Prevenzione e promozione della salute.
Panoramica internazionale:
la situazione sammarinese.
Analisi psicosociale del fenomeno
DOTT. ROBERTO SAILIS
PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE “IL ROSSO E IL NERO”
GENNAIO 2010
SOMMARIO
INTRODUZIONE ...................................................................................................................................... 5
1.IL NUOVO CONCETTO DI SALUTE……………………………………………………………………….7
1.1. EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO DI SALUTE .......................................... 9
1.2. LE CONFERENZE INTERNAZIONALI DI PROMOZIONE DELLAL SALUTE 10
1.2.1. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’ASSISTENZA SANITARIA PRIMARIA
ALMA-ATA, URSS, 6-12 SETTEMBRE 1978. ................................................10
1.2.2. CONFERENZA SULLA STRATEGIA OMS “SALUTE PER TUTTI – UNA POLITICA
PER LA SALUTE IN EUROPA” (OMS 1985). ................................................... 10
1.2.3. CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE, 1986,
OTTAWA, ONTARIO, CANADA...........................................................................11
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
1.2.4. CONFERENZA INTERNAZIONALE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE. ADELAIDE
1
AUSTRALIA 1988. .............................................................................................13
1.2.5. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE
SUNDSVALL SVEZIA 1991. ...............................................................................14
1.2.6. CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE.
JAKARTA INDONESIA 1997. .............................................................................15
1.2.7. CONFERENZA GLOBALE SULLA PROMOZIONE DELLA SALUTE. CITTÀ DEL
MESSICO 2000 . ................................................................................................17
1.2.8. CONFERENZA MONDIALE PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE. “LA CARTA
DI BANGKOK PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN UN MONDO
GLOBALIZZATO”. BANGKOK 2005. .................................................................. 17
1.3. IL PROGETTO CITTA’ SANE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA
SANITA’ ..............................................................................................................................19
1.4. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN ITALIA.......................................................20
CONCLUSIONI ........................................................................................................................................22
2. PUNTO D’INCONTRO FRA OPERATORI DEL GIOCO E TECNICI DELLA SANITA’ .....23
2.1 LA PREVENZIONE ...........................................................................................................23
2.2.
MOLTEPLICITÀ
DI
MODELLI
D’INQUADRAMENTO
DEL
GIOCO
D’AZZARDO ......................................................................................................................25
2.3. CLASSIFICAZIONE DELLE MISURE ADOTTATE NELLE SALE PER LA
PREVENZIONE DEL GAP ..............................................................................................29
3. MODELLI DI GESTIONE DEL GIOCO PROBLEMATICO PRESSO I CASINO’ .................32
3.1.1. FONDO PER LA PREVENZIONE E LOTTA AL GIOCO PATOLOGICO
.............................................................................................................................33
3.1.2. LE MISURE CONTENUTE NELLA CONCEZIONE SOCIALE..............35
COMMENTO ..............................................................................................................................37
3.2. IL MODELLO DI PREVENZIONE AUSTRALIANO...............................................38
3.2.1.IL GIOCO RESPONSABILE DELLA SOCIETA’ CROWN ........................39
3.2.2. L’AMBIENTE DEL GIOCO D’AZZARDO CROWN .................................42
3.2.3.MISURE ECONOMICHE PRECAUZIONALI ..............................................43
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
3.1. MODELLO DI PREVENZIONE SVIZZERO ..............................................................................33
2
3.2.4. CODICE DI CONDOTTA PER UN GIOCO D’AZZARDO
RESPONSABILE .............................................................................................43
COMMENTO ..............................................................................................................................44
3.3. MODELLO DI PREVENZIONE USA ...........................................................................45
PROGRAMMI DI PREVENZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE ................50
3.4. MODELLO DI PREVENZIONE CANADESE ............................................................51
3.4.1. LINEE GUIDA DELLE POLITICHE DI PREVENZIONE DEL GAP .....54
3.5. IL MODELLO DI PREVENZIONE OLANDESE ........................................................57
3.6. MODELLO DI PREVENZIONE SANMARINESE .....................................................59
4. LA POSIZIONE EUROPEA SUL GIOCO D’AZZARDO.............................................................63
4.1. LA DIRETTIVA 2006/123/CE, PUBBLICATA SULLA GAZZETTA UFFICIALE DELLA UE
IL 27/12/2006 ................................................................................................................. 63
4.2. GRAN BRETAGNA ................................................................................................................63
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
4.3. SVEZIA ..................................................................................................................................64
3
4.4. AUSTRIA ................................................................................................................................65
4.5. FRANCIA ...............................................................................................................................66
4.6. SPAGNA................................................................................................................................66
4.7. DANIMARCA .......................................................................................................................67
4.8. GERMANIA ..........................................................................................................................67
4.9. ITALIA ..................................................................................................................................67
CONCLUSIONI ........................................................................................................................................68
APPENDICE A : USO
E ABUSO DI SOSTANZE IN AMBIENTE LAVORATIVO: RISCHI LEGATI AI
DIPENDENTI DELLA SALA DA GIOCO.
LA PIANTA DELLA COCA ............................................................................................................................76
STORIA E ORIGINI .......................................................................................................................................77
MECCANISMO D’AZIONE DELLA COCAINA ................................................................................................85
GLI EFFETTI DELLA COCAINA ....................................................................................................................86
ASPETTI CLINICI .........................................................................................................................................86
COMPLICANZE MEDICHE E PSICHICHE CONNESSE ALL’ABUSO DI COCAINA ...........................................87
CONSUMO CRESCENTE DI COCAINA IN EUROPA .......................................................................................89
I DIVERSI TIPI DI CONSUMO E DI CONSUMATORI DI COCAINA ...................................................90
DIAGNOSI DIFFERENZIALE...........................................................................................................91
COCAINA E GIOCO D’AZZARDO ...................................................................................................................92
BIBLIOGRAIFA…………………………………………………………………………………………………..91
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
CONCLUSIONI ........................................................................................................................................94
4
INTRODUZIONE
In questo lavoro intendiamo realizzare un tentativo d’incontro fra una
concezione puramente economica del gioco d’azzardo, con una che vede le
organizzazioni che gestiscono il gioco d’azzardo, partecipi delle responsabilit{ che la
loro
azione
comporta
nell’influenzare
positivamente
o
negativamente
i
comportamenti individuali e collettivi.
Il rapporto fra i gestori del gioco e gli operatori del settore sanitario, che si
occupano di gioco d’azzardo patologico, è ricco di pregiudizi ed incomprensioni che
alimentano una serie di condotte difensive da parte di entrambi.
E’ importante per questo chiarire alcuni termini e concezioni che possono
sembrare distanti fra loro ma che in realtà non lo sono. Introdurre il concetto di
salute nel mondo del gioco d’azzardo, poteva sembrare rischioso o non pertinente
con la mission dei gestori del gioco. Questo perché culturalmente e storicamente
sono realtà che si sono sviluppate in contesti molto differenti. Se iniziamo a
considerare
la
concezione
della
salute
a
partire
dalle
formulazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanit{ (OMS), lentamente vedremo come questa
distanza è soltanto apparente. In fondo nessuna organizzazione sociale può avere
come mission la creazione di patologie sociali e personali, bensì la salute dei
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
cittadini che compongono la societ{ in cui l’organizzazione opera. Questo per l’ovvio
5
motivo che le realt{ sociali non vivono scollegate fra loro ma in un’interconnessione
d’interessi dove l’eventuale danno di una parte comporta, prima o poi, un danno
anche per l’altra. Il fine di questo lavoro consiste proprio nel cercare di mostrare i
punti d’incontro fra le parti in causa, e la necessit{ di trovare un terreno comune nel
rispetto delle reciproche competenze e specialità. In fondo, il giocatore patologico
non è un buon cliente per il casinò, come un alcolista non lo è per una rivendita di
alcolici. Se la mission di un casinò è di produrre un reddito attraverso la “vendita” di
gioco d’azzardo, il giocatore patologico non rappresenta certamente il mezzo
migliore per raggiungere questo scopo. La mission dei professionisti della sanità è
invece quella di intervenire, con i propri strumenti e le proprie competenze, nel
campo della prevenzione e della terapia. Considerando quanto detto, è più
comprensibile il coinvolgimento dei produttori di gioco d’azzardo nelle campagne di
prevenzione e trattamento del gioco d’azzardo patologico. Ciò è quanto avviene in
misura e forme differenti a livello internazionale, in questi ultimi anni dove, per
altro, si assiste ad un grande incremento dell’offerta di gioco. In molte Nazioni
assistiamo al movimento del “Gioco responsabile” che, a partire dagli Stati Uniti
negli anni ottanta, si è diffuso in tutto il Mondo in modi differenti, e rappresenta la
migliore forma d’integrazione fra le esigenze della salute pubblica con quelle del
business delle aziende del gioco.
La seconda parte del lavoro, include una rassegna critica di diverse politiche
e modelli di misure di prevenzione adottate da diversi paesi, per prevenire il gioco
patologico e promuovere il gioco responsabile.
Per inoltrarci in questo lavoro è opportuno considerare in modo chiaro e
preciso la posizione del movimento della salute pubblica, in particolare quello legato
alla prevenzione ed alla promozione della salute, dalle sue origini fino ad oggi, così
come si delinea nelle conferenze dell’OMS.
La scelta di campo è quella di non prendere in considerazione tutti i tipi di
gioco d’azzardo, ma esclusivamente le forme di gioco d’azzardo che si realizzano nei
casinò. Queste rappresentano un’occasione di studio e d’intervento estremamente
interessanti perché permette di capire il comportamento di gioco nel contesto
circoscritto in cui la persona lo adotta, non il comportamento di gioco in astratto,
sorta di laboratorio nel quale studiare le condotte di gioco, nell’ampio spettro delle
sue varianti che vanno dal gioco sano a quello patologico. Inoltre nel casinò, si ha
l’opportunit{ d’intervenire direttamente sulle persone che giocano, non come
avviene in un bar o in un locale di passaggio, dove il controllo della persona è
pressoché impossibile.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
avulso da ogni riferimento concreto. In questo senso si può considerare il casinò una
6
1.
IL NUOVO CONCETTO DI SALUTE
In questa parte iniziale del lavoro si prendono in considerazione il moderno
concetto di salute e il percorso che questo ha avuto fino ad oggi. E’ necessario per
questo partire dalle origini storiche, dalla formulazione dell’OMS, per giungere ad
una rapida rassegna di alcune leggi italiane in materia di salute.
A partire dallo Statuto dell’ OMS (1948), per la prima volta si riflette in modo
differente ed organico sul superamento del concetto di salute inteso come assenza di
malattia. I parametri rilevanti per questo concetto diventano così la promozione del
benessere fisico psichico e sociale dell’individuo. Si allargano quindi le
considerazioni necessarie per una valutazione globale della salute, staccandosi da
un riferimento esclusivamente soggettivo per includervi, quello che in passato era
considerata esclusivamente una conseguenza del benessere personale, cioè la
componente sociale della persona.
Il mutamento di questo paradigma inizia all’interno degli ambienti sanitari,
passando da una visione riduzionistica della malattia, che derivava dalla rilevazione
e valutazione di un danno prevalentemente organico, alla considerazione del malato,
dando così maggiore enfasi agli aspetti non solo patologici della persona, ma anche
alle sue qualità generali e potenziali.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
In quest’evoluzione culturale che parte dalla considerazione del malato, si è
7
giunti alla concezione della persona come attore sociale, che nella realtà in cui vive
è, non più l’oggetto degli interventi sanitari o sociali, ma diventa ora protagonista ed
attore che va coinvolto in tutti gli aspetti della promozione alla salute.
Nella Carta di Ottawa si definiscono ancora meglio gli aspetti del
protagonismo delle persone nella promozione della salute; si esplicita, infatti, come
le persone vadano coinvolte nei progetti fin dai momenti iniziali dell’intervento, gi{
nella programmazione, oltre che, nell’implementazione e valutazione dei progetti.
Le profonde trasformazioni avvenute in questi ultimi anni, che hanno colpito
la famiglia, il mercato del lavoro, il sistema previdenziale, non ultimo, le difficoltà
economiche, influiscono sulla nostra salute, se come crediamo, in linea con la
definizione data dall’OMS, essa non è solo assenza di malattia ma uno stato di
completo benessere fisico, psichico e sociale.
Promuovere oggi la salute significa tener conto di questi nuovi elementi
che sfuggono alla sfera sanitaria, ed intervenire in ogni luogo sia esso paese o
metropoli, ospedale, posto di lavoro e scuola. Promuovere la salute comporta
informare, prevenire, rendere le persone attente e reattive ai nuovi stimoli, in
una parola partecipanti, per poter esse stesse prendere parte al processo
decisionale che stabilisce le strategie da perseguire per il controllo della
propria salute, allo scopo di migliorarla.
I continui allarmi sociali legati alle difficoltà insite nei grandi spostamenti
migratori cui assistiamo in questi ultimi anni, al problema dell’integrazione
multirazziale, agli alti tassi di condotte delinquenziali e devianti, alla pesante crisi
economica internazionale e locale ed alle conseguenti difficoltà occupazionali che
questa comporta nella società; impongono nuove riflessioni e nuovi modi di
reinterpretare la vita nella sua dimensione soggettiva e sociale.
I contenuti essenziali della promozione della salute consistono nel
promuovere una consapevolezza nelle persone sul loro diritto al benessere ed
alla loro piena realizzazione in un contesto sociale positivo e attivamente
Se da un punto di vista generale il nuovo approccio della promozione della
salute ha degli obiettivi ambiziosi e strategici fondamentali per il miglioramento
delle condizioni di vita dell’uomo, è comunque importante cercare di rilevare come
questa nuova concezione è trasmessa e recepita nella società contemporanea.
Sebbene i primi fermenti in questo senso risalgono agli anni ‘40, con la definizione
di salute data nello Statuto dell’OMS del 1948, è dalla Conferenza internazionale
sull’assistenza Sanitaria primaria di Alma-Ata in URSS nel 1978 che si è data una
maggiore continuità a questo movimento, arrivando poi a definirne i principi
fondamentali con la Carta di Ottawa nel 1986.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
rispondente ai bisogni dell’uomo.
8
1.1. EVOLUZIONE STORICA DEL CONCETTO DI SALUTE
Nel 1948 lo Statuto dell’Organizzazione Mondiale della Sanit{ (OMS),
definisce la salute come “uno stato di completo benessere, fisico, mentale e
sociale e non la semplice assenza di malattia o d’infermità”, e la considera un
diritto fondamentale dell’uomo.
Nel 1974 con il Rapporto del Ministro Lalonde “Una nuova prospettiva sulla
salute dei Canadesi”, nasce in Canada il movimento per la Nuova Sanità Pubblica. Il
Rapporto segna il passaggio dal modello terapeutico che aveva caratterizzato la
strategia pubblica negli anni ’30, ad un modello orientato alla prevenzione. Nello
studio si evidenziava infatti come la maggior parte delle morti precoci e delle
invalidità che si verificavano in Canada, potessero essere prevenute. Il movimento
per la Nuova Sanit{ Pubblica è in seguito cresciuto attraverso una serie d’iniziative
dell’OMS, a partire dalla Conferenza di Alma Ata del 1978, riconosce come i
principali determinanti di salute (cibo, acqua, casa, lavoro) siano fuori dal settore
sanitario.
L’impegno dell’ OMS è proseguito nelle conferenze internazionali dove ha
perfezionato e divulgato i concetti della promozione della salute, indicando obiettivi,
strategie e politiche che gli Stati devono adottare per conformarsi al nuovo concetto
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
di salute pubblica.
9
1.2. LE CONFERENZE INTERNAZIONALI DI PROMOZIONE
DELLAL SALUTE
1.2.1.
Conferenza Internazionale sull’Assis tenza
Sanitaria Primaria Alma -Ata, URSS, 6-12 settembre
1978.
In essa si ribadisce con forza che la salute è un diritto fondamentale e si
riafferma che il maggior livello di salute possibile è un risultato sociale
estremamente importante in tutto il mondo; la sua realizzazione richiede il
contributo di diversi settori, economici, sociali e sanitari.
Obiettivo sociale dei Governi, sar{ quello di raggiungere entro l’anno 2000 “
un livello di salute che permetta a tutti i popoli del mondo, di condurre una vita
socialmente ed economicamente produttiva.”
Elemento fondamentale per raggiungere questo obiettivo è l’assistenza
sanitaria primaria, nella quale gli individui sono chiamati ad una piena
partecipazione nelle fasi di progettazione, organizzazione, funzionamento e
luoghi di vita e di lavoro, comprende tra l’altro: l’educazione sui principali problemi
di salute, una corretta alimentazione, acqua sicura, il miglioramento delle condizioni
igieniche fondamentali; e coinvolge oltre al settore sanitario, l’istruzione, l’edilizia, i
lavori pubblici, che debbono operare in modo coordinato.
1.2.2.
Conferenza sulla Strategia OMS “Salute per
tutti – Una politica per la salute in Europa” (OMS
1985).
Obiettivo del documento dell’OMS è l’aumento della speranza di vita in buona
salute per tutte le persone, la possibilità che tutti possano accedere a servizi sanitari
di qualit{ e l’equit{ della salute tra gli stati e al loro interno. In ciascuno stato il
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
controllo. L’Assistenza sanitaria che deve essere portata il più possibile vicino ai
10
sistema sanitario deve essere in grado di rispondere ai bisogni sanitari e sociali della
popolazione durante tutto l’arco della vita.
I principi fondamentali della salute per tutti sono:
L’Equit{, nel senso che le persone dovrebbero avere pari opportunità di
realizzare al meglio la propria salute, attraverso una politica orientata al
miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di coloro che sono svantaggiati,
per raggiungere livelli analoghi a quelli dei gruppi più fortunati.
Cooperazione intersettoriale, nel senso che molti settori della società
debbono collaborare per raggiungere la salute per tutti; la cooperazione si esplica a
livello nazionale, regionale e locale, coinvolgendo anche il settore industriale, i
sindacati e le associazioni professionali.
Partecipazione
attiva
della
comunità,
nel
senso
che
le
persone
adeguatamente informate e motivate partecipano in modo attivo alla definizione
delle loro priorità e al processo decisionale.
Assistenza sanitaria di base, nel senso che i bisogni di base della comunità
siano soddisfatti da servizi vicini al luogo di vita e di lavoro delle persone quindi di
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
facile accesso e, al tempo stesso, di alta qualità.
11
1.2.3.
Conferenza Internazionale di Promozione
della Salute, 1986, Ottawa, Ontario, Canada
La Carta di Ottawa sulla strategia di sviluppo della promozione della salute,
siglata da 36 membri dell’OMS, è una risposta alle esigenze mondiali sempre più
diffuse, di un nuovo movimento di sanità pubblica. Essa sottolinea lo stretto legame
esistente tra le condizioni socioeconomiche, l’ambiente fisico, lo stile di vita delle
persone e la salute ed individua nei cittadini e nella comunità i principali
protagonisti per la promozione della salute.
La Promozione della salute è quel “processo che mette in grado le persone di
aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla”.
Il termine inglese empowerment che significa conferire poteri, mettere in
grado di, in realtà è di difficile traduzione come singolo vocabolo italiano.
L’empowerment è il processo generale di rinforzo crescita e responsabilizzazione
delle persone e della comunità affinché queste diventino sempre più capaci di
svolgere la loro azione sociale.
Nel contesto della Promozione della salute, l’Empowerment è quindi quel
processo sociale, culturale, psicologico, educativo e politico attraverso il quale i
singoli ed i gruppi sociali acquisiscono la capacità di riconoscere i propri bisogni di
salute, partecipano ai processi decisionali e agiscono per soddisfare tali bisogni.
La salute è una risorsa per la vita quotidiana, non l’obiettivo della vita, essa
assume una connotazione positiva che valorizza le risorse personali e sociali e le
capacit{ fisiche. “ La Promozione della salute non è una responsabilit{ esclusiva del
settore sanitario, ma va al di l{ degli stili di vita e punta al benessere “.
Sono 4 gli elementi chiave per la promozione della salute.
I prerequisiti per la salute. Ovvero: pace, abitazione, istruzione, cibo, un
reddito, un ecosistema stabile, la continuità delle risorse, la giustizia sociale e
l‘equit{ sociale. Il miglioramento dei livelli di salute deve tener conto
Sostenere la causa della salute. I diversi fattori economici, politici, culturali,
sociali, ambientali possono favorire la salute o danneggiarla. Promuovere la salute
vuol dire rendere favorevoli queste condizioni affinché migliorino la qualità della
vita.
Mettere in grado. Ovvero tutti devono essere messi nella condizione di
raggiungere il loro potenziale di salute. La Promozione della salute deve garantire
queste possibilità assicurando pari opportunità e risorse, indistintamente a uomini e
donne.
Mediare. La promozione della salute richiede l’intervento coordinato oltre
che del settore sanitario, anche degli altri settori sociali ed economici, associazioni
non governative, volontariato; tutti devono essere coinvolti. I programmi di
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
necessariamente di questi requisiti fondamentali.
12
Promozione della salute dovrebbero essere adattati ai bisogni locali dei paesi in cui
sono predisposti, tenendo conto dei diversi sistemi sociali, culturali ed economici.
La Conferenza individua cinque strumenti d’azione della promozione della
salute:
Costruire una politica pubblica per la salute, dove la salute rappresenta un
punto continuo di riferimento nell’ordine del giorno di coloro che compiono scelte
politiche.
Creare ambienti favorevoli, dove i modelli di vita, il lavoro, siano anch’essi
fonte di salute per le persone. La Conservazione delle risorse naturali rappresentano
anch’esse una strategia per la promozione della salute.
Dare forza all’azione della comunit{, l’empowerment, cioè accrescere la
possibilità che gli individui e i gruppi hanno, di controllare attivamente la loro vita.
