Biodiversità
Guida pratica economie domestiche private
Lo stagno naturale − un mondo affascinante
C’è molto da osservare nei pressi di uno stagno seminaturale. (© Natura&Economia)
Gli stagni da giardino seminaturali permettono di
assistere a degli spettacoli naturali entusiasmanti.
Costruendo uno stagno naturale, si crea un biotopo
per le libellule, gli insetti pattinatori, gli anfibi e gli
uccelli. Si tratta di un importante contributo per conservare e promuovere la biodiversità.
Stagni ricchi di vita attorno alle città e nei villaggi, ruscelli
gorgoglianti, un’orchestra di rane gracidanti seguite dal volo
acrobatico di libellule veloci come fulmini. Questo spettacolo della natura sta diventando sempre più raro nei nostri
paesaggi rurali e l’habitat di molte specie animali e vegetali
sta scomparendo. Lo stagno del vostro giardino diventerà
un biotopo sostitutivo per queste specie minacciate e, allo
tempo stesso, un’ oasi ispiratrice per l’uomo, dove rilassarsi
e attingere energia.
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Lo stagno come biotopo
poche settimane vi si stabiliranno insetti pattinatori e libellule.
Dopo qualche settimana potreste anche trovarvi gli animali
seguenti:
• le specie di libellule: Ischnura elegans, Libellula depressa,
Orthetrum cancellatum
• le pulci d’acqua, i piccoli crostacei, gli insetti pattinatori,
lo scorpione d’acqua
• i copepodi, le notonette, gli efemerotteri e i tricotteri
• le chiocciole e le conchiglie d’acqua dolce
• l’ululone a ventre giallo, il tritone alpino, la raganella e la
rana dei fossi
• il germano reale, l’airone cinerino, il vespertilio di
Daubenton, la biscia dal collare
Uno stagno seminaturale richiede anche un ambiente circostante prossimo alla natura, così da potere attirare gli anfibi e
le altre specie animali. Poter vivere in uno spazio vitale diversificato è di grande importanza per animali e piante. In fondo
anche noi non amiamo vivere in un ambiente monotono! Le
superfici di ghiaia e di sabbia, i prati o le piccole aree di fiori
selvatici, le pietre naturali e i mucchi di rami sono degli spazi
abitativi ideali per flora e fauna.
Grande impegno − effetto straordinario
Creare uno stagno da giardino significa lavoro. Ma ne vale la
pena, perché lo stagno diventerà presto un’oasi naturale ricca
di vita. Se si dispone di spazio a sufficienza, è possibile anche costruire uno stagno da giardino grande. Questo genere
di stagno si pulisce da solo. Affinché nello stagno si possa
stabilire un equilibrio ecologico funzionante, sono necessari
almeno 50 cm di profondità dell’acqua e circa 15 m2 di superficie (grandezza ideale). Ciò non significa che se si dispone
di un’area più piccola non si possa comunque costruirvi uno
stagno. È opportuno scegliere il posto accuratamente poiché
in seguito non sarà possibile spostare lo stagno. Per integrare
al meglio lo stagno nella configurazione del proprio giardino,
così da far sembrare che si sia formato naturalmente, costruitelo nella zona più bassa dell’area a disposizione.
Uno spazio per grandi e piccini
Una parte dello stagno può anche essere utilizzata per fare il
bagno. In ogni caso è meglio stabilire sin dall’inizio dove situare il posto per il bagno e dove piantare e strutturare. Inoltre vi
consigliamo di prevedere accanto allo stagno un punto in cui
potersi sedere comodamente ed osservare, ne vale la pena!
Sicurezza per bambini piccoli
I bambini sono curiosi e vogliono osservare tutto da vicino.
Uno stagno naturale può quindi costituire un pericolo. Ricordatevi dunque di mettere in atto le misure opportune per
rendere sicuro il vostro stagno. Informazioni più precise si
possono trovare nell’opuscolo presso l’Ufficio prevenzione
degli infortuni (upi).
Un paradiso per gli animali
Le rane e i tritoni percorrono fino a 15 km per occupare il
loro stagno. A condizione che nelle vicinanze si trovino delle
strutture d’interconnessione seminaturali. Se lo stagno è disposto a regola d’arte e piantato in modo seminaturale, dopo
L’Aeschna cyanea s’incontra negli stagni. (© Albert Krebs)
Il tritone alpino ha bisogno di uno stagno. (© Fotolia.com)
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Passo per passo verso lo
stagno naturale
una zona paludosa che si abbassa a poco a poco verso
l’acqua.
• Disporre una riva possibilmente lunga. Lo stagno non
deve essere in nessun caso rotondo.
• Formare le sponde con pietre naturali, mucchi di rami,
ceppaie, ghiaia o sabbia. I piccoli animali approfitteranno
della molteplicità di questo spazio vitale.
Il posto adatto
• La maggior parte dei terreni deve essere densificata con
un compattatore a mano o rivestita con una fodera sintetica. Farsi consigliare da specialisti del settore.
• Scegliere un posto esposto ai raggi solari per almeno 5-6
ore al giorno.
• Non dovrebbero crescere alberi e cespugli nel raggio di
circa tre metri attorno allo stagno in modo che esso non
venga rovinato dalla crescita delle radici e la caduta delle
foglie.
Terreno ideale
• Uno strato spesso 5-10 centimetri di ghiaia o sabbia è
ideale. Molto importante: non mescolare nel suolo terra,
torba o i cosiddetti sostrati specifici per piante da stagno
dei centri di giardinaggio. Utilizzare per il fondo dello stagno degli strati di materiale povero di calcare e sostanze
nutritive. In questo modo si diffonderanno meno alghe.
