ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DONNA LELIA CAETANI SERMONETA
PP
F. S. COLANDREA - FABBRICINI
2014/2015
1
Norma e Sermoneta tra passato, presente, futuro...
le nostre radici,
le tenere foglie,
I FRUTTI DEL NOSTRO IMPEGNO
“LA SCUOLA SCENDE IN CAMPO …
PALADINA DELLA STORIA …
PASSATA, PRESENTE E FUTURA”
2
PREMESSA
ANALISI DEL TERRITORIO
ASPETTI SOCIO-AMBIENTALI
Sermoneta
è un comune italiano di 9.156 abitanti.
Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo
territorio, nei pressi dell'attuale Abbazia di Valvisciolo sorgeva l'antica
città volsca di Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide.
L'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni spinsero gli
abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene
citata con questo nome già nell'XI secolo.
A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante
spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le
frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i
comuni di Cisterna e Latina.
Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha
come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose
manifestazioni culturali.
Si estende sia in pianura che in collina nella provincia di Latina. Si
caratterizza per il paesaggio suggestivo,medioevale nel centro storico e
moderno in pianura, l'ingente patrimonio boschivo, il clima mite, la
fertilità della terra, una pregevole zona "umida protetta" , testimonianza
più antica della memoria storica locale. Il territorio è ancora in fase di
espansione, suscettibile di notevole aumento per la forte immigrazione . Il
contesto socio-culturale eterogeneo ed in continuo ricambio, è costituito
prevalentemente da famiglie provenienti dalla regione campana e, in
numero minore da altre regioni italiane e da Paesi comunitari ed
extracomunitari ( Cina, India, Marocco, Romania).
3
Il centro abitato dispone dei servizi primari (esercizi commerciali,
banche, farmacia, servizio di trasporti, scuole…); presenta solo alcune
strutture socio-culturali per l'aggregazione dei giovani.
Norma conta 4.041 abitanti
Sorge sui Monti Lepini , praticamente sopra una parete rocciosa scoscesa
da cui è possibile ammirare l'Agro pontino e soprattutto l'Oasi di Ninfa.
Come dimostrano gli scavi archeologici di Norma la città fu abitata sin dal
periodo romano. Nel Medioevo fu verosimilmente dipendenza della
vicina Abbazia diValvisciolo o del Castello Caetani di Sermoneta divenendo
marchesato sotto i Borghese. Nel suo patrimonio artistico annovera
monumenti e luoghi religiosi di notevole interesse, oltre al Museo civico e
al Museo del cioccolato.
Vanta numerose tradizioni folkloristiche ed eventi
territorio seguaci e visitatori.
che richiamano sul
I BISOGNI DEL TERRITORIO
I bisogni prioritari a cui la scuola deve poter dare risposte adeguate, a
breve /medio termine, sono:
ali;
4
SCUOLA E TERRITORIO
La nostra scuola propone una progettazione del sapere, del saper fare, e
del saper essere. Le varie attività, svolte nell'ambiente, sono basate non
solo sullo studio libresco, ma sull'esperienza , il vissuto, il coinvolgimento
dei canali percettivi dell'allievo. Tutto ciò svolto secondo i moderni
principi dell’educazione legata al luogo (PBE-Place Based Education) per
suscitare un sentimento di appartenenza nei confronti del patrimonio
ambientale, storico e culturale del territorio.
Optare di lavorare sull’ambiente oltre ad una scelta di valore, per le
grandi finalità verso cui tende l'azione educativa (la formazione dell’uomo
e del cittadino che modifica stili di vita e di comportamento e sviluppa il
senso di appartenenza e il pensare globalmente ) è una scelta didatticometodologica.
Vengono privilegiati:
- l’approccio esperienziale e scientifico-laboratoriale;
- il rapporto scuola-territorio (legame con il contesto di riferimento con
cui si creano e si mantengono rapporti circolari);
- la trasversalità (approccio sistemico e interdisciplinare);
- la continuità tra gli ordini di scuola e le relazioni con l’extra-scuola
aprendosi alla verifica dei propri modelli, processi, percorsi.
Norma e Sermoneta diventano così i luoghi di nascita della cittadinanza,
della civiltà democratica, della coesione sociale. I loro monumenti, le
chiese, le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i modi di vivere,
richiedono indagini storiche, culturali e civili: tutte da insegnare e fare.
Solo così il nostro patrimonio sarà ancora e sempre una risorsa che aiuta a
crescere come cittadini, un patrimonio collegato ai diritti fondamentali
della persona. Il suo studio porterà a riscoprire l’indissolubile legame tra
5
centri urbani e territorio circostante, come centri di servizi, di
aggregazione e di cultura con il suo perdurare e sedimentarsi
di
testimonianze e risorse sociali, economiche e culturali.
LE NOSTRE SEDI
SCUOLA INFANZIA
Scuola dell’Infanzia Sermoneta Scalo
Via Sermonetana
Tel 0773 319754
Scuola dell’Infanzia Sermoneta Centro
Via Bastione dell Portella
Tel 0773 30050
Scuola dell’Infanzia Pontenuovo
Via dell’Irto
Tel 0773 317220
Scuola dell’Infanzia Doganella
Via Ninfina
Tel 3480925065
Scuola dell’Infanzia “ Viani” di Norma
Via G.Viani
Tel 0773354643
Scuola dell’Infanzia “ Zaralli” di Norma
Via Don B.Zaralli
Tel 3316768864
SCUOLA PRIMARIA
Scuola Primaria Sermoneta Scalo
Via Sermoneta
6
Tel 0773 318463
Scuola Primaria Pontenuovo
Via dell’Irto
Tel 0773 319010
Scuola Primaria Doganella
Via Ninfina Tel o6/9601502
Scuola Primaria Sermoneta Centro
Via Bastione della Portella
Tel 0773 30191
Scuola Primaria Norma
Piazza Caio Cestio
Tel 0773354024
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Scuola Secondaria di Primo Grado Doganella
Doganella Via Le Pastine
Tel 06 96000049
Scuola Secondaria di Primo Grado Norma
Norma Via Salvo D’Acquisto
Tel 07731952719
7
ORARIO DI FUNZIONAMENTO
Scuola dell'Infanzia
Sermoneta Scalo
Dal lunedì al venerdì 8.00-16.00,
40 h settimanali con servizio mensa.
Doganella
Sermoneta Centro
Dal lunedì al venerdì 8.30-16.30,
40 h settimanali con servizio mensa.
Pontenuovo
Dal lunedì al Venersì 8.00-16.00,
40 h settimanali con servizio mensa.
Dal lunedì al venerdì 8.00- 13.00,
25 h settimanali(antimeridiano)
Norma “Viani”
Dal lunedì al venerdì 8.00/16.00
40 ore settimanali con servizio mensa
Norma “Zaralli”
Dal lunedì al venerdì 8-00/16.00
40 ore settimanali con servizio mensa
8
Scuola Primaria
Pontenuovo
Sermoneta Scalo
Tempo ordinario (27 h) 4 giorni
settimanali ore 8.00-13.25
Venerdi ore 8.00-13.00
Tempo ordinario (27h) 4 giorni
settimanali ore 8.00-13.25
Venerdi ore 8.00-13.00
Doganella
Sermoneta Centro
Tempo ordinario (27h) 4 giorni
settimanali ore 8.00-13.25
Venerdi ore 8.00-13.00
Tempo pieno dal lunedì al venerdì ore
8.30-16-30 con servizio mensa e
trasporto.
Norma
Tempo ordinario (27h) 5 giorni
settimanali ore 8.05-13.30
Istituto Secondario di Primo Grado
Doganella
Tempo ordinario 5 giorni a settimana ore 8.05-14.05.
9
Norma
Tempo ordinario 5 giorni a settimana ore 8.05-14.05.
MODELLI SCOLASTICI 27h e 40h E QUOTA ORARIA
SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE PER LA SCUOLA
PRIMARIA
I Classe
II Classe
III-IV-V Classe
27 h
40 h
27 h
40 h
27 h
40 h
Italiano
8
9
7
9
6
8
Lingua com.
1
1
2
2
3
3
Matematica
6
9
6
8
6
8
Scienze
2
2
2
2
2
2
Tecnologia
1*
2*
1*
2*
1*
2*
Storia
2
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
2
Musica
1
2
1
2
1
2
Arte/Immagine
1
2
1
2
1
2
Sc. motorie
1
2
1
2
1
2
I.R.C./A.A.
2
2
2
2
2
2
*Tecnologia: Trasversale a tutte le discipline
Modello 40 ore: +5 ore mensa
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Struttura Organizzativa


