tra il gioco e la realtà e ciò può
comportare problematiche rilevanti al volante dell’auto
(Semprini Cesari et al., 2000).
Il progetto Fai la cosa giusta
Dalla consapevolezza dell’importanza per i giovani del
luogo discoteca, è nata la campagna informativa “Fai la cosa giusta – azioni e informazioni sui comportamenti a rischio”. La strada, il movimento, la velocità (nella traduzione visiva della campagna), le immagini istantanee e fotografiche immediate (tipo polaroid) sono gli elementi sui
quali è stata strutturata la campagna.
Il logotipo scelto non è statico e predefinito, ma dinamico e si modifica in ogni sua applicazione: una freccia segnaletica che contiene le indicazioni da seguire (Fai la cosa
giusta) e si muove di giorno e di notte, immortalata nella
sua azione.
Un’immagine ed un testo - anche questo semplice e immediato, mutuato dal gergo giovanile – che sintetizzano efficacemente il messaggio che si intende lanciare: non solo
evitare l’abuso di sostanze stupefacenti, ma anche informare in maniera chiara e diretta sulle conseguenze di comportamenti a rischio e sulle avvertenze da seguire in situazioni
critiche o di emergenza.
La campagna informativa sperimentale, realizzata in
collaborazione con la Lila (Lega italiana lotta contro
l’Aids) e con l’adesione del SILB (Sindacato italiano locali
da ballo), ha interessato sei discoteche della provincia di
Rimini, note, tra l’altro, per essere fra le più grandi e importanti in Italia: Cellophane, Cocoricò, Ecu, L’Altro Mondo, Pascià e Peter Pan. Nel corso delle analisi il nome delle
discoteche è stato sostituito con lettere dell’alfabeto, al fine
di evitare delle stigmatizzazioni dei locali nella provincia
di Rimini.
Il progetto ha previsto diversi interventi di prevenzione,
istituendo una forte ritualità di conclusione della serata effettuando, un’ora prima della chiusura, la cosiddetta fase di
“decompressione”: ritmi lenti e volutamente più moderati,
riduzione della temperatura ed aumento della luminosità al
fine di ridurre i disturbi acustici e visivi legati al brusco
passaggio tra discoteca ed ambiente esterno.
La struttura dei totem informativi di consultazione
I mezzi che sono stati scelti per sostenere il messaggio
comunicativo all’interno delle discoteche erano, oltre
all’opuscolo informativo, un totem informatico, su cui è
stato installato un software, appositamente progettato, che
riporta i contenuti scientifici del materiale cartaceo, seguendo il linguaggio interattivo dei videogiochi e dei siti
internet.
Il totem è composto di più sezioni (Fig. 1). Inizialmente
vengono presentate una serie di videate che riportano messaggi con un linguaggio diretto e caratteristico delle fasce
giovanili, del tipo “Amico, è veramente buona, te la garantisco … e poi mi conosci, no?”, a cui viene associata una
frase di commento “Lo sai cosa c’è davvero dentro la pasticca che il tipo ti ha appena rifilato come ecstasy purissima?”. L’obiettivo delle videate è di richiamare l’interesse
dei giovani alle tematiche riportate, relative alle sostanze e
comportamenti a rischio.
Dopo una serie di schermate, interattivamente, attraverso l’utilizzo del mouse posto sul totem, si accede all’introduzione e, successivamente, all’indice generale. Arrivati
all’indice generale vi è la possibilità di scegliere più aree di
interesse:
- l’indice sulle sostanze: informazioni su diverse tipologie di sostanze, mettendone in evidenza la composizione,
gli effetti e i rischi connessi alla tossicità e agli effetti comportamentali indotti (alterazione delle performance alla
guida, comportamento a rischio di infezione Hiv, …);
- il mix appeal: informazioni sui rischi connessi all’associazione di più sostanze tra loro;
- 2 parole ai furbi, 2 parole alle furbe: informazioni e
suggerimenti su modalità d’uso delle sostanze e comportamenti per ridurre il danno d’assunzione delle stesse, su pratiche di sesso sicuro, ecc.
