se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità Anno XXXIX - GIUGNO 2012 - Una copia 2,50 6/2012 w w w. i l f i e r a m o s c a . i t Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in Legge n. 46 del 27/02/2004) Art. 1 Comma 1 - CNS BA Gabriella Ruta/Eclettica Cultura dell’Arte Mensile di cultura, informazione e attualità FOTORUDY da sinistra: Giusy Caroppo, Silvia Godelli, Nichi Vendola 6/2012 9 9 11 Pasquale Cascella, insignito della “Paul Harris Fellow” dal Rotary Club di Barletta Incontri Pasquale Cascella lo speaker del Quirinale di Renato Russo Condominio di via Mascagni 1 la memoria risorgimentale sui luoghi della vita quotidiana di Michele Borraccino 13 Economia Preoccupante sì ma non tragica la nostra situazione economica secondo il generale Nanula 14 15 La Scuola che f@rete di Pompeo Camero 16 Federazione Centri Studi Moro-Dell’Andro Una targa per ricordare il luogo della pri- Puglia Imperiale L’Agenzia Puglia Imperiale Turismo diventa la vera “scoperta” dell’intera Puglia di Lucia De Mari 1629 La targa ricordo in onore di Moro per ricordare la drammatica prigionia 19 gione di Aldo Moro di Paola Russo Cultura A Barletta rinasce la “Alighieri” di Giuseppe Lagrasta GOS Più apprendi più lavori: un’opportunità per i giovani 35 17 22 27 18 Ricordo Don Franco Damato il prete dei giovani di Vittorio Palumbieri Francesco Paolillo, fondatore della “Dante Alighieri” nel 1904 di Renato Russo 28 Attentato a Brindisi Sarei potuta essere io di Elena Campese 19 Presentazione Intramoenia Extra Art /Watershed da Bruxelles il via al progetto 29 Storia locale La città della Disfida e i suoi orologi di Michele Grimaldi 38 Per non dimenticare La mostra “Barletta…nella memoria” ricordando Concettina e Gaetano Spera 20 Vita amministrativa Raccolta differenziata un dovere sociale e un obbligo morale di Cosimo Damiano Bruno 31 Informatica www.pugliasos.it Un aiuto per l’Open Source di Grazia, Lina Isernia 39 Dal mondo della chiesa Lettera dell’Arcivescovo alle famiglie in occasione del VII Incontro Mondiale di X Giovan Battista Pichierri 33 Scuola Corso di Scrittura Creativa attivato dalla scuola “S. Baldacchini”: C’era una volta. Raccontiamo… scrivendo di Francesca Ditrizio 11 21 Serata in onore della bandiera e dell’inno nazionale al Condominio di via Mascagni Musica Tre i finalisti di scena al Curci per il 15° Concorso Pianistico Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli” 37 Un progetto in rete: Intramoenia Extra Art / Watershed presentato a Bruxelles Libri L’importanza dell’opera di Maria Antonietta Binetti come autrice ma anche come promotrice di cultura di Renato Russo Scuola Inaugurata alla Scuola Media “Renato Moro” la Biblioteca intitolata a Maria Grasso Tarantino “Amara terra mia” di Chiara Ivana Cuccorese 35 Presentata l’opera di Maria Antonietta Binetti Il Mistero della Mezzaluna 41 Scuola Settimana nazionale della musica a scuola di Carmine Cristallo 43 44 Scrivi… e ti lascio il testimone di Raffaella Delpiano 46 Poesia L’Ottovolante poetico di Emanuele Dicuonzo di Domenico Fratianni 47 Tradizioni C’era una volta il fornaio di Michele Vitobello Brevi di sport Calcio a 5 giovanile, Volo libero e volo a motore, Atletica, Basket, Tiro con l’arco, Canottaggio, Motociclismo RUBRICHE 6 Lettere al direttore Saluti dalla Russia 41 7 8 La scuola “San Domenico Savio” di Barletta si distingue ancora nel territorio della Bat Quelle campane a due ore di notte Domenico Papa, il dispensiere degli animali 40 poeti del Novecento La sfida fra i vini Ricordo del dott. Spiridione Filograsso Proposte per la pagina del Nord Barese Nella foto il n. 16 è Filippo Bufo 23 36 In città Notizie in breve 48 Vernacolo A soluzion. Cialdedd e p’n tust di Sabino Piazzolla 49 Vivicittà Libri del mese • La presenza di Dio nella vita di Ruggiero Peschechera • Il calcio fa bene a cura di libreria Liverini TEKNO FILATI Srl FILATI CUCIRINI E ACCESSORI PER CALZATURE Barletta - BT Via Callano 163 int. 56 t. 0883 347 831 f. 0883 347 832 [email protected] 4 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 5 Lettere al direttore Lettere al direttore Domenico Papa, il dispensiere degli animali www.ilfieramosca.it e-mail [email protected] [email protected] [email protected] Saluti dalla Russia n° 6 - giugno 2012 anno XXXIX Direttore responsabile Renato Russo Spedizione in abbonamento postale 45% Registrazione presso Tribunale di Trani n. 140 del 1-3-1975 Stampa in proprio su carta ecologica riciclata Symbol - Freelife Matt Direzione, Redazione e Amministrazione Editrice Rotas s.r.l. Via Risorgimento, 8 Tel. 0883.536323 Fax 0883.535664 Barletta e-mail: [email protected] http://www.editricerotas.it ISSN 1722-8972 Associato Come abbonarsi • c/c postale n. 13433701 intestato a Editrice Rotas S.r.l. via Risorgimento, 8 76121 Barletta • Abbonamento annuale 25,00 per l’Italia per l’estero 85,00 per le Americhe 110,00 6 IL FIERAMOSCA Carissimo direttore, cari Fratelli e Sorelle in Cristo, vi saluto con tutto l’affetto che provo verso la vostra casa Editrice Rotas, che conosco da tanti anni grazie ai libri utilissimi che raggiungono delle volte persino la Russia grazie ai sacerdoti e ai religiosi italiani. Vi ringrazio di cuore per tutto ciò che fate e che farete ancora con l’aiuto del Signore. Sappiate che i vostri nomi sono nei cuori e nelle preghiere di tante persone che grazie a voi e ai vostri libri trovano il nostro Salvatore Gesù. Sono uno di loro anche se vivo in Russia. Grazie di cuore! Ora in due parole mi presento ed esprimo lo scopo principale di questa mia lettera. Sono Don Alexey Yandushev, ho 39 anni e sono il prete cattolico russo di San Pietroburgo oramai da 5 anni. Adesso faccio il mio servizio pastorale generalmente nell’ambito di educazione teologica presso il seminario locale (Teologia morale e Spiritualità), ma mi dedico anche alla collaborazione con Radio Maria - Russia (Redazione Sanpietroburghese), con la Rivista cattolica “Tradizione Viva” (Mosca), col Centro Cattolico della Famiglia e con diverse parrocchie della mia città in qualità di predicatore dei ritiri spirituali parrocchiali. Visto quel mare di lavoro non so esiste un altro prete più felice di me! Comunque col vostro permesso ora esprimo la mia richiesta di cuore che ha la base nelle necessità puramente pastorali: ho tanto bisogno di libri pubblicati dalla vostra Casa Editrice che sarebbero utilissimi per il mio servizio sopradescritto nei diversi ambienti ove mi manda il Signore. Qui non potrei mai trovarli. Non ho neanche la possibilità di ordinarli. So che non ho il diritto di chiedere l’aiuto da voi che fate il vostro servizio con tanti sacrifici nel mondo di oggi! Perciò vi lascio studiare la mia richiesta con calma ed anche le vostre possibilità per capire se potete darmi una mano mandandomi questi libri o no. Vi sarò grato in ogni caso! Don Alexey Yandushev Quelle campane a due ore di notte Caro direttore, nel rileggere il tuo libro Barletta e l’Unità d’Italia, a pag. 55, mi sono soffermato sull’ultimo periodo (alla data 1859). Parlando delle mura, in procinto di essere abbattute, tu scrivi: “La porta si chiudeva a due ore di notte (due ore dopo l’Ave Maria) e si riapriva alle prime luci dell’alba. Durante le ore di chiusura si consentiva l’accesso al castello soltanto al Corriere delle Regie Poste o a personascolastico lità ben note Anno 1932/33, il piccolo e distinte”. Elio è alla sinistra Nel legdel maestro gere queste note, mi ha come preso un momento di commossa nostalgia. Ricordo bene quella campana, l’Ave Maria e “doi iar de nott”, due ore dopo. Ho rivisto e ricordato la mia mamma che al suono di quelle campane ci faceva fare il segno della croce e recitare non ricordo più quale breve preghiera. Suonano ancora quelle campane? E giacché siamo in tema di campane, mi sovviene un altro ricordo. È l’ultimo giorno di Carnevale, a mezzanotte inizia la Quaresima. Ai miei tempi, allo scoccare della mezzanotte le campane annunciavano l’evento suonando quella che veniva chiamata la “SCOMUNICA”. Chi seguitava a ballare rischiava appunto di essere scomunicato. Egregio direttore, mi consenta di raccontarle la storia di una persona umile e generosa. Generosa specialmente con gli animali ai quali rivolge le sue quotidiane attenzioni portando loro del cibo. Domenico Papa, un tempo, tanto tempo fa, faceva il sarto. Era un sarto bravo, a quanto se ne sa, rifinito, e caratterialmente cordiale. Secondo di tre figli (il primo falegname, lui sarto, il terzo operaio presso la fabbrica di cucine “Salvarani” di Parma), il padre era un lavorante mugnaio sotto i De Martino. Ha lavorato sin da bambino: prima come apprendista presso sarti e poi in proprio fino al 1983 (per diciotto anni il laboratorio era in Via F. d’Aragona nr. 64), anno in cui a causa dello sfratto per l’erigenda costruzione di un fabbricato per civile abitazione, fu costretto a lasciare il laboratorio con tutta l’attrezzatura. Pertanto a causa delle precarie condizioni economiche, si è ritrovato a dormire presso la Pensione Prezioso in Piazza Plebiscito e a consumare i pasti presso la Casa di Una di queste domeniche mattine, ospiti di Domenico Damato, titolare del bar “Ginevra”, su via Ettore Fieramosca, Michele Cantatore e Renato Russo, reduci dalla Santa Messa in Cattedrale. 2012 Messina per il servizio militare e a Torino, per un anno, per imparare il taglio dei capi di sartoria. A suo dire, la sua vita è stata troppo sacrificata e le condizioni finanziarie poco favorevoli non gli permisero di fidanzarsi. Poi, preso da altri fatti della vita, come il lavoro, era rimasto solo! Un tempo sarto, oggi un benefattore degli animali abbandonati, così ogni mattina il nostro Domenico timbra il suo cartellino e gira per la città, col suo sacchetto da vivandiere per cani, gatti, colombi, … Il nostro modesto, umile, oscuro eroe ha ritrovato la sua ragione di vita in questa azione benemerita. Poi, quando rientra dalla sua impegnata giornata, va in chiesa a pregare, chino, curvo sul banco, in un silenzioso colloquio con nostro Signore… 40 poeti del Novecento Caro direttore, ho letto sulla stampa - e ho apprezzato - della sua scrittura di un libro di poesie sui maggiori poeti del Novecento. Ma lei non scrive solo libri di storia? Mi fa piacere peraltro che l’abbiano premiato… Ma perché e per chi lo ha scritto? Domenico Filannino Ringrazio per questa attestazione e per le motivazioni che hanno spinto i giudici del premio ad assegnarmi questo riconoscimento, perché hanno bene interpretato il motivo che mi ha indotto a scrivere questo testo sui poeti del ‘900. Di solito un poeta scrive per se stesso; io invece non mi ritengo un poeta ma ho scritto questi 40 componimenti pensando ai ragazzi delle nostre scuole, per cercare di coinvolgerli emotivamente. Debbo inoltre esprimere il più vivo apprezzamento per l’organizzazione di questo PREMIO LETTERARIO PROVINCIA DI BARI. Di solito i premi hanno un ché di freddo, di standardizzato, di scarsamente comunicativo… Questo premio invece ha qualcosa di vivo, di dinamico, di coinvolgente, di cui dobbiamo essere grati al suo speaker e coordinatore Nicola De Matteo che ha saputo fin dall’inizio coinvolgere i ragazzi, i docenti e gli autori attraverso più incontri, sia quelli preliminari, in ciascuna scuola, che presso la biblioteca De Gemmis e, da ultimo, nell’aula consiliare della Provincia. Teresa Porcelluzzi La sfida fra i vini Caro direttore, ci siamo incontrati nello stand della Rotas al Salone del Libro di Torino dove ci siamo fatti questa foto e le dissi che ci saremmo rivisti a settembre a Barletta, in occasione dell’annuale sfida fra vini francesi e vini italiani (…). Jean François Bianchetto Nice, France Elio Messinese, Barcis GIUGNo riposo di Viale Marconi (Cappuccini). Tale situazione è andata avanti per dieci anni a partire dal 1983. L’ulteriore aggravarsi della situazione economica l’ha costretto a domiciliarsi in modo permanente presso la summenzionata Casa di riposo, dove si può dire che pernotti solamente, dato che per la maggior parte della giornata è fuori coi suoi bustoni di viveri che distribuisce ai suoi animali coi quali spesso condivide il pranzo: esce alle 7 del mattino e rientra verso le 17 e nel periodo estivo anche al tramontar del sole. I due momenti più importanti e degni di particolare ricordo per lui sono l’andata a GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 7 Incontri Lettere al direttore Ricordo del dott. Spiridione Filograsso Caro direttore, le scrivo per ricordare a lei e ai nostri lettori del Fieramosca il dott. Spiridione Filograsso, già segretario del nostro Comune, di cui il 4 giugno ricorre il terzo anniversario della scomparsa e che amici e familiari hanno voluto ricordare con una messa in suffragio celebrata nella chiesa di S. Maria degli Angeli. Per l’occasione voglio rievocare un avvenimento dimenticato dai più, la relazione che egli scrisse e lesse - come presidente dell’Azione Cattolica - il 19 marzo del 1954 in Cattedrale, davanti a S. E. mons. Reginaldo Addazi, avente come tema Apologia del Sacerdozio Cattolico. La relazione, letta al termine di una messa solenne, era l’epilogo di una giornata di festeggiamenti per quattro sacerdoti barlettani, esempio di apostolato e zelo sacerdotale, i quali erano stati chiamati dal Santo Padre Pio XII, in riconoscimento dei loro meriti, a far parte della sua famiglia pontificia e ai quali quel giorno memorabile, vennero consegnate le insegne pontificie. Il titolo di Prelato domestico a mons. Salvatore Santeramo (arciprete di S. Maria) e il titolo di Cameriere segreto ai monsignori: Francesco Stellatelli (preside della prima Scuola Media della città, la futura “G. De Nittis”), mons. Ruggero Dicuonzo (parroco del Santo Sepolcro nonché teologo della cattedrale) e mons. Sabino Maria Cassatella (prevosto di S. Giacomo). Nella sua relazione, il dott. Filograsso volle vedere, nei quattro sacerdoti della chiesa barlettana, altrettanti campioni della nostra fede religiosa. Franco Convertini Mi associo al ricordo per il dott. Filograsso che fu persona amabile, mite, comprensivo, eppure molto esigente nella esplicazione del suo mandato amministrativo. Ci duole solo che non ci abbia voluto lasciare dei suoi scritti. Solo dopo molte insistenze ci scrisse un pezzo sulla festa della Madonna, di una straordinazia qualità descrittiva. 8 IL FIERAMOSCA Ospite del Rotary Club di Barletta che lo ha insignito della “Paul Harris Fellow” Proposte per la pagina del Nord Barese Egregio Direttore, mi preme sottoporre alla Sua attenzione l’anomalia rappresentata dalla mancanza, nell’inserto della Sua testata denominato Nord Barese, di una pagina dedicata alla VI Provincia pugliese. L’orientamento scelto induce sempre più spesso, la pur inappuntabile redazione barlettana, a pubblicare nostri comunicati stampa relativi all’attività istituzionale dell’Ente, nella cosiddetta pagina degli interventi, lasciando passare irritualmente per opinione ciò che risponde invece ai canoni della “notizia”. Pur gratificati per l’attenzione comunque riservataci, ci piacerebbe che il giornale più letto sul territorio della BAT, risponda agli stessi canoni previsti per le altre province. L’occasione è favorevole per formularLe in ultimo l’invito a considerare altresì l’opportunità di imporre una nuova denominazione all’inserto medesimo, di guisa da Pompeo Camero riconoscere identità autonoma dalla Città di Bari al territorio della nostra Provincia, magari coinvolgendo in questa scelta i lettori dei Comuni di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Margherita di Savoia, Minervino Murge, San Ferdinando di Puglia, Spinazzola, Trani e Trinitapoli. Con i sensi della mia rinnovata stima, gradisca i saluti più cordiali. prof. Pompeo Camero Assessore della Provincia BAT Caro assessore, ci siamo tante volte posti il problema di un ampliamento del nostro giornale in chiave territorialmente estesa alla nuova Provincia, dalla quale riceviamo numerosi comunicati. Un discorso a parte sono i “suoi” comunicati, sempre molto interessanti, pratici, concreti, chiari. Il fatto è che occorrerebbero numerose altre pagine, per soddisfare le molte note che da voi ci pervengono giornalmente. Per questo le chiediamo di farsene interprete presso la presidenza, per studiare insieme una forma collaborativa più incisiva ed organica. Nella foto il n. 16 è Filippo Bufo Caro direttore, nella foto di pag. 30 del Fieramosca di aprile, il ragazzo marcato col numero 16 (contrassegnato da un punto interrogativo perché non identificato) è mio padre, nonché tuo grande amico, Filippo Bufo. Il numero 26, poi, secondo me, non è Francesco, ma Antonio Dicuonzo. Mi piacerebbe sapere, così, per pura curiosità, chi vi ha dato la foto? Giuseppe Bufo 1 4 3 2 13 11 12 15 14 17 16 28 27 26 18 Pasquale cascella lo speaker del Quirinale di Renato Russo C ontravvenendo ad una lunga consuetudine che lo ha visto per anni mimetizzato dietro le quinte del proscenio, Pasquale Cascella, giornalista barlettano, responsabile dell’Ufficio per la stampa e la comunicazione del Quirinale, classe 1952, (la moglie Marilena Gioia, medico di origine milanese, e due figli Michele e Marina) in questi giorni, è stato ospite del Rotary Club di Barletta durante una serata conviviale nel corso della quale si è fatto intervistare da Rino Daloiso, direttore della redazione de “La Gazzetta del Mezzogiorno”. A presentarlo, ad un folto e qualificato pubblico, il dott. Alessandro Attolico, socio del club nonché dirigente e capo ufficio staff del sindaco di Barletta. Tema della serata: Pasquale Cascella, una vita dedicata al giornalismo. I più lontani ricordi, la frequentazione all’Istituto Tecnico Commerciale, i primi articoli per il bollettino scolastico “Periscopio”, una poesia sulla occupazione della Cecoslovacchia. Le prime cronache per il giornale locale di partito “La voce dell’Ofanto” (poi “La voce della Valle dell’Ofanto”, firmati da Roma mentre a Barletta - via Nazareth 4 e poi 23 - collaboravano Cosimo Damiano Rociola e Mariella Dambra), qualche corrispondenza, da Barletta, per la sede barese dell’”Unità”, chiamato poi a Roma a metà degli anni Settanta nella sede nazionale dell’”Unità”. Qui realizzerà un servizio impegnativo, ricordato da Rino Daloiso nella sua prima domanda, sulla efferata uccisione dell’agente Giuseppe Marchisella, e qualche giorno dopo, la tragica morte della sua compagna Chiara Calabrese, servizio che segnò l’esordio di un giovanissimo Cascella su uno scenario giornalistico nazionale. Inizialmente si occupò delle cronache del Meridione e di quelle sindacali, avendo così l’opportunità di approfondire - col segretario generale della CGIL Luciano Lama - problematiche del lavoro (specialmente di quelle del mondo agricolo) che gli erano Il presidente Mauro Lopizzo consegna il diploma a Pasquale Cascella 30 29 (Fotorudy) 31 Grazie della segnalazione. Ricordo Filippo con affetto e nostalgia. Sarebbe stato un peccato lasciare quel punto interrogativo. A darci la foto è stato Vincenzo Amodio, nella foto segnato al numero 4, riconoscibilissimo anche oggi, a distanza di 66 anni! GIUGNo Brigantino due. Da sinistra: Pasquale Cascella, il sindaco Nicola Maffei, il presidente Mauro Lopizzo e Sandro Attolico (Fotorudy) 2012 Barletta - Via Andria S.S. 170 (Polo Logistico) - t. 0883 332 676 Prato - Via la Montagnola 70/B (Loc. Maliseti) - t. 0547 652 757 www.borraccinotrasporti.it · [email protected] GIUGNo 2012 state a cuore già a Barletta. Dai braccianti passò poi a occuparsi di edili, chimici, metalmeccanici, insomma del mondo del lavoro in generale. Nell’84 entrò a far parte dell’ufficio del redattore capo e dall’anno dopo corrispondente da Palazzo Chigi e soprattutto dal Quirinale, durante il settennato di Francesco Cossiga (1985-1992). Parte di qui la seconda più impegnativa fase della vicenda giornalistica del nostro cronista, quella che lo esporrà sotto i riflettori della comunicazione parlamentare che conta, Montecitorio, palazzo Chigi, il Quirinale. IL FIERAMOSCA 9 Incontri Incontri Daloiso ha posto all’ospite una serie di domande per delinearne così, attraverso le sue risposte, un profilo giornalistico, ma anche umano. Cascella, senza negarsi alle risposte, ha saputo però mantenersi in un cono di luce discreto e ombrato, raccontando di sè lo stretto necessario. Dopo gli anni passati come quirinalista, nel settennato di Francesco Cossiga (1985-92), Cascella diventò portavoce del Presidente della Camera dei Deputati Giorgio Napolitano nel biennio 1992-1994. A chi, ancora oggi gli chiede il perché di quella scelta, Cascella confessa di attribuire la designazione, sì alla circostanza di essere un giornalista schivo e discreto, ma probabilmente anche per la sua appartenenza all’ala riformista del partito comunista; quella nota come l’ala migliorista fondata da Giorgio Amendola e della quale facevano parte Gerardo Chiaromonte, Emanuele Macaluso, Luciano Lama. Pochi anni dopo, nel primo governo Prodi (1996-98) fu nuovamente chiamato come portavoce da Giorgio Napolitano ministro dell’Interno (nel ‘98 fu riconosciuta alla città di Barletta la prima Medaglia d’Oro, quella al Merito Civile). Quindi chiamato a Palazzo Chigi da Massimo D’Alema (1998-2000), non per amicizia o per affinità ideologica, riconosce lui stesso, ma probabilmente perché il leader Maximo aveva bisogno di un portavoce sì culturalmente di sinistra, ma con un pedigree che lo legittimasse ad assumere il ruolo di collaudato speaker del suo governo. E chi meglio del discreto addetto stampa dell’ex Presidente della Camera Napolitano, poteva fare al caso suo? Finalmente, nel 2006, richiamato ancora da Giorgio Napolitano, questa volta sul colle più prestigioso di Roma, al Quirinale, nel delicato ruolo di direttore dell’ufficio stampa e comunicazione, che nel passato era già stato di qualificati e noti esponenti del mondo giornalistico e diplomatico, come Arrigo Levi per Carlo Azeglio Ciampi, Ludovico Ortona per Francesco Cossiga, Tanino Scelba per Oscar Luigi Scalfaro, Antonio Ghirelli per Sandro Pertini. Talvolta, lo intravedevamo fra i personaggi dell’entourage presidenziale quando