NEV - NOTIZIE EVANGELICHE protestantesimo - ecumenismo - religioni 6 ottobre 2010 settimanale - anno XXXI - numero 40 * INTERVISTA: Holger Milkau su Lutero a Roma * Nobel Edwards. "Un riconoscimento di grande valore" per la Commissione bioetica valdese * Lutero/1. I protestanti della capitale organizzano una giornata di studio su “Lutero e Roma” * Lutero/2. La prima edizione della Giornata della CELI è dedicata al riformatore tedesco * Solidarietà alle comunità ebraiche dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia * Facoltà valdese. Si apre sabato a Roma il 156° anno accademico * Castel Volturno. Battisti e pentecostali insieme per pregare e costruire l'integrazione * Europa. Le raccomandazioni delle chiese per combattere la povertà * Ecumene. Il primo viaggio in Africa del nuovo segretario del CEC * TELEGRAFO: Notizie in breve * APPUNTAMENTI * SCHEDA: Martin Lutero ______________________________________________________________________________ AVVISO DI CONFERENZA STAMPA PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA DI STUDI “LUTERO E ROMA” 7 ottobre 2010, ore 10,00 presso la Sala stampa della Camera dei Deputati, via della Missione 4 ______________________________________________________________________________ INTERVISTA Holger Milkau: Lutero a Roma, un episodio simbolico da ricordare senza intenti polemici a cura di Luca Baratto Roma (NEV), 6 ottobre 2010 – In questo mese di ottobre le chiese evangeliche della capitale si apprestano a ricordare il Cinquecentenario del viaggio di Martin Lutero a Roma (vedi notizie). La Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) ha deciso di dedicare a questo evento la prima edizione della Giornata della CELI, in programma sabato 9 e domenica 10 ottobre con il titolo “Lutero a Roma. Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi”. Al pastore Hoger Milkau, decano della CELI, abbiamo rivolto alcune domande. Quale importanza riveste il viaggio di Lutero a Roma nella vita del riformatore? Non si tratta, in effetti, di un episodio molto noto al grande pubblico, né di un evento che ebbe delle dirette conseguenze sulla riflessione teologica di Lutero che maturò più tardi. La venuta a Roma di Lutero fu tuttavia l’unico momento di contatto diretto tra i due antagonisti della Riforma protestante: il monaco sassone e la realtà del potere papale. Oggi, come chiese evangeliche orientate decisamente all’ecumenismo e al dialogo, vogliamo ricordare questo episodio non in chiave polemica, ma come 2 momento simbolico: un giovane intellettuale carico di domande circa la verità e la giustizia si mise in cammino per cercare le risposte che non trovò nei centri prominenti dell’epoca, bensì nella inoffuscabile verità delle Sacre Scritture. E' così che nasce la visione protestante-evangelica di un individuo credente liberato dalle catene altrui, che vive della grazia di Dio e, consapevole di questo, si impegna con responsabilità per il bene nel mondo, senza costrizioni. Proprio l'idea della libertà sarà al centro della giornata CELI – una specie di “mini-Kirchentag” luterano italiano – che si svolgerà il 9 e il 10 ottobre con il motto: "Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi". La reazione di Lutero verso la Roma cinquecentesca fu di scandalo per non avervi trovato quella santità che si aspettava dalla capitale del cristianesimo occidentale. Oggi i luterani come vivono e come vedono Roma, sede del cattolicesimo mondiale? Lutero incontrò a Roma una cultura diversa dalla sua. Nonostante la delusione, riteneva di grande importanza la sacralità dei luoghi: le tombe degli apostoli, le tracce del primo cristianesimo europeo, la testimonianza dei martiri. Come capitale del mondo romano-cattolico, Roma costituisce anche per i luterani di oggi un luogo importante per il dialogo fraterno ed ecumenico. Ci sono ancora molte domande aperte che aspettano impegno ed amore per essere affrontate e chiarite. Per coinvolgere in questo processo le nuove generazioni, la CELI insieme alla Facoltà valdese gestisce il Centro protestante di studi ecumenici Filippo Melantone, creato per favorire il contatto tra studenti protestanti e gli atenei romani, permettendo una maggiore consapevolezza reciproca delle condizioni di fede e di teologia. Roma è poi una città che ha accolto in ogni tempo gente straniera. Anche i membri della nostra comunità di Roma, la più antica della CELI, si sono sentiti accolti e coinvolti. Oggi Roma è la città in cui vogliamo dare il nostro contributo di luterani per creare una società più libera e plurale, al servizio di chi ha bisogno del nostro aiuto. Vorrei poi esprimere con gratitudine un ulteriore aspetto: un po’ di tempo fa abbiamo proposto all’ufficio toponomastico del comune di dedicare una delle strade o piazze di Roma a Martin Lutero. La richiesta è stata accolta e siamo fiduciosi che il progetto possa andare in porto. Nel 2017 cadrà il Cinquecentenario della Riforma protestante. Come si sta preparando la CELI a celebrare questo avvenimento? La CELI ha aderito al calendario proposto dal progetto della “Decade di Lutero” (Luther-Dekade, www.luther2017.de). Ogni anno, da qui al 2017, sarà dedicato a un aspetto collegato alla Riforma che Lutero ha iniziato. Il 2010 è dedicato a “Riforma e educazione”, essendo l’anno il 450° anniversario della