- indice pronto soccorso: informazioni su comportamenti da adottare in situazioni di crisi ed emergenza, numeri di telefono o indirizzi ai quali rivolgersi per chiedere
soccorso a fronte di problematiche sanitarie legali, di trasporto o di alloggio.
Il software di consultazione informatica è provvisto di
un apposito contatore; per ogni tipologia di scheda consultata è stata registrata una apposita traccia, successivamente
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utilizzabile per elaborazioni di tipo statistico. In tal modo,
è stato possibile ottenere informazioni dettagliate sul tipo
di schede consultate.
I livelli e le aree di interesse
Diversi fattori possono aver determinato il numero assoluto di interrogazioni dei totem posti all’interno delle discoteche, come, ad esempio, il luogo di collocazione (in
luoghi facilmente accessibili o luoghi di passaggio), l’efficacia del messaggio comunicativo in termini sia di grafica
sia di contenuti esposti o l’effettivo interesse dei giovani
frequentatori delle discoteche in merito alle tematiche proposte.
In un solo mese vi sono state 4.184 interrogazioni “in
profondità” dei totem informativi (per le analisi statistiche
sono state registrate solo le interrogazioni del programma
che superavano i primi livelli introduttivi, al fine di distinguere le consultazioni superficiali da quelle in profondità).
La maggior parte delle ricerche (Tab. 1) sono avvenute
nella Discoteca E, con 1.380 consultazioni pari al 33,0%
del totale, nella Discoteca D, con 1.237 consultazioni pari
al 29,6% e nella Discoteca A con 746, pari al 17,8%.
Il software informatico, come già illustrato in precedenza, era strutturato su diversi livelli di ricerca, dalle fasi preliminari di presentazione sino all’articolazione di menu su
specifiche trattazioni. Un primo indicatore dell’efficacia
della comunicazione di “aggancio” proposta dagli strumenti informativi, è dato dal rapporto del numero di passaggi
dalla sezione relativa all’introduzione all’indice generale.
È possibile affermare che le argomentazioni proposte e le
modalità comunicative delle pagine iniziali dei totem informativi, hanno attratto l’interesse dei giovani / gruppi di
giovani consultatori. Infatti, l’86,2% di coloro che hanno
interpellato l’introduzione (Tab. 2), pari a 3.605 casi, hanno successivamente consultato anche l’indice generale dei
totem informativi. Le esplorazioni più elevate, sempre
stando ai risultati ottenuti dal rapporto tra introduzione/indice generale, sono state registrate a Discoteca D (97,0% di
approfondimenti), seguito dalla Discoteca E (l’89,9%) e la
Discoteca B (83,6%). Se si esclude il Discoteca C (67,5%)
e in parte il Discoteca A (73,2%), che si sono caratterizzate
per percentuali più basse, sembra che una volta “coinvolti”, i giovani siano interessati a continuare l’esplorazione
del programma.
Vi è un interesse differenziato alla navigazione nel totem informativo, a seconda delle varie aree di cui esso è
composto (Tab. 3). Mediamente, le interrogazioni sulle sostanze - che rappresentano il 65,3% del totale delle ricerche effettuate - sono 2 o tre volte superiori rispetto a quelle
relative alle tematiche del pronto soccorso (30,9%). La differenza è più evidente in alcune discoteche, quali la Discoteca B (21,4% PS – 72,6% sostanze) o la Discoteca D
(27,3% PS - 70,9 sostanze).
La stessa distinzione si riscontra tra le interrogazioni
degli altri fattori di rischio proposti dai totem (Tab. 4). Le
tematiche relative a effetti dell’utilizzo concomitante di
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droga e alcol, utilizzo dei condom, sesso sicuro, effetti
dell’utilizzo dei farmaci, comportamenti a rischio (nell’indice Fig. 1, le voci: 2 parole ai furbi …, e 1 alle furbe, mix
appeal) richiamano l’interesse mediamente dal 20 al 24%
del totale dei navigatori di quest’area, ad ogni modo molto
di più rispetto ad altre argomentazioni come il colpo di calore, l’overdose, il rischio incidenti e i numeri utili da chiamare in situazioni di emergenza, che mediamente si posizionano su valori dal 1% al 9%.
