Modelli di valutazione rischio-beneficio in sicurezza alimentare “HACCP e territorio: divulgazione scientifica” Antonio Lauriola Morena Piumi Informo AUSL Modena Roma, 24 giugno 2009 HACCP - Territorio - Divulgazione Strategia di gestione Costo: Mancata consapevolezza Mancanza di basi scientifiche Burocratizzazione Beneficio: ? Cogente/volontario Abbassare i costi e rendere manifesti i benefici Vantaggi - Benefici Armonizzare a livello internazionale i criteri di gestione della sicurezza alimentare, lungo le filiere di produzione. Flessibilità. Armonizzazione dei criteri di gestione della sicurezza alimentare con le reali risorse economiche e strumentali delle aziende - Applicabile e applicato Responsabilità diretta del produttore. L’autocontrollo è dell’Azienda ed è precisa responsabilità del titolare gestirlo con proprio personale adeguatamente preparato (trasparenza di informazioni ai cittadini) Vantaggi - Benefici Controllo di processo e non di prodotto Sistema preventivo e dinamico, attraverso azioni preventive e azioni correttive, nell’ottica del miglioramento continuo Individua i pericoli ragionevoli stabilendone le strategie di gestione (PRP, PRPo, SOP, SSOP, CCP) Vantaggi - Benefici Riscontri immediati in fase di lavorazione Migliora il sistema di sorveglianza Riduzione dei costi: in produzione e in sanità pubblica E’ compatibile con i sistemi volontari della qualità che riguardano più in generale la gestione aziendale (UNI EN ISO) SCHEMA APPLICAZIONE HACCP PRINCIPI CODEX 1° FASE ANALISI PERICOLO G R GIUSTIFIC GR AZIONE DELLA DECISIONE FASI DEL DIAGRAMMA DI FLUSSO HA MISURE DI PREVEN ZIONE DEL PERICOL O (GMPPRP) CONTROL LO GESTION E DEL PERICOL O (SOPSSOPPRPo) 2° 3° 4° 5° 6° 7° CCP LIMITI CRITI CI MONITORAGGIO AZIONI CORRETTIVE VERIFICH E DOCUMENTI COSA COME QUANDO CHI DOVE PIANO HACCP Principi Codex L’HA è la chiave per un’efficace sistema di gestione della sicurezza alimentare, definisce le strategie di controllo dei pericoli individuati combinando PRP, PRPo, SOP, SSOP, CCP Valutando i pericoli che ragionevolmente possono manifestarsi nella filiera alimentare si fornisce il mezzo con cui ottenere la documentazione e la giustificazione del pericolo Criticità - Rischio Scarsa conoscenza dei concetti di base dell’HACCP (Formazione, Affiancamento, Addestramento, Supervisione) Assenza del mandato della direzione - Mancato coinvolgimento delle maestranze Mancata ricaduta pratica nell’attività lavorativa “SCRIVI QUELLO CHE NON FAI” Autodenuncia – manca l’ottica del miglioramento (PDCA) Criticità - Rischio Mancano criteri, linee guida Mancanza di: HA, documentazione e giustificazione del pericolo – Terminologia: rischio-pericolo, verifica-monitoraggio Eccessiva burocratizzazione, mancata gestione della documentazione e delle registrazioni Mancano verifiche ispettive - audit 1°- 2° - 3° parte Criticità - Rischio Non c’è controllo di filiera Delega a consulenti esterni - Figure professionali competenti Condivisione di obiettivi fra produzione primaria, industria , associazioni, consumatori, autorità competente Semplificazioni - Flessibilità Aree di miglioramento Formazione – Informazione - Divulgazione Condivisione di obiettivi tra autorità competente e produzione Controllo di filiera sistematico (non solo GDO) Gestione e valutazione della documentazione Ottimizzazione e valutazione dei controlli su base scientifica (liste di riscontro, elaborazione dei dati, classificazione degli stabilimenti) La base scientifica Fonte Fruitore: Cittadino Tecnico Produttore Fruitore Perché il mestiere del divulgatore Visibilità Consenso Fiducia Finanziamenti Comunità scientifica allargata Ruolo dell’esperto Soggetto attivo Conoscenza oggettiva Vuoto informativo Disinformazione ~ Informazione Credibilità delle categorie professionali Ricercatori universitari o Istituzioni Pubbliche Giornalisti televisivi Ricercatori dell’industria privata Associazioni ambientaliste Associazioni di consumatori Governo Politici Leader religiosi 52 % 32% 28 % 21 % 16 % 6% 5% 2% La scienza nei media Biomedicina Ambiente Cultura e politica della scienza Scienze fisiche e matematiche Scienze della vita Tecnologia 55 % 17% 12 % 7% 5% 4% Soglia di rischio Percezione del rischio Distanza produttore consumatore Grado di manipolazione Controllabilità Soglia di rischio La valutazione statistica influisce pochissimo La memoria Effetto trascinamento Percezione retrodatata Scienza e media Mancanza di: sensibilità premesse consapevolezza Regole d’oro Non dimentichiamo che: non si deve spiegare tutto non bisogna essere precisi occorre raccontare la sostanza del problema occorre suscitare interesse per potersi fare un’idea Abbassamento della soglia di attenzione Divulgazione scientifica - chi Destinatari Cittadini Tecnici pubblici e privati Decisori Divulgazione scientifica - cosa Progettazione integrata Linguaggio adeguato Strategia per la diversificazione e articolazione del target Rispetto dei tempi Continuità Affidabilità delle fonti Divulgazione scientifica - come Costi/benefici degli strumenti utilizzati Web Opuscolo - Campagne Ufficio stampa News letter