APRILE 2011
Buona Pasqua
… Stare bene sull’altalena si può,
basta prendere un po’ la mano...
Piccola bambina.
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e parlare pure con i pesci come una sirena.
Ti vorrei insegnare l’equilibrio per stare sopra il mare
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Sorridi ora piccola bambina.
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aspetta l’aurora quando i più bei frutti saranno di tutti.
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futuro e spera che i grandi ti lascino il sogno di volare
e la volontà di continuare a nuotare in questo mare.
Firem
BUONA PASQUA
Quest’anno un uovo che non contenga
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ma l’augurio di trovare una “sorpresa”
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che il destino ti ha riservato…
BUONA PASQUA !
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Tre bandiere tricolore che sventolano
a rappresentare i tre giubilei del 1911,
1961, 2011, in un collegamento ideale tra le generazioni: è il logo del 150º
Anniversario dell’Unità d’Italia che si
celebra nel 2011.
Il logo è pensato per essere un’immagine che ricordi il coraggio, il sogno,
la gioia profondamente umana che
accompagnò i fatti che portarono all’Unità d’Italia; un logo allegro, positivo
e vivo.
L’amore per la nostra Patria.
Tante furono le persone che lottarono
con tutte le forze per un’Italia Unita e
Libera: da Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour e Giu-
seppe Mazzini (per citare i più noti),
a tutti coloro (e sono tanti!) che hanno dato la propria vita per conquistare
questo bene comune.
Questi festeggiamenti solenni e pieni di
gratitudine, sono dedicati a tutti quegli
eroi che sparsero il loro giovane sangue per un ideale inseguito, raggiunto
ed appena assaporato, perché subito
strappati alla vita ed ai loro progetti.
Oggi noi festeggiamo i 150 anni
di questa unione: ma cosa penseranno di noi quelle valorose persone
che ci stanno osservando mentre stiamo distruggendo quanto di grande
avevano faticosamente realizzato?
Potranno perdonarci gli arteﬁci
dell’Unità
Italiana nel
vedere
gli
attuali nostri
ministri e politici, riﬁutare
la bandiera e l’Inno della nostra amata
patria?
Questi uomini, che hanno perso il
senso della fratellanza e del vero amor
patrio, cosa potranno mai dare di buono a tutti i ﬁgli di questa nazione?
Sono domande che ci dobbiamo porre,
perché anche in mezzo a noi ci sono
persone aventi cariche istituzionali, che
hanno disertato i festeggiamenti del 17
marzo.
Senago – Villa Sioli, Musica risorgimentale per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia
La bella manifestazione, organizzata dall’Istituzione Biblioteca del
Comune di Senago, è stata aperta dal Sindaco Franca Rossetti e dall’Assessore alla Cultura Angelo Rega, che hanno ricordato le motivazioni della manifestazione e ringraziato i tanti cittadini presenti.
Il concerto-conferenza ha visto Marco Battaglia esibirsi con la chitarra
del 1811 appartenuta a Giuseppe Mazzini, accompagnato dal violinista Alessandro Vescovi.
I due musicisti hanno suonato musiche di Verdi, Paganini e Giuliani,
autori citati nell’episodio e nella “Filosoﬁa della Musica” di Mazzini.
Senago 17 marzo 2011- Villa Sioli Manifestazione del 150° anniversario
dell’Unità d’Italia, i musicisti Marco
Battaglia e Alessandro Vescovi
Marco Battaglia, nella sua conferenza
ha percorso i momenti salienti della vita
di Mazzini, citando molti personaggi
del Risorgimento che hanno contribuito
all’Unità d’Italia.
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La Campionessa Italiana
di ginnastica ritmica è di Senago
Marianna Malavasi al Campionato Interregionale di Categoria
San Mauro Torinese, 12 e 13 marzo 2011
Marianna Malavasi
1° Campionato di Categoria - Desio, 30 gennaio 2011
4
La ginnastica ritmica è una disciplina della ginnastica ed
uno sport olimpico femminile, di squadra, individuale o a
coppie (quest’ultima non è specialità olimpica).
Le ginnaste individuali devono sostenere quattro rotazioni
(ossia eseguire quattro esercizi) con attrezzi differenti tra cerchio, palla, clavette, nastro e fune.
L’atleta di tale disciplina, deve essere dotato di forza e
velocità, elevata mobilità articolare e deve seguire un allenamento molto lungo a causa dei numerosissimi elementi di
coordinazione (alcuni dei quali controintuitivi, come i salti
all’indietro). Senago può vantare una giovane ginnasta eccezionale, Marianna Malavasi classe 1999.
La nostra campionessa, entrata a settembre 2010 nel cen-
BUONA
PASQUA
tro tecnico della società San Giorgio 79 di Desio, si allena di
giorno e frequenta la scuola di sera.
Seguita dalla sua allenatrice Elena Aliprandi, nell’ottobre scorso ha gareggiato in serie A con il corpo libero.
A gennaio di quest’anno ha iniziato il campionato di categoria, vincendo due gare regionali, poi trionfa all’interregionale nord ovest a San Mauro Torinese, passando alla ﬁnale
nazionale.
Sabato 2 aprile 2011 la grande vittoria, conquistando il podio più alto d’Italia nella sua categoria.
Brava Arianna, Senago è orgogliosa d’avere una giovane
campionessa e ti fa gli auguri di continuare a raggiungere
vette sempre più alte.
EDITORIALE
a cura del Direttore Remo Malvestiti
A proposito di Leader - Conigli - Vecchio modo di operare D.C. - P.C. - P.S.I. - Intrallazzoni
Leggo volentieri gli articoli pubblicati sugli opuscoli locali e partecipo con piacere al dibattito.
Sui pezzi usciti tra la ﬁne del 2010 e l’inizio del 2011, entro nel merito in alcuni
punti in particolare.
Leader senaghesi forti nelle sedi opportune.
Cara segretaria, nel mio ultimo editoriale desideravo esprimere questo messaggio: dove esiste un politico a livello
provinciale o regionale, il paese gode di
vantaggi; diversamente noi a Senago,
ci troviamo in grosse difﬁcoltà. Ecco la
“prova del nove”: quando siamo andati
a bussare per i nostri problemi, ad esempio il completamento del terzo lotto della SP 119, oppure per la tangenzialina
Nord, o per la casa degli anziani in villa
Sioli ed altro ancora, il risultato è sempre stato negativo. Come del resto la
decisione, senza nemmeno interpellarci,
della Regione e della Provincia di realizzare le vasche di laminazione a Senago:
noi attorno a quel tavolo non c’eravamo
e per i presenti è stato facile scegliere il
luogo che nessuno poteva difendere.
Per le liste civiche forse non ci siamo
capiti!
È vero che anch’io ha partecipato a
fondarne una, ma questo non mi impedisce di affermare che politicamente le
liste civiche non hanno favorito Senago
e che forse bisognerà rivedere qualcosa, perché non possiamo continuare a
permetterci di avere quattro liste civiche,
che impegnano il 30% e più dei voti dei
senaghesi.
Ed è proprio questa massa di voti che,
se gestiti male, fanno venire il mal di testa!
Il ruggito del Coniglio
Caro Prof, questa volta l’articolo ﬁnalmente è privo di fronzoli, ma uno scambio di opinioni lo merita il “ruggito del
coniglio”.
È mia convinzione che la politica fatta
nelle piazze, nei bar, vicino ai distributori di benzina, sia motivo di dialogo e di
socializzazione: non è poco ai giorni nostri, quindi ben vengano queste piccole
Agorà moderne.
La politica, quella per il bene dei cittadini, va fatta alla luce del sole, perché è
un patrimonio di tutti.
Sono d’accordo invece per i “ruggiti
dei conigli”, d’altra parte di leoni non ce
ne sono più.
Vecchio modo di operare Democristiano, Comunista e Socialista.
Cari amici, prima di dar voce ai vostri
pennelli verdi per dipingere in negativo,
come dite voi: “il vecchio modo di operare Democristiano, Comunista e Socialista”, dovreste prima conoscere la storia
di queste persone. Diversamente vi riempireste la bocca di banali slogan, senza
accorgervi nemmeno che state mancando di rispetto a tutte quelle persone che,
con l’ideale democristiano, comunista e
socialista, hanno lavorato sodo per con-
quistare quella libertà e democrazia che
voi oggi state godendo a sproposito.
Questi uomini e donne, che senza
alcun stipendio o gettone di presenza,
stanchi del proprio lavoro fatto nei campi, nelle botteghe e nelle fabbriche, con
grande sacriﬁcio, si sono adoperati per
far crescere e progredire la collettività
senaghese.
Essi hanno sottratto del tempo prezioso alle loro famiglie per il bene comune,
realizzando tutte quelle strutture che
hanno permesso una qualità di vita migliore.
Oggi, questi cosiddetti nuovi partiti
e moderni politici, che fanno? Stanno usufruendo di un bene conquistato
dai loro nonni e padri, dandoci in cambio una vita pubblica, da Roma a Senago, che ci fa assistere ad uno dei peggior
periodi della storia, dove ci vede disuniti,
l’uno contro l’altro armati in un’umiliante lotta inspiegabile, di un egoismo
insensato senza una logica plausibile, una lotta politica senza senno.
Se questo è il nuovo, siamo proprio
sventurati.
Gli Intrallazzoni
Si torna indietro negli anni ’70/’80,
quando, inﬂuenzati dall’onda sessantottina, si scrivevano paroloni sui cosiddetti
“Tazebao”.
Ma i cittadini si chiedono: chi sono
questi “Intrallazzoni”?
Forse coloro che vengono ostacolati nei
loro diritti e per ottenerli sono costretti a
percorrere le vie delle tresche?
Forse quelli che non osano fare ricorso
contro la delibera che dice di costruire le
vasche a Senago?
Forse ci sono intrighi fra pubblico e privato?
La gente vuole chiarezza e non solo degli slogan.
LA Redazione
Direttore resp.: Remo Malvestiti
www.senagonoilacitta.it
Senago noi e la città
n. 52 - APRILE 2011
Periodico d’informazione registrato al Tribunale di Milano N. 130 - 5 Marzo 1994
N. 7.000 copie distribuite gratuitamente sul territorio senaghese.
Editore: “IL FUTURO” - Capo Redattore: Matteo Colombo
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5
Angela Beretta...
detta Angelina, classe 1914: una creatura celeste
Angelina, è stata un angelo che sapeva dare tutto senza
mai chiedere nulla.