Le consultazioni sulle sostanze
Relativamente alle interrogazioni delle schede sulle sostanze stupefacenti, sono state rilevate differenze sostanziali tra le discoteche. Non è possibile confermare l’ipotesi
che vi sia un rapporto diretto tra schede consultate e diverse tipologie di uso di sostanze tra i fruitori delle discoteche,
ma sicuramente è possibile ipotizzare che la consultazione
su una scheda sia legata ad interessi o curiosità personali
nei confronti di determinate sostanze stupefacenti.
La scheda più consultata (Fig. 2) è stata quella relativa
all’ecstasy, con il 27,4% del totale delle scelte. Seguono
l’Hashish (21,8%), le amfetamine - cocaina (16,2%), alcol
(13,0%), gli llucinogeni o LSD, per finire con le sostanze
che attraggono meno l’interesse dei consultatori: l’eroina e
i tranquillanti, rispettivamente con il 7,4% e il 3,4%. Si
tenga presente che le scelte delle schede effettuate sono influenzate dallo specifico ambito in cui sono stati posizionati i totem, le discoteche, caratterizzate da un uso di sostanze stupefacenti (soprattutto ecstasy, hashish e cocaina-amfetamine) a scopo ricreativo (Solowij, Hall, 1995).
Le analisi mutano sostanzialmente mettendo a confronto le discoteche che hanno partecipato al progetto, ognuna
delle quali si caratterizza per una specifica tipologia di interrogazioni dei totem (Tab. 5, Fig. 3 e Fig. 3a). La Discoteca E è l’unica che mostra un netto orientamento verso
l’ecstasy (49,2%), molto meno, seppur sempre rilevanti,
per le ricerche per Hashish (14,8%) e amfetamine - cocaina
(14,8%).
Più differenziate sono, invece, le ricerche alla Discoteca D, orientate a conoscere prevalentemente le composizioni dell’hashish (26,0%), seguite da quelle dell’ecstasy
(15,2%) e delle amfetamine – cocaina (15,2%), con una rilevante quota di ricerche delle schede relative all’alcol
(18%).
La Discoteca C concentra le sue interrogazioni su due
specifiche tipologie di sostanze, l’hashish (28,1%) e l’ecstasy (21,9%), mentre meno rilevanti sono quelle relative
alle altre sostanze.
La Discoteca A e la Discoteca B, infine, rientrano tra
quelle discoteche che, nonostante alcune caratterizzazioni,
differenziano notevolmente le scelte di sostanze. La prima
evidenzia percentuali rilevanti relative alle interrogazioni
su tutte le sostanze, anche se con valori più elevati verso
hashish (23,6%) e amfetamine – cocaina (20,3%), la seconda più che altro verso ecstasy (26,6%) e amfetamine – cocaina (19,8%).
Valutazione di un progetto di prevenzione nelle discoteche della provincia di Rimini
Articoli
Conclusioni
Dalle rilevazioni effettuate attraverso i totem informatici, è stato possibile trarre delle informazioni utili sull’efficacia dell’utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione di interventi di prevenzione nell’ambito delle discoteche.
In un solo mese, oltre quattro mila giovani, o gruppi di
giovani, hanno consultato in maniera approfondita i totem,
visionando soprattutto le schede relative alle sostanze. Questo dato assume ancora più rilevanza se si considera il contesto dove essi sono stati consultati, le discoteche, caratterizzate dalla ricerca del loisir, della trasgressione e di un luogo
altro rispetto ai problemi della vita ordinaria, in cui i giovani
sono poco propensi ad ascoltare o ad informarsi sull’uso delle sostanze o su aspetti relativi alla tutela della salute.
