PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Parte III
PARTE TERZA - RELAZIONE SOCIALE, DI GENERE E
AMBIENTALE
Il come delle scelte
La terza parte del Bilancio Sociale, è dedicata al rapporto sulle prestazioni e sui
servizi offerti alla comunità, per documentare analiticamente i criteri e le
modalità degli interventi effettuati.
La chiave di lettura è fornita dall’articolazione degli interventi, azioni, progetti nei
cinque Assi strategici al cui interno sono esplicitate le politiche perseguite
dall’ente per il raggiungimento degli obiettivi previsti nel programma di mandato.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 98
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.1. LA PROVINCIA E L’EUROPA
3.1.1 EUROREGIONE E RUOLO INTERNAZIONALE DELLA PROVINCIA
La piena integrazione della Provincia di Torino all’interno dell’Unione Europea costituisce un
obiettivo considerato talmente rilevante da essere richiamato esplicitamente anche all’interno
dello Statuto dell’Ente, che a tal fine si impegna a realizzare azioni di cooperazione con le altre
collettività locali che appartengono agli altri Stati membri. L’importanza attribuita a queste
azioni deriva da un’identità fortemente radicata e anche dalla posizione geografica del territorio
provinciale, situato ai confini dell’Italia e quindi più naturalmente proiettato allo scambio di beni
materiali e immateriali verso l’estero.
Gli obiettivi specifici delle politiche attivate dalla Provincia di Torino in tale direzione sono:
realizzare una piena integrazione della Provincia con le altre realtà territoriali
comunitarie sia dal punto di vista sociale che economico.
attribuire alla Provincia un ruolo strategico nell’ambito di una regione europea che
supera le frontiere tra gli Stati nella convinzione che essa possa rappresentare un valore
aggiunto in termini di contributo allo sviluppo anche per gli enti locali del proprio territorio.
condividere le soluzioni alle problematiche comuni, imparando a proporre progetti
coerenti e condivisi.
Supportare le iniziative internazionali a favore dell’affermazione dei diritti di parità.
PROGETTI EUROPEI DI COOPERAZIONE: LE AZIONI
La Provincia di Torino - nel corso del biennio 2004-2005 - ha realizzato una serie di iniziative
per favorire la cooperazione del proprio territorio con le altre realtà locali a livello europeo e per
stimolare ed incentivare l’utilizzo delle opportunità di finanziamento comunitario.
Il raggiungimento di questi obiettivi è stato attuato attraverso una struttura dedicata ed uno
sportello di informazione comunitaria, l’Info Point Europa, che nel 2005 ha cambiato
denominazione in Centro Europe Direct.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 99
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il Centro Europe Direct della Provincia di Torino è nato dalla convenzione stipulata tra l’Ente e
la Rappresentanza della Commissione europea in Italia nel 1998 e rinnovata fino al 2008.
Nella programmazione, e con l’obiettivo di misurare l’attività del Centro, tutti gli anni viene
redatto un programma dettagliato e una relazione consuntiva delle attività svolte.
Questi strumenti oltre a costituire la “memoria storica” delle attività rappresentano tentativela
volontà della rete dei Centri di dotarsi di strumenti comuni di misurazione dell’efficacia delle
azioni con l’obiettivo di armonizzare il servizio delle diverse antenne.
Durante l’anno vi sono alcuni appuntamenti fissi della rete utili tanto per lo scambio di buone
prassi quanto per il confronto su azioni comuni da intraprendere. Nel 2005 a questo proposito
sono stati attivati dei Gruppi di lavoro su alcuni temi cardine dell’attività dei Centri.
Il Centro Europe Direct di Torino coordina il gruppo dei ”prodotti delle reti” e partecipa
attivamente al gruppo ”scuole”.
Nell’erogazione del servizio di sportello, si è da subito puntato maggiormente su una serie di
attività finalizzate a diffondere informazioni sulle tematiche relative alle politiche comunitarie
verso coloro che nel futuro saranno i protagonisti della cooperazione europea: i giovani. Sono
quindi nati i cicli di Caffè Europa, nel corso dei quali una serie di esperti dialogano con i
cittadini sulla quotidianità della dimensione comunitaria e sull’essere consumatori attenti,
risparmiatori informati, lavoratori mobili, conoscitori delle peculiarità culturali degli altri paesi
membri.
Qui di seguito sono descritte alcune delle attività ricorrenti del Centro (front office, formazione e
iniziative proprie) insieme ad attività specifiche relative alla programmazione in un dato anno o
discendenti da “progetti speciali” in risposta ad opportunità di finanziamento da parte di soggetti
europei e del territorio.
FRONT OFFICE: L’attività di front office, essenziale per i Centri della Rete Europe Direct,
rappresenta il primo contatto con l’utenza, che vi accede anche dopo aver consultato il sito
internet. Per ogni utente che si rivolge allo sportello viene compilata una scheda che rileva una
serie di caratteristiche tanto dell’utente quanto della richiesta presentata. Periodicamente viene
compilata una relazione sull’attività dello sportello i cui estratti vengono riprodotti nella tabella
sottostante
PRODOTTI
DI
2004
2005
2.800
4.537
1
Contatti sportello/passaggio utenti:
2
Richieste utenti:
300
238
2
Telefonate:
450
300
3
Mail:
1.554
3.328
4
Visite sito web:
5.800
149.254
DIVULGAZIONE: Oltre al materiale ufficiale in distribuzione proveniente tanto
dall’ufficio sulle pubblicazioni europee OPOCE, dal CIDE e dalle differenti Direzioni Generali, il
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 100
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Centro Europe Direct cura personalmente alcune pubblicazioni di interesse per i gruppi target
beneficiari delle azioni.
2004
2005
Pubblicazioni realizzate
5
8
CD Rom prodotti
0
1
Elenco delle pubblicazioni per anno:
2004
Contributo
2005
pagine
dedicate
di I giovani e l’Unione Europea
Provincia Informa
Contributo pagine dedicate di Provincia Informa
Dentro l’Europa
Cercare l’Europa
Io cittadino d’Europa
L’Unione Europea … sulle tracce di un avventura
Vivere un’unione a 25
Il gergo europeo
L’Europa allarga gli orizzonti
L’Unione europea nel web
Programmi di mobilità per i giovani
Guida ai tirocini in Europa
MATERIALE PROMOZIONALE EVENTI: Per la promozione degli eventi organizzati dal Centro oltre
alla mailing list vengono prodotti volantini e altro materiale promozionale veicolato sia attraverso
canali consolidati (circondari della Provincia, uffici informalavoro, punti informativi, Urp ecc.), sia
con iniziative spot coerenti con il pubblico da raggiungere.
2004
2005
8
16
Materiale promozionale (cartoline, locandine,
manifesti, volantini, pieghevoli..)
FORMAZIONE/INFORMAZIONE: La formazione rappresenta una delle principali attività del Centro,
ed il suo principale target di riferimento per gli interventi formativi è la scuola. Ogni anno viene
presentato un programma rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, vengono determinate le
priorità e calendarizzati gli interventi.
Oltre alla formazione rivolta alle scuole vi sono altri gruppi verso i quali il Centro svolge attività
di formazione e informazione sulle politiche comunitarie. Per semplicità i dati riportati sono
l’aggregato degli interventi su tutti i target di riferimento.
2004
2005
Numeri interventi
113
Numeri beneficiari
2.600
3.700
-
-
226
256
Numero Istituzioni
coinvolte
Ore erogate
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 101
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
EVENTI E INIZIATIVE PROPRIE: Il Centro di Informazione europea Europe Direct della Provincia di
Torino organizza seminari, dibattiti e incontri per approfondire le tematiche europee più rilevanti
e attuali. Il nostro obiettivo è cercare di ridurre le distanze tra l'Europa e i cittadini, rendendo
accessibili argomenti ancora troppo spesso riservati agli addetti ai lavori.
Alcuni degli eventi sono ricorrenti (9 maggio - Festa dell’Europa, La tua Europa – incontri di
formazione, ecc), altri rispondono agli stimoli offerti dalla DG Comunicazione e dalla
Rappresentanza della Commissione e alle priorità decise anno per anno.
Eventi e Iniziative
2004
2005
Interventi
6
9
Beneficiari
5.664
6.500
20
25
Partner Coinvolti
PARTECIPAZIONE
A
EVENTI E INIZIATIVE
DI
TERZI: Il Centro Europe Direct risponde a sollecitazioni
di organizzatori di eventi sul territorio ove ne condivida gli obiettivi e le metodologie. Durante gli
eventi viene presentata l’attività del Centro, vengono distribuite sia le pubblicazioni ufficiali
dell’Unione europea sia il materiale autoprodotto.
In particolare il Centro è coinvolto per svolgere attività con le scuole e animazione verso i
giovani.
Partecipazione Eventi Terzi
N. eventi
Partner coinvolti
Partecipanti
2004
2005
12
13
-
-
5.664
3.460
Esempi di simili eventi cui il Centro Europe Direct ha partecipato sono stati il Salone
dell’Orientamento per i giovani, le fiere e le manifestazioni di paese e gli Aperitivi informativi.
PROGETTI SPECIALI: Con l'obiettivo di raggiungere e sensibilizzare il maggior numero di cittadini,
il Centro Europe Direct della Provincia di Torino, è impegnato nella realizzazione di progetti
rivolti a specifici gruppi di utenti.
Questi progetti, in partenariato con altri soggetti, nascono normalmente da opportunità di
finanziamento e dai rapporti e le relazioni costruite con l’attività istituzionale. Esempi di tali
progetti svolti nel corso del biennio 2004/05 sono stati i progetti LargEurope e Taglia 25.
Scambio di buone pratiche. Al fine di confrontare l’attività del Centro di Torino con quella degli
altri Info Point, per ricavare nuovi spunti e trasferire eventuali esempi positivi di servizi efficienti,
gli operatori del territorio provinciale hanno visitato 3 Info Point in altrettanti paesi (Spagna,
Francia, Grecia) e sono stati ospitati presso lo sportello di Torino 13 colleghi provenienti dalle
altre realtà. Le visite presso i Centri all’estero hanno permesso di realizzare una riflessione
sull’attività specifica di comunicazione verso i diversi target di pubblico, e l’analisi di progetti di
rete, sia a livello locale, che nazionale che europeo.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 102
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Progetto Welcome club. La Provincia, insieme ad I.P.S.E.T. ONLUS52 ha promosso e
sviluppato il progetto Welcome Club, volto alla creazione di una rete di rapporti fra gli enti e le
istituzioni di formazione e di scambio culturale presenti a Torino e provincia, da un lato, e gli enti
di carattere culturale (quali musei, teatri, fondazioni ed associazioni artistico-culturali), turistico
(A.T.L., Turismo Torino, Agenzia per le Olimpiadi invernali del 2006, enti fieristici), ambientale
(enti pubblici ed associazioni private finalizzate alla tutela delle varie risorse ambientali) e
professionale-imprenditoriale (confederazioni professionali e vari organismi associativi)
dall’altro.
L'obiettivo era quello di creare un centro di accoglienza e di incontro per tutti coloro - italiani o
stranieri - che vivano un'esperienza formativa o di aggiornamento professionale a Torino e
Provincia, fornendo loro informazioni circa le opportunità di conoscenza delle località che li
ospitano e delle iniziative culturali, turistiche e di spettacolo che esse offrono. Nel contempo il
progetto si proponeva, attraverso la fidelizzazione di tali soggetti, di trasformarli in
"ambasciatori" delle eccellenze piemontesi e quindi di favorire la promozione della realtà
provinciale in tutta Italia e all'estero.
Il Welcome Club si è insediato il 10/3/2003 in Via Po 43 a Torino presso la Famija Turineisa ed
è operativo tutti i giorni.
Il progetto non ha solo condotto alla realizzazione di uno sportello informativo, ma è stato
strutturato un team di lavoro che ha creato una rete di relazioni con enti ed istituzioni territoriali
in grado di contribuire al progetto; inoltre, è stata diffusa la conoscenza del Welcome Club
attraverso un'efficace campagna promozionale. Il successo del progetto è testimoniato dai
quasi 700 soci iscritti raggiunti nel 2004 e dai 1.300 raggiunti nel 2005, oltre che dalle
manifestazioni di apprezzamento ricevute.
E-Europe: dal momento che il fattore decisivo per una reale integrazione europea è lo sviluppo
di una società dell’informazione inclusiva, aperta, trasparente e fondata sull’innovazione, la
Provincia di Torino nel 2004 ha proseguito con un progetto avviato nel 2002 che si proponeva di
dotare tutti gli enti locali di una connessione web per facilitare lo scambio delle informazioni tra
istituzioni locali in tutta Europa e contemporaneamente favorire l’accesso alle informazioni da
parte dei cittadini. Lo scopo ultimo è quello di costruire – in modo uniforme in tutta Europa - un
sistema pubblico di connettività come infrastruttura che faciliti l’erogazione di servizi tra pubblica
amministrazione centrale e locale, tra pubblica amministrazione e imprese, tra pubblica
amministrazione e cittadino. Da un punto di vista pratico, questo comporta la necessità di
dotare tutte le amministrazioni locali di una connessione a banda larga e di reti omogenee tra
loro. La banda larga diventa strumento irrinunciabile per rendere possibile la trasformazione del
sistema culturale, economico-sociale e produttivo senza la quale non solo la provincia di Torino
52
I.P.S.E.T. ONLUS è un’associazione costituitasi nel 1997 su iniziativa dell'Università degli Studi di Torino e della
quale fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e la stessa Provincia di Torino e
che si propone di stimolare la diffusione delle informazioni e armonizzare le attività esistenti nel settore della formazione
internazionale
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 103
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
ma tutto il Paese rischia di essere escluso dalla competizione internazionale e la Provincia di
Torino ha operato molto attivamente su questo obiettivo in stretta relazione con la regione
Piemonte.
INFORMAZIONE SULLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO
Piano di animazione locale Interreg III A 2000-2006 Italia - Francia
Interreg III A è una iniziativa comunitaria che per il periodo 2000-2006 si proponeva di
finanziare progetti di cooperazione transfrontaliera, per creare - attraverso strategie congiunte di
sviluppo territoriale sostenibile - poli socio-economici.
In questo ambito, la Provincia di Torino - su invito della Regione Piemonte quale Autorità di
gestione del programma - ha presentato un Piano di comunicazione ed animazione i cui
obiettivi sono stati:
−
informare dell’iniziativa i potenziali beneficiari
−
rispondere alla richiesta di chiarimenti necessari durante la gestione dei progetti
già programmati
−
promuovere e diffondere le informazioni sui progetti, attività e prodotti, già
sviluppati
−
diffondere l’identità visiva comune del programma
−
promuovere la programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 in vista della nuova
formulazione dell’iniziativa comunitaria Interreg.
I destinatari del piano sono stati i potenziali beneficiari, i promotori dei progetti già programmati,
i cittadini del territorio .
Le attività realizzate, pubblicizzate attraverso la stampa quotidiana e locale, il sito internet della
struttura e materiale cartaceo (poster, volantini, cd rom bilingue, gadget) sono state le seguenti:
−
informazione al pubblico tramite l’allestimento di uno stand itinerante presente nelle
principali manifestazioni (festival, mostre mercato e fiere) organizzate sul territorio
provinciale
−
potenziamento dello sportello Alcotra attraverso un Help Desk per approfondimenti sulla
gestione dei progetti, con il coinvolgimento dello sportello “Centro Europe Direct”;
allestimento e presenza di stand informativi presso sei manifestazioni nel territorio
provinciale.
−
organizzazione di incontri transfrontalieri/workshop per favorire la presentazione di progetti
Iniziativa comunitaria Equal II Fase : Individuazione aree di interesse e modalità di
partecipazione ai progetti
Equal è una iniziativa comunitaria che intende promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le
forme di discriminazione e di disparità connesse al mercato del lavoro e all’inclusione sociale.
Conclusasi la prima fase, la Provincia ha effettuato l’analisi delle buone pratiche ed il confronto
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 104
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
sui risultati ottenuti al termine dei progetti e ha deciso di partecipare alla seconda fase. Nel
maggio 2004 è stato aperto da parte della Commissione Europea il bando per il finanziamento
della seconda fase durante la quale la Provincia si è attivata per diffondere l’iniziativa e
promuovere la partecipazione al bando. Il percorso utilizzato è partito dall’individuazione, con
deliberazione della giunta provinciale, delle specifiche aree di interesse e possibili campi di
azione della Provincia. Conseguentemente l’ente si è reso disponibile ad aderire alle proposte
progettuali pervenute nelle aree designate, dopo aver pubblicizzato l’iniziativa attraverso un
avviso pubblico. Le idee progettuali ricevute sono state 35, di cui 5 sono state oggetto di
adesione alla partnership di sviluppo ed 11 oggetto di adesione alla rete. Inoltre, nel corso del
2005, è stata anche effettuata l’analisi delle buone pratiche ed il confronto sui risultati dei
progetti della Provincia di Torino per l’iniziativa Equal I fase. Tale analisi si è svolta tramite
interviste ai referenti dei progetti e con un seminario di presentazione dei risultati e riflessione
sulle buone pratiche identificate realizzato nel novembre 2005.
Attività di informazione ed assistenza tecnica
L’attività informativa è stata svolta avvalendosi di:
− Provincia Informa: periodico mensile pubblicato dalla Provincia, contiene articoli di
carattere generale sulle politiche comunitarie, di informazione specifica sull’Unione
Europea e di illustrazione e presentazione di progetti europei avviati dalla Provincia di
Torino. E’ inviato in formato cartaceo a 223 destinatari stranieri (Commissione Europea,
Parlamento, enti locali stranieri), 1.186 destinatari italiani (comuni della provincia di Torino,
circoscrizioni, Informalavoro, biblioteche, università,organismi economico-sociali, presidenti
regioni, province, Carrefour, centro documentazione europea) e distribuito internamente al
personale e agli organi della Provincia (333 copie ad assessori, dirigenti, Infopoint Europa,
circondari, Euroinfocenter, URP).
−
Notizie dall’Unione Europea (Supplemento a Provincia
Informa):
approfondimento
sulle
notizie,
sezione
allargamento, la legislazione e la giurisprudenza, l’agenda,
pubblicazioni, saggi, relazioni e prodotti multimediali, nella
rete, seminari e manifestazioni, bandi e gara; esce a
cadenza quindicinale solo in formato informatico (da maggio
1997) sul sito della Provincia sotto la voce E come Europa.
L’avviso dell’uscita del numero viene comunicato ad una
mailing-list di circa 600 nominativi. Viene diffuso tramite email a 315 Comuni, 13 Comunità Montane, a tutti i dipendenti
della Provincia e ad altri 300 soggetti circa tra i quali
associazioni, dipendenti di altri enti pubblici, amministratori del territorio
Nel corso del biennio 2004-2005 è stata inoltre curata la diffusione informatica della rivista
“Provincia Informa” e del notiziario “Notizie dall’U.E.” attraverso l’inserimento sul sito internet
della Provincia dei numeri attuali e degli arretrati e con una contestuale riduzione della
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 105
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
periodicità della rivista e della sua diffusione cartacea al fine di renderlo fruibile a tutte le
persone potenzialmente interessate.
L’attività di assistenza tecnica è articolata nelle fasi di valutazione delle idee progettuali
pervenute a seguito di bandi aperti, nella presentazione dei progetti e nel supporto della
gestione e della rendicontazione dei progetti. Nel corso del 2005 sono stati valutati 6 progetti,
ne sono stati presentati 12 e si è provveduto al supporto della gestione ed alla rendicontazione
di 7 progetti.
L’attività di sviluppo della progettualità è stata svolta anche attraverso i contatti con le reti
internazionali a cui la Provincia partecipa (PARTENALIA ed ARCO LATINO – associazioni di
enti locali appartenenti all’Unione Europea e ai paesi di prossima adesione), con il Protocollo
delle Alti Valli. Tale attività è stata continua per l’intero biennio; in particolare, per la rete
PARTENALIA, vi è stata nel 2005 la prima ideazione di un gruppo tematico sul ruolo dell’ente
pubblico per le politiche sull’innovazione.
ARCO LATINO, invece, prevede espressamente tra le proprie priorità la promozione delle pari
opportunità di genere e per tutti impegnando gli Stati del bacino del Mediterraneo, membri
dell’associazione, a mettere in atto specifiche politiche. In particolare le politiche di PO
dell’Associazione Arco Latino sono volte a:
•
Incoraggiare azioni rivolte a uomini e donne a favore della conciliazione fra lavoro e famiglia
implementando i servizi sociali per l’infanzia, gli anziani, i disabili; definendo misure di
incoraggiamento della flessibilità dei servizi e degli orari dei servizi sociali e per l’infanzia,
promuovendo l’organizzazione flessibile del lavoro e inserendo le pari opportunità nei codici
di Responsabilità Sociale delle Imprese;
•
Promuovere l’omogeneizzazione della legislazione in materia di tutela della maternità e
della paternità nei diversi Stati Membri dell’Unione Europea
•
Favorire la rappresentanza delle donne in politica mediante la messa in atto di azioni
positive per la promozione di un Governo paritario
•
Sostenere azioni di formazione politica nei Paesi del bacino del Mediterraneo e azioni a
favore della partecipazione alla vita sociale, culturale e politica delle donne migranti che
vivono una doppia discriminazione
•
Promuovere la lotta alla violenza di genere e contro le donne in ogni ambito e in particolare
dare impulso ad iniziative di sensibilizzazione e promuovendo azioni di prevenzione della
violenza soprattutto rivolte ai giovani
•
Combattere con vigore la tratta di esseri umani
•
Sollecitare tutte le amministrazioni, in particolare quelle facenti parte di Arco Latino, ad
impegnarsi nell’introduzione delle statistiche di genere e del “gender auditing” e del “gender
budgeting” all’interno del proprio processo politico-amministrativo
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 106
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
•
Promuovere una azione di lobby volta al rafforzamento delle politiche e degli interventi in
materia antidiscriminatoria.
Il Gruppo Pari Opportunità di Arco Latino è coordinato dall’Assessorato alle Pari Opportunità e
Relazioni Internazionali della Provincia di Torino dal 2005.
Allo scopo inoltre di promuovere la progettualità su finanziamenti europei sono stati organizzati:
•
Il seminario “Territorio, progettazione strategica, fondi strutturali: dall’analisi alle
proposte” nel mese di luglio 2005 con l’obiettivo di definire il contesto di riferimento
locale ed avviare la discussione sulle proposte per la programmazione del territorio
della provincia di Torino che emergono dalla discussione del partenariato pubblico o
privato. In seguito a tale evento si è provveduto a predisporre una sezione dedicata
appositamente nella sezione “E come Europa” sugli atti del convegno ed alla raccolta,
selezione ed inserimento di informazioni di documenti ufficiali relativi alla riforma dei
fondi strutturali.
•
Il seminario info-formativo sul bando “Gemellaggi di Città”, rivolto ai Comuni in
collaborazione con il Centro Europe Direct Torino e conseguente assistenza tecnica, sia
telefonica che di persona ai potenziali presentatori di progetti.
La Provincia ha inoltre preso parte alla definizione delle priorità di attuazione dei Fondi
Strutturali attraverso la partecipazione ai tavoli del Comitato di Sorveglianza sui Fondi Strutturali
e dei tavoli di programmazione e gestione Interreg III A e la Partecipazione alla Conferenza
delle Alpi Franco – Italiane (CAFI), organismo tecnico comune d studio, programmazione e
gestione del programma Interreg III.
LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
La Provincia di Torino è impegnata nel perseguimento dell'affermazione dei diritti dell'uomo e
della ricerca della giustizia mediante l'azione di cooperazione con i poteri locali e regionali di
ogni paese (art. 2, comma 3 dello Statuto).
All'interno della propria programmazione l'Ente esprime la volontà di contribuire attivamente anche attraverso le associazioni e le reti degli enti locali - allo sviluppo della pace, della
solidarietà e del dialogo interculturale, sociale ed economico a livello internazionale realizzando
opportune attività di animazione e di diffusione delle informazioni sulle iniziative e i progetti di
cooperazione decentrata volti ad affermare i valori espressi dalle Nazioni Unite nella
Dichiarazione del Millennio.
La Provincia di Torino ha inoltre operato nella promozione di tutte quelle iniziative di
cooperazione internazionale volte alla valorizzazione delle associazioni femminili e delle
associazioni a rilevante partecipazione femminile, attraverso la promozione ed il sostegno agli
eventi connessi con la creatività culturale, economica ed artistica delle donne.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 107
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
In concreto, la Provincia opera per la promozione delle seguenti attività nei Paesi del Terzo
Mondo: valutazione e sostegno ai progetti di cooperazione; trasferimento di know-how;
interventi a sostegno delle popolazioni colpite da emergenze ambientali, sociali e sanitarie.
In questo ambito i settori di intervento sono: la solidarietà internazionale; la cooperazione
decentrata con i Paesi Terzi; l’emergenza e il soccorso a favore di popolazioni colpite da
calamità naturali o conflitti armati; l’educazione e la sensibilizzazione della comunità locale;
l’assistenza tecnica e i contributi finanziari ad iniziative di terzi.
Tra i Soggetti beneficiari (presenti nel territorio provinciale) si possono citare: enti locali; enti ed
istituzioni pubbliche e private; Organizzazione Non Governative (ONG); consorzi, associazioni
di ONG e di volontariato; Organismi Non Lucrativi di Utilità Sociale (ONLUS); istituzioni
scolastiche, universitarie e culturali; forze economiche e sociali.
Tra gli strumenti di attuazione delle politiche:
1) progetti a gestione diretta:
- Cooperazione decentrata per la sicurezza alimentare nella regione di Louga –
Senegal (formazione eletti)
- Appoggio alla creazione di imprese femminili in Senegal
2) accordi e protocolli d'intesa attualmente in vigore con i seguenti paesi: Bihor
(Romania), Provincia de La Habana e Provincia di Ciego de Avila (Cuba), Provincia
di Al Haouz, Comune rurale di Tamesloht (Marocco), Kasserine Regione di
Kairouan, Siliana, Zaghouan e Regione di Kairouan (Tunisia), Contea di Salt Lake
(USA), Comunità Urbana di Niamey (Niger), Città di São Paulo (Brasile), Wilaya di
Costantine (Algeria,
3)
contributi finanziari e materiali (medicinali, attrezzature varie); In particolare sono
stati accordati contributi a 16 progetti nel 2004 e 20 progetti nel 2005, a progetti di
cooperazione decentrata di diversa natura (azioni per la riduzione del digital divide,
rafforzamento istituzionale, lotta all’aids, minori, sicurezza urbana, salute della
donna, sminamento in zone di guerra, formazione professionale, assistenza agli
orfani, emergenze terremoto e tsunami) in diversi Stati (Albania, Vietnam, Bosnia,
Pakistan, Argentina, Marocco, Senegal, Afganistan, Iraq, Kenia, Etiopia, Brasile,
Cuba, Congo, Etiopia, Sud-est Asiatico). Esempi di tali azioni sono stati i progetti
Louga, Niamey-Niger e Twinning Phare. Un’attenzione particolare è stata poi
dedicata all’erogazione dei fondi di solidarietà nell’ambito dell’operazione Pro
emergenza Asia - coordinato dalla Croce Rossa - come contributo urgente di
solidarietà alle popolazioni colpite dal maremoto che ha interessato il sud-est
asiatico nel dicembre 2004.
4)
adesioni a reti di collettività locali a rilevanza internazionale: CO.CO.PA
coordinamento
comuni
per
la
Pace;
RECOSOL
rete
comuni
solidali;
Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace; ELSAD enti locali per il
sostegno a distanza; Arco latino; Partenalia; Cafi
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 108
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La Provincia di Torino, al fine di perseguire in modo più incisivo il propri obiettivi di
cooperazione decentrata, ha costituito insieme alla Città di Torino nell'anno 2004 l’Agenzia di
Cooperazione degli Enti Locali - strumento in grado di agevolare le relazioni internazionali
degli Enti associati valorizzandone le competenze.
ALTRE ATTIVITÀ
Attività preparatorie per i Giochi Olimpici e Paraolimpici Invernali Torino 2006
In tale ambito si sono svolte, in collaborazione con il Comune di Torino, la Regione Piemonte ed
il Toroc, le attività di promozione per la promozione della Tregua Olimpica, ed in specifico:
Uno stand della Provincia di Torino alla manifestazione in piazza “One World: le città e
le culture della cooperazione internazionale” – 22-25 settembre 2005
Punti di raccolta firme di autorità e cittadini a sostegno dell’appello all’adozione della
risoluzione ONU sulla Tregua Olimpica
Uno stand della Provincia di Torino alla Marcia per la pace Perugia – Assisi.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 109
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
EUROREGIONE E RUOLO INTERNAZIONALE DELLA PROVINCIA
dell'Asse 1: LA PROVINCIA E L'EUROPA
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
117.082,00
131.305,00
Stato Italiano
75.000,00
0,00
7.224,00
28.612,50
prevalentemente tributi e tariffe
515.826,63
491.442,65
risparmi di gestione
389.000,00
154.932,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
Totale risorse acquisite
1.104.132,63
806.292,15
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
726.232,00
571.842,15
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
271.400,00
234.450,00
0,00
0,00
106.500,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
1.104.132,00
806.292,15
53
I.P.S.E.T. ONLUS è un’associazione costituitasi nel 1997 su iniziativa dell'Università degli Studi di Torino e della
quale fanno parte il Comune di Torino, la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e la stessa Provincia di Torino e
che si propone di stimolare la diffusione delle informazioni e armonizzare le attività esistenti nel settore della formazione
internazionale
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 110
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.1.2 I COLLEGAMENTI IMMATERIALI
La Provincia di Torino si è da tempo impegnata nello sviluppo delle infrastrutture immateriali per
l’organizzazione del territorio, coordinando la definizione degli obiettivi, progettando la
realizzazione degli interventi, individuando i partner tecnologici per l’attuazione dei progetti,
verificando le realizzazioni, operando in stretta relazione con gli Enti e i soggetti economici
insediati nei territori oggetto delle trasformazioni nell’ottica di ridurre il digital divide54 o divario
digitale. Queste azioni si inseriscono nella volontà di ricorrere con sempre maggiore frequenza
a Internet quale piattaforma per le transazioni sia tra enti che tra enti e imprese. Naturalmente,
promuovendo l’e-government, è in aumento l’esigenza di servizi di interconnessione sempre più
veloci e omogenei su tutto il territorio provinciale.
Nello specifico, in questo ambito la Provincia si deve occupare
al suo interno55 di
Salvaguardare e migliorare le elevate prestazioni del sistema informativo e delle
telecomunicazioni dell’Ente, intervenendo sulle componenti hardware del sistema,
predisponendo nuovi servizi
Interpretare le esigenze e i bisogni che emergono nell’ambito dell’attività quotidiana di tutti
coloro che operano all’interno dell’Ente e utilizzare le tecnologie dell’ICT per risolverli
Gestire l’attività ordinaria di manutenzione della dotazione di infrastrutture informatiche e di
telecomunicazione
nel territorio di
promuoverne l’infrastrutturazione telematica, coordinando la definizione degli obiettivi,
progettando la realizzazione degli interventi, individuando i partner tecnologici per
l’attuazione dei progetti, verificando le realizzazioni, operando in stretta relazione con gli
Enti e i soggetti economici insediati nei territori oggetto delle trasformazioni anche per
ridurre il divario digitale;
favorire l’inclusione dei piccoli Comuni nei processi di innovazione che si rende necessario
attuare conseguentemente al progressivo decentramento amministrativo di molte funzioni
statali che individua le Amministrazioni Locali quali riferimento finale per l’accesso ai servizi
da parte dei cittadini e delle imprese, per migliorare la competitività complessiva del sistema
territoriale;
La Provincia di Torino ha deciso di trasferire una serie di servizi alla Rete Telematica con
l’obiettivo di modificarne le modalità di erogazione per renderli più efficaci, giungere a una
diminuzione dei costi e ottimizzare le risorse a disposizione.
La condizione necessaria per realizzare questo trasferimento era che tutte le sedi della
Provincia fossero collegate alla rete Telematica e che tutti gli operatori fossero dotati di una
stessa banda di trasmissione per garantire l’omogeneità.
A tal fine, la Provincia si è dotata di una tecnologia chiamata VOIP56 al fine di ottimizzare le
risorse: ha infatti intrapreso un progetto per utilizzare – all’interno di tutte le sedi dell’Ente – uno
stesso canale per i servizi di voce e i dati digitali.
54
Con digital divide (divario digitale detto anche DD) si intende il divario esistente nell'accesso alle nuove tecnologie
presenti nel mondo; in questo caso, il termine si applica alla differenza nell’accesso tra i diversi soggetti locali con i quali
la Provincia collabora
55
Gli interventi che la Provincia ha attivato al suo interno sono stati inseriti in questo Asse in quanto sono fortemente
funzionali al governo del territorio
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 111
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Inoltre, l’Ente ha intrapreso una serie di attività per la smaterializzazione dei documenti con il
duplice scopo di velocizzare lo scambio e risparmiare risorse preziose come la carta.
Sono
stati
introdotti
alcuni
elementi
innovativi
anche
nell’organizzazione
interna,
prevalentemente al fine di semplificare la burocrazia e velocizzare l’azione della Provincia:
- è stata introdotta la firma digitale per le delibere e le determine. La firma digitale è il risultato di
una procedura informatica, che consente al sottoscrittore di rendere manifesta l'autenticità del
documento informatico e al destinatario di verificarne la provenienza e l'integrità.
La tecnica utilizzata per assicurare la riservatezza delle informazioni archiviate o inviate
attraverso reti di computer è la crittografia. Con la crittografia, un messaggio, o più in generale,
un qualunque file di dati (testo, immagini, musica) viene trasformato in un insieme di segni e
simboli assolutamente privi di significato per chi non conosca la chiave giusta per decifrarli. Il
certificato digitale è un piccolo file di pochi kilobyte che attesta l’identità del sottoscrittore.
La firma digitale è unica rispetto ad un preciso documento; a testi diversi corrispondono firme
diverse; apposta la firma digitale il documento non è più alterabile. Il processo di firma digitale
richiede che l’utente effettui una serie di operazioni preliminari necessarie alla predisposizione
delle chiavi utilizzate dal sistema di crittografia su cui il meccanismo si basa.
- sono state sottoposte a regolamento alcune funzioni provinciali e, in particolare, le funzioni di
polizia amministrativa
All’interno dell’ente, nel biennio considerato, il numero di postazioni di lavoro è passato da
2.130 nel 2004 a 2.34957 nell’anno successivo. Nello stesso periodo le postazioni collegate alla
intranet sono passate da 2.055 a 2.26758.
In questo ambito, è significativo mettere in evidenza una serie di cifre relative al 2004 che si
riferiscono all’attività ordinaria di manutenzione della dotazione di attrezzature per le
telecomunicazioni:
Richiesta di interventi sul sistema informativo
da parte di servizi interni all’Ente (tutti gestiti
tramite il sistema di gestione e smistamento
automatico per area di competenza)
Quasi 15.000 interventi portati a termine
Rinnovo di postazioni pc
Sostituzione di 850 Workstation UNIX
Rinnovo di telefoni mobili
Sostituzione di 650 cellulari di servizio
È rilevante sottolineare che la maggior parte delle postazioni hardware sostituite non sono
diventate rifiuti (peraltro difficili da smaltire) ma sono state riconvertite grazie ad un progetto di
cui si è fatto promotore il carcere di Parma nell’ambito delle attività di recupero dei suoi
detenuti.
56
Voice Over Internet Protocol
Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province”
58
Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province”
57
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 112
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
E’ stato inoltre intrapreso un progetto per migliorare il servizio erogato dai Centri per l’Impiego e
per garantire una risposta a tutte le chiamate; dal momento che gli/le addetti/e ai CPI non
riuscivano a soddisfare tutte le telefonate in arrivo perché impegnati/e in altre conversazioni
telefoniche, la Provincia ha adottato una modalità di gestione del flusso di telefonate che
prevede lo smistamento ad altri operatori/operatrici che si occupano di una prima selezione
delle telefonate.
AGENDA PER LA MODERNIZZAZIONE
Nel 2003 la Provincia ha promosso un progetto trasversale di modernizzazione e ottimizzazione
delle sue modalità di intervento sul territorio che è proseguito anche nel 2004 e nel 2005.
Questo obiettivo ha comportato un contestuale rinnovamento dell’organizzazione interna per
rendere più efficace e innovativa la sua azione. Il progetto – denominato Agenda per la
modernizzazione – prevedeva una serie di attività che hanno coinvolto in modo congiunto gran
parte del personale della Provincia per assicurare un’azione il più possibile capillare, incisiva e
capace di considerare un’ampia gamma di aspetti diversi ma collegati.
Nel 2005, i Comuni della provincia di Torino coinvolti nei progetti di innovazione e di egovernment sono stati 20559.
1. In primo luogo la Provincia ha promosso il decentramento delle funzioni verso una serie di
soggetti locali: questo ha comportato la sperimentazione di accordi per l’esercizio
associato di alcune funzioni di tipo amministrativo. Il progetto è stato avviato con i Comuni
di Beinasco, Grugliasco, Moncalieri e la Comunità Montana Alta Valle di Susa.
2. E’ stato promosso un progetto di e-government delle Province piemontesi denominato
AtoB (Administration to Business) finalizzato allo sviluppo di servizi di sportello rivolti al
mondo imprenditoriale. Nell'ottica della nuova concezione di pubblica amministrazione e
della riforma federale (in cui l'architettura istituzionale del Paese non è più gerarchica, ma
di cooperazione paritaria fra le amministrazioni) questa nuova visione trova una
straordinaria opportunità di cooperazione nelle nuove tecnologie.
L’iniziativa AtoB – in particolare - nasce dalla presenza sul territorio di un tessuto industriale
e produttivo tra i più qualificati e radicati d’Europa, che esprime una forte domanda di
un’amministrazione più efficace anche nei confronti del mondo imprenditoriale rivolta alle
pubbliche amministrazioni, in specie provinciali.
Tiene conto anche della massiccia devoluzione al livello provinciale di funzioni in settori
dell’amministrazione pubblica tutti orientati all’utente-impresa, che hanno creato nuova
domanda per le Province. Il decentramento nei settori dell’agricoltura, del mercato del
59 Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province”
60 L'e-government è l'applicazione delle nuove tecnologie della comunicazione (ICT), tra cui Internet, alla gestione del
rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione allo scopo di snellire le procedure burocratiche fornendo servizi e
informazioni on line.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 113
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
lavoro, del trasporto merci, della tutela ambientale, hanno infatti definitivamente configurato
quella particolare vocazione delle Province ai servizi per le imprese.
In questa direzione è stato progettato lo sviluppo e la diffusione dell’identificazione digitale
delle imprese che intrattengono rapporti con la Provincia (in particolare nei settori Lavoro Centri per l’Impiego - e Agricoltura – Ufficio Meccanizzazione Agricola); l’aggiornamento
delle applicazioni per il lavoro e la formazione professionale, adottando modalità di
interazione diretta da parte degli intermediari autorizzati (es. Trasmissione comunicazioni,
consultazione catalogo offerte formative, iscrizioni).
3. La Provincia ha deciso di dare un nuovo impulso alle tecnologie dell’ICT61 attraverso una
serie di interventi:
•
Progetto ISACCO, con il quale sono state adottate attività di supporto per 5 Comunità
Montane e 1 Unione di Comuni
•
ha partecipato ad un bando europeo di un Interreg insieme alla provincia di Milano dal
nome INTERALP
•
ha effettuato un’analisi territoriale sulle aree di Lanzo, Grugliasco e Ivrea
•
ha promosso un progetto di infrastrutturazione telematica del territorio: ha infatti deciso
di connettere tra loro alcune aree industriali tramite la Banda Larga. Anche in questo
caso,
interventi
di
natura
strettamente
legati
alla
telecomunicazione
hanno
rappresentato lo strumento per favorire l’economia e lo sviluppo del territorio. La banda
larga si configura come un irrinunciabile strumento per rendere possibile quella
trasformazione del sistema culturale, economico-sociale e produttivo, senza la quale si
rischia di non riuscire a cogliere a pieno le opportunità della Società dell’Informazione.
Banda larga è un "termine-ombrello" che identifica un vasto insieme di tecnologie
accomunate da una peculiarità: quella di consentire il collegamento a Internet e alle Reti
locali ad una velocità di trasmissione dei dati largamente superiore a quelle supportate
dai modem tradizionali. Le reti a banda larga sono una delle espressioni più avanzate
della tecnologia dell'informazione. Grazie alla fibra ottica queste reti sono in grado di
trasportare enormi quantità di informazioni, con grande affidabilità, a velocità molto
superiori rispetto ai cavi in rame tradizionali. Grazie a questa dote, le nuove tecnologie
a banda larga potranno garantire la realizzazione di servizi più semplici, comodi ed
efficaci - e meno costosi.
In particolare, in Provincia sono state posizionate due dorsali di cavi in fibra ottica
(lungo il tratto Torino-Pinerolo e lungo il tratto Torino-Ivrea).
L’obiettivo del progetto era quindi quello di promuovere modalità di lavoro più
economiche e favorire l’attrazione degli investimenti nelle zone interessate.
Nel 2005 si è poi provveduto alla realizzazione della MAN (Metropolitan Area
61 Information and Communication Technology – Utilizzo delle tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione
62
Utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 114
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Network63) della Provincia di Torino; sono quindi state effettuate tutte le attività e le
analisi tecnologiche legate alla realizzazione della rete telematica in Fibra Ottica
dell’Ente. Attuando una delibera della Giunta Provinciale che autorizzava l'acquisto e la
messa in opera della Fibra Ottica dall'Università di Torino, si e' quindi giunti a collegare
alcune sedi dell'Ente mediante una Fibra Ottica proprietaria, incrementando le velocità
di collegamento da 10 Megabyte ad 1Gigabyte. Sono ad oggi in corso ipotesi ed analisi
sull'estensione della MAN Provincia di Torino ad altre sedi. Si è inoltre ipotizzata la
realizzazione della rete degli Enti Locali, coinvolgendo gli altri Enti presumibilmente
interessati (per vicinanza alle tratte o alle sedi provinciali) nell'ambito della realizzazione
della MAN Provincia di Torino. E’ stata inoltre prevista la possibilità di estensione della
Banda Larga ad alcune scuole, potenzialmente interessate per vicinanza alle tratte o
alle sedi Provinciali. Nel 2005 i Comuni in rete telematica con la Provincia sono 20564,
con un incremento di 5 rispetto all’anno prima;
•
ha esteso la Rupar2 Piemonte, la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
Regionale a cui possono aderire tutti gli Enti locali piemontesi. Rupar Piemonte mette in
comunicazione le amministrazioni, semplificando lo scambio di informazioni e di
esperienze e favorendo economie di scala.
Il progetto rappresenta uno strumento indispensabile per la realizzazione dei principi di
e-government, poiché attraverso la rete gli Enti possono usufruire di servizi, scambiarsi
informazioni
e
dati
e
ricevere
aggiornamenti
sulle
novità
della
Pubblica
Amministrazione. Per favorire la diffusione capillare di Rupar Piemonte e per renderla
strumento operativo, la Regione Piemonte ha promosso ingenti finanziamenti al fine di
dotare gli Enti delle infrastrutture necessarie a favorire la collaborazione e a
promuovere l’utilizzo di strumenti e servizi applicativi.
La cooperazione in rete favorisce economie di scala ed evidenti vantaggi per
amministrazioni,
cittadini
e
imprese
tra
cui
la
semplificazione
dei
processi
amministrativi, un migliore utilizzo di risorse tradizionalmente impiegate per il
trasferimento da e verso l’amministrazione centrale, un aumento di efficienza ed
efficacia nelle comunicazioni, l’integrazione delle funzioni e dei servizi erogati da Enti
diversi; la distribuzione telematica dei servizi stessi, con evidenti risparmi in termini di
costi e tempi, la crescita della qualificazione professionale dei dipendenti pubblici.
Nell’ambito del progetto, il ruolo delle province è quello di supportare e fornire
assistenza agli enti locali e servizi alle imprese. In particolare, la Provincia di Torino è
capofila nella gestione dei servizi on line per le imprese.
1. Ha realizzato SESAMO, un progetto di e-democracy in collaborazione con le Regioni
Piemonte e Liguria e alcune province di Piemonte e Liguria. L’iniziativa aveva come
63
Rete telematica dell’area metropolitana
Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province”
65
Neologismo della lingua inglese che deriva dalla contrazione di Electronic Democracy (Democrazia Elettronica) con
cui comunemente si intende l'utilizzo delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (in inglese Information
and Communication Technologies - ICT) all'interno dei processi democratici.
64
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 115
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
obiettivo lo sviluppo di servizi informativi, consultivi e di collegamento tra gli organismi
legislativi degli enti che hanno preso parte al progetto.
2. Ha moltiplicato gli interventi di carattere ordinario e strategico volti ad un ammodernamento
complessivo delle strutture informatiche ed informative dell’ente, al fine di migliorarne
l’efficienza e l’efficacia. In particolare si è provveduto a:
•
Sviluppare nuove funzionalità e nuovi software (per esempio nell’ambito della
procedura di bilancio);
•
Migliorare il browser di navigazione internet, l’aggiornamento dei collegamenti intranet e
ad applicare una generale e continua attenzione all’adeguamento dei dispositivi
informatici secondo le necessità dettate dagli sviluppi tecnologici.
•
Proseguire l’adeguamento al D.lgs.196 in tema di sicurezza elettronica, con la
migrazione del server della Provincia dietro al firewall per la protezione dei database
provinciali, l’aggiornamento su tutte le postazioni di lavoro delle protezioni antivirus, il
miglioramento delle procedure di sicurezza nell’accesso alle postazioni di lavoro.
•
Implementare l’insourcing della rete fonia/dati, attraverso l’acquisizione e la messa in
opera di nuove centrali telefoniche grazie all’adesione alla convenzione CONSIP,
l’implementazione e la migrazione degli apparati attivi (switch e router) e l’attivazione
dell’helpdesk e del Service Level Agreement (SLA). La scelta operata ha quindi
permesso di portare nel settore in oggetto una configurazione standard, facilmente
mantenibile e riutilizzabile. I principali vantaggi offerti si possono così facilmente
riassumere in maggior affidabilità, miglior rendicontazione degli addebiti, maggiore
efficienza e servizi aggiuntivi.
Nel biennio 2004-2005 è poi stata poi effettuata un’indagine sul servizio di assistenza ai posti di
lavoro. Ai vari servizi forniti è stato dato un giudizio da “Molto insufficiente” a “Molto buono” per
poi poter calcolare l’Indice Generale di Soddisfazione (IGS)67 sul servizio; il risultato di essa è
riportato nella seguente tabella:
Molto insufficiente
Insufficiente
Sufficiente
Buono
Molto buono
Totale
N° Risposte valide
Ricezione e
Interventi d’assistenza Interventi presso la
registrazione della
a distanza
postazione di lavoro
richiesta d’assistenza
1%
1%
0%
1%
1%
1%
19%
18%
18%
41%
41%
40%
38%
39%
41%
100%
100%
100%
144
143
142
66
Software o apparato di rete hardware o software che filtra tutti i pacchetti entranti ed uscenti, da e verso una rete o un
computer, applicando regole che contribuiscono alla sicurezza della stessa.
Indicatore generale di soddisfazione sul servizio: è l’indicatore unico della soddisfazione generale sul servizio di
assistenza ai posti di lavoro erogato dal CSI-Piemonte, calcolato come media aritmetica tra le medie pesate delle
risposte fornite a tutti gli oggetti della domanda che raccoglie la soddisfazione generale sulle fasi dell’assistenza.
67
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 116
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
82,8%
IGS cliente per Servizio
83,2%
84,2%
2005
2004
83,4%
77,6%
5,8%
IGS CLIENTE per anno
L’indagine (eseguita su un campione d’utenti del sistema informativo provinciale) ha pertanto
evidenziato nel biennio in esame un aumento di 5,8punti percentuali della soddisfazione
(punteggio di 83,4 su 100 nel 2005, rispetto al 77,6% del 2004), in merito all’assistenza ricevuta
in caso in malfunzionamento.
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
COLLEGAMENTI IMMATERIALI
dell'Asse 1: LA PROVINCIA E L'EUROPA
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
0,00
225.818,00
766.935,00
8.191.702,98
8.226.349,18
risparmi di gestione
0,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
7.657.020,00
1.600.000,00
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
16.074.540,98 10.593.284,18
Destinazione impieghi
2004
2005
8.374.773,57
8.993.284,18
30.987,41
0,00
investimenti gestiti direttamente
6.068.780,00
0,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
1.600.000,00
1.600.000,00
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
cosiddetti "in conto capitale":
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
16.074.540,98 10.593.284,18
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 117
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.2. LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
(Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti”)
3.2.1 SVILUPPO, LAVORO E VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE
La Provincia di Torino esercita fin dal 1999 nuove funzioni in materia di mercato del lavoro, di
orientamento e promozione della formazione, soprattutto attraverso i Centri per l’Impiego (d’ora
in poi CPI). Il compito si è tradotto in un’attività di programmazione e coordinamento, ma anche
di sviluppo e crescita dei CPI.
L’obiettivo prioritario, che ha sotteso l’azione amministrativa soprattutto di questo ultimo anno, è
quello di rafforzare la capacità dei CPI di offrire servizi a persone e imprese al fine di rafforzare
il ruolo strategico nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro sul territorio provinciale. Allo
scopo di prevenire la disoccupazione di lunga durata e di facilitare l’inserimento professionale
nel mondo del lavoro, la Provincia ha saputo realizzare progetti specifici (a volte sperimentando
modelli e azioni di sostegno all’inserimento al lavoro di persone adulte) e ha coordinato le
diverse esperienze già attive sul territorio, sia pubbliche che private, attraverso una rete
provinciale di servizi per il lavoro. Tra i compiti della Provincia non va dimenticato quello legato
all’emersione del lavoro irregolare, gestito da un’apposita Commissione. Negli ultimi anni è poi
aumentata l’attenzione nei confronti delle politiche del lavoro a favore dei cittadini non
comunitari, di cui la Provincia si occupa in collaborazione con le altre amministrazioni pubbliche
ed i soggetti coinvolti per la ricerca di soluzioni comuni ai problemi emersi nel territorio.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 118
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Un’attenzione particolare è stata rivolta dalla Provincia di Torino alle fasce deboli, quelle a
rischio di esclusione sociale dal mercato del lavoro: donne, disabili, ex-detenuti, giovani a
rischio. Dal momento che le donne rappresentano il 60% degli iscritti ai CPI (Centri per
l’Impiego), i Centri per l'Impiego, ragionando in un’ottica di genere hanno spesso attivato
progetti specifici di rinforzo dell’occupazione femminile, promuovendo anche corsi per le
disoccupate con lo scopo di rafforzare le competenze professionali e aumentare le opportunità
di occupazione. Di particolare rilievo sono poi i percorsi di inserimento offerti dai Centri per
l'Impiego grazie al POR (Programma Operativo Regionale) ob. 3 FSE 2000-2006, che hanno
visto le donne target privilegiato per poter fruire degli interventi.
UNO SGUARDO D’INSIEME AL MERCATO DEL LAVORO
68
Si richiamano qui brevemente i dati presentati nella sezione Identità.
Forza Lavoro in Provincia di Torino 2005
La forza lavoro69 presente sul territorio
provinciale era composta per il 42,68% da
donne e per il 57,32% da uomini nel 2004,
e rispettivamente per il 43,04% ed il
56,96% nel 2005.
donne
uomini
Le persone occupate nel territorio provinciale, salite ad un totale di 934.400 nel 2005, sono
rimaste ripartite sostanzialmente equamente tra donne (42,2%) e uomini (57,8%), per un peso
complessivo sull’occupazione regionale del 50,2%.
Il tasso di occupazione complessivo è salito dal 51,5% al 53,3% per le donne e dal 71,3% al
72,6% per gli uomini, per un totale aumentato a sua volta dal 61,4% al 62,9%, inferiore sia alla
media regionale (63,4%), sia al resto del Piemonte.
Il confronto tra il 2003 e il 2004 evidenzia una sostanziale stabilità del tasso complessivo di
occupazione, benché questo derivi in gran parte dal supporto di ammortizzatori sociali, ancora
ampiamente utilizzati, con particolare rilevanza proprio per la provincia di Torino, dove le
numerose procedure di esubero possono aver influito in misura più rilevante sulla
disoccupazione e dove grava più fortemente il peso della cassa integrazione, distorcendo
l’aggregato occupazionale. Tale situazione è leggermente migliorata nel 2005, con un aumento
del tasso occupazionale pari a circa 1,5 punti percentuali.
68
Tutti i dati riportati in questa sezione sono tratti dall’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro
Lo scopo principale della rilevazione sulle forze di lavoro è suddividere la popolazione in tre gruppi distinti: le persone
occupate, quelle che cercano lavoro e il resto della popolazione. I primi due gruppi, considerati congiuntamente,
formano le forze di lavoro; il terzo rappresenta le "non forze di lavoro". Nel mercato del lavoro le forze di lavoro
costituiscono la cosiddetta "offerta di lavoro", che va a soddisfare la "domanda di lavoro" proveniente da imprese e
istituzioni. Fonte: www.istat.it
69
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 119
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Interessante è poi notare come l’aumento
del tasso di attività intercorso tra il 2004 ed
Persone in cerca di occupazione
il 2005 sia dovuto interamente all’aumento
di attività femminile, essendo rimasto il
tasso maschile invariato rispetto all’anno
donne
precedente.
uomini
Il quadro della disoccupazione70, nel corso
del
biennio
2004-2005,
ha
visto
la
diminuzione del tasso di disoccupazione complessivo di 1,3 punti percentuali; pertanto il 2005
ha visto l’interruzione di un andamento di stasi della disoccupazione cominciato nel 2001 e
proseguito fondamentalmente invariato negli anni successivi.
Nel 2004 il numero di persone disoccupate era pari a 58.700 unità, di cui il 51,8% donne, con
tassi di disoccupazione pari al 7,4% per le donne e 5,1% degli uomini.
Nel 2005 la situazione è migliorata, con una diminuzione delle persone disoccupate (47.500, di
cui però quasi il 60% donne)) ed una riduzione, quindi, del tasso di
disoccupazione
complessivo, sceso al 4,8%. Tale diminuzione ha interessato in modo più forte gli uomini, il cui
tasso di disoccupazione è sceso di ben 1,7 punti percentuali contro lo 0,7 delle donne.
Permangono tuttavia elementi di preoccupazione: il calo della produzione industriale, la
stagnazione delle esportazioni, l’intensificazione delle espulsioni dalle aziende e l’incremento
della mobilità.
Qui di seguito viene inserita una tabella che mette in evidenza una sintesi dei dati relativi a
persone occupate, disoccupate e relativi tassi in provincia di Torino nel biennio 2004-2005:
2004
2005
donne
uomini
totale
donne
uomini
totale
v.a
379.400
522.100
901.500
394.300
540.100
934.400
% riga
42,10%
57,90%
100%
42,20%
57,80%
100%
55,7
75,2
65,4
57,1
75,2
66,1
tasso di occupazione
51,50%
71,30%
61,40%
53,30%
72,60%
62,90%
v.a
30.400
28.300
58.700
28.200
19.200
47.500
% riga
51,80%
48,20%
100%
59,58%
40,42%
100%
7,40%
5,10%
6,10%
6,70%
3,40%
4,80%
persone
occupate
attività
persone
disoccupate
tasso di
disoccupazione
Fonte: ISTAT
70
E’ la condizione di chi non ha un'occupazione. Il comportamento si riferisce al fatto di avere effettuato almeno
un'azione di ricerca di lavoro nei trenta giorni precedenti la rilevazione. Fonte: www.istat.it
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 120
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il flusso della disponibilità al lavoro71 rilevata nel 2004 e nel 2005 risulta in progressivo calo
rispetto al 2003 (che tuttavia rappresenta un anno anomalo per l’entrata in vigore della riforma
dei CPI); pur tenendo conto di questo fattore, i dati relativi al 2005 risultano piuttosto simili a
quelli del 2004, che a loro volta sono analoghi a quelli dell’anno precedente per quanto riguarda
la composizione per fasce di età: ¼ del flusso è costituito da donne con più di 30 anni e un titolo
di studio non superiore all’obbligo scolastico; seguono le donne giovani (15-29) e gli uomini
ultra cinquantenni con basso livello di istruzione.
Stock delle persone disponibili al lavoro 2003-2004-2005 in provincia di Torino per genere
2003
2004
2005
Variazione %
disponibili
al lavoro
donne
v.a.
%col.
v.a.
%col.
v.a.
%col.
‘03-‘04
‘04-‘05
42.922
65,1
51.293
65,2
51.947
61,6
19,5
1,28
uomini
23.029
34,9
27.342
34,8
32.430
38,4
18,7
18,6
totale
65.951
100
78.635
100
84.377
100
19,2
7,3
Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale
Sono in aumento le donne disoccupate tra 30 e 39 anni e ultraquarantenni con alto livello di
istruzione che dichiarano disponibilità al lavoro.
Per quanto riguarda la disponibilità oraria, la quasi totalità indica l’orario standard, mentre è
limitato il gradimento del lavoro notturno; inoltre, tra le forme di lavoro atipiche, c’è una
propensione abbastanza elevata al lavoro part-time (75,2%); infine, le donne risultano essere
meno disponibili alla mobilità: quasi il 73% (56,4% per gli uomini) non è disposta a spostarsi
per lavoro oltre i confini del proprio territorio (quello del CPI di propria competenza) e il 33,5%
(22,2% per gli uomini) dal proprio Comune di residenza.
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali si conferma la progressiva espansione del lavoro
parasubordinato
e
della
collaborazione
a
progetto e prevale il lavoro autonomo, trainato
soprattutto dai servizi e dall’agricoltura (in
Contratti di lavoro
in provincia di Torino 2004
collegamento con il turismo, l’enogastronomia,
l’industria). In provincia di Torino, i contratti di
lavoro dipendente72 sono 655.900 (73,9%),
mentre quelli di lavoro indipendente sono
235.600 (26,1%), con uno spostamento più
lavoro dipendente
orientato al lavoro subordinato del dato medio
lavoro indipendente
regionale.
71
Il dato deriva dalle rilevazioni fatte dai Centri per l’Impiego e considera l’insieme delle persone che si sono dichiarate
disponibili al lavoro nel corso di tutto il 2004 e l’insieme delle persone che a fine 2004 risultano disoccupate e disponibili
al lavoro.
72
Dati 2004
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 121
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro, nel biennio 2003-2004 si è rilevato un aumento
per oltre 16.000 unità, con una crescita nel 2004 del 4,4% rispetto all’anno precedente.
Persone
avviate
Donne
Uomini
Totale
Avviamenti 2002-2003-2004 in provincia di Torino per genere
2002
2003
2004
variazione %
v.a.
%col.
v.a.
%col.
v.a.
%col.
‘02‘03-‘04
‘02‘03
‘04
102.943
45,4
107.992 46,3 110.699 45,5
4,9
2,5
7,5
124.003
54,6
125.277 53,7 132.792 54,5
1,0
6,0
7,1
226.946 100,00 233.269 100,00 243.491 100,00
2,8
4,4
7,3
Fonte: elaborazione OPML su dati Amministrazione Provinciale
La variazione 2003-2005 delle tipologie contrattuali registra un calo diffuso e importante delle
assunzioni a tempo indeterminato. La riduzione si registra in maniera prevalente per le donne.
Inoltre, gli avviamenti femminili durano nel tempo meno di quelli maschili.
Avviamenti 2004 in provincia di Torino per genere
300.000
250.000
200.000
Donne
150.000
Uomini
100.000
Totale
50.000
0
Donne
Uomini
Totale
L’aumento riguarda entrambi i generi, ma è maggiore per gli uomini, con un conseguente
aumento del gap rispetto alle donne: gli avviamenti maschili sono stati 132.792 e quelli
femminili 110.000.
Avviamenti in provincia di Torino 2004
donne
uomini
Le donne vengono assunte quasi esclusivamente nel terziario (80%), in particolare tra gli
impiegati esecutivi in contatto diretto con la clientela e tra il personale non qualificato nei servizi
ricreativi, pulizie e lavanderie; gli uomini, invece, sono maggiormente equilibrati tra industria
(50,3%) e servizi (48,7%).
L’andamento degli avviamenti al lavoro è stato differente in base alle fasce d’età: sono infatti
diminuiti quelli per le persone tra i 15 e i 24 anni; invece le variazioni sono state positive per le
altre fasce di età e in particolare per le persone con più di 45 anni.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 122
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Tra le diverse fasce di età prevalgono le donne tra 25 e 29 anni, mentre gli uomini sono per lo
più avviati nella fascia minore (20-24 anni). Le donne sono maggiormente concentrate nelle età
centrali (25-49 anni).
Le donne sono soprattutto diplomate (30,6%) e laureate (5,1%), mentre gli uomini sono per lo
più nelle fascia dell’obbligo scolastico o senza qualifica (73,5% in totale).
C’è inoltre da rilevare che i dati attribuiscono l’aumento degli avviamenti tra il 2003 ed il 2004 in
prevalenza alla componente straniera, soprattutto extracomunitaria (la cui componente incideva
per il 16,3% del totale).
Avviamenti di persone straniere in provincia di Torino
14.000
12.000
10.000
8.000
2003
6.000
2004
4.000
2.000
0
2003
2004
Le donne straniere vengono avviate soprattutto nei servizi (31,5%) con mansioni di cura e
assistenza domiciliare. Gli uomini, invece, predominano in assoluto nel settore industria, specie
nel comparto costruzioni.
Per quanto riguarda il part-time si è registrato73 un aumento per entrambi i generi, ma con una
prevalenza femminile: esso infatti rappresenta il 40% delle neoassunzioni, specie all’interno del
lavoro interinale e del contratto a tempo indeterminato.
Infine, l’accesso alla mobilità a seguito di licenziamento ha coinvolto nel 2004 9.945 persone,
con un aumento dell’11,4% rispetto al 2003 e con una tendenza più marcata per la componente
maschile (56,6%) rispetto a quella femminile (43,5%). Nel 2005 invece vi è stato un aumento di
iscritti alle liste di mobilità pari a 9.266 persone (di cui il 57,23% uomini), concentrate per più di
un terzo a Torino; al 31 dicembre 2005 pertanto il numero complessivo di iscritti alle liste di
mobilità in Provincia ha raggiunto le 16.794 persone.
La Provincia di Torino, nell’ambito delle competenze relative al mondo del lavoro, deve
conseguire i seguenti obiettivi:
-
-
73
coordinare e governare l’operato dei Centri per l’Impiego al fine di garantire servizi
diffusi e di qualità per la realizzazione di una rete provinciale di servizi per il lavoro,
in collaborazione e convenzione con le diverse esperienze operative sul territorio,
pubbliche e private;
rafforzare i Centri per l’Impiego in termini di risorse umane, strumenti, ambienti di
lavoro, sviluppo del sistema informatico SILP al fine di migliorare l’offerta dei Servizi
programmare politiche attive per il lavoro e l’orientamento attraverso la definizione
di progetti di prevenzione e cura della disoccupazione di lunga durata
sperimentare e sviluppare un modello di valutazione delle politiche attive
programmate e controllare le attività a bando
Dati 2004
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 123
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La Provincia di Torino ha inoltre formulato alcuni obiettivi specifici per favorire le pari
opportunità nell’accesso al mondo del lavoro:
-
Migliorare le capacità di inserimento professionale dei disoccupati disponibili al lavoro e di
quanti sono in cerca di prima occupazione, con particolare riferimento alle fasce deboli a
rischio di esclusione sociale del mercato del lavoro (quali donne, disabili, ex-detenuti, non
comunitari, giovani a rischio)
-
Nei confronti delle donne disoccupate disponibili al lavoro, che rappresentano il 60% degli
iscritti presso i CPI, sostenere la loro partecipazione ad azioni che migliorino le loro
conoscenze e competenze al fine di aumentare le loro chance occupazionali nonché il
tasso di attività femminile
CENTRI PER L’IMPIEGO CONTRO LE TURBOLENZE DEL MERCATO DEL LAVORO
I Centri per l’Impiego della Provincia offrono
servizi anche alle aziende, sia per favorire
l’incontro tra la domanda e l’offerta, sia per
dare informazioni sull’apprendistato e sulle
assunzioni
che
riguardano
le
persone
disabili.
La Provincia ha scelto di potenziare i Centri
per l’impiego in un mercato del lavoro
sempre più turbolento, investendo sulla
formazione interna del personale dipendente
dei CPI e intervenendo sull’organizzazione
dei medesimi.
Questa piantina mette in evidenza la collocazione territoriale dei Centri per l’Impiego nella
provincia di Torino:
Nel corso del 2004 sono state registrate più di 303mila pratiche amministrative relative a
rapporti di lavoro instaurati da aziende localizzate all’interno del territorio provinciale.
I CPI hanno visto aumentare la propria funzione rispetto all’incontro tra domanda e offerta di
lavoro, attività che rappresenta uno degli assi strategici.
Per quanto riguarda la domanda di lavoro, i Centri offrono un servizio di preselezione con
inserimento della candidatura in una banca dati consultabile dalle aziende interessate
all'assunzione di personale.
Dal lato dell’offerta di lavoro, i Centri segnalano i lavoratori e le lavoratrici effettivamente
disponibili con le caratteristiche corrispondenti ai requisiti richiesti e si occupano delle
convenzioni per la stipula di tirocini formativi e di orientamento con assistenza nel percorso di
inserimento in azienda.
Nel corso del 2004, 3.034 imprese hanno utilizzato i CPI per cercare personale (contro le 2.637
del 2003), con un aumento del 15%. Inoltre, è cresciuta del 27,9% la richiesta di lavoratori
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 124
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
(6.775 richieste nel 2004 contro le 5.299 del
2003) e parimenti è cresciuto del 25,5% il
numero dei lavoratori assunti segnalati dai CPI
alle aziende. Si è quindi registrato un numero di
lavoratori segnalati dai CPI pari a 16.276 unità,
con 2.141 assunzioni complessive. Questi
dati sono particolarmente significativi se si
considerano le difficoltà economiche che hanno
caratterizzato la Provincia di Torino nel 2004.
