Aprile 2004 anno XI - n. 1 Periodico bimestrale delle Associazioni di Povo ALL’INTERNO Sped. a. p. - 45% - art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento - Diffusione gratuita Oratorio 16 Carnevale Sport invernali 24 GSA in Marzola 36 Capodanno anni del Anziani 46 20Circolo • PUBBLICITA Tutti i mobili che vuoi ... LAVIS • VIA NAZIONALE, 154 0461 240666 Soc. Coop. a Resp. Limítata Sede: 38050 POVO DI TRENTO Via Sommarive, n° 4 Tel. 0461 810094 Fax 0461 811652 Reg. Imprese TN 205-6772 - R.E.A. 102166 Partita IVA 00857160220 ECOLOGIA: GESTIONE CRM - CRZ EDILIZIA E-mail: [email protected] PULIZIE INDUSTRIALI SERVIZI DI RECEPTION e FRONT - OFFICE tuttapovo In copertina Bimestrale di informazione delle associazioni del sobborgo di Povo Via Salè 1, c/o Centro Civico Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo” Associazione di Promozione Sociale Redazione, amministrazione e recapito postale c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22, 38050 Povo (TN), tel. 0461.811026 e-mail: [email protected] Iscriz. Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994 Particolare di Villa Cavagna Foto di Nichelatti Sergio Anno XI - N. 1 - Aprile 2004 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Via Borino, 39 Povo (TN) E-mail: [email protected] Presidente: Sergio Nichelatti Redazione: Mariano Andreatta, Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti, Stefano Ricci, Elisabetta Tomasi. Hanno collaborato a questo numero: Stefano Belluta, Antonio Bernabè, Roberto Bortolotti, Marcello Cagol, Diego Caviola, Enrico Eccel, Roberto Franceschini, Franco Giacomoni, Aldo Giongo, Maria Grazia Giovannini, Luigi Grisenti, Guido Leonelli, Chiara Lucin, Felicxe Manzinello, Matilde Padroni, Renata di Palma, Emanuela Rampanelli, Nonna Renata, Giordano Segatta, Giuliano Sosi, Franco Zanuso, Casa di Riposo M. Grazioli, Casa di riposo Gabbiolo, Circoscrizione di Povo. Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana Sommario pag. 4: Tuttapovo compie 10 anni pag. 7: ACLI: assemblea precongressuale pag. 8: AVIS: assemblea con festa pag. 11: CTG: appuntamenti per l’estate pag. 12: ARCI PAHO: programmi attività pag. 14: ARCI PAHO: concorso presepi pag. 15: Filo Concordia 74: brevi novità pag. 16: Kaleidoscopio: carnevale 2004 pag. 18: Oratorio: campeggio elementari pag. 20: Oratorio: i cantori della Stella pag. 21: Progetto giovani: conferenza “crescere insieme” pag. 22: GSA Bike: festeggia il suo decennale pag. 24: GSA: festa della neve e gara sociale pag. 26: GSA-ANA: sci nordico e slalom gigante pag. 30: SAT: programmi per il 2004 pag. 34: Primo trofeo Autodelta e Oltre Bar pag. 35: GS Marzola: l’impegno per lo sci da fondo pag. 36: Fine anno con l’arcivescovo in Marzola pag. 38: Com. Chiesa Oltrecastello: festeggiata S. Lucia pag. 39: COOP 81: energia dai rifiuti pag. 40: Com. Chiesa Oltrecastello: il carnevale pag. 42: Com. gemellaggio Znojmo: programma attività pag. 44: Inaugurazione della “bancheta en piaza” pag. 46: CIRCOLO ANZIANI: festeggiati i 20 anni di attività pag. 47: Casa civica di Gabbiolo: concorso presepi e teatro pag. 48: Casa riposo Grazioli: qualità dei servizi; carnevale pag. 50: Casa riposo Grazioli: comunità e anziani... pag. 51: ANA Povo: intenso lavoro per il coro pag. 52: Quattro racconti dalla scuola elementare pag. 53: Il disco: Pearl Jam - Ten pag. 54: Il racconto di Stefano Ricci: le sorelle di Josè pag. 62: L’angolo della poesia pag. 64: L’angolo della poesia dialettale pag. 66: Le ricette di Matilde: risotti pag. 67: 30 anni fa; Album dei ricordi pag. 73: Compagnia Negritella pag. 76: Alla ricerca delle origini: Giacomoni Giuseppe pag. 79: Tutela operai (seconda parte) pag. 81: Spazio Circoscrizione di Povo pag. 85: Lettere al giornale; auguri a; in ricordo di “Tutta Povo in festa” dal 29 giugno al 4 luglio stato predisposto il programma di massima per quella che dovrebbe diventare, secondo gli organizzatori, la nuova grande festa del sobborgo che sostituirà in parte la “Festa del Rosario”, ormai relegata in un periodo (ottobre) assolutamente inaffidabile per quanto riguarda le condizioni atmosferiche, ma che vuole soprattutto essere “LA” festa del Sobborgo e di tutte le sue realtà associative. La scelta è caduta in maniera naturale sulla data di uno dei Patroni di Povo: S. Pietro, che cade esattamente il 29 di giugno. La Festa, coordinata dal Club Interassociativo Tuttapovo, coinvolge la quasi totalità delle Associazioni del sobborgo e sarà strutturata su 6 giorni con questo programma di massima: È Martedì 29 giugno: Ore 20.30 - S.Messa e Concerto Gospel Spiritual - Chiesa Parrocchiale Mercoledì 30 giugno: Ore 20.30 - Anfiteatro - Spettacolo-concerto in collaborazione con il Comune di Trento; Ore 19.00 Gara Regionale Fidal di corsa campestre. Giovedì 1 luglio: Ore 21.00 - Concerto gruppi musicali del Progetto Giovani; Torneo Primi Calci Venerdì 2 luglio: Ore 18.00 - Apertura bar e cucina; Torneo Primi Calci; Ore 21.00 - Musica anni ‘60 con orchestra Sabato 3 luglio: Ore 9.00 - Riapertura della Festa; Finali Torneo Primi Calci; Ore 20.30 - Ballo con orchestra Domenica 4 luglio: Ore 9.00 - Riapertura della Festa; Ore 14.00 - Festa multietnica; Ore 20.30 - Ballo con orchestra Queste le associazioni al momento aderenti all’iniziativa: Ana, Gsa, Gs Marzola, Sat, Avis, Arci Paho, Oratorio, Coop. Kaleidoscopio, Coro Campel-Doss S. Agata, Famiglia cooperativa di Povo, Filo Concordia, Circoscrizione di Povo, Comitato Gemellaggio Povo - Znojmo, Progetto Giovani. All’interno della festa ci saranno inoltre vaso della fortuna, giochi, mostre, musica, spettacoli improvvisati, visite guidate che saranno definite prossimamente. Altre eventuali associazioni disponibili e chi abbia voglia di dare una mano nell’organizzazione e nella gestione della festa, può mettersi in contatto con i vari responsabili delle singole associazioni, oppure scrivere una e-mail a Tuttapovo ([email protected]). Tutti saranno ovviamente benevenuti! (pg) Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 3 Club Interassociativo Tuttapovo Tuttapovo compie 10 anni uttapovo compie dieci anni! 1994 - 2004. Dieci anni di impegno a favore delle associazioni e della comunità “poèra”. La prima lettera inviata alle associazioni porta la data del 14 gennaio 1994, essa aveva lo scopo di convocare una riunione per verificare se esistevano le condizioni per dar vita ad un bollettino informativo sulle attività delle circa 25 associazioni presenti nel sobborgo, la lettera era firmata dall’allora presidente del circolo culturale Arci Paho Sergio Nichelatti. Dopo quella data si sono susseguite una serie di riunioni che hanno focalizzato sempre più il problema della fattibilità della proposta per la realizzazione del giornalino. Si sono affrontati i problemi della sua sonstenibilità finanziaria, del gruppo redazionale con persone che avessero una certa esperienza in questo campo, di trovare un direttore responsabile, cosa risultata molto facile per la disponibilità immediata di Paolo Giacomoni, la nomina anche di un segretario che stendesse i verbali delle riunioni, Giancarlo Ianes accettò la carica, T La copertina del primo numero di Tuttapovo, giugno 1994. POVO (TN) Via Sommarive, 10 - Tel. 0461 816073 4 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 di Sergio Nichelatti successivamente sostituito per un certo periodo da Andrea Tomasi. L’altra lettera, che riveste un momento importante, porta la data del 20 febbraio 1994, con essa veniva convocata per giovedì 3 marzo l’assemblea generale “che dovrà quindi servire per la stesura dell’atto costitutivo della neo - associazione, l’esame dello Statuto (che verrà proposto in bozza) nonché per decidere il nome della testata”. Alla riunione erano presenti i rappresentanti delle seguenti associazioni: Bertotti Gabriele (ACLI), Zambotti Ottone (ANA), Nichelatti Sergio, Giacomoni Paolo e Ianes Giancarlo (ARCI-PAHO), Pontalti Carla (AVIS), Pallaoro Dario e Giuliano Giuliani (CB PROCIV POVO), Marziani Eugenio (CTG), Andreatta Mariano (CORO DOSS S. AGATA), Giacomoni Carlo (FILODRAMMATICA CONCORDIA 74), Merz Natale (GSA), Bruno Pedrini (GRUPPO CICLISTICO PAHO), Ciresa Alberto (ORATORIO PAROCCHIALE), Giacomoni Franco (SAT), Bortolotti Roberto (G.S. MARZOLA), Rensi Sergio (U. S. SCANIA), Cagol Fabrizio (VVFF), con il sostegno del Consiglio Circoscrizionale nella persona del suo Presidente, Maule Luigino e del consigliere Stefano Ricci, della Famiglia Cooperativa di Povo nella persona del suo Presidente Trentini Silvano, della Coop 81 rappresentata da Tomasi Elisabetta, della Cassa Rurale di Povo e Vigo Cortesano rappresentata dal suo Presidente Zambotti Ottone e della Casa di Riposo Margherita Grazioli rappresentata da Zanoni Nadia. Viene chiamato a presiedere la riunione Sergio Nichelatti che a sua volta nomina come segretario Giacomoni Paolo. Dopo l’illustrazione dei motivi di costituire il sodalizio, letto lo statuto che, dopo ampia discussione viene approvato all’unanimità. È uno statuto che si basa sulla volontà de- Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno Club Interassociativo Tuttapovo mocratica dell’associazione senza scopi di lucro. Viene nominato un comitato direttivo provvisorio nelle seguenti persone: Nichelatti Sergio, Presidente; Giacomoni Paolo,segretario e come consiglieri Bortolotti Roberto, Ianes Giancarlo, Andreatta Mariano e Ciresa Alberto. Il direttivo è incaricato di adempiere a tutti gli atti amministrativi e burocratici per la realizzazione di un bollettino informativo sulle attività delle associazioni di Povo. Il primo numero, di sole 20 pagine e con due inserzioni pubblicitarie, quella del grande magazzino del mobile TRAMONTIN e della Cassa Rurale di Povo e Vigo Cortesano, usciva il 10 giugno con il titolo “È FATTA” e nell’articolo di apertura, a firma del presidente, la soddisfazione del risultato raggiunto, ma con l’auspicio che questo giornalino diventi “uno strumento che da voce a tutte le realtà che operano nel nostro sobborgo... Tuttapovo, proprio tutta deve essere coinvolta in questo progetto” e concludeva “aspettiamo quindi il contributo di tutti per far si che questo diventi il giornale di tutta Povo”. In seconda pagina il direttore Paolo Giacomoni, dopo alcune note sul contenuto del giornalino, proseguiva con queste riflessioni: “Il primo numero di un giornale è sempre una scommessa, soprattutto se, come nel nostro caso, l’uscita è possibile solo grazie all’impegno volontario e gratuito di un gruppo di persone convinte della bontà di questa intuizione e per merito di una “autotassazione” tra tutte le associazioni per contribuire alle prime spese”. Concludeva il suo pezzo con queste parole “ tenteremo in definitiva con questo giornale, di fare un po’ di informazione, di creare un minimo di dibattito, di dare se possibile qualche risposta ai bisogni ed alle domande dei cittadini di Povo. Per mantenere viva quella comunità di uomini e donne, bambini, giovani ed anziani, messa in discussione da un modo di vita che privilegia il singolo rispetto alla “gente” e l’egoismo rispetto alla solidarietà.” Oggi, nel 2004, dopo dieci anni possiamo senz’altro dire che è stata una iniziativa che ha trova- to il consenso tra la popolazione, (la prova sono i numerosi complimenti che riceviamo), spronandoci a migliorare sempre di più i contenuti e la grafica del nostro periodico. Questo è stato possibile grazie alle inserzioni pubblicitarie della Fam. Cooperativa di Povo (il nostro maggiore sponsor), della Cassa Rurale di Trento, ai titolari di aziende, passate dalle due del primo numero, alle circa cinquanta di media nell’ultimo anno, ed alle molte offerte dei nostri sostenitori privati cittadini. La Circoscrizione non è stata da meno, ha sempre collaborato e sostenuto, anche economicamente, il periodico. Sono aumentate di molto le pagine, dalle venti pagine in bianconero del primo numero, alle ottanta tutte a colori (vedi tabella a pag. 6). Ma non ci siamo fermati solo alla realizzazione del giornale, abbiamo arricchito il nostro archivio fotografico grazie alla collaborazione dei nostri lettori, abbiamo collaborato con la Fam. Cooperativa e la Cassa Rurale alla realizzazione del libro sul centenario, così anche con la Scuola materna. Con la Scuola media ed elementare la pubblicazione di due inserti sulla vita e le opere di Umberto Moggioli, abbiamo pubblicato inserti e supplementi specifici delle associazioni. Abbiamo realizzato anche una videocassetta sulla festa del S. Ro- La copertina della videocassetta della storia della festa del Rosario. Porte, finestre e persiane agente di zona VALCANOVER RENATO Centro Servizi ed Esposizione - Via Brennero 36 - CALLIANO (TN) Tel. 0464 830028 Fax 0464 830595 - www.finstral.com - [email protected] Numero verde 800 111999 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 5 Club Interassociativo Tuttapovo La copertina del libro sulla storia del Rosario a Povo. 6 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 sario curata da Giancarlo Ianes e Massimo Gasperi, ed un libretto di Matilde Galassi Bernardinatti dal titolo “il Rosario Mariano nella vita di Povo”. Abbiamo archiviato positivamente il 2003 dando alle stampe (con il sostegno economico di molti cittadini, Enti pubblici e mondo della cooperazione) il volume di Antonio Bernabè “Quando Povo era Comune”. Il libro esaurito in pochi mesi, è stato un vero successo, prova ne sono i numerosi complimenti ricevuti. Questo in estrema sintesi la storia di Tuttapovo di questi Queste le pubblicazioni, compresi i primi dieci anni di vita del supplementi, anno per anno: Club Interassociativo TuttapoAnno Num. Pagine vo che ho avuto l’onore di presiedere fin dalla sua nasci1994 4 84 ta, storia molto parziale che in 1995 7 156 futuro potrà essere raccontata 1996 5 160 più compiutamente. 1997 4 276 Per quanto riguarda invece l’attuale gruppo di lavoro, i no1998 5 244 stri collaboratori e, cosa molto 1999 4 276 importante, l’apporto decisivo 2000 5 292 dei dirigenti delle associazioni e dei nostri sponsor, il giornale 2001 6 320 continuerà anche per il futuro 2002 5 348 ad essere il portavoce della co2003 6 336 munità di Povo. Totale 51 2.368 Circolo Acli di Povo Assemblea precongressuale omenica 1 febbraio si è svolta l’assemblea precongressuale del circolo A.C.L.I. di Povo alla presenza di numerosi soci, circa un centinaio. La presidenza dell’assemblea è stata affidata a Bruno Fontana, dirigente provinciale particolarmente attivo nel settore del lavoro e delle politiche sociali, che ha tenuto la sua relazione sui contenuti del prossimo congresso provinciale convocato a Trento per domenica 14 marzo sul tema “Allargare i confini sulle rotte della fraternità nella società globale”. Quest’anno la riunione aveva anche il compito di eleggere il direttivo che guiderà il circolo nel prossimo quadriennio oltre che approvare l’attività svolta, il bilancio, i programmi futuri e scegliere i propri delegati da inviare al congresso. I consiglieri uscenti sono stati riconfermati in blocco con l’entrata di due nuovi, Orempuller Franco e Orsingher Claudio, al posto di Ciresa Vittorio e Forti Evaldo. Pertanto il nuovo direttivo, in ordine alfabetico, è il seguente: Bazzanella Bruno (consigliere), Bertotti Gabriele (presidente), Carsaniga Umberto (consigliere), Casagranda Benito (consigliere), Ciresa Ester (consigliere), Degasperi Danilo (consigliere), Giacomoni Luciano (consigliere), Giovannini Luciano (consigliere), Grisenti Carlo (consigliere), Grisenti Lidia (consigliere), Micheli Irma (consigliere), Orempuller Franco (segretario), Orsingher Claudio (responsabile baita), Pedrini Bruno (vicepresidente), Valentini Giuseppe (cassiere), Maule Antonio (consigliere esterno e animazione). Anche gli undici delegati spettanti al circolo, oltre al direttivo, sono stati eletti per acclamazione, cosa resa possibile dal fatto che l’assemblea ha votato preventivamente dopo che ci si era accertati che non ci fossero candidature dell’ultimo momento. La relazione del presidente uscente, Bertotti Gabriele, ha ripercorso dettagliatamente le attività di questo quadriennio, con particolare attenzione all’anno appena trascorso, che è stato quello del 50°, festeggiato adeguatamente lo scorso gennaio alla presenza di numerosi soci e autorità, con il ri- D cordo e la premazione degli amici che hanno contribuito in modo significativo alla crescita della nostra associazione in questo mezzo secolo. Per l’occasione si era predisposto un opuscolo sulla storia del circolo e una mostra fotografica tanto apprezzata dai presenti. Anche la stampa e le emittenfoto S.N. ti locali si erano interessate all’evento. Attività organizzate sia in maniera autonoma (Festa del socio, 1° maggio, giornata ecologica, gita sociale), sia collaborando con altre associazioni, con la parrocchia e la circoscrizione (serate a tema, festa del Rosario, festa della montagna). Ma i servizi che qualificano maggiormente il nostro circolo sono sicuramente il prezioso recapito settimanale curato da Bruno Pedrini (ogni lunedì alle 19 presso la sede di piazza Manci) e la gestione della casa al passo Cimirlo per la quale l’Azienda forestale ci ha recentemente rinnovato la concessione. Il nuovo referente è il signor Orsingher Claudio (tel. 0461/811020). Altro dato significativo la quota dei tesserati che è stata in media di 216 unità, ponendo il nostro circolo fra i più numerosi della provincia. Un pensiero particolare è stato riservato agli amici che ci hanno lasciato o non sono più in grado di collaborare: fra questi, Vittorio Ciresa, per tanti anni impegnato nelle A.C.L.I., prima come presidente poi come cassiere e consigliere. Infine l’augurio che la nuova direzione possa continuare ad essere significativamente presente nel tessuto sociale, civile e religioso del sobborgo. Terminate le relazioni la festa è continuata, sotto l’abile regia di Antonio Maule, all’ insegna della genuina amicizia. La casetta Ex Roccolo Chesani in Cimirlo per la quale l’Azienda forestale ci ha recentemente rinnovato la concessione. Il nuovo referente è il signor Orsingher Claudio (tel. 0461/811020). FALEGNAMERIA GIACOMONI DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C. POVO (TN) - VIA SABBIONI, 3 - TEL. E FAX 0461 810093 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 7 Sezione Avis di Povo Assemblea ordinaria con festa danzante inizio di febbraio ha visto l’effettuazione della Assemblea ordinaria annuale della Sezione Avis di Povo, occasione anche di Festa con musica e ballo che ha attirato una novantina di persone. La relazione sull’attività consuntiva 2003 è stata tenuta dal presidente Giancarlo Ianes coadiuvato da Patrizia Pontalti che ha evidenziato le iniziative curate dall’Avis sul territorio, sottolineando alcune di carattere straordinario relative ad azioni di Solidarietà verso popoli in difficoltà: Sostegno ad Emergency - operazione vittime di guerra in Iraq e a favore di una Scuola per l’Infanzia ad Adua in Etiopia. Un piccolo segno sull’universalità del termine “donazione”. La relazione è proseguita con la parte finanziaria, bilancio consuntivo 2003 e preventivo 2004, la nomina dei delegati all’assemblea comunale e con la parte statistica che ha evidenziato come nel corso del 2003 siano state effettuate dai donatori di Povo complessivamente 231 donazioni di sangue L’ Il presidente Avis G. Ianes con i premiati M. G. Giovannini e M. Andreatta. 8 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 (142 di sangue intero, 85 in plasmaferesi e 4 in piastrinoferesi) su un potenziale di circa 160 donatori effettivi. L’anno concluso ha dato il benvenuto a ben 18 nuovi donatori, (13 maschi e 5 femmine): un risultato che premia il lavoro di proselitismo svolto sul territorio teso all’apporto di “nuove leve” per far fronte alle sempre più crescenti e selettive richieste di sangue. Sono stati quindi premiati i soci che hanno raggiunto i vari traguardi di donazioni sangue: Diploma di benemerenza (otto e più donazioni): A Beccara Davide, Fedrizzi Manuela, Maffei Oriana, Ober Cinzia, Orsingher Luca, Peroni Claudio, Tschurtchethaler Liselotte. Medaglia di bronzo (sedici e più donazioni): Alessandrini Nicola, Bazzanella Franca, Bernardi Adriano, Detassis Cinzia, Gabbi Marco, Zordan Marco. Medaglia d’argento (venticinque e più donazioni): Balduzzi Maria Luisa, Cattaneo Flavio, Pucher Giorgio, Zanuso Cristian. Medaglia d’oro (cinquanta e più donazioni): Andreatta Mario, Baldessari Marino. Distintivo d’oro (settantacinque e più donazioni): Giovannini Maria Grazia. Particolarmente significativa la premiazione della giovane Maria Grazia Giovannini, attiva consigliere del direttivo Avis di Povo che, con 75 donazioni effettuate, ha stabilito un record: quello di avere fatto il più alto numero di donazioni in rapporto all’età ed agli anni di presenza nel sodalizio avisino. L’apprezzamento per il brillante e generoso risultato è stato impreziosito da un coloratissimo bouquet di fiori a lei omaggiato con l’augurio di una duratura permanenza nella famiglia dei donatori. La Festa è proseguita con le note scaturite dalla tastiera di Sergio Dolzani e con la potenza canora di Paolo Tomasi che hanno fatto scaturire girandole di balli che hanno coinvolto tutti i presenti. Dolci, agrumi, bevande, soprese e, dulcis in fundo, una gustosissima maccheronata preparata con delizia da Luciano hanno addolcito la serata. Un doveroso ringraziamento a tutti i componenti del Direttivo Avis Povo per aver saputo regalare ai numerosi intervenuti una piacevole serata ed in particolare alla infaticabile e dinamica Rita Furlani Giovannini. Redazionale a cura della ditta Bressan 1924-2004 un angolo di storia a ditta Bressan è stata fondata nel 1924 da Giovanni Bressan, che decise di aprire un'azienda orientata a servire le cantine e l'agricoltura. Negli anni ha mantenuto la stessa ubicazione, nonostante l'architettura circostante sia parecchio cambiata. La piazza Silvio Pellico era un gioiello a quei tempi: c'erano la stazione della Trento Malè, che nel 1960 venne trasferita in piazza Centa, e la palazzina liberty del cinema Italia, che sarebbe stata poi abbattuta nel 1968 per far posto all'attuale condominio. Era allora una comodità per gli acquirenti avere appena fuori la stazione,un emporio agricolo enologico che verrà in L breve tempo ricostruito dopo il bombardamento del '43 l'attività è proseguita e si è evoluta grazie a figli e nipoti, che offrono al cliente una gamma di prodotti sempre più ampia: dagli impianti di irrigazione con progettazione gratuita fino alla lavorazione dei vini, fornendo cantine distillerie e privati di coadiuvanti, raccordame, tubo enologico e ogni altro prodotto del settore all'ingrosso e al dettaglio con consegna a domicilio in giornata su richiesta. L’ingresso della ditta Bressan in via Torre Verde a Trento nel 1949 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 9 Concorso Baia di Manaccora 2004 Villaggio turistico “Baia di Manaccora” Peschici (Puglia) maggio, giugno, settembre Prop. gestione famiglia D’Amato **** Villaggio turistico **** BAIA DI MANACCORA Appartamenti - Boungalows - Camping Tel. estivo 0884 911050 - Fax estivo 0884 911029 - Tel. invernale 0884 963396 Verrà estratto un buono per 7 giorni in Boungalows per massimo 4 persone nel Villaggio Baia di Manaccora (da usufruire nei mesi di maggio, giugno o settembre 2004) tra quanti consegneranno il tagliando sottostante presso la rivendita tabacchi di Pegoretti Maria Tiziana in via della Resistenza 19 a Povo entro sabato 17 aprile 2004. E’ possibile prolungare il soggiorno pagando la sola differenza. Buono per la partecipazione al concorso premio 2004 Cognome __________________________________________ Nome ____________________________________________ Residente a _________________________________ via ________________________________________ n. ____________ Telefono __________________________________ Informativa sulla privacy: I dati raccolti sarano utilizzati esclusivamente da Tuttapovo. 10 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Centro Turistico Giovanile Quattro appuntamenti da non perdere estate è ormai alle porte, forse questo ti farà tornare alla mente il tempo trascorso con i tuoi compagni e assistenti nella sperduta valle di Bresimo... Eh sì, è ormai arrivato il tempo di programmare la stagione estiva e, come già saprai, il CTG continua la sua attività anche per quest’anno. L’obbiettivo semplice che ci proponiamo come associazione è quest’anno come nel passato, quello di imparare insieme a vivere e gioire di quelle cose, esperienze e persone che ogni giorno la vita ci dona. Ciò significa mettere al centro delle nostre esperienze la persona, perché possa apprezzare e godere delle piccole cose, imparare a scoprire le proprie e altrui capacità, sentirsi parte attiva nella comunità. È stata rinnovata la direzione: Filippo Sandri e Giuseppe Grisenti sono stati sostituiti da Franco Bort (un gradito ritorno) e Francesco Grisenti. Un particolare ringraziamento è doveroso per Giuseppe, per la disponibilità e l’impegno che ha dedicato alla nostra associazione negli ultimi venti anni. Quindi ci sembra importante illustrare brevemente cosa abbiamo intenzione di proporvi... ! Il primo appuntamento che riguarda gli assistenti ed i cuochi (ma tutti sono invitati) è il percorso di formazione finalizzato ad acquisire maggiori strumenti e capacità educative. Come direzione del CTG riteniamo importante che gli assistenti partecipino a tali serate formative poiché la buona riuscita di un campeggio è data dalle capacità animative ed educative degli animatori, ma anche dalla coesione e capacità di lavorare in gruppo degli stessi. ! Il secondo appuntamento riguarda i “Giò Madonnari” prevista per il 15 maggio nel piazzale della Casa di Riposo M. Grazioli di Povo. Si tratta, per chi non lo sapesse, di un pomeriggio “pittorico” riservato ai bambini/e delle scuole elementari, i quali sono chiamati a dare libero sfogo al loro “estro” artistico con dei disegni eseguiti sull’asfalto con gessetti colorati, alla maniera dei cosiddetti “Madonnari”. Quest’anno il tema che ispirerà “gli artisti” sarà lo sport. ! Il terzo appuntamento è il Torneo delle Frazioni, rivolto ai giovani e adulti, nati o residenti a Povo, che nel mese di maggio si sfideranno a “suon di pallonate” presso il campo dell’Oratorio. ! Il quarto e forse più importante appuntamento è quello dei campeggi estivi, che anche que- L’ - st’anno si terranno in Val di Bresimo a Malga Preghena, per tutti i ragazzi/e delle medie e delle superiori. Per i ragazzi di seconda, terza e quarta superiore è prevista una gradita sorpresa con un nuovo ed entusiasmante campo mobile. Quale meta? I Media: dal 04/07/2004 al 17/07/2004 II Media: dal 18/07/2004 al 31/08/2004 III Media: dal 01/08/2004 al 14/08/2004 I Superiore: dal 15/08/2004 al 28/08/2004 II III IV Superiore: Campo Mobile (prima sett.) e Malga Spora (seconda sett.) dal 08/08/2004 al 28/08/2004. Vi ricordiamo che per i RAGAZZI DELLE MEDIE DI POVO E VILLAZZANO il modulo d’iscrizione sarà distribuito a scuola e dovrà essere consegnato singolarmente dai ragazzi, dai genitori o da eventuali delegati (1 delega per incaricato) il giorno SABATO 03/04/2004 dalle 14:00 alle 15:00 c/o la sede del CTG che si trova in una sala sotto la nuova scuola elementare (si accede dal cancelletto a fianco dell’ingresso principale della palestra). Per qualsiasi informazione potete trovarci tutti i Giovedì dalle 20.30 alle 22.30 presso la sede del CTG. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 11 Circolo Arci Paho I programmi del circolo nell’assemblea annuale uest’anno il circolo, dopo aver portato a termine la lunga gestione della baita “Fontana dei Gai”, ha potuto dedicarsi ad altre attività. Sono stati realizzati due corsi di lingue (spagnolo e portoghese) ed un corso di yoga, non sono partiti per scarso numero d’iscritti il corso di Shiatsu e di Viet Tai Chi, ma non si esclude di riproporli più avanti. L’assemblea ordinaria annuale ha approvato senza discussione la relazione del 2003 ed il bilancio dando piena fiducia al direttivo ed al presidente. Queste le principali attività e realizzazioni dello scorso anno: Concorso presepi terza edizione premiazione il 10 gennaio; Commedia con lo strano teatro “Bugie con le ali” l’otto marzo; Rassegna corale di primavera (pasquale) il 5 aprile; lavori vari alla baita e mostre sull’acqua e pittorica in occasione della festa della Madonna del Rosario. Ma l’impegno che ha assorbito maggiormente le energie dell’associazione è stato la realizzazione della seconda (italo - ceca) e terza (italo-tedesca) edizione del romanzo storico “A est dell’Impero” edito dal circolo e distribuito nel 2000, in occasione del ventesimo anniversario della fondazione. Il libro, che racconta in forma romanzata le vicende dei nostri profughi in Moravia e dei nostri soldati in Russia, è stato presentato a Znojmo (la versione italo-ceca) nel mese di luglio ed a Trento (la versione italo - tedesca) in dicembre, attualmente è in vendita presso l’edicola di Povo e presso la libreria Disertori di Trento. Il programma per l’anno in corso, comincia Q Presentazione libro edizione italo- tedesca presso la sala affrescata della biblioteca di Trento da sinistra a destra: Martina Bridi (traduttrice), Giongo Aldo (autore), Ugo Winkler (presidente ARCI del Trentino), Roberto de Berrnardis (presentatore), Franco Panizza (assessore provinciale). 12 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 con il concerto di carnevale in collaborazione con i ragazzi della sala prove del progetto giovani, collaborazione sostenuta con entusiasmo dal circolo; prevediamo anche di intensificare la collaborazione con le case di riposo di Sprè e di Gabbiolo e con il circolo pensionati ed anziani per valorizzare la risorsa anziani e farli sentire ora e sempre parte attiva della società. Il 12 marzo, con il “Teatro Obliquo” abbiamo dato spazio alla poesia, presentando l’ultimo libro del prof. Nicola Cetrano, con il prof. Silvano Bert, letture a cura dell’attore e regista Alessandro Franceschini. Il 28 marzo viaggio culturale a Padova per visitare le opere di Giotto nella cappella degli Scrovegni. A giugno spazio all’arte pittorica alla festa di Tutta Povo con una settimana d’esposizione d’opere pittoriche e artistiche d’autori locali e non e il primo sabato d’agosto (7 agosto) la decima edizione dell’ormai classico torneo misto di calcetto e pallavolo “PAR CONDICIO 10”. Seguiranno gite e altre iniziative per le quali attendiamo proposte e suggerimenti da parte di soci e simpatizzanti. In conclusione il direttivo che rimarrà in carica fino al prossimo anno, ha subito alcuni aggiustamenti dovuti a dimissioni per motivi personali di Cagol Claudia, Bruno Lievore, Giuliano Povoli (consiglieri) e Mariangela Trentini (revisore dei conti) sostituiti con i consiglieri Donà Angela, Lattanza Rosamaria e Sara Albertini e il revisore dei conti Pompeo Forgione. Circolo Arci Paho Live tonight sold out iuscitissimo concerto di carnevale che ha visto la collaborazione tra il progetto giovani - sala prove di Povo e il circolo culturale ARCI PAHO con il contributo della circoscrizione di Povo. I ragazzi coordinati da Cristiano Conte si sono messi al lavoro per preparare la sala del centro civico di Povo ancora il giorno prima. Il giorno del concerto cominciato alle ore 20,00, stavano già provando con estrema cura dalle ore 18,00. Hanno suonato e cantato 4 gruppi del nostro sobborgo, anche se sfoggiano incomprensibili (per i più) nomi stranieri: Gallons of Rbbing, Spoof, Buffalo Soldiers e The Few. La partecipazione del pubblico è stata numerosa ed attiva, una bella serata di sana musica lontano dalle tentazioni e dai pericoli delle discoteche. Erano presenti anche vari genitori oltre ai numerosissimi adolescenti scatenati e non. Prossimi appuntamenti a fine maggio con gli amici di Znojmo, a giugno alla festa di Tuttapovo, “Povosonica” e molti altri, garantita dal presidente la collaborazione dell’Arci Paho naturalmente se richiesta e ricambiata. R Ringraziamenti! ell’ultimo numero di Tuttapovo nell’annunciare il cambio di gestione alla “Fontana dei Gai” gestita dal circolo fin dal 1991, dicevamo di non aspettarci nessun ringraziamento da parte dei moltissimi utenti della baita. Ebbene ci sbagliavamo ben due persone ci hanno telefonato per ringraziare il circolo ARCI PAHO entrambe di Cognola e l’Azienda Forestale ci ha scritto la seguente lettera in occasione della consegna delle chiavi. “Con la presente si dichiara che in data 9 gennaio 2004 da parte del signor Aldo Giongo sono state consegnate all’Azienda 3 copie delle chiavi dell’edificio Fontana dei Gai sito in C.C. di Povo. N Si coglie l’occasione, anche a nome degli Amministratori dell’Azienda, per ringraziare vivamente l’Associazione ARCI PAHO per l’impegno e la disponibilità dimostrata nel periodo di gestione del fabbricato e, in particolare, il signor Aldo Giongo e familiari per il tempo dedicato con passione alla conduzione dell’immobile e per le non poche energie profuse nel mantenere il fabbricato pulito ed in ordine, sempre a disposizione dei vari richiedenti. Con i più cordiali saluti. Il direttore - dottor Arturo Condini” Con i migliori auguri ai nuovi gestori. A.G. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 13 foto S.N. Concorso presepi nche quest’anno è stato archiviato con successo il concorso “se a Povo a Natale un presepe”. Venti i presepi iscritti alla rassegna divisi in due sezioni (singoli e gruppi) ed in due categorie (tradizionali e creativi), molti i visitatori, (tutte le opere hanno ricevuto più di 300 voti), tutti i concorrenti sono stati premiati ed un bellissimo premio è stato estratto tra i visitatori dei presepi che hanno dato il loro voto scrivendo il proprio nome sulla scheda. La premiazione è stata condotta dal presidente Arci/Paho Aldo Giongo e dalla graziosa e simpatica Alessia Luchesa, rappresentante di Spazio Aperto (Kaleidoscopio) nuovo collaboratore del circolo ARCI PAHO per quest’edizione (e si spera anche per le prossime) con il “supporto tecnico” di Paolo Giacomoni e Paolo Bortoli. Come sempre il concorso è direttamente sostenuto dalla circoscrizione di Povo con la collaborazione della famiglia Cooperativa di Povo, del club interassociativo Tuttapovo e dell’edicola di Povo, le opere grafiche sono di Alessandro Franceschini. Quest’anno contavamo sulla presenza dei giovani cantori della stella. Purtroppo non si sono presentati all’appuntamento per vari motivi. Ma veniamo alla premiazione, la classifica è stata ricavata dai voti dei visitatori e dal voto di una giuria composta da tre esperti d’arte, tutti i concorrenti hanno ricevuto un quadretto contenente la foto del proprio presepe (foto realizzate da Paolo Giacomoni) con la classificazione ed un premio di consolazione per tutti i non vincitori: A Nella foto il presepe di Cristina Camin vincitore della categoria singolitradizionali. 14 Sezione singoli - categoria tradizionali 1. numero 13 - Camin Cristina (buono spesa da € 50,00) 2. numero 18 - Bonvecchio Sergio e Giuliano (buono spesa da € 40,00) Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 3. numero 12 - Cagol Mariano (buono spesa da € 30,00) Sezione singoli - categoria creativi 1. numero 19 - Pegoretti Marco (buono da € 50,00) 2. numero 20 - Miori Daniela (buono spesa da € 40,00). 3. numero 17 - Bernardi Cristina - bottega dei fiori (buono da € 30,00) Sezione gruppi - categoria tradizionali 1. numero 5 - casa di riposo Margherita Grazioli (buono spesa da € 50,00) 2. numero 7 - chiesa di Oltrecastello (buono spesa da € 40,00). Sezione gruppi - categoria creativi 1. numero 3 - Mazzalai Nadia - chiesa di Gabbiolo (buono spesa da € 50,00). 2. numero 1 - casa di riposo “villa O’Santissima (buono spesa da € 40,00) 3. numero 2 - casa di riposo di Gabbiolo (buono spesa da € 30,00) A questo punto un bambino ha estratto il premio per i visitatori-votanti, una bellissima macchina fotografica reflex professionale, ha vinto la signora Wilma De Nadai che ha generosamente ceduto il premio a Maria Chiara Dalla Piccola elemento della giuria d’esperti, un piccolo omaggio è stato dato ai membri della giuria e sono stati sorteggiate confezioni di dolciumi tra i bambini presenti. La festa si è conclusa con il ricco rinfresco offerto dalla nostra famiglia cooperativa ed un arrivederci ancora più numerosi alla prossima edizione, ricordiamo che il tagliando d’iscrizione sarà pubblicato con il regolamento sul numero di Tuttapovo di ottobre. Filodrammatica “Concordia ‘74” di Povo Brevi novità dalla filodrammatica Eventi Passati i è conclusa la rassegna teatrale “Isidoro Trentin”, svoltasi nel periodo natalizio al teatro di Povo e ormai giunta alla sua XVI edizione. Anche quest’anno l’evento è stato gradito e molto frequentato, ben ottanta le persone abbonate, che hanno goduto del privilegio di votare la loro commedia favorita. Vincitrice di questa votazione è stato il gruppo “I 4 cantoni” de La Logeta di Gardolo, che hanno presentato “Antistress”. La curiosità è che, fra i lavori presentati, questo era l’unico che si discostava dal tradizionale genere della commedia comica, proponendo un’insolito cabaret dialettale. Segno questo che il pubblico è disposto ad accogliere con gioia le riuscite novità. Al secondo e terzo posto si sono classificati i lavori “I pu’ bei regai no i è ‘ncartadi” e “Pochi ma boni”, rispettivamente delle compagnie “Follie d’autore” e CE.DRO. Sempre in tema di novità della rassegna, lo spettacolo d’apertuta è stato “Le baruffe chiozzotte” del Piccolo Teatro Città di Chioggia, offerto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Non è stata soltanto un’occasione di offrire al pubblico uno spettacolo d’autore (il copione è di Carlo Goldoni) foto S.N. S di Giordano Segatta messo in scena da una compagnia di consolidati professionisti, ma anche un tentativo di collaborazione con una realtà teatrale parallela a quella delle filodrammatiche di paese, che si spera sia l’inizio di un fruttuoso percorso insieme. Si ricorda inoltre che il gruppo “Concordia ‘74” partecipa al progetto “Filo... di speranza”, un progetto di solidarietà in favore del popolo Somalo organizzato dalla CO.F.AS. Si tratta di una serie di spettacoli i cui incassi saranno completamente devoluti all’associazione “Una scuola per la vita” che si occupa prevalentemente del benessere e dell’istruzione dei bambini somali. Il gruppo di Povo ha dato il suo contributo domenica 29 febbraio, portando in scena al teatro Concordia l’ultimo lavoro “Sen tuti da manicomio” con il tutto esaurito. A pagina 67 un articolo di 30 anni fa sulla costituzione della Filo. Eventi Futuri on potevano mancare un paio di righe a proposito della gita annuale del gruppo di Povo: quest’anno le mete saranno l’Isola d’Elba, Pisa, Lucca e le Cinque Terre, nel periodo che va dal 9 al 13 maggio. Per chi fosse interessato la partecipazione è estesa a chiunque, ma affrettatevi poiché i posti rimasti sono pochissimi! N Raccolta di applausi per la Filo nello spettacolo “Sen tuti da manicomio” al teatro Concordia di Povo il 29 febbraio scorso. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 15 Cooperativa Kaleidoscopio Carnevale 2004 n altro divertentissimo carnevale è andato in archivio, quello del 2004 che ha visto protagonisti anche noi di “Spazio Aperto” su più fronti! Da Trento ad Oltrecastello, passando per Villazzano, è stato un festival di colori e coriandoli in barba alla pioggia e al maltempo... I tre giorni di sfilate carnevalesche sono stati in ogni caso solo la punta dell’iceberg di un lavoro che ha coinvolto l’allegra ciurma dei ragazzi nelle settimane precedenti il carnevale, al fine di approntare al meglio il nostro “Cirko” di trampolieri, pagliacci, mangiafuoco e sbandieratori! Tutto ciò che abbiamo utilizzato è stato infatti costruito assieme, dai trampoli alle bandiere, dai U costumi ai vari attrezzi di giocoleria; un lavoro appassionante ed interessante che ha permesso ad ognuno di mettere in luce le proprie attitudini e le proprie abilità... C’è stato dunque chi si è improvvisato brillantemente “Mastro Geppetto” tagliando, inchiodando, limando e rifinendo i suoi trampoli; chi ha dato una mano e anche due nell’approntare le bandiere per gli sbandieratori; chi si è ingegnato aiutando un po’ qua e un po’ là... e chi ha cucito e preparato i costumi... Naturalmente a tutto questo frenetico lavoro si affiancavano anche le prove per le sfilate, date le tante cose da imparare: se vi sembra facile vi sfidiamo infatti a trovare subito l’equilibrio giusto per camminare sui trampoli senza incorrere in qualche capitombolo!...ma nel caso non temete, abbiamo una buona scorta di cerotti!...e se voleste fare gli sbandieratori? Coreografie, coordinazione e sincronia da imparare, riuscire a far volteggiare le bandiere e soprattutto a riprenderle (possibilmente non sulla fronte!) una volta lanciate in aria! Sembra una sciocchezza ma non è così!...ecco, forse la preparazione meno faticosa è toccata ai nostri prodi pagliacci, essendo questi già così di natura!...alcuni di loro però volendo fare di più non sono stati solo spiritosi, ma anche particolarmente “caldi”, dato che si sono lanciati nel ruolo di abili mangiafuoco... Insomma, per farla breve dopo qualche settimana di “rodaggio” e nonostante Giove Pluvio remasse contro, assieme ai ragazzi dell’Area che con i loro tamburi davano il ritmo e guidavano le danze, abbiamo avuto l’onore di aprire la sfilata di Trento, sabato 21 febbraio e ne è venuta fuori...una bella festa! Stesso dicasi per il bis del giorno dopo al carnevale di Villazzano e a chiudere il trittico carnevalesco, finalmente una bella EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele Assistenza Roadstar - Goodmans Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn) Tel. 0461-261531 DA MARTEDI’ A SABATO 09:00 - 12:00 15:00 - 19:00 16 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE: RADIO - AUTORADIO (anche montaggio) - HI-FI TV - VIDEOREGISTRATORI PICCOLI ELETTRODOMESTICI GRANDI ELETTRODOMESTICI A DOMICILIO Possibilità di ritiro e consegna a domicilio Cooperativa Kaleidoscopio giornata di sole ed un terzo posto conquistato alla sfilata del carnevale di Oltrecastello! Un clima così festaiolo non ci poteva abbandonare nemmeno nel “dì di riposo” tra una sfilata e l’altra, dato che la sera del lunedì abbiamo pensato bene di far festa a Spazio Aperto, tutti insieme una volta di più, a sbafarci qualche gustoso dolce, con i ragazzi ed i loro genitori che ci hanno assistito e seguito con tanta attenzione e disponibilità! Possiamo quindi dire che è stata un’avventura di quelle “giuste” e quindi, perché no, appuntamento al carnevale del 2005!...noi ci stiamo già preparando! • RISTRUTTURAZIONI CIVILI INDUSTRIALI • MANUTENZIONI di Roberto e Valentino S.n.c. • COSTRUZIONI IN GENERE • REALIZZAZIONI E VENDITA IMMOBILI Loc. Gabbiolo 33 - Povo (TN) tel. 0461810930 - 336452328 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 17 Campeggio delle elementari 2004 Un’estate all’oratorio l campeggio delle elementari è un’iniziativa dedicata ai bambini di terza, quarta e quinta elementare. I La proposta del 2004 Periodo e luogo Quest’anno stiamo cercando di realizzare due turni di campeggio. Le possibili date sono: - il primo turno dal 20 al 27 giugno 2004 - il secondo turno dal 4 all’11 luglio A Viarago di Pergine “località Rementil” Val dei Mocheni Come partecipare Come potete immaginare questo comporta un maggior lavoro organizzativo. Per questo non possiamo ancora darvi notizie certe e quindi neanche raccogliere le adesioni. Al più presto, quando saranno definiti i termini, distribuiremo i moduli di iscrizione durante la catechesi, il sabato pomeriggio all’oratorio dalle 15.00 alle 17.00 e troverete alcuni moduli in fondo alla chiesa. Quota di partecipazione 90 € più 3,5 € per tessera del circolo Oratorio Concordia di Povo Informazioni Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 in oratorio, oppure telefonando a Serena Ianes 0461.810170, Davide Tarolli 380.7183078, Paola Luchi 0461.811385. oratorio d’inverno viene aperto il sabato dalle 15.00 alle 17.30 ma con l’arrivo dell’estate l’orario e i giorni dell’oratorio cam- L’ biano!! Estate 2004 Periodo e luogo Tutti i mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00 all’oratorio. L’attività invernale terminerà sabato 5 giugno 2004 con il grande gioco di inizio estate; mentre quella estiva inizierà mercoledì 16 giugno 2004. Le attività Come sempre le attività saranno organizzate da volontari e oltre il calcetto, il pin pong, il biliardo e il grande campo da calcio l’oratorio realizza: uscite, lavoretti e grandi giochi, insomma le novità non mancheranno! Come partecipare Basta solo presentarsi e partecipare alle attività proposte. Tutti i bambini sono invitati e perché no anche i genitori! Informazioni Sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 17.30. Rementil, luglio 2003 volontari cercasi se hai voglia di inventare, giocare, creare e insegnare la tua arte ai bambini, l’oratorio è il posto che fa per te! Non importa quanti anni hai, non pensarci troppo e vieni subito a trovarci il tuo contributo è veramente prezioso. VASTO ASSORTIMENTO ORTO - GIARDINO: Via Fersina 26/A - TRENTO tel. 0461 390443 18 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 SEMENTI - BULBI - TERRICCI - CONCIMI VASI - ANTIPARASSITARI PIANTE VERDI E FIORITE Grazie ragazzi! bbiamo deciso di scrivere e far pubblicare questo articolo all’insaputa dei diretti interessati per far loro una sorpresa, sperando di esserci riusciti. Semplicemente volevamo dire grazie a dei ragazzi che si impegnano durante tutto l’anno per animare le feste principali dell’oratorio, incontrandosi settimanalmente ed autogestendosi, cosa che, fra l’altro, a quindici anni non è la più facile del mondo. Per chi non lo conoscesse questo gruppetto si chiama “Gruppo Giochi” ed il loro lavoro è rivolto principalmente ai bambini - ragazzi. Partendo con ottobre ed i giochi “da baraccone” della festa del Rosario, quest’anno, ancora una volta grazie al loro aiuto, a dicembre S. Lucia è riuscita a raggiungere i bambini di casa in casa per portar loro l’ormai tradizionale sacchettino di dolci. Ci hanno poi accompagnato a gennaio nell’attesa che la Befana scendesse dal campanile, con la tombola al teatro, per poi finire a febbraio con il carnevale nel piazzale dell’oratorio, particolarmente dedicato ai bambini. Abbiamo volutamente scandito i mesi per far capire come sia un impegno degno di nota e non si sa mai che per giugno ci aspetti ancora qualcosa... In definitiva, solamente grazie per il loro impegno e, anche se l’organizzazione non è sempre perfetta, e volendo non risulta sicuramente difficile trovare qualcosa che non va, crediamo sia importante sostenere ed aiutare questi ragazzi evitando critiche sterili. D’altronde solamente trovare dei ragazzi, che si impegnano nel lavorare assieme e volontariamente per gli altri, ci pare assolutamente niente male! (P.L.) A NICHELATTI ALDO IDRAULICO IMPIANTI IGIENICO-SANITARI RISCALDAMENTO - GAS METANO POVO - Via della Resistenza, 34 - Tel. 0461 810082 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 19 I cantori della Stella Cantori della Stella è un’iniziativa della Germania ed è una vecchia tradizione che porta i bambini ad essere missionari sul nostro territorio, rendendoli così sensibili a chi è meno fortunato. I bambini dell’oratorio di Povo insieme ad altri gruppi delle varie parrocchie hanno ricevuto dal Vescovo in Duomo il compito di diventare per un giorno “I cantori della stella” messaggeri della Buona Novella di Natale. Vestiti da Magi e da pastori, accompagnati dagli animatori, hanno portato la gioia del Natale in alcune famiglie del sobborgo offrendo alle famiglie la pace di Gesù, con un canto, una recita o una preghiera sul Natale. I Gli animatori dell’Oratorio Pollice Verde Luigi Maier Regolazione siepe Abbattimento, potatura piante ad alto e basso fusto AIUTO!!! Regolazione, cura e manutenzione di terrazze e zone verdi Custodia tombe SE VEDI CHE IL TUO GIARDINO Preparazione orti È TRASANDATO... Impianti di irrigazione CHIAMA Pollice Verde Sgombero neve Sopraluoghi con preventivi gratuiti 38050 Villazzano - Via Strada Stretta, 17 - Tel. e Fax 0461.917651 - Cell. 335.5919672 20 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Progetto Giovani Il Punto Conferenza: “Crescere insieme ai figli adolescenti” l giorno 27.2.04 la psicologa dott.ssa Giovanna Bronzini, che già aveva collaborato col Progetto Giovani lo scorso anno,ha tenuto presso il Centro civico un’ interessante relazione sulle dinamiche che coinvolgono la famiglia durante l’adolescenza dei figli. Nonostante la copiosa nevicata, numerose persone hanno presenziato alla riunione, ascoltando con grande attenzione quanto la relatrice ha esposto con estrema chiarezza. L’adolescenza è un passaggio di vita e come tale comporta una spinta verso il cambiamento e contemporaneamente la paura della perdita da entrambe le parti. I genitori perdono sia il mondo magico del bambino (non vedono più il loro cucciolo, ma un “estraneo” magari diverso da come l’avevano immaginato), sia la loro incondizionata ammirazione (che è sempre molto gratificante) e inoltre si trovano spesso nell’età di mezzo, che è il momento dei bilanci. I figli d’altra parte perdono sia il mondo magico e protetto (e devono fare i conti con la realtà), sia il corpo bambino (e non sanno capacitarsi in tempo reale di tutte le sue trasformazioni compresa una sorprendente e nuova forza fisica che spesso non sanno controllare),sia l’immagine del genitore perfetto e onnipotente, sia le proprie fantasie di onnipotenza: tutto questo genera delusione e disillusione che sfocia nella conflittualità, che è in fondo una palestra per la vita. I genitori non devono cadere nella trappola dei sensi di colpa (nessun genitore è perfetto) anche se gli adolescenti ingigantiscono i loro errori,non farsi distruggere dalla loro aggressi- I E.R. vità (che è l’espressione della paura di crescere), mantenere fermi i propri principi pur accettando che il figlio possa maturare idee diverse di cui si assuma le responsabilità I genitori non devono permettere ai figli di giudicarli, ma accettare le loro osservazioni se sono giuste. Importanza grandissima è stata data alle REGOLE, che devono essere poche, ferme (ma non di rigidità assoluta, se cambiano le condizioni, si può ridiscuterle), attuabili e soprattutto sanzionabili, in proporzione alla gravità della trasgressione: la mancanza di regole genera paura e disorientamento, come succede nel deserto dove non si hanno punti di riferimento. I figli,nel gruppo dei compagni, imparano a dosare le proprie forze, a tollerare la frustrazione, a correre dei rischi e ad assumersi responsabilità, cioè a uscire dalla protezione dalla famiglia, a separarsi, per diventare adulti. In risposta ad una domanda del pubblico sull’uso del denaro, la relatrice ha consigliato di dare poco e controllare molto, anche se questo atteggiamento provoca discussioni e confronti, non sempre realistici, su quello che fanno gli “altri”. La psicologa dott.ssa Giovanna Bronzini. Foto S.N. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 21 1994-2004: il G.S.A. bike di Povo festeggia il suo decennale I ciclisti del Gsa Bike con il presidente del Gsa di Povo Italo Campregher alla partenza della Rampilonga 2003 ricordano Giulio Coser. ono passati già dieci anni dalla nascita della sezione bike del Gruppo Sportivo Alpini di Povo! Sembra ieri! Dopo essersi incrociati più volte mentre percorrevano in bicicletta le ripide strade che circondano il nostro paese, guardandosi ora con ammirazione ora con diffidenza, alcuni di noi riuscirono, prima a porre la basi di una bella e duratura amicizia, poi, quasi per scommessa, a creare un piccolo gruppo di undici componenti, primo nucleo di quella che tutt’oggi è diventata una squadra numerosa, affiatata e combattiva. Dal 1994 l’attività della squadra è cresciuta sempre di più e il numero dei tesserati ha raggiunto quest’anno le 42 iscrizioni; certo, del gruppo “storico” sono rimasti solo in tre (tra i quali va nominato di diritto il nostro insostituibile presidente Marino Baldessari!), ma ci piace pensare che tutti quelli che hanno avuto la nostra tessera ricordino con piacere le allegre e consuete riunioni del lunedì sera e soprattutto le faticose salite percorse in bicicletta (sempre troppo lunghe!) e le emozionanti discese (sempre troppo corte!). L’improvvisa scomparsa nell’estate 2002 del nostro carissimo amico Giulio, che ricordiamo e ricorderemo sempre con affetto, ci ha scosso così profondamente da rendere necessario un momen- S to di riflessione su cosa rappresentassero davvero per noi quelle due ruote; ne siamo usciti ancora più forti, convinti che valesse ancora e sempre più la pena di investire le nostre energie a favore di quel ciclismo che, se praticato con passione, entusiasmo e soprattutto con correttezza, riesce a regalarti grandi emozioni e indimenticabili ricordi. Sarebbe troppo lungo elencare qui tutti quelli che ora mi passano per la mente; certamente ci metterei l’annuale appuntamento con la luna piena di novembre, che ci ha visti raggiungere insieme anche quest’autunno la baita presso il rifugio Cimirlo per poi divorare le castagne sognate durante la salita, tutti gli appuntamenti domenicali che scandiscono le fredde mattine invernali, le gite estive che ci hanno portato a scoprire tanti paesaggi mozzafiato del nostro Trentino (uscite sempre accompagnate dalle storiche abbuffate in compagnia dei nostri infaticabili sostenitori e amici!) e infine le innumerevoli gare che hanno soddisfatto il nostro spirito di competizione e hanno ripagato (forse non sempre!) le fatiche degli allenamenti. Tra le competizioni più attese dai nostri atleti, non solo in passato ma anche in quest’ultimo anno di attività, vanno senz’altro segnalate il Rampitour d’Italia, circuito di sei gare programmate nei luoghi più af- Rivendita giornali e tabacchi ricevitoria lotto e TRIS PEGORETTI MARIA TIZIANA Povo - Via della Resistenza, 19 Tel. 0461 811356 22 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Gsa Bike fascinanti del Trentino che in questa stagione ha visto la nostra squadra piazzarsi all’11° posto, e soprattutto le gare organizzate dal nostro team e cioè il Trofeo Gruppo Sportivo Alpini sponsorizzato dalla ditta Finstral e dedicato alla memoria di Giulio Coser, arrivato quest’anno alla VIII edizione e svoltosi in località Pramarquart il 18 maggio con grande successo e affluenza di corridori e pubblico, e il IX Memorial Pontalti-III Trofeo Lorenzo Laner la cui ultima edizione è stata tristemente annullata per le abbondanti piogge che avevano reso troppo pericoloso un percorso già di per sè molto impegnativo. Tra i membri della nostra squadra un particolare ricordo va riservato a Ivan Pintarelli non solo per le emozioni che tutti abbiamo condiviso con lui per i suoi numerosi successi ciclistici ma anche perchè quest’anno ci lascia per tentare di raggiungere nuovi e più alti obiettivi con la squadra del Team Bike Service. Tra le maggiori “imprese” da lui realizzate nella scorsa stagione, Ivan può vantare la conquista della maglia di campione provinciale e regionale in salita, avvenuta alla gara disputata a Malga Cimana, due primi posti assoluti uno al Trofeo Irrigazioni Pilati ed un altro alla Monte Argentario Bike, entrambe organizzate dall’U.D.A.C.E., un secondo posto assoluto alla Monte Terlago Bike, un terzo assoluto alla Padergnone Bike, gare sempre di competenza dell’U.D.A.C.E. e, infine, un bel quarto posto al “nostro” Trofeo Finstral. Se Ivan, non senza qualche rimpianto, ci ha lasciati, hanno invece allungato la lista dei nostri membri sei altri nuovi e infaticabili amici che hanno portato nuove esperienze e grande e contagioso entusiasmo. Tra le novità di quest’ultimo anno anche tre nuovi sponsor: la Trentini Costruzioni, della quale uno dei dirigenti è parte attiva della nostra squadra, il negozio cicli Miori e la ditta Thermotecnica; a loro va un doveroso ringraziamento per il generoso sostegno alle nostre attività e la promessa che faremo del nostro meglio per onorare i loro nomi che siamo orgogliosi di portare impressi sulle nostre divise. Infine credo sia importante ricordare che se l’attività del G.S.A. bike è cresciuta e si è rafforzata di anno in anno questo lo si deve all’impegno di moltissime persone che, spesso trascurando la famiglia o impegni personali, hanno donato con generosità e il loro tempo e le loro energie per organizzare incontri, gare e altri appuntamenti; un grazie speciale a tutte loro! Chiara Lucin Foto del primo gruppo del Gsa Bike nel 1994. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 23 Gruppo Sportivo Alpini Festa della neve e Gara Sociale del Gsa a Valls (Val Venosta) he la tradizionale festa sulla neve del Gsa sia diventata, dopo la dipartita della Cassa Rurale di Povo, uno dei principali momenti ludici e di socializzazione del sobborgo è cosa ormai assodata! Quello che sorprende è come, anno dopo anno, l’organizzazione di Gsa e Gruppo Alpini, diventi sempre più inappuntabile e raffinata, offrendo ai numerosi partecipanti una giornata ricca di incontri, sport, gastronomia e divertimento. L’appuntamento che anche quest’anno ha avuto il suo fulcro nella struttura messa generosamente a disposizione dai Vigili del Fuoco di Valls, è iniziato di primo mattino con le gare di sci nordico, slittino, slalom gigante e snowboard ed ha visto il paesino venostano e le sue piste perfettamente innevate, letteralmente invase dai “poèri”. C Clemente anche il tempo che ha concesso ai numerosi sportivi una discreta giornata, anche con un po’ di sole nel pomeriggio, dopo il freddo e la neve dei giorni precedenti. Sono stati ben 5 i pullman, che insieme a numerose macchine private hanno portato quasi 400 persone in questa incantevole vallata altoatesina. I numeri del resto parlano chiaro: quasi 200 i partecipanti alle varie gare, oltre 360 i (lauti) pasti serviti dagli alpini. Ricchissima anche la premiazione tra i partecipanti alle gare e i premi legati all’estrazione dei biglietti della lotteria. L’immarcescibile Tony Maule, coadiuvato da un gruppetto di signore sfegatate, ha animato sia lo svolgimento delle gare, sia la premiazione finale. Sergio Giacomazzi ha invece allietato musicalmente la giornata nel capannone. L’organizzazione per bocca del Presidente del Gsa Italo Campregher, ha voluto in conclusione ringraziare quanti, dai numerosi sponsor alle decine di volontari e volontarie, hanno permesso il perfetto svolgersi della manifestazione. Un riconoscimento particolare durante la premiazione è stato dato ai due “atleti” più anziani che hanno partecipato alle gare: Ezio Mattivi (classe 1931) e Zucchelli Marta (classe 1925), ancora indomabili nell’affrontare i paletti di gara. Novità particolarmente apprezzata quest’anno è stata la messa a disposizione di un apposito pullman “per tiratardi”, che ha consentito ad un manipolo di instancabili “sciatori”, di ritardare per qualche ora il ritorno a casa ed a qualcuno (di cui taceremo il nome per carità di patria!), addirittura di esibirsi in prolungati passi di “lap dance” sui due cubi a disposizione nell’Igloo bar/discoteca adiacente alla struttura della festa. (pg) SABATO ORARIO CONTINUATO - ORE 8.30/16.30 24 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Per quanto riguarda l’aspetto strettamente sportivo, questi i primi tre classificati nelle varie discipline e categorie. Bambine 1. Conci Alessia 2. Pecoretti Michela 3. Montibeller Selly Bambini 1. Bonvecchio Mattia 2. Giuliani Leonardo 3. Conci Nicola Cocinelle 1. Montibeller Jenny 2. Pecoretti Valentina 3. Lucianer Valeria Ragazze 1. Cagol Deborah 2. Andreatta Erica 3. Cagol Luisa Ragazzi 1. Bortolameotti Daruy 2.Giuliani Paolo 3. Gasperi Luca Giovani 1. Baldessari Mattia 2. Merz Jacopo 3. Dellaira federico Miss 1. Giovannini Monica 2. Zanetti Danila 3. Lunel Elisabetta Lady 1. Baldo Daniela 2. Forti Annarosa 3. Corradini Elvia Super Pionieri 1. Pedrotti Giancarlo 2. Nichelatti Aldo 3. Zambotti Ottone Pionieri 1. Baldessari Giuseppe 2. Gasperi Alfredo 3. Malpaga Paolo Gentleman 1. Giuliani Pierluigi 2. Mattivi Diego 3. Zordan Romeo Amatori 1. Conci Michele 2. Pedrotti Denis 3. Merz Luca Fisi 1. Giacomoni Mauro 2. Baldessari Andrea 3. Baldessari Massimiliano Snowboard femminile 1. Marchi Laura 2. Sittoni Alessandra 3. Penasa Laura Snowboard maschile 1. Campregher Giuliano 2. Marchesoni Mirco 3. Faes Mirco Slittino femminile 1. Dallafior Annamaria 2. Bonvecchio Patrizia 3. Degasperi Giuliana Slittino Maschile 1. Marchi Ezio 2. Mattivi Nicola 3. Sadler Paolo Fondo femminile 1. Sadler Monica 2. Perlot Gaia 3. Perlot Marzia Fondo maschile junior 1. Sadler Mirco 2. Lorenzoni Riccardo 3. Rossi Nicola Fondo Maschile 1. Filosi Mario 2. Sadler Paolo 3. Zanella Alessio Nelle foto alcuni momenti delle premiazioni. Foto Paolo Giacomoni. AEROPORTO E MUSEO G. CAPRONI TRENTO TEL. 0461 944999 • Ristorante ideale per feste di famiglia, felici ricorrenze, banchetti, incontri, gruppi sportivi • Stanze dotate di ogni confort, aria condizionata, TV color, Telefono • Disponibile sala da 100 posti - Ampio parcheggio Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 25 GSA e ANA di Povo Primo trofeo Gsa-Ana Povo di sci nordico a Passo Coe el ricordare le manifestazioni organizzate dal GSA e dall’ANA POVO iniziamo con il 1° Trofeo GSA - POVO Gara di sci di fondo a Tecnica libera a PASSO COE il 21 dicembre 2003. La nostra manifestazione è la prima gara del calendario ANA ed ha registrato la partecipazione di ben 23 gruppi ANA e GSA, con 120 atleti. Ringrazio innanzitutto il Direttore del nostro giornale perché mi offre lo spazio per pubblicare la lettera della Sig.ra Bonomo che meglio di cento altre parole sintetizza lo spirito di festa e di solidarietà che ci anima nell’organizzare le nostre gare. N “Sono la madre di Riccardo Lorenzoni, un ragazzo autistico di venti anni che adora la montagna e pratica molti sport, tra cui lo sci nordico.È atleta iscritto alla Fisd (Federazione Italiana Sport Disabili), e fino a oggi aveva gareggiato solo con altri disabili. Alla fine di una sciata presso gli impianti di Passo Coe, abbiamo letto una locandina che pubblicizzava la gara di sci organizzata dagli alpini di Povo. Ho subito scritto per proporre l’iscrizione alla gara di mio figlio, non certo con velleità agonistiche (il differenziale tra i.suoi tempi e quelli di un normodotato è notevole), ma col semplice intento di farlo partecipare a una ga- 26 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 ra con normodotati, negli impianti che lui conosce bene e in cui è conosciuto data l’assidua frequentazione ultra decennale. A dire il vero non mi aspettavo che la mia richiesta venisse accolta, ma dopo pochi giorni ho ricevuto una telefonata in cui mi veniva comunicato che mio figlio era il benvenuto alla loro gara. Oggi il grande giorno è arrivato, siamo partiti presto e per l’emozione ho sbagliato perfino il casello autostradale! Nevicava e mio figlio era al cancelletto di partenza con il pettorale 50, al via è partito e non si è più fermato, ha lottato contro la fioccata e una neve lenta e difficile ma ce l’ha fatta! Col tempaccio di 24’22”22 ha tagliato il traguardo dei suoi 3 km in cui è stato tifato e incoraggiato dagli altri atleti in gara, dal personale di servizio e dal pubblico. La grande sorpresa è arrivata poi alle premiazioni. La coppa più bella, proprio quella più grande, quella che tutti avrebbero voluto alzare, è stata consegnata nelle sue mani tra l’applauso più grande e più lungo che io abbia mai sentito, praticamente un tripudio! Oggi abbiamo vissuto un sogno. Il 2003 è stato l’anno europeo del disabile, e praticamente è trascorso tra fiumi di parole di congressi e simposi, senza che nulla a livello normativo e legislativo sia cambiato. Si è discusso se era meglio il concetto di inclusione o quello di integrazione, e tanti altri bla bla bla. Oggi il GSA e gli Alpini di POVO non ci hanno fatto sentire né inclusi né integrati, ci siamo semplicemente divertiti insieme, abbiamo gareggiato, ognuno con le proprie capacità, abbiamo mangiato assieme, hanno premiato l’impegno e la fatica di Riccardo, con semplicità e un sorriso. Grazie a lo- GSA e ANA di Povo ro abbiamo trascorso una giornata meravigliosa, e grazie ai gestori degli impianti di Passo Coe in Folgaria che da anni lo sponsorizzano regalandogli l’abbonamento stagionale che gli permette di allenarsi gratuitamente, mio figlio può dirsi un ragazzo felice. Mi farebbe piacere che la nostra storia venisse pubblicata sul vostro giornale, non solo per ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a realizzare il nostro sogno, ma anche perché penso che più che di resoconti dei congressi la gente abbia bisogno di sapere storie vere di solidarietà, storie belle di gente bella. Daniela Bonomo (VR)” Premiazione della cat. Master B:B3 Nelle varie categorie hanno gareggiato ben 15 gruppi ANA, 7 gruppi GSA ed il gruppo dell’Esercito BTG. Alpini Parà BZ A 9 con 120 atleti. Sono stati premiati i seguenti atleti: F.I.S.D. 1) Lorenzoni Riccardo Donne 1) Da Rè Rossana 2) Ploner Gabriella Master B: B3 1) Marchi Luigi 2) Ronzani Pietro Master B: B2 1) Sonna Matteo 2) Endrizzi Sergio 3) Zanolli Gianluigi Master B: B1 1) Corradini Renzo 2) Tanara Attilio Master A: A4 1) Berlanda Silvano 2) Corso Vittorio 3) Bonaguro Armando Master A: A3 1) Savio Ennio 2) Gionta Marcello 3) Grisenti Roberto Master A: A2 1) Magnabosco Diego 2) Pedranz Gianni 3) Duso Mario Master A: A1 1) Fontana Ivano 2) Magnocavallo Riccardo 3) Leso Roberto Cat. Fisi < 150 da 20-35 1) Mazzarini Emilano 2) Tanara Francesco 3) Grisi Francesco Cat. Fisi > 150 da 20-35 1) Redolf Federico 2) Gabrielli Roberto 3) Storti Paolo Donne Amiche degli Alpini 1) Bitchougova Eugenia 2) Cavatorta Stafania 3) Casarotta Chiara Amici degli Alpini over 40 1) Crestani Marco 2) Sommavilla Paolo 3) Peterlini Maurizio Amici Alpini under 40 1) Anesi Luca 2) Zanetti Roberto 3) Tomasini Manuel Il gruppo organizzatore Distributore Carburanti e Prodotti Petroliferi Paris Roberto e C. S.a.s. CHIUSO MERCOLEDI’ POMERIGGIO RICARICA CLIMATIZZATORI uto a o i g g a v La io l o o i b m a ec Trento, via Valsugana 26 tel. 0461 261725 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 27 4° Trofeo GSA-ANA POVO Gara di slalom gigante l 25 gennaio 2004 sulle nevi della PANAROTTA si è svolta la 4° edizione del TROFEO G:S: ALPINI - ANA POVO, gara di slalom gigante inserita nel calendario delle Gare ANA sezione di Trento. La gara ha avuto un ottimo successo per la grande quantità di neve presente sul campo, per la professionalità del Renzo Gaiga, direttore tecnico degli impianti che ha predisposto alla perfezione la pista, per la professionalità del Capogruppo Luigi- I Sopra Andrea Baldessari autore del miglior tempo assoluto. A destra il gruppo degli organizzatori. In testa la zona di partenza della gara. 28 I premiati: Master B5 1) Girardelli Attilio 2) Ianeselli Remo 3) Peroni Dino Master B4 1) Feller Giorgio 2) Caden Elvio Master B3 1) Pallaoro Celestino 2) Rigotti Gianfranco 3) Modena Gianfranco Master B2 1) Zendri Orlando 2) Merz Natale 3) Fontanive Gianfranco Master B1 1) Marchi Giorgio 2) Fontanari Carlo 3) Trentini Renato Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 no Grisenti maestro insuperabile nella preparazione della pasta che assieme agli Alpini dell’ANA POVO hanno assicurato il pranzo a tutti, per la vivace cronaca della giornata fatta dall’Antonio Maule e la infaticabile azione del direttivo del GSA che è riuscito ad organizzare al meglio la gara e la interminabile premiazione. Alla gara hanno partecipato ben 26 gruppi ANA con 203 atleti. Master A4 1) Depaoli Sergio 2) Reiner Luis 3) Libardi Danilo Master A3 1) Trentini Antonio 2) Egger Walter 3) Gios Umberto Master A2 1) Ferrari Giuseppe 2) Ventura Donato 3) Zoro Renato Master A1 1) Trentini Adriano 2) Egger Gunter 3) Rosa Stefano Fisi < 150 1) Baldessari Andrea Senior 1) Caneppele Denis 2) Gretter Matteo 3) Murer Riccardo Ragazze 1) Casagrande Manuela 2) Braces Sara 3) Andreatta Sara Donne 1) Bottlich Andrea 2) Casagrande Elisa 3) Tisocco Barbara Amici degli Alpini 1) Moser Claudio 2) Vita Gabor 3) Pincigher Emanuele Amici degli Alpini under 20 1) Simeoni Paolo 2) Frainer Davide 3) Paternolli Ervin pagina di pubblica utilità della provincia autonoma di Trento che non è stato possibile inserire. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 29 Sezione Sat di Povo Montagna... e altro ome ogni anno, la Sezione SAT di Povo propone un ricco calendario di iniziative culturali, alpinistiche e ricreative. Al fine di permettervi di programmare in anticipo la vostra eventuale partecipazione a quanto vi offriamo, presentiamo il nostro calendario assieme ad una breve descrizione delle escursioni programmate. Ricordiamo, agli appassionati della montagna, che iscriversi alla SAT vuol dire molte cose. Innanzitutto appartenere ad una Società che, forte dei suoi 21.650 iscritti e dei suoi più di 130 anni di storia, è la più grande Sezione del Club Alpino Italiano. Essere della SAT vuol dire poter valersi di un grande numero di opportunità. Possibilità di partecipare alla vita sociale, di avere a disposizione materiale informativo (cartine e guide) e tecnico (racchette da neve, picozze, ramponi, imbraghi). La SAT inoltre, a livello provinciale organizza corsi di alpinismo, scialpinismo, escursionismo per una frequentazione sicura della montagna. A questo si aggiunga la stampa sociale inviata ai soci (lo Scarpone, La Rivista del CAI, il Bollettino della SAT), la biblioteca della Montagna della SAT (oltre 27.000 volumi di montagna). In ultimo i soci godono della copertura assicurativa per gli inter- C Ingresso in bici a Lienz 30 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 venti del soccorso Alpino su tutto il territorio Nazionale ed Europeo e di responsabilità civile verso terzi, la precedenza e lo sconto del 50% sui pernottamenti nei Rifugi SAT, CAI e nei Rifugi dei Club Alpini esteri. Nel mentre vi attendiamo in sede per accogliervi nella grande famiglia SAT, vi illustriamo brevemente le escursioni 2004. 2 giugno Inizieremo con una proposta adatta a tutti quelli che hanno una bicicletta, una gita, per le sue caratteristiche, aperta a tutti, comprese le famiglie con bambini: Cicloturistica Dobbiaco-Lienz (km. 50) Partiremo da Dobbiaco per passare in vicinanza delle sorgenti della Drava. Il fiume infatti, che lungo i 720 chilometri del suo percorso bagna ben 5 Stati prima di sfociare nel Danubio, nasce e scorre per i primi dieci chilometri proprio in territorio italiano. Dalla stazione ferroviaria di Dobbiaco si diparte una pista ciclabile che attraversando verdi prati di montagna, in vista delle crode dolomitiche dei Baranci, raggiunge lo storico centro di San Candido. Da qui un’altra pista conduce a Versciaco da dove, percorrendo la SS n° 49, si arriva in breve al confine. Appena oltre il posto di controllo delle piccole tabelle verdi segnalano il percorso ciclabile che, fino a Lienz, viene indicato come “Pustertaler Radweg” (Percorso ciclabile della Val Pusteria). Questo tratto iniziale del percorso, quasi interamente asfaltato e sempre ben segnalato, si sviluppa in un paesaggio prettamente alpino e selvaggio, tra oscure abetaie e isolati castelli. Giunti a Lienz, il pittoresco capoluogo del Tirolo Orientale, Sezione Sat di Povo è raccomandabile una visita al castello Bruck che da una collina domina la città ed è sede del museo locale. Lungo la pista possibilità di ristoro. A Lienz ci attenderà il pullman con il quale effettueremo il ritorno. I più allenati potranno comunque ritornare in bici al punto di partenza. 13 Giugno Una giornata di relax e divertimento: La “Festa en Chegul” Si ripete un appuntamento ormai diventato tradizione. Quest’anno però, al fine di dare anche noi un contributo alla diminuzione nella produzione dei rifiuti, lanciamo un appello. Portatevi il piatto (e, meglio ancora, pure le posate) da CASA! Se ci aiutate e accoglierete il nostro appello, (portarsi da casa un piatto non costa nulla!) faremo un servizio alla natura e un piccolo ma importantissimo gesto ecologico. 11 Luglio Siamo allenati, si può cominciare a salire: Gita alle Pale di S. Martino - Val Canali In uno dei più bei gruppi dolomitici, dalla stupenda val Canali, ci porteremo, partendo dal “Cant del Gal” m.1.180, verso il rif. Pradidali m. Produzione e Vendita: Fiori Ciclabile a Lienz Un grazie dalla Befana 450 quaderni, 80 blok notes, 100 scatole di pastelli a matita e 15 di pastelli a cera, 40 confezioni di pennarelli, 400 matite, 600 biro, 130 gomme, e poi colla, forbici, astucci, zainetti, nastro adesivo, piccoli giocattoli, temperamatite, offerte in euro. Questo il risultato dell’iniziativa “Fai un regalo alla Befana” collegato alla tradizionale manifestazione, organizzata dalla SAT e dagli Alpini e diventata ormai un appuntamento fisso del nostro paese. Una vera e propria folla è intervenuta il 6 gennaio, ad assistere al volo dal campanile di quella che ormai, con stereotipo consolidato, è la “simpatica vecchina”. Cosa peraltro, nel nostro caso, non vera visto che da anni la Befana di Povo è stranamente giovane e carina. Se è ormai noto lo stupore e l’incanto dei più piccoli per l’apparizione e la discesa della protagonista della festa, maggiore è stata la sorpresa degli organizzatori nello scoprire l’ altruismo dei bambini nel rispondere, così generosamente, all’appello per la raccolta di materiale scolastico da inviare ai bambini delle Ande peruviane. A questo si aggiunga che il materiale è subito partito, il 14 gennaio, con un container, rispondendo così sollecitamente alle pressanti richieste di materiale scolastico che erano arrivate da laggiù. Un grande grazie quindi a tutti, bambine, bambini e genitori che hanno compreso il significato della nostra proposta. Sezione SAT -Povo 2.278. Dal rifugio si apriranno due possibilità, le traversata al rif. Rosetta m. 2.581 per facile sentiero o la traversata al rif. “del Velo” m. 2.358 attraverso la vie ferrate del Porton e del Velo. Ci troveremo poi tutti a S. Martino di Castrozza, (dal Rosetta si potrà scendere anche in funivia) dove ci attenderà il pullman. Azienda Agricola Foradori Matteo Piante da orto Piante da interno (gerani e stagionali) Trapianti da orto Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana Tel. 0461 810444 Piante da giardino Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 31 Sezione Sat di Povo Possibilità di stupende passeggiate dal “Cant del Gal” verso i “prati Piereni” m,1205. Per le ferrate obbligatorio set completo (imbrago, casco, dissipatore, pedule da montagna) Gita escursionistica - alpinistica EE - EEA 7-8 Agosto Adesso si fa sul serio! Gita alpinistica alle Alpi Giulie Cima Mangart (2.677 m.) La tradizionale uscita alpinistica di due giorni ci porterà quest’anno a scoprire un gruppo montuoso bellissimo e sconosciuto a molti, le Alpi Giulie, nel Tarvisiano, ai confini con l’Austria e la Slovenia. Le ALPI GIULIE si estendono in territorio italiano e in parte in quello sloveno. Possiamo pertanto dividerle in Occidentali (le prime) e Orientali le altre. Sono caratterizzate dall’imponenza delle pareti 32 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 calcareo - dolomitiche e dalla selvaggia natura del territorio sul quale sorgono. Quest’ultimo è ricco di varietà morfologiche, fluviali, glaciali e carsiche. Alle poderose pareti giulie si succedono sommità cosparse di cenge erbose alternate a balze rocciose compatte o, al contrario, addirittura friabili. Le cime principali superano i 2500 metri, non oltrepassandone mai i 2800. Quattro elevazioni, con le selve di vette che le circondano e che rappresentano altrettanti Gruppi, troneggiano nelle Giulie Occidentali: il Mangart (2.677 m.), il Jof Fuart (2.666 m.), il Jof di Montasio (2.753 m.) e il Canin (2.587 m.). La nostra meta sarà il Mangart, (m. 2677) bellissima montagna che ha visto le imprese di alpinisti famosi, da Kugy a Piussi, a Cozzolino (di cui potremo ammirare il famoso diedro) e più recentemente da Nives Meroi, Fausto Benet e Luca Vueric che ricordiamo ospiti di una serata a Povo. Dai bellissimi Laghi di Fusine (m. 940) ci porteremo al bivacco Nogara (m. 1850) per poi salire la via ferrata italiana, percorso esposto e impegnativo. Stiamo inoltre valutando la possibilità, per chi volesse effettuare una più tranquilla camminata, di un’escursione naturalistica, sempre nella zona di Fusine. Per la ferrata obbligatorio set completo (imbrago, casco, dissipatore, pedule da montagna) Gita escursionistica - alpinistica EE - EEA 5 settembre Concludiamo con una puntata all’estero Serles Spitze m. 2.719 Stubaier Alpen - Austria Chiuderemo le nostre uscite con una puntata in Austria. Per Bolzano, Brennero, Matrei am Brenner a Mutzens e quindi al santuario di Maria di Waldrast (m.1641). Sezione Sat di Povo Il santuario è luogo di pellegrinaggio su un altipiano circondato da uno stupendo paesaggio di montagna ai piedi della Serles Spitze che, per via della caretteristica costituzione della cima, i tirolesi chiamano “l’altare del Tirolo”. Dal santuario, prenderemo un sentiero che, per boschi, mughi e ghiaioni, ci porterà al Serlesjoch (2384). Per sentiero parzialmente attrezzato si giunge alla cima rocciosa del Serles Spitze (ore3.30). Ampie vedute sui ghiacciai delle Ziller- tal, della Stubai e in parte dell’Otztal. In alternativa possibilità di passeggiate nei dintorni del santuario. Gita escursionistica E - EE Per ogni escursione saranno date notizie più approfondite e aggiornate nei giorni antecedenti al loro svolgimento. Vi aspettiamo! Sezione SAT-Povo Difficoltà escursionistiche Andare sicuri in montagna comporta anche la conoscenza delle difficoltà che s’incontrano, per affrontarle adeguatamente. Di seguito diamo la definizione che il CAI ha adottato per distinguere le difficoltà escursionistiche degli itinerari. T = Turistico. Comprende itinerari con stradine, mulattiere e comodi sentieri ben evidenti che non pongono incertezze, difficoltà o problemi d’orientamento. Sono percorsi adatti anche agli escursionisti alla prima esperienza di montagna. E = Escursionistico. Itinerari che si svolgono su sentieri o su tracce, generalmente segnati, anche lunghi, con tratti anche esposti, ma ben protetti o assicurati con funi corrimano. Sono percorsi che richiedono già un minimo di esperienza ed allenamento. EE = Escursionisti Esperti. Caratterizza quegli itinerari generalmente segnalati che implicano una capacità di muoversi agevolmente su terreni anche impervi e/o insidiosi, pietraie brevi, nevai non ripidi, pendii aperti e privi di punti di riferimento, tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Richiedono esperienza di montagna in generale e conoscenza dell’ambiente alpino, passo sicuro, assenza di vertigini ed equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. EEA = Escursionisti esperti con attrezzatura. Si tratta di difficoltà riscontrabili su un percorso con caratteristiche alpinistiche e comporta, oltre a quanto già previsto per gli itinerari EE anche l’uso di attrezzature per l’assicurazione e autoassicurazione come ad esempio, le vie ferrate. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 33 Questi i primi tre classificati per ogni categoria: i è svolto lo scorso 8 febbraio, sulle piste perfettamente innevate della Panarotta, la prima edizione del “Trofeo Oltrebar - Autodelta” di slalom gigante e snowboard. Nato quasi per scherzo da un’intuizione di Paolo e Romeo Zordan, la gara alla fine ha visto la partecipazione di ben 138 concorrenti divisi in 6 categorie, con prestazioni di tutto rispetto se pensiamo all’intento goliardico con cui è stata pensata. Sono stati invece la bellezza di 240 i pasti (polenta, goulash, wur- S Zona di partenza della gara stel), serviti da un’organizzazione perfetta grazie anche al determinante contributo del Gsa di Povo, della Scuola di Sci della Panarotta e dell’ospitalità del Bar Ristorante “Chalet”. Ricchissimi infine i premi estratti a sorte tra tutti i partecipanti. Un appuntamento che, visto il grande successo, sarà probabilmente riproposto anche per il prossimo inverno. L’organizzazione vuole approfittare dello spazio concesso da Tuttapovo per ringraziare ancora gli sponsor che hanno permesso la buona riuscita di questa festa sulla neve: la Famiglia Cooperativa di Povo, Mulinelli bevande Rovereto, Robat Salumi Rovereto, Nicolodi Sas Romagnano, Panificio Maffioletti, Dalmonego Bruno e Figli Trento, Don Diego Gelati Pergine, Caffè del Moro, Bottega dei Fiori Povo, Foradori Matteo Fiori e Piante Povo, Bruno Ochner Elettroricambi Trento, Motorauto di Larentis Mezzolombardo, Dolomiti Gomme Trento, Bruno “Piastrella” Franceschini Povo. Pulcini 1. Moser Giulia 2. Moltrer Roberto 3. Montibeller Selly Bambine 1. Montibeller Jenny 2. Campregher Selena 3. Baldessari Sabrina Bambini 1. Pincigher Stefano 2. Baldessari Mattia 3. Bonvecchio Mattia Donne 1. Giovannini Monica 2. Cagol Deborah 3. Pisciali Daniela Master 1. Pincigher Sergio 2. Baldessari Max 3. Baldessari Giuseppe Senior 1. Moser Claudio 2. Tessadri Igor 3. Gretter Matteo Snowboard 1. Faes Mirko 2. Campregher Giuliano 3. Sittoni Alessandra OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA di Zordan Romeo RICARICA CONDIZIONATORI REVISIONI Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667 34 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 SERVIZIO AUTORIZZATO G.S. Marzola L’impegno del Marzola per lo sci da fondo a oltre 30 anni, lo Sci Club Marzola di Povo si fa promotore dell’avviamento allo sci di fondo per tutti i ragazzi che vogliono scoprire questa affascinante disciplina sportiva che mette a stretto contatto con la natura. È con questo spirito lo Sci Club Marzola con il patrocinio del Comune di Trento ha organizzato un corso di avviamento allo sci di fondo, alle Viote del Bondone, al quale hanno aderito una trentina di ragazzi delle scuole elementari e medie di Trento e sobborghi. I ragazzi, seguiti dai maestri della Scuola Italiana Sci Fondo Viole, hanno cominciato questa avventura con la prima settimana di gennaio e l’hanno proseguita, ogni venerdì e sabato, fino a metà marzo. In base alle capacità i ragazzi sono stati divisi in due gruppi: in uno i principianti e nell’altro chi già aveva dimestichezza con gli sci. Il corso ha avuto un più che buono successo e ha visto l’impegno di tutti i partecipanti per carpire i primi rudimenti di uno sport che è sicuramente faticoso, ma che sa dare al tempo stesso emozioni e un contatto con la natura che poche altre discipline sportive sanno dare. Ma l’impegno dello Sci Club Marzola non si limita all’attività promozionale e giovanile, ma spazia anche nell’organizzazione di manifestazioni sciistiche, che hanno come campo di gara le Viote del monte Bondone, che hanno riscosso notevole successo di partecipanti: a partire dalla oramai classica gran fondo “la Galopera” -giunta alla 21° edizione-, alla Ciaspolera che raccoglie gli appassionati delle passeggiate con le ciaspole o alla notturna di scialpinismo sulla pista delle Rocce Rosse o all’altra D scialpinistica - intitolata alla giovane guida alpina Michele Cestari - che si snoda nel maestoso e panoramico percorso delle Tre Cime del Bondone. Come d’altro canto hanno riscosso un indubitabile successo organizzativo, ma anche partecipativo, la gara zonale per i fondisti di tutte le età e i campionati trentini svoltisi il 7 marzo. Un impegno organizzativo notevole, che lo Sci Club Marzola affronta con sacrifici ma anche con soddisfazioni, perché crede fermamente che lo sci da fondo, lo sci alpinismo e le ciaspole sono il compendio naturale del Monte Bondone, la montagna di Trento, e che alle Viote vengono esaltati da un ambiente unico. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 35 Fine anno in Marzola con l’Arcivescovo di Trento di Roberto Franceschini ontani dagli schiamazzi, dalla musica assordante, dallo scoppio di fuochi artificiali, da libagioni che stridono con la fame nel mondo, oltre 300 alpinisti hanno trascorso le ultime ore dell’anno e le prime di quello nuovo sulla cima della Marzola. Montagna a forma allungata che si eleva ad oriente della collina di Trento, isolata fra la Valle dell’Adige e la Valsugana verso la quale presenta il suo lato più scosceso. Su questa vetta di 1735 metri, contraddistinta da una croce metallica ed un cippo orientativo, installato dalla sezione SAT-Bindesi di Villazzano, si sono radunati molti soci delle sezioni SAT di Povo e Villazzano con i rispettivi presidenti Rocco Muccedola e Renato Tarter, il presidente della circoscrizione Villazzano Carmelo Chiogna con il parroco Carlo Speccher, un nutrito gruppo di Vigolo Vattaro guidati dal sindaco Walter Kaswalder, gli aderenti alla Pastorale Diocesana del Turismo e tanta, tanta gente salita sin quassù sfidando il freddo della notte. La partenza in tarda serata dal piazzale antistante il rifugio Maranza a quota 1072, L 36 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 ricovero aperto ininterrottamente durante tutto l’arco dell’anno dalla signora Annamaria Chilovi. Di qui, pile frontali sulla nuca, bastoncini da neve ben saldi nelle mani, alcuni con le racchette da neve (ciaspole) ben protetti ai piedi da alte ghette, hanno iniziato sotto un cielo completamente stellato l’impegnativa ascesa lungo il segnavia SAT n. 412. Duro l’arrivo al bivacco Raffaele Bailoni (m. 1650), situato in splendida posizione panoramica, dopo aver attraversato la costa dei Tovi, il cippo Sartori ed il Prà Grande. Costruzione sistemata nel 1971 dai soci della sezione di Villazzano, posta poco a sud della vetta, di proprietà il comune di Vigolo Vattaro ma in concessione alla sezione SAT dei Bindesi. Una buona traccia nella neve fresca, caduta abbondante nelle giornate precedenti, ha consentito di raggiungere senza particolari difficoltà - se non quella della fatica fisica individuale - il bivacco alpino, accolti da un vino caldo o una tazza di the oltremodo apprezzati. Anche l’Arcivescovo di Trento mons. Luigi Bressan ha risalto, chino sulla schiena il sentiero, affrontando poi il tratto finale sino alla vetta della Marzola. Un forte vento da nord-est, con turbini di neve che hanno creato spettacolari figure artiche sui rari abeti ed i mughi ricolmi di neve ghiacciata, con delle sporgenti cornici poste al limite delle vecchie trincee la prima guerra mondiale, hanno creato ai pur stanchi alpinisti quello stimolo per arrivare sino alla meta prefissata. Allo scoccare della mezzanotte la cima era ancora da “conquistare” e così una sincera stretta di mano ed il primo augurio del 2004, del pur atletico Luigi Bressan, sono toccati casualmente all’undicenne Giulia Condini da Roncafort, con i genitori orgogliosi per questa inaspettata coincidenza temporale. Sulla vetta, mentre il vento sferzava ogni partecipante, pochi minuti dopo la mezzanotte il saluto augurale del presule tridentino con un Gloria al Signore. Molti i baci ed abbracci, le foto di rito, la commozione di esserci arrivati. Quindi veloce discesa al sottostante bivacco, tutti attorno ad un falò ad intonare la “Madonnina”, recitare un “Padre Nostro” ed ascoltare un breve intervento del tanto amato primo sacerdote la diocesi di Trento. È già il quarto anno che mons. Bressan decide di passare la notte del 31 dicembre sulle montagne circostanti la città di Trento (ora manca solo la cima del Calisio - ndr), dopo le precedenti esperienze sulle vette del Palon (2000-2001) ed il Cornetto (2001-2002) sul monte Bondone e la Paganella (2002-2003). In un breve intervento ha auspicato che il nuovo anno sia migliore di quello appena terminato, con meno conflitti internazionali ed una maggior pace tra i popoli, che può essere resa possibile grazie anche ad un’individuale serenità interiore. Da rilevare che l’iniziativa del Capodanno sulla Marzola, è stata così perfetta sotto ogni aspetto della sicurezza per i partecipanti e per superare i notevoli problemi tecnico-logistici (sino al primo pomeriggio il tempo non era sicuramente dei più promettenti), grazie anche all’impegno del Gruppo amici della Marzola guidati da Antonio Faes e dall’unico vigile del fuoco volontario di Povo Giuseppe Stancher, molto prezioso nell’area d’attestamento le autovetture. Ma questa festa era ed è diventata anche un forte momento di solidarietà, perché le offerte raccolte tra gli alpinisti sono state un atto concreto di sostegno al progetto “O.M.G.” che ha coinvolto diverse sezioni della SAT. Dare un contributo per garantire la gestione all’ospedale di Zumbahua, cittadina andina dell’Ecuador nella provincia del Cotopaxi, abitata prevalentemente campesinos indios su di un’altura posta ad oltre 3600 metri. Località dove dal 1977, Maria e Mauro Bleggi di Trento, volontari dell’Operazione Mato Grosso vivono e lavorano gratuitamente per e con questa gente. Per garantire un’assistenza sanitaria, ridurre la mortalità infantile, per accogliere gli ammalati altrimenti rifiutati dagli ospedali perché indigenti ed indios, dando loro una speranza con un ospedale per i poveri di 35 posti letto. Per questo motivo e per il suo significato più autenticamente umano, possiamo affermare che sulla Marzola durante la notte di Capodanno hanno brillato oltre 300 stelle comete. Stelle composte di quanti amano profondamente la montagna, la sua natura, il suo ambiente ma soprattutto sensibili per lanciare un forte segnale di solidarietà, per delle popolazioni a noi lontane (ma anche così vicine), per nulla tutelate e rispettate ma degne anch’esse di un futuro certamente migliore. Via Ponte Alto 26 38050 TRENTO - COGNOLA Telefono 0461 986220 - Fax 0461 986361 E-mail: [email protected] www.villamadruzzo.it Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 37 Comitato Chiesa Oltrecastello Oltrecastello: festeggiata Santa Lucia di Maria Grazia Giovannini untuale, come da qualche anno a questa parte, il Comitato Chiesa Oltrecastello ha festeggiato la ricorrenza di Santa Lucia: festa per bambini, ma anche per ragazzi, genitori e nonni. A rendere più sentito e suggestivo questo particolare giorno è stata la celebrazione della santa messa sul Doss S. Agata, che sovrasta la collina di Povo, dove ogni anno ci si ritrova rispettivamente il 5 febbraio (giorno di Sant’Agata) ed il 13 dicembre (giorno di Santa Lucia) per ricordare le due sante e la loro storia. Al termine della messa, celebrata da don Cornelio, la fiumana di persone si è riversata nel parcheggio di Oltrecastello, dove ha atteso pazientemente l’arrivo di Santa Lucia, che ha fatto la sua entrata “trionfale” sull’addobbato carro trainato dal cavallo ed in compagnia di quattro angioletti: pargoli che hanno reso più celere la distribuzione dei doni ai centocinquanta e più bambini presenti. La manifestazione è continuata con la consumazione dei dolci natalizi, delle castagne, del tè caldo e del “vin brulè”, offrendo a tutti l’opportunità di incontrare nuova gente, di parlare con vecchi amici e di confrontarsi con gli altri, dimenticando per un po’ la frenesia di tutti i giorni e assecondando le esigenze dei più piccoli. Il Comitato Chiesa Oltrecastello soddisfatto per la numerosa partecipazione ringrazia tutti quanti hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento e ricorda che le feste, dallo stesso organizzate, nel corso del corrente anno, sono state e saranno il carnevale (il 22 febbraio), la sagra di San Pantaleone (il 23, 24 ed il 25 luglio) ed ovviamente Santa Lucia (il 13 dicembre). P foto S.N. SPAZZACAMINO Ditta Todeschi Lorenzo Via Sabbioni 8 - 38050 Povo Telefono abitazione 0461 810363 Cellulare 338 3769557 38 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Cooperativa Povo-Coop 81 Energia dai rifiuti: si può Un sistema innovativo ed economico ome avevamo anticipato già nel numero di TUTTAPOVO del dicembre 2002, la POVOCOOP81 ha portato a termine quel lavoro di sperimentazione per lo smaltimento della frazione organica (umido) dei Rifiuti Solidi Urbani. Un lavoro durato due anni, che ci ha visto investire importanti risorse sia tecniche che economiche e che ha conosciuto una proficua collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Trento. Si tratta di un innovativo sistema di smaltimento della frazione organica dei rifiuti, cioè di quella parte di immondizia che crea i maggiori problemi di stoccaggio e che attualmente deve essere inviata fuori Provincia, in quanto da noi non esistono ancora impianti in grado di assolvere egregiamente al compito. La sperimentazione, che ha sfruttato e messo in opera il brevetto di una Ditta di Gavardo (BS), è tutta trentina, anzi poera, ed i conseguenti lusinghieri risultati non possono che inorgoglirci. Infatti, trattando col nostro sistema il materiale conferito alle discariche di Ischia Podetti e del Comune di Gavardo, i risultati ottenuti ci dicono che è possibile utilizzare la parte umida dei rifiuti per la produzione di biogas. Permette, per dirla in due parole, di trasformare rifiuti in energia. C Il biogas, opportunamente convogliato, consente il teleriscaldamento o la produzione di energia elettrica. E tutto ciò senza la necessità di grandi investimenti, utilizzando i normali depuratori già presenti in tutti i Comprensori della nostra terra. È sufficiente un impianto, come quelli di Trento Nord o Rovereto, provvisto di digestore anaerobico (termine tecnico per descrivere un bidone isolato dall’aria, dove la sostanza organica fermenta producendo metano mescolato ad anidride carbonica, il biogas appunto). Questa apparentemente semplice tecnica, permette di smaltire tutta la sostanza organica dei rifiuti prodotti nella nostra provincia con costi di esercizio notevolmente inferiori a quelli oggi necessari per mandare i nostri rifiuti in quel di Verona, ma soprattutto il nuovo sistema permette di utilizzare impianti già esistenti, migliorandone la capacità depurativa ed il rendimento complessivo. In conclusione, con questo lavoro la POVOCOOP81, sulla base di tangibili risultati certificati, si pone di diritto tra le imprese che operano nel campo del trattamento dei rifiuti solidi urbani ed offre l’esperienza e la competenza acquisite sul campo a chi volesse dotare la comunità trentina di adeguate tecnologie. Sistema di smaltimento della frazione organica dei rifiuti. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 39 Comitato Chiesa Oltrecastello Gioiosa sfilata al carnevale di Oltrecastello di Maria Grazia Giovannini nche quest’anno, e organizzata da un sempre più affiatato “Comitato Chiesa Oltrecastello”, si è svolta la tradizionale festa di Carnevale: per essere precisi, la 56esima in ordine di tempo, la prima edizione, infatti, è datata 1948. È ormai consuetudine che la manifestazione “oltrecastellana” abbia luogo durante l’ultima domenica del periodo carnevalesco, eccezione fatta per l’anno 2004, e per qualche altro in passato, in quanto le condizioni meteorologiche non lo hanno permesso, per questo motivo la festa è stata rinviata a martedì grasso. Sotto un cielo quasi minaccioso ed in compagnia di qualche sporadico fiocco di neve, la mattinata è trascorsa a rendere i diversi punti della piaz- A foto S.N. 40 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 za del paese consoni alla festa; nelle prime ore del pomeriggio, assieme ai raggi di un sole un po’ pallido, si è dato il via alla sfilata dei gruppi mascherati, nonché alla distribuzione di polenta, lucaniche e formaggio, il tutto annaffiato da vin brulè, the, bibite e caffè. I gruppi mascherati sono stati il vero fulcro della festa, con un sottofondo musicale ed idoneo ad ognuno di essi, hanno sfilato per la piazza e lungo le vie della frazione, criticati ed al tempo stesso adulati da una competente e severa giuria. Sia per ravvivare la festa, che per coinvolgere più gente possibile, dallo scorso anno è stato bandito il concorso “Oltrecastello in maschera”, che permette, a chiunque lo desideri, di formare, con un certo numero di persone, un gruppo mascherato a tema. Al termine della seconda edizione e tenendo fede al responso della giuria, il gruppo dei “Negri” (meno offensivamente ribattezzati “Neri” dalla stessa giuria) si è classificato al primo posto, piazzandosi rispettivamente davanti a quello dei “Pinguini”, del “Circo”, dei “Musicisti jazz” e degli “Extraterrestri”. Tutti gruppi meritevoli comunque di ammirazione da parte del pubblico presente, sia per quanto concerne la coreografia, sia per quanto riguarda la particolarità, la cura dei vestiti ed il trucco. Lasciata la festa alle spalle con un successo quasi insperato, dal momento che le iniziali condizioni del tempo non erano proprio favorevoli, un ringraziamento da parte del comitato è dunque doveroso a tutte le persone che hanno collaborato (dagli addetti alla polenta, ai venditori di biglietti della lotteria, dai musicisti alla giuria), senza dimenticare gli sponsor che hanno contribuito dietro le quinte. foto S.N. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 41 Comitati del Gemellaggio Povo Znojmo Villazzano Programma attività dei Comitati Gemellaggio comitati gemellaggio, ritengono necessario incrementare la partecipazione della popolazione alle cerimonie ed agli incontri sportivi e ricreativi in particolare ritengono importante coinvolgere i giovani, farli incontrare e conoscere attraverso le cose che gli uniscono ed i linguaggi comuni. Si propongono di garantire un supporto alle iniziative avviate dalla scuola media incrementando le comunicazioni e i contatti epistolari e tramite internet favorendo la creazione di un rapporto stabile tra le due realtà scolastiche, finalmente è stata realizzato un’idea lanciata dal sottoscritto a Povo e dal compianto Fabio Merler a Villazzano; l’intitolazione del tratto di stra- I da che collega Gabbiolo a Villazzano alla città gemellata di Znojmo, un via molto importante che comprende sul territorio di Povo le scuole medie e la casa di riposo e su territorio di Villazzano il nuovo asilo nido, una via che (caso più unico che raro) mantiene lo stesso nome su due diverse circoscrizioni. Un ponte che unisce le due circoscrizioni nel nome di un comune gemellaggio. I comitati gemellaggio hanno realizzato assieme un simpatico opuscolo che sarà diffuso nelle scuole e non solo, unitamente alla videocassetta realizzata qualche anno fa dal circolo culturale ARCI PAHO, che spiegano con parole semplici e molte immagini la storia e le motivazioni del nostro gemellaggio con Znojmo. A fine maggio in occasione della festa di primavera di Villazzano si giocherà la seconda edizione del Torneo internazionale di pallavolo under 13 femminile, dedicato alla memoria di Fabio Merler, a prescindere dai risultati sportivi vincerà l’amicizia, dopo il torneo ci sarà una grande festa con cibi, bevande (ovviamente non alcoliche) e musica dal vivo a cura dei ragazzi del progetto giovani di Povo e dei ragazzi di Villazzano, alla quale tutti i ragazzi/e della collina est sono invitati/e. La compagnia “Arcieri del Moronar - 05Povo” propongono un incontro con gli ospiti di Znojmo, facendoli partecipare ad una esibizione di tiro con l’arco nel loro “campo base” al “Moronar” e chiedendo di poter disputare delle gare a Znojmo, partecipando alla sfilata in costume medioevale alla “Festa dell’uva”. Seguirà: Dal 1 al 4 luglio “Il torneo internazionale di calcio a Znojmo” - come ogni anno a Znojmo si gio- Loc. Ciré Via degli Artigiani, 3 38057 Pergine Valsugana Tel. e Fax 0461 509055 Tel. abit. 0461 810494 Cell. 340 7314106 42 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 www.lattoneriebaldessari.com [email protected] Comitati del Gemellaggio Povo Znojmo Villazzano ca un torneo che coinvolge tutte le rappresentative delle città gemellate con Znojmo, due italiane (le nostre e Pontassieve) una olandese, una slovacca, una polacca e la rappresentativa di Znojmo. Parteciperemo con una squadra di calcio giovanile che rappresenti Povo e Villazzano. La seconda settimana di settembre, tutti in pullman (naturalmente con le nostre ormai famose band della sala prove - progetto giovani) destinazione Znojmo per la tradizionale festa dell’uva, viaggio con delegazione ufficiale che prevede incontri e visite culturali nelle più belle località della Moravia, ma di questo parleremo nei prossimi numeri di “Tuttapovo. Aldo Giongo A sinistra la squadra pallavolo femminile di Znojmo del 2002, a destra le ragazze della squadra pallavolo 2001 alla festa di primavera di Villazzano. VIAGGIO A ZNOJMO dall’1 al 4 luglio 2004 (Repubblica Ceca - 80 chilometri circa da Vienna) In occasione degli incontri di calcio giovanili Programma (i giocatori, allenatori e tifosi seguono il programma derivante dal calendario di gioco) - Giovedì 1 luglio 2004: ore 6.00 - partenza da Villazzano - ore 6.10 - partenza da Povo - brevi soste lungo il percorso - pranzo libero- ore 17.00/18.00 - arrivo e sistemazione- sistemazione in hotel. - Venerdì 2 luglio 2004: prima colazione - intera giornata a disposizione per acquisti e varie a Znojmo - Sabato 3 luglio 2004: prima colazione - festa nazionale - possibilità di assistere alle finali dei tornei di calcio e premiazioni. - Domenica 4 luglio 2004 ore 8.00 - prima colazione - partenza da Znojmo -brevi soste lungo il percorso - ore 22.00 circa - arrivo a Povo e Villazzano. Quota di partecipazione La quota non è ancora stata definita (lo scorso anno era di 160,00 euro) Sono compresi: viaggio in pullman - assicurazione - pernottamenti e prima colazione Prenotazioni informazioni Aldo Giongo - tel. 0461 819947 [email protected]; Giorgio Betti - tel. 0461 811156 [email protected]; Carla Capra - 0461 924000 [email protected]. Corn F ranco Impianti - Riparazione Termosanitari e Gas Tel. 0461 811730 - Via Spré, 36 - POVO (Trento) Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 43 Grande inaugurazione della “Bancheta en piaza” abato di carnevale, ma è stato un caso, finalmente si è inaugurata la “bancheta en piaza” infine ripristinata dopo un lungo iter burocratico. Fautore principe della reinstallazione è stato il Mariano “casela” che tante giornate su quella bancheta aveva trascorso, un po’ leggendo la “Gazzetta” e un po’ bevendo numerosi “biceroti” che il buon Bepi gli passava attraverso la finestra (da qui la famosa frase “ho bevù en davanzal de biceroti”). La bancheta in piazza, sotto casa Pecoretti, c’era sempre stata, ai primi del secolo era in pietra (nella foto a sinistra Francesco Pecoretti assieme Vigilio Furlani, anni 1940) e, sopra a S di Enrico Eccel quella, dall’altra parte del portone, spesso c’erano delle “bore” che servivano altrettanto egregiamente allo scopo di sedersi a far filò alla sera. Con l’avvento del progresso l’antica panchina in pietra era stata sostituita con una più moderna in ferro e legno, le bore erano sparite così come era sparita l’usanza delle madri di far filò alla sera mentre i ragazzini giocavano in piazza. Ma la “bancheta” era rimasta, incurante delle mode e della TV sempre più imperante. Dal suo punto d’osservazione privilegiato aveva visto i numerosi cambiamenti che hanno caratterizzato Povo specialmente negli ultimi anni: il rifacimento della Piazza, il rinnovamento della Famiglia Cooperativa, il restauro del campanile, l’innalzamento del “Tempio dell’oro”, fino a quando era stata rimossa in occasione del restauro della “casa Pecoretti”. Quanti deretani si erano appoggiati alle sue doghe! Punto d’incontro dei giovani e meno giovani che si sono succeduti in questi anni: dal Mariano Casela, già citato prima, al giovane Andrea Giacomoni nei rari momenti di sosta (non vietata) quando scorrazzava assieme allo Sguiz, all’Italo e a tutta la compagnia di “monelli” del suo tempo. Fra tutti ci piace ricordare il compianto “Pero postin” che aveva eletto la “bancheta” a suo personale punto d’incontro e che, da lì, lanciava una frase, una battuta, a tutti quelli che passavano. Per farla breve, dopo le insistenti istanze del Mariano, che hanno trovato un attento ricettore nel consigliere comunale Tullio Buffa, a metà febbraio sono arrivati gli operai del comune che hanno fissato con adeguati bulloni la rinnovata panchina. Naturalmente i soliti goliardi di Povo hanno subito pensato ad un’inaugurazione vera e propria con tanto di taglio di nastro tricolore che, per esigenze di tempo è stata fissata a sabato 21 febbraio. continua nella pagina a fianco 44 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 La festa dei... Mario! i è svolta lo scorso 19 gennaio giorno di S. Mario, alla Locanda Al Cavaliere di Povo, un simpatico incontro per festeggiare l’onomastico di ben 14 Mario, riprendendo una divertente tradizione che era stata interrotta da qualche anno. Organizzata da Mario “barba” Giacomazzi e da Mario “zio” Andreatta, la serata si è conclusa con un’ottima cena a base di pesce, tanta allegria e qualche inevitabile goliardico sfottò. Il prossimo anno ci sarà la probabile replica, questa volta coinvolgendo qualche altro Mario della zona dimenticato quest’anno dalla fretta! S segue dalla pagina a fianco All’inaugurazione erano presenti, oltre al Tullio Buffa che ha tagliato il nastro, ovviamente il Mariano “Casela”, il Mario “Barba”, il Tullio “Ciciata” e il Giulio Furlani oltre al proprietario della locanda Al Cavaliere Antonio d’Andrea, al Mario Andreatta, al Renzo Trentini, alla Pia Rosa Lunelli, al Presidente del Club Interassociativo Tuttapovo Sergio Nichelatti ed al direttore del giornale Paolo Giacomoni. Dopo una breve ma sentita cerimonia (anche per via della pioggia che leggera ma insistente ha intralciato l’afflusso di un ben più numeroso pubblico) tutti via al brindisi inaugurale, offerto dalla locanda “Al Cavaliere” degustando i “grostoi” preparati appositamente dalla Chicca. Ovviamente, già mentre si stavano rifocillando e ritemprando dalle fatiche di questa prima inaugurazione, il gruppo dei soliti buontemponi stava pensando di organizzare la “festa dela bancheta”. Ci vedremo pertanto l’anno prossimo, sempre a carnevale, per il primo anniversario che speriamo sia almeno soleggiato. PITTURE INTERNE ED ESTERNE Via di Bolleri, 3/2 Tel. 0461.820523 38040 MARTIGNANO (TN) Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 45 Circolo anziani di Povo Anche per tutti noi quel giorno fu grande festa l Circolo Pensionati e Anziani di Povo, il giorno 16 ottobre 2003, ha festeggiato in pompa magna e perfetta letizia i primi venti anni della sua nascita. Era il 1983 quando il compianto don Bassetti assieme a don Remo Noriller ed alcune persone, desiderose che sorgesse anche qui qualcosa di utile che portasse beneficio alla comunità, propose e benedisse questa avventurosa iniziativa che dura ormai da un ventennio. Quante persone in tutti questi anni hanno trovato un rifugio sicuro nelle lunghe serate invernali di fredda solitudine, assicurati da I una porta aperta e una calda accoglienza, valorizzata da diversi modi per passare alcune ore in serena compagnia. Il nostro gruppo ben guidato dal valido Presidente cav. Giulio Bonvecchio, è ancor ben rappresentato tutt’oggi da ben 180 soci. Ed ecco quel giorno, rallegrato da un bel sole, tutti puntualissimi alle ore 10 ci siamo ritrovati nella nostra bella chiesa per assistere alla S. Messa di ringraziamento, celebrata dal nostro Decano don Cornelio Carlin, anche per ricordare le tantissime persone che ormai non ci sono più e che, a suo tempo, hanno speso energie lavorando con impegno per il bene del Circolo, o che da questo sono state beneficiate. Dopo la immancabile foto di gruppo siamo partiti con due pullman e diverse automobili per Riva del Garda dove, al Ristorante “Campagnola”, ci aspettava un gustoso e lussuoso pranzo. Al momento del taglio della torta sono stati diversi gli auguri accompagnati da dovuti e calorosi ringraziamenti e da un bello e significativo dono al nostro dimissionario Presidente che, per la sua bella e gloriosa età, lascia il posto a chi, nelle prossime elezioni, sarà chiamato a sostituirlo. Doni di riconoscimento sono stati offerti anche a sei brave pioniere che ancora dai primi albori collaborano e frequentano il Circolo. Dopo i discorsi di rito, canti, balli, vino e una bella rosa donata ad ogni partecipante, è finita con soddisfazione di tutti la bella e indimenticabile festa. Un grazie di cuore a chi si è sobbarcata la laboriosa organizzazione mettendoci anima e cuore. A tutti l’augurio di continuare sempre in buona armonia e sincera amicizia per ancora molti anni. Una socia • Associato accordo (ANIA) per la gestione diretta del sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di delega senza anticipare il pagamento. • Possibilità di verificare l’allineamento scocca con sistema computerizzato in poci minuti (verifica usato prima dell’acquisto). • Preventivi immediati gratuiti senza impegno. • Impianto di verniciatura idoneo all’utilizzo di vernici a base d’acqua per il ripristino come da originale. • Tempi medi di consegna autovettura: 3 giorni. • Auto sostitutiva. • Garanzia del lavoro svolto. MATTARELLO (TN) - Via della Cooperazione 47 - tel 0461946006 - fax 0461942850 e-mail: [email protected] www.fellincar.it soccorso stradale: 3355458709 3477128298 46 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Casa civica di riposo di Gabbiolo Il concorso dei presepi er il secondo anno gli ospiti della Casa di riposo di Gabbiolo hanno deciso di aderire all’iniziativa “Se a Povo a Natale un Presepe”. Durante i mesi di ottobre, novembre e dicembre un gruppo di diciotto ospiti si è cimentato nella realizzazione dei personaggi da porre nella sacra rappresentazione. Il lavoro e l’impegno posti sono stati notevoli, le mansioni dei singoli le più diverse; infatti i partecipanti hanno dato il loro contributo nelle varie fasi di lavorazione: preparazione della struttura dei personaggi in filo di ferro, lavorazione del dash, assemblaggio dei due materiali e creazione della forma, pittura, taglio dei tessuti, della lana, ecc., decorazione e rifinitura. Con l’aiuto del personale è stata preparata la base dove porre il pre- P sepio. Si può dire che è stata un’impresa non semplice in quanto il tempo sembrava correre troppo veloce rispetto “all’avanzare dei lavori”. Tuttavia ci sono riusciti e forse proprio per questo la soddisfazione finale è stata grande. L’aver aderito al concorso ha dato inoltre la possibilità di rendere visibile il lavoro alla comunità e di aprire le porte della casa ai visitatori. Importante e atteso è stato in particolare il momento della premiazione alla quale hanno assistito una rappresentanza degli ospiti e i responsabili del servizio animazione. Il lavoro realizzato a Gabbiolo, valutato dalla giuria, ha ricevuto il riconoscimento del 3° posto nella categoria dei presepi creativi di gruppo e a ricordo dell’esperienza a tutti i partecipanti è stato consegnato un piccolo quadro con la foto scattata al presepio. Il pomeriggio della premiazione, ultimo momento delle feste natalizie, si è concluso con un ricco spuntino e con un arrivederci al prossimo anno. Il presepio della casa di riposo di Gabbiolo Un pomeriggio a teatro li ospiti della residenza assistenziale di Gabbiolo hanno partecipato alla rappresentazione teatrale della commedia di Carlo Goldoni “Il giocatore”, accompagnati dagli animatori della casa e da un paio di familiari. La rappresentazione si è svolta al Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento il giorno 26 gennaio scorso. L’uscita nel pomeriggio è stata particolarmente apprezzata da tutti i partecipanti, con un’attenzione specifica alla performance degli attori di una compagnia di Trieste, bravi, preparati e molto a loro agio nei panni dei vari protagonisti. La commedia bene interpretata e sicuramente divertente ha toccato il tema del gioco, della dipendenza dal gioco e di ciò che da tale dipendenza può derivare, come la precarietà economica, la perdita degli affet- G ti e i problemi con la giustizia. L’uscita si è poi conclusa con una serata in pizzeria, in allegria, davanti a un bel piatto fumante e a una birra. La temperatura (faceva piuttosto freddo) non ha sicuramente aiutato ma i riscontri avuti, i sorrisi degli ospiti, le loro risate e, perché no, anche i loro commenti critici sulla commedia hanno evidenziato e messo in rilievo la bontà e il successo dell’iniziativa. Anche perché il tutto non si è concluso con l’andare a dormire quel giorno, ma è ripreso a partire dalla mattina seguente, con altri commenti, con il riportare a chi non aveva partecipato, con i ricordi, le foto, un articolo sulla rivista della casa e, ciò che più conta, con le emozioni e i vissuti che ognuno di noi ancora porta con sé e custodisce gelosamente. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 47 Casa di riposo M. Grazioli Qualità dei servizi una prima verifica con risultati molto positivi er la prima volta, dopo l’adozione della carta dei servizi, si è attuato, all’interno della Casa di riposo - Residenza Sanitaria Assistenziale Margherita Grazioli di Povo, un sistematico monitoraggio sulla qualità dei servizi erogati agli ospiti nel corso del 2003. La carta dei servizi infatti dichiarava che gli standards fissati per i singoli servizi: potevano “consentire al cliente di verificare concretamente il rispetto degli impegni che l’ente assume nei suoi confronti” e che per assicurare tale facoltà l’ente attuava “dei processi interni di verifica costante oppure a campione” e forniva “annualmente le informazioni sui risultati delle verifiche” attuate. Gli standards fissati per l’anno 2003 complessivamente erano 32 così suddivisi per i singoli servizi: 3 per le “Procedure di accoglienza ed inserimento”; 9 per i “Servizi sanitari”; 8 per i “Servizi di assistenza alla persona”; P L’ingresso della casa di riposo di Povo. foto S.N. 10 relativamente ad “Altri servizi alla persona”; 2 per il “Miglioramento continuo della Qualità dei servizi”. Il monitoraggio di questo consistente pacchetto di impegni presi con l’utenza (ospiti e familiari) ha comportato un lungo e complesso lavoro di rilevazione e raccolta dei dati che alla fine sono risultati in numero molto consistente. I risultati finali, raccolti in apposite tabelle e diagrammi, davano un andamento complessivo più che buono evidenziando il raggiungimento o superamento degli obiettivi posti con gli standards nell’85% circa dei casi ed un mancato rispetto, per pochi punti percentuali, nel 15% circa dei casi valutati. Uno degli standard legato al “Miglioramento continuo della qualità dei servizi” prevedeva inoltre la verifica della soddisfazione del cliente; si è così proceduto, con l’apporto di esperti del settore, alla definizione di un formulario. Questo questionario è stato sottoposto ai familiari ed agli ospiti ottenendo un primo risultato importante di partecipazione e di disponibilità che ha determinato il coinvolgimento di circa il 50% degli utenti presenti in casa di riposo. Anche in questo caso sono risultate delle valutazioni largamente positive sia per quanto concerne la bontà dei servizi forniti all’ospite sia per quanto riguarda il tasso di gradimento degli stessi (84% i familiari, 88% gli ospiti). Come era prevedibile, le percentuali di valutazione riferite ai familiari rispetto a quelle degli ospiti non risultano sempre omogenee evidenziando qualche piccolo scostamento percentuale. I risultati del formulario hanno poi fornito una serie di dati circa le modalità di percezione dei singoli servizi forniti all’ospite particolarmente utili per una lettura più puntuale e precisa sui punti di forza e sui punti deboli della organizzazione del lavoro all’interno della RSA. Inoltre va rilevato che il 75% dei familiari ed il 63% degli ospiti hanno fornito suggerimenti per il miglioramento di uno o più servizi in un’ottica di sentita partecipazione alla vita della casa. Questa prima esperienza di monitoraggio degli obiettivi posti alla nostra attività ha da un lato confermato la bontà del sistema di qualità introdotto nella nostra realtà e dall’altro, al di la della soddisfazione per i risultati raggiunti, ha evidenziato i punti di debolezza fornendo, assieme ai suggerimenti dei familiari e degli ospiti, un utile indice di miglioramento. Infine va sottolineato quanto l’alta professionalità, l’impegno e la dedizione del personale attivo nei servizi dell’Ente, abbiano determinato giorno dopo giorno tale risultato. Sulla base dei risultati raggiunti e forti dell’esperienza sin qui acquisita sono stati definiti gli obiettivi per l’anno appena iniziato. Pollo allo spiedo mercoledì e sabato al mercato di Povo 48 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Il Presidente Geom. Renzo Dori Casa di riposo M. Grazioli Carnevale in Casa di Riposo i proponiamo alcune immagini del nostro Carnevale, che anche quest’anno è stato allietato da diverse manifestazioni. In parti-colare ringraziamo di cuore: Emilio Santuari ed Andrea Bampi con le loro fisarmoniche, il Coro Cam- V pel Doss S. Agata, le volontarie ed i volontari e la simpatica filodrammatica nata fra operatori ed ospiti della nostra Casa. Il Servizio Animazione SERRAMENTI E ARREDAMENTO Loc. Borino Via Brenz, 24 38050 POVO (Trento) Tel. 0461 810377 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 49 Casa di riposo M. Grazioli Progetto “Anziano e comunità”: le iniziative continuano? ari amici, ci siamo lasciati lo scorso novembre con la “Festa dell’anziano”, occasione di condivisione e confronto all’interno del progetto “Anziano e comunità” promosso dalle Case di riposo di Povo e Gabbiolo con la collaborazione della Circoscrizione di Povo e di molte delle realtà associative del territorio. Ritorniamo ora con nuove idee che necessitano del vostro contributo. Sull’onda dell’esperienza fatta lo scorso anno che ha portato ottimi risultati, concretizzati in numerose iniziative a favore degli anziani ospiti delle strutture residenziali di Povo e Gabbiolo, ci piace pensare che anche quest’anno potrà essere ricco di opportunità che consentano un legame sempre più profondo tra il territorio e gli anziani che, nonostante inseriti in casa di riposo, lo abitano. Ci permettiamo quindi di sollecitare la disponi- C bilità delle singole associazioni a riprendere alcune delle manifestazioni che hanno avuto successo in passato oppure ad inventarne di nuove, sia all’interno che all’esterno delle strutture. Offriamo naturalmente tutta la collaborazione possibile e l’entusiasmo che ci caratterizza nel vedere realizzate esperienze e occasioni di “fuga” dalla routine quotidiana delle residenze. Ringraziamo ancora una volta tutti coloro i quali hanno voluto dare il loro contributo al progetto e ci auguriamo di poter riproporre anche quest’anno la “Festa dell’anziano”, perché vorrà dire che ancora una volta la solidarietà della popolazione di Povo ha raggiunto gli anziani delle case di riposo. Servizi Sociali e di Animazione Povo e Gabbiolo Un ricordo di Pasqua ta arrivando la primavera, me ne sono accorta l’altro giorno passeggiando nel giardino. Ho scoperto dei fiorellini gialli appena sbocciati. Erano i primi giorni di febbraio e la temperatura piuttosto rigida. Per me, che amo tantissimo i fiori, è stato un vero piacere ed ho cominciato a sognare... a ricordare tutte quelle aiuole variopinte di tulipani, di begoniette, di bellis, di narcisi ecc. che ho visto a Riva del Garda l’ultima volta che sono andata in vacanza con la mia cara mamma. Sono state due settimane bellissime a cavallo delle feste Pasquali. Abbiamo fatto delle lunghe passeggiate sul lungolago ammirando le aiuole multicolori e tutte le piante verdi che sono belle anche loro, abbiamo scoperto un’azalea fiorita e con delle foglie grandiose. Aveva la forma di un cespuglio. C’erano tanti turisti arrivati dal nord Europa e anche dall’America, così il giorno di Pasqua gli alberghi erano pieni. Quel giorno ci siamo vestite bene più del solito e la mia cara mamma indossa- S va pure un elegante capellino, poi ci siamo recate in Chiesa per la Santa Messa Pasquale. All’uscita dalla Chiesa c’erano tante persone di nostra conoscenza e ci siamo scambiati gli auguri. All’Hotel abbiamo gustato un pranzo squisito e siamo andate a riposare. La nostra stanza si affacciava sul lago con un poggiolo arredato con sedie e tavolino. La seconda settimana c’è stato bel tempo come la prima, e verso la fine ci siamo preparate per tornare a casa. Il penultimo giorno hanno messo i vasi di gerani edera pieni di boccioli sulla ringhiera dei poggioli. La mattina dell’ultimo giorno di permanenza all’Hotel siamo uscite sul terrazzino per salutare il bellissimo lago di Garda con tutte le sue montagne che lo circondano e sul monte Baldo nevicava per farci festa e contemporaneamente un piccolo fiore rosso sbocciato sui gerani ci sorrideva dicendoci arrivederci. Innocenzina Groff Ospite della Casa di Riposo LATTONIERE Cagol F.lli s.n.c. di Giorgio e Roberto Cagol Officina e sede: 38060 Mattarello (TN) - Via della Cooperazione, 56 - Tel. e Fax 0461 944150 50 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Gruppo Alpini Povo Intenso lavoro per il coro assate le feste e iniziando ad avvicinarci alla primavera, come gruppo Alpini, soffermandoci a pensare alla nostra attività, possiamo essere soddisfatti per gli obiettivi svolti fin d’ora. In Gennaio in collaborazione con la S.A.T. di Povo nella festa della Befana, siamo andati al mattino presso la sede staccata della casa di riposo di Povo, a Villa O. Santissima, nel pomeriggio presso la sede, gli anziani come sempre hanno accolto quest’iniziativa con molta simpatia e nostalgia verso sera la Befana era tanto attesa da molti bambini sotto il campanile della chiesa. L’ultima domenica di gennaio in collaborazione con il nostro gruppo sportivo abbiamo organizzato una gara di slalom sulla Panarotta. La partecipazione fra i vari gruppi Alpini e amici degli Alpini è stata numerosissima, una giornata incantevole ed un’organizzazzione eccellente hanno fatto si che questa si svolgesse nel migliore dei modi. Sabato 31 gennaio per rafforzare l’amicizia che ci lega con il coro Alpini di Trento ci siamo ritrovati nel salone della casa di riposo di Povo per por- P tare un ulteriore momento di svago ai nostri amici anziani; le canzoni alpine e quelle di un tempo sono state molto apprezzate con momenti di vera commozione da parte degli ospiti. Il 15 febbraio in un pomeriggio assolato assieme al gruppo giochi parrocchiale s’è cercato di allietare il carnevale dei bambini con giochi, frittole e pasta al ragù. Ricordo in oltre che i lavori al Moronar continuano sempre se- Servizio montacarichi Copertura assicurativa guiti con grande maestria da Agostino Giovannini e dai volontari, che da queste pagine vogliamo ringraziare per quello che fanno con encomiabile entusiasmo. La Nostra sede “Baracca” è aperta la domenica mattina per accogliere chi si volesse iscrivere anche come amico degli Alpini, aspettiamo sempre con fiducia chi si volesse dedicare ad attività di volontariato. Grazie fin d’ora. Il Capo Gruppo Luigi Grisenti Concerto nel salone della casa di riposo di Povo Esperienza pluriennale Personale qualificato dal 1960 NAZIONALI INTERNAZIONALI INTERCONTINENTALI TRENTO - Povo, Via Salè 9 - Tel. e Fax 0461 810237 Sito Internet: www.tomasitraslochi.it E-mail: [email protected] Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 51 Scuola elementare U. Moggioli di Povo Dalla Scuola Elementare: quattro piccole storie ueste quattro piccole storie sono un esempio ben riuscito della nostra attività del laboratorio di scrittura. Ogni settimana dedichiamo qualche ora a conoscere i “trucchi” per imparare a scrivere in modo efficace e interessante. Partiamo sempre dalla lettura di storie di scrittori conosciuti e poi proviamo a fare come loro, dopo aver individuato il loro stile. Così proviamo a scrivere storie a ricalco, cambiando personaggi, tempo e ambiente, ma lasciando la trama; oppure scegliamo tre parole da cui inventare una storia fantastica. Questi sono solo alcuni trucchi del mestiere di scrittore. Chissà che da questi ragazzi non esca in futuro uno scrittore di cui essere orgogliosi! Per ora ve li manda una maestra orgogliosa. Q Renata di Palma insegnante della classe V della scuola elementare di Povo La collezionista di coccole In un paese lontano una bambina di nome Katia era spesso sola e quindi le mancavano tanto le coccole del suo papà. Allora iniziò a fare la collezione di coccole. Lei metteva in barattoli di vetro tutte le coccole: i baci, le carezze, gli abbracci e tante altre. Poi cominciò a collezionare le coccole di mamma, di nonni, di zii, di fratelli, di amici. Un giorno suo fratello le disse che le coccole non dovevano restare solo a lei nei barattoli di vetro perché tanti bambini nel mondo ne avevano bisogno. Lei capì, e quindi mandò i vasetti agli altri bambini: coccole di nonni a chi non li aveva più, coccole di amici a chi aveva solo nemici, coccole di fratelli a chi era figlio unico. Venne nominata “Miss Coccola” dell’anno. E fu premiata con una coccola gigante a forma di papà e mamma. Il collezionista di felicità Un mattino un signore si svegliò. Era un signore a cui piaceva collezionare di tutto. Gli venne in mente una collezione fantastica. Andava da bambini che erano molto felici, e metteva nelle scatole un po’ della loro felicità. Il signore aveva ormai la casa piena di scatole. Un giorno la sua vicina andò a fargli visita e gli disse: “Cos’hai in tutte que- 52 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 ste scatole?” Il signore le rispose: “La felicità!” La signora rimase un po’ scioccata, comunque gli disse: “Secondo me devi liberarla”. Allora lui partì. Andò nei paesi dove c’era la guerra e lì liberò la felicità. I bambini, gli adulti e perfino i soldati erano diventati felici. Il signore era fiero di se stesso. Le persone non finirono mai di ringraziarlo. Quando ritornò nel suo paese tutti incominciarono ad applaudire. Lui era un po’ imbarazzato, ma molto felice. Nel mondo non c’era più nessuno triste e non c’erano più guerre. Finalmente era nata la Pace. Il signore ringraziò i bambini che gli avevano regalato un po’ della loro felicità. La statua di Dante Nel 3003 nascerà la bicicletta volante a tre posti. Un signore vagabondo di 110 anni, vestito con una tuta d’alluminio, salirà a bordo e andrà da Povo a Trento. Il primo posto dove si fermerà sarà Piazza Dante. Salirà un alieno che deruberà il vagabondo. Costui se ne accorgerà, si riprenderà i soldi e morderà un orecchio all’alieno. Inizieranno a picchiarsi e, in un batter d’occhio, scivoleranno dalla bicicletta e andranno a finire sul naso della statua di Dante. Dante si sveglierà e dirà loro: “Ma come diavolo siete vestiti?”. E con uno starnuto li butterà giù. Un incendio sul Doss Il giorno di Natale a babbo Natale si era rotta la slitta. Allora, visto che aveva fabbricato un triciclo in più, decise di usarlo. Due ore prima della vigilia riempì il sacco dei giocattoli, chiese della polvere di fata al suo gnomo e la mise sul triciclo. Si mise il sacco sulla schiena e partì. Attraversò monti, laghi, deserti, oceani, il polo nord e arrivò a Povo. Distribuì i regali a tutte le famiglie, ma quando stava tornando indietro un fuoco divampò sul Doss S. Agata. Allora Babbo Natale, visto che aveva il sacco vuoto, andò nel Rio Salè, prese l’acqua con il sacco e la buttò sul fuoco. Gli abitanti che lo avevano visto compiere quell’azione lo ringraziarono e sul Doss fecero una statua in suo onore. E c’è ancora OGGI! Il disco Pearl Jam - Ten erso la fine degli anni ottanta, dopo un decennio di sound elettronico, atmosfere ovattate e capelli cotonati, i giovani sentono nuovamente (finalmente!) crescere il richiamo del rock; quello duro, urlato e sofferto. Un’intera generazione vuole scrollarsi di dosso tonnellate di sintetizzatori e batterie elettroniche, ha bisogno di riascoltare il suono secco e pulito della chitarra elettrica, del basso e del rullante, ma ha soprattutto l’urgenza di gridare al mondo il disagio, la rabbia, e la fine di un’era. Il panorama underground di Seattle diventa improvvisamente il luogo “giusto”, dove per qualche misteriosa congiunzione astrale le nuove tensioni riescono a trovare voce. È in questo agitato sottobosco che i Pearl Jam muovono i primi passi, innalzandosi a perfetti interpreti del grunge, ovvero della riscoperta del rock. Jeff Ament (1963, Big Sandy, Montana), Stone Gossard (1965, Seattle, Washington), e Mike McCready (1966, Pensacola, Florida), reduci da alcune sofferte avventure musicali, cercano un cantante per formare un nuovo gruppo. Jack Irons, batterista dei Red Hot Chili Peppers, segnala loro Eddie Vedder (vero nome: Edward Louis Seversen, 1964, Evanston, Illinois), un ragazzo che vive a San Diego e sbarca il lunario facendo il benzinaio. I tre gli mandano del materiale e Vedder rispedisce indietro a Seattle un nastro che li lascia a bocca aperta: così nascono i Pearl Jam. Il loro primo album, “Ten” vince il disco di platino e lancia la band nell’Olimpo del nuovo Rock. La particolarità dei Pearl Jam, è quella di unire gli incalzanti e forsennati ritmi grunge sia alla tradizionale canzone folk americana sia ad un hard rock più classico e curato, che richiama alla memoria le ballate dei Led Zeppelin. Lo spazio musicale in cui la band si muove è molto ampio, anche se un moto di ribellione rimane sempre sullo sfondo. La sofferta e selvaggia voce di Vedder e i suoi testi pieni di riflessiva inquietudine, incarnano alla perfezione le paure, la rabbia e i turbamenti di un’intera generazione di ragazzi. L’aggressività del loro rock non penalizza però mai né la qualità del suono e dell’esecuzione né la ricerca musicale, i componenti della band si distinguono per le eccellenti doti di strumentisti, confermate in pieno nelle esibizioni dal vivo. Nel settembre del 1991 esce il primo album, Ten, ed è subito uno dei massimi successi discografici di a cura di Paolo Giacomoni V Seattle. L’hit e’ Alive, un brano che rappresenta una pietra miliare nel panorama grunge, una sequenza di frasi lente e sincopate che cullano il ritornello in armonie durissime, con un finale in solenne crescendo. La musica dei Pearl Jam oscilla fra l’impeto virile di Once e la melodia psichedelica di Even Flow. In mezzo ci sono soprattutto ballate melodrammatiche come Jeremy e Porch. Ma i migliori dei loro blues, come Why Go, sanno resuscitare Jim Morrison e i Led Zeppelin, e i rispettivi tipi di aggressività frustrata. E Black troneggia come una piccola Stairway To Heaven, lambendo vertigini psichedeliche. Il disco venderà cinque milioni di copie in un anno. Con questo disco i Pearl Jam si affermano soprattutto fra i più autentici portavoce della rivoluzione che promuove Seattle a centro vitale del rock alternativo. I Pearl Jam ne cambiano anzi i connotati, riportando in auge i riff “duri”, le pose “macho” e l’ideologia sottoproletaria del rock a discapito degli atteggiamenti intellettuali e piccolo borghesi della East Coast e della California. Pearl Jam - Ten (1991) Epic Records Cd € 18 circa Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 53 Il racconto Le sorelle di Josè Liberamente tratto da una storia vera n Ucraina i costi si aggirano sui dodici, tredicimila euro. In Sudamerica ce ne vogliono almeno ventimila” Il funzionario dell’associazione parlava con un certo distacco, una freddezza non riconducibile soltanto all’abitudine nel trattare quegli argomenti, quelle mercanzie. Sembrava che nel suo tono ci fosse un misto di cinismo ostentato da parte di chi, per forza di cose, non può cedere ai sentimenti per ognuna delle storie che gli capita di ascoltare e che lo farebbero uscire di testa nel giro di poche settimane. Ma anche di una mal celata forma di rimprovero nei confronti di chi, col denaro, pensava di comprare addirittura la felicità. O qualcosa che le assomigliasse. “In Sudamerica poi - riprese con fare professionale - le pratiche sono più lunghe ed i costi della corruzione sono direttamente proporzionali agli intralci burocratici. In questo - aggiunse con una smorfia della bocca a mo’ di ghigno - i meridionali si assomigliano un po’ dappertutto” Lasciando intendere ai suoi interlocutori che avrebbero dovuto esserci abituati. Rosa strinse istintivamente la mano di Giuseppe come a dirgli: “lascia perdere, ne abbiamo passate tante, non sarà quest’imbecille a fermarci...” E Pino, come a darle retta, convogliò tutta la sua rabbia in uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque, lasciando che le sue parole arrivassero dirette e asciutte: “Vede dottore, noi abbiamo già deciso, ci son voluti un paio d’anni e adesso abbiamo tutti i documenti in regola. Ci hanno rivoltati come un calzino, sottoposti ad esami, perizie... ci hanno valutati, soppesati... in questo paese sembra che chi voglia adottare un bambino è come se ammettesse una colpa, chissà quale perversione” Rosa gli strinse ancora più decisamente la mano, perché nel parlare Pino si stava accalorando e lei lo conosceva bene: doveva calmarsi prima di trascendere. Era successo anche con l’assistente sociale che era andata a “fargli l’esame” come dice lui. Per poco non la cacciava di casa. Al tribunale dei minori, dal giudice, la cosa che più lo mandava in bestia erano le ore di anticamera, gli appuntamenti saltati all’ultimo minuto: “Il giudice non può riceverLa, un imprevisto...” Ma ormai era tutto alle spalle: “Come le dicevo - riprese Pino con il funzionario dell’associazione - alcuni nostri conoscenti, che hanno “I 54 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 di Stefano Ricci seguito la nostra stessa trafila, ci hanno indicato quest’istituto di Bogotà, in Colombia. Vorremmo solo sapere se la vostra associazione è in contatto laggiù con qualcuno che ci possa indirizzare.” Rosa, che tra i due era stata la più determinata, seguiva quel colloquio, come del resto tutti gli avvenimenti che avevano accompagnato la loro scelta, come se fosse in trance. Come se tutto ciò che configurava l’attesa di quell’evento appartenesse, per così dire, ad un’altra dimensione, ad un mondo parallelo dove le cose non hanno un’anima, dove i sentimenti non hanno cittadinanza, dove è tutto fatto di carta e timbri e parole inutili. Se n’era però fatta una qual ragione, era convinta in cuor suo che una regìa occulta organizzasse meticolosamente gli intralci e le lungaggini, perché una madre per diventare tale deve comunque sopportare un biblico travaglio, pagare una sorta di pedaggio: i figli bisogna guadagnarseli! E loro quel figlio nero come un chicco di caffè stavano guadagnandoselo senza alcun dubbio. Rimasero un mese in Colombia per completare tutto l’iter legale per l’adottabilità di Josè. È strano come negli occhi di quei bambini la sfrenata voglia di vivere riesca a mescolarsi con una profonda, inconsolabile malinconia. Rosa seppe leggere subito quel messaggio che chiedeva aiuto, ma che nascondeva pure tanta nostalgia per quel mondo di privazioni e violenze, di affetti mancati e di un difficile riscatto. Si parlarono con lo sguardo, cercandosi con le mani e per lui fu come nascere di nuovo, per lei come versare la propria vita in quel piccolo naufrago del mondo. Ma l’aspetto di quell’esperienza che ti segna più di ogni altra cosa è la netta, sconvolgente sensazione della tua infinita inadeguatezza. Sei cosciente di fare qualcosa di giusto e di importante per la sua e per la tua vita, senti in fondo che stai offrendo un contributo forte e concreto per ristabilire un po’ di equilibrio in questo mondo lacerato. Ma senti nitidamente anche di essere una goccia nell’oceano mare. Lanci occhiate distratte (non può essere che così!) alla folla sterminata di occhi silenziosamente imploranti. E non vuoi soffermarti su di loro: non saresti più in grado di lasciarli; e vorresti prenderli tutti, sapendo che la tua scelta, come ogni scelta, è contemporaneamente gioia e dolore, un sorriso e mille Il racconto schiaffi, una vita e mille morti. Ma forse quel giorno il destino aveva un’altra occasione da offrire a Rosa e Giuseppe: “Josè ha due sorelle - li informava la direttrice - sarebbe bello riuscire a riunirli. Le bambine - proseguì, mentre i due genitori si erano già scambiati con gli occhi un’incondizionata disponibilità - non sono in istituto, sono con la madre. Il suo attuale compagno vuole venderle... ma - si premurò di aggiungere immediatamente, avendo notato lo sguardo terrorizzato dei due - se