Nata a Senago, sposò un soldato, rimasta vedova giovanissima,
non si risposò mai più. Schietta ed intraprendente, aveva una
grinta e una volontà di ferro. Infermiera e volontaria, ha saputo
donare molto per gli altri, lavorando alla Madonnina ed in diversi altri grossi ospedali, ultimo quello di Garbagnate.
Caritatevole per la gente, Angelina, aveva imparato bene a
districarsi anche nella burocrazia e questo la portava nelle case
dove vi era bisogno di lei, aiutava i più deboli ed i più poveri,
svolgeva questa missione sempre con un sorriso sulle labbra.
Fu una delle prime donne di Senago ad avere la patente
di guida, che riuscì a conservare ﬁno a qualche anno fa. Aveva
ottenuto il sopranome di “Nonna sprint” quando a 92 anni
superò l’ultimo rinnovo della patente.
All´estero, nelle missioni dei Salesiani, ha fatto la volontaria
per moltissimi anni aiutando i bambini poveri. La sua voglia di
carità l’hanno vista in giro per il mondo: in Africa, Asia e Sudamerica. Era stata due volte nelle Filippine, portava con sè dei
piccoli oggetti realizzati dai bambini che vendeva per dare loro
un aiuto economico.
Ma anche a Senago prima come infermiera e poi come volontaria ha dato molto per il bene comune.
Più volte Angela, creatura celeste e senza età, è stata premiata. Qui mi piace ricordare una premiazione che la rese tanto
felice, nel 1998, alla festa
L’ex Sindaco Lino Pogliani
mentre premia Angela Beretta
de “La Befana dello sportivo”, l’allora Sindaco Lino
Pogliani la premiò con
questo encomio: “Beretta Angela, premiata per
essere una donna dinamica che ama lo sport.
Chi la conosce non può
che essere affascinato
dalla sua vitalità e per il
dinamismo verso l’amore che ha per la vita.
Sempre di buon umore,
disponibile al dialogo e
ad aiutare la gente. Ha
l’età che dimostra, giovane, simpatica con tanta voglia di vivere”.
Ciao Angela, ti ringrazio
ancora per la tua gentilezza che mostravi quando suonavo il
campanello alla porta d’ingresso del tuo caseggiato: allora mi
aprivi, mi facevi mettere le riviste nelle buche della posta e poi
mi invitavi in casa per offrirmi un Crodino e mi raccontavi le tue
belle avventure.
Remo Malvestiti
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La Farfalla Regina ed
il leader dei Fringuelli del
cocuzzolo di “Aere Sano” (Senago)
Dopo 22 mesi e più di politica-amministrativa locale,
ecco la notte dei lunghi fuscelli - Cons. Com. del 28.02.2011
La storia che
porta alla notte
dei lunghi fuscelli, partì nell’anno di grazia 2009 quando, un’amazzone Farfalla
in sella al suo destriero, volle conquistare
la vetta dove solo le aquile osavano volare: “il cocuzzolo di Aere Sano”.
Da sola non ce l’avrebbe mai fatta, così
si recò nella vallata e chiamò attorno a
sè i Fringuelli, i Pavoni, le Farfalle, le Capinere e le Allodole.
La Farfalla Regina
raduna il suo esercito
migliori cavalieri per il solenne giuramento: “Lavorare tutti per il bene comune”.
Passarono alcuni mesi, ma a corte le cose
non andavano serenamente. I Fringuelli
infatti, non soddisfatti del modo “freelance” con il quale la Regina governava,
si ribellarono.
Questa diatriba, generò vicissitudini che
videro la Sovrana rimuovere e poi ricollocare nella reggia alcuni cavalieri, mentre
altri, forse sbigottiti dagli avvenimenti,
preferirono lasciare la corte per ritornare
ognuno nel proprio maniero.
Questo comportamento generò gravi
malesseri: i Pavoni per motivi bizzarri, si
disunirono; le Capinere rimasero senza
delegato; le Allodole cercarono rifugio
nell’azzurro cielo; le Farfalle, ceppo
della sovrana, si strinsero attorno a lei;
i Fringuelli afﬁdarono al proprio leader
il compito di una risoluzione della triste
fase.
Lancillotto dei Fringuelli, preoccupato
di risolvere il caso, partì per i monti del
Il Cancelliere dello scacchiere
Formata la squadra, l’intrepida condottiera partì con i suoi prodi alla scalata
di quelle ripide vette e, una volta arrivata
sul cocuzzolo, affrontò una cruenta battaglia con i tradizionali governanti del
luogo, che dominavano la cima di Aere
Sano da oltre 60 anni.
La Farfalla e la sua squadra ottennero
una vittoria storica e l’euforia fu così colossale che spinse le giovani e nuove forze a scorazzare per le vie del cocuzzolo,
annunciando agli abitanti che ﬁnalmente è arrivata l’aurora.
Seduta sul trono, la Regina chiamò i suoi
nord e dopo notti insonni, ebbe l’ispirazione soprannaturale.
Corse dai suoi ed illustrò la visione celeste: “Dobbiamo trovare una nuova
maggioranza per frenare questa autogestione”.
“Come fare?” domandarono i partner
Fringuelli.
“Abbiamo l’occasione giusta, - disse il capo - alcuni giorni fa la Regina ha
spostato il Cancelliere dello Scacchiere
dal torrione principale alla dimora culturale. Questo trasferimento non ci ha visti d’accordo, quindi, dobbiamo trovare
undici cavalieri che ﬁrmino un bando per
far recedere la Regina. In questo modo
noi otterremmo due importanti risultati:
la difesa del Cancelliere ed una nuova
maggioranza per dimostrare alla Farfalla
Amazzone che noi siamo i più forti.”
Tutti i Fringuelli accettarono con entusiasmo l’idea e fecero circolare la voce
per corti e villaggi, creando disappunto
e raccogliendo consensi: il bando chiedeva alla Regina di rimettere il burocrate al suo posto.
Con questo stratagemma, il capoﬁla,
oltre alle 5 ﬁrme dei suoi Fringuelli, riuscì ad ottenerne anche 3 dei 5 Pavoni e
non solo, col suo fascino conquistatore,
ottenne anche le ﬁrme delle 3 Pernici
Rosse del campo avverso.
Gli 11 volatili ﬁrmata la pergamena la
portarono al cospetto della sovrana.
Inﬁlati nel grottesco gioco per dare prova del loro sapere politico, troviamo nel
campo avverso i 5 pennuti, ex amministratori del cocuzzolo.
I restanti 4 rimasero al ﬁanco della Sovrana.
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Segue da pagina 7
maggioranza, sguainando morbidi e
lunghi fuscelli, votò la propria pergamena; la Farfalla Regina, come un impavido
guerriero, restò fedele alla sua decisione.
E allora…? Nulla di fatto!
I Pavoni, le Farfalle, le Allodole, le Capinere, i Fringuelli, come dei cavalieri
errabondi ripresero la perenne ricerca
del Santo Graal.
Le Pernici, deluse, ritornarono nel loro
habitat naturale.
I 5 professori, dopo il loro show, brindarono al… niente.
La Farfalla Regina, che in molti avevano scommesso sulla sua caduta, seppe
reagire da vera Cedronella replicando
agli attacchi sferrati dai “draghi” dimostrando quindi, d’essere la Farfalla più
longeva dell’astro.
Il Team dei 5 Professori
8
L’appuntamento fu ﬁssato per il 28
febbraio 2011.
Giunto il giorno, squilli di trombe,
campane a martello, il popolo si presentò al grande richiamo, curioso ed eccitato, vide la sﬁlata dei novelli armigeri,
decisi a far valere le proprie ragioni.
La nottata dei lunghi fuscelli.
L’avanspettacolo iniziò alle ore 21. In scena: la Gabbianella, l’Ular siberiano,
l’Usignolo, il Gufo Reale e la Ghiandaia, ovvero i 5 pennuti, ex amministratori di Aere Sano attualmente all’opposizione, che assumendo le vesti di veri
professori, cercarono di impressionare
gli ascoltatori presenti esibendosi in arringhe teatrali ed impartendo lezioni di
come si dovrebbe amministrare.
Il gruppo degli 11 e quello dei 4 cavalieri, scoraggiati dalle parole dei dottorali, replicarono alle accuse facendo
valere le loro ragioni.
Dopo aver ascoltato i relatori, la Farfalla Regina concluse semplicemente
dicendo che: “Ho udito solo interventi
a favore del popolo e quindi mi ritengo
soddisfatta”.
La comunità presente, delusa dal triste
spettacolo, lasciò l’aula scuotendo la testa.
In seconda serata, si ebbe la questione
del Cancelliere dello Scacchiere (in questo caso la legge, aveva previsto che la
seduta si fosse svolta a porte chiuse).
L’arena, con gli spalti deserti apparve
tetra e desolata e l’atmosfera irreale.
Il Fringuello leader iniziò
sbandierando la famosa pergamena con le
11 ﬁrme, sottolineando
che da quel momento in poi nella corte di
Aere Sano esisteva una
nuova maggioranza.
Nell’assurda dissertazione, intervennero
tutti i delegati del popolo, ma con il passar
delle ore iniziò a farsi
sentire la stanchezza:
qualcuno guardò dalla
ﬁnestra con la speranza
di trovar risposta, ma vide solo una luna
stanca che attendeva l’alba.
Il proclama che chiedeva alla Regina di
rimettere il Cancelliere nel torrione principale fu messo ai voti: i 5 professori,
dichiarando che la questione non era di
loro competenza, lasciarono l’aula; i 4
pennuti fedeli alla Regina, fecero quadrato attorno a lei; la cosiddetta nuova
Gli 11 ﬁrmatari
I veri sconﬁtti sono i cittadini di “Aere
Sano”, che sono costretti ad assistere ad
una commedia demoralizzante ed alla
paralisi di “Aere Sano”.
Ma non è ﬁnita, alla corte del cocuzzolo
si aggirano dei diabolici volatili alla ricerca del “diavolo della Tasmania”, ma
questa è un’altra storia.
Al prossimo numero.
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BRUXISMO: perché lo stress fa male ai nostri denti…
Un numero sempre crescente di pazienti, che si sottopongono ad una visita nel
nostro studio, lamenta molteplici problematiche che si presentano durante le ore
notturne, disturbando il sonno e manifestandosi poi con una sintomatologia caratteristica al risveglio. Sono persone che
riferiscono un fastidioso indolenzimento a
carico dei muscoli del volto, mal di testa e
dolori al collo, dolori che si estendono poi a
tutti o a buona parte degli elementi dentari. Questi sintomi sono l’espressione di una
pratica involontaria sempre più diffusa tra
la popolazione: il Bruxismo.
