giugno 2009
L’Assemblea decide
nella continuità
Editoriale
DI LIDIO CLEMENTI
Restiamo un punto di riferimento
per tutto il nostro, vasto territorio
L’avevo scritto nello scorso editoriale della Voce: l’assemdecine di comunità umane. E così faremo. Abbiamo un
blea di maggio doveva essere una tappa per ripartire. E così
ruolo da svolgere: siamo l’ultima banca autenticamente
è stato. La fiducia che i soci hanno espresso verso il consilocale rimasta a cavallo di due province che fanno del lavoglio di amministrazione che negli ultimi tre anni ha guidaro e della voglia di intraprendere i loro cavalli di battaglia.
to la nostra Bcc è stata totale e la squadra degli amministraE noi saremo sempre al fianco di chi vuole fare impresa, di
tori è stata riconfermata. Grazie, dunque, a tutti i soci che ci
chi sa rischiare sulle ali di un’intuizione che, spesso, divenhanno nuovamente chiamati a guidare la nostra Bcc per il
ta eccellenza e fa grande il nostro territorio, contribuendo
prossimo triennio, un saluto a tutti i colleghi rieletti che mi
alla sua crescita e al suo sviluppo. Grande attenzione contihanno fatto l’onore di confermarmi alla presidenza della
nueremo a porre alle giovani generazioni, per educarle nei
nostra banca, un saluto a Luigi Porta che,
valori che ci sono propri e aiutarle a
dopo tre anni in consiglio, ha deciso di non
costruirsi un futuro. E, infine, saremo un
Saremo sempre
ricandidarsi per motivi di lavoro, e un benporto sicuro per il risparmio delle famial fianco di chi
venuto al nuovo consigliere, Danila
glie, tenendoci a debita distanza dalle sireBattaglia. Ed ora è il momento di guardare
vuole fare impresa, ne della finanza che tanti danni hanno proal futuro. A partire da questo 2009 che,
curato e consigliando soci e clienti nelle
di chi sa rischiare loro
come leggerete nelle pagine che seguono,
scelte quotidiane. Sostenendo anche i
con intuizione
si prospetta decisamente più difficile dal
loro sogni, con un credito proporzionato
punto di vista della crisi economica che ha
alla loro capacità di sostenere le responsacominciato a farsi sentire dall’autunno dello scorso anno.
bilità che ne derivano. Continueremo anche nel percorso già
Ma anche in questo delicato momento congiunturale, l’asintrapreso per la promozione della cultura in tutte le sue
semblea dei soci ci ha dato il chiaro mandato di continuare
manifestazioni, il sostegno al patrimonio artistico delle
ad essere per l’intero territorio dell’Altomilanese e del
nostre terre e l’aiuto ai grandi progetti di solidarietà sociale
Varesotto quel solido punto di riferimento, sia dal punto di
e volontariato che sono una delle espressioni più vere e
vista del credito, sia del sostegno alla crescita economica e
autentiche delle nostre comunità. Voi, soci e clienti, contisociale delle nostre famiglie e delle nostre imprese, sia della
nuate a starci vicini, a farci avere i vostri commenti, le vostre
diffusione dei valori di cooperazione, solidarietà e mutuo
proposte e le tante segnalazioni per aiutarci a svolgere, ogni
soccorso che stanno nel nostro dna, che ormai siamo divengiorno e sempre meglio, il nostro ruolo di banca locale di
tati per migliaia di persone, per centinaia di imprese e per
credito cooperativo.
3
Il Panorama
SOMMARIO
COPERTINA
L’Assemblea 2009
DI LUCA BARNI
Tutta la cronaca della giornata di domenica 17 maggio. I Soci in
assise per l’elezione del Consiglio di amminstrazione e per l’apporvazione del bilancio d’esercizio 2008. Ma non solo. Anche familiarità e socializzazione per l’appuntamento più importante della vita
della nostra Bcc. I risultati delle elezioni, scheda per scheda, candidato per canidato e il “colore” della giornata.
LA VOCE
L’elezione del consiglio di
amministrazione della nostra
Bcc nel segno della continuità
Gli interventi
12
La cronaca dei lavori e gli
ospiti che sono saliti sul
palco a portare i loro saluti
6
giugno 2009
8
L’intervista
il nostro direttore generale,
Luca Barni, spiega il perché
dell’aumento dei tassi nel 2009
24
Solidarietà
Il viaggio in Burundi
della nostra Bcc
per toccare con mano i lavori
10
Ii bilancio 2008
La relazione durante l’assemblea
dei Soci per illustrare l’andamento
economico della nostra Banca
27
Eventi
Il festival corale internazionale
La Fabbrica del Canto
e la stagione lirico/sinfonica
20
Dibattiti/1
Il direttore generale Barni
all’Executive form
davanti ai manager del terizario
30
Celebrazioni
La festa per il santo Crocifisso
di Castano Primo tra passione,
fede e amicizia
21
Dibattiti/2
Adalberto Tomasello al convegno
organizzato dall’Itis Bernocchi
per capire e superare la crisi
32
Mondo Soci & Territorio
La cronaca e le storie
di tutte le manifestazioni
che si sono svolte sul territorio
Primo piano
6
L’asticella si è abbassata
sotto il livello di guardia
La Voce
Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ospite all’annuale assemblea dell’Associazione industriali della provincia di Varese, ha esordito nel suo appassionato e pragmatico intervento dichiarando con forza che la parola rassegnazione non può e non deve far parte del vocabolario degli imprenditori italiani. Nessun cedimento, quindi, di fronte alla
più grave crisi economica che l’Occidente abbia vissuto dal ’29 ad oggi. I toni del suo intervento si sono poi alzati, e con
essi gli applausi della sala, di fronte al “richiamare all’ordine” chi in questo periodo poco fa per sostenere le imprese.
Chiaramente, obiettivo numero uno di questo richiamo sono gli istituti di credito, colpevoli di aver “chiuso i rubinetti” e
privato le aziende di ossigeno. Con forza e insistenza, la Marcegaglia ha chiesto alle banche di non sostenere le imprese
“decotte” ma di non far mancare il loro aiuto a quelle sane e che hanno voglia di crescere e investire.
Seppur limitati dal fatto che il nostro punto di osservazione rimane quello locale, proviamo ad analizzare cosa ha fatto la
Bcc per le nostre imprese e come ci siamo comportati per quanto concerne il credito. Il punto di partenza, dato che la crisi
vera è nata lo scorso anno, è il 2008. Anno durante il quale, come ho sottolineato alla nostra recente assemblea dei soci, non
sono stati toccati al rialzo i tassi attivi dei soci e della clientela, assumendoci in toto l’onere del maggior costo della raccolta
e, soprattutto, del maggior rischio sul credito derivante dalla crisi congiunturale che tutti ben conosciamo. In altre parole:
non abbiamo limitato il credito. Anzi, il forte trend di raccolta dell’ultimo trimestre è stato interamente “reimpiegato” per
le nostre imprese, anche per il fatto che le famiglie avevano già iniziato a diminuire i consumi e, con essi, la richiesta di
finanziamenti. Ma a partire da gennaio 2009, l’evoluzione della crisi ha avuto una fortissima accelerazione, con un riverbero immediato sulla redditività aziendale e sulla qualità del credito. L’asticella si è abbassata sotto il livello di guardia, e
si è quindi reso inevitabile e improcrastinabile il ricorso a manovre correttive e a forti presidi sul credito, di cui parla più
diffusamente in altra parte del nostro giornale.
Se fossimo stati totalmente coerenti con l’impostazione del 2008, mantenendo una visione estremamente rigida e, probabilmente, ottusa della gestione aziendale, oggi avremmo sicuramente rischiato di non avere più quella sana e prudente
gestione che è sempre il primo “comandamento” di una banca, mettendo a serio repentaglio il futuro della nostra azienda. È stato, dunque, il forte senso di responsabilità della governance nei confronti dei clienti e dei soci, che ci ha spinto a
impostare ed effettuare le manovre correttive.
Da un lato, come detto, la situazione economica esterna lo impone, ma, dall’altro, rimanere fermi alle condizioni precedenti avrebbe fatto perdere alla banca la sua vera identità e mission. Grinta, determinazione ma anche realismo e chiarezza d’intenti, sempre nel totale rispetto di soci e clienti, queste devono imprescindibilmente essere le parole d’ordine del
nostro operare quotidiano nei mari agitati dell’economia di questo tumultuoso 2009.
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
Il colore
16
4
Non solo lavori, ma anche
amicizia, fratellanza di una
giornata particolare
giugno 2009
Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano
Anno VI n° 4
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio
Direttore Responsabile: Chiara Porta
Editore: Spinnaker
Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004
5
PRIMO PIANO
Il Consiglio di Amministrazione
Lidio Clementi - Presidente
Ignazio Parrinello - Vicepresidente vicario
Roberto Scazzosi - Vicepresidente
Giuseppe Barni - consigliere
Danila Battaglia - consigliere
Alberto Morandi - consigliere
Giuliano Banfi - consigliere
Vittorio Pinciroli - consigliere
Rinaldo Borsa - consigliere
Mauro Colombo - consigliere
Mario Pozzi - consigliere
Enzo Papa - consigliere
Andrea Rinaldi - consigliere
Il Comitato Esecutivo
L’Assemblea riconferma
la squadra di Clementi
«È
la dimostrazione che abbiamo lavorato bene e che il
nostro operato è stato
apprezzato non solo dal territorio, ma
soprattutto dai nostri soci». Questo il
primo commento del presidente uscente
(poi riconfermato) Lidio Clementi, il 17
maggio scorso, non appena il voto elettronico ha dato il verdetto delle elezioni
per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della nostra Bcc. En plein della
squadra uscente di Lidio Clementi. Tutti
riconfermati gli amministratori della
nostra Bcc con una novità: Danila Angela
Battaglia, per la prima volta, è entrata a
far parte della governance della Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate, andando ad
occupare la poltrona di Luigi Porta che,
6
come annunciato sulle pagine di questo
giornale, non si è ripresentato alle elezioni per motivi personali e di lavoro. Sono
stati 1.162 i soci che hanno preso parte
all’assemblea 2009 per il rinnovo delle
cariche associative e per l’approvazione
del bilancio 2008. Un numero molto elevato, che rappresenta un significato particolare: la nostra Banca sta lavorando
bene e l’attaccamento dei soci alla “loro”
banca è sinonimo di vitalità e vigore.
