giugno 2009 L’Assemblea decide nella continuità Editoriale DI LIDIO CLEMENTI Restiamo un punto di riferimento per tutto il nostro, vasto territorio L’avevo scritto nello scorso editoriale della Voce: l’assemdecine di comunità umane. E così faremo. Abbiamo un blea di maggio doveva essere una tappa per ripartire. E così ruolo da svolgere: siamo l’ultima banca autenticamente è stato. La fiducia che i soci hanno espresso verso il consilocale rimasta a cavallo di due province che fanno del lavoglio di amministrazione che negli ultimi tre anni ha guidaro e della voglia di intraprendere i loro cavalli di battaglia. to la nostra Bcc è stata totale e la squadra degli amministraE noi saremo sempre al fianco di chi vuole fare impresa, di tori è stata riconfermata. Grazie, dunque, a tutti i soci che ci chi sa rischiare sulle ali di un’intuizione che, spesso, divenhanno nuovamente chiamati a guidare la nostra Bcc per il ta eccellenza e fa grande il nostro territorio, contribuendo prossimo triennio, un saluto a tutti i colleghi rieletti che mi alla sua crescita e al suo sviluppo. Grande attenzione contihanno fatto l’onore di confermarmi alla presidenza della nueremo a porre alle giovani generazioni, per educarle nei nostra banca, un saluto a Luigi Porta che, valori che ci sono propri e aiutarle a dopo tre anni in consiglio, ha deciso di non costruirsi un futuro. E, infine, saremo un Saremo sempre ricandidarsi per motivi di lavoro, e un benporto sicuro per il risparmio delle famial fianco di chi venuto al nuovo consigliere, Danila glie, tenendoci a debita distanza dalle sireBattaglia. Ed ora è il momento di guardare vuole fare impresa, ne della finanza che tanti danni hanno proal futuro. A partire da questo 2009 che, curato e consigliando soci e clienti nelle di chi sa rischiare loro come leggerete nelle pagine che seguono, scelte quotidiane. Sostenendo anche i con intuizione si prospetta decisamente più difficile dal loro sogni, con un credito proporzionato punto di vista della crisi economica che ha alla loro capacità di sostenere le responsacominciato a farsi sentire dall’autunno dello scorso anno. bilità che ne derivano. Continueremo anche nel percorso già Ma anche in questo delicato momento congiunturale, l’asintrapreso per la promozione della cultura in tutte le sue semblea dei soci ci ha dato il chiaro mandato di continuare manifestazioni, il sostegno al patrimonio artistico delle ad essere per l’intero territorio dell’Altomilanese e del nostre terre e l’aiuto ai grandi progetti di solidarietà sociale Varesotto quel solido punto di riferimento, sia dal punto di e volontariato che sono una delle espressioni più vere e vista del credito, sia del sostegno alla crescita economica e autentiche delle nostre comunità. Voi, soci e clienti, contisociale delle nostre famiglie e delle nostre imprese, sia della nuate a starci vicini, a farci avere i vostri commenti, le vostre diffusione dei valori di cooperazione, solidarietà e mutuo proposte e le tante segnalazioni per aiutarci a svolgere, ogni soccorso che stanno nel nostro dna, che ormai siamo divengiorno e sempre meglio, il nostro ruolo di banca locale di tati per migliaia di persone, per centinaia di imprese e per credito cooperativo. 3 Il Panorama SOMMARIO COPERTINA L’Assemblea 2009 DI LUCA BARNI Tutta la cronaca della giornata di domenica 17 maggio. I Soci in assise per l’elezione del Consiglio di amminstrazione e per l’apporvazione del bilancio d’esercizio 2008. Ma non solo. Anche familiarità e socializzazione per l’appuntamento più importante della vita della nostra Bcc. I risultati delle elezioni, scheda per scheda, candidato per canidato e il “colore” della giornata. LA VOCE L’elezione del consiglio di amministrazione della nostra Bcc nel segno della continuità Gli interventi 12 La cronaca dei lavori e gli ospiti che sono saliti sul palco a portare i loro saluti 6 giugno 2009 8 L’intervista il nostro direttore generale, Luca Barni, spiega il perché dell’aumento dei tassi nel 2009 24 Solidarietà Il viaggio in Burundi della nostra Bcc per toccare con mano i lavori 10 Ii bilancio 2008 La relazione durante l’assemblea dei Soci per illustrare l’andamento economico della nostra Banca 27 Eventi Il festival corale internazionale La Fabbrica del Canto e la stagione lirico/sinfonica 20 Dibattiti/1 Il direttore generale Barni all’Executive form davanti ai manager del terizario 30 Celebrazioni La festa per il santo Crocifisso di Castano Primo tra passione, fede e amicizia 21 Dibattiti/2 Adalberto Tomasello al convegno organizzato dall’Itis Bernocchi per capire e superare la crisi 32 Mondo Soci & Territorio La cronaca e le storie di tutte le manifestazioni che si sono svolte sul territorio Primo piano 6 L’asticella si è abbassata sotto il livello di guardia La Voce Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ospite all’annuale assemblea dell’Associazione industriali della provincia di Varese, ha esordito nel suo appassionato e pragmatico intervento dichiarando con forza che la parola rassegnazione non può e non deve far parte del vocabolario degli imprenditori italiani. Nessun cedimento, quindi, di fronte alla più grave crisi economica che l’Occidente abbia vissuto dal ’29 ad oggi. I toni del suo intervento si sono poi alzati, e con essi gli applausi della sala, di fronte al “richiamare all’ordine” chi in questo periodo poco fa per sostenere le imprese. Chiaramente, obiettivo numero uno di questo richiamo sono gli istituti di credito, colpevoli di aver “chiuso i rubinetti” e privato le aziende di ossigeno. Con forza e insistenza, la Marcegaglia ha chiesto alle banche di non sostenere le imprese “decotte” ma di non far mancare il loro aiuto a quelle sane e che hanno voglia di crescere e investire. Seppur limitati dal fatto che il nostro punto di osservazione rimane quello locale, proviamo ad analizzare cosa ha fatto la Bcc per le nostre imprese e come ci siamo comportati per quanto concerne il credito. Il punto di partenza, dato che la crisi vera è nata lo scorso anno, è il 2008. Anno durante il quale, come ho sottolineato alla nostra recente assemblea dei soci, non sono stati toccati al rialzo i tassi attivi dei soci e della clientela, assumendoci in toto l’onere del maggior costo della raccolta e, soprattutto, del maggior rischio sul credito derivante dalla crisi congiunturale che tutti ben conosciamo. In altre parole: non abbiamo limitato il credito. Anzi, il forte trend di raccolta dell’ultimo trimestre è stato interamente “reimpiegato” per le nostre imprese, anche per il fatto che le famiglie avevano già iniziato a diminuire i consumi e, con essi, la richiesta di finanziamenti. Ma a partire da gennaio 2009, l’evoluzione della crisi ha avuto una fortissima accelerazione, con un riverbero immediato sulla redditività aziendale e sulla qualità del credito. L’asticella si è abbassata sotto il livello di guardia, e si è quindi reso inevitabile e improcrastinabile il ricorso a manovre correttive e a forti presidi sul credito, di cui parla più diffusamente in altra parte del nostro giornale. Se fossimo stati totalmente coerenti con l’impostazione del 2008, mantenendo una visione estremamente rigida e, probabilmente, ottusa della gestione aziendale, oggi avremmo sicuramente rischiato di non avere più quella sana e prudente gestione che è sempre il primo “comandamento” di una banca, mettendo a serio repentaglio il futuro della nostra azienda. È stato, dunque, il forte senso di responsabilità della governance nei confronti dei clienti e dei soci, che ci ha spinto a impostare ed effettuare le manovre correttive. Da un lato, come detto, la situazione economica esterna lo impone, ma, dall’altro, rimanere fermi alle condizioni precedenti avrebbe fatto perdere alla banca la sua vera identità e mission. Grinta, determinazione ma anche realismo e chiarezza d’intenti, sempre nel totale rispetto di soci e clienti, queste devono imprescindibilmente essere le parole d’ordine del nostro operare quotidiano nei mari agitati dell’economia di questo tumultuoso 2009. Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Il colore 16 4 Non solo lavori, ma anche amicizia, fratellanza di una giornata particolare giugno 2009 Redazione e grafica: Eo Ipso - Legnano Anno VI n° 4 Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio Direttore Responsabile: Chiara Porta Editore: Spinnaker Registrazione del Tribunale di Milano n°163 del 15-03-2004 5 PRIMO PIANO Il Consiglio di Amministrazione Lidio Clementi - Presidente Ignazio Parrinello - Vicepresidente vicario Roberto Scazzosi - Vicepresidente Giuseppe Barni - consigliere Danila Battaglia - consigliere Alberto Morandi - consigliere Giuliano Banfi - consigliere Vittorio Pinciroli - consigliere Rinaldo Borsa - consigliere Mauro Colombo - consigliere Mario Pozzi - consigliere Enzo Papa - consigliere Andrea Rinaldi - consigliere Il Comitato Esecutivo L’Assemblea riconferma la squadra di Clementi «È la dimostrazione che abbiamo lavorato bene e che il nostro operato è stato apprezzato non solo dal territorio, ma soprattutto dai nostri soci». Questo il primo commento del presidente uscente (poi riconfermato) Lidio Clementi, il 17 maggio scorso, non appena il voto elettronico ha dato il verdetto delle elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione della nostra Bcc. En plein della squadra uscente di Lidio Clementi. Tutti riconfermati gli amministratori della nostra Bcc con una novità: Danila Angela Battaglia, per la prima volta, è entrata a far parte della governance della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, andando ad occupare la poltrona di Luigi Porta che, 6 come annunciato sulle pagine di questo giornale, non si è ripresentato alle elezioni per motivi personali e di lavoro. Sono stati 1.162 i soci che hanno preso parte all’assemblea 2009 per il rinnovo delle cariche associative e per l’approvazione del bilancio 2008. Un numero molto elevato, che rappresenta un significato particolare: la nostra Banca sta lavorando bene e l’attaccamento dei soci alla “loro” banca è sinonimo di vitalità e vigore. Mentre il presidente Lidio Clementi relazionava sull’andamento economico dell’istituto, le votazioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione hanno preso il via con la classica modalità del voto elettronico. Dodici postazioni telematiche hanno permesso al flusso di per- sone di votare