morte di Filippo Melantone, “praeceptor Germaniae”, il cui contributo alla cultura dello studio e dell’educazione è inestimabile. Gli impulsi della Riforma all'educazione riguardavano soprattutto la democratizzazione della formazione, l’unità di fede e formazione, e la formazione popolare. Il 2011 sarà l'anno di “Riforma e libertà”, un tema che sottolinea la tesi fondamentale della Riforma secondo cui il cristiano è una persona “maggiorenne”, autonoma e responsabile per se stessa anche nell’ambito religioso e morale. Il credente è chiamato al sacerdozio universale e come tale ascolta la parola di Dio e si volge al suo prossimo liberamente e con responsabilità, senza costrizioni. L’anno 2012 darà spazio all’ampio tema “Riforma e musica“: Bach, Schütz e Haendel sono compositori nati nel luteranesimo, impegnati nella diffusione della fede attraverso il mezzo della musica. L’amore di Lutero per la musica ha dato valore anche al canto dei credenti. Nel 2013 cade il 450° anniversario del Concilio di Trento del 1563, l'assemblea della chiesa cattolica che condannò gli esiti della Riforma. Per ottenere una visione nuova e diversa di questa impostazione rinascimentale, si aprirà un anno su “Riforma e tolleranza”, tema molto attuale e bollente. Seguirà nel 2014 “Riforma e politica”, nel 2015 “Riforma e Bibbia“ e nel 2016, con lo sguardo verso un mondo che oggi è molto diverso dai tempi di Lutero, il tema “Riforma e il mondo unico”, che apre lo sguardo al collegamento dei protestanti in tutto il mondo, valuta l’importanza della globalizzazione per la fede e il messaggio cristiano. Così saremo in cammino verso il 2017, anno in cui l’affissione delle 95 tesi di Lutero alla porta della Schlosskirche di Wittenberg viene ricordato come inizio della Riforma luterana. La CELI, insieme alle chiese sorelle, in questo decennio intende offrire un ampio ventaglio di eventi e iniziative che rispecchieranno le varie tematiche menzionate, con l’obiettivo di rendere più colorita, più pluralista e più protestante la nostra realtà italiana nel contesto di un’Europa in crescita, moderna e libera. 3 Nobel Edwards. "Un riconoscimento di grande valore" per la Commissione bioetica valdese Roma (NEV), 6 ottobre 2010 - La Commissione bioetica della Tavola Valdese "si congratula per il conferimento del premio Nobel per la Medicina a Robert Edwards, inventore della fecondazione in vitro". Come si legge in un comunicato stampa reso noto oggi dal coordinatore della Commissione, Luca Savarino, l'assegnazione del Nobel costituisce un "riconoscimento di grande valore" che attesta "l’importanza di una scoperta che non solo ha reso possibile un fondamentale passo avanti nella lotta alla sterilità, ma ha anche consentito di eludere numerose gravi malattie geneticamente trasmissibili tramite la diagnosi preimpianto e, più recentemente, ha aperto la promettente strada della ricerca sulle cellule staminali". Considerando l'impatto di queste scoperte nella società italiana, la Commissione si "duole che la legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita non abbia saputo accogliere, se non limitatamente, la portata scientifica ed etica di queste scoperte, come dimostrato dalla riconosciuta incostituzionalità di alcuni suoi articoli". "Auspichiamo - prosegue il comunicato stampa - che la consegna del prezioso premio di portata internazionale possa essere in Italia spunto di ulteriore riflessione sulle potenzialità di questa tecnica e di conseguente revisione della legge in questione". Lutero/1. I protestanti della capitale organizzano una giornata di studio su Lutero e Roma Parere favorevole della Commissione toponomastica per una via dedicata al riformatore Roma (NEV), 6 ottobre 2010 – “1510-2010. Lutero e Roma”, questo il titolo della Giornata di studi organizzata dalle chiese evangeliche romane per ricordare la figura del riformatore tedesco in occasione dei 500 anni della sua venuta nella città eterna. L’evento si terrà l’11 ottobre prossimo, presso la Sala della Protomoteca del Comune di Roma, e ha avuto il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma e dell’Ambasciata tedesca. La mattina (10,00-13,00) sarà dedicata ai giovani delle scuole superiori con i relatori: Anna Belli, Corinna Landi, Luca Baratto, Dora Bognandi, Daniele Garrone, Gianni Long, Paolo Naso, coordina Gianna Urizio. Nel pomeriggio (15,30-18,00) si svolgeranno due tavole rotonde aperte al pubblico. La prima parte sarà dedicata a “Lutero nel suo tempo” con Holger Milkau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI); le storiche Silvana Nitti e Laura Ronchi. La seconda parte avrà come tema “Lutero e la Riforma nella società italiana” e vedrà gli interventi di Nikolaus Schneider, presidente della Chiesa evangelica tedesca (EKD); il teologo valdese Paolo Ricca; il teologo cattolico Battista Angelo Pansa; coordina Gian Mario Gillio, direttore di “Confronti”. “Le iniziative interconfessionali – spiega Dora Bognandi, avventista, tra le promotrici e organizzatrici dell’evento – spesso sono delegate ai vertici delle chiese. Invece il progetto ‘Lutero e Roma’ è partito dalla base, da alcuni membri di chiese valdesi, metodiste, avventiste, luterane, battiste, che si incontravano per appoggiare il referendum sull’acqua, e che hanno pensato di ampliare la collaborazione