Il momento migliore
Piantagione seminaturale
• Non disporre lo stagno durante il periodo di gelo.
L’autunno e il preludio della primavera si adattano in
modo particolare.
• Affinché si stabiliscano degli animali indigeni, scegliere una piantagione tipica della regione. Fra fine aprile e
ottobre è possibile trovare presso le aziende orticole le
piante di palude e acquatiche adatte.
• Non piantare almeno un terzo della superficie dello stagno.
• Alcune piante di palude e piante acquatiche come la giunchina comune, gli equiseti o la cannuccia di palude crescono fortemente - rinunciare a queste piante all’inizio, così
si eviterà che lo stagno si copra di vegetazione.
Scavo a tappe
• Il metodo più semplice è impiegare una ruspa. Fai scavare
una zona paludosa (0−30 cm), una zona piana (30−50 cm)
e una zona profonda (50−100 cm).
• Attenzione: assicurati prima che non ci siano delle condutture nell’area.
• Utilizza la terra scavata per modellare l’ambiente circostante.
Che acqua utilizzare?
Sponde variate
• Dopo la piantagione riempire lentamente con l’acqua lo
stagno. Utilizzare se possibile l’acqua piovana: da essa si
forma l’acqua di stagno migliore.
• Gli animali che non nuotano, come i ricci o i topi necessitano di un accesso sicuro allo stagno per mezzo di
In uno stagno seminaturale si devono prevedere diverse zone. (Illustrazione: Martin Chramosta)
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• Aggiungere pure acqua con la canna, senza timori. Tre
giorni dopo avere riempito lo stagno aggiungervi da uno
a due secchi pieni di acqua da uno stagno naturale della
regione. I microorganismini contenuti in quest’acqua mettono in moto l’equilibrio ecologico.
• L’acqua all’inizio torbida diventa con il tempo limpida. È
possibile che più tardi l’acqua abbia delle fasi torbide.
Questo è dovuto a dei processi naturali come le fioriture
delle alghe o la riproduzione di batteri.
• Lo stagno dovrebbe essere protetto dalla caduta di foglie
secche. Si eviterà così di dover costantemente togliere le
foglie che cadono in autunno.
• Fra dicembre e febbraio diradare i posti densamente
ricoperti da piante. Scegliendo questo periodo dell’anno si
disturberanno solo poche specie animali.
• Fra la fine di settembre e l’inizio di novembre rimuovere
regolarmente il materiale e il fango sedimentati. Eseguire il
lavoro a tappe, in modo che le piante e gli animali acquatici abbiano la possibilità di adattarsi ai cambiamenti.
Pesci nello stagno del giardino?
Da chiarire prima
• I pesci nello stagno non sono una buona idea. In primo
luogo perché sono molto voraci e mangiano le uova e le
larve degli anfibi e degli insetti d’acqua. In secondo luogo
lo stagno viene concimato dai loro escrementi promuovendo la crescita delle alghe.
• Nel caso in cui, ad esempio, un airone trasportasse nel
vostro stagno delle uova di pesci provenienti da altre
acque in cui è stato, sarà necessario togliere i pesci.
• Il gracidare delle rane e le zanzare possono disturbare i
vicini? È consigliabile informarli sul progetto, così da evitare eventuali reclami.
• Chiarire prima presso la cancelleria comunale, se è necessaria un’autorizzazione per la costruzione dello stagno in
giardino.
• Un’assicurazione di responsabilità civile copre i danni
arrecati da un eventuale incidente.
Altri abitanti dello stagno?
• Engel, M. Gewässer – Tipps zur Sicherung von
Kleingewässern. bfu. Bern 2006. Da scaricare gratuitamente come pdf: shop.bfu.ch/pdf/584_105. Qui trovi tutto
sul tema sicurezza e piccole acque - assolutamente da
leggere!
• öko-forum Stadt Luzern. Stichwort Naturnaher
Gartenteich. Da scaricare gratuitamente come pdf:
oeko-forum.ch/downloads/Gartenteich.pdf
• Bioterra. Naturnahe Badeteiche. www.bioterra.ch –
Naturgarten – „Naturwärts“.
Come curare lo stagno?
• Una buona progettazione riduce il lavoro di cura.
Prevenire la formazione eccessiva di alghe con cespugli
selvatici o perenni che fanno parzialmente ombra, ma che
si trovano a distanza dovuta attorno allo stagno.
Per ulteriori informazioni telefona al nostro numero hotline!
In Svizzera sono seriamente minacciate di estinzione 195 specie
varietà genetica degli esseri viventi. La Svizzera si è impegnata a
di animali, 192 vegetali e 123 specie di funghi e licheni. Negli ultimi
livello internazionale a porre fine alla perdita di biodiversità. Senza
decenni è sparito il 90% di importanti habitat, quali le zone umide e
ulteriori sforzi in tal senso, mancheremo inevitabilmente questo
i prati secchi. Il termine biodiversità comprende la ricchezza delle
obiettivo. Aiutateci a preservare la varietà della natura e a migliorarla
specie, la molteplicità degli habitat e dei rispettivi ecosistemi e la
con iniziative concrete.
WWF Svizzera
Piazza Indipenza 6
6501 Bellinzona
4
Tel. 091 820 60 00
Fax 091 820 60 08
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Ulteriori informazioni
• Non liberare in nessun caso degli animali nel vostro stagno ad eccezione dei microorganismi. La colonizzazione
si svolge da sola in poco tempo. Inoltre prelevare gli anfibi
in natura è proibito.
• La formazione di alghe verdi fa parte dei processi naturali
dello stagno. Se il terreno non è troppo ricco di sostanze
nutritive, la proliferazione delle alghe sarà limitata.
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