NT1POM...............20.01.2010.............20:49:23...............FOTOC21 CULTURA & SOCIETA’ e-mail: [email protected] - Fax 0376/303.237 - Centralino 0376/3031 Chiara Perina, fin dal primo sguardo, trasmetteva tutta la profondità della sua sapienza e la schiettezza del suo animo. Non poteva restare indifferente a chi la incontrava. La sua scomparsa, martedì all’età di 72 anni dopo una lunga malattia, ha lasciato un grande vuoto nel mondo della cultura mantovano, e non solo. In molti la rimpiangono e ricordano i suoi, fondamentali, contributi alla conoscenza della storia dell’arte mantovana. «E’ stata la mia insegnante al liceo. Era la più giovane e tra le più brave. E’ stata lei a trasmettermi l’amore per l’arte - racconta la direttrice del- Mantova ricorda Chiara Perina In lutto il mondo della cultura. Oggi i funerali l’Archivio di Stato Daniela Ferrari -. L’ho poi ritrovata dopo molti anni, in Archivio, e abbiamo lavorato insieme in varie occasioni. Era esigente, prima di tutto con se stessa, rigorosa e ironica, aveva una forte personalità, una bella intelligenza e una grande cultura». Figlia del celebre pittore Giulio Perina, dopo gli studi all’Università di Pavia esordì giovanissima nel mondo della storia dell’arte lavorando al fianco di Ercolano Marani alla pubblicazione dei volumi, ancora oggi caposaldo, Mantova e le Arti. «E’ stata la nostra consulente per le acquisizioni e per le pubblicazioni di autori del Sei, Sette e Ottocento ha detto Graziano Mangoni, direttore della Fondazione Bam -. Abbiamo sempre avuto un rapporto cordiale e una collaborazione equilibrata. Ho solo un grande rimpianto. Lei era la massima esperta di Giuseppe Bottani, lo aveva studiato per la tesi di laurea e poi ne ha curato la monografia, purtroppo non siamo riusciti a realizzarne una mostra a palazzo Te». E proprio la passio- ne per la pittura mantovana del Settecento è stato il filo conduttore del rapporto professionale divenuto poi anche una grande amicizia, con l’editore Gianluigi Arcari. «Abbiamo trascorso ore e ore a casa sua a confrontare e collegare tra loro le opere a stampa e i disegni di Bottani con fasci di fotografie delle opere - racconta -. Ritengo che sia stata un- ’impresa titanica la sua sulla storia dell’arte mantovana ancora oggi imprescindibile. Nella sintesi di un’opera così grande ha usato un linguaggio elegantissimo. Sono profondamente addolorato per la sua scomparsa». Di grande vuoto ha parlato anche Sergio Cordibella che, in qualità vice presidente di Palazzo Te, rilanciò con Chiara Perina i Quaderni. «Il suo contributo è stato decisivo per la qualità della rivista - ha detto -. I suoi saggi e le sue ricerche sono essenziali ancora oggi per la città». I funerali si terranno oggi alle 15 alla rotonda di San Lorenzo. Paola Cortese Musei mantovani, ecco la Card Sconti e facilitazioni ai possessori. E la Regione riconosce il Sistema di Luca Ghirardini ono trentasette. Parlano della storia del Mantovano attraverso le arti figurative, ma anche valorizzandone le tradizioni e gli antichi mestieri. E, ancora, raccontano di Vigili del fuoco e tartufi, di navigazione e di guerre, di farmacopea e di armi antiche. Sono le strutture manto- S TURISMO Prosegue il sondaggio Prosegue il sondaggio «Il turismo che vorrei», lanciato dalla Provincia, che propone ai mantovani alcuni quesiti circa l’importanza del settore per l’economia cittadina e provinciale e invita a formulare suggerimenti per migliorare l’accoglienza. Le schede sono disponibili presso gli uffici turistici Iat e in alcuni bar, dove sono collocate anche le urne per raccogliere i moduli compilati. Alle domande si può anche rispondere on line sul sito www.turismo.mantova.it. In primavera verranno elaborate tutte le risposte, per comunicare i risultati. PROVINCIA vane che hanno aderito al Sistema provinciale dei musei e dei beni culturali nei quali è utilizzabile la nuova «Carta Musei», una card che concede ai possessori una serie di sconti e facilitazioni sui biglietti di ingresso, sull’acquisto di pubblicazioni, su spettacoli teatrali ed altro ancora. L’iniziativa viene a coronare il riconoscimento ufficiale ottenuto dal Sistema museale provinciale da parte della Regione Lombardia. In tutto, sono 16 (su 17 domande presentate) i sistemi lombardi riconosciuti. La comunicazione è giunta a palazzo di Bagno nei primi giorni dell’anno, inviata dall’assessore Massimo Zanello. A dire il vero, la delibera della giunta regionale, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, non sembra dimostrare un’approfondita conoscenza della toponomastica mantovana, visto che si parla di Asolo, di Borgo Franco, di Gazzoldo, di Ronco Ferraro, di Castel Dario e, per due volte, di Castiglione delle Stiliere. Ma, si sa, Milano è lontana. Non tutti i musei del circuito provinciale (che sono in tutto quarantaquattro) sono convenzionati con la