anche in altri ambiti. Abbiamo quindi organizzato, in occasione del V centenario della venuta di Lutero a Roma, due eventi: uno culturale, nella sala della Protomoteca, e uno spirituale, un culto di ringraziamento per la Festa della Riforma, il 31 ottobre, data che ricorda l’affissione delle 95 tesi da parte di Lutero nel portone della chiesa di Wittenberg. Vista l’importanza della ricorrenza – ha concluso Bognandi –, abbiamo anche pensato di sollecitare il Comune ad esprimersi sulla richiesta di intitolare una via a Martin Lutero. La risposta è stata positiva e di questo siamo lieti.” Nell’incontro si coglierà anche l’occasione per ringraziare il Comune di Roma per aver risposto positivamente alla richiesta della Chiesa avventista e della Chiesa Luterana di intitolare una strada della capitale a Martin Lutero. Il 7 giugno scorso, infatti, la Commissione consultiva di toponomastica ha espresso parere favorevole, attribuendo il toponimo “Martin Lutero: teologo tedesco (1483-1546)”. La promessa, per ora, è quella di individuare un’area idonea in un comprensorio appropriato. 4 Lutero/2. La prima edizione della Giornata della CELI è dedicata al riformatore tedesco “Lutero a Roma” il titolo della manifestazione con culti, laboratori, canti e una tavola rotonda Roma (NEV), 6 ottobre 2010 – In tedesco si chiama ELKI-tag a richiamare il Kirchentag, il grande raduno di popolo delle chiese evangeliche in Germania. In Italiano è la prima Giornata della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI) che sabato 9 e domenica 10 ottobre porterà a Roma i luterani della penisola. La manifestazione, che si terrà presso i locali del Decanato in via Aurelia Antica 391, vuole essere un'occasione di incontro, fraternità e riflessione con momenti di studio, canto e convivialità per cementare l'identità e l'unità dei membri delle chiese della CELI. In particolare la Giornata sarà l'occasione per ricordare i 500 anni dalla venuta a Roma di Martin Lutero che nell'ottobre del 1510 si recò nella città eterna per dirimere una questione interna al suo ordine monastico. Di qui il titolo “Lutero a Roma. Cristo ci ha liberato perché fossimo liberi”. Il programma propone una serie di laboratori di studio biblico, di teatro e uno specificamente dedicato alla permanenza di Lutero presso il convento degli agostiniani della chiesa di S. Maria del Popolo. Di rilievo è anche la tavola rotonda “Ecumene – La Confessione di fede: vincolo o visione?” che vedrà gli interventi della pastora Letizia Tomassone, vicepresidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), di don Marco Gnavi, delegato per l'ecumenismo della Diocesi di Roma, e del pastore Jonathan Broadman della chiesa anglicana di All Saints. Il pomeriggio si concluderà con la prolusione “Essere evangelici nel 21° secolo” tenuta dal vescovo luterano di Brunswick, Friedrich Weber. La manifestazione si concluderà domenica 10 con un culto presso la Christuskirche di via Sicilia. Solidarietà alle comunità ebraiche dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia Aquilante: “Una grave offesa, tanto più grave perché espressa in altissima sede istituzionale” Roma (NEV), 6 ottobre 2010 – “Una grave offesa alle Comunità ebraiche è tanto più grave perché espressa in altissima sede istituzionale e senza un'immediata censura da parte della presidenza del Senato”, ha dichiarato il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Massimo Aquilante, esprimendo solidarietà al presidente dell’Unione delle comunità ebraiche Renzo Gattegna, in seguito all'intervento del senatore Ciarrapico che alcuni giorni fa in Senato aveva pronunciato frasi offensive nei confronti degli ebrei. “Ciò che più ci preoccupa – ha proseguito Aquilante – è il fatto che battute ed espressioni offensive della specifica identità ebraica diventino gergo comune anche da parte dei massimi esponenti della politica italiana che, anziché dare l’esempio di linguaggio misurato, rigoroso e responsabile, troppo spesso si lasciano andare a toni impropri. Come altre volte abbiamo detto è segno di un degrado della cultura politica italiana che contribuisce alla crisi del nostro paese”. “Come protestanti – ha concluso –, e quindi come comunità di fede presenti in Italia, ci preoccupa la 'rozza' confusione tra ebraismo e Stato di Israele, ovvero tra una posizione spirituale e una entità statale”. Facoltà valdese. Si apre sabato a Roma il 156° anno accademico Sono una quarantina gli iscritti al corso di laurea in teologia Roma (NEV), 6 ottobre 2010 – Con la prolusione del professor Ermanno Genre, docente di teologia pratica, dal titolo "La teologia pastorale alla ricerca di nuovi equilibri e nuovi paradigmi: tra 'ars vivendi' e 'ars moriendi'”, sabato 9 ottobre si inaugurerà a Roma il 156° anno accademico della Facoltà valdese di teologia (alle 17.30 presso l’Aula magna della Facoltà, via Pietro Cossa, 40). Il culto di apertura si terrà domenica 10 ottobre alle 10.45 presso la Chiesa valdese di piazza Cavour, con la predicazione del pastore Pawel Gajewski. L’anno accademico 2010-2011 si apre con l’iscrizione di 4 nuovi studenti; in totale sono una quarantina gli studenti che frequentano il corso di laurea in teologia, all'incirca metà dei quali donne. “Come negli ultimi anni, l'anno accademico inizierà con una sessione intensiva