noi possiamo contare su una famiglia disposta a prenderle, abbiamo la facoltà di far intervenire la polizia e dichiararle adottabili. Ma bisogna fare presto!” E presto fecero i due coniugi. Il tempo di riattraversare l’oceano e portare finalmente a casa il figlio ritrovato e tornarono a bussare alle porte della giustizia italiana. Ormai erano di casa, conoscevano uscieri e magistrati, assistenti e dottori e tutti sapevano tutto di loro. Lavoro, situazione patrimoniale, sogni, carattere e aspirazioni. Sapevano che sarebbero stati dei bravi genitori, né più né meno di quelli “veri”! Ma... “mi spiace - diceva la segretaria - il giudice non c’è, ha preso un periodo di ferie. Sì, capisco l’urgenza, ma... no, nessuno può sostituirlo. La prego, non insista e poi neanche il giudice può fare miracoli: per un’altra adozione bisogna aprire una nuova pratica, rifare le carte, procedere ad una nuova istruttoria...” Questa volta fu Pino a stringere forte le mani di Rosa. Tremava d’indignazione, sarebbe stata capace di esplodere come una furia, come solo una madre sa fare per difendere i propri figli. Cercò di immaginare quelle due bimbe mai conosciute eppure così familiari. Cercò di immaginarsi i loro occhi, ma non riusciva a metterli a fuoco, li vedeva confondersi in un mare di altri occhi dimenticati, offesi, venduti in un mondo-globale in cui la scelta d’un contadino colombiano ridotto alla fame, non è poi più mostruosa della pigra arroganza d’un giudice in ferie nell’Italia opulenta. La misura dell’amore Com’è facile pesare l’amore quando amore all’amore risponde, il sorriso dona al volto colore e negli occhi dell’altro risplende. Parole La mia mente è fatta di parole, parole in prosa, parole in poesia, racconti, sfoghi, palpiti del cuore, luccichii di rugiada, fantasia. Raggi di sole fra le fronde annose, canti d’uccelli dall’alba fino a sera: di tutto parlai nelle mie prose e, nelle rime, la mia vita intera. Quanto dolore diventò uno scritto e quanta gioia riempì fogli su fogli parole e poi parole, fitto, fitto come alle piante sbocciano i germogli. Ed ancor, sul finir, non s’è esaurita quella vena che nacque insieme a me. Scriverò fino alla fine della mia vita, qualcuno, forse, leggerà di me. Lungo la Fersina Ma non devi mai chiederti quanto, per saperne davvero il valore, ché l’amore si misura col pianto fino a quando sai provare dolore. Gl’ippocastani, lungo il bel viale, si sono riammantati di verzura. Fra i loro rami è tutto un cinguettare, tripudio di gran gioia della natura. Quando sembra difficile amare ed amara si fa la tua vita, gli occhi spenti ti fanno tremare e la strada diventa in salita, E tra quel verde spunteranno i fiori, il frutto, poi, non si farà aspettare e non importa se non hanno odori e se quel frutto non si può mangiare. solo allora, avrai la misura dell’amore che riesci a donare, una gioia che ti sembra paura stringi i denti e continui a volare. Per gli occhi e il cuore sono una gran cosa, danno speranza e luce all’avvenire. Finché la loro chioma è sì sfarzosa, guardandola potremo ancor gioire. Stefano Ricci 38100 TRENTO - Via E. Fermi, 4 Tel. 0461 920519 - Fax 0461 934988 E-Mail: [email protected] Nonna Renata Assistenza Assistenza Noleggio Noleggio Consulenza Consulenza e Riparazioni Riparazioni Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 55 Giovani imprenditori Pizza Rio compie un anno! l prossimo 17 maggio “Pizza Rio”, il locale di pizza al taglio “creato” da Cristian Andreatta nel centro del sobborgo, compie un anno di vita! Dodici mesi coronati da un consenso forse insperato, che dimostra come un’intuizione, un po’ di coraggio ed un minimo di domanda di mercato possano trasformarsi in un successo. Ed è una cosa che fa particolarmente piacere e non può non essere evidenziata da una rivista come Tuttapovo soprattutto se un’attività di questo tipo viene avviata all’interno del sobborgo, da gente giovane che vive sul territorio. Non sono lontani i tempi in cui a Povo si lamentava giustamente la mancanza di servizi, locali e punti di ritrovo; tutti I Nelle foto Cristian Andreatta in due momenti della preparazione delle sue maxipizze. 56 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 ricordano “...il sobborgo dormitorio...” evidenziato spesso sulla stampa locale. Ebbene, nel giro di un paio d’anni, da questo punto di vista Povo è sostanzialmente cambiato in meglio: nuovi locali, rifacimenti e miglioramenti di quello esistenti, nuove attività commerciali. “Pizza Rio” si inserisce a pieno titolo all’interno di questo profondo rinnovamento che contribuisce in maniera sostanziale a un radicamento della gente al territorio. Grazie quindi a questi nuovi piccoli imprenditori locali e grazie soprattutto agli abitanti del sobborgo che, anche comprendendo queste motivazioni, concorrono in modo determinante al successo di queste iniziative! SPECIALE FAMIGLIA DI POVO SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLACOOPERATIVA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Carta “in cooperazione” Rafforzare la cooperazione, aumentando i vantaggi per il socio i chiama “Carta In Cooperazione” ed è una tessera personale e nominativa che consente ai soci del movimento cooperativo di accedere ai servizi ed alle agevolazioni offerte dai punti della rete delle Cooperative associate alla Federazione. La Carta nasce nel contesto di un più ampio progetto per porre sempre più al centro dell’agire cooperativo la figura del socio, vero attore protagonista della cooperazione locale, attraverso la costruzione di una rete intersettoriale di opportunità e servizi a suo esclusivo favore. Gli obiettivi di questa iniziativa sono: migliorare il senso di appartenenza dei Soci ad una istituzione profondamente radicata nella storia e nel tessuto socio-economico del Trentino; incoraggiare il loro grado di partecipazione e di coinvolgimento; incrementare i vantaggi che la cooperazione offre e può offrire ai soci anche attraverso promozioni e sconti esclusivi. La Carta “IN COOPERAZIONE”, oggi, è la prima carta elettronica che può essere richiesta esclusivamente dal socio delle Famiglie Cooperative, ha una funzione sociale ed è una carta di servizi che veicola sconti e promozioni. Al tempo stes- S so, per i Soci correntisti di una qualsiasi Cassa Rurale Trentina è attivatile, sulla Carta, un esclusivo sistema di pagamento con il quale si può fare la spesa in cooperativa senza contanti, facendosi addebitare gli importi direttamente sul proprio c/c. Il servizio di pagamento funziona come un tradizionale Bancomat ma permette di fare la spesa senza digitare il codice segreto, fino ad un massimo di 80,00 euro giornalieri. Sopra questo limite di importo viene sempre richiesta la digitazione del codice segreto. Inoltre, la Carta funziona in circolarità, ovvero, con essa il socio potrà fare la spesa godendo degli stessi vantaggi in qualsiasi punto del circuito cooperativo aderente all’iniziativa. Congiuntamente al servizio di pagamento, la nostra cooperativa di Povo offre l’opportunità del servizio di “addebito a fine mese”. Quest’ultimo servizio si richiama al tradizionale Libretto pertanto non comporta l’addebito immediato della spesa effettuata presso i nostri punti vendita, bensì un addebito unico sul conto corrente del socio con valuta di pagamento che decorre dall’ultimo giorno lavorativo del mese. Infine, vogliamo sottolineare che i vantaggi della Carta “In Cooperazione” sono notevoli e non vanno confusi con le normali carte fidelity oggi in circolazione, poiché essa si inserisce in un più ampio progetto intersettoriale che mira a far giungere ai soci tutti i vantaggi ed i servizi del movimento cooperativo trentino composto da più di 590 imprese e consorzi. Per quanto riguarda la nostra cooperativa, desideriamo informarVi che secondo la programmazione delle attività di avvio delle Famiglie Cooperative Trentine, in autunno saremmo in grado di consegnare la Carta a tutti i soci. Con i migliori auguri di Buona Pasqua della Famiglia Cooperativa di Povo. il Direttore Marco Weber SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide fino al 10 aprile 2004 riso i t t o l me a t r e off ciale spe i g a r a asp i h c n bia o r a t l va di martino gastronomia per i vostri antipasti uova fresche bianche da colorare a t r e off ciale spe rroare u z a aznea m a v o nu la li issim ta rt tut n offe i 1i0sc% onto d salumificio frachetti luganega nostrana carne salada per il vostro carpaccio to n o c s 20% SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALEofferte FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO valide fino al 10 aprile 2004 o t n sco 10% a t r e f of e l a i c e spro 8,50 al kg eu moscato giallo mÜller thurgau SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide fino al 10 aprile 2004 Burro s e v a i c S i d colombe di alta pasticceria a offert le specia conosciuto come unico nella qualità SPECIALE MACELLERIA Capretto nostrano Agnello Jambonet di pollo Steccato di manzo o vitello Coniglio a o t t u t Faraona o z z e r p e l Tacchino a i c e sp Tasca di vitello Preparazioni personalizzate su richiesta per le festività Artisti di casa nostra Paride Franceschini Il sabato delle stragi Omaggio a De Andrè Suonerie di cellulari, tutti pronti per partire autoradio digitali, grande meta; “il divertire” C’è bisogno di evasione anche in tanta Confusione, luci box a gran volume la routine ormai è “barlume” E nel “vuoto “che è interiore, tanto per bruciar le ore, col pretesto ormai del ballo si Partecipa al gran sballo. Gira l’alcool, le pasticche, l’euforia fa tutte amiche, e nel pieno del “casino”, non sai più a chi sei vicino. Poi nel cuore della notte, in vetture già “truccate”, di sgommate hai pien l’udito, come a Imola, in circuito. Tutto è pronto per la sorte con destinazion la morte, ed il “branco” più non regge... resteran solo le schegge. aride Franceschini, nostro attentissimo lettore che già in passato ha regalato ai lettori interessanti opere con vari soggetti, questa volta apprezzando alcune nostre recensioni musicali sul grande Fabrizio De Andrè, ma soprattutto ispirato dal libro di Paolo Grezzi (Direttore de l’Adige), “Il Vangelo secondo De Andrè” ci ha fatto pervenire in anteprima questo disegno raffigurante Fabrizio in un’intensa posa artistica. Realizzato a matita su cartoncino, il disegno parteciperà tra l’altro ad un concorso nazionale di pittura e sarà esposto a Riva del Garda verso fine estate. Un grazie a Paride per il bel disegno ed un augurio per la sua attività artistica futura. (pg) P Verso l’alba silenziosa, un lampeggio di “volante”, e un telefono di casa che preannuncia un incidente. E così la vita “cambia” in famiglie devastate usciranno poi i giornali, con le stragi già annunciate. BERTOTTI s.n.c. di Bertotti Claudio e Merz Giuliano Pitture interne e esterne Povo (TN) - Uffici: via della Resistenza 79 - Tel. 0461 810694 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 61 Angolo della poesia “L’angolo della poesia” compie cinque anni! oncludiamo con questo numero la breve rassegna di autori che in questi anni hanno mandato i loro componimenti poetici e che non hanno trovato spazio precedentemente su Tuttapovo. C a cura di Diego Caviola Si tratta come al solito di opere inedite che ben rappresentano il variegato mondo poetico nostrano. Voglio cogliere l’occasione inoltre per porgere agli scrittori, a tutti i lettori ed agli appassionati di poesia i migliori auguri di Buona Pasqua. Fabio Bonvecchio L’inverno Dario Mengon Innamorati Dopo la primavera profumata la calda estate e l’autunno triste viene l’inverno la più desolata delle quattro stagioni che esiste La notte li nomina con la sua voce di seta, e anche lo fanno le aquile e le stelle, loro corrono insieme, l’amore mai aspetta, come il raggio nell’ ombra il suo tempo è ribelle. L’aria umida fredda e agghiacciata sotto la pioggia e il vento non resiste e viene giù la neve inaspettata ora lenta ed ora a raffiche impreviste. Hanno fuoco nelle mani, e un fiume nella bocca, negli occhi la delizia di vedersi uniti, assetati e tremanti si bevono la coppa, in un mondo segreto, e di baci infiniti. L’inverno sa di cose morte, al cielo alzano gli alberi i rami scheletriti come fantasmi sotto un bianco velo volano i passerotti esausti e sfiniti. Le praterie li guardano gioiose e stupite, nostalgici garofani vi òfrono il loro canto, e si inclinano gli alberi, umili e fedeli. Io voglio vederli ancora per le strade fiorite, prego per i loro sogni, speranze, desideri, e spero che la fortuna gli sia sempre accanto. Nella pagina precedente è stata inserita una poesia di Paride Franceschini che per motivi di spazio non ha trovato posto in queste pagine ma fa parte della rubrica curata da Diego Caviola. Impresa pulizie C.C.C. Cainelli Cagol Carmen via Borino n. 45 Povo Tel. 0461 810503 62 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Matteo Palumbo Quella sera Tiepida e dolce era quella notte d’estate, si spegnevano le luci, tacevano ormai le strade, disteso sulla riva guardavo la luna, una stella quando tra le palme appare lei, eterea, bella. Le corsi incontro per stringerla a me, sentii uno schiocco mortacci sua, una palma m’aveva bucato un occhio. Elena Latini Dolce è la notte ma tristi i pensieri Dolce e serena è la notte, ma tristi sono i pensieri, che turbano il mio cuore. Le stelle assorte sembrano comprendere e partecipare al mio dolore, ma la loro bellezza e il loro brillio non riescono a consolarmi. Elisa Malpaga Sogno Scivola lungo le pareti del tempo passa piano, con silenzio inquieto strappa attimi di immobilità al cuore. Attesa nell’attendere. I sensi affinano la paziente tessitura della notte con tratti d’oro ed archi d’argento. Profonda, dolce oscurità che avvolge l’aria e ne avvicina i confini, ne confonde le ombre. Il gioco abile e sottile dissolve ragione in sogno proiettando slanci di chiaro - scuro su leggere trasparenze che l’istinto legge a bassa voce interpretando linee dell’esistere che sfuggono agli occhi. E la luce che s’infila, insospettabile, fra le rosseggianti inclinazioni dell’alba racchiude nelle sue dita quegli attimi di quiete. Indecifrabili composizioni sospese fra ricordo e realtà. Chissà se il domani con le sue nuove vicende riuscirà a sollevare il mio cuore!!! Intanto, le palpitanti stelle sempre più assorte sembrano sempre più partecipare al mio dolore, Non sò se il domani sarà portatore di serenità e amore nella mia vita e in quella degli uomini. Ma una cosa per certo ora sò, l’argentea luna, le sfavillanti stelle e il dolce venticello che fa vibrare il mio cuore son finalmente dentro di me e mi danno tanta felicità. Carmen Maffei Dove sei? Seduta in riva al mare un ricordo affiora nella mia mente. Risento il profumo di spezie e l’eco di nenie orientali. Dove sei? Ti ho incontrata in un paese lontano ove le palme maestose dominano l’orizzonte. Dove il vento gioca sulla spiaggia con i granelli di sabbia, cancellando le orme dei nostri passi. Dove di notte la luna con i suoi raggi argentati accarezza paesaggi di perle lucenti. Anche qui ondeggiano le palme. Altre spiagge, altra gente, ma il colore è sempre quello. Dove sei? Ti seguirò ovunque andrai. Dove sei malinconia? E per finire, una poesia giunta nelle ultime ore in Redazione: Alessandra Zucchelli Ecofiaba C’era una volta, adesso non c’è più, c’era una fata dai capelli blu; c’era un principe nel suo grande castello e sono fuggiti proprio sul più bello. Non più il castello, ma ora c’è una ciminiera che tinge di grigio tutta l’atmosfera; ci resta solo qualche mela avvelenata e di quel bosco in cui si perse Pollicino rimane oggi, striminzito, solo un pino; ma noi speriamo che anche lui non se ne vada, perché di lì passerà l’autostrada. E l’Ape Maia che volava su di un fiore sentì d’un tratto uno strano odore: mentre tornava all’alveare col bottino cadde morta proprio in mano ad un contadino, che rimpiangeva i tempi antichi in cui al maggese portava l’acqua e la poltiglia bordolese. C’era una volta, adesso non c’è più, ma tutto questo può tornar se lo vuoi tu; tornano i boschi, ritornano le fate, le nostre mele non saran più avvelenate, ai nostri bimbi renderemo la natura, i prati verdi ed i ruscelli d’acqua pura. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 63 Angolo della poesia dialettale Arcadio Borgogno ome già con Italo Varner (n°2/2002), Marco Pola (n° 3 e 4/2002), Nando da Ala (1 e 2/2003) e Giuseppe Caprara (n° 3/2003), è con tutta umiltà, quasi con deferenza, sicuramente con grande rispetto, che mi accingo a ricordare, questo nostro grande poeta che, assieme a Marco Pola ed Italo Varner, è di certo uno dei massimi poeti trentini di tutti i tempi. So di non avere né la statura né lo spazio per trattare compiutamente di un tale personaggio. Ci provo quindi con tutta modestia e confidando nella pazienza dei lettori, andando ad attingere, non avendo avuto il piacere di conoscerlo personalmente, alle fonti che ho a disposizione e che, in larga parte, furono già, negli anni passati, di mia madre. Per alcune informazioni biografiche, mi viene in aiuto “Strenna Trentina” del 1978, dove Gino de Mozzi dedica alcune pagine a “Ricordo di Arcadio Borgogno”, scomparso giusto l’anno prima. Arcadio Borgogno, come Marco Pola valsuganotto, è nato a Borgo Valsugana il 16 ottobre 1914 ma, escluso il periodo della guerra 14-18 e gli anni fra il 39 e il 41, visse sempre a Trento. Si diede la morte il 15 febbraio 1977 ed il suo corpo venne ritrovato qualche giorno dopo nell’Adige. Professore di storia dell’arte, pittore, caricaturista, bozzettista grafico, poeta, faceva parte del Filò di Nando da Ala. Fra il 1939 e il 1941, frequentò l’Istituto d’Arte di Modena e si iscrisL’onda se poi all’Accademia belle Arti di Venezia per conseguire poi, a Bologna, il diploma di abilitazione all’insegnaVen su a l’ombra de ste vece case mento negli istituti superiori. Affreemprovise en la not, tuta stelada, scò chiese, dipinse pale di altare e na serenada. numerose tele, creò vetrate d’arte sacra, illustrò libri ed infine insegnò El par qualcos che cressa, che se slarga, storia dell’arte all’istituto magistrale come su l’aqua trasparente e fonda Antonio Rosmini di Trento. Dice di se slarga n’onda. lui Gino de Mozzi: “Convinto che le espressioni dialettali, per la loro imN’onda che fa ‘n gran zircol, che se perde mediatezza e ricchezza d’immagini, sule rive, pian pian, senza sussuri, sono in sostanza il vero linguaggio, e che no torna pu fu sempre presente dove si promuovevano iniziative dirette a difendere n’onda che la more en te la note serena, e salvaguardare questo patrimonio come morta en tel cor senza ilusion culturale”. Iniziò a comporre poesia, la zoventù. sia in lingua che in dialetto, tra il C a cura di Guido Leonelli Globi de saon I globi de saon, fati a la bona, i slipega lontan da ‘l pontesèl; i sgola adasi, sora al ventesel, con na goza, tacada, che dindona. … I par de vedro. E dento ghe se ‘ntona i colori de i arboi e de ‘l ziel en mondo picenin, ‘n te ‘n molinel de na goza, tacada, che dindona. … Basta che ‘l vènt rabios el li sbutona perché i se sciopa e subit i sparissa co’ i arboi, i colori, le ilusion. … Felizità: ‘Na goza de saon; en globo pien de sogni, na postizza luce che passa ‘n l’aria, e che dindona. 1955 e il 1956, quindi quando già aveva superato i quaranta. Dirà di sé “scrivo poesie perché, indipendentemente dal loro valore artistico, mi consentono di sognare e mi danno la felicità”. Ebbe una vasta produzione dialettale che trovò ospitalità su prestigiose riviste letterarie di Milano, Messina, Trieste, Venezia, ecc. E de Mozzi così continua: “Penso che per Arcadio Borgogno la poesia sia stata un’esigenza del suo animo, un mezzo di ricerca, forse anche un modo di pensare per orientarsi nella grande confusione del mondo … per esprimere quel ribollimento interiore, quel turbamento determinato dal contrasto fra la realtà in SALONE Immagine Donna POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032 Orario: martedì-g giovedì: 8.30-1 12.00 / 14.30-1 19.00 mercoledì-vvenerdì-ssabato: 8.30-1 16.30 64 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Angolo della poesia dialettale cui viveva e un mondo morale gelosamente suo, frutto di sensibilità attenta, di accumulazione di sentimenti e di aspirazioni. … Suo rifugio preferito fu quasi sempre il passato; il presente gli era spesso ansia, struggimento del cuore; il futuro lo considerava alla stregua di un nemico. Ammirò la natura che lo circondava; osservò vecchi, bambini, poveri malati; soffermò il suo pensiero su ricorrenze tradizionali, esaltò le più semplici aspirazioni del cuore; analizzò il dolore umano, le afflizioni, le tristezze; investigò dentro se stesso e seppe descrivere i sentimenti che provava con arte istintiva, con ricchezza di pensiero, con passione di vita vera e a volte con segreto spasimo del cuore. perché come poe- ta vedeva le cose con gli occhi del pittore; dipingeva con quelli del poeta; sentiva, interpretava e si esprimeva con la mente, il cuore e il senso lirico d’artista completo.” Col proposito di riprendere e completare l’argomento, qui mi fermo per dare spazio e proporre ai lettori, già da ora, due sue splendide opere: “Globi de saon” un sonetto a metrica libera e “L’onda”, quattro terzine in parte rimate. Il lettore osservi la scorrevolezza dei versi e la limpidezza delle immagini. Per i più attenti e interessati, invito ad osseravre anche come manchino quasi completamente gli accenti, gravi o acuti che siano, rispetto al modo di scrivere odierno. La pasqua Pasqua bela, Pasqua santa che ‘l te manda ‘l Sioredio, gh’è le róndole che canta che le taca a farse ‘l nìo. Mi so ben che son poreto! ma con n’ovo ‘ncolorì e l’olivo benedeto, l’è ben Pasqua anca per mi. Pasqua bela, Pasqua santa, che ‘l la manda ‘l Sioredio, se le róndole le canta tuto ‘l mondo ‘l ghe va drìo. E’ arrivata la primavera e fra un po’ sarà Pasqua: tanti auguri a grandi e piccini Marco Pola Proverbi e modi de dir binadi qua e là - Da San Giusepe, mandorli ‘n fiór = a S. Giuseppe ha inizio la primavera. - Da la Madona le ven, da la Madona le va = le rondini arrivano per l’Annunciazione (25 marzo) e se ne vanno per la Natività (8 settembre). - Da Nadal al sol, da Pasqua sul stizon = se è stato bel tempo a dicembre, per Natale, sarà brutto in primavera, per Pasqua. - Pasqua marzaròla, o che bisogn patir la fam o che se mòra = se la Pasqua viene in marzo, c’è pericolo di carestia o di mortalità. - Vòia o no vòia, no gh’è Pasqua sénza fòia = che si voglia o meno, è certo che per Pasqua compaiono i primi fiori. Primavéra Manamàn che ‘l sól el ciàpa fòrza entrà l’èrba vérda e molesìna se ‘mpizza ‘n postéra fiorati zaldi e i mili océti róssi dei rosàri i spèta demò ‘l prim sgrif per cucàr fòra. Sgrìsoi al salmodiàr del finch che ‘l se paonéza entéi so colóri nòvi entànt che na pavèla zalda de velùdo de frésch empiturada la barcòla ghirigòri strambaladi. I à piantà lì de ‘nfumegar i camini ‘ncarazzadi e dale finèstre, sipari su ‘nté na sèna sempre nòva, slìpega dént el sól a parar via le ómbre. Vèn vòia de scorlar zó la pólver e de cavarse fòra, de scominziar de nòvo tegnìndose per man enté stó grand orgasmo de natura: dólze melodia de na matèla ‘n fioridura. Guido Leonelli da “Uce che spónze”, 2000 Vèndro sant Són vegnù quassù sul mónt Sioredìo per sentir la to vóze per scoltarte demò ti. En puntàt el tàia ‘l ziél e pò n’altro pu slusènt a portar guère lontane ‘ntrà ‘l zigar de tanta zènt. No sénto ‘l cant dei oseléti el vènt zugar coi fili d’èrba el crachesar de fòie séche: tut entór l’è ‘n tàser fónt ‘ntél fruar del vèndro sant: silènzio gréf demò de angòssa de la mòrt e de paùra. Ma no sénto la to vóze Sioredìo: malsaorì con tut el móndo ti te tasi o, se te parli, l’è na léngua ‘n mìgol strana che no me recòrdo pu, paroline ciciolade che se pèrde e no le arìva a le me réce ormai ‘ncucade. Guido Leonelli Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 65 Le ricette di Matilde I risotti I a cura di Matilde Padroni n questo numero Matilde ci propone alcune gustose ricette di risotti per i nostri piatti primaverili. Risotto con spinaci e noci 1/2 scatola di spinaci già lessati, 2 cucchiai di panna, 100 gr. di gherigli di noci, sale, pepe, 8Ogr. di burro, brodo di dado, grana. Insaporire gli spinaci e le noci tritate nel burro spumeggiante. Aggiungete il riso, sale, pepe, brodo e infine la panna e il grana. Riso con verdure 250 gr. di riso, 4 zucchine, una costola di sedano, una carota, mezza cipolla, un cucchiaino di prezzemolo tritato, olio, 1 dado di brodo, pochissimo sale. Tritate carota, sedano e cipolla e soffriggete con 2 cucchiai di olio. Tagliate le zucchine; unitele al soffritto e fatele insaporire. Versate 1 litro e mezzo di acqua e lasciate bollire per 15 minuti. Aggiungete il prezzemolo, il dado di brodo, il riso e una piccola presa di sale e terminate di cuocere. Risotto con gli asparagi Dosi per 4 persone: 300/350 gr. di riso, 5 o 6 asparagi, 80 gr. di burro, brodo di dado, sale, pepe, formaggio grana, 1 bustina di zafferano. Insaporite gli asparagi tagliati a dadini con metà del burro spumeggiante; aggiungete lo zaffera- no, il riso, sale, pepe e rigirate un po’ con un cucchiaio di legno. Aggiungete, quindi, il brodo caldo poco per volta. A cottura ultimata unite il burro rimasto, il grana, mescolate per qualche istante con erba cipollina (se l’avete), tagliata sottile. Risotto con le patate 300 gr. di riso; 1/2 Kg di patate, 80 gr. di pancetta, mezza cipolla, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 70 gr. di burro, parmigiano grattugiato, brodo di dado, vino bianco, sale, pepe, prezzemolo. Fate soffriggere 50 gr. di burro, la cipolla tritata fine e la pancetta tagliata a listarelle; aggiungete le patate pelate, tagliate a cubetti. Fate insaporire, quindi aggiungete sale, pepe, un mestolo di acqua, al quale avrete aggiunto il concentrato di pomodoro. Dopo un po’ aggiungete il riso e il vino bianco che farete evaporare. Aggiungete quindi il brodo, poco per volta. A cottura ultimata, aggiungete il rimanente burro, il grana e il prezzemolo tritato. Risotto alle mele Dosi per 4 persone: 4 mele (golden delicious), 1 cipolla, 1 bicchiere di vino bianco, 1 bel pezzetto di burro, 2 cucchiai di panna da cucina, sale, pepe, grana grattugiato. Sbucciate le mele, togliete il torsolo e tagliatele a dadini, lasciatele insaporire per 1/4 d’ora nel vino. Preparate un soffritto con la cipolla tritata ed il burro, unite il riso e fatelo tostare delicatamente. Unite quindi le mele con il vino, salate, pepate e lasciate evaporare. Aggiungete poco alla volta del brodo di dado, mescolando continuamente. A cottura quasi ultimata aggiungete la panna ed il grana grattugiato, mantecando delicatamente, per far assorbire bene nel gusto questi due ultimi ingredienti. Costruzioni metalliche di Giovannini & Defant s.n.c. via Salè n. 3 - Povo 38050 (Tn) - tel 347 4957657 66 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Trenta anni fa Spunti di curiosità e cronaca tratti dal giornale Adige a cura di Giancarlo Ianes Aprile 1974 Ritorna il teatro con una nuova filo Così intitolava l’articolo comparso sul giornale Adige trenta anni fa. Dopo un lungo digiuno a Povo ritornava il teatro grazie ad alcuni appassionati che rivitalizzarono il teatro Concordia con il loro entusiasmo farcito di un brillante senso artistico. L’iniziativa trovò subito ampi consensi oltre che per la “novità teatrale” anche per la complicità della crisi cinematografica e la scarsa programmazione televisiva. “Il cinema non ha sepolto definitivamente il teatro; lo dimostra il ritorno al passato ad una delle vecchie glorie di Povo, la filodrammatica, che per tanti anni ha saputo divertire le famiglie, quando non avevano altro divertimento che recarsi la domenica sera a teatro per assistere ad uno spettacolo sano, genuino ed educativo... Dalla nostalgia per i gloriosi successi dalla compagnia dell’Oratorio, la nuova filodrammatica si presenta come esempio di collaborazione fra persone di diverse età, frutto di costante impegno, interesse per la vita del sobborgo e senso di creatività. Domenica scorsa (7 aprile 1974) la Compagnia si è esibita davanti al pubblico di casa che ha letteralmente stipato la sala del Concordia, presentata dal cappellano don Filippo Boninsegna che ha evidenziato lo sforzo e il valore di una simile iniziativa in tempi così difficili in termini di collaborazione per la comunità. Il titolo della commedia “Quel che no i credeva lori” è una brillante opera del compianto Mario Paoli. Questi i nomi dei protagonisti: Marco Giacomoni, Livio Tomasi, Carlo Giacomoni, Antonio Tomasi, Sergio Berlanda, Lino Giacomoni, Daniele Bonazza, Dario Merz, Luciano Frisanco, Emilio Bernardi, Maria Gretter, Giuliana Giacomoni; Regista: Marco Righi; collaboratori: fratelli Giacomoni, Achille Franceschi- ni, don Filippo Boninsegna (al quale va il merito di aver risvegliato il sopito entusiasmo). Il successo è stato pieno, valorizzato dal notevole apprezzamento da parte del pubblico...”