Mattino 25 settembre _MATTINO specchio 290x440 23.09.11 11.03 Pagina 36 36 www.mattinonline.ch il Mattino della domenica 25 settembre 2011 Una risposta al segretario del Partito Comunista ticinese GIORGIO PIONA Negli scorsi giorni sulla rubrica opinioni della Regione Ticino il sig. Massimiliano Ay, segretario del Partito Comunista ticinese, ha denunciato i metodi di reclutamento usati nell’esercito Svizzero, in particolare l’ostruzionismo degli ufficiali preposti alla scelta del normale servizio militare, o l’alternativa al servizio civile. Secondo il segretario del Partito Comunista nostrano, gli ufficiali responsabili del reclutamento opererebbero con metodi intimidatori per impedirne il passaggio al servizio civile. È relativamente facile nascordersi nel servizio civile. Anche il servizio militare è sempre stato un’ aiuto alla colletività, anche in caso di calamità. Oggi è facile rifiutare gli ordini e l’addestramento. È facile vantarsi di aver smontato il FASS 90, e di rifiutarsi di rimontarlo. A tal proposito, vorrei ricordare al segratario del Partito Comunista Ticinese, l’ordine 227, emesso direttamente da Josif Stalin il 27 luglio 1942 a Stalingrado. Esso decretava che tutti i membri dell’ Armata Rossa che si fossero ritirati o avessero altrimenti lasciato le loro posizioni senza averne ricevuto l’ordine, sarebbero stati giustiziati sommariamente. È conosciuto anche come l’ordine: -Non un passo indietro-. L’ordine 227 autorizzava inoltre la punizione alle famiglie dei disertori e istituiva delle unità speciali (Shtafnyi) composte da codardi cui erano affidati i compiti più pericolosi. Gli “Shtrafnyi” erano spesso usati come sminatori: l’intera unità veniva semplicemente mandata ad attraversare il sospetto campo minato. Nell’armata Rossa, non c’era un servizio civile... Anche la Russia Comunista ha sempre sostenuto un esercito forte e motivato. Mentre le foglie morte erano condotte in Siberia. In ogni caso, più che una foglia morta come diceva il generale Henri Guisan, chi come me ha prestato 545 giorni di servizio preferisce un’altra citazione, quella del difensore di Stalingrado Vasilij Zajcev: “Non si tratta di morire per il proprio Paese, bensì fare in modo che il nemico muoia per il suo”. Si vis pacem, para bellum. L’euro è da eliminare subito CONSTANTIN COJOCARIU, CHIASSO In Europa non può sopravvivere una moneta unica se questa non è collegata ad un sistema finanziario unico. Il sistema finanziario unico non può essere imposto quando abbiamo popoli diversi, con livelli diversi di vita, con necessità diversi, con delle mentalità e culture diverse. Questa cosa non si può fare mai! Le lettere destinate a questa rubrica devono giungere in redazione entro il mercoledì mattina, devono essere corredate da nome, cognome, numero di telefono, e-mail e indirizzo dell’autore (chi desidera che la sua firma non venga pubblicata deve espressamente indicarlo e spiegare il perché). La redazione si riserva il diritto di accorciare lettere troppo lunghe (i testi brevi hanno più possibilità di essere pubblicati). Scritti anonimi verranno cestinati, chi ha qualcosa di interessante da dire o da segnalare può senz’altro farlo senza bisogno di nascondersi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Il giornale non si assume la responsabilità per invii, anche raccomandati, di documenti originali. Una giustissima Europa era quella degli stipendi e prezzi uguali per tutti i suoi popoli, che teneva lontano anche il via-vai di persone da un paese all’altro, invece nell’UE, né le regole della circolazione stradale non sono uguali per tutti! La moneta europea dovrà sparire quanto prima possibile perché fa soffrire troppo i popoli! I politici devono arrivare tutti alla conclusione che la moneta unica deve essere eliminata subito. La burocrazia di Bruxelles ritarderà l’uscita dell’euro, ma alla fine questo succederà sicuramente! Invece di fare