UN RICORDO DI DUE GRANDI RIVOLUZIONARI
ROSA LUXEMBURG E KARL
LIEBKNECHT
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CIRCOLO DI INIZIATIVA PROLETARIA GIANCARLO LANDONIO
VIA STOPPANI,15 -21052 BUSTO ARSIZIO –VA-ITALIA
(Quart.Sant’Anna dietro la piazza principale)
– a poca strada dall'uscita autostrada A8 Laghi –
e-mail: [email protected]
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Rosa e Karl 15/1/1919. Per non
dimenticare
foto tratta http://www.uncp.edu/home/rwb/liebknecht_luxemburg.jpg
(15 gennaio 2009)
http://donneriv.blogspot.com/2006/01/rosa-luxemburg-1871-1919.html
Rosa Luxemburg (1871-1919)
Rivoluzionaria comunista polacca di origine ebraica, nata il 5 marzo 1871 a
Zamoshc, la più giovane di cinque fratelli. Aderì ancora liceale a Proletariat,
formazione clandestina di orientamento rivoluzionario socialista; costretta ad
abbandonare la Polonia russa per sfuggire ad un arresto, studiò economia
politica e legge (1889-1896) a Zurigo, sostenendo posizioni decisamente
internazionaliste fra i gruppi socialisti polacchi in esilio. Nel 1898 ottenne la
cittadinanza tedesca, grazie al matrimonio di comodo con l´operaio Gustav
Lübeck.
Trasferitasi a Berlino aderì al Partito socialdemocratico, prendendo posizione,
assieme a Karl Kautsky, contro il revisionismo teorico di E. Bernstein e
rappresentando, con Karl Liebknecht, l´ala sinistra del partito. A Bernstein contro Bernstein - è dedicato lo scritto Riforma sociale o rivoluzione? del 1899:
mentre la Luxemburg appoggiava l´ attività riformista (come mezzo della lotta
di classe) lo scopo delle riforme era per lei quello di condurre verso una
completa rivoluzione. Dal suo punto di vista l´incessante attività riformista non
avrebbe fatto che appoggiare la borghesia dominante.
Dopo aver ricevuto il suo dottorato nel 1898, la Luxemburg ebbe modo di
incontrare e conoscere molti socialdemocratici russi (prima che il R. S.D.L.P. si
spaccasse); e tra questi anche i leader del partito: Georgy Plechanov e Pavel
Axelrod. Non molto tempo più tardi ella espresse forti differenze teoriche con il
partito russo, innanzitutto sulla questione dell´autodeterminazione polacca. La
Luxemburg era convinta infatti che l´autodeterminazione potesse solo
indebolire il movimento socialista internazionale, aiutando la borghesia a
rafforzare il suo ruolo di classe dominante sulle nuove nazioni indipendenti. Su
quest´ argomento ella si distaccò tanto dal partito russo che da quello polacco,
i quali erano d´accordo nel considerare legittimi i sentimenti di
autodeterminazione delle minoranze nazionali all´interno dell´impero russo. In
opposizione a questi partiti la Luxemburg partecipò alla costruzione del Partito
socialdemocratico polacco.
In questo periodo la Luxemburg incontrò Leo Jogiches, colui che sarà suo
compagno per tutto il resto della sua vita e col quale condividerà un´intensa
relazione tanto personale quanto politica.
Nel 1902-04 lavorò alla Gazeta Ludowa (Giornale del popolo). Nel 1904 subì la
prima detenzione, di tre mesi, per lesa maestà; tornò in carcere per qualche
mese l'anno successivo, quando si recò a Varsavia in occasione della prima
rivoluzione russa. Non appena, nel 1905, scoppiò in Russia una rivoluzione che
presto si espanse alla Polonia russa e a tutti gli angoli dell´impero zarista, la
Luxemburg espresse il suo più pieno appoggio al partito bolscevico contro
menscevichi e socialrivoluzionari e rivolse le sue attenzioni ed i suoi sforzi nell´
appoggio al partito socialdemocratico di Polonia e Lituania (SDKPiL); pur non
riuscendo a lasciare la Germania fino al dicembre 1905 svolse ugualmente il
suo ruolo di principale analista politico del SDKPiL, scrivendo per esso un vasto
numero di opuscoli; fu inoltre molto occupata dal problema di fornire
un´educazione marxista di base alle migliaia di nuovi attivisti del partito, che
nel giro di meno di un anno passarono da poche centinaia ad oltre 30.000. Non
appena giunta a Varsavia, nel 1906, venne però arrestata.
Sempre nel 1906 scrisse Sciopero di massa, partito politico e sindacato, in cui
esaltava l´importanza dello sciopero generale, in alternativa alla visione
leninista di un partito di rivoluzionari di professione rigidamente strutturato, ed
attaccava con violenza il conservatorismo della burocrazia istituzionalizzata dei
sindacati. A causa di questa sua visione dello sciopero di massa come il più
importante strumento rivoluzionario nelle mani del proletariato, scaturì un duro
conflitto nella socialdemocrazia tedesca, soprattutto con August Bebel e Karl
Kautsky. Per la sua appassionata ed implacabile azione agitatoria, la
Luxemburg si guadagnò il soprannome di "Rosa la sanguinaria".
Dal 1907 al 1914 insegnò economia politica alla scuola di partito di Berlino,
pubblicando una delle sue opere fondamentali, L´accumulazione del capitale
(1913), lavoro volto a spiegare l´inesorabile movimento del capitalismo verso
la sua fase imperialistica.