Mentre il presidente Lidio Clementi relazionava sull’andamento economico dell’istituto, le votazioni per il rinnovo del
Consiglio di amministrazione hanno
preso il via con la classica modalità del
voto elettronico. Dodici postazioni telematiche hanno permesso al flusso di per-
sone di votare senza troppe attese. Orami
da cinque anni, infatti, il voto elettronico
è entrato a far parte della quotidianità
della vita sociale della nostra Bcc. Una
novità che, ormai, non lo è più. Gli schermi posizionati all’interno delle cabine
elettorali sono diventati familiari e le
votazioni si sono svolte agilmente e
senza intoppi. Questo l’esito delle urne,
giungo a pochi minuti di distanza dal
termine delle votazioni. Per l'area di
Busto Garolfo, sono stati eletti Roberto
Scazzosi (567 voti di preferenza personali), Lidio Clementi (551), Giuseppe Barni
(536), Danila Angela Battaglia (478),
Alberto Morandi (471), Giuliano Banfi
(465), Vittorio Pinciroli (422) e Rinaldo
Borsa (412). Per l'area della provincia di
Lidio Clementi - Presidente
Roberto Scazzosi - Vicepresidente
Ignazio Parrinello
Mario Pozzi
Mauro Colombo
Milano è stato eletto Mauro Colombo
(578). Per l'area di Buguggiate, elezione per Ignazio Parrinello (565), Mario
Pozzi (560) ed Enzo Papa (493). Per l'area della provincia di Varese è stato
eletto Andrea Rinaldi (555). La prima
riunione del Consiglio di amministrazione, che si è svolta martedì 20 maggio al secondo piano della sede di via
Manzoni a Busto Garolfo, ha visto
riconfermato totalmente l’apparato
governativo della nostra Bcc.
All’unanimità, Lidio Clementi è stato
riconfermato presidente. Al suo fianco, Ignazio Parrinello (vicepresidente
vicario) e Roberto Scazzosi (vicepresidente). Anche il Comitato esecutivo è
stato eletto nel segno della continuità.
Voti di preferenza
Scheda 1 - Area Busto Garolfo
Scazzosi Roberto
Clementi Lidio
Barni Giuseppe
Battaglia Danila
Morandi Alberto
Banfi Giuliano
Pinciroli Vittorio
Borsa Rinaldo
Gornati Francesco
Rimoldi Ernesto C.M.
Rondanini Umberto
Gaio Angelo
Zanzottera Angelo
Chiari Bruno
Bandera Roberto
Re Maria Cristina
Colombo Ireneo
Zanzottera Angelo
Mason Franco
Voti nulli
Scheda 2 - Area Provincia Milano
Colombo Mauro
Ceriotti Fabrizio
Voti nulli
Scheda 3 - Area Buguggiate
Parrinello Ignazio
Pozzi Mario
Papa Enzo
Monti Alessandro
Colatore Mauro
Biotti Luigi
Voti nulli
Scheda 4 - Area Provincia Varese
Rinaldi Andrea
Carrara Selvio
Rolandi Paolo
Colatore Mauro
Voti nulli
I cinque membri del Comitato sono:
Lidio Clementi (presidente), Roberto
Scazzosi (vicepresidente), Ignazio
Parrinello, Mauro Colombo e Mario
Pozzi. «L’assemblea dei Soci è stata
un'importante tappa di riflessione, di
confronto e di condivisione, necessaria
per ripartire con maggiore slancio
lungo la strada intrapresa -è il commento di Clementi-. Continuità nelle
scelte, presenza costante sul territorio,
vicinanza alle nostre famiglie e alle
nostre imprese, servizio efficiente ed
efficace allo sportello per Soci e clienti.
Questo, in estrema sintesi, il nostro
programma per il prossimo triennio.
Da tempo abbiamo intrapreso un cammino da banca adulta, che sa giocare il
567
551
536
478
471
465
422
412
292
277
253
229
19
3
1
1
1
1
1
31
578
296
12
565
560
493
2
2
1
10
555
270
5
1
3
ruolo di protagonista all’interno dell'economia e della vita sociale del proprio territorio. Una banca di cui mi
sento orgoglioso di essere socio, prima
ancora che presidente. Del resto,
siamo banca da 112 anni, nata e cresciuta sul territorio, per rispondere ai
bisogni delle persone che ci vivono e
lavorano. E proprio guardando a questi bisogni che venivano dal territorio,
la banca ha calibrato la sua attività:
dall’agricoltura, agli albori, per cui era
sorta la Cassa rurale, all’artigianato e
alla piccola industria nel dopoguerra.
La riconferma da parte della compagine sociale della nostra squadra è la
migliore testimonianza della bontà del
nostro lavoro».
7
L’ASSEMBLEA
L’ASSEMBLEA
Luca Barni:
Un alto tasso
di responsabilità
S
i poteva fare finta di nulla, si
poteva fingere che tutto va bene,
ma
-volenti
o
nolentinon è così. E perché la Bcc continui a
essere se stessa, a distribuire risorse sul
territorio, a non consumare quanto
patrimonializzato in anni di attività, a
rispettare quanto Banca d’Italia, in
nome di una sana e prudente gestione,
prescrive, ritoccare i tassi è stato inevitabile. «Per tutto il 2008 abbiamo mantenuto invariati i tassi attivi dei soci e
delle clientela, ma con il quadro economico generale che si è andato delineando nel primo trimestre 2009, continuare non era più possibile -spiega il
direttore generale della nostra Bcc,
Luca Barni-. Il mondo dell’economia e
della finanza, oggi, non è quello di un
anno fa, e le conseguenze si fanno sentire a tutti i livelli. Per questo, siamo
stati costretti ad agire su una leva che
manovriamo a malincuore». Nelle
scorse settimane sono arrivate a domicilio le comunicazioni dei ritocchi dei
tassi, corrispondenza che nessuno vorrebbe mai aprire, ma tant’è: una banca
vive nella realtà e della realtà, impensabile un magnifico isolamento,
impensabile che non risenta di una
8
Aumentano i tassi e con loro le domande
Intervista al nostro direttore generale Luca
Barni per illustrare le scelte della direzione
e capire come sta lavorando la nostra Bcc
per andare incontro alle esigenze di tutti:
Soci, clientela e la banca stessa
crisi veramente globale e con pochi
punti di riferimento per la storia recente. Direttore, spiace sempre dare una
notizia negativa. Proviamo a spiegarla.
«Per me le parole hanno un valore: nell’assemblea dei soci del 17 maggio,
illustrando il bilancio 2008, ho dichiarato, in conclusione del mio intervento,
che non erano stati ritoccati al rialzo i
tassi attivi dei soci e della clientela,
assumendoci quindi in toto l’onere del
maggior costo della raccolta e, soprattutto, del maggior rischio sul credito
derivante dalla crisi. Noi siamo rimasti
fermi con i tassi, ma la crisi economica
non ci ha usato di questi riguardi».
Cosa è successo nel frattempo?
«Gli effetti sull’economia reale della
crisi partita poco meno di un anno fa
dal settore finanziario si sono travasati nell’ultimo trimestre del 2008 e,
soprattutto, nei primi mesi di quest’anno. Abbiamo tenuto fino a quando era possibile e ragionevole, poi
non potevamo più continuare di questo passo». Agire sui tassi è mossa
sempre delicata e difficile da spiegare:
vogliamo provarci? «Partiamo dalla
natura della nostra Banca: essere un’azienda cooperativa non significa eli-
minare l’elemento profit. Significa,
piuttosto, veicolarlo sul territorio, non
impiegarlo per la distribuzione dei
dividendi, ma per scopi sociali».
Quindi si aumentano i tassi per coerenza? «Se in questa situazione non
aumentassimo i tassi la BCC non
potrebbe più perseguire la sua mission: magari non agendo su questa
leva si uscirebbe a zero. E dove prenderemmo gli utili per creare valore sul
territorio? Possiamo dire che la Bcc
farebbe la Bcc?».,
Cosa addenta la crisi nell’attività di
una banca? «Evidenziamo due voci: i
maggiori costi della raccolta che si
combinano all’assottigliarsi dei margini d’interesse e, sul fronte del credito, il deterioramento della qualità che
si accompagna alla crescita degli
impieghi. Tutto gioca contro, del resto
è crisi vera, quindi inserire correttivi,
per me diventa un obbligo». Una logica aziendale in piena regola, par di
capire. «Lo è, perché lo deve essere.
Ripeto: no profit non significa vendere beni e servizi sotto costo, significa
erogare utili nel sociale. Ergo, se guadagno posso fare beneficenza sul territorio, altrimenti addio mission,
addio tradizione. E poi ci sarebbe un
altro attore con qualcosa da eccepire
se non si imboccasse una strada, il
rialzo dei tassi, che tutti stanno percorrendo». Sarebbe? «Parliamo dell’organo di vigilanza, parliamo di
Banca d’Italia, che sovrintende la
buona gestione delle banche e che
presuppone la produzione di redditività». In alternativa all’aumento dei
tassi non si sarebbe potuto attingere al
patrimonio? «Proprio la logica della
sana e prudente gestione cui richiama
Banca d’Italia va contro a una misura
di questo tipo: vogliamo bruciare il
patrimonio costruito in oltre un secolo di sana attività, vogliamo smontare
alla leggera quanto fatto fino a oggi?».
Più volte, in Bcc, si è richiamata la
figura del buon padre di famiglia, per
prendere l’idea dell’amministrazione
oculata, lungimirante: siamo in linea
con quanto deciso nelle ultime settimane? «In pieno. Fare la parte del
buon padre di famiglia significa guardare in faccia la realtà senza preconcetti. Significa agire guardando oltre
l’immediato. Significa, in una crisi
veramente brutta, dimostrare senso di
responsabilità».
«Crescono i rischi del credito»
Prometeia lancia l’avertimento
Se piove si prende l’ombrello. A malincuore, certo, proprio come quando si decide
di rialzare i tassi. Guardiamo fuori dalla finestra, allora, per vedere che tempo fa.
I metereologi della crisi sono i dati, freschi, diffusi da più fonti, tutte autorevoli.
Cominciamo dal pianeta banche e da quanto seguito al Buon Anno di rito. Sette
miliardi in più di crediti a rischio in soli tre mesi (gennaio – marzo 2009) è la cifra
pubblicata dal Sole 24 Ore di domenica 24 maggio relativamente all’incremento
dei crediti deteriorati lordi per le prime cinque banche italiane, che valgono oltre
il 50% del mercato. Questo significa che la crisi, di cui tanto si è parlato, almeno
dall’estate 2008, adesso morde sul serio. Ne sa qualcosa il portafoglio crediti delle
banche e ne sapranno qualcosa anche i conti del 2009, anno, senz’ombra di dubbio, più difficile dei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle. Prometeia, associazione che elabora previsioni sull’economia italiana e internazionale, ha lanciato un avvertimento: se le banche italiane avevano avvertito meno la prima onda
per un portafoglio più povero di titoli tossici rispetto alle straniere, la seconda
onda, quella delle sofferenze, ossia dei crediti che imprese e famiglie non riescono
a pagare, non le risparmierà. E l’esposizione sarà superiore perché gli istituti italiani sono più legati a un modo tradizionale di fare banca. Le proiezioni indicano
le sofferenze a quota 20%, con un incremento dell’incidenza sugli impieghi dal
2,6% del 2008 al 3,8% nel 2011. E, ancora, pochi giorni prima dell’arrivo delle
trimestrali, l’orientamento dei principali gruppi si tingeva già di prudenza, in
previsione di qualche svalutazione: il grosso dei default aziendali -leggi le perdite definitive sui crediti- purtroppo non sembra ancora esaurito. Il peggio a dopo
l’estate. Autunno più che mai caldo.
