Numero 6 - dicembre 2006 Pari Opportunità: a che punto siamo? Commissione Pari Opportunità regionale, Consulta femminile e Consulta delle Elette del Piemonte hanno festeggiato rispettivamente il ventesimo, il trentesimo e il decimo anniversario nella stessa giornata del 1 dicembre scorso. Ogni dieci anni una nuova Istituzione di Parità nella nostra Regione. L’ultima nata nella nuova versione, anche se già prevista dalla legge 125/91, è la Consigliera di Parità che festeggerà il decennale nel 2010 e, a onor de vero, dovrebbe trattarsi di un ventennale. Nel frattempo si sono moltiplicate le deleghe alle Pari Opportunità nelle giunte regionali, provinciali e comunali. A conoscere chiaramente le differenze di funzioni delle varie istituzioni presenti sul territorio sono di solito addetti e addette ai lavori, mentre per elettrici ed elettori è più facile sapere se esiste un’ Assessora, di solito si tratta di una donna, alle Pari Opportunità. Anna Finocchiaro, prima Ministra alle Pari Opportunità, tentò di aprire una discussione politica verso un riordino delle istituzioni esistenti con l’intenzione di rafforzarne la capacità esecutiva e Stefania Prestigiacomo si fece dare una delega che partorì un brutto topolino: lo svuotamento politico della gloriosa Commissione Nazionale, prima istituzione che suggerì e sostenne provvedimenti governativi a favore delle donne. A legislatura chiusa, senza consultare nessuno, ha prodotto un pasticciato e improvvisato Codice di Pari Opportunità con l’ambizione di testo unico. È passata alla storia per essere stata sconfitta più volte dalla sua maggioranza e dal suo governo sulle quote rosa. Oggi a livello nazionale sono almeno tre le ministre, tutte rigorosamente senza portafoglio, che si occupano di pari opportunità: Pollastrini, Bindi e Meandri più una sottosegretaria al Ministero del lavoro: Alfonsina Rinaldi ma nessuna ha la forza di proporre riforme. » segue a pag. 4 Trimestrale «La newsletter delle donne» Consigliera di Parità della Provincia di Torino Supplemento a «Cronache da Palazzo Cisterna» Aut. Tribunale n° 1788 del 29 marzo 1966 Direttore Responsabile: Roberto Moisio Violenza è anche il lavoro molesto Il 25 novembre giornata contro la violenza alle donne, ha riportato all’attenzione un fenomeno quanto mai evidente. Le donne denunciano più spesso che in passato e trovano maggiori servizi di sostegno. Non è ancora abbastanza. I dati presentati per l’occasione dall’Istat rivelano una realtà in cui la violenza contro le donne è a dir poco preoccupante: 10 milioni di donne, fra i 14 e 59 anni, hanno subito molestie sessuali o ricatti sessuali nel corso della vita: 500 mila gli stupri o i tentati stupri mentre ammontano a 900 mila i ricatti sessuali sul lavoro. È nell’ambiente lavorativo che le molestie e le molestie sessuali si manifestano all’assunzione o per la carriera e si verificano diffusamente, come rilevano i dati Istat, proprio nei momenti in cui le donne si trovano maggiormente in difficoltà. Subiscono ricatti, ad esempio, le donne disoccupate, più che le occupate, le impiegate più che le operaie». E poi ancora le lavoratrici indipendenti più che le dipendenti, in quanto «l’ingresso diffuso di donne in settori tradizionalmente maschili è fenomeno recente ed è stato dirompente in un mondo così maschile come quello delle imprese». Purtroppo un terzo di queste donne non parlerà con nessuno dell’accaduto e, anche in caso di violenza, il 90% non denuncerà mai l’accaduto vivendo le pesanti conseguenze di quanto subito. Le molestie sessuali sono «comportamenti indesiderati a connotazione sessuale, espressi in forma fisica, verbale o non verbale, aventi lo scopo o l’effetto di violare la dignità di una lavoratrice o di un lavoratore e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo». La definizione adottata dal nuovo Codice per le Pari Opportunità riconosce il carattere discriminatorio della molestia, già introdotto dal Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216. In riferimento alla normativa europea, afferma che «anche le molestie sono considerate discriminazioni in quanto agiscono in modo pregiudizievole in ragione del sesso e influiscono circa il trattamento meno favorevole di una lavoratrice o di un lavoratore rispetto ad altre/i in analoga situazione». La molestie sessuali, quindi, anche