senza troppe attese. Orami da cinque anni, infatti, il voto elettronico è entrato a far parte della quotidianità della vita sociale della nostra Bcc. Una novità che, ormai, non lo è più. Gli schermi posizionati all’interno delle cabine elettorali sono diventati familiari e le votazioni si sono svolte agilmente e senza intoppi. Questo l’esito delle urne, giungo a pochi minuti di distanza dal termine delle votazioni. Per l'area di Busto Garolfo, sono stati eletti Roberto Scazzosi (567 voti di preferenza personali), Lidio Clementi (551), Giuseppe Barni (536), Danila Angela Battaglia (478), Alberto Morandi (471), Giuliano Banfi (465), Vittorio Pinciroli (422) e Rinaldo Borsa (412). Per l'area della provincia di Lidio Clementi - Presidente Roberto Scazzosi - Vicepresidente Ignazio Parrinello Mario Pozzi Mauro Colombo Milano è stato eletto Mauro Colombo (578). Per l'area di Buguggiate, elezione per Ignazio Parrinello (565), Mario Pozzi (560) ed Enzo Papa (493). Per l'area della provincia di Varese è stato eletto Andrea Rinaldi (555). La prima riunione del Consiglio di amministrazione, che si è svolta martedì 20 maggio al secondo piano della sede di via Manzoni a Busto Garolfo, ha visto riconfermato totalmente l’apparato governativo della nostra Bcc. All’unanimità, Lidio Clementi è stato riconfermato presidente. Al suo fianco, Ignazio Parrinello (vicepresidente vicario) e Roberto Scazzosi (vicepresidente). Anche il Comitato esecutivo è stato eletto nel segno della continuità. Voti di preferenza Scheda 1 - Area Busto Garolfo Scazzosi Roberto Clementi Lidio Barni Giuseppe Battaglia Danila Morandi Alberto Banfi Giuliano Pinciroli Vittorio Borsa Rinaldo Gornati Francesco Rimoldi Ernesto C.M. Rondanini Umberto Gaio Angelo Zanzottera Angelo Chiari Bruno Bandera Roberto Re Maria Cristina Colombo Ireneo Zanzottera Angelo Mason Franco Voti nulli Scheda 2 - Area Provincia Milano Colombo Mauro Ceriotti Fabrizio Voti nulli Scheda 3 - Area Buguggiate Parrinello Ignazio Pozzi Mario Papa Enzo Monti Alessandro Colatore Mauro Biotti Luigi Voti nulli Scheda 4 - Area Provincia Varese Rinaldi Andrea Carrara Selvio Rolandi Paolo Colatore Mauro Voti nulli I cinque membri del Comitato sono: Lidio Clementi (presidente), Roberto Scazzosi (vicepresidente), Ignazio Parrinello, Mauro Colombo e Mario Pozzi. «L’assemblea dei Soci è stata un'importante tappa di riflessione, di confronto e di condivisione, necessaria per ripartire con maggiore slancio lungo la strada intrapresa -è il commento di Clementi-. Continuità nelle scelte, presenza costante sul territorio, vicinanza alle nostre famiglie e alle nostre imprese, servizio efficiente ed efficace allo sportello per Soci e clienti. Questo, in estrema sintesi, il nostro programma per il prossimo triennio. Da tempo abbiamo intrapreso un cammino da banca adulta, che sa giocare il 567 551 536 478 471 465 422 412 292 277 253 229 19 3 1 1 1 1 1 31 578 296 12 565 560 493 2 2 1 10 555 270 5 1 3 ruolo di protagonista all’interno dell'economia e della vita sociale del proprio territorio. Una banca di cui mi sento orgoglioso di essere socio, prima ancora che presidente. Del resto, siamo banca da 112 anni, nata e cresciuta sul territorio, per rispondere ai bisogni delle persone che ci vivono e lavorano. E proprio guardando a questi bisogni che venivano dal territorio, la banca ha calibrato la sua attività: dall’agricoltura, agli albori, per cui era sorta la Cassa rurale, all’artigianato e alla piccola industria nel dopoguerra. La riconferma da parte della compagine sociale della nostra squadra è la migliore testimonianza della bontà del nostro lavoro». 7 L’ASSEMBLEA L’ASSEMBLEA Luca Barni: Un alto tasso di responsabilità S i poteva fare finta di nulla, si poteva fingere che tutto va bene, ma -volenti o nolentinon è così. E perché la Bcc continui a essere se stessa, a distribuire risorse sul territorio, a non consumare quanto patrimonializzato in anni di attività, a rispettare quanto Banca d’Italia, in nome di una sana e prudente gestione, prescrive, ritoccare i tassi è stato inevitabile. «Per tutto il 2008 abbiamo mantenuto invariati i tassi attivi dei soci e delle clientela, ma con il quadro economico generale che si è andato delineando nel primo trimestre 2009, continuare non era più possibile -spiega il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni-. Il mondo dell’economia e della finanza, oggi, non è quello di un anno fa, e le conseguenze si fanno sentire a tutti i livelli. Per questo, siamo stati costretti ad agire su una leva che manovriamo a malincuore». Nelle scorse settimane sono arrivate a domicilio le comunicazioni dei ritocchi dei tassi, corrispondenza che nessuno vorrebbe mai aprire, ma tant’è: una banca vive nella realtà e della realtà, impensabile un magnifico isolamento, impensabile che non risenta di una 8 Aumentano i tassi e con loro le domande Intervista al nostro direttore generale Luca Barni per illustrare le scelte della direzione e capire come sta lavorando la nostra Bcc per andare incontro alle esigenze di tutti: Soci, clientela e la banca stessa crisi veramente globale e con pochi punti di riferimento per la storia recente. Direttore, spiace sempre dare una notizia negativa. Proviamo a spiegarla. «Per me le parole hanno un valore: nell’assemblea dei soci del 17 maggio, illustrando il bilancio 2008, ho dichiarato, in conclusione del mio intervento, che non erano stati ritoccati al rialzo i tassi attivi dei soci e della clientela, assumendoci quindi in toto l’onere del maggior costo della raccolta e, soprattutto, del maggior rischio sul credito derivante dalla crisi. Noi siamo rimasti fermi con i tassi, ma la crisi economica non ci ha usato di questi riguardi». Cosa è successo nel frattempo? «Gli effetti sull’economia reale della crisi partita poco meno di un anno fa dal settore finanziario si sono travasati nell’ultimo trimestre del 2008 e, soprattutto, nei primi mesi di quest’anno. Abbiamo tenuto fino a quando era possibile e ragionevole, poi non potevamo più continuare di questo passo». Agire sui tassi è mossa sempre delicata e difficile da spiegare: vogliamo provarci? «Partiamo dalla natura della nostra Banca: essere un’azienda cooperativa non significa eli- minare l’elemento profit. Significa, piuttosto, veicolarlo sul territorio, non impiegarlo per la distribuzione dei dividendi, ma per scopi sociali». Quindi si aumentano i tassi per coerenza? «Se in questa situazione non aumentassimo i tassi la BCC non potrebbe più perseguire la sua mission: magari non agendo su questa leva si uscirebbe a zero. E dove prenderemmo gli utili per creare valore sul territorio? Possiamo dire che la Bcc farebbe la Bcc?»., Cosa addenta la crisi nell’attività di una banca? «Evidenziamo due voci: i maggiori costi della raccolta che si combinano all’assottigliarsi dei margini d’interesse e, sul fronte del credito, il deterioramento della qualità che si accompagna alla crescita degli impieghi. Tutto gioca contro, del resto è crisi vera, quindi inserire correttivi, per me diventa un obbligo». Una logica aziendale in piena regola, par di capire. «Lo è, perché lo deve essere. Ripeto: no profit non significa vendere beni e servizi sotto costo, significa erogare utili nel sociale. Ergo, se guadagno posso fare beneficenza sul territorio, altrimenti addio mission, addio tradizione. E poi ci sarebbe un altro attore con qualcosa da eccepire se non si imboccasse una strada, il rialzo dei tassi, che tutti stanno percorrendo». Sarebbe? «Parliamo dell’organo di vigilanza, parliamo di Banca d’Italia, che sovrintende la buona gestione delle banche e che presuppone la produzione di redditività». In alternativa all’aumento dei tassi non si sarebbe potuto attingere al patrimonio? «Proprio la logica della sana e prudente gestione cui richiama Banca d’Italia va contro a una misura di questo tipo: vogliamo bruciare il patrimonio costruito in oltre un secolo di sana attività, vogliamo smontare alla leggera quanto fatto fino a oggi?». Più volte, in Bcc, si è richiamata la figura del buon padre di famiglia, per prendere l’idea dell’amministrazione oculata, lungimirante: siamo in linea con quanto deciso nelle ultime settimane? «In pieno. Fare la parte del buon padre di famiglia significa guardare in faccia la realtà senza preconcetti. Significa agire guardando oltre l’immediato. Significa, in una crisi veramente brutta, dimostrare senso di responsabilità». «Crescono i rischi del credito» Prometeia lancia l’avertimento Se piove si prende l’ombrello. A malincuore, certo, proprio come quando si decide di rialzare i tassi. Guardiamo fuori dalla finestra, allora, per vedere che tempo fa. I metereologi della crisi sono i dati, freschi, diffusi da più fonti, tutte autorevoli. Cominciamo dal pianeta banche e da quanto seguito al Buon Anno di rito. Sette miliardi in più di crediti a rischio in soli tre mesi (gennaio – marzo 2009) è la cifra pubblicata dal Sole 24 Ore di domenica 24 maggio relativamente all’incremento dei crediti deteriorati lordi per le prime cinque banche italiane, che valgono oltre il 50% del mercato. Questo significa che la crisi, di cui tanto si è parlato, almeno dall’estate 2008, adesso morde sul serio. Ne sa qualcosa il portafoglio crediti delle banche e ne sapranno qualcosa anche i conti del 2009, anno, senz’ombra di dubbio, più difficile dei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle. Prometeia, associazione che elabora previsioni sull’economia italiana e internazionale, ha lanciato un avvertimento: se le banche italiane avevano avvertito meno la prima onda per un portafoglio più povero di titoli tossici rispetto alle straniere, la seconda onda, quella delle sofferenze, ossia dei crediti che imprese e famiglie non riescono a pagare, non le risparmierà. E l’esposizione sarà superiore perché gli istituti italiani sono più legati a un modo tradizionale di fare banca. Le proiezioni indicano le sofferenze a quota 20%, con un incremento dell’incidenza sugli impieghi dal 2,6% del 2008 al 3,8% nel 2011. E, ancora, pochi giorni prima dell’arrivo delle trimestrali, l’orientamento dei principali gruppi si tingeva già di prudenza, in previsione di qualche svalutazione: il grosso dei default aziendali -leggi le perdite definitive sui crediti- purtroppo non sembra ancora esaurito. Il peggio a dopo l’estate. Autunno più che mai caldo. 