Trovandosi sempre più a sinistra in seno ad una socialdemocrazia tedesca, che
andava sempre più accentuando il suo carattere opportunistico, finì per
polemizzare, sul tema della riforma elettorale allora in discussione, col vecchio
amico di un tempo, quel Karl Kautsky che era ancora erroneamente
considerato all´interno dell´Internazionale il rappresentante della più pura
ortodossia marxista, quel Karl Kautsky con cui neanche Lenin aveva ancora
rotto i ponti (cosa che avvenne nel 1914, dopo che Kautsky ebbe dato il suo
appoggio all´imperialismo tedesco).
Sui rapporti tra la Luxemburg e Kautsky, Trotsky (ne "La mia vita") enfatizza
come questi fossero ormai incrinati da tempo: "poco dopo la rivoluzione del
1905, apparirono i primi segni di crescente freddezza tra i due. Kautsky
simpatizzava calorosamente con la rivoluzione russa, ed era capace di
interpretarla piuttosto bene da lontano. Ma egli era per natura ostile all'ipotesi
di un trasferimento dei metodi rivoluzionari in suolo tedesco. Quando andai a
casa sua prima della dimostrazione del parco di Treptow, trovai Rosa
impegnata in una lite accesa con lui. Per quanto loro continuassero a darsi del
'tu' e parlassero come intimi amici, nelle repliche di Rosa si poteva sentire una
soppressa indignazione, e nelle risposte di Kautsky si avvertiva un profondo
imbarazzo interiore, mascherato da battute piuttosto incerte. Andammo alla
manifestazione insieme con Rosa, Kautsky e sua moglie, Hilferding, il vecchio
Gustav Eckstein, ed io. Durante il tragitto non mancarono scontri taglienti tra i
due. Kautsky voleva rimanere uno spettatore, mentre Rosa era ansiosa di
unirsi alla manifestazione. L'antagonismo tra i due è scoppiato definitivamente
nel 1910, sulla questione della battaglia per il suffragio in Prussia. Kautsky
sviluppò a quel tempo la strategia del 'logorare il nemico'
(Ermattungsstrategie) come opposta a quella di 'abbattere il nemico'
(Niederwerfungsstrategie). Si trattava di un caso di due irriconciliabili
tendenze".
Allo scoppio della prima guerra mondiale la Luxemburg si oppose
ardentemente alle posizione social-scioviniste assunte dalla socialdemocrazia
tedesca, che appoggiò apertamente l´aggressione tedesca e le sue annessioni.
Insieme a Karl Liebknecht (l´unico parlamentare socialdemocratico che aveva
spezzato la fedeltà al partito rifiutando di votare a favore della concessione dei
crediti di guerra), abbandonò il partito socialdemocratico ed partecipò alla
formazione del Gruppo Internazionale (che presto muterà nome in Lega
Spartaco) allo scopo di contrastare il socialismo nazional-sciovinista e di
incitare i soldati tedeschi a rivoltare i loro fucili contro il loro governo per
abbatterlo.
A causa di questa loro agitazione rivoluzionaria, la Luxemburg e Liebknecht
vennero arrestati e imprigionati. In carcere la Luxemburg scrisse quella
disamina del movimento socialista, nota come Junius Pamphlet (1916), che
suscitò le critiche di Lenin, discorde sul ruolo del partito guida. Il Junius
Pamphlet divenne il fondamento teorico della Lega di Spartaco.
Sempre dal carcere la Luxemburg scrisse il suo famoso libro "La Rivoluzione
Russa", nel quale critica il potere dittatoriale del partito bolscevico. In questo
testo la Luxemburg spiega il suo punto di vista a proposito della teoria della
dittatura proletaria: "Sì alla dittatura! Ma questa dittatura consiste in un modo
di applicare la democrazia, non nella sua eliminazione, in un energico e risoluto
attacco ai ben-consolidati diritti e relazioni sociali della società borghese, senza
i quali la trasformazione socialista non può essere realizzata. Ma questa
dittatura dev´essere opera della classe, e non di una piccola minoranza che
agisce in nome della classe - cioè, essa deve procedere passo dopo passo per
mezzo dell´attiva partecipazione delle masse; essa dev´essere sotto la loro
diretta influenza, completamente soggetta al controllo dell´attività pubblica;
essa deve scaturire dalla crescente consapevolezza politica della massa del
popolo".
In ogni caso, pur attaccando l´eccessivo dominio del partito bolscevico sul
governo sovietico, la Luxemburg riconobbe il fatto che, sotto le pressioni della
violenta guerra civile in corso in Russia, tale atteggiamento dei bolscevichi
risultava necessario: "Si chiederebbe qualcosa di sovrumano a Lenin ed ai suoi
compagni se ci si aspettasse da essi che facciano apparire d´incanto, in tali
condizioni, la più raffinata democrazia, la più esemplare dittatura del
proletariato e la più fiorente economia socialista. Con la loro determinata
posizione rivoluzionaria, la loro esemplare forza nell´ azione e la loro
indistruttibile lealtà al socialismo internazionale, essi hanno contribuito nel
miglior modo possibile data la diabolicamente ardua situazione nella quale
imperversa la Russia. Il pericolo inizia solo quando essi fanno di necessità virtù
e vogliono cristallizzare in un completo sistema teorico tutte quelle tattiche che
essi sono costretti a sostenere a causa di queste fatali circostanze,
raccomandando così il medesimo atteggiamento al proletariato internazionale
come modello di tattica socialista".
La Luxemburg successivamente si oppose allo sforzo compiuto dal governo
sovietico per raggiungere la pace a tutti i costi, sforzo `terminato´ con la firma
del Trattato di Brest-Litovsk con la Germania.
Nel novembre 1918 il governo tedesco ridiede, con riluttanza, libertà alla
Luxemburg; al che ella poté riprendere immediatamente la sua attività
rivoluzionaria, formando con Karl Liebknecht e Wilhelm Pieck il Partito
comunista tedesco e ponendosi alla direzione del Die Rote Fahne.
