I PRODOTTI DI
Modelli per la valutazione dei rischi, Kit, Linee guida, …
Strumenti operativi per la gestione
del rischio stress
(cod. 300.48)
DIMOSTRATIVO
STRUMENTI OPERATIVI PER LA
GESTIONE DEL RISCHIO STRESS
S t r u m e n t i
P E R
L A
o p e r a t i v i
G E S T I O N E
D E L
R I S C H I O
S T R E S S
(Cod. 300.48)
Con l’introduzione dell’obbligo di valutare i rischi derivanti
da stress negli ambienti di lavoro, di fatto si è aperta una
strada nel processo di valutazione dei rischi, fino ad oggi
mai percorsa.
Lo strumento proposto per la gestione del rischio stress
lavoro correlato, si colloca in un’ottica di “opportunità”
offerta al datore di lavoro, addentrandosi in argomenti che
spaziano
dall’organizzazione
comunicativi
interni,
del
passando
lavoro,
per
ai
processi
elementi
oggettivi
riguardanti gli ambienti di lavoro ed il processo produttivo.
Il prodotto risulta essere completo, per quanto concerne l’adempimento degli aspetti
normativi, con il valore aggiunto di approcciare la problematica sotto i due diversi aspetti,
“oggettivo e soggettivo”, permettendo così al Datore di lavoro l’effettuazione e/o la
programmazione di interventi mirati, anche in quelle situazioni in cui il livello di rischio risulta
essere basso, sradicando possibili situazioni che potrebbero avere conseguenze future di
difficile gestione.
Gli strumenti operativi presenti all’interno del prodotto sono stati realizzati da tecnici di
prevenzione e protezione, da psicologi del lavoro, da responsabili di risorse umane e da Datori
di lavoro al fine di creare uno strumento che affrontasse il problema a 360°.
E’ proprio a tali figure che il prodotto si rivolge con la finalità di considerare la valutazione del
fattore di rischio quale opportunità di crescita/miglioramento, coinvolgendo figure strategiche
ed offrendo una analisi dei risultati mirata ed attenta.
w w w . p o l i s t u d i o . i t
Guida all’uso MASTER STRESS LAVORO CORRELATO
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STRUMENTI OPERATIVI PER LA GESTIONE DEL
RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO
(guida all’uso)
Premessa
Attualmente i riferimenti per eseguire la valutazione del rischio stress lavoro correlato sono da
ricercare nella normativa che segue.
Documenti di riferimento:
1. D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
2. Documento di consenso sullo stress commissionato dalla Società Italiana di Medicina del Lavoro
e Igiene Industriale (SIMLII)
3. Linee guida - La valutazione del rischio stress lavoro correlato: proposta metodologica, ISPESL
4. Valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato – GUIDA OPERATIVA, Coordinamento
tecnico interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro
5. Accordo europeo sullo stress da lavoro (08/10/2004) recepito in Italia in data 09/06/2008
Struttura del CD e contenuti
Il CD contiene:
1. la cartella Doc_Riferimento al cui interno si trovano i riferimenti normativi da utilizzare e che
sono stati utilizzati per impostare e redigere il master di valutazione;
2. la cartella CHECK LIST compilate al cui interno si trovano le 3 check list compilate utilizzate per
la compilazione della valutazione utilizzata come modello di esempio;
3. la cartella percorso formativo al cui interno è presente un percorso formativo tipo rivolto ai
soggetti preposti ed a tutti i lavoratori;
4. la check list (EXCEL) da compilare durante l’effettuazione dei rilievi;
5. lo schema tipo/modello (WORD) da utilizzare per la redazione del documento di valutazione del
rischio stress lavoro correlato.
Struttura e compilazione della check list
La check list è realizzata in Excel: il file contiene vari fogli di lavoro denominati e descritti come di seguito
indicato.
