PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Parte III PARTE TERZA - RELAZIONE SOCIALE, DI GENERE E AMBIENTALE Il come delle scelte La terza parte del Bilancio Sociale, è dedicata al rapporto sulle prestazioni e sui servizi offerti alla comunità, per documentare analiticamente i criteri e le modalità degli interventi effettuati. La chiave di lettura è fornita dall’articolazione degli interventi, azioni, progetti nei cinque Assi strategici al cui interno sono esplicitate le politiche perseguite dall’ente per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma di mandato. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 98 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.1. LA PROVINCIA E L’EUROPA 3.1.1 EUROREGIONE E RUOLO INTERNAZIONALE DELLA PROVINCIA La piena integrazione della Provincia di Torino all’interno dell’Unione Europea costituisce un obiettivo considerato talmente rilevante da essere richiamato esplicitamente anche all’interno dello Statuto dell’Ente, che a tal fine si impegna a realizzare azioni di cooperazione con le altre collettività locali che appartengono agli altri Stati membri. L’importanza attribuita a queste azioni deriva da un’identità fortemente radicata e anche dalla posizione geografica del territorio provinciale, situato ai confini dell’Italia e quindi più naturalmente proiettato allo scambio di beni materiali e immateriali verso l’estero. Gli obiettivi specifici delle politiche attivate dalla Provincia di Torino in tale direzione sono: realizzare una piena integrazione della Provincia con le altre realtà territoriali comunitarie sia dal punto di vista sociale che economico. attribuire alla Provincia un ruolo strategico nell’ambito di una regione europea che supera le frontiere tra gli Stati nella convinzione che essa possa rappresentare un valore aggiunto in termini di contributo allo sviluppo anche per gli enti locali del proprio territorio. condividere le soluzioni alle problematiche comuni, imparando a proporre progetti coerenti e condivisi. Supportare le iniziative internazionali a favore dell’affermazione dei diritti di parità. PROGETTI EUROPEI DI COOPERAZIONE: LE AZIONI La Provincia di Torino - nel corso del biennio 2004-2005 - ha realizzato una serie di iniziative per favorire la cooperazione del proprio territorio con le altre realtà locali a livello europeo e per stimolare ed incentivare l’utilizzo delle opportunità di finanziamento comunitario. Il raggiungimento di questi obiettivi è stato attuato attraverso una struttura dedicata ed uno sportello di informazione comunitaria, l’Info Point Europa, che nel 2005 ha cambiato denominazione in Centro Europe Direct. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 99 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il Centro Europe Direct della Provincia di Torino è nato dalla convenzione stipulata tra l’Ente e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia nel 1998 e rinnovata fino al 2008. Nella programmazione, e con l’obiettivo di misurare l’attività del Centro, tutti gli anni viene redatto un programma dettagliato e una relazione consuntiva delle attività svolte. Questi strumenti oltre a costituire la “memoria storica” delle attività rappresentano tentativela volontà della rete dei Centri di dotarsi di strumenti comuni di misurazione dell’efficacia delle azioni con l’obiettivo di armonizzare il servizio delle diverse antenne. Durante l’anno vi sono alcuni appuntamenti fissi della rete utili tanto per lo scambio di buone prassi quanto per il confronto su azioni comuni da intraprendere. Nel 2005 a questo proposito sono stati attivati dei Gruppi di lavoro su alcuni temi cardine dell’attività dei Centri. Il Centro Europe Direct di Torino coordina il gruppo dei ”prodotti delle reti” e partecipa attivamente al gruppo ”scuole”. Nell’erogazione del servizio di sportello, si è da subito puntato maggiormente su una serie di attività finalizzate a diffondere informazioni sulle tematiche relative alle politiche comunitarie verso coloro che nel futuro saranno i protagonisti della cooperazione europea: i giovani. Sono quindi nati i cicli di Caffè Europa, nel corso dei quali una serie di esperti dialogano con i cittadini sulla quotidianità della dimensione comunitaria e sull’essere consumatori attenti, risparmiatori informati, lavoratori mobili, conoscitori delle peculiarità culturali degli altri paesi membri. Qui di seguito sono descritte alcune delle attività ricorrenti del Centro (front office, formazione e iniziative proprie) insieme ad attività specifiche relative alla programmazione in un dato anno o discendenti da “progetti speciali” in risposta ad opportunità di finanziamento da parte di soggetti europei e del territorio. FRONT OFFICE: L’attività di front office, essenziale per i Centri della Rete Europe Direct, rappresenta il primo contatto con l’utenza, che vi accede anche dopo aver consultato il sito internet. Per ogni utente che si rivolge allo sportello viene compilata una scheda che rileva una serie di caratteristiche tanto dell’utente quanto della richiesta presentata. Periodicamente viene compilata una relazione sull’attività dello sportello i cui estratti vengono riprodotti nella tabella sottostante PRODOTTI DI 2004 2005 2.800 4.537 1 Contatti sportello/passaggio utenti: 2 Richieste utenti: 300 238 2 Telefonate: 450 300 3 Mail: 1.554 3.328 4 Visite sito web: 5.800 149.254 DIVULGAZIONE: Oltre al materiale ufficiale in distribuzione proveniente tanto dall’ufficio sulle pubblicazioni europee OPOCE, dal CIDE e dalle differenti Direzioni Generali, il Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 100 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Centro Europe Direct cura personalmente alcune pubblicazioni di interesse per i gruppi target beneficiari delle azioni. 2004 2005 Pubblicazioni realizzate 5 8 CD Rom prodotti 0 1 Elenco delle pubblicazioni per anno: 2004 Contributo 2005 pagine dedicate di I giovani e l’Unione Europea Provincia Informa Contributo pagine dedicate di Provincia Informa Dentro l’Europa Cercare l’Europa Io cittadino d’Europa L’Unione Europea … sulle tracce di un avventura Vivere un’unione a 25 Il gergo europeo L’Europa allarga gli orizzonti L’Unione europea nel web Programmi di mobilità per i giovani Guida ai tirocini in Europa MATERIALE PROMOZIONALE EVENTI: Per la promozione degli eventi organizzati dal Centro oltre alla mailing list vengono prodotti volantini e altro materiale promozionale veicolato sia attraverso canali consolidati (circondari della Provincia, uffici informalavoro, punti informativi, Urp ecc.), sia con iniziative spot coerenti con il pubblico da raggiungere. 2004 2005 8 16 Materiale promozionale (cartoline, locandine, manifesti, volantini, pieghevoli..) FORMAZIONE/INFORMAZIONE: La formazione rappresenta una delle principali attività del Centro, ed il suo principale target di riferimento per gli interventi formativi è la scuola. Ogni anno viene presentato un programma rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, vengono determinate le priorità e calendarizzati gli interventi. Oltre alla formazione rivolta alle scuole vi sono altri gruppi verso i quali il Centro svolge attività di formazione e informazione sulle politiche comunitarie. Per semplicità i dati riportati sono l’aggregato degli interventi su tutti i target di riferimento. 2004 2005 Numeri interventi 113 Numeri beneficiari 2.600 3.700 - - 226 256 Numero Istituzioni coinvolte Ore erogate Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 101 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale EVENTI E INIZIATIVE PROPRIE: Il Centro di Informazione europea Europe Direct della Provincia di Torino organizza seminari, dibattiti e incontri per approfondire le tematiche europee più rilevanti e attuali. Il nostro obiettivo è cercare di ridurre le distanze tra l'Europa e i cittadini, rendendo accessibili argomenti ancora troppo spesso riservati agli addetti ai lavori. Alcuni degli eventi sono ricorrenti (9 maggio - Festa dell’Europa, La tua Europa – incontri di formazione, ecc), altri rispondono agli stimoli offerti dalla DG Comunicazione e dalla Rappresentanza della Commissione e alle priorità decise anno per anno. Eventi e Iniziative 2004 2005 Interventi 6 9 Beneficiari 5.664 6.500 20 25 Partner Coinvolti PARTECIPAZIONE A EVENTI E INIZIATIVE DI TERZI: Il Centro Europe Direct risponde a sollecitazioni di organizzatori di eventi sul territorio ove ne condivida gli obiettivi e le metodologie. Durante gli eventi viene presentata l’attività del Centro, vengono distribuite sia le pubblicazioni ufficiali dell’Unione europea sia il materiale autoprodotto. In particolare il Centro è coinvolto per svolgere attività con le scuole e animazione verso i giovani. Partecipazione Eventi Terzi N. eventi Partner coinvolti Partecipanti 2004 2005 12 13 - - 5.664 3.460 Esempi di simili eventi cui il Centro Europe Direct ha partecipato sono stati il Salone dell’Orientamento per i giovani, le fiere e le manifestazioni di paese e gli Aperitivi informativi. PROGETTI SPECIALI: Con l'obiettivo di raggiungere e sensibilizzare il maggior numero di cittadini, il Centro Europe Direct della Provincia di Torino, è impegnato nella realizzazione di progetti rivolti a specifici gruppi di utenti. Questi progetti, in partenariato con altri soggetti, nascono normalmente da opportunità di finanziamento e dai rapporti e le relazioni costruite con l’attività istituzionale. Esempi di tali progetti svolti nel corso del biennio 2004/05 sono stati i progetti LargEurope e Taglia 25. Scambio di buone pratiche. Al fine di confrontare l’attività del Centro di Torino con quella degli altri Info Point, per ricavare nuovi spunti e trasferire eventuali esempi positivi di servizi efficienti, gli operatori del territorio provinciale hanno visitato 3 Info Point in altrettanti paesi (Spagna, Francia, Grecia) e sono stati ospitati presso lo sportello di Torino 13 colleghi provenienti dalle altre realtà. Le visite presso i Centri all’estero hanno permesso di realizzare una riflessione sull’attività specifica di comunicazione verso i diversi target di pubblico, e l’analisi di progetti di rete, sia a livello locale, che nazionale che europeo. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 102 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Progetto Welcome club. La Provincia, insieme ad I.P.S.E.T. ONLUS52 ha promosso e sviluppato il progetto Welcome Club, volto alla creazione di una rete di rapporti fra gli enti e le istituzioni di formazione e di scambio culturale presenti a Torino e provincia, da un lato, e gli enti di carattere culturale (quali musei, teatri, fondazioni ed associazioni artistico-culturali), turistico (A.T.L., Turismo Torino, Agenzia per le Olimpiadi invernali del 2006, enti fieristici), ambientale (enti pubblici ed associazioni private finalizzate alla tutela delle varie risorse ambientali) e professionale-imprenditoriale (confederazioni professionali e vari organismi associativi) dall’altro. L'obiettivo era quello di creare un centro di accoglienza e di incontro per tutti coloro - italiani o stranieri - che vivano un'esperienza formativa o di aggiornamento professionale a Torino e Provincia, fornendo loro informazioni circa le opportunità di conoscenza delle località che li ospitano e delle iniziative culturali, turistiche e di spettacolo che esse offrono. Nel contempo il progetto si proponeva, attraverso la fidelizzazione di tali soggetti, di trasformarli in "ambasciatori" delle eccellenze piemontesi e quindi di favorire la promozione della realtà provinciale in tutta Italia e all'estero. Il Welcome Club si è insediato il 10/3/2003 in Via Po 43 a Torino presso la Famija Turineisa ed è operativo tutti i giorni. Il progetto non ha solo condotto alla realizzazione di uno sportello informativo, ma è stato strutturato un team di lavoro che ha creato una rete di relazioni con enti ed istituzioni territoriali in grado di contribuire al progetto; inoltre, è stata diffusa la conoscenza del Welcome Club attraverso un'efficace campagna promozionale. Il successo del progetto è testimoniato dai quasi 700 soci iscritti raggiunti nel 2004 e dai 1.300 raggiunti nel 2005, oltre che dalle manifestazioni di apprezzamento ricevute. E-Europe: dal momento che il fattore decisivo per una reale integrazione europea è lo sviluppo di una società dell’informazione inclusiva, aperta, trasparente e fondata sull’innovazione, la Provincia di Torino nel 2004 ha proseguito con un progetto avviato nel 2002 che si proponeva di dotare tutti gli enti locali di una connessione web per facilitare lo scambio delle informazioni tra istituzioni locali in tutta Europa e contemporaneamente favorire l’accesso alle informazioni da parte dei cittadini. Lo scopo ultimo è quello di costruire – in modo uniforme in tutta Europa - un sistema pubblico di connettività come infrastruttura che faciliti l’erogazione di servizi tra pubblica amministrazione centrale e locale, tra pubblica amministrazione e imprese, tra pubblica amministrazione e cittadino. Da un punto di vista pratico, questo comporta la necessità di dotare tutte le amministrazioni locali di una connessione a banda larga e di reti omogenee tra loro. La banda larga diventa strumento irrinunciabile per rendere possibile la trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e produttivo senza la quale non solo la provincia di Torino 52 I.P.S.E.T. ONLUS è un’associazione costituitasi nel 1997 su iniziativa dell'Università degli Studi di Torino e della quale fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e la stessa Provincia di Torino e che si propone di stimolare la diffusione delle informazioni e armonizzare le attività esistenti nel settore della formazione internazionale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 103 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale ma tutto il Paese rischia di essere escluso dalla competizione internazionale e la Provincia di Torino ha operato molto attivamente su questo obiettivo in stretta relazione con la regione Piemonte. INFORMAZIONE SULLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Piano di animazione locale Interreg III A 2000-2006 Italia - Francia Interreg III A è una iniziativa comunitaria che per il periodo 2000-2006 si proponeva di finanziare progetti di cooperazione transfrontaliera, per creare - attraverso strategie congiunte di sviluppo territoriale sostenibile - poli socio-economici. In questo ambito, la Provincia di Torino - su invito della Regione Piemonte quale Autorità di gestione del programma - ha presentato un Piano di comunicazione ed animazione i cui obiettivi sono stati: − informare dell’iniziativa i potenziali beneficiari − rispondere alla richiesta di chiarimenti necessari durante la gestione dei progetti già programmati − promuovere e diffondere le informazioni sui progetti, attività e prodotti, già sviluppati − diffondere l’identità visiva comune del programma − promuovere la programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 in vista della nuova formulazione dell’iniziativa comunitaria Interreg. I destinatari del piano sono stati i potenziali beneficiari, i promotori dei progetti già programmati, i cittadini del territorio . Le attività realizzate, pubblicizzate attraverso la stampa quotidiana e locale, il sito internet della struttura e materiale cartaceo (poster, volantini, cd rom bilingue, gadget) sono state le seguenti: − informazione al pubblico tramite l’allestimento di uno stand itinerante presente nelle principali manifestazioni (festival, mostre mercato e fiere) organizzate sul territorio provinciale − potenziamento dello sportello Alcotra attraverso un Help Desk per approfondimenti sulla gestione dei progetti, con il coinvolgimento dello sportello “Centro Europe Direct”; allestimento e presenza di stand informativi presso sei manifestazioni nel territorio provinciale. − organizzazione di incontri transfrontalieri/workshop per favorire la presentazione di progetti Iniziativa comunitaria Equal II Fase : Individuazione aree di interesse e modalità di partecipazione ai progetti Equal è una iniziativa comunitaria che intende promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le forme di discriminazione e di disparità connesse al mercato del lavoro e all’inclusione sociale. Conclusasi la prima fase, la Provincia ha effettuato l’analisi delle buone pratiche ed il confronto Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 104 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale sui risultati ottenuti al termine dei progetti e ha deciso di partecipare alla seconda fase. Nel maggio 2004 è stato aperto da parte della Commissione Europea il bando per il finanziamento della seconda fase durante la quale la Provincia si è attivata per diffondere l’iniziativa e promuovere la partecipazione al bando. Il percorso utilizzato è partito dall’individuazione, con deliberazione della giunta provinciale, delle specifiche aree di interesse e possibili campi di azione della Provincia. Conseguentemente l’ente si è reso disponibile ad aderire alle proposte progettuali pervenute nelle aree designate, dopo aver pubblicizzato l’iniziativa attraverso un avviso pubblico. Le idee progettuali ricevute sono state 35, di cui 5 sono state oggetto di adesione alla partnership di sviluppo ed 11 oggetto di adesione alla rete. Inoltre, nel corso del 2005, è stata anche effettuata l’analisi delle buone pratiche ed il confronto sui risultati dei progetti della Provincia di Torino per l’iniziativa Equal I fase. Tale analisi si è svolta tramite interviste ai referenti dei progetti e con un seminario di presentazione dei risultati e riflessione sulle buone pratiche identificate realizzato nel novembre 2005. Attività di informazione ed assistenza tecnica L’attività informativa è stata svolta avvalendosi di: − Provincia Informa: periodico mensile pubblicato dalla Provincia, contiene articoli di carattere generale sulle politiche comunitarie, di informazione specifica sull’Unione Europea e di illustrazione e presentazione di progetti europei avviati dalla Provincia di Torino. E’ inviato in formato cartaceo a 223 destinatari stranieri (Commissione Europea, Parlamento, enti locali stranieri), 1.186 destinatari italiani (comuni della provincia di Torino, circoscrizioni, Informalavoro, biblioteche, università,organismi economico-sociali, presidenti regioni, province, Carrefour, centro documentazione europea) e distribuito internamente al personale e agli organi della Provincia (333 copie ad assessori, dirigenti, Infopoint Europa, circondari, Euroinfocenter, URP). − Notizie dall’Unione Europea (Supplemento a Provincia Informa): approfondimento sulle notizie, sezione allargamento, la legislazione e la giurisprudenza, l’agenda, pubblicazioni, saggi, relazioni e prodotti multimediali, nella rete, seminari e manifestazioni, bandi e gara; esce a cadenza quindicinale solo in formato informatico (da maggio 1997) sul sito della Provincia sotto la voce E come Europa. L’avviso dell’uscita del numero viene comunicato ad una mailing-list di circa 600 nominativi. Viene diffuso tramite email a 315 Comuni, 13 Comunità Montane, a tutti i dipendenti della Provincia e ad altri 300 soggetti circa tra i quali associazioni, dipendenti di altri enti pubblici, amministratori del territorio Nel corso del biennio 2004-2005 è stata inoltre curata la diffusione informatica della rivista “Provincia Informa” e del notiziario “Notizie dall’U.E.” attraverso l’inserimento sul sito internet della Provincia dei numeri attuali e degli arretrati e con una contestuale riduzione della Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 105 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale periodicità della rivista e della sua diffusione cartacea al fine di renderlo fruibile a tutte le persone potenzialmente interessate. L’attività di assistenza tecnica è articolata nelle fasi di valutazione delle idee progettuali pervenute a seguito di bandi aperti, nella presentazione dei progetti e nel supporto della gestione e della rendicontazione dei progetti. Nel corso del 2005 sono stati valutati 6 progetti, ne sono stati presentati 12 e si è provveduto al supporto della gestione ed alla rendicontazione di 7 progetti. L’attività di sviluppo della progettualità è stata svolta anche attraverso i contatti con le reti internazionali a cui la Provincia partecipa (PARTENALIA ed ARCO LATINO – associazioni di enti locali appartenenti all’Unione Europea e ai paesi di prossima adesione), con il Protocollo delle Alti Valli. Tale attività è stata continua per l’intero biennio; in particolare, per la rete PARTENALIA, vi è stata nel 2005 la prima ideazione di un gruppo tematico sul ruolo dell’ente pubblico per le politiche sull’innovazione. ARCO LATINO, invece, prevede espressamente tra le proprie priorità la promozione delle pari opportunità di genere e per tutti impegnando gli Stati del bacino del Mediterraneo, membri dell’associazione, a mettere in atto specifiche politiche. In particolare le politiche di PO dell’Associazione Arco Latino sono volte a: • Incoraggiare azioni rivolte a uomini e donne a favore della conciliazione fra lavoro e famiglia implementando i servizi sociali per l’infanzia, gli anziani, i disabili; definendo misure di incoraggiamento della flessibilità dei servizi e degli orari dei servizi sociali e per l’infanzia, promuovendo l’organizzazione flessibile del lavoro e inserendo le pari opportunità nei codici di Responsabilità Sociale delle Imprese; • Promuovere l’omogeneizzazione della legislazione in materia di tutela della maternità e della paternità nei diversi Stati Membri dell’Unione Europea • Favorire la rappresentanza delle donne in politica mediante la messa in atto di azioni positive per la promozione di un Governo paritario • Sostenere azioni di formazione politica nei Paesi del bacino del Mediterraneo e azioni a favore della partecipazione alla vita sociale, culturale e politica delle donne migranti che vivono una doppia discriminazione • Promuovere la lotta alla violenza di genere e contro le donne in ogni ambito e in particolare dare impulso ad iniziative di sensibilizzazione e promuovendo azioni di prevenzione della violenza soprattutto rivolte ai giovani • Combattere con vigore la tratta di esseri umani • Sollecitare tutte le amministrazioni, in particolare quelle facenti parte di Arco Latino, ad impegnarsi nell’introduzione delle statistiche di genere e del “gender auditing” e del “gender budgeting” all’interno del proprio processo politico-amministrativo Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 106 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale • Promuovere una azione di lobby volta al rafforzamento delle politiche e degli interventi in materia antidiscriminatoria. Il Gruppo Pari Opportunità di Arco Latino è coordinato dall’Assessorato alle Pari Opportunità e Relazioni Internazionali della Provincia di Torino dal 2005. Allo scopo inoltre di promuovere la progettualità su finanziamenti europei sono stati organizzati: • Il seminario “Territorio, progettazione strategica, fondi strutturali: dall’analisi alle proposte” nel mese di luglio 2005 con l’obiettivo di definire il contesto di riferimento locale ed avviare la discussione sulle proposte per la programmazione del territorio della provincia di Torino che emergono dalla discussione del partenariato pubblico o privato. In seguito a tale evento si è provveduto a predisporre una sezione dedicata appositamente nella sezione “E come Europa” sugli atti del convegno ed alla raccolta, selezione ed inserimento di informazioni di documenti ufficiali relativi alla riforma dei fondi strutturali. • Il seminario info-formativo sul bando “Gemellaggi di Città”, rivolto ai Comuni in collaborazione con il Centro Europe Direct Torino e conseguente assistenza tecnica, sia telefonica che di persona ai potenziali presentatori di progetti. La Provincia ha inoltre preso parte alla definizione delle priorità di attuazione dei Fondi Strutturali attraverso la partecipazione ai tavoli del Comitato di Sorveglianza sui Fondi Strutturali e dei tavoli di programmazione e gestione Interreg III A e la Partecipazione alla Conferenza delle Alpi Franco – Italiane (CAFI), organismo tecnico comune d studio, programmazione e gestione del programma Interreg III. LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE La Provincia di Torino è impegnata nel perseguimento dell'affermazione dei diritti dell'uomo e della ricerca della giustizia mediante l'azione di cooperazione con i poteri locali e regionali di ogni paese (art. 2, comma 3 dello Statuto). All'interno della propria programmazione l'Ente esprime la volontà di contribuire attivamente anche attraverso le associazioni e le reti degli enti locali - allo sviluppo della pace, della solidarietà e del dialogo interculturale, sociale ed economico a livello internazionale realizzando opportune attività di animazione e di diffusione delle informazioni sulle iniziative e i progetti di cooperazione decentrata volti ad affermare i valori espressi dalle Nazioni Unite nella Dichiarazione del Millennio. La Provincia di Torino ha inoltre operato nella promozione di tutte quelle iniziative di cooperazione internazionale volte alla valorizzazione delle associazioni femminili e delle associazioni a rilevante partecipazione femminile, attraverso la promozione ed il sostegno agli eventi connessi con la creatività culturale, economica ed artistica delle donne. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 107 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale In concreto, la Provincia opera per la promozione delle seguenti attività nei Paesi del Terzo Mondo: valutazione e sostegno ai progetti di cooperazione; trasferimento di know-how; interventi a sostegno delle popolazioni colpite da emergenze ambientali, sociali e sanitarie. In questo ambito i settori di intervento sono: la solidarietà internazionale; la cooperazione decentrata con i Paesi Terzi; l’emergenza e il soccorso a favore di popolazioni colpite da calamità naturali o conflitti armati; l’educazione e la sensibilizzazione della comunità locale; l’assistenza tecnica e i contributi finanziari ad iniziative di terzi. Tra i Soggetti beneficiari (presenti nel territorio provinciale) si possono citare: enti locali; enti ed istituzioni pubbliche e private; Organizzazione Non Governative (ONG); consorzi, associazioni di ONG e di volontariato; Organismi Non Lucrativi di Utilità Sociale (ONLUS); istituzioni scolastiche, universitarie e culturali; forze economiche e sociali. Tra gli strumenti di attuazione delle politiche: 1) progetti a gestione diretta: - Cooperazione decentrata per la sicurezza alimentare nella regione di Louga – Senegal (formazione eletti) - Appoggio alla creazione di imprese femminili in Senegal 2) accordi e protocolli d'intesa attualmente in vigore con i seguenti paesi: Bihor (Romania), Provincia de La Habana e Provincia di Ciego de Avila (Cuba), Provincia di Al Haouz, Comune rurale di Tamesloht (Marocco), Kasserine Regione di Kairouan, Siliana, Zaghouan e Regione di Kairouan (Tunisia), Contea di Salt Lake (USA), Comunità Urbana di Niamey (Niger), Città di São Paulo (Brasile), Wilaya di Costantine (Algeria, 3) contributi finanziari e materiali (medicinali, attrezzature varie); In particolare sono stati accordati contributi a 16 progetti nel 2004 e 20 progetti nel 2005, a progetti di cooperazione decentrata di diversa natura (azioni per la riduzione del digital divide, rafforzamento istituzionale, lotta all’aids, minori, sicurezza urbana, salute della donna, sminamento in zone di guerra, formazione professionale, assistenza agli orfani, emergenze terremoto e tsunami) in diversi Stati (Albania, Vietnam, Bosnia, Pakistan, Argentina, Marocco, Senegal, Afganistan, Iraq, Kenia, Etiopia, Brasile, Cuba, Congo, Etiopia, Sud-est Asiatico). Esempi di tali azioni sono stati i progetti Louga, Niamey-Niger e Twinning Phare. Un’attenzione particolare è stata poi dedicata all’erogazione dei fondi di solidarietà nell’ambito dell’operazione Pro emergenza Asia - coordinato dalla Croce Rossa - come contributo urgente di solidarietà alle popolazioni colpite dal maremoto che ha interessato il sud-est asiatico nel dicembre 2004. 4) adesioni a reti di collettività locali a rilevanza internazionale: CO.CO.PA coordinamento comuni per la Pace; RECOSOL rete comuni solidali; Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace; ELSAD enti locali per il sostegno a distanza; Arco latino; Partenalia; Cafi Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 108 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La Provincia di Torino, al fine di perseguire in modo più incisivo il propri obiettivi di cooperazione decentrata, ha costituito insieme alla Città di Torino nell'anno 2004 l’Agenzia di Cooperazione degli Enti Locali - strumento in grado di agevolare le relazioni internazionali degli Enti associati valorizzandone le competenze. ALTRE ATTIVITÀ Attività preparatorie per i Giochi Olimpici e Paraolimpici Invernali Torino 2006 In tale ambito si sono svolte, in collaborazione con il Comune di Torino, la Regione Piemonte ed il Toroc, le attività di promozione per la promozione della Tregua Olimpica, ed in specifico: Uno stand della Provincia di Torino alla manifestazione in piazza “One World: le città e le culture della cooperazione internazionale” – 22-25 settembre 2005 Punti di raccolta firme di autorità e cittadini a sostegno dell’appello all’adozione della risoluzione ONU sulla Tregua Olimpica Uno stand della Provincia di Torino alla Marcia per la pace Perugia – Assisi. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 109 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : EUROREGIONE E RUOLO INTERNAZIONALE DELLA PROVINCIA dell'Asse 1: LA PROVINCIA E L'EUROPA Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 117.082,00 131.305,00 Stato Italiano 75.000,00 0,00 7.224,00 28.612,50 prevalentemente tributi e tariffe 515.826,63 491.442,65 risparmi di gestione 389.000,00 154.932,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : Totale risorse acquisite 1.104.132,63 806.292,15 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 726.232,00 571.842,15 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 271.400,00 234.450,00 0,00 0,00 106.500,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati 1.104.132,00 806.292,15 53 I.P.S.E.T. ONLUS è un’associazione costituitasi nel 1997 su iniziativa dell'Università degli Studi di Torino e della quale fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e la stessa Provincia di Torino e che si propone di stimolare la diffusione delle informazioni e armonizzare le attività esistenti nel settore della formazione internazionale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 110 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.1.2 I COLLEGAMENTI IMMATERIALI La Provincia di Torino si è da tempo impegnata nello sviluppo delle infrastrutture immateriali per l’organizzazione del territorio, coordinando la definizione degli obiettivi, progettando la realizzazione degli interventi, individuando i partner tecnologici per l’attuazione dei progetti, verificando le realizzazioni, operando in stretta relazione con gli Enti e i soggetti economici insediati nei territori oggetto delle trasformazioni nell’ottica di ridurre il digital divide54 o divario digitale. Queste azioni si inseriscono nella volontà di ricorrere con sempre maggiore frequenza a Internet quale piattaforma per le transazioni sia tra enti che tra enti e imprese. Naturalmente, promuovendo l’e-government, è in aumento l’esigenza di servizi di interconnessione sempre più veloci e omogenei su tutto il territorio provinciale. Nello specifico, in questo ambito la Provincia si deve occupare al suo interno55 di Salvaguardare e migliorare le elevate prestazioni del sistema informativo e delle telecomunicazioni dell’Ente, intervenendo sulle componenti hardware del sistema, predisponendo nuovi servizi Interpretare le esigenze e i bisogni che emergono nell’ambito dell’attività quotidiana di tutti coloro che operano all’interno dell’Ente e utilizzare le tecnologie dell’ICT per risolverli Gestire l’attività ordinaria di manutenzione della dotazione di infrastrutture informatiche e di telecomunicazione nel territorio di promuoverne l’infrastrutturazione telematica, coordinando la definizione degli obiettivi, progettando la realizzazione degli interventi, individuando i partner tecnologici per l’attuazione dei progetti, verificando le realizzazioni, operando in stretta relazione con gli Enti e i soggetti economici insediati nei territori oggetto delle trasformazioni anche per ridurre il divario digitale; favorire l’inclusione dei piccoli Comuni nei processi di innovazione che si rende necessario attuare conseguentemente al progressivo decentramento amministrativo di molte funzioni statali che individua le Amministrazioni Locali quali riferimento finale per l’accesso ai servizi da parte dei cittadini e delle imprese, per migliorare la competitività complessiva del sistema territoriale; La Provincia di Torino ha deciso di trasferire una serie di servizi alla Rete Telematica con l’obiettivo di modificarne le modalità di erogazione per renderli più efficaci, giungere a una diminuzione dei costi e ottimizzare le risorse a disposizione. La condizione necessaria per realizzare questo trasferimento era che tutte le sedi della Provincia fossero collegate alla rete Telematica e che tutti gli operatori fossero dotati di una stessa banda di trasmissione per garantire l’omogeneità. A tal fine, la Provincia si è dotata di una tecnologia chiamata VOIP56 al fine di ottimizzare le risorse: ha infatti intrapreso un progetto per utilizzare – all’interno di tutte le sedi dell’Ente – uno stesso canale per i servizi di voce e i dati digitali. 54 Con digital divide (divario digitale detto anche DD) si intende il divario esistente nell'accesso alle nuove tecnologie presenti nel mondo; in questo caso, il termine si applica alla differenza nell’accesso tra i diversi soggetti locali con i quali la Provincia collabora 55 Gli interventi che la Provincia ha attivato al suo interno sono stati inseriti in questo Asse in quanto sono fortemente funzionali al governo del territorio Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 111 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Inoltre, l’Ente ha intrapreso una serie di attività per la smaterializzazione dei documenti con il duplice scopo di velocizzare lo scambio e risparmiare risorse preziose come la carta. Sono stati introdotti alcuni elementi innovativi anche nell’organizzazione interna, prevalentemente al fine di semplificare la burocrazia e velocizzare l’azione della Provincia: - è stata introdotta la firma digitale per le delibere e le determine. La firma digitale è il risultato di una procedura informatica, che consente al sottoscrittore di rendere manifesta l'autenticità del documento informatico e al destinatario di verificarne la provenienza e l'integrità. La tecnica utilizzata per assicurare la riservatezza delle informazioni archiviate o inviate attraverso reti di computer è la crittografia. Con la crittografia, un messaggio, o più in generale, un qualunque file di dati (testo, immagini, musica) viene trasformato in un insieme di segni e simboli assolutamente privi di significato per chi non conosca la chiave giusta per decifrarli. Il certificato digitale è un piccolo file di pochi kilobyte che attesta l’identità del sottoscrittore. La firma digitale è unica rispetto ad un preciso documento; a testi diversi corrispondono firme diverse; apposta la firma digitale il documento non è più alterabile. Il processo di firma digitale richiede che l’utente effettui una serie di operazioni preliminari necessarie alla predisposizione delle chiavi utilizzate dal sistema di crittografia su cui il meccanismo si basa. - sono state sottoposte a regolamento alcune funzioni provinciali e, in particolare, le funzioni di polizia amministrativa All’interno dell’ente, nel biennio considerato, il numero di postazioni di lavoro è passato da 2.130 nel 2004 a 2.34957 nell’anno successivo. Nello stesso periodo le postazioni collegate alla intranet sono passate da 2.055 a 2.26758. In questo ambito, è significativo mettere in evidenza una serie di cifre relative al 2004 che si riferiscono all’attività ordinaria di manutenzione della dotazione di attrezzature per le telecomunicazioni: Richiesta di interventi sul sistema informativo da parte di servizi interni all’Ente (tutti gestiti tramite il sistema di gestione e smistamento automatico per area di competenza) Quasi 15.000 interventi portati a termine Rinnovo di postazioni pc Sostituzione di 850 Workstation UNIX Rinnovo di telefoni mobili Sostituzione di 650 cellulari di servizio È rilevante sottolineare che la maggior parte delle postazioni hardware sostituite non sono diventate rifiuti (peraltro difficili da smaltire) ma sono state riconvertite grazie ad un progetto di cui si è fatto promotore il carcere di Parma nell’ambito delle attività di recupero dei suoi detenuti. 56 Voice Over Internet Protocol Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province” 58 Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province” 57 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 112 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale E’ stato inoltre intrapreso un progetto per migliorare il servizio erogato dai Centri per l’Impiego e per garantire una risposta a tutte le chiamate; dal momento che gli/le addetti/e ai CPI non riuscivano a soddisfare tutte le telefonate in arrivo perché impegnati/e in altre conversazioni telefoniche, la Provincia ha adottato una modalità di gestione del flusso di telefonate che prevede lo smistamento ad altri operatori/operatrici che si occupano di una prima selezione delle telefonate. AGENDA PER LA MODERNIZZAZIONE Nel 2003 la Provincia ha promosso un progetto trasversale di modernizzazione e ottimizzazione delle sue modalità di intervento sul territorio che è proseguito anche nel 2004 e nel 2005. Questo obiettivo ha comportato un contestuale rinnovamento dell’organizzazione interna per rendere più efficace e innovativa la sua azione. Il progetto – denominato Agenda per la modernizzazione – prevedeva una serie di attività che hanno coinvolto in modo congiunto gran parte del personale della Provincia per assicurare un’azione il più possibile capillare, incisiva e capace di considerare un’ampia gamma di aspetti diversi ma collegati. Nel 2005, i Comuni della provincia di Torino coinvolti nei progetti di innovazione e di egovernment sono stati 20559. 1. In primo luogo la Provincia ha promosso il decentramento delle funzioni verso una serie di soggetti locali: questo ha comportato la sperimentazione di accordi per l’esercizio associato di alcune funzioni di tipo amministrativo. Il progetto è stato avviato con i Comuni di Beinasco, Grugliasco, Moncalieri e la Comunità Montana Alta Valle di Susa. 2. E’ stato promosso un progetto di e-government delle Province piemontesi denominato AtoB (Administration to Business) finalizzato allo sviluppo di servizi di sportello rivolti al mondo imprenditoriale. Nell'ottica della nuova concezione di pubblica amministrazione e della riforma federale (in cui l'architettura istituzionale del Paese non è più gerarchica, ma di cooperazione paritaria fra le amministrazioni) questa nuova visione trova una straordinaria opportunità di cooperazione nelle nuove tecnologie. L’iniziativa AtoB – in particolare - nasce dalla presenza sul territorio di un tessuto industriale e produttivo tra i più qualificati e radicati d’Europa, che esprime una forte domanda di un’amministrazione più efficace anche nei confronti del mondo imprenditoriale rivolta alle pubbliche amministrazioni, in specie provinciali. Tiene conto anche della massiccia devoluzione al livello provinciale di funzioni in settori dell’amministrazione pubblica tutti orientati all’utente-impresa, che hanno creato nuova domanda per le Province. Il decentramento nei settori dell’agricoltura, del mercato del 59 Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province” 60 L'e-government è l'applicazione delle nuove tecnologie della comunicazione (ICT), tra cui Internet, alla gestione del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione allo scopo di snellire le procedure burocratiche fornendo servizi e informazioni on line. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 113 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale lavoro, del trasporto merci, della tutela ambientale, hanno infatti definitivamente configurato quella particolare vocazione delle Province ai servizi per le imprese. In questa direzione è stato progettato lo sviluppo e la diffusione dell’identificazione digitale delle imprese che intrattengono rapporti con la Provincia (in particolare nei settori Lavoro Centri per l’Impiego - e Agricoltura – Ufficio Meccanizzazione Agricola); l’aggiornamento delle applicazioni per il lavoro e la formazione professionale, adottando modalità di interazione diretta da parte degli intermediari autorizzati (es. Trasmissione comunicazioni, consultazione catalogo offerte formative, iscrizioni). 3. La Provincia ha deciso di dare un nuovo impulso alle tecnologie dell’ICT61 attraverso una serie di interventi: • Progetto ISACCO, con il quale sono state adottate attività di supporto per 5 Comunità Montane e 1 Unione di Comuni • ha partecipato ad un bando europeo di un Interreg insieme alla provincia di Milano dal nome INTERALP • ha effettuato un’analisi territoriale sulle aree di Lanzo, Grugliasco e Ivrea • ha promosso un progetto di infrastrutturazione telematica del territorio: ha infatti deciso di connettere tra loro alcune aree industriali tramite la Banda Larga. Anche in questo caso, interventi di natura strettamente legati alla telecomunicazione hanno rappresentato lo strumento per favorire l’economia e lo sviluppo del territorio. La banda larga si configura come un irrinunciabile strumento per rendere possibile quella trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e produttivo, senza la quale si rischia di non riuscire a cogliere a pieno le opportunità della Società dell’Informazione. Banda larga è un "termine-ombrello" che identifica un vasto insieme di tecnologie accomunate da una peculiarità: quella di consentire il collegamento a Internet e alle Reti locali ad una velocità di trasmissione dei dati largamente superiore a quelle supportate dai modem tradizionali. Le reti a banda larga sono una delle espressioni più avanzate della tecnologia dell'informazione. Grazie alla fibra ottica queste reti sono in grado di trasportare enormi quantità di informazioni, con grande affidabilità, a velocità molto superiori rispetto ai cavi in rame tradizionali. Grazie a questa dote, le nuove tecnologie a banda larga potranno garantire la realizzazione di servizi più semplici, comodi ed efficaci - e meno costosi. In particolare, in Provincia sono state posizionate due dorsali di cavi in fibra ottica (lungo il tratto Torino-Pinerolo e lungo il tratto Torino-Ivrea). L’obiettivo del progetto era quindi quello di promuovere modalità di lavoro più economiche e favorire l’attrazione degli investimenti nelle zone interessate. Nel 2005 si è poi provveduto alla realizzazione della MAN (Metropolitan Area 61 Information and Communication Technology – Utilizzo delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 62 Utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 114 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Network63) della Provincia di Torino; sono quindi state effettuate tutte le attività e le analisi tecnologiche legate alla realizzazione della rete telematica in Fibra Ottica dell’Ente. Attuando una delibera della Giunta Provinciale che autorizzava l'acquisto e la messa in opera della Fibra Ottica dall'Università di Torino, si e' quindi giunti a collegare alcune sedi dell'Ente mediante una Fibra Ottica proprietaria, incrementando le velocità di collegamento da 10 Megabyte ad 1Gigabyte. Sono ad oggi in corso ipotesi ed analisi sull'estensione della MAN Provincia di Torino ad altre sedi. Si è inoltre ipotizzata la realizzazione della rete degli Enti Locali, coinvolgendo gli altri Enti presumibilmente interessati (per vicinanza alle tratte o alle sedi provinciali) nell'ambito della realizzazione della MAN Provincia di Torino. E’ stata inoltre prevista la possibilità di estensione della Banda Larga ad alcune scuole, potenzialmente interessate per vicinanza alle tratte o alle sedi Provinciali. Nel 2005 i Comuni in rete telematica con la Provincia sono 20564, con un incremento di 5 rispetto all’anno prima; • ha esteso la Rupar2 Piemonte, la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale a cui possono aderire tutti gli Enti locali piemontesi. Rupar Piemonte mette in comunicazione le amministrazioni, semplificando lo scambio di informazioni e di esperienze e favorendo economie di scala. Il progetto rappresenta uno strumento indispensabile per la realizzazione dei principi di e-government, poiché attraverso la rete gli Enti possono usufruire di servizi, scambiarsi informazioni e dati e ricevere aggiornamenti sulle novità della Pubblica Amministrazione. Per favorire la diffusione capillare di Rupar Piemonte e per renderla strumento operativo, la Regione Piemonte ha promosso ingenti finanziamenti al fine di dotare gli Enti delle infrastrutture necessarie a favorire la collaborazione e a promuovere l’utilizzo di strumenti e servizi applicativi. La cooperazione in rete favorisce economie di scala ed evidenti vantaggi per amministrazioni, cittadini e imprese tra cui la semplificazione dei processi amministrativi, un migliore utilizzo di risorse tradizionalmente impiegate per il trasferimento da e verso l’amministrazione centrale, un aumento di efficienza ed efficacia nelle comunicazioni, l’integrazione delle funzioni e dei servizi erogati da Enti diversi; la distribuzione telematica dei servizi stessi, con evidenti risparmi in termini di costi e tempi, la crescita della qualificazione professionale dei dipendenti pubblici. Nell’ambito del progetto, il ruolo delle province è quello di supportare e fornire assistenza agli enti locali e servizi alle imprese. In particolare, la Provincia di Torino è capofila nella gestione dei servizi on line per le imprese. 1. Ha realizzato SESAMO, un progetto di e-democracy in collaborazione con le Regioni Piemonte e Liguria e alcune province di Piemonte e Liguria. L’iniziativa aveva come 63 Rete telematica dell’area metropolitana Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province” 65 Neologismo della lingua inglese che deriva dalla contrazione di Electronic Democracy (Democrazia Elettronica) con cui comunemente si intende l'utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (in inglese Information and Communication Technologies - ICT) all'interno dei processi democratici. 64 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 115 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale obiettivo lo sviluppo di servizi informativi, consultivi e di collegamento tra gli organismi legislativi degli enti che hanno preso parte al progetto. 2. Ha moltiplicato gli interventi di carattere ordinario e strategico volti ad un ammodernamento complessivo delle strutture informatiche ed informative dell’ente, al fine di migliorarne l’efficienza e l’efficacia. In particolare si è provveduto a: • Sviluppare nuove funzionalità e nuovi software (per esempio nell’ambito della procedura di bilancio); • Migliorare il browser di navigazione internet, l’aggiornamento dei collegamenti intranet e ad applicare una generale e continua attenzione all’adeguamento dei dispositivi informatici secondo le necessità dettate dagli sviluppi tecnologici. • Proseguire l’adeguamento al D.lgs.196 in tema di sicurezza elettronica, con la migrazione del server della Provincia dietro al firewall per la protezione dei database provinciali, l’aggiornamento su tutte le postazioni di lavoro delle protezioni antivirus, il miglioramento delle procedure di sicurezza nell’accesso alle postazioni di lavoro. • Implementare l’insourcing della rete fonia/dati, attraverso l’acquisizione e la messa in opera di nuove centrali telefoniche grazie all’adesione alla convenzione CONSIP, l’implementazione e la migrazione degli apparati attivi (switch e router) e l’attivazione dell’helpdesk e del Service Level Agreement (SLA). La scelta operata ha quindi permesso di portare nel settore in oggetto una configurazione standard, facilmente mantenibile e riutilizzabile. I principali vantaggi offerti si possono così facilmente riassumere in maggior affidabilità, miglior rendicontazione degli addebiti, maggiore efficienza e servizi aggiuntivi. Nel biennio 2004-2005 è poi stata poi effettuata un’indagine sul servizio di assistenza ai posti di lavoro. Ai vari servizi forniti è stato dato un giudizio da “Molto insufficiente” a “Molto buono” per poi poter calcolare l’Indice Generale di Soddisfazione (IGS)67 sul servizio; il risultato di essa è riportato nella seguente tabella: Molto insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Molto buono Totale N° Risposte valide Ricezione e Interventi d’assistenza Interventi presso la registrazione della a distanza postazione di lavoro richiesta d’assistenza 1% 1% 0% 1% 1% 1% 19% 18% 18% 41% 41% 40% 38% 39% 41% 100% 100% 100% 144 143 142 66 Software o apparato di rete hardware o software che filtra tutti i pacchetti entranti ed uscenti, da e verso una rete o un computer, applicando regole che contribuiscono alla sicurezza della stessa. Indicatore generale di soddisfazione sul servizio: è l’indicatore unico della soddisfazione generale sul servizio di assistenza ai posti di lavoro erogato dal CSI-Piemonte, calcolato come media aritmetica tra le medie pesate delle risposte fornite a tutti gli oggetti della domanda che raccoglie la soddisfazione generale sulle fasi dell’assistenza. 67 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 116 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 82,8% IGS cliente per Servizio 83,2% 84,2% 2005 2004 83,4% 77,6% 5,8% IGS CLIENTE per anno L’indagine (eseguita su un campione d’utenti del sistema informativo provinciale) ha pertanto evidenziato nel biennio in esame un aumento di 5,8punti percentuali della soddisfazione (punteggio di 83,4 su 100 nel 2005, rispetto al 77,6% del 2004), in merito all’assistenza ricevuta in caso in malfunzionamento. LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : COLLEGAMENTI IMMATERIALI dell'Asse 1: LA PROVINCIA E L'EUROPA Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 0,00 225.818,00 766.935,00 8.191.702,98 8.226.349,18 risparmi di gestione 0,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 7.657.020,00 1.600.000,00 Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 16.074.540,98 10.593.284,18 Destinazione impieghi 2004 2005 8.374.773,57 8.993.284,18 30.987,41 0,00 investimenti gestiti direttamente 6.068.780,00 0,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 1.600.000,00 1.600.000,00 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) cosiddetti "in conto capitale": Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 16.074.540,98 10.593.284,18 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 117 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.2. LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti”) 3.2.1 SVILUPPO, LAVORO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE La Provincia di Torino esercita fin dal 1999 nuove funzioni in materia di mercato del lavoro, di orientamento e promozione della formazione, soprattutto attraverso i Centri per l’Impiego (d’ora in poi CPI). Il compito si è tradotto in un’attività di programmazione e coordinamento, ma anche di sviluppo e crescita dei CPI. L’obiettivo prioritario, che ha sotteso l’azione amministrativa soprattutto di questo ultimo anno, è quello di rafforzare la capacità dei CPI di offrire servizi a persone e imprese al fine di rafforzare il ruolo strategico nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro sul territorio provinciale. Allo scopo di prevenire la disoccupazione di lunga durata e di facilitare l’inserimento professionale nel mondo del lavoro, la Provincia ha saputo realizzare progetti specifici (a volte sperimentando modelli e azioni di sostegno all’inserimento al lavoro di persone adulte) e ha coordinato le diverse esperienze già attive sul territorio, sia pubbliche che private, attraverso una rete provinciale di servizi per il lavoro. Tra i compiti della Provincia non va dimenticato quello legato all’emersione del lavoro irregolare, gestito da un’apposita Commissione. Negli ultimi anni è poi aumentata l’attenzione nei confronti delle politiche del lavoro a favore dei cittadini non comunitari, di cui la Provincia si occupa in collaborazione con le altre amministrazioni pubbliche ed i soggetti coinvolti per la ricerca di soluzioni comuni ai problemi emersi nel territorio. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 118 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Un’attenzione particolare è stata rivolta dalla Provincia di Torino alle fasce deboli, quelle a rischio di esclusione sociale dal mercato del lavoro: donne, disabili, ex-detenuti, giovani a rischio. Dal momento che le donne rappresentano il 60% degli iscritti ai CPI (Centri per l’Impiego), i Centri per l'Impiego, ragionando in un’ottica di genere hanno spesso attivato progetti specifici di rinforzo dell’occupazione femminile, promuovendo anche corsi per le disoccupate con lo scopo di rafforzare le competenze professionali e aumentare le opportunità di occupazione. Di particolare rilievo sono poi i percorsi di inserimento offerti dai Centri per l'Impiego grazie al POR (Programma Operativo Regionale) ob. 3 FSE 2000-2006, che hanno visto le donne target privilegiato per poter fruire degli interventi. UNO SGUARDO D’INSIEME AL MERCATO DEL LAVORO 68 Si richiamano qui brevemente i dati presentati nella sezione Identità. Forza Lavoro in Provincia di Torino 2005 La forza lavoro69 presente sul territorio provinciale era composta per il 42,68% da donne e per il 57,32% da uomini nel 2004, e rispettivamente per il 43,04% ed il 56,96% nel 2005. donne uomini Le persone occupate nel territorio provinciale, salite ad un totale di 934.400 nel 2005, sono rimaste ripartite sostanzialmente equamente tra donne (42,2%) e uomini (57,8%), per un peso complessivo sull’occupazione regionale del 50,2%. Il tasso di occupazione complessivo è salito dal 51,5% al 53,3% per le donne e dal 71,3% al 72,6% per gli uomini, per un totale aumentato a sua volta dal 61,4% al 62,9%, inferiore sia alla media regionale (63,4%), sia al resto del Piemonte. Il confronto tra il 2003 e il 2004 evidenzia una sostanziale stabilità del tasso complessivo di occupazione, benché questo derivi in gran parte dal supporto di ammortizzatori sociali, ancora ampiamente utilizzati, con particolare rilevanza proprio per la provincia di Torino, dove le numerose procedure di esubero possono aver influito in misura più rilevante sulla disoccupazione e dove grava più fortemente il peso della cassa integrazione, distorcendo l’aggregato occupazionale. Tale situazione è leggermente migliorata nel 2005, con un aumento del tasso occupazionale pari a circa 1,5 punti percentuali. 68 Tutti i dati riportati in questa sezione sono tratti dall’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro Lo scopo principale della rilevazione sulle forze di lavoro è suddividere la popolazione in tre gruppi distinti: le persone occupate, quelle che cercano lavoro e il resto della popolazione. I primi due gruppi, considerati congiuntamente, formano le forze di lavoro; il terzo rappresenta le "non forze di lavoro". Nel mercato del lavoro le forze di lavoro costituiscono la cosiddetta "offerta di lavoro", che va a soddisfare la "domanda di lavoro" proveniente da imprese e istituzioni. Fonte: www.istat.it 69 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 119 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Interessante è poi notare come l’aumento del tasso di attività intercorso tra il 2004 ed Persone in cerca di occupazione il 2005 sia dovuto interamente all’aumento di attività femminile, essendo rimasto il tasso maschile invariato rispetto all’anno donne precedente. uomini Il quadro della disoccupazione70, nel corso del biennio 2004-2005, ha visto la diminuzione del tasso di disoccupazione complessivo di 1,3 punti percentuali; pertanto il 2005 ha visto l’interruzione di un andamento di stasi della disoccupazione cominciato nel 2001 e proseguito fondamentalmente invariato negli anni successivi. Nel 2004 il numero di persone disoccupate era pari a 58.700 unità, di cui il 51,8% donne, con tassi di disoccupazione pari al 7,4% per le donne e 5,1% degli uomini. Nel 2005 la situazione è migliorata, con una diminuzione delle persone disoccupate (47.500, di cui però quasi il 60% donne)) ed una riduzione, quindi, del tasso di disoccupazione complessivo, sceso al 4,8%. Tale diminuzione ha interessato in modo più forte gli uomini, il cui tasso di disoccupazione è sceso di ben 1,7 punti percentuali contro lo 0,7 delle donne. Permangono tuttavia elementi di preoccupazione: il calo della produzione industriale, la stagnazione delle esportazioni, l’intensificazione delle espulsioni dalle aziende e l’incremento della mobilità. Qui di seguito viene inserita una tabella che mette in evidenza una sintesi dei dati relativi a persone occupate, disoccupate e relativi tassi in provincia di Torino nel biennio 2004-2005: 2004 2005 donne uomini totale donne uomini totale v.a 379.400 522.100 901.500 394.300 540.100 934.400 % riga 42,10% 57,90% 100% 42,20% 57,80% 100% 55,7 75,2 65,4 57,1 75,2 66,1 tasso di occupazione 51,50% 71,30% 61,40% 53,30% 72,60% 62,90% v.a 30.400 28.300 58.700 28.200 19.200 47.500 % riga 51,80% 48,20% 100% 59,58% 40,42% 100% 7,40% 5,10% 6,10% 6,70% 3,40% 4,80% persone occupate attività persone disoccupate tasso di disoccupazione Fonte: ISTAT 70 E’ la condizione di chi non ha un'occupazione. Il comportamento si riferisce al fatto di avere effettuato almeno un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni precedenti la rilevazione. Fonte: www.istat.it Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 120 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il flusso della disponibilità al lavoro71 rilevata nel 2004 e nel 2005 risulta in progressivo calo rispetto al 2003 (che tuttavia rappresenta un anno anomalo per l’entrata in vigore della riforma dei CPI); pur tenendo conto di questo fattore, i dati relativi al 2005 risultano piuttosto simili a quelli del 2004, che a loro volta sono analoghi a quelli dell’anno precedente per quanto riguarda la composizione per fasce di età: ¼ del flusso è costituito da donne con più di 30 anni e un titolo di studio non superiore all’obbligo scolastico; seguono le donne giovani (15-29) e gli uomini ultra cinquantenni con basso livello di istruzione. Stock delle persone disponibili al lavoro 2003-2004-2005 in provincia di Torino per genere 2003 2004 2005 Variazione % disponibili al lavoro donne v.a. %col. v.a. %col. v.a. %col. ‘03-‘04 ‘04-‘05 42.922 65,1 51.293 65,2 51.947 61,6 19,5 1,28 uomini 23.029 34,9 27.342 34,8 32.430 38,4 18,7 18,6 totale 65.951 100 78.635 100 84.377 100 19,2 7,3 Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale Sono in aumento le donne disoccupate tra 30 e 39 anni e ultraquarantenni con alto livello di istruzione che dichiarano disponibilità al lavoro. Per quanto riguarda la disponibilità oraria, la quasi totalità indica l’orario standard, mentre è limitato il gradimento del lavoro notturno; inoltre, tra le forme di lavoro atipiche, c’è una propensione abbastanza elevata al lavoro part-time (75,2%); infine, le donne risultano essere meno disponibili alla mobilità: quasi il 73% (56,4% per gli uomini) non è disposta a spostarsi per lavoro oltre i confini del proprio territorio (quello del CPI di propria competenza) e il 33,5% (22,2% per gli uomini) dal proprio Comune di residenza. Per quanto riguarda le tipologie contrattuali si conferma la progressiva espansione del lavoro parasubordinato e della collaborazione a progetto e prevale il lavoro autonomo, trainato soprattutto dai servizi e dall’agricoltura (in Contratti di lavoro in provincia di Torino 2004 collegamento con il turismo, l’enogastronomia, l’industria). In provincia di Torino, i contratti di lavoro dipendente72 sono 655.900 (73,9%), mentre quelli di lavoro indipendente sono 235.600 (26,1%), con uno spostamento più lavoro dipendente orientato al lavoro subordinato del dato medio lavoro indipendente regionale. 71 Il dato deriva dalle rilevazioni fatte dai Centri per l’Impiego e considera l’insieme delle persone che si sono dichiarate disponibili al lavoro nel corso di tutto il 2004 e l’insieme delle persone che a fine 2004 risultano disoccupate e disponibili al lavoro. 72 Dati 2004 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 121 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro, nel biennio 2003-2004 si è rilevato un aumento per oltre 16.000 unità, con una crescita nel 2004 del 4,4% rispetto all’anno precedente. Persone avviate Donne Uomini Totale Avviamenti 2002-2003-2004 in provincia di Torino per genere 2002 2003 2004 variazione % v.a. %col. v.a. %col. v.a. %col. ‘02‘03-‘04 ‘02‘03 ‘04 102.943 45,4 107.992 46,3 110.699 45,5 4,9 2,5 7,5 124.003 54,6 125.277 53,7 132.792 54,5 1,0 6,0 7,1 226.946 100,00 233.269 100,00 243.491 100,00 2,8 4,4 7,3 Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale La variazione 2003-2005 delle tipologie contrattuali registra un calo diffuso e importante delle assunzioni a tempo indeterminato. La riduzione si registra in maniera prevalente per le donne. Inoltre, gli avviamenti femminili durano nel tempo meno di quelli maschili. Avviamenti 2004 in provincia di Torino per genere 300.000 250.000 200.000 Donne 150.000 Uomini 100.000 Totale 50.000 0 Donne Uomini Totale L’aumento riguarda entrambi i generi, ma è maggiore per gli uomini, con un conseguente aumento del gap rispetto alle donne: gli avviamenti maschili sono stati 132.792 e quelli femminili 110.000. Avviamenti in provincia di Torino 2004 donne uomini Le donne vengono assunte quasi esclusivamente nel terziario (80%), in particolare tra gli impiegati esecutivi in contatto diretto con la clientela e tra il personale non qualificato nei servizi ricreativi, pulizie e lavanderie; gli uomini, invece, sono maggiormente equilibrati tra industria (50,3%) e servizi (48,7%). L’andamento degli avviamenti al lavoro è stato differente in base alle fasce d’età: sono infatti diminuiti quelli per le persone tra i 15 e i 24 anni; invece le variazioni sono state positive per le altre fasce di età e in particolare per le persone con più di 45 anni. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 122 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Tra le diverse fasce di età prevalgono le donne tra 25 e 29 anni, mentre gli uomini sono per lo più avviati nella fascia minore (20-24 anni). Le donne sono maggiormente concentrate nelle età centrali (25-49 anni). Le donne sono soprattutto diplomate (30,6%) e laureate (5,1%), mentre gli uomini sono per lo più nelle fascia dell’obbligo scolastico o senza qualifica (73,5% in totale). C’è inoltre da rilevare che i dati attribuiscono l’aumento degli avviamenti tra il 2003 ed il 2004 in prevalenza alla componente straniera, soprattutto extracomunitaria (la cui componente incideva per il 16,3% del totale). Avviamenti di persone straniere in provincia di Torino 14.000 12.000 10.000 8.000 2003 6.000 2004 4.000 2.000 0 2003 2004 Le donne straniere vengono avviate soprattutto nei servizi (31,5%) con mansioni di cura e assistenza domiciliare. Gli uomini, invece, predominano in assoluto nel settore industria, specie nel comparto costruzioni. Per quanto riguarda il part-time si è registrato73 un aumento per entrambi i generi, ma con una prevalenza femminile: esso infatti rappresenta il 40% delle neoassunzioni, specie all’interno del lavoro interinale e del contratto a tempo indeterminato. Infine, l’accesso alla mobilità a seguito di licenziamento ha coinvolto nel 2004 9.945 persone, con un aumento dell’11,4% rispetto al 2003 e con una tendenza più marcata per la componente maschile (56,6%) rispetto a quella femminile (43,5%). Nel 2005 invece vi è stato un aumento di iscritti alle liste di mobilità pari a 9.266 persone (di cui il 57,23% uomini), concentrate per più di un terzo a Torino; al 31 dicembre 2005 pertanto il numero complessivo di iscritti alle liste di mobilità in Provincia ha raggiunto le 16.794 persone. La Provincia di Torino, nell’ambito delle competenze relative al mondo del lavoro, deve conseguire i seguenti obiettivi: - - 73 coordinare e governare l’operato dei Centri per l’Impiego al fine di garantire servizi diffusi e di qualità per la realizzazione di una rete provinciale di servizi per il lavoro, in collaborazione e convenzione con le diverse esperienze operative sul territorio, pubbliche e private; rafforzare i Centri per l’Impiego in termini di risorse umane, strumenti, ambienti di lavoro, sviluppo del sistema informatico SILP al fine di migliorare l’offerta dei Servizi programmare politiche attive per il lavoro e l’orientamento attraverso la definizione di progetti di prevenzione e cura della disoccupazione di lunga durata sperimentare e sviluppare un modello di valutazione delle politiche attive programmate e controllare le attività a bando Dati 2004 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 123 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La Provincia di Torino ha inoltre formulato alcuni obiettivi specifici per favorire le pari opportunità nell’accesso al mondo del lavoro: - Migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati disponibili al lavoro e di quanti sono in cerca di prima occupazione, con particolare riferimento alle fasce deboli a rischio di esclusione sociale del mercato del lavoro (quali donne, disabili, ex-detenuti, non comunitari, giovani a rischio) - Nei confronti delle donne disoccupate disponibili al lavoro, che rappresentano il 60% degli iscritti presso i CPI, sostenere la loro partecipazione ad azioni che migliorino le loro conoscenze e competenze al fine di aumentare le loro chance occupazionali nonché il tasso di attività femminile CENTRI PER L’IMPIEGO CONTRO LE TURBOLENZE DEL MERCATO DEL LAVORO I Centri per l’Impiego della Provincia offrono servizi anche alle aziende, sia per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta, sia per dare informazioni sull’apprendistato e sulle assunzioni che riguardano le persone disabili. La Provincia ha scelto di potenziare i Centri per l’impiego in un mercato del lavoro sempre più turbolento, investendo sulla formazione interna del personale dipendente dei CPI e intervenendo sull’organizzazione dei medesimi. Questa piantina mette in evidenza la collocazione territoriale dei Centri per l’Impiego nella provincia di Torino: Nel corso del 2004 sono state registrate più di 303mila pratiche amministrative relative a rapporti di lavoro instaurati da aziende localizzate all’interno del territorio provinciale. I CPI hanno visto aumentare la propria funzione rispetto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, attività che rappresenta uno degli assi strategici. Per quanto riguarda la domanda di lavoro, i Centri offrono un servizio di preselezione con inserimento della candidatura in una banca dati consultabile dalle aziende interessate all'assunzione di personale. Dal lato dell’offerta di lavoro, i Centri segnalano i lavoratori e le lavoratrici effettivamente disponibili con le caratteristiche corrispondenti ai requisiti richiesti e si occupano delle convenzioni per la stipula di tirocini formativi e di orientamento con assistenza nel percorso di inserimento in azienda. Nel corso del 2004, 3.034 imprese hanno utilizzato i CPI per cercare personale (contro le 2.637 del 2003), con un aumento del 15%. Inoltre, è cresciuta del 27,9% la richiesta di lavoratori Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 124 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale (6.775 richieste nel 2004 contro le 5.299 del 2003) e parimenti è cresciuto del 25,5% il numero dei lavoratori assunti segnalati dai CPI alle aziende. Si è quindi registrato un numero di lavoratori segnalati dai CPI pari a 16.276 unità, con 2.141 assunzioni complessive. Questi dati sono particolarmente significativi se si considerano le difficoltà economiche che hanno caratterizzato la Provincia di Torino nel 2004. Nel corso del 2005 le imprese che hanno utilizzato i CPI per cercare personale sono Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” state 3.058, con una crescita minima rispetto al 2004. La richiesta di lavoratori è arrivata a 8.140 unità, crescendo ancora di quasi il 20% rispetto all’anno precedente. Si è inoltre registrato un numero di lavoratori segnalati dai CPI pari a 20.425 unità (con una crescita del 25% rispetto al 2004). In questo quadro di crescita complessiva, c’è tuttavia un dato che va in controtendenza. Nel corso del 2004 ad esempio, i CPI non sono riusciti ad evadere 758 opportunità di lavoro, corrispondenti all’11,2% dei lavoratori complessivamente richiesti dalle imprese. Tali domande, provenienti da 392 aziende, non sono state soddisfatte in quanto si riferivano a figure non disponibili nelle banche dati dei singoli CPI. Queste opportunità sono state successivamente pubblicizzate sul sito Internet della Provincia, nella sezione “Bacheca Lavoro”, e pubblicate periodicamente su Informalavoro. Pertanto, ampliando il bacino di ricerca oltre i confini provinciali, si è riusciti a soddisfare gran parte di queste richieste. DALLA PARTE DEI GIOVANI… Nel corso del 2004 14.145 giovani si sono rivolti ai Centri per l’Impiego della Provincia di Torino. Si tratta di giovani in obbligo formativo e spesso in situazioni di disagio scolastico. L’azione dei CPI è andata nella direzione di prevenire la dispersione scolastica, rafforzare la formazione e recuperare i ragazzi e le ragazze non inseriti in nessun percorso formativo. In particolare, i CPI hanno intensificato i tirocini (nel 2004 ne sono stati attivati 2.605, più del doppio rispetto al 2003), come strumento per avviare al lavoro i più giovani. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 125 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Tirocini attivati dai CPI della Provincia di Torino Il 63,3% delle persone inserite in tirocinio sono di sesso femminile, oltre il 46% ha un’età inferiore a 24 anni, il 21% tra 25 e 29 anni, quasi il 33% ha superato i 30 anni. Rispetto al passato aumenta significativamente il numero dei giovani che fanno la loro prima esperienza di lavoro attraverso un tirocinio. … DELLE PERSONE DISABILI La Legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ha aperto nuove opportunità per le persone disabili e ha marcato un cambiamento di approccio dei CPI nei confronti delle imprese: un’attività di supporto all’impresa, di condivisione delle problematiche, di consulenza, di disponibilità a progettare insieme percorsi mirati di inserimento. Il collocamento mirato prevede: ● che le persone disabili ricoprano mansioni compatibili con le loro condizioni di salute e con le loro capacità lavorative; ● che le aziende abbiano la possibilità di inserire le persone disabili in modo produttivo nella propria organizzazione. Nel corso del 2004 e del 2005 è proseguita l’attività di revisione e aggiornamento di tutte le iscrizioni e le informazioni riguardanti le persone con disabilità disponibili al lavoro. In generale si conferma l’andamento positivo degli inserimenti lavorativi, soprattutto nelle aziende private (il 96,3% degli inserimenti contro il 3,7% imputabile ad enti pubblici), nonostante l’attuale situazione di crisi. Questa tendenza è stata generata anche dal marcato sviluppo e consolidamento di una rete di supporto agli inserimenti lavorativi (composta da enti, consorzi, associazioni, organizzazioni datoriali e sindacali del territorio), in grado di garantire maggiori capacità e celerità di intervento. I risultati finora conseguiti fanno intravedere una seria prospettiva di miglioramento delle condizioni professionali e di vita delle persone con disabilità. Si è riscontrata inoltre una crescente fiducia da parte delle imprese verso il servizio “Politiche attive del lavoro e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 126 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale dell’orientamento” e verso i CPI in generale, per la loro capacità di fornire un supporto serio e tempestivo nel trovare soluzioni ai problemi o alle sollecitazioni delle imprese. Alcuni numeri relativi al 2004 e al 2005… 9.354 persone con disabilità disponibili al lavoro iscritte alle liste per il collocamento obbligatorio della Provincia di Torino nel 2004, di cui 4.316 donne e 5.038 uomini. Nel 2005 il numero totale è salito a 10.118. 1.013 persone diversamente abili assunte nel 2005, di cui 969 presso aziende private e 402 di sesso femminile. 200 mila euro impegnati dalla Provincia per inserimento lavorativo di 20 persone con disabilità psichiatrica in carico presso i Dipartimenti di Salute Mentale delle quattro Asl di Torino 800 mila euro per progetti di integrazione e accompagnamento nel mondo del lavoro, con contratto a tempo indeterminato, di 200 persone con disabilità psichica, nell’ottica di garantire un’occupazione stabile e dignitosa per il lavoratore e per la lavoratrice e, al tempo stesso, soddisfacente per il datore di lavoro 4 mila euro spesi dalla Provincia per ogni lavoratore e lavoratrice inseriti nel progetto di inserimento lavorativo 8 progetti quadro presentati nel 2004 dalla Provincia per inserire 64 persone con disabilità …DELLE PERSONE IMMIGRATE Il sito web provinciale ha ospitato fino alla fine del periodo considerato le schede relative alla normativa in materia di lavoro e immigrazione in diverse lingue. Dal dicembre 2003 al dicembre 2004 è stato attivato il servizio di Mediazione interculturale presso i CPI di Torino, Moncalieri, Orbassano e Settimo T.se. Inoltre, dal marzo al maggio 2004, è stato attivato un intervento di mediazione interculturale, per 14 ore alla settimana, presso i CPI di Ivrea, Pinerolo, Cirié, Chivasso, Venaria e Susa. Il progetto – di natura sperimentale – aveva come obiettivo quello di realizzare l’integrazione sociale degli stranieri extracomunitari. Grazie al Progetto CO.ME - Tutti i colori del mercato – finalizzato alla parità di accesso al lavoro, si è costituita una banca dati con i riferimenti sia di persone immigrate (400) in cerca di lavoro sia delle richieste di personale da parte delle aziende. Sono stati avviati 20 tirocini formativi nel 2004 e 22 nel 2005 in imprese diverse. Sono stati stanziati 100mila euro per sostenere la creazione di imprese da parte di persone immigrate. Infine, è stato attivato dal 25 ottobre 2004, grazie alla collaborazione tra la Provincia e la Questura di Torino, un servizio che permette alle persone immigrate di prenotare via sms, presso la Questura di Torino e il Commissariato di Ivrea, il rinnovo e l’aggiornamento del permesso di soggiorno, il rilascio e l’aggiornamento della carta di soggiorno, la richiesta di nulla osta al ricongiungimento familiare, la coesione familiare da parte di cittadino non comunitario già regolarmente soggiornante ad altro titolo. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 127 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale RICOLLOCARE CHI È USCITO DAL MERCATO DEL LAVORO Per fare fronte al perdurare della crisi economica che interessa l’intero territorio, l’Amministrazione provinciale, in collaborazione con gli enti locali territoriali, ha messo a disposizione risorse proprie e regionali per favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti fuoriusciti dal mercato del lavoro. I diversi progetti attivati hanno interessato all’incirca 570 lavoratori e lavoratrici, che sono stati coinvolti in percorsi di ricollocazione e riconversione professionale. Il Progetto Accompagnamento Ricollocazione (P.A.RI.), è rivolto ai lavoratori in CIGS e in mobilità provenienti da aziende in crisi strutturale, individuate in collaborazione con le parti sociali. Il progetto è svolto in sinergia con i CPI di Torino, Rivoli, Orbassano, Settimo T.se, Moncalieri, Venaria. Complessivamente hanno aderito a P.A.RI. 148 persone, il 43,3% delle quali di sesso maschile e il 77,7% con la qualifica di operaio. Oltre il 40% dei partecipanti ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, il 27,7% tra i 30 e i 40 anni e il 29,1% oltre i 50. Sul versante delle azioni rivolte alle aziende, i contatti con le imprese sono stati 1.507. 862 aziende hanno accettato lettere di presentazione e 227 curricula professionali e profili. Sono state organizzate anche 81 visite. Gli oltre 1.500 contatti stabiliti con le aziende hanno portato a 327 colloqui. Quasi il 44% dei 148 partecipanti è stato ricollocato. Rispetto alle aziende di provenienza dei partecipanti, l’azione di P.A.RI. è stata diffusa ed è riuscita a ricollocare lavoratori di ciascuna delle aziende coinvolte nel progetto. Il Progetto C.O.R (Centri Operativi per il Ricollocamento - 1 € per ogni abitante) aveva invece l’obiettivo di ricollocare in maniera mirata i lavoratori licenziati da piccole imprese, e che quindi si trovavano in mobilità non indennizzata. I Comuni di Chieri, Ivrea, Moncalieri, Orbassano, Rivoli, Settimo T.se, Chivasso, Susa e Venaria hanno messo a disposizione, per il sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti nel progetto, 1 euro per ogni residente nel proprio territorio; la Provincia, a sua volta, ha raddoppiato la somma erogata, provvedendo anche all’elaborazione di un percorso di outplacement (supporto alla ricollocazione professionale), avvalendosi di professionisti della ricollocazione. L’azione è stata svolta in sinergia con i CPI. A seguito di un incontro di presentazione a cui hanno partecipato 488 persone su 742 convocate, 362 ex lavoratori/trici hanno deciso di aderire al progetto. Di questi, oltre il 66% è di sesso maschile e quasi il 48% con una qualifica operaia. L’età media è di quasi cinquant’anni e la maggior parte (il 49%) possiede la licenza media. Grazie a C.O.R., ben 233 delle 326 persone che vi hanno aderito hanno trovato occasioni occupazionali, mentre 12 sono ancora in fase di prova. Di queste, 150 sono state assunte, 29 hanno scelto di riqualificarsi con percorsi lunghi di formazione, 20 hanno avviato attività in proprio e 34, di fronte all’offerta di “aiuto al reimpiego”, hanno scelto di risolvere da soli il loro problema occupazionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 128 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il progetto “Ri.collocazione To.rino” (RI.TO.), promosso dal Comune di Torino con il sostegno della Provincia di Torino, ha coinvolto complessivamente 89 lavoratori in un percorso di orientamento e accompagnamento alla ricollocazione basato su una serie di attività rivolte sia ai candidati, sia alle aziende identificate come potenziale bacino di ricollocazione. Dei 78 candidati attivi, 57 sono attualmente ricollocati, mentre tre persone hanno dato le dimissioni e sono quindi nuovamente disoccupate. Il tempo medio di ricollocazione è di circa 2,7 mesi. LE INIZIATIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITÀ Si potrebbe affermare che la Provincia di Torino pensa in rosa: infatti, nella sua attività di programmazione in materia di politiche del lavoro, opera tenendo sempre presente, in una prassi oramai consolidata, due aspetti: da un lato la disoccupazione femminile, che la spinge a favorire l’inserimento professionale delle donne, e dall’altro l’attenzione nell’erogazione dei propri servizi, alla conciliazione dei tempi di chi (soprattutto donne) deve conciliare impegni lavorativi e cura della famiglia. Anche attraverso l’Osservatorio Provinciale del lavoro, la Provincia ha tratto ispirazione per definire le linee strategiche in materia di politiche per il lavoro, in un’ottica di genere, come dimostra il documento “Donne e mercato del Lavoro” che l’Osservatorio elabora annualmente in occasione dell’8 marzo. Nel corso del 2004 e del 2005 si è poi mantenuto e rafforzato il lavoro di rete e le collaborazioni con la Consigliera Provinciale di Parità, l’Assessorato alla Solidarietà Sociale e Sviluppo Risorse Umane e il nuovo Assessorato alle Pari Opportunità. Senza dimenticare che il Servizio Lavoro ha mantenuto stretti legami con il Gruppo di Lavoro Tecnico Interarea e con l’Ufficio Pari Opportunità per elaborare e monitorare tutti i progetti in corso. Con questa formula, che favorisce i rapporti tra le diverse figure, si è tentato di dare attuazione al principio di mainstreaming di genere. In questa direzione, il Servizio Centrale e i CPI hanno svolto un ruolo fondamentale. Nel corso del 2004 si è concluso il progetto “Parità nell’impiego“, per la formazione di base, sul tema delle politiche di pari opportunità, degli operatori e delle operatrici del Servizio Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro e Solidarietà Sociale; è stata costituita l’Unità Organizzativa Pari Opportunità, per raccordare le Referenti di parità operanti nei CPI e nelle strutture centrali con la Consigliera e con gli altri organismi di parità; è stata costituita la rete delle “Referenti Pari Opportunità“ con il compito di operare in sinergia con le Consigliere Provinciali di Parità allo scopo di individuare discriminazioni palesi e occulte nei luoghi di lavoro, di promuovere le pari opportunità nei luoghi di lavoro e nella gestione del rapporto orientativo, individuare opportunità e strategie per azioni positive di aiuto alle donne in difficoltà. è proseguito il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino per favorire l’adozione di iniziative utili a migliorare il contesto lavorativo, rendendolo più “amichevole” (da qui il nome del progetto) nei confronti delle lavoratrici dell’Ente. Alla base del progetto si trova un approccio basato sul valore nuovo e praticabile della conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, anche nell’ottica di favorire la crescita di carriera delle donne che lavorano nell’ente; è stato messo a disposizione un contributo (voucher) per l’acquisto di servizi alla persona, finanziato dal FSE74 per assistere i propri cari mentre si è impegnate in attività per migliorare la propria occupabilità (corsi di formazione, tirocini formativi ecc.) o si è nei primi mesi di inserimento lavorativo che permette di ottenere il rimborso delle spese sostenute per le persone a carico (figli minori, disabili ecc.) che utilizzano servizi pubblici o privati. Nel 2004 le richieste di contributo inoltrate sono state 305, per un ammontare complessivo di 466.181,34 euro. Si è concluso positivamente l’iter per 228 74 FSE 2000/2006 - Ob. 3 - Misura E1 - Linea di intervento 1 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 129 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale domande. Il 90% dei richiedenti sono stati donne. Nel corso del 2005 tali attività sono proseguite e si sono consolidate. In particolar modo la rete delle “Referenti Pari Opportunità” è diventata un riferimento stabile per la Consigliera di Parità ed il gruppo delle referenti è impegnato oramai in maniera costante in attività di informazione e diffusione della cultura di parità. Nel biennio in questione è proseguita l’attività dello Sportello Edilizia (SP.EDI.TO), nato dalla collaborazione tra la Provincia di Torino, il Comune di Torino, il Collegio dei Costruttori Edili della Provincia di Torino, le associazioni artigiane edili e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL del settore. L’obiettivo è quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in funzione delle grandi opere realizzate nel torinese e nella Regione, anche per le Olimpiadi, in un’ottica di trasparenza del mercato del lavoro e di contrasto del fenomeno del lavoro irregolare e sommerso. Nella tabella che segue vengono elencati i risultati raggiunti tra il 2003 ed il 2005, e le qualifiche possedute dai lavoratori presenti nella banca dati: Lavoratori preselezionati Lavoratori segnalati da altri CPI Lavoratori auto candidati Totale presenti in banca dati 2003 9 79 597 685 2004 719 154 111 984 2005 198 45 17 260 tot. 926 278 725 1.929 N. aziende che si sono rivolte allo sportello N. lavoratori richiesti N. lavoratori segnalati 40 174 530 64 312 905 60 123 370 164 609 1.805 Il 40% dei lavoratori presenti nella banca dati sono stranieri, in maggioranza di nazionalità rumena EURES, QUANDO IL LAVORO DIVENTA EUROPEO Attraverso EUR.E.S. (European Employment Services) la Provincia di Torino si mette in rete con il mercato del lavoro europeo, diffondendo le informazioni utili e le reali opportunità. Nella seguente tabella sono indicate le attività dell’EURES nel biennio 2004/05: Totale Contatti Organizzazione e Promozione EURES Collocamento e Consulenza Persone in cerca di lavoro Datori di lavoro Lavoratori trasfrontalieri 2004 13.136 2005 15.788 6.827 6.309 5.387 535 175 7.976 7.812 6.934 621 584 Nel 2004 inoltre il lavoro dei CPI è stato finalizzato a: potenziare la rete Eures provinciale, attraverso un’attività di promozione sul territorio e un lavoro di coordinamento, supervisione e formazione dei referenti Eures presenti presso i CPI partecipare a manifestazioni, eventi e fiere a scopo promozionale; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 130 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale attivare il job training in Portogallo; organizzare il seminario informativo “I servizi per l’impiego in Europa. Aspetti innovativi e trasferimenti di buone pratiche”. Tali attività sono continuate nel corso del 2005. OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL MERCATO DEL LAVORO Negli ultimi anni il quadro normativo in materia di lavoro, formazione e istruzione nel nostro paese è profondamente mutato. Si è assistito sostanzialmente a un processo di decentramento di compiti e funzioni in materia di collocamento e politiche attive del lavoro dallo Stato alle Regioni e alle Province. Lo scenario che si è configurato ha fatto emergere la necessità da parte della Provincia di dotarsi di uno strumento che offra un nuovo punto di vista autonomo ed efficace e di immediata ricaduta per le politiche attive del lavoro nell'ambito dei singoli CPI. L'Osservatorio Provinciale si propone di analizzare il dato del mercato del lavoro e di fornire un quadro di qualità e di tendenza per i diversi settori e per le diverse scansioni territoriali. L’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro ha impostato le attività del biennio 2004/05 secondo le quattro linee d’indirizzo disposte dal “Piano triennale di attuazione”, che prevedevano principalmente: ● l’elaborazione dei dati provenienti da fonti interne (principalmente dai CPI) e la raccolta di elaborazioni provenienti da fonti esterne; ● l’interpretazione dei dati e la proposta di azioni tese a una più efficace ricaduta delle informazioni e delle analisi svolte sui singoli CPI; ● un’attività di approfondimento nell’ambito della ricerca “Information and Communication Tecnology in Provincia di Torino”; ● una nuova attività di ricerca sul tema “Le alte professionalità nei settori automotive, aeronautica e aerospaziale”. L’impegno dell’Osservatorio è stato rivolto a fornire un quadro quantitativo e qualitativo sul mercato del lavoro, utile anche per indirizzare le scelte dell’Amministrazione in materia di politiche attive nell’ambito delle attività delle aree Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro, Solidarietà Sociale. Le analisi svolte dall’Osservatorio Provinciale si sono anche concentrate sul genere dando luogo al documento “Donne e mercato del lavoro”, che l’Osservatorio elabora annualmente in occasione dell’8 marzo. Parliamo di lavoro: il dialogo con le persone e le imprese Il sito web dei Servizi per l’Impiego della Provincia di Torino (www.provincia.torino.it/lavoro) si rivolge ai cittadini e alle imprese con lo scopo di fornire informazioni e aggiornamenti sul mondo del lavoro sia a livello provinciale sia a livello nazionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 131 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Diffonde informazioni e novità in materia di lavoro, di incontro tra domanda e offerta professionale e di politiche attive, contribuendo ad aumentare i contatti tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. La redazione del sito è realizzata da esperti in materia di diritto del lavoro che operano a contatto con la direzione del Servizio e si avvalgono della collaborazione dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. È possibile contattarla all’indirizzo e-mail: [email protected]. Nel solo corso del 2004 sono giunte a questa casella di posta circa 1.095 richieste di informazioni. TOTALE ACCESSI SEZIONE LAVORO DEL SITO WEB CPI Al sito si aggiungono inoltre: Consult@Lavoro, un servizio di consulenza on line su quesiti giuridici e applicativi in materia di mercato del lavoro. È rivolto in particolare a imprese, professionisti, operatori istituzionali che possono porre via e-mail quesiti e ricevere gratuitamente, dopo pochi giorni, la risposta. Nei due anni in esame sono pervenuti al servizio circa 300 quesiti per anno. Recruiting, avviato nell’autunno 2004 grazie a un altro importante accordo di collaborazione tra la Provincia di Torino e l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. L’obiettivo è quello di sviluppare i servizi di incontro domanda/offerta dei CPI e prevedere un canale veloce per le imprese avvalendosi della rete dei consulenti del lavoro nel rispetto dei principi di trasparenza e gratuità. Bacheca Lavoro, attiva dal novembre 2004, è lo spazio telematico che contiene le offerte di lavoro delle aziende private non soddisfatte dal servizio di preselezione interno ai CPI. È rivolto a tutti/e coloro che cercano un’occupazione o vogliono cambiare professione. Gli/le interessati/e possono rispondere a un annuncio presentandosi presso il CPI che lo ha pubblicato. Gli annunci vengono pubblicati ogni 15 giorni anche sul giornale Informalavoro redatto in collaborazione con il Comune di Torino. Prospetto Disabili On-Line. Da cinque anni è possibile compilare on-line, senza ulteriori comunicazioni cartacee e nel rispetto della sicurezza dei dati, il Prospetto Informativo Disabili, Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 132 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale obbligatorio per tutte le aziende con più di 15 dipendenti. Il sistema permette di inviare sia il prospetto valido per la Provincia di Torino sia quello di riepilogo nazionale. Le aziende che hanno utilizzato il sistema nel 2004 sono state circa 1.200, ed altrettante nel 2005. Risposta Certa. La Provincia dispone di un servizio di Call Center “Risposta certa” che ha coinvolto un significativo bacino di utenza: 71.850 contatti durante il 2004 per una media di circa 6.000 contatti al mese, e 54.341 contatti nel 2005, per una media di circa 4.600 al mese Il ricorso a un canale informativo tradizionale come il telefono è aumentato in occasione di cambiamenti rispetto alle situazioni consuete: si sono registrati picchi di contatti, per esempio, in concomitanza di azioni a sostegno dei lavoratori licenziati nei settori tessile, orafo, automobilistico, chiamati a presentare entro il 31 dicembre 2003 l’immediata disponibilità al lavoro. Ottima l’accessibilità al servizio: il livello è risultato superiore ad analoghe prestazioni offerte in ambito sia pubblico sia privato. Infatti il tempo medio di attesa prima della risposta dell’operatore di “Risposta certa” è risultato essere di 20 secondi. AZIONI CONTRO LA DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA Nel corso del biennio 2004-2005 sono proseguite le attività previste dal programma triennale predisposto in attuazione del P.O.R75. ob. 3. Il programma, finanziato dal Fondo Sociale Europeo, è finalizzato alla sperimentazione di servizi preventivi alla disoccupazione di lunga durata attraverso la realizzazione sia di azioni curative rivolte a persone disoccupate e inoccupate da lungo tempo, sia di misure specifiche da dedicare a fasce deboli a rischio di esclusione sociale. Le attività sono state avviate nel 2003 e si concluderanno nel 2006. Si tratta di attività caratterizzate dalla necessità di ricorrere alla concertazione. Lo sforzo che la Provincia ha fatto in questo ambito rappresenta una concretizzazione della volontà di stabilizzazione del mercato del lavoro che è uno degli aspetti principali del programma di mandato del Presidente. Nella programmazione triennale delle attività si è previsto di attivare servizi di accompagnamento al lavoro (orientamento, breve formazione, inserimento in tirocinio) a favore complessivamente di 13.357 persone così distribuite nelle diverse annualità: 4.022 nella prima annualità 4.022 nella seconda annualità 5.313 nella terza annualità Nel periodo compreso tra marzo 2003 e dicembre 2004 sono state coinvolte 8.465 persone (delle quali 1.310 hanno svolto un colloquio preliminare di accertamento della loro disponibilità). Le restanti sono state coinvolte durante la terza fase del progetto, attivata nel 2005. Sono state inoltre invitate alla presentazione dei programmi 39.576 persone: il 58% di queste ha partecipato ai diversi incontri e il 35% ha dato inizialmente la propria disponibilità a partecipare ai percorsi proposti. 75 Programma Operativo Regionale 2000-2006 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 133 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L’attività di convocazione ha riguardato persone da inserire nel 48% dei casi in attività di tipo preventivo, nel 41% di tipo curativo, nel 7% dei casi in programmi a favore di fasce deboli e nel 4% a favore di disabili. Delle 8.465 persone che hanno partecipato ai diversi programmi proposti, 1.352 sono state avviate al lavoro (1.014 a tempo determinato e 338 a tempo indeterminato). Con riferimento a queste ultime, i rapporti di lavoro registrati sono in totale 2847, in media circa 2 occasioni di lavoro per ciascun soggetto avviato. Delle 1.352 persone avviate al lavoro, il 64% ha partecipato a programmi di tipo preventivo, il 29% a programmi di tipo curativo. Quest’ultimo è un risultato interessante considerando che in questi programmi sono state inserite donne disoccupate di lungo periodo di età superiore ai 35 anni e uomini con professionalità deboli sul mercato del lavoro di età superiore ai 45. LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : SVILUPPO, LAVORO, VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse 2004 2005 Unione Europea 3.411.815,91 4.259.970,45 Stato Italiano 1.541.397,99 1.538.626,00 18.350.338,57 2.183.722,72 da altri soggetti: Regione Piemonte (*) da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 9.113.812,99 11.683.785,56 risparmi di gestione 0,00 27.574,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 23.433,20 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite 32.417.365,46 19.717.111,93 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 29.375.205,55 16.020.009,48 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 2.992.159,91 2.696.807,55 50.000,00 393.800,20 0,00 606.494,70 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati 32.417.365,46 19.717.111,93 (*) per il solo 2004 = bando occupati P.O.R. 15,4 M€ Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 134 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.2.2 ORIENTAMENTO E FORMAZIONE Si è compiuto, in questi anni, da parte dei Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e della Regione Piemonte, un graduale trasferimento di funzioni verso le Province, per le attività di orientamento finalizzate al lavoro, e per la formazione professionale. Oggi la Provincia di Torino dispone di circa 600.000 euro (trasferimenti regionali per il 2004/2005) e destina 400.000 euro di fondi propri per le attività di supporto alle autonomie scolastiche. La Provincia svolge un ruolo attivo e strategico nel programmare la complessa offerta formativa, nel supportare attivamente le autonomie scolastiche e, infine, nel prevenire la dispersione scolastica. Sullo sfondo dell’azione politica provinciale si trovano le indagini, effettuate dalla Provincia stessa riguardanti: il fabbisogno di formazione, la dispersione scolastica, il sistema della formazione continua, il mercato del lavoro e le modalità di accesso al mondo lavorativo dopo il conseguimento del titolo di studio. Gli interventi e i progetti realizzati vengono condivisi con altri soggetti e sono pensati per incrociare quanto più possibile i bisogni del mondo produttivo, per incentivare lo sviluppo locale, i patti territoriali, l’attuazione delle politiche comunitarie. Rimangono, tuttavia, ancora due limiti all’azione della Provincia. Il primo è da ricondurre all’incertezza sulla disponibilità e sull’entità delle risorse economiche, che provoca difficoltà di programmazione. Il secondo, più culturale, fa riferimento alla scarsa diffusione nell’opinione pubblica, e anche nelle istituzioni o negli altri enti pubblici, dell’importanza delle azioni di innalzamento della scolarità e della formazione della popolazione. PENSANDO AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE: DISPERSIONE SCOLASTICA E SUCCESSO FORMATIVO Quando la Provincia rivolge il suo sguardo al mondo giovanile, quello in stato di diritto-dovere all'istruzione e alla formazione ovvero alle persone sopra i 13 anni, si trova di fronte a due fenomeni complementari: la dispersione scolastica e il successo formativo. Conoscere e monitorare i movimenti, i titoli di studio, le mobilità, i passaggi e i trasferimenti, gli abbandoni, il tipo di occupazione, diventa indispensabile al fine di giungere ad una programmazione di offerte formative congruenti. Parte da qui la consapevolezza che nel territorio provinciale ci sono ragazze e ragazzi fuori da ogni percorso scolastico. L’obiettivo è di ricondurli/e efficacemente alla formazione, per aiutarli/e ad ottenere un diploma o una qualifica, sempre più necessaria in un mercato del lavoro complesso. Le attività di orientamento e di formazione progettate per i/le giovani includono quelle a favore delle persone disabili, anche attraverso la partecipazione ad accordi di programma e tavoli di zona. C’è, più in generale, un reale impegno della Provincia nel sostenere economicamente le autonomie scolastiche nei progetti di inserimento e integrazione rivolti anche agli allievi stranieri, nonché ai percorsi serali o di recupero per gli adulti. Qui va considerata anche tutta Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 135 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale l’attività sostenuta nelle scuole rispetto ai tirocini (sperimentazione di tirocini di qualità) e al raccordo con il mondo del lavoro e delle imprese. CESEDI, A DISPOSIZIONE DELLE SCUOLE Il Centro Servizi Didattici (CeSeDi) è un organismo che mette a disposizione delle scuole di ogni ordine e grado del territorio di Torino e provincia, una serie articolata di opportunità formative per docenti e studenti, di strumenti per la progettazione didattica e di servizi a supporto delle autonomie scolastiche. In linea con il passato, progetti e servizi sono pensati coerentemente alle esigenze della nuova scuola dell'autonomia, alla quale non servono soltanto percorsi progettuali già definiti, ma strumenti per sviluppare progetti autonomi, occasioni di scambio di esperienze didattiche, supporti tecnico-scientifici. Questi nascono dal dialogo con Istituzioni pubbliche, Enti e Associazioni del territorio e dal costante confronto con i vari attori del mondo della scuola e si propongono di sostenere e promuovere l'autonomia e l'innovazione possibile. Per quanto riguarda gli ambiti tematici riguardanti Intercultura, Legalità, Diritti; Storia del Novecento; Metodologie didattiche; Orientamento universitario; Scienze e territorio, Arte e spettacolo, sono stati proposti nell’anno 2005: 36 progetti (seminari modulari, uscite didattiche, soggiorni, laboratori) rivolti alle scuole superiori che hanno visto la partecipazione di 1116 classi (stimabili in 22.320 studenti) 14 corsi e 6 seminari per docenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno fornito formazione a 1089 insegnanti 2 convegni che hanno registrato la partecipazione di 700 persone Con specifico riferimento al numero delle istituzione scolastiche superiori presenti sul territorio provinciale sono state coinvolte 93 su 96 Autonomie scolastiche. PROGETTO SCUOLALAV Grazie ad un Protocollo di intesa tra la Provincia di Torino, le Istituzioni scolastiche, la Camera di Commercio, l'Unione Industriale di Torino e altre Associazioni di Categoria, viene offerta la possibilità agli/alle studenti/esse di svolgere degli stage in azienda della durata di 3-4 settimane nei mesi tra giugno e luglio. Qui di seguito si riporta una tabella che riassume i dati relativi al progetto nei due bienni 20032004 e 2004-2005: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 136 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale MODULI DI PREPARAZIONE ALLO STAGE STAGE DI QUALITÀ CON CONTRIBUTI SUOLALAV VISITE AZIENDALI REALIZZATE NELLE 2003-2004 2004-2005 Circa 500 ragazzi/e Circa 300 ragazzi/e 100 ragazzi/e 120 ragazzi/e 12 per circa 240 25 per circa 500 ragazzi/e IMPRESE DELLA PROVINCIA ragazzi/e MODULI RIVOLTI ALLA CONOSCENZA DEL MONDO DEL LAVORO 4 per circa 100 ragazzi/e 15 per circa 300 ragazzi/e Circa 400 ragazzi/e / / 14 per circa 400 SEMINARIO SU UNA GIORNATA DI STAGE MONITORAGGIO DATI LICEO GRAMSCI DI IVREA MODULI METTERSI IN PROPRIO COLLABORAZIONE CON MIP IN La percentuale – in media – dei maschi è pari al 40-45% rispetto al totale. LA PROVINCIA E I GIOVANI. ALCUNI NUMERI La Provincia ha collaborato o operato in modo congiunto (per orientamenti, tirocini, progetti di integrazione, raccolta dati) con oltre il 70% del totale delle istituzioni scolastiche e formative (nel biennio considerato, 95 scuole medie superiori, 1 in più rispetto al 2003). Per rintracciare e identificare i casi da trattare sono stati effettuati 4000 contatti (1916 sono stati contatti diretti) e 3000 alunni/e incontrati/e nelle classi 2000 colloqui informativi e 1500 consulenze individuali; 300 accompagnamenti in formazione. ORIENTAMENTO SCOLASTICO Le attività dell’Orientamento si rivolgono a: Associazioni (un progetto di orientamento è stato specificamente sulle Pari Opportunità); Altri enti ed istituzioni (istituzioni scolastiche e formative, enti locali, consorzi socioassistenziali); Studenti/esse dai 13 ai 18 anni stato di diritto-dovere all'istruzione e alla formazione Genitori e insegnanti Se rispetto alle attività di orientamento non esistono azioni specifiche riconducibili alle politiche di genere, rispetto alla dispersione scolastica e formativa si registrano due aspetti interessanti: si tratta di un fenomeno quantitativamente limitato per la popolazione femminile; tuttavia, quando esiste, esso si presenta con tratti più gravi e con maggiori difficoltà di recupero a causa di radicati fattori culturali di stereotipi di genere. LA FORMAZIONE PROFESSIONALE La formazione professionale viene gestita dalla Provincia di Torino attraverso tre azioni principali: la programmazione (individuazione di priorità legate alle caratteristiche e ai fabbisogni espressi dal territorio), la gestione amministrativa (pubblicazione dei bandi di erogazione delle risorse stanziate, gestione della fase istruttoria, rendicontazione e liquidazione dei Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 137 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale finanziamenti) e il monitoraggio delle attività finanziate (realizzazione di azioni di sorveglianza e valutazione dell’efficacia e dell’impatto). Sono coinvolti nei percorsi di formazione professionale diverse categorie di persone: a. Studenti/esse 14-18 anni b. disoccupati/e c. occupati/e (direttive Formazione continua a domanda aziendale e Formazione continua a domanda individuale) d. lavoratori e lavoratrici assunti con contratto di apprendistato e. iscritti/e a corsi riconosciuti dalla Provincia di Torino (a libero mercato) I soggetti accreditati destinatari di finanziamento sulla Formazione Professionale in provincia nel 2005 sono stati 869. L’andamento negli ultimi anni è stato il seguente: 313 nel 2002, 857 nel 2003, 625 nel 2004. Le persone iscritte ai corsi in Provincia di Torino nel 2005 sono state 79.058. L’andamento che ha caratterizzato gli ultimi quattro anni è stato abbastanza discontinuo, con 49.554 iscritti/e nel 2002, 105.347 nel 2003, 96.361 nel 2004. a. Studenti/esse 14-18 anni Nel 2004 e nel 2005 la Provincia di Torino ha indetto per ciascun anno un bando dal titolo Diritto dovere a seguito del quale sono stati attivati 148 corsi e a cui hanno partecipato circa 2.700 allievi/e nel 2004, con un investimento complessivo di 37 milioni di euro. Nel 2005 i corsi attivati sono stati 138, cui hanno partecipato circa 2.500 allievi/e con un investimento totale di 35.6 milioni di euro. b. La formazione per disoccupati/e È certamente prioritario per la Provincia di Torino intervenire in modo efficace sulla prevenzione e sul contenimento della disoccupazione -attività finanziate dalla Direttiva “mercato del lavoro” – MDL. La strategia formativa, attuata in questa direzione, si è sviluppata su quattro livelli (quattro Assi) per altrettanti obiettivi significativi ed è consistita in corsi strutturati che hanno coinvolto diversi soggetti del sistema formativo provinciale. Asse A. Sviluppare e promuovere politiche attive del lavoro per combattere e prevenire la disoccupazione e favorire l’inserimento e il reinserimento di giovani e adulti nel mercato del lavoro. Asse B. Promuovere le pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro, con particolare attenzione per le persone che rischiano l’esclusione sociale (portatori di handicap, detenuti, cittadini stranieri, giovani a rischio). Asse C. Promuovere la formazione professionale, l’istruzione e l’orientamento nell’ambito di una politica di apprendimento lungo il corso della vita al fine di migliorare l’occupabilità e promuovere la mobilità professionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 138 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Asse E. Promuovere la partecipazione e la mobilità professionale delle donne nel mercato del lavoro e l’imprenditorialità femminile. Direttiva Mercato del Lavoro Annualità 2003/2004 (31/08/2004) SCADENZA RILEVAZIONE Annualità 2004/2005 (31/08/2005) Risorse stanziate (totale) 62.824.600,00* 52.000.000,00 Risorse stanziate Asse Pari Opportunità 4.085.136,00 Numero corsi presentati 2.440 2.142 Numero corsi finanziati 1.569 1.206 Numero allievi (totale) 21.327 16.827 Numero allievi Asse E (pari opportunità) 1.120 1.355 (8,1% sul totale) 5.228.175,00 (10,1% sul totale) c. La formazione per occupati/e Partendo dal presupposto che i lavoratori e le lavoratrici occupati/e, oggi, hanno bisogno di una formazione e di un aggiornamento continuo, la Provincia ha utilizzato due bandi per l’erogazione di finanziamenti; uno su domanda delle aziende e l’altro su domanda individuale76. La Formazione continua a domanda aziendale mira a perfezionare le competenze dei lavoratori/e occupati/e nel settore pubblico e privato in campo tecnologico, scientifico, culturale, amministrativo, organizzativo e manageriale che intendono migliorare le proprie conoscenze e competenze. Si tratta di corsi strutturati (in aula) o individuali all’interno dell’impresa (anche di associazioni temporanee di imprese e consorzi) o dell’ente beneficiario oppure è possibile ricorrere al cosiddetto voucher formativo a parziale copertura dei costi di partecipazione a corsi promossi da soggetti terzi. In questo ambito, la priorità pari opportunità è stata indicata nel 62% dei corsi ammissibili (pari a 3.680 corsi) durante il 2004, ed è salita al 75% (pari a 2889 corsi) nel 2005 Il voucher ricevuto dai/dalle beneficiari/e può arrivare ad un valore massimo complessivo di 1000 Euro, a copertura di una quota non superiore all’80% del costo dei corsi contenuti in un apposito catalogo dell’offerta. Nella tabella sottostante sono elencati i dati relativi alle attività finanziate nell’ultimo il bando (2004/2005) è stato prorogato a fine 2005 con ulteriori finanziamenti 76 Per precisione: la Direttiva Formazione continua a domanda aziendale e la Direttiva Formazione continua a domanda individuale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 139 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale DIRETTIVA Formazione Continua Individuale ANNUALITA’ 2002/2003 2004/2005* Risorse stanziate totali 2.846.004,53 Euro 3.726.567,02 Euro Risorse stanziate sull’Asse E (pari opportunità) 1.403.661,50 Euro 1.916.177,27 Euro Numero di voucher erogati 6.094 6.969 Importo medio voucher 447,15 475,33 Numero di corsi attivati 664 618 Le risorse stanziate per la misura E1 hanno rappresentato il 51,4% del totale destinato alla Formazione continua Individuale d. La formazione per apprendisti/e Per quanto riguarda il capitolo dell’apprendistato, per tutta la durata del rapporto di lavoro il datore di lavoro ha diritto all’esenzione degli oneri contributivi, previdenziali e assistenziali connessi a patto che impartisca o faccia impartire all’apprendista assunto/a la formazione necessaria per diventare un/a lavoratore/trice qualificato/a. Tale formazione è finanziata dalla Provincia di Torino attraverso la Direttiva “apprendistato” e consiste nell’assegnare ai soggetti attuatori, individuati nell’ambito del sistema formativo provinciale, un voucher del valore di 1300 Euro per ogni apprendista iscritto/a ai corsi. Gli apprendisti/e possono scegliere le attività formative nell’ambito di un apposito catalogo dell’offerta. DIRETTIVA APPRENDISTATO 2003 e 2004 SCADENZA RILEVAZIONE Al 31/12/2003 Al 31/12/2004 Al 31/12/2005 Risorse stanziate (totale) 15.435.211,00 18.990.292,00 10.323.000,00 15.435.211,00 11.950.000,00 15.031 10.507 Corsi 852 Progetti 55 Corsi 519 Progetti 77 Risorse impegnate (totale) Numero voucher erogati (allievi) Numero corsi attivati e. La formazione per iscritti/e a corsi riconosciuti dalla Provincia di Torino La Provincia di Torino può anche riconoscere corsi di formazione professionale non finanziati dai bandi provinciali, realizzati dalle agenzie formative e da soggetti proponenti anche diversi, purché accreditati presso la Regione Piemonte. Tali corsi, conformemente agli standard formativi previsti dalla Regione Piemonte, riguardano principalmente i seguenti profili professionali: • • • • acconciatori agenti di affari in mediazione agenti e rappresentanti di commercio alimentaristi Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 140 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale • • • • • • estetiste gestione rifiuti operatori socio-sanitari professioni turistiche somministratori di alimenti e bevande trasporti CORSI RICONOSCIUTI ANNUALITA’ 2003 2004 2005 Corsi riconosciuti 537 538 520 Corsi attivi 590 645 652 Operatori/trici 99 105 99 Allievi/e finali 5175 6670 6823 Allievi/e idonei/e 4967 5832 5916 Attestati rilasciati 19730 20832 21714 Sperimentazione del Biennio integrato Con l'anno scolastico 2003-2004 sono stati attivati a Torino e provincia sette bienni orientativi di istruzione integrati con la formazione professionale (circa 140 allievi/e), finanziati nell'ambito della Direttiva Disoccupati 2003-2004. Nell’anno scolastico 2004/2005 è proseguita questa sperimentazione con l’attivazione di 61 bienni orientativi di istruzione integrati con la formazione professionale, con circa 1100 allievi/e. L'iniziativa della Provincia di Torino ha coinvolto scuole (Istituti tecnici e Istituti professionali) e agenzie di formazione professionale su progetti mirati ad arricchire l'offerta formativa rivolta ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado, favorire una scelta consapevole del percorso di istruzione o formazione successivo, contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. I voti alla formazione Nell’ambito delle attività di analisi sull’impatto e gli effetti delle spese sostenute per le attività formative nel territorio provinciale, è stata completata nel corso del 2004 una ricerca commissionata dalla Provincia di Torino alla società di consulenza Apri. La ricerca analizza tutte le attività svolte dalla Provincia: 5090 corsi nel 2004, con il coinvolgimento di 58800 allievi/e nelle attività formative per disoccupati/e, occupati/e, apprendisti/e, per un totale di spesa di 119,3 milioni di Euro. L’indagine, che ha riguardato tutte le azioni coordinate77, ha messo in evidenza livelli di gradimento generalmente elevati per quanto riguarda gli aspetti tecnici (strutture, attrezzature, accessibilità) anche se con alcune differenze di valutazione tra gli/le utenti dei master e gli/le apprendisti/e. Giudizio positivo per i/le docenti per la loro competenza e capacità di adattare il programma alle esigenze degli/delle utenti, mentre in alcune aree sono risultate criticità, in particolare per quanto riguarda l'integrazione con il territorio. Nel corso del 2005 si è tenuto un seminario di approfondimento di tre giornate rivolto agli interlocutori interni della Provincia, per rendere fruibili ai/alle partecipanti alcuni aspetti della 77 Esclusa la Direttiva Formazione continua a domanda individuale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 141 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale ricerca che potessero fornire un valido ausilio al personale degli uffici nella comprensione delle problematiche più rilevanti e dei tratti peculiari che caratterizzano i diversi ambiti formativi, nonché una giornata aperta anche a un numero limitato di soggetti esterni, per riflettere sulle problematiche della valutazione e del monitoraggio e sulle prospettive di miglioramento e sviluppo. Ricerca Provincia di Torino - ISFOL78 Sono stati valutati gli esiti della prima sperimentazione dei voucher individuali per la formazione continua (Direttiva Formazione continua a domanda individuale) erogati tra il 2002 e il 2003 tramite una ricerca condotta dalla Provincia di Torino in collaborazione con l’ISFOL. Oltre all’approfondimento sulle caratteristiche e sulle modalità di interazione della domanda e dell’offerta di formazione in un quadro riconducibile alla logica del libero mercato, sono state definite alcune linee guida finalizzate alla sperimentazione di soluzioni e modelli di semplificazione delle procedure di finanziamento della formazione professionale. I risultati sono stati raccolti nella pubblicazione “La formazione individuale dei lavoratori. Strumenti, pratiche, opportunità”. In sintesi, dalla ricerca è emerso che: - la formazione per il lavoro può essere interpretata come formazione per un lavoro possibile - la partecipazione alla formazione non è necessariamente indirizzata al solo mercato interno - le motivazioni che inducono all’accesso a questo tipo di formazione sono molteplici: svolgere meglio la propria prestazione attuale, acquisire competenze utili a possibili percorsi di carriera, prevenire l’obsolescenza professionale, coltivare aspettative di cambiamento, apprendere competenze che potrebbero in futuro rivelarsi utili nell’attività formativa e non solo L’intervento della Provincia ha mobilitato una domanda in grandissima parte di tipo effettivamente individuale; inoltre, il successo di corsi per il conseguimento di competenze funzionali ( inglese, informatica,…) dimostra la rilevanza dei bisogni formativi che non sono solo riconducibili a una formazione per il lavoro prestato ma anche ad altri interessi e motivazioni. Quaderno Formazione e lavoro La Provincia ha pubblicato un volume, realizzato in collaborazione con la Città di Torino, che raccoglie alcune ricerche dedicate ai temi dell’istruzione, della formazione professionale, dell’orientamento e, in generale, delle politiche attive del lavoro in un’ottica di migliore coordinamento degli indirizzi e di maggiore integrazione tra i servizi degli enti locali più vicini ai cittadini. Progetto COLMARE La Provincia di Torino ha promosso il progetto COLMARE79 con l’obiettivo di rivolgersi ai/alle giovani che, al termine dell’obbligo scolastico, scelgono di intraprendere un percorso lavorativo 78 Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 142 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale nell’apprendistato, mettendo a loro disposizione percorsi didattici e materiali adeguati. In questo modo si è voluto integrare il supporto di tipo normativo e organizzativo alla realizzazione degli interventi con quello programmatico e culturale affidando a esperti di didattica la realizzazione di percorsi modulari di apprendimento. La Provincia ha inteso in questo modo mettere a disposizione dei/delle giovani e degli/delle insegnanti materiali che consentano di consolidare le proprie competenze linguistiche e matematiche come componenti essenziali delle competenze di cittadinanza. Il dialogo con i cittadini, uomini e donne Oltre all’ordinaria accoglienza dell’utenza realizzata dagli uffici dei vari servizi e alla diffusione di cataloghi, materiale promozionale e altra documentazione, la comunicazione e interazione con i cittadini avviene attraverso siti web dedicati: - Sito web istituzionale della formazione professionale (utenti e operatori) - Sito web “Orientarsi” dedicato all’orientamento formativo - Sito web “Montagnalavoro” – Osservatorio sulle attività e professioni di montagna - Sito web dei servizi e dei centri per l’impiego - SINFOD – Sistema informativo per l’orientamento e la didattica Come si è già segnalato in precedenza, uno degli assi su cui si è mossa la Provincia di Torino è stato quello di promuovere la partecipazione e la mobilità professionale delle donne nel mercato del lavoro. L’attenzione verso politiche di pari opportunità è passata attraverso il riconoscimento effettivo di una priorità nell’erogazione dei finanziamenti ai corsi che rispettino espressamente requisiti riferiti alle pari opportunità sia nella selezione dei destinatari di tali azioni sia nella definizione dei contenuti e dei programmi. Nella tabella seguente viene riportata una sintesi dei dati relativi a questo ambito di competenza della Provincia nel 2004: DIRETTIVA N. CORSI N. ALLIEVI FINANZIAMENTO (MILIONI DI EURO) 2004 2005 2004 2005 2004 2005 MERCATO DEL LAVORO (corsi per disoccupati) - così ripartiti: 1000 1206 16000 16827 47 52 corsi pluriennali di qualifica e corsi 381 79 6000 27 Acronimo di COmpetenze Linguistiche e MAtematiche da rigeneraRE Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 143 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale di specializzazione e post-diploma corsi per utenti dell'area del disagio 123 2000 6 percorsi integrati con la scuola 125 2000 2 master 45 700 4 formazione permanente 272 4300 4.5 corsi per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro 54 1000 3.5 DIRITTO/DOVERE (obbligo formativo) 140 138 2500 2500 33.5 33,5 OCCUPATI /E 2200 3335 18500 26736 17 16 PIANI AZIENDALI CONCORDATI CON LE PARTI SOCIALI (L. 236/93) 150 278 1500 1776 2 1 APPRENDISTI/E 1000 Corsi 519 15000 10507 15.5 11,9 FORMAZIONE CONTINUA A DOMANDA INDIVIDUALE 600 664 5300 6969 3 3,7 Classi prenotate Classi prenotate 1.3 ORIENTAMENTO PER L'OBBLIGO FORMATIVO 800 TOTALE 5090 58800 119.3 I NODI CRITICI L’amministrazione provinciale ha intensificato le attività di monitoraggio attraverso nuove modalità di campionamento delle azioni sottoposte a controllo e la definizione/ridefinizione delle procedure e dei dispositivi riguardanti tutte le attività coordinate. Nel corso del 2005 sono state effettuate le seguenti verifiche secondo le diverse Direttive coordinate dalla Provincia: Direttiva Disoccupati - Mercato del Lavoro (Agenzie formative) : 101 verifiche. Sono state effettuate verifiche in tutte le sedi operative e in alcune sedi occasionali; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 144 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Direttiva Diritto Dovere (Agenzie formative) : Sono state effettuate due verifiche su tutti i corsi finanziati (137) per un totale di 274 verifiche; Direttiva Apprendisti (Agenzie formative) : 51 verifiche da maggio 2005. Sono state effettuate verifiche su tutti gli operatori finanziati per quadrimestre 2005, per almeno un corso per operatore. Direttiva Occupati (Aziende) : 143 verifiche di monitoraggio su corsi avviati con il bando 2004, iniziati entro il 26/5/2005, oltre a 12 verifiche su corsi in avvio anticipato sul Bando 2005. Nell’ambito delle attività verificate su questa direttiva, sono state rilevate su 15 corsi gravi irregolarità, tali da determinare la necessità di dare luogo ad esposti alla Procura della Repubblica Direttiva Formazione Continua a Domanda Individuale (Agenzie formative) : 16 verifiche di monitoraggio con verbale sperimentale su corsi avviati sul Bando 2004, a partire da novembre 2005 Sono state inoltre effettuate 20 verifiche su corsi riconosciuti. A fianco delle verifiche amministrative sono stati introdotti strumenti in grado di valutare periodicamente e sistematicamente la qualità delle azioni finanziate e l’impatto da esse generato. Nel 2005 il servizio Monitoraggio delle attività di formazione professionale della Provincia di Torino, in collaborazione con il Servizio Organizzazione e Qualità, insieme con gli altri servizi delle Province piemontesi che si occupano di Formazione Professionale, ha avviato una sperimentazione con l’obiettivo di mettere a punto una serie di strumenti per rilevare alcuni aspetti relativi alla qualità delle attività formative erogate dalle Agenzie. In particolare, sono stati predisposti diversi questionari da distribuire agli allievi durante le verifiche in itinere per rilevare, tra le altre cose, il livello di soddisfazione degli stessi sull’esperienza di formazione. Nei mesi scorsi è stata effettuata una prima sperimentazione di questi strumenti di rilevazione in riferimento ai target diritto/dovere e apprendisti della Provincia di Torino. Questi primi risultati evidenziano un’elevata soddisfazione delle ragazze e dei ragazzi che hanno frequentato i corsi del “diritto/dovere”, e comunque, al termine dei corsi, entrambi i gruppi sono abbastanza soddisfatti tenendo conto di quelle che erano le rispettive aspettative prima di iniziare il percorso formativo. Per quanto riguarda il giudizio sugli aspetti organizzativi del corso, gli allievi coinvolti nell’indagine esprimono valutazioni mediamente positive. I ragazzi del “diritto-dovere” appaiono maggiormente soddisfatti degli apprendisti, soprattutto riguardo le attrezzature dei laboratori, le attrezzature di supporto alla didattica e il materiale didattico. Per quanto riguarda i giudizi sugli insegnanti, si rileva che entrambi i target sono mediamente soddisfatti, soprattutto per la disponibilità che viene dimostrata, ma questa volta sono gli apprendisti a far registrare i livelli più alti di gradimento. L’obiettivo strategico è di far sì che tali strumenti, assieme all’attività di controllo, diventino non soltanto in grado di interagire sistematicamente con la programmazione delle attività ma anche con il sistema di accreditamento regionale. E’ stato d’altra parte notato che l’intervento della Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 145 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Provincia ha mobilitato una forte domanda in grandissima parte di tipo individuale; inoltre, il successo di corsi per il conseguimento di competenze funzionali ( inglese, informatica,…) dimostra la rilevanza dei bisogni formativi che non sono solo riconducibili a una formazione per il lavoro prestato ma anche ad altri interessi e motivazioni. Relativamente alla formazione per l’apprendistato permane la necessità, al fine di garantire la costruzione di un catalogo dell’offerta di corsi più articolato, di definire standard specifici sulla formazione trasversale, sulla formazione tecnico-professionale e sulle attività complementari (valutazione requisiti in ingresso, supporto alle imprese, formazione tutor, valutazione e certificazione). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 146 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : ORIENTAMENTO E FORMAZIONE dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 0,00 Regione Piemonte 117.147.137,67 97.051.190,66 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 587.388,69 612.326,80 risparmi di gestione 180.465,50 262.000,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite 117.914.991,86 97.925.517,46 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 117.894.491,86 97.893.744,46 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 18.000,00 31.773,00 2.500,00 0,00 0,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 117.914.991,86 97.925.517,46 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 147 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.2.3 DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE E CREAZIONE D’IMPRESA L’azione della Provincia in materia di attività produttive si fonda in primo luogo sul diritto/dovere, riconosciuto dalla legge, di rappresentanza e tutela degli interessi generali del proprio territorio: questo, conseguentemente, comprende il sostegno allo sviluppo. La Provincia di Torino - nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali - ha inteso agire per uno sviluppo economico, sociale ed ecocompatibile del territorio, ovvero uno sviluppo sostenibile. Ciò ha significato un impegno al rilancio delle aree soggette a declino industriale e un sostegno Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino”Andrea Vettoretti” – Autore: Giuseppe Fidone concreto e articolato all’imprenditorialità. In particolare, l’Ente si è mosso lungo tre direttrici principali: a. sul versante della finanza, anche innovativa, e l’accesso al credito b. sulla concertazione-patti territoriali e marketing c. sulla diffusione dell’innovazione tecnologica e l’impresa in proprio. a. ACCESSO AL CREDITO E AL MONDO DELLA FINANZA INNOVATIVA Pic venture Pic Venture, ovvero il Mercato Informale dei capitali di rischio per le piccole e medie imprese della provincia di Torino era una convenzione tra la Provincia di Torino e Banca Mediocredito Gruppo UniCredito Italiano, con la partecipazione della Regione Piemonte e delle Associazioni di categoria. L’obiettivo strategico era quello di contribuire al consolidamento del tessuto imprenditoriale, favorendo il contatto tra i progetti imprenditoriali e i potenziali investitori, creando luoghi ed opportunità di incontro fra i diversi soggetti. Attraverso Pic Venture la Provincia ha favorito l’accompagnamento di piccole e medie imprese nel loro sviluppo potenziale, poiché esse hanno potuto disporre di un servizio di primo orientamento e di accompagnamento sui mercati informali dei capitali di rischio per le imprese. Le imprese in cerca di capitali hanno potuto così contattare investitori istituzionali (società di venture capital80, fondi chiusi e merchant bank), investitori privati (business angels) e altre imprese con cui avviare partnership finanziarie e industriali. Il Servizio di Pic Venture era rivolto non solo ai/alle nuovi/e imprenditori/imprenditrici o ai nuovi progetti imprenditoriali, ma anche alle aziende che intendevano crescere o espandersi all’estero o creare una joint venture. L’attenzione al mondo della finanza comprende anche la finanza innovativa e la finanza etica e sociale. La Provincia di Torino, sempre nell’ambito del progetto Pic Venture, ha organizzato nel 2004 un incontro su Finanza Etica e Sviluppo Locale Sostenibile, nella convinzione che le 80 Sono società che apportano capitale di rischio per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 148 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale organizzazioni di finanza etica che praticano la microfinanza e la finanza sociale rappresentino un valido partner per gli attori pubblici poiché incentivano uno sviluppo locale socialmente ed ecologicamente sostenibile e favoriscono la realizzazione di progetti di welfare mix. Il progetto si è concluso nel 2004. Imprenditori Personali Le crescenti esigenze di flessibilità e la crescente competitività imposta alle aziende dallo sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione dei mercati hanno favorito lo sviluppo di nuove attività e il consolidamento di nuove professioni e nuove tipologie di lavoro. In particolare, accanto alle forme di lavoro autonomo e di lavoro dipendente si è andata affermando la categoria dei lavoratori e delle lavoratrici parasubordinati, che presenta contemporaneamente aspetti tipici sia del lavoro autonomo che di quello subordinato. Imprenditori Personali è un progetto ideato e promosso dalla Provincia di Torino che istituisce un servizio di supporto nel campo previdenziale, fiscale, di orientamento formativo e d'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Il progetto si rivolge a professionisti/consulenti, non iscritti ad Albi professionali e senza casse previdenziali specifiche, con o senza partita Iva, che appartengono alle due categorie professionali dei lavoratori autonomi e dei lavoratori para-subordinati. Il progetto si è concluso nel 2004. Progetto PROVIN per la crescita delle PMI Il progetto Provincia Innovazione - avviato nel 2002 – è un’iniziativa voluta dalla Provincia di Torino e organizzata in collaborazione con il Corep81 che prevede l’istituzione di dottorati di ricerca attraverso l’istituzione di borse annuali rivolte a giovani laureati/e con meno di 35 anni, per lo sviluppo di progetti innovativi nelle piccole e medie imprese (PMI). Obiettivo strategico di tale progetto era consolidare i collegamenti tra il Sistema della Ricerca ed il Sistema Economico locale, creando pertanto condizioni economiche favorevoli affinché gli investimenti pubblici per l’innovazione finora realizzati, in particolar modo dalla Provincia, raggiungessero condizioni di massima efficacia creando un circolo virtuoso tra imprese, strutture di supporto all’innovazione e Centri di Ricerca Pubblica. La Provincia ha erogato 33 borse di studio; tuttavia, in aggiunta a queste, sono state attivate altre 3 borse biennali finanziate dalla CCIAA (108.000 Euro) per un totale di 36 borse e di relativi progetti attivi in altrettante imprese della Provincia di Torino. Il progetto ha coinvolto 38 PMI della provincia di Torino, 51 giovani laureati/e e 19 Dipartimenti universitari, per un impegno di 1,4milioni di euro. I/le giovani laureati/e hanno sviluppato progetti di innovazione sotto la supervisione dei ricercatori del Politecnico e dell’Università di Torino. 81 Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 149 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale I Ciber Cafè’ La Provincia di Torino, insieme a 20 Comuni e a 7 Comunità Montane, ha promosso nel 2003 un Progetto Strategico triennale inerente i processi comunicativi-informativi ed aggregativi dei/delle giovani: una rete di centri sul modello degli Internet Cafè che hanno come loro destinatari/e, e come loro diretti gestori, i/le giovani stessi/e. Il percorso è stato intrapreso a seguito di un’attività di analisi e osservazione del mondo giovanile da parte di osservatori locali a seguito della quale le istituzioni coinvolte hanno avvertito l’ urgenza di operare per migliorare l’ efficacia del sistema di risposte alle esigenze dei/delle giovani, in particolare a quelle di tipo comunicativo, aggregativo e di protagonismo. I Centri assolvono pertanto a due funzioni: creare uno spazio di aggregazione sociale e culturale per la comunità locale dei giovani e sviluppare alcune attività commerciali, gestite da giovani imprenditori quali ad esempio bar, ristoranti, vendita di prodotti tipici, musica o libri, affitto di video, corsi di danza, teatro, ecc., affinché il Ciber cafè sia in grado di autosostenersi dal punto di vista economico. Il primo Ciber cafè è stato aperto a Grugliasco; la sua sede è collocata in una struttura di 4.000 mq, su due piani con ampio dehor esterno ed area verde. Le attività che si possono fare al suo interno sono di vario tipo: dal ciber cafe’, alla ristorazione, all’uso di internet, applicazioni dello stesso con web radio, fino ad arrivare a corsi di informatica, il tutto accompagnato dalla musica. La connotazione che si è voluta attribuire è di tipo musicale e socio-culturale. La cultura d’impresa e il Controllo di Gestione nelle PMI e nelle Imprese Artigiane La Provincia di Torino ha voluto sostenere anche presso le imprese artigiane del suo territorio una cultura d'impresa: è stato fornito un supporto affinché le imprese locali introducessero tecniche di gestione aziendale finalizzate ad analizzare i costi industriali, a realizzare attività di programmazione attraverso sistemi di "budgeting e reporting", a dotarsi di programmi informatici specialistici per migliorare l'utilizzo delle tecniche di contabilità industriale. Questo progetto della Provincia si è contraddistinto per la sua concretezza e operatività, e ha dato luogo ad un lavoro utile alle piccole e medie imprese e alla loro capacità competitiva. In particolar modo si è provveduto ad analizzare la situazione delle PMI e delle Imprese Artigiane per individuarne i punti di forza ed i punti deboli, suggerendo nel contempo dei possibili interventi per sfruttare i primi e ovviare ai secondi. I risultati del progetto sono stati presentati in un incontro su La competitività delle PMI. Istruzioni per l’uso. Il progetto si è concluso nel 2004. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 150 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale PROGETTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE82 L’iniziativa, che ha avuto luogo nel 2005, prevedeva tre diversi progetti: 1. Progetto IES Marocco. Incontri bilaterali tra imprese italiane e marocchine in Marocco. Il progetto - che si articola in tre fasi - ha l’obiettivo di creare contatti tra imprese italiane e marocchine in una prospettiva di cooperazione economico-commerciale nel settore turisticoalberghiero. Il budget complessivo per la realizzazione degli interventi programmati è stato finanziato per il 50% dalla Regione Piemonte e per il restante 50% dalla Provincia di Torino. Le attività svolte sono le seguenti: programmazione della seconda fase dell’iniziativa di internazionalizzazione, in collaborazione con l’Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo: studi di fattibilità e ricerche di mercato; incontri bilaterali a Casablanca fra imprenditori/imprenditrici italiani/e e i partner commerciali marocchini e visite in aziende locali; organizzazione di incontri con le imprese per la valutazione delle strategie aziendali più idonee ad una corretta penetrazione del mercato marocchino: analisi dei risultati raggiunti durante le missioni all’estero e studio di un percorso ad hoc per ciascuna impresa; pianificazione e studio della fase conclusiva del progetto, in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio estero ed approvazione di atto di Intesa per la realizzazione delle attività progettuali. 2. Progetto Promozione del comparto produttivo cinematografico piemontese. Il progetto ambisce a promuovere il “sistema cinema” piemontese in ambito internazionale, attraverso la valorizzazione della sua filiera produttiva e delle imprese che lo costituiscono. In questo contesto si è realizzato un filmato promozionale, denominato Torino Piemonte Production Facilities, in cui sono state pubblicizzate non solo le aziende del settore, ma anche Torino come “città del cinema”. Il filmato è stato presentato nell’ambito dei più importanti Festival internazionali del cinema (Berlino, Cannes, Locarno, Venezia, Londra), durante eventi organizzati ad hoc, rivolti ai produttori e ai distributori di pellicole internazionali. Torino Piemonte Production Facilities è anche il titolo dato alla brochure, su cui sono riportati i loghi degli Enti finanziatori e dei partner istituzionali del progetto. Il budget complessivo per l’attuazione delle iniziative programmate è stato finanziato per l’80% dalla Regione Piemonte e per il restante 20% dalla Provincia di Torino. Le attività svolte sono state: monitoraggio della produzione del filmato e delle brochures; incontri a Cannes, Locarno e Venezia per il monitoraggio degli eventi promozionali e contatti con i produttori internazionali; 82 Si evidenzia che tutti i progetti di internazionalizzazione rientrano nell’ambito dei finanziamenti DOCUP. Misura 1.1.b. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 151 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale pianificazione delle attività con Film Commission Torino Piemonte, partner esecutivo del progetto ed approvazione di atto di Intesa per la realizzazione delle attività progettuali; organizzazione degli eventi collaterali al progetto (es. il Turin Book Film Bridge, nell’ambito del Salone del libro di Torino, l’International Broadcasting Convention (IBC) di Amsterdam e la proiezione del filmato al Centro Congressi Torino Incontra il 9 novembre 2005). 3. Progetto SI-MEX. Nel 2005 è stato avviato il progetto SI-MEX a sostegno delle piccole e medie imprese piemontesi costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma che intendono commercializzare i propri prodotti in Messico. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire agli/alle imprenditori/trici piemontesi un’opportunità di crescita attraverso un’attività di internazionalizzazione volta a favorire incontri bilaterali tra imprese italiane e messicane, per un proficuo e duraturo interscambio commerciale, anche in vista di una futura delocalizzazione produttiva. Le attività svolte durante il 2005 possono essere così riassunte: organizzazione degli incontri con Assot S.r.l., partner operativo del progetto, per la pianificazione delle attività progettuali; stesura del progetto e presentazione della domanda di finanziamento alla Regione Piemonte; studio e realizzazione del materiale promozionale. L’importo complessivo del budget è stato finanziato per l’80% dalla Regione Piemonte, per il 10% dalla Provincia di Torino, e per il restante 10% dal ASSOT S.r.l. DESTINATARI/E I/le destinatari/e coinvolti/e sono stati in particolar modo gli/le imprenditori/trici (anche artigianali), liberi/e professionisti/e, società di venture capital e società finanziarie b. LA CONCERTAZIONE TERRITORIALE, TRA PATTI TERRITORIALI E MARKETING TERRITORIALE Il rilancio delle aree a declino industriale passa anche attraverso la capacità di concertazione e di coinvolgimento di tutti gli attori economici e sociali, nonché la capacità di attrarre nel territorio provinciale i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Per favorire questo tipo di sviluppo la Provincia si è proposta di raggiungere due obiettivi strategici: l’attivazione di iniziative di Patto Territoriale - come elemento fondamentale di politiche concertate - ed il servizio di accompagnamento, tutoraggio e assistenza per la creazione di nuove imprese. La Provincia di Torino ha scelto questo tipo di strategie poiché oggi i processi di sviluppo si basano sempre di più sulla qualità e sulla competitività dei sistemi territoriali, che non comprendono solo ricchezza e qualità dell’apparato produttivo ma anche la diversificazione delle attività. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 152 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Patti Territoriali In Provincia di Torino sono attivi 8 Patti Territoriali (più 3 patti territoriali tematici su agricoltura e pesca) collocati sull’intero territorio torinese. Tra le attività realizzate dalla Provincia nell’ambito dei Patti Territoriali nel 2004 si segnalano: il monitoraggio e l’attuazione di protocolli, in particolare quello sull’Ambiente, sulle Pari Opportunità e sulla Formazione (nel cui ambito si sono svolte le attività legate al ruolo dei Patti Territoriali nell’assegnazione del punteggio trasversale sullo sviluppo locale) ; la rimodulazione delle risorse sia per quanto riguarda le opere infrastrutturali (progetto banda larga) sia per l’apertura di nuovi bandi per le imprese. Il criterio di valutazione per la formazione della graduatoria dei rispettivi bandi di rimodulazione dei Patti Territoriali per le imprese si è basato su indicatori che sottolineano una forte attenzione e sensibilità verso le questioni sociali e ambientali (occupazione, assunzione di lavoratori fuoriusciti dai cicli produttivi, incremento della presenza femminile in azienda, agricoltura multifunzionale e certificazione di prodotto, processo o filiera); un processo di regionalizzazione, in accordo con la Regione Piemonte, per l’assegnazione delle risorse destinate alla programmazione negoziata dal Cipe, all’interno della ripartizione del fondo per le aree depresse; l’attività di marketing territoriale nell’area del Patto territoriale Torino sud, del Patto del Canavese, del Patto del Sangone e del Patto Territoriale della Stura (in quest’ultimo caso è anche avvenuta la visita delle delegazioni di affari dello Stato di Taiwan); 83 Il Patto Territoriale è Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 153 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale il bando del Patto Territoriale del Po e l’attivazione da parte della Regione Piemonte dell’accordo di programma quadro sviluppo locale con il Ministero dell’Economia, nato dall’esperienza dei Patti territoriali; le reti tra gli attori locali coinvolti nella concertazione, per consentire lo scambio di informazioni e la diffusione di buone prassi: ciò ha costituito uno strumento decisivo per dotare il territorio di vantaggi competitivi, potenziando le infrastrutture al servizio delle imprese e valorizzando le risorse umane; gli incontri dei Tavoli di concertazione e le riunioni del Coordinamento Provinciale al fine di elaborare un progetto per la diffusione della società dell’informazione, in particolare l’accesso alle reti di banda larga. A tal proposito, secondo il Ministero per le attività produttive, i Patti Territoriali della Provincia di Torino si collocano al vertice della scala nazionale sia per quantità di risorse pubbliche investite, sia per la capacità d’intervento: tre dei Patti dell’area torinese fanno parte dei 25 che il Ministero colloca nell’area di eccellenza. I numeri 70 milioni € sono le agevolazioni riconosciute alle imprese beneficiarie dei Patti nel 2004. 3.396.340 € è il finanziamento pervenuto dal Ministero delle Attività Produttive a copertura dei costi di gestione dei patti territoriali La seguente tabella evidenzia le agevolazioni alle imprese e le opere infrastrutturali suddivise per Patto per l’anno 2004: Patto Richieste Risorse erogate ( in euro) AREA TORINO SUD (misto) (R84) 156 14.137.792,99 CANAVESE (R) 180 15.096.178,13 CANAVESE (R) (Agricolo e pesca) 36 897.543,36 CANAVESE 1^ RIMODULAZIONE 6 468.834,97 154 11.047.939,68 59 8.700.293,89 106 9.878.886,11 44 2.997.336,26 PINEROLESE(R) SANGONE(R) STURA (R) VALLI DI SUSA (Agricoltura e pesca)(R) ZONA OVEST DI TORINO (Agricolo) (R) 70 3.505.150,51 ZONA OVEST TORINO - 1.a RIMODULAZIONE 15 1.202.874,34 109 16.832.974,47 935 84.765.804,71 ZONA OVEST TORINO(R) Totali Patti Territoriali provincia di Torino Per l’anno 2005 le attività svolte sono evidenziate dai risultati raggiunti in termini di numero ed entità delle agevolazioni erogate; le stesse sono esplicitate nelle tabelle di seguito riportate: 84 (R)=Risorse già precedentemente non utilizzate e rimesse a bando Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 154 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale PATTI TERRITORIALI ANNO 2005 INCENTIVI N. Agevolazione erogazio Erogata ni 38 945.168,96 47 3.170.897,56 75 3.706.204,04 PATTI TEMATICI AGRICOLTURA E PESCA CANAVESE VALLI DI SUSA ZONA OVEST TOTALE PATTI TEMATICI TOTALE PATTI GENERALISTI E TEMATICI PATTI TERRITORIALI GENERALISTI 160 7.822.270,56 1063 92.331.546,45 INCENTIVI N. erogazio Agevolazione ni Erogata CANAVESE 199 16.474.785,26 AREA TORINO SUD 173 15.086.030,00 SANGONE 67 9.722.516,29 STURA 133 11.647.288,96 PINEROLESE 175 11.710.225,48 ZONA OVEST 117 17.372.900,13 CANAVESE 1° RIMOD 11 598.281,18 ZONA OVEST 1° RIMOD 27 1.778.158,59 ZONA OVEST 2° RIMOD TOTALE PATTI GENERALISTI 1 119.090,00 903 84.509.275,89 Inoltre, nel corso dell’anno 2005 sono state avviate le erogazioni relative alle rimodulazioni dei seguenti Patti Territoriali: PATTI TERRITORIALI Agevolazione concessa CANAVESE Agricoltura e Pesca € 506.357,99 AREA TORINO SUD € 3.618.160,00 SANGONE € 2.531.390,00 STURA PINEROLESE € 3.079.620,00 VALLI DI SUSA Agricoltura e pesca € 1.061.970,00 Totale € 10.797.497,99 Risorse per l'attuazione di un'infrastruttura di Banda larga, in corso di realizzazione CANAVESE € 2.059.252,54 SANGONE € 2.195.937,55 STURA € 959.936,37 PINEROLESE € 1.730.547,90 Totale € 6.945.674,36 Sempre nel corso dell’anno 2005 è stata adottata la scelta politica di destinare le risorse indicate nella tabella a fianco per realizzazione di un’infrastruttura di Banda larga. I Piani Integrati d’Area (PIA) Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. la TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 155 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Strettamente legata all’idea e alle finalità dei Patti Territoriali, si trovano i 6 Piani Integrati d’Area, una serie di interventi legati da una logica integrata di sviluppo. L'iniziativa di definizione dei Piani Integrati d’Area si inserisce in modo coerente nelle attività che la Provincia di Torino ha avviato, a partire dal 1997, per il sostegno allo sviluppo locale durevole attraverso la programmazione negoziata. Tale azione si è concretizzata nel sostenere, incoraggiare, accompagnare le iniziative di programmazione negoziata realizzate sul territorio e che oggi lo caratterizzano interamente. Attraverso le azioni dei PIA, la Provincia garantisce il monitoraggio, il coordinamento e l’assistenza ai Comuni nelle fasi di realizzazione dei progetti, soprattutto per quanto concerne le variazioni degli stessi e l’attività di rendicontazione. L’esperienza di governance sul territorio provinciale ha arricchito l’Ente di nuove competenze, realizzando nel contempo una rete di relazioni e costruendo significativi rapporti di fiducia con tutti gli attori locali, siano essi Enti Locali, Organizzazioni di rappresentanza di interessi diffusi o di categoria, Istituzioni di ricerca o singole imprese. L’attività si è sviluppata partendo dall’animazione del territorio: partecipazione e promozione di incontri, diffusione delle informazioni riguardo l’attività dell’Ente e le potenzialità di intervento, raccolta di istanze di intervento, di bisogni e di attese delle comunità locali. Tra i principali obiettivi va segnalata la necessità di aumentare la capacità attrattiva del territorio sia per gli investimenti locali che per gli investimenti esterni attraverso misure integrate di localizzazione, agevolazione e formazione. In alcuni casi, in una fase preliminare alla progettazione vera e propria, è stata affidata ad Enti di Ricerca Universitaria l’analisi del territorio, delineando così punti di forza e debolezza su cui far leva o di cui giovarsi per le necessarie compensazioni; si è così realizzata una programmazione di territorio che - in un contesto di risorse scarse - ha consentito di individuare gli interventi e le azioni di sistema con l’identificazione delle fonti di finanziamento anche nell’ottica del futuro periodo di programmazione europeo 2007-2013. Grazie alla concertazione con gli attori locali, nel 2004 sono stati inserito nei PIA 47 nuovi progetti, giungendo così ad un totale di 186 interventi. Piani Integrati d’Area della Provincia di Torino Anno 2005 PIA Torino 2006 Torino Sud Collinando 2000-2006 Dei Due Fiumi Soggetto promotore Patto Territoriale delle Valli di Susa Patto Territoriale del Pinerolese Patto Territoriale Torino Sud Comune di Pino Torinese Patto Territoriale del Po e Investimenti complessivi Finanziamento N. progetti DOCUP finanziati Totale liquidato 8.615.070,82 4.255.998,88 17 1.510.792.00 6.802.905,44 3.807.591,27 18 2.133.163,00 19.345.037,36 9.871.384,89 29 4.642.777,00 1.376.251,57 761.048,78 6 421.830,00 14.796.785,81 9.349.887,47 21 4.357.616,00 85 I Piani Integrati d’Area sono progetti finanziati nell’ambito dell’Asse 3.1.a (Sviluppo locale e valorizzazione del territorio) del DOCUP della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000-2006. Il DOCUP è il documento unico di programmazione per le aree a declino industriale e rurale del Piemonte, periodo 2000-2006. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 156 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Patto Territoriale della Stura Del Canavese e Patto Territoriale del Canavese Biellese PaysSage Provincia di Biella Accompagnare Patto Territoriale del Sangone e Patto lo sviluppo locale Territoriale della Zona Ovest TOTALE 17.396.604,22 10.956.719,00 56 6.286.685,00 2.597.665,96 1.740.000,00 6 0,00 34.139.807,75 19.648.010,27 36 8.554.905,00 105.070.128,93 60.390.640,56 189 27.907.768,00 I distretti industriali La Provincia inoltre partecipa attivamente alle attività dei Distretti Industriali e dei relativi Comitati; in questo ambito, sono state individuate sul territorio provinciale 5 aree distrettuali legate al settore della meccanica. In vista dell’attuazione dei bandi regionali, sono state raccolte le proposte di intervento infrastrutturale, indirizzando le scelte in coerenza con gli assi strategici di sviluppo locale delineati dalla programmazione regionale e nel contempo verificando l’interesse dei soggetti imprenditoriali anche attraverso le proposta di intervento presentate e la coerenza di tali proposte con la realizzazione delle infrastrutture proposte dagli Enti. L’attività di concertazione ha condotto alla definizione delle proposte presentate in modo coerente con i risultati emersi dall’attività di animazione e progettazione e su tale base sono state selezionate le proposte da supportare per il finanziamento e il cofinanziamento ed il reperimento delle ulteriori risorse necessarie alla realizzazione. Ciò ha consentito di valorizzare e rafforzare le progettazioni integrate d’area sia in riferimento ai progetti in via di conclusione sia in relazione all’utilizzo delle risorse “aree sotto-utilizzate a disposizione della Regione Piemonte”. La Provincia ha proseguito l’attività di governance monitorando gli stadi di avanzamento dei progetti e supportando gli Enti Locali nell’attività amministrativa di richiesta delle erogazioni. Il marketing territoriale La Provincia di Torino ha incaricato il Dipartimento Interateneo Territorio, il Politecnico e l’Università degli Studi di Torino della definizione delle linee strategiche di marketing territoriale che contengano specifiche azioni sperimentali da realizzarsi nei Patti Territoriali dell’Area Torino Sud e del Canavese. Questi progetti sono strettamente legati alle esperienze dei Patti Territoriali: infatti, attraverso il marketing territoriale, la Provincia intende mettere in moto processi di crescita locale capaci di coniugare lo sviluppo economico-occupazionale con la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio, dell’ambiente e delle produzioni tipiche. Si tratta di valorizzare le potenzialità del sistema locale e di garantire una visibilità al territorio locale che sia percepibile da parte di investitori esterni. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 157 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Qui di seguito sono riportati alcuni esempi: - Nell’ambito del Patto Territoriale dell’Area Torino Sud sono state individuate 3 azioni-pilota: il territorio di Torino Sud come “polmone verde e crocevia d’itinerari culturali sportivi ludici”; come “polo dell’alta formazione”; come “parte integrante del sistema della progettazione e dell’ideazione industriale”. - Nell’ambito del Patto Territoriale del Canavese sono state individuate 2 linee d’azione sul territorio come “laboratorio della società della conoscenza” e come “IV Polo turistico del Piemonte”. - Relativamente al Patto del Sangone, è stata avanzata la proposta di collaborazione tra il Dipartimento di Ricerca Sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte Orientale e la Provincia di Torino per l’attivazione e la gestione di un piano di marketing territoriale in grado di valorizzare quanto già esiste nell'area del Sangone, rendendola più attraente per gli investitori esterni. - Nell’ambito del Patto Territoriale della Stura, la Provincia di Torino ha attivato politiche di marketing del territorio attraverso la firma di un accordo di convenzione con l’Università degli Studi di Torino (corso di Laurea in Scienze del Turismo). La finalità è di promuovere e vendere attraverso la Rete il territorio alle imprese (T2B, territory to business) e ai cittadini (T2C, territory to consumers: turisti, studenti, lavoratori). L’attenzione verso il tema delle pari opportunità è testimoniata da tre aspetti. Il primo, riguarda il fatto che in gran parte dei Patti della Provincia, è stato sottoscritto un Protocollo sulle pari opportunità. Il secondo richiama la realizzazione del progetto “Rete di parità nello sviluppo locale” ed, infine, il terzo aspetto riguarda i bandi di rimodulazione delle risorse (emanati nella primavera del 2004) dove l’indicatore delle pari opportunità è diventato così importante da garantire un punteggio maggiore. Va infine ricordato che nelle politiche di concertazione che portano ai Patti Territoriali, sono stati attivati appositi Tavoli di concertazione e Protocolli d’Intesa sulla tematica pari opportunità. La Provincia di Torino ha tra i propri compiti istituzionali quello di assistenza ai Comuni, in particolare a quelli di minori dimensioni. Nell’ambito di queste attività l’amministrazione provinciale, in collaborazione con il Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese, ha avviato a partire dal 2002 il progetto “Forum – Comunità di Mestiere”. Rivolto ai dipendenti e alle dipendenti dei Comuni, il progetto è finalizzato a ottenere un confronto continuo tra figure professionali che svolgono la stessa attività con un duplice beneficio: da un lato rappresenta un efficace strumento di aggiornamento professionale, dall’altro costituisce un canale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni del territorio possono individuare modalità comuni nello svolgimento dei propri compiti istituzionali. Per favorire la partecipazione dei dipendenti e delle dipendenti comunali delle diverse zone della Provincia, i Forum vengono organizzati presso le sedi dei Circondari e presso il Comune di Cambiano, più vicino all’area metropolitana e a copertura della zona est del territorio provinciale. Nel corso degli anni 2004 e 2005 sono stati realizzati rispettivamente 23 e 17 forum per le categorie professionali della Polizia Municipale, Tecnici, Uffici finanziari, Servizi demografici, Segretari comunali. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 158 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale FARE IMPRESA: METTERSI IN PROPRIO E APRIRSI ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA Lo sviluppo dell’imprenditorialità passa anche attraverso l’innovazione tecnologica e la sua diffusione nelle piccole imprese. La Provincia di Torino ha inteso il proprio ruolo dotando il territorio di strumenti di supporto per la creazione d'impresa: si è quindi realizzato86 un servizio di accompagnamento, tutoraggio ed assistenza per gli/le aspiranti imprenditori/trici denominato Mettersi in Proprio (MIP). Lo scopo è quello di sostenere la nascita di nuove realtà aziendali rivolte a prodotti e servizi ad alto contenuto d’innovazione ambientale e tecnologica. Vi è infatti la necessità di supportare il sistema produttivo favorendo, contemporaneamente, l’adozione di processi più ecoefficienti in termini di consumo di risorse ambientali, di produzione di rifiuti, di emissioni inquinanti, di utilizzo del suolo, nonché di riduzione dei rischi per la popolazione ed i/le lavoratori/trici in un’ottica di responsabilità sociale delle imprese. Il MIP è un progetto attivo da oltre un decennio ed è cofinanziato dall’Unione Europea (FSE), dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Piemonte. Il MIP inoltre è strettamente collegato al sostegno dato dalla Provincia di Torino agli Incubatori di imprese innovative ed ai Parchi tecnologici operanti nel territorio provinciale i cui obiettivi sono complementari a quelli del MIP. Gli Sportelli per la creazione d’impresa, collocati presso le sedi degli Sportelli Unici per le Attività Produttive presenti all'interno dei Comuni e/o delle Comunità Montane, si trovano a: Torino, Chivasso, Ivrea, Ciriè/Lanzo, Orbassano, Moncalieri, Settimo T.se, Pinerolo, C.M. Alta Valle Susa, Rivoli, Castellamonte, Santena. Agli sportelli possono accedere tutti coloro che intendono realizzare una nuova iniziativa imprenditoriale all'interno del territorio della provincia di Torino e sono interessati a valutarne la concreta fattibilità. Alcuni numeri.. Per il 2004: 4892 le persone che hanno contatto il servizio 2771 gli appuntamenti fissati 2356 gli utenti che hanno intrapreso un percorso organico di accompagnamento, con supporto nell’elaborazione del piano d’impresa e tutoraggio; di questi 1311 sono stati uomini (55,65%) e 1045 donne (44,35%); 214 i business plan realizzati 205 le nuove imprese che hanno creato più di 300 posti di lavoro diretti; i tipi di impresa sono eterogenei: dall’asilo nido al commercio elettronico e di prossimità, dal restauro artistico ai laboratori di analisi e ricerca, dall’enogastronomia di qualità alle nuove tecnologie. 371 Soci/titolari delle aziende, di cui 220 uomini (59,30%) e 151 donne (40,70%). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 159 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Per il 2005: 5823 contatti; 1926 utenti hanno seguito il percorso di accompagnamento, di cui 1119 uomini (58,10%) e 807 donne (41,90%); 164 business plan realizzati; 170 nuove imprese avviate; 281 Soci/titolari delle aziende, di cui 159 uomini (56,58%) e 122 donne (43,42%). E’ da rilevare che, in collaborazione con gli Atenei universitari torinesi, sono stati aperti nel corso del 2005 due nuovi sportelli MIP per attività di orientamento, formazione, consulenza e rivolti specificamente agli/alle aspiranti imprenditori/trici di aziende innovative. Significativa è la presenza di imprenditoria giovanile (34% dei soci sotto i 30 anni) e femminile (46,7%). I dati riportati sottolineano la selettività del percorso, che mira ad accentuare gli elementi di qualità dei progetti d’impresa. Infatti, considerando l’elevatissimo numero di microimprese presenti nel nostro territorio, non si tratta tanto di incrementare una natalità imprenditoriale già di per sé elevata, bensì di accrescere la qualificazione di chi desidera fare impresa. Nella realizzazione delle politiche sopra descritte una particolare attenzione viene rivolta agli aspetti inerenti alle pari opportunità in ogni fase di realizzazione del servizio MIP. C’è un dato interessante: il 46% dell’utenza del MIP è femminile. Progetto Science Center. Il progetto aveva come obiettivo la creazione di uno spazio che non costituisse solo un luogo di raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della tecnica, ma che fosse anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza torinese con il futuro della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione scientifica. La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, determina un diverso modo di porsi nei confronti del/della visitatore/trice, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto della rappresentazione scientifica. Si sviluppa un principio di interattività con l'obiettivo di stimolare la curiosità del/della visitatore/trice, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi per la conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni obbligatoriamente sequenziali. Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul territorio della provincia di Torino, è stato aperto uno Science Center che si proponeva di raggiungere tre ordini di obiettivi: • realizzare maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e cittadinanza; 86 Nell’ambito della misura D3 del P.O.R., Ob. 3 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 160 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale • rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento caratterizzante e funzionale alla promozione del territorio; delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e territorio. LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : DIFFUSIONE INNOVAZIONE E CREAZIONE D'IMPRESA dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 678.347,19 Stato Italiano 1.186.587,00 39.176,73 Regione Piemonte 2.980.389,04 3.607.616,00 3.053.406,74 3.071.672,54 80.000,00 470.009,58 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe risparmi di gestione Totale risorse acquisite 7.300.382,78 7.866.822,04 Destinazione impieghi 2004 2005 5.472.479,78 2.966.048,17 740.828,00 1.140.773,87 0,00 0,00 1.087.075,00 3.760.000,00 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 7.300.382,78 7.866.822,04 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 161 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.2.4 OLIMPIADI 2006: UN’OPPORTUNITÀ PER IL TURISMO L’evento olimpico di Torino 2006 ha rappresentato la più rilevante opportunità per lo sviluppo del territorio negli ultimi anni per le politiche turistiche provinciali e anche di quelle sportive e ha indotto pertanto un’azione di ripensamento delle stesse. Si tratta di un settore di non tradizionale intervento da parte delle Province, le quali da pochi anni soltanto hanno guadagnato un ruolo di programmazione e di assistenza ai Comuni (grazie alla legge 142/1990). La Provincia di Torino ha Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Roberto Topino perseguito l’obiettivo di favorire uno sviluppo del “turismo per tutti”, attraverso una programmazione di interventi capace di far interagire tra loro settori diversi. In particolare, si è voluto declinare la politica turistica con le politiche relative all’ambiente, alla cultura (turismo culturale), allo sport, passando, come si è detto, dalla preparazione delle Olimpiadi 2006. PER APPROFONDIRE… Lo sviluppo delle attività turistiche si è finora fondato su modelli di tipo "industriale" o di seconda casa che hanno determinato rilevanti occupazioni di suolo e disturbo di ambienti sensibili, senza valorizzare il patrimonio edilizio esistente né integrarsi con le attività rurali. Nel periodo 1992 – 2001 il flusso turistico in provincia di Torino è rimasto sostanzialmente stabile e solo negli ultimi tre anni sembra denotare un aumento significativo (3.791.131 presenze nel 2004 e 4.784.400 presenze nel 2005, con un incremento pari al 21,5%). Circa il 30% delle presenze turistiche è costituito da persone straniere. Le presenze turistiche si concentrano principalmente nel capoluogo e nell’area torinese. Il turismo montano, largamente basato su case di proprietà, è solo parzialmente catturato. Complessivamente, le presenze turistiche, apparentemente caratterizzate da una discreta stabilità, non incidono in maniera significativa sull'insieme della popolazione: nel 2004 i/le turisti/e rappresentavano lo 0,5% dei residenti a scala provinciale e lo 0,7% nel 2005, con una punta dello 0,9% nelle aree montane (Pinerolese e Val Susa). Sulle principali località alpine, in particolare le località sciistiche, l'incidenza è però molto più marcata e si esercita una pressione rilevante sulle risorse ambientali e territoriali. In molti comuni, i posti letto turistici sono multipli degli abitanti. Complessivamente, nelle aree montane la densità della ricettività turistica sfiora i 10 posti letto per 100 abitanti, ma la presenza sia di turisti/e che di strutture ricettive è fortemente concentrata in alcune aree. Sfruttare la visibilità olimpica I Giochi olimpici del 2006 hanno rappresentato una grande vetrina di promozione internazionale e hanno favorito non solo un riposizionamento dei territori turistici, ma anche la realizzazione di nuovi prodotti, fino ad allora non presenti. In particolare, la Provincia di Torino ha puntato allo sviluppo delle potenzialità della montagna anche in stagione non invernale, alla valorizzazione delle caratteristiche artistiche e culturali di molti centri della provincia, alla difesa della ricchezza naturalistica ed ambientale del territorio provinciale. All’interno di questa cornice si sono inseriti i Piani di riposizionamento strategico del turismo montano, che si sono concretizzati in: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 162 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Piano di sviluppo invernale delle Valli "non olimpiche": 10 milioni di Euro di investimenti, 4 Comunità Montane e 12 Comuni direttamente e immediatamente interessati; Piano di riqualificazione dell'offerta turistica montana estiva, in collaborazione con 7 Comunità Montane esterne all'area olimpica; Piani di miglioramento turistico e ambientale per i Comuni olimpici montani, in collaborazione con il Touring Club Italiano; Rete di 70 percorsi escursionistici selezionati e segnalati: investiti 85.000 Euro per segnaletica e manutenzione dei sentieri coinvolgendo tutte le Comunità Montane della provincia. B&B, il marchio di qualità La Provincia di Torino ha sostenuto negli ultimi anni lo sviluppo dei servizi ricettivi extraalberghieri, ed in particolare i Bed & Breakfast (B&B); su questi ultimi è stato avviato un percorso per l’attribuzione del marchio di qualità. Coerentemente, la Provincia ha istituito il Marchio collettivo della qualità dei B&B della Provincia di Torino, con l'obiettivo di selezionare, garantire ed accompagnare le strutture nella ricerca di un continuo miglioramento dell'accoglienza, mettendo in risalto le qualità dei servizi a disposizione degli/delle ospiti e consentendo ai B&B aderenti di essere identificati come strutture di eccellenza. Anche per l’anno 2005 il progetto è proseguito con l’individuazione dei B&B certificati attraverso la verifica del possesso dei requisiti previsti dall’apposito regolamento provinciale. In Provincia di Torino i B&B sono attualmente 219, di cui 46 muniti del Marchio di Qualità (erano 24 a fine 2005): 23 nell’area metropolitana di Torino (su di un totale di 128), 7 (su 36) nel Canavese e Valli di Lanzo, 16 (su 79) nelle valli olimpiche. La nuova carta turistica Per diffondere la conoscenza del territorio provinciale, delle sue principali risorse turistiche, degli enti di promozione e di una serie di percorsi tra i più significativi, è stata resa consultabile sul sito internet della Provincia una carta turistica provinciale in formato web, a cui si affianca il materiale promozionale realizzato in vista delle Olimpiadi. Yes! Il marchio di qualità dell’offerta turistica della Provincia di Torino Il progetto conosciuto come Yes! Torino quality for travellers nasce nel 2003 per migliorare il sistema di ospitalità del territorio, rispondendo all'esigenza di dotare Torino e provincia di un'offerta alberghiera di qualità capace di soddisfare le sempre maggiori richieste nazionali e internazionali, anche in vista dei giochi olimpici. Nell’ambito del progetto, la Provincia (con il Comune di Torino e la Camera di Commercio di Torino) ha promosso un corso di formazione rivolto a operatori/trici turistici, taxisti, albergatori/trici, ristoratori/trici e commercianti, sulla conoscenza della lingua inglese e del territorio. Al corso base di inglese, che ha visto la partecipazione di 200 operatori e operatrici, sono stati affiancati anche momenti dedicati a temi come l’offerta artistica e culturale, le produzioni locali, l’offerta commerciale, le attività e i Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 163 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale luoghi dello sport olimpico e non, il territorio, la cultura, le tecniche della moderna accoglienza turistica. Yes! Torino quality for travellers è anche, e soprattutto, il nuovo Marchio di Qualità per le imprese alberghiere, promosso sempre dalla Provincia di Torino e dalla Camera di Commercio, in collaborazione con l’Associazione Cultura Qualità Piemontese, con il supporto delle ATL Turismo Torino, Montagnedoc, Canavese e Valli di Lanzo e delle associazioni di categoria. Il progetto nasce per migliorare e riqualificare il sistema di ospitalità del territorio. L’iniziativa è rivolta, su base gratuita e volontaria, agli alberghi della provincia di Torino di qualunque categoria. Tutti gli/le operatori/trici che aderiscono all’iniziativa possono contare su un’analisi approfondita e gratuita della propria struttura e su una serie di strumenti specifici per migliorarla progressivamente: non solo una classificazione, dunque, ma un percorso di qualità affiancato da programmi di formazione e di promozione. Le strutture alberghiere attive sul territorio provinciale sono passate da 467 nel 2004 a 520 nel 2005. Il grafico di seguito riportato contiene la distribuzione degli alberghi per numero di stelle, con un confronto tra il 2004 e il 2005: Alberghi per numero di stelle 90% 80% 70% 39,61% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 2005 27,40% 24,41% 2004 45% 23% 22% 8,58% 9% 1% 1 stella 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle L'offerta complessiva è salita da un totale di 13.345 camere e di 25.308 posti letto a 29.995 posti letto. I ragazzi del 2006 Il progetto I Ragazzi del 2006 rispondeva all’obiettivo della Provincia di favorire la partecipazione ai Giochi Olimpici - diffondendo i benefici dell’evento olimpico anche ai territori non coinvolti direttamente - e di promuovere la pratica sportiva. Si tratta di un’iniziativa strategica che ha coinvolto 27mila giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni in un programma di formazione e di sviluppo della cittadinanza attiva e del volontariato olimpico. Sentedalps, il network sul management sportivo Il progetto europeo “Sentedalps” (Sport Event Network for Touristic and Economic Development in the Alpine Space) ha l’obiettivo di trasferire le conoscenze nel campo del management sportivo nell’arco alpino attraverso la creazione di un network. Partendo da un’analisi sulla ricaduta e sui benefici connessi ai grandi eventi sportivi – ormai sempre più occasione di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 164 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale promozione di un territorio - si intende utilizzare il network per promuovere l’idea di uno sviluppo economico e turistico basato sulla filosofia della sostenibilità. Questo progetto utilizza le conoscenze specifiche maturate in questo campo dai partner di Sentedalps per sviluppare l’arco alpino in maniera sostenibile. Al progetto partecipano 16 partner di Italia, Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e rientra nel programma Interreg III B Spazio Alpino. Le Città di charme, non solo arte Dalla rete di qualità di Città d’Arte è nato il circuito Città di Charme, promosso dalla Provincia di Torino, per creare una rete di centri ad alta attrattività turistica, la cui offerta e le cui infrastrutture di accoglienza consentono una presenza competitiva sul mercato turistico. Un circuito d’eccellenza, dunque, che raggruppa località superbe, evocatrici di storia e arte, di atmosfere e ambiente. I primi Comuni annessi al Club sono stati Agliè, Avigliana, Carmagnola, Chieri, Ivrea, Pinerolo, Rivoli e Susa. Nel corso del 2004 la rete è stata ampliata anche alle città di Chivasso, Ciriè, Giaveno e Moncalieri. Nel 2005 il progetto è proseguito con l’attivazione di attività formative per operatori/trici e amministratori/trici e iniziative promozionali. Viaggio nel tempo Viaggio nel tempo è un progetto – dal nome altamente evocativo – che prevede un circuito costituito da 11 destinazioni nelle quali è possibile assistere a rievocazioni storiche tra il Medioevo e il '700, rappresentate con rigore storico e animazione di qualità. Le manifestazioni sono state infatti certificate da un’apposita commissione di esperti nel campo della storia, della cultura, dell’arte, della scenografia. Città d’arte a porte aperte Città d’arte a porte aperte è una manifestazione – giunta alla settima edizione - ormai consolidata e in progressiva crescita qualitativa e quantitativa che vanta quasi 100 città coinvolte con oltre 1 milione di spettatori/trici. Tra le novità dell’edizione 2004 va segnalato il coinvolgimento dei Ragazzi del 2006 e l’entrata nel circuito delle Città d’Arte Olimpiche, le Dimore Reali e Castelli, le Abbazie e le Certose, le Città d’Arte & Natura, i rinnovati percorsi letterari e Paesi dipinti, l’itinerario arduinico, la via Francigena in Val di Susa, le Fortezze e le Rievocazioni Storiche. Sostenibilità ambientale e sport Differenziazione dell’offerta turistica in ottica di sostenibilità ambientale: la Provincia di Torino ha rispettato questo impegno attraverso progetti e proposte di fruizione turistica del territorio compatibili con l’obiettivo di valorizzare le specificità e le attrattive naturalistiche, senza dimenticare lo sport. Un Po per tutti La manifestazione Un Po per tutti è una giornata nazionale di fruizione e di valorizzazione del fiume sia in termini turistici che sportivi. Rientra nell’accordo di programma con le Province, le Regioni del Po e la Direzione Turismo del Ministero dell’Industria. L'obiettivo è di promuovere l'immagine di un nuovo prodotto turistico, costituito dalla cosiddetta Marca del Po, ovvero di un nuovo territorio a vocazione turistica. Per dare adeguata visibilità al progetto complessivo di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 165 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale valorizzazione, la Consulta delle Province del Po (di cui fa parte anche la Provincia di Torino) insieme ai cinque parchi che si affacciano sul fiume, alle Regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, alla Direzione Generale del Turismo, Ministero dell’Industria, ha promosso un’azione promozionale denominata “Un Po per tutti” che consiste in una manifestazione simultanea lungo il corso del fiume, la cui prima edizione si è svolta nel mese di giugno 2002. La Provincia di Torino svolge un ruolo di coordinamento delle proposte operative dei Comuni partecipanti. Turismo invernale Il Piano di Turismo invernale delle Valli di Lanzo e del Canavese prevede interventi volti alla fruizione turistico-sportiva in termini di sostenibilità ambientale. Il Piano coinvolge 5 Comunità Montane, 14 Comuni ed operatori privati al fine di riqualificare l’offerta turistica degli sport invernali nelle vallate non coinvolte dalle Olimpiadi. Si tratta soprattutto di riqualificare impianti già esistenti, mantenendo la funzione sociale delle piccole stazioni sciistiche che aiutano a diversificare l’offerta turistico-sportiva. Cicloturismo ed escursionismo Il Progetto sviluppo del cicloturismo comprende una rete di strade, piste e servizi per i percorsi dei/delle cicloamatori/trici mentre il Progetto escursionismo prevede la segnalazione, la risistemazione dei sentieri e la promozione dei relativi percorsi. È stata infatti realizzata una pubblicazione con la descrizione di 13 sentieri segnalati e risistemati, uno per ciascuna Comunità Montana della provincia. Infine, la Provincia ha fornito un sostegno alle Comunità Montane negli interventi di segnalazione della sentieristica e in quelli di risistemazione dei percorsi. Mountain bike L’attività di promozione della pratica sportiva si è tradotta anche in un’iniziativa di valorizzazione dei percorsi di mountain bike, avviata con la predisposizione di un bando per il sostegno ad iniziative di comunità locali. La diffusione della pratica sportiva è stata perseguita anche migliorando l’offerta degli impianti sportivi della Provincia, aumentando la diffusione delle informazioni sulle caratteristiche degli impianti dell’ente a disposizione del pubblico e facilitando l’accesso alle strutture scolastiche provinciali. Sportello Sport Il servizio di consulenza dello Sportello Sport della Provincia di Torino ha continuato ad offrire una risposta competente e approfondita alla crescente richiesta di soluzioni possibili sulle problematiche inerenti il sistema sportivo provinciale. L'ideazione di alcuni progetti, pubblici o privati, concorre a promuovere iniziative anche sperimentali, fortemente innovative e diffonde una cultura volta alla valorizzazione dello Sport. Olympia, gestione sportiva in rete Il progetto Olympia, che si è concluso a dicembre 2004 e che si poneva all'interno del programma comunitario Leonardo da Vinci, rientra tra le azioni realizzate dalla Provincia per elevare la qualità dell’offerta sportiva. Il progetto si poneva come obiettivo lo sviluppo di aspetti e metodologie di formazione continua sulla gestione di installazioni e sull’organizzazione di eventi sportivi, mediante il supporto telematico e formazione in tempo reale via satellite. Olympia è stato creato da nove istituzioni e imprese di cinque paesi europei (Spagna, Grecia, Olanda, Romania e Italia con la Provincia di Torino). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 166 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale PASport L'azione di promozione della pratica sportiva si è concretizzata attraverso la realizzazione della manifestazione PASport, la cui edizione invernale ha coinvolto, in questi anni, sempre più studenti e studentesse delle scuole elementari, medie e superiori. Il culmine si è toccato in occasione delle Olimpiadi, quando 4200 ragazzi/e della provincia hanno partecipato alla settima edizione manifestazione invernale della "PASport-Porte Aperte allo Sport per Tutti". La Provincia di Torino, l'Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, l'Ufficio Educazione Fisica di Torino, ed il TOROC hanno unito le forze per proporre loro la scoperta degli sport invernali del ghiaccio e della neve. L’edizione invernale è stata quindi Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Paolo Carpegna riproposta con analogo successo anche nel 2005. La promozione sportiva La Provincia di Torino ha sostenuto l'attività di promozione sportiva di comuni, comunità montane, enti ed associazioni con contributi a specifiche manifestazioni locali, nazionali o internazionali, quali ad esempio la Turin Marathon. La particolare attenzione al sostegno a candidature di grandi eventi si è concretizzata nella assegnazione a Torino delle Universiadi del 2007. Da segnalare lo svolgimento delle finali di Coppa del Mondo di Sci (marzo 2004) in Alta Val Susa e Val Chisone, seguite nella settimana successiva dalla Coppa del Mondo di Sci per Atleti/e disabili. Nel 2005 è iniziata l’attività dei comitati organizzatori di tre grandi eventi: Campionati del mondo di scherma 2006 e Olimpiadi degli scacchi 2006, Universiadi invernali 2007. Conferenza (dis)Pari o Pari È stata organizzata una conferenza provinciale dal titolo (dis)Pari o Pari – Inclusione sociale e buone pratiche nello sport al fine di promuovere la pratica sportiva intesa come un diritto di cittadinanza per tutti. Nel corso dell’iniziativa sono state presentate due ricerche: la prima intitolata Donne e uomini nello sport: una parità da costruire a cura dell’Università di Torino e la seconda Lo sport per tutti come possibile strategia di inclusione sociale redatta dall’Università di Cassino. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 167 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : OLIMPIADI 2006: UN’OPPORTUNITA’ PER IL TURISMO dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 2.314,00 0,00 0,00 0,00 471.430,93 42.464,00 3.368.763,50 2.226.246,51 risparmi di gestione 996.800,00 3.564.904,18 proventi di vendite di beni del patrimonio 123.412,00 0,00 3.208.820,32 9.040.000,00 Stato Italiano Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 8.171.540,75 14.873.614,69 Destinazione impieghi 2004 2005 attività di natura ordinaria gestite direttamente 1.344.091,93 3.610.788,90 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 1.621.378,50 2.222.825,79 investimenti gestiti direttamente 2.522.070,32 1.000.000,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 2.684.000,00 8.040.000,00 cosiddetti "correnti": cosiddetti "in conto capitale": Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 8.171.540,75 14.873.614,69 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 168 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.2.5 AGRICOLTURA E QUALITÀ DELLO SVILUPPO La Provincia di Torino è diventata un interlocutore primario del mondo agricolo non soltanto in seguito all’applicazione della Legge 17/1999 che ha delegato alle Province molte delle politiche regionali e di sviluppo agricolo e rurale anche in territorio montano, ma anche perché il meccanismo virtuoso delle deleghe ne ha potenziato ulteriormente il ruolo di ente ideatore e realizzatore di politiche. A partire da questo percorso già maturato, la Provincia di Torino ha voluto aumentare il valore aggiunto prodotto dal settore agricolo, orientandolo verso una produzione di qualità collegata anche al settore Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” enogastronomico e al turismo rurale. Sul territorio della provincia di Torino la superficie agricola utilizzata (SAU) ha conosciuto una contrazione di circa il 9% nel corso degli ultimi venti anni a vantaggio sia della superficie boschiva che di quella destinata ad altri usi. La superficie a seminativo è sostanzialmente stabile, pur con variazioni delle colture, mentre le superfici destinate a colture legnose e prati e pascoli risultano in declino più sensibile. La riduzione delle superfici coltivate ha interessato soprattutto le aree delle comunità montane, con una riduzione drastica delle aziende (oggi il 37% di quelle del 1982), della superficie agricola (-15%) e in particolare delle aree a seminativo (-25%). Negli ultimi cinque anni la tendenza alla contrazione delle superfici coltivate, pur non essendosi arrestata, è diminuita d’intensità. La politica agricola comunitaria è risultata determinante sulle scelte imprenditoriali degli/delle agricoltori/trici; infatti - a seconda del livello dei premi - le coltivazioni sono variate, spesso a dispetto delle necessità di mercato e della vocazionalità territoriale. L’agricoltura biologica in provincia di Torino ha raggiunto una percentuale pari allo 0,65% rispetto alla superficie coltivata, rimanendo al di sotto della media nazionale che si attesta al 7%. L’agricoltura biologica rappresenta una forma di gestione delle coltivazioni agricole e degli allevamenti zootecnici compatibile con l’ambiente il cui sviluppo si inserisce nel quadro di una progressiva trasformazione dell’agricoltura, caratterizzata, sulla scorta degli indirizzi fissati a livello europeo, dall’integrazione tra finalità produttive e funzioni di salvaguardia del territorio. Come si può rilevare dal grafico sottostante, la superficie convertita è cresciuta fino all’anno 2002 (9.460 ha per agricoltura integrata e 3.357 per agricoltura biologica), mentre a partire dall’anno 2003 è progressivamente diminuita. Nel 2005 la superficie ad agricoltura integrata si estendeva per 4.917 ha, mentre quella ad agricoltura biologica per 1.632 ha. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 169 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Estensione delle coltivazioni biologiche e di lotta integrata 14.000 12.000 Ha 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 Superficie Agricoltura Biologica Superficie Lotta Integrata Lineare (Superficie Lotta Integrata) Lineare (Superficie Agricoltura Biologica) 2005 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 1996 0 Anno Questa contrazione negativa della superficie adibita ad agricoltura biologica può essere giustificata in parte dal fatto che nel 2003 è terminato l’impegno assunto dalle aziende che avevano aderito alle misure agroambientali del Regolamento CEE 2078/92 (A1 lotta integrata, A3 lotta biologica) e poi al Reg. CE 1257/9987 che prevedevano contributi economici a sostegno delle aziende che si impegnavano per cinque anni ad adottare tecniche di coltivazione a minore impatto ambientale, passando da un’agricoltura di tipo “convenzionale” all’agricoltura “integrata” o “biologica. Queste aziende non hanno avuto poi la possibilità di proseguire tale impegno negli anni successivi in quanto la Regione Piemonte dall’anno 2002 ha sospeso la possibilità di presentare domanda. Le linee di tendenza del grafico comunque inducono a ipotizzare che le aziende dovrebbero aver raggiunto una sicurezza sul mercato tale da non considerare più la possibilità di ritornare ad un’agricoltura convenzionale, anche nel caso di mancanza di premi finanziari pubblici. L’utilizzo dei mezzi di produzione agricola in provincia denota una diminuzione negli ultimi anni dell’uso di prodotti fitosanitari (538 kg/ha di SAU nel 1997 contro i 330 kg/ha di SAU del 2003), ma rimane alto l’apporto dei fertilizzanti (332 kg/ha di SAU del 1997 contro i 365 kg/ha del 2003), superiore alla media sia piemontese che nazionale. Per quanto riguarda l’uso di acqua in provincia di Torino, il 28% dei pozzi ed il 68% delle derivazioni viene utilizzato a scopo irriguo. Gli effetti di prelievi così rilevanti si ripercuotono sia sulla disponibilità d’acqua per usi più pregiati come quello potabile, che sulla qualità dei corpi idrici superficiali. In particolare, i forti prelievi idrici per uso irriguo ed idroelettrico dal Canale Cavour e dal Canale Cimena peggiorano notevolmente la situazione del fiume Po. Le aree marginali e montane sono esposte a processi, tuttora in atto, di depauperamento produttivo e umano (con una contrazione più intensa delle aziende e della superficie agricola) che si riflettono anche in un decadimento dei presidi territoriali. Dal rapporto sull’Impronta Ecologica della Provincia di Torino, redatto nel maggio 2001 a supporto dell’Agenda 21 Provinciale, risulta che per soddisfare le attuali esigenze della popolazione provinciale occorrerebbe un territorio nove volte maggiore rispetto a quello contenuto nei confini della provincia; il 35% dell’impronta ecologica provinciale è determinato dai soli consumi alimentari. 87 Purtroppo non si hanno elementi per quantificare la parte esclusa dai finanziamenti, non esistendo fonti informatiche in proposito, quindi non c’è la possibilità di misurare la consistenza dell’agricoltura integrata e di quella biologica attualmente al di fuori del sistema dei premi comunitari Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 170 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Al fine di aumentare il valore aggiunto del settore primario e per favorire una maggiore efficienza delle strutture agrarie - creando al contempo nuove aziende - la Provincia ha finanziato piani di sviluppo aziendali ed interaziendali per la fase della produzione nonché della trasformazione aziendale. Sono proseguiti, regolarmente negli anni, anche gli interventi in attuazione del Piano di Sviluppo Rurale che utilizza i finanziamenti regionali e comunitari per sostenere gli investimenti delle aziende, favorire i/le giovani agricoltori/trici, la formazione professionale, l’agriturismo e la diffusione di tecniche di coltivazione a basso impatto ambientale. Qui di seguito vengono riportate le cifre più significative, seguite dall’indicazione dei risultati conseguiti grazie al loro utilizzo: 5.790.000 euro nel 2004 e 3.525.000 euro nel 2005 erogati per sostenere l’insediamento dei/delle giovani in agricoltura RISULTATO: 325 nuovi imprenditori nel 2004 e 158 (di cui 58 donne) nel 2005. 5.980.576 euro nel 2004 e 9.606.765 euro nel 2005 erogati per l’ammodernamento delle strutture RISULTATO: 343 aziende agricole coinvolte nel 2004 e 299 (di cui 60 condotte da donne) nel 2005. 610.000 euro nel 2004 e 100.00 euro nel 2005 per l’adeguamento igienico - sanitario RISULTATO: 60 aziende agricole produttrici di latte coinvolte nel 2004 e 7 (di cui 2 condotte da donne) nel 2005. 190.440 euro nel 2004 e 30.630 euro nel 2005 per l’adeguamento e l’ammodernamento del parco macchine RISULTATO: 28 aziende agricole coinvolte nel 2004 e 7 nel 2005. 24.000.000 euro nel 2004 e 19.000.000 euro nel 2005 per l’acquisto di terreni da parte di coltivatori/trici diretti/e RISULTATO: 900 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 4.080.000,00 nel 2004; 700 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 3.230.000. 2.170.000 euro nel 2004 e 200.000 euro nel 2005 per l’acquisto terreni da parte di imprenditori agricoli a titolo principale RISULTATO: 70 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 240.870,00 nel 2004; 5 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 22.000. Agricoltura giovane La Provincia di Torino ha messo a disposizione assistenza tecnica, divulgazione e consulenza alle aziende agricole nonché formazione professionale specificamente rivolte a giovani operatori/trici agricoli/e e giovani disoccupati/e. Qui di seguito si riportano le cifre erogate: 561.905 euro alle Associazioni che forniscono assistenza alla gestione delle aziende agricole singole che devono presentare progetti annuali alla Provincia che ha il compito di esaminarli e approvarli e che esercita un’attività di indirizzo e controllo nei confronti dei tecnici delle Associazioni. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 171 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 100 mila euro per predisporre e attuare programmi di sperimentazione, assistenza tecnica e divulgazione agricola per 25 progetti. 120mila euro per 55 corsi di formazione professionale cui hanno partecipato circa 820 imprenditori/trici agricoli/e a titolo principale. La promozione dei prodotti agricoli La Provincia ha partecipato nel biennio 20042005 alle manifestazioni di più elevato rilievo ed interesse nazionale e internazionale, come il Marchè piemontais a Mougins, in Francia, Vinitaly a Verona, il Salone del Vino e il Salone del Gusto a Torino e a tutte le manifestazioni locali e regionali finalizzate alla promozione dei prodotti agricoli ed provinciale; enogastronomici è stata posta del territorio un’attenzione particolare alla filiera della carne e alle produzioni vinicole, ma anche a quella del latte e della Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Roberto Topino frutticoltura. In vista delle Olimpiadi invernali del 2006, il “Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino” è stato ampliato a 30 prodotti ed è stato protagonista di un ricco calendario di presentazioni e degustazioni presso la vetrina olimpica di Atrium (in Piazza Solferino a Torino). Presso la scuola Malva-Arnaldi di Bibiana è stato attivato il C.R.A.B. - Centro di Riferimento per l’Agricoltura Biologica, finanziato e coordinato dalla Provincia di Torino; il Centro ha ospitato, tra l’altro, le lezioni pratiche del corso biennale di specializzazione in agricoltura biologica della Facoltà di Agraria. Un discorso a parte merita la valorizzazione della cultura e delle tradizioni enogastronomiche e la valorizzazione dei vini DOC del territorio; a questo proposito, la Provincia ha attivato un progetto strategico: ha infatti creato la “Bottiglia Torino”, per vini di alta qualità, ed il Consiglio Provinciale ha deliberato la costituzione dell’Enoteca della Provincia di Torino. Le mille facce dell’agricoltura Sono state consolidate le attività relative al rilascio delle autorizzazioni per l’impiego dei prodotti fitosanitari, di delimitazione dei comprensori irrigui, di assistenza agli utenti di motori agricoli, di vigilanza sulla tenuta dei libri genealogici e sulla corretta applicazione della normativa in materia di quote latte, di sostegno alle produzioni zootecniche, di vigilanza sul settore vitivinicolo, di miglioramento igienico-sanitario nel settore lattierocaseario. Un mosaico di interventi che rende l’idea di un impegno della Provincia di Torino a tutto tondo. Sono state avviate le procedure per sostenere aziende (singole oppure organizzate in “mercatini”) e sono stati realizzati progetti di valorizzazione quali quello dell’area chierese e collinare, anche sfruttando il finanziamento dell’Unione Europea (tra i quali il progetto europeo Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 172 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale “Strategic information for the development of agricultural quality products in the european mountain areas”, finanziato con 1.290.000 euro). È stato stabilmente assicurato il sostegno alle tradizioni, all’immagine e ai prodotti della montagna, sia con interventi diretti in favore di gruppi e associazioni, sia con la presenza in importanti rassegne italiane ed estere (Salone internazionale della montagna di Grenoble, Festival Internationale des Metiers de Montagne) e la partecipazione alla vita di associazioni nazionali ed europee (Uncem, Euromontana, AEM - Associazione Europea degli amministratori Montani). Sono stai inoltre avviati studi e indagini sull’associazionismo in montagna (ai fini della manutenzione ambientale), sulla pluriattività e sulle possibilità di telelavoro, sui progetti strategici per la manutenzione ambientale del territorio. In questo quadro si inserisce il progetto "Bosco e Territorio", nato nel 2002 mediante un accordo di programma per la creazione di una filiera del legno in alta Val Chisone, con la partecipazione della Comunità Montana Val Chisone e Germanasca, del Comune di Usseaux e del Consorzio Pracatinat; il primo evento è stato una grande manifestazione internazionale forestale che ha evidenziato come il legno possa offrire opportunità di sviluppo nei settori della trasformazione e della commercializzazione, come fonte di energia alternativa o come materiale da costruzione, ma anche come fondamento di una "cultura" da affiancare, come valore aggiunto ambientale, all'offerta turistica. Nel 2004 la manifestazione è stata riproposta ed ampliata, con la partecipazione delle più importanti aziende europee del settore della forestazione. Il tema dello sviluppo sostenibile delle zone montane è il fulcro di un’altra iniziativa della Provincia realizzata con il finanziamento dell’Unione Europea nel mese di aprile 2004 e che si concluderà nel marzo del 2007. Si tratta del progetto "Euromountains.net" – La messa in rete delle regioni montane per uno sviluppo sostenibile. Nell’ambito del PIC INTERREG IIIC SUD la Provincia ha presentato questo progetto, di cui è capofila, che coinvolge altri 12 partner in 6 Stati (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra e Norvegia) ed ha ottenuto il finanziamento dell’Unione Europea di 871.112,50 euro. Il progetto, che ha come obiettivi il “miglioramento dei servizi in montagna”, il “ruolo delle collettività montane nella valorizzazione dei prodotti di qualità nelle zone montane” e la “difesa e gestione degli spazi rurali fragili, dei paesaggi e delle risorse naturali montane”, prevede attività di ricerca che ogni partners realizza in funzione delle esigenze e degli interessi territoriali. La Provincia è inoltre un punto di riferimento per Comunità montane, Comuni e altri enti operanti in montagna per il cofinanziamento di iniziative tese al miglioramento delle infrastrutture e allo sviluppo dell’economia montana, attività che viene concertata attraverso periodiche riunioni della Consulta provinciale delle Comunità Montane. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 173 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nell’ambito della tutela della flora e della fauna sono state rinnovate le convenzioni in scadenza per il progetto “Salviamoli insieme” (accoglienza e cura degli animali selvatici in difficoltà). La linea di attività di maggior rilevanza finanziaria in tale ambito riguarda le azioni compensative per i danni provocati dalla fauna selvatica (risarcimento dei danni all’agricoltura e indennizzo per gli incidenti stradali, campagne di informazione, monitoraggio delle aree ad alto rischio). Sono inoltre proseguiti gli interventi per la salvaguardia della biodiversità con interventi sulla produzione di materiale faunistico in purezza genetica - soprattutto con gli incubatoi di valle - e per la tutela e promozione dei beni faunistico/ambientali. E’ ormai consolidata l’attività di studio e divulgazione sulla presenza delle specie selvatiche sul territorio. Alcuni Numeri… …sulle produzioni vegetali La Provincia ha investito alcune risorse finalizzate al produzioni vegetali con i seguenti risultati: miglioramento e allo sviluppo delle 117 autorizzazioni rilasciate nel 2004 e 53 nel 2005 per l’esercizio di attività vivaistica e commercio di piante e sementi 35.000 euro per introdurre e diffondere la coltivazione di piccoli frutti in 15 aziende agricole 8 attestazioni d’idoneità rilasciate per l’iscrizione di noccioleti all’albo I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) “Nocciola del Piemonte” 130.000 euro nel 2004 e 184.000 nel 2005 per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti nell’ambito del Reg. CE 1493/99, soddisfatte 32 richieste d’intervento 155 autorizzazioni nel 2004 e 200 nel 2005 per l’estirpo – reimpianto di vigneti 60 attestazioni d’idoneità per l’iscrizione di vigneti agli Albi D.O.C. (Denominazione d’Origine Controllata) nel 2004 e 80 nel 2005 20 interventi per la regolarizzazione dei vigneti impiantati in assenza o in difformità rispetto all’autorizzazione rilasciata Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti - Autore: Enrico Proserpio 10 imprese vivaistiche viticole controllate nello svolgimento delle funzioni di controllo delegate alla Provincia nel 2004 e 9 nel 2005. …sulle produzioni animali 348.090 euro nel 2004 e 22.129 nel 2005 per premi finalizzati alla sostituzione di capi bovini abbattuti a seguito di infezioni da tubercolosi, brucellosi e BSE RISULTATO: 740 capi sostituiti nel 2004 e 60 nel 2005 80.860 euro nel 2004 e 31.853 nel 2005 per l’acquisto di giovani riproduttori, RISULTATO: 40 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 15 nel 2005 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 174 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 142.080 euro nel 2004 e 227.230 nel 2005 per l’allevamento di razze locali in pericolo d’estinzione RISULTATO: 90 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 119 nel 2005 12.000 di euro nel 2004 e 10.556 nel 2005 per la fecondazione artificiale in montagna RISULTATO: 250 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 220 nel 2005 E ancora… 1.220.563 euro per aiuti all’Associazione Provinciale Allevatori per la tenuta dei libri genealogici e lo svolgimento dei controlli funzionali nel 2004; 1.632.166 euro nel 2005 35.000 euro nel 2004 e 34.713 nel 2005 per lo svolgimento di 5 mostre e rassegne zootecniche di livello provinciale 80 verifiche nel 2004 e 150 nel 2005 nell’ambito del piano regionale di assistenza tecnica in zootecnia, che coinvolge 1.200 aziende agricole 38.000 euro per la distribuzione del latte e prodotti lattiero-caseari agli/alle allievi/e delle scuole in circa 60 Istituti scolastici nel 2004; 200.000 euro per tale distribuzione in circa 300 istituti scolastici nel 2005. Calamità naturali La Provincia nel corso del biennio 2004-2005 si è impegnata per rimediare ai danni prodotti dalle calamità naturali di natura atmosferica su colture e strutture aziendali : 880.000 euro nel 2004 e 300.000 euro nel 2005 per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte danneggiate da calamità naturali o avversità atmosferiche di carattere eccezionale, con 220 richieste d’intervento (34 nel 2005) 90.000 euro per il ripristino delle infrastrutture rurali danneggiate, con 4 richieste d’intervento 1.900.000 euro per prestiti quinquennali a tasso agevolato per la ricostituzione dei capitali di conduzione e per le esigenze della conduzione aziendale, con 260 richieste d’intervento 2.950.000 euro a titolo di risarcimento danni alle produzioni agricole per favorire la ripresa economica e produttiva delle aziende interessate, con 2.100 richieste d’intervento Interventi relativi alle infrastrutture rurali 461.500 euro per la realizzazione di acquedotti rurali in zone di pianura al fine di dotare di acqua potabile le aziende agricole produttrici di latte 337.066 euro nel 2004 e 196.600 euro nel 2005 quale erogazione di aiuti finalizzati alla realizzazione e al miglioramento della viabilità d’accesso ai canali irrigui consortili per facilitare i lavori di manutenzione straordinaria, con 10 richieste d’intervento per anno Interventi per l'applicazione di misure agro-ambientali, compresa l'agricoltura biologica 4.520.000 euro nel 2004 e 2.861.360 euro nel 2005 per ridurre l’impatto ambientale delle attività agricole mediante l’introduzione di tecniche di produzione integrata e metodi dell’agricoltura biologica, coltivazioni a perdere per l’alimentazione della fauna selvatica e utilizzo di sistemi di pascolo estensivi, con 1.520 richieste d’intervento nel 2004 e 903 nel 2005 562.272 euro per la messa a riposo di seminativi (set-aside), aziende agricole interessate n. 102 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 175 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Inoltre, la Provincia si è occupata dell’aggiornamento e della gestione dell’elenco regionale degli operatori biologici comprendente 310 produttori e 93 preparatori iscritti per il 2004, 205 produttori e 76 preparatori iscritti per l’anno successivo. Infine, ha svolto delle funzioni di controllo mediante: a) 90 controlli a campione per la verifica del rispetto degli impegni assunti b) attività di vigilanza sugli organismi di controllo degli operatori dell’agricoltura biologica, effettuata in collaborazione con le Comunità Montane: 25 visite ispettive nel 2004 e 46 nel 2005. Proteggere il territorio rurale: il Progetto integrazione risorse strumentali agricoltura ed economia montana Il compito della Provincia nel campo delle politiche agricole è quello di svolgere attività di supporto per lo sviluppo dell’economia agricola e montana e concorrere alla salvaguardia del territorio rurale provinciale. Da questo punto di vista, rientra tra i suoi compiti il ripristino, la costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’adeguamento tecnologico di infrastrutture rurali pubbliche o di interesse pubblico anche a seguito di eventi dannosi o situazioni di pericolo. In concreto, si tratta di interventi che riguardano strade comunali o vicinali o consortili, piste silvo-forestali o tagliafuoco, percorsi ad uso ricreativo, bealere e canali, ripristino e pulizia degli alvei di corsi d’acqua. Si inserisce in questo quadro di interventi il "Progetto integrazione risorse strumentali agricoltura ed economia montana" che offre ai Comuni e alle Comunità montane la possibilità di eseguire interventi sul territorio, quali: • • • • • • la realizzazione e la manutenzione di strade rurali l'apertura e la manutenzione di piste silvo-pastorali la realizzazione e la pulizia di canali di sgrondo o irrigui il ripristino del territorio a seguito di frane ed alluvioni l'apertura e la manutenzione di piste taglia-fuoco in aree boschive la sistemazione di terreni per le aree turistiche attrezzate e gli impianti sportivi. Il Progetto prevede la messa a disposizione di macchine operatrici movimento terra (pale meccaniche ed escavatori) e degli operatori addetti. dati 2004 Interventi con mezzi Mezzi a disposizione meccanici 25 interventi realizzati 10 escavatori 2 pale cingolate 547 giornate/uomo di 1 autocarro con lavoro in cantiere rimorchio 1 trattore Interventi con mezzi meccanici 29 interventi realizzati 748 giornate/uomo di lavoro in cantiere Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. dati 2005 Mezzi a disposizione 10 escavatori 2 pale cingolate 1 autocarro con rimorchio 1 trattore 1 trincia TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 176 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : AGRICOLTURA E QUALITA' DELLO SVILUPPO dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 871.113,00 0,00 Stato Italiano 352.555,47 114.808,97 7.972.490,65 8.183.845,10 1.446.710,53 1.794.082,76 760.470,32 70.401,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe risparmi di gestione Totale risorse acquisite 11.403.339,97 10.163.137,83 Destinazione impieghi 2004 2005 attività di natura ordinaria gestite direttamente 5.790.403,89 4.314.580,00 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 3.359.232,41 3.784.353,12 167.898,21 13.662,00 2.085.805,46 2.050.542,71 cosiddetti "correnti": cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 11.403.339,97 10.163.137,83 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 177 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.3 LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Valentino Peris) 3.3.1 LE POLITICHE AMBIENTALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE Le politiche di sviluppo sostenibile hanno l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione delle risorse e delle opportunità di sviluppo a tutti i soggetti che vivono e operano sul territorio avendo cura che questo non abbia conseguenze deleterie sull’ambiente. La Provincia di Torino è parte attiva della rete di autorità locali impegnate nella traduzione su base territoriale degli obiettivi definiti a livello mondiale nell’Agenda 21 di Rio de Janeiro. Agenda 21 è un documento - approvato dalle Nazioni Unite - che contiene le indicazioni per realizzare nel XXI secolo uno sviluppo economico rispettoso dei vincoli ambientali e sociali. Gli obiettivi che l’Ente si propone di raggiungere con la promozione delle politiche di sostenibilità sono: • • • rendere trasversali le tematiche ambientali: l’auspicio è quello che, sempre più spesso, qualsiasi politica promossa dalla Provincia prenda in considerazione le possibili sue ripercussioni sull’ambiente e le conseguenti azioni necessarie ad eliminarne o almeno “mitigarne” l’impatto; promuovere azioni di sensibilizzazione e di informazione per favorire la consapevolezza e l’adozione dei temi contenuti nel documento di Agenda21, partecipando anche a reti internazionali; inoltre, sostenere e coordinare le Agende21 Locali presenti sul suo territorio di competenza; infine, realizzare e sostenere tecnicamente e finanziariamente progetti di sostenibilità ambientale; dare impulso e realizzare progetti di educazione ambientale, comunicazione pubblica e sensibilizzazione sui temi ambientali, ponendosi anche come organismo di coordinamento rispetto ad altri soggetti presenti sul territorio. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 178 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La Provincia di Torino partecipa alle Reti nazionali ed europee formate dalle amministrazioni locali che adottano l’Agenda21 e politiche di sostenibilità e - in particolare - aderisce al Coordinamento Italiano Agende21 Locali ed alla Campagna Europea per gli acquisti sostenibili Procura+. Inoltre, fornisce un supporto attraverso iniziative di assistenza tecnica, mediazione, facilitazione, formazione alle Agende21 Locali già presenti o in fase di avvio sul territorio provinciale. In questo ambito, nel giugno 2004 è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa istitutivo della Rete delle Agende21 Locali della Provincia di Torino cui hanno aderito diversi soggetti (tra i quali Comuni, Comunità Montane, Enti Parco, ecc.). Il fulcro delle iniziative promosse per realizzare uno sviluppo economico che risulti anche sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale è rappresentato dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale, un documento nato nell’ambito del processo di Agenda21 Locale della Provincia di Torino. Il Piano, approvato nel 2003, contiene le linee strategiche utili alle amministrazioni (provinciale e non solo) e agli altri soggetti del territorio per orientare strategicamente il proprio sviluppo verso la sostenibilità. La concretizzazione dei principi e delle azioni contenute nel Piano ha comportato, nel 2004-2005, la realizzazione di numerosi progetti finalizzati alla sostenibilità ambientale tra cui diversi Progetti pilota con cui la Provincia ha promosso una serie di azioni a carattere dimostrativo, ponendosi nel ruolo di modello per le altre organizzazioni che fanno parte del suo territorio. In particolare si è occupata di: promozione, sostegno e integrazione di progetti di sostenibilità nel territorio del pinerolese; certificazione EMAS2 dei Comuni sede di gara olimpica per Torino 2006 di Sauze di Cesana e della Comunità Montana Alta Valle Susa. L’EMAS è uno strumento – promosso dalla Comunità Europea - che garantisce nel tempo una sempre maggiore qualità ambientale per i processi produttivi e per il territorio ed una crescente efficienza nella gestione e nella prevenzione delle problematiche ambientali, attraverso il controllo della qualità dell'ambiente e la comunicazione a tutte le parti interessate attraverso una Dichiarazione Ambientale aggiornata annualmente; assegnazione di finanziamenti alle imprese turistiche finalizzati all’introduzione di tecnologie di produzione pulite e quindi più efficienti da un punto di vista ambientale; predisposizione di strumenti per valutare la qualità ambientale delle aree industriali presenti in provincia e censimento delle attività produttive a rischio da un punto di vista idrogeologico nel territorio del pinerolese e del Canavese; strumenti per la sostenibilità ambientale delle piccole e medie imprese, anche artigiane. Inoltre, la Provincia di Torino ha adottato un sistema di acquisti pubblici ecologici (il cosiddetto Green Public Procurement), e coordina una rete composta da Comuni, Comunità Montane, Enti parco ed Enti privati che definisce ed adotta criteri di preferibilità ambientale nell’ambito del Protocollo d’Intesa per la promozione degli Acquisti Pubblici Ecologici. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 179 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale IL FORUM DI AGENDA 21 Il Forum di Agenda21 è l’occasione durante la quale tutti i soggetti locali coinvolti nei processi di Agenda21 hanno l’opportunità di realizzare il dialogo e la concertazione. Per concretizzare i contenuti del Piano d’Azione, a partire dall’ultimo Forum di Agenda 21, tenutosi nel dicembre 2005, attraverso l’analisi del Bilancio Ambientale – Rendiconto 2004, la Provincia ha ritenuto opportuno avviare un processo di ri-individuazione di alcune politiche ed azioni ambientali prioritarie, con il coinvolgimento di un ampio numero di soggetti. Sono state così affrontare tematiche particolarmente urgenti e rilevanti sia a livello metropolitano, sia a livello dell’intero territorio provinciale, e definite nuove strategie di sostenibilità o aggiornate quelle già individuate. I temi su cui si è deciso di concentrarsi nel biennio 2006-2007 sono: a) QUALITÀ DELL’ARIA: mobilità ed energia (con l’obiettivo di ridurre le emissioni di inquinanti in atmosfera); b) RIFIUTI (con riferimento agli obiettivi del Programma provinciale di gestione dei rifiuti: incremento della raccolta differenziata e riduzione della produzione di rifiuti, realizzazione degli impianti per il recupero - anche energetico - dei rifiuti); c) CONSERVAZIONE DEL TERRITORIO (con particolare riferimento all’uso sostenibile delle aree marginali e agricole periurbane); d) ATTIVITÀ PRODUTTIVE (con l’obiettivo di diffondere i sistemi di certificazione ambientale e di perseguire la sostenibilità degli insediamenti industriali). Nel 2004 è proseguita l’iniziativa chiamata Buoneinpratica che si pone l’obiettivo di incentivare la creazione di una rete tra tutti i soggetti - pubblici e privati - che si occupano in modo attivo di sviluppo sostenibile e che sono disposti a condividere le conoscenze tecniche e progettuali sperimentate con successo sul proprio territorio. Dando continuità ed arricchendo il lavoro fatto negli anni precedenti, la Provincia di Torino ha redatto il Rendiconto Ambientale 2004, uno strumento contabile (aggiuntivo rispetto a quello economico-finanziario) che fornisce dati e informazioni circa lo stato dell’ambiente e la spesa ambientale affrontata nell’anno di riferimento. Il Bilancio Ambientale costituisce un supporto utile agli/alle amministratori/trici locali nella definizione di politiche sostenibili e nella realizzazione della trasversalità dei temi ambientali. Il Bilancio Ambientale della Provincia è stato redatto secondo la metodologia CLEAR, attualmente l’unico standard di riferimento in Italia per la stesura di questo tipo di documenti. L’ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE La maggior parte delle iniziative attivate dalla Provincia per educare e sensibilizzare sulle tematiche ambientali è promossa dal Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale, una struttura interna all’Ente - nata tramite una convenzione tra la Regione Piemonte e la Provincia che ha il compito di promuovere progetti di educazione ambientale e contribuisce a sviluppare le idee di chi vuole partecipare attivamente alla diffusione di una cultura della sostenibilità ambientale e sociale sul territorio. La Provincia, inoltre, coordina gli altri Laboratori Territoriali ed i centri di Educazione Ambientale presenti sul territorio nella definizione del Programma Provinciale IN.F.E.A. – Informazione, Formazione e Educazione Ambientale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 180 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nel corso del 2004 il Laboratorio ha proseguito alcuni progetti - avviati negli anni precedenti rivolti a scuole elementari, medie e superiori. I temi trattati sono stati i seguenti: L’acqua: possesso, utilizzo, degrado Traffico, inquinamento e vivibilità urbana: verso una mobilità sostenibile Spazi per una città sostenibile I rifiuti nella città Inoltre, il Laboratorio ha intrapreso nel biennio nuovi progetti: - Natura ritrovata (si proponeva agli/alle alunni/e delle scuole elementari di scoprire il territorio da punti di vista diversi rispetto a quelli soliti; l’obiettivo era quello di incentivare la frequentazione di spazi naturali e sviluppare la consapevolezza dei problemi ecologici per stimolare comportamenti più rispettosi dell’ambiente da parte dei/delle ragazzi/e) - Strade belle e sicure (l’iniziativa era rivolta agli/alle studenti/esse di diversi cicli scolastici e aveva come obiettivo Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino quello di sensibilizzare allievi e allieve “Andrea Vettoretti” – Autrice: Elena Pagliarino verso le problematiche legate alla mobilità urbana, per poi incidere anche sulle loro modalità di spostamento) - Facciamo un giardino? (il progetto era pensato per gli/le alunni/e delle scuole elementari e medie e si proponeva di rendere i/le ragazzi/e protagonisti della progettazione e della realizzazione di un giardino all’interno della loro scuola) - Facciamo fifty-fifty? (L’iniziativa era finalizzata a promuovere il risparmio energetico nelle scuole attraverso una gestione più attenta delle risorse termiche ed elettriche). Il Laboratorio ha inoltre proposto nel 2004 la III edizione di Scenari di sostenibilità, il concorso che prevedeva la realizzazione di video-reportage finalizzati alla sensibilizzazione e all’informazione sui temi dello sviluppo sostenibile. I gruppi selezionati, dopo aver intrapreso un percorso formativo, hanno realizzato autonomamente le riprese e il montaggio del loro reportage. I materiali prodotti sono stati successivamente presentati alla VII edizione di Cinemambiente. La Provincia fornisce ogni anno un sostegno per la realizzazione di Soggiorni didattici di educazione alla sostenibilità nel Laboratorio Didattico sull’ambiente di Pracatinat rivolti in modo particolare alle classi del biennio delle scuole superiori. Nel 2004 si è concluso il progetto di costruzione del Museo A come Ambiente, sito a Torino in corso Umbria 90, di cui la Provincia è socio fondatore, ed è stata avviata un’intensa attività di collaborazione. Il Museo è rivolto a persone di tutte le età ed è finalizzato ad affrontare le tematiche ambientali; esso è dotato di tre sezioni fortemente collegate tra loro (acqua, rifiuti, energia) e di spazi espositivi con un taglio ludico-didattico, linguaggi multimediali e forte Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 181 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale interattività. Per avere maggiori informazioni è a disposizione un sito Internet che ha come indirizzo www.museoambiente.org LE MANIFESTAZIONI Festival Internazionale Cinemambiente. La Provincia fornisce ogni anno un supporto per la realizzazione del Festival Internazionale Cinemambiente, un’iniziativa che si propone di approfondire e diffondere la conoscenza dei problemi ambientali e che si configura come occasione di testimonianza e dibattito sullo stato dell’ambiente. Il Festival rappresenta un momento di incontro tra operatori/trici dei mass media, ambientalisti/e e popolazione per favorire lo sviluppo di una cultura che consideri le ragioni della difesa dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Giornata Mondiale dell’Ambiente. La Provincia aderisce tutti gli anni alle celebrazioni in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (istituita dall’UNEP), il 5 giugno. Nello specifico, la Provincia promuove la partecipazione di tutti gli Enti e gli attori sociali presenti sul territorio provinciale proponendosi come punto di riferimento e occupandosi del coordinamento e del finanziamento delle iniziative ritenute più meritevoli. 3° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale - 3° World Environmental Education Congress (Torino 2 - 6 ottobre 2005). La Provincia ha concorso (sia finanziariamente che tecnicamente) all’organizzazione di questo importante appuntamento internazionale che ha rappresentato, in considerazione del suo carattere internazionale e dell’elevata qualità culturale, educativa, formativa, tecnica e scientifica espressa dagli interventi, un momento fondamentale nell’ampio dibattito sui temi chiave dell'educazione ambientale a livello mondiale e locale. I CANALI DI DIALOGO I principali canali di dialogo utilizzati in questo ambito per dialogare con i/le cittadini/e e informarli/e delle iniziative proposte o ascoltare le loro istanze sono di due tipi: - la sezione del portale della Provincia dedicata ad Agenda21 e all’educazione (rispettivamente www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/ e www.provincia.torino.it/ambiente/educazione/) - il Forum di Agenda21 LA GESTIONE DEI RIFIUTI La gestione dei rifiuti è un’attività molto complessa sia per la natura assai varia e complessa della materia, sia poiché la quantità di rifiuti prodotta a livello provinciale è stata per anni in continua crescita (solo nel 2005 il fenomeno ha mostrato una lieve inversione di tendenza) e sempre più difficile da governare; pertanto, essa richiede contributi e competenze diverse all’interno dell’Ente. Gli obiettivi che la Provincia di Torino ha il compito di conseguire in questo campo si possono riassumere in tre categorie: Elaborare e aggiornare il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti, un documento con il quale si individua il sistema ottimale di gestione dei rifiuti e si fissano gli obiettivi di raccolta differenziata. Inoltre, definire il sistema di incentivi per la realizzazione degli obiettivi contenuti nel Programma ed elaborare le attività di comunicazione relative alle diverse fasi previste. Fornire supporto e coordinamento verso altre realtà locali: incentivare la raccolta differenziata tramite finanziamenti a Comuni, Consorzi e Aziende; offrire un supporto tecnico all’Associazione d’Ambito (formata da tutti i Consorzi di bacino ed i Comuni Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 182 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale capofila per lo svolgimento delle funzioni di governo e coordinamento dell’organizzazione dei “servizi di ambito” (definiti dalla Legge regionale 24/2002); coordinare gli studi e i processi di concertazione per la localizzazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Concedere autorizzazioni, effettuare verifiche e controlli: la Provincia controlla la coerenza tra le azioni di pianificazione attivate dai Consorzi e le indicazioni di pianificazione fornite dai documenti dell’Ente (in particolare dal Piano Territoriale di Coordinamento); concede le autorizzazioni per consentire lo smaltimento, il recupero dei rifiuti o le importazioni di rifiuti e ne controlla il corretto svolgimento. PER APPROFONDIRE… In provincia di Torino, negli ultimi anni, nonostante una diminuzione della popolazione, la produzione dei rifiuti continua a tendere ad un progressivo aumento. Infatti la produzione complessiva è passata da 950 mila tonnellate nel 1996 a 1.171 tonnellate88 nel 2004. Fortunatamente questo andamento crescente sembra essersi esaurito: nel 2005 infatti si è verificata una leggera flessione,la produzione totale è stata di 1.170.754 tonnellate. La produzione pro capite di rifiuti è passata da 427 chilogrammi nel 1996 a più di 520 kg nel 2004. Tuttavia, grazie alla stabilizzazione del livello di produzione dei rifiuti e al leggero aumento della popolazione, si è verificata nel 2005 la prima lieve diminuzione della produzione pro-capite (523 kg nel 2004, 522 nel 2005 con una riduzione pari allo 0.03%). Le aree con produzione specifica più alta sono il Pinerolese e la città di Torino, sulla quale pesa l’incidenza di fattori quali il pendolarismo e la forte presenza di attività terziarie e commerciali. Si è verificata una tendenza alla riduzione in tutti gli altri bacini, compresa la Val di Susa nonostante gli elevati flussi turistici rispetto agli abitanti effettivamente residenti. Le aree con più bassa produzione pro-capite risultano essere il chierese e l’eporediese, che confermano la tendenza alla riduzione già riscontrata nel 2004; a tali aree si aggiungono i bacini metropolitani a sud e ad ovest della città di Torino. Lo smaltimento in discarica continua a essere il principale sistema di trattamento dei rifiuti. Nel 2004 la quantità di rifiuti indifferenziati collocati in discarica è stata di 777 mila tonnellate (che rappresenta il 66% della quantità di rifiuti prodotta in quell’anno in provincia di Torino): nel 2005 tali livelli sono scesi a 723 mila tonnellate, pari al 61% Tra i rifiuti smaltiti in discarica, si trovano i rifiuti di 50% provenienza domestica e i fanghi derivati dalla depurazione delle acque reflue. 40% 36,3% Il sistema provinciale di discariche è giunto quasi alla 31,2% 30% 25,2% saturazione, motivo per cui è attualmente in via di 21,9% 20,3% progettazione un impianto di termovalorizzazione dei 18,0% 20% 15,2% rifiuti per porvi rimedio. 12,3% 10% La raccolta differenziata nel 2004 e nel 2005 è aumentata rispetto agli anni precedenti fino a superare il 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 36% soprattutto grazie alle politiche mirate alla diffusione della raccolta porta a porta. Il grafico a fianco riporta l’andamento percentuale della raccolta differenziata a livello provinciale. 