ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DONNA LELIA CAETANI SERMONETA PP F. S. COLANDREA - FABBRICINI 2014/2015 1 Norma e Sermoneta tra passato, presente, futuro... le nostre radici, le tenere foglie, I FRUTTI DEL NOSTRO IMPEGNO “LA SCUOLA SCENDE IN CAMPO … PALADINA DELLA STORIA … PASSATA, PRESENTE E FUTURA” 2 PREMESSA ANALISI DEL TERRITORIO ASPETTI SOCIO-AMBIENTALI Sermoneta è un comune italiano di 9.156 abitanti. Il territorio di Sermoneta fu popolato già in epoca arcaica. Nel suo territorio, nei pressi dell'attuale Abbazia di Valvisciolo sorgeva l'antica città volsca di Sulmo, citata da Virgilio nell'Eneide. L'espansione delle paludi pontine e le invasioni dei Saraceni spinsero gli abitanti dell'antica Sulmo a trasferirsi nell'attuale Sermoneta, che viene citata con questo nome già nell'XI secolo. A partire dal dopoguerra, il suo centro storico ha conosciuto un pesante spopolamento a favore del suo territorio in pianura dove sono sorte le frazioni di Doganella, Tufette, Pontenuovo e Carrara ai confini con i comuni di Cisterna e Latina. Al tempo stesso ha conosciuto una notevole espansione turistica che ha come meta l'antico e ben conservato borgo antico, sede di numerose manifestazioni culturali. Si estende sia in pianura che in collina nella provincia di Latina. Si caratterizza per il paesaggio suggestivo,medioevale nel centro storico e moderno in pianura, l'ingente patrimonio boschivo, il clima mite, la fertilità della terra, una pregevole zona "umida protetta" , testimonianza più antica della memoria storica locale. Il territorio è ancora in fase di espansione, suscettibile di notevole aumento per la forte immigrazione . Il contesto socio-culturale eterogeneo ed in continuo ricambio, è costituito prevalentemente da famiglie provenienti dalla regione campana e, in numero minore da altre regioni italiane e da Paesi comunitari ed extracomunitari ( Cina, India, Marocco, Romania). 3 Il centro abitato dispone dei servizi primari (esercizi commerciali, banche, farmacia, servizio di trasporti, scuole…); presenta solo alcune strutture socio-culturali per l'aggregazione dei giovani. Norma conta 4.041 abitanti Sorge sui Monti Lepini , praticamente sopra una parete rocciosa scoscesa da cui è possibile ammirare l'Agro pontino e soprattutto l'Oasi di Ninfa. Come dimostrano gli scavi archeologici di Norma la città fu abitata sin dal periodo romano. Nel Medioevo fu verosimilmente dipendenza della vicina Abbazia diValvisciolo o del Castello Caetani di Sermoneta divenendo marchesato sotto i Borghese. Nel suo patrimonio artistico annovera monumenti e luoghi religiosi di notevole interesse, oltre al Museo civico e al Museo del cioccolato. Vanta numerose tradizioni folkloristiche ed eventi territorio seguaci e visitatori. che richiamano sul I BISOGNI DEL TERRITORIO I bisogni prioritari a cui la scuola deve poter dare risposte adeguate, a breve /medio termine, sono: ali; 4 SCUOLA E TERRITORIO La nostra scuola propone una progettazione del sapere, del saper fare, e del saper essere. Le varie attività, svolte nell'ambiente, sono basate non solo sullo studio libresco, ma sull'esperienza , il vissuto, il coinvolgimento dei canali percettivi dell'allievo. Tutto ciò svolto secondo i moderni principi dell’educazione legata al luogo (PBE-Place Based Education) per suscitare un sentimento di appartenenza nei confronti del patrimonio ambientale, storico e culturale del territorio. Optare di lavorare sull’ambiente oltre ad una scelta di valore, per le grandi finalità verso cui tende l'azione educativa (la formazione dell’uomo e del cittadino che modifica stili di vita e di comportamento e sviluppa il senso di appartenenza e il pensare globalmente ) è una scelta didatticometodologica. Vengono privilegiati: - l’approccio esperienziale e scientifico-laboratoriale; - il rapporto scuola-territorio (legame con il contesto di riferimento con cui si creano e si mantengono rapporti circolari); - la trasversalità (approccio sistemico e interdisciplinare); - la continuità tra gli ordini di scuola e le relazioni con l’extra-scuola aprendosi alla verifica dei propri modelli, processi, percorsi. Norma e Sermoneta diventano così i luoghi di nascita della cittadinanza, della civiltà democratica, della coesione sociale. I loro monumenti, le chiese, le case, i palazzi, le vie, le piazze, gli usi, i tempi e i modi di vivere, richiedono indagini storiche, culturali e civili: tutte da insegnare e fare. Solo così il nostro patrimonio sarà ancora e sempre una risorsa che aiuta a crescere come cittadini, un patrimonio collegato ai diritti fondamentali della persona. Il suo studio porterà a riscoprire l’indissolubile legame tra 5 centri urbani e territorio circostante, come centri di servizi, di aggregazione e di cultura con il suo perdurare e sedimentarsi di testimonianze e risorse sociali, economiche e culturali. LE NOSTRE SEDI SCUOLA INFANZIA Scuola dell’Infanzia Sermoneta Scalo Via Sermonetana Tel 0773 319754 Scuola dell’Infanzia Sermoneta Centro Via Bastione dell Portella Tel 0773 30050 Scuola dell’Infanzia Pontenuovo Via dell’Irto Tel 0773 317220 Scuola dell’Infanzia Doganella Via Ninfina Tel 3480925065 Scuola dell’Infanzia “ Viani” di Norma Via G.Viani Tel 0773354643 Scuola dell’Infanzia “ Zaralli” di Norma Via Don B.Zaralli Tel 3316768864 SCUOLA PRIMARIA Scuola Primaria Sermoneta Scalo Via Sermoneta 6 Tel 0773 318463 Scuola Primaria Pontenuovo Via dell’Irto Tel 0773 319010 Scuola Primaria Doganella Via Ninfina Tel o6/9601502 Scuola Primaria Sermoneta Centro Via Bastione della Portella Tel 0773 30191 Scuola Primaria Norma Piazza Caio