il Capo dello Stato si presentava alla stampa per le rituali dichiarazioni sull’andamento o sull’esito di una trattativa per la formazione di un governo, come nel gennaio del 2008 quando, fra stucchi dorati e arazzi intessuti, accompagnava il Presidente agli incontri rituali con le delegazioni dei partiti. Occupato in un oscuro, quanto laborioso lavoro di tessitura fraseologica, dietro le quinte di una cortina diplomatica nella quale le parole sono soppesate col bilancino dell’orefice, Cascella ha però anche trovato il tempo, in questi anni, Due momenti dell’incontro col Club Rotary di Barletta 10 IL FIERAMOSCA di essere l’autore o il coautore di interessanti libri come Cari compagni, Prodi, Fausto Vigevani un socialista scomodo. Di episodi curiosi, di quelli che arricchiscono l’anedottica di un personaggio all’ombra dei colli romani del potere, per comprensibili ragioni di riserbo, Cascella ne ha raccontato solo uno, e per giunta solo perché sollecitato da Daloiso che ne era al corrente, cioè il regalo di un orologio fatto dal Presidente Francesco Cossiga al nostro cronista a proposito dell’impegno mancato del Presidente di cessare le sue “picconate”. Forse ce li svelerà in seguito, quando sarà terminata la sua collaborazione col Presidente, fra meno di un anno, ma siamo sicuri che, se proprio dovesse dare alle stampe un libro di ricordi, lo farebbe con il riserbo che ne ha caratterizzato la sua discreta collaborazione in tutti questi anni, tanto da meritargli, due anni fa (nel 2010), un premio giornalistico, il Premio come miglior addetto stampa dell’anno, a Trento, per la obiettività, chiarezza e sobrietà con la quale ha interpretato il suo ruolo al Quirinale. Recita testualmente la motivazione: Pur nella trasparenza delle sue idee politiche e delle sue tradizioni culturali, Cascella è riuscito a preservare valori come l’obiettività e l’imparzialità nelle informazioni, applicando con scrupolo e onestà intellettuale i principi della deontologia giornalistica. E sul delicato rapporto fra l’attività giornalistica e l’appartenenza ad un’ala politica? Spesso - risponde Cascella - si crea una sorta di contrasto fra le due sfere, ma se si evitano le radicalizzazioni, non c’è antinomia: si può infatti rendere una buona informazione, senza per questo rinunciare ad avere delle proprie idee politiche. Tuttalpiù, quando per un ruolo, come il mio, si è particolarmente esposti, si eviteranno… le sovraesposizioni! Il vice governatore del Club, prof. Titta De Tommasi, facendosi interprete di un diffuso clima di simpatia creatosi attorno all’ospite nel corso della serata, ha voluto sottolineare il grande interesse suscitato dalla testimonianza discreta e pur interessante raccontata da un osservatore privilegiato dal colle più alto di Roma, addentro alla segrete cose, eppure semplice e disponibile, persona gentilissima ma anche dotata di una forte determinazione. A conclusione della serata, il presidente Mauro Lopizzo, a nome del Club, ha consegnato al dott. Pasquale Cascella la “Paul Harris Fellow”, la massima onorificenza rotariana che il club di Barletta ha voluto assegnargli per la sua lunga militanza giornalistica e il ruolo esercitato ai più alti livelli istituzionali nel corso degli ultimi vent’anni. (Fotorudy) GIUGNo 2012 condominio di via mascagni 1 la memoria risorgimentale sui luoghi della vita quotidiana di Michele Borraccino C on la visita di Pasquale Cascella, capo ufficio stampa del Quirinale, si sono conclusi i festeggiamenti nel condominio di via Mascagni 1, per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Il terzo e conclusivo incontro, aveva come tema: Serata in onore della bandiera, dell’inno nazionale e della Costituzione. Tutto cominciò il 16 marzo dell’anno scorso, quando, come amministratore del palazzo, organizzai una serata per celebrare l’Unità d’Italia, fra un tripudio di bandiere, gagliardetti, palloncini e volantini; presenti, oltre al sottoscritto, il sindaco Nicola Maffei, l’assessore regionale Maria Campese e Renato Russo che raccontò la vita di Barletta in quel lontano periodo della nostra storia, contestualizzandola con gli avvenimenti unitari nazionali. La ricostruzione piacque ai numerosi ascoltatori, tanto che ne nacque una pubblicazione, Barletta e l’unità d’Italia, fatti e protagonisti 1815-1870. Il libro fu diffuso a Barletta - specialmente nelle nostre scuole - e fuori, donato anche al Capo dello Stato che mostrò di gradirlo. L’iniziativa comunale fu gradita dal Presidente Napolitano che, per il tramite del suo capo ufficio stampa, ci fece pervenire una bandiera che noi abbiamo esposto nel nostro museo risorgimentale. Perché ho dimenticato di dire che, in un ambiente del pianoterra, abbiamo allestito un vero e proprio museo condominiale dove abbiamo raccolto numerosi cimeli della nostra unità risorgimentale, spesso in copia, naturalmente, come tutta la documentazione che siamo riusciti a raccogliere. Nel corso della cerimonia che ha concluso l’anno dei festeggiamenti unitari, oltre al sottoscritto, hanno preso la parola il sindaco Maffei, il dott. Pasquale Cascella, il dott. Renato Russo e il dott. Carmine Cristallo. Il sindaco ha ricordato le tappe salienti delle nostre iniziative cittadine, in particolare la pubblicazione monografica sul restauro della statua di Massimo d’Azeglio, sull’omonima piazza: non bisogna infatti dimenticare che proprio il romanzo sulla Disfida di Barletta, con le sue cento edizioni, rappresentò il contributo unitario più grande, se pure indiretto, alla causa unitaria italiana. Pasquale Cascella, nel suo intervento, ha ricordato la sua partecipazione a questo evento popolare, al quale il Presidente Napolitano ha voluto far dono della bandiera nazionale. CascelGIUGNo 2012 Pasquale Cascella taglia il nastro d’accesso al condominio (Foto Pa- squale Diroma) Al tavolo dei relatori, Michele Borraccino presenta la serata (Foto Pa- squale Diroma) la ha ricordato Barletta, che lasciò tanti anni fa, i suoi esordi come giornalista locale, i suoi amici di un tempo, i suoi esordi romani, e da ultimo il tragico crollo di via Roma. Ha tenuto a sottolineare come, a distanza di 38 anni, quando da Barletta si trasferì a Roma, questa è stata la prima volta che ha avuto un contatto diretto coi Barlettani, sia pure attraverso una folta rappresentanza condominiale, oppure un Club cittadino. Anche Renato Russo ha ricordato come l’ispirazione per scrivere il suo libro gli è venuta direttamente dalle “donne” del condominio di via Mascagni, quando - la sera del primo incontro - mostrarono apprezzamento per la ricostruzione di quei lontani fatti. Esse - ha precisato Russo - hanno in questo modo finito col rappresentare idealmente tutte le donne di Barletta, ed ecco come un condominio è stato, pur nella limitatezza delle sue risorse, un punto di riferimento per la ricostruzione di un nobile periodo della nostra storia, quella risorgimentale. E quanto al tricolore che si coprì di gloria sul campo di battaglia, per la verità storica, va ricordato IL FIERAMOSCA 11 Economia Incontri La ba nd ie ra di B ez ze c ca che fu cucita dalle orfanelle del Monte di Pietà. Il fervore popolare di manifestazioni come queste - ha concluso Russo - ci restituiscono la speranza che gli antichi valori di patria non sono stati del tutto dimenticati. Carmine Cristallo, direttore del IV Circolo S. Domenico Savio”, ha quindi presentato il coro della sua scuola, diretto dalla insegnante Teresa Nesta, recente vincitore in un concorso nazionale di canto. Il coro ha quindi eseguito l’Inno di Mameli e canti della nostra tradizione patriottica. Poi alcuni alunni del VI Circolo “Girondi”, guidati dall’insegnante Grazia Mennuni, hanno recitato alcuni testi sulla Costituzione. Quindi gli ospiti hanno visitato il piccolo museo risorgimentale del Condominio, dove sono raccolte numerose attestazioni della nostra partecipazione al processo unitario risorgimentale. Al termine della manifestazione, come ricordo di quest’anno celebrativo, il condominio di via Mascagni ha donato agli ospiti la riproduzione della bandiera di Bezzecca, il tricolore cucito e ricamato dalle orfanelle del Monte di Pietà nell’estate del 1866 e consegnato dal sindaco del tempo, Niccolò Parrilli, al colonello Menotti Garibaldi. Crivellata di proiettili durante quella battaglia, la gloriosa bandiera ci sarebbe stata restituita, dallo stesso Menotti, qualche mese dopo con espressioni di apprezzamento per il valore dei nostri combattenti che su quel campo si erano distinti. Sul retro del quadro donato al nostro grande amico, abbiamo scritto questa dedica: A Pasquale Cascella per il suo lavoro altamente delicato e qualificato eseguito con riguardosa solerzia e discreta collaborazione all’ombra del Quirinale, e per l’impegno da tanti anni profuso con pari discrezione - ma non minore efficacia - per la sua e nostra Barletta. Il piccolo coro della S. Domenico Savio. Di spalle la docente Teresa Nesta (Foto Pasquale Diroma) La docente Grazia Mennuni legge la motivazione del dono della bandiera a Pasquale Cascella (Foto Pasquale Diroma) 12 IL FIERAMOSCA Confcommercio sede di Barletta Servizio di Mediazione Civile e Commerciale È stata istituita nella sede della CONFCOMMERCIO di Barletta, in via Ospedale dei Pellegrini, n. 48, la prima Camera di mediazione civile e commerciale, della Provincia di Barletta Andria Trani, convenzionata con la Tota Consulting - Organismo di Mediazione accreditato dal Ministero della Giustizia al n. 210 del Registro degli Enti abilitati a gestire tentativi di mediazione nonché parimenti iscritta al n. 53 del Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia per la formazione dei Mediatori. Il Segretario della Confcommercio Barletta, Francesco Filannino sottolinea: “L’accordo costituisce un significativo passo in avanti verso la sempre migliore conoscenza ed apprezzamento da parte degli imprenditori, professionisti, consumatori, quindi di tutti i nostri principali interlocutori, delle procedure di risoluzione alternativa delle controversie c.d. A.D.R. (Alternative Dispute Resolution). In particolare - continua Filannino - l’iniziativa si rivolge a quel pubblico specialmente interessato alla rapida e certa soluzione delle controversie che sono le imprese commerciali del territorio, già strette da mille difficoltà in questi momenti di crisi economica. E poi aggiunge - grazie a questo nuovo strumento le imprese e i lavoratori nonché i loro consulenti potranno, da subito, rivolgersi presso la suddetta sede per ricevere informazioni sul nuovo istituto e, soprattutto, per depositare la domanda di avvio della procedura. “ Dal 1° aprile 2012 è in vigore, anche, la nuova procedura obbligatoria per la risoluzione delle controversie di valore fino a 20mila euro, relative ad atti dell’Agenzia delle Entrate. L’istituto della mediazione tributaria è stato introdotto dall’articolo 39, comma 9, del Dl 98/2011 che ha inserito nel D.lgs. 546/1992 l’articolo 17-bis, intitolato “Il reclamo e la mediazione”. Per maggiori informazioni sul nuovo servizio di mediazione civile ed iscrizioni, ai corsi abilitanti per Mediatore Civile, nonché indicazioni e assistenza circa la mediazione tributaria ci si può rivolgere all’Ufficio Confcommercio di Barletta. GIUGNo 2012 Preoccupante sì ma non tragica la nostra situazione economica secondo il generale Nanula* S econdo il Documento di Economia e Finanza (DEF) relativo all’anno 2011, corretto dalla Nota di aggiornamento del settembre, che teneva conto delle due precedenti manovre del luglio, la previsione di fine anno era la seguente: PIL (prodotto interno lordo): 1.582 Mld; debito sovrano: 1.900 mld, pari al 120% del Pil; spese: 800 mld (di cui 48 in conto capitale), pari al 50% del Pil; entrate: 738 mld, pari al 46% del Pil; indebitamento da finanziare (disavanzo primario): 62 mld, pari al 3,9% del Pil. A ben guardare, la suddetta situazione non autorizzava affatto ad affermare che l’Italia si trovasse “sull’orlo di un baratro”. Bastino alcune considerazioni. Il citato disavanzo primario di 62 miliardi, comprende però ben 48 miliardi investiti in conto capitale, cioè in beni durevoli (strade, ospedali, scuole, ferrovie, caserme, ecc.) destinati a riverberare sul futuro le proprie fecondità, per cui il vero disavanzo a costi correnti rappresenta meno dell’1% del Pil, di gran lunga inferiore al limite previsto dal Trattato di Maastricht, che è del 3%; ed allora, qual è il problema? La seconda considerazione da fare è che la pressione fiscale era già al 46%, cioè al più alto livello in ambito europeo. Il sistema tributario, nelle sue varie componenti di imposte dirette e indirette, aveva già spremuto (è la parola esatta) al massimo l’economia italiana, per cui non è (non era) proprio il caso di pensare a nuove tasse. Non all’IMU, una tassa iniqua, scientificamente irrazionale e socialmente destabilizzante, perché costituisce un doppio d’imposta sulla medesima materia già tassata. Non si può tassare dapprima il reddito e poi anche il patrimonio, perché si tasserebbe una seconda volta la stessa sostanza: il patrimonio infatti è semplicemente il reddito non consumato, il reddito risparmiato, il reddito accantonato, già tassato nella fase della sua produzione. La pretesa di tassare sia il reddito che il patrimonio farebbe inorridire Luigi Einaudi. Aumentare esageratamente la tassazione? Quando il rimedio è peggiore del male E neanche è (era) il caso di pensare ad aumentare l’Iva al 23%, un limite irragionevolmente eccessivo. Nel secondo dopoguerra l’imposta sui consumi era rappresentata dall’Ige (imposta generale sull’entrata), che era un’imposta cosiddetta “a cascata”, perché si applicava ad ogni compravendita di materie, merci e prodotti, e poiché i passaggi dal produttore al consumatore, attraverso il grossista e il dettagliante, erano normalmente tre, con l’aliquota del 3% ad ogni passaggio, i beni arrivavano sul mercato gravati da un carico impositivo cumulato del 9% circa. Quando nel 1972 l’Ige fu sostituita con l’Iva, il legislatore ne approfittò, increGIUGNo 2012 mentando leggermente il carico tributario al consumo, perché portò l’aliquota dell’Iva al 12%, la quale è poi stata successivamente, con vari pretesti, ritoccata fino ad arrivare al 20%. Che poi adesso con gli ulteriori incrementi debba arrivare al 23%, sembra effettivamente un’esagerazione. Di questo passo, la pressione fiscale, dal citato 46%, risultante dai conti pubblici alla fine del 2011, prima che la situazione fosse in mano al nuovo Governo dei Tecnici, a quanto si ritiene debba arrivare? Fra l’altro, non ci si rende conto che nei confronti dell’attività imprenditoriale l’incidenza dell’Iva viene a cumularsi con quella dei tributi diretti, per cui contribuisce ad aumentare di molto l’incentivo all’evasione. In pratica, attualmente, se una società commerciale vende una merce e non registra il relativo ricavo, su quell’importo evade contemporaneamente l’Ires del 27,5%, l’Irap del 3,9% e l’Iva del 23%, per un totale del 54,4%, il che è sicuramente molto stimolante. Se l’importo del ricavo non registrato sia ad esempio di 10mila euro, la società risparmia (evade) 5mila e 440 euro: ritengo che di questo incentivo qualcuno dovrebbe darsi carico. È questa la ragione principale per la quale omettendo programmaticamente la registrazione dei ricavi e registrando invece integralmente i costi, il 37% delle imprese, secondo le ultime elaborazioni del Ministero, chiudono il bilancio in perdita cioè non pagano niente. Dalla suddetta situazione dei conti pubblici alla fine del 2011 emerge naturalmente in tutta la sua gravità anche l’enorme debito sovrano, il cui importo rappresenta il 120% del Pil, esattamente il doppio del limite previsto dal Trattato di Maastricht, che è del 60%. Ma anche questo problema non dev’essere demonizzato, innanzitutto perché anche molti altri Stati hanno sforato il detto limite del 60% (la Germania ha un debito che si aggira intorno al 90% del Pil, mentre quello degli Stati Uniti arriva Pasquale Diroma Comunicazione e Marketing Servizi fotografici e video Formazione professionale e Doposcuola tel. 34o 644 34 29 [email protected] IL FIERAMOSCA 13 Puglia Imperiale Economia addirittura al 150%) e poi perché la soluzione è dietro l’angolo. La vera disfunzione è l’evasione fiscale Giustamente ha precisato il Presidente Monti che l’attuale debito sovrano non è colpa dell’Europa, perché deriva da una disfunzione interna al sistema Italia: benissimo, e quale sarebbe questa disfunzione? L’hanno capita ormai tutti: è l’evasione fiscale, unanimemente valutata dalle varie istituzioni (Istat, Banca d’Italia, Agenzia delle Entrate, ecc.), intorno ai 120 miliardi di euro, annualmente sottratti alle casse dello Stato. Ma c’è di più: il presidente della Corte dei Conti, Gianpaolino, ha affermato “che le stime più accreditate ipotizzano un livello dell’evasione fiscale dell’ordine del 10-12% del prodotto interno lordo”, il che significa che in Italia si evadono dai 160 ai 190 miliardi. Colpa degli evasori che hanno tesaurizzato in proprio i 120 o i 160 miliardi di evasione l’anno, sottraendoli alle casse dell’erario e costringendo lo Stato a contrarre debiti, emettendo Buoni del Tesoro, per coprire il conseguente disavanzo. Se al suddetto quadro dei conti pubblici italiani si aggiungesse la contabilizzazione delle somme evase, la situazione sarebbe pienamente soddisfacente, concludendosi tranquillamente con un surplus di una cinquantina di miliardi annui, da destinare all’ammortamento del debito. Non solo, ma ricordando che il fisco ha normalmente 5 anni di tempo per recuperare l’evasione la prospettiva operativa potrebbe esser quella di recuperare un giacimento complessivo che va dai 600 agli 800 miliardi di evasione, stratificatosi nel corso degli ultimi 5 anni, al ritmo di 120-160 miliardi l’anno. Per questa via si potrebbe dare concretamente una bella sfrondata al debito sovrano ed attuare il principio di equità, facendo finalmente pagare gli evasori e non tartassare sempre i soliti noti. La Scuola che f@rete Il turismo culturale come settore determinante per lo sviluppo economico del Paese L’Agenzia Puglia Imperiale Turismo diventa la vera “scoperta” dell’intera Puglia di Pompeo Camero G ià ad ottobre del 2011 attivammo un indirizzo di posta elettronica dedicato agli studenti residenti nella sesta provincia pugliese, attraverso il quale hanno fatto pervenire osservazioni e consigli finalizzati a connotare, nel nostro territorio, una scuola a misura di discente. Avremmo voluto un maggior numero di opinioni e suggerimenti, che ci avrebbero aiutato nelle nostre valutazioni in materia di politiche scolastiche. Questa è stata una scelta che ha inteso andare oltre le semplici enunciazioni di principio sul tema della cittadinanza attiva, in quanto il programma sotteso investe gli studenti della BAT del compito di veri stakeholders della pubblica istituzione, introducendo nel panorama politico i canoni base per un bilancio sociale. L’interlocuzione con l’istituzione Provincia renderà nel tempo i nostri ragazzi subito consapevoli delle risorse sia correnti che di investimento a disposizione e delle difficoltà organizzative e gestionali ordinariamente sofferte, spingendoli a fare con noi l’orientamento mirato alle giovani leve, tenendo conto dei dati che intanto sta sfornando l’Osservatorio Provinciale del Mercato del Lavoro. La nostra Provincia intanto ha approvato anche una policy degli accessi per l’indirizzo di posta elettronica [email protected]. È stata così avviata un’azione dell’obiettivo strategico denominato “Una strada dalla scuola al mondo” ed il fine è proprio quello di creare entro fine mandato, una rete di tutte le scuole di ogni ordine e grado della Provincia, rendendo le nostre agenzie formative maggiormente condivise e partecipate. In questi giorni è stato attivato anche il portale “lascuolachef@rete” all’indirizzo www.lascuolachefarete.com progetto per la costruzione della rete organizzativa governata tra le Scuole della BAT. Sul piano mediatico la scuola che f@rete si pone il fine di rimettere l’istruzione scolastica al centro degli interessi della società civile, considerando la cultura una risorsa ed il sapere una vera e propria materia prima. Per questo, conto di * Generale, già comandante in seconda tirar su al più presto anche un blog. della Guardia di Finanza, docente alla Scuola L’obiettivo prioritario rimane per noi quello della progettazione della Rete e di perfezionamento per le forze di polizia - Roma della realizzazione di una nuova struttura organizzativa tra le Scuole della Provincia, flessibile ed aperta ma allo stesso tempo governata secondo principi visibili e condivisi dalla comunità scolastica. Non escludo che l’upgrade del sistema tuttora under costruction, possa approdare alla realizzazione di un campus virtuale, attraverso il quale si possa persino interagire con poli universitari convenzionati pubblici, Statali e non statali. Vorrei che attraverso queste iniziative i nostri ragazzi, dopo il Amministrazioni Condominiali e Conteggi AQP conseguimento del titolo di studio, non siano abbandonati a se stessi; intendo per questo insistere attraverso la nuova rete sul “tutoraggio in uscita”, affinché le Scuole e le altre Agenzie Formative possano verificare se e quando loro neodiplomati e neolaureati intercettino Via Monfalcone, 2/B - BARLETTA posti di lavoro e se l’occupazione sia confacente al profilo tel. 0883 880 744 curriculare posseduto. cell. 392 077 87 26 - 348 799 93 12 Alla fiera Art&Tourism di Firenze di Lucia De Mari T ra il Gargano e il Salento cosa c’è? Gli operatori del settore ed i buyers internazionali chiedono sempre più di conoscere novità sull’amata Puglia, e rimangono positivamente colpiti quando “scoprono” lo straordinario patrimonio e l’enorme potenziale turistico dell’area degli 11 Comuni di Puglia Imperiale: con la presenza ad Art&Tourism, la prima fiera internazionale del turismo culturale che si è svolta a Firenze nei giorni scorsi, lo stand dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo ha avuto un importante ruolo essendo l’unico