Nel corso del 2005 le imprese che hanno
utilizzato i CPI per cercare personale sono
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti”
state 3.058, con una crescita minima rispetto al 2004. La richiesta di lavoratori è arrivata a
8.140 unità, crescendo ancora di quasi il 20% rispetto all’anno precedente. Si è inoltre registrato
un numero di lavoratori segnalati dai CPI pari a 20.425 unità (con una crescita del 25% rispetto
al 2004).
In questo quadro di crescita complessiva, c’è tuttavia un dato che va in controtendenza. Nel
corso del 2004 ad esempio, i CPI non sono riusciti ad evadere 758 opportunità di lavoro,
corrispondenti all’11,2% dei lavoratori complessivamente richiesti dalle imprese. Tali domande,
provenienti da 392 aziende, non sono state soddisfatte in quanto si riferivano a figure non
disponibili nelle banche dati dei singoli CPI. Queste opportunità sono state successivamente
pubblicizzate sul sito Internet della Provincia, nella sezione “Bacheca Lavoro”, e pubblicate
periodicamente su Informalavoro. Pertanto, ampliando il bacino di ricerca oltre i confini
provinciali, si è riusciti a soddisfare gran parte di queste richieste.
DALLA PARTE DEI GIOVANI…
Nel corso del 2004 14.145 giovani si sono rivolti ai Centri per l’Impiego della Provincia di
Torino. Si tratta di giovani in obbligo formativo e spesso in situazioni di disagio scolastico.
L’azione dei CPI è andata nella direzione di prevenire la dispersione scolastica, rafforzare la
formazione e recuperare i ragazzi e le ragazze non inseriti in nessun percorso formativo. In
particolare, i CPI hanno intensificato i tirocini (nel 2004 ne sono stati attivati 2.605, più del
doppio rispetto al 2003), come strumento per avviare al lavoro i più giovani.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 125
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Tirocini attivati dai CPI della Provincia di Torino
Il 63,3% delle persone inserite in tirocinio sono di sesso femminile, oltre il 46% ha un’età
inferiore a 24 anni, il 21% tra 25 e 29 anni, quasi il 33% ha superato i 30 anni. Rispetto al
passato aumenta significativamente il numero dei giovani che fanno la loro prima esperienza di
lavoro attraverso un tirocinio.
… DELLE PERSONE DISABILI
La Legge 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” ha aperto nuove
opportunità per le persone disabili e ha marcato un cambiamento di approccio dei CPI nei
confronti delle imprese: un’attività di supporto all’impresa, di condivisione delle problematiche,
di consulenza, di disponibilità a progettare insieme percorsi mirati di inserimento. Il
collocamento mirato prevede:
● che le persone disabili ricoprano mansioni compatibili con le loro condizioni di salute e con le
loro capacità lavorative;
● che le aziende abbiano la possibilità di inserire le persone disabili in modo produttivo nella
propria organizzazione.
Nel corso del 2004 e del 2005 è proseguita l’attività di revisione e aggiornamento di tutte le
iscrizioni e le informazioni riguardanti le persone con disabilità disponibili al lavoro. In generale
si conferma l’andamento positivo degli inserimenti lavorativi, soprattutto nelle aziende private (il
96,3% degli inserimenti contro il 3,7% imputabile ad enti pubblici), nonostante l’attuale
situazione di crisi. Questa tendenza è stata generata anche dal marcato sviluppo e
consolidamento di una rete di supporto agli inserimenti lavorativi (composta da enti, consorzi,
associazioni, organizzazioni datoriali e sindacali del territorio), in grado di garantire maggiori
capacità e celerità di intervento.
I risultati finora conseguiti fanno intravedere una seria prospettiva di miglioramento delle
condizioni professionali e di vita delle persone con disabilità. Si è riscontrata inoltre una
crescente fiducia da parte delle imprese verso il servizio “Politiche attive del lavoro e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 126
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
dell’orientamento” e verso i CPI in generale, per la loro capacità di fornire un supporto serio e
tempestivo nel trovare soluzioni ai problemi o alle sollecitazioni delle imprese.
Alcuni numeri relativi al 2004 e al 2005…
9.354 persone con disabilità disponibili al lavoro iscritte alle liste per il collocamento obbligatorio
della Provincia di Torino nel 2004, di cui 4.316 donne e 5.038 uomini. Nel 2005 il numero totale
è salito a 10.118.
1.013 persone diversamente abili assunte nel 2005, di cui 969 presso aziende private e 402 di
sesso femminile.
200 mila euro impegnati dalla Provincia per inserimento lavorativo di 20 persone con disabilità
psichiatrica in carico presso i Dipartimenti di Salute Mentale delle quattro Asl di Torino
800 mila euro per progetti di integrazione e accompagnamento nel mondo del lavoro, con
contratto a tempo indeterminato, di 200 persone con disabilità psichica, nell’ottica di garantire
un’occupazione stabile e dignitosa per il lavoratore e per la lavoratrice e, al tempo stesso,
soddisfacente per il datore di lavoro
4 mila euro spesi dalla Provincia per ogni lavoratore e lavoratrice inseriti nel progetto di
inserimento lavorativo
8 progetti quadro presentati nel 2004 dalla Provincia per inserire 64 persone con disabilità
…DELLE PERSONE IMMIGRATE
Il sito web provinciale ha ospitato fino alla fine del periodo considerato le schede relative alla
normativa in materia di lavoro e immigrazione in diverse lingue. Dal dicembre 2003 al dicembre
2004 è stato attivato il servizio di Mediazione interculturale presso i CPI di Torino, Moncalieri,
Orbassano e Settimo T.se. Inoltre, dal marzo al maggio 2004, è stato attivato un intervento di
mediazione interculturale, per 14 ore alla settimana, presso i CPI di Ivrea, Pinerolo, Cirié,
Chivasso, Venaria e Susa. Il progetto – di natura sperimentale – aveva come obiettivo quello di
realizzare l’integrazione sociale degli stranieri extracomunitari.
Grazie al Progetto CO.ME - Tutti i colori del mercato – finalizzato alla parità di accesso al
lavoro, si è costituita una banca dati con i riferimenti sia di persone immigrate (400) in cerca di
lavoro sia delle richieste di personale da parte delle aziende. Sono stati avviati 20 tirocini
formativi nel 2004 e 22 nel 2005 in imprese diverse. Sono stati stanziati 100mila euro per
sostenere la creazione di imprese da parte di persone immigrate.
Infine, è stato attivato dal 25 ottobre 2004, grazie alla collaborazione tra la Provincia e la
Questura di Torino, un servizio che permette alle persone immigrate di prenotare via sms,
presso la Questura di Torino e il Commissariato di Ivrea, il rinnovo e l’aggiornamento del
permesso di soggiorno, il rilascio e l’aggiornamento della carta di soggiorno, la richiesta di nulla
osta al ricongiungimento familiare, la coesione familiare da parte di cittadino non comunitario
già regolarmente soggiornante ad altro titolo.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 127
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
RICOLLOCARE CHI È USCITO DAL MERCATO DEL LAVORO
Per fare fronte al perdurare della crisi economica che interessa l’intero territorio,
l’Amministrazione provinciale, in collaborazione con gli enti locali territoriali, ha messo a
disposizione risorse proprie e regionali per favorire il reinserimento lavorativo dei soggetti
fuoriusciti dal mercato del lavoro.
I diversi progetti attivati hanno interessato all’incirca 570 lavoratori e lavoratrici, che sono stati
coinvolti in percorsi di ricollocazione e riconversione professionale.
Il Progetto Accompagnamento Ricollocazione (P.A.RI.), è rivolto ai lavoratori in CIGS e in
mobilità provenienti da aziende in crisi strutturale, individuate in collaborazione con le parti
sociali. Il progetto è svolto in sinergia con i CPI di Torino, Rivoli, Orbassano, Settimo T.se,
Moncalieri, Venaria. Complessivamente hanno aderito a P.A.RI. 148 persone, il 43,3% delle
quali di sesso maschile e il 77,7% con la qualifica di operaio. Oltre il 40% dei partecipanti ha
un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, il 27,7% tra i 30 e i 40 anni e il 29,1% oltre i 50. Sul
versante delle azioni rivolte alle aziende, i contatti con le imprese sono stati 1.507. 862 aziende
hanno accettato lettere di presentazione e 227 curricula professionali e profili. Sono state
organizzate anche 81 visite. Gli oltre 1.500 contatti stabiliti con le aziende hanno portato a 327
colloqui.
Quasi il 44% dei 148 partecipanti è stato ricollocato. Rispetto alle aziende di provenienza dei
partecipanti, l’azione di P.A.RI. è stata diffusa ed è riuscita a ricollocare lavoratori di ciascuna
delle aziende coinvolte nel progetto.
Il Progetto C.O.R (Centri Operativi per il Ricollocamento - 1 € per ogni abitante) aveva
invece l’obiettivo di ricollocare in maniera mirata i lavoratori licenziati da piccole imprese, e che
quindi si trovavano in mobilità non indennizzata. I Comuni di Chieri, Ivrea, Moncalieri,
Orbassano, Rivoli, Settimo T.se, Chivasso, Susa e Venaria hanno messo a disposizione, per il
sostegno al reddito dei lavoratori coinvolti nel progetto, 1 euro per ogni residente nel proprio
territorio; la Provincia, a sua volta, ha raddoppiato la somma erogata, provvedendo anche
all’elaborazione di un percorso di outplacement (supporto alla ricollocazione professionale),
avvalendosi di professionisti della ricollocazione. L’azione è stata svolta in sinergia con i CPI.
A seguito di un incontro di presentazione a cui hanno partecipato 488 persone su 742
convocate, 362 ex lavoratori/trici hanno deciso di aderire al progetto. Di questi, oltre il 66% è di
sesso maschile e quasi il 48% con una qualifica operaia. L’età media è di quasi cinquant’anni e
la maggior parte (il 49%) possiede la licenza media.
Grazie a C.O.R., ben 233 delle 326 persone che vi hanno aderito hanno trovato occasioni
occupazionali, mentre 12 sono ancora in fase di prova. Di queste, 150 sono state assunte, 29
hanno scelto di riqualificarsi con percorsi lunghi di formazione, 20 hanno avviato attività in
proprio e 34, di fronte all’offerta di “aiuto al reimpiego”, hanno scelto di risolvere da soli il loro
problema occupazionale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 128
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il progetto “Ri.collocazione To.rino” (RI.TO.), promosso dal Comune di Torino con il sostegno
della Provincia di Torino, ha coinvolto complessivamente 89 lavoratori in un percorso di
orientamento e accompagnamento alla ricollocazione basato su una serie di attività rivolte sia ai
candidati, sia alle aziende identificate come potenziale bacino di ricollocazione. Dei 78 candidati
attivi, 57 sono attualmente ricollocati, mentre tre persone hanno dato le dimissioni e sono quindi
nuovamente disoccupate.
Il tempo medio di ricollocazione è di circa 2,7 mesi.
LE INIZIATIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITÀ
Si potrebbe affermare che la Provincia di Torino pensa in rosa: infatti, nella sua attività di
programmazione in materia di politiche del lavoro, opera tenendo sempre presente, in una
prassi oramai consolidata, due aspetti: da un lato la disoccupazione femminile, che la spinge a
favorire l’inserimento professionale delle donne, e dall’altro l’attenzione nell’erogazione dei
propri servizi, alla conciliazione dei tempi di chi (soprattutto donne) deve conciliare impegni
lavorativi e cura della famiglia. Anche attraverso l’Osservatorio Provinciale del lavoro, la
Provincia ha tratto ispirazione per definire le linee strategiche in materia di politiche per il lavoro,
in un’ottica di genere, come dimostra il documento “Donne e mercato del Lavoro” che
l’Osservatorio elabora annualmente in occasione dell’8 marzo.
Nel corso del 2004 e del 2005 si è poi mantenuto e rafforzato il lavoro di rete e le collaborazioni
con la Consigliera Provinciale di Parità, l’Assessorato alla Solidarietà Sociale e Sviluppo
Risorse Umane e il nuovo Assessorato alle Pari Opportunità. Senza dimenticare che il Servizio
Lavoro ha mantenuto stretti legami con il Gruppo di Lavoro Tecnico Interarea e con l’Ufficio Pari
Opportunità per elaborare e monitorare tutti i progetti in corso. Con questa formula, che
favorisce i rapporti tra le diverse figure, si è tentato di dare attuazione al principio di
mainstreaming di genere. In questa direzione, il Servizio Centrale e i CPI hanno svolto un ruolo
fondamentale.
Nel corso del 2004
si è concluso il progetto “Parità nell’impiego“, per la formazione di base, sul tema
delle politiche di pari opportunità, degli operatori e delle operatrici del Servizio
Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro e Solidarietà Sociale;
è stata costituita l’Unità Organizzativa Pari Opportunità, per raccordare le Referenti di
parità operanti nei CPI e nelle strutture centrali con la Consigliera e con gli altri
organismi di parità;
è stata costituita la rete delle “Referenti Pari Opportunità“ con il compito di operare in
sinergia con le Consigliere Provinciali di Parità allo scopo di individuare discriminazioni
palesi e occulte nei luoghi di lavoro, di promuovere le pari opportunità nei luoghi di
lavoro e nella gestione del rapporto orientativo, individuare opportunità e strategie per
azioni positive di aiuto alle donne in difficoltà.
è proseguito il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della
Provincia di Torino per favorire l’adozione di iniziative utili a migliorare il contesto
lavorativo, rendendolo più “amichevole” (da qui il nome del progetto) nei confronti delle
lavoratrici dell’Ente. Alla base del progetto si trova un approccio basato sul valore
nuovo e praticabile della conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità
familiari, anche nell’ottica di favorire la crescita di carriera delle donne che lavorano
nell’ente;
è stato messo a disposizione un contributo (voucher) per l’acquisto di servizi alla
persona, finanziato dal FSE74 per assistere i propri cari mentre si è impegnate in attività
per migliorare la propria occupabilità (corsi di formazione, tirocini formativi ecc.) o si è
nei primi mesi di inserimento lavorativo che permette di ottenere il rimborso delle spese
sostenute per le persone a carico (figli minori, disabili ecc.) che utilizzano servizi
pubblici o privati. Nel 2004 le richieste di contributo inoltrate sono state 305, per un
ammontare complessivo di 466.181,34 euro. Si è concluso positivamente l’iter per 228
74
FSE 2000/2006 - Ob. 3 - Misura E1 - Linea di intervento 1
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 129
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
domande. Il 90% dei richiedenti sono stati donne.
Nel corso del 2005 tali attività sono proseguite e si sono consolidate. In particolar modo la rete
delle “Referenti Pari Opportunità” è diventata un riferimento stabile per la Consigliera di Parità
ed il gruppo delle referenti è impegnato oramai in maniera costante in attività di informazione e
diffusione della cultura di parità.
Nel biennio in questione è proseguita l’attività dello Sportello Edilizia (SP.EDI.TO), nato dalla
collaborazione tra la Provincia di Torino, il Comune di Torino, il Collegio dei Costruttori Edili
della Provincia di Torino, le associazioni artigiane edili e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL
e UIL del settore. L’obiettivo è quello di favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in
funzione delle grandi opere realizzate nel torinese e nella Regione, anche per le Olimpiadi, in
un’ottica di trasparenza del mercato del lavoro e di contrasto del fenomeno del lavoro irregolare
e sommerso.
Nella tabella che segue vengono elencati i risultati raggiunti tra il 2003 ed il 2005, e le qualifiche
possedute dai lavoratori presenti nella banca dati:
Lavoratori preselezionati
Lavoratori segnalati da altri CPI
Lavoratori auto candidati
Totale presenti in banca dati
2003
9
79
597
685
2004
719
154
111
984
2005
198
45
17
260
tot.
926
278
725
1.929
N. aziende che si sono rivolte allo sportello
N. lavoratori richiesti
N. lavoratori segnalati
40
174
530
64
312
905
60
123
370
164
609
1.805
Il 40% dei lavoratori presenti nella banca dati sono stranieri, in maggioranza di nazionalità rumena
EURES, QUANDO IL LAVORO DIVENTA EUROPEO
Attraverso EUR.E.S. (European Employment Services) la Provincia di Torino si mette in rete
con il mercato del lavoro europeo, diffondendo le informazioni utili e le reali opportunità. Nella
seguente tabella sono indicate le attività
dell’EURES nel biennio 2004/05:
Totale Contatti
Organizzazione e
Promozione EURES
Collocamento e Consulenza
Persone in cerca di lavoro
Datori di lavoro
Lavoratori trasfrontalieri
2004
13.136
2005
15.788
6.827
6.309
5.387
535
175
7.976
7.812
6.934
621
584
Nel 2004 inoltre il lavoro dei CPI è stato finalizzato a:
potenziare la rete Eures provinciale, attraverso un’attività di promozione sul territorio
e un lavoro di coordinamento, supervisione e formazione dei referenti Eures presenti
presso i CPI
partecipare a manifestazioni, eventi e fiere a scopo promozionale;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 130
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
attivare il job training in Portogallo;
organizzare il seminario informativo “I servizi per l’impiego in Europa. Aspetti
innovativi e trasferimenti di buone pratiche”.
Tali attività sono continuate nel corso del 2005.
OSSERVATORIO PROVINCIALE SUL MERCATO DEL LAVORO
Negli ultimi anni il quadro normativo in materia di lavoro, formazione e istruzione nel nostro
paese è profondamente mutato. Si è assistito sostanzialmente a un processo di decentramento
di compiti e funzioni in materia di collocamento e politiche attive del lavoro dallo Stato alle
Regioni e alle Province. Lo scenario che si è configurato ha fatto emergere la necessità da
parte della Provincia di dotarsi di uno strumento che offra un nuovo punto di vista autonomo ed
efficace e di immediata ricaduta per le politiche attive del lavoro nell'ambito dei singoli CPI.
L'Osservatorio Provinciale si propone di analizzare il dato del mercato del lavoro e di fornire un
quadro di qualità e di tendenza per i diversi settori e per le diverse scansioni territoriali.
L’Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro ha impostato le attività del biennio 2004/05
secondo le quattro linee d’indirizzo disposte dal “Piano triennale di attuazione”, che
prevedevano principalmente:
● l’elaborazione dei dati provenienti da fonti interne (principalmente dai CPI) e la raccolta di
elaborazioni provenienti da fonti esterne;
● l’interpretazione dei dati e la proposta di azioni tese a una più efficace ricaduta delle
informazioni e delle analisi svolte sui singoli CPI;
● un’attività di approfondimento nell’ambito della ricerca “Information and Communication
Tecnology in Provincia di Torino”;
● una nuova attività di ricerca sul tema “Le alte professionalità nei settori automotive,
aeronautica e aerospaziale”.
L’impegno dell’Osservatorio è stato rivolto a fornire un quadro quantitativo e qualitativo sul
mercato del lavoro, utile anche per indirizzare le scelte dell’Amministrazione in materia di
politiche attive nell’ambito delle attività delle aree Istruzione, Formazione Professionale, Lavoro,
Solidarietà Sociale.
Le analisi svolte dall’Osservatorio Provinciale si sono anche concentrate sul genere dando
luogo al documento “Donne e mercato del lavoro”, che l’Osservatorio elabora annualmente in
occasione dell’8 marzo.
Parliamo di lavoro: il dialogo con le persone e le imprese
Il sito web dei Servizi per l’Impiego della Provincia di Torino (www.provincia.torino.it/lavoro) si
rivolge ai cittadini e alle imprese con lo scopo di fornire informazioni e aggiornamenti sul mondo
del lavoro sia a livello provinciale sia a livello nazionale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 131
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Diffonde informazioni e novità in materia di lavoro, di incontro tra domanda e offerta
professionale e di politiche attive, contribuendo ad aumentare i contatti tra la Pubblica
Amministrazione e i cittadini. La redazione del sito è realizzata da esperti in materia di diritto del
lavoro che operano a contatto con la direzione del Servizio e si avvalgono della collaborazione
dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. È possibile contattarla all’indirizzo e-mail:
[email protected]. Nel solo corso del 2004 sono giunte a questa casella di
posta circa 1.095 richieste di informazioni.
TOTALE ACCESSI SEZIONE LAVORO DEL SITO WEB CPI
Al sito si aggiungono inoltre:
Consult@Lavoro, un servizio di consulenza on line su quesiti giuridici e applicativi in materia di
mercato del lavoro. È rivolto in particolare a imprese, professionisti, operatori istituzionali che
possono porre via e-mail quesiti e ricevere gratuitamente, dopo pochi giorni, la risposta. Nei due
anni in esame sono pervenuti al servizio circa 300 quesiti per anno.
Recruiting, avviato nell’autunno 2004 grazie a un altro importante accordo di collaborazione tra
la Provincia di Torino e l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino. L’obiettivo è quello di
sviluppare i servizi di incontro domanda/offerta dei CPI e prevedere un canale veloce per le
imprese avvalendosi della rete dei consulenti del lavoro nel rispetto dei principi di trasparenza e
gratuità.
Bacheca Lavoro, attiva dal novembre 2004, è lo spazio telematico che contiene le offerte di
lavoro delle aziende private non soddisfatte dal servizio di preselezione interno ai CPI. È rivolto
a tutti/e coloro che cercano un’occupazione o vogliono cambiare professione. Gli/le interessati/e
possono rispondere a un annuncio presentandosi presso il CPI che lo ha pubblicato. Gli
annunci vengono pubblicati ogni 15 giorni anche sul giornale Informalavoro redatto in
collaborazione con il Comune di Torino.
Prospetto Disabili On-Line. Da cinque anni è possibile compilare on-line, senza ulteriori
comunicazioni cartacee e nel rispetto della sicurezza dei dati, il Prospetto Informativo Disabili,
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 132
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
obbligatorio per tutte le aziende con più di 15 dipendenti. Il sistema permette di inviare sia il
prospetto valido per la Provincia di Torino sia quello di riepilogo nazionale. Le aziende che
hanno utilizzato il sistema nel 2004 sono state circa 1.200, ed altrettante nel 2005.
Risposta Certa. La Provincia dispone di un servizio di Call Center “Risposta certa” che ha
coinvolto un significativo bacino di utenza: 71.850 contatti durante il 2004 per una media di
circa 6.000 contatti al mese, e 54.341 contatti nel 2005, per una media di circa 4.600 al mese
Il ricorso a un canale informativo tradizionale come il telefono è aumentato in occasione di
cambiamenti rispetto alle situazioni consuete: si sono registrati picchi di contatti, per esempio, in
concomitanza di azioni a sostegno dei lavoratori licenziati nei settori tessile, orafo,
automobilistico, chiamati a presentare entro il 31 dicembre 2003 l’immediata disponibilità al
lavoro. Ottima l’accessibilità al servizio: il livello è risultato superiore ad analoghe prestazioni
offerte in ambito sia pubblico sia privato. Infatti il tempo medio di attesa prima della risposta
dell’operatore di “Risposta certa” è risultato essere di 20 secondi.
AZIONI CONTRO LA DISOCCUPAZIONE DI LUNGA DURATA
Nel corso del biennio 2004-2005 sono proseguite le attività previste dal programma triennale
predisposto in attuazione del P.O.R75. ob. 3. Il programma, finanziato dal Fondo Sociale
Europeo, è finalizzato alla sperimentazione di servizi preventivi alla disoccupazione di lunga
durata attraverso la realizzazione sia di azioni curative rivolte a persone disoccupate e
inoccupate da lungo tempo, sia di misure specifiche da dedicare a fasce deboli a rischio di
esclusione sociale. Le attività sono state avviate nel 2003 e si concluderanno nel 2006. Si tratta
di attività caratterizzate dalla necessità di ricorrere alla concertazione. Lo sforzo che la
Provincia ha fatto in questo ambito rappresenta una concretizzazione della volontà di
stabilizzazione del mercato del lavoro che è uno degli aspetti principali del programma di
mandato del Presidente.
Nella
programmazione
triennale
delle
attività
si
è
previsto
di
attivare
servizi
di
accompagnamento al lavoro (orientamento, breve formazione, inserimento in tirocinio) a favore
complessivamente di 13.357 persone così distribuite nelle diverse annualità:
4.022 nella prima annualità
4.022 nella seconda annualità
5.313 nella terza annualità
Nel periodo compreso tra marzo 2003 e dicembre 2004 sono state coinvolte 8.465 persone
(delle quali 1.310 hanno svolto un colloquio preliminare di accertamento della loro disponibilità).
Le restanti sono state coinvolte durante la terza fase del progetto, attivata nel 2005. Sono state
inoltre invitate alla presentazione dei programmi 39.576 persone: il 58% di queste ha
partecipato ai diversi incontri e il 35% ha dato inizialmente la propria disponibilità a partecipare
ai percorsi proposti.
75
Programma Operativo Regionale 2000-2006
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 133
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L’attività di convocazione ha riguardato persone da inserire nel 48% dei casi in attività di tipo
preventivo, nel 41% di tipo curativo, nel 7% dei casi in programmi a favore di fasce deboli e nel
4% a favore di disabili.
Delle 8.465 persone che hanno partecipato ai diversi programmi proposti, 1.352 sono state
avviate al lavoro (1.014 a tempo determinato e 338 a tempo indeterminato). Con riferimento a
queste ultime, i rapporti di lavoro registrati sono in totale 2847, in media circa 2 occasioni di
lavoro per ciascun soggetto avviato. Delle 1.352 persone avviate al lavoro, il 64% ha
partecipato a programmi di tipo preventivo, il 29% a programmi di tipo curativo. Quest’ultimo è
un risultato interessante considerando che in questi programmi sono state inserite donne
disoccupate di lungo periodo di età superiore ai 35 anni e uomini con professionalità deboli sul
mercato del lavoro di età superiore ai 45.
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
SVILUPPO, LAVORO, VALORIZZAZIONE RISORSE UMANE
dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Provenienza risorse
2004
2005
Unione Europea
3.411.815,91
4.259.970,45
Stato Italiano
1.541.397,99
1.538.626,00
18.350.338,57
2.183.722,72
da altri soggetti:
Regione Piemonte (*)
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
9.113.812,99 11.683.785,56
risparmi di gestione
0,00
27.574,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
23.433,20
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Totale risorse acquisite
32.417.365,46 19.717.111,93
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
29.375.205,55 16.020.009,48
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
2.992.159,91
2.696.807,55
50.000,00
393.800,20
0,00
606.494,70
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
32.417.365,46 19.717.111,93
(*) per il solo 2004 = bando occupati P.O.R. 15,4 M€
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 134
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.2.2 ORIENTAMENTO E FORMAZIONE
Si è compiuto, in questi anni, da parte dei Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione e della Regione
Piemonte, un graduale trasferimento di funzioni verso le Province, per le attività di orientamento
finalizzate al lavoro, e per la formazione professionale. Oggi la Provincia di Torino dispone di
circa 600.000 euro (trasferimenti regionali per il 2004/2005) e destina 400.000 euro di fondi
propri per le attività di supporto alle autonomie scolastiche.
La Provincia svolge un ruolo attivo e strategico nel programmare la complessa offerta formativa,
nel supportare attivamente le autonomie scolastiche e, infine, nel prevenire la dispersione
scolastica.
Sullo sfondo dell’azione politica provinciale si trovano le indagini, effettuate dalla Provincia
stessa riguardanti: il fabbisogno di formazione, la dispersione scolastica, il sistema della
formazione continua, il mercato del lavoro e le modalità di accesso al mondo lavorativo dopo il
conseguimento del titolo di studio. Gli interventi e i progetti realizzati vengono condivisi con altri
soggetti e sono pensati per incrociare quanto più possibile i bisogni del mondo produttivo, per
incentivare lo sviluppo locale, i patti territoriali, l’attuazione delle politiche comunitarie.
Rimangono, tuttavia, ancora due limiti all’azione della Provincia. Il primo è da ricondurre
all’incertezza sulla disponibilità e sull’entità delle risorse economiche, che provoca difficoltà di
programmazione. Il secondo, più culturale, fa riferimento alla scarsa diffusione nell’opinione
pubblica, e anche nelle istituzioni o negli altri enti pubblici, dell’importanza delle azioni di
innalzamento della scolarità e della formazione della popolazione.
PENSANDO AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE: DISPERSIONE SCOLASTICA E SUCCESSO
FORMATIVO
Quando la Provincia rivolge il suo sguardo al mondo giovanile, quello in stato di diritto-dovere
all'istruzione e alla formazione ovvero alle persone sopra i 13 anni, si trova di fronte a due
fenomeni complementari: la dispersione scolastica e il successo formativo. Conoscere e
monitorare i movimenti, i titoli di studio, le mobilità, i passaggi e i trasferimenti, gli abbandoni, il
tipo di occupazione, diventa indispensabile al fine di giungere ad una programmazione di offerte
formative congruenti.
Parte da qui la consapevolezza che nel territorio provinciale ci sono ragazze e ragazzi fuori da
ogni percorso scolastico. L’obiettivo è di ricondurli/e efficacemente alla formazione, per aiutarli/e
ad ottenere un diploma o una qualifica, sempre più necessaria in un mercato del lavoro
complesso.
Le attività di orientamento e di formazione progettate per i/le giovani includono quelle a favore
delle persone disabili, anche attraverso la partecipazione ad accordi di programma e tavoli di
zona. C’è, più in generale, un reale impegno della Provincia nel sostenere economicamente le
autonomie scolastiche nei progetti di inserimento e integrazione rivolti anche agli allievi
stranieri, nonché ai percorsi serali o di recupero per gli adulti. Qui va considerata anche tutta
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 135
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
l’attività sostenuta nelle scuole rispetto ai tirocini (sperimentazione di tirocini di qualità) e al
raccordo con il mondo del lavoro e delle imprese.
CESEDI, A DISPOSIZIONE DELLE SCUOLE
Il Centro Servizi Didattici (CeSeDi) è un organismo che mette a disposizione delle scuole di
ogni ordine e grado del territorio di Torino e provincia, una serie articolata di opportunità
formative per docenti e studenti, di strumenti per la progettazione didattica e di servizi a
supporto delle autonomie scolastiche. In linea con il passato, progetti e servizi sono pensati
coerentemente alle esigenze della nuova scuola dell'autonomia, alla quale non servono soltanto
percorsi progettuali già definiti, ma strumenti per sviluppare progetti autonomi, occasioni di
scambio di esperienze didattiche, supporti tecnico-scientifici. Questi nascono dal dialogo con
Istituzioni pubbliche, Enti e Associazioni del territorio e dal costante confronto con i vari attori
del mondo della scuola e si propongono di sostenere e promuovere l'autonomia e l'innovazione
possibile.
Per quanto riguarda gli ambiti tematici riguardanti Intercultura, Legalità, Diritti; Storia del
Novecento; Metodologie didattiche; Orientamento universitario; Scienze e territorio,
Arte e
spettacolo, sono stati proposti nell’anno 2005:
36 progetti (seminari modulari, uscite didattiche, soggiorni, laboratori) rivolti alle scuole
superiori che hanno visto la partecipazione di 1116 classi (stimabili in 22.320 studenti)
14 corsi e 6 seminari per docenti delle scuole di ogni ordine e grado che hanno fornito
formazione a 1089 insegnanti
2 convegni che hanno registrato la partecipazione di 700 persone
Con specifico riferimento al numero delle istituzione scolastiche superiori presenti sul territorio
provinciale sono state coinvolte 93 su 96 Autonomie scolastiche.
PROGETTO SCUOLALAV
Grazie ad un Protocollo di intesa tra la Provincia di Torino, le Istituzioni scolastiche, la Camera
di Commercio, l'Unione Industriale di Torino e altre Associazioni di Categoria, viene offerta la
possibilità agli/alle studenti/esse di svolgere degli stage in azienda della durata di 3-4 settimane
nei mesi tra giugno e luglio.
Qui di seguito si riporta una tabella che riassume i dati relativi al progetto nei due bienni 20032004 e 2004-2005:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 136
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
MODULI DI PREPARAZIONE ALLO STAGE
STAGE DI QUALITÀ CON CONTRIBUTI
SUOLALAV
VISITE AZIENDALI REALIZZATE NELLE
2003-2004
2004-2005
Circa 500 ragazzi/e
Circa 300 ragazzi/e
100 ragazzi/e
120 ragazzi/e
12 per circa 240
25 per circa 500 ragazzi/e
IMPRESE DELLA PROVINCIA
ragazzi/e
MODULI
RIVOLTI ALLA CONOSCENZA DEL
MONDO DEL LAVORO
4 per circa 100 ragazzi/e
15 per circa 300 ragazzi/e
Circa 400 ragazzi/e
/
/
14 per circa 400
SEMINARIO
SU UNA GIORNATA DI STAGE
MONITORAGGIO DATI LICEO GRAMSCI DI
IVREA
MODULI
METTERSI IN PROPRIO
COLLABORAZIONE CON MIP
IN
La percentuale – in media – dei maschi è pari al 40-45% rispetto al totale.
LA PROVINCIA E I GIOVANI. ALCUNI NUMERI
La Provincia ha collaborato o operato in modo congiunto (per orientamenti, tirocini, progetti di
integrazione, raccolta dati) con oltre il 70% del totale delle istituzioni scolastiche e formative
(nel biennio considerato, 95 scuole medie superiori, 1 in più rispetto al 2003).
Per rintracciare e identificare i casi da trattare sono stati effettuati
4000 contatti (1916 sono stati contatti diretti) e 3000 alunni/e incontrati/e nelle classi
2000 colloqui informativi e 1500 consulenze individuali;
300 accompagnamenti in formazione.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Le attività dell’Orientamento si rivolgono a:
Associazioni (un progetto di orientamento è stato specificamente sulle Pari Opportunità);
Altri enti ed istituzioni (istituzioni scolastiche e formative, enti locali, consorzi socioassistenziali);
Studenti/esse dai 13 ai 18 anni stato di diritto-dovere all'istruzione e alla formazione
Genitori e insegnanti
Se rispetto alle attività di orientamento non esistono azioni specifiche riconducibili alle politiche
di genere, rispetto alla dispersione scolastica e formativa si registrano due aspetti interessanti:
si tratta di un fenomeno quantitativamente limitato per la popolazione femminile; tuttavia,
quando esiste, esso si presenta con tratti più gravi e con maggiori difficoltà di recupero a causa
di radicati fattori culturali di stereotipi di genere.
LA FORMAZIONE PROFESSIONALE
La formazione professionale viene gestita dalla Provincia di Torino attraverso tre azioni
principali: la programmazione (individuazione di priorità legate alle caratteristiche e ai fabbisogni
espressi dal territorio), la gestione amministrativa (pubblicazione dei bandi di erogazione delle
risorse stanziate, gestione della fase istruttoria, rendicontazione e liquidazione dei
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 137
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
finanziamenti) e il monitoraggio delle attività finanziate (realizzazione di azioni di sorveglianza e
valutazione dell’efficacia e dell’impatto).
Sono coinvolti nei percorsi di formazione professionale diverse categorie di persone:
a. Studenti/esse 14-18 anni
b. disoccupati/e
c.
occupati/e (direttive Formazione continua a domanda aziendale e Formazione continua a
domanda individuale)
d. lavoratori e lavoratrici assunti con contratto di apprendistato
e. iscritti/e a corsi riconosciuti dalla Provincia di Torino (a libero mercato)
I soggetti accreditati destinatari di finanziamento sulla Formazione Professionale in provincia
nel 2005 sono stati 869. L’andamento negli ultimi anni è stato il seguente: 313 nel 2002, 857 nel
2003, 625 nel 2004.
Le persone iscritte ai corsi in Provincia di Torino nel 2005 sono state 79.058. L’andamento che
ha caratterizzato gli ultimi quattro anni è stato abbastanza discontinuo, con 49.554 iscritti/e nel
2002, 105.347 nel 2003, 96.361 nel 2004.
a. Studenti/esse 14-18 anni
Nel 2004 e nel 2005 la Provincia di Torino ha indetto per ciascun anno un bando dal titolo Diritto
dovere a seguito del quale sono stati attivati 148 corsi e a cui hanno partecipato circa 2.700
allievi/e nel 2004, con un investimento complessivo di 37 milioni di euro. Nel 2005 i corsi attivati
sono stati 138, cui hanno partecipato circa 2.500 allievi/e con un investimento totale di 35.6
milioni di euro.
b. La formazione per disoccupati/e
È certamente prioritario per la Provincia di Torino intervenire in modo efficace sulla prevenzione
e sul contenimento della disoccupazione -attività finanziate dalla Direttiva “mercato del lavoro” –
MDL. La strategia formativa, attuata in questa direzione, si è sviluppata su quattro livelli (quattro
Assi) per altrettanti obiettivi significativi ed è consistita in corsi strutturati che hanno coinvolto
diversi soggetti del sistema formativo provinciale.
Asse A. Sviluppare e promuovere politiche attive del lavoro per combattere e prevenire la
disoccupazione e favorire l’inserimento e il reinserimento di giovani e adulti nel mercato del
lavoro.
Asse B. Promuovere le pari opportunità nell’accesso al mercato del lavoro, con particolare
attenzione per le persone che rischiano l’esclusione sociale (portatori di handicap, detenuti,
cittadini stranieri, giovani a rischio).
Asse C. Promuovere la formazione professionale, l’istruzione e l’orientamento nell’ambito di
una politica di apprendimento lungo il corso della vita al fine di migliorare l’occupabilità e
promuovere la mobilità professionale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 138
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Asse E. Promuovere la partecipazione e la mobilità professionale delle donne nel mercato del
lavoro e l’imprenditorialità femminile.
Direttiva Mercato del Lavoro
Annualità 2003/2004
(31/08/2004)
SCADENZA RILEVAZIONE
Annualità 2004/2005
(31/08/2005)
Risorse stanziate (totale)
62.824.600,00*
52.000.000,00
Risorse stanziate Asse Pari Opportunità
4.085.136,00
Numero corsi presentati
2.440
2.142
Numero corsi finanziati
1.569
1.206
Numero allievi (totale)
21.327
16.827
Numero allievi Asse E (pari opportunità)
1.120
1.355 (8,1% sul totale)
5.228.175,00 (10,1% sul
totale)
c. La formazione per occupati/e
Partendo dal presupposto che i lavoratori e le lavoratrici occupati/e, oggi, hanno bisogno di una
formazione e di un aggiornamento continuo, la Provincia ha utilizzato due bandi per
l’erogazione di finanziamenti; uno su domanda delle aziende e l’altro su domanda individuale76.
La Formazione continua a domanda aziendale mira a perfezionare le competenze dei
lavoratori/e occupati/e nel settore pubblico e privato in campo tecnologico, scientifico, culturale,
amministrativo, organizzativo e manageriale che intendono migliorare le proprie conoscenze e
competenze. Si tratta di corsi strutturati (in aula) o individuali all’interno dell’impresa (anche di
associazioni temporanee di imprese e consorzi) o dell’ente beneficiario oppure è possibile
ricorrere al cosiddetto voucher formativo a parziale copertura dei costi di partecipazione a corsi
promossi da soggetti terzi.
In questo ambito, la priorità pari opportunità è stata indicata nel 62% dei corsi ammissibili (pari a
3.680 corsi) durante il 2004, ed è salita al 75% (pari a 2889 corsi) nel 2005
Il voucher ricevuto dai/dalle beneficiari/e può arrivare ad un valore massimo complessivo di
1000 Euro, a copertura di una quota non superiore all’80% del costo dei corsi contenuti in un
apposito catalogo dell’offerta.
Nella tabella sottostante sono elencati i dati relativi alle attività finanziate nell’ultimo il bando
(2004/2005) è stato prorogato a fine 2005 con ulteriori finanziamenti
76
Per precisione: la Direttiva Formazione continua a domanda aziendale e la Direttiva Formazione continua a
domanda individuale
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 139
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
DIRETTIVA Formazione Continua Individuale
ANNUALITA’
2002/2003
2004/2005*
Risorse stanziate totali
2.846.004,53 Euro
3.726.567,02 Euro
Risorse stanziate sull’Asse E (pari opportunità)
1.403.661,50 Euro
1.916.177,27 Euro
Numero di voucher erogati
6.094
6.969
Importo medio voucher
447,15
475,33
Numero di corsi attivati
664
618
Le risorse stanziate per la misura E1 hanno rappresentato il 51,4% del totale destinato alla
Formazione continua Individuale
d. La formazione per apprendisti/e
Per quanto riguarda il capitolo dell’apprendistato, per tutta la durata del rapporto di lavoro il
datore di lavoro ha diritto all’esenzione degli oneri contributivi, previdenziali e assistenziali
connessi a patto che impartisca o faccia impartire all’apprendista assunto/a la formazione
necessaria per diventare un/a lavoratore/trice qualificato/a. Tale formazione è finanziata dalla
Provincia di Torino attraverso la Direttiva “apprendistato” e consiste nell’assegnare ai soggetti
attuatori, individuati nell’ambito del sistema formativo provinciale, un voucher del valore di 1300
Euro per ogni apprendista iscritto/a ai corsi. Gli apprendisti/e possono scegliere le attività
formative nell’ambito di un apposito catalogo dell’offerta.
DIRETTIVA APPRENDISTATO 2003 e 2004
SCADENZA RILEVAZIONE
Al 31/12/2003
Al 31/12/2004
Al 31/12/2005
Risorse stanziate (totale)
15.435.211,00
18.990.292,00
10.323.000,00
15.435.211,00
11.950.000,00
15.031
10.507
Corsi 852
Progetti 55
Corsi 519
Progetti 77
Risorse impegnate (totale)
Numero voucher erogati (allievi)
Numero corsi attivati
e. La formazione per iscritti/e a corsi riconosciuti dalla Provincia di Torino
La Provincia di Torino può anche riconoscere corsi di formazione professionale non finanziati
dai bandi provinciali, realizzati dalle agenzie formative e da soggetti proponenti anche diversi,
purché accreditati presso la Regione Piemonte. Tali corsi, conformemente agli standard
formativi previsti dalla Regione Piemonte, riguardano principalmente i seguenti profili
professionali:
•
•
•
•
acconciatori
agenti di affari in mediazione
agenti e rappresentanti di commercio
alimentaristi
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 140
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
•
•
•
•
•
•
estetiste
gestione rifiuti
operatori socio-sanitari
professioni turistiche
somministratori di alimenti e bevande
trasporti
CORSI RICONOSCIUTI
ANNUALITA’
2003
2004
2005
Corsi riconosciuti
537
538
520
Corsi attivi
590
645
652
Operatori/trici
99
105
99
Allievi/e finali
5175
6670
6823
Allievi/e idonei/e
4967
5832
5916
Attestati rilasciati
19730
20832
21714
Sperimentazione del Biennio integrato
Con l'anno scolastico 2003-2004 sono stati attivati a Torino e provincia sette bienni orientativi di
istruzione integrati con la formazione professionale (circa 140 allievi/e), finanziati nell'ambito
della Direttiva Disoccupati 2003-2004. Nell’anno scolastico 2004/2005 è proseguita questa
sperimentazione con l’attivazione di 61 bienni orientativi di istruzione integrati con la formazione
professionale, con circa 1100 allievi/e. L'iniziativa della Provincia di Torino ha coinvolto scuole
(Istituti tecnici e Istituti professionali) e agenzie di formazione professionale su progetti mirati ad
arricchire l'offerta formativa rivolta ai giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado,
favorire una scelta consapevole del percorso di istruzione o formazione successivo, contrastare
il fenomeno della dispersione scolastica.
I voti alla formazione
Nell’ambito delle attività di analisi sull’impatto e gli effetti delle spese sostenute per le attività
formative nel territorio provinciale, è stata completata nel corso del 2004 una ricerca
commissionata dalla Provincia di Torino alla società di consulenza Apri. La ricerca analizza tutte
le attività svolte dalla Provincia: 5090 corsi nel 2004, con il coinvolgimento di 58800 allievi/e
nelle attività formative per disoccupati/e, occupati/e, apprendisti/e, per un totale di spesa di
119,3 milioni di Euro. L’indagine, che ha riguardato tutte le azioni coordinate77, ha messo in
evidenza livelli di gradimento generalmente elevati per quanto riguarda gli aspetti tecnici
(strutture, attrezzature, accessibilità) anche se con alcune differenze di valutazione tra gli/le
utenti dei master e gli/le apprendisti/e. Giudizio positivo per i/le docenti per la loro competenza e
capacità di adattare il programma alle esigenze degli/delle utenti, mentre in alcune aree sono
risultate criticità, in particolare per quanto riguarda l'integrazione con il territorio.
Nel corso del 2005 si è tenuto un seminario di approfondimento di tre giornate rivolto agli
interlocutori interni della Provincia, per rendere fruibili ai/alle partecipanti alcuni aspetti della
77
Esclusa la Direttiva Formazione continua a domanda individuale
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 141
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
ricerca che potessero fornire un valido ausilio al personale degli uffici nella comprensione delle
problematiche più rilevanti e dei tratti peculiari che caratterizzano i diversi ambiti formativi,
nonché una giornata aperta anche a un numero limitato di soggetti esterni, per riflettere sulle
problematiche della valutazione e del monitoraggio e sulle prospettive di miglioramento e
sviluppo.
Ricerca Provincia di Torino - ISFOL78
Sono stati valutati gli esiti della prima sperimentazione dei voucher individuali per la formazione
continua (Direttiva Formazione continua a domanda individuale) erogati tra il 2002 e il 2003
tramite una ricerca condotta dalla Provincia di Torino in collaborazione con l’ISFOL. Oltre
all’approfondimento sulle caratteristiche e sulle modalità di interazione della domanda e
dell’offerta di formazione in un quadro riconducibile alla logica del libero mercato, sono state
definite alcune linee guida finalizzate alla sperimentazione di soluzioni e modelli di
semplificazione delle procedure di finanziamento della formazione professionale. I risultati sono
stati raccolti nella pubblicazione “La formazione individuale dei lavoratori. Strumenti, pratiche,
opportunità”.
In sintesi, dalla ricerca è emerso che:
-
la formazione per il lavoro può essere interpretata come formazione per un lavoro possibile
-
la partecipazione alla formazione non è necessariamente indirizzata al solo mercato interno
-
le motivazioni che inducono all’accesso a questo tipo di formazione sono molteplici:
svolgere meglio la propria prestazione attuale, acquisire competenze utili a possibili
percorsi di carriera, prevenire l’obsolescenza professionale, coltivare aspettative di
cambiamento, apprendere competenze che potrebbero in futuro rivelarsi utili nell’attività
formativa e non solo
L’intervento della Provincia ha mobilitato una domanda in grandissima parte di tipo
effettivamente individuale; inoltre, il successo di corsi per il conseguimento di competenze
funzionali ( inglese, informatica,…) dimostra la rilevanza dei bisogni formativi che non sono solo
riconducibili a una formazione per il lavoro prestato ma anche ad altri interessi e motivazioni.
Quaderno Formazione e lavoro
La Provincia ha pubblicato un volume, realizzato in collaborazione con la Città di Torino, che
raccoglie alcune ricerche dedicate ai temi dell’istruzione, della formazione professionale,
dell’orientamento e, in generale, delle politiche attive del lavoro in un’ottica di migliore
coordinamento degli indirizzi e di maggiore integrazione tra i servizi degli enti locali più vicini ai
cittadini.
Progetto COLMARE
La Provincia di Torino ha promosso il progetto COLMARE79 con l’obiettivo di rivolgersi ai/alle
giovani che, al termine dell’obbligo scolastico, scelgono di intraprendere un percorso lavorativo
78
Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 142
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
nell’apprendistato, mettendo a loro disposizione percorsi didattici e materiali adeguati. In questo
modo si è voluto integrare il supporto di tipo normativo e organizzativo alla realizzazione degli
interventi con quello programmatico e culturale affidando a esperti di didattica la realizzazione
di percorsi modulari di apprendimento. La Provincia ha inteso in questo modo mettere a
disposizione dei/delle giovani e degli/delle insegnanti materiali che consentano di consolidare le
proprie competenze linguistiche e matematiche come componenti essenziali delle competenze
di cittadinanza.
Il dialogo con i cittadini, uomini e donne
Oltre all’ordinaria accoglienza dell’utenza realizzata dagli uffici dei vari servizi e alla diffusione di
cataloghi, materiale promozionale e altra documentazione, la comunicazione e interazione con i
cittadini avviene attraverso siti web dedicati:
- Sito web istituzionale della formazione professionale (utenti e operatori)
- Sito web “Orientarsi” dedicato all’orientamento formativo
- Sito web “Montagnalavoro” – Osservatorio sulle attività e professioni di montagna
- Sito web dei servizi e dei centri per l’impiego
- SINFOD – Sistema informativo per l’orientamento e la didattica
Come si è già segnalato in precedenza, uno degli assi su cui si è mossa la Provincia di Torino è
stato quello di promuovere la partecipazione e la mobilità professionale delle donne nel mercato
del lavoro. L’attenzione verso politiche di pari opportunità è passata attraverso il riconoscimento
effettivo di una priorità nell’erogazione dei finanziamenti ai corsi che rispettino espressamente
requisiti riferiti alle pari opportunità sia nella selezione dei destinatari di tali azioni sia nella
definizione dei contenuti e dei programmi.
Nella tabella seguente viene riportata una sintesi dei dati relativi a questo ambito di competenza
della Provincia nel 2004:
DIRETTIVA
N. CORSI
N. ALLIEVI
FINANZIAMENTO
(MILIONI DI
EURO)
2004
2005
2004
2005
2004
2005
MERCATO DEL LAVORO (corsi
per disoccupati) - così ripartiti:
1000
1206
16000
16827
47
52
corsi pluriennali di qualifica e corsi
381
79
6000
27
Acronimo di COmpetenze Linguistiche e MAtematiche da rigeneraRE
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 143
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
di specializzazione e post-diploma
corsi per utenti dell'area del
disagio
123
2000
6
percorsi integrati con la scuola
125
2000
2
master
45
700
4
formazione permanente
272
4300
4.5
corsi per favorire la partecipazione
femminile al mercato del lavoro
54
1000
3.5
DIRITTO/DOVERE (obbligo
formativo)
140
138
2500
2500
33.5
33,5
OCCUPATI /E
2200
3335
18500
26736
17
16
PIANI AZIENDALI CONCORDATI
CON LE PARTI SOCIALI (L.
236/93)
150
278
1500
1776
2
1
APPRENDISTI/E
1000
Corsi
519
15000
10507
15.5
11,9
FORMAZIONE CONTINUA A
DOMANDA INDIVIDUALE
600
664
5300
6969
3
3,7
Classi
prenotate
Classi
prenotate
1.3
ORIENTAMENTO PER
L'OBBLIGO FORMATIVO
800
TOTALE
5090
58800
119.3
I NODI CRITICI
L’amministrazione provinciale ha intensificato le attività di monitoraggio attraverso nuove
modalità di campionamento delle azioni sottoposte a controllo e la definizione/ridefinizione delle
procedure e dei dispositivi riguardanti tutte le attività coordinate.
Nel corso del 2005 sono state effettuate le seguenti verifiche secondo le diverse Direttive
coordinate dalla Provincia:
Direttiva Disoccupati - Mercato del Lavoro (Agenzie formative) : 101 verifiche. Sono state
effettuate verifiche in tutte le sedi operative e in alcune sedi occasionali;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 144
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Direttiva Diritto Dovere (Agenzie formative) : Sono state effettuate due verifiche su tutti i corsi
finanziati (137) per un totale di 274 verifiche;
Direttiva Apprendisti (Agenzie formative) : 51 verifiche da maggio 2005. Sono state effettuate
verifiche su tutti gli operatori finanziati per quadrimestre 2005, per almeno un corso per
operatore.
Direttiva Occupati (Aziende) : 143 verifiche di monitoraggio su corsi avviati con il bando 2004,
iniziati entro il 26/5/2005, oltre a 12 verifiche su corsi in avvio anticipato sul Bando 2005.
Nell’ambito delle attività verificate su questa direttiva, sono state rilevate su 15 corsi gravi
irregolarità, tali da determinare la necessità di dare luogo ad esposti alla Procura della
Repubblica
Direttiva Formazione Continua a Domanda Individuale (Agenzie formative) : 16 verifiche di
monitoraggio con verbale sperimentale su corsi avviati sul Bando 2004, a partire da novembre
2005
Sono state inoltre effettuate 20 verifiche su corsi riconosciuti.
A fianco delle verifiche amministrative sono stati introdotti strumenti in grado di valutare
periodicamente e sistematicamente la qualità delle azioni finanziate e l’impatto da esse
generato. Nel 2005 il servizio Monitoraggio delle attività di formazione professionale della
Provincia di Torino, in collaborazione con il Servizio Organizzazione e Qualità, insieme con gli
altri servizi delle Province piemontesi che si occupano di Formazione Professionale, ha avviato
una sperimentazione con l’obiettivo di mettere a punto una serie di strumenti per rilevare alcuni
aspetti relativi alla qualità delle attività formative erogate dalle Agenzie. In particolare, sono stati
predisposti diversi questionari da distribuire agli allievi durante le verifiche in itinere per rilevare,
tra le altre cose, il livello di soddisfazione degli stessi sull’esperienza di formazione. Nei mesi
scorsi è stata effettuata una prima sperimentazione di questi strumenti di rilevazione in
riferimento ai target diritto/dovere e apprendisti della Provincia di Torino. Questi primi risultati
evidenziano un’elevata soddisfazione delle ragazze e dei ragazzi che hanno frequentato i corsi
del “diritto/dovere”, e comunque, al termine dei corsi, entrambi i gruppi sono abbastanza
soddisfatti tenendo conto di quelle che erano le rispettive aspettative prima di iniziare il percorso
formativo. Per quanto riguarda il giudizio sugli aspetti organizzativi del corso, gli allievi coinvolti
nell’indagine esprimono valutazioni mediamente positive. I ragazzi del “diritto-dovere” appaiono
maggiormente soddisfatti degli apprendisti, soprattutto riguardo le attrezzature dei laboratori, le
attrezzature di supporto alla didattica e il materiale didattico. Per quanto riguarda i giudizi sugli
insegnanti, si rileva che entrambi i target sono mediamente soddisfatti, soprattutto per la
disponibilità che viene dimostrata, ma questa volta sono gli apprendisti a far registrare i livelli
più alti di gradimento.
L’obiettivo strategico è di far sì che tali strumenti, assieme all’attività di controllo, diventino non
soltanto in grado di interagire sistematicamente con la programmazione delle attività ma anche
con il sistema di accreditamento regionale. E’ stato d’altra parte notato che l’intervento della
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 145
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Provincia ha mobilitato una forte domanda in grandissima parte di tipo individuale; inoltre, il
successo di corsi per il conseguimento di competenze funzionali ( inglese, informatica,…)
dimostra la rilevanza dei bisogni formativi che non sono solo riconducibili a una formazione per
il lavoro prestato ma anche ad altri interessi e motivazioni.
Relativamente alla formazione per l’apprendistato permane la necessità, al fine di garantire la
costruzione di un catalogo dell’offerta di corsi più articolato, di definire standard specifici sulla
formazione trasversale, sulla formazione tecnico-professionale e sulle attività complementari
(valutazione requisiti in ingresso, supporto alle imprese, formazione tutor, valutazione e
certificazione).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 146
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
ORIENTAMENTO E FORMAZIONE
dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
0,00
Regione Piemonte
117.147.137,67 97.051.190,66
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
587.388,69
612.326,80
risparmi di gestione
180.465,50
262.000,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Totale risorse acquisite
117.914.991,86 97.925.517,46
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
117.894.491,86 97.893.744,46
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
18.000,00
31.773,00
2.500,00
0,00
0,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
117.914.991,86 97.925.517,46
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 147
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.2.3 DIFFUSIONE DELL’INNOVAZIONE E CREAZIONE D’IMPRESA
L’azione della Provincia in materia di attività produttive si
fonda in primo luogo sul diritto/dovere, riconosciuto dalla
legge, di rappresentanza e tutela degli interessi generali
del
proprio
territorio:
questo,
conseguentemente,
comprende il sostegno allo sviluppo. La Provincia di
Torino - nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali - ha
inteso agire per uno sviluppo economico, sociale ed ecocompatibile
del
territorio,
ovvero
uno
sviluppo
sostenibile. Ciò ha significato un impegno al rilancio
delle aree soggette a declino industriale e un sostegno
Fonte: Archivio Fotografico Provincia
di Torino”Andrea Vettoretti” – Autore:
Giuseppe Fidone
concreto e articolato all’imprenditorialità. In particolare, l’Ente si è mosso lungo tre direttrici
principali:
a. sul versante della finanza, anche innovativa, e l’accesso al credito
b. sulla concertazione-patti territoriali e marketing
c.
sulla diffusione dell’innovazione tecnologica e l’impresa in proprio.
a. ACCESSO AL CREDITO E AL MONDO DELLA FINANZA INNOVATIVA
Pic venture
Pic Venture, ovvero il Mercato Informale dei capitali di rischio per le piccole e medie imprese
della provincia di Torino era una convenzione tra la Provincia di Torino e Banca Mediocredito Gruppo UniCredito Italiano, con la partecipazione della Regione Piemonte e delle Associazioni
di categoria. L’obiettivo strategico era quello di contribuire al consolidamento del tessuto
imprenditoriale, favorendo il contatto tra i progetti imprenditoriali e i potenziali investitori,
creando luoghi ed opportunità di incontro fra i diversi soggetti. Attraverso Pic Venture la
Provincia ha favorito l’accompagnamento di piccole e medie imprese nel loro sviluppo
potenziale, poiché esse hanno potuto disporre di un servizio di primo orientamento e di
accompagnamento sui mercati informali dei capitali di rischio per le imprese. Le imprese in
cerca di capitali hanno potuto così contattare investitori istituzionali (società di venture capital80,
fondi chiusi e merchant bank), investitori privati (business angels) e altre imprese con cui
avviare partnership finanziarie e industriali.
Il Servizio di Pic Venture era rivolto non solo ai/alle nuovi/e imprenditori/imprenditrici o ai nuovi
progetti imprenditoriali, ma anche alle aziende che intendevano crescere o espandersi all’estero
o creare una joint venture.
L’attenzione al mondo della finanza comprende anche la finanza innovativa e la finanza etica e
sociale. La Provincia di Torino, sempre nell’ambito del progetto Pic Venture, ha organizzato nel
2004 un incontro su Finanza Etica e Sviluppo Locale Sostenibile, nella convinzione che le
80
Sono società che apportano capitale di rischio per finanziare l'avvio o la crescita di un'attività in settori ad elevato
potenziale di sviluppo
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 148
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
organizzazioni di finanza etica che praticano la microfinanza e la finanza sociale rappresentino
un valido partner per gli attori pubblici poiché incentivano uno sviluppo locale socialmente ed
ecologicamente sostenibile e favoriscono la realizzazione di progetti di welfare mix.
Il progetto si è concluso nel 2004.
Imprenditori Personali
Le crescenti esigenze di flessibilità e la crescente competitività imposta alle aziende dallo
sviluppo tecnologico e dalla globalizzazione dei mercati hanno favorito lo sviluppo di nuove
attività e il consolidamento di nuove professioni e nuove tipologie di lavoro. In particolare,
accanto alle forme di lavoro autonomo e di lavoro dipendente si è andata affermando la
categoria dei lavoratori e delle lavoratrici parasubordinati, che presenta contemporaneamente
aspetti tipici sia del lavoro autonomo che di quello subordinato. Imprenditori Personali è un
progetto ideato e promosso dalla Provincia di Torino che istituisce un servizio di supporto nel
campo previdenziale, fiscale, di orientamento formativo e d'incontro tra domanda e offerta di
lavoro. Il progetto si rivolge a professionisti/consulenti, non iscritti ad Albi professionali e senza
casse previdenziali specifiche, con o senza partita Iva, che appartengono alle due categorie
professionali dei lavoratori autonomi e dei lavoratori para-subordinati.
Il progetto si è concluso nel 2004.
Progetto PROVIN per la crescita delle PMI
Il progetto Provincia Innovazione - avviato nel 2002 – è un’iniziativa voluta dalla Provincia di
Torino e organizzata in collaborazione con il Corep81 che prevede l’istituzione di dottorati di
ricerca attraverso l’istituzione di borse annuali rivolte a giovani laureati/e con meno di 35 anni,
per lo sviluppo di progetti innovativi nelle piccole e medie imprese (PMI).
Obiettivo strategico di tale progetto era consolidare i collegamenti tra il Sistema della Ricerca ed
il Sistema Economico locale, creando pertanto condizioni economiche favorevoli affinché gli
investimenti pubblici per l’innovazione finora realizzati, in particolar modo dalla Provincia,
raggiungessero condizioni di massima efficacia creando un circolo virtuoso tra imprese,
strutture di supporto all’innovazione e Centri di Ricerca Pubblica.
La Provincia ha erogato 33 borse di studio; tuttavia, in aggiunta a queste, sono state attivate
altre 3 borse biennali finanziate dalla CCIAA (108.000 Euro) per un totale di 36 borse e di
relativi progetti attivi in altrettante imprese della Provincia di Torino.
Il progetto ha coinvolto 38 PMI della provincia di Torino, 51 giovani laureati/e e 19
Dipartimenti universitari, per un impegno di 1,4milioni di euro. I/le giovani laureati/e hanno
sviluppato progetti di innovazione sotto la supervisione dei ricercatori del Politecnico e
dell’Università di Torino.
81
Consorzio per la Ricerca e l'Educazione Permanente
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 149
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
I Ciber Cafè’
La Provincia di Torino, insieme a 20 Comuni e a 7 Comunità Montane, ha promosso nel 2003
un Progetto Strategico triennale inerente i processi comunicativi-informativi ed aggregativi
dei/delle giovani: una rete di centri sul modello degli Internet Cafè che hanno come loro
destinatari/e, e come loro diretti gestori, i/le giovani stessi/e. Il percorso è stato intrapreso a
seguito di un’attività di analisi e osservazione del mondo giovanile da parte di osservatori locali
a seguito della quale le istituzioni coinvolte hanno avvertito l’ urgenza di operare per migliorare
l’ efficacia del sistema di risposte alle esigenze dei/delle giovani, in particolare a quelle di tipo
comunicativo, aggregativo e di protagonismo. I Centri assolvono pertanto a due funzioni: creare
uno spazio di aggregazione sociale e culturale per la comunità locale dei giovani e sviluppare
alcune attività commerciali, gestite da giovani imprenditori quali ad esempio bar, ristoranti,
vendita di prodotti tipici, musica o libri, affitto di video, corsi di danza, teatro, ecc., affinché il
Ciber cafè sia in grado di autosostenersi dal punto di vista economico.
Il primo Ciber cafè è stato aperto a Grugliasco; la sua sede è collocata in una struttura di 4.000
mq, su due piani con ampio dehor esterno ed area verde. Le attività che si possono fare al suo
interno sono di vario tipo: dal ciber cafe’, alla ristorazione, all’uso di internet, applicazioni dello
stesso con web radio, fino ad arrivare a corsi di informatica, il tutto accompagnato dalla musica.
La connotazione che si è voluta attribuire è di tipo musicale e socio-culturale.
La cultura d’impresa e il Controllo di Gestione nelle PMI e nelle Imprese Artigiane
La Provincia di Torino ha voluto sostenere anche presso le imprese artigiane del suo territorio
una cultura d'impresa: è stato fornito un supporto affinché le imprese locali introducessero
tecniche di gestione aziendale finalizzate ad analizzare i costi industriali, a realizzare attività di
programmazione attraverso sistemi di "budgeting e reporting", a dotarsi di programmi informatici
specialistici per migliorare l'utilizzo delle tecniche di contabilità industriale.
Questo progetto della Provincia si è contraddistinto per la sua concretezza e operatività, e ha
dato luogo ad un lavoro utile alle piccole e medie imprese e alla loro capacità competitiva. In
particolar modo si è provveduto ad analizzare la situazione delle PMI e delle Imprese Artigiane
per individuarne i punti di forza ed i punti deboli, suggerendo nel contempo dei possibili
interventi per sfruttare i primi e ovviare ai secondi.
I risultati del progetto sono stati presentati in un incontro su La competitività delle PMI. Istruzioni
per l’uso. Il progetto si è concluso nel 2004.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 150
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
PROGETTO DI INTERNAZIONALIZZAZIONE E PROMOZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE
IMPRESE82
L’iniziativa, che ha avuto luogo nel 2005, prevedeva tre diversi progetti:
1. Progetto IES Marocco. Incontri bilaterali tra imprese italiane e marocchine in Marocco.
Il progetto - che si articola in tre fasi - ha l’obiettivo di creare contatti tra imprese italiane e
marocchine in una prospettiva di cooperazione economico-commerciale nel settore turisticoalberghiero. Il budget complessivo per la realizzazione degli interventi programmati è stato
finanziato per il 50% dalla Regione Piemonte e per il restante 50% dalla Provincia di Torino.
Le attività svolte sono le seguenti:
programmazione
della
seconda
fase
dell’iniziativa
di
internazionalizzazione,
in
collaborazione con l’Istituto per la Cooperazione allo Sviluppo: studi di fattibilità e ricerche di
mercato;
incontri bilaterali a Casablanca fra imprenditori/imprenditrici italiani/e e i partner commerciali
marocchini e visite in aziende locali;
organizzazione di incontri con le imprese per la valutazione delle strategie aziendali più
idonee ad una corretta penetrazione del mercato marocchino: analisi dei risultati raggiunti
durante le missioni all’estero e studio di un percorso ad hoc per ciascuna impresa;
pianificazione e studio della fase conclusiva del progetto, in collaborazione con l’Istituto
nazionale per il Commercio estero ed approvazione di atto di Intesa per la realizzazione
delle attività progettuali.