0% 88 Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province” Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 183 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Con tale risultato è stata finalmente raggiunta la soglia del 35% fissata per legge dal Decreto Ronchi, mentre non è ancora stato raggiunto l’obiettivo più ambizioso fissato dal Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti (37,7%). I risultati migliori si registrano di nuovo nel chierese, nell’eporediese, nel bacino metropolitano a sud della città di Torino e nel bacino che comprende le valli di Lanzo. LA GESTIONE DEI RIFIUTI: LE AZIONI Le attività più rilevanti che la Provincia ha svolto durante il periodo 2004-2005 nell’ambito della gestione dei rifiuti sono state raggruppate a seconda della tipologia di cui fanno parte: ATTIVITA’ LEGATE ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Il documento, redatto nel 1998 e modificato una prima volta nel 2000, è stato oggetto di un aggiornamento nel 2005: infatti, dal momento che alcuni obiettivi non erano stati raggiunti in precedenza, si avvertiva l’esigenza di un adeguamento sulla base delle nuove condizioni. E’ stato anche programmato un aggiornamento annuale che tenga conto degli andamenti progressivamente rilevati e corregga gli obiettivi intermedi in modo da facilitare l’obiettivo complessivo di minimizzazione dei costi ambientali, economici e sociali della gestione dei rifiuti. Pubblicazione rapporti e Osservatorio Rifiuti. Nel 2005 è stato pubblicato per la prima volta un unico rapporto che riunisce le analisi relative ai rifiuti urbani e a quelli speciali (fino al 2004 oggetto di due rapporti pubblicati separatamente). Relativamente ai rifiuti urbani, che costituiscono l’ambito prevalente delle competenze della Provincia in materia di governo del sistema di gestione dei rifiuti, vengono raccolti e pubblicati i dati che si riferiscono al sistema di raccolta dei rifiuti e la qualità ambientale degli impianti; si offre un quadro generale di tutte le attività di governo e promozione svolte dalla Provincia nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani; inoltre, si verifica il livello di raggiungimento delle azioni previste dal Programma Provinciale di Gestione dei rifiuti. La sezione che tratta il sistema di gestione dei rifiuti speciali contiene un quadro approfondito sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali e sulla situazione degli impianti preposti al loro trattamento, smaltimento o recupero. I rifiuti speciali sono quelli provenienti dalle attività produttive quali i rifiuti di attività agricole e agroindustriali; i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; i rifiuti da lavorazioni artigianali; i rifiuti da attività commerciali… I documenti sono redatti dall’Osservatorio Rifiuti Provinciale, un organismo istituito dalla Provincia nel 1998 che svolge funzioni di monitoraggio e di supporto per l’attivazione delle attività previste dal Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Finanziamento della raccolta integrata dei rifiuti urbani (Raccolta “porta a porta”). La Provincia ha continuato a fornire un sostegno finanziario ai Comuni che perseguono attivamente obiettivi di aumento della raccolta differenziata adottando sistemi di raccolta dei rifiuti di tipo “porta a porta”. In questo ambito sono stati concessi contribuiti pari a circa 2,6 milioni di euro. CONCESSIONE AUTORIZZAZIONI, VERIFICA E CONTROLLO La Provincia ha l’autorità di decidere in merito al rilascio di una serie di autorizzazioni per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti e di controllare tali attività sul territorio provinciale. In particolare: Autorizzazioni per impianti di smaltimento e recupero di rifiuti. La Provincia si occupa del rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e la gestione di impianti di smaltimento e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 184 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale recupero di rifiuti, sia pubblici che privati (stoccaggi, trattamenti, discariche, autodemolizioni, sperimentazioni, ecc). Iscrive inoltre in un apposito registro provinciale le attività di recupero di rifiuti per le quali la normativa ha previsto procedure semplificate (nel 2004 circa 400 aziende iscritte e n. 50 nuove iscrizioni; nel 2005 oltre 400 aziende iscritte ed oltre 50 nuove iscrizioni). Autorizzazione per impianti di termovalorizzazione. La Provincia nel 2004, insieme ai rappresentanti dei Consorzi di Bacino, ha nominato una Commissione Tecnica altamente specializzata che si è occupata di indicare – sulla base di una serie di studi – il tipo di impianto di termovalorizzazione dei rifiuti dotato delle tecnologie più avanzate dal punto di vista tecnicoscientifico e più adatto alle esigenze del territorio. La Commissione ha iniziato il proprio lavoro nel novembre 2004 e ha fornito alla Provincia le conclusioni alle quali è giunta. I risultati sono stati integrati all’interno dell’aggiornamento del Piano Provinciale di gestione dei rifiuti. Autorizzazioni di AIA. La Provincia rilascia le Autorizzazioni Integrate Ambientali alle attività industriali costituite da impianti di “gestione rifiuti” . Tali autorizzazioni sostituiscono ad ogni effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale, e prevedono la gestione degli impianti secondo le più idonee ed opportune misure di prevenzione dell’inquinamento anche attraverso l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili. Autorizzazione spedizioni rifiuti. La Provincia ha inoltre il compito di autorizzare o meno le attività di spedizione dei rifiuti verso società collocate all’interno del territorio provinciale. Inoltre, controlla l’invio dei rifiuti verso impianti ubicati negli Stati della Comunità Europea o al di fuori di essa e rilascia i moduli di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti. Sia nel 2004 sia nel 2005 il numero di pratiche gestite in questo ambito ammontava a circa 100. Per questa attività l’Ente ha incassato più di 73 mila euro nel 2004 e 110 mila euro nel 2005 grazie ai diritti amministrativi (previsti dalla normativa nazionale) versati dalle imprese al fine di poter procedere al trasporto dei rifiuti verso Stati esteri ovvero verso l’Italia. Approvazione progetti di adeguamento discariche rifiuti e impianti di autodemolizione. A seguito dell’entrata in vigore di due decreti legislativi, la Provincia nel 2004 ha avuto il compito di valutare ed approvare progetti di adeguamento degli impianti presentati dai titolari di discariche (nel 2004 45 progetti ) e da autodemolitori (nel 2004, 74 progetti). Adeguamento autorizzazioni. La Provincia ha inoltre provveduto ad adeguare le autorizzazioni alla messa in riserva di rifiuti rispetto ad un codice di rifiuto (40 impianti coinvolti), nonché ad aggiornare le autorizzazioni rilasciate alle linee guida regionali sui PCB. Controllo delle imprese che effettuano il recupero di rifiuti “in procedura semplificata”. L’Ente ha anche il compito di controllare le imprese iscritte nel Registro Provinciale che effettuano il recupero dei rifiuti. Nello specifico, si occupa della verifica dei requisiti delle Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 185 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale aziende che presentano la comunicazione di inizio attività ed effettua, in collaborazione con l’ARPA Piemonte, il controllo della corretta gestione ed esercizio degli impianti stessi. Nel 2004 l’Ente ha incassato quasi 70 mila euro per i diritti di iscrizione versati dalle imprese iscritte nel suddetto Registro e 65 mila euro nell’anno 2005. Controllo garanzie finanziarie. La Provincia si occupa dell’accettazione e del controllo delle garanzie finanziarie fornite da società ed enti che hanno ottenuto l’autorizzazione allo smaltimento o al recupero di rifiuti (300 fideiussioni attive nel 2004 e 340 nel 2005). Verifica inoltre, per conto del Ministero dell’Ambiente, le garanzie finanziarie prestate dalle imprese di quelle che hanno l’autorizzazione per spedire rifiuti all’estero (100 nel 2004 come nel 2005). I CANALI DI DIALOGO I canali di dialogo utilizzati al fine di dialogare con i/le cittadini/e e informarli/e delle iniziative proposte o ascoltare le loro istanze sono di diversi tipi: - la sezione del portale della Provincia dedicata ai rifiuti (www.provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/) - documentazione varia (pubblicazioni annuali sui rifiuti) - un indirizzo di posta elettronica con la quale i/le cittadini/e possono dialogare con l’Osservatorio provinciale dei rifiuti ([email protected]) - il telefono e i colloqui personali per ricevere informazioni e chiarimenti - lo Sportello ambiente per ottenere la modulistica necessaria PREVENZIONE E RIDUZIONE INTEGRATE DELL’INQUINAMENTO - IPPC La Provincia di Torino è l’Autorità competente al rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali di impianti industriali aventi un alto potenziale di impatto ambientale, mediante l’applicazione dei principi e degli strumenti forniti dalla direttiva europea IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control). Tale autorizzazione, che sostituisce ogni altra autorizzazione, visto, nuIla osta e parere in campo ambientale, attesta la conformità dell’esercizio dell’impianto analizzato alle migliori tecniche disponibili in campo ambientale e l’osservanza da parte del Gestore di tutte le prescrizioni tecniche, assicurando il rispetto dei principi di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento. Questo nuovo approccio permette non solo di evitare il trasferimento dell’inquinamento da una matrice ambientale all’altra ma rappresenta per gli utenti un importante strumento di semplificazione tecnica e amministrativa. Nel 2004… 6 procedimenti avviati 1 procedimento concluso Nel 2005… 62 procedimenti avviati 3 procedimenti conclusi Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 186 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE ENERGETICHE Le attività che hanno per oggetto la gestione delle risorse energetiche presenti in provincia di Torino possono essere suddivise in tre ambiti che, sebbene siano fortemente integrati tra loro, possono essere schematicamente distinti in: 1. attività di programmazione e promozione delle politiche energetiche e campagne d’informazione e sensibilizzazione; 2. autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica, pareri sulle procedure di V.I.A.89 e di IPPC, inquinamento luminoso; 3. controllo sul rendimento energetico degli impianti termici per il riscaldamento degli ambienti; 4. regolazione delle attività di lavorazione e deposito di oli minerali. Tutte le suddette attività seguono le indicazioni inserite nel Programma energetico della Provincia di Torino che prevede un mix di politiche per la promozione del risparmio energetico e l’utilizzo di fonti rinnovabili. In particolare, sono previste - da un lato - l’assistenza agli enti locali che si impegnano a promuovere politiche di efficienza energetica e – dall’altro – la promozione di buone pratiche in questo ambito. Inoltre la Provincia verifica, attraverso apposite campagne di autodichiarazione e di controllo del rendimento energetico, che siano adottati i provvedimenti sul corretto esercizio e manutenzione degli impianti termici destinati alla climatizzazione degli ambienti. Questa attività permette di implementare ed aggiornare il catasto degli impianti termici siti sul territorio provinciale; ha il compito di elaborare le linee guida finalizzate alla prevenzione e alla lotta all’inquinamento luminoso e – di conseguenza - esercita il controllo sul corretto e razionale uso dell'energia da illuminazione esterna da parte dei Comuni e verifica l'applicazione delle sanzioni sugli impianti di illuminazione pubblici e privati; concede le autorizzazioni per il funzionamento degli impianti di produzione di energia elettrica; realizza attività di studio e ricerca su tecnologie per la produzione di particolari tipi di energia (idroelettrica, da biomassa, solare,…). E’ opportuno sottolineare che la corretta gestione delle risorse energetiche è fortemente connessa con le attività di tutela delle risorse atmosferiche, poiché comporta una riduzione delle quantità di emissioni prodotte in atmosfera. PER APPROFONDIRE… Negli ultimi anni il consumo di energia nel territorio provinciale ha subito un andamento incostante: tra il 1999 e il 2000 è diminuito, per poi aumentare nel biennio 2001-2002 e ridiscendere nuovamente a partire dal 2003 (-1,2% rispetto al 2002). Il fattore che ha maggiormente inciso in questa tendenza è rappresentato dalla riduzione dell’utilizzo dei prodotti petroliferi, a fronte di un aumento generale dell’uso di altre tipologie di fonte energetica (energia elettrica, gas naturale, fluido per il teleriscaldamento, …). La Provincia di Torino resta un forte importatore di energia elettrica, anche se sono in programma interventi di ammodernamento delle vecchie centrali e la realizzazione di nuove. L’obiettivo è quello di rendere la provincia di Torino da importatrice a esportatrice di risorse energetiche. 89 Per la descrizione del significato del termine V.I.A. si veda oltre (§ 3.3.2) Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 187 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Per quanto riguarda l’energia elettrica, si registra nel 2005 un aumento dei consumi pari al 12.3% rispetto al 1990. Degli 11.308 GWh consumati nel 2005, il 51% è relativo al settore industria, il 26% per il terziario e il 22,4% per quello domestico; marginale resta il contributo dell’agricoltura. Tra i vari settori, è l’industria a registrare un calo (-7,8%), anche se concentrato tra il 2002 e il 2005, contrastato dal settore terziario in forte aumento (+85,7%) e dal domestico in costante crescita (+16.6%). Per quanto riguarda il gas naturale, nel 2005 si è verificato un lieve calo degli usi finali (1.950 milioni di m3) rispetto al 2003 (2.056 milioni di m3) e, al contrario, una forte crescita nell’uso di gas naturale per la produzione di energia elettrica (1.000 milioni di m3 in più rispetto al 2003) a seguito dell’entrata in esercizio della nuova centrale di Chivasso e del potenziamento della centrale AEM di Moncalieri. Nel biennio 2003-2004 i consumi di energia si possono così suddividere in relazione all’uso che ne è stato fatto: UTILIZZO USI CIVILI ATTIVITÀ PRODUTTIVE TRASPORTI 2003 41,4% 32,3% 26,3% 2004 42.4 % 30.7 % 26.9 % All’interno degli usi civili si è dimezzata la quota dei derivati del petrolio a favore del teleriscaldamento; il mix energetico del settore produttivo, invece, ha visto negli ultimi anni un aumento del peso del gas naturale contro una sostanziale stabilità del consumo di elettricità. L’intensità energetica dell’economia della provincia (cioè il consumo di energia spesa per la generazione del reddito) mostra una sostanziale stazionarietà nel periodo tra il 1995 e il 2000. Per quanto riguarda l’ultimo aspetto, un’evoluzione della mobilità nel territorio Grafico 2: consumi energetici per vettore provinciale – sia nella qualità che nella quantità – ha indubbiamente avuto 6.000 un’influenza sull’andamento del consumo di risorse energetiche. 5.000 4.000 Il mix delle fonti energetiche provinciale è così composto: 3.000 2.000 1.000 quasi il 46% di gas naturale poco più del 32% di derivati del petrolio quasi il19% di energia elettrica poco più del 3% di teleriscaldamento (in aumento rispetto agli anni precedenti) 0 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 ktep Nel periodo che va dal 1990 al 2003 si è verificata una maggiore efficienza degli automezzi contemporaneamente a una crescita delle percorrenze totali: pertanto il bilancio complessivo dei due fenomeni opposti per quanto riguarda l’efficienza ambientale - è comunque negativo. FLUIDO TERMOVETTORE PRODOTTI PETROLIFERI METANO ENERGIA ELETTRICA Rispetto al 1995 si registra un aumento sostenuto dei consumi di gasolio e una flessione di quelli di benzina (-6%). Contemporaneamente, si verifica un’evoluzione del parco automezzi e la crescita del trasporto merci. GESTIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE: LE AZIONI Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 188 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Corsi di formazione. È stato organizzato un corso di formazione ambientale dal titolo Nella mia città si respira rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori del territorio provinciale e 25 corsi di formazione rivolti a professionisti/e in questo ambito. Inquinamento luminoso. È stato redatto un vademecum che fornisce le linee guida sull’inquinamento luminoso. Autorizzazioni per impianti. Sono state rilasciate le autorizzazioni per 15 impianti di potenza elettrica compresa tra 1 e 13 MW (dei quali 4 utilizzano biogas come combustibile, mentre i restanti 10 metano). Oli minerali. L’Ente rilascia le autorizzazioni richieste dalla legge per le nuove attività di lavorazione, di stoccaggio o di trasporto degli oli minerali, ovvero per la modifica degli stabilimenti già esistenti. Nel 2004/2005 sono stati rilasciati 267 provvedimenti. L’attività prevede inoltre la revisione sistematica, programmata, della situazione relativa agli stabilimenti titolari di concessioni a loro tempo rilasciate dalla Prefettura – per 960 stabilimenti - o dal Ministero dell’Industria (o delle Attività Produttive) – per 20 stabilimenti, nonché la completa informatizzazione dei dati, anche geografici, relativi al parco degli stabilimenti soggetti alla normativa. Infine, è stata predisposta la bozza di un regolamento provinciale finalizzata alla definizione di procedimenti improntati ai criteri di semplificazione amministrativa e di economicità. Incentivi finanziari. La provincia ha concesso incentivi per l’installazione di impianti alimentati con fonti rinnovabili di energia: 10MW di impianti a biomassa e 1.000m2 di pannelli solari. Politiche energetiche sostenibili. Sono stati realizzati 40 progetti rivolti alle amministrazioni comunali e finalizzati all’attuazione di politiche energetiche eco-compatibili. GLI IMPIANTI TERMICI Nell’ambito delle attività di controllo sull’efficienza degli impianti termici per la climatizzazione ambienti, è proseguita nel corso del 2004 la terza campagna di autodichiarazione degli impianti presenti sul territorio provinciale denominata Il caldo pulito conviene – la cui prima edizione si è tenuta nel 1996. La III Campagna di autodichiarazione ha coinvolto i 315 Comuni che fanno parte della Provincia e tutti i tipi di impianto a prescindere dalla loro potenzialità e dal tipo di combustibile utilizzato: al termine dell’iniziativa (15 ottobre 2004) sono pervenute all’ente circa 165.000 schede che hanno permesso di implementare ed aggiornare il catasto degli impianti termici provinciale. Per fornire informazioni ai/alle cittadini/e in merito sia alle modalità di compilazione delle schede di autodichiarazione, sia sul corretto uso ed esercizio dei propri impianti termici, è stato istituito nel febbraio 2004 e per tutta la durata della campagna di autodichiarazione, un apposito Ufficio aperto al pubblico presso la Sede dell’Area Ambiente. Hanno usufruito di questo servizio circa 4.000 utenti. Successivamente, come era già avvenuto per le campagne precedenti, è stata avviata l’attività di controllo sul territorio, eseguita per conto della Provincia di Torino da tecnici dell’ARPA Piemonte. I controlli sono stati eseguiti a campione e senza onere su impianti autodichiarati e sistematici e a pagamento sugli impianti non autodichiarati. I primi sono stati eseguiti per verificare la veridicità delle dichiarazioni, i secondi (la maggior parte) su impianti di cui non si avevano informazioni sul corretto esercizio. Sempre nell’ambito delle attività di controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici, nel corso del 2004 sono stati promossi due bandi finalizzati alla distribuzione di fondi (trasferimenti regionali) finalizzati all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e climatizzazione eco-compatibili (ossia a basse emissioni in atmosfera e ad alto rendimento energetico). Un bando era rivolto agli/alle amministratori/trici condominiali, il secondo era destinato ai/alle privati/e cittadini/e. L’ammontare dei contributi concessi è stato di 1.273.690 euro. Le domande pervenute nel 2004 sono state 1157 (di cui 292 da amministrazioni condominiali e 865 da privati/e cittadini/e), tra le quali quelle già liquidate nel corso del 2004 sono state 412. Di queste, 331 (di cui 239 erano impianti autonomi) hanno riguardato la sostituzione di impianti vecchi e/o inquinanti, apportando un notevole risparmio energetico e significative riduzioni di emissioni in atmosfera. Nel corso del 2005 sono stati effettuati circa 1000 controlli Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 189 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale su impianti termici; la maggior parte delle verifiche ha riguardato impianti non autodichiarati, molti dei quali alimentati da combustibili altamente inquinanti come carbone e olio combustibile. La maggior parte degli impianti era localizzata nei Comuni con più di 40.000 abitanti che, per la prima volta, erano stati coinvolti nell’attività di controllo intrapresa dalla Provincia di Torino. Nel corso del 2005 è proseguita l’attività di liquidazione relativa ai beneficiari dei due bandi finalizzati all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e climatizzazione ecocompatibili promossi nel 2004. Nel mese di luglio 2005, inoltre, sono stati emanati inoltre due nuovi bandi finalizzati all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e climatizzazione: uno rivolto ad amministratori/trici condominiali, imprese ed enti pubblici, l’altro a privati/e cittadini/e. L’ammontare dei contributi concessi è stato di 1.273.691 euro. Le domande pervenute (il 15 dicembre 2005 era la data di scadenza dei bandi) sono state 1184 di cui 251 provenienti da amministratori/trici condominiali, 127 da imprese, 70 da enti pubblici e 736 da privati/e cittadini/e. LE RISORSE IDRICHE Negli ultimi anni, la tutela delle acque ha rappresentato un campo di intervento prioritario per la Provincia di Torino, data la natura strategica di questa risorsa e a causa di una domanda sempre crescente per una molteplicità di usi. L’obiettivo fondamentale che la Provincia si pone in questo ambito, in accordo Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Ezio Bonino con la normativa europea e nazionale, è quello di concorrere al recupero e alla tutela della qualità ambientale dei corpi idrici del proprio territorio mutuando le esigenze ambientali con le necessità dei fruitori locali. Attività di informazione, sensibilizzazione e cooperazione internazionale concorrono al raggiungimento dello stesso obiettivo promuovendo una diversa ed indispensabile “nuova cultura dell’acqua”. L’acqua intesa come diritto e bene comune è il presupposto ed il punto di forza di una corretta politica di gestione della risorsa tanto a livello locale che a dimensione globale. L’Ente ha iniziato ad occuparsi della pianificazione degli interventi in questo ambito nel 1994, quando la legislazione nazionale e regionale ha assegnato alle province le funzioni amministrative relative alla gestione delle risorse idriche; pertanto, l’amministrazione provinciale ha attivato servizi di rilevamento, disciplina e controllo delle acque. Il lavoro organizzativo degli uffici è stato accompagnato dalla realizzazione del Sistema Informativo Ambientale (SIA) con l’attivazione dei catasti degli scarichi idrici e dei prelievi di acque. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 190 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Le principali attività svolte dalla Provincia in questo ambito, integrate e concertate con quelle di competenza degli altri Enti che operano sul territorio, sono: individuazione delle situazioni critiche (in particolare le emergenze stagionali quali siccità e alluvioni) per giungere alla progressiva eliminazione dell’inquinamento delle acque; monitoraggio della quantità e della qualità delle acque superficiali attraverso la costituzione di una rete di monitoraggio di interesse provinciale integrata con quella regionale già esistente ed operativa; concessione delle autorizzazioni in materia e regolarizzazione delle concessioni preferenziali; rilascio e gestione di concessioni di grandi e piccole derivazioni di acqua superficiale e sotterranea; rilascio e gestione di concessioni preferenziali o riconoscimenti di antico diritto per la regolarizzazione delle utilizzazioni in atto di acque che hanno assunto natura pubblica; rilascio e gestione di permessi di ricerca e di concessione di coltivazione di acque minerali e termali e di sorgente, di durata massima pari a dieci anni, previe valutazioni sull’idoneità delle acque allo scopo per il quale vengono richieste in concessione: gestione delle acque destinate ad usi agricoli; gestione, verifica e controllo delle comunicazioni di accettazione di rifiuti liquidi all’interno di impianti di depurazione di acque reflue urbana; attività di polizia amministrativa relativamente alle derivazioni d’acqua in atto senza titolo o in difformità dal titolo; pianificazione di programmi di gestione integrata delle acque a scala di bacino idrografico con il perseguimento di obiettivi di miglioramento della qualità ambientale dei corsi d’acqua e di sicurezza del territorio (contratti di fiume e di lago); organizzazione e controllo del servizio idrico integrato (servizi pubblici di acquedotto, fognatura e depurazione) attraverso la partecipazione all’Autorità d’Ambito; gestione ed implementazione del Sistema Informativo regionale delle Risorse Idriche (SIRI); cooperazione internazionale promossa anche attraverso la Scuola Internazionale dell’Acqua per lo Sviluppo – Hydroaid (di cui la Provincia di Torino è uno dei soci fondatori). L’oggetto delle autorizzazioni può essere di diverso tipo: prelievo acque; scarico da pubbliche fognature o da insediamenti produttivi; spandimento degli effluenti di allevamento per limitare l’immissione di azoto (gli effluenti di allevamento sono miscele di feci, urine, materiali di lettiera, residui di acqua di abbeverata e di lavaggio, residui di mangime); spandimento delle acque in zone vulnerabili da nitrati; attingimento; utilizzo di acque minerali e termali. Attualmente la Provincia ha dato 9 concessioni per le acque minerali e 5 permessi di ricerca (di durata variabile da 1 a 3 anni) di acque minerali sul suo territorio. PER APPROFONDIRE… Nel biennio 2004-2005 le risorse idriche della provincia si sono caratterizzate per una buona qualità ambientale soprattutto nelle zone montuose e collinari, mentre si è evidenziata una tendenza a peggiorare nella zona urbana. Nel complesso – tuttavia – la situazione attuale è sostanzialmente invariata rispetto a quella degli anni ’80. Le informazioni sulla qualità ambientale dei corpi idrici derivano dai dati raccolti dalla rete di monitoraggio delle acque - attiva ormai da anni sul territorio dell’intera regione - che si integrano con le informazioni raccolte dalla rete di interesse provinciale in via di costituzione. Nel giugno 2000 si è insediata formalmente l’Autorità d’Ambito (ATO/3) con il compito di garantire il servizio idrico integrato (che comprende captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) ai/alle cittadini/e che Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 191 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale abitano sul territorio di sua competenza. LE ACQUE SUPERFICIALI – I FIUMI L’indice utilizzato per stimare la qualità ambientale si definisce SACA e, applicato ad un corso d’acqua, può assumere le valutazioni pessimo, scadente, sufficiente, buono, elevato. La metodologia utilizzata nell’ambito del monitoraggio ambientale prevede che siano eseguiti rilevamenti mensili di parametri chimico-fisici e valutazioni stagionali della qualità biologica mediante l’utilizzo dell’indice IBE (valutazione delle popolazioni di macroinvertebrati presenti nell’ambiente acquatico). Nel 2005 il reticolo idrografico della provincia è stato così classificato: circa 41% delle sezioni sono caratterizzate da una BUONA qualità ambientale circa 34% SUFFICIENTE circa 10% SCADENTE circa 7% OTTIMA circa 7% PESSIMA Alla luce degli obiettivi fissati dalla normativa per il 2008, secondo cui lo stato ambientale dei corsi d’acqua deve essere Sufficiente, il 75% dei punti monitorati risulta nel 2005 già in linea con l’obiettivo. Anno N. Sezioni di 2001/2002 10 3 5 2 2003 10 3 6 1 2004 10 1 5 3 1 2005 9 6 1 1 2001/2002 3 2003 3 2004 3 2005 3 2001/2002 1 1 2003 1 1 2004 1 1 2005 1 1 2001/2002 5 2003 5 2004 5 1 n.c. SACA ssi mo ent e ent e on o vat o Corso d'acqua ent o 200 1/0 2- Nella tabella sottostante – per ogni fiume – si riporta l’andamento dello stato di qualità delle sue acque attraverso una serie storica: 3 1 1 1 2005 2 2 1 1 1 3 2 2 2 1 3 1 4 1 2001/2002 2 1 2003 2 2 2004 2 2005 2 2001/2002 3 1 1 2003 3 2 1 2004 3 2 1 2005 3 1 1 2001/2002 6 2 4 2003 6 1 4 1 2004 6 1 3 2 2005 6 3 3 1 2 1 1 1 1 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 192 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale ORCO 2001/2002 6 2 4 ORCO 2001/2002 2003 1 6 1 4 1 2003 2004 1 6 1 1 3 2 2004 2005 2005 2 6 2 2 3 2 3 2001/2002 1 1 2003 1 1 2004 1 1 ORCO SOANA ORCO MALESINA BANNA TEPICE DORA RIPARIA DORA DI BARDO_ NECCHIA DORA BALTEA CHISOLA 2005 1 2001/2002 2 2003 2 1 2004 2 2 2005 2 2 2001/2002 1 1 2003 1 1 2004 1 1 2005 1 1 2001/2002 6 2003 6 2004 6 2005 6 2001/2002 1 1 2003 1 1 2004 1 1 2005 1 1 2001/2002 4 1 2 2003 4 2 2 2004 4 1 2 2 2004 2 2 1 4 2004 4 2005 4 2001/2002 1 2003 1 2004 1 = - - - = = = 4 1 / = = 2 = = = / + + + + + 1 1 4 2003 2003 = 6 3 2 4 = 6 1 4 2 + 1 2005 2005 + 2 2001/2002 2001/2002 + 1 1 3 1 1 1 2 2 2 1 2 2 2 2 1 1 1 2005 1 2001/2002 4 2 2 2003 4 2 2 2004 4 3 1 2005 4 2 2 1 Il fattore limitante nella determinazione dello stato di qualità ambientale è quasi sempre la qualità biologica, tranne alcuni casi specifici (es: per i torrenti Banna e Tepice il pessimo stato di qualità dipende dalla presenza in tali corsi di sostanze pericolose quali prodotti fitosanitari e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 193 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale metalli pesanti). L’IBE è un fattore fortemente influenzato da una serie di fattori biotici ed abiotici che esulano dalla sola componente chimico-microbiologica. Le cause potrebbero pertanto essere imputabili non tanto ad un aumento dei tassi di inquinamento ma ad una compromissione generale dell’ambiente acquatico spesso correlato ad alterazioni di tipo fisico ed idromorfologico LE ACQUE SUPERFICIALI – I LAGHI Lo Stato Ambientale dei laghi del territorio provinciale (Indice SAL) evidenzia una generale tendenza al miglioramento qualitativo negli ultimi 5 anni (Candia, Avigliana Grande e Piccolo, Sirio), ad eccezione di quello di Viverone che presenta - al contrario - un peggioramento. Nonostante la generale situazione in miglioramento, il SAL risulta ad oggi ancora Scadente per tutti i laghi considerati, tranne per il Piccolo di Avigliana (classe 3 raggiunta solo nel 2005). RISORSE IDRICHE SOTTERRANEE (POZZI) Nel 2005 l’inventario delle autodenunce dei pozzi segnalava l’esistenza in provincia di 59 mila pozzi di cui 56% ad uso domestico 28% ad uso irriguo 5% ad uso potabile 4% ad uso produttivo industriale 7% destinato ad altri usi Indice di qualità delle acque sotterranee - Falde profonde 2003 Classe 4 7% Classe 40 2% Classe 3 11% Classe 0 13% Classe 1 11% con un prelievo totale di 480 Mm3 all’anno. La rete di monitoraggio delle acque sotterranee è composta da 135 pozzi di rilevamento, di cui 56 relativi alla falda profonda. I dati raccolti dalla rete integrati con quelli derivanti dall’attività Classe 2 tecnico-amministrativa di esame delle istanze e delle 56% denunce, permettono di evidenziare una situazione di criticità della falda superficiale nell’area idrogeologica che comprende l’altopiano di Poirino (scarsa quantità di acqua). La qualità delle acque sotterranee viene valutata attraverso l’Indice di qualità delle acque sotterranee, che può assumere valori compresi tra 1 e 4 (dove 1 è il valore che indica la situazione di eccellenza). La rappresentazione dello stato delle acque sotterranee che emerge dalle rilevazioni effettuate dall’ARPA nel 2003 evidenzia una prevalenza di situazioni in classe 4 nell’area metropolitana torinese. Nello specifico, la situazione dei punti di monitoraggio è la seguente: 31% in classe 4 (che arrivano al 17% per la falda profonda) 34% in classe 2 (che diventano 46% nella falda profonda) le situazioni di eccellenza (classe 1) sono presenti solo nella zona sud e Sud-Ovest di Torino. SERVIZIO IDRICO INTEGRATO Il Piano d’Ambito dell’ATO3 torinese ha stimato che nel territorio della Provincia di Torino nel 2002 350 sono i Mm3 annui di acqua prelevati 250 sono i Mm3 distribuiti 300 sono i litri di acqua che ogni abitante della provincia consuma ogni giorno LA RETE FOGNARIA In provincia di Torino… Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 194 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 92% è la percentuale della popolazione della provincia di Torino allacciata alla rete fognaria 6.600 sono i km per i quali si estende la rete fognaria 451 è il numero di impianti di depurazione presenti sul territorio 2.972.000 A.E. (abitanti equivalenti) è la capacità del sistema di depurazione provinciale Grafico 7. Prelievi dai corpi idrici superficiali. Distribuzione per tipologia di uso Beni e servizio 0,1% Altro 0,1% Idropota bile 0,4% Irrigua 14,5% Idroelettr ica 84,9% LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE: LE AZIONI Nel corso del biennio 2004-2005 la Provincia di Torino – nell’ambito della gestione del sistema delle acque - si è occupata di molteplici attività: Rilascio autorizzazioni e concessioni. Negli anni considerati la Provincia ha gestito in tutto 672 atti relativi alle autorizzazioni per lo scarico (245 nel 2004 e 427 nel 2005) e 1561 autorizzazioni relative ai prelievi (682 nel 2004 e 879 nel 2005). Nitrati. Nell’ambito della tutela della risorsa idrica, occupa una notevole importanza l’attività nelle zone vulnerabili da nitrati (attuazione del Regolamento n. 9/R) in cui si è contribuito alla sensibilizzazione del territorio sulla problematica anche tramite il coinvolgimento delle Associazioni di Categoria. Sono stati valutati circa 255 Piani di Utilizzazione Agronomica inviati dalle Aziende zootecniche ricadenti in zone vulnerabili da nitrati approvando 113 Piani di Adeguamento alle nuove prescrizioni tecniche normative fissando specifiche tempistiche di attuazione. Tali attività sono state svolte in collaborazione con il Servizio Agricoltura della Provincia di Torino e con gli Uffici Regionali competenti. Rete di monitoraggio delle acque superficiali di interesse provinciale. Durante il 2005 è stato avviato il progetto di definizione della rete sia per le sezioni di monitoraggio quantitativo (centraline fisse) che qualitativo. Nello stesso anno è anche stato implementato un secondo stralcio di detta rete (il primo stralcio è stato realizzato nel comprensorio montano delle aree olimpiche). In tale lotto sono state posizionate strumentazioni (centraline, aste idrometriche) in campo per soddisfare le esigenze di conoscenza al fina di giungere ad una gestione integrata e sostenibile della risorsa del proprio territorio. Campagna di sensibilizzazione. È stata realizzata una campagna per il risparmio idrico; in particolare, la Provincia ha aderito alla giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo durante la Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 195 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale quale ha dato avvio al progetto del Parlamento italiano dei giovani per l’acqua e ad una campagna di comunicazione e sensibilizzazione. Gestione catasto. È stato implementato il catasto degli scarichi e il catasto dei prelievi. Approvvigionamento idrico periodo olimpico. Grazie all’attività del progetto “Piano delle Acque – Torino 2006”, la Provincia ha seguito l’organizzazione e la realizzazione dell’evento olimpico in funzione della tutela delle risorse idriche del comprensorio olimpico montano. In collaborazione con il Toroc sono state pianificate le azioni di prelievo e scarico in relazione alle condizioni dell’area costantemente monitorata per verificarne la qualità ed evidenziare rapidamente eventuali situazioni di sofferenza. Protocollo d’intesa. Infine, nel corso del 2004 è stato definito un protocollo di intesa tra la Provincia, l’ARPA e la Regione Piemonte per la condivisione dei dati e per organizzare il centro di raccolta e di elaborazione dei dati relativi alle risorse idriche. PROGETTI DI RECUPERO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE E DEI CORPI IDRICI Nel 2004 e nel 2005 la Provincia ha incrementato l’attività di controllo sul territorio e proseguito progetti per il recupero ambientale dei corpi idrici del proprio territorio (fiumi e laghi). In particolare ha realizzato: - Progetto Sangone: nel corso dell’anno si è concluso il progetto sul Torrente Sangone avviato nel corso del 2001. L’esperienza ha rappresentato un esempio di gestione e sviluppo del territorio attraverso l’elemento acqua, sperimentato, per la prima volta nell’ambito del territorio provinciale. La raccolta e la condivisione delle informazioni, il confronto in tavoli di lavoro e il perseguimento di obiettivi comuni sul territorio hanno rappresentato aspetti importanti del processo. Il risultato di tale iniziativa è stata la redazione di un primo Piano di Azione per il recupero ambientale del bacino condiviso, che costituirà la base di conoscenze e lavoro su cui la Provincia svilupperà, presumibilmente nel corso dell’anno 2006, il primo Contratto di Fiume provinciale in accordo con quanto previsto in tale materia dallo strumento di programmazione regionale - Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte. - Progetto Stura di Lanzo:è stato dato avvio ad un’analoga esperienza sul bacino del torrente Stura con l’obiettivo di pervenire ad un miglioramento della qualità ambientale dell’intero bacino idrografico integrando gli obiettivi di tutela e recupero degli ambienti idrici con quelli di sicurezza del territorio. - Progetto di risparmio idrico: Torino è tra le città con un più alto consumo di acqua in Europa, circa 300 litri al giorno per abitante. Questa situazione, unita alla consapevolezza che anche un territorio ricco d'acqua come quello della provincia di Torino può evidenziare problemi di approvvigionamento, ha spinto l'Amministrazione Provinciale ad attivare un progetto dedicato al Risparmio Idrico. Questa iniziativa rispondeva a un duplice obiettivo: pervenire a un uso sostenibile della risorsa idrica e promuovere un maggiore senso di responsabilità ambientale e di salvaguardia dell'acqua pregiata, quella potabile. Gocciolino ne era il protagonista e - attraverso i suoi semplici consigli di quotidiano risparmio - ha accompagnato tutte le fasi del progetto. Grazie a questa iniziativa si intendeva sensibilizzare l'opinione pubblica, in particolare le giovani generazioni, promuovendo il valore del gesto quotidiano di risparmio idrico, un'azione con una ricaduta economica a breve termine (attraverso il risparmio sulla bolletta), ma che indica anche un mutamento culturale verso una maggiore responsabilità ambientale individuale, a tutto beneficio di un futuro sostenibile per le nuove generazioni. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 196 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale - Biomonitoraggio nelle zone alpine. La parte iniziale dei corsi d'acqua alpini è spesso esclusa dai piani di monitoraggio ambientale; infatti, in assenza di fonti inquinanti di origine industriale o di insediamenti urbani di grandi dimensioni, si presuppone che sia assente qualsiasi tipo di alterazione ambientale. In realtà, alle quote più elevate, i fiumi sono caratterizzati da una notevole fragilità, pertanto la Provincia ha promosso un progetto di ricerca che prevedeva l’applicazione di metodologie di biomonitoraggio per salvaguardare tale ambiente. Le rilevazioni hanno interessato i tratti montani dei torrenti Dora Riparia e Chisone. - Protocollo di intesa siglato tra Autorità di Bacino del Fiume Po e le 13 Province rivierasche: nel maggio del 2005 è stato siglato il “Protocollo d’Intesa per la tutela e la valorizzazione del territorio e la promozione di un governo integrato ed unitario del fiume Po” attraverso cui le Amministrazioni condividono gli obiettivi di recupero, tutela, valorizzazione e sviluppo dell’intero bacino del fiume Po. Gli obiettivi potranno essere raggiunti attraverso un’azione condivisa e comune sul territorio che si realizzi attraverso le seguenti linee strategiche: costruire il governo di bacino mitigare il rischio di dissesto valorizzare il territorio e le fasce fluviali proteggere le acque sostenere lo sviluppo locale contribuendo al miglioramento della qualità della vita. LE RISORSE ATMOSFERICHE Nell’ambito della gestione delle risorse atmosferiche, le criticità maggiori derivano dai fenomeni di inquinamento provocati dalle attività umane; la situazione è resa complessa dell’aria dal può fatto essere che l’alterazione generata da tre elementi: le sostanze chimiche, le onde sonore e quelle elettromagnetiche. In questo campo, la Provincia di Torino ha il compito di occuparsi principalmente del controllo e del miglioramento delle Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Tullio Beiletti condizioni dell’aria; più precisamente il suo ruolo è quello di tutelare le risorse atmosferiche per preservarle il più possibile da fenomeni di inquinamento e sviluppare azioni finalizzate al miglioramento della qualità complessiva dell’aria; monitorare l’inquinamento grazie ad una nuova rete di raccolta e analisi della qualità dell’aria che opera con postazioni fisse e mobili sul territorio; rilasciare autorizzazioni per le emissioni in atmosfera provenienti da attività produttive o artigiane; redigere ed applicare il piano d’azione per la riduzione del rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme stabilite per gli inquinanti in atmosfera. Il piano rappresenta un documento programmatico contenente le azioni da predisporre, comprese quelle per la gestione delle emergenze che devono essere adottate per il miglioramento della qualità dell’aria. L’ultima revisione del piano è stata adottata dalla giunta provinciale l’11 ottobre 2005. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 197 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale E’ opportuno sottolineare che l’intera attività amministrativa della Provincia di Torino in materia di gestione delle risorse atmosferiche è supportata sia da ricerche di letteratura circa le migliori tecniche disponibili per la prevenzione/riduzione dell’inquinamento atmosferico, sia da studi sulla dispersione degli inquinanti nell’atmosfera attraverso modelli matematici di calcolo che consentono di stimare l’impatto emissivo degli insediamenti industriali, delle infrastrutture stradali e degli insediamenti abitativi. Infine, è necessario evidenziare che – in questo ambito - il recupero di condizioni di sicurezza per la qualità dell’aria richiede uno sforzo da parte di tutti/e i/le cittadini/e, che hanno pertanto il compito di adottare nuovi comportamenti sia sul fronte della mobilità che per quanto riguarda gli usi domestici e produttivi delle sostanze che provocano inquinamento. Solo in questo modo lo sforzo dell’Ente potrà essere efficace. PER APPROFONDIRE… L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per il territorio provinciale e per l’area urbana in particolare. La situazione è preoccupante, soprattutto nell’area metropolitana, nella quale spesso vengono superate le soglie massime di concentrazione di inquinanti fissate dalla normativa e dove le condizioni sono peggiori rispetto ad altre aree urbane. Ciò avviene anche se, complessivamente, il sistema territoriale sta riducendo le proprie emissioni. La presenza di inquinanti atmosferici tradizionali – biossido di zolfo (SO2) e monossido di carbonio (CO) - è diminuita nel corso degli ultimi decenni: la sostituzione del gas all’olio combustibile ha determinato, già nel corso degli anni ’80, una drastica diminuzione del biossido di zolfo fino a livelli attualmente marginali. La riduzione delle concentrazioni di monossido di carbonio è dovuta al rinnovo del parco auto, che ha comportato l’introduzione di vetture catalizzate e diesel ecologici a partire dal 1993. Anche le concentrazioni di benzene sono diminuite in misura sostanziale (e attualmente rispettano i limiti previsti dalle normative), sia grazie alla riduzione del parco auto che alla sua diminuzione all’interno dei carburanti. Meno significativa appare la riduzione del biossido di azoto (NO2): le concentrazioni in area urbana si sono ridotte in modo marginale nel corso degli ultimi 15 anni e permangono superiori ai limiti di qualità; la criticità è prevalentemente localizzata in corrispondenza dell’area urbana torinese (Torino e prima cintura). Rimangono preoccupanti i livelli di particolato fine (PM10) e di ozono (O3) che si mantengono molto elevati e superiori agli obiettivi di qualità nella quasi totalità del territorio della provincia di Torino. Nel periodo tra il 1990 e il 2000 le emissioni dei gas serra derivanti dai consumi energetici sono cresciute di quasi l’11%, un tasso pressoché doppio rispetto alla media nazionale. Successivamente, nel 2003, sono diminuite rispetto all’anno precedente, eguagliando i livelli del 1990 e dopo una fase di crescita costante. Nel 2003 la distanza dagli obiettivi di Kyoto è stata pari a 6,8 punti - pari a quasi 1 milione di tonnellate di anidride carbonica (CO2)90. Si ricorda che i Paesi firmatari del Protocollo di Kyoto si sono impegnati a diminuire la concentrazione di anidride carbonica nell’aria (e quindi le emissioni) di una percentuale variabile a seconda della Nazione: per l’Italia il valore da rispettare è di 6,5% rispetto ai livelli del 1990. Gli inquinanti atmosferici derivano essenzialmente dalla mobilità: in assenza di una conversione delle fonti energetiche essa comporta una crescita delle emissioni di CO2. Questo tipo di emissione rappresenta anche il fattore più critico sotto il profilo dell’esposizione umana: la situazione più problematica riguarda l’area metropolitana, nella quale sono concentrati 1 milione e mezzo di abitanti. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 198 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale IL RUMORE Il rumore è tra le principali cause del peggioramento della qualità della vita sia all’interno delle aree urbane che – al di fuori – in zone interessate da importanti strutture di trasporto (in particolare la A5 TO-Aosta e le tangenziali). Gli studi effettuati nel territorio provinciale negli ultimi anni mettono in evidenza la rilevanza del problema. Per valutare il livello di inquinamento causato dalle onde sonore, gli indicatori utilizzati fanno parte del Popolazione esposta a livelli di set di Indicatori Comuni Europei e sono stati rumore potenzialmente dannosi (%) sviluppati metodologicamente dall’ARPA Piemonte. Le politiche di risanamento acustico devono essere Quincinetto finalizzate alla riduzione della quantità di popolazione esposta alle fonti di inquinamento acustico. Ciriè In provincia di Torino la situazione relativa all’esposizione della popolazione all’inquinamento sonoro è la seguente: • • • tra il 20 e il 2 % (a seconda del Comune) è la quota di popolazione esposta a livelli di Lnight maggiori di 60 dB(A)91 0,4% è quella esposta a livelli di Lnight maggiori di 70 dB(A) non si rilevano situazioni di esposizione a valori di Lnight superiori a 75 dB(A) tenendo presente che 70 dB(A) corrispondono allo stazionare sul ciglio di una strada urbana molto trafficata e 100 dB(A) alla prossimità rispetto al passaggio di un treno veloce. Rivoli Torino S.P. Torino (U.O.3) Tangenziale di Torino Autostrada A5 TorinoAosta 0% 20% 40% 60% 80% 100 Pop. con Laeq notturno >55 dBA (%) % Pop. con Laeq diurno >65 dBA (%) LE RISORSE ATMOSFERICHE: LE AZIONI Nel corso del biennio 2004-2005, per raggiungere gli obiettivi che le sono assegnati in questo ambito, la Provincia si è impegnata su più fronti al fine di migliorare la qualità dell’aria sul territorio di sua competenza. Inquinamento da Sostanze Chimiche La Provincia ha compiuto un notevole sforzo in questo ambito, in particolare attivando una collaborazione con i Comuni dell’area metropolitana per individuare azioni condivise che possano contribuire a migliorare la situazione attuale: MOBILITA’ E’ stato approvato il nuovo Piano d’azione per la riduzione del rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme stabilite per gli inquinanti in atmosfera. E’ stato approvato il Programma di rinnovo e potenziamento delle flotte pubbliche di servizio con mezzi a basso impatto ambientale (sono stati acquistati 150 automezzi e sono stati collocati sul territorio distributori di metano). Inoltre, è stata realizzata una Sezione Metano presso lo Sportello Ambiente per fornire indicazioni sui contribuiti erogati per l’acquisto di mezzi a metano e sui modelli esistenti, sull’apertura di nuovi distributori, sulle officine abilitate alla conversione dei mezzi. Contemporaneamente, sono stati realizzati una sezione sul portale Internet della Provincia e del materiale informativo (locandine,…) relativi a queste iniziative. Il risultato conseguito è stato – da un lato – un miglioramento della qualità dell’aria e – dall’altro - un Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 199 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale potenziamento dell’immagine della Provincia come Ente sensibile alle tematiche ecologiche. Nel 2005 è stato finanziato il Programma di rinnovo e potenziamento delle flotte di servizio con mezzi a minor impatto ambientale che ha previsto lo stanziamento di contributi in conto capitale per le amministrazioni comunali e per la Provincia di Torino pari a Euro 600.000. Inoltre è in corso di conclusione l’assegnazione della flotta a metano ex TOROC alle amministrazioni comunali. Sono state intraprese azioni di limitazione del traffico per la riduzione del rischio di superamento dei valori-obiettivo di qualità dell’aria (circolazione a targhe alterne il mercoledì e il giovedì per tutto il periodo invernale). Infine, si è mantenuto attivo il Protocollo d’intesa per la progressiva sostituzione dei veicoli commerciali adibiti al trasporto delle merci con veicoli ecologici alimentati a metano. ARIA È proseguito il consolidamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria in tutto il territorio provinciale; i dati rilevati vengono sintetizzati in un unico indice sintetico e di semplice interpretazione (IQA – Indice di qualità dell’aria) pubblicato quotidianamente sul sito della Provincia. Tutti i dati raccolti vengono riassunti annualmente nella relazione Uno sguardo all’aria. E’ stato realizzato un progetto di modellistica ambientale finalizzato allo studio della qualità dell’aria nel comune di Carmagnola che consente di valutare l’impatto sulla qualità dell’aria delle diverse fonti emissive e delle nuove infrastrutture viarie previste. Alcune cifre sull’IQA nel biennio 2004-2005… L’IQA, calcolato giornalmente per l’area metropolitana torinese, nel periodo tra l’1 gennaio 2004 e il 31 dicembre 2005, ha fatto registrare valori negativi (da mediocre a molto insalubre) per 172 giorni su 365 (pari al 47% del periodo di osservazione) nel 2004, e per 166 giorni su 365 (pari al 45% del periodo di osservazione) nel 2005. IMPIANTI INDUSTRIALI Nell’ambito del controllo delle emissioni in atmosfera che provengono dagli impianti industriali, è proseguita l’attività per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni e l’elaborazione dei provvedimenti di diffida, sospensione o revoca delle stesse. Nel 2004… su 480 richieste di autorizzazione presentate alla Provincia 467 hanno avuto esito positivo 131 sono stati i giorni medi necessari al rilascio di ciascuna autorizzazione Nel 2005… su 1027 richieste di autorizzazione presentate alla Provincia 633 hanno avuto esito positivo 185 sono stati i giorni medi necessari al rilascio di ciascuna autorizzazione Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 200 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Inquinamento Acustico Alla luce delle competenze attribuite alla Provincia dalla normativa vigente, le azioni svolte dall’Ente comprendono da una parte una serie di attività di carattere istituzionale legate alle competenze di controllo e vigilanza, e dall’altra una serie di azioni dal carattere progettuale, che comprendono argomenti quali i piani di risanamento acustico delle grandi infrastrutture di trasporto, i piani di classificazione acustica comunale e i successivi Piani di Risanamento Acustico Comunali e - in generale - tutto quanto può essere considerato pianificazione ambientale. Nell’implementazione e nella realizzazione delle varie attività progettuali, si è sempre cercato di coinvolgere i principali attori presenti sul territorio quali ATIVA (per il monitoraggio e il risanamento del Sistema Autostradale Tangenziale di Torino e del tratto autostradale Torino – Quincinetto), le Amministrazioni Comunali (per il progetto DISIA 2, tramite i bandi di finanziamento dei Piani di Classificazione Acustica e la realizzazione di attività di studio e ricerca legate ai Piani di Risanamento di competenza comunale), l’ARPA Piemonte; a questo proposito, oltre al coinvolgimento nella maggior parte dei progetti intrapresi, si segnala la partecipazione congiunta di Provincia e ARPA Piemonte allo studio a livello europeo circa un indicatore di inquinamento acustico sulla percentuale di popolazione esposta a livelli di rumore ambientale, attraverso il progetto “Elaborazione di una metodologia di definizione ed applicazione dell’indicatore di inquinamento acustico”. Da sottolineare anche che l’Ente è direttamente responsabile dell’elaborazione di un piano di risanamento delle strade provinciali e della successiva realizzazione delle opere. Emissioni Elettromagnetiche Negli anni passati le azioni legate alle emissioni elettromagnetiche sono state sviluppate soprattutto negli ambiti conoscitivi ed informativi; in particolare, si possono segnalare le seguenti attività: - studio dei livelli di campo elettromagnetico presenti sul territorio della Provincia; - elaborazione di un percorso formativo rivolto agli studenti delle scuole; - sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Torino, alcuni Comuni dell’area metropolitana e tutti i gestori di telefonia cellulare presenti sul territorio con lo scopo di garantire la razionalizzazione, l’adeguata localizzazione e gli interventi di riqualificazione ambientale degli impianti adibiti alla diffusione del segnale radio per la telefonia cellulare per rendere ambientalmente sostenibile il servizio che essi offrono; - realizzazione di un progetto per valutare i livelli di esposizione della popolazione alle stazioni radio base per la telefonia mobile e per gli impianti per la trasmissione radiotelevisiva e quindi l’impatto ambientale di questi impianti; - predisposizione di un archivio degli impianti per la telefonia mobile e le emittenti radiotelevisive per realizzare un elenco aggiornato e finalizzato a gestire tutte le Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 201 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale informazioni tecniche necessarie a effettuare analisi preventive delle emissioni generate da questo tipo di impianti. Attualmente le attività dell’Ente riguardano in modo particolare l’adozione dei piani di risanamento: in primo piano il sito del “Colle della Maddalena” sulla collina torinese e la collaborazione con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione dei regolamenti comunali per la localizzazione delle antenne per la telefonia mobile. I CANALI DI DIALOGO La Provincia ha attivato una serie di iniziative finalizzate all’informazione e al confronto con i cittadini, in particolare in merito alla questione della diffusione del metano come combustibile per il parco automezzi pubblici: acquisto di spazi su quotidiani (La Stampa, La Repubblica) per diffondere l’informazione circa gli incentivi e i benefici dell’utilizzo del metano come alternativa alla benzina; organizzazione di convegni in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e con la Città di Torino; realizzazione di etichette adesive contenenti lo slogan Muoviti a metano per contraddistinguere i veicoli alimentati a metano acquistati con i contributi provinciali. LA TUTELA DI FLORA E FAUNA La Provincia ha il compito di garantire la tutela della flora e della fauna presenti sul suo territorio e in particolare deve occuparsi della rilevazione sistematica della situazione faunistico-ambientale sul territorio provinciale anche attraverso la condivisione dei dati con altri soggetti istituzionali che operano nel settore; pianificare e gestire gli interventi per la salvaguardia e il potenziamento della fauna ittica e per il controllo dei loro popolamenti; curare la pianificazione del territorio e degli ambienti acquatici per la caccia e la pesca; verificare che le attività correlate alla fauna selvatica vengano svolte rispettando le leggi vigenti; svolgere funzioni ispettive, provvedere al coordinamento della vigilanza venatoria volontaria, curare i procedimenti sanzionatori; svolgere i compiti di polizia amministrativa (nello specifico: riconoscimento della nomina a guardia giurata e commercializzazione e detenzione di animali selvatici); gestire le attività di ricerca, promozione e tutela in materia faunistico-ambientale; provvedere all'accertamento e al rimborso dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle colture agricole; occuparsi della valorizzazione e della tutela delle specie vegetali protette. PER APPROFONDIRE… TUTELA DELLA FAUNA La situazione faunistica in Provincia di Torino è fortemente influenzata dalle mutazioni ambientali in atto, riscontrabili sull’intero territorio nazionale. L’abbandono delle attività antropiche nelle zone alpine e collinari ha portato ad una riduzione delle aree aperte a vantaggio di quelle boscate, con conseguenti ripercussioni sulla fauna. Le specie legate agli habitat forestali hanno trovato giovamento dall’aumento degli ambienti idonei, a differenza di quelle legate a contesti agricoli. Nelle zone di pianura, in cui le modificazioni causate dalle attività umane sono conseguenti alla forte pressione antropica, la banalizzazione ambientale associata alle attività agricole condotte in modo estensivo e intensivo ha portato ad un aumento della diffusione di specie opportuniste (quelle cioè in grado di adattarsi a più tipi di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 202 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale alimentazione e di ambienti a discapito di quelle più specializzate). Un po’ di cifre Sul territorio provinciale nel biennio 2004-2005 si riscontra la presenza di: 322 specie di uccelli, di cui una certa percentuale in diminuzione a causa delle mutate condizioni ambientali che hanno messo in difficoltà quelle più specializzate, come i rapaci notturni e alcune appartenenti all’avifauna minore, fortemente penalizzate dall’uso di pesticidi e dall’azione predatoria sui nidi e nidiacei operata da specie opportuniste in espansione come le cornacchie e le gazze, soprattutto nelle zone di pianura. 71 specie di mammiferi, pari a circa il 60% di quelle italiane. Anche in ambito mammolofauna si rilevano specie in diminuzione, quali quelle appartenenti all’ordine dei Chirotteri (pipistrelli), e specie in espansione, variazioni correlabili ai mutamenti ambientali intervenuti negli ultimi anni. ITTIOFAUNA. I popolamenti ittici in Provincia di Torino risentono sensibilmente delle alterazioni a cui sono sottoposti i corsi d’acqua, soprattutto per ciò che concerne gli attingimenti ad uso idroelettrico e irriguo e le alterazioni degli alvei in seguito agli interventi di regimazione delle acque. A questi fattori di criticità si deve aggiungere la presenza e la diffusione di numerose specie alloctone ormai acclimatate, tra le quali la più impattante è sicuramente il siluro. Per quanto concerne la pratica della pesca sportiva, nel 2004 sono state rilasciate 6.295 licenze di pesca di tipo B e nel 2005 ne sono state rilasciate 6.674. Un ambito fortemente legato alla tutela della fauna è rappresentato dalla pressione venatoria, calcolata sulla base del numero delle licenze di caccia. Nel 2000 le licenze sono state quasi 10.260, per poi diminuire fino alle 8714 del 2004, suddivise in 3.113 per la zona Alpi e 5.601 per quella di pianura. Le politiche della Provincia in questo campo sono definite all’interno del Piano faunistico venatorio provinciale; quello relativo al quinquennio 2003-2007 ha istituito due tipi di aree precluse alla caccia, che vanno a sommarsi alle zone protette di istituzione regionale. AREE VINCOLATE (parchi, Oasi, Zone di Ripopolamento e Cattura) Zona di pianura: 534,8 Kmq Zona Alpi: 651,9 Kmq TUTELA DELLA FLORA Il territorio della provincia di Torino è formato per il 32% da boschi, per un’estensione di circa 220mila ettari di suolo - un dato in aumento rispetto agli anni precedenti. La superficie boscata contiene una prevalenza di conifere (circa 54 mila ettari) rispetto a latifoglie, castagneti, faggeti. Per valutare la pressione esercitata sul patrimonio boschivo è necessario fare riferimento al fenomeno degli incendi boschivi: i dati forniti dal Corpo Forestale dello Stato ne mostrano una sostanziale diminuzione negli ultimi anni sia per quanto riguarda il loro numero che per la superficie boscata interessata. Un po’ di cifre 185 incendi all’anno in media fino al 1997 116 incendi all’anno in media tra il 2000 e il 2004 (su una superficie compresa tra 53 e 680 ettari) Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 203 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale TUTELA DELLA FLORA E DELLA FAUNA: LE AZIONI Nell’ambito della tutela della flora e della fauna, la Provincia di Torino ha realizzato le seguenti attività: Tutela della biodiversità. Ha proseguito le iniziative per la salvaguardia della biodiversità e per la tutela e faunistico/ambientali. promozione La dei biodiversità beni è la varietà delle forme di vita vegetali e animali presenti negli ecosistemi del pianeta. Si è dotata di uno strumento informatico per la valutazione della naturalità del territorio provinciale sulla base di diversi parametri di qualità, ecologica, faunistica e botanica. Fauna selvatica. Ha attivato forme di controllo Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice: Rossana Capra della fauna selvatica, in particolare delle specie sovra numerarie. Ha programmato e condotto direttamente o indirettamente la gestione delle Zone di Protezione (Oasi e Z.R.C.), con particolare riferimento alle operazioni di censimento, alle immissioni, alla cattura e al potenziamento degli habitat. Rimborso per danni. Ha fornito compensazioni per i danni provocati dalla fauna selvatica (risarcimento per danni all’agricoltura, indennizzi per gli incidenti stradali), ha attivato campagne di informazione e ha monitorato le aree ad alto rischio. Gestione del territorio. Ha partecipato alle procedure di valutazione di impatto ambientale inerenti la realizzazione di opere che insistono sul territorio provinciale. Pianificazione ittica. Ha predisposto il piano ittico provinciale e ha potenziato le popolazioni ittiche autoctone anche tramite la costruzione e l’attivazione di due nuovi impianti ittiogenici (incubatoi di valle), oltre alle procedure per il conseguimento dell’indennità sanitaria per due impianti. Animali selvatici. Ha rinnovato le convenzioni per il progetto Salviamoli insieme che si occupa dell’accoglienza e della cura degli animali selvatici in difficoltà. Inoltre, ha continuato l’attività – ormai consolidata - di studio e divulgazione sulla presenza delle specie selvatiche sul territorio. Vigilanza faunistico ambientale. Ha svolto attività di controllo sul rispetto delle norme relative alla protezione della fauna selvatica omeoterma e acquatica, al prelievo venatorio, all’esercizio Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 204 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale della pesca e alla conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale. Prosegue l’attività di coordinamento delle guardie venatorie volontarie e ittiche. Promozione e informazione. Ha realizzato, in collaborazione di Associazioni di protezione ambientale, strumenti espositivi sulla biodiversità e sul ritorno del lupo sul territorio della provincia mettendoli a disposizione di Enti, Associazioni e Scuole. Il sito web, contenente la modulistica per le autorizzazioni e le abilitazioni attinenti la gestione faunistica e le informazioni relative alle attività svolte dalla Provincia di Torino in questo ambito, costituisce un valido strumento di informazione presso un vasto pubblico. I CANALI DI DIALOGO Per informare i soggetti esterni che collaborano con il Servizio sull’osservanza delle norme in materia di caccia, pesca e ambiente, viene distribuito l’opuscolo “Infoservizio”. Ai pescatori che provvedono al rinnovo della licenza di pesca viene distribuito il libretto informativo “Vademecum per il pescatore” aggiornato annualmente anche su suggerimenti pervenuti dai pescatori. LA VIGILANZA AMBIENTALE Le protagoniste della vigilanza ambientale sono le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV, e il compito che spetta all’Ente è quello di formare i/le volontari/e, aggiornare la loro preparazione e gestirne e coordinarne l’attività. Le GEV sono cittadini/e italiani/e, di maggiore età e di entrambi i sessi, che prestano volontario servizio secondo a titolo programmi, modalità ed orari predisposti dalla Provincia. Le GEV svolgono principalmente attività di controllo e vigilanza ambientale, collaborano con la protezione civile, e sono impegnate Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Gianni Mortara nell’educazione e sensibilizzazione dei/delle ragazzi/e sui temi ambientali. Il percorso per diventare GEV prevede il superamento di un corso di formazione (che ha una durata di 140 ore, è organizzato dalla Provincia e prevede un esame finale) e lo svolgimento di un tirocinio di 6 mesi. Se idonee, ricevono il decreto di Guardia Particolare Giurata da parte del Prefetto e la nomina a GEV dal Presidente della Provincia. Nello specifico e secondo le leggi regionali vigenti, la Provincia, tramite i/le volontari/e e le strutture di supporto, si occupa anche: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 205 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale della vigilanza sulla corretta applicazione delle Leggi (nazionali e regionali) sulla tutela del patrimonio naturale e ambientale; della repressione di reati o illeciti in materia ambientale e di sostegno alle attività di applicazione delle sanzioni amministrative; del supporto alle Associazioni protezionistiche e ambientaliste; della partecipazione ai Piani provinciali in caso di emergenze ambientali o calamità naturali. Un po’ di cifre…: Sul territorio della Provincia di Torino nel 2005 sono presenti 295 GEV così suddivise: CIRCONDARIO (Gruppo) IVREA C.M. ALTO CANAVESE IVREA MAZZE' LANZO C.M. VAL CERONDA E CASTERNONE C.M. VALLI DI LANZO CIRIE' PINEROLO C.M. VAL CHISONE GERMANASCA C.M. VAL PELLICE C.M.PINEROLESE PEDEMONTANO SUSA C.M. BASSA VAL DI SUSA TORINO BEINASCO CARMAGNOLA CHIVASSO MONCALIERI TORINO TOTALE PROVINCIA di TORINO Km2 Popolazion Km2 x n. GEV e GEV 804 498 304 1.606 24% 57828 82374 44326 184528 9% 18 19 16 53 18% 695 263 1.151 17% 24673 100805 257827 12% 14 57 20% 446 286 356 1.088 16% 132349 16049 85825 120454 6% 1.150 1.150 17% 283 457 366 396 210 1.712 26% Abitanti x GEV 44,7 26,2 19 30,3 3.213 4.335 2.770 3.482 33,1 18,8 20,2 1.175 7.200 4.523 5 15 22 42 14% 89,1 19,1 16,2 25,9 3716 1.070 3.901 2.868 69019 69019 3% 31 31 9% 44,2 44,2 2.655 2.655 164284 78076 84154 221780 980629 1528923 71% 18 14 30 16 34 112 39% 15,7 32,6 12,2 24,7 6,2 15,3 9.127 5577 2.805 13.861 28.842 13.651 295 23,1 7.450 6.706 2.160.751 Dal grafico sottostante si può rilevare come la netta maggioranza delle GEV in Provincia di Torino sia rappresentata da uomini: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 206 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Distribuzione delle GEV per genere 26% Femmine Maschi 74% Qui di seguito – invece – i due grafici evidenziano la suddivisione delle GEV per titolo di studio: Donne Uomini 0% 1% 17% 11% 35% 47% 41% 48% laurea diploma scuola media scuola elementare laurea diploma scuola media scuola elementare Tra le donne, la maggior parte delle GEV è in possesso di un diploma, tra gli uomini – invece – i più hanno il diploma di scuola media. La tabella seguente, infine, riporta la distribuzione delle GEV per fascia di età: Età Maschi v.a. 5 24 52 73 55 10 219 < 30 anni 30-39 anni 40-49 anni 50-59 anni 60-69 anni > 70 anni TOTALI Femmine % 2 11 24 33 25 5 100 v.a. 5 21 29 10 10 1 76 Totali % 2 10 13 5 5 0 100 v.a. 10 45 81 83 65 11 295 % 3 15 27 28 22 4 Tra gli uomini la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 50 e i 59 anni, quella delle donne 40-49. Infine, qui di seguito vengono evidenziati i verbali amministrativi elevati dalle GEV nel 2005, 1756, suddivisi per tipologie : tutela flora 9 sottobosco 416 rifiut fuochi i 207 14 fuori strada 417 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. caccia pesca 66 66 regolamenti di polizia urbana 561 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 207 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale verbali contestati - anno 2005 6% MONCALIERI 1% 1% MAZZE' 8% 0% 10% 1% 37% 1% 4% 7% PINEROLO VAL PELLICE 3% 2% 8% VAL CERONDA 2% 9% IVREA CM ALTO CANAVESE COAZZE LANZO CARMAGNOLA BEINASCO VAL CHISONE TORINO CIRIE' Le segnalazioni inoltrate ai Comuni ed alle Comunità Montane su materie di competenza delle GEV sono state 219 . Dall’attività svolta dagli/dalle agenti provinciali a seguito del coordinamento o sviluppo degli accertamenti fatti dalle GEV sono derivati 206 verbali e 61 notizie di reato. ALTRE ATTIVITÀ Nel biennio 2004-2005 è proseguita la pubblicazione dell’editoriale rivolto alle Guardie Ecologiche Volontarie e a coloro che hanno rapporti con le GEV: Comuni, scuole, comunità montane, enti parco, associazioni di volontariato ambientalista e protezionista e semplici cittadini/e. Il giornale ha finalità informative e promozionali. E’ stata rivista, aggiornata e integrata la sezione del portale della Provincia di Torino riservata alle attività di gestione e valorizzazione delle aree protette e di vigilanza ambientale. Il sito web, infatti, rappresenta il principale mezzo per rendere disponibile ad un vasto pubblico l’informazione rilevante in materia di tutela ambientale e una rassegna delle attività di educazione ambientale svolte dalle Guardie. Corsi di formazione e aggiornamento Sono stati organizzati corsi di formazione e aggiornamento che hanno visto l’idoneità di 57 nuovi soggetti nel 2004 e 33 nel 2005 (questi ultimi tutti nel solo corso di formazione attivato tenutosi a Chivasso). Inoltre, sono stati organizzati corsi di specializzazione presso il Consorzio Pracatinat rivolti a coloro che fanno già parte delle GEV e corsi di formazione per le attività di protezione civile, cui hanno partecipato 115 GEV. Infine, è stato organizzato e gestito un corso di aggiornamento sulla gestione dei conflitti, sviluppato in collaborazione con la scuola di polizia municipale del Comune di Torino e svolto considerando che negli ambiti d’intervento delle GEV Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 208 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale rientra l’attività di accertamento delle violazioni relative all’osservanza delle norme contenute nelle Leggi Regionale e nazionali che prevedono espressamente il loro concorso . Manifestazioni Le iniziative a carattere ambientale a cui le GEV partecipano sono molteplici. A livello internazionale, le GEV hanno contribuito all’organizzazione del 3° Convegno mondiale di educazione ambientale svoltosi al Lingotto dal 2 al 6 ottobre 2005 durante il quale hanno collaborato all’attività degli stand della Provincia di Torino e della Regione Piemonte; inoltre, hanno fornito informazioni nell’ambito di tutta la manifestazione, gestendo il materiale in distribuzione e svolgendo servizio d’ordine e controllo. A livello locale, hanno supportato i progetti educativi sull’ambiente organizzati dai Comuni. Un esempio significativo è quello che nell’inverno 2005-2006 ha visto le GEV collaborare con la Polizia municipale del Comune di Torino alle ”Domeniche ecologiche” Progetti nelle scuole. Nel 2004-2005 è stato sviluppato un progetto di educazione ambientale dal nome Guardie Ecologiche Volontarie. L’ambiente va a scuola! rivolto ad alcune scuole elementari e medie situate sul territorio provinciale. Per tale progetto sono stati effettuati tre incontri annuali gratuiti di tipo interattivo per coinvolgere il più possibile i/le ragazzi/e in modo diretto nelle attività. L’obiettivo era quello di proporre forme di educazione e rispetto dell’ambiente e far comprendere ai/alle ragazzi/e l’importanza della tutela delle risorse del territorio, mostrando anche stili di vita quotidiana concreti coerenti con questi principi. Inoltre è stato integrato il materiale gratuito in dotazione alle GEV per le attività di educazione ambientale, realizzando schede didattiche (aria-terra-fuoco-acqua), un video (Il ritorno di Buck) e un poster “GIOCOLOGIA” che rappresenta il gioco dell’oca in campo ambientale. Nel corso del biennio 2004-2005 sono state svolte in media più di 3.500 ore di attività didattica verso un totale di quasi 6500 alunni/e delle classi elementari e medie inferiori con un piano d’incontri concordato con 84 scuole che hanno aderito al progetto. L’attività delle GEV 17% Lo sviluppo sostenibile 39% risorse idriche non va a sovrapporsi con quanto viene il bosco trattato dagli/dalle insegnanti, a cui anzi 23% è di supporto, né agli altri percorsi didattici seguiti da associazioni, la città e i rifiuti 21% cooperative o enti di divulgazione presenti sul territorio. Iniziative proposte dalle GEV cui hanno aderito le scuole Al fine di conoscere il gradimento e le osservazioni, agli/alle insegnanti è stato proposto un questionario nel quale è stato richiesto di indicare il grado di soddisfazione riguardo al materiale Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 209 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale fornito, all’impostazione data dalle 2% 2% GEV agli incontri nonché alla loro 0% capacità Non risposto Sì molto 44% 52% di corrispondere bisogni formativi e alle aspettative Sì abbastanza dei/delle ragazzi/e. Sì poco Sensibilizzazione No per nulla ai degli/delle allievi/e alle tematiche ambientali secondo gli insegnanti grazie agli incontri con le GEV. Attività di supporto. Il Servizio che coordina le GEV ha fornito un aiuto per le attività dei volontari che operano all’interno delle associazioni di protezione ambientale inserite all’interno del Comitato provinciale del volontariato ambientale. Vademecum sui funghi. E’ stata realizzata una guida con l’indicazione delle norme da seguire per una raccolta dei funghi sicura. Attività di coordinamento. Il Servizio che si occupa delle GEV ha svolto un’attività di coordinamento e supporto per le associazioni che – sul territorio provinciale - si occupano di protezione ambientale e che fanno parte del Comitato provinciale del volontariato ambientale. Si è inoltre disposta la collaborazione delle GEV con il WWF (sez. pinerolese) per il progetto “BOSCO UMIDO PLANZIALE – CADUTI Ossezia”. Parchi Provinciali. Le GEV hanno fornito un valido supporto alla vigilanza delle aree protette provinciali. Nel 2005 hanno inoltre perimetrato i nuovi parchi provinciali con un lavoro complessivo di 649 ore in due mesi. CONVENZIONI Le convenzioni hanno avuto di recente un grosso sviluppo soprattutto sulla spinta dei Comuni per attività di contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti e alle altre attività disciplinate dai regolamenti di polizia urbana (imbrattamento o uso illecito delle aree verdi, conduzione dei cani e raccolta delle loro deiezioni, uso dei mezzi motorizzati nei parchi cittadini, ecc.). Le convenzioni ora attive sono 14, e di queste ben 10 sono state stipulate con Comuni. Stura Le GEV sono state coinvolte nel “ Progetto di validazione in campo dei catasti informatizzati e di osservazione dello stato ambientale del torrente Stura“. Sono state preparate per le GEV schede specifiche da utilizzare in campo tramite l'uso di GPS per la rilevazione e georeferenziazione dell’asta del torrente. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 210 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE ATTIVITÀ ESTRATTIVE Tra le molteplici competenze che la Provincia ha nell’ambito delle attività estrattive, particolare attenzione va posta sulla funzione di polizia mineraria, finalizzata al controllo sul corretto esercizio delle attività di estrazione. In particolare l’Ente • pianifica le attività estrattive e gestisce il relativo osservatorio; • realizza istruttorie tecnico-amministrative finalizzate al rilascio delle concessioni per l’uso di esplosivi e le autorizzazioni per gli scavi92 ; • effettua sopralluoghi presso le cave per verificare il corretto impiego di esplosivi; • effettua interventi diretti di vigilanza - anche in collaborazione con i Servizi dell’Area interessati, con l’ARPA o con i Comuni - per accertarsi del rispetto delle norme ambientali e delle prescrizioni autorizzative provinciali; • gestisce e aggiorna gli archivi informatici in materia di polizia mineraria; • gestisce le Conferenze dei servizi e le istruttorie tecniche in materia di cave e torbiere. Al personale del Nucleo Ispettivo è stata altresì attribuita la qualifica di Ufficiale di Polizia Giudiziaria; pertanto, qualora durante i sopralluoghi si ravvisino delle ipotesi di reato, il Nucleo è tenuto ad effettuare comunicazione all’Autorità Giudiziaria. È necessario specificare che la funzione di polizia mineraria si può suddividere in due categorie: le attività di vigilanza dirette e la funzione di supporto ai Comuni. Alcune delle attività sopra elencate vengono svolte dalla Provincia in collaborazione con i Comuni, le Comunità montane, le Asl, i Settori regionali competenti, gli enti di gestione aree protette, e tutti i soggetti titolari della funzione di rilascio delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei pareri o di altri atti di analoga natura da acquisire al fine della realizzazione e dell’esercizio dell’opera. Inoltre, nell’istruttoria si tiene conto anche delle osservazioni presentate da cittadini/e, o da associazioni. PER APPROFONDIRE… In Provincia di Torino esistono più di 160 cave, di cui (secondo i dati del 2004) solo 85 sono attive per un totale di 5,5 milioni di tonnellate di materiale estratto (per lo più pietra ornamentale, argilla e inerte), che corrisponde a circa il 20% della produzione regionale (la provincia di Cuneo detiene il primato). La maggior parte delle cave (attive e non attive) della provincia di Torino è localizzata nel Pinerolese e nel Canavese. Le competenze sulle autorizzazioni relative alle attività estrattive spettano al Comune, la Provincia ha il compito di effettuare l’istruttoria tecnica e gestire la Conferenza dei Servizi propedeutica all’approvazione dei progetti. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 211 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Le iniziative che la Provincia ha intrapreso in questo ambito sono state suddivise tra quelle rivolte alla gestione delle attività estrattive e quelle relative alla polizia mineraria: GESTIONE E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE Pianificazione. La pianificazione delle attività estrattive è stata avviata dalla Provincia di Torino nel 2002 e nel marzo del 2004 è stato approvato uno schema preliminare al Piano Provinciale Attività Estrattive. Nel 2005 è stato implementato e aggiornato il Piano cave ed è proseguito l’iter di approvazione e di presentazione ai Comuni e alla Giunta provinciale. Progetti di V.I.A. E’ proseguita l’istruttoria sui progetti sottoposti a V.I.A. che rientrano nel Programma e che riguardano proprio le attività estrattive. Nel corso del biennio 2004-2005: • 2 sono i progetti in fase di specificazione nel 2004 • 9 i progetti in fase di verifica nel 2004, 6 nel 2005 • 5 in fase di valutazione nel 2004, 9 nel 2005 Per i progetti di cava non rientranti nell’ambito di applicazione della V.I.A. sono state espletate circa 50 istruttorie tecniche nel biennio 2004-2005 e si sono tenute complessivamente 75 Conferenze dei Servizi. Borsino telematico inerti. E’stata completata la realizzazione del borsino telematico inerti finalizzato alla gestione dei flussi di inerti, di cui è prevista la messa in linea sul sito della Provincia nel 2006. Osservatorio. Inoltre, sono state avviate alcune attività di sperimentazione preliminari rispetto alla creazione dell’Osservatorio provinciale sulle attività estrattive ed è proseguita l’attività di aggiornamento delle banche dati regionali delle cartografie relative all’ubicazione delle cave. Nel corso dell’anno 2004 si è ottenuto uno snellimento delle procedure di autorizzazione e una maggiore trasparenza e possibilità di partecipazione al processo da parte di coloro che hanno richiesto l’autorizzazione. Inoltre, la Provincia ha trasmesso ai Comuni un flusso di informazione più intenso e un’assistenza tecnica più efficace. ATTIVITÀ DI POLIZIA MINERARIA L’attività di vigilanza del Nucleo Ispettivo segue delle fasi precise: 1. 2. 3. 4. Ricezione e Analisi degli input; Visita ispettiva presso un sito autorizzato o non autorizzato; Indagini ed approfondimenti qualora necessari; Attività di Polizia Amministrativa e Giudiziaria. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 212 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Un po’ di cifre Origine degli input nel 2004: - il 35% è derivato dalle attività di indagine - il 26% dalle direttive impartite dal dirigente - il 26% dall’indicazione dell’Area, di altri Enti o dall’Ufficio Controlli Ambientali Inoltre - i ¾ dei sopralluoghi sono stati finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in campo ambientale - ¼ per la valutazione della sicurezza negli ambienti di lavoro nelle attività estrattive Nell’ambito delle funzioni di polizia mineraria sono state attivate una serie di iniziative: Aggiornamento archivi. Con il contributo dei Comuni sono stati promossi e realizzati l’aggiornamento e la validazione dei dati contenuti nei diversi archivi disponibili che contengono dati sulle attività estrattive. Accertamenti per utilizzo esplosivo. Con la collaborazione della Questura di Torino è stata promossa una campagna di accertamenti presso le cave di monte con lo scopo di incrementare il livello di vigilanza sulle attività estrattive che prevedono l’uso di esplosivi. Questa iniziativa ha ricevuto un riconoscimento da parte del Ministero dell’Interno. Predisposizione di materiale ipertestuale. È proseguito l’aggiornamento di un prodotto ipertestuale a contenuto normativo finalizzato all’uso interno e ai tecnici dell’ARPA. I CANALI DI DIALOGO Il canale utilizzato per dialogare con i/le cittadini/e e informarli/e sulle iniziative nell’ambito delle attività estrattive è una sezione del sito Internet della Provincia dedicata alla materia e contenente tutte le principali informazioni normative e tecnico-procedurali e le indicazioni sui procedimenti avviati e conclusi dall’Ente. LE AREE PROTETTE La totalità delle zone che – all’interno del territorio provinciale - sono soggette a protezione costituiscono nel complesso la Rete delle Aree Protette provinciali. La Provincia, nell’ambito della protezione della natura, ha il compito di realizzare uno sviluppo integrato delle Aree protette e, nello specifico, garantisce : la conservazione e l’incremento della biodiversità e la salvaguardia delle valenze naturalistiche presenti sul territorio; la certificazione ambientale, cioè il riconoscimento formale che tutti gli impatti ambientali generati dalle azioni intraprese siano stati individuati e che siano stati elaborati progetti efficaci per ridurli; lo scopo fondamentale delle certificazioni è quello di conseguire il miglioramento continuo della qualità ambientale delle iniziative promosse dall’ente; il potenziamento delle attività produttive a basso impatto ambientale; il mantenimento e lo sviluppo di agricoltura, pastorizia, selvicoltura, artigianato; l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale per realizzare strutture di supporto alle attività didattico-ricreative organizzate all’interno delle Aree protette; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 213 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale la predisposizione di apposite zone per accogliere nei parchi i/le visitatori/trici, in modo da favorire il contatto con la natura e la comprensione delle problematiche ambientali; la condizione necessaria è che la promozione turistica rispetti le norme di un turismo ecocompatibile, cioè rispettoso dei ritmi e delle risorse dell’ambiente che visita. Inoltre la Provincia, su delega della Regione, si occupa di rilasciare le autorizzazioni per interventi di modifica dello stato dei luoghi all’interno delle aree protette, ove previsto dai provvedimenti istitutivi dei singoli Parchi fino alla data di approvazione del Piano d'Area, e adotta i provvedimenti di ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi. L’Ente, oltre a tutelare e gestire le aree protette, ha provveduto ad elaborare conoscenze tecnico-scientifiche sulle zone umide del territorio provinciale tramite la creazione di una banca dati che ne contiene la rassegna. Grafico 7: evoluzione della superficie delle aree protette nel periodo 1974-2004 PER APPROFONDIRE… 80.000 70.000 60.000 50.000 ha La Rete delle aree protette provinciali – che si estende per l’11% del territorio provinciale - si inserisce nei sistemi internazionali che si occupano della protezione di aree naturalistiche di pregio: tra gli altri la Rete delle Aree protette alpine, la Rete internazionale delle Aree Umide creata a seguito della Convenzione di Ramsar, le Reti concernenti l’avifauna e sottoposte a convenzioni internazionali che si occupano della protezione di aree naturalistiche di pregio. 40.000 1974 1976 1978 1980 1982 1984 1986 1988 1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002 2004 Le Aree protette attualmente sottoposte alla 30.000 gestione della Provincia sono il Parco del Lago di Candia (istituito nel 1995), il Col del Lys, la Conca 20.000 Cialancia, la riserva naturale speciale dello Stagno di Oulx, il monte San Giorgio di Piossasco e il 10.000 monte Tre Denti-Freidor (tutte costituite nel 2004); complessivamente, esse si estendono per circa 0 3.000 ettari. A queste è necessario aggiungere altre aree, protette a vario titolo, presenti sul territorio provinciale: parchi nazionali (33.900 ha), parchi regionali (45.632 ha), Siti di Importanza Comunitaria (105.066 ha), Siti di Importanza Regionale (2.418 ha) e Zone a Protezione Spciale (59.522 ha) A partire dalla costituzione del Parco Nazionale del Gran paradiso nel 1922, che rappresenta ancora più del 40% delle aree protette, la creazione di parchi e aree protette ha avuto un grande impulso negli anni ’80 e ’90, soprattutto con la creazione di parchi e riserve regionali e provinciali. LA TUTELA DELLE AREE PROTETTE: LE AZIONI Tutte le attività che la Provincia di Torino ha intrapreso negli anni 2004-2005 nell’ambito della gestione delle aree protette sono state finalizzate a rendere tali luoghi spazi di qualità per la salvaguardia della natura e la fruizione eco-compatibile del territorio. Per svolgere al meglio la sua funzione, il Servizio Parchi ha compiuto periodici sopralluoghi sul territorio per verificare lo stato delle aree protette. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 214 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Progetti per il Lago di Candia. Nel corso del biennio 2004-2005 sono stati attivati progetti di studio, conservazione e ripristino dell’ecosistema lacustre e palustre del Lago di Candia; queste attività sono state abbinate alla realizzazione di iniziative e infrastrutture finalizzate allo sviluppo socio-economico e alla fruizione di tipo didattico-turistico del Lago. In particolare si è provveduto a: - - sperimentare la fertilizzazione biologica in luogo di quella chimica; garantire il mantenimento degli equilibri ecologici dell’ecosistema lacustre attraverso la realizzazione di interventi tecnici gestionali sulle diverse componenti biologiche del Lago, quali ad esempio il taglio delle Idrofite; rivitalizzare la palude; allestire percorsi naturalistici, completi di pannelli esplicativi e punti di osservazione dell’avifauna; costruire piste ciclabili per l’accesso e la visita al Parco; affidare ad un’associazione ambientalista locale la gestione del Centro Visite, base di partenza e di appoggio per lo svolgimento delle attività didattiche svolte nel Parco; creare una piccola raccolta di animali selvatici imbalsamati a scopo didattico-scientifico; realizzare un centro ornitologico con una nuova stazione di inanellamento degli uccelli; elaborare una proceduta per la creazione di un marchio di qualità del Parco ed allestire manifestazioni per la promozione dei prodotti tipici locali. Inoltre, è stata attivata nel 2004 e rinnovata nel 2005 una collaborazione scientifica con il CNR (il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Centro per lo Studio degli Ecosistemi di Pallanza) ed è stata allestita la nuova Sede Operativa del Parco presso la Società Canottieri di Candia. Il Centro Visite, inaugurato nel 2003, è stato munito delle dotazioni necessarie allo svolgimento delle attività didattiche e scientifiche che vi si svolgono ed è stata acquistata un’imbarcazione a motore che consente di proporre visite guidate in barca del Lago. I PROGETTI A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ Come specificato nelle leggi istitutive, i parchi e le riserve provinciali si prefiggono come scopo primario la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle caratteristiche naturali e ambientali del territorio ed in particolare il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti ed inseriti in alcune direttive comunitarie. In quest’ottica, all’interno delle aree protette provinciali, la provincia procede all’attuazione di piani di contenimento, opportunamente autorizzati dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, volti alla riduzione delle popolazioni animali che, per mancanza di predatori naturali o per una elevata capacità di adattamento, tendono ad incrementare di anno in anno i propri contingenti numerici, incidendo in maniera negativa su altre specie animali e vegetali. La gestione faunistica, attuata per ora soprattutto all’interno del Parco del Lago di Candia, provvede dunque alla riduzione del numero di cinghiali, di nutrie e di Corvidi presenti nei territori protetti: nel biennio 2004-2005 sono stati catturati due cinghiali, 93 corvidi e110 nutrie. Per la salvaguardia della biodiversità e la conservazione delle specie ritenute a rischio di estinzione, i Parchi provinciali aderiscono inoltre ad alcuni progetti promossi dalla Regione Piemonte e dall’Università di Torino. Nel corso del 2004-2005, in particolare, la Provincia ha Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 215 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale partecipato al “Progetto Scoiattolo”, volto allo studio e al monitoraggio delle popolazioni di scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) presenti in Piemonte, fortemente minacciate dall’espansione dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie alloctona introdotta in Italia negli anni ’60, ed al “Progetto Chirotteri”, che si propone il censimento dei dormitori di pipistrelli non ancora noti. Nel corso degli anni 2004 e 2005, si è proceduto inoltre all’ampliamento e ulteriore miglioramento del "rospodotto" esistente per la tutela e conservazione della specie nel periodo riproduttivo e alla realizzazione, con il supporto delle associazioni ambientaliste, della campagna di salvataggio degli anfibi “La notte dei rospi”, che ha consentito di salvaguardare dalla morte per schiacciamento veicolare circa 6.500 esemplari . Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio e cattura a scopo scientifico dell’avifauna presente nel Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia, nel corso del 2004 e 2005 vi è stata una ottimizzazione della gestione delle due Stazioni di cattura ed inanellamento avifauna del Parco naturale, che hanno consentito di catturare e di inanellare circa 5.000 esemplari di uccelli di 72 specie diverse. In tale contesto operativo la Comunità Europea, nel corso del 2005, ha previsto di avviare negli Stati Membri programmi di monitoraggio per la ricerca della eventuale presenza del virus H5N1, responsabile dell’influenza aviaria, oltre che nel pollame allevato, nei volatili selvatici; nell’ambito delle indagini da eseguire nelle popolazioni di volatili selvatici, il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro di Referenza per gli Animali Selvatici e l’Istituto Nazionale della Fauna Selvatica, ha predisposto un Piano di monitoraggio per le specie migratorie e svernanti delle principali zone umide del territorio nazionale. Nella Regione Piemonte, il Piano di Monitoraggio viene eseguito tramite una decina di Enti Parco allo scopo individuati, tra i quali risulta esserci il Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia, classificato, altresì, quale sito di rilevanza ecologica per il suo areale e per la concentrazione degli animali selvatici interessati (Anatidi); l’attività di monitoraggio, prevista in origine fino al 31 gennaio 2006, proseguirà fino al 31 dicembre 2006, tramite prelievo di sostanze organiche, finalizzato alla ricerca eventuale del virus dell’influenza aviaria H5N1; in tale ambito, il Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia ha provveduto a realizzare alcune gabbie di cattura che hanno consentito - a fine dicembre 2005 - di catturare e monitorare tramite i citati prelievi 31 esemplari di anseriformi, le cui analisi hanno dato esito assolutamente negativo. Nel biennio 2004-2005 la presenza di scuole e gruppi presso il Lago di Candia per le visite naturalistiche al parco è stata di 5.000 persone. PROGETTI EUROPEI Progetto LIFE AMBIENTE 2002 - TRELAGHI. Il 2 agosto 2002 la Comunità Europea ha approvato l’erogazione di un finanziamento per la riduzione dell’eutrofizzazione (cioè l’alterazione degli equilibri ecologici dell’ecosistema lacustre generata da un eccessivo apporto Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 216 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale di sostanze nutrienti quali azoto e fosforo) in tre laghi italiani di piccola dimensione. I fondi sono stati stanziati nell’ambito di Life-Ambiente, un progetto nato nella Comunità Europea che si propone di contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione comunitaria nel settore dell'ambiente. I tre laghi che hanno beneficiato dei finanziamenti sono il Lago di Endine in Lombardia, il Bacino Coghinas-Casteldoria in Sardegna e il Lago di Candia. Scopo dell’iniziativa era quello di ridurre il livello di eutrofizzazione attraverso interventi di ingegneria naturalistica, la rimozione di eventuali rifiuti e inquinanti presenti sui fondali, la promozione di agricoltura compatibile e sostenibile e l’assegnazione di marchio e certificazione di qualità ecologica. Per quanto riguarda il Lago di Candia, sono state realizzate: - colture sperimentali che utilizzano la fertilizzazione biologica in alternativa alla concimazione chimica; la rivitalizzazione della palude e il ripristino della rete idrografica attraverso lo scavo di due nuovi canali trasversali e la riattivazione dei canali perimetrici; la riutilizzazione delle acque del Rio Bianisso; 4 impianti di fitodepurazione per l’affinamento delle acque reflue di una frazione abitata nel comune di Candia, non collegata alla fognatura municipale, e dell’effluente del depuratore; la captazione delle acque reflue provenienti dalle colline coltivate presenti nel bacino imbrifero del Lago. INTERREG III A Alcotra. È stata approvata nel 2004 l’adesione al Progetto Una montagna per tutti nell’ambito del Programma INTERREG III A Alcotra volto alla riqualificazione delle Aree Protette e alla loro fruizione – in particolare – da parte di soggetti svantaggiati. La dicitura A Alcotra indica che l’iniziativa si inserisce nell’ambito di quelle finalizzate al consolidamento della cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia (Alpi Latine COoperazione TRAnsfrontaliera) e hanno come scopo ultimo lo sviluppo delle aree intorno al confine tra i due Stati. Grazie a questi fondi, la Provincia di Torino ha previsto di realizzare una serie di interventi a favore delle persone portatrici di handicap: interventi strutturali e messa in sicurezza di sentieri, luoghi di particolare pregio e strutture di accoglienza; segnaletica e cartellonistica adeguate; sviluppo di competenze specifiche rivolte all’accompagnamento di questi soggetti; un’adeguata informazione. In particolare, all’interno della Riserva naturale speciale dello Stagno di Oulx si procederà a realizzare un percorso livellato lungo le sponde del lago accessibile alle carrozzine ed un’area di sosta panoramica sul lago, corredati da apposite bacheche e segnaletica Promozione nuove Aree Protette. Nel corso del 2004-2005 la Provincia è stata impegnata nell’adempimento delle prime incombenze derivanti dall’istituzione delle nuove aree protette: in particolar modo sono stati indicati i confini dei nuovi parchi provinciali tramite l’apposizione di idonee tabelle di perimetrazione e sono state istituite le Comunità dei Parchi che riuniscono i rappresentanti; sono in oltre stati affidati gli incarichi di studio e progettazione per la realizzazione di marchi – logotipi relativi alle nuove Aree Protette di rilievo provinciale; nonché è stata avviata un’attività di progettazione e fornitura di materiale informativo, didattico e pubblicitario relativo alle cinque nuove Aree Protette e al Sistema complessivo dei Parchi di rilievo Provinciale. Inoltre, sono state attivate una serie di iniziative al fine di promuovere le 5 nuove Aree protette. Nello specifico, sono state potenziate le modalità di accesso alle zone ed è stata facilitata la loro fruizione di tipo eco-sostenibile attraverso la realizzazione e lo sviluppo della viabilità stradale, ciclabile e pedonale, rendendola le zone accessibili anche alle persone disabili. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 217 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Realizzazione di strutture. Sono state costruite una serie di strutture con lo scopo di favorire una migliore fruizione delle Aree protette da parte dei/delle turisti/e: centri polifunzionali, aree attrezzate, sentieri, percorsi contrassegnati da pannelli didattici e punti di osservazione, punti di ristoro e vendita di materiale informativo. Progetto Aree umide. La Provincia ha dato vita – in collaborazione con l’ARPA e le Guardie Ecologiche Volontarie - ad un censimento della Rete di Zone Umide sul proprio territorio per conoscere, risanare e valorizzare questo enorme patrimonio della biodiversità. Il progetto si propone di realizzare un sistema informativo che consenta una catalogazione standardizzata dei dati ambientali disponibili relativi alle zone umide, l’individuazione di parametri ambientali per la valutazione del loro stato di conservazione, della vulnerabilità delle specie, degli habitat e degli ecosistemi presenti in tali zone. Laghi di Avigliana. Nel 2004 la Provincia ha partecipato al finanziamento di un progetto finalizzato al ripristino delle condizioni di equilibrio ecologico dei Laghi di Avigliana. L’intervento ha consentito di ridurre l’eutrofizzazione del Lago Grande di Avigliana grazie ad uno specifico intervento di biorimediazione basato sull’utilizzo di molluschi bivalvi autoctoni. Il primo effetto dello stato eutrofico di un bacino si manifesta con una crescita esponenziale dei microrganismi vegetali che costituiscono il fitoplancton: i Bivalvi, nutrendosi per filtrazione passiva di fitoplancton, trasformano la biomassa in sospensione in tessuto organico, diminuendo così il carico organico delle acque del lago. Sinergia con Ecomusei. Nel corso del 2004 è stata attivata una collaborazione tra l’Ente e la Rete degli Ecomusei finalizzata alla diffusione delle culture e dei prodotti tipici e all’organizzazione di attività e di manifestazioni di supporto alle economie locali. Autorizzazioni. La Provincia ha compiuto 54 istruttorie nel 2004 e 61 nel 2005 per la concessione delle autorizzazioni in merito ad interventi da realizzare all’interno delle aree protette e ha concesso 16 autorizzazioni nel 2004 e 51 nel 2005 per la modifica dello stato dei luoghi di alcune di esse. I CANALI DI DIALOGO I canali di dialogo utilizzati al fine di dialogare con i/le cittadini7e e informarlie delle iniziative in materia di aree protette sono di diversi tipi: - - la partecipazione della Provincia a manifestazioni a carattere locale, nazionale e internazionale; l’organizzazione di convegni su temi inerenti ambiente, flora, fauna, ecc.; la pubblicazione di materiale informativo (un volume sull’Avifauna del Parco del Lago di Candia, depliant informativi sulle Aree Protette provinciali, articoli sulle azioni intraprese dall’Ente di gestione del Parco del lago di Candia e del Servizio Parchi in toto). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 218 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LO SPORTELLO AMBIENTE Lo Sportello Ambiente è un ufficio istituito nel 1997 dalla Provincia di Torino con l’obiettivo di diffondere l’informazione in campo ambientale sulle corrette modalità di gestione di attività industriali e di servizio, sugli adempimenti in campo ambientale, sui progetti e le iniziative per prevenire l’inquinamento e migliorare la qualità dell’ambiente. È aperto al pubblico e si rivolge in particolare alle aziende e agli enti locali, ma anche ai/alle singoli/e cittadini/e del territorio provinciale e garantisce un servizio efficiente e la massima completezza e aggiornamento delle informazioni. È un centro di documentazione ambientale, pertanto dispone di materiale informativo relativo a tutti gli ambiti di competenza della Provincia in materia ambientale e a tutti i progetti e bandi per la concessione di contributi promossi in questo settore; inoltre, offre anche la possibilità di effettuare ricerche e approfondimenti grazie alla vasta dotazione di testi e manuali continuamente aggiornata. Nello specifico: gestisce un Centro di documentazione ambientale per la raccolta del materiale bibliografico in ambito ambientale; si occupa del rilascio di informazioni sulla normativa in campo ambientale; dà la possibilità di espletare gli adempimenti in campo ambientale (autodichiarazione impianti termici; pagamento diritti di iscrizione per attività di gestione rifiuti); mette a disposizione la modulistica per la richiesta delle autorizzazioni ambientali; è il luogo dove vengono depositati i progetti di Valutazione di Impatto Ambientale e in cui è possibile consultare e depositare progetti di IPPC; promuove l’utilizzo del metano quale combustibile di autotrazione; organizza attività di formazione per rispondere alla continua necessità di aggiornamento e per creare sinergie tra coloro che si occupano di ambiente all’interno dell’Ente; offre l’accesso agli Atti amministrativi dell’Ente in materia ambientale; partecipa - tramite stand - a fiere, convegni, manifestazioni che hanno attinenza con l’ambiente. Nell’ambito dell’attività di promozione della diffusione del metano, fornisce incentivi per l’acquisto di veicoli a metano e per l’apertura di nuovi distributori. Molti servizi dello Sportello Ambiente vengono forniti mediante strumenti telematici: informazione su tutte le attività e i servizi tramite una sezione appositamente dedicata del portale Internet della Provincia di Torino; newsletter dell’Area; modulistica on-line, al fine di evitare agli utenti l’obbligo di recarsi direttamente allo Sportello. Un po’ di cifre… Qui di seguito vengono riportati alcuni dati utili a far comprendere meglio l’entità e il tipo di attività svolta dallo Sportello nel corso del biennio 2004-2005: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 219 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 2004 244 20.3 12.983 2005 240 20 26.024 1082 35,56 2168,66 71,29 Giorni totali di apertura Media mensile di giorni di apertura Utenza totale (che comprende utenza diretta, contatto telefonico, contatto tramite altri mezzi quali e-mail, fax, posta) Media mensile dell’utenza Affluenza media giornaliera (che comprende utenza diretta, contatto telefonico, contatto tramite altri mezzi quali e-mail, fax, posta) Nel 2004 il mese durante il quale l’utenza è stata maggiore è stato gennaio (con 1.282 contatti), l’anno successivo novembre (con 1.613 contatti). È significativo mettere in evidenza che nel corso del biennio l’utenza totale è più che raddoppiata. Per quanto riguarda gli ambiti sui quali sono state richieste più informazioni, queste sono le percentuali annuali: 2004 26,5% 23,2% 21,5% 9,8% 3,2% 2005 23,5% 26,1% 20,1% 11,8% 3,8% sui rifiuti sulle risorse idriche sulle risorse energetiche sull’inquinamento atmosferico sui progetti di V.I.A. Sezione ambientale del Registro del Volontariato A partire dal 2001 alle Province è stata assegnata la gestione (iscrizione e cancellazione, erogazione di contributi) del Registro Regionale delle organizzazioni di Volontariato per quello che concerne il proprio territorio di competenza. Nel periodo 2004-2005 la Provincia ha accettato 4 nuove iscrizioni al Registro da parte di organizzazioni di volontariato che operano nell’ambito ambientale e che pertanto sono state inserite nella sezione provinciale del Registro Regionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 220 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : LE POLITICHE AMBIENTALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO Provenienza risorse 2004 2005 32.214,00 96.209,50 0,00 0,00 4.777.216,33 2.755.082,49 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 14.847.851,65 14.534.717,55 risparmi di gestione 1.114.022,94 383.062,71 0,00 0,00 614.406,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 21.385.710,92 17.769.072,25 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 10.762.870,94 11.807.642,39 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 4.272.243,48 5.020.903,67 43.638,00 353.100,00 6.306.958,50 587.426,19 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 21.385.710,92 17.769.072,25 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 221 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.3.2 METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO ANALISI DEL TERRITORIO E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI La Provincia ha il compito di operare a difesa del territorio e gestire i vincoli territoriali. Nel 2001 ha avviato il progetto di durata triennale intitolato Manutenzione del territorio per affrontare le criticità non più in un’ottica di emergenza quanto in una visione preventiva e tramite un approccio coordinato delle scelte. In questo ambito la Provincia di Torino: partecipa all'attività di pianificazione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po e della Regione Piemonte tramite la predisposizione di studi e ricerche in materia di difesa del suolo e tutela del sistema idrografico; in particolare, fornisce gli elementi tecnici conoscitivi per individuare le situazioni di particolare criticità connesse al rischio idrogeologico; si occupa della raccolta e del trattamento sistematico delle informazioni territoriali all’interno del Sistema Informativo Territoriale (SIT) e le utilizza come supporto tecnico all’attività di difesa del suolo; dirige la progettazione, la direzione lavori, la contabilità e il collaudo di opere pubbliche finalizzate alla difesa del territorio con interventi di carattere prevalentemente idrogeologico; svolge funzioni di assistenza tecnica, consulenza e fornisce pareri agli Enti locali, mettendo a disposizione di Comuni e Comunità Montane le proprie risorse umane e strumentali per l'attività di progettazione, gestione, direzione tecnico-amministrativa dei lavori pubblici; collabora alla formazione, all'aggiornamento e alla gestione del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale (PTCP): formula proposte di intervento e indicazioni rilevanti ai fini della pianificazione territoriale ed urbanistica per l'individuazione e la tutela delle aree coinvolte o potenzialmente interessate da fenomeni di dissesto; svolge competenze in materia di sismicità tramite il rilascio delle autorizzazioni previste dalla L. 64/74, avvalendosi del supporto di ARPA Piemonte, per la realizzazione di interventi nelle zone classificate sismiche. Analoga competenza viene attuata per quanto concerne gli abitati da consolidare; cura i procedimenti di autorizzazione per interventi in aree soggette a vincolo idrogeologico, avvalendosi della collaborazione del Corpo Forestale dello Stato. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 222 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Evoluzione del consumo del suolo e Il territorio della provincia è particolarmente esposto ad eventi alluvionali e soggetto a fenomeni franosi e di dissesto idrogeologico; ultimamente, questo tipo di eventi si rivela sempre più frequente e dannoso: le alluvioni del 1993-94 e del 2000 sono le più importanti negli ultimi anni in termini di danni provocati. I loro impatti sono stati acuiti dalla presenza di attività umane in aree di pertinenza fluviale. La superficie urbanizzata che ricade in ambiti di protezione fluviale ammonta infatti complessivamente a 3.800ha, circa il 7% dell’intera area delle fasce fluviali e la popolazione residente il 4,6% della popolazione totale. L’attuale normativa impone agli enti locali – oltre alla tradizionale opera di raccolta, verifica e diffusione dei dati territoriali - anche quella di pianificazione e prevenzione delle emergenze per essere pronti all’eventuale verificarsi di eventi calamitosi che possano avere conseguenze significative sull’ambiente e sull’incolumità dei cittadini. Può essere significativo riportare l’elenco delle segnalazioni di danni subiti dai/dalle cittadini/e per valutare l’impatto dei fenomeni alluvionali in un territorio: - - 2000 1990 1960 1920 1880 1820 ab/ha urbanizzato Il consumo di suolo generato dall’espansione delle superfici della densità dell'urbanizzato in Provincia di Torino (1820-2000) abitate costituisce il principale fattore di riduzione degli habitat naturali e di aggravamento di fenomeni di dissesto 12% 60 idrogeologico. Infatti, l'espansione delle aree urbanizzate e artificializzate è proseguita, pur con segni di rallentamento, 10% 50 anche in una fase di contrazione demografica e di 8% 40 deindustrializzazione. L'intensità dei processi di urbanizzazione è più accentuata nell'area metropolitana, ma 6% 30 in altre aree della provincia lo sviluppo delle attività e della residenzialità turistiche o la realizzazione di infrastrutture di 4% 20 trasporto continuano ad avere un ruolo rilevante nei processi di consumo dei suoli. Pertanto, recentemente, la qualità 2% 10 dell'urbanizzazione è stata oggetto di interventi di riqualificazione anche sotto il profilo ambientale, ad esempio 0% 0 con la creazione di aree verdi o percorsi ciclopedonali. La disponibilità di verde pubblico procapite è significativa: in Superficie urbanizzata % 10 dei 18 Comuni che fanno parte dell'area metropolitana Densità urbanizzato (ab/ha urb.) oltre i 2/3 della popolazione risiede entro 300 metri da un’area verde. Ciò nonostante, solo in alcuni Comuni viene raggiunto lo standard di 15 m2/ab di parchi pubblici fissato da una legge regionale del 1977. % popolazione residente in fascia a rischio alluvionale. Circondari e media provinciale Lanzo Ivrea Torino Provincia di Torino Pinerolo Susa 0% 5% 10% 15% 20% 100 segnalazioni nel 1981 668 nel 1993-94 1050 nel 2000 METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO: LE AZIONI RISCHIO IDROGEOLOGICO Messa in sicurezza. Nel 2004 erano previsti 5 interventi finalizzati a rendere sicuro il territorio, tutti ultimati: lavori di difesa della sponda e ricalibratura dell’alveo del fiume nel Comune di San Mauro; realizzazione dell’arginatura a protezione dell'abitato di Montalto Dora; sistemazione idraulica del rio Valsorda nel Comune di Venaria. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 223 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nel corso dell’anno 2005 la Provincia di Torino ha partecipato all’attività di studio del funzionamento del nodo Idraulico di Ivrea incaricando l’Università di Trento e il Politecnico di Torino di realizzare un modello fisico dell’area dell’”Incile” posta a monte dell’abitato di Ivrea. Le simulazioni dell’evento di piena effettuate sul modello hanno consentito di migliorare in modo significativo le conoscenze sul comportamento della Dora Baltea confermando le scelte progettuali e di pianificazione di bacino. Sono inoltre proseguiti i lavori di arginatura della Dora Baltea a protezione degli abitati di Montalto Dora e Ivrea e l’arginatura nel Comune di Fiorano. Autorizzazioni. Sono state esaminate 70 richieste di autorizzazione relative ad interventi in aree soggette a vincolo idrogeologico, 38 relative all'area sismica, 22 ricadenti nell'ambito di abitati da consolidare. Informatizzazione della cartografia. È stato implementato – con la collaborazione del CSI Piemonte - il progetto di trasferimento su supporto informatico del materiale cartografico; inoltre, è stato riorganizzato l'archivio informatizzato delle pratiche, attraverso cui è consentito il continuo monitoraggio dei procedimenti. Infatti, emergeva in modo sempre più evidente l'esigenza di migliorare e facilitare l'utilizzo della mole di informazioni presenti nel sistema sia per gli utenti interni che per quelli esterni, oltre che di rielaborare le informazioni, sempre più dirette a fini applicativi. A ciò si accompagnava l'esigenza di approfondire le conoscenze tecniche. Questo progetto aveva quindi come obiettivo primario la definizione di uno strumento di sintesi delle attività conoscitive condotte dalla Provincia relativamente a studi, raccolta dati, implementazione del sistema informativo, diffusione dati, applicazioni ed era strettamente connesso all'aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento in quanto contiene le basi dati da cui estrarre il quadro del dissesto idrogeologico. Al fine di ottimizzare l'utilizzo dei dati, anche in raccordo con altri settori della pubblica amministrazione competenti in materia, sono state attivate forme di collaborazione con la Regione e con l'ARPA Piemonte. Tali collaborazioni hanno consentito di avviare la costruzione o di concorrere all'implementazione di sistemi informativi integrati, quali la banca dati valanghe, il progetto IFFI (Inventario Fenomeni Franosi Italiani), la banca dati stratigrafici, il sistema informativo delle opere di difesa idraulica ed idrogeologica. Manutenzione del territorio. Nel 2004 si è conclusa la fase sperimentale del progetto Manutenzione del territorio – avviato nel 2001 – e si è pervenuti alla formulazione di un documento dal titolo Piano Provinciale di Indirizzo della Manutenzione Ordinaria. Inoltre, sono stati conclusi i progetti pilota relativi ad ambiti esterni al territorio delle Comunità Montane (territorio collinare e di pianura compreso nel Patto Territoriale del Po, T. Essa e reticolo idrografico minore, Rio Secco e Rio Fellone, Rii minori della Collina Torinese). Attraverso questo progetto la Provincia di Torino, con il concorso della Facoltà di Agraria, contribuisce alla fase sperimentale avviata dall'Autorità di Bacino al fine di pervenire alla redazione di un Piano Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 224 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Direttore Generale della manutenzione del territorio, da applicare all'intero bacino padano. Inoltre, il Servizio Difesa del suolo ha curato gli aspetti tecnici ed amministrativi connessi allo sviluppo del progetto ed il rapporto tecnico-scientifico con la Facoltà di Agraria. Conclusa la fase sperimentale in area montana, le Comunità Montane hanno avviato la redazione sistematica dei piani di manutenzione ordinaria ed hanno dato avvio all'attuazione delle azioni manutentive, impiegando i finanziamenti resi disponibili dall'ATO3 Torinese in attuazione della L.R. 13/97 "Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti Locali ai sensi della Legge 5 gennaio 1994 n. 36 e successive modifiche e integrazioni. Indirizzo e coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche". Il Piano d'ambito, attraverso il conto economico, ha stimato gli importi dei contributi assegnati alle Comunità nell'arco di validità del Piano (dal 2003 al 2023). L'importo complessivo, da ripartire tra le 13 Comunità Montane, ammonta a 280.760.000 euro. Banca dati valanghe. È stata realizzata una banca dati informatizzata ed accessibile attraverso il sito internet della Provincia o dell'ARPA sul fenomeno delle valanghe in provincia di Torino come supporto conoscitivo ai fini della predisposizione dei pareri tecnici redatti dall’Ente. Progetto Geositi. Con la pubblicazione in lingua italiana, francese ed inglese della raccolta "I geositi nel paesaggio della Provincia di Torino" sono stati divulgati i risultati dello studio avviato nel 2001 in collaborazione con CNR IRPI e Dipartimento di Scienze della Terra - sulle aree di interesse geologico sede delle Olimpiadi di Torino 2006, estese al sito di interesse internazionale costituito dall'anfiteatro morenico di Ivrea. Attualmente, prosegue l'attività informativa e divulgativa, anche attraverso la partecipazione alle iniziative dell'Associazione Geologia e turismo. VINCOLO IDROGEOLOGICO Il territorio della provincia di Torino sottoposto al vincolo idrogeologico è prevalentemente situato in aree montane, e sono interessati dal vincolo 240 Comuni su 315 in totale che corrispondono al 53,64 % dell’intera superficie della provincia. La Provincia di Torino dal 2001 svolge l’attività istruttoria e perfeziona l’iter amministrativo finalizzato al rilascio di autorizzazioni. A seguito del trasferimento di competenze dalla Regione, sono stati depositati presso il Servizio Difesa del Suolo i documenti originali cartacei per l’individuazione delle aree sottoposte a vincolo idrogeologico. Le informazioni rilevate sono state semplificate, automatizzate e rese accessibili attraverso la loro informatizzazione e la diffusione attraverso il sito web della Provincia di Torino, dove possono essere consultate in modo rapido ed efficace. Lo strumento di consultazione permette pertanto di individuare i fogli di mappa interessati totalmente e parzialmente dal vincolo e di visualizzare e scaricare per ognuno di essi le Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 225 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale immagini originali in formato raster delle cartografie, dei documenti descrittivi e le modificazioni delle aree vincolate. Un po’ di cifre…. Nel 2005 sono stati esaminati: 70 richieste di autorizzazione relative ad interventi in aree soggette a vincolo idrogeologico 32 strumenti urbanistici generali 123 progetti relativi a procedure di VIA o di impianti smaltimento rifiuti 20 progetti relativi ad opere olimpiche Nel 2005 sono stati predisposti 38 pareri/relazioni conseguenti richieste o segnalazioni RISCHIO SISMICO ED ABITATI DA CONSOLIDARE La classificazione del rischio sismico e degli abitati da consolidare Il D.P.R. 380/01 (precedentemente la L. 64/74) regolamenta le modalità per il rilascio di autorizzazione preventiva qualora si realizzino interventi costruttivi in zone classificate sismiche o dove siano presenti abitati dichiarati da consolidare ai sensi della L. 445/1908. Nel 2004 è stato elaborato a livello nazionale un nuovo sistema finalizzato alla classificazione del livello di rischio sismico in Italia. Sulla base dei nuovi criteri, la situazione a livello provinciale è la seguente: 40 Comuni in categoria 2 40 Comuni in categoria 3 tutti gli altri in categoria 4 (tenendo presente che la categoria 1 corrisponde alla situazione di maggiore rischio sismico). Gli abitati classificati “da consolidare” riguardano 4 Comuni della provincia. Nel biennio 2004-2005 si è verificato un forte incremento della richiesta e della concessione di autorizzazioni per quanto riguarda gli interventi in questo ambito, probabilmente anche in previsione delle Olimpiadi. Inoltre, la Provincia si è occupata della stesura dei documenti tecnici relativi agli abitati da sottoporre a consolidamento. Un po’ di cifre… Nel 2004 vi sono state: 20 autorizzazioni rilasciate per interventi in abitati da consolidare con un incremento del 100% rispetto al 2003 40 autorizzazioni rilasciate per interventi nelle zone sismiche, con un incremento quasi del 50% rispetto al 2003 Nel 2005 sono state esaminate: 38 richieste di autorizzazione relative all'area sismica 22 richieste ricadenti nell'ambito di abitati da consolidare. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 226 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale I CANALI DI DIALOGO Il mezzo utilizzato per dialogare con i soggetti ai quali si rivolge la Provincia nello svolgimento di queste attività è principalmente la sezione Difesa del suolo sul portale della Provincia (canale: territorio e urbanistica), nella quale sono presenti sezioni tematiche articolate secondo i principali temi di interesse per gli utenti: - presentazione - banca dati valanghe - geositi - manutenzione del territorio - vincolo idrogeologico - studi. LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA Le attività di protezione e salvaguardia dell’ambiente del territorio provinciale richiedono competenze molto eterogenee e si possono suddividere fondamentalmente in due categorie: tutela ambientale e vigilanza ambientale. Per il primo aspetto – fortemente collegato con le attività di protezione civile e quindi alla predisposizione di piani e programmi di previsione e prevenzione e all’intervento nel caso di calamità naturali – la Provincia si occupa di: tutela ambientale in senso stretto: definisce i criteri e le istruzioni affinché l’ARPA la concretizzi; inoltre, si accerta che tutti i soggetti ai quali ha concesso i vari tipi di autorizzazione ne rispettino le norme; sorveglianza sulle industrie a rischio di incidente: istruttorie, verifiche di coerenza e compatibilità territoriale, vigilanza; assunzione di provvedimenti in conseguenza di tali attività di controllo. Questa funzione consiste nell’individuazione di stabilimenti per i quali la probabilità o le conseguenze di incidente possono essere maggiori a causa del luogo, della vicinanza degli stabilimenti o della presenza di sostanze pericolose; predisposizione e aggiornamento dell’anagrafe delle aziende del Sistema Informativo Ambientale. Benché il Soggetto che attualmente ha il compito di realizzare i controlli all’interno degli stabilimenti sia la Regione attraverso il CTR (Comitato Tecnico Regionale, cui la Provincia partecipa con un suo rappresentante), la Provincia ha deciso di rendere più rilevante il suo contributo in previsione di un suo maggiore coinvolgimento nell’immediato futuro: ha iniziato ad affiancare coloro che si occupano delle verifiche di tipo tecnico per rilevare la natura e l’entità del pericolo degli impianti; ha predisposto i Piani di Emergenza Esterna (PEE) agli stabilimenti, come richiesto dagli accordi con la Prefettura. Si tratta di documenti che fanno riferimento alle aree nelle quali sono collocate le aziende oggetto dei controlli. Tutte le funzioni sopra citate vengono realizzate dalla Provincia con la collaborazione tecnicoscientifica dell’ARPA, della Protezione Civile, della Prefettura e dei Vigili del Fuoco. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 227 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA: LE AZIONI Le attività che la Provincia ha svolto nel 2004 nell’ambito del controllo e della vigilanza del territorio si possono nuovamente raggruppare a seconda delle finalità: Attività di Tutela Ambientale Coloro che si occupano della tutela ambientale in senso stretto – nel 2004 – hanno dedicato circa il 42% del loro tempo alla vigilanza (83 giorni), il 9% (18 giorni) alla formazione; il restante 49% in attività di pianificazione. Aree critiche. La Provincia ha curato la realizzazione di un documento, per uso interno all’Ente, in cui sono state evidenziate le zone che, nel territorio, necessitano di un intervento più urgente. L’obiettivo era quello di organizzare le successive attività di controllo delle attività produttive in modo tale da fondarle sui criteri della chiarezza e della trasparenza. A partire da questo documento - e grazie alla collaborazione con l’ARPA - l’Ente ha quindi potuto scrivere il documento di programmazione triennale, nel quale ha indicato gli interventi di tutela ambientale da realizzare dal 2005 al 2007. Attività di vigilanza. Sono proseguite le normali funzioni di vigilanza: Le attività di Polizia Giudiziaria - che la Procura della Repubblica delega all’Ente – e che consistono nella stesura di notifiche e nell’esecuzione di sopralluoghi e provvedimenti; Le funzioni di vigilanza ambientale, in particolare i sopralluoghi, che possono derivare dall’iniziativa dell’Ufficio stesso, possono essere richiesti da altri servizi dell’Area ambiente o da soggetti esterni. Nel corso di quest’opera sono state accertate quasi 3.260 violazioni di carattere amministrativo o penale in materie ambientale. Degli 83 giorni spesi per queste attività nel 2004, più del 90% (pari a 76 giorni) sono stati dedicati alle funzioni di vigilanza. Attività rivolte a Siti Industriali Secondo la normativa vigente, qualsiasi azienda che utilizzi sostanze pericolose o esegua procedure rischiose per la salute o l’incolumità delle persone o per i possibili danni all’ambiente, ha l’obbligo di comunicarlo agli enti competenti (in questo caso alla Provincia) e alle autorità di controllo ambientale (l’ARPA Piemonte nello specifico). Inoltre, all’aumentare del rischio, si aggiungono gli adempimenti di legge che le aziende devono rispettare: dalla semplice comunicazione della natura e della quantità di sostanze utilizzate (Notifica), alla presentazione di documenti nei quali si dimostri la predisposizione di misure di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 228 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale sicurezza e l’introduzione di procedure interne in caso di incidente (Rapporti di sicurezza e Rapporti di relazione). In questo ambito, la Provincia ha il compito di adottare misure che garantiscano la prevenzione e la riduzione integrata dell’inquinamento prodotto dagli impianti industriali di medio-grande dimensione e l’impiego delle migliori tecniche disponibili in campo ambientale. In concreto, l’ente ha il compito di rilasciare l’autorizzazione all’esercizio secondo le norme di legge (D. Lgs. 59/2005). PER APPROFONDIRE… Il sistema industriale ha progressivamente ridotto i propri impatti ambientali in primo luogo per effetto di una trasformazione delle produzioni (la quota di addetti nei settori ad alto contenuto tecnologico in provincia di Torino è superiore a quella nazionale) e grazie ad una più efficace gestione ambientale; infatti, gli impatti ambientali del settore produttivo sono rilevanti e l’industria, tra l’altro, è responsabile di circa il 30% dei consumi energetici e delle emissioni climalteranti. Dominante è anche il contributo del settore industriale alla produzione di rifiuti (43% dei rifiuti speciali e urbani) e delle emissioni di PM10 (50%, dati INEMAR 1997). In provincia di Torino la forte connotazione industriale e manifatturiera dell’economia locale rende particolarmente evidente la questione del rischio tecnologico. Nel 2004, sul territorio della provincia di Torino, c’erano in tutto 47 aziende a rischio di cui 14 soggette a Notifica 13 soggette a Rapporto di sicurezza 20 soggette a Rapporto di relazione 630 600 570 540 510 480 450 420 390 360 330 300 270 240 210 180 150 120 90 60 30 0 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 n. organizzazioni Organizzazioni ISO 14001 ed EMAS L’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale d’impresa (SGA) è indicazione di una più generale tendenza del sistema delle imprese verso una migliore gestione ambientale. La diffusione di SGA è connessa alle politiche di sensibilizzazione, diffusione e incentivazione da perseguirsi nei programmi di sviluppo locale e nella pianificazione degli insediamenti produttivi attraverso i soggetti della programmazione negoziata, gli Sportelli unici, i distretti industriali e le altre organizzazioni di categoria. Nel corso degli ultimi 3 anni in provincia di Torino si è registrato un forte sviluppo di certificazioni Ambientali. Al 2001 è stato raggiunto e superato l’obiettivo di 100 imprese certificate definito dall’accordo tra Provincia e Unione Industriali. Il 72% delle certificazioni riguarda imprese manifatturiere, il 11% imprese energetiche, il 17% imprese di servizi (tra cui alcune pubbliche amministrazioni). Al 2004 si contano 7 registrazioni EMAS e 288 certificazioni ISO 14001, l’anno successivo ISO 14001 EMAS rispettivamente 13 e 532, con un notevole incremento per entrambe. Complessivamente, la quota di Sistemi di Gestione Ambientale in provincia di Torino rispetto all’insieme dell’Italia è pari a ca. il 7% e superiore alla quota di valore aggiunto (circa il 5% sia come totale che come settore industriale) generato dall’area rispetto al totale nazionale. La Provincia nel biennio considerato si è occupata delle istruttorie e del rilascio di Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) e delle attività di concertazione con i destinatari specifici cui si rivolge Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 229 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale in questo ambito; inoltre, ha approvato un cronoprogramma di adeguamento alle migliori tecniche disponibili degli impianti industriali con il coinvolgimento di Enti terzi competenti nel rilascio di autorizzazioni ambientali che l’AIA sostituisce. Concessione di AIA. La Provincia ha l’incarico di valutare se concedere o meno agli impianti industriali di media e grande dimensione le Autorizzazioni Integrate Ambientali, finalizzate a ridurre l’inquinamento prodotto dalle aziende stesse e a valutare se hanno adottato le migliori tecniche disponibili per la salvaguardia della qualità dell’ambiente. Il procedimento, poiché integrato, prevede una istruttoria interdisciplinare delle aziende coinvolte con riferimento a tutte le matrici ambientali coinvolte: aria, acqua, rifiuti, energia, rumore, aspetti tecnici e tecnologici di processo e di prodotto. Inoltre, alcuni procedimenti richiedono il coinvolgimento di Enti terzi quali l’ARPA, lo SMAT, i Comuni e le ASL. In questo ambito, la Provincia ha attivato un Protocollo di intesa con le Associazioni industriali e di categoria per la sperimentazione di questo processo e per la risoluzione di problematiche generali relative all’applicazione della normativa a livello provinciale. Inoltre, la sperimentazione del rilascio dell’AIA è stata realizzata con il supporto tecnico-scientifico della Fondazione per l’Ambiente T. Fenoglio e mediante l’istituzione di un Tavolo tecnico con le principali Associazioni industriali e di settore (Unione Industriale di Torino, API di Torino, CCIIAA di Torino, Assocarta). Sono state intraprese attività di studio, ricerca e formazione sulle migliori tecniche disponibili di ogni settore economico coinvolto. Inoltre, sono state stipulate convenzioni con Soggetti Terzi altamente specializzati per il supporto tecnico-scientifico durante l’istruttoria tecnica dei procedimenti di rilascio dell’Autorizzazione (Politecnico di Torino, CRPA – Centro Ricerche e Produzioni Animali di Reggio- Emilia). Nel biennio considerato, in questa attività sono state coinvolte oltre 150 aziende del territorio provinciale appartenenti a 33 diversi settori economici. Queste iniziative hanno condotto ad un miglioramento delle prestazioni ambientali delle aziende autorizzate, a perfezionamenti tecnologici dei processi industriali mediante adeguamenti degli impianti alle migliori tecniche disponibili, alla razionalizzazione dei controlli ambientali. Nel 2004 sono stati avviati 14 procedimenti e 1 è stato concluso, nell’anno successivo sono stati avviati 62 procedimenti, dei quali 3 sono stati conclusi. La Provincia di Torino è risultata la prima in Italia ad aver rilasciato una autorizzazione integrata ambientale. Inoltre, le procedure attivate dalla Provincia di Torino, sono state replicate e utilizzate come modello da parte di altre Autorità Competenti. Siti industriali a rischio. Nel corso del 2004 la Provincia si è occupata della distribuzione dei Piani di Emergenza Esterna – approvati al termine del 2003 – relativi ad uno stabilimento Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 230 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale nell’area di Chivasso (ESSO) e a 4 a Volpiano (LIQUIGAS, BUTANGAS, AUTOGAS NORD ed ENI). Inoltre, sono iniziati o proseguiti i lavori per la stesura dei Piani relativi ad altri 5 stabilimenti: la Prefettura infatti ha chiesto che venissero realizzati i documenti per lo stabilimento RIVOIRA di Chiasso, ACLA di Rivalta, PRAVISANI, ROCKWOOD e THYSSENKRUPP di Torino (i cui lavori sono da completare). Aggiornamento anagrafe aziende. La Provincia ha il compito di mantenere e gestire l’elenco delle aziende che – sul suo territorio di competenza – richiedono all’Ente autorizzazioni per procedure in campo ambientale. Il registro viene aggiornato solo nel caso in cui un’organizzazione si rivolga alla Provincia per la prima volta: nei casi successivi, dal momento che si dispone già dei dati necessari, viene aperto solo la procedura autorizzativa. Nel 2004 sono state aggiunte all’elenco dell’anagrafe 940 nuove ditte. A seguito di tutte queste attività, si sono verificati miglioramenti delle prestazioni ambientali delle aziende autorizzate, miglioramenti tecnologici dei processi industriali mediante adeguamenti degli impianti alle migliori tecniche disponibili, e razionalizzazione dei controlli ambientali. La sperimentazione del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale è stata realizzata con il supporto tecnico-scientifico della Fondazione per l’Ambiente T. Fenoglio e mediante l’istituzione di un Tavolo tecnico con le principali Associazioni industriali e di settore (Unione Industriale di Torino, API di Torino, CCIIAA di Torino, Assocarta). Infine, la Provincia utilizza una serie di canali di dialogo specifici per comunicare con i propri destinatari, effettivi o potenziali: - Pubblicazione degli annunci di avvenuto deposito delle domande di autorizzazione integrata ambientale su quotidiani a diffusione provinciale; Realizzazione di una Sezione Internet dedicata alla materia contenente tutte le principali informazioni normative e tecnico-procedurali e le indicazioni sui procedimenti avviati e conclusi. PROTEZIONE CIVILE Nell’ambito delle attività di protezione civile, il ruolo della Provincia si può suddividere in due macrocategorie a seconda che debba operare in condizioni ordinarie o in emergenza. In entrambi i casi, l’Ente si occupa del raccordo e del coordinamento delle attività interne ed esterne all’Ente e ha il compito di realizzare un sistema integrato con la Prefettura, gli uffici regionali, gli Enti Locali, le altre amministrazioni, le realtà produttive e le componenti del mondo del volontariato per la protezione civile sul territorio provinciale. La Provincia di Torino esercita le sue funzioni di previsione, prevenzione e soccorso collaborando con il Coordinamento Provinciale del Volontariato, un organo istituito e promosso dalla Provincia che ne ospita la segreteria di presidenza presso la propria sede. Infine, si fa Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 231 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale anche promotrice della formazione e diffusione di una cultura della protezione civile sul territorio. Il contesto La Protezione civile in Provincia di Torino nasce come struttura organizzata a partire dal 2000 a seguito del trasferimento di competenze attuato con i processi di delega amministrativa da parte del governo centrale. Inoltre, con una Legge Regionale del 2003 le attività dell’Ente in questo ambito hanno conosciuto un incremento considerevole con specifiche responsabilità nel coordinamento delle operazioni di soccorso sul territorio di propria competenza, rispetto al quale si è cercato di sviluppare e integrare le potenzialità del Servizio Protezione Civile in un quadro economico e normativo in continua evoluzione. Le nuove competenze assegnate alle Province hanno indotto un progressivo rafforzamento delle attività finalizzate alla pianificazione e alla gestione delle emergenze per quegli eventi che - per le loro caratteristiche - richiedono l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni competenti in via ordinaria nel caso in cui un livello amministrativo minore non sia in grado di far fronte a una situazione di emergenza. In condizioni ordinarie la Provincia si occupa della rilevazione, raccolta ed elaborazione dei dati di monitoraggio territoriale utili a queste attività con la collaborazione di tutti i Servizi competenti; predispone e aggiorna i Piani e i Programmi di previsione, prevenzione e protezione civile (Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione; Piano Provinciale di Protezione Civile; Piano di Attivazione Interno per Emergenze di Protezione Civile) per monitorare i livelli di rischio sul territorio. La pianificazione delle emergenze è un'attività finalizzata a organizzare preventivamente il sistema di intervento nelle azioni di protezione civile. Questo processo prevede lo studio di uno scenario d'emergenza: si ipotizza il verificarsi di un evento calamitoso (naturale o antropico) e questo permette di prevederne gli effetti sul territorio in un determinato arco di tempo e di definire così le procedure operative più efficaci per il soccorso e l’assistenza alla popolazione colpita. Alla previsione dei rischi si accompagna, dunque, la definizione dettagliata delle azioni da mettere in atto nel caso di un'emergenza; cura, segue e promuove la redazione dei Piani Comunali di Protezione civile di tutte le amministrazioni comunali della provincia; crea una struttura di protezione civile dell’amministrazione provinciale che coinvolga non solo il Servizio Protezione Civile ma l’intera struttura; supporta l’organizzazione dei volontari di protezione civile; il volontariato è attivo nel promuovere una nuova cultura di protezione civile intesa come educazione all’autoprotezione e rivolta alle popolazioni delle zone a rischio. Si occupa concretamente di prevenzione (volta a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti ad eventi calamitosi), di soccorso nelle situazioni di criticità e di aiuto per il superamento dell’emergenza sotto il profilo assistenziale e tecnico attraverso l’impiego di personale specializzato; fornisce in tempo reale le previsioni meteorologiche e le informazioni sulla viabilità in collaborazione con tutti i Servizi competenti su tutto il territorio provinciale. Invece, nelle situazioni di emergenza la Provincia si occupa di diffondere a tutte le amministrazioni comunali e agli enti competenti i bollettini meteorologici di vigilanza; monitorare l’evento; verificare la disponibilità di risorse da impiegare; gestire le segnalazioni provenienti dal territorio; coordinare tutti gli interventi in emergenza di Protezione Civile in particolare per quanto concerne tutti i livelli di viabilità che interessano il coordinamento degli enti locali e le organizzazioni di volontariato; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 232 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale predisporre le attività successive ai primi interventi per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dagli interventi calamitosi. E’ fondamentale evidenziare che l’efficacia della gestione delle situazioni di emergenza dipende strettamente dall’attività preliminare di previsione e prevenzione dei rischi, che si realizza attraverso l’individuazione delle condizioni di pericolosità del territorio di origine naturale o antropica. Infatti, l’analisi dei rischi conduce all’individuazione di azioni volte alla riduzione o all’eliminazione degli eventi calamitosi o comunque alla mitigazione dei danni conseguenti. Il Coordinamento Provinciale del Volontariato Il Coordinamento Provinciale del Volontariato è un organismo cui è affidato il ruolo di interfaccia tra la Provincia di Torino e le associazioni di volontariato che operano nell’ambito della protezione civile presenti sul territorio; esso dispone di un Direttivo che si occupa del coordinamento e che ha sede all’interno dell’Ente al fine di accentrare le attività e pertanto rendere più efficienti le sue azioni. Alla Provincia compete quindi il compito di coordinare le organizzazioni di volontariato che non hanno fini di lucro e prestano la loro opera su richiesta delle attività competenti. Il Coordinamento dispone inoltre di un Data Base in formato digitale che contiene tutte le informazioni relative alle Associazioni di Volontariato che operano nell’ambito della protezione civile. L’indirizzo Internet è www.volontariatoprotezionecivile.net. Nel 2004 c’erano in provincia di Torino 140 associazioni iscritte al Coordinamento per un totale di 2500 volontari/e circa: l’incremento nel 2005 è stato di circa il 20% per un totale di oltre 2900 volontari/e distribuiti/e sul territorio provinciale. L’ente tiene anche aggiornato per conto della Regione l’iscrizione all’Albo del volontariato per la sezione di propria competenza delle associazioni di protezione civile. A supporto delle attività di protezione civile, l’Ente si occupa anche di curare i rapporti istituzionali con vari soggetti per mezzo di Protocolli d’Intesa, convenzioni, assistenza tecnica; in questo ambito è stato costituito il Comitato provinciale di Protezione Civile quale organo consultivo e propositivo che offre un supporto all’Amministrazione provinciale nelle funzioni di protezione civile di propria competenza. Il Comitato è composto dai rappresentanti di Prefettura, Regione, Provincia, Enti locali, volontariato. Inoltre, a supporto del Comitato e al fine di coordinare i servizi interni con i quali l’Ente partecipa all’organizzazione delle attività di protezione civile, è stato costituito il Gruppo di Coordinamento interno per le funzioni di protezione civile. Infine, è significativo evidenziare l’apporto che coloro che si occupano di Risorse Umane e la Media Agency Provincia (MAP) forniscono alle attività di protezione civile (rispettivamente per quanto riguarda le attività di formazione e quelle di comunicazione) in un’ottica di sempre maggiore collaborazione e sinergia tra le diverse competenze. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 233 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L’ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE: LE AZIONI Esercitazione a Robassomero. Nel mese di ottobre 2004 si è svolta nel Comune di Robassomero un’esercitazione di protezione civile patrocinata – oltre che dalla Provincia di Torino – anche dalla Regione Piemonte. L’iniziativa prevedeva due simulazioni: per la prima è stato riprodotto un incidente automobilistico con il soccorso dei Vigili del Fuoco; nella seconda è stato ricreato un salvataggio in seguito all’esondazione del torrente Stura con intervento dell’Unità cinofila dei Carabinieri e della Croce Rossa. Questa esercitazione ha rivestito una particolare importanza dal momento che ha rappresentato l’occasione per inaugurare l’unità di comunicazione mobile di tipo satellitare: un furgone allestito in collaborazione con il CSI Piemonte dotato di parabola satellitare da utilizzare in caso di calamità naturali. Progetto Conoscere per prevedere, prevenire e intervenire. La Provincia – anche grazie al supporto economico della Fondazione CRT - ha attivato nel 2002 un progetto strategico finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di conoscenze territoriali nel campo dell’idrografia, della meteorologia, della cartografia e della morfologia in tutto il territorio della Provincia di Torino. Infatti, il gravissimo evento alluvionale dell’ottobre 2000 ha evidenziato l’inadeguatezza delle conoscenze disponibili per poter far fronte – o ancor meglio prevenire – eventi di tale portata distruttiva. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di raccogliere dati per giungere ad una migliore comprensione delle caratteristiche del territorio – in particolare delle zone più vulnerabili - e così prevedere le dinamiche degli eventi naturali allo scopo di pianificare misure o interventi in materia di protezione civile. È ormai condivisa, infatti, la convinzione che un indispensabile punto di partenza sia la costruzione di conoscenze sistematiche, aggiornate e integrate su molteplici aspetti. I dati progressivamente raccolti vengono messi a disposizione in Rete affinché tale iniziativa sia utile alla comunità amministrativa, ai/alle professionisti/e, alla comunità scientifica ed anche - in generale – ai/alle cittadini/e che ne siano interessati. Il progetto NO-RISK. Il progetto NO-Risk (acronimo di Nord-Ovest-Risk) è un’iniziativa finanziata nell’ambito del primo bando nazionale di e-government che ha visto la partecipazione di Regione Liguria (in qualità di capofila), Regione Piemonte e Provincia di Torino. Obiettivo del progetto era quello di favorire la diffusione delle conoscenze e della cultura della protezione civile tra la cittadinanza per mezzo di prodotti software e servizi disponibili in Rete tramite la costruzione di un portale per la gestione delle emergenze. Il risultato finale si proponeva di diventare un vero e proprio strumento di lavoro per agevolare lo scambio di informazioni, la condivisione delle conoscenze nonché il coordinamento a livello operativo tra le istituzioni locali dell’area Nord-occidentale. In concreto, il progetto ha condotto alla costruzione di un portale informativo interregionale dedicato alla protezione civile disponibile su Internet e utilizzabile secondo diversi livelli di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 234 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale accesso in funzione delle caratteristiche degli utenti (amministrazioni pubbliche o singoli/e cittadini/e). L’intero progetto può essere considerato una best practice in tema di protezione civile nella misura in cui si proponeva di diffondere e di gestire le informazioni utili a questo ambito mediante servizi innovativi che non necessitano di supporti tecnologici particolari se non un collegamento alla Rete. Tale sistema di gestione delle emergenze e di comunicazione è stato sperimentato con successo nell’ambito della Sala Operativa Provinciale presso la Prefettura e nella Sala Unità di Crisi della Provincia di Torino (il cui allestimento nella conformazione attuale è stato terminato nel novembre 2005) e nelle sale operative dei Comuni coinvolti (oltre 30) nell’ambito dell’esercitazione di protezione civile “Pro-civ ‘05” in preparazione dell’evento Olimpico. Tale esercitazione, la cui organizzazione è stata curata congiuntamente con la Prefettura di Torino, ha coinvolto oltre 300 persone dell’amministrazione provinciale, il personale di oltre 30 amministrazioni comunali, circa 450 volontari/e di protezione civile appartenenti al coordinamento provinciale, circa 400 volontari/e del Soccorso Alpino oltre alle risorse di personale e mezzi di competenza statale (VVFF, Carabinieri, Polizia, personale della Prefettura, ecc.) L’attività di Sgombero Neve. La Provincia infine garantisce il servizio invernale di sgombero neve ed antigelo per il quale vengono utilizzati 270 mezzi (trattori e pale gommate) di cui 70 appartengono all’Ente stesso. È in corso da alcuni anni, limitatamente ad alcune aree territoriali, il trattamento sperimentale antigelo mediante soluzioni saline (cloruri) che consente di contrastare con immediatezza l’accidentale formazione di ghiaccio e l’attecchimento della neve sulla strada. Questo tipo di operazione evita gli sprechi di spargimento di sale e minimizza l’impatto ambientale. Nell’ambito del servizio invernale, nel 2004 sono stati svolti gli interventi di sgombero neve e trattamento antigelo a sostegno dei Comuni montani, relativamente alle strade di frazioni e borgate Protezione Civile e comunicazione La comunicazione riveste una particolare importanza nell’ambito delle attività di protezione civile. Infatti, in questo contesto la condizione peggiore che si può verificare è quella della mancanza della comunicazione, che genera – da parte di coloro che prestano soccorso - una impossibilità di conoscere ciò che sta accadendo in una situazione di emergenza; questo, di conseguenza, genera l’incapacità di intervenire. Inoltre, è di fondamentale importanza che si instauri un efficace sistema di comunicazione tra tutti gli attori che intervengono per superare l’emergenza. Pertanto, in questi ultimi anni, i maggiori sforzi da parte della Provincia di Torino sono stati volti a perfezionare e potenziare la comunicazione sia tra i diversi organismi che operano nell’ambito della protezione civile che verso il territorio per fare in modo che ogni zona sia potenzialmente raggiungibile dai soccorsi. Questa condizione è particolarmente difficile da realizzare nelle zone caratterizzate da condizioni territoriali meno favorevoli e che per questo sono maggiormente inaccessibili. Adottando questo punto di vista, l’obiettivo principale di coloro che si occupano di protezione civile è quello di garantire a tutti le stesse possibilità di essere raggiunti – prima di tutto tramite i Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 235 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale mezzi di comunicazione e successivamente con quelli di trasporto – e messi in sicurezza nel caso di situazioni di difficoltà di qualsiasi tipo. Tradizionalmente, le comunicazioni nelle situazioni critiche venivano supportate dalle linee telefoniche fisse e mobili (per le comunicazioni audio e fax) e dalla rete Internet (per l’invio di dati e filmati), da un sistema radio che permette di mantenere un contatto verso quelle zone dove le reti telefoniche sono danneggiate o inutilizzabili. Tuttavia, proprio in conseguenza di quanto sopra esposto, è di fondamentale importanza disporre di un sistema capace di garantire continuità di comunicazione nel caso in cui le reti tradizionali si dovessero danneggiare. La soluzione a queste problematiche è rappresentata dalla tecnologia satellitare poiché essa è basata sull’insieme delle orbite che stazionano nello spazio intorno alla Terra sulle quali sono collocati i satelliti. Lo sviluppo di questa tecnica fornisce un supporto alle comunicazioni e ai flussi informativi in situazioni di emergenza rendendo possibile il contatto continuo con le squadre di primo intervento, di ricerca, di recupero. La Provincia di Torino in collaborazione con il CSI si è dotata nel 2004 di un furgone FIAT Ducato 4x4 da utilizzare come nodo di telecomunicazione mobile dotato di parabola satellitare e di apparecchiature elettroniche in grado di mantenere costante il contatto nel caso di calamità naturali verso tutte le zone del territorio di sua competenza. Queste strumentazioni consentono la navigazione in Rete, lo scambio di dati e di immagini tra le diverse unità in azione; inoltre, il furgone è dotato di un gruppo elettrogeno che permette l’utilizzo di attrezzature anche in zone dove non è presente la corrente elettrica. Nel 2005 l’allestimento sperimentale è stato sostituito con l’allestimento di una più aggiornata e completa Unità Mobile montata su un camion Eurocargo 4x4 sperimentato nell’esercitazione “Pro civ ‘05” organizzata congiuntamente alla Prefettura di Torino in preparazione dell’evento Olimpico. Per le attività di Protezione civile – come appena evidenziato – è fondamentale non solo una costante comunicazione interna all’ente, ma è altresì rilevante un contatto continuo con le amministrazioni locali a cui la Provincia fornisce un supporto (Comuni, Comunità Montane) ma anche con quelle di livello superiore: Regione Piemonte, altre Regioni circostanti e tutte quelle organizzazioni o quegli enti con i quali avviene uno scambio di informazioni e di aiuto reciproco utile per rendere più efficaci gli interventi (Autorità di Bacino, AIPO, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero degli Interni, Uffici della prefettura, Fondazioni, Centri di ricerca,Università di Torino e Politecnico). Con alcuni enti, per rendere ufficiale e stabile la collaborazione, la Provincia ha stipulato Protocolli di Intesa: in particolare, è importante citare quello siglato con gli Uffici della Prefettura. Inoltre, dal momento che i fenomeni naturali non rispettano i confini convenzionali posti dagli esseri umani per delimitare la zona di competenza di un Ente, il concorso di altri enti e organizzazioni pubbliche e private è essenziale e insostituibile per la Provincia. I CANALI DI DIALOGO Nell’ambito delle attività di Protezione Civile, la Provincia si serve di una serie di mezzi per raggiungere i propri destinatari e confrontarsi con loro. È già stata messa precedentemente in evidenza l’importanza della comunicazione per queste attività. In particolare, viene utilizzata la sezione sul portale della Provincia per fornire informazioni sia sulle eventuali situazioni di emergenza sul territorio che sulle attività svolte dalla Protezione Civile provinciale. La home page, oltre a informare sulle attività che la Provincia intraprende nell’ambito della protezione civile, indica qual è la situazione in termini di eventuali emergenze di protezione civile: quando il riquadro in alto a destra è Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 236 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale - verde condizioni di normalità giallo vigilanza arancione preallarme rosso allarme In situazioni di emergenza, oltre all’aggiornamento dell’home page, viene inserita anche una pagina dedicata all’evento in corso. Inoltre, all’interno della pagina del sito dedicata alla protezione civile, c’è anche una sezione ad accesso riservato ai soli utenti abilitati e – nello specifico – tutti i soggetti con i quali la Provincia collabora nello svolgimento dell’attività di protezione civile. Un indicatore significativo dell’utilità e dell’efficacia di questa sezione del portale, che si configura nel contempo come mezzo di comunicazione e di fornitura di servizi, è rappresentato dal numero di accessi al mese che ammonta a circa 20.000. Poiché nell’ambito delle attività di protezione civile è fondamentale il costante contatto tra la Provincia e le altre amministrazioni che essa ha il compito di coordinare, viene utilizzata una combinazione di diversi mezzi che si integrano reciprocamente e che consentono di mantenere costante e sempre attivo il collegamento tra i diversi soggetti coinvolti nelle attività: telefono, radio, fax e Internet (posta elettronica e il portale attraverso la predisposizione di aree ad accesso riservato). Infine, la Provincia si occupa della realizzazione di manuali che contengono le indicazioni sui comportamenti da tenere nel caso di emergenze naturali di vario tipo e sui modi per prevenire tali eventi e organizza convegni con finalità formative ed educative per rendere note le attività che compie. Non esistono indicatori diretti per valutare l’esito dell’attività di protezione civile; tuttavia, si può ricorrere all’utilizzo di indicatori indiretti quali: - il numero di accessi al sito web che indica l’utilità pratica di questo mezzo; la percentuale di tempo in cui è possibile mantenere il contatto tra i diversi soggetti a un diverso livello coinvolti nelle attività, che attualmente si assesta intorno al 95%; l’esito positivo di tutte le esercitazioni. Le attività di protezione civile si possono considerare assolutamente non discriminanti rispetto al genere, sia a valle che a monte del processo. Da un lato, infatti, gli effetti sono paritari nella misura in cui gli interventi di protezione civile forniscono supporto a chiunque sia bisognoso, donna o uomo che sia. Per quanto riguarda – invece – la composizione per sesso dei gruppi di persone che si occupano di protezione civile, si evidenzia la presenza di un numero molto elevato di donne di tutte le età: questo tipo di interventi, infatti, richiede la collaborazione e la sinergia di competenze e sensibilità diverse; pertanto, ciascuno può essere rilevante e prezioso per le competenze e le capacità che può mettere e disposizione. Coloro che si occupano di protezione civile affrontano una serie di problematiche che rendono difficile lo svolgimento delle attività. In primo luogo, questo ambito è caratterizzato da una legislazione concorrente: la Provincia deve infatti attenersi sia alle direttive che provengono dallo Stato che dalla Regione. Inoltre, le competenze operative per la Provincia sono state definite solo nel 2003: questo costituisce un problema dal momento che all’Ente sono state attribuite un numero maggiore di competenze rispetto a prima ma le risorse umane e finanziarie a disposizione non sono aumentate. Inoltre, spesso questo ambito di competenza non è considerato molto rilevante se non nelle occasioni in cui si verificano delle emergenze. Se - al contrario – venisse adeguata la struttura alle nuove esigenze e venissero investite maggiori risorse sia di tipo umano che economico Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 237 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale anche nei tempi ordinari, sarebbe più agevole predisporre programmi che permettano di prevenire in modo significativo le emergenze. Le carenze – tuttavia – sono compensate da un ottimo livello di cooperazione e di supporto reciproco tra i diversi ambiti all’interno della Provincia, situazione che permette di far fronte alle difficoltà. LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è mirata a valutare preventivamente gli effetti che la realizzazione di un progetto può produrre sull’ambiente al fine di tutelare la salute umana e le risorse naturali, salvaguardare le biodiversità di specie ed ecosistemi e preservare il patrimonio storico, artistico, culturale. Le interazioni fra i diversi effetti possibili di un progetto sono valutate nell’ambito di un unico procedimento amministrativo, permettendo quindi il coordinamento e lo snellimento delle procedure finalizzate all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni. Alla Provincia sono assegnate competenze specifiche nell’ambito della gestione delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): gestire il coordinamento delle istruttorie tecniche (verifica, specificazione, valutazione) fornire pareri sulle procedure di VIA; gestire le conferenze dei servizi e le istruttorie tecniche in materia di cave e torbiere; fornire supporto tecnico ai Comuni per la vigilanza; I PROCESSI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE: LE AZIONI La Provincia è coinvolta nelle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) gestite a livello regionale e entra in azione qualora ci siano da valutare le ricadute ambientali di piani e/o programmi di competenza provinciale. La VAS corrisponde all’applicazione dei principi sopra delineati agli strumenti di programmazione e pianificazione che rientrano nel processo decisionale relativo all’assetto territoriale e che costituiscono il quadro di riferimento per le successive decisioni di autorizzazione. L’implementazione dell’attività di VAS olimpica, iniziata nel 2004, è proseguita per tutto il 2005 con la verifica ambientale dei progetti legati alle opere olimpiche, in collaborazione con la Regione. Un po’ di cifre Nel biennio 2004-2005 sono state espletate le istruttorie di VIA relative a : 76 fasi di verifica (di cui 42 nel 2004 e 34 nel 2005) 36 fasi di valutazione(di cui 18 nel 2004 e 18 nel 2005) 2 fasi di specificazione (relative al 2004) (che corrispondono alle tre fasi nelle quali si possono suddividere i processi di VIA) Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 238 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 148 sono state le conferenze dei servizi gestite dalla Provincia 114 le istruttorie tecniche gestite 50 i pareri forniti su procedure di VIA 10 i supporti tecnici rivolti ai Comuni sulle attività di vigilanza È significativo sottolineare che in questo ambito si rileva recentemente uno snellimento delle procedure autorizzatorie e una maggiore trasparenza, partecipazione e coinvolgimento degli interessati nel procedimento. CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E BONIFICHE Il territorio della provincia di Torino, anche rispetto alle altre province piemontesi, è particolarmente interessato dal problema dei siti contaminati. In questo ambito, la Provincia ha il compito di occuparsi delle procedure di bonifica delle aree inquinate per realizzare un processo di sviluppo del territorio orientato sempre di più alla sostenibilità ambientale. Le competenze attribuite alla Provincia in materia di bonifiche sono numerose e importanti: esprimere i pareri sui progetti di bonifica approvati dai Comuni e, nel caso in cui lo ritenesse opportuno, modificarne le scelte; approvare i progetti di bonifica e autorizzare gli interventi dopo aver ascoltato il parere della Conferenze dei Servizi e realizzare direttamente gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei siti, in caso di inadempienza dei soggetti obbligati, sul territorio di più Comuni; realizzare le attività di verifica e monitoraggio degli interventi di bonifica sia quando sono in corso che quando sono conclusi; certificare l’attuazione dei progetti di bonifica, comunicandone gli esiti alla Regione; valutare le richieste di finanziamento regionale trasmesse dai Comuni che intraprendono progetti di bonifica su aree pubbliche o in sostituzione dei soggetti obbligati inadempienti; aggiornare l’anagrafe provinciale di siti che devono essere sottoposti a bonifica. PER APPROFONDIRE… La maggior parte dei casi di contaminazione (35%) avviene in aree industriali - siano esse attive (18%) o dismesse (17%) – e derivano da perdite da impianti o da serbatoi e scorretta gestione dei materiali stoccati (rifiuti, materie prime, semilavorati). Tra le cause rilevanti di contaminazione è opportuno inoltre citare: - le perdite di serbatoi interrati nei punti vendita carburanti, che generano situazioni di contaminazione di piccola-media entità molto dispersa sul territorio (24%) - l'attività di smaltimento-recupero rifiuti (13%) - il fenomeno dello smaltimento abusivo di rifiuti (8%). Attività responsabile della contaminazione % siti interessati attività di smaltimento abusivo/abbandono rifiuti 8% attività di gestione rifiuti 10% attività di gestione rifiuti dismessa 3% Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 239 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale attività di gestione rifiuti dismessa 3% attività industriale 18% attività industriale dismessa 17% punti vendita carburante e deposito prodotti petroliferi 24% attività di trasporto 4% altro 14% CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E BONIFICHE: LE AZIONI Un po’ di cifre… sino a fine 2005 320 sono entrati nella procedura di bonifica (come indicato dall’art. 17 del D.Lgs. 22/97) 285 i siti risultati da bonificare secondo l’anagrafe provinciale 115 pareri sono stati richiesti alla Conferenza dei servizi per interventi di bonifica 5 sono stati i procedimenti attivati per richieste di finanziamento 2005 (scadenza febbraio 2006) Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 240 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 7.415.017,55 0,00 Regione Piemonte 4.703.518,54 4.361.697,18 prevalentemente tributi e tariffe 282.084,59 194.082,72 risparmi di gestione 200.000,00 13.671,91 0,00 0,00 172.128,14 0,00 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 12.772.748,82 4.569.451,81 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 298.500,77 119.382,72 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 246.421,48 156.291,15 11.937.826,57 4.005.527,94 290.000,00 288.250,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 12.772.748,82 4.569.451,81 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 241 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.3.3 LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITÀ La Provincia ha il compito di governare il territorio sulla base delle indicazioni contenute nel Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (d’ora in poi PTCP). Il PTCP è un documento attraverso il quale la Provincia dichiara le scelte strategiche da adottare in riferimento all’assetto del territorio, alle grandi infrastrutture per la mobilità e alle principali linee di comunicazione, alle aree di interesse ambientale da salvaguardare, al riconoscimento dei sistemi residenziali e produttivi e alle linee di intervento per l’assetto idrogeologico, la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale. Il PTCP ha come obiettivo la determinazione degli indirizzi generali di riordino e sviluppo del territorio, anche mediante il coordinamento e l'integrazione degli strumenti di programmazione e di intervento settoriale. Il PTCP è inoltre ispirato ai principi della sostenibilità ambientale che richiedono di perseguire la tutela e la valorizzazione del sistema ambientale e di definire livelli crescenti di coerenza tra quest’ultimo e le politiche per lo sviluppo socio-economico dei sistemi territoriali. Dal momento che la Provincia è un ente intermedio, il suo ruolo in questo ambito consiste principalmente nel gestire le attività di concertazione con gli enti e i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio. La Provincia di Torino è da anni impegnata nel dedicare la massima attenzione ai bisogni degli Enti locali valutando ogni possibilità di destinare risorse ad attività che rientrano a pieno titolo nelle linee dell'Assistenza agli Enti locali. Coerentemente con tale impostazione sono diverse le strutture della Provincia che operano per fornire assistenza e supporto all’attività istituzionale dei comuni, in particolare dei comuni di minor dimensione. Nello specifico, la Provincia in questo ambito: favorisce il perseguimento delle finalità e l’attuazione delle linee strategiche di sviluppo territoriale dettate dal PTCP attraverso la concertazione istituzionale con i Comuni, le Comunità Montane; definisce i sistemi locali quali ambiti intercomunali di aggregazione per la definizione di politiche di governance territoriale; redige i Piani paesaggistici e i Piani Territoriali con specifica valenza paesistica, due documenti che rappresentano un’attuazione del PTCP e che vengono applicati – nello specifico - alle aree di particolare pregio ambientale e paesistico. Il PTCP in questo ambito propone un nuovo tipo di approccio che superi la tradizionale apposizione di vincoli sviluppando azioni di tutela e attenzione ambientale finalizzate ad assumere le caratteristiche di queste zone come valore da promuovere (o da recuperare laddove si stia perdendo) e da salvaguardare in modo da assicurarne la conservazione e la rinnovabilità, agevolando inoltre la mitigazione degli impatti sull'ambiente delle opere e delle attività; ha il compito di regolare le politiche di sviluppo del territorio intraprese a livello comunale; più precisamente, presta assistenza tecnica e fornisce indirizzi, direttive e prescrizioni; si occupa del monitoraggio delle politiche di insediamento perseguite dai Comuni, delle scelte di localizzazione da parte di attività produttive, infrastrutture per la viabilità o di iniziative nelle aree a valenza paesaggistico-ambientale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 242 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITÀ: LE AZIONI Nell’ambito delle attività di governo del territorio, la Provincia ha intrapreso una serie di iniziative durante il 2004 e il 2005: Costituzione delle Agende Strategiche Locali. In una fase rinnovata del governo del territorio ed in un contesto in cui si rende necessario fornire contributi innovativi alla costruzione di reti di relazione ed al consolidamento di norme di comportamento orientate alla soluzione condivisa di problemi, è stato individuato come particolarmente adeguato a fornire risposte efficienti ed efficaci alle questioni sopra descritte, lo strumento delle Agende Strategiche del Sistema Locale; le Agende sono costituite su base volontaria, attraverso il confronto e l’accordo negoziale tra i soggetti istituzionali del sistema locale, e partendo dalla ricognizione dello stato della progettualità e dalla prefigurazione di alcune linee di azione strategica, sono finalizzate alla definizione di una visione del futuro del sistema locale convincente e condivisa e alla sperimentazione di processi di pianificazione strategica. Si è scelto dunque che il Piano Territoriale di Coordinamento venga approfondito/aggiornato mediante la realizzazione di specifici approfondimenti tematici e territoriali da predisporre nella forma di Agende Strategiche Locali, concertate con i Comuni appartenenti a singoli Sistemi Locali, dando vita ad esperienze di copianificazione, che possono portare a sollecitare in modo sempre più appropriato i processi di pianificazione urbanistica comunale, agendo tanto su una migliore comprensione degli elementi territoriali e socio-economici quanto sulla possibilità di operare, entro una pratica di concertazione e negoziazione, su leve e fattori (normativi, finanziari, organizzativi) che sarebbero preclusi alla singola azione comunale. Sono state istituite due Agende Locali, la prima, quella del chierese, raccoglie 35 comuni ed investe un vasto territorio che dalla collina di Torino si estende fini ad includere alcuni comuni dell’astigiano; la seconda Agenda riguarda i sette comuni della collina morenica RivoliAvigliana. Espressione di pareri. La Provincia ha partecipato alle Conferenze di servizi formulando pareri sul rilascio di autorizzazioni regionali per l’insediamento di grandi strutture di vendita; ha il compito di esprimere giudizi di compatibilità sulle varianti parziali dei piani regolatori e osservazioni su tutti gli strumenti urbanistici comunali. Ha formulato analisi di compatibilità territoriale per uno strumento di pianificazione (Piano d'Area Parco di Stupinigi); ha partecipato, infine, alle Conferenze di Servizi convocate dalla Regione Piemonte (edilizia residenziale pubblica) o dagli Sportelli Unici per le Attività Produttive di Comuni, finalizzate all'approvazione e attuazione di programmi attuativi e progetti di particolare rilevanza sotto il profilo economico e territoriale, rendendo in tali sedi i prescritti pareri di compatibilità con il PTCP. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 243 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il progetto PRUSST 2010Plan. La Provincia ha partecipato al Comitato di gestione del PRUSST 2010 Plan. Questa attività riveste particolare importanza per le dinamiche innescate dal Programma dal momento che sono caratterizzate da un forte carattere di riequilibrio ambientale. I Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio sono progetti sperimentali avviati nel 1998 dal Ministero dei Lavori Pubblici per creare sistemi integrati e coordinati di interventi finalizzati a promuovere occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo sociale, economico ed ambientale possibilmente riguardanti ambiti territoriali vasti (cioè coordinando più Comuni). Il PRUSST 2010plan si inserisce in questa sperimentazione ed è stato promosso nel 1999 dal Comune di Settimo T.se (con l'adesione dei Comuni di Borgaro T.se e Torino) per coordinare azioni differenti sul territorio e creare delle sinergie dirette tra infrastrutture a rete e poli di attrazione, differenti settori della spesa pubblica e diversi livelli di competenze (locale, nazionale, comunitario). In questo ambito, la Provincia ha firmato un Protocollo d’intesa con la Regione Piemonte e gli altri Comuni che partecipano al progetto PRUSST 2010 Plan per sottoporre a disciplina le procedure necessarie alla realizzazione di due parchi: il parco intercomunale Tangenziale Verde e il parco Laghetti Falchera, entrambi finalizzati sia alla salvaguardia del territorio che alla riqualificazione dell’immagine della zona di cui fanno parte. METREX. La Provincia ha partecipato ai lavori di METREX, una rete europea di soggetti istituzionali che operano a livello regionale o metropolitano per la definizione e realizzazione di progetti di pianificazione territoriale e sviluppo a livello metropolitano. La Provincia di Torino è lead partner del gruppo di lavoro Planning for Major Events, che analizza come i grandi eventi (esposizioni internazionali, olimpiadi, fiere ecc.) possono incidere sulla pianificazione ordinaria del territorio. Nel corso del 2004 è stato pubblicato sul sito internet di METREX un rapporto che riporta, tra le altre, le esperienze di Torino sulla tematica in questione. La Provincia partecipa altresì al progetto PolyMETREXplus, finanziato dalla Unione Europea nell’ambito del programma Interreg IIIc; il progetto si prefigge lo scopo precipuo di rispondere alla sfida, contenuta nella ESDP (la Strategia Spaziale Europea del 1999), di pervenire ad un migliore equilibrio urbano in Europa mediante la promozione di rapporti policentrici tra le aree metropolitane (collegamenti in materia ambientale, socio-economica e dei trasporti); il progetto è gestito dalla Regione Catalana (Spagna), con la partecipazione di oltre 30 partner, con un budget di 1,57 milioni di Euro oltre ad un finanziamento di progetto pari ad oltre 1,5 milioni di Euro. La Provincia, soprattutto per problemi legati a risorse economiche e di personale, ha ritenuto opportuno aderire al progetto PolyMETREXplus, non in qualità di partner, ma solo come contributor, il che consente di poter accedere ad un parziale rimborso delle spese sostenute per partecipare ai lavori. Il progetto si articola in due parti: una, che si è conclusa nel 2005, finalizzata alla produzione di un “Quadro per un’Europa metropolitana policentrica” e ad un “Piano d’Azione”; una parte di prassi nel 2006-2007, volta ad individuare attività di rete rappresentative a livello interregionale. Piano paesaggistico di Pinerolo. Nel 2004 sono stati completati gli studi preliminari alla redazione del Piano Paesaggistico di Pinerolo (che coinvolge una porzione della collina di Pinerolo e, in minima parte, di quella di Roletto) e sono state avviate le consultazioni con i Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 244 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Comuni interessati da questi interventi in modo tale da concertare le azioni e le politiche che si attiveranno. Nel 2005 è proseguita la redazione di questo progetto, così come sono proseguite le consultazioni “ufficiose” con questi Comuni in modo tale da “concertare” le azioni e le politiche che si esplicheranno in normativa di Piano. E’ stata infatti presentata una prima bozza degli elaborati, nel corso di contatti e incontri con tecnici/he ed amministratori/trici ai due Comuni, al fine di raccogliere eventuali osservazioni e suggerimenti in proposito. Collina intermorenica di Avigliana. Nel 2004 sono stati avviati gli studi per il progetto dal titolo Approfondimento della Collina Intermorenica Aviglianese, un’area di pregio ambientale e paesistico che si estende sul territorio di vari Comuni tra cui Rivoli e Avigliana. L’approccio utilizzato dalla Provincia è stato fortemente orientato all’ascolto dei Comuni e degli attori locali interessati, in modo da pervenire ad una negoziazione e a una concertazione della definizione degli interventi da compiere. Tali studi, conclusisi nel 2005, sono stati effettuati nell’ambito dei lavori di impostazione relativi all’Agenda Strategica Locale della Collina Morenica; in seguito è stato redatto un Masterplan (Piano Direttore) che rappresenta il risultato dei detti studi, in previsione della sottoscrizione (prevista per il 2006) di un Protocollo di Intesa per l’implementazione e la gestione del Masterplan. Assistenza tecnica ai Comuni. Nel corso del 2004 la Provincia ha svolto opera di assistenza tecnica verso 21 Comuni presenti sul territorio fornendo un supporto per 22 interventi. Le attività svolte si possono far risalire a tre categorie: - costruzione o restauro di edifici (10 su 22) - qualificazione o realizzazione di altre infrastrutture (2 su 22) - interventi per migliorare la viabilità (10 su 22) Nel corso del 2005, sono state effettuate consultazioni su richiesta dei Comuni, propedeutiche alla redazione di varianti o revisioni ai Piani Regolatori. Tale attività consente da un lato di seguire l'attività di pianificazione dei Comuni e il suo aggiornamento; dall'altra, consente ai Comuni di valutare preliminarmente la compatibilità di rilevanti scelte a carattere territoriale con il vigente PTCP. La Provincia inoltre, sempre nel 2005, ha svolto opera di assistenza tecnica verso 28 Comuni per un numero totale di 29 interventi. Tavolo di confronto per la verifica delle proposte infrastrutturali per la mobilità nell’area ovest metropolitana. Avviato nel 2005, coinvolge tecnici/he ed amministratori/trici in rappresentanza degli Enti interessati: ATIVA, Regione Piemonte (Direzione Trasporti e Urbanistica), Comuni dell’area metropolitana, GTT, RFI ecc. L’intenzione è quella di giungere a definire un’agenda “strategica” che metta in calendario i diversi obiettivi da perseguire e le priorità da affrontare per sviluppare nuove progettualità, superando una pianificazione di tipo “separato” e pervenire ad una pianificazione “integrata”, per obiettivi. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 245 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Predisposizione della variante del PTC relativa alle aziende a rischio di incidente rilevante. Nel 2005 sono proseguiti gli studi a riguardo. Tale variante tende a garantire un maggior livello di sicurezza per l’ambiente e per la popolazione nei confronti del rischio industriale, disciplinando, a livello di area vasta, le relazioni tra stabilimenti, destinazioni del territorio, reti e nodi infrastrutturali, di trasporto, tecnologici e fornisce indirizzi ai Comuni per la ricomposizione delle scelte locali rispetto ad un quadro territoriale più ampio, tenuto conto delle aree di criticità e delle diverse ipotesi di rischio naturale individuate nel piano di protezione civile. Durante il 2005 è stata presentata la bozza di progetto preliminare della Variante ai Comuni e alle Comunità Montane presso le sedi dei Circondari, al fine di raccogliere eventuali osservazioni in proposito. Le risultanze di tali consultazioni sono state recepite ed hanno portato a modifiche ed adeguamenti della documentazione che compone la variante. Tavolo di confronto con le Comunità Montane. Avviato nel 2005 in relazione al prossimo aggiornamento dei Piani di Sviluppo Socio-economico di CM. Alle riunioni sono stati invitati tecnici ed amministratori/trici di Comunità Montane e Comunità Collinari. LE ATTIVITÀ CARTOGRAFICHE Il Servizio Gestione Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche che - all’interno dell’Ente - si occupa della formazione, dell’aggiornamento, dell’acquisizione e dell’elaborazione dei dati relativi alla cartografia al fine di rappresentare e quindi approfondire la conoscenza del territorio governato dalla Provincia di Torino, si è costituito solo nel 2005 e deriva dall’accorpamento di più competenze al fine di coordinare diverse funzioni affini. Esso, pertanto, costituisce il punto di riferimento dell’intero Ente in merito alla formazione, all’aggiornamento e alla conservazione dei dati cartografici, geografico territoriali e ambientali. Tutte le funzioni svolte in questo ambito sono volte a ottenere un livello di informazione territoriale sempre più adeguato a descrivere e quindi gestire meglio il territorio stesso da parte dell’Ente. In ambito cartografico la Provincia ha il compito di curare la progettazione, la formazione, l’aggiornamento e la conservazione di tutta la cartografia utile all’attività interna alla Provincia; curare le attività di consultazione e di messa a disposizione del materiale cartografico e fotografico all'utenza pubblica e privata nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di cartografia e del Regolamento del Servizio; fornire consulenza e assistenza in materia di cartografia verso l’utenza del servizio (in particolare gli altri Enti locali); curare l’acquisizione della cartografia catastale della Provincia e provvedere all’aggiornamento ed informatizzazione della medesima al fine di consentire una migliore analisi della realtà del territorio provinciale, anche grazie all’integrazione con la recente cartografia di tipo aerofotogrammetrico. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 246 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale In ambito territoriale/ambientale la Provincia si occupa di aggiornare e analizzare le informazioni contenute nell’archivio, cercando di riorganizzarne la gestione strutturando le risorse nel modo ottimale anche grazie agli altri sistemi informativi dell’Ente; promuovere la diffusione delle informazioni in materia su un unico supporto (o su molteplici ma coordinati tra loro) sia all’interno che all’esterno dell’Ente in modo che possano essere utilizzate anche nell’ambito dei processi di definizione delle politiche dell’Ente da parte dei decisori pubblici; gestire in modo coordinato le banche dati e gli osservatori territoriali e ambientali che hanno il compito di monitorare continuamente l’evoluzione del territorio e dell’ambiente; inoltre, ha anche il compito di integrare queste informazioni con quelle che derivano dall’interno dell’Ente o da altri enti territoriali; infine, si occupa di rendere questi dati disponibili alla struttura tecnica dell’ente. elaborare nuovi strumenti per la gestione delle informazioni in 3D. Nel biennio 2004-2005 sono state previste e finanziate: - una spesa di circa 580mila euro per la predisposizione della fase progettuale degli interventi per la formazione della cartografia numerica provinciale su un territorio di circa 76mila ettari nella provincia; - una spesa di circa 487mila euro per la predisposizione della fase progettuale per la formazione di ortofoto digitale riferita all’intero territorio provinciale e per una superficie di circa 732.800 ettari. ATTIVITÀ CARTOGRAFICHE: LE AZIONI Cartografia numerica. Ha proseguito le attività, che hanno avuto inizio negli anni precedenti, di formazione della nuova cartografia numerica del territorio provinciale. Questi lavori hanno interessato circa il 30% del territorio provinciale (che corrisponde a circa 205mila ettari di territorio) e hanno richiesto uno stanziamento di poco più di 1.820mila euro. Inoltre, ha predisposto la fase progettuale relativa alla formazione della nuova cartografia numerica tridimensionale per circa 76mila ettari di territorio provinciale; ha realizzato la generazione del modello digitale del terreno (D.T.M.) dell’intero territorio provinciale; ha predisposto la fase progettuale per la formazione di ortofoto digitali riferita all’intero territorio provinciale e per una superficie di circa 732.800 ettari. Digitalizzazione dati cartografici. Ha effettuato l’archiviazione degli elementi cartografici resisi disponibili per la cessione finalizzata alla trasposizione in formato digitale, favorendo inoltre in tal modo un’erogazione più efficace dei dati. In particolare, per gli utenti interni è stata attivata la consultazione e l’acquisizione del materiale cartografico direttamente dalla propria postazione lavorativa, senza che sia più necessario lo spostamento presso la sede del Servizio di Via Cappel Verde 6, con un notevole risparmio di tempo e di costi. Per l’utenza esterna, è stata prevista la consultazione gratuita del materiale relativo alla copertura cartografica provinciale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 247 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Indagine sulla soddisfazione. È stato effettuato il sondaggio rivolta all’utenza esterna del servizio tramite un’analisi quali e quantitativa al fine di conoscere l’opinione dei/delle destinatari/e dell’attività e migliorare l’efficienza del servizio. Gli esiti della ricerca hanno evidenziato sia per il 2004 che per il 2005 un giudizio positivo, confermando una tendenza ormai in atto da molti anni. Inoltre, nell’ambito delle numerose azioni svolte nel corso del biennio 2004-2005 dal Servizio, costantemente indirizzate all'ottenimento di un livello di informazione territoriale soddisfacente sia in chiave descrittiva che gestionale, tra le attività aventi carattere ordinario e di continuità si evidenziano: - - attività di erogazione del servizio di consultazione e di messa a disposizione del materiale cartografico e fotografico prodotto sia all'utenza interna che esterna, pubblica e privata, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di cartografia e del Regolamento del Servizio; attività di consulenza all’utenza interna ed esterna; attività di vigilanza ispettiva tramite controlli sulle autocertificazioni e sul rispetto della legge sul copyright; attività di studio e ricerca di materiale utile alle revisioni e agli aggiornamenti della documentazione; e tra quelle aventi carattere di natura strategica: - attività di formazione e/o aggiornamento di nuova cartografia numerica provinciale; attività di aggiornamento e informatizzazione dei dati relativi al patrimonio fotocartografico provinciale; attività di distribuzione in rete (intranet/internet) dei dati cartografici prodotti; attività di analisi quali-quantitativa dell’utenza del servizio in funzione progettuale e del mantenimento dello standard ottenuto e del suo miglioramento. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 248 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITA' dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 69.613,19 11.802,36 679.797,00 556.155,00 2.042.812,71 1.428.390,00 risparmi di gestione 0,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 578.432,00 250.000,00 Stato Italiano Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 3.370.654,90 2.246.347,36 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 2.456.981,67 1.796.445,36 139.097,18 99.902,00 774.576,05 350.000,00 0,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 3.370.654,90 2.246.347,36 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 249 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.3.4 QUALITÀ E SICUREZZA DELLA MOBILITÀ: IL SISTEMA DEI TRASPORTI La Provincia di Torino persegue l’obiettivo prioritario della riorganizzazione e del miglioramento della mobilità e del trasporto, anche in termini di diffusione dell’informazione e della pubblicità presso l’utenza, con particolare attenzione ai livelli di sicurezza stradale e del trasporto pubblico. PER APPROFONDIRE… La mobilità determina un’ampia pluralità di impatti ambientali e territoriali: inquinamento atmosferico, emissioni climalteranti, inquinamento acustico, congestione delle aree urbane, domanda di suolo per infrastrutture. Il traffico è il principale fattore di crescita dei consumi energetici, il fattore dominante per il rumore, il principale elemento di degrado della qualità ambientale urbana. Questi impatti non sono mitigabili o eliminabili solo con l'adeguamento tecnologico. Nel complesso, la mobilità motorizzata (pubblica e privata) è in aumento rispetto al 2003 (3.661.679 spostamenti, +13,8%). Più accentuata la quota di spostamenti con auto privata nei comuni della cintura di Torino (83,7%) e nel resto della provincia (91,3%), rispetto a quelli di Torino (67,2%), dove si mantengono pressoché costanti gli spostamenti con mezzi pubblici (+0,2% rispetto al 2002). CONSUMI PER I TRASPORTI I consumi energetici per i trasporti - un indicatore indiretto dell’evoluzione della mobilità mostrano una diminuzione dell’8,3% nel periodo 2000-2005. In particolare, rispetto al 2000 si registra una crescita sostenuta dei consumi di gasolio (+21,2%) e una flessione dei consumi di benzina (-31%), in connessione con l’evoluzione del parco auto e la crescita del trasporto merci. In tutto il periodo restano marginali i consumi di GPL e di metano, dato che il gasolio rappresenta al 2005 il 57% dei consumi totali e la benzina il 41%. SPOSTAMENTI GIORNALIERI SUL TERRITORIO Gli spostamenti giornalieri complessivi in provincia di Torino sono circa 5.209.000, in aumento rispetto ai dati del 2002 (+24%). La maggior parte di questi avviene a Torino (2.143.000, +28,1), mentre nella cintura torinese 1.291 mila e 1.775mila nel resto della provincia. Rispetto alla modalità di spostamento, prevalgono quelli con l’auto privata (925.321, il 43,18%; +18,7% rispetto al 2002), rispetto a quelli effettuati col mezzo pubblico (723.050, il 13,9%; 2,6%) che diminuiscono anche rispetto agli spostamenti complessivi (-3,9% rispetto al 2002). Un notevole balzo in avanti sembrano aver fatto invece le modalità di spostamento a piedi (1.376.606, 26,4%, +64% rispetto al 2002) e con le due ruote (150.966, 2,9%, +35,2%). QUALITA’ DEL PARCO AUTOMOBILISTICO Migliora la qualità del parco autoveicoli: solo il 28,1% delle auto, il 48,2% degli autocarri ed il 47,5% degli autobus non rispetta gli standard Euro (1 o 2), e sono tutti in diminuzione rispetto al 2001. Questo risultato consente una riduzione delle emissioni tra il 75% e il 95% rispetto agli autoveicoli precedenti. OFFERTA DI TRASPORTO PUBBLICO Nel corso del biennio considerato il trasporto pubblico locale (TPL) ha erogato complessivamente quasi 28milioni di km percorsi all’anno, registrando un lieve aumento rispetto agli anni precedenti. Nel corso del 2004 ben 23 milioni dei chilometri erogati sono stati effettuati con il contributo finanziario dalla Provincia di Torino. A partire da tale contesto, la Provincia nel 2004 ha condotto le politiche di seguito illustrate. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 250 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Al fine dell’adeguamento delle fermate del trasporto pubblico è stato realizzato il PROGETTO “MOVIlinea”, che ha visto nel 2004 l’ultimazione dei lavori rientranti nella prima fase per la realizzazione di specifici interventi di adeguamento delle fermate principali lungo le direttrici di trasporto pubblico extraurbano Torino-Pinerolo e Pinerolo-Sestriere e l’approvazione della progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori rientranti nella seconda fase per la realizzazione degli interventi di adeguamento delle fermate principali lungo la direttrice di trasporto pubblico extraurbano Torino-Brozolo. Il progetto di adeguamento fermate “MOVIlinea” prima fase è finanziato per € 320.203,28 dalla Provincia di Torino; mentre per la seconda fase il finanziamento ammonta a € 450.857,18. Nel corso del 2005 il PROGETTO “MOVIlinea è proseguito con l’aggiudicazione e la consegna dei lavori, in particolare sono stati conclusi i lavori sulla direttrice Moncalieri-frazione Revigliasco e sono stati avviati quelli sulla direttrice Torino-Brozolo, sulla quale si concentra il maggior numero di interventi. Con l’istituzione, nel 1999, del Piano nazionale della sicurezza stradale tutti gli Enti devono raggiungere entro il 2010 l’obiettivo della riduzione del 40% del numero delle vittime e gli effetti degli incidenti stradali. A tal proposito la Provincia di Torino ha attivato il progetto di “educazione stradale”, affidato alla S.I.P.S.I.VI. (Società Italiana di Psicologia della Sicurezza Viaria). L’attività ha coinvolto studenti e studentesse di 325 classi di scuole secondarie superiori. Il Primo Programma Annuale di Attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale prevede inoltre interventi di adeguamento delle fermate del Trasporto Pubblico Locale, attraverso una Convenzione tra la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, al fine di disciplinare i rapporti derivanti dall’attuazione del progetto di adeguamento e miglioramento della sicurezza delle fermate del Trasporto Pubblico Locale. La realizzazione degli interventi del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale è finanziata dalla Provincia di Torino per € 405.218,65. Nel corso del 2005, successivamente alla redazione di uno studio di fattibilità e numerosi incontri con le Amministrazioni ed i soggetti interessati dall’iniziativa, al fine altresì di raccogliere eventuali osservazioni sulle prime ipotesi di progetto presentate, è stato redatto il progetto preliminare (approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2026-596214 del 28/12/2005). Con l’obiettivo di diffondere l'educazione stradale e con essa il fine ultimo della riduzione degli incidenti stradali è stato realizzato il Progetto pilota Timoteo. Con Timoteo e successive iniziative, la Provincia si impegna a ridurre il numero dei morti come previsto dal Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale. Il progetto prevede anche la definizione degli standard strutturali delle fermate del trasporto pubblico con elevate caratteristiche di sicurezza (attraverso la creazione di tre piazzole di fermata ed una sistemazione in linea, con relativa collocazione di nuove attrezzature di arredo ad uso degli autobus del servizio di trasporto pubblico locale sul territorio provinciale); il Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 251 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale miglioramento della segnaletica stradale (attraverso la realizzazione di nuova segnaletica orizzontale e verticale); la sperimentazione pilota di un sistema di controllo telematico della velocità (installazione dell’impianto di controllo “Speed Advice”); la sperimentazione di tipologie di bitumazione con elevate caratteristiche di porosità, per il miglioramento delle pavimentazioni. La sperimentazione di tipologie di bitumazione con elevate caratteristiche di porosità si è conclusa nel corso del 2004. Nel corso del 2005 è stata avviata la fase conclusiva dei lavori relativi alla definizione degli standard strutturali delle fermate del trasporto pubblico con elevate caratteristiche di sicurezza, riguardante l’installazione degli elementi tecnologici di dettaglio; si sono, inoltre, conclusi i lavori di miglioramento della segnaletica stradale orizzontale e verticale e quelli del controllo telematico della velocità (Speed Advice) con relativi impianti, in entrambi i casi, in funzione. Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Nicola Balice Inoltre la Provincia contribuisce al sostegno finanziario per l’estensione del sistema tariffario integrato “FORMULA” del Trasporto Pubblico Locale anche in relazione ai biglietti di corsa semplice nell’Area Pinerolese PIN (formata dai comuni di Buriasco, Cantalupa, Frossasco, Macello, Osasco, Pinerolo, Prarostino, Roletto, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo), consentendo all’utenza di effettuare, con un biglietto di corsa semplice integrato in un arco di validità temporale pari a 70’, un numero indeterminato di viaggi su diverse linee. La Provincia di Torino ha contribuito al medesimo sostegno finanziario, per l’estensione del sistema tariffario integrato “FORMULA” del Trasporto Pubblico Locale, anche nel corso dell’anno 2005. La Provincia di Torino si è inoltre occupata dello studio riguardante il trasporto delle merci, con particolare attenzione al trasporto intermodale e ferroviario e al riequilibrio modale tra ferro e gomma; la concertazione con le associazioni di categoria e progetti-pilota di trasferimento modale in previsione della futura linea ad Alta Capacità, come l’Autostrada Ferroviaria Alpina e gli studi sulla distribuzione urbana delle merci a ridotto impatto ambientale. Tali attività, così come quella di partecipazione ai tavoli tecnici della linea ferroviaria Torino – Lione, sono proseguite nel corso del 2005. Il Servizio Pianificazione Trasporti ha, inoltre, svolto attività di supporto tecnico, di carattere trasportistico, durante lo sviluppo progettuale ed esecutivo dei centri di interscambio, analizzando i progetti predisposti dai Comuni e fornendo indicazioni esecutive, relativamente agli interscambi di Alpignano, Avigliana, Chieri, Caselle Aeroporto, Chivasso e Trofarello. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 252 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La Regione ha delegato la Provincia di Torino all’assegnazione dei contributi per il rinnovo degli automezzi adibito al trasporto pubblico di persone. La Provincia di Torino ha approvato, altresì, il bando per l’assegnazione dei contributi relativo al quinquennio 2003-2007 diretti ad incentivare il rinnovo degli automezzi dei servizi di taxi e di noleggio con conducente ed autovettura. Nell’anno 2004 si è proceduto alla contribuzione di 126 autobus alle aziende assegnatarie di finanziamenti per il rinnovo del parco autobus e all’istruttoria di 186 domande per l’assegnazione dei contributi per il rinnovo del parco autovetture di taxi e noleggio. Il Consiglio provinciale ha approvato il programma biennale dei trasporti pubblici locali, a seguito del quale sono stati sottoscritti gli accordi di programma con la Regione Piemonte, con le Comunità montane e con le Città di Bardonecchia, Sestriere, Chivasso, Pinerolo ed Ivrea. E’ stato inoltre approvato il nuovo contratto di servizio ed autorizzata la procedura negoziata al fine di favorire l’aggregazione delle imprese operanti e di superare la piccola dimensione e l’eccessiva frammentazione che ostacolano il raggiungimento di soddisfacenti livelli di sinergia ed efficienza economica. Sono stati stipulati tre contratti di servizio relativi ai tre ambiti territoriali della Provincia di Torino (Torino, con Km. 9.140.000 equivalente a € 10.250.000; Pinerolo, con Km. 6.850.000 equivalente a € 7.752.000; e Ivrea, con Km. 2.970.000 equivalente a € 3.245.000 ) con tre associazioni temporanee di imprese. Allo scopo di recepire dall’utenza eventuali irregolarità dei servizi di trasporto pubblico locale nel 1997 è stato attivato presso il Servizio Trasporti, un numero verde al quale risponde un addetto che contesta direttamente i disservizi alle aziende concessionarie che svolgono l’irregolarità. Il Servizio trasporti fornisce ai Circondari e all’U.R.P. delle tessere alle persone disabili ed all’eventuale accompagnatore/trice, al fine di poter usufruire gratuitamente dei mezzi di trasporto pubblico finanziati dalla Regione Piemonte. ELENCO TESSERE DISABILI ANNI 2004/2005 2004 CON ACCOMPAGNATORE SENZA ACCOMPAGNATORE TOTALI % M F M F M F TOTALE M F tot tot 191 138 329 172 158 330 363 296 659 55,08% 44,92% 2005 CON ACCOMPAGNATORE SENZA ACCOMPAGNATORE TOTALI % M F M F M F TOTALE M F tot tot 181 146 327 168 141 309 349 287 636 54,87% 45,13% E' stato inoltre realizzato un sito web dedicato a tutti i servizi di competenza provinciale in materia di trasporti, contenente tutta la modulistica necessaria per i procedimenti amministrativi, le principali direttive di interpretazione della normativa, una newsletter per gli/le utenti ed una guida completa ai servizi in materia di autotrasporto merci. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 253 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Prosegue l’esperienza dello “sportello polifunzionale per l’autotrasporto” al quale l’utenza può rivolgersi per tutte le pratiche inerenti l’autotrasporto di terzi, le officine di revisione, gli studi di consulenza, le scuole nautiche e le tematiche inerenti i “bollini blu”. LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : QUALITA' E SICUREZZA DELLA MOBILITA': IL SISTEMA DEI TRASPORTI dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 5.059.056,02 5.166.904,21 39.714.870,00 30.686.718,49 1.666.241,95 1.835.093,86 risparmi di gestione 0,00 1.217.804,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 1.495.312,00 0,00 Stato Italiano Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 47.935.479,97 38.906.520,56 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 1.732.865,34 1.941.890,04 33.973.160,93 32.947.926,03 investimenti gestiti direttamente 3.340.312,00 2.847.804,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 8.889.141,70 1.168.900,49 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) cosiddetti "in conto capitale": Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 47.935.479,97 38.906.520,56 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 254 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.3.5 IL SISTEMA DELLA VIABILITÀ Il tema della mobilità, del trasporto pubblico e privato, della qualità e sicurezza del sistema stradale rappresenta uno dei campi più rilevanti di impegno per la Provincia di Torino. Le questioni affrontate coinvolgono tanto gli aspetti amministrativi e burocratici quanto gli elementi progettuali e realizzativi e insistono inoltre sul ruolo cruciale che le vie di trasporto e le infrastrutture ricoprono nella pianificazione territoriale. PER APPROFONDIRE… La rete stradale provinciale si estende per quasi 18mila km, di cui 3.065 sono di competenza provinciale (17,03%). IMPATTO AMBIENTALE DELLA VIABILITA’ La presenza di infrastrutture per la viabilità influisce sull’indice di naturalità di un territorio poiché costituisce un ostacolo alla migrazione delle specie animali e al mantenimento della biodiversità. La costante crescita dell’estensione della rete viaria contribuisce inoltre all’isolamento degli habitat e delle popolazioni animali, interrompendo i sempre più scarsi corridoi ecologici. Tenendo conto della superficie territoriale provinciale e dell'alta densità abitativa, la provincia di Torino presenta un rapporto fra sviluppo chilometrico della viabilità sovracomunale e superficie territoriale relativamente più alto di quello nazionale (0,59 contro e 0,53), condizione che comporta una maglia stradale più fitta ed una maggiore compromissione del territorio. INCIDENTALITÀ STRADALE Gli interventi per la sicurezza delle strade riguardano una parte importante delle competenze della Provincia. Gli interventi volti a tal fine hanno riguardato sia la manutenzione ordinaria, sia il miglioramento della segnaletica stradale e la sistemazione dei versanti. Grazie a questi interventi, la Provincia ha potuto contribuire alla diminuzione delle cause di incidentalità. LA VIABILITÀ CICLABILE PROVINCIALE La rete dei percorsi ciclabili provinciali si estende per 444km nel 2004, un dato in costante aumento. In questo ambito la Provincia ha i seguenti ruoli: gestire la conservazione, l’adeguamento e il miglioramento del sistema stradale; progettare e realizzare infrastrutture e nuovi tracciati (inclusi tutti gli interventi di ricostruzione dei danni provocati dall'alluvione del 2000); predisporre incentivi ad un uso più razionale delle infrastrutture, definire nuovi sistemi tariffari, distribuire in modo diverso i carichi viari; completare le opere e potenziare le reti alternative di trasporto; semplificare il servizio di trasporto per l’utenza; garantire qualità e sicurezza per l’utenza con un'opera puntuale di rilevazione di dati e di realizzazione di interventi volti a garantire sicurezza. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 255 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Le strade provinciali La rete stradale provinciale si sviluppa per 3.065 km e comprende le ex strade ANAS passate dall'ottobre del 2001 sotto la competenza della Provincia. Tutte le azioni realizzate dall’Ente in questo ambito rispondono all’obiettivo primario di garantire qualità e sicurezza nei collegamenti, sia tramite la conservazione e l'adeguamento del sistema stradale provinciale, sia tramite la progettazione e realizzazione di nuovi tracciati. L’attività di manutenzione: una premessa alla sicurezza La Provincia ha il compito di garantire la transitabilità e sicurezza della rete viabile provinciale attraverso: ● il servizio di manutenzione delle aree verdi, ossia le operazioni di sfalcio delle aree adiacenti le strade provinciali (come le banchine laterali e quelle spartitraffico, le aree interne ai rami di svincolo le aree di parcheggio e la pulizia delle scarpate). Il servizio è eseguito dal personale operativo dei Circoli territoriali con il supporto di piccole imprese anche agricole e l’impiego di 58 mezzi, di cui 27 della Provincia; ● il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria urgente Nel corso del 2004 sono proseguiti gli interventi (di durata triennale) distinti in 9 lotti - ciascuno per ogni zona territoriale avviati da metà 2003: per far fronte alle condizioni di ammaloramento, danneggiamento ed usura delle ex strade statali, sono stati approvati interventi di manutenzione straordinaria per circa 440 mila euro. ● gli interventi programmati di rifacimento del manto stradale, per 5.032.636 euro complessivi. Sono stati approvati i progetti per la sistemazione delle pavimentazioni stradali delle ex strade statali, rispettivamente dell’importo di 1.310.768,00 euro per la rete regionale e di 1.721.868,00 euro per la rete provinciale. Inoltre, è stato approvato il progetto per la sistemazione di un tratto di circa 3 km della strada regionale 11 – Padana Superiore per una spesa di 161.000,00 euro. Tra gli interventi di manutenzione è compreso il Programma di rinnovo delle barriere di sicurezza: sulla base di un censimento di quelle esistenti e al fine di realizzare un adeguamento funzionale delle tratte stradali, è stato approvato per l’anno 2004 un progetto per Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 256 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale la sistemazione delle protezioni marginali per l’importo di 2.200.000,00 euro. Inoltre, è stato autorizzato l’acquisto di barriere di sicurezza per una spesa di 250.000,00 euro. Il Piano di risanamento acustico delle strade provinciali. Approvato a dicembre 2004, contiene la graduatoria delle priorità da attribuire agli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore sulla base delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente. In questo ambito, nel maggio 2004 la Provincia ha approvato il Piano Esecutivo di risanamento acustico delle infrastrutture di trasporto stradale. Un primo lotto di interventi straordinari di risanamento acustico ha interessato un tratto di circa 2,5 km della strada provinciale n° 42 del Santuario di Belmonte nel Comune di Cuorgnè e una parte della ex strada statale 590 della Val Cerrina (per circa 3 km) nei Comuni di Castiglione Torinese e Gassino, il cui progetto definitivo è stato approvato nel settembre del 2004. Sempre nell’ambito delle attività manutentive, i XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 hanno richiesto la realizzazione dei seguenti interventi: opere di manutenzione straordinaria per il miglioramento della rete viabile interessante l’area olimpica (per un importo di 4,9 milioni di euro); piani di segnalamento sulle strade provinciali e regionali dell’area olimpica, che ha comportato l’installazione di nuova segnaletica verticale e di segnaletica luminosa, per una spesa complessiva di 2,7 milioni di euro. In particolare, i lavori di segnaletica luminosa hanno incluso l’installazione di pannelli a messaggio variabile (PMV) che rappresentano sistemi di informazione temporanea per gli automobilisti perchè permettono la connessione in tempo reale con le Sale Operative per il Controllo del Traffico; acquisto di attrezzature tecniche di emergenza, nuova tecnologia e attrezzature per la realizzazione del sistema di localizzazione automezzi quali elaboratori di bordo da installare su alcuni veicoli transitanti nell’area olimpica, con un costo di 400 mila euro.; sistemazione della Casa cantoniera di Sestriere, che ha richiesto una spesa di 360 mila euro; trasferimento alla Sagat Spa mediante accensione di mutuo per 4.550.000,00 euro per realizzazione progetto opere connesse Torino 2006 di adeguamento della viabilità lungo la SP n. 2 di Germagnano in comune di Caselle. GRANDI INFRASTRUTTURE VIABILITÀ: LE AZIONI Rispetto alle cosiddette Grandi Infrastrutture, la Provincia di Torino opera secondo gli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento e si occupa della messa in sicurezza, della progettazione e della realizzazione di nuovi interventi per quanto concerne ex strade statali trasferite al patrimonio Regionale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 257 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale In questo ambito, la Provincia emette pareri viabili per ciò che riguarda tutti gli interventi soggetti a valutazione di compatibilità ambientale e, sempre per quanto concerne l’aspetto viabile, concede l’autorizzazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti e si occupa della rilevazione del traffico sulle strade provinciali e regionali. A questo proposito, i dati rilevati vengono catalogati e aggiornati costantemente. E’ proseguita l’attività di progettazione della “Variante alla S.P. 143 di Borgaretto”, intervento facente parte di quelle opere atte a portare il traffico di attraversamento al di fuori del Parco di Stupinigi. Nel corso dell’anno è stata anche effettuata la valutazione di impatto ambientale e sono state effettuate le procedure per l’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati dall’opera. Inoltre c’è stata la realizzazione della “ Variante alla S.P. 142 nel Comune di Candiolo” (in esercizio da ottobre 2005); progettazione e avvio lavori di una serie di interventi facenti parte della “gronda est”, tracciato riportato nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino come chiusura dell’anello tangenziale di Torino in forma non autostradale; fanno parte di questo progetto i seguenti interventi: A) “Raccordo S.P. 40 – autostrada A4 in Comune di Volpiano”. Strada a 4 corsie di tipo “B1”, di collegamento tra la S.P. 40, l’autostrada A4 Torino-Milano e la strada regionale 11 “Padana superiore” (opera in corso di realizzazione, da terminare entro giugno 2007); B) “Circonvallazione esterna all’abitato di Carmagnola”. Strada con sezioni di tipo “C1” e “B1” di interconnessione tra le strade regionali 20, 393, 661 e l’autostrada A6 Torino-Savona; di questa è stato effettuato lo studio di impatto ambientale ed è in corso di realizzazione il progetto definitivo. Sono state realizzate ulteriori progettazioni nelle loro varie fasi, riguardanti soprattutto adeguamenti stradali o messa in sicurezza di alcune intersezioni soprattutto di strade ex statali confluite nel patrimonio Regionale. Di queste le più significative sono la “Circonvallazione all’abitato di Ceretto in comune di Carignano”, di cui è stata eseguita la progettazione preliminare, e la “variante di Fontaneto” nel Comune di Chieri, di cui è in corso la progettazione definitiva del I lotto. Nell’ambito del progetto per la valorizzazione della Reggia di Venaria Reale e del Borgo Castello della Mandria e del miglioramento dell’accessibilità al complesso nel corso del 2004, è proseguita l’attività di progettazione della circonvallazione di Venaria Reale e Borgaro Torinese, è stato approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei raccordi stradali e parcheggi di attestamento a sud della Reggia di Venaria Reale ed è stata approvata la convenzione attuativa Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 258 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale per la realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali da parte della città di Venaria Reale mediante trasferimento di risorse per complessivi euro 3.791.611,00. PROGRAMMARE LA VIABILITÀ La Provincia di Torino programma la realizzazione di nuove opere e l’adeguamento di quelle esistenti, oltre a pianificare gli interventi di manutenzione straordinaria della rete viabile di competenza provinciale, attraverso il Servizio programmazione viabilità. Questa attività di programmazione consente di definire e valutare le priorità d’intervento al fine di garantire una corretta assegnazione e un corretto utilizzo delle risorse. Rientra in questa attività anche la gestione del Laboratorio Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” Provinciale e l’acquisizione e la manutenzione dei mezzi meccanici della viabilità. Inoltre, questa modalità d’intervento è stata adottata anche per alcuni interventi strategici e per quelli che si sono resi necessari a seguito degli eventi alluvionali dell’ottobre 2000 nell’ambito del progetto “alluvione ottobre 2000: coordinamento e progettazione interventi viabilità” . La cura e l’efficienza della rete stradale provinciale infine viene garantita anche grazie alle convenzioni che la Provincia firma con gli Enti locali e non solo tramite interventi diretti. Gli interventi sul sistema viario e la realizzazione di infrastrutture sono improntati al rispetto dell’ambiente e calibrati sulle problematiche dei singoli territori. Da qui l’utilizzo di infrastrutture e tracciati già esistenti, la mitigazione dell’impatto ambientale delle infrastrutture viarie, lo studio di fattibilità e l’applicazione del road pricing. Inoltre, si è provveduto al rinnovo delle attrezzature tecniche, all’adeguamento dei magazzini e al potenziamento del Laboratorio Provinciale. Alcuni numeri… 2 milioni di euro per l’acquisto di mezzi meccanici ed attrezzature (sgombraneve ed insabbiatura), anche al fine di contribuire alla realizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali del 2006. 1.081.312,52 di euro per la costruzione dei fabbricati del laboratorio provinciale e di ampliamento del centro mezzi meccanici. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 259 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3 milioni e mezzo di euro per alcuni percorsi interessati dai XX Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006” e per la realizzazione di alcune opere nell’ambito degli interventi di adeguamento e sistemazione dei percorsi interessati dall’evento tra cui il progetto “S.P. N. 215 del Sestriere. 3 milioni e mezzo di euro per la manutenzione straordinaria e i lavori di messa in sicurezza delle strade provinciali Torino 2006 dal Km 9+050 al Km 11+950. Realizzata la variante nei Comuni di S. Mauro e Castiglione III lotto lungo la S.P. N. 92 di Castiglione necessaria al completamento dell’intervento di sistemazione ed ammodernamento della S.P. n. 92. 161.719.700 di euro per la progettazione degli interventi previsti sulla rete del demanio provinciale ed inseriti nel “Piano degli investimenti e degli interventi sulla rete stradale trasferita” predisposto dalla Giunta Regionale, per i quali è ad oggi finanziata la quota parte delle spese di progettazione, nonchè la progettazione e la realizzazione degli interventi inseriti nel “Piano Regionale Investimenti – Stralcio 2001” dell’importo complessivo di euro 8.476.150 i cui fondi risultano impegnati nel bilancio per l’esercizio finanziario 2003. Sono stati approvati tre dei cinque progetti ricompresi nel “Piano compartimentale alluvione ottobre 2000” e trasferiti al demanio provinciale ai sensi del D.Lgs. 112/98. È stato approvato lo schema di convenzione con la Regione Piemonte per la realizzazione di interventi inseriti nel “Piano compartimentale alluvione ottobre 2000” e trasferiti al demanio regionale che la Provincia stessa si è impegnata a realizzare a seguito dell’avvenuto trasferimento delle risorse finanziarie. 3.472.152 di euro per gli “Interventi in attuazione del Primo Programma Annuale del Piano Nazionale della sicurezza stradale” inseriti nel Programma Triennale LL. PP. 2004-2006 e nell’elenco annuale 2004, finanziato dalla Regione Piemonte per l’importo di euro 2.420.683,00. 370 mila euro erogati per trasferimenti per opere di viabilità comunale a rilevanza provinciale al fine di contribuire a migliorare la gestione, la manutenzione, ma anche la conoscenza e la sicurezza del sistema stradale provinciale. I Programmi Annuali di Attuazione 2002, in coerenza con gli indirizzi del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale, comprendono e finanziano lo sviluppo progettuale e l’attuazione di progetti pilota per la messa in sicurezza di tre principali direttrici (S.R. 10, 11 e 20). I progetti pilota costituiscono esempi emblematici di intervento, sviluppando tutte le dimensioni del problema (infrastrutturali, tecnologiche, formative, informative e di monitoraggio), con l’obiettivo di ridurre Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 260 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale al massimo grado l’incidentalità lungo queste direttrici; sarà assunto con particolare attenzione il tema degli attraversamenti urbani. Il Programma Annuale di Attuazione 2002 comprende inoltre misure di accompagnamento, comprensive sia di progetti coordinati di formazione, informazione, prevenzione e monitoraggio, sia della promozione di attività per l’elaborazione di piani e progetti nuovi. All’interno del Piano generale di ricostruzione eventi alluvionali autunno 2000 e anno 2002 della direzione Opere Pubbliche Regione Piemonte sono stati finanziati i seguenti progetti 1. SP n. 92 di Castiglione. Adeguamento rilevato stradale in zona Golenale mediante realizzazione di fornici; 2. SP n. 63 di Colleretto Giocosa. Ripristino della briglia del ponte sul torrente Chiusella alla progr. Km 4+500; 3. SP n. 77 di Pavone. Ricostruzione del ponte sul torrente Chiusella e sistemazione del corpo 4. SP n. 49 di Ribordone. Sistemazione versante provinciale al km 2+000 e al km 7+000. stradale; In particolare : PROGETTI STRATEGICI Alluvione 2000 1. S.P. n. 6 di Pinerolo / S.P. n. 174 di Borgaretto. Sistemazione e ripristino difese del ponte sul torrente Sangone; 2. S.P. n. 165 di Prarostino. Intervento globale di sistemazione frane tra le prog. km 0+000 e km 3+900; 3. S.P. n. 143 di Vinovo. Adeguamento idraulico del Ponte sul Rio Oitana in comune di Carignano; 4. S.P. n. 156 di Lusernetta. Sistemazione sponde lungo il Canale di Via Vecchia; 5. S.P. n. 268 del Trucco. Ricostruzione e adeguamento del ponticello tra le prog.km 1+000 e km 2+000; 6. S.P. n. 236 della Stazione Alpina. Dissesto a valle della sede stradale. Intervento definitivo di messa in sicurezza; 7. S.P. n. 169 della Val Germanasca. Sistemazione frana al km 17+000. intervento complementare; 8. S.P. n. 173 del Colle dell'Assietta. Ricostruzione muri e stabilizzazione del corpo stradale tra le progr. km 0+000 e km 36+000; 9. S.P. n. 168 di Pramollo. Sistemazione scarpate a seguito frane tra le prog. km 0+000 e km 6+432; 10. S.P. n. 69 di Quincinetto. Collegamento a seguito costruzione argini; 11. S.P. n. 33 della Val Granda. Rifacimento del canale di smaltimento delle acque meteoriche e opere connesse alla progr. Km 2+200; 12. S.P. n. 33 della Val Granda. Sistemazione muri tra le progr. Km 1+000 e km 1+209; 13. S.P. n. 48 di Piamprato. Lavori di sistemazione del tratto Pianetto Piamprato. Interventi di messa in sicurezza e ripristino della pista provvisoria; 14. S.P. n. 1 delle Valli di Lanzo direzione per Traves. Ripristino del muro del ponte sul rio Villa e sistemazione della scarpata alla progr. Km 1+050; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 261 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 15. S.P. n. 70 di Quassolo. Ricostruzione della Briglia per regolamentazione alveo alla Progr. Km 0+200; 16. S.P. n. 63 di Colleretto Giacosa. Ripristino della briglia del ponte sul torrente Chiusella alla progr. Km 4+550; 17. S.P. n. 8 di Druento. Sistemazione attraversamento idraulico sul Rio Caloria alla progr. Km 14+500 nel Comune di Druento; 18. S.P. n. 81 di Mazzè. Lavori di rifacimento ponte sulla Roggia Gorera in Comune di Vische; 19. S.P. n. 50 del Colle del Nivolet. Costruzione di difese spondali tra le progr. Km 1+000 e Km 18+000; 20. S.P. n. 267 di Lombardore. Consolidamento delle fondazioni del ponte e della briglia sul torrente Malone alla progr. Km 20+100; 21. S.P. n. 162 di Rorà. Ricostruzione della scogliera e consolidamento del ponte di Luserna tra le progr. Km 0+200 e Km 0+300; 22. S.P. n. 162 di Rorà. Ricostruzione dei muri di sostegno tra le progr. Km 6+850 e Km 7+000; 23. S.P. n. 47 della Val Soana. Lavori di ricostruzione del corpo stradale alla progr. Km 11+200 e di sistemazione idraulica a protezione delle spalle del ponte sul torrente Forzo alla progr. km 12+470. Opere complementari; 24. S.P. n. 1 Direttissima delle Valli di Lanzo. Sistemazione movimento franoso a monte dell'abitato di Pessinetto alla progr. Km 13+250; 25. S.P. n. 172 del Colle delle Finestre. Ricostruzione del corpo stradale con muratura in cls e pietre tra le progr. Km 3+000 e Km 5+400; 26. S.P. n. 167 della Val Lemina. Lavori di sistemazione del corpo stradale e di bonifica dei versanti alla progr. Km 2+000 e tra km 2+280 e km 2+400; 27. S.P. n. 196 di Piscina. Costruzione di muro di sostegno tra le progr. Km 1+350 e Km 2+000; 28. S.P. n. 42 del Santuario di Belmonte. Costruzione muro di sottoscarpa alla progr. Km 14+550; 29. S.P. n. 61 di Issiglio. Ricostruzione scogliera lungo il torrente Chiusella alla progr. Km 4+950; 30. S.P. n. 64 della Valchiusella. Consolidamento del ponte sul torrente Chiusella alla progr. Km 0+450; 31. S.P. n. 64 della Valchiusella. Costruzione di muro con micropali alla progr. Km 0+280; 32. S.P. n. 164 di S. Secondo. Ricostruzione della canalizzazione sul Rio Tondo tra le progr. Km 0+500 e Km 1+000; 33. S.P. n. 47 della Val Soana. Variante in galleria dal km 3+650 al km 3+750; Piano Compartimentale Alluvione Ottobre 2000. Interventi trasferiti al demanio provinciale ai sensi del D. Lgs. 112/98. 1. Ex SS n. 460. Lavori di costruzione vallo paramassi a protezione della SS n. 460, tratto compreso tra i Km 47+150 e Km 47+470, lato destro in località Locana; 2. Ex SS n. 460. Lavori urgenti di costruzione nuovo ponte a campata unica sul rio Noaschetta al Km 61+500 in Comune di Noasca in sostituzione dei manufatti esistenti; 3. Ex SS n. 460. Lavori urgenti per ripristino funzionalità impianto di illuminazione svincolo di Lombardore al Km 9+300; 4. Ex SS n. 565. Lavori di sistemazione delle fondazioni scalzate in corrispondenza del ponte sul rio Ribes al Km 2+600; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 262 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 5. Ex SS n. 590. Lavori urgenti consistenti nel consolidamento del piede del versante in frana dal Km 15+500 al Km 15+920. Programma piste ciclabili della Provincia di Torino 1. Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. avanzamento della realizzazione delle ciclostrade e soluzione dei nodi critici. lotto 2, ciclostrada della Stura di Lanzo; 2. Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle ciclostrade e soluzione dei nodi critici, anno 2004; 3. Disciplinare tra l'ente di Gestione del Parco Fluviale del Po Torinese e la Provincia di Torino per la realizzazione dei “percorsi ciclabili del Parco del Po Torinese” Ciclopista per il collegamento Moncalieri – Torino; 4. Progetto Re.Ver. MED. Rete Verde Mediterranea. Valorizzazione della Reggia di Venaria Reale. 1. Completamento dello svincolo di C.so Regina Margherita di Torino comprensivo dello svincolo in rotatoria di accesso al PIP e adeguamento del tratto della SP n. 176 compreso tra C.so Regina Margherita di Torino e la S.P. n. 8; 2. Variante di collegamentp tra la SP n. 8 di Druento e la SP n. 176 di Savonera; 3. Raccordi stradali e parcheggi di attestamento a sud della Reggia di Venaria Reale; 4. Raccordi stradali e parcheggi di attestamento a nord della Reggia di Venaria Reale; 5. Circonvallazione di Venaria Reale e Borgaro Torinese; 6. Completamento circonvallazione di Druento. XX Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006” 1. S.P. n. 169 della Val Germanasca.-Sistemazione della sovrastruttura stradale e ammodernamento delle traverse di Perrero e Chiotti; 2. S.P. n. 254 del Frais - Sistemazione della sovrastruttura stradale; 3. Variante alla S.P. N. 157 bi Bibiana; 4. S.P. n. 156 di Lusernetta - Allargamento della sede stradale tra il comune di Bibiana e il comune di Lusernetta; 5. S.P. n. 215 del Sestriere - lavori di protezione del corpo stradale, adeguamento e sistemazione della sovrastruttura stradale; 6. S.P. n. 236 della Stazione Alpina. Ricostruzione della galleria della Stazione Alpina in Salice d’Ulzio; 7. S.P. n. 216 del Melezet. Lavori di messa in sicurezza e prevenzione caduta massi; 8. Opere connesse. S.S. N. 589 dei laghi di Avigliana. Sistemazione e messa in sicurezza del tratto Pinerolo-Piossasco; 9. Opere connesse. Adeguamento viario del collegamento S.P. N. 169 della Val Germanasca con la S.P. N. 166 della Val Chisone in Comune di Pomaretto; 10. Opere connesse. Valorizzazione ambientale, turistica, forestale ed agricola della ex S.S. militare dell’Assietta; 11. Opere connesse. Direttissima di accesso alla ASL 10 dalla SS 23; 12. Ex SS 589 dei laghi di Avigliana. Interventi di ripristino e sistemazione del corpo stradale; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 263 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 13. Ex SS 24. Adeguamento funzionale del tratto Caselette – Borgone di Susa. Realizzazione rotatoria al km 24+100. ALTRI PROGETTI STRATEGICI 1. Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle ciclostrade e soluzione dei nodi critici. lotto II, ciclostrada della Stura di Lanzo; 2. Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle ciclostrade e soluzione dei nodi critici, anno 2004; 3. S.P. N. 12 del Fornacino. Sistemazione del tratto dal sovrappasso Torino-Milano alla S.P. N. 3 della Cebrosa; 4. Collegamento S.P. N. 220 di Brandizzo con lo svincolo della SS 11 a Mezzi Po, in Comune di Settimo Torinese. INTERVENTI ORDINARI 1. Realizzazione rotatoria all'incrocio tra la S.P. n. 138 di Virle Piemonte e la S.P. n. 142 di Piobesi Torinese presso il Comune di Carignano; 2. S.P. n. 78 di Vestigné. Sistemazione a rotatoria dell’incrocio in località Tina del Comune di Vestigné; 3. S.P. n. 193 della Colletta. Allargamento e sistemazione curva della Ressia in Comune di 4. S.P. n. 158 di Garzigliana. Ponte sul torrente Chisone tra Garzigliana e Macello; 5. S.P. n. 40 di San Giusto. Circonvallazione Est dell'abitato di Volpiano; 6. Patto Territoriale del Sangone. Variante sud-est di Rivalta per il collegamento della S.P. N. 143 di Cumiana; Vinovo con la S.P. N. 174 di Borgaretto; 7. S.P. n. 119 di Moriondo. Sistemazione incrocio in Comune di Mombello ll Km 6+500; 8. S.P. n. 53 di San Giorgio. Diramazione km 10+500. Lavori di sistemazione ed ammodernamento; 9. S.P. n. 1 Direttissima delle Valli di Lanzo S.P. n. 24 di Villanova. Realizzazione di nuove intersezioni e messa in sicurezza - I lotto; 10. S.P. n. 169 della Val Germanasca. Lavori di messa in sicurezza; 11. SP 129, SP 160 e SP 138. Sistemazione incrocio (rotonda) in Comune di Buriasco. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 264 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : IL SISTEMA DELLA VIABILITA' dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 0,00 2.957.872,44 4.759.466,84 18.345.003,90 9.189.114,83 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 36.314.565,95 31.586.273,22 risparmi di gestione 0,00 521.162,82 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 39.246.714,87 13.694.171,24 Totale risorse acquisite 96.864.157,16 59.750.188,95 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 35.981.571,20 31.391.052,13 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 1.710,00 4.161,01 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente 55.758.375,96 19.770.965,75 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 5.122.500,00 8.584.010,06 96.864.157,16 59.750.188,95 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 265 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4 LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE E L’IMPEGNO PER PROMUOVERE LE PARI OPPORTUNITÀ (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Paolo Vailati) 3.4.1 LE POLITICHE PER LA SICUREZZA E LA SOLIDARIETÀ SOCIALE In questi ultimi anni, si è andato delineando sempre più chiaramente il ruolo della Provincia rispetto alle politiche sociali e al welfare locale: la Provincia è diventata Ente intermedio di programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio. La Provincia si pone conseguentemente l’obiettivo che l'elaborazione nel campo del sociale diventi patrimonio di tutto il territorio aiutando anche i Comuni, soprattutto quelli minori, a sviluppare una migliore progettualità nel campo dei servizi sociali. Pertanto la logica in cui opera la Provincia è quella dell’allargamento degli interventi sociali per contrastare le disuguaglianze, per una presa in carico globale della persona, al fine di orientare le politiche sociali per contrastare l’accresciuto disagio e per creare eguaglianze di servizi sociali nell’intero territorio provinciale. La Provincia di Torino ha così elaborato un programma di politiche sociali nell’ambito di questo quadro di riferimento normativo, operando contemporaneamente su tre livelli: costituire un supporto all’azione dei Comuni, sviluppare le proprie competenze di programmazione verso una sempre più diffusa capacità di concertazione con tutti i diversi attori pubblici del territorio e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 266 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale trasferire le vecchie competenze assistendo gli Enti di destinazione. Tali azioni mirano al perseguimento dei seguenti obiettivi generali: 1. Sostegno e promozione alla Gestione di servizi pubblici 2. Programmazione e coordinamento 3. Regolazione di attività pubbliche e private 4. Supporto e promozione di attività 5. Sperimentazione di politiche innovative per contrastare l’accresciuto disagio sociale WELFARE E SICUREZZA SOCIALE: UNO SGUARDO ATTRAVERSO I NUMERI L’azione politica della Provincia di Torino ha compreso tutti i settori del sociale, dai giovani e minori agli immigrati, dai disabili alle donne sole, dai progetti socio-assistenziali a quelli più sanitari, dal Terzo settore alle Ipab, dalla formazione professionale degli operatori sociali al sostegno degli asili nido comunali. In maniera particolare la Provincia ha competenza ed opera nei seguenti ambiti, divisi per gli obiettivi sopra citati: Obiettivo 1) Competenza in materia di asili nido comunali ed erogazione dei relativi contributi; Competenza in questioni relative ai non vedenti, agli audiolesi, ai figli minori riconosciuti dalla sola madre, ai minori esposti all'abbandono, ai figli minori non riconosciuti ed alle gestanti e madri in difficoltà (competenze queste che dovranno esser trasferite agli Enti gestori del territorio); - Realizzazione degli interventi per la promozione e l'integrazione dei servizi sociali locali; - Costituzione del tavolo provinciale di coordinamento sull’affidamento familiare; - Gestione del Servizio Civile Volontario in qualità di Ente accreditato di 1^ classe; Obiettivo 2) - Raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e sull’offerta di servizi del territorio; - Promozione di forme di coordinamento fra enti gestori istituzionali e soggetti del terzo settore; - Diffusione, di concerto con gli enti gestori istituzionali, dell'informazione in materia di servizi sociali sul territorio di competenza; - Programmazione sanitaria (indicata dal programma della Giunta, come promozione della salute) attraverso il programma di lavoro della Conferenza Provinciale per la Salute; - Costituzione dell’Osservatorio delle politiche sociali; - Programmazione in materia socio-assistenziale mediante: 1. l’accompagnamento al territorio per la predisposizione dei piani di zona di sviluppo locale e relativo monitoraggio e valutazione dei processi e dei prodotti; 2. la stesura di un Piano Sociale che orienti le scelte politiche, amministrative e di utilizzo delle risorse finanziare dell’Amministrazione; Obiettivo 3) - - - - Competenze in materia di cooperative sociali ed organizzazioni di volontariato e gestione delle sezioni provinciali dell'Albo regionale delle cooperative sociali e del Registro delle organizzazioni di volontariato; Competenze, attribuite dalla legge o dagli statuti, in materia di aziende pubbliche di servizi alla persona e nomina dei membri dei consigli di amministrazione quando questa sia attribuita dagli statuti alla Regione; Controllo pubblico, ai sensi degli articoli 23 e 25 del codice civile, sull’amministrazione delle persone giuridiche di diritto privato che hanno ottenuto il riconoscimento in seguito alla trasformazione delle IPAB o delle aziende pubbliche di servizi alla persona, Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 267 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale compresi lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e la nomina del commissario straordinario; - Vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle IPAB, esclusi la sospensione e lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la nomina del commissario straordinario; - Nomina dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB quando questa sia di competenza regionale e dichiarazione di decadenza dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB nei casi previsti dalla legge; - Istituzione, con le modalità e secondo i criteri stabiliti dalla Giunta regionale, dell'ufficio provinciale di pubblica tutela, con compiti di supporto a favore dei soggetti ai quali e' conferito dall'autorità' giudiziaria l'esercizio delle funzioni di tutore; Obiettivo 4) Realizzazione di politiche e interventi a favore dei giovani e gestione dei relativi finanziamenti ; - Realizzazione di politiche e interventi a favore dei minori; - Realizzazione di politiche e interventi a favore dell'immigrazione e gestione dei relativi finanziamenti; - Formazione professionale per gli operatori sociali e gestione dei relativi finanziamenti; Obiettivo 5) - - Predisposizione e approvazione del Programma triennale di politiche pubbliche di contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà; È rilevante evidenziare alcune cifre che hanno caratterizzato il 2004 ed il 2005: 492 milioni di euro per gli 81 contratti stipulati per l’acquisto beni e servizi nel 2004; nel 2005 tale cifra è salita a 1.124.689 euro per 132 contratti stipulati; 6 milioni di euro per contributi agli asili nido comunali nel 2004, 6.103.000 nel 2005; 4 milioni di euro per i 131 progetti che riguardano l’infanzia e l’adolescenza del 2004, 816.049 euro per il 26 progetti del 2005; 1 milione di euro per i 159 progetti che riguardano le associazioni di volontariato presentati nel 2004, 295.341 euro per i 15 progetti del 2005; 970 mila euro nel 2004 per i corsi di formazione per operatori sociali, 1.138,818 euro nel 2005; 640 mila euro per ciascun anno per i 74 progetti del 2004 e gli 85 progetti del 2005 che riguardano i giovani; 944 mila euro per ciascun anno per i 56 progetti del 2004 ed i 51 progetti del 2005 sull’immigrazione. 329 utenti nel 2004 e 337 utenti nel 2005 con disabilità sensoriale (cecità o sordità) che hanno fruito del servizio educativo assistenziale; Più di 2 milioni di euro per il servizio educativo assistenziale per ciascun anno in questione; Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 268 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 400 mila contatti al Portale dello Sportello di Informazione Sociale nel 2004, con un aumento del 65% rispetto al 2003; nel 2005 tale cifra è salita ancora del 68%, raggiungendo i 672.099 contatti; 4 mila richieste di informazione al Centro Informazioni Disabilità nel 2004, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente; tale cifra è rimasta sostanzialmente invariata l’anno successivo. Per sostenere il dialogo diretto con i cittadini la Provincia ha svolto un’ampia attività di informazione sia mediante le opportunità di conoscenza offerte dalla ricerca (epidemiologica per le politiche di promozione della salute, sociale per la comprensione delle nuove forme di vulnerabilità) sia con la formazione degli operatori (dei servizi e del territorio, come sperimentato nelle politiche securitarie) sia con la comunicazione e l’informazione (es. Sportello telematico di informazione sociale, Portale Progetto Atlante, sezione solidarietà sociale dentro home page Provincia, Centro Informazione Disabili). E’ ferma intenzione dell’Amministrazione provinciale che la conoscenza per produrre innovazione e buone pratiche debba, per divenire patrimonio comune del territorio, poter essere scambiata: ne deriva quindi la necessità di utilizzare un approccio concertativi con i principali soggetti operanti nel territorio, (es. Conferenza provinciale per la salute, confronto sistematico con gli organismi del terzo settore, promozione di forme di rappresentanza dei giovani e dei migranti). L’ARTE DELLA PROGRAMMAZIONE. VERSO IL PIANO SOCIALE DI SUSSIDIARIETÀ Per interpretare al meglio il proprio ruolo, la Provincia di Torino ha compiuto i primi tentativi per assumere un approccio “programmatico” rispetto alla definizione delle politiche sociali e degli interventi da attuare. In tal senso vanno letti tutti gli sforzi rivolti a supportare i Comuni della Provincia nel complesso processo di predisposizione dei Piani di Zona (strumenti essenziali per l’attuazione delle politiche sociali). Inoltre, la Provincia ha dovuto individuare una nuova modalità per leggere i bisogni del territorio, cogliere le priorità, le disparità e le differenze: ha pertanto scelto un metodo di lavoro capace di utilizzare concertazione e sussidiarietà come leve per lo sviluppo locale. Da qui nasce il Primo documento “Verso il Piano Sociale provinciale”, quale contributo ad una discussione aperta sulle linee di programmazione sociale. Il processo che la Provincia ha voluto avviare è complesso, dagli esiti non scontati e l’impegno è di procedere alla costruzione di indicatori di risultato e di impatto, che diano conto degli impegni e delle scelte assunte in campo sociale passando da una logica di output (valutazione di esito) ad una logica di outcome (valutazione di impatto). La Provincia cerca così di promuovere anche politiche innovative, volte a diminuire le differenze nella fruizione dei servizi e nella distribuzione delle risorse, compito questo reso ancor più arduo dalla precarizzazione del mercato del lavoro, dall’incremento di nuove forme di vulnerabilità e di povertà che impattano su un tessuto non omogeneo e interessato da cambiamenti di composizione sociale e demografica estremamente veloci. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 269 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 16.100,00 232.000,00 355.695,82 11.074.032,03 12.281.708,54 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 9.164.052,23 10.419.991,47 risparmi di gestione 386.558,00 0,00 0,00 0,00 28.500,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 20.885.142,26 23.073.495,83 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 1.505.606,90 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 5.414.826,38 19.204.035,36 17.653.669,45 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 40.500,00 5.000,00 135.000,00 0,00 20.885.142,26 23.073.495,83 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 270 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.2 LE POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ La Provincia di Torino ha, nel corso degli anni passati, istituito diversi organismi finalizzati alla realizzazione della parità tra uomo e donna. Questi sono: Il Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, istituito nel 1988, e presieduto dal Presidente della Provincia. Il Comitato è un organismo propositivo e consultivo, previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Enti Locali, per diffondere i principi di parità e pari opportunità all'interno della Provincia e per la verifica delle iniziative assunte per favorire reali pari opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. Obiettivo primario è quello di favorire le effettive pari opportunità fra donne e uomini nell'ambito lavorativo e di sviluppo professionale, prendendo anche in considerazione la posizione delle lavoratrici nella famiglia. Il/la Consulente di Fiducia, con funzioni di assistenza e consulenza ai/alle dipendenti provinciali che subiscono atti o comportamenti lesivi della dignità della persona, prevista dal “Regolamento di attuazione del codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Torino”94,. La Commissione Consiliare di Pari opportunità della Provincia di Torino (istituita nel 1995), composta da rappresentanti sia di maggioranza, sia di minoranza e con presenza per Statuto di entrambi i sessi, con qualità di organismo di parità garante della realizzazione dei principi e degli obiettivi di parità e di pari opportunità dichiarati dall’Ente a livello statutario. La Commissione ricopre compiti di indirizzo, promozione e partecipazione alla vita politica sul territorio provinciale e formula proposte agli Assessori competenti, per favorire la valorizzazione delle donne ed attivare forme di incentivazione nei diversi settori e ambiti di intervento della Provincia. La figura di Consigliere/a di Parità, preposta al controllo e alla tutela delle discriminazioni nel lavoro in ragione del sesso, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale95, che ne definisce ruolo e funzioni anche a livello regionale e provinciale. Tale figura ha compiti di: - rilevare le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuovere azioni correttive e di garanzia contro le discriminazioni, collaborare con le Direzioni Provinciale e Regionale del Lavoro per rilevare violazioni alla normativa in materia di parità., promuovere progetti di azioni positive e individuare le risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo, promuovere politiche di sviluppo sul territorio in materia di pari opportunità, sostenere le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione delle pari opportunità, collaborare con gli Assessorati al Lavoro e gli Organismi di Parità degli Enti Locali. La Consulta delle Elette della Provincia di Torino. Istituita nel 2003, la Consulta delle elette della Provincia di Torino è un luogo di confronto, scambio di esperienze, sede decisionale. È lo Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 271 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale strumento attraverso il quale la Provincia riesce ad adottare iniziative che valorizzino l'impegno di ogni eletta all'interno della propria assemblea elettiva, dando così maggiore visibilità alla presenza femminile nei luoghi di decisione. L'attività della "Consulta delle elette" va anche nella direzione di incoraggiare sempre più donne a partecipare alla vita pubblica, a candidarsi nelle assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti in grado di governare bene nell'interesse delle comunità locali. L’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, con delega propria e autonomia finanziaria, istituito nella Giunta insediatasi nell’estate 2004. L’Assessorato persegue la finalità di incidere sulle situazioni che tuttora rappresentano un ostacolo alla piena realizzazione della parità e dell'uguaglianza di opportunità tra donne e uomini, promuovendo un quadro organico di azioni positive volte a favorire la promozione e l'applicazione delle pari opportunità in modo trasversale su tutte le tipologie e ambiti d'intervento dell'Ente. Il Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi, che rappresenta l’organismo istituzionale della Provincia di Torino di riferimento per tutte le azioni e iniziative che la Provincia di Torino definisce e attua a favore delle pari opportunità tra donne e uomini, e che ha principalmente funzioni di direzione, coordinamento e supporto. A fianco e in collaborazione con gli organismo istituzionali di parità e pari opportunità opera il Gruppo Tecnico Interarea sulle Pari Opportunità96, a cui partecipano rappresentanti del Servizio Risorse Umane, Servizio Pari Opportunità, Comitato Pari Opportunità, Organizzazioni Sindacali. Il fine cui questi organi mirano è quindi quello di realizzare la parità tra uomo e donna, ma anche di promuovere la cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, favorendo politiche di inclusione: l’obiettivo era (ed è) ambizioso e la Provincia di Torino lo ha realizzato nel biennio in questione attraverso un ventaglio di progetti e azioni concrete: CENTRO RISORSE SERVIZI PARI OPPORTUNITÀ Nel maggio 2005 la Provincia di Torino - con Delibera della Giunta Provinciale n. 276982 del 31.05.2005 - contestualmente all’adozione del documento di indirizzo “Promuovere le pari opportunità per migliorare e aumentare l’occupazione femminile”, ha deliberato la costituzione del Progetto-Struttura “Centro Risorse e Servizi Pari Opportunità - Mercato del Lavoro”, dando avvio a un’iniziativa di analisi specifica e settoriale sulle pari opportunità inerenti il mercato del lavoro delle donne, per comprendere le cause strutturali della scarsa occupazione femminile e proporre adeguati interventi che favoriscano l’occupazione e migliorino le condizioni lavorative delle donne attraverso interventi locali, ricerche, analisi, studi. Date le sue finalità, il Centro Risorse si configura come struttura trasversale d’area interassessorile tra Assessorato al Lavoro, attività di Orientamento per il Mercato del Lavoro, Assessorato alle Pari Opportunità e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 272 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Relazioni Internazionali, Assessorato alla Solidarietà Sociale, Politiche Giovanili, Programmazione Sanitaria. L’istituzione del Centro Risorse, predisposto per fasi successive di sviluppo annuali, è ritenuto strategico per lo sviluppo delle politiche di genere e di coordinamento territoriale e pertanto è stato successivamente inserito nel Programma “In Pari” Piano Territoriale Pluriennale Pari Opportunità 2006-2009. Nell’arco di un triennio (2005-2007), il Centro intende sviluppare tre livelli di operatività (di supporto informativo, gestionale operativo, politico-programmatico) per il perseguimento di alcuni specifici obiettivi che possono costituire fattori di valorizzazione della stessa programmazione provinciale nel suo complesso e che consistono in: 1. perseguire il collegamento con le linee strategiche della Provincia di Torino; 2. promuovere la costruzione di reti integrate di servizi; 3. favorire la cooperazione tra i processi in atto in un quadro complessivo di coerenza strategica; 4. promuovere il collegamento con la cittadinanza; 5. migliorare la conoscenza a livello locale dell’attività della Provincia di Torino; 6. affermare una interpretazione delle pari opportunità che superi la dimensione di genere; 7. perseguire l’inserimento dell’azione del Centro in un contesto e in una strategia di sviluppo locale; 8. promuovere un processo di individuazione, messa in rete e scambio di buone prassi; 9. implementare l’azione del Centro attraverso la promozione dell’attività progettuale; 10. promuovere il processo di miglioramento e razionalizzazione di servizi, risorse, reti. Nel corso del 2005, il Centro Risorse ha dato avvio alle seguenti attività - programma informatico-informativo “Thesaurus di genere”, che si è concretizzato nei seguenti prodotti: redazione di una raccolta ragionata delle “parole di parità e pari opportunità” che si propone come “indice tematico di genere” costruzione di uno spazio web dedicato al Centro Risorse all’interno del sito istituzionale della Provincia di Torino come luogo di informazione, diffusione e scambi di conoscenze ed esperienze in forma dinamica e interattiva - costruzioni di materiali di sintesi sul tema delle pari opportunità, in connessione al mondo del lavoro delineando un quadro delle politiche a favore delle donne, in particolare in rapporto alla loro posizione nel mondo del lavoro e ponendo le strategie della Provincia di Torino in relazione al più ampio contesto comunitario, nazionale, regionale. redazione di un documento di ricerca e analisi che sintetizza il contesto normativo, le linee programmatiche e le proposte strategiiche a livello comunitario, nazionale, regionale, provinciale e che presenta un quadro della situazione della componente Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 273 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale femminile nel mondo del lavoro, con particolare attenzione all’ambito provinciale di Torino. redazione di un documento di approfondimento “Organizzazione del lavoro, flessibilità e conciliazione: opportunità e vincoli per le donne”, che presenta alcune riflessioni sulla posizione delle donne in un mercato del lavoro in mutamento. S.O.S. DONNA Per contrastare il fenomeno dei neonati abbandonati e offrire alle mamme in difficoltà un’alternativa e una consulenza, la Provincia di Torino ha attivato nel 1996 il Servizio S.O.S Donna, in collaborazione con il Centro Italiano Femminile (C.I.F.). Si tratta di un numero verde (800-231310), istituito presso il Servizio Maternità ed Infanzia della Provincia di Torino, chiamando il quale è possibile trovare risposta a domande specifiche e al bisogno di comunicazione delle donne. Attraverso il numero verde è possibile anche entrare a far parte di in una rete di esperti (assistente sociale, psicologo, ginecologo) e di strutture(consultori, servizi sociali di zona, ospedali). Nel corso del 2004 ci sono stati 300 contatti. Le telefonate più significative sono state circa 45 e tra queste vi sono stati 7 casi di donne che hanno affermato di voler lasciare il nascituro. 2 di queste donne sono state seguite individualmente, altre 2 sono state seguite dal servizio di territorio mentre nelle altre situazioni le donne hanno mutato la propria decisione nel corso della gravidanza. Nel corso del 2005 invece il totale delle telefonate ricevute è stato intorno alle 500, di cui circa 50 significative e strettamente pertinenti al tema. Tra queste, in particolare, vi sono stati: - 5 casi di donne (4 straniere 1 italiana) che hanno affermato di voler lasciare il nascituro; 4 di queste hanno maturato la decisione di lasciare il nascituro e sono state seguite o individualmente o dal servizio di territorio. Nell’altra situazione la donna ha mutato idea nel corso della gravidanza e ha tenuto il bambino. - 6 Ragazze madri in difficoltà economica, per perdita del lavoro. DONNE VITTIME DELLA PROSTITUZIONE E DELLA TRATTA 800 290 290 - Call center, a favore delle vittime della tratta Nasce nel 2000 ed è un numero verde nazionale a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime della tratta e dello sfruttamento sessuale. E’ strutturato con una postazione centrale a Roma e quindici decentrate sul territorio nazionale nelle aree più colpite dal fenomeno. Il Progetto della Provincia di Torino, denominato Call Center, si inserisce in questo quadro nazionale e copre il territorio delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. L'organizzazione e la gestione operativa della postazione telefonica locale, collegata col numero verde nazionale è stata affidata all'Associazione Gruppo Abele. Nel progetto sono coinvolte enti ed associazioni che operano sul territorio e che si occupano sostenere le donne vittime di tratta nei percorsi di inserimento sociale o di contrasto alla criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un'attività di monitoraggio e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 274 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale coordinamento fra i diversi attori, partecipanti al progetto, con i quali ha stipulato Convenzioni. Qui di seguito sono riportati alcuni numeri significativi dell’attività: 213 contatti nel 2004 di cui 30 ragazze, 15 clienti con la ragazza a fianco; 21 clienti soli; 65 enti/associazioni; 22 questura/forze dell’ordine; 31 altre postazioni numero verde; 29 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti). 215 contatti nel 2005 di cui 35 ragazze, 6 clienti con la ragazza fianco, 35 clienti soli, 69 enti/associazioni, 33 della questura/forze dell’ordine, 13 altre postazioni numero verde, 24 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti). 18-25 anni l’età media delle ragazze prese in carico dal call center 59 richieste per chiedere aiuto e uscire dalla condizione di sfruttamento nel 2004, scese a 33 nel 2005 (altre richieste riguardano informazioni, regolarizzazione, lavoro, supporto psicologico, aiuto economico…). 95 le persone di origine africana (per la maggior parte di nazionalità nigeriana) che hanno contattato nel 2005 il Call center; la gran parte delle restanti 120 chiamate sono arrivate da persone originarie dell’Est europeo. LI.FE Libertà al femminile Life Libertà al femminile è un progetto della Provincia di Torino finanziato dal Programma di iniziativa comunitaria Equal. Il progetto Life si rivolge a donne in uscita da situazioni di sfruttamento sessuale e di segregazione che sconfinano nella tratta e nella schiavitù. Attraverso la costituzione di una rete stabile di attori istituzionali, economici e sociali, il progetto si è posto l’obiettivo dell’integrazione sociale, lavorativa e abitativa di 15 donne vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. In altre parole con Equal Li.Fe è stata costruita e sperimentata una metodologia trasferibile per favorire l’integrazione sociale delle donne vittime della tratta, in particolare favorendo non solo l’accoglienza, ma anche la formazione, l'inserimento lavorativo ed abitativo. Questo progetto si è sviluppato lungo l’arco temporale di 36 mesi e cioè dal giugno del 2002 al giugno del 2005. Il partenariato locale del Progetto Equal Life è composto da: Confcooperative Unione Provinciale di Torino; Ufficio per la Pastorale dei Migranti - Arcidiocesi di Torino; Associazione TAMPEP-Onlus; Casa di Carità Arti e Mestieri; Città di Torino - Divisione Servizi Socio- Assistenziali; Associazione Compagnia delle Opere; Città di Moncalieri Centro Servizi per Cittadini Stranieri; Associazione Gruppo Abele; Università degli Studi di Torino; C.I.C.S.E.N.E (Centro Italiano per Cooperazione e Sviluppo Edilizio delle Nazioni Emergenti). Al partenariato locale si affianca un partenariato transnazionale coordinato dalla Provincia di Torino con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, sottoscritto dai partner olandesi e austriaci e la Provincia di Pisa per affrontare in modo sistematico e sovranazionale il problema della tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 275 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale PROGETTO EMERGENDO 2005 Il progetto Emergendo intende sperimentare azioni innovative a favore delle donne migranti vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. La Provincia di Torino, (con il coinvolgimento della Provincia di Pisa, Provincia di Genova, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Teramo, Tecla, S&T), agisce al contempo sui sistemi per l'inclusione sociolavorativa del target attraverso un approccio globale e innovativo. In particolare, il progetto prevede diverse azioni: la ricerca e l’intervento sul trafficking nella prostituzione sommersa, i percorsi individualizzati di empowerment ed inclusione sociale nonché di inserimento nel mercato del lavoro e all'autonomia, accordi territoriali tra gli attori-chiave per l'inclusione sociale. Centrale in questo senso, appare il processo di mainstreaming costante ed integrato a livello orizzontale e verticale in chiave locale, nazionale e transnazionale. All’interno del progetto Emergendo sono state messe in campo anche attività transnazionali con l’obiettivo non solo di creare un confronto e uno sviluppo parallelo di approcci innovativi con il trafficking e per l’inclusione socio-lavorativa, ma anche la messa in comune di contatti e opportunità nei paesi di origine della vittime del trafficking che consentano all’occorrenza percorsi di rientro volontario e assistito WOMEN ALPNET: COMPETENZE FEMMINILI, ALPI E ENTI LOCALI Le competenze femminili e le Alpi. O anche, l’integrazione delle donne nella vita economica e sociale delle regioni dello Spazio Alpino. Women AlpNet è un progetto della Provincia di Torino che coinvolge una rete di attori pubblici e privati, basato sull’idea che la promozione ed il sostegno all'attiva partecipazione delle donne nei processi di sviluppo economico possa contribuire ad un più equilibrato e sostenibile sviluppo delle aree alpine e permettere di ridurre le attuali disparità nelle condizioni di vita della popolazione residente. In particolare, l’obiettivo di Women AlpNet (una rete di istituzioni locali e di Centri Risorse per le Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” Donne per promuovere la partecipazione femminile allo sviluppo sostenibile dello Spazio Alpino) è di sviluppare approcci e servizi di qualità comuni al fine di promuovere le competenze e le potenzialità delle donne. L’esperienza di Women AlpNet, oltre ad aver puntato sul ruolo dei Centri Risorse Donne e su diversi modelli di mainstreaming di genere (integrazione sistematica dei bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche pubbliche), si pone come un valido esempio di cooperazione tra regioni di differenti Paesi dell’Arco alpino a favore di uno sviluppo sostenibile del territorio attraverso il rafforzamento delle competenze femminili. Il progetto Women AlpNet, finanziato dall'iniziativa comunitaria Interreg III B Spazio Alpino, coinvolge la Provincia di Lecco (che è capofila), la Provincia Autonoma di Trento, la Regione Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 276 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Lombardia, il Centro di Iniziativa Europea di Milano, la società S&T di Torino, l'Associazione Frau & Arbeit di Salisburgo, l'Union Régionale des Associations Centre d'Information pour les Femmes et les Familles (Uraciff) di Lione, il laboratorio di ingegneria della formazione e innovazione (LIFI) Università della Svizzera italiana di Lugano e il Centro di Sviluppo Regionale di Capo d'Istria. La cooperazione transfrontaliera ha consentito alla Provincia di Torino di analizzare e studiare i diversi modelli di funzionamento dei Centri Risorse Donna nei paesi coinvolti, per poter trasferire le migliori pratiche nella definizione di un Centro Risorse da realizzare a livello provinciale. Questo progetto è quindi terminato, secondo le previsioni, nel mese di dicembre 2005 a Lecco, con l’esposizione dei risultati finali del progetto e la creazione di una rete fra i Centri Risorse Donne. PARITÀ IN MOVIMENTO, LA RIVISTA ON-LINE Si possono fare politiche di pari opportunità anche attraverso internet. Si possono avvicinare le donne alle istituzioni anche attraverso riviste online. È il caso di Parità in Movimento la proposta virtuale della Provincia di Torino, la rivista elettronica del Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi. Il sito (www.provincia.torino.it/parita/index.htm) è caratterizzato da due elementi: la connessione diretta con la rivista on line nazionale DonneInViaggio e la web community, che in 12 mesi ha accolto 5000 nuove persone. Parliamo di un totale di 8000 iscritte alla newsletter, che utilizzano il sito web Parità in Movimento come punto di riferimento per ricevere informazioni istituzionali e notizie dal territorio. Attraverso Parità in Movimento la Provincia di Torino non solo favorisce lo scambio di informazioni e la messa in rete delle esperienze dell’associazionismo femminile, del territorio, del mondo del lavoro e delle istituzioni, ma garantisce anche visibilità a tutti i progetti della Provincia in materia di Pari Opportunità, politiche sociali e lavoro. Nel corso del 2005 le attività sono proseguite e si è provveduto ad aggiornare ed ammodernare continuamente il sito. UNA RETE NELLO SVILUPPO LOCALE Diffondere tra gli attori dello sviluppo locale la conoscenza delle tematiche di pari opportunità e integrare i bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche: era questo l’obiettivo del progetto Rete di Parità nello Sviluppo Locale, attraverso il quale la Provincia di Torino ha costituito i Tavoli di Parità all’interno dei Patti Territoriali della Provincia. Si tratta di gruppi di lavoro tematici che hanno il compito di veicolare la prospettiva di genere nei luoghi della concertazione per lo sviluppo locale sostenibile. L'introduzione della tematica delle pari opportunità nelle strategie di sviluppo locale e di governance si è rivelata una metodologia positiva. Tenuto conto dei risultati e dell'effettivo impatto che questo progetto ha riportato sul territorio, la Provincia ha inserito il Progetto “Rete di parità nello sviluppo locale” nella propria progettazione strategica di pari opportunità. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 277 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Tutte le informazioni e le notizie utili alla Rete vengono diffuse attraverso il sito internet del progetto www.retediparita.it, utile strumento al servizio dei/delle partecipanti della Rete anche per condividere le esperienze sviluppate all’interno di ciascun patto territoriale. Il 2 novembre 2005, inoltre, vi è stata la presentazione del Progetto Interregionale “Integrare le Pari Opportunità nella formazione e nel lavoro”. Questo progetto, nato su impulso della Regione Piemonte e sviluppatosi attraverso il confronto e la cooperazione con diverse Regioni e Province Autonome, è volto all'individuazione di un modello di intervento efficace per strutturare in modo corretto i contenuti dei moduli Pari opportunità previsti all'interno della formazione professionale. I partner del progetto sono: la Regione Piemonte come ente capofila, la Regione Toscana, la Regione Lazio, la Regione Sardegna, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Marche, la Regione autonoma Valle d'Aosta, con il coinvolgimento del Dipartimento di Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. 8 MARZO – PROTAGONISTE SEMPRE Anche ripensare la Festa delle Donne può diventare un modo per fare politiche di pari opportunità. Al motto “protagoniste sempre non solo per un giorno”, la Provincia di Torino ha trasformato l’8 marzo da semplice cerimonia di memoria a nuovo modo di comprendere il ruolo della donna. Nell’anno 2004, il mese di marzo si è tinto di rosa e la Festa è tornata nelle piazze di Torino e Provincia, in quei luoghi di transito e di vita collettiva in cui oggi è ancora possibile riflettere rispetto alle responsabilità, private e sociali, delle donne, sulle loro capacità di portare la sensibilità femminile all'interno della politica, del commercio, dell'impegno civile. Le iniziative hanno coinvolto, in alcuni casi per tutto il mese di marzo 2004, anche le piazze e i luoghi di incontro dei Comuni Beinasco, Chivasso, Collegno, Condove, Gassino Torinese, Moncalieri, Oulx, Ivrea, Pinerolo, Rivalta e Rivoli, in un susseguirsi di mostre, concerti, convegni e momenti di incontro e scambio di esperienze e conoscenze interculturali e intergenerazionali. Nel 2005 invece, partendo dalle considerazioni che è nell’autonomia economica che la donna trova la propria emancipazione e che nel lavoro delle donne vengono ricomprese, da sempre, le attività di cura è stato scelto il tema “I lavori delle donne”. Nella giornata del 6 marzo, il cortile del Maglio ed il Laboratorio del Sermig in Piazza Borgo Dora 61 hanno accolto occasioni di confronto, scambio, incontro e visibilità di quanto il Comune e la Provincia di Torino e le realtà associative territoriali esprimano in termini di progettualità e impegno per la promozione di azioni volte a realizzare in concreto, nella quotidianità, condizioni di pari opportunità nel lavoro tra donne e uomini. Sul territorio provinciale inoltre si sono svolte molte iniziative analoghe, realizzate con il contributo della Provincia di Torino, in particolar modo nei comuni di Alpignano, Bricherasio, Castellamonte, Collegno, Giaveno, Ivrea, Moncalieri, OrioCanavese, Pecetto, Pianezza, Pinerolo, Rivalta, Sant’Antonino di Susa, San Sebastiano Po e Torre Pellice . Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 278 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale IL PIANO DI AZIONI POSITIVE Con l’approvazione nel 2003 del “Piano d’Azioni Positive della Provincia di Torino” la Provincia ha voluto dare un forte segnale del suo impegno nella direzione della rimozione di quegli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di condizioni paritarie nel lavoro tra uomini e donne all’interno dell’Amministrazione. Il Piano di Azioni Positive della Provincia di Torino si inserisce all'interno di una strategia già radicata nell’Amministrazione provinciale per arricchirla di nuove iniziative, che, promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di elementi di “flessibilità conciliativa” e di organizzazione innovativa del lavoro, operi per il miglioramento della qualità del lavoro e di vita delle lavoratrici: l’attenzione si rivolge a misure di sostegno per interventi a favore della conciliazione, della valorizzazione professionale e della promozione di carriera delle donne, promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di interventi innovativi di organizzazione del lavoro (job sharing, part time, telelavoro, servizi di conciliazione) e di forme di facilitazione (come, ad esempio, il car sharing). L’impegno promosso dalla Provincia di Torino attraverso il Piano di Azioni Positive intende andare al di là di formali dichiarazioni di intenti, attivando iniziative concrete, di tipo integrato, anche sperimentali, che siano in grado di produrre effetti significativi a favore delle lavoratrici dell’Ente e, insieme, attuando una forte azione di sensibilizzazione di tutto il personale, compresa la componente maschile, nonché promuovendo verso l’esterno l’immagine di un Ente attento alle politiche di genere e che le assume come valore nella propria pianificazione strategica. Il Piano di Azioni Positive, di durata triennale, propone una serie di iniziative, da realizzarsi sotto il coordinamento dell’Assessore alle Pari Opportunità e il controllo del Comitato Pari Opportunità della Provincia: 1. Realizzare una lettura di genere della composizione del personale della Provincia di Torino 2. Definire indicatori di valutazione 3. Determinare un sistema di adozione, monitoraggio e valutazione del tasso di incremento di gender mainstreaming nelle politiche dell'ente e nei suoi strumenti di programmazione (Pianificazione Strategica, Relazione Previsionale Programmatica, Piano di Sostenibilità Ambientale, Documento di Pianificazione Territoriale, ecc.) 4. Identificare azioni di sperimentazione/applicazione del Piano di Azioni Positive 5. Fissare un modello di trasferibilità del Piano di Azioni Positive al fine di renderlo disponibile per gli altri enti locali 6. Realizzare un opuscolo di informazione da diffondere tra i/le dipendenti dell'ente FRIENDLY, ESEMPIO DI CONCILIAZIONE Il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, finanziato sul FSE 2000-2006 Obiettivo 3 Misura E1 del Programma operativo Regionale della Regione Piemonte, si è concluso nel maggio 2004 e aveva come obiettivo quello di promuovere la cultura di pari opportunità e di diffondere le buone prassi che migliorano il contesto lavorativo per le lavoratrici della Provincia. Del resto passa anche da qui la possibilità di realizzare una vera conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, premessa indispensabile per favorire realmente la progressione di carriera delle donne che lavorano. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 279 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il progetto Friendly è consistito, inizialmente, in un’indagine attraverso la quale si è fatta opera di sensibilizzazione dei temi delle pari opportunità e si è, al contempo, raccolto informazioni sulle esigenze dei/delle dipendenti dell’ente in materia di conciliazione. Da qui si sono tratte anche riflessioni sulle possibili forme flessibili degli orari e degli spazi di lavoro e sui servizi di conciliazione (come ad esempio l’asilo aziendale). Attraverso il progetto Friendly, si sono così anche realizzate alcune azioni che erano previste nel Piano di Azioni Positive della Provincia . Nell’ottobre del 2005 la Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha finanziato il progetto Friendly2 che introduce la sperimentazione di formule organizzative che, attraverso l’integrazione di diversi strumenti di flessibilità, siano in grado di rispondere in modo adeguato e “flessibile” alle specifiche esigenze di conciliazione delle/dei dipendenti della provincia. COORDINAMENTO CITTADINO DONNE VITTIME DI VIOLENZA L’obiettivo ancora una volta è quello di creare sinergie e sviluppare una vera conoscenza del fenomeno che vede le donne e i bambini vittime di violenza. Promosso dal Comune di Torino, il Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza coinvolge la Provincia di Torino insieme ad altri enti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, per armonizzare gli interventi sul territorio. Il Coordinamento si impegna a garantire una continuità di rapporto con l’Amministrazione Provinciale, Regionale e Nazionale, nonché gli organismi europei ed internazionali e a collaborare con tutte le realtà del territorio metropolitano, regionale, nazionale ed europeo. ACCORDO DI COOPERAZIONE IN NOME DEI DIRITTI Nell’aprile 2004 la Provincia di Torino ha approvato l’adesione dell’Accordo di Cooperazione tra istituzioni, enti e organizzazioni per diffondere una cultura della conoscenza e del rispetto dei diritti delle donne e delle bambine. L’Accordo trae ispirazione dalla campagna mondiale promossa dall’Associazione Amnesty International "Mai più violenza sulle donne" per fermare la violenza e dar voce a tutte quelle donne, i cui diritti sono stati violati in carcere, nei centri di detenzione, nelle loro case, all'interno della loro comunità o nei posti di lavoro. Grazie all’Accordo è nato un tavolo di lavoro e confronto permanente del Piemonte su questi temi. UNA RETE TRA PROVINCE E COMUNI La Provincia di Torino ha siglato un Protocollo d’Intesa promosso dalle Province di Genova, Siena e Modena per sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le risorse femminili, per confrontare le pratiche di bilancio di genere. Ancora una volta la strada è quella della rete e del lavoro di cooperazione tra amministrazioni pubbliche, province e comuni. L’obiettivo rimane sempre quello di realizzare nei fatti le pari opportunità e l'uguaglianza sostanziale fra uomini e donne, attraverso la valorizzazione della differenza di genere, la formazione e l’orientamento, il rafforzamento del luogo, counseling. Il Protocollo, siglato dalla Provincia di Torino nel 2004, va nella stessa direzione della nuova programmazione FSE 2000/2006 che ha introdotto una Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 280 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale profonda innovazione in tema di pari opportunità. Con questo Protocollo d’Intesa e la rete di pubbliche amministrazioni che ne consegue, si tenta di non disperdere energie e di consolidare le esperienze in atto, creando occasioni di scambio di informazioni e di buone prassi. CITTÀ IN TEMPO Città in tempo è un progetto della Provincia di Torino che ha l’obiettivo, per la prima volta in Italia, di coordinare i Piani e gli interventi che riguardano le tematiche dei tempi e degli orari urbani espressi da un gruppo di comuni che hanno deciso di coordinarsi, costituendo così una rete e dando vita ad un territorio definito anche sulla base della comunicazione. Sul piano della gestione, si è trattato dunque di adattare gli strumenti, ormai largamente sperimentati nelle esperienze dei Piani degli orari urbani, a uno spazio di intervento e di decisione differente. Sullo sfondo del progetto rimane l’ambizione di migliorare la qualità della vita, attraverso la qualità dei servizi e la loro reale accessibilità (ovvero, orari urbani flessibili e più vicini ai tempi delle famiglie). I più recenti sviluppi di questo percorso evolutivo hanno visto, nel corso dell’anno 2005, lo sviluppo di attività formative per un apposito gruppo di lavoro formato da funzionari provinciali e da rappresentanti delle amministrazioni comunali; scopo di tali attività è stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie alla predisposizione di progetti complessi che richiedono capacità decisionali strategiche I progetti, nati all’interno del gruppo di lavoro costituito dalla Provincia di Torino e dai Comuni di Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria, e sostanziato dalla lettera d’intesa sottoscritta nel mese di dicembre, sono da intendersi quali prime azioni sperimentali di coordinamento e cooperazione. Si tratta dei risultati di una prima fase comune di lavoro alla quale si intende dare seguito attraverso nuove azioni di coordinamento e collaborazione che abbiano ad oggetto materie di “area vasta” quali ad es. i trasporti, la Scuola, la cultura etc, etc. COORDINAMENTO PROVINCIALE BANCHE DEL TEMPO Il Tempo depositato in Banca La Banca del Tempo è un "istituto di credito" molto particolare, dove non si deposita denaro bensì tempo e disponibilità. È un luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e dell'offerta di tempo, come regolatore di nuovi sistemi di reciprocità, considerando questa come una forma di aiuto tra soggetti paritari. I soci della Banca attuano uno scambio reciproco di prestazioni e di tempo offrendo ciò che sono in grado di fare e ricevendo ciò di cui hanno bisogno. Si tratta di una forma di collaborazione, e non di volontariato, con la quale ci si aiuta ad affrontare anche le incombenze e gli impegni della vita quotidiana e familiare. In breve chi, ad esempio, sa suonare il pianoforte può offrire due ore di lezione in cambio di altrettante ore di piccoli aiuti domestici. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 281 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L'esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto inizio nel dicembre del 1996, allo scopo di promuovere, informare e coordinare le esperienze di Banca del Tempo presenti sul territorio provinciale. Questo progetto ha vinto la III^ edizione (9 maggio 2000) del Premio "100 progetti al Servizio del Cittadino" promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica. Da allora si è registrato un incremento significativo delle Banche del Tempo in provincia: si è passati infatti dalle 5 iniziali del 1997 alle 15 del 2004. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l'avvio delle prime esperienze di confronto tra banche del tempo italiane e quelle estere, in particolare con quelle europee. Nel corso del 2004 grazie ad un finanziamento regionale è stato realizzato anche il progetto “tempoinlinea” che prevede la realizzazione di un sistema informatico in grado di connettere i saperi offerti e/o richiesti dai vari associati delle BdT del territorio provinciale e favorire, di conseguenza, una miglior integrazione tra le Banche del Tempo esistenti. Maggiori informazioni all'indirizzo www.tempoinlinea.it La struttura tecnica operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei tempi è l’Ufficio Tempo, istituito nel 1997, con compiti di segreteria e di coordinamento delle diverse iniziative sulle Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la struttura tecnico operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica dei tempi promosse dalla Provincia. Nel corso del 2005, inoltre, si è tenuto il Convegno Nazionale “Banche del Tempo” PROGETTO DIAMOCI DA FARE Nel 2005 è stato intrapreso il progetto intitolato “Diamoci da Fare” nell’ambito delle “Azioni integrate per l’educazione alla reciprocità e alla condivisione delle responsabilità familiari nella Provincia di Torino”, volto alla promozione della condivisione e reciprocità del lavoro domestico e di cura all’interno della famiglia, che propone un modello educativo gender sensitive rivolto agli studenti delle scuole. Tale progetto, della durata di quattro anni, prevede attività di informazione e sensibilizzazione sulla reciprocità e condivisione del lavoro di cura tra donne e uomini e la sperimentazione e monitoraggio del modello educativo incentrato sull’equa distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini. Per la sua realizzazione è previsto lo svolgimento dei seguenti moduli: Modulo 1: Dotare l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provinciali di una linea di attività, dedicata alle questioni relative alla reciprocità e condivisione del lavoro domestico e di cura. Modulo 2: Promuovere un approccio critico e costruttivo riguardo al ruolo tradizionalmente attribuito alle donne, al fine di fare emergere le criticità e le incongruenze del modello tradizionale rispetto alle attuali condizioni socio economiche di uomini e donne attraverso la progettazione e l’avvio del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole individuate. Modulo 3: Informare e sensibilizzare la popolazione sulla necessaria reciprocità e condivisione del lavoro di cura fra donne e uomini. Continuazione del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole individuate ( sperimentazione di un modello Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 282 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale educativo, all’interno di un plesso scolastico predefinito coinvolgendo insegnanti, famiglie e alunni). Modulo 4: Sperimentare e monitorare un modello educativo che promuova l’equa distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini; Modulo 5: Trasferire le metodologie e diffondere i risultati per diventare punto di riferimento pilota anche per le altre Province del Piemonte SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL VOTO ALLE DONNE La Provincia di Torino ha deciso di fare delle celebrazioni del sessantesimo anniversario del primo voto femminile il fulcro di una strategia di empowerment della cultura di parità. In questa logica e’ stato realizzato un ciclo di incontri denominato “un genere di parole” dedicato alla presentazione di esperienze, ricerche, studi, creazioni artistiche in un’ottica di genere. Nel 2005 e’ stato realizzato l’incontro di apertura: “Madre italiana, duecento anni di stereotipi”, con Marina D’Amelia, Tilde Giani, Stefanella Campana. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 283 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLE : POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA' dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 0,00 117.468,54 40.000,00 85.160,00 6.000,00 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 49.741,87 195.743,26 risparmi di gestione 145.460,20 12.950,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite 397.830,61 254.693,26 Destinazione impieghi 2004 2005 311.188,74 75.512,26 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 86.641,87 176.231,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente 0,00 2.950,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 0,00 0,00 Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 397.830,61 254.693,26 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 284 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.3 LE POLITICHE PER LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI L’impegno della Provincia nel settore culturale si è sviluppato nel corso del biennio nella direzione di uno stimolo per la crescita del territorio e finalizzando gli interventi alla creazione di un sistema culturale forte, in grado di dialogare costruttivamente con l’area torinese e con l’istituzione comunale con la consapevolezza che investire nella cultura significa oggi anche stimolare lo sviluppo locale. Le linee di intervento che hanno caratterizzato la politica culturale provinciale hanno compreso diverse attività relative alle arti visive ed espositive, al patrimonio linguistico, alle attività musicali, teatrali, cinematografiche, fotografiche, alla danza con i relativi festival e rassegne; all’educazione permanente. Sullo sfondo rimangono 6 principi cardini: Il recupero delle identità locali e la valorizzazione della cultura materiale, che comprende le iniziative quali gli ecomusei ma anche il patrimonio linguistico e le tradizioni presenti sul territorio La valorizzazione della cultura tecnico-scientifica finalizzata alla divulgazione e comunicazione nel campo scientifico e tecnologico Il coordinamento delle attività dello spettacolo ed espositive e la stesura di piani di intervento La partecipazione a gradi eventi e istituzioni culturali torinesi al fine di diffonderli maggiormente in tutto il territorio La gestione della Biblioteca Storica Il recupero e la valorizzazione dei beni e del patrimonio provinciale Nel 2004-05 la Provincia di Torino ha realizzato una serie di iniziative, rivolte in particolare al sostegno di - - attività di educazione permanente musica popolare tramite corsi di orientamento musicale di tipo corale, strumentale, bandistico e teorico attività culturali a carattere locale Fondazioni di particolare interesse culturale presenti sul territorio Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice: Liliana Vogliano BIBLIOTECA STORICA La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "G. Grosso" nel corso del 2005 ha incrementato le proprie raccolte bibliografiche di 1.665 unità librarie tra libri, opuscoli, cinquecentine, carte geografiche, tesi di laurea, periodici, manoscritti. A proposito di questi ultimi va evidenziato l’acquisto di quella parte del fondo archivistico ancora mancante del “Fondo Lange” (complessivamente 37 lotti di carte d’archivio). Per quanto riguarda le operazioni di catalogazione del materiale bibliografico, sono state elaborate circa 80.000 schede, con inserimento di tutti i dati in SBN. Nel computo di queste schede rientrano anche quelle effettuate dalla Cooperativa Biblion di Torino, incaricata del Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 285 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale caricamento on-line dei cataloghi bibliografici pregressi della Biblioteca Storica della Provincia di Torino. Nel corso del 2005 la Biblioteca è stata frequentata da n. 1.590 lettori, per 4.295 consultazioni. Qui di seguito si riportano le principali attività svolte nel corso del biennio considerato: - Sono state interrotte le pubblicazioni della collana “Percorsi : Rassegna della Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte" a causa di una drastica riduzione del budget finanziario - E' stato ultimato il progetto-schedatura relativo alla conversione on line del materiale bibliografico del fondo librario "Carlo Ignazio Giulio" fino alla concorrenza di Euro 43.442,00 con una integrazione di euro 3000,00 per la catalogazione di 256 ulteriori opere rinvenute nel fondo Giulio-Falconieri. A fronte di uno stanziamento di Euro 36.000,00 nel settore dell'antiquariato vanno segnalati i seguenti acquisti: MANOSCRITTI CINQUECENTINE TESI DI LAUREA CARTEGGI ARCHIVI ACQUISTI LIBRARI MEMORIE della vita di Madama Reale dopo la sua reggenza. Ms del sec. XVIII TENIVELLI, Carlo – Della storia siciliana di Carlo Tenivelli. Ms: Torino, 1754 – Moncalieri, 1797 BANDELLO, Matteo – XVIII histoires tragiques extraictes des oeuvres italiennes de Bandel… Turin, César Farine, 1582 47 TESI DI LAUREA provenienti dalla Biblioteca Patetta di Torino di argomento storico-giuridoco su feudi, statuti, comunità medievali CITTA’ di Cavour – guerra dei 30 nni (1630) : Corpus di 49 lettere autografe di Carlo Emanuele I°, Vittorio Amedeo I° e Maurizio di Savoia ( anno 1630) CORRISPONDENZA MARINO PARENTI – ALBERTO TALLONE : 16 documenti cartacei manoscritti e dattiloscritti con buste postali, anni 19491951 ARCHIVIO AUGUSTA LANGE. INTEGRAZIONE DELLE CARTE DELL’Archivio Lange, già conservate presso i locali della Biblioteca : - resoconti di cause giuridiche - atti giudiziari - fascicoli manoscritti vari relativi alle famiglie Donnas, Della Rovere, Malpassuti e inerenti le località Santa Maria di Pinerolo, Valperga di Mazzé, Piossasco, Voliera, Bibiana e il Pinerolese Per complessivi 37 lotti. Le risorse finanziarie per gli acquisti di materiale librario sono state così articolate : E. 6.000,00 per abbonamenti a periodici e acquisti, tramite fondo economale, spese minute e urgenti. E. 30.000,00 per acquisto di opere di antiquariato (Progetto Strategico) La rete degli ecomusei. La Provincia di Torino ha deciso di dedicare ampio spazio all’arte e alla fotografia. Il recupero delle identità locale appare a tutti gli effetti come fonte di Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 286 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale riconoscibilità e potenzialità economica e la valorizzazione della cultura materiale. In collaborazione con il Politecnico sono state sostenute una serie di ricerche per il recupero storico e architettonico della cultura produttiva torinese. Oggi si contano 25 ecomusei e 70 musei locali (tutti i cataloghi sono disponibili sul web). GLI ECOMUSEI La Provincia di Torino ha avviato nel 1995 il Progetto Cultura Materiale volto alla creazione di una rete ecomuseale che fa cardine sul riconoscimento di una comunità con il proprio territorio. Gli ecomusei del territorio provinciale sono stati recentemente raggruppati, in ottica di una più efficace comunicazione esterna, in itinerari tematici fruibili come proposte turistico-culturali e si articola nelle seguenti filiere tematiche: La via del tessile (7 ecomusei); Memorie di acqua e di terra (9 ecomusei); Suolo e sottosuolo (9 ecomusei); Il tempo dell'industria (5 ecomusei). A completare la rete, partecipano i musei demo-etno-antropologici che testimoniano le attività contadine e montanare del periodo preindustriale (10 musei valdesi, 40 musei tematici, 18 musei etnografici). L’aspetto della didattica è curato in modo particolare, con seminari, laboratori, quaderni tematici. L’impegno e l’esperienza della Provincia di Torino sono stati riconosciuti con la certificazione di qualità “Herity” per la rete ecomuseale. Progetto Science Center. Il Progetto ha come obiettivo la creazione di uno spazio che non costituisca solo un luogo di raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della tecnica, ma che sia anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza torinese con il futuro della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione scientifica. Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul territorio, è stato aperto uno Science Center che si propone di raggiungere tre ordini di obiettivi: - favorire una maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e cittadinanza rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento caratterizzante e funzionale alla promozione del territorio delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e territorio La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, ha determinato un diverso modo di porsi nei confronti del visitatore, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto della rappresentazione scientifica. Si è sviluppato un principio di interattività con l'obiettivo di stimolare la curiosità del visitatore, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi per la conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni obbligatoriamente sequenziali. Festival delle province. Questa rassegna, giunta ormai alla IV edizione, è una manifestazione annuale di cultura popolare che unisce la ricerca delle tradizioni più autentiche del territorio. Le province coinvolte sono, oltre a quella di Torino, Cuneo, Modena, Perugia, Rieti e Nuoro. Nel 2004 ha avuto luogo tra luglio e settembre I testimoni della cultura popolare. Incroci. La Provincia, rivisitando le tradizioni locali, ha tentato di avvicinare una maggiore quota della popolazione al teatro, un’espressione culturale ancora di carattere troppo elitario. Da cinque anni ha luogo Incroci, una rassegna teatrale nata dalla collaborazione fra la Provincia di Torino, le Compagnie teatrali ed i Comuni, che coniuga l’intento di portare il teatro sul territorio Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 287 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale con quello della valorizzazione dei piccoli centri storici, in un percorso di promozione culturale, di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico, naturale e architettonico del territorio. Nel 2005 la Rassegna ha visto la partecipazione di 31 Comuni. Eco e Narciso. Cultura Materiale/Letteratura. Nell’ambito del Progetto Cultura Materiale, la Provincia di Torino ha promosso l’iniziativa “Eco e Narciso” per mettere a confronto il territorio, attraverso i suoi Ecomusei e Musei, con le discipline artistiche, intese come filtri di interrogazione. Dopo l’incontro con diciotto artisti nel 2003 e quello con dodici fotografi nel 2004, la terza tappa di “Eco e Narciso” è stata affidata alla Letteratura. Quattordici scrittori per altrettante aree del territorio della Provincia di Torino ai quali è stato chiesto di abitare il territorio, il suo paesaggio, la memoria conservata nei musei, la dimensione quotidiana del rapporto con i residenti. Dalle zone di pianura intorno a Torino alla collina torinese, dalle valli (Pellice, Germanasca, Chisone, Susa, Cenischia, Lanzo, Orco e Soana, Chiusella) a Ivrea e l’Eporediese, ogni autore, a seconda della sua lettura del territorio, ha potuto concentrare il proprio sguardo su dettagli presenti nella zona o lanciarlo a comprendere l’intera macroarea, o percorrenze più vaste. Il mosaico che ora viene ricomposto nell’antologia è di notevole interesse, perché la singolarità di ciascuna voce d'autore viene mantenuta, nel pieno rispetto del progetto comune, arricchendo così la nostra visione del territorio e delle Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice: Rossana Capra sue molte anime. Eco e Narciso. Laboratorio artistico permanente. Si tratta di un progetto promosso dalla Provincia di Torino nel 2003 per favorire l’intervento della sensibilità artistica nei processi di analisi, sviluppo e trasformazione del territorio. Il Laboratorio Artistico Permanente è stato avviato nel 2004 attraverso un workshop rivolto a tutti i Comuni della provincia di Torino al fine di diffondere tale attitudine alle amministrazioni locali e condividere azioni processuali e partecipate di intervento sul territorio, accompagnandole con il lavoro di mediatori. Dopo il primo momento di conoscenza e di presa di coscienza delle potenzialità dell’intervento artistico, sono state numerose le candidature dei comuni interessati al progetto. In questa prima fase è stato necessario compiere una scelta fra le molte richieste e selezionare le prime realtà con le quali avviare l'attività. La scelta è stata effettuata prima sulla base della documentazione prodotta dalle amministrazioni sui progetti avviati in campo ambientale, culturale, turistico e urbanistico sul possibile coinvolgimento di associazioni e di risorse umane e finanziarie e poi in base alla possibilità di sviluppare gli interventi processualmente e con autonomia. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 288 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Chantar Natal e l’uvern 2004. La Provincia ha patrocinato l’iniziativa Chantar Natal e l’uvèrn 2004, promossa dal Comune di Oulx e dalla Ch’ambra d’òc che si inserisce nell’ambito delle iniziative finalizzate alla valorizzazione delle minoranze linguistiche. In particolare, l’evento era finalizzato a promuovere la presenza della lingua e della cultura occitana nelle cerimonie e manifestazioni che accompagneranno i Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006. Articolata fra Torino capitale regionale e la Valle di Susa, occitana e franco-provenzale, la rassegna Canti di Natale e dell'Inverno nelle Valli Olimpiche Occitane ha mostrato artisti e nuove creazioni del paese d'oc sul tema del Natale, dell'Inverno e della Neve, per ricordare che i principi olimpici affermati dal barone de Coubertin sono valori indispensabili al progresso umano e ricalcano le parole chiave della poesia trobadorica (jovent, jòi, paratge, pretz e larguessa). Interreg III A - Memoria delle Alpi. La memoria è fragile, non oggettiva e mutabile. La memoria collettiva è ancora meno resistente, confusa da giudizi, interpretazioni soggettive, mutamenti sociali. Ancora più arduo e difficoltoso è riuscire a comprendere e conservare la memoria collettiva di un area geografica di frontiera, vissuta e attraversata da diversi popoli, piegata e divisa dalle guerre. Il progetto Interreg La Memoria delle Alpi si è mosso dal 2000 ad oggi in questo delicato spazio, proponendosi come obiettivo quello di “studiare, rappresentare e trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva riferita al territorio delle Alpi fra Italia, Francia e Svizzera, nella sua dimensione transfrontaliera”. L’iniziativa comunitaria ha interessato la frontiera interna all'Unione Europea coinvolgendo molti territori ed enti ai più differenti livelli: le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, le Province di Torino, Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Imperia, Verbano Cusio Ossola, le comunità montane Valsesia, Valsessera, Valle Ossola, diversi Comuni valdostani, il CIE Piemonte e altre quattordici realtà istituzionali o universitarie in Francia e Svizzera. La Provincia di Torino dal 1995 lavora - con il Progetto Cultura Materiale - allo sviluppo e alla promozione della memoria territoriale tenuta viva e diffusa dagli ecomusei e dai musei demoetno-antropologici. Una rete composta da cento realtà che raccontano il territorio provinciale, la vita delle sue genti e la storia che lo ha segnato; ecomusei e musei che narrano di donne e uomini, contadini, minatori, lavoratori ma anche di industrie, sentieri e dei luoghi della resistenza. Partendo dagli ecomusei dedicati alla resistenza di Coazze, Colle del Lys, Val Pellice e Torino – luoghi dove la memoria soggettiva di partigiani e abitanti delle valli diviene memoria collettiva condivisa dai visitatori degli ecomusei – la Provincia di Torino ha agito nel contesto dell’Interreg creando un sistema di cinque “centri rete”, luoghi di studio e diffusione dei saperi sulla resistenza. Ecomusei e centri rete diventano così un grande “museo diffuso” dove le differenti memorie della guerra e della resistenza, da quelle più storiche a quelle più soggettive, diventano bene comune a disposizione del territorio. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 289 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Istituti culturali La Provincia di Torino sostiene tradizionalmente Enti e Associazioni locali che svolgono da anni attività in campo culturale e che, per livello di prestigio e continuità di iniziativa, possono essere considerati punti di riferimento nel settore della cultura. L'intervento del Servizio Programmazione e Gestione Beni e Attività Culturali si è espresso in contributi intesi sia come partecipazione a singole iniziative, per le quali si è provveduto con appositi provvedimenti, sia come sostegno a tutta l'attività che annualmente questi Enti e queste Associazioni svolgono con vasto e qualificato consenso della Provincia. Gli Enti partecipati operano con continuità e con elevato livello scientifico in ambito territoriale per la promozione di attività educative e culturali; l'Amministrazione Provinciale da anni cerca di cogliere le opportunità operative degli Istituti culturali presenti in questo prospetto intervenendo finanziariamente su progetti specifici, in modo tale da svolgere un ruolo da protagonista nell'evoluzione degli stessi sia sotto il profilo partecipativo-decisionale che quello organizzativostrutturale in modo tale da essere essa stessa soggetto d'intervento in ambiti sostanzialmente complessi quale la cultura. LE MINORANZE LINGUISTICHE FrancoProvenzale e il Francese IN PROVINCIA DI TORINO - l'Occitano, il La Provincia ha avviato un progetto per lo studio delle minoranze linguistiche storiche che sostiene le iniziative culturali realizzate da comuni, comunità montane e associazioni, partecipando a progetti con Enti, Fondazioni e Istituti culturali. I comuni interessati dalla Langue d'Oc o Occitano sono 35, quelli interessati dalla lingua franco-provenzale sono 43 e quelli interessati anche dal Francese 19. Il CE.S.DO.ME.O. - Centro Studi Documentazione Memoria Orale - nasce nel 2004 sotto l'egida della Provincia di Torino, con le Comunità Montane Alta e Bassa Valle Susa, l'Università di Torino e il Comune di Giaglione e ha come suo principale scopo quello di sopperire alle carenze della memoria collettiva raccogliendo, ordinando, archiviando e rendendo disponibile anche alle future generazioni ogni aspetto della memoria orale delle tre comunità alloglotte galloromanze della provincia di Torino, vale a dire le parlate francoprovenzale , occitana, francese. A questo proposito il Centro si prefigge di - operare ricerche bibliografiche volte alla creazione di una biblioteca specialistica, - organizzare e promuovere campagne di raccolta di testimonianze - orali e scritte - in tutto il territorio interessato - inventariare e trascrivere tali testimonianze, di raccogliere e ordinare tutto il materiale documentario quale testimonianze orali, testi scritti, immagini e fotografie, ecc. e - archiviarlo in forma digitale al fine di preservare tali documenti dal deterioramento e di renderli fruibili in modo diretto e sicuro; - sviluppare e sostenere attività che, attraverso i contatti e i confronti tra le diverse culture, ne promuovano la consapevolezza e favoriscano gli scambi e i reciproci arricchimenti. Le Carnaval de Champlas du Col. La Provincia ha patrocinato - tra i diversi interventi sulle Minoranze Linguistiche - la rievocazione storica de “Le Carnaval de Champlas du Col”. La popolazione di Champlas du Col si è riappropriata del proprio Carnevale storico, che dal 1947 non veniva più ripetuto. La manifestazione, di particolare carattere storico-culturale, ha come scopo principale la rivisitazione storica del Grand Carnaval de Champlas, in funzione della più ampia rappresentazione nel momento olimpico del febbraio 2006. Il corteo delle Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 290 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale maschere si compone di 17 personaggi: il Carnevale, la Figlia del Carnevale, due Vecchi, una Vecchia, la Quaresima, due Arlecchini, due Medici che ricoprono anche il ruolo di Avvocati, due Carabinieri, la Doppia, la Cantiniera, il Giudice e il Suonatore di Fisarmonica; nell’edizione 2005 è stato inserito il personaggio del Narratore che ha il compito di illustrare le scene del processo, recitate in parte in occitano alpino e in parte in francese. La manifestazione è stata realizzata secondo la tradizione, i costumi sono stati costruiti in base alla documentazione fotografica esistente e a testimonianze locali e sono stati realizzati dalle donne del paese, come un tempo. Le quattro scene del Carnevale sono state rielaborate sulla base di vecchi manoscritti, rintracciati negli archivi personali di famiglia di Champlas. La Chanson du Carnaval è stata recuperata dall’antica tradizione popolare, la musica è stata trascritta, in seguito alla registrazione del canto orale di chi la conosceva. Organalia. Si tratta di una rassegna di artisti internazionali che si esibiscono su organi storici sul territorio della provincia di Torino. L'edizione 2004 di Organalia si è sviluppata con 25 concerti, 4 in più dell’anno precedente. La formula itinerante ha voluto favorire la partecipazione del pubblico: i concerti, infatti, sono stati organizzati in località l'una vicina all'altra. L’edizione 2005 è stata dedicata a Marco Enrico Bossi, compositore, organista e didatta, nell’80° della morte; la rassegna si è svolta con 21 concerti realizzati in altrettanti Comuni e hanno interessato tutte le diocesi presenti sul territorio provinciale (Torino, Susa, Pinerolo, Ivrea, Asti e Casale Monferrato). Numerose sono state le novità riguardanti le proposte concertistiche che non si sono limitate al solo uso dell’organo ma hanno visto questo strumento abbinato al coro, flauto dolce, voce e arpa. Complessivamente il pubblico ha raggiunto le 3.000 presenze. Arte in laboratorio. L’iniziativa ha previsto per l’anno 2004 l’organizzazione di laboratori didattici rivolti a 60 studenti delle scuole orafe di Torino e 10 artisti del territorio piemontese ed è stata promossa in collaborazione con artisti e mostre d’arte applicate. Non è stata ripetuta nel 2005. AFFLUENZA ALLE MANIFESTAZIONI Può essere utile riportare le cifre relative alla presenza di pubblico alle manifestazioni organizzate dalla Provincia (o alle quali ha comunque preso parte in modo attivo) per valutare il loro successo: Festival delle province (8mila nel 2004 e 9mila nel 2005) Eco e Narciso (7mila nel 2004 e 8mila nel 2005) Incroci (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005) Spettacoli occitani (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005) Arte in laboratorio (mille nel 2004) Abbazia della Novalesa. La Provincia ha contribuito finanziariamente al ripristino dell’organo Catarinozzi (che risale al 1690 circa) donato dall’abbazia di Subiaco che giaceva inutilizzato da circa 20 anni e ha partecipato all’acquisto di un piccolo organo positivo per le celebrazioni quotidiane dell’Abbazia di Novalesa. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 291 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nel 2004 è stata aperta la sezione del Museo dedicata alla Vita Monastica ed al Restauro del libro e sono stati definiti percorsi di visita con la realizzazione di un grande plastico e l’attrezzatura di una sala incontri e del bookshop. E’ stato inoltre realizzato il libro Novalesa, Nuove luci sull’Abbazia e il video di Novalesa una storia d’inverno per la regia di Fredo Valla. Nel 2005 la Provincia ha investito 110.000,00 euro per il completamento dell’impianto antincendio. Nell’anno 2005 sono stati inoltre conclusi i lavori di realizzazione (iniziati nel 2004) del Museo Ferroviario attraverso le Alpi – I lotto, consistenti nel restauro e riuso funzionale del fabbricato, per un importo complessivo di euro 1.784.771,00. Nel corso del biennio in questione sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Mulino di Riva di Pinerolo per un importo complessivo di 497.849,70 Euro e sono stati approvati i seguenti progetti: - progetto di restauro conservativo dei locali delle ex Segreterie di Stato siti all’interno dell’edificio della Prefettura per un importo complessivo di Euro 110,000,00 circa; - progetto per l’adeguamento normativo per l’ottenimento del Certificato Prevenzione Incendi (II lotto di completamento) dell’edificio della Prefettura per una spesa complessiva di euro 820.000,00; - progetto di restauro dell’atrio di ingresso della Caserma Bergia per un importo complessivo di Euro 90.000,00. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 292 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 908.965,00 266.300,00 Regione Piemonte 963.165,97 879.226,10 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 5.046.048,76 3.952.585,61 risparmi di gestione 1.104.423,93 458.788,43 0,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario 750.000,00 1.500.000,00 Totale risorse acquisite 8.772.603,66 7.056.900,14 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 2.576.668,03 2.110.341,96 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 3.954.435,63 3.215.588,18 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente 1.196.000,00 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 1.045.500,00 1.700.000,00 Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 30.970,00 8.772.603,66 7.056.900,14 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 293 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.4.4 LE POLITICHE PER LA QUALITÀ DELLE STRUTTURE E DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI La messa in sicurezza delle strutture, la buona vivibilità dell’ambiente scolastico, l’idoneità delle dotazioni e degli arredi sono essenziali per garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche e amministrative. Con la legge 237/1996 e il T.U. 267/2000 gli oneri per il funzionamento di tutti gli Istituti di istruzione secondaria passano alle Province. La Provincia di Torino ha il compito di gestire e controllare il corretto funzionamento, nonché di mantenere elevato il livello di qualità degli edifici di scuole superiori posizionate sul territorio provinciale. Dei 163 edifici di scuole superiori che l’ente gestisce (77 dei quali sono situati a Torino), 88 sono in uso gratuito, 6 in locazione e 69 di proprietà97. Il numero di edifici si è mantenuto costante negli anni, tranne per quanto riguarda quelli in uso gratuito che rispetto al 2001 sono aumentati di 5 unità. L’intervento della Provincia è stato improntato ad accompagnare le scuole nel percorso verso l’effettiva autonomia e responsabilizzazione degli istituti scolastici, fornendo un supporto non solo economico e di servizio (dovuto per legge e testimoniato dal significativo sforzo finanziario), ma anche organizzativo e di coordinamento. Si è fatto fronte, come di consueto, agli aspetti problematici quali l’inserimento scolastico dei disabili e degli stranieri, l’educazione degli adulti, il riorientamento degli studenti in difficoltà. Un altro elemento di cui tener conto negli interventi di miglioramento delle strutture è la qualità dell’acustica e la riqualificazione ambientale all’interno delle aule, insieme all’isolamento dei rumori esterni. A questo aspetto viene data rilevanza nei nuovi progetti, anche grazie ai risultati della collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino. OPERE DI AMPLIAMENTO DI EDIFICI GIÀ ESISTENTI Nel corso del 2004 è stato realizzato il nuovo Auditorium nell’I.T.I. Majorana di Grugliasco ed è proseguita la costruzione degli Istituti di scuola superiore di Rivoli (il nuovo Istituto tecnico) e di Chieri. Inoltre, sono stati approvati i progetti di ampliamento di una serie di nuove strutture: - il nuovo Auditorium del Liceo Classico Porporato di Pinerolo l’ampliamento del Liceo Classico Alfieri di Torino la nuova succursale dell’I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano Nell’anno 2005 è stato approvato il progetto esecutivo della nuova Succursale I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano (di cui nel 2004 era stato approvato il progetto definitivo) che si segnala per la rilevanza sotto il profilo della sostenibilità ambientale. La struttura è stata infatti realizzata in base a criteri di architettura compatibile, con l’utilizzo di materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, in base a criteri di risparmio energetico e di comfort ambientale. Sempre nel 2005 è stato finanziato l’intervento di completamento dell’Auditorium dell’I.I.S. Majorana di Moncalieri (sede ex Marro), e sono proseguiti i lavori già finanziati negli esercizi precedenti. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 294 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEGLI EDIFICI La Provincia si è inoltre impegnata a migliorare la qualità delle strutture già presenti sul territorio, nella convinzione che la qualità dell’ambiente scolastico sia una condizione fondamentale per garantire il benessere e quindi l’efficienza per coloro che operano all’interno degli edifici scolastici. Nello specifico, gli interventi si sono concentrati in modo particolare sulla qualità acustica, sul controllo della luce naturale e artificiale, sulla verifica del comfort termico e sulla qualità dell’aria. Nel corso del 2004 gli edifici oggetto interessati a questo tipo di ristrutturazione sono stati: - la ex Caserma Fenulli a Pinerolo l’auditorium del Liceo Scientifico Porporato a Pinerolo l’auditorium del Liceo Scientifico Juvarra a Venaria l’auditorium del Liceo Scientifico Alfieri di Torino il Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea il Liceo Scientifico Carlo cattaneo a Torino l’I.I.S. Regina Margherita a Torino l’I.T.C. Vittone a Chieri La Provincia ha effettuato, sempre nel 2004 presso altri istituti anche interventi minori, riparazioni che hanno interessato in modo particolare il rifacimento di tetti e impianti, il risanamento delle facciate, la controsoffittatura dei locali. Tutti questi lavori hanno comportato spese pari a più di 11.340.000 euro. Nell’anno 2005 sono invece stati approvati 21 interventi di manutenzione straordinaria (risanamento conservativo facciate, rifacimento servizi igienici, rifacimento coperture, tinteggiature ecc) su 17 edifici scolastici, per un importo complessivo di circa 5.000.000 Euro. Si è inoltre provveduto a tutta una serie di interventi di minor entità (manutenzione aree verdi, interventi su materiali contenenti amianto, manutenzione di impianti termici, ecc.) sulla maggior parte degli edifici scolastici provinciali per un costo complessivo di circa 3.650.000 euro. Infine sono proseguiti i lavori di manutenzione già in corso o approvati negli anni precedenti con il collaudo di 59 interventi relativi a 52 edifici scolastici e, nell’ambito del programma nazionale per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed infrastrutture strategiche, è stato approvato il progetto di messa in sicurezza sismica dell’I.I.S “Porro” di Pinerolo, per un importo complessivo di Euro 1.050.000,00 (finanziato dalla Regione). Inoltre la Provincia ha approvato due progetti per interventi di adeguamento normativo presso il Centro Servizi Amministrativi del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca in Via Coazze a Torino (di cui la Provincia è proprietaria e di cui sostiene gli oneri) per un importo complessivo di circa Euro 180.000,00. CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE La Provincia fornisce alle scuole medie superiori fondi finalizzati alla manutenzione ordinaria degli edifici (riparazioni idrauliche ed elettriche, ripristini murari di piccola entità, interventi di falegname e fabbro, ecc.). A differenza del punto precedente - quando l’Ente si faceva carico direttamente della gestione delle riparazioni - in questo caso i fondi vengono trasferiti all’istituto che li chiede e che si occupa direttamente della gestione del lavoro di cui necessita. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 295 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L’ammontare della cifra da erogare alla scuola viene stabilita dalla Provincia in base ad alcuni parametri (numero di allievi, stato di vetustà dell’edificio) oltre che da specifiche richieste da parte della scuola. Nel corso del 2004 l’Ente ha erogato più di 877 mila Euro per questi progetti. Nel corso dell’anno 2005 invece l’Ente ha erogato complessivamente Euro 635 mila per questi interventi. Inoltre, l’Ente trasferisce contributi per limitati interventi di edilizia scolastica ai Comuni che hanno un numero di abitanti inferiore a 5000. I fondi erogati provengono dalla Regione. Gli interventi più comuni riguardano adeguamenti normativi per la sicurezza, il contenimento energetico o gli impianti elettrici; l’abbattimento di barriere architettoniche; il rifacimento o il risanamento di manti di copertura. Nel 2004 gli interventi complessivi sono stati 39 per una spesa di più di 1 milione di euro, e tale cifra si è raggiunta anche nel 2005. GESTIONE DELLA FORNITURA DI ARREDI SCOLASTICI E SPESE VARIE La fornitura di materiali per l’arredo delle aule (banchi, sedie, cattedre, lavagne, attaccapanni, armadi) e per l’arredo degli uffici (arredi dirigenziali e operativi) viene effettuata sulla base delle richieste che provengono alla Provincia da parte degli Istituti stessi. Dopo aver calcolato il fabbisogno globale di arredi scolastici per tutti gli Istituti e aver programmato gli acquisti per tutto l’anno, la Provincia provvede all’acquisto di tutti i materiali attraverso una gara pubblica. Compiendo tutti gli acquisti insieme, si possono raggiungere due obiettivi: in primo luogo il costo unitario del materiale diminuisce, inoltre si assicura uno standard omogeneo (anche in fatto di sicurezza e livello qualitativo) per tutto l’arredo di tutti gli edifici provinciali di scuole superiori. Inoltre la Provincia fornisce alle scuole superiori fondi per le spese telefoniche e per varie spese legate all’attività degli uffici o per acquisti di arredi speciali (anche per limitare il tempo di attesa). L’ammontare dei fondi varia in base al numero di allievi e di classi all’interno della scuola. Nel corso del biennio in questione sono stati erogati fondi straordinari per specifiche esigenze principalmente per l’integrazione delle spese di ufficio, l’acquisto di attrezzatura informatica, l’implementazione e la sostituzione di centralini telefonici. Infine, sono stati trasferiti fondi a 6 istituiti nel 2004 e ad 11 nel 2005 per le spese connesse all’uso di impianti sportivi o di laboratori esterni. Nel complesso, per tutte queste attività, la Provincia ha speso nel 2004 più di 2.762.000 euro, e tale spesa è leggermente aumentata nel corso del 2005. UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE La Provincia ha assunto l’impegno di utilizzare fonti di energia elettrica di tipo rinnovabile per rispondere alla volontà di realizzare uno sviluppo sostenibile. Nello specifico, durante l’anno 2004 sono stati realizzati fotovoltaici in tre istituti: I.T.I.S. Primo Levi di Torino, I.T.I.S. Avogadro di Torino, I.T.A. Dal masso di Pianezza. La spesa per effettuare questi interventi è stata di 450 mila euro. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 296 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCALDAMENTO Il 2004 ha rappresentato l’anno di transizione tra il vecchio contratto sul riscaldamento degli edifici scolastici (che è durato dal 1999 al 2004) e quello nuovo, denominato Servizio energia degli edifici di proprietà e competenza della Provincia di Torino e che terminerà nel 2009. In particolare, nel 2004 sono stati eseguiti 45 interventi di manutenzione riparativa degli impianti termici per una spesa di più di 253 mila euro. Nel 2005 il numero di interventi è salito a 52, per un importo complessivi di circa 110.000 euro. Inoltre, nell’ambito della pianificazione strategica della Provincia, sono previsti una serie di interventi di sezionamento degli impianti termici. Questi lavori sono finalizzati a riconfigurare l’architettura degli impianti in modo da dividerli in blocchi, per riuscire a riscaldare solo la parte di edificio che serve. Quest’opera ha come obiettivo un utilizzo più razionale delle risorse energetiche ed economico-finanziarie e – di conseguenza - un minore impatto ambientale. Questo tipo di interventi ha interessato 15 edifici scolastici per una spesa di più di 997 mila euro. È proseguito il progetto “Scuole Aperte”, per la fruizione dei locali e dei servizi delle scuole da parte delle comunità locali di Torino e di altri comuni della Provincia: la proposta è estesa dal 2003 anche al comune di Venaria. Dal 2001 la Provincia eroga i finanziamenti per gli interventi di edilizia scolastica nei Comuni fino a 5.000 abitanti: il ciclo di pubblicazione dei bandi, valutazione delle richieste ed erogazione dei finanziamenti è ormai a regime. Alcuni dati per il 2004-2005: Rapporto fra importo stanziato/impegnato e importo erogato: • alle scuole per piccola manutenzione: erogato il 100% dell’importo stanziato • ai Comuni sotto i 5000 abitanti: erogato il 100% dell’importo trasferito dalla regione • alle scuole per contributi straordinari acquisto arredi: 100% dell’importo stanziato • per acquisto arredi : 97% dell’importo stanziato Richieste di integrazione delle spese di funzionamento ordinarie: da parte del 7,2% delle Istituzioni scolastiche. Percentuale corrisposta di integrazione delle spese di funzionamento: 60% dell’importo richiesto Percentuale di finanziamento straordinario per spese di funzionamento soddisfatto: 64,26% dell’importo richiesto Richieste di intervento per blocco impianti termici: - 18% Richieste intervento per parti edificio non riscaldate: -7% Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 297 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : LA QUALITA' DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 8.000,00 Regione Piemonte 2.120.467,93 12.228.135,54 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 50.620.040,65 50.833.098,08 risparmi di gestione 663.176,67 653.393,80 0,00 0,00 22.119.463,45 7.738.795,84 proventi di vendite di beni del patrimonio ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 75.523.148,70 71.461.423,26 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 20.812.840,76 30.927.261,76 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 30.340.896,46 30.829.034,47 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 22.949.555,17 8.384.446,89 1.419.856,31 1.320.680,14 75.523.148,70 71.461.423,26 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 298 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.5 LA PROVINCIA E LE SUE MODALITÀ DI INTERVENTO (Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Giuliano di Bello) 3.5.1 L’INNOVAZIONE DELLE MODALITÀ DI INTERVENTO ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE La Provincia di Torino ha realizzato nel corso del biennio 2004-2005 una serie di attività che rientrano nell’ambito della comunicazione in tutte le sue molteplici declinazioni; in tale modo, si è adeguata alla Legge 150 del 2000 sulla Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni. In primo luogo ha redatto il Piano di Comunicazione, un documento che contiene la pianificazione delle attività di comunicazione e delle tempistiche previste. Inoltre, ha progettato una serie di campagne di comunicazione al fine di informare in modo diretto i cittadini di alcune iniziative; quelle più rilevanti sono state quelle relative a “Città d’arte a Porte aperte”, Fiera del Libro 200”, COMPA 2004 per quanto riguarda il 2004. Nell’anno successivo, sono state programmate le campagne sull’evento Olimpico, sulle targhe alterne, sul riciclo e recupero rifiuti, sull’energia, sulla Fiera del Libro. Sempre con le suddette finalità, si è occupata della gestione e della realizzazione dei prodotti editoriali tipografici e della realizzazione di prodotti multimediali. La comunicazione accompagna e supporta ogni manifestazione e attività espositiva promossa dall’Ente; tra le altre iniziative, vengono redatti comunicati stampa (800-1000 all’anno) che informano i cittadini sulle attività della Provincia di Torino. Inoltre, viene redatta regolarmente la Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 299 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale rassegna stampa al fine di monitorare le notizie che vengono pubblicate dai mass media e che riguardano l’Ente stesso. La Provincia ha partecipato alla realizzazione del progetto Atrium - vetrina dell’evento olimpico aperta da gennaio 2004 in piazza Solferino a Torino – all’interno del quale l’ente dispone di un proprio spazio destinato alla promozione dei prodotti tipici del Paniere, mediante la loro somministrazione al pubblico. Nel corso del 2004 sono stati organizzate degustazioni guidate dei prodotti del Paniere; l’anno successivo vi sono stati molteplici incontri e conferenze stampa sui temi istituzionali cari alla Provincia. Si sono svolti incontri con gli operatori turistici alberghieri (Torino Yes), per la formazione all’accoglienza, ed è stato allestito un desk informativo sulla lingua occitana. Nel settembre 2004 la Provincia ha seguito con notevole impegno le Paralimpiadi estive di Atene come modello di riferimento in attesa delle Olimpiadi del 2006, occasione per la promozione del nostro territorio. In generale, nel corso del biennio, tutte le attività di comunicazione si sono intensificate in vista dell’evento olimpico del 2006. La comunicazione istituzionale. Nel biennio considerato, un impegno particolare è stato dedicato alle attività di comunicazione istituzionale finalizzate alla diffusione di messaggi informativi e promozionali dell'Ente sulle funzioni svolte, sui servizi erogati e sulle iniziative assunte, nonché su specifiche campagne informative (Città d'arte a porte aperte, Sport per tutti, ecc.), utilizzando i diversi strumenti di comunicazione e, in particolare, comunicati e conferenze stampa, i giornali, le emittenti radiofoniche e televisive, la rete Internet. Per quanto riguarda l’organizzazione di attività di rappresentanza istituzionale dell’ente, la Provincia di Torino ha concesso una serie di patrocini e ha erogato contributi. I patrocini concessi sono stati circa 1000 sia nel 2004 che nel 2005 e hanno riguardato gli eventi più eterogenei (convegni, manifestazioni, seminari, feste e cerimonie, anniversari, giornate di studio e così via). I contributi concessi nel 2004 sono stati 121 ad associazioni varie (per attività sportive, iniziative di solidarietà, iniziative nel campo culturale e turistico, restauri conservativi o opere di costruzione) e 28 ai Comuni e 50 ai Comuni (per anniversari, restauri, costruzione di impianti o monumenti). I contributi concessi nel 2005 sono stati 188 (per iniziative di solidarietà, nei settori sportivo, turistico, culturale, di restauro conservativo). Inoltre, ha erogato quote associative a 17 enti per un totale di quasi 540.000 euro e ha acquistato pubblicazioni, materiali promozionali, servizi funzionali all’organizzazione di eventi rilevanti per il territorio e tutti quei beni (offerti ad es. alle delegazioni in visita a Palazzo Cisterna) che contribuiscono al rafforzamento dell’immagine e del prestigio dell’Ente. Nell’ambito delle attività di comunicazione, la Provincia si occupa anche di sostenere i progetti relativi alla società dell’informazione e gestisce un’infrastruttura di rete per la raccolta, l’archiviazione, l’indicizzazione e il riutilizzo dei prodotti multimediali. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 300 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale A questo proposito, gestisce il suo sito internet che nel 2005 considerato ha ricevuto 22.815.616 contatti, un numero più che raddoppiato rispetto al 2001 (quando sono stati 5.714.998). Infine, è importante mettere in evidenza che la Provincia di Torino assume un ruolo di coordinamento verso le realtà locali anche nell’ambito delle attività di comunicazione nella misura in cui nel biennio in considerazione ha organizzato alcuni incontri con i Sindaci, in particolare quelli dei Comuni minori, al fine di offrire collaborazione e sostegno necessari al governo delle realtà locali. URP – UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO La Provincia di Torino ha istituito fin dal 1999 un Ufficio Relazioni con il Pubblico, il cui compito è quello di favorire la comunicazione tra l’Ente e i cittadini. In particolare, così come previsto dalla Legge 150/2000 sulla Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle PA, l’URP della Provincia di Torino si occupa di: • • garantire l'esercizio dei diritti di informazione e accesso, facilitando la partecipazione degli utenti; agevolare l’utilizzo dei servizi erogati dall’Ente illustrando le disposizioni normative e Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 301 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale • • • amministrative e fornendo le informazioni sulle strutture e i compiti dell’amministrazione; promuovere l'adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti civiche; attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti; garantire la reciproca informazione fra l’URP e le altre strutture operanti nell'amministrazione, nonché fra gli URP delle varie amministrazioni. In particolare, l’URP si occupa di.. Attività di ascolto dell’utenza Accesso agli atti Reclami e segnalazioni Attività di Customer Satisfaction Gestione delle comunicazioni e-mail in arrivo Attività di erogazione dei servizi per conto di altre strutture dell’Ente Rilascio licenze di pesca Rilascio tessere di libera circolazione per gli invalidi Ritiro delle autodichiarazioni impianti termici Distribuzione dei bandi di gara Attività di accoglienza e prima informazione Rilascio di pass per l’ingresso nelle sedi provinciali Informazioni agli utenti Attività di comunicazione interna ed esterna Pubblicazione delle notizie di Primopiano su Intranet Redazione della newsletter “Provincia News" su Intranet Invio di e-mail a tutti Gestione pagine Internet URP Progetto Polis della Regione Piemonte per l’interconnessione telematica Accesso agli atti L’URP ha il compito di garantire agli utenti la possibilità di visionare o avere copia degli atti della Provincia (i Regolamenti, le Delibere di Giunta e Consiglio, le graduatorie dei concorsi, i verbali delle gare,…): accoglie le domande di accesso e le inoltra agli Uffici competenti, verificando che la documentazione venga rilasciata nei tempi previsti. Le richieste possono essere presentate utilizzando i moduli appositamente predisposti, disponibili presso gli sportelli dell’URP o scaricabili dal sito Internet. La tabella qui di seguito riporta il numero di domande di accesso agli atti avanzate nel biennio 2004-2005 suddivise a seconda degli ambiti di competenza della Provincia: Area Risorse Umane Tot. Tot. Area Area 2004 2005 95 29 Servizio Acquisizione e Gestione Risorse Umane Bilancio, Trattamento Economico e Servizi Sociali ai Dipendenti Relazioni Sindacali e Gestione del Contenzioso Sviluppo Risorse Umane Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. Tot. Servizio 2004 Tot. Servizio 2005 86 23 4 1 3 - - 3 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 302 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e Tutela della Fauna* Istituzionale Viabilità ed Edilizia* Istruzione, Formaz. Prof.le, Lavoro, Solidarietà Sociale* Territorio, Trasporti e Protezione Civile 17 16 16 10 9 28 8 5 7 3 4 3 5 2 Extra-area* Relazioni e Comunicazione Attività Produttive, Turismo e Cultura* 5 12 Decentramento, Sistema Informativo e Organizzazione 3 - Risorse Finanziarie 2 1 2 6 183 106 Agricoltura, montagna e sviluppo rurale* TOTALE ANNO Valutazione, Sistema Informativo, Incentivazione Vigilanza Volontaria per l'Ambiente Gestione Risorse Idriche Programmazione Sviluppo Sostenibile e Rifiuti Sportello Ambiente VIA e Pianificazione e Gestione Attività Gestione Rifiuti e Bonifiche Risorse Energetiche Tutela ambientale Gestione informazioni territoriali ambientali e cartografiche Consiglio Staff al Segretario Generale e Documentazione Contratti Partecipazioni Espropriazioni Presidente e Giunta Direzione dell’Area Grandi Infrastrutture Viabilità Progettazione ed esecuzione interventi Viabilità I e II Concessioni Viabilità Programmazione, Progettazione e Realizzazione Edilizia Scolastica Edilizia Generale Direzione dell’Area Amministrazione e Controllo Area Progetto Venaria Reale per Miglioramento Accessibilità Veicolare Lavoro Solidarietà Sociale Formazione Professionale Politiche attive e servizi alle imprese per il lavoro Pari opportunità e politiche dei tempi Difesa del Suolo Trasporti Infrastrutture territoriali e assistenza tecnica Direzione Generale 2 2 7 4 1 - 2 - 1 1 1 1 - 1 2 1 2 1 - 1 8 3 2 - 2 2 1 1 5 20 2 1 1 1 - 3 3 3 2 2 - 1 1 1 - 1 2 4 3 2 2 1 1 1 - 3 3 1 4 1 2 1 2 Segretario Generale 0 1 Relazioni con il Pubblico Comunicazione Istituzionale e Informazione Attività turistiche e sportive Agricoltura Concertazione territoriale Programmazione attività produttive Sviluppo Sistema Informativo e Telecomunicazioni Gestione Sistema Informativo e Telecomunicazioni Finanze e Tributi Bilancio e reporting economico e finanziario Tutela della Fauna e della Flora 3 2 3 2 1 - 6 4 2 2 - 2 2 1 5 Utenti Motori Agricoli - 1 Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 1 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 303 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Analizzando la tabella, si nota che nel 2004 quasi la metà delle domande di accesso ha riguardato il Servizio Acquisizione e Gestione delle Risorse Umane: tale dato è principalmente legato ai numerosi concorsi che hanno avuto luogo in Provincia in quell’anno. Si segnala che tali domande sono state evase con una media di 7 giorni (rispetto ai 30 previsti dalla Legge), e che per 22 pratiche la consegna (o l’esame) della documentazione è avvenuta in giornata. Nel 2005 sono state presentate complessivamente meno domande di accesso rispetto all’anno precedente (106 a fronte delle 183 del 2004): di queste, circa un quarto continua ad essere relativo alle procedure di concorso avviate dal Servizio Acquisizione e Gestione delle Risorse Umane, mentre un altro 25% riguarda il Servizio Contratti, che in questo anno ha bandito numerose gare di appalto. Gli utenti che presentano le domande per poter accedere alla documentazione, nella maggioranza dei casi prediligono il contatto diretto e compilano il modulo disponibile all’URP; circa il 30% preferisce usare la posta elettronica, utilizzando il modulo presente sul sito web dell’URP. A seguire, infine, i canali tradizionali della posta e del fax. Per quanto riguarda il tasso di risposta, sia per il 2004 che per il 2005 si evidenzia una situazione di assoluta positività. Tutti i Servizi, tranne alcune sporadiche eccezioni, sono riusciti a rispettare i 30 giorni previsti dalla Legge e, in molti casi, i tempi di risposta sono stati decisamente inferiori: spesso le pratiche sono state evase immediatamente (38% nel 2004 e 23% nel 2005) o entro 10 giorni (20% nel 2004 e 25% nel 2005). Tale efficienza è anche legata alla possibilità, da parte dell’URP, di accedere a parte della documentazione in maniera autonoma, e quindi evitare di dover inoltrare la domanda ai Servizi e attenderne la risposta. Reclami e segnalazioni L’URP si occupa della gestione delle segnalazioni e dei reclami presentati dagli utenti, che vengono inoltrati ai vari servizi della Provincia di Torino e monitorati fino a quando non ricevono una risposta; a partire dal maggio del 2004, l’URP ha avviato una nuova procedura per la loro gestione. In tutte le sedi aperte al pubblico (inclusi i Centri per l’Impiego) sono stati messi a disposizione i moduli per la presentazione di segnalazioni e reclami e sono state collocate urne per la loro raccolta. Dopo questo periodo di sperimentazione, nel mese di marzo 2005 il Consiglio Provinciale ha approvato il Regolamento per la gestione delle segnalazioni e dei reclami. Nel 2004 sono stati gestiti dall’URP 147 contatti, tra reclami e segnalazioni; l’anno successivo sono stati presentati dagli utenti 245 reclami e segnalazioni, con un incremento del 67% rispetto al 2004. Tale aumento è dovuto sia alla maggiore promozione fatta al servizio, sia al fatto che i conteggi relativi al 2004 partono dall’avvio della sperimentazione (mese di maggio). La seguente tabella riporta il numero dei reclami e delle segnalazioni avvenute nel periodo di riferimento, suddivisi a seconda degli ambiti di competenza dell’Ente: Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 304 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Area Viabilità ed Edilizia* Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e Tutela della Fauna* Tot. Area 2004 48 31 Tot. Area 2005 56 36 Servizio Servizio Gestione Viabilità Progettazione ed Esecuzione Interventi Viabilità I e II Programmazione e pianificazione Gestione Manutentiva Edifici Scolastici Programmazione, progettazione e realizzazione Edilizia Scolastica Prog. Gestione Riscaldamento Scuole ed Edifici Provinciali Qualità dell'aria e inquinamento atmosf., acust. ed elettromagn. Direzione dell’Area (Sportello Ambiente) Progetto Risparmio Energetico Programmazione Sviluppo Sostenibile e Rifiuti Tutela della Fauna e della Flora Servizio Trasporti Pianificazione Trasporti Servizio Lavoro - Centri per l’Impiego Formazione Professionale Monitoraggio attività di formazione professionale Servizi Didattici Solidarietà Sociale Pari opportunità e politiche dei tempi Comunicazione Istituzionale e Informazione Relazioni con il Pubblico Relazioni interne/esterne Attività Turistiche e Sportive Programmazione beni e Attività culturali Progetto Olimpiadi 2006 Agricoltura Sviluppo Montano Presidente e Giunta Consiglio Archivio e protocollo generali Partecipazioni Territorio, Trasporti e Protezione Civile 26 9 Istruzione, Formaz. Prof.le, Lavoro, Solidarietà Sociale* 15 29 Relazioni e Comunicazione 8 30 Attività Produttive, Turismo e Cultura* 7 9 Istituzionale 4 12 Assessorati Patrimonio e Servizi Interni Decentramento, Sistema Informativo e Organizzazione - 39 4 3 Logistica Prevenzione e protezione rischi 2 3 Gestione Sistema Telecomunicazioni 2 19 Acquisizione Umane Risorse umane e Informativo Gestione e Risorse Tot. Servizio 2004 Tot. Servizio 2005 34 48 5 4 4 3 1 2 1 - 1 1 16 21 - 12 7 - 1 - 7 25 1 11 2 3 9 14 4 - 2 1 1 - 1 6 2 6 22 2 4 5 2 7 - 1 2 1 2 1 1 3 1 1 11 1 39 1 2 2 3 2 19 TOTALE ANNO 147 245 * Nel corso del 2005 si è verificata una riorganizzazione dell’Ente, che ha comportato significativi cambiamenti nella struttura e nella denominazione delle Aree e dei Servizi in esse contenuti, con particolare riferimento a quelle contrassegnate con l’asterisco. La tabella sopra riportata non corrisponde pertanto all’attuale struttura organizzativa dell’Ente. Tra i Servizi maggiormente interessati troviamo quelli che si occupano della manutenzione delle strade provinciali che hanno raccolto, in entrambi gli anni, il maggior numero di reclami e segnalazioni. Inoltre, soprattutto nel 2005, numerose segnalazioni hanno riguardato la questione delle targhe alterne, la cui competenza è attribuita al Servizio Qualità dell’Aria e al Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 305 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale competente Assessore. Considerando il tasso di risposta, si evidenzia che purtroppo ancora numerosi reclami e segnalazioni non ricevono risposta nei tempi previsti (30 giorni), e nel 25% dei casi non ricevono affatto una risposta. Gli utenti presentano i reclami e le segnalazioni soprattutto attraverso la posta elettronica, (il 68%); solo una piccola parte di persone (circa il 20%) utilizza il contatto diretto, attraverso i moduli appositamente predisposti dall’URP. Gestione delle comunicazioni e-mail in arrivo L’URP si occupa di rispondere agli utenti che, attraverso la casella di posta [email protected], chiedono informazioni sui vari servizi provinciali. Nel 2004 sono state ricevute 921 e-mail, nel 2005 1.314, con un incremento del 43%. La maggioranza delle persone (45%) si rivolge all’URP per chiedere informazioni sui servizi offerti dall’Ente. Sono molti gli utenti (circa il 20%) che contattano l’URP per porre domande su questioni che non rientrano tra le competenze della Provincia: in questi casi si cerca comunque di individuare l’Ente competente e viene inviata copia della comunicazione ricevuta, informandone il richiedente. Nella tabella sottostante si possono visualizzare i tipi di richieste ricevute via e-mail nel biennio 2004-2005: Tipo di richiesta richiesta di informazioni e materiali sui servizi della Provincia richiesta di informazioni e materiali su servizi NON di competenza della Provincia proposta di collaborazione/lavoro Reclami e segnalazioni sui servizi della Provincia segnalazione di eventi, manifestazioni, libri, link, ecc… accesso agli atti invito reclamo sui servizi NON di competenza della Provincia trasmissione di documenti e lettere ringraziamenti TOTALE 2004 % sul N. e-mail totale 412 171 113 133 36 21 18 13 4 921 45% 19% 12% 14% 4% 2% 2% 1% 0% 100% 2005 % sul N. e-mail totale - % incremento - 559 43% 36% 253 19% 48% 161 207 12% 16% 42% 56% 31 2% - 26 16 2% 1% -28% -24% 34 3% 89% 24 3 1314 2% 0% 100% 85% -25% 43% Gestione pagine Internet URP L’URP gestisce autonomamente la creazione e l’aggiornamento delle proprie pagine web (www.provincia.torino.it/urp), all’interno delle quali vengono fornite agli utenti (interni ed esterni all’Ente) informazioni sui servizi e le attività della Provincia. Nelle pagine Internet dell’URP è inoltre disponibile numerosa modulistica on-line, nonché l’elenco e il testo di gran parte dei Regolamenti dell’Ente. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 306 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Nel 2004 le pagine web dell’URP hanno fatto registrare complessivamente 200.000 contatti, di cui oltre 150.000 solo nel secondo semestre; nel 2005 hanno invece visitato il sito dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico circa 400.000 persone, raddoppiando così in un solo anno il numero di visitatori La tabella seguente illustra il dettaglio dei contatti avvenuti nel 2004 e nel 2005 per ciascuna sezione della pagina web dell’URP: Sezione URP Comuni e comunità montane Uffici della Provincia Sedi Visita virtuale di Palazzo Cisterna* Home Page Utilità Circondari Sportelli aperti al pubblico Statuto e Regolamenti Modulistica Organi istituzionali Attività dell’URP Dati statistici 2004 44.773 36.296 27.749 25.261 16.181 3.712 8.563 8.172 5.325 4.729 3.190 2.172 2005 % incremento 97.753 118% 74.302 105% 47.007 69% 34.791 30.527 21% 24.301 50% 15.412 315% 12.514 46% 10.096 24% 6.481 22% 6.045 28% 4.527 42% 1.951 -10% *sezione creata nel 2005 Un così grande incremento da un anno all’altro trova spiegazione principalmente nel fatto che l’accesso alle pagine dell’URP è stato collocato direttamente nella home page della Provincia; inoltre, alcune sezioni particolarmente rilevanti, come ad esempio “le sedi della Provincia” o la “Visita virtuale del Palazzo”, hanno trovato un loro spazio autonomo proprio nella pagina principale del portale. In questo modo i navigatori hanno potuto accedere più agevolmente alle pagine dell’URP e usufruire meglio dei servizi e delle informazioni presenti on-line. La sezione più visitata in assoluto è quella relativa ai comuni e alle comunità montane del territorio, con oltre 44.000 contatti nel 2004 e quasi 100.000 nel 2005 Visite guidate di Palazzo Cisterna Da novembre 2005 il Servizio Relazioni con il Pubblico si occupa valorizzare le sale auliche di Palazzo Cisterna, sede storica della Provincia di Torino: a questo scopo vengono organizzate, promosse e realizzate delle visite guidate per scuole, associazioni e gruppi organizzati, e il secondo e quarto sabato del mese per i cittadini. Il percorso, della durata di circa un'ora, propone un itinerario storico-artistico che - partendo dall'androne - porta al cortile d'onore e al giardino, e prosegue con la visione degli ambienti più significativi del primo piano. Nel 2005 (2 mesi) hanno svolto la visita guidata circa 150 persone. Mostre temporanee a Palazzo Cisterna A partire da agosto 2005 il Servizio Relazioni con il Pubblico cura l’ideazione, la promozione e la realizzazione delle mostre temporanee allestite nei locali di Palazzo Cisterna. Nel 2005 è stata curata la mostra “Giochi di neve”. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 307 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Il progetto POLIS della Regione Piemonte POLIS è un progetto della Regione Piemonte che si propone di favorire la condivisione di procedure informatiche, informazioni e soluzioni organizzative tra le varie PA piemontesi, con particolare riferimento agli Uffici per le Relazioni con il Pubblico e alle altre strutture informative. Il progetto consiste nel rendere disponibile ai partecipanti un programma informatico (condiviso in rete attraverso la RUPAR) per la gestione dei contatti e delle schede informative sui servizi dei vari Enti coinvolti. L’URP della Provincia di Torino fa parte del gruppo di lavoro, nato nel 2004 e formato da altre 10 amministrazioni piemontesi, che si occupa della progettazione dell’applicativo, attualmente già utilizzato dalla Regione Piemonte. LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Dal 2002 la Provincia, nel quadro del Progetto Strategico “La Qualità del Sistema Provincia”, che ha come obiettivo la Certificazione di Qualità dei servizi offerti, si è dotata di un Sistema per la gestione della Qualità. Il percorso intrapreso ha portato, alla fine del 2002, alla Certificazione secondo le norme ISO 9000:2000 di alcuni servizi dell’Ente selezionati tra quelli a maggiore impatto sui cittadini e di più recente attribuzione alla Provincia (l’Area Lavoro e Solidarietà Sociale e l’Area Istruzione e Formazione Professionale). La norma utilizzata per la Certificazione (ISO 9001:2000) pone un’attenzione particolare sull’Orientamento al Cliente da parte dell’Organizzazione e prevede una costante attività di monitoraggio della soddisfazione della clientela. Nel corso del tempo il perimetro dei Servizi certificati non è cambiato in modo significativo: rispetto all’attuale organizzazione dell’Ente risultano certificati i Servizi dell'Area Istruzione e Formazione Professionale e dell'Area Lavoro e Solidarietà Sociale, i servizi dell'Area Edilizia relativi agli edifici scolastici ed il Servizio Tutela della fauna e della flora; è invece mutato e migliorato l’assetto di tali servizi e la loro capacità di soddisfare il cliente. Il sistema per la gestione della qualità adottato e certificato non valuta i servizi erogati dalla Provincia (non è una certificazione di prodotto) ma i processi che la Provincia adotta al suo interno, per aumentare in modo graduale e continuo la qualità del servizio utilizzando come guida per il miglioramento la soddisfazione dell’utente. Dato che la costruzione del sistema di gestione per la Qualità è nato in seguito alle prime campagne di analisi della soddisfazione del cliente, si può dire che in Provincia la certificazione si sia posta come obiettivo primario quello di concretizzare i risultati delle indagini di soddisfazione del cliente (customer satisfaction). La valutazione della qualità condotta dall’esterno, ovvero dall’organismo di certificazione, è subentrata successivamente rispetto a quella già vigente all’interno e opera in stretta connessione con essa; il sistema per la gestione della Qualità è stato organizzato con il supporto dell’Università di Genova (dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nei due anni precedenti alla certificazione. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 308 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La Certificazione di Qualità ha una forte ricaduta sociale in quanto rende strutturale ed esplicito l’impegno della Provincia a rispondere ai bisogni dei cittadini, rilevati mediante la Customer satisfaction. Il miglioramento continuo che la partecipazione a questo processo induce è legato al fatto che la certificazione non è permanente: infatti, ogni Ente certificato è sottoposto periodicamente a controlli al fine di verificare che il sistema di gestione per la Qualità sia attivo e soprattutto per assicurarsi che produca effettivi e continui miglioramenti ai processi interni. Il miglioramento continuo basato sulle indicazioni dei clienti non è il solo meccanismo di evoluzione del sistema, infatti in un primo momento i Servizi oggetto delle certificazione si sono sottoposti semplicemente a un’analisi dei processi in essere ed alla loro formalizzazione; successivamente i processi ed i loro risultati sono stati monitorati e valutati internamente tramite indicatori per misurare l’efficacia del processo e strumenti per la segnalazione e correzione dei problemi. Dagli esiti dei controlli interni e dalle richieste che i cittadini hanno espresso tramite le indagini di soddisfazione del cliente vengono definiti gli obiettivi ed i risultati attesi per il periodo successivo. LE INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE (CUSTOMER SATISFACTION) Negli ultimi anni la Provincia di Torino si è impegnata a realizzare una valutazione completa della qualità dei servizi erogati e ad impostare strumenti di monitoraggio e analisi dei bisogni dei clienti sia interni sia esterni. A tale proposito, nel 1999 è stato dato il via al Progetto Qualità: la Soddisfazione del Cliente. Tale iniziativa è stata progressivamente implementata, fino a dare vita ad un vero e proprio Osservatorio sulla Customer Satisfaction, che si pone come obiettivo principale quello di monitorare a 360 gradi il livello di soddisfazione di tutti i soggetti che entrano in relazione con la Provincia di Torino, utilizzandone direttamente o indirettamente i diversi servizi offerti. L’Osservatorio sulla Customer Satisfaction si inserisce all’interno del più ampio Progetto Strategico “La Qualità del Sistema Provincia”, che ha come obiettivo, oltre alla conoscenza delle esigenze e della soddisfazione dei Clienti, anche la Certificazione di Qualità dei servizi offerti98. All’interno dell’Osservatorio sulla Customer Satisfaction sono previste diverse attività, finalizzate a monitorare la soddisfazione dei Clienti rispetto ai servizi offerti, e a rilevare le esigenze ancora non soddisfatte. L’insieme di queste attività fornisce un quadro conoscitivo completo e offre preziosi elementi anche per conoscere in modo più approfondito le opinioni di coloro che, a vario titolo, entrano in relazione con l’Ente. Nel biennio 2004 - 2005 la Provincia ha effettuato una serie di indagini di Soddisfazione del Cliente. Si è deciso di fornire i dati relativi alla sola indagine che ha coinvolto tutti gli sportelli della Provincia, e di limitarsi ad una citazione per le altre. L’indagine sulla soddisfazione del Cliente Esterno, giunta nel 2004 alla VI edizione, si propone di rilevare il grado di soddisfazione degli utenti che utilizzano i servizi offerti dalla Provincia in Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 309 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale maniera diretta, in altre parole recandosi personalmente presso una delle sedi provinciali aperte al pubblico sia centrali sia decentrate. L’operazione, della durata di due settimane consecutive, ha consentito di pervenire a una fotografia della Provincia nel suo complesso e non, invece, di ricavare informazioni relative ai Servizi singolarmente considerati. La metodologia di rilevazione adottata prevedeva che a tutti gli utenti che si sono recati presso uno sportello della Provincia durante il periodo di rilevazione fosse consegnato un questionario - da compilare dopo aver usufruito del servizio. L’indagine ha coinvolto 1712 utenti. L’insieme degli individui che ha partecipato all’indagine è rappresentato per la maggior parte da maschi (63%), appartenenti alle classi di età centrali (65% di individui dai 31 ai 60 anni), residenti fuori Torino (59%). RISULTATI: - La maggior parte dei soggetti coinvolti nell’indagine si è recato in Provincia principalmente per presentare domande o documenti, per chiedere informazioni o per partecipare ad incontri, seminari, riunioni o mostre. Per un terzo di loro si è trattato della prima visita ad un ufficio provinciale, mentre la maggior parte dei rispondenti dice di rivolgersi ad uno sportello meno di una volta al mese. Gli utenti che in passato si erano già rivolti ad un ufficio provinciale ritengono che la qualità del servizio sia rimasta sostanzialmente invariata, anche se si riscontra una significativa percentuale di soggetti che dichiarano, invece, che il servizio offerto sia complessivamente migliorato. Tuttavia, dall’analisi delle valutazioni dei singoli fattori considerati, emerge un leggero peggioramento, pur rimanendo su valori di gradimento molto elevati. - Il sito Internet della Provincia è noto ad oltre la metà dei rispondenti; questi lo giudicano in modo abbastanza positivo dal punto di vista dell’aspetto grafico, della facilità di navigazione e della chiarezza, completezza e aggiornamento dei contenuti. Alcuni, tuttavia, segnalano ritardi nell’aggiornamento delle informazioni sulle pagine web. - Sollecitati ad esprimere un giudizio su alcuni aspetti riguardanti il servizio di cui avevano appena usufruito, quasi tutti gli utenti hanno fornito indicazioni positive soprattutto per le variabili inerenti il personale dipendente della Provincia (cortesia, competenza e chiarezza delle informazioni ricevute). Alcuni aspetti quali la modulistica, il materiale informativo e l’orario di apertura degli uffici sono apparsi, invece, generalmente più critici in un contesto comunque di assoluta positività. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 310 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Indici sintetici di soddisfazione - Confronto con le precedenti edizioni dell’indagine (Indici 0 – 100) LA QUALITÀ PERCEPITA DEI SERVIZI 2004 2003 Cortesia del personale 90 89 Competenza del personale 85 85 Chiarezza delle informazioni ricevute 84 84 Tempo di attesa allo sportello 84 84 Facilità di accesso 81 81 Comfort locali 81 80 Orario di apertura 78 77 Segnaletica interna 77 78 Materiali a disposizione dei clienti 76 76 Semplicità e chiarezza della modulistica 74 74 2002 2001 90 92 86 89 84 88 84 84 80 83 76 82 80 81 79 79 74 78 76 78 - Disaggregando i dati a livello territoriale è emerso che gli utenti dei Circondari sono mediamente più soddisfatti di quelli delle sedi torinesi. E’ da notare però, che il Circondario di Pinerolo, che con 75 persone è stato quello che ha avuto il maggior numero di utenti nelle settimane di rilevazione, rappresenta solo il 4% del totale (1709 rispondenti); seguono quello di Susa-Oulx (60 utenti), Ivrea (59 persone) e Lanzo-Cirié (53 utenti). - I rispondenti suggeriscono, infine, che l’Amministrazione dovrebbe rivolgere la propria attenzione al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti concentrandosi sui seguenti aspetti: la possibilità di sbrigare pratiche a distanza, il miglioramento della velocità dell’iter delle pratiche e l’opportunità di ampliare l’orario di apertura degli uffici. Fino al 2004 l’indagine sulla soddisfazione del Cliente Esterno è stata condotta annualmente ma, da un’attenta analisi dei risultati raccolti nel tempo (in particolare nelle ultime edizioni) si è valutata l’opportunità di svolgerla con cadenza biennale: la prossima edizione della ricerca verrà perciò effettuata nel 2006. Altre indagini effettuate nel 2004: LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA. L’indagine ha coinvolto i referenti in ambito di orientamento di tutte le scuole medie superiori e inferiori e agenzie formative del territorio provinciale che hanno promosso attività di orientamento per studenti, genitori e insegnanti usufruendo di un contributo della Provincia. I CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA A DOMANDA INDIVIDUALE. L’obiettivo principale della ricerca era di raccogliere le opinioni degli allievi che avevano Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 311 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale frequentato un corso di formazione usufruendo di un contributo economico erogato dalla Provincia sotto forma di buono di partecipazione. I PROGETTI DI INTEGRAZIONE PER GLI STUDENTI DISABILI NELLE SCUOLE SUPERIORI. L’indagine, giunta alla III edizione, ha permesso di rilevare le opinioni delle famiglie e degli insegnanti di sostegno circa le attività e gli interventi realizzati a scuola per favorire l’integrazione degli studenti disabili. I CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS). Hanno preso parte alla ricerca tutti gli individui che avevano seguito un corso OSS base di cui la Provincia ha autorizzato l’attivazione. I SERVIZI PER DISABILI SENSORIALI IN ETA’ SCOLARE. Sono state coinvolte le famiglie di tutte le persone sorde, cieche o ipovedenti che frequentano un Istituto scolastico provinciale di qualsiasi ordine e grado, dall’asilo nido al perfezionamento post laurea, cui la Provincia promuove interventi educativo-assistenziali. IL CORSO DI FORMAZIONE PER GUARDIE VENATORIE VOLONTARIE. L’indagine ha permesso di raccogliere le opinioni degli allievi - già Guardie Ecologiche Volontarie o volontari di associazioni ambientali e zoofile - sul corso frequentato. Indagini effettuate nel 2005: IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA. L’indagine ha coinvolto un gruppo ragazzi non inseriti in alcun percorso formativo che non avevano ancora assolto l’obbligo scolastico. Questi soggetti vengono seguiti da orientatori professionisti della Provincia prioritariamente presso i Centri per l’Impiego. IL SALONE MESTIERI IN MOSTRA 2005. Hanno partecipato alla rilevazione tutti i portatori d’interesse dell’iniziativa – individui, gruppi o istituzioni - cui sono state chieste opinioni in merito all’effettiva efficacia informativa e orientativa della manifestazione. INDAGINE SUI SERVIZI PER L’IMPIEGO. Giunta alla II edizione, ha preso in considerazione gli utenti diretti del servizio, vale a dire coloro che si recano personalmente presso un Centro per l’Impiego della Provincia per segnalare la propria disponibilità al lavoro, per consultare le offerte o per effettuare un colloquio di preselezione/orientamento. I CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE PER ADULTI. L’indagine era rivolta tutte le persone con più di 25 anni che avevano scelto di frequentare un corso di formazione ai fini dell’aggiornamento delle competenze richieste in ambito lavorativo o dell’arricchimento del proprio patrimonio culturale e professionale. INDAGINE SUI SERVIZI ALLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI. L’indagine, giunta alla III edizione, ha coinvolto un campione di studenti, insegnanti, genitori e dirigenti scolastici che sono stai chiamati ad esprimere la loro opinioni in merito ai servizi e alle attività di competenza della Provincia in materia di istruzione ed edilizia scolastica. CORSO DI AGGIORNAMENTO PER EDUCATORI DEI DISABILI SENSORIALI. L’indagine aveva l’obiettivo di conoscere il giudizio degli allievi sul corso organizzato dalla Provincia. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 312 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : L'INNOVAZIONE DELLE MODALITA' D'INTERVENTO dell'Asse 5: LA PROVINCIA E LE SUE MODALITA' INNOVATIVE D'INTERVENTO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea Stato Italiano Regione Piemonte 0,00 0,00 374.999,64 0,00 0,00 0,00 da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 1.466.660,10 1.344.835,09 risparmi di gestione 0,00 0,00 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 117.809,00 0,00 ricorso al credito bancario Totale risorse acquisite 1.959.468,74 1.344.835,09 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 1.809.468,74 1.329.835,09 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 15.000,00 15.000,00 0,00 0,00 135.000,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 1.959.468,74 1.344.835,09 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 313 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.5.2 L’INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE I CIRCONDARI I Circondari svolgono una serie molto ampia di attività; in particolare, ci si può rivolgere ai Circondari per : ricevere informazioni sui servizi della Provincia; avanzare segnalazioni e reclami; incontrare il difensore civico; ottenere abilitazioni venatorie, autorizzazioni faunistiche e licenze di pesca; chiedere concessioni stradali; ricevere autorizzazioni per la vendita di Bollini blu per autofficine; acquisire le tessere di circolazione gratuita per gli invalidi sui mezzi di trasporto pubblici. Attività svolte dai Circondari rivolte agli Enti Locali del territorio La Provincia di Torino ha tra i propri compiti istituzionali quello di assistenza ai Comuni, in particolare a quelli di minori dimensioni. Nell’ambito di queste attività, in collaborazione con il Distretto Tecnologico del Canavese, essa ha avviato a partire dal 2002 il progetto “Forum – Comunità di Mestiere”; gli incontri vengono organizzati presso le sedi dei Circondari per favorire la partecipazione dei dipendenti comunali delle diverse zone della provincia. Rivolto ai dipendenti dei Comuni, il progetto è finalizzato a ottenere un confronto continuo tra figure professionali che svolgono la stessa attività con un duplice beneficio: da un lato rappresenta un efficace strumento di aggiornamento professionale, dall’altro costituisce un canale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni del territorio possono individuare modalità comuni nello svolgimento dei propri compiti istituzionali. Nel corso degli anni 2004 e 2005 sono stati realizzati rispettivamente 23 e 17 forum per le categorie professionali della Polizia Municipale, Tecnici, Uffici finanziari, Servizi demografici, Segretari comunali. I Circondari rappresentano anche un punto di riferimento per le riunioni periodiche con le consigliere elette nei Comuni che vengono organizzate dal Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi. Sono inoltre attivi presso i Circondari - Lo Sportello del progetto “Ragazzi del 2006” - Lo Sportello ambiente - Lo Sportello albo Autotrasportatori, Autoscuole e studi di consulenza automobilistica Sulle materie di competenza, l’intervento dei Circondari si qualifica a diversi livelli di intensità: per alcuni procedimenti in sede decentrata si svolge l’intero procedimento e in taluni casi si arriva al rilascio immediato dell’atto, dell’autorizzazione o del servizio richiesto, esattamente come se l’utente si recasse negli uffici della Sede Centrale. Per gli altri procedimenti, il Circondario svolge compiti di relazione con l’utenza, accetta le pratiche o notifica i provvedimenti finali e svolge alcuni elementi dell’istruttoria amministrativa, fornendo informazioni sull’iter e sullo stato di avanzamento delle pratiche. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 314 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale L’elevata affluenza di pubblico presso le sedi decentrate va abbinata ai risultati delle indagini di soddisfazione del cliente che dal 2000 vengono condotte su tutta l’utenza che si rivolge agli uffici della Provincia di Torino. Da tali indagini è emerso un costante ed elevatissimo livello di gradimento dei servizi resi dagli sportelli dei Circondari, anche rispetto alla media dell’Ente. Nel corso degli anni le rilevazioni hanno evidenziato che, a differenza di quanto avviene nelle altre sedi della Provincia, gli utenti si recano presso i Circondari in prevalenza per pratiche personali (senza la necessità di intermediazione da parte dei altri soggetti): sotto questo aspetto si può quindi ritenere che le sedi decentrate perseguano in modo efficace lo scopo di avvicinare la Provincia ai cittadini. Nella tabella seguente si evidenziano i dati relativi all’utenza nei Circondari nel biennio 20042005 suddivisi a seconda dell’ambito di competenza per il quale si sono rivolti agli Uffici: UTENTI 2004 ATTIVITA' Licenze di pesca e altre istanze di competenza del Servizio Tutela della fauna e della flora UTENTI 2005 3.100 3.550 Tessere circolazione gratuita a favore dei disabili 680 740 Officine meccaniche (bollini blu) 300 300 1.200 1.500 570 600 10.000 - 600 1.500 Sportello Ragazzi 2006 (contatti con gli iscritti, con i Comuni, organizzazione eventi e monitoraggio/supporto attività formative) 6.500 5.000 Istanze servizi diversi 2.200 600 430 300 25.000 25.000 4.000 3.000 54.580 42.090 Albo autotrasportatori Concessioni stradali Autodichiarazione impianti termici Istanze varie Sportello ambiente Progetto Forum Comunità di Mestiere forum con la partecipazione di dipendenti comunali n. 23 nel 2004 - n. 17 nel 2005 Attività URP (contatti telefonici e di sportello per informazioni) Utilizzo sale riunioni dei Circondari incontri: n. 250 nel 2004 e 160 nel 2005 numero complessivo di partecipanti TOTALI Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 315 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale La diminuzione del numero di utenti presso le sedi dei Circondari nel 2005 rispetto all’anno precedente è dovuta prevalentemente all'attività svolta dalle sedi decentrate in materia di autocertificazione degli impianti termici e con l'attività connessa agli espropri per il nodo idraulico di Ivrea: entrambe sono state portate a termine nel corso del 2004 con un elevato afflusso di utenza. ORGANIZZAZIONE INTERNA E GESTIONE DEL PATRIMONIO MOBILIARE E IMMOBILIARE La Provincia opera per garantire, al suo interno, l’operatività della struttura “fisica” (sedi, logistica, approvvigionamento di beni e servizi), conseguendo una efficiente ed economicamente sostenibile organizzazione delle attività per il funzionamento e il supporto alle attività istituzionali dell’Ente. L’ente dispone di una serie di immobili che costituiscono patrimonio indisponibile; nello specifico: - 42 edifici vari (per una superficie totale di 89.850 mq) - 147 edifici scolastici (per una superficie totale di 866.127 mq) - 56 edifici per la viabilità (per una superficie totale di 17.735 mq) - 4 terreni per la viabilità (per una superficie totale di 17.070 mq) Nel complesso, 249 immobili indisponibili che si estendono per 990.782 mq. Inoltre, fanno parte del patrimonio immobiliare anche gli immobili disponibili: - 33 edifici vari (per una superficie totale di 82.790mq) - 40 terreni (per una superficie totale di 8.123.987 mq) Nel complesso, 73 immobili disponibili che si estendono per 8.206.777 mq. In questo ambito, la Provincia ha operato nel biennio considerato su: Anno 2004 Anno 2005 Numero sedi 34 35 Numero locali adibiti a uffici 2324 2366 Altri locali di competenza (C.so Inghilterra 7/9) Numero metri cubi Numero metri cubi altri locali di competenza (C.so Inghilterra) (450) 208.150 283.120 (102.000) Uno degli obiettivi di mandato è la realizzazione della nuova sede degli uffici provinciali. La piena operatività della nuova sede di C.so Inghilterra (TO) permetterà di procedere, da una parte, ad una razionalizzazione del patrimonio, dall’altra ad una diminuzione progressiva dei disagi dovuti alla pluralità di dislocazione delle strutture, quale è quella attuale, nonché ad un abbattimento dei relativi costi di gestione. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 316 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA : L'INNOVAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE dell'Asse 5: LA PROVINCIA E LE SUE MODALITA' INNOVATIVE D'INTERVENTO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 0,00 3.364.387,00 4.171.354,00 26.616.523,57 26.436.732,39 24.847,37 34.897,20 proventi di vendite di beni del patrimonio 8.045.675,00 18.222.204,00 ricorso al credito bancario 5.428.813,67 1.653.996,00 Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe rispaùrmi di gestione Totale risorse acquisite 43.480.246,61 50.519.183,59 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 29.694.906,21 30.354.194,90 55.264,00 54.844,00 13.730.076,40 20.110.144,69 0,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 43.480.246,61 50.519.183,59 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 317 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.6 FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA AMMINISTRATIVA L’Ente esercita delle attività che non sono riconducibili in maniera specifica a nessuna delle “politiche” fin qui illustrate: trattasi del funzionamento di uffici e servizi, la cui funzione riveste carattere strumentale e di servizio a quei settori dell’Ente che hanno invece rilievo esterno e che, come tali, sono preposti alla realizzazione delle azioni e degli interventi facenti capo alle diverse politiche ed assi di attività, oggetto della presente relazione sociale. Pur tuttavia dette attività sono indispensabili ad un efficace e corretto funzionamento dell’Ente. Si è deciso pertanto di raccogliere in un apposito “comparto” tutte le attività (e le relative risorse finanziarie impiegate) che rivestono le suddette caratteristiche, svolte nel biennio 2004-2005. Le spese sostenute, prevalentemente di natura corrente, hanno riguardato, in parte, la retribuzione del personale dei servizi finanze, tributi, avvocatura, statistica, dell’ufficio tecnico provinciale e dei servizi di provveditorato, nonché la copertura dei relativi oneri previdenziali e fiscali. Confrontando l’ammontare di tali spese sostenute nel biennio, si rileva che esse rappresentano mediamente i due terzi del totale e che sono in riduzione nel 2005. Le spese per le prestazioni di servizi, tra cui incarichi per consulenze in materia di organizzazione e regolamentazione dell’Ente nonché di carattere legale, commissioni e rating per emissione di prestiti obbligazionari, compensi al Collegio dei Revisori dei Conti, spese per la riscossione dei tributi e per il servizio postale, segnano invece nel 2005 un aumento e rappresentano circa il 12% del totale di tale anno. Gli interessi passivi dovuti per il servizio del prestito del “comparto” delle spese per servizi strumentali e di supporto all’attività generale, segnano anch’essi un lieve aumento nel 2005 rispetto al 2004. Tra le spese di investimento figurano i lavori di ristrutturazione nella nuova sede degli uffici provinciali e l’acquisto delle strumentazioni di carattere informatico per una spese pari, nel 2005, a circa il 15% del totale. Il totale delle spese del “comparto” assume un peso percentuale diverso rispetto al totale delle risorse impiegate nei due anni: il 3,9% nel 2004 e il 5,5% nel 2005 , crescita quest’ultima, giustificata in parte dagli interventi in investimento sopra citati Alcuni numeri riferiti alle attività svolte: Acquisti 337.000 euro nel 2004 e 200.180 euro nel 2005 per l’acquisto di materiali di consumo come carta, toner, e altri materiali di cancelleria e attrezzature non durevoli. La diminuzione della spesa è stata resa possibile dai controlli più sistematici sulla quantità di beni richiesti e dalla prescrizione di clausole restrittive che hanno comportato maggiore efficacia negli esiti delle gare d’appalto. 203.500 euro nel 2004 e 212.543 euro nel 2005 per il noleggio di fotocopiatori mediante adesione a convenzioni CONSIP. Questa modalità ha permesso di ridurre la spesa, se rapportata al maggior numero di apparecchiature in uso. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 318 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 83.100 euro nel 2004 e 347.500 euro nel 2005 per l’acquisto di vestiario e di materiale antinfortunistico; l’aumento nella spesa è stato determinato dal rinnovo della fornitura dei capi usurati al personale dipendente avente diritto e all’acquisizione di capi speciali idonei a fronteggiare le particolari condizioni termiche, da parte del personale provinciale impiegato, nel periodo di svolgimento delle Olimpiadi di Torino 2006. 907.730 euro nel 2004 e 1.004.000 euro circa nel 2005 per la fornitura di combustibili/carburanti; l’aumento è riconducibile ad un maggior utilizzo dei mezzi di trasporto correlato alla preparazione dei Giochi Olimpici nonché al considerevole aumento dei prezzi petroliferi. 69.480 euro nel 2004 e 59.450 euro nel 2005 per spese diverse non ricompresse tra quelle sopra illustrate, quali ad esempio, timbri, rilegature, riproduzioni, rappresentanza. 135.000 euro nel 2004 e 62.270 euro nel 2005 per la manutenzione di apparecchiature (mensa, sala stampa, orologi di rilevamento presenze, archivi rotanti, fax ….) e per la gestione del parco estintori. 87.120 euro nel 2004 e 96.870 nel 2005 per i servizi di trasloco; su queste cifre ha inciso in maniera significativa la ricollocazione, per l’avvio del nuovo anno scolastico, di numerosi istituti a seguito di nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici scolastici 89.900 euro nel 2004 e 96.360 euro nel 2005 la spesa per le pulizie straordinarie e la derattizzazione negli edifici adibiti a servizi 250.260 euro nel 2004 e 288.775 euro nel 2005 la spesa per il servizio di vigilanza negli edifici occupati dalla Provincia. 5 milioni di euro nel 2004 e 5,6 milioni di euro nel 2005 per le utenze gestite (energia elettrica, teleriscaldamento, acqua e gas). La Provincia di Torino ha iniziato ad inserire nelle procedure operative di acquisto criteri di sostenibilità ambientale: sono stati individuati infatti criteri di preferibilità ambientale e specifiche tecniche di minima per alcune categorie di prodotti per consentire acquisti pubblici ecologici (carta, autoveicoli a basso impatto…); in questo ambito, l’Ente ha sottoscritto un Protocollo di Intesa per incentivare acquisti corretti ed ecologicamente sostenibili: il Gruppo di Lavoro, costituito nell’ambito del Progetto Acquisti Pubblici Ecologici (o Green Public Procurement) prosegue nell’attività di individuazione dei criteri di preferibilità ambientale e di specifiche tecniche di minima da introdurre per l’acquisto di categorie di prodotti, al fine di promuovere sempre più acquisti ambientalmente compatibili. È ormai consolidato il ritiro, da parte di una Cooperativa Sociale e senza oneri per l’ente, di materiali di consumo informatici esausti da destinare al recupero e riciclaggio. Inoltre, sono stati applicati criteri analoghi nel contratto di affidamento del servizio di ristorazione per la mensa della sede di Corso Giovanni Lanza. Quest’ultimo ha contemplato criteri per promuovere produzioni eco-sostenibili e minimizzare i rifiuti ed è stato selezionato dalla Commissione Europea per inserirlo tra le migliori pratiche in uso negli Stati membri nell’ambito del Green Public Procurement. Infine, la Provincia, al fine di conseguire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del sistema di generazione elettrica da fonti convenzionali, ha previsto un incremento della quota di fabbisogno tecnico civile con sistemi di teleriscaldamento e l’allacciamento degli edifici provinciali alla rete di teleriscaldamento. A seguito delle direttive emanate, sono state attivate le forniture a 2 istituzioni scolastiche (complessivamente sono 7 le istituzioni scolastiche coinvolte oltre al Centro per l’Impiego di Via Bologna). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 319 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale Le procedure di acquisto si sono svolte: nel 49,36% nel 2004 e nel 31,53% nel 2005, mediante gara ad evidenza pubblica nel 16,52%nel 2004 e nel 45,90% nel 2005 mediante adesione a convenzioni CONSIP102, stipulando contratti di durata pluriennale. Tali modalità hanno favorito l’acquisizione di beni e servizi di migliore qualità, una diminuzione dei costi, un’ottimizzazione dei tempi di lavoro, una riduzione del numero di procedure e una minore dispersione di risorse umane e finanziarie. ATTIVITÀ CONTRATTUALE 2004 2005 109 313 sedute pubbliche per gare espletate 85 106 avvisi di gara pubblicati 96 136 determinazioni dirigenziali di aggiudicazione adottate 73 68 determinazioni dirigenziali varie adottate (modifiche societarie, movimenti contabili per impegni di spese, accertamenti di entrata, liquidazioni per spese di pubblicità, di registro, di bollo ecc.) 25 30 sedute per la stipulazione di contratti pubblici 118 184 contratti pubblici stipulati 443 607 contratti privati stipulati 471 791 atti repertoriati 1.386 1662 certificazioni richieste per verifiche d’ufficio 28 26 contestazioni di irregolarità di vario genere 199 248 libero professioni per incarichi con importo inferiore a 100 mila euro (si è passati da 648 alla fine del 2004 a 896 inseriti a fine 2005) APPALTI PER LAVORI PUBBLICI 2003 2004 2005 62 giorni 49 giorni 34 giorni Tempo medio di assegnazione dalla data della gara alla data della congruità 56 giorni 57 giorni 46 giorni Tempo medio dalla data di congruità alla data di aggiudicazione 118 giorni 106 giorni 74 giorni Tempo medio dalla data della gara alla data di aggiudicazione Dalla tabella si rileva che tra il 2004 e il 2005 vi è stata una diminuzione del tempo medio di assegnazione degli appalti del 46% e una diminuzione del tempo medio per giungere ad aggiudicazione del 36%. Tuttavia i dati devono essere letti tenendo conto del numero elevato di appalti correlati alle Olimpiadi invernali di “Torino 2006”, la cui urgenza ha richiesto Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 320 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale l’applicazione di alcune deroghe nella tempistica media prevista per tali affidamenti (deroghe previste per legge). APPALTI PER FORNITURE DI BENI E SERVIZI 2003 2004 2005 42 75 giorni 46 giorni giorni 64 data della congruità 27 giorni 24 giorni giorni 106 giorni Tempo medio di assegnazione dalla data della gara alla Tempo medio dalla data di congruità alla data di aggiudicazione 97 giorni 65 giorni Tempo medio dalla data della gara alla data di aggiudicazione Tra il 2004 e il 2005 vi è stata una diminuzione dei suddetti tempi medi; tuttavia i dati non sono equiparabili perché nel 2005 sono stati esperiti appalti che hanno richiesto procedure il più possibili accelerate per l’urgenza richiesta nell’affidamento delle forniture (Olimpiadi invernali Torino 2006 e n. 203 lotti di sgombero neve). Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 321 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI AL: COMPARTO DELLE SPESE PER SERVIZI STRUMENTALI DI SUPPORTO Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 Stato Italiano 0,00 31,20 116.712,00 329.206,00 Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe 21.965.537,89 22.193.803,54 risparmi di gestione 0,00 190.710,64 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 10.500,00 ricorso al credito bancario 0,00 3.757.400,24 Totale risorse acquisite 22.082.249,89 26.481.651,62 Destinazione impieghi 2004 2005 cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente 21.366.236,59 21.171.995,75 attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) 716.013,30 1.327.966,99 investimenti gestiti direttamente 0,00 3.981.688,88 investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) 0,00 0,00 cosiddetti "in conto capitale": Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. 22.082.249,89 26.481.651,62 TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 322 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale 3.7 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Claudio Pallard Le spese destinate al funzionamento degli organi istituzionali dell’Ente (Consiglio, Presidente e Giunta) potrebbero trovare collocazione all’interno delle politiche sin qui descritte – essendo rispetto ad esse trasversali - solo in misura proporzionale alle risorse a favore di queste ultime impiegate. E’ sembrato invece più significativo raggrupparle in uno specifico comparto – così come avvenuto per le spese strumentali di supporto di cui si è appena trattato. Nel biennio 2004-2005, la spesa del personale destinato a supportare il funzionamento di tali organi (segreterie e uffici di staff), aumenta di quasi il 5%; più elevato risulta l’incremento delle spese per l’acquisizione di beni di consumo e di prestazioni di servizio anche per effetto della rideterminazione delle indennità e dei gettoni di presenza del Consiglio Provinciale che, in base alla legge, gode di autonomi poteri di spesa e della Giunta. (+31% Consiglio, + 10% Presidente e Giunta), mentre le risorse trasferite ad altri soggetti a titolo di contributo o prestazioni di servizio indirette s’ incrementano del 71% . Il 2005 registra anche – a differenza dell’anno precedente – l’impiego di consistenti risorse (oltre 1 M€) per il rimborso delle spese elettorali ai Comuni sostenute in occasione del rinnovo degli organi politici amministrativi avvenuto nel 2004. Per effetto delle norme in tema di contenimento della spesa pubblica, emanate con la Legge Finanziaria 2006, le indennità corrisposte agli organi istituzionali hanno subito, a partire da tale anno, una riduzione del 10% rispetto al 2005. Tale riduzione è destinata a riproporsi anche nel 2007 quale misura, tra le altre, rivolta a ridurre i costi della “politica” e a perseguire l’obiettivo di ripiano del deficit di bilancio e dell’indebitamento della pubblica amministrazione. Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 323 PROVINCIA DI TORINO Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI AL: COMPARTO DELLE SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI (CONSIGLIO E GIUNTA) Provenienza risorse 2004 2005 da altri soggetti: Unione Europea 0,00 0,00 7.842,17 0,00 107.976,00 111.813,00 10.891.109,67 13.799.841,36 574.374,21 861.071,05 proventi di vendite di beni del patrimonio 0,00 0,00 ricorso al credito bancario 0,00 0,00 Totale risorse acquisite 11.581.302,05 14.772.725,41 Destinazione impieghi 2004 2005 10.525.412,84 12.729.009,09 944.139,21 1.620.416,32 0,00 130.300,00 111.750,00 293.000,00 11.581.302,05 14.772.725,41 Stato Italiano Regione Piemonte da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia : prevalentemente tributi e tariffe risparmi di gestione cosiddetti "correnti": attività di natura ordinaria gestite direttamente attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti) cosiddetti "in conto capitale": investimenti gestiti direttamente investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie) Totale impieghi realizzati Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T. TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 324