Stupefacenti e sostanze psicotrope ________________ Alcool Cannabis Cocaina Ecstasy Eroina LSD “Fatti di vita” Libretto informativo sulle droghe ed i loro effetti 1 Alcool Cos’è L’alcool etilico, o etanolo, è una sostanza contenuta in bevande quali il vino, la birra, gli aperitivi, i superalcolici, in una determinata percentuale espressa generalmente in gradi (per es.: il vino da pasto ha 10/12 gradi, la birra 5 gradi, gli aperitivi 18 gradi ed i superalcolici 40/45 gradi ed altre). Anche alcuni farmaci (per es. sciroppi) ed alcuni alimenti (per es. dolciumi) possono contenere una percentuale di alcool. L’Alcool è una droga L’alcool è una sostanza psicoattiva, cioè in grado di modificare il funzionamento del nostro cervello e quindi il nostro comportamento e la nostra percezione della realtà. La sua assunzione protratta nel tempo induce, nella maggior parte degli individui, assuefazione (detta anche “tolleranza”), ossia il bisogno di incrementare sempre più le sodi per ottenere lo stesso effetto, dipendenza sia fisica che psichica con conseguenti seri danni come problemi psicologici, relazionali e malattie correlate. L’alcool è, quindi, secondo le indicazioni della OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) una vera e propria droga in quanto “sostanza psicoattiva che provoca assuefazione e dipendenza”. I gruppi maggiormente a rischio Diverse ricerche scientifiche hanno accertato che il rischio di sviluppare abuso e/o dipendenza alcolica può essere determinato sia da fattori genetici (e quindi ereditari) che da fattori psicosociali. Se ne deduce che nessuna 2 persona può considerarsi, in senso assoluto, immune dal pericolo “alcolismo”. In sintesi: meno si beve, meno si rischia. Da una recente indagine nazionale è emerso che i gruppi che risultano più a rischio di sviluppare una dipendenza da alcool sono le donne di mezza età ed i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Un dato preoccupante riferito a questi ultimi è l’aumento dei casi di ubriachezza ripetuta, quelli di guida in stato di ebbrezza e con assunzione contemporanea di droghe eccitanti. I giovani e l’alcool Spesso i giovani iniziano a “bere” per gioco, per imitazione o per altri motivi, acquisendo così delle abitudini che possono portarli prima o poi a sviluppare una dipendenza alcolica o una dipendenza mista (alcool, fumo, psicofarmaci, droghe) ancora più pericolosa. La dipendenza alcolica ed i suoi effetti Oltre ai danni fisici su: • il sistema nervoso centrale e periferico (alterazione della capacità di concentrazione, dell’equilibrio e della deambulazione, comparsa di stati confusionali, ansia, allucinazioni e sonnolenza); • il sistema digerente (irritazione ed ulcerazione delle mucose che rivestono lo stomaco e l’intestino, danneggiamento, in modo particolare, del fegato con esiti di epatiti e/o cirrosi); • il sistema circolatorio (ipertensione arteriosa, arteriosclerosi); • il sistema endocrino (impotenza, riduzione della fertilità, ecc.); l’assunzione di alcool può portare senza che il soggetto se ne renda conto, a severe alterazioni del comportamento affettivo, lavorativo e relazionale con devastanti conseguenze sul piano familiare, professionale e sociale. 3 Per un motivo o per un altro, la dipendenza da alcool può essere pertanto considerata una vera e propria “malattia”. False credenze sull’alcool • L’alcool dà forza? L’alcool non dà forza. Se l’alcool desse veramente forza, verrebbe consigliato, ad esempio, agli atleti durante gli allenamenti, cosa che, invece, non viene fatta, anzi bandita. • L’alcool dà sicurezza? L’alcool non dà sicurezza. Anzi, l’abuso di alcool è indice di debolezza. Infatti le persone timide o fragili sono più esposte al rischio di sviluppare una dipendenza alcolica. • L’alcool toglie la sete? L’alcool non toglie la sete. Esso è, infatti, un diuretico e come tale fa perdere acqua al nostro organismo aumentando la sete. • L’alcool riscalda? L’alcool è un vasodilatatore periferico. A causa di questa vasodilatazione il calore interno del corpo viene disperso all’esterno e la temperatura interna scende. Quando l’effetto della vasodilatazione termina, se si è bevuto molto e se la temperatura ambiente è rigida, si avvertono intensi ed improvvisi brividi di freddo. Per difendersi dal freddo, quindi, non bisogna assumere alcolici, bensì bevande calde e molto zuccherate, cioccolata, miele o sostanze analoghe. 