Ti racconto una storia...
...di tanti racconti
Passeggiate letterarie nel Parco del Castello di Uviglie in collaborazione con l’associazione
Dietro l’Arte; reading dei brani vincitori del Concorso Letterario “Scrivi ad Alta Voce”
2010 accompagnati da performance artistiche; “sotto il glicine”: incontro con gli autori.
Presentazione del progetto editoriale Linea BN Edizioni.
Dal Noir al Gotico
Claudia Salvatori - Leonardo Bonetti - Cristiano Della Bella
Lettere dal passato - Islam di seconda generazione
Gianluca D’Aquino, Paolo Grugni e Pino Corva
Un luogo della mente
presentazione progetti editoriali linea BN
Lorenzo Mazzoni, Luisella Allione e Roberto Meschini
Frammenti poetici
Angela Donna e Emiliano Busselli
Voci dal Brasile
Ana Miquelin e Mariana Brasill
Il romanzo visuale - Killer armati con la stilografica
Anna Maltese e Claudio Braggio
Prospettive letterarie
Alessia Baldi, Marcello Ciccarese e Luigi Lai
Canti popolari
Aldino Leoni (Gruppo dell’Incanto)
Autori ad alta voce
Massimo Tassistro, Daniela Benazzo
Le parole prendono Voce
Lilli Bollino, Narcisa Ciccotti, Silvano Pierro, Valentina Sivieri, Massimo Novelli
Le parole prendono Corpo
Diana Cardillo, Maria Celeste Caprioglio e Cristina Bersano
Akademia Facolta delle Arti
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25 Luglio 2010
Castello d’Uviglie, San Martino di Rorisgnano
INFO: cell. +39 366.4065862
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Claudia Salvatori
Claudia Salvatori è scrittrice, sceneggiatrice di fumetti e di cinema,
consulente editoriale. Suoi racconti sono usciti su numerose antologie
e riviste. Ha pubblicato: Più tardi da Amelia (premio Tedeschi 1985),
Columbus day, Mistero a Castel Rundegg e, presso Marco Tropea
Editore, Schiavo e padrona (da cui è stato tratto il film con Rocco
Siffredi Amorestremo), Superman non muore mai, La canzone di Iolanda
e Sublime anima di donna (premio Scerbanenco 2001). I suoi ultimi
lavori: Ildegarda (Mondadori), Il sorriso di Anthony Perkins e La donna
senza testa (Alacrán), Nessuno piange per il diavolo (Hobby & Work),
appena ristampato nei pocket. Ha diretto la collana Codice giallo per
l’editore De Ferrari di Genova. Scrive per Segretissimo Mondadori la
serie Walkiria Nera. Tra le pubblicazioni più recenti, Abel – Epix n.9,
Mondadori (2009) e Il Mago e l’imperatrice, Mondadori (2010)
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Leonardo Bonetti
Leonardo Bonetti è nato a Roma nel 1963 e
Racconto d’inverno è il suo primo romanzo.
Premi Letterari
Vincitore Premio Nabokov 2009
Premio Speciale Targa Il Molinello 2010
2° classificato Premio Garcia Lorca 2010
Finalista Premio Carver 2009
Prefinalista Premio Città di Siderno 2009
Selezione Opera Prima Premio Mondello 2010
“Racconto d’inverno”
Sono appena usciti il libro e il CD di Leonardo Bonetti dal
titolo “Racconto d’inverno”, pubblicati rispettivamente dalla
Marietti 1820 e dalla francese Musea Records
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Uno sbandato “che scappa da tutto e da tutti”, sullo sfondo
di una guerra civile tra le montagne vicino al confine. Si
imbatte in una dimora abbandonata, costruita in un luogo
inospitale ma protetta da una faggeta antichissima, sorta
tra gole inesplorate. Un giovane canuto, incontrato nella
casa, promette di aiutarlo a passare il confine come guida
di un viaggio di cui entrambi conoscono i rischi. Ma qual
è la presenza che ossessiona il protagonista e che sembra
nascondersi dentro la casa? Forse la sorella scomparsa
della giovane guida? E cosa si cela negli scantinati allagati in cui qualcosa sembra muoversi e prendere corpo
dalla storia stessa? A partire da prestiti importanti (Racconto d’autunno di Tommaso Landolfi e Stalker di Andrej
Tarkovskij) l’autorecostruisce un libro che può essere letto
come un gotico, un racconto filosofico, un poema in prosa o
un romanzo d’avventura. Si tratta in realtà di un viaggio di
parole attraverso il quale prendono vita tre personaggi senza
nome e una casa sventrata. Racconto d’inverno è la storia
della loro storia.
Ma Racconto d’inverno oltre ad essere un romanzo, è al
tempo stesso anche una suite musicale nata con il
testo, che si accavalla ad esso sovrapponendosi alla scrittura
medesima.
La fusione tra romanzo e musica, infatti, rappresenta il nucleo di una proposta artistica che punta
sull’accordo profondo tra parola e ambientazione sonora.
Si tratta, dal punto di vista musicale, di una lunga suite
divisa in 19 movimenti, dalle tonalità variegate e in cui
l’ensemble acustico raggiunge equilibri del tutto particolari.
Racconto d’inverno è dunque letteratura, dimensione poetica
e proiezioni musicali in un unico affresco.
Piccola Rassegna Stampa
«Uno sbandato che fugge, una casa abbandonata, un
antico bosco di faggi, una guerra civile tra le montagne:
opera d’ esordio un po’ gotica, un po’ filosofica, un po’
romanzo d’avventura»
Annalisa Usai, La Repubblica, 2 gennaio 2010
«Uno stile particolare, una prosa raffinata e poetica,
un’inversione di marcia netta nello scenario culturale
italiano»
Fabrizio Oddi, Il Sole 24 Ore, 13 dicembre 2009
«Affascina la prosa densa, ricca di una fantasmagoria di
suoni, di parole, uguale e varia… Fra tanti scrittori acerbi
e non che usano la lingua come fosse uno strumento frusto
da asservire a vicende intriganti e rocambolesche, oppure
scarsi termini limitati e scarni, Leonardo Bonetti dà prova
di una competenza linguistica che non può non colpire»
Lidia Are Caverni, La Clessidra, anno XV, n. 2, dicembre 2009
«Pagina dopo pagina si è trascinati in una atmosfera
gotica, claustrofobica, con una maestria enorme. Racconto
d’inverno è uno dei migliori romanzi che abbia letto negli
ultimi mesi. Un must per gli appassionati dell’horror
filosofico»
Andrea Marrone, Vero, 8 agosto 2009
«Un romanzo d’avventura che è anche un poema in prosa»
Giuseppe Marchetti Tricamo, Leggere Tutti, 17 luglio 2009
«Un affascinante prisma allegorico le cui facce, illuminate
ad intermittenza,portano impressi i nomi di fiducia, fede,
sete diconoscenza, speranza, desiderio, amore»
Guido Gambacorta, Pulp Libri, n. 79, maggio/giugno 2009
«Un romanzo che è come una Pietà di vetro, barbagliante,
accecante, che pretendetutto»
Davide Brullo, Il Domenicale, 28 marzo 2009
«Un libro dalla scrittura densa, ostile, superletteraria,
con motto centrale, “ogni cosa è già scritta una volta per
tutte”».