2. Progetto Promozione del comparto produttivo cinematografico piemontese.
Il progetto ambisce a promuovere il “sistema cinema” piemontese in ambito internazionale,
attraverso la valorizzazione della sua filiera produttiva e delle imprese che lo costituiscono. In
questo contesto si è realizzato un filmato promozionale, denominato Torino Piemonte
Production Facilities, in cui sono state pubblicizzate non solo le aziende del settore, ma anche
Torino come “città del cinema”. Il filmato è stato presentato nell’ambito dei più importanti
Festival internazionali del cinema (Berlino, Cannes, Locarno, Venezia, Londra), durante eventi
organizzati ad hoc, rivolti ai produttori e ai distributori di pellicole internazionali.
Torino Piemonte Production Facilities è anche il titolo dato alla brochure, su cui sono riportati i
loghi degli Enti finanziatori e dei partner istituzionali del progetto.
Il budget complessivo per l’attuazione delle iniziative programmate è stato finanziato per l’80%
dalla Regione Piemonte e per il restante 20% dalla Provincia di Torino.
Le attività svolte sono state:
monitoraggio della produzione del filmato e delle brochures;
incontri a Cannes, Locarno e Venezia per
il monitoraggio degli eventi promozionali e
contatti con i produttori internazionali;
82
Si evidenzia che tutti i progetti di internazionalizzazione rientrano nell’ambito dei finanziamenti DOCUP. Misura 1.1.b.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 151
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
pianificazione delle attività con Film Commission Torino Piemonte, partner esecutivo del
progetto ed approvazione di atto di Intesa per la realizzazione delle attività progettuali;
organizzazione degli eventi collaterali al progetto (es. il Turin Book Film Bridge, nell’ambito
del Salone del libro di Torino, l’International Broadcasting Convention (IBC) di Amsterdam e
la proiezione del filmato al Centro Congressi Torino Incontra il 9 novembre 2005).
3. Progetto SI-MEX.
Nel 2005 è stato avviato il progetto SI-MEX a sostegno delle piccole e medie imprese
piemontesi costruttrici di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma che
intendono commercializzare i propri prodotti in Messico. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di
offrire agli/alle imprenditori/trici piemontesi un’opportunità di crescita attraverso un’attività di
internazionalizzazione volta a favorire incontri bilaterali tra imprese italiane e messicane, per un
proficuo e duraturo interscambio commerciale, anche in vista di una futura delocalizzazione
produttiva.
Le attività svolte durante il 2005 possono essere così riassunte:
organizzazione degli incontri con Assot S.r.l., partner operativo del progetto, per la
pianificazione delle attività progettuali;
stesura del progetto e presentazione della domanda di finanziamento alla Regione
Piemonte;
studio e realizzazione del materiale promozionale.
L’importo complessivo del budget è stato finanziato per l’80% dalla Regione Piemonte, per il
10% dalla Provincia di Torino, e per il restante 10% dal ASSOT S.r.l.
DESTINATARI/E
I/le destinatari/e coinvolti/e sono stati in particolar modo gli/le imprenditori/trici (anche
artigianali), liberi/e professionisti/e, società di venture capital e società finanziarie
b. LA CONCERTAZIONE TERRITORIALE, TRA PATTI TERRITORIALI E MARKETING TERRITORIALE
Il rilancio delle aree a declino industriale passa anche attraverso la capacità di concertazione e
di coinvolgimento di tutti gli attori economici e sociali, nonché la capacità di attrarre nel territorio
provinciale i finanziamenti regionali, nazionali e comunitari.
Per favorire questo tipo di sviluppo la Provincia si è proposta di raggiungere due obiettivi
strategici: l’attivazione di iniziative di Patto Territoriale - come elemento fondamentale di
politiche concertate - ed il servizio di accompagnamento, tutoraggio e assistenza per la
creazione di nuove imprese. La Provincia di Torino ha scelto questo tipo di strategie poiché
oggi i processi di sviluppo si basano sempre di più sulla qualità e sulla competitività dei sistemi
territoriali, che non comprendono solo ricchezza e qualità dell’apparato produttivo ma anche la
diversificazione delle attività.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 152
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Patti Territoriali
In Provincia di Torino sono attivi 8 Patti Territoriali (più 3 patti territoriali tematici su agricoltura e
pesca) collocati sull’intero territorio torinese.
Tra le attività realizzate dalla Provincia nell’ambito dei Patti Territoriali nel 2004 si segnalano:
il monitoraggio e l’attuazione di protocolli, in particolare quello sull’Ambiente, sulle Pari
Opportunità e sulla Formazione (nel cui ambito si sono svolte le attività legate al ruolo dei
Patti Territoriali nell’assegnazione del punteggio trasversale sullo sviluppo locale) ;
la rimodulazione delle risorse sia per quanto riguarda le opere infrastrutturali (progetto
banda larga) sia per l’apertura di nuovi bandi per le imprese. Il criterio di valutazione per la
formazione della graduatoria dei rispettivi bandi di rimodulazione dei Patti Territoriali per le
imprese si è basato su indicatori che sottolineano una forte attenzione e sensibilità verso le
questioni sociali e ambientali (occupazione, assunzione di lavoratori fuoriusciti dai cicli
produttivi, incremento della presenza femminile in azienda, agricoltura multifunzionale e
certificazione di prodotto, processo o filiera);
un processo di regionalizzazione, in accordo con la Regione Piemonte, per l’assegnazione
delle risorse destinate alla programmazione negoziata dal Cipe, all’interno della ripartizione
del fondo per le aree depresse;
l’attività di marketing territoriale nell’area del Patto territoriale Torino sud, del Patto del
Canavese, del Patto del Sangone e del Patto Territoriale della Stura (in quest’ultimo caso è
anche avvenuta la visita delle delegazioni di affari dello Stato di Taiwan);
83
Il Patto Territoriale è
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 153
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
il bando del Patto Territoriale del Po e l’attivazione da parte della Regione Piemonte
dell’accordo di programma quadro sviluppo locale con il Ministero dell’Economia, nato
dall’esperienza dei Patti territoriali;
le reti tra gli attori locali coinvolti nella concertazione, per consentire lo scambio di
informazioni e la diffusione di buone prassi: ciò ha costituito uno strumento decisivo per
dotare il territorio di vantaggi competitivi, potenziando le infrastrutture al servizio delle
imprese e valorizzando le risorse umane;
gli incontri dei Tavoli di concertazione e le riunioni del Coordinamento Provinciale al fine di
elaborare un progetto per la diffusione della società dell’informazione, in particolare
l’accesso alle reti di banda larga.
A tal proposito, secondo il Ministero per le attività produttive, i Patti Territoriali della Provincia di
Torino si collocano al vertice della scala nazionale sia per quantità di risorse pubbliche investite,
sia per la capacità d’intervento: tre dei Patti dell’area torinese fanno parte dei 25 che il Ministero
colloca nell’area di eccellenza.
I numeri
70 milioni € sono le agevolazioni riconosciute alle imprese beneficiarie dei Patti nel 2004.
3.396.340 € è il finanziamento pervenuto dal Ministero delle Attività Produttive a copertura dei
costi di gestione dei patti territoriali
La seguente tabella evidenzia le agevolazioni alle imprese e le opere infrastrutturali suddivise
per Patto per l’anno 2004:
Patto
Richieste
Risorse erogate
( in euro)
AREA TORINO SUD (misto) (R84)
156
14.137.792,99
CANAVESE (R)
180
15.096.178,13
CANAVESE (R) (Agricolo e pesca)
36
897.543,36
CANAVESE 1^ RIMODULAZIONE
6
468.834,97
154
11.047.939,68
59
8.700.293,89
106
9.878.886,11
44
2.997.336,26
PINEROLESE(R)
SANGONE(R)
STURA (R)
VALLI DI SUSA (Agricoltura e pesca)(R)
ZONA OVEST DI TORINO (Agricolo) (R)
70
3.505.150,51
ZONA OVEST TORINO - 1.a RIMODULAZIONE
15
1.202.874,34
109
16.832.974,47
935
84.765.804,71
ZONA OVEST TORINO(R)
Totali Patti Territoriali provincia di Torino
Per l’anno 2005 le attività svolte sono evidenziate dai risultati raggiunti in termini di numero ed
entità delle agevolazioni erogate; le stesse sono esplicitate nelle tabelle di seguito riportate:
84
(R)=Risorse già precedentemente non utilizzate e rimesse a bando
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 154
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
PATTI TERRITORIALI ANNO 2005
INCENTIVI
N.
Agevolazione
erogazio
Erogata
ni
38
945.168,96
47
3.170.897,56
75
3.706.204,04
PATTI TEMATICI
AGRICOLTURA E
PESCA
CANAVESE
VALLI DI SUSA
ZONA OVEST
TOTALE PATTI
TEMATICI
TOTALE PATTI
GENERALISTI E
TEMATICI
PATTI TERRITORIALI
GENERALISTI
160
7.822.270,56
1063
92.331.546,45
INCENTIVI
N.
erogazio Agevolazione
ni
Erogata
CANAVESE
199
16.474.785,26
AREA TORINO SUD
173
15.086.030,00
SANGONE
67
9.722.516,29
STURA
133
11.647.288,96
PINEROLESE
175
11.710.225,48
ZONA OVEST
117
17.372.900,13
CANAVESE 1° RIMOD
11
598.281,18
ZONA OVEST 1° RIMOD
27
1.778.158,59
ZONA OVEST 2° RIMOD
TOTALE PATTI
GENERALISTI
1
119.090,00
903
84.509.275,89
Inoltre, nel corso dell’anno 2005 sono state avviate le erogazioni relative alle rimodulazioni dei
seguenti Patti Territoriali:
PATTI TERRITORIALI
Agevolazione concessa
CANAVESE Agricoltura e Pesca
€ 506.357,99
AREA TORINO SUD
€ 3.618.160,00
SANGONE
€ 2.531.390,00
STURA
PINEROLESE
€ 3.079.620,00
VALLI DI SUSA Agricoltura e pesca
€ 1.061.970,00
Totale
€ 10.797.497,99
Risorse per l'attuazione di un'infrastruttura di
Banda larga, in corso di realizzazione
CANAVESE
€ 2.059.252,54
SANGONE
€ 2.195.937,55
STURA
€ 959.936,37
PINEROLESE
€ 1.730.547,90
Totale
€ 6.945.674,36
Sempre nel corso dell’anno 2005 è stata
adottata la scelta politica di destinare le risorse
indicate
nella
tabella
a
fianco
per
realizzazione di un’infrastruttura di Banda
larga.
I Piani Integrati d’Area (PIA)
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
la
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 155
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Strettamente legata all’idea e alle finalità dei Patti Territoriali, si trovano i 6 Piani Integrati
d’Area, una serie di interventi legati da una logica integrata di sviluppo.
L'iniziativa di definizione dei Piani Integrati d’Area si inserisce in modo coerente nelle attività
che la Provincia di Torino ha avviato, a partire dal 1997, per il sostegno allo sviluppo locale
durevole attraverso la programmazione negoziata. Tale azione si è concretizzata nel sostenere,
incoraggiare, accompagnare le iniziative di programmazione negoziata realizzate sul territorio e
che oggi lo caratterizzano interamente.
Attraverso le azioni dei PIA, la Provincia garantisce il monitoraggio, il coordinamento e
l’assistenza ai Comuni nelle fasi di realizzazione dei progetti, soprattutto per quanto concerne le
variazioni degli stessi e l’attività di rendicontazione.
L’esperienza di governance sul territorio provinciale ha arricchito l’Ente di nuove competenze,
realizzando nel contempo una rete di relazioni e costruendo significativi rapporti di fiducia con
tutti gli attori locali, siano essi Enti Locali, Organizzazioni di rappresentanza di interessi diffusi o
di categoria, Istituzioni di ricerca o singole imprese.
L’attività si è sviluppata partendo dall’animazione del territorio: partecipazione e promozione di
incontri, diffusione delle informazioni riguardo l’attività dell’Ente e le potenzialità di intervento,
raccolta di istanze di intervento, di bisogni e di attese delle comunità locali. Tra i principali
obiettivi va segnalata la necessità di aumentare la capacità attrattiva del territorio sia per gli
investimenti locali che per gli investimenti esterni attraverso misure integrate di localizzazione,
agevolazione e formazione.
In alcuni casi, in una fase preliminare alla progettazione vera e propria, è stata affidata ad Enti
di Ricerca Universitaria l’analisi del territorio, delineando così punti di forza e debolezza su cui
far leva o di cui giovarsi per le necessarie compensazioni; si è così realizzata una
programmazione di territorio che - in un contesto di risorse scarse - ha consentito di individuare
gli interventi e le azioni di sistema con l’identificazione delle fonti di finanziamento anche
nell’ottica del futuro periodo di programmazione europeo 2007-2013.
Grazie alla concertazione con gli attori locali, nel 2004 sono stati inserito nei PIA 47 nuovi
progetti, giungendo così ad un totale di 186 interventi.
Piani Integrati d’Area della Provincia di Torino
Anno 2005
PIA
Torino 2006
Torino Sud
Collinando
2000-2006
Dei Due Fiumi
Soggetto promotore
Patto Territoriale delle
Valli di Susa
Patto Territoriale del
Pinerolese
Patto Territoriale
Torino Sud
Comune di Pino
Torinese
Patto Territoriale del
Po e
Investimenti
complessivi
Finanziamento N. progetti
DOCUP
finanziati
Totale
liquidato
8.615.070,82
4.255.998,88
17
1.510.792.00
6.802.905,44
3.807.591,27
18
2.133.163,00
19.345.037,36
9.871.384,89
29
4.642.777,00
1.376.251,57
761.048,78
6
421.830,00
14.796.785,81
9.349.887,47
21
4.357.616,00
85
I Piani Integrati d’Area sono progetti finanziati nell’ambito dell’Asse 3.1.a (Sviluppo locale e valorizzazione del
territorio) del DOCUP della Regione Piemonte per il periodo di programmazione 2000-2006. Il DOCUP è il documento
unico di programmazione per le aree a declino industriale e rurale del Piemonte, periodo 2000-2006.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 156
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Patto Territoriale della
Stura
Del Canavese e Patto Territoriale del
Canavese
Biellese PaysSage
Provincia di Biella
Accompagnare Patto Territoriale del
Sangone e Patto
lo sviluppo
locale
Territoriale della Zona
Ovest
TOTALE
17.396.604,22
10.956.719,00
56
6.286.685,00
2.597.665,96
1.740.000,00
6
0,00
34.139.807,75
19.648.010,27
36
8.554.905,00
105.070.128,93
60.390.640,56
189
27.907.768,00
I distretti industriali
La Provincia inoltre partecipa attivamente alle attività dei Distretti Industriali e dei relativi
Comitati; in questo ambito, sono state individuate sul territorio provinciale 5 aree distrettuali
legate al settore della meccanica.
In vista dell’attuazione dei bandi regionali, sono state raccolte le proposte di intervento
infrastrutturale, indirizzando le scelte in coerenza con gli assi strategici di sviluppo locale
delineati dalla programmazione regionale e nel contempo verificando l’interesse dei soggetti
imprenditoriali anche attraverso le proposta di intervento presentate e la coerenza di tali
proposte con la realizzazione delle infrastrutture proposte dagli Enti.
L’attività di concertazione ha condotto alla definizione delle proposte presentate in modo
coerente con i risultati emersi dall’attività di animazione e progettazione e su tale base sono
state selezionate le proposte da supportare per il finanziamento e il cofinanziamento ed il
reperimento delle ulteriori risorse necessarie alla realizzazione. Ciò ha consentito di valorizzare
e rafforzare le progettazioni integrate d’area sia in riferimento ai progetti in via di conclusione sia
in relazione all’utilizzo delle risorse “aree sotto-utilizzate a disposizione della Regione
Piemonte”.
La Provincia ha proseguito l’attività di governance monitorando gli stadi di avanzamento dei
progetti e supportando gli Enti Locali nell’attività amministrativa di richiesta delle erogazioni.
Il marketing territoriale
La Provincia di Torino ha incaricato il Dipartimento Interateneo Territorio, il Politecnico e
l’Università degli Studi di Torino della definizione delle linee strategiche di marketing territoriale
che contengano specifiche azioni sperimentali da realizzarsi nei Patti Territoriali dell’Area Torino
Sud e del Canavese.
Questi progetti sono strettamente legati alle esperienze dei Patti Territoriali: infatti, attraverso il
marketing territoriale, la Provincia intende mettere in moto processi di crescita locale capaci di
coniugare lo sviluppo economico-occupazionale con la salvaguardia e la valorizzazione del
patrimonio, dell’ambiente e delle produzioni tipiche. Si tratta di valorizzare le potenzialità del
sistema locale e di garantire una visibilità al territorio locale che sia percepibile da parte di
investitori esterni.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 157
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Qui di seguito sono riportati alcuni esempi:
- Nell’ambito del Patto Territoriale dell’Area Torino Sud sono state individuate 3 azioni-pilota: il
territorio di Torino Sud come “polmone verde e crocevia d’itinerari culturali sportivi ludici”;
come “polo dell’alta formazione”; come “parte integrante del sistema della progettazione e
dell’ideazione industriale”.
- Nell’ambito del Patto Territoriale del Canavese sono state individuate 2 linee d’azione sul
territorio come “laboratorio della società della conoscenza” e come “IV Polo turistico del
Piemonte”.
- Relativamente al Patto del Sangone, è stata avanzata la proposta di collaborazione tra il
Dipartimento di Ricerca Sociale della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università del Piemonte
Orientale e la Provincia di Torino per l’attivazione e la gestione di un piano di marketing
territoriale in grado di valorizzare quanto già esiste nell'area del Sangone, rendendola più
attraente per gli investitori esterni.
- Nell’ambito del Patto Territoriale della Stura, la Provincia di Torino ha attivato politiche di
marketing del territorio attraverso la firma di un accordo di convenzione con l’Università degli
Studi di Torino (corso di Laurea in Scienze del Turismo). La finalità è di promuovere e
vendere attraverso la Rete il territorio alle imprese (T2B, territory to business) e ai cittadini
(T2C, territory to consumers: turisti, studenti, lavoratori).
L’attenzione verso il tema delle pari opportunità è testimoniata da tre aspetti. Il primo, riguarda il
fatto che in gran parte dei Patti della Provincia, è stato sottoscritto un Protocollo sulle pari
opportunità. Il secondo richiama la realizzazione del progetto “Rete di parità nello sviluppo
locale” ed, infine, il terzo aspetto riguarda i bandi di rimodulazione delle risorse (emanati
nella primavera del 2004) dove l’indicatore delle pari opportunità è diventato così importante da
garantire un punteggio maggiore.
Va infine ricordato che nelle politiche di concertazione che portano ai Patti Territoriali, sono stati
attivati appositi Tavoli di concertazione e Protocolli d’Intesa sulla tematica pari opportunità.
La Provincia di Torino ha tra i propri compiti istituzionali quello di assistenza ai Comuni, in
particolare a quelli di minori dimensioni. Nell’ambito di queste attività l’amministrazione
provinciale, in collaborazione con il Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese, ha
avviato a partire dal 2002 il progetto “Forum – Comunità di Mestiere”.
Rivolto ai dipendenti e alle dipendenti dei Comuni, il progetto è finalizzato a ottenere un
confronto continuo tra figure professionali che svolgono la stessa attività con un duplice
beneficio: da un lato rappresenta un efficace strumento di aggiornamento professionale,
dall’altro costituisce un canale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni del territorio
possono individuare modalità comuni nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.
Per favorire la partecipazione dei dipendenti e delle dipendenti comunali delle diverse zone
della Provincia, i Forum vengono organizzati presso le sedi dei Circondari e presso il Comune
di Cambiano, più vicino all’area metropolitana e a copertura della zona est del territorio
provinciale. Nel corso degli anni 2004 e 2005 sono stati realizzati rispettivamente 23 e 17
forum per le categorie professionali della Polizia Municipale, Tecnici, Uffici finanziari, Servizi
demografici, Segretari comunali.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 158
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
FARE IMPRESA: METTERSI IN PROPRIO E APRIRSI ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Lo sviluppo dell’imprenditorialità passa anche attraverso l’innovazione tecnologica e la sua
diffusione nelle piccole imprese. La Provincia di Torino ha inteso il proprio ruolo dotando il
territorio di strumenti di supporto per la creazione d'impresa: si è quindi realizzato86 un servizio
di accompagnamento, tutoraggio ed assistenza per gli/le aspiranti imprenditori/trici denominato
Mettersi in Proprio (MIP). Lo scopo è quello di sostenere la nascita di nuove realtà aziendali
rivolte a prodotti e servizi ad alto contenuto d’innovazione ambientale e tecnologica. Vi è infatti
la necessità di supportare il sistema produttivo favorendo, contemporaneamente, l’adozione di
processi più ecoefficienti in termini di consumo di risorse ambientali, di produzione di rifiuti, di
emissioni inquinanti, di utilizzo del suolo, nonché di riduzione dei rischi per la popolazione ed
i/le lavoratori/trici in un’ottica di responsabilità sociale delle imprese.
Il MIP è un progetto attivo da oltre un decennio ed è cofinanziato dall’Unione Europea (FSE),
dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Regione Piemonte. Il MIP inoltre è
strettamente collegato al sostegno dato dalla Provincia di Torino agli Incubatori di imprese
innovative ed ai Parchi tecnologici operanti nel territorio provinciale i cui obiettivi sono
complementari a quelli del MIP.
Gli Sportelli per la creazione d’impresa, collocati presso le sedi degli Sportelli Unici per le
Attività Produttive presenti all'interno dei Comuni e/o delle Comunità Montane, si trovano a:
Torino, Chivasso, Ivrea, Ciriè/Lanzo, Orbassano, Moncalieri, Settimo T.se, Pinerolo, C.M. Alta
Valle Susa, Rivoli, Castellamonte, Santena.
Agli sportelli possono accedere tutti coloro che intendono realizzare una nuova iniziativa
imprenditoriale all'interno del territorio della provincia di Torino e sono interessati a valutarne la
concreta fattibilità.
Alcuni numeri..
Per il 2004:
4892 le persone che hanno contatto il servizio
2771 gli appuntamenti fissati
2356 gli utenti che hanno intrapreso un percorso organico di accompagnamento, con supporto
nell’elaborazione del piano d’impresa e tutoraggio; di questi 1311 sono stati uomini (55,65%) e
1045 donne (44,35%);
214 i business plan realizzati
205 le nuove imprese che hanno creato più di 300 posti di lavoro diretti; i tipi di impresa
sono eterogenei: dall’asilo nido al commercio elettronico e di prossimità, dal restauro artistico ai
laboratori di analisi e ricerca, dall’enogastronomia di qualità alle nuove tecnologie.
371 Soci/titolari delle aziende, di cui 220 uomini (59,30%) e 151 donne (40,70%).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 159
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Per il 2005:
5823 contatti;
1926 utenti hanno seguito il percorso di accompagnamento, di cui 1119 uomini (58,10%) e 807
donne (41,90%);
164 business plan realizzati;
170 nuove imprese avviate;
281 Soci/titolari delle aziende, di cui 159 uomini (56,58%) e 122 donne (43,42%).
E’ da rilevare che, in collaborazione con gli Atenei universitari torinesi, sono stati aperti nel
corso del 2005 due nuovi sportelli MIP per attività di orientamento, formazione, consulenza e
rivolti specificamente agli/alle aspiranti imprenditori/trici di aziende innovative.
Significativa è la presenza di imprenditoria giovanile (34% dei soci sotto i 30 anni) e femminile
(46,7%).
I dati riportati sottolineano la selettività del percorso, che mira ad accentuare gli elementi di
qualità dei progetti d’impresa. Infatti, considerando l’elevatissimo numero di microimprese
presenti nel nostro territorio, non si tratta tanto di incrementare una natalità imprenditoriale già
di per sé elevata, bensì di accrescere la qualificazione di chi desidera fare impresa.
Nella realizzazione delle politiche sopra descritte una particolare attenzione viene rivolta agli
aspetti inerenti alle pari opportunità in ogni fase di realizzazione del servizio MIP. C’è un dato
interessante: il 46% dell’utenza del MIP è femminile.
Progetto Science Center.
Il progetto aveva come obiettivo la creazione di uno spazio che non costituisse solo un luogo di
raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della tecnica, ma che fosse
anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza torinese con il futuro
della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione scientifica.
La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, determina un diverso modo di
porsi nei confronti del/della visitatore/trice, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto
della rappresentazione scientifica. Si sviluppa un principio di interattività con l'obiettivo di
stimolare la curiosità del/della visitatore/trice, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi
per la conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni
obbligatoriamente sequenziali.
Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul territorio della
provincia di Torino, è stato aperto uno Science Center che si proponeva di raggiungere tre
ordini di obiettivi:
•
realizzare maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e
cittadinanza;
86
Nell’ambito della misura D3 del P.O.R., Ob. 3
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 160
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
•
rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento
caratterizzante e funzionale alla promozione del territorio;
delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e
territorio.
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
DIFFUSIONE INNOVAZIONE E CREAZIONE D'IMPRESA
dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
678.347,19
Stato Italiano
1.186.587,00
39.176,73
Regione Piemonte
2.980.389,04
3.607.616,00
3.053.406,74
3.071.672,54
80.000,00
470.009,58
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
risparmi di gestione
Totale risorse acquisite
7.300.382,78 7.866.822,04
Destinazione impieghi
2004
2005
5.472.479,78
2.966.048,17
740.828,00
1.140.773,87
0,00
0,00
1.087.075,00
3.760.000,00
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
7.300.382,78 7.866.822,04
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 161
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.2.4 OLIMPIADI 2006: UN’OPPORTUNITÀ PER IL TURISMO
L’evento olimpico di Torino 2006 ha rappresentato la
più rilevante opportunità per lo sviluppo del territorio
negli ultimi anni per le politiche turistiche provinciali e
anche di quelle sportive e ha indotto pertanto un’azione
di ripensamento delle stesse. Si tratta di un settore di
non tradizionale intervento da parte delle Province, le
quali da pochi anni soltanto hanno guadagnato un ruolo
di programmazione e di assistenza ai Comuni (grazie
alla legge 142/1990). La Provincia di Torino ha
Fonte: Archivio Fotografico Provincia
di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore:
Roberto Topino
perseguito l’obiettivo di favorire uno sviluppo del
“turismo per tutti”, attraverso una programmazione di
interventi capace di far interagire tra loro settori diversi. In particolare, si è voluto declinare la
politica turistica con le politiche relative all’ambiente, alla cultura (turismo culturale), allo sport,
passando, come si è detto, dalla preparazione delle Olimpiadi 2006.
PER APPROFONDIRE…
Lo sviluppo delle attività turistiche si è finora fondato su modelli di tipo "industriale" o di seconda
casa che hanno determinato rilevanti occupazioni di suolo e disturbo di ambienti sensibili, senza
valorizzare il patrimonio edilizio esistente né integrarsi con le attività rurali.
Nel periodo 1992 – 2001 il flusso turistico in provincia di Torino è rimasto sostanzialmente
stabile e solo negli ultimi tre anni sembra denotare un aumento significativo (3.791.131
presenze nel 2004 e 4.784.400 presenze nel 2005, con un incremento pari al 21,5%). Circa il
30% delle presenze turistiche è costituito da persone straniere. Le presenze turistiche si
concentrano principalmente nel capoluogo e nell’area torinese. Il turismo montano, largamente
basato su case di proprietà, è solo parzialmente catturato.
Complessivamente, le presenze turistiche, apparentemente caratterizzate da una discreta
stabilità, non incidono in maniera significativa sull'insieme della popolazione: nel 2004 i/le
turisti/e rappresentavano lo 0,5% dei residenti a scala provinciale e lo 0,7% nel 2005, con una
punta dello 0,9% nelle aree montane (Pinerolese e Val Susa). Sulle principali località alpine, in
particolare le località sciistiche, l'incidenza è però molto più marcata e si esercita una pressione
rilevante sulle risorse ambientali e territoriali. In molti comuni, i posti letto turistici sono multipli
degli abitanti. Complessivamente, nelle aree montane la densità della ricettività turistica sfiora i
10 posti letto per 100 abitanti, ma la presenza sia di turisti/e che di strutture ricettive è
fortemente concentrata in alcune aree.
Sfruttare la visibilità olimpica
I Giochi olimpici del 2006 hanno rappresentato una grande vetrina di promozione internazionale
e hanno favorito non solo un riposizionamento dei territori turistici, ma anche la realizzazione di
nuovi prodotti, fino ad allora non presenti. In particolare, la Provincia di Torino ha puntato allo
sviluppo delle potenzialità della montagna anche in stagione non invernale, alla valorizzazione
delle caratteristiche artistiche e culturali di molti centri della provincia, alla difesa della ricchezza
naturalistica ed ambientale del territorio provinciale. All’interno di questa cornice si sono inseriti i
Piani di riposizionamento strategico del turismo montano, che si sono concretizzati in:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 162
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Piano di sviluppo invernale delle Valli "non olimpiche": 10 milioni di Euro di investimenti, 4
Comunità Montane e 12 Comuni direttamente e immediatamente interessati;
Piano di riqualificazione dell'offerta turistica montana estiva, in collaborazione con 7
Comunità Montane esterne all'area olimpica;
Piani di miglioramento turistico e ambientale per i Comuni olimpici montani, in
collaborazione con il Touring Club Italiano;
Rete di 70 percorsi escursionistici selezionati e segnalati: investiti 85.000 Euro per
segnaletica e manutenzione dei sentieri coinvolgendo tutte le Comunità Montane della
provincia.
B&B, il marchio di qualità
La Provincia di Torino ha sostenuto negli ultimi anni lo sviluppo dei servizi ricettivi extraalberghieri, ed in particolare i Bed & Breakfast (B&B); su questi ultimi è stato avviato un
percorso per l’attribuzione del marchio di qualità. Coerentemente, la Provincia ha istituito il
Marchio collettivo della qualità dei B&B della Provincia di Torino, con l'obiettivo di selezionare,
garantire ed accompagnare le strutture nella ricerca di un continuo miglioramento
dell'accoglienza, mettendo in risalto le qualità dei servizi a disposizione degli/delle ospiti e
consentendo ai B&B aderenti di essere identificati come strutture di eccellenza. Anche per
l’anno 2005 il progetto è proseguito con l’individuazione dei B&B certificati attraverso la verifica
del possesso dei requisiti previsti dall’apposito regolamento provinciale. In Provincia di Torino i
B&B sono attualmente 219, di cui 46 muniti del Marchio di Qualità (erano 24 a fine 2005): 23
nell’area metropolitana di Torino (su di un totale di 128), 7 (su 36) nel Canavese e Valli di
Lanzo, 16 (su 79) nelle valli olimpiche.
La nuova carta turistica
Per diffondere la conoscenza del territorio provinciale, delle sue principali risorse turistiche,
degli enti di promozione e di una serie di percorsi tra i più significativi, è stata resa consultabile
sul sito internet della Provincia una carta turistica provinciale in formato web, a cui si affianca il
materiale promozionale realizzato in vista delle Olimpiadi.
Yes! Il marchio di qualità dell’offerta turistica della Provincia di Torino
Il progetto conosciuto come Yes! Torino quality for travellers nasce nel 2003 per migliorare il
sistema di ospitalità del territorio, rispondendo all'esigenza di dotare Torino e provincia di
un'offerta alberghiera di qualità capace di soddisfare le sempre maggiori richieste nazionali e
internazionali, anche in vista dei giochi olimpici. Nell’ambito del progetto, la Provincia (con il
Comune di Torino e la Camera di Commercio di Torino) ha promosso un corso di formazione
rivolto a operatori/trici turistici, taxisti, albergatori/trici, ristoratori/trici e commercianti, sulla
conoscenza della lingua inglese e del territorio. Al corso base di inglese, che ha visto la
partecipazione di 200 operatori e operatrici, sono stati affiancati anche momenti dedicati a
temi come l’offerta artistica e culturale, le produzioni locali, l’offerta commerciale, le attività e i
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 163
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
luoghi dello sport olimpico e non, il territorio, la cultura, le tecniche della moderna accoglienza
turistica.
Yes! Torino quality for travellers è anche, e soprattutto, il nuovo Marchio di Qualità per le
imprese alberghiere, promosso sempre dalla Provincia di Torino e dalla Camera di Commercio,
in collaborazione con l’Associazione Cultura Qualità Piemontese, con il supporto delle ATL
Turismo Torino, Montagnedoc, Canavese e Valli di Lanzo e delle associazioni di categoria.
Il progetto nasce per migliorare e riqualificare il sistema di ospitalità del territorio. L’iniziativa è
rivolta, su base gratuita e volontaria, agli alberghi della provincia di Torino di qualunque
categoria. Tutti gli/le operatori/trici che aderiscono all’iniziativa possono contare su un’analisi
approfondita e gratuita della propria struttura e su una serie di strumenti specifici per migliorarla
progressivamente: non solo una classificazione, dunque, ma un percorso di qualità affiancato
da programmi di formazione e di promozione.
Le strutture alberghiere attive sul territorio provinciale sono passate da 467 nel 2004 a 520 nel
2005. Il grafico di seguito riportato contiene la distribuzione degli alberghi per numero di stelle,
con un confronto tra il 2004 e il 2005:
Alberghi per numero di stelle
90%
80%
70%
39,61%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
2005
27,40% 24,41%
2004
45%
23%
22%
8,58%
9%
1%
1 stella 2 stelle 3 stelle 4 stelle 5 stelle
L'offerta complessiva è salita da un totale di 13.345 camere e di 25.308 posti letto a 29.995
posti letto.
I ragazzi del 2006
Il progetto I Ragazzi del 2006 rispondeva all’obiettivo della Provincia di favorire la
partecipazione ai Giochi Olimpici - diffondendo i benefici dell’evento olimpico anche ai territori
non coinvolti direttamente - e di promuovere la pratica sportiva. Si tratta di un’iniziativa
strategica che ha coinvolto 27mila giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni in un programma
di formazione e di sviluppo della cittadinanza attiva e del volontariato olimpico.
Sentedalps, il network sul management sportivo
Il progetto europeo “Sentedalps” (Sport Event Network for Touristic and Economic Development
in the Alpine Space) ha l’obiettivo di trasferire le conoscenze nel campo del management
sportivo nell’arco alpino attraverso la creazione di un network. Partendo da un’analisi sulla
ricaduta e sui benefici connessi ai grandi eventi sportivi – ormai sempre più occasione di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 164
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
promozione di un territorio -
si intende utilizzare il network per promuovere l’idea di uno
sviluppo economico e turistico basato sulla filosofia della sostenibilità. Questo progetto
utilizza le conoscenze specifiche maturate in questo campo dai partner di Sentedalps per
sviluppare l’arco alpino in maniera sostenibile. Al progetto partecipano 16 partner di Italia,
Francia, Svizzera, Austria e Slovenia e rientra nel programma Interreg III B Spazio Alpino.
Le Città di charme, non solo arte
Dalla rete di qualità di Città d’Arte è nato il circuito Città di Charme, promosso dalla Provincia di
Torino, per creare una rete di centri ad alta attrattività turistica, la cui offerta e le cui
infrastrutture di accoglienza consentono una presenza competitiva sul mercato turistico. Un
circuito d’eccellenza, dunque, che raggruppa località superbe, evocatrici di storia e arte, di
atmosfere e ambiente. I primi Comuni annessi al Club sono stati Agliè, Avigliana, Carmagnola,
Chieri, Ivrea, Pinerolo, Rivoli e Susa. Nel corso del 2004 la rete è stata ampliata anche alle città
di Chivasso, Ciriè, Giaveno e Moncalieri. Nel 2005 il progetto è proseguito con l’attivazione di
attività formative per operatori/trici e amministratori/trici e iniziative promozionali.
Viaggio nel tempo
Viaggio nel tempo è un progetto – dal nome altamente evocativo – che prevede un circuito
costituito da 11 destinazioni nelle quali è possibile assistere a rievocazioni storiche tra il
Medioevo e il '700, rappresentate con rigore storico e animazione di qualità. Le manifestazioni
sono state infatti certificate da un’apposita commissione di esperti nel campo della storia, della
cultura, dell’arte, della scenografia.
Città d’arte a porte aperte
Città d’arte a porte aperte è una manifestazione – giunta alla settima edizione
- ormai
consolidata e in progressiva crescita qualitativa e quantitativa che vanta quasi 100 città
coinvolte con oltre 1 milione di spettatori/trici. Tra le novità dell’edizione 2004 va segnalato il
coinvolgimento dei Ragazzi del 2006 e l’entrata nel circuito delle Città d’Arte Olimpiche, le
Dimore Reali e Castelli, le Abbazie e le Certose, le Città d’Arte & Natura, i rinnovati percorsi
letterari e Paesi dipinti, l’itinerario arduinico, la via Francigena in Val di Susa, le Fortezze e le
Rievocazioni Storiche.
Sostenibilità ambientale e sport
Differenziazione dell’offerta turistica in ottica di sostenibilità ambientale: la Provincia di Torino
ha rispettato questo impegno attraverso progetti e proposte di fruizione turistica del territorio
compatibili con l’obiettivo di valorizzare le specificità e le attrattive naturalistiche, senza
dimenticare lo sport.
Un Po per tutti
La manifestazione Un Po per tutti è una giornata nazionale di fruizione e di valorizzazione del
fiume sia in termini turistici che sportivi. Rientra nell’accordo di programma con le Province, le
Regioni del Po e la Direzione Turismo del Ministero dell’Industria. L'obiettivo è di promuovere
l'immagine di un nuovo prodotto turistico, costituito dalla cosiddetta Marca del Po, ovvero di un
nuovo territorio a vocazione turistica. Per dare adeguata visibilità al progetto complessivo di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 165
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
valorizzazione, la Consulta delle Province del Po (di cui fa parte anche la Provincia di Torino)
insieme ai cinque parchi che si affacciano sul fiume, alle Regioni Piemonte, Lombardia ed
Emilia Romagna, alla Direzione Generale del Turismo, Ministero dell’Industria, ha promosso
un’azione promozionale denominata “Un Po per tutti” che consiste in una manifestazione
simultanea lungo il corso del fiume, la cui prima edizione si è svolta nel mese di giugno 2002.
La Provincia di Torino svolge un ruolo di coordinamento delle proposte operative dei Comuni
partecipanti.
Turismo invernale
Il Piano di Turismo invernale delle Valli di Lanzo e del Canavese prevede interventi volti alla
fruizione turistico-sportiva in termini di sostenibilità ambientale. Il Piano coinvolge 5 Comunità
Montane, 14 Comuni ed operatori privati al fine di riqualificare l’offerta turistica degli sport
invernali nelle vallate non coinvolte dalle Olimpiadi. Si tratta soprattutto di riqualificare impianti
già esistenti, mantenendo la funzione sociale delle piccole stazioni sciistiche che aiutano a
diversificare l’offerta turistico-sportiva.
Cicloturismo ed escursionismo
Il Progetto sviluppo del cicloturismo comprende una rete di strade, piste e servizi per i percorsi
dei/delle cicloamatori/trici mentre il Progetto escursionismo prevede la segnalazione, la
risistemazione dei sentieri e la promozione dei relativi percorsi. È stata infatti realizzata una
pubblicazione con la descrizione di 13 sentieri segnalati e risistemati, uno per ciascuna
Comunità Montana della provincia. Infine, la Provincia ha fornito un sostegno alle Comunità
Montane negli interventi di segnalazione della sentieristica e in quelli di risistemazione dei
percorsi.
Mountain bike
L’attività di promozione della pratica sportiva si è tradotta anche in un’iniziativa di valorizzazione
dei percorsi di mountain bike, avviata con la predisposizione di un bando per il sostegno ad
iniziative di comunità locali. La diffusione della pratica sportiva è stata perseguita anche
migliorando l’offerta degli impianti sportivi della Provincia, aumentando la diffusione delle
informazioni sulle caratteristiche degli impianti dell’ente a disposizione del pubblico e facilitando
l’accesso alle strutture scolastiche provinciali.
Sportello Sport
Il servizio di consulenza dello Sportello Sport della Provincia di Torino ha continuato ad offrire
una risposta competente e approfondita alla crescente richiesta di soluzioni possibili sulle
problematiche inerenti il sistema sportivo provinciale. L'ideazione di alcuni progetti, pubblici o
privati, concorre a promuovere iniziative anche sperimentali, fortemente innovative e diffonde
una cultura volta alla valorizzazione dello Sport.
Olympia, gestione sportiva in rete
Il progetto Olympia, che si è concluso a dicembre 2004 e che si poneva all'interno del
programma comunitario Leonardo da Vinci, rientra tra le azioni realizzate dalla Provincia per
elevare la qualità dell’offerta sportiva. Il progetto si poneva come obiettivo lo sviluppo di aspetti
e metodologie di formazione continua sulla gestione di installazioni e sull’organizzazione di
eventi sportivi, mediante il supporto telematico e formazione in tempo reale via satellite.
Olympia è stato creato da nove istituzioni e imprese di cinque paesi europei (Spagna, Grecia,
Olanda, Romania e Italia con la Provincia di Torino).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 166
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
PASport
L'azione di promozione della pratica sportiva si è concretizzata attraverso la realizzazione della
manifestazione PASport, la cui edizione invernale ha coinvolto, in questi anni, sempre più
studenti e studentesse delle scuole elementari, medie e superiori. Il culmine si è toccato in
occasione delle Olimpiadi, quando 4200 ragazzi/e della provincia hanno partecipato alla
settima
edizione
manifestazione
invernale
della
"PASport-Porte
Aperte allo Sport per Tutti". La
Provincia
di
Torino,
l'Ufficio
Scolastico Regionale per il Piemonte,
l'Ufficio Educazione Fisica di Torino,
ed il TOROC hanno unito le forze per
proporre loro la scoperta degli sport
invernali del ghiaccio e della neve.
L’edizione invernale è stata quindi
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea
Vettoretti” – Autore: Paolo Carpegna
riproposta
con
analogo successo
anche nel 2005.
La promozione sportiva
La Provincia di Torino ha sostenuto l'attività di promozione sportiva di comuni, comunità
montane, enti ed associazioni con contributi a specifiche manifestazioni locali, nazionali o
internazionali, quali ad esempio la Turin Marathon. La particolare attenzione al sostegno a
candidature di grandi eventi si è concretizzata nella assegnazione a Torino delle Universiadi del
2007. Da segnalare lo svolgimento delle finali di Coppa del Mondo di Sci (marzo 2004) in Alta
Val Susa e Val Chisone, seguite nella settimana successiva dalla Coppa del Mondo di Sci per
Atleti/e disabili. Nel 2005 è iniziata l’attività dei comitati organizzatori di tre grandi eventi:
Campionati del mondo di scherma 2006 e Olimpiadi degli scacchi 2006, Universiadi invernali
2007.
Conferenza (dis)Pari o Pari
È stata organizzata una conferenza provinciale dal titolo (dis)Pari o Pari – Inclusione sociale e
buone pratiche nello sport al fine di promuovere la pratica sportiva intesa come un diritto di
cittadinanza per tutti. Nel corso dell’iniziativa sono state presentate due ricerche: la prima
intitolata Donne e uomini nello sport: una parità da costruire a cura dell’Università di Torino e la
seconda Lo sport per tutti come possibile strategia di inclusione sociale redatta dall’Università di
Cassino.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 167
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
OLIMPIADI 2006: UN’OPPORTUNITA’ PER IL TURISMO
dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
2.314,00
0,00
0,00
0,00
471.430,93
42.464,00
3.368.763,50
2.226.246,51
risparmi di gestione
996.800,00
3.564.904,18
proventi di vendite di beni del patrimonio
123.412,00
0,00
3.208.820,32
9.040.000,00
Stato Italiano
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
8.171.540,75 14.873.614,69
Destinazione impieghi
2004
2005
attività di natura ordinaria gestite direttamente
1.344.091,93
3.610.788,90
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
1.621.378,50
2.222.825,79
investimenti gestiti direttamente
2.522.070,32
1.000.000,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni
azionarie)
2.684.000,00
8.040.000,00
cosiddetti "correnti":
cosiddetti "in conto capitale":
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
8.171.540,75 14.873.614,69
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 168
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.2.5 AGRICOLTURA E QUALITÀ DELLO SVILUPPO
La Provincia di Torino è diventata un interlocutore primario del mondo agricolo non soltanto in
seguito all’applicazione della Legge 17/1999 che ha delegato alle Province molte delle politiche
regionali e di sviluppo agricolo e rurale anche in
territorio
montano,
ma
anche
perché
il
meccanismo virtuoso delle deleghe ne ha
potenziato ulteriormente il ruolo di ente ideatore
e realizzatore di politiche. A partire da questo
percorso già maturato, la Provincia di Torino ha
voluto aumentare il valore aggiunto prodotto dal
settore
agricolo,
orientandolo
verso
una
produzione di qualità collegata anche al settore
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti”
enogastronomico e al turismo rurale.
Sul territorio della provincia di Torino la superficie agricola utilizzata (SAU) ha conosciuto una
contrazione di circa il 9% nel corso degli ultimi venti anni a vantaggio sia della superficie
boschiva che di quella destinata ad altri usi. La superficie a seminativo è sostanzialmente
stabile, pur con variazioni delle colture, mentre le superfici destinate a colture legnose e prati e
pascoli risultano in declino più sensibile.
La riduzione delle superfici coltivate ha interessato soprattutto le aree delle comunità montane,
con una riduzione drastica delle aziende (oggi il 37% di quelle del 1982), della superficie
agricola (-15%) e in particolare delle aree a seminativo (-25%).
Negli ultimi cinque anni la tendenza alla contrazione delle superfici coltivate, pur non essendosi
arrestata, è diminuita d’intensità. La politica agricola comunitaria è risultata determinante sulle
scelte imprenditoriali degli/delle agricoltori/trici; infatti - a seconda del livello dei premi - le
coltivazioni sono variate, spesso a dispetto delle necessità di mercato e della vocazionalità
territoriale.
L’agricoltura biologica in provincia di Torino ha raggiunto una percentuale pari allo 0,65%
rispetto alla superficie coltivata, rimanendo al di sotto della media nazionale che si attesta al
7%. L’agricoltura biologica rappresenta una forma di gestione delle coltivazioni agricole e degli
allevamenti zootecnici compatibile con l’ambiente il cui sviluppo si inserisce nel quadro di una
progressiva trasformazione dell’agricoltura, caratterizzata, sulla scorta degli indirizzi fissati a
livello europeo, dall’integrazione tra finalità produttive e funzioni di salvaguardia del territorio.
Come si può rilevare dal grafico sottostante, la superficie convertita è cresciuta fino all’anno
2002 (9.460 ha per agricoltura integrata e 3.357 per agricoltura biologica), mentre a partire
dall’anno 2003 è progressivamente diminuita. Nel 2005 la superficie ad agricoltura integrata si
estendeva per 4.917 ha, mentre quella ad agricoltura biologica per 1.632 ha.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 169
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Estensione delle coltivazioni biologiche e di lotta integrata
14.000
12.000
Ha
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
Superficie Agricoltura Biologica
Superficie Lotta Integrata
Lineare (Superficie Lotta Integrata)
Lineare (Superficie Agricoltura Biologica)
2005
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
0
Anno
Questa contrazione negativa della superficie adibita ad agricoltura biologica può essere
giustificata in parte dal fatto che nel 2003 è terminato l’impegno assunto dalle aziende che
avevano aderito alle misure agroambientali del Regolamento CEE 2078/92 (A1 lotta integrata,
A3 lotta biologica) e poi al Reg. CE 1257/9987 che prevedevano contributi economici a sostegno
delle aziende che si impegnavano per cinque anni ad adottare tecniche di coltivazione a minore
impatto ambientale, passando da un’agricoltura di tipo “convenzionale” all’agricoltura “integrata”
o “biologica. Queste aziende non hanno avuto poi la possibilità di proseguire tale impegno negli
anni successivi in quanto la Regione Piemonte dall’anno 2002 ha sospeso la possibilità di
presentare domanda.
Le linee di tendenza del grafico comunque inducono a ipotizzare che le aziende dovrebbero
aver raggiunto una sicurezza sul mercato tale da non considerare più la possibilità di ritornare
ad un’agricoltura convenzionale, anche nel caso di mancanza di premi finanziari pubblici.
L’utilizzo dei mezzi di produzione agricola in provincia denota una diminuzione negli ultimi anni
dell’uso di prodotti fitosanitari (538 kg/ha di SAU nel 1997 contro i 330 kg/ha di SAU del
2003), ma rimane alto l’apporto dei fertilizzanti (332 kg/ha di SAU del 1997 contro i 365 kg/ha
del 2003), superiore alla media sia piemontese che nazionale.
Per quanto riguarda l’uso di acqua in provincia di Torino, il 28% dei pozzi ed il 68% delle
derivazioni viene utilizzato a scopo irriguo. Gli effetti di prelievi così rilevanti si ripercuotono sia
sulla disponibilità d’acqua per usi più pregiati come quello potabile, che sulla qualità dei corpi
idrici superficiali. In particolare, i forti prelievi idrici per uso irriguo ed idroelettrico dal Canale
Cavour e dal Canale Cimena peggiorano notevolmente la situazione del fiume Po.
Le aree marginali e montane sono esposte a processi, tuttora in atto, di depauperamento
produttivo e umano (con una contrazione più intensa delle aziende e della superficie agricola)
che si riflettono anche in un decadimento dei presidi territoriali. Dal rapporto sull’Impronta
Ecologica della Provincia di Torino, redatto nel maggio 2001 a supporto dell’Agenda 21
Provinciale, risulta che per soddisfare le attuali esigenze della popolazione provinciale
occorrerebbe un territorio nove volte maggiore rispetto a quello contenuto nei confini della
provincia; il 35% dell’impronta ecologica provinciale è determinato dai soli consumi alimentari.
87
Purtroppo non si hanno elementi per quantificare la parte esclusa dai finanziamenti, non esistendo fonti informatiche
in proposito, quindi non c’è la possibilità di misurare la consistenza dell’agricoltura integrata e di quella biologica
attualmente al di fuori del sistema dei premi comunitari
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 170
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Al fine di aumentare il valore aggiunto del settore primario e per favorire una maggiore
efficienza delle strutture agrarie - creando al contempo nuove aziende - la Provincia ha
finanziato piani di sviluppo aziendali ed interaziendali per la fase della produzione nonché della
trasformazione aziendale. Sono proseguiti, regolarmente negli anni, anche gli interventi in
attuazione del Piano di Sviluppo Rurale che utilizza i finanziamenti regionali e comunitari per
sostenere gli investimenti delle aziende, favorire i/le giovani agricoltori/trici, la formazione
professionale, l’agriturismo e la diffusione di tecniche di coltivazione a basso impatto
ambientale. Qui di seguito vengono riportate le cifre più significative, seguite dall’indicazione dei
risultati conseguiti grazie al loro utilizzo:
5.790.000 euro nel 2004 e 3.525.000 euro nel 2005 erogati per sostenere l’insediamento
dei/delle giovani in agricoltura
RISULTATO: 325 nuovi imprenditori nel 2004 e 158 (di cui 58 donne) nel 2005.
5.980.576 euro nel 2004 e 9.606.765 euro nel 2005 erogati per l’ammodernamento delle
strutture
RISULTATO: 343 aziende agricole coinvolte nel 2004 e 299 (di cui 60 condotte da donne) nel
2005.
610.000 euro nel 2004 e 100.00 euro nel 2005 per l’adeguamento igienico - sanitario
RISULTATO: 60 aziende agricole produttrici di latte coinvolte nel 2004 e 7 (di cui 2 condotte da
donne) nel 2005.
190.440 euro nel 2004 e 30.630 euro nel 2005 per l’adeguamento e l’ammodernamento del
parco macchine
RISULTATO: 28 aziende agricole coinvolte nel 2004 e 7 nel 2005.
24.000.000 euro nel 2004 e 19.000.000 euro nel 2005 per l’acquisto di terreni da parte di
coltivatori/trici diretti/e
RISULTATO: 900 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 4.080.000,00 nel
2004; 700 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 3.230.000.
2.170.000 euro nel 2004 e 200.000 euro nel 2005 per l’acquisto terreni da parte di imprenditori
agricoli a titolo principale
RISULTATO: 70 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 240.870,00 nel
2004; 5 richieste d’intervento cui corrisponde un’agevolazione di € 22.000.
Agricoltura giovane
La Provincia di Torino ha messo a disposizione assistenza tecnica, divulgazione e consulenza
alle aziende agricole nonché formazione professionale specificamente rivolte a giovani
operatori/trici agricoli/e e giovani disoccupati/e.
Qui di seguito si riportano le cifre erogate:
561.905 euro alle Associazioni che forniscono assistenza alla gestione delle aziende agricole
singole che devono presentare progetti annuali alla Provincia che ha il compito di esaminarli e
approvarli e che esercita un’attività di indirizzo e controllo nei confronti dei tecnici delle
Associazioni.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 171
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
100 mila euro per predisporre e attuare programmi di sperimentazione, assistenza tecnica e
divulgazione agricola per 25 progetti.
120mila euro per 55 corsi di formazione professionale cui hanno partecipato circa 820
imprenditori/trici agricoli/e a titolo principale.
La promozione dei prodotti agricoli
La Provincia ha partecipato nel biennio 20042005 alle manifestazioni di più elevato rilievo ed
interesse nazionale e internazionale, come il
Marchè piemontais a Mougins, in Francia, Vinitaly
a Verona, il Salone del Vino e il Salone del Gusto
a Torino e a tutte le manifestazioni locali e
regionali finalizzate alla promozione dei prodotti
agricoli
ed
provinciale;
enogastronomici
è
stata
posta
del
territorio
un’attenzione
particolare alla filiera della carne e alle produzioni
vinicole, ma anche a quella del latte e della
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di
Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Roberto
Topino
frutticoltura. In vista delle Olimpiadi invernali del 2006, il “Paniere dei prodotti tipici della
Provincia di Torino” è stato ampliato a 30 prodotti ed è stato protagonista di un ricco
calendario di presentazioni e degustazioni presso la vetrina olimpica di Atrium (in Piazza
Solferino a Torino).
Presso la scuola Malva-Arnaldi di Bibiana è stato attivato il C.R.A.B. - Centro di Riferimento
per l’Agricoltura Biologica, finanziato e coordinato dalla Provincia di Torino; il Centro ha
ospitato, tra l’altro, le lezioni pratiche del corso biennale di specializzazione in agricoltura
biologica della Facoltà di Agraria.
Un discorso a parte merita la valorizzazione della cultura e delle tradizioni enogastronomiche e
la valorizzazione dei vini DOC del territorio; a questo proposito, la Provincia ha attivato un
progetto strategico: ha infatti creato la “Bottiglia Torino”, per vini di alta qualità, ed il Consiglio
Provinciale ha deliberato la costituzione dell’Enoteca della Provincia di Torino.
Le mille facce dell’agricoltura
Sono state consolidate le attività relative al rilascio delle autorizzazioni per l’impiego dei prodotti
fitosanitari, di delimitazione dei comprensori irrigui, di assistenza agli utenti di motori agricoli, di
vigilanza sulla tenuta dei libri genealogici e sulla corretta applicazione della normativa in materia
di quote latte, di sostegno alle produzioni zootecniche, di vigilanza sul settore vitivinicolo, di
miglioramento igienico-sanitario nel settore lattierocaseario. Un mosaico di interventi che rende
l’idea di un impegno della Provincia di Torino a tutto tondo.
Sono state avviate le procedure per sostenere aziende (singole oppure organizzate in
“mercatini”) e sono stati realizzati progetti di valorizzazione quali quello dell’area chierese e
collinare, anche sfruttando il finanziamento dell’Unione Europea (tra i quali il progetto europeo
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 172
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
“Strategic information for the development of agricultural quality products in the european
mountain areas”, finanziato con 1.290.000 euro).
È stato stabilmente assicurato il sostegno alle tradizioni, all’immagine e ai prodotti della
montagna, sia con interventi diretti in favore di gruppi e associazioni, sia con la presenza in
importanti rassegne italiane ed estere (Salone internazionale della montagna di Grenoble,
Festival Internationale des Metiers de Montagne) e la partecipazione alla vita di associazioni
nazionali ed europee (Uncem, Euromontana, AEM - Associazione Europea degli amministratori
Montani).
Sono stai inoltre avviati studi e indagini sull’associazionismo in montagna (ai fini della
manutenzione ambientale), sulla pluriattività e sulle possibilità di telelavoro, sui progetti
strategici per la manutenzione ambientale del territorio.
In questo quadro si inserisce il progetto "Bosco e Territorio", nato nel 2002 mediante un
accordo di programma per la creazione di una filiera del legno in alta Val Chisone, con la
partecipazione della Comunità Montana Val Chisone e Germanasca, del Comune di Usseaux e
del Consorzio Pracatinat; il primo evento è stato una grande manifestazione internazionale
forestale che ha evidenziato come il legno possa offrire opportunità di sviluppo nei settori della
trasformazione e della commercializzazione, come fonte di energia alternativa o come materiale
da costruzione, ma anche come fondamento di una "cultura" da affiancare, come valore
aggiunto ambientale, all'offerta turistica. Nel 2004 la manifestazione è stata riproposta ed
ampliata, con la partecipazione delle più importanti aziende europee del settore della
forestazione.
Il tema dello sviluppo sostenibile delle zone montane è il fulcro di un’altra iniziativa della
Provincia realizzata con il finanziamento dell’Unione Europea nel mese di aprile 2004 e che si
concluderà nel marzo del 2007. Si tratta del progetto "Euromountains.net" – La messa in rete
delle regioni montane per uno sviluppo sostenibile. Nell’ambito del PIC INTERREG IIIC SUD la
Provincia ha presentato questo progetto, di cui è capofila, che coinvolge altri 12 partner in 6
Stati (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra e Norvegia) ed ha ottenuto il finanziamento
dell’Unione Europea di 871.112,50 euro. Il progetto, che ha come obiettivi il “miglioramento dei
servizi in montagna”, il “ruolo delle collettività montane nella valorizzazione dei prodotti di
qualità nelle zone montane” e la “difesa e gestione degli spazi rurali fragili, dei paesaggi e delle
risorse naturali montane”, prevede attività di ricerca che ogni partners realizza in funzione delle
esigenze e degli interessi territoriali.
La Provincia è inoltre un punto di riferimento per Comunità montane, Comuni e altri enti
operanti in montagna per il cofinanziamento di iniziative tese al miglioramento delle
infrastrutture e allo sviluppo dell’economia montana, attività che viene concertata attraverso
periodiche riunioni della Consulta provinciale delle Comunità Montane.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 173
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Nell’ambito della tutela della flora e della fauna sono state rinnovate le convenzioni in scadenza
per il progetto “Salviamoli insieme” (accoglienza e cura degli animali selvatici in difficoltà). La
linea di attività di maggior rilevanza finanziaria in tale ambito riguarda le azioni compensative
per i danni provocati dalla fauna selvatica (risarcimento dei danni all’agricoltura e indennizzo
per gli incidenti stradali, campagne di informazione, monitoraggio delle aree ad alto rischio).
Sono inoltre proseguiti gli interventi per la salvaguardia della biodiversità con interventi sulla
produzione di materiale faunistico in purezza genetica - soprattutto con gli incubatoi di valle - e
per la tutela e promozione dei beni faunistico/ambientali.
E’ ormai consolidata l’attività di studio e divulgazione sulla presenza delle specie selvatiche sul
territorio.
Alcuni Numeri…
…sulle produzioni vegetali
La Provincia ha investito alcune risorse finalizzate al
produzioni vegetali con i seguenti risultati:
miglioramento e allo sviluppo delle
117 autorizzazioni rilasciate nel 2004 e 53 nel 2005 per l’esercizio di attività vivaistica e
commercio di piante e sementi
35.000 euro per introdurre e diffondere la coltivazione di piccoli frutti in 15 aziende agricole
8 attestazioni d’idoneità rilasciate per l’iscrizione di noccioleti all’albo I.G.P. (Indicazione
Geografica Protetta) “Nocciola del Piemonte”
130.000 euro nel 2004 e 184.000 nel 2005 per
la ristrutturazione e riconversione dei vigneti
nell’ambito del Reg. CE 1493/99, soddisfatte
32 richieste d’intervento
155 autorizzazioni nel 2004 e 200 nel 2005 per
l’estirpo – reimpianto di vigneti
60 attestazioni d’idoneità per l’iscrizione di
vigneti agli Albi D.O.C. (Denominazione
d’Origine Controllata) nel 2004 e 80 nel 2005
20 interventi per la regolarizzazione dei vigneti
impiantati in assenza o in difformità rispetto
all’autorizzazione rilasciata
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti - Autore: Enrico Proserpio
10 imprese vivaistiche viticole controllate nello
svolgimento delle funzioni di controllo delegate
alla Provincia nel 2004 e 9 nel 2005.
…sulle produzioni animali
348.090 euro nel 2004 e 22.129 nel 2005 per premi finalizzati alla sostituzione di capi bovini
abbattuti a seguito di infezioni da tubercolosi, brucellosi e BSE
RISULTATO: 740 capi sostituiti nel 2004 e 60 nel 2005
80.860 euro nel 2004 e 31.853 nel 2005 per l’acquisto di giovani riproduttori,
RISULTATO: 40 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 15 nel 2005
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 174
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
142.080 euro nel 2004 e 227.230 nel 2005 per l’allevamento di razze locali in pericolo
d’estinzione
RISULTATO: 90 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 119 nel 2005
12.000 di euro nel 2004 e 10.556 nel 2005 per la fecondazione artificiale in montagna
RISULTATO: 250 richieste d’intervento esaudite nel 2004 e 220 nel 2005
E ancora…
1.220.563 euro per aiuti all’Associazione Provinciale Allevatori per la tenuta dei libri genealogici
e lo svolgimento dei controlli funzionali nel 2004; 1.632.166 euro nel 2005
35.000 euro nel 2004 e 34.713 nel 2005 per lo svolgimento di 5 mostre e rassegne zootecniche
di livello provinciale
80 verifiche nel 2004 e 150 nel 2005 nell’ambito del piano regionale di assistenza tecnica in
zootecnia, che coinvolge 1.200 aziende agricole
38.000 euro per la distribuzione del latte e prodotti lattiero-caseari agli/alle allievi/e delle scuole
in circa 60 Istituti scolastici nel 2004; 200.000 euro per tale distribuzione in circa 300 istituti
scolastici nel 2005.
Calamità naturali
La Provincia nel corso del biennio 2004-2005 si è impegnata per rimediare ai danni prodotti
dalle calamità naturali di natura atmosferica su colture e strutture aziendali :
880.000 euro nel 2004 e 300.000 euro nel 2005 per il ripristino delle strutture aziendali e la
ricostituzione delle scorte danneggiate da calamità naturali o avversità atmosferiche di
carattere eccezionale, con 220 richieste d’intervento (34 nel 2005)
90.000 euro per il ripristino delle infrastrutture rurali danneggiate, con 4 richieste d’intervento
1.900.000 euro per prestiti quinquennali a tasso agevolato per la ricostituzione dei capitali di
conduzione e per le esigenze della conduzione aziendale, con 260 richieste d’intervento
2.950.000 euro a titolo di risarcimento danni alle produzioni agricole per favorire la ripresa
economica e produttiva delle aziende interessate, con 2.100 richieste d’intervento
Interventi relativi alle infrastrutture rurali
461.500 euro per la realizzazione di acquedotti rurali in zone di pianura al fine di dotare di
acqua potabile le aziende agricole produttrici di latte
337.066 euro nel 2004 e 196.600 euro nel 2005 quale erogazione di aiuti finalizzati alla
realizzazione e al miglioramento della viabilità d’accesso ai canali irrigui consortili per
facilitare i lavori di manutenzione straordinaria, con 10 richieste d’intervento per anno
Interventi per l'applicazione di misure agro-ambientali, compresa l'agricoltura biologica
4.520.000 euro nel 2004 e 2.861.360 euro nel 2005 per ridurre l’impatto ambientale delle attività
agricole mediante l’introduzione di tecniche di produzione integrata e metodi dell’agricoltura
biologica, coltivazioni a perdere per l’alimentazione della fauna selvatica e utilizzo di sistemi di
pascolo estensivi, con 1.520 richieste d’intervento nel 2004 e 903 nel 2005
562.272 euro per la messa a riposo di seminativi (set-aside), aziende agricole interessate n.
102
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 175
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Inoltre, la Provincia si è occupata dell’aggiornamento e della gestione dell’elenco regionale degli
operatori biologici comprendente 310 produttori e 93 preparatori iscritti per il 2004, 205
produttori e 76 preparatori iscritti per l’anno successivo.
Infine, ha svolto delle funzioni di controllo mediante:
a) 90 controlli a campione per la verifica del rispetto degli impegni assunti
b) attività di vigilanza sugli organismi di controllo degli operatori dell’agricoltura biologica,
effettuata in collaborazione con le Comunità Montane: 25 visite ispettive nel 2004 e 46 nel
2005.
Proteggere il territorio rurale: il Progetto integrazione risorse strumentali agricoltura ed
economia montana
Il compito della Provincia nel campo delle politiche agricole è quello di svolgere attività di
supporto per lo sviluppo dell’economia agricola e montana e concorrere alla salvaguardia del
territorio rurale provinciale. Da questo punto di vista, rientra tra i suoi compiti il ripristino, la
costruzione, la manutenzione ordinaria e straordinaria, l’adeguamento tecnologico di
infrastrutture rurali pubbliche o di interesse pubblico anche a seguito di eventi dannosi o
situazioni di pericolo. In concreto, si tratta di interventi che riguardano strade comunali o vicinali
o consortili,
piste silvo-forestali o tagliafuoco, percorsi ad uso ricreativo, bealere e canali,
ripristino e pulizia degli alvei di corsi d’acqua.
