Le radiazioni nell’ambiente • La valutazione ambientale di dose nel caso della radioprotezione “ordinaria” • La valutazione dell’esposizione della popolazione, o di gruppi particolari di essa, in un contesto in cui vengano svolte pratiche “ordinarie”che richiedano l’esercizio della radioprotezione • Esposizione ad un campo di sorgenti distribuite • Esposizione alle radiazioni naturali ex D.Lgs 230/241 (art 10bis) Esposizione alle radiazioni naturali ex D.Lgs 230/241 (art 10bis) 4000 Alcuni casi letali 2000 Alterazioni del sangue 250 Letali al 50% 20 2 milliSievert 1 0.4 Limite per i lavoratori RADON Limite per la popolazione Raggi cosmici 0.02 Radiografia al torace 0.004 Test nucleari 0.0002 Industria nucleare (Equivalente di dose annuo) radionuclidi nell’ambiente • I radionuclidi prodotti al tempo della formazione del sistema solare sono sopravvissuti fino a oggi solo se la loro vita media è dell’ordine dell’età della terra (miliardi di anni): radionuclidi primordiali • Radionuclidi a vita media più breve sono prodotti naturalmente per bombardamento dell’atmosfera da parte dei raggi cosmici e la loro abbondanza è (quasi) all’equilibrio: radionuclidi cosmogenici • Radionuclidi a vita media breve (in misura minore anche lunga) sono prodotti artificialmente per vari scopi (produzione di energia, armamenti, controlli industriali, diagnostica e terapia medica, etc): radionuclidi antropogenici Il ciclo della radioattività Sono utilizzati in medicina e nell’industria 60Co, 137Cs, 131I, 18F, 99Tc, … La loro acquisizione, l’uso e lo smaltimento sono rigidamente controllati La loro presenza nell’ambiente è soltanto accidentale o criminale La produzione nucleare dell’energia elettrica è accompagnata dalla produzione di molti prodotti di fissione che accidentalmente può essere rilasciata nell’ambiente A questi eventi possono essere associate dosi, quindi rischio, quindi il loro livello deve essere monitorato Tecniche sperimentali Campionamento Misure di spettroscopia : spettro continuo, necessità di separazione chimica : spettro discreto necessità di riduzione del campione e di allocare rivelatore e campione in un ambiente a bassa pressione (< 10-2 mbar) spettro discreto, manipolazione ridotta del campione, analisi quantitative elementale Misure in campo : distribuzione di ratei di dose, identificazione di Hot Spot : costruzione di mappe, identificazione di R.N. il monitoraggio del territorio è fondamentale per la prevenzione e per il controllo ambientale Specifi c activity of 137Cs (Bq kg -1 fresh weight) in crops from Campania region coll ected from 20 May to 5 June 1986 and from 15 September to 31 October 1986 Un esempio:alcuni dati relativi al dopo Chernobyl in Campania Roca et al. 1988 Tempo di dimezzamento efficace di alcuni radionuclidi nel lichene del Vesuvio 20 May-5 Jun 1986 15 Sep-31 Oct 1986 Grass 400-1500 20-40 Corn leaves 15-20 2-10 Green corn 20-40 Ripe corn 20-40 Green wheat 400-800 Ripe wheat 40-200 Vine leaves 150-200 20-40 Grapes - 10-20 Fruit 20-50 2-10 Hazelnut leaves 300-400 300-400 Green hazelnuts 60-80 300-400 Concentrazioni di 137Cs in campioni di vegetali Table 4. Radioactive, eff ective and biological half -lif e tim es (years) for 137 Cs, 134Cs and 106Ru calculated on the base of the first three sampli ngs. Isoto pe T1/2 Teff 1/2 Tbiol1/2 137 Cs 30.07 5.90.3 7.30,3 134 Cs 2.0648 1,60.1 7.30.4 106 Ru 1,020 0,980.07 252 137 Roca et al. 1987, Adamo et al. 2004 Ripe hazelnuts Cs 30.07 6.10.4 7.70,3 Value re-calculated on the base of four sampli ngs Valenza radioprotezionistica dei radionuclidi naturali • In generale la dose efficace derivante da questi isotopi è trascurabile. • La dose esterna limitatamente ai -emettitori è generalmente limitata (≈ 100 Sv/y) • Alcuni di essi sono normalmente presenti all’interno del nostro corpo (p.e. il 40K), ma anche in questo caso l’equivalente di dose efficace incide poco sul totale Dose efficace media individuale in un anno (2001) Sorgenti naturali 3,3 Diagnostica medica 1,2 Industria nucleare Test nucleari 0,0002 0,005 Incidente di Chernobyl 0,002 Totale 4.5 mSv Principali contributi delle sorgenti naturali Radon e toron 2,0 Sorgenti naturali 3,3 Sorgenti naturali 3,3 Diagnostica medica 1,2 Industria nucleare Test nucleari 0,0002 