esempio del settore per l’intera regione, richiamando numeroso pubblico e decine di contatti con operatori privati. Il turismo culturale si conferma dunque un settore determinante per lo sviluppo economico del nostro Paese, per la crescita dei flussi turistici in entrata ma anche per l’incremento del traffico turistico dall’Italia verso destinazioni internazionali: Art&Tourism ha chiuso la prima edizione con oltre 5.000 appuntamenti tra domanda internazionale e offerta e sold out in tutti i principali convegni e seminari formativi. Più di 4.500 gli operatori professionali presenti in fiera e oltre 200 al giorno i buyer provenienti da oltre 40 Paesi del mondo per acquistare il prodotto turistico culturale italiano e internazionale. L’Agenzia Puglia Imperiale Turismo è stata l’eccellenza della Puglia in questo importante appuntamento, ed ha visto alternarsi al suo stand oltre 100 tra operatori professionali e buyers provenienti da diversi Paesi. Dunque centrato l’obiettivo di dimostrare che cultura e turismo possono dialogare, collaborare e crescere: “Abbiamo creduto fin dall’inizio nella partecipazione a questo evento - spiega il presidente dell’Agenzia Puglia Imperiale Turismo, Michele Marco- Giovanni Borraccino 14 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 vecchio - e siamo davvero soddisfatti dei risultati. Dopo la nostra partecipazione alla Bit di Milano e all’Itb di Berlino, l’occasione di Art& Tourism chiude una triade di appuntamenti che, in vista dell’estate, contribuirà ad alimentare l’interesse nei confronti del nostro patrimonio culturale e turistico. Con Art&Tourism abbiamo reso visibile ad un’ampia platea il lavoro sinergico e strategico fra i Comuni sul binomio turismo e cultura, per ripensare insieme le politiche della cultura e del turismo come occasione di business e di crescita culturale”. L’Agenzia Puglia Imperiale Turismo ha proposto a pubblico ed operatori anche il calendario di attività per i prossimi mesi, fra musei e rievocazioni storiche, fra incontri culturali e spettacoli teatrali, distribuiti negli 11 comuni che fanno parte dell’Agenzia stessa. Nel corso della tre giorni fiorentina “la promozione del territorio di Puglia Imperiale, delle sue eccellenze artistiche e storiche, coniugate con una serie di eventi già calendarizzati dai Comuni e presentati con un elegante brochure - spiega il direttore dott. Alessandro Buongiorno - ha catalizzato l’interesse di chi conosceva la Puglia solo in alcuni tradizionali aspetti e luoghi. C’è grande voglia di conoscere quest’area, ed eventi come questi sono strategici per comunicare la nostra offerta ad una platea molto vasta. Abbiamo registrato più di 100 visitatori professionali e oltre 70 presenze qualificate negli appuntamenti bilaterali programmati”. IL FIERAMOSCA 15 Federazione Centri Studi Moro-Dell’Andro Cultura A Barletta rinasce la “Alighieri” Una targa per ricordare il luogo della prigione di Aldo Moro di Giuseppe Lagrasta* L di Paola Russo U na delegazione di amici dell’on. Aldo Moro in rappresentanza della Federazione Centri Studi Moro-Dell’Andro, accompagnati dal presidente ing. Luigi Ferlicchia, si è recata in via Montalcini 8, a Roma, per ricordare il luogo dove lo statista pugliese fu segregato nel corso dei 55 giorni dalla sua prigionia e per apporre una targa ricordo. A illustrare le motivazioni del nobile gesto, il giudice Ferdinando Imposimato, autore di un librodenuncia sul tragico rapimento. Il giudice Imposimato nel ricordare quel terribile periodo, ha voluto sottolineare come tre e non due fossero i luoghi della tremenda vicenda: via Fani, dove avvenne il rapimento dell’on. Moro e la morte dei cinque uomini di scorta; via Caetani, dove fu trovato il corpo senza vita dell’illustre statista, e via Montalcini dove Aldo Moro trascorse i giorni della prigionia. Una incredibile drammatica circostanza, ricordata dal giudice Imposimato, anche nel suo libro, è che alcuni inquilini del palazzo denunciarono alle competenti autorità il più che fondato sospetto, che quello fosse il luogo della prigionia, senza che la denuncia attivasse un blitz tempestivo. Oggi, a distanza di 34 anni, quegli stessi inquilini hanno dato il loro consenso all’apposizione della Targa sulla facciata del condominio. Inoltre in questi stessi giorni è iniziato l’iter per il processo di canonizzazione dello statista pugliese. Sulle drammatiche giornate di prigionia di Aldo Moro e sull’intera vicenda del suo rapimento e della sua barbara uccisione, la penetrante pubblicazione di Ferdinando Imposimato, giudice dell’inchiesta: Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro. Il giudice dell’inchiesta racconta, Chiarelettere editori - Milano 2008 Roma 8 maggio 2012, apposizione della lapide in via Montalcini, 8. Al megafono il giudice Ferdinando Imposimato EN ISO 9001 (2008) IQ-0703-16 Azienda iscritta all’UNAE Puglia n. 266 impianti & costruzioni industriali 16 IL FIERAMOSCA SOA 8612/04/00 OS30 - classifica VI OG10 - classifica V OG1 - classifica III OG11 - classifica III • IMPIANTI ELETTRICI • CIVILI ED INDUSTRIALI • CABLAGGI • STRUTTURATI • CABINE MT/BT • PUBBLICA • ILLUMINAZIONE • RILEVAZIONE FUMI • TELEFONICI • TRASMISSIONE DATI a rinascita di una associazione è sempre un momento significativo e che attribuisce grosse responsabilità ai suoi promotori, soprattutto se si tratta di una associazione storica e di prestigio, in Italia e nel mondo, come la Dante Alighieri. Altri prima di me hanno già parlato dei precedenti di vita di questa associazione nella nostra città alla quale ci proponiamo di offrire momenti di scambio culturale e di confronto sui temi della lingua e della cultura italiana. Entrare in rete in un sistema di associazioni impegnate nella diffusione della lingua e della cultura italiana rappresenta per noi un grande onore e una grande occasione di arricchimento. Ci proponiamo di incrementare il numero dei soci e di ampliare la proposta progettuale finalizzata a consolidare aspetti della cultura italiana che molto spesso sono disattesi e non opportunamente approfonditi. La Dante Alighieri consente di riavviare, insieme alle altre associazioni territoriali, delle progettualità sistemiche spesso disperse in mille rivoli e dissolvenze e siamo convinti che con il supporto del Comitato Centrale della Dante sapremo coniugare l’impegno progettuale con la passione culturale che ci ha sempre contraddistinto come persone e come studiosi della nostra società. Certo, la cifra esistenziale contenuta nella ricerca continua delle radici non deve essere sopita e la Dante Alighieri con le sue attività favorisce l’incontro tra culture. È necessario alimentare tra gli stranieri l’amore per la conoscenza della civiltà italiana; la dimensione sinergica che permette l’integrazione delle culture consente di costruire un reticolo ad alta densità emotiva; si rafforza, quindi, la passione e il sogno di guardare in avanti considerando che, sia in una prospettiva progettuale sia come spinta energica verso l’innovazione culturale sul territorio, la Dante Alighieri, per ciò che ha realizzato e per quanto sta realizzando, ci consente di intraprendere un percorso umano e associativo fatto di “empatia culturale”, di “condivisione progettuale”, di “partenariato organizzativo”, tutti elementi fondanti finalizzati a rimuovere qualsiasi difficoltà per il conseguimento di obiettivi importanti e fondamentali. In questa dimensione così strutturata saranno favoriti gli • DIFFUSIONE SONORA • ANTINTRUSIONE • MANUTENZIONI • PROGETTAZIONE • EDILI • TERMICO • IDRICO • ANTINCENDIO • CONDIZIONAMENTO BARLETTA · Via Paolo Ricci, 39 Tel. 0883 575 473 · Fax 0883 519 062 www.sabinodicataldo.it · [email protected] GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 Dante e il suo Poema (Domenico di Michelino) elementi costitutivi della “mission” della “Dante Alighieri”. Infatti, sul piano strettamente didattico la Società Dante Alighieri opera, in base a una convenzione con il Ministero degli Affari esteri e con il plauso scientifico dell’Università “La Sapienza” di Roma, per la certificazione dell’italiano di qualità con un proprio certificato PLIDA (Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri), riconosciuto anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che attesta la competenza in italiano come lingua straniera. Il PLIDA è un insieme di opportunità a disposizione di chi apprende, insegna, promuove l’italiano. Restando in ambito didattico, oggi l’esigenza di conoscere la lingua è avvertita in modo particolare soprattutto dagli immigrati e da coloro che si apprestano a venire nel nostro Paese. In questo contesto l’impegno della Società Dante Alighieri, affiancata da altre importanti Istituzioni con esperienza specifica in questo settore - la Caritas su tutte - sta progettando iniziative che consentano agli stranieri un migliore e più agevole inserimento nella società e nel mondo professionale italiano. La società Dante Alighieri, inoltre, in collaborazione con Paesaggio Culturale Italiano-I Parchi Letterari®, propone una rassegna di incontri letterari, enogastronomici, artistici. Le figure umane e artistiche degli Autori dei Parchi Letterari sono presentate con una prospettiva a tutto tondo nel corso di incontri che prevedono una breve conferenza, una degustazione di prodotti tipici (offerti dai territori di volta in volta coinvolti) e l’inaugurazione di esposizioni fotografiche e artistiche relative agli ambienti “dell’ispirazione letteraria”. Grazie a un accordo con le Teche Rai, nel corso degli eventi sono visibili diversi filmati di repertorio relativi ai temi trattati. Le comunità locali saranno coinvolte secondo l’ottica di responsabilità culturale e ambientale caratteristica dell’approccio de I Parchi. Parlare di Parchi, per noi, della BT diventa un momento importante perché gli studenti del Liceo IL FIERAMOSCA 17 Presentazione Cultura Classico e delle Scienze Umane “A. Casardi” hanno fatto richiesta di avvio delle attività di un parco artistico-letterario dedicato a Giuseppe De Nittis. E questo ci onora perché i nostri giovani, attraverso la Dante possono incontrare altri giovani e fare esperienza di confronto e di esperienze culturali, di studio, di ricerca professionali sempre alimentati dall’ottica di responsabilità culturale e ambientale tipica dell’approccio organizzativo de I Parchi. Si tratta quindi di una rinascita, ovvero di una “seconda nascita” e quando si parla di questo costrutto i pensieri inseguono altre immagini, altre metafore; ma la seconda nascita a Barletta, per la Dante rappresenta una “nuova sfida” da affrontare con serenità ma anche con convinzione, inseguendo, tra tradizione e innovazione, il filo rosso che ha sempre contraddistinto la nostra terra: operare come uomini mediterranei capaci di avere uno sguardo sul mondo ricco di curiosità, di ricerca, di scoperta, uno sguardo capace di scoprire l’altro e di rispettarlo nella sua umanità e nell’essere soprattutto “persona”, declinando, tra magia degli orizzonti vasti che azzurrano la nostra mente e danno vita al nostro sguardo, l’alfabeto sintonico denso di ironia e di sapienza estetica, etica ed artistica. Ha fatto discutere quanto ha deciso il Politecnico di Milano di abolire l’italiano nel biennio finale. E a tal proposito il segretario generale della Dante Alighieri Alessandro Masi mette in guardia da un atteggiamento riduzionista nei confronti dell’italiano che, ancora oggi, è la quarta lingua di cultura più studiata al mondo. Mentre nelle università americane si impara l’italiano, dice Masi, “noi qui rincorriamo il mito di una ‘lingua franca’ che funzioni in tutto il mondo. Un impoverimento pericoloso e un sintomo di provincialismo” (Corriere della Sera, Sette del 26 aprile 2012). E vogliamo consolidare le nostre riflessioni con quanto è sottolineato dal Presidente della Dante l’ambasciatore Bruno Bottai che afferma “Nel corso della storia l’idea di bellezza ha subito mutamenti sostanziali e le organizzazioni sociali che si sono sedimentate nel tempo hanno variamente espresso tale idea nella qualità della loro produzione culturale e artistica. Dall’antica Grecia al Rinascimento, dal Medioevo all’era moderna l’uomo ha concepito un diverso pensiero e assunto una differente conoscenza del bello, naturale o artistico. (…). Favorire una riflessione sull’attuale significato del termine bellezza, oggi utile a comprendere i fenomeni culturali che determinano le dinamiche della contemporaneità. Non solo: sono fermamente convinto che la nostra maniera di intendere il bello delineerà i tratti della società futura, che dal nostro giudizio di gusto scaturirà l’eredità culturale che trasferiremo alle future generazioni”. Occorre quindi rinforzare la cultura della lingua e dei linguaggi per consentire ai giovani di approdare ad un futuro migliore. E questo sarà uno dei prossimi e prioritari obiettivi per il Comitato Dante di Barletta e il suo Direttivo. INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED Francesco Paolillo, fondatore della “Dante Alighieri” nel 1904 DA BRUXELLES IL VIA AL PROGETTO N el numero scorso abbiamo ricordato una grande giornata, organizzata da Francesco Paolillo come presidente della “Dante Alighieri”, consumata il 9 aprile del 1905. In occasione della muratura, sulla casa natale di De Nittis di una lapide marmorea, fu ricordata la sua figura nel corso di una serata al Teatro Curci, nel corso della quale il letterato Vittorio Spinazzola celebrò il grande artista. Ce n’è giunta la cronaca da un dettagliato articolo di Francesco Saverio Vista indirizzato al grande tipografo-editore Valdemaro Vecchi che la pubblicò nelle prime pagine della Rassegna Pugliese del 4 agosto. Francesco Paolillo, figura di Una seconda iniziativa fu intrapresa grande educatore nel 1912 ad opera delle signore della Croce Rossa di Barletta le quali organizzarono una serata di beneficenza presso la Sala Roma, a beneficio dei ragazzi orfani o abbandonati della Scuola Arti e Mestieri istituita dall’Asilo di mendicità del Convento dei Cappuccini. Per l’occasione esse invitarono il prof. Michele Gervasio, direttore del Museo Archeologico di Bari, a tenere una conferenza su Eraclio; gli inviti erano stati gentilmente omaggiati dalla tipografia Dellisanti. Dell’attività della Dante Alighieri, nei suoi dieci anni di vita (19041913), fu stampato un opuscolo nell’agosto 1914, segnalato peraltro da Ruggiero Mascolo nel suo Barletta nei libri, però smarrito, per cui cogliamo l’occasione per fare un appello a chi ne avesse copia per consentircene la ristampa, a beneficio della cultura cittadina. Della figura del Paolillo ci ha lasciato una dignitosa biografia lo scrittore Michele Viterbo (Peucezio) il quale la scrisse nel 1922, per la collana “uomini illustri barlettani” nel Bollettino dell’Università Popolare di Barletta, quell’Università dal Paolillo fortemente voluta in vita, e che avrebbe visto finalmente la luce dieci anni dopo. E il Peucezio, a distanza di un decennio, ne rammentava la vita, e a proposito della Dante Alighieri (quella sì realizzata dal nostro) la ricordava a pag. 12. Non esito ad affermare che forse nessun Comitato locale della Dante in Puglia lavorò più attivamente e proficuamente e raccolse intorno a sè così vivi consensi, come quello di Barletta, presieduto da Francesco Paolillo. Ma nell’ultimo discorso della sezione della Dante, tenuto nel maggio 1913, egli già volgeva lo sguardo della mente ad una Università Popolare vera e propria, quasi pensando che dalla Sezione della “Dante” l’Università dovesse prima o dopo sbocciare, per il maggior progresso di Barletta. La Sezione della Dante, dunque, era un primo passo; ma l’Università Popolare frequentata dagli intellettuali della Città e dal popolo, con corsi di storia nazionale e regionale, di sociologia, di educazione morale e civile, di igiene, era la meta che egli sperava di raggiungere, che avrebbe certo raggiunto se il male non ne avesse affievolite le forze, se poi la morte non lo avesse colto [il 20 settembre 1913]. di Ileana Inglese U n progetto di rete, risultato vincente e primo assoluto in graduatoria tra tutti i progetti di cooperazione selezionati dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Cultura per l’anno 2012: INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED è stato presentato in conferenza stampa a Bruxelles, il 23 maggio presso l’ufficio della Regione Puglia (Rue du Trône 62). Con la conferenza stampa si è dato il via ufficiale al progetto prodotto e coordinato dall’Associazione pugliese Eclettica_ Cultura dell’Arte, sostenuto dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Cultura 2012. A fare gli onori di casa, il Presidente Vendola e l’Assessore Godelli. Sono intervenuti Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia; Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo, Giusy Caroppo, art director di Eclettica_Cultura dell’Arte, insieme ai referenti dei Paesi partner, Maurice NIO membro di Stichting Highbrow e Giacomo Garziano dello Studio NIO architecten, Barbara de Coninck e Sophie Vanden Broeck, per Troubleyn/Jan Fabre. Punto di arrivo della collaudata iniziativa INTRAMOENIA EXTRA ART, che in sei edizioni ha coinvolto le location più suggestive di tutte le province pugliesi, il progetto, prodotto e coordinato dall’Associazione pugliese Eclettica_Cultura dell’Arte e ideato dalla storica dell’arte e curatrice Giusy Caroppo, assume ora una dimensione europea e si avvale, in questa nuova forma, del contributo del project manager Aldo Torre. INTRAMOENIA EXTRA ART / WATERSHED è realizzato con il sostegno del “Programma Cultura” dell’Unione Europea ed è promosso dalla Regione Puglia - Assessorato al Mediterraneo Cultura e Turismo, partner fisso anche delle passate edizioni, in collaborazione con la Provincia di Barletta Andria Trani e il Comune di Barletta. Incardinato sul delicato tema dell’acqua, con i suoi multiformi significati concettuali e simbolici, il progetto coinvolge Italia, Olanda, Belgio, Svezia, paesi dell’Unione Europea caratterizzati Renato Russo GIUGNo 2012 Il presidente Nichi Vendola, nella foto con Silvia Godelli e Giusy Caroppo, sfoglia compiaciuto uno dei cinque volumi (gli altri quattro sono nel cofanetto ch’egli regge in mano) che raccolgono in altrettanti testi (editi dalla Rotas di Barletta) le esperienze artistiche del progetto Intramoenia extrart realizzate, a cura della Eclettica_Cultura dell’Arte, nell’ambito territoriale pugliese dalla presenza di bacini d’acqua, che faranno network per una proficua osmosi tra artisti del Nord e “alter-ego” del Sud. La partnership si sviluppa su vari filoni artistici, secondo il criterio dell’interdisciplinarietà: teatro-danza, arti visive, architettura e ambiente; previsti anche dibattiti virtuali, residenze d’artista, spazi riqualificati, attrattività paesaggistica e monumentale. Una differente dimensione culturale, geografica e sociale, fusa nella metafora fluida di Watershed e nel modello vincente di “museo temporaneo diffuso” di Intramoenia Extra Art. Watershed si inaugura il 20 giugno 2012 alle ore 19,00 presso il castello di Barletta con il progetto speciale DARK MATTER di Maurice Nio dello Studio Nio architecten. * Presidente Comitato Dante Alighieri - Barletta 18 IL FIERAMOSCA Un momento della conferenza stampa. Da sinistra Silvia Godelli, Nichi Vendola, Giusy Caroppo, Barbara de Coninck. GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 19 Vita amministrativa Dal mondo della chiesa Lettera dell’arcivescovo alle famiglie Raccolta differenziata un dovere sociale e un obbligo morale In occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie che si è tenuto a Milano agli inizi del mese. La nostra diocesi è stata rappresentata da una delegazione. Col suo 23%, Barletta seconda solo alla città di Bisceglie. Necessaria l’informazione presso i cittadini di Giovan Battista Pichierri* C di Cosimo Damiano Bruno* P patologie legate alle elevate percentuali di polarlare oggi di raccolta differenziata non veri sottili e di metalli pesanti diffusi presenti è solo un dovere sociale ma diventa una nell’aria. responsabilità imprescindibile per chi ricopre Diventa quindi necessario ed imprescindiruoli di rappresentanza politica. Si è tutti d’acbile ricorrere ad una politica di raccolta diffecordo sul considerare i rifiuti uno spreco di risorrenziata sistematica e saggiamente organizzata se, materiali ed energetiche, ma la loro gestione similmente a quanto accade per virtuosi comuni necessita di una cultura della complessità che del Meridione come il Comune di Salerno, che coinvolga i molteplici attori, dall’Amministraha adottato un sistema di raccolta porta a porta zione alle scuole, dalle imprese al commercio, che consente a stabili con più di 7/8 utenze l’imfino ai cittadini comuni. piego di bidoni carrellati ceduti in comodato Tra gli argomenti in discussione nella seduta d’uso gratuito per la raccolta ed il conferimento del Consiglio Comunale del 26 marzo scorso vi dei rifiuti o come i comuni pugliesi di Monteera l’ordine del giorno richiesto, ai sensi dell’art parano, in provincia di Taranto, che nel 2009 ha 42 del regolamento comunale, dal gruppo del raggiunto la media del 55,2% di differenziata partito Socialista riguardante la chiusura del cicon la semplice raccolta porta a porta dei rifiuti clo dei rifiuti nell’ambito ATO-BAT che, al ter- L’avv. Cosimo Damiano Bruno o di Anzano di Puglia (Foggia) che è passato dal mine della discussione, ha evidenziato la voglia di potenziare la raccolta differenziata porta a porta completando 17,2 di gennaio 2010 al 59,7% di settembre 2010. Comune Virtuoperò il ciclo solo con l’impianto di Compostaggio dell’umido e non so: una parola che deve diventare per noi una regola, un obbligo attraverso Biostabilizzatori. È emersa inoltre a chiare lettere la ne- morale e sociale in cui le pratiche di sostenibilità ambientale siano cessità di condividere il piano presentato in Regione, al fine ottene- all’ordine del giorno e la tutela del territorio un fatto quotidiano. Laddove c’è una politica mirata e responsabile si raggiungono re i