I primi studi effettuati relativamente
a questa parafunzione sono stati
accolti con iniziale
scetticismo dagli
operatori del settore, considerata
la ridotta diffusione del problema.
Negli ultimi anni
abbiamo assistito ad un notevole incremento dei casi ed è stata riconosciuta sempre
più l’importanza di individuare l’abitudine
viziata e di adottare le corrette contromisure. Tutto ciò è causato dal crescente stress
e dalla tensione a cui siamo sottoposti nella
vita di tutti i giorni.
Frequentemente sentiamo pronunciare
questo termine dai mass media durante
spot pubblicitari o programmi d’informazione scientiﬁca. Fenomeno che testimonia
come questa parafunzione presenti un serio
problema per una porzione considerevole
della popolazione. Alcuni studi stimano che
la percentuale di individui colpiti si attesti
tra il 5 e il 20% degli individui con una tendenza al continuo e costante aumento.
Ma cosa signiﬁca Bruxismo?
Questo termine indica l’attitudine a serrare
i muscoli masticatori, a digrignare o stringere i denti. Attività che maggiormente si
presenta durante le ore del sonno; i soggetti colpiti praticano questa manovra inconsapevolmente senza apparente disturbo per se stessi, mentre il rumore causato
dallo sfregamento dei denti può disturbare
il sonno del partner di letto e talvolta può
essere talmente forte da potersi udire anche in altre camere. Non è raro il manifestarsi di questa parafunzione anche nelle
ore diurne, soprattutto durante sforzi ﬁsici
o lavori che richiedono particolare attenzione e concentrazione. In questo caso l’individuo ha la possibilità di intervenire volontariamente allentando la tensione muscolare.
La presenza di questa attività nei bambini in
fase di permuta degli elementi dentari è un
fenomeno comune e non è da considerarsi
preoccupante. È comunque buona norma
in questi casi recarsi dal proprio dentista per
una visita di controllo.
Quali sono le cause di questa abitudine
viziata?
Le cause che contribuiscono a generare questa parafunzione sono molteplici e di varia
natura: una componente fondamentale è
rappresentata dalla condizione psicologica
dell’individuo, lo stress a cui siamo soggetti nella vita di tutti giorni riveste un ruolo
fondamentale. In secondo luogo esistono
fattori locali, quali la malposizione di alcuni
elementi dentari e la presenza di interferenze occlusali, che possono contribuire all’instaurarsi del problema. Fattori sistemici che
possono determinare la comparsa di questa
problematica possono essere la presenza di
sindromi neurologiche o l’assunzione di farmaci neurolettici e antidepressivi.
Quali rischi comporta il bruxismo?
Le conseguenze di questa attività coinvolgono l’intero apparato masticatorio. I
muscoli sottoposti a continua contrazione,
soprattutto nelle ore in cui dovrebbero riposare, si affaticano notevolmente e possono
divenire ipertroﬁci e dolenti. La contrazione
muscolare sottopone l’articolazione temporo-mandibolare ad un continuo stato di
stress alterandone la morfologia e la funzione. Aumenta la pressione intraarticolare
e si appiattisce il condilo, generando un circolo vizioso. Dal punto di vista parodontale la sequela di problematiche causate da
quest’abitudine è rappresentata inizialmente da uno stato inﬁammatorio permanente
del legamento parodontale e della gengiva.
Successivamente si manifestano erosioni ai
colletti dentari, con conseguente aumento
della sensibilità agli sbalzi di temperatura a
carico degli elementi interessati, usure delle
superﬁci masticanti e azzeramento o afﬁlamento delle cuspidi. Inﬁne, se l’abitudine
viziata prosegue per lungo tempo, si assiste
ad una progressiva diminuzione di tessuto
gengivale e di supporto osseo che può portare, in individui predisposti, alla malattia
parodontale (piorrea) e comportare la perdita degli elementi dentari.
Quali rimedi esistono per questo problema?
Per risolvere il problema del bruxismo in
modo deﬁnitivo è necessario agire sulle
cause che lo comportano. Azione che, purtroppo, non è sempre possibile. In caso di
malocclusioni e precontatti è possibile apportare correzioni con manovre ortodontiche o rimodellazione delle cuspidi dentarie,
al contrario, ben più complesso si presenta
l’intervento sulla componente psicologica.
Per questo motivo la soluzione più diffusa
ed efﬁcace è rappresentata da un dispositivo protesico che ha la funzione di ripristinare la corretta occlusione. Questo
è chiamato bite ed è una placca realizzata in resina acrilica che permette di limitare
al minimo gli effetti negativi di questa parafunzione. Questo dispositivo, ancorato agli
elementi dentari per mezzo di ganci, si interpone tra le due arcate e svolge un triplice
effetto: protegge i denti dal reciproco contatto e dalla conseguente usura, equilibra i
contatti tra le arcate e mantiene i muscoli in
posizione di riposo.
È fortemente consigliato, qualora si presentino uno o più sintomi descritti, recarsi dal
proprio dentista per effettuare una visita di
controllo al ﬁne di intervenire tempestivamente per ridurre al minimo le conseguenze di questa abitudine viziata.
9
Donne impegnate in politica per il bene del proprio paese
PIERA GANDOLFI
Se n’è andata ai primi di marzo di quest’anno dopo una lunga malattia, Piera
Gandolﬁ, senaghese doc, una donna
perspicace che amava il suo paese.
Attenta ai problemi della gente, aveva
trovato nelle idee e nei progetti della
Lega Nord uno slancio nuovo che diede
alla sua vita una linfa nuova, spingendola ad impegnarsi nel mondo politico
inteso come un servizio sociale per aiutare coloro che più di altri ne avessero
bisogno.
Il suo forte impegno la portò ad essere nominata, negli anni 2006/2008,
segretaria della sezione locale.
Furono due anni intensi di lavoro per
questa donna saggia, generosa e molto attiva, che ha cercato di collaborare
1941-2011
all’interno del suo partito per portare
una ventata di novità a Senago.
Di Piera Gandolﬁ vogliamo sottolineare lo stile signorile ed educato, la
sua voglia di cambiare il mondo della
politica locale, l’entusiasmo con cui trasmetteva le idee leghiste sul territorio,
la volontà con cui cercava i mezzi per
migliorare la qualità della vita dei suoi
concittadini, l’entusiasmo per il primo
foglio d’informazione leghista “El Senaghes”, nato proprio nel suo primo
anno di coordinatrice della lega locale.
Noi de “La Farfalla”, uniti con la famiglia nel dolore per la grave perdita,
vogliamo salutare Piera con una poesia
di “Madre Teresa di Calcutta”.
Piange la sua Signora
10
Nella via 8 Maggio a Senago, da molti
anni vive questo cane, molto vivace, lo
vedevi scorrazzare per la via e abbaiare contro le persone che passavano
davanti al suo cancello, la sua vitalità
era nota tutti. Da quando Piera, la proprietaria della creatura, se n’è andata,
è costantemente sdraiato sulla porta
di casa in silenzio, triste e lamentoso.
Dài il meglio di te...
Se fai il bene, ti attribuiranno
secondi fini egoistici,
non importa, fa’ il bene.
Se realizzi i tuoi obiettivi,
troverai falsi amici e veri nemici,
non importa, realizzali.
Il bene che fai verrà domani
dimenticato,
non importa, fa’ il bene.
L’onestà e la sincerità ti
rendono vulnerabile,
non importa, sii franco ed onesto.
Dà al mondo il meglio di te e ti
prenderanno a calci.
Non importa, dà il meglio di te.
Il movimento civico “La Farfalla di Senago”
Il 4 aprile del corrente mese si è riunito
il direttivo de La Farfalla per una valutazione della situazione amministrativa
locale di cui fa parte con il Sindaco ed
un Consigliere Comunale.
Dalla riunione è emerso quanto segue:
constatato il continuo mancato rispetto del documento sottoscritto dalle 5
forze politiche che hanno consentito
la vittoria alle elezioni del 2009; veriﬁcato il perdurare delle divisioni fra i
due maggiori partiti (PDL e Lega); accertata l’impossibilità, dopo l’accordo
siglato l’11.06.2010 fra i consiglieri del
PDL e Lega, di ricondurre la coalizione
sul piano politico per un corretto svolgimento del programma amministrativo; visto il documento sottoscritto dai
5 consiglieri della Lega, 3 del PDL e 3
della minoranza del PD, che di fatto
preannuncia la nascita di una nuova
maggioranza in Consiglio Comunale;
rilevato che in 10 mesi non si è riusciti a nominare il mancante Assessore
Senago, cava di via Brodolini,
dove si vorrebbero costruire
le vasche di laminazione
al Commercio; soprattutto riscontrato altresì che, malgrado vari tentativi
di mediazione effettuati da La Farfalla, non è stato possibile ricomporre le
divergenze in atto, ricostituzione indispensabile per rilanciare l’azione amministrativa, si decide quanto segue:
Premesso che la carica istituzionale
del Sindaco, politicamente espressione
de La Farfalla, è universalmente non di
parte ma di tutta la coalizione.
Il direttivo unanimemente rinnova il
suo appoggio morale ed istituzionale al
Sindaco, consapevole che in questi due
anni di governo è stata mal supportata
dall’azione degli assessori di Giunta.
Va anche sottolineato che per evitare tensioni interne all’Amministrazione
Comunale, parecchie problematiche
sono state scaricate sulla Multiservizi paralizzandone l’attività e, di conseguenza, creando gravi disagi; per
questi motivi si invita il Presidente dell’Azienda, unica carica assegnata al no-
Il Direttivo della “La Farfalla di Senago”
LE VASCHE DI LAMINAZIONE A SENAGO
Il sindaco ha ricevuto un mandato dal Consiglio Comunale di opporsi alla realizzazione
delle famigerate vasche a Senago.
I fatti sono questi: a livello locale l’amministrazione si oppone alle vasche senza aver prodotto alcun
atto ufﬁciale, come ad esempio un ricorso contro la realizzazione delle vasche, che possa garantire
il rispetto della volontà espressa dai cittadini. Quello che ci meraviglia è che nessuna forza politica e
né i comitati, sollecitino la redazione di questo ricorso, ma …
Staremo a vedere. Purtroppo quando arriveranno le ruspe, allora si dirà che le colpe sono degli altri.
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da
stro movimento,
di decidere autonomamente, anche rimettendo il mandato, qualora ne
ricorressero le condizioni.
La Farfalla, all’unanimità invita il proprio Consigliere Comunale a non sentirsi vincolato nelle scelte dell’assemblea, ma di decidere sui singoli punti.