delle manovre finanziarie, i politici, tutti uniti, dovranno decidere l’abolizione dell’euro! Il mondo dovrà investire in dollari, in franchi svizzeri, in oro o altri metalli preziosi per far partire la crescita tanto desiderata. In un continente “globalcanizzato” e “gloafricanizzato” andare avanti con i vecchi metodi sarà molto difficile e si entrerà in una recessione totale. La Grecia, il Portogallo, la Spagna e l’Italia dovranno uscire subito dalla zona euro. L’Europa è stato un immenso “villaggio di vacanza” per i furbi(vedi l’Italia) e per la burocrazia. Adesso è arrivato il conto da pagare! Lo Stato non può più proteggere, incoraggiare e sovvenzionare nessuno, perché lo stato non è Dio in persona! Mi sembra che il Dio in persona adesso è la Svizzera che ha deciso di fare un cambio fisso eurofranco(uno e venti, per il momento), una cosa sbagliata! Il nostro paese dovrà smettere di fare un cambio fisso euro-franco perché non ha niente da guadagnare. Rischiamo di fallire anche noi, chiedendo dopo l’elemosina, con le grandi banche accanto a noi. A questo punto (con un cambio fisso di 1.40 come chiedono i politici di sinistra) conviene entrare nell’euro zona e fare il girotondo con l’Italia, la Spagna e la Grecia! Questa crisi modificherà totalmente la carta geo-politica del nostro continente, l’UE sparirà, il suo posto sarà preso da tre unioni regionali: l’Unione nord-europea, l’Unione dei Balcani e l’Unione Mediterranea. La Svizzera formerà insieme all’Austria un’Unione neutrale. Addirittura la famosa America rischia fra poco, in seguito alla crisi, di frammentarsi in diversi stati come l’ex URSS! Se non stiamo attenti, moriremo anche noi, come quello stupido, che è morto davanti al Pronto soccorso di Zurigo perché non sapeva cosa significa Rettungsstelle (Pronto soccorso)! In difesa dei Testimoni di Geova ILRANA PONZO Egregi signori, da quasi sei mesi pensavo di scrivervi in merito ad un’epistola del titolo “INTERVENIRE CONTRO LE SETTE” da voi pubblicata in aprile u.s. (poco dopo le elezioni) e che contiene delle accuse abbastanza forti nei confronti del testimoni di Geova. Premetto che sono di religione ortodossa mentre mio marito è cattolico; tuttavia da circa 8 anni mi interesso alla fede dei testimoni di Geova, frequento ogni tanto le adunanze poiché una mia vicina di casa una di loro - è diventata per me la migliore amica. In tanti anni la mia amica o suo marito non hanno mai provato a convertirci. Vedendo il modo in cui il loro matrimonio scorgeva, gli atteggiamenti loro dinanzi a tante vicissitudini così come il comportamento della loro figlia, abbiamo iniziato noi a toccare certi argomenti, in modo da condividere opinioni e comprendere uni gli atri. I mittenti della lettera sopra citata menzionavano la proibizione dei testimoni di Geova di votare, gli abusi su minori manifestati con l’impedimento ai loro figli di partecipare a certe manifestazioni a scuola; la lettera indicava altresì “continuano ad agire indisturbati su territorio, andando di porta in porta”. I Testimoni di Geova invece non solo rispettano le leggi e pagano prontamente le tasse , ma sono bravissimi genitori e solo chi li frequenta può constatarlo. Ci sono cattolici e protestanti in Ticino che cercano di evadere il fisco o non pagano i premi della Cassa malati e le tasse per protesta e nel contempo non votano per la convin- zione che sia inutile e che “tanto poi i politici fanno quel che vogliono”: quale è la differenza tra un cattolico che ha questi atteggiamenti ed un testimone di Geova che è convinto che solo Dio potrebbe governare? Ho potuto vedere con i miei occhi, lungo 10 anni di crescita della figlia di questi miei amici, come la bambina sia stata educata senza proibizioni diverse da quello che un buon genitore pone ai figli che desidera diventino buoni cittadini e persone integre. spazio aperto domande e trovare risposte, dandoci spunti per