Davide Brullo, La Voce di Romagna, 19 marzo 2009
www.leonardobonetti.it
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Gianluca D’Aquino.
Autore di testi giornalistici di attualità, studi personali nel campo della teologia e della
filosofia, autore di “Requiescat in pace” romanzo noir edito da “Il Filo” nel dicembre 2007;
“Anime sospese” edito da “Golden Press” all’interno dell’antologia “Poeti e Novellieri
Contemporanei – Edizione 2008” nell’ottobre 2008 (che gli è valso l’accostamento allo
scrittore francese Maupassant); “Bostik” edito da “Puntoacapo Editrice” all’interno
dell’antologia “La parola possibile. Voci della narrativa in provincia di Alessandria” e
“Accidia” edito da “Giulio Perrone Editore” all’interno dell’antologia “I vizi capitali” nel
maggio 2009; già collaboratore di pubblicazioni, portali, riviste, radio locali e compagnie
teatrali. Nel 2008, sceneggiatore e regista per la compagnia “Balletto-Teatro – La Fenice”
per la quale ha firmato “Il ritratto di Dorian Gray” e “Il fantasma di Canterville” del celebre
Oscar Wilde; attore per la compagnia teatrale “Lillibo Teatro”, vice-presidente, sceneggiatore
e attore per la Compagnia Teatrale “Divergenze Parallele” e vice-presidente dell’associazione
artistico-letteraria “Dietro l’Arte”.
Nel febbraio 2009 vince il premio della Giuria Popolare nel concorso letterario promosso dalla
Casa Editrice “Dario Flaccovio” su Facebook, con “Il lungo addio…” risultato il racconto
più apprezzato e votato, successivamente pubblicato in versione integrale, nel novembre 2009,
da “Golden Press” all’interno dell’antologia “Poeti e Novellieri Contemporanei – Edizione
2009”.
In uscita “La guerra, sola igiene del mondo” edito da “Diversa Sintonia” (Kaleydos libri) e
già pubblicato on-line all’interno di “Antologia Futurista” (2009) (della quale l’autore è stato
il curatore), “Quel che non è dato sapere” edito da “Delos Books” all’interno dell’antologia
“365 racconti erotici per un anno” (15 giugno 2010), “Il libraio” edito da “Giulio Perrone
Editore” all’interno dell’antologia “Le Regioni del Male” (2010) e “Il rumore del vento”
edito da “Mondadori” all’interno della collana de “Il Giallo Mondadori” (2010).
Nel novembre 2009 si classifica 2° nel concorso letterario “Carabinieri in Giallo” promosso
dall’Ente Editoriale per l’Arma dei Carabinieri, dalla Casa Editrice “Mondadori” e dalla
società di produzione televisiva e cinematografica “Palomar”, con “Lettera dall’Eritrea”
scritto a quattro mani con Eugenio Carena. Il racconto sarà pubblicato nella celebre collana
de “Il Giallo Mondadori”, all’interno della raccolta “Carabinieri in Giallo 3” edita da
“Mondadori”, nel luglio 2010.
Il racconto sarà altresì pubblicato nel 2010, sulla rivista mensile “Il Carabiniere”
(Mondadori).
Il 23 novembre 2009 si classifica 3° nel concorso letterario “Parole in corsa” promosso
dall’ATM di Alessandria, con “Fine nel viaggio”, pubblicato nell’antologia “Parole in corsa
2009 – I racconti” e nell’antologia nazionale “Scrivere è viaggiare” edita da “Full Color
sound” (2010).
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“Requiescat in pace” è la sua opera più importante, un romanzo noir che ferma l’obiettivo
su alcuni aspetti cruciali dell’esistenza umana, tessendoli fra le righe di una trama avvincente,
in cui la ricerca della verità coincide con l’interesse investigativo per un misterioso omicida
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Paolo Grugni
Paolo Grugni vive a Milano, dove è nato nel 1962. Ha
pubblicato i romanzi Let it be (Mondadori, 2004; Alacrán,
2006; Jackson Libri, 2008; Giallo Mondadori, 2009),
Mondoserpente (Alacrán, 2006; Giallo Mondadori, 2011),
Aiutami (Barbera, 2008). Il suo racconto 12/9 è apparso nella
raccolta Anime nere reloaded (Mondadori, 2008). In libreria
dal 3 febbraio 2010.
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Italian Sharia
romanzo
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Collana Corsari - Perdisa Pop
Nella provincia toscana, una ragazza marocchina viene uccisa dal padre. Il motivo?
Non era una buona musulmana. Durante i giorni che succedono al decesso di Michael
Jackson, un italiano scopre che anche la sorella della defunta è stata condannata a morte
e per questo ricondotta a Marrakech. Sarà per lui inevitabile tentare di salvarla.