4 L’alcool e la famiglia E’ importante sottolineare che spesso i problemi alcool correlati provocano disagio e sofferenza all’interno della famiglia. Essi aumentano le tensioni e le incomprensioni che spesso inducono la famiglia a disgregarsi ed isolarsi. I figli risentono del clima negativo che vivono in famiglia e possono manifestare il loro disagio attraverso alcuni comportamenti (difficoltà scolastiche, uso di sostanze illegali, aggressività, irrequietezza, sofferenze psicologiche, ecc.). E’ molto importante che in famiglia ci sia da parte dei genitori, al di là delle belle parole, un “esempio educativo” al non uso di alcool e di sostanze psicoattive. L’alcool e la sicurezza stradale L’alcool, anche se assunto in piccole dosi provoca delle modificazioni nel nostro organismo che si verificano senza che l’individuo ne abbia coscienza: 1. un restringimento del campo visivo (si riusciranno cioè a vedere con molta più lentezza e fatica gli oggetti e le persone che sopraggiungono dal lato); 2. un rallentamento dei riflessi (ad es. in caso di frenata essa avverrà con un sensibile ritardo); 3. una falsa convinzione nel guidatore di aumento delle proprie capacità e delle proprie performances, a fronte, invece, di un contemporaneo calo delle reali prestazioni. Al fine di garantire la massima sicurezza stradale sarebbe pertanto consigliabile non assumere alcool neppure in minima quantità prima di mettersi alla guida di un veicolo. La legge fissa in 0,5 il limite legale di tasso alcolemico per la guida di autoveicoli. 5 Per chi è sconsigliabile l’alcool 1. “Ai bambini ed agli adolescenti perché il loro fegato ha una ridotta capacità di metabolizzare questa sostanza i cui effetti negativi sui processi di sviluppo sono ben noti. Inoltre, essi hanno minori difese psicologiche per evitare di intraprendere il cammino verso l’alcolismo”; 2. “Alle donne durante la gravidanza e l’allattamento per evitare effetti negativi sul feto o sul lattante”; 3. “Alle persone che assumono farmaci: l’alcool interagisce con alcuni di essi (in particolare gli psicofarmaci) amplificandone l’effetto in modo spesso non prevedibile o quantificabile”; 4. “Alle persone che devono porsi alla guida o che devono effettuare particolari prestazioni lavorative e/o di studio che richiedono una perfetta efficienza psicofisica”. In linea di principio l’alcool è sconsigliabile a tutti 6 Cannabis Cos’è La cannabis è una sostanza stupefacente che viene ricavata dalla pianta della canapa indiana. Può presentarsi sottoforma di piccole foglioline secche ma, più spesso, come un materiale compatto e scuro di odore aromatico che viene sbriciolato e fumato. Quali sono gli effetti Distorsioni sensoriali ed alterazioni dell’umore. Può provocare: nausea, ansia, allucinazioni, attacchi di panico o paranoia. L’uso costante può ridurre ad uno stato di demotivazione verso le normali attività e perdita di interessi. Derivati “Marijuana”: mistura somigliante al tabacco e all’origano. Colorazione che varia dal verde chiaro allo scuro al bruno. Alla combustione produce caratteristico odore di fieno secco. E’ confezionata in pani avvolti in sacchetti di tela o cellophan. Viene fumata anche miscelata con tabacco. Produce effetti di euforia, aumento della sensibilità visiva ed uditiva, sensazione di rilassamento e, a volte, sonnolenza. La dipendenza fisica è modesta, marcata, invece, quella prsichica. 