E’ bene ricordare che somministrazione e conseguente compilazione della check list potranno avvenire
in un unico contesto, finalizzato alla valutazione dell’intera struttura aziendale (unica check list), oppure,
per aziende con elevata complessità organizzativa, è consigliabile somministrare la check list a diversi
gruppi di lavoro sulla base di una suddivisione per partizioni omogenee o per mansioni omogenee (si
otterranno quindi più chek list, una per area aziendale individuata).
STRUTTURA E COMPILAZIONE:
1. “PRIMA PAGINA”: pagina introduttiva in cui vengono riportati collegamenti ipertestuali per
l’accesso ai vari fogli di lavoro;
2. “SCHEDA AZIENDA”: Le informazioni riportate all’interno di tale foglio di lavoro prevedono, oltre
ai dati identificativi dell’azienda, l’identificazione delle persone che costituiscono il singolo
gruppo di lavoro a cui verrà sottoposta la check list;
Guida all’uso MASTER STRESS LAVORO CORRELATO
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3. “INDICATORI AZIENDALI”: è stata inserita una colonna atta a chiarire al compilatore della
check list, i vari items richiesti; a seconda delle celle che verranno contrassegnate, verrà
evidenziato automaticamente nella colonna denominata “Aree di miglioramento” una “x”
indicante l’item da considerare, che andrà ad influenzare l’identificazione del livello di rischio. La
seconda parte del foglio riporta alcuni indicatori che, se presenti, rimandano direttamente il
Datore di lavoro ad una analisi di tipo soggettivo. Operativamente quindi l’inserimento di una “x”
nella colonna del si porterà a far apparire automaticamente l’indicazione che prevede quanto
sopra descritto;
4. “CONTESTO - CONTENUTO”: in entrambi i fogli di lavoro sono presenti diversi sotto items di
valutazione all’interno dei quali sono individuabili i singoli indicatori di rischio. In sede di
somministrazione il valutatore apponendo una “x” nelle celle SI o NO verranno visualizzati, nelle
colonne caratterizzate dal colore arancio, i contesti e le tipologie di intervento. Per tali
motivazioni le celle risulteranno protette ad eccezione di quelle riportanti le diciture “SI”, “NO”,
“REFERENTE” e “DATA” in cui necessariamente dovrà essere inserito il contenuto da parte del
valutatore. Infine per quegli items in cui la problematica può sussistere sia nella dimensione
oggettiva che in quella soggettiva si lascia la compilazione dell’ultima colonna “Da compilare in
sede di somministrazione” all’interpretazione del tecnico, come evidenziato nell’immagine
sottostante.
AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO
N
INDICATORE
1
CHIARIMENTI SU DOMANDE
Esposizione a rumore sup. al secondo livello d’azione
Adempimenti oggettivi relativi a
lle codizioni riguardanti la
sicurezza e salute sul luogo di
lavoro. Le domande possono dar
luogo anche alla valutazione
soggettiva qualora, pur essendo
adeguate le condizioni degli
ambienti di lavoro, sussista la
percezione soggettiva dei
lavoratori di situazioni di pericolo
INTERVENTI OGGETTIVI
INTERVENTI SOGGETTIVI
OBIETTIVI
Migliorare le condizioni di sicurezza
Attuazione del programma delle
Interventi mirati con colloqui sul lavoro di tutte quelle tipologie di
misure volte alla riduzione
personali, Work group a cura di rischio che potrebbero influire
dell'esposizione a rumore (D.Lgs.
esperti
sull'equilibrio psicofisico dei
81/08 art. 192 comma 2)
lavoratori
REFERENTE
DATA
Mario Rossi
18/11/2010
SI
NO
x
5. “RISULTATI”: In questo foglio di lavoro vengono riportati automaticamente i risultati ottenuti dalla
compilazione dei fogli precedenti pertanto, non essendoci necessità di intervento nelle singole
celle, si è optato per la protezione delle stesse.