Sviluppare le capacit{ personali. Attraverso l’informazione e l’educazione alla
salute, la Promozione della salute favorisce lo sviluppo individuale e sociale. Le
persone saranno così in grado di esercitare un maggior controllo sulla propria salute
e sugli ambienti. L’apprendimento costante che dovr{ continuare per tutto l’arco
della vita, permetterà alle persone di fronteggiare le situazioni di grave disagio e le
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
malattie croniche. Questo processo deve essere reso possibile dalla famiglia, dalla
13
scuola, dall’ambiente di lavoro e dagli ambienti organizzativi della comunit{.
Riordinare i servizi sociali affinché l’organizzazione dei servizi sanitari si
concentri sui bisogni complessivi dell’uomo visto nella sua interezza.
Come impegno preso dalla Conferenza vi è il riconoscimento che le persone
costituiscono la maggiore risorsa per la salute e di conseguenza vanno supportate
sia con mezzi finanziari che con altri mezzi affinché la salute stessa diventi un
importante investimento sociale condiviso e tutelato dalla comunità.
1.2.4.
Conferenza Internazionale di Promozione
della Salute. Adelaide Australia 1988 .
La Conferenza di Adelaide sulle Politiche di Promozione della salute con 220
partecipanti provenienti da 42 paesi, prosegue sulle indicazioni stabilite ad AlmaAta e Ottawa. Nell’ordine del giorno degli operatori politici la salute dovr{ essere
sempre sostenuta con particolare attenzione. La Salute per tutti sarà raggiunta solo
se la creazione e la conservazione di condizioni sane di vita diventerà di primaria
importanza in tutte le decisioni della vita pubblica.
La politica per la tutela della salute dovrà garantire che i progressi
tecnologici favoriscano la protezione della salute anziché ostacolarla per
raggiungere il miglioramento dell’equit{.
La Conferenza raccomanda che l’OMS prosegua lo sviluppo della Promozione
della salute attraverso le cinque strategie indicate nella Carta di Ottawa.
1.2.5.
Conferenza
Internazionale
sulla
Promozione della salute Sundsvall Svezia 1991.
Nella Conferenza si pone l’accento sul fatto che milioni di persone
vivono in condizioni di estrema povertà, in un ambiente così degradato da
minacciare la loro salute, e che rende impossibile realizzare l’obiettivo “
Salute per tutti entro l’anno 2000”. L’attenzione mondiale si dovr{ quindi
impegnare più attivamente nella realizzazione di un ambiente più favorevole
creare ambienti favorevoli che possono essere sperimentati da politici,
tecnici e da chi opera nella comunit{ nei settori della salute e dell’ambiente.
Nella Conferenza è messo in risalto come l’istruzione sia un
fondamentale diritto umano e indispensabile per determinare cambiamenti
politici, economici e sociali necessari per rendere la salute, una possibilità
per tutti. I problemi della salute, ambientali e dello sviluppo umano, non sono
separati. Lo sviluppo deve suggerire miglioramenti nella qualità della vita e
della salute, insieme alla protezione ambientale. Solo facendo confluire tutte
le forze in un’associazione globale si potr{ assicurare un futuro al nostro
pianeta.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
per la salute. Questo documento identifica molti esempi ed approcci per
14
1.2.6.
Conferenza
internazionale
sulla
Promozione della salute. Jakarta Indonesia 1997 .
La Conferenza che ha per titolo “Nuovi attori per una nuova era:
introdurre la promozione della salute nel 21° secolo “, giunge dopo 10 anni
dalla Carta di Ottawa che è diventata guida e fonte di ispirazione per la
promozione della salute. Questa Conferenza è la prima che è organizzata in un
paese in via di sviluppo ed è anche la prima che coinvolge il settore privato
per incentivare la Promozione della salute. Costituisce una riflessione su
quanto è stato appreso circa l’efficacia della Promozione della salute,
riesamina i determinanti della salute ed identifica la direzione e le strategie
necessarie per orientare le sfide di promozione della salute nel 21° secolo.
Le strategie di promozione della salute descritte nella Carta di Ottawa
sono in grado di modificare sia gli stili di vita che le condizioni sociali,
economiche ed ambientali, riducendo in modo significativo le disuguaglianze
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
nei confronti della salute. Per affrontare le nuove minacce alla salute quali la
15
prevalenza delle malattie croniche, il comportamento sempre più sedentario,
l’urbanizzazione, l’aumentato abuso di droghe, la violenza nella vita
quotidiana, malattie infettive nuove e riemergenti e prima tra tutte la
povertà, la cooperazione diventa essenziale. Essa richiede un nuovo accordo
operativo tra i differenti settori della società, siano essi pubblici o privati.
Obiettivo della Conferenza è di portare avanti le priorità della
promozione della salute nel 21° secolo:
-
Promuovere la responsabilità sociale per la salute. Sia il settore
pubblico che quello privato dovrebbero promuovere la salute con politiche ed
azioni che tutelino l’ambiente, che riducano la produzione, il commercio e
l’uso di sostanze pericolose come il tabacco e gli armamenti, che
salvaguardino la salute dei cittadini nei luoghi di mercato e sui posti di
lavoro.
-
Aumentare gli investimenti per lo sviluppo della salute con
risorse supplementari per l’istruzione, la casa ed il settore sanitario . Maggiori
investimenti per la salute ed il riordinamento di investimenti esistenti, sia
all’interno del proprio paese che tra paesi diversi, può far progredire lo
sviluppo umano, la salute e la qualità della vita.
-
Consolidare ed espandere gli accordi operativi per la salute . I
diversi settori presenti a livello di governo e nella società debbono stipulare a
favore della salute e dello sviluppo sociale, accordi operativi e quelli già
esistenti vanno ulteriormente rafforzati.
-
Aumentare le capacità della comunità e attribuire maggiori
poteri all’individuo. La promozione della salute è realizzata dai cittadini e
non su di loro. Essa favorisce sia l’abilit{ degli individui ad agire, sia la
capacità del gruppo, organizzazione, comunità di influenzare i determinanti
per la salute.
-
Garantire infrastrutture per la Promozione della salute. Devono
essere create diverse reti per ottenere una collaborazione intersettoriale.
Queste reti dovrebbero fornire assistenza reciproca, sia all’interno di una
I partecipanti alla Conferenza con l’impegno di condividerne il
contenuto con i propri governi, sostengono la formazione di un’alleanza
globale per la promozione della salute. Tra le priorità di quest’alleanza vi è
quella di aumentare la consapevolezza che i determinanti della salute
possono essere modificati. Chiedono all’OMS di assumere un ruolo di guida
per la costruzione di quest’alleanza coinvolgendo i governi, le organizzazioni
non governative, le banche per lo sviluppo, le agenzie delle Nazioni Unite, le
istituzioni interregionali, le agenzie bilaterali, il movimento del lavoro e delle
cooperative, il settore privato nel portare avanti le priorità di azione per la
promozione della salute.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
nazione che tra paesi diversi.
16
1.2.7.
Conferenza Globale sulla promozione della
salute. Città del Messico 2000 .
Con questa Conferenza sono state identificate le azioni per colmare le
differenze di equità in promozione della salute, attraverso più forti meccanismi di
collaborazione in tutti i settori ed i livelli della società. In essa sono confermati e
riassunti gli aspetti che sostengono lo sviluppo della Promozione della salute. Per la
dimostrazione di efficacia della promozione della salute è necessario che ci sia:
Mobilitazione delle risorse, siano esse finanziarie, materiali ed umane, per
implementare e sostenere la Promozione della salute a tutti i livelli.
Accesso alle informazioni sui determinanti della salute.
Sviluppo di risorse umane attraverso l’informazione, la formazione e lo
scambio di esperienze. L’Universit{ e le istituzioni scolastiche offrono la
disponibilità di professionisti in grado di guidare verso le strategie e le conoscenze
della Promozione della salute.
Il nuovo orientamento dei servizi sanitari verso il raggiungimento dell’equit{
nella salute.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
La promozione di una effettiva cooperazione tra politici, ricercatori e tecnici
17
per implementare le strategie di promozione della salute ai diversi livelli di governo
(locale, nazionale, internazionale).
Indicare la Promozione della salute come fondamentale priorità nei
programmi e nelle politiche a tutti i livelli di governo.
Dare primaria importanza all’attiva partecipazione di tutti i settori della
societ{ per l’implementazione della promozione della salute.
1.2.8.
Conferenza Mondiale per la Promozione
della salute. “La Carta di Bangkok per la promozione
della salute in un mondo globalizzato”. Bangkok
2005.
La Carta di Bangkok definisce azioni ed impegni necessari per agire sui
determinanti di salute in un mondo globalizzato attraverso la Promozione della
salute.
Essa riprende e completa gli impegni per la Promozione della salute stabiliti
nella Carta di Ottawa e le raccomandazioni delle successive Conferenze
Internazionali che sono state ratificate dagli Stati Membri attraverso l’Assemblea
mondiale della salute.
Dalla Carta di Ottawa il contesto della promozione della salute è
profondamente cambiato: nuovi modelli di consumo, di commercio, il degrado
ambientale, cambiamenti sociali che riguardano la famiglia, la struttura culturale e
sociale della comunit{. Uomini e donne subiscono l’influenza di tali fattori in modo
diverso. E’ aumentata la vulnerabilit{ dei bambini e l’esclusione delle persone
emarginate, dei diversamente abili e delle popolazioni autoctone. La globalizzazione
può offrire nuove opportunità di cooperazione per migliorare la salute
perfezionando lo sviluppo della tecnologia legata all’informazione e alla
comunicazione, migliorando i meccanismi di governo mondiale e condividendo le
Sono stati fatti molti progressi per porre la salute al centro dello sviluppo
come l’impegno per ridurre la povert{, il principale tra gli Obiettivi di sviluppo del
Millennio, ma la conferenza evidenzia come ce ne siano altrettanti da fare, per
questo è importante la partecipazione attiva della società civile.
Ci si dovrà quindi impegnare per far diventare la promozione della salute:
Un punto fondamentale nell’agenda dello sviluppo globale;
Una responsabilità centrale per tutti i governi;
Un punto chiave per la società civile;
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
esperienze.
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Un’esigenza di buone pratiche nel settore dell’impresa privata.
I partecipanti alla Conferenza chiedono agli Stati membri e all’OMS l’impegno
di realizzare, in linea con le precedenti Dichiarazioni, interventi mirati per incidere
sui determinanti che producono le crescenti disuguaglianze di salute, questo perché
nel corso delle precedenti Conferenze Internazionali sono state sottoscritte
numerose risoluzioni a favore della Promozione della Salute, alle quali però non
sempre è seguito un risvolto esecutivo. Ciò sarà possibile solo lavorando insieme,
affinché le risorse possano essere usate in modo più efficiente ed efficace per
ottenere risultati duraturi.
1.3. IL
PROGETTO
CITTA’
SANE
DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA ’
Nel 1986 l’Ufficio Europeo dell’OMS, ha sviluppato il Progetto “Citt{ Sane” per
tradurre i principi fondamentali della Carta di Ottawa in programmi locali. Questo
Progetto, che rientra nel quadro programmatico dell’OMS sulla Promozione della
Salute, è nato allo scopo di coinvolgere attivamente le Amministrazioni locali, i
cittadini e le comunit{ che vivono e lavorano nelle citt{ d’Europa, in interventi
finalizzati al miglioramento della salute fisica, psichica e sociale delle persone.
L’obiettivo è di promuovere e favorire la salute e la qualit{ della vita
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sostenibili attraverso:
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1. L’azione combinata fra politiche della salute e politiche cittadine che
influiscono sul tema della salute;
2. Sviluppo fisico e socio-economico della città con particolare attenzione
all'equità, alla sostenibilità ed alla valorizzazione del capitale sociale;
3. Empowerment dei cittadini e loro partecipazione al confronto sulle scelte
pubbliche che riguardano la città.
Qualsiasi città può divenire una città sana se riconosce che la salute è un
obiettivo civico e si impegna a migliorarla orientando a questo scopo strutture e
metodologie operative.
Attualmente in Europa, sulla base dei progetti presentati, sono state
riconosciute 1100 Città sane appartenenti a 29 Paesi Europei.
1.4. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE IN ITALIA
La Legge del 23/12/1978, n. 833 istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale,
sancisce la tutela generalizzata della salute nei suoi momenti di prevenzione, cura e
riabilitazione, con riferimento a tutti i cittadini, per realizzare un sistema di
sicurezza sociale mediante la realizzazione del Servizio Sanitario Nazionale. Gli
obiettivi del SSN sono primo tra tutti “ la formazione di una moderna coscienza
sanitaria sulla base di una adeguata educazione sanitaria del cittadino e delle
comunit{ “ per arrivare alla prevenzione delle malattie e degli infortuni in ogni
ambito di vita e di lavoro, alla promozione e salvaguardia della salubrit{ e dell’igiene
dell’ambiente e degli alimenti, al superamento degli squilibri territoriali delle
condizioni socio-sanitarie del paese, alla sicurezza sul luogo di lavoro con la
partecipazione dei lavoratori, all’identificazione ed eliminazione delle cause degli
inquinamenti dell’atmosfera, delle acque e del suolo. Individua nel Distretto il luogo
di integrazione tra servizi sociali e sanitari dove trova collocazione l’organizzazione
del Dipartimento di Salute Mentale, il Dipartimento di Prevenzione e il Dipartimento
delle Dipendenze Patologiche.
fondamentale per la prevenzione, la capacità da parte degli operatori di saper
comunicare con la popolazione. Il Piano Nazionale di Prevenzione indica fra gli
obiettivi di salute pubblica, l’individuazione di modelli più efficaci per la promozione
degli stili di vita sani e vengono individuati come prioritari tra gli interventi sugli
stili di vita:
Programmi per il contrasto del tabagismo in linea con le indicazioni dell’OMS
e dell’UE, che prevedono la prevenzione del fumo nei giovani, sviluppo di politiche
di tutela dal fumo passivo e supporto alla volontà di disassuefarsi. - La promozione
di attività fisica. - La promozione attiva di corrette abitudini alimentari.
Punto di partenza del progetto sono i dati dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità secondo i quali quasi nove decessi su dieci e oltre il 75% della spesa sanitaria
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Nel Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 viene riconosciuta, come strumento
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in Europa e in Italia sono causati da alcune patologie che hanno tra loro un minimo
comune denominatore: i cattivi stili di vita. Tali patologie che riguardano
essenzialmente i disturbi cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, il
diabete, malattie muscolo-scheletriche e disturbi mentali,
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prevenute adottando uno stile di vita più sano.
21
potrebbero essere
CONCLUSIONI
Come si evince chiaramente da questa carrellata storico-descrittiva del
movimento di promozione alla salute, i comportamenti delle persone, nelle loro
svariate manifestazioni ed espressioni, sono oggetto di considerazione e
d’intervento del sistema sanitario. Questi non sono avulsi dagli aspetti sociali, quindi
non sono riducibili in un contesto esclusivamente soggettivo, se non addirittura
biologico. I comportamenti non possono non essere considerati in una prospettiva
sociale, ciò non esclude nessuno dalla responsabilità più o meno diretta di influire
positivamente o negativamente su di essi.
Da quanto esposto si capisce come il mondo del lavoro produttivo, dei servizi,
dell’intrattenimento, ecc. non può fare a meno di considerare il problema della
salute come un aspetto fondamentale nella propria
progettazione di piani di
sviluppo aziendali. In questo senso abbiamo visto che, nelle conferenze dell’OMS, la
pressione che questa organizzazione esercita sulle politiche sanitarie degli Stati, è
oramai capillare e determinante. Pochi Stati al mondo trascurano le direttive
generali dell’OMS. Nello specifico del gioco d’azzardo vedremo, nello sviluppo del
lavoro, come in quasi tutti i paesi dove il gioco d’azzardo è legale, ci si interroga su
giocatore dai rischi legati a un comportamento di gioco disfunzionale.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
quali norme e misure sia opportuno adottare al fine di garantire la tutela del
22
2.
PUNTO D’INCONTRO FRA OPERATOR I DEL
GIOCO E TECNICI DELLA SANITA’
2.1 LA PREVENZIONE
Qualsiasi intervento nella società influisce sullo stile di vita delle persone e
questo è l’oggetto di cui si occupano i sistemi sanitari delle Nazioni. Sulla base di
queste considerazioni, il concetto di promozione alla salute, diventa il movimento di
promozione del benessere della persona nelle sue componenti fisiche-psichiche e
sociali. A partire dalle proposizioni dell’OMS oggi si è capito che le azioni sociali non
possono, e non devono, essere sconnesse fra loro ma coordinate in una direzione se
non unitaria per lo meno non discordante. Nello specifico del gioco d’azzardo, non
possiamo nasconderci le insidie che questo comporta nella sua intrinseca natura.
Non è un caso che i governi nella storia, a prescindere dal loro orientamento
politico, hanno sempre oscillato fra una politica di controllo a quella di totale
proibizione. Poiché negli ultimi anni assistiamo, a livello internazionale, ad una
crescita costante del prodotto “gioco d’azzardo”, in sempre più articolate forme, non
possiamo fare a meno di considerare anche le politiche di prevenzione e di
riduzione del danno che gli Stati adottano al fine di arginare e bloccare il problema
del gioco d’azzardo patologico (GAP). Una distinzione riguarda sicuramente le
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responsabilità e le diverse azioni che gli attori sociali devono realizzare. Non si
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tratta ovviamente di pensare che tutti gli attori sociali sono chiamati ad occuparsi di
salute pubblica e ancor meno di cura o terapia. C’è chi è gi{ preposto allo scopo. Si
tratta invece di capire quali possono essere i punti d’incontro fra i gestori del gioco e
gli operatori sanitari. (Ovviamente non ci riferiamo a quelle responsabilità sociali,
che competono ai gestori del gioco, e si riferiscono ai comportamenti illegali: come
ad esempio usura e riciclaggio ed altre condotte illegali correlate: furti, rapine,
prostituzione. Per questi aspetti i gestori, adottano forme di controllo, dei loro
sistemi di gioco, in conformità con le norme di legge e in collaborazione con le Forze
dell’Ordine).
In riferimento al movimento di promozione della salute vediamo che l’OMS
distingue il “gioco d’azzardo sano” dal “gioco d’azzardo malato”.
Il primo, si
riferisce alla situazione in cui chi gioca è consapevole delle reali possibilità e
probabilit{ di vincita, vive un’esperienza gradevole in contesti a basso rischio e
azzarda puntate sostenibili economicamente. Il gioco d’azzardo sano così descritto
sostiene o potenzia lo stato di benessere del giocatore.
Il “gioco d’azzardo malato”
invece si riferisce ai vari livelli di problematicità di gioco, in cui una o più delle
condizioni sopra esposte vengono meno (sovrastima delle proprie possibilità di
vincita, esperienza che perde la connotazione di piacere e che anzi diviene fonte di
ansia, depressione e panico, elevazione delle puntate oltre le proprie disponibilità)
minacciando l’equilibrio del giocatore.
Quest’ottica consente di prendere in considerazione l’intero spettro dei
comportamenti sia sani che malati espressi dalla popolazione, che si snodano lungo
un continuum dei comportamenti di gioco. I punti d’incontro che si possono trovare
in questo prospettiva, fra operatori sanitari e operatori del gioco d’azzardo, trovano il
terreno comune nella prevenzione delle condotte a rischio dei giocatori. Più in
particolare, seguendo lo schema di Caplan (1979) si definiscono in tre forme
differenti di prevenzione.
La prevenzione primaria è finalizzata alla prevenzione di alcune malattie e
situazioni sociali deleterie per l’equilibrio psicologico e le condizioni sociali
dell’individuo. Si attua in assenza di gioco d’azzardo problematico, in presenza di
proprie possibilità di vincita (evitando suggestioni illusorie di facili guadagni, anche
tramite i media). Si devono informare i clienti sugli elementi che stimolano la
compulsione (velocità,facilità, possibilità di ripetizione delle giocate, illusione di
controllo, ecc.), offrire informazioni precise sui rischi che il gioco d’azzardo può
comportare; dare indicazioni su come comportarsi in caso di difficoltà e a chi
rivolgersi. Si debbono prevedere misure di tutela nel caso di evidente scollamento tra
le proprie disponibilità economiche e il denaro investito al gioco.
La prevenzione secondaria riguarda gli interventi rivolti alla cura
precoce,dell’individuo, in seguito ad una diagnosi tempestiva ai primi segnali di
disagio. Si attua all’inizio del gioco malato. Sono queste misure quali l’autoesclusione,
il supporto psicologico ai giocatori nella fase del reingresso nella sala, il controllo ed
il monitoraggio della frequenza e della modalità di gioco.
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gioco sano. Concretamente, si deve lavorare per favorire la comprensione esatta delle
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La prevenzione terziaria riguarda gli interventi tesi a impedire il progredire
o il perdurare di una malattia conclamata, sono identificabili con il trattamento azioni
di cura e riabilitazione. Si attuano in presenza di gioco malato. Anche questi
interventi sono finalizzati al recupero delle abilità personali di autocontrollo che
servono alla realizzazione di un gioco sano. (questi interventi si distinguono da altri
trattamenti psicoterapeutici per il recupero delle competenze personali su persone
che, per una sorta di fragilità soggettiva, non potranno più praticare un gioco sano).
In altre parole, aderire a un’ottica di salute pubblica in relazione al gambling,
significa affermare il principio che, per una societ{ che consente il gioco d’azzardo,
deve essere prioritario anche assicurare la prevenzione dei problemi gamblingcorrelati, destinando adeguate risorse tese a finanziare iniziative di prevenzione
primaria, secondaria e terziaria.
Adottando nei confronti del gioco d’azzardo
un’ottica di promozione e tutela della salute, stimolando responsabilit{ personali e
sociali in relazione alle pratiche e alle politiche di gambling.
In generale rimane carente la sensibilità circa la necessità di una
“prevenzione-partecipata” tra operatori del gioco d’azzardo e tecnici in materia di
gioco eccessivo e comportamenti a rischio. Questo avviene in particolare nella
cultura Italiana, mentre in altre Nazioni, Come ad esempio la Svizzera, lo stato
impone alle società che gestiscono i casinò, di reinvestire una quota dei loro utili, in
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interventi di prevenzione del GAP.