Si inserisce in questo quadro di interventi il "Progetto integrazione risorse strumentali
agricoltura ed economia montana" che offre ai Comuni e alle Comunità montane la possibilità
di eseguire interventi sul territorio, quali:
•
•
•
•
•
•
la realizzazione e la manutenzione di strade rurali
l'apertura e la manutenzione di piste silvo-pastorali
la realizzazione e la pulizia di canali di sgrondo o irrigui
il ripristino del territorio a seguito di frane ed alluvioni
l'apertura e la manutenzione di piste taglia-fuoco in aree boschive
la sistemazione di terreni per le aree turistiche attrezzate e gli impianti sportivi.
Il Progetto prevede la messa a disposizione di macchine operatrici movimento terra (pale
meccaniche ed escavatori) e degli operatori addetti.
dati 2004
Interventi con mezzi
Mezzi a
disposizione
meccanici
25 interventi realizzati
10 escavatori
2 pale cingolate
547 giornate/uomo di
1 autocarro con
lavoro in cantiere
rimorchio
1 trattore
Interventi con mezzi
meccanici
29 interventi realizzati
748 giornate/uomo di
lavoro in cantiere
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
dati 2005
Mezzi a disposizione
10 escavatori
2 pale cingolate
1 autocarro con rimorchio
1 trattore
1 trincia
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 176
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
AGRICOLTURA E QUALITA' DELLO SVILUPPO
dell'Asse 2: LA PROVINCIA E IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
871.113,00
0,00
Stato Italiano
352.555,47
114.808,97
7.972.490,65
8.183.845,10
1.446.710,53
1.794.082,76
760.470,32
70.401,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
risparmi di gestione
Totale risorse acquisite
11.403.339,97 10.163.137,83
Destinazione impieghi
2004
2005
attività di natura ordinaria gestite direttamente
5.790.403,89
4.314.580,00
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
3.359.232,41
3.784.353,12
167.898,21
13.662,00
2.085.805,46
2.050.542,71
cosiddetti "correnti":
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
11.403.339,97 10.163.137,83
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 177
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.3 LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
(Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Valentino Peris)
3.3.1 LE POLITICHE AMBIENTALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
Le politiche di sviluppo sostenibile hanno l’obiettivo di garantire un’equa distribuzione delle
risorse e delle opportunità di sviluppo a tutti i soggetti che vivono e operano sul territorio avendo
cura che questo non abbia conseguenze deleterie sull’ambiente.
La Provincia di Torino è parte attiva della rete di autorità locali impegnate nella traduzione su
base territoriale degli obiettivi definiti a livello mondiale nell’Agenda 21 di Rio de Janeiro.
Agenda 21 è un documento - approvato dalle Nazioni Unite - che contiene le indicazioni per
realizzare nel XXI secolo uno sviluppo economico rispettoso dei vincoli ambientali e sociali.
Gli obiettivi che l’Ente si propone di raggiungere con la promozione delle politiche di
sostenibilità sono:
•
•
•
rendere trasversali le tematiche ambientali: l’auspicio è quello che, sempre più spesso,
qualsiasi politica promossa dalla Provincia prenda in considerazione le possibili sue
ripercussioni sull’ambiente e le conseguenti azioni necessarie ad eliminarne o almeno
“mitigarne” l’impatto;
promuovere azioni di sensibilizzazione e di informazione per favorire la
consapevolezza e l’adozione dei temi contenuti nel documento di Agenda21,
partecipando anche a reti internazionali; inoltre, sostenere e coordinare le Agende21
Locali presenti sul suo territorio di competenza; infine, realizzare e sostenere
tecnicamente e finanziariamente progetti di sostenibilità ambientale;
dare impulso e realizzare progetti di educazione ambientale, comunicazione pubblica e
sensibilizzazione sui temi ambientali, ponendosi anche come organismo di
coordinamento rispetto ad altri soggetti presenti sul territorio.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 178
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La Provincia di Torino partecipa alle Reti nazionali ed europee formate dalle amministrazioni
locali che adottano l’Agenda21 e politiche di sostenibilità e - in particolare - aderisce al
Coordinamento Italiano Agende21 Locali ed alla Campagna Europea per gli acquisti
sostenibili Procura+. Inoltre, fornisce un supporto attraverso iniziative di assistenza tecnica,
mediazione, facilitazione, formazione alle Agende21 Locali già presenti o in fase di avvio sul
territorio provinciale. In questo ambito, nel giugno 2004 è stato sottoscritto il Protocollo
d’intesa istitutivo della Rete delle Agende21 Locali della Provincia di Torino cui hanno
aderito diversi soggetti (tra i quali Comuni, Comunità Montane, Enti Parco, ecc.).
Il fulcro delle iniziative promosse per realizzare uno sviluppo economico che risulti anche
sostenibile da un punto di vista ambientale e sociale è rappresentato dal Piano d’azione per la
sostenibilità ambientale, un documento nato nell’ambito del processo di Agenda21 Locale
della Provincia di Torino. Il Piano, approvato nel 2003, contiene le linee strategiche utili alle
amministrazioni (provinciale e non solo) e agli altri soggetti del territorio per orientare
strategicamente il proprio sviluppo verso la sostenibilità. La concretizzazione dei principi e delle
azioni contenute nel Piano ha comportato, nel 2004-2005, la realizzazione di numerosi progetti
finalizzati alla sostenibilità ambientale tra cui diversi Progetti pilota con cui la Provincia ha
promosso una serie di azioni a carattere dimostrativo, ponendosi nel ruolo di modello per le
altre organizzazioni che fanno parte del suo territorio. In particolare si è occupata di:
promozione, sostegno e integrazione di progetti di sostenibilità nel territorio del
pinerolese;
certificazione EMAS2 dei Comuni sede di gara olimpica per Torino 2006 di Sauze di
Cesana e della Comunità Montana Alta Valle Susa. L’EMAS è uno strumento –
promosso dalla Comunità Europea - che garantisce nel tempo una sempre maggiore
qualità ambientale per i processi produttivi e per il territorio ed una crescente efficienza
nella gestione e nella prevenzione delle problematiche ambientali, attraverso il controllo
della qualità dell'ambiente e la comunicazione a tutte le parti interessate attraverso una
Dichiarazione Ambientale aggiornata annualmente;
assegnazione di finanziamenti alle imprese turistiche finalizzati all’introduzione di
tecnologie di produzione pulite e quindi più efficienti da un punto di vista ambientale;
predisposizione di strumenti per valutare la qualità ambientale delle aree industriali
presenti in provincia e censimento delle attività produttive a rischio da un punto di vista
idrogeologico nel territorio del pinerolese e del Canavese;
strumenti per la sostenibilità ambientale delle piccole e medie imprese, anche artigiane.
Inoltre, la Provincia di Torino ha adottato un sistema di acquisti pubblici ecologici (il cosiddetto
Green Public Procurement), e coordina una rete composta da Comuni, Comunità Montane,
Enti parco ed Enti privati che definisce ed adotta criteri di preferibilità ambientale nell’ambito del
Protocollo d’Intesa per la promozione degli Acquisti Pubblici Ecologici.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 179
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
IL FORUM DI AGENDA 21
Il Forum di Agenda21 è l’occasione durante la quale tutti i soggetti locali coinvolti nei processi
di Agenda21 hanno l’opportunità di realizzare il dialogo e la concertazione.
Per concretizzare i contenuti del Piano d’Azione, a partire dall’ultimo Forum di Agenda 21,
tenutosi nel dicembre 2005, attraverso l’analisi del Bilancio Ambientale – Rendiconto 2004, la
Provincia ha ritenuto opportuno avviare un processo di ri-individuazione di alcune politiche ed
azioni ambientali prioritarie, con il coinvolgimento di un ampio numero di soggetti. Sono state
così affrontare tematiche particolarmente urgenti e rilevanti sia a livello metropolitano, sia a
livello dell’intero territorio provinciale, e definite nuove strategie di sostenibilità o aggiornate
quelle già individuate.
I temi su cui si è deciso di concentrarsi nel biennio 2006-2007 sono:
a) QUALITÀ DELL’ARIA: mobilità ed energia (con l’obiettivo di ridurre le emissioni di
inquinanti in atmosfera);
b) RIFIUTI (con riferimento agli obiettivi del Programma provinciale di gestione dei rifiuti:
incremento della raccolta differenziata e riduzione della produzione di rifiuti,
realizzazione degli impianti per il recupero - anche energetico - dei rifiuti);
c) CONSERVAZIONE DEL TERRITORIO (con particolare riferimento all’uso sostenibile
delle aree marginali e agricole periurbane);
d) ATTIVITÀ PRODUTTIVE (con l’obiettivo di diffondere i sistemi di certificazione
ambientale e di perseguire la sostenibilità degli insediamenti industriali).
Nel 2004 è proseguita l’iniziativa chiamata Buoneinpratica che si pone l’obiettivo di incentivare
la creazione di una rete tra tutti i soggetti - pubblici e privati - che si occupano in modo attivo di
sviluppo sostenibile e che sono disposti a condividere le conoscenze tecniche e progettuali
sperimentate con successo sul proprio territorio.
Dando continuità ed arricchendo il lavoro fatto negli anni precedenti, la Provincia di Torino ha
redatto il Rendiconto Ambientale 2004, uno strumento contabile (aggiuntivo rispetto a quello
economico-finanziario) che fornisce dati e informazioni circa lo stato dell’ambiente e la spesa
ambientale affrontata nell’anno di riferimento. Il Bilancio Ambientale costituisce un supporto utile
agli/alle amministratori/trici locali nella definizione di politiche sostenibili e nella realizzazione
della trasversalità dei temi ambientali. Il Bilancio Ambientale della Provincia è stato redatto
secondo la metodologia CLEAR, attualmente l’unico standard di riferimento in Italia per la
stesura di questo tipo di documenti.
L’ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE AMBIENTALE
La maggior parte delle iniziative attivate dalla Provincia per educare e sensibilizzare sulle
tematiche ambientali è promossa dal Laboratorio Territoriale di Educazione Ambientale, una
struttura interna all’Ente - nata tramite una convenzione tra la Regione Piemonte e la Provincia che ha il compito di promuovere progetti di educazione ambientale e contribuisce a sviluppare
le idee di chi vuole partecipare attivamente alla diffusione di una cultura della sostenibilità
ambientale e sociale sul territorio. La Provincia, inoltre, coordina gli altri Laboratori Territoriali ed
i centri di Educazione Ambientale presenti sul territorio nella definizione del Programma
Provinciale IN.F.E.A. – Informazione, Formazione e Educazione Ambientale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 180
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Nel corso del 2004 il Laboratorio ha proseguito alcuni progetti - avviati negli anni precedenti rivolti a scuole elementari, medie e superiori. I temi trattati sono stati i seguenti:
L’acqua: possesso, utilizzo, degrado
Traffico, inquinamento e vivibilità urbana: verso una mobilità sostenibile
Spazi per una città sostenibile
I rifiuti nella città
Inoltre, il Laboratorio ha intrapreso nel biennio nuovi progetti:
-
Natura ritrovata (si proponeva agli/alle
alunni/e delle scuole elementari di
scoprire il territorio da punti di vista
diversi rispetto a quelli soliti; l’obiettivo
era
quello
di
incentivare
la
frequentazione di spazi naturali e
sviluppare la consapevolezza dei
problemi ecologici per stimolare
comportamenti
più
rispettosi
dell’ambiente
da
parte
dei/delle
ragazzi/e)
-
Strade belle e sicure (l’iniziativa era
rivolta agli/alle studenti/esse di diversi
cicli scolastici e aveva come obiettivo
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
quello di sensibilizzare allievi e allieve
“Andrea Vettoretti” – Autrice: Elena Pagliarino
verso le problematiche legate alla
mobilità urbana, per poi incidere anche sulle loro modalità di spostamento)
-
Facciamo un giardino? (il progetto era pensato per gli/le alunni/e delle scuole
elementari e medie e si proponeva di rendere i/le ragazzi/e protagonisti della
progettazione e della realizzazione di un giardino all’interno della loro scuola)
-
Facciamo fifty-fifty? (L’iniziativa era finalizzata a promuovere il risparmio energetico
nelle scuole attraverso una gestione più attenta delle risorse termiche ed elettriche).
Il Laboratorio ha inoltre proposto nel 2004 la III edizione di Scenari di sostenibilità, il concorso
che prevedeva la realizzazione di video-reportage finalizzati alla sensibilizzazione e
all’informazione sui temi dello sviluppo sostenibile. I gruppi selezionati, dopo aver intrapreso un
percorso formativo, hanno realizzato autonomamente le riprese e il montaggio del loro
reportage. I materiali prodotti sono stati successivamente presentati alla VII edizione di
Cinemambiente.
La Provincia fornisce ogni anno un sostegno per la realizzazione di Soggiorni didattici di
educazione alla sostenibilità nel Laboratorio Didattico sull’ambiente di Pracatinat rivolti in modo
particolare alle classi del biennio delle scuole superiori.
Nel 2004 si è concluso il progetto di costruzione del Museo A come Ambiente, sito a Torino in
corso Umbria 90, di cui la Provincia è socio fondatore, ed è stata avviata un’intensa attività di
collaborazione. Il Museo è rivolto a persone di tutte le età ed è finalizzato ad affrontare le
tematiche ambientali; esso è dotato di tre sezioni fortemente collegate tra loro (acqua, rifiuti,
energia) e di spazi espositivi con un taglio ludico-didattico, linguaggi multimediali e forte
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 181
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
interattività. Per avere maggiori informazioni è a disposizione un sito Internet che ha come
indirizzo www.museoambiente.org
LE MANIFESTAZIONI
Festival Internazionale Cinemambiente. La Provincia fornisce ogni anno un supporto per la
realizzazione del Festival Internazionale Cinemambiente, un’iniziativa che si propone di
approfondire e diffondere la conoscenza dei problemi ambientali e che si configura come
occasione di testimonianza e dibattito sullo stato dell’ambiente. Il Festival rappresenta un
momento di incontro tra operatori/trici dei mass media, ambientalisti/e e popolazione per
favorire lo sviluppo di una cultura che consideri le ragioni della difesa dell’ambiente e dello
sviluppo sostenibile.
Giornata Mondiale dell’Ambiente. La Provincia aderisce tutti gli anni alle celebrazioni in
occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (istituita dall’UNEP), il 5 giugno. Nello
specifico, la Provincia promuove la partecipazione di tutti gli Enti e gli attori sociali presenti sul
territorio provinciale proponendosi come punto di riferimento e occupandosi del coordinamento
e del finanziamento delle iniziative ritenute più meritevoli.
3° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale - 3° World Environmental Education
Congress (Torino 2 - 6 ottobre 2005). La Provincia ha concorso (sia finanziariamente che
tecnicamente) all’organizzazione di questo importante appuntamento internazionale che ha
rappresentato, in considerazione del suo carattere internazionale e dell’elevata qualità culturale,
educativa, formativa, tecnica e scientifica espressa dagli interventi, un momento fondamentale
nell’ampio dibattito sui temi chiave dell'educazione ambientale a livello mondiale e locale.
I CANALI DI DIALOGO
I principali canali di dialogo utilizzati in questo ambito per dialogare con i/le cittadini/e e
informarli/e delle iniziative proposte o ascoltare le loro istanze sono di due tipi:
- la sezione del portale della Provincia dedicata ad Agenda21 e all’educazione (rispettivamente
www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/ e www.provincia.torino.it/ambiente/educazione/)
- il Forum di Agenda21
LA GESTIONE DEI RIFIUTI
La gestione dei rifiuti è un’attività molto complessa sia per la natura assai varia e complessa
della materia, sia poiché la quantità di rifiuti prodotta a livello provinciale è stata per anni in
continua crescita (solo nel 2005 il fenomeno ha mostrato una lieve inversione di tendenza) e
sempre più difficile da governare; pertanto, essa richiede contributi e competenze diverse
all’interno dell’Ente.
Gli obiettivi che la Provincia di Torino ha il compito di conseguire in questo campo si possono
riassumere in tre categorie:
Elaborare e aggiornare il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti, un documento
con il quale si individua il sistema ottimale di gestione dei rifiuti e si fissano gli obiettivi di
raccolta differenziata. Inoltre, definire il sistema di incentivi per la realizzazione degli
obiettivi contenuti nel Programma ed elaborare le attività di comunicazione relative alle
diverse fasi previste.
Fornire supporto e coordinamento verso altre realtà locali: incentivare la raccolta
differenziata tramite finanziamenti a Comuni, Consorzi e Aziende; offrire un supporto
tecnico all’Associazione d’Ambito (formata da tutti i Consorzi di bacino ed i Comuni
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 182
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
capofila per lo svolgimento delle funzioni di governo e coordinamento
dell’organizzazione dei “servizi di ambito” (definiti dalla Legge regionale 24/2002);
coordinare gli studi e i processi di concertazione per la localizzazione di impianti per lo
smaltimento dei rifiuti.
Concedere autorizzazioni, effettuare verifiche e controlli: la Provincia controlla la
coerenza tra le azioni di pianificazione attivate dai Consorzi e le indicazioni di
pianificazione fornite dai documenti dell’Ente (in particolare dal Piano Territoriale di
Coordinamento); concede le autorizzazioni per consentire lo smaltimento, il recupero
dei rifiuti o le importazioni di rifiuti e ne controlla il corretto svolgimento.
PER APPROFONDIRE…
In provincia di Torino, negli ultimi anni, nonostante una diminuzione della popolazione, la
produzione dei rifiuti continua a tendere ad un progressivo aumento. Infatti la produzione
complessiva è passata da 950 mila tonnellate nel 1996 a 1.171 tonnellate88 nel 2004.
Fortunatamente questo andamento crescente sembra essersi esaurito: nel 2005 infatti si è
verificata una leggera flessione,la produzione totale è stata di 1.170.754 tonnellate.
La produzione pro capite di rifiuti è
passata da 427 chilogrammi nel
1996 a più di 520 kg nel 2004.
Tuttavia, grazie alla stabilizzazione
del livello di produzione dei rifiuti e
al
leggero
aumento
della
popolazione, si è verificata nel
2005 la prima lieve diminuzione
della produzione pro-capite (523
kg nel 2004, 522 nel 2005 con una
riduzione pari allo 0.03%).
Le aree con produzione specifica
più alta sono il Pinerolese e la città
di Torino, sulla quale pesa
l’incidenza di fattori quali il
pendolarismo e la forte presenza di attività terziarie e commerciali.
Si è verificata una tendenza alla riduzione in tutti gli altri bacini, compresa la Val di Susa
nonostante gli elevati flussi turistici rispetto agli abitanti effettivamente residenti.
Le aree con più bassa produzione pro-capite risultano essere il chierese e l’eporediese, che
confermano la tendenza alla riduzione già riscontrata nel 2004; a tali aree si aggiungono i bacini
metropolitani a sud e ad ovest della città di Torino.
Lo smaltimento in discarica continua a essere il principale sistema di trattamento dei rifiuti.
Nel 2004 la quantità di rifiuti indifferenziati collocati in discarica è stata di 777 mila tonnellate
(che rappresenta il 66% della quantità di rifiuti prodotta in quell’anno in provincia di Torino): nel
2005 tali livelli sono scesi a 723 mila tonnellate, pari al 61%
Tra i rifiuti smaltiti in discarica, si trovano i rifiuti di
50%
provenienza domestica e i fanghi derivati dalla
depurazione delle acque reflue.
40%
36,3%
Il sistema provinciale di discariche è giunto quasi alla
31,2%
30%
25,2%
saturazione, motivo per cui è attualmente in via di
21,9%
20,3%
progettazione un impianto di termovalorizzazione dei
18,0%
20%
15,2%
rifiuti per porvi rimedio.
12,3%
10%
La raccolta differenziata nel 2004 e nel 2005 è
aumentata rispetto agli anni precedenti fino a superare il
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
36% soprattutto grazie alle politiche mirate alla diffusione
della raccolta porta a porta. Il grafico a fianco riporta l’andamento percentuale della raccolta
differenziata a livello provinciale.
0%
88
Indicatore facente parte dei “100 indicatori per 100 Province”
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 183
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Con tale risultato è stata finalmente raggiunta la soglia del 35% fissata per legge dal Decreto
Ronchi, mentre non è ancora stato raggiunto l’obiettivo più ambizioso fissato dal Programma
Provinciale di Gestione dei Rifiuti (37,7%). I risultati migliori si registrano di nuovo nel chierese,
nell’eporediese, nel bacino metropolitano a sud della città di Torino e nel bacino che comprende
le valli di Lanzo.
LA GESTIONE DEI RIFIUTI: LE AZIONI
Le attività più rilevanti che la Provincia ha svolto durante il periodo 2004-2005 nell’ambito della
gestione dei rifiuti sono state raggruppate a seconda della tipologia di cui fanno parte:
ATTIVITA’ LEGATE ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI
Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti. Il documento, redatto nel 1998 e modificato
una prima volta nel 2000, è stato oggetto di un aggiornamento nel 2005: infatti, dal momento
che alcuni obiettivi non erano stati raggiunti in precedenza, si avvertiva l’esigenza di un
adeguamento sulla base delle nuove condizioni. E’ stato anche programmato un aggiornamento
annuale che tenga conto degli andamenti progressivamente rilevati e corregga gli obiettivi
intermedi in modo da facilitare l’obiettivo complessivo di minimizzazione dei costi ambientali,
economici e sociali della gestione dei rifiuti.
Pubblicazione rapporti e Osservatorio Rifiuti. Nel 2005 è stato pubblicato per la prima volta
un unico rapporto che riunisce le analisi relative ai rifiuti urbani e a quelli speciali (fino al 2004
oggetto di due rapporti pubblicati separatamente).
Relativamente ai rifiuti urbani, che costituiscono l’ambito prevalente delle competenze della
Provincia in materia di governo del sistema di gestione dei rifiuti, vengono raccolti e pubblicati i
dati che si riferiscono al sistema di raccolta dei rifiuti e la qualità ambientale degli impianti; si
offre un quadro generale di tutte le attività di governo e promozione svolte dalla Provincia
nell’ambito della gestione dei rifiuti urbani; inoltre, si verifica il livello di raggiungimento delle
azioni previste dal Programma Provinciale di Gestione dei rifiuti. La sezione che tratta il sistema
di gestione dei rifiuti speciali contiene un quadro approfondito sulla produzione e gestione dei
rifiuti speciali e sulla situazione degli impianti preposti al loro trattamento, smaltimento o
recupero. I rifiuti speciali sono quelli provenienti dalle attività produttive quali i rifiuti di attività
agricole e agroindustriali; i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione nonché i
rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo; i rifiuti da lavorazioni artigianali; i rifiuti da
attività commerciali…
I documenti sono redatti dall’Osservatorio Rifiuti Provinciale, un organismo istituito dalla
Provincia nel 1998 che svolge funzioni di monitoraggio e di supporto per l’attivazione delle
attività previste dal Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti.
Finanziamento della raccolta integrata dei rifiuti urbani (Raccolta “porta a porta”). La
Provincia ha continuato a fornire un sostegno finanziario ai Comuni che perseguono
attivamente obiettivi di aumento della raccolta differenziata adottando sistemi di raccolta dei
rifiuti di tipo “porta a porta”. In questo ambito sono stati concessi contribuiti pari a circa 2,6
milioni di euro.
CONCESSIONE AUTORIZZAZIONI, VERIFICA E CONTROLLO
La Provincia ha l’autorità di decidere in merito al rilascio di una serie di autorizzazioni per il
recupero e lo smaltimento dei rifiuti e di controllare tali attività sul territorio provinciale. In
particolare:
Autorizzazioni per impianti di smaltimento e recupero di rifiuti. La Provincia si occupa del
rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione e la gestione di impianti di smaltimento e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 184
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
recupero di rifiuti, sia pubblici che privati (stoccaggi, trattamenti, discariche, autodemolizioni,
sperimentazioni, ecc). Iscrive inoltre in un apposito registro provinciale le attività di recupero di
rifiuti per le quali la normativa ha previsto procedure semplificate (nel 2004 circa 400 aziende
iscritte e n. 50 nuove iscrizioni; nel 2005 oltre 400 aziende iscritte ed oltre 50 nuove
iscrizioni).
Autorizzazione per impianti di termovalorizzazione. La Provincia nel 2004, insieme ai
rappresentanti dei Consorzi di Bacino, ha nominato una Commissione Tecnica altamente
specializzata che si è occupata di indicare – sulla base di una serie di studi – il tipo di impianto
di termovalorizzazione dei rifiuti dotato delle tecnologie più avanzate dal punto di vista tecnicoscientifico e più adatto alle esigenze del territorio. La Commissione ha iniziato il proprio lavoro
nel novembre 2004 e ha fornito alla Provincia le conclusioni alle quali è giunta. I risultati sono
stati integrati all’interno dell’aggiornamento del Piano Provinciale di gestione dei rifiuti.
Autorizzazioni di AIA. La Provincia rilascia le Autorizzazioni Integrate Ambientali alle attività
industriali costituite da impianti di “gestione rifiuti” . Tali autorizzazioni sostituiscono ad ogni
effetto ogni altra autorizzazione, visto, nulla osta o parere in materia ambientale, e prevedono la
gestione degli impianti secondo le più idonee ed opportune misure di prevenzione
dell’inquinamento anche attraverso l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili.
Autorizzazione spedizioni rifiuti. La Provincia ha inoltre il compito di autorizzare o meno le
attività di spedizione dei rifiuti verso società collocate all’interno del territorio provinciale. Inoltre,
controlla l’invio dei rifiuti verso impianti ubicati negli Stati della Comunità Europea o al di fuori di
essa e rilascia i moduli di accompagnamento per il trasporto dei rifiuti. Sia nel 2004 sia nel 2005
il numero di pratiche gestite in questo ambito ammontava a circa 100. Per questa attività l’Ente
ha incassato più di 73 mila euro nel 2004 e 110 mila euro nel 2005 grazie ai diritti
amministrativi (previsti dalla normativa nazionale) versati dalle imprese al fine di poter
procedere al trasporto dei rifiuti verso Stati esteri ovvero verso l’Italia.
Approvazione progetti di adeguamento discariche rifiuti e impianti di autodemolizione. A
seguito dell’entrata in vigore di due decreti legislativi, la Provincia nel 2004 ha avuto il compito
di valutare ed approvare progetti di adeguamento degli impianti presentati dai titolari di
discariche (nel 2004 45 progetti ) e da autodemolitori (nel 2004, 74 progetti).
Adeguamento autorizzazioni. La Provincia ha inoltre provveduto ad adeguare le
autorizzazioni alla messa in riserva di rifiuti rispetto ad un codice di rifiuto (40 impianti
coinvolti), nonché ad aggiornare le autorizzazioni rilasciate alle linee guida regionali sui PCB.
Controllo delle imprese che effettuano il recupero di rifiuti “in procedura semplificata”.
L’Ente ha anche il compito
di controllare le imprese iscritte nel Registro Provinciale che
effettuano il recupero dei rifiuti. Nello specifico, si occupa della verifica dei requisiti delle
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 185
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
aziende che presentano la comunicazione di inizio attività ed effettua, in collaborazione con
l’ARPA Piemonte, il controllo della corretta gestione ed esercizio degli impianti stessi. Nel 2004
l’Ente ha incassato quasi 70 mila euro per i diritti di iscrizione versati dalle imprese iscritte nel
suddetto Registro e 65 mila euro nell’anno 2005.
Controllo garanzie finanziarie. La Provincia si occupa dell’accettazione e del controllo delle
garanzie finanziarie fornite da società ed enti che hanno ottenuto l’autorizzazione allo
smaltimento o al recupero di rifiuti (300 fideiussioni attive nel 2004 e 340 nel 2005). Verifica
inoltre, per conto del Ministero dell’Ambiente, le garanzie finanziarie prestate dalle imprese di
quelle che hanno l’autorizzazione per spedire rifiuti all’estero (100 nel 2004 come nel 2005).
I CANALI DI DIALOGO
I canali di dialogo utilizzati al fine di dialogare con i/le cittadini/e e informarli/e delle iniziative
proposte o ascoltare le loro istanze sono di diversi tipi:
- la sezione del portale della Provincia dedicata ai rifiuti (www.provincia.torino.it/ambiente/rifiuti/)
- documentazione varia (pubblicazioni annuali sui rifiuti)
- un indirizzo di posta elettronica con la quale i/le cittadini/e possono dialogare con
l’Osservatorio
provinciale dei rifiuti ([email protected])
- il telefono e i colloqui personali per ricevere informazioni e chiarimenti
- lo Sportello ambiente per ottenere la modulistica necessaria
PREVENZIONE E RIDUZIONE INTEGRATE DELL’INQUINAMENTO - IPPC
La Provincia di Torino è l’Autorità competente al rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali
di impianti industriali aventi un alto potenziale di impatto ambientale, mediante l’applicazione dei
principi e degli strumenti forniti dalla direttiva europea IPPC (Integrated Pollution Prevention
and Control). Tale autorizzazione, che sostituisce ogni altra autorizzazione, visto, nuIla osta e
parere in campo ambientale, attesta la conformità dell’esercizio dell’impianto analizzato alle
migliori tecniche disponibili in campo ambientale e l’osservanza da parte del Gestore di
tutte le prescrizioni tecniche, assicurando il rispetto dei principi di prevenzione e riduzione
integrate dell’inquinamento.
Questo nuovo approccio permette non solo di evitare il trasferimento dell’inquinamento da una
matrice ambientale all’altra ma rappresenta per gli utenti un importante strumento di
semplificazione tecnica e amministrativa.
Nel 2004…
6 procedimenti avviati
1 procedimento concluso
Nel 2005…
62 procedimenti avviati
3 procedimenti conclusi
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 186
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE ENERGETICHE
Le attività che hanno per oggetto la gestione delle risorse energetiche presenti in provincia di
Torino possono essere suddivise in tre ambiti che, sebbene siano fortemente integrati tra loro,
possono essere schematicamente distinti in:
1. attività di programmazione e promozione delle politiche energetiche e campagne
d’informazione e sensibilizzazione;
2. autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica, pareri sulle procedure di
V.I.A.89 e di IPPC, inquinamento luminoso;
3. controllo sul rendimento energetico degli impianti termici per il riscaldamento degli
ambienti;
4. regolazione delle attività di lavorazione e deposito di oli minerali.
Tutte le suddette attività seguono le indicazioni inserite nel Programma energetico della
Provincia di Torino che prevede un mix di politiche per la promozione del risparmio energetico
e l’utilizzo di fonti rinnovabili. In particolare, sono previste - da un lato - l’assistenza agli enti
locali che si impegnano a promuovere politiche di efficienza energetica e – dall’altro – la
promozione di buone pratiche in questo ambito.
Inoltre la Provincia
verifica, attraverso apposite campagne di autodichiarazione e di controllo del rendimento
energetico, che siano adottati i provvedimenti sul corretto esercizio e manutenzione degli
impianti termici destinati alla climatizzazione degli ambienti. Questa attività permette di
implementare ed aggiornare il catasto degli impianti termici siti sul territorio provinciale;
ha il compito di elaborare le linee guida finalizzate alla prevenzione e alla lotta
all’inquinamento luminoso e – di conseguenza - esercita il controllo sul corretto e razionale
uso dell'energia da illuminazione esterna da parte dei Comuni e verifica l'applicazione delle
sanzioni sugli impianti di illuminazione pubblici e privati;
concede le autorizzazioni per il funzionamento degli impianti di produzione di energia
elettrica;
realizza attività di studio e ricerca su tecnologie per la produzione di particolari tipi di
energia (idroelettrica, da biomassa, solare,…).
E’ opportuno sottolineare che la corretta gestione delle risorse energetiche è fortemente
connessa con le attività di tutela delle risorse atmosferiche, poiché comporta una riduzione
delle quantità di emissioni prodotte in atmosfera.
PER APPROFONDIRE…
Negli ultimi anni il consumo di energia nel territorio provinciale ha subito un andamento
incostante: tra il 1999 e il 2000 è diminuito, per poi aumentare nel biennio 2001-2002 e
ridiscendere nuovamente a partire dal 2003 (-1,2% rispetto al 2002).
Il fattore che ha maggiormente inciso in questa tendenza è rappresentato dalla riduzione
dell’utilizzo dei prodotti petroliferi, a fronte di un aumento generale dell’uso di altre tipologie
di fonte energetica (energia elettrica, gas naturale, fluido per il teleriscaldamento, …).
La Provincia di Torino resta un forte importatore di energia elettrica, anche se sono in
programma interventi di ammodernamento delle vecchie centrali e la realizzazione di nuove.
L’obiettivo è quello di rendere la provincia di Torino da importatrice a esportatrice di risorse
energetiche.
89
Per la descrizione del significato del termine V.I.A. si veda oltre (§ 3.3.2)
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 187
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Per quanto riguarda l’energia elettrica, si registra nel 2005 un aumento dei consumi pari al
12.3% rispetto al 1990. Degli 11.308 GWh consumati nel 2005, il 51% è relativo al settore
industria, il 26% per il terziario e il 22,4% per quello domestico; marginale resta il contributo
dell’agricoltura. Tra i vari settori, è l’industria a registrare un calo (-7,8%), anche se concentrato
tra il 2002 e il 2005, contrastato dal settore terziario in forte aumento (+85,7%) e dal domestico
in costante crescita (+16.6%).
Per quanto riguarda il gas naturale, nel 2005 si è verificato un lieve calo degli usi finali (1.950
milioni di m3) rispetto al 2003 (2.056 milioni di m3) e, al contrario, una forte crescita nell’uso di
gas naturale per la produzione di energia elettrica (1.000 milioni di m3 in più rispetto al 2003) a
seguito dell’entrata in esercizio della nuova centrale di Chivasso e del potenziamento della
centrale AEM di Moncalieri.
Nel biennio 2003-2004 i consumi di energia si possono così suddividere in relazione all’uso che
ne è stato fatto:
UTILIZZO
USI CIVILI
ATTIVITÀ PRODUTTIVE
TRASPORTI
2003
41,4%
32,3%
26,3%
2004
42.4 %
30.7 %
26.9 %
All’interno degli usi civili si è dimezzata la quota dei derivati del petrolio a favore del
teleriscaldamento; il mix energetico del settore produttivo, invece, ha visto negli ultimi anni un
aumento del peso del gas naturale contro una sostanziale stabilità del consumo di elettricità.
L’intensità energetica dell’economia della provincia (cioè il consumo di energia spesa per la
generazione del reddito) mostra una sostanziale stazionarietà nel periodo tra il 1995 e il 2000.
Per quanto riguarda l’ultimo aspetto,
un’evoluzione della mobilità nel territorio
Grafico 2: consumi energetici per vettore
provinciale – sia nella qualità che nella
quantità – ha indubbiamente avuto
6.000
un’influenza sull’andamento del consumo di
risorse energetiche.
5.000
4.000
Il mix delle fonti energetiche provinciale è
così composto:
3.000
2.000
1.000
quasi il 46% di gas naturale
poco più del 32% di derivati del
petrolio
quasi il19% di energia elettrica
poco più del 3% di teleriscaldamento
(in aumento rispetto agli anni
precedenti)
0
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
ktep
Nel periodo che va dal 1990 al 2003 si è
verificata una maggiore efficienza
degli
automezzi contemporaneamente a una
crescita delle percorrenze totali: pertanto il
bilancio complessivo dei due fenomeni opposti per quanto riguarda l’efficienza
ambientale - è comunque negativo.
FLUIDO TERMOVETTORE
PRODOTTI PETROLIFERI
METANO
ENERGIA ELETTRICA
Rispetto al 1995 si registra un aumento sostenuto dei consumi di gasolio e una flessione di
quelli di benzina (-6%). Contemporaneamente, si verifica un’evoluzione del parco automezzi e
la crescita del trasporto merci.
GESTIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE: LE AZIONI
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 188
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Corsi di formazione. È stato organizzato un corso di formazione ambientale dal titolo Nella mia
città si respira rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori del territorio provinciale e 25
corsi di formazione rivolti a professionisti/e in questo ambito.
Inquinamento luminoso. È stato redatto un vademecum che fornisce le linee guida
sull’inquinamento luminoso.
Autorizzazioni per impianti. Sono state rilasciate le autorizzazioni per 15 impianti di potenza
elettrica compresa tra 1 e 13 MW (dei quali 4 utilizzano biogas come combustibile, mentre i
restanti 10 metano).
Oli minerali. L’Ente rilascia le autorizzazioni richieste dalla legge per le nuove attività di
lavorazione, di stoccaggio o di trasporto degli oli minerali, ovvero per la modifica degli
stabilimenti già esistenti. Nel 2004/2005 sono stati rilasciati 267 provvedimenti. L’attività
prevede inoltre la revisione sistematica, programmata, della situazione relativa agli stabilimenti
titolari di concessioni a loro tempo rilasciate dalla Prefettura – per 960 stabilimenti - o dal
Ministero dell’Industria (o delle Attività Produttive) – per 20 stabilimenti, nonché la completa
informatizzazione dei dati, anche geografici, relativi al parco degli stabilimenti soggetti alla
normativa. Infine, è stata predisposta la bozza di un regolamento provinciale finalizzata alla
definizione di procedimenti improntati ai criteri di semplificazione amministrativa e di economicità.
Incentivi finanziari. La provincia ha concesso incentivi per l’installazione di impianti alimentati
con fonti rinnovabili di energia: 10MW di impianti a biomassa e 1.000m2 di pannelli solari.
Politiche energetiche sostenibili. Sono stati realizzati 40 progetti rivolti alle amministrazioni
comunali e finalizzati all’attuazione di politiche energetiche eco-compatibili.
GLI IMPIANTI TERMICI
Nell’ambito delle attività di controllo sull’efficienza degli impianti termici per la climatizzazione
ambienti, è proseguita nel corso del 2004 la terza campagna di autodichiarazione degli impianti
presenti sul territorio provinciale denominata Il caldo pulito conviene – la cui prima edizione si è
tenuta nel 1996. La III Campagna di autodichiarazione ha coinvolto i 315 Comuni che fanno parte
della Provincia e tutti i tipi di impianto a prescindere dalla loro potenzialità e dal tipo di
combustibile utilizzato: al termine dell’iniziativa (15 ottobre 2004) sono pervenute all’ente circa 165.000 schede che hanno permesso di implementare ed aggiornare il catasto degli impianti
termici provinciale.
Per fornire informazioni ai/alle cittadini/e in merito sia alle modalità di compilazione delle schede
di autodichiarazione, sia sul corretto uso ed esercizio dei propri impianti termici, è stato istituito
nel febbraio 2004 e per tutta la durata della campagna di autodichiarazione, un apposito Ufficio
aperto al pubblico presso la Sede dell’Area Ambiente. Hanno usufruito di questo servizio circa
4.000 utenti. Successivamente, come era già avvenuto per le campagne precedenti, è stata
avviata l’attività di controllo sul territorio, eseguita per conto della Provincia di Torino da tecnici
dell’ARPA Piemonte. I controlli sono stati eseguiti a campione e senza onere su impianti
autodichiarati e sistematici e a pagamento sugli impianti non autodichiarati. I primi sono stati
eseguiti per verificare la veridicità delle dichiarazioni, i secondi (la maggior parte) su impianti di
cui non si avevano informazioni sul corretto esercizio.
Sempre nell’ambito delle attività di controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici, nel
corso del 2004 sono stati promossi due bandi finalizzati alla distribuzione di fondi (trasferimenti
regionali) finalizzati all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e
climatizzazione eco-compatibili (ossia a basse emissioni in atmosfera e ad alto rendimento
energetico). Un bando era rivolto agli/alle amministratori/trici condominiali, il secondo era
destinato ai/alle privati/e cittadini/e. L’ammontare dei contributi concessi è stato di 1.273.690
euro. Le domande pervenute nel 2004 sono state 1157 (di cui 292 da amministrazioni
condominiali e 865 da privati/e cittadini/e), tra le quali quelle già liquidate nel corso del 2004 sono
state 412. Di queste, 331 (di cui 239 erano impianti autonomi) hanno riguardato la sostituzione di
impianti vecchi e/o inquinanti, apportando un notevole risparmio energetico e significative
riduzioni di emissioni in atmosfera. Nel corso del 2005 sono stati effettuati circa 1000 controlli
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 189
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
su impianti termici; la maggior parte delle verifiche ha riguardato impianti non autodichiarati,
molti dei quali alimentati da combustibili altamente inquinanti come carbone e olio combustibile.
La maggior parte degli impianti era localizzata nei Comuni con più di 40.000 abitanti che, per la
prima volta, erano stati coinvolti nell’attività di controllo intrapresa dalla Provincia di Torino.
Nel corso del 2005 è proseguita l’attività di liquidazione relativa ai beneficiari dei due bandi
finalizzati all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e climatizzazione ecocompatibili promossi nel 2004.
Nel mese di luglio 2005, inoltre, sono stati emanati inoltre due nuovi bandi finalizzati
all’incentivazione e allo sviluppo di impianti di riscaldamento e climatizzazione: uno rivolto ad
amministratori/trici condominiali, imprese ed enti pubblici, l’altro a privati/e cittadini/e.
L’ammontare dei contributi concessi è stato di 1.273.691 euro. Le domande pervenute (il 15
dicembre 2005 era la data di scadenza dei bandi) sono state 1184 di cui 251 provenienti da
amministratori/trici condominiali, 127 da imprese, 70 da enti pubblici e 736 da privati/e cittadini/e.
LE RISORSE IDRICHE
Negli ultimi anni, la tutela
delle
acque
ha
rappresentato un campo di
intervento prioritario per la
Provincia di Torino, data la
natura strategica di questa
risorsa e a causa di una
domanda sempre crescente
per una molteplicità di usi.
L’obiettivo
fondamentale
che la Provincia si pone in
questo ambito, in accordo
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” –
Autore: Ezio Bonino
con la normativa europea e
nazionale,
è
quello
di
concorrere al recupero e alla tutela della qualità ambientale dei corpi idrici del proprio
territorio mutuando le esigenze ambientali con le necessità dei fruitori locali. Attività di
informazione, sensibilizzazione e cooperazione internazionale concorrono al raggiungimento
dello stesso obiettivo promuovendo una diversa ed indispensabile “nuova cultura dell’acqua”.
L’acqua intesa come diritto e bene comune è il presupposto ed il punto di forza di una corretta
politica di gestione della risorsa tanto a livello locale che a dimensione globale.
L’Ente ha iniziato ad occuparsi della pianificazione degli interventi in questo ambito nel 1994,
quando la legislazione nazionale e regionale ha assegnato alle province le funzioni
amministrative relative alla gestione delle risorse idriche; pertanto, l’amministrazione provinciale
ha attivato servizi di rilevamento, disciplina e controllo delle acque. Il lavoro organizzativo degli
uffici è stato accompagnato dalla realizzazione del Sistema Informativo Ambientale (SIA) con
l’attivazione dei catasti degli scarichi idrici e dei prelievi di acque.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 190
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Le principali attività svolte dalla Provincia in questo ambito, integrate e concertate con quelle di
competenza degli altri Enti che operano sul territorio, sono:
individuazione delle situazioni critiche (in particolare le emergenze stagionali quali
siccità e alluvioni) per giungere alla progressiva eliminazione dell’inquinamento delle
acque; monitoraggio della quantità e della qualità delle acque superficiali attraverso la
costituzione di una rete di monitoraggio di interesse provinciale integrata con quella
regionale già esistente ed operativa;
concessione delle autorizzazioni in materia e regolarizzazione delle concessioni
preferenziali; rilascio e gestione di concessioni di grandi e piccole derivazioni di acqua
superficiale e sotterranea; rilascio e gestione di concessioni preferenziali o
riconoscimenti di antico diritto per la regolarizzazione delle utilizzazioni in atto di acque
che hanno assunto natura pubblica;
rilascio e gestione di permessi di ricerca e di concessione di coltivazione di acque
minerali e termali e di sorgente, di durata massima pari a dieci anni, previe valutazioni
sull’idoneità delle acque allo scopo per il quale vengono richieste in concessione:
gestione delle acque destinate ad usi agricoli;
gestione, verifica e controllo delle comunicazioni di accettazione di rifiuti liquidi
all’interno di impianti di depurazione di acque reflue urbana; attività di polizia
amministrativa relativamente alle derivazioni d’acqua in atto senza titolo o in difformità
dal titolo;
pianificazione di programmi di gestione integrata delle acque a scala di bacino
idrografico con il perseguimento di obiettivi di miglioramento della qualità ambientale dei
corsi d’acqua e di sicurezza del territorio (contratti di fiume e di lago); organizzazione e
controllo del servizio idrico integrato (servizi pubblici di acquedotto, fognatura e
depurazione) attraverso la partecipazione all’Autorità d’Ambito;
gestione ed implementazione del Sistema Informativo regionale delle Risorse Idriche
(SIRI);
cooperazione internazionale promossa anche attraverso la Scuola Internazionale
dell’Acqua per lo Sviluppo – Hydroaid (di cui la Provincia di Torino è uno dei soci
fondatori).
L’oggetto delle autorizzazioni può essere di diverso tipo: prelievo acque; scarico da pubbliche
fognature o da insediamenti produttivi; spandimento degli effluenti di allevamento per limitare
l’immissione di azoto (gli effluenti di allevamento sono miscele di feci, urine, materiali di lettiera,
residui di acqua di abbeverata e di lavaggio, residui di mangime); spandimento delle acque in
zone vulnerabili da nitrati; attingimento; utilizzo di acque minerali e termali.
Attualmente la Provincia ha dato 9 concessioni per le acque minerali e 5 permessi di ricerca
(di durata variabile da 1 a 3 anni) di acque minerali sul suo territorio.
PER APPROFONDIRE…
Nel biennio 2004-2005 le risorse idriche della provincia si sono caratterizzate per una buona
qualità ambientale soprattutto nelle zone montuose e collinari, mentre si è evidenziata una
tendenza a peggiorare nella zona urbana. Nel complesso – tuttavia – la situazione attuale è
sostanzialmente invariata rispetto a quella degli anni ’80.
Le informazioni sulla qualità ambientale dei corpi idrici derivano dai dati raccolti dalla rete di
monitoraggio delle acque - attiva ormai da anni sul territorio dell’intera regione - che si
integrano con le informazioni raccolte dalla rete di interesse provinciale in via di costituzione.
Nel giugno 2000 si è insediata formalmente l’Autorità d’Ambito (ATO/3) con il compito di
garantire il servizio idrico integrato (che comprende captazione, adduzione e distribuzione di
acqua ad usi civili, di fognatura e di depurazione delle acque reflue) ai/alle cittadini/e che
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 191
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
abitano sul territorio di sua competenza.
LE ACQUE SUPERFICIALI – I FIUMI
L’indice utilizzato per stimare la qualità ambientale si definisce SACA e, applicato ad un corso
d’acqua, può assumere le valutazioni pessimo, scadente, sufficiente, buono, elevato.
La metodologia utilizzata nell’ambito del monitoraggio ambientale prevede che siano eseguiti
rilevamenti mensili di parametri chimico-fisici e valutazioni stagionali della qualità biologica
mediante l’utilizzo dell’indice IBE (valutazione delle popolazioni di macroinvertebrati presenti
nell’ambiente acquatico).
Nel 2005 il reticolo idrografico della provincia è stato così classificato:
circa 41% delle sezioni sono caratterizzate da una BUONA qualità ambientale
circa 34% SUFFICIENTE
circa 10% SCADENTE
circa 7% OTTIMA
circa 7% PESSIMA
Alla luce degli obiettivi fissati dalla normativa per il 2008, secondo cui lo stato ambientale dei
corsi d’acqua deve essere Sufficiente, il 75% dei punti monitorati risulta nel 2005 già in linea
con l’obiettivo.
Anno
N. Sezioni
di
2001/2002
10
3
5
2
2003
10
3
6
1
2004
10
1
5
3
1
2005
9
6
1
1
2001/2002
3
2003
3
2004
3
2005
3
2001/2002
1
1
2003
1
1
2004
1
1
2005
1
1
2001/2002
5
2003
5
2004
5
1
n.c.
SACA
ssi
mo
ent
e
ent
e
on
o
vat
o
Corso d'acqua
ent
o
200
1/0
2-
Nella tabella sottostante – per ogni fiume – si riporta l’andamento dello stato di qualità delle sue
acque attraverso una serie storica:
3
1
1
1
2005
2
2
1
1
1
3
2
2
2
1
3
1
4
1
2001/2002
2
1
2003
2
2
2004
2
2005
2
2001/2002
3
1
1
2003
3
2
1
2004
3
2
1
2005
3
1
1
2001/2002
6
2
4
2003
6
1
4
1
2004
6
1
3
2
2005
6
3
3
1
2
1
1
1
1
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 192
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
ORCO
2001/2002
6
2
4
ORCO
2001/2002
2003
1
6
1
4
1
2003
2004
1
6
1
1
3
2
2004
2005
2005
2
6
2
2
3
2
3
2001/2002
1
1
2003
1
1
2004
1
1
ORCO
SOANA
ORCO
MALESINA
BANNA
TEPICE
DORA
RIPARIA
DORA DI
BARDO_
NECCHIA
DORA BALTEA
CHISOLA
2005
1
2001/2002
2
2003
2
1
2004
2
2
2005
2
2
2001/2002
1
1
2003
1
1
2004
1
1
2005
1
1
2001/2002
6
2003
6
2004
6
2005
6
2001/2002
1
1
2003
1
1
2004
1
1
2005
1
1
2001/2002
4
1
2
2003
4
2
2
2004
4
1
2
2
2004
2
2
1
4
2004
4
2005
4
2001/2002
1
2003
1
2004
1
=
-
-
-
=
=
=
4
1
/
=
=
2
=
=
=
/
+
+
+
+
+
1
1
4
2003
2003
=
6
3
2
4
=
6
1
4
2
+
1
2005
2005
+
2
2001/2002
2001/2002
+
1
1
3
1
1
1
2
2
2
1
2
2
2
2
1
1
1
2005
1
2001/2002
4
2
2
2003
4
2
2
2004
4
3
1
2005
4
2
2
1
Il fattore limitante nella determinazione dello stato di qualità ambientale è quasi sempre la
qualità biologica, tranne alcuni casi specifici (es: per i torrenti Banna e Tepice il pessimo stato di
qualità dipende dalla presenza in tali corsi di sostanze pericolose quali prodotti fitosanitari e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 193
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
metalli pesanti). L’IBE è un fattore fortemente influenzato da una serie di fattori biotici ed abiotici
che esulano dalla sola componente chimico-microbiologica. Le cause potrebbero pertanto
essere imputabili non tanto ad un aumento dei tassi di inquinamento ma ad una
compromissione generale dell’ambiente acquatico spesso correlato ad alterazioni di tipo fisico
ed idromorfologico
LE ACQUE SUPERFICIALI – I LAGHI
Lo Stato Ambientale dei laghi del territorio provinciale (Indice SAL) evidenzia una generale
tendenza al miglioramento qualitativo negli ultimi 5 anni (Candia, Avigliana Grande e Piccolo,
Sirio), ad eccezione di quello di Viverone che presenta - al contrario - un peggioramento.
Nonostante la generale situazione in miglioramento, il SAL risulta ad oggi ancora Scadente per
tutti i laghi considerati, tranne per il Piccolo di Avigliana (classe 3 raggiunta solo nel 2005).
RISORSE IDRICHE SOTTERRANEE (POZZI)
Nel 2005 l’inventario delle autodenunce dei pozzi segnalava
l’esistenza in provincia di 59 mila pozzi di cui
56% ad uso domestico
28% ad uso irriguo
5% ad uso potabile
4% ad uso produttivo industriale
7% destinato ad altri usi
Indice di qualità delle acque
sotterranee - Falde profonde 2003
Classe 4
7%
Classe 40
2%
Classe 3
11%
Classe 0
13%
Classe 1
11%
con un prelievo totale di 480 Mm3 all’anno.
La rete di monitoraggio delle acque sotterranee è composta
da 135 pozzi di rilevamento, di cui 56 relativi alla falda
profonda.
I dati raccolti dalla rete integrati con quelli derivanti dall’attività
Classe 2
tecnico-amministrativa di esame delle istanze e delle
56%
denunce, permettono di evidenziare una situazione di criticità
della falda superficiale nell’area idrogeologica che comprende l’altopiano di Poirino (scarsa
quantità di acqua).
La qualità delle acque sotterranee viene valutata attraverso l’Indice di qualità delle acque
sotterranee, che può assumere valori compresi tra 1 e 4 (dove 1 è il valore che indica la
situazione di eccellenza).
La rappresentazione dello stato delle acque sotterranee che emerge dalle rilevazioni effettuate
dall’ARPA nel 2003 evidenzia una prevalenza di situazioni in classe 4 nell’area metropolitana
torinese. Nello specifico, la situazione dei punti di monitoraggio è la seguente:
31% in classe 4 (che arrivano al 17% per la falda profonda)
34% in classe 2 (che diventano 46% nella falda profonda)
le situazioni di eccellenza (classe 1) sono presenti solo nella zona sud e Sud-Ovest di Torino.
SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
Il Piano d’Ambito dell’ATO3 torinese ha stimato che nel territorio della Provincia di Torino nel
2002
350 sono i Mm3 annui di acqua prelevati
250 sono i Mm3 distribuiti
300 sono i litri di acqua che ogni abitante della provincia consuma ogni giorno
LA RETE FOGNARIA
In provincia di Torino…
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 194
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
92% è la percentuale della popolazione della provincia di
Torino allacciata alla rete fognaria
6.600 sono i km per i quali si estende la rete fognaria
451 è il numero di impianti di depurazione presenti sul
territorio
2.972.000 A.E. (abitanti equivalenti) è la capacità del
sistema di depurazione provinciale
Grafico 7. Prelievi dai corpi idrici
superficiali. Distribuzione per tipologia
di uso
Beni e
servizio
0,1%
Altro
0,1%
Idropota
bile
0,4%
Irrigua
14,5%
Idroelettr
ica
84,9%
LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE: LE AZIONI
Nel corso del biennio 2004-2005 la Provincia di Torino – nell’ambito della gestione del sistema
delle acque - si è occupata di molteplici attività:
Rilascio autorizzazioni e concessioni. Negli anni considerati la Provincia ha gestito in tutto
672 atti relativi alle autorizzazioni per lo scarico (245 nel 2004 e 427 nel 2005) e 1561
autorizzazioni relative ai prelievi (682 nel 2004 e 879 nel 2005).
Nitrati. Nell’ambito della tutela della risorsa idrica, occupa una notevole importanza l’attività
nelle zone vulnerabili da nitrati (attuazione del Regolamento n. 9/R) in cui si è contribuito alla
sensibilizzazione del territorio sulla problematica anche tramite il coinvolgimento delle
Associazioni di Categoria. Sono stati valutati circa 255 Piani di Utilizzazione Agronomica inviati
dalle Aziende zootecniche ricadenti in zone vulnerabili da nitrati approvando 113 Piani di
Adeguamento alle nuove prescrizioni tecniche normative fissando specifiche tempistiche di
attuazione. Tali attività sono state svolte in collaborazione con il Servizio Agricoltura della
Provincia di Torino e con gli Uffici Regionali competenti.
Rete di monitoraggio delle acque superficiali di interesse provinciale. Durante il 2005 è
stato avviato il progetto di definizione della rete sia per le sezioni di monitoraggio quantitativo
(centraline fisse) che qualitativo. Nello stesso anno è anche stato implementato un secondo
stralcio di detta rete (il primo stralcio è stato realizzato nel comprensorio montano delle aree
olimpiche). In tale lotto sono state posizionate strumentazioni (centraline, aste idrometriche) in
campo per soddisfare le esigenze di conoscenza al fina di giungere ad una gestione integrata e
sostenibile della risorsa del proprio territorio.
Campagna di sensibilizzazione. È stata realizzata una campagna per il risparmio idrico; in
particolare, la Provincia ha aderito alla giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo durante la
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 195
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
quale ha dato avvio al progetto del Parlamento italiano dei giovani per l’acqua e ad una
campagna di comunicazione e sensibilizzazione.
Gestione catasto. È stato implementato il catasto degli scarichi e il catasto dei prelievi.
Approvvigionamento idrico periodo olimpico. Grazie all’attività del progetto “Piano delle
Acque – Torino 2006”, la Provincia ha seguito l’organizzazione e la realizzazione dell’evento
olimpico in funzione della tutela delle risorse idriche del comprensorio olimpico montano. In
collaborazione con il Toroc sono state pianificate le azioni di prelievo e scarico in relazione alle
condizioni dell’area costantemente monitorata per verificarne la qualità ed evidenziare
rapidamente eventuali situazioni di sofferenza.
Protocollo d’intesa. Infine, nel corso del 2004 è stato definito un protocollo di intesa tra la
Provincia, l’ARPA e la Regione Piemonte per la condivisione dei dati e per organizzare il centro
di raccolta e di elaborazione dei dati relativi alle risorse idriche.
PROGETTI DI RECUPERO DELLA QUALITA’ AMBIENTALE E DEI CORPI IDRICI
Nel 2004 e nel 2005 la Provincia ha incrementato l’attività di controllo sul territorio e proseguito
progetti per il recupero ambientale dei corpi idrici del proprio territorio (fiumi e laghi). In
particolare ha realizzato:
- Progetto Sangone: nel corso dell’anno si è concluso il progetto sul Torrente Sangone avviato
nel corso del 2001. L’esperienza ha rappresentato un esempio di gestione e sviluppo del
territorio attraverso l’elemento acqua, sperimentato, per la prima volta nell’ambito del territorio
provinciale. La raccolta e la condivisione delle informazioni, il confronto in tavoli di lavoro e il
perseguimento di obiettivi comuni sul territorio hanno rappresentato aspetti importanti del
processo. Il risultato di tale iniziativa è stata la redazione di un primo Piano di Azione per il
recupero ambientale del bacino condiviso, che costituirà la base di conoscenze e lavoro su cui
la Provincia svilupperà, presumibilmente nel corso dell’anno 2006, il primo Contratto di Fiume
provinciale in accordo con quanto previsto in tale materia dallo strumento di programmazione
regionale - Piano di Tutela delle Acque della Regione Piemonte.
- Progetto Stura di Lanzo:è stato dato avvio ad un’analoga esperienza sul bacino del torrente
Stura con l’obiettivo di pervenire ad un miglioramento della qualità ambientale dell’intero bacino
idrografico integrando gli obiettivi di tutela e recupero degli ambienti idrici con quelli di sicurezza
del territorio.
- Progetto di risparmio idrico: Torino è tra le città con un più alto consumo di acqua in
Europa, circa 300 litri al giorno per abitante. Questa situazione, unita alla consapevolezza
che anche un territorio ricco d'acqua come quello della provincia di Torino può evidenziare
problemi di approvvigionamento, ha spinto l'Amministrazione Provinciale ad attivare un progetto
dedicato al Risparmio Idrico. Questa iniziativa rispondeva a un duplice obiettivo: pervenire a
un uso sostenibile della risorsa idrica e promuovere un maggiore senso di responsabilità
ambientale e di salvaguardia dell'acqua pregiata, quella potabile. Gocciolino ne era il
protagonista e - attraverso i suoi semplici consigli di quotidiano risparmio - ha accompagnato
tutte le fasi del progetto. Grazie a questa iniziativa si intendeva sensibilizzare l'opinione
pubblica, in particolare le giovani generazioni, promuovendo il valore del gesto quotidiano di
risparmio idrico, un'azione con una ricaduta economica a breve termine (attraverso il risparmio
sulla bolletta), ma che indica anche un mutamento culturale verso una maggiore responsabilità
ambientale individuale, a tutto beneficio di un futuro sostenibile per le nuove generazioni.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 196
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
- Biomonitoraggio nelle zone alpine. La parte iniziale dei corsi d'acqua alpini è spesso
esclusa dai piani di monitoraggio ambientale; infatti, in assenza di fonti inquinanti di origine
industriale o di insediamenti urbani di grandi dimensioni, si presuppone che sia assente
qualsiasi tipo di alterazione ambientale. In realtà, alle quote più elevate, i fiumi sono
caratterizzati da una notevole fragilità, pertanto la Provincia ha promosso un progetto di ricerca
che prevedeva l’applicazione di metodologie di biomonitoraggio per salvaguardare tale
ambiente. Le rilevazioni hanno interessato i tratti montani dei torrenti Dora Riparia e Chisone.
- Protocollo di intesa siglato tra Autorità di Bacino del Fiume Po e le 13 Province
rivierasche: nel maggio del 2005 è stato siglato il “Protocollo d’Intesa per la tutela e la
valorizzazione del territorio e la promozione di un governo integrato ed unitario del fiume Po”
attraverso cui le Amministrazioni condividono gli obiettivi di recupero, tutela, valorizzazione e
sviluppo dell’intero bacino del fiume Po. Gli obiettivi potranno essere raggiunti attraverso
un’azione condivisa e comune sul territorio che si realizzi attraverso le seguenti linee
strategiche:
costruire il governo di bacino
mitigare il rischio di dissesto
valorizzare il territorio e le fasce fluviali
proteggere le acque
sostenere lo sviluppo locale contribuendo al miglioramento della qualità della vita.
LE RISORSE ATMOSFERICHE
Nell’ambito della gestione delle risorse
atmosferiche, le criticità maggiori derivano
dai fenomeni di inquinamento provocati
dalle attività umane; la situazione è resa
complessa
dell’aria
dal
può
fatto
essere
che
l’alterazione
generata
da
tre
elementi: le sostanze chimiche, le onde
sonore e quelle elettromagnetiche.
In questo campo, la Provincia di Torino ha il
compito di occuparsi principalmente del
controllo
e
del
miglioramento
delle
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti” – Autore: Tullio Beiletti
condizioni dell’aria; più precisamente il suo ruolo è quello di
tutelare le risorse atmosferiche per preservarle il più possibile da fenomeni di
inquinamento e sviluppare azioni finalizzate al miglioramento della qualità complessiva
dell’aria;
monitorare l’inquinamento grazie ad una nuova rete di raccolta e analisi della qualità
dell’aria che opera con postazioni fisse e mobili sul territorio;
rilasciare autorizzazioni per le emissioni in atmosfera provenienti da attività produttive o
artigiane;
redigere ed applicare il piano d’azione per la riduzione del rischio di superamento dei
valori limite e delle soglie di allarme stabilite per gli inquinanti in atmosfera. Il piano
rappresenta un documento programmatico contenente le azioni da predisporre,
comprese quelle per la gestione delle emergenze che devono essere adottate per il
miglioramento della qualità dell’aria. L’ultima revisione del piano è stata adottata dalla
giunta provinciale l’11 ottobre 2005.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 197
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
E’ opportuno sottolineare che l’intera attività amministrativa della Provincia di Torino in materia
di gestione delle risorse atmosferiche è supportata sia da ricerche di letteratura circa le migliori
tecniche disponibili per la prevenzione/riduzione dell’inquinamento atmosferico, sia da studi
sulla dispersione degli inquinanti nell’atmosfera attraverso modelli matematici di calcolo che
consentono di stimare l’impatto emissivo degli insediamenti industriali, delle infrastrutture
stradali e degli insediamenti abitativi.
Infine, è necessario evidenziare che – in questo ambito - il recupero di condizioni di sicurezza
per la qualità dell’aria richiede uno sforzo da parte di tutti/e i/le cittadini/e, che hanno pertanto il
compito di adottare nuovi comportamenti sia sul fronte della mobilità che per quanto riguarda gli
usi domestici e produttivi delle sostanze che provocano inquinamento. Solo in questo modo lo
sforzo dell’Ente potrà essere efficace.
PER APPROFONDIRE…
L’inquinamento atmosferico rappresenta uno dei principali fattori di rischio per il territorio
provinciale e per l’area urbana in particolare. La situazione è preoccupante, soprattutto nell’area
metropolitana, nella quale spesso vengono superate le soglie massime di concentrazione di
inquinanti fissate dalla normativa e dove le condizioni sono peggiori rispetto ad altre aree
urbane. Ciò avviene anche se, complessivamente, il sistema territoriale sta riducendo le proprie
emissioni.
La presenza di inquinanti atmosferici tradizionali – biossido di zolfo (SO2) e monossido di
carbonio (CO) - è diminuita nel corso degli ultimi decenni: la sostituzione del gas all’olio
combustibile ha determinato, già nel corso degli anni ’80, una drastica diminuzione del biossido
di zolfo fino a livelli attualmente marginali. La riduzione delle concentrazioni di monossido di
carbonio è dovuta al rinnovo del parco auto, che ha comportato l’introduzione di vetture
catalizzate e diesel ecologici a partire dal 1993. Anche le concentrazioni di benzene sono
diminuite in misura sostanziale (e attualmente rispettano i limiti previsti dalle normative), sia
grazie alla riduzione del parco auto che alla sua diminuzione all’interno dei carburanti.
Meno significativa appare la riduzione del biossido di azoto (NO2): le concentrazioni in area
urbana si sono ridotte in modo marginale nel corso degli ultimi 15 anni e permangono superiori
ai limiti di qualità; la criticità è prevalentemente localizzata in corrispondenza dell’area urbana
torinese (Torino e prima cintura). Rimangono preoccupanti i livelli di particolato fine (PM10) e di
ozono (O3) che si mantengono molto elevati e superiori agli obiettivi di qualità nella quasi
totalità del territorio della provincia di Torino.
Nel periodo tra il 1990 e il 2000 le emissioni dei gas serra derivanti dai consumi energetici sono
cresciute di quasi l’11%, un tasso pressoché doppio rispetto alla media nazionale.
Successivamente, nel 2003, sono diminuite rispetto all’anno precedente, eguagliando i livelli del
1990 e dopo una fase di crescita costante. Nel 2003 la distanza dagli obiettivi di Kyoto è
stata pari a 6,8 punti - pari a quasi 1 milione di tonnellate di anidride carbonica (CO2)90.
Si ricorda che i Paesi firmatari del Protocollo di Kyoto si sono impegnati a diminuire la
concentrazione di anidride carbonica nell’aria (e quindi le emissioni) di una percentuale variabile
a seconda della Nazione: per l’Italia il valore da rispettare è di 6,5% rispetto ai livelli del 1990.
