N° 1 Dicembre 2011 Notiziario della Parrocchia Maria SS. Assunta San Giorgio Morgeto La Comunità GIOVANI, FUTURO DELLA CALABRIA? Questa riflessione vuole essere uno sprono e una provocazione alle coscienze dei giovani della nostra terra. Il popolo calabrese è un popolo paziente, avvezzo alle privazioni. Troppo paziente! È capace di privarsi anche della libertà e della dignità. È capace di subire le vessazioni come fatalità. È un popolo debole e carico di paure. Non esistono dei funesti, esistono uomini astuti che sfruttano questa debolezza e queste paure. Tu, giovane che ti pieghi come cera al sole, sei l’erede legittimo di questa debolezza e di questa paura. Pensi di essere un beneficiato e sei uno sfruttato. Pensi di essere furbo che ha trovato la chiave giusta e sei un ingenuo e ti obblighi verso il potente che ti dà una parte di ciò che era Basta! I nostri figli non sono inferiori a nessuno! È questo il grido che ha accompagnato i genitori di San Giorgio davanti ai palazzi dei politici provinciali che hanno pensato a "spartire" e dividere la nostra scuola per favo- rire gli istituti di Cittanova. Il nostro grido è stato unanime, ma, a quanto pare i nostri politici, anche coloro che sono venuti a San Giorgio a chiedere il "favore del voto" si sono rivoltati contro di noi portando avanti in modo unanime l'infame piano di spartire la nostra scuola, come se i nostri figli e i nostri bamtuo. Tu, giovane che parli di coraggio, sei un vigliacco, perché eviti i problemi. Tu, giovane che guardi all’avvenire di libertà, sei già schiavo del passato. Tu sei un falso giovane, perché rachitico nello spirito incapace di ideali. Tu sei un bini siano semplice mezzi di scambio. Al momento della pubblicazione di questo opuscolo non sappiamo come andrà a finire. Il Consiglio provinciale ha deciso di riunirsi di nuovo, probabilmente ignorando le nostre esigenze, ma è il momento di rialzarsi e di trovare una forte unità e riuscire a gridare e a dimostrare insieme che non ci possono dividere. Dobbiamo tenere con forza la nostra scuola per offrire ai nostri figli un futuro e un futuro al nostro paese, e allora basta con le divisioni, è importante più che mai, in questo momento sentirci uniti, l'unità è l'unica arma che assieme alla speranza potrà aiutarci a riconquistare la dignità di popolo che i politici provinciali stanno calpestando. volgare opportunista. Togliti la maschera e mostra il tuo vero volto, già prede della morte, perché mai degno della vita. Manda giù l’offa che ti vien data. Tra il tuo nutrirti e quello dell’animale ormai non c’è differenza. Al tuo confronto è una mensa regale il pane amaro del povero che stenta, ma non infanga la propria dignità. Don Antonio Sorrentino PAGINA 2 LA COMUNITÀ In Parrocchia: Siamo in pieno “ mediaevo” Sera di sabato 19 Novembre, si è svolto l’incontro con il sociologo Dott. Antonio Marziale, fondatore e Presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori. L’evento, voluto ed organizzato dal prof. Franco Greco, ha avuto uno scopo didattico -informativo sugli effetti che i mass media hanno sui nostri ragazzi. Dopo il saluto e una breve introduzione del Prof. Franco Greco, il Dott. Marziale ha messo in evidenza le differenze educative tra i ragazzi di un volta e quelli di oggi, che vivono soprattutto nella multimedialità, con l’intento dichiarato di mettere in guardia la famiglia – educatrice dai pericoli, spesso invisibili, che i nostri ragazzi corrono. Parafrasando un periodo storico non certo esaltante dal punto di vista della qualità della vita, ha detto che “ siamo in pieno mediaevo”, spiegando che in Italia siamo molto indietro nell’affrontare l’approccio con la multimedialità rispetto alla maggior parte dei Paesi europei. Il sociologo ha invitato i genitori ad educare i propri figli al rispetto delle regole, senza essere troppo “amichevoli” con loro, perché così si finisce col togliere ai ragazzi quella “guida” che deve essere rappresentata appunto dai genitori. Ha paragonato i giochi innocenti di una volta ai giochi attuali, come i video giochi, che non solo ai nostri figli tolgono l’uso, fondamentale per la crescita, della fantasia, ma spesso, essendo a loro volta violenti, educano all’emulazione e quindi alla violenza. Marziale ha inoltre affrontato il tema della scuola ed il ruolo che essa ha nell’educazione, discolpandola, in parte, ed attribuendo maggior “peso” educativo alle famiglie. Infine, facendo un paragone tra Nord e Sud Italia, ha affermato che le famiglia meridionali, purtroppo, sono molto più restie ad informarsi sui modelli educativi che, mettendo al centro il ragazzo, lo aiutano ad affrontare meglio i pericoli del mondo attuale. Salvatore Valerioti dato inizio alla scuola di formazione sociale e politica "Verso l'alto". La scuola ha come obiettivo quello di far riappropriare della politica i giovani e i giovani adulti, offrendo loro un percorso che, partendo dalla "base" possa aiutare tutti a sviluppare atteggiamenti di cittadinanza attiva e di impegno concreto per dare risposte