9
L’ASSEMBLEA
L’ASSEMBLEA
L’andamento della nostra Bcc dal 2000 al 2008
RACCOLTA DIRETTA
IMPIEGHI DI BILANCIO
587.045
600.000
550.000
550.000
480.512
500.000
400.000
344.551
350.000
265.907
282.375
296.780
317.800
C’
10
dieci anni, dalla fusione del 1999 a
oggi. Se il 2008 ha fatto avvertire a
tanti i primi seri scricchiolii la Bcc
ribatte con una raccolta diretta che,
nell’ultimo trimestre, ha beneficiato
dell’immagine positiva guadagnata
dal sistema del credito cooperativo.
Brillano i Pronti Contro Termine,
misura della fame di prodotti con le
caratteristiche della liquidità e termometro dell’attendismo in tempi
migliori. Fenomeno non episodico,
questo, vista la crescita della raccolta
a medio termine, passata dal 33% del
2006 al 40% del 2008. Sul fronte della
raccolta indiretta la Bcc si distingue
nei confronti del resto del sistema e in
rapporto all’andamento del mercato
finanziario: il 12% in meno si spiega
con il calo del risparmio gestito e, in
misura minore, della richiesta di
riscatti. Diminuisce anche il risparmio
amministrato, ma in termini decisamente contenuti rispetto alla situazione di rosso vivo espressa dal mercato.
«Gli impieghi evidenziano, per l’ennesimo anno, un trend di crescita elevato -ha notato Barni- che tuttavia è
determinato da tutte le forme tecniche, differenziandosi, quindi, rispetto
al passato recente, quando la crescita
era focalizzata su alcune di esse. A
questo si aggiunge una crescita più
equilibrata dei finanziamenti a medio
– lungo termine rispetto a quelli a
breve, nonostante la congiuntura economica abbia determinato una maggior richiesta di finanziamenti legati
237.651
250.000
200.000
200.000
150.000
150.000
100.000
100.000
50.000
50.000
200.143
165.097 176.409
0
2000
è chi cresce: il 2008 della Bcc
di
Busto
Garolfo
e
Buguggiate rispetta la tradizione, segue il solco tracciato negli
ultimi quattro anni e conferma il buon
posizionamento sul mercato del credito nell’Altomilanese e nel Varesotto.
È il bilancio illustrato dal direttore
generale della nostra banca, Luca
Barni, nella relazione ai soci durante
l’assemblea del 17 maggio. Una relazione a tutto campo, quella di Barni,
la cui sintesi è semplice, la cui realizzazione è stata complessa: la Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate è oggi, a
pieno diritto, protagonista del tessuto
economico e sociale di un territorio
interprovinciale in forza di una rete di
relazioni cresciute negli ultimi fatidici
283.546
300.000
0
Il bilancio 2008 illustrato durante l’assemblea del 17 maggio
La Banca protagonista del tessuto economico e sociale del territorio
313.224
350.000
250.000
Il mercato è in allarme rosso
La Bcc naviga in acque sicure
418.046
450.000
373.794
400.000
484.003
500.000
413.250
450.000
300.000
580.066
600.000
2001
2002
2003
2004
alla liquidità delle aziende». Se l’aumento dei crediti, la congiuntura e
l’appostamento di due posizioni di
importo rilevante (e comunque garantite con garanzia reale) hanno aumentato le sofferenze rispetto al 2007, il
trend delle partite anomale, negli ultimi dieci anni, vede il dato pressoché
dimezzato rispetto al 1999. Dai risultati alla loro composizione: oggi,
rispetto al 1999 e a gran parte della
sua storia ultracentenaria, la Bcc fa
veramente la banca. Se guardando
indietro la banca non chiudeva in attivo senza il contributo del rendimento
cedolare dei titoli, oggi gli interessi
attivi poggiano sul clientela, quindi
sul credito, vera mission di un istituto
che ha allargato il raggio d’azione, che
è diventato interlocutore privilegiato
del mondo imprenditoriale fra
Altomilanese e Varesotto. Credito alla
clientela e consulenza sulla raccolta
diretta: ecco la ragion d’essere della
nostra Bcc, quella su cui è avvenuto il
riposizionamento strategico della vecchia cassa rurale fondata 112 anni fa.
«Confermata la positività del risultato
netto della gestione finanziaria, che si
pone su valori superiori rispetto al
2005
2006
2007
2008
2000
2001
2007 -ha sottolineato Barni- nonostante per tutto il 2008 non siano stati toccati al rialzo i tassi attivi dei soci e
della clientela. E proprio in considerazione della situazione economica
congiunturale che si è riverberata nel
portafoglio crediti, la nostra Bcc ha
posto una particolare cura all’analisi
del credito dei clienti, tanto che la
voce “rettifiche di valore” è aumentata rispetto al 2007». Qualche numero
sul patrimonio umano dell’azienda
Bcc: al 31 dicembre 2008 l’organico
era di 151 collaboratori, per il 64%
impegnato sulla rete di vendita, per il
34% nella sede centrale. Negli ultimi
dodici mesi la Bcc ha molto investito
sulla valorizzazione delle risorse
umane definendo più puntualmente
gli interventi formativi per sviluppare le capacità e le competenze dei
dipendenti in relazione ai ruoli ricoperti e in proiezione dei rispettivi
percorsi di carriera. Versante commerciale: nel 2008 la BCC ha consolidato la propria posizione sulle piazze
storiche e proseguito lo sviluppo sulle
piazze di più recente insediamento,
quelle che, nel 2007, hanno segnato
l’unificazione di Altomilanese e
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
Varesotto. Il campo su cui dispiegare
l’azione commerciale restano i soliti:
le famiglie per il segmento retail, le
aziende artigiane e le piccole e medie
imprese per il segmento corporate.
Aspetto di cui la nostra Bcc può andare fiera, nel comparto mutui ai privati la tensione legata ai subprime non
ha sfiorato la banca, in forza della trasparenza che ha sempre ispirato i
contratti di finanziamento. La Bcc ha
voluto dare risposta alla domanda di
finanziamenti con durata superiore ai
20 anni offrendo il prodotto
CreditPerCasa; nel settore del credito
al consumo, invece, la Bcc ha messo
in campo CreditPer, incontrando i
favori della clientela alla ricerca di
finanziamenti chirografari di durata
superiore ai 5 anni. Dalla relazione ai
numeri: il patrimonio al 31 dicembre
2008 è di 106 milioni di euro, la raccolta assomma a 587 milioni di euro.
Voce che dice molto della nostra Bcc,
le sofferenze: le partite valgono oggi
il 6,16% contro il 10,74% del 1999,
quando il giro d’affari era decisamente inferiore. Un calo del 42,6% in presenza di impieghi quasi triplicati.
Chapeau.
11
L’ASSEMBLEA
L’ASSEMBLEA
Soci in assise per il futuro
S
Domenica 17 maggio, l’assemblea della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate è stata una vera e propria maratona. Un confronto
franco e schietto che si è concluso garantendo continuità all’istituto
i annunciava come una maratona, e così è stata l’assemblea
2009 dei soci della Banca di
Credito Cooperativo di Busto
Garolfo e Buguggiate. Un appuntamento importante, e non tanto e non
solo perché l’assise si è riunita
anche in assemblea straordinaria
per approvare una serie di modifiche statutarie e perché era chiamata
ad approvare il bilancio di gestione
del 2008, l’anno della grande crisi
economica. Quanto per il fatto che i
soci erano chiamati ad eleggere il
12
consiglio di amministrazione del
prossimo triennio. E come sempre
accade, quando c’è un’assemblea
elettiva si confrontano le diverse
visioni sulla conduzione strategica e
sulla direzione di marcia da intraprendere per il futuro. Così il dibattito assembleare è stato franco e
aperto e i soci sono stati, di fatto,
chiamati a decidere sulla mission
della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate. Da un lato l’idea di una
banca del territorio, pronta a raccogliere nuove sfide che arrivano dalle
altre comunità che reclamano la presenza del Credito Cooperativo nella
loro città, dall’altro una tesi più
localistica, con una visione della
banca esclusivamente legata ai territori che le hanno dato i natali, ovvero Busto Garolfo e Buguggiate.
Come sia andata e quale direzione i
soci abbiano indicato, l’abbiamo già
detto nelle pagine precedenti: la
riconferma in toto della squadra
degli amministratori uscenti, infatti,
è la promozione a pieni voti della
vocazione territoriale vasta della
«Altri avranno la BBC,
ma noi abbiamo la Bcc»
«Credo nella Bcc: in prima
linea contro la crisi»
Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio
Giorgio Volpi, sindaco Olgiate Olona
La sfida del futuro va raccolta sul nostro territorio,
con gli strumenti che abbiamo a disposizione: la
voglia di rischiare degli imprenditori piccoli e medi e
la consapevolezza degli enti locali di avere un partner
forte nel mondo del credito, che assicuri lo sviluppo
economico, sociale e culturale della zona. Noi dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze e mi piace dire
che la Bcc è una eccellenza e una possibilità per questo territorio, un partner di valore per gli enti locali, le
piccole e medie imprese e le amministrazioni locali.
Oggi, a Busto Arsizio, ma anche nel territorio del
Varesotto e dell’Altomilanese si gioca un’importante
sfida. Busto Arsizio è stata scelta come un capoluogo
di un territorio in cui l’Italia e l’Europa investono per
garantire delle possibilità di sviluppo consapevole.
La mia presenza alla vostra assemblea vuole testimoniare la mia simpatia nei confronti della Bcc, che già
in occasione del concerto di natale, ho definito un
partner fondamentale per lo sviluppo, economico,
sociale e culturale del territorio. Dissi allora: altri
avranno la Bbc, noi abbiamo la Bcc. Non chiedo
royalty, ma solo di discutere con voi della necessità di
un partenariato. Se occorre fare una scommessa su
questo territorio noi scommettiamo con la Bcc.
Io credo che la Bcc stia facendo un ottimo lavoro nel
guidare verso il benessere questo territorio, sia nei
momenti di tempesta sia in quelli di bonaccia. E in
questi momenti di tempesta combattiamo insieme.
Perché le sfide e la crisi ci possono indebolire, ma se
lavoriamo assieme ci possono anche rafforzare per il
cambiamento e per le sfide nuove che ci attendono.
Tante banche oggi stanno tagliando i fondi all’impresa, all’imprenditoria, alla cultura, al sociale e alle
famiglie. La nostra Bcc è differente per davvero, si
sta assumendo la responsabilità di lottare accanto a
un territorio e di aiutare a farlo crescere. In termini
strategici questa è una grande forza. E’ questo che la
differenzia, soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo. Il nostro è un territorio che
tutti i giorni si confronta con grandi sfide, non solo a
livello locale, ma anche a livello nazionale e internazionale. Sono due i paesi europei dove si concentra
la produzione: la Germania, patria delle grandi e
medie industrie, e l’Italia, la terra della piccole e
medie aziende. Vedendo la situazione attuale si
comprende come il supporto e la necessità di dare
ossigeno alle nostre imprese sia fondamentale e la
Bcc è in prima linea.
13
L’ASSEMBLEA
L’ASSEMBLEA
«Avete dato una ventata
di freschezza al territorio»
Silvio Pezzotta, assessore ai servizi sociali Somma Lombardo
Se a Somma Lombardo non fosse arrivata la Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate, nella mia città, quasi sicuramente, non si sarebbe mai
visto il Credito Cooperativo e non avremmo mai capito fino in fondo
quale valore rappresenta per la comunità una vera banca locale.