Con Liebknecht e Pieck venne catturata e condotta presso l´hotel Adlon di
Berlino. I primi due vennero scortati in stato di incoscienza fuori dall´edificio
dai soldati tedeschi. Mentre i corpi inermi della Luxemburg e di Liebknecht
venivano silenziosamente trasportati lontano su una jeep militare, fucilati e
gettati in un fiume, Pieck riuscì a trovare la via della fuga, era il 15 gennaio
1919. Il suo corpo, gettato in un canale, fu trovato solo alcuni mesi dopo; le
autorità riuscirono a impedire che fosse sepolto a Berlino, per timore di
manifestazioni e incidenti.
Rosa fu una grande e brillante teorica del socialismo, Lenin stesso, nonostante
i numerosi scontri teorici avvenuti in precedenza tra i due, la definì
"un´aquila", sostenendo che "i suoi scritti [...] serviranno da utili manuali nella
formazione delle future generazioni di comunisti di tutto il mondo" (Lenin, Note
di un pubblicista).
Anche Trotsky non manca di lodare il carattere, la coerenza e l'intelligenza
politica della Luxemburg, così, per esempio, sempre ne La mia vita scrive di
lei: "Era una donna piccola, fragile, e all'apparenza pure malaticcia, ma con un
volto nobile e occhi bellissimi che irradiavano intelligenza; affascinava
l'assoluto coraggio della sua mente e del suo carattere. Il suo stile, che era
insieme preciso, intenso e spietato, sarà sempre lo specchio del suo spirito
eroico. La sua era una natura complessa e multiforme, ricca di sfumature
sottili. La Rivoluzione e le sue passioni, uomini ed arte, natura, uccelli e
floricoltura, tutte queste cose avrebbe potuto suonare le innumerevoli corde
della sua anima. 'Vorrei avere qualcuno', scrisse un giorno a Luise Kautsky,
'che mi credesse quando dico che è solo per mezzo di incomprensioni ch'io mi
trovo nel bel mezzo di questo vortice della storia umana, laddove in realtà io
sono nata per guardare oltre le oche, nei campi'. I miei rapporti con Rosa non
erano segnati da nessun tipo di amicizia personale; i nostri incontri erano
troppo brevi e troppo infrequenti. Io la ammiravo da lontano. Eppure,
probabilmente non la apprezzavo ancora abbastanza all'epoca"... ma,
"all'epoca", era ancora il 1907.
V. anche: Paul Frolich, Rosa Luxemburg (1939). Rizzoli, Bur 1987, pp. 463.
vedi anche : http://marxists.architexturez.net/italiano/enciclopedia/l.htm#p60
e:
E: http://www.marxists.org/italiano/luxembur/1914/2/autodif.htm
(Autodifesa di Rosa Luxemburg pronunciata al Tribunale di Francoforte nel
febbraio del 1914 contro l'accusa di incitamento alla diserzione.
Trascritta per Internet dal gruppo internazionalista "che fare" Gennaio 2000)
ed ancora
http://donnaproletaria.blog.tiscali.it//Vita_e_lotte_di_donne_rivoluzionarie_15
77795.shtml
Karl Liebknecht (1871-1919)
«Il nemico è in casa nostra!»
(Karl Liebknecht)
Karl Liebknecht (13 agosto 1871 - 15 gennaio 1919), uomo politico tedesco cofondatore della Lega Spartachista.
Nato a Lipsia, era il figlio di Wilhelm Liebknecht, uno dei fondatori del Partito
socialdemocratico tedesco. Comunque, Karl Liebknecht fu più radicale di suo
padre; divenne un esponente delle idee marxiste durante i suoi studi in legge
ed economia politica a Lipsia e a Berlino, e dopo aver servito nei Pionieri della
Guardia Imperiale a Potsdam, dal 1893 al 1894 e aver svolto il suo
praticantato ad Arnsberg e Paderborn, dal 1894 al 1898, si guadagnò il
dottorato nel 1897 e si spostò a Berlino nel 1899, dove aprì uno studio legale
con suo fratello, Theodor Liebknecht.
Liebknecht sposò Julia Paradies l'8 maggio 1900; la coppia ebbe due figli e una
figlia. La moglie mori' nel 1911.
Come avvocato, Karl Liebknecht spesso difese altri socialisti che venivano
processati per reati come la diffusione di propaganda socialista in Russia, un
compito nel quale era anch'egli coinvolto. Divenne un membreo dell'SPD nel
1900 e fu presidente dell'internazionale socialista giovanile dal 1907 al 1910;
Liebknecht scrisse estesamente contro il militarismo, e uno dei suoi scritti,
"Militarismus und Antimilitarismus" ("militarismo ed antimilitarismo") lo portò
ad essere arrestato nel 1907 ed imprigionato per diciotto mesi a Glatz, in
Slesia.
Nel 1912 Liebknecht venne eletto al Reichstag come socialdemocratico,
nonostante fosse un membreo dell'ala sinistra dell'SPD; si oppose alla
partecipazione tedesca nella prima guerra mondiale e fu uno dei principali
critici della più moderata leadership socialdemocratica di Karl Kautsky. Alla fine
di quell'anno, sposò la sua seconda moglie, la storica dell'arte Sophie Ryss.