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2.2. MOLTEPLICITÀ DI MODELLI D’INQUAD RAMENTO
DEL GIOCO D’AZZARDO
Korn, in un lavoro del 2003, individua alcuni paradigmi interpretativi in base
ai quali leggere il gioco d’azzardo nei contesti occidentali. Essi non hanno la pretesa
di essere esaustivi, ma servono solo per semplificare quali e quanti sono i modi
attraverso i quali si può leggere il gioco d’azzardo e come, differenti interpretazioni
abbiano risvolti concreti nella possibilità di attuare alcune politiche sociosanitarie
piuttosto che altre. Il gioco d’azzardo, dunque, può essere considerato in differenti
modi:
• una questione di libert{ individuale; a parte una legittima preoccupazione
sociale in merito alla criminalità ad esso collegata, e alla tutela dei minori, secondo i
sostenitori di questo approccio lo Stato non dovrebbe interferire in alcun modo per
restringere la possibilità dei cittadini di usare il loro denaro per tale fine, in fondo si
tratta di una libera scelta;
• una legittima forma di intrattenimento, un’attivit{ ricreativa lecita ed
innocua;
• un’importante fonte di proventi per lo Stato, una sorta di tassa volontaria,
che proprio perché “volontariamente” pagata da chi gioca, è poco invisa agli
occhi di tutti gli altri cittadini;
• un importante strumento economico per lo sviluppo di un paese: si ritiene
che sia in grado di fare aumentare occupazione e turismo nelle zone dove è
lecitamente organizzato;
• un comportamento tradizionale proprio di alcune culture, e non deve
riguardare la collettività;
• un problema individuale (e non sociale), quando diviene eccessivo deve
• come il modo più facile (talvolta il solo) per passare da una classe sociale
all’altra, nell’idea di poter attraverso di esso sfuggire dalle classi sociali più basse,
muovendosi verso la classe dei ricchi;
• in un’ottica di salute pubblica e di pubblica responsabilit{: secondo questo
approccio, vi è una responsabilità dei leaders politici nell’informarsi e tenersi
aggiornati sui costi e sui benefici del gambling in senso allargato, e promuovere
azioni in conseguenza di tutela dei soggetti a rischio e di prevenzione.
La scelta di una cornice piuttosto che un’altra determiner{ differenti azioni e
orientamenti politici e legislativi. Se, ad esempio, il gioco d’azzardo è visto come una
forma di tassazione volontaria attraverso la quale lo Stato supporta programmi
sociali, il settore no profit o l’arte; il dibattito politico avr{ una piega diversa che se si
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essere trattato con il modello medico, alla stregua degli altri disturbi mentali;
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ritiene il gambling una forma di patologia: anche le strategie politiche conseguenti un
approccio o l’altro saranno diverse. Alcune cornici mostreranno i benefici economici;
altre metteranno in luce i costi sociali.
Va detto che tutte le cornici di lettura non sono campate per aria e tutte
godono, comunque in varia misura, di sostegno culturale, economico, politico e
sociale. Ad esempio, il gioco d’azzardo visto come divertimento ed esercizio della
propria libert{ personale è sostenuto esplicitamente dall’industria del gioco;
l’accesso facilitato alla “ricchezza per tutti” è sostenuto dal sistema delle lotterie ed
affini, oppure la cornice che vede il gioco d’azzardo come un rischio per l’insorgere
del GAP tenderà a criminalizzarne la diffusione in toto. Queste cornici competono tra
loro per affermarsi e vari sono i fattori che influenzano l’esito finale di questa
competizione. I mass media sono uno di questi fattori: possono scegliere di
presentare l’aspetto “spettacolare” di un suicidio per debiti di gioco, sottolineando la
sofferenza individuale e sociale causata dal gambling, contribuendo a contrastare una
diffusa idea nell’opinione pubblica che il gioco sia solo una innocua forma di
passatempo; oppure possono soffermarsi sui benefici economici e sociali di tale
attivit{, favorendo la costruzione di un’immagine positiva che il gioco rappresenti
un’opportunit{ di sviluppo (per es. Ti piace vincere facile?)
la stessa analisi dei termini che vengono utilizzati per riferirsi al gioco
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d’azzardo è gi{ un importante indicatore delle diverse posizioni che emergono nel
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considerare il gioco d’azzardo. In alcuni Stati il termine azzardo è bandito del lessico
pubblico, si parla per esempio di “giochi della sorte”. Forse nel cambiare la
definizione si pensa che le connotazioni insite nel comportamento d’azzardo
cambino? E’ chiaro che questo tipo di posizioni sviluppa delle reazioni moralistiche
che sottendono una definizione di Gioco d’azzardo in termini etici come:
“improduttivo”, “frivolo”, “vizioso”, fino a giungere a considerare pericolosa la sua
pratica e squallidi gli ambienti dove viene praticato.
I professionisti sanitari usano termini che implicano invece una psicopatologia
ed un comportamento mal adattivo quali ad esempio, “compulsivo”, “additivo”,
“disturbato”, “patologico”.
I fautori del gioco d’azzardo sovente utilizzano la sola parola “gioco”
(omettendo la specifica “d’azzardo”), sottolineano l’essenza del divertimento e del
carattere ricreativo, si concentrano sulla creazione di posti di lavoro e sui
conseguenti benefici economici e d’incremento della ricchezza nella comunità locale.
Anche quando si usa la stessa terminologia non si ha la certezza di
un’interpretazione univoca dei termini. Molti governi e molti gestori di giochi
parlano di “gioco responsabile”. Questa nozione va comunque ben chiarita perché
altrimenti rischia di avere connotazioni morali e può risultare ambigua. L’uso del
termine“gioco responsabile” infatti, può significare la scelta informata che compie il
giocatore rispetto al gioco, se è stato informato dei rischi ad esso connessi, gli sforzi
di chiarezza informativa e coerenza condotti dai gestori, ecc. L’accezione del termine
in questo senso è sicuramente auspicabile. Allo stesso tempo la definizione di “gioco
responsabile”, può assumere una connotazione subdola tendendo a scaricare la
responsabilità dei problemi di gioco esclusivamente sui giocatori: è a loro che spetta,
dopo tutto, di giocare responsabilmente.
Anche quando il significato da attribuire ai termini in oggetto è univoco,
questo non si traduce in provvedimenti e comportamenti corrispondenti. Infatti,
come vedremo nello sviluppo di questo lavoro, molti Stati ed operatori del settore,
applicano il “gioco responsabile”, che include delle indicazioni su come giocare e
dell’autoesclusione, non tutti la adottano e la interpretano allo stesso modo. Alcuni
parametri che in un casinò possono essere oggetto d’intervento di autoesclusione
(per es. l’assiduit{) non è detto che lo siano anche in altre sale. Per non parlare poi
dello Stato Italiano, dove si assiste ad una grossa distanza fra ciò che viene dichiarato
dai gestori del gioco e ciò che in realtà succede.
L’approccio che inquadra il gioco d’azzardo come questione di salute pubblica
è, secondo chi scrive, il migliore auspicabile, in quanto consente di guardare il
problema con lenti diverse e completa sia una prospettiva economica che una sociale.
Inoltre l’adesione di questo modello, si può riscontrare in tutte le politiche dei paesi
occidentali, dove si definisce come proponimento ad adottare il “gioco
responsabile”.
Questo approccio è sicuramente il più noto ed il più diffuso nei
paesi occidentali; di fatto è quello che si pone, per lo meno da un punto di vista
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delle misure di tutela del giocatore. Se per esempio ci riferiamo alla misura
28
teorico, in linea con le prescrizioni dell’OMS sul movimento della promozione alla
salute.
2.3.
CLASSIFICAZIONE
DELLE
MISURE
ADOTTATE
NELLE SALE PER LA PREVENZIONE DEL GAP
Dall’analisi delle misure che si adottano per tutelare il giocatore, crediamo si
possano sintetizzare una serie di provvedimenti che vengono adottati dai
concessionari che gestiscono il gioco d’azzardo. Sottolineamo
che questi sono
adottati in modo differente nei diversi Stati e, all’interno degli stessi Stati, in modo
differente fra le diverse sale da gioco e casinò.
Maggiore età: Questa è una norma di carattere generale che tutti gli Stati
adottano, il limite è fissato a 18 anni, l’ingresso nelle sale da gioco e nei casinò è
subordinato alla presentazione di un documento personale di riconoscimento che
attesti il possesso del requisito. Questa misura adottata per tutelare i minori ha però
differenti modalità di applicazione, la presentazione dei documenti di riconoscimento
in molte sale da gioco, per esempio, non è richiesta, così come per tutti i giochi che si
praticano nei locali pubblici.
Quadro normativo generale: In quasi tutti gli Stati occidentali il gioco
d’azzardo è gestito direttamente dallo Stato attraverso dei concessionari che ne
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esercitano direttamente l’attivit{. In molte nazioni le norme impongono ai gestori dei
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casinò di dotarsi di misure di tutela verso i giocatori e il riutilizzo di una quota dei
loro utili da destinare alla prevenzione ed al trattamento del giocatori problematici
(il modello più vicino a noi è quello svizzero).
Formazione del personale: Alcune società adottano delle procedure di
formazione permanente del personale di sala, che viene preparato all’individuazione
precoce dei comportamenti a rischio e ad un primo contatto per sensibilizzare il
cliente ad adottare delle precauzioni.
Informazioni: Ci riferiamo alle diverse forme di comunicazione; brochure,
manifesti, video, spot, propaganda, ecc. che la società forniscono sui rischi connessi al
gioco d’azzardo, sulle dinamiche rischiose (per es. perdita del controllo), quali
strategie adottare per mantenere il controllo della situazione (pause, distrazioni,
limiti di tempo, di ingressi in sala durante la settimana, darsi un budget, ecc.), le
dinamiche cognitive a rischio (quasi vincita, fallacia di Montecarlo, ecc.).
Misure di autoesclusione: In alcuni casinò si adottano interventi di
autoesclusione dei giocatori eccessivi, per tutelarli dal rischio dell’insorgenza di una
vera e propria dinamica di gioco patologico. In questo procedimento i clienti vengono
invitati a firmare un documento che autorizza il personale del casinò ad impedirgli
l’ingresso in sala. E’ un provvedimento, che può avere una scadenza variabile, talvolta
è deciso dalla legge (un anno in Svizzera) e non ha mai un carattere definitivo.
L’esclusione può anche essere stabilità con decisione unilaterale dalla dirigenza del
casinò. Il modello più completo ed articolato di questo tipo di intervento lo possiamo
vedere in seguito quando si esporrà il modello Svizzero e Australiano di prevenzione
del GAP.
Procedure di reinserimento dei giocatori in sala: va da sé che queste
procedure sono adottate solo dalle organizzazione che praticano l’autoesclusione. Il
reingresso in alcuni casi è automatico, trascorso il periodo dell’autoesclusione il
cliente può liberamente rientrare in sala. Il altri casi è sottoposto ad un previo
controllo di tipo finanziario per accertarne lo stato patrimoniale (Svizzera). In altri
casi è richiesto un attestato che dimostri che il giocatore ha superato la sua
situazione di difficoltà personale grazie ad un lavoro psicologico (individuale,
famigliare, di gruppo) presso una struttura autorizzata pubblica o privata o presso i
gruppi di giocatori anonimi (Australia). Infine, Come avviene nel modello di
modalità concordate, da inquadrarsi in un quadro di relazione psicoterapeutica tra
psicologo e paziente.
Procedure e modalità di gestione dei giocatori patologici : Nella maggior
parte dei casi di fronte all’individuazione di un caso di gioco patologico si adotta un
invio di questi presso una struttura predisposta per il trattamento del GAP, pubblica
o privata; si adottano anche interventi di supporto famigliare o di invio presso i
gruppi di auto aiuto, se presenti.
Provvedimenti da indicazioni di persone terze: Può capitare che le
situazioni di difficoltà vengano fortemente segnalate dai famigliari dei giocatori
senza che loro siano al corrente dell’iniziativa di questi. E’ questa una procedura
molto delicata, che può avere dei risvolti particolarmente spiacevoli, perché il
giocatore tender{ a percepirsi come vittima di un “complotto” ordito contro di lui,
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
SanMarino, il cliente è accompagnato dallo specialista al reingresso in sala con delle
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questo se non si è particolarmente abili nel far diventare consapevole il giocatore
delle sue difficoltà.
Supporto finanziario: in alcuni casi certi casinò, per ridurre la portata delle
difficoltà dei clienti adottano anche la restituzione di una quote di denaro che il
giocatore ha perso nel gioco. Si tratta di iniziative personali di alcuni gestori di sala.
Convenzioni con enti pubblici o società private che si occupano di GAP:
Alcuni casinò adottano delle procedure di invio presso i servizi pubblici, o privati, dei
clienti problematici che manifestano difficoltà nel gestire il loro comportamento di
gioco (Casinò di Venezia col Ser.T. di Mestre). Si tratta senza dubbio di un tentativo
meritevole nelle intenzioni ma che di fatto produce pochissimi risultati visto che il
numero dei giocatori che poi giungono al servizio è bassissimo.
Interdizione: in alcuni casi si adotta la misura di proibire l’ingresso al casinò
alle persone residenti nel territorio vicino a dove situato la struttura.
Gestione della circolazione del denaro in sala: in quasi tutti i casinò il
pagamento delle vincite che superano una certa entità, avviene con degli assegni che
non possono essere cambiati nello stesso casinò. In altri, come il caso dell’Australia, è
proibito prestare del denaro ai clienti. In altri ancora non c’è la possibilit{ di
cambiare grosse cifre. La gestione della circolazione del denaro, per molti gestori,
nasce più dalla necessità di esercitare un maggior controllo su eventuali condotte
delinquenziali: usura e riciclaggio; che non da un’autentica motivazione a prevenire
condotte a rischio legate al gioco eccessivo.
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Monitoraggio degli ingressi: I clienti all’ingresso della sala devono
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presentare un documento di riconoscimento valido e questo permette un controllo
puntuale delle frequentazione della sala; il controllo dei reingressi per chi fa un
programma di reinserimento e la verifica degli autoesclusi.
Per concludere, si può notare che in effetti, le misure che vengono adottate
dagli stati e dalle organizzazione che gestiscono il gioco d’azzardo, sottendono da
parte di questi, una chiara consapevolezza dei rischi insiti nel gioco d’azzardo. Infatti
si muniscono di misure atte a tutelare la salute dei giocatori. Alcune azioni, sembrano
più dettate dall’estemporaneit{ e dalla buona volont{ di qualche direttore di sala,
piuttosto che da una strategia organizzata ed articolata che miri veramente, ad una
prevenzione dei rischi connessi al gioco d’azzardo, o alla promozione di un gioco
responsabile.
3.
MODELLI
DI
GESTIONE
DEL
GIOCO
PROBLEMATICO PRESSO I CASINO’
In questa parte del lavoro prenderemo in esame alcuni dei più noti modelli di
“Gioco responsabile”, così come vengono applicati nelle culture occidentali. In
particolare si farà riferimento agli interventi legati alle leggi che gestiscono il gioco
d’azzardo in contesti preposti a questo scopo, cioè ai casinò. Si trascura qui tutta
quella legislazione e misure che regolamentano le lotterie, le scommesse e la
capillare distribuzione nei locali pubblici di slot machine; oltre che i regolamenti che
disciplinano il recentissimo gioco via internet. In questo campo la situazione è molto
più complessa e di difficile controllo. Le misure di controllo che s’intraprendono, in
questi contesti, riguardano esclusivamente il controllo sulle giocate delle macchine e
l’introduzione di qualche espediente solo apparentemente dissuasivo. Ci riferiamo a
quelle slot dove è possibile autolimitare il tempo di gioco, il numero di giocate e il
budget.
Noi trattiamo invece le leggi che regolamentano il gioco d’azzardo nei casinò o
nelle sale da gioco organizzate, in quanto solo in questi contesti è possibile passare
da una concezione che sposta l’attenzione dal gioco della macchina al gioco del
giocatore, cioè si passa dalla macchia alla persona, a colui che potrebbe avere bisogno
Senza entrare nel merito sugli aspetti legati alla patologia del GAP, alle sue
dinamiche ed interpretazioni, ci limitiamo a sottolineare che in un contesto ristretto
e controllato come il casinò è possibile spostare l’attenzione dalla macchina al
giocatore e tutelarlo rispetto ad eventuali rischi che la sua condotta di gioco può
cagionare. Che il gioco d’azzardo racchiuda in se il rischio della perdita del controllo e
che possa scivolare in comportamenti dannosi per lo stesso giocatore è sempre stato
noto a tutti i livelli, anche quelli politici. Tant’è che nella storia sono più i periodi di
proibizionismo che quelli di liberalizzazione del gioco d’azzardo, proprio perché i
suoi rischi sono sempre stati conosciuti.
Alcuni Stati, che per primi hanno iniziato la legalizzazione del gioco d’azzardo,
hanno intrapreso la promozione di leggi che impongono ai gestori del gioco, di
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
d’aiuto nella sua condotta di gioco.
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munirsi di forme di prevenzione rispetto ai rischi insiti in certe condotte di gioco. In
alcuni casi si stabilisce anche che i fondi, da utilizzare per coprire i costi della
prevenzione, sono da reperire dai loro guadagni.
3.1. MODELLO DI PREVENZIONE SVIZZERO
Il Parlamento Federale ha approvato il 18 dicembre 1998 la Legge federale
sul gioco d'azzardo e sulle case da gioco, in base alla quale si possono aprire fino a
22 Casinò in Svizzera. Questa Legge mira ad un rendimento economico, e alla
protezione del pubblico, introducendo misure di prevenzione e di riconoscimento
precoce dei problemi di gioco nei casinò, denominata “concezione sociale”. In ogni
casinò è presente uno specialista incaricato di applicare queste misure. Una riforma
della Convenzione intercantonale sulla sorveglianza, l’autorizzazione e la
ripartizione dei proventi delle lotterie e delle scommesse del 7 gennaio 2005, ha
stabilito che ogni Cantone avrà a disposizione lo 0,5% degli introiti della Lotteria (le
lotterie sono cantonali) per la prevenzione e la lotta contro il gioco patologico. Nel
Ticino, è stato costituito il Fondo Prevenzione e Lotta al Gioco Patologico, che
segnala al Consiglio di Stato progetti singoli in questo campo. Il suo regolamento è
del 16 aprile 2008. La decisione di sussidio è presa dal Consiglio di Stato stesso.
3.1.1. FONDO PER LA PREVENZIONE E LOTTA AL
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GIOCO PATOLOGICO
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Il Fondo per la prevenzione e la lotta al gioco patologico è destinato al
finanziamento e al sostegno di attivit{, progetti o iniziative nell’ambito della
prevenzione e della lotta contro la dipendenza dal gioco. Il Fondo è finanziato dalla
somma riversata al Cantone della tassa prelevata ai sensi della Convenzione
intercantonale sulla sorveglianza, l’autorizzazione e la ripartizione dei proventi delle
lotterie e delle scommesse. Queste sono gestite sul piano intercantonale, su tutto il
territorio della Confederazione, dal 7 gennaio 2005. Il Fondo è gestito
dall'Amministrazione fondi Lotteria intercantonale e Sport-toto. Possono beneficiare
dei sussidi del Fondo enti, associazioni o persone, di regola aventi sede o domicilio in
Ticino. I sussidi possono essere erogati unicamente per attività, progetti o iniziative
nell’ambito della prevenzione e della lotta contro la dipendenza dal gioco, con
particolare riferimento alla prevenzione e al riconoscimento precoce di gioco
eccessivo, o di altri problemi ad esso direttamente collegati. Tali attività devono
avere una stretta attinenza con i sevizi sociali del Ticino o essere rivolte alle persone
residenti nel Ticino. Le case da gioco devono prevedere una concezione sociale. La
Confederazione dei Cantoni vigila sul rispetto e sull’applicazione di tale concezione in
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linea con la legislazione.
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3.1.2.
LE MISURE CONTENUTE NELLA CONCEZIONE
SOCIALE
3.1.2.1. Formazione del personale delle case da
gioco nel campo della prevenzione precoce.
Le case da gioco ricorrono a periti riconosciuti nell’ambito della dipendenza
dal gioco per garantire la formazione e l’aggiornamento del personale. Scopo della
formazione è permettere al personale di riconoscere precocemente i giocatori a
rischio di dipendenza. A tal fine, il personale delle case da gioco impiega liste di
controllo che permettono di osservare il comportamento dei giocatori. Il personale è
inoltre istruito in materia di colloqui con i giocatori a rischio. Durante questi
colloqui essi dovrebbero appurare se vi sono problemi di natura psicologica o
finanziaria.
3.1.2.2. Informazioni e misure di sostegno;
Le case da gioco devono mettere a disposizione dei loro clienti informazioni
comprensibili sui rischi del gioco, questionari che permettono di valutare il proprio
rischio di dipendenza e indirizzi di consultori e di gruppi di auto-aiuto.
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3.1.2.3. Controlli all’ingresso e divieti di gioco;
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Sottostanno al divieto di gioco le persone di età inferiore ai 18 anni e le
persone oggetto di una misura di esclusione dal gioco. Al momento dell’entrata in
una casa da gioco, i clienti devono presentare un documento di legittimazione
(passaporto, carta d’identit{, licenza di condurre svizzera o un documento
equivalente rilasciato da un’autorit{ estera). Sulla base di un registro elettronico dei
dati personali, che comprende la lista delle persone che sottostanno a un divieto di
gioco e delle persone escluse, è deciso se i giocatori sono autorizzati ad accedere alla
casa da gioco o no.