della durata di una settimana - spiega il decano della Facoltà valdese, professor Yann Redaliè –. Le lezioni della mattina saranno dedicate alla presentazione delle ecclesiologie e delle discipline ecclesiastiche delle diverse 5 chiese evangeliche italiane, presentate da esponenti di ognuna di esse. Il pomeriggio invece ogni titolare di cattedra terrà delle lezioni introduttive alla propria disciplina”. Le cattedre istituite presso la Facoltà valdese sono cinque e riguardano l'insegnamento dell'Antico e del Nuovo Testamento, della teologia sistematica, della storia del cristianesimo e della teologia pratica. Tra le offerte formative della Facoltà valdese vanno segnalate la laurea specialistica in teologia, la laurea triennale in scienze biblico-teologiche che conta circa 180/200 iscritti da quasi tutte le chiese evangeliche italiane e anche dalla chiesa cattolica. Il corso di dottorato in teologia, istituito a partire dall’anno accademico 2004-2005, conta quest'anno 10 iscritti ai due indirizzi storico e sistematicoecumenico. Completano il quadro degli iscritti i 10 studenti del Centro Melantone, centro ecumenico di studi che la Facoltà valdese ha attivato nel 2001, in collaborazione con la Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI). Per ulteriori informazioni: www.facoltavaldese.org Castel Volturno. Battisti e pentecostali insieme per pregare e costruire l'integrazione Roma (NEV), 6 ottobre 2010 - “Vogliamo testimoniare che un'altra Castel Volturno è possibile e che questa città può fare parlare di sé anche per quello che di positivo sa esprimere”. E' stato questo il tema conduttore dell'incontro intitolato “Dio di questa città” svoltosi nella cittadina domiziana il 2 ottobre, promosso dalla Federazione delle chiese pentecostali (FCP) e dall'Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI) in collaborazione con Essere chiesa insieme (ECI), un programma della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). Al mattino, oltre 150 persone hanno partecipato a una tavola rotonda dedicata al tema dell'integrazione svoltasi nella chiesa pentecostale italiana del villaggio Coppola. Dopo i saluti e gli interventi introduttivi del pastore Remo Cristallo, presidente della FCP, e del pastore Massimo Aprile dell'UCEBI, sono intervenuti alcuni pastori delle numerose chiese evangeliche africane presenti in città. Tra i relatori, Antonio Casale, direttore del Centro Fernandes (Caritas) e Paolo Naso, politologo e coordinatore di ECI. “La presenza di numerose comunità evangeliche in un territorio deprivato e condizionato dai poteri criminali – ha affermato quest'ultimo – costituisce una preziosa risorsa spirituale e civile che dovrebbe essere riconosciuta e valorizzata. Le istituzioni facciano quindi la loro parte, ma anche le chiese evangeliche della regione riconoscano l'importanza di un rapporto con questa realtà che apre notevoli spazi di testimonianza e di servizio. Vi sono diversi modi di 'essere chiesa insieme' e a Castel Volturno diverse realtà evangeliche possono dar vita a una rete di sostegno per l'integrazione e l'inclusione sociale”. Nel pomeriggio italiani ed africani si sono ritrovati nella chiesa africana Living Hope, una delle tante che sorgono sulla Domiziana, dove è stato celebrato un culto multiculturale nel quale hanno predicato i pastori Lello Caruso, Antony Mensah Barden e Anna Maffei, presidente dell'UCEBI: “Noi tutti come discepoli di Cristo abbiamo lo Spirito, da Pentecoste in poi – ha affermato nel suo appassionato sermone interrotto dagli amen e dagli applausi dei presenti -. Anche a Castel Volturno noi tutti possiamo ricevere con orecchie bene aperte una parola da parte di Dio che dà la vita. Noi possiamo annunciare al mondo con la forza dello Spirito che noi crediamo in un Dio grande e che questo Dio, non altri dei, è Dio di questa città”. "Una giornata molto positiva - commenta il pastore Michele Passaretti che per conto della FCP ha curato l'organizzazione dell'evento – e speriamo possa costituire il primo passo di un cammino di fraternità e collaborazione tra le chiese evangeliche di quest'area. Quelle di Castel Volturno non sono le chiese della camorra, come un cattivo giornalismo scandalistico e pregiudiziale ha affermato, ma luoghi in cui si prega e si costruiscono relazioni di fraternità nel nome di Gesù. Questo abbiamo voluto dire e questo continueremo ad affermare in futuro”. Europa. Le raccomandazioni delle chiese per combattere la povertà Presentate all'Europarlamento in un documento di KEK, Eurodiaconia, Caritas Europa e COMECE Roma (NEV), 6 ottobre 2010 - “Non negare giustizia ai tuoi poveri” è questo il titolo del rapporto presentato lo scorso 30 settembre al Parlamento europeo durante la conferenza “Nuove strade per la solidarietà: un impegno comune per combattere la povertà e l’esclusione sociale”, organizzata da 6 Caritas Europa, dalla Commissione chiesa e società della Conferenza delle chiese europee (KEK), dalla Commissione delle Conferenze episcopali della Comunità europea (COMECE) e da Eurodiaconia. Il testo contiene, tra l'altro, 14 raccomandazioni indirizzate alle istituzioni dell'Unione Europea (UE) e agli stati membri su aspetti considerati essenziali dalle quattro organizzazioni religiose per combattere la povertà nel continente. Il rapporto si situa