Prevenzione e promozione della salute. Panoramica internazionale: la situazione sammarinese. Analisi psicosociale del fenomeno DOTT. ROBERTO SAILIS PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “IL ROSSO E IL NERO” GENNAIO 2010 SOMMARIO INTRODUZIONE ...................................................................................................................................... 5 1.IL NUOVO CONCETTO DI SALUTE……………………………………………………………………….7 1.1. EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO DI SALUTE .......................................... 9 1.2. LE CONFERENZE INTERNAZIONALI DI PROMOZIONE DELLAL SALUTE 10 1.2.1. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’ASSISTENZA SANITARIA PRIMARIA ALMA-ATA, URSS, 6-12 SETTEMBRE 1978. ................................................10 1.2.2. CONFERENZA SULLA STRATEGIA OMS “SALUTE PER TUTTI – UNA POLITICA PER LA SALUTE IN EUROPA” (OMS 1985). ................................................... 10 1.2.3. CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, 1986, OTTAWA, ONTARIO, CANADA...........................................................................11 Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 1.2.4. CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE. ADELAIDE 1 AUSTRALIA 1988. .............................................................................................13 1.2.5. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE SUNDSVALL SVEZIA 1991. ...............................................................................14 1.2.6. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE. JAKARTA INDONESIA 1997. .............................................................................15 1.2.7. CONFERENZA GLOBALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE. CITTÀ DEL MESSICO 2000 . ................................................................................................17 1.2.8. CONFERENZA MONDIALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. “LA CARTA DI BANGKOK PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN UN MONDO GLOBALIZZATO”. BANGKOK 2005. .................................................................. 17 1.3. IL PROGETTO CITTA’ SANE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ ..............................................................................................................................19 1.4. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN ITALIA.......................................................20 CONCLUSIONI ........................................................................................................................................22 2. PUNTO D’INCONTRO FRA OPERATORI DEL GIOCO E TECNICI DELLA SANITA’ .....23 2.1 LA PREVENZIONE ...........................................................................................................23 2.2. MOLTEPLICITÀ DI MODELLI D’INQUADRAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO ......................................................................................................................25 2.3. CLASSIFICAZIONE DELLE MISURE ADOTTATE NELLE SALE PER LA PREVENZIONE DEL GAP ..............................................................................................29 3. MODELLI DI GESTIONE DEL GIOCO PROBLEMATICO PRESSO I CASINO’ .................32 3.1.1. FONDO PER LA PREVENZIONE E LOTTA AL GIOCO PATOLOGICO .............................................................................................................................33 3.1.2. LE MISURE CONTENUTE NELLA CONCEZIONE SOCIALE..............35 COMMENTO ..............................................................................................................................37 3.2. IL MODELLO DI PREVENZIONE AUSTRALIANO...............................................38 3.2.1.IL GIOCO RESPONSABILE DELLA SOCIETA’ CROWN ........................39 3.2.2. L’AMBIENTE DEL GIOCO D’AZZARDO CROWN .................................42 3.2.3.MISURE ECONOMICHE PRECAUZIONALI ..............................................43 Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 3.1. MODELLO DI PREVENZIONE SVIZZERO ..............................................................................33 2 3.2.4. CODICE DI CONDOTTA PER UN GIOCO D’AZZARDO RESPONSABILE .............................................................................................43 COMMENTO ..............................................................................................................................44 3.3. MODELLO DI PREVENZIONE USA ...........................................................................45 PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE ................50 3.4. MODELLO DI PREVENZIONE CANADESE ............................................................51 3.4.1. LINEE GUIDA DELLE POLITICHE DI PREVENZIONE DEL GAP .....54 3.5. IL MODELLO DI PREVENZIONE OLANDESE ........................................................57 3.6. MODELLO DI PREVENZIONE SANMARINESE .....................................................59 4. LA POSIZIONE EUROPEA SUL GIOCO D’AZZARDO.............................................................63 4.1. LA DIRETTIVA 2006/123/CE, PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA UE IL 27/12/2006 ................................................................................................................. 63 4.2. GRAN BRETAGNA ................................................................................................................63 Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 4.3. SVEZIA ..................................................................................................................................64 3 4.4. AUSTRIA ................................................................................................................................65 4.5. FRANCIA ...............................................................................................................................66 4.6. SPAGNA................................................................................................................................66 4.7. DANIMARCA .......................................................................................................................67 4.8. GERMANIA ..........................................................................................................................67 4.9. ITALIA ..................................................................................................................................67 CONCLUSIONI ........................................................................................................................................68 APPENDICE A : USO E ABUSO DI SOSTANZE IN AMBIENTE LAVORATIVO: RISCHI LEGATI AI DIPENDENTI DELLA SALA DA GIOCO. LA PIANTA DELLA COCA ............................................................................................................................76 STORIA E ORIGINI .......................................................................................................................................77 MECCANISMO D’AZIONE DELLA COCAINA ................................................................................................85 GLI EFFETTI DELLA COCAINA ....................................................................................................................86 ASPETTI CLINICI .........................................................................................................................................86 COMPLICANZE MEDICHE E PSICHICHE CONNESSE ALL’ABUSO DI COCAINA ...........................................87 CONSUMO CRESCENTE DI COCAINA IN EUROPA .......................................................................................89 I DIVERSI TIPI DI CONSUMO E DI CONSUMATORI DI COCAINA ...................................................90 DIAGNOSI DIFFERENZIALE...........................................................................................................91 COCAINA E GIOCO D’AZZARDO ...................................................................................................................92 BIBLIOGRAIFA…………………………………………………………………………………………………..91 Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] CONCLUSIONI ........................................................................................................................................94 4 INTRODUZIONE In questo lavoro intendiamo realizzare un tentativo d’incontro fra una concezione puramente economica del gioco d’azzardo, con una che vede le organizzazioni che gestiscono il gioco d’azzardo, partecipi delle responsabilit{ che la loro azione comporta nell’influenzare positivamente o negativamente i comportamenti individuali e collettivi. Il rapporto fra i gestori del gioco e gli operatori del settore sanitario, che si occupano di gioco d’azzardo patologico, è ricco di pregiudizi ed incomprensioni che alimentano una serie di condotte difensive da parte di entrambi. E’ importante per questo chiarire alcuni termini e concezioni che possono sembrare distanti fra loro ma che in realtà non lo sono. Introdurre il concetto di salute nel mondo del gioco d’azzardo, poteva sembrare rischioso o non pertinente con la mission dei gestori del gioco. Questo perché culturalmente e storicamente sono realtà che si sono sviluppate in contesti molto differenti. Se iniziamo a considerare la concezione della salute a partire dalle formulazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanit{ (OMS), lentamente vedremo come questa distanza è soltanto apparente. In fondo nessuna organizzazione sociale può avere come mission la creazione di patologie sociali e personali, bensì la salute dei Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] cittadini che compongono la societ{ in cui l’organizzazione opera. Questo per l’ovvio 5 motivo che le realt{ sociali non vivono scollegate fra loro ma in un’interconnessione d’interessi dove l’eventuale danno di una parte comporta, prima o poi, un danno anche per l’altra. Il fine di questo lavoro consiste proprio nel cercare di mostrare i punti d’incontro fra le parti in causa, e la necessit{ di trovare un terreno comune nel rispetto delle reciproche competenze e specialità. In fondo, il giocatore patologico non è un buon cliente per il casinò, come un alcolista non lo è per una rivendita di alcolici. Se la mission di un casinò è di produrre un reddito attraverso la “vendita” di gioco d’azzardo, il giocatore patologico non rappresenta certamente il mezzo migliore per raggiungere questo scopo. La mission dei professionisti della sanità è invece quella di intervenire, con i propri strumenti e le proprie competenze, nel campo della prevenzione e della terapia. Considerando quanto detto, è più comprensibile il coinvolgimento dei produttori di gioco d’azzardo nelle campagne di prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico. Ciò è quanto avviene in misura e forme differenti a livello internazionale, in questi ultimi anni dove, per altro, si assiste ad un grande incremento dell’offerta di gioco. In molte Nazioni assistiamo al movimento del “Gioco responsabile” che, a partire dagli Stati Uniti negli anni ottanta, si è diffuso in tutto il Mondo in modi differenti, e rappresenta la migliore forma d’integrazione fra le esigenze della salute pubblica con quelle del business delle aziende del gioco. La seconda parte del lavoro, include una rassegna critica di diverse politiche e modelli di misure di prevenzione adottate da diversi paesi, per prevenire il gioco patologico e promuovere il gioco responsabile. Per inoltrarci in questo lavoro è opportuno considerare in modo chiaro e preciso la posizione del movimento della salute pubblica, in particolare quello legato alla prevenzione ed alla promozione della salute, dalle sue origini fino ad oggi, così come si delinea nelle conferenze dell’OMS. La scelta di campo è quella di non prendere in considerazione tutti i tipi di gioco d’azzardo, ma esclusivamente le forme di gioco d’azzardo che si realizzano nei casinò. Queste rappresentano un’occasione di studio e d’intervento estremamente interessanti perché permette di capire il comportamento di gioco nel contesto circoscritto in cui la persona lo adotta, non il comportamento di gioco in astratto, sorta di laboratorio nel quale studiare le condotte di gioco, nell’ampio spettro delle sue varianti che vanno dal gioco sano a quello patologico. Inoltre nel casinò, si ha l’opportunit{ d’intervenire direttamente sulle persone che giocano, non come avviene in un bar o in un locale di passaggio, dove il controllo della persona è pressoché impossibile. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] avulso da ogni riferimento concreto. In questo senso si può considerare il casinò una 6 1. IL NUOVO CONCETTO DI SALUTE In questa parte iniziale del lavoro si prendono in considerazione il moderno concetto di salute e il percorso che questo ha avuto fino ad oggi. E’ necessario per questo partire dalle origini storiche, dalla formulazione dell’OMS, per giungere ad una rapida rassegna di alcune leggi italiane in materia di salute. A partire dallo Statuto dell’ OMS (1948), per la prima volta si riflette in modo differente ed organico sul superamento del concetto di salute inteso come assenza di malattia. I parametri rilevanti per questo concetto diventano così la promozione del benessere fisico psichico e sociale dell’individuo. Si allargano quindi le considerazioni necessarie per una valutazione globale della salute, staccandosi da un riferimento esclusivamente soggettivo per includervi, quello che in passato era considerata esclusivamente una conseguenza del benessere personale, cioè la componente sociale della persona. Il mutamento di questo paradigma inizia all’interno degli ambienti sanitari, passando da una visione riduzionistica della malattia, che derivava dalla rilevazione e valutazione di un danno prevalentemente organico, alla considerazione del malato, dando così maggiore enfasi agli aspetti non solo patologici della persona, ma anche alle sue qualità generali e potenziali. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] In quest’evoluzione culturale che parte dalla considerazione del malato, si è 7 giunti alla concezione della persona come attore sociale, che nella realtà in cui vive è, non più l’oggetto degli interventi sanitari o sociali, ma diventa ora protagonista ed attore che va coinvolto in tutti gli aspetti della promozione alla salute. Nella Carta di Ottawa si definiscono ancora meglio gli aspetti del protagonismo delle persone nella promozione della salute; si esplicita, infatti, come le persone vadano coinvolte nei progetti fin dai momenti iniziali dell’intervento, gi{ nella programmazione, oltre che, nell’implementazione e valutazione dei progetti. Le profonde trasformazioni avvenute in questi ultimi anni, che hanno colpito la famiglia, il mercato del lavoro, il sistema previdenziale, non ultimo, le difficoltà economiche, influiscono sulla nostra salute, se come crediamo, in linea con la definizione data dall’OMS, essa non è solo assenza di malattia ma uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale. Promuovere oggi la salute significa tener conto di questi nuovi elementi che sfuggono alla sfera sanitaria, ed intervenire in ogni luogo sia esso paese o metropoli, ospedale, posto di lavoro e scuola. Promuovere la salute comporta informare, prevenire, rendere le persone attente e reattive ai nuovi stimoli, in una parola partecipanti, per poter esse stesse prendere parte al processo decisionale che stabilisce le strategie da perseguire per il controllo della propria salute, allo scopo di migliorarla. I continui allarmi sociali legati alle difficoltà insite nei grandi spostamenti migratori cui assistiamo in questi ultimi anni, al problema dell’integrazione multirazziale, agli alti tassi di condotte delinquenziali e devianti, alla pesante crisi economica internazionale e locale ed alle conseguenti difficoltà occupazionali che questa comporta nella società; impongono nuove riflessioni e nuovi modi di reinterpretare la vita nella sua dimensione soggettiva e sociale. I contenuti essenziali della promozione della salute consistono nel promuovere una consapevolezza nelle persone sul loro diritto al benessere ed alla loro piena realizzazione in un contesto sociale positivo e attivamente Se da un punto di vista generale il nuovo approccio della promozione della salute ha degli obiettivi ambiziosi e strategici fondamentali per il miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo, è comunque importante cercare di rilevare come questa nuova concezione è trasmessa e recepita nella società contemporanea. Sebbene i primi fermenti in questo senso risalgono agli anni ‘40, con la definizione di salute data nello Statuto dell’OMS del 1948, è dalla Conferenza internazionale sull’assistenza Sanitaria primaria di Alma-Ata in URSS nel 1978 che si è data una maggiore continuità a questo movimento, arrivando poi a definirne i principi fondamentali con la Carta di Ottawa nel 1986. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] rispondente ai bisogni dell’uomo. 8 1.1. EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO DI SALUTE Nel 1948 lo Statuto dell’Organizzazione Mondiale della Sanit{ (OMS), definisce la salute come “uno stato di completo benessere, fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza di malattia o d’infermità”, e la considera un diritto fondamentale dell’uomo. Nel 1974 con il Rapporto del Ministro Lalonde “Una nuova prospettiva sulla salute dei Canadesi”, nasce in Canada il movimento per la Nuova Sanità Pubblica. Il Rapporto segna il passaggio dal modello terapeutico che aveva caratterizzato la strategia pubblica negli anni ’30, ad un modello orientato alla prevenzione. Nello studio si evidenziava infatti come la maggior parte delle morti precoci e delle invalidità che si verificavano in Canada, potessero essere prevenute. Il movimento per la Nuova Sanit{ Pubblica è in seguito cresciuto attraverso una serie d’iniziative dell’OMS, a partire dalla Conferenza di Alma Ata del 1978, riconosce come i principali determinanti di salute (cibo, acqua, casa, lavoro) siano fuori dal settore sanitario. L’impegno dell’ OMS è proseguito nelle conferenze internazionali dove ha perfezionato e divulgato i concetti della promozione della salute, indicando obiettivi, strategie e politiche che gli Stati devono adottare per conformarsi al nuovo concetto Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] di salute pubblica. 9 1.2. LE CONFERENZE INTERNAZIONALI DI PROMOZIONE DELLAL SALUTE 1.2.1. Conferenza Internazionale sull’Assis tenza Sanitaria Primaria Alma -Ata, URSS, 6-12 settembre 1978. In essa si ribadisce con forza che la salute è un diritto fondamentale e si riafferma che il maggior livello di salute possibile è un risultato sociale estremamente importante in tutto il mondo; la sua realizzazione richiede il contributo di diversi settori, economici, sociali e sanitari. Obiettivo sociale dei Governi, sar{ quello di raggiungere entro l’anno 2000 “ un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo, di condurre una vita socialmente ed economicamente produttiva.” Elemento fondamentale per raggiungere questo obiettivo è l’assistenza sanitaria primaria, nella quale gli individui sono chiamati ad una piena partecipazione nelle fasi di progettazione, organizzazione, funzionamento e luoghi di vita e di lavoro, comprende tra l’altro: l’educazione sui principali problemi di salute, una corretta alimentazione, acqua sicura, il miglioramento delle condizioni igieniche fondamentali; e coinvolge oltre al settore sanitario, l’istruzione, l’edilizia, i lavori pubblici, che debbono operare in modo coordinato. 1.2.2. Conferenza sulla Strategia OMS “Salute per tutti – Una politica per la salute in Europa” (OMS 1985). Obiettivo del documento dell’OMS è l’aumento della speranza di vita in buona salute per tutte le persone, la possibilità che tutti possano accedere a servizi sanitari di qualit{ e l’equit{ della salute tra gli stati e al loro interno. In ciascuno stato il Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] controllo. L’Assistenza sanitaria che deve essere portata il più possibile vicino ai 10 sistema sanitario deve essere in grado di rispondere ai bisogni sanitari e sociali della popolazione durante tutto l’arco della vita. I principi fondamentali della salute per tutti sono: L’Equit{, nel senso che le persone dovrebbero avere pari opportunità di realizzare al meglio la propria salute, attraverso una politica orientata al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di coloro che sono svantaggiati, per raggiungere livelli analoghi a quelli dei gruppi più fortunati. Cooperazione intersettoriale, nel senso che molti settori della società debbono collaborare per raggiungere la salute per tutti; la cooperazione si esplica a livello nazionale, regionale e locale, coinvolgendo anche il settore industriale, i sindacati e le associazioni professionali. Partecipazione attiva della comunità, nel senso che le persone adeguatamente informate e motivate partecipano in modo attivo alla definizione delle loro priorità e al processo decisionale. Assistenza sanitaria di base, nel senso che i bisogni di base della comunità siano soddisfatti da servizi vicini al luogo di vita e di lavoro delle persone quindi di Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] facile accesso e, al tempo stesso, di alta qualità. 