3.1.2.4.Esclusioni volontarie o imposte dalla
casa da gioco
Le case da gioco escludono le persone oberate di debiti, o che non sono in
grado di far fronte ai loro obblighi finanziari; le persone che rischiano poste
sproporzionate rispetto al loro reddito e alla loro sostanza, così come le persone che
pregiudicano l’ordinato svolgimento dei giochi. Le esclusioni possono essere
volontarie o imposte dalla casa da gioco. Sovente, in seguito al colloquio, i giocatori
con problemi chiedono l’esclusione volontaria ai responsabili del casinò. Ciò succede
in particolare quando questi ultimi prendono in considerazione l’esclusione e
comunicano tale misura alla persona interessata. Le esclusioni hanno una validità di
almeno un anno e possono essere revocate soltanto in seguito a un esame della
situazione finanziaria e psicologica del giocatore. L’esclusione, comunicata per scritto
alla persona interessata, è applicabile a tutte le case da gioco svizzere. Queste ultime
tengono un registro delle esclusioni il cui accesso è debitamente regolamentato. Le
esclusioni dal gioco mirano a proteggere il giocatore. L’inosservanza, da parte del
casinò, di una misura d’esclusione rappresenta una violazione e comporta l’arresto o
una multa fino a 500’000 franchi.
3.1.2.5. Revoca della misura d’esclusione
determinata. Soltanto la casa da gioco che ha decretato l’esclusione può procedere
alla revoca di quest’ultima. Il giocatore deve quindi fornire i documenti richiesti dalla
casa da gioco. La casa da gioco richiede il parere supplementare di uno specialista
nell’ambito delle dipendenze.
Il giocatore attesta la veridicit{ dei documenti
presentati e delle affermazioni pronunciate in occasione del colloquio. Se la persona
rifiuta di cooperare o se la domanda ha un esito negativo, la persona interessata
resterà esclusa. Potrà reiterare la domanda non prima di un anno dal responso di
esito negativo.
Soltanto la casa da gioco che ha pronunciato l’esclusione può
ordinarne l’eventuale revoca. Il giocatore, deve mettersi in contatto con la casa da
gioco che ha pronunciato l’esclusione e chiedere un colloquio con il responsabile
dell’applicazione della concezione sociale. La casa da gioco deve, nei limiti del
possibile, garantire la veridicità degli elementi presentati dal giocatore. Alla fine del
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L’esclusione deve essere revocata non appena viene a cadere il motivo che l’ha
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colloquio, il giocatore firma una dichiarazione nella quale attesta che le informazioni
fornite, così come i documenti presentati corrispondono alla verità. La casa da gioco
deve assicurarsi, nei limiti del possibile, che i motivi che hanno determinato
l’esclusione dal gioco sono venuti a cadere. In determinati casi, la casa da gioco può,
purché lo ritenga necessario, ricorrere a un perito. Tuttavia, la decisione relativa alla
revoca dell’esclusione spetta esclusivamente alla casa da gioco. La decisione è
comunicata per scritto alla persona interessata.
3.1.2.6. Divieti di gioco amministrativi
Le persone che sottostanno a un divieto di gioco perché hanno avviato
relazioni d’affari o amministrative con una casa da gioco devono rivolgersi alla
Federazione Svizzera dei Casinò (FSC) per ottenere la revoca del divieto pronunciato
nei loro confronti.
3.1.2.7. Registro
Le case da gioco devono tenere un registro per l’applicazione della loro
concezione sociale. Redigono un rapporto annuale all’attenzione della CFCG.
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COMMENTO
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Il modello svizzero è uno dei primi modelli di prevenzione del GAP. Prevede
l’autoesclusione dei giocatori eccessivi ed un eventuale reingresso previa una
valutazione della condizione economica del giocatore. Prevede l’invio presso uno
specialista convenzionato per il trattamento terapeutico e un invio presso i gruppi di
giocatori anonimi. Una particolarità estremamente interessante nella gestione della
concezione sociale dei casinò è che questi sono soggetti ad un controllo
sull’applicazione e il rispetto della stessa, e che fra loro sono tutti collegati, per cui
l’autoesclusione assume una valenza sostanziale per prevenire le condotte a rischio
dei giocatori che sono stati esclusi da una qualsiasi delle sale.
Un limite di questo modello lo troviamo nella fase reinserimento del giocatore
dove forse viene data troppa importanza agli aspetti economici, considerando la
solvibilit{ del giocatore, a scapito di una valutazione psicologica sull’opportunit{ del
reingresso. Inoltre in questo modello sembra mancare un accompagnamento del
cliente in un lento e mirato reingresso, con una verifica della sua acquisita capacità di
gestire il proprio comportamento di gioco in modo autonomo e responsabile.
3.2. IL MODELLO DI PREVENZIONE AUSTRALIANO
Il modo di interpretare il gioco d’azzardo in Australia e le leggi che ne
sottendono la gestione sono ben messe in evidenza dalla presentazione che il dott.
David Courtney, amministratore delegato della società Crown Melbourne Ltd, fa della
loro attività:
“ Crown Melbourne Ltd (“Crown”) è il gestore del Complesso per lo svago
Crown (Crown Entertainment Complex) e titolare designato di una licenza del
Victoria per la conduzione di Casinò. Il Complesso per lo svago Crown è una delle
mete di svago tra le più vaste ed eterogenee al mondo. Crown è rinomato per
l’eccellente qualit{ di ogni aspetto dei suoi servizi e delle sue strutture, e il nostro
impegno nel fornire ai nostri clienti servizi di gioco d’azzardo in maniera
responsabile non costituisce un’eccezione a questa regola. Questo Codice di condotta
grande maggioranza dei nostri clienti apprezza molto le esperienze di divertimento e
di gioco d’azzardo che noi offriamo. Tuttavia, ci rendiamo conto che ad alcuni dei
nostri clienti riesce difficile giocare in modo responsabile e che ciò può provocare
difficoltà personali e finanziarie, incidendo potenzialmente anche sulle loro famiglie,
sui loro amici e sulla comunit{ in generale. Anche se la decisione di giocare d’azzardo
è individuale e rappresenta una scelta basata sulle circostanze specifiche di ogni
persona, ci rendiamo conto che per fare quella scelta responsabilmente i nostri
clienti devono essere informati sui nostri prodotti di gioco d’azzardo e ricevere
informazioni relative ai servizi e al sostegno a loro disposizione nel caso in cui
richiedano o abbiano bisogno d’aiuto riguardo al loro gioco d’azzardo. Il nostro
Codice verrà rivisto e aggiornato nel tempo, di pari passo con lo sviluppo delle
conoscenze del settore e della comunit{ sulle cause del gioco d’azzardo problematico
e sulle risposte più appropriate ad esso. Il nostro obiettivo è di lavorare assieme ai
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per un gioco d’azzardo responsabile è un’importante elemento di tale impegno. La
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settori più interessati della comunità compreso il governo, i consulenti sul gioco
d’azzardo e i clienti stessi per fare in modo che in tali aggiornamenti si tenga conto
dei contributi più appropriati. Questo Codice rappresenta il nostro impegno per un
gioco d’azzardo responsabile rivolto ai clienti e ai nostri dipendenti. Vogliamo che voi
possiate godervi senza problemi la vostra esperienza di gioco con noi. Come sempre,
saremo ben lieti di ricevere in ogni momento il vostro feedback su qualunque
questione e in particolare sui nostri continui sforzi per assicurarci che i servizi di
gioco d’azzardo da noi offerti possano essere goduti senza problemi da tutti coloro
che scelgono di prendervi parte.”
Riportiamo integralmente la presentazione che l’amministratore delegato
della Crown fa della loro attività e della filosofia che sottende il loro operato, perché
dimostra chiaramente, come questa sia perfettamente in linea, con una politica
preventiva integrata, con una cultura che deriva dalle posizioni dell’OMS sulla
promozione della salute. In verità non siamo in grado di testare con dati oggettivi la
loro prassi nel concreto dell’azione quotidiana. Sotto molti aspetti bisogna dire che la
presentazione del loro programma di gioco responsabile appare come una sorta di
spot pubblicitario. Se questo deriva da un’imposizione della legge australiana o da
una loro strategia di mercato con scopi esclusivamente propagandistici, poco
importa.
Di fatto è evidente come la cultura di una prevenzione integrata sia stata
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da loro chiaramente recepita.
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3.2.1.IL
GIOCO
RESPONSABILE
DELLA
SOCIETA’
CROWN
Vediamo ora con quanta enfasi sottolineano il loro impegno nel proporre il
loro stile di gioco responsabile, in linea con le leggi australiane, e quante iniziative
adottano per tutelare la sicurezza dei loro clienti.
Il gioco d’azzardo responsabile è frutto della responsabilit{ e delle azioni
degli individui, della comunit{, dell’industria del gioco d’azzardo e del governo, che
lavorano assieme per raggiungere esiti socialmente responsabili che diano una
risposta alle preoccupazioni della comunità. Le iniziative di Crown sul gioco
d’azzardo responsabile si concentrano sulla minimizzazione del potenziale di rischio
per quei clienti che possono andare incontro a delle difficoltà a causa dei loro
comportamenti di gioco. Crown è impegnato nel fornire servizi responsabili di gioco
d’azzardo mettendo a disposizione opportunit{ educative, informazioni, assistenza e
risorse relative alle problematiche del gioco d’azzardo responsabile. Il Codice di
Condotta per un Gioco d’Azzardo Responsabile (“Codice”) illustra e dimostra in quale
modo la società dia esecuzione a questo impegno.
L’obiettivo è di assicurare che Crown rimanga un leader mondiale nella
prassi del gioco d’azzardo responsabile e, che ottemperi ai requisiti legali relativi al
gioco d’azzardo responsabile contenuti nella Legge sul controllo dei Casinò: Casino
Control Act 1991 e nella Legge sulla regolamentazione del gioco d’azzardo Gambling
Regulation Act 2003 dello Stato australiano.
Il Codice viene reso disponibile ai clienti, in forma scritta, su richiesta presso il
RGSC (Responsible Gambling Support Center) oppure contattando l’Addetto di
collegamento per il gioco d’azzardo responsabile (Responsible Gaming Liaison
Officer) (“RGLO”).
L’impegno della società per la fornitura di servizi di gioco responsabile si
estende fino a comprendere l’apertura di un Centro di Sostegno per il Gioco
Responsabile (“RGSC”), una struttura nel cui ambito lavora un team di membri del
personale, manager e professionisti del GAP, il cui compito è quello di mettere in
Per rendere più visibile la loro politica, la società ha coniato uno slogan che
promuove
il
gioco
responsabile:
“RESTA
IN
CONTROLLO”.
Il
logo
d’accompagnamento, a forma di semaforo, intende rafforzare questo messaggio. E’
chiaramente visibile in tutto il Casinò, ed è anche esposto sulle macchine da gioco e
sugli sportelli bancari automatici della struttura e su tutto il materiale pubblicitario
relativo al gioco. Fra queste s’includono opuscoli, poster, TV interna. Messaggi sul
gioco d’azzardo responsabile si trovano anche nella newsletter del programma di
fedeltà che viene mandata ai clienti che sono soci del programma.
Qui di seguito riportiamo degli esempi di alcuni messaggi sul gioco
d’azzardo responsabile che si possono trovare nel casinò.
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pratica le iniziative sul gioco responsabile.
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Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
.
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Vengono anche riportati i Siti del governo che danno delle indicazioni su
come gestire il gioco d’azzardo ed anche il proprio bilancio domestico in relazione al
gioco d’azzardo responsabile.
3.2.2. L’AMBIENTE DEL GIOCO D’AZZARDO CROWN
Pause nel gioco
I clienti sono incoraggiati a prendersi pause regolari dal gioco d’azzardo. Tale
incoraggiamento può assumere varie forme, tra cui:
• l’annuncio che si svolger{ un sorteggio, compresi quelli relativi a
promozioni commerciali;
• l’annuncio di spettacoli in programma nel Casinò;
• incoraggiamento verbale ai clienti da parte del personale a prendersi una
pausa andando a bere qualcosa;
• l’opportunit{ per i clienti che abbiano ricevuto vincite grosse di incassarli in
tutto o in parte con assegno;
• la messa a disposizione di salette e bar disponibili in tutto il Casinò; e
• la disponibilità del nostro RGSC, situato al di fuori del Casinò.
Orologi
che i clienti siano consapevoli del passare del tempo. Il personale farà menzione
dell’orario ogni volta che far{ annunci su attivit{ d’intrattenimento in programma
nel Casinò.
Illuminazione
Il Casinò fornisce un’adeguata illuminazione in conformit{ con la pertinente
legislazione sul gioco d’azzardo vigente.
Erogazione responsabile d’alcool
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Nel Casinò sono messi in mostra degli orologi e ogni EGM ne ha uno, in modo
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Crown è impegnato nel fornire alcol in modo responsabile e non permetterà
consapevolmente che una persona in stato d’intossicazione giochi d’azzardo o faccia
una scommessa al Casinò.
3.2.3.MISURE ECONOMICHE PRECAUZIONALI
Tranne che per le eccezioni ammesse dalla legge, le vincite o i crediti
accumulati d’importo superiore ai $2,000 devono essere pagati con assegno e non in
contanti. La società non fa credito o presta denaro a clienti australiani allo scopo di
giocare d’azzardo. Si possono fornire gettoni a credito a clienti non residenti in
Australia nelle circostanze prescritte dalla legge e in conformità con i controlli e le
procedure approvate dal “VCGR”.
3.2.4.
CODICE
DI
CONDOTTA
PER
UN
GIOCO
D’AZZARDO RESPONSABILE
3.2.4.1. La strategia d’impegno predeterminato
È una decisione predeterminata, una scelta fatta da una persona prima di
cominciare una sessione di gioco. Consiste nel porsi un limite alla spesa massima
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consentita e un tempo da trascorrere giocando d’azzardo. Questo è consigliato a tutti
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i clienti che partecipano al Programma di fedeltà. Gli RLGO sono a disposizione, su
richiesta, per assistere e sostenere i clienti che hanno adottato tali strategie a
mantenersi entro i loro limiti di gioco sicuro o a seguire ogni altra strategia di
impegno predeterminato. Inoltre, tutti gli apparecchi di gioco consentono ai giocatori
di controllare il tempo passato giocando e le perdite o vincite nette conseguite
durante una sessione di gioco. Informazioni su come attivare la funzione di
monitoraggio di una sessione di gioco sono disponibili presso il personale e negli
opuscoli.
3.2.4.2. L’Auto-esclusione
È presentato dalla società come un servizio che potrebbe risultare utile per
quei clienti che stanno andando incontro a difficoltà in conseguenza del loro
comportamento di gioco.
Le Auto-esclusioni sono: agevolate da personale addestrato presso il RGSC;
disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e fornite gratuitamente.
Inoltre i clienti che mostrano segni di angoscia o comportamenti inaccettabili,
vengono avvicinati del personale di sala che offre loro assistenza e se necessario li
indirizza presso i servizi specialistici di sostegno. Tale compito spetta al personale
formato allo scopo ed a conoscenza delle problematiche legate al GAP. La società
non divulgherà a terzi le informazioni raccolte durante il procedimento di Autoesclusione a meno che non sia legalmente obbligata a farlo o col consenso del
cliente. Inoltre la società mantiene un contatto regolare con i servizi di sostegno per
il gioco d’azzardo problematico in vari modi: email, riunioni faccia a faccia,
partecipando a seminari e conferenze con il proprio personale di sostegno.
Partecipa alle riunioni di gruppi di lavoro dei centri di Gambler’s Help, e di altre
associazioni nazionali per lo studio del GAP anche in collaborazione con le
università di Monash e Melbourn.
In riferimento a ciò che abbiamo fin qui riportato il Modello Australiano
Crown sembra essere completo ed organico nella sua azione di prevenzione
integrata per il GAP. Per quanto possa esprimere una prioritaria esigenza
pubblicitaria, questo programma evidenzia tuttavia la volontà politica, di quel paese,
di adottare misure di controllo e di prevenzione del GAP, complesse ed articolate
che rappresentano un reale supporto ai giocatori in difficoltà.
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COMMENTO
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3.3. MODELLO DI PREVENZIONE USA
Il Gioco d'azzardo negli U.S.A. ha una storia molto antica ed è arrivato in
America attraverso i coloni inglesi. L’atteggiamento sul gioco d'azzardo variava
notevolmente da comunità a comunità, ma non vi erano grandi restrizioni. All'inizio
tutte le colonie britanniche utilizzavano lotterie per raccogliere fondi tanto che, una
restrizione del 1769 in materia di lotterie emanata dalla Corona Britannica, divenne
una delle questioni che contribuì ad alimentare le tensioni che hanno portato poi
alla Rivoluzione Americana. Le Lotterie continuarono ad essere usate, a livello
statale e federale, nella prima Repubblica. In diverse comunità si svilupparono
imprese di gestione di vari giochi e dei casinò. La Mississippi River Valley divenne
un focolaio di attività di gioco d'azzardo e New Orleans, si contraddistinse come il
principale centro di gioco della nazione. Una ondata di ostilità contro il gioco
d'azzardo a metà del 1800, spinse una gran mole di attività di gioco d'azzardo dalle
rive del Missisipi verso i nuovi territori in Occidente. Nel nord-est del paese, vi
furono movimenti anti-gambling che si opposero fortemente al gioco d’azzardo,
tanto da riuscire a porre fine alle lotterie in questi territori e influenzare anche altre
parti del paese. Lo sviluppo delle ferrovie contribuì a diminuire i viaggiatori sul
Mississippi , decimando il gioco d'azzardo esistente. Le crescenti pressioni legali sul
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gioco d'azzardo spinsero il gioco d’azzardo a divenire una fonte di proventi illecita
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alimentando la criminalità organizzata.
Con l'avvento della California Gold Rush, San Francisco è diventata una città
popolosa. Dal 1850 la nuova città sulla costa occidentale aveva superato New
Orleans come la capitale di gioco della nazione. La California, man mano che il
fenomeno cresceva in clandestinità, aveva progressivamente rafforzato le sue leggi e
il controllo sul gioco d'azzardo . Le lotterie e altri giochi d'azzardo ripresero
temporaneamente al Sud durante la Restaurazione, ma nei primi del 1900 il gioco
d’azzardo fu completamente bandito in tutti gli Stati Uniti, diventando un’ attività
illegale e contribuendo a stimolare la crescita della mafia e delle altre forme di
criminalità organizzate.
Durante il proibizionismo il contrabbando di alcol fornì un ulteriore flusso di
entrate per la criminalità organizzata. Alcune città che avevano tenuto un
atteggiamento più lassista come Miami, in Florida, Galveston, in Texas e
Springs, in Arkansas;
Hot
divennero i centri principali di gioco attirando Turismo
proveniente da tutto il paese. La Grande Depressione ha visto la legalizzazione di
alcune forme di gioco d'azzardo, come il bingo, che in alcune città, consentì alle
chiese e ad altri gruppi di aumentare le entrate, ma la maggior parte del gioco
d’azzardo rimase illegale. I più grandi Gangster si arricchirono spropositatamente
grazie ai casinò clandestini. Quando le pressioni delle forze dell’ordine
cominciarono ad aumentare, i gangster di New York si diressero verso altri Stati
come il Texas e la California, luoghi più tolleranti e che permettevano la crescita del
gioco.
Nel 1931 nel Nevada riprende la legalizzazione della maggior parte delle
forme di gioco d'azzardo. Dopo la seconda guerra mondiale l'applicazione delle leggi
sul gioco d'azzardo è diventata più severa e il deserto di Las Vegas diventò un
bersaglio attraente per gli investimenti da parte della criminalità organizzata di New
York, capeggiata da Bugsy Siegel. La città si sviluppò rapidamente nel corso del
1950, proclamando questi luoghi nuovi
imperi di scommesse illegali, come
Galveston. Dagli anni sessanta Las Vegas diventa il centro principale di sviluppo del
gioco d’azzardo negli Stati Uniti. Howard Hughes e altri investitori acquistarono
gradualmente i collegamenti con la criminalità organizzata.
Nel 1978 il New Jersey legalizza il gioco d'azzardo ad Atlantic City e la città
crebbe rapidamente come rinomata destinazione turistica. Nel 1979, la tribù dei
Seminole apre la prima attivit{ commerciale basata sul gioco d’azzardo all’interno di
una riserva, tendenza che con il tempo seguono anche le altre riserve. A poco a poco
le lotterie e alcuni tipi di scommesse diventano legali in altre zone del paese.
Nel 1990 i casinò su barca furono legalizzati in Louisiana, nell’Illinois ed in
altri Stati. Nel 1996 il Michigan legalizzò il gioco d'azzardo nella città di Detroit
creando un centro di crescita economica basato sul casinò. Negli ultimi due decenni
si è poi assistito all'esplosione del gioco d’azzardo via internet.
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legalmente molti dei più importanti alberghi e casinò della città al fine di ridurre
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Molti governi hanno autorizzato le molteplici forme di gioco d'azzardo nel
tentativo di aumentare i fondi necessari per i servizi senza aumentare le tasse.
Questi includono di tutto, dal bingo giocato negli scantinati della chiesa, a svariati
tornei di poker con in palio milioni di dollari. A volte gli Stati pubblicizzano la
destinazione dei ricavi di alcuni giochi che destinano a particolari esigenze, come
l'istruzione.
Quando il New Hampshire autorizzò una lotteria di Stato nel 1963,
rappresentò un importante cambiamento nella politica sociale. Nessun governo
dello Stato aveva in precedenza gestito direttamente le operazioni di gioco
d'azzardo per raccogliere fondi. Altri Stati seguirono l'esempio, e ad oggi la maggior
parte degli Stati istituisce qualche tipo di lotteria per raccogliere fondi. Questo ha
fatto sorgere l’interrogativo di quanto queste lotterie fossero moralmente
discutibili, soprattutto nel caso in cui lo Stato si trovasse a fare vere e proprie
operazioni di marketing per raccogliere fondi finalizzati alle proprie operazioni.
L'industria dei giochi da casinò ha da tempo attuato programmi di
educazione pubblica per accrescere la consapevolezza sui rischi del gioco d'azzardo
compulsivo e promuovere pratiche responsabili di gioco, sia a livello aziendale che a
livello sociale. Quando l'AGA (American gambling Association) è stata istituita nel
1995, fu costruita sulle iniziative di singole aziende che erano già impegnate a
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sviluppare ampi programmi a più livelli di gioco responsabile.