per questo aspetto, sono proibite dalla normativa che prevede contro le discriminazioni strumenti a tutela delle lavoratrici o dei lavoratori. Le vittime di una molestia sessuale sul lavoro possono trovare un aiuto in alcune figure con compiti specifici in materia di tutela e sostegno della lavoratrice/ore. Le Consigliere di Parità e i/le Consulenti di Fiducia, se si è alle dipendenze di un ente o di un’azienda che si siano dotati di un codice di condotta, hanno la facoltà di richiedere all’azienda, in prima all’interno pag. 2 pag. 2 pag. 3 pag. 3 pag. 4 continua a pag.2 Alle Molinette di Torino nasce il Piano di azioni positive Rubrica “Pari opportunità: istruzioni per l’uso” Il premio della Consigliera per l’innovazione Nuove competenze per la parità 2007 arriva l’Anno Europeo per le Pari Opportunità dicembre 2006 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino 1 l’approfondimento Alle Molinette di Torino nasce il Piano di azioni positive Alle Molinette di Torino nasce il Piano di azioni positive Le donne sono il 67.5% del totale dei dipendenti, ma percepiscono appena il 42% degli stipendi: il loro reddito è il 71% di quello maschile. È questa la situazione lavorativa di donne e uomini all’Ospedale Molinette emersa dall’importante «studio pilota sulle progressioni di carriera e sui differenziali salariali», condotto dal Comitato Pari Opportunità. I dati hanno evidenziato come le differenze salariali tra maschi e femmine siano costanti in tutte le categorie (dirigenti, quadri e operai) rappresentando in ciascuna uno scarto medio del 4% a favore del genere maschile. Sul totale la differenza media salariale è del 16%, dato sul quale incide una maggior presenza maschile nella categoria a stipendio più alto dei dirigenti. «I dati raccolti e analizzati dal Comitato Pari Opportunità, sotto la guida della Presidente Giovanna Marchiaro, fanno riflettere - commentano le Consigliere di Parità - perchè evidenziano come, in un settore in cui le donne sono maggioritarie, persistano discriminazioni e difficoltà di accesso a livello apicale, quello più retribuito. Le differenze permangono a tutti i livelli per vari fattori, primo fra tutti la difficile conciliazione dei tempi». Per migliorare la situazione lavorativa delle donne l’Azienda ha adottato un Piano triena cura della Consigliera di Parità Ivana Melli A seguito della diffusione capillare dell’opuscolo informativo «I nostri auguri tra opportunità e diritti», l’ufficio delle Consigliere è stato subissato di telefonate ed e-mail. Le domande che molti neo papà rivolgono fanno riferimento alla condivisione delle responsabilità familiari: un segnale di crescente consapevolezza del diritto e del dovere di essere vicini alla moglie e al neonato/a nel momento importante della maternità. Emergono difficoltà ed ostacoli nell’ambiente di lavoro per l’esercizio dei diritti legati alla maternità, difficoltà che le donne conoscono da tempo, e che oggi sono sperimentate anche dai padri. Ci spiace che gli ostacoli esistano, ma è un bene che vengano a galla. Un bisogno espresso con urgenza è il poter assistere la moglie al rientro a casa dopo un parto cesareo, quando uscita dall’ospedale si trova a casa da sola, in alcuni casi con la gestione di altri figli, senza avere nè la forza nè l’aiuto di altri famigliari. A tal proposito la legge 53/2000, prevede all’ art. 4 - Congedi per eventi e cause particolari - comma 1: 2 dicembre 2006 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino nale di Azioni Positive, presentato il 27 novembre su iniziativa delle Consigliere di Parità provinciali, che contiene otto azioni strategiche. Tra queste il nido aziendale è già in fase avanzata, come ha confermato il Commissario straordinario Giuseppe Galanzino, Nel corso dell’incontro di presentazione del P.A.P., le Consigliere di Parità provinciali hanno proposto l’attivazione di una Rete tra i Comitati Pari Opportunità delle ASL e ASO. Le/i rappresentanti dei Comitati, intervenute/i numerose/i, hanno accolto con favore l’iniziativa ritenuta un utile sostengo per affrontare, attraverso il confronto e lo scambio di buone prassi, alcune persistenti criticità: la tutela della maternità, problematica, particolarmente gravosa per le più giovani e le studentesse, e la conciliazione dei tempi, visto il contesto lavorativo