Cestio Tel 0773354024 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Scuola Secondaria di Primo Grado Doganella Doganella Via Le Pastine Tel 06 96000049 Scuola Secondaria di Primo Grado Norma Norma Via Salvo D’Acquisto Tel 07731952719 7 ORARIO DI FUNZIONAMENTO Scuola dell'Infanzia Sermoneta Scalo Dal lunedì al venerdì 8.00-16.00, 40 h settimanali con servizio mensa. Doganella Sermoneta Centro Dal lunedì al venerdì 8.30-16.30, 40 h settimanali con servizio mensa. Pontenuovo Dal lunedì al Venersì 8.00-16.00, 40 h settimanali con servizio mensa. Dal lunedì al venerdì 8.00- 13.00, 25 h settimanali(antimeridiano) Norma “Viani” Dal lunedì al venerdì 8.00/16.00 40 ore settimanali con servizio mensa Norma “Zaralli” Dal lunedì al venerdì 8-00/16.00 40 ore settimanali con servizio mensa 8 Scuola Primaria Pontenuovo Sermoneta Scalo Tempo ordinario (27 h) 4 giorni settimanali ore 8.00-13.25 Venerdi ore 8.00-13.00 Tempo ordinario (27h) 4 giorni settimanali ore 8.00-13.25 Venerdi ore 8.00-13.00 Doganella Sermoneta Centro Tempo ordinario (27h) 4 giorni settimanali ore 8.00-13.25 Venerdi ore 8.00-13.00 Tempo pieno dal lunedì al venerdì ore 8.30-16-30 con servizio mensa e trasporto. Norma Tempo ordinario (27h) 5 giorni settimanali ore 8.05-13.30 Istituto Secondario di Primo Grado Doganella Tempo ordinario 5 giorni a settimana ore 8.05-14.05. 9 Norma Tempo ordinario 5 giorni a settimana ore 8.05-14.05. MODELLI SCOLASTICI 27h e 40h E QUOTA ORARIA SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE PER LA SCUOLA PRIMARIA I Classe II Classe III-IV-V Classe 27 h 40 h 27 h 40 h 27 h 40 h Italiano 8 9 7 9 6 8 Lingua com. 1 1 2 2 3 3 Matematica 6 9 6 8 6 8 Scienze 2 2 2 2 2 2 Tecnologia 1* 2* 1* 2* 1* 2* Storia 2 2 2 2 2 2 Geografia 2 2 2 2 2 2 Musica 1 2 1 2 1 2 Arte/Immagine 1 2 1 2 1 2 Sc. motorie 1 2 1 2 1 2 I.R.C./A.A. 2 2 2 2 2 2 *Tecnologia: Trasversale a tutte le discipline Modello 40 ore: +5 ore mensa 10 Struttura Organizzativa Staff 1. 2. 3. 4. 5. 6. Dirigente Scolastico: Mercuri Enzo DSGA: Libertazzi Saverio Vicaria :Ins .Fallongo Anna Maria Responsabili di plesso Infanzia: Pontenuovo: Ins.Tomassina Manetta Sermoneta Scalo: Ins. Alfano Maria Rosaria Doganella: Ins.Marchionne Daniela Sermoneta Centro Storico: Ins.Bertassello Monica Norma- Plesso Viani: Ins.Iacomini Agostina Norma-Plesso Zaralli: Ins.Cassandra Loretta Responsabili di Plesso di Scuola Primaria: 7. Pontenuovo: Ins.Colandrea Sara 8. Doganella: Ins.Marotta Immacolata 10. Sermoneta Storico: Ins.Bertassello Monica 11. Sermoneta Scalo: Ins.Sacchetti Marina 12. Norma-Plesso Cassoni: Ins.Bianconi Claudia Responsabili di Plesso di Scuola Secondaria di I grado 13. Plesso di Norma: Ins. Manciocchi Fiammetta 14. Plesso di Doganella : Ins. De Santis Anna Fuzioni Strumentali: - Gestione del POF(coordina le attività del Piano dell'Offerta Formativa e della programmazione disciplinare):Inss.Colandrea Sara e Fabbricini Giuseppina. -Area Continuità-Orientamento-Valutazione(coordina le attività di valutazione degli studenti e le attività riguardanti la continuità tra i diversi ordini e gradi di scuola):Inss. Vittori Cecilia e Noce Fiorella. -Area Tecnologica ( gestisce la documentazione multimediale e cura il sito della scuola): Inss.Cacciotti Alessandra e S -Area Disabilità(coordina le attività di contenimento del disagio e gestisce le attività di integrazione e recupero ):Ins. Marotta Immacolata 11 Collegio dei docenti formato da: Dirigente Scolastico che lo presiede Docenti della Scuola dell'Infanzia Docenti della Scuola Primaria Docenti della Scuola Secondaria di I Grado • • • • Consiglio d' Istituto • • • • RSU • • Dirigente Scolastico 8 Docenti 8 Genitori 2 Personale ATA 2 Docenti 1 Personale ATA Consiglio d'Intersezione • • Tutti i docenti della Scuola dell'Infanzia 1 rappresentante dei genitori per ogni sezione Consiglio d'Interclasse • • Tutti i docenti delle classi 1 rappresentante dei genitori per ogni classe • • Tutti i docenti delle classi 4 rappresentanti per ogni classe Consiglio di classe Orario di Ricevimento degli Uffici di Segreteria Dal lunedì al venerdì dalle ore 11.00 alle ore 12,00. Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico riceve solo previo appuntamento 12 Il nostro Istituto è: Scuola per la individuazione e la prevenzione delle difficoltà di apprendimento, in collaborazione con il T. S .M .R .R. E. Scuola di riferimento per studenti tirocinanti dell’Università di Roma Tre Dipartimento di Scienze della formazione primaria e secondaria di I grado. Scuola di Tempo pieno a Sermoneta Centro Storico . Scuola aderente alle iniziative del FAI per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente Scuola aderente al Progetto Pilota “Verso una Scuola amica”: percorso di conoscenza, valorizzazione e traduzione pratica della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza approvata dall’ONU il 20/11/1989 ____________________________CON CHI COLLABORIAMO La scuola interagisce con Associazioni di volontariato, culturali e sportive stanziate sul territorio di giurisdizione e si propone di dare adeguata risposta e concreto riscontro alle tematiche e/o problematiche già in essere ed eventualmente proposte ex novo. La Scuola , inoltre, è sinergicamente affiancata dall’Amministrazione Comunale di Sermoneta. L’Istituto Comprensivo Statale “Donna Lelia Caetani” di Sermoneta, nato dalla verticalizzazione delle scuole dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° grado presenti nel territorio e dall'accorpamento con l'Istituto Comprensivo di Norma si caratterizza come un servizio alla comunità. Esso si impegna a: Sviluppare una progettazione curriculare, unitaria, flessibile, mirata alla valorizzazione delle risorse della comunità attraverso una organizzazione didattica innovativa e una cooperazione attiva con le istituzioni presenti nel territorio. Gestire il servizio ispirandosi a criteri di negoziazione, efficacia, efficienza. Rispettare i requisiti essenziali della qualità, ovvero l’affidabilità, la rendicontabilità, la responsabilità. 