20 Sabato, 24 settembre 2011 ComoCronaca Inaugurazione. Sabato 24 settembre, sulla collina di Lora U n “regalo” per don Luigi Guanella in occasione della sua canonizzazione: sabato 24 settembre si terrà la solenne inaugurazione della “Casa di Gino”, sulla collina di Lora, dopo i lavori di ristrutturazione e ampliamento di cui è stata oggetto negli ultimi anni. Una bella storia, quella della “Casa di Gino”, che merita di essere ricostruita e raccontata grazie alle ricerche fatte da Gianni Magni, Coordinatore generale della Casa. Nel 1946 il superiore della Casa Divina Provvidenza di Como, in accordo con il Vescovo di Como mons. Alessandro Macchi, intendeva procedere all’acquisto di un terreno per coltivare frutta e verdura da utilizzare per le proprie necessità interne. Il parroco di Lora, don Giuseppe Majocchi, volle contattare i ricchi coniugi Carlo e Nedda Grassi che nel 1937 avevano acquistato la proprietà Salterio a Lora (villa padronale, innumerevoli case coloniche e 45 ettari di terreno), mettendoli al corrente delle necessità della Casa Divina Provvidenza. Carlo Grassi «uomo di non comune attività, si era creata con le sue mani la propria fortuna, della quale faceva largamente parte a tutti coloro che a lui avessero anche semplicemente espresso necessità di aiuto». Nato a Salonicco da padre siciliano e da madre belga, si stabilì da giovane al Cairo, dove riuscì a creare un vero e proprio impero commerciale, fondato principalmente sul tabacc o, di cui era uno dei più importanti produttori esportatori in tutta Europa; fu anche appassionato collezionista di opere d’arte e archeologiche e frequentatore di artisti e letterati. I Grassi dunque risposero con grande generosità, decidendo di donare alla Congregazione dei Servi della Carità – Opera Don Guanella, le loro proprietà di Lora, per ricordare il figlio Gino, morto nel 1941 durante la battaglia di El Alamein. Già il 4 settembre 1946, dalla Casa Divina Provvidenza di Como, salirono a Lora i primi religiosi con alcuni ragazzi disabili e il 16 febbraio dell’anno seguente si arrivò Nuova luce per la Casa di Gino Un “regalo” per don Guanella. La presentazione dei lavori di restauro ed ampiamento effettuati negli ultimi anni al formale atto di donazione con l’impegno per l’Opera Don Guanella di «gestire con carattere permanente una scuola o colonia agricola od altra sua istituzione benefica da intitolarsi Casa di Gino», che potesse consentire ad altri giovani, più sfortunati, di crescere e inserirsi nella società attraverso l’istruzione e l’apprendimento di un mestiere. Ebbe così inizio l’attività della “Casa di Gino”, che si strutturò prevalentemente con attività agricola (orti, frutteti) e zootecnica (allevamento dei bovini, del pollame, dei conigli). Nel 1947 Carlo Grassi, per onorare le spoglie del figlio riportate in patria ampliò la cappella, che venne abbellita con due dipinti della scuola di Raffaello e con lampade in stile moresco del XIII secolo. Nel decennio successivo alla morte di Grassi (1950), con l’attento e affettuoso sostegno della moglie Nedda, vennero potenziate le attività dell’azienda agricola, con i primi investimenti in macchinari agricoli: trattori apparecchi falcianti, aratri foto william ed autocarri, tanto che il comune di Como offrì alla Casa il servizio di raccolta rifiuti del quartiere. Venne dato un notevole impulso anche al settore zootecnico, con l’ammodernamento delle stalle nel 1958. Mentre i coloni si allontanavano dalle loro case, grazie ad un finanziamento erogato nel 1953 dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, si avviarono i lavori di ristrutturazione degli alloggi per accogliere sempre più numerosi giovani. Inizialmente potevano «essere ammessi tra i 14 e i 16 anni, quegli adolescenti che non presentavano malformazioni fisiche o sensoriali da pregiudicare ogni tentativo sul piano del lavoro»; nel 1965 con l’istituzione dell’obbligo di frequenza scolastica fino ai 14 anni, venne