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L’Harrah's Entertainment, Inc., per esempio, è stata un leader in questo
settore nel promuovere il gioco responsabile sin dall'inizio degli anni 1980,
attraverso la messa in funzione di programmi come la Bet Smart e Project 21 per
gli utenti e dipendenti. Questi programmi hanno avuto così tanto successo che la
Harrah's ne ha concesso la licenza a molte aziende di altri casinò.
Nel 1996 è passato alla storia quando i membri AGA hanno fornito il
finanziamento per la creazione del Centro Nazionale per il Gioco Responsabile
(NCRG), la prima e unica organizzazione nazionale dedicata esclusivamente al peerreviewed di finanziamento per la ricerca scientifica, che aiuta a monitorare
l’aumento del gioco d'azzardo patologico e promuovere un gioco sano e
responsabile tra i giovani attraverso la pubblica istruzione.
Fino ad oggi sono stati
provenienti
dai
contributi
del
impiegati più di 22 milioni dollari del NCRG
settore
giochi
da
casinò,
produttori
di
apparecchiature, fornitori, organizzazioni e singoli individui. Il NCRG collabora
attivamente con l'Istituto per la Ricerca sui Disturbi gioco d'azzardo e svolge tutta
una serie di collaborazioni con: centri
di ricerca presso la Yale University e
l'Università del Minnesota; la divisione in Addictions Health Alliance a Cambridge;
una consociata nell’insegnamento della Harvard Medical School; e singoli ricercatori
presso prestigiose istituzioni di tutto il paese. Il NCRG collabora anche con l'Istituto
e la AGA nel sviluppare la formazione dei dipendenti e ricercare nuovi strumenti di
educazione, sviluppando le risorse di genitori e tutori, e guide di riferimento per il
gioco responsabile.
Poco dopo la creazione del NCRG, la AGA nel 1997 ha lanciato la campagna
Nazionale di educazione per il Gioco Responsabile, un programma incentrato sull’
educazione dei dipendenti del casinò e dei settori pubblici in merito al gioco
responsabile. Questa campagna, che continua ad espandersi, comprende una varietà
di elementi. L'AGA ha creato materiale informativo, come il Gioco Responsabile
Resource Guide, il kit PROGRESS, e il fiore all'occhiello dell'associazione la brochure
sul gioco responsabile “Fun: A Guide to Responsible Gaming”. Come parte di questo
impegno, l'AGA ha anche sviluppato diversi programmi di formazione per i
dipendenti pubblici, come il Gioco Responsabile Education Week (RGEW), che dal
Responsabile Lecture Series, che ha lanciato nel 2001 per portare gli esperti di gioco
responsabile dalle varie giurisdizioni a livello nazionale.
Nel 2003, il consiglio di amministrazione AGA ha promulgato il Codice di
condotta per l'AGA Responsible Gaming, una serie completa di linee guida in materia
di istruzione dei dipendenti e dei clienti, MINORENNI, sul servizio di bevande
alcoliche, pubblicità e ricerca. Il codice è un impegno per dipendenti, clienti e il
pubblico, a fare del gioco responsabile una parte integrante delle operazioni
quotidiane. Tutte le imprese associate AGA portano avanti la loro attività nel
rispetto del codice.
L'AGA ha lanciato la sua più importante campagna di gioco
responsabile fino ad oggi: la campagna "Keep it Fun", durante il Gioco Responsabile
Education Week 2005. La campagna “Keep it Fun” consiste nel far mettere
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1998 si tiene ogni anno durante la prima settimana di agosto, e il Gioco
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braccialetti arancioni come segno di consapevolezza, ai dipendenti del settore
gaming, ai proprietari del casinò e al pubblico, dimostrando così il loro sostegno per
l'importanza della sensibilizzazione del gioco responsabile. Con la scritta "Keep it
Fun" il messaggio in inglese o in spagnolo, sono stati venduti entro la fine dell'anno
2006 più di 418, 500 braccialetti. I proventi della vendita dei polsini sono stati
donati alla NCRG, che ha ricevuto più di $ 168.500 attraverso il programma
bracciale.
L’ American Gaming Association suddivide il gioco d'azzardo nelle seguenti
categorie:
Tornei di poker, sia pubblici che privati
Casinò
Giochi di beneficenza e Bingo
Casinò e sale da gioco delle riserve indiane
Scommesse Sportive
Lotterie
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Scommesse
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Gioco d'azzardo è legale ai sensi del diritto federale degli Stati Uniti, e
ciascuno Stato è libero di disciplinarlo o vietarlo. Se si includono le lotterie di Stato,
si può affermare che quasi tutti gli Stati consentono una qualche forma di gioco
d'azzardo. Tuttavia, il gioco d'azzardo nei casinò è molto meno diffuso. Il Nevada è
l'unico Stato in cui gioco d'azzardo nei casinò è legale in tutto il territorio. Tutti gli
altri Stati che consentono il gioco d'azzardo nei casinò lo limitano a piccole aree
geografiche (ad esempio, Atlantic City, New Jersey o Tunica, Mississippi). Nel caso
del gioco d’azzardo nelle riserve dei nativi americani, alcuni dei quali sono situati
all'interno o in prossimità delle grandi città, essendo nazioni sovrane, le tribù native
americane hanno legalmente potuto aprire case da gioco, nonostante questa
situazione sia stata una questione controversa in California e in altri Stati. In alcuni
Stati, i casinò sono limitati ai "riverboats", le grandi multi-chiatte della storia che
sono, il più delle volte, ormeggiate perennemente in riva ai fiumi.
Gioco d'azzardo online è stato più strettamente regolamentato. Il Federal
Wire Act del 1961 dichiarò fuorilegge le scommesse sullo sport, ma non l’utilizzo di
altre forme di gioco d'azzardo. L'Unlawful Internet Gambling Enforcement Act del
2006 (parte del SAFE Port Act) non ha specificamente vietato il gioco d'azzardo
online, ma ha dichiarato fuori legge le operazioni finanziarie che coinvolgono
fornitori di servizi di gioco d'azzardo online. I fornitori di giochi d'azzardo con sede
all’estero hanno reagito chiudendo i loro servizi per i clienti degli Stati Uniti.
Il Consiglio Nazionale per il gioco d’azzardo nasce per studiare ed attuare
programmi e servizi per aiutare i giocatori con problemi e le loro famiglie. La
missione del NCPG (National Council on Problem Gambling) è quella di
sensibilizzare l'opinione pubblica sul gioco d'azzardo patologico, garantire la
disponibilità a largo raggio di trattamenti per i giocatori con problemi e le loro
famiglie, ed incoraggiare la ricerca e programmi per la prevenzione e l'educazione. Il
Consiglio Nazionale non è né a favore né contro il gioco d'azzardo legalizzato. La
loro principale preoccupazione è quella di aiutare i giocatori con problemi e le loro
famiglie. Il NCPG è stato concepito come il rappresentante nazionale nel campo del
gioco patologico ed è organizzato in 3 classi di associati: lo Stato, le imprese
mentre gli associati lavorano ovviamente a livello locale.
PROGRAMMI
DI
PREVENZIONE
DEL
CONSIGLIO
NAZIONALE
I programmi di prevenzione riguardano:
Il funzionamento del National Problem Gambling Helpline Network che è
rappresentato da un unico punto di accesso nazionale alle risorse locali.
La gestione dell’accreditamento per conseguire il titolo di National Gambling
Certified Counselor (NCGC).
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
commerciali e i singoli cittadini. Il NCPG concentra gli sforzi a livello nazionale,
50
L’organizzazione
della
Conferenza
Nazionale
sulla
prevenzione,
il
trattamento, la ricerca e il recupero dei giocatori patologici.
Il coordinamento della comunicazione dei trattamenti sul gioco d'azzardo
problematico e la ricerca.
L’organizzazione del National Problem Gambling Awareness Week.
La formazione sulle questioni del problema gioco d'azzardo a livello federale,
statale, di governo e delle agenzie internazionali
Il Consiglio Nazionale è stato fondato nel 1972 da mons. Joseph A. Dunne e il Dr.
Robert Custer. Fin dall'inizio il Consiglio ha stabilito due principi che restano in
vigore a tutt’oggi oggi: che l'organizzazione avrebbe fornito l'avvocato ai giocatori
con problemi e le loro famiglie, e che non si sarebbe mai presa una posizione a
favore o contro il gioco d'azzardo legalizzato.
Nel trattare la politica americana sul gioco d’azzardo abbiamo creduto
opportuno riportare alcuni avvenimenti salienti della storia del gioco negli USA. Lo
stesso Custer R., uno dei più noti studiosi di fama internazionale sul GAP, ha
partecipato attivamente nella costruzione di una politica del gioco responsabile che
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
ha segnato l’inizio, in tutto il mondo, di tutta una serie di riflessioni e di interventi
51
che, ancora oggi, sono in via di sviluppo in tutti gli stati che praticano il gioco
d’azzardo. Sicuramente oltre ai modelli di gioco responsabile, dagli USA impariamo
anche che le misure proibizionistiche non portano dei risultati positivi. Già a suo
tempo, ci si rese conto che le attivit{ di gioco d’azzardo fecero la fortuna delle
organizzazioni delinquenziali che le gestivano illegalmente.
3.4. MODELLO DI PREVENZIONE CANADESE
Nell’ultimo decennio il Canada ha sperimentato un nuovo fenomeno sociale,
una crescita smisurata del gioco d’azzardo legalizzato detenuto dal Governo stesso.
Lo scopo del Governo era quello di trovare nuove fonti di reddito senza aumentare
le tasse, ma stimolando nel contempo lo sviluppo economico del settore tempo
libero e divertimento e rafforzare gli investimenti sul sociale. Sei canadesi su dieci
ritengono che il gioco d’azzardo sia accettabile, sette su dieci hanno giocato nello
scorso anno, e due terzi degli intervistati hanno segnalato un aumento dei problemi
legati al gioco d’azzardo nella loro provincia negli ultimi tre anni. Il gioco d’azzardo
si è guadagnato l’attenzione del pubblico canadese tramite il dibattito sollevato dalla
Associazione canadese di Salute Pubblica.
In Canada il gioco d’azzardo è regolato da una legge federale, Il Codice Penale
del Canada, adottato nel 1892. Solo il governo può “gestire e condurre” attivit{ di
gioco o autorizzare la licenza di giochi per beneficenza. E’ vietato gestire il gioco
d’azzardo di qualsiasi tipo privatamente. Nel corso degli anni, periodici
emendamenti a questi regolamenti ne hanno permesso la crescita, ma solo nel 1970
casinò e lotterie sono diventati legali . Una modifica del 1985 ha dato alle province l’
esclusiva per il controllo del gioco d'azzardo legalizzato e ora possiedono e
gestiscono una vasta gamma di prodotti di gioco d'azzardo.
Durante il 1990 si è assistito ad un grosso incremento sia delle tipologie di
gioco disponibili, sia dei locali in cui il gioco era disponibile. Ad oggi ci sono più di
50 casinò permanenti (in 7 province), 21mila slot machines, 38mila terminali di
video lotteria, 20mila eventi bingo annuali e 44 corse di cavalli permanenti . I casinò
sono diventati i più grandi generatori di entrate di gioco d’azzardo, superando le
27.000 unità lavorative tra il 1992 e il 1999, stimabili nell’ 1,5% della crescita totale
dell’occupazione canadese.
Nel 1993, guidati da New Brunswick e Alberta, le province hanno cominciato
a finanziare i servizi per persone con problemi di gioco d'azzardo. Dal 1997/98,
tutte le province ad eccezione di Prince Edward Island hanno assegnato fondi
specifici per tali servizi, con una spesa totale di circa $ 15 milioni. L’associazione
Canadese per la salute pubblica è stata fondata in questo Stato agli inizi del 1990.
Nel 1993, i membri di questa associazione, durante una assemblea annuale generale
che dibatteva sull’impatto del gioco d’azzardo regolamentato sulla salute pubblica,
adottarono una risoluzione decidendo che sarebbe stato importante monitorare lo
stato del gioco d’azzardo in tutto il paese piuttosto che finanziare la valutazione
della salute nazionale in genere. I dati sarebbero stati messi a disposizione di quei
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
VLT nel 1997 e le lotterie nel 1998. L’impiego nel settore del gioco è cresciuto di
52
membri che ne avessero fatto richiesta. L’interesse per il gioco d’azzardo continuò e
nel 1999 è stata adottata una nuova risoluzione relativa ai terminali delle video
lotterie.
Da un importante ricerca condotta in Canada durante il 1996, risultava che
l’82% delle casalinghe spendeva soldi in almeno uno delle seguenti attivit{ di
gambling legalizzate: Lotterie governative e non, casinò, slot machines e bingo. Nel
1997 i canadesi scommisero 6,8 miliardi di dollari per una delle attività di gioco
d’azzardo legalizzato, 2,5 volte l’importo scommesso nel 1992. Nel 1997, tutte le
province hanno ricevuto almeno il 3% dalle entrate statali totali del gioco. I ricavi
provenienti da queste attività sono passati da 2,7 miliardi nel 1992 a 7,4 miliardi nel
98 con un aumento del 170%.
In Canada la maggior parte degli studi trattanti la diffusione del gioco
d’azzardo connesso ai problemi in generale della popolazione adulta sono stati
effettuati a met{ degli anni novanta. La Divisione Tossicodipendenze dell’Universit{
di medicina di Harvard ha completato una meta-analisi di 152 studi condotti in Nord
America dal 1997, includendo 35 stime di prevalenza canadese. Le conclusioni
dimostrano che vi è un notevole valore nell’adottare la prospettiva della sanit{
pubblica rispetto al gioco d’azzardo patologico. Fotografa uno spaccato della societ{
che gioca non focalizzandosi solo sul problema o la patologia del gioco. Questo è
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
simile a ciò che accade nelle ricerche sull’alcolismo. Un approccio da un punto di
53
vista di salute pubblica enfatizza strategie per la prevenzione e la riduzione del
rischio. Offre un indirizzo non solo su come trattare il giocatore ma anche per
individuare i problemi e la qualità di vita delle famiglie e delle comunità che hanno
al loro interno giocatori patologici. Questo punto di vista comprende anche l’impatto
sulle fasce della popolazione più vulnerabile , considerate emarginate e più a rischio
e riconosce sia i costi che i benefici associati al gioco. Tenendo in considerazione le
dimensioni del gioco d’azzardo nella salute, nella vita sociale ed economica, le
professioni socio-sanitarie possono sviluppare strategie che minimizzino l’impatto
negativo del gioco d’azzardo riconoscendone allo stesso tempo i benefici.
Il primo bilancio di spesa pubblica relativo ai problemi di salute pubblica
legati al gioco d’azzardo è stato fatto nel 1993. Dal 1997/98 nove province su dieci
stanziavano fondi
specificatamente per i problemi legati al gioco d’azzardo,
includendo: la sensibilizzazione pubblica, training professionali, linee di assistenza
telefonica, servizi di trattamento, con una spesa totale di 15 milioni di dollari. Il
fattore più importante per stimolare la crescita di questi programmi di prevenzione
è stata l’espansione del gioco sponsorizzato dal governo e le entrate associate a
questa crescita. La responsabilità del governo in materia di gioco d'azzardo si
compone di tre elementi principali: lo sviluppo di politiche che riflettono la volontà
del pubblico; trasparenza fiscale e il monitoraggio dell'impatto del gioco d'azzardo
sulla popolazione.
3.4.1.
LINEE
GUIDA
DELLE
POLITICHE
DI
PREVENZIONE DEL GAP
Equilibrare il pubblico interesse: nel 1985 è stato dato in esclusiva il
controllo su gioco d'azzardo alle Province. Tutte ora posseggono una varietà di
prodotti di gioco d'azzardo, compresa la riscossione delle entrate legate a questo e la
possibilità di regolamentare l'industria e la fornitura di servizi alle persone con
problemi di gioco d'azzardo. I responsabili politici a tutti i livelli di governo
dovrebbero monitorare regolarmente e valutare i tipi di gioco attualmente in atto,
intrattenimento e proteggere il pubblico dai rischi connessi al gioco d'azzardo
patologico.
Monitorare la pubblicità sul gioco : Tutori pubblici e organismi di governo
dovrebbero esaminare e
regolamentare la portata del gioco d'azzardo nelle
pubblicità e, in particolare, nei messaggi ai giovani, ai gruppi socio-economici più
bassi e alle popolazioni vulnerabili. I funzionari della Sanità dovrebbero vigilare in
questo settore e, ove possibile, assicurare che i proprietari e gli operatori
visualizzino in modo evidente e corretto le probabilità di vincere e di perdere per
ogni attività di gioco.
Valutare l'impatto sulla qualità della vita: analisti politici dovrebbero
valutare l'impatto dell'espansione del gioco d'azzardo sulla qualità della vita degli
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
per garantire che vi sia un equilibrio tra incoraggiare un gioco responsabile come
54
individui, delle famiglie e delle comunità. Qualità della vita che comprende
l'interazione tra le condizioni di vita sociali, sanitarie, economiche e ambientali. Per
meglio informare la politica, il governo dovrebbe finanziare un organismo di nota
credibilità scientifica, affinché sviluppi una metodologia standard per valutare la
salute, sociale ed economica, i costi e benefici del gioco d'azzardo e i problemi ad
esso connessi. Le Principali parti interessate dovrebbero essere coinvolte nella
costruzione di una linea comune e le componenti della sanità pubblica dovrebbero
avere un ruolo importante in questa attività.
Promuovere un programma di ricerca: L'istituzione di ricerca sanitaria,
come il nuovo Canadian Institutes for Health Research, dovrebbe sostenere un
programma che sviluppi ricerche neurobiologiche e comportamentali in tema di
gambling. Tale conoscenza migliorerebbe notevolmente la nostra comprensione dei
fattori determinanti dei problemi legati al gioco d'azzardo, la relazione del gioco
d'azzardo con l’ abuso di sostanze e la comorbidit{ di altre malattie mentali. Questa
ricerca si tradurrebbe in prevenzione primaria più efficace e programmi di
prevenzione secondaria, e potrebbe portare a più innovativi interventi, compresi i
trattamenti farmacologici brevi e strategie di trattamento.
Adottare misure di riduzione del danno: Le autorità sanitarie dovrebbero
adottare strategie di riduzione dei danni dirette a ridurre al minimo le conseguenze
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
del gioco d'azzardo sul comportamento di individui, famiglie e comunità. Queste
55
strategie dovrebbero includere linee guida per un gioco sano e approcci creativi per
l'individuazione precoce di problemi di gioco d'azzardo.
La Société des casinos du Québec (SCQ) offre ai giocatori, su base volontaria e
riservata, la facoltà di essere escluso dai casinò del Québec (Montréal, Lac-Leamy,
Charlevoix e Mont-Tremblant) per un determinato periodo di tempo che va da 3
mesi a 5 anni; (comprese le aree di gioco, bar, snack bar, ristoranti, sale di spettacolo
e boutique che si trova nel casinò). Una volta elaborata, la registrazione non può
essere annullata. La Société des casinos du Québec non si assume alcuna
responsabilità se il richiedente viola le norme di auto-emarginazione a cui lui o lei si
sono volontariamente sottoposti. L'iscrizione nel programma di auto-esclusione
comporta automaticamente la registrazione di nome e cognome e indirizzo di posta
della persona nel database Société des casinos du Québec al fine di garantire che
non gli vengano più inviati inviti sulle iniziative che avvengono all’interno del
casinò.
Nel 2008-2009, sono stati firmati 1.597 accordi di auto-esclusione, portando
il totale dei contratti attivi a 3.489. Durante questo periodo, sono state effettuate dal
personale di sicurezza oltre 6.422 identificazioni. Il programma di esclusione del
casinò del Québec, uno dei primi in Nord America, è servito da modello per altri
casinò canadesi e degli Stati Uniti. Il programma è stato rafforzato nel 2007 con
l'aggiunta di servizi professionali di consulenza, e i giocatori che lo desiderano
possono avere accesso a questi servizi per la durata della loro auto-esclusione. Alla
scadenza del contratto, il giocatore sarà invitato a partecipare a una sessione di
valutazione e informazione in modo da essere in grado di prendere la migliore
decisione in merito al suo comportamento di gioco.
Un progetto pilota è stato introdotto dalla Fondation Mise sur toi in
collaborazione con tre centri di aiuto per i giocatori compulsivi e consente agli
individui che vogliono avere negato l'accesso al casinò del Québec, di farlo da uno di
questi centri: La Maison Jean Lapointe a Montréal, Centro CASA in Saint-Augustinde-Desmaures e la riqualificazione Centre de Ubaldo-Villeneuve a Beauport.
L'Alberta Gaming Research Institute ha analizzato la situazione in Canada per
ideale” che consiste in: Registrazione dell'autoesclusione in un unico database
valido per tutti i casinò nazionali (come in Svizzera); Ammissione ai casino previa
registrazione e verifica nei database; Ruolo centrale della security nel mantenere
esclusi gli auto-esclusi; Lunga durata dell'esclusione (gli studi sulle dipendenze
suggeriscono che questo possa aiutare a superare la fase di astinenza); Fare in modo
che all'autoescluso venga impedito l'accesso anche ad altre forme di gioco fuori dai
casinò; Fare in modo che i casinò non considerino l'auto esclusione una sciocchezza;
Promuovere l'autoesclusione poiché spesso il cliente ne viene a conoscenza solo per
via indiretta; Fare in modo che il cliente non debba entrare a contatto con l'ambiente
del casinò per firmare o rinnovare l'autoesclusione; Utilizzare software che generino
dei segnali qualora un cliente raggiunga picchi di frequenza o di giocate eccessive, al
fine di poterlo agganciare precocemente.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
elaborare un valido protocollo nazionale di prevenzione e propone un” protocollo
56
In conclusione vediamo ancora con quanta attenzione le politiche di governo
sul gioco responsabile sono chiaramente ispirate dalle direttive dell’OMS. La
promozione alla salute, in particolare con la carta di Ottawa non poteva certo
passare inosservata in questa nazione, infatti i richiami ai modelli di una salute
pubblica che integra le azioni del settore dell’industria del divertimento con l’area
della sanità, sono evidenti nei loro programmi di prevenzione e di studio del
gambling, con un chiaro risalto al rapporto reale fra costi e benefici sociali in senso
lato.