Staff
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dirigente Scolastico: Mercuri Enzo
DSGA: Libertazzi Saverio
Vicaria :Ins .Fallongo Anna Maria
Responsabili di plesso Infanzia:
Pontenuovo: Ins.Tomassina Manetta
Sermoneta Scalo: Ins. Alfano Maria Rosaria
Doganella: Ins.Marchionne Daniela
Sermoneta Centro Storico: Ins.Bertassello Monica
Norma- Plesso Viani: Ins.Iacomini Agostina
Norma-Plesso Zaralli: Ins.Cassandra Loretta
Responsabili di Plesso di Scuola Primaria:
7. Pontenuovo: Ins.Colandrea Sara
8. Doganella: Ins.Marotta Immacolata
10. Sermoneta Storico: Ins.Bertassello Monica
11. Sermoneta Scalo: Ins.Sacchetti Marina
12. Norma-Plesso Cassoni: Ins.Bianconi Claudia
Responsabili di Plesso di Scuola Secondaria di I grado
13. Plesso di Norma: Ins. Manciocchi Fiammetta
14. Plesso di Doganella : Ins. De Santis Anna
Fuzioni Strumentali:
- Gestione del POF(coordina le attività del Piano dell'Offerta Formativa e della
programmazione disciplinare):Inss.Colandrea Sara e Fabbricini Giuseppina.
-Area Continuità-Orientamento-Valutazione(coordina le attività di valutazione degli
studenti e le attività riguardanti la continuità tra i diversi ordini e gradi di
scuola):Inss. Vittori Cecilia e Noce Fiorella.
-Area Tecnologica ( gestisce la documentazione multimediale e cura il sito della
scuola):
Inss.Cacciotti Alessandra e S
-Area Disabilità(coordina le attività di contenimento del disagio e gestisce le attività
di integrazione e recupero ):Ins. Marotta Immacolata
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Collegio dei docenti formato da:
Dirigente Scolastico che lo presiede
Docenti della Scuola dell'Infanzia
Docenti della Scuola Primaria
Docenti della Scuola Secondaria di I Grado
•
•
•
•
Consiglio d' Istituto
•
•
•
•
RSU
•
•
Dirigente Scolastico
8 Docenti
8 Genitori
2 Personale ATA
2 Docenti
1 Personale ATA
Consiglio d'Intersezione
•
•
Tutti i docenti della Scuola dell'Infanzia
1 rappresentante dei genitori per ogni sezione
Consiglio d'Interclasse
•
•
Tutti i docenti delle classi
1 rappresentante dei genitori per ogni classe
•
•
Tutti i docenti delle classi
4 rappresentanti per ogni classe
Consiglio di classe
Orario di Ricevimento degli Uffici di Segreteria
Dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 12,00.
Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico riceve solo previo appuntamento
12
Il nostro Istituto è:

Scuola per la individuazione e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento, in
collaborazione con il T. S .M .R .R. E.