6. “MPP”: il presente foglio di lavoro non prevede l’inserimento di dati da parte del tecnico in
quanto all’interno delle celle sono riportate formule che consentono di importare dai singoli fogli
compilati in sede di somministrazione, gli interventi atti ad abbassare il livello di rischio.
Operativamente il tecnico, attraverso la funzione di excel “nascondi”, importerà all’interno del
capitolo dedicato alle misure di prevenzione e protezione le sole celle in cui sono previsti
interventi. Si ricorda infine che tale operazione è da svolgersi solo nell’ipotesi in cui il livello di
rischio risulti alto.“PIANO DI MIGLIORAMENTO”: il presente foglio di lavoro, come per il
precedente, non prevede l’inserimento di dati da parte del tecnico in quanto all’interno delle
singole celle sono riportate formule che consentono di importare dai singoli fogli compilati in
sede di somministrazione, gli interventi atti ad abbassare il livello di rischio. Operativamente il
tecnico, attraverso la funzione di excel “nascondi”, importerà all’interno del capitolo dedicato al
Piano di miglioramento le sole celle in cui sono previsti interventi. Si ricorda infine che tale
operazione è da svolgersi solo nell’ipotesi in cui il livello di rischio risulti basso e medio.
… omissis …
A REE DI
M IGLIORA M
ENTO
D-H
AR EA DA
IN SER IR E IN
SED E DI
H
La valutazione dello stress lavoro-correlato
SCHEDA AZIENDA
DATA COMPILAZIONE
IMPRESA
MANSIONE \ REPARTO
COMPILATA DA:
DATORE DI LAVORO
RSPP
RLS
MEDICO COMPETENTE
DIRETTORE PERSONALE
RESPONSABILE QUALITA’
RESPONSABILE UNITA’ PRODUTTIVA
PSICOLOGO
ALTRO
NOTE
… omissis …
La valutazione dello stress lavoro-correlato
AREA CONTESTO DEL LAVORO
FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA
N
INDICATORE
CHIARIMENTI SU DOMANDE
Presenza o meno dell'organigramma
aziendale e modalità di diffusione
dello stesso
INTERVENTI OGGETTIVI
Implementazione di un sistema
organizzativo aziendale che preveda
una proceduralizzazione delle attività
ed una chiara definizione dei ruoli
con la diffusione del sistema a tutto
il personale attraverso riunioni,
momenti formativi, opuscoli
informaztivi
Implementazione di un sistema
organizzativo aziendale che preveda
una proceduralizzazione delle attività
ed una chiara definizione dei ruoli
con la diffusione del sistema a tutto
il personale attraverso riunioni,
momenti formativi,, opuscoli
p
informaztivi
Implementazione di un sistema
organizzativo aziendale che preveda
una proceduralizzazione delle attività
ed una chiara definizione dei ruoli
con la diffusione del sistema a tutto
il personale attraverso riunioni,
momenti formativi, opuscoli
informaztivi
1
Diffusione organigramma aziendale
2
Presenza di procedure aziendali
Intese come procedure relative a
flussi comunicativi, di erogazione del
servizio, fatturazione
3
Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori
Modalità in cui le procedure aziendali
vengono diffuse
4
Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori
Obiettivi legati alla produttività,
all'implementazione di nuove
lavorazioni, prodotti, bilanci
ti i
Riunioni di comparto, informative
generiche, comunicazione interna
Presenza o meno di almeno uno dei
sistemi
Implementazione di uno dei due
sistemi
INTERVENTI SOGGETTIVI
OBIETTIVI
REFERENTE
DATA
SI
/
Rendere edotti i lavoratori in merito
alla gerarchia dei ruoli e
l'individuazione delle persone di
riferimento
/
/
X
/
Creare strumenti di lavoro operativi
omogenei a cui il lavoratore possa
attingere
/
/
X
/
Fornire strumenti di riferimento
condivisi ed omogenei al personale
RESP RISORSE
UMANE
xx/yy/zz
Condivisione delle informazioni
sull'attività aziendale
/
/
X
/
Implemetazione di procedure
aziendali, di un codice etico e di
comportamento, presenza di sistemi
per il recepimento di eventuali
situazioni di disagio a fine di
pianificare interventi
/
/
X
Interventi mirati con colloqui
personali, Work group a cura di
esperti
Sistema di gestione della sicurezza aziendale.
Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 18001:2007
6
Presenza di un sistema di comunicazione aziendale
(bacheca, internet, busta paga, volantini….)
/
Attivazione di un sistema di
comunicazione interna attraverso
procedure che preveda una chiara
distinzione di competenze
e ruoli
p
/
Favorire la divulgazione di
informazioni e la certezza del
recepimento delle stesse
/
/
X
7
Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori
/
Regolare organizzazione di riunioni
di gruppo
/
Creare momenti di confronto con
colleghi e con superiori, chiarire
ruoli, responsabilità e potere,
pianificazione delle attività
/
/
X
8
Presenza di un piano formativo per la crescita
professionale dei lavoratori
/
Predisposizione di un piano
formativo per la crescita
professionale dei lavoratori
/
Consentire uno sviluppo di carriera
attraverso l'accettazione di
responsabilità ed evitare un
sovraccarico qualitativo di lavoro
/
/
X
9
Presenza di momenti di comunicazione dell’azienda a
tutto il personale
/
/
Coinvolgimento dei lavoratori su
obiettivi aziendali attraverso
informazioni globali sull'andamento
dell'azienda al fine di rafforzare il
senso di appartenenza
/
/
X
10
Presenza di codice etico e di comportamento
/
/
Favorire il rispetto delle regole al fine
di migliorare i rapporti fra colleghi e
superiori
/
/
X
11
Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei
casi di disagio
g lavorativo
/
Far emergere eventuali disagi dei
lavoratori al fine di poter intervenire
in modo mirato sulle problematiche
presenti
/
/
X
Possibilità dei lavoratori di esprimere
disagi, incomprensioni, lamentele
anche i forma anonima
Implementazione di un sistema etico
di gestione
A
X
5
Organizzazione e pianificazioni di
riunioni aperte a tutto il personale
con comunicazioni inerenti fatturato,
organizzazione e informazioni
generiche
Sviluppo, implementazione e
pubblicazione di un codice etico e di
comportamento inserito all'interno di
un sistema organizzativo aziendale
AREA DA
AREE DI
INSERIRE IN
MIGLIORAMENTO
SEDE DI
NO
1
X
… omissis …
A
MASTER VALUTAZIONE
STRESS LAVORO CORRELATO
Polistudio Spa
Via Cimarosa, 1520
45010 – Ceregnano (RO)
Tel: 0425/478000 - Fax 0425/476874
TABELLA DI EMISSIONE
EMISSIONE
00
REVISIONE
00
DATA
CERTA
22/09/2010
IL DATORE DI
LAVORO
IL RSPP
IL MEDICO
(……………………)
(……………………)
(……………………)
RLS
(p.p visione ed
avvenuta
consultazione)
(……………………)
Documento di valutazione dei rischi
ai sensi del D.Lgs. 81/08
Pagina 2 di 50
Rev. 00 del 22/09/10
Stress – lavoro correlato
INDICE
1. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E SORVEGLIANZA SANITARIA ........................................3 1.1. SORVEGLIANZA SANITARIA .....................................................................................................10 2. DESCRIZIONE DELL’AZIENDA, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E FIGURE AZIENDALI
COINVOLTE (GRUPPI DI LAVORO) NEL PROCESSO DI VALUTAZIONE..............................................12 2.1. ORGANIGRAMMA FUNZIONALE ..............................................................................................13 2.2. ORGANIGRAMMA PER LA SICUREZZA ...................................................................................14 2.3. ORARI DI LAVORO .....................................................................................................................15 3. SENSIBILIZZAZIONE ED INFORMAZIONE ...............................................................................19 4. ANALISI DOCUMENTALE ..........................................................................................................20 5. FORMAZIONE .............................................................................................................................23 6. VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO – CORRELATO..........................................25 7. QUADRO RIEPILOGATIVO ........................................................................................................32 8. PROGRAMMA DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ......................................33 9. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO ......................................................40 10. SORVEGLIANZA SANITARIA .....................................................................................................48 11. PIANO DI MONITORAGGIO .......................................................................................................49 12. ALLEGATI ....................................................................................................................................50 modello realizzato da
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Documento di valutazione dei rischi
ai sensi del D.Lgs. 81/08
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Stress – lavoro correlato
PREMESSA
La presente relazione rappresenta il documento di valutazione dei rischi collegati allo stress
lavoro-correlato ai sensi dell’art. 28 comma 1 del D.Lgs. 81/08
Nello specifico la presente contiene:
 valutazione dei rischi psicosociali per la salute e sicurezza dei lavoratori, con particolare
riferimento al rischio di stress lavorativo (con specifica dei criteri adottati per la
valutazione stessa);
 elaborazione di un programma di misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di salute e sicurezza
1. METODOLOGIA DI VALUTAZIONE E SORVEGLIANZA SANITARIA
La valutazione e la gestione del rischio da Stress lavoro – correlato è stata effettuata secondo le
indicazioni della riportate all’interno della pubblicazione I.S.P.E.S.L. “La valutazione dello stress
lavoro-correlato – Proposta metodologica” pubblicata nel mese di marzo 2010.
Il percorso di valutazione è articolato essenzialmente in due macrofasi:
FASE 1
Valutazione indicatori oggettivi di stress al lavoro (compilazione della check list),
identificazione della condizione di rischio (BASSO, MEDIO, ALTO) e pianificazione
delle azioni di prevenzione/protezione/miglioramento
FASE 2
Valutazione percezione dello stress al lavoro dei lavoratori, attraverso compilazione di
questionari di percezione, analizzati in modo aggregato
La compilazione della check identifica la condizione di rischio BASSO – MEDIO – ALTO
relativamente alle aree di seguito riportate:
A - AREA INDICATORI AZIENDALI (10 indicatori)
B - AREA CONTESTO DEL LAVORO (6 aree di indicatori)
C - AREA CONTENUTO DEL LAVORO (4 aree di indicatori)
… omissis …
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Stress – lavoro correlato
RUOLO
NOMINATIVO
FIRMA
DATORE DI LAVORO
RSPP
ATTIVITA’ LAVORATIVE
MEDICO COMPETENTE
RLS O RLST
RESP. RISORSE UMANE
DIR. TECNICO
RESP. ORGANIZZATIVO
RESP. TECNICO
RESP.
TECNICO
ORGANIZZATIVO
CONSULENTE, ASPP
NOMINATIVO
FIRMA
DATORE DI LAVORO
RSPP
MEDICO COMPETENTE
RLS O RLST
RESP. RISORSE UMANE
… omissis …
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Polistudio S.p.A. Società di Ingegneria www.polistudio.it ATTIVITA’ LAVORATIVE
RUOLO
AREA AZIENDALE – AREA TECNICA
CANTIERI
GRUPPO DI LAVORO N.4
AREA AZIENDALE – AREA TECNICA AZIENDE PRIVATE E STATALI AMBIENTE
GRUPPO DI LAVORO N.3
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Stress – lavoro correlato
7. QUADRO RIEPILOGATIVO
Dalla valutazione del rischio effettuata si giunge alle seguenti conclusioni:
CONDIZIONI CHE COMPORTANO IL PASSAGGIO ALLA FASE SOGGETTIVA
M.P.P.