particolarmente femminile. L’avvio delle attività di Rete è previsto entro la prossima primavera. istanza attraverso una procedura segue da pag. 1 informale e, qualora sia necessario, attraverso un’azione in giudizio, la rimozione e la riparazione della discriminazione o della molestia. È, quello della tutela, un aspetto importante, segnalato anche dall’Istat, che individua nel calo delle violenze, registrato 1997, un probabile effetto dell’azione dei centri antiviolenza, delle novità legislative, nonché dell’approccio al fenomeno da parte delle donne. Su questa via ora è necessario continuare. «La lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all’anno in caso di decesso o documentata grave infermità del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente.............». Il parto non è un caso contemplato tra questi eventi. Alcuni padri ci hanno segnalato di aver fatto richiesta al datore di lavoro per utilizzare i 3 giorni che la legge prevede: in alcuni casi il datore di lavoro ha dato parere favorevole a condizione di attingere i giorni dalle ferie, in altri casi è stato negato il permesso creando grave disagio alle famiglie che non hanno altre forze su cui contare. Quando la nascita arriva con forte anticipo sulla data presunta ed occorre una risposta immediata del padre e dell’azienda, è impossibile attivare le procedure per ottenere il congedo parentale in tempo utile. Le indicazioni della Consigliera in questi casi incontrano i limiti delle regole vigenti, rigidità inadeguate a fronte di un evento che non può essere pianificato come fosse una data di matrimonio. Le Consigliere vorrebbero sollecitare l’attenzione del legislatore per riconoscere tra i diritti dei lavoratori questa legittima istanza, in primo luogo includendo il parto tra i casi del succitato articolo 4. in evidenza Il premio della Consigliera per l’innovazione È stato assegnato al C. D. M. (Centro di Diagnosi Molecolare) il Premio Donna e Innovazione 2006 della Consigliera di Parità della Provincia di Torino, il riconoscimento previsto dall’importante Start Cup Piemonte, concorso d’idee che seleziona i migliori business plan in relazione a parametri quali innovazione e capacità imprenditoriale e, nel caso specifico, prevalenza femminile nella composizione del team. Il gruppo si avvale delle competenze di cinque (su sei) dottoresse di Ricerca in Biologia e Biotecnologia dei Funghi. Mission del team: il trasferimento della tecnologia molecolare più avanzata alla diagnosi delle specie fungine con l’obiettivo, tra il resto, di monitorare la conservazione della diversità genetica di alcuni funghi pregiati quali i tartufi, i boleti e gli ovuli. Un team con tutte le carte in regola e, grazie al premio, finalmente operativo presso l’incubatore di via Quarello. A tutte/i auguri di buon lavoro! Alcuni dati... • I partecipanti dello Start Cup Piemonte, raggruppati in team, sono stati 300, con una presenza femminile del 25% ed un’età media di 35 anni. • La componente femminile degli iscritti al Politecnico di Torino (Ingegneria e Architettura) è aumentata del 15% in tre anni, grazie anche a un’azione positiva con borse di studio per studentesse, raggiungendo, per gli anni 20052006, un terzo di quella maschile (6.700 circa contro i 18.800). Guardando ai risultati, però, la percentuale femminile tra i/le laureati/e sale a quasi la metà: nel 2005 le laureate sono state 1.251 contro i 3.099 laureati, 1.377 contro i 3.442 nel 2006! I Comitati Pari Opportunità di ASL e ASO in provincia ELENCO ASL E ASO ASL 2 Torino ASL 3 Torino ASL 4 Torino ASL 5 Torino ASL 6 Torino ASL 7 Torino ASL 10 Azienda Sanitaria Ospedalier O.I.R.M.- S.ANNA Azienda Sanitaria Ospedaliera S.Luigi Gonzaga PRESIDENTE COMITATO PARI OPPORTUNITÀ Dr.ssa Carola Meda Dr.ssa Anna Pia Barocelli Dr.ssa Daniela Fiorina Dr.ssa Bertinazzi Dr.ssa Angela Marzullo Dr.ssa Nadia Marello Dr.ssa Cosola Alda Dr.ssa Lalla Cerrato Dr.ssa Patrizia Melchionne Dr. Claudio Amprino (dirigenti) Dr.ssa Ines Destefano (medici) Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino Dr.ssa Emma Nicolosi Ospedale S. Giovanni (Molinette) Dr.ssa Giovanna Marchiaro Notizie dei Centri per l’Impiego Nuove competenze per la parità Arrivano i rinforzi! È proprio il caso di dirlo visto l’aumento di richieste informative e di consulenza all’ufficio