Scuola di riferimento per studenti tirocinanti dell’Università di Roma Tre Dipartimento di Scienze della formazione primaria e secondaria di I grado.

Scuola di Tempo pieno a Sermoneta Centro Storico .

Scuola aderente alle iniziative del FAI per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione
dell’ambiente

Scuola aderente al Progetto Pilota “Verso una Scuola amica”: percorso di conoscenza,
valorizzazione e traduzione pratica della Convenzione sui diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza approvata dall’ONU il 20/11/1989
____________________________CON CHI COLLABORIAMO
La scuola interagisce con Associazioni di volontariato, culturali e sportive stanziate sul
territorio di giurisdizione e si propone di dare adeguata risposta e concreto riscontro alle
tematiche e/o problematiche già in essere ed eventualmente proposte ex novo. La Scuola ,
inoltre, è sinergicamente affiancata dall’Amministrazione Comunale di Sermoneta.
L’Istituto Comprensivo Statale “Donna Lelia Caetani” di Sermoneta, nato dalla
verticalizzazione delle scuole dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado presenti nel
territorio e dall'accorpamento con l'Istituto Comprensivo di Norma si caratterizza come un
servizio alla comunità.
Esso si impegna a:

Sviluppare una progettazione curriculare, unitaria, flessibile, mirata alla valorizzazione
delle risorse della comunità attraverso una organizzazione didattica innovativa e una
cooperazione attiva con le istituzioni presenti nel territorio.

Gestire il servizio ispirandosi a criteri di negoziazione, efficacia, efficienza.

Rispettare i requisiti essenziali della qualità, ovvero l’affidabilità, la rendicontabilità, la
responsabilità.
13

Realizzare un Piano dell’Offerta Formativa che garantisca il pieno successo formativo.
Caratterizzandosi come un servizio alla comunità, l’Istituto Comprensivo di “Sermoneta”
stabilisce con la propria utenza un contratto che deve essere:
Condiviso
Trasparente
Flessibile
Realizzabile
Verificabile
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), che contiene le scelte culturali, organizzative ed
operative dell’Istituzione scolastica ed in cui vengono pianificate tutte le attività di docenti,
degli alunni e del personale Ata, è un documento di:

impegno di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del
territorio;

mediazione tra le risorse della scuola, la realtà locale e le prescrizioni a livello
nazionale;

programmazione delle scelte didattiche, formative, culturali;

progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti finalizzati
all’arricchimento dell’offerta formativa;

identità dell’Istituto che definisce le scelte e le finalità di politica scolastica;

sinergia caratterizzata dall’organizzazione del sistema scolastico in relazione
all’ottimizzazione di strategie funzionali e di percorsi mirati al conseguimento del successo
formativo garantito a tutti;

innovatività nell’accettazione del cambiamento in atto nella scuola che dovrà tradursi
in comportamenti significativi di chi ne è coinvolto;

orientamento che sviluppa un’autonoma capacità di scelta.
14
Finalità:
Il nostro Istituto adotta iniziative utili a garantire a ciascun alunno il raggiungimento del
successo formativo avvalendosi di azioni finalizzate:

all’accoglienza

all’inclusione

alla condivisione

alla valorizzazione

alla responsabilizzazione

alla socializzazione
Scuola dell’Infanzia
Maturare
l’identità
Conquistare
l’autonomia
Sviluppare
le competenze
15
Scuola primaria
Favorire e promuovere la
prima alfabetizzazione
culturale
Favorire e valorizzare le
capacità di ciascun
alunno
Suscitare interesse e
motivazione ad
apprendere
Promuovere lo sviluppo
della personalità e della
creatività nella
dimensione: cognitiva,
affettiva, sociale
Valorizzare le
eccellenze e le
competenze
Favorire la solidarietà, la
cooperazione e il rispetto
dell’ambiente e del territorio di
appartenenza
16
Scuola Secondaria di Primo Grado
Educare alla
partecipazione
cosciente e
responsabile della
vita comunitaria
ed alla relazione
di collaborazione
con gli altri
Favorire
l’inserimento e
l’integrazione
degli alunni in
difficoltà
potenziando le
abilità e le
attitudini
Fare emergere,
valorizzare e
potenziare le
attitudini e le
competenze di
ciascun alunno
Favorire la progressiva
maturazione della
coscienza di sé e del
proprio rapporto con il
mondo esterno al fine
di sviluppare le
capacità di scelte
consapevoli
Promuovere
l’educazione
all’intercultura
in una società
multietnica
17
Scuola, Costituzione, Europa
Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità
generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno
dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella
promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità
individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La
scuola
italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale
dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita
civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di
almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere gli
ostacoli
di
ordine economico e
sociale, che,
l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il
limitando di fatto la libertà e
pieno sviluppo della persona
umana e
l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese” (articolo 3). L’azione della scuola si esplica attraverso la
collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco ri-spetto dei diversi ruoli e
ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità
di ciascuno (articolo 2). La
scuola
dell’infanzia, la scuola
primaria e
la
scuola
secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e
contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica
del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione.
L’ordinamento scolastico
tutela la libertà
di insegnamento (articolo 33) ed
centrato sull’autonomia funzionale delle scuole
chiamate a
elaborare il proprio
(articolo 117). Le scuole
è
sono
curricolo esercitando così una parte decisiva
dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini
pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le
norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali
norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e
degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli stu-denti;
le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità
del servizio; i
sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Il
sistema
scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro
delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)
che sono:
1) comunicazione nella madrelingua;
18
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4) competenza digitale;
5) imparare a imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa e imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale .
Certificazione delle competenze
La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel
profilo
dello
studente
al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita
personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione.
Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica
delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione
e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come
ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità,
atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà
quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo a
seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze
è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola
secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello
nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza
delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti
verso la scuola del secondo ciclo.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali
per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo
della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla
rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con
disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione;
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valorizza
il
talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il
miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di
apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il
senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.
.
Cittadinanza e Costituzione
È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della
cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola
dell’infanzia.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative
che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e
dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa
fase
del
processo
formativo
è
il
terreno
favorevole
per
lo
sviluppo
di
un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi
che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso
di legalità e lo svilup-po di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di
scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a
promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita,
a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine
consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del
giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di
partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del
lavoro comune, ecc.
Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo
include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica
italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati
nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2),
il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire
in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione
(articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza
delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti,
20
ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la
nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al
tempo stesso contribuisce a
dare un
valore
più largo e
consapevole
alla
partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di
regole condivise.
Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola
(articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato
in ogni contesto scolastico e
in
ciascun alunno, avendo particolare
attenzione a
sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il
dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono
significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista
nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire
e regolare i conflitti.
La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai
saperi. La lingua scritta, in
l’esplorazione
del
particolare,
rappresenta un mezzo decisivo
mondo, l’organizzazione del pensiero
per
e per la riflessione
sull’esperienza e il sapere dell’umanità.
È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana,
valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola
diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico.
CURRICOLO VERTICALE
Vedi allegato
Articolazione Didattica
Le lezioni si articoleranno attraverso i seguenti momenti:
definizione delle attività e delle finalità, recupero delle conoscenze attraverso
progressive sollecitazioni per favorire i collegamenti tra i contenuti già acquisiti
e i nuovi, uso di modalità di rappresentazione visiva ( mappe, schemi, disegni
...) formulazione di ipotesi in relazione all’obiettivo, esposizione dei contenuti e
dei concetti, controllo della comprensione, sottolineatura degli aspetti
fondamentali, uso di strategie e spiegazione della loro utilità, sintesi
21
finale,llustrazione degli elementi che saranno considerati per la valutazione.
Gli alunni saranno guidati alla lettura di vari tipi di testo (letterario, musicale,
artistico) ma anche a quella di ambienti e di esperienze tecnico-operative per
favorire una comprensione più approfondita.
Si ricorrerà ad una didattica di tipo operativo fondata sulla ricerca e nel tempo
al metodo deduttivo per sviluppare e potenziare processi di astrazione.
La funzione dell’insegnante sarà quella di guidare e controllare l’andamento
delle attività, favorire modalità di studio diverse e più adatte a situazioni di
difficoltà, di promuovere ed orientare il confronto collettivo e le riflessioni
individuali attraverso atteggiamenti di rinforzo positivi.
Modalità Metodologiche
(concordate dall'equipe pedagogica nel rispetto della libertà di
insegnamento individuale).
 Proposte di attività motivanti che sviluppino le abilità di ricezione,
consentendo di usare la lingua in contesti comunicativi significativi.
 Il gioco come fonte di esperienza.
 La ricerca guidata: problematizzazione, formulazione di ipotesi, raccolta e
tabulazione dati, verbalizzazione.
 Fruizione di materiale strutturato e non.
 Esperienze percettive, manipolative e cognitive della realtà.
 Osservazione diretta, analisi di situazioni concrete, visite guidate.
 Autovalutazione e autocorrezione.
 Cartelloni, disegni, registrazioni audiovisive, drammatizzazioni.
 Didattica del problem solving, con mobilitazione delle risorse intellettuali
degli allievi e loro capacità di invenzione e reinvenzione.
 Didattica del cooperative learning fondata sulla collaborazione, sul
confronto, sull' aiuto reciproco per imparare insieme, senza escludere