nel contesto dell'“Anno europeo contro la povertà e l'esclusione sociale" e in particolare nel dibattito per la definizione delle strategie sociali, economiche e ambientali della UE per i prossimi 10 anni. Ciò che i quattro organismi chiedono alle istituzioni europee è “un forte impegno politico verso una società che si proponga il benessere di ogni persona e permetta a ciascuno di vivere con dignità”, come si legge nella prefazione all'opuscolo. I quattordici punti evidenziati dal documento rappresentano il contributo delle chiese al progetto dell'UE di sollevare dalla povertà e dall'esclusione sociale entro il 2020 almeno 20 degli 87 milioni di persone a rischio povertà presenti nel nostro continente. Le raccomandazioni riguardano l'attuazione della “clausola sociale” del trattato di Lisbona; chiedono, tra l'altro, che i servizi sociali e sanitari siano accessibili a tutti, l'istituzione di un salario minimo, efficaci politiche abitative, l'uso di indicatori economici che sappiano misurare l'effettivo impatto della povertà nelle società europee, l'attuazione di politiche a favore delle famiglie. Le quattro organizzazioni ecclesiastiche chiedono infine la destinazione del 10% del budget dell'UE (pari all'1% del PIL dell'UE) alla lotta alla povertà. Il rapporto – disponibile in inglese sul sito www.ceceurope.org - è accompagnato da analisi specifiche che motivano le diverse raccomandazioni. Ecumene. In Kenya ed Etiopia il primo viaggio in Africa del nuovo segretario del CEC Roma (NEV), 6 ottobre 2010 - Si è svolta dal 21 al 27 settembre scorso il primo viaggio in Africa del segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), pastore Olaf Fykse Tveit, che ha visitato l'Etiopia e il Kenya. Proprio a Nairobi Tveit ha tenuto il suo primo discorso presso la sede della Conferenza delle chiese di tutta l'Africa (CETA), predicando in occasione della Giornata mondiale di preghiera per la pace. Sempre sul tema della pace, Tveit ha partecipato il giorno seguente al seminario “Superare la violenza e stabilire una pace duratura in Africa”, dove ha incontrato responsabili di chiese provenienti da tutto il continente. A loro Tveit ha rivolto l'esortazione affinché le chiese “levino la voce contro la violenza, contro il peccato e contro ciò che può frantumare la comunità umana e il suo futuro”. In questo senso Tveit ha ricordato la resistenza mostrata dalle chiese africane in situazioni spesso complicate e delicate, ma ha anche sostenuto la necessità di una autocritica: “Penso che in quanto rappresentanti di chiese, abbiamo bisogno gli uni degli altri per essere reciprocamente responsabili nei confronti del mistero del bene”. Secondo Tveit, infatti, sapersi compartecipi del mistero del bene rende possibile la critica e l'autocritica senza paura di perdere potere o prestigio. Nel corso del suo viaggio Tveit ha incontrato, sia in Kenya che in Etiopia, rappresentanti delle chiese del CEC, responsabili di altre comunità di fede, rappresentanti della società civile e delle istituzioni. Tra gli altri ha incontrato il pastore Samuel Kobia, suo predecessore nel ruolo di segretario generale del CEC, appartenente alla chiesa metodista del Kenya. In una intervista rilasciata all'agenzia Ecumenical News International (ENI), Tveit ha dichiarato: “Con la loro fede, speranza e resistenza le chiese africane hanno dato un grande contributo all'intero cristianesimo. Noi (la comunità cristiana mondiale) vogliamo essere al loro fianco per essere uniti nell'opera a favore della pace”. TELEGRAFO (NEV) – Paolo Poggioli, pastore della chiesa evangelica luterana di Torre Annunziata (NA), è stato tra gli insigniti della VI edizione del premio Giovanni Paolo II, organizzato dall'associazione “Aglaia”. L'onorificenza è stata conferita a Poggioli durante una cerimonia ufficiale a Scafati (SA) ed è stata motivata per l'impegno a favore del dialogo ecumenico della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), in generale, e di quella di Torre Annunziata, in particolare. “Sono davvero onorato per il riconoscimento che mi è stato attribuito, nella consapevolezza di averlo ricevuto in nome e 7 rappresentanza dell'intera chiesa luterana, da sempre impegnata nel favorire il dialogo tra le diverse religioni nonché nel costruire un ponte tra protestantesimo e cattolicesimo”, ha dichiarato Poggioli. (NEV/VE) - La Chiesa evangelica riformata nel Ticino (CERT) ha duramente criticato la campagna “Bala i ratt” lanciata contro i lavoratori italiani frontalieri, raffigurati come ratti che addentano del formaggio. La campagna ha sollevato viva preoccupazione anche in Lombardia e Piemonte, regioni dalle quali provengono molti dei lavoratori in questione. La CERT ha denunciato lo stile discriminatorio della campagna che diffama e criminalizza i frontalieri. Dicendosi preoccupato per l’odio che viene seminato in Ticino, in Italia e in altri paesi europei contro persone di diversa appartenenza e provenienza, la CERT ha rivolto un appello a tutte le imprese, ditte, ospedali e organismi sociali nei quali sono impiegati frontalieri, a manifestare pubblicamente e in modo inequivocabile la propria piena solidarietà nei confronti dei frontalieri. La CERT invita inoltre le chiese cristiane e le comunità a considerare “questa campagna (da un punto di vista religioso) come