Avete dato una ventata di freschezza al territorio. Credito
Cooperativo per il territorio vuole dire tanto, state facendo tanto per
il territorio e ne sono veramente orgoglioso, sia per quello che ormai
la nostra Bcc rappresenta su tutto il Varesotto e l’Altomilanese, sia
per le scelte che si fanno. Noi siamo l’anello di congiunzione tra due
territori. Ci sono momenti in cui è importante dire grazie. E io credo
che questo sia uno di quelli. Ho capito con voi cosa significhi fare
banca locale in chiave solidaristica, di mutuo soccorso e di cooperazione. Due sono i casi emblematici, e io, come assessore ai servizi
sociali di Somma Lombardo, ho il termometro vero della situazione:
l’operazione sull’anticipo della cassa integrazione alle famiglie dei
lavoratori di aziende in difficoltà, e l’aiuto dato alla casa di riposo di
Somma. Avevamo 60 persone non autosufficienti che rischiavano di
essere messe su una strada; adesso, grazie a voi, abbiamo risolto
molti problemi.
banca nata dalla fusione tra le casse
rurali che nacquero a Busto Garolfo
alla fine del 1800 e a Buguggiate negli
anni Ottanta del secolo scorso.
Ma andiamo con ordine e ripercorriamo le principali decisioni assunte dai
soci. Partendo dall’assemblea straordinaria, nella quale sono state approvate le modifiche a dodici articoli del
nostro statuto sociale. E, precisamente: 7, 23, 30, 32, 35, 40, 41, 42, 43, 44,
47, 48. Il perché di tali modifiche è
stato illustrato dal vice presidente,
Roberto Scazzosi, che ha spiegato che
Banca d’Italia ha “introdotto una
serie di variazioni allo statuto tipo
14
delle
Banche
di
Credito
Cooperativo”. Modifiche di natura
tecnica, dunque, ma non per questo
meno importanti, che l’assemblea
straordinaria ha approvato, così
come il successivo e ultimo punto
all’ordine del giorno, con il quale
sono stati conferiti al presidente del
consiglio di amministrazione, quale
legale rappresentante della Banca, i
poteri per apportare alla delibera
assembleare e allo statuto le varianti
eventualmente richieste dalla Banca
d'Italia per difformità al testo dello
statuto tipo delle banche di credito
cooperativo. L’assise ordinaria, inve-
ce, ha preso il via con la determinazione del numero dei componenti il
Consiglio di Amministrazione. Ai
sensi dell'articolo 32 del nostro statuto,
infatti,
il
Consiglio
di
Amministrazione della nostra Bcc “è
composto da 7 a 13 amministratori,
eletti dall’assemblea tra i soci, previa
determinazione del loro numero”:
numero che è stato confermato in 13
consiglieri. E considerato che il regolamento elettorale approvato nel
maggio 2005 prevede la nomina di
due terzi meno 1 di residenti o operanti a Busto Garolfo, un terzo meno
uno di residenti o operanti a
«Egregio il lavoro degli ultimi tre anni»
N
Pompea Ruggia, presidente della casa di riposo di Busto Garolfo
egli ultimi tre anni la nostra Bcc è stata assai vicina alla
casa di riposo di Busto Garolfo. Una vicinanza dimostrata coi fatti e con l’importante sostegno economico dato
sia ai progetti di socializzazione per gli ospiti sia agli interventi di sistemazione di alcune parti comuni e del giardino
della nostra struttura. Onestamente, senza l’intervento deciso dal consiglio di amministrazione noi avremmo avuto
grandi difficoltà per riuscire a programmare e attivare gli
interventi di cui vi ho appena parlato. Mi auguro che i nuovi
amministratori sappiamo prendere esempio da chi, negli
ultimi tre anni, ha saputo comprendere, discernere e ascoltare i reali bisogni del territorio e delle sue comunità umane,
per poi impegnarsi in significativi progetti, come quelli realizzati nella nostra casa di riposo. Vi chiedo, come è successo nel recente passato, di qualificare gli interventi della
nostra banca su dei progetti di reale sostegno al territorio e
di reale interesse per tutta la comunità. Mi rendo perfettamente conto che anche una banca non può avere risorse infinite e che, quindi, ovviamente, ogni decisione a sostegno di
questo o di quel progetto implica contestualmente la scelta
di non sostenerne degli altri. E comprendo che, spesso, le
scelte che si fanno rischiano di essere impopolari e criticate
aspramente, specie da coloro che rimangono privi del sostegno e del contributo economico della banca. Ma saper scegliere fa parte dei doveri e degli onéri di chi si assume il
compito di amministrare questa banca.
15
L’ASSEMBLEA
Buguggiate/Varese, un rappresentante dei restanti comuni della provincia di Milano e un rappresentate
dei restanti comuni della provincia di
Varese, la composizione del Cda
risulta formata da 8 consiglieri dell’area di Busto Garolfo, 3 dell’area di
Buguggiate, 1 della provincia di
Milano e 1 della provincia di Varese.
L’assemblea ha poi applaudito alla
proposta del presidente che, sul tema
degli emolumenti agli amministratori, ha detto che “per quanto riguarda
il gettone di presenza dei consiglieri
di amministrazione, la proposta del
consiglio di amministrazione e di
lasciarlo invariato rispetto all’ultimo
triennio. Stiamo parlando di un gettone di 150 euro a seduta e la valutazione che ha indotto il consiglio a non
proporne l’aumento è strettamente
connessa al periodo economico che
stiamo vivendo e alle decisioni prese
negli ultimi mesi al fine di limitare i
costi aziendali e spostare quante più
risorse possibili su azioni a favore dei
soci, dei clienti e del territorio”.
Quindi è stata la volta del bilancio
2008, dei cui dati tecnici parliamo diffusamente in altro articolo, e che è
stato approvato dall’assemblea, allargando la visione dell’attività sociale
sulle “iniziative messe in campo a
sostegno del nostro territorio che,
ideate, pianificate e organizzate negli
ultimi mesi del 2008, sono nella maggior parte dei casi diventate operative nelle prime settimane del 2009 -ha
detto il presidente Clementi-. Il 2008,
infatti, verrà ricordato soprattutto
come l’anno della grande crisi finanziaria e tante sono state le iniziative
messe in campo dalla nostra Banca
per aiutare i Soci e i clienti a superarne gli effetti”. Il riferimento, ovviamente, è soprattutto agli accordi
siglati con Confindustria Alto
Milanese, Associazione Artigiani
della Provincia di Varese - Confartigianato e Confartigianato Alto
Milanese per anticipare la cassa integrazione guadagni e i contratti di
solidarietà ai lavoratori delle aziende
che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
16
L’ASSEMBLEA
In assemblea la vitalità dei Soci
La cronaca della giornata che, come da tradizione, non è fatta solamente da
relazioni e lavori assembleari, ma anche da momenti di incontro e socialità per
incontrare vecchi amici e confrontarsi come si usa fare nelle migliori famiglie
Il Socio Angelo Crespi riceve la medaglia
per i suoi 50 anni di attaccamento alla nostra Bcc
A
Nelle immagini vari momenti dell’assemblea del 17 maggio scorso. Molti gli
interventi sia dei Soci sia di personalità
che hanno voluto portare il loro saluto
alla nostra Banca e lasciare la propria
testimonianza come il sindaco di Busto
Arsizio, Luigi Farioli. In questa pagina, in
alto, il conferimento della speciale medaglia al Socio Angelo Crespi per i suoi 50
anni di attaccamento alla nostra Bcc.
Emozione visibile e tantissimi appluasi
per Crespi a dimostrazione che la nostra
Bcc e i suoi valori sono quelli di una grande e unita famiglia pronta a confrontarsi
con schiettezza e serenità.
lle 8,15, puntuale, l’assemblea della nostra Bcc ha
preso il via. Ben oliata la
“macchina” organizzativa. Il bar,
situato in fondo al padiglione di
Malpensa Fiere dedicato all’assise, è
stato immediatamente preso d’assalto dai soci più mattinieri: brioche
e cappuccino le colazioni più richieste. Ma anche succhi di frutta e
immancabili caffè, il tutto condito
da marmellate di frutta e cioccolata.
Ogni socio, durante la registrazione
all’ingresso dell’area dedicata
all’assemblea, ha ricevuto due
tagliandi utili alla giornata: uno per
la colazione, il secondo per il pranzo. Nel corso di tutta la giornata, il
capannello attorno all’area ristoro è
sempre stato robusto, ulteriore conferma del fluido andirivieni di soci
che si sono presentati ai lavori
17
L’ASSEMBLEA
L’ASSEMBLEA
assembleari, grazie anche al servizio
bus che è stato organizzato da Busto
Garolfo e da Buguggiate. Durante i
lavori, un piccolo omaggio per i soci
che hanno partecipato all’assemblea.
In due momenti distinti, per l’esattezza nel corso dell’assemblea straordinaria e a seguito dell’illustrazione del
bilancio d’esercizio del direttore
generale Luca Barni, sono stati estratti a sorte dieci soci che hanno ricevuto in regalo un televisore lcd da 32
pollici molto apprezzato da chi, fortunato, è riuscito ad aggiudicarselo.
Immancabile foto ricordo per
Giuseppe Pietro Pinciroli, Davide
Maraffino (Emmetec Srl), Ireneo
Colombo, Giuseppe Marabene,
Giampaolo Perego (Holding 76),
Giorgio Merlotti, Santino Dell’Acqua,
Emiliano Zonda (Abad Servizio
Lavoro), Francesco Loaldi e Fabrizio
Ceriotti. Mentre i lavori proseguivano e le votazioni si concludevano
senza intoppi, c’è stato il tempo per
rifocillarsi, sempre nell’area bar, con
un panino, una pizzetta, un toast,
accompagnati da un bicchiere di vino
o da una bibita fresca. E poi, ancora,
prima di fare ritorno a casa, il ritiro
del tradizionale regalo dedicato ai
Soci: un’elegante confezione contenente tre bottiglie di vino pregiato
dell’azienda vinicola sarda “Sella &
Mosca”. Un omaggio molto apprezzato (di cui parliamo nel box a pagina 19), con cui si è voluto dire “grazie” ai soci che, mattinieri, si sono
presentati all’annuale appuntamento
dell’assemblea.
IL REGALO
Sella & Mosca
un regalo dalla Terra
U
Dall’alto, da sinistra a destra, i fortunati vincitori del televisore messo in palio durante l’assemblea della
nostra Bcc: Giuseppe Pietro Pinciroli, Davide Maraffino (Emmetec Srl), Ireneo Colombo, Giuseppe
Marabene, Giampaolo Perego (Holding 76), Giorgio Merlotti, Santino Dell’Acqua, Emiliano Zonda (Abad
Servizio Lavoro), Francesco Loaldi e Fabrizio Ceriotti. Qui a fianco, e nella pagina accanto, alcune immagine dell’area ristoro che, durante l’intera giornata, ha servito i Soci della nostra Banca intervenuti per i
lavori assembleari. Colazioni e pranzi sono stati momenti di relax e di pausa durante la lunga maratona
che ha portato i Soci a Malpensa Fiere per l’approvazione del bilancio e l’elezione del CdA.
