L'ECO DI BERGAMO
DOMENICA 23 NOVEMBRE 2014
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II rilancio del villaggio operaio
«Crespi, non lasciateci da soli»
L'appello del sindaco di Capriate per la ripartenza del sito: «Serve uno sforzo comune»
E s'inizia a lavorare di squadra: dal distretto alla mobilità. «Deve essere un luogo vivo»
Crespi d'Adda
FAUSTA MOR ANDI
d'insieme, delle sinergie che vadano per esempio da Crespi a
Sotto il Monte, coinvolgendo il
territorio in modo ampio e lavorando anche sulla formazione
degli operatori economici». Passi faticosi, ma anche qui qualcosa si muove, per esempio con il
piano, presentato pochi giorni
fa per ottenere fondi regionali,
di un «distretto dell'attrattività»
dell'Isola Bergamasca.
Dalle finestre si scorgono i profili delle case, del castello, della
ciminiera di Crespi d'Adda. Il
futuro prova a disegnarsi da qui,
dalle vecchie scuole di un prezioso villaggio operaio che non
vuole diventare solo un museo,
ma svilupparsi come luogo vivo,
capace di evolversi e di rilanciarsi.
Lo stallo (se non declino) è Il «pacchetto»
stato lungo, ma finalmente, rile- Intanto, grazie a un progetto del
va in apertura il sindaco di Ca- valore di 240 mila euro, promospriate San Gervasio, Valeria Ra- so dal Comune e cofinanziato da
daelli, «adesso qualcosa sta cam- Fondazione Cariplo, sono state
biando: la centrale
^^ possibili a Crespi una
serie di azioni specifipotrà essere riattivata, e c'è in previsione
UneSCO SÌ che, tra cui alcune atcon Adda Energi di
mirn nnfho ^v^ di studio, di
mira antne C0invoigimentodelia
consentire anche delle visite guidate. E la
ad comunità locale, di
fabbrica è stata acquituristica,
allentare promozione
sita dal Gruppo Pere il lancio, proprio ieri
ilPatto mattina, del sito ufficassi, con cui abbiamo la possibilità di
www.crespidi stabilità ciale:
daddaunesco.org.
stilare un protocollo
d'intesa che stagiàlaLa mattinataha visciando il segno sul
sto la presenza di tannostro territorio reti rappresentanti delcuperando la ciminie- A dicembre le istituzioni: dal predella Provinra». Segnali di una
e gennaio sidente
possibile ripartenza
cia Matteo Rossi al
di tutto il villaggio, ma
i «tavoli» consigliere regionale
Mario Barboni, passu questo l'appello,
per
davanti ai rappresen,
,
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sando per
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parlaM*
Le Strategie mentare Pd Elena
tanti dei diversi livelli
istituzionali, arriva
dì insieme Carnevali, che ha assicurato l'impegno a
forte e chiaro: «II Comune di Capriate non
sottoporre il sito di
può farcela da solo, bisogna inte- Crespi anche all'attenzione del
ragire tutti insieme».
ministero per i Beni culturali. E
E proprio la partecipazione il poi l'università, Promoisola (che
tema chiave del#crespiforum, a Crespi gestisce l'infopoint), e
lanciato ieri mattina: una serie Stefano Zenoni, in rappresendi tavoli che a dicembre e genna- tanza del Comune di Bergamo,
io puntano a far dialogare citta- a sua volta impegnato nel cercadini, associazioni, istituzioni sul re di ottenere un riconoscimenfuturo di Crespi. Perché far rete, to Unesco relativo alle fortificasuonerà la carica sul finale Ro- zioni veneziane: «Possiamo
berto Ghidotti dell'Ascom, non pensare - ha osservato - di copuò più essere solo una bella struire degli itinerari sulla nointenzione. «O cominciamo a stra storia industriale. E poi c'è
passare ai fatti - ha detto - o tra la mobilità: andiamo verso la
un anno saremo ancora qui a costituzione di un'agenzia di badirci le stesse cose. Questa è una cino unica per il trasporto pubgrande opportunità. Ma per pro- blico, può diventare l'occasione
muovere il territorio non pos- per studiare percorsi di fruibilisiamo muoverci per comparti- tà turistica anche per realtà comenti stagni: occorre che tutti me Crespi».