A questo si aggiunga che, per dar corpo all’esperimento, i totem informativi non erano presidiati da operatori che
ne favorissero l’utilizzo, al fine di verificare l’efficacia degli strumenti utilizzati. Non si è in grado, quindi, di indicare il numero di serate in cui i totem a disposizione delle discoteche sono effettivamente stati accesi per permettere le
consultazioni, se si escludono le verifiche effettuate dagli
stessi operatori del SerT.
Sia lo strumento sia il messaggio comunicativo sono risultati efficaci. Ben l’86,2% dei giovani che hanno effettuato una esplorazione delle prime schede di presentazione
introduttive, hanno successivamente continuato il percorso
delle schede informative del programma. È quindi possibile affermare che vi è la possibilità di utilizzare la discoteca
come luogo di informazione, attraverso l’utilizzo di media
informatici adeguati.
Resta da verificare la relazione tra tipologie di discoteche (con la caratterizzazione di musica, target, ..) e uso di
determinate sostanze stupefacenti al fine di individuare approcci comunicazionali adeguati alle specifiche tipologie
di discoteche.
Naturalmente questo è possibile a patto che il totem
informativo:
- sia sempre accompagnato da altri strumenti informativi (depliant, opuscoli, manifesti, …);
- sia di supporto ad una campagna di comunicazione
sociale o alla attuazione di iniziative specifiche;
- non sostituisca la relazione “face to face“ con gli operatori specializzati nel settore;
- sia vissuto come strumento influente più sui saperi
che sui comportamenti.
Bibliografia
1) Bagozzi F. (1996): “Generazione in Ecstasy. Droghe, miti e
musica della generazione techno”, Torino, Edizione Gruppo
Abele.
2) Biscaro A. (1999), “Giovani ed ecstasy: un progetto interistituzionale. Risultati di una indagine sulla percezione del rischio connesso all’uso di ecstasy”, Bollettino delle Farmacodipendenze e Alcolismo XXII, 2, pp. 21-23.
3) Corvese, M. Saponaro A. (1999): “Certe notti. Indagine sugli
automobilisti fermati dalla Polizia Stradale per uso di alcol e
sostanze stupefacenti nella provincia i Rimini”, Rimini,
Theut.
4) De Luca F.M.N. (1996): “Le tribù dell’ecstasy”, Napoli –
Roma, Theoria.
5) Focault M. (1994): “Eterotopia”, Millepiani, 2, Milano.
6) Mari M. (1994): “Stupefacenti sintetici, stimolanti e euforizzanti”, in “Il nuovo scenario della droga, Salute e Territorio”,
n. 91, pp. 30-33.
7) Mengozzi U. (1995): “Amfetamine e discoteche”, Bollettino
delle Farmacodipendenze e Alcolismo XVIII, 1, pp. 42-44.
8) Santi M., Borselli D., Giaccherini S., Mingione E., Schifano
F. (1997): “Giovani ed ecstasy: quale percezione del rischio?”, Bollettino delle Farmacodipendenze e Alcolismo
XX, 2, pp. 39-43.
9) Santi M., Bertoletti S., Borselli D., Giaccherini S., Mingione
E., (1998): “Ricerca “Dance”: indagine sul consumo di ecstasy nelle principali discoteche di tendenza dell’area fiorentina
nella stagione 1996”, Bollettino delle Farmacodipendenze e
Alcolismo XXI, 3, pp. 12-18.
10) Semprini Cesari S., Saponaro A., Corvese M. (2000): “Alcol, droghe e guida. Comportamenti a rischio e strategie
d’intervento”, Rimini, AUSL Rimini - Regione Emilia Romagna.
11) Solowij N., Hall W., Lee N. (1995), “L’uso ricreativo di MDMA a Sidney: profilo dei consumatori di ecstasy e delle loro
esperienze con la droga”, Bollettino delle Farmacodipendenze e Alcolismo XVIII, 1, pp. 83-87.
12) Torti M.T. (1997): “Abitare la notte. Attori e processi nei
mondi delle discoteche”, Varese, Costa&Nolan.