18
In questa pagina, alcune immagini della consegna
del regalo al termine dell’assemblea. Chi non l’avesse ritirato può recarsi nella sede di Busto
Garolfo con il tagliando apposito (anche per chi
ha lasciato la propria delega a un altro Socio). Qui
a fianco, nel box, il dettaglio del regalo confezionato per l’assemblea.
n’azienda storica, tra le migliori d’Italia. Nata ad Alghero nel
1899 ed espansasi in tutto il mondo grazie alla qualità dei suoi
prodotti e ai riconoscimenti internazionali che le sono stati conferiti. Parliamo dell’azienda vinicola Sella & Mosca Spa, scelta dal
Consiglio di amministrazione della nostra Bcc per confezionare il
regalo da consegnare ai soci al termine dell’assemblea 2009. Un
pacchetto elegante, color amaranto, contenente tre bottiglie di vino
di alto livello, figlio del lavoro di un’impresa familiare che, nel
tempo, ha saputo coniugare modernità, tradizione e vivacità mediterranea. Con la sua scelta di produzione (più di 31 etichette tra
vini bianchi, rossi, rosati e grandi distillati), Sella & Mosca rappresenta l’espressione di due aspetti tipici della Sardegna: l’attaccamento alla terra natia e la vivacità che caratterizza i popoli mediterranei. Accanto a una viticultura attenta, l’azienda di Alghero è
stata capace di modellarsi alle novità delle tecniche di produzione
senza perdere lo smalto dei primordi. Ne è segno tangibile il
museo situato nell’enoteca aziendale dove è possibile visitare le
due sezioni create per curiosare sulla storia della società (che percorre la vita di Sella & Mosca dai primi passi a oggi) passando per
la sezione archeologica, che recupera la storia della necropoli di
Anghelu Ruju e delle sue genti, scoperta, nel 1903, proprio sulle
terre di proprietà di Sella & Mosca. Segnale importante di conservazione della memoria e delle tradizioni. Perché produrre, in qualsiasi campo, non significa esclusivamente creare mercato e segnare utili alla fine dell’anno, ma anche, e forse soprattutto, essere
vicini alla terra che, questi risultati, è stata capace, e lo è ancora
oggi, di garantirli ed esprimerli.
19
DIBATTITI/1
DIBATTITI/2
La crisi diventi un’opportunità
Ascolto reciproco per ripartire
N
Il nostro direttore generale all’Executive form davanti ai manager del settore terziario
«Servono sacrifici condivisi, ma sopratttto dobbiamo iniziare ad ascoltarci, capire le nostre
esigenze e quelle degli altri. In due parole “fare rete”, ossia mettersi al servizio collettivo»
on servono nuovi strumenti per
finanziare le imprese. Occorrono
inveceregoleeconoscenza.Ildirettore generale della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate,LucaBarni,èstatoestremamente diretto davanti ai manager del settore terziario. Invitato all’Executive Forum 2009 -e
questo è un successo non da poco per una
banca di provincia come la nostra, chiamata
a rappresentare il sistema Credito
Cooperativo su una passerella nazionale-,
che si è svolto a Milano lo scorso 7 maggio,
ha ribadito il ruolo del Credito Cooperativo
in questa fase di crisi economica. Un ruolo di
sostegno diretto alle imprese «perché siamo
molto sensibili al territorio», ha ricordato
Barni. Del resto «il mondo del credito cooperativo ha sostenuto il mondo dell’economia
con un aumento del 14% degli impieghi nel
2008». E, a fronte del grande problema di
20
liquidità registrato dalle imprese, «la Bcc di
Busto Garolfo e Buguggiate, ha aumentato i
finanziamenti a breve termine», ha detto il
direttore generale. L’atteggiamento è esattamente l’opposto di quello denunciato da
Banca d’Italia a febbraio: «Vogliamo salvare
l’economia del nostro territorio. E, se ci
saranno da fare dei sacrifici, li faremo assieme». Serve però una regola: «La “simmetria
informativa”: l’ascolto reciproco e approfondito delle esigenze per la soddisfazione reciproca delle stesse». Per le banche si traduce
nella trasparenza delle metodologie operative e delle condizioni economiche; per i clienti vuol dire «redazione di piani industriali di
progetto». In questo processo, «occorre fare
rete con le associazioni di categoria: l’obiettivo non è solo quello di valorizzare le imprese, ma soprattutto quello di far intraprendere». La Bcc è «sempre pronta a finanziare
nuove idee –ha concluso Barni-. Gli strumenti per finanziarle esistono già. Si tratta,
piuttosto, di valutare qual è la tipologia di
finanziamento adeguata al progetto, in
un’ottica di corresponsione: i rischi imprenditoriali devono essere equamente divisi fra
coloro che partecipano al progetto, impresa,
investitore e banca».
«B
isogna già guardare oltre
la crisi e farsi trovare
pronti». L’invito è stato
lanciato dal responsabile Area
Mercato della nostra Bcc, Adalberto
Tomasello, durante il convegno organizzato dall’Itis Bernocchi, a
Legnano, lo scorso 15 maggio.
Davanti al tema “Dimensioni della
crisi nell’Alto Milanese. Economia impresa - formazione - innovazione:
sinergie per la ripresa?”, il punto di
partenza, o meglio di ripartenza, è
stato lanciato dal presidente dell’istituto superiore legnanese, Giacomo
Rinciari: «La crisi può essere un valore». Un’affermazione forte, che però
ha trovato interlocutori pronti.
Innanzitutto la Bcc di Busto Garolfo
e Buguggiate. Come ha detto infatti
Tomasello: «La giusta collaborazione
e un’analisi corretta della situazione
ci farà uscire da questo momento. La
crisi finirà, perché fa parte di un ciclo
economico; l’importante però è non
rimanere fermi, ma prepararsi e farsi
trovare pronti quando la situazione
negativa sarà passata». Un atteggiamento che la Bcc ha fatto proprio
attraverso le scelte strategiche assunte dal consiglio di amministrazione,
creando una rete che potesse dare
risposte alle aziende e alle famiglie
in difficoltà. Ha ricordato Tomasello:
«Abbiamo partecipato a tutte le iniziative promosse da Confidi per dare
liquidità alle aziende; uno strumento
che permette di sostenere l’economia
reale». Inoltre, «la Bcc è intervenuta
in modo diretto con un finanziamen-
to per i cassintegrati. Siamo una
banca locale che vive nel territorio e
con il territorio vuole crescere». Ha
proseguito: «La gente ci chiede chiarezza. E noi cerchiamo uno scambio
informativo, una condivisione delle
problematiche per poter far crescere
il territorio». Sul fronte delle imprese, non manca la voglia di riprendere. «È ancora forte la cultura del fare
e la voglia di rischiare che è tipica dei
nostri imprenditori», ha detto Gian
Angelo Mainini, presidente gruppo
meccanici
Confindustria
Alto
Milanese. All’appello, anche la scuola risponde con serietà, preparando
giovani capaci e volenterosi; un
ruolo che il Bernocchi svolge da
mezzo secolo con attenzione e professionalità riconosciute.
21
DIBATTITI/3
EDICOLA
L
Gallarate, terra di possibilità
Attori del territorio
a convegno
per capire le spinte
necessarie a superare
il momento difficile
22
a storia insegna molto. E chi può
vantare una storia lunga più di 110
anni, è in prima fila per guidare
imprese e famiglie oltre la crisi. Il direttore generale della Banca di Credito
Cooperativo di Busto Garolfo e
Buguggiate, Luca Barni, è intervenuto al
convegno organizzato sabato 16 maggio
al Teatro Condominio “Vittorio
Gassman” di Gallarate, ricordando le
azioni messe in campo. Promosso dall’associazione Museo Studi Patri, l’incontro dal titolo “Un lungo Novecento,
Economia e Imprese nell’Area
Gallarate/Busto Arsizio. Radici e prospettive” ha raccolto rappresentanti del
mondo imprenditoriale, sindacale e istituzionale. Un appuntamento importante
per leggere l’oggi con una prospettiva
storica, ma soprattutto per fare un’analisi corretta della crisi e puntare al futuro.
Alle sollecitazioni portate da Cristina
Marcora di Univa e da Mauro Temperelli
della Camera di Commercio di Varese,
ha risposto il direttore generale Barni
prendendo le distanze da un sistema creditizio visto come “grande imputato”.
«La nostra Bcc si è mossa in aiuto delle
persone fisiche aderendo all’iniziativa
della Camera di Commercio per la cassa
integrazione. E alle imprese non abbiamo chiesto rientri, ma abbiamo dato una
maggiore disponibilità alla liquidità».
Gli strumenti per guardare in avanti ci
sono. «Qui continuano a esserci imprenditori illuminati che fanno la fortuna di
questo territorio», ha detto il sindaco di
Gallarate, Nicola Mucci. «Ci sono grandi
potenzialità», ha detto l’assessore allo
Sviluppo produttivo di Busto Arsizio,
Franco Castiglioni, guardando a Busto
Arsizio, Gallarate e Legnano. Il territorio
che è già bacino di riferimento della
nostra Bcc.
23
SOLIDARIETÀ
SOLIDARIETÀ
HANNO DETTO
MARIO
POZZI
«Essere qui oggi è motivo di
grande orgoglio per aver contribuito all’ampliamento dell’ospedale grazie al contributo della
nostra Bcc, ma soprattutto grazie
al cuore grande delle famiglie e
delle imprese del Varesotto e
dell’Altomilanese. Testimonianza
dei nostri valori di solidarietà,
mutuo soccorso, cooperazione».
GIAN FRANCO
SOMMARUGA
«Mutoy non è un vero e proprio
Paese, ma piuttosto un agglomerato urbano composto da costruzioni del Vispe. Tutto ruota attorno all’ospedale e alle 16 cooperative realizzate dall’Ong. Oggi la
Vispe, taglio del nastro a Mutoy
missione del Vispe è ben articola-
Delegazione della nostra Bcc all’inaugurazione del reparto di pediatria dell’ospedale africano
Il progetto “Facciamolo insieme” si concretizza e va ad aiutare migliaia di bambini bisognosi
La nostra Bcc presente con il consigliere Mario Pozzi e il sindaco Gian Franco Sommaruga
dipendenti e a 2.200 stagionali».
O
ltre 5mila persone, tra cui le
principali autorità civili e religiose del Paese, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione
del nuovo reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoy in Burundi, costruito
grazie al contributo raccolto sul territorio dell’Altomilanese e del Varesotto e
raddoppiato dalla Bcc di Busto Garolfo
e Buguggiate, per un totale di oltre
200mila euro. Un piccolo grande miracolo, realizzato in uno degli angoli più
poveri del mondo, dove ogni giorno si
lotta contro fame, povertà e malattie. E
dopo aver promosso per oltre un anno
la raccolta di fondi sul nostro territorio,
la Bcc ha voluto toccare con mano i
risultati del progetto affidato al Vispe,
Ong di volontariato d'ispirazione cri-
24
stiana che da oltre 30 anni opera in
Brasile, Burundi, Guinea Bissau e
Nepal. In segno di rispetto e di serietà
verso quanti hanno dato il proprio contributo e anche verso le persone a cui il
progetto era destinato, una delegazione
della banca si è recata in Burundi per
partecipare di persona alla cerimonia di
inaugurazione, che si è svolta sabato 30
maggio.