11 1.2.3. Conferenza Internazionale di Promozione della Salute, 1986, Ottawa, Ontario, Canada La Carta di Ottawa sulla strategia di sviluppo della promozione della salute, siglata da 36 membri dell’OMS, è una risposta alle esigenze mondiali sempre più diffuse, di un nuovo movimento di sanità pubblica. Essa sottolinea lo stretto legame esistente tra le condizioni socioeconomiche, l’ambiente fisico, lo stile di vita delle persone e la salute ed individua nei cittadini e nella comunità i principali protagonisti per la promozione della salute. La Promozione della salute è quel “processo che mette in grado le persone di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla”. Il termine inglese empowerment che significa conferire poteri, mettere in grado di, in realtà è di difficile traduzione come singolo vocabolo italiano. L’empowerment è il processo generale di rinforzo crescita e responsabilizzazione delle persone e della comunità affinché queste diventino sempre più capaci di svolgere la loro azione sociale. Nel contesto della Promozione della salute, l’Empowerment è quindi quel processo sociale, culturale, psicologico, educativo e politico attraverso il quale i singoli ed i gruppi sociali acquisiscono la capacità di riconoscere i propri bisogni di salute, partecipano ai processi decisionali e agiscono per soddisfare tali bisogni. La salute è una risorsa per la vita quotidiana, non l’obiettivo della vita, essa assume una connotazione positiva che valorizza le risorse personali e sociali e le capacit{ fisiche. “ La Promozione della salute non è una responsabilit{ esclusiva del settore sanitario, ma va al di l{ degli stili di vita e punta al benessere “. Sono 4 gli elementi chiave per la promozione della salute. I prerequisiti per la salute. Ovvero: pace, abitazione, istruzione, cibo, un reddito, un ecosistema stabile, la continuità delle risorse, la giustizia sociale e l‘equit{ sociale. Il miglioramento dei livelli di salute deve tener conto Sostenere la causa della salute. I diversi fattori economici, politici, culturali, sociali, ambientali possono favorire la salute o danneggiarla. Promuovere la salute vuol dire rendere favorevoli queste condizioni affinché migliorino la qualità della vita. Mettere in grado. Ovvero tutti devono essere messi nella condizione di raggiungere il loro potenziale di salute. La Promozione della salute deve garantire queste possibilità assicurando pari opportunità e risorse, indistintamente a uomini e donne. Mediare. La promozione della salute richiede l’intervento coordinato oltre che del settore sanitario, anche degli altri settori sociali ed economici, associazioni non governative, volontariato; tutti devono essere coinvolti. I programmi di Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] necessariamente di questi requisiti fondamentali. 12 Promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali dei paesi in cui sono predisposti, tenendo conto dei diversi sistemi sociali, culturali ed economici. La Conferenza individua cinque strumenti d’azione della promozione della salute: Costruire una politica pubblica per la salute, dove la salute rappresenta un punto continuo di riferimento nell’ordine del giorno di coloro che compiono scelte politiche. Creare ambienti favorevoli, dove i modelli di vita, il lavoro, siano anch’essi fonte di salute per le persone. La Conservazione delle risorse naturali rappresentano anch’esse una strategia per la promozione della salute. Dare forza all’azione della comunit{, l’empowerment, cioè accrescere la possibilità che gli individui e i gruppi hanno, di controllare attivamente la loro vita. Sviluppare le capacit{ personali. Attraverso l’informazione e l’educazione alla salute, la Promozione della salute favorisce lo sviluppo individuale e sociale. Le persone saranno così in grado di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e sugli ambienti. L’apprendimento costante che dovr{ continuare per tutto l’arco della vita, permetterà alle persone di fronteggiare le situazioni di grave disagio e le Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] malattie croniche. Questo processo deve essere reso possibile dalla famiglia, dalla 13 scuola, dall’ambiente di lavoro e dagli ambienti organizzativi della comunit{. Riordinare i servizi sociali affinché l’organizzazione dei servizi sanitari si concentri sui bisogni complessivi dell’uomo visto nella sua interezza. Come impegno preso dalla Conferenza vi è il riconoscimento che le persone costituiscono la maggiore risorsa per la salute e di conseguenza vanno supportate sia con mezzi finanziari che con altri mezzi affinché la salute stessa diventi un importante investimento sociale condiviso e tutelato dalla comunità. 1.2.4. Conferenza Internazionale di Promozione della Salute. Adelaide Australia 1988 . La Conferenza di Adelaide sulle Politiche di Promozione della salute con 220 partecipanti provenienti da 42 paesi, prosegue sulle indicazioni stabilite ad AlmaAta e Ottawa. Nell’ordine del giorno degli operatori politici la salute dovr{ essere sempre sostenuta con particolare attenzione. La Salute per tutti sarà raggiunta solo se la creazione e la conservazione di condizioni sane di vita diventerà di primaria importanza in tutte le decisioni della vita pubblica. La politica per la tutela della salute dovrà garantire che i progressi tecnologici favoriscano la protezione della salute anziché ostacolarla per raggiungere il miglioramento dell’equit{. La Conferenza raccomanda che l’OMS prosegua lo sviluppo della Promozione della salute attraverso le cinque strategie indicate nella Carta di Ottawa. 1.2.5. Conferenza Internazionale sulla Promozione della salute Sundsvall Svezia 1991. Nella Conferenza si pone l’accento sul fatto che milioni di persone vivono in condizioni di estrema povertà, in un ambiente così degradato da minacciare la loro salute, e che rende impossibile realizzare l’obiettivo “ Salute per tutti entro l’anno 2000”. L’attenzione mondiale si dovr{ quindi impegnare più attivamente nella realizzazione di un ambiente più favorevole creare ambienti favorevoli che possono essere sperimentati da politici, tecnici e da chi opera nella comunit{ nei settori della salute e dell’ambiente. Nella Conferenza è messo in risalto come l’istruzione sia un fondamentale diritto umano e indispensabile per determinare cambiamenti politici, economici e sociali necessari per rendere la salute, una possibilità per tutti. I problemi della salute, ambientali e dello sviluppo umano, non sono separati. Lo sviluppo deve suggerire miglioramenti nella qualità della vita e della salute, insieme alla protezione ambientale. Solo facendo confluire tutte le forze in un’associazione globale si potr{ assicurare un futuro al nostro pianeta. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] per la salute. Questo documento identifica molti esempi ed approcci per 14 1.2.6. Conferenza internazionale sulla Promozione della salute. Jakarta Indonesia 1997 . La Conferenza che ha per titolo “Nuovi attori per una nuova era: introdurre la promozione della salute nel 21° secolo “, giunge dopo 10 anni dalla Carta di Ottawa che è diventata guida e fonte di ispirazione per la promozione della salute. Questa Conferenza è la prima che è organizzata in un paese in via di sviluppo ed è anche la prima che coinvolge il settore privato per incentivare la Promozione della salute. Costituisce una riflessione su quanto è stato appreso circa l’efficacia della Promozione della salute, riesamina i determinanti della salute ed identifica la direzione e le strategie necessarie per orientare le sfide di promozione della salute nel 21° secolo. Le strategie di promozione della salute descritte nella Carta di Ottawa sono in grado di modificare sia gli stili di vita che le condizioni sociali, economiche ed ambientali, riducendo in modo significativo le disuguaglianze Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] nei confronti della salute. Per affrontare le nuove minacce alla salute quali la 15 prevalenza delle malattie croniche, il comportamento sempre più sedentario, l’urbanizzazione, l’aumentato abuso di droghe, la violenza nella vita quotidiana, malattie infettive nuove e riemergenti e prima tra tutte la povertà, la cooperazione diventa essenziale. Essa richiede un nuovo accordo operativo tra i differenti settori della società, siano essi pubblici o privati. Obiettivo della Conferenza è di portare avanti le priorità della promozione della salute nel 21° secolo: - Promuovere la responsabilità sociale per la salute. Sia il settore pubblico che quello privato dovrebbero promuovere la salute con politiche ed azioni che tutelino l’ambiente, che riducano la produzione, il commercio e l’uso di sostanze pericolose come il tabacco e gli armamenti, che salvaguardino la salute dei cittadini nei luoghi di mercato e sui posti di lavoro. - Aumentare gli investimenti per lo sviluppo della salute con risorse supplementari per l’istruzione, la casa ed il settore sanitario . Maggiori investimenti per la salute ed il riordinamento di investimenti esistenti, sia all’interno del proprio paese che tra paesi diversi, può far progredire lo sviluppo umano, la salute e la qualità della vita. - Consolidare ed espandere gli accordi operativi per la salute . I diversi settori presenti a livello di governo e nella società debbono stipulare a favore della salute e dello sviluppo sociale, accordi operativi e quelli già esistenti vanno ulteriormente rafforzati. - Aumentare le capacità della comunità e attribuire maggiori poteri all’individuo. La promozione della salute è realizzata dai cittadini e non su di loro. Essa favorisce sia l’abilit{ degli individui ad agire, sia la capacità del gruppo, organizzazione, comunità di influenzare i determinanti per la salute. - Garantire infrastrutture per la Promozione della salute. Devono essere create diverse reti per ottenere una collaborazione intersettoriale. Queste reti dovrebbero fornire assistenza reciproca, sia all’interno di una I partecipanti alla Conferenza con l’impegno di condividerne il contenuto con i propri governi, sostengono la formazione di un’alleanza globale per la promozione della salute. Tra le priorità di quest’alleanza vi è quella di aumentare la consapevolezza che i determinanti della salute possono essere modificati. Chiedono all’OMS di assumere un ruolo di guida per la costruzione di quest’alleanza coinvolgendo i governi, le organizzazioni non governative, le banche per lo sviluppo, le agenzie delle Nazioni Unite, le istituzioni interregionali, le agenzie bilaterali, il movimento del lavoro e delle cooperative, il settore privato nel portare avanti le priorità di azione per la promozione della salute. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] nazione che tra paesi diversi. 16 1.2.7. Conferenza Globale sulla promozione della salute. Città del Messico 2000 . Con questa Conferenza sono state identificate le azioni per colmare le differenze di equità in promozione della salute, attraverso più forti meccanismi di collaborazione in tutti i settori ed i livelli della società. In essa sono confermati e riassunti gli aspetti che sostengono lo sviluppo della Promozione della salute. Per la dimostrazione di efficacia della promozione della salute è necessario che ci sia: Mobilitazione delle risorse, siano esse finanziarie, materiali ed umane, per implementare e sostenere la Promozione della salute a tutti i livelli. Accesso alle informazioni sui determinanti della salute. Sviluppo di risorse umane attraverso l’informazione, la formazione e lo scambio di esperienze. L’Universit{ e le istituzioni scolastiche offrono la disponibilità di professionisti in grado di guidare verso le strategie e le conoscenze della Promozione della salute. Il nuovo orientamento dei servizi sanitari verso il raggiungimento dell’equit{ nella salute. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] La promozione di una effettiva cooperazione tra politici, ricercatori e tecnici 17 per implementare le strategie di promozione della salute ai diversi livelli di governo (locale, nazionale, internazionale). Indicare la Promozione della salute come fondamentale priorità nei programmi e nelle politiche a tutti i livelli di governo. Dare primaria importanza all’attiva partecipazione di tutti i settori della societ{ per l’implementazione della promozione della salute. 1.2.8. Conferenza Mondiale per la Promozione della salute. “La Carta di Bangkok per la promozione della salute in un mondo globalizzato”. Bangkok 2005. La Carta di Bangkok definisce azioni ed impegni necessari per agire sui determinanti di salute in un mondo globalizzato attraverso la Promozione della salute. Essa riprende e completa gli impegni per la Promozione della salute stabiliti nella Carta di Ottawa e le raccomandazioni delle successive Conferenze Internazionali che sono state ratificate dagli Stati Membri attraverso l’Assemblea mondiale della salute. Dalla Carta di Ottawa il contesto della promozione della salute è profondamente cambiato: nuovi modelli di consumo, di commercio, il degrado ambientale, cambiamenti sociali che riguardano la famiglia, la struttura culturale e sociale della comunit{. Uomini e donne subiscono l’influenza di tali fattori in modo diverso. E’ aumentata la vulnerabilit{ dei bambini e l’esclusione delle persone emarginate, dei diversamente abili e delle popolazioni autoctone. La globalizzazione può offrire nuove opportunità di cooperazione per migliorare la salute perfezionando lo sviluppo della tecnologia legata all’informazione e alla comunicazione, migliorando i meccanismi di governo mondiale e condividendo le Sono stati fatti molti progressi per porre la salute al centro dello sviluppo come l’impegno per ridurre la povert{, il principale tra gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, ma la conferenza evidenzia come ce ne siano altrettanti da fare, per questo è importante la partecipazione attiva della società civile. Ci si dovrà quindi impegnare per far diventare la promozione della salute: Un punto fondamentale nell’agenda dello sviluppo globale; Una responsabilità centrale per tutti i governi; Un punto chiave per la società civile; Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] esperienze. 18 Un’esigenza di buone pratiche nel settore dell’impresa privata. I partecipanti alla Conferenza chiedono agli Stati membri e all’OMS l’impegno di realizzare, in linea con le precedenti Dichiarazioni, interventi mirati per incidere sui determinanti che producono le crescenti disuguaglianze di salute, questo perché nel corso delle precedenti Conferenze Internazionali sono state sottoscritte numerose risoluzioni a favore della Promozione della Salute, alle quali però non sempre è seguito un risvolto esecutivo. Ciò sarà possibile solo lavorando insieme, affinché le risorse possano essere usate in modo più efficiente ed efficace per ottenere risultati duraturi. 1.3. IL PROGETTO CITTA’ SANE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA ’ Nel 1986 l’Ufficio Europeo dell’OMS, ha sviluppato il Progetto “Citt{ Sane” per tradurre i principi fondamentali della Carta di Ottawa in programmi locali. Questo Progetto, che rientra nel quadro programmatico dell’OMS sulla Promozione della Salute, è nato allo scopo di coinvolgere attivamente le Amministrazioni locali, i cittadini e le comunit{ che vivono e lavorano nelle citt{ d’Europa, in interventi finalizzati al miglioramento della salute fisica, psichica e sociale delle persone. L’obiettivo è di promuovere e favorire la salute e la qualit{ della vita Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] sostenibili attraverso: 19 1. L’azione combinata fra politiche della salute e politiche cittadine che influiscono sul tema della salute; 2. Sviluppo fisico e socio-economico della città con particolare attenzione all'equità, alla sostenibilità ed alla valorizzazione del capitale sociale; 3. Empowerment dei cittadini e loro partecipazione al confronto sulle scelte pubbliche che riguardano la città. Qualsiasi città può divenire una città sana se riconosce che la salute è un obiettivo civico e si impegna a migliorarla orientando a questo scopo strutture e metodologie operative. Attualmente in Europa, sulla base dei progetti presentati, sono state riconosciute 1100 Città sane appartenenti a 29 Paesi Europei. 1.4. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN ITALIA La Legge del 23/12/1978, n. 833 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale, sancisce la tutela generalizzata della salute nei suoi momenti di prevenzione, cura e riabilitazione, con riferimento a tutti i cittadini, per realizzare un sistema di sicurezza sociale mediante la realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Gli obiettivi del SSN sono primo tra tutti “ la formazione di una moderna coscienza sanitaria sulla base di una adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle comunit{ “ per arrivare alla prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni ambito di vita e di lavoro, alla promozione e salvaguardia della salubrit{ e dell’igiene dell’ambiente e degli alimenti, al superamento degli squilibri territoriali delle condizioni socio-sanitarie del paese, alla sicurezza sul luogo di lavoro con la partecipazione dei lavoratori, all’identificazione ed eliminazione delle cause degli inquinamenti dell’atmosfera, delle acque e del suolo. Individua nel Distretto il luogo di integrazione tra servizi sociali e sanitari dove trova collocazione l’organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche. fondamentale per la prevenzione, la capacità da parte degli operatori di saper comunicare con la popolazione. Il Piano Nazionale di Prevenzione indica fra gli obiettivi di salute pubblica, l’individuazione di modelli più efficaci per la promozione degli stili di vita sani e vengono individuati come prioritari tra gli interventi sugli stili di vita: Programmi per il contrasto del tabagismo in linea con le indicazioni dell’OMS e dell’UE, che prevedono la prevenzione del fumo nei giovani, sviluppo di politiche di tutela dal fumo passivo e supporto alla volontà di disassuefarsi. - La promozione di attività fisica. - La promozione attiva di corrette abitudini alimentari. Punto di partenza del progetto sono i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo i quali quasi nove decessi su dieci e oltre il 75% della spesa sanitaria Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Nel Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 viene riconosciuta, come strumento 20 in Europa e in Italia sono causati da alcune patologie che hanno tra loro un minimo comune denominatore: i cattivi stili di vita. Tali patologie che riguardano essenzialmente i disturbi cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, il diabete, malattie muscolo-scheletriche e disturbi mentali, Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] prevenute adottando uno stile di vita più sano. 21 potrebbero essere CONCLUSIONI Come si evince chiaramente da questa carrellata storico-descrittiva del movimento di promozione alla salute, i comportamenti delle persone, nelle loro svariate manifestazioni ed espressioni, sono oggetto di considerazione e d’intervento del sistema sanitario. Questi non sono avulsi dagli aspetti sociali, quindi non sono riducibili in un contesto esclusivamente soggettivo, se non addirittura biologico. I comportamenti non possono non essere considerati in una prospettiva sociale, ciò non esclude nessuno dalla responsabilità più o meno diretta di influire positivamente o negativamente su di essi. Da quanto esposto si capisce come il mondo del lavoro produttivo, dei servizi, dell’intrattenimento, ecc. non può fare a meno di considerare il problema della salute come un aspetto fondamentale nella propria progettazione di piani di sviluppo aziendali. In questo senso abbiamo visto che, nelle conferenze dell’OMS, la pressione che questa organizzazione esercita sulle politiche sanitarie degli Stati, è oramai capillare e determinante. Pochi Stati al mondo trascurano le direttive generali dell’OMS. Nello specifico del gioco d’azzardo vedremo, nello sviluppo del lavoro, come in quasi tutti i paesi dove il gioco d’azzardo è legale, ci si interroga su giocatore dai rischi legati a un comportamento di gioco disfunzionale. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] quali norme e misure sia opportuno adottare al fine di garantire la tutela del 22 2. PUNTO D’INCONTRO FRA OPERATOR I DEL GIOCO E TECNICI DELLA SANITA’ 2.1 LA PREVENZIONE Qualsiasi intervento nella società influisce sullo stile di vita delle persone e questo è l’oggetto di cui si occupano i sistemi sanitari delle Nazioni. Sulla base di queste considerazioni, il concetto di promozione alla salute, diventa il movimento di promozione del benessere della persona nelle sue componenti fisiche-psichiche e sociali. A partire dalle proposizioni dell’OMS oggi si è capito che le azioni sociali non possono, e non devono, essere sconnesse fra loro ma coordinate in una direzione se non unitaria per lo meno non discordante. Nello specifico del gioco d’azzardo, non possiamo nasconderci le insidie che questo comporta nella sua intrinseca natura. Non è un caso che i governi nella storia, a prescindere dal loro orientamento politico, hanno sempre oscillato fra una politica di controllo a quella di totale proibizione. Poiché negli ultimi anni assistiamo, a livello internazionale, ad una crescita costante del prodotto “gioco d’azzardo”, in sempre più articolate forme, non possiamo fare a meno di considerare anche le politiche di prevenzione e di riduzione del danno che gli Stati adottano al fine di arginare e bloccare il problema del gioco d’azzardo patologico (GAP). Una distinzione riguarda sicuramente le Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] responsabilità e le diverse azioni che gli attori sociali devono realizzare. Non si 23 tratta ovviamente di pensare che tutti gli attori sociali sono chiamati ad occuparsi di salute pubblica e ancor meno di cura o terapia. C’è chi è gi{ preposto allo scopo. Si tratta invece di capire quali possono essere i punti d’incontro fra i gestori del gioco e gli operatori sanitari. (Ovviamente non ci riferiamo a quelle responsabilità sociali, che competono ai gestori del gioco, e si riferiscono ai comportamenti illegali: come ad esempio usura e riciclaggio ed altre condotte illegali correlate: furti, rapine, prostituzione. Per questi aspetti i gestori, adottano forme di controllo, dei loro sistemi di gioco, in conformità con le norme di legge e in collaborazione con le Forze dell’Ordine). In riferimento al movimento di promozione della salute vediamo che l’OMS distingue il “gioco d’azzardo sano” dal “gioco d’azzardo malato”. Il primo, si riferisce alla situazione in cui chi gioca è consapevole delle reali possibilità e probabilit{ di vincita, vive un’esperienza gradevole in contesti a basso rischio e azzarda puntate sostenibili economicamente. Il gioco d’azzardo sano così descritto sostiene o potenzia lo stato di benessere del giocatore. Il “gioco d’azzardo malato” invece si riferisce ai vari livelli di problematicità di gioco, in cui una o più delle condizioni sopra esposte vengono meno (sovrastima delle proprie possibilità di vincita, esperienza che perde la connotazione di piacere e che anzi diviene fonte di ansia, depressione e panico, elevazione delle puntate oltre le proprie disponibilità) minacciando l’equilibrio del giocatore. Quest’ottica consente di prendere in considerazione l’intero spettro dei comportamenti sia sani che malati espressi dalla popolazione, che si snodano lungo un continuum dei comportamenti di gioco. I punti d’incontro che si possono trovare in questo prospettiva, fra operatori sanitari e operatori del gioco d’azzardo, trovano il terreno comune nella prevenzione delle condotte a rischio dei giocatori. Più in particolare, seguendo lo schema di Caplan (1979) si definiscono in tre forme differenti di prevenzione. La prevenzione primaria è finalizzata alla prevenzione di alcune malattie e situazioni sociali deleterie per l’equilibrio psicologico e le condizioni sociali dell’individuo. Si attua in assenza di gioco d’azzardo problematico, in presenza di proprie possibilità di vincita (evitando suggestioni illusorie di facili guadagni, anche tramite i media). Si devono informare i clienti sugli elementi che stimolano la compulsione (velocità,facilità, possibilità di ripetizione delle giocate, illusione di controllo, ecc.), offrire informazioni precise sui rischi che il gioco d’azzardo può comportare; dare indicazioni su come comportarsi in caso di difficoltà e a chi rivolgersi. Si debbono prevedere misure di tutela nel caso di evidente scollamento tra le proprie disponibilità economiche e il denaro investito al gioco. La prevenzione secondaria riguarda gli interventi rivolti alla cura precoce,dell’individuo, in seguito ad una diagnosi tempestiva ai primi segnali di disagio. Si attua all’inizio del gioco malato. Sono queste misure quali l’autoesclusione, il supporto psicologico ai giocatori nella fase del reingresso nella sala, il controllo ed il monitoraggio della frequenza e della modalità di gioco. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] gioco sano. Concretamente, si deve lavorare per favorire la comprensione esatta delle 24 La prevenzione terziaria riguarda gli interventi tesi a impedire il progredire o il perdurare di una malattia conclamata, sono identificabili con il trattamento azioni di cura e riabilitazione. Si attuano in presenza di gioco malato. Anche questi interventi sono finalizzati al recupero delle abilità personali di autocontrollo che servono alla realizzazione di un gioco sano. (questi interventi si distinguono da altri trattamenti psicoterapeutici per il recupero delle competenze personali su persone che, per una sorta di fragilità soggettiva, non potranno più praticare un gioco sano). In altre parole, aderire a un’ottica di salute pubblica in relazione al gambling, significa affermare il principio che, per una societ{ che consente il gioco d’azzardo, deve essere prioritario anche assicurare la prevenzione dei problemi gamblingcorrelati, destinando adeguate risorse tese a finanziare iniziative di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Adottando nei confronti del gioco d’azzardo un’ottica di promozione e tutela della salute, stimolando responsabilit{ personali e sociali in relazione alle pratiche e alle politiche di gambling. In generale rimane carente la sensibilità circa la necessità di una “prevenzione-partecipata” tra operatori del gioco d’azzardo e tecnici in materia di gioco eccessivo e comportamenti a rischio. Questo avviene in particolare nella cultura Italiana, mentre in altre Nazioni, Come ad esempio la Svizzera, lo stato impone alle società che gestiscono i casinò, di reinvestire una quota dei loro utili, in Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] interventi di prevenzione del GAP. 25 2.2. MOLTEPLICITÀ DI MODELLI D’INQUAD RAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO Korn, in un lavoro del 2003, individua alcuni paradigmi interpretativi in base ai quali leggere il gioco d’azzardo nei contesti occidentali. Essi non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma servono solo per semplificare quali e quanti sono i modi attraverso i quali si può leggere il gioco d’azzardo e come, differenti interpretazioni abbiano risvolti concreti nella possibilità di attuare alcune politiche sociosanitarie piuttosto che altre. Il gioco d’azzardo, dunque, può essere considerato in differenti modi: • una questione di libert{ individuale; a parte una legittima preoccupazione sociale in merito alla criminalità ad esso collegata, e alla tutela dei minori, secondo i sostenitori di questo approccio lo Stato non dovrebbe interferire in alcun modo per restringere la possibilità dei cittadini di usare il loro denaro per tale fine, in fondo si tratta di una libera scelta; • una legittima forma di intrattenimento, un’attivit{ ricreativa lecita ed innocua; • un’importante fonte di proventi per lo Stato, una sorta di tassa volontaria, che proprio perché “volontariamente” pagata da chi gioca, è poco invisa agli occhi di tutti gli altri cittadini; • un importante strumento economico per lo sviluppo di un paese: si ritiene che sia in grado di fare aumentare occupazione e turismo nelle zone dove è lecitamente organizzato; • un comportamento tradizionale proprio di alcune culture, e non deve riguardare la collettività; • un problema individuale (e non sociale), quando diviene eccessivo deve • come il modo più facile (talvolta il solo) per passare da una classe sociale all’altra, nell’idea di poter attraverso di esso sfuggire dalle classi sociali più basse, muovendosi verso la classe dei ricchi; • in un’ottica di salute pubblica e di pubblica responsabilit{: secondo questo approccio, vi è una responsabilità dei leaders politici nell’informarsi e tenersi aggiornati sui costi e sui benefici del gambling in senso allargato, e promuovere azioni in conseguenza di tutela dei soggetti a rischio e di prevenzione. La scelta di una cornice piuttosto che un’altra determiner{ differenti azioni e orientamenti politici e legislativi. Se, ad esempio, il gioco d’azzardo è visto come una forma di tassazione volontaria attraverso la quale lo Stato supporta programmi sociali, il settore no profit o l’arte; il dibattito politico avr{ una piega diversa che se si Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] essere trattato con il modello medico, alla stregua degli altri disturbi mentali; 26 ritiene il gambling una forma di patologia: anche le strategie politiche conseguenti un approccio o l’altro saranno diverse. Alcune cornici mostreranno i benefici economici; altre metteranno in luce i costi sociali. Va detto che tutte le cornici di lettura non sono campate per aria e tutte godono, comunque in varia misura, di sostegno culturale, economico, politico e sociale. Ad esempio, il gioco d’azzardo visto come divertimento ed esercizio della propria libert{ personale è sostenuto esplicitamente dall’industria del gioco; l’accesso facilitato alla “ricchezza per tutti” è sostenuto dal sistema delle lotterie ed affini, oppure la cornice che vede il gioco d’azzardo come un rischio per l’insorgere del GAP tenderà a criminalizzarne la diffusione in toto. Queste cornici competono tra loro per affermarsi e vari sono i fattori che influenzano l’esito finale di questa competizione. I mass media sono uno di questi fattori: possono scegliere di presentare l’aspetto “spettacolare” di un suicidio per debiti di gioco, sottolineando la sofferenza individuale e sociale causata dal gambling, contribuendo a contrastare una diffusa idea nell’opinione pubblica che il gioco sia solo una innocua forma di passatempo; oppure possono soffermarsi sui benefici economici e sociali di tale attivit{, favorendo la costruzione di un’immagine positiva che il gioco rappresenti un’opportunit{ di sviluppo (per es. Ti piace vincere facile?) la stessa analisi dei termini che vengono utilizzati per riferirsi al gioco Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] d’azzardo è gi{ un importante indicatore delle diverse posizioni che emergono nel 27 considerare il gioco d’azzardo. In alcuni Stati il termine azzardo è bandito del lessico pubblico, si parla per esempio di “giochi della sorte”. Forse nel cambiare la definizione si pensa che le connotazioni insite nel comportamento d’azzardo cambino? E’ chiaro che questo tipo di posizioni sviluppa delle reazioni moralistiche che sottendono una definizione di Gioco d’azzardo in termini etici come: “improduttivo”, “frivolo”, “vizioso”, fino a giungere a considerare pericolosa la sua pratica e squallidi gli ambienti dove viene praticato. I professionisti sanitari usano termini che implicano invece una psicopatologia ed un comportamento mal adattivo quali ad esempio, “compulsivo”, “additivo”, “disturbato”, “patologico”. I fautori del gioco d’azzardo sovente utilizzano la sola parola “gioco” (omettendo la specifica “d’azzardo”), sottolineano l’essenza del divertimento e del carattere ricreativo, si concentrano sulla creazione di posti di lavoro e sui conseguenti benefici economici e d’incremento della ricchezza nella comunità locale. Anche quando si usa la stessa terminologia non si ha la certezza di un’interpretazione univoca dei termini. Molti governi e molti gestori di giochi parlano di “gioco responsabile”. Questa nozione va comunque ben chiarita perché altrimenti rischia di avere connotazioni morali e può risultare ambigua. L’uso del termine“gioco responsabile” infatti, può significare la scelta informata che compie il giocatore rispetto al gioco, se è stato informato dei rischi ad esso connessi, gli sforzi di chiarezza informativa e coerenza condotti dai gestori, ecc. L’accezione del termine in questo senso è sicuramente auspicabile. Allo stesso tempo la definizione di “gioco responsabile”, può assumere una connotazione subdola tendendo a scaricare la responsabilità dei problemi di gioco esclusivamente sui giocatori: è a loro che spetta, dopo tutto, di giocare responsabilmente. Anche quando il significato da attribuire ai termini in oggetto è univoco, questo non si traduce in provvedimenti e comportamenti corrispondenti. Infatti, come vedremo nello sviluppo di questo lavoro, molti Stati ed operatori del settore, applicano il “gioco responsabile”, che include delle indicazioni su come giocare e dell’autoesclusione, non tutti la adottano e la interpretano allo stesso modo. Alcuni parametri che in un casinò possono essere oggetto d’intervento di autoesclusione (per es. l’assiduit{) non è detto che lo siano anche in altre sale. Per non parlare poi dello Stato Italiano, dove si assiste ad una grossa distanza fra ciò che viene dichiarato dai gestori del gioco e ciò che in realtà succede. L’approccio che inquadra il gioco d’azzardo come questione di salute pubblica è, secondo chi scrive, il migliore auspicabile, in quanto consente di guardare il problema con lenti diverse e completa sia una prospettiva economica che una sociale. Inoltre l’adesione di questo modello, si può riscontrare in tutte le politiche dei paesi occidentali, dove si definisce come proponimento ad adottare il “gioco responsabile”. Questo approccio è sicuramente il più noto ed il più diffuso nei paesi occidentali; di fatto è quello che si pone, per lo meno da un punto di vista Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] delle misure di tutela del giocatore. Se per esempio ci riferiamo alla misura 28 teorico, in linea con le prescrizioni dell’OMS sul movimento della promozione alla salute. 2.3. CLASSIFICAZIONE DELLE MISURE ADOTTATE NELLE SALE PER LA PREVENZIONE DEL GAP Dall’analisi delle misure che si adottano per tutelare il giocatore, crediamo si possano sintetizzare una serie di provvedimenti che vengono adottati dai concessionari che gestiscono il gioco d’azzardo. Sottolineamo che questi sono adottati in modo differente nei diversi Stati e, all’interno degli stessi Stati, in modo differente fra le diverse sale da gioco e casinò. Maggiore età: Questa è una norma di carattere generale che tutti gli Stati adottano, il limite è fissato a 18 anni, l’ingresso nelle sale da gioco e nei casinò è subordinato alla presentazione di un documento personale di riconoscimento che attesti il possesso del requisito. Questa misura adottata per tutelare i minori ha però differenti modalità di applicazione, la presentazione dei documenti di riconoscimento in molte sale da gioco, per esempio, non è richiesta, così come per tutti i giochi che si praticano nei locali pubblici. Quadro normativo generale: In quasi tutti gli Stati occidentali il gioco d’azzardo è gestito direttamente dallo Stato attraverso dei concessionari che ne Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] esercitano direttamente l’attivit{. In molte nazioni le norme impongono ai gestori dei 29 casinò di dotarsi di misure di tutela verso i giocatori e il riutilizzo di una quota dei loro utili da destinare alla prevenzione ed al trattamento del giocatori problematici (il modello più vicino a noi è quello svizzero). Formazione del personale: Alcune società adottano delle procedure di formazione permanente del personale di sala, che viene preparato all’individuazione precoce dei comportamenti a rischio e ad un primo contatto per sensibilizzare il cliente ad adottare delle precauzioni. Informazioni: Ci riferiamo alle diverse forme di comunicazione; brochure, manifesti, video, spot, propaganda, ecc. che la società forniscono sui rischi connessi al gioco d’azzardo, sulle dinamiche rischiose (per es. perdita del controllo), quali strategie adottare per mantenere il controllo della situazione (pause, distrazioni, limiti di tempo, di ingressi in sala durante la settimana, darsi un budget, ecc.), le dinamiche cognitive a rischio (quasi vincita, fallacia di Montecarlo, ecc.). Misure di autoesclusione: In alcuni casinò si adottano interventi di autoesclusione dei giocatori eccessivi, per tutelarli dal rischio dell’insorgenza di una vera e propria dinamica di gioco patologico. In questo procedimento i clienti vengono invitati a firmare un documento che autorizza il personale del casinò ad impedirgli l’ingresso in sala. E’ un provvedimento, che può avere una scadenza variabile, talvolta è deciso dalla legge (un anno in Svizzera) e non ha mai un carattere definitivo. L’esclusione può anche essere stabilità con decisione unilaterale dalla dirigenza del casinò. Il modello più completo ed articolato di questo tipo di intervento lo possiamo vedere in seguito quando si esporrà il modello Svizzero e Australiano di prevenzione del GAP. Procedure di reinserimento dei giocatori in sala: va da sé che queste procedure sono adottate solo dalle organizzazione che praticano l’autoesclusione. Il reingresso in alcuni casi è automatico, trascorso il periodo dell’autoesclusione il cliente può liberamente rientrare in sala. Il altri casi è sottoposto ad un previo controllo di tipo finanziario per accertarne lo stato patrimoniale (Svizzera). In altri casi è richiesto un attestato che dimostri che il giocatore ha superato la sua situazione di difficoltà personale grazie ad un lavoro psicologico (individuale, famigliare, di gruppo) presso una struttura autorizzata pubblica o privata o presso i gruppi di giocatori anonimi (Australia). Infine, Come avviene nel modello di modalità concordate, da inquadrarsi in un quadro di relazione psicoterapeutica tra psicologo e paziente. Procedure e modalità di gestione dei giocatori patologici : Nella maggior parte dei casi di fronte all’individuazione di un caso di gioco patologico si adotta un invio di questi presso una struttura predisposta per il trattamento del GAP, pubblica o privata; si adottano anche interventi di supporto famigliare o di invio presso i gruppi di auto aiuto, se presenti. Provvedimenti da indicazioni di persone terze: Può capitare che le situazioni di difficoltà vengano fortemente segnalate dai famigliari dei giocatori senza che loro siano al corrente dell’iniziativa di questi. E’ questa una procedura molto delicata, che può avere dei risvolti particolarmente spiacevoli, perché il giocatore tender{ a percepirsi come vittima di un “complotto” ordito contro di lui, Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] SanMarino, il cliente è accompagnato dallo specialista al reingresso in sala con delle 30 questo se non si è particolarmente abili nel far diventare consapevole il giocatore delle sue difficoltà. Supporto finanziario: in alcuni casi certi casinò, per ridurre la portata delle difficoltà dei clienti adottano anche la restituzione di una quote di denaro che il giocatore ha perso nel gioco. Si tratta di iniziative personali di alcuni gestori di sala. Convenzioni con enti pubblici o società private che si occupano di GAP: Alcuni casinò adottano delle procedure di invio presso i servizi pubblici, o privati, dei clienti problematici che manifestano difficoltà nel gestire il loro comportamento di gioco (Casinò di Venezia col Ser.T. di Mestre). Si tratta senza dubbio di un tentativo meritevole nelle intenzioni ma che di fatto produce pochissimi risultati visto che il numero dei giocatori che poi giungono al servizio è bassissimo. Interdizione: in alcuni casi si adotta la misura di proibire l’ingresso al casinò alle persone residenti nel territorio vicino a dove situato la struttura. Gestione della circolazione del denaro in sala: in quasi tutti i casinò il pagamento delle vincite che superano una certa entità, avviene con degli assegni che non possono essere cambiati nello stesso casinò. In altri, come il caso dell’Australia, è proibito prestare del denaro ai clienti. In altri ancora non c’è la possibilit{ di cambiare grosse cifre. La gestione della circolazione del denaro, per molti gestori, nasce più dalla necessità di esercitare un maggior controllo su eventuali condotte delinquenziali: usura e riciclaggio; che non da un’autentica motivazione a prevenire condotte a rischio legate al gioco eccessivo. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Monitoraggio degli ingressi: I clienti all’ingresso della sala devono 31 presentare un documento di riconoscimento valido e questo permette un controllo puntuale delle frequentazione della sala; il controllo dei reingressi per chi fa un programma di reinserimento e la verifica degli autoesclusi. Per concludere, si può notare che in effetti, le misure che vengono adottate dagli stati e dalle organizzazione che gestiscono il gioco d’azzardo, sottendono da parte di questi, una chiara consapevolezza dei rischi insiti nel gioco d’azzardo. Infatti si muniscono di misure atte a tutelare la salute dei giocatori. Alcune azioni, sembrano più dettate dall’estemporaneit{ e dalla buona volont{ di qualche direttore di sala, piuttosto che da una strategia organizzata ed articolata che miri veramente, ad una prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo, o alla promozione di un gioco responsabile. 3. MODELLI DI GESTIONE DEL GIOCO PROBLEMATICO PRESSO I CASINO’ In questa parte del lavoro prenderemo in esame alcuni dei più noti modelli di “Gioco responsabile”, così come vengono applicati nelle culture occidentali. In particolare si farà riferimento agli interventi legati alle leggi che gestiscono il gioco d’azzardo in contesti preposti a questo scopo, cioè ai casinò. Si trascura qui tutta quella legislazione e misure che regolamentano le lotterie, le scommesse e la capillare distribuzione nei locali pubblici di slot machine; oltre che i regolamenti che disciplinano il recentissimo gioco via internet. In questo campo la situazione è molto più complessa e di difficile controllo. Le misure di controllo che s’intraprendono, in questi contesti, riguardano esclusivamente il controllo sulle giocate delle macchine e l’introduzione di qualche espediente solo apparentemente dissuasivo. Ci riferiamo a quelle slot dove è possibile autolimitare il tempo di gioco, il numero di giocate e il budget. Noi trattiamo invece le leggi che regolamentano il gioco d’azzardo nei casinò o nelle sale da gioco organizzate, in quanto solo in questi contesti è possibile passare da una concezione che sposta l’attenzione dal gioco della macchina al gioco del giocatore, cioè si passa dalla macchia alla persona, a colui che potrebbe avere bisogno Senza entrare nel merito sugli aspetti legati alla patologia del GAP, alle sue dinamiche ed interpretazioni, ci limitiamo a sottolineare che in un contesto ristretto e controllato come il casinò è possibile spostare l’attenzione dalla macchina al giocatore e tutelarlo rispetto ad eventuali rischi che la sua condotta di gioco può cagionare. Che il gioco d’azzardo racchiuda in se il rischio della perdita del controllo e che possa scivolare in comportamenti dannosi per lo stesso giocatore è sempre stato noto a tutti i livelli, anche quelli politici. Tant’è che nella storia sono più i periodi di proibizionismo che quelli di liberalizzazione del gioco d’azzardo, proprio perché i suoi rischi sono sempre stati conosciuti. Alcuni Stati, che per primi hanno iniziato la legalizzazione del gioco d’azzardo, hanno intrapreso la promozione di leggi che impongono ai gestori del gioco, di Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] d’aiuto nella sua condotta di gioco. 32 munirsi di forme di prevenzione rispetto ai rischi insiti in certe condotte di gioco. In alcuni casi si stabilisce anche che i fondi, da utilizzare per coprire i costi della prevenzione, sono da reperire dai loro guadagni. 3.1. MODELLO DI PREVENZIONE SVIZZERO Il Parlamento Federale ha approvato il 18 dicembre 1998 la Legge federale sul gioco d'azzardo e sulle case da gioco, in base alla quale si possono aprire fino a 22 Casinò in Svizzera. Questa Legge mira ad un rendimento economico, e alla protezione del pubblico, introducendo misure di prevenzione e di riconoscimento precoce dei problemi di gioco nei casinò, denominata “concezione sociale”. In ogni casinò è presente uno specialista incaricato di applicare queste misure. Una riforma della Convenzione intercantonale sulla sorveglianza, l’autorizzazione e la ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse del 7 gennaio 2005, ha stabilito che ogni Cantone avrà a disposizione lo 0,5% degli introiti della Lotteria (le lotterie sono cantonali) per la prevenzione e la lotta contro il gioco patologico. Nel Ticino, è stato costituito il Fondo Prevenzione e Lotta al Gioco Patologico, che segnala al Consiglio di Stato progetti singoli in questo campo. Il suo regolamento è del 16 aprile 2008. La decisione di sussidio è presa dal Consiglio di Stato stesso. 3.1.1. FONDO PER LA PREVENZIONE E LOTTA AL Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] GIOCO PATOLOGICO 33 Il Fondo per la prevenzione e la lotta al gioco patologico è destinato al finanziamento e al sostegno di attivit{, progetti o iniziative nell’ambito della prevenzione e della lotta contro la dipendenza dal gioco. Il Fondo è finanziato dalla somma riversata al Cantone della tassa prelevata ai sensi della Convenzione intercantonale sulla sorveglianza, l’autorizzazione e la ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse. Queste sono gestite sul piano intercantonale, su tutto il territorio della Confederazione, dal 7 gennaio 2005. Il Fondo è gestito dall'Amministrazione fondi Lotteria intercantonale e Sport-toto. Possono beneficiare dei sussidi del Fondo enti, associazioni o persone, di regola aventi sede o domicilio in Ticino. I sussidi possono essere erogati unicamente per attività, progetti o iniziative nell’ambito della prevenzione e della lotta contro la dipendenza dal gioco, con particolare riferimento alla prevenzione e al riconoscimento precoce di gioco eccessivo, o di altri problemi ad esso direttamente collegati. Tali attività devono avere una stretta attinenza con i sevizi sociali del Ticino o essere rivolte alle persone residenti nel Ticino. Le case da gioco devono prevedere una concezione sociale. La Confederazione dei Cantoni vigila sul rispetto e sull’applicazione di tale concezione in Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] linea con la legislazione. 