ELETTRA
Il dramma si ispira al racconto
della vendetta dell’uccisione di
Agamennone, trattato già da
Eschilo nelle Coefore e da
Sofocle nell’Elettra.
DATA DI RAPPRESENTAZIONE.

Fu rappresentata
probabilmente nel 413 a.C.
come si può dedurre nei
versi conclusivi della
tragedia quando i Dioscuri
(fratelli di Clitemnestra) si
recano nel mare della
Sicilia e proprio nella
primavera del 413a.C. partì
da Atene una spedizione
navale in soccorso di Nicia
e questa deduzione
stabilisce che il dramma è
posteriore rispetto a quello
di Sofocle rappresentato
fra il 424 e il 416 a.C.
TRAMA...
Dopo l’uccisione di Agamennone
CLITEMNESTRA manda la figlia ELETTRA
Da un CONTADINO
Temendo che da Elettra potesse nascere un figlio che
vendicasse la morte del re.

Il contadino,povero ma
di nobile animo, la
rispetta come una
sorella. Costretta a
condurre una vita dura,
Elettra abita con lui ai
confini del regno di
Argo in mezzo ai campi
e la sua unica speranza
è di potersi vendicare
della madre insieme al
fratello Oreste.

Intanto Oreste, avendo
saputo del matrimonio
della sorella, è giunto di
nascosto ad Argo
insieme all’amico Pilade
per organizzare con lei
la vendetta. Mentre i
due cercano, Elettra
con i capelli tagliati in
segno di lutto e vestita
di stracci si reca a
prendere acqua.

In quel momento
sopraggiungono alcune
donne che la chiamano
per nome e la invitano
ad una festa in onore
di Hera ma Elettra gli
risponde che il suo
stato attuale non gli
permette di
partecipare a simili
feste.

Nel frattempo
Oreste, nascosto
dietro ai cespugli
insieme all’amico
Pilade, ascolta tutto.
Non volendo rivelare la
sua identità si finge un
amico di Oreste e il
contadino li invita in
casa. Elettra però lo
rimprovera perché
teme di non avere cibo
da offrirgli.

Così Elettra manda il
marito a cercare il
pedagogo di Oreste
perché venendo porti
qualcosa da mangiare. Il
pedagogo oltre al cibo
porta una notizia: vicino
alla tomba di Agamennone
ha visto un’agnella nera
sgozzata, una ciocca di
capelli e un impronta e
pensa che Oreste sia
tornato e per questo
chiede ad Elettra di
confrontare sia i suoi
capelli che l’impronta del
piede con quelli trovati.

Ma quando il vecchio
vede i due giovani,
riconosce Oreste da
una cicatrice sul
sopracciglio e a
questo punto Elettra
mostra tutta la sua
felicità per il ritorno
del fratello.

Il pedagogo li informa
che è il momento
buono per attuare la
vendetta infatti
Egisto è uscito dalla
reggia e Clitemnestra
è rimasta sola. Elettra
chiama la madre con la
falsa notizia di aver
avuto un bambino e
intanto Oreste e
Pilade uccidono Egisto.
Un messaggero annuncia che Egisto è stato
ucciso da Oreste e poco dopo anche
Clitemnestra farà la stessa fine. Intanto sul
tetto compaiono i Dioscuri, fratelli divini di
Clitemnestra, che impongono ad Oreste di
dare la propria sorella in moglie a Pilade e di
recarsi ad Atene dove sarà giudicato dal
tribunale dell’Areopago.
I TEMI
Rielaborazione del mito
 “Imborghesimento” dei personaggi
 Clitemnestra
 Epilogo ex machina

RIELABORAZIONE DEL MITO

Il riconoscimento fra Elettra e
Oreste, nelle Coefore, avviene
grazie alla ciocca di capelli e
all’impronta del piede di Oreste
che Elettra confronta con i
suoi. Mentre in Euripide,
Elettra si rifiuta di fare ciò e
l’identificazione avviene per
mezzo di una cicatrice, come
accade ad Euriclea con
Odisseo.
Imborghesimento dei personaggi

Euripide mostra sotto un altro aspetto
Elettra, mentre prima odiava la madre per
l’uccisione del padre, adesso l’odio è
provocato per averla costretta ad una vita
misera. Ciò si può notare quando Elettra
rifiuta l’invito alla festa perché non vuole
farsi vedere in pubblico in quelle condizioni
e anche quando rimprovera il marito per
avere invitato gente di rango superiore al
loro.
La figura di CLITEMNESTRA
Clitemnestra appare qui come un
personaggio più elegiaco che tragico.
Infatti l’odio della regina nei confronti di
Agamennone si è attenuato tanto da
arrivare a pentirsi e si sente in colpa per le
condizioni di Elettra, ma la figlia non la
perdonerà mai.
EPILOGO CON EX MACHINA

L’intervento dei
Dioscuri dimostra che
per risolvere la
situazione finale non
rimaneva che
ricorrere ad un
intervento divino che
sanasse tutte le
contraddizioni.
CREATO DA:
Buonocore Ilenia
&
Orfanò Vanessa
II A
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Euripide - L`Elettra