0,005 Incidente di Chernobyl 0,002 Inalazione diversa da radon e toron 0,006 Ingestione 0,3 Radiazioni terrestri 0,6 Industria nucleare 0,0002 Di tutti i radionuclidi di origine naturale, soltanto quelli appartenenti alle serie radioattive contribuiscono in maniera sensibile alla dose efficace annua, perché…… Tra questi radionuclidi alcuni presentano un problema in più Il Radon • è un gas nobile radioattivo naturale • è originato dalle serie naturali del 238U, 235U, 232Th (radionuclidi primordiali) • i suoi isotopi di interesse radio-protezionistico sono soprattutto il 222Rn, e poi il 219Rn e il 220Rn • è distribuito in maniera non uniforme su tutto il pianeta • può essere pericoloso per la salute ad elevate concentrazioni • viene utilizzato come tracciante nelle attività di ricerca L’emanazione del radon Non tutto il radon prodotto in un materiale poroso per decadimento del radio in esso contenuto è disponibile per il passaggio nell’aria, ma soltanto una parte di esso. Solo il radon che proviene dall’esterno della linea (superficie) tratteggiata può sfuggire da un grano. La maggior parte vi resta intrappolata La presenza di acqua nei pori facilita la fuoriuscita de gas Il comportamento del radon A causa della sua natura gassosa e della sua inerzia chimica diffonde rapidamente dal luogo di formazione (in un materiale) fino a raggiungere lo spazio esterno Nei luoghi aperti si disperde Nei luoghi chiusi (case,uffici,…) si concentra e viene respirato (insieme ai figli) La concentrazione del Radon nel suolo Nel suolo la quantità di radon presente è proporzionale alla quantità dei progenitori. Quindi dipende dal tipo di suolo su cui ci troviamo I Radon nelle rocce La distribuzione eterogenea dei progenitori del radon nei diversi tipi di rocce causa una produzione non uniforme di radon. Nei punti di risalita di materiale roccioso, dal mantello verso la crosta, si riscontrano le maggiori concentrazioni. La concentrazione del Radon in aria Radon outdoor: concentrazione del gas fuori dagli ambienti chiusi Radon indoor: concentrazione del gas negli ambienti chiusi In aria la quantità di radon presente è una funzione del processo di fuoriuscita del gas dal terreno in cui si è formato (Emanazione-Esalazione). Fattori che influenzano la concentrazione di radon negli ambienti chiusi E’ un gas. Quindi dipende da ... * Concentrazione del radon nel suolo e nei materiali da costruzione (composizione) * Propagazione attraverso il suolo e i materiali (permeabilità, porosità) per convezione (differenza di pressione) e per diffusione (differenza di concentrazione) * Presenza di microfratture nei pavimenti e di tubature (acqua, gas) * Distanza dell'abitazione dal suolo * Tasso di ventilazione dell'ambiente Il Radon indoor La presenza di radon negli ambienti chiusi è legata a fattori fisicochimici (Tipo di suolo, Materiali da costruzione, Permeabilità e Porosità delle rocce, Veicoli di trasporto) e ambientali (Clima, abitudini della popolazione) Effetto camino La presenza stessa dell’edificio provoca il richiamo del gas verso l’interno Radon emanato-esalato Radon indoor Radon outdoor TEST - HOUSE 800 Effects of ventilation on indoor radon -3 Radon concentration (Bq m ) 700 600 500 400 300 200 100 0 06/07/02 11/07/02 16/07/02 Date 21/07/02 26/07/02 TEST - HOUSE -3 Average value: 203 Bq m + 40 -3 Radon concentration (Bq m ) 400 300 200 100 0 1988 1990 1992 1994 Year 1996 1998 2000 2002 Variabilità del radon (Ambienti confinati) Bq/m3 Miniere (100-100.000) Abitazioni - (10-10.000) Autovettura (1-10) - Sottomarino (<< 1 Bq/m3) e astronave Radiazioni terrestri e cosmiche Aereo Mancano le radiazioni terrestri ma aumentano quelle cosmiche Galleria (Gran Sasso) Diminuisce la radiazione cosmica ma non quella terrestre Sottomarino Radiazioni naturali sia terrestri che cosmiche trascurabili. (Sottomarino nucleare?) La situazione in Italia In Italia è stata effettuata una indagine per la misura del radon nelle abitazioni Il valore medio della concentrazione è risultato: 75 Bq/m3 Tale valore è relativamente elevato rispetto alla media mondiale valutata intorno a 40 Bq/m3 . Stati Uniti 46 Inghilterra 20 Svezia 108 Svizzera 70 La situazione in Campania Da questa campagna la concentrazione media è risultata 97 Bq/m3 valore