Negli ultimi anni l’opinione pubblica italiana è stata colpita dalle vicende di Hina e
Sanaa, uccise dai familiari in provincia di Brescia e di Pordenone, con l’accusa di
non aver rispettato le leggi dell’Islam. Eccezionalmente documentato, Italian Sharia
racconta un’inedita quanto terribile verità: altre ragazze sono state ricondotte nei loro
paesi d’origine per subire la stessa condanna sotto silenzio. La scoperta sconvolgente è
! il perno di un’indagine letteraria su un tema di straordinaria attualità. Nella critica a ogni
estremismo, sia esso religioso, politico o ideologico, il confronto tra culture mostra di
fatto quanto l’una non sia meno irragionevole dell’altra. L’Italia stessa affiora così in una
nuova prospettiva, come un Paese retrogrado e paradossale, dove vige una laicità solo
apparente. Libro di eccezionale interesse e già destinato a far parlare di sé, scandito da
un estro linguistico che spesso sfiora il registro satirico, il romanzo fonde il drammatico
più teso con l’affresco graffiante della nostra realtà interrazziale, tanto violenta
quanto ottusa. Non a caso, la notizia della morte di Michael Jackson, artista che aveva
abbracciato la fede islamica, fa da sfondo alla vicenda, legando nella figura di un solo
uomo i temi dell’intolleranza, del fanatismo, del disordine mediatico, delle differenze
solo esteriori tra culture e individui.
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Lorenzo Mazzoni
è nato a Ferrara nel 1974.
Scrittore e viaggiatore.
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Laureato in DAMS Cinema e successivamente in Storia e
Istituzioni dell’Asia con la prima tesi in campo storiografico sullo
Yemen Contemporaneo (apparsa sulla rivista ‘Storia e Futuro’,
2008).
Ha vissuto a Parigi, Londra, Sana’a, Hurghada e viaggiato in
Vietnam, Laos, Egitto, Kurdistan, Yemen, Marocco e in buona
parte del continente europeo. Dai suoi pellegrinaggi ha ricavato
due reportage (fotografie di Tommy Graziani) apparsi in formato
E-book con i titoli ‘Il sole sorge sul Vietnam’ e ‘Mekong Blues’
(Edizioni Kult Virtual Press, 2005/07), e il libro ‘(S)’ (fotografie di
Roberto Meschini; La Carmelina Edizioni, 2008).
Come romanziere ha pubblicato ‘Il requiem di Valle Secca’
(Tracce, 2006), ‘Ost, il banchetto degli scarafaggi’ (Edizioni
Melquìades, 2007), ‘Nero Ferrarese’ (disegni di Andrea Amaducci;
La Carmelina Edizioni, 2007), ‘Le acrobazie mentali di Ivan
Mostarda’ (Robin Edizioni, 2008), ‘Un Tango per Victor’ (La
Carmelina Edizioni, 2008). E’ uno dei membri del collettivo Alba
Cienfuegos, autore/i del romanzo ‘Eri tutto lungo. Cavallo Pazzo e
altri cani sciolti’ (La Carmelina Edizioni, 2008).
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Cristiano Della Bella
è nato a Cuneo nel 1972 e lavora come tecnico
della qualità in un’azienda di componentistica elettronica.
Dalla fine degli anni novanta ha cominciato a pubblicare
racconti su fanzine, web e antologie. E’ stato premiato e
segnalato in diversi concorsi nazionali.
Nel 2006 pubblica il racconto “Un millimetro alla volta”
nell’antologia “Nulla è per sempre” curata da Flavia Piccinni
(Giulio Perrone Editore,
2006) e il racconto “Seven Eleven” sul numero 2 di Maltese
Narrazioni (Editrice Impressioni Grafiche). Da anni cura la
rubrica musicale “On Stage” sulla fanzine di fumetti Fatece
Largo. Nel 2008 ha vinto il concorso organizzato da Tespi
Editore (Roma) con il romanzo “Vangelo secondo Carlo”,
pubblicato in seguito dallo stesso editore.
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“Vangelo secondo Carlo”
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- Questa volta voglio parlare di una storia torbida, dove niente
è come sembra e tutto pare il contrario di tutto. Siamo a
Torino, nel novembre del 2006. Il cadavere di Carlo Battisti
viene trovato nella propria vettura, parcheggiata in periferia.
Si è sparato un colpo in bocca: sembra un suicidio. Ma è
davvero così? La polizia indaga e scopre
persone che non si trovano più. Come Eugenio Farina,
rapinatore scarcerato grazie all’indulto promosso dal governo
Prodi. Sparisce nel nulla. Così come Lisa, l’ex fidanzata di
Carlo. Non si trova più. E poi c’è Tony Cosenza, teppista
omosessuale, ucciso a coltellate. Tutto riconduce a Carlo.
Carlo Battisti è giovane, ricco e bello. Ha tutto ciò che si
possa desiderare dalla vita tranne, forse, se stesso. Carlo
Battisti, evangelista di sé stesso, crede di essere dio, vuole
vivere come un gallo di dio ma muore da stupido. Suicidio.
Ma è davvero così? La polizia indaga per riscrivere la storia.
Una storia brutta. Una storia torbida, dove niente e come
sembra e l’inizio, in realtà, è la fine. Della storia.
Nota: il romanzo è montato come una puntata di Blu Notte di
Lucarelli.
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Anna Maltese Lawton
ha un dottorato di ricerca in letteratura russa dell’Università
di LosAngeles (UCLA) e insegna corsi di cultura visuale e
cinema alla Georgetown University a Washington. Ha scritto
libri e curato volumi su questi temi, oltre a numerosi articoli
e saggi. Il suo libro più recente è Imaging Russia 2000: Film
and Facts che combina critica cinematografica, giornalismo
e narrativa, per rendere un quadro vivo della realtà russa
! contemporanea—realtà che l’autrice conosce di prima mano,
avendo vissuto per cinque anni a Mosca.
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Album di famiglia
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Il libro ha ricevuto il premio CHOICE, quale Outstanding
Academic Title 2005. Anna Maltese fa ora il suo debutto in
narrativa con Album di famiglia. Italiana d’origine, l’autrice
passò l’infanzia e l’adolescenza tra Torino e le colline del
Monferrato. La sua famiglia fu proprietaria del Castello
di Cortanze per più di mezzo secolo, ed è quello il luogo
che ispirò il presente romanzo. Anna Maltese ha fondato a
Washington la casa editrice New Academia Publishing.
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Mariana Brasil
è lo pseudonimo che “Sonia” ha scelto per se stessa come
scrittrice. Nata nel 1966 in Brasile nello Stato del Paranà, ha
vissuto con la famiglia di origine italiana a San Paolo, la più
grande città dell’america latina, fino al 1990, anno in cui si trasferì
definitivamente in Italia. Fin dall’infanzia ha coltivato l’abitudine
di scrivere diari e questa sua caratteristica si è sviluppata e
migliorata in età adulta, protagonizzando le esperienze che le
permisero di scrivere “Il Manoscritto di Sonia”, opera che ha
ispirato Paulo Coelho nella stesura di Undici Minuti. Il celebre
autore ha firmato la Prefazione al “Manoscritto di Sonia”, in
!