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Tabella 1. Numero di consultazioni dei totem informativi
“in profondità” per discoteca (Valori assoluti e %)
Discoteche
v.a.
%
Discoteca E
Discoteca D
Discoteca A
Discoteca C
Discoteca B
Discoteca F*
1.380
1.237
746
419
402
n.r.
33,0%
29,6%
17,8%
10,0%
9,6%
-
Totale
4.184
100,0%
* A causa di problemi con la strumentazione informatica non è
stato possibile rilevare i dati di una discoteca.
Tabella 2. Rapporto consultazioni dell’introduzione e consultazioni dell’indice (Valori assoluti e rapporto %)
Area
Discoteca A
Discoteca B
Discoteca C
Discoteca D
Discoteca E
Totale
Introduzione
Indice
746
546
402
336
419
283
1.237
1.200
1.380
1.240
4.184
3.605
Rapporto
73,2
83,6
67,5
97,0
89,9
86,2
Tabella 3. Rapporto tra consultazioni dell’indice generale e consultazioni dell’indice pronto soccorso o dell’indice sulle sostanze per discoteca (Rapporto %)
Discoteche
Rapporto Indice generale / Indice Sostanze
Rapporto Indice generale / Indice Pronto soccorso
Discoteca A
Discoteca B
Discoteca C
Discoteca D
Discoteca E
59,0
72,6
48,1
70,9
53,2
25,5
21,4
26,5
27,3
35,8
Totale
65,3
30,9
Tabella 4. Aree informative consultate (Valori % e assoluti*)
Aree informative
Discoteca A
Discoteca B
Discoteca C
Discoteca D
Discoteca E
Totale
Credits
Colpo di calore
Overdose
Incidente
Numeri utili
2 parole ai furbi
E 1 alle furbe
Mix appeal
10
7
6
4
1
27
26
19
15
6
9
3
0
24
22
21
14
6
9
5
3
23
21
20
11
7
9
5
1
27
21
20
14
10
9
6
2
17
19
23
12
8
8
4
1
24
21
21
Totale %
Base (v.a.)
100
579
100
339
100
266
100
1.260
100
1.308
100
4.152
* Il numero delle consultazioni sono maggiori rispetto al numero di accessi al totem informativo in quanto uno stesso utente poteva consultare più volte la stessa pagina durante la navigazione nel programma.
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Valutazione di un progetto di prevenzione nelle discoteche della provincia di Rimini
Articoli
Tabella 5. Numero consultazioni sulle diverse sostanze (Valori % e assoluti*)
Sezione scheda
informativa
Discoteca A
Discoteca B
Discoteca C
Discoteca D
Discoteca E
Totale
Ecstasy
Hashish
Amfetamina-cocaina
Alcool
Lsd-allucinogeni
Eroina
Tranquillanti
17,3
23,6
20,3
13,4
16,1
5,7
3,6
26,6
19,8
20,2
12,2
12,5
4,9
3,8
21,9
28,1
12,3
14,4
10,3
8,2
4,8
15,2
26,0
15,2
18,1
12,8
8,3
4,4
49,2
14,8
14,8
6,6
4,9
8,2
1,6
27,4
21,8
16,2
13,0
10,8
7,4
3,4
Totale
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
335
263
146
895
732
2.871
Totale v.a.
Figura 1. Struttura del totem informativo
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Figura 2. Distribuzione percentuale delle consultazioni sulle schede relative alle
sostanze (Valori %)
Figura 3. Distribuzione delle consultazioni sulle diverse sostanze suddivise per discoteca (Valori %)
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Figura 3A. Distribuzione delle consultazioni sulle diverse sostanze suddivise per
discoteca (Valori %)
Legenda discoteche:
A – Discoteca A
B – Discoteca B
C – Discoteca C
D – Discoteca D
E – Discoteca E
Legenda livello delle consultazioni:
●
Consultazioni medie (dal 15% al 19%)
●● Consultazioni intense (dal 20% al 29%)
●●● Consultazioni molto intense (dal 30% al 50%)
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