9 L’ASSEMBLEA L’ASSEMBLEA L’andamento della nostra Bcc dal 2000 al 2008 RACCOLTA DIRETTA IMPIEGHI DI BILANCIO 587.045 600.000 550.000 550.000 480.512 500.000 400.000 344.551 350.000 265.907 282.375 296.780 317.800 C’ 10 dieci anni, dalla fusione del 1999 a oggi. Se il 2008 ha fatto avvertire a tanti i primi seri scricchiolii la Bcc ribatte con una raccolta diretta che, nell’ultimo trimestre, ha beneficiato dell’immagine positiva guadagnata dal sistema del credito cooperativo. Brillano i Pronti Contro Termine, misura della fame di prodotti con le caratteristiche della liquidità e termometro dell’attendismo in tempi migliori. Fenomeno non episodico, questo, vista la crescita della raccolta a medio termine, passata dal 33% del 2006 al 40% del 2008. Sul fronte della raccolta indiretta la Bcc si distingue nei confronti del resto del sistema e in rapporto all’andamento del mercato finanziario: il 12% in meno si spiega con il calo del risparmio gestito e, in misura minore, della richiesta di riscatti. Diminuisce anche il risparmio amministrato, ma in termini decisamente contenuti rispetto alla situazione di rosso vivo espressa dal mercato. «Gli impieghi evidenziano, per l’ennesimo anno, un trend di crescita elevato -ha notato Barni- che tuttavia è determinato da tutte le forme tecniche, differenziandosi, quindi, rispetto al passato recente, quando la crescita era focalizzata su alcune di esse. A questo si aggiunge una crescita più equilibrata dei finanziamenti a medio – lungo termine rispetto a quelli a breve, nonostante la congiuntura economica abbia determinato una maggior richiesta di finanziamenti legati 237.651 250.000 200.000 200.000 150.000 150.000 100.000 100.000 50.000 50.000 200.143 165.097 176.409 0 2000 è chi cresce: il 2008 della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate rispetta la tradizione, segue il solco tracciato negli ultimi quattro anni e conferma il buon posizionamento sul mercato del credito nell’Altomilanese e nel Varesotto. È il bilancio illustrato dal direttore generale della nostra banca, Luca Barni, nella relazione ai soci durante l’assemblea del 17 maggio. Una relazione a tutto campo, quella di Barni, la cui sintesi è semplice, la cui realizzazione è stata complessa: la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è oggi, a pieno diritto, protagonista del tessuto economico e sociale di un territorio interprovinciale in forza di una rete di relazioni cresciute negli ultimi fatidici 283.546 300.000 0 Il bilancio 2008 illustrato durante l’assemblea del 17 maggio La Banca protagonista del tessuto economico e sociale del territorio 313.224 350.000 250.000 Il mercato è in allarme rosso La Bcc naviga in acque sicure 418.046 450.000 373.794 400.000 484.003 500.000 413.250 450.000 300.000 580.066 600.000 2001 2002 2003 2004 alla liquidità delle aziende». Se l’aumento dei crediti, la congiuntura e l’appostamento di due posizioni di importo rilevante (e comunque garantite con garanzia reale) hanno aumentato le sofferenze rispetto al 2007, il trend delle partite anomale, negli ultimi dieci anni, vede il dato pressoché dimezzato rispetto al 1999. Dai risultati alla loro composizione: oggi, rispetto al 1999 e a gran parte della sua storia ultracentenaria, la Bcc fa veramente la banca. Se guardando indietro la banca non chiudeva in attivo senza il contributo del rendimento cedolare dei titoli, oggi gli interessi attivi poggiano sul clientela, quindi sul credito, vera mission di un istituto che ha allargato il raggio d’azione, che è diventato interlocutore privilegiato del mondo imprenditoriale fra Altomilanese e Varesotto. Credito alla clientela e consulenza sulla raccolta diretta: ecco la ragion d’essere della nostra Bcc, quella su cui è avvenuto il riposizionamento strategico della vecchia cassa rurale fondata 112 anni fa. «Confermata la positività del risultato netto della gestione finanziaria, che si pone su valori superiori rispetto al 2005 2006 2007 2008 2000 2001 2007 -ha sottolineato Barni- nonostante per tutto il 2008 non siano stati toccati al rialzo i tassi attivi dei soci e della clientela. E proprio in considerazione della situazione economica congiunturale che si è riverberata nel portafoglio crediti, la nostra Bcc ha posto una particolare cura all’analisi del credito dei clienti, tanto che la voce “rettifiche di valore” è aumentata rispetto al 2007». Qualche numero sul patrimonio umano dell’azienda Bcc: al 31 dicembre 2008 l’organico era di 151 collaboratori, per il 64% impegnato sulla rete di vendita, per il 34% nella sede centrale. Negli ultimi dodici mesi la Bcc ha molto investito sulla valorizzazione delle risorse umane definendo più puntualmente gli interventi formativi per sviluppare le capacità e le competenze dei dipendenti in relazione ai ruoli ricoperti e in proiezione dei rispettivi percorsi di carriera. Versante commerciale: nel 2008 la BCC ha consolidato la propria posizione sulle piazze storiche e proseguito lo sviluppo sulle piazze di più recente insediamento, quelle che, nel 2007, hanno segnato l’unificazione di Altomilanese e 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Varesotto. Il campo su cui dispiegare l’azione commerciale restano i soliti: le famiglie per il segmento retail, le aziende artigiane e le piccole e medie imprese per il segmento corporate. Aspetto di cui la nostra Bcc può andare fiera, nel comparto mutui ai privati la tensione legata ai subprime non ha sfiorato la banca, in forza della trasparenza che ha sempre ispirato i contratti di finanziamento. La Bcc ha voluto dare risposta alla domanda di finanziamenti con durata superiore ai 20 anni offrendo il prodotto CreditPerCasa; nel settore del credito al consumo, invece, la Bcc ha messo in campo CreditPer, incontrando i favori della clientela alla ricerca di finanziamenti chirografari di durata superiore ai 5 anni. Dalla relazione ai numeri: il patrimonio al 31 dicembre 2008 è di 106 milioni di euro, la raccolta assomma a 587 milioni di euro. Voce che dice molto della nostra Bcc, le sofferenze: le partite valgono oggi il 6,16% contro il 10,74% del 1999, quando il giro d’affari era decisamente inferiore. Un calo del 42,6% in presenza di impieghi quasi triplicati. Chapeau. 11 L’ASSEMBLEA L’ASSEMBLEA Soci in assise per il futuro S Domenica 17 maggio, l’assemblea della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate è stata una vera e propria maratona. Un confronto franco e schietto che si è concluso garantendo continuità all’istituto i annunciava come una maratona, e così è stata l’assemblea 2009 dei soci della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate. Un appuntamento importante, e non tanto e non solo perché l’assise si è riunita anche in assemblea straordinaria per approvare una serie di modifiche statutarie e perché era chiamata ad approvare il bilancio di gestione del 2008, l’anno della grande crisi economica. Quanto per il fatto che i soci erano chiamati ad eleggere il 12 consiglio di amministrazione del prossimo triennio. E come sempre accade, quando c’è un’assemblea elettiva si confrontano le diverse visioni sulla conduzione strategica e sulla direzione di marcia da intraprendere per il futuro. Così il dibattito assembleare è stato franco e aperto e i soci sono stati, di fatto, chiamati a decidere sulla mission della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Da un lato l’idea di una banca del territorio, pronta a raccogliere nuove sfide che arrivano dalle altre comunità che reclamano la presenza del Credito Cooperativo nella loro città, dall’altro una tesi più localistica, con una visione della banca esclusivamente legata ai territori che le hanno dato i natali, ovvero Busto Garolfo e Buguggiate. Come sia andata e quale direzione i soci abbiano indicato, l’abbiamo già detto nelle pagine precedenti: la riconferma in toto della squadra degli amministratori uscenti, infatti, è la promozione a pieni voti della vocazione territoriale vasta della «Altri avranno la BBC, ma noi abbiamo la Bcc» «Credo nella Bcc: in prima linea contro la crisi» Gigi Farioli, sindaco di Busto Arsizio Giorgio Volpi, sindaco Olgiate Olona La sfida del futuro va raccolta sul nostro territorio, con gli strumenti che abbiamo a disposizione: la voglia di rischiare degli imprenditori piccoli e medi e la consapevolezza degli enti locali di avere un partner forte nel mondo del credito, che assicuri lo sviluppo economico, sociale e culturale della zona. Noi dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze e mi piace dire che la Bcc è una eccellenza e una possibilità per questo territorio, un partner di valore per gli enti locali, le piccole e medie imprese e le amministrazioni locali. Oggi, a Busto Arsizio, ma anche nel territorio del Varesotto e dell’Altomilanese si gioca un’importante sfida. Busto Arsizio è stata scelta come un capoluogo di un territorio in cui l’Italia e l’Europa investono per garantire delle possibilità di sviluppo consapevole. La mia presenza alla vostra assemblea vuole testimoniare la mia simpatia nei confronti della Bcc, che già in occasione del concerto di natale, ho definito un partner fondamentale per lo sviluppo, economico, sociale e culturale del territorio. Dissi allora: altri avranno la Bbc, noi abbiamo la Bcc. Non chiedo royalty, ma solo di discutere con voi della necessità di un partenariato. Se occorre fare una scommessa su questo territorio noi scommettiamo con la Bcc. Io credo che la Bcc stia facendo un ottimo lavoro nel guidare verso il benessere questo territorio, sia nei momenti di tempesta sia in quelli di bonaccia. E in questi momenti di tempesta combattiamo insieme. Perché le sfide e la crisi ci possono indebolire, ma se lavoriamo assieme ci possono anche rafforzare per il cambiamento e per le sfide nuove che ci attendono. Tante banche oggi stanno tagliando i fondi all’impresa, all’imprenditoria, alla cultura, al sociale e alle famiglie. La nostra Bcc è differente per davvero, si sta assumendo la responsabilità di lottare accanto a un territorio e di aiutare a farlo crescere. In termini strategici questa è una grande forza. E’ questo che la differenzia, soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo. Il nostro è un territorio che tutti i giorni si confronta con grandi sfide, non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale e internazionale. Sono due i paesi europei dove si concentra la produzione: la Germania, patria delle grandi e medie industrie, e l’Italia, la terra della piccole e medie aziende. Vedendo la situazione attuale si comprende come il supporto e la necessità di dare ossigeno alle nostre imprese sia fondamentale e la Bcc è in prima linea. 