Gli inquinanti atmosferici derivano essenzialmente dalla mobilità: in assenza di una
conversione delle fonti energetiche essa comporta una crescita delle emissioni di CO2. Questo
tipo di emissione rappresenta anche il fattore più critico sotto il profilo dell’esposizione umana:
la situazione più problematica riguarda l’area metropolitana, nella quale sono concentrati 1
milione e mezzo di abitanti.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 198
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
IL RUMORE
Il rumore è tra le principali cause del peggioramento della qualità della vita sia all’interno delle
aree urbane che – al di fuori – in zone interessate da importanti strutture di trasporto (in
particolare la A5 TO-Aosta e le tangenziali). Gli studi effettuati nel territorio provinciale negli
ultimi anni mettono in evidenza la rilevanza del problema.
Per valutare il livello di inquinamento causato dalle
onde sonore, gli indicatori utilizzati fanno parte del
Popolazione esposta a livelli di
set di Indicatori Comuni Europei e sono stati
rumore potenzialmente dannosi (%)
sviluppati metodologicamente dall’ARPA Piemonte.
Le politiche di risanamento acustico devono essere
Quincinetto
finalizzate alla riduzione della quantità di popolazione
esposta alle fonti di inquinamento acustico.
Ciriè
In provincia di Torino la situazione relativa
all’esposizione della popolazione all’inquinamento
sonoro è la seguente:
•
•
•
tra il 20 e il 2 % (a seconda del Comune) è la
quota di popolazione esposta a livelli di
Lnight maggiori di 60 dB(A)91
0,4% è quella esposta a livelli di Lnight
maggiori di 70 dB(A)
non si rilevano situazioni di esposizione a
valori di Lnight superiori a 75 dB(A)
tenendo presente che 70 dB(A) corrispondono allo
stazionare sul ciglio di una strada urbana molto
trafficata e 100 dB(A) alla prossimità rispetto al
passaggio di un treno veloce.
Rivoli
Torino
S.P. Torino
(U.O.3)
Tangenziale
di Torino
Autostrada
A5 TorinoAosta
0%
20% 40% 60% 80% 100
Pop. con Laeq notturno >55 dBA (%) %
Pop. con Laeq diurno >65 dBA (%)
LE RISORSE ATMOSFERICHE: LE AZIONI
Nel corso del biennio 2004-2005, per raggiungere gli obiettivi che le sono assegnati in questo
ambito, la Provincia si è impegnata su più fronti al fine di migliorare la qualità dell’aria sul
territorio di sua competenza.
Inquinamento da Sostanze Chimiche
La Provincia ha compiuto un notevole sforzo in questo ambito, in particolare attivando una
collaborazione con i Comuni dell’area metropolitana per individuare azioni condivise che
possano contribuire a migliorare la situazione attuale:
MOBILITA’
E’ stato approvato il nuovo Piano d’azione per la riduzione del rischio di superamento dei valori
limite e delle soglie di allarme stabilite per gli inquinanti in atmosfera.
E’ stato approvato il Programma di rinnovo e potenziamento delle flotte pubbliche di servizio
con mezzi a basso impatto ambientale (sono stati acquistati 150 automezzi e sono stati collocati
sul territorio distributori di metano). Inoltre, è stata realizzata una Sezione Metano presso lo
Sportello Ambiente per fornire indicazioni sui contribuiti erogati per l’acquisto di mezzi a metano
e sui modelli esistenti, sull’apertura di nuovi distributori, sulle officine abilitate alla conversione
dei mezzi. Contemporaneamente, sono stati realizzati una sezione sul portale Internet della
Provincia e del materiale informativo (locandine,…) relativi a queste iniziative. Il risultato
conseguito è stato – da un lato – un miglioramento della qualità dell’aria e – dall’altro - un
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 199
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
potenziamento dell’immagine della Provincia come Ente sensibile alle tematiche ecologiche.
Nel 2005 è stato finanziato il Programma di rinnovo e potenziamento delle flotte di servizio con
mezzi a minor impatto ambientale che ha previsto lo stanziamento di contributi in conto capitale
per le amministrazioni comunali e per la Provincia di Torino pari a Euro 600.000. Inoltre è in
corso di conclusione l’assegnazione della flotta a metano ex TOROC alle amministrazioni
comunali. Sono state intraprese azioni di limitazione del traffico per la riduzione del rischio di
superamento dei valori-obiettivo di qualità dell’aria (circolazione a targhe alterne il mercoledì e il
giovedì per tutto il periodo invernale).
Infine, si è mantenuto attivo il Protocollo d’intesa per la progressiva sostituzione dei veicoli
commerciali adibiti al trasporto delle merci con veicoli ecologici alimentati a metano.
ARIA
È proseguito il consolidamento della rete di monitoraggio della qualità dell’aria in tutto il territorio
provinciale; i dati rilevati vengono sintetizzati in un unico indice sintetico e di semplice
interpretazione (IQA – Indice di qualità dell’aria) pubblicato quotidianamente sul sito della
Provincia. Tutti i dati raccolti vengono riassunti annualmente nella relazione Uno sguardo
all’aria.
E’ stato realizzato un progetto di modellistica ambientale finalizzato allo studio della qualità
dell’aria nel comune di Carmagnola che consente di valutare l’impatto sulla qualità dell’aria delle
diverse fonti emissive e delle nuove infrastrutture viarie previste.
Alcune cifre sull’IQA nel biennio 2004-2005…
L’IQA, calcolato giornalmente per l’area metropolitana torinese, nel periodo tra l’1 gennaio 2004
e il 31 dicembre 2005, ha fatto registrare valori negativi (da mediocre a molto insalubre) per 172
giorni su 365 (pari al 47% del periodo di osservazione) nel 2004, e per 166 giorni su 365 (pari al
45% del periodo di osservazione) nel 2005.
IMPIANTI INDUSTRIALI
Nell’ambito del controllo delle emissioni in atmosfera che provengono dagli impianti industriali, è
proseguita l’attività per il rilascio delle autorizzazioni alle emissioni e l’elaborazione dei
provvedimenti di diffida, sospensione o revoca delle stesse.
Nel 2004…
su 480 richieste di autorizzazione presentate alla Provincia
467 hanno avuto esito positivo
131 sono stati i giorni medi necessari al rilascio di ciascuna autorizzazione
Nel 2005…
su 1027 richieste di autorizzazione presentate alla Provincia
633 hanno avuto esito positivo
185 sono stati i giorni medi necessari al rilascio di ciascuna autorizzazione
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 200
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Inquinamento Acustico
Alla luce delle competenze attribuite alla Provincia dalla normativa vigente, le azioni svolte
dall’Ente comprendono da una parte una serie di attività di carattere istituzionale legate alle
competenze di controllo e vigilanza, e dall’altra una serie di azioni dal carattere progettuale, che
comprendono argomenti quali i piani di risanamento acustico delle grandi infrastrutture di
trasporto, i piani di classificazione acustica comunale e i successivi Piani di Risanamento
Acustico Comunali e - in generale - tutto quanto può essere considerato pianificazione
ambientale.
Nell’implementazione e nella realizzazione delle varie attività progettuali, si è sempre cercato di
coinvolgere i principali attori presenti sul territorio quali ATIVA (per il monitoraggio e il
risanamento del Sistema Autostradale Tangenziale di Torino e del tratto autostradale Torino –
Quincinetto), le Amministrazioni Comunali (per il progetto DISIA 2, tramite i bandi di
finanziamento dei Piani di Classificazione Acustica e la realizzazione di attività di studio e
ricerca legate ai Piani di Risanamento di competenza comunale), l’ARPA Piemonte; a questo
proposito,
oltre al coinvolgimento nella maggior parte dei progetti intrapresi, si segnala la
partecipazione congiunta di Provincia e ARPA Piemonte allo studio a livello europeo circa un
indicatore di inquinamento acustico sulla percentuale di popolazione esposta a livelli di rumore
ambientale, attraverso il progetto “Elaborazione di una metodologia di definizione ed
applicazione dell’indicatore di inquinamento acustico”.
Da sottolineare anche che l’Ente è direttamente responsabile dell’elaborazione di un piano di
risanamento delle strade provinciali e della successiva realizzazione delle opere.
Emissioni Elettromagnetiche
Negli anni passati le azioni legate alle emissioni elettromagnetiche sono state sviluppate
soprattutto negli ambiti conoscitivi ed informativi; in particolare, si possono segnalare le
seguenti attività:
-
studio dei livelli di campo elettromagnetico presenti sul territorio della Provincia;
-
elaborazione di un percorso formativo rivolto agli studenti delle scuole;
-
sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra la Provincia di Torino, alcuni Comuni
dell’area metropolitana e tutti i gestori di telefonia cellulare presenti sul territorio con lo
scopo di garantire la razionalizzazione, l’adeguata localizzazione e gli interventi di
riqualificazione ambientale degli impianti adibiti alla diffusione del segnale radio per la
telefonia cellulare per rendere ambientalmente sostenibile il servizio che essi offrono;
-
realizzazione di un progetto per valutare i livelli di esposizione della popolazione alle
stazioni radio base per la telefonia mobile e per gli impianti per la trasmissione radiotelevisiva e quindi l’impatto ambientale di questi impianti;
-
predisposizione di un archivio degli impianti per la telefonia mobile e le emittenti
radiotelevisive per realizzare un elenco aggiornato e finalizzato a gestire tutte le
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 201
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
informazioni tecniche necessarie a effettuare analisi preventive delle emissioni generate
da questo tipo di impianti.
Attualmente le attività dell’Ente riguardano in modo particolare l’adozione dei piani di
risanamento: in primo piano il sito del “Colle della Maddalena” sulla collina torinese e la
collaborazione con le Amministrazioni Comunali per la realizzazione dei regolamenti comunali
per la localizzazione delle antenne per la telefonia mobile.
I CANALI DI DIALOGO
La Provincia ha attivato una serie di iniziative finalizzate all’informazione e al confronto con i
cittadini, in particolare in merito alla questione della diffusione del metano come combustibile
per il parco automezzi pubblici:
acquisto di spazi su quotidiani (La Stampa, La Repubblica) per diffondere l’informazione
circa gli incentivi e i benefici dell’utilizzo del metano come alternativa alla benzina;
organizzazione di convegni in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino e
con la Città di Torino;
realizzazione di etichette adesive contenenti lo slogan Muoviti a metano per
contraddistinguere i veicoli alimentati a metano acquistati con i contributi provinciali.
LA TUTELA DI FLORA E FAUNA
La Provincia ha il compito di garantire la tutela della flora e della fauna presenti sul suo territorio
e in particolare deve
occuparsi della rilevazione sistematica della situazione faunistico-ambientale sul
territorio provinciale anche attraverso la condivisione dei dati con altri soggetti
istituzionali che operano nel settore; pianificare e gestire gli interventi per la
salvaguardia e il potenziamento della fauna ittica e per il controllo dei loro popolamenti;
curare la pianificazione del territorio e degli ambienti acquatici per la caccia e la pesca;
verificare che le attività correlate alla fauna selvatica vengano svolte rispettando le leggi
vigenti; svolgere funzioni ispettive, provvedere al coordinamento della vigilanza
venatoria volontaria, curare i procedimenti sanzionatori; svolgere i compiti di polizia
amministrativa (nello specifico: riconoscimento della nomina a guardia giurata e
commercializzazione e detenzione di animali selvatici);
gestire le attività di ricerca, promozione e tutela in materia faunistico-ambientale;
provvedere all'accertamento e al rimborso dei danni prodotti dalla fauna selvatica alle
colture agricole;
occuparsi della valorizzazione e della tutela delle specie vegetali protette.
PER APPROFONDIRE…
TUTELA DELLA FAUNA
La situazione faunistica in Provincia di Torino è fortemente influenzata dalle mutazioni
ambientali in atto, riscontrabili sull’intero territorio nazionale. L’abbandono delle attività
antropiche nelle zone alpine e collinari ha portato ad una riduzione delle aree aperte a
vantaggio di quelle boscate, con conseguenti ripercussioni sulla fauna. Le specie legate agli
habitat forestali hanno trovato giovamento dall’aumento degli ambienti idonei, a differenza di
quelle legate a contesti agricoli. Nelle zone di pianura, in cui le modificazioni causate dalle
attività umane sono conseguenti alla forte pressione antropica, la banalizzazione ambientale
associata alle attività agricole condotte in modo estensivo e intensivo ha portato ad un aumento
della diffusione di specie opportuniste (quelle cioè in grado di adattarsi a più tipi di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 202
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
alimentazione e di ambienti a discapito di quelle più specializzate).
Un po’ di cifre
Sul territorio provinciale nel biennio 2004-2005 si riscontra la presenza di:
322 specie di uccelli, di cui una certa percentuale in diminuzione a causa delle mutate
condizioni ambientali che hanno messo in difficoltà quelle più specializzate, come i rapaci
notturni e alcune appartenenti all’avifauna minore, fortemente penalizzate dall’uso di pesticidi e
dall’azione predatoria sui nidi e nidiacei operata da specie opportuniste in espansione come le
cornacchie e le gazze, soprattutto nelle zone di pianura.
71 specie di mammiferi, pari a circa il 60% di quelle italiane. Anche in ambito mammolofauna si
rilevano specie in diminuzione, quali quelle appartenenti all’ordine dei Chirotteri (pipistrelli), e
specie in espansione, variazioni correlabili ai mutamenti ambientali intervenuti negli ultimi anni.
ITTIOFAUNA. I popolamenti ittici in Provincia di Torino risentono sensibilmente delle alterazioni
a cui sono sottoposti i corsi d’acqua, soprattutto per ciò che concerne gli attingimenti ad uso
idroelettrico e irriguo e le alterazioni degli alvei in seguito agli interventi di regimazione delle
acque. A questi fattori di criticità si deve aggiungere la presenza e la diffusione di numerose
specie alloctone ormai acclimatate, tra le quali la più impattante è sicuramente il siluro.
Per quanto concerne la pratica della pesca sportiva, nel 2004 sono state rilasciate 6.295 licenze
di pesca di tipo B e nel 2005 ne sono state rilasciate 6.674.
Un ambito fortemente legato alla tutela della fauna è rappresentato dalla pressione venatoria,
calcolata sulla base del numero delle licenze di caccia. Nel 2000 le licenze sono state quasi
10.260, per poi diminuire fino alle 8714 del 2004, suddivise in 3.113 per la zona Alpi e 5.601 per
quella di pianura. Le politiche della Provincia in questo campo sono definite all’interno del Piano
faunistico venatorio provinciale; quello relativo al quinquennio 2003-2007 ha istituito due tipi di
aree precluse alla caccia, che vanno a sommarsi alle zone protette di istituzione regionale.
AREE VINCOLATE (parchi, Oasi, Zone di Ripopolamento e Cattura)
Zona di pianura: 534,8 Kmq
Zona Alpi: 651,9 Kmq
TUTELA DELLA FLORA
Il territorio della provincia di Torino è formato per il 32% da boschi, per un’estensione di circa
220mila ettari di suolo - un dato in aumento rispetto agli anni precedenti. La superficie boscata
contiene una prevalenza di conifere (circa 54 mila ettari) rispetto a latifoglie, castagneti, faggeti.
Per valutare la pressione esercitata sul patrimonio boschivo è necessario fare riferimento al
fenomeno degli incendi boschivi: i dati forniti dal Corpo Forestale dello Stato ne mostrano una
sostanziale diminuzione negli ultimi anni sia per quanto riguarda il loro numero che per la
superficie boscata interessata.
Un po’ di cifre
185 incendi all’anno in media fino al 1997
116 incendi all’anno in media tra il 2000 e il 2004 (su una superficie compresa tra 53 e 680
ettari)
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 203
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
TUTELA DELLA FLORA E DELLA FAUNA: LE AZIONI
Nell’ambito della tutela della flora e della fauna, la Provincia di Torino ha realizzato le seguenti
attività:
Tutela della biodiversità. Ha proseguito le
iniziative per la salvaguardia della biodiversità e
per
la
tutela
e
faunistico/ambientali.
promozione
La
dei
biodiversità
beni
è
la
varietà delle forme di vita vegetali e animali
presenti negli ecosistemi del pianeta. Si è
dotata di uno strumento informatico per la
valutazione
della
naturalità
del
territorio
provinciale sulla base di diversi parametri di
qualità, ecologica, faunistica e botanica.
Fauna selvatica. Ha attivato forme di controllo
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti” – Autrice: Rossana Capra
della fauna selvatica, in particolare delle specie sovra numerarie. Ha programmato e condotto
direttamente o indirettamente la gestione delle Zone di Protezione (Oasi e Z.R.C.), con
particolare riferimento alle operazioni di censimento, alle immissioni, alla cattura e al
potenziamento degli habitat.
Rimborso per danni. Ha fornito compensazioni per i danni provocati dalla fauna selvatica
(risarcimento per danni all’agricoltura, indennizzi per gli incidenti stradali), ha attivato campagne
di informazione e ha monitorato le aree ad alto rischio.
Gestione del territorio. Ha partecipato alle procedure di valutazione di impatto ambientale
inerenti la realizzazione di opere che insistono sul territorio provinciale.
Pianificazione ittica. Ha predisposto il piano ittico provinciale e ha potenziato le popolazioni
ittiche autoctone anche tramite la costruzione e l’attivazione di due nuovi impianti ittiogenici
(incubatoi di valle), oltre alle procedure per il conseguimento dell’indennità sanitaria per due
impianti.
Animali selvatici. Ha rinnovato le convenzioni per il progetto Salviamoli insieme che si occupa
dell’accoglienza e della cura degli animali selvatici in difficoltà. Inoltre, ha continuato l’attività –
ormai consolidata - di studio e divulgazione sulla presenza delle specie selvatiche sul territorio.
Vigilanza faunistico ambientale. Ha svolto attività di controllo sul rispetto delle norme relative
alla protezione della fauna selvatica omeoterma e acquatica, al prelievo venatorio, all’esercizio
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 204
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
della pesca e alla conservazione del patrimonio naturale e dell’assetto ambientale. Prosegue
l’attività di coordinamento delle guardie venatorie volontarie e ittiche.
Promozione e informazione. Ha realizzato, in collaborazione di Associazioni di protezione
ambientale, strumenti espositivi sulla biodiversità e sul ritorno del lupo sul territorio della
provincia mettendoli a disposizione di Enti, Associazioni e Scuole. Il sito web, contenente la
modulistica per le autorizzazioni e le abilitazioni attinenti la gestione faunistica e le informazioni
relative alle attività svolte dalla Provincia di Torino in questo ambito, costituisce un valido
strumento di informazione presso un vasto pubblico.
I CANALI DI DIALOGO
Per informare i soggetti esterni che collaborano con il Servizio sull’osservanza delle norme in
materia di caccia, pesca e ambiente, viene distribuito l’opuscolo “Infoservizio”.
Ai pescatori che provvedono al rinnovo della licenza di pesca viene distribuito il libretto
informativo “Vademecum per il pescatore” aggiornato annualmente anche su suggerimenti
pervenuti dai pescatori.
LA VIGILANZA AMBIENTALE
Le protagoniste della vigilanza ambientale sono le Guardie Ecologiche Volontarie (GEV, e il
compito che spetta all’Ente è quello di formare i/le volontari/e, aggiornare la loro preparazione
e gestirne e coordinarne l’attività. Le
GEV sono cittadini/e italiani/e, di
maggiore età e di entrambi i sessi,
che
prestano
volontario
servizio
secondo
a
titolo
programmi,
modalità ed orari predisposti dalla
Provincia.
Le
GEV
svolgono
principalmente attività di controllo e
vigilanza
ambientale,
collaborano
con la protezione civile, e sono
impegnate
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea
Vettoretti” – Autore: Gianni Mortara
nell’educazione
e
sensibilizzazione dei/delle ragazzi/e
sui temi ambientali.
Il percorso per diventare GEV prevede il superamento di un corso di formazione (che ha una
durata di 140 ore, è organizzato dalla Provincia e prevede un esame finale) e lo svolgimento di
un tirocinio di 6 mesi. Se idonee, ricevono il decreto di Guardia Particolare Giurata da parte del
Prefetto e la nomina a GEV dal Presidente della Provincia.
Nello specifico e secondo le leggi regionali vigenti, la Provincia, tramite i/le volontari/e e le
strutture di supporto, si occupa anche:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 205
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
della vigilanza sulla corretta applicazione delle Leggi (nazionali e regionali) sulla tutela
del patrimonio naturale e ambientale;
della repressione di reati o illeciti in materia ambientale e di sostegno alle attività di
applicazione delle sanzioni amministrative;
del supporto alle Associazioni protezionistiche e ambientaliste;
della partecipazione ai Piani provinciali in caso di emergenze ambientali o calamità
naturali.
Un po’ di cifre…:
Sul territorio della Provincia di Torino nel 2005 sono presenti 295 GEV così suddivise:
CIRCONDARIO
(Gruppo)
IVREA
C.M. ALTO CANAVESE
IVREA
MAZZE'
LANZO
C.M. VAL CERONDA E CASTERNONE
C.M. VALLI DI LANZO
CIRIE'
PINEROLO
C.M. VAL CHISONE GERMANASCA
C.M. VAL PELLICE
C.M.PINEROLESE PEDEMONTANO
SUSA
C.M. BASSA VAL DI SUSA
TORINO
BEINASCO
CARMAGNOLA
CHIVASSO
MONCALIERI
TORINO
TOTALE PROVINCIA di TORINO
Km2
Popolazion
Km2 x
n. GEV
e
GEV
804
498
304
1.606
24%
57828
82374
44326
184528
9%
18
19
16
53
18%
695
263
1.151
17%
24673
100805
257827
12%
14
57
20%
446
286
356
1.088
16%
132349
16049
85825
120454
6%
1.150
1.150
17%
283
457
366
396
210
1.712
26%
Abitanti x
GEV
44,7
26,2
19
30,3
3.213
4.335
2.770
3.482
33,1
18,8
20,2
1.175
7.200
4.523
5
15
22
42
14%
89,1
19,1
16,2
25,9
3716
1.070
3.901
2.868
69019
69019
3%
31
31
9%
44,2
44,2
2.655
2.655
164284
78076
84154
221780
980629
1528923
71%
18
14
30
16
34
112
39%
15,7
32,6
12,2
24,7
6,2
15,3
9.127
5577
2.805
13.861
28.842
13.651
295
23,1
7.450
6.706 2.160.751
Dal grafico sottostante si può rilevare come la netta maggioranza delle GEV in Provincia di
Torino sia rappresentata da uomini:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 206
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Distribuzione delle GEV per genere
26%
Femmine
Maschi
74%
Qui di seguito – invece – i due grafici evidenziano la suddivisione delle GEV per titolo di studio:
Donne
Uomini
0%
1%
17%
11%
35%
47%
41%
48%
laurea
diploma
scuola media
scuola elementare
laurea
diploma
scuola media
scuola elementare
Tra le donne, la maggior parte delle GEV è in possesso di un diploma, tra gli uomini – invece – i
più hanno il diploma di scuola media.
La tabella seguente, infine, riporta la distribuzione delle GEV per fascia di età:
Età
Maschi
v.a.
5
24
52
73
55
10
219
< 30 anni
30-39 anni
40-49 anni
50-59 anni
60-69 anni
> 70 anni
TOTALI
Femmine
%
2
11
24
33
25
5
100
v.a.
5
21
29
10
10
1
76
Totali
%
2
10
13
5
5
0
100
v.a.
10
45
81
83
65
11
295
%
3
15
27
28
22
4
Tra gli uomini la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 50 e i 59 anni, quella
delle donne 40-49.
Infine, qui di seguito vengono evidenziati i verbali amministrativi elevati dalle GEV nel 2005,
1756, suddivisi per tipologie :
tutela
flora
9
sottobosco
416
rifiut
fuochi
i
207
14
fuori
strada
417
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
caccia
pesca
66
66
regolamenti di polizia
urbana
561
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 207
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
verbali contestati - anno 2005
6%
MONCALIERI
1%
1%
MAZZE'
8%
0%
10%
1%
37%
1%
4%
7%
PINEROLO
VAL PELLICE
3%
2% 8%
VAL CERONDA
2%
9%
IVREA
CM ALTO CANAVESE
COAZZE
LANZO
CARMAGNOLA
BEINASCO
VAL CHISONE
TORINO
CIRIE'
Le segnalazioni inoltrate ai Comuni ed alle Comunità Montane su materie di competenza delle
GEV sono state 219 .
Dall’attività svolta dagli/dalle agenti provinciali a seguito del coordinamento o sviluppo degli
accertamenti fatti dalle GEV sono derivati 206 verbali e 61 notizie di reato.
ALTRE ATTIVITÀ
Nel biennio 2004-2005 è proseguita la pubblicazione dell’editoriale rivolto alle Guardie
Ecologiche Volontarie e a coloro che hanno rapporti con le GEV: Comuni, scuole, comunità
montane, enti parco, associazioni di volontariato ambientalista e protezionista e semplici
cittadini/e. Il giornale ha finalità informative e promozionali.
E’ stata rivista, aggiornata e integrata la sezione del portale della Provincia di Torino riservata
alle attività di gestione e valorizzazione delle aree protette e di vigilanza ambientale. Il sito web,
infatti, rappresenta il principale mezzo per rendere disponibile ad un vasto pubblico
l’informazione rilevante in materia di tutela ambientale e una rassegna delle attività di
educazione ambientale svolte dalle Guardie.
Corsi di formazione e aggiornamento
Sono stati organizzati corsi di formazione e aggiornamento che hanno visto l’idoneità di 57
nuovi soggetti nel 2004 e 33 nel 2005 (questi ultimi tutti nel solo corso di formazione attivato
tenutosi a Chivasso). Inoltre, sono stati organizzati corsi di specializzazione presso il Consorzio
Pracatinat rivolti a coloro che fanno già parte delle GEV e corsi di formazione per le attività di
protezione civile, cui hanno partecipato 115 GEV. Infine, è stato organizzato e gestito un corso
di aggiornamento sulla gestione dei conflitti, sviluppato in collaborazione con la scuola di polizia
municipale del Comune di Torino e svolto considerando che negli ambiti d’intervento delle GEV
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 208
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
rientra l’attività di accertamento delle violazioni relative all’osservanza delle norme contenute
nelle Leggi Regionale e nazionali che prevedono espressamente il loro concorso .
Manifestazioni
Le iniziative a carattere ambientale a cui le GEV partecipano sono molteplici.
A livello internazionale, le GEV hanno contribuito all’organizzazione del 3° Convegno mondiale
di educazione ambientale svoltosi al Lingotto dal 2 al 6 ottobre 2005 durante il quale hanno
collaborato all’attività degli stand della Provincia di Torino e della Regione Piemonte; inoltre,
hanno fornito informazioni nell’ambito di tutta la manifestazione,
gestendo il materiale in
distribuzione e svolgendo servizio d’ordine e controllo.
A livello locale, hanno supportato i progetti educativi sull’ambiente organizzati dai Comuni. Un
esempio significativo è quello che nell’inverno 2005-2006 ha visto le GEV collaborare con la
Polizia municipale del Comune di Torino alle ”Domeniche ecologiche”
Progetti nelle scuole.
Nel 2004-2005 è stato sviluppato un progetto di educazione ambientale dal nome Guardie
Ecologiche Volontarie. L’ambiente va a scuola! rivolto ad alcune scuole elementari e medie
situate sul territorio provinciale. Per tale progetto sono stati effettuati tre incontri annuali gratuiti
di tipo interattivo per coinvolgere il più possibile i/le ragazzi/e in modo diretto nelle attività.
L’obiettivo era quello di proporre forme di educazione e rispetto dell’ambiente e far
comprendere ai/alle ragazzi/e l’importanza della tutela delle risorse del territorio, mostrando
anche stili di vita quotidiana concreti coerenti con questi principi. Inoltre è stato integrato il
materiale gratuito in dotazione alle GEV per le attività di educazione ambientale, realizzando
schede didattiche (aria-terra-fuoco-acqua), un video (Il ritorno di Buck) e un poster
“GIOCOLOGIA” che rappresenta il gioco dell’oca in campo ambientale.
Nel corso del biennio 2004-2005 sono state svolte in media più di 3.500 ore di attività
didattica verso un totale di quasi 6500
alunni/e
delle
classi elementari
e
medie inferiori con un piano d’incontri
concordato con 84 scuole che hanno
aderito al progetto. L’attività delle GEV
17%
Lo sviluppo
sostenibile
39%
risorse idriche
non va a sovrapporsi con quanto viene
il bosco
trattato dagli/dalle insegnanti, a cui anzi
23%
è di supporto, né agli altri percorsi
didattici
seguiti
da
associazioni,
la città e i rifiuti
21%
cooperative o enti di divulgazione
presenti sul territorio.
Iniziative proposte dalle GEV cui hanno aderito le scuole
Al fine di conoscere il gradimento e le osservazioni, agli/alle insegnanti è stato proposto un
questionario nel quale è stato richiesto di indicare il grado di soddisfazione riguardo al materiale
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 209
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
fornito, all’impostazione data dalle
2%
2%
GEV agli incontri nonché alla loro
0%
capacità
Non risposto
Sì molto
44%
52%
di
corrispondere
bisogni formativi e alle aspettative
Sì abbastanza
dei/delle ragazzi/e.
Sì poco
Sensibilizzazione
No per nulla
ai
degli/delle
allievi/e alle tematiche ambientali
secondo gli insegnanti grazie agli
incontri con le GEV.
Attività di supporto. Il Servizio che coordina le GEV ha fornito un aiuto per le attività dei
volontari che operano all’interno delle associazioni di protezione ambientale inserite all’interno
del Comitato provinciale del volontariato ambientale.
Vademecum sui funghi. E’ stata realizzata una guida con l’indicazione delle norme da seguire
per una raccolta dei funghi sicura.
Attività di coordinamento. Il Servizio che si occupa delle GEV ha svolto un’attività di
coordinamento e supporto per le associazioni che – sul territorio provinciale - si occupano di
protezione ambientale e che fanno parte del Comitato provinciale del volontariato ambientale.
Si è inoltre disposta la collaborazione delle GEV con il WWF (sez. pinerolese) per il progetto
“BOSCO UMIDO PLANZIALE – CADUTI Ossezia”.
Parchi Provinciali. Le GEV hanno fornito un valido supporto alla vigilanza delle aree protette
provinciali. Nel 2005 hanno inoltre perimetrato i nuovi parchi provinciali con un lavoro
complessivo di 649 ore in due mesi.
CONVENZIONI
Le convenzioni hanno avuto di recente un grosso sviluppo soprattutto sulla spinta dei Comuni
per attività di contrasto all’abbandono illecito dei rifiuti e alle altre attività disciplinate dai
regolamenti di polizia urbana (imbrattamento o uso illecito delle aree verdi, conduzione dei cani
e raccolta delle loro deiezioni, uso dei mezzi motorizzati nei parchi cittadini, ecc.).
Le convenzioni ora attive sono 14, e di queste ben 10 sono state stipulate con Comuni.
Stura
Le GEV sono state coinvolte nel “ Progetto di validazione in campo dei catasti informatizzati e di
osservazione dello stato ambientale del torrente Stura“. Sono state preparate per le GEV
schede specifiche da utilizzare in campo tramite l'uso di GPS per la rilevazione e
georeferenziazione dell’asta del torrente.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 210
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE ATTIVITÀ ESTRATTIVE
Tra le molteplici competenze che la Provincia ha nell’ambito delle attività estrattive, particolare
attenzione va posta sulla funzione di polizia mineraria, finalizzata al controllo sul corretto
esercizio delle attività di estrazione. In particolare l’Ente
•
pianifica le attività estrattive e gestisce il relativo osservatorio;
•
realizza istruttorie tecnico-amministrative finalizzate al rilascio delle concessioni per
l’uso di esplosivi e le autorizzazioni per gli scavi92 ;
•
effettua sopralluoghi presso le cave per verificare il corretto impiego di esplosivi;
•
effettua interventi diretti di vigilanza - anche in collaborazione con i Servizi dell’Area
interessati, con l’ARPA o con i Comuni - per accertarsi del rispetto delle norme
ambientali e delle prescrizioni autorizzative provinciali;
•
gestisce e aggiorna gli archivi informatici in materia di polizia mineraria;
•
gestisce le Conferenze dei servizi e le istruttorie tecniche in materia di cave e
torbiere.
Al personale del Nucleo Ispettivo è stata altresì attribuita la qualifica di Ufficiale di Polizia
Giudiziaria; pertanto, qualora durante i sopralluoghi si ravvisino delle ipotesi di reato, il Nucleo è
tenuto ad effettuare comunicazione all’Autorità Giudiziaria. È necessario specificare che la
funzione di polizia mineraria si può suddividere in due categorie: le attività di vigilanza dirette e
la funzione di supporto ai Comuni.
Alcune delle attività sopra elencate vengono svolte dalla Provincia in collaborazione con i
Comuni, le Comunità montane, le Asl, i Settori regionali competenti, gli enti di gestione aree
protette, e tutti i soggetti titolari della funzione di rilascio delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei
pareri o di altri atti di analoga natura da acquisire al fine della realizzazione e dell’esercizio
dell’opera.
Inoltre, nell’istruttoria si tiene conto anche delle osservazioni presentate da cittadini/e, o da
associazioni.
PER APPROFONDIRE…
In Provincia di Torino esistono più di 160 cave, di cui (secondo i dati del 2004) solo 85 sono
attive per un totale di 5,5 milioni di tonnellate di materiale estratto (per lo più pietra
ornamentale, argilla e inerte), che corrisponde a circa il 20% della produzione regionale (la
provincia di Cuneo detiene il primato). La maggior parte delle cave (attive e non attive) della
provincia di Torino è localizzata nel Pinerolese e nel Canavese.
Le competenze sulle autorizzazioni relative alle attività estrattive spettano al Comune, la
Provincia ha il compito di effettuare l’istruttoria tecnica e gestire la Conferenza dei Servizi
propedeutica all’approvazione dei progetti.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 211
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Le iniziative che la Provincia ha intrapreso in questo ambito sono state suddivise tra quelle
rivolte alla gestione delle attività estrattive e quelle relative alla polizia mineraria:
GESTIONE E PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ ESTRATTIVE
Pianificazione. La pianificazione delle attività estrattive è stata avviata dalla Provincia di Torino
nel 2002 e nel marzo del 2004 è stato approvato uno schema preliminare al Piano Provinciale
Attività Estrattive. Nel 2005 è stato implementato e aggiornato il Piano cave ed è proseguito
l’iter di approvazione e di presentazione ai Comuni e alla Giunta provinciale.
Progetti di V.I.A. E’ proseguita l’istruttoria sui progetti sottoposti a V.I.A. che rientrano nel
Programma e che riguardano proprio le attività estrattive. Nel corso del biennio 2004-2005:
•
2 sono i progetti in fase di specificazione nel 2004
•
9 i progetti in fase di verifica nel 2004, 6 nel 2005
•
5 in fase di valutazione nel 2004, 9 nel 2005
Per i progetti di cava non rientranti nell’ambito di applicazione della V.I.A. sono state espletate
circa 50 istruttorie tecniche nel biennio 2004-2005 e si sono tenute complessivamente 75
Conferenze dei Servizi.
Borsino telematico inerti. E’stata completata la realizzazione del borsino telematico inerti
finalizzato alla gestione dei flussi di inerti, di cui è prevista la messa in linea sul sito della
Provincia nel 2006.
Osservatorio. Inoltre, sono state avviate alcune attività di sperimentazione preliminari rispetto
alla creazione dell’Osservatorio provinciale sulle attività estrattive ed è proseguita l’attività di
aggiornamento delle banche dati regionali delle cartografie relative all’ubicazione delle cave.
Nel corso dell’anno 2004 si è ottenuto uno snellimento delle procedure di autorizzazione e
una maggiore trasparenza e possibilità di partecipazione al processo da parte di coloro che
hanno richiesto l’autorizzazione. Inoltre, la Provincia ha trasmesso ai Comuni un flusso di
informazione più intenso e un’assistenza tecnica più efficace.
ATTIVITÀ DI POLIZIA MINERARIA
L’attività di vigilanza del Nucleo Ispettivo segue delle fasi precise:
1.
2.
3.
4.
Ricezione e Analisi degli input;
Visita ispettiva presso un sito autorizzato o non autorizzato;
Indagini ed approfondimenti qualora necessari;
Attività di Polizia Amministrativa e Giudiziaria.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 212
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Un po’ di cifre
Origine degli input nel 2004:
- il 35% è derivato dalle attività di indagine
- il 26% dalle direttive impartite dal dirigente
- il 26% dall’indicazione dell’Area, di altri Enti o dall’Ufficio Controlli Ambientali
Inoltre
- i ¾ dei sopralluoghi sono stati finalizzati alla verifica del rispetto della normativa in
campo ambientale
- ¼ per la valutazione della sicurezza negli ambienti di lavoro nelle attività estrattive
Nell’ambito delle funzioni di polizia mineraria sono state attivate una serie di iniziative:
Aggiornamento archivi. Con il contributo dei Comuni sono stati promossi e realizzati
l’aggiornamento e la validazione dei dati contenuti nei diversi archivi disponibili che contengono
dati sulle attività estrattive.
Accertamenti per utilizzo esplosivo. Con la collaborazione della Questura di Torino è stata
promossa una campagna di accertamenti presso le cave di monte con lo scopo di incrementare
il livello di vigilanza sulle attività estrattive che prevedono l’uso di esplosivi. Questa iniziativa ha
ricevuto un riconoscimento da parte del Ministero dell’Interno.
Predisposizione di materiale ipertestuale. È proseguito l’aggiornamento di un prodotto
ipertestuale a contenuto normativo finalizzato all’uso interno e ai tecnici dell’ARPA.
I CANALI DI DIALOGO
Il canale utilizzato per dialogare con i/le cittadini/e e informarli/e sulle iniziative nell’ambito delle
attività estrattive è una sezione del sito Internet della Provincia dedicata alla materia e
contenente tutte le principali informazioni normative e tecnico-procedurali e le indicazioni sui
procedimenti avviati e conclusi dall’Ente.
LE AREE PROTETTE
La totalità delle zone che – all’interno del territorio provinciale - sono soggette a protezione
costituiscono nel complesso la Rete delle Aree Protette provinciali. La Provincia, nell’ambito
della protezione della natura, ha il compito di realizzare uno sviluppo integrato delle Aree
protette e, nello specifico, garantisce :
la conservazione e l’incremento della biodiversità e la salvaguardia delle valenze
naturalistiche presenti sul territorio;
la certificazione ambientale, cioè il riconoscimento formale che tutti gli impatti ambientali
generati dalle azioni intraprese siano stati individuati e che siano stati elaborati progetti
efficaci per ridurli; lo scopo fondamentale delle certificazioni è quello di conseguire il
miglioramento continuo della qualità ambientale delle iniziative promosse dall’ente;
il potenziamento delle attività produttive a basso impatto ambientale; il mantenimento e lo
sviluppo di agricoltura, pastorizia, selvicoltura, artigianato; l’utilizzo di tecnologie a basso
impatto ambientale per realizzare strutture di supporto alle attività didattico-ricreative
organizzate all’interno delle Aree protette;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 213
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
la predisposizione di apposite zone per accogliere nei parchi i/le visitatori/trici, in modo da
favorire il contatto con la natura e la comprensione delle problematiche ambientali; la
condizione necessaria è che la promozione turistica rispetti le norme di un turismo ecocompatibile, cioè rispettoso dei ritmi e delle risorse dell’ambiente che visita.
Inoltre la Provincia, su delega della Regione, si occupa di rilasciare le autorizzazioni per
interventi di modifica dello stato dei luoghi all’interno delle aree protette, ove previsto dai
provvedimenti istitutivi dei singoli Parchi fino alla data di approvazione del Piano d'Area, e
adotta i provvedimenti di ingiunzione di ripristino dello stato dei luoghi.
L’Ente, oltre a tutelare e gestire le aree protette, ha provveduto ad elaborare conoscenze
tecnico-scientifiche sulle zone umide del territorio provinciale tramite la creazione di una banca
dati che ne contiene la rassegna.
Grafico 7: evoluzione della superficie
delle aree protette
nel periodo 1974-2004
PER APPROFONDIRE…
80.000
70.000
60.000
50.000
ha
La Rete delle aree protette provinciali – che si
estende per l’11% del territorio provinciale - si
inserisce nei sistemi internazionali che si occupano
della protezione di aree naturalistiche di pregio: tra
gli altri la Rete delle Aree protette alpine, la Rete
internazionale delle Aree Umide creata a seguito
della Convenzione di Ramsar, le Reti concernenti
l’avifauna e sottoposte a convenzioni internazionali
che si occupano della protezione di aree
naturalistiche di pregio.
40.000
1974
1976
1978
1980
1982
1984
1986
1988
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
Le Aree protette attualmente sottoposte alla
30.000
gestione della Provincia sono il Parco del Lago di
Candia (istituito nel 1995), il Col del Lys, la Conca
20.000
Cialancia, la riserva naturale speciale dello Stagno
di Oulx, il monte San Giorgio di Piossasco e il
10.000
monte Tre Denti-Freidor (tutte costituite nel 2004);
complessivamente, esse si estendono per circa
0
3.000 ettari. A queste è necessario aggiungere
altre aree, protette a vario titolo, presenti sul
territorio provinciale: parchi nazionali (33.900 ha),
parchi regionali (45.632 ha), Siti di Importanza Comunitaria (105.066 ha), Siti di Importanza
Regionale (2.418 ha) e Zone a Protezione Spciale (59.522 ha)
A partire dalla costituzione del Parco Nazionale del Gran paradiso nel 1922, che rappresenta
ancora più del 40% delle aree protette, la creazione di parchi e aree protette ha avuto un
grande impulso negli anni ’80 e ’90, soprattutto con la creazione di parchi e riserve regionali e
provinciali.
LA TUTELA DELLE AREE PROTETTE: LE AZIONI
Tutte le attività che la Provincia di Torino ha intrapreso negli anni 2004-2005 nell’ambito della
gestione delle aree protette sono state finalizzate a rendere tali luoghi spazi di qualità per la
salvaguardia della natura e la fruizione eco-compatibile del territorio. Per svolgere al
meglio la sua funzione, il Servizio Parchi ha compiuto periodici sopralluoghi sul territorio per
verificare lo stato delle aree protette.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 214
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Progetti per il Lago di Candia. Nel corso del biennio 2004-2005 sono stati attivati progetti di
studio, conservazione e ripristino dell’ecosistema lacustre e palustre del Lago di Candia; queste
attività sono state abbinate alla realizzazione di iniziative e infrastrutture finalizzate allo sviluppo
socio-economico e alla fruizione di tipo didattico-turistico del Lago. In particolare si è provveduto
a:
-
-
sperimentare la fertilizzazione biologica in luogo di quella chimica;
garantire il mantenimento degli equilibri ecologici dell’ecosistema lacustre attraverso la
realizzazione di interventi tecnici gestionali sulle diverse componenti biologiche del Lago,
quali ad esempio il taglio delle Idrofite;
rivitalizzare la palude;
allestire percorsi naturalistici, completi di pannelli esplicativi e punti di osservazione
dell’avifauna;
costruire piste ciclabili per l’accesso e la visita al Parco;
affidare ad un’associazione ambientalista locale la gestione del Centro Visite, base di
partenza e di appoggio per lo svolgimento delle attività didattiche svolte nel Parco;
creare una piccola raccolta di animali selvatici imbalsamati a scopo didattico-scientifico;
realizzare un centro ornitologico con una nuova stazione di inanellamento degli uccelli;
elaborare una proceduta per la creazione di un marchio di qualità del Parco ed allestire
manifestazioni per la promozione dei prodotti tipici locali.
Inoltre, è stata attivata nel 2004 e rinnovata nel 2005 una collaborazione scientifica con il CNR
(il Consiglio Nazionale delle Ricerche - Centro per lo Studio degli Ecosistemi di Pallanza) ed è
stata allestita la nuova Sede Operativa del Parco presso la Società Canottieri di Candia. Il
Centro Visite, inaugurato nel 2003, è stato munito delle dotazioni necessarie allo svolgimento
delle attività didattiche e scientifiche che vi si svolgono ed è stata acquistata un’imbarcazione a
motore che consente di proporre visite guidate in barca del Lago.
I PROGETTI A TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ
Come specificato nelle leggi istitutive, i parchi e le riserve provinciali si prefiggono come scopo
primario la tutela, la conservazione e la valorizzazione delle caratteristiche naturali e ambientali
del territorio ed in particolare il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle
specie e degli habitat presenti ed inseriti in alcune direttive comunitarie.
In quest’ottica, all’interno delle aree protette provinciali, la provincia procede all’attuazione di
piani di contenimento, opportunamente autorizzati dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica,
volti alla riduzione delle popolazioni animali che, per mancanza di predatori naturali o per una
elevata capacità di adattamento, tendono ad incrementare di anno in anno i propri contingenti
numerici, incidendo in maniera negativa su altre specie animali e vegetali. La gestione
faunistica, attuata per ora soprattutto all’interno del Parco del Lago di Candia, provvede dunque
alla riduzione del numero di cinghiali, di nutrie e di Corvidi presenti nei territori protetti: nel
biennio 2004-2005 sono stati catturati due cinghiali, 93 corvidi e110 nutrie.
Per la salvaguardia della biodiversità e la conservazione delle specie ritenute a rischio di
estinzione, i Parchi provinciali aderiscono inoltre ad alcuni progetti promossi dalla Regione
Piemonte e dall’Università di Torino. Nel corso del 2004-2005, in particolare, la Provincia ha
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 215
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
partecipato al “Progetto Scoiattolo”, volto allo studio e al monitoraggio delle popolazioni di
scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris) presenti in Piemonte, fortemente minacciate dall’espansione
dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie alloctona introdotta in Italia negli anni ’60,
ed al “Progetto Chirotteri”, che si propone il censimento dei dormitori di pipistrelli non ancora
noti.
Nel corso degli anni 2004 e 2005, si è proceduto inoltre all’ampliamento e ulteriore
miglioramento del "rospodotto" esistente per la tutela e conservazione della specie nel periodo
riproduttivo e alla realizzazione, con il supporto delle associazioni ambientaliste, della
campagna di salvataggio degli anfibi “La notte dei rospi”, che ha consentito di salvaguardare
dalla morte per schiacciamento veicolare circa 6.500 esemplari .
Per quanto riguarda l’attività di monitoraggio e cattura a scopo scientifico dell’avifauna presente
nel Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia, nel corso del 2004 e 2005 vi è stata una
ottimizzazione della gestione delle due Stazioni di cattura ed inanellamento avifauna del Parco
naturale, che hanno consentito di catturare e di inanellare circa 5.000 esemplari di uccelli di 72
specie diverse.
In tale contesto operativo la Comunità Europea, nel corso del 2005, ha previsto di avviare negli
Stati Membri programmi di monitoraggio per la ricerca della eventuale presenza del virus H5N1,
responsabile dell’influenza aviaria, oltre che nel pollame allevato, nei volatili selvatici;
nell’ambito delle indagini da eseguire nelle popolazioni di volatili selvatici, il Ministero della
Salute, in collaborazione con il Centro di Referenza per gli Animali Selvatici e l’Istituto
Nazionale della Fauna Selvatica, ha predisposto un Piano di monitoraggio per le specie
migratorie e svernanti delle principali zone umide del territorio nazionale.
Nella Regione Piemonte, il Piano di Monitoraggio viene eseguito tramite una decina di Enti
Parco allo scopo individuati, tra i quali risulta esserci il Parco Naturale Provinciale del Lago di
Candia, classificato, altresì, quale sito di rilevanza ecologica per il suo areale e per la
concentrazione degli animali selvatici interessati (Anatidi); l’attività di monitoraggio, prevista in
origine fino al 31 gennaio 2006, proseguirà fino al 31 dicembre 2006, tramite prelievo di
sostanze organiche, finalizzato alla ricerca eventuale del virus dell’influenza aviaria H5N1; in
tale ambito, il Parco Naturale Provinciale del Lago di Candia ha provveduto a realizzare alcune
gabbie di cattura che hanno consentito - a fine dicembre 2005 - di catturare e monitorare
tramite i citati prelievi 31 esemplari di anseriformi, le cui analisi hanno dato esito assolutamente
negativo.
Nel biennio 2004-2005 la presenza di scuole e gruppi presso il Lago di Candia per le visite
naturalistiche al parco è stata di 5.000 persone.
PROGETTI EUROPEI
Progetto LIFE AMBIENTE 2002 - TRELAGHI. Il 2 agosto 2002 la Comunità Europea ha
approvato l’erogazione di un finanziamento per la riduzione dell’eutrofizzazione (cioè
l’alterazione degli equilibri ecologici dell’ecosistema lacustre generata da un eccessivo apporto
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 216
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
di sostanze nutrienti quali azoto e fosforo) in tre laghi italiani di piccola dimensione. I fondi sono
stati stanziati nell’ambito di Life-Ambiente, un progetto nato nella Comunità Europea che si
propone di contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della
legislazione comunitaria nel settore dell'ambiente.
I tre laghi che hanno beneficiato dei finanziamenti sono il Lago di Endine in Lombardia, il Bacino
Coghinas-Casteldoria in Sardegna e il Lago di Candia. Scopo dell’iniziativa era quello di ridurre
il livello di eutrofizzazione attraverso interventi di ingegneria naturalistica, la rimozione di
eventuali rifiuti e inquinanti presenti sui fondali, la promozione di agricoltura compatibile e
sostenibile e l’assegnazione di marchio e certificazione di qualità ecologica. Per quanto riguarda
il Lago di Candia, sono state realizzate:
-
colture sperimentali che utilizzano la fertilizzazione biologica in alternativa alla
concimazione chimica;
la rivitalizzazione della palude e il ripristino della rete idrografica attraverso lo scavo di due
nuovi canali trasversali e la riattivazione dei canali perimetrici;
la riutilizzazione delle acque del Rio Bianisso;
4 impianti di fitodepurazione per l’affinamento delle acque reflue di una frazione abitata nel
comune di Candia, non collegata alla fognatura municipale, e dell’effluente del depuratore;
la captazione delle acque reflue provenienti dalle colline coltivate presenti nel bacino
imbrifero del Lago.
INTERREG III A Alcotra. È stata approvata nel 2004 l’adesione al Progetto Una montagna per
tutti nell’ambito del Programma INTERREG III A Alcotra volto alla riqualificazione delle Aree
Protette e alla loro fruizione – in particolare – da parte di soggetti svantaggiati.
La dicitura A Alcotra indica che l’iniziativa si inserisce nell’ambito di quelle finalizzate al
consolidamento della cooperazione transfrontaliera tra Italia e Francia (Alpi Latine
COoperazione TRAnsfrontaliera) e hanno come scopo ultimo lo sviluppo delle aree intorno al
confine tra i due Stati.
Grazie a questi fondi, la Provincia di Torino ha previsto di realizzare una serie di interventi a
favore delle persone portatrici di handicap: interventi strutturali e messa in sicurezza di sentieri,
luoghi di particolare pregio e strutture di accoglienza; segnaletica e cartellonistica adeguate;
sviluppo di competenze specifiche rivolte all’accompagnamento di questi soggetti; un’adeguata
informazione.
In particolare, all’interno della Riserva naturale speciale dello Stagno di Oulx si procederà a
realizzare un percorso livellato lungo le sponde del lago accessibile alle carrozzine ed un’area
di sosta panoramica sul lago, corredati da apposite bacheche e segnaletica
Promozione nuove Aree Protette. Nel corso del 2004-2005 la Provincia è stata impegnata
nell’adempimento delle prime incombenze derivanti dall’istituzione delle nuove aree protette: in
particolar modo sono stati indicati i confini dei nuovi parchi provinciali tramite l’apposizione di
idonee tabelle di perimetrazione e sono state istituite le Comunità dei Parchi che riuniscono i
rappresentanti; sono in oltre stati affidati gli incarichi di studio e progettazione per la
realizzazione di marchi – logotipi relativi alle nuove Aree Protette di rilievo provinciale; nonché è
stata avviata un’attività di progettazione e fornitura di materiale informativo, didattico e
pubblicitario relativo alle cinque nuove Aree Protette e al Sistema complessivo dei Parchi di
rilievo Provinciale. Inoltre, sono state attivate una serie di iniziative al fine di promuovere le 5
nuove Aree protette. Nello specifico, sono state potenziate le modalità di accesso alle zone ed è
stata facilitata la loro fruizione di tipo eco-sostenibile attraverso la realizzazione e lo sviluppo
della viabilità stradale, ciclabile e pedonale, rendendola le zone accessibili anche alle persone
disabili.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 217
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Realizzazione di strutture. Sono state costruite una serie di strutture con lo scopo di favorire
una migliore fruizione delle Aree protette da parte dei/delle turisti/e: centri polifunzionali, aree
attrezzate, sentieri, percorsi contrassegnati da pannelli didattici e punti di osservazione, punti di
ristoro e vendita di materiale informativo.
Progetto Aree umide. La Provincia ha dato vita – in collaborazione con l’ARPA e le Guardie
Ecologiche Volontarie - ad un censimento della Rete di Zone Umide sul proprio territorio per
conoscere, risanare e valorizzare questo enorme patrimonio della biodiversità. Il progetto si
propone di realizzare un sistema informativo che consenta una catalogazione standardizzata
dei dati ambientali disponibili relativi alle zone umide, l’individuazione di parametri ambientali
per la valutazione del loro stato di conservazione, della vulnerabilità delle specie, degli habitat e
degli ecosistemi presenti in tali zone.
Laghi di Avigliana. Nel 2004 la Provincia ha partecipato al finanziamento di un progetto
finalizzato al ripristino delle condizioni di equilibrio ecologico dei Laghi di Avigliana. L’intervento
ha consentito di ridurre l’eutrofizzazione del Lago Grande di Avigliana grazie ad uno specifico
intervento di biorimediazione basato sull’utilizzo di molluschi bivalvi autoctoni. Il primo effetto
dello stato eutrofico di un bacino si manifesta con una crescita esponenziale dei microrganismi
vegetali che costituiscono il fitoplancton: i Bivalvi, nutrendosi per filtrazione passiva di
fitoplancton, trasformano la biomassa in sospensione in tessuto organico, diminuendo così il
carico organico delle acque del lago.
Sinergia con Ecomusei. Nel corso del 2004 è stata attivata una collaborazione tra l’Ente e la
Rete degli Ecomusei finalizzata alla diffusione delle culture e dei prodotti tipici e
all’organizzazione di attività e di manifestazioni di supporto alle economie locali.
Autorizzazioni. La Provincia ha compiuto 54 istruttorie nel 2004 e 61 nel 2005 per la
concessione delle autorizzazioni in merito ad interventi da realizzare all’interno delle aree
protette e ha concesso 16 autorizzazioni nel 2004 e 51 nel 2005 per la modifica dello stato dei
luoghi di alcune di esse.
I CANALI DI DIALOGO
I canali di dialogo utilizzati al fine di dialogare con i/le cittadini7e e informarlie delle iniziative in
materia di aree protette sono di diversi tipi:
-
-
la partecipazione della Provincia a manifestazioni a carattere locale, nazionale e
internazionale;
l’organizzazione di convegni su temi inerenti ambiente, flora, fauna, ecc.;
la pubblicazione di materiale informativo (un volume sull’Avifauna del Parco del Lago di
Candia, depliant informativi sulle Aree Protette provinciali, articoli sulle azioni intraprese
dall’Ente di gestione del Parco del lago di Candia e del Servizio Parchi in toto).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 218
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LO SPORTELLO AMBIENTE
Lo Sportello Ambiente è un ufficio istituito nel 1997 dalla Provincia di Torino con l’obiettivo di
diffondere l’informazione in campo ambientale sulle corrette modalità di gestione di attività
industriali e di servizio, sugli adempimenti in campo ambientale, sui progetti e le iniziative per
prevenire l’inquinamento e migliorare la qualità dell’ambiente.
È aperto al pubblico e si rivolge in particolare alle aziende e agli enti locali, ma anche ai/alle
singoli/e cittadini/e del territorio provinciale e garantisce un servizio efficiente e la massima
completezza e aggiornamento delle informazioni.
È un centro di documentazione ambientale, pertanto dispone di materiale informativo relativo a
tutti gli ambiti di competenza della Provincia in materia ambientale e a tutti i progetti e bandi per
la concessione di contributi promossi in questo settore; inoltre, offre anche la possibilità di
effettuare ricerche e approfondimenti grazie alla vasta dotazione di testi e manuali
continuamente aggiornata.
Nello specifico:
gestisce un Centro di documentazione ambientale per la raccolta del materiale
bibliografico in ambito ambientale;
si occupa del rilascio di informazioni sulla normativa in campo ambientale;
dà la possibilità di espletare gli adempimenti in campo ambientale (autodichiarazione
impianti termici; pagamento diritti di iscrizione per attività di gestione rifiuti);
mette a disposizione la modulistica per la richiesta delle autorizzazioni ambientali;
è il luogo dove vengono depositati i progetti di Valutazione di Impatto Ambientale e in
cui è possibile consultare e depositare progetti di IPPC;
promuove l’utilizzo del metano quale combustibile di autotrazione;
organizza attività di formazione per rispondere alla continua necessità di aggiornamento
e per creare sinergie tra coloro che si occupano di ambiente all’interno dell’Ente;
offre l’accesso agli Atti amministrativi dell’Ente in materia ambientale;
partecipa - tramite stand - a fiere, convegni, manifestazioni che hanno attinenza con
l’ambiente.
Nell’ambito dell’attività di promozione della diffusione del metano, fornisce incentivi per
l’acquisto di veicoli a metano e per l’apertura di nuovi distributori.
Molti servizi dello Sportello Ambiente vengono forniti mediante strumenti telematici:
informazione su tutte le attività e i servizi tramite una sezione appositamente dedicata del
portale Internet della Provincia di Torino; newsletter dell’Area; modulistica on-line, al fine di
evitare agli utenti l’obbligo di recarsi direttamente allo Sportello.
Un po’ di cifre…
Qui di seguito vengono riportati alcuni dati utili a far comprendere meglio l’entità e il tipo di
attività svolta dallo Sportello nel corso del biennio 2004-2005:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 219
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
2004
244
20.3
12.983
2005
240
20
26.024
1082
35,56
2168,66
71,29
Giorni totali di apertura
Media mensile di giorni di apertura
Utenza totale (che comprende utenza diretta, contatto telefonico,
contatto tramite altri mezzi quali e-mail, fax, posta)
Media mensile dell’utenza
Affluenza media giornaliera (che comprende utenza diretta, contatto
telefonico, contatto tramite altri mezzi quali e-mail, fax, posta)
Nel 2004 il mese durante il quale l’utenza è stata maggiore è stato gennaio (con 1.282
contatti), l’anno successivo novembre (con 1.613 contatti).
È significativo mettere in evidenza che nel corso del biennio l’utenza totale è più che
raddoppiata.
Per quanto riguarda gli ambiti sui quali sono state richieste più informazioni, queste sono le
percentuali annuali:
2004
26,5%
23,2%
21,5%
9,8%
3,2%
2005
23,5%
26,1%
20,1%
11,8%
3,8%
sui rifiuti
sulle risorse idriche
sulle risorse energetiche
sull’inquinamento atmosferico
sui progetti di V.I.A.
Sezione ambientale del Registro del Volontariato
A partire dal 2001 alle Province è stata assegnata la gestione (iscrizione e cancellazione,
erogazione di contributi) del Registro Regionale delle organizzazioni di Volontariato per quello
che concerne il proprio territorio di competenza. Nel periodo 2004-2005 la Provincia ha
accettato 4 nuove iscrizioni al Registro da parte di organizzazioni di volontariato che operano
nell’ambito ambientale e che pertanto sono state inserite nella sezione provinciale del Registro
Regionale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 220
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
LE POLITICHE AMBIENTALI PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE
dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
Provenienza risorse
2004
2005
32.214,00
96.209,50
0,00
0,00
4.777.216,33
2.755.082,49
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
14.847.851,65 14.534.717,55
risparmi di gestione
1.114.022,94
383.062,71
0,00
0,00
614.406,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
21.385.710,92 17.769.072,25
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
10.762.870,94 11.807.642,39
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
4.272.243,48
5.020.903,67
43.638,00
353.100,00
6.306.958,50
587.426,19
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
21.385.710,92 17.769.072,25
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 221
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.3.2 METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO
ANALISI DEL TERRITORIO E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI
La Provincia ha il compito di operare a difesa del territorio e gestire i vincoli territoriali. Nel 2001
ha avviato il progetto di durata triennale intitolato Manutenzione del territorio per affrontare le
criticità non più in un’ottica di emergenza quanto in una visione preventiva e tramite un
approccio coordinato delle scelte.
In questo ambito la Provincia di Torino:
partecipa all'attività di pianificazione dell'Autorità di Bacino del Fiume Po e della
Regione Piemonte tramite la predisposizione di studi e ricerche in materia di difesa del
suolo e tutela del sistema idrografico; in particolare, fornisce gli elementi tecnici
conoscitivi per individuare le situazioni di particolare criticità connesse al rischio
idrogeologico;
si occupa della raccolta e del trattamento sistematico delle informazioni territoriali
all’interno del Sistema Informativo Territoriale (SIT) e le utilizza come supporto tecnico
all’attività di difesa del suolo;
dirige la progettazione, la direzione lavori, la contabilità e il collaudo di opere pubbliche
finalizzate alla difesa del territorio con interventi di carattere prevalentemente
idrogeologico;
svolge funzioni di assistenza tecnica, consulenza e fornisce pareri agli Enti locali,
mettendo a disposizione di Comuni e Comunità Montane le proprie risorse umane e
strumentali per l'attività di progettazione, gestione, direzione tecnico-amministrativa dei
lavori pubblici;
collabora alla formazione, all'aggiornamento e alla gestione del Piano Territoriale di
Coordinamento provinciale (PTCP): formula proposte di intervento e indicazioni rilevanti
ai fini della pianificazione territoriale ed urbanistica per l'individuazione e la tutela delle
aree coinvolte o potenzialmente interessate da fenomeni di dissesto;
svolge competenze in materia di sismicità tramite il rilascio delle autorizzazioni previste
dalla L. 64/74, avvalendosi del supporto di ARPA Piemonte, per la realizzazione di
interventi nelle zone classificate sismiche. Analoga competenza viene attuata per
quanto concerne gli abitati da consolidare;
cura i procedimenti di autorizzazione per interventi in aree soggette a vincolo
idrogeologico, avvalendosi della collaborazione del Corpo Forestale dello Stato.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 222
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Evoluzione del consumo del suolo e
Il territorio della provincia è particolarmente esposto ad
eventi alluvionali e soggetto a fenomeni franosi e di
dissesto idrogeologico; ultimamente, questo tipo di eventi
si rivela sempre più frequente e dannoso: le alluvioni del
1993-94 e del 2000 sono le più importanti negli ultimi anni in
termini di danni provocati. I loro impatti sono stati acuiti dalla
presenza di attività umane in aree di pertinenza fluviale. La
superficie urbanizzata che ricade in ambiti di protezione
fluviale ammonta infatti complessivamente a 3.800ha, circa il
7% dell’intera area delle fasce fluviali e la popolazione
residente il 4,6% della popolazione totale.
L’attuale normativa impone agli enti locali – oltre alla
tradizionale opera di raccolta, verifica e diffusione dei dati
territoriali - anche quella di pianificazione e prevenzione
delle emergenze per essere pronti all’eventuale verificarsi di
eventi calamitosi che possano avere conseguenze
significative sull’ambiente e sull’incolumità dei cittadini.
Può essere significativo riportare l’elenco delle segnalazioni
di danni subiti dai/dalle cittadini/e per valutare l’impatto dei
fenomeni alluvionali in un territorio:
-
-
2000
1990
1960
1920
1880
1820
ab/ha urbanizzato
Il consumo di suolo generato dall’espansione delle superfici
della densità dell'urbanizzato in
Provincia di Torino (1820-2000)
abitate costituisce il principale fattore di riduzione degli
habitat naturali e di aggravamento di fenomeni di dissesto 12%
60
idrogeologico. Infatti, l'espansione delle aree urbanizzate e
artificializzate è proseguita, pur con segni di rallentamento, 10%
50
anche in una fase di contrazione demografica e di
8%
40
deindustrializzazione.
L'intensità
dei
processi
di
urbanizzazione è più accentuata nell'area metropolitana, ma
6%
30
in altre aree della provincia lo sviluppo delle attività e della
residenzialità turistiche o la realizzazione di infrastrutture di
4%
20
trasporto continuano ad avere un ruolo rilevante nei processi
di consumo dei suoli. Pertanto, recentemente, la qualità
2%
10
dell'urbanizzazione è stata oggetto di interventi di
riqualificazione anche sotto il profilo ambientale, ad esempio
0%
0
con la creazione di aree verdi o percorsi ciclopedonali.
La disponibilità di verde pubblico procapite è significativa: in
Superficie urbanizzata %
10 dei 18 Comuni che fanno parte dell'area metropolitana
Densità urbanizzato (ab/ha urb.)
oltre i 2/3 della popolazione risiede entro 300 metri da
un’area verde. Ciò nonostante, solo in alcuni Comuni viene raggiunto lo standard di 15 m2/ab
di parchi pubblici fissato da una legge regionale del 1977.
% popolazione residente in
fascia a rischio alluvionale.
Circondari e media provinciale
Lanzo
Ivrea
Torino
Provincia
di Torino
Pinerolo
Susa
0%
5%
10%
15%
20%
100 segnalazioni nel 1981
668 nel 1993-94
1050 nel 2000
METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO: LE AZIONI
RISCHIO IDROGEOLOGICO
Messa in sicurezza. Nel 2004 erano previsti 5 interventi finalizzati a rendere sicuro il territorio,
tutti ultimati:
lavori di difesa della sponda e ricalibratura dell’alveo del fiume nel Comune di San Mauro;
realizzazione dell’arginatura a protezione dell'abitato di Montalto Dora;
sistemazione idraulica del rio Valsorda nel Comune di Venaria.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 223
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Nel corso dell’anno 2005 la Provincia di Torino ha partecipato all’attività di studio del
funzionamento del nodo Idraulico di Ivrea incaricando l’Università di Trento e il Politecnico di
Torino di realizzare un modello fisico dell’area dell’”Incile” posta a monte dell’abitato di Ivrea.