giustificato dalle caratteristiche vulcaniche del suolo e dalla provenienza locale di molti materiali da costruzione (tufo, pozzolana, pietra lavica, ecc. ) ma influenzato dal clima mite favorisce la ventilazione e quindi la dispersione atmosferica del radon che previene o mitiga le alte concentrazioni Consuntivo dei risultati della campagna nazionale relativi alla Campania Concentrazioni di radon Dose gamma in aria Media regione = 96 Bq cm-3 Media regione = 327 (296*) nGy h-1 Media Italia = 77 Bq m-3 Media Italia = 105 nGy h-1 *)Valore al netto del contributo della radiazione cosmica Il confronto tra le concentrazioni medie di radon è condizionato dalla buona situazione climatica della Campania L’influenza delle caratteristiche del suolo e dei materiali risulta dalla differenza tra la dose gamma regionale e nazionale Equivalente di dose efficace medio annuo (mSv/y) abitazioni Esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento 1.9 Esposizione alla radiazione Gamma e cosmica Totale altri luoghi chiusi 0.6 1.1 3.0 Totale 0.4 1.0 2.5 1.5 4.0 Distribuzione del radon nelle abitazioni in Italia (indagine 1989-92 ISS-ENEA-APAT) • N. di edifici • N. di città • Max (Bq/m3) 1036 • Media aritm. (Bq/m3) 70 • Std Error (Bq/m3) 5361 232 1 Frazione di edifici (totale 20.000.000) > 200 Bq/m3 4,1 % ≈ 800.000 > 400 Bq/m3 0,9 % ≈ 200.000 Bq/m3 20 - 40 40 - 60 60 - 80 80 - 100 100 - 120 Distribuzione dei risultati di campagne indoor Se si seleziona un campione Campione selezionato ad hoc secondo criteri particolari, per esempio quello dei materiali da costruzione, si possono individuare le concentrazioni particolarmente alte, che solo casualmente sono osservate quando si cercano i valori medi. Condominio in edificio storico Uffici in edificio storico Il radon, grazie alle sue caratteristiche di gas nobile, a causa delle radiazioni dei suoi prodotti di decadimento, è responsabile di una dose che viene associata al rischio di patologie dell’apparato respiratorio In tutti i paesi industrializzati sono state effettuate campagne di misura ed ora è in corso la mappatura del territorio per identificare i casi di maggiore concentrazione. L’Italia è sulla strada, … ma la percorre a piedi. Una legge abbastanza recente e abbastanza incompleta impone il controllo dei luoghi di lavoro e eventuali azioni correttive successive Rivelatori di tracce nucleari (film LR-115) I dosimetri LR-115 sono costituiti da una piccola cella di diffusione (circa 1 cm) sui bordi della quale sono poste due pellicole di nitrato di cellulosa (LR-115). L’esposizione alla radiazione del dosimetro provoca il danneggiamento fisico della pellicola. Principi di funzionamento Mylar Rn Rn LR-115 L’energia della particella è in genere troppo elevata per produrre un danno osservabile al film LR-115 Inserendo una pellicola di mylar che rallenta le particelle , esse arrivano sul film con un energia più bassa producendo un danno maggiore e dunque facilmente osservabile Sviluppo del LR-115 Dopo l’esposizione il film viene sviluppato, cioè trattato con un processo chimico o elettrochimico, in modo da rendere maggiormente evidenti le tracce. La forma delle tracce varia a seconda dell’angolo di incidenza delle particelle La profondità delle tracce dipende dall’energia con cui impattano le particelle Durante l’esposizione Dopo l’attacco chimico Lettura e conteggio Il conteggio delle tracce, cioè la lettura dei risultati può avvenire mediante metodologie ottiche o elettrostatiche: Metodo elettrostatico - mediante l’applicazione di un campo elettrico (se le tracce sono passanti) Metodi ottici - microscopio ottico a luce diretta - scanner fotografico Lettura elettrostatica (spark counter) output Apparato per il conteggio LR-115 Tensione di riferimento V La pellicola LR-115 è un isolante, se viene applicata una differenza di potenziale tra le sue facce si produrranno tante scariche elettriche quanti sono i buchi sulla sua superficie. Il conteggio delle scariche fornisce il numero di tracce. La legislazione italiana Capo III bis (del D.Lgs 230/95 integrato con il D.Lgs 241/2000 ESPOSIZIONI DA ATTIVITA’ LAVORATIVE CON PARTICOLARI SORGENTI NATURALI DI RADIAZIONI Art. 10 bis - Campo di applicazione Le disposizioni del presente capo si applicano alle attività