della Consigliera di Parità e ai Centri per l’impiego della Provincia. L’onda lunga della campagna «I nostri auguri tra opportunità e diritti», grazie all’impegno con cui le realtà coinvolte (ospedali, comuni, Centri per l’Impiego in particolare) hanno promosso l’iniziativa, non ha tardato a farsi sentire con una crescente richiesta dei materiali e di un sostegno concreto da parte di lavoratrici/ori. Che a richiedere informazioni, poi, siano molti neo papà conferma il sospetto che molti di loro fossero interessati all’argomento. Era forse indispensabile essere propositive e iniziare a parlarne con loro in termini concreti. Ma torniamo ai rinforzi: Antonella Zabarino, Laura Orlando, Valentina Marchetti sono le tre stagiste selezionate per un progetto di tirocinio che le vedrà operative su due fronti: l’Ufficio della Consigliera ed i Centri per l’Impiego, affiancate dalle Referenti di Parità. I compiti loro assegnati sono stati concordati con i responsabili dei Centri per l’Impiego, a seconda dei bisogni di ciascun Centro, al fine di migliorare il raccordo con le attività dell’Ufficio della Consigliera e, sul lungo periodo, di rafforzare le risorse umane sui temi dell’integrazione delle politiche di genere nelle politiche del lavoro. La loro attività dovrà sostenere, in particolare, l’esperienza di consulenza «ad personam» in merito ai temi della Conciliazione dei Tempi di vita e di lavoro avviata mediante il progetto «I nostri auguri tra opportunità e diritti». Le neolaureate hanno intrapreso le attività con entusiasmo, consapevoli che la formazione «sul campo», a contatto con persone e criticità, offre loro la possibilità di un’esperienza significativa nell’ambito delle politiche di genere e dei servizi per l’Impiego. VIRGINIA FATTIBENE Coordinatrice Rete delle Referenti di Parità dei CPI Disbrigo pratiche burocratiche: ci pensa l’azienda Basta con i permessi dal lavoro e con le corse affannose nella pausa pranzo. Per agevolare i dipendenti nel disbrigo di pratiche in orario di ufficio, l’azienda ha la possibilità di attivare un servizio che concilia vita e lavoro a tutto vantaggio delle prestazioni lavorative. Alcune realtà aziendali hanno già abbracciato con successo l’iniziativa, come la Confezioni di Matelica S.p.A. di Settimo Torinese che ha attivato il servizio Tutto Express. Gestito da una cooperativa e attivo sui comuni di Settimo, Torino e Chivasso, Tutto Express si occupa di effettuare consegne di plichi e pacchi, pagare fatture e bollette, prenotare prestazioni sanitarie, ritirare referti medici e certificati, insomma tutto ciò che riguarda il disbrigo di pratiche presso gli uffici privati e pubblici. dicembre 2006 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino 3 La Consigliera informa Fatti ed eventi Gli Appuntamenti 2007 Anno Europeo per le Pari Opportunità • Torino12 gennaio 2007 Presentazione del libro «La coscienza nel corpo. Donne, salute e medicina negli anni Settanta» di Luciana Percovich Ore 12.00 - Sala Rossa dell’Ospedale OIRM S. Anna di Torino Il libro ricostruisce la vicenda del movimento per la salute/medicina della donna negli anni Settanta e Ottanta, per consegnare al presente il filo di pensieri e progetti che hanno cambiato gli scenari del corpo e della medicina, e che oggi si devono misurare con gli interrogativi posti dalle tecnologie per la «riproduzione assistita». Interverranno l’autrice Luciana Percovich, e alcune testimoni della nascita a Torino dei consultori/centri per la salute. «Verso una società giusta» è il titolo della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2006 che istituisce l’Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti (2007). Dal 1°gennaio sono quattro gli obiettivi da raggiungere: • Universiadi 2007 ... con un’occhio di riguardo per le atlete La Provincia di Torino in occasione delle Universiadi 2007, momento di grande attenzione mediatica sullo sport, riapre l’interessante discorso avviato nel febbraio 2006 dalle Consigliere di Parità con l’incontro: «Olimpiadi, lo sport e le donne». Difficoltà e discriminazioni, dovute ai minori investimenti e sponsorizzazioni nello sport femminile ma, anche, a una carenza di tutele e diritti saranno riviste, un anno dopo, alla luce dei cambiamenti e delle novità che stanno interessando l’ambito sportivo proprio per la rimozione