Carta Musei. In particolare, manca- Attenzione per le scuole: ristampata la guida alle attività didattiche Oltre a lanciare la card, il Sistema dei musei mantovani ha provveduto a ristampare l’opuscolo Crescere al Museo, la guida alle attività didattiche per il 2009-2010, cofinanziata dalla Provincia e dalla Regione. La guida viene distribuita in tutte le scuole del territorio e delle province limitrofe, valorizzando le proposte didattiche dei musei aderenti. E’ un fenomeno in costante crescita, quello delle attività rivolte alle scuole, che nel 2005 erano organizzate da ventisei strutture, salite a trentotto nel 2008 ed ora ulteriormente aumentate. «Il museo — spiega l’assessore provinciale alla Cultura, Roberto Pedrazzoli — va considerato un centro per l’interpretazione culturale del territorio, nonché uno strumento di crescita e di sviluppo della collettività, andando oltre la sua natura di contenitore di beni appartenenti al patrimonio culturale». Sopra: la Carta dei musei mantovani; a sinistra l’assessore provinciale Roberto Pedrazzoli no all’appello alcuni tra i principali siti di attrazione turistica, come Palazzo Te e Palazzo d’Arco. Tecnicamente, la loro adesione sarebbe stata molto complicata, spiega l’assessore provinciale alla Cultura, Roberto Pedrazzo- li, promotore dell’iniziativa. E’ comunque auspicabile che questi problemi, in futuro, possano essere risolti, per dare maggiore completezza allo strumento. L’istituzione della card rientra nei requisiti richiesti dalla Regio- Per Cats in 1.500 al Palabam aspetti umani ci possono essere nei gatti e quanti aspetti ‘felini’ negli uomini. Per dirla con Eliot, ‘ricordatevi che un gatto non è un cane’. Cats è il musical sulle scene da trent’anni, rappresentato in circa 26 paesi e 250 città in tutto il mondo, tradotto in 10 lingue. ‘Memory’, la canzone più famosa del musical, è stata scritta da Trevor Nunn ispirandosi alla poesia di Eliot ‘Rapsodia su una notte di vento’, ed è stata incisa da 150 artisti diversi, tra cui Barbra Streisand, Céline Dion e i Tre Tenori (Placido Domingo, José Carreras e Luciano Pavarotti). Nell’allestimento italiano, portato in Don Chisciotte sulle punte con il Croatian National Ballet Theatre Il palco e la scenografia del musical ieri al Palabam (foto Rizzo) scena dalla Compagnia della Rancia, spiccano le coreografie di Daniel Ezralow, che firma anche la regia associata. Basato sul libro di T.S. Eliot ‘Old Possum’s Book Of Practical Cats’, lo spettacolo mette propone i racconti dei Jellicle Cats, 25 gatti dispettosi, golosi, raffinati, magici, sensuali. La selezione degli arti- ni), un servizio educativo integrato, un servizio integrato di documentazione e catalogazione. La sede del Sistema provinciale dei Musei e dei Beni Culturali mantovani è nel palazzo della Cervetta, in piazza Mantegna. Stasera al teatro Ariston di Mantova appuntamento con la danza Successo e applausi per il musical Successo ieri sera per il musical Cats al Palabam con un’orchestra dal vivo di 16 elementi e 1.500 spettatori. L’incontro dei Jellicle è una grande festa. Il sipario si apre sulla notte più speciale dell’anno: tutti insieme per conoscere il gatto che avrà il privilegio di salire verso il Dolce Aldilà (Heavyside Layer), per rinascere a nuova vita. In via eccezionale anche gli umani sono stati invitati, per far conoscere loro quanto i gatti siano animali particolari ed abbiano una visione del mondo unica: ascoltandone i racconti e condividendone le emozioni, il pubblico ha compreso quanti ne per riconoscere un sistema museale, insieme con una programmazione su base triennale, un servizio integrato di promozione e comunicazione, con sito web dedicato, un servizio integrato di fruizione (orari, prenotazio- sti che hanno danno vita ai gatti più famosi del mondo ha richiesto due mesi di lavoro: oltre 800 candidati provenienti da tutta Italia e dall’estero sono stati esaminati, in primavera, alle audizioni di Milano, Roma e Napoli. Ieri sera spettacolo per 1.500 presenze al Palabam dove i gatti hanno lasciato il ‘graffio’. Stasera alle 21 il Croatian National Ballet Theatre - Split sarà protagonista al teatro Ariston di Mantova con “Don Chisciotte” versione completa in II atti con musiche di Ludwig Minkus e coreografie di Valentina Ganibalova. Secondo appuntamento, dunque, per la stagione dell’Ariston di via Principe Amedeo che, dopo il Ballet de Cuba, propone dunque questo appuntamento con la danza. Già apprezzato la scorsa stagione con le produzioni “Schiaccianoci” e “Lago dei Cigni”, il corpo di ballo è diretto da Almira Osmanovich. I costumi sono di Bourek, le scenografie di Dinka Jeriìevi, le luci di Srdjan Barbari. Per informazioni sulla serata di danza ricordiamo agli interessati che è possibile telefonare allo 0376 328139 (negli orari di apertura dell’Ariston). Il prezzo dei biglietti varia dai 20 ai 30 euro.