34 3.1.2. LE MISURE CONTENUTE NELLA CONCEZIONE SOCIALE 3.1.2.1. Formazione del personale delle case da gioco nel campo della prevenzione precoce. Le case da gioco ricorrono a periti riconosciuti nell’ambito della dipendenza dal gioco per garantire la formazione e l’aggiornamento del personale. Scopo della formazione è permettere al personale di riconoscere precocemente i giocatori a rischio di dipendenza. A tal fine, il personale delle case da gioco impiega liste di controllo che permettono di osservare il comportamento dei giocatori. Il personale è inoltre istruito in materia di colloqui con i giocatori a rischio. Durante questi colloqui essi dovrebbero appurare se vi sono problemi di natura psicologica o finanziaria. 3.1.2.2. Informazioni e misure di sostegno; Le case da gioco devono mettere a disposizione dei loro clienti informazioni comprensibili sui rischi del gioco, questionari che permettono di valutare il proprio rischio di dipendenza e indirizzi di consultori e di gruppi di auto-aiuto. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 3.1.2.3. Controlli all’ingresso e divieti di gioco; 35 Sottostanno al divieto di gioco le persone di età inferiore ai 18 anni e le persone oggetto di una misura di esclusione dal gioco. Al momento dell’entrata in una casa da gioco, i clienti devono presentare un documento di legittimazione (passaporto, carta d’identit{, licenza di condurre svizzera o un documento equivalente rilasciato da un’autorit{ estera). Sulla base di un registro elettronico dei dati personali, che comprende la lista delle persone che sottostanno a un divieto di gioco e delle persone escluse, è deciso se i giocatori sono autorizzati ad accedere alla casa da gioco o no. 3.1.2.4.Esclusioni volontarie o imposte dalla casa da gioco Le case da gioco escludono le persone oberate di debiti, o che non sono in grado di far fronte ai loro obblighi finanziari; le persone che rischiano poste sproporzionate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza, così come le persone che pregiudicano l’ordinato svolgimento dei giochi. Le esclusioni possono essere volontarie o imposte dalla casa da gioco. Sovente, in seguito al colloquio, i giocatori con problemi chiedono l’esclusione volontaria ai responsabili del casinò. Ciò succede in particolare quando questi ultimi prendono in considerazione l’esclusione e comunicano tale misura alla persona interessata. Le esclusioni hanno una validità di almeno un anno e possono essere revocate soltanto in seguito a un esame della situazione finanziaria e psicologica del giocatore. L’esclusione, comunicata per scritto alla persona interessata, è applicabile a tutte le case da gioco svizzere. Queste ultime tengono un registro delle esclusioni il cui accesso è debitamente regolamentato. Le esclusioni dal gioco mirano a proteggere il giocatore. L’inosservanza, da parte del casinò, di una misura d’esclusione rappresenta una violazione e comporta l’arresto o una multa fino a 500’000 franchi. 3.1.2.5. Revoca della misura d’esclusione determinata. Soltanto la casa da gioco che ha decretato l’esclusione può procedere alla revoca di quest’ultima. Il giocatore deve quindi fornire i documenti richiesti dalla casa da gioco. La casa da gioco richiede il parere supplementare di uno specialista nell’ambito delle dipendenze. Il giocatore attesta la veridicit{ dei documenti presentati e delle affermazioni pronunciate in occasione del colloquio. Se la persona rifiuta di cooperare o se la domanda ha un esito negativo, la persona interessata resterà esclusa. Potrà reiterare la domanda non prima di un anno dal responso di esito negativo. Soltanto la casa da gioco che ha pronunciato l’esclusione può ordinarne l’eventuale revoca. Il giocatore, deve mettersi in contatto con la casa da gioco che ha pronunciato l’esclusione e chiedere un colloquio con il responsabile dell’applicazione della concezione sociale. La casa da gioco deve, nei limiti del possibile, garantire la veridicità degli elementi presentati dal giocatore. Alla fine del Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] L’esclusione deve essere revocata non appena viene a cadere il motivo che l’ha 36 colloquio, il giocatore firma una dichiarazione nella quale attesta che le informazioni fornite, così come i documenti presentati corrispondono alla verità. La casa da gioco deve assicurarsi, nei limiti del possibile, che i motivi che hanno determinato l’esclusione dal gioco sono venuti a cadere. In determinati casi, la casa da gioco può, purché lo ritenga necessario, ricorrere a un perito. Tuttavia, la decisione relativa alla revoca dell’esclusione spetta esclusivamente alla casa da gioco. La decisione è comunicata per scritto alla persona interessata. 3.1.2.6. Divieti di gioco amministrativi Le persone che sottostanno a un divieto di gioco perché hanno avviato relazioni d’affari o amministrative con una casa da gioco devono rivolgersi alla Federazione Svizzera dei Casinò (FSC) per ottenere la revoca del divieto pronunciato nei loro confronti. 3.1.2.7. Registro Le case da gioco devono tenere un registro per l’applicazione della loro concezione sociale. Redigono un rapporto annuale all’attenzione della CFCG. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] COMMENTO 37 Il modello svizzero è uno dei primi modelli di prevenzione del GAP. Prevede l’autoesclusione dei giocatori eccessivi ed un eventuale reingresso previa una valutazione della condizione economica del giocatore. Prevede l’invio presso uno specialista convenzionato per il trattamento terapeutico e un invio presso i gruppi di giocatori anonimi. Una particolarità estremamente interessante nella gestione della concezione sociale dei casinò è che questi sono soggetti ad un controllo sull’applicazione e il rispetto della stessa, e che fra loro sono tutti collegati, per cui l’autoesclusione assume una valenza sostanziale per prevenire le condotte a rischio dei giocatori che sono stati esclusi da una qualsiasi delle sale. Un limite di questo modello lo troviamo nella fase reinserimento del giocatore dove forse viene data troppa importanza agli aspetti economici, considerando la solvibilit{ del giocatore, a scapito di una valutazione psicologica sull’opportunit{ del reingresso. Inoltre in questo modello sembra mancare un accompagnamento del cliente in un lento e mirato reingresso, con una verifica della sua acquisita capacità di gestire il proprio comportamento di gioco in modo autonomo e responsabile. 3.2. IL MODELLO DI PREVENZIONE AUSTRALIANO Il modo di interpretare il gioco d’azzardo in Australia e le leggi che ne sottendono la gestione sono ben messe in evidenza dalla presentazione che il dott. David Courtney, amministratore delegato della società Crown Melbourne Ltd, fa della loro attività: “ Crown Melbourne Ltd (“Crown”) è il gestore del Complesso per lo svago Crown (Crown Entertainment Complex) e titolare designato di una licenza del Victoria per la conduzione di Casinò. Il Complesso per lo svago Crown è una delle mete di svago tra le più vaste ed eterogenee al mondo. Crown è rinomato per l’eccellente qualit{ di ogni aspetto dei suoi servizi e delle sue strutture, e il nostro impegno nel fornire ai nostri clienti servizi di gioco d’azzardo in maniera responsabile non costituisce un’eccezione a questa regola. Questo Codice di condotta grande maggioranza dei nostri clienti apprezza molto le esperienze di divertimento e di gioco d’azzardo che noi offriamo. Tuttavia, ci rendiamo conto che ad alcuni dei nostri clienti riesce difficile giocare in modo responsabile e che ciò può provocare difficoltà personali e finanziarie, incidendo potenzialmente anche sulle loro famiglie, sui loro amici e sulla comunit{ in generale. Anche se la decisione di giocare d’azzardo è individuale e rappresenta una scelta basata sulle circostanze specifiche di ogni persona, ci rendiamo conto che per fare quella scelta responsabilmente i nostri clienti devono essere informati sui nostri prodotti di gioco d’azzardo e ricevere informazioni relative ai servizi e al sostegno a loro disposizione nel caso in cui richiedano o abbiano bisogno d’aiuto riguardo al loro gioco d’azzardo. Il nostro Codice verrà rivisto e aggiornato nel tempo, di pari passo con lo sviluppo delle conoscenze del settore e della comunit{ sulle cause del gioco d’azzardo problematico e sulle risposte più appropriate ad esso. Il nostro obiettivo è di lavorare assieme ai Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] per un gioco d’azzardo responsabile è un’importante elemento di tale impegno. La 38 settori più interessati della comunità compreso il governo, i consulenti sul gioco d’azzardo e i clienti stessi per fare in modo che in tali aggiornamenti si tenga conto dei contributi più appropriati. Questo Codice rappresenta il nostro impegno per un gioco d’azzardo responsabile rivolto ai clienti e ai nostri dipendenti. Vogliamo che voi possiate godervi senza problemi la vostra esperienza di gioco con noi. Come sempre, saremo ben lieti di ricevere in ogni momento il vostro feedback su qualunque questione e in particolare sui nostri continui sforzi per assicurarci che i servizi di gioco d’azzardo da noi offerti possano essere goduti senza problemi da tutti coloro che scelgono di prendervi parte.” Riportiamo integralmente la presentazione che l’amministratore delegato della Crown fa della loro attività e della filosofia che sottende il loro operato, perché dimostra chiaramente, come questa sia perfettamente in linea, con una politica preventiva integrata, con una cultura che deriva dalle posizioni dell’OMS sulla promozione della salute. In verità non siamo in grado di testare con dati oggettivi la loro prassi nel concreto dell’azione quotidiana. Sotto molti aspetti bisogna dire che la presentazione del loro programma di gioco responsabile appare come una sorta di spot pubblicitario. Se questo deriva da un’imposizione della legge australiana o da una loro strategia di mercato con scopi esclusivamente propagandistici, poco importa. Di fatto è evidente come la cultura di una prevenzione integrata sia stata Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] da loro chiaramente recepita. 39 3.2.1.IL GIOCO RESPONSABILE DELLA SOCIETA’ CROWN Vediamo ora con quanta enfasi sottolineano il loro impegno nel proporre il loro stile di gioco responsabile, in linea con le leggi australiane, e quante iniziative adottano per tutelare la sicurezza dei loro clienti. Il gioco d’azzardo responsabile è frutto della responsabilit{ e delle azioni degli individui, della comunit{, dell’industria del gioco d’azzardo e del governo, che lavorano assieme per raggiungere esiti socialmente responsabili che diano una risposta alle preoccupazioni della comunità. Le iniziative di Crown sul gioco d’azzardo responsabile si concentrano sulla minimizzazione del potenziale di rischio per quei clienti che possono andare incontro a delle difficoltà a causa dei loro comportamenti di gioco. Crown è impegnato nel fornire servizi responsabili di gioco d’azzardo mettendo a disposizione opportunit{ educative, informazioni, assistenza e risorse relative alle problematiche del gioco d’azzardo responsabile. Il Codice di Condotta per un Gioco d’Azzardo Responsabile (“Codice”) illustra e dimostra in quale modo la società dia esecuzione a questo impegno. L’obiettivo è di assicurare che Crown rimanga un leader mondiale nella prassi del gioco d’azzardo responsabile e, che ottemperi ai requisiti legali relativi al gioco d’azzardo responsabile contenuti nella Legge sul controllo dei Casinò: Casino Control Act 1991 e nella Legge sulla regolamentazione del gioco d’azzardo Gambling Regulation Act 2003 dello Stato australiano. Il Codice viene reso disponibile ai clienti, in forma scritta, su richiesta presso il RGSC (Responsible Gambling Support Center) oppure contattando l’Addetto di collegamento per il gioco d’azzardo responsabile (Responsible Gaming Liaison Officer) (“RGLO”). L’impegno della società per la fornitura di servizi di gioco responsabile si estende fino a comprendere l’apertura di un Centro di Sostegno per il Gioco Responsabile (“RGSC”), una struttura nel cui ambito lavora un team di membri del personale, manager e professionisti del GAP, il cui compito è quello di mettere in Per rendere più visibile la loro politica, la società ha coniato uno slogan che promuove il gioco responsabile: “RESTA IN CONTROLLO”. Il logo d’accompagnamento, a forma di semaforo, intende rafforzare questo messaggio. E’ chiaramente visibile in tutto il Casinò, ed è anche esposto sulle macchine da gioco e sugli sportelli bancari automatici della struttura e su tutto il materiale pubblicitario relativo al gioco. Fra queste s’includono opuscoli, poster, TV interna. Messaggi sul gioco d’azzardo responsabile si trovano anche nella newsletter del programma di fedeltà che viene mandata ai clienti che sono soci del programma. Qui di seguito riportiamo degli esempi di alcuni messaggi sul gioco d’azzardo responsabile che si possono trovare nel casinò. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] pratica le iniziative sul gioco responsabile. 40 Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] . 41 Vengono anche riportati i Siti del governo che danno delle indicazioni su come gestire il gioco d’azzardo ed anche il proprio bilancio domestico in relazione al gioco d’azzardo responsabile. 3.2.2. L’AMBIENTE DEL GIOCO D’AZZARDO CROWN Pause nel gioco I clienti sono incoraggiati a prendersi pause regolari dal gioco d’azzardo. Tale incoraggiamento può assumere varie forme, tra cui: • l’annuncio che si svolger{ un sorteggio, compresi quelli relativi a promozioni commerciali; • l’annuncio di spettacoli in programma nel Casinò; • incoraggiamento verbale ai clienti da parte del personale a prendersi una pausa andando a bere qualcosa; • l’opportunit{ per i clienti che abbiano ricevuto vincite grosse di incassarli in tutto o in parte con assegno; • la messa a disposizione di salette e bar disponibili in tutto il Casinò; e • la disponibilità del nostro RGSC, situato al di fuori del Casinò. Orologi che i clienti siano consapevoli del passare del tempo. Il personale farà menzione dell’orario ogni volta che far{ annunci su attivit{ d’intrattenimento in programma nel Casinò. Illuminazione Il Casinò fornisce un’adeguata illuminazione in conformit{ con la pertinente legislazione sul gioco d’azzardo vigente. Erogazione responsabile d’alcool Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Nel Casinò sono messi in mostra degli orologi e ogni EGM ne ha uno, in modo 42 Crown è impegnato nel fornire alcol in modo responsabile e non permetterà consapevolmente che una persona in stato d’intossicazione giochi d’azzardo o faccia una scommessa al Casinò. 3.2.3.MISURE ECONOMICHE PRECAUZIONALI Tranne che per le eccezioni ammesse dalla legge, le vincite o i crediti accumulati d’importo superiore ai $2,000 devono essere pagati con assegno e non in contanti. La società non fa credito o presta denaro a clienti australiani allo scopo di giocare d’azzardo. Si possono fornire gettoni a credito a clienti non residenti in Australia nelle circostanze prescritte dalla legge e in conformità con i controlli e le procedure approvate dal “VCGR”. 3.2.4. CODICE DI CONDOTTA PER UN GIOCO D’AZZARDO RESPONSABILE 3.2.4.1. La strategia d’impegno predeterminato È una decisione predeterminata, una scelta fatta da una persona prima di cominciare una sessione di gioco. Consiste nel porsi un limite alla spesa massima Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] consentita e un tempo da trascorrere giocando d’azzardo. Questo è consigliato a tutti 43 i clienti che partecipano al Programma di fedeltà. Gli RLGO sono a disposizione, su richiesta, per assistere e sostenere i clienti che hanno adottato tali strategie a mantenersi entro i loro limiti di gioco sicuro o a seguire ogni altra strategia di impegno predeterminato. Inoltre, tutti gli apparecchi di gioco consentono ai giocatori di controllare il tempo passato giocando e le perdite o vincite nette conseguite durante una sessione di gioco. Informazioni su come attivare la funzione di monitoraggio di una sessione di gioco sono disponibili presso il personale e negli opuscoli. 3.2.4.2. L’Auto-esclusione È presentato dalla società come un servizio che potrebbe risultare utile per quei clienti che stanno andando incontro a difficoltà in conseguenza del loro comportamento di gioco. Le Auto-esclusioni sono: agevolate da personale addestrato presso il RGSC; disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e fornite gratuitamente. Inoltre i clienti che mostrano segni di angoscia o comportamenti inaccettabili, vengono avvicinati del personale di sala che offre loro assistenza e se necessario li indirizza presso i servizi specialistici di sostegno. Tale compito spetta al personale formato allo scopo ed a conoscenza delle problematiche legate al GAP. La società non divulgherà a terzi le informazioni raccolte durante il procedimento di Autoesclusione a meno che non sia legalmente obbligata a farlo o col consenso del cliente. Inoltre la società mantiene un contatto regolare con i servizi di sostegno per il gioco d’azzardo problematico in vari modi: email, riunioni faccia a faccia, partecipando a seminari e conferenze con il proprio personale di sostegno. Partecipa alle riunioni di gruppi di lavoro dei centri di Gambler’s Help, e di altre associazioni nazionali per lo studio del GAP anche in collaborazione con le università di Monash e Melbourn. In riferimento a ciò che abbiamo fin qui riportato il Modello Australiano Crown sembra essere completo ed organico nella sua azione di prevenzione integrata per il GAP. Per quanto possa esprimere una prioritaria esigenza pubblicitaria, questo programma evidenzia tuttavia la volontà politica, di quel paese, di adottare misure di controllo e di prevenzione del GAP, complesse ed articolate che rappresentano un reale supporto ai giocatori in difficoltà. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] COMMENTO 44 3.3. MODELLO DI PREVENZIONE USA Il Gioco d'azzardo negli U.S.A. ha una storia molto antica ed è arrivato in America attraverso i coloni inglesi. L’atteggiamento sul gioco d'azzardo variava notevolmente da comunità a comunità, ma non vi erano grandi restrizioni. All'inizio tutte le colonie britanniche utilizzavano lotterie per raccogliere fondi tanto che, una restrizione del 1769 in materia di lotterie emanata dalla Corona Britannica, divenne una delle questioni che contribuì ad alimentare le tensioni che hanno portato poi alla Rivoluzione Americana. Le Lotterie continuarono ad essere usate, a livello statale e federale, nella prima Repubblica. In diverse comunità si svilupparono imprese di gestione di vari giochi e dei casinò. La Mississippi River Valley divenne un focolaio di attività di gioco d'azzardo e New Orleans, si contraddistinse come il principale centro di gioco della nazione. Una ondata di ostilità contro il gioco d'azzardo a metà del 1800, spinse una gran mole di attività di gioco d'azzardo dalle rive del Missisipi verso i nuovi territori in Occidente. Nel nord-est del paese, vi furono movimenti anti-gambling che si opposero fortemente al gioco d’azzardo, tanto da riuscire a porre fine alle lotterie in questi territori e influenzare anche altre parti del paese. Lo sviluppo delle ferrovie contribuì a diminuire i viaggiatori sul Mississippi , decimando il gioco d'azzardo esistente. Le crescenti pressioni legali sul Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] gioco d'azzardo spinsero il gioco d’azzardo a divenire una fonte di proventi illecita 45 alimentando la criminalità organizzata. Con l'avvento della California Gold Rush, San Francisco è diventata una città popolosa. Dal 1850 la nuova città sulla costa occidentale aveva superato New Orleans come la capitale di gioco della nazione. La California, man mano che il fenomeno cresceva in clandestinità, aveva progressivamente rafforzato le sue leggi e il controllo sul gioco d'azzardo . Le lotterie e altri giochi d'azzardo ripresero temporaneamente al Sud durante la Restaurazione, ma nei primi del 1900 il gioco d’azzardo fu completamente bandito in tutti gli Stati Uniti, diventando un’ attività illegale e contribuendo a stimolare la crescita della mafia e delle altre forme di criminalità organizzate. Durante il proibizionismo il contrabbando di alcol fornì un ulteriore flusso di entrate per la criminalità organizzata. Alcune città che avevano tenuto un atteggiamento più lassista come Miami, in Florida, Galveston, in Texas e Springs, in Arkansas; Hot divennero i centri principali di gioco attirando Turismo proveniente da tutto il paese. La Grande Depressione ha visto la legalizzazione di alcune forme di gioco d'azzardo, come il bingo, che in alcune città, consentì alle chiese e ad altri gruppi di aumentare le entrate, ma la maggior parte del gioco d’azzardo rimase illegale. I più grandi Gangster si arricchirono spropositatamente grazie ai casinò clandestini. Quando le pressioni delle forze dell’ordine cominciarono ad aumentare, i gangster di New York si diressero verso altri Stati come il Texas e la California, luoghi più tolleranti e che permettevano la crescita del gioco. Nel 1931 nel Nevada riprende la legalizzazione della maggior parte delle forme di gioco d'azzardo. Dopo la seconda guerra mondiale l'applicazione delle leggi sul gioco d'azzardo è diventata più severa e il deserto di Las Vegas diventò un bersaglio attraente per gli investimenti da parte della criminalità organizzata di New York, capeggiata da Bugsy Siegel. La città si sviluppò rapidamente nel corso del 1950, proclamando questi luoghi nuovi imperi di scommesse illegali, come Galveston. Dagli anni sessanta Las Vegas diventa il centro principale di sviluppo del gioco d’azzardo negli Stati Uniti. Howard Hughes e altri investitori acquistarono gradualmente i collegamenti con la criminalità organizzata. Nel 1978 il New Jersey legalizza il gioco d'azzardo ad Atlantic City e la città crebbe rapidamente come rinomata destinazione turistica. Nel 1979, la tribù dei Seminole apre la prima attivit{ commerciale basata sul gioco d’azzardo all’interno di una riserva, tendenza che con il tempo seguono anche le altre riserve. A poco a poco le lotterie e alcuni tipi di scommesse diventano legali in altre zone del paese. Nel 1990 i casinò su barca furono legalizzati in Louisiana, nell’Illinois ed in altri Stati. Nel 1996 il Michigan legalizzò il gioco d'azzardo nella città di Detroit creando un centro di crescita economica basato sul casinò. Negli ultimi due decenni si è poi assistito all'esplosione del gioco d’azzardo via internet. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] legalmente molti dei più importanti alberghi e casinò della città al fine di ridurre 46 Molti governi hanno autorizzato le molteplici forme di gioco d'azzardo nel tentativo di aumentare i fondi necessari per i servizi senza aumentare le tasse. Questi includono di tutto, dal bingo giocato negli scantinati della chiesa, a svariati tornei di poker con in palio milioni di dollari. A volte gli Stati pubblicizzano la destinazione dei ricavi di alcuni giochi che destinano a particolari esigenze, come l'istruzione. Quando il New Hampshire autorizzò una lotteria di Stato nel 1963, rappresentò un importante cambiamento nella politica sociale. Nessun governo dello Stato aveva in precedenza gestito direttamente le operazioni di gioco d'azzardo per raccogliere fondi. Altri Stati seguirono l'esempio, e ad oggi la maggior parte degli Stati istituisce qualche tipo di lotteria per raccogliere fondi. Questo ha fatto sorgere l’interrogativo di quanto queste lotterie fossero moralmente discutibili, soprattutto nel caso in cui lo Stato si trovasse a fare vere e proprie operazioni di marketing per raccogliere fondi finalizzati alle proprie operazioni. L'industria dei giochi da casinò ha da tempo attuato programmi di educazione pubblica per accrescere la consapevolezza sui rischi del gioco d'azzardo compulsivo e promuovere pratiche responsabili di gioco, sia a livello aziendale che a livello sociale. Quando l'AGA (American gambling Association) è stata istituita nel 1995, fu costruita sulle iniziative di singole aziende che erano già impegnate a Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] sviluppare ampi programmi a più livelli di gioco responsabile. 47 L’Harrah's Entertainment, Inc., per esempio, è stata un leader in questo settore nel promuovere il gioco responsabile sin dall'inizio degli anni 1980, attraverso la messa in funzione di programmi come la Bet Smart e Project 21 per gli utenti e dipendenti. Questi programmi hanno avuto così tanto successo che la Harrah's ne ha concesso la licenza a molte aziende di altri casinò. Nel 1996 è passato alla storia quando i membri AGA hanno fornito il finanziamento per la creazione del Centro Nazionale per il Gioco Responsabile (NCRG), la prima e unica organizzazione nazionale dedicata esclusivamente al peerreviewed di finanziamento per la ricerca scientifica, che aiuta a monitorare l’aumento del gioco d'azzardo patologico e promuovere un gioco sano e responsabile tra i giovani attraverso la pubblica istruzione. Fino ad oggi sono stati provenienti dai contributi del impiegati più di 22 milioni dollari del NCRG settore giochi da casinò, produttori di apparecchiature, fornitori, organizzazioni e singoli individui. Il NCRG collabora attivamente con l'Istituto per la Ricerca sui Disturbi gioco d'azzardo e svolge tutta una serie di collaborazioni con: centri di ricerca presso la Yale University e l'Università del Minnesota; la divisione in Addictions Health Alliance a Cambridge; una consociata nell’insegnamento della Harvard Medical School; e singoli ricercatori presso prestigiose istituzioni di tutto il paese. Il NCRG collabora anche con l'Istituto e la AGA nel sviluppare la formazione dei dipendenti e ricercare nuovi strumenti di educazione, sviluppando le risorse di genitori e tutori, e guide di riferimento per il gioco responsabile. Poco dopo la creazione del NCRG, la AGA nel 1997 ha lanciato la campagna Nazionale di educazione per il Gioco Responsabile, un programma incentrato sull’ educazione dei dipendenti del casinò e dei settori pubblici in merito al gioco responsabile. Questa campagna, che continua ad espandersi, comprende una varietà di elementi. L'AGA ha creato materiale informativo, come il Gioco Responsabile Resource Guide, il kit PROGRESS, e il fiore all'occhiello dell'associazione la brochure sul gioco responsabile “Fun: A Guide to Responsible Gaming”. Come parte di questo impegno, l'AGA ha anche sviluppato diversi programmi di formazione per i dipendenti pubblici, come il Gioco Responsabile Education Week (RGEW), che dal Responsabile Lecture Series, che ha lanciato nel 2001 per portare gli esperti di gioco responsabile dalle varie giurisdizioni a livello nazionale. Nel 2003, il consiglio di amministrazione AGA ha promulgato il Codice di condotta per l'AGA Responsible Gaming, una serie completa di linee guida in materia di istruzione dei dipendenti e dei clienti, MINORENNI, sul servizio di bevande alcoliche, pubblicità e ricerca. Il codice è un impegno per dipendenti, clienti e il pubblico, a fare del gioco responsabile una parte integrante delle operazioni quotidiane. Tutte le imprese associate AGA portano avanti la loro attività nel rispetto del codice. L'AGA ha lanciato la sua più importante campagna di gioco responsabile fino ad oggi: la campagna "Keep it Fun", durante il Gioco Responsabile Education Week 2005. La campagna “Keep it Fun” consiste nel far mettere Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 1998 si tiene ogni anno durante la prima settimana di agosto, e il Gioco 48 braccialetti arancioni come segno di consapevolezza, ai dipendenti del settore gaming, ai proprietari del casinò e al pubblico, dimostrando così il loro sostegno per l'importanza della sensibilizzazione del gioco responsabile. Con la scritta "Keep it Fun" il messaggio in inglese o in spagnolo, sono stati venduti entro la fine dell'anno 2006 più di 418, 500 braccialetti. I proventi della vendita dei polsini sono stati donati alla NCRG, che ha ricevuto più di $ 168.500 attraverso il programma bracciale. L’ American Gaming Association suddivide il gioco d'azzardo nelle seguenti categorie: Tornei di poker, sia pubblici che privati Casinò Giochi di beneficenza e Bingo Casinò e sale da gioco delle riserve indiane Scommesse Sportive Lotterie Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Scommesse 49 Gioco d'azzardo è legale ai sensi del diritto federale degli Stati Uniti, e ciascuno Stato è libero di disciplinarlo o vietarlo. Se si includono le lotterie di Stato, si può affermare che quasi tutti gli Stati consentono una qualche forma di gioco d'azzardo. Tuttavia, il gioco d'azzardo nei casinò è molto meno diffuso. Il Nevada è l'unico Stato in cui gioco d'azzardo nei casinò è legale in tutto il territorio. Tutti gli altri Stati che consentono il gioco d'azzardo nei casinò lo limitano a piccole aree geografiche (ad esempio, Atlantic City, New Jersey o Tunica, Mississippi). Nel caso del gioco d’azzardo nelle riserve dei nativi americani, alcuni dei quali sono situati all'interno o in prossimità delle grandi città, essendo nazioni sovrane, le tribù native americane hanno legalmente potuto aprire case da gioco, nonostante questa situazione sia stata una questione controversa in California e in altri Stati. In alcuni Stati, i casinò sono limitati ai "riverboats", le grandi multi-chiatte della storia che sono, il più delle volte, ormeggiate perennemente in riva ai fiumi. Gioco d'azzardo online è stato più strettamente regolamentato. Il Federal Wire Act del 1961 dichiarò fuorilegge le scommesse sullo sport, ma non l’utilizzo di altre forme di gioco d'azzardo. L'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act del 2006 (parte del SAFE Port Act) non ha specificamente vietato il gioco d'azzardo online, ma ha dichiarato fuori legge le operazioni finanziarie che coinvolgono fornitori di servizi di gioco d'azzardo online. I fornitori di giochi d'azzardo con sede all’estero hanno reagito chiudendo i loro servizi per i clienti degli Stati Uniti. Il Consiglio Nazionale per il gioco d’azzardo nasce per studiare ed attuare programmi e servizi per aiutare i giocatori con problemi e le loro famiglie. La missione del NCPG (National Council on Problem Gambling) è quella di sensibilizzare l'opinione pubblica sul gioco d'azzardo patologico, garantire la disponibilità a largo raggio di trattamenti per i giocatori con problemi e le loro famiglie, ed incoraggiare la ricerca e programmi per la prevenzione e l'educazione. Il Consiglio Nazionale non è né a favore né contro il gioco d'azzardo legalizzato. La loro principale preoccupazione è quella di aiutare i giocatori con problemi e le loro famiglie. Il NCPG è stato concepito come il rappresentante nazionale nel campo del gioco patologico ed è organizzato in 3 classi di associati: lo Stato, le imprese mentre gli associati lavorano ovviamente a livello locale. PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE I programmi di prevenzione riguardano: Il funzionamento del National Problem Gambling Helpline Network che è rappresentato da un unico punto di accesso nazionale alle risorse locali. La gestione dell’accreditamento per conseguire il titolo di National Gambling Certified Counselor (NCGC). Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] commerciali e i singoli cittadini. Il NCPG concentra gli sforzi a livello nazionale, 50 L’organizzazione della Conferenza Nazionale sulla prevenzione, il trattamento, la ricerca e il recupero dei giocatori patologici. Il coordinamento della comunicazione dei trattamenti sul gioco d'azzardo problematico e la ricerca. L’organizzazione del National Problem Gambling Awareness Week. La formazione sulle questioni del problema gioco d'azzardo a livello federale, statale, di governo e delle agenzie internazionali Il Consiglio Nazionale è stato fondato nel 1972 da mons. Joseph A. Dunne e il Dr. Robert Custer. Fin dall'inizio il Consiglio ha stabilito due principi che restano in vigore a tutt’oggi oggi: che l'organizzazione avrebbe fornito l'avvocato ai giocatori con problemi e le loro famiglie, e che non si sarebbe mai presa una posizione a favore o contro il gioco d'azzardo legalizzato. Nel trattare la politica americana sul gioco d’azzardo abbiamo creduto opportuno riportare alcuni avvenimenti salienti della storia del gioco negli USA. Lo stesso Custer R., uno dei più noti studiosi di fama internazionale sul GAP, ha partecipato attivamente nella costruzione di una politica del gioco responsabile che Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] ha segnato l’inizio, in tutto il mondo, di tutta una serie di riflessioni e di interventi 51 che, ancora oggi, sono in via di sviluppo in tutti gli stati che praticano il gioco d’azzardo. Sicuramente oltre ai modelli di gioco responsabile, dagli USA impariamo anche che le misure proibizionistiche non portano dei risultati positivi. Già a suo tempo, ci si rese conto che le attivit{ di gioco d’azzardo fecero la fortuna delle organizzazioni delinquenziali che le gestivano illegalmente. 3.4. MODELLO DI PREVENZIONE CANADESE Nell’ultimo decennio il Canada ha sperimentato un nuovo fenomeno sociale, una crescita smisurata del gioco d’azzardo legalizzato detenuto dal Governo stesso. Lo scopo del Governo era quello di trovare nuove fonti di reddito senza aumentare le tasse, ma stimolando nel contempo lo sviluppo economico del settore tempo libero e divertimento e rafforzare gli investimenti sul sociale. Sei canadesi su dieci ritengono che il gioco d’azzardo sia accettabile, sette su dieci hanno giocato nello scorso anno, e due terzi degli intervistati hanno segnalato un aumento dei problemi legati al gioco d’azzardo nella loro provincia negli ultimi tre anni. Il gioco d’azzardo si è guadagnato l’attenzione del pubblico canadese tramite il dibattito sollevato dalla Associazione canadese di Salute Pubblica. In Canada il gioco d’azzardo è regolato da una legge federale, Il Codice Penale del Canada, adottato nel 1892. Solo il governo può “gestire e condurre” attivit{ di gioco o autorizzare la licenza di giochi per beneficenza. E’ vietato gestire il gioco d’azzardo di qualsiasi tipo privatamente. Nel corso degli anni, periodici emendamenti a questi regolamenti ne hanno permesso la crescita, ma solo nel 1970 casinò e lotterie sono diventati legali . Una modifica del 1985 ha dato alle province l’ esclusiva per il controllo del gioco d'azzardo legalizzato e ora possiedono e gestiscono una vasta gamma di prodotti di gioco d'azzardo. Durante il 1990 si è assistito ad un grosso incremento sia delle tipologie di gioco disponibili, sia dei locali in cui il gioco era disponibile. Ad oggi ci sono più di 50 casinò permanenti (in 7 province), 21mila slot machines, 38mila terminali di video lotteria, 20mila eventi bingo annuali e 44 corse di cavalli permanenti . I casinò sono diventati i più grandi generatori di entrate di gioco d’azzardo, superando le 27.000 unità lavorative tra il 1992 e il 1999, stimabili nell’ 1,5% della crescita totale dell’occupazione canadese. Nel 1993, guidati da New Brunswick e Alberta, le province hanno cominciato a finanziare i servizi per persone con problemi di gioco d'azzardo. Dal 1997/98, tutte le province ad eccezione di Prince Edward Island hanno assegnato fondi specifici per tali servizi, con una spesa totale di circa $ 15 milioni. L’associazione Canadese per la salute pubblica è stata fondata in questo Stato agli inizi del 1990. Nel 1993, i membri di questa associazione, durante una assemblea annuale generale che dibatteva sull’impatto del gioco d’azzardo regolamentato sulla salute pubblica, adottarono una risoluzione decidendo che sarebbe stato importante monitorare lo stato del gioco d’azzardo in tutto il paese piuttosto che finanziare la valutazione della salute nazionale in genere. I dati sarebbero stati messi a disposizione di quei Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] VLT nel 1997 e le lotterie nel 1998. L’impiego nel settore del gioco è cresciuto di 52 membri che ne avessero fatto richiesta. L’interesse per il gioco d’azzardo continuò e nel 1999 è stata adottata una nuova risoluzione relativa ai terminali delle video lotterie. Da un importante ricerca condotta in Canada durante il 1996, risultava che l’82% delle casalinghe spendeva soldi in almeno uno delle seguenti attivit{ di gambling legalizzate: Lotterie governative e non, casinò, slot machines e bingo. Nel 1997 i canadesi scommisero 6,8 miliardi di dollari per una delle attività di gioco d’azzardo legalizzato, 2,5 volte l’importo scommesso nel 1992. Nel 1997, tutte le province hanno ricevuto almeno il 3% dalle entrate statali totali del gioco. I ricavi provenienti da queste attività sono passati da 2,7 miliardi nel 1992 a 7,4 miliardi nel 98 con un aumento del 170%. In Canada la maggior parte degli studi trattanti la diffusione del gioco d’azzardo connesso ai problemi in generale della popolazione adulta sono stati effettuati a met{ degli anni novanta. La Divisione Tossicodipendenze dell’Universit{ di medicina di Harvard ha completato una meta-analisi di 152 studi condotti in Nord America dal 1997, includendo 35 stime di prevalenza canadese. Le conclusioni dimostrano che vi è un notevole valore nell’adottare la prospettiva della sanit{ pubblica rispetto al gioco d’azzardo patologico. Fotografa uno spaccato della societ{ che gioca non focalizzandosi solo sul problema o la patologia del gioco. Questo è Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] simile a ciò che accade nelle ricerche sull’alcolismo. Un approccio da un punto di 53 vista di salute pubblica enfatizza strategie per la prevenzione e la riduzione del rischio. Offre un indirizzo non solo su come trattare il giocatore ma anche per individuare i problemi e la qualità di vita delle famiglie e delle comunità che hanno al loro interno giocatori patologici. Questo punto di vista comprende anche l’impatto sulle fasce della popolazione più vulnerabile , considerate emarginate e più a rischio e riconosce sia i costi che i benefici associati al gioco. Tenendo in considerazione le dimensioni del gioco d’azzardo nella salute, nella vita sociale ed economica, le professioni socio-sanitarie possono sviluppare strategie che minimizzino l’impatto negativo del gioco d’azzardo riconoscendone allo stesso tempo i benefici. Il primo bilancio di spesa pubblica relativo ai problemi di salute pubblica legati al gioco d’azzardo è stato fatto nel 1993. Dal 1997/98 nove province su dieci stanziavano fondi specificatamente per i problemi legati al gioco d’azzardo, includendo: la sensibilizzazione pubblica, training professionali, linee di assistenza telefonica, servizi di trattamento, con una spesa totale di 15 milioni di dollari. Il fattore più importante per stimolare la crescita di questi programmi di prevenzione è stata l’espansione del gioco sponsorizzato dal governo e le entrate associate a questa crescita. La responsabilità del governo in materia di gioco d'azzardo si compone di tre elementi principali: lo sviluppo di politiche che riflettono la volontà del pubblico; trasparenza fiscale e il monitoraggio dell'impatto del gioco d'azzardo sulla popolazione. 3.4.1. LINEE GUIDA DELLE POLITICHE DI PREVENZIONE DEL GAP Equilibrare il pubblico interesse: nel 1985 è stato dato in esclusiva il controllo su gioco d'azzardo alle Province. Tutte ora posseggono una varietà di prodotti di gioco d'azzardo, compresa la riscossione delle entrate legate a questo e la possibilità di regolamentare l'industria e la fornitura di servizi alle persone con problemi di gioco d'azzardo. I responsabili politici a tutti i livelli di governo dovrebbero monitorare regolarmente e valutare i tipi di gioco attualmente in atto, intrattenimento e proteggere il pubblico dai rischi connessi al gioco d'azzardo patologico. Monitorare la pubblicità sul gioco : Tutori pubblici e organismi di governo dovrebbero esaminare e regolamentare la portata del gioco d'azzardo nelle pubblicità e, in particolare, nei messaggi ai giovani, ai gruppi socio-economici più bassi e alle popolazioni vulnerabili. I funzionari della Sanità dovrebbero vigilare in questo settore e, ove possibile, assicurare che i proprietari e gli operatori visualizzino in modo evidente e corretto le probabilità di vincere e di perdere per ogni attività di gioco. Valutare l'impatto sulla qualità della vita: analisti politici dovrebbero valutare l'impatto dell'espansione del gioco d'azzardo sulla qualità della vita degli Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] per garantire che vi sia un equilibrio tra incoraggiare un gioco responsabile come 54 individui, delle famiglie e delle comunità. Qualità della vita che comprende l'interazione tra le condizioni di vita sociali, sanitarie, economiche e ambientali. Per meglio informare la politica, il governo dovrebbe finanziare un organismo di nota credibilità scientifica, affinché sviluppi una metodologia standard per valutare la salute, sociale ed economica, i costi e benefici del gioco d'azzardo e i problemi ad esso connessi. Le Principali parti interessate dovrebbero essere coinvolte nella costruzione di una linea comune e le componenti della sanità pubblica dovrebbero avere un ruolo importante in questa attività. Promuovere un programma di ricerca: L'istituzione di ricerca sanitaria, come il nuovo Canadian Institutes for Health Research, dovrebbe sostenere un programma che sviluppi ricerche neurobiologiche e comportamentali in tema di gambling. Tale conoscenza migliorerebbe notevolmente la nostra comprensione dei fattori determinanti dei problemi legati al gioco d'azzardo, la relazione del gioco d'azzardo con l’ abuso di sostanze e la comorbidit{ di altre malattie mentali. Questa ricerca si tradurrebbe in prevenzione primaria più efficace e programmi di prevenzione secondaria, e potrebbe portare a più innovativi interventi, compresi i trattamenti farmacologici brevi e strategie di trattamento. Adottare misure di riduzione del danno: Le autorità sanitarie dovrebbero adottare strategie di riduzione dei danni dirette a ridurre al minimo le conseguenze Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] del gioco d'azzardo sul comportamento di individui, famiglie e comunità. Queste 55 strategie dovrebbero includere linee guida per un gioco sano e approcci creativi per l'individuazione precoce di problemi di gioco d'azzardo. La Société des casinos du Québec (SCQ) offre ai giocatori, su base volontaria e riservata, la facoltà di essere escluso dai casinò del Québec (Montréal, Lac-Leamy, Charlevoix e Mont-Tremblant) per un determinato periodo di tempo che va da 3 mesi a 5 anni; (comprese le aree di gioco, bar, snack bar, ristoranti, sale di spettacolo e boutique che si trova nel casinò). Una volta elaborata, la registrazione non può essere annullata. La Société des casinos du Québec non si assume alcuna responsabilità se il richiedente viola le norme di auto-emarginazione a cui lui o lei si sono volontariamente sottoposti. L'iscrizione nel programma di auto-esclusione comporta automaticamente la registrazione di nome e cognome e indirizzo di posta della persona nel database Société des casinos du Québec al fine di garantire che non gli vengano più inviati inviti sulle iniziative che avvengono all’interno del casinò. Nel 2008-2009, sono stati firmati 1.597 accordi di auto-esclusione, portando il totale dei contratti attivi a 3.489. Durante questo periodo, sono state effettuate dal personale di sicurezza oltre 6.422 identificazioni. Il programma di esclusione del casinò del Québec, uno dei primi in Nord America, è servito da modello per altri casinò canadesi e degli Stati Uniti. Il programma è stato rafforzato nel 2007 con l'aggiunta di servizi professionali di consulenza, e i giocatori che lo desiderano possono avere accesso a questi servizi per la durata della loro auto-esclusione. Alla scadenza del contratto, il giocatore sarà invitato a partecipare a una sessione di valutazione e informazione in modo da essere in grado di prendere la migliore decisione in merito al suo comportamento di gioco. Un progetto pilota è stato introdotto dalla Fondation Mise sur toi in collaborazione con tre centri di aiuto per i giocatori compulsivi e consente agli individui che vogliono avere negato l'accesso al casinò del Québec, di farlo da uno di questi centri: La Maison Jean Lapointe a Montréal, Centro CASA in Saint-Augustinde-Desmaures e la riqualificazione Centre de Ubaldo-Villeneuve a Beauport. L'Alberta Gaming Research Institute ha analizzato la situazione in Canada per ideale” che consiste in: Registrazione dell'autoesclusione in un unico database valido per tutti i casinò nazionali (come in Svizzera); Ammissione ai casino previa registrazione e verifica nei database; Ruolo centrale della security nel mantenere esclusi gli auto-esclusi; Lunga durata dell'esclusione (gli studi sulle dipendenze suggeriscono che questo possa aiutare a superare la fase di astinenza); Fare in modo che all'autoescluso venga impedito l'accesso anche ad altre forme di gioco fuori dai casinò; Fare in modo che i casinò non considerino l'auto esclusione una sciocchezza; Promuovere l'autoesclusione poiché spesso il cliente ne viene a conoscenza solo per via indiretta; Fare in modo che il cliente non debba entrare a contatto con l'ambiente del casinò per firmare o rinnovare l'autoesclusione; Utilizzare software che generino dei segnali qualora un cliente raggiunga picchi di frequenza o di giocate eccessive, al fine di poterlo agganciare precocemente. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] elaborare un valido protocollo nazionale di prevenzione e propone un” protocollo 56 In conclusione vediamo ancora con quanta attenzione le politiche di governo sul gioco responsabile sono chiaramente ispirate dalle direttive dell’OMS. La promozione alla salute, in particolare con la carta di Ottawa non poteva certo passare inosservata in questa nazione, infatti i richiami ai modelli di una salute pubblica che integra le azioni del settore dell’industria del divertimento con l’area della sanità, sono evidenti nei loro programmi di prevenzione e di studio del gambling, con un chiaro risalto al rapporto reale fra costi e benefici sociali in senso lato. 3.5. IL MODELLO DI PREVENZIONE OLANDESE L’Olanda è il primo paesi a tassare gli operatori del gioco online secondo alcune direttive della Comunità Europea. Le ultime statistiche indicano che gli scommettitori online olandesi tendono ad aumentare il loro budget di gioco. Le date salienti della politica del gioco d’azzardo in Olanda: 1964 legge sui giochi della fortuna; 1976 ha aperto il primo casinò; 1986 introduzione delle slot machines; 1990 Inizio della campagna “gioco responsabile”. Anche in Olanda la strategia del Gioco responsabile è legge da oltre 15 anni. Ogni operatore impiegato nei casinò Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] deve ricevere un corso di formazione ed impegnarsi a prevenire forme di gioco 57 eccessivo ed autodistruttivo laddove identificate. Lo Stato olandese affida ad un’unica societ{, “Holland Casinò”, la gestione dei 12 casinò del territorio nazionale. La “Holland Casinò” fa propri alcuni principi per la gestione del gioco responsabile così come sono imposti dalla legge olandese. Per la società, la possibilità di ottenere successo economico, è ugualmente importante come ottenere successo con la campagna del “gioco responsabile”. In caso di conflitto tra i due interessi prevale l’interesse sulla prevenzione. La società adotta un codice di comportamento aziendale ispirato alla politica del gioco responsabile: Non fare pubblicità o mirare commercialmente ai più giovani o ad altri gruppi considerati a rischio e non fare pubblicità sulle grandi vincite o sui jackpot; Mettere l’enfasi sull’intrattenimento non sul gioco o le vincite facili; Realizzare programmi di formazione per il personale con sessioni di 4 ore di tutto il personale (back office compreso) per prendere coscienza delle problematiche legate al GAP, sessioni di 2 giorni per i caposala su come fare domande ai clienti e come riconoscere le situazioni problematiche, sessioni di 2 giorni per gli operatori della sicurezza sulla gestione dei problemi e delle situazioni di crisi. La società mette a disposizione dei propri clienti brochure e materiale informativo che riportano i rischi legati al gioco d’azzardo; vengono adottate misure protettive e preventive quali: Entrate limitate da 8 volte al mese massimo; Esclusione dal gioco da sei mesi ad un tempo indeterminato. Le entrate limitate o l’Esclusione si applicano in tutti e dodici i casinò del territorio nazionale, non ci sono eccezioni. Quando finisce il periodo di esclusione, i clienti devono sottoporsi ad un colloquio di valutazione prima di rientrare nel casinò e rientrano con entrate limitate. La società gestisce un sistema computerizzato di registrazione dei clienti e quindi dei loro ingressi in rete fra tutti i casinò olandesi: ogni cliente ha un ID dove si registra la frequenza, il luogo, le eventuali misure adottate , gli incidenti, le osservazioni del personale e gli appunti sui colloqui effettuati che lo riguardano; Sono considerati assidui e monitorati automaticamente, quelli che fanno 20 visite al mese per un periodo che ricopre gli ultimi tre mesi. I capi sala e gli addetti alla sicurezza effettuano interviste aperte su ogni aspetto del casinò con particolare enfasi sulle raccomandazioni per il gioco responsabile. Riportiamo in breve alcune considerazioni conclusive tratte da una ricerca nazionale sull’efficacia delle misure di prevenzione del GAP adottate in Olanda. Le segnalazioni e gli approcci ai clienti risultano la parte essenziale dell’ intervento, infatti questi apprezzano molto l’iniziativa. La frequenza di 2 ingressi a settimana è la media; quindi anche i frequentatori con poche entrate possono avere problemi di gioco eccessivo, cioè i giocatori a bassa frequenza. Molto importante il Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] La società dedica particolare attenzione ai frequentatori assidui della sala. 58 training del personale sul GAP e l’aiuto di personale esperto nelle dipendenze che offre un supporto all’intervento. Di fatto l’accento sulla prevenzione risulta essere la chiave di lettura migliore. Si raccomandano delle misure protettive quali: limite della maggiore età, brochure esplicative, training per il personale, giochi con possibilità di puntata bassa e la registrazione degli ingressi. L’Olanda è la nazione che per prima, in Europa, ha adottato la filosofia del gioco responsabile, seguita poi dalla Svizzera. La sue esperienza e i dati della sue ricerche sembrano anche qui confermare la bontà delle misure preventive non solo per quanto riguarda la salute dei giocatori. Infatti i dati dimostrano che i provvedimenti di autoesclusione non danneggiano l’economia delle sale e dei casinò. Questo perché gli autoesclusi seguendo dei programmi di recupero, vengono reintegrati nei casinò, e riprendono i loro normali comportamenti di gioco. 3.6. MODELLO DI PREVENZIONE SANMARINESE Nella Repubblica di San Marino il gioco è gestito direttamente dallo Stato che ne esercita il controllo e la gestione attraverso l’Ente di Stato chiamato appunto “Ente Giochi”. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Nel territorio della Repubblica si trova una sala gestita dal una società dello 59 Stato: la Giochi del Titano. La società che gestisce la sala giochi ha deciso liberamente di stabilire una convenzione, di tipo privatistico, con un’associazione sammarinese che primariamente svolge attività di prevenzione e cura delle new addiction con particolare enfasi sulle problematiche legate al gioco d’azzardo patologico. Sono state individuate tre direzioni fondamentali d’intervento che vanno dalla formazione dei dipendenti della sala, all’apertura di uno sportello di supporto per i giocatori eccessivi alla proiezione di scritte dissuasive. Per prima cosa si è provveduto a fare un corso di formazione sul GAP al personale della sala, aiutando gli operatori a discriminare i comportamenti più espliciti di gioco problematico e dando quindi delle nozioni sulle competenze comunicative da adottare nell’approccio al cliente in difficolt{. Si è provveduto a formare 34(?) dipendenti che operano in sala, con un corso formativo di 30 ore tenuto da personale specializzato nelle dinamiche relazionali e psicologi professionisti esperti del settore. Il corso è stato realizzato con modalità interattive e partecipative per agevolare l’apprendimento dei discenti, si sono sviluppate dinamiche di simulazione delle problematiche da affrontare con i clienti della sala. I contenuti affrontati riguardavano le spiegazioni teoriche del GAP e le competenze comunicative. La seconda direttrice dell’intervento è l’apertura di uno sportello con la presenza di uno psicologo a disposizione dei clienti. Lo sportello si situa in un ufficio adiacente alla sala da gioco per facilitare la tempestivit{ dell’intervento. Compito dello psicologo è di gestire i clienti che entrano in difficoltà con il comportamento di gioco. Lo sportello è stato chiamato “GIOCO SANO”, c’è pure un numero di telefono al quale i clienti possono rivolgersi in totale anonimato e prendere appuntamento con lo specialista. Il nome “gioco sano” non è sicuramente casuale, indica la precisa scelta di dare al GAP, gioco d’azzardo patologico, tutto il peso e l’importanza che la patologia richiede. Lo Sportello gestisce i provvedimenti di “autoesclusione” dei clienti, sulla base delle valutazioni specialistiche dello psicologo, nel momento in cui il cliente si presenta spontaneamente o invitato dal personale di sala. che si adotta verso quelle persone che vivono la difficoltà della perdita del controllo nel momento contingente. Non si tratta di una misura risolutiva ma ha la funzione di bloccare tempestivamente il giocatore. Questi , dopo un periodo di almeno sei mesi, nei quali gli viene impedito di entrare nella sala giochi, può presentarsi allo sportello e stabilire con lo psicologo i tempi e i modi del suo reinserimento nella sala giochi. Lo psicologo valuta l’eventuale reingresso del giocatore presso la sala, dopo un periodo di verifica delle sue riacquisite competenze di gioco, che si evincono nel primo periodo di reinserimento controllato nella sala. Qualora il giocatore non dimostri la capacità di aver recuperato una piena gestione del suo comportamento di gioco lo psicologo interverrà nuovamente nel bloccare gli ingressi del giocatore. In questo caso il giocatore è sottoposto ad un tipo d’intervento e di controllo più attento dei suoi reingressi; fino a giungere, a secondo dei casi, ad una vera e Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] L’autoesclusione del giocatore in difficolt{, o autodiffida, è l’intervento immediato 60 propria psicoterapia strutturata che può effettuare presso le strutture pubbliche di appartenenza o presso specialisti privati scelti a discrezione del cliente stesso. Anche quando il cliente riferisce di aver fatto un programma terapeutico e di aver risolto quindi i suoi problemi di gioco eccessivo, l’eventuale reingresso è subordinato alla valutazione dello psicologo dello sportello “gioco sano”. Una terza componente dell’intervento nella sala è rappresentato dai monitor che con delle scritte dissuasive cercano di inibire o interrompere eventuali comportamenti a rischio dei clienti. Nei monitor scorrono, per tutto il tempo di apertura delle sale, scritte del tipo: se sei nervoso non giocare, quando sei stanco fai una pausa al bar, non bere alcolici, il gioco può essere pericoloso, se hai bisogno d’aiuto puoi rivolgerti allo sportello, “gioco sano, ecc. ecc. Si sta inoltre realizzando una sperimentazione, per cercare di capire se questo tipo di messaggi e il sistema di scritte dissuasive su monitor, è efficace sui giocatori e sulle modalit{ di gioco. In alcuni periodi dell’anno, alcuni monitor vengono spenti. Dal confronto dei dati relativi agli ingressi dei clienti, alla mole di gioco sviluppato e al numero delle autoesclusioni, si potrebbero dedurre delle indicazioni interessanti per ulteriori ricerche. In sintesi da come si configura nel suo insieme, l’intervento sul GAP che si realizza nella Repubblica si San Marino si può considerare a pieno titolo un Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] intervento di promozione alla salute (CARTA DI OTTAWA). Con la partecipazione 61 attiva dei giocatori si passa totalmente nel campo della promozione della salute, poiché questa sottintende la partecipazione di tutti gli attori coinvolti e si distingue proprio per questa peculiarità da un semplice intervento di prevenzione. Inoltre l’intervento mira a produrre comportamenti adeguati verso la realt{ del gioco, e ad inibire quei comportamenti a rischio che possono rappresentare l’esordio di una patologia che specialmente in questi ultimi anni, sta acquistando molta evidenza. La politica della Repubblica di San Marino rappresenta un tentativo originale ed efficace di arginare le problematiche che possono colpire alcune persone che hanno, fra le loro passioni quella del gioco. Come misure di prevenzione primaria sono la proiezione di spot dissuasivi, la formazione del personale, opuscoli . La prevenzione secondaria si ha nella precoce autoesclusione dei clienti che entrano in difficoltà nel gioco e quella terziaria si ha con gli interventi di supporto e di controllo dei clienti nella fase di reinserimento e nell’invio presso le strutture specialistiche per il trattamento del GAP, quando questo diventa necessario. La sala da gioco di Rovereta rappresenta il maggior polo di attività del gioco nella Repubblica, pertanto le misure che vengono adottate nella sala rappresentano il modello principale di gestione delle difficoltà dei comportamenti di gioco, quindi la primaria forma di prevenzione e promozione della salute del GAP nella Repubblica di San Marino. Il limite di questo intervento di prevenzione è che rappresenta un tentativo isolato, che per quanto meritevole di considerazione per il lavoro sviluppato in questi anni, mantiene una portata significativa ma limitata degli interventi. Infatti se consideriamo la totale assenza di politica preventiva che si adotta in Italia, in riferimento al GAP, capiamo che un giocatore che viene autoescluso nella sala di San Marino, può liberamente entrare in qualsiasi altra sala Italiana, con il conseguente rischio di vanificare il trattamento che era stato impostato con lo psicologo dello Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] sportello “gioco sano”. 62 4. LA POSIZIONE EUROPEA SUL GIOCO D’AZZARDO Facciamo ora una veloce esposizione della situazione europea, e di alcuni stati in particolare, a partire dalla direttiva comunitaria che inserisce il comparto del gioco d’azzardo nel quadro più ampio dei servizi, e ne riconosce la specificit{ come “servizio di interesse generale”; in cui l’azione di indirizzo e controllo è esercitata dallo Stato, ed è improntata a finalità di tutela del giocatore e di sviluppo responsabile del settore. 4.1. La Direttiva 2006/123/CE, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della UE il 27/12/2006 Il 12 dicembre 2006, la Direttiva quadro relativa ai servizi nel mercato interno, meglio nota come Direttiva “Bolkenstein” dal nome del commissario che la delineò, è stata formalmente adottata dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea. L’intento del legislatore comunitario è quello di creare un quadro giuridico generale a favore dei prestatori di servizi nel mercato interno, agevolando l’effettivo Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] esercizio della libertà di stabilire delle imprese negli Stati membri, e della libera 63 prestazione di servizi transfrontalieri, sanciti rispettivamente dagli artt. 43 e 49 del Trattato CE. La Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 28 dicembre 2009. Essa dà altresì una definizione di ordine pubblico comprendendo, in tale termine, “la protezione contro una minaccia effettiva e sufficientemente grave per uno degli interessi fondamentali della collettività e può includere, ad esempio, questioni legate alla dignit{ umana, alla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili”. 4.2. Gran Bretagna La Gran Bretagna rappresenta il principale paese europeo ed il terzo paese al mondo, dopo Usa e Giappone, nel mercato dei giochi. Leader indiscusso nelle scommesse, è anche in Europa il principale mercato per le gaming machine ed uno dei maggiori per sale Bingo e casinò. Con la legge “Gambling Act” del 2005 è stata istituita la Gambling Commission, unico organismo istituzionale regolatore nel settore dei giochi che opera, con poteri ispettivi e competenze molto più ampie del vecchio Gaming Board, in materia di gioco via Internet e responsabilità sociale. Compito della Gambling Commission è quello di promuovere giochi socialmente responsabili stabilendo criteri e codici comportamentali, segnatamente in materia di responsabilità sociale, diretti in modo vincolante agli operatori del settore e di vigilare sugli stessi. Grande attenzione viene posta alla tutela dei minori e dei soggetti più vulnerabili, tramite l’implementazione di regole idonee, unitarie e trasparenti. Si possono annoverare diversi studi condotti in tema di responsabilità sociale. In particolare, si segnalano una ricerca del 2006 sugli impatti sociali dei Casinò nella zona di Wembley; un esame degli impatti sociali del gambling condotto dall’universit{ di Glasgow e dallo Scottish Centre for Social Research, sempre del 2006; un’analisi del profilo dei giocatori e delle attivit{ di gioco, commissionata nel 2007 dalla Gamgling Commission. 4.3. Svezia svago, fortemente regolamentata e controllata. La responsabilità sociale, con riferimento sia alla tutela del giocatore che al contrasto delle attività illegali, è alla base dell’azione regolatrice dello Stato svedese. Il gioco pubblico è disciplinato da due leggi fondamentali: La prima, Lotteries Act in vigore dal 1° gennaio 1995, si applica a tutte le tipologie di gioco, compresi scommesse, gaming machines e piccoli Casinò (Restaurant Casino) autorizzati presso strutture alberghiere o ristoranti con licenza di vendita di alcolici, ma soggetti a forti limitazioni sui volumi di gioco. Questa legge sancisce il principio che tutte le forme di gioco devono essere introdotte attraverso un formale nulla osta e stabilisce i requisiti necessari al loro svolgimento. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] In Svezia il gioco pubblico è molto sviluppato ed è considerato una forma di 64 La seconda, Casinos Act del 1999, regola l’attivit{ degli international-style Casinos, e stabilisce che la proprietà deve essere direttamente o indirettamente pubblica. Il “National Gaming Board” è l’organo di Stato preposto al rilascio delle licenze, alla regolamentazione ed al controllo dell’intero mercato dei giochi. L’incremento del mercato del gioco registrato negli ultimi anni, più precisamente quello delle gaming machines, forma di gioco considerata a maggior rischio di dipendenza, hanno indotto il Gaming Board a promuovere progetti specifici di tutela del giocatore e di prevenzione delle ludopatie. Fra questi, il progetto del National Institute of Public Health (Ministero della Salute) che, in collaborazione con organismi internazionali e con le maggiori Università svedesi, ha avviato una ricerca sulle dimensioni e cause delle problematiche da gioco e sulle connessioni con altri fattori di dipendenza, presentando al Gaming Board un adeguato piano d’intervento per il contrasto al fenomeno della ludopatia. Le politiche, gli investimenti e le azioni adottati da Svenska Spel in materia, vanno dalla qualit{ del gioco, alla sicurezza, all’informazione/formazione dei suoi clienti e dei suoi dipendenti, alle linee-guida per il marketing ed alla cooperazione con gli istituti preposti alla salute pubblica. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 4.4. Austria 65 I giochi e le scommesse sono regolati sia a livello federale che a livello locale. La legge federale sui giochi di sorte (GSG, Glückspielgesetz), del 1989, stabilisce un regime concessorio in materia di lotterie e di Casinò ed individua come obiettivi specifici la tutela dell’ordine pubblico, la prevenzione della ludopatia e l’incremento del gettito erariale. In linea generale lo Stato federale gestisce in regime di monopolio i giochi c.d. di sorte, in cui rientrano Casinò e lotterie. La gestione dei Casinò è affidata ad un unico operatore, Casinos Austria AG , che possiede una partecipazione nella società ÖL. Specifici obiettivi di responsabilità sociale, quali prevenzione della ludopatia, contrasto delle attività illegali e monitoraggio dell’utilizzo della tecnologia applicata al gioco, sono previsti nel programma del Governo Federale per il 2007/2010. Nei Casinò viene curata attentamente la formazione del personale secondo gli standard internazionali, vengono effettuati rigidi controlli nelle sale e distribuiti opuscoli informativi sui rischi di dipendenza dal gioco. 4.5. Francia In Francia le competenze sono attribuite, in una logica piuttosto settoriale, a diverse amministrazioni, come ad esempio il Ministero degli interni, unitamente agli Enti locali, per l’autorizzazione ed il controllo dei Casinò. La politica di settore appare indirizzata più da esigenze di tutela degli interessi economici piuttosto che da principi di sicurezza e difesa del giocatore. Non vi è, infatti, una esplicita destinazione dei proventi da gioco a finalità sociali, se non per il generico sostegno di diversi settori economici, né forme specifiche di finanziamento di attività di ricerca, prevenzione e cura dei possibili effetti negativi del gioco. Tuttavia, i principali operatori nazionali hanno adottato codici di autoregolamentazione per la tutela dei minori e per la prevenzione della dipendenza registrato un forte incremento negli ultimi dieci anni, arrivando alla leadership in Europa, per quanto riguarda le scommesse ippiche e i Casinò (unico segmento di gioco, quest’ultimo, affidato ai privati). La Francia è, inoltre, il Paese europeo con il maggiore numero di Casinò in attività 188. Recentemente, il rapporto elaborato dal senatore François Trucy e dedicato all’analisi del comparto giochi in Francia, raccomanda espressamente la creazione di un osservatorio per i giochi, mirato allo studio delle problematiche del settore sotto ogni aspetto, allo scopo di poter raccogliere, analizzare e confrontare le informazioni e i dati sull’intero comparto a livello europeo ed internazionale. 4.6. Spagna Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] da gioco. Il mercato, nel passato meno sviluppato rispetto ad altri Paesi europei, ha 66 Nel segmento dei Casinò, oltre alle imprese locali, operano diverse realtà multinazionali. In Spagna sono attivi complessivamente 32 Casinò. Le attività di prevenzione e di sorveglianza sono affidate alle CC.AA. (Comunità autonome), che operano in collaborazione con le forze di sicurezza dello Stato. La Comisión Nacional de Juego, dipendente dal Ministero degli Interni spagnolo, gestisce il registro delle interdizioni all’ammissione ai Casinò su scala nazionale, e le CC.AA su scala locale. La Spagna si distingue, fra i paesi europei, per l’alta propensione al gioco dei propri abitanti. Pertanto, c’è una forte attenzione alla trasparenza ed alla lotta alle frodi seppur ancora carente è l’attenzione posta al tema della responsabilit{ sociale. 