un grave peccato“. (NEV/Notizie Avventiste) – Il nome Chiesa avventista del 7° giorno ha 150 anni. A definirlo furono il 1° ottobre del 1860 i 2500 membri del movimento che si incontrarono a Battle Creek, nello stato del Michigan (USA). La necessità di scegliere un nome dipendeva da questioni di riconoscimento legale, tuttavia doveva essere significativo della realtà del movimento. A questo proposito scriveva la cofondatrice della chiesa, Ellen White: “Il nome Avventista del 7° Giorno esprime chiaramente le vere caratteristiche della nostra fede, e convincerà le menti curiose”. Il “7° Giorno” si riferisce al giorno di culto della denominazione, il sabato, tratto dal quarto dei dieci Comandamenti. “Avventista” si riferisce al secondo avvento o ritorno di Gesù. “Penso che il nome sia stato usato negli anni in un modo molto positivo perché i membri hanno deciso di fare la differenza qui e ora in attesa del ritorno di Gesù”, ha affermato Jim Nix, presidente dell’Adventist Heritage Ministry, un ente della chiesa che preserva i siti storici della denominazione. L'invito dei responsabili della chiesa ai 16 milioni di avventisti di tutto il mondo è usare questo anniversario per riflettere su che cosa significhi continuare l’eredità del nome che i dirigenti hanno adottato nel 1860. Per informazioni: www.150sda.org. (NEV/ENI) – Avete domande, dubbi o curiosità sulla religione? Chiedete a un ateo! E' quanto emerge da una indagine condotta negli USA dal Pew Resarch Center. Su un campione di 3412 adulti intervistati tra il 19 maggio e il 6 giugno scorso, quelli che hanno ottenuto un numero più alto di risposte corrette (21 su 32) su personaggi, fatti e idee legate alle religioni sono proprio gli atei. In base ai dati elaborati, gli evangelicali e i mormoni sono i più preparati per quel che riguarda il cristianesimo, mentre gli appartenenti alle comunità ebraiche sono particolarmente competenti per quel che riguarda il rapporto tra religione e vita pubblica, la libertà religiosa e i diritti costituzionali. Ciò che emerge chiaramente è che la maggior parte degli americani non conosce gli elementi principali della maggior parte delle religioni presenti negli USA, compresa la propria. E' così risultato che il 53% dei protestanti non riconosce in Martin Lutero una delle figure chiave della Riforma, mentre il 45% dei cattolici non conosce la dottrina della transustanziazione, il fatto che il pane e il vino dell'eucaristia si trasformino nel corpo e nel sangue di Cristo. (NEV/Protestante Digital) – La Comunità autonoma di Madrid – costituita dalla capitale spagnola e dalla sua provincia – sarà la prima in tutta la Spagna a riconoscere la figura dei cappellani evangelici negli ospedali del suo territorio. Alla firma di una dichiarazione di intenti, avvenuta lo scorso 1° ottobre, seguirà infatti una convenzione tra l'amministrazione e il Consiglio evangelico di Madrid (CEM) in base alla quale verrà data copertura legale ai cappellani protestanti. Si tratta di una decisione molto attesa, soprattutto per le difficoltà che fino ad oggi avevano reso difficile la possibilità da parte dei pazienti di ricevere sostegno spirituale dai loro pastori. La firma del protocollo d'intesa ha coinciso con il 1° Convegno di assistenza evangelica negli ospedali che si occuperà della formazione dei pastori. Il CEM rappresenta oltre 400 chiese locali e 100 associazioni evangeliche dell'area madrilena, ed è membro della Federazione degli enti religiosi evangelici di Spagna (FEREDE). (NEV) – Sono dedicati alle difficoltà dell'opposizione del centrosinistra (Felice Mill Colorni), alle difficoltà della ripresa dell'anno scolastico (Simonetta Salacone), alla situazione dei rom in Francia e 8 in Italia (Dijana Pavlovic), alla Giornata del dialogo cristiano-islamico (Gian Mario Gillio), al fondamentalismo cristiano (a firma della Redazione), e a Saklineh Ashtiani (Mostafa El Ayoubi) i sei editoriali che aprono il numero di ottobre di "Confronti", mensile di fede, politica e vita quotidiana diretto da Gian Mario Gillio. In sommario, servizi sui colloqui di pace israelo-palestinesi, rom e sinti, la sinistra vent'anni dopo la Bolognina, Caucaso, sinodo valdese e metodista, Raimon Panikkar, Giornata europea della cultura ebraica. Completano il numero le notizie brevi e le rubriche Note dal margine, Osservatorio sulle fedi, Segnalazioni. Confronti, via Firenze 38, Roma; www.confronti.net APPUNTAMENTI FIRENZE - Giovedì 7, Valdo Spini, Davide Rosso, Licio Palazzini e Luca Orsoni discutono di "Servizio civile volontario: opportunità per i giovani". Alle 17 presso lo Spazio Quaderni del Circolo Rosselli, via degli Alfani 101 rosso. ALPIGNANO (Torino) – Sabato 9, l’associazione “Fede viva” invita alla presentazione del libro di Giorgio Bouchard “La fede di Barack Obama. Quando la religione non è oppio”, (ed. Claudiana). Alle 16 presso l'opificio Cruto, via Matteotti 2. MILANO – Sabato 9, il Centro culturale protestante invita all'incontro con l'immunologo Alberto Mantovani sul tema "Immunità, vaccini e salute globale". Alle 17 presso la sala della libreria Claudiana, via Francesco Sforza 12a. ROMA – Sabato 9, inaugurazione del 156° anno accademico della Facoltà valdese di teologia. Prolusione del prof. Ermanno Genre dal titolo "La teologia pastorale alla ricerca di nuovi equilibri e nuovi paradigmi: tra 'ars vivendi' e 'ars moriendi'". Alle 17.30 presso l'aula magna della Facoltà valdese, in via Pietro Cossa 40. Segue domenica 10 il culto d'apertura dell'anno accademico con predicazione di Pawel Gajewski. Alle 10.45 presso il tempio valdese di piazza Cavour. ROMA – Sabato 9 e domenica 10, per la Giornata della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI), incontro sul tema “Cristo ci ha liberati perché fossimo liberi. 