Brasile. L’autrice é rappresentante della REBRA (Rete di Scrittrici
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Brasiliane in Italia).
Itàlia - Frammenti D’anima - Edizioni Altravista
Il libro “Il Manoscritto di Sonia” nel mondo:
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Germania
Da Elf-Minuten-Madchen - Editor Droermer Verlag
Spagna
El Manoscrito de Sonia - Editorial Planeta
El Manuscrit de Sònia (Catalano) - Edicion 62
Portogallo
O Manuscrito de Sonia - Editor Temas e Debates e Circulo dos Leitores
Brasile
O Manuscrito de Sonia - Itàlia Nova Editores
Itàlia
Il Manoscritto di Sonia - Itàlia Nuova Editori
Olanda
Het Elf Minuten Meisje - Editor ARENA
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Angela Donna
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Sono impastata con l’argilla di Castellamonte nel Canavese - paese della musica, delle
pignatte e delle stufe di terracotta - in cui sono nata il 29 gennaio 1953. Nei “giorni della
merla”. Dopo aver viaggiato per l’Italia al seguito del papà – ufficiale della Marina Militare
- dal 1969 vivo e lavoro a Torino.
Leggo e scrivo poesia, in particolare delle donne, dal 1991 quando, per una serie di vicende
personali, ho incontrato la poesia di Emily Dickinson.
In questi anni ho partecipato ed ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi letterari e
pubblicato volumi di poesie e racconti in prosa poetica.
Dal 1996 al 2008 ho condotto i Laboratori di Scrittura Femminile presso il Centro Donna
della VI Circoscrizione di Torino e sono stata tra i docenti del corso di scrittura creativa: “Il
mestiere di scrivere” organizzato a Torino nel 1997/98 dalla rivista In/edito.
Faccio parte della giuria del Concorso Nazionale “Garcia Lorca” dell’Associazione Culturale
“2 Fiumi” di Torino e della Giuria del Concorso Nazionale “Le donne pensano le donne
scrivono” del Centro Donna della VI Circoscrizione del Comune di Torino.
Sensibile ai temi della morte e del morire, in particolare dopo la perdita dei miei genitori, ho
raccolto nel 2003 un’ antologia di poesie sulla morte “O anima che scavi la terra” (ora accolta
sul sito della Associazione Maria Bianchi di Suzzara – MN )
Ho dedicato alla vecchiaia di mio padre: “ Farfalle di Dio”, Genesi editrice, Torino 2004
utilizzato anche nella formazione degli operatori che lavorano negli Ospice e/o in strutture di
accompagnamento ai malati terminali e ai morenti.
In questi anni ho anche ideato e recitato in performance e spettacoli di poesia per Associazioni
e Comuni della Regione. Tra questi meritano attenzione le letture: “Questa polvere quieta”
al Cimitero di Chialamberto (TO) nell’estate del 2002; “O anima che scavi la terra” alla
Biblioteca civica di Torino e al Cimitero di Rivoli (TO) nel novembre 2004; “Questa quieta
polvere: suggestioni dalle poesie e dalle lettere di Emily Dickinson”, Tempio Crematorio di
Torino novembre 2004 in collaborazione con la Fondazione Fabretti e Biblioteca civica di
Torino nel gennaio 2008.
Tra i poeti che amo: Emily Dickinson, Cristina Campo, David Maria Turoldo, Giuseppe
Ungaretti, Mario Luzi; Guido Ceronetti per le sue traduzioni dei libri della Bibbia :Giobbe,
Qohélet, Isaia, Cantico.
Bibliografia
“La malarecchia de la biribana”(trad: L’inquietudine di una birbante), Genesi, Torino, 1991 (poesie)
“Amori diversi”, Taurus, Torino, 1993 (poesie in antologia)
“Farfalle di Dio”, Genesi, Torino, 2004 (prosa poetica)
“Paese dell’anima. ”,Giancarlo Zedde, Torino, 2009 (racconti brevi)
“gatta donata e i suoi fratelli”, Genesi, Torino, 2010 (poesie e prosa poetica)
articoli
“In principio era la Parola”: ovvero del come incontrare le poesie di Padre Turoldo e mettersi a
pregare - Corrente Alternata n. 1/04 - ANNO XI - Torino
“Incontrare Cristina Campo”
http://librinuovi.devep.org/modules/xf001section/article.php?articleid=19
riportato anche su : In quiete – il sito di Gianfranco Bertagni www.gianfrancobertagni.it
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Emliano Busselli
Emiliano Busselli, operatore museale, guida turistica e accompagnatore
naturalistico, autore della raccolta poetica Navigazioni, Puntoacapo Editrice
2008, cerca nel territorio monferrino il segreto ancestrale di un’armonia tra
natura e cultura, in un equilibrio dinamico che è il ritmo e il motore della
sua scrittura poetica. E’ membro dell’associazione artistico – letteraria
Dietro l’Arte di Alessandria.
Premi e Segnalazioni
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[email protected]
myspace.com/dietrolarte
puntoacapo-editrice.com
Nel 1993 vince il primo premio al concorso I giovani incontrano i poeti,
indetto dal Liceo Statale “G. Peano” di Tortona (AL), per la poesia Alla
tua fonte; nello stesso anno, ottiene una menzione nella sezione narrativa e
nella sezione poesia singola in italiano, nonché un encomio nella sezione
raccolte di poesia al Premio Il Centenario, indetto dall’A.I.C.S. di Torino;
nel 1994 ottiene una segnalazione di merito alla seconda Rassegna di
scrittura giovane “Penne per volare”, organizzata dal Comune di Firenze e
dalla rivista di corrispondenze culturali Stazione di Posta, per il racconto
Ultimo racconto di un fantasma; nel 1996 ottiene il terzo premio al
concorso letterario nazionale Valerano, indetto dal Comune di Manta
(CN), per la poesia La mia parola. Nel 1997 ottiene il secondo premio allo
stesso concorso per la poesia Indizi e consigli. Nel 1999 la poesia La mia
parola ottiene una segnalazione di merito al concorso Mondopoeta, indetto
dall’emittente privata alessandrina Radio Voce Spazio. Nel 2001 ottiene
il terzo premio al concorso nazionale Voci per la poesia, indetto dal Liceo
Statale “G. Peano” di Tortona (AL), per la poesia Stazione sotterranea. Nel
2006 ottiene il secondo premio nella sezione narrativa del concorso Il vino
nella letteratura, nell’arte, nella musica e nel cinema, indetto dal Centro
Pavesiano – Museo casa natale di Santo Stefano Belbo (CN), per il racconto
breve Uno strano incontro.