Le simulazioni dell’evento di piena effettuate sul modello hanno consentito di migliorare in modo
significativo le conoscenze sul comportamento della Dora Baltea confermando le scelte
progettuali e di pianificazione di bacino.
Sono inoltre proseguiti i lavori di arginatura della Dora Baltea a protezione degli abitati di
Montalto Dora e Ivrea e l’arginatura nel Comune di Fiorano.
Autorizzazioni. Sono state esaminate 70 richieste di autorizzazione relative ad interventi in
aree soggette a vincolo idrogeologico, 38 relative all'area sismica, 22 ricadenti nell'ambito di
abitati da consolidare.
Informatizzazione della cartografia. È stato implementato – con la collaborazione del CSI
Piemonte - il progetto di trasferimento su supporto informatico del materiale cartografico; inoltre,
è stato riorganizzato l'archivio informatizzato delle pratiche, attraverso cui è consentito il
continuo monitoraggio dei procedimenti. Infatti, emergeva in modo sempre più evidente
l'esigenza di migliorare e facilitare l'utilizzo della mole di informazioni presenti nel sistema sia
per gli utenti interni che per quelli esterni, oltre che di rielaborare le informazioni, sempre più
dirette a fini applicativi. A ciò si accompagnava l'esigenza di approfondire le conoscenze
tecniche. Questo progetto aveva quindi come obiettivo primario la definizione di uno strumento
di sintesi delle attività conoscitive condotte dalla Provincia relativamente a studi, raccolta dati,
implementazione del sistema informativo, diffusione dati, applicazioni ed era strettamente
connesso all'aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento in quanto contiene le basi
dati da cui estrarre il quadro del dissesto idrogeologico. Al fine di ottimizzare l'utilizzo dei dati,
anche in raccordo con altri settori della pubblica amministrazione competenti in materia, sono
state attivate forme di collaborazione con la Regione e con l'ARPA Piemonte. Tali collaborazioni
hanno consentito di avviare la costruzione o di concorrere all'implementazione di sistemi
informativi integrati, quali la banca dati valanghe, il progetto IFFI (Inventario Fenomeni Franosi
Italiani), la banca dati stratigrafici, il sistema informativo delle opere di difesa idraulica ed
idrogeologica.
Manutenzione del territorio. Nel 2004 si è conclusa la fase sperimentale del progetto
Manutenzione del territorio – avviato nel 2001 – e si è pervenuti alla formulazione di un
documento dal titolo Piano Provinciale di Indirizzo della Manutenzione Ordinaria. Inoltre, sono
stati conclusi i progetti pilota relativi ad ambiti esterni al territorio delle Comunità Montane
(territorio collinare e di pianura compreso nel Patto Territoriale del Po, T. Essa e reticolo
idrografico minore, Rio Secco e Rio Fellone, Rii minori della Collina Torinese). Attraverso
questo progetto la Provincia di Torino, con il concorso della Facoltà di Agraria, contribuisce alla
fase sperimentale avviata dall'Autorità di Bacino al fine di pervenire alla redazione di un Piano
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 224
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Direttore Generale della manutenzione del territorio, da applicare all'intero bacino padano.
Inoltre, il Servizio Difesa del suolo ha curato gli aspetti tecnici ed amministrativi connessi allo
sviluppo del progetto ed il rapporto tecnico-scientifico con la Facoltà di Agraria.
Conclusa la fase sperimentale in area montana, le Comunità Montane hanno avviato la
redazione sistematica dei piani di manutenzione ordinaria ed hanno dato avvio all'attuazione
delle azioni manutentive, impiegando i finanziamenti resi disponibili dall'ATO3 Torinese in
attuazione della L.R. 13/97 "Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali per l'organizzazione del
servizio idrico integrato e disciplina delle forme e dei modi di cooperazione tra gli Enti Locali ai
sensi della Legge 5 gennaio 1994 n. 36 e successive modifiche e integrazioni. Indirizzo e
coordinamento dei soggetti istituzionali in materia di risorse idriche". Il Piano d'ambito,
attraverso il conto economico, ha stimato gli importi dei contributi assegnati alle Comunità
nell'arco di validità del Piano (dal 2003 al 2023). L'importo complessivo, da ripartire tra le 13
Comunità Montane, ammonta a 280.760.000 euro.
Banca dati valanghe. È stata realizzata una banca dati informatizzata ed accessibile
attraverso il sito internet della Provincia o dell'ARPA sul fenomeno delle valanghe in provincia di
Torino come supporto conoscitivo ai fini della predisposizione dei pareri tecnici redatti dall’Ente.
Progetto Geositi. Con la pubblicazione in lingua italiana, francese ed inglese della raccolta "I
geositi nel paesaggio della Provincia di Torino" sono stati divulgati i risultati dello studio avviato nel 2001 in collaborazione con CNR IRPI e Dipartimento di Scienze della Terra - sulle
aree di interesse geologico sede delle Olimpiadi di Torino 2006, estese al sito di interesse
internazionale costituito dall'anfiteatro morenico di Ivrea. Attualmente, prosegue l'attività
informativa e divulgativa, anche attraverso la partecipazione alle iniziative dell'Associazione
Geologia e turismo.
VINCOLO IDROGEOLOGICO
Il territorio della provincia di Torino sottoposto al vincolo idrogeologico è prevalentemente
situato in aree montane, e sono interessati dal vincolo 240 Comuni su 315 in totale che
corrispondono al 53,64 % dell’intera superficie della provincia.
La Provincia di Torino dal 2001 svolge l’attività istruttoria e perfeziona l’iter amministrativo
finalizzato al rilascio di autorizzazioni.
A seguito del trasferimento di competenze dalla Regione, sono stati depositati presso il Servizio
Difesa del Suolo i documenti originali cartacei per l’individuazione delle aree sottoposte a
vincolo idrogeologico. Le informazioni rilevate sono state semplificate, automatizzate e rese
accessibili
attraverso la loro informatizzazione e la diffusione attraverso il sito web della
Provincia di Torino, dove possono essere consultate in modo rapido ed efficace.
Lo strumento di consultazione permette pertanto di individuare i fogli di mappa interessati
totalmente e parzialmente dal vincolo e di visualizzare e scaricare per ognuno di essi le
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 225
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
immagini originali in formato raster delle cartografie, dei documenti descrittivi e le modificazioni
delle aree vincolate.
Un po’ di cifre….
Nel 2005 sono stati esaminati:
70 richieste di autorizzazione relative ad interventi in aree soggette a vincolo idrogeologico
32 strumenti urbanistici generali
123 progetti relativi a procedure di VIA o di impianti smaltimento rifiuti
20 progetti relativi ad opere olimpiche
Nel 2005 sono stati predisposti
38 pareri/relazioni conseguenti richieste o segnalazioni
RISCHIO SISMICO ED ABITATI DA CONSOLIDARE
La classificazione del rischio sismico e degli abitati da consolidare
Il D.P.R. 380/01 (precedentemente la L. 64/74) regolamenta le modalità per il rilascio di
autorizzazione preventiva qualora si realizzino interventi costruttivi in zone classificate sismiche
o dove siano presenti abitati dichiarati da consolidare ai sensi della L. 445/1908.
Nel 2004 è stato elaborato a livello nazionale un nuovo sistema finalizzato alla classificazione
del livello di rischio sismico in Italia. Sulla base dei nuovi criteri, la situazione a livello provinciale
è la seguente:
40 Comuni in categoria 2
40 Comuni in categoria 3
tutti gli altri in categoria 4
(tenendo presente che la categoria 1 corrisponde alla situazione di maggiore rischio sismico).
Gli abitati classificati “da consolidare” riguardano 4 Comuni della provincia.
Nel biennio 2004-2005 si è verificato un forte incremento della richiesta e della concessione di
autorizzazioni per quanto riguarda gli interventi in questo ambito, probabilmente anche in
previsione delle Olimpiadi. Inoltre, la Provincia si è occupata della stesura dei documenti tecnici
relativi agli abitati da sottoporre a consolidamento.
Un po’ di cifre…
Nel 2004 vi sono state:
20 autorizzazioni rilasciate per interventi in abitati da consolidare con un incremento del 100%
rispetto al 2003
40 autorizzazioni rilasciate per interventi nelle zone sismiche, con un incremento quasi del 50%
rispetto al 2003
Nel 2005 sono state esaminate:
38 richieste di autorizzazione relative all'area sismica
22 richieste ricadenti nell'ambito di abitati da consolidare.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 226
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
I CANALI DI DIALOGO
Il mezzo utilizzato per dialogare con i soggetti ai quali si rivolge la Provincia nello svolgimento di
queste attività è principalmente la sezione Difesa del suolo sul portale della Provincia (canale:
territorio e urbanistica), nella quale sono presenti sezioni tematiche articolate secondo i
principali temi di interesse per gli utenti:
- presentazione
- banca dati valanghe
- geositi
- manutenzione del territorio
- vincolo idrogeologico
- studi.
LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA
Le attività di protezione e salvaguardia dell’ambiente del territorio provinciale richiedono
competenze molto eterogenee e si possono suddividere fondamentalmente in due categorie:
tutela ambientale e vigilanza ambientale.
Per il primo aspetto – fortemente collegato con le attività di protezione civile e quindi alla
predisposizione di piani e programmi di previsione e prevenzione e all’intervento nel caso di
calamità naturali – la Provincia si occupa di:
tutela ambientale in senso stretto: definisce i criteri e le istruzioni affinché l’ARPA la
concretizzi; inoltre, si accerta che tutti i soggetti ai quali ha concesso i vari tipi di
autorizzazione ne rispettino le norme;
sorveglianza sulle industrie a rischio di incidente: istruttorie, verifiche di coerenza e
compatibilità territoriale, vigilanza; assunzione di provvedimenti in conseguenza di tali
attività di controllo. Questa funzione consiste nell’individuazione di stabilimenti per i
quali la probabilità o le conseguenze di incidente possono essere maggiori a causa del
luogo, della vicinanza degli stabilimenti o della presenza di sostanze pericolose;
predisposizione e aggiornamento dell’anagrafe delle aziende del Sistema Informativo
Ambientale.
Benché il Soggetto che attualmente ha il compito di realizzare i controlli all’interno degli
stabilimenti sia la Regione attraverso il CTR (Comitato Tecnico Regionale, cui la Provincia
partecipa con un suo rappresentante), la Provincia ha deciso di rendere più rilevante il suo
contributo in previsione di un suo maggiore coinvolgimento nell’immediato futuro: ha iniziato ad
affiancare coloro che si occupano delle verifiche di tipo tecnico per rilevare la natura e l’entità
del pericolo degli impianti; ha predisposto i Piani di Emergenza Esterna (PEE) agli stabilimenti,
come richiesto dagli accordi con la Prefettura. Si tratta di documenti che fanno riferimento alle
aree nelle quali sono collocate le aziende oggetto dei controlli.
Tutte le funzioni sopra citate vengono realizzate dalla Provincia con la collaborazione tecnicoscientifica dell’ARPA, della Protezione Civile, della Prefettura e dei Vigili del Fuoco.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 227
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA: LE AZIONI
Le attività che la Provincia ha svolto nel 2004 nell’ambito del controllo e della vigilanza del
territorio si possono nuovamente raggruppare a seconda delle finalità:
Attività di Tutela Ambientale
Coloro che si occupano della tutela ambientale in senso stretto – nel 2004 – hanno dedicato
circa il 42% del loro tempo alla vigilanza (83 giorni), il 9% (18 giorni) alla formazione; il restante
49% in attività di pianificazione.
Aree critiche. La Provincia ha curato la realizzazione di un documento, per uso interno all’Ente,
in cui sono state evidenziate le zone che, nel territorio, necessitano di un intervento più urgente.
L’obiettivo era quello di organizzare le successive attività di controllo delle attività produttive in
modo tale da fondarle sui criteri della chiarezza e della trasparenza. A partire da questo
documento - e grazie alla collaborazione con l’ARPA - l’Ente ha quindi potuto scrivere il
documento di programmazione triennale, nel quale ha indicato gli interventi di tutela ambientale
da realizzare dal 2005 al 2007.
Attività di vigilanza. Sono proseguite le normali funzioni di vigilanza:
Le attività di Polizia Giudiziaria - che la Procura della Repubblica delega all’Ente – e
che consistono nella stesura di notifiche e nell’esecuzione di sopralluoghi e
provvedimenti;
Le funzioni di vigilanza ambientale, in particolare i sopralluoghi, che possono derivare
dall’iniziativa dell’Ufficio stesso, possono essere richiesti da altri servizi dell’Area
ambiente o da soggetti esterni.
Nel corso di quest’opera sono state accertate quasi 3.260 violazioni di carattere amministrativo
o penale in materie ambientale.
Degli 83 giorni spesi per queste attività nel 2004, più del 90% (pari a 76 giorni) sono stati
dedicati alle funzioni di vigilanza.
Attività rivolte a Siti Industriali
Secondo la normativa vigente, qualsiasi azienda che utilizzi sostanze pericolose o esegua
procedure rischiose per la salute o l’incolumità delle persone o per i possibili danni all’ambiente,
ha l’obbligo di comunicarlo agli enti competenti (in questo caso alla Provincia) e alle autorità di
controllo ambientale (l’ARPA Piemonte nello specifico).
Inoltre, all’aumentare del rischio, si aggiungono gli adempimenti di legge che le aziende devono
rispettare: dalla semplice comunicazione della natura e della quantità di sostanze utilizzate
(Notifica), alla presentazione di documenti nei quali si dimostri la predisposizione di misure di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 228
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
sicurezza e l’introduzione di procedure interne in caso di incidente (Rapporti di sicurezza e
Rapporti di relazione).
In questo ambito, la Provincia ha il compito di adottare misure che garantiscano la prevenzione
e la riduzione integrata dell’inquinamento prodotto dagli impianti industriali di medio-grande
dimensione e l’impiego delle migliori tecniche disponibili in campo ambientale. In concreto,
l’ente ha il compito di rilasciare l’autorizzazione all’esercizio secondo le norme di legge (D. Lgs.
59/2005).
PER APPROFONDIRE…
Il sistema industriale ha progressivamente ridotto i propri impatti ambientali in primo luogo per
effetto di una trasformazione delle produzioni (la quota di addetti nei settori ad alto contenuto
tecnologico in provincia di Torino è superiore a quella nazionale) e grazie ad una più efficace
gestione ambientale; infatti, gli impatti ambientali del settore produttivo sono rilevanti e
l’industria, tra l’altro, è responsabile di circa il 30% dei consumi energetici e delle emissioni
climalteranti. Dominante è anche il contributo del settore industriale alla produzione di rifiuti
(43% dei rifiuti speciali e urbani) e delle emissioni di PM10 (50%, dati INEMAR 1997).
In provincia di Torino la forte connotazione industriale e manifatturiera dell’economia locale
rende particolarmente evidente la questione del rischio tecnologico.
Nel 2004, sul territorio della provincia di Torino, c’erano in tutto 47 aziende a rischio di cui
14 soggette a Notifica
13 soggette a Rapporto di sicurezza
20 soggette a Rapporto di relazione
630
600
570
540
510
480
450
420
390
360
330
300
270
240
210
180
150
120
90
60
30
0
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
n. organizzazioni
Organizzazioni ISO 14001 ed EMAS
L’adozione di Sistemi di Gestione Ambientale
d’impresa (SGA) è indicazione di una più generale
tendenza del sistema delle imprese verso una
migliore gestione ambientale. La diffusione di SGA è
connessa alle politiche di sensibilizzazione, diffusione
e incentivazione da perseguirsi nei programmi di
sviluppo locale e nella pianificazione degli
insediamenti produttivi attraverso i soggetti della
programmazione negoziata, gli Sportelli unici, i
distretti industriali e le altre organizzazioni di
categoria.
Nel corso degli ultimi 3 anni in provincia di Torino si è
registrato un forte sviluppo di certificazioni Ambientali.
Al 2001 è stato raggiunto e superato l’obiettivo di 100
imprese certificate definito dall’accordo tra Provincia e
Unione Industriali. Il 72% delle certificazioni riguarda
imprese manifatturiere, il 11% imprese energetiche, il
17% imprese di servizi (tra cui alcune pubbliche
amministrazioni).
Al 2004 si contano 7 registrazioni EMAS e 288
certificazioni
ISO
14001,
l’anno
successivo
ISO 14001 EMAS
rispettivamente 13 e 532, con un notevole incremento
per entrambe. Complessivamente, la quota di Sistemi di Gestione Ambientale in provincia di
Torino rispetto all’insieme dell’Italia è pari a ca. il 7% e superiore alla quota di valore aggiunto
(circa il 5% sia come totale che come settore industriale) generato dall’area rispetto al totale
nazionale.
La Provincia nel biennio considerato si è occupata delle istruttorie e del rilascio di Autorizzazioni
Integrate Ambientali (AIA) e delle attività di concertazione con i destinatari specifici cui si rivolge
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 229
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
in questo ambito; inoltre, ha approvato un cronoprogramma di adeguamento alle migliori
tecniche disponibili degli impianti industriali con il coinvolgimento di Enti terzi competenti nel
rilascio di autorizzazioni ambientali che l’AIA sostituisce.
Concessione di AIA. La Provincia ha l’incarico di valutare se concedere o meno agli impianti
industriali di media e grande dimensione le Autorizzazioni Integrate Ambientali, finalizzate a
ridurre l’inquinamento prodotto dalle aziende stesse e a valutare se hanno adottato le migliori
tecniche disponibili per la salvaguardia della qualità dell’ambiente.
Il procedimento, poiché integrato, prevede una istruttoria interdisciplinare delle aziende
coinvolte con riferimento a tutte le matrici ambientali coinvolte: aria, acqua, rifiuti, energia,
rumore, aspetti tecnici e tecnologici di processo e di prodotto. Inoltre, alcuni procedimenti
richiedono il coinvolgimento di Enti terzi quali l’ARPA, lo SMAT, i Comuni e le ASL.
In questo ambito, la Provincia ha attivato un Protocollo di intesa con le Associazioni industriali e
di categoria per la sperimentazione di questo processo e per la risoluzione di problematiche
generali relative all’applicazione della normativa a livello provinciale. Inoltre, la sperimentazione
del rilascio dell’AIA è stata realizzata con il supporto tecnico-scientifico della Fondazione per
l’Ambiente T. Fenoglio e mediante l’istituzione di un Tavolo tecnico con le principali
Associazioni industriali e di settore (Unione Industriale di Torino, API di Torino, CCIIAA di
Torino, Assocarta).
Sono state intraprese attività di studio, ricerca e formazione sulle migliori tecniche disponibili di
ogni settore economico coinvolto.
Inoltre, sono state stipulate convenzioni con Soggetti Terzi altamente specializzati per il
supporto
tecnico-scientifico
durante
l’istruttoria
tecnica
dei
procedimenti
di
rilascio
dell’Autorizzazione (Politecnico di Torino, CRPA – Centro Ricerche e Produzioni Animali di
Reggio- Emilia).
Nel biennio considerato, in questa attività sono state coinvolte oltre 150 aziende del territorio
provinciale appartenenti a 33 diversi settori economici. Queste iniziative hanno condotto ad
un miglioramento delle prestazioni ambientali delle aziende autorizzate, a perfezionamenti
tecnologici dei processi industriali mediante adeguamenti degli impianti alle migliori tecniche
disponibili, alla razionalizzazione dei controlli ambientali.
Nel 2004 sono stati avviati 14 procedimenti e 1 è stato concluso, nell’anno successivo sono
stati avviati 62 procedimenti, dei quali 3 sono stati conclusi.
La Provincia di Torino è risultata la prima in Italia ad aver rilasciato una autorizzazione integrata
ambientale.
Inoltre, le procedure attivate dalla Provincia di Torino, sono state replicate e utilizzate come
modello da parte di altre Autorità Competenti.
Siti industriali a rischio. Nel corso del 2004 la Provincia si è occupata della distribuzione dei
Piani di Emergenza Esterna – approvati al termine del 2003 – relativi ad uno stabilimento
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 230
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
nell’area di Chivasso (ESSO) e a 4 a Volpiano (LIQUIGAS, BUTANGAS, AUTOGAS NORD ed
ENI). Inoltre, sono iniziati o proseguiti i lavori per la stesura dei Piani relativi ad altri 5
stabilimenti: la Prefettura infatti ha chiesto che venissero realizzati i documenti per lo
stabilimento
RIVOIRA
di
Chiasso,
ACLA
di
Rivalta,
PRAVISANI,
ROCKWOOD
e
THYSSENKRUPP di Torino (i cui lavori sono da completare).
Aggiornamento anagrafe aziende. La Provincia ha il compito di mantenere e gestire l’elenco
delle aziende che – sul suo territorio di competenza – richiedono all’Ente autorizzazioni per
procedure in campo ambientale. Il registro viene aggiornato solo nel caso in cui
un’organizzazione si rivolga alla Provincia per la prima volta: nei casi successivi, dal momento
che si dispone già dei dati necessari, viene aperto solo la procedura autorizzativa.
Nel 2004 sono state aggiunte all’elenco dell’anagrafe 940 nuove ditte.
A seguito di tutte queste attività, si sono verificati miglioramenti delle prestazioni ambientali
delle aziende autorizzate, miglioramenti tecnologici dei processi industriali mediante
adeguamenti degli impianti alle migliori tecniche disponibili, e razionalizzazione dei controlli
ambientali.
La sperimentazione del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale è stata realizzata con il
supporto tecnico-scientifico della Fondazione per l’Ambiente T. Fenoglio e mediante l’istituzione
di un Tavolo tecnico con le principali Associazioni industriali e di settore (Unione Industriale di
Torino, API di Torino, CCIIAA di Torino, Assocarta).
Infine, la Provincia utilizza una serie di canali di dialogo specifici per comunicare con i propri
destinatari, effettivi o potenziali:
-
Pubblicazione degli annunci di avvenuto deposito delle domande di autorizzazione
integrata ambientale su quotidiani a diffusione provinciale;
Realizzazione di una Sezione Internet dedicata alla materia contenente tutte le
principali informazioni normative e tecnico-procedurali e le indicazioni sui procedimenti
avviati e conclusi.
PROTEZIONE CIVILE
Nell’ambito delle attività di protezione civile, il ruolo della Provincia si può suddividere in due
macrocategorie a seconda che debba operare in condizioni ordinarie o in emergenza. In
entrambi i casi, l’Ente si occupa del raccordo e del coordinamento delle attività interne ed
esterne all’Ente e ha il compito di realizzare un sistema integrato con la Prefettura, gli uffici
regionali, gli Enti Locali, le altre amministrazioni, le realtà produttive e le componenti del mondo
del volontariato per la protezione civile sul territorio provinciale.
La Provincia di Torino esercita le sue funzioni di previsione, prevenzione e soccorso
collaborando con il Coordinamento Provinciale del Volontariato, un organo istituito e promosso
dalla Provincia che ne ospita la segreteria di presidenza presso la propria sede. Infine, si fa
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 231
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
anche promotrice della formazione e diffusione di una cultura della protezione civile sul
territorio.
Il contesto
La Protezione civile in Provincia di Torino nasce come struttura organizzata a partire dal 2000 a
seguito del trasferimento di competenze attuato con i processi di delega amministrativa da parte
del governo centrale. Inoltre, con una Legge Regionale del 2003 le attività dell’Ente in questo
ambito hanno conosciuto un incremento considerevole con specifiche responsabilità nel
coordinamento delle operazioni di soccorso sul territorio di propria competenza, rispetto al
quale si è cercato di sviluppare e integrare le potenzialità del Servizio Protezione Civile in un
quadro economico e normativo in continua evoluzione.
Le nuove competenze assegnate alle Province hanno indotto un progressivo rafforzamento
delle attività finalizzate alla pianificazione e alla gestione delle emergenze per quegli eventi che
- per le loro caratteristiche - richiedono l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni
competenti in via ordinaria nel caso in cui un livello amministrativo minore non sia in grado di far
fronte a una situazione di emergenza.
In condizioni ordinarie la Provincia
si occupa della rilevazione, raccolta ed elaborazione dei dati di monitoraggio territoriale utili
a queste attività con la collaborazione di tutti i Servizi competenti;
predispone e aggiorna i Piani e i Programmi di previsione, prevenzione e protezione civile
(Programma Provinciale di Previsione e Prevenzione; Piano Provinciale di Protezione
Civile; Piano di Attivazione Interno per Emergenze di Protezione Civile) per monitorare i
livelli di rischio sul territorio. La pianificazione delle emergenze è un'attività finalizzata a
organizzare preventivamente il sistema di intervento nelle azioni di protezione civile. Questo
processo prevede lo studio di uno scenario d'emergenza: si ipotizza il verificarsi di un
evento calamitoso (naturale o antropico) e questo permette di prevederne gli effetti sul
territorio in un determinato arco di tempo e di definire così le procedure operative più
efficaci per il soccorso e l’assistenza alla popolazione colpita. Alla previsione dei rischi si
accompagna, dunque, la definizione dettagliata delle azioni da mettere in atto nel caso di
un'emergenza;
cura, segue e promuove la redazione dei Piani Comunali di Protezione civile di tutte le
amministrazioni comunali della provincia;
crea una struttura di protezione civile dell’amministrazione provinciale che coinvolga non
solo il Servizio Protezione Civile ma l’intera struttura;
supporta l’organizzazione dei volontari di protezione civile; il volontariato è attivo nel
promuovere una nuova cultura di protezione civile intesa come educazione
all’autoprotezione e rivolta alle popolazioni delle zone a rischio. Si occupa concretamente di
prevenzione (volta a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti ad
eventi calamitosi), di soccorso nelle situazioni di criticità e di aiuto per il superamento
dell’emergenza sotto il profilo assistenziale e tecnico attraverso l’impiego di personale
specializzato;
fornisce in tempo reale le previsioni meteorologiche e le informazioni sulla viabilità in
collaborazione con tutti i Servizi competenti su tutto il territorio provinciale.
Invece, nelle situazioni di emergenza la Provincia si occupa di
diffondere a tutte le amministrazioni comunali e agli enti competenti i bollettini meteorologici
di vigilanza;
monitorare l’evento;
verificare la disponibilità di risorse da impiegare;
gestire le segnalazioni provenienti dal territorio;
coordinare tutti gli interventi in emergenza di Protezione Civile in particolare per quanto
concerne tutti i livelli di viabilità che interessano il coordinamento degli enti locali e le
organizzazioni di volontariato;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 232
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
predisporre le attività successive ai primi interventi per favorire il ritorno alle normali
condizioni di vita nelle aree colpite dagli interventi calamitosi.
E’ fondamentale evidenziare che l’efficacia della gestione delle situazioni di emergenza dipende
strettamente dall’attività preliminare di previsione e prevenzione dei rischi, che si realizza
attraverso l’individuazione delle condizioni di pericolosità del territorio di origine naturale o
antropica. Infatti, l’analisi dei rischi conduce all’individuazione di azioni volte alla riduzione o
all’eliminazione degli eventi calamitosi o comunque alla mitigazione dei danni conseguenti.
Il Coordinamento Provinciale del Volontariato
Il Coordinamento Provinciale del Volontariato è un organismo cui è affidato il ruolo di interfaccia
tra la Provincia di Torino e le associazioni di volontariato che operano nell’ambito della
protezione civile presenti sul territorio; esso dispone di un Direttivo che si occupa del
coordinamento e che ha sede all’interno dell’Ente al fine di accentrare le attività e pertanto
rendere più efficienti le sue azioni. Alla Provincia compete quindi il compito di coordinare le
organizzazioni di volontariato che non hanno fini di lucro e prestano la loro opera su richiesta
delle attività competenti.
Il Coordinamento dispone inoltre di un Data Base in formato digitale che contiene tutte le
informazioni relative alle Associazioni di Volontariato che operano nell’ambito della protezione
civile. L’indirizzo Internet è www.volontariatoprotezionecivile.net.
Nel 2004 c’erano in provincia di Torino 140 associazioni iscritte al Coordinamento per un totale
di 2500 volontari/e circa: l’incremento nel 2005 è stato di circa il 20% per un totale di oltre 2900
volontari/e distribuiti/e sul territorio provinciale. L’ente tiene anche aggiornato per conto della
Regione l’iscrizione all’Albo del volontariato per la sezione di propria competenza delle
associazioni di protezione civile.
A supporto delle attività di protezione civile, l’Ente si occupa anche di curare i rapporti
istituzionali con vari soggetti per mezzo di Protocolli d’Intesa, convenzioni, assistenza tecnica;
in questo ambito è stato costituito il Comitato provinciale di Protezione Civile quale organo
consultivo e propositivo che offre un supporto all’Amministrazione provinciale nelle funzioni di
protezione civile di propria competenza. Il Comitato è composto dai rappresentanti di Prefettura,
Regione, Provincia, Enti locali, volontariato. Inoltre, a supporto del Comitato e al fine di
coordinare i servizi interni con i quali l’Ente partecipa all’organizzazione delle attività di
protezione civile, è stato costituito il Gruppo di Coordinamento interno per le funzioni di
protezione civile. Infine, è significativo evidenziare l’apporto che coloro che si occupano di
Risorse Umane e la Media Agency Provincia (MAP) forniscono alle attività di protezione civile
(rispettivamente per quanto riguarda le attività di formazione e quelle di comunicazione) in
un’ottica di sempre maggiore collaborazione e sinergia tra le diverse competenze.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 233
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L’ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE: LE AZIONI
Esercitazione a Robassomero. Nel mese di ottobre 2004 si è svolta nel Comune di
Robassomero un’esercitazione di protezione civile patrocinata – oltre che dalla Provincia di
Torino – anche dalla Regione Piemonte. L’iniziativa prevedeva due simulazioni: per la prima è
stato riprodotto un incidente automobilistico con il soccorso dei Vigili del Fuoco; nella seconda è
stato ricreato un salvataggio in seguito all’esondazione del torrente Stura con intervento
dell’Unità cinofila dei Carabinieri e della Croce Rossa.
Questa esercitazione ha rivestito una particolare importanza dal momento che ha rappresentato
l’occasione per inaugurare l’unità di comunicazione mobile di tipo satellitare: un furgone allestito
in collaborazione con il CSI Piemonte dotato di parabola satellitare da utilizzare in caso di
calamità naturali.
Progetto Conoscere per prevedere, prevenire e intervenire. La Provincia – anche grazie al
supporto economico della Fondazione CRT - ha attivato nel 2002 un progetto strategico
finalizzato alla realizzazione di un sistema integrato di conoscenze territoriali nel campo
dell’idrografia, della meteorologia, della cartografia e della morfologia in tutto il territorio della
Provincia di Torino. Infatti, il gravissimo evento alluvionale dell’ottobre 2000 ha evidenziato
l’inadeguatezza delle conoscenze disponibili per poter far fronte – o ancor meglio prevenire –
eventi di tale portata distruttiva. L’obiettivo dell’iniziativa era quello di raccogliere dati per
giungere ad una migliore comprensione delle caratteristiche del territorio – in particolare delle
zone più vulnerabili - e così prevedere le dinamiche degli eventi naturali allo scopo di pianificare
misure o interventi in materia di protezione civile. È ormai condivisa, infatti, la convinzione che
un indispensabile punto di partenza sia la costruzione di conoscenze sistematiche, aggiornate e
integrate su molteplici aspetti.
I dati progressivamente raccolti vengono messi a disposizione in Rete affinché tale iniziativa sia
utile alla comunità amministrativa, ai/alle professionisti/e, alla comunità scientifica ed anche - in
generale – ai/alle cittadini/e che ne siano interessati.
Il progetto NO-RISK. Il progetto NO-Risk (acronimo di Nord-Ovest-Risk) è un’iniziativa
finanziata nell’ambito del primo bando nazionale di e-government che ha visto la partecipazione
di Regione Liguria (in qualità di capofila), Regione Piemonte e Provincia di Torino. Obiettivo del
progetto era quello di favorire la diffusione delle conoscenze e della cultura della protezione
civile tra la cittadinanza per mezzo di prodotti software e servizi disponibili in Rete tramite la
costruzione di un portale per la gestione delle emergenze.
Il risultato finale si proponeva di diventare un vero e proprio strumento di lavoro per agevolare lo
scambio di informazioni, la condivisione delle conoscenze nonché il coordinamento a livello
operativo tra le istituzioni locali dell’area Nord-occidentale.
In concreto, il progetto ha condotto alla costruzione di un portale informativo interregionale
dedicato alla protezione civile disponibile su Internet e utilizzabile secondo diversi livelli di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 234
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
accesso in funzione delle caratteristiche degli utenti (amministrazioni pubbliche o singoli/e
cittadini/e).
L’intero progetto può essere considerato una best practice in tema di protezione civile nella
misura in cui si proponeva di diffondere e di gestire le informazioni utili a questo ambito
mediante servizi innovativi che non necessitano di supporti tecnologici particolari se non un
collegamento alla Rete. Tale sistema di gestione delle emergenze e di comunicazione è stato
sperimentato con successo nell’ambito della Sala Operativa Provinciale presso la Prefettura e
nella Sala Unità di Crisi della Provincia di Torino (il cui allestimento nella conformazione attuale
è stato terminato nel novembre 2005) e nelle sale operative dei Comuni coinvolti (oltre 30)
nell’ambito dell’esercitazione di protezione civile “Pro-civ ‘05” in preparazione dell’evento
Olimpico. Tale esercitazione, la cui organizzazione è stata curata congiuntamente con la
Prefettura di Torino, ha coinvolto oltre 300 persone dell’amministrazione provinciale, il
personale di oltre 30 amministrazioni comunali, circa 450 volontari/e di protezione civile
appartenenti al coordinamento provinciale, circa 400 volontari/e del Soccorso Alpino oltre alle
risorse di personale e mezzi di competenza statale (VVFF, Carabinieri, Polizia, personale della
Prefettura, ecc.)
L’attività di Sgombero Neve. La Provincia infine garantisce il servizio invernale di sgombero
neve ed antigelo per il quale vengono utilizzati 270 mezzi (trattori e pale gommate) di cui 70
appartengono all’Ente stesso. È in corso da alcuni anni, limitatamente ad alcune aree territoriali,
il trattamento sperimentale antigelo mediante soluzioni saline (cloruri) che consente di
contrastare con immediatezza l’accidentale formazione di ghiaccio e l’attecchimento della neve
sulla strada. Questo tipo di operazione evita gli sprechi di spargimento di sale e minimizza
l’impatto ambientale.
Nell’ambito del servizio invernale, nel 2004 sono stati svolti gli interventi di sgombero neve e
trattamento antigelo a sostegno dei Comuni montani, relativamente alle strade di frazioni e
borgate
Protezione Civile e comunicazione
La comunicazione riveste una particolare importanza nell’ambito delle attività di protezione
civile. Infatti, in questo contesto la condizione peggiore che si può verificare è quella della
mancanza della comunicazione, che genera – da parte di coloro che prestano soccorso - una
impossibilità di conoscere ciò che sta accadendo in una situazione di emergenza; questo, di
conseguenza, genera l’incapacità di intervenire. Inoltre, è di fondamentale importanza che si
instauri un efficace sistema di comunicazione tra tutti gli attori che intervengono per superare
l’emergenza.
Pertanto, in questi ultimi anni, i maggiori sforzi da parte della Provincia di Torino sono stati volti
a perfezionare e potenziare la comunicazione sia tra i diversi organismi che operano nell’ambito
della protezione civile che verso il territorio per fare in modo che ogni zona sia potenzialmente
raggiungibile dai soccorsi.
Questa condizione è particolarmente difficile da realizzare nelle zone caratterizzate da
condizioni territoriali meno favorevoli e che per questo sono maggiormente inaccessibili.
Adottando questo punto di vista, l’obiettivo principale di coloro che si occupano di protezione
civile è quello di garantire a tutti le stesse possibilità di essere raggiunti – prima di tutto tramite i
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 235
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
mezzi di comunicazione e successivamente con quelli di trasporto – e messi in sicurezza nel
caso di situazioni di difficoltà di qualsiasi tipo.
Tradizionalmente, le comunicazioni nelle situazioni critiche venivano supportate dalle linee
telefoniche fisse e mobili (per le comunicazioni audio e fax) e dalla rete Internet (per l’invio di
dati e filmati), da un sistema radio che permette di mantenere un contatto verso quelle zone
dove le reti telefoniche sono danneggiate o inutilizzabili. Tuttavia, proprio in conseguenza di
quanto sopra esposto, è di fondamentale importanza disporre di un sistema capace di garantire
continuità di comunicazione nel caso in cui le reti tradizionali si dovessero danneggiare. La
soluzione a queste problematiche è rappresentata dalla tecnologia satellitare poiché essa è
basata sull’insieme delle orbite che stazionano nello spazio intorno alla Terra sulle quali sono
collocati i satelliti. Lo sviluppo di questa tecnica fornisce un supporto alle comunicazioni e ai
flussi informativi in situazioni di emergenza rendendo possibile il contatto continuo con le
squadre di primo intervento, di ricerca, di recupero.
La Provincia di Torino in collaborazione con il CSI si è dotata nel 2004 di un furgone FIAT
Ducato 4x4 da utilizzare come nodo di telecomunicazione mobile dotato di parabola satellitare e
di apparecchiature elettroniche in grado di mantenere costante il contatto nel caso di calamità
naturali verso tutte le zone del territorio di sua competenza. Queste strumentazioni consentono
la navigazione in Rete, lo scambio di dati e di immagini tra le diverse unità in azione; inoltre, il
furgone è dotato di un gruppo elettrogeno che permette l’utilizzo di attrezzature anche in zone
dove non è presente la corrente elettrica.
Nel 2005 l’allestimento sperimentale è stato sostituito con l’allestimento di una più aggiornata e
completa Unità Mobile montata su un camion Eurocargo 4x4 sperimentato nell’esercitazione
“Pro civ ‘05” organizzata congiuntamente alla Prefettura di Torino in preparazione dell’evento
Olimpico.
Per le attività di Protezione civile – come appena evidenziato – è fondamentale non solo una
costante comunicazione interna all’ente, ma è altresì rilevante un contatto continuo con le
amministrazioni locali a cui la Provincia fornisce un supporto (Comuni, Comunità Montane) ma
anche con quelle di livello superiore: Regione Piemonte, altre Regioni circostanti e tutte quelle
organizzazioni o quegli enti con i quali avviene uno scambio di informazioni e di aiuto reciproco
utile per rendere più efficaci gli interventi (Autorità di Bacino, AIPO, Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Ministero degli Interni, Uffici della prefettura, Fondazioni, Centri di ricerca,Università di
Torino e Politecnico).
Con alcuni enti, per rendere ufficiale e stabile la collaborazione, la Provincia ha stipulato
Protocolli di Intesa: in particolare, è importante citare quello siglato con gli Uffici della Prefettura.
Inoltre, dal momento che i fenomeni naturali non rispettano i confini convenzionali posti dagli
esseri umani per delimitare la zona di competenza di un Ente, il concorso di altri enti e
organizzazioni pubbliche e private è essenziale e insostituibile per la Provincia.
I CANALI DI DIALOGO
Nell’ambito delle attività di Protezione Civile, la Provincia si serve di una serie di mezzi per
raggiungere i propri destinatari e confrontarsi con loro. È già stata messa precedentemente in
evidenza l’importanza della comunicazione per queste attività.
In particolare, viene utilizzata la sezione sul portale della Provincia per fornire informazioni sia
sulle eventuali situazioni di emergenza sul territorio che sulle attività svolte dalla Protezione
Civile provinciale. La home page, oltre a informare sulle attività che la Provincia intraprende
nell’ambito della protezione civile, indica qual è la situazione in termini di eventuali emergenze
di protezione civile: quando il riquadro in alto a destra è
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 236
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
-
verde
condizioni di normalità
giallo
vigilanza
arancione
preallarme
rosso
allarme
In situazioni di emergenza, oltre all’aggiornamento dell’home page, viene inserita anche una
pagina dedicata all’evento in corso.
Inoltre, all’interno della pagina del sito dedicata alla protezione civile, c’è anche una sezione ad
accesso riservato ai soli utenti abilitati e – nello specifico – tutti i soggetti con i quali la Provincia
collabora nello svolgimento dell’attività di protezione civile.
Un indicatore significativo dell’utilità e dell’efficacia di questa sezione del portale, che si
configura nel contempo come mezzo di comunicazione e di fornitura di servizi, è rappresentato
dal numero di accessi al mese che ammonta a circa 20.000.
Poiché nell’ambito delle attività di protezione civile è fondamentale il costante contatto tra la
Provincia e le altre amministrazioni che essa ha il compito di coordinare, viene utilizzata una
combinazione di diversi mezzi che si integrano reciprocamente e che consentono di mantenere
costante e sempre attivo il collegamento tra i diversi soggetti coinvolti nelle attività: telefono,
radio, fax e Internet (posta elettronica e il portale attraverso la predisposizione di aree ad
accesso riservato).
Infine, la Provincia si occupa della realizzazione di manuali che contengono le indicazioni sui
comportamenti da tenere nel caso di emergenze naturali di vario tipo e sui modi per prevenire
tali eventi e organizza convegni con finalità formative ed educative per rendere note le attività
che compie.
Non esistono indicatori diretti per valutare l’esito dell’attività di protezione civile; tuttavia, si può
ricorrere all’utilizzo di indicatori indiretti quali:
-
il numero di accessi al sito web che indica l’utilità pratica di questo mezzo;
la percentuale di tempo in cui è possibile mantenere il contatto tra i diversi soggetti a un
diverso livello coinvolti nelle attività, che attualmente si assesta intorno al 95%;
l’esito positivo di tutte le esercitazioni.
Le attività di protezione civile si possono considerare assolutamente non discriminanti rispetto
al genere, sia a valle che a monte del processo.
Da un lato, infatti, gli effetti sono paritari nella misura in cui gli interventi di protezione civile
forniscono supporto a chiunque sia bisognoso, donna o uomo che sia.
Per quanto riguarda – invece – la composizione per sesso dei gruppi di persone che si
occupano di protezione civile, si evidenzia la presenza di un numero molto elevato di donne di
tutte le età: questo tipo di interventi, infatti, richiede la collaborazione e la sinergia di
competenze e sensibilità diverse; pertanto, ciascuno può essere rilevante e prezioso per le
competenze e le capacità che può mettere e disposizione.
Coloro che si occupano di protezione civile affrontano una serie di problematiche che rendono
difficile lo svolgimento delle attività. In primo luogo, questo ambito è caratterizzato da una
legislazione concorrente: la Provincia deve infatti attenersi sia alle direttive che provengono
dallo Stato che dalla Regione. Inoltre, le competenze operative per la Provincia sono state
definite solo nel 2003: questo costituisce un problema dal momento che all’Ente sono state
attribuite un numero maggiore di competenze rispetto a prima ma le risorse umane e finanziarie
a disposizione non sono aumentate.
Inoltre, spesso questo ambito di competenza non è considerato molto rilevante se non nelle
occasioni in cui si verificano delle emergenze. Se - al contrario – venisse adeguata la struttura
alle nuove esigenze e venissero investite maggiori risorse sia di tipo umano che economico
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 237
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
anche nei tempi ordinari, sarebbe più agevole predisporre programmi che permettano di
prevenire in modo significativo le emergenze.
Le carenze – tuttavia – sono compensate da un ottimo livello di cooperazione e di supporto
reciproco tra i diversi ambiti all’interno della Provincia, situazione che permette di far fronte alle
difficoltà.
LA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
La procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è mirata a valutare preventivamente gli
effetti che la realizzazione di un progetto può produrre sull’ambiente al fine di tutelare la salute
umana e le risorse naturali, salvaguardare le biodiversità di specie ed ecosistemi e preservare il
patrimonio storico, artistico, culturale.
Le interazioni fra i diversi effetti possibili di un progetto sono valutate nell’ambito di un unico
procedimento amministrativo, permettendo quindi il coordinamento e lo snellimento delle
procedure finalizzate all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni.
Alla Provincia sono assegnate competenze specifiche nell’ambito della gestione delle
procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA):
gestire il coordinamento delle istruttorie tecniche (verifica, specificazione, valutazione)
fornire pareri sulle procedure di VIA;
gestire le conferenze dei servizi e le istruttorie tecniche in materia di cave e torbiere;
fornire supporto tecnico ai Comuni per la vigilanza;
I PROCESSI DI VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE: LE AZIONI
La Provincia è coinvolta nelle procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) gestite a
livello regionale e entra in azione qualora ci siano da valutare le ricadute ambientali di piani e/o
programmi di competenza provinciale.
La
VAS
corrisponde
all’applicazione
dei
principi
sopra
delineati
agli
strumenti
di
programmazione e pianificazione che rientrano nel processo decisionale relativo all’assetto
territoriale e che costituiscono il quadro di riferimento per le successive decisioni di
autorizzazione. L’implementazione dell’attività di VAS olimpica, iniziata nel 2004, è proseguita
per tutto il 2005 con la verifica ambientale dei progetti legati alle opere olimpiche, in
collaborazione con la Regione.
Un po’ di cifre
Nel biennio 2004-2005 sono state espletate le istruttorie di VIA relative a :
76 fasi di verifica (di cui 42 nel 2004 e 34 nel 2005)
36 fasi di valutazione(di cui 18 nel 2004 e 18 nel 2005)
2 fasi di specificazione (relative al 2004)
(che corrispondono alle tre fasi nelle quali si possono suddividere i processi di VIA)
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 238
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
148 sono state le conferenze dei servizi gestite dalla Provincia
114 le istruttorie tecniche gestite
50 i pareri forniti su procedure di VIA
10 i supporti tecnici rivolti ai Comuni sulle attività di vigilanza
È significativo sottolineare che in questo ambito si rileva recentemente uno snellimento delle
procedure autorizzatorie e una maggiore trasparenza, partecipazione e coinvolgimento degli
interessati nel procedimento.
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E BONIFICHE
Il territorio della provincia di Torino, anche rispetto alle altre province piemontesi, è
particolarmente interessato dal problema dei siti contaminati. In questo ambito, la Provincia ha il
compito di occuparsi delle procedure di bonifica delle aree inquinate per realizzare un processo
di sviluppo del territorio orientato sempre di più alla sostenibilità ambientale.
Le competenze attribuite alla Provincia in materia di bonifiche sono numerose e importanti:
esprimere i pareri sui progetti di bonifica approvati dai Comuni e, nel caso in cui lo
ritenesse opportuno, modificarne le scelte; approvare i progetti di bonifica e autorizzare
gli interventi dopo aver ascoltato il parere della Conferenze dei Servizi e realizzare
direttamente gli interventi di messa in sicurezza e bonifica dei siti, in caso di
inadempienza dei soggetti obbligati, sul territorio di più Comuni;
realizzare le attività di verifica e monitoraggio degli interventi di bonifica sia quando
sono in corso che quando sono conclusi; certificare l’attuazione dei progetti di bonifica,
comunicandone gli esiti alla Regione;
valutare le richieste di finanziamento regionale trasmesse dai Comuni che
intraprendono progetti di bonifica su aree pubbliche o in sostituzione dei soggetti
obbligati inadempienti;
aggiornare l’anagrafe provinciale di siti che devono essere sottoposti a bonifica.
PER APPROFONDIRE…
La maggior parte dei casi di contaminazione (35%) avviene in aree industriali - siano esse
attive (18%) o dismesse (17%) – e derivano da perdite da impianti o da serbatoi e scorretta
gestione dei materiali stoccati (rifiuti, materie prime, semilavorati).
Tra le cause rilevanti di contaminazione è opportuno inoltre citare:
- le perdite di serbatoi interrati nei punti vendita carburanti, che generano situazioni di
contaminazione di piccola-media entità molto dispersa sul territorio (24%)
- l'attività di smaltimento-recupero rifiuti (13%)
- il fenomeno dello smaltimento abusivo di rifiuti (8%).
Attività responsabile della contaminazione
% siti interessati
attività di smaltimento abusivo/abbandono rifiuti
8%
attività di gestione rifiuti
10%
attività di gestione rifiuti dismessa
3%
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 239
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
attività di gestione rifiuti dismessa
3%
attività industriale
18%
attività industriale dismessa
17%
punti vendita carburante e deposito prodotti petroliferi
24%
attività di trasporto
4%
altro
14%
CONTAMINAZIONE DEL SUOLO E BONIFICHE: LE AZIONI
Un po’ di cifre…
sino a fine 2005
320 sono entrati nella procedura di bonifica (come indicato dall’art. 17 del D.Lgs. 22/97)
285 i siti risultati da bonificare secondo l’anagrafe provinciale
115 pareri sono stati richiesti alla Conferenza dei servizi per interventi di bonifica
5 sono stati i procedimenti attivati per richieste di finanziamento 2005 (scadenza febbraio 2006)
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 240
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
METTERE IN SICUREZZA IL TERRITORIO
dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
7.415.017,55
0,00
Regione Piemonte
4.703.518,54
4.361.697,18
prevalentemente tributi e tariffe
282.084,59
194.082,72
risparmi di gestione
200.000,00
13.671,91
0,00
0,00
172.128,14
0,00
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
12.772.748,82 4.569.451,81
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
298.500,77
119.382,72
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
246.421,48
156.291,15
11.937.826,57
4.005.527,94
290.000,00
288.250,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
12.772.748,82 4.569.451,81
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 241
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.3.3 LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITÀ
La Provincia ha il compito di governare il territorio sulla base delle indicazioni contenute nel
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (d’ora in poi PTCP). Il PTCP è un documento
attraverso il quale la Provincia dichiara le scelte strategiche da adottare in riferimento all’assetto
del territorio, alle grandi infrastrutture per la mobilità e alle principali linee di comunicazione, alle
aree di interesse ambientale da salvaguardare, al riconoscimento dei sistemi residenziali e
produttivi e alle linee di intervento per l’assetto idrogeologico, la sistemazione idrica,
idrogeologica ed idraulico-forestale. Il PTCP ha come obiettivo la determinazione degli indirizzi
generali di riordino e sviluppo del territorio, anche mediante il coordinamento e l'integrazione
degli strumenti di programmazione e di intervento settoriale. Il PTCP è inoltre ispirato ai principi
della sostenibilità ambientale che richiedono di perseguire la tutela e la valorizzazione del
sistema ambientale e di definire livelli crescenti di coerenza tra quest’ultimo e le politiche per lo
sviluppo socio-economico dei sistemi territoriali.
Dal momento che la Provincia è un ente intermedio, il suo ruolo in questo ambito consiste
principalmente nel gestire le attività di concertazione con gli enti e i soggetti pubblici e privati
che operano sul territorio. La Provincia di Torino è da anni impegnata nel dedicare la massima
attenzione ai bisogni degli Enti locali valutando ogni possibilità di destinare risorse ad attività
che rientrano a pieno titolo nelle linee dell'Assistenza agli Enti locali. Coerentemente con tale
impostazione sono diverse le strutture della Provincia che operano per fornire assistenza e
supporto all’attività istituzionale dei comuni, in particolare dei comuni di minor dimensione.
Nello specifico, la Provincia in questo ambito:
favorisce il perseguimento delle finalità e l’attuazione delle linee strategiche di sviluppo
territoriale dettate dal PTCP attraverso la concertazione istituzionale con i Comuni, le
Comunità Montane;
definisce i sistemi locali quali ambiti intercomunali di aggregazione per la definizione di
politiche di governance territoriale;
redige i Piani paesaggistici e i Piani Territoriali con specifica valenza paesistica, due
documenti che rappresentano un’attuazione del PTCP e che vengono applicati – nello
specifico - alle aree di particolare pregio ambientale e paesistico. Il PTCP in questo
ambito propone un nuovo tipo di approccio che superi la tradizionale apposizione di
vincoli sviluppando azioni di tutela e attenzione ambientale finalizzate ad assumere le
caratteristiche di queste zone come valore da promuovere (o da recuperare laddove si
stia perdendo) e da salvaguardare in modo da assicurarne la conservazione e la
rinnovabilità, agevolando inoltre la mitigazione degli impatti sull'ambiente delle opere e
delle attività;
ha il compito di regolare le politiche di sviluppo del territorio intraprese a livello
comunale; più precisamente, presta assistenza tecnica e fornisce indirizzi, direttive e
prescrizioni;
si occupa del monitoraggio delle politiche di insediamento perseguite dai Comuni, delle
scelte di localizzazione da parte di attività produttive, infrastrutture per la viabilità o di
iniziative nelle aree a valenza paesaggistico-ambientale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 242
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITÀ: LE AZIONI
Nell’ambito delle attività di governo del territorio, la Provincia ha intrapreso una serie di iniziative
durante il 2004 e il 2005:
Costituzione delle Agende Strategiche Locali. In una fase rinnovata del governo del territorio
ed in un contesto in cui si rende necessario fornire contributi innovativi alla costruzione di reti di
relazione ed al consolidamento di norme di comportamento orientate alla soluzione condivisa di
problemi, è stato individuato come particolarmente adeguato a fornire risposte efficienti ed
efficaci alle questioni sopra descritte, lo strumento delle Agende Strategiche del Sistema
Locale; le Agende sono costituite su base volontaria, attraverso il confronto e l’accordo
negoziale tra i soggetti istituzionali del sistema locale, e partendo dalla ricognizione dello stato
della progettualità e dalla prefigurazione di alcune linee di azione strategica, sono finalizzate
alla definizione di una visione del futuro del sistema locale convincente e condivisa e alla
sperimentazione di processi di pianificazione strategica.
Si è scelto dunque che il Piano Territoriale di Coordinamento venga approfondito/aggiornato
mediante la realizzazione di specifici approfondimenti tematici e territoriali da predisporre nella
forma di Agende Strategiche Locali, concertate con i Comuni appartenenti a singoli Sistemi
Locali, dando vita ad esperienze di copianificazione, che possono portare a sollecitare in modo
sempre più appropriato i processi di pianificazione urbanistica comunale, agendo tanto su una
migliore comprensione degli elementi territoriali e socio-economici quanto sulla possibilità di
operare, entro una pratica di concertazione e negoziazione, su leve e fattori (normativi,
finanziari, organizzativi) che sarebbero preclusi alla singola azione comunale.
Sono state istituite due Agende Locali, la prima, quella del chierese, raccoglie 35 comuni ed
investe un vasto territorio che dalla collina di Torino si estende fini ad includere alcuni comuni
dell’astigiano; la seconda Agenda riguarda i sette comuni della collina morenica RivoliAvigliana.
Espressione di pareri. La Provincia ha partecipato alle Conferenze di servizi formulando pareri
sul rilascio di autorizzazioni regionali per l’insediamento di grandi strutture di vendita; ha il
compito di esprimere giudizi di compatibilità sulle varianti parziali dei piani regolatori e
osservazioni su tutti gli strumenti urbanistici comunali. Ha formulato analisi di compatibilità
territoriale per uno strumento di pianificazione (Piano d'Area Parco di Stupinigi); ha partecipato,
infine, alle Conferenze di Servizi convocate dalla Regione Piemonte (edilizia residenziale
pubblica) o dagli Sportelli Unici per le Attività Produttive di Comuni, finalizzate all'approvazione
e attuazione di programmi attuativi e progetti di particolare rilevanza sotto il profilo economico e
territoriale, rendendo in tali sedi i prescritti pareri di compatibilità con il PTCP.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 243
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il progetto PRUSST 2010Plan.
La Provincia ha partecipato al Comitato di gestione del PRUSST 2010 Plan. Questa attività
riveste particolare importanza per le dinamiche innescate dal Programma dal momento che
sono caratterizzate da un forte carattere di riequilibrio ambientale.
I Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio sono progetti
sperimentali avviati nel 1998 dal Ministero dei Lavori Pubblici per creare sistemi integrati e
coordinati di interventi finalizzati a promuovere occasioni di sviluppo sostenibile sotto il profilo
sociale, economico ed ambientale possibilmente riguardanti ambiti territoriali vasti (cioè
coordinando più Comuni). Il PRUSST 2010plan si inserisce in questa sperimentazione ed è
stato promosso nel 1999 dal Comune di Settimo T.se (con l'adesione dei Comuni di Borgaro
T.se e Torino) per coordinare azioni differenti sul territorio e creare delle sinergie dirette tra
infrastrutture a rete e poli di attrazione, differenti settori della spesa pubblica e diversi livelli di
competenze (locale, nazionale, comunitario). In questo ambito, la Provincia ha firmato un
Protocollo d’intesa con la Regione Piemonte e gli altri Comuni che partecipano al progetto
PRUSST 2010 Plan per sottoporre a disciplina le procedure necessarie alla realizzazione di due
parchi: il parco intercomunale Tangenziale Verde e il parco Laghetti Falchera, entrambi
finalizzati sia alla salvaguardia del territorio che alla riqualificazione dell’immagine della zona di
cui fanno parte.
METREX. La Provincia ha partecipato ai lavori di METREX, una rete europea di soggetti
istituzionali che operano a livello regionale o metropolitano per la definizione e realizzazione di
progetti di pianificazione territoriale e sviluppo a livello metropolitano. La Provincia di Torino è
lead partner del gruppo di lavoro Planning for Major Events, che analizza come i grandi eventi
(esposizioni internazionali, olimpiadi, fiere ecc.) possono incidere sulla pianificazione ordinaria
del territorio. Nel corso del 2004 è stato pubblicato sul sito internet di METREX un rapporto che
riporta, tra le altre, le esperienze di Torino sulla tematica in questione.
La Provincia partecipa altresì al progetto PolyMETREXplus, finanziato dalla Unione Europea
nell’ambito del programma Interreg IIIc; il progetto si prefigge lo scopo precipuo di rispondere
alla sfida, contenuta nella ESDP (la Strategia Spaziale Europea del 1999), di pervenire ad un
migliore equilibrio urbano in Europa mediante la promozione di rapporti policentrici tra le aree
metropolitane (collegamenti in materia ambientale, socio-economica e dei trasporti); il progetto
è gestito dalla Regione Catalana (Spagna), con la partecipazione di oltre 30 partner, con un
budget di 1,57 milioni di Euro oltre ad un finanziamento di progetto pari ad oltre 1,5 milioni di
Euro.
La Provincia, soprattutto per problemi legati a risorse economiche e di personale, ha ritenuto
opportuno aderire al progetto PolyMETREXplus, non in qualità di partner, ma solo come
contributor, il che consente di poter accedere ad un parziale rimborso delle spese sostenute per
partecipare ai lavori.
Il progetto si articola in due parti: una, che si è conclusa nel 2005, finalizzata alla produzione di
un “Quadro per un’Europa metropolitana policentrica” e ad un “Piano d’Azione”; una parte di
prassi nel 2006-2007, volta ad individuare attività di rete rappresentative a livello interregionale.
Piano paesaggistico di Pinerolo. Nel 2004 sono stati completati gli studi preliminari alla
redazione del Piano Paesaggistico di Pinerolo (che coinvolge una porzione della collina di
Pinerolo e, in minima parte, di quella di Roletto) e sono state avviate le consultazioni con i
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 244
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Comuni interessati da questi interventi in modo tale da concertare le azioni e le politiche che si
attiveranno. Nel 2005 è proseguita la redazione di questo progetto, così come sono proseguite
le consultazioni “ufficiose” con questi Comuni in modo tale da “concertare” le azioni e le
politiche che si esplicheranno in normativa di Piano. E’ stata infatti presentata una prima bozza
degli elaborati, nel corso di contatti e incontri con tecnici/he ed amministratori/trici ai due
Comuni, al fine di raccogliere eventuali osservazioni e suggerimenti in proposito.
Collina intermorenica di Avigliana. Nel 2004 sono stati avviati gli studi per il progetto dal titolo
Approfondimento della Collina Intermorenica Aviglianese, un’area di pregio ambientale e
paesistico che si estende sul territorio di vari Comuni tra cui Rivoli e Avigliana. L’approccio
utilizzato dalla Provincia è stato fortemente orientato all’ascolto dei Comuni e degli attori locali
interessati, in modo da pervenire ad una negoziazione e a una concertazione della definizione
degli interventi da compiere. Tali studi, conclusisi nel 2005, sono stati effettuati nell’ambito dei
lavori di impostazione relativi all’Agenda Strategica Locale della Collina Morenica; in seguito è
stato redatto un Masterplan (Piano Direttore) che rappresenta il risultato dei detti studi, in
previsione della sottoscrizione (prevista per il 2006) di un Protocollo di Intesa per
l’implementazione e la gestione del Masterplan.
Assistenza tecnica ai Comuni. Nel corso del 2004 la Provincia ha svolto opera di assistenza
tecnica verso 21 Comuni presenti sul territorio fornendo un supporto per 22 interventi. Le
attività svolte si possono far risalire a tre categorie:
-
costruzione o restauro di edifici (10 su 22)
-
qualificazione o realizzazione di altre infrastrutture (2 su 22)
-
interventi per migliorare la viabilità (10 su 22)
Nel corso del 2005, sono state effettuate consultazioni su richiesta dei Comuni, propedeutiche
alla redazione di varianti o revisioni ai Piani Regolatori. Tale attività consente da un lato di
seguire l'attività di pianificazione dei Comuni e il suo aggiornamento; dall'altra, consente ai
Comuni di valutare preliminarmente la compatibilità di rilevanti scelte a carattere territoriale con
il vigente PTCP.
La Provincia inoltre, sempre nel 2005, ha svolto opera di assistenza tecnica verso 28 Comuni
per un numero totale di 29 interventi.
Tavolo di confronto per la verifica delle proposte infrastrutturali per la mobilità nell’area
ovest metropolitana. Avviato nel 2005, coinvolge tecnici/he ed amministratori/trici in
rappresentanza degli Enti interessati: ATIVA, Regione Piemonte (Direzione Trasporti e
Urbanistica), Comuni dell’area metropolitana, GTT, RFI ecc. L’intenzione è quella di giungere a
definire un’agenda “strategica” che metta in calendario i diversi obiettivi da perseguire e le
priorità da affrontare per sviluppare nuove progettualità, superando una pianificazione di tipo
“separato” e pervenire ad una pianificazione “integrata”, per obiettivi.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 245
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Predisposizione della variante del PTC relativa alle aziende a rischio di incidente
rilevante. Nel 2005 sono proseguiti gli studi a riguardo. Tale variante tende a garantire un
maggior livello di sicurezza per l’ambiente e per la popolazione nei confronti del rischio
industriale, disciplinando, a livello di area vasta, le relazioni tra stabilimenti, destinazioni del
territorio, reti e nodi infrastrutturali, di trasporto, tecnologici e fornisce indirizzi ai Comuni per la
ricomposizione delle scelte locali rispetto ad un quadro territoriale più ampio, tenuto conto delle
aree di criticità e delle diverse ipotesi di rischio naturale individuate nel piano di protezione
civile. Durante il 2005 è stata presentata la bozza di progetto preliminare della Variante ai
Comuni e alle Comunità Montane presso le sedi dei Circondari, al fine di raccogliere eventuali
osservazioni in proposito. Le risultanze di tali consultazioni sono state recepite ed hanno portato
a modifiche ed adeguamenti della documentazione che compone la variante.
Tavolo di confronto con le Comunità Montane. Avviato nel 2005 in relazione al prossimo
aggiornamento dei Piani di Sviluppo Socio-economico di CM. Alle riunioni sono stati invitati
tecnici ed amministratori/trici di Comunità Montane e Comunità Collinari.
LE ATTIVITÀ CARTOGRAFICHE
Il Servizio Gestione Informazioni Territoriali, Ambientali e Cartografiche che - all’interno
dell’Ente - si occupa della formazione, dell’aggiornamento, dell’acquisizione e dell’elaborazione
dei dati relativi alla cartografia al fine di rappresentare e quindi approfondire la conoscenza del
territorio governato dalla Provincia di Torino, si è costituito solo nel 2005 e deriva
dall’accorpamento di più competenze al fine di coordinare diverse funzioni affini. Esso, pertanto,
costituisce il punto di riferimento dell’intero Ente in merito alla formazione, all’aggiornamento e
alla conservazione dei dati cartografici, geografico territoriali e ambientali.
Tutte le funzioni svolte in questo ambito sono volte a ottenere un livello di informazione
territoriale sempre più adeguato a descrivere e quindi gestire meglio il territorio stesso da parte
dell’Ente.
In ambito cartografico la Provincia ha il compito di
curare la progettazione, la formazione, l’aggiornamento e la conservazione di tutta la
cartografia utile all’attività interna alla Provincia;
curare le attività di consultazione e di messa a disposizione del materiale cartografico e
fotografico all'utenza pubblica e privata nel rispetto delle disposizioni di legge in materia
di cartografia e del Regolamento del Servizio;
fornire consulenza e assistenza in materia di cartografia verso l’utenza del servizio (in
particolare gli altri Enti locali);
curare l’acquisizione della cartografia catastale della Provincia e provvedere
all’aggiornamento ed informatizzazione della medesima al fine di consentire una
migliore analisi della realtà del territorio provinciale, anche grazie all’integrazione con la
recente cartografia di tipo aerofotogrammetrico.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 246
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
In ambito territoriale/ambientale la Provincia si occupa di
aggiornare e analizzare le informazioni contenute nell’archivio, cercando di
riorganizzarne la gestione strutturando le risorse nel modo ottimale anche grazie agli
altri sistemi informativi dell’Ente;
promuovere la diffusione delle informazioni in materia su un unico supporto (o su
molteplici ma coordinati tra loro) sia all’interno che all’esterno dell’Ente in modo che
possano essere utilizzate anche nell’ambito dei processi di definizione delle politiche
dell’Ente da parte dei decisori pubblici;
gestire in modo coordinato le banche dati e gli osservatori territoriali e ambientali che
hanno il compito di monitorare continuamente l’evoluzione del territorio e dell’ambiente;
inoltre, ha anche il compito di integrare queste informazioni con quelle che derivano
dall’interno dell’Ente o da altri enti territoriali; infine, si occupa di rendere questi dati
disponibili alla struttura tecnica dell’ente.
elaborare nuovi strumenti per la gestione delle informazioni in 3D.