13 Realizzare un Piano dell’Offerta Formativa che garantisca il pieno successo formativo. Caratterizzandosi come un servizio alla comunità, l’Istituto Comprensivo di “Sermoneta” stabilisce con la propria utenza un contratto che deve essere: Condiviso Trasparente Flessibile Realizzabile Verificabile Il Piano dell’Offerta Formativa (POF), che contiene le scelte culturali, organizzative ed operative dell’Istituzione scolastica ed in cui vengono pianificate tutte le attività di docenti, degli alunni e del personale Ata, è un documento di: impegno di cui l’Istituto si fa carico nei riguardi del personale, dell’utenza e del territorio; mediazione tra le risorse della scuola, la realtà locale e le prescrizioni a livello nazionale; programmazione delle scelte didattiche, formative, culturali; progettazione di attività curricolari ed extra curricolari con progetti finalizzati all’arricchimento dell’offerta formativa; identità dell’Istituto che definisce le scelte e le finalità di politica scolastica; sinergia caratterizzata dall’organizzazione del sistema scolastico in relazione all’ottimizzazione di strategie funzionali e di percorsi mirati al conseguimento del successo formativo garantito a tutti; innovatività nell’accettazione del cambiamento in atto nella scuola che dovrà tradursi in comportamenti significativi di chi ne è coinvolto; orientamento che sviluppa un’autonoma capacità di scelta. 14 Finalità: Il nostro Istituto adotta iniziative utili a garantire a ciascun alunno il raggiungimento del successo formativo avvalendosi di azioni finalizzate: all’accoglienza all’inclusione alla condivisione alla valorizzazione alla responsabilizzazione alla socializzazione Scuola dell’Infanzia Maturare l’identità Conquistare l’autonomia Sviluppare le competenze 15 Scuola primaria Favorire e promuovere la prima alfabetizzazione culturale Favorire e valorizzare le capacità di ciascun alunno Suscitare interesse e motivazione ad apprendere Promuovere lo sviluppo della personalità e della creatività nella dimensione: cognitiva, affettiva, sociale Valorizzare le eccellenze e le competenze Favorire la solidarietà, la cooperazione e il rispetto dell’ambiente e del territorio di appartenenza 16 Scuola Secondaria di Primo Grado Educare alla partecipazione cosciente e responsabile della vita comunitaria ed alla relazione di collaborazione con gli altri Favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni in difficoltà potenziando le abilità e le attitudini Fare emergere, valorizzare e potenziare le attitudini e le competenze di ciascun alunno Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno al fine di sviluppare le capacità di scelte consapevoli Promuovere l’educazione all’intercultura in una società multietnica 17 Scuola, Costituzione, Europa Nella consapevolezza della relazione che unisce cultura, scuola e persona, la finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. La scuola italiana, statale e paritaria, svolge l’insostituibile funzione pubblica assegnatale dalla Costituzione della Repubblica, per la formazione di ogni persona e la crescita civile e sociale del Paese. Assicura a tutti i cittadini l’istruzione obbligatoria di almeno otto anni (articolo 34), elevati ora a dieci. Contribuisce a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il limitando di fatto la libertà e pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (articolo 3). L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia (articolo 30), nel reciproco ri-spetto dei diversi ruoli e ambiti educativi nonché con le altre formazioni sociali ove si svolge la personalità di ciascuno (articolo 2). La scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo segmento del percorso scolastico e contribuiscono in modo determinante all’elevazione culturale, sociale ed economica del Paese e ne rappresentano un fattore decisivo di sviluppo e di innovazione. L’ordinamento scolastico tutela la libertà di insegnamento (articolo 33) ed centrato sull’autonomia funzionale delle scuole chiamate a elaborare il proprio (articolo 117). Le scuole è sono curricolo esercitando così una parte decisiva dell’autonomia che la Repubblica attribuisce loro. Per garantire a tutti i cittadini pari condizioni di accesso all’istruzione ed un servizio di qualità, lo Stato stabilisce le norme generali cui devono attenersi tutte le scuole, siano esse statali o paritarie. Tali norme comprendono: la fissazione degli obiettivi generali del processo formativo e degli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli stu-denti; le discipline di insegnamento e gli orari obbligatori; gli standard relativi alla qualità del servizio; i sistemi di valutazione e controllo del servizio stesso. Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 18 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed espressione culturale . Certificazione delle competenze La scuola finalizza il curricolo alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo, fondamentali per la crescita personale e per la partecipazione sociale, e che saranno oggetto di certificazione. Sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale, spetta all’autonomia didattica delle comunità professionali progettare percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze. Particolare attenzione sarà posta a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; 19 valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza. . Cittadinanza e Costituzione È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia. L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile. Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo svilup-po di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc. Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a riconoscere e rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, 20 ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise. Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti. La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in l’esplorazione del particolare, rappresenta un mezzo decisivo mondo, l’organizzazione del pensiero per e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità. È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico. CURRICOLO VERTICALE Vedi allegato Articolazione Didattica Le lezioni si articoleranno attraverso i seguenti momenti: definizione delle attività e delle finalità, recupero delle conoscenze attraverso progressive sollecitazioni per favorire i collegamenti tra i contenuti già acquisiti e i nuovi, uso di modalità di rappresentazione visiva ( mappe, schemi, disegni ...) formulazione di ipotesi in relazione all’obiettivo, esposizione dei contenuti e dei concetti, controllo della comprensione, sottolineatura degli aspetti fondamentali, uso di strategie e spiegazione della loro utilità, sintesi 21 finale,llustrazione degli elementi che saranno considerati per la valutazione. Gli alunni saranno guidati alla lettura di vari tipi di testo (letterario, musicale, artistico) ma anche a quella di ambienti e di esperienze tecnico-operative per favorire una comprensione più approfondita. Si ricorrerà ad una didattica di tipo operativo fondata sulla ricerca e nel tempo al metodo deduttivo per sviluppare e potenziare processi di astrazione. La funzione dell’insegnante sarà quella di guidare e controllare l’andamento delle attività, favorire modalità di studio diverse e più adatte a situazioni di difficoltà, di promuovere ed orientare il confronto collettivo e le riflessioni individuali attraverso atteggiamenti di rinforzo positivi. Modalità Metodologiche (concordate dall'equipe pedagogica nel rispetto della libertà di insegnamento individuale). Proposte di attività motivanti che sviluppino le abilità di ricezione, consentendo di usare la lingua in contesti comunicativi significativi. Il gioco come fonte di esperienza. La ricerca guidata: problematizzazione, formulazione di ipotesi, raccolta e tabulazione dati, verbalizzazione. Fruizione di materiale strutturato e non. Esperienze percettive, manipolative e cognitive della realtà. Osservazione diretta, analisi di situazioni concrete, visite guidate. Autovalutazione e autocorrezione. Cartelloni, disegni, registrazioni audiovisive, drammatizzazioni. Didattica del problem solving, con mobilitazione delle risorse intellettuali degli allievi e loro capacità di invenzione e reinvenzione. Didattica del cooperative learning fondata sulla collaborazione, sul confronto, sull' aiuto reciproco per imparare insieme, senza escludere momenti di lavoro individuale. Didattica costruttivistica con presentazione e analisi di fenomeni affrontati con l'ausilio di .diverse fasi tra cui: esperienza pratica, rappresentazione/descrizione individuale scritta, discussione collettiva, ripesamento individuale con ristrutturazione di schemi interpretativi, sintesi collettiva. Metodo dell' osservazione sperimentale, con raccolta di dati, lettura, correlazione, comparazione, analisi, discussione individuale e collettiva, orale e scritta di testi, fenomeni ed esperienze; elaborazione, socializzazione e rappresentazione di elaborati grafici con l'uso di tecniche varie, compresa quella informatica; rilettura del percorso fatto con confronto dialettico e concettualizzazione dell' esperienza. Metodo a spirale che prevede situazioni problematiche da risolvere mediante esperienze pratiche guidate, con riflessioni e ripensamenti individuali che producono consapevolezza del fenomeno osservato e favoriscono la concettualizzazione. Didattica per competenze, partendo dai livelli degli alunni, con superamento della lezione esclusivamente trasmissiva e ponendo l'alunno al centro della costruzione del proprio sapere. 22 Metodi Ogni metodo d'insegnamento dovrà tener conto degli interessi, delle motivazioni e dei tempi di apprendimento, oltre che della situazione iniziale degli allievi. Non esiste preliminarmente un metodo migliore dell'altro, ma la validità dello stesso è legata sia ai reali bisogni e alle giuste richieste dei ragazzi, sia agli obiettivi che si vogliono raggiungere. La relazione sarà integrata e/o ampliata da momenti di dialogo e di conversazione guidata per stimolare le capacità di ascolto e di riflessione; si alterneranno lavori individuali a lavori di gruppo, attività di laboratorio, esercitazioni applicative e di approfondimento, per sviluppare linguaggi alternativi, le capacità critico-creative e promuovere le esperienze di amicizia e di solidarietà. Muovendo dall'esperienza dei ragazzi e dell'operatività si svilupperanno gradualmente le capacità di astrazione e di sistemazione delle conoscenze acquisite. Tale metodo induttivo sarà affiancato da quello deduttivo: entrambi si integreranno al fine di sviluppare le capacità logico-astattive e permettere un corretto approccio esperenziale, strumentale, disciplinare ed interdisciplinare. Strumenti •Uso del computer; •quaderni operativi; •uso del libro di testo, strumento fondamentale di conoscenza, di consultazione e di approfondimento; •uso della biblioteca di classe e di Istituto; •utilizzazione dei mezzi di comunicazione di massa (giornali, televisione,cinema); •uso degli audiovisivi, dei mezzi tecnici e scientifici e di altri materiali didattici in dotazione della scuola; •utilizzazione di strutture sia pubbliche che private ( archivio comunale, museo); •incontri con le diverse articolazioni della realtà sociale ( Associazioni culturali, Amministrazione locale....) Enti, •uscite didattiche sul territorio; •visite a stabilimenti industriali, botteghe artigianali, musei, ambienti naturali....; •visite di istruzione, ( campi scuola ) Attività di Verifica L'Istituto dedicherà particolare attenzione ai risultati della verifica e del monitoraggio interno i cui dati incideranno sulla pianificazione dell'Offerta Formativa da adeguare ai reali bisogni della domanda sociale. La verifica si riferisce all'accertamento dei risultati dell'apprendimento mediante osservazioni e prove oggettive. 23 A tal fine gli insegnanti dell'Istituto partendo dalla programmazione condivisa sugli indicatori nazionali dalla programmazione di obiettivi specifici concordati in sede di incontro per classi parallele dalla elaborazione di obiettivi specifici di apprendimento da inserire nell'agenda dell'insegnante (ciò è facoltativo) hanno elaborato prove di verifica per la valutazione quadrimestrale. La valutazione delle prove degli alunni comprende: la valutazione iniziale livelli di partenza per definire le strategie da adattare nell'azione didattico-educativa. La valutazione in itinere valutazione formativo che serve all'alunno e all'insegnante per correggere il percorso formativo la valutazione finale sommativa e conclusiva serve per certificare le abilità conseguite dell'alunno. 24 Criteri di valutazione e misurazione PRIMARIA GRIGLIA DI SUPPORTO PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO GIUDIZIO CRITERI SINTETICO Comportamento ottimo 10 Comportamento molto educato e corretto sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente, frequenza costante, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nella esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico Comportamento distinto 9 Comportamento educato e corretto sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente. Frequenza regolare, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico Comportamento buono 8 Comportamento abbastanza educato sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente. Frequenza abbastanza regolare, discreta puntualità nella giustificazione delle assenze e nel rispetto degli orari, soddisfacente rispetto delle regole, accettabile puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico Comportamento discreto 7 In presenza di:rapporti selettivi e a volte conflittuali/scorretti, frequenza irregolare, ritardo nelle giustificazioni delle assenze, incostante nel rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale cura del materiale scolastico, richiami 25 dell’insegnante, note sul diario o sul registro. Comportamento sufficiente Comportamento scorretto con minima conoscenza delle 6 regole. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle assenze, limitato rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante che vengono disattesi creando problemi al regolare svolgimento delle lezioni, note sul diario o sul registro, richiami del Dirigente Scolastico, nota del Dirigente Scolastico sul registro, azioni gravi che hanno condotto a sanzioni disciplinari anche con la sospensione dalle lezioni 5 Comportamento non sufficiente In presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più sanzioni disciplinari con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni. Non ammissione alla classe successiva. 26 VALUTAZIONE PER IL VOTO IN CONDOTTA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GIUDIZIO CRITERI SINTETICO 10 COMPORTAMENTO ECCELLENTE Spontaneo atteggiamento collaborativo. Comportamento educato e corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente, frequenza costante, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nella esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico 27 9 COMPORTAMENTO OTTIMO Comportamento educato e corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente .Frequenza regolare, puntualità nella giustificazione delle assenze, rispetto degli orari, rispetto delle regole, puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico 8 COMPORTAMENTO BUONO Comportamento abbastanza corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente. Frequenza abbastanza regolare, discreta puntualità nella giustificazione delle assenze e nel rispetto degli orari, soddisfacente rispetto delle regole, accettabile puntualità nell’esecuzione dei compiti e degli incarichi, ordine e cura del materiale scolastico 7 Comportamento nel complesso corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle assenze, limitato rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante, note sul diario o sul registro. Comportamento sufficientemente corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale 6 docente e non docente. In presenza di: scarsa frequenza, ritardo nelle giustificazioni delle assenze, limitato rispetto degli orari e delle regole scolastiche, esecuzione dei compiti saltuaria, superficiale cura del materiale scolastico, richiami dell’insegnante che vengono disattesi creando problemi al regolare svolgimento delle lezioni, note sul diario o sul registro, richiami del Dirigente Scolastico, nota del Dirigente Scolastico sul registro, azioni gravi che hanno condotto a sanzioni disciplinari anche con la sospensione dalle lezioni 5 Comportamento spesso non corretto, sia nei confronti dei compagni che del personale docente e non docente. In presenza di azioni gravi e reiterate che hanno condotto a più sanzioni disciplinari con sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni. Non ammissione alla classe successiva 28 29 Finalità: La Progettualità L’Istituto si impegna a realizzare una organizzazione scolastica finalizzata a rendere più continuo il percorso di educazione e istruzione, insistendo su progetti in grado di garantire la continuità educativa, didattica e organizzativa. Al fine di dare risposte valide ai bisogni emergenti dell’utenza saranno realizzati progetti curricolari ed extracurriculari. I primi saranno realizzati nel rispetto delle programmazioni didattiche in vigore e a compensazione del curricolo scolastico; i secondi saranno attivati in orario extra scolastico e gestiti da docenti disponibili ad ulteriore impegno didattico. Attività di progettazione L’impegno degli insegnanti dell’Istituto nell’area progettuale si realizza mediante progetti: Finanziati dalla scuola Senza finanziamenti condotti da esperti esterni docenti 30 Tutti i progetti hanno come obiettivo l’acquisizione di competenze particolari che: Arricchiscono la personalità Favoriscono l’ntegrazione tra: Sviluppo e potenziamento delle abilità cognitive Ambiente e scuola Manualità, creatività ed espressività Gioco motorio e sviluppo Saper fare ed esperienze Progetto d'Istituto Mantenendo ferme le peculiarità di ogni singolo plesso , il Progetto d'Istituto mira al rafforzamento dell'identità della nostra istituzione scolastica potenziando la verticalità e la continuità del programma educativo. Con il contributo sinergico delle Funzioni Strumentali della Continuità e Valutazione, lavorando sui curricoli verticali, si darà forma ad un unico progetto educativo che parta dalla scuola dell'Infanzia e arrivi alla scuola Secondaria di primo grado. Vedi allegato 31 PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER ALUNNI IMMIGRATI Premessa Questo documento intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata con la quale affrontare e facilitare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, in particolare di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. Tale documento può essere considerato un punto di partenza comune all’interno del percorso dei vari Consigli di classe. 1.Finalità Attraverso le indicazioni contenute nel Protocollo d’Accoglienza, il Collegio ci si propone di: definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni immigrati; facilitare l’ingresso a scuola dei ragazzi immigrati sostenendoli nell’adattamento al nuovo ambiente; favorire un clima di accoglienza nella scuola; entrare in relazione con la famiglia immigrata; promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale. 2.Contenuti Il Protocollo d’Accoglienza: prevede la costituzione di una Commissione d’Accoglienza; contiene criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni immigrati; traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola, definendo compiti e ruoli degli operatori scolastici e di coloro che partecipano a tale processo; propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curricolari. 3. La Commissione Accoglienza La Commissione Accoglienza, formata dal Dirigente Scolastico,dal docente referente per gli alunni immigrati e/o da uno o più componenti della Commissione Intercultura, nominata dal Collegio ad inizio d’anno scolastico, ha il compito di seguire le varie fasi dell’inserimento degli alunni di recente immigrazione a partire dal momento della richiesta di iscrizione alla scuola. In collaborazione con i Consigli di Classe si occuperà delle attività destinate agli alunni immigrati, delle difficoltà da loro incontrate e dei risultati ottenuti. 4. Prima Fase di Accoglienza (per alunni di recente immigrazione) COSA a. Domanda di iscrizione - Dare prime informazioni sulla scuola. - Richiedere la documentazione. - Fissare un CHI Persona designata dalla segreteria, Docente della Commissione Accoglienza (eventualmente affiancato da mediatore linguistico) QUANDO MATERIALI Al momento del primo contatto con la scuola. Materiale tradotto in varie lingue. 32 appuntamento membro della commissione accoglienza. col b. Colloquio con Docente della Su appuntamento nei genitori e alunno Commissione giorni successivi al -Scheda rilevazione - Raccolta di (eventualmente primo contatto con la dati informazioni sul affiancato da scuola. ragazzo e la famiglia, mediatore linguistico storia scolastica, o da alunno della -Opuscolo progetto migratorio scuola che conosce la informativo sugli dei genitori. lingua) indirizzi della scuola. - Aiuto nella compilazione della domanda di iscrizione e nella scelta delle opzioni offerte dalla scuola c. Approfondimento Docente della Una o più giornate della conoscenza Commissione nell’arco della prima Questionario. -Rilevazione della (eventualmente settimana dall’ -Materiale bilingue situazione di affiancato da ingresso a scuola. partenza dell’alunno mediatore tramite test di linguistico) livello, Presentazione dell’ organizzazione della scuola (orari, attività locali, ecc.) e dell’ ambiente scolastico. 