500 anni di Lutero a Roma”. A partire dalle 14 del sabato presso la sede del Decanato, via Aurelia Antica 391; domenica alle 10, culto presso la Christuskirche, via Sicilia 70. BOLOGNA – Domenica 10, assemblea ordinaria dell'Associazione "31 Ottobre per una scuola laica e pluralista, promossa dagli evangelici italiani". Alle 15 presso il tempio metodista di via Venezian 3. VICENZA – Domenica 10, la chiesa evangelica di via Borgo Casale 24, in collaborazione con l'associazione Native onlus, organizza un incontro dibattito sugli Obbiettivi ONU del Millennio. All'incontro intervengono rappresentanti del WWF, Amnesty International, UNICEF, Compassion. Alle 17 presso il Salone d'Onore, piazza Duomo. ROMA – Domenica 10, la chiesa evangelica "Breccia di Roma" organizza un culto in occasione della "Domenica della sfida di Michea", una campagna dell'Alleanza evangelica mondiale (AEM) a favore degli Obbiettivi ONU del Millennio. Alle 17.30 in via IV Novembre 107. ROMA – Lunedì 11, la Consulta delle chiese evangeliche della capitale, in occasione dei 500 anni della venuta del riformatore tedesco a Roma, invita alla giornata di studio “Lutero e Roma”. L'incontro si svolgerà presso la Sala della Protomoteca, in Campidoglio, a partire dalle 10 con una mattinata dedicata alle scuole superiori. Alle 15.30 è prevista la tavola rotonda sui temi “Lutero nel suo tempo” e “Lutero e la Riforma nella società europea e in Italia”. Interventi di Holger Milkau, Silvana Nitti, Paolo Ricca, Nikolaus Schneider e Battista Angelo Pansa. Coordinano Laura Ronchi e Gian Mario Gillio. 9 CAGLIARI - Martedì 12, il Centro culturale protestante invita alla presentazione del libro di Elizabeth Green "Il Vangelo secondo Paolo. Spunti per una lettura al femminile (e non solo)” (ed. Claudiana). Con Fabrizio Oppo e Roberta Cavalleri. Alle 18.00, alla Pontificia Facoltà di teologia della Sardegna. MILANO - Martedì 12, terzo di quattro incontri di introduzione alla Bibbia. Giuseppe Platone interviene sul Nuovo Testamento. Alle 20.30 nella sala della libreria Claudiana, via Francesco sforza 12a. ROMA – Mercoledì 13, Cristina Comencini e Daniele Garrone intervistano Gad Lerner sul libro “Scintille. Una storia di anime vagabonde” (ed. Einaudi). Organizzano l'Associazione protestante per l'interscambio culturale e religioso (API), la libreria Claudiana e l'Hotel casa valdese. Alle 18.30 in via P. Cossa 40. NAPOLI - Mercoledì 13, l'Università degli studi "L'Orientale", l'Istituto italiano di studi filosofici e il Centro per lo studio e l'edizione dei testi, organizzano il convegno "Naufragio e conservazione. Testi cristiani antichi perduti, trasmessi nelle lingue dell'Oriente cristiano". A partire dalle 10.30 presso la sala conferenze di Palazzo du Mesnil, via Chiatamonte 62. TELEVISIONE – Lunedì 11, su RAIDUE alle 9.30, la rubrica “Protestantesimo” manda in onda la replica della puntata con i servizi “Torino Spiritualità: Per – Dono. Il fascino delle nostre mani vuote”, “I battisti nel mondo condannano la minaccia di bruciare il Corano”, e “Scienza e fede. Colloquio con Monica Fabbri”. Le trasmissioni sono disponibili anche sul sito della RAI, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv041.php RADIO – Ogni domenica mattina alle 7.30 su RAI Radiouno, “Culto Evangelico” propone una predicazione (10 ottobre, pastore Giovanni Anziani), notizie dal mondo evangelico, appuntamenti e commenti di attualità. Le trasmissioni possono essere riascoltate collegandosi al sito di RAI Radiouno, attraverso il link alla pagina www.fedevangelica.it/servizi/ssrtv03 1.php SCHEDA MARTIN LUTERO Martin Lutero (10 novembre 1483 – 18 febbraio 1546) ha dato inizio in Germania alla Riforma protestante, e ne è diventato il simbolo. Fu così già in vita, e rimane per cinque secoli, una figura controversa, esaltata o diffamata con passione. Più che per altri personaggi storici, è perciò necessario seguire il corso della sua vita e degli eventi nei quali si è trovato coinvolto e che hanno fatto del monaco scrupoloso e del dotto teologo il capo riconosciuto del più ampio movimento spirituale che abbia mai mosso l’Europa. La vita di Lutero può essere divisa in tre fasi: gli anni della maturazione e dell’insegnamento teologico (fino al 1517); la controversia antiromana (1517-1522) e il tempo della lotta sul nuovo fronte aperto dei riformatori più radicali, che è stato anche il tempo del consolidamento della nuova realtà “riformata” della chiesa (1522-1546). Lutero inizia la sua attività nella chiesa come monaco e come teologo. Nato a Eisleben, nella Turingia (Germania centrale), studia a Erfurt e Magdeburgo e inizia lo studio del diritto, per assecondare la volontà del padre. In seguito a una crisi spirituale il ventiduenne Martino sceglie però nel 1505, la vita monastica nel convento degli eremiti agostiniani di Erfurt. Nel 