ACCORDO DI COLLABORAZIONE
Tra
Dipartimento della sanità e della socialità, Ufficio del Medico cantonale –
Servizio di promozione e valutazione sanitaria
Rappresentato da
Medico Cantonale, Dr. Giorgio Merlani
E
Associazione P.I.P.A. Prevenzione Incidenti Persone Anziane
Rappresentato da
Coordinatrice Associazione PIPA, Raquel Galli Zirpoli
Scopo
Promuovere attività preventive destinate alle persone anziane per migliorare la loro qualità di vita e
la loro autonomia
Durata
dal 1. gennaio al 31 dicembre 2013
Importo
Fr. 70'000.-INDICE
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
Articolo
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Premessa .................................................................... pg 2
Base legale ................................................................. pg 2
Oggetto dell’accordo .................................................... pg 3
Piano delle attività ...................................................... pg 4
Strumenti e mezzi ..................................................... pg 10
Modalità di controllo…………………... .......................... ..pg 11
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Articolo 1. Premessa
PIPA ha quale obiettivo prioritario quello di informare sulle possibilità di prevenzione degli incidenti domestici gli anziani, i loro familiari e il
personale sociosanitario, al fine di prevenire le cause delle cadute e degli incidenti in generale, limitandone la gravità delle conseguenze.
Tramite vari progetti, proposte ed azioni, si intende informare sulle possibilità di prevenire i rischi degli incidenti, senza diminuire la qualità della
vita degli anziani, ma aumentandola semmai, proponendo l’adozione di misure preventive generali che riguardano il cambiamento delle abitudini
e degli atteggiamenti nella vita quotidiana, come pure la modifica dell’ambiente di vita.
In questa direzione PIPA ha svolto un ruolo motore sia per le Associazioni rappresentate nel suo Comitato, sia per chi si rivolge all’Associazione
esprimendo la necessità di agire in favore degli anziani in difficoltà.
PIPA inoltre è sempre a contatto diretto con partner Svizzeri e anche internazionali con i quali scambia esperienze, si confronta rispetto alle
strategie preventive ed ai risultati ottenuti, collabora nell’attuazione di progetti e nell'elaborazione di strategie d’intervento.
Articolo 2. Base legale
Visti gli articoli 32 cpv. a), 48 cpv. c) e 49 della legge sanitaria
Art. 32 È considerato preventivo ogni provvedimento inteso:
a) a promuovere la responsabilità, l’informazione e le conoscenze dei cittadini nella salvaguardia della salute individuale e collettiva;
Art. 48 Sono in particolare considerate malattie di rilevanza sociale, di larga diffusione, tossicodipendenze e comportamenti pericolosi per la salute:
c) le affezioni conseguenti alla modifica della struttura della popolazione, segnatamente all’invecchiamento;
Art. 49
1 Lo Stato promuove, collaborando con ordini e associazioni degli operatori sanitari, nonché con altri enti, associazioni o persone interessate, la lotta contro le malattie
di rilevanza sociale o di larga diffusione, le tossicomanie e i comportamenti pericolosi per la salute tramite l’educazione sanitaria della popolazione in generale e dei
gruppi sottoposti a rischi particolari.
2 Su proposta del Dipartimento, il Consiglio di Stato può sostenere e partecipare all’attività di enti e associazioni di diritto pubblico e privato che si occupano di
prevenzione e riabilitazione nel campo delle malattie sociali di larga diffusione, delle tossicomanie e dei comportamenti pericolosi per la salute.
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Articolo 3. Oggetto dell’accordo
Il presente accordo ha per scopo di consentire all’Associazione PIPA di attuare le azioni preventive appositamente progettate per ridurre
gli incidenti degli anziani.
Finalità
L’Associazione PIPA (Prevenzione degli Incidenti delle Persone Anziane) mira a diminuire il numero, la
frequenza ed i rischi di incidenti degli anziani, come pure attenuare le loro conseguenze.
Scopo
Gli incidenti hanno spesso cause modificabili a livello individuale, ambientale e sociale. E’ su questo piano che
PIPA interviene, informando i soggetti che gravitano nel mondo dell’anziano per proporre i cambiamenti atti a
prevenire i rischi d’incidente.
Obiettivo generale
Informare direttamente gli anziani e chi si occupa di loro, sia in famiglia che negli istituti di cura, sulle
possibilità preventive, prospettando cambiamenti per il mantenimento dell’autonomia degli anziani ed il
miglioramento della loro qualità di vita.