Alla fine del 1914, Liebknecht, assieme a Rosa Luxemburg, Leo Jogiches, Paul
Levi, Ernest Meyer, Franz Mehring e Clara Zetkin formò la cosiddetta
Spartakusbund ("Lega Spartachista"). La Lega Spartachista pubblicizzava i suoi
punti di vista attraverso un giornale intitolato Spartakusbriefe ("Le Lettere di
Spartaco"), che venne ben presto dichiarato illegale; Liebknecht venne
arrestato e inviato sul fronte orientale durante la prima guerra mondiale, per il
richiamo del gruppo agli argomenti dei bolscevichi russi per una Rivoluzione
proletaria. Rifiutandosi di combattere, prestò servizio seppellendo i morti, e a
causa della sua salute che si stava deteriorando rapidamente, gli fu permesso
di ritornare in Germania nell'ottobre 1915.
Liebknecht venne arrestato di nuovo a seguito di una dimostrazione contro la
guerra tenutasi a Berlino il 1 maggio 1916 che fu organizzata dalla Lega
Spartachista, e condannato a due anni e mezzo di prigione per alto tradimento,
che vennero in seguito portati a quattro anni e un mese; comunque, venne
rilasciato nell'ottobre 1918, quando Max von Baden garantì un'amnistia per
tutti i prigionieri politici. Dopo il suo rilascio, Liebknecht portò avanti le sue
attività nella Lega Spartachista; riprese la direzione del gruppo assieme a Rosa
Luxemburg e pubblicò il suo organo di partito, la Rote Fahne ("Bandiera
Rossa"). Il 9 novembre, Liebknecht dichiarò la formazione della "freie
sozialistische Republik" (libera repubblica socialista) da una balconata del
Castello di Berlino, due ore dopo la dichiarazione di Philipp Scheidemann della
"Repubblica tedesca" da una balconata del Reichstag; il 31 dicembre 1918 / 1
gennaio 1919, fu coinvolto nella fondazione del KPD.
Assieme a Rosa Luxemburg, Leo Jogiches e Clara Zetkin, Liebknecht fu tra i
protagonisti della Sollevazione Spartachista di Berlino del gennaio 1919.
Questo tentativo rivoluzionario venne brutalmente represso dal nuovo governo
socialdemocratico tedesco guidato da Friedrich Ebert, con l'aiuto dell'esercito e
dei Freikorps; per il 13 gennaio, la sollevazione era stata estinta, e Liebknecht,
assieme a Rosa Luxemburg, venne rapito dai soldati del Freikorps, portato
all'Hotel Eden di Berlino dove venne torturato ed interrogato per diverse ore
prima di venire ucciso, il 15 gennaio 1919.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
vedi anche : http://www.marxists.org/italiano/liebknechtk/1913/4/milit.htm
Cronistoria della formazione, sviluppo e crisi del partito
rivoluzionario in Germania nel decennio 1914 - 1924
1914
(4 agosto) Spd vota i crediti di guerra: i social-democratici si rivelano social-imperialisti.
(4 agosto) Riunione degli "internazionalisti" attorno a Rosa Luxemburg.
1915
(18 febbraio) Rosa Luxemburg viene arrestata.
(4 marzo) I Conferenza dell´Opposizione a Berlino.
(14 aprile) Viene pubblicata la rivista "Die Internazionale".
(27 maggio) Volantino di Karl Liebknecht: "Il nemico principale si trova nel proprio paese".
(dicembre) Nel corso di un nuovo plenum della Spd, il gruppo dissenziente (Bernstein, Kautsky,
Haase) vota contro il rinnovo dei crediti di guerra. Essi vengono espulsi dal partito. I deputati
espulsi formano la Cooperazione socialdemocratica. In seguito formeranno l´ Uspd.
1916
(1 gennaio) La Conferenza del gruppo "Internazionale" a Berlino approva le tesi contro la guerra
imperialista di Rosa Luxemburg.
(1 maggio) Manifestazioni operaie contro la guerra (Liebknecht in uniforme distribuisce volantini e
viene arrestato).
(1 settembre) Prima lettera di Spartakus.
[Rosa Luxemburg: La crisi della socialdemocrazia].
1917
(7 gennaio) Conferenza dell´Opposizione nella Spd a Berlino.
(18 gennaio) Tutti gli oppositori vengono espulsi dalla Spd.
(5 aprile) La Conferenza degli spartakisti si pronuncia per un partito coi centristi: i "comunisti
radicali" sono contrari.
(6-8 aprile) Congresso a Gotha di fondazione dell´Uspd (Partito socialista indipendente, centrista):
Kautsky, Bernstein, Haase, Ledebour. [Nel 1922 riconfluiranno nel Spd, tranne Ledebour.]
(16-23 aprile) Grandi scioperi a Berlino e Lipsia.
(2 agosto) Manifestazioni di marinai.
(25 agosto) Processi e condanne dei dirigenti dei marinai.
(5 settembre) Kobis e Reichpietsch vengono fucilati.
1918
(28-31 gennaio) Sciopero a Berlino e in altri centri operai
(1 ottobre) I capi dell´esercito tedesco si pronunciano per la pace. In pratica, i militari, unitamente
alla classe dirigente politica, gettano la spugna: sul fronte esterno, la guerra è nell´impasse fallimento dell´offensiva sul fronte occidentale di marzo-giugno -, mentre sul fronte interno
crescono le tensioni sociali.
(1 ottobre) La Conferenza comune degli spartakisti e dei radicali di sinistra si pronuncia per la
rivoluzione socialista e il potere dei consigli.
La Germania vive un vuoto di potere che, il 2 ottobre, cerca di colmare il governo di Max di Baden,
con due ministri del Spd (i membri sono detti maggioritari). I partiti non-socialisti sembrano essersi
volatilizzati. I funzionari statali si consultano sulla linea di condotta da tenere. A Berlino (il 9
novembre), il prefetto di polizia del Land di Prussia, von Jagow, cede il posto a Emil Eichorn,
indipendente di sinistra. Episodi analoghi avvengono in tutta la Germania.