Mercoledì 27 giugno, quindi, Mario
Pozzi, del Cda, e Gianfranco
Sommaruga, del collegio sindacale,
insieme ai giornalisti Francesco
Caielli, già autore della mostra fotografica sul Burundi, e Roberto Bof,
hanno preso il volo con destinazione
Bujumbura, capitale del Paese. Il giorno successivo, il viaggio è proseguito
verso Mutoy, a circa 140 chilometri di
distanza: «Ci sono volute ben quattro
ore di viaggio a raggiungerlo, a causa
dalle pessime condizioni delle strade spiega Sommaruga-. Mutoy non è un
vero e proprio paese, ma piuttosto un
“agglomerato” composto da costruzioni del Vispe. Tutto ruota attorno
all’ospedale e alle 16 cooperative realizzate dall’Ong. Oggi la missione del
Vispe è ampia e ben articolata, occupa
3 o 4 colline vicino alle rive del
Ruburo, nome burundese del Nilo
bianco, e dà lavoro a 1.100 dipendenti
e 2.200 stagionali». Nato come piccolo
ambulatorio, negli anni l’ospedale è
cresciuto, fino a diventare una delle
strutture più importanti della nazione,
dotato dei reparti di maternità, pedia-
ta: occupa tre colline nella Valle
del Nicolo e dà lavoro a 1.100
tria, chirurgia e medicina, con più di
300 posti letto disponibili. I lavori di
costruzione della nuova ala ospedaliera di pediatria finanziata dalla Bcc iniziati nel maggio del 2007, hanno permesso di raddoppiare la capacità di
accoglienza del reparto, passando da
50 a 100 posti letto. «I bambini sono la
parte più debole della popolazione e
per questo abbiamo voluto destinare a
loro il nostro aiuto -sottolinea Pozzi-.
La mortalità infantile ha tassi altissimi, i problemi maggiori sono legati
alla malnutrizione e all’Aids.
Riteniamo che il nostro progetto servirà a salvare 30mila bambini all’anno». Sabato 30 maggio, come detto, si
è svolta l’inaugurazione ufficiale del
nuovo reparto di pediatria, a cui
hanno preso parte il presidente del
Senato burundese, il governatore della
Regione, il sindaco della località di cui
Mutoy è una frazione, il segretario
dell’arcivescovo e la direttrice generale del ministero della Sanità. La cerimonia, accompagnata da musiche e
balli locali, è stata lunga e articolata e
nel piazzale c’erano più di 5mila persone in piedi ad assistervi, prima sotto
il sole cocente e poi sotto una pioggia
torrenziale. «Nessuno si è mosso, tutti
hanno aspettato rispettosamente la
fine della cerimonia», racconta
Sommaruga. Mario Pozzi è intervenuto per portare il saluto del presidente,
Lidio Clementi, e dell’intero consiglio
di amministrazione della nostra Bcc,
nonché di tutto il territorio
25
TERRITORIO
dell’Altomilanese e del Varesotto.
«L’essere qui, oggi, è motivo di grande
orgoglio per aver contribuito all’ampliamento dell’ospedale coinvolgendo
nella raccolta dei fondi le popolazioni,
le famiglie e le imprese del Varesotto e
dell’Altomilanese -ha detto Pozzi nel
suo discorso-. Rappresento una banca
particolare, che non si limita a prestare
soldi e a fare operazioni finanziarie,
ma testimonia concretamente i valori
di cooperazione, solidarietà e mutuo
soccorso importanti per la crescita di
tutta l’Italia e che, ne sono sicuro, sono
determinanti anche per il vostro sviluppo». Pozzi e Sommaruga hanno
avuto l’onore del taglio del nastro del
nuovo reparto e hanno consegnato alle
autorità presenti lo stemma d’oro simbolo del credito cooperativo e una pergamena di ringraziamento. «Dal giorno successivo all’inaugurazione, il
reparto ha iniziato a funzionare a
pieno regime -aggiunge Pozzi-.
Questo per noi è stata la prova di aver
fatto qualcosa di buono e di tangibile
per migliorare la vita di queste persone». Mutoy è una realtà conosciuta in
tutto il paese e portata ad esempio:
«Non possiamo che essere orgogliosi
di aver dato il nostro contributo a questo progetto -afferma Sommaruga-.
Certo, le difficoltà non mancano, dalla
scarsità di personale qualificato (nella
struttura operano tre medici, di cui
uno africano e gli altri volontari italiani, e una decina di infermieri del
posto), alla difficoltà a reperire medicinali. Significativo il discorso che ha
tenuto il governatore durante l’inaugurazione: “Tutto ciò che è stato creato
è meraviglioso, ma mi domando: se
domani andassero via, sapremmo
gestirlo da soli?”. Il Burundi, oggi, è
un Paese che vive di carità e che sta
cercando di ritagliarsi la propria strada. È ancora provato dalla guerra civile, da poco finita. I religiosi sono gli
unici a non aver mai lasciato il Paese,
rischiando in prima persona. Un merito che è riconosciuto anche dalla popolazione locale, tanto che l’ospedale è
stato l’unico posto dove la guerra non
è mai entrata».
26
TERRITORIO
La Fabbrica del canto diventa maggiorenne
Il calendario 2009
Dopo i concerti a Legnano
e Parabiago, di seguito, tutti
gli appuntamenti sul territorio
S
Nell’immagine in apertura di articolo, il taglio del nastro del nuovo reparto di pediatria dell’ospedale di
Mutoy, in Burundi. Il progetto “Facciamolo insieme”, organizzato dall’associazione di volontariato Vispe in
collaborazione con la nostra Bcc è partito lo scorso anno e ha portato alla raccolta di 200mila euro destinati alla struttura sanitaria. Nelle altre immagini, alcuni momenti della visita del consigliere Pozzi e del sindaco Sommaruga che si sono recati in Burundi per osservare lo stato di avanzamento delle opere.
viluppo sul territorio, una formula
che la nostra Bcc conosce bene e su
cui sta costruendo da anni la sua
strategia, è il leit motiv dell’edizione 2009
della Fabbrica del Canto, l’edizione
numero 18 del Festival Corale
Internazionale. E per festeggiare la maggiore età di un’iniziativa unica nel panorama italiano, concepita dall’Associazione
musicale Jubilate, 10 sono i cori in cartellone provenienti da 4 continenti per 100 esibizioni in 20 giorni su otto province lombarde. Orgoglio legittimo, quello degli
organizzatori, ricambiato dal main sponsor, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate
che accompagna dal 4 al 24 giugno la kermesse canora. «Sono tante le novità dell’edizione 2009 –ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione tenutasi a
Legnano, Carlo Leonardi, responsabile
organizzativo del Festival-: su tutte la presenza di ben 10 cori, un raddoppio secco,
ma anche l’allargamento del circuito. A
Milano, quest’anno, si terranno due maratone corali, nelle basiliche di San Vincenzo
in Prato e al Teatro dal Verme; manifestazioni che – credo – il capoluogo non abbia
mai visto». Per la nostra BCC, alla presentazione del Festival, il Responsabile delle
relazioni esterne Simone Mantovani e
il direttore della filiale di Legnano,
Bruno Salvatore. «Investire in cultura
in un momento come questo sembra
difficile, ma noi crediamo che un
investimento di qualità dia un segnale forte -ha dichiarato Mantovani- e
questo Festival è un’eccellenza assoluta che da Legnano si è sviluppato
sino ad abbracciare la quasi totalità
della Lombardia». A illustrare la proposta 2009 il direttore artistico Sandro
Chierici: «Ricchezza significa pluralità di voci presenti e noi abbiamo
ensemble vocali da 10 Paesi:
Camerata antiqua de Curitiba
(Brasile), Balsis (Lettonia), Calmus
ensemble (Germania), Ensemble
Pianeta
(Giappone),
Salutaris
(Bielorussia), Schola Cantorum
Coralina (Cuba), Rose Ensemble
(Usa), Vassil Arnaoudov Sofia
Chamber Choir (Bulgaria), Voces8
(Regno Unito) e Vokal Nord
(Norvegia)».
12 giugno, Busto Arsizio
S. Luigi di Beata Giuliana
12 giugno, San Lorenzo di Parabiago
SS. Martiri Lorenzo e Sebastiano
15 giugno, Busto Garolfo
Auditorium Don Besana - Bcc
15 giugno, Cassano Magnago
Santa Maria del Cerro
16 giugno, Canegrate
Santa Maria Assunta
18 giugno, Legnano SS. Redentore
19 giugno, Legnano S. Teresa
21 giugno, Varese
teatrino Gianni Santuccio
24 giugno, Legnano
Sala della Musica Istituto Tirinnanzi
Tutti i concerti hanno inizio alle 21
Ingresso gratuito
BUSTO ARSIZIO “ILLUMINATA”
I “giovedì sera” di Busto Arsizio sono
“illuminati” dalla nostra Bcc. La manifestazione, organizzata dall’associazione commercianti, dal comitato
commercianti del centro cittadino e
dall’amministrazione comunale, vede
il sostegno della Bcc per le 16 serate di
apertura dei negozi. «La collaborazione avviata due anni fa ci vede oggi
partner nella creazione dei distretti del
commercio della città», ha detto
Simone Mantovani, responsabile
Relazioni Esterne della Bcc. Il grazie è
arrivato dall’assessore al Commercio,
Franco Castiglioni, e dal presidente
del comitato commercianti del centro,
Rudy Collini.
27
TERRITORIO
TERRITORIO
I
cognita, quando si parte così bene, è
mantenere il livello. Il che è avvenuto,
anche quando il programma sembrava meno abbordabile: «è stata una
sorpresa piacevole constatare l’apprezzamento del pubblico anche in
occasione della Messe Solennelle di
Rossini -commenta Enrico Raimondi,
organista ed elemento del coro
Amadeus- (eseguita nell’ultimo
appuntamento della rassegna, tenutosi nella chiesa di Sant’Edoardo a
Busto Arsizio, ndr). Una cosa è proporre una selezione di arie dalle opere
Lirica, cala il sipario sulla rassegna
l tutto esaurito a ogni concerto:
basterebbe registrare l’assenza di
posti vuoti nelle chiese e nei teatri
che hanno ospitato i cinque appuntamenti della prima stagione lirico
sinfonica organizzata dalla nostra Bcc
per testimoniare il successo dell’iniziativa. Aspetto strettamente legato, il
gradimento, perché è la bontà degli
eventi a trascinare il pubblico, a innescare il passa parola, quello che ha
2000
2000
28
2000A
creato uno zoccolo duro di aficionado, come notato dal palco. «Abbiamo
notato persone che ci hanno seguito
in tutti i concerti della rassegna -dice
Marco Raimondi, direttore dell’orchestra Amadeus-. Una cosa è fare il tutto
esaurito per un evento singolo, altro
creare un percorso, come è stato per
questa stagione; un progetto articolato con programmi differenziati e
diversi interpreti. In genere nelle pro2001
2001
2002
2001A
2002
poste fatte al di fuori dei grandi circuiti concertistici, ci si accontenta del
mordi e fuggi; serate spot che rimangono isolate. Qui, con la Bcc, abbiamo
dato vita a un vero e proprio calendario e, quel che più conta, ci siamo
costruiti un pubblico. Di questo,
credo, la Bcc debba andare orgogliosa». Che la stagione lirico sinfonica
fosse nata sotto una buona stella si era
già intuito dalle prime uscite, ma l’in2003
2002A
2003
2004
2003A
2004
2005
2004A
2005
In apertura, il pubblico dell’ultimo appuntamento con la
lirica a Busto Arsizio. Qui a fianco, il nostro presidente
Lidio Clementi (al centro) assieme alla moglie e al consigliere Vittorio Pinciroli e, sopra, un momento del concerto.