Pertanto, per il bene dei cittadini e per
rispetto del Sindaco noi continueremo
a fare il nostro dovere, consapevoli di
appartenere ad una coalizione litigiosa
ed incapace di realizzare il programma
votato dai cittadini.
Il nostro tempo sta per scadere, ma
vogliamo per l’ennesima volta aspettare
ancora per dimostrare la nostra buona
volontà e se a breve non cambieranno
in positivo le cose, nostro malgrado saremo costretti a prendere le distanze
abbandonando gli alleati inconcludenti.
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SCUOLA DI BALLO
SCUOLA DI BALLO
Senago, Scuola di Danza
per bambini
e adolescenti
Le farfalline della scuola di danza de “Il Futuro” e “Scilla Dance” hanno
volato al concorso Piccoli Passi di Danza svolto al Palazzetto dello Sport di
Solaro, domenica 27 marzo 2011.
Al concorso più di 50 scuole provenienti anche dall’estero e circa mille
persone hanno assistito allo spettacolo.
Un applauso alle nostre stelle ed alla loro insegnante Vera Rizzuti che, con
la sua esperienza nel settore e la passione innata all’insegnamento, ha
permesso alle brave allieve di esprimersi al meglio.
L’obiettivo dei nostri corsi è quello di apprendere la tecnica della danza,
seguendo programmi dell’accademia di danza attraverso uno studio attento
e costante. I nostri maestri cercano sempre il giusto rapporto con gli allievi
al ﬁne di stabilire un giusto equilibrio, indispensabile per l’allievo stesso che
potrà così ballare con naturalezza, spontaneità e leggerezza.
12
I corsi si tengono al venerdì dalle ore 17.00 presso la palestra
di via Padova, ingresso da via Verdi - Tel. 02.990.58.713.
In caso di assenza lasciare messaggio e sarete richiamati.
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Dolori muscolari e masticazione
Spesso sono connessi: se ne occupa la Gnatologia.
Molto spesso capita di soffrire di mal di testa, di collo,
di schiena… dolori solitamente di origine muscolare a cui
non riusciamo a dare una spiegazione valida, se non giustiﬁcandoli con l’età, la postura lavorativa scomoda, il tempo o
altre cause. Tali problematiche invece frequentemente trovano spiegazione nell’occlusione.
I denti, infatti, essendo strutture rigide, si incastrano solitamente in un solo modo (occlusione). Se tale occlusione è
corretta, i muscoli lavoreranno in modo ottimale, se invece
l’occlusione non fosse corretta (seppure di pochi decimi di
millimetro), i muscoli saranno forzati ad andare in una posizione a loro non congeniale, potendo quindi soffrire nel
tempo, un po’ come se si camminasse con due scarpe con
tacchi di differente lunghezza.
La gnatologia è una branca della medicina che si occupa
di tutte le strutture ossee, muscolari e articolari connesse
all’occlusione dentaria.
Si occupa quindi classicamente di tutti i problemi che possono afﬂiggere l’articolazione temporo-mandibolare, (struttura che si trova anteriormente al padiglione auricolare),
quali rumori, schiocchi, dolori, difﬁcoltà ad aprire la bocca.
L’articolazione temporo-mandibolare è l’unica struttura articolare di collegamento fra mandibola e cranio.
Quando i nostri denti vanno a contatto, l’appoggio stabile
necessario (ad esempio per deglutire) avverrà di conseguenza in tre punti: le due articolazioni (destra e sinistra) e l’occlusione fra i denti, che agisce da “stop” anteriore (“stop” suscettibile di modiﬁcazioni anche importanti, come estrazione
di denti, corone protesiche, apparecchi ortodontici, …).
La gnatologia si occupa di garantire il corretto funzionamento di tutti e tre i punti di appoggio. La visione globale delle
varie strutture ossee, muscolari, ed articolari connesse all’occlusione dei denti, infatti, ha aperto nuove prospettive di
valutazione dell’apparato dentario e non.
I denti vengono sempre più visti non solo come “struttura a
sè stante”, ma come parte integrante dell’organismo e, in
quanto tale, inﬂuenzano bidirezionalmente il resto del corpo
con il quale sono strettamente collegati.
La diagnosi gnatologica può avvalersi di un vastissimo numero di test differenti, usando tecniche provenienti da molte
specialità diverse (ﬁsioterapia, semeiotica medica, indagini
strumentali, kinesiologia applicata, …) e solo l’insieme di più
dati consentirà la deﬁnizione di una diagnosi.
La terapia delle varie problematiche può essere:
- ﬁsioterapia svolta dal paziente stesso, nel caso di problematiche muscolo-articolari dell’articolazione temporomandibolare, risolvibili con degli esercizi di “stretching”
della struttura.
- Molaggio selettivo di alcuni elementi dentari, che vengono leggermente (frazioni di millimetro) limati al ﬁne di
garantire un migliore incontro fra essi, nel caso venga diagnosticato un eccesso di “altezza” dei denti.
- Un bite (una placca dura in resina trasparente) che può
avere lo scopo di proteggere i denti dall’usura, o andare a
simulare una diversa masticazione ciò al ﬁne di veriﬁcare,
senza toccare irreversibilmente alcun elemento dentario,
che un diverso “incastro” dei denti possa giovare al dolore
a testa/collo/schiena accusato dal paziente.
Se invece la masticazione non ha inﬂuenza sulle problematiche del paziente, lo gnatologo indirizzerà quest’ultimo
verso un collega specialista dell’area da cui ipotizza possa
derivare il disturbo, avvalendosi quindi di specialisti quali ﬁsioterapisti, osteopati, chiropratici, optometristi/ortottisti, …
La gnatologia moderna, quindi, non considera solo le
articolazioni della mandibola, ma tutto lo “gnathos”, ossia
tutta la masticazione, diventando così la disciplina che valuta la correlazione fra i denti e i gruppi muscolari, anche
apparentemente distanti.
A
BUON
UA
PASQ
Dottor Carlo Saetta
Odontoiatra
Dottor Sandro Eros Marino
Odontoiatra
Segretario A.I.S.O.P (Associazione Italiana Studi Occluso-Posturali)
Reparto Fisioterapia Masticatoria Ospedale San Raffaele Milano
Semeiotica Occluso-Posturale Gnatologia Clinica
Perfezionato in Ortognatodonzia Clinica Università di Milano
Perfezionato in Odontologia ed Odontoiatria Forense Università di Milano
Già Odontoiatra Frequentatore Clinica Odontoiatrica Milano Reparto Patologia Orale
Socio S.I.E. (Società Italiana Endodonzia)
Socio A.I.S.O.P. (Associazione Italiana Studi Occluso-Posturali)
Socio S.I.C.O.I (Società Italiana Chirurgia Orale ed Implantologia) Certiﬁcato Clear-Step
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La festa della Mamma
Frasi scritte nel 1970, all’età di 80 anni, da una senaghese ai suoi ﬁgli.
Il Cuore della Mamma di Monzani Angela
La Mamma ha un cuore per ricordare e farsi ricordare…
Un cuore per inventare un momento incantato…
Un cuore per dire parole che non riescono facili sulle labbra…
Un cuore per un ricordo… un sorriso… Buona Pasqua
Un cuore che al chiar di luna stringe la mano nella mano…
Un cuore che dà il profumo di una rosa…
Un cuore che sa desiderare, soﬀrire ed amare…
Il cuore della Mamma è la sede più profonda, più bella dell’amore…
Menù Euro 35.00 a Persona
Minimo Prenotazione n. 4 Persone
14
Antipasti
Magatello di manzo al punto rosa
con crocchette di zucca alla Mantovana
Tortino di sfoglia con ripieno di erbette
uova sode e tonno fresco
Insalatina di asparagi con filetti di triglia
olive Taggiasche e pinoli
Secondi Piatti
Medaglioni di vitello fasciati in crosta
di mandorle e salsa al Moscato
Patate novelle con scalogni e rosmarino
gratinate al forno
Costolette di agnello alla mediterranea
Con spicchi di carciofi al pane aromatico
Bis di Primi Piatti
Cannelloni con carciofi, prosciutto croccante
fontina Valdostana e fiori di zucca
Mezze lune di patate e pecorino dolce
con ragù di capretto e mentuccia fresca
Dessert
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E’ primavera: svegliatevi SPOSINE
Rieccoci al nostro appuntamento dedicato alle spose di primavera, si sa con
la bella stagione sbocciano i ﬁori e le
decisioni di ”convolare a nozze”.
Bene, allora, svegliatevi sposine, iniziate a darvi da fare, a girare per negozi
a cercare sale e ville ma soprattutto ragionate bene sul tema che volete dare
al vostro Matrimonio, tema che deve
essere ben impresso nelle vostre idee
(non in quelle delle mamme, suocere,
zie, amiche) perché il matrimonio è vostro, il giorno è solo vostro e del vostro futuro sposo, assolutamente.
Evitate quindi i condizionamenti,
lasciate pure parlare tutti e dite sempre
di sì, ma inﬁne scegliete voi.
Torniamo al tema delle vostre nozze, è
importante, soprattutto perché delimiterà lo stile del vostro abito.
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Già in precedenza vi ho parlato di
come il vostro abito debba ASSOLUTAMENTE essere creato solo per voi, e sul
vostro corpo, onde evitare che i vostri
piccoli difetti vengano enfatizzati, ma al
contrario, vengano nascosti. Per esempio, se avete le gambe corte, evitate i
bustini lunghi, se siate alte, evitate lo
stile impero; se avete i ﬁanchi larghi, dimenticatevi il tubino, così come dovete
dimenticarvi la vita segnata se non ne
avete.
Io per la nuova collezione, ho crea-
to capi assolutamente femminili, realizzati in chiffon e seta, a tessuti rafﬁnati
come il taffettà e lo schantung, ﬁbre
assolutamete naturali, tutti capi che
vengono adattati al vostro corpo e alle
vostre misure, assolutamente non take
away.
Penso che non sia più il caso di ricordarvi, che piuttosto che acquistare un
brutto abito da sposa sintetico da due
soldi, è meglio avere un decoroso tailleur, vi farà senza dubbio apparire più
stilosa e soprattutto meno bambola cinese.
Per la mia collezione i tessuti sono
ormai spesso bianchi, ma non di quel
bianco ﬁnto, proprio del nailon, ma il
bianco naturale della seta, qualche abito con accenni di rosso,e un abito rosso
fuoco, ispirato ai pepli dell’antica grecia, sempre nel
pieno rispetto
dell’eleganza
e del Made in
Italy.
