Consigli utili GARANTEPRIVACY.IT Per segnalare violazioni della privacy e consultare il depliant sulla protezione dei dati personali dei pazienti. Diritto alla privacy Dalla parte del paziente L o sapevate che quando siete nella sala di attesa di una struttura sanitaria aspettando il vostro turno per una visita o un esame, il vostro nome non dovrebbe mai essere pronunciato ad alta voce? Al momento dell’accettazione (o della prenotazione) dovrebbero attribuirvi un codice alfanumerico che permetta di identificarvi senza far sapere a tutti chi siete. È solo una delle misure prescritte dal Garante per la privacy agli organismi sanitari pubblici e privati per tutelare i nostri dati personali quando siamo costretti a indossare la delicata veste di pazienti. Quali sono i diritti dei pazienti? Come farli rispettare? Per informare i cittadini, il Garante ha preparato un opuscolo sulla protezione dei cosiddetti “dati sensibili”, cioè i dati personali in grado di rivelare lo stato di salute delle persone. I dati su cui deve essere garantita la più assoluta riservatezza e il rispetto della I consigli poco utili del marketing Alixir Vivere al meglio, senza segreti N on ci siamo fatti annunciare. Intenzionalmente. La nostra visita al negozio Alixir (nella esclusiva via San Carpofaro di Milano) è stata fatta come qualsiasi consumatore di passaggio che, incuriosito, ha accettato l’invito degli steward alla porta. Dopo 20 minuti ne siamo usciti, frastornati da luci e proiezioni fintamente tecnologiche e affascinati dall’ambientazione minimalista alla moda. Sotto l’apparenza però mancava la sostanza: i consigli dello staff Alixir sono piuttosto criticabili e di scarso valore scientifico. A che cosa serve, dunque, tutto questo dispendio di energie (e soldi)? Sono realmente valide le indicazioni nutrizionali suggerite alle tante persone che hanno visitato il negozio? Prima di continuare facciamo una premessa sul carattere dell’iniziativa. Il negozio si chiama Alixir Food Lounge e il nome già la dice lunga. Tradotto in parole povere, si tratta di uno spazio dai colori ricercati, dalle luci e proiezioni studiatissime, che cerca di spacciarsi come luogo di incontro tra scienza e informazione. Non immaginatevi un semplice punto vendita, ma pensatelo più come una grande trovata pubblicitaria: i temporary shop (così va di moda chiamarli) sono vetrine aperte per un periodo di tempo limitato (anche solo un mese), a volte itineranti (un mese si trovano in una città; il mese successivo aprono in un’altra). Della marca Alixir, invece, ne abbiamo già parlato (ST 71, dicembre 2007): è la nuova linea di prodotti alimentari, dal nome suggestivo, creata da Barilla. E lanciata oggi in grande stile. Basta vedere le confezioni: tutte nere e dal packaging inconsueto, sono molto diverse rispetto a quelle dei prodotti concorrenti. Anche il marketing è forte e aggressivo: lo slogan Alixir, per esempio, annuncia nientemeno che “Il segreto del vivere al meglio”. Questi alimenti (perché in fondo di pane, biscotti o cracker si tratta) si presentano poi quasi come farmaci miracolosi inseriti in un programma alimentare che assomiglia molto a una cura medica. Leggete un’etichetta o consultate il sito: si parla di “principi attivi” e “be46 Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 nefici”, con tanto di posologia e tempi di assunzione (2 porzioni al giorno) per periodi definiti (3 settimane). La stessa terminologia che viene usata dallo staff nel Food Lounge. Entrando l’hostess ci spiega che l’Alixir shop è una specie di percorso: si inizia facendo un test composto da domande sulle abitudini alimentari e sul proprio stile di vita. Dopodiché si procede nella zona food, dove ci sono assaggi dei prodotti Alixir; infine si arriva a una zona shop, dove è possibile acquistarli. Accettiamo l’invito e veniamo affidate a un’hostess che ci fa accomodare su una poltroncina davanti a un touch screen. “Nome nickname, per favore” ci chiede: li inseriamo. Passa un’hostess con vassoio e ci offre una barretta (Alixir naturalmente). “Snack-biscotto con cacao per rafforzare le difese immunitarie o barretta di cereali e frutta per rallentare l’invecchiamento cutaneo?” Scegliamo di combattere la vecchiaia. Continuano le domande: peso? Altezza? acconsente al trattamento dei dati? Poi inizia il test vero e proprio. Sul touch screen compaiono le otto domande sulle abitudini alimentari: quante porzioni di frutta e verdura mangia ogni giorno? Quante porzioni DUE PREZZI A CONFRONTO Marca e denominazione Prezzo Formato in euro medio confezione e indicativo a confezione Prezzo in euro al kg/litro PANE IN CASSETTA Alixir Pane ai cereali 400 g 4,20 10,50 Mulino Bianco Pane ai 5 cereali 400 g 1,25 3,13 Alixir tè verde 250 ml 1,95 7,78 San Benedetto tè verde 500 ml 0,79 1,58 TÈ VERDE DIFFERENZA GIUSTIFICATA? I prodotti Alixir sono notevolmente più cari rispetto a prodotti simili sul mercato. L’aggiunta di minerali, vitamine o altre sostanze giustificano una tale differenza di prezzo? dignità a chi entra in contatto con medici, strutture sanitarie e laboratori di analisi. Ecco qualche esempio. ■ Chi può ricevere informazioni sullo stato di salute di un paziente ricoverato in ospedale? Solo i terzi legittimati, come parenti, familiari, conviventi, conoscenti, personale volontario. E comunque sarà sempre il paziente a decidere (se è in grado) a chi può essere comunicata la notizia. ■ Chi è autorizzato a leggere le cartelle cliniche? Solo chi viene delegato per iscritto dal paziente. ■ Come devono essere protetti, all’interno delle strutture sanita- rie, i minori gli anziani, i disabili e le persone sottoposte a terapie particolarmente invasive? Hanno diritto a una particolare attenzione in materia di protezione della dignità. Quindi, ad esempio, nei reparti di rianimazione, durante l’orario di visita dovrebbero essere adottati accorgimenti anche provvisori (come semplici paraventi) per limitare la visibilità del malato ai soli familiari. Queste sono solo alcune delle misure suggerite. Potete consultare il depliant “la protezione dei dati personali: dalla parte del paziente” sul sito del Garante (www.garanteprivacy.it) nella parte “campagne di informazione istituzionale”. LE VERITÀ NASCOSTE Una porzione di barretta di cereali e frutta fornisce la stessa quantità di vitamina C di 800 g di pomodoro: in realtà basterebbe un’arancia per coprire il fabbisogno giornaliero. di cereali integrali e di pasta anche non integrale consuma ogni giorno? Quante porzioni di riso, patate, pane bianco? Rispondiamo in modo impeccabile. Andiamo avanti. Quante porzioni di carne rossa o salumi ti concedi alla settimana? Quante porzioni di cibi fritti? E di pesce? Anche qui rispondiamo tenendo presente la piramide alimentare e l’equilibrio tra le proporzioni. Arrivano le domande sullo stile di vita: quale tra queste diverse situazioni è più vicina a come consumi un pasto? Spieghiamo che mangiamo lentamente, senza parlare, e prendendoci molto tempo. Arriva l’ultima domanda sull’attività fisica: quando? La pratichiamo ogni giorno. Il questionario è finito: le nostre risposte sono state perfette. Attendiamo il risultato. Con stupore scopriamo che abbiamo comunque alcune carenze: il nostro punto debole è l’invecchiamento Risparmiare energia Sbrinare il freezer I l ghiaccio ha invaso il freezer? C’è uno strato che supera i 5 mm di spessore? Sbrinatelo, se non volete far lievitare la vostra bolletta della luce. Infatti, il consumo di energia aumenta del 10% circa con soli 2 mm di ghiaccio e raddoppia se arriva a 10 mm. Questo succede perché il ghiaccio toglie freddo all’apparecchio e lo isola. ■ Sbrinate il freezer una o due volte l’anno. ■ Svuotate il congelatore, regolate il termostato per spegnerlo (se possibile), altrimenti staccate la spina. Lasciate lo sportello aperto e mettete l’apposita vachetta di raccolta dell’acqua e uno straccio. ■ La brina deve essere tolta con molta cautela, usando una paletta di plastica e mai oggetti metallici. ■ Pulite l’interno con acqua e bicarbonato di sodio. Risciacquate e lasciate asciugare. Per evitare che il contenitore dei cubetti di ghiaccio si attacchi al fondo del freezer appoggiatelo su un foglio di alluminio. cellulare. La nostra hostess ci dà qualche consiglio: “Nella sua alimentazione dovrebbe appunto introdurre quegli alimenti che invece possono andare a beneficio di questo aspetto”. “Ma quali sono i cibi che devo mangiare per prevenire l’invecchiamento delle mie cellule?” le domandiamo pensando a frutta, verdura o pesce. L’hostess - senza dubbi - replica che lo chef ci illustrerà i prodotti. Veniamo accompagnate nella seconda zona e aspettiamo che ci venga rivelato come sopperire alle nostre carenze nutrizionali. Arriva invece un vassoio: un bicchierino tè verde, uno di arancia e carota e uno ai frutti rossi. Sui piattini ci sono crostini di pane Alixir con tonno e sgombro, fiocchi di latte con pezzi di barretta ai frutti di bosco, biscotto con cacao e una fragola. Ci consegnano anche una card che consiglia di mangiare frutti di bosco, tè verde e pomodoro per rallentare l’invecchiamento cellulare “oppure” di scegliere i prodotti Alixir. Si legge: il consumo regolare di 2 porzioni al giorno, a scelta tra i prodotti contenenti Alixir Iuvenis, aiuta a mantenere giovani le nostre cellule. Davanti agli stuzzichini, ci sorge un dubbio: ci diagnosticano l’invecchiamento cellulare, ma non ci hanno nemmeno chiesto l’età. Ci saremmo aspettate qualche sano consiglio: bere molta acqua, mangiare frutta e verdura... Niente. Passiamo all’area shop: la venditrice ci propone i prodotti Alixir. “Li ha assaggiati?” ci chiede. “Sono un po’ troppo dolci per i nostri gusti” rispondiamo. “Però fanno”, ci dice convita. Con quest’ultima perla di saggezza usciamo. Sulla parete trionfa la scritta “da sempre l’uomo sogna di scoprire il segreto per vivere al meglio”. A noi però la soluzione Alixir ci sembra una grande trovata di marketing. Siamo poi tornati a fare un’altra visita (con un’altra persona). Abbiamo risposto inserendo un profilo con gravi carenze e disordini alimentari: come minimo avrebbero dovuto indirizzarci da un dietologo. Invece dal test risultavano solo un paio di carenze: niente che i prodotti Alixir non potessero sistemare. Altroconsumo 214 ı Aprile 2008 47