13 L’ASSEMBLEA L’ASSEMBLEA «Avete dato una ventata di freschezza al territorio» Silvio Pezzotta, assessore ai servizi sociali Somma Lombardo Se a Somma Lombardo non fosse arrivata la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, nella mia città, quasi sicuramente, non si sarebbe mai visto il Credito Cooperativo e non avremmo mai capito fino in fondo quale valore rappresenta per la comunità una vera banca locale. Avete dato una ventata di freschezza al territorio. Credito Cooperativo per il territorio vuole dire tanto, state facendo tanto per il territorio e ne sono veramente orgoglioso, sia per quello che ormai la nostra Bcc rappresenta su tutto il Varesotto e l’Altomilanese, sia per le scelte che si fanno. Noi siamo l’anello di congiunzione tra due territori. Ci sono momenti in cui è importante dire grazie. E io credo che questo sia uno di quelli. Ho capito con voi cosa significhi fare banca locale in chiave solidaristica, di mutuo soccorso e di cooperazione. Due sono i casi emblematici, e io, come assessore ai servizi sociali di Somma Lombardo, ho il termometro vero della situazione: l’operazione sull’anticipo della cassa integrazione alle famiglie dei lavoratori di aziende in difficoltà, e l’aiuto dato alla casa di riposo di Somma. Avevamo 60 persone non autosufficienti che rischiavano di essere messe su una strada; adesso, grazie a voi, abbiamo risolto molti problemi. banca nata dalla fusione tra le casse rurali che nacquero a Busto Garolfo alla fine del 1800 e a Buguggiate negli anni Ottanta del secolo scorso. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo le principali decisioni assunte dai soci. Partendo dall’assemblea straordinaria, nella quale sono state approvate le modifiche a dodici articoli del nostro statuto sociale. E, precisamente: 7, 23, 30, 32, 35, 40, 41, 42, 43, 44, 47, 48. Il perché di tali modifiche è stato illustrato dal vice presidente, Roberto Scazzosi, che ha spiegato che Banca d’Italia ha “introdotto una serie di variazioni allo statuto tipo 14 delle Banche di Credito Cooperativo”. Modifiche di natura tecnica, dunque, ma non per questo meno importanti, che l’assemblea straordinaria ha approvato, così come il successivo e ultimo punto all’ordine del giorno, con il quale sono stati conferiti al presidente del consiglio di amministrazione, quale legale rappresentante della Banca, i poteri per apportare alla delibera assembleare e allo statuto le varianti eventualmente richieste dalla Banca d'Italia per difformità al testo dello statuto tipo delle banche di credito cooperativo. L’assise ordinaria, inve- ce, ha preso il via con la determinazione del numero dei componenti il Consiglio di Amministrazione. Ai sensi dell'articolo 32 del nostro statuto, infatti, il Consiglio di Amministrazione della nostra Bcc “è composto da 7 a 13 amministratori, eletti dall’assemblea tra i soci, previa determinazione del loro numero”: numero che è stato confermato in 13 consiglieri. E considerato che il regolamento elettorale approvato nel maggio 2005 prevede la nomina di due terzi meno 1 di residenti o operanti a Busto Garolfo, un terzo meno uno di residenti o operanti a «Egregio il lavoro degli ultimi tre anni» N Pompea Ruggia, presidente della casa di riposo di Busto Garolfo egli ultimi tre anni la nostra Bcc è stata assai vicina alla casa di riposo di Busto Garolfo. Una vicinanza dimostrata coi fatti e con l’importante sostegno economico dato sia ai progetti di socializzazione per gli ospiti sia agli interventi di sistemazione di alcune parti comuni e del giardino della nostra struttura. Onestamente, senza l’intervento deciso dal consiglio di amministrazione noi avremmo avuto grandi difficoltà per riuscire a programmare e attivare gli interventi di cui vi ho appena parlato. Mi auguro che i nuovi amministratori sappiamo prendere esempio da chi, negli ultimi tre anni, ha saputo comprendere, discernere e ascoltare i reali bisogni del territorio e delle sue comunità umane, per poi impegnarsi in significativi progetti, come quelli realizzati nella nostra casa di riposo. Vi chiedo, come è successo nel recente passato, di qualificare gli interventi della nostra banca su dei progetti di reale sostegno al territorio e di reale interesse per tutta la comunità. Mi rendo perfettamente conto che anche una banca non può avere risorse infinite e che, quindi, ovviamente, ogni decisione a sostegno di questo o di quel progetto implica contestualmente la scelta di non sostenerne degli altri. E comprendo che, spesso, le scelte che si fanno rischiano di essere impopolari e criticate aspramente, specie da coloro che rimangono privi del sostegno e del contributo economico della banca. Ma saper scegliere fa parte dei doveri e degli onéri di chi si assume il compito di amministrare questa banca. 15 L’ASSEMBLEA Buguggiate/Varese, un rappresentante dei restanti comuni della provincia di Milano e un rappresentate dei restanti comuni della provincia di Varese, la composizione del Cda risulta formata da 8 consiglieri dell’area di Busto Garolfo, 3 dell’area di Buguggiate, 1 della provincia di Milano e 1 della provincia di Varese. L’assemblea ha poi applaudito alla proposta del presidente che, sul tema degli emolumenti agli amministratori, ha detto che “per quanto riguarda il gettone di presenza dei consiglieri di amministrazione, la proposta del consiglio di amministrazione e di lasciarlo invariato rispetto all’ultimo triennio. Stiamo parlando di un gettone di 150 euro a seduta e la valutazione che ha indotto il consiglio a non proporne l’aumento è strettamente connessa al periodo economico che stiamo vivendo e alle decisioni prese negli ultimi mesi al fine di limitare i costi aziendali e spostare quante più risorse possibili su azioni a favore dei soci, dei clienti e del territorio”. Quindi è stata la volta del bilancio 2008, dei cui dati tecnici parliamo diffusamente in altro articolo, e che è stato approvato dall’assemblea, allargando la visione dell’attività sociale sulle “iniziative messe in campo a sostegno del nostro territorio che, ideate, pianificate e organizzate negli ultimi mesi del 2008, sono nella maggior parte dei casi diventate operative nelle prime settimane del 2009 -ha detto il presidente Clementi-. Il 2008, infatti, verrà ricordato soprattutto come l’anno della grande crisi finanziaria e tante sono state le iniziative messe in campo dalla nostra Banca per aiutare i Soci e i clienti a superarne gli effetti”. Il riferimento, ovviamente, è soprattutto agli accordi siglati con Confindustria Alto Milanese, Associazione Artigiani della Provincia di Varese - Confartigianato e Confartigianato Alto Milanese per anticipare la cassa integrazione guadagni e i contratti di solidarietà ai lavoratori delle aziende che hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali. 16 L’ASSEMBLEA In assemblea la vitalità dei Soci La cronaca della giornata che, come da tradizione, non è fatta solamente da relazioni e lavori assembleari, ma anche da momenti di incontro e socialità per incontrare vecchi amici e confrontarsi come si usa fare nelle migliori famiglie Il Socio Angelo Crespi riceve la medaglia per i suoi 50 anni di attaccamento alla nostra Bcc A Nelle immagini vari momenti dell’assemblea del 17 maggio scorso. Molti gli interventi sia dei Soci sia di personalità che hanno voluto portare il loro saluto alla nostra Banca e lasciare la propria testimonianza come il sindaco di Busto Arsizio, Luigi Farioli. In questa pagina, in alto, il conferimento della speciale medaglia al Socio Angelo Crespi per i suoi 50 anni di attaccamento alla nostra Bcc. Emozione visibile e tantissimi appluasi per Crespi a dimostrazione che la nostra Bcc e i suoi valori sono quelli di una grande e unita famiglia pronta a confrontarsi con schiettezza e serenità. lle 8,15, puntuale, l’assemblea della nostra Bcc ha preso il via. Ben oliata la “macchina” organizzativa. Il bar, situato in fondo al padiglione di Malpensa Fiere dedicato all’assise, è stato immediatamente preso d’assalto dai soci più mattinieri: brioche e cappuccino le colazioni più richieste. Ma anche succhi di frutta e immancabili caffè, il tutto condito da marmellate di frutta e cioccolata. Ogni socio, durante la registrazione all’ingresso dell’area dedicata all’assemblea, ha ricevuto due tagliandi utili alla giornata: uno per la colazione, il secondo per il pranzo. Nel corso di tutta la giornata, il capannello attorno all’area ristoro è sempre stato robusto, ulteriore conferma del fluido andirivieni di soci che si sono presentati ai lavori 17 L’ASSEMBLEA L’ASSEMBLEA assembleari, grazie anche al servizio bus che è stato organizzato da Busto Garolfo e da Buguggiate. Durante i lavori, un piccolo omaggio per i soci che hanno partecipato all’assemblea. In due momenti distinti, per l’esattezza nel corso dell’assemblea straordinaria e a seguito dell’illustrazione del bilancio d’esercizio del direttore generale Luca Barni, sono stati estratti a sorte dieci soci che hanno ricevuto in regalo un televisore lcd da 32 pollici molto apprezzato da chi, fortunato, è riuscito ad aggiudicarselo. Immancabile foto ricordo per Giuseppe Pietro Pinciroli, Davide Maraffino (Emmetec Srl), Ireneo Colombo, Giuseppe Marabene, Giampaolo Perego (Holding 76), Giorgio Merlotti, Santino Dell’Acqua, Emiliano Zonda (Abad Servizio Lavoro), Francesco Loaldi e Fabrizio Ceriotti. Mentre i lavori proseguivano e le votazioni si concludevano senza intoppi, c’è stato il tempo per rifocillarsi, sempre nell’area bar, con un panino, una pizzetta, un toast, accompagnati da un bicchiere di vino o da una bibita fresca. E poi, ancora, prima di fare ritorno a casa, il ritiro del tradizionale regalo dedicato ai Soci: un’elegante confezione contenente tre bottiglie di vino pregiato dell’azienda vinicola sarda “Sella & Mosca”. Un omaggio molto apprezzato (di cui parliamo nel box a pagina 19), con cui si è voluto dire “grazie” ai soci che, mattinieri, si sono presentati all’annuale appuntamento dell’assemblea. IL REGALO Sella & Mosca un regalo dalla Terra U Dall’alto, da sinistra a destra, i fortunati vincitori del televisore messo in