. L’articolo terminava con l’augurio che a questa recita ne possano seguire altre e che questo gradito “ritorno al passato” non sia una cosa fugace ma duratura. L’auspicio espresso trenta anni fa si è ampiamente concretizzato. Da quella prima recita del 1974 la Filodrammatica Concordia ‘74 ha “calcato” centinaia di volte i palcoscenici di svariati teatri in ambito regionale con qualche puntata oltre confine. Decine i lavori presentati, centinaia di recite, migliaia di chilometri di trasferte, un piccolo esercito di personaggi e collaboratori che si sono avvicendati in questa corposa fetta di vita teatrale. Nel doveroso plauso alla Compagnia per aver contribuito a portare nella nostra Comunità intensi momenti di cultura e aggregazione, l’augurio di lunga vita al sodalizio costellato di nuove appaganti soddisfazioni. La Filo nella commedia “en malgar, ma che om!” nel 1976 Aprile 1974: Primo Gretter stabilisce il record regionale di corsa a Bolzano Al raduno di atletica tenutosi a Bolzano da segnalare tra le varie competizioni di categoria la brillante affermazione del poèro Primo Gretter (GS Tridentum) che ha stabilito il record regionale “in un’ora” e precisamente metri 18.498. Secondo posto per Gianni Demadonna con metri 17.860 (US Voltolini Trento). Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 67 Album dei ricordi 26 marzo 1954 Escursione scolastica sul doss S. Agata Da sinistra in basso: Carlo Moser, Giancarlo Agostini, Franco Ianes, Flavio Camin, Ezio Moser, Valentino Tomasin, Carlo Dallatorre, Bruno Casagrande, Sergio Nichelatti, Urbano Belluta, Lino Pintarelli e Sergio Rensi. In alto da sinistra: Ezio Marchi, Angelo Bernardinatti, Mario Marchi, Mario Merz, Dario Betti, Bruno Giacomoni e Silvano Orsingher. Aprile 1954 Classe quinta con le casette a nido Prima fila da sinistra: Segio Nichelatti, Carlo Moser, Giancarlo Agostini, Carlo Dallatorre, Franco Ianes, Ezio Moser, Flavio Camin ed il maestro Felice Manzinello. Dietro da sin. Mario Merz, Bruno Giacomoni, Tomasin Valentino, Angelo Bernardinatti, Dario Betti, Giannino Nichelatti, Mario Marchi ed Ezio Marchi. 68 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 1954. Classe Quinta Da sinistra in basso: Franco Ianes, Flavio Camin, Carlo Moser, Giancarlo Agostini, Angelo Bernardinatti, Silvano Orsingher, Carlo Dallatorre, Bruno Giacomoni, Tomasin Valentino e Belluta Urbano In piedi da sin.: Il maestro Felice Manzinello, Ezio Marchi, Mario Merz, Mario Marchi, Sergio Nichelatti, Dario Betti, Ezio Moser, Lino Pintarelli, Giannino Nichelatti, Sergio Rensi e Bruno Casagrande. Sopra: Lezione all’aperto con il maestro Felice Manzinello. A sinistra: 1954. Con le casette nido sul Doss. S. Agata. Le foto di queste due pagine provengono dall’archivio di F. Manzinello. COSTRUZIONI MERZ srl Specializzata anche in ristrutturazioni 38050 POVO (TN) Via Borino, 55 - Tel. 0461 810086 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 69 Sopra: foto coscritti classe 1914, 13 ottobre 1974 gita a Merano. A destra: foto festa coscritti classe 1914 alla trattoria Al Cavallino (ora Locanda al Cavaliere) Foto archivio Tuttapovo. AUTOTRASPORTI - MOVIMENTO TERRA FRANCESCHINI s.n.c. di Franceschini Bruno e Figli Via Marchesoni, 28 - POVO (TN) - Tel. 0461 342074 70 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Sopra: scolari della classe 1923. A destra: anno 1933, coscritti classe 1912. Foto archivio Tuttapovo. Giacomoni Andrea PITTURE PER INTERNI - ESTERNI Via della Stazione 46 38060 MATTARELLO cell. 338 2205879 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 71 I Coscritti di Povo del 1896 ario Andreatta ci ha fatto gentilmente pervenire questa bella foto, scattata presumibilmente intorno al 1914-15, che ritrae i coscritti di Povo nati nel 1896. Siamo riusciti ad individuare solamente due persone: da destra, il secondo in piedi è Giuseppe Lazzeri futuro gestore del Roccolo in località Tomba, sempre da destra il secondo seduto è invece Angelo Andreatta, il padre dello stesso Mario. Qualcuno riconosce qualche proprio parente? Per facilitare il compito, vi proponiamo i nomi di tutti i nati nel 1896 registrati in Parrocchia. Buon lavoro! (pg) Francesco Nichelatti, Valentino Tomasi, Attilio Giongo, Giuseppe Orempuller, Girolamo Luigi Giovannini, Valentino Ignazio Merz, Giuseppe Orempuller, Giuseppe Pontalti, Mario Domenico Bertotti, Giovanni Marchi, Giuseppe Grisenti, Giuseppe Merz, Guglielmo Cortelletti, Gaetano Tomasi, Giovanni Pietro Boschetti, Vittorio Menestrina, Rinaldo Furlani, Enrico Cagol, Giuseppe Sommadossi, Emilio Demattè, Natalino Baldessari, Angelo Andreatta, Giuseppe Lazzeri. DG Grisenti M 72 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 C’era una volta ...e ora non c’è più ei primi anni cinquanta Povo visse un momento importante d’aggregazione grazie alla “Compagnia Nigritella”. A tutti i fortunati poèri che hanno vissuto quei bei momenti e, in particolare a “nonna e zia Noemi”, dedichiamo quest’articolo. N Mara Cagol e Chiara Giacomoni Ricordi di un tempo: nel 1953 erano poche le possibilità per i giovani per divertirsi, c’era qualche festa campestre o qualche ballo all’Enal di Povo. Per rispondere alle esigenze dei Poèri di vivere giornate in allegria e spensieratezza, quattro giovani di Sprè dai 18 ai 21 anni, io, Marcello Cagol, mio fratello Luigino, Diego Marchel e Bruno Lievore, pieni di speranze, costituivamo un gruppo chiamandolo “Compagnia Negritella Sprè”. Iniziammo ad organizzare gite in pullman visto che poche persone possedevano un’automobile le possibilità di andare in giro erano poche. Nei primi anni ‘50 solamente fare un giro al Lago di Garda era considerato come un viaggio vero e proprio e si può ben dire che a Povo siamo stati i primi a visitare Venezia, Passo Sella e molte altre mete. In quell’epoca era il solo modo per andare a visitare città e luoghi mai visti, dopo che la guerra che ci aveva tolto i migliori anni della nostra gioventù. Visto il successo delle nostre iniziative, si aggregarono a noi tanti nuovi giovani e fu logico dotarci, come altri gruppi, di una bella divisa: pantaloni in velluto, camicia verde e fazzoletto giallo. Non c’era molta disponibilità di denaro ma eravamo tutti uniti come fratelli e questo era l’aspetto migliore. Ogni gita costava in media 800 - 1000 lire a persona, di solito il pranzo era al sacco perché il ristorante era un lusso anche se quando si andava nei rifugi si mangiava un bel piatto di minestrone. Era facile riempire uno o due pullman con persone di tutta Povo, famiglie, bambini, giovani e anche anziani. La giornata era allietata dai suoni di fisarmonica e chitarra e si ballava sulle piazze dei luoghi raggiunti. Siamo riusciti a ballare anche al Lido di Venezia! In quel tempo per molte persone andare in gita con un bel pullman era un sogno, per noi era realtà. Tutte le cose, specialmente quelle belle, un giorno terminano e così, anche la “Compagnia Negritella - Sprè”, seppur a malincuore, spariva quando, mi sposai nel 1962 e smisi di suonare la mia fisarmonica nelle piazze che raggiungevamo. Per molti Poèri, quel periodo rimane un ricordo vivo e bello anche se sono trascorsi più di cinquant’anni. Per me e i miei compagni di avventura è stato un gran privilegio aver portato in gita per quasi dieci anni tante persone poère e non. Quello che auguro ai giovani d’oggi e di domani è di riuscire a divertirsi, come abbiamo fatto noi, in modo giusto, sano e bello. Marcello Cagol “Casar” Il Gruppo Negritella nel 1955 in una gita al Passo della Mendola Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 73 29 giugno 1952: festeggiamenti del venticinquesimo anno di sacerdozio di don Lino Tamaini, parroco di Povo. Foto sopra da sinistra: seminascosto Italo Mattivi, il maestro Felice Manzinello, al microfono Giorgio Gennari, il dottor Sisinio Pontalti, Livio Vicentini, la mamma di don Lino e don Lino Tamanini. Foto sotto da sinistra: ?, maestro Felice Manzinello, il direttore didattico Bruno Ricci, Italo Mattivi, il delegato del sindaco Attilio Pontalti, Giovanni Belluta. Foto provenienti dall’archivio di Felice Manzinello. 74 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Curiosità storiche Un curioso "Avviso" datato 1857 e firmato dal nostro concittadino Manci, allora Podestà di Trento che ci ha fatto gentilmente pervenire Bruno Giacomoni a cui va il nostro ringraziamento. a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta” Snc di Merz Piergiorgio e Dario dettaglio e ingrosso nel centro storico via Mazzini, 39 - 38100 TRENTO - Tel. 0461 230124 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 75 Alla ricerca delle origini I Giacomoni del Rio Grande do Sul Passaporto valido per l’espatrio rilasciato a Giuseppe Giacomoni nel 1872. Dicono che il desiderio di sapere qualcosa di più sui nostri avi sia tipico delle persone avanti negli anni. di Antonio Bernabè Di certo sappiamo che la “ricerca delle origini” è un sentimento assai diffuso fra i discendenti dei nostri emigrati. Ne è dimostrazione, ad esempio, la “Posta” pubblicata sul trimestrale “Trentino Emigrazione”. Anche nella stesura del capitolo dedicato all’emigrazione e contenuta nel libro “Quando Povo era Comune”, il sottoscritto ha toccato con mano quanto grande sia il desiderio di avere informazioni sull’origine delle rispettive famiglie, come dimostrano le lettere ricevute da alcuni discendenti di emigrati trentini. Da questa corrispondenza trae spunto l’articolo che segue. ra l’estate del 1830 e Vienna era in festa per la nascita di Francesco Giuseppe, l’ultimo imperatore d’Austria. Gli stessi giorni, in una periferica provincia dell’Impero, in quel di Spré, Comune di Povo presso Trento, nasceva Giuseppe di Giacomo Giacomoni. Nulla sappiamo sulla sua infanzia e fanciullezza. Certo, non furono molto diverse da quelle di tutti i suoi coetanei: qualche anno di scuola per imparare a leggere e scrivere; gli animali da portare al pascolo, i lavori nei campi. Eppure, fra tanta mise- E tessera accumulativa con omaggio 20 euro di consumazione E’ gradita prenotazione P IR Z Z E R I A ISTORANTE di Pintarelli Luca ria, la sua poteva considerarsi una famiglia fortunata: il padre, Giacomo, era proprietario di una casa e di un po’ di campagna con vigne e gelsi. Ma, crescendo, Giuseppe Giacomoni, cercava altri modi per campare e così andava imparando l’arte del muratore. Divenne un “aisemponer”, seguendo la sorte di altri suoi compaesani. I lavori non mancavano, per coloro che erano disposti ad andar via dal paese: l’impero austro ungarico aveva varato grandi progetti ferroviari, tra i quali la strada ferrata del Brennero. A venticinque anni Giuseppe conobbe Teresa Cristofolini; lui portò in dote qualche soldo che aveva messo da parte con la sua professione di muratore; lei “quattro muri” che divennero una casa in quel di Fornace. I figli non tardarono ad arrivare: la prima fu Angela nel 1857, seguita da Fortunata l’anno dopo e infine da Albino nel 1863. Il tempo passava e le assenze di Giuseppe per lavoro si facevano sempre più lunghe e sempre più frequenti. Nel 1872 egli s’era fatto rilasciare il passaporto per gli Stati Austro-ungarici, la Germania e l’Italia. Nelle pause di lavoro, nelle ottime pizze con forno a legna spaghetti fatti in casa Aperto tutte le sere Via Cappuccini 71 - 38100 Trento - tel. 0461 230034 76 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Alla ricerca delle origini baracche e nelle bettole, si favoleggiava di un “nuovo mondo” che offriva terre immense e ricchezze naturali impensabili nella vecchia Europa: era la “Merica”! Così, non appena nel 1875 si aprirono le vie del mare per portare migliaia di Tirolesi nell’America del Sud (il viaggio per nave era gratis!) alla chetichella anche Giuseppe Giacomoni lasciò patria, moglie e famiglia ed emigrò in Brasile... E all’età di 45 anni ricominciò un’altra vita. Si costruì un’altra casa, comprò terre e animali. Si stabilì nella Provincia del Rio Grande do Sul, nella città di Bento Gonçalves. Qui conobbe un’altra donna, da cui ebbe un figlio che chiamò Ernesto. Gli anni passavano in fretta anche in Trentino e Albino, unico figlio maschio di Giuseppe e Teresa, ne aveva compiuti ormai venti. L’inaspettata partenza del padre lo aveva precocemente maturato, caricandolo di responsabilità proprie dell’età adulta. Da un momento all’altro sarebbe stato chiamato al servizio militare nell’esercito dell’Imperatore Francesco Giuseppe. Tre anni di “naja” non sono uno scherzo e anche allora, chi poteva, cercava tutti i pretesti per evitarla. Poi... c’era il chiodo fisso di quel padre che se n’era andato senza dir niente a nessuno, la voglia di vederlo in faccia, di avere un “perché” e quella di sperimentare se la l’America era davvero la “Merica”... Ce n’era abbastanza per far decidere Albino di partire. Partire... ma come? Il controllo del Governo austroungarico sui permessi d’espatrio ai giovani in età di leva era assi rigido e, senza un particolare permesso del Ministero della Difesa, non si poteva lasciare il proprio Paese. Naturalmente esistevano anche allora “scorciatoie” per sottrarsi agli obblighi di legge. Uno dei sistemi più collaudati, e neppure tanto originale, era quello di farsi passare per altra persona, di età similare ma che già aveva assolto il servizio militare. Dopotutto sul passaporto non c’era la propria foto e i dati descrittivi della persona erano piuttosto sommari. Fu così che Albino Giacomoni, con qualche soldo in tasca, tanta rabbia in corpo e il passaporto di uno zio in mano (spacciato per suo...) s’imbarcò per l’America, destinazione Argentina. Da qualche anno il Brasile aveva abolito il viaggio gratuito e questa decisione aveva comportato il crollo delle emigrazioni verso quel Paese. Per questo motivo le navi facevano rotta per Buenos Aires, cariche, sempre più spesso, di uomini soli, molti dei quali cullavano l’intenzione di ritornare presto e ricchi in Patria. Non così Albino, che prese la strada del nordovest, segnata dai grandi fiumi Paranà, Uruguay e Iguazù, percorrendo quella regione chiamata Mesopotamia, diretto verso la Provincia del Rio Grande do Sul. Fra un lavoro e l’altro, necessario per mantenersi, egli andava imparando la lingua del posto, i modi di vivere e valutava le migliori opportunità per fare fortuna. Poi arrivò il giorno, atteso e temuto insieme, dell’incontro con suo padre. Albino era giovane, cullata tante speranze e mille progetti e non capiva perché il suo “vecchio” avesse ancora la voglia di ritornare a casa. Poi c’era Ernesto, il figlio di quella donna che non era sua madre... Ben si può immaginare il tumulto di sentimenti che l’incontro scatenò nei due uomini. I quali, divisi dall’età, dall’indole, dalla professione, si sentivano tuttavia accomunati da un unico destino, che aveva piegato la loro vita. Parte del foglio di servizio militare dello “Schutzen” Cagol Domenico classe 1859. IMPIANTI TERMOSANITARI GAS CLIMATIZZAZIONE PAVIMENTI TERMICI POVO - Via Borino, 37 tel. 348 3039502 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 77 Alla ricerca delle origini Le famose cascate Iguazù, che segnano il confine di tre Stati: Argentina, Paraguay e Brasile - foto A. Bernabè - anno 2000 Più avanti il giovane ebbe l’occasione di aprire un piccolo locale, poi diventato ristorante: fu l’inizio di una scalata sociale che avrebbe visto il giovane Giacomoni diventare padrone di alberghi e ristoranti in Carlos Barbosa, piccola città vicino a Bento Gonçalves. Nel 1891 Albino sposò Luiza Pan, dalla quale ebbe otto figli. Era diventato padre anche Ernesto, il fratellastro trovato in Brasile, ma fra le due famiglie i rapporti non erano particolarmente calorosi. “Valori tradizionalisti della cultura italiana hanno separato i figli di Albino da quelli di suo mezzo fratello Ernesto; ora, però le nuove generazioni cercano un riavvicinamento...” Così scrive da Brasilia, dove vive, il nipote di Albino, James Giacomoni. Egli, assieme alle sorelle Miriam e Gladis, nel 2002 ha avuto la fortuna di visitare, in quel di Pinè, la nipote di una delle figlie del capostipite Giuseppe. Albino Giacomoni è morto a Carlos Barbosa, nello stato di Rio Grande do Sul, quasi novantenne, nell’anno 1951. Ai lettori Dopo il successo ottenuto con la pubblicazione del libro “Quando Povo era Comune”, il nostro giornale continua nella raccolta di ogni tipo di documentazione (fotografie - ricordi - lettere - ritagli di giornale ecc.) utile, in un prossimo futuro, a completare la storia del nostro sobborgo negli anni più recenti del Novecento. In particolare si cercano documenti che riguardano: i fatti accaduti in paese e nei dintorni fra il 1930 ed il 1950; foto, ricordi e testimonianze sulla Casa di riposo “M. Grazioli” di Povo. Chi desidera collaborare si può mettere in contatto con la direzione del nostro giornale. Per mancanza di spazio non riportiamo in queste pagine l’albero genealogico con i discendenti di Giuseppe Giacomoni. Sul sito www.tuttapovo.it andando nella sezione dei numeri pubblicati e poi nel sommario di questo numero troverete il file da scaricare. snc PAVIMENTI TRENTO - Via Verdi - Tel. e Fax 0461 238898 78 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 La tutela, l’occupazione e le condizioni economiche degli operai nel Trentino nel 1902 Continuiamo con la pubblicazione della “Relazione del IX Distretto espettorale di Trento”, con alcune eloquenti e crude descrizioni delle condizioni igienico sanitarie che all’inizio del secolo scorso caratterizzavano negozi e botteghe anche nella nostra città. Leggendo questa sconcertante relazione si riescono anche a capire le cause della mortalità infantile e la bassissima vita media agli inizi del 1900! (pg) Forni del pane In linea sanitaria ogni visita di forni per il pane chiede occasione a fortissimi rimarchi. Va solo fatta eccezione per un forno cooperativo di Trento e per un forno consorziale operaio, sorto da pochissimo tempo, che coi suoi locali ampi, arieggiati e illuminati fa un’ottima impressione. Ma con questi due gli altri sei forni di Trento, in parte sorti di recente, formano un contrasto stridentissimo. In uno d’essi il locale in cui si trovava il forno non aveva che una finestra da cui ricevere luce e aria, che si può pensare come fosse quando si sappia che avanti alla finestra v’era il deposito delle spazzature della casa; nel locale stesso poi per coronar l’opera v’era il cesso usato dalla proprietà e da tutti gli operai. Nel deposito della farina dello stesso esercizio trovavasi vicino ai sacchi il letto non troppo pulito della proprietaria che teneva la sua biancheria usata, e gli oggetti di toeletta sui sacchi della farina semiaperti. Ne migliori sono le condizioni in cui si trovano le pasticcerie di Trento, Levico e Borgo visitate dall’ispettore. Si può dire che vi sia una vera gara di sporcizia: pavimenti con una crosta nauseante, pareti qui e li cadenti o danneggiate o rivestite di carta ormai fatta a brandelli e divenuta ricettacolo indisturbato della polvere e delle ragnatele, utensili e forme in uno stato da far ribrezzo, nessuna ventilazione, forni mancantissimi, resti di paste in putrefazione. In un simile esercizio, a Trento, il tavolo su cui si preparavano certi dolci d’orzo tallito era tutto coperto di scarpe e di biancheria smessa. In una fabbrica di dolci e cioccolata il luridissimo focolare su cui si cuoceva lo zucchero stava in immediata vicinanza del luridissimo cesso, la cui porta non aveva battenti; le macchine poi erano coperte dei vestiti degli operai. In base ai risultati di queste ispezioni la Luogotenenza si vide indotta a far denuncia all’autorità giudiziaria per contravvenzione della Legge sui mezzi alimentari contro un forno pel pane, tre pasticcerie e una fabbrica di cioccolata. Macellerie, salumerie Le stesse deplorevoli condizioni nelle macellerie e nelle cosiddette fabbriche di grassina. Locali male ventilali e in parte oscuri, pareti sporche e con fenditure, nelle quali s’introducono resti di carne che passano in putrefazione, istrumenti e coltelli nettati come Dio vuole o parzialmente irrugginiti, punto acqua corrente, immondizie e immondizie dappertutto, che tuttavia, in molti esercizi si cercano di nascondere con una tinta rossa delle pareti. In una fabbrica di salsicce tenevasi nel cortile una grande botte in cui raccoglievasi l’acqua che aveva servito alla pulizia di tre cessi; l’acqua veniva poi incanalata e usata per le salsicce. In un civico macello gettavansi i resti degli animali macellati in una cassa di legno, che veniva vuotata solo quand’era piena il che vuol dire in estate, meno che una volta alla settimana - mentre tutt’intorno si spandeva un tale odore che anche gli operai s’accostavano Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 79 Esercizi di falegname Rispettivamente ai locali di lavoro di essi si può dire in genere assai meglio che degli altri esercizi. Anche in riguardo alle condizioni di luce e di ventilazione fu più rara l’occasione di un qualche lagno; ma deficentissimi sono anche qui i cessi. L’esposizione del cascame è fatta malissimo in quasi tutti gli esercizi di falegnameria. Se vi sono macchine, i passaggi, per loro natura già stretti, sono ostruiti da materiale, utensili e cascame, cosicché il pericolo di chi tende alla macchina è rilevantemente aumentato. Buone le condizioni in cui si trovano gli operai dell’industria di manichi da frusta in Taio. I locali sono belli, spaziosi, chiari, arieggiati, riscaldati; i cessi hanno buona muratura con sode pareti e sedile cementato, la latrina è fatta secondo ogni regola d’arte ed ermeticamente chiusa. segue dalla pagina precedente Seghe alla cassa solo con la massima ripugnanza. Fortunatamente venne un dispaccio luogotenenziale 2 novembre1901 N. 44791 a cercar di porre un termine a questi inconvenienti e far si che salute e vita degli operai siano coscientemente tutelati, che i ritagli in putrefazione non si rendano dannosi alla pubblica igiene e che la merce venduta sia di migliore qualità. Fabbriche di paste In quasi tutte le borgate del distretto ispettorale trovasene una. Fatte pochissime eccezioni, ci vengono incontro anche qui pavimenti e pareti rivestite di sporco, scale in malo stato, finestre in parte senza vetri: ora poca ventilazione ed ora correnti d’aria: pochi provvedimenti di cautela alle macchine e la solita incredibile mancanza d’ogni principio di nettezza. Le paste fresche vengono stese ad asciugarsi su assiti primitivi o sul nudo pavimento che però alle volte si copre all’uopo di carta sporca o polverosa. il locale e spesso coperto dal solo tetto, da cui piovono sulle paste ragnatele, polvere ed altre cose; tolta di lì la merce già asciugatasi si scopano assieme i rottami che con l’altra spazzatura si vendono a povera gente o ai propri operai verso detrazione di corrispondente importo dal salario. I pochi esercizi messi bene e condotti con criteri moderni son soddisfacenti in genere quanto ai locali destinati al lavoro, ma invece diedero di solito occasione a lagni per la mancanza di adatte misure di tutela, che sarebbero tanto più necessarie in quanto che le relative macchine sono piuttosto complicate e pericolose. 80 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Di esse ben 274 sono annunciate presso l’istituto d’assicurazioni contro gli infortuni. Si trovano per lo più in uno stato deplorevole e malamente difendono gli operai dalle intemperie. Spesso una capanna di legno di circa 10 mq. a riempire la quale bastano quasi un pagliericcio ed un focolare, serve d’unico locale d abitazione agli operai che si cambiano ogni 6 ore. L’aria era nella maggior parte dei casi appestata, perché non potevasi aprire la porta in causa del freddo e il fumo del focolare non era scondotto che in parte. Nel distretto di Cles l’ispettore trovò un operaio che dormiva su paglia sciolta, disteso uno all’orlo d’un focolare alto da terra 10 cm. su cui bolliva la caldaia e quindi con sommo pericolo di restar soffocato o di bruciare assieme a tutta la capanna. Lavorazione della pietra I locali di lavoro in quest’industria non corrispondono menomamente alle esigenze di legge. Con la scusa della provisorietà si riuscì a costruire, persino entro il raggio della città di Trento, delle baracche con semplici coperti di legno sotto cui gli operai patiscono specialmente pel freddo d’inverno. Pendono pratiche col magistrato di Trento per togliere questo sconcio e si comincia già col non concedere più l’erezione di questi baracconi provvisori che si cambiano poi in definitivi. Nelle cave di pietra è invece da deplorare la mancanza persino dei più primitivi mezzi di sollevamento e di trasporto e in riguardo ai cessi è a notare che mancano affatto o sono tali che in più misere e luride condizioni non si potrebbero pensare. Stamperie Gli apparati per la stampa stereotipa, dai quali, com’è noto si sviluppano dannose evaporazioni plumbee, sono collocatri in posti del tutto inadatti. L’occorrente per lavarsi mancava in quasi tutte le stamperie: di sputacchiere igieniche nessuna traccia. (continua sul prossimo numero) Circoscrizione di Povo Commissione Sport Relazione Consuntiva 2003/2004 rchiviata con soddisfazione l’attività sportiva 2003 dove tutte le manifestazioni finanziate con i Fondi Delega destinati alle Associazioni Sportive sono state portate a termine con successo. Innumerevoli sono stati gli impegni che durante l’anno hanno visto coinvolta direttamente la Commissione Sport, Comitati e Associazioni Sportive di Povo, fra queste sono da segnalare le manifestazioni organizzate in collaborazione con la Commissione Cultura e Usi Civici come la “Festa della Montagna” al Passo del Cimirlo, la pedalata ecologica per l’inaugurazione del “Giro della Marzola Bike”, e la festa dedicata agli ospiti delle Case di Riposo di Povo e Villazzano. Anche quest’anno la Commissione, nell’assegnazione dei Fondi Delega per il 2004, ha avuto un particolare riguardo premiando quelle attività rivolte al mondo giovanile e, più in generale alle associazioni che operano in quella fascia di popolazione meno facilitata ad accedere alla pratica sportiva. Per l’attività “Diretta” vi sono disponibili 2400 euro, mentre per quelle a contributo ci sono 3000 euro; quest’anno sono state presentate 12 domande e vi sono 3 proposte dirette della Commissione. Le domande accolte nell’attività Diretta sono sei, tre delle quali sono organizzate dalla Commissione Sport in collaborazione con le Associazioni Sportive. Vengono riconfermate le attività: “Par Condicio 10”, “Primi Calci”, “Trofeo Aquilotti”, “Festa per bambini Bielorussi”, “Torneo delle Circoscrizioni”, “Marzola Bike”. Nove sono le manifestazioni che saranno fi- A nanziate a “Contributo”. I contributi vengono allora ripartiti come dal prospetto di seguito allegato, utilizzando l’intero ammontare disponibile. La Commissione propone che durante il mese di settembre venga fatto un consuntivo delle spese relative ai finanziamenti concessi, nel caso fossero rilevati degli avanzi, questi saranno eventualmente girati alle manifestazioni inserite nel periodo autunnale. La Commissione si è pronunciata favorevolmente a partecipare in modo attivo al progetto presentato dal Direttivo del Club interassociativo Tuttapovo, dove si valutava la possibilità di organizzare nei giorni 29 giugno al 4 luglio 2004 una festa dedicata a tutte le Associazioni Culturali e Sportive di Povo. continua alla pagina successiva AUTOTRASPORTI NAZIONALI DAMIAN VITTORIO e C. snc POVO - TRENTO Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 81 Circoscrizione di Povo Attività sportiva a contributo: foto S.N. segue dalla pagina precedente Nella foto sopra attività sportiva al Parco Cimirlo. 