(21 ottobre) Viene liberato Liebknecht, in galera dal 1° maggio 1916, perché, in divisa, aveva
distribuito a Berlino volantini contro la guerra. Grazie a questa sua attività, Liebknecht gode ora di
un enorme prestigio.
(30 ottobre) Agitazioni nella marina da guerra: manifestazione a Stoccarda. Insurrezione a Vienna,
cade la monarchia e inizia la disgregazione dell´impero asburgico.
[(31 ottobre) La Turchia firma l´armistizio con l´Intesa.]
[(2 novembre) Armistizio austro-italiano, posticipato in modo fraudolento, per consentire
all´esercito italiano di giungere il più vicino possibile a Vienna, dove è sono in atto grandi
agitazioni sociali (con la cd battaglia di Vittorio Veneto).]
(3 novembre) Ammutinamento dei 20.000 marinai della base di Kiel. Fondazione del Partito
comunista austriaco.
(5-9 novembre) In tutte le principali città tedesche (oltre trenta) sorgono i consigli degli operai e dei
soldati , in 15 giorni furono oltre 10.000. Una parte della borghesia sostiene i consigli degli operai e
dei soldati, un´altra contrappone i consigli dei cittadini (talvolta distinti secondo le professioni:
medici, avvocati, giudici, proprietari e anche preti, Broué p. 159) che, sul piano militare, oppongono
alle guardie operaie le guardie civiche.
(9 novembre) Insurrezione operaia a Berlino, la maggiore metropoli industriale d´Europa che, in
quei giorni, conta 200.000 disoccupati. L´ ultimo Kaiser della Germania, Guglielmo II, fu costretto
ad abdicare. Dopodiché venne proclamata la Repubblica, passata alla storia col nome di "Weimarer
Republik" (Repubblica di Weimar). Il socialdemocratico Friedrich Ebert prese le redini del potere e
divenne il cancelliere del Reich. Costituzione di un governo Spd e Uspd, che ha l´appoggio del
"gran quartier generale di Spa". Ossia del vertice militare, capeggiato da Hindenburg e Groner, che
fu l´unica istituzione statale a mantenere intatta la propria struttura di potere. Ebert, attraverso una
linea telefonica segreta (il numero 998), è in contatto diretto con il gran quartier generale. Dopo
oltre un mese, questo è il primo passo per colmare il vuoto di potere. Inizia il processo di
normalizzazione.
(10 novembre) Ebert e il gabinetto Spd-Uspd ottengono la fiducia dei consigli.
(11 novembre) Nasce la Lega Spartaco, con una direzione Centrale, ma resta sempre all´interno
dell´Uspd.
(11 novembre) Il nuovo governo tedesco firma con l´Intesa l´armistizio di Rethondes. Prima tappa
del processo di normalizzazione.
(16 novembre) Accordo fra i sindacati e il padronato (Arbeitsgemeinschaft: comunità di lavoro):
regolava alcune modalità della smobilitazione, fissava a otto ore la giornata lavorativa, prevedeva i
contratti collettivi e gettava le basi dei Comitati di impresa, i cui poteri apparivano tuttavia assai
ridotti. La proprietà privata dei mezzi di produzione non è assolutamente posta in discussione.
(Gilbert Badia, Lo Spartachismo, Savelli, Roma, 1976, p. 154).
[(20 novembre) Fondazione del partito comunista ungherese.]
(4 dicembre) Berlino, per iniziativa del generale Maercker, prende avvio la formazione dei corpi
franchi , su modello di quelli già costituitisi all´Est (Prussia Orientale e Paesi baltici), "per lottare
contro il bolscevismo".
(6 dicembre) Il consiglio dei commissari del popolo decide di convocare l´Assemblea costituente.
(dicembre) Fallisce un putsch contro-rivoluzionario a Berlino.
(7 dicembre) Manifestazione armata di Spartaco a Berlino.
(Seconda tappa del processo di normalizzazione.)
(10 dicembre) A Berlino sfilano dieci divisioni reduci dal fronte, al comando del generale Lequis,
che propone al governo Ebert: "Disarmo dei civili, rastrellamento dei quartieri poco sicuri,
esecuzione immediata di chiunque eserciti illegalmente funzioni di autorità". Ebert si oppone per
evitare scontri "dall´esito incerto", e propone un compromesso, dalle conseguenze deleterie, in
quanto avvalla la leggenda della "pugnalata alle spalle", che darà fiato alla propaganda nazionalista.
In realtà, come spiegherà più tardi il generale Groner: "Le truppe avevano un tale desiderio di
tornare alle loro case, che con queste dieci divisioni non c´era nulla da fare. Il programma che
consisteva nell´epurare Berlino dagli elementi bolscevichi e ordinare la consegna delle armi non
poteva essere realizzato." (p. 221)
[(16 dicembre) Fondazione del partito comunista polacco.]
(16-21 dicembre) Il congresso dei consigli si pronuncia a favore dell´ Assemblea nazionale. Terza
tappa del processo di normalizzazione. Da questo momento in poi, la mediazione politica lascia
sempre più spazio al confronto armato.
(23-24 dicembre) Berlino, combattimenti armati fra i marinai (rossi) e soldati. Ebert tenta una
soluzione politica, che viene intralciata dall´ intervento della divisione di cavalleria della guardia, al
comando del capitano Pabst.
(25 dicembre) Manifestazioni operaie a Berlino, occupazione dello stabile del "Vorwarts"
(quotidiano della Spd).
(29 dicembre) In seguito agli avvenimenti dei giorni precedenti, gli indipendenti (Uspd) escono dal
governo, dove i socialdemocratici si avvicinano sempre di più ai militari, in particolare ai corpi
franchi del generale Maercker .