finanziamenti previsti. Per evitare ciò che avviene diffusamente nel Mezzogiorno risultati sorprendenti. Barletta necessita di una politica adeguata. La raccolta differend’Italia, ovvero la politica delle emergenze, “del correre ai ripari in tutta fretta” si rende necessaria l’informazione di tutti i cittadini ziata deve diventare per noi un movimento culturale che coinvolga sulle problematiche ambientali. Ad oggi Barletta con il 22,861% specialmente le giovani generazioni, riproponendo per esempio in ha una percentuale di raccolta differenziata apprezzabile all’inter- modo sistematico i progetti sperimentali già avviati nelle scuole, con no della nostra provincia, essendo secondi solo a Bisceglie con il visite guidate all’Eco-Centro della Barsa al fine di piantare nei più 25,637%. Siamo però ben lontani dagli obiettivi fissati dall’art. 205 piccoli il seme di una coscienza ambientale che darà nel futuro i suoi D.lgs. n. 152/2006, che prevedeva almeno la percentuale del 45% frutti; nello stesso tempo sarebbe opportuno consegnare a tutte le entro il 31 dicembre 2008 e di almeno il 65% entro il 31 dicembre scuole di ogni ordine e grado contenitori per la raccolta differenziata 2012. Non raggiungere questo obiettivo significherà un aumento ed avviare collaborazioni con i Consorzi che si occupano di riciclo dei costi per tutti i cittadini. Il D. Lgs. 22/1997 - cosiddetto Decreto (Comieco per la carta e cartone, e Conai per il riciclo degli imballagRonchi - ha previsto infatti per tutti i Comuni il passaggio dalla gi). La campagna di sensibilizzazione deve coinvolgere tutti. Al pari di quanto avviene in altri capoluoghi di provincia, Barletvecchia “tassa rifiuti solidi urbani” (TARSU) alla nuova “tariffa rifiuti” (TIA), che si compone di una parte fissa, rappresentata dai ta dunque dovrà attivare un modello gestionale che esalti la priorità costi del servizio, e di una parte variabile, ricomprendente i costi del principio del recupero delle frazioni valorizzabili (carta, cartodi gestione, direttamente legati alla quantità di rifiuti prodotti, al ne, plastica, vetro, metalli, legno), favorendo la nascita di un nuovo loro asporto e smaltimento, in dipendenza delle caratteristiche del comparto produttivo come quello del riciclo, perseguendo così conservizio prescelto. Il mancato raggiungimento delle percentuali di temporaneamente finalità ambientali e socio-occupazionali. Barletta deve aspirare a conseguire il primato della differenziata differenziata comporterà l’applicazione della massima aliquota per il conferimento in discarica, ovvero 22,59 euro a tonnellata (mentre nell’auspicio che in un prossimo futuro possa parlarsi della nostra per le amministrazioni al 65% di differenziata si applica l’aliquota città quale “capitale della differenziata”. Quale consigliere comupiù bassa di 2,90 euro). Va anche sottolineato che lo smaltimen- nale avverto quanto mai doveroso il mio massimo impegno in tale to in discarica influenza negativamente la nostra qualità della vita, direzione». in quanto l’incenerimento dei rifiuti comporta un incremento delle * consigliere comunale del Partito Democratico - Barletta 20 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 arissime famiglie della Santa Chiesa di Trani-BarlettaBisceglie, entro nelle vostre case augurandovi pace e bene nel nome del Signore Gesù e di Maria Sua Madre e di Giuseppe Suo papà putativo. È giunto il VII incontro mondiale delle famiglie che si è celebrato a Milano dal 30 maggio al 3 giugno scorsi, a cui ha partecipato il S. Padre Benedetto XVI negli appuntamenti conclusivi di sabato e domenica. Vi esorto a unirvi in comunione di preghiera con tutte le famiglie del mondo, rinnovando il vostro sì all’unione sponsale e al servizio della Vita. Datevi all’interno della vostra vita domestica, ogni giorno, un momento di preghiera familiare: può essere l’ora dei pasti o un altro tempo più adatto. Il Santo Padre, in questa circostanza straordinaria, ha pensato a tutte le famiglie, non solo a quelle che hanno potuto partecipare a Milano, concedendo il dono dell’indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le sue intenzioni), ai fedeli che, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si sono uniti spiritualmente ai fedeli presenti a Milano, recitando il Padre nostro, il Credo, l’Ave Maria per invocare dalla Divina misericordia le finalità dell’incontro: conciliare al meglio le esigenze della famiglia STUDIO DENTISTICO CANFORA dei Dottori Cesare e Rita Canfora anni Da 40 servizio o tr s al vo 011) (1971-2 •Chirurgia dentale •Odontoiatria estetica •Ortodonzia tradizionale •Ortodonzia estetica InvIsalIgn® •Protesi fisse e mobili •Impianti immediati ed osteointegrati •Paradontologia Barletta • Corso Garibaldi 85 - tel. 0883 347 642 www.studiocanfora.it • [email protected] GIUGNo 2012 Famiglia, integrazione, giovani, dialogo con Santino Spinelli «Famiglia. Integrazione. Giovani. Dialogo». Questi i «punti cardinali» dell’incontro che si è tenuto a conclusione della celebrazione, all’interno della Basilica Santa Maria Maggiore nella città di Barletta. Ospite d’onore della serata il musicista e professore universitario Santino Spinelli che oltre a dialogare sulle tematiche della serata offrirà una speciale performance musicale con la «recita in musica» della preghiera del Padre Nostro in lingua Romanì. Il maestro Spinelli ha effettuato il medesimo spettacolo a Milano innanzi a Papa Benedetto XVI nell’ambito della settimana organizzata a favore della Famiglia a Milano. Insomma, nella città di Barletta, una anteprima di tutto rispetto. con quelle del lavoro e dei giorni di festa, in special modo della Domenica, Pasqua settimanale, Giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia e della comunità (Decreto della Penitenzeria Apostolica del 17.05.2012). La nostra Chiesa diocesana si sta preparando a vivere il 1° Sinodo, a cominciare dal 19 ottobre p.v., sino al suo compimento. Ciascuna famiglia cristiana, come Chiesa domestica, è chiamata a vivere camminando insieme nell’unità, nella comunione, nell’impegno quotidiano del lavoro che trova nella festa la gioia del rendimento di grazie alla SS. Trinità nella partecipazione domenicale alla Messa e delle relazioni più intense di affetto all’interno della famiglia e all’esterno con i parenti e amici. Il Sinodo diocesano è un camminare insieme da parte di tutte le famiglie che formano la grande famiglia della Chiesa, che ha il suo fondamento e il suo culmine nel mistero pasquale di Gesù Cristo e vive in Lui, con Lui, per Lui nella realtà vasta della società del nostro tempo, simile alla “luce”, al “sale”, al “fermento”. Soggetto del Sinodo diocesano è tutta la Chiesa, a partire da ciascuna famiglia che ne è la sua cellula. Il Raduno di Milano è per la nostra Chiesa un’occasione forte e propizia che la apre decisamente all’evento del Sinodo diocesano. Siate cellule vive della Chiesa diocesana e universale vivendo nella grazia di Dio! Con questo auspicio vi saluto affettuosamente e vi benedico. * Arcivescovo Trani, Barletta, Bisceglie IL FIERAMOSCA 21 In città Le nostre iniziative Notizie in breve don franco todisco da 25 anni sacerdote Il 6 giugno 2012 Don Franco Todisco ha festeggiato il 25° anniversario dell’ordinazione presbiterale. Per l’occasione, a Barletta, nella Parrocchia S. Andrea, ha avuto luogo una solenne concelebrazione presieduta da S.E. Mons. Giovan Battista Pichierri. Sono intervenuti, oltre a Don Franco, i confratelli sacerdoti. Don Franco Todisco è nato a Barletta il 4 marzo 1959 ed è stato ordinato presbitero il 6 giugno 1987. Nel corso dei suoi 25 anni di sacerdozio, Don Franco ha ricoperto numerosi incarichi, tra i quali Parroco al Cuore Immacolato di Maria e a S. Maria degli Angeli; è stato docente di Religione al Ragioneria e assistente dei Giovani di Azione Cattolica. Attualmente è Cappellano del Presidio Ospedaliero di Barletta. F ormazione significa nuove conoscenze, nuove competenze, capacità di essere concorrenziali, innovativi e competitivi in un mercato del lavoro sempre più complesso. Il progetto “Più apprendi, più lavori” realizzato dal GOS e dall’Assessorato ai Servizi Sociali è stato “un’occasione, un tempo e un luogo” per esplorare le capacità creative e valutare le potenzialità professionali di molti giovani diplomati attraverso workshop orientativi e micro-azioni formative tecnico-pratiche. All’interno delle aule del Laboratorio Urbano sono state realizzate, nel mese di maggio, numerose azioni di supporto ai giovani in avvicinamento al mercato del lavoro attraverso colloqui orientativi e percorsi di acquisizione di competenze. Il progetto ha visto la partecipazione di oltre 90 giovani inoccupati impegnati in attività di orientamento e formazione nel settore turistico (Mini club e teatro ludico, danze di gruppo, giocoleria), nel settore dei beni culturali (attività di restauro e doratura) e dell’I.T.C. (realizzazione di videoclip ed attività tecnico-professionali nel campo del management delle energie rinnovabili). I workshop formativi, ognuno della durata di 40 ore, si sono conclusi con la presentazione dei lavori finali all’interno di due serate di animazione, arte, cultura e divertimento in cui i ragazzi hanno intrattenuto il pubblico intervenuto all’evento. Gli allievi del corso di Giocoleria hanno accolto i più piccoli con mascotte e palloncini nell’atrio del GOS per poi incantarli in uno spettacolo di abilità e magia guidati dal giovane ma già affermato “saltimbanco” e docente Simone Tuosto, in arte Mone Monè. Durante la serata sono stati presentati i videoclip realizzati nel corso di Montaggio Video curato da Raffaele Fiorella e consegnati gli attestati del laboratorio di “Tecniche di Doratura” tenuto dal prof. Roberto Piccinni che ha allestito, per l’occasione, la mostra dei manufatti restaurati presso il laboratorio di attività manipolative del Laboratorio. I giovani animatori teatrali, ben presentato in Cattedrale il comitato feste patronali L’arcivescovo monsignor Giovan Battista Pichierri ha nominato, con un apposito decreto, il Comitato diocesano per le Feste Patronali di Barletta per il biennio 2012/2014. Presidente: Tommaso Peschechera; primo vice presidente: Giuseppe Lattanzio; secondo vice presidente: Luigi Bruno; primo tesoriere: Ettore Russo; secondo tesoriere: Angelo Lamacchia; primo segretario: Michele Papavero; secondo segretario: Giuseppe Antonio Dibari. Consiglieri: Giuseppe Dimiccoli, Donato Scarlatino, Donato Caputo, Antonia Lattanzio, Franco Fucci, Gaetana Caputo, Antonio Pio Di Cosmo, Giuseppe Gissi, Angelo Barbaro, Rosa Caporusso, Sabina Rana, Mariella Termine, Antonio Riglietti, Anna Tanzi, Giuseppe Nanula, Daniele Devincenzo, Gina Civita. Assistente spirituale: can. sac. Ruggiero Mastrodomenico. coordinati dalle docenti Marianna Salvemini e Valentina Losappio, hanno realizzato un laboratorio di animazione ludico creativa aperto ai tanti bambini intervenuti. In un mercato del lavoro sempre più complesso e in una società in continuo cambiamento, il GOS intende offrire a tutti gli iscritti una risposta formativa efficace e adeguata ai tempi, dedicata a chi desidera acquisire conoscenze e competenze utili per gestire le sfide della nostra epoca, a chi intende arricchire un percorso formativo già avviato, a chi vuole prepararsi ad affrontare le nuove professioni con strumenti moderni e innovativi. Nel mese di giugno avranno inizio nuove azioni formative. Una nuova edizione del corso di Soundscape per aspiranti DJ, laboratori settimanali di inglese, informatica teatro e arte per ragazzi dai 7 ai 14 anni, uno “spericolato” corso di skateboard ed uno di scultura. Aggiornamenti, notizie ed avvisi in tempo reale su Facebook, Giovaniopenspace LABORATORIO URBANO GIOVANI OPEN SPACE Viale Marconi, 49 Segreteria: tel. 0883.310214 - fax 0883.576156 [email protected] 22 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 Mons. Leuzzi in visita a Trani Mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare della Diocesi di Roma, titolare di Cittanova, ha concelebrato, con S. E. Mons. Giovan Battista Pichierri, una messa solenne nella cattedrale di Trani. Al rito erano presenti, con una grande partecipazione di fedeli, numerose autorità civili e militari, nonché il Capitolo Cattedrale di Trani e una delegazione di Trani-Bisceglie dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Per l’occasione c’è stata la consegna della cartolina commemorativa della cattedrale di Trani con l’annullo filatelico. (Fotorudy) Ricordando le vittime del crollo Ricordate le vittime del crollo di via Roma nel corso di una cerimonia alla quale ha presenziato l’assessore regionale Maria Campese. Per l’occasione sono stati pubblicamente encomiati tutti coloro (privati e associazioni) che hanno dato il loro sostegno morale e materiale: il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, i migliori componimenti poetici selezionati nel concorso a tema sul tragico evento, i soccorritori in genere che hanno prestato il loro aiuto durante le drammatiche fasi nei momenti del dopo crollo nel tentativo di salvare delle vite. 4° convegno bat sulla medicina dello sport Organizzato per il 18 maggio, a Barletta, il 4° Convegno Bat di Medicina dello Sport, sul tema “Salute, sport e sana alimentazione. Dal bambino in attività all’atleta di élite”. Il convegno si è svolto nella Sala Rossa del Castello col concorso del Comune di Barletta, il CONI, l’Istituto di Medicina dello Sport, l’Università degli Studi di Bari e le Terme di Margherita di Savoia. Corsi di tennistavolo Corsi di avviamento al tennistavolo per ragazzi e ragazze dai 7 ai 15 anni saranno tenuti da tecnici federali della FITET. Per saperne di più, telefonare ai numeri 333.9922638, oppure al 346.1717641. Mostra di lavori alla “Modugno” In mostra alla Scuola Elementare V circolo “Giovanni Modugno” di Barletta, diretta dalla prof.ssa Eleonora Juliano, i laboratori progettuali svolti nel corso dell’anno scolastico 2011-2012. Tra le attività realizzate, da segnalare in particolare l’utilizzo della lavagna LIM. Successo scacchi alla Fraggianni Consuntivo di un anno di successi a livello locale, provinciale, nazionale dei giovanissimi scacchisti della Scuola Elementare “Niccolò Fraggianni”, ottimamente assistiti nelle loro performances dal docente tecnico Paolo Pericle De Fazio e dalla referente del progetto ins. Marisa Paolillo. La festa del 2 giugno a Barletta Celebrata con grande sobrietà la festività del 2 giugno, nella Sala Rossa del Castello, in linea con l’indirizzo tracciato quest’anno dal Capo delle Stato, Giorgio Napolitano. Lo ha sottolineato il prefetto Sessa aprendo la serie degli interventi che hanno visto al microfono anche il presidente della Provincia BAT Francesco Ventola, Antonio Cannito vice sindaco di Barletta, Maria Campese assessore della Regione Puglia. L’incontro è stata l’occasione per la consegna delle Onorificenze dell’Ordine al merito della Repubblica e concesse ai cittadini italiani (militari e civili) deportati e internati nei lager nazisti. GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 23 24 IL FIERAMOSCA GIUGNO 2012 GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 25 Ricordo PEDICO DON FRANCO DAMATO il prete dei giovani di Vittorio Palumbieri V Via F. d’Aragona, 46 - angolo Via S. Antonio Barletta ent’anni fa, il 25 maggio del 1992, concludeva la sua vita terrena Mons. Franco Damato, per tutti don Franco, il prete dei giovani, l’artefice del restauro della chiesa di San Domenico, l’autore di interessanti studi sulla storia e la devozione religiosa barlettana. Nato il 6 gennaio del 1923, frequentò l’Almo Collegio Capranica in Roma e, dopo l’ordinazione sacerdotale, conseguì presso l’Università Gregoriana il dottorato in Sacra Teologia e in Diritto Canonico. Rientrato a Barletta nel 1952, fu assegnato alla basilica del Santo Sepolcro ed incaricato della cura della gioventù cattolica parrocchiale. L’anno successivo venne nominato insegnante di religione nel liceo classico “A. Casardi”, ottenendo immediato consenso tra i giovani per la sua preparazione ma, soprattutto, per la capacità di affrontare gli argomenti oggetto dell’insegnamento con linguaggio lieve, senza per questo essere superficiale, e con riferimenti alla cultura laica del proprio tempo. Nel 1954, con felice intuizione, fondò il Movimento Cattolico Studentesco per diffondere la dottrina cattolica tra quei giovani che, per pregiudizi o avversione innata, non frequentavano la vita parrocchiale. Immediato fu il successo, tanto che l’Arcivescovo Mons. Reginaldo Addazi gli affidò la chiesa di San Domenico, accolto con viva condivisione dal rettore Can. Giuseppe Spera, quale sede per le attività religiose e culturali. Le celebrazioni domenicali della Santa Messa registravano il crescente afflusso di giovani di tutte le scuole superiori, ma anche di universitari e giovani laureati, per cui gli fu affidata anche la cura della F.U.C.I. (l’Associazione degli universitari cattolici) intestata al Beato Contardo Ferrini, il docente universitario convinto sostenitore della istituzione di una Università cattolica realizzata poi da Padre Agostino Gemelli nel 1921. In una specie di “continuità didattica” gli venne conferito anche l’incarico di Assistente del Movimento Laureati Cattolici. Da questi rapidi cenni ben si comprende come don Franco è stato Maestro e guida spirituale di una generazione di barlettani. Il suo diuturno impegno, che comprendeva anche la responLa chiesa di S. Domenico (Fotorudy) GIUGNo 2012 sabilità dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, si interruppe traumaticamente nel novembre 1963 quando un terribile incidente automobilistico lo costrinse ad abbandonare progressivamente la sua intensa attività. Ma molti, che vissero quella entusiasmante esperienza, ben ricordano la sua capacità di coinvolgere il mondo giovanile nelle iniziative di testimonianza cristiana. Gli annuali raduni per la “visita ai sepolcri” il giovedì e venerdì santo vedevano la partecipazione di giovani che mai si sarebbero sognati, per loro ammissione, di aprire il corteo degli oranti portando la Croce o di inginocchiarsi in chiesa. Non mancavano i “ritiri spirituali” che per ben due volte si svolsero a San Giovanni Rotondo, conclusi con la visita privata a Padre Pio, con il quale don Franco aveva un intimo rapporto spirituale. Le condizioni statiche e decorative della storica chiesa di San Domenico, compromesse dal tempo e dalla incuria degli uomini, lo portarono a dare avvio, con ogni urgenza, al progetto di risanamento e cosolidamento statico per riportare al suo antico splendore un monumento, che per il ruolo svolto nel passato nel campo civile e religioso meritava ogni e prioritaria attenzione. Fu una battaglia lunga e difficile, vinta con grande determinazione, ma che ha restituito al culto ed alla città una testimonianza significativa per la storia di Barletta, riportando alla luce l’antica chiesa di Santa Maria Maddalena. Fu anche Delegato Arcivescovile per Canne, alla cui rinascita, cristiana e civile, dedicò grandi energie fisiche ed intellettuali, relizzando per un verso le prime strutture dell’edificando santuario di San Ruggero, e per altro verso dando alle stampe la interessante pubblicazione “CANNE, dal 1001 sino ad oggi” (1968), frutto di una acuta indagine dei documenti più antichi e delle fonti più genuine. Ebbe molto a cuore il culto della Vergine Assunta in onore della quale scrisse un saggio critico-storico (1966) definito dall’Arcivescovo Addazi “un prezioso dono che l’autore fa alla sua città, ma anche a quanti si interessano di storia religiosa, mariana e liturgica”. Scrisse anche una biografia di S. Ruggero (1970) ed una monografia sull’arcivescovado metropolitano di Nazareth e Barletta (1986). Ma tra le sue pubblicazioni quella che, forse, è più cara ai giovani di quel tempo è il libro su San Domenico (1981), nel quale ripercorre l’itinerario della storia del monumento, delle vicende del restauro e della intensa attività al servizio della gioventù studentesca cittadina. Per tutti questi meriti, a cura di alcuni suoi discepoli “mai dimentichi dell’insegnamento ricevuto” fu affissa, sulla parete della navata destra della “sua” chiesa, una lapide per perpetuarne il ricordo. Ora quella lapide non è più al suo posto, e non si capisce perché. In fondo quella lastra di marmo raccontava, in breve, un pezzo di storia della nostra città attraverso l’impegno, il carisma, la cultura di un prete, Maestro e guida spirituale di una intera generazione. IL FIERAMOSCA 27 Attentato a Brindisi Storia locale Scuola Media Statale “S. Baldacchini” Sarei potuta essere io Una novità immersa nella natura U n nuovo modo di fare agricoltura policolturale e multifunzionale. Questo è l’azienda agricola laltragricoltura, recentemente nata a Barletta in Viale del Santuario, contrada Madonna dello Sterpeto. Un connubio tra viticoltura, floricoltura, orticoltura ed olivicoltura che si sviluppano in estrema simbiosi con la vendita diretta di frutta ed ortaggi genuini, di fiori e piante oltre che di vino ed olio di straordinaria qualità. In azienda è possibile seguire anche diversi percorsi didattici per le scolaresche dell’infanzia e della scuola primaria, tutti legati ai diversi cicli produttivi aziendali: “A scuola dal Contadino”. In questa rubrica Francesco e Sabino Piazzolla, contitolari dell’azienda, da oggi si occuperanno di informazione di enogastronomia, cura e manutenzione di fiori e piante, di arte floreale. Nel mese di giugno l’orto aziendale ha in produzione, tra gli altri, pomodori, cetrioli e cipolle. Questi, con un ottimo olio di oliva ed origano fresco, sono ingredienti essenziali per un piatto tanto semplice quanto straordinariamente buono che è fortemente legato a quelle che sono le più antiche tradizioni barlettane: “A CIALDEDD”. Detta Cialda Pugliese o, alla Barese Cialledda, è un piatto più comunemente detto Acqua-Sale che ha un procedimento di preparazione velocissimo: Mettete l’acqua fresca in un piatto. Pulite e affettate il cetriolo, i pomodori e la cipolla e aggiungeteli all’acqua. Salate e