82 Programma attività sportiva anno 2004 approvato dal consiglio circoscrizionale nella riunione del 4 febbraio 2004 Attività sportiva diretta: " III° trofeo delle Circoscrizioni, torneo calcistico fra le squadre rappresentanti le circoscrizioni, iniziativa che trova il patrocinio dell’Assessore al Decentramento, previsto per fine giugno primi di luglio, costo previsto euro 263,00; " Torneo Primi calci, promozione calcistica per i bambini fra i 7 e 9 anni, proposto dall’Associazione Povo Scania, da farsi presso il campo dell’oratorio nel mese di giugno, costo previsto euro 450,00; " torneo par condicio 10, torneo misto di calcio maschile e femminile proposto dall’ Associazione Arci Paho, da farsi presso il campo da calcio al Cimirlo, programmato per il primo sabato di agosto, costo previsto euro 500,00; " trofeo aquilotti, manifestazione non agonistica proposta dall’associazione minibasket, da farsi nel mese di marzo, costo previsto euro 290,00; " festa sportiva con ragazzi della Bielorussia, giornata di sport ed amicizia proposta dalla Commissione Sport da realizzarsi nel mese di agosto, costo previsto euro 350.00; " Marzola bike, gara ciclistica non competitiva sulla Marzola proposta dalla Commissione Sport, costo previsto euro 550,00. Per una spesa complessiva di euro 2.403,00 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 " progetto scuola 2004, promozione dello sport del basket fra i ragazzi delle elementari, proposto dall’associazione minibasket, da farsi in data da concordare con la scuola, spesa ammessa euro 340,00, contributo assegnato euro 150,00; " II° trofeo “Fabio Merler”, torneo internazionale di pallavolo tra le rappresentanti femminile di Povo - Villazzano - Znojmo, proposto dal Comitato Gemellaggio, prevista per fine maggio, spesa ammessa euro 830,00, contributo assegnato euro 300,00; " 801 minuti di calcetto, manifestazione di calcetto a 5 che si disputerà alla palestra di Povo, spesa ammessa euro 218,00, contributo assegnato euro 100,00; " memorial Gianpietro Pontalti e Lorenzo Laner, 10° edizione gara ciclistica a staffetta a coppie, proposta dal G.S. Alpini da farsi la 1° domenica di ottobre, spesa ammessa euro 1.510,00, contributo assegnato euro 500,00; " gara di fine corso di sci, competizione non agonistica proposta dal G.S. Alpini a fine corso di sci, da farsi a fine marzo sul monte Bondone con festa e premiazione presso il Centro civico, costi ammessi euro 1.200,00 sul disavanzo previsto dall’associazione, contributo assegnato euro 450,00; " 10° trofeo “memorial Oscar Ceschi”, torneo calcistico per la categoria juniores proposto dal U.S. Povo Scania, spesa ammessa euro 800,00, contributo assegnato euro 400,00; " trofeo Luisa Lunelli, gara di corsa in montagna, proposta dalla Sat di Povo, da farsi nel mese di maggio, spesa ammessa sul disavanzo euro 1.250,00, contributo assegnato euro 500,00; " torneo delle Frazioni, torneo di calcio a 5 per giovani ed adulti proposto dal C.T.G., da farsi nel periodo aprile - maggio, spesa ammessa sul disavanzo di euro 1.500,00, contributo assegnato euro 450,00; " festa sul ghiaccio, festa a tema sul ghiaccio da farsi entro febbraio sul campo di pattinaggio al passo Cimirlo, spesa ammessa euro 330,00,contributo assegnato euro 150,00. Per una spesa complessiva di euro 3.000,00 Il presidente della Commissione sport Paolo Malpaga Circoscrizione di Povo Legna da ardere 2004 In visione gli elenchi assegnatari lla circoscrizione sono pervenute n. 193 richieste di assegnazione di legna da ardere per l’anno 2004. La sessione forestale nella riunione del 18.02.2003 ha approvato l’assegnazione delle domande. L’elenco dei richiedenti è posto in visione presso gli uffici della circoscrizione fino al 31 maggio 2004. Chiunque fosse interessato può prenderne visione e segnalare, entro detto termine, eventuali mancanze ed errori. Oltre tale data non saranno più accolte correzioni, con l’eventuale esclusione dei richiedenti non ricompresi nell’elenco. A foto S.N. Il presidente della Circoscrizione Alessandrini ing. Nicola Bilancio 2004 e triennale 2004/2006 l consiglio Circoscrizionale nella riunione del 9 dicembre 2003 alla presenza degli Assessori ai Lavori Pubblici dott. Andrea Rudari, al Bilancio dott. Maurizio Postal ha e allo Sport dott. Renato Pegoretti, approvato le proposte di bilancio triennale 2004-2006 con le seguenti previsioni di intervento: I " località Passo Cimirlo: interventi prevenzione eventi calamitosi lavori € 350.000,00. Anno 2006 " scuola media Pascoli - ampliamento progetto € 100.000,00. Anno 2004 " via Gabbiolo a Povo: realizzazione progetto e lavori € 640.000,00; " località Passo Cimirlo: interventi per la prevenzione di eventi calamitosi progetto € 50.000,00; " piazza di Oltrecastello: arredo urbano spese tecniche e lavori € 850.000,00; " via Madonnina - Rsa Villa Cavagna: percorso pedonale € 100.000,00; " marciapiede via alla Cascata - piazza a Povo: realizzazione progetto e lavori € 100.000,00. Anno 2005 " ex scuola elementare Povo: ristrutturazione e realizzazione parcheggio seminterrato progetto e lavori € 2.925.000,00; foto S.N. Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 83 Circoscrizione di Povo La baita “Fontana dei Gai” ai cacciatori di Trento est opo la gestione da parte dell’Associazione Arci Paho dell’edificio denominato “Fontana dei Gai” con il 31.12.2003 si è cambiato il soggetto affidatario. A fine anno, la Commissione Usi Civici prima ed il Consiglio Circoscrizionale poi, hanno affrontato il tema della successione nella gestione di tale struttura, individuando una serie di criteri al fine di poter selezionare il nuovo affidatario. In particolare si sono decisi i seguenti criteri: " essere un’associazione o ente della realtà Povo; " gestire e valorizzare la struttura a favore della D comunità e secondo i regolamenti; " disponibilità a realizzare i lavori di ristrutturazione previsti dall’Azienda Forestale. A seguito di pubblico bando si è presentata una sola associazione e cioè la Sezione Cacciatori Trento - Est, alla quale il Consiglio Circoscrizionale nella riunione del 10.11.2003 ha proposto di assegnare l’edificio. In quell’occasione il Presidente della Circoscrizione ha ringraziato l’Associazione Arci Paho a nome di tutta la comunità per il servizio svolto in questi anni. Il presidente della Circoscrizione unitamente ai consiglieri circoscrizionali augura a tutti buona Pasqua Minipolifonici: i concerti di Natale Tutti i 580 allievi delle cinque sedi della nostra Scuola sono stati impegnati, tra il 18 ed il 23 dicembre, nei tradizionali concerti natalizi. Quest’anno i concerti sono stati ben otto e hanno visto sempre una notevole affluenza di pubblico. Giovedì 18 hanno dato il via alle “danze” proprio i 140 allievi della Sede di Villazzano e Povo; al pomeriggio, presso il Teatro Parrocchiale di Povo, gli allievi più piccoli, in età compresa dai quattro ai sette anni, hanno messo in scena con canti, brani strumentali e danze una fiaba in musica intitolata “Natale nella giungla”. Un gruppo di animali burloni si risveglia al mattino e si ritrova immerso in uno scenario davvero sorprendente: la neve ha ammantato tutto di bianco! Un simpatico racconto che con scene e musiche ha divertito il numeroso pubblico. La sera, nella cornice della nuova Chiesa Parrocchiale di Villazzano, i “grandi” hanno dato prova delle loro capacità e del lavoro svolto in questi primi mesi di scuola. Si sono esibiti il coro, l’orchestra nonché alcuni gruppi strumentali. Il programma prevedeva l’esecuzione di brani della tra- 84 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 dizione natalizia di diversi paesi, intercalati da brevi didascalie riguardanti la storia e alcune curiosità sulle musiche e i testi interpretati. Il pubblico che gremiva la Chiesa ha mostrato di aver apprezzato in modo particolare il concerto con una calorosa richiesta - ovviamente accolta con gioia - di un bis! Durante tutti i concerti di Natale è stata promossa dai Minipolifonici la raccolta di fondi a favore dell’attività condotta dall’associazione Emergency. Sono stati ben 3.800,00 gli Euro raccolti durante le varie serate e interamente versati sul conto corrente postale intestato all’associazione fondata da Gino Strada. I responsabili della sede centrale di Milano sono stati molto contenti dell’iniziativa e, ovviamente, anche del risultato raggiunto. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno voluto aderire con generosità alla proposta dimostrando di aver apprezzato l’iniziativa. Per quanto riguarda l’aspetto musicale non rimane che complimentarsi con tutti i ragazzi per la qualità del lavoro svolto e gli ottimi risultati raggiunti, augurando loro di continuare sulla strada intrapresa. Lettere al giornale Antenne come funghi ra dopo la sentenza di ottobre del Consiglio di Stato i fornitori di telefonia mobile sono più forti delle ragioni della gente ed il Comune è confinato in una sfera d’azione più limitata, non solo per come le Leggi (statale e provinciale) vengono interpretate e fatte rispettare ma, in particolare, perché manca l’intervento diretto del Comune stesso nella scelta degli spazi da adibire alla installazione di ricevitori o antenne che siano. La costruzione dell’antenna TIM alle falde del Doss S. Agata nei pressi dell’asilo nido ne è la dimostrazione eclatante a dispetto di tutti i pareri contrari, sia quelli della Circoscrizione che della gente che hanno più volte sconsigliato tale operazione. Si tratta di un pericoloso precedente da valutare in sede comunale e provinciale, perché non sfugga di mano un autentico controllo del territorio. La Legge nazionale viene applicata in luogo di quella provinciale in materia di salute, ma al di là dell’applicazione della normativa nazionale o provinciale, a nulla sono valse le proposte alternative suggerite dalla Circoscrizione e da molti cittadini. Lo strapotere dei fornitori di telefonia mobile deve comunque essere fronteggiato tempestivamente con una diversa organizzazione del Comune, tale da prevenire interventi indesiderati su un territorio, come il nostro, troppo appetibile e vulnerabile per questi usi. La prevenzione è possibile mediante l’individuazione diretta delle aree, da parte del Comune e che ne faccia distribuzione ai gestori O con uso collettivo di antenne, ripetitori e quant’altro necessario, lasciando invece l’iniziativa ai gestori significa avere una intollerabile anarchia in materia. Manca secondo me un’azione di coordinamento ed una successiva fase di controllo sulle intensità delle irradiazioni emesse che possono cambiare anche più volte nel breve periodo. Le concessioni devono perciò essere rilasciate con queste garanzie preventive per il nostro territorio, che per la sua configurazione orografica si presenta con esigenze diverse da altre zone ed è più soggetto ad una aggressione che bisogna rifiufoto S.N. tare. La creazione di un assessorato ad hoc potrebbe essere la soluzione, (non l’unica) ad affrontare in modo specifico questo problema, prova ne è la crescita esponenziale del contenzioso amministrativo in merito. L’antenna TIM alle falde del Doss S. Agata Pompeo Forgione, consigliere circoscrizionale di Povo La foto della discordia Spett.le Redazione, Ho avuto, ahimè, modo di sfogliare la vs. rivista, numero di Dicembre 2003. Sono rimasta affascinata, ma non è un vs. merito, nel vedere la fotografia dei complimenti dedicati a “papà Giuliano e nonno Mario che il 7 settembre 2003 hanno abbattuto ben due caprioli”. A prescindere dall’aberrazione di considerare un merito aver abbattuto degli animali, pur immagino “concessi” alla brama dei cacciatori dalle autorità preposte, mi chiedo chi abbia avuto il cattivo gusto non dico di scattare la foto, ché questo è perfettamente in tono con il piacere di uccidere sotto l’egida di una presunta necessità, ma di stamparla: è angosciante, con le bestiole con gli occhi aperti e una di esse tenuta per un orecchio in modo da sembrare viva e risultare con la testolina in una posizione, fra l’altro, completamente innaturale. Le gentili signore la cui iniziativa ha sortito quest’orrore dovrebbero cercare di dare un messaggio diverso al bimbo, che crescerà non solo con la convinzione che uccidere è qualcosa di cui andare comunque fieri, ma anche con un senso estetico assolutamente travisato. Ines Campo Caro Direttore, mi capita spesso anche se non regolarmente di leggere Tuttapovo, una pubblicazione meritevole in quanto è rappresentata la vita del sobborgo presente e passata. Trovo spesso fotografie del passato dove riconosco genitori e nonni e addirittura bisnonni. Senza polemizzare permettimi di farti un continua a pag. seguente Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 85 Lettere al giornale segue da pag. precedente appunto sulla pubblicazione di una foto, secondo me di cattivo gusto in quanto si visualizza un bambino in mezzo a due caprioli morti. Indipendentemente da chi è favorevole o contrario alla caccia, diverse persone si sono rivolte al sottoscritto per manifestare il loro disagio di fronte ad un immagine dei due caprioli morti esibiti come trofei assieme ad un minore e relativi compiaciuti parenti. Con questa mia non intendo chiederti di censurare questa o quella foto ma al pari di altre persone manifestare il mio profondo dissenso nei confronti di chi gioisce della morte di un essere vivente ritratta in un’immagine che a mio avviso va tenuta nell’album di famiglia. Cari Saluti Sergio Merz Delegato Provinciale LIPU Prendiamo atto delle proteste dei nostri due lettori riguardo la foto pubblicata nel numero di dicembre e ci scusiamo in anticipo se abbiamo involontariamente urtato la sensibilità di qualche altro lettore. La linea editoriale di Tuttapovo è del resto improntata sul concedere il massimo spazio, senza alcun tipo di censura, ad ogni realtà associativa del sobborgo ed a chiunque voglia esprimere propri pareri e convinzioni ovviamente nei limiti del buon gusto e della decenza. Non sappiamo se la foto in questione travalichi questi limiti, ma certamente ognuno avrà modo nei confronti degli autori di farsi le opinioni che riterrà secondo le sue convinzioni e sensibilità. Spiace solo che il giudizio su una rivista che quest’anno entra nel decimo anno di vita, si basi solamente (come traspare dalla lettera di Ines Campo), su una foto e quattro righe, disconoscendo di fatto il seppur modesto contributo dato da Tuttapovo nel dibattito culturale e nelle vita sociale del sobborgo in questi anni. (pg) Ringraziamenti e tanti auguri dal Libano Alla redazione di Tuttapovo, chiedo gentilmente un po’ di spazio per pubblicare il ringraziamento di Suor Anna Paola e la foto dei bambini di Raachine del Libano. A guerra finita non si parla più del Libano e le suore sono in difficoltà con tanti bambini da educare e dar loro un piatto di zuppa. Chi volesse aiutare questi bambini, con soli 200 euro all’anno, attraverso un’adozione a distanza, telefoni senza indugio al numero 0461810435, vi saranno date tutte le informazioni del caso. Cordiali saluti e buona Pasqua. Elio Pontalti Ecco il testo della lettera di suor Anna Paola Santa Pasqua 2004 Cari sign. Pontalti e don Cornelio e tutti gli amici e il gruppo di bambini che hanno lavorato per avere questa offerta a noi che in questo momento particolare ci affidiamo alla Provvidenza di anime generose. Perciò a nome di tutta la nostra comunità ed a nome dei nostri bambini poveri, vengo a ringraziarvi per l’offerta inviataci tramite sr. Elisa. Ci sembra che il Signore vi abbia suggerito l’urgenza delle nostre necessità. Gesù Risorto compensi largamente la vostra generosità e vi conceda di continuare a fare tanto del bene in questo mondo bisognoso di comprensione di amore e di pace. Tanti auguri e grazie vivissime. In Cristo Sr. Anna Paola Nella foto: Raachine (Libano) 2 febbraio 2004. Festa della Candelora alla scuola materna. 86 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 Lettere al giornale Pace, convivenza e solidarietà uesta rivista si chiama “Tuttapovo”, un nome che rappresenta in modo ottimale l’intenzione di rappresentare tutta la comunità senza discriminazioni o distinzioni politiche, etniche o religiose. Stiamo vedendo giorno dopo giorno la trasformazione della nostra comunità in una società complessa multi etnica e multi culturale un’occasione per un arricchimento culturale di tutti o una comunità intollerante a compartimenti stagni? Sta a noi decidere in quale tipo di società dovranno vivere i nostri figli, vogliamo spingerli l’un contro l’altro armati, dietro i rispettivi simboli politici, religiosi o etnici per conquistarsi uno spazio vitale per la loro tribù a scapito delle altre o vogliamo educarli ad essere tolleranti e rispettosi delle idee e delle convinzioni religiose di tutti con l’obiettivo di aiutarsi e collaborare per il bene comune? Io credo nella seconda ipotesi, sono convinto che la strada giusta sia quella tracciata più di un secolo fa dal movimento cooperativo, depurandolo dalle contrapposizioni tra il ceppo cattolico e il ceppo socialista, ormai superate dalla storia. Penso che vanno superate anche le contrapposizioni religiose visto che tutte le religioni insegnano a fare del bene ed aiutare i meno fortunati, l’unico problema è che si tende ad essere solidali solo con i credenti della stessa confessione religiosa. Cristo, Maometto, Budda e i profeti della Bibbia solo per citare i più conosciuti, hanno sempre predicato la pacifica convivenza, proibito la violenza e rifiutato le armi, perché allora attraverso i secoli e tutt’ora le più terribili stragi e guerre sono state fatte e sono fatte nel loro nome? Sono stati gli uomini ad interpretare secondo i loro interessi le religioni travisando e rovesciando quanto i profeti delle varie religioni avevano detto e scritto, la croce da strumento di tortura in uso nell’impero romano e simbolo del martirio di un giusto, è diventato un simbolo di terrore e di morte per le popolazioni dell’america al tempo dei conquistadores spagnoli, come il simbolo dell’Islam lo è stato per le popolazioni europee. La cattolicissima regina Q Elisabetta di Castiglia ha causato il più gran genocidio della storia sterminando settanta milioni d’indios e cancellando una civiltà molto più antica e progredita della nostra. Un solo monaco (secondo quanto scrive sull’Adige Francesco Comina) Bartolomè de las Casas si oppose e guidò la rivolta degli indios dicendo loro: “Mettete in un cesto tutto l’oro che avete e ballate davanti a quel cesto, perché quello che stà lì dentro è il dio dei cristiani”. Lo stesso si può dire dei mussulmani, che per secoli hanno razziato, torturato ed ucciso milioni di cristiani colpevoli d’essere “infedeli” minacciando la stessa esistenza dell’Europa Cristiana, salvata dalla fortunata vittoria di Lepanto attribuita alla Madonna del Rosario proclamata “ regina delle vittorie”. Eppure Gesù ha detto di porgere l’altra guancia a chi ti da uno schiaffo ed il Corano invita a gareggiare in opere buone. Il parroco di Piedicastello, don Piero Rattin (l’Adige di domenica 1 febbraio 2004) scrive “ non è condivisibile la furia di quei tali che vorrebbero imporre a furor di popolo il crocefisso in tutti i luoghi, dalla storia risulta che l’unico furor di popolo fosse quello dei crocefissori non dei devoti del crocifisso. Lo stesso parroco cita il magistrato Michele di Schiena che ha scritto su “Avvenire”: “Perché questi crociati dell’ultima ora non scendono in piazza e non protestano quando il Crocefisso viene ferito e tormentato sul tragico legno della storia contemporanea, con i chiodi delle politiche che affamano milioni di uomini e delle guerre “infinite” che devastano ed uccidono?”. Quale la soluzione per i simboli religiosi secondo il biblista Don Rattin? Semplice, i simboli religiosi non devono eludersi a vicenda ma vanno accostati, in ogni luogo pubblico vanno esposti i simboli religiosi di tutte le religioni rappresentate da chi li frequenta. Che la pace e l’amore dominino l’Europa e il mondo, buona primavera a tutti. Aldo Giongo Il Club Tuttapovo augura ai propri lettori, collaboratori e sostenitori Buona Pasqua Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 87 Auguri a... In pensione Bruno “Berna” Bernardinatti i è giunta una divertente poesia, che volentieri pubblichiamo, dedicata a Bruno “Berna” Bernardinatti, operaio comunale da anni operante sul sobborgo, recentemente collocato in pensione. Agli auguri si aggiunge anche tutta la Redazione di Tuttapovo. C Chi contenta el Comun, nol contenta nesun! El Berna i lo conose tuti: i zoveni, i vèci, i bèi e i bruti, perché per tanti ani l’ha laorà per Povo e la comunità! L’ha cambià en par de volte cà, ma a Oltrecastell l’ha sempre abità. Galeotta l’è stà la nòt de san Silvestro che l’ha envidà la Silvana con en pretesto, a ‘na festa con tanta zènt per poder star enseme en moment, ala Carla l’ha dovèst domandarghe el permesso encrosando i dedi che el ghe fussa concesso; i s’è po’ messi ensèma e enamoradi e ala fin, ovviamente, i s’è sposadi. Dopo n’an è nat ‘na piccinina e i gà mess en nòm Martina; man a man che la pòpa la creseva en fradelòt o ‘na sorelòta la voleva. La famiglia la pareva completada, ma mancava l’ultima arivada, cossì è nat la Camilla, bella, furba, vispa e arzilla. I pensava de esser assà, ma ‘na cagnota a lori s’è aggregà! Se parla del Bernardinatti anca quando ghè da lavàr i piatti; col grombialet da tirolese el se sente a so agio, ma gnanca a portar le mondizie no el và adagio! Quando el và a proveder no ghè piass farse veder, el preferiss far su el lèt pitost che butar el caret! El spolvera, el fa el bucato quando la Silvana la và al comitato, el và a bever en bicer al bar quando la moglie la va a cantar. Ogni tant el ghe fa nar zo le azze perché el continua a embrodegar strazze, la ghe diss: “Aiuteme a mi a far en po’ de misteroti, che i altri no i ghè mai quando te i dropi!” Al festa de san Pantaleon el fà el guardian al tendon, el spaza, el nèta, el riordina tut 88 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 e l’aspeta finchè no l’è tut sut. Co la so tuta aranciòn se ‘l vede anca dal Bondon, el fa el so bel figuron anca davanti a ‘n bidon. L’inverno l’era sempre su per le strade anca con tutte le fiocade, quando el scominziava a ‘ngiazàr l’era el prim a levàr per nar a ‘ngiaràr. No l’era bòn de dormir tranquillo perché ghe pareva de sentir el squillo che i lo ciamassa per ‘na rottura o per en guasto en de qualche brut e scomot posto. Se el vedeva sempre con ‘na spazadora en man e sarà difizil vederlo co le man en man; no el ga pù da timbrar perciò el cartelin el pòl butar! No parlante po’ de far la legna, no ghe serve nesun che ghe insegna, e la taia su a tocheti per portar en cosina e per brusar no el gà bisogn de la diavolina! La sera no l’è bon de star quièt finchè le fiòle no le è en del lèt, le è grande e le se rangia da sole, ma l’è sempre le so fiòle! Quando ghè qualcòss da organizàr l’è el prim che se dà da far; l’è difizil vederlo balar, ma a ogni tant el se lassa nar! I ga robà la machina en par de ani fà, che se i ladri l’avessa ciapà... e i ghe là abandonada tuta sbugnada su ‘na corsia de l’autostrada! El Bruno l’è en gran bòn òm, ma l’è sempre en agitazion, adess che la pension l’è arivada saralo bòn de darse ‘na calmada???? Auguri a... Il nostro carissimo Gianni Fontana il 27 marzo compie cinquant’anni. Dalla moglie Patrizia, dai figli Cristian con Alessandra, Daniele ed il suocero Erino Pontalti tantissimi auguri per il tuo mezzo secolo. A Maria Vedovelli e Pietro Giovannini un particolare augurio di un felice 45° anniversario di matrimonio dai figli, nipoti e parenti tutti. La piccola Maria Letizia Giovannini augura un felice primo anniversario di matrimonio a mamma Alessandra e papà Andrea. Giulio e Marcella Bovecchio festeggiano il 63° anniversario di matrimonio. Auguri anche da Tuttapovo! Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 89 In ricordo di... Gli amici ed i compagni di Povo ricordano con affetto Ginevra Pontalti ved. Tomasi, recentemente scomparsa. Di Luigi Bertotti ne abbiamo parlato nei numeri scorsi per la sua attività di pittore, ora se ne è andato per sempre e Tuttapovo lo vuole ricordare ai propri lettori. 90 Tuttapovo n. 1 - aprile 2004 La Redazione di Tuttapovo è vicina alla famiglia per la prematura scomparsa di Oreste Pilla, ricercatore all’Università di Povo, nonché instancabile animatore della vita associativa di Villazzano. Il 12 gennaio, a Pergine Valsugana dove abitava da anni, si è spento serenamente Luigi Camin, molti poèri lo ricordano anche per la sua grande passione per la montagna. 50649 4 fax 0461 9 6 6 0 5 9 1 6 4 0 Tel. n.it ti dil@ roe 5- 6 e, 1 i a i h 79 ncieu 4 l a a 73 ail: m 4 -m 33 86 N) - E / T 29 o 3 OLO ( l l a D .d cell 4 GAR 1 380 .G Loc fax 0461 950793 Tel. 0461 950778 COMMERCIALISTI ASSOCIATI Rag. Eugenio Cortellini Rag. Giorgio Fracalossi Rag. Carmela Valentini Via Generale Pennella 94 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected] SERVICES GROUP s.r.l. Servizio di elaborazione contabilità per aziende e professionisti Via Generale Pennella 94 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected]