:VTTLYNPIPSPZ[P :VTTLYNPIPSPZ[P :VTTLYNPIPSPZ[P 23(5$7,92 La storia La storia dei sommergibili italiani inizia nel 1889 con la definizione del progetto del primo battello, il Delfino, ideato dall’Ingegnere Ispettore del Genio Navale Giacinto Pullino e realizzato in Arsenale a La Spezia tra il 1892 ed il 1895. Al 10 giugno 1940, la Regia Marina disponeva di 115 sommergibili, la maggiore componente subacquea del mondo. Fino al 1942 il successo dell'offesa sottomarina è elevatissimo soprattutto in Atlantico, dove operano sommergibili italiani dalla base di Bordeaux (BETASOM). Memorabili, per l’audacia e le capacità mostrate dai protagonisti, sono state le imprese di Alessandria, dove il Smg Scirè con i mezzi d’assalto della X Flottiglia MAS provocarono l’affondamento di due corazzate ed il danneggiamento di una petroliera ed un cacciatorpediniere tutti inglesi, contribuendo così ad uno dei maggiori successi della storia navale, e l’affondamento del piroscafo belga Kabalo ad opera del Smg Cappellini, che ebbe un grande clamore mediatico per l’umanità e generosità mostrate dal Comandante Salvatore Todaro verso i profughi del piroscafo affondato. Dopo il 1942, con l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, le sorti della guerra vengono sovvertite. Alla data dell'8 settembre 1943, la forza subacquea italiana si era ridotta da 184 a 54 unità, delle quali soltanto 34 in grado di operare con gli Alleati. Più di 100 sommergibili erano andati perduti in guerra e con loro più di 3000 uomini sacrificarono la loro vita per la Patria. Al termine del conflitto la componente subacquea italiana fu cancellata, puramente e semplicemente, dal Trattato di pace del 1947: due battelli, il Giada ed il Vortice furono però conservati ed impiegati ai soli fini addestrativi. Da questi due sommergibili parte così la ricostruzione della forza subacquea nazionale. In particolare con la realizzazione dei 4 battelli della cl. Toti (Toti, Bagnolini, Dandolo e Mocenigo) con i quali, nella seconda metà degli anni '60, l'industria nazionale torna a costruire mezzi subacquei, dopo una stasi di oltre vent'anni. I sommergibilisti oggi La Marina Militare dispone oggi di 6 sommergibili, 4 della classe Sauro e 2 della classe Todaro, ai quali presto si aggiungeranno altri due della classe Todaro. Possedere dei sommergibili è la discriminante che contraddistingue una Marina moderna ed efficace. In passato, fino ai tempi della “guerra fredda”, il sommergibile veniva impiegato soprattutto come vettore per il trasporto di un sistema d’arma (siluro, missile, ecc…) oggi giorno, invece, è impiegato principalmente come “sensore avanzato” di allertamento e valutazione di dati in tempo reale. Tali peculiarità trovano ottimo impiego anche in attività non strettamente militari, sostanziando il concetto di “dual use” che ormai caratterizza tutte le Unità Navali ed i Sommergibili della M.M.. Degno di menzione è il contribuito fornito dai Sommergibili nella raccolta di dati oceanografici e meteorologici, con riferimento alle applicazioni inerenti l’acustica subacquea ed i rilievi ambientali sottomarini utili per lo studio dei cetacei e del loro “Pattern of life”, corroborando così lo stretto legame tra la Forza Armata e la Comunità Scientifica Nazionale ed Internazionale. Nell’ultimo decennio i sommergibili hanno condotto numerose missioni operative, sia in ambito nazionale che internazionale. Si evidenziano in particolare le seguenti importanti attività: • Missioni di supporto informativo, quale essenziale contributo alla salvaguardia degli interessi nazionali ed alla sorveglianza delle linee di traffico e dei bacini marittimi di competenza della MM; • Missioni di Controllo del Traffico Marittimo nell’ambito dell’Operazione NATO Active Endeavour, istituita dopo il 2001 per il contrasto al terrorismo internazionale; • Dislocazioni