7 “Hashish”: impasto molto consistente, prende il nome caratteristico dalla zona di provenienza (nepalese, afgano, marocchino, ecc.). Fumato come la marijuana ma con effetti più marcati: possibili allucinazioni, disorientamento, confusione mentale e delirio. La dipendenza fisica moderata, abbastanza elevata quella psichica. “Olio di hashish”: sostanza liquida, densa, viscosa, di colore scuro ed odore caratteristico e molto aromatico. Si assume bagnandone la cartina con la quale si avvolge la marijuana ed il tabacco e fumando il tutto, o anche tramite pipa speciale. Effetti simili a quelli dell’hashish ma molto più forti ed intensi. L’uso della cannabis può portare a far uso di altre droghe • L’uso della cannabis non conduce automaticamente a quello di altre droghe, ma può favorirlo; • Circa l’80% di chi usa eroina ha iniziato con la cannabis. Inoltre, spesso, gli spacciatori di cannabis vendono anche altre droghe (per es.: eroina). Quali sono dall’uso le conseguenze derivanti 1. L’uso della cannabis può causare alterazioni permanenti delle funzioni cerebrali e dei riflessi; 2. E’ spesso causa di incidenti stradali o infortuni sul lavoro: per cui non bisognerebbe mai guidare o maneggiare macchinari pericolosi sotto l’effetto della droga; 8 3. Fino a qualche tempo fa si pensava che la cannabis non causasse dipendenza fisica, ma alcune recenti ricerche hanno invece dimostrato il contrario; 4. Come tutte le sostanze psicoattive, essa può generare in alcune persone una forte dipendenza psicologica in quanto può sviluppare un bisogno costante dei suoi effetti artificiali; 5. Si è notata un tendenza all’aumento delle dosi con il passare del tempo. Quali sono le pene Con l’entrata in vigore del testo aggiornato del DPR 309/90, chiunque venga trovato in possesso di più di 10 grammi di cannabinoidi (equivalenti a 30/40 “spinelli”) è considerato “spacciatore” ed incorre nella pena della reclusione da 6 a 20 anni. Chi, invece, venga trovato in possesso di un quantitativo minore, non incorre nella pena reclusiva, ma subisce sanzioni amministrative (sospensione della patente, del passaporto, del permesso di soggiorno se extracomunitari e, in alcuni casi, il fermo amministrativo del motorino). Cosa fare per smettere • Per la disintossicazione da cannabis non esistono farmaci curativi; • Alcune persone provano a smettere di usare la droga da sole, la maggior parte invece ha bisogno di aiuto; • Spesso chi fa uso di droghe non riconosce di avere un problema serio da risolvere. Questa è una delle caratteristiche principali della patologia che spesso compromette la possibilità immediata di interrompere l’uso della droga. In questi casi la cosa più importante è evitare in tempo tutti i rischi e i danni derivanti dall’uso della 9 sostanza, ma soprattutto prevenire il passaggio all’uso di droghe pericolose; • Chi usa droga deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà; • Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può rivolgere in anonimato. 10 Cocaina Cosa sono la Cocaina e il Crack “Cocaina”: polvere cristallina bianca, fine, lucente, simile al sale ed allo zucchero estratta dalla pianta della Coca. Tende ad ingiallire col prolungato contatto con l’aria. Di sapore amaro, a contatto con le mucose provoca una sensazione di freddo lasciando sulla lingua una sensazione simil-anestetizzante. Tagliata con sostanze inerti, può essere assunta, sotto forma liquida tramite iniezione. Se in polvere viene invece inalata. Provoca forte eccitazione. La tolleranza e la dipendenza fisica sono modeste, elevata è, invece, quella psichica. “Crack”: è un derivato della cocaina ma molto più pericoloso. Si presenta sotto forma di cristalli di colore biancastro ed aspetto granulare. Viene fumato in pipa con aggiunta di tabacco o marijuana. Subito dopo l’assunzione vi è un forte stato di euforia, aumento di frequenza cardiaca, allucinazioni, comportamenti aggressivi e/o violenti, manie suicide. Tale condizione è seguita da depressione, delusione e disagio psichico che stimolano il bisogno compensativo di nuove assunzioni. Grave è la dipendenza fisica e psichica. Alla “famiglia” degli stimolanti appartengono poi, anche le “Amfetamine”. Reperibili in fiale, pasticche o capsule di vario colore, esse sono assunte per ingestione o tramite iniezione. Gli effetti sono simili alla cocaina. La tolleranza è elevata ed obbliga l’assuntore ad un costante aumento delle dosi. 11 Come vengono assunti Cocaina: • Il metodo più diffuso è l’inalazione (“sniffo”) che può provocare anche danni a carico della mucosa nasale; • La via endovenosa, invece, è meno diffusa ma molto più pericolosa giacché la cocaina, essendo un potente vasocostrittore, una volta