delle discriminazioni che riguardano, in particolarmodo, le atlete. L’iniziativa sarà, inoltre, un importante momento per valorizzare lo sport al femminile, in sintonia con la festa che caratterizzerà Torino e le valli olimpiche. c) Riconoscimento: favorire e valorizzare la diversità e la parità, evidenziando i benefici della diversità, il contributo positivo che tutti possono dare alla società nel suo complesso. Pubblicazioni Job Sharing: un’opportunità per le aziende Nell’ambito del progetto “Che fa concilia?”, che ha promosso la sperimentazione dell’applicazione del contratto di job sharing in alcune realtà è stato realizzato un CD ROM informativo per le aziende. Contiene informazioni utili in materia di conciliazione dei tempi di vita e lavoro e le principali informazioni sul contratto del job sharing. Per richiedere il CD contattare l’Associazione Idea Lavoro: [email protected] «Parole di donne - Una riflessione sull’essere donna a Torino, oggi». Nato da un’idea dell’associazione Emily, con il contributo operativo della Scuola Holden di Torino, il volume propone 14 interviste rivolte a donne torinesi caratterizzate da impegni sociali e lavorativi, professionalità e storie di vita molto differenti ma con un tratto in comune: sono storie di donne «capaci di fare» e che fanno coraggio ad altre donne. Per informazioni: [email protected] a) Diritti: sensibilizzare sul diritto alla parità e alla non discriminazione nonché sulla problematica delle discriminazioni multiple b) Rappresentatività: stimolare il dibattito sulle possibilità di incrementare la partecipazione alla vita sociale dei gruppi vittime di discriminazioni nonché una partecipazione equilibrata alla vita sociale di uomini e donne. d) Rispetto: promuovere una società più solidale, sensibilizzando i cittadini sull’importanza di eliminare gli stereotipi, i pregiudizi e la violenza, di favorire buone relazioni tra tutti i membri della società. Per saperne di più: www.consiglieraparitatorino.it blog Novità Normative Direttiva 2006/54/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 Riguardante l’attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego. Contiene disposizioni intese ad attuare il principio della parità di trattamento per quanto riguarda: a) l’accesso al lavoro, alla promozione e alla formazione professionale; b) le condizioni di lavoro, compresa la retribuzione; c) i regimi professionali di sicurezza sociale. La direttiva offre una serie di definizioni in merito a concetti quali: discriminazione diretta, discriminazione indiretta, molestie, molestie sessuali, retribuzione, regimi professionali di sicurezza sociale. Prevede importanti novità circa l’adozione da parte degli stati membri dell’Onere della prova: spetta cioè alla parte convenuta provare l'insussistenza della violazione del principio della parità di trattamento qualora chi si ritiene discriminata/o (lavoratrice/ore) abbia prodotto dinanzi ad un organo giurisdizionale, o altro organo competente, elementi di fatto in base ai quali si possa presumere che ci sia stata discriminazione diretta o indiretta. www.consiglieraparitatorino.it/normativa.htm Ciò che nel frattempo è difficile misurare è l’efficacia reale delle politiche di Pari opportunità, anche in una provincia come quella di Torino che è evidentemente all’avanguardia. Basta pensare che anche con un Presidente uomo, Saitta, in Giunta si è mantenuto un rigoroso 50%; oppure che crescono le donne con grandi responsabilità nell’imprenditoria, nel commercio e nell’artigianato, nel sindacato e nella società. Stiamo presentando un esempio di buone prassi ad ogni uscita della nostra newsletter per permettere confronti e emulazioni. Le positività non mancano ma sono ancora carenti indicatori scientifici e un dibattito politico serio al riguardo. Vi invitiamo a intervenire sul nostro blog per dirci ciò che pensate al riguardo. LAURA CIMA Consigliera di Parità della Provincia di Torino Ufficio Consigliera di Parità della Provincia di Torino Via Maria Vittoria 12 - 10123 Torino - Tel 011 8612771 Fax 011 8612889 e-mail: [email protected] www.consiglieraparitatorino.it NewsLetter a cura di Kami comunicazione - in collaborazione con l’Ufficio Consigliera di Parità 4 dicembre 2006 - La Consigliera di Parità della Provincia di Torino www.etabeta.it continua da pag.1