gli attori sviluppino una visione
Insomma, tutti d'accordo sul-
1. Una veduta del villaggio di
Crespi d'Adda; 2. Un momento
del convegno con il sindaco
Valeria Radaelli e il presidente
della Provincia Matteo Rossi;
3. L'ingresso delle vecchie
scuole all'incontro che ha
lanciato #crespiforum. Obiettivo: far rete FOTO BOLOGNIW
l'importanza di lavorare insieme. E se la promozione e lapre- II nuovo portale
senza online sono sempre più
importanti, nel dibattito gli interventi dei cittadini portano
l'attenzione anche sulla gestione
pratica del sito: dalla cura delle
strade e delle case, ai servizi che
nel tempo si sono andati riducendo, fino alla possibilità di Sapete dovesi trova lo«Scalù»?Eche
proporre degli eventi culturali cos'è la «Gamba de lègn»? Sono tra le
o artistici nel villaggio. «Il modo tantecuriositàcheda ieri si possono
migliore per essere concreti, e scoprire nellasezione«Lessico famiper fare le proprie proposte, è liare» del nuovo portale di Crespi
partecipare ai tavoli che ora si d'Adda, www.crespidaddauneapriranno - ha concluso il sinda- sco.org. Il sito web (promosso dalla
co Radaelli -. L'associazione che cittàdiCapriate con ilsostegnodi Fonriunisce i 49 siti Unesco italiani dazione Cariplo) è stato presentato
sta provando anche a chiedere duranteil#crespiforumda Marco Raun allentamento del Patto di sta- vasio, della scuola Holden di Torino.
bilità per le amministrazioni che Èconsultabileinitalianoein inglese
li gestiscono: vedremo cosa si («Altrelingue potranno poi essere agriesce a ottenere. Intanto, pur gi unte», ha spiegato i I curatore) e racsapendo che non è facile, andia- coglie numerose fotografie e video
mo avanti». Con la convinzione del villaggio. Oltre a materiale inteche possa essere davvero la volta ressante per la lettura: la storia del
buona. •
villaggio,isuoiprotagonisti,persino
Sul web curiosità, storie e fotografie
con un «lessico familiare» e «lentezza»
ORIPRODUZIONE RISERVATA
«cinque motivi per visitare Crespi
d'Adda»,tracuispiccala«lentezza»
chechiunqueabbiacamminatoperle
tranquille viehasperimentatoinprima persona.
Non mancano poi alcuni consigli per
unavisita«responsabile»,ricordando tra l'altro che in quelle case così
pittorescheabitanotuttoradellefamiglìe. Unostrumento, il por tale, che
ora vuolecrescereediventare volane
perunamiglioreconoscenzadelvillaggio e dei suoi tesori. Ma internet
non vuoi dire solo sito ufficiale: per
Crespiisonostateapertepagineanche
sui principali social network (Facebook,Twìtter,Youtube).Canali,hafatto notare l'esperto Andrea Boscaro,
traipiùsignificativi oggi per promuovereilterritorioinmodocreativoea
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Le buone pratiche per salvare le case
CRESPI D'ADDA
Pezzi importanti di
storia e di paesaggio, ma al tempo stesso luoghi vivi, abitati da
famiglie, con le loro esigenze
che mutano nel tempo.
Le case di Crespi sono un
esempio emblematico della sfida che riguarda tutto il villaggio
e che, per usare le parole del
professor Paolo Gasparoli del
Politecnico di Milano, si gioca
nel garantire «il massimo della
conservazione, ma al tempo
stesso regolare la trasformazione: questo è un sito chehabisogno di evolversi». E poiché la
popolazione locale è protagoni-
sta di questi passaggi, ieri è partita anche la distribuzione di un
opuscolo con le «buone pratiche
di intervento» sugli edifici di
Crespi: una serie di linee guida,
elaborate con l'aiuto del Politecnico, che puntano a far convivere adeguamenti degli edifici e
salvaguardia del valore particolare del sito. Offrono per esempio a proprietari e progettisti
alcune opzioni-modello su come rivedere gli spazi interni delle abitazioni (che all'epoca erano pensate per famiglie molto
numerose), senza operare grandi demolizioni, ma riorganizzando in modo più moderno. E
Linee guida per le case di Crespi
costi contenuti. Il rovesciodell
dagliaèilrischiodiincassarequalche
commento negativo, ma proprioperché«isocial media nonsonoun porto
sicuro, quanto piuttosto una barca un
po' instabile importante creare reti
di relazioni.raccontarsi inmodo realistico e non eccessivo, e allargare il
coinvolgimento».
ElastoriadiCrespipotrebbediventareancheunlibro.scrittoda giovanissimi per i loro coetanei: «Abbiamo
tenuto un corsodi scrittura creativa
alle scuole mediedi Capriate, con una
ventinadi ragazzi - ha spiegato Ravasio -. Ne è uscito un testo che è stato
propostoaun editore di Milano:stiamo lavorando perarrivare alla pubblicazione». F.MOR.
poi ci sono le indicazioni perla
tinteggiatura esterna delle villette, che approfondiscono anche le tecniche di applicazione
dei materiali, per conservare il
più possibile le caratteristiche
originali degli edifici.
Sono state schedate, infine,
una serie di tettoie e di altre
strutture esterne alle case, sorte
nel tempo in modo in certi casi
un po' disordinato per rispondere a esigenze nuove, come quella
di un box o posto auto. «Nel rivedere il piano particolareggiato
di Crespi, vedremo come gestire
tutto questo materiale - spiega
il sindaco, Valeria Radaelli -. Di
certo sarà un tema da discutere
con la popolazione, in un percorso condiviso». •
F. M.
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II rilancio del villaggio operaio «Crespi, non lasciateci da soli