diventare migliori. Vale la pena iniziare a conoscere i Testimoni di Geova e comprendere che, anche se certe loro convinzioni non possono essere subito condivise perché forse troppo “alla lettera” rispettano la Bibbia in una società che si è evoluta dai tempi di Cristo, nel tempo queste si dimostrano alquanto fondate e bisogna rispettarle. I parchimetri furbacchioni.... M.B, LUGANO Che vanno da porta a porta, cercando di convincere la gente che la Bibbia contenga buonissimi insegnamenti? Ma i cattolici che fanno? Non vediamo alla TV i discorsi del Papa, non vediamo Don Grampa del nostro Ticino che parla ai fedeli? Non ci sono dei Cantoni che obbligano le persone a pagare la tassa di culto? La TV che mi propone di sentire un Papa che era un nazista in gioventù è meno invadente di un testimone di Geova che desidera lasciarmi alla porta un opuscolo con citazioni della Bibbia? Bibbia che è la stessa dei cattolici, salvo che il nome del Signore è sostituito da “Geova”; e “Geova” è un nome che sta scritto sui soffitti e muri di tantissime chiese nel mondo, poiché proviene dall’ebraico e quindi riportato avanti per molti secoli dopo Cristo; basta indagare un po’ e constatare come la non sapienza porta a puntare il dito. Le manifestazioni a scuola non giovano sempre a chi li frequenta, considerato che oggigiorno molti ragazzi hanno poco rispetto delle regole e mancano di rispetto tutti i docenti; nella mia gioventù anche i miei genitori sceglievano a quali manifestazioni lasciarmi andare ed alle quali no, a seconda di chi ci andava e chi avrei dovuto frequentare se vi avessi presenziato. Ho avuto occasione di constatare come i testimoni di Geova intrattengono dei rapporti di amicizia e vivono con i compagni di fede che chiamano “fratelli “ e “sorelle” ed è lodevole. Pensate alla Chiesa Anglicana ed ai suoi adepti: la loro scissione dalla Chiesa cattolica deriva dalla decisione univoca del re Enrico VIII di annullare il suo matrimonio con Caterina d’Aragona (avendo già avuto delle figlie femmine con lei!!!) per sposare Anna Bolena. Sono passati quasi 500 anni da allora e nessuno pensa che gli anglicani siano una setta! I testimoni di Geova non fanno niente che possa incrinare la società; anzi, con il loro sforzo di rispettare i comandamenti biblici, aiutano a non perdere di vista e rinunciare ai valori che una volta erano parte intrinseca di moltissime famiglie. La gente oggi ha poca coscienza di sé, non trova tempo per nessuno se non per se stessi, le famiglie si dividono, prevale la parola “io”, lo spirito della società moderna è impoverito. Io e mio marito siamo felici che una coppia di testimoni di Geova abbia accettato lungo gli anni di diventare un po’ amici, aiutandoci a migliorare il nostro matrimonio, delle volte in crisi gravi come tanti altri, aiutandoci a porci Ma é possibile che anche nelle cose più semplici vi sia l'inghippo per fregare il prossimo? È il caso dei parchimetri a Lugano dove l'eventuale credito di tempo rimasto non viene computato a chi paga il parchimetro successivamente. Capita dunque, per esempio, che se la tariffa é di CHF 1.-- per 30 minuti e si paga quando il parchimetro ha ancora un credito di tempo di 23 minuti, il parchimetro computerà 30 minuti anziché 53. Se a ciò si aggiunge l'impossibilità di disporre di tariffe per soste inferiori ai 30 minuti e/o di poter pagare con monetine di conio inferiore al franco, la truffa diventa gigantesca ed il prezzo di occupazione effettiva di un posteggio esorbitante. Mi si dirà: "e allora usa i mezzi pubblici...!". Certo, rispondo io, ma con la speranza di non avere la sfiga di avere una sola moneta da 5 CHF in tasca e trovarmi di fronte a uno di quei distributori automatici di biglietti della TPL che, nell'esplosione di colori che li contraddistingue, recano la frase quasi invisibile "l'apparecchio non dà resto". 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