Sotto, una rassegna degli altri quattro appuntamenti.
liriche, spesso conosciute e universalmente amate -la difficoltà è tutta del
solista- altro è una messa di oltre
un’ora e mezzo, eseguita senza interruzione da un grande organico. Qui la
difficoltà tecnica per orchestra e coro è
considerevolmente più grande e
anche il pubblico è chiamato a uno
sforzo di concentrazione ben maggiore. Ma il risultato è stato identico: un
applauso calorosissimo ha abbassato
il sipario su una stagione di grandi
soddisfazioni». A ricevere gli applausi, accanto ai bravissimi musicisti
2006
2005A
2006
dell’Amadeus, anche la nostra Bcc,
per aver saputo osare e per aver scelto le persone giuste cui affidare un
progetto così complesso e ambizioso.
«Ci ha dato un grande piacere andare
nelle chiese e nei teatri del nostro territorio e trovare tanto entusiasmo,
vedere uscire le persone soddisfatte dichiara il presidente Lidio Clementi. Abbiamo vinto la nostra scommessa
sulla musica come veicolo per fare
cultura, aggregare, dialogare con quel
territorio che sa riconoscere e apprezzare la qualità delle proposte»
2007
2006A
2007
2007A
29
TERRITORIO
L
TERRITORIO
Tutta Castano abbraccia il Santo Crocifisso
a tradizione si è rinnovata con
un’eccezionale partecipazione.
Le celebrazioni del Santo
Crocifisso, che si sono svolte dal 3 al
10 maggio a Castano Primo, e a cui
la nostra Bcc ha dato tutto il suo
sostegno, hanno infatti visto la città
letteralmente invasa da una folla di
fedeli. Quasi ventimila persone,
secondo alcune stime in difetto, sono
accorse in piazza Mazzini per la processione conclusiva della domenica
presieduta dal cardinale Dionigi
Tettamanzi, arcivescovo di Milano. È
il segno di una devozione che non
passa con il tempo; il segno di una
tradizione che puntualmente si presenta ogni quarto di secolo, diventando evento di popolo e simbolo di
un territorio. «La storia e la leggenda
30
del Crocifisso miracoloso ci narrano
come esso abbia liberato la comunità
dallo scontro bellico, dalle acque
minacciose del fiume e dalla siccità,
e sono convinto che, in queste sere, il
Crocifisso ha percorso le strade del
nostro cuore e si è dimostrato ancora
una volta miracoloso con miracoli di
conversione, consolazione e grazia»,
ha detto il cardinale nella celebrazione conclusiva della settimana solenne. «Dal Crocifisso ligneo passiamo
al Crocifisso in carne e ossa contempliamo le sue ferite che hanno un’eloquenza straordinaria: ci dicono la
tenerezza, la forza e l’immensità dell’amore di Cristo, che ha dato se stesso per noi. Non dimentichiamolo nei
momenti più difficili della nostra
vita, ispiriamoci a lui. Non restiamo
con gli occhi chiusi, il cuore insensibile e le mani inerti: aiutiamo il
nostro prossimo». «Noi castanesi
abbiamo conservato nel corso dei
secoli un legame affettivo verso il
nostro Crocifisso miracoloso, ma
non dobbiamo darlo per scontato,
perché l’amore è vero quando riconosciamo il Crocifisso come dono di
amore per me: “mi ha amato e ha
dato se stesso per me”», ha commentato don Giuseppe Monti, prevosto
di San Zenone, nella cui chiesa parrocchiale è custodito il Crocifisso.
«Da questa ri-conoscenza nasce l’impegno a trasmettere e rendere desiderabile anche alle generazioni future questo amore che è vita per noi. È
un compito essenziale e urgente perché Castano ha bisogno anche oggi
di persone animate dall’amore per il
prossimo e per la città». Il simbolico
passaggio generazionale è stato volutamente celebrato coinvolgendo i giovani che proprio nel 2009 hanno compiuto o compiono i 25 anni. Ha proseguito don Giuseppe: «Per la comunità
di Castano Primo questo evento ha
infatti il significato di trasmettere da
una generazione all’altra il patrimonio della fede.
Un quarto di secolo rappresenta per
ogni essere umano, una fase importante della propria vita. Non a caso la
prima uscita del Crocifisso è stata
affidata ai giovani venticinquenni. A
loro è stato chiesto di raccogliere il
testimone della fede dai loro padri».
Nel segno di tradizione che si tramanda nella storia, la nostra Bcc ha
voluto essere partner privilegiato
delle cerimonie sponsorizzando la
manifestazione attraverso totem collocati in diversi punti della città. Le
celebrazioni del Santo Crocifisso
affondano le loro radici nell’episodio
storico, ritenuto miracoloso, avvenuto il 3 giugno del 1859, quando l’esercito austriaco puntò i cannoni in piazza Mazzini contro le case per fermare
l’avanzate delle truppe piemontesi.
La popolazione si rifugiò nella chiesa
di San Zenone, dove per una notte,
pregò il Crocifisso. I militari se ne
andarono nella notte e la città fu
salva. Da allora la promessa di portarlo in processione ogni 25 anni: promessa che finora è sempre stata mantenuta e che si ripeterà, quindi, la
prossima volta nel 2034.
In apertura, la folla che ha assistito alla cerimonia
lo scorso 10 maggio. In questa pagina, due immagini della processione, il cardinale di Milano,
Dionigi Tettamanzi mentre officia la Santa Messa
e, qui sopra, il sindaco di Castano Primo, Dario
Calloni, assieme al presidente della Provincia di
Milano, Filippo Penati.
31
MONDO SOCI
Restaurato l’organo di Sant’Agnese
T
S
Master Sport & Sports, pedalate solidali
port e solidarietà vanno di pari
passo
nelle
prove
del
Campionato Master Sport &
Sports per mountain bike, sponsorizzato dalla nostra Bcc e organizzato da
A.S.D. Garbagnatese Amici Milanesi
del Ciclismo. Il campionato più lungo
d’Italia per numero di prove ha visto,
tra aprile e maggio, tre appuntamenti
sul territorio del Varesotto e in particolare a Masciago Primo, Cassano
Magnago e Cavaria. Sabato 25 aprile
si è svolta l’ottava tappa del campionato a Masciago Primo, nella suggestiva cornice del Brinzio. Più di un
centinaio di biker si sono dati battaglia nel breve, ma impegnativo, circuito di 6 chilometri. Oltre alla classifica ufficiale, la gara era valida per
aggiudicarsi il "Trofeo BCC", così
chiamato proprio in onore della
nostra banca, sponsor dell’iniziativa,
e riservato alla seconda serie. Il trofeo BCC è infatti pensato per gli
appassionati della mountain bike:
possono aggiudicarselo solo gli atleti che non hanno mai vinto gare quest’anno e il precedente, in modo da
dare spazio anche ai non professionisti. Senza dimenticare la solidarietà: da anni la Garbagnatese sostie-
32
ne l'Associazione Familiari Persone
Disabili organizzando, con i ricavi
delle gare, momenti d'incontro e gite
fuori porta per i ragazzi disabili.
Domenica 3 maggio, Cassano
Magnano è stata invasa da 187 biker,
che in mattinata hanno girato sul
locale circuito di circa 8 km, che il
Team due Valli Franco Parini e
Pierluigi Nardello con Carmine
Catizzone hanno ritagliato in memoria di Orfeo Pivotto. Grazie alla
risposta positiva ricevuta dai partecipanti e alla sponsorizzazione della
nostra Bcc, si è potuto contribuire a
rendere più felice una giornata a chi
nella vita è stato meno fortunato di
noi, come i ragazzi down e i ragazzi
diversamente abili.
La domenica successiva, il 10 maggio, il più lungo circuito d’Italia per
numero di prove ha fatto tappa a
Cavaria (Va), frazione di Premezzo.
Come è tradizione di Sport & Sport,
anche in questa occasione era prevista una volata di solidarietà. Il ricavato della giornata è stato infatti
investito in prodotti di prima necessità e vestiario da inviare in Albania,
nella missione di suor Teresa
Silvetri, nativa di Cavaria.
Nelle immagini alcuni momenit delle tappe del
Master Sport & Sport dove si vedono gli striscioni
della nostra Bcc sponsor dell’iniziativa. le ultime
tre tappe si sono svolte a Masciago Primo,
Cassano Magnago e Cavaria.
orna a vivere l’organo della
basilica di Sant’Agnese a
Somma Lombardo. Il prezioso
strumento musicale appena
restaurato è stato protagonista
della rassegna "Laudate Deum in
chordis et organo Vespri d'organo", organizzata dalla parrocchia
di Sant'Agnese ad aprile e maggio,
con la collaborazione della Banca
di Credito Cooperativo di Busto
Garolfo e Buguggiate, del comune di
Somma Lombardo e della Fondazione
Visconti San Vito onlus. Quattro momenti di
riflessione e preghiera musicale per inaugurare il restauro dell’organo della Basilica
Minore Romana che sono stati molto
apprezzati dal pubblico. La Bcc, sponsor
dell'intera manifestazione, ha quindi
voluto ancora una volta sostenere un'importante iniziativa culturale, volta alla
valorizzazione del patrimonio artistico
V
locale. «Il nostro essere banca locale spiega il vice presidente vicario della
Bcc, Ignazio Parrinello- ci spinge ad essere vicini alle realtà del Varesotto e
dell'Alto Milanese che danno valore ai
tesori di questa zona e che promuovono
cultura». Il parroco di Sant’Agnese, don
Franco Gallivanone, ringrazia la Bcc a
nome di tutta la comunità: «L'organo, da
sempre elemento fondamentale della
vita liturgica, è ora anche in grado di
assurgere al suolo di solista».