palio durante l’assemblea della nostra Bcc: Giuseppe Pietro Pinciroli, Davide Maraffino (Emmetec Srl), Ireneo Colombo, Giuseppe Marabene, Giampaolo Perego (Holding 76), Giorgio Merlotti, Santino Dell’Acqua, Emiliano Zonda (Abad Servizio Lavoro), Francesco Loaldi e Fabrizio Ceriotti. Qui a fianco, e nella pagina accanto, alcune immagine dell’area ristoro che, durante l’intera giornata, ha servito i Soci della nostra Banca intervenuti per i lavori assembleari. Colazioni e pranzi sono stati momenti di relax e di pausa durante la lunga maratona che ha portato i Soci a Malpensa Fiere per l’approvazione del bilancio e l’elezione del CdA. 18 In questa pagina, alcune immagini della consegna del regalo al termine dell’assemblea. Chi non l’avesse ritirato può recarsi nella sede di Busto Garolfo con il tagliando apposito (anche per chi ha lasciato la propria delega a un altro Socio). Qui a fianco, nel box, il dettaglio del regalo confezionato per l’assemblea. n’azienda storica, tra le migliori d’Italia. Nata ad Alghero nel 1899 ed espansasi in tutto il mondo grazie alla qualità dei suoi prodotti e ai riconoscimenti internazionali che le sono stati conferiti. Parliamo dell’azienda vinicola Sella & Mosca Spa, scelta dal Consiglio di amministrazione della nostra Bcc per confezionare il regalo da consegnare ai soci al termine dell’assemblea 2009. Un pacchetto elegante, color amaranto, contenente tre bottiglie di vino di alto livello, figlio del lavoro di un’impresa familiare che, nel tempo, ha saputo coniugare modernità, tradizione e vivacità mediterranea. Con la sua scelta di produzione (più di 31 etichette tra vini bianchi, rossi, rosati e grandi distillati), Sella & Mosca rappresenta l’espressione di due aspetti tipici della Sardegna: l’attaccamento alla terra natia e la vivacità che caratterizza i popoli mediterranei. Accanto a una viticultura attenta, l’azienda di Alghero è stata capace di modellarsi alle novità delle tecniche di produzione senza perdere lo smalto dei primordi. Ne è segno tangibile il museo situato nell’enoteca aziendale dove è possibile visitare le due sezioni create per curiosare sulla storia della società (che percorre la vita di Sella & Mosca dai primi passi a oggi) passando per la sezione archeologica, che recupera la storia della necropoli di Anghelu Ruju e delle sue genti, scoperta, nel 1903, proprio sulle terre di proprietà di Sella & Mosca. Segnale importante di conservazione della memoria e delle tradizioni. Perché produrre, in qualsiasi campo, non significa esclusivamente creare mercato e segnare utili alla fine dell’anno, ma anche, e forse soprattutto, essere vicini alla terra che, questi risultati, è stata capace, e lo è ancora oggi, di garantirli ed esprimerli. 19 DIBATTITI/1 DIBATTITI/2 La crisi diventi un’opportunità Ascolto reciproco per ripartire N Il nostro direttore generale all’Executive form davanti ai manager del settore terziario «Servono sacrifici condivisi, ma sopratttto dobbiamo iniziare ad ascoltarci, capire le nostre esigenze e quelle degli altri. In due parole “fare rete”, ossia mettersi al servizio collettivo» on servono nuovi strumenti per finanziare le imprese. Occorrono inveceregoleeconoscenza.Ildirettore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate,LucaBarni,èstatoestremamente diretto davanti ai manager del settore terziario. Invitato all’Executive Forum 2009 -e questo è un successo non da poco per una banca di provincia come la nostra, chiamata a rappresentare il sistema Credito Cooperativo su una passerella nazionale-, che si è svolto a Milano lo scorso 7 maggio, ha ribadito il ruolo del Credito Cooperativo in questa fase di crisi economica. Un ruolo di sostegno diretto alle imprese «perché siamo molto sensibili al territorio», ha ricordato Barni. Del resto «il mondo del credito cooperativo ha sostenuto il mondo dell’economia con un aumento del 14% degli impieghi nel 2008». E, a fronte del grande problema di 20 liquidità registrato dalle imprese, «la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, ha aumentato i finanziamenti a breve termine», ha detto il direttore generale. L’atteggiamento è esattamente l’opposto di quello denunciato da Banca d’Italia a febbraio: «Vogliamo salvare l’economia del nostro territorio. E, se ci saranno da fare dei sacrifici, li faremo assieme». Serve però una regola: «La “simmetria informativa”: l’ascolto reciproco e approfondito delle esigenze per la soddisfazione reciproca delle stesse». Per le banche si traduce nella trasparenza delle metodologie operative e delle condizioni economiche; per i clienti vuol dire «redazione di piani industriali di progetto». In questo processo, «occorre fare rete con le associazioni di categoria: l’obiettivo non è solo quello di valorizzare le imprese, ma soprattutto quello di far intraprendere». La Bcc è «sempre pronta a finanziare nuove idee –ha concluso Barni-. Gli strumenti per finanziarle esistono già. Si tratta, piuttosto, di valutare qual è la tipologia di finanziamento adeguata al progetto, in un’ottica di corresponsione: i rischi imprenditoriali devono essere equamente divisi fra coloro che partecipano al progetto, impresa, investitore e banca». «B isogna già guardare oltre la crisi e farsi trovare pronti». L’invito è stato lanciato dal responsabile Area Mercato della nostra Bcc, Adalberto Tomasello, durante il convegno organizzato dall’Itis Bernocchi, a Legnano, lo scorso 15 maggio. Davanti al tema “Dimensioni della crisi nell’Alto Milanese. Economia impresa - formazione - innovazione: sinergie per la ripresa?”, il punto di partenza, o meglio di ripartenza, è stato lanciato dal presidente dell’istituto superiore legnanese, Giacomo Rinciari: «La crisi può essere un valore». Un’affermazione forte, che però ha trovato interlocutori pronti. Innanzitutto la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Come ha detto infatti Tomasello: «La giusta collaborazione e un’analisi corretta della situazione ci farà uscire da questo momento. La crisi finirà, perché fa parte di un ciclo economico; l’importante però è non rimanere fermi, ma prepararsi e farsi trovare pronti quando la situazione negativa sarà passata». Un atteggiamento che la Bcc ha fatto proprio attraverso le scelte strategiche assunte dal consiglio di amministrazione, creando una rete che potesse dare risposte alle aziende e alle famiglie in difficoltà. Ha ricordato Tomasello: «Abbiamo partecipato a tutte le iniziative promosse da Confidi per dare liquidità alle aziende; uno strumento che permette di sostenere l’economia reale». Inoltre, «la Bcc è intervenuta in modo diretto con un finanziamen- to per i cassintegrati. Siamo una banca locale che vive nel territorio e con il territorio vuole crescere». Ha proseguito: «La gente ci chiede chiarezza. E noi cerchiamo uno scambio informativo, una condivisione delle problematiche per poter far crescere il territorio». Sul fronte delle imprese, non manca la voglia di riprendere. «È ancora forte la cultura del fare e la voglia di rischiare che è tipica dei nostri imprenditori», ha detto Gian Angelo Mainini, presidente gruppo meccanici Confindustria Alto Milanese. All’appello, anche la scuola risponde con serietà, preparando giovani capaci e volenterosi; un ruolo che il Bernocchi svolge da mezzo secolo con attenzione e professionalità riconosciute. 21 DIBATTITI/3 EDICOLA L Gallarate, terra di possibilità Attori del territorio a convegno per capire le spinte necessarie a superare il momento difficile 22 a storia insegna molto. E chi può vantare una storia lunga più di 110 anni, è in prima fila per guidare imprese e famiglie oltre la crisi. Il direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, Luca Barni, è intervenuto al convegno organizzato sabato 16 maggio al Teatro Condominio “Vittorio Gassman” di Gallarate, ricordando le azioni messe in campo. Promosso dall’associazione Museo Studi Patri, l’incontro dal titolo “Un lungo Novecento, Economia e Imprese nell’Area Gallarate/Busto Arsizio. Radici e prospettive” ha raccolto rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale e istituzionale. Un appuntamento importante per leggere l’oggi con una prospettiva storica, ma soprattutto per fare un’analisi corretta della crisi e puntare al futuro. Alle sollecitazioni portate da Cristina Marcora di Univa e da Mauro Temperelli della Camera di Commercio di Varese, ha risposto il direttore generale Barni prendendo le distanze da un sistema creditizio visto come “grande imputato”. «La nostra Bcc si è mossa in aiuto delle persone fisiche aderendo all’iniziativa della Camera di Commercio per la cassa integrazione. E alle imprese non abbiamo chiesto rientri, ma abbiamo dato una maggiore disponibilità alla liquidità». Gli strumenti per guardare in avanti ci sono. «Qui continuano a esserci imprenditori illuminati che fanno la fortuna di questo territorio», ha detto il sindaco di Gallarate, Nicola Mucci. «Ci sono grandi potenzialità», ha detto l’assessore allo Sviluppo produttivo di Busto Arsizio, Franco Castiglioni, guardando a Busto Arsizio, Gallarate e Legnano. Il territorio che è già bacino di riferimento della nostra Bcc. 23 SOLIDARIETÀ SOLIDARIETÀ HANNO DETTO MARIO POZZI «Essere qui oggi è motivo di grande orgoglio per aver contribuito all’ampliamento dell’ospedale grazie al contributo della nostra Bcc, ma soprattutto grazie al cuore grande delle famiglie e delle imprese del Varesotto e dell’Altomilanese. Testimonianza dei nostri valori di solidarietà, mutuo soccorso, cooperazione». GIAN FRANCO SOMMARUGA «Mutoy non è un vero e proprio Paese, ma piuttosto un agglomerato urbano composto da costruzioni del Vispe. Tutto ruota attorno all’ospedale e alle 16 cooperative realizzate dall’Ong. Oggi la Vispe, taglio del nastro a Mutoy missione del Vispe è ben articola- Delegazione della nostra Bcc all’inaugurazione del reparto di pediatria dell’ospedale africano Il progetto “Facciamolo insieme” si concretizza e va ad aiutare migliaia di bambini bisognosi La nostra Bcc presente con il consigliere Mario Pozzi e il sindaco Gian Franco Sommaruga dipendenti e a 2.200 stagionali». O ltre 5mila persone, tra cui le principali autorità civili e religiose del Paese, hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione del nuovo reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoy in Burundi, costruito grazie al contributo raccolto sul territorio