Pubblicazioni
Una serie di poesie nella rubrica “Le poesie” di alcuni numeri in successione
(a partire dal n.° 7 – 2006) del quindicinale alessandrino La Piazzetta; i
racconti brevi Una strana luna e Uno strano incontro sul n.° 111/2006 de
Le colline di Pavese, periodico del Centro Pavesiano – Museo casa natale
di Santo Stefano Belbo (CN); Navigazioni, raccolta poetica, Puntoacapo
Editrice, Novi Ligure (AL), 2008; Il sentiero del cuore, opuscolo di
insegnamenti spirituali, Puntoacapo Editrice, Novi Ligure (AL), 2008 (opera
collettiva del gruppo informale di ricerca spirituale Gli amici del cuore).
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Pino Corva
“Appena un rumore nell’aria”
Quando il caso irrompe nella quotidianità
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Andrea, Alberto e Jhonny hanno una vita “regolare” il che non è
sinonimo di “soddisfacente”; anzi, proprio una smania inconsapevole,
una sotterranea insoddisfazione, è la nota che li accomuna.
All’improvviso però il caso, in modo apparentemente insignificante,
irrompe nelle loro storie. E come ogni volta che il caso lancia i suoi
dadi, l’esito del tiro determina uno scarto nella vita dei protagonisti che
può essere più o meno carico di implicazioni e conseguenze...
PREMI E SEGNALAZIONI:
Finalista pubblicato nella rispettiva antologia Giro d’Italia poesia 2005
Finalista
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“
2006
Finalista
“
“
Premio il Convivio
2005
Finalista
“
“
Premio il Convivio
2006
Pubblicazione “Improvvisamente nella notte” racconti
2007
Finalista
Premio Giacomo Zanella
2009
Finalista Premio segnalazione della critica a “Grangiallo Castelbrando
2010 per il romanzo
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Anna Maria Miquelin
scrittrice nata e vissuta per 23 anni in Brasile; da 18 anni vive in Italia. Ha
scritto “Terra senza Mali” nel 2008 (romanzo dove si svolge una storia
d’amore difficile e commovente, ma con un forte messaggio di speranza)
e adesso ci presenta il suo nuovo libro “L’ULTIMA RIVELAZIONE”
appena pubblicato nel mese di giugno del 2010.
Canta nell’ “Orchestra Multietnica Furastè” e nel gruppo di musica
brasiliana “Afinados em Si”.
http://ultimarivelazione.blogspot.com/2010/07/lultima-rivelazione.html
L’ultima rivelazione
Romanzo
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“Una notte di primavera Melody viene sconvolta da uno strano sogno.
Sogna la fine del mondo. Da quel momento comincia a sentire fortemente
un richiamo che aveva sempre sentito in fondo al cuore. Ritorna a farsi le
stesse domande che si faceva fin da bambina ma che aveva poi ignorato;
Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Erano le domande che aveva
smesso di porsi quando era morta sua madre, perché allora aveva deciso
che tali ricerche non l’avrebbero risparmiata dalla sofferenza.
Ma adesso Melody torna a desiderare di capire i segreti del mondo e
i misteri dell’esistenza. Decide di trovare l’Illuminazione. Conosce
Raffaele, un maestro spirituale di fama mondiale, che aveva vissuto
molto anni in India e passato diversi anni in meditazione sui piedi
dell’Himalaya.Melody comincia ad apprendere da lui gli insegnamenti
segreti che un tempo erano trasmessi solo ai prescelti, chiamati Iniziati;
insegnamenti che, considerata l’urgenza della transizione planetaria, ora,
erano aperti a tutti. Lui le parla di una nuova energia che sta avvolgendo
la Terra, di una grande trasformazione nella coscienza dell’umanità che la
porterà a vivere in un’altra dimensione. La voce di Melody narra in prima
persona le sue sorprese, le sue paure e la scoperta di una realtà parallela,
sconosciuta e magica, che non aveva mai sognato potesse esistere. La sua
ricerca della verità si intreccia con l’incontro con l’amore improvviso e
tempestoso per Raffaele, portandola a non capire più se guardarlo come
un uomo o come un maestro. Scopre una nuova visione dell’amore, che
viene percepito in un modo nuovo e diverso da tutto quello che lei aveva
creduto fino ad allora. Attraverso gli insegnamenti passati da Raffaele
comincia ad avere delle rivelazioni, e trova la chiave dell’appagamento
umano e della vera felicità quando comprende L’Ultima Rivelazione.”
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Aldino Leoni – Gruppo dell’Incanto
nato nel 1949 ad Alessandria, è l’attuale Presidente della Biennale di poesia e prosa
alessandrina, anima e vita della stessa, di cui è stato ideatore e promotore fin dal
1981. Poeta e cantautore, ha insegnato nelle scuole cittadine in qualità di maestro
e professore. Numerosissime sono le sue pubblicazioni e collaborazioni in poesia e
le partecipazioni ad eventi letterari in tutt’ Italia ed all’estero. Fa parte del Gruppo
dell’Incanto, un particolare gruppo di musicisti e letterati, che promuovono poesia e
musica. Instancabile organizzatore di eventi, si può dire che abbia portato la letteratura
in città ed anche...la città alla letteratura. Divulgatore attento, continua a prestare la sua
opera da esperto nelle scuole cittadine, coordinando progetti che coniugano poesia e
narrativa, teatro e cinema, in collaborazione con la Settima Arte.
Voci dall’incantesimo (tratto da Myspace)
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La magia di questa speciale poesia si giuoca già nella definizione, felicissima, di Poesia In-canto.