reali al nostro paese e alla nostra società. Nel secondo incontro i partecipanti sono stati 35, e con una prima verifica si è potuto constatare l'alto gradimento del percorso proposto. Il prossimo incontro sarà Domenica 18 dicembre a cura dell'avvocato Michele Ferrare, sul tema "la costituzione Italiana". Tutto il materiale e il percorso compiuto è disponibile sul sito dedicato. www.versolalto.jimdo.com Franco Greco Scuola Socio-Politica In un particolare momento storico in cui i numerosi appelli del Magistero della Chiesa Cattolica, invita i cristiani a impegnarsi nel politico, anche nel nostro paese è stato N° 1 PAGIN A 3 E in oratorio: Siate cittadini onesti e buoni cristiani L’oratorio nasce come strumento e metodo per la formazione umana e cristiana delle giovani generazioni. Occupa tutti i rami del sociale, dal catechismo ad iniziative come il canto, la musica, la danza, dalle celebrazioni ai campeggi. Proprio per questa varietà aiuta i ragazzi a formarsi cristianamente, civilmente e socialmente. Il confrontarsi con educatori che cammina- Giochiamo Insieme: no con loro, il maturare uno stile di vita comune e di solidarietà li aiuterà a scoprire sempre di più, giorno dopo giorno, la bellezza del vivere la vita come dono più grande che ognuno di noi possa ricevere. E’ un luogo significativo per i giovani, poiché abitato da persone credibili e accoglienti, sotto tutti i punti di vista. E’ visto anche come un luogo multiculturale, accessibile a tutti e capace di offrire proposte a ragazzi che hanno stili di vita differenti. Accompagna la famiglia durante il lungo e difficile viag- gio per l’educazione dei figli, ponendosi come fedele alleato dei genitori. Conduce alla vita parrocchiale, civile e sociale, e tutto si rispecchia nella frase: ”Siate veri cristiani e onesti cittadini”, detta da don Milani. L’oratorio si pone come impegno quello di far sviluppare personalità cristiane mature, persone libere, serene e responsabili, che contribuiranno a far crescere la coscienza civile del paese, rimanendo sempre però “Veri cristiani e onesti cittadini”. Carla Ammendolia PAGINA 4 Dal nostro sito: ...E venne ad abitare in mezzo a noi... Si apre il tempo di Avvento e con esso la Chiesa tutta invita i Cristiani ad aprire il cuore a Dio per poter accogliere con gioia e consapevolezza il dono che viene consegnato all’umanità: Il Bambino Gesù. Gioia che avvolge il cuore nel comprendere che Dio non si è stancato della nostra fragile umanità e che la Sua Misericordia, accolta e vissuta, supera tutte le nostre debolezze. Consapevolezza che diventa la parola segreta per poter concretamente essere uomini e donne che nella fatica del quotidiano e nel silenzio delle nostre giornate, si sforzano di creare e di ricreare un rapporto vero e autentico con se stessi, con Dio e con la città in cui viviamo. Il versetto che ci guida in questo tempo di Avven- LA COMUN ITÀ della verità delle case degli uomini. Case dove non si pone più nessuna stella come indicazione che lì è nato il Re del mondo; ma se anche gli astri non lo indicano, la “Stella del mattino” ci invita to e di Natale tratto dal Prologo ad andare a trovare e ad adorare, attradi Giovanni: “E venne ad abita- verso il servizio, colui che è nato per re in mezzo a noi”, ci invita a noi. Siamo chiamati ad accendere sulle comprendere la concretezza di nostre case le stelle della speranza, siaDio che non solamente ci offre il mo chiamati se non proprio ad accendeSuo Figlio, ma lo fa abitare in re il sorriso sul volto della nostra gente, mezzo a noi e con noi rimarrà almeno ad asciugare le lacrime che solsino alla fine dei tempi. Scoprire cano i nostri volti per dare quel senso di la dimora di Dio in mezzo a noi a certezza che non siamo da soli in questo prima vista appare cosa molto mondo: chi soffre non è solo in questo semplice; tutti noi infatti sappia- paese! Dio si fa Bambino per ridonarci mo dove sono collocate le nostre la certezza che i cieli nuovi e la terra Chiese, dove dimora, ma diventa nuova, ove avrà stabile dimora la giustiun po’ più faticoso quando come zia e la pace, entrano in questo nostro i pastori o come i magi siamo mondo con la Sua Venuta. Siamo chiachiamati ad andare a cercarlo mati allora miei cari amici ad essere “dalla Chiesa alle Chiese”. Dal- uomini e donne che si impegnano nella la Comunità Parrocchiale alle preghiera e nella attesa partendo connostre Case. Chiesa e Famiglie cretamente da ciò che siamo e da ciò chiamate ad essere educatrici che siamo chiamati ad essere. alla giustizia e alla verità del mondo, dell’uomo, non possono Don Salvatore prescindere dal tendere principalmente a custodire la giustizia e la verità di Dio incarnate nel Bambin Gesù. L’incarnazione porta con sè il grande mistero Responsabili “ La Comunità”: Don Salvatore Larocca Don Antonio Sorrentino Salvatore Valerioti Antonella Ferraro Carla Ammendolia Mauro Raco Francesco Giovinazzo I nostri siti: www.sangiorgioparrocchia.it www.lacomunitaonline.altervista.org Per contattarci: [email protected] 0966946007