Queste le basi
per avere un
bell’abito, poi lo
stile della chiesa, della villa e
di tutto ciò che
vi circonda, deve
essere
legato
con il vostro vestito e quello
dello sposo.
Se la chiesa è storica (per esempio
quella di Senaghino) dovreste dare la
vostra prevalenza ad un abito rafﬁnato
ed elegante, con pochi particolari ma di
effetto, con addobbi e colori neutri di
conseguenza per il ricevimento, dovreste scegliere una villa storica. Nel caso vi
sposiate in una chiesa moderna, l’abito
dovrà essere meno lezioso, più severo
nelle forme, magari potreste lasciarvi
andare a particolari colorati, nei ﬁori o
nell’abito, e magari la villa o il ristorante dovrebbero essere in stile moderno
a cura di Luigi Beretta
o art decò.
Se scegliete un colore, vi deve accompagnare sia sui ﬁori del bouquet sia
sui colori delle tavole, e perché no?? Un
accenno lo dovreste avere sia sul vostro
abito che su quello dello sposo, sposo
che, sarebbe ora cominciasse a vestirsi per il proprio matrimonio, in maniera consona, basta ai tessuti lucidi
e argentati, alle giacche di tre taglie in
meno che poi ahimè non mettono mai
in mostra il ﬁsico, tutt’altro, mettono in
ridicolo la persona, basta a colori cangianti che sotto il sole vi fanno apparire vestiti da sacchi della spazzatura, a
camicie nere, magari con cravatte nere
che fanno molto lutto e non gioia..….
Un accenno di stile e di colore, signiﬁca, magari solo un fazzolettino, un
piccolo e sottolineo piccolo ﬁore, o
perché no anche solo la fodera della
giacca, perché si sa chi è elegante non
ostenta mai, la vera eleganza è sapere
di indossare un abito speciale, per sè
stessi, non farlo sapere agli altri.
Meditate sposi meditate...
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adulto
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... Ti
Ti Aspettiamo!
Aspettiamo!
Tutti i Cortili della nostra Senago (1° parte)
Grazie alle interviste ed alle testimonianze di diversi
anziani senaghesi, con un lungo e difﬁcile lavoro, è
stato possibile ricostruire l’identità di tutti i cortili e
delle cascine presenti a Senago.
Spesso ciascun cortile viene identiﬁcato con più
nomi contemporaneamente. Essi possono derivare
RIONE CENTRO SAN BERNARDO
VIA G. MAZZINI:
Curt de’l Campanàt
(è un soprannome) civico 4/6.
Curt de’l Ludrìn
(famiglia Lodrini) è stata demolita
e corrisponderebbe al civico 10;
detta anche Curt
de’l Spinelli (famiglia Spinelli).
VIA FEBO
BORROMEO:
Curt de’l Citéri e de’l Ghilàrdi
(famiglie Citterio e Ghilardi) civico 10
A cura di
Matteo Colombo
dal cognome di una delle famiglie che lo ha
abitato, oppure dal soprannome o dal mestiere di
uno dei personaggi presenti, o anche dal nome di
un istituto ex proprietario. Poiché tale ricerca non è
stata facile, si invitano i gentili lettori a segnalarci le
possibili omissioni e/o dimenticanze.
PIAZZA
G. MATTEOTTI:
Curt Növa (nuova)
civico 5; detta anche él Curtùn
(la corte grande); él Casermùn
(il casermone, grande caseggiato).
Curt de’l Fatùr
(del fattore) è stata demolita e
corrisponderebbe al civico11;
detta anche Curt de’l Malèrba
(famiglia Malerba, all’interno
vi era Villa Simonetta).
VIA PIAVE:
VIA G. GARIBALDI:
Curt di Stelìt
(è un soprannome, forse ex
proprietà Luogo Pio della Stella)
civico 2;
detta anche Curt de’l Pasiràna
(è un soprannome).
Curt de’l Paesanèla
(è un soprannome) civico 4
Curt de’l Bonavìlla
(famiglia Bonavilla) civico 11;
detta anche Curt de’l Magnà
(è un soprannome).
Curt de la Cuperatìva
(della Cooperativa) civico 1.
È stata demolita,
Continua nel prossimo numero
17
PITTORI LOCALI
Diego Racconi
Diego Racconi nasce a Milano nel 1968. Fin da giovane attratto dalle arti e dalla pittura, frequenta corsi
sempre più speciﬁci, afﬁnando le capacità tecniche e
stilistiche. Dopo essersi trasferito a Senago, si inserisce
nel Gruppo Artisti Bollatesi dove partecipa attivamente
con collettive e concorsi. Si iscrive successivamente al
gruppo artistico “Dipingerlo” dove prosegue ed amplia
le sue esperienze. La volontà di trasmettere emozioni
tramite la pittura, emerge nel tempo in stili e tecniche
estremamente eterogenee, accumunate dal desiderio
di sperimentare nuovi percorsi espressivi. Si focalizza
deﬁnitivamente sulla realizzazione di quadri ﬁgurativi
puntinisti, afﬁancati ad una produzione più recente di
composizioni astratte a mosaico.
La Redazione, nell’incontro con Racconi, ha appurato
la grande passione che l’artista nutre per la pittura dell’astratto e del ﬁgurativo.
Nel vedere le sue opere noti una dolce percezione poetica e una sottile maestria nell’uso di colori e pennelli
che nelle loro centinaia e centinaia di vibrazioni luminose, lasciano percepire un movimento di tecniche puntiniste con richiami
naif.
Diego Racconi, nel suo percorso evolutivo è sempre alla ricerca
della massima possibilità espressiva della gamma di accordi cromatici, di luce e colore, cercando di accostare i colori puri, non
ancora mescolati nel tono voluto, in modo che l’unità di luce e
colore si ricomponga nell’occhio dell’osservatore.
Corazza Avelino, dal modellismo navale al presepe
Nel periodo natalizio, ebbi modo di incontrare Avelino, dopo
lo scambio di alcune battute, mi ha invitato a vedere il suo
piccolo presepe.
Appena entrati nell’anticamera che conduce nel suo appartamento, vi era il suo piccolo capolavoro.
Nel raccontarmi per ﬁlo e per segno quello che aveva fatto
per realizzarlo, traspariva in lui una passione così entusiasmante che dava l’impressione che la spazio del suo presepe
sta proprio lì, nel suo cuore. Nell’ideare il presepe, Avelino
ha voluto immaginare un luogo da favola a due piani, con
molte piccole case, persone che lavorano e dialogano fra di
loro, una scala che porta al piano superiore, tante pecorelle,
al centro la grotta del Bambin Gesù.
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Juventus Club Doc di Senago
La prima parte del nuovo anno è stata, ahi noi, avara di soddisfazioni sportive per i nostri amati colori, nonostante
ciò il nostro club sta continuando nella
propria opera di crescita e rafforzamento per divenire sempre più un punto di
riferimento per i tifosi bianconeri di Senago e dintorni.
Dall’inizio dell’anno il club si è costituito in associazione per venire incontro alle richieste della Juventus che,
nell’ottica di creare un rapporto sempre più stretto con i propri tifosi (alla
luce anche della prossima inaugurazione del nuovo stadio di proprietà che
dalla prossima stagione sarà la nuova
casa bianconera), chiede ai club Doc di
dotarsi di una struttura organizzata ed
efﬁciente.
Il sito internet del club WWW.
ENJOYJUVE.IT è ormai divenuto lo
strumento principe di comunicazione
tra il club ed i propri associati.
Consultandolo è possibile informarsi
sui prezzi dei biglietti per le partite della
Juventus e scaricare tutta la modulistica
necessaria per sottoscrivere l’afﬁliazione al club o la tessera del tifoso.
a Salisburgo
Non mancano per altro le sezioni dedicate
alla vita del club con
foto ed articoli degli
eventi che vedono
protagonisti il club ed
i propri soci, e sezioni
dedicate alle iniziative
della Juventus quali
per esempio il progetto “accendi una stella”.
L’iscrizione alla newsletter del club consena Manchester
te a chi vuole essere
informato di ricevere
tutte le news che vengono pubblicate presso la nostra sede (Bar Enjoy)
sul sito direttamente nella propria ca- Concludo come abitualmente faccio
nelle mail inviate ai soci:
sella di posta elettronica.
Il sito è divenuto anche strumento di Fino alla ﬁne… FORZA JUVENTUS!!!
comunicazione per alcune aziende che
ORGANIGRAMMA ASSOCIAZIONE
hanno deciso di sostenere il club inseJUVENTUS CLUB SENAGO
rendo il proprio logo sul sito stesso e
riservando ai soci condizioni di favore,
Presidente FONTANA ALESSIO
come sconti, promozioni ecc…
Vicepresidente VOLPI MAURIZIO
La stagione ormai volge al termine ma
Tesoriere
MANZOTTI ADRIANO
dinnanzi a noi ci sarà una nuova stagioSegretario MAESTRINI D. IVAN
ne che ci vedrà prendere possesso della
Consigliere NATALINI MAURO
nostra nuova dimora calcistica; chi vorConsigliere PALMESE LUCA
rà sottoscrivere l’abbonamento per il
Consigliere ZAPPA ALBERTO
nuovo stadio della Juve può sin d’ora
Consigliere ZOBOLI ANDREA
sottoscriverlo per i settori denominati
Consigliere LATTUADA MAURO
Club “Giovanni ed Umberto Agnelli”,
Consigliere GRANATO EMILIANO
Tribuna 100 , Club “Omar Sivori” e
Consigliere ZAPPA RICCARDO
Club “Giampiero Boniperti”.
Consigliere SPALLINA AGOSTINO
Per maggiori informazioni vi aspet(presidente sez. San Siro)
tiamo tutti i mercoledì a partire dalle 21
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I corsi di Danza moderna e classica si tengono al mercoledì dalle ore 17,15 presso la palestra di via Padova,
ingresso da via Verdi. I corsi di latino si tengono al lunedì nella palestra di via Repubblica, dietro al Comune.
Tel. 02.990.58.713. In caso di assenza lasciare messaggio e sarete richiamati.
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Apre il Circolo di SEL, Sinistra Ecologia e LIBERTA’ a Senago
Lucio Fois, ex Vice Sindaco
Antonio Sposari, ex Assessore
Maria Teresa Rivetti,
dell’Assemblea Regionale di SEL
A Senago per iniziativa di alcuni
amici e compagni si è costituito
il Circolo di SEL, Sinistra Ecologia e LIBERTA’.