Un’espressione che vale immediatamente a rinverdire le glorie dell’oralità, richiamando forme poetiche
remote quali la Grecità così detta omerica. Per esempio, nelle accorate parole che Penelope, in una degradata
reggia itacense, rivolge a Femio (Odissea 1. 337), i versi dell’aedo sono definiti «fascinosi» (thelkteria, da
thelgo: «affascino, seduco, lusingo, incanto»), in grado di procurare diletto e sollievo dagli affanni. Altrove,
sempre nel poema odissiaco, il canto gradevole è «ben ordinato e sapiente» (kata kosmon, 8. 489), «dotato
di belle parole» e di «saggi pensieri» (11. 367): solo chi parla con soavità e belle parole, costruendo il suo
racconto «con arte» (epistamenos, 11. 368) sa recare diletto e accendere ammirazione in chi ascolta: «Uno può
essere meschino d’aspetto, ma un dio di bellezza incorona il suo dire; e tutti lo guardano affascinati: egli parla
sicuro, con garbo soave; brilla nelle adunanze, e quando gira per la città, come un dio lo contemplano» (8.
169-17173, trad. Calzecchi Onesti). Di fatto le parole dell’epica, vuoi di dèi vuoi di eroi, sono sempre «alate»
come i dardi, che saettano rapidi per meglio colpire, sono «dolci come il miele» per meglio ammaliare, lievi
all’ascolto come soffici fiocchi di neve. Da ciò, quell’incantamento collettivo, quella sorta di ipnosi che,
quasi per magia, rilassa le tensioni psico-fisiche, allontana le paure, le ansie, le incertezze donando alfine
«l’oblio dei mali e il riposo dalle sollecitudini» vagheggiato da Esiodo (Teogonia 55). Di cotale maniera
tanto poeta che ascoltatore, stregati dalle immagini che scorrono davanti agli occhi della mente (e del cuore),
s’immergono nella condizione psicologica del sogno e realizzano quella perfetta sympatheia che, sola, può
produrre il sottile piacere celebrato già dall’Anonimo del Sublime (7. 2) e da Quintiliano (8. 2. 21).
Tutto ciò, pur nella diversità anche estrema di situazioni e momenti storico-culturali, resta in qualche modo
sotteso a ogni forma di poesia orale: che sempre e comunque, più ancora forse della produzione scritta, vive
di ritmo, è costruzione armonica e melodica di parole (kosmos epeon, come dice Solone nella celebre elegia
Salamina) – dunque sostanzialmente musicale. Ed ecco la Poesia In-canto, cioè appunto questa «particolare
lettura della poesia, lettura cantata della poesia» tale da garantire da parte del musicista e dell’interprete
l’assoluta «centralità del testo poetico: da questo si muove per la musicazione, a questo si guarda
scrupolosamente per gli arrangiamenti, in questo ci si concentra per l’interpretazione cantata» (A. Leoni).
Un risultato di rilievo, conseguito con particolare efficacia nel nuovo CD del Gruppo dell’Incanto (edito
sullo scorcio del 2004 dalla Joker di Novi Ligure nella Collana “Gli echi”) che trae il titolo – Fra i rami –
dall’intenso brano leoniano dedicato al racconto biblico della creazione della donna («Andava, andava / da
solo, fra gocce / di luce, fra favi / di miele, fra frutti …»). Costituito di 11 canti, si sente forte e suggestiva
in larga parte di esso la presenza (anche sulla scia di un ormai lontano viaggio in Grecia) della mitologia
classica – ora più scopertamente richiamata (Leda; Epilogo provvisorio) o quanto meno allusa («Canto della
sera, / canto del riposo, / canto del ricordo, / canto del passato, / canto di una notte, / notte ateniese»; « …
meravigliosi totem invernali / attendono la rincorsa di Ulisse … »), ora sfiorata con levissimo tocco (« …
modula nella gola / limpidi acuti suoni / e fai che il pianto / volando in alto / diventi canto. / Fa’ che il tuo
pianto / diventi canto») in un brano di Giorgio Penotti, Progne: variante di petrarchesca ed ariostesca memoria
del nome greco Procne, che designa la misera protagonista, assieme alla sorella Filomela, di uno dei miti più
truci e di più tragico eroismo femminile che io conosca.
Le parti musicali e gli arrangiamenti di Mario Martinengo e dello stesso Penotti (per il primo brano, Nel cavo
degli occhi, di A. Leoni) animano di particolare vita i testi poetici: di Aldino Leoni, appunto (Canto della
sera oltre al già ricordato Fra i rami) e, nell’ordine, di Corrado Antonietti, Roberto Pasanisi, Ettore Bonessio
di Terzet, Salvatore Ritrovato. Alla calda voce maschile di Leoni s’intrecciano con abile giuoco quelle, tutte
femminili, di Galatea Psonis (Canto della sera; Fra i rami) e di Serena Torti (Epilogo provvisorio).
Un prodotto importante, insomma: da ascoltare con gioia emozione raccoglimento. Così come ho fatto io stessa. © Letizia Lanza
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Luvi L. (Luisella Allione)
è nata il 16.12.1979. E’ cresciuta a Manta, piccolo paese
in provincia di Cuneo ed ha vissuto poi in diverse città
italiane e europee. Plurilaureata, attualmente vive a Ferrara
dove lavora per l’università nel campo delle neuroscienze.
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Di poesia ha pubblicato due raccolte: “Passando di Qui”
(ed. il filo, 2007) e “perVersi” (linea bn edizioni, 2010) in
collaborazione con la fotografa Sara Vincentelli. Alcuni
suoi componimenti sono presenti nelle antologie “schegge
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d’utopia” e “albero andronico”.
Ha esposto in diverse occasioni i suoi lavori di pittura
e installazioni e partecipato a festival di videoarte,
rappresentando la poesia in modo eclettico tanto che la sua
arte è stata definita nel 2006 da Marco Teti MultiArtPoetry.
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Massimo Tassistro
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nasce ad Alessandria il 9 febbraio 1971, dove vive
attualmente. Sposato ama viaggiare, ascoltare musica
e leggere tantissimo. Ragioniere di professione, inizia
a scrivere nel 2007 sfruttando il poco tempo libero.