4.7. Danimarca Attualmente sono attivi sei Casinò per i quali la legge stabilisce che siano aperti soltanto in grandi strutture alberghiere preventivamente individuate. È ammessa la partecipazione di operatori esteri, anche in misura piuttosto significativa. Il primo operatore è Casinos Austria , con uno share del 75%. Considerando, quindi, che per Casinos Austria “la responsabilità nei confronti di ogni singolo giocatore rappresenta una componente essenziale della cultura dell’impresa” emerge una sempre maggiore attenzione ai temi della responsabilità sociale dei Casinò. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] 4.8. 67 Germania Dalle indagini svolte non è emersa la presenza di alcun ente regolatore nazionale in materia di Casinò e gambling, mentre sono responsabili per il rilascio delle licenze i Ministeri degli Interni dei singoli Laender. In linea generale, per i Casinò non sussistono particolari restrizioni circa la localizzazione, generalmente consentiti anche nei centri ad alta densit{ di popolazione, con l’unica eccezione della Baviera dove, in base ad una legge del 1995, possono essere aperti solo in zone turistiche e stazioni termali. La proprietà può essere sia pubblica che privata. Dei circa 60 Casinò oggi operativi, comunque, circa i 2/3 sono a partecipazione pubblica. 4.9. Italia In Italia sono attivi quattro Casinò, uno solo dei quali, il Casinò Municipale di Venezia SpA, sposando il tema della responsabilità sociale, ha redatto il primo bilancio sociale di una casa da gioco a livello europeo. Peraltro, l’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, in recepimento della Direttiva CE 123 del 2006, ha recentemente istituito l’Osservatorio Internazionale con compiti di monitoraggio e tutela dei giocatori. CONCLUSIONI Le pressioni politiche e culturali dell’OMS, come abbiamo visto, tendono ad imporre agli Stati delle politiche di controllo sul gioco d’azzardo. Dove nel migliore dei casi si traducono in interventi di prevenzione articolati ed organici incentrati su una logica della promozione della salute. Politiche di tutela sociale dei giocatori sono oramai presenti in tutti gli stati dove si pratica il gioco d’azzardo. Di fatto gli imprenditori del gioco d’azzardo e gli operatori del sociale, trovano nella prevenzione partecipata, come nel caso del movimento del gioco responsabile, il terreno comune dove operare in collaborazione. Un rischio reale rimane tuttavia il fatto che nonostante i bei progetti di prevenzione del GAP, la possibilità di adottare interventi efficaci sulle persone deriva in gran parte dalla sensibilità personale degli acquisire una portata esclusivamente propagandistica. Ancora più preoccupante è il caso dello Stato Italiano dove gli interventi di prevenzione si riducono ad un semplice controllo degli aspetti quantitativi del gioco d’azzardo. Ossia si tende a misurare esclusivamente il numero di giocate permesse, le percentuali di pagamento, i tempi, il numero delle macchine, ecc. In sintesi, nell’enfasi di misurare il gioco c’è il rischio di rimanere totalmente incapaci di osservare il giocatore. Cioè la persona che gioca, il vero attore di tutto il movimento. Questo è sicuramente paradossale, come se ci fosse il timore, o il rischio, di risvegliare in lui la consapevolezza di una sorta di” pericolo” occultato nel gioco, e che ciò lo allontani dai comportamenti di gioco. O che comunque possa incidere sulla mole di gioco che questi può realizzare. Questo è sicuramente la preoccupazione fondamentale da parte di molti gestori delle sale e degli operatori del settore in Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] operatori delle sale, non dai bei progetti che, come abbiamo rilevato, possono 68 genere; cioè una riduzione degli incassi che derivano dal gioco d’azzardo. Nel tentativo di mantenere e migliorare le proprie entrate, c’è da parte dei gestori, una preoccupazione eccessiva, ed un tentativo di allontanamento di tutti quei discorsi e di quelle misure che mirano alla prevenzione del GAP. Niente di più sbagliato, tant’è che i dati delle ricerche, specialmente quelle olandesi, hanno dimostrato che, per es., la procedura dell’autoesclusione, non crea danni economici ai casinò, in quanto le persone che si ripresentano nelle sale per riprendere a giocare, sono circa il 70% di quelle autoescluse. Da alcune ricerche si rileva che, fra le persone che adottano misure di autoesclusione dai casinò abbiamo: il 50% che riprende a praticare il gioco d’azzardo in modo autonomo e responsabile, il 20% necessita di una sorta di controllo permanente ed un monitoraggio cauto dei suoi comportamenti di gioco ed il restante 30% non riprender{ più a giocare d’azzardo perché questo rappresenta per loro un comportamento ad alto rischio di perdita di controllo. Una sana prevenzione del GAP deve invece tendere a migliorare le performance economiche dei gestori, cioè deve aiutarli nella realizzazione della loro crescita economica, ed allo stesso tempo ridurre al massimo i rischi che il giocatore sviluppa nelle condotte di gioco. Gli obiettivi degli operatori del sociale e di quelli del gioco d’azzardo, non sono, in questo senso, contradditori, cioè non sono incompatibili ma, anzi, quando si accettano le differenze e le esigenze reciproche, si capisce come in fondo la mission di una parte sia compatibile con l’altra. Anzi, le due Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] azioni devono tendere ad un reciproco vantaggio, sia verso la crescita degli utili 69 aziendali, che verso la tutela della salute dei giocatori. I gestori delle sale non hanno il “desiderio” di creare patologia, perché questa ,da un punto di vista economico è senza dubbio una rimessa. Il giocatore problematico ha finito i soldi, crea solo problemi e rischi nel tentativo di procurarseli ad ogni costo. La gestione dei giocatori in difficoltà, che mira ad un rientro controllato nella sala da gioco, rappresenta comunque un’entrata stabile e costante per il gestore, come hanno dimostrate le ricerche. Se a queste considerazioni si aggiungono quelle sui costi sociali delle condotte delinquenziali che possono essere adottate dalle persone che attraversano gravi problemi economici, sui i risvolti di tipo famigliare, lavorativo e, soprattutto, i costi sanitari che il trattamento di una Dipendenza Patologica comporta; ci rendiamo subito conto che il rapporto costi-benefici, legato ad una prevenzione integrata, rappresenta un vantaggio per tutta la collettività, anche da un punto di vista esclusivamente economico. E’ chiaro che, per gli operatori del settore della sanit{, la presenza di questa patologia diffusa nella popolazione, deve richiedere prima di tutto, uno sforzo di comprensione del fenomeno, libero da pregiudizi legati ai paradigmi interpretativi della realt{ del gioco d’azzardo; e deve portarli, in secondo luogo, a riflettere sui “contesti” più adatti nei quali permettere ai giocatori di usufruire del gioco. Probabilmente distribuire una slot in ogni bar non è una politica saggia, se non altro per la possibilità di esercitare una controllo sui giocatori. Un’ipotesi di ricerca può derivare dal limitare il gioco d’azzardo a contesti ben circoscritti, dove è possibile interagire con il giocatore ed intraprendere con lui un progetto di sviluppo di gioco sano e responsabile, se necessario. Questa può essere una direzione di sviluppo interessante e vantaggiosa per entrambe le parti in causa. Si tratta quindi di ridurre le possibilit{ di gioco d’azzardo al di fuori di questi contesti, e concentrare queste attività nei casinò, che diventano così il luogo del gioco d’azzardo responsabile. Le sale da gioco e i casinò, rappresentano la più grossa opportunità di studio del comportamento di gioco. In questi contesti infatti, il comportamento di gioco e il stesso. Non si tratta di criminalizzare il gioco e tantomeno il giocatore , anzi si tratta proprio dell’opposto. Creare le condizioni per agevolare e permettere ai giocatori di essere liberi di giocare e di non trascurare la componente essenziale del gioco: il divertimento. Infatti nelle modalità ossessive e compulsive del gioco, la componente divertimento è totalmente assente. Questo non significa che il gioco sia un comportamento da eliminare in toto, ma che esso ha in sé dei rischi che, per alcune persone, possono rappresentare un serio problema. Il gioco d’azzardo non può essere un problema morale e come tale oggetto di stigma, ma è un comportamento umano che va liberato nelle sue potenzialità di svago e divertimento. Il contesto, il controllo, la consapevolezza, sono elementi che aiutano il giocatore, lo guidano e lo mantengono, nei parametri di un gioco sano e gratificante. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] giocatore, possono essere osservati per cercare di capire al meglio il giocatore 70 La direttiva CE, N.123, 2006; lascia ben sperare che la sua attuazione incoraggi tutti gli attori, coinvolti in questo settore, ad intraprendere iniziative improntate al reciproco riconoscimento delle proprie specificità e competenze, in uno spirito di collaborazione che alimenti la ricerca di misure atte a tutelare al Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] massimo, il giocatore da un lato, e gli operatori economici dall’altro. 71 BIBLIOGRAFIA AA.VV. (2006) Convegno Nazionale CIPES. Promozione ed educazione alla salute fra globalizzazione ed individualismo: partecipazione, integrazione, intersettorialità. Abstract. Regione Autonoma della Sardegna. Boonekamp G.M.M., Vaandrager H.W, Koelen M.A., Kennedy Haynes L., (1995). 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Si tratta di un arbusto o piccolo albero di 4-5 metri d'altezza, con foglie alterne di un verde intenso. I piccoli fiori bianchi producono una drupa rossastra contenente un solo seme. La coca è una pianta a portamento arbustivo che rimane produttiva anche fino all'età di 50 anni. Ci sono due specie principali di coca, l’arbusto dalle cui foglie si estrae la cocaina: l’Erythroxylum coca, coltivata nelle valli amazzoniche umide di Perù e Bolivia, e l’E. novogranatense, coltivata nelle montagne aride di Perù settentrionale e Colombia. umidi della foresta tropicale delle Ande favoriscono la crescita di questo arbusto che può arrivare fino a 5 metri, ma quella coltivata viene mantenuta ad un’altezza compresa tra 1 e 2 metri, per facilitare la raccolta delle foglie. Le foglie sono ricche di vitamine, proteine, calcio, ferro e fibra. Il contenuto di cocaina nelle foglie varia da 0.1% a 0.9%. Fluttuazioni diurne del contenuto di cocaina nella foglia di coca avvengono durante un ciclo di 24 ore. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Tipicamente la coca prospera in vallate calde, umide, esenti da gelo. I climi 76 Storia e origini L’uso delle foglie di coca, com’è stato rilevato attraverso importanti ricerche etnologiche, risale a 2.500 anni a.C., ma si suppone anche a molto prima. Le foglie di coca sono state masticate dagli Indios del Sud America per molte migliaia di anni, per indurre un’euforia di lunga durata. In senso stretto, le foglie non sono effettivamente masticate. Solitamente, la foglia essiccata di coca è inumidita con la saliva. La poltiglia è tenuta tra la gengiva e la guancia e viene pian piano succhiata. I succhi stimolanti vengono deglutiti. Materiali ricchi di calce come conchiglie marine bruciate o un cereale (quinoa) sono usati per favorire la separazione dell’alcaloide attivo dalla foglia. Le modalità di assunzione della coca variano a seconda delle popolazioni. Tra gli indigeni della Bolivia e del Perù centro - meridionale le foglie venivano masticate dopo aver aggiunto calce, mediante un apposito bastoncino chiamato llipta. In Venezuela, invece, per togliere l’asprezza mescolavano le ceneri Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] di alcune piante o di ossa. 77 L’uso di coca nell’America pre-ispanica è confermato da fonti archeologiche e artistiche, come sculture, ceramiche, manufatti e pitture. La diffusione storica e geografica di queste testimonianze sembra evidenziare il fatto che la coca è stata un forte elemento di unificazione delle differenti culture di questo continente. Quelle testimonianze sono state trovate soprattutto in un ambito religioso e attestano il carattere divino attribuito a questa pianta; questa divinizzazione sarà, più tardi, confermata dagli Incas, che ne faranno una divinità. Per le sue molteplici proprietà, l’uso nel corso di rituali di iniziazione e di importanti cerimonie, e per la sua fondamentale importanza nell’economia, alla coca fu riconosciuto un grande valore. Gli Incas fecero della coca la sostanza sacra fondamentale dalla loro religione solare, limitando il suo uso solo ai rituali. Secondo la leggenda inca, la risplendente stella bianca “Spica” della costellazione della Vergine, era “Mamma Coca”. Agli inizi dei tempi i figli del sole diedero la pianta sovrannaturale al primo imperatore Inca (Manco Capac) “per sfamare gli affamati e dare agli stanchi e agli affaticati nuovo vigore, inoltre per far dimenticare agli infelici le loro miserie”. I governanti Inca erano i diretti discendenti del sole e nessuno poteva usare la coca senza il loro permesso. Dato che nessuno poteva entrare nei templi del sole senza in bocca una foglia di coca, i capi e gli altri sacerdoti Inca avevano il monopolio della coca e della religione. Allo stesso modo solo le donne come la regina potevano usare la coca; le donne erano figlie della luna (Mama Quilla), la dea dell’amore che teneva nelle mani dei rametti di coca. La religione di stato degli Inca era estremamente gerarchica; il grande Inca, designato come sommo sacerdote, aveva l’incarico a vita e a sua volta nominava i sacerdoti di grado inferiore; ogni provincia aveva il suo sacerdote capo e nessuna cerimonia era completa, se questo ufficiale non la benediva gettando della coca ai quattro punti cardinali. La coca era coinvolta in ogni aspetto della vita, dalla nascita sotto la tutela di venivano conferite la fionda del guerriero e la borsa di coca ai candidati. Foglie di coca venivano deposte nelle tombe che contenevano le mummie di persone importanti e vittime sacrificate, per nutrire gli spiriti dei morti, durante il loro viaggio nell’aldil{. La coca fu così disciplinata da una serie di disposizioni e restrizioni, la prima regolamentazione di una droga. Era permesso consumarla soltanto in occasioni di cerimonie religiose, per finalità terapeutiche, nonché per sedare fame e sete e per consentire lunghe marce e altre attività particolarmente faticose, specialmente se eseguite in altitudine. Una dose di cocaina veniva concessa anche ai vincitori di gare atletiche e a coloro che si erano distinti in particolari cimenti. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] “Mama Quilla”, alla sepoltura. Al culmine della cerimonia d’iniziazione all’et{ virile, 78 La coca non poteva assolutamente essere consumata per scopi voluttuari o inebrianti e il suo uso era vietato a tutti i giovani; la raccolta delle foglie era riservata ai cocopallac, ragazzi tra i dodici e sedici anni, ed alle donne. La legge prevedeva pene severissime per i trasgressori: chi veniva sorpreso a masticare foglie di coca a scopo voluttuario era condannato a morte per strangolamento o impiccagione. Ciononostante risulta che una parte notevole del raccolto era consumata di nascosto dai contadini. Nel 1553 Pizarro distrugge l’impero Inca. Nei decenni seguenti, con la scomparsa dei sistemi consolidati di controllo sociale, l’uso della coca si diffonde senza regole anche fra le classi inferiori della popolazione. Gli spagnoli di Pizarro trasformarono la pianta divina in compenso materiale per gli schiavi Inca, anche per poter controllare meglio le popolazioni sottomesse. I conquistadores furono impressionati dall’efficacia della coca come stimolante ed avendo bisogno di manodopera indigena la utilizzarono nell’arduo lavoro nelle miniere. Prendere la coca riduce l’appetito e accresce il vigore fisico. La coca d{ energia e calma la fame, ed è di aiuto e conforto nella durissima vita delle alte valli andine. I conquistadores spagnoli di fronte ai diversi e spesso contrastanti aspetti dell’uso della coca, hanno avuto un atteggiamento alterno, ora incoraggiandone l’uso, ora proibendolo. Nel 1567 il Tribunale dell’Inquisizione, che si era riunito a Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Lima, allarmato per i pericoli che l’abuso poteva provocare, la vietò considerandola 79 “sostanza senza utilit{, capace soltanto di favorire le superstizioni degli Indios e i contatti con il diavolo”. Nonostante gli editti, le proibizioni governative ed ecclesiastiche e la comminazione di pene severe emesse dai tribunali civili e religiosi, l’uso e l’abuso della droga sono persistiti e addirittura aumentati tra le popolazioni andine anche dopo la liberazione dagli spagnoli, tanto che Lewin, nel 1924 scriveva che i lavoratori indigeni venivano retribuiti in parte con foglie di coca. La pianta sacra degli Incas, già dopo la loro caduta, aveva assunto un valore monetario, già dopo la loro caduta, aveva assunto un valore monetario. Una svolta decisiva, nella reputazione della coca, si ebbe intorno al 1860, quando il chimico tedesco Albert Neimann riuscì a isolare l’alcaloide della cocaina. Si tratta di una amina terziaria, che avrebbe potuto essere un buon anestetico se la sua forte tossicità sistemica e la dipendenza psichica che può provocare non avessero successivamente orientato i ricercatori a soluzioni ottenute modificando in laboratorio la molecola della cocaina (nacquero così la lidocaina, la novocaina e molti altri anestetici di sintesi). Il primo autorevole e riconosciuto difensore di questa droga fu Sigmund Freud, psicologo di fama mondiale. Nel dicembre del 1883, il dottore Theodor Aschenbrandt, pubblicò una relazione sulle reazioni alla cocaina di un gruppo di soldati bavaresi. Questa relazione spinse Sigmund Freud a sperimentare gli effetti, prima su se stesso e poi sugli altri, per poterli guardare sul corpo umano e sulla mente e catalogarli. Attraverso i suoi studi, Freud si convinse che le proprietà stimolanti della cocaina erano ideali per curare la depressione. Con il passare del tempo, il creatore della psicoanalisi divenne sempre più entusiasta. La usava contro la depressione e ne ricavava energia e euforia. All’inizio della sua carriera, Freud si fece dunque ampiamente promotore della cocaina, come tonico benefico e sicuro, capace di curare depressione e In effetti un suo collega, Karl Koller, dimostrò l’efficacia della cocaina come anestetico locale in chirurgia oftalmica. Koller è lo scopritore (o forse riscopritore, perché è possibile che i medici Inca già le conoscessero) delle proprietà della cocaina come anestetico locale. Freud usò e sperimentò la cocaina in altre indicazioni e più precisamente come ricostituente e per disintossicare dall’eroina un suo allievo. Se all’inizio il risultato era sembrato favorevole in seguito si rivelò catastrofico: l’allievo, intossicato cronico di cocaina si ridusse in uno stato delirante e morì poco dopo. Ciononostante Freud non perse l’entusiasmo. In tre pubblicazioni successive esaltò il farmaco consigliandolo, in piccole dosi, per il trattamento di varie malattie: Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] impotenza, suggerendo addirittura di usarla come anestetico locale. 80 disturbi gastrici, asma, cachessia e inoltre come afrodisiaco, stimolante, anestetico locale e per la disintossicazione da alcool e dalla morfina. Attribuiva la situazione disastrosa sofferta dal suo allievo alle dosi eccessive, definendole spaventose: dieci volte maggiori di quanto lui stesso ne prendesse. Ribadiva che la cocaina non creava alcun problema a chi l’assume in modeste quantità. Tuttavia poiché già a partire dal 1886 molti medici e malati erano deceduti dopo averne fatto uso il più autorevole specialista della dipendenza da droghe, accusò Freud di aver dato via libera al terzo flagello dell’umanit{ dopo l’alcool e la morfina. Un’accusa che fu formulata anche da importanti studiosi e societ{ mediche europee. La reputazione professionale del padre della psicanalisi venne scossa dalle critiche per cui Freud fu costretto a pubblicare nel 1887 il suo quinto e ultimo volume sulla droga nel quale ritrattò molte delle sue precedenti posizioni: Da quel momento si astenne dal pubblicizzare la droga. Dalla met{ dell’Ottocento fino ai primi del Novecento, sciroppi, tonici e liquori contenenti cocaina e oppio vennero usati largamente, negli Stati Uniti Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] d’America come in Europa, da persone di ogni ceto sociale. 81 L’uomo che, in questo periodo, ottenne il maggior successo fu il parigino (nato in Corsica) Mariano Mariani, inventore nel 1865 del “vino di coca”. Il “Vin Mariani” era il tonico più entusiasticamente apprezzato sulle due sponde dell’Atlantico; per questo tonico vennero addirittura fatti i complimenti ufficiali da: il Principe di Galles, lo Zar e la Zarina di Russia, il re di Svezia e Norvegia. A. Dumas, J. Verne, E. Zola, H. Ibsen e altri celebri scrittori furono altrettanto prodighi di elogi per il “Vin Mariani”. Altri personaggi famosi che posero in risalto i “miracolosi” effetti degli elisir alla cocaina furono l’inventore Edison, Thomas attrici A. come Eleonora Duse e Sarah Bernhardt, musicisti come Gounod e Massenet, scultori come Rodin, cardinali, politici, medici, e persino due papi (Leone e Pio X). essendovi Non alcuna restrizione all’acquisto di queste droghe all’inizio del ’900, i rappresentavano narcotici un accettabile stile di vita per un grande numero di persone, molte delle quali erano personaggi di fama. La cocaina era una presenza rilevante nell’industria del cinema muto. La cocaina ebbe una ulteriore spinta verso l’accettabilit{ quando nel 1886 John Pemberton la incluse come ingrediente principale della sua nuova bibita, la Coca-Cola. Sono gli effetti euforizzanti e stimolanti sul consumatore i maggiori Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] XIII 82 responsabili del travolgente della successo Coca-Cola come bibita più popolare nella storia. La cocaina in breve fu presente nelle bibite gasate, nel tè, nel vino, nella gomma da masticare, nelle sigarette, nelle polveri da naso e in paste simili al tabacco da masticare. La Coca Cola fu a base di cocaina fino al 1903 e veniva venduta al pubblico come “bevanda intellettuale”. Si racconta che R.L. Stevenson avesse pensato ai personaggi del dottor Jekyll e Mr. Hyde come la personificazione degli effetti della cocaina; anche Conan Doyle, Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] autore di Sherlock Holmes, racconta dell’uso di cocaina fatto dal noto investigatore. 