Nel biennio 2004-2005 sono state previste e finanziate:
- una spesa di circa 580mila euro per la predisposizione della fase progettuale degli interventi
per la formazione della cartografia numerica provinciale su un territorio di circa 76mila ettari
nella provincia;
- una spesa di circa 487mila euro per la predisposizione della fase progettuale per la
formazione di ortofoto digitale riferita all’intero territorio provinciale e per una superficie di circa
732.800 ettari.
ATTIVITÀ CARTOGRAFICHE: LE AZIONI
Cartografia numerica. Ha proseguito le attività, che hanno avuto inizio negli anni precedenti, di
formazione della nuova cartografia numerica del territorio provinciale. Questi lavori hanno
interessato circa il 30% del territorio provinciale (che corrisponde a circa 205mila ettari di
territorio) e hanno richiesto uno stanziamento di poco più di 1.820mila euro. Inoltre, ha
predisposto la fase progettuale relativa alla formazione della nuova cartografia numerica
tridimensionale per circa 76mila ettari di territorio provinciale; ha realizzato la generazione del
modello digitale del terreno (D.T.M.) dell’intero territorio provinciale; ha predisposto la fase
progettuale per la formazione di ortofoto digitali riferita all’intero territorio provinciale e per una
superficie di circa 732.800 ettari.
Digitalizzazione dati cartografici. Ha effettuato l’archiviazione degli elementi cartografici resisi
disponibili per la cessione finalizzata alla trasposizione in formato digitale, favorendo inoltre in tal
modo un’erogazione più efficace dei dati. In particolare, per gli utenti interni è stata attivata la
consultazione e l’acquisizione del materiale cartografico direttamente dalla propria postazione
lavorativa, senza che sia più necessario lo spostamento presso la sede del Servizio di Via
Cappel Verde 6, con un notevole risparmio di tempo e di costi. Per l’utenza esterna, è stata
prevista la consultazione gratuita del materiale relativo alla copertura cartografica provinciale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 247
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Indagine sulla soddisfazione. È stato effettuato il sondaggio rivolta all’utenza esterna del
servizio tramite un’analisi quali e quantitativa al fine di conoscere l’opinione dei/delle destinatari/e
dell’attività e migliorare l’efficienza del servizio. Gli esiti della ricerca hanno evidenziato sia per il
2004 che per il 2005 un giudizio positivo, confermando una tendenza ormai in atto da molti anni.
Inoltre, nell’ambito delle numerose azioni svolte nel corso del biennio 2004-2005 dal Servizio,
costantemente indirizzate all'ottenimento di un livello di informazione territoriale soddisfacente sia
in chiave descrittiva che gestionale, tra le attività aventi carattere ordinario e di continuità si
evidenziano:
-
-
attività di erogazione del servizio di consultazione e di messa a disposizione del
materiale cartografico e fotografico prodotto sia all'utenza interna che esterna, pubblica
e privata, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di cartografia e del
Regolamento del Servizio;
attività di consulenza all’utenza interna ed esterna;
attività di vigilanza ispettiva tramite controlli sulle autocertificazioni e sul rispetto della
legge sul copyright;
attività di studio e ricerca di materiale utile alle revisioni e agli aggiornamenti della
documentazione;
e tra quelle aventi carattere di natura strategica:
-
attività di formazione e/o aggiornamento di nuova cartografia numerica provinciale;
attività di aggiornamento e informatizzazione dei dati relativi al patrimonio fotocartografico provinciale;
attività di distribuzione in rete (intranet/internet) dei dati cartografici prodotti;
attività di analisi quali-quantitativa dell’utenza del servizio in funzione progettuale e del
mantenimento dello standard ottenuto e del suo miglioramento.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 248
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
LA CONCERTAZIONE PER LO SVILUPPO E LA SOSTENIBILITA'
dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
69.613,19
11.802,36
679.797,00
556.155,00
2.042.812,71
1.428.390,00
risparmi di gestione
0,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
578.432,00
250.000,00
Stato Italiano
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
3.370.654,90
2.246.347,36
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
2.456.981,67
1.796.445,36
139.097,18
99.902,00
774.576,05
350.000,00
0,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni
azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
3.370.654,90
2.246.347,36
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 249
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.3.4 QUALITÀ E SICUREZZA DELLA MOBILITÀ: IL SISTEMA DEI TRASPORTI
La Provincia di Torino persegue l’obiettivo prioritario della riorganizzazione e del miglioramento
della mobilità e del trasporto, anche in termini di diffusione dell’informazione e della pubblicità
presso l’utenza, con particolare attenzione ai livelli di sicurezza stradale e del trasporto
pubblico.
PER APPROFONDIRE…
La mobilità determina un’ampia pluralità di impatti ambientali e territoriali: inquinamento
atmosferico, emissioni climalteranti, inquinamento acustico, congestione delle aree urbane,
domanda di suolo per infrastrutture. Il traffico è il principale fattore di crescita dei consumi
energetici, il fattore dominante per il rumore, il principale elemento di degrado della qualità
ambientale urbana. Questi impatti non sono mitigabili o eliminabili solo con l'adeguamento
tecnologico.
Nel complesso, la mobilità motorizzata (pubblica e privata) è in aumento rispetto al 2003
(3.661.679 spostamenti, +13,8%). Più accentuata la quota di spostamenti con auto privata nei
comuni della cintura di Torino (83,7%) e nel resto della provincia (91,3%), rispetto a quelli di
Torino (67,2%), dove si mantengono pressoché costanti gli spostamenti con mezzi pubblici
(+0,2% rispetto al 2002).
CONSUMI PER I TRASPORTI
I consumi energetici per i trasporti - un indicatore indiretto dell’evoluzione della mobilità mostrano una diminuzione dell’8,3% nel periodo 2000-2005.
In particolare, rispetto al 2000 si registra una crescita sostenuta dei consumi di gasolio
(+21,2%) e una flessione dei consumi di benzina (-31%), in connessione con l’evoluzione del
parco auto e la crescita del trasporto merci. In tutto il periodo restano marginali i consumi di
GPL e di metano, dato che il gasolio rappresenta al 2005 il 57% dei consumi totali e la benzina
il 41%.
SPOSTAMENTI GIORNALIERI SUL TERRITORIO
Gli spostamenti giornalieri complessivi in provincia di Torino sono circa 5.209.000, in aumento
rispetto ai dati del 2002 (+24%). La maggior parte di questi avviene a Torino (2.143.000, +28,1),
mentre nella cintura torinese 1.291 mila e 1.775mila nel resto della provincia.
Rispetto alla modalità di spostamento, prevalgono quelli con l’auto privata (925.321, il 43,18%;
+18,7% rispetto al 2002), rispetto a quelli effettuati col mezzo pubblico (723.050, il 13,9%; 2,6%) che diminuiscono anche rispetto agli spostamenti complessivi (-3,9% rispetto al 2002).
Un notevole balzo in avanti sembrano aver fatto invece le modalità di spostamento a piedi
(1.376.606, 26,4%, +64% rispetto al 2002) e con le due ruote (150.966, 2,9%, +35,2%).
QUALITA’ DEL PARCO AUTOMOBILISTICO
Migliora la qualità del parco autoveicoli: solo il 28,1% delle auto, il 48,2% degli autocarri ed il
47,5% degli autobus non rispetta gli standard Euro (1 o 2), e sono tutti in diminuzione rispetto al
2001. Questo risultato consente una riduzione delle emissioni tra il 75% e il 95% rispetto agli
autoveicoli precedenti.
OFFERTA DI TRASPORTO PUBBLICO
Nel corso del biennio considerato il trasporto pubblico locale (TPL) ha erogato
complessivamente quasi 28milioni di km percorsi all’anno, registrando un lieve aumento
rispetto agli anni precedenti. Nel corso del 2004 ben 23 milioni dei chilometri erogati sono stati
effettuati con il contributo finanziario dalla Provincia di Torino.
A partire da tale contesto, la Provincia nel 2004 ha condotto le politiche di seguito illustrate.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 250
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Al fine dell’adeguamento delle fermate del trasporto pubblico è stato realizzato il PROGETTO
“MOVIlinea”, che ha visto nel 2004 l’ultimazione dei lavori rientranti nella prima fase per la
realizzazione di specifici interventi di adeguamento delle fermate principali lungo le direttrici di
trasporto pubblico extraurbano Torino-Pinerolo e Pinerolo-Sestriere e l’approvazione della
progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori rientranti nella seconda fase per la realizzazione
degli interventi di adeguamento delle fermate principali lungo la direttrice di trasporto pubblico
extraurbano Torino-Brozolo. Il progetto di adeguamento fermate “MOVIlinea” prima fase è
finanziato per € 320.203,28 dalla Provincia di Torino; mentre per la seconda fase il
finanziamento ammonta a € 450.857,18.
Nel corso del 2005 il PROGETTO “MOVIlinea è proseguito con l’aggiudicazione e la consegna
dei lavori, in particolare sono stati conclusi i lavori sulla direttrice Moncalieri-frazione Revigliasco
e sono stati avviati quelli sulla direttrice Torino-Brozolo, sulla quale si concentra il maggior
numero di interventi.
Con l’istituzione, nel 1999, del Piano nazionale della sicurezza stradale tutti gli Enti devono
raggiungere entro il 2010 l’obiettivo della riduzione del 40% del numero delle vittime e gli effetti
degli incidenti stradali. A tal proposito la Provincia di Torino ha attivato il progetto di “educazione
stradale”, affidato alla S.I.P.S.I.VI. (Società Italiana di Psicologia della Sicurezza Viaria).
L’attività ha coinvolto studenti e studentesse di 325 classi di scuole secondarie superiori.
Il Primo Programma Annuale di Attuazione del Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale
prevede inoltre interventi di adeguamento delle fermate del Trasporto Pubblico Locale,
attraverso una Convenzione tra la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, al fine di
disciplinare i rapporti derivanti dall’attuazione del progetto di adeguamento e miglioramento
della sicurezza delle fermate del Trasporto Pubblico Locale. La realizzazione degli interventi del
Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale è finanziata dalla Provincia di Torino per €
405.218,65.
Nel corso del 2005, successivamente alla redazione di uno studio di fattibilità e numerosi
incontri con le Amministrazioni ed i soggetti interessati dall’iniziativa, al fine altresì di raccogliere
eventuali osservazioni sulle prime ipotesi di progetto presentate, è stato redatto il progetto
preliminare (approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 2026-596214 del
28/12/2005).
Con l’obiettivo di diffondere l'educazione stradale e con essa il fine ultimo della riduzione degli
incidenti stradali è stato realizzato il Progetto pilota Timoteo. Con Timoteo e successive
iniziative, la Provincia si impegna a ridurre il numero dei morti come previsto dal Piano
Nazionale sulla Sicurezza Stradale.
Il progetto prevede anche la definizione degli standard strutturali delle fermate del trasporto
pubblico con elevate caratteristiche di sicurezza (attraverso la creazione di tre piazzole di
fermata ed una sistemazione in linea, con relativa collocazione di nuove attrezzature di arredo
ad uso degli autobus del servizio di trasporto pubblico locale sul territorio provinciale); il
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 251
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
miglioramento della segnaletica stradale (attraverso la realizzazione di nuova segnaletica
orizzontale e verticale); la sperimentazione pilota di un sistema di controllo telematico della
velocità (installazione dell’impianto di controllo “Speed
Advice”); la sperimentazione di tipologie di bitumazione
con
elevate
caratteristiche
di
porosità,
per
il
miglioramento delle pavimentazioni.
La sperimentazione di tipologie di bitumazione con
elevate caratteristiche di porosità si è conclusa nel corso
del 2004.
Nel corso del 2005 è stata avviata la fase conclusiva dei
lavori relativi alla definizione degli standard strutturali
delle
fermate
del
trasporto
pubblico
con
elevate
caratteristiche di sicurezza, riguardante l’installazione
degli elementi tecnologici di dettaglio; si sono, inoltre,
conclusi
i lavori di miglioramento della segnaletica
stradale orizzontale e verticale e quelli del controllo
telematico della velocità (Speed Advice) con relativi
impianti, in entrambi i casi, in funzione.
Fonte: Archivio Fotografico Provincia
di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore:
Nicola Balice
Inoltre la Provincia contribuisce al sostegno finanziario per l’estensione del sistema tariffario
integrato “FORMULA” del Trasporto Pubblico Locale anche in relazione ai biglietti di corsa
semplice nell’Area Pinerolese PIN (formata dai comuni di Buriasco, Cantalupa, Frossasco,
Macello, Osasco, Pinerolo, Prarostino, Roletto, San Pietro Val Lemina, San Secondo di
Pinerolo), consentendo all’utenza di effettuare, con un biglietto di corsa semplice integrato in un
arco di validità temporale pari a 70’, un numero indeterminato di viaggi su diverse linee.
La Provincia di Torino ha contribuito al medesimo sostegno finanziario, per l’estensione del
sistema tariffario integrato “FORMULA” del Trasporto Pubblico Locale, anche nel corso
dell’anno 2005. La Provincia di Torino si è inoltre occupata dello studio riguardante il trasporto
delle merci, con particolare attenzione al trasporto intermodale e ferroviario e al riequilibrio
modale tra ferro e gomma; la concertazione con le associazioni di categoria e progetti-pilota di
trasferimento modale in previsione della futura linea ad Alta Capacità, come l’Autostrada
Ferroviaria Alpina e gli studi sulla distribuzione urbana delle merci a ridotto impatto ambientale.
Tali attività, così come quella di partecipazione ai tavoli tecnici della linea ferroviaria Torino –
Lione, sono proseguite nel corso del 2005.
Il Servizio Pianificazione Trasporti ha, inoltre, svolto attività di supporto tecnico, di carattere
trasportistico, durante lo sviluppo progettuale ed esecutivo dei centri di interscambio,
analizzando i progetti predisposti dai Comuni e fornendo indicazioni esecutive, relativamente
agli interscambi di Alpignano, Avigliana, Chieri, Caselle Aeroporto, Chivasso e Trofarello.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 252
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La Regione ha delegato la Provincia di Torino all’assegnazione dei contributi per il rinnovo degli
automezzi adibito al trasporto pubblico di persone.
La Provincia di Torino ha approvato, altresì, il bando per l’assegnazione dei contributi relativo al
quinquennio 2003-2007 diretti ad incentivare il rinnovo degli automezzi dei servizi di taxi e di
noleggio con conducente ed autovettura. Nell’anno 2004 si è proceduto alla contribuzione di
126 autobus alle aziende assegnatarie di finanziamenti per il rinnovo del parco autobus e
all’istruttoria di 186 domande per l’assegnazione dei contributi per il rinnovo del parco
autovetture di taxi e noleggio.
Il Consiglio provinciale ha approvato il programma biennale dei trasporti pubblici locali, a
seguito del quale sono stati sottoscritti gli accordi di programma con la Regione Piemonte, con
le Comunità montane e con le Città di Bardonecchia, Sestriere, Chivasso, Pinerolo ed Ivrea.
E’ stato inoltre approvato il nuovo contratto di servizio ed autorizzata la procedura negoziata al
fine di favorire l’aggregazione delle imprese operanti e di superare la piccola dimensione e
l’eccessiva frammentazione che ostacolano il raggiungimento di soddisfacenti livelli di sinergia
ed efficienza economica. Sono stati stipulati tre contratti di servizio relativi ai tre ambiti territoriali
della Provincia di Torino (Torino, con Km. 9.140.000 equivalente a € 10.250.000; Pinerolo, con
Km. 6.850.000 equivalente a € 7.752.000; e Ivrea, con Km. 2.970.000 equivalente a €
3.245.000 ) con tre associazioni temporanee di imprese.
Allo scopo di recepire dall’utenza eventuali irregolarità dei servizi di trasporto pubblico locale nel
1997 è stato attivato presso il Servizio Trasporti, un numero verde al quale risponde un addetto
che contesta direttamente i disservizi alle aziende concessionarie che svolgono l’irregolarità.
Il Servizio trasporti fornisce ai Circondari e all’U.R.P. delle tessere alle persone disabili ed
all’eventuale accompagnatore/trice, al fine di poter usufruire gratuitamente dei mezzi di
trasporto pubblico finanziati dalla Regione Piemonte.
ELENCO TESSERE DISABILI ANNI 2004/2005
2004
CON ACCOMPAGNATORE SENZA ACCOMPAGNATORE TOTALI
%
M
F
M
F
M
F TOTALE
M
F
tot
tot
191
138
329
172
158
330
363 296
659
55,08% 44,92%
2005
CON ACCOMPAGNATORE SENZA ACCOMPAGNATORE TOTALI
%
M
F
M
F
M
F TOTALE
M
F
tot
tot
181
146
327
168
141
309
349 287
636
54,87% 45,13%
E' stato inoltre realizzato un sito web dedicato a tutti i servizi di competenza provinciale in
materia di trasporti, contenente tutta la modulistica necessaria per i procedimenti amministrativi,
le principali direttive di interpretazione della normativa, una newsletter per gli/le utenti ed una
guida completa ai servizi in materia di autotrasporto merci.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 253
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Prosegue l’esperienza dello “sportello polifunzionale per l’autotrasporto” al quale l’utenza può
rivolgersi per tutte le pratiche inerenti l’autotrasporto di terzi, le officine di revisione, gli studi di
consulenza, le scuole nautiche e le tematiche inerenti i “bollini blu”.
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
QUALITA' E SICUREZZA DELLA MOBILITA': IL SISTEMA DEI
TRASPORTI
dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
5.059.056,02
5.166.904,21
39.714.870,00
30.686.718,49
1.666.241,95
1.835.093,86
risparmi di gestione
0,00
1.217.804,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
1.495.312,00
0,00
Stato Italiano
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
47.935.479,97
38.906.520,56
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
1.732.865,34
1.941.890,04
33.973.160,93
32.947.926,03
investimenti gestiti direttamente
3.340.312,00
2.847.804,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
8.889.141,70
1.168.900,49
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
cosiddetti "in conto capitale":
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
47.935.479,97
38.906.520,56
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 254
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.3.5 IL SISTEMA DELLA VIABILITÀ
Il tema della mobilità, del trasporto pubblico e privato, della qualità e sicurezza del sistema
stradale rappresenta uno dei campi più rilevanti di impegno per la Provincia di Torino. Le
questioni affrontate coinvolgono tanto gli aspetti amministrativi e burocratici quanto gli elementi
progettuali e realizzativi e insistono inoltre sul ruolo cruciale che le vie di trasporto e le
infrastrutture ricoprono nella pianificazione territoriale.
PER APPROFONDIRE…
La rete stradale provinciale si estende per quasi 18mila km, di cui 3.065 sono di competenza
provinciale (17,03%).
IMPATTO AMBIENTALE DELLA VIABILITA’
La presenza di infrastrutture per la viabilità influisce sull’indice di naturalità di un territorio poiché
costituisce un ostacolo alla migrazione delle specie animali e al mantenimento della
biodiversità. La costante crescita dell’estensione della rete viaria contribuisce inoltre
all’isolamento degli habitat e delle popolazioni animali, interrompendo i sempre più scarsi
corridoi ecologici. Tenendo conto della superficie territoriale provinciale e dell'alta densità
abitativa, la provincia di Torino presenta un rapporto fra sviluppo chilometrico della viabilità
sovracomunale e superficie territoriale relativamente più alto di quello nazionale (0,59 contro e
0,53), condizione che comporta una maglia stradale più fitta ed una maggiore compromissione
del territorio.
INCIDENTALITÀ STRADALE
Gli interventi per la sicurezza delle strade riguardano una parte importante delle competenze
della Provincia. Gli interventi volti a tal fine hanno riguardato sia la manutenzione ordinaria, sia il
miglioramento della segnaletica stradale e la sistemazione dei versanti. Grazie a questi
interventi, la Provincia ha potuto contribuire alla diminuzione delle cause di incidentalità.
LA VIABILITÀ CICLABILE PROVINCIALE
La rete dei percorsi ciclabili provinciali si estende per 444km nel 2004, un dato in costante
aumento.
In questo ambito la Provincia ha i seguenti ruoli:
gestire la conservazione, l’adeguamento e il miglioramento del sistema stradale;
progettare e realizzare infrastrutture e nuovi tracciati (inclusi tutti gli interventi di
ricostruzione dei danni provocati dall'alluvione del 2000);
predisporre incentivi ad un uso più razionale delle infrastrutture, definire nuovi sistemi
tariffari, distribuire in modo diverso i carichi viari;
completare le opere e potenziare le reti alternative di trasporto;
semplificare il servizio di trasporto per l’utenza;
garantire qualità e sicurezza per l’utenza con un'opera puntuale di rilevazione di dati e
di realizzazione di interventi volti a garantire sicurezza.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 255
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Le strade provinciali
La rete stradale provinciale si sviluppa per 3.065 km e comprende le ex strade ANAS passate
dall'ottobre del 2001 sotto la competenza della Provincia. Tutte le azioni realizzate dall’Ente in
questo ambito rispondono all’obiettivo primario di garantire qualità e sicurezza nei collegamenti,
sia tramite la conservazione e l'adeguamento del sistema stradale provinciale, sia tramite la
progettazione e realizzazione di nuovi tracciati.
L’attività di manutenzione: una premessa alla sicurezza
La Provincia ha il compito di garantire la transitabilità e sicurezza della rete viabile provinciale
attraverso:
● il servizio di manutenzione delle aree verdi, ossia le operazioni di sfalcio delle aree adiacenti
le strade provinciali (come le banchine laterali e quelle spartitraffico, le aree interne ai rami di
svincolo le aree di parcheggio e la pulizia delle scarpate). Il servizio è eseguito dal personale
operativo dei Circoli territoriali con il supporto di piccole imprese anche agricole e l’impiego di
58 mezzi, di cui 27 della Provincia;
● il servizio di manutenzione ordinaria e straordinaria urgente Nel corso del 2004 sono
proseguiti gli interventi (di durata triennale) distinti in 9 lotti - ciascuno per ogni zona territoriale avviati da metà 2003: per far fronte alle condizioni di ammaloramento, danneggiamento ed
usura delle ex strade statali, sono stati approvati interventi di manutenzione straordinaria per
circa 440 mila euro.
● gli interventi programmati di rifacimento del manto stradale, per 5.032.636 euro
complessivi. Sono stati approvati i progetti per la sistemazione delle pavimentazioni stradali
delle ex strade statali, rispettivamente dell’importo di 1.310.768,00 euro per la rete regionale e
di 1.721.868,00 euro per la rete provinciale. Inoltre, è stato approvato il progetto per la
sistemazione di un tratto di circa 3 km della strada regionale 11 – Padana Superiore per una
spesa di 161.000,00 euro.
Tra gli interventi di manutenzione è compreso il Programma di rinnovo delle barriere di
sicurezza: sulla base di un censimento di quelle esistenti e al fine di realizzare un
adeguamento funzionale delle tratte stradali, è stato approvato per l’anno 2004 un progetto per
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 256
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
la sistemazione delle protezioni marginali per l’importo di 2.200.000,00 euro. Inoltre, è stato
autorizzato l’acquisto di barriere di sicurezza per una spesa di 250.000,00 euro.
Il Piano di risanamento acustico delle strade provinciali. Approvato a dicembre 2004,
contiene la graduatoria delle priorità da attribuire agli interventi di contenimento ed abbattimento
del rumore sulla base delle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente. In questo ambito, nel
maggio 2004 la Provincia ha approvato il Piano Esecutivo di risanamento acustico delle
infrastrutture di trasporto stradale.
Un primo lotto di interventi straordinari di risanamento acustico ha interessato un tratto di circa
2,5 km della strada provinciale n° 42 del Santuario di Belmonte nel Comune di Cuorgnè e una
parte della ex strada statale 590 della Val Cerrina (per circa 3 km) nei Comuni di Castiglione
Torinese e Gassino, il cui progetto definitivo è stato approvato nel settembre del 2004.
Sempre nell’ambito delle attività manutentive, i XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006
hanno richiesto la realizzazione dei seguenti interventi:
opere di manutenzione straordinaria per il miglioramento della rete viabile interessante
l’area olimpica (per un importo di 4,9 milioni di euro);
piani di segnalamento sulle strade provinciali e regionali dell’area olimpica, che ha
comportato l’installazione di nuova segnaletica verticale e di segnaletica luminosa, per una
spesa complessiva di 2,7 milioni di euro. In particolare, i lavori di segnaletica luminosa
hanno incluso l’installazione di pannelli a messaggio variabile (PMV) che rappresentano
sistemi di informazione temporanea per gli automobilisti perchè permettono la connessione
in tempo reale con le Sale Operative per il Controllo del Traffico;
acquisto di attrezzature tecniche di emergenza, nuova tecnologia e attrezzature per la
realizzazione del sistema di localizzazione automezzi quali elaboratori di bordo da installare
su alcuni veicoli transitanti nell’area olimpica, con un costo di 400 mila euro.;
sistemazione della Casa cantoniera di Sestriere, che ha richiesto una spesa di 360 mila
euro;
trasferimento alla Sagat Spa mediante accensione di mutuo per 4.550.000,00 euro per
realizzazione progetto opere connesse Torino 2006 di adeguamento della viabilità lungo la
SP n. 2 di Germagnano in comune di Caselle.
GRANDI INFRASTRUTTURE VIABILITÀ: LE AZIONI
Rispetto alle cosiddette Grandi Infrastrutture, la Provincia di Torino opera secondo gli indirizzi
del Piano Territoriale di Coordinamento e si occupa della messa in sicurezza, della
progettazione e della realizzazione di nuovi interventi per quanto concerne ex strade statali
trasferite al patrimonio Regionale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 257
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
In questo ambito, la Provincia emette pareri viabili per ciò che riguarda tutti gli interventi soggetti
a valutazione di compatibilità ambientale e, sempre per quanto concerne l’aspetto viabile,
concede l’autorizzazione di impianti per lo smaltimento dei rifiuti e si occupa della rilevazione
del traffico sulle strade provinciali e regionali. A questo proposito, i dati rilevati vengono
catalogati e aggiornati costantemente.
E’ proseguita l’attività di progettazione della “Variante alla S.P. 143 di Borgaretto”, intervento
facente parte di quelle opere atte a portare il traffico di attraversamento al di fuori del Parco di
Stupinigi. Nel corso dell’anno è stata anche effettuata la valutazione di impatto ambientale e
sono state effettuate le procedure per l’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni
interessati dall’opera.
Inoltre c’è stata la
realizzazione della “ Variante alla S.P. 142 nel Comune di Candiolo” (in esercizio da ottobre
2005);
progettazione e avvio lavori di una serie di interventi facenti parte della “gronda est”,
tracciato riportato nel Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Torino come
chiusura dell’anello tangenziale di Torino in forma non autostradale; fanno parte di questo
progetto i seguenti interventi:
A)
“Raccordo S.P. 40 – autostrada A4 in Comune di Volpiano”. Strada a 4 corsie
di tipo “B1”, di collegamento tra la S.P. 40, l’autostrada A4 Torino-Milano e la
strada regionale 11 “Padana superiore” (opera in corso di realizzazione, da
terminare entro giugno 2007);
B)
“Circonvallazione esterna all’abitato di Carmagnola”. Strada con sezioni di tipo
“C1” e “B1” di interconnessione tra le strade regionali 20, 393, 661 e
l’autostrada A6 Torino-Savona; di questa è stato effettuato lo studio di impatto
ambientale ed è in corso di realizzazione il progetto definitivo.
Sono state realizzate ulteriori progettazioni nelle loro varie fasi, riguardanti soprattutto
adeguamenti stradali o messa in sicurezza di alcune intersezioni soprattutto di strade ex statali
confluite nel patrimonio Regionale. Di queste le più significative sono la “Circonvallazione
all’abitato di Ceretto in comune di Carignano”, di cui è stata eseguita la progettazione
preliminare, e la “variante di Fontaneto” nel Comune di Chieri, di cui è in corso la progettazione
definitiva del I lotto.
Nell’ambito del progetto per la valorizzazione della Reggia di Venaria Reale e del Borgo
Castello della Mandria e del miglioramento dell’accessibilità al complesso nel corso del 2004, è
proseguita l’attività di progettazione della circonvallazione di Venaria Reale e Borgaro Torinese,
è stato approvato il progetto definitivo ed esecutivo dei raccordi stradali e parcheggi di
attestamento a sud della Reggia di Venaria Reale ed è stata approvata la convenzione attuativa
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 258
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
per la realizzazione di alcuni interventi infrastrutturali da parte della città di Venaria Reale
mediante trasferimento di risorse per complessivi euro 3.791.611,00.
PROGRAMMARE LA VIABILITÀ
La
Provincia
di
Torino
programma
la
realizzazione di nuove opere e l’adeguamento
di quelle esistenti, oltre a pianificare gli
interventi di manutenzione straordinaria della
rete
viabile
di
competenza
provinciale,
attraverso il Servizio programmazione viabilità.
Questa attività di programmazione consente di
definire e valutare le priorità d’intervento al fine
di garantire una corretta assegnazione e un
corretto utilizzo delle risorse. Rientra in questa
attività anche la gestione del Laboratorio
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti”
Provinciale e l’acquisizione e la manutenzione
dei mezzi meccanici della viabilità. Inoltre, questa modalità d’intervento è stata adottata anche
per alcuni interventi strategici e per quelli che si sono resi necessari a seguito degli eventi
alluvionali dell’ottobre 2000 nell’ambito del progetto “alluvione ottobre 2000: coordinamento e
progettazione interventi viabilità” .
La cura e l’efficienza della rete stradale provinciale infine viene garantita anche grazie alle
convenzioni che la Provincia firma con gli Enti locali e non solo tramite interventi diretti.
Gli interventi sul sistema viario e la realizzazione di infrastrutture sono improntati al rispetto
dell’ambiente e calibrati sulle problematiche dei singoli territori. Da qui l’utilizzo di infrastrutture e
tracciati già esistenti, la mitigazione dell’impatto ambientale delle infrastrutture viarie, lo studio di
fattibilità e l’applicazione del road pricing.
Inoltre, si è provveduto al rinnovo delle attrezzature tecniche, all’adeguamento dei magazzini e
al potenziamento del Laboratorio Provinciale.
Alcuni numeri…
2 milioni di euro per l’acquisto di mezzi meccanici ed attrezzature (sgombraneve ed
insabbiatura), anche al fine di contribuire alla realizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali del
2006.
1.081.312,52 di euro per la costruzione dei fabbricati del laboratorio provinciale e di
ampliamento del centro mezzi meccanici.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 259
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3 milioni e mezzo di euro per alcuni percorsi interessati dai XX Giochi Olimpici Invernali
“Torino 2006” e per la realizzazione di alcune opere nell’ambito degli interventi di adeguamento
e sistemazione dei percorsi interessati dall’evento tra cui il progetto “S.P. N. 215 del Sestriere.
3 milioni e mezzo di euro per la manutenzione straordinaria e i lavori di messa in sicurezza
delle strade provinciali Torino 2006 dal Km 9+050 al Km 11+950.
Realizzata la variante nei Comuni di S. Mauro e Castiglione III lotto lungo la S.P. N. 92 di
Castiglione necessaria al completamento dell’intervento di sistemazione ed ammodernamento
della S.P. n. 92.
161.719.700 di euro per la progettazione degli interventi previsti sulla rete del demanio
provinciale ed inseriti nel “Piano degli investimenti e degli interventi sulla rete stradale trasferita”
predisposto dalla Giunta Regionale, per i quali è ad oggi finanziata la quota parte delle spese di
progettazione, nonchè la progettazione e la realizzazione degli interventi inseriti nel “Piano
Regionale Investimenti – Stralcio 2001” dell’importo complessivo di euro 8.476.150 i cui fondi
risultano impegnati nel bilancio per l’esercizio finanziario 2003.
Sono stati approvati tre dei cinque progetti ricompresi nel “Piano compartimentale alluvione
ottobre 2000” e trasferiti al demanio provinciale ai sensi del D.Lgs. 112/98.
È stato approvato lo schema di convenzione con la Regione Piemonte per la realizzazione di
interventi inseriti nel “Piano compartimentale alluvione ottobre 2000” e trasferiti al demanio
regionale che la Provincia stessa si è impegnata a realizzare a seguito dell’avvenuto
trasferimento delle risorse finanziarie.
3.472.152 di euro per gli “Interventi in attuazione del Primo Programma Annuale del Piano
Nazionale della sicurezza stradale” inseriti nel Programma Triennale LL. PP. 2004-2006 e
nell’elenco annuale 2004, finanziato dalla Regione Piemonte per l’importo di euro 2.420.683,00.
370 mila euro erogati per trasferimenti per opere di viabilità comunale a rilevanza provinciale al
fine di contribuire a migliorare la gestione, la manutenzione, ma anche la conoscenza e la
sicurezza del sistema stradale provinciale.
I Programmi Annuali di Attuazione 2002, in coerenza con gli indirizzi del Piano Nazionale della
Sicurezza Stradale, comprendono e finanziano lo sviluppo progettuale e l’attuazione di progetti
pilota per la messa in sicurezza di tre principali direttrici (S.R. 10, 11 e 20). I progetti pilota
costituiscono esempi emblematici di intervento, sviluppando tutte le dimensioni del problema
(infrastrutturali, tecnologiche, formative, informative e di monitoraggio), con l’obiettivo di ridurre
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 260
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
al massimo grado l’incidentalità lungo queste direttrici; sarà assunto con particolare attenzione il
tema degli attraversamenti urbani. Il Programma Annuale di Attuazione 2002 comprende inoltre
misure di accompagnamento, comprensive sia di progetti coordinati di formazione,
informazione, prevenzione e monitoraggio, sia della promozione di attività per l’elaborazione di
piani e progetti nuovi.
All’interno del Piano generale di ricostruzione eventi alluvionali autunno 2000 e anno 2002
della direzione Opere Pubbliche Regione Piemonte sono stati finanziati i seguenti progetti
1.
SP n. 92 di Castiglione. Adeguamento rilevato stradale in zona Golenale mediante realizzazione
di fornici;
2.
SP n. 63 di Colleretto Giocosa. Ripristino della briglia del ponte sul torrente Chiusella alla progr.
Km 4+500;
3.
SP n. 77 di Pavone. Ricostruzione del ponte sul torrente Chiusella e sistemazione del corpo
4.
SP n. 49 di Ribordone. Sistemazione versante provinciale al km 2+000 e al km 7+000.
stradale;
In particolare :
PROGETTI STRATEGICI
Alluvione 2000
1.
S.P. n. 6 di Pinerolo / S.P. n. 174 di Borgaretto. Sistemazione e ripristino difese del ponte sul
torrente Sangone;
2.
S.P. n. 165 di Prarostino. Intervento globale di sistemazione frane tra le prog. km 0+000 e km
3+900;
3.
S.P. n. 143 di Vinovo. Adeguamento idraulico del Ponte sul Rio Oitana in comune di Carignano;
4.
S.P. n. 156 di Lusernetta. Sistemazione sponde lungo il Canale di Via Vecchia;
5.
S.P. n. 268 del Trucco. Ricostruzione e adeguamento del ponticello tra le prog.km 1+000 e km
2+000;
6.
S.P. n. 236 della Stazione Alpina. Dissesto a valle della sede stradale. Intervento definitivo di
messa in sicurezza;
7.
S.P. n. 169 della Val Germanasca. Sistemazione frana al km 17+000. intervento complementare;
8.
S.P. n. 173 del Colle dell'Assietta. Ricostruzione muri e stabilizzazione del corpo stradale tra le
progr. km 0+000 e km 36+000;
9.
S.P. n. 168 di Pramollo. Sistemazione scarpate a seguito frane tra le prog. km 0+000 e km
6+432;
10. S.P. n. 69 di Quincinetto. Collegamento a seguito costruzione argini;
11. S.P. n. 33 della Val Granda. Rifacimento del canale di smaltimento delle acque meteoriche e
opere connesse alla progr. Km 2+200;
12. S.P. n. 33 della Val Granda. Sistemazione muri tra le progr. Km 1+000 e km 1+209;
13. S.P. n. 48 di Piamprato. Lavori di sistemazione del tratto Pianetto Piamprato. Interventi di messa
in sicurezza e ripristino della pista provvisoria;
14. S.P. n. 1 delle Valli di Lanzo direzione per Traves. Ripristino del muro del ponte sul rio Villa e
sistemazione della scarpata alla progr. Km 1+050;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 261
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
15. S.P. n. 70 di Quassolo. Ricostruzione della Briglia per regolamentazione alveo alla Progr. Km
0+200;
16. S.P. n. 63 di Colleretto Giacosa. Ripristino della briglia del ponte sul torrente Chiusella alla progr.
Km 4+550;
17. S.P. n. 8 di Druento. Sistemazione attraversamento idraulico sul Rio Caloria alla progr. Km
14+500 nel Comune di Druento;
18. S.P. n. 81 di Mazzè. Lavori di rifacimento ponte sulla Roggia Gorera in Comune di Vische;
19. S.P. n. 50 del Colle del Nivolet. Costruzione di difese spondali tra le progr. Km 1+000 e Km
18+000;
20. S.P. n. 267 di Lombardore. Consolidamento delle fondazioni del ponte e della briglia sul torrente
Malone alla progr. Km 20+100;
21. S.P. n. 162 di Rorà. Ricostruzione della scogliera e consolidamento del ponte di Luserna tra le
progr. Km 0+200 e Km 0+300;
22. S.P. n. 162 di Rorà. Ricostruzione dei muri di sostegno tra le progr. Km 6+850 e Km 7+000;
23. S.P. n. 47 della Val Soana. Lavori di ricostruzione del corpo stradale alla progr. Km 11+200 e di
sistemazione idraulica a protezione delle spalle del ponte sul torrente Forzo alla progr. km
12+470. Opere complementari;
24. S.P. n. 1 Direttissima delle Valli di Lanzo. Sistemazione movimento franoso a monte dell'abitato
di Pessinetto alla progr. Km 13+250;
25. S.P. n. 172 del Colle delle Finestre. Ricostruzione del corpo stradale con muratura in cls e pietre
tra le progr. Km 3+000 e Km 5+400;
26. S.P. n. 167 della Val Lemina. Lavori di sistemazione del corpo stradale e di bonifica dei versanti
alla progr. Km 2+000 e tra km 2+280 e km 2+400;
27. S.P. n. 196 di Piscina. Costruzione di muro di sostegno tra le progr. Km 1+350 e Km 2+000;
28. S.P. n. 42 del Santuario di Belmonte. Costruzione muro di sottoscarpa alla progr. Km 14+550;
29. S.P. n. 61 di Issiglio. Ricostruzione scogliera lungo il torrente Chiusella alla progr. Km 4+950;
30. S.P. n. 64 della Valchiusella. Consolidamento del ponte sul torrente Chiusella alla progr. Km
0+450;
31. S.P. n. 64 della Valchiusella. Costruzione di muro con micropali alla progr. Km 0+280;
32. S.P. n. 164 di S. Secondo. Ricostruzione della canalizzazione sul Rio Tondo tra le progr. Km
0+500 e Km 1+000;
33. S.P. n. 47 della Val Soana. Variante in galleria dal km 3+650 al km 3+750;
Piano Compartimentale Alluvione Ottobre 2000. Interventi trasferiti al demanio
provinciale ai sensi del D. Lgs. 112/98.
1.
Ex SS n. 460. Lavori di costruzione vallo paramassi a protezione della SS n. 460, tratto compreso
tra i Km 47+150 e Km 47+470, lato destro in località Locana;
2.
Ex SS n. 460. Lavori urgenti di costruzione nuovo ponte a campata unica sul rio Noaschetta al
Km 61+500 in Comune di Noasca in sostituzione dei manufatti esistenti;
3.
Ex SS n. 460. Lavori urgenti per ripristino funzionalità impianto di illuminazione svincolo di
Lombardore al Km 9+300;
4.
Ex SS n. 565. Lavori di sistemazione delle fondazioni scalzate in corrispondenza del ponte sul rio
Ribes al Km 2+600;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 262
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
5.
Ex SS n. 590. Lavori urgenti consistenti nel consolidamento del piede del versante in frana dal
Km 15+500 al Km 15+920.
Programma piste ciclabili della Provincia di Torino
1.
Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. avanzamento della realizzazione delle
ciclostrade e soluzione dei nodi critici. lotto 2, ciclostrada della Stura di Lanzo;
2.
Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle
ciclostrade e soluzione dei nodi critici, anno 2004;
3.
Disciplinare tra l'ente di Gestione del Parco Fluviale del Po Torinese e la Provincia di Torino per
la realizzazione dei “percorsi ciclabili del Parco del Po Torinese” Ciclopista per il collegamento
Moncalieri – Torino;
4.
Progetto Re.Ver. MED. Rete Verde Mediterranea.
Valorizzazione della Reggia di Venaria Reale.
1. Completamento dello svincolo di C.so Regina Margherita di Torino comprensivo dello
svincolo in rotatoria di accesso al PIP e adeguamento del tratto della SP n. 176
compreso tra C.so Regina Margherita di Torino e la S.P. n. 8;
2. Variante di collegamentp tra la SP n. 8 di Druento e la SP n. 176 di Savonera;
3. Raccordi stradali e parcheggi di attestamento a sud della Reggia di Venaria Reale;
4. Raccordi stradali e parcheggi di attestamento a nord della Reggia di Venaria Reale;
5. Circonvallazione di Venaria Reale e Borgaro Torinese;
6. Completamento circonvallazione di Druento.
XX Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006”
1.
S.P.
n.
169
della
Val
Germanasca.-Sistemazione
della
sovrastruttura
stradale
e
ammodernamento delle traverse di Perrero e Chiotti;
2.
S.P. n. 254 del Frais - Sistemazione della sovrastruttura stradale;
3.
Variante alla S.P. N. 157 bi Bibiana;
4.
S.P. n. 156 di Lusernetta - Allargamento della sede stradale tra il comune di Bibiana e il comune
di Lusernetta;
5.
S.P. n. 215 del Sestriere - lavori di protezione del corpo stradale, adeguamento e sistemazione
della sovrastruttura stradale;
6.
S.P. n. 236 della Stazione Alpina. Ricostruzione della galleria della Stazione Alpina in Salice
d’Ulzio;
7.
S.P. n. 216 del Melezet. Lavori di messa in sicurezza e prevenzione caduta massi;
8.
Opere connesse. S.S. N. 589 dei laghi di Avigliana. Sistemazione e messa in sicurezza del tratto
Pinerolo-Piossasco;
9.
Opere connesse. Adeguamento viario del collegamento S.P. N. 169 della Val Germanasca con la
S.P. N. 166 della Val Chisone in Comune di Pomaretto;
10. Opere connesse. Valorizzazione ambientale, turistica, forestale ed agricola della ex S.S. militare
dell’Assietta;
11. Opere connesse. Direttissima di accesso alla ASL 10 dalla SS 23;
12. Ex SS 589 dei laghi di Avigliana. Interventi di ripristino e sistemazione del corpo stradale;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 263
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
13. Ex SS 24. Adeguamento funzionale del tratto Caselette – Borgone di Susa. Realizzazione
rotatoria al km 24+100.
ALTRI PROGETTI STRATEGICI
1.
Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle
ciclostrade e soluzione dei nodi critici. lotto II, ciclostrada della Stura di Lanzo;
2.
Programma piste ciclabili della Provincia di Torino. Avanzamento della realizzazione delle
ciclostrade e soluzione dei nodi critici, anno 2004;
3.
S.P. N. 12 del Fornacino. Sistemazione del tratto dal sovrappasso Torino-Milano alla S.P. N. 3
della Cebrosa;
4.
Collegamento S.P. N. 220 di Brandizzo con lo svincolo della SS 11 a Mezzi Po, in Comune di
Settimo Torinese.
INTERVENTI ORDINARI
1.
Realizzazione rotatoria all'incrocio tra la S.P. n. 138 di Virle Piemonte e la S.P. n. 142 di Piobesi
Torinese presso il Comune di Carignano;
2.
S.P. n. 78 di Vestigné. Sistemazione a rotatoria dell’incrocio in località Tina del Comune di
Vestigné;
3.
S.P. n. 193 della Colletta. Allargamento e sistemazione curva della Ressia in Comune di
4.
S.P. n. 158 di Garzigliana. Ponte sul torrente Chisone tra Garzigliana e Macello;
5.
S.P. n. 40 di San Giusto. Circonvallazione Est dell'abitato di Volpiano;
6.
Patto Territoriale del Sangone. Variante sud-est di Rivalta per il collegamento della S.P. N. 143 di
Cumiana;
Vinovo con la S.P. N. 174 di Borgaretto;
7.
S.P. n. 119 di Moriondo. Sistemazione incrocio in Comune di Mombello ll Km 6+500;
8.
S.P. n. 53 di San Giorgio. Diramazione km 10+500. Lavori di sistemazione ed ammodernamento;
9.
S.P. n. 1 Direttissima delle Valli di Lanzo S.P. n. 24 di Villanova. Realizzazione di nuove
intersezioni e messa in sicurezza - I lotto;
10. S.P. n. 169 della Val Germanasca. Lavori di messa in sicurezza;
11. SP 129, SP 160 e SP 138. Sistemazione incrocio (rotonda) in Comune di Buriasco.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 264
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
IL SISTEMA DELLA VIABILITA'
dell'Asse 3: LA PROVINCIA E IL SUO TERRITORIO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
0,00
2.957.872,44
4.759.466,84
18.345.003,90
9.189.114,83
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
36.314.565,95 31.586.273,22
risparmi di gestione
0,00
521.162,82
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
39.246.714,87 13.694.171,24
Totale risorse acquisite
96.864.157,16 59.750.188,95
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
35.981.571,20 31.391.052,13
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
1.710,00
4.161,01
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
55.758.375,96 19.770.965,75
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni
azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
5.122.500,00
8.584.010,06
96.864.157,16 59.750.188,95
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 265
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.4 LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE E L’IMPEGNO
PER PROMUOVERE LE PARI OPPORTUNITÀ
(Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Paolo Vailati)
3.4.1 LE POLITICHE PER LA SICUREZZA E LA SOLIDARIETÀ SOCIALE
In questi ultimi anni, si è andato delineando sempre più chiaramente il ruolo della Provincia
rispetto alle politiche sociali e al welfare locale: la Provincia è diventata Ente intermedio di
programmazione decentrata delle politiche regionali e di coordinamento del territorio. La
Provincia si pone conseguentemente l’obiettivo che l'elaborazione nel campo del sociale diventi
patrimonio di tutto il territorio aiutando anche i Comuni, soprattutto quelli minori, a sviluppare
una migliore progettualità nel campo dei servizi sociali. Pertanto la logica in cui opera la
Provincia è quella dell’allargamento degli interventi sociali per contrastare le disuguaglianze,
per una presa in carico globale della persona, al fine di orientare le politiche sociali per
contrastare l’accresciuto disagio e per creare eguaglianze di servizi sociali nell’intero territorio
provinciale.
La Provincia di Torino ha così elaborato un programma di politiche sociali nell’ambito di questo
quadro di riferimento normativo, operando contemporaneamente su tre livelli: costituire un
supporto all’azione dei Comuni, sviluppare le proprie competenze di programmazione verso una
sempre più diffusa capacità di concertazione con tutti i diversi attori pubblici del territorio e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 266
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
trasferire le vecchie competenze assistendo gli Enti di destinazione. Tali azioni mirano al
perseguimento dei seguenti obiettivi generali:
1. Sostegno e promozione alla Gestione di servizi pubblici
2. Programmazione e coordinamento
3. Regolazione di attività pubbliche e private
4. Supporto e promozione di attività
5. Sperimentazione di politiche innovative per contrastare l’accresciuto disagio sociale
WELFARE E SICUREZZA SOCIALE: UNO SGUARDO ATTRAVERSO I NUMERI
L’azione politica della Provincia di Torino ha compreso tutti i settori del sociale, dai giovani e
minori agli immigrati, dai disabili alle donne sole, dai progetti socio-assistenziali a quelli più
sanitari, dal Terzo settore alle Ipab, dalla formazione professionale degli operatori sociali al
sostegno degli asili nido comunali.
In maniera particolare la Provincia ha competenza ed opera nei seguenti ambiti, divisi per gli
obiettivi sopra citati:
Obiettivo 1)
Competenza in materia di asili nido comunali ed erogazione dei relativi contributi;
Competenza in questioni relative ai non vedenti, agli audiolesi, ai figli minori riconosciuti
dalla sola madre, ai minori esposti all'abbandono, ai figli minori non riconosciuti ed alle
gestanti e madri in difficoltà (competenze queste che dovranno esser trasferite agli Enti
gestori del territorio);
- Realizzazione degli interventi per la promozione e l'integrazione dei servizi sociali locali;
- Costituzione del tavolo provinciale di coordinamento sull’affidamento familiare;
- Gestione del Servizio Civile Volontario in qualità di Ente accreditato di 1^ classe;
Obiettivo 2)
-
Raccolta ed elaborazione dei dati sui bisogni, sulle risorse pubbliche e private e
sull’offerta di servizi del territorio;
- Promozione di forme di coordinamento fra enti gestori istituzionali e soggetti del terzo
settore;
- Diffusione, di concerto con gli enti gestori istituzionali, dell'informazione in materia di
servizi sociali sul territorio di competenza;
- Programmazione sanitaria (indicata dal programma della Giunta, come promozione
della salute) attraverso il programma di lavoro della Conferenza Provinciale per la
Salute;
- Costituzione dell’Osservatorio delle politiche sociali;
- Programmazione in materia socio-assistenziale mediante:
1. l’accompagnamento al territorio per la predisposizione dei piani di zona di sviluppo
locale e relativo monitoraggio e valutazione dei processi e dei prodotti;
2. la stesura di un Piano Sociale che orienti le scelte politiche, amministrative e di
utilizzo delle risorse finanziare dell’Amministrazione;
Obiettivo 3)
-
-
-
-
Competenze in materia di cooperative sociali ed organizzazioni di volontariato e
gestione delle sezioni provinciali dell'Albo regionale delle cooperative sociali e del
Registro delle organizzazioni di volontariato;
Competenze, attribuite dalla legge o dagli statuti, in materia di aziende pubbliche di
servizi alla persona e nomina dei membri dei consigli di amministrazione quando questa
sia attribuita dagli statuti alla Regione;
Controllo pubblico, ai sensi degli articoli 23 e 25 del codice civile, sull’amministrazione
delle persone giuridiche di diritto privato che hanno ottenuto il riconoscimento in seguito
alla trasformazione delle IPAB o delle aziende pubbliche di servizi alla persona,
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 267
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
compresi lo scioglimento del Consiglio di amministrazione e la nomina del commissario
straordinario;
- Vigilanza sugli organi e sull'attività amministrativa delle IPAB, esclusi la sospensione e
lo scioglimento del consiglio di amministrazione e la nomina del commissario
straordinario;
- Nomina dei membri del consiglio di amministrazione delle IPAB quando questa sia di
competenza regionale e dichiarazione di decadenza dei membri del consiglio di
amministrazione delle IPAB nei casi previsti dalla legge;
- Istituzione, con le modalità e secondo i criteri stabiliti dalla Giunta regionale, dell'ufficio
provinciale di pubblica tutela, con compiti di supporto a favore dei soggetti ai quali e'
conferito dall'autorità' giudiziaria l'esercizio delle funzioni di tutore;
Obiettivo 4)
Realizzazione di politiche e interventi a favore dei giovani e gestione dei relativi
finanziamenti ;
- Realizzazione di politiche e interventi a favore dei minori;
- Realizzazione di politiche e interventi a favore dell'immigrazione e gestione dei relativi
finanziamenti;
- Formazione professionale per gli operatori sociali e gestione dei relativi finanziamenti;
Obiettivo 5)
-
-
Predisposizione e approvazione del Programma triennale di politiche pubbliche di
contrasto alla vulnerabilità sociale ed alla povertà;
È rilevante evidenziare alcune cifre che hanno caratterizzato il 2004 ed il 2005:
492 milioni di euro per gli 81 contratti stipulati per l’acquisto beni e servizi nel 2004; nel 2005
tale cifra è salita a 1.124.689 euro per 132 contratti stipulati;
6 milioni di euro per contributi agli asili nido comunali nel 2004, 6.103.000 nel 2005;
4 milioni di euro per i 131 progetti che riguardano l’infanzia e l’adolescenza del 2004, 816.049
euro per il 26 progetti del 2005;
1 milione di euro per i 159 progetti che riguardano le associazioni di volontariato presentati nel
2004, 295.341 euro per i 15 progetti del 2005;
970 mila euro nel 2004 per i corsi di formazione per operatori sociali, 1.138,818 euro nel 2005;
640 mila euro per ciascun anno per i 74 progetti del 2004 e gli 85 progetti del 2005 che
riguardano i giovani;
944 mila euro per ciascun anno per i 56 progetti del 2004 ed i 51 progetti del 2005
sull’immigrazione.
329 utenti nel 2004 e 337 utenti nel 2005 con disabilità sensoriale (cecità o sordità) che hanno
fruito del servizio educativo assistenziale;
Più di 2 milioni di euro per il servizio educativo assistenziale per ciascun anno in questione;
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 268
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
400 mila contatti al Portale dello Sportello di Informazione Sociale nel 2004, con un aumento
del 65% rispetto al 2003; nel 2005 tale cifra è salita ancora del 68%, raggiungendo i 672.099
contatti;
4 mila richieste di informazione al Centro Informazioni Disabilità nel 2004, con un aumento del
24% rispetto all’anno precedente; tale cifra è rimasta sostanzialmente invariata l’anno
successivo.
Per sostenere il dialogo diretto con i cittadini la Provincia ha svolto un’ampia attività di
informazione sia mediante le opportunità di conoscenza offerte dalla ricerca (epidemiologica
per le politiche di promozione della salute, sociale per la comprensione delle nuove forme di
vulnerabilità) sia con la formazione degli operatori (dei servizi e del territorio, come
sperimentato nelle politiche securitarie) sia con la comunicazione e l’informazione (es. Sportello
telematico di informazione sociale, Portale Progetto Atlante, sezione solidarietà sociale dentro
home page Provincia, Centro Informazione Disabili). E’ ferma intenzione dell’Amministrazione
provinciale che la conoscenza per produrre innovazione e buone pratiche debba, per divenire
patrimonio comune del territorio, poter essere scambiata: ne deriva quindi la necessità di
utilizzare un approccio concertativi con i principali soggetti operanti nel territorio, (es.
Conferenza provinciale per la salute, confronto sistematico con gli organismi del terzo settore,
promozione di forme di rappresentanza dei giovani e dei migranti).
L’ARTE DELLA PROGRAMMAZIONE. VERSO IL PIANO SOCIALE DI SUSSIDIARIETÀ
Per interpretare al meglio il proprio ruolo, la Provincia di Torino ha compiuto i primi tentativi per
assumere un approccio “programmatico” rispetto alla definizione delle politiche sociali e degli
interventi da attuare. In tal senso vanno letti tutti gli sforzi rivolti a supportare i Comuni della
Provincia nel complesso processo di predisposizione dei Piani di Zona (strumenti essenziali per
l’attuazione delle politiche sociali). Inoltre, la Provincia ha dovuto individuare una nuova
modalità per leggere i bisogni del territorio, cogliere le priorità, le disparità e le differenze: ha
pertanto scelto un metodo di lavoro capace di utilizzare concertazione e sussidiarietà come leve
per lo sviluppo locale. Da qui nasce il Primo documento “Verso il Piano Sociale provinciale”,
quale contributo ad una discussione aperta sulle linee di programmazione sociale. Il processo
che la Provincia ha voluto avviare è complesso, dagli esiti non scontati e l’impegno è di
procedere alla costruzione di indicatori di risultato e di impatto, che diano conto degli impegni e
delle scelte assunte in campo sociale passando da una logica di output (valutazione di esito) ad
una logica di outcome (valutazione di impatto). La Provincia cerca così di promuovere anche
politiche innovative, volte a diminuire le differenze nella fruizione dei servizi e nella distribuzione
delle risorse, compito questo reso ancor più arduo dalla precarizzazione del mercato del lavoro,
dall’incremento di nuove forme di vulnerabilità e di povertà che impattano su un tessuto non
omogeneo e interessato da cambiamenti di composizione sociale e demografica estremamente
veloci.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 269
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
SICUREZZA E SOLIDARIETA' SOCIALE
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
16.100,00
232.000,00
355.695,82
11.074.032,03 12.281.708,54
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
9.164.052,23 10.419.991,47
risparmi di gestione
386.558,00
0,00
0,00
0,00
28.500,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
20.885.142,26 23.073.495,83
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
1.505.606,90
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
5.414.826,38
19.204.035,36 17.653.669,45
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
40.500,00
5.000,00
135.000,00
0,00
20.885.142,26 23.073.495,83
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 270
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.4.2 LE POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITÀ
La Provincia di Torino ha, nel corso degli anni passati, istituito diversi organismi finalizzati alla
realizzazione della parità tra uomo e donna. Questi sono:
Il Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, istituito nel 1988, e presieduto dal
Presidente della Provincia. Il Comitato è un organismo propositivo e consultivo, previsto dal
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro degli Enti Locali, per diffondere i principi di parità e pari
opportunità all'interno della Provincia e per la verifica delle iniziative assunte per favorire reali
pari opportunità di lavoro e di sviluppo professionale. Obiettivo primario è quello di favorire le
effettive pari opportunità fra donne e uomini nell'ambito lavorativo e di sviluppo professionale,
prendendo anche in considerazione la posizione delle lavoratrici nella famiglia.
Il/la Consulente di Fiducia, con funzioni di assistenza e consulenza ai/alle dipendenti
provinciali che subiscono atti o comportamenti lesivi della dignità della persona, prevista dal
“Regolamento di attuazione del codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro
delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia di Torino”94,.
La Commissione Consiliare di Pari opportunità della Provincia di Torino (istituita nel 1995),
composta da rappresentanti sia di maggioranza, sia di minoranza e con presenza per Statuto di
entrambi i sessi, con qualità di organismo di parità garante della realizzazione dei principi e
degli obiettivi di parità e di pari opportunità dichiarati dall’Ente a livello statutario. La
Commissione ricopre compiti di indirizzo, promozione e partecipazione alla vita politica sul
territorio provinciale e formula proposte agli Assessori competenti, per favorire la valorizzazione
delle donne ed attivare forme di incentivazione nei diversi settori e ambiti di intervento della
Provincia.
La figura di Consigliere/a di Parità, preposta al controllo e alla tutela delle discriminazioni nel
lavoro in ragione del sesso, secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale95, che ne
definisce ruolo e funzioni anche a livello regionale e provinciale.
Tale figura ha compiti di:
-
rilevare le situazioni di disparità tra i sessi sul lavoro e promuovere azioni correttive e
di garanzia contro le discriminazioni,
collaborare con le Direzioni Provinciale e Regionale del Lavoro per rilevare violazioni
alla normativa in materia di parità.,
promuovere progetti di azioni positive e individuare le risorse comunitarie, nazionali e
locali finalizzate allo scopo,
promuovere politiche di sviluppo sul territorio in materia di pari opportunità,
sostenere le politiche attive del lavoro e la formazione per la realizzazione delle pari
opportunità,
collaborare con gli Assessorati al Lavoro e gli Organismi di Parità degli Enti Locali.
La Consulta delle Elette della Provincia di Torino. Istituita nel 2003, la Consulta delle elette
della Provincia di Torino è un luogo di confronto, scambio di esperienze, sede decisionale. È lo
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 271
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
strumento attraverso il quale la Provincia riesce ad adottare iniziative che valorizzino l'impegno
di ogni eletta all'interno della propria assemblea elettiva, dando così maggiore visibilità alla
presenza femminile nei luoghi di decisione. L'attività della "Consulta delle elette" va anche nella
direzione di incoraggiare sempre più donne a partecipare alla vita pubblica, a candidarsi nelle
assemblee elettive, a proporsi come soggetti competenti in grado di governare bene
nell'interesse delle comunità locali.
L’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Torino, con delega propria e
autonomia finanziaria, istituito nella Giunta insediatasi nell’estate 2004. L’Assessorato persegue
la finalità di incidere sulle situazioni che tuttora rappresentano un ostacolo alla piena
realizzazione della parità e dell'uguaglianza di opportunità tra donne e uomini, promuovendo un
quadro organico di azioni positive volte a favorire la promozione e l'applicazione delle pari
opportunità in modo trasversale su tutte le tipologie e ambiti d'intervento dell'Ente.
Il Servizio Pari Opportunità e Politiche dei Tempi, che rappresenta l’organismo istituzionale
della Provincia di Torino di riferimento per tutte le azioni e iniziative che la Provincia di Torino
definisce e attua a favore delle pari opportunità tra donne e uomini, e che ha principalmente
funzioni di direzione, coordinamento e supporto.
A fianco e in collaborazione con gli organismo istituzionali di parità e pari opportunità opera il
Gruppo Tecnico Interarea sulle Pari Opportunità96, a cui partecipano rappresentanti del
Servizio Risorse Umane, Servizio Pari Opportunità, Comitato Pari Opportunità, Organizzazioni
Sindacali.
Il fine cui questi organi mirano è quindi quello di realizzare la parità tra uomo e donna, ma
anche di promuovere la cultura del rispetto e della valorizzazione delle differenze, favorendo
politiche di inclusione: l’obiettivo era (ed è) ambizioso e la Provincia di Torino lo ha realizzato
nel biennio in questione attraverso un ventaglio di progetti e azioni concrete:
CENTRO RISORSE SERVIZI PARI OPPORTUNITÀ
Nel maggio 2005 la Provincia di Torino - con Delibera della Giunta Provinciale n. 276982 del
31.05.2005 - contestualmente all’adozione del documento di indirizzo “Promuovere le pari
opportunità per migliorare e aumentare l’occupazione femminile”, ha deliberato la costituzione
del Progetto-Struttura “Centro Risorse e Servizi Pari Opportunità - Mercato del Lavoro”, dando
avvio a un’iniziativa di analisi specifica e settoriale sulle pari opportunità inerenti il mercato del
lavoro delle donne, per comprendere le cause strutturali della scarsa occupazione femminile e
proporre adeguati interventi che favoriscano l’occupazione e migliorino le condizioni lavorative
delle donne attraverso interventi locali, ricerche, analisi, studi. Date le sue finalità, il Centro
Risorse si configura come struttura trasversale d’area interassessorile tra Assessorato al
Lavoro, attività di Orientamento per il Mercato del Lavoro, Assessorato alle Pari Opportunità e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 272
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Relazioni
Internazionali,
Assessorato
alla
Solidarietà
Sociale,
Politiche
Giovanili,
Programmazione Sanitaria.
L’istituzione del Centro Risorse, predisposto per fasi successive di sviluppo annuali, è ritenuto
strategico per lo sviluppo delle politiche di genere e di coordinamento territoriale e pertanto è
stato successivamente inserito nel Programma “In Pari” Piano Territoriale Pluriennale Pari
Opportunità 2006-2009.
Nell’arco di un triennio (2005-2007), il Centro intende sviluppare tre livelli di operatività (di
supporto informativo, gestionale operativo, politico-programmatico) per il perseguimento di
alcuni specifici obiettivi che possono costituire fattori di valorizzazione della stessa
programmazione provinciale nel suo complesso e che consistono in:
1.
perseguire il collegamento con le linee strategiche della Provincia di Torino;
2.
promuovere la costruzione di reti integrate di servizi;
3.
favorire la cooperazione tra i processi in atto in un quadro complessivo di coerenza
strategica;
4.
promuovere il collegamento con la cittadinanza;
5.
migliorare la conoscenza a livello locale dell’attività della Provincia di Torino;
6.
affermare una interpretazione delle pari opportunità che superi la dimensione di genere;
7.
perseguire l’inserimento dell’azione del Centro in un contesto e in una strategia di sviluppo
locale;
8.
promuovere un processo di individuazione, messa in rete e scambio di buone prassi;
9.
implementare l’azione del Centro attraverso la promozione dell’attività progettuale;
10. promuovere il processo di miglioramento e razionalizzazione di servizi, risorse, reti.
Nel corso del 2005, il Centro Risorse ha dato avvio alle seguenti attività
-
programma informatico-informativo “Thesaurus di genere”, che si è concretizzato nei
seguenti prodotti:
redazione di una raccolta ragionata delle “parole di parità e pari opportunità” che si
propone come “indice tematico di genere”
costruzione di uno spazio web dedicato al Centro Risorse all’interno del sito
istituzionale della Provincia di Torino come luogo di informazione, diffusione e scambi
di conoscenze ed esperienze in forma dinamica e interattiva
-
costruzioni di materiali di sintesi sul tema delle pari opportunità, in connessione al mondo
del lavoro delineando un quadro delle politiche a favore delle donne, in particolare in
rapporto alla loro posizione nel mondo del lavoro e ponendo le strategie della Provincia di
Torino in relazione al più ampio contesto comunitario, nazionale, regionale.
redazione di un documento di ricerca e analisi che sintetizza il contesto normativo, le
linee programmatiche e le proposte strategiiche a livello comunitario, nazionale,
regionale, provinciale e che presenta un quadro della situazione della componente
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 273
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
femminile nel mondo del lavoro, con particolare attenzione all’ambito provinciale di
Torino.
redazione di un documento di approfondimento “Organizzazione del lavoro, flessibilità e
conciliazione: opportunità e vincoli per le donne”, che presenta alcune riflessioni sulla
posizione delle donne in un mercato del lavoro in mutamento.