insaporite il tutto con l’olio extra vergine d’oliva a piacere. Lasciate mescolare i sapori per qualche minuto. Gustate il tutto intingendo pezzi di pane casereccio o biscottato. Un po’ di origano rende il suo sapore più tipicamente mediterraneo. Occasione importante per degustare questo piatto è la Sagra “Cialdedd, p’n tust” e Vernacolo Barlettano (la poesia a p. 48) che si terrà i prossimi sabato 23 e domenica 24 giugno 2012 con la sua seconda edizione nella nostra azienda nei pressi del Santuario della Madonna dello Sterpeto. Occasione unica per divertirsi con il più antico dialetto, uno spettacolo di arte floreale a tema e tanta, ma tanta natura. Contrada Madonna dello Sterpeto, via del Santuario - 76121 Barletta Bt tel. 328.95.26.484 - 327.8135468 - SS 16 bis Bari/Foggia uscita Barletta Zona Industriale/Madonna dello Sterpeto - SS 16 Barletta/Trani km 2,500 direzione Santuario M.nna dello Sterpeto 28 IL FIERAMOSCA S iamo a Brindisi, è il 19 maggio 2012 alle ore 07:50, una mattina come tante, ma che avrebbe inscenato un incubo terribile. Vicino ad una scuola, scoppia un ordigno: muore una ragazza, la sua amica rimane gravemente ferita e altre ragazze riportano ferite più o meno gravi. Non si sa chi sia stato, c’è chi ipotizza sia stata la mafia, chi pensa sia un attentato terroristico e chi suggerisce sia il gesto di un folle. Sta di fatto che una ragazza di soli 16 anni è morta! Perché prendersela con un angelo innocente? Perché spezzare le ali ad una ragazza che amava la vita? A lei è stata tolta la possibilità di potersi godere la vita, come una normale adolescente… lei che stava imparando ad amare, lei che avrebbe voluto vedere alcuni suoi sogni realizzarsi… lei che con la sua solarità riusciva a trasmettere un sorriso a chi le era accanto. Guardando la sua foto in televisione, attraverso i telegiornali, riesco a cogliere nel suo sguardo, quella naturalezza e spontaneità di una ragazza, che stava diventando grande e che stava costruendo il suo futuro, chissà con quali aspettative e quali sogni. Penso al dolore che tormenta i suoi genitori e la sua migliore amica che l’ha vista morire davanti a sé. Io, come tutta Italia, mi chiedo perché prendersela con un tale splendore, con una ragazza che sarei potuta essere io, e che non ha fatto niente di male, ma che ha pagato con questa crudele morte! Del resto aveva solo 16 anni, cosa avrebbe potuto fare di male per meritare ciò…? Eppure, tutti i suoi sogni, tutte le sue speranze, le sue aspettative e i traguardi che avrebbe voluto raggiungere… si sono sgretolati, quel maledetto 19 maggio! Era una ragazza, per la sua mamma ancora una bambina, per il suo papà la sua piccola, per la sua amica una persona speciale, e per il suo fidanzatino il suo amore… non aveva colpe, problemi, né responsabilità, lei amava la vita… e questa le è stata tolta! Ed io? Noi? Noi giovani, siamo il futuro, e dobbiamo far sì che cose del genere non accadano più. La vita è amore, e lei lo sapeva… amava la vita! Oh dolce Melissa, da quaggiù, da questa terra crudele che non dà spazio all’amore, ti prometto in nome di tutti i giovani, come te e come me, che faremo di tutto per evitare tragedie di innocenti, inutili! Basta con questa inutile violenza, qui sulla Terra giace solo odio, bisogna dare spazio all’amore e bisogna amare la vita, proprio come hai fatto tu! Elena Campese Classe 3a E Scuola Media Statale “S. Baldacchini” GIUGNo 2012 La Città della Disfida e i suoi orologi di Michele Grimaldi I l 19 aprile scorso nella chiesa di San Giacomo Maggiore si è tenuto l’interessantissimo incontro pubblico “Barletta, il Tempo e la Storia: San Giacomo, la Chiesa, gli Orologi. Una conferenza (a più voci) fra restauri e attualità”, con proiezione di documentazioni tecnico-scientifiche e filmati. La manifestazione è stata promossa ed organizzata, col patrocinio del Comune di Barletta, dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia, dalla Prepositura Curata di San Giacomo Maggiore e dall’Associazione Verità e Giustizia Onlus. Questo argomento a qualcuno potrebbe sembrare, nell’affollamento di urgenze più o meno pressanti, un problema marginale in un momento storico non certamente facile né tanto meno sgombro da nubi minacciose ma, per chi cura una rubrica di storia locale, la notizia non può passare sotto silenzio vuoi per deformazione professionale (noblesse oblige!) ma soprattutto per una particolare attenzione verso tutto quello che è il nostro passato. Non si può negare, trattando questo argomento, che ripercorrere la storia degli orologi presenti nella nostra Città è come effettuare un “ripasso” della nostra stessa storia, visto che da quando gli orologi cessarono di essere ad esclusivo appannaggio della religione intesa come chiese e monasteri e divennero segno distintivo delle Università (Città n.d.r.), gli avvenimenti di una comunità sono andati a pari passo con la vita dei segnatempo. Sul più famoso orologio cittadino si è discusso e scritto tanto (vedi pubblicazione del 1994 “L’ingranaggio del tempo” di Nino Vinella), mentre poco si sa degli altri che comunque sono stati e sono parte della storia architettonica della nostra Città. Vogliamo, comunque, ritornare a parlare (solo un pochino!) dell’orologio di S. Giacomo per agganciarci all’attualità e per far questo “ripeschiamo” tra gli atti dell’archivio storico del Comune, conservati presso la Sezione di Archivio di Stato di Barletta, la delibera n. 530 del 23 settembre 1944 (appena un anno dopo i noti e tragici fatti!!!) con la quale il Consiglio Comunale “…visti i noti avvenimenti bellici, svoltisi in questa città il 12 settembre 1943, che hanno danneggiato la torre del pubblico orologio sita al corso Vittorio Emanuele e considerato che la cittadinanza ha reclamato l’esecuzione di tali lavori essendo assolutamente indispensabile il funzionamento del pubblico orologio (!!!), questa Amministrazione ha dovuto aderire a tale richiesta sia per soddisfare il legittimo desiderio dei cittadini e sia per ragioni di sicurezza e di viabilità, delibera di liquidare e pagare alle ditte Binetti (£.19.236 per fornitura di 4 quadranti in pietra completi di numerazione incisa nella pietra), Corcella (£.7.136 per fornitura, costruzione e sostituzione di ingranaggio e regolarizzazione del macchinario dell’orologio) e Alinei & De Pascale (£.1.400 per fornitura impianto elettrico nella cabina dell’orologio e all’interno della torre) la somma di lire 27.772”. Mai paragone fu più azzeccato quando si dice che in questo caso l’intervento della macchina burocratica fu puntuale come un orologio. Ma l’attenzione della pubblica amministrazione verso gli ingranaggi del tempo non nasce con la costruzione dell’orologio GIUGNo 2012 di S.Giacomo che possiamo tranquillamente definire come il compimento di un lungo percorso, bensì pone le sue radici in tempi ben più lontani. Risalgono, infatti, al 1810 i primi provvedi(fig. 1) Costruzione di una torretta sull’ex sedile menti degli amdel Popolo ministratori per deliberare erogazioni di contributi per installare ed in seguito per la manutenzione e riparazione di orologi pubblici. Tra questi è da segnalare l’intervento dell’Intendente della Provincia di Bari che con circolare del 2 giugno 1810 invia al Sindaco di Barletta Vincenzo Damato, per il tramite del Sotto Intendente De Leone, “… gli atti formati per la riattazione del Pubblico Oriolo con l’obbligo del Sig. Luigi Pentrella di mantenerlo per anni sei”. Nel fascicolo sono descritti in maniera minuziosa, quasi maniacale, tutti gli adempimenti che doveva osservare il Pentrella. A dimostrazione della particolare cura prestata dall’Intendenza per la “buona salute” dell’orologio pubblico, c’è una lettera di non tanto velato rimprovero inviata il 22 agosto 1810 al Sindaco Damato dal De Leone, Sotto Intendente, il quale fa notare che “… È molto tempo Sig. Sindaco (due mesi !!!) che S.E. il Sig. Intendente vi ha autorizzato ad accomodare il Pubblico Orologio di questo Comune e sento con rincrescimento che non ancora si sia a ciò adempiuto. Compiacetevi di darmi li corrispondenti riscontri sopra questo assunto, acciocché possa renderne informata la predetta E.S.”. Quello che non poté la carota, produsse il bastone ed infatti dopo soli sei giorni il Sindaco inviò la comunicazione dell’avvenuto affidamento al Pentrella dei lavori e manutenzione dell’orologio. A questo seguirono altri esempi di attenzione verso gli orologi e tra gli altri merita una speciale menzione quello riguardante il progetto per la costruzione dell’orologio sul frontone della chiesa di S. Giacomo. La questione sorta, quasi scatenò un incidente “diplomatico” tra la Chiesa e il Comune di Barletta in quanto l’autorità religiosa, rivendicando la proprietà dell’edificio di culto, negò l’autorizzazione ad impiantare l’orologio sulla torre della chiesa. Se da un lato questa vicenda ebbe un risvolto negativo, dall’altro (come di dice? si chiude una porta e si apre un portone) quel rifiuto generò nel 1896 (dopo quasi 60 anni) l’idea di costruire sul marciapiede opposto, proprio dirimpetto alla Chiesa (un piccolo dispetto?), una torre “laica” su cui installare l’orologio cittadino. Sempre nella prima metà del 1800 e più precisamente nel 1844, l’Amministrazione comunale procedette alla costruzione di una torretta sul locale di Eraclio (ex sedile del Popolo) per installarvi un nuovo orologio (fig. 1). IL FIERAMOSCA 29 Informatica Storia locale La febbre contagiosa per gli orologi non scemò neanche nel XX secolo e colpì anche gli amministratori del ’900 che il 1932 per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori commissionarono alla ditta Frassoni di Rovato (Brescia) un orologio da installare sul frontone della stazione ferroviaria. Non passò neanche un anno che la febbre colpì ancora. Con la delibera n. 892 del 22 settembre 1933, Commissario Prefettizio il Commendator Rogges, il Consiglio Comunale “… visto che a cura dei benemeriti Frati Cappuccini è in corso di completamento l’erigenda Chiesa dell’Immacolata in via Milano (fig. 2) e si è chiesto di poter utilizzare il vecchio orologio del (fig. 2) - Chiesa dell’Immacolata in Comune (quello installato nel 1844 n.d.r.) prove- via Milano niente dall’antico sedile del Popolo, assolvendosi così un’aspirazione di pubblico interesse, delibera provvedere all’acquisto di tre quadranti da orologio dalla ditta Fontana di Milano per la somma complessiva di lire 1.467”. Da 70 anni a questa parte la febbre non è affatto scemata ma ha mutato soltanto le sue realizzazioni, infatti l’intera città continua a “popolarsi” di orologi che oggi hanno assunto forme e meccaniche diverse ma sempre ripropongono il profondo bisogno dell’uomo di misurarsi con il tempo e contemporaneamente avvalersene per ritornare indietro ad un’epoca tanto sognata ed agognata nella quale il tempo non c’era: parliamo naturalmente del giardino dell’Eden. “La TANA FEST” è il festival integrato di arte e cultura promosso dalla Compagnia Teatro dei Borgia, nell’ambito del progetto regionale di residenza “Teatri abitati: una rete del contemporaneo” sostenuto dall’Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia ed attuato dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del PO FESR 2007-2013. 30 IL FIERAMOSCA Un aiuto per l’Open Source Nasce nella BAT l’Associazione di promozione sociale “Puglia Software Open Source” di Grazia, Lina Isernia I LA TANA FEST: sei giorni di spettacoli La Tana Fest, per sei giorni, ha portato nel Castello di Barletta spettacoli di prosa, di teatro ragazzi, di teatro danza, meeting e i lavori di quattro compagnie straniere (da Gran Bretagna, Svezia, Belgio e Romania) che offrono uno scorcio trasversale sulla produzione internazionale contemporanea nei diversi generi delle arti sceniche. Dopo l’evento inaugurale di mercoledì 16 maggio si è entrati nel vivo con “Shadows” di Francesca Beatrice Vista e con “Colomba Nera - Storia di Frida Kahlo” di Elena Cotugno. Quattro appuntamenti internazionali hanno completato il fitto programma di eventi del La Tana Fest: “The Traveling Companion” dei rumeni Teatrul De Marionete che hanno proposto un’innovativa storia semplice e di impianto classico di teatro ragazzi, messa in scena con tradizionali marionette e catapultata in una moderna ambientazione tridimensionale, con proiezioni su uno speciale schermo cinematografico la cui visione richiede speciali occhiali 3D. Gli svedesi GEST (Goteborg English Speaking Theatre) hanno presentato “Expectations” spettacolo duro ma divertente, vincitore del prestigioso Fringe Review Award for Outstanding Theatre e che ha ricevuto molte eccellenti recensioni sia in Svezia che in Inghilterra. Dalla Gran Bretagna per il Tana Fest Jonny Collis-Scurll con “Shadow Boxing” di James Gaddas. Shadow Boxing è la storia di una sfida consumata alla ricerca della dignità e del rispetto di sé. Lo spettacolo è l’impetuoso racconto di un boxeur che si confronta con gli aspetti più reconditi e difficili della propria personalità, la voce di un uomo che lotta con i suoi demoni più personali. Ultimo tassello del mosaico internazionale è stato lo spettacolo belga “The smile off your face” una performance che ha offerto un'esperienza di visione teatrale del tutto diversa dai canoni tradizionali. È uno spettacolo della durata di 20 minuti e coinvolge sei spettatori alla volta, ripetuto per 12 volte al giorno. “The Smile Off Your Face” è stato rappresentato in vari festival e locations: a Gand, Anversa e Bruxelles, Delft, Amsterdam, Utrecht e www.pugliasos.it Groningen (Paesi Bassi), Malmö (Svezia), Marrakesh (Marocco), Edimburgo e Londra (Regno Unito), Erlangen (Germania) e Adelaide (Australia). Il programma completo degli eventi include anche convegni, la performance a cura di Stefania D’Onofrio “Interview”, uno spettacolo di teatro danza che nasce dall'analisi di alcuni concetti di John Cage sul silenzio e sulla melodia, e la produzione di Teatro dei Borgia diretta da Gianpiero Borgia “Occidental Express” di Matei Visniec che parla con poesia, delicatezza e senso critico della migrazione: pulsione connaturata alla natura umana, ciclica condizione che riguarda l’intero pianeta. Un tema di grande attualità e di forte interesse sociale, di cui però viene data una lettura prevalentemente lirica e poetica, secondo la cifra che caratterizza tutta l’opera del drammaturgo rumeno Matei Visniec. “Occidental Express” e il convegno “La nuova drammaturgia” hanno aperto il calendario di eventi di “Puglia showcase” la vetrina del teatro contemporaneo promossa dal Teatro Pubblico Pugliese che dal 21 al 25 maggio ha attraversato la regione con importanti appuntamenti, tavole rotonde, conferenze. “Ancora una volta ho il piacere di lodare l’attività del Teatro dei Borgia - sottolinea il sindaco di Barletta Nicola Maffei - ne ammiro, in particolare, la sorprendente operosità ed il suo istinto innato all’elaborazione di proposte al plurale, tra innovazione e tradizione. La “Tana Fest” è quintessenza di curiosità e voglia di sperimentare, quindi ricerca della formula più indovinata per coinvolgere il pubblico, spaziando nei generi contemporanei e aggregando i giovani nell’apprendimento della cultura teatrale. Auguro un avvenire radioso per questo progetto che l’Amministrazione comunale di Barletta ha patrocinato con slancio, fiducioso della cifra qualitativa che esso esprime. GIUGNo 2012 l mondo dell’informatica rimane per molti un universo complicato ed ostico al quale inevitabilmente connettersi, ma dal quale guardarsi; con questa premessa sembra difficile credere che proprio la condivisione e il fluire libero di informazioni e codici siano stati invece la base sulla quale l’informatica ha potuto svilupparsi. Internet è stato solo il passo successivo che ha potuto favorire i processi collaborativi alla base di una maggiore usabilità e duttilità del computer e dei suoi programmi. All’interno di questo processo di espansione, sia di pubblico che di sviluppatori, il software open source ha trovato una maggiore incidenza e crescita. Considerando che sul pianeta un terzo della popolazione è connessa ad internet (in Italia sono 24,5 milioni) e che nel mondo si aggiungono quasi 8 nuovi utenti al secondo, sapere che il 25% di questi fa uso di Firefox, browser open source, è certo rilevante. Un quarto dei navigatori del web usa, consapevolmente o inconsapevolmente, un programma per la navigazione online del tutto open source, multi-piattaforma, prodotto da una comunità mondiale dedita allo sviluppo di software libero: un programma che non ha nulla da invidiare a quelli proprietari. Nel mondo dei software proprietari gli utenti possono solo acquistarne la licenza d’uso: comprando Microsoft Office Word il cliente, dopo aver sborsato una somma in denaro, può solo utilizzare il software così com’è e solo per un esclusivo uso personale. Nei progetti open source come Open Office, il sorgente del programma sviluppato è accessibile: è possibile usare, modificare, integrare, riprodurre, duplicare e distribuire il software stesso. Per un utente di basso o medio livello di esperienza l’uso di un software libero non porta alcuna differenza nell’utilizzo, se non un congruo risparmio di denaro e l’usabilità efficiente di un programma funzionale e completo; al contrario per un utente esperto in grado lui stesso di sviluppare programmi, questo significa usare validi software di partenza, cioè grandi porzioni di codice funzionante, per elaborare migliorie o funzioni avanzate adeguate alle proprie esigenze. Negli ultimi anni sta prendendo piede quest’ultimo modello di sviluppo e si stanno diffondendo programmi con licenze aperte perché i numerosissimi software open source, superato il pregiudizio diffuso circa la loro osticità, stanno attraversando i confini del mondo degli addetti ai lavori e stanno entrando nelle case e negli uffici di tutti coloro che ne vengono a conoscenza. Insieme ai word processor e ai sistemi operativi aperti, nella realizzazione di siti web si sta facendo sempre più largo l’uso di software open come alcuni CMS. CMS è l’acronimo di content management system (Sistema di Gestione dei Contenuti), ed è uno strumento usato per creare e gestire agevolmente i contenuti di un sito web senza che l’amministratore abbia specifiche conoscenze tecniche di programmazione; senza avere alcuna esperienza di html o altri linguaggi di GIUGNo 2012 programmazione web, un utente può creare siti web dinamici di grandi e piccole dimensioni inserendo testi, immagini, video e connessioni ai social network. Ancora una volta un software, nato dalla collaborazione libera di programmatori esperti, trova diffusa applicazione tra gli utenti di qualsiasi livello: poco meno del 20% dei siti mondiali è basato su CMS open source. Tra i CMS più usati vi sono WordPress, Joomla! e Drupal: il loro punto di forza non è solo la completezza che i software hanno raggiunto, ma anche il continuo aggiornamento e la cospicua presenza di assistenza tecnica assicurata dalla comunità tutta di sviluppatori e utilizzatori. È illuminante leggere sul sito di Joomla! che Joomla non è semplicemente un prodotto, ma è un progetto collaborativo. Il core dell’open source è il nocciolo dell’intero ICT (Information Comunication Technology - Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) dalle origini sino ad oggi: il libero scambio di idee e progetti ha trovato il suo naturale alveo nel mondo di internet, ma è sempre esistito nell’informatica come una corrente sotterranea ad irrigare quietamente il mercato. L’unico problema dell’open source è nella sua stessa terminologia che porta una certa difficoltà di comprensione, ma la sua diffusione è di una dilagante quanto disarmante facilità, la maggioranza degli utenti non è informata sulla filosofia dell’open source e quindi non si interessa al movimento che c’è dietro. Proprio con il fine di promuoverne l’uso e la consapevolezza nei progetti di software aperti, sono nate col tempo molte associazioni impegnate nella diffusione di questi progetti utili e produttivi. L’ultima neonata in ordine di tempo è “Puglia Software Open Source”, in breve “Puglia SOS”: una Associazione di Promozione Sociale di Barletta, ma che opera e già vanta iscritti in altre città della Puglia e che ha come scopo precipuo la divulgazione di questo mondo vario e variegato e di promuovere manifestazioni culturali e scientifiche per la conoscenza dei CMS, dei software ad esso collegati, dell’Open Source e del Free Software. A tal proposito Puglia SOS sta organizzando corsi gratuiti e sta aprendo gratuitamente l’iscrizione a tutti gli interessati ad esplorare questi utili scenari per il web e non solo. L’impegno di questo gruppo è focalizzato sull’informazione e la formazione non solo degli utenti medi armati di curiosità, ma anche dei dipendenti della scuola e della pubblica amministrazione in generale. La speranza condivisa è che vi sia una maggiore informazione ed inclinazione all’uso di applicazioni software con licenza aperta particolarmente duttili e più facilmente versate alle correnti norme di usabilità e accessibilità. L’augurio credo comune e condivisibile a questa e a tante altre iniziative è di buona fortuna, perché una cultura libera e aperta significa sostanzialmente libertà di pensiero e l’open source è parte di tutto questo. IL FIERAMOSCA 31 14 17 13 8 16 3 7 6 4 1 10 9 11 15 2 5 32 IL FIERAMOSCA Barletta, 18 dicembre 1938, insegnanti della Scuola Elementare “M. d’Azeglio” sulla scalinata di accesso, foto ricordo in occasione della donazione delle fedi alla Patria. È vero che questa foto l’abbiamo già pubblicata nel maggio del 2011, ma c’erano alcuni errori, come l’attribuzione della identità del senatore Cioce. Vi abbiamo rimediato con la collaborazione di Elio Messinese. I docenti sono in tutto 86 di cui 58 donne e 28 uomini. I professori erano tanti perché facevano i doppi turni. Le scuole pubbliche, quell’anno, erano appena due: la d’Azeglio e la Fraggianni (su via Cialdini, palazzo altrimenti noto come “della Marra”). Molti erano i docenti sposati con le loro colleghe e i ragazzi in prima fila sono alcuni dei loro figli. I più piccoli, con la banda trasversale sul petto, sono i “figli della lupa”: quelli più grandicelli, col foulard al collo (a sinistra) sono i “balilla”. 