momenti
di
lavoro
individuale.
Didattica
costruttivistica
con
presentazione e analisi di fenomeni affrontati con l'ausilio di .diverse fasi
tra cui: esperienza pratica, rappresentazione/descrizione individuale
scritta,
discussione
collettiva,
ripesamento
individuale
con
ristrutturazione di schemi interpretativi, sintesi collettiva.
 Metodo dell' osservazione sperimentale, con raccolta di dati, lettura,
correlazione, comparazione, analisi, discussione individuale e collettiva,
orale e scritta di testi, fenomeni ed esperienze; elaborazione,
socializzazione e rappresentazione di elaborati grafici con l'uso di
tecniche varie, compresa quella informatica; rilettura del percorso fatto
con confronto dialettico e concettualizzazione dell' esperienza.
 Metodo a spirale che prevede situazioni problematiche da risolvere
mediante esperienze pratiche guidate, con riflessioni e ripensamenti
individuali che producono consapevolezza del fenomeno osservato e
favoriscono la concettualizzazione.
 Didattica per competenze, partendo dai livelli degli alunni, con
superamento della lezione esclusivamente trasmissiva e ponendo l'alunno
al centro della costruzione del proprio sapere.
22
Metodi
Ogni metodo d'insegnamento dovrà tener conto degli interessi, delle
motivazioni e dei tempi di apprendimento, oltre che della situazione iniziale
degli allievi. Non esiste preliminarmente un metodo migliore dell'altro, ma la
validità dello stesso è legata sia ai reali bisogni e alle giuste richieste dei
ragazzi, sia agli obiettivi che si vogliono raggiungere.
La relazione sarà integrata e/o ampliata da momenti di dialogo e di
conversazione guidata per stimolare le capacità di ascolto e di riflessione; si
alterneranno lavori individuali a lavori di gruppo, attività di laboratorio,
esercitazioni applicative e di approfondimento, per sviluppare linguaggi
alternativi, le capacità critico-creative e promuovere le esperienze di amicizia e
di solidarietà.
Muovendo dall'esperienza dei ragazzi e dell'operatività si svilupperanno
gradualmente le capacità di astrazione e di sistemazione delle conoscenze
acquisite.
Tale metodo induttivo sarà affiancato da quello deduttivo: entrambi si
integreranno al fine di sviluppare le capacità logico-astattive e permettere un
corretto approccio esperenziale, strumentale, disciplinare ed interdisciplinare.
Strumenti
•Uso del computer;
•quaderni operativi;
•uso del libro di testo, strumento fondamentale di conoscenza, di
consultazione e di approfondimento;
•uso della biblioteca di classe e di Istituto;
•utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa (giornali,
televisione,cinema);
•uso degli audiovisivi, dei mezzi tecnici e scientifici e di altri materiali
didattici in dotazione della scuola;
•utilizzazione di strutture sia pubbliche che private ( archivio comunale,
museo);
•incontri con le diverse articolazioni della realtà sociale ( Associazioni
culturali, Amministrazione locale....) Enti,
•uscite didattiche sul territorio;
•visite a stabilimenti industriali, botteghe artigianali, musei, ambienti
naturali....;
•visite di istruzione, ( campi scuola )
Attività di Verifica
L'Istituto dedicherà particolare attenzione ai risultati della verifica e del
monitoraggio interno i cui dati incideranno sulla pianificazione dell'Offerta
Formativa da adeguare ai reali bisogni della domanda sociale.
La verifica si riferisce all'accertamento dei risultati dell'apprendimento
mediante osservazioni e prove oggettive.
23
A tal fine gli insegnanti dell'Istituto partendo dalla programmazione condivisa
sugli indicatori nazionali dalla programmazione di obiettivi specifici concordati
in sede di incontro per classi parallele dalla elaborazione di obiettivi specifici di
apprendimento da inserire nell'agenda dell'insegnante (ciò è facoltativo) hanno
elaborato prove di verifica per la valutazione quadrimestrale.
La valutazione delle prove degli alunni comprende:
la valutazione iniziale livelli di partenza per definire le strategie da adattare
nell'azione didattico-educativa.
La valutazione in itinere valutazione formativo che serve all'alunno e
all'insegnante per correggere il percorso formativo la valutazione finale
sommativa e conclusiva serve per certificare le abilità conseguite dell'alunno.
24
Criteri di valutazione e misurazione
PRIMARIA GRIGLIA DI SUPPORTO PER LA VALUTAZIONE DEL
COMPORTAMENTO
GIUDIZIO
CRITERI
SINTETICO
Comportamento ottimo
10
Comportamento molto educato e corretto sia nei confronti dei compagni che del personale
docente e non docente, frequenza costante, puntualità nella giustificazione delle assenze,
rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nella esecuzione dei compiti e degli
incarichi, ordine e cura del materiale scolastico
Comportamento distinto
9
Comportamento educato e corretto sia nei confronti dei compagni che del personale docente
e non docente. Frequenza regolare, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto
degli orari, rispetto delle regole, puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi,
ordine e cura del materiale scolastico
Comportamento buono
8
Comportamento abbastanza educato sia nei confronti dei compagni che del personale docente
e non docente. Frequenza abbastanza regolare, discreta puntualità nella giustificazione delle
assenze e nel rispetto degli orari, soddisfacente rispetto delle regole, accettabile puntualità
nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico
Comportamento discreto
7
In presenza di:rapporti selettivi e a volte conflittuali/scorretti, frequenza irregolare, ritardo
nelle giustificazioni delle assenze, incostante nel rispetto degli orari e delle regole scolastiche,
esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale cura del materiale scolastico, richiami
25
dell’insegnante, note sul diario o sul registro.
Comportamento sufficiente Comportamento scorretto con minima conoscenza delle
6
regole. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle assenze, limitato
rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale
cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante che vengono disattesi creando problemi
al regolare svolgimento delle lezioni, note sul diario o sul registro, richiami del Dirigente
Scolastico, nota del Dirigente Scolastico sul registro, azioni gravi che hanno condotto a
sanzioni disciplinari anche con la sospensione dalle lezioni
5
Comportamento non sufficiente
In presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più sanzioni disciplinari con
sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni. Non ammissione alla classe successiva.
26
VALUTAZIONE PER IL VOTO IN CONDOTTA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GIUDIZIO
CRITERI
SINTETICO
10
COMPORTAMENTO ECCELLENTE
Spontaneo atteggiamento collaborativo. Comportamento educato e corretto, sia nei confronti
dei compagni che del personale docente e non docente, frequenza costante, puntualità nella
giustificazione delle assenze, rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nella
esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico
27
9
COMPORTAMENTO OTTIMO
Comportamento educato e corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente
e non docente .Frequenza regolare, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto degli
orari, rispetto delle regole, puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e
cura del materiale scolastico
8
COMPORTAMENTO BUONO Comportamento abbastanza corretto, sia nei confronti dei
compagni che del personale docente e non docente. Frequenza abbastanza regolare, discreta
puntualità nella giustificazione delle assenze e nel rispetto degli orari, soddisfacente rispetto
delle regole, accettabile puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura
del materiale scolastico
7
Comportamento nel complesso corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale
docente e non docente. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle
assenze, limitato rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria,
superficiale cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante, note sul diario o sul registro.
Comportamento sufficientemente corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale
6
docente e non docente. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle
assenze, limitato rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria,
superficiale cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante che vengono disattesi
creando problemi al regolare svolgimento delle lezioni, note sul diario o sul registro, richiami
del Dirigente Scolastico, nota del Dirigente Scolastico sul registro, azioni gravi che hanno
condotto a sanzioni disciplinari anche con la sospensione dalle lezioni
5
Comportamento spesso non corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente
e non docente. In presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più sanzioni
disciplinari con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni. Non ammissione alla classe
successiva
28
29
Finalità: La Progettualità
L’Istituto si impegna a realizzare una organizzazione scolastica finalizzata a
rendere più continuo il percorso di educazione e istruzione, insistendo su
progetti in grado di garantire la continuità educativa, didattica e organizzativa.
Al fine di dare risposte valide ai bisogni emergenti dell’utenza saranno
realizzati progetti curricolari ed extracurriculari.
I primi saranno realizzati nel rispetto delle programmazioni didattiche in vigore
e a compensazione del curricolo scolastico; i secondi saranno attivati in orario
extra scolastico e gestiti da docenti disponibili ad ulteriore impegno didattico.
Attività di progettazione
L’impegno degli insegnanti dell’Istituto nell’area progettuale
si realizza mediante progetti:
 Finanziati dalla scuola
 Senza finanziamenti
condotti da esperti
esterni
docenti
30
Tutti i progetti hanno come obiettivo l’acquisizione di
competenze particolari che:

Arricchiscono la personalità

Favoriscono l’ntegrazione tra:
Sviluppo e
potenziamento delle
abilità cognitive
Ambiente e
scuola
Manualità,
creatività ed
espressività
Gioco motorio e
sviluppo
Saper fare ed esperienze
Progetto d'Istituto
Mantenendo ferme le peculiarità di ogni singolo plesso , il Progetto d'Istituto mira al
rafforzamento dell'identità della nostra istituzione scolastica potenziando la verticalità e la
continuità del programma educativo.
Con il contributo sinergico delle Funzioni Strumentali della Continuità e Valutazione, lavorando
sui curricoli verticali, si darà forma ad un unico progetto educativo che parta dalla scuola
dell'Infanzia e arrivi alla scuola Secondaria di primo grado.
Vedi allegato
31
PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER ALUNNI IMMIGRATI
Premessa
Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità
corretta e pianificata con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni
stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato.
Tale documento può essere considerato un punto di partenza comune all’interno del percorso
dei vari Consigli di classe.
1.Finalità
 Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio ci si
propone di:
 definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni
immigrati;
 facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi immigrati sostenendoli nell’adattamento al
nuovo ambiente;
 favorire un clima di accoglienza nella scuola;
 entrare in relazione con la famiglia immigrata;
 promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui
temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale.
2.Contenuti
Il Protocollo d’Accoglienza:
 prevede la costituzione di una Commissione d’Accoglienza;
 contiene criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli
alunni immigrati;
 traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli
operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo;
 propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti
curricolari.
3. La Commissione Accoglienza
La Commissione Accoglienza, formata dal Dirigente Scolastico,dal docente referente per gli
alunni immigrati e/o da uno o più componenti della Commissione Intercultura, nominata dal
Collegio ad inizio d’anno scolastico, ha il compito di seguire le varie fasi dell’inserimento degli
alunni di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione alla scuola.
In collaborazione con i Consigli di Classe si occuperà delle attività destinate agli alunni
immigrati, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti.
4. Prima Fase di Accoglienza (per alunni di recente immigrazione)
COSA
a. Domanda di
iscrizione
- Dare prime
informazioni sulla
scuola.
- Richiedere la
documentazione.
- Fissare un
CHI
Persona designata
dalla segreteria,
Docente della
Commissione
Accoglienza
(eventualmente
affiancato da
mediatore linguistico)
QUANDO
MATERIALI
Al momento del primo
contatto con la scuola. Materiale tradotto
in varie lingue.
32
appuntamento
membro della
commissione
accoglienza.
col
b. Colloquio con
Docente della
Su appuntamento nei
genitori e alunno
Commissione
giorni successivi al -Scheda rilevazione
- Raccolta di
(eventualmente
primo contatto con la dati
informazioni
sul affiancato da
scuola.
ragazzo e la famiglia, mediatore linguistico
storia
scolastica, o da alunno della
-Opuscolo
progetto migratorio scuola che conosce la
informativo
sugli
dei genitori.
lingua)
indirizzi della scuola.
- Aiuto nella
compilazione
della domanda di
iscrizione e nella
scelta
delle
opzioni
offerte
dalla scuola
c. Approfondimento
Docente della
Una o più giornate
della conoscenza
Commissione
nell’arco della prima Questionario.
-Rilevazione della
(eventualmente
settimana dall’
-Materiale bilingue
situazione
di
affiancato da
ingresso a scuola.
partenza dell’alunno
mediatore
tramite test di
linguistico)
livello,
Presentazione
dell’
organizzazione
della
scuola
(orari,
attività
locali, ecc.) e dell’
ambiente
scolastico.
5. proposta di assegnazione alla classe
La Commissione Accoglienza, tenuto conto della disposizioni legislative (vedi nota 1) e delle
informazioni raccolte tramite questionario e colloquio con i genitori e con l’alunno, valutate le
sue abilità e competenze, propone l’assegnazione alla classe.
E’ opportuno tenere conto che l’inserimento in una classe di coetanei, che appare la scelta da
privilegiare, consente al neo-arrivato:
 di instaurare rapporti più significativi , “alla pari” con i nuovi compagni;
 di evitare un pesante ritardo scolastico;
 di ridurre il rischio di dispersione scolastica.
Nota 1 Normativa per l’inserimento degli alunni stranieri
33
L’inserimento scolastico dei ragazzi immigrati avviene sulla base della legge n.40 del 1998
sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394 novembre 1999. Tale normativa sancisce
che:
tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto-dovere dell’inserimento scolastico
;
l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in qualsiasi periodo dell’anno scolastico;
i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il
collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di:
titolo di studio posseduto;
ordinamento degli studi del Paese di provenienza ( con iscrizione alla classe immediatamente
superiore o immediatamente inferiore );
livello di abilità dell’alunno.
La Commissione Accoglienza, sentito il parere dei docenti coordinatori, valuta poi tutte le
informazioni utili sulle classi della stessa fascia in un’ottica che supera il criterio numerico e
che tiene conto anche di altri fattori utili ad individuare non solo in quale situazione l’allievo
starà meglio, ma anche quale sarà la classe che, per le sue caratteristiche, potrebbe trarre
beneficio da questo inserimento.
Saranno presi in considerazione:
 presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso Paese;
 criteri di rilevazione della complessità delle classi ( disagio, handicap, dispersione ecc.);
 ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con
predominanza di alunni immigrati specialmente se provenienti tutti dallo stesso Paese.
6. compiti del Consiglio di classe
1) Favorire l’integrazione nella classe dell’alunno straniero.
2) Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da
usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano.
3) Programmare percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico da attuare sulla
base delle risorse disponibili in orario scolastico o extrascolastico.
34
GLI STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INCLUSIONE PER GLI ALUNNI
DIVERSAMENTE ABILI
ORGANISMO
Gruppo di lavoro
d’Istituto (GLHI).
COMPITI
FINALITA’
TEMPI
 Analizzare
la
situazione
complessiva
nei
plessi
(numero
di
alunni
H,
tipologia
di
handicap, classi
coinvolte);
 Attuazione precoce All’inizio e alla Presiede
di interventi atti a fine
dell’anno
prevenire
il scolastico.
disadattamento e
l’emarginazione e
garantire la piena
realizzazione
del
diritto allo studio;
MEMBRI
il
Dirigente Scolastico
(o
un
suo
incaricato),
docenti curricolari
e di sostegno,
operatori
ASL,
operatori sociali,
genitori.
 Analizzare
le
risorse
della
scuola,
sia
umane
che
materiali;
 Predisporre
una proposta di
calendario per
gli incontri dei
gruppi
“tecnici”;
 Verificare
periodicament
e gli interventi
a livello di
Istituto;
 Formulare
proposte per la
formazione
e
l’aggiornamento
anche nell’ottica
di
prevedere
corsi
di
35
Gruppo di Lavoro
misto (GLM)

Gruppo di lavoro
operativo (GLHO)





aggiornamento
“comuni” per il
personale della
scuola, delle ASL
e
degli
Enti
locali, impegnati
nei
piani
educativi
individualizzati.
Redazione
profilo dinamico
funzionale (PDF)
Elaborazione del
Piano Educativo
Individualizzato
(PEI).
Stabilire i tempi
e le modalità di
verifica
del
lavoro svolto.
Stabilire accordi
per collegare e
integrare
interventi
didattici,
educativi,
terapeutici
e
riabilitativi
(scolastici
ed
extrascolastici).
I componenti del
gruppo di lavoro
propongono,
ciascuno in base
alla
propria
competenza, gli
interventi.
Gli
“interventi
propositivi”
vengono

Descrizione
di
difficoltà
e
di
sviluppo potenziale
in tempi brevi e
medi nelle seguenti
aree:
affettivorelazionale,
dell’autonomia,
comunicazionale e
linguistico,
sensoriale
percettivo, motorio
prussico,
neuropsicologico,
cognitivo e negli
apprendimenti
curricolari.
All’entrata nella
scuola, dopo un
primo momento
di inserimento e
ad ogni passaggio
dei tre ordini di
Scuola Infanzia,
Primaria
e
Secondaria
di
primo grado.
Unità
multidisciplinare,
docenti curricolari
e di sostegno,
genitori.

Descrizione
di
interventi
didattico/educativi
mirati.
Integrare
ed
equilibrare
gli
“interventi
propositivi”
per
realizzare il pieno
diritto allo studio
dell’alunno.
Inizio di ciascun
anno scolastico
dopo un primo
momento
di
inserimento più
verifiche
trimestrali
e
pentamestrali.
Presiede
il
Dirigente Scolastico
(o
un
suo
incaricato),
Operatori
ASL,
docenti curricolari
e di sostegno,
genitori,
altri
operatori.

36
Referente
del GLH





successivamente
integrati
ed
equilibrati
tra
loro per giungere
alla
redazione
conclusiva.
Convoca
e
presiede
le
riunioni del GLH.
Convoca
i
consigli di classe
e di interclasse
(su approvazione
del
Dirigente
Scolastico).
Tiene
contatti
con la ASL e con
gli altri enti
esterni
all’Istituto.
Propone
al
Dirigente l’orario
degli insegnanti
sulla base delle
esigenze
scolastiche, dei
problemi
dei
singoli alunni e
delle proposte
degli insegnanti
di sostegno.
Cura
la
documentazione
relativa
agli
alunni,
garantendone la
sicurezza relativa
ai dati personali
e
sensibili
dell’Istituto.