dell’Altomilanese e del Varesotto e raddoppiato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, per un totale di oltre 200mila euro. Un piccolo grande miracolo, realizzato in uno degli angoli più poveri del mondo, dove ogni giorno si lotta contro fame, povertà e malattie. E dopo aver promosso per oltre un anno la raccolta di fondi sul nostro territorio, la Bcc ha voluto toccare con mano i risultati del progetto affidato al Vispe, Ong di volontariato d'ispirazione cri- 24 stiana che da oltre 30 anni opera in Brasile, Burundi, Guinea Bissau e Nepal. In segno di rispetto e di serietà verso quanti hanno dato il proprio contributo e anche verso le persone a cui il progetto era destinato, una delegazione della banca si è recata in Burundi per partecipare di persona alla cerimonia di inaugurazione, che si è svolta sabato 30 maggio. Mercoledì 27 giugno, quindi, Mario Pozzi, del Cda, e Gianfranco Sommaruga, del collegio sindacale, insieme ai giornalisti Francesco Caielli, già autore della mostra fotografica sul Burundi, e Roberto Bof, hanno preso il volo con destinazione Bujumbura, capitale del Paese. Il giorno successivo, il viaggio è proseguito verso Mutoy, a circa 140 chilometri di distanza: «Ci sono volute ben quattro ore di viaggio a raggiungerlo, a causa dalle pessime condizioni delle strade spiega Sommaruga-. Mutoy non è un vero e proprio paese, ma piuttosto un “agglomerato” composto da costruzioni del Vispe. Tutto ruota attorno all’ospedale e alle 16 cooperative realizzate dall’Ong. Oggi la missione del Vispe è ampia e ben articolata, occupa 3 o 4 colline vicino alle rive del Ruburo, nome burundese del Nilo bianco, e dà lavoro a 1.100 dipendenti e 2.200 stagionali». Nato come piccolo ambulatorio, negli anni l’ospedale è cresciuto, fino a diventare una delle strutture più importanti della nazione, dotato dei reparti di maternità, pedia- ta: occupa tre colline nella Valle del Nicolo e dà lavoro a 1.100 tria, chirurgia e medicina, con più di 300 posti letto disponibili. I lavori di costruzione della nuova ala ospedaliera di pediatria finanziata dalla Bcc iniziati nel maggio del 2007, hanno permesso di raddoppiare la capacità di accoglienza del reparto, passando da 50 a 100 posti letto. «I bambini sono la parte più debole della popolazione e per questo abbiamo voluto destinare a loro il nostro aiuto -sottolinea Pozzi-. La mortalità infantile ha tassi altissimi, i problemi maggiori sono legati alla malnutrizione e all’Aids. Riteniamo che il nostro progetto servirà a salvare 30mila bambini all’anno». Sabato 30 maggio, come detto, si è svolta l’inaugurazione ufficiale del nuovo reparto di pediatria, a cui hanno preso parte il presidente del Senato burundese, il governatore della Regione, il sindaco della località di cui Mutoy è una frazione, il segretario dell’arcivescovo e la direttrice generale del ministero della Sanità. La cerimonia, accompagnata da musiche e balli locali, è stata lunga e articolata e nel piazzale c’erano più di 5mila persone in piedi ad assistervi, prima sotto il sole cocente e poi sotto una pioggia torrenziale. «Nessuno si è mosso, tutti hanno aspettato rispettosamente la fine della cerimonia», racconta Sommaruga. Mario Pozzi è intervenuto per portare il saluto del presidente, Lidio Clementi, e dell’intero consiglio di amministrazione della nostra Bcc, nonché di tutto il territorio 25 TERRITORIO dell’Altomilanese e del Varesotto. «L’essere qui, oggi, è motivo di grande orgoglio per aver contribuito all’ampliamento dell’ospedale coinvolgendo nella raccolta dei fondi le popolazioni, le famiglie e le imprese del Varesotto e dell’Altomilanese -ha detto Pozzi nel suo discorso-. Rappresento una banca particolare, che non si limita a prestare soldi e a fare operazioni finanziarie, ma testimonia concretamente i valori di cooperazione, solidarietà e mutuo soccorso importanti per la crescita di tutta l’Italia e che, ne sono sicuro, sono determinanti anche per il vostro sviluppo». Pozzi e Sommaruga hanno avuto l’onore del taglio del nastro del nuovo reparto e hanno consegnato alle autorità presenti lo stemma d’oro simbolo del credito cooperativo e una pergamena di ringraziamento. «Dal giorno successivo all’inaugurazione, il reparto ha iniziato a funzionare a pieno regime -aggiunge Pozzi-. Questo per noi è stata la prova di aver fatto qualcosa di buono e di tangibile per migliorare la vita di queste persone». Mutoy è una realtà conosciuta in tutto il paese e portata ad esempio: «Non possiamo che essere orgogliosi di aver dato il nostro contributo a questo progetto -afferma Sommaruga-. Certo, le difficoltà non mancano, dalla scarsità di personale qualificato (nella struttura operano tre medici, di cui uno africano e gli altri volontari italiani, e una decina di infermieri del posto), alla difficoltà a reperire medicinali. Significativo il discorso che ha tenuto il governatore durante l’inaugurazione: “Tutto ciò che è stato creato è meraviglioso, ma mi domando: se domani andassero via, sapremmo gestirlo da soli?”. Il Burundi, oggi, è un Paese che vive di carità e che sta cercando di ritagliarsi la propria strada. È ancora provato dalla guerra civile, da poco finita. I religiosi sono gli unici a non aver mai lasciato il Paese, rischiando in prima persona. Un merito che è riconosciuto anche dalla popolazione locale, tanto che l’ospedale è stato l’unico posto dove la guerra non è mai entrata». 26 TERRITORIO La Fabbrica del canto diventa maggiorenne Il calendario 2009 Dopo i concerti a Legnano e Parabiago, di seguito, tutti gli appuntamenti sul territorio S Nell’immagine in apertura di articolo, il taglio del nastro del nuovo reparto di pediatria dell’ospedale di Mutoy, in Burundi. Il progetto “Facciamolo insieme”, organizzato dall’associazione di volontariato Vispe in collaborazione con la nostra Bcc è partito lo scorso anno e ha portato alla raccolta di 200mila euro destinati alla struttura sanitaria. Nelle altre immagini, alcuni momenti della visita del consigliere Pozzi e del sindaco Sommaruga che si sono recati in Burundi per osservare lo stato di avanzamento delle opere. viluppo sul territorio, una formula che la nostra Bcc conosce bene e su cui sta costruendo da anni la sua strategia, è il leit motiv dell’edizione 2009 della Fabbrica del Canto, l’edizione numero 18 del Festival Corale Internazionale. E per festeggiare la maggiore età di un’iniziativa unica nel panorama italiano, concepita dall’Associazione musicale Jubilate, 10 sono i cori in cartellone provenienti da 4 continenti per 100 esibizioni in 20 giorni su otto province lombarde. Orgoglio legittimo, quello degli organizzatori, ricambiato dal main sponsor, la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate che accompagna dal 4 al 24 giugno la kermesse canora. «Sono tante le novità dell’edizione 2009 –ha spiegato nella conferenza stampa di presentazione tenutasi a Legnano, Carlo Leonardi, responsabile organizzativo del Festival-: su tutte la presenza di ben 10 cori, un raddoppio secco, ma anche l’allargamento del circuito. A Milano, quest’anno, si terranno due maratone corali, nelle basiliche di San Vincenzo in Prato e al Teatro dal Verme; manifestazioni che – credo – il capoluogo non abbia mai visto». Per la nostra BCC, alla presentazione del Festival, il Responsabile delle relazioni esterne Simone Mantovani e il direttore della filiale di Legnano, Bruno Salvatore. «Investire in cultura in un momento come questo sembra difficile, ma noi crediamo che un investimento di qualità dia un segnale forte -ha dichiarato Mantovani- e questo Festival è un’eccellenza assoluta che da Legnano si è sviluppato sino ad abbracciare la quasi totalità della Lombardia». A illustrare la proposta 2009 il direttore artistico Sandro Chierici: «Ricchezza significa pluralità di voci presenti e noi abbiamo ensemble vocali da 10 Paesi: Camerata antiqua de Curitiba (Brasile), Balsis (Lettonia), Calmus ensemble (Germania), Ensemble Pianeta (Giappone), Salutaris (Bielorussia), Schola Cantorum Coralina (Cuba), Rose Ensemble (Usa), Vassil Arnaoudov Sofia Chamber Choir (Bulgaria), Voces8 (Regno Unito) e Vokal Nord (Norvegia)». 12 giugno, Busto Arsizio S. Luigi di Beata Giuliana 12 giugno, San Lorenzo di Parabiago SS. Martiri Lorenzo e Sebastiano 15 giugno, Busto Garolfo Auditorium Don Besana - Bcc 15 giugno, Cassano Magnago Santa Maria del Cerro 16 giugno, Canegrate Santa Maria Assunta 18 giugno, Legnano SS. Redentore 19 giugno, Legnano S. Teresa 21 giugno, Varese teatrino Gianni Santuccio 24 giugno, Legnano Sala della Musica Istituto Tirinnanzi Tutti i concerti hanno inizio alle 21 Ingresso gratuito BUSTO ARSIZIO “ILLUMINATA” I “giovedì sera” di Busto Arsizio sono “illuminati” dalla nostra Bcc. La manifestazione, organizzata dall’associazione commercianti, dal comitato commercianti del centro cittadino e dall’amministrazione comunale, vede il sostegno della Bcc per le 16 serate di apertura dei negozi. «La collaborazione avviata due anni fa ci vede oggi partner nella creazione dei distretti del commercio della città», ha detto Simone Mantovani, responsabile Relazioni Esterne della Bcc. Il grazie è arrivato dall’assessore al Commercio, Franco Castiglioni, e dal presidente del comitato commercianti del centro, Rudy Collini. 