Target
Donne e uomini anziani, i loro famigliari, il personale sociosanitario che opera per e con loro.
Attori
I progetti e le attività sono implementati direttamente dai professionisti presenti nel Comitato PIPA, che
dispone del supporto professionale di esperti in salute pubblica quali medici geriatri, infermieri, fisioterapisti,
ergoterapisti, dietiste, aiuti domiciliari, come pure dell’Ufficio del medico cantonale e del rispettivo Servizio di
promozione e valutazione sanitaria. Inoltre PIPA conta sulla collaborazione di altri settori, tra cui il settore
anziani della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie del DSS, e di altre aree di riferimento (Ospedali,
Centri di riabilitazione, Case per anziani, Assicurazioni), a cui il mondo dell’anziano è direttamente legato.
Durata del contratto
Dal 01.01.2013 al 31.12.2013
Valutazione
Con il rapporto annuo di valutazione è possibile verificare la pertinenza dell’operato, riflettere sulle modalità
adottate ed individuare gli eventuali correttivi da apporre.
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Articolo 4. Piano delle attività
1. Informazione agli anziani / Empowerment
Attività
1.1
Revisione e
aggiornamento
della brochure
PIPA:
"Se mi muovo…,
mi mantengo in
forma"
Descrizione
Al momento della revisione per la
ristampa nel 2012 della brochure
dedicata ai suggerimenti per
mantenersi in forma tramite la
pratica di semplici esercizi, l'autore
ha suggerito di rivederla e
aggiornarla.
Obiettivi 2013
ü Revisione,
aggiornamento dei
contenuti e ristampa
della brochure "Se mi
muovo … , mi
mantengo in forma".
ü
Gli opuscoli di PIPA suggeriscono
alcuni comportamenti da adottare
per prevenire incidenti e promuovere
una adeguata qualità di vita degli
anziani.
Indicatori/risultati attesi
ü
Realizzazione della ristampa.
ü
Numero di opuscoli richiesti.
ü
Numero di istituzioni a cui sono
stati distribuiti gli opuscoli.
Timing
La ristampa dovrà avvenire
entro dicembre 2013.
Attualmente non è prevista altra
ristampa; come sempre
dipenderà delle richieste..
I tre opuscoli preventivi,
sono promossi/
distribuiti alle principali
istituzioni confrontate
con gli anziani solo su
richiesta.
Restano validi i criteri che abbiamo
verificato in precedenza; chiarezza
praticità ed utilità.
Durante il 2012 abbiamo ristampato
in 2000 esemplari quello sulla
prevenzione delle cadute.
Prevenire la denutrizione; abbiamo
disponibili 800 esemplari.
“Se mi muovo … , mi mantengo in
forma" nel 2012 è stato stampato in
500 copie; una volta fatta la
revisione verrà quindi stampato in
1000 esemplari.
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2. Formazione del personale sanitario e socio-sanitario
.
Attività
2.1
Valutazione e
approfondimento
delle tematiche e
della formazione
da promuovere
nell’ambito della
prevenzione
sanitaria e del
benessere delle
persone anziane
Descrizione
I professionisti dell’Associazione
PIPA appartengono a differenti
settori professionali e sono in grado
di offrire seminari sulle tematiche
inerenti la prevenzione degli
incidenti in vista del mantenimento
dell’autonomia dell’anziano
nell’ottica disciplinare.
Le tematiche possono essere ad
esempio: le cadute, l’alimentazione,
il movimento, l'abitazione, gli abusi
e i maltrattamenti, ecc.
A queste tematiche si aggiungono
le attività effettuate in partenariato
fra PIPA ed il Gruppo per la
moderazione del traffico (GMT).
Durante il 2013 s'interverrà per
sensibilizzare gli anziani, ma anche
i volontari, gli operatori, sulla
sicurezza dell'anziano pedone.
Rispondere in termini preventivi
con progetti, idee, attività, ecc, alle
problematiche relative agli
incidenti degli anziani “fragili”. Gli
interventi si effettuano su richiesta
degli interessati e si concretizzano
attraverso conferenze, WS, ecc.
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Obiettivi 2013
ü
ü
ü
In merito al tema abuso e
maltrattamento, di cui si
occupa Pro Senectute,
PIPA valuta la possibilità di
collaborare sugli aspetti
formativi del personale
curante con una
formazione “interna”.
Diffusione della brochure
sulle cadute a domicilio agli
operatori SACD tramite
incontri seminariali.