INTERVENTI
DI
MIGLIORAME
NTO
FATTORI
POTENZIALI
DI STRESS
LIVELLO DI
RISCHIO
ALTO
ISTANZE
GIUDIZIARIE PER
MOLESTIE
MORALI E/O
SESSUALI
CASI DI DISAGIO
LAVORATIVO
CLINICAMENTE
ACCERTATI
CONDIZIONI
DI STRESS
SEGNALATE
DAL MEDICO
RISCHIO
MEDIO A 1
ANNO DALLA
VALUTAZIONE
MEDIO
SI
/
/
/
/
/
/
/
BASSO
/
SI
/
/
/
/
/
/
BASSO
/
SI
/
/
SI
/
/
/
AREA AZIENDALE
GRUPPO
DI
LAVORO
LIVELLO
DI
RISCHIO
AMMINISTRAZIONE
1
MARKETING
2
AREA AZIENDE
PRIVATE E AMBIENTE
3
AREA CANTIERI
4
SEGRETERIE E
FORMAZIONE
5
AREA DIRETTORE
GENERALE
6
… omissis …
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Stress – lavoro correlato
CONTENUTO DEL LAVORO
PIANIFICAZIONE DEI COMPITI
N.
INDICATORE
INTERVENTI OGGETTIVI
INTERVENTI SOGGETTIVI
OBIETTIVI
REFERENTE
DATA
6
Adeguatezza delle risorse umane
necessarie allo svolgimento dei
compiti
/
Interventi mirati con colloqui
personali, Work group a cura di
esperti
Valorizzazione delle risorse
umane
RESP
RISORSE
UMANE
xx/yy/zzzz
CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO
N.
INDICATORE
INTERVENTI OGGETTIVI
INTERVENTI SOGGETTIVI
OBIETTIVI
REFERENTE
DATA
1
I lavoratori hanno autonomia nella
esecuzione dei compiti
/
Interventi mirati con colloqui
personali, Work group a cura di
esperti
Approfondire l'ambito di
percezione dei lavoratori in
merito all'organizzazione
aziendale
RESP
RISORSE
UMANE
xx/yy/zzzz
ORARIO DI LAVORO
N.
INDICATORE
INTERVENTI OGGETTIVI
INTERVENTI SOGGETTIVI
OBIETTIVI
REFERENTE
DATA
3
E’ presente orario di lavoro rigido
(non flessibile)?
Prevedere nel sistema di gestione delle
risorse umane la possibilità di ofrire più
possibilità di gestione dell'orario
/
Fornire maggiore discrezione
nella gestione del tempo, in
modo da poter concliare con
certezza i propri impegni
RESP
RISORSE
UMANE
xx/yy/zzzz
5
Le pause di lavoro sono
chiaramente definite
Definire chiaramente le pause di lavoro e
le loro tempistiche
/
Fornire maggiore discrezione
nella gestione del tempo, in
modo da poter concliare con
certezza i propri impegni
RESP
RISORSE
UMANE
xx/yy/zzzz
Conclusioni
… omissis …
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Polistudio S.p.A. Società di Ingegneria www.polistudio.it POLISTUDIO
POLISTUDIO
Lo stress è una sindrome di adattamento
a degli stressor (sollecitazioni). Può
essere fisiologica, ma può avere anche
dei risvolti patologici.
Ogni stressor che perturba l'omeostasi
dell'organismo richiama immediatamente
delle reazioni regolative neuropsichiche,
emotive,
motorie,
ormonali
e
immunologiche.
L'omeostasi è la condizione di stabilità interna degli organismi
che deve mantenersi anche al variare delle condizioni esterne
attraverso meccanismi autoregolatori.
POLISTUDIO
Per far si che le “spinte” e le “pressioni”
esterne siano occasione di crescita e di
miglioramento per le organizzazioni
/aziende salvaguardando il benessere
(fisico e psicologico) delle persone
POLISTUDIO
POLISTUDIO
• L’espressa volontà aziendale di considerare
la valutazione del fattore di rischio quale
opportunità di crescita/miglioramento
• Il coinvolgimento delle “figure strategiche”
• L’attività di informazione/sensibilizzazione
• La corretta “lettura” degli items investigati
• L’analisi dei risultati
… omissis …
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