Partecipa a concorsi e premi letterari riportando discreti
successi, i più significativi dei quali lo vedono vincitore
del concorso nazionale “Alessandria scrivi ad alta
voce” nell’ambito dell’Alexandria Scriptori Festival
2009 con il racconto “Nevica” e vincitore del concorso
“Giallolimone 2009” con il racconto “L’ispettore Poletti e
i bambini scomparsi”. Ha frequentato un corso di scrittura
“Il Racconto”, tenuto dalla Scuola Holden di Torino
in collaborazione con la Biblioteca Civica “Francesca
Calvo” di Alessandria nel maggio 2009. Autore, inoltre,
del libro “Singolare quotidianità” in uscita Luglio 2010 –
Edizioni Progetto Cultura
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Claudio Braggio
sceneggiatore, ha frequentato la Scuola Holden di Torino,
studiando soprattutto sceneggiatura, argomento che ha
trattao anche nei due saggi “Titolo di lavorazione” (antologia
Ed è subito sera, 2004) e “Scrivere cinema low-budget in
Alessandria” (2009); ha pubblicato racconti in antologie e
attualemnte è in corso di pubblicazione la raccolta umoristica
“La città sopra la nebbia” (su Hurrà Grigi, ogni 15 giorni,
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2009-2010); sue le scenegiature dei cortometraggi “la poesia
è un’arma impropria?” (2001), “Che male fa?” (2003),
“Notte Fonda” (2003); ha ideato i documentari “Carlo Leva
scenografo, appunti per un documentario” (2001) e “Caristo,
la città rubata” (2008); sua la regia del documentario “Sul
set de L’ultimo testimone” (2005) e del videoclip “La tua
voce arriverà” (2009); ha ideato e coordinato il progetto di
produzione di cortometraggi “Storie del Monferrato” (20092010) (con supervisione sceneggiature de “L’altra”, “La
quadratura del cerchio”, “Il ciondolo del destino”).
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Marcello Ciccarese
25 anni, è laureato in farmacia e alla sua attività
accompagna la passione per la scrittura: durante gli anni
universitari è nato il romanzo d’esordio “Mosaici di un
passato” ambientato al tempo dell’imperatore Nerone ed
il titolo dell’opera rimanda alla struttura del romanzo,
caratterizzata dall’intrecciarsi di diverse storie: filo
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conduttore dell’intreccio è la gloria di Roma.
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Alessia Baldi
avvocato penalista e civilista, esercita da alcuni anni attività
professionale autonoma; oltre all’impegno e alla passione per il
proprio lavoro, coltiva e approfondisce anche svariati interessi
di natura artistico-culturale che spaziano dalla letteratura alla
musica, dalla filosofia alla psicologia e all’antropologia, dal
cinema alle arti figurative e alla danza.
E’autrice del racconto poliziesco - noir/psicologico “…
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Omissis…” pubblicato sull’E-book “AA.VV. Associazione
Culturale Dietro l’Arte Alessandria - Antologia Futurista Il
Centenario nel Cielo per Luce Marinetti”, edito nel 2009 da
Futurist Edition on line, Ferrara, Collana Este Edition on line.
La sua poesia “Roulette truccata” è stata selezionata da Aletti
Editore e inserita nell’Antologia “Parole in Fuga – Vol. VI”,
Aletti Editore 2009.
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Daniela Benazzo
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Benazzo Daniela nasce ad Alessandria il 9/11/1967.
Risiede in Alessandria, via
Galileo Ferraris 7, con due figlie e una gatta. Si diploma
all’Istituto Magistrale Statale di Alessandria e si iscrive
alla facoltà di Pedagogia a Genova. Dopo dieci esami
si ritira e si prepara ai concorsi ministeriali. Vince il
concorso presso il Ministero dell’Interno come operatore
amministrativo e il 1/10/1993 viene assegnata
alla Questura di Torino. Dopo sette anni ottiene il
trasferimento in Alessandria. Lavora in Prefettura. Adora
leggere, scrivere e viaggiare. Ama il cinema e il teatro.
Ha partecipato alla realizzazione del cortometraggio
“Che male fa?” con lo sceneggiatore Claudio Braggio.
Ha curato la revisione di un racconto di Stefano Benni,
modificandolo e adattandolo per l’interpretazione teatrale,
su richiesta dell’attrice Giuliana Russo. Ha scritto un
breve romanzo intitolato “Treni” per il quale ha ricevuto
una proposta di contratto dal Gruppo Albatros. Ha
partecipato al concorso “Parole in corsa” indetto da ATM
di Alessandria con il racconto “L’ultimo tratto di
strada sterrata”. Attualmente lavora ad un progetto con
l’attore teatrale Moreno Mantoan per la
realizzazione di favole per l’infanzia. Partecipa e vince
la seconda edizione del concorso “Scrivi ad alta voce”
in occasione del “Alexandria Scriptori Festival 2010”
con il racconto dal titolo “L’orologio di mio nonno” e
con la poesia intitolata “Senza”. Di recente ha scritto la
sceneggiatura teatrale che per il terzo spettacolo della
trilogia di Vincenzo De Caro – “Fedora”.
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Luigi Lai
Vivo praticamente un anno senza orologio, senza tempo. Lo
spazio e le lontananze, soprattutto quelle dalla famiglia ed amici,
cadono e cambiano di significato. Mi perdo nelle strade del Mondo
e voglio perdermi anche dentro me stesso. Mi rispecchio in un
proverbio indiano che dice: “solo quando mi perdo, incontro
quello che non sto ancora cercando”. Comincio ad ascoltarmi
dentro e, come un eco, sento con più sensibilità anche fuori,
scoprendo che quello che cerchiamo funge da specchio per
scoprire ciò che già esiste dentro di noi .
Buona lettura e soprattutto … buon viaggio.
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Il testo è narrato stile “diario di bordo”, tratto da un blog realizzato
costantemente durante il viaggio e seguito in particolar modo da
familiari, amici e qualche sconosciuto, riscontrando entusiasmanti
feedback d’apprezzamento, che mi hanno motivato a creare questo
libro al fine di condividere tutta l’esperienza con un pubblico più
ampio. Tengo a precisare che non mi sento uno scrittore, quanto
piuttosto un “descrittore di esperienze” e soprattutto di emozioni,
proprio le stesse che hanno mosso la penna per scrivere quanto
state leggendo.
“La conoscenza degli altri è intelligenza, la conoscenza di se stessi
è illuminazione. La conquista degli altri è potere, la conquista
di se stessi è forza. Conosci ciò che è abbastanza e sarai ricco.