1. “Zi canonico” (Luigi Doronzo); 2. maestro Scommegna; 3. sua moglie, maestra Maresca (genitori del mitico Risco); 4. maestro Fusillo; 5. sua moglie maestra Paolillo (genitori dell’ing. Gennaro Fusillo); 6. maestro Pellicani (in divisa); 7. maestro Tupputi. Appare come prof. di Lettere nella foto a pag. 44, dicembre 2010 e mi piace ricordarlo come uno dei due “prefetti” del convitto “Manzoni” di don Orazio Stella nel 1930/31; 8. maestro Ippolito; 9. maestro Rizzi (padre di Nicolino); 10. maestro Mavellia (suocero dell’amico Giacinto Guida di cui ho appreso la recente scomparsa); 11. maestra Fiorella; 12. maestra Stagnì; 13. maestra Buonvino; 14. sua figlia maestra D’Alessandro; 15. maestra Nenna (maestra di musica e moglie di Teodoro, negozio di moda); 16. il direttore Gaetano Chiummo; 17. il piccolo Cesare Dante Cioce (Coll. Angelica Rizzi) Musica 12 Il nostro Facebook GIUGNo 2012 Tre i finalisti di scena al Curci per il 15° Concorso Pianistico Internazionale “Premio Mauro Paolo Monopoli” I concorsi organizzati dall’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” di Barletta con un’esperienza ultra ventennale, rappresentano per la città, la provincia e l’intera regione, l’evento più atteso dell’anno, con oltre 3000 presenze turistiche per un periodo di tempo che inizia dalla seconda metà del mese di aprile e si conclude entro il 15 maggio. L’evento più atteso resta comunque sempre la finalissima del Premio dedicato a Mauro Paolo Monopoli, alta figura d’artista, di raffinata sensibilità, brillante, entusiasta e con un temperamento sempre cordiale, che pur colpito da una incurabile leucemia, continuò strenuamente lo studio del pianoforte fino al termine della sua breve esistenza, risultando vincitore di vari Concorsi Pianistici e raccogliendo entusiastici successi nei vari recital tenuti, grazie a un inimitabile gusto del suono e del fraseggio e a un perfetto dominio dei mezzi tecnici ed espressivi. Per l’Associazione Curci, e per i suoi familiari, il Concorso a lui dedicato, che si avvale della Presidenza onoraria del compianto grande maestro Carlo Maria Giulini, diventa un momento importante per ricordarlo e per sostenere i giovani pianisti, grazie all’intervento di grandi sponsor internazionali, che ogni anno giungono a Barletta da ogni parte del mondo per sfidarsi a suon di note nel nostro stupendo e affascinante Teatro Curci che, proprio grazie a questa manifestazione, sta diventando patrimonio comune di tantissime nazioni. Ottimo il livello, ma a disputarsi la scena per la serata finale del 12 maggio, sono stati tre giovanissimi pianisti: i russi Alexander Panfilov e Anna Zaychenko e il pianista coreano Won Jaeyeon artisti veramente molto giovani, il più “vecchio” aveva appena 24 anni e la più giovane 20, ma vincitori di Concorsi Musicali internazionali di altissimo livello. E così, si è rinnovato, come accade già da 15 anni, nella splendida cornice del Teatro Comunale Curci di Barletta, “l’evento culturale dell’anno”, che viene però riproposto con novità e interessanti audizioni dall’Associazione Curci di Barletta, attenta cultrice e dispensatrice di buona musica ad altissimo livello nella nostra città. Ancora una volta, sempre nello stesso periodo, il “nostro splendido Teatro” si è preparato ad ospitare questo appuntamento, atteso in maniera particolare dai cultori della Buona Musica in fervore per la fine di questo spettacolo musicale che si è dipanato nell’intera settimana e che ha visto i 22 partecipanti cimentarsi in ben 4 prove di grande difficoltà. Il Concorso, organizzato dall’Associazione Cultura e Musica “G. Curci” in collaborazione e con il Patrocinio del Comune di Barletta, della Regione Puglia, della Provincia di Barletta - Andria - Trani, del Ministero dei Beni Culturali - Dipartimento dello Spettacolo, della Commissione Europea - Direzione Generale per la Cultura, della Buzzi - Unicem, della Fondazione Megamark (ex Nicolaus) e della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, con i vari e numerosi Premi Speciali, che si è concluso, dopo una intensa settimana di audizioni, può sicuramente essere considerato uno dei più importanti presenti sul territorio nazionale. La novità di quest’anno, è stata la formazione dell’Orchestra Sinfonica del Premio Mauro Paolo Monopoli che, costituita da circa 60 elementi, è stata appositamente costituita per il concorso, coordinata e diretta dal M° Giuseppe Monopoli, musicista poliedrico che dirige in tutto il mondo orchestre di grande prestigio. GIUGNo 2012 Ad aprire la serata è stata l’intensa e partecipata esecuzione del pianista russo Alexander Panfilov, artista appena ventitreenne, già vincitore nel 2005 anni di un Primo Premio assoluto durante il 15° Concorso Internazionale “Città di Barletta", formatosi e perfezionatosi presso il Conservatorio P. I. Tchaikovskij di Mosca e già vincitore di vari primi premi in Concorsi Musicali Internazionali, con una interpretazione di grande intensità che, accompagnato dalla neonata Orchestra, ci ha regalato, da buon russo, una precisa esecuzione del Concerto n. 3 in Re minore Op. 30 del grande S. Rachmaninoff, al quale era interamente dedicata la serata, con un coinvolgimento notevole della Giuria e del pubblico che affollava il teatro. È toccato poi al pianista coreano Won Jaeyeon, valente musicista che si sta perfezionando a Lipsia con docenti di fama internazionale e grande prestigio, che ha affrontato la non semplice esecuzione del Concerto n. 2 in Do minore Op. 28 dello stesso Rachmaninoff, con una lettura puntuale e attenta di quest’accattivante esibizione, spesso eseguita, ma di una bellezza e passione veramente indiscutibili. A concludere la serata è stata poi la ventenne pianista russa, Anna Zaychenko, proveniente anche lei dal Conservatorio di Mosca, che ha riproposto il Concerto n. 3 in Re minore Op. 30 di S. Rachmaninoff, che con la sua partecipata esecuzione, molto dettagliata ed espressiva, ha saputo coinvolgere oltre alla Giuria anche il pubblico, che ha voluto tributare a lei il “Premio del Pubblico” offerto dal dott. Ferdinando Mascellaro, consulente Buzzi Unicem e grande sostenitore negli anni della manifestazione in cui ha creduto fermamente sin dall’inizio. Coinvolgenti sono state tutte le esecuzioni alle quali ha fatto da importante supporto l’Orchestra Sinfonica del Premio Mauro Monopoli, sorprendente rivelazione per tutti i presenti che hanno espresso il desiderio di poterla riascoltare in altri momenti della prossima stagione concertistica, che, formata da docenti di altissimo livello del nostro territorio, ha dimostrato di essere ad un livello altissimo e in grande forma sotto la intensa e partecipata direzione del maestro Giuseppe Monopoli che con la sua bacchetta ha saputo creare ottime esecuzioni esaltate e rese evidenti dalla perfetta acustica e dalla suggestiva cornice del Teatro Comunale Curci. Al termine della serata la prestigiosa Giuria internazionale formata dai maestri Takuina Adami, Carlo Balzaretti, Roberto Corlianò, Rosanna Gisotti e Ekaterina Richter, affiancati dal maestro Giuseppe Monopoli, ha deciso di non assegnare, all’unanimità, il Primo Premio, offerto dalla Buzzi Unicem di Barletta, ma di suddividere lo stesso tra i due Secondi Premio ex aequo, ai pianisti russi Alexander Panfilov e Anna Zaychenko, al primo per la sua chiarezza interpretativa e alla seconda per la passionalità espressa durante tutta l’esecuzione. Al coreano Won Jaeyeon è andato invece il terzo Premio, offerto dalla Fondazione Megamark (ex Nicolaus), il quarto Premio, offerto dalla Direzione Artistica, è andato alla pianista armena Diana Gabrielyan, (il quinto non è stato assegnato), mentre il sesto Premio, sempre offerto dalla Fondazione Megamark è andato alla pianista Coreana Song Eun Ju Albertina, mentre gli altri premi sono stati offerti dalla Banca Popolare di Puglia e Basilicata. IL FIERAMOSCA 33 ROTAS BARLETTA Libri ceraMicHe e arredo bagno L’importanza dell’opera di Maria Antonietta Binetti come autrice ma anche come promotrice di cultura Inquadrata nella letteratura per l’infanzia della nostra città di Renato Russo Q abbigLiaMenTo ProFeSSionaLe Il mistero della mezzaluna brico e arredo giardino uesto è diventato un appuntamento consueto nel quale ciascun relatore offre il suo contributo di esperienza. Nel mio caso in un’ottica editoriale. Un editore amico perché con Maria Antonietta abbiamo cominciato a collaborare tanti anni fa, dal lontano 1997 con un reportage giornalistico sulla storia del nuovo ospedale. Per quanto riguarda le fiabe, sono intervenuto altre due volte: la prima ricostruendo la fiaba in un contesto storico territoriale locale, regionale e nazionale; la seconda volta parlando del significato della fiaba come valore culturale preliminare nel5 processo formativo creativo di un bimbo e questa volta? Questa volta parlerò dell’importanza dell’opera di Maria Antonietta inquadrata nella letteratura per l’infanzia non solo nella nostra città, ma anche oltre. Ci sono degli episodi culturali che possono essere valutati riduttivamente, per quello che appaiono dall’esterno nel loro aspetto più semplicistico ed elementare sia pure nella completezza delle diverse esposizioni. E invece, ad una riflessione più attesa ed approfondita, possono svelare scenari più ampi e profondi rispetto ad una valutazione riduttiva. È il caso di questa fiaba. Vediamo perché. Fondamentale, per la formazione dei nostri ragazzi, è l’educazione ricevuta a casa, in famiglia; a scuola, dai docenti; nei momenti associativi coi compagni. È auspicabile che ciascuno di questi comparti sia eccellente. Questo non esclude che vi siano ragazzi che crescono invece in ambienti precari e disagiati, e in questo caso il loro processo formativo sarà più difficile, ma non meno fecondo di incoraggianti prospettive. In ogni caso strumento essenziale di questi momenti formativi sono la lettura e la conoscenza della nostra storia, cioè la storia della nostra città, del nostro territorio. COPERTINA OK MARIA ANTONIETTA BINETTI Presentata presso la sala della Comunità S. Antonio la fiaba il MiManuel e la mezzaluna stero della Mezzaluna Nel mistero della mezzaluna c’è un buio bisogno di luce, Antonietta diche haMaria una metà che desidera essere colmata, un cuore che spera di amare ed essere amato, Binetti, un viaggio, una speranza, Editrice Rotas. una meta da raggiungere! Moderatrice della seraNel mistero della mezzaluna ci sono io, ci siamo noi, e stiamota aspettando la giornalista Floriache veniate anche voi. Insiemena il mistero si svela, Con l’autrice Tolve. la tristezza diviene gioia, il dolore non c’è più: sono “l’io” incontra “il tu”.intervenuti Enzo Del Vecchio presidente del Consiglio Comunale di Barletta, Renato Russo editore e inoltre Rosaria Binetti, Maria Serena Campanalunga e Anna Maria Noemi Mauro. Alla illustrazione della fiaba, con musiche in sottofondo del maestro Enzo Cleto, è seguita la premiazione del 4° concorso “Il grande ulivo di Godland: dalle radici al cielo”. La sala era pienissima come è raro vederla in manifestazioni culturali. Il mistero della mezzaluna EDITRICE E 5,00 ROTAS Nel processo formativo relativo a questi due comparti, si inserisce la produzione favolistica di Maria Antonietta e l’attività editoriale della Rotas: lei, l’autrice, concepisce e scrive le sue fiabe per accendere e alimentare la fantasia dei nostri piccoli lettori, fantasia vivacizzata dai bei disegni della sua amica Maria Serena Campanalunga; noi, gli editori, le sue favole le stampiamo, cioè le rendiamo fruibili cercando di farle in maniera editorialmente gradevole. Questo processo formativo, cioè la scrittura di un testo per l’infanzia e la sua pubblicazione con criteri di gradevolezza editoriale, può avvenire in vari modi: nel modo più MaTeriaLi, SiSTeMi e aTTreZZaTUre Per L’ediLiZia ARMACIA OSI ® NON SOLO FARMACI FARMACIA POSI del Dott. Fabio Rocco Posi Via A. Casardi, 22 - tel. 0883 531 209 - fax 0883 330 616 - Barletta - [email protected] 34 ILBarletta FIERAMOSCA · Via Callano 70 · tel. 0883 331 983 · fax 0883 337 724 · www.cardogroup.it GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 35 Scuola Libri Inaugurata alla Scuola Media “Renato Moro” la Biblioteca intitolata a Maria Grasso Tarantino Corso Garibaldi, 180 - Tel. 0883.534389 - Barletta La presenza di dio nella vita di ruggiero peschechera a cura di Maria Antonietta Elia Adda Editore pp. 136 - U 12,00 È Ruggiero Peschechera l’unico e solo protagonista di quest’opera che vuole testimoniare l’esemplarità di un’esperienza di vita che trascende i tempi. È sempre Ruggiero con le sue lettere edite ed inedite che ci fa scoprire la presenza di Dio nella sua vita e la bellezza dell’Amore. È l’eco di Ruggiero, rimasta inalterata, che trasmette soprattutto ai giovani e ai lettori del suo libro “Quante sono le stelle del cielo” messaggi di solidarietà, di speranza e di fede in Dio. La prima parte dell’opera sviluppa il tema dell’amore con riferimento alle lettere da lui scritte durante la malattia ed indirizzate, in gran parte, a Mariella, la sua fidanzata. La seconda parte, “L’Eco di Ruggiero nei vent’anni dopo la morte”, documentata, attraverso gli scritti di vari Autori, quale incidenza abbia avuto su di loro lo stile di vita del giovane che ha trovato nella fede la sua vera forza. il calcio fa bene di C. Prandelli con G. Calabrese Giunti pp. 144 - 9,90 Questa è la storia di Cesare, un ragazzino innamorato del calcio che ha inseguito il suo sogno. E lo ha raggiunto. È partito dalla strada, dove tutti potevano sentire campioni. Il suo primo campo è stato l’oratorio, poi è venuto il resto. La sua è un storia come tante, come quella di molti ragazzini che hanno deciso di correre dietro a un pallone. Per gioco e per passione, mai per interesse. Tra autobiografia e manuale, un libro pensato per i giovani, che aiuti a riportare i valori legati al calcio sui giusti binari. Dal campetto dell’oratorio di provincia fino alla panchina della Nazionale italiana, Cesare Prandelli ci racconta la sua carriera, fatta di divertimento e sacrifici dosati nella giusta misura. Aneddoti biografici si alternano a riflessioni sull’attualità calcistica e sugli aspetti tecnici: schemi, alimentazione, allenamenti. Un modo per scoprire e conoscere il mondo del Mister, quello in cui crede, quello che ha imparato e che oggi cerca di trasmettere. 36 IL FIERAMOSCA Il numeroso pubblico accorso alla presentazione della fiaba semplice ed elementare (cioè circoscritto alla scrittura, alla stampa e a un ridotto circuito distributivo e tutto finisce qui); oppure accompagnato da un progetto più ampio e articolato che comprende la presentazione del testo, quindi un coinvolgimento di base (ragazzi, famiglie, Barletta e fuori) e quanto all’editoria (la presentazione dell’editore, l’articolo sul giornale IL FIERAMOSCA, l’esposizione editoriale (Fiera del libro) che si proietta nel futuro per es. attraverso i cataloghi). Cioè, anche in occasione della realizzazione di una fiaba, si può attuare un duplice livello di eccellenza: per quanto riguarda l’autrice e la sua opera creativa e per quanto riguarda l’editore e la sua produzione stampa. Ma soffermiamoci ora sull’opera creativa, sulla fiaba: essa è formativa proprio nel momento iniziale del processo di apprendimento che coinvolge ragazzi, docenti, familiari, lettori. Questo processo relativo al momento della creatività fantasiosa si va poi a saldare con l’analogo processo relativo al momento della ricostruzione dei più importanti episodi, per esempio in quelli storici, della nostra città come Eraclio oppure la disfida di Barletta e quelli religiosi, in forma parabolare, cioè la vita di Gesù rievocata attraverso le parabole del Vangelo. Ebbene di tutti e tre i percorsi formativi, quello creativo fantasioso (cioè favolistico) è certamente il più incisivo nel processo formativo iniziale di un bambino perché si forma a tabula rasa nella sua mente. Ma nel nostro caso, stasera, c’è di più. Voglio dire che la fiaba presentata nella sala S. Antonio si è arricchita di ulteriori implicazioni, perché allarga poi ad una grande partecipazione di base, attraverso l’esito di un concorso, che va oltre la presenza dei convenuti, in quanto, attraverso gli strumenti diffusivi, ha raggiunto altri bambini, altri docenti, altre famiglie, non solo di Barletta, ma anche di altre città (mi piace qui in particolare ricordare quelli di Carlantino, Nardò, Stornarella, Ugento) finendo quindi con l’acquisire un valore esemplare (cioè di “esempio” di largo e diffuso coinvolgimento). Auguri a Maria Antonietta dunque come autrice, ma auguri anche come promotrice di cultura formativa per l’infanzia nella nostra città che certo non brilla per numero di lettori. E questa sua opera di allargata sensibilizzazione è tanto più attuale ed apprezzabile, perché secondo le stime più recenti la lettura si potrà riprendere solo attraverso il mondo infantile e adolescenziale. GIUGNo 2012 n intenso pomeriggio didattico culturale si è svolto nell’aula magna della Scuola media “Renato Moro” per la inaugurazione del Centro Lettura “Maria Grasso Tarantino”. Presenti all’incontro, oltre alla dirigente dott.ssa Grazia Di Nunno, il sindaco di Barletta ing. Nicola Maffei, il dirigente del Provveditorato agli Studi dott. Ruggiero Francavilla, il presidente del Consiglio d’Istituto Gennaro La prof.ssa Maria Grasso TaranDi Benedetto, il prof. Luigi tino (con lo scialle) ritratta da Di Cuonzo e il dott. Renato Antonella Palmitessa; da giovane Russo. Particolarmente apriprodotta da Sara Pinto prezzata la presenza, in Sala, dei quattro figli della professoressa Maria Grasso. La dirigente dott.ssa Grazia Di Nunno, strutturali europei, ma anche alla capacità dopo aver espresso apprezzamento e grati- dei dirigenti scolastici di saperne usufruire, tudine verso il sindaco Maffei e il dirigen- cosa non sempre facile. A proposito della te Francavilla per l’aiuto da essi dato alla prof.ssa Grasso, ha ricordato di essere stascuola, ha spiegato perché l’intitolazione to, in un remotissimo passato, anche un suo del centro alla prof.ssa Maria Grasso Ta- allievo. E riferendosi alla biblioteca e alla rantino, che tanto ha dato alla scuola, ma ricchezza dei suoi volumi, ha tenuto a preche tanto si è anche prodigata per la città, cisare che, pur apprezzando i moderni avnel ricordo di suo padre, il col. Grasso, co- veniristici strumenti di consultazione libramandante del Presidio di Barletta durante le ria elettronici, tuttavia è un tradizionalista ultime convulse fasi della seconda guerra che gode di più nel leggere un libro tradimondiale. Ha quindi sottolineato l’impor- zionale… E a questo proposito ha avuto patanza di una biblioteca per una scuola me- role di apprezzamento per l’opera svolta da dia, che non può essere emarginata dai più tanti anni da parte della casa editrice Rotas. evoluti strumenti conoscitivi tecnologici. Quindi il sindaco Nicola Maffei ha riEssa - ha aggiunto - non solo servirà l’in- cordato con accenti commossi la prof.ssa tesa discente-docente dell’Istituto, ma sarà Maria Grasso Tarantino, le sue appassioanche estesa alla fruizione del quartiere cir- nate lettere prima al sindaco Salerno, poi costante. Il nostro intento - ha concluso - è al sindaco Maffei per perorare la causa di quello di stimolare la lettura circa strumenti Barletta fino al conseguimento delle due di promozione socio-culturale e in questo medaglie d’Oro, al Valor Militare e al Mecontesto mi fa piacere aver trovato un utile rito Civile. rapporto collaborativo con l’editrice RoPoi ha sottolineato l’importanza dei litas. Il dirigente Ruggiero Francavilla si è bri e della lettura per il processo formativo complimentato per la completezza struttu- dei nostri studenti, non dimenticando lui rale della scuola, ricca di un gran numero di stesso di essere stato un docente, la conolaboratori scientifici, musicali, multimedia- scenza - ha concluso - ci rende liberi, per li, risorse dovute certo all’utilizzo dei fondi cui la lettura, e una biblioteca in particolare, GIUGNo 2012 rappresentano strumenti fondamentali e imprescindibili della nostra formazione. Il prof. Luigi Di Cuonzo ha ricordato la forte personalità della prof.ssa Grasso, l’irriducibilità delle sue battaglie per la tutela della memoria del genitore e per la valorizzazione delle drammatiche giornate vissute dalla città nel settembre del 1943. Come presidente dell’Archivio della Memoria, non ha potuto trascurare tutto l’impegno messo nel ricordo dei nostri morti in quelle drammatiche giornate. Da ultimo Renato Russo, ricordando come Barletta sia una città che scrive molto e legge poco (basti dire che nel 2011 sono stati stampati ben 40 volumi da autori barlettani), ha raccomandato una proficua collaborazione fra scuola, editoria e Comune, ognuno svolgendo un compito coordinato agli altri due settori. Ha egli ricordato come, nella lunga storia della editrice, fin qui, nel corso di 25 anni, numerosi sono i volumi stampati a beneficio della scuola, a cominciare da una Storia di Barletta raccontata ai ragazzi, per poi continuare con numerosi altri libri su grandi eventi del territorio (La battaglia di Canne e La Disfida di Barletta) o personaggi notevoli come Annibale, Boemondo d’Altavilla, Federico II di Svevia, Isabella d’Aragona, e in tempi più recenti Giuseppe De Nittis e Valdemaro Vecchi. * * * Il confortevole pomeriggio culturale è trascorso tra canti e rappresentazioni teatrali di gruppi di studenti dell’Istituto che hanno intrattenuto gradevolmente l’uditorio sotto la vigile direzione della prof.ssa Mariastella Dilillo. P.P. IL FIERAMOSCA 37 Per non dimenticare Scuola La mostra “Barletta… nella memoria” ricordando Concettina e Gaetano Spera “Amara terra mia” C’era una volta. Raccontiamo... scrivendo L’Istituto Garrone vince il premio Corso di Scrittura Creativa attivato dalla scuola “S. Baldacchini” come migliore spettacolo storico I B arletta è la città che - sia pure con molto