Indicatori/risultati
attesi
ü
Rispondere ai bisogni
espressi dal territorio
adattando le tematiche
richieste ai reali
problemi/bisogni degli
operatori socio-sanitari.
ü
Numero di operatori SACD
informati sulla brochure
sulle cadute a domicilio.
ü
Numero di istituti coinvolti
nello studio sulle cadute in
Cpa.
Timing
Gli interventi futuri dipendono
direttamente dalle richieste
pervenute.
Sono già previsti alcuni
aggiornamenti/interventi con i
volontari.
Coinvolgimento degli istituti
che non hanno aderito alla
a
1 fase dello studio sulle
cadute in Cpa, realizzando
in primavera un incontro
allargato anche a chi finora
non ha partecipato, onde
offrire le informazioni
generali, sostegno/
monitoraggio a chi
intendesse sperimentare i
materiali elaborati.
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Attività
2.2
Prevenzione delle
cadute degli
anziani a
domicilio
Descrizione
Obiettivi 2013
Attualmente gli interventi sono
soggettivi e variano moltissimo in
relazione alla professionalità dei
singoli operatori. Si vuole dunque
approfondire il tema affrontandolo
da più angolature; solo con apporti
interdisciplinari la riflessione sugli
indicatori, le cause, le pratiche
corrette da attivare, potrebbe
risultare esaustivo e ricco di spunti
operativi.
ü
E' fissato per il 21 febbraio
l'incontro con i partecipanti
dei tre gruppi di
approfondimento per poter
confrontare i tre punti
d'arrivo.
ü
I gruppi di approfondimento
dovranno ultimare l'analisi
del tema entro l'estate
2013.
Obiettivo prioritario sarà quello di
identificare, sulla base delle
pratiche attuali, le misure che
meglio possano rispondere ai
bisogni degli anziani a rischio
incidenti che vivono a domicilio.
ü
I tre gruppi che si erano formati alla
fine del seminario del 8.5.2012
dovranno approfondire i seguenti
temi:
ü
1. Valutazione multidimensionale e trattamento a
domicilio
2. Rischi estrinseci e
interventi al domicilio
3. Servizi offerti dalla rete per
l’anziano a domicilio
Preparazione e stampa di
una brochure con i
suggerimenti da adottare in
merito alla prevenzione
delle cadute dell'anziano a
domicilio.
Incontrare gli operatori che
seguono gli anziani a
domicilio (specificare e
quantificare: SACD, enti di
appoggio,..), e che non
hanno ancora partecipato
allo studio PIPA sulla
prevenzione delle cadute.
Indicatori/risultati
attesi
ü Numero di operatori SACD
pubblici e privati, di
fisioterapisti, ergoterapisti,
personale sociosanitario e
volontari che partecipano
al lavoro di
approfondimento.
Timing
La realizzazione della brochure
entro giugno 2013.
ü Formazione di un gruppo
pilota e interdisciplinare
che s'incarichi di divulgare
l'opuscolo e che possa fare
da supporto a chi si occupa
di anziani a domicilio.
ü
Numero di SACD pubblici e
privati, di fisioterapisti,
ergoterapisti, personale
sociosanitario presenti
all'incontro informativo sul
progetto PIPA sulla
prevenzione delle cadute.
ü
Realizzazione della
brochure sulla prevenzione
delle cadute degli anziani a
domicilio per gli operatori
sociosanitari.
Realizzazione di un opuscolo che
possa suggerire operativamente
come agire (prima, durante e dopo)
con l'anziano a domicilio a rischio di
cadute.
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Onde poter accrescere la
partecipazione degli operatori che
seguono gli anziani a domicilio,
si effettuerà una riunione allargata
per informare sullo stato
d'avanzamento dei lavori sul tema
della prevenzione cadute.
L'invito sarà patrocinato dall'UMC.
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Attività
2.3
Progetto di
prevenzione delle
cadute in casa
per anziani
Descrizione
Il progetto avviato nel 2011 e
proseguito l'anno successivo,
necessita di effettuare un bilancio
per conoscere lo stato generale
quale punto d’arrivo della prima
fase quindi per individuare il punto
di partenza della fase successiva.
S'intende contattare i responsabili
delle cure degli istituti (Cpa) che
hanno richiesto la brochure sia in
forma cartacea che digitale, per
vedere con loro chi è disposto ad
adottarla oppure se la sta già
sperimentando.
Le intenzioni di PIPA per
l'immediato futuro sono ben
specificate nella lettera che sarà
inviata ai responsabili delle cure
delle Cpa entro la fine del 2012
dove sono indicate le prossime
tappe.