innalzata l’età di ammissione ai 15 anni. Soprattutto negli anni Sessanta e Settanta dello scorso secolo la Casa, indicata da tutti come la “Casa del Sorriso”, assunse un ruolo di carattere nazionale ed internazionale per il valore della proposta riabilitativa e la visione antropologica della persona disabile, mutuata dalla geniale intuizione di don Guanella. Ci spiega Gianni Magni: «Nell’ultimo decennio, nel quadro generale delle mutate necessità del territorio e del cambiamento delle politiche sociosanitarie, sono nate le scelte strategiche che hanno visto il rilancio progettuale e strutturale della “Casa di Gino”. Si è approfondita la collaborazione con i Servizi Sociali per interventi in favore di persone portatrici di disabilità psichica o con manifestazioni a carattere psicotico, al termine dell’obbligo scolastico o all’insorgere dell’impossibilità di permanenza continuata nella propria famiglia. Con un imponente investimento è stato ristrutturato il corpo principale della casa di Gino, che nel solco della propria tradizione ospita in regime di residenzialità disabili adulti in piccole comunità sociosanitarie. Lo stile di famiglia e l’attenzione ai bisogni della persona consentono alla Casa di offrire percorsi personalizzati per favorire processi di realizzazione del sé mediante attività legate al lavoro in spazi e tempi a misura della persona disabile». Gli fa eco il Superiore, don Remigio Oprandi: «Filo conduttore di oltre sessant’anni di attività rimane l’attenzione e la promozione integrale della persona svantaggiata, il vero padrone di casa, secondo quanto ci ha insegnato il nostro Fondatore, che il prossimo 23 ottobre sarà canonizzato. Il nostro impegno educativo nel campo della disabilità ha la sua ragione in una chiamata di Dio, che ci rende partecipi del carisma di don Guanella e ci chiede di continuare la sua opera in favore delle persone in difficoltà. Pertanto, il nostro servizio educativo, riabilitativo e assistenziale è via di evangelizzazione e costituisce il nostro contributo specifico alla missione della Chiesa nella comunità locale». pagina a cura di SILVIA FASANA Lora: programma dei festeggiamenti I l programma dei festeggiamenti: 24 settembre, inaugurazione ore 9.30 saluti del superiore senerale p. Alfonso Crippa, e del superiore provinciale don Remigio Oprandi. Saluti delle Autorità; ore 10.00 “La disabilità e la proposta dell’Opera Don L’inaugurazione ufficiale Guanella” (prof. Vittore Mariani, docente di Pedagogia sabato 24 settembre. all’Università Cattolica di Il 25 settembre la festa Milano); della Famiglia ore 10.45 presentazione della Casa di Gino: cenni ore 11.30 Preghiera e Benedizione della nuova storici, situazione attuale e struttura; prospettive (sig. Gianni Magni, ore 11.45 Inaugurazione, apertura della mostra coordinatore generale della e visita della Casa; Casa di Gino); ore 12.30 pranzo a buffet; ore 11.15 presentazione Opuscolo/Carta dei Servizi 25 settembre – Festa della Famiglia (don John Joseph Xavierraj, ore 9.30 saluti del superiore provinciale, del Vicedirettore della Casa di vicedirettore e del coordinatore (nel Salone) Gino); ore 10.30 S. Messa presieduta dal Superiore Generale P. Alfonso Crippa ore 11.30 Visita della Casa e della mostra ore 12.30 Pranzo a buffet con tutti i partecipanti ore 15.00 Concerto del Corpo Musicale Da sabato 25 settembre sono allestite una mostra fotografica delle attività occupazionali e residenziali realizzata dagli ospiti della Casa e un’esposizione degli attrezzi e degli utensili della colonia agricola. Dal 1° ottobre sarà possibile visitare la mostra e l’esposizione tutti i martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle 12.00. Per i gruppi (scuole, associazioni, ecc…) sarà possibile concordare visite oltre gli orari indicati. Per informazioni: “Casa di Gino”, via Oltrecolle 36, Como-Lora; tel 031.282175; fax 031.282579; e-mail: [email protected]; sito internet: www.casadigino.com.