3.5. IL MODELLO DI PREVENZIONE OLANDESE
L’Olanda è il primo paesi a tassare gli operatori del gioco online secondo
alcune direttive della Comunità Europea. Le ultime statistiche indicano che gli
scommettitori online olandesi tendono ad aumentare il loro budget di gioco. Le date
salienti della politica del gioco d’azzardo in Olanda: 1964 legge sui giochi della
fortuna; 1976 ha aperto il primo casinò; 1986 introduzione delle slot machines;
1990 Inizio della campagna “gioco responsabile”. Anche in Olanda la strategia del
Gioco responsabile è legge da oltre 15 anni. Ogni operatore impiegato nei casinò
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
deve ricevere un corso di formazione ed impegnarsi a prevenire forme di gioco
57
eccessivo ed autodistruttivo laddove identificate.
Lo Stato olandese affida ad un’unica societ{, “Holland Casinò”, la gestione
dei 12 casinò del territorio nazionale. La “Holland Casinò” fa propri alcuni principi
per la gestione del gioco responsabile così come sono imposti dalla legge olandese.
Per la società, la possibilità di ottenere successo economico, è ugualmente
importante come ottenere successo con la campagna del “gioco responsabile”. In
caso di conflitto tra i due interessi prevale l’interesse sulla prevenzione.
La società adotta un codice di comportamento aziendale ispirato alla politica
del gioco responsabile: Non fare pubblicità o mirare commercialmente ai più giovani
o ad altri gruppi considerati a rischio e non fare pubblicità sulle grandi vincite o sui
jackpot; Mettere l’enfasi sull’intrattenimento non sul gioco o le vincite facili;
Realizzare programmi di formazione per il personale con sessioni di 4 ore di tutto il
personale (back office compreso) per prendere coscienza delle problematiche legate
al GAP, sessioni di 2 giorni per i caposala su come fare domande ai clienti e come
riconoscere le situazioni problematiche, sessioni di 2 giorni per gli operatori della
sicurezza sulla gestione dei problemi e delle situazioni di crisi.
La società mette a disposizione dei propri clienti brochure e materiale
informativo che riportano i rischi legati al gioco d’azzardo; vengono adottate misure
protettive e preventive quali: Entrate limitate da 8 volte al mese massimo;
Esclusione dal gioco da sei mesi ad un tempo indeterminato.
Le entrate limitate o l’Esclusione si applicano in tutti e dodici i casinò del
territorio nazionale, non ci sono eccezioni. Quando finisce il periodo di esclusione, i
clienti devono sottoporsi ad un colloquio di valutazione prima di rientrare nel
casinò e rientrano con entrate limitate.
La società gestisce un sistema computerizzato di registrazione dei clienti e
quindi dei loro ingressi in rete fra tutti i casinò olandesi: ogni cliente ha un ID dove
si registra la frequenza, il luogo, le eventuali misure adottate , gli incidenti, le
osservazioni del personale e gli appunti sui colloqui effettuati che lo riguardano;
Sono considerati assidui e monitorati automaticamente, quelli che fanno 20 visite al
mese per un periodo che ricopre gli ultimi tre mesi. I capi sala e gli addetti alla
sicurezza effettuano interviste aperte su ogni aspetto del casinò con particolare
enfasi sulle raccomandazioni per il gioco responsabile.
Riportiamo in breve alcune considerazioni conclusive tratte da una ricerca
nazionale sull’efficacia delle misure di prevenzione del GAP adottate in Olanda.
Le segnalazioni e gli approcci ai clienti risultano la parte essenziale dell’
intervento, infatti questi apprezzano molto l’iniziativa. La frequenza di 2 ingressi a
settimana è la media; quindi anche i frequentatori con poche entrate possono avere
problemi di gioco eccessivo, cioè i giocatori a bassa frequenza. Molto importante il
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
La società dedica particolare attenzione ai frequentatori assidui della sala.
58
training del personale sul GAP e l’aiuto di personale esperto nelle dipendenze che
offre un supporto all’intervento.
Di fatto l’accento sulla prevenzione risulta essere la chiave di lettura
migliore. Si raccomandano delle misure protettive quali: limite della maggiore età,
brochure esplicative, training per il personale, giochi con possibilità di puntata
bassa e la registrazione degli ingressi.
L’Olanda è la nazione che per prima, in Europa, ha adottato la filosofia del
gioco responsabile, seguita poi dalla Svizzera. La sue esperienza e i dati della sue
ricerche sembrano anche qui confermare la bontà delle misure preventive non solo
per quanto riguarda la salute dei giocatori. Infatti i dati dimostrano che i
provvedimenti di autoesclusione non danneggiano l’economia delle sale e dei casinò.
Questo perché gli autoesclusi seguendo dei programmi di recupero, vengono
reintegrati nei casinò, e riprendono i loro normali comportamenti di gioco.
3.6. MODELLO DI PREVENZIONE SANMARINESE
Nella Repubblica di San Marino il gioco è gestito direttamente dallo Stato che
ne esercita il controllo e la gestione attraverso l’Ente di Stato chiamato appunto
“Ente Giochi”.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Nel territorio della Repubblica si trova una sala gestita dal una società dello
59
Stato: la Giochi del Titano.
La società che gestisce la sala giochi ha deciso liberamente di stabilire una
convenzione,
di
tipo
privatistico,
con
un’associazione
sammarinese
che
primariamente svolge attività di prevenzione e cura delle new addiction con
particolare enfasi sulle problematiche legate al gioco d’azzardo patologico.
Sono state individuate tre direzioni fondamentali d’intervento che vanno
dalla formazione dei dipendenti della sala, all’apertura di uno sportello di supporto
per i giocatori eccessivi alla proiezione di scritte dissuasive.
Per prima cosa si è provveduto a fare un corso di formazione sul GAP al
personale della sala, aiutando gli operatori a discriminare i comportamenti più
espliciti di gioco problematico e dando quindi delle nozioni sulle competenze
comunicative da adottare nell’approccio al cliente in difficolt{. Si è provveduto a
formare 34(?) dipendenti che operano in sala, con un corso formativo di 30 ore
tenuto da personale specializzato nelle dinamiche relazionali e psicologi
professionisti esperti del settore. Il corso è stato realizzato con modalità interattive
e partecipative per agevolare l’apprendimento dei discenti, si sono sviluppate
dinamiche di simulazione delle problematiche da affrontare con i clienti della sala. I
contenuti affrontati riguardavano le spiegazioni teoriche del GAP e le competenze
comunicative.
La seconda direttrice dell’intervento è l’apertura di uno sportello con la
presenza di uno psicologo a disposizione dei clienti. Lo sportello si situa in un ufficio
adiacente alla sala da gioco per facilitare la tempestivit{ dell’intervento. Compito
dello psicologo è di gestire i clienti che entrano in difficoltà con il comportamento di
gioco. Lo sportello è stato chiamato “GIOCO SANO”, c’è pure un numero di telefono al
quale i clienti possono rivolgersi in totale anonimato e prendere appuntamento con
lo specialista. Il nome “gioco sano” non è sicuramente casuale, indica la precisa
scelta di dare al GAP, gioco d’azzardo patologico, tutto il peso e l’importanza che la
patologia richiede. Lo Sportello gestisce i provvedimenti di “autoesclusione” dei
clienti, sulla base delle valutazioni specialistiche dello psicologo, nel momento in cui
il cliente si presenta spontaneamente o invitato dal personale di sala.
che si adotta verso quelle persone che vivono la difficoltà della perdita del controllo
nel momento contingente. Non si tratta di una misura risolutiva ma ha la funzione di
bloccare tempestivamente il giocatore. Questi , dopo un periodo di almeno sei mesi,
nei quali gli viene impedito di entrare nella sala giochi, può presentarsi allo
sportello e stabilire con lo psicologo i tempi e i modi del suo reinserimento nella sala
giochi. Lo psicologo valuta l’eventuale reingresso del giocatore presso la sala, dopo
un periodo di verifica delle sue riacquisite competenze di gioco, che si evincono nel
primo periodo di reinserimento controllato nella sala. Qualora il giocatore non
dimostri la capacità di aver recuperato una piena gestione del suo comportamento
di gioco lo psicologo interverrà nuovamente nel bloccare gli ingressi del giocatore.
In questo caso il giocatore è sottoposto ad un tipo d’intervento e di controllo più
attento
dei suoi reingressi; fino a giungere, a secondo dei casi, ad una vera e
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
L’autoesclusione del giocatore in difficolt{, o autodiffida, è l’intervento immediato
60
propria psicoterapia strutturata che può effettuare presso le strutture pubbliche di
appartenenza o presso specialisti privati scelti a discrezione del cliente stesso.
Anche quando il cliente riferisce di aver fatto un programma terapeutico e di aver
risolto quindi i suoi problemi di gioco eccessivo, l’eventuale reingresso è
subordinato alla valutazione dello psicologo dello sportello “gioco sano”.
Una terza componente dell’intervento nella sala è rappresentato dai
monitor che con delle scritte dissuasive cercano di inibire o interrompere eventuali
comportamenti a rischio dei clienti. Nei monitor scorrono, per tutto il tempo di
apertura delle sale, scritte del tipo: se sei nervoso non giocare, quando sei stanco fai
una pausa al bar, non bere alcolici, il gioco può essere pericoloso, se hai bisogno
d’aiuto puoi rivolgerti allo sportello, “gioco sano, ecc. ecc.
Si sta inoltre realizzando una sperimentazione, per cercare di capire se
questo tipo di messaggi e il sistema di scritte dissuasive su monitor, è efficace sui
giocatori e sulle modalit{ di gioco. In alcuni periodi dell’anno, alcuni monitor
vengono spenti. Dal confronto dei dati relativi agli ingressi dei clienti, alla mole di
gioco sviluppato e al numero delle autoesclusioni, si potrebbero dedurre delle
indicazioni interessanti per ulteriori ricerche.
In sintesi da come si configura nel suo insieme, l’intervento sul GAP che si
realizza nella Repubblica si San Marino si può considerare a pieno titolo un
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
intervento di promozione alla salute (CARTA DI OTTAWA). Con la partecipazione
61
attiva dei giocatori si passa totalmente nel campo della promozione della salute,
poiché questa sottintende la partecipazione di tutti gli attori coinvolti e si distingue
proprio per questa peculiarità da un semplice intervento di prevenzione. Inoltre
l’intervento mira a produrre comportamenti adeguati verso la realt{ del gioco, e ad
inibire quei comportamenti a rischio che possono rappresentare l’esordio di una
patologia che specialmente in questi ultimi anni, sta acquistando molta evidenza. La
politica della Repubblica di San Marino rappresenta un tentativo originale ed
efficace di arginare le problematiche che possono colpire alcune persone che hanno,
fra le loro passioni quella del gioco.
Come misure di prevenzione primaria sono la proiezione di spot dissuasivi, la
formazione del personale, opuscoli . La prevenzione secondaria si ha nella precoce
autoesclusione dei clienti che entrano in difficoltà nel gioco e quella terziaria si ha
con gli interventi di supporto e di controllo dei clienti nella fase di reinserimento e
nell’invio presso le strutture specialistiche per il trattamento del GAP, quando
questo diventa necessario.
La sala da gioco di Rovereta rappresenta il maggior polo di attività del
gioco nella Repubblica, pertanto le misure che vengono adottate nella sala
rappresentano il modello principale di gestione delle difficoltà dei comportamenti di
gioco, quindi la primaria forma di prevenzione e promozione della salute del GAP
nella Repubblica di San Marino.
Il limite di questo intervento di prevenzione è che rappresenta un tentativo
isolato, che per quanto meritevole di considerazione per il lavoro sviluppato in
questi anni, mantiene una portata significativa ma limitata degli interventi. Infatti se
consideriamo la totale assenza di politica preventiva che si adotta in Italia, in
riferimento al GAP, capiamo che un giocatore che viene autoescluso nella sala di San
Marino, può liberamente entrare in qualsiasi altra sala Italiana, con il conseguente
rischio di vanificare il trattamento che era stato impostato con lo psicologo dello
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
sportello “gioco sano”.
62
4.
LA
POSIZIONE
EUROPEA
SUL
GIOCO
D’AZZARDO
Facciamo ora una veloce esposizione della situazione europea, e di alcuni
stati in particolare, a partire dalla direttiva comunitaria che inserisce il comparto del
gioco d’azzardo nel quadro più ampio dei servizi, e ne riconosce la specificit{ come
“servizio di interesse generale”; in cui l’azione di indirizzo e controllo è esercitata
dallo Stato, ed è improntata a finalità di tutela del giocatore e di sviluppo
responsabile del settore.
4.1.
La Direttiva 2006/123/CE, pubblicata sulla
Gazzetta Ufficiale della UE il 27/12/2006
Il 12 dicembre 2006, la Direttiva quadro relativa ai servizi nel mercato
interno, meglio nota come Direttiva “Bolkenstein” dal nome del commissario che la
delineò, è stata formalmente adottata dal Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea.
L’intento del legislatore comunitario è quello di creare un quadro giuridico
generale a favore dei prestatori di servizi nel mercato interno, agevolando l’effettivo
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
esercizio della libertà di stabilire delle imprese negli Stati membri, e della libera
63
prestazione di servizi transfrontalieri, sanciti rispettivamente dagli artt. 43 e 49 del
Trattato CE. La Direttiva dovrà essere recepita dagli Stati membri entro il 28
dicembre 2009.
Essa dà altresì una definizione di ordine pubblico comprendendo, in tale
termine, “la protezione contro una minaccia effettiva e sufficientemente grave per
uno degli interessi fondamentali della collettività e può includere, ad esempio,
questioni legate alla dignit{ umana, alla tutela dei minori e degli adulti vulnerabili”.
4.2. Gran Bretagna
La Gran Bretagna rappresenta il principale paese europeo ed il
terzo paese al mondo, dopo Usa e Giappone, nel mercato dei giochi. Leader
indiscusso nelle scommesse, è anche in Europa il principale mercato per le
gaming machine ed uno dei maggiori per sale Bingo e casinò. Con la legge
“Gambling Act” del 2005 è stata istituita la Gambling Commission, unico
organismo istituzionale regolatore nel settore dei giochi che opera, con
poteri ispettivi e competenze molto più ampie del vecchio Gaming Board,
in materia di gioco via Internet e responsabilità sociale. Compito della
Gambling Commission è quello di promuovere giochi socialmente
responsabili stabilendo criteri e codici comportamentali, segnatamente in
materia di responsabilità sociale, diretti in modo vincolante agli operatori
del settore e di vigilare sugli stessi. Grande attenzione viene posta alla
tutela dei minori e dei soggetti più vulnerabili, tramite l’implementazione
di regole idonee, unitarie e trasparenti. Si possono annoverare diversi
studi condotti in tema di responsabilità sociale. In particolare, si segnalano
una ricerca del 2006 sugli impatti sociali dei Casinò nella zona di
Wembley; un esame degli impatti sociali del gambling condotto
dall’universit{ di Glasgow e dallo Scottish Centre for Social Research,
sempre del 2006; un’analisi del profilo dei giocatori e delle attivit{ di
gioco, commissionata nel 2007 dalla Gamgling Commission.
4.3. Svezia
svago, fortemente regolamentata e controllata. La responsabilità sociale, con
riferimento sia alla tutela del giocatore che al contrasto delle attività illegali, è alla
base dell’azione regolatrice dello Stato svedese. Il gioco pubblico è disciplinato da
due leggi fondamentali:
La prima, Lotteries Act in vigore dal 1° gennaio 1995, si applica a tutte le
tipologie di gioco, compresi scommesse, gaming machines e piccoli Casinò
(Restaurant Casino) autorizzati presso strutture alberghiere o ristoranti con licenza
di vendita di alcolici, ma soggetti a forti limitazioni sui volumi di gioco. Questa legge
sancisce il principio che tutte le forme di gioco devono essere introdotte attraverso
un formale nulla osta e stabilisce i requisiti necessari al loro svolgimento.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
In Svezia il gioco pubblico è molto sviluppato ed è considerato una forma di
64
La seconda, Casinos Act del 1999, regola l’attivit{ degli international-style
Casinos, e stabilisce che la proprietà deve essere direttamente o indirettamente
pubblica.
Il “National Gaming Board” è l’organo di Stato preposto al rilascio delle
licenze, alla regolamentazione ed al controllo dell’intero mercato dei giochi.
L’incremento del mercato del gioco registrato negli ultimi anni, più
precisamente quello delle gaming machines, forma di gioco considerata a maggior
rischio di dipendenza, hanno indotto il Gaming Board a promuovere progetti
specifici di tutela del giocatore e di prevenzione delle ludopatie. Fra questi, il
progetto del National Institute of Public Health (Ministero della Salute) che, in
collaborazione con organismi internazionali e con le maggiori Università svedesi, ha
avviato una ricerca sulle dimensioni e cause delle problematiche da gioco e sulle
connessioni con altri fattori di dipendenza, presentando al Gaming Board un
adeguato piano d’intervento per il contrasto al fenomeno della ludopatia.
Le politiche, gli investimenti e le azioni adottati da Svenska Spel in materia,
vanno dalla qualit{ del gioco, alla sicurezza, all’informazione/formazione dei suoi
clienti e dei suoi dipendenti, alle linee-guida per il marketing ed alla cooperazione
con gli istituti preposti alla salute pubblica.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
4.4. Austria
65
I giochi e le scommesse sono regolati sia a livello federale che a livello locale.
La legge federale sui giochi di sorte (GSG, Glückspielgesetz), del 1989, stabilisce un
regime concessorio in materia di lotterie e di Casinò ed individua come obiettivi
specifici la tutela dell’ordine pubblico, la prevenzione della ludopatia e l’incremento
del gettito erariale. In linea generale lo Stato federale gestisce in regime di
monopolio i giochi c.d. di sorte, in cui rientrano Casinò e lotterie.
La gestione dei Casinò è affidata ad un unico operatore, Casinos Austria AG ,
che possiede una partecipazione nella società ÖL.
Specifici obiettivi di responsabilità sociale, quali prevenzione della ludopatia,
contrasto delle attività illegali e monitoraggio dell’utilizzo della tecnologia applicata
al gioco, sono previsti nel programma del Governo Federale per il 2007/2010. Nei
Casinò viene curata attentamente la formazione del personale secondo gli standard
internazionali, vengono effettuati rigidi controlli nelle sale e distribuiti opuscoli
informativi sui rischi di dipendenza dal gioco.
4.5. Francia
In Francia le competenze sono attribuite, in una logica piuttosto
settoriale, a diverse amministrazioni, come ad esempio il Ministero degli interni,
unitamente agli Enti locali, per l’autorizzazione ed il controllo dei Casinò.
La politica di settore appare indirizzata più da esigenze di tutela degli
interessi economici piuttosto che da principi di sicurezza e difesa del giocatore. Non
vi è, infatti, una esplicita destinazione dei proventi da gioco a finalità sociali, se non
per il generico sostegno di diversi settori economici, né forme specifiche di
finanziamento di attività di ricerca, prevenzione e cura dei possibili effetti negativi
del gioco.
Tuttavia, i principali operatori nazionali hanno adottato codici di
autoregolamentazione per la tutela dei minori e per la prevenzione della dipendenza
registrato un forte incremento negli ultimi dieci anni, arrivando alla leadership in
Europa, per quanto riguarda le scommesse ippiche e i Casinò (unico segmento di
gioco, quest’ultimo, affidato ai privati). La Francia è, inoltre, il Paese europeo con il
maggiore numero di Casinò in attività 188. Recentemente, il rapporto elaborato dal
senatore François Trucy e dedicato all’analisi del comparto giochi in Francia,
raccomanda espressamente la creazione di un osservatorio per i giochi, mirato allo
studio delle problematiche del settore sotto ogni aspetto, allo scopo di poter
raccogliere, analizzare e confrontare le informazioni e i dati sull’intero comparto a
livello europeo ed internazionale.
4.6. Spagna
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
da gioco. Il mercato, nel passato meno sviluppato rispetto ad altri Paesi europei, ha
66
Nel segmento dei Casinò, oltre alle imprese locali, operano diverse realtà
multinazionali. In Spagna sono attivi complessivamente 32 Casinò. Le attività di
prevenzione e di sorveglianza sono affidate alle CC.AA. (Comunità autonome), che
operano in collaborazione con le forze di sicurezza dello Stato. La Comisión Nacional
de Juego, dipendente dal Ministero degli Interni spagnolo, gestisce il registro delle
interdizioni all’ammissione ai Casinò su scala nazionale, e le CC.AA su scala locale. La
Spagna si distingue, fra i paesi europei, per l’alta propensione al gioco dei propri
abitanti. Pertanto, c’è una forte attenzione alla trasparenza ed alla lotta alle frodi
seppur ancora carente è l’attenzione posta al tema della responsabilit{ sociale.
4.7.
Danimarca
Attualmente sono attivi sei Casinò per i quali la legge stabilisce che siano
aperti soltanto in grandi strutture alberghiere preventivamente individuate. È
ammessa la partecipazione di operatori esteri, anche in misura piuttosto
significativa. Il primo operatore è Casinos Austria , con uno share del 75%.
Considerando, quindi, che per Casinos Austria “la responsabilità nei confronti di ogni
singolo giocatore rappresenta una componente essenziale della cultura dell’impresa”
emerge una sempre maggiore attenzione ai temi della responsabilità sociale dei
Casinò.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
4.8.
67
Germania
Dalle indagini svolte non è emersa la presenza di alcun ente regolatore
nazionale in materia di Casinò e gambling, mentre sono responsabili per il rilascio
delle licenze i Ministeri degli Interni dei singoli Laender. In linea generale, per i
Casinò non sussistono particolari restrizioni circa la localizzazione, generalmente
consentiti anche nei centri ad alta densit{ di popolazione, con l’unica eccezione della
Baviera dove, in base ad una legge del 1995, possono essere aperti solo in zone
turistiche e stazioni termali. La proprietà può essere sia pubblica che privata. Dei
circa 60 Casinò oggi operativi, comunque, circa i 2/3 sono a partecipazione pubblica.