1510 si reca a Roma per questioni interne al suo ordine e ne ritorna disgustato dalla corruzione e dal rilassamento dei costumi della corte di Papa Giulio II (1503-1513). In un clima spirituale caratterizzato in quegli anni dal culto della morte e da una religiosità concentrata sull’efficacia delle opere religiose e morali per la salvezza, fra Martino constata l’inefficacia del sistema penitenziale tradizionale. Cercando la pace con Dio, Lutero trova la risposta nella Scrittura e in particolare nelle epistole di Paolo (che in quegli anni andava commentando): per mezzo di Cristo, Dio stabilisce con l’uomo un nuovo rapporto fondato sul dono della salvezza, cioè la grazia. Per questo intervento di Dio l’uomo è considerato giusto, pur non essendolo; egli è “giustificato”, cioè dichiarato giusto; egli è assolto, in quanto Dio gli dona la sua 10 giustizia. L’uomo da parte sua “crede”, cioè accetta il dono: la fede è abbandono e accettazione della volontà di Dio, impegno di vita; è sapersi oggetto dell’amore di Cristo. Per Lutero questa verità è riassunta nell’affermazione di Paolo nella lettera ai Romani (1,17): “Il giusto vivrà per fede”. Prima ancora che della sua teologia questa scoperta fa parte della sua biografia: la sua vita ne fu cambiata con una di quelle “conversioni” radicali che avrebbero anche in futuro caratterizzato il protestantesimo. Così quando nel 1517 fu bandita una grande campagna per le indulgenze, affidata al domenicano Tetzel, Lutero scese immediatamente in campo. Le indulgenze dovevano finanziare la costruzione della basilica di San Pietro e pagare i debiti che l’arcivescovo Alberto di Magonza aveva contratto con il Papa per coprire le irregolarità della sua nomina; ma Lutero, più che per lo scandalo dei vertici, si preoccupa per le conseguenze pastorali delle indulgenze, che davano l’illusione di una salvezza a buon mercato. Così nell’ottobre egli redigeva le “95 tesi” (si discute se realmente furono affisse a Wittenberg il 31 ottobre) per invitare alla discussione: esse furono la scintilla che avrebbe dato fuoco all’Europa. Seguono anni convulsi di trattative, dispute, mediazioni, minacce. Monaci, teologi, studenti e ampi settori del popolo tedesco si schierano con Lutero. Nell’ottobre 1518 egli compare ad Augusta davanti al legato pontificio Cajetano per un tentativo di conciliazione. Già si parla di eresia, ma Lutero si appella pubblicamente “dal papa male informato al papa meglio informato”. Ma Roma taglia corto; il 15 giugno 1520 il papa firma la bolla “Exsurge domine”, che scomunica Lutero. Questi, dopo un ultimo inutile tentativo di conciliazione, brucia pubblicamente la bolla, l’11 dicembre 1520. Lo scisma è in atto. In questi anni l’ex monaco svolge un’intensa attività pubblicistica: in tre brevi trattati, che ebbero una diffusione enorme, egli si rivolge anzitutto al popolo cristiano con il suo “Della libertà del cristiano”; poi ai governanti, per fare appello alla loro responsabilità: “Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca”; infine, al clero e ai teologi, con il “Preludio sulla cattività babilonese della chiesa”. Per chiudere la vicenda l’imperatore Carlo V convoca Lutero alla Dieta di Worms (aprile 1521), per giudicarlo e condannarlo. Lutero viene messo fuori legge; ma il movimento popolare che si è intanto sviluppato in Germania e le prime attuazioni della riforma della chiesa consigliano la prudenza: il salvacondotto viene rispettato e, nel viaggio di ritorno, egli viene messo in salvo, con un rapimento fittizio, dal suo sovrano e protettore, il principe della Sassonia elettorale Federico il Saggio. Per quasi un anno Lutero vive sotto falso nome nel castello della Wartburg, dove traduce il Nuovo Testamento dal testo greco: un’opera letteraria che avrebbe avuto un’importanza fondamentale per la creazione e diffusione del testo moderno. Da quell’anno però Lutero lotterà su due fronti: l’incendio della Riforma si propaga spontaneamente, alcuni sovrani territoriali la appoggiano apertamente: si procede a modifiche frettolose del culto, si rimuovono le immagini. Nel marzo 1522 Lutero torna a Wartburg e riprende in mano la situazione: la sua sarà una riforma molto più prudente e graduale; con il suo intuito pastorale egli si preoccuperà di mediare, spiegare, preparare i giovani, formare i predicatori. Questa parte meno clamorosa della sua vita, quando ormai le vicende politiche avevano preso il sopravvento, è quella che ha assicurato alla Riforma luterana quella solidità e durata che le hanno permesso di giungere fino ai nostri giorni. In questa prospettiva deve essere intesa anche la durissima posizione che Lutero prese nei confronti della rivolta dei contadini (1524-1525), quando invitò i principi a sterminarli. Di fronte all’ondata della protesta contadina, animata anch’essa da un’ispirazione evangelica, Lutero si schierò con le forze moderate contribuendo però in questo modo a rendere insanabile la frattura fra le due tendenze riformatrici. Gli ultimi anni della vita di Lutero furono caratterizzati dalle difficoltà che sorgevano all’interno dello stesso campo riformato e dalle sue non buone condizioni di salute. Lutero morì a Eisleben, nel corso di un viaggio. Fu sepolto nella chiesa del castello di Wittenberg. 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