(30 dicembre) Si apre il Congresso di fondazione della Kpd(s), con la fusione di comunisti,
spartakisti, radicali di sinistra, alla presenza di Radek.
1919
(1 gennaio) Berlino, fondazione del Kpd(s) (Partito comunista di Germania - Spartaco).
(4-5 gennaio) Berlino, grandiose manifestazioni (oltre duecentomila persone) contro la manovra
socialdemocratica di estromettere dalla prefettura di polizia di Berlino il socialista di sinistra (Uspd)
Emil Eichorn. Occupazione di edifici pubblici, giornali e tipografie. Gli eventi assumono una
connotazione rivoluzionaria.
(6-12 gennaio) Entrano in azione i corpi franchi: dopo violenti scontri, reprimono ogni focolaio di
resistenza proletaria e ristabiliscono l´ordine a Berlino.
(15 gennaio) Assassinio di Rosa Luxemburg e di Karl Liebknecht. Sulla loro testa (vivi o morti), la
sezione XIV del Reggimento Reichstag (Parlamento, fondato dalla Spd) aveva posto una taglia di
100.000 marchi, sottoscritta dal ministro socialdemocratico Philipp Sheidemann e dal faccendiere
Georg Sklarz, finanziatore del reggimento (Frölich, p. 360).
(18 gennaio) Inizia la Conferenza della pace.
(19 gennaio) Elezioni per l´Assemblea costituente. Il processo di normalizzazione si chiude.
(febbraio) Inizio delle spedizioni dei corpi franchi nelle altre città tedesche.
(11 febbraio) Ebert eletto presidente. Governo Scheidemann di coalizione.
(12 febbraio) Arresto di Radek.
(febbraio) Sciopero nella Ruhr.
(1 marzo) I corpi franchi a Halle.
(2-6 marzo) Congresso straordinario dell´Uspd a Berlino.
(3 marzo) Proibizione della "Rote Fahne" (Bandiera rossa).
(3-8 marzo) Sciopero generale e repressione; "settimana di sangue" a Berlino.
(10 marzo) Arresto e assassinio di Leo Jogiches; Paul Levi assume la direzione della Kpd(s).
[21 marzo] Proclamazione della repubblica dei consigli in Ungheria (Bela Kun).
(31 marzo) Inizio dello sciopero generale nella Ruhr.
(7 aprile) Prima repubblica dei consigli di Baviera.
(8 aprile) La Centrale si rifugia a Lipsia.
(8-14 aprile) II congresso dei Consigli a Berlino.
(13 aprile) Seconda repubblica dei consigli di Baviera, diretta dai comunisti.
(1 maggio) Occupazione di Monaco da parte dei corpi franchi; repressione generalizzata.
(11 maggio) I corpi franchi occupano Lipsia. La Centrale lascia Lipsia per Berlino.
(20 maggio) Dimissioni di Scheidemann.
(28 maggio) Fine dello sciopero generale nella Ruhr.
(20 giugno) Inizio dello sciopero dei ferrovieri.
(22 giugno) L´Assemblea nazionale ratifica il trattato di Versailles.
(giugno) Governo Bauer di coalizione
(30 giugno) X Congresso dell´Adgb.
(3 luglio) Fine dello sciopero dei ferrovieri.
[1 agosto] Repressione della repubblica ungherese dei consigli.
(16-17 agosto) Conferenza di Francoforte sul Meno della Kpd(s); inizio del conflitto tra Levi e
l´estrema sinistra.
(9-10 settembre) Conferenza di Jena della Uspd.
(ottobre) L´opposizione di sinistra con Dissmann alla testa del sindacato dei metallurgici.
(20-24 ottobre) II Congresso, detto di "Heidelberg", della Kpd(s). Levi ottiene l´esclusione
dell´estrema sinistra.
(30/11-6/12) Congresso Uspd a Lipsia; spinta a sinistra.
(5 dicembre) Liberazione di Radek.
(12 dicembre) Riapparizione della "Rote Fahne".
1920
(13 gennaio) Manifestazione davanti al Reichstag a favore dei Consigli. La polizia spara con le
mitragliatrici contro i manifestanti: 42 morti.
(25-26 febbraio) III congresso della Kpd(s) a Karlsruhe.
(13 marzo) Putsch di Kapp.
(13 marzo) La Centrale della Kpd(s) rifiuta di difendere il governo.
(14 marzo) Inizio dello sciopero generale.
(17 marzo) Fuga di Kapp. Legien domanda un governo dei partiti e sindacati operai.
(22 marzo) Fine dello sciopero generale.
(3 aprile) Offensiva della Reichswehr nella Ruhr.
(4-5 aprile) Conferenza organizzativa dell´opposizione a Berlino (rappresentanti di 38.000 iscritti
alla Kpd); fondazione della Kapd (Partito comunista operaio tedesco), con l´opposizione del solo
Ruhle e dei Comunisti internazionalisti di Brema. Il nuovo partito risulta l´ incontro di quattro
gruppi-tendenze: Amburgo (con Wolffheim- Laufenberg); Brema (già sede dei Comunisti
internazionalisti e centro dell´opposizione non scissionista di Ruhle); Berlino con Gorter (futuro
teorico riconosciuto della Kapd), e Schroder (futuro capo politico).
(14-15 aprile) IV congresso della Kpd(s) a Berlino.
(agosto) II Congresso della Kapd (programmatico).
(12-17 ottobre) Il congresso di Halle dell´Uspd accetta le 21 condizioni di ammissione all´Ic.