in Oceano Indiano nell’ambito dell’Operazione ATALANTA, istituita dall’Unione Europea per contrastare la pirateria internazionale; • Continua presenza nel Mediterraneo Centro-Meridionale durante l’Operazione NATO Unified Protector, iniziata a seguito delle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell’ONU assunte a protezione del popolo libico; e le seguenti campagne: • MEDAL(Mediterraneo Allargato) 2007: Pelosi (Mar Rosso, Golfo di Aden e Golfo Persico); • CONUS(Continental United States) 2008: Todaro (Mediterraneo Occidentale e Oceano Atlantico); • CONUS 2009: Scirè (Mediterraneo Occidentale e Oceano Atlantico); • MEDAL 2010: Longobardo (Mar Rosso, Golfo di Aden e Oceano indiano); • MEDAL 2012: Todaro(Mar Rosso, Golfo di Aden e Oceano indiano); attraverso le quali è stato possibile consolidare la capacità dei sommergibili di operare in qualsiasi bacino ove gli interessi nazionali lo richiedano. L’organizzazione Rinnovata nel 2012, vede al suo vertice, con le funzioni di Comandante dei Sommergibili della Marina (MARICOSOM), un Ufficiale Ammiraglio che svolge anche l’incarico di Capo del V Reparto Sommergibili dello Stato Maggiore Marina e Capo dell’Ufficio Programma Sommergibili della Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM UPS). A livello strategico, quale Capo del V Reparto dello Stato Maggiore Marina dipende, tramite il Sottocapo di Stato Maggiore, dal Capo dello Stato Maggiore della Marina. A livello operativo, quale MARICOSOM, dipende direttamente dal Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV). Quale Capo U.P.S. dipende da NAVARM e rappresenta sia il Program Manager Italiano del programma di cooperazione U 212-A con la Germania sia il Co-presidente del Comitato Direttivo italo-tedesco per il Supporto in Vita Congiunto delle due flotte subacquee, nonché è responsabile dei programmi di ammodernamento delle unità subacquee nazionali. Il Comando Flottiglia Sommergibili (COMFLOTSOM), retto da un Capitano di Vascello ed ubicato presso la Base Navale di Taranto, rappresenta il “Force Provider” assicurando: • l’approntamento dei mezzi; • la formazione specialistica e l’addestramento degli Equipaggi; • il supporto tecnico-logistico ai Sommergibili in sede e fuori sede. Il COMFLOTSOM ha alle sue dipendenze tutti i sommergibili nazionali (Smg Todaro, Smg Scire’, Smg Longobardo, Smg Gazzana, Smg Pelosi e Smg Prini): altre due Unità, Smg Venuti e Smg Romei del tipo U212A seconda “batch”, si aggiungeranno al termine della costruzione e successiva consegna alla MM, prevista rispettivamente nel 2015 e nel 2016. Per svolgere le sue funzioni, il Comando è organizzato in 3 Servizi (Amministrativo, Sanitario e Prevenzione/Protezione) e 4 Reparti di Supporto (Tecnico Logistico, Formazione e Addestramento, Operativo e Servizi Generali), tutti retti da Ufficiali Superiori. La Componente Sommergibili dispone di tre basi logistiche (Taranto, La Spezia ed Augusta) dove, oltre ad alloggi ed uffici, è concentrata la capacità tecnica di supporto alle Unità. In particolare a Taranto si trovano le principali Officine, i Magazzini ed il personale altamente specializzato e qualificato alla manutenzione delle Unità subacquee. Nella stessa sede è ubicato il Reparto Formazione e Addestramento, punto di forza della Componente e della Marina insieme agli equipaggi dei battelli. Presso il Centro, grazie all’impiego massivo di simulatori estremamente realistici e di tecnologie di insegnamento all’avanguardia, si riesce a perseguire il duplice obiettivo di contenere le spese di addestramento (minore necessità di attività in mare dedicate) e di condurre moduli didattici mirati, simulando condizioni operative anche estreme, molto pericolose da riprodurre in mare. Le capacità formative, della Scuola Sommergibili sono riconosciute anche a livello internazionale, come dimostra