lavorative nelle quali la presenza di sorgenti di radiazioni naturali conduce ad un significativo aumento dell’esposizione dei lavoratori o di persone del pubblico, che non può essere trascurato dal punto di vista della radioprotezione. Tali attività comprendono: a) attività lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente, persone del pubblico sono esposti a prodotti di decadimento del radon o del toron, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe, grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei; b) attività lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente, persone del pubblico sono esposti a prodotti di decadimento del radon o del toron, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in luoghi di lavoro diversi da quelli di cui alla lettera a) in zone ben individuate o con caratteristiche determinate; c) attività lavorative implicanti l’uso o lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell’esposizione dei lavoratori e, eventualmente, di persone del pubblico; d) attività lavorative che comportano la produzione di residui abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell’esposizione di persone del pubblico e, eventualmente, dei lavoratori; e) attività lavorative in stabilimenti termali o attività estrattive non disciplinate dal capo IV; f) attività lavorative su aerei per quanto riguarda il personale navigante. Scadenze temporali Luoghi di lavoro sotterranei • Per le situazioni pregresse, gli esercenti avevano 24 mesi a partire dal marzo 2002 per effettuare le valutazioni • Per le nuove, i 24 mesi decorrono dall’inizio dell’attività Altri luoghi di lavoro • Un’apposita commissione avrebbe dovuto, entro sei mesi dal febbraio 2001, identificare questi luoghi, oltre che indicare le linee guida sulle metodologie e le tecniche di misura più appropriate Situazione attuale • La commissione, nominata, non si è ancora insediata • Si è autocostituita una conferenza autonoma delle regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto) che si è assunto l’onere di emanare le linee guida, che ovviamente non avranno alcuna valenza giuridica • Le linee guida relative alle tecniche di misura mancano ovviamente anche per gli ambienti sotterranei, e questo costituisce un alibi per molti esercenti DISPOSIZIONI DI LEGGE Livello di azione Il livello di azione per i luoghi di lavoro sotterranei (compresi particolari luoghi quali tunnel, sottovie, grotte, ecc.) è fissato in termini di: concentrazione di attività di radon media in un anno 500 Bq/m3 DISPOSIZIONI DI LEGGE Esercente se i risultati delle misurazioni (80% del LdA) 400 < Bq m-3 < 500 (LdA) esegue nuove misurazioni nell’anno successivo se invece i risultati delle misurazioni 500 Bq m-3 (LdA) invia (entro un mese) ad ARPA, ASL, e D.p.l. la “relazione tecnica contenente i risultati delle misure” e inoltre DISPOSIZIONI DI LEGGE Esercente provvede avvalendosi dell’esperto qualificato alla valutazione della dose cui è esposto ogni lavoratore sulla base dei Bq/m3 di radon nel luogo occupato dal lavoratore delle ore di esposizione del lavoratore in un anno DISPOSIZIONI DI LEGGE Esperto Qualificato VALUTAZIONE DELLA DOSE conc. radon ambiente (Bq m-3) X ore di esposizione (h) X fattore di conversione (Sv/Bq h m-3) Fattore di conversione = 3 . 10-9 Sv per unità di esposizione (Bq h m-3) DISPOSIZIONI DI LEGGE Esercente/Esperto Qualificato Azioni conseguenti dose < 3 mSv non richieste azioni di rimedio (tranne che nel caso di asili o scuole) dose > 3 mSv messa in atto di azioni di rimedio per ridurre la concentrazione (tenendo conto del principio di ottimizzazione) nuove misurazioni per verificarne l’efficacia (entro 3 anni) ( ovviamente prima di questi interventi sarà stata presa in esame la possibilità di intervenire sui tempi di esposizione dei lavoratori, modificando l’organizzazione del lavoro o la destinazione d’uso degli ambienti con maggiore presenza di radon) DISPOSIZIONI DI LEGGE Esercente/Esperto Qualificato C(Rn) < 500 Bq m-3 azioni di rimedio concluse C(Rn) > 500 Bq m-3 azioni di rimedio concluse dose < 3 mSv C(Rn) > 500 Bq m-3 prosecuzione azioni di rimedio dose > 3 mSv sorveglianza fisica registrazione delle esposizioni in Bq m-3 e ore di esposizione e relative valutazioni di dose