(30-31 ottobre) Il Cc del Kapd espelle Otto Ruhle. Ciò comporta una scissione nelle Aau (Unione
generale dei lavoratori), dalla quale sorge la Aau-E (unitaria, nel senso di unificazione tra
organizzazione economica e politica del proletariato).
(1-3 novembre) V congresso della Kpd(s) divenuta Kpd (sezione dell´ Ic).
(28 novembre) La Kapd ammessa come "partito simpatizzante" nell´Ic.
(4-7 dicembre) Congresso di fusione tra la destra del Kpd e la sinistra Uspd (400.000 iscritti):
nascita della Vkpd (Partito comunista unificato di Germania), sezione tedesca dell´Ic. Levi e
Daumig presidenti.
(24 dicembre) Protesta di Levi contro l´ammissione della Kapd come "partito simpatizzante"
dell´Ic.
1921
(7 gennaio) Lettera aperta della Vkpd alle altre organizzazioni operaie.
(21 gennaio) Primo incidente tra Levi e Radek.
(22 febbraio) Dimissioni di Levi e di Daumig. Brandler presidente della Vkpd. Béla Kun a Berlino.
(26 febbraio) I sindacati formulano 10 rivendicazioni.
(15 marzo) Tumulti nella Germania centrale come reazione alla legge sulla resa delle armi che gli
operai avevano tenuto dalla guerra e dalla rivoluzione del 1918-19. La Vkpd lancia un appello col
quale invita gli operai a rovesciare con la forza il governo. La Kapd organizza le prime azioni
armate. I due partiti si lanciano nella lotta in comune, con le stesse parole d´ordine.
(16-17 marzo) Offensiva di Horsing nella Germania centrale, mediante gli "Schupos", polizia di
sicurezza anti-operaia.
(16-17 marzo) Il Cc della Vkpd decide la "galvanizzazione" del partito, e programma un´azione
difensiva contro Horsing.
(18 marzo) Appello alle armi della Vkpd.
(19 marzo) Entrata della polizia nella regione di Mansfeld.
(21 marzo) Max Holz (vicino alla Kapd) comincia la guerriglia urbana.
(19-20 marzo) La direzione unificata Vkpd-Kapd chiama allo sciopero generale, dopo però che la
polizia era già intervenuta pesantemente nella zona di Mansfeld il giorno prima.
(21 marzo) Attentato a Berlino alla Colonna della Vittoria da parte dei reparti di combattimento del
Vkpd-Kapd, che iniziano anche gli assalti ai tribunali e alle prefetture a Falkenstain, Dresda,
Freisberg, Lipsia, Plannen, etc. Nella regione di Halle lo sciopero generale è compatto, e vi
prendono parte anche gli impiegati dei servizi. La gran parte del proletariato urbano tuttavia non si
muove, a parte che nelle zone calde della Ruhr, di Berlino e Amburgo.
(22 marzo) Le formazioni armate di Holz giungono nella zona di Leuna (sono costituite di 2.500
elementi delle miniere di Mansfeld). Plattner con un´altra formazione vi operava già da qualche
giorno. Questi furono i veri dirigenti dell´Azione di Marzo: la direzione Vkpd-Kapd non ebbe
alcuna reale influenza sugli avvenimenti. (v.Rutigliano, pag.51 e segg. ti).
(27 marzo) Lettera di Levi a Lenin.
(29 marzo) Assassinio di Sult
(30 marzo) Fine dell´azione.
(8 aprile) Tesi sull´azione di marzo e formulazione della "teoria dell´ offensiva".
(12 aprile) Levi pubblica Unser Weg
(15 aprile) Levi viene escluso dal Vkpd. In estate organizza al Reichstag la Kag (Collettivo
comunista di lavoro) coi deputati Ernst Däumig, Marie Mackwitz e Adolf Hoffmann.
(6 giugno) condanna di Brandler.
(3-4 agosto) Il Cc del Vkpd incontra difficoltà ad adottare il compromesso di Mosca.
(22-26 agosto) Il VII congresso della Vkpd a Jena. Meyer e Friesland alla testa del partito.
(26 agosto) Assassinio di Enzberger.
(settembre-ottobre) Sviluppo della sinistra berlinese. Friesland si sposta verso Levi
(22 ottobre) Ingresso dei socialdemocratici nel governo Wirth.
(20 novembre) I conferenza della Kag di Levi.
(25 novembre) Inizio delle rivelazioni del "Vorwarts" sull´azione di marzo.
(20 dicembre) Friesland, rimosso dalle sue funzioni, lancia un appello ai membri del partito.
1922
(22 gennaio) Espulsione di Friesland.
(1-7 febbraio) Sciopero dei ferrovieri.
( 22 febbraio) La Kag si unisce all´Uspd.
(22 marzo) Inizia lo sciopero dei metallurgici.
(4 giugno) Fine dello sciopero dei metallurgici
(19-24 giugno) Congresso Adgb a Lipsia.
(24 giugno) Assassinio di Rathenau.
(27 giugno) Accordi di Berlino tra organizzazioni operaie.
(8 luglio) La Kpd esclusa dal fronte unico.
(18 luglio) Legge sulla difesa della Repubblica.
(24 settembre) Riunificazione Spd-Uspd.
(21 novembre) Governo Cuno senza i socialdemocratici.
(24/11 - 6/12) Scioperi nel Palatinato.
1923
(11 gennaio) Occupazione della Ruhr da parte delle truppe franco- belghe; inizio della resistenza
passiva: manifestazioni, scioperi, sabotaggi.
(28 gennaio - 1 febbraio) VIII congresso della Kpd a Lipsia; acuto conflitto tra la sinistra e la nuova
direzione, soprattutto Brandler.