5. proposta di assegnazione alla classe La Commissione Accoglienza, tenuto conto della disposizioni legislative (vedi nota 1) e delle informazioni raccolte tramite questionario e colloquio con i genitori e con l’alunno, valutate le sue abilità e competenze, propone l’assegnazione alla classe. E’ opportuno tenere conto che l’inserimento in una classe di coetanei, che appare la scelta da privilegiare, consente al neo-arrivato: di instaurare rapporti più significativi , “alla pari” con i nuovi compagni; di evitare un pesante ritardo scolastico; di ridurre il rischio di dispersione scolastica. Nota 1 Normativa per l’inserimento degli alunni stranieri 33 L’inserimento scolastico dei ragazzi immigrati avviene sulla base della legge n.40 del 1998 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394 novembre 1999. Tale normativa sancisce che: tutti i minori stranieri, sia regolari che non, hanno il diritto-dovere dell’inserimento scolastico ; l’iscrizione dei minori stranieri può essere richiesta in qualsiasi periodo dell’anno scolastico; i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto di: titolo di studio posseduto; ordinamento degli studi del Paese di provenienza ( con iscrizione alla classe immediatamente superiore o immediatamente inferiore ); livello di abilità dell’alunno. La Commissione Accoglienza, sentito il parere dei docenti coordinatori, valuta poi tutte le informazioni utili sulle classi della stessa fascia in un’ottica che supera il criterio numerico e che tiene conto anche di altri fattori utili ad individuare non solo in quale situazione l’allievo starà meglio, ma anche quale sarà la classe che, per le sue caratteristiche, potrebbe trarre beneficio da questo inserimento. Saranno presi in considerazione: presenza nella classe di altri alunni provenienti dallo stesso Paese; criteri di rilevazione della complessità delle classi ( disagio, handicap, dispersione ecc.); ripartizione degli alunni nelle classi evitando la costituzione di sezioni con predominanza di alunni immigrati specialmente se provenienti tutti dallo stesso Paese. 6. compiti del Consiglio di classe 1) Favorire l’integrazione nella classe dell’alunno straniero. 2) Individuare modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da usare appena l’alunno acquisisce una minima conoscenza dell’italiano. 3) Programmare percorsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico da attuare sulla base delle risorse disponibili in orario scolastico o extrascolastico. 34 GLI STRUMENTI DELL’INTEGRAZIONE E DELL’INCLUSIONE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI ORGANISMO Gruppo di lavoro d’Istituto (GLHI). COMPITI FINALITA’ TEMPI Analizzare la situazione complessiva nei plessi (numero di alunni H, tipologia di handicap, classi coinvolte); Attuazione precoce All’inizio e alla Presiede di interventi atti a fine dell’anno prevenire il scolastico. disadattamento e l’emarginazione e garantire la piena realizzazione del diritto allo studio; MEMBRI il Dirigente Scolastico (o un suo incaricato), docenti curricolari e di sostegno, operatori ASL, operatori sociali, genitori. Analizzare le risorse della scuola, sia umane che materiali; Predisporre una proposta di calendario per gli incontri dei gruppi “tecnici”; Verificare periodicament e gli interventi a livello di Istituto; Formulare proposte per la formazione e l’aggiornamento anche nell’ottica di prevedere corsi di 35 Gruppo di Lavoro misto (GLM) Gruppo di lavoro operativo (GLHO) aggiornamento “comuni” per il personale della scuola, delle ASL e degli Enti locali, impegnati nei piani educativi individualizzati. Redazione profilo dinamico funzionale (PDF) Elaborazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI). Stabilire i tempi e le modalità di verifica del lavoro svolto. Stabilire accordi per collegare e integrare interventi didattici, educativi, terapeutici e riabilitativi (scolastici ed extrascolastici). I componenti del gruppo di lavoro propongono, ciascuno in base alla propria competenza, gli interventi. Gli “interventi propositivi” vengono Descrizione di difficoltà e di sviluppo potenziale in tempi brevi e medi nelle seguenti aree: affettivorelazionale, dell’autonomia, comunicazionale e linguistico, sensoriale percettivo, motorio prussico, neuropsicologico, cognitivo e negli apprendimenti curricolari. All’entrata nella scuola, dopo un primo momento di inserimento e ad ogni passaggio dei tre ordini di Scuola Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. Unità multidisciplinare, docenti curricolari e di sostegno, genitori. Descrizione di interventi didattico/educativi mirati. Integrare ed equilibrare gli “interventi propositivi” per realizzare il pieno diritto allo studio dell’alunno. Inizio di ciascun anno scolastico dopo un primo momento di inserimento più verifiche trimestrali e pentamestrali. Presiede il Dirigente Scolastico (o un suo incaricato), Operatori ASL, docenti curricolari e di sostegno, genitori, altri operatori. 36 Referente del GLH successivamente integrati ed equilibrati tra loro per giungere alla redazione conclusiva. Convoca e presiede le riunioni del GLH. Convoca i consigli di classe e di interclasse (su approvazione del Dirigente Scolastico). Tiene contatti con la ASL e con gli altri enti esterni all’Istituto. Propone al Dirigente l’orario degli insegnanti sulla base delle esigenze scolastiche, dei problemi dei singoli alunni e delle proposte degli insegnanti di sostegno. Cura la documentazione relativa agli alunni, garantendone la sicurezza relativa ai dati personali e sensibili dell’Istituto. Intero Coordinamento dell’attività del scolastico. GLH. anno Un insegnante incaricato dal Dirigente Scolastico. 