iniettata direttamente nel circolo sanguigno può provocare infarti vari (muscolari, cardiaci, renali, cerebrali, ecc.) oltre a setticemie ed altre infezioni a causa della contaminazione della sostanza da parte di batteri, virus, funghi, ecc.. Le iniezioni, inoltre, danneggiano le vene, provocando trombosi ed ascessi e veicolando pericolosissimi batteri e virus (per es.: epatiti, HIV, ecc.) Crack: • Fumare “crack” è, per certi versi, persino più pericoloso, gli effetti sono di breve durata, possono provocare dipendenza fisica e danneggiare i polmoni. Quali sono dall’uso le conseguenze derivanti • La cocaina ed il crack provocano assuefazione inducendo ad un uso sempre maggiore per ottenere lo stesso effetto; • Il bisogno della sostanza induce, poi, a commettere varie attività illecite al fine di procurarsi il denaro necessario al suo acquisto; • Quantitativi elevati possono causare overdose, indipendentemente dalla modalità di assunzione; 12 • Le complicazioni più gravi e frequenti associate all’uso sono le malattie psichiche quali la paranoia, le allucinazioni e le psicosi con conseguente perdita di contatto con la realtà. La cocaina e il crack sono illegali L’acquisto, la vendita ed il possesso di cocaina e crack in quantità superiori a 1,6 grammi comporta la reclusione da 6 a 20 anni. Per dosi inferiori a 1,6 grammi sono previste sanzioni amministrative (ritiro della patente di guida, del passaporto, del porto d’armi, ecc.). Quale aiuto possiamo offrire a chi ne fa uso • Chi fa uso di droghe deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà; • Il desiderio della droga è molto forte, può rimanere anche per molti anni ed è la causa delle frequenti ricadute. Per questo è necessario ricorrere ad un supporto psicologico e sociale; • Per curarsi esistono degli appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può rivolgere anche in anonimato. La migliore difesa è non usare droga 13 Ecstasy Cos’è L’ecstasy è un combinazione sintetica di una droga allucinogena (cioè che provoca allucinazioni) ed una droga anfetaminica (cioè che provoca eccitazione). Il nome chimico è MDMA o 3,4 metilenediossimetilamfetamina. • L’ecstasy determina alterazioni delle percezioni sensoriali e distorsione della realtà con effetti diversi in base alla combinazione delle due componenti. • La droga viene quasi sempre assunta sotto forma di compresse o capsule. Se ne fa spesso uso in discoteca per esaltare le sensazioni musicali; • Occasionalmente viene sniffata, fumata o iniettata; • L’ecstasy crea dipendenza psicologica. Questa droga spesso può assumere grande importanza nella vita delle persone creando un bisogno a cui è molto difficile sottrarsi. In soggetti cronicamente intossicati, la sospensione può provocare disturbi psicofisici con depressione, tremori, debolezza, disturbi gastrointestinali. Quali sono gli effetti • L’ecstasy agisce circa 30 minuti dopo l’assunzione. Provoca brevi impeti di euforia accompagnati talvolta da nausea; • Il massimo dell’effetto si raggiunge circa un’ora dopo. Le sensazioni vengono intensificate e distorte; 14 • Gli effetti dell’ecstasy svaniscono dopo 3-4 ore; • La persona che l’ha assunta crede di poter facilmente affrontare una conversazione impegnativa e di essere disinibita e spigliata nelle relazioni; • Ciò che fa dell’ecstasy una droga diversa dalle altre è proprio la sensazione di riuscire a capire ed accettare meglio gli altri. E’ come se venisse meno ogni barriera e le persone si sentissero meno inibite. Quali sono le conseguenze • Spesso dopo l’assunzione subentra la depressione; • In Europa si sono verificati casi di decesso associati all’ecstasy; • Il surriscaldamento da assunzione associato a serate in discoteca o altri locali chiusi e sovraffollati è causa di frequenti collassi; • Alcune persone risultano estremamente sensibili all’ecstasy e per loro una sola dose può essere letale; • Si pensa che l’ecstasy possa causare danni al fegato (sono noti casi di epatiti acute fulminanti); • Specialmente chi soffre di ipertensione, di problemi cardiaci, di epilessia, asma, le donne in stato di gravidanza o coloro che fanno uso di antidepressivi devono assolutamente evitarne l’assunzione; • Alcuni esperimenti dimostrano che l’uso di ecstasy può provocare lesioni cerebrali irreversibili. 15 Quali sono le pene Chiunque venga trovato in possesso di più di 5 compresse di ecstasy è considerato spacciatore ed incorre nella pena della reclusione da 6 a 20 anni. Per coloro che possiedono un quantitativo inferiore a 5 compresse sono previste sanzioni amministrative (sospensione della patente del passaporto, ecc.). 16 Eroina Cos’è • L’eroina è una sostanza chimica che deriva dall’oppio ed è simile, ma molto più potente, alla morfina; • Di colore variabile dal grigio al marrone; L’uso dell’eroina crea una precoce e forte dipendenza con disturbi fisici e psicologici in caso di sua sospensione; Chiunque faccia regolarmente uso di eroina va incontro a: • Bisogno di incrementare sempre di più le dosi per ottenere lo stesso effetto; • Rischi di gravi malattie legate all’introduzione endovenosa di sostanze contaminate da batteri e virus; • Sintomi di astinenza se si interrompe l’uso: naso che cola, sudore, brividi, crampi, vomito, dolori addominali e forte agitazione; • Un forte desiderio psicologico della sostanza che rende “schiavi” e dipendenti in brevissimo tempo; Per un assuntore, il desiderio dell’eroina è persino più forte di quello sessuale; L’eroina che viene venduta dagli spacciatori non è pura: sia perché mescolata con varie sostanze cosiddette “da taglio” che ne aumentano il peso ed il volume (talco, mannite, gesso, ecc.), sia perché essa viene preparata dallo spacciatore in condizioni di scarsa igiene e, spesso, essa è contaminata da vari batteri e microrganismi. 17 Come viene assunta • L’eroina può essere “sniffata”, fumata o iniettata in vena o in muscolo; • Assumibile allo stato puro o tagliata con sostanze inerti; • Gli effetti sono pressappoco gli stessi (annullamento del dolore, rallentamento della frequenza cardiaca e respiratoria, rilassamento), mentre cambiano i rischi; • La via iniettiva costituisce il metodo più rischioso perché l’eroina viene assorbita immediatamente e può bloccare i centri del respiro residente nel cervello, producendo così una sindrome che può essere mortale chiamata “overdose”; • La dipendenza si instaura sempre, indipendentemente dalla via di assunzione. Anche chi inizia sniffando fumando quasi sempre arriva all’uso iniettivo nell’arco di poco tempo. L’assuefazione è rapida e la dipendenza fisica e psichica molto forti; • Con l’iniezione in vena, non solo l’eroina, ma anche le “sostanze da taglio” e le varie altre impurità vengono introdotte direttamente nel flusso sanguigno. Ciò può causare setticemia (grave infezione diffusa) ed altre infezioni; • Ripetute iniezioni danneggiano (ostruzioni) ed ascessi; le vene provocando trombosi • Lo scambio di siringhe può essere veicolo di trasmissione di virus quali l’epatite e l’HIV. 18 L’eroina è illegale Chiunque venga trovato in possesso di una quantità di eroina superiore a 1,7 grammi (pari a circa 10 assunzioni) va incontro alla pena della reclusione da 6 a 20 anni. Per tutti coloro che ne possiedono un quantitativo inferiore (considerato “per uso personale”) scattano le stesse sanzioni amministrative previste per le altre sostanze. Quale aiuto è possibile offrire a chi ne fa uso • Chi usa droghe deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà; • Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può rivolgere anche in anonimato; • La gravità dei sintomi dell’astinenza varia in base alla gravità della dipendenza e spesso necessita dell’aiuto medico; • La cosa che più spaventa coloro che usano eroina è l’ansia e la paura dei sintomi dell’astinenza. L’agitazione che ne deriva può far compiere alla persona interessata azioni estremamente pericolose. 19 LSD Cos’è • Il dietilammide dell’acido lisergico (LSD) è una sostanza chimica di sintesi che produce stati allucinogeni. Questa droga viene anche detta “droga psichedelica” per le alterazioni della percezione dei colori che provoca; • La sostanza è liquida e per essere usata viene fatta assorbire da minuscoli pezzetti di carta di varie forme: francobolli, stelline, animaletti, fiori, ecc.; • L’LSD viene quasi sempre ingerito. Quali sono gli effetti • L’esperienza da LSD è generalmente descritta come un “trip” (termine inglese per definire un viaggio) giacché le percezioni vengono fortemente alterate e compaiono allucinazioni con profonda distorsione della realtà esterna; • Da trenta minuti ad un’ora dopo l’assunzione, i colori si modificano e vengono percepite immagini inesistenti. Queste immagini ripetute possono essere viste con gli occhi chiusi; 20 • Nella seconda ora gli effetti diventano più intensi. Le immagini sono visibili con gli occhi aperti (allucinazioni). Immagini e situazioni appaiono generate dal nulla in conseguenza della stimolazione chimica della sostanza sulle cellule cerebrali. In questa fase la persona può entrare in un grave stato di perdita di contatto con la realtà e non riuscire a valutare le situazioni di pericolo, perdere la facoltà di giudizio e di decisione razionale, ma mantenere la capacità di movimento e di azione. Alcune persone, pensando di essere in grado di volare, si sono lanciate nel vuoto riportando gravi lesioni permanenti; • La percezione del tempo è completamente alterata e si ha la sensazione di trovarsi in un altro mondo; • In molti casi l’effetto dell’LSD può provocare intensa paura ed attacchi di panico estremamente spiacevoli. A volte può provocare danni psicologici permanenti ed irreversibili; • Le sensazioni cominciano ad affievolirsi dopo cinque o sei ore dall’assunzione (anche se possono perdurare anche per qualche giorno) e dopo circa otto ore svanisce l’effetto; • In alcuni casi le allucinazioni e le alterazioni percettive possono ricomparire inaspettatamente per brevi istanti anche dopo alcuni giorni dall’avvenuta assunzione. Questo effetto rende estremamente pericoloso l’uso dell’LSD in quanto la persona, al momento della comparsa degli effetti residui, potrebbe trovarsi alla guida di un’automobile o in condizioni lavorative in cui è richiesta un’elevata concentrazione onde poter evitare incidenti gravi. 21 Cosa si può fare se qualcuno ha un attacco di panico dopo l’assunzione 1. Condurlo in un ambiente tranquillo (poco rumore e luci ridotte) e non affollato; 2. Rassicurarlo ripetutamente riguardo al fatto che il panico è imputabile in maniera esclusiva all’assunzione della sostanza, che l’effetto scomparirà in poche ore e che non esiste nessuna situazione di imminente pericolo; 3. Non lasciare da sola la persona in questione; 4. Chiamare un medico. Quali sono i rischi derivanti dall’uso 1. Gli effetti più pericolosi dell’assunzione di LSD possono verificarsi anche dopo una sola dose; 2. L’LSD può provocare disturbi mentali permanenti con alterazioni dell’umore, del pensiero e della memoria fino ad uno stravolgimento della personalità; 3. L’LSD può provocare stati di estrema ansia ed attacchi di panico non solo sotto l’effetto della sostanza, ma anche dopo qualche tempo; 4. L’LSD falsa la capacità di giudizio e la percezione del pericolo. Non bisognerebbe mai guidare o maneggiare macchinari pericolosi sotto l’effetto di tale sostanza. 22 L’LSD è illegale Chiunque venga trovato in possesso di una quantità di LSD superiore a 3 “francobolli” va incontro alla pena della reclusione da 6 a20 anni. Per tutti coloro che ne possiedono un quantitativo inferiore scattano le stesse sanzioni amministrative previste per le altre sostanze. Cosa fare per smettere • Alcune persone, anche se raramente, smettono di usare l’LSD da sole ma la maggior parte ha bisogno di aiuto; • Spesso chi fa uso di droghe non riconosce di avere un problema serio da risolvere. Questa è una delle caratteristiche principali della patologia che spesso compromette la possibilità immediata di interrompere l’uso della droga. In questi casi la cosa più importante è evitare in tempo tutti i rischi ed i danni correlati dall’uso come ad esempio la prostituzione, le attività criminali, le infezioni e la morte per incidente; • Chi usa la droga deve essere aiutato e non emarginato perché per vincere la patologia da cui dipende non basta solo la sua volontà; • Per curarsi esistono appositi Servizi Pubblici (SER.T.) a cui ci si può rivolgere anche in anonimato. La miglior difesa è non usare droga 23