Tra i promotori Lucio Fois, ex
Vice Sindaco, Antonio Sposari,
ex Assessore, Maria Teresa Rivetti, ex Segretario dei Democratici di Sinistra, Alfredo Fois,
Norberto Deponti, Loris Pelucchi, Rino Morales e molti altri,
già iscritti al PD o a locali Liste
civiche. Maria Teresa Rivetti è
già entrata a far parte dell’Assemblea Regionale di SEL.
In questa nuova e giovane
formazione politica, costituitasi nel 2010, in molti hanno
visto una grande opportunità
per riuscire a dar voce agli appelli della sinistra più autentica,
solidale e riformista Senaghese
e del Paese, nel solco della tradizione e comunque moderna,
in grado di volgere lo sguardo
verso il futuro.
Si tratta di una formazione
appena costituita dove sarà
possibile, per quanti vorranno
impegnarsi, partecipare alla sua
costruzione e deﬁnizione anche
riguardo a tutte le istanze politiche in grado di caratterizzarla e distinguerla nel panorama
politico sempre più confuso
e assente rispetto ai problemi
della gente.
Riteniamo che la sinistra italiana sia ancora viva e attiva
e vada rappresentata dando
voce a quanti nel lavoro, nella
società civile e nel sociale combattono ogni giorno la loro
battaglia per il cambiamento politico
in senso democratico,
civile,
moderno e nel
rispetto dell’ambiente. E Sinistra
Ecologia e LIBERTA’ nasce proprio
per rendere più credibile ed incalzante l’opposizione al governo della destra,
perché si possa subito aprire il
cantiere dell’alternativa al berlusconismo ed una nuova alleanza di progresso possa candidarsi credibilmente alla guida
del Paese e di Senago, dove
questo modello sembra ormai
aver fatto scuola, con risultati
sotto l’occhio di tutti.
Sentiamo l’urgenza di costruire una proposta politica che sia
innanzitutto un nuovo patto di
ﬁducia con la gente e con l’ambiente, rivolto soprattutto alle
giovani generazioni e per il loro
futuro. E’ anche a loro che ci rivolgiamo e a quanti hanno volontà e passione e non si rassegnano ad una deriva fatta solo
di bugie e di egoismi e vogliano
condividere insieme ad altri una
grande speranza, quella di una
grande democrazia con una
grande sinistra in una società
più giusta, più libera, più solidale e ambientalista.
SEL è autonoma, nel suo progetto e nella sua organizzazione, unitaria nella ricerca di alleanze politiche e sociali che ricompongano la frantumazione
e la confusione presente della politica
e delle istituzioni,
dando voce e
rappresentanza
alla gente. Per
fare ciò la sinistra
deve
diventare
espressione autentica del cambiamento
e di nuove e più sostanziali
forme di democrazia; deve essere in grado di sognare e di
trasformare la libertà dei singoli
in uguaglianza e partecipazione; deve interpretare il mondo
che cambia, all’altezza delle
sﬁde del presente, moderna e
capace di vivere la realtà e di
parlare alle persone, di conoscere e radicarsi nei territori e
nei luoghi di lavoro.
Rinnovarsi alla luce del presente, attenti ai temi dei nuovi
diritti e problemi, da quelli degli immigrati e delle fasce più
deboli della società ﬁno alle dinamiche della globalizzazione;
ponendo il lavoro e la dignità al
centro del confronto politico,
nel rispetto dell’ambiente e
di chi lo abita. Se hai voglia
di contribuire al cambiamento
con il tuo impegno, invia un’email a [email protected], saremo felici di invitarti ai nostri
incontri di Circolo e discutere
insieme quali iniziative intraprendere a Senago e nel Paese
per un vero rinnovamento della politica e aiutarci a scegliere
i futuri dirigenti del Paese e di
Senago.
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Adelio Vergoni (detto ELIO)
Il canto e la musica per stare con la gente
Elio, una gioventù passata nella sua Pinzano
che gli rimase sempre nel cuore, ed una vita
legata a Senago trascorsa dedicandosi al lavoro, alla famiglia ed alla socializzazione.
Una persona per bene, semplice e generosa, nel suo genere era un artista nel senso più
ampio della parola. Il canto, la musica ed il
suo sorriso, erano le doti con le quali sapeva
esprimere la sua spiccata personalità.
Da grande organizzatore di manifestazioni,
riusciva sempre, attraverso lo sport, la musica
22
ed il canto, a riunire attorno ad una tavola
imbandita e ad una pista da ballo, un gran
numero di persone nel divertimento e nell’allegria, trasmettendo loro tanta serenità
e simpatia.
Elio, il 16.02.2011, colpito da un infarto,
se n’è andato alla precoce età di 59 anni.
Ai suoi funerali tante persone l’hanno ricordato per la sua voglia di vivere, per la
sua generosità nel dedicare alla gente comune momenti deliziosi, divertenti e coinvolgenti.
Ciao Elio, credo che ti faccia molto piacere sapere che il Sindaco del paese, ti abbia
ricordato, sul sito del Comune con queste
parole: “Ieri mattina è mancato improvvisamente Adelio Vergoni, conosciuto come
Elio, stroncato da un infarto.
Elio era una persona appassionata di musica popolare, che con le proprie esibizioni
ci ha intrattenuto per molte serate nelle
feste di piazza ed ai centri sociali e sportivi
di Senago e del territorio.
Era spesso presente nel centro sociale di via Levi per vedere gli amici e per animare i
momenti d’aggregazione.
Aveva un cuore generoso,
pronto a dare attenzione soprattutto alle persone semplici e più fragili.
La sua voce profonda, calda ed intonata, il suo sorriso
sempre offerto a tutti, non
saranno più con noi” il Sindaco Franca Rossetti.
L’amico Remo
Via Mantica: Paletti parapedonali messi senza criterio
Una storia senza ﬁne per il salotto di Senago, è vero che passando a
piedi la via è piacevole, ma è altrettanto vero che vi sono anche dei bellissimi
negozi che necessitano di servizi e questi paletti messi senza aver prima
interpellato i commercianti della via, hanno creato un grave disagio, in
quanto impediscono l’indispensabile carico e scarico delle merci.
I commercianti, che per causa di questi paletti stanno subendo un forte
danno economico, si sono rivolti all’amministrazione comunale, ma per il
momento non stanno ricevendo nessuna risposta.
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Senago - La festa della filosofia
La Festa della Filosoﬁa è innanzitutto un grande festival ﬁlosoﬁco che vede coinvolti
i più importanti ﬁlosoﬁ ed intellettuali italiani i quali, in dialogo tra di loro e con il
pubblico, renderanno la ﬁlosoﬁa accessibile e fruibile ad un ampio target di persone,
differente per età e formazione, ma accomunato dall’interesse per la cultura e per le
arti. Il tutto accadrà secondo una modalità nuova e fresca: non attraverso il classico
convegno frontale, ma attraverso serate polivalenti, sempre accompagnate dalla
musica, da aperitivi e degustazioni gratuite.
Questa seconda edizione del festival ﬁlosoﬁco è dedicato al tema “I mille volti della
verità”, un nuovo progetto che vede impegnato il C.D.A. della Biblioteca Comunale,
l’associazione Albo Versorio, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, vari Comuni
del Polo Culturale e gli Sponsor.
“La verità della ﬁlosoﬁa” - Senago - 29 maggio, 12, 19 e 26 giugno.
La rassegna è afﬁdata a quattro grandi intellettuali italiani: lo scrittore e critico
letterario Arnaldo Colasanti, il Filosofo e politologo Claudio Bonvecchio, il ﬁlosofo e
giornalista Marcello Veneziani ed il ﬁlosofo Carlo Sini.
Senago ospiterà quattro incontri volti a trarre le conclusioni del lungo percorso
del festival riportando il concetto di verità nella sua sede d’elezione: il pensiero
ﬁlosoﬁco.
l’Albero
della
Poesia
Le manifestazioni
si terranno nel Parco
di villa Monzini
sede della Biblioteca
23
Le manifestazioni si svolgeranno:
Arti e Sapori il 18 Giugno 2011 - Villa Monzini
Mezza Maratona il 11 settembre 2011 - Centro sportivo
L’Albero della Poesia il 25 settembre e 3 Ottobre - Villa Sioli
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IL PERSONAL TRAINER
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La ﬁgura del PT negli ultimi anni ha assunto
un ruolo molto importante nelle palestre,
operando come tutti i professionisti che si
rispettino in base a competenze speciﬁche
nel settore. Molti si avvicinano a questi bravi
professionisti del benessere afﬁdando loro
il proprio ﬁsico e la propria salute e questo
implica un preciso dovere morale e di grande responsabilità da parte del PT ancora
prima di garantire un risultato di benessere
ﬁsico. La passione e l’entusiasmo sono molto importanti in questa professione poiché
vengono percepite positivamente, ma comunque non si può basare il proprio operato solo su di essi, in quanto sarebbero insufﬁcienti per un efﬁcace intervento mirato
e senza commettere errori di sorta poiché
bisogna sempre tener conto delle problematiche ﬁsiche e delle motivazioni di ognuno di noi, per poter giungere a dei risultati
positivi e rapidi. Quindi un buon PT deve
pensare da professionista ed agire di conseguenza e mettere in pratica la giusta forma
mentis. Con le metodiche moderne di alle-
namento oggi è possibile giungere ad una
buona forma ﬁsica con solo due ore di allenamento alla settimana, è necessario però
essere seguiti da un professionista in modo
da evitare errori signiﬁcativi i quali potrebbero interferire negativamente sulla vostra
preparazione atletica. Il “fai da te” tanto in
voga negli anni ’70/’80 ha fatto più danni
che altro proprio per la scarsa conoscenza
della gente a riguardo di metodi e carichi
di allenamento adeguati. Ora però cerchiamo di non ripeterli, afﬁdiamoci a persone
preparate ed il nostro centro di Paderno
Dugnano via Magretti 15 vicino la piazza
del mercato di Palazzolo, è ben fornito di
personale preparato ed attrezzature di ultima generazione. Sovente mi capita di sentire gente che afferma di praticare jogging
1/2 volte alla settimana senza sapere quali
siano i loro carichi ottimali a livello cardiaco
(diversi per ogni età) per risolvere qualche
problema di peso, lamentando dopo l’allenamento dolori lombari fastidi alle articolazioni ed eccessiva produzione di acido
lattico a livello muscolare. E’ evidente che
quel tipo di esercizio non fa certamente al
loro caso. Anche se alla ﬁne avranno perso
un po’ di peso, le sollecitazioni a carico del
tratto lombare e delle articolazioni potrebbero essere state eccessive, ed aver causato
più danni che beneﬁci alla persona. Alcuni
consigli tecnici da parte di un professionista
avrebbero potuto evitare quelle spiacevoli
patologie, che se non eliminate immediatamente con un allenamento adeguato,
potrebbero diventare croniche, quindi sarebbe opportuno non i improvvisarsi Personal Trainer, a meno che non si possieda una
sufﬁciente preparazione tecnica a riguardo.
Vi aspettiamo presso il nostro centro di Paderno Dugnano dove riceverete un’intera
settimana di frequenza a tutti i nostri corsi
GRATUITA, potrete così apprezzare la nostra professionalità ed esperienza maturata
in oltre 30 anni di attività nel settore.
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Il coro Estote Fortes compie 20 anni!
Il Coro Estote Fortes (“siate forti”) è
stato costituito nel 1991 a Senago da
un gruppo di appassionati di canto
polifonico provenienti da esperienze
corali precedenti.
Da allora la compagine originaria ha
visto l’avvicendarsi di diversi coristi,
rimanendo però sempre sotto la direzione del Maestro Vincenzo Calvo
e mantenendo sempre intatte le sue
caratteristiche costitutive, cioè dare al
pubblico la possibilità di ascoltare musiche storicamente importanti, belle e
godibili. L’Estote Fortes si è costituito
in associazione nel novembre 2010
con lo scopo di diffondere l’attività
corale nel contesto culturale e sociale, promuovere la conservazione del
patrimonio musicale ed etnomusicale, rifarsi alla storia della musica mantenendo un repertorio di musica sacra e profana e permettere ad ogni
associato di arricchirsi umanamente e
culturalmente.
Estote Fortes ha esperienza nell’accompagnamento di cerimonie religiose e civili come matrimoni, manifestazioni culturali o cittadine.
Il coro si propone di ingaggiare nuovi coristi nella sezione voci maschili
e a questo scopo, con il suo nuovo
Presidente, Donatella Cislaghi, dà la
massima disponibilità a far conoscere
le proprie attività a chi avesse simpatia per la musica polifonica.
Le prove si svolgono a Senago, ogni
lunedì sera alle ore 21, presso la sede
dell’Oratorio San Luigi.
Per contatti:
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Il prossimo “CONCERTO” cittadino si terrà sabato 7 maggio 2011
nella chiesa del quartiere Senaghino.
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Buongiorno Gentile Redazione di “Senago Noi e la Città”.
Vi segnalo ed allego alcune foto riguardanti delle buche a mio avviso “pericolose “ per i cittadini a piedi e per le persone alla guida di
autoveicoli, all’altezza della Madonnina in Via alla Chiesa.
Le Autorità, il giovedì e il venerdì sono solerti nell’applicare le sanzioni nel parcheggio di Via Tolstoj e nella Via alla Chiesa, ma non
altrettanto sono solerti nel far sistemare le buche. Tra Via Tolstoj
120 e Via alla Chiesa una volta c’erano delle strisce pedonali ora
sono scomparse, vi è anche una siepe... che toglie visibilità durante
la manovra di svolta quando sei alla guida dell’autoveicolo.
Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti.
Lorenzo Iacoviello
Muri imbrattati in via Appiani
Una zona centrale e quindi di grande passaggio di Senago (via Appiani
angolo via Repubblica), si presenta da diversi mesi con i muri volgarmente
imbrattati. Tutto questo ovviamente a discapito del decoro e della decenza
della nostra città. Il cittadino si rende conto che questa è opera di qualche
isolato imbecille, ma si indigna poichè queste sporcizie fanno mostra di sé
ormai da diverso tempo.
Si chiede perciò: “A chi spetta ripulire i muri? Al privato o al Comune?”.
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Parchetto di Castelletto: l’oasi del rifiuto
Una bella pizza in compagnia con tanto
di birra, sigaretta, giornale e poi… tutto
abbandonato per terra.
Ecco la maleducazione e l’inciviltà di
certa gente che frequenta il giardino di
Castelletto, posto fra le vie Comasina,
Cavour e Padova.
Altre persone invece si comportano in
maniera corretta ed hanno rispetto per la
cosa pubblica, solo che quando cercano
un cestino per utilizzarlo, ecco come lo
trovano...
Senago: Viale Europa I lavoratori della zona chiedono al Comune la restituzione dei parcheggi
È la richiesta formulata al Comune dai
dipendenti delle aziende situate nella zona industriale di viale Europa, da
quando cioè l’Amministrazione Municipale ha terminato un intervento viabilistico con la formazione di una pista
ciclabile a lato del viale che ha ridotto
notevolmente la carreggiata stradale
togliendo la possibilità di parcheggio.
A far presente il grave disagio, sono
un centinaio di persone che lavorano
nella ditta dolciaria Zaini, che
si trova proprio sul viale.
Tutti questi lavoratori hanno sottoscritto una petizione
presentata al Municipio ed
al comando di Polizia Comunale. In essa si fa notare che
la pista ciclabile, trovandosi
in una zona decentrata, non
viene mai usata, per cui toglie
solamente spazio ai parcheggi; inoltre
viene fatto presente che al mattino prima delle ore 6, arrivano diversi camion
che occupano gli spazi riservati alle automobili.
Capita a volte che questi camionisti,
facendo manovra, danneggino le vetture parcheggiate rimanendo il più delle volte anonimi.
Non solo: poiché nella zona non esiste un minimo di sicurezza, le lavoratri-
Onoranze Funebri Somensi
Centro Servizi Funerari
ci donne che operano nel turno fra le
14.30 ﬁno alle 22.30 sono costrette a
parcheggiare molto lontano dal posto
di lavoro e quindi in zone pericolose,
rischiando ogni notte di essere aggredite.
I ﬁrmatari della petizione invitano
gli amministratori ad intervenire per la
risoluzione di questi problemi.
Il Viale Europa è da anni al centro delle
lamentele anche da parte dei residenti
i quali, lamentano l’alta velocità dei veicoli che causano,
oltre ai pericoli, la vibrazione
dei vetri delle ﬁnestre e assordanti rumori.
I residenti propongono
l’istallazione di dossi e lampeggiatori per costringere
il rallentamento.
Sede legale:
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Inter Club Senago
Interisti senaghesi alla camminata Senago – Santuario di Saronno.
NERAZZURRA
Il 2010 è stato per noi interisti un anno
straordinario, la nostra beneamata ha
conquistato meritatamente 5 trofei (mai
successo in Italia!) diventando Campione d’Italia, Campione d’Europa e Campione del Mondo.
Dopo tanti festeggiamenti l’Inter Club
Senago Nerazzurra in collaborazione
con alcuni componenti del gruppo runners “Senago c’è”, ha promosso una
camminata (12 km) di ringraziamento.
Così un gruppo di 26 fedelissimi tifosi
il 2 gennaio scorso ha sﬁdato i rigori invernali, e partendo da Senago, si è recato al santuario di Saronno.
Durante la camminata, tanto entusiamo, ricordi, risate e nuovi propositi
hanno rafforzato lo spirito di gruppo e
consentito il raggiungimento in allegria
dell’agognata meta.
Nella speranza di poter nuovamente
ripetere la simpatica iniziativa il Consiglio dell’Inter Club Senago, invita tutti
i simpatizzanti a frequentare la sede in
via XXIV Maggio c/o il Bar Gioia, ritrovo il giovedì ed ogni volta che la squadra gioca.
A presto con nuove vittoriose avventure da raccontare.
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farina 00, olio extra vergine di oliva, sale, lievito di birra e mozzarella fior di latte,
uniti con un’arte la cui origine si perde nella notte dei tempi”
Cenni di storia… tanto per non dimenticare
I Mutui - la Tangenzialina Sud - il Crash Test
I MUTUI
Nel 1996 il governo Dini,
risolse “all’italiana”, il problema ﬁnanziario dei Comuni con un decreto che
diede la possibilità di dilazionare il pagamento dei
mutui in corso per poter
avere una disponibilità immediata di nuovi fondi da spendere.
I nostri amministratori di allora, visto questa possibilità, presero subito in considerazione i 20 mutui in corso
con la Cassa Depositi e Prestiti, che ammontavano come
quota capitale a lire 7.712.843.529, considerarono l’intero importo come se fosse un unico mutuo e lo dilazionarono in 20 anni, in modo da ottenere la diminuzione della
rata annua e per poter accendere così nuovi mutui.
Peccato però che questa operazione è costata ai senaghesi la bellezza di 4 miliardi e più delle vecchie lire di
interessi, facendo lievitare il debito che a tutt’oggi tra i
nuovi mutui e i vari dilazionamenti si stima sia salito a circa
15 milioni di euro, circa 30 miliardi di vecchie lire.
La conseguenza è che la nuova Amministrazione si trova in
gravi difﬁcoltà, perché deve far fronte ad una pesante rata
annuale per pagare i mutui pregressi, senza la possibilità di
accenderne altri per far fronte alle necessità del paese.
LA TANGENZIALINA SUD
Che vergogna… non
se ne parla più! Anche
qui “La Farfalla” fece
una grande battaglia
quando sul bilancio
sparirono i ﬁnanziamenti stanziati dal Comune per il completamento del terzo lotto.
Da allora più nulla, non ci sono amministratori, né con il foulard
azzurro, rosso, verde, bianco o variopinto.
Tutti uguali, compreso questa amministrazione di cui faccio parte, dove purtroppo sono solo una voce nel deserto.
IL CRASH TEST
Aspettiamo
sessant’anni per riprenderci il nostro terreno:
chi vivrà vedrà! Intanto abbiamo una zona
di cui nessuno sa cosa
succede
all’interno
della recinzione. La ditta in questione, versa le tasse al Comune
di Bollate: e noi? Che bellezza!
R.M.
29
Lo spazio del Presepe è l’immensità stessa del sacro nel suo divenire
Il Presepe di Faustino Dossena
E’ bello vedere la gente che tradizionalmente allestisce il Presepe nelle case, nei
giardini, organizza mostre per scegliere il
Presepe più bello.
Nel passare per le vie di Senago nel periodo natalizio, si vedono nei giardini, nelle
portinerie o porticati, degli stupendi Presepi.
Faustino, nacque a Casale Cremasco il 6
gennaio 1935, arrivò a Senago nel 1957
ed iniziò a lavorare nei campi con i genitori
ﬁn da giovanissimo. Nel 1965 si sposò e
trovò lavoro in fabbrica rimanendovi ﬁno
alla pensione.
Padre di 2 ﬁgli e nonno, le sue origini
dinamiche e creative lo portano ancora
oggi ad impegnare il tempo libero in attività artigianali.
Ha quindi iniziato
a fare dei piccoli
lavoretti artistici e
quest’anno, con del
materiale che aveva
a disposizione, ha
pensato di costruire
un Presepe.
L’opera è stata
realizzata tutta a
mano: capanna di
Gesù, casette, torri,
ponti ed altro ancora. Sono tutte in legno grezzo con le sue
imperfezioni, ma nello stesso tempo speciali. Un lavoro che ha richiesto tempo,
bravura e tanta pazienza.
Faustino, era molto soddisfatto dell’ope-
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ra fatta, anche perché ha ricevuto tanti
complimenti da chi gli ha fatto visita; ma
la gioia più grande è stata vedere la felicità
negli occhi dei suoi nipotini, entusiasti del
bel presepe fatto dal nonno.
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Favole… alla Milanese
Él Granìn dé Furmént,
Re dé la Tèra 2° Parte
30
…Él Granìn dé furmént Re dé la tèra divènta
una pìcula piantìna, él sé acòrg’ che la tèra
l’è diventàda düra per él frèc’ dé l’invèrnu.
Él dis: “Arìva l’invèrnu! Chissà quàntu frèc’
g’avrù dé ciapà!”. Una matìna él sé disèda,
él véd la néf vegnùda giò adàsi adàsi e
cuprìs tüta la campàgna. Él Re él se tröva
sòta la nef che’l ripara da’l gèl e spéta con
impasiènsa che’l sul primaverìl él riscàlda.
In aprìl él Granìn l’è già alt. Arìva mag’ e
giügn él Re divènta pü sé robüst: él paesàn
él prutég’ da’l papàver. Arìva lüi él Granìn
divènta véc’, la sò pesànta spiga la sé piéga
con malincunìa: “Perché té sét anch’amò giò dé muràl? – él
ghé dìs él Pasarìn che l’ha sentì lamentàs – Uramài té sét
prunt, él to gràn sarà ùtil a i òm, un quài granìn resterà anca
per nüm pasarìt. Finìs la to vita in pàs.” Stavòlta él Granìn
l’era nò cunvìnt déi cunsìli de’l Pasarìn: él piéga sémper pü
sé la sò spiga.
Un dopo mesdì con tanto sul, arìva una grosa trebiatrìs:
él Granìn él va sota la so lama e dopo tant muimént, él sé
trova in un sac ne’l grané insèma a tanti àlter mila e mila
granìn sò fradèi. Él so viàc’ a l’è minga ﬁnì: adès ghè dé
andà al mulìn per vès masnà in farìna, dopo da’l furné per
diventà un toc dé pan apetitùs.
Libera traduzione di Alfredo Colombo
a cura di Matteo Colombo
DIALETTO MILANESE
Il Chicco di Grano
Re dell’Agro 2° Parte
…Il Chicco di grano Re dell’agro, si trasforma
in una piccola piantina e si accorge che la terra
si sta indurendo per il freddo invernale. Dice:
“Giunge l’inverno! Chissà quanto freddo
dovrò patire!”. Un mattino si desta e vede
la neve caduta dolcemente e stesa su tutta la
campagna. Il Re si trova sotto la neve che lo
protegge dal gelo e attende con trepidazione
che il sole primaverile lo intiepidisca.
In aprile il Chicco è già molto alto. Arriva
maggio poi giugno, ed il Re diventa sempre
più robusto: il contadino lo preserva dai
papaveri. Arriva luglio ed il Chicco invecchia,
la sua gravida spiga si piega tristemente: “Perché sei
nuovamente triste? – gli chiede il Passero che ha udito il
suo lamento – Ormai sei pronto, il tuo grano sarà utile agli
uomini, mentre qualche chicco resterà pure a noi passeri.
Termina la tua vita serenamente”. Il Chicco stavolta non
pareva convinto dei suggerimenti del Passero e piega
sempre più la sua spiga.
In un pomeriggio assolato giunge una grossa mietitrebbia. Il
Chicco cade sotto la sua lama e dopo tanti sballottamenti, si
trova in un sacco nel granaio fra altri migliaia di chicchi suoi
fratelli. Ma il suo viaggio non è ancora terminato: ora va al
mulino per essere macinato in farina ed inﬁne dal fornaio
per diventare un gustoso pane.
…Accadde nella Lombardia del 1800… Cronaca d’altri tempi.
1808, 28 mar. Milano: siccità persistente da 36 giorni con
grave danno alle campagne, diffuse malattie di petto.
Il termometro segna a mezzogiorno -4.
1855, 26 giu. Bormio (SO): incendio distrugge 40 case.
1859, 9 giu. Gombito (CR): presso Vinzasca, gli austriaci
costruiscono un ponte di barche provvisorio per consentire
il ritiro sulla sponda sinistra dell’Adda, del 1° e 2° corpo
d’armata.
1862, 10 ago. Melegnano (MI): sulla piazza davanti al caffè,
l’avvocato milanese A. Rossi si esprime contro Garibaldi.
È bersaglio di ingiurie e violenze, inﬁne viene costretto ad
inginocchiarsi e a gridare più volte “Evviva Garibaldi!”
1866, 29 gen. Paullo (MI): il parroco e il segretario comunale
di Peschiera con la ﬁglia, vengono assaliti da 7 malfattori
armati che li derubano di tutto, perﬁno degli abiti.
1871, 18 giu. Brescia: nella notte scorgesi bellissima aurora
boreale traversata da correnti di luce bianca, durata circa tre
quarti d’ora.
1875, 12 set.: grande regata sul lago di Como alla quale
concorrono 16 comuni. 1° premio Bellagio; 2° Cadenabbia,
3° Blevio.
1889, 28 feb. Villa d’Almè (BG): crolla la volta del
fabbricato della scuola seppellendo 7 operai, per 3 dei quali
non c’è più nulla da fare.
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Ricordando
il 150° dell’Unità d’Italia
(1° puntata)
Nel 1859 l’Italia non esisteva ancora
e non eravamo liberi, ma ancora sotto
la dominazione dell’Impero d’Austria,
oggi una nazione tranquilla, ma allora
una superpotenza mondiale. Senago
ed i senaghesi stessi, hanno fatto
la propria parte per la causa dell’Italia
Unita. Vediamo in particolare come un
nostro coraggiosissimo concittadino ha
occupato un posto di rilievo nella storia del
Risorgimento Italiano: è Fumagalli Angelo
Enrico nato a Senago il 13 settembre
1826, che ﬁn da giovane ebbe a cuore le
sorti della patria con l’attiva partecipazione
alle “cinque giornate di Milano” (1822 marzo 1848) mettendosi nei guai nei
confronti del governo austriaco.
come lui, desideravano entrare come
volontari nell’esercito pronti a dar la vita
per il sogno di avere ﬁnalmente un’Italia
unita: professionisti, intellettuali, artigiani,
commercianti,
disertori
dall’armata
austriaca, per la maggior parte erano
lombardi, ma provenivano da tutta la
penisola ed alcuni anche dall’estero.
Giurò fedeltà a Re Vittorio Emanuele
II (che, assieme al Governatore Cavour,
condivideva la causa italiana) ed aderì
ai “Cacciatori delle Alpi”, reggimento
comandato addirittura dal Generale
Giuseppe Garibaldi in missione per liberare
la Lombardia.
Nella primavera del 1859, tutto era ormai
pronto: l’Imperatore austriaco Francesco
Re Vittorio Emanuele II; Governatore Camillo B. C. di Cavour; Generale Giuseppe Garibaldi;
un tipico garibaldino; Generale Barone Karl Urban
Il sentimento di unità nazionale dei
milanesi e dei lombardi era molto forte
ed ogni pretesto era buono per radunarsi,
stare insieme ed acclamare l’unità d’Italia;
la polizia a fatica riusciva a reprimere questi
cortei improvvisati che boicottavano le
imposte ad esempio evitando di fumare o
giocare al lotto. I pochi che non aderivano
erano considerati infami e venivano
minacciati ed isolati.
Fumagalli a 33 anni, scappò in Piemonte,
allora Regno di Sardegna. Ma non fu
certamente una fuga, lì infatti trovò
molti altri uomini di tutti i ceti ed età che,
Giuseppe I dichiarò guerra al Re di
Sardegna Vittorio Emanuele II (alleato con
l’Imperatore dei francesi Napoleone III).
I 3347 volontari dei “Cacciatori delle
Alpi” di Garibaldi (compreso il senaghese
Fumagalli), si mossero dal Piemonte verso
il lago Maggiore. La notte fra il 22 ed il 23
maggio passarono il Ticino conquistando
Sesto Calende, poi in giornata, sotto
fastidiose piogge, si misero in marcia per
Varese ormai sgombrata dagli austriaci,
arrivandovi a mezzanotte ed accolti con
entusiasmo. Ma il comando austriaco
allertò il crudele Generale Barone Karl
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Urban, il quale il 26 maggio con i suoi
4100 uomini si scontrò a Varese con i
Cacciatori di Garibaldi e fu sconﬁtto.
Il giorno dopo Garibaldi si portò con
tutti i suoi a san Fermo presso Como,
conseguendo un’altra importante vittoria
ancora su Urban ed i suoi uomini saliti ad
8000 grazie ai rinforzi. Nei giorni successivi
venne liberata anche Lecco. “I ﬁgli d’Italia
che sui campi lombardi videro le spalle agli
austriaci” come disse Garibaldi.
Ma il Barone Urban non si arrese e tentò
di ribaltare la sorte: ripartì da Monza con
3 brigate. Il 31 circondò Varese e, catturati
10 ostaggi, impose alla cittadinanza un
odioso ricatto: il pagamento di 3 milioni di
lire austriache, 300 buoi, cuoio e tabacco
entro 24 ore, a fronte del bombardamento
e saccheggio della città, oltre alla fucilazione
degli ostaggi.
Alle ore 18 non ricevendo il primo milione
Urban ordinò il bombardamento ai danni
di Varese, seguito da un secondo alle ore
21: aveva la situazione in pugno.
Un altro fronte di guerra però, rovinò
i piani di Urban. Gli alleati franco-sardi
erano impegnati nella celebre battaglia
di Magenta: il Barone dovette privarsi di
ben 2 brigate che guidò personalmente
per mandarle in aiuto e Varese tornò
vulnerabile. Tuttavia non riuscì a
raggiungere in tempo Magenta perché
gli austriaci avevano già perso e dovette
ritirarsi. Con una brigata si avvicinò
minacciosamente a Senago…
(continua
nel prossimo
numero)
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Settimanale 15-04-2012 - Comunità Pastorale S.Paolo Apostolo

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