Intero
Coordinamento
dell’attività
del scolastico.
GLH.
anno Un
insegnante
incaricato
dal
Dirigente
Scolastico.
37
PROGETTUALITA' LABORATORI " INCLUSIONE"
Un’ importante novità caratterizza questo nuovo anno scolastico: essa proviene dalla D.M. del
27/12/2012 e la C. M. n. 8 del 6/Marzo/2013, nate per dare visibilità al lavoro dell’insegnante
che da sempre si occupa di bambini con particolari bisogni d’attenzione. Nelle nostre classi,
ormai è sempre più dilagante la situazione, dove emergono alunni con svantaggi non solo socioeconomici e culturali ,ma alunni appartenenti a diverse culture o presenza di comorbilità:
l’impegno degli insegnanti non può essere diretto solamente verso la sopravvivenza di tutti,
ma solo con la didattica inclusiva si può fare “in modo da dare a ciascuno il suo” ( Don Milani).
I bambini con bisogni speciali rappresentano un numero cospicuo di alunni, i quali non hanno
ancora una diagnosi ben definita, il loro Q.I. non rientra nei valori standard della disabilità,
ma nelle classi rimangono indietro, e con questo bisogna fare i conti e proprio quest’anno, che
sarà di sperimentazione, si monitoreranno procedure metodologiche
e pratiche anche
organizzative.
La nostra, è una scuola che accoglie le istanze del territorio, che cerca di rinsaldare i
rapporti con le famiglie, che è particolarmente attenta al disagio in generale, perciò fa opera
di prevenzione di dispersione scolastica, di rilevazione, mediante osservazioni valutative, per
far emergere
alunni con disturbi dell’area evolutiva e
specifici di apprendimento, già a
partire dalla scuola dell’infanzia. Per tutti gli alunni, tutelati dalla L. 104 e dalla L. 170, si
redigono Piani individualizzati e Piani personalizzati che costituiscono il percorso didattico in
itinere da far seguire. Agli studenti che non rientrano nei requisiti di disabilità perché non in
possesso di certificazione o diagnosi medica, la normativa prevede anche per questi bambini,
la stesura di un piano didattico personalizzato,il quale assume un valore oltre che pedagogico
anche formale, perché mette in moto una presa di responsabilità dal punto di vista
amministrativo ed organizzativo. Il PDP per gli alunni con bisogni speciali è uno strumento che
aiuta a migliorare il percorso didattico, aumenta la corresponsabilità di un rapporto
costruttivo delle famiglie con la scuola; supporta il consiglio di classe nelle attività decisionali
della valutazione; mette a conoscenza il D.S.
delle necessità della
propria popolazione
scolastica, per la richiesta dei futuri organici; potenzia il rapporto della scuola con gli enti
territoriali, con cui la scuola deve dialogare per costruire una comunità educante.
L’intento è quello di prevenire il disagio e la dispersione scolastica, promuovere il successo
formativo attraverso azione volte al recupero dei disabili in generale, dei DSA, dei bambini
con bisogni educativi speciali; sostegno all’aggiornamento e alla formazione degli insegnanti, ai
fini di valorizzare la professionalità del docente e garantire la qualità dell’offerta formativa;
attenzione alle dinamiche relazionali e alla dimensione comunicativa tra docenti, famiglie ed
alunni. Alla luce di tutto ciò il nostro I.C. si pone queste finalità:
Garantire il successo scolastico a tutti gli alunni in generale e a quelli con bisogni
speciali;
Promuovere ed attuare buone prassi, come richiesto dalla nuova normativa vigente;


38

Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi nuovi;

Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento;

Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, attraverso
la
formazione didattica e tecnologica ( formazione in presenza, autoaggiornamento);

Utilizzare strumenti compensativi e dispensativi, laddove si palesa la necessità;

Attivare laboratori di inclusione al fine di sollevare gli ostacoli che impediscono il
raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Nel nostro Istituto, con l’approvazione del Collegio dei docenti, si è costituito il Gruppo
sull’inclusione (GLI), coordinato dalla figura di una F.S.,e ad oggi, si sono attuate queste
mansioni:

Rilevazione dei bambini con bisogni educativi speciali;

Compilazione, da parte dei docenti di classe, del modello PDP, vigente ed approvato
dal collegio dei docenti;

Informazione delle famiglie, che hanno sottoscritto l’osservazione valutativa dei
docenti sui propri figli;

Partecipazione a corsi di formazione sui Bisogni Educativi Speciali.
In quasi tutti i plessi dell’Istituto sono partiti dei laboratori dell’inclusione; in essi
intervengono docenti di classe o , dove è possibile, altri docenti ma gli obiettivi sono
essenzialmente di recupero delle difficoltà linguistiche e logico matematiche. Il punto di
criticità dell’attuazione dei suddetti laboratori è l’organizzazione oraria che non permette di
avere a disposizione figure aggiuntive come il caso di Sermoneta Scalo, oppure di ore non
consecutive e in più che si accavallano con la ricreazione, situazione sia per la scuola primaria
che per la scuola secondaria di I grado. Per l’attuazione di una didattica inclusiva è d’obbligo il
ripensamento di un orario scolastico più di respiro per i bambini e con la possibilità di
distribuire le forze in tutti i plessi dell’Istituto.
39
INDICE
Analisi del territorio
pag.3
Bisogni del territorio
pag.4
Scuola e territorio
pag.5
Le nostre sedi
Orario di funzionamento
Modelli scolastici
pag.6
pag.8
pag.10
La struttura organizzativa
Le caratteristiche dell’Istituto
Le finalità
pag.11
pag.13
pag.15
Scuola, Costituzione, Europa
pag.18
Certificazione delle competenze
pag.19
Articolazione didattica
Criteri di valutazione e misurazione
Progettualità
Protocollo d’accoglienza per alunni stranieri
Strumenti dell’integrazione e dell’inclusione alunni diversamente
pag.21
pag.25
pag.30
pag.33
pag.35
40
Scarica

Scarica il Piano dell`Offerta Formativa (POF)