(21 marzo) Governo socialista di Zeigner in Sassonia con l´appoggio comunista.
(26 marzo) Violento scontro di tendenze al congresso regionale di Essen.
(12 luglio) Appello della Centrale del partito. Viene decisa per il 29 una manifestazione anti-
fascista. Proibizione della manifestazione in parecchi stati.
(26 luglio) Radek consiglia alla Centrale di rinunciare alla manifestazione.
(9 agosto) Inizio dello sciopero generale contro Cuno.
(11 agosto) Dimissioni di Cuno.
(12 agosto) Governo Stresemann coi socialdemocratici.
(15 agosto) Zinoviev redige le tesi sulla rivoluzione tedesca.
(23 agosto) L´ufficio politico del Pcr invita l´Esecutivo dell´Ic a preparare l´insurrezione in
Germania.
(28 agosto) La Centrale designa un comitato militare per l´ insurrezione.
(21 settembre - 4 ottobre) Conferenza preparatoria in vista dell´ insurrezione tedesca.
(26 settembre) Fine della resistenza passiva. Stato d´assedio. Secessione in Baviera. (1 ottobre)
Fallito putsch della Reichswehr nera. Telegramma di Zinoviev per l´ingresso dei comunisti nel
governo Zeigner in Sassonia.
(1-6 ottobre) Rimpasto a destra del governo Stresemann.
(8 ottobre) Ritorno di Brandler.
(10 ottobre) Brandler, Bottcher, Heckert nel governo Zeigner.
(13 ottobre) Stresemann ottiene i pieni poteri. Governo operaio in Turingia. Congresso delle
centurie in Sassonia.
(16 ottobre) Discorso di Bottcher per l´armamento del proletariato.
(17 ottobre) Ultimatum del generale Muller.
(19 ottobre) Il governo decide di intervenire contro la Sassonia
(20 ottobre) Ultimi preparativi insurrezionali da parte del Reukom.
(21 ottobre) Conferenza di Chemnitz: i socialdemocratici di sinistra rifiutano l´appello allo sciopero
generale. La Centrale decide di rinunciare all´insurrezione.
(22 ottobre) Pjatakov e Radek approvano la decisione di ritirarsi.
(23-24 ottobre) Insurrezione di Amburgo.
(29 ottobre) Destituzione di Zeigner. La Reichswehr allontana con la forza i ministri sassoni.
(3-4 novembre) Il Cc adotta le tesi di Brandler.
(4 novembre) Lettera all´Esecutivo (Ic) alla Centrale.
(8-9 novembre) Putsch fallito a Monaco.
(30 novembre) Governo Marx, senza i socialdemocratici.
1924
(gennaio) Costituzione della tendenza di "centro" (Brandler isolato).
(11 gennaio) Prima riunione del Presidium dell´Ic sulla questione tedesca.
(19-21 gennaio) Risoluzione del presidium sulla Germania che condanna gli errori di Radek e
Brandler.
(19 febbraio) Brandler sostituito da Remmele.
(7-10 aprile) IX Congresso della Kpd a Francoforte sul Meno. La sinistra assume la direzione.
(ottobre) Trozki riesamina il fallimento del 1923 nelle "Lezioni di Ottobre".
(dicembre) Stalin sostiene la tesi della "costruzione del socialismo in un solo paese".
Bibliografia
- Pierre Broué, Rivoluzione in Germania 1917-1923, Einaudi, Torino, 1977.
- D.Authier -J.Barrot. La sinistra comunista in Germania. La Salamandra, Milano 1981 [Paris
1976], pp.216.
- Paul Frölich, Guerra e politica in Germania (1914-1918). Pantarei, Milano 1995.
- Paul Frölich, Rudolf Lindau, Albert Schreiner, Jakob Walcher, Rivoluzione e controrivoluzione in
Germania (1918-1920). Dalla fondazione del Partito comunista al putsch di Kapp, Pantarei, Milano,
2001.
- Paul Frölich, Rosa Luxemburg, La Nuova Italia, Firenze, 1969
- Arthur Rosenberg, Origini della Repubblica di Weimar, Sansoni, Firenze, 1972.
- Gilbert Badia, Lo Spartachismo, Savelli, Roma, 1976
- Max Hölz, Un ribelle nella rivoluzione tedesca 1918-1921, Introduzione di Bruno Bongiovanni,
Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001.
- Enzo Rutigliano, Linkskommunismus e rivoluzione in occidente. Per una storia della Kapd.
Dedalo Libri, 1974, pp.281.
- Ossip K.Flechteim, Il partito comunista tedesco (Kpd) nel periodo della repubblica di Weimar.
Jaca Book, Milano, 1970.
- La sinistra comunista tedesco-olandese.
Sigle (in tedesco, con esplicazione in italiano)
Aau(d) - Unione generale dei lavoratori (di Germania)
Aau-E - (idem, Organizzazione unitaria)
Adgb - l´organizzazione sindacale a direzione Spd
Bo - Organizzazione di fabbrica
Faud - Unione libera lavoratori di Germania
Ikd - comunisti internazionalisti di Germania
Kapd - Partito comunista operaio di Germania
Kag - Collettivo comunista di lavoro
Kai - Internazionale comunista operaia
Kaud - Unione comunista operaia
Kpd(S) - Partito comunista di Germania (Lega Spartaco)
Spd - Partito socialdemocratico di Germania
Uspd - Partito socialdemocratico indipendente di Germania
Vkpd - Partito comunista unificato di Germania
(In collaborazione con Dino Erba)
dal blog : http://comintern.splinder.com/tag/6_5_in_germania
http://comintern.splinder.com/
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ROSA LUXEMBURG E KARL LIEBKNECHT Rosa e Karl 15/1/1919