ritardo - ha ricevuto due medaglie d’oro, una al Valore Militare ed una seconda al Merito Civile; è la città che, attraverso l’Archivio della Memoria, racconta ai ragazzi delle nostre scuole i tragici fatti del 12 settembre del ‘43: 10 vigili urbani e 2 netturbini mitragliati, 70 fra civili e militari trucidati, la città bombardata. Ma la memoria non è solo questa, sono anche i tanti episodi apparentemente minori della storia di quel tempo remoto che appartengono alle nostre famiglie e che talvolta - anche attraverso modeste documentazioni, come possono essere delle semplici lettere - ci restituiscono l’emozione di una presenza, di una testimonianza. Inaugurata, il 5 maggio, la mostra “Barletta… nella memoria”. L’idea è nata dal ritrovamento di manoscritti, epistole originali recuperate nei mercatini, scritte tra il 1943 e il 1945 nel pieno periodo della 2a Guerra Mondiale, da due coniugi barlettani, Concettina e Gaetano Spera all’epoca residenti in via Milazzo n. 61 dove “Cettina”, insieme ai figli Gino e Mario e alla suocera Lucia, attendeva con ansia il ritorno di Gaetano dal fronte. Le loro vite e le loro sorti s’intrecciavano a quel tempo con quelle degli altri familiari che vivevano a Treviso: Mariano papà di Concettina e i suoi fratelli, Rocco ed Enza, Generoso marito di Enza e dei loro tre figli Nicolino, Rita e Annamaria. Nella casa madre a Barletta, ad ogni lettera che arrivava dal fronte o da Treviso, annunciata dalla voce amica del postino, erano pianti di gioia. Attraverso gli scritti come in un puzzle veniva tracciato il tragico vissuto della famiglia Spera nella barbarie della guerra e dei campi di concentramento. Tra le righe delle lettere scorrevano i giorni, da quello della partenza per il fronte del maresciallo Spera a quello del trasferimento nel campo di concentramento e infine a quello insperato della liberazione. Il 21 marzo 1945, Gaetano, liberato dagli Americani, venne trasferito in Francia in attesa di poter tornare in Italia. Fece ritorno 38 IL FIERAMOSCA Da sinistra: Mariella Parlato, il sindaco Nicola Maffei, Maria Grazia Vitobello vice presidente Commissione Consiliare Cultura e P.I., Luigi Antonucci, consigliere provinciale Bat, e il responsabile dell’Archivio della Resistenza e della Memoria Luigi Di Cuonzo nella sua Barletta dopo sei mesi, finalmente da uomo libero, impaziente di riabbracciare i suoi cari. L’amaro destino della guerra gli impedirà di poter riabbracciare la mamma Lucia morta di crepacuore, solo alcuni giorni prima del suo ritorno, nell’apprendere la notizia, risultata poi non vera, che suo figlio Gaetanino fosse morto. Per la famiglia Spera sono state proprio “Le Lettere”, unite alla grande fede in Dio, l’ancora di salvezza che hanno alimentato in loro la forza di resistere e la speranza di potercela fare. Pubblicarle attraverso l’allestimento della mostra-espositiva “Barletta nella… Memoria” e la realizzazione dell’omonimo volume-raccolta, ha reso la testimonianza più autentica di quei lontani giorni. Il nostro compito come organizzatori della mostra, è stato quello di raccogliere i documenti cartacei e fotografici della famiglia Spera, protagonista delle lettere pubblicate, una delle più vive testimonianze delle tristi pagine della storia del ‘900. Il nostro impegno è quello di custodire tali documenti, scrigno prezioso della nostra città, perché tramandino le testimonianze storiche della 2a Guerra Mondiale che ha visto protagonisti dei nostri concittadini. La nostra città va ricordata non solo per il conferimento delle Medaglie d’Oro al Valore Militare ed al Merito Civile ma anche per tutti gli atti eroici, i sacrifici, la generosità, l’umanità dei nostri concittadini di ogni tempo. Lo staff organizzativo del Centro Studi “Barletta in Rosa” e della Cooperativa “Cresco Creando” s.c.r.l. ringrazia quanti hanno collaborato alla realizzazione del progetto “Barletta… nella memoria”. Si ringraziano in particolare il concittadino Matteo Distaso, a cui dobbiamo il reperimento delle fonti e il meraviglioso gesto di donare alla città i preziosi documenti, e la famiglia Spera, a cui va la nostra gratitudine per la piena disponibilità dimostrata e per la gentile collaborazione riservataci. GIUGNo 2012 n una società come quella odierna, dominata dalla tecnologia e dalla cultura delle immagini, in cui i ragazzi nel loro tempo libero preferiscono maneggiare - con tanta più facilità e spontaneità - cellulari, computer, Nintendo Wii, Nintendo DS (per citare solo alcuni esempi, ma l’elenco è molto più lungo!) piuttosto che sfogliare le pagine dei libri, diventa impresa ardua proporre ad un gruppo di alunni delle classi prime, seconde e terze di una scuola media, un corso di scrittura creativa che cerchi di stimolare la loro fantasia e che al tempo stesso potenzi le loro capacità comunicative. Durante il progetto PON “Raccontiamo... scrivendo”, attivato nella Scuola Secondaria di I grado “S. Baldacchini” magistralmente diretta dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Chiapparino, i ragazzi hanno riscoperto il piacere della lettura e della narrazione delle fiabe, la forma più antica di racconto, in particolar modo hanno riscoperto la bellezza della fiaba di Cappuccetto Rosso. Generalmente un racconto, secondo gli alunni, monotono e ormai privo di fascino perché scalfito nell’intimo dalle innumerevoli narrazioni succedutesi non solo nei secoli, ma anche - e soprattutto - nella loro infanzia. Mentre opponendosi al diffuso scetticismo, i nostri allievi si sono tuffati nel passato, hanno cercato di ripercorrere a ritroso la storia del genere fiabesco, giungendo fin agli albori della nostra civiltà, quando le fiabe erano affidate al racconto orale, quando si trasmettevano di generazione in generazione, standosene tutti raccolti alla fioca luce del caminetto acceso, o intorno al braciere, o stando seduti accanto al letto dei pargoli per farli addormentare. Quando non c’erano ancora la televisione ed Internet a mostrarci realtà nuove e luoghi lontanissimi, quando bastava sussurrare semplicemente “C’era una volta....” per far librare la mente in posti sconosciuti. Gli alunni del corso hanno così sfidato i limiti della loro fantasia, ne hanno abbattuto le barriere, hanno riletto la storia di Cappuccetto Rosso, fonte e ispirazione dei loro racconti, hanno ricercato la potenza evocatrice di immagini della parola fiabesca, per trarne linfa e per manipolare il racconto, seguendo la propria ispirazione. Hanno conosciuto a fondo l’indole dei personaggi, hanno dato voce a quelli che nella storia originale non avevano diritto di parola, hanno sperimentato varie forme di scrittura partendo dallo stesso racconto e trasformandolo in poesia, in un giallo, un fantasy, un horror... hanno dato un cuore alla pagina bianca. Avrebbero potuto continuare a scrivere ancora, inventando infinite storie, come infinite sono le nostre idee. Sì, perché ognuno di noi ha una “Cappuccetto Rosso” nella sua fantasia e ognuno di noi ha una storia da raccontare. Il corso, condotto in forma laboratoriale, si è dimostrato dunque una bottega nella quale gli alunni hanno potuto approfondire le conoscenze sul genere fiabesco, apprendere le principali competenze specifiche dell’atto creativo, sviluppare il “piacere della scrittura” (Roland Barthes), ma anche arricchire il proprio repertorio lessicale, operare un recupero della grammatica italiana e rendersi protagonisti della realizzazione di un opuscolo. I testi in esso contenuti offrono pertanto tanti aspetti di unicità e di originalità quanti sono gli alunni - unici nella loro originalità che li hanno composti. V enti alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “N. Garrone”, hanno calcato, con successo, le scene del Teatro Bismantova di Castelnuovo ne’ Monti (RE), portando in scena il musical “Amara terra mia”. Dietro le quinte, i docenti Carlo Tavani e Salvatore Simonetti, curatori del testo teatrale, e gli esperti Matteo Carbone e Francesco Cardinale, curatori della partitura musicale, con amorevole dedizione, hanno insegnato ai ragazzi a ricomporre la storia sino a restituirle nuova vita, così da “usarla” per costruirsi radici e, al tempo stesso, ali, sperimentando la fusione della scrittura creativa con la ricerca storica Con questa forza, nell’ambito della terza edizione del Festival Internazionale Teatrolab, con l’energia del sapere che sa emozionare e formare coscienze, l’Istituto ha ottenuto il più importante riconoscimento a cui potesse ambire: “Amara terra mia” ha vinto il premio come miglior spettacolo a sfondo storico. Il testo, infatti, racconta una struggente storia di emigrazione e lavoro che abbraccia quasi un secolo, per giungere, attraverso le vicende degli Italiani in America, a comprendere, con maggior sensibilità, i fenomeni migratori del nostro tempo. Il riconoscimento conferisce ulteriore pregio al progetto “Canta e balla con la storia”, che, ormai da anni, consente agli alunni dell’Istituto Garrone di portare i suoni ed i colori della Puglia in moltissime località, ottenendo premi e riconoscimenti perfino dalla Lituania. Questi ultimi rappresentano il simbolo dell’appassionato lavoro svolto quotidianamente dal dirigente scolastico, prof. Antonio Diviccaro, e dai docenti, che, nonostante le difficoltà, investono nella ricerca di un’azione didattica disciplinare finalizzata all’analisi dei motivi delle difficoltà di comprensione degli allievi e delle cause della disaffezione verso lo studio, e quindi, alla prevenzione dell’insuccesso scolastico. Ecco i loro nomi: Silvia Antonucci; Claudio Capuano; Vincenzo Capuano; Grazia Corcella; Martina Corvasce (II E); Martina Corvasce (III A); Ilaria Daluiso; Martina Di Lascia; Antonella Diviccaro; Laura Doronzo; Sara Doronzo; Alessia Lemma; Michele Lionetti; Mariangela Mascolo; Claudia Mennuni; Rosanna Paparella; Sonia Rocco; Ivana Sabatino; Ilaria Stella; Annamaria Straniero. Chiara Ivana Cuccorese Francesca Ditrizio GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 39 Scuola SETTIMANA NAZIONALE DELLA MUSICA A SCUOLA IL IV CIRCOLO DIDATTICO STATALE “ SAN DOMENICO SAVIO” DI BARLETTA SI DISTINGUE ANCORA NEL TERRITORIO DELLA BAT di Carmine Cristallo “S ettimana nazionale della musica a scuola” fissata dal MIUR dal 7 al 12 maggio e da noi prolungata sino al 19 maggio. Si tratta di un’iniziativa che punta a favorire per le scuole un momento di visibilità sul territorio: in questa settimana le scuole hanno avuto l’occasione di far percepire alla società l’importanza delle attività musicali che esse realizzano nel corso dell’anno scolastico. È evidente che queste attività non si risolvono nella occasione straordinaria della esibizione programmata per la “Settimana della musica”, ma trovano in essa il punto di approdo di ordinari percorsi di apprendimento caratterizzati sia da sviluppo continuo, sia da stabile sedimentazione del curricolo nella crescita personale di tutti gli allievi. L’organizzazione degli eventi è stata affidata alle libere determinazioni delle istituzioni scolastiche che hanno potuto svolgerle sia all’interno degli edifici scolastici, sia fuori, coinvolgendo, in ragione delle finalità indicate, i genitori e tutte le forze esterne alla scuola, tanto pubbliche che private. Il IV circolo didattico statale “San Domenico Savio” di Barletta, muovendosi sulla base dei processi innovativi in atto, ha costituito un utile riferimento per il rinnovamento del sistema scolastico. Il Dirigente Scolastico Dott. Carmine Cristallo ha affidato all’ins. Maria Teresa Nesta, funzione strumentale per le attività musicali, il compito di socializzare quelle esperienze che, muovendosi sulla base dei processi innovativi in atto, possano costituire una chiara e significativa testimonianza del lavoro svolto per il rinnovamento del sistema scolastico. Lunedì 7 maggio Lezione sperimentale di violino Le attività sono state coordinate dal maestro Andrea Gargiulo: musicista versatile, pianista e arrangiatore di jazz, direttore di coro, d’orchestra e docente di esercitazioni corali del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari che ha proposto una lezione sperimentale di Lezione sperimentale di violino coordinata dal maestro Andrea Gargiulo GIUGNo 2012 violino. Il Progetto “Violinisti per un’ora” ha visto coinvolti n. 36 alunni delle classi seconde che, pur non avendo alcuna conoscenza di carattere musicale, hanno acquisito nozioni di lettura ritmica, lettura intonata, esecuzione strumentale in orchestra con l’utilizzo di alcuni violini. La proposta didattica, infatti, partendo dalla struttura reticolare dell’informazione musicale, pensa ai concetti teorici e pratici della musica come tasselli interconnessi da trasferire non per imposizione di un percorso stabilito, ma grazie ad una progettazione che sposta l’attenzione al modo con cui ogni studente percepisce ed elabora le informazioni. Martedì 15 maggio Musical “Credi in me” Primo posto per il “Piccolo Coro stabile” del IV Circolo Didattico ”San Domenico Savio” di Barletta al Festival del Musical Scolastico organizzato dal 2 al 6 Maggio a Sanremo, nel teatro Ariston nell’ambito della XIV Edizione del GEF-Festival Mondiale della Creatività nella scuola. Il musical dal titolo “Credi in me”, selezionato tra nove partecipanti al concorso ha come protagonisti ballerini, attori e cantanti: 46 protagonisti che, in un ambiente di grande amicizia, hanno entusiasmato una giuria internazionale intervenuta per l’occasione. Il musical, con testo inedito delle insegnanti V. Agatino - C. Giannella - G. Paolillo e musiche inedite dell’ins. Maria Teresa Nesta e del maestro M. Pentrella, ha proposto il tema della crescita personale, della fiducia nelle proprie possibilità e degli insegnamenti tramandati dalla famiglia ai figli. Mercoledì 16 maggio Lezione laboratoriale “Musica e Movimento”, Progetto P.O.N. - F 1 - GENITORI, curata dall’esperta Maria Teresa Nesta. Il progetto è stato interamente dedicato allo sviluppo armonico ed espressivo della corporeità, convinti che il rapporto fra Lezione laboratoriale “Musica e Movimento” IL FIERAMOSCA 41 Scuola Scuola SCRIVI… E TI LASCIO IL TESTIMONE Terza selezione del concorso della Scuola Media “De Nittis” per alimentare il piacere della scrittura, della lettura e la fantasia creativa nei ragazzi di Raffaella Delpiano Spettacolo teatrale “Muro contro muro… per non dimenticare” Concerto flautistico “Mi piace la musica” musica, movimento e drammatizzazione sia uno dei mezzi più efficaci per far riscoprire agli adulti quel corpo espressivo troppo spesso involontariamente “inchiodato” da logiche dettate dalla quotidianità. Le protagoniste sono state 28 mamme del laboratorio P.O.N. - F 1 - seguite nel percorso di formazione dalla dott.ssa Luigia DIVINCENZO. che ha al suo attivo numerosi successi conseguiti nei precedenti anni scolastici in concorsi sia nazionali che internazionali, ha avuto modo di esibire la propria bravura. Come di consueto, nutrita è risultata la partecipazione dei genitori e del personale della scuola. I brani sono stati diversi: dal “Te Deum” di Charpentier (la famosa sigla di “Eurovisione”) al “Come fanno i marinai”, “4 Marzo 1943” di L. Dalla (un doveroso omaggio al cantautore bolognese scomparso di recente) a “Tammuriata nera”. Giovedì 17 maggio Spettacolo teatrale “Muro contro muro… per non dimenticare” Primo posto anche per il gruppo teatrale del IV Circolo Didattico “San Domenico Savio” di Barletta, coordinato dalle insegnanti Maria Cavaliere e Maria Filannino, che ha presentato lo spettacolo teatrale “Muro contro muro… per non dimenticare” lo scorso 2 maggio alla XIV Rassegna nazionale di Teatro Scuola di Sant’Arpino (CE). Il gruppo di 36 bambini di classe seconda, terza e quarta è stato premiato dal regista Mariano Rigillo tra le 90 scuole partecipanti, con il Maccus Atellano (premio assoluto). Ieri sera, nell’auditorium del plesso, una platea numerosa ha applaudito questi bambini che, in maniera semplice e schietta hanno fatto riflettere su una tematica ancora molto toccante, che apre ferite insanabili di un dolore inconsolabile: il crollo della palazzina di via Roma. I bambini hanno elevato un grido… Non è facile essere qui, con il peso del rimorso… Con l’auspicio che le cose cambino non solo a livello locale ma in tutto il Paese e che le nuove generazioni siano consapevoli delle responsabilità collettive di ciascuno. Nella stessa giornata l’orchestra Scuola Media “Dimiccoli”, 42 IL FIERAMOSCA Venerdì 18 maggio Concerto flautistico: “Mi piace la musica” Il concerto flautistico dal titolo “Mi piace la musica” rappresenta l’occasione per socializzare alla propria utenza l’importanza delle attività musicali realizzate durante l’anno scolastico. Infatti, uno dei progetti realizzati presso il 4 C.D. dal titolo “IL MIO AMICO FLAUTO” ha coinvolto gli alunni delle classi quinte sotto la regia della docente Carla Superbo. Sabato 19 maggio Progetto “scuola giocosa” Al progetto hanno partecipato alcuni genitori del Circolo, insieme ai volontari del GAV (Gruppo Assistenza Volontaria), i quali hanno organizzato giochi di gruppo con finalità ricreativoeducative, sperimentando un nuovo canale di interazione tra genitori e volontariato, incitando i bambini, futuro prossimo della nostra società, ad un percorso di vita sano e collaborativo. GIUGNo 2012 A chiusura d’anno scolastico, si è conclusa la terza edizione del concorso “SCRIVI… E TI LASCIO IL TESTIMONE”, concorso finalizzato ad alimentare nei ragazzi il piacere della scrittura e della lettura. Perché l’importanza di questo concorso? Perché si legge poco, molto poco, a Barletta ancora meno che in altre città, e le classifiche nelle vendite dei libri ci informano che la lettura lentamente si sta riprendendo a partire da un rinato interesse dei ragazzi. E a chi darne merito se non alla scuola, ai nostri dirigenti e ai suoi insegnanti? Ecco perché concorsi come questi sono importantissimi e non ne elogeremo mai abbastanza la loro importanza ai fini della formazione dei nostri ragazzi e della loro preparazione alla vita. * * * Presenti alla manifestazione, svoltasi nella palestra della scuola dinanzi ad alunni, genitori e docenti, il dirigente prof. Alfredo Basile, la coordinatrice del concorso Rosalba Campese, Renato Russo e Antonio Brescia, autori di libri. Il dirigente Basile, dopo aver manifestato il suo apprezzamento per il lavoro fatto e rivolto parole di elogio per i ragazzi vincitori del premio, si è soffermato sul significato e sulla importanza della lettura e della scrittura come insostituibili mezzi di conoscenza ma anche di formazione per gli alunni, specialmente in questa particolare fase della loro età scolare. Non va dimenticato che il prof. Basile già dirigente della scuola Elementare “Fraggianni”, si trovava di fronte molGIUGNo 2012 1° premio per l’originalità 1° premio Poesia Io e il mio futuro Un ragazzo strambo Il mio nome è Nicole, ho dieci anni e quando mi muovo faccio quasi sempre danni. Frequento la quinta elementare e ci sono un milione di cose che vorrei fare. A volte vorrei diventare un dottore e curare i bambini con il raffreddore. Altre volte vorrei diventare [un’insegnante di italiano e spiegare ai ragazzi che [con lo studio si arriva lontano. Alcune volte però, sogno di diventare [un’attrice importante così di arie me ne potrei dare tante. Però se penso al mio futuro spero che il mio lavoro non sia molto duro. Per ora studio con molto impegno che di sicuro mi sarà di sostegno. Le materie di studio sono davvero tante ed io mi preparo a diventare grande. Io sono Gianmarco e mi posso definire strambo, ho 2 occhi celestoni e 34.000 capelloni. Sono alto e magro, forse non sembro strano. Beh, vi posso dire la mia formulazione E=MC per capelli e minestroni diviso gli orecchioni adesso sono strambo e vi dico, addio sono Rambo Hops, sono tornato ho sbagliato quadrato. Bene sono arrivato allo show veramente sei pazzo? Ecco Einstain coi calciatori ciao ciao a lettori e ascoltatori. Nicole Iodice 3° Circolo Fraggianni - 5° C ti dei suoi ragazzi provenienti dal vicino plesso elementare. E rivolgendosi poi agli alunni che avrebbero sostenuto gli esami di lì a qualche giorno, per poi accedere agli Istituti superiori, ha rivolto loro parole di sincero augurio per il loro futuro scolastico. Vincitori del premio per il settore “poesia” sono risultati Nicole Iodice con la poesia “Io e il mio futuro”, filastrocca autobiografica. Secondo e terzo rispettivamente Maria Gaia Rodriguez “In versi” e Michele Cafagna “La mia vita”; premio per l’originalità a Giammarco Crescente con la poesia “Un ragazzo strambo”, per la sezione racconti sono risultati vincitori: al 1° posto Giulia Corvasce “Che pasticcio”, al 2° Antonio Cuccorese “Cappuccetto Rosso”, al 3° ex aequo Chiara Giannini “Il pat- Gianmarco Crescente Scuola 3° Circolo Niccolò Fraggianni to” e Giuseppe Penza “Rosso sole e i sette giganti”. A presentare l’intenso pomeriggio, la prof.ssa Rosalba Campese che nell’auspicare la continuazione del concorso, ha voluto ricordarne le varie interessanti tappe del premio, per la cui organizzazione è stata aiutata da una giuria composta da ragazze e ragazzi della terza e dalla prof.ssa Sabina Borraccino. Renato Russo e Antonio Brescia, autori di alcuni libri, hanno raccontato la loro esperienza. Il primo, di storico della città (fra l’altro autore di due biografie legate alle scuole “Niccolò Fraggianni” e “Giuseppe De Nittis”) e il secondo ha narrato alcune sue esperienze di docente di Scuola Media, ma anche di animatore di villaggi turistici. IL FIERAMOSCA 43 Brevi di sport Brevi di sport Calcio a 5 giovanile Basket Il team “Medaglie d’oro”, dopo aver vinto i campionati pugliesi nella categoria “Giovanissimi”, ha vinto anche i campionati pugliesi nella categoria “Allievi”. Decisiva l’ultima partita con il Norba Conversano vinta dal nostro team per 7 a 5. Bisogna essere grati soprattutto all’eccellente prestazione del portiere Elio Achille che ha parato tutto quello che si poteva parare. I giovanissimi per vincere hanno dovuto battere prima il Thuriae per 4-3 e poi il Salento Football di Leporano per 7-0. Quindi sono passati alla fase nazionale dove, con una vittoria ed un pareggio, sono ancora imbattuti. Con un incredibile exploit, il Barletta basket serie C regionale, alla sedicesima vittoria consecutiva, vincendo a Lucera, (62 a 53) è stato promosso in C nazionale. È il coronamento di un successo maturato nel corso di una intera stagione vissuta all’insegna di un campionato ricco di eccellenti risultati, propiziata dal costante sostegno del presidente Mario Criscuoli e dalla abilità del tecnico Gino Degni. Tutti gli atleti meritevoli di menzione, fra i quali ricorderemo l’argentino Herman Faletto, gran realizzatore, ma il successo è di tutto il gruppo. Il team “Medaglie d’oro” vince i campionati Volo libero e volo a motore Fly Show, parapendii a Barletta In una bella giornata di sole primaverile, su un’area della Litoranea di Levante, si è svolta una manifestazione di Fly Show, l’esibizione di parapendii a motore, ultraleggeri e mongolfiere. L’evento, a volo libero e a volo con motore, è stato organizzato dall’associazione sportiva Fly Zone del presidente Lino Chiariello. Principale organizzatore della manifestazione Salvatore Dimastromatteo, aiutato da Maurizio Marzano, Annalisa Guerra e Antonio Alferino. Un raduno che lascia ben sperare che anche l’anno prossimo possa ripetersi nella stessa area e nella stessa città. Non sono mancate neppure le esposizioni di apparecchi per il volo da diporto sportivo e dell’associazione dei paracadutisti d’Italia. Barletta basket sale in C nazionale Tiro con l’arco Campionati italiani a Barletta L’undicesima edizione dei campionati italiani a squadre di tiro con l’arco, si sono svolti a Barletta in due giornate ottimamente organizzate dall’Archery Team, e che hanno meritato i complimenti del dirigente nazionale della FITARCO Mario Scarzella che ha elogiato la nostra associazione come una delle più importanti e quotate dell’Italia meridionale. Il presidente della FITARCO PUGLIA ha ringraziato l’Amministrazione Comunale e gli sponsor per l’apporto offerto alla riuscita della manifestazione. 