37 PROGETTUALITA' LABORATORI " INCLUSIONE" Un’ importante novità caratterizza questo nuovo anno scolastico: essa proviene dalla D.M. del 27/12/2012 e la C. M. n. 8 del 6/Marzo/2013, nate per dare visibilità al lavoro dell’insegnante che da sempre si occupa di bambini con particolari bisogni d’attenzione. Nelle nostre classi, ormai è sempre più dilagante la situazione, dove emergono alunni con svantaggi non solo socioeconomici e culturali ,ma alunni appartenenti a diverse culture o presenza di comorbilità: l’impegno degli insegnanti non può essere diretto solamente verso la sopravvivenza di tutti, ma solo con la didattica inclusiva si può fare “in modo da dare a ciascuno il suo” ( Don Milani). I bambini con bisogni speciali rappresentano un numero cospicuo di alunni, i quali non hanno ancora una diagnosi ben definita, il loro Q.I. non rientra nei valori standard della disabilità, ma nelle classi rimangono indietro, e con questo bisogna fare i conti e proprio quest’anno, che sarà di sperimentazione, si monitoreranno procedure metodologiche e pratiche anche organizzative. La nostra, è una scuola che accoglie le istanze del territorio, che cerca di rinsaldare i rapporti con le famiglie, che è particolarmente attenta al disagio in generale, perciò fa opera di prevenzione di dispersione scolastica, di rilevazione, mediante osservazioni valutative, per far emergere alunni con disturbi dell’area evolutiva e specifici di apprendimento, già a partire dalla scuola dell’infanzia. Per tutti gli alunni, tutelati dalla L. 104 e dalla L. 170, si redigono Piani individualizzati e Piani personalizzati che costituiscono il percorso didattico in itinere da far seguire. Agli studenti che non rientrano nei requisiti di disabilità perché non in possesso di certificazione o diagnosi medica, la normativa prevede anche per questi bambini, la stesura di un piano didattico personalizzato,il quale assume un valore oltre che pedagogico anche formale, perché mette in moto una presa di responsabilità dal punto di vista amministrativo ed organizzativo. Il PDP per gli alunni con bisogni speciali è uno strumento che aiuta a migliorare il percorso didattico, aumenta la corresponsabilità di un rapporto costruttivo delle famiglie con la scuola; supporta il consiglio di classe nelle attività decisionali della valutazione; mette a conoscenza il D.S. delle necessità della propria popolazione scolastica, per la richiesta dei futuri organici; potenzia il rapporto della scuola con gli enti territoriali, con cui la scuola deve dialogare per costruire una comunità educante. L’intento è quello di prevenire il disagio e la dispersione scolastica, promuovere il successo formativo attraverso azione volte al recupero dei disabili in generale, dei DSA, dei bambini con bisogni educativi speciali; sostegno all’aggiornamento e alla formazione degli insegnanti, ai fini di valorizzare la professionalità del docente e garantire la qualità dell’offerta formativa; attenzione alle dinamiche relazionali e alla dimensione comunicativa tra docenti, famiglie ed alunni. Alla luce di tutto ciò il nostro I.C. si pone queste finalità: Garantire il successo scolastico a tutti gli alunni in generale e a quelli con bisogni speciali; Promuovere ed attuare buone prassi, come richiesto dalla nuova normativa vigente; 38 Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi nuovi; Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento; Promuovere la valorizzazione e lo sviluppo delle risorse umane, attraverso la formazione didattica e tecnologica ( formazione in presenza, autoaggiornamento); Utilizzare strumenti compensativi e dispensativi, laddove si palesa la necessità; Attivare laboratori di inclusione al fine di sollevare gli ostacoli che impediscono il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nel nostro Istituto, con l’approvazione del Collegio dei docenti, si è costituito il Gruppo sull’inclusione (GLI), coordinato dalla figura di una F.S.,e ad oggi, si sono attuate queste mansioni: Rilevazione dei bambini con bisogni educativi speciali; Compilazione, da parte dei docenti di classe, del modello PDP, vigente ed approvato dal collegio dei docenti; Informazione delle famiglie, che hanno sottoscritto l’osservazione valutativa dei docenti sui propri figli; Partecipazione a corsi di formazione sui Bisogni Educativi Speciali. In quasi tutti i plessi dell’Istituto sono partiti dei laboratori dell’inclusione; in essi intervengono docenti di classe o , dove è possibile, altri docenti ma gli obiettivi sono essenzialmente di recupero delle difficoltà linguistiche e logico matematiche. Il punto di criticità dell’attuazione dei suddetti laboratori è l’organizzazione oraria che non permette di avere a disposizione figure aggiuntive come il caso di Sermoneta Scalo, oppure di ore non consecutive e in più che si accavallano con la ricreazione, situazione sia per la scuola primaria che per la scuola secondaria di I grado. Per l’attuazione di una didattica inclusiva è d’obbligo il ripensamento di un orario scolastico più di respiro per i bambini e con la possibilità di distribuire le forze in tutti i plessi dell’Istituto. 39 INDICE Analisi del territorio pag.3 Bisogni del territorio pag.4 Scuola e territorio pag.5 Le nostre sedi Orario di funzionamento Modelli scolastici pag.6 pag.8 pag.10 La struttura organizzativa Le caratteristiche dell’Istituto Le finalità pag.11 pag.13 pag.15 Scuola, Costituzione, Europa pag.18 Certificazione delle competenze pag.19 Articolazione didattica Criteri di valutazione e misurazione Progettualità Protocollo d’accoglienza per alunni stranieri Strumenti dell’integrazione e dell’inclusione alunni diversamente pag.21 pag.25 pag.30 pag.33 pag.35 40