Il “Varesino doc” alla Coppa Tre Laghi
eri e propri gioielli su quattro ruote
hanno dato vita alla diciottesima
edizione della Coppa dei Tre Laghi
e Varese Campo dei Fiori, che si è svolta lo
scorso 10 maggio. Circa 150 le auto storiche che hanno partecipato alla gara, composta da 43 prove cronometrate su un percorso di 230 km nel territorio varesino e
svizzero. Una gara agguerritissima, che ha
visto emergere l'equipaggio 133, costituito
da Claudio Cerri e Emanuele Dalmini a
bordo di una Lancia Fulvia HF 1.6 del
1971, esponenti della scuderia GMT Motor
C. Car. Secondo classificato l'equipaggio
26, Gianmario Fontanella e Alessandro
Malta, su una Porsche 356 A del 1955 della
scuderia GMT, seguito dall'equipaggio 46
di Stefano e Marco Ercolani su una Fiat
600 del 1960 del club Black Eagles. Il successo è stato però dell’intera manifestazione: gli appassionati hanno potuto rifarsi
gli occhi rimirando modelli dal 1914 al
1976. L'edizione 2009 è stata incentrata
sulla qualità del territorio varesino, con l’istituzione della Coppa al Varesino Doc per
eccellenza, un nuovo premio istituito grazie al contributo della nostra banca, già
main sponsor della manifestazione. La
coppa è stata consegnata da Ignazio
Parrinello, vice presidente vicario della
nostra Bcc, all'equipaggio 139: Gianmaria
e Matteo Leva con una Mini Cooper del
1971.
MONDO SOCI
EMANUELE SEGRE
APPLAUSI A VARESE
Un’occasione per ascoltare uno
dei più bravi chitarristi nel
panorama internazionale e
un’opportunità per i ragazzi
per appassionarsi al mondo
della musica. È il duplice scopo
per cui la Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate ha deciso di sostenere il concerto di Emanuele
Segre (nella foto), che si è svolto lo scorso 15 maggio a Varese.
Segre si è esibito come solista
alla chitarra, accompagnato
dall’Orche-stra Microkosmos,
diretta dal maestro Fabio
Gallazzi, nel Concierto de
Aramjuez di J. Rodrigo, in
occasione del decimo anniversario della scomparsa del compositore. L’esecuzione si è
svolta al Teatro Politeama di
Varese, ma già durante la mattinata 800 studenti delle scuole locali hanno avuto l’opportunità di assistere alle prove.
Una formula originale, che ha
diviso i momenti dedicati ai
ragazzi dal concerto vero e
proprio, consentendo a tutti di
apprezzarla. «Investire nella
musica in questo momento
significa andare contro corrente -ha detto il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni. È un elemento che ci differenzia rispetto al resto del
sistema e ne siamo orgogliosi». Sul palco, Segre era affiancato dagli studenti che hanno
partecipato al seminario
master tenuto recentemente
dal maestro e che hanno avuto
la rara occasione di esibirsi
come solisti.
33
MONDO SOCI
In mostra 50 anni di istruzione
L
’Istituto tecnico industriale statale "Bernocchi" di Legnano ha
ripercorso mezzo secolo di storia
nell’esposizione “Giovani da 50
anni”, allestita negli spazi di via
Diaz per quasi tutto il mese di maggio. Con quasi 10mila diplomati,
l'Itis “Bernocchi” ha avuto un ruolo
importante per lo sviluppo di
Legnano e dell'Alto Milanese,
come la mostra ha voluto ricordare.
L’esposizione è stata uno dei tasselli delle celebrazioni del Cinquantesimo di fondazione che l'Itis ha
organizzato con il contributo della
Banca di Credito Cooperativo di
Busto Garolfo e Buguggiate, nell'intento di celebrare mezzo secolo da
protagonista. La mostra è stata realizzata dal corpo docente dell'Itis
con il contributo degli alunni: foto e
testi hanno aiutato a ripercorrere la storia,
mentre sono stati rispolverati oggetti utilizzati negli anni per la didattica, come macchinari e oggetti di artigianato industriale. Una
sezione della mostra è stata dedicata alla progettualità sviluppata all'interno del
Bernocchi, testimonianza delle competenze
tecniche degli studenti. «Queste competenze
sono il cuore dello sviluppo industriale
che ha fatto dell'Alto Milanese una delle aree
di riferimento della Lombardia», ha commentato Lidio Clementi, presidente della Bcc
di
Busto
Garolfo
e
Buguggiate
«Mantenere vivo il legame tra scuola e
mondo del lavoro è fondamentale per dare
futuro ai giovani».
Gli occhi del passato osservano il futuro
E
spressioni disorientate, vestiti logori e una
valigia di speranze. Le stesse immagini
che oggi sui giornali descrivono l’ennesimo
sbarco di immigrati, appartengono anche
all’album di famiglia del nostro Paese. È questo il senso dello spettacolo teatrale “Quando
gli albanesi eravamo noi, storie dell’emigrazione italiana”, promosso dall'Istituto tecnico
industriale statale "Bernocchi" di Legnano nell’ambito delle iniziative organizzate per il cinquantesimo anniversario e sostenute dalla Bcc
di Busto Garolfo e Buguggiate. Lo spettacolo,
andato in scena lo scorso 30 aprile al Palazzo
Leone da Perego di Legnano, aveva lo scopo
di rappresentare il mondo degli emigranti
nella storia, nella consapevolezza che «studiare il passato è come studiare il presente», come
ha puntualizzato Giancarlo Restelli, docente
dell'Itis legnanese e protagonista della rappresentazione insieme al musicista Mario Toffoli.
Sempre nell’ambito delle manifestazioni per
festeggiare i 50 anni dell’Itis è andato in scena
il 28 aprile "Le fabbriche dello sterminio:
34
Treblinka ed Auschwitz", lavoro storico-teatrale realizzato da alcuni studenti dell'Itis
legnanese accompagnati da tre docenti analizzando documenti e immagini per non dimenticare l'orrore della seconda guerra mondiale.
«Guardare al passato per imparare a vivere
meglio il presente -ha commentato il vice presidente della Bcc di Busto Garolfo e
Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Questo è lo
spirito con cui abbiamo deciso di sostenere il
Bernocchi nell’anno particolare in cui festeggia il Cinquantesimo di fondazione».
MONDO SOCI
IN BREVE
“FRATELLI D’ITALIA”
PER GLI STUDENTI
Conoscere l’Inno di Mameli
per apprezzarlo. È l’obiettivo
dell’iniziativa promossa dall’associazione
Nazionale
Combattenti e Reduci, sezione
di Busto Garolfo, in collaborazione con la nostra Bcc. A tutti
gli scolari delle scuole di
Busto Garolfo e della sua frazione Olcella, in occasione del
25 Aprile, è stato infatti donato un opuscolo con il testo
integrale dell'Inno di Mameli
e contenente brevi note storiche ed illustrative. Musicato
da Michele Novaro e cantato
per la prima volta a Genova la
sera del 9 settembre 1847,
“Fratelli d’Italia” è un messaggio di appartenenza per tutti
gli italiani, che vuole rappresentare un momento di riflessione e di conoscenza.
MEDICI A CONVEGNO
PER LA PREVENZIONE
Una malattia rara ma non
troppo, che è importante diagnosticare tempestivamente.
Per incentivare la conoscenza
della
Malformazione
di
Chiari, la nostra Bcc ha finanziato ai medici che operano
nell’Altomilanese
e
nel
Varesotto, la partecipazione al
"Congresso sulla malformazione di Chiari: una malformazione o un'anomalia?" che
si è svolto dal 7 al 9 maggio al
Museo della Scienza e della
Tecnica di Milano. Il convegno
internazionale,
promosso
dall'Istituto
Neurologico
Carlo Besta di Milano, ha visto
l'attiva partecipazione delle
associazioni di volontariato
che si sono formate per sostenere la malattia. Tra queste,
Aima Child, nata appena 4
mesi fa a Busto Arsizio (Va).
Presidente e direttore partecipano
all’assemblea degli industriali di Varese
Q
uasi duecento delegati per una
platea che ha sfiorato le mille
presenze, tra le quali il presidente di
Confindustria, Emma Marcegaglia, e
il ministro dell’Interno, Roberto
Maroni. È stata un’assemblea da
record quella che l’Unione degli
industriali della Provincia di Varese
(Univa) ha celebrato lunedì 25 maggio a Busto Arsizio. A Malpensafiere
sono arrivati anche il presidente della
nostra Bcc, Lidio Clementi, il vice
presidente, Roberto Scazzosi, e il
direttore generale dell’istituto di cre-
IN BREVE
LA FESTA DEL GIARDINO CONQUISTA RESCALDINA
Volontariato, salute, sport e artigianato artistico. Tutto questo è stato “Giardino in
festa”, la partecipata manifestazione arrivata alla quinta edizione, organizzata a
Rescaldina con il contributo della nostra Bcc. Per tutta la giornata di domenica 24
maggio, il parco di via Montello è diventato un grande teatro a cielo aperto dove
sono confluite le eccellenze del territorio. Oltre 40 gli artisti presenti, tra pittori e
ceramisti, artigiani del vetro e hobbysti. Presenti anche la Protezione Civile, la
Croce Bianca, l’Enpa e l’associazione Diabetici di Saronno. Alla Pro loco di
Rescaldina è stata affidata la parte gastronomica.
PRENDE IL VIA LA PRIMA “BUSTO GAROLFO DI SERA”
In prima linea per sostenere l’attività sportiva e l’associazionismo: la nostra Bcc è
il principale partner della prima edizione della “Busto Garolfo di sera”, corsa non
competitiva di 5 chilometri. Organizzata dallo “Sci club 3 Esse” e dalla sezione
bustese dell’associazione nazionale Alpini, prenderà il via alle 20 di venerdì 19 giugno dalla sede degli Alpini in via Domenico Savio. «È un’occasione in più per promuovere della sana attività sportiva; un’occasione che siamo riusciti a organizzare
grazie al sostegno della Bcc», spiega Emilio Tunice, presidente dello Sci club.
Iscrizioni direttamente alla partenza, oppure il venerdì sera nella sede degli Alpini.
dito, Luca Barni. Dopo il premio ricevuto come miglior sito internet delle
“Grandi Associazioni” del Nord Italia
del sistema e forte di essere la quinta
per importanza nazionale tra le associazioni confindustriali, Univa ha lanciato il tema: “ripartire”. Ovvero,
ripartire dalla crisi tornando a scommettere sull’economia reale. Il presidente di Univa, Michele Graglia, ha
invitato infatti a «ripartire proprio da
quegli elementi che spesso, negli anni
passati, sono stati indicati come fattori di debolezza. La piccola dimensione delle imprese, la scarsa attenzione
al mercato dei capitali e la presenza di
modelli diversi in settori differenziati
devono essere ripensate e trasformate
in elementi attorno ai quali costruire
nuovi punti di forza». Tornare quindi
al «primato dell’industria, al valore
fondamentale dell’impresa per ridare
il giusto spazio ai valori del produrre,
dell’investire, dell’innovare». Nel sottolineare l’importanza del “valore del
fare”, è stato però il presidente di
Confindustria a porre il tema del credito come «determinante». Ha detto
Marcegaglia: «Le banche devono
avere un grande senso di responsabilità, perché se non vinciamo la congiuntura attraverso un’alleanza forte
tra banche e imprese, rischiano di
sparire dal mercato aziende sane che
pagano solo il momento di crisi».
Quindi, sottolineando l’importanza
del territorio, ha detto: «Chiediamo
alle banche di esserci vicine».
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