Persevera e svilupperai la volontà. Rimani al centro e sarai sempre
a casa. Muori senza morire e vivrai per sempre”.
Tao Te Ching - Lao Tzu
Questo è il profondo pensiero che illumina il cammino del
mio viaggio. la conoscenza di me stesso restando al centro,
consapevole e cosciente di essere, e potermi sentire sicuro e
tranquillo come a casa. Morire come cambiamento ed evoluzione
per essere un nuovo me stesso, libero e autentico.
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Linea BN Edizioni
Il progetto editoriale
Linea BN è un nuovo progetto editoriale che sta sviluppando in
questi ultimi anni un laboratorio culturale di linguaggi creativi
differenti, dalla parola all’immagine. Nostro obiettivo è condividere
un luogo della mente, aperto a tutte le esperienze culturali, dove
agire le singolarità di ognuno in una dialettica feconda, che ritrova
nel libro il proprio luogo fisico di comunicazione.
La Linea BN nasce con l’intento di soddisfare i gusti di più
svariate tipologie di lettori. NF (Nero ferrerese) la serie noir nata
dall’incontro dello scrittore Lorenzo Mazzoni e dal pittore Andrea
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Amaducci; NR (Romanzi e Narrativa); S (Scatti e Scritti), libri che
uniscono insieme testi e fotografie.
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La Linea BN intende valorizzare e ricercare nel panorama nazionale
e internazionale proposte letterarie interessanti. Vuole promuovere
artisti disparati: scrittori, fotografi, illustratori. Gli obiettivi sono
quelli di promuovere le collane e i suoi autori all’interno di festival,
fiere, iniziative culturali, presentazioni letterarie, performance,
esposizioni d’arte.
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Lilli Bollino - attrice
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Debutta nel 1975 con “Due dozzine di rose scarlatte” di A. De Benedetti nella
compagnia Paolo Giacometti di Novi Ligure. Si diploma nel 1981 all’Istituto
d’Arte Drammatica “I Pochi” di Alessandria sotto la guida di Ennio Dollfus.
Ha recitato nella compagnia “I Pochi” in molte produzioni:
con la regia di Dollfus dal 1981 al 1984 :
-“La Casa di Bernarda Alba” di F.G.Lorca
– “American Blues” di T.Williams
– “La Festa” di C.Goldoni
– “Antigone” di J.Anouilh
–“ E Tu Cosa Ne Pensi” di autori vari (per le scuole)
– “A Casa Per Le Sette” di R.C.Sherriff;
dal 1984 con la regia di Luigi Todarello:
-” L’Amore Di Don Perlimplino” di F.G.Lorca ( 1° classificato alla 5^
Rassegna Teatrale Regionale AnniVerdi di Biella)
– “ La Tempesta” di W. Shakespeare ( 1° classificato alla 7^ Rassegna Teatrale
Regionale AnniVerdi di Biella)
– “Tartufo” di Molière
– “La Vedova Infatuata” di C.Goldoni ( Premio ‘Migliore attrice non
protagonista’ alla 9^ Rassegna Teatrale Regionale AnniVerdi di Biella);
con la regia di Marco Baliani ha recitato nelle “Memorie Del Gelso”(1991);
con Franco Cardellino nello spettacolo” Neppure il tempo di dire Ah!”(1992).
Nel 1989 lavora con i musicisti Claudio Rossi e Cristiano Macrì ad un progetto
di musica e poesia sui poeti russi.
Ha collaborato con il prof. Luciano Bevilacqua in diversi lavori.
Ha insegnato recitazione e dizione presso l’Associazione Musicale e Arte Varia
“La Luna Nuova” di Bosco Marengo.
Nel 2002 è presente nell’AVEAS di Alessandria con lo spettacolo
“Grazie Zio” e nel 2004 contribuisce alla nascita della nuova sezione teatrale
dell’AVEAS “L’Arcolaio” nella quale partecipa alla produzione de “Il Clan delle
vedove” di G.B. Garcin.
Nel 2007 costituisce la nuova associazione “Lillibo Teatro” nella quale lavora e
dirige la messa in scena di :
- “Spirito Allegro” di Noel Coward (2008)
- “ Natale al Basilico” di Valerio di Piramo (2009).
Nel 2009, con la “Compagnia Ernesto”, lavora nello
spettacolo “Diamoci del Lei” di Eleonora Bombino, per la regia di Marco
Zanutto.
Con la sceneggiatura e la regia di Claudio Braggio è protagonista del videoclip
della canzone “La tua voce arriverà” di Pasquale Galluzzo (AlemuS), con le
riprese e montaggio a cura di Max Chicco (produzione Meibi), che ha partecipato
a Torino al Festival Cinematografico Piemonte Movie (marzo 2010).
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Massimo Novelli
Nato in Acqui Terme 08 giugno 1964
Corso base di recitazione con la compagnia “La
soffitta” di Acqui Terme, diplomato al corso biennale
della scuola di recitazione de “I pochi” di Alessandria
nel 2005, fa parte della compagnia Teatro Tascabile
di Alessandria fondata da Ennio Dollfuss e diretta dal
maestro Roberto Pierallini.
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ALEXANDRIA SCRIPTORI FESTIVAL
L’associazione artistico-letteraria Dietro l’arte
di Alessandria è l’organizzatrice del raduno
nazionale di scrittori Alexandria Scriptori
Festival che si tiene ogni anno in primavera nella
città di Alessandria.
Le giornate saranno suddivise in sessioni
dedicate a vari aspetti della parola scritta: non
soltanto racconto e poesia, ma anche romanzo,
sceneggiatura, canzone, testo teatrale, narrazione
d’arte, eccetera.
Si tratta di un’occasione per discutere intorno al
passato ed al futuro della scrittura, creando nel
contempo una nuova rete relazionale fra autori.
ALEXANDRIA SCRIPTORI FESTIVAL
vuole essere l’occasione per un confronto
sull’evoluzione della scrittura.
All’interno del festival si tiemne il concorso
“Scrivi ad Alta Voce” nelle sezioni prosa e
poesia.
Il concorso dedicato agli scrittori emergenti vuole
essere stimolo e aiuto per emergere nel panorama
letterario, promuovendo momenti di visibilità e
promozione a livello nazionale per i vincitori del
concorso.
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