il fatto che spesso equipaggi di Marine estere richiedono e partecipano ai programmi addestrativi erogati. I mezzi Classe SAURO Concepiti negli anni ’70 come strumenti prevalentemente impiegabili per il contrasto alla minaccia subacquea del blocco sovietico, i sottomarini convenzionali della classe SAURO hanno subito notevoli migliorie e modifiche tecniche nel corso della loro vita, per consentirne l’adattamento alle esigenze operative del nuovo millennio. In particolare, al termine degli anni novanta, il sistema di combattimento è stato oggetto di un profondo rinnovamento con l’istallazione di un più performante sistema sonar integrato e di un nuovo sistema radio con capacità satellitari. Attual- mente sono in linea 4 sommergibili classe Sauro: Pelosi e Prini della III Serie e Longobardo e Gazzana della IV serie. Classe TODARO (U212A) ll Programma U-212A è nato dall’esigenza della Marina Militare Italiana di dover disporre, entro il 2006, di una nuova classe di sommergibili, tecnologicamente rispondenti alle mutate esigenze operative. I primi due sommergibili Italiani che compongono la classe U212A, Todaro e Scirè, sono di medie dimensioni caratterizzati dall’impiego di tecnologie avanzatissime ed innovative che consentono di raggiungere prestazioni molto elevate, particolarmente nel settore dell’autonomia occulta, delle segnature, del sistema elettroacustico e di impiego di armi e sensori. L’adozione di tecnologie all’avanguardia ha reso necessario anche il raggiungimento di un elevato livello di addestramento degli equipaggi onde sfruttare ed ottimizzare le potenzialità del nuovo mezzo. La particolare attenzione rivolta alla formazione/addestramento del personale ha consentito alle nuove Unità subacquee di essere impiegate in complessi scenari operativi e lunghe dislocazioni “fuori area” già a partire dalla loro consegna alla Ma- rina. Tali sommergibili, grazie anche agli avanzati Sensori di cui dispongono, sono in grado di assolvere il più ampio ventaglio possibile di ruoli e di compiti. Nel 2008 è stata contrattualizzata l’acquisizione di ulteriori due battelli, Venuti e Romei, attualmente in fase finale di costruzione. Tra le principali caratteristiche tecniche che distinguono queste unità subacquee troviamo: • il sistema di Propulsione a funzionamento indipendente dall’aria basato sulle cosiddette Celle a Combustibile. Tale propulsione prescinde per il suo funzionamento dal- l’aria esterna ed utilizza la reazione chimica tra l’Idrogeno e l’Ossigeno per produrre energia elettrica applicando al contrario il principio dell’elettrolisi. Tale sistema permette ai Todaro di rimanere molti giorni immersi senza avere l’esigenza di alcun contatto con l’esterno e quindi salvaguardando completamente l’occultamento con un indubbio vantaggio operativo rispetto agli altri sommergibili di tipo convenzionale; • una ridotta segnatura nei vari spettri di emissione (acustica, idrodinamica, magnetica, ottica, radar, termica ed I/R) fino all’estremo tecnologicamente possibile; • uno scafo resistente con elevate prestazioni idrodinamiche tali da ottenere una risposta ottimale della piattaforma nella fascia di velocità tipiche delle attività operative in cui questi mezzi subacquei convenzionali vengono impiegati; • una spiccata e diffusa automazione, come ausilio nella conduzione del mezzo, che ha consentito una drastica riduzione dell’equipaggio, costituito da soli 27 uomini. Diventa sommergibilista Il Centro Addestramento Sommergibili vera “Università dei sommergibilisti”. Dopo un processo di selezione, basato sulla verifica di adeguati requisiti psico-fisici, l’aspirante sommergiSottufficiale, (Ufficiale, bilista Graduato o Militare di Truppa) prima di essere impiegato a bordo, viene formato presso il Centro Addestramento Sommergibili di Taranto. Gli aspiranti sommergibilisti compiono un