22 le squadre che si sono confrontate, fra maschili e femminili. A rappresentare la Puglia, gli arcieri della SIPONTUM di Manfredonia e le arciere dell’Archery Team di Barletta. Vincitori sono risultati alla fine gli arcieri lombardi del Tre Torri e le arciere marchigiane del Medio Chienti. Ospite d’eccezione Marco Galiazzo, olimpionico di Atene nel 2004. Atletica A Senise si è svolta la seconda regata Regionale valida per la classifica Nazionale Montù e D’Aloja. Ricco il bottino della L.N.I di Barletta preparata dal tecnico Cosimo Cascella: ben 17 medaglie suddivise in 8 ori, 7 argenti e due bronzi. Le note liete della giornata arrivano subito dalla piccola Chiara Piazzolla medaglia d’oro nel singolo 7,20 allievi b, seguita a ruota da Marianna Esotico ed Alessia Tria nel doppio ragazze. Sono giunti altri due ori conquistati dalla promettente Paola Piazzolla sia nel singolo ragazze che nel singolo junior. Oro anche per Cristina Pinto e Sabrina Rizzi nel quattro di coppia senior femminile con la Promonopoli e con i due sussulti ottenuti dal giovane Davide Dimiccoli nel singolo cadetti e nel doppio cadetti. Ottima medaglia d’oro è arrivata dal quattro di coppia ragazzi con un equipaggio composto da: Giuseppe Mennuni, Anthony Sguera, Luca Dibenedetto e Vincenzo Dibenedetto. I sette argenti sono stati conquistati in ordine da: Pietro Gorgoglione nel singolo senior, dal doppio junior femminile da Sabrina Rizzi e Marianna Esotico, da Gianluca Palmitessa nel singolo 7,20 allievi b, da Michele Degni nel singolo 7,20 allievi c, da Maria Grazia Mennuni nel singolo cadetti f, da Luca Puttilli e Pietro Gorgoglione nel doppio senior ed infine dallo stesso Puttilli in un 8 misto con altri atleti Pugliesi. I due bronzi sono stati conquistati da Savio Dibenedetto nel singolo allievi c e dalla piccola Maria Paola Fucci nel singolo allievi b femminile. Veronica Inglese, la ventunenne atleta barlettana del Gruppo Sportivo Esercito Italiano, allenata da Tonino Ferro, nel giro di pochi giorni ha conseguito due brillanti risultati. Il primo, a Roma, il 6 maggio all’Appiarum, dopo una corsa di 13000 metri e una nutrita partecipazione di atleti fra cui spiccava la fuoriclasse marocchina Janat Hanane, nota maratoneta la quale ha guidato la corsa per i primi undici chilometri, cedendo, alla distanza, alla nostra più fresca atleta. Pochi giorni dopo, a Terni, Veronica si piazzava terza nei 10 mila metri ai campionati italiani, dopo le veterane Federica Dal Ri e Claudia Pinna, con un eccellente 33’ 31” 20. Ancora uno strepitoso successo dei canottieri della Lega Navale Italiana di Barletta Veronica Inglese due successi di fila Motociclismo Vittoria di Diviccaro alla Dunlop Cup Cosimo Diviccaro ha vinto ancora, questa volta nella prima prova della Dunlop Cup 1000 che si è corsa sul circuito di Magione (Perugia). Già nelle prove, per la conquista della poleposition, il nostro centauro si era distinto conquistando la prima fila e avvicinandosi al miglior tempo della pista. Poi in gara ha segnato il miglior tempo, precedendo, sul traguardo, il favorito della gara, il più anziano Clementini, di casa, quindi perfettamente esperto dell’anello della competizione. Motociclismo Atletica - Vivi Barletta Buona prova di Riccardo Paolillo 1500 atleti per dieci chilometri Buona prova del giovanissimo barlettano Riccardo Paolillo - appena sedicenne - che si è distinto nella seconda tappa del trofeo “Bridgestone” sul prestigioso circuito di Misano Adriatico. Undicesimo nella classifica generale, si è piazzato secondo nella categoria “under 30”. Ai nastri di partenza si sono presentati in quaranta, e il nostro guidava una Suzuki Gsxr 1000 K5. Provenendo da un ventesimo posto a Vallelunga, il nostro Paolillo aspirava a migliorare il suo piazzamento, risultato tanto più prestigioso in quanto conseguito su un territorio reso viscido dalla pioggia. A vincere la tappa, Flavio Gentile di Fasano e fra gli under 30 Cosimo Chirone. La prossima tappa a Vallelunga a metà giugno per la terza tappa del “Bridgestone Champions Challenge”. 1500 atleti, fra uomini e donne, hanno partecipato alla quarta edizione della VIVI BARLETTA. La dieci chilometri della città della Disfida era valevole come prova per il campionato nazionale UISP. Buono il percorso, che si è sviluppato in ambito cittadino e periferico con partenza e arrivo su Corso Vittorio Emanuele. Sono state coinvolte, sul tracciato, sia la zona di 167 che la Litoranea di Ponente. Ottima l’organizzazione alla quale non hanno fatto mancare il loro apporto le associazioni di volontariato. Una vera festa dello sport, ha commentato Vincenzo Cascella che era tra gli organizzatori. La vittoria è andata a Pasquale Rutigliano in forza all’Esercito e a Mariangela Ceglia, portacolori della Futuratletica di Altamura. 44 IL FIERAMOSCA Canottaggio GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 IL FIERAMOSCA 45 Poesia Tradizioni L’Ottovolante poetico di Emanuele Dicuonzo di Domenico Fratianni Il Primo L a vita, spesso, nel suo modo di dipanare incontri e avvenimenti, gioca un ruolo importante. Voglio dire che ti capita di incontrare personaggi la cui storia è intrisa di passione autentica, come in questo caso la poesia. Emanuele Dicuonzo (di lui stiamo parlando), mi è venuto incontro con animo leggero, in maniera quasi innocente, tanto che, a prima vista, mi era sembrato un cantastorie di antica memoria che riusciva a portare dentro di sé (quasi in religioso silenzio), un canto nascosto, sotterraneo, che diventa il segreto della propria esistenza. Un antico poeta sognatore con il dono dell’umiltà e della consapevolezza: l’umiltà nel sapere che il suo canto interno è intriso di vita vissuta e che, per virtù misteriose, riaffiora anche nelle cose minime del vivere quotidiano: una carezza, un abbraccio, una preghiera, un affetto profondo. La consapevolezza, poi, è nel sentire che questo fiume misterioso non perde mai vita e che scorre lento, carezzevole. Ho incontrato Emanuele, nella storica Barletta, la città della famosa “Disfida” e del “Colosso” il quale ultimo si staglia come sentinella nell’Adriatico (ma la sua storia richiama alla mente tanti altri personaggi, anche molisani, che per indifferenza e pigrizia, non hanno mai trovato il giusto ascolto dalla critica ufficiale). Nel nostro Paese, mi diceva Dario Micacchi, il grandissimo critico e storico dell’arte in visita ad una mia mostra romana, “non ci sarà mai giustizia culturale se non si riuscirà a setacciare tutti gli angoli più riposti della nostra amata Italia”. Si sentiva in colpa, C’era una volta il fornaio T evidentemente, per non essere riuscito ad incontrarmi e conoscermi prima. E ho trovato essere un incontro molto appagante, proprio perché la poesia non può essere circoscritta in nessun luogo; ascoltare il suo canto accorato fatto di cose minime ma anche di profondi coinvolgimenti spesso confinanti in un cielo luminoso. Tanto luminoso da toccare, quasi inconsapevolmente, il volto del Creatore che governa la vita dell’uomo e dell’universo intero. Un cantastorie, dicevo, incontrato in terra pugliese, ricca di cultura e tradizione e con il mare Adriatico a fare da sfondo e da testimone; e mi tornano in mente i tanti artisti che dalle sponde di questo mare (vedi De Pisis, Viani e altri ancora), partirono per amore dell’Arte, per raggiungere la Costa Azzurra e il Midi assolato della Provenza, dove la pittura di Picasso, con il suo Eros Algebra della vita straripante, raccoglieva in sé tutto il Quando gli impegni si dipanano gioco dell’amore e porto a consuntivo gli annali privati. della morte. Voglio Quante volte amore nel segno, semplicemente afquante volte amore mancato. fermare che il canto poetico di Emanuele Dicuonzo è, come per Dino Campana, il poeta ribelle dei Canti Orfici, il sogno fanciullo che alimenta tutta la sua esistenza e la sua innocenza. Mi torna anche in mente, a proposito di cantastorie, la figura assolata di Ignazio Buttitta, il poeta siciliano scoperto da Leonardo Sciascia e Renato Guttuso, dal canto accorato e struggente. È che, il Nostro, risulta essere personaggio troppo schivo per chiedere spazio; ed è per questo che trovo giusto scrivere di lui. I suoi quaderni, le sue note sparse, i suoi appunti, sono oggi raccolti in un bel volumetto (nota assai lodevole dei suoi cari) dalla titolazione significativa ed allegorica: l’Ottovolante, che ne testimoniano la passione di una vita: i suoi amori, le sue gioie e delusioni, la sua fede incrollabile nel tenere viva la fiamma poetica interna. anto tempo fa, le nostre mamme facevano il pane in casa. La sera prima, preparavano u crescent, farina impastata con l’acqua e la lasciavano a fermentare: serviva per far crescere il pane. Quindi la mattina si alzavano presto per impastarlo, crematein me ialz-e subt, femm sci a rett a durmi’. La mattina preparavano u tavlir, mettevano la farina per il fabbisogno familiare (all’epoca la maggior parte delle famiglie erano numerose), ed una povera mamma doveva lavorare sodo per accudire tutta la famiglia. Ricordo che il pane non era bianco come adesso, perché il più delle volte la farina si metteva così come veniva macinata dal mulino e cioè crusca compresa caniggh e tutt. A volte veniva passata alla zitella l’e passat na volt a ztell appost u pan nen’è nergh. Ma non era nemmeno bianco perché con una sola passata veniva tolto il grosso della crusca le luat u gruss o gruss. A questo punto subentrava la figura del fornaio, mattutino anche lui. A piedi o con la bicicletta, passava prima dai clienti per accertarsi quanto pane doveva infornare. Si fermava vicino alla porta e chiamava la padrona di casa: Mariagre’ u pan a fett? e da dentro la signora rispondeva: Sein! e il fornaio le diceva o preim, o scand? ed ella rispondeva al primo oppure al secondo. Poi il fornaio si metteva all’opera, preparava il forno perché all’epoca si facevano due infornate a distanza d’un paio d’ore. Io abitavo a largo S. Nicola, ora Giuseppe Di Vittorio ed il fornaio l’avevo quasi accanto. Ricordo ancora quando con un fazzoletto rosso a pallini bianchi si asciugava il sudore che gli colava sul viso mentre con la pala di legno sfornava il profumato pane. In estate era più pesante lavorare vicino al fuoco. Con lui, a lavorare c’erano anche la moglie e un’altra donna che si guadagnava così una pagnotta al giorno (la ricompensa era in natura), e pure loro, povere donne, sudavano e continuamente si asciugavano la fronte. Durante le festività di Natale e di Pasqua il lavoro aumentava in quanto i cosiddetti pasticcini si facevano in casa i pastarell, i scarcid, i taredd, l’amarett, i marzapan, i pign (pane con le mandorle). Così si accordavano: quenn’e cre’ ma fe’ i cos bon, quindi c’era un via vai di gente che portava e contemporanemente ritirava questo ben di Dio. C’era anche chi si lamentava con il fornaio, per esempio i pastarell iann vnout assè scazzat (troppo schiacciate), oppure l’amarett stevn appzzcat mbecc a ramar, ch stacchell nge vlout a man d Dei. Era un inconveniente molto frequente perché si utilizzava troppo zucchero e fett nu tramot di malseng (si è troppo preoccupata). Per guarnirle si faceva u sclipp (acqua, zucchero, vaniglia, cannella, ecc.) con cui le nostre mamme, da vere maestre pasticciere, adornavano questi dolci rustici, a quei tempi erano vere specialità e prelibatezze. Michele Vitobello, detto Lillino S.I.A. srl Servizi d’Igiene Ambientale Società di servizi Pulizie condomini e uffici Ripristino pavimenti e sigillature Pulizie industriali Attrezzature professionali RISTORANTE RICEVIMENTI CONGRESSI tel. 338 300 50 73 (vito) tel. 327 014 86 37 (matteo) E-mail: [email protected] 46 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 GIUGNo 2012 Viale R. Elena (Lit. di Levante) tel. 0883 347741 IL FIERAMOSCA 47 Vernacolo Informazioni turistiche e culturali Archeoclub di Barletta Archivio di Stato (Via F. d’Aragona, 132) [email protected] 348 3739839 0883 331002 Archivio della Memoria e della Resistenza (c/o Castello) 0883 578644 Ass. Cultura e Turismo (Via d’Aragona, 95) 0883 578612 - 578614 - 578620 Aufidus - Ass. inform. turistica 339 3218439 Biblioteca Comunale (c/o Castello) 0883 578607 Biblioteca e Archivio Diocesani “Pio IX” (Via Nazareth, 68) Cantina della Sfida Castello Centro Culturale Zerouno C. T. G. Gruppo “Leontine” IAT (c/o Palazzo San Domenico) di Sabino Piazzolla Cammnen mezz a str’t È rum’s ‘ngandll’t. M aducchiav a t’rn … do quert p’r e do quert sp’r, na cosa gr’v parav chie’r. I sutt’n vachend sa nu mndon … Ma a vuleim truè na soluzion? Mont, … Tremont, … Andrott, … Spadolein Ma s’è capeit ca st’m ind e casein? A ma, m’ p’r ca st’m angor ind o munn di sun Tutt ca perl’n … e a fè d fett n’scioun. Ma nou … Mad’nna mai’ … c’ cos puteim fè? Chiù ca i mench da cammeis nen’g puteim affurtchè. S na sapeit c’ v veng a deic Lasegn, cannlloun e pest o furn, vuleim rumanì tutt ameic da mo’ d nenz scurd’tavill s na v venn i c’pt’rn. Allor iei’ m’arreng E c’ a soluzioni ie mbt’r u nust … Moc’a mzzadei ca meng M’abbat d cialdedd e p’n tust. Ma sta creis ci l’è invnd’t? C’ v crdeit ca a colp ie a nost ca fadg’m tutt i nutt’t? Allor nu messegg ‘mbortend e mannè A chid crsti’n ca stann a Rom a cumannè C’rch’t d sstmè u paieis nust Mttitv pur vou a cialdedd e p’n tust!! 48 IL FIERAMOSCA GIUGNo 2012 Lega Navale fotorudy Servizi Sociali A.I.A.S. - Assistenza Spastici (Via della Repubblica, 1) ANT - Delegazione di Barletta (Via A. Bruni, 28) A.V.I.S. - Donatori Sangue (c/o ospedale vecchio) Casa di riposo “R. Margherita” Centro Antiviolenza per le donne (P.zza Aldo Moro n. 16) Centro Aperto Polivalente (via R. Margherita, 126) Centro Accog. Immig. Caritas (Via Manfredi, 45) Centro Intercult. per le migrazioni (via. A. Bruni, 13) Consultorio familiare “Insieme…” Curia Arcivescovile Fratres - Donatori Sangue (P.za Principe Umberto, I) 0883 527859 0883 310230 0883 521686 0883 522446 0883 310293 0883.510181 0883 572557 0883.310387 0883 520395 0883 531274 0883 518002 GOS Laboratorio urbano tel. 0883 310214 - fax 0883 576156 ODO-ANT (Via Fusco, n. 157 - Trani) 0883 584128 Sert 0883 577302 Settore Servizi sociali Comune di Barletta, piazza Moro, 16 0883.516460 taxi - Autoambulanze E TRASPORTO INFERMI A.S.L. BT - centralino 0883 577111 AVSER (Via Magenta, 24) 368 3511354 - 0883 528443 Croce Rossa - Gruppo Pionieri e Volontari del Soccorso 0883 526924 Misericordia Barletta - Servizio ambulanza 347 0951836 O.E.R. - Operatori emergenza radio (Via M. del Carmine) 0883 535000 U.N.I.T.A.L.S.I. (Via M. del Carmine) 0883 536788 Taxi (P.zza Conteduca) 0883 521469 Taxi Service 0883 347243 - Wind 339 6578116 - Tim 331 3261000 GIUGNo 2012 0883 531274 0883 532204 0883 532569 0883 333807 333 2453170 0883 331331 0883 533354 Pinacoteca (c/o Palazzo della Marra)0883 538313 - 0883 538312 - 0883 538374 Parco Archeologico di Canne 0883 510992 Pro Loco Barletta e Canne della Battaglia (Via Venezia, 42) 339 3869860 URP (Ufficio relazioni con il Pubblico) 0883 578488 Numero Verde 800761414 POSTI TELEFONICI PUBBLICI Bar Haiti (Via Leontina De Nittis, 49) Orario: 7-22 0883 534305 SERVIZI DI INTERESSE PUBBLICO Acquedotto (Servizio Guasti) 800 735735 Scoppio (Servizio Trasporto Urbano) 0883 518554 Capitaneria - Soccorso in mare 0883 531020 Carabinieri - Pronto Intervento 112 - comando compagnia 0883 537400 Cimitero 0883 510675 Comune - centralino 0883 578111 Corpo Forestale dello Stato 1515 Elettricità (Enel, Guasti, Contratti e info) 800 900800 Ferrovia (informazioni) numero verde (ore 7-21) 89 20 21 Gas (Servizio Guasti) 800 900999 Guardia di Finanza 117 - Comando compagnia 0883 531081 Guardia Medica - notturno e festivo 0883 575130 Polizia di Stato - soccorso pubblico 113 Polizia Commissariato 0883 341611 Polizia Municipale 0883 332370 Polizia Stradale 0883 531215 Polfer 0883 521502 Poste Italiane 0883 536097 Pronto Soccorso A.S.L. BT 0883 520221 Protezione Civile 0883 578320 URP - A.S.L. 0883 577610 - 0883 577971 - 0883 577050 Soccorso ACI 116 Telecom uffici commerciali 187 Vigili del Fuoco - Pronto Intervento 115 - locale stazione 0883 531222 IL FIERAMOSCA 49 ORARIO FERROVIARIO fino al 9 giugno 2012 BARLETTA - BARI CENTRALE BARLETTA - FOGGIA Da Barletta a Bari: 4.45* 5.56 6.21* 6.45 6.46 6.52 7.00 7.32 7.52 8.30 8.43 8.50 10,30 11.00 12.14 12.15* 12.44* 12.59 13.41* 14.03 14.18 14.42* 15.04* 15.20 15.49 15.55* 16.42 17.00 17.02* 17.15 17.42* 17.45 18.19* 18.41 18.46 18.52* 18.55 19.21 19.48* 19.55 20.10 20.35* 20.42* 20.55* 21.26* 22.42* 22.51* 22.58* Da Bari a Barletta: 0.15* 4.00 4.25 5.10* 5.43 5.55 6.15* 6.22 6.30 6.43 7.12* 7.29* 7.43* 7.48 7.53* 8.01 8.10 9.43* 10.15 11.13* 11.43* 11.48* 12.04 12.22 12.43 12.32 12.48 13.17* 13.22 13.45 14.10* 15.20 15.43* 16.05* 16.35 16.45 17.06 17.15 17.35 17.45 18.09 18.10 18.17* 18.35 19.05 19.35 19.40 20.00 20.05 21.18 21.30 22.20 22.49 23.11* Legenda: Espresso, Regionale, Intercity, IC, EsA, Frecciabianca, Festivo *= il servizio si effettua anche la domenica Da Barletta a Foggia: 4.49 5.12 5.54 6.12* 6.43 7.06 7.12 7.20 7.43* 8.29* 8.43 8.48 9.02* 10.12 11.07 11.57* 12.12* 12.37 12.50 13.07 13.15 13.45* 14.09 14.57* 16.13* 16.50* 17.31 17.40 18.03 18.31 18.45* 19.00 19.54 20.30 20.46 20.52 21.00 22.07 22.28 23.07 23.38 23.59 Da Foggia a Barletta: 3.55 4.00* 5.13 5.41* 6.00* 6.06 6.43 7.10 7.57 10.15 12.45* 12.00 12.15 13.07* 13.35 14.12* 14.20* 15.09 15.20 16.17* 16.31 17.12* 17.50* 17.55 18.12 18.14* 18.35 18.59 19.18 19.59 20.12 20.57* 21.55* 22.11 22.22 TURNI FESTIVI MESI aprile e maggio 2012 Antimeridiano dalle ore 7.00 alle ore 12,30 Pomeridiano dalle ore 15,30 alle ore 20,00 12-13Maggio 3Giugno 30Giugno TURNO A AGIP API ESSO ICOPEM TAMOIL via Trani via L. Da Vinci via R. Margherita Via Andria SS 170 via S. Samuele 26-27Maggio 19-20Maggio TURNO B 9-10Giugno AGIP ERG ERG ESSO ESSO via Canosa via Parrilli lit. di Ponente via Andria via Trani 5-6Maggio 2Giugno 23-24Giugno TURNO C 16-17Giugno TURNO D AGIP API ERG IP Q8 ERG ERG ERG FINA IP Q8 via Foggia via Andria Via Canosa, 84 Lit. di Ponente via Trani 50 IL FIERAMOSCA SS 16 bis via R. Margherita via Violante via Andria via Trani Via Foggia SS 16 9.45 16.12 19.30 Per informazioni sugli orari dei treni e per prenotazioni e acquisto biglietti telefonare al numero verde FS INFORMA 89 20 21 (Raggiungibile solo da telefoni di rete fissa). CHIESE: orari Ss. Messe STAZIONI DI SERVIZIO 8.12* 13.24 18.58 sabato sera domenica Buon Pastore 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Medaglie d’Oro, 29 Carmine 17.00 via Mura del Carmine Cuore Imm. di Maria 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Barberini Immacolata 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Firenze, 52 Maria SS. Sterpeto 18.30 20.00 8.30 10.00 11.30 18.30 20.00 viale del Santuario, 13 12.30 Ospedale Civile 9.00 Purgatorio 9.00 corso Garibaldi S. Agostino 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Pozzo S. Agostino, 28 S. ANDREA 19.00 10.30 19.00 via M. Bruno S. Benedetto 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via R. Margherita S. Domenico 19.00 19.00 corso Garibaldi, 198 S. Filippo Neri 18.30 7.30 9.30 10.30 11.30 18.30 via Mons. Dimiccoli, 116 S. Giacomo 19.00 8.30 10.00 11.00 19.00 c.so Vitt. Emanuele, 147 S. Giovanni Apostolo 19.00 8.30 11.00 19.00 via delle Querce, 2 S. Lucia 19.00 8.30 10.00 11.15 19.00 vicoletto Santa Lucia S. Maria degli Angeli 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 viale Marconi, 22 S. M. della Vittoria 18.00 21.00 18.00 via Cialdini, 70 S. Maria di Nazareth 17.00 via Nazareth S. Nicola 19.00 8.30 11.00 19.30 via Canne, 195 S. Paolo 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 via Donizetti S. Ruggero (Canne della Battaglia) 20.00 S. Ruggero 7.30 via Cialdini Sacra Famiglia 19.00 8.00 10.00 11.30 19.00 via Canosa, 143 Santa M. Maggiore 11.00 via Duomo Santo Sepolcro 19.00 8.30 10.00 12.00 19.00 corso Vitt. Emanuele Spirito Santo 19.00 9.00 11.00 19.00 via Boggiano, 43 SS. Crocifisso 19.00 8.30 10.00 11.30 19.00 via Petrarca SS. Trinità 19.00 10.00 11.30 19.00 via Palmitessa, 38 GIUGNo 2012