27 TERRITORIO TERRITORIO I cognita, quando si parte così bene, è mantenere il livello. Il che è avvenuto, anche quando il programma sembrava meno abbordabile: «è stata una sorpresa piacevole constatare l’apprezzamento del pubblico anche in occasione della Messe Solennelle di Rossini -commenta Enrico Raimondi, organista ed elemento del coro Amadeus- (eseguita nell’ultimo appuntamento della rassegna, tenutosi nella chiesa di Sant’Edoardo a Busto Arsizio, ndr). Una cosa è proporre una selezione di arie dalle opere Lirica, cala il sipario sulla rassegna l tutto esaurito a ogni concerto: basterebbe registrare l’assenza di posti vuoti nelle chiese e nei teatri che hanno ospitato i cinque appuntamenti della prima stagione lirico sinfonica organizzata dalla nostra Bcc per testimoniare il successo dell’iniziativa. Aspetto strettamente legato, il gradimento, perché è la bontà degli eventi a trascinare il pubblico, a innescare il passa parola, quello che ha 2000 2000 28 2000A creato uno zoccolo duro di aficionado, come notato dal palco. «Abbiamo notato persone che ci hanno seguito in tutti i concerti della rassegna -dice Marco Raimondi, direttore dell’orchestra Amadeus-. Una cosa è fare il tutto esaurito per un evento singolo, altro creare un percorso, come è stato per questa stagione; un progetto articolato con programmi differenziati e diversi interpreti. In genere nelle pro2001 2001 2002 2001A 2002 poste fatte al di fuori dei grandi circuiti concertistici, ci si accontenta del mordi e fuggi; serate spot che rimangono isolate. Qui, con la Bcc, abbiamo dato vita a un vero e proprio calendario e, quel che più conta, ci siamo costruiti un pubblico. Di questo, credo, la Bcc debba andare orgogliosa». Che la stagione lirico sinfonica fosse nata sotto una buona stella si era già intuito dalle prime uscite, ma l’in2003 2002A 2003 2004 2003A 2004 2005 2004A 2005 In apertura, il pubblico dell’ultimo appuntamento con la lirica a Busto Arsizio. Qui a fianco, il nostro presidente Lidio Clementi (al centro) assieme alla moglie e al consigliere Vittorio Pinciroli e, sopra, un momento del concerto. Sotto, una rassegna degli altri quattro appuntamenti. liriche, spesso conosciute e universalmente amate -la difficoltà è tutta del solista- altro è una messa di oltre un’ora e mezzo, eseguita senza interruzione da un grande organico. Qui la difficoltà tecnica per orchestra e coro è considerevolmente più grande e anche il pubblico è chiamato a uno sforzo di concentrazione ben maggiore. Ma il risultato è stato identico: un applauso calorosissimo ha abbassato il sipario su una stagione di grandi soddisfazioni». A ricevere gli applausi, accanto ai bravissimi musicisti 2006 2005A 2006 dell’Amadeus, anche la nostra Bcc, per aver saputo osare e per aver scelto le persone giuste cui affidare un progetto così complesso e ambizioso. «Ci ha dato un grande piacere andare nelle chiese e nei teatri del nostro territorio e trovare tanto entusiasmo, vedere uscire le persone soddisfatte dichiara il presidente Lidio Clementi. Abbiamo vinto la nostra scommessa sulla musica come veicolo per fare cultura, aggregare, dialogare con quel territorio che sa riconoscere e apprezzare la qualità delle proposte» 2007 2006A 2007 2007A 29 TERRITORIO L TERRITORIO Tutta Castano abbraccia il Santo Crocifisso a tradizione si è rinnovata con un’eccezionale partecipazione. Le celebrazioni del Santo Crocifisso, che si sono svolte dal 3 al 10 maggio a Castano Primo, e a cui la nostra Bcc ha dato tutto il suo sostegno, hanno infatti visto la città letteralmente invasa da una folla di fedeli. Quasi ventimila persone, secondo alcune stime in difetto, sono accorse in piazza Mazzini per la processione conclusiva della domenica presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. È il segno di una devozione che non passa con il tempo; il segno di una tradizione che puntualmente si presenta ogni quarto di secolo, diventando evento di popolo e simbolo di un territorio. «La storia e la leggenda 30 del Crocifisso miracoloso ci narrano come esso abbia liberato la comunità dallo scontro bellico, dalle acque minacciose del fiume e dalla siccità, e sono convinto che, in queste sere, il Crocifisso ha percorso le strade del nostro cuore e si è dimostrato ancora una volta miracoloso con miracoli di conversione, consolazione e grazia», ha detto il cardinale nella celebrazione conclusiva della settimana solenne. «Dal Crocifisso ligneo passiamo al Crocifisso in carne e ossa contempliamo le sue ferite che hanno un’eloquenza straordinaria: ci dicono la tenerezza, la forza e l’immensità dell’amore di Cristo, che ha dato se stesso per noi. Non dimentichiamolo nei momenti più difficili della nostra vita, ispiriamoci a lui. Non restiamo con gli occhi chiusi, il cuore insensibile e le mani inerti: aiutiamo il nostro prossimo». «Noi castanesi abbiamo conservato nel corso dei secoli un legame affettivo verso il nostro Crocifisso miracoloso, ma non dobbiamo darlo per scontato, perché l’amore è vero quando riconosciamo il Crocifisso come dono di amore per me: “mi ha amato e ha dato se stesso per me”», ha commentato don Giuseppe Monti, prevosto di San Zenone, nella cui chiesa parrocchiale è custodito il Crocifisso. «Da questa ri-conoscenza nasce l’impegno a trasmettere e rendere desiderabile anche alle generazioni future questo amore che è vita per noi. È un compito essenziale e urgente perché Castano ha bisogno anche oggi di persone animate dall’amore per il prossimo e per la città». Il simbolico passaggio generazionale è stato volutamente celebrato coinvolgendo i giovani che proprio nel 2009 hanno compiuto o compiono i 25 anni. Ha proseguito don Giuseppe: «Per la comunità di Castano Primo questo evento ha infatti il significato di trasmettere da una generazione all’altra il patrimonio della fede. Un quarto di secolo rappresenta per ogni essere umano, una fase importante della propria vita. Non a caso la prima uscita del Crocifisso è stata affidata ai giovani venticinquenni. A loro è stato chiesto di raccogliere il testimone della fede dai loro padri». Nel segno di tradizione che si tramanda nella storia, la nostra Bcc ha voluto essere partner privilegiato delle cerimonie sponsorizzando la manifestazione attraverso totem collocati in diversi punti della città. Le celebrazioni del Santo Crocifisso affondano le loro radici nell’episodio storico, ritenuto miracoloso, avvenuto il 3 giugno del 1859, quando l’esercito austriaco puntò i cannoni in piazza Mazzini contro le case per fermare l’avanzate delle truppe piemontesi. La popolazione si rifugiò nella chiesa di San Zenone, dove per una notte, pregò il Crocifisso. I militari se ne andarono nella notte e la città fu salva. Da allora la promessa di portarlo in processione ogni 25 anni: promessa che finora è sempre stata mantenuta e che si ripeterà, quindi, la prossima volta nel 2034. In apertura, la folla che ha assistito alla cerimonia lo scorso 10 maggio. In questa pagina, due immagini della processione, il cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi mentre officia la Santa Messa e, qui sopra, il sindaco di Castano Primo, Dario Calloni, assieme al presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. 31 MONDO SOCI Restaurato l’organo di Sant’Agnese T S Master Sport & Sports, pedalate solidali port e solidarietà vanno di pari passo nelle prove del Campionato Master Sport & Sports per mountain bike, sponsorizzato dalla nostra Bcc e organizzato da A.S.D. Garbagnatese Amici Milanesi del Ciclismo. Il campionato più lungo d’Italia per numero di prove ha visto, tra aprile e maggio, tre appuntamenti sul territorio del Varesotto e in particolare a Masciago Primo, Cassano Magnago e Cavaria. Sabato 25 aprile si è svolta l’ottava tappa del campionato a Masciago Primo, nella suggestiva cornice del Brinzio. Più di un centinaio di biker si sono dati battaglia nel breve, ma impegnativo, circuito di 6 chilometri. Oltre alla classifica ufficiale, la gara era valida per aggiudicarsi il "Trofeo BCC", così chiamato proprio in onore della nostra banca, sponsor dell’iniziativa, e riservato alla seconda serie. Il trofeo BCC è infatti pensato per gli appassionati della mountain bike: possono aggiudicarselo solo gli atleti che non hanno mai vinto gare quest’anno e il precedente, in modo da dare spazio anche ai non professionisti. Senza dimenticare la solidarietà: da anni la Garbagnatese sostie- 32 ne l'Associazione Familiari Persone Disabili organizzando, con i ricavi delle gare, momenti d'incontro e gite fuori porta per i ragazzi disabili. Domenica 3 maggio, Cassano Magnano è stata invasa da 187 biker, che in mattinata hanno girato sul locale circuito di circa 8 km, che il Team due Valli Franco Parini e Pierluigi Nardello con Carmine Catizzone hanno ritagliato in memoria di Orfeo Pivotto. Grazie alla risposta positiva ricevuta dai partecipanti e alla sponsorizzazione della nostra Bcc, si è potuto contribuire a rendere più felice una giornata a chi nella vita è stato meno fortunato di noi, come i ragazzi down e i ragazzi diversamente abili. La domenica successiva, il 10 maggio, il più lungo circuito d’Italia per numero di prove ha fatto tappa a Cavaria (Va), frazione di Premezzo. Come è tradizione di Sport & Sport, anche in questa occasione era prevista una volata di solidarietà. Il ricavato della giornata è stato infatti investito in prodotti di prima necessità e vestiario da inviare in Albania, nella missione di suor Teresa Silvetri, nativa di Cavaria. Nelle immagini alcuni momenit delle tappe del Master Sport & Sport dove si vedono gli striscioni della nostra Bcc sponsor dell’iniziativa. le ultime tre tappe si sono svolte a Masciago Primo, Cassano Magnago e Cavaria. orna a vivere l’organo della basilica di Sant’Agnese a Somma Lombardo. Il prezioso strumento musicale appena restaurato è stato protagonista della rassegna "Laudate Deum in chordis et organo Vespri d'organo", organizzata dalla parrocchia di Sant'Agnese ad aprile e maggio, con la collaborazione della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, del comune di Somma Lombardo e della Fondazione Visconti San Vito onlus. Quattro momenti di riflessione e preghiera musicale per inaugurare il restauro dell’organo della Basilica Minore Romana che sono stati molto apprezzati dal pubblico. La Bcc, sponsor dell'intera manifestazione, ha quindi voluto ancora una volta sostenere un'importante iniziativa culturale, volta alla valorizzazione del patrimonio artistico V locale. «Il nostro essere banca locale spiega il vice presidente vicario della Bcc, Ignazio Parrinello- ci spinge ad essere vicini alle realtà del Varesotto e dell'Alto Milanese che danno valore ai tesori di questa zona e che promuovono cultura». Il parroco di Sant’Agnese, don Franco Gallivanone, ringrazia la Bcc a nome di tutta la comunità: «L'organo, da sempre elemento fondamentale della vita liturgica, è ora anche in grado di assurgere al suolo di solista». Il “Varesino doc” alla Coppa Tre Laghi eri e propri gioielli su quattro ruote hanno dato vita alla diciottesima edizione della Coppa dei Tre Laghi e Varese Campo dei Fiori, che si è svolta lo scorso 10 maggio. Circa 150 le auto storiche che hanno partecipato alla gara, composta da 43 prove cronometrate su un percorso di 230 km nel territorio varesino e svizzero. Una gara agguerritissima, che ha visto emergere l'equipaggio 133, costituito da Claudio Cerri e Emanuele Dalmini a bordo di una Lancia Fulvia HF 1.6 del 1971, esponenti della scuderia GMT Motor C. Car. Secondo classificato l'equipaggio 26, Gianmario Fontanella e Alessandro Malta, su una Porsche 356 A del 1955 della scuderia GMT, seguito dall'equipaggio 46 di Stefano e Marco Ercolani su una Fiat 600 del 1960 del club Black Eagles. Il successo è stato però dell’intera manifestazione: gli appassionati hanno potuto rifarsi gli occhi rimirando modelli dal 1914 al 1976. L'edizione 2009 è stata incentrata sulla qualità del territorio varesino, con l’istituzione della Coppa al Varesino Doc per eccellenza, un nuovo premio istituito grazie al contributo della nostra banca, già main sponsor della manifestazione. La coppa è stata consegnata da Ignazio Parrinello, vice presidente vicario della nostra Bcc, all'equipaggio 139: Gianmaria e Matteo Leva con una Mini Cooper del 1971. MONDO SOCI EMANUELE SEGRE APPLAUSI A VARESE Un’occasione per ascoltare uno dei più bravi chitarristi nel panorama internazionale e un’opportunità per i ragazzi per appassionarsi al mondo della musica. È il duplice scopo per cui la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ha deciso di sostenere il concerto di Emanuele Segre (nella foto), che si è svolto lo scorso 15 maggio a Varese. Segre si è esibito come solista alla chitarra, accompagnato dall’Orche-stra Microkosmos, diretta dal maestro Fabio Gallazzi, nel Concierto de Aramjuez di J. Rodrigo, in occasione del decimo anniversario della scomparsa del compositore. L’esecuzione si è svolta al Teatro Politeama di Varese, ma già durante la mattinata 800 studenti delle scuole locali hanno avuto l’opportunità di assistere alle prove. Una formula originale, che ha diviso i momenti dedicati ai ragazzi dal concerto vero e proprio, consentendo a tutti di apprezzarla. «Investire nella musica in questo momento significa andare contro corrente -ha detto il direttore generale della nostra Bcc, Luca Barni. È un elemento che ci differenzia rispetto al resto del sistema e ne siamo orgogliosi». Sul palco, Segre era affiancato dagli studenti che hanno partecipato al seminario master tenuto recentemente dal maestro e che hanno avuto la rara occasione di esibirsi come solisti. 33 MONDO SOCI In mostra 50 anni di istruzione L ’Istituto tecnico industriale statale "Bernocchi" di Legnano ha ripercorso mezzo secolo di storia nell’esposizione “Giovani da 50 anni”, allestita negli spazi di via Diaz per quasi tutto il mese di maggio. Con quasi 10mila diplomati, l'Itis “Bernocchi” ha avuto un ruolo importante per lo sviluppo di Legnano e dell'Alto Milanese, come la mostra ha voluto ricordare. L’esposizione è stata uno dei tasselli delle celebrazioni del Cinquantesimo di fondazione che l'Itis ha organizzato con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate, nell'intento di celebrare mezzo secolo da protagonista. La mostra è stata realizzata dal corpo docente dell'Itis con il contributo degli alunni: foto e testi hanno aiutato a ripercorrere la storia, mentre sono stati rispolverati oggetti utilizzati negli anni per la didattica, come macchinari e oggetti di artigianato industriale. Una sezione della mostra è stata dedicata alla progettualità sviluppata all'interno del Bernocchi, testimonianza delle competenze tecniche degli studenti. «Queste competenze sono il cuore dello sviluppo industriale che ha fatto dell'Alto Milanese una delle aree di riferimento della Lombardia», ha commentato Lidio Clementi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate «Mantenere vivo il legame tra scuola e mondo del lavoro è fondamentale per dare futuro ai giovani». Gli occhi del passato osservano il futuro E spressioni disorientate, vestiti logori e una valigia di speranze. Le stesse immagini che oggi sui giornali descrivono l’ennesimo sbarco di immigrati, appartengono anche all’album di famiglia del nostro Paese. È questo il senso dello spettacolo teatrale “Quando gli albanesi eravamo noi, storie dell’emigrazione italiana”, promosso dall'Istituto tecnico industriale statale "Bernocchi" di Legnano nell’ambito delle iniziative organizzate per il cinquantesimo anniversario e sostenute dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. Lo spettacolo, andato in scena lo scorso 30 aprile al Palazzo Leone da Perego di Legnano, aveva lo scopo di rappresentare il mondo degli emigranti nella storia, nella consapevolezza che «studiare il passato è come studiare il presente», come ha puntualizzato Giancarlo Restelli, docente dell'Itis legnanese e protagonista della rappresentazione insieme al musicista Mario Toffoli. Sempre nell’ambito delle manifestazioni per festeggiare i 50 anni dell’Itis è andato in scena il 28 aprile "Le fabbriche dello sterminio: 34 Treblinka ed Auschwitz", lavoro storico-teatrale realizzato da alcuni studenti dell'Itis legnanese accompagnati da tre docenti analizzando documenti e immagini per non dimenticare l'orrore della seconda guerra mondiale. «Guardare al passato per imparare a vivere meglio il presente -ha commentato il vice presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi-. Questo è lo spirito con cui abbiamo deciso di sostenere il Bernocchi nell’anno particolare in cui festeggia il Cinquantesimo di fondazione». MONDO SOCI IN BREVE “FRATELLI D’ITALIA” PER GLI STUDENTI Conoscere l’Inno di Mameli per apprezzarlo. È l’obiettivo dell’iniziativa promossa dall’associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione di Busto Garolfo, in collaborazione con la nostra Bcc. A tutti gli scolari delle scuole di Busto Garolfo e della sua frazione Olcella, in occasione del 25 Aprile, è stato infatti donato un opuscolo con il testo integrale dell'Inno di Mameli e contenente brevi note storiche ed illustrative. Musicato da Michele Novaro e cantato per la prima volta a Genova la sera del 9 settembre 1847, “Fratelli d’Italia” è un messaggio di appartenenza per tutti gli italiani, che vuole rappresentare un momento di riflessione e di conoscenza. MEDICI A CONVEGNO PER LA PREVENZIONE Una malattia rara ma non troppo, che è importante diagnosticare tempestivamente. Per incentivare la conoscenza della Malformazione di Chiari, la nostra Bcc ha finanziato ai medici che operano nell’Altomilanese e nel Varesotto, la partecipazione al "Congresso sulla malformazione di Chiari: una malformazione o un'anomalia?" che si è svolto dal 7 al 9 maggio al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Il convegno internazionale, promosso dall'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, ha visto l'attiva partecipazione delle associazioni di volontariato che si sono formate per sostenere la malattia. Tra queste, Aima Child, nata appena 4 mesi fa a Busto Arsizio (Va). Presidente e direttore partecipano all’assemblea degli industriali di Varese Q uasi duecento delegati per una platea che ha sfiorato le mille presenze, tra le quali il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. È stata un’assemblea da record quella che l’Unione degli industriali della Provincia di Varese (Univa) ha celebrato lunedì 25 maggio a Busto Arsizio. A Malpensafiere sono arrivati anche il presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi, il vice presidente, Roberto Scazzosi, e il direttore generale dell’istituto di cre- IN BREVE LA FESTA DEL GIARDINO CONQUISTA RESCALDINA Volontariato, salute, sport e artigianato artistico. Tutto questo è stato “Giardino in festa”, la partecipata manifestazione arrivata alla quinta edizione, organizzata a Rescaldina con il contributo della nostra Bcc. Per tutta la giornata di domenica 24 maggio, il parco di via Montello è diventato un grande teatro a cielo aperto dove sono confluite le eccellenze del territorio. Oltre 40 gli artisti presenti, tra pittori e ceramisti, artigiani del vetro e hobbysti. Presenti anche la Protezione Civile, la Croce Bianca, l’Enpa e l’associazione Diabetici di Saronno. Alla Pro loco di Rescaldina è stata affidata la parte gastronomica. PRENDE IL VIA LA PRIMA “BUSTO GAROLFO DI SERA” In prima linea per sostenere l’attività sportiva e l’associazionismo: la nostra Bcc è il principale partner della prima edizione della “Busto Garolfo di sera”, corsa non competitiva di 5 chilometri. Organizzata dallo “Sci club 3 Esse” e dalla sezione bustese dell’associazione nazionale Alpini, prenderà il via alle 20 di venerdì 19 giugno dalla sede degli Alpini in via Domenico Savio. «È un’occasione in più per promuovere della sana attività sportiva; un’occasione che siamo riusciti a organizzare grazie al sostegno della Bcc», spiega Emilio Tunice, presidente dello Sci club. Iscrizioni direttamente alla partenza, oppure il venerdì sera nella sede degli Alpini. dito, Luca Barni. Dopo il premio ricevuto come miglior sito internet delle “Grandi Associazioni” del Nord Italia del sistema e forte di essere la quinta per importanza nazionale tra le associazioni confindustriali, Univa ha lanciato il tema: “ripartire”. Ovvero, ripartire dalla crisi tornando a scommettere sull’economia reale. Il presidente di Univa, Michele Graglia, ha invitato infatti a «ripartire proprio da quegli elementi che spesso, negli anni passati, sono stati indicati come fattori di debolezza. La piccola dimensione delle imprese, la scarsa attenzione al mercato dei capitali e la presenza di modelli diversi in settori differenziati devono essere ripensate e trasformate in elementi attorno ai quali costruire nuovi punti di forza». Tornare quindi al «primato dell’industria, al valore fondamentale dell’impresa per ridare il giusto spazio ai valori del produrre, dell’investire, dell’innovare». Nel sottolineare l’importanza del “valore del fare”, è stato però il presidente di Confindustria a porre il tema del credito come «determinante». Ha detto Marcegaglia: «Le banche devono avere un grande senso di responsabilità, perché se non vinciamo la congiuntura attraverso un’alleanza forte tra banche e imprese, rischiano di sparire dal mercato aziende sane che pagano solo il momento di crisi». Quindi, sottolineando l’importanza del territorio, ha detto: «Chiediamo alle banche di esserci vicine». 35 www.eoipso.it AIUTIAMOCI A CRESCERE w w w. b c c b a n c a 1 8 9 7 . i t Pensa in grande per i tuoi piccoli ...Ai nostri sportelli, i clienti premium sono le nostre famiglie e i nostri figli... Per i piccoli da 0 a 14 anni è nato “Pensa in grande”, il libretto di risparmio a zero spese e zero costi di bolli (li paghiamo noi) a versamento libero. ...e dai 14 anni, c’è “Primo conto”