Obiettivi 2013
ü
ü
ü
Si prevede che l'attuazione
complessiva possa anche slittare al
2014. Il personale delle Cpa è
piuttosto carico di lavoro e non sarà
semplice e/o immediato ottenere
conferma che vogliono adottare gli
strumenti e i mezzi esplicitati nella
brochure.
In collaborazione con l'UMC e il
SPVS verrà effettuato un
rilevamento sull'utilizzo del
materiale PIPA sulla prevenzione
delle cadute al fine di valutarlo e
promuoverne l'uso .
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Indicatori/risultati
attesi
Proseguimento nel 2013
del progetto iniziato nel
2011 e continuato nel
2012, allo scopo di
rispondere all’interesse
crescente degli operatori
delle Cpa di riflettere sulle
pratiche in vigore negli
istituti e sui margini di
miglioramento delle misure
preventive.
Incontro con i responsabili
delle cure di tutte le Cpa
per fare un bilancio ed
evidenziare:
- chi usa il materiale
proposto da PIPA
- chi vorrebbe usarlo
- quali difficoltà sono
state riscontrate.
Organizzare incontri di
approfondimento per gli
operatori che non avessero
partecipato alle riunioni
precedenti e/o che
trovassero particolari
difficoltà.
ü Numero di Cpa coinvolte
rispetto a quelle che hanno
aderito negli anni
precedenti.
Timing
E' previsto in primavera un
incontro allargato per verificare
chi effettivamente utilizza i
materiali proposti da PIPA.
ü Numero di incontri
necessari per poter offrire
supporti e consulenze.
ü Numero di consulenze a
carattere multidisciplinare
per le singole Cpa e/o
effettuare incontri con più
operatori appartenenti a
differenti istituti.
.
ü Sono anche previsti
incontri singoli o per istituto
se fossero richiesti.
ü Il tasso di risposta delle
Case anziani sull'uso del
materiale PIPA.
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3. Networking
Attività
3.1
Sviluppo della
rete e delle
comunicazioni
Descrizione
Solo le sinergie fra differenti enti e
le categorie professionali
permettono di rispondere in modo
esaustivo ai bisogni attuali e di
raggiungere gli obiettivi dichiarati.
In più occasioni si è constatato che
PIPA rappresenta per chi opera con
e per gli anziani, uno dei rari ambiti
in cui prevale l’interdisciplinarietà.
Questa grande risorsa è data dalla
composizione del Comitato che
permette di affrontare la
complessità della realtà attuale ed
in particolare quella del mondo
degli anziani.
In 15 anni di esperienza nell’attuare
progetti preventivi a favore degli
anziani, questa modalità si è
rivelata la maggior risorsa a nostra
disposizione.
Intendiamo perciò estenderla
incrementando i contatti con alcuni
settori.
Nel corso del 2013 si intende
ulteriormente rafforzare la
collaborazione con enti/
associazioni affini quali :
SUPSI-DSAN e DSAS.
In modo particolare saranno
rafforzate le relazioni per gli aspetti
formativi con i centri di competenza
che si occupano della problematica
degli anziani:
FTIA rispetto all’abitazione sicura.
2013 - Mandato di prestazione_12_13.doc
Obiettivi
Favorire l’ampliamento della rete
nell’ottica dell’arricchimento
interdisciplinare.
In modo speciale si auspica di
poter collaborare per i progetti
Prevenzione cadute in Cpa con
più istituti e per le cadute a
domicilio con un numero
maggiore di SACD.
Indicatori/risultati
attesi 2011
ü
Numero di nuovi contatti
con istituzioni Case per
anziani, SACD e
Associazioni.
ü
Nuove collaborazioni
nell’ambito di progetti
specifici.
Timing
I tempi di realizzazione
dipendono dall’avvio dei progetti
ma anche dalla disponibilità
degli interlocutori.
Pagina 10
Articolo 5. Gli strumenti e i mezzi
Soggetti
L’Associazione PIPA, dalla sua fondazione (1996) ad oggi, assume, al 30% di un tempo lavorativo, una coordinatrice che garantisce la continuità
delle attività e costituisce il punto di riferimento per i membri del Comitato, per i soci (enti e singoli soggetti) e per tutte le persone coinvolte
nelle attività dell’Associazione (anziani, mandatari, istituzioni, ecc.). Dal 2000, Raquel Galli Zirpoli si occupa infatti di mantenere i contatti fra il
territorio ed i membri di Comitato, organizzare tutte le riunioni (gruppi di attività, Comitato, Assemblea), gestire la contabilità, partecipare e
collaborare con tutti i gruppi di progetto PIPA e anche con quelli esterni come supporto.