percorso teorico-pratico che parte con il Tirocinio Basico Sommergibili (TBS), che prescinde dal ruolo, corpo o categoria posseduti, e che ha come obiettivo quello di completare il processo formativo degli istituti preposti (Accademia e Scuola Sottufficiali), sia in termini di conoscenza del mezzo dove andrà ad operare che in termini di capacità di adattamento al particolare ambiente lavorativo rappresentato dal mezzo subacqueo. Al termine del TBS l’addestramento prosegue con una fase di formazione specialistica differenziata per ruolo, corpo e categoria, per permettere di assolvere i primi incarichi a bordo. Nel prosieguo della carriera, ciclicamente, il sommergibilista frequenterà numerosi corsi presso il Centro Addestramento Sommergibili per svolgere efficacemente ed in sicurezza tutti i successivi incarichi a bordo. Al Centro di Addestramento, oltre alla formazione individuale, è devoluta la preparazione degli equipaggi come Team che raggiungono così quella sinergia e quell’affiatamento che, successivamente consolidati operando in mare fianco a fianco, sono unanimemente riconosciute patrimonio dei sommergibilisti. Questa importante attività di amalgama e addestramento è indirizzata non solo verso materie prettamente tecnico-operative ma anche e soprattutto alla perfetta conoscenza delle sistemazioni e dotazioni di sicurezza, per far fronte alle emergenze che, specialmente nel contesto bellico, non possono essere sottovalutate. Inoltre si svolgono corsi “Mission Oriented” rivolti agli equipaggi prima delle missioni con lo scopo di Iter di carriera prepararli alla condotta di una specifica attività riproducendo nella maniera più dettagliata e realistica possibile gli scenari della missione assegnata. Si tratta di una formazione complessa ed articolata, che viene condotta da personale istruttore di elevato profilo professionale e che si avvale di strumenti ed ausili didattici all’avanguardia. Tutto ciò fa del Centro Addestramento Sommergibili una vera e propria “Università dei sommergibilisti” che conduce circa 90 corsi all’anno non unicamente rivolti al solo personale sommergibilista, come ad esempio i corsi per analista acustico, quelli rela- tivi all’impiego dei sensori elettroacustici passivi o i corsi di formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro, ma anche a militari di altri settori della Forza Armata e a personale di Marine estere. L’indiscussa eccellenza del Centro è avvalorata dalle numerose delegazioni straniere, poli scolastici/universitari ed associazioni varie che regolarmente visitano l’Istituto e grazie alle quali è stato possibile attivare anche significative collaborazioni dirette in diversi campi dando lustro alla Componente Sommergibili e alla Marina Militare. I sommergibilisti costituiscono una componente specialistica di élite della Marina Militare. Essi sono uomini di mare in possesso di una elevata professionalità ed integrati in equipaggi in grado di condurre le Unità Subacquee con assoluta sicurezza ed efficacia. Possiedono un non comune spirito di adattamento e spirito di corpo oltre che altissima abnegazione. Queste qualità sono alimentate sia dalla gloriosa tradizione che ha visti i nostri sommergibili protagonisti in tutti i mari del mondo, sia dalla consapevolezza di far parte di un gruppo ristretto molto speciale composto da uomini speciali che conducono una vita densa di soddisfazioni personali ed esperienze uniche. L’Iter di carriera di un sommergibilista è strettamente correlato al ruolo (Ufficiale, Sottufficiale, Graduati e Truppa) e al Corpo o alla Specialità di appartenenza. 004300315 23(5$7,92 800-862032 Progetto Grafico Editoria Promozionale - Marina Militare. Le informazioni contenute in questo opuscolo possono essere soggette a varianti. Mantieniti aggiornato visitando il nostro sito o iscrivendoti alla nostra Newsletter.