83 Non fu che alcuni anni dopo che i pericoli di questa droga cominciarono a diventare evidenti. La cocaina essendo uno stimolante potente,il prolungarsi del suo uso quotidiano causa una grave deprivazione del sonno e perdita di appetito. Una persona può stare per giorni e talvolta settimane senza dormire o alimentarsi appropriatamente. Il consumatore spesso sperimenta comportamenti psicotici e allucinatori. Il venir meno degli effetti della droga provoca un grave stato depressivo alla persona in crisi di astinenza. Se la droga non è prontamente disponibile, la depressione che uno prova in stato di astinenza può diventare così grande che il consumatore può tentare talvolta il suicidio. In America, a cavallo del secolo, iniziò la campagna per dichiarare fuori legge la cocaina; a detta del colonnello Watson della Georgia, Atlanta era un focolaio di cocainomania nera ed era necessario intraprendere con urgenza un’azione legale che combattesse la vendita della Coca Cola. Nel 1914 già 46 stati avevano emanato leggi contro la vendita e l’uso di cocaina. Nel corso di parecchi anni successivi la maggioranza degli americani divenne progressivamente più consapevole dei pericoli della cocaina. Poiché la gravità di questo problema diventava sempre più evidente, la preoccupazione sfociò in una definitiva pubblica campagna per la messa al bando dell’uso sociale della cocaina. Questa pressione del pubblico portò all’eliminazione della cocaina dalla Coca-Cola nel 1903. Alla fine la pressione dell’opinione pubblica divenne così grande da esigere la proibizione della cocaina su scala nazionale. La legislazione statale ne tenne conto, e nel 1920 la cocaina fu aggiunta sarebbero all’elenco stati dei narcotici resi che illegali dall’approvazione della Legge sulle Droghe Pericolose (“Dangerous Drug Act”) del 1920. tuttora una fra le sostanze d’abuso più diffuse. Da un consumo ristretto ad alcune élite sociali e intellettuali, la cocaina negli ultimi anni si è riproposta come fenomeno di massa. La sostanza viene assunta per via nasale (sniffata) e non sono rari i casi di gravi danni alle mucose e ai tessuti del naso, fino alla perforazione del setto. La cocaina base, non solubile in acqua, nella forma di “pasta di coca” (basuco) o in quella di freebase o crack, si “fuma”. Per freebase si intende la forma "base" della cocaina cloridrato, è ovvero la trasformazione della cocaina in sali (solubile in acqua) nell'alcaloide base. Si ottiene dapprima dissolvendo la cocaina cloridrato in acqua. Una volta dissolta in acqua viene aggiunta ammoniaca (o una base forte) per eliminare protoni in eccesso. La soluzione ottenuta in questo modo, però, non è ancora libera da tagli. A questo proposito si aggiunge alla soluzione etere etilico in quanto il freebase è insolubile in acqua ma altamente solubile nell'etere etilico. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Nonostante i divieti di legge, l’uso della cocaina si è protratto, ed essa è 84 Questo permette di separare la freebase dal taglio ottenendo quindi, dopo l'evaporazione dell'etere etilico, una freebase quasi del tutto priva di taglio. Preparare la freebase è estremamente pericoloso, poiché sono possibili esplosioni o produzioni di fiamme e incendi. Con il termine freebase si indica, più in generale, ogni alcaloide nella sua forma base. Il Crack si ottiene mischiando le dovute dosi di cocaina cloridrato e una base bicarbonato di sodio. Il crack è spesso usato più del freebase in quanto si salta un passaggio (eliminazione del taglio con etere) che ne rende meno pericolosa la preparazione. Fumare ha la stessa intensità e rapidità di effetti dell’iniezione endovenosa. Una dose singola di cocaina "sniffata", in media, è di circa 20-30 mg. Dosi elevate possono essere pericolose. Gli effetti di una dose durano non più di 40-60 minuti per chi sniffa, e molto meno (10-20 minuti) per chi si buca o fuma. Segue una più o meno veloce ricaduta verso la normalità, molto brusca nel secondo caso, che può essere vissuta come sgradevole e deprimente, per cui spesso si tende a ripetere l'assunzione fino a esaurire la droga disponibile. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Meccanismo d’azione della cocaina 85 L’effetto farmacologico principale della cocaina a livello del Sistema Nervoso Centrale (SNC) è quello di bloccare il recupero di dopamina nel terminale presinaptico. Il risultato è un aumento del livello di dopamina a livello delle terminazioni sinaptiche dei neuroni dopaminergici del SNC. In particolare, si assiste ad un aumento di dopamina nelle sinapsi fra le terminazioni dei neuroni che proiettano dall'area tegmentale ventrale ed i neuroni del nucleo accumbens e della corteccia prefrontale mediale. Inoltre, la cocaina può bloccare anche il riassorbimento presinaptico di noradrenalina e serotonina. L'iperfunzionamento cronico di tali sistemi indotto dalla cocaina porta ad un deficit della dopamina. Questo fenomeno è alla base della depressione e dell'esaurimento psicofisico che compaiono durante l'astinenza nei cocainomani. Gli effetti della cocaina La cocaina possiede principalmente tre tipi di effetti: 1. anestetico a livello locale; 2. simpaticomimetico: aumento della tachicardia, vasocostrizione, ipertermia, aumento della pressione arteriosa, etc.; 3. stimolante del Sistema Nervoso Centrale: aumenta la vigilanza, induce euforia, acuisce le sensazioni percettive, dà un senso di accresciuta forza fisica e capacità mentale, diminuisce la sensazione di sonno e la fame. Gli effetti della cocaina si verificano più o meno rapidamente e dipendono dalla modalità di assunzione (in ordine di velocità: iniezione endovenosa, inalazione per via nasale, masticazione delle foglie). Gli effetti psicologici sono di natura estremamente variabile in quanto dipendono dagli stati emotivi e dalle aspettative connesse all'assunzione della sostanza e dal valore accreditato alla cocaina. Gli effetti solitamente ricercati sono: • aumento della vigilanza e delle capacit{ mentali • accrescimento delle sensazioni percettive • aumento dell’intensit{ delle emozioni e delle sensazioni sessuali • sicurezza e fiducia in se stessi • aumento della forza fisica e della resistenza alla fatica Aspetti clinici Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] • euforia 86 La natura degli effetti della cocaina varia non soltanto in dipendenza dell'entità della dose, ma anche con la frequenza con la quale essa viene assunta. La cocaina assunta per via intranasale, raggiungendo in pochi secondi il sistema nervoso centrale, provoca una sensazione di intenso piacere (‘rush’). La velocità d'azione farmacologica della cocaina, però, fa sì che l'euforia che si instaura dopo il rush svanisca dopo una trentina di minuti, lasciando il soggetto in condizioni di ansia, depressione ed irritabilit{ (‘down’) ed inducendolo a ripetere l'assunzione della dose. Terminata la disponibilit{ della cocaina, termina anche il ‘binge’ (letteralmente: abbuffata). A questo segue, per 1-4 giorni, uno stato di estrema astenia e sonnolenza, denominato ‘crash’. Al ‘crash’ segue la ‘astinenza propriamente detta, caratterizzata da depressione, stanchezza, irritabilità e soprattutto il desiderio compulsivo e irrefrenabile della cocaina (‘craving’). Normalmente, e’ a questo punto che si verifica una ricaduta. Questa modalit{ d'assunzione, pertanto, conduce facilmente al consumo cronico della cocaina e allo svilupparsi della dipendenza. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Complicanze mediche e psichiche connesse 87 all’abuso di cocaina Le complicanze mediche connesse all’abuso di cocaina in generale consistono principalmente in: • Effetti fisici: - aumento della frequenza cardiaca; - aumento della contrattilità del ventricolo sinistro; - aumento della pressione arteriosa; - rischi considerevoli di trombosi, infarto miocardico e danni permanenti al sistema cardiovascolare; - iper-produzione di adrenalina; - aumento della produzione di endotelina; - diminuzione della produzione di ossido nitrico; - aumento dell'aggregabilità piastrinica nel sangue; - accelerazione del processo aterosclerotico. • Effetti psichici: - Distorsione cognitiva e delle capacità recettive, sensazione di aumento delle Percezioni; - Attenuazione della reattività fisica e mentale; - Riduzione del senso di fatica; - Alterazione del sonno e della sensazione di fame e sazietà; - Senso di euforia. • Effetti a lungo termine: - Depressione, ansia, irritabilità, paranoia, insonnia e psicosi; - perdita di peso; - distruzione del sistema immunitario; - rottura del setto nasale in caso di assunzione reiterata per via • Sintomi di Overdose: Agitazione, ostilità, allucinazioni, convulsioni, ipertermia, infarto, paralisi muscolare e della respirazione, morte. L'intossicazione cronica da cocaina può portare a un vistoso deperimento organico (per anoressia e insonnia) e a gravi turbe neurologiche e psichiatriche. Le alterazioni neurologiche sono rappresentate da tremori, tic, corea, attacchi epilettici, convulsioni e paralisi. Le turbe psichiatriche tipiche dell'abuso cronico di cocaina sono invece le manie, i comportamenti ripetitivi e stereotipati, i deliri paranoici. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] intranasale 88 Gli effetti e la tossicità della cocaina sono condizionati anche dalla modalità e dal tipo di forma con cui viene assunta. Fattori fondamentali sono la velocità di assorbimento e la concentrazione della cocaina. Per esempio, quando s’inala regolarmente si può avere perdita del senso dell’olfatto, emorragie nasali, perforazione del setto nasale, problemi di deglutizione, raucedine e irritazione generale del setto nasale, cosa che può produrre una condizione cronica d’infiammazione e secrezione del naso. Quando s’ingerisce la cocaina può causare cancrena negli intestini perché riduce il flusso del sangue. Ancora, coloro che l’assumono per via endovenosa possono sperimentare reazioni allergiche, alla droga o ad alcune delle componenti che si aggregano alla cocaina nel taglio, ed a volte queste reazioni possono provocare la morte. I consumatori abituali di cocaina, in particolare coloro che se la iniettano, hanno un rischio maggiore di contrarre malattie infettive, come quella del virus HIV o dell’AIDS, e l’epatite. L'uso cronico di crack fumato può determinare disturbi respiratori (nel ritmo e nella profondità) e infiammazione delle vie aeree e broncospasmo. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] Consumo crescente di cocaina in Europa 89 Seconda solo alla cannabis, la cocaina è oggetto di un traffico intenso nel mondo. Si calcola che nel 2008 siano state sequestrate in tutto il mondo 752 tonnellate di cocaina, di cui 107 tonnellate in Europa. La metà dei sequestri europei è stata effettuata in Spagna. In generale, dal 2000 sono aumentati in Europa sia i quantitativi sequestrati e sia il numero dei sequestri, fino a raggiungere la cifra di circa 70 000 sequestri nel 2008. In media, il prezzo della cocaina è diminuito nella maggior parte dei paesi che hanno fornito dati a riguardo. Le indagini realizzate nella popolazione in generale mostrano un aumento nel consumo di cocaina in molti paesi dell’UE, sebbene si tratti di un incremento che, in alcuni Stati membri con la prevalenza più elevata (Regno Unito, Spagna), potrebbe essere in fase di rallentamento. Il consumo di cocaina è più frequente tra i giovani adulti tra i 15 e i 34 anni e tra i maschi. Questa sostanza viene spesso assunta assieme ad altri stupefacenti illeciti e ad alcool. I diversi tipi di consumo e di consumatori di cocaina Si possono individuare consumatori di cocaina in vari gruppi sociali. Per esempio, dalle indagini effettuate negli ambienti ricreativi notturni emergono tassi di prevalenza da 5 a 20 volte superiori tra i frequentatori delle discoteche rispetto alla popolazione generale. Gli studi effettuati sui consumatori di cocaina che non sono in terapia rivelano, di norma, il profilo demografico di un consumatore istruito e socialmente integrato. Inoltre, gli studi e i dati sul trattamento consentono di distinguere tre diversi profili o gruppi di consumatori problematici di cocaina. Il primo gruppo fa uso di cocaina in polvere, da sola o in combinazione con cannabis e/o alcool. Questo gruppo è perlopiù composto da soggetti di sesso maschile, spesso indirizzati alla terapia dal sistema di giustizia penale o su pressione delle reti sociale e familiare. Si tratta di soggetti relativamente ben integrati nella società, con condizioni di vita stabili e un regolare impiego. Il secondo gruppo fa uso di oppiacei e di cocaina. Questi soggetti sono ex o attuali consumatori di eroina che hanno sviluppato anche problemi correlati al consumo di cocaina. Alcuni di loro possono associazione con oppiacei. I soggetti che appartengono a questo gruppo sono spesso altamente emarginati e possono comprendere un’elevata percentuale di persone appartenenti a minoranze etniche e di senzatetto, di disoccupati o di persone in condizioni di lavoro precarie. Questi gruppi si differenziano nei modelli di consumo e nelle condizioni di salute e di vita. Soprattutto in riferimento al primo gruppo, la cocaina viene ricercata per gli effetti di “prestazione” e quindi si consuma anche durante la settimana. I consumatori di cocaina sono giovani (l’80% è fra i 20 e i 35 anni), con un livello di educazione più alto rispetto a quello della stessa fascia d’et{ nella popolazione generale, ma con lo stesso livello economico: ciò significa che la cocaina non è appannaggio né delle classi più alte, né di quelle più basse, ma si ritrova in tutti gli strati. Accomunati però da un particolare stile di vita “giovanilistico”: i più vivono Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] essere in cura con una terapia sostitutiva. Il terzo gruppo fa uso di crack, spesso in 90 soli, non sono sposati, spesso non convivono col loro partner anche quando ce l’hanno, pochi hanno bambini e l’attivit{ sociale ricreativa è intensa. La maggior parte dei consumatori sono “invisibili”: non sono “drogati”, non portano alcun marchio palese e riconoscibile di questo loro “vizio privato”. Non smarriscono la loro rispettabilità, non vengono emarginati. Consumano liberamente, per scelta consapevole, non costretti dalla dipendenza; e riescono, nella maggior parte dei casi, ad armonizzare questo comportamento con il resto della loro vita, senza incorrere in conflitti irrimediabili con il loro ambiente sociale, senza accusare patologie gravi o, più in generale, limitative delle loro possibilit{ “esistenziali”, derivate dal consumo di cocaina. Diagnosi differenziale La diagnosi differenziale è il percorso attraverso il quale il clinico distingue un disturbo da un altro. I disturbi mentali indotti dall’uso di cocaina sono facilmente confusi con altri, quali: bipolarismo, psicosi, ansia generalizzata e panico. Le intossicazioni da anfetamine e da fenciclidina producono un quadro clinico simile, e si possono spesso distinguere dall’intossicazione da cocaina solo per la presenza di metaboliti in un campione di urine o nel plasma. Gli screening tossicologici delle Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] urine sono pertanto un importante strumento di differenziazione. Anche la 91 sindrome di Cushing (abnorme produzione di cortisolo), dal punto di vista medico, è un’altra patologia importante per la diagnosi differenziale. I pazienti che accedono ai servizi di salute mentale spesso presentano problematiche correlate al consumo di sostanze psicotrope in aggiunta a disturbi psichici primitivi. D’altra parte, anche fra i soggetti che si rivolgono ai servizi per il trattamento delle dipendenze, sono frequentemente riscontrati disturbi psichici primari, talvolta non diagnosticati o valutati non adeguatamente per la loro gravità clinica. La comorbidità nei consumatori di cocaina può includere, inoltre, diverse condizioni di interesse psichiatrico, caratterizzate prevalentemente da anomalie del comportamento come, disturbo da deficit dell’attenzione con iperattivit{; disturbi della condotta e della personalità che si esprimono - soprattutto per la presenza di quadri aggressivi e autolesivi, passivo/aggressivi, antisociali, persecutori e multiimpulsivi (anomalie del comportamento alimentare, furto patologico, comportamenti sessuali a rischio, gioco d’azzardo, etc.). Tali aspetti rendono la valutazione più complessa e la gestione del caso decisamente più difficile. Il disturbo bipolare, in particolare, è una condizione morbosa frequentemente associata con i disturbi da uso di cocaina e altre sostanze (poliabuso/polidipendenza). Tale condizione di comorbidità determina grave disabilità nel bipolare, morbilità per altri disturbi correlati e alto rischio di suicidio. La presenza contemporanea di disturbi psichici e di abuso/dipendenza da sostanze è un fattore predittivo rilevante per la scarsa adesione ai trattamenti e ne condiziona, spesso, anche l’esito. La scarsa adesione ai trattamenti può avere effetti negativi rendendo difficile la creazione della necessaria alleanza terapeutica. Inoltre, crea sfiducia e scetticismo sia nei terapeuti che nei pazienti, induce resistenze, aggrava la sofferenza e la prognosi e aumenta i costi dell’assistenza sanitaria. Tali aspetti possono essere enfatizzati, dal punto di vista clinico, anche a carico dei pazienti schizofrenici che afferiscono ai Servizi di salute mentali e che fanno uso di cocaina. Vi sono, infine, alcuni punti di riferimento utili per discriminare i disturbi psichici “primari” da quelli “secondari” laddove si intenda per primario la presenza di problematiche cliniche precedenti all’uso della sostanza e per secondario la Cocaina e gioco d’azzardo Una recente ricerca della Washington University School of Medicine ha dimostrato che gli individui cocaina-dipendenti hanno il doppio delle probabilità di avere problemi di gioco seri rispetto a coloro che non sono cocaina-dipendenti. I risultati dello studio sono stati annunciati recentemente ad un convegno della American Society of Addiction Medicine. Quasi 1.000 persone hanno partecipato allo studio, dei quali 512 già sotto trattamento farmacologico. Quasi 30% dei partecipanti allo studio dipendenti da cocaina hanno avuto problemi legati al gioco e quasi la metà di questi erano giocatori patologici. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] presenza di problemi conseguenti all’uso di sostanze. 92 Alcune ricerche hanno usato immagini del cervello per dimostrare che la necessità di giocare e la necessità di usare la cocaina coinvolgono l’attivazione delle stesse regioni cerebrali. Questa scoperta supporta l’idea che la dipendenza non è limitata al comportamenti che includono l’assumere sostanze. A Tre gruppi di partecipanti, cocainomani, giocatori patologici e un gruppo di controllo non dipendente, sono stati mostrarti film al fine di evocare la dipendenza da cocaina, da gioca, risposte neutrali e altre risposte emotive, mentre le loro funzioni cerebrali venivano monitorate usando la risonanza magnetica funzionale (FMRI). Questo metodo permette di monitorare in tempo reale immagini in sequenza del flusso di sangue nel cervello e permettono agli scienziati di determinare le regioni cerebrali che vengono attivate o soppresse durante l’esposizione a differenti tipi di stimoli. I soggetti dei tre gruppi hanno avuto risposte completamente differenti a i tre tipi di film: quelli che abusavano di cocaina hanno avuto l’esperienza di un intenso desiderio di farne uso quando veniva mostrata nel film, ma nessun desiderio di giocare quando veniva mostrato il gioco. Allo stesso tempo, i giocatori riportavano una forte urgenza di giocare quando veniva mostrato il gioco, ma nessuna reazione quando veniva mostrata la cocaina. Il gruppo di controllo non dipendente riportava una reazione neutrale o di disgusto sia alla cocaina che al gioco. I cambiamenti nell’attivazione cerebrale rispecchiavano queste differenti risposte ai film. Comparati con i soggetti non dipendenti, i cocainomani e i giocatori mostravano Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] cambiamenti nell’attivit{ cerebrale: 93 a) la regione associata all’appetito e al controllo del piacere; b) la corteccia prefrontale associata alla capacità di giudizio e di decisione. I cambiamenti cerebrali suggeriscono che il craving nei pazienti dipendenti si sviluppa sia rendendoli più sensibili ai cambiamenti emotivi sia riducendo l’abilit{ di usare la funzione esecutiva di trattenere gli impulsi. Il ricercatore Marc Potenza interpreta questi risultati come supporto alla sua teoria che il gioco d’azzardo è come la dipendenza da droga senza sostanza. CONCLUSIONI Dai dati raccolti nel nostro lavoro si possono rilevare due linee di ricerca: una riferita ai dipendenti delle sale da gioco e l’altra riferita ai giocatori stessi. Per quanto riguarda la prima linea vediamo che i lavori in questa direzione sono molto scarsi, l’unico dato è riferito al fatto che fra i lavoratori che operano prevalentemente nelle discoteche la proporzione delle persone che fanno uso di cocaina va da 5 a 20 volte di più della popolazione normale. Altri dati ci dicono che l’uso di cocaina è più alto della media anche in quelle professioni dove è richiesta una prestazione fisica intensa e particolarmente sostenuta nel tempo (i cottimisti dell’edilizia nell’interland milanese). Da queste considerazioni si può, con molta prudenza, supporre che anche fra i lavoratori delle sale da gioco e casinò, la percentuale di dipendenti che fa uso di cocaina sia superiore alla media. Tuttavia questa considerazione ha la validit{ di un’ipotesi da verificare con ulteriori ricerche, non di una conclusione scientifica. Per quanto riguarda invece la direzione legata alla comorbidità fra uso di cocaina e GAP, vediamo che in questa linea, i dati sembrano sostenere l’ipotesi di una stretta cocainomani, anche da evidenze scientifiche sulla base della fisiologia e funzionalità cerebrale. Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data] correlazione fra i due, suffragati, oltre che dai dati comportamentali dei 94 BIBLIOGRAFIA Antonini G., Il cocainismo: la massima insidia dei veleni piacevoli, in Giornale della Reale Societ{ Italiana d’Igiene, anno XLIX, fasc. 4, 1927, p.1. Arif A.A., Adverse Health Consequences of Cocaine Abuse, World Health Organization, Geneva, 1987. Arnao G., Cocaina e crack, Feltrinelli, Milano, 1993. Arnao G., Proibito capire. Proibizionismo e politiche di controllo sociale, Ega, Torino, 1990. AA.VV., Adolescenza e condotte a rischio: informazione e prevenzione contro l’abuso di sostanze psicoattive, atti del corso, AUSL di Reggio Emilia gennaio 1999. 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