Per gli interventi sul campo, si attinge quasi sempre alla disponibilità dei membri del Comitato che in qualità di volontari offrono le loro
prestazioni professionali. Nel caso dell’informazione e dei contatti la stessa coordinatrice se ne fa carico. Il Comitato ha ritenuto opportuno
quantificare le ore che questi professionisti dedicano ogni anno alle attività preventive della nostra associazione. Il monte ore annue dedicate dai
membri del Comitato all’attuazione dei progetti è molto elevato e pari in valore al contributo finanziario stanziato annualmente dal DSS (vedi
rapporto d’attività Verbale dell’Assemblea annuale).
In rare eccezioni è stato necessario attingere a supporti esterni (esperto informatico ad es.).
Mezzi finanziari
Il SPVS mette a disposizione dell’associazione PIPA l’importo di Fr. 70'000.- distribuiti nella maniera seguente:
Personale di coordinamento e accompagnamento
Realizzazione del programma
Spese di gestione
Fr.
Fr.
Fr.
30’000.34’000.6’000.-
Modalità di pagamento
In 2 rate: fr. 45'000.- al 31.01.2013, saldo di fr. 25'000.- sarà versato sulla scorta dei dati di consuntivo.
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Modifiche del contratto
Modifiche del presente accordo sono possibili in ogni momento, previo accordo di entrambe le parti contraenti.
D’altra parte, tenuto conto degli obiettivi del Cantone per la legislatura, un eventuale contributo cantonale per il 2013 potrà essere stabilito solo
dopo l’approvazione del Preventivo del Cantone. Se il Consiglio di Stato dovesse decidere di non concedere i sussidi necessari per l’attuazione
delle misure previste dal presente accordo per il 2013, lo stesso decade. Le parti possono proporre un nuovo accordo.
Disdetta straordinaria del contratto
Nel caso di gravi inadempienze da parte di una delle parti contraenti, entrambe possono disdire il contratto a titolo straordinario previo preavviso
scritto di almeno tre mesi.
Rinnovo del contratto
Le parti convengono di negoziare le condizioni di rinnovo del mandato prima della scadenza.
Articolo 6. Modalità di controllo
Rapporto annuale
Il rapporto annuale delle attività viene presentato durante l’Assemblea annuale ordinaria che si effettua a marzo di ogni anno. Nello stesso si
indicherà il grado di realizzazione delle azioni descritte all’articolo 3 in funzione dei rispettivi indicatori.
Valutazioni in itinere vengono realizzate nelle riunioni del Comitato effettuate nel arco dell’anno e nei gruppi di lavoro dei singoli progetti.
Contenzioso
In caso di contenzioso in merito ai contenuti del presente contratto, le parti contraenti s'impegnano a intavolare subito trattative per raggiungere
un accordo che soddisfi entrambe.
Se un accordo non viene raggiunto, le parti s'impegnano a collaborare nell'ambito di una procedura di conciliazione libera, gestita da una
commissione paritetica di quattro membri, di cui due designati dallo Stato e due designati da PIPA.
Se anche la procedura di conciliazione non dovesse portare ad alcun accordo, le parti potranno promuovere un'azione diretta dinanzi al
Tribunale amministrativo in virtù dell'articolo 71 lett. B) Legge di procedura per le cause amministrative.
Sostenibilità
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L’associazione PIPA s’impegna a:
Ø sviluppare e fornire prodotti e servizi che evitino conseguenze indesiderabili e/o irreversibili per l‘ambiente e la società, nel rispetto dei
principi di uno sviluppo sostenibile;
Ø favorire il dialogo nei confronti dei dipendenti e del pubblico, anticipando e rispondendo alle loro preoccupazioni riguardo al potenziale
impatto socio-ambientale di attività, prodotti, rifiuti o servizi;
Ø promuovere l’adozione degli stessi principi da parte dei fornitori dell’associazione, incoraggiando e, se del caso, richiedendo miglioramenti
delle prassi per renderle coerenti con quelle dell’associazione.
PIPA
DIVISIONE DELLA SALUTE PUBBLICA
Il Presidente
Il Direttore
Juan José Sanchez
Paolo Bianchi
La Coordinatrice
Il Medico cantonale
Raquel Galli-Zirpoli
Giorgio Merlani
Bellinzona, 11 dicembre 2012
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2013 - Mandato di prestazione 2012-2013