4.9. Italia
In Italia sono attivi quattro Casinò, uno solo dei quali, il Casinò Municipale di
Venezia SpA, sposando il tema della responsabilità sociale, ha redatto il primo
bilancio sociale di una casa da gioco a livello europeo. Peraltro, l’Amministrazione
autonoma dei Monopoli di Stato, in recepimento della Direttiva CE 123 del 2006, ha
recentemente istituito l’Osservatorio Internazionale con compiti di monitoraggio e
tutela dei giocatori.
CONCLUSIONI
Le pressioni politiche e culturali dell’OMS, come abbiamo visto, tendono ad
imporre agli Stati delle politiche di controllo sul gioco d’azzardo. Dove nel migliore
dei casi si traducono in interventi di prevenzione articolati ed organici incentrati su
una logica della promozione della salute. Politiche di tutela sociale dei giocatori sono
oramai presenti in tutti gli stati dove si pratica il gioco d’azzardo. Di fatto gli
imprenditori del gioco d’azzardo e gli operatori del sociale, trovano nella
prevenzione partecipata, come nel caso del movimento del gioco responsabile, il
terreno comune dove operare in collaborazione. Un rischio reale rimane tuttavia il
fatto che nonostante i bei progetti di prevenzione del GAP, la possibilità di adottare
interventi efficaci sulle persone deriva in gran parte dalla sensibilità personale degli
acquisire una portata esclusivamente propagandistica.
Ancora più preoccupante è il caso dello Stato Italiano dove gli interventi di
prevenzione si riducono ad un semplice controllo degli aspetti quantitativi del gioco
d’azzardo. Ossia si tende a misurare esclusivamente il numero di giocate permesse,
le percentuali di pagamento, i tempi, il numero delle macchine, ecc. In sintesi,
nell’enfasi di misurare il gioco c’è il rischio di rimanere totalmente incapaci di
osservare il giocatore. Cioè la persona che gioca, il vero attore di tutto il movimento.
Questo è sicuramente paradossale, come se ci fosse il timore, o il rischio, di
risvegliare in lui la consapevolezza di una sorta di” pericolo” occultato nel gioco, e
che ciò lo allontani dai comportamenti di gioco. O che comunque possa incidere sulla
mole di gioco che questi può realizzare. Questo è sicuramente la preoccupazione
fondamentale da parte di molti gestori delle sale e degli operatori del settore in
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
operatori delle sale, non dai bei progetti che, come abbiamo rilevato, possono
68
genere; cioè una riduzione degli incassi che derivano dal gioco d’azzardo. Nel
tentativo di mantenere e migliorare le proprie entrate, c’è da parte dei gestori, una
preoccupazione eccessiva, ed un tentativo di allontanamento di tutti quei discorsi e
di quelle misure che mirano alla prevenzione del GAP. Niente di più sbagliato, tant’è
che i dati delle ricerche, specialmente quelle olandesi, hanno dimostrato che, per es.,
la procedura dell’autoesclusione, non crea danni economici ai casinò, in quanto le
persone che si ripresentano nelle sale per riprendere a giocare, sono circa il 70% di
quelle autoescluse. Da alcune ricerche si rileva che, fra le persone che adottano
misure di autoesclusione dai casinò abbiamo: il 50% che riprende a praticare il
gioco d’azzardo in modo autonomo e responsabile, il 20% necessita di una sorta di
controllo permanente ed un monitoraggio cauto dei suoi comportamenti di gioco ed
il restante 30% non riprender{ più a giocare d’azzardo perché questo rappresenta
per loro un comportamento ad alto rischio di perdita di controllo.
Una sana prevenzione del GAP deve invece tendere a migliorare le
performance economiche dei gestori, cioè deve aiutarli nella realizzazione della loro
crescita economica, ed allo stesso tempo ridurre al massimo i rischi che il giocatore
sviluppa nelle condotte di gioco. Gli obiettivi degli operatori del sociale e di quelli
del gioco d’azzardo, non sono, in questo senso, contradditori, cioè non sono
incompatibili ma, anzi, quando si accettano le differenze e le esigenze reciproche, si
capisce come in fondo la mission di una parte sia compatibile con l’altra. Anzi, le due
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
azioni devono tendere ad un reciproco vantaggio, sia verso la crescita degli utili
69
aziendali, che verso la tutela della salute dei giocatori. I gestori delle sale non hanno
il “desiderio” di creare patologia, perché questa ,da un punto di vista economico è
senza dubbio una rimessa. Il giocatore problematico ha finito i soldi, crea solo
problemi e rischi nel tentativo di
procurarseli ad ogni costo. La gestione dei
giocatori in difficoltà, che mira ad un rientro controllato nella sala da gioco,
rappresenta comunque un’entrata stabile e costante per il gestore, come hanno
dimostrate le ricerche.
Se a queste considerazioni si aggiungono quelle sui costi sociali delle
condotte delinquenziali che possono essere adottate dalle persone che attraversano
gravi problemi economici, sui i risvolti di tipo famigliare, lavorativo e, soprattutto, i
costi sanitari che il trattamento di una Dipendenza Patologica comporta; ci
rendiamo subito conto che il rapporto costi-benefici, legato ad una prevenzione
integrata, rappresenta un vantaggio per tutta la collettività, anche da un punto di
vista esclusivamente economico.
E’ chiaro che, per gli operatori del settore della sanit{, la presenza di questa
patologia diffusa nella popolazione, deve richiedere prima di tutto, uno sforzo di
comprensione del fenomeno, libero da pregiudizi legati ai paradigmi interpretativi
della realt{ del gioco d’azzardo; e deve portarli, in secondo luogo, a riflettere sui
“contesti” più adatti nei quali permettere ai giocatori di usufruire del gioco.
Probabilmente distribuire una slot in ogni bar non è una politica saggia, se non altro
per la possibilità di esercitare una controllo sui giocatori.
Un’ipotesi di ricerca può derivare dal limitare il gioco d’azzardo a contesti
ben circoscritti, dove è possibile interagire con il giocatore ed intraprendere con lui
un progetto di sviluppo di gioco sano e responsabile, se necessario. Questa può
essere una direzione di sviluppo interessante e vantaggiosa per entrambe le parti in
causa. Si tratta quindi di ridurre le possibilit{ di gioco d’azzardo al di fuori di questi
contesti, e concentrare queste attività nei casinò, che diventano così il luogo del
gioco d’azzardo responsabile.
Le sale da gioco e i casinò, rappresentano la più grossa opportunità di studio
del comportamento di gioco. In questi contesti infatti, il comportamento di gioco e il
stesso. Non si tratta di criminalizzare il gioco e tantomeno il giocatore , anzi si tratta
proprio dell’opposto. Creare le condizioni per agevolare e permettere ai giocatori di
essere liberi di giocare e di non trascurare la componente essenziale del gioco: il
divertimento. Infatti nelle modalità ossessive e compulsive del gioco, la componente
divertimento è totalmente assente. Questo non significa che il gioco sia un
comportamento da eliminare in toto, ma che esso ha in sé dei rischi che, per alcune
persone, possono rappresentare un serio problema. Il gioco d’azzardo non può
essere un problema morale e come tale oggetto di stigma, ma è un comportamento
umano che va liberato nelle sue potenzialità di svago e divertimento. Il contesto, il
controllo, la consapevolezza, sono elementi che aiutano il giocatore, lo guidano e lo
mantengono, nei parametri di un gioco sano e gratificante.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
giocatore, possono essere osservati per cercare di capire al meglio il giocatore
70
La direttiva CE, N.123, 2006;
lascia ben sperare che la sua attuazione
incoraggi tutti gli attori, coinvolti in questo settore, ad intraprendere iniziative
improntate al reciproco riconoscimento delle proprie specificità e competenze, in
uno spirito di collaborazione che alimenti la ricerca di misure atte a tutelare al
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
massimo, il giocatore da un lato, e gli operatori economici dall’altro.
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Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Milano.
74
APPENDICE
USO E ABUSO DI SOSTANZE IN AMBIENTE
LAVORATIVO: RISCHI LEGATI AI DIPENDENTI
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
DELLA SALA DA GIOCO.
75
La
pianta
della
Coca
La coca (Erythroxylum coca) è
una
pianta
della
Erythroxylaceae
famiglia
originaria
delle
delle
regioni tropicali centro e nordoccidentali dell'America del Sud che
cresce rigogliosa tra i 500 e i 2000
metri d’altitudine. Si tratta di un
arbusto o piccolo albero di 4-5 metri
d'altezza, con foglie alterne di un
verde intenso. I piccoli fiori bianchi
producono una drupa rossastra contenente un solo seme. La coca è una pianta a
portamento arbustivo che rimane produttiva anche fino all'età di 50 anni.
Ci sono due specie principali di coca, l’arbusto dalle cui foglie si estrae la
cocaina: l’Erythroxylum coca, coltivata nelle valli amazzoniche umide di Perù e
Bolivia, e l’E. novogranatense, coltivata nelle montagne aride di Perù settentrionale
e Colombia.
umidi della foresta tropicale delle Ande favoriscono la crescita di questo arbusto che
può arrivare fino a 5 metri, ma quella coltivata viene mantenuta ad un’altezza
compresa tra 1 e 2 metri, per facilitare la raccolta delle foglie. Le foglie sono ricche
di vitamine, proteine, calcio, ferro e fibra. Il contenuto di cocaina nelle foglie varia da
0.1% a 0.9%. Fluttuazioni diurne del contenuto di cocaina nella foglia di coca
avvengono durante un ciclo di 24 ore.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Tipicamente la coca prospera in vallate calde, umide, esenti da gelo. I climi
76
Storia e origini
L’uso delle foglie di coca, com’è stato
rilevato
attraverso
importanti
ricerche
etnologiche, risale a 2.500 anni a.C., ma si
suppone anche a molto prima.
Le foglie di coca sono state masticate
dagli Indios del Sud America per molte
migliaia di anni, per indurre un’euforia di
lunga durata. In senso stretto, le foglie non
sono effettivamente masticate. Solitamente,
la foglia essiccata di coca è inumidita con la
saliva. La poltiglia è tenuta tra la gengiva e la guancia e viene pian piano succhiata. I
succhi stimolanti vengono deglutiti. Materiali ricchi di calce come conchiglie marine
bruciate o un cereale (quinoa) sono usati per favorire la separazione dell’alcaloide
attivo dalla foglia. Le modalità di assunzione della coca variano a seconda delle
popolazioni. Tra gli indigeni della Bolivia e del Perù centro - meridionale le foglie
venivano masticate dopo aver aggiunto calce, mediante un apposito bastoncino
chiamato llipta. In Venezuela, invece, per togliere l’asprezza mescolavano le ceneri
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
di alcune piante o di ossa.
77
L’uso di coca nell’America pre-ispanica è confermato da fonti archeologiche e
artistiche, come sculture, ceramiche, manufatti e pitture. La diffusione storica e
geografica di queste testimonianze sembra evidenziare il fatto che la coca è stata un
forte elemento di unificazione delle differenti culture di questo continente. Quelle
testimonianze sono state trovate soprattutto in un ambito religioso e attestano il
carattere divino attribuito a questa pianta; questa divinizzazione sarà, più tardi,
confermata dagli Incas, che ne faranno una divinità. Per le sue molteplici proprietà,
l’uso nel corso di rituali di iniziazione e di importanti cerimonie, e per la sua
fondamentale importanza nell’economia, alla coca fu riconosciuto un grande valore.
Gli Incas fecero della coca la sostanza sacra fondamentale dalla loro religione
solare, limitando il suo uso solo ai rituali. Secondo la leggenda inca, la risplendente
stella bianca “Spica” della costellazione della Vergine, era “Mamma Coca”.
Agli inizi dei tempi i figli del sole diedero la pianta sovrannaturale al primo
imperatore Inca (Manco Capac) “per sfamare gli affamati e dare agli stanchi e agli
affaticati nuovo vigore, inoltre per far dimenticare agli infelici le loro miserie”.
I governanti Inca erano i diretti discendenti del sole e nessuno poteva usare
la coca senza il loro permesso. Dato che nessuno poteva entrare nei templi del sole
senza in bocca una foglia di coca, i capi e gli altri sacerdoti Inca avevano il monopolio
della coca e della religione. Allo stesso modo solo le donne come la regina potevano
usare la coca; le donne erano figlie della luna (Mama Quilla), la dea dell’amore che
teneva nelle mani dei rametti di coca.
La religione di stato degli Inca era estremamente gerarchica; il grande Inca,
designato come sommo sacerdote, aveva l’incarico a vita e a sua volta nominava i
sacerdoti di grado inferiore; ogni provincia aveva il suo sacerdote capo e nessuna
cerimonia era completa, se questo ufficiale non la benediva gettando della coca ai
quattro punti cardinali.
La coca era coinvolta in ogni aspetto della vita, dalla nascita sotto la tutela di
venivano conferite la fionda del guerriero e la borsa di coca ai candidati. Foglie di
coca venivano deposte nelle tombe che contenevano le mummie di persone
importanti e vittime sacrificate, per nutrire gli spiriti dei morti, durante il loro
viaggio nell’aldil{.
La coca fu così disciplinata da una serie di disposizioni e restrizioni, la prima
regolamentazione di una droga. Era permesso consumarla soltanto in occasioni di
cerimonie religiose, per finalità terapeutiche, nonché per sedare fame e sete e per
consentire lunghe marce e altre attività particolarmente faticose, specialmente se
eseguite in altitudine. Una dose di cocaina veniva concessa anche ai vincitori di gare
atletiche e a coloro che si erano distinti in particolari cimenti.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
“Mama Quilla”, alla sepoltura. Al culmine della cerimonia d’iniziazione all’et{ virile,
78
La coca non poteva assolutamente essere consumata per scopi voluttuari o
inebrianti e il suo uso era vietato a tutti i giovani; la raccolta delle foglie era riservata
ai cocopallac, ragazzi tra i dodici e sedici anni, ed alle donne.
La legge prevedeva pene severissime per i trasgressori: chi veniva sorpreso a
masticare foglie di coca a scopo voluttuario era condannato a morte per
strangolamento o impiccagione. Ciononostante risulta che una parte notevole del
raccolto era consumata di nascosto dai contadini.
Nel 1553 Pizarro distrugge l’impero Inca. Nei decenni seguenti, con la
scomparsa dei sistemi consolidati di controllo sociale, l’uso della coca si diffonde
senza regole anche fra le classi inferiori della popolazione. Gli spagnoli di Pizarro
trasformarono la pianta divina in compenso materiale per gli schiavi Inca, anche per
poter controllare meglio le popolazioni sottomesse. I conquistadores furono
impressionati dall’efficacia della coca come stimolante ed avendo bisogno di
manodopera indigena la utilizzarono nell’arduo lavoro nelle miniere. Prendere la
coca riduce l’appetito e accresce il vigore fisico. La coca d{ energia e calma la fame,
ed è di aiuto e conforto nella durissima vita delle alte valli andine.
I conquistadores spagnoli di fronte ai diversi e spesso contrastanti aspetti
dell’uso della coca, hanno avuto un atteggiamento alterno, ora incoraggiandone
l’uso, ora proibendolo. Nel 1567 il Tribunale dell’Inquisizione, che si era riunito a
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Lima, allarmato per i pericoli che l’abuso poteva provocare, la vietò considerandola
79
“sostanza senza utilit{, capace soltanto di favorire le superstizioni degli Indios e i
contatti con il diavolo”.
Nonostante gli editti, le proibizioni governative ed ecclesiastiche e la
comminazione di pene severe emesse dai tribunali civili e religiosi, l’uso e l’abuso
della droga sono persistiti e addirittura aumentati tra le popolazioni andine anche
dopo la liberazione dagli spagnoli, tanto che Lewin, nel 1924 scriveva che i
lavoratori indigeni venivano retribuiti in parte con foglie di coca. La pianta sacra
degli Incas, già dopo la loro caduta, aveva assunto un valore monetario, già dopo la
loro caduta, aveva assunto un valore monetario.
Una svolta decisiva, nella reputazione della coca, si ebbe intorno al 1860,
quando il chimico tedesco Albert Neimann riuscì a isolare l’alcaloide della cocaina. Si
tratta di una amina terziaria, che avrebbe potuto essere un buon anestetico se la sua
forte tossicità sistemica e la dipendenza psichica che può provocare non avessero
successivamente orientato i ricercatori a soluzioni ottenute modificando in
laboratorio la molecola della cocaina (nacquero così la lidocaina, la novocaina e
molti altri anestetici di sintesi).
Il primo autorevole e riconosciuto difensore di questa droga fu Sigmund
Freud, psicologo di fama mondiale. Nel dicembre del 1883, il dottore Theodor
Aschenbrandt, pubblicò una relazione sulle reazioni alla cocaina di un gruppo di
soldati bavaresi. Questa relazione spinse Sigmund Freud a sperimentare gli effetti,
prima su se stesso e poi sugli altri, per poterli guardare sul corpo umano e sulla
mente e catalogarli.
Attraverso i suoi studi, Freud si convinse che le proprietà stimolanti della
cocaina erano ideali per curare la depressione. Con il passare del tempo, il creatore
della psicoanalisi divenne sempre più entusiasta. La usava contro la depressione e
ne ricavava energia e euforia.
All’inizio della sua carriera, Freud si fece dunque ampiamente promotore
della cocaina, come tonico benefico e sicuro, capace di curare depressione e
In effetti un suo collega, Karl Koller, dimostrò l’efficacia della cocaina come
anestetico locale in chirurgia oftalmica. Koller è lo scopritore (o forse riscopritore,
perché è possibile che i medici Inca già le conoscessero) delle proprietà della
cocaina come anestetico locale.
Freud usò e sperimentò la cocaina in altre indicazioni e più precisamente
come ricostituente e per disintossicare dall’eroina un suo allievo. Se all’inizio il
risultato era sembrato favorevole in seguito si rivelò catastrofico: l’allievo,
intossicato cronico di cocaina si ridusse in uno stato delirante e morì poco dopo.
Ciononostante Freud non perse l’entusiasmo. In tre pubblicazioni successive esaltò
il farmaco consigliandolo, in piccole dosi, per il trattamento di varie malattie:
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
impotenza, suggerendo addirittura di usarla come anestetico locale.
80
disturbi gastrici, asma, cachessia e inoltre come afrodisiaco, stimolante, anestetico
locale e per la disintossicazione da alcool e dalla morfina.
Attribuiva la situazione disastrosa sofferta dal suo allievo alle dosi eccessive,
definendole spaventose: dieci volte maggiori di quanto lui stesso ne prendesse.
Ribadiva che la cocaina non creava alcun problema a chi l’assume in modeste
quantità.
Tuttavia poiché già a partire dal 1886 molti medici e malati erano deceduti
dopo averne fatto uso il più autorevole specialista della dipendenza da droghe,
accusò Freud di aver dato via libera al terzo flagello dell’umanit{ dopo l’alcool e la
morfina. Un’accusa che fu formulata anche da importanti studiosi e societ{ mediche
europee. La reputazione professionale del padre della psicanalisi venne scossa dalle
critiche per cui Freud fu costretto a pubblicare nel 1887 il suo quinto e ultimo
volume sulla droga nel quale ritrattò molte delle sue precedenti posizioni: Da quel
momento si astenne dal pubblicizzare la droga.
Dalla met{ dell’Ottocento fino ai primi del Novecento, sciroppi, tonici e
liquori contenenti cocaina e oppio vennero usati largamente, negli Stati Uniti
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
d’America come in Europa, da persone di ogni ceto sociale.
81
L’uomo che, in questo periodo, ottenne il maggior successo fu il parigino
(nato in Corsica) Mariano Mariani, inventore nel 1865 del “vino di coca”. Il “Vin
Mariani” era il tonico più entusiasticamente apprezzato sulle due sponde
dell’Atlantico; per questo tonico vennero addirittura fatti i complimenti ufficiali da:
il Principe di Galles, lo Zar e la Zarina di Russia, il re di Svezia e Norvegia. A. Dumas,
J. Verne, E. Zola, H. Ibsen e altri celebri scrittori furono altrettanto prodighi di elogi
per il “Vin Mariani”.
Altri
personaggi
famosi che posero in
risalto
i
“miracolosi”
effetti degli elisir alla
cocaina
furono
l’inventore
Edison,
Thomas
attrici
A.
come
Eleonora Duse e Sarah
Bernhardt,
musicisti
come Gounod e Massenet,
scultori
come
Rodin,
cardinali, politici, medici,
e persino due papi (Leone
e
Pio
X).
essendovi
Non
alcuna
restrizione all’acquisto di
queste droghe all’inizio
del
’900,
i
rappresentavano
narcotici
un
accettabile stile di vita
per un grande numero di persone, molte delle quali erano personaggi di fama. La
cocaina era una presenza rilevante nell’industria del cinema muto.
La cocaina ebbe una ulteriore spinta verso l’accettabilit{ quando nel 1886
John Pemberton la incluse come ingrediente principale della sua nuova bibita, la
Coca-Cola. Sono gli effetti euforizzanti e stimolanti sul consumatore i maggiori
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
XIII
82
responsabili
del
travolgente
della
successo
Coca-Cola
come
bibita più popolare nella
storia.
La
cocaina
in
breve fu presente nelle
bibite gasate, nel tè, nel
vino, nella gomma da
masticare, nelle sigarette,
nelle polveri da naso e in
paste simili al tabacco da
masticare. La Coca Cola
fu a base di cocaina fino
al 1903 e veniva venduta
al
pubblico
come
“bevanda intellettuale”.
Si racconta che R.L. Stevenson avesse pensato ai personaggi del dottor Jekyll
e Mr. Hyde come la personificazione degli effetti della cocaina; anche Conan Doyle,
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
autore di Sherlock Holmes, racconta dell’uso di cocaina fatto dal noto investigatore.
83
Non fu che alcuni anni dopo che i pericoli di questa droga cominciarono a
diventare evidenti.
La cocaina essendo uno stimolante potente,il prolungarsi del suo uso
quotidiano causa una grave deprivazione del sonno e perdita di appetito. Una
persona può stare per giorni e talvolta settimane senza dormire o alimentarsi
appropriatamente. Il consumatore spesso sperimenta comportamenti psicotici e
allucinatori. Il venir meno degli effetti della droga provoca un grave stato depressivo
alla persona in crisi di astinenza. Se la droga non è prontamente disponibile, la
depressione che uno prova in stato di astinenza può diventare così grande che il
consumatore può tentare talvolta il suicidio.
In America, a cavallo del secolo, iniziò la campagna per dichiarare fuori legge
la cocaina; a detta del colonnello Watson della Georgia, Atlanta era un focolaio di
cocainomania nera ed era necessario intraprendere con urgenza un’azione legale
che combattesse la vendita della Coca Cola. Nel 1914 già 46 stati avevano emanato
leggi contro la vendita e l’uso di cocaina.
Nel corso di parecchi anni successivi la maggioranza degli americani divenne
progressivamente più consapevole dei pericoli della cocaina. Poiché la gravità di
questo problema diventava sempre più evidente, la preoccupazione sfociò in una
definitiva pubblica campagna per la messa al bando dell’uso sociale della cocaina.
Questa pressione del pubblico portò all’eliminazione della cocaina dalla Coca-Cola
nel 1903. Alla fine la pressione dell’opinione pubblica divenne così grande da
esigere la proibizione della cocaina su
scala nazionale. La legislazione statale ne
tenne conto, e nel 1920 la cocaina fu
aggiunta
sarebbero
all’elenco
stati
dei
narcotici
resi
che
illegali
dall’approvazione della Legge sulle Droghe
Pericolose (“Dangerous Drug Act”) del
1920.
tuttora una fra le sostanze d’abuso più diffuse. Da un consumo ristretto ad alcune
élite sociali e intellettuali, la cocaina negli ultimi anni si è riproposta come fenomeno
di massa. La sostanza viene assunta per via nasale (sniffata) e non sono rari i casi di
gravi danni alle mucose e ai tessuti del naso, fino alla perforazione del setto. La
cocaina base, non solubile in acqua, nella forma di “pasta di coca” (basuco) o in
quella di freebase o crack, si “fuma”. Per freebase si intende la forma "base" della
cocaina cloridrato, è ovvero la trasformazione della cocaina in sali (solubile in
acqua) nell'alcaloide base. Si ottiene dapprima dissolvendo la cocaina cloridrato in
acqua. Una volta dissolta in acqua viene aggiunta ammoniaca (o una base forte) per
eliminare protoni in eccesso. La soluzione ottenuta in questo modo, però, non è
ancora libera da tagli. A questo proposito si aggiunge alla soluzione etere etilico in
quanto il freebase è insolubile in acqua ma altamente solubile nell'etere etilico.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Nonostante i divieti di legge, l’uso della cocaina si è protratto, ed essa è
84
Questo permette di separare la freebase dal
taglio ottenendo quindi, dopo l'evaporazione
dell'etere etilico, una freebase quasi del tutto
priva di taglio.
Preparare la freebase è estremamente pericoloso, poiché sono possibili esplosioni o
produzioni di fiamme e incendi. Con il termine freebase si indica, più in generale,
ogni alcaloide nella sua forma base. Il Crack si ottiene mischiando le dovute dosi di
cocaina cloridrato e una base bicarbonato di sodio. Il crack è spesso usato più del
freebase in quanto si salta un passaggio (eliminazione del taglio con etere) che ne
rende meno pericolosa la preparazione. Fumare ha la stessa intensità e rapidità di
effetti dell’iniezione endovenosa. Una dose singola di cocaina "sniffata", in media, è
di circa 20-30 mg. Dosi elevate possono essere pericolose. Gli effetti di una dose
durano non più di 40-60 minuti per chi sniffa, e molto meno (10-20 minuti) per chi
si buca o fuma. Segue una più o meno veloce ricaduta verso la normalità, molto
brusca nel secondo caso, che può essere vissuta come sgradevole e deprimente, per
cui spesso si tende a ripetere l'assunzione fino a esaurire la droga disponibile.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Meccanismo d’azione della cocaina
85
L’effetto farmacologico principale della cocaina a livello del Sistema Nervoso
Centrale (SNC) è quello di bloccare il recupero di dopamina nel terminale
presinaptico. Il risultato è un aumento del livello di dopamina a livello delle
terminazioni sinaptiche dei neuroni dopaminergici del SNC. In particolare, si assiste
ad un aumento di dopamina nelle sinapsi fra le terminazioni dei neuroni che
proiettano dall'area tegmentale ventrale ed i neuroni del nucleo accumbens e della
corteccia prefrontale mediale. Inoltre, la cocaina può bloccare anche il
riassorbimento presinaptico di noradrenalina e serotonina. L'iperfunzionamento
cronico di tali sistemi indotto dalla cocaina porta ad un deficit della dopamina.
Questo fenomeno è alla base della depressione e dell'esaurimento psicofisico che
compaiono durante l'astinenza nei cocainomani.
Gli effetti della cocaina
La cocaina possiede principalmente tre tipi di effetti:
1. anestetico a livello locale;
2. simpaticomimetico: aumento della tachicardia, vasocostrizione, ipertermia,
aumento della pressione arteriosa, etc.;
3. stimolante del Sistema Nervoso Centrale: aumenta la vigilanza, induce
euforia, acuisce le sensazioni percettive, dà un senso di accresciuta forza fisica e
capacità mentale, diminuisce la sensazione di sonno e la fame.
Gli effetti della cocaina si verificano più o meno rapidamente e dipendono
dalla modalità di assunzione (in ordine di velocità: iniezione endovenosa, inalazione
per via nasale, masticazione delle foglie). Gli effetti psicologici sono di natura
estremamente variabile in quanto dipendono dagli stati emotivi e dalle aspettative
connesse all'assunzione della sostanza e dal valore accreditato alla cocaina.
Gli effetti solitamente ricercati sono:
• aumento della vigilanza e delle capacit{ mentali
• accrescimento delle sensazioni percettive
• aumento dell’intensit{ delle emozioni e delle sensazioni sessuali
• sicurezza e fiducia in se stessi
• aumento della forza fisica e della resistenza alla fatica
Aspetti clinici
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
• euforia
86
La natura degli effetti della cocaina varia non soltanto in dipendenza
dell'entità della dose, ma anche con la frequenza con la quale essa viene assunta.
La cocaina assunta per via intranasale, raggiungendo in pochi secondi il
sistema nervoso centrale, provoca una sensazione di intenso piacere (‘rush’). La
velocità d'azione farmacologica della cocaina, però, fa sì che l'euforia che si instaura
dopo il rush svanisca dopo una trentina di minuti, lasciando il soggetto in condizioni
di ansia, depressione ed irritabilit{ (‘down’) ed inducendolo a ripetere l'assunzione
della dose. Terminata la disponibilit{ della cocaina, termina anche il ‘binge’
(letteralmente: abbuffata). A questo segue, per 1-4 giorni, uno stato di estrema
astenia e sonnolenza, denominato ‘crash’. Al ‘crash’ segue la ‘astinenza
propriamente detta, caratterizzata da depressione, stanchezza, irritabilità e
soprattutto il desiderio compulsivo e irrefrenabile della cocaina (‘craving’).
Normalmente, e’ a questo punto che si verifica una ricaduta. Questa modalit{
d'assunzione, pertanto, conduce facilmente al consumo cronico della cocaina e allo
svilupparsi della dipendenza.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Complicanze mediche e psichiche connesse
87
all’abuso di cocaina
Le complicanze mediche connesse all’abuso di cocaina in generale consistono
principalmente in:
• Effetti fisici:
-
aumento della frequenza cardiaca;
-
aumento della contrattilità del ventricolo sinistro;
-
aumento della pressione arteriosa;
-
rischi considerevoli di trombosi, infarto miocardico e danni
permanenti al sistema cardiovascolare;
-
iper-produzione di adrenalina;
-
aumento della produzione di endotelina;
-
diminuzione della produzione di ossido nitrico;
-
aumento dell'aggregabilità piastrinica nel sangue;
-
accelerazione del processo aterosclerotico.
• Effetti psichici:
-
Distorsione cognitiva e delle capacità recettive, sensazione di
aumento delle Percezioni;
-
Attenuazione della reattività fisica e mentale;
-
Riduzione del senso di fatica;
-
Alterazione del sonno e della sensazione di fame e sazietà;
-
Senso di euforia.
• Effetti a lungo termine:
-
Depressione, ansia, irritabilità, paranoia, insonnia e psicosi;
-
perdita di peso;
-
distruzione del sistema immunitario;
-
rottura del setto nasale in caso di assunzione reiterata per via
• Sintomi di Overdose:
Agitazione, ostilità, allucinazioni, convulsioni, ipertermia, infarto, paralisi
muscolare e della respirazione, morte.
L'intossicazione cronica da cocaina può portare a un vistoso deperimento
organico (per
anoressia e insonnia) e a gravi turbe neurologiche e psichiatriche. Le
alterazioni neurologiche sono rappresentate da tremori, tic, corea, attacchi epilettici,
convulsioni e paralisi. Le turbe psichiatriche tipiche dell'abuso cronico di cocaina
sono invece le manie, i comportamenti ripetitivi e stereotipati, i deliri paranoici.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
intranasale
88
Gli effetti e la tossicità della cocaina sono condizionati anche dalla modalità e
dal tipo di forma con cui viene assunta. Fattori fondamentali sono la velocità di
assorbimento e la concentrazione della cocaina.
Per esempio, quando s’inala regolarmente si può avere perdita del senso
dell’olfatto, emorragie nasali, perforazione del setto nasale, problemi di
deglutizione, raucedine e irritazione generale del setto nasale, cosa che può
produrre una condizione cronica d’infiammazione e secrezione del naso. Quando
s’ingerisce la cocaina può causare cancrena negli intestini perché riduce il flusso del
sangue. Ancora, coloro che l’assumono per via endovenosa possono sperimentare
reazioni allergiche, alla droga o ad alcune delle componenti che si aggregano alla
cocaina nel taglio, ed a volte queste reazioni possono provocare la morte. I
consumatori abituali di cocaina, in particolare coloro che se la iniettano, hanno un
rischio maggiore di contrarre malattie infettive, come quella del virus HIV o
dell’AIDS, e l’epatite. L'uso cronico di crack fumato può determinare disturbi
respiratori (nel ritmo e nella profondità) e infiammazione delle vie aeree e
broncospasmo.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
Consumo crescente di cocaina in Europa
89
Seconda solo alla cannabis, la cocaina è oggetto di un traffico intenso nel
mondo. Si calcola che nel 2008 siano state sequestrate in tutto il mondo 752
tonnellate di cocaina, di cui 107 tonnellate in Europa. La metà dei sequestri europei
è stata effettuata in Spagna. In generale, dal 2000 sono aumentati in Europa sia i
quantitativi sequestrati e sia il numero dei sequestri, fino a raggiungere la cifra di
circa 70 000 sequestri nel 2008. In media, il prezzo della cocaina è diminuito nella
maggior parte dei paesi che hanno fornito dati a riguardo. Le indagini realizzate
nella popolazione in generale mostrano un aumento nel consumo di cocaina in molti
paesi dell’UE, sebbene si tratti di un incremento che, in alcuni Stati membri con la
prevalenza più elevata (Regno Unito, Spagna), potrebbe essere in fase di
rallentamento. Il consumo di cocaina è più frequente tra i giovani adulti tra i 15 e i
34 anni e tra i maschi. Questa sostanza viene spesso assunta assieme ad altri
stupefacenti illeciti e ad alcool.
I diversi tipi di consumo e di consumatori di cocaina
Si possono individuare consumatori di cocaina in vari gruppi sociali. Per
esempio, dalle indagini effettuate negli ambienti ricreativi notturni emergono tassi
di prevalenza da 5 a 20 volte superiori tra i frequentatori delle discoteche rispetto
alla popolazione generale. Gli studi effettuati sui consumatori di cocaina che non
sono in terapia rivelano, di norma, il profilo demografico di un consumatore istruito
e socialmente integrato. Inoltre, gli studi e i dati sul trattamento consentono di
distinguere tre diversi profili o gruppi di consumatori problematici di cocaina. Il
primo gruppo fa uso di cocaina in polvere, da sola o in combinazione con cannabis
e/o alcool. Questo gruppo è perlopiù composto da soggetti di sesso maschile, spesso
indirizzati alla terapia dal sistema di giustizia penale o su pressione delle reti sociale
e familiare. Si tratta di soggetti relativamente ben integrati nella società, con
condizioni di vita stabili e un regolare impiego. Il secondo gruppo fa uso di oppiacei
e di cocaina. Questi soggetti sono ex o attuali consumatori di eroina che hanno
sviluppato anche problemi correlati al consumo di cocaina. Alcuni di loro possono
associazione con oppiacei. I soggetti che appartengono a questo gruppo sono spesso
altamente emarginati e possono comprendere un’elevata percentuale di persone
appartenenti a minoranze etniche e di senzatetto, di disoccupati o di persone in
condizioni di lavoro precarie. Questi gruppi si differenziano nei modelli di consumo
e nelle condizioni di salute e di vita.
Soprattutto in riferimento al primo gruppo, la cocaina viene ricercata per gli
effetti di “prestazione” e quindi si consuma anche durante la settimana. I
consumatori di cocaina sono giovani (l’80% è fra i 20 e i 35 anni), con un livello di
educazione più alto rispetto a quello della stessa fascia d’et{ nella popolazione
generale, ma con lo stesso livello economico: ciò significa che la cocaina non è
appannaggio né delle classi più alte, né di quelle più basse, ma si ritrova in tutti gli
strati. Accomunati però da un particolare stile di vita “giovanilistico”: i più vivono
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
essere in cura con una terapia sostitutiva. Il terzo gruppo fa uso di crack, spesso in
90
soli, non sono sposati, spesso non convivono col loro partner anche quando ce
l’hanno, pochi hanno bambini e l’attivit{ sociale ricreativa è intensa. La maggior
parte dei consumatori sono “invisibili”: non sono “drogati”, non portano alcun
marchio palese e riconoscibile di questo loro “vizio privato”. Non smarriscono la
loro rispettabilità, non vengono emarginati. Consumano liberamente, per scelta
consapevole, non costretti dalla dipendenza; e riescono, nella maggior parte dei casi,
ad armonizzare questo comportamento con il resto della loro vita, senza incorrere
in conflitti irrimediabili con il loro ambiente sociale, senza accusare patologie gravi
o, più in generale, limitative delle loro possibilit{ “esistenziali”, derivate dal
consumo di cocaina.
Diagnosi differenziale
La diagnosi differenziale è il percorso attraverso il quale il clinico distingue
un disturbo da un altro. I disturbi mentali indotti dall’uso di cocaina sono facilmente
confusi con altri, quali: bipolarismo, psicosi, ansia generalizzata e panico. Le
intossicazioni da anfetamine e da fenciclidina producono un quadro clinico simile, e
si possono spesso distinguere dall’intossicazione da cocaina solo per la presenza di
metaboliti in un campione di urine o nel plasma. Gli screening tossicologici delle
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
urine sono pertanto un importante strumento di differenziazione. Anche la
91
sindrome di Cushing (abnorme produzione di cortisolo), dal punto di vista medico, è
un’altra patologia importante per la diagnosi differenziale.
I pazienti che accedono ai servizi di salute mentale spesso presentano
problematiche correlate al consumo di sostanze psicotrope in aggiunta a disturbi
psichici primitivi. D’altra parte, anche fra i soggetti che si rivolgono ai servizi per il
trattamento delle dipendenze, sono frequentemente riscontrati disturbi psichici
primari, talvolta non diagnosticati o valutati non adeguatamente per la loro gravità
clinica. La comorbidità nei consumatori di cocaina può includere, inoltre, diverse
condizioni di interesse psichiatrico, caratterizzate prevalentemente da anomalie del
comportamento come, disturbo da deficit dell’attenzione con iperattivit{; disturbi
della condotta e della personalità che si esprimono - soprattutto per la presenza di
quadri aggressivi e autolesivi, passivo/aggressivi, antisociali, persecutori e
multiimpulsivi (anomalie del comportamento alimentare, furto patologico,
comportamenti sessuali a rischio, gioco d’azzardo, etc.). Tali aspetti rendono la
valutazione più complessa e la gestione del caso decisamente più difficile.
Il
disturbo
bipolare,
in
particolare,
è
una
condizione
morbosa
frequentemente associata con i disturbi da uso di cocaina e altre sostanze
(poliabuso/polidipendenza). Tale condizione di comorbidità determina grave
disabilità nel bipolare, morbilità per altri disturbi correlati e alto rischio di suicidio.
La presenza contemporanea di disturbi psichici e di abuso/dipendenza da sostanze
è un fattore predittivo rilevante per la scarsa adesione ai trattamenti e ne
condiziona, spesso, anche l’esito. La scarsa adesione ai trattamenti può avere effetti
negativi rendendo difficile la creazione della necessaria alleanza terapeutica. Inoltre,
crea sfiducia e scetticismo sia nei terapeuti che nei pazienti, induce resistenze,
aggrava la sofferenza e la prognosi e aumenta i costi dell’assistenza sanitaria. Tali
aspetti possono essere enfatizzati, dal punto di vista clinico, anche a carico dei
pazienti schizofrenici che afferiscono ai Servizi di salute mentali e che fanno uso di
cocaina.
Vi sono, infine, alcuni punti di riferimento utili per discriminare i disturbi psichici
“primari” da quelli “secondari” laddove si intenda per primario la presenza di
problematiche cliniche precedenti all’uso della sostanza e per secondario la
Cocaina e gioco d’azzardo
Una recente ricerca della Washington University School of Medicine ha
dimostrato che gli individui cocaina-dipendenti hanno il doppio delle probabilità di
avere problemi di gioco seri rispetto a coloro che non sono cocaina-dipendenti. I
risultati dello studio sono stati annunciati recentemente ad un convegno della
American Society of Addiction Medicine. Quasi 1.000 persone hanno partecipato allo
studio, dei quali 512 già sotto trattamento farmacologico. Quasi 30% dei
partecipanti allo studio dipendenti da cocaina hanno avuto problemi legati al gioco e
quasi la metà di questi erano giocatori patologici.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
presenza di problemi conseguenti all’uso di sostanze.
92
Alcune ricerche hanno usato immagini del cervello per dimostrare che la
necessità di giocare e la necessità di usare la cocaina coinvolgono l’attivazione delle
stesse regioni cerebrali. Questa scoperta supporta l’idea che la dipendenza non è
limitata al comportamenti che includono l’assumere sostanze. A Tre gruppi di
partecipanti, cocainomani, giocatori patologici e un gruppo di controllo non
dipendente, sono stati mostrarti film al fine di evocare la dipendenza da cocaina, da
gioca, risposte neutrali e altre risposte emotive, mentre le loro funzioni cerebrali
venivano monitorate usando la risonanza magnetica funzionale (FMRI). Questo
metodo permette di monitorare in tempo reale immagini in sequenza del flusso di
sangue nel cervello e permettono agli scienziati di determinare le regioni cerebrali
che vengono attivate o soppresse durante l’esposizione a differenti tipi di stimoli. I
soggetti dei tre gruppi hanno avuto risposte completamente differenti a i tre tipi di
film: quelli che abusavano di cocaina hanno avuto l’esperienza di un intenso
desiderio di farne uso quando veniva mostrata nel film, ma nessun desiderio di
giocare quando veniva mostrato il gioco. Allo stesso tempo, i giocatori riportavano
una forte urgenza di giocare quando veniva mostrato il gioco, ma nessuna reazione
quando veniva mostrata la cocaina. Il gruppo di controllo non dipendente riportava
una reazione neutrale o di disgusto sia alla cocaina che al gioco. I cambiamenti
nell’attivazione cerebrale rispecchiavano queste differenti risposte ai film.
Comparati con i soggetti non dipendenti, i cocainomani e i giocatori mostravano
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
cambiamenti nell’attivit{ cerebrale:
93
a) la regione associata all’appetito e al controllo del piacere;
b) la corteccia prefrontale associata alla capacità di giudizio e di
decisione.
I cambiamenti cerebrali suggeriscono che il craving nei pazienti dipendenti
si sviluppa sia rendendoli più sensibili ai cambiamenti emotivi sia riducendo l’abilit{
di usare la funzione esecutiva di trattenere gli impulsi. Il ricercatore Marc Potenza
interpreta questi risultati come supporto alla sua teoria che il gioco d’azzardo è
come la dipendenza da droga senza sostanza.
CONCLUSIONI
Dai dati raccolti nel nostro lavoro si possono rilevare due linee di ricerca: una
riferita ai dipendenti delle sale da gioco e l’altra riferita ai giocatori stessi.
Per quanto riguarda la prima linea vediamo che i lavori in questa direzione sono
molto scarsi, l’unico dato è riferito al fatto che fra i lavoratori che operano
prevalentemente nelle discoteche la proporzione delle persone che fanno uso di
cocaina va da 5 a 20 volte di più della popolazione normale. Altri dati ci dicono che
l’uso di cocaina è più alto della media anche in quelle professioni dove è richiesta
una prestazione fisica intensa e particolarmente sostenuta nel tempo (i cottimisti
dell’edilizia nell’interland milanese). Da queste considerazioni si può, con molta
prudenza, supporre che anche fra i lavoratori delle sale da gioco e casinò, la
percentuale di dipendenti che fa uso di cocaina sia superiore alla media. Tuttavia
questa considerazione ha la validit{ di un’ipotesi da verificare con ulteriori ricerche,
non di una conclusione scientifica.
Per quanto riguarda invece la direzione legata alla comorbidità fra uso di cocaina e
GAP, vediamo che in questa linea, i dati sembrano sostenere l’ipotesi di una stretta
cocainomani, anche da evidenze scientifiche sulla base della fisiologia e funzionalità
cerebrale.
Uso e abuso di cocaina sul luogo di lavoro | [Selezionare la data]
correlazione fra i due, suffragati, oltre che dai dati comportamentali dei
94
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