S.O.S. DONNA
Per contrastare il fenomeno dei neonati abbandonati e offrire alle mamme in difficoltà
un’alternativa e una consulenza, la Provincia di Torino ha attivato nel 1996 il Servizio S.O.S
Donna, in collaborazione con il Centro Italiano Femminile (C.I.F.). Si tratta di un numero verde
(800-231310), istituito presso il Servizio Maternità ed Infanzia della Provincia di Torino,
chiamando il quale è possibile trovare risposta a domande specifiche e al bisogno di
comunicazione delle donne. Attraverso il numero verde è possibile anche entrare a far parte di
in una rete di esperti (assistente sociale, psicologo, ginecologo) e di strutture(consultori, servizi
sociali di zona, ospedali).
Nel corso del 2004 ci sono stati 300 contatti. Le telefonate più significative sono state circa 45 e
tra queste vi sono stati 7 casi di donne che hanno affermato di voler lasciare il nascituro. 2 di
queste donne sono state seguite individualmente, altre 2 sono state seguite dal servizio di
territorio mentre nelle altre situazioni le donne hanno mutato la propria decisione nel corso della
gravidanza.
Nel corso del 2005 invece il totale delle telefonate ricevute è stato intorno alle 500, di cui circa
50 significative e strettamente pertinenti al tema. Tra queste, in particolare, vi sono stati:
-
5 casi di donne (4 straniere 1 italiana) che hanno affermato di voler lasciare il nascituro;
4 di queste hanno maturato la decisione di lasciare il nascituro e sono state seguite o
individualmente o dal servizio di territorio. Nell’altra situazione la donna ha mutato idea
nel corso della gravidanza e ha tenuto il bambino.
-
6 Ragazze madri in difficoltà economica, per perdita del lavoro.
DONNE VITTIME DELLA PROSTITUZIONE E DELLA TRATTA
800 290 290 - Call center, a favore delle vittime della tratta
Nasce nel 2000 ed è un numero verde nazionale a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime
della tratta e dello sfruttamento sessuale. E’ strutturato con una postazione centrale a Roma e
quindici decentrate sul territorio nazionale nelle aree più colpite dal fenomeno.
Il Progetto della Provincia di Torino, denominato Call Center, si inserisce in questo quadro
nazionale e copre il territorio delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta. L'organizzazione e la
gestione operativa della postazione telefonica locale, collegata col numero verde nazionale è
stata affidata all'Associazione Gruppo Abele.
Nel progetto sono coinvolte enti ed associazioni che operano sul territorio e che si occupano
sostenere le donne vittime di tratta nei percorsi di inserimento sociale o di contrasto alla
criminalità organizzata. La Provincia di Torino svolge un'attività di monitoraggio e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 274
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
coordinamento fra i diversi attori, partecipanti al progetto, con i quali ha stipulato Convenzioni.
Qui di seguito sono riportati alcuni numeri significativi dell’attività:
213 contatti nel 2004 di cui 30 ragazze, 15 clienti con la ragazza a fianco; 21 clienti soli; 65
enti/associazioni; 22 questura/forze dell’ordine; 31 altre postazioni numero verde; 29 di altre
persone coinvolte (cittadini/parenti). 215 contatti nel 2005 di cui 35 ragazze, 6 clienti con la
ragazza fianco, 35 clienti soli, 69 enti/associazioni, 33 della questura/forze dell’ordine, 13 altre
postazioni numero verde, 24 di altre persone coinvolte (cittadini/parenti).
18-25 anni l’età media delle ragazze prese in carico dal call center
59 richieste per chiedere aiuto e uscire dalla condizione di sfruttamento nel 2004, scese a 33
nel 2005 (altre richieste riguardano informazioni, regolarizzazione, lavoro, supporto psicologico,
aiuto economico…).
95 le persone di origine africana (per la maggior parte di nazionalità nigeriana) che hanno
contattato nel 2005 il Call center; la gran parte delle restanti 120 chiamate sono arrivate da
persone originarie dell’Est europeo.
LI.FE Libertà al femminile
Life Libertà al femminile è un progetto della Provincia di Torino finanziato dal Programma di
iniziativa comunitaria Equal. Il progetto Life si rivolge a donne in uscita da situazioni di
sfruttamento sessuale e di segregazione che sconfinano nella tratta e nella schiavitù. Attraverso
la costituzione di una rete stabile di attori istituzionali, economici e sociali, il progetto si è posto
l’obiettivo dell’integrazione sociale, lavorativa e abitativa di 15 donne vittime di tratta a
scopo di sfruttamento sessuale. In altre parole con Equal Li.Fe è stata costruita e
sperimentata una metodologia trasferibile per favorire l’integrazione sociale delle donne
vittime della tratta, in particolare favorendo non solo l’accoglienza, ma anche la formazione,
l'inserimento lavorativo ed abitativo.
Questo progetto si è sviluppato lungo l’arco temporale di 36 mesi e cioè dal giugno del 2002 al
giugno del 2005.
Il partenariato locale del
Progetto Equal Life è composto da: Confcooperative Unione
Provinciale di Torino; Ufficio per la Pastorale dei Migranti - Arcidiocesi di Torino; Associazione
TAMPEP-Onlus;
Casa di Carità Arti e Mestieri; Città di Torino - Divisione Servizi Socio-
Assistenziali; Associazione Compagnia delle Opere; Città di Moncalieri Centro Servizi per
Cittadini Stranieri; Associazione Gruppo Abele; Università degli Studi di Torino; C.I.C.S.E.N.E
(Centro Italiano per Cooperazione e Sviluppo Edilizio delle Nazioni Emergenti).
Al partenariato locale si affianca un partenariato transnazionale coordinato dalla Provincia di
Torino con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale, sottoscritto dai partner
olandesi e austriaci e la Provincia di Pisa per affrontare in modo sistematico e sovranazionale il
problema della tratta delle donne a scopo di sfruttamento sessuale.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 275
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
PROGETTO EMERGENDO 2005
Il progetto Emergendo intende sperimentare azioni innovative a favore delle donne migranti
vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. La Provincia di Torino, (con
il coinvolgimento della Provincia di Pisa, Provincia di Genova, Provincia di Ascoli Piceno,
Provincia di Teramo, Tecla, S&T), agisce al contempo sui sistemi per l'inclusione sociolavorativa del target attraverso un approccio globale e innovativo. In particolare, il progetto
prevede diverse azioni: la ricerca e l’intervento sul trafficking nella prostituzione sommersa, i
percorsi individualizzati di empowerment ed inclusione sociale nonché di inserimento nel
mercato del lavoro e all'autonomia, accordi territoriali tra gli attori-chiave per l'inclusione sociale.
Centrale in questo senso, appare il processo di mainstreaming costante ed integrato a livello
orizzontale e verticale in chiave locale, nazionale e transnazionale. All’interno del progetto
Emergendo sono state messe in campo anche attività transnazionali con l’obiettivo non solo di
creare un confronto e uno sviluppo parallelo di approcci innovativi con il trafficking e per
l’inclusione socio-lavorativa, ma anche la messa in comune di contatti e opportunità nei paesi di
origine della vittime del trafficking che consentano all’occorrenza percorsi di rientro volontario e
assistito
WOMEN ALPNET:
COMPETENZE FEMMINILI,
ALPI E ENTI LOCALI
Le competenze femminili e le Alpi. O anche, l’integrazione delle donne nella vita economica e
sociale delle regioni dello Spazio Alpino. Women AlpNet è un progetto della Provincia di Torino
che coinvolge una rete di attori pubblici e
privati, basato sull’idea che la promozione ed il
sostegno all'attiva partecipazione delle donne
nei processi di sviluppo economico possa
contribuire ad un più equilibrato e sostenibile
sviluppo delle aree alpine e permettere di
ridurre le attuali disparità nelle condizioni di vita
della popolazione residente.
In particolare, l’obiettivo di Women AlpNet (una
rete di istituzioni locali e di Centri Risorse per le
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti”
Donne
per
promuovere
la
partecipazione
femminile allo sviluppo sostenibile dello Spazio
Alpino) è di sviluppare approcci e servizi di qualità comuni al fine di promuovere le competenze
e le potenzialità delle donne. L’esperienza di Women AlpNet, oltre ad aver puntato sul ruolo dei
Centri Risorse Donne e su diversi modelli di mainstreaming di genere (integrazione sistematica
dei bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche pubbliche), si pone come un valido
esempio di cooperazione tra regioni di differenti Paesi dell’Arco alpino a favore di uno sviluppo
sostenibile del territorio attraverso il rafforzamento delle competenze femminili.
Il progetto Women AlpNet, finanziato dall'iniziativa comunitaria Interreg III B Spazio Alpino,
coinvolge la Provincia di Lecco (che è capofila), la Provincia Autonoma di Trento, la Regione
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 276
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Lombardia, il Centro di Iniziativa Europea di Milano, la società S&T di Torino, l'Associazione
Frau & Arbeit di Salisburgo, l'Union Régionale des Associations Centre d'Information pour les
Femmes et les Familles (Uraciff) di Lione, il laboratorio di ingegneria della formazione e
innovazione (LIFI) Università della Svizzera italiana di Lugano e il Centro di Sviluppo Regionale
di Capo d'Istria.
La cooperazione transfrontaliera ha consentito alla Provincia di Torino di analizzare e studiare i
diversi modelli di funzionamento dei Centri Risorse Donna nei paesi coinvolti, per poter
trasferire le migliori pratiche nella definizione di un Centro Risorse da realizzare a livello
provinciale. Questo progetto è quindi terminato, secondo le previsioni, nel mese di dicembre
2005 a Lecco, con l’esposizione dei risultati finali del progetto e la creazione di una rete fra i
Centri Risorse Donne.
PARITÀ IN MOVIMENTO, LA RIVISTA ON-LINE
Si possono fare politiche di pari opportunità anche attraverso internet. Si possono avvicinare le
donne alle istituzioni anche attraverso riviste online. È il caso di Parità in Movimento la proposta
virtuale della Provincia di Torino, la rivista elettronica del Servizio Pari Opportunità e Politiche
dei Tempi. Il sito (www.provincia.torino.it/parita/index.htm) è caratterizzato da due elementi: la
connessione diretta con la rivista on line nazionale DonneInViaggio e la web community, che in
12 mesi ha accolto 5000 nuove persone. Parliamo di un totale di 8000 iscritte alla newsletter,
che utilizzano il sito web Parità in Movimento come punto di riferimento per ricevere
informazioni istituzionali e notizie dal territorio. Attraverso Parità in Movimento la Provincia di
Torino non solo favorisce lo scambio di informazioni e la messa in rete delle esperienze
dell’associazionismo femminile, del territorio, del mondo del lavoro e delle istituzioni, ma
garantisce anche visibilità a tutti i progetti della Provincia in materia di Pari Opportunità,
politiche sociali e lavoro. Nel corso del 2005 le attività sono proseguite e si è provveduto ad
aggiornare ed ammodernare continuamente il sito.
UNA RETE NELLO SVILUPPO LOCALE
Diffondere tra gli attori dello sviluppo locale la conoscenza delle tematiche di pari opportunità e
integrare i bisogni rispettivi di donne e uomini in tutte le politiche: era questo l’obiettivo del
progetto Rete di Parità nello Sviluppo Locale, attraverso il quale la Provincia di Torino ha
costituito i Tavoli di Parità all’interno dei Patti Territoriali della Provincia. Si tratta di gruppi di
lavoro tematici che hanno il compito di veicolare la prospettiva di genere nei luoghi della
concertazione per lo sviluppo locale sostenibile.
L'introduzione della tematica delle pari opportunità nelle strategie di sviluppo locale e di
governance si è rivelata una metodologia positiva. Tenuto conto dei risultati e dell'effettivo
impatto che questo progetto ha riportato sul territorio, la Provincia ha inserito il Progetto “Rete di
parità nello sviluppo locale” nella propria progettazione strategica di pari opportunità.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 277
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Tutte le informazioni e le notizie utili alla Rete vengono diffuse attraverso il sito internet del
progetto www.retediparita.it, utile strumento al servizio dei/delle partecipanti della Rete anche
per condividere le esperienze sviluppate all’interno di ciascun patto territoriale.
Il 2 novembre 2005, inoltre, vi è stata la presentazione del Progetto Interregionale “Integrare le
Pari Opportunità nella formazione e nel lavoro”. Questo progetto, nato su impulso della Regione
Piemonte e sviluppatosi attraverso il confronto e la cooperazione con diverse Regioni e
Province Autonome, è volto all'individuazione di un modello di intervento efficace per strutturare
in modo corretto i contenuti dei moduli Pari opportunità previsti all'interno della formazione
professionale.
I partner del progetto sono: la Regione Piemonte come ente capofila, la Regione Toscana, la
Regione Lazio, la Regione Sardegna, la Provincia autonoma di Bolzano, la Regione Marche, la
Regione autonoma Valle d'Aosta, con il coinvolgimento del Dipartimento di Pari Opportunità
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
8 MARZO – PROTAGONISTE SEMPRE
Anche ripensare la Festa delle Donne può diventare un modo per fare politiche di pari
opportunità. Al motto “protagoniste sempre non solo per un giorno”, la Provincia di Torino ha
trasformato l’8 marzo da semplice cerimonia di memoria a nuovo modo di comprendere il ruolo
della donna. Nell’anno 2004, il mese di marzo si è tinto di rosa e la Festa è tornata nelle piazze
di Torino e Provincia, in quei luoghi di transito e di vita collettiva in cui oggi è ancora possibile
riflettere rispetto alle responsabilità, private e sociali, delle donne, sulle loro capacità di portare
la sensibilità femminile all'interno della politica, del commercio, dell'impegno civile. Le iniziative
hanno coinvolto, in alcuni casi per tutto il mese di marzo 2004, anche le piazze e i luoghi di
incontro dei Comuni Beinasco, Chivasso, Collegno, Condove, Gassino Torinese, Moncalieri,
Oulx, Ivrea, Pinerolo, Rivalta e Rivoli, in un susseguirsi di mostre, concerti, convegni e momenti
di incontro e scambio di esperienze e conoscenze interculturali e intergenerazionali.
Nel 2005 invece, partendo dalle considerazioni che è nell’autonomia economica che la donna
trova la propria emancipazione e che nel lavoro delle donne vengono ricomprese, da sempre, le
attività di cura è stato scelto il tema “I lavori delle donne”. Nella giornata del 6 marzo, il cortile
del Maglio ed il Laboratorio del Sermig in Piazza Borgo Dora 61 hanno accolto occasioni di
confronto, scambio, incontro e visibilità di quanto il Comune e la Provincia di Torino e le realtà
associative territoriali esprimano in termini di progettualità e impegno per la promozione di
azioni volte a realizzare in concreto, nella quotidianità, condizioni di pari opportunità nel lavoro
tra donne e uomini. Sul territorio provinciale inoltre si sono svolte molte iniziative analoghe,
realizzate con il contributo della Provincia di Torino, in particolar modo nei comuni di Alpignano,
Bricherasio, Castellamonte, Collegno, Giaveno, Ivrea, Moncalieri, OrioCanavese, Pecetto,
Pianezza, Pinerolo, Rivalta, Sant’Antonino di Susa, San Sebastiano Po e Torre Pellice .
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 278
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
IL PIANO DI AZIONI POSITIVE
Con l’approvazione nel 2003 del “Piano d’Azioni Positive della Provincia di Torino” la
Provincia ha voluto dare un forte segnale del suo impegno nella direzione della rimozione di
quegli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione di condizioni paritarie nel lavoro
tra uomini e donne all’interno dell’Amministrazione.
Il Piano di Azioni Positive della Provincia di Torino si inserisce all'interno di una strategia già
radicata nell’Amministrazione provinciale per arricchirla di nuove iniziative, che, promuovendo
un’attenzione
specifica
all’introduzione
di
elementi
di
“flessibilità
conciliativa”
e
di
organizzazione innovativa del lavoro, operi per il miglioramento della qualità del lavoro e di vita
delle lavoratrici: l’attenzione si rivolge a misure di sostegno per interventi a favore della
conciliazione, della valorizzazione professionale e della promozione di carriera delle donne,
promuovendo un’attenzione specifica all’introduzione di interventi innovativi di organizzazione
del lavoro (job sharing, part time, telelavoro, servizi di conciliazione) e di forme di facilitazione
(come, ad esempio, il car sharing).
L’impegno promosso dalla Provincia di Torino attraverso il Piano di Azioni Positive intende
andare al di là di formali dichiarazioni di intenti, attivando iniziative concrete, di tipo integrato,
anche sperimentali, che siano in grado di produrre effetti significativi a favore delle lavoratrici
dell’Ente e, insieme, attuando una forte azione di sensibilizzazione di tutto il personale,
compresa la componente maschile, nonché promuovendo verso l’esterno l’immagine di un Ente
attento alle politiche di genere e che le assume come valore nella propria pianificazione
strategica.
Il Piano di Azioni Positive, di durata triennale, propone una serie di iniziative, da realizzarsi sotto
il coordinamento dell’Assessore alle Pari Opportunità e il controllo del Comitato Pari
Opportunità della Provincia:
1. Realizzare una lettura di genere della composizione del personale della Provincia di
Torino
2. Definire indicatori di valutazione
3. Determinare un sistema di adozione, monitoraggio e valutazione del tasso di incremento
di gender mainstreaming nelle politiche dell'ente e nei suoi strumenti di programmazione
(Pianificazione Strategica, Relazione Previsionale Programmatica, Piano di Sostenibilità
Ambientale, Documento di Pianificazione Territoriale, ecc.)
4. Identificare azioni di sperimentazione/applicazione del Piano di Azioni Positive
5. Fissare un modello di trasferibilità del Piano di Azioni Positive al fine di renderlo
disponibile per gli altri enti locali
6. Realizzare un opuscolo di informazione da diffondere tra i/le dipendenti dell'ente
FRIENDLY, ESEMPIO DI CONCILIAZIONE
Il progetto Friendly, promosso dal Comitato Pari Opportunità della Provincia di Torino, finanziato
sul FSE 2000-2006 Obiettivo 3 Misura E1 del Programma operativo Regionale della Regione
Piemonte, si è concluso nel maggio 2004 e aveva come obiettivo quello di promuovere la
cultura di pari opportunità e di diffondere le buone prassi che migliorano il contesto lavorativo
per le lavoratrici della Provincia. Del resto passa anche da qui la possibilità di realizzare una
vera conciliazione fra responsabilità di lavoro e responsabilità familiari, premessa indispensabile
per favorire realmente la progressione di carriera delle donne che lavorano.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 279
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il progetto Friendly è consistito, inizialmente, in un’indagine attraverso la quale si è fatta opera
di sensibilizzazione dei temi delle pari opportunità e si è, al contempo, raccolto informazioni
sulle esigenze dei/delle dipendenti dell’ente in materia di conciliazione. Da qui si sono tratte
anche riflessioni sulle possibili forme flessibili degli orari e degli spazi di lavoro e sui servizi di
conciliazione (come ad esempio l’asilo aziendale). Attraverso il progetto Friendly, si sono così
anche realizzate alcune azioni che erano previste nel Piano di Azioni Positive della Provincia .
Nell’ottobre del 2005 la Regione Piemonte, attraverso il Fondo Sociale Europeo, ha finanziato il
progetto Friendly2 che introduce la sperimentazione di formule organizzative che, attraverso
l’integrazione di diversi strumenti di flessibilità, siano in grado di rispondere in modo adeguato e
“flessibile” alle specifiche esigenze di conciliazione delle/dei dipendenti della provincia.
COORDINAMENTO CITTADINO DONNE VITTIME DI VIOLENZA
L’obiettivo ancora una volta è quello di creare sinergie e sviluppare una vera conoscenza del
fenomeno che vede le donne e i bambini vittime di violenza. Promosso dal Comune di Torino, il
Coordinamento Cittadino Donne Vittime di Violenza coinvolge la Provincia di Torino insieme ad
altri enti, associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, per armonizzare gli interventi sul
territorio.
Il Coordinamento si impegna a garantire una continuità di rapporto con l’Amministrazione
Provinciale, Regionale e Nazionale, nonché gli organismi europei ed internazionali e a
collaborare con tutte le realtà del territorio metropolitano, regionale, nazionale ed europeo.
ACCORDO DI COOPERAZIONE IN NOME DEI DIRITTI
Nell’aprile 2004 la Provincia di Torino ha approvato l’adesione dell’Accordo di Cooperazione tra
istituzioni, enti e organizzazioni per diffondere una cultura della conoscenza e del rispetto dei
diritti delle donne e delle bambine. L’Accordo trae ispirazione dalla campagna mondiale
promossa dall’Associazione Amnesty International "Mai più violenza sulle donne" per fermare la
violenza e dar voce a tutte quelle donne, i cui diritti sono stati violati in carcere, nei centri di
detenzione, nelle loro case, all'interno della loro comunità o nei posti di lavoro.
Grazie all’Accordo è nato un tavolo di lavoro e confronto permanente del Piemonte su questi
temi.
UNA RETE TRA PROVINCE E COMUNI
La Provincia di Torino ha siglato un Protocollo d’Intesa promosso dalle Province di Genova,
Siena e Modena per sostenere, qualificare e promuovere lo sviluppo di tutte le risorse femminili,
per confrontare le pratiche di bilancio di genere. Ancora una volta la strada è quella della rete e
del lavoro di cooperazione tra amministrazioni pubbliche, province e comuni. L’obiettivo rimane
sempre quello di realizzare nei fatti le pari opportunità e l'uguaglianza sostanziale fra uomini e
donne, attraverso la valorizzazione della differenza di genere, la formazione e l’orientamento, il
rafforzamento del luogo, counseling. Il Protocollo, siglato dalla Provincia di Torino nel 2004, va
nella stessa direzione della nuova programmazione FSE 2000/2006 che ha introdotto una
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 280
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
profonda innovazione in tema di pari opportunità. Con questo Protocollo d’Intesa e la rete di
pubbliche amministrazioni che ne consegue, si tenta di non disperdere energie e di consolidare
le esperienze in atto, creando occasioni di scambio di informazioni e di buone prassi.
CITTÀ IN TEMPO
Città in tempo è un progetto della Provincia di Torino che ha l’obiettivo, per la prima volta in
Italia, di coordinare i Piani e gli interventi che riguardano le tematiche dei tempi e degli orari
urbani espressi da un gruppo di comuni che hanno deciso di coordinarsi, costituendo così una
rete e dando vita ad un territorio definito anche sulla base della comunicazione.
Sul piano della gestione, si è trattato dunque di adattare gli strumenti, ormai largamente
sperimentati nelle esperienze dei Piani degli orari urbani, a uno spazio di intervento e di
decisione differente.
Sullo sfondo del progetto rimane l’ambizione di migliorare la qualità della vita, attraverso la
qualità dei servizi e la loro reale accessibilità (ovvero, orari urbani flessibili e più vicini ai tempi
delle famiglie). I più recenti sviluppi di questo percorso evolutivo hanno visto, nel corso
dell’anno 2005, lo sviluppo di attività formative per un apposito gruppo di lavoro formato da
funzionari provinciali e da rappresentanti delle amministrazioni comunali; scopo di tali attività è
stato quello di fornire ai partecipanti gli strumenti e le conoscenze necessarie alla
predisposizione di progetti complessi che richiedono capacità decisionali strategiche
I progetti, nati all’interno del gruppo di lavoro costituito dalla Provincia di Torino e dai Comuni di
Chieri, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Rivoli, Settimo Torinese, Venaria, e
sostanziato dalla lettera d’intesa sottoscritta nel mese di dicembre, sono da intendersi quali
prime azioni sperimentali di coordinamento e cooperazione. Si tratta dei risultati di una prima
fase comune di lavoro alla quale si intende dare seguito attraverso nuove azioni di
coordinamento e collaborazione che abbiano ad oggetto materie di “area vasta” quali ad es. i
trasporti, la Scuola, la cultura etc, etc.
COORDINAMENTO PROVINCIALE BANCHE DEL TEMPO
Il Tempo depositato in Banca
La Banca del Tempo è un "istituto di credito" molto particolare, dove non si deposita denaro
bensì tempo e disponibilità. È un luogo che agisce come centro di raccolta della domanda e
dell'offerta di tempo, come regolatore di nuovi sistemi di reciprocità, considerando questa come
una forma di aiuto tra soggetti paritari. I soci della Banca attuano uno scambio reciproco di
prestazioni e di tempo offrendo ciò che sono in grado di fare e ricevendo ciò di cui hanno
bisogno.
Si tratta di una forma di collaborazione, e non di volontariato, con la quale ci si aiuta ad
affrontare anche le incombenze e gli impegni della vita quotidiana e familiare. In breve chi, ad
esempio, sa suonare il pianoforte può offrire due ore di lezione in cambio di altrettante ore di
piccoli aiuti domestici.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 281
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L'esperienza del Coordinamento Provinciale Banche del Tempo ha avuto inizio nel dicembre del
1996, allo scopo di promuovere, informare e coordinare le esperienze di Banca del Tempo
presenti sul territorio provinciale. Questo progetto ha vinto la III^ edizione (9 maggio 2000) del
Premio "100 progetti al Servizio del Cittadino" promosso dalla Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica. Da allora si è registrato un incremento
significativo delle Banche del Tempo in provincia: si è passati infatti dalle 5 iniziali del 1997 alle
15 del 2004. La presenza del coordinamento ha favorito inoltre l'avvio delle prime esperienze di
confronto tra banche del tempo italiane e quelle estere, in particolare con quelle europee.
Nel corso del 2004 grazie ad un finanziamento regionale è stato realizzato anche il progetto
“tempoinlinea” che prevede la realizzazione di un sistema informatico in grado di connettere i
saperi offerti e/o richiesti dai vari associati delle BdT del territorio provinciale e favorire, di
conseguenza, una miglior integrazione tra le Banche del Tempo esistenti. Maggiori informazioni
all'indirizzo www.tempoinlinea.it
La struttura tecnica operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di
politica dei tempi è l’Ufficio Tempo, istituito nel 1997, con compiti di segreteria e di
coordinamento delle diverse iniziative sulle Banche dei Tempi e politiche dei tempi ed è la
struttura tecnico operativa che gestisce il Coordinamento provinciale e tutte le azioni di politica
dei tempi promosse dalla Provincia.
Nel corso del 2005, inoltre, si è tenuto il Convegno Nazionale “Banche del Tempo”
PROGETTO DIAMOCI DA FARE
Nel 2005 è stato intrapreso il progetto intitolato “Diamoci da Fare” nell’ambito delle “Azioni
integrate per l’educazione alla reciprocità e alla condivisione delle responsabilità familiari nella
Provincia di Torino”, volto alla promozione della condivisione e reciprocità del lavoro domestico
e di cura all’interno della famiglia, che propone un modello educativo gender sensitive rivolto
agli studenti delle scuole. Tale progetto, della durata di quattro anni, prevede attività di
informazione e sensibilizzazione sulla reciprocità e condivisione del lavoro di cura tra donne e
uomini e la sperimentazione e monitoraggio del modello educativo incentrato sull’equa
distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini. Per la sua
realizzazione è previsto lo svolgimento dei seguenti moduli:
Modulo 1: Dotare l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provinciali di una linea di attività,
dedicata alle questioni relative alla reciprocità e condivisione del lavoro domestico e di cura.
Modulo 2: Promuovere un approccio critico e costruttivo riguardo al ruolo tradizionalmente
attribuito alle donne, al fine di fare emergere le criticità e le incongruenze del modello
tradizionale rispetto alle attuali condizioni socio economiche di uomini e donne attraverso la
progettazione e l’avvio del nuovo modello educativo gender sensitive nelle scuole
individuate.
Modulo 3: Informare e sensibilizzare la popolazione sulla necessaria reciprocità e
condivisione del lavoro di cura fra donne e uomini. Continuazione del nuovo modello
educativo gender sensitive nelle scuole individuate ( sperimentazione di un modello
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 282
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
educativo, all’interno di un plesso scolastico predefinito coinvolgendo insegnanti, famiglie e
alunni).
Modulo 4: Sperimentare e monitorare un modello educativo che promuova l’equa
distribuzione dei carichi e delle responsabilità familiari tra donne e uomini;
Modulo 5: Trasferire le metodologie e diffondere i risultati per diventare punto di riferimento
pilota anche per le altre Province del Piemonte
SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEL VOTO ALLE DONNE
La Provincia di Torino ha deciso di fare delle celebrazioni del sessantesimo anniversario del
primo voto femminile il fulcro di una strategia di empowerment della cultura di parità. In questa
logica e’ stato realizzato un ciclo di incontri denominato “un genere di parole” dedicato alla
presentazione di esperienze, ricerche, studi, creazioni artistiche in un’ottica di genere.
Nel 2005 e’ stato realizzato l’incontro di apertura: “Madre italiana, duecento anni di stereotipi”,
con Marina D’Amelia, Tilde Giani, Stefanella Campana.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 283
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLE :
POLITICHE PER LE PARI OPPORTUNITA'
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
0,00
117.468,54
40.000,00
85.160,00
6.000,00
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
49.741,87 195.743,26
risparmi di gestione
145.460,20
12.950,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Totale risorse acquisite
397.830,61 254.693,26
Destinazione impieghi
2004
2005
311.188,74
75.512,26
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
86.641,87 176.231,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
0,00
2.950,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
0,00
0,00
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
397.830,61 254.693,26
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 284
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.4.3 LE POLITICHE PER LA VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI
L’impegno della Provincia nel settore culturale si è sviluppato nel corso del biennio nella
direzione di uno stimolo per la crescita del territorio e finalizzando gli interventi alla creazione di
un sistema culturale forte, in grado di dialogare costruttivamente con l’area torinese e con
l’istituzione comunale con la consapevolezza che investire nella cultura significa oggi anche
stimolare lo sviluppo locale. Le linee di intervento che hanno caratterizzato la politica culturale
provinciale hanno compreso diverse attività relative alle arti visive ed espositive, al patrimonio
linguistico, alle attività musicali, teatrali, cinematografiche, fotografiche, alla danza con i relativi
festival e rassegne; all’educazione permanente. Sullo sfondo rimangono 6 principi cardini:
Il recupero delle identità locali e la valorizzazione della cultura materiale, che
comprende le iniziative quali gli ecomusei ma anche il patrimonio linguistico e le
tradizioni presenti sul territorio
La valorizzazione della cultura tecnico-scientifica finalizzata alla divulgazione e
comunicazione nel campo scientifico e tecnologico
Il coordinamento delle attività dello spettacolo ed espositive e la stesura di piani di
intervento
La partecipazione a gradi eventi e istituzioni culturali torinesi al fine di diffonderli
maggiormente in tutto il territorio
La gestione della Biblioteca Storica
Il recupero e la valorizzazione dei beni e del patrimonio provinciale
Nel 2004-05 la Provincia di Torino ha
realizzato una serie di iniziative, rivolte in
particolare al sostegno di
-
-
attività di educazione permanente
musica popolare tramite corsi di
orientamento musicale di tipo
corale, strumentale, bandistico e
teorico
attività culturali a carattere locale
Fondazioni di particolare interesse
culturale presenti sul territorio
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino
“Andrea Vettoretti” – Autrice: Liliana Vogliano
BIBLIOTECA STORICA
La Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte "G. Grosso" nel corso del 2005 ha incrementato
le proprie raccolte bibliografiche di 1.665 unità librarie tra libri, opuscoli, cinquecentine, carte
geografiche, tesi di laurea, periodici, manoscritti. A proposito di questi ultimi va evidenziato
l’acquisto di quella parte del fondo archivistico ancora mancante del “Fondo Lange”
(complessivamente 37 lotti di carte d’archivio).
Per quanto riguarda le operazioni di catalogazione del materiale bibliografico, sono state
elaborate circa 80.000 schede, con inserimento di tutti i dati in SBN. Nel computo di queste
schede rientrano anche quelle effettuate dalla Cooperativa Biblion di Torino, incaricata del
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 285
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
caricamento on-line dei cataloghi bibliografici pregressi della Biblioteca Storica della Provincia
di Torino.
Nel
corso
del
2005
la
Biblioteca
è
stata
frequentata
da
n.
1.590
lettori,
per
4.295 consultazioni.
Qui di seguito si riportano le principali attività svolte nel corso del biennio considerato:
- Sono state interrotte le pubblicazioni della collana “Percorsi : Rassegna della Biblioteca di
Storia e Cultura del Piemonte" a causa di una drastica riduzione del budget finanziario
- E' stato ultimato il progetto-schedatura
relativo alla conversione on line del materiale
bibliografico del fondo librario "Carlo Ignazio Giulio" fino alla concorrenza di Euro 43.442,00
con una integrazione di euro 3000,00 per la catalogazione di 256 ulteriori opere rinvenute nel
fondo Giulio-Falconieri.
A fronte di uno stanziamento di Euro 36.000,00 nel settore dell'antiquariato vanno segnalati i
seguenti acquisti:
MANOSCRITTI
CINQUECENTINE
TESI DI LAUREA
CARTEGGI
ARCHIVI
ACQUISTI
LIBRARI
MEMORIE della vita di Madama Reale dopo la sua reggenza. Ms del sec.
XVIII
TENIVELLI, Carlo – Della storia siciliana di Carlo Tenivelli. Ms: Torino,
1754 – Moncalieri, 1797
BANDELLO, Matteo – XVIII histoires tragiques extraictes des oeuvres
italiennes de Bandel… Turin, César Farine, 1582
47 TESI DI LAUREA provenienti dalla Biblioteca Patetta di Torino di
argomento storico-giuridoco su feudi, statuti, comunità medievali
CITTA’ di Cavour – guerra dei 30 nni (1630) : Corpus di 49 lettere
autografe di Carlo Emanuele I°, Vittorio Amedeo I° e Maurizio di Savoia (
anno 1630)
CORRISPONDENZA MARINO PARENTI – ALBERTO TALLONE : 16
documenti cartacei manoscritti e dattiloscritti con buste postali, anni 19491951
ARCHIVIO AUGUSTA LANGE. INTEGRAZIONE DELLE CARTE
DELL’Archivio Lange, già conservate presso i locali della Biblioteca :
- resoconti di cause giuridiche
- atti giudiziari
- fascicoli manoscritti vari relativi alle famiglie Donnas, Della
Rovere, Malpassuti e inerenti le località Santa Maria di Pinerolo,
Valperga di Mazzé, Piossasco, Voliera, Bibiana e il Pinerolese
Per complessivi 37 lotti.
Le risorse finanziarie per gli acquisti di materiale librario sono state così
articolate :
E. 6.000,00 per abbonamenti a periodici e acquisti, tramite fondo
economale, spese minute e urgenti.
E. 30.000,00 per acquisto di opere di antiquariato (Progetto Strategico)
La rete degli ecomusei. La Provincia di Torino ha deciso di dedicare ampio spazio all’arte e
alla fotografia. Il recupero delle identità locale appare a tutti gli effetti come fonte di
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 286
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
riconoscibilità e potenzialità economica e la valorizzazione della cultura materiale. In
collaborazione con il Politecnico sono state sostenute una serie di ricerche per il recupero
storico e architettonico della cultura produttiva torinese. Oggi si contano 25 ecomusei e 70
musei locali (tutti i cataloghi sono disponibili sul web).
GLI ECOMUSEI
La Provincia di Torino ha avviato nel 1995 il Progetto Cultura Materiale volto alla creazione di
una rete ecomuseale che fa cardine sul riconoscimento di una comunità con il proprio territorio.
Gli ecomusei del territorio provinciale sono stati recentemente raggruppati, in ottica di una più
efficace comunicazione esterna, in itinerari tematici fruibili come proposte turistico-culturali e si
articola nelle seguenti filiere tematiche: La via del tessile (7 ecomusei); Memorie di acqua e di
terra (9 ecomusei); Suolo e sottosuolo (9 ecomusei); Il tempo dell'industria (5 ecomusei). A
completare la rete, partecipano i musei demo-etno-antropologici che testimoniano le attività
contadine e montanare del periodo preindustriale (10 musei valdesi, 40 musei tematici, 18
musei etnografici). L’aspetto della didattica è curato in modo particolare, con seminari,
laboratori, quaderni tematici. L’impegno e l’esperienza della Provincia di Torino sono stati
riconosciuti con la certificazione di qualità “Herity” per la rete ecomuseale.
Progetto Science Center. Il Progetto ha come obiettivo la creazione di uno spazio che non
costituisca solo un luogo di raccolta e di esposizione di strumenti e oggetti della scienza e della
tecnica, ma che sia anche una struttura in grado di coniugare il ricco passato della scienza
torinese con il futuro della tecnologia avanzata e il presente della ricerca e della produzione
scientifica. Pertanto, al fine di valorizzare la cultura di tipo tecnico-scientifica presente sul
territorio, è stato aperto uno Science Center che si propone di raggiungere tre ordini di obiettivi:
-
favorire una maggiore interazione tra ricerca applicata, istituzioni scientifiche e
cittadinanza
rendere la divulgazione scientifica e la cultura tecnologica un elemento caratterizzante
e funzionale alla promozione del territorio
delineare la storia della scienza come valore aggregante tra ricerca, industria e territorio
La nascita degli Science center, alla fine degli anni sessanta, ha determinato un diverso modo
di porsi nei confronti del visitatore, che assume un ruolo attivo e agisce nel contesto della
rappresentazione scientifica. Si è sviluppato un principio di interattività con l'obiettivo di
stimolare la curiosità del visitatore, l'interesse per la ricerca degli elementi significativi per la
conoscenza e l'apprendimento, l'esperienza diretta anziché l'acquisizione di informazioni
obbligatoriamente sequenziali.
Festival delle province. Questa rassegna, giunta ormai alla IV edizione, è una manifestazione
annuale di cultura popolare che unisce la ricerca delle tradizioni più autentiche del territorio. Le
province coinvolte sono, oltre a quella di Torino, Cuneo, Modena, Perugia, Rieti e Nuoro. Nel
2004 ha avuto luogo tra luglio e settembre I testimoni della cultura popolare.
Incroci. La Provincia, rivisitando le tradizioni locali, ha tentato di avvicinare una maggiore quota
della popolazione al teatro, un’espressione culturale ancora di carattere troppo elitario. Da
cinque anni ha luogo Incroci, una rassegna teatrale nata dalla collaborazione fra la Provincia di
Torino, le Compagnie teatrali ed i Comuni, che coniuga l’intento di portare il teatro sul territorio
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 287
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
con quello della valorizzazione dei piccoli centri storici, in un percorso di promozione culturale,
di riscoperta e valorizzazione del patrimonio storico, naturale e architettonico del territorio. Nel
2005 la Rassegna ha visto la partecipazione di 31 Comuni.
Eco e Narciso. Cultura Materiale/Letteratura. Nell’ambito del Progetto Cultura Materiale, la
Provincia di Torino ha promosso l’iniziativa “Eco e Narciso” per mettere a confronto il territorio,
attraverso i suoi Ecomusei e Musei, con le discipline artistiche, intese come filtri di
interrogazione. Dopo l’incontro con diciotto artisti nel 2003 e quello con dodici fotografi nel
2004, la terza tappa di “Eco e Narciso” è stata affidata alla Letteratura. Quattordici scrittori per
altrettante aree del territorio della Provincia di Torino ai quali è stato chiesto di abitare il
territorio, il suo paesaggio, la memoria conservata nei
musei, la dimensione quotidiana del rapporto con i
residenti. Dalle zone di pianura intorno a Torino alla
collina torinese, dalle valli (Pellice, Germanasca,
Chisone, Susa, Cenischia, Lanzo, Orco e Soana,
Chiusella) a Ivrea e l’Eporediese, ogni autore, a
seconda della sua lettura del territorio, ha potuto
concentrare il proprio sguardo su dettagli presenti nella
zona o lanciarlo a comprendere l’intera macroarea, o
percorrenze più vaste. Il mosaico che ora viene
ricomposto nell’antologia è di notevole interesse, perché
la
singolarità
di
ciascuna
voce
d'autore
viene
mantenuta, nel pieno rispetto del progetto comune,
arricchendo così la nostra visione del territorio e delle
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di
Torino “Andrea Vettoretti” – Autrice:
Rossana Capra
sue molte anime.
Eco e Narciso. Laboratorio artistico permanente. Si tratta di un progetto promosso dalla
Provincia di Torino nel 2003 per favorire l’intervento della sensibilità artistica nei processi di
analisi, sviluppo e trasformazione del territorio. Il Laboratorio Artistico Permanente è stato
avviato nel 2004 attraverso un workshop rivolto a tutti i Comuni della provincia di Torino al fine
di diffondere tale attitudine alle amministrazioni locali e condividere azioni processuali e
partecipate di intervento sul territorio, accompagnandole con il lavoro di mediatori. Dopo il primo
momento di conoscenza e di presa di coscienza delle potenzialità dell’intervento artistico, sono
state numerose le candidature dei comuni interessati al progetto. In questa prima fase è stato
necessario compiere una scelta fra le molte richieste e selezionare le prime realtà con le quali
avviare l'attività. La scelta è stata effettuata prima sulla base della documentazione prodotta
dalle amministrazioni sui progetti avviati in campo ambientale, culturale, turistico e urbanistico
sul possibile coinvolgimento di associazioni e di risorse umane e finanziarie e poi in base alla
possibilità di sviluppare gli interventi processualmente e con autonomia.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 288
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Chantar Natal e l’uvern 2004. La Provincia ha patrocinato l’iniziativa Chantar Natal e l’uvèrn
2004, promossa dal Comune di Oulx e dalla Ch’ambra d’òc che si inserisce nell’ambito delle
iniziative finalizzate alla valorizzazione delle minoranze linguistiche. In particolare, l’evento era
finalizzato a promuovere la presenza della lingua e della cultura occitana nelle cerimonie e
manifestazioni che accompagneranno i Giochi Olimpici Invernali - Torino 2006. Articolata fra
Torino capitale regionale e la Valle di Susa, occitana e franco-provenzale, la rassegna Canti di
Natale e dell'Inverno nelle Valli Olimpiche Occitane ha mostrato artisti e nuove creazioni del
paese d'oc sul tema del Natale, dell'Inverno e della Neve, per ricordare che i principi olimpici
affermati dal barone de Coubertin sono valori indispensabili al progresso umano e ricalcano le
parole chiave della poesia trobadorica (jovent, jòi, paratge, pretz e larguessa).
Interreg III A - Memoria delle Alpi. La memoria è fragile, non oggettiva e mutabile. La
memoria collettiva è ancora meno resistente, confusa da giudizi, interpretazioni soggettive,
mutamenti sociali. Ancora più arduo e difficoltoso è riuscire a comprendere e conservare la
memoria collettiva di un area geografica di frontiera, vissuta e attraversata da diversi popoli,
piegata e divisa dalle guerre. Il progetto Interreg La Memoria delle Alpi si è mosso dal 2000 ad
oggi in questo delicato spazio, proponendosi come obiettivo quello di “studiare, rappresentare e
trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva riferita al territorio delle
Alpi fra Italia, Francia e Svizzera, nella sua dimensione transfrontaliera”. L’iniziativa comunitaria
ha interessato la frontiera interna all'Unione Europea coinvolgendo molti territori ed enti ai più
differenti livelli: le Regioni Piemonte e Valle d’Aosta, le Province di Torino, Alessandria, Asti,
Cuneo, Novara, Imperia, Verbano Cusio Ossola, le comunità montane Valsesia, Valsessera,
Valle Ossola, diversi Comuni valdostani, il CIE Piemonte e altre quattordici realtà istituzionali o
universitarie in Francia e Svizzera.
La Provincia di Torino dal 1995 lavora - con il Progetto Cultura Materiale - allo sviluppo e alla
promozione della memoria territoriale tenuta viva e diffusa dagli ecomusei e dai musei demoetno-antropologici. Una rete composta da cento realtà che raccontano il territorio provinciale, la
vita delle sue genti e la storia che lo ha segnato; ecomusei e musei che narrano di donne e
uomini, contadini, minatori, lavoratori ma anche di industrie, sentieri e dei luoghi della
resistenza.
Partendo dagli ecomusei dedicati alla resistenza di Coazze, Colle del Lys, Val Pellice e Torino –
luoghi dove la memoria soggettiva di partigiani e abitanti delle valli diviene memoria collettiva
condivisa dai visitatori degli ecomusei – la Provincia di Torino ha agito nel contesto dell’Interreg
creando un sistema di cinque “centri rete”, luoghi di studio e diffusione dei saperi sulla
resistenza. Ecomusei e centri rete diventano così un grande “museo diffuso” dove le differenti
memorie della guerra e della resistenza, da quelle più storiche a quelle più soggettive,
diventano bene comune a disposizione del territorio.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 289
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Istituti culturali
La Provincia di Torino sostiene tradizionalmente Enti e Associazioni locali che svolgono da anni
attività in campo culturale e che, per livello di prestigio e continuità di iniziativa, possono essere
considerati punti di riferimento nel settore della cultura.
L'intervento del Servizio Programmazione e Gestione Beni e Attività Culturali si è espresso in
contributi intesi sia come partecipazione a singole iniziative, per le quali si è provveduto con
appositi provvedimenti, sia come sostegno a tutta l'attività che annualmente questi Enti e queste
Associazioni svolgono con vasto e qualificato consenso della Provincia.
Gli Enti partecipati operano con continuità e con elevato livello scientifico in ambito territoriale
per la promozione di attività educative e culturali; l'Amministrazione Provinciale da anni cerca di
cogliere le opportunità operative degli Istituti culturali presenti in questo prospetto intervenendo
finanziariamente su progetti specifici, in modo tale da svolgere un ruolo da protagonista
nell'evoluzione degli stessi sia sotto il profilo partecipativo-decisionale che quello organizzativostrutturale in modo tale da essere essa stessa soggetto d'intervento in ambiti sostanzialmente
complessi quale la cultura.
LE MINORANZE LINGUISTICHE
FrancoProvenzale e il Francese
IN
PROVINCIA
DI
TORINO
-
l'Occitano,
il
La Provincia ha avviato un progetto per lo studio delle minoranze linguistiche storiche che
sostiene le iniziative culturali realizzate da comuni, comunità montane e associazioni,
partecipando a progetti con Enti, Fondazioni e Istituti culturali. I comuni interessati dalla Langue
d'Oc o Occitano sono 35, quelli interessati dalla lingua franco-provenzale sono 43 e quelli
interessati anche dal Francese 19.
Il CE.S.DO.ME.O. - Centro Studi Documentazione Memoria Orale - nasce nel 2004 sotto l'egida
della Provincia di Torino, con le Comunità Montane Alta e Bassa Valle Susa, l'Università di
Torino e il Comune di Giaglione e ha come suo principale scopo quello di sopperire alle carenze
della memoria collettiva raccogliendo, ordinando, archiviando e rendendo disponibile anche alle
future generazioni ogni aspetto della memoria orale delle tre comunità alloglotte galloromanze
della provincia di Torino, vale a dire le parlate francoprovenzale , occitana, francese. A questo
proposito il Centro si prefigge di
- operare ricerche bibliografiche volte alla creazione di una biblioteca specialistica,
- organizzare e promuovere campagne di raccolta di testimonianze - orali e scritte - in
tutto il territorio interessato
- inventariare e trascrivere tali testimonianze, di raccogliere e ordinare tutto il materiale
documentario quale testimonianze orali, testi scritti, immagini e fotografie, ecc. e
- archiviarlo in forma digitale al fine di preservare tali documenti dal deterioramento e di
renderli fruibili in modo diretto e sicuro;
- sviluppare e sostenere attività che, attraverso i contatti e i confronti tra le diverse
culture, ne promuovano la consapevolezza e favoriscano gli scambi e i reciproci
arricchimenti.
Le Carnaval de Champlas du Col. La Provincia ha patrocinato - tra i diversi interventi sulle
Minoranze Linguistiche - la rievocazione storica de “Le Carnaval de Champlas du Col”.
La popolazione di Champlas du Col si è riappropriata del proprio Carnevale storico, che dal
1947 non veniva più ripetuto. La manifestazione, di particolare carattere storico-culturale, ha
come scopo principale la rivisitazione storica del Grand Carnaval de Champlas, in funzione
della più ampia rappresentazione nel momento olimpico del febbraio 2006. Il corteo delle
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 290
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
maschere si compone di 17 personaggi: il Carnevale, la Figlia del Carnevale, due Vecchi, una
Vecchia, la Quaresima, due Arlecchini, due Medici che ricoprono anche il ruolo di Avvocati, due
Carabinieri, la Doppia, la Cantiniera, il Giudice e il Suonatore di Fisarmonica; nell’edizione 2005
è stato inserito il personaggio del Narratore che ha il compito di illustrare le scene del processo,
recitate in parte in occitano alpino e in parte in francese. La manifestazione è stata realizzata
secondo la tradizione, i costumi sono stati costruiti in base alla documentazione fotografica
esistente e a testimonianze locali e sono stati realizzati dalle donne del paese, come un tempo.
Le quattro scene del Carnevale sono state rielaborate sulla base di vecchi manoscritti,
rintracciati negli archivi personali di famiglia di Champlas. La Chanson du Carnaval è stata
recuperata dall’antica tradizione popolare, la musica è stata trascritta, in seguito alla
registrazione del canto orale di chi la conosceva.
Organalia. Si tratta di una rassegna di artisti internazionali che si esibiscono su organi storici
sul territorio della provincia di Torino. L'edizione 2004 di Organalia si è sviluppata con 25
concerti, 4 in più dell’anno precedente. La formula itinerante ha voluto favorire la partecipazione
del pubblico: i concerti, infatti, sono stati organizzati in località l'una vicina all'altra. L’edizione
2005 è stata dedicata a Marco Enrico Bossi, compositore, organista e didatta, nell’80° della
morte; la rassegna si è svolta con 21 concerti realizzati in altrettanti Comuni e hanno
interessato tutte le diocesi presenti sul territorio provinciale (Torino, Susa, Pinerolo, Ivrea, Asti e
Casale Monferrato). Numerose sono state le novità riguardanti le proposte concertistiche che
non si sono limitate al solo uso dell’organo ma hanno visto questo strumento abbinato al coro,
flauto dolce, voce e arpa. Complessivamente il pubblico ha raggiunto le 3.000 presenze.
Arte in laboratorio. L’iniziativa ha previsto per l’anno 2004 l’organizzazione di laboratori
didattici rivolti a 60 studenti delle scuole orafe di Torino e 10 artisti del territorio piemontese ed è
stata promossa in collaborazione con artisti e mostre d’arte applicate. Non è stata ripetuta nel
2005.
AFFLUENZA ALLE MANIFESTAZIONI
Può essere utile riportare le cifre relative alla presenza di pubblico alle manifestazioni
organizzate dalla Provincia (o alle quali ha comunque preso parte in modo attivo) per valutare il
loro successo:
Festival delle province (8mila nel 2004 e 9mila nel 2005)
Eco e Narciso (7mila nel 2004 e 8mila nel 2005)
Incroci (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005)
Spettacoli occitani (5mila nel 2004 ed altrettante nel 2005)
Arte in laboratorio (mille nel 2004)
Abbazia della Novalesa. La Provincia ha contribuito finanziariamente al ripristino dell’organo
Catarinozzi (che risale al 1690 circa) donato dall’abbazia di Subiaco che giaceva inutilizzato da
circa 20 anni e ha partecipato all’acquisto di un piccolo organo positivo per le celebrazioni
quotidiane dell’Abbazia di Novalesa.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 291
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Nel 2004 è stata aperta la sezione del Museo dedicata alla Vita Monastica ed al Restauro del
libro e sono stati definiti percorsi di visita con la realizzazione di un grande plastico e
l’attrezzatura di una sala incontri e del bookshop. E’ stato inoltre realizzato il libro Novalesa,
Nuove luci sull’Abbazia e il video di Novalesa una storia d’inverno per la regia di Fredo Valla.
Nel 2005 la Provincia ha investito 110.000,00 euro per il completamento dell’impianto
antincendio.
Nell’anno 2005 sono stati inoltre conclusi i lavori di realizzazione (iniziati nel 2004) del Museo
Ferroviario attraverso le Alpi – I lotto, consistenti nel restauro e riuso funzionale del fabbricato,
per un importo complessivo di euro 1.784.771,00.
Nel corso del biennio in questione sono iniziati i lavori di ristrutturazione del Mulino di Riva di
Pinerolo per un importo complessivo di 497.849,70 Euro e sono stati approvati i seguenti
progetti:
-
progetto di restauro conservativo dei locali delle ex Segreterie di Stato siti all’interno
dell’edificio della Prefettura per un importo complessivo di Euro 110,000,00 circa;
-
progetto per l’adeguamento normativo per l’ottenimento del Certificato Prevenzione
Incendi (II lotto di completamento) dell’edificio della Prefettura per una spesa
complessiva di euro 820.000,00;
-
progetto di restauro dell’atrio di ingresso della Caserma Bergia per un importo
complessivo di Euro 90.000,00.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 292
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE RISORSE CULTURALI
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
908.965,00
266.300,00
Regione Piemonte
963.165,97
879.226,10
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
5.046.048,76 3.952.585,61
risparmi di gestione
1.104.423,93
458.788,43
0,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
750.000,00 1.500.000,00
Totale risorse acquisite
8.772.603,66 7.056.900,14
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
2.576.668,03 2.110.341,96
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
3.954.435,63 3.215.588,18
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
1.196.000,00
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
1.045.500,00 1.700.000,00
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
30.970,00
8.772.603,66 7.056.900,14
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 293
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.4.4 LE POLITICHE PER LA QUALITÀ DELLE STRUTTURE E DEGLI AMBIENTI SCOLASTICI
La messa in sicurezza delle strutture, la buona vivibilità dell’ambiente scolastico, l’idoneità delle
dotazioni e degli arredi sono essenziali per garantire il regolare svolgimento delle attività
didattiche e amministrative. Con la legge 237/1996 e il T.U. 267/2000 gli oneri per il
funzionamento di tutti gli Istituti di istruzione secondaria passano alle Province.
La Provincia di Torino ha il compito di gestire e controllare il corretto funzionamento, nonché di
mantenere elevato il livello di qualità degli edifici di scuole superiori posizionate sul territorio
provinciale.
Dei 163 edifici di scuole superiori che l’ente gestisce (77 dei quali sono situati a Torino), 88
sono in uso gratuito, 6 in locazione e 69 di proprietà97. Il numero di edifici si è mantenuto
costante negli anni, tranne per quanto riguarda quelli in uso gratuito che rispetto al 2001 sono
aumentati di 5 unità.
L’intervento della Provincia è stato improntato ad accompagnare le scuole nel percorso verso
l’effettiva autonomia e responsabilizzazione degli istituti scolastici, fornendo un supporto non
solo economico e di servizio (dovuto per legge e testimoniato dal significativo sforzo
finanziario), ma anche organizzativo e di coordinamento. Si è fatto fronte, come di consueto,
agli aspetti problematici quali l’inserimento scolastico dei disabili e degli stranieri, l’educazione
degli adulti, il riorientamento degli studenti in difficoltà.
Un altro elemento di cui tener conto negli interventi di miglioramento delle strutture è la qualità
dell’acustica e la riqualificazione ambientale all’interno delle aule, insieme all’isolamento dei
rumori esterni. A questo aspetto viene data rilevanza nei nuovi progetti, anche grazie ai risultati
della collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino.
OPERE DI AMPLIAMENTO DI EDIFICI GIÀ ESISTENTI
Nel corso del 2004 è stato realizzato il nuovo Auditorium nell’I.T.I. Majorana di Grugliasco ed è
proseguita la costruzione degli Istituti di scuola superiore di Rivoli (il nuovo Istituto tecnico) e di
Chieri.
Inoltre, sono stati approvati i progetti di ampliamento di una serie di nuove strutture:
-
il nuovo Auditorium del Liceo Classico Porporato di Pinerolo
l’ampliamento del Liceo Classico Alfieri di Torino
la nuova succursale dell’I.T.C. Pascal di Giaveno a Sangano
Nell’anno 2005 è stato approvato il progetto esecutivo della nuova Succursale I.T.C. Pascal di
Giaveno a Sangano (di cui nel 2004 era stato approvato il progetto definitivo) che si segnala per
la rilevanza sotto il profilo della sostenibilità ambientale.
La struttura è stata infatti realizzata in base a criteri di architettura compatibile, con l’utilizzo di
materiali naturali, riciclabili ed ecocompatibili, in base a criteri di risparmio energetico e di
comfort ambientale. Sempre nel 2005 è stato finanziato l’intervento di completamento
dell’Auditorium dell’I.I.S. Majorana di Moncalieri (sede ex Marro), e sono proseguiti i lavori già
finanziati negli esercizi precedenti.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 294
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
INTERVENTI DI MANUTENZIONE NEGLI EDIFICI
La Provincia si è inoltre impegnata a migliorare la qualità delle strutture già presenti sul
territorio, nella convinzione che la qualità dell’ambiente scolastico sia una condizione
fondamentale per garantire il benessere e quindi l’efficienza per coloro che operano
all’interno degli edifici scolastici.
Nello specifico, gli interventi si sono concentrati in modo particolare sulla qualità acustica, sul
controllo della luce naturale e artificiale, sulla verifica del comfort termico e sulla qualità dell’aria.
Nel corso del 2004 gli edifici oggetto interessati a questo tipo di ristrutturazione sono stati:
-
la ex Caserma Fenulli a Pinerolo
l’auditorium del Liceo Scientifico Porporato a Pinerolo
l’auditorium del Liceo Scientifico Juvarra a Venaria
l’auditorium del Liceo Scientifico Alfieri di Torino
il Liceo Scientifico Gramsci di Ivrea
il Liceo Scientifico Carlo cattaneo a Torino
l’I.I.S. Regina Margherita a Torino
l’I.T.C. Vittone a Chieri
La Provincia ha effettuato, sempre nel 2004 presso altri istituti anche interventi minori,
riparazioni che hanno interessato in modo particolare il rifacimento di tetti e impianti, il
risanamento delle facciate, la controsoffittatura dei locali.
Tutti questi lavori hanno comportato spese pari a più di 11.340.000 euro.
Nell’anno 2005 sono invece stati approvati 21 interventi di manutenzione straordinaria
(risanamento conservativo facciate, rifacimento servizi igienici, rifacimento coperture,
tinteggiature ecc) su 17 edifici scolastici, per un importo complessivo di circa 5.000.000 Euro. Si
è inoltre provveduto a tutta una serie di interventi di minor entità (manutenzione aree verdi,
interventi su materiali contenenti amianto, manutenzione di impianti termici, ecc.) sulla maggior
parte degli edifici scolastici provinciali per un costo complessivo di circa 3.650.000 euro.
Infine sono proseguiti i lavori di manutenzione già in corso o approvati negli anni precedenti con
il collaudo di 59 interventi relativi a 52 edifici scolastici e, nell’ambito del programma nazionale
per la messa in sicurezza sismica degli edifici ed infrastrutture strategiche, è stato approvato il
progetto di messa in sicurezza sismica dell’I.I.S “Porro” di Pinerolo, per un importo complessivo
di Euro 1.050.000,00 (finanziato dalla Regione).
Inoltre la Provincia ha approvato due progetti per interventi di adeguamento normativo presso il
Centro Servizi Amministrativi del Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca in Via
Coazze a Torino (di cui la Provincia è proprietaria e di cui sostiene gli oneri) per un importo
complessivo di circa Euro 180.000,00.
CONTRIBUTI PER INTERVENTI DI MANUTENZIONE
La Provincia fornisce alle scuole medie superiori fondi finalizzati alla manutenzione ordinaria
degli edifici (riparazioni idrauliche ed elettriche, ripristini murari di piccola entità, interventi di
falegname e fabbro, ecc.). A differenza del punto precedente - quando l’Ente si faceva carico
direttamente della gestione delle riparazioni - in questo caso i fondi vengono trasferiti all’istituto
che li chiede e che si occupa direttamente della gestione del lavoro di cui necessita.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 295
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L’ammontare della cifra da erogare alla scuola viene stabilita dalla Provincia in base ad alcuni
parametri (numero di allievi, stato di vetustà dell’edificio) oltre che da specifiche richieste da
parte della scuola. Nel corso del 2004 l’Ente ha erogato più di
877 mila Euro per questi
progetti. Nel corso dell’anno 2005 invece l’Ente ha erogato complessivamente Euro 635 mila
per questi interventi.
Inoltre, l’Ente trasferisce contributi per limitati interventi di edilizia scolastica ai Comuni che
hanno un numero di abitanti inferiore a 5000. I fondi erogati provengono dalla Regione. Gli
interventi più comuni riguardano adeguamenti normativi per la sicurezza, il contenimento
energetico o gli impianti elettrici; l’abbattimento di barriere architettoniche; il rifacimento o il
risanamento di manti di copertura. Nel 2004 gli interventi complessivi sono stati 39 per una
spesa di più di 1 milione di euro, e tale cifra si è raggiunta anche nel 2005.
GESTIONE DELLA FORNITURA DI ARREDI SCOLASTICI E SPESE VARIE
La fornitura di materiali per l’arredo delle aule (banchi, sedie, cattedre, lavagne, attaccapanni,
armadi) e per l’arredo degli uffici (arredi dirigenziali e operativi) viene effettuata sulla base delle
richieste che provengono alla Provincia da parte degli Istituti stessi.
Dopo aver calcolato il fabbisogno globale di arredi scolastici per tutti gli Istituti e aver
programmato gli acquisti per tutto l’anno, la Provincia provvede all’acquisto di tutti i materiali
attraverso una gara pubblica. Compiendo tutti gli acquisti insieme, si possono raggiungere due
obiettivi: in primo luogo il costo unitario del materiale diminuisce, inoltre si assicura uno
standard omogeneo (anche in fatto di sicurezza e livello qualitativo) per tutto l’arredo di tutti gli
edifici provinciali di scuole superiori.
Inoltre la Provincia fornisce alle scuole superiori fondi per le spese telefoniche e per varie spese
legate all’attività degli uffici o per acquisti di arredi speciali (anche per limitare il tempo di
attesa). L’ammontare dei fondi varia in base al numero di allievi e di classi all’interno della
scuola.
Nel corso del biennio in questione sono stati erogati fondi straordinari per specifiche esigenze
principalmente per l’integrazione delle spese di ufficio, l’acquisto di attrezzatura informatica,
l’implementazione e la sostituzione di centralini telefonici.
Infine, sono stati trasferiti fondi a 6 istituiti nel 2004 e ad 11 nel 2005 per le spese connesse
all’uso di impianti sportivi o di laboratori esterni.
Nel complesso, per tutte queste attività, la Provincia ha speso nel 2004 più di 2.762.000 euro, e
tale spesa è leggermente aumentata nel corso del 2005.
UTILIZZO DI FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE
La Provincia ha assunto l’impegno di utilizzare fonti di energia elettrica di tipo rinnovabile per
rispondere alla volontà di realizzare uno sviluppo sostenibile.
Nello specifico, durante l’anno 2004 sono stati realizzati fotovoltaici in tre istituti: I.T.I.S. Primo
Levi di Torino, I.T.I.S. Avogadro di Torino, I.T.A. Dal masso di Pianezza.
La spesa per effettuare questi interventi è stata di 450 mila euro.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 296
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
GESTIONE DEL SERVIZIO DI RISCALDAMENTO
Il 2004 ha rappresentato l’anno di transizione tra il vecchio contratto sul riscaldamento degli
edifici scolastici (che è durato dal 1999 al 2004) e quello nuovo, denominato Servizio energia
degli edifici di proprietà e competenza della Provincia di Torino e che terminerà nel 2009.
In particolare, nel 2004 sono stati eseguiti 45 interventi di manutenzione riparativa degli impianti
termici per una spesa di più di 253 mila euro. Nel 2005 il numero di interventi è salito a 52, per
un importo complessivi di circa 110.000 euro.
Inoltre, nell’ambito della pianificazione strategica della Provincia, sono previsti una serie di
interventi di sezionamento degli impianti termici. Questi lavori sono finalizzati a riconfigurare
l’architettura degli impianti in modo da dividerli in blocchi, per riuscire a riscaldare solo la parte
di edificio che serve. Quest’opera ha come obiettivo un utilizzo più razionale delle risorse
energetiche ed economico-finanziarie e – di conseguenza - un minore impatto ambientale.
Questo tipo di interventi ha interessato 15 edifici scolastici per una spesa di più di 997 mila
euro.
È proseguito il progetto “Scuole Aperte”, per la fruizione dei locali e dei servizi delle scuole da
parte delle comunità locali di Torino e di altri comuni della Provincia: la proposta è estesa dal
2003 anche al comune di Venaria.
Dal 2001 la Provincia eroga i finanziamenti per gli interventi di edilizia scolastica nei Comuni
fino a 5.000 abitanti: il ciclo di pubblicazione dei bandi, valutazione delle richieste ed erogazione
dei finanziamenti è ormai a regime.
Alcuni dati per il 2004-2005:
Rapporto fra importo stanziato/impegnato e importo erogato:
• alle scuole per piccola manutenzione: erogato il 100% dell’importo stanziato
• ai Comuni sotto i 5000 abitanti: erogato il 100% dell’importo trasferito dalla regione
• alle scuole per contributi straordinari acquisto arredi: 100% dell’importo stanziato
• per acquisto arredi : 97% dell’importo stanziato
Richieste di integrazione delle spese di funzionamento ordinarie: da parte del 7,2% delle
Istituzioni scolastiche.
Percentuale corrisposta di integrazione delle spese di funzionamento: 60% dell’importo
richiesto
Percentuale di finanziamento straordinario per spese di funzionamento soddisfatto: 64,26%
dell’importo richiesto
Richieste di intervento per blocco impianti termici: - 18%
Richieste intervento per parti edificio non riscaldate: -7%
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 297
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
LA QUALITA' DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
dell'Asse 4: LA PROVINCIA E IL SUO SISTEMA SOCIALE E CULTURALE
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
8.000,00
Regione Piemonte
2.120.467,93 12.228.135,54
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
50.620.040,65 50.833.098,08
risparmi di gestione
663.176,67
653.393,80
0,00
0,00
22.119.463,45
7.738.795,84
proventi di vendite di beni del patrimonio
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
75.523.148,70 71.461.423,26
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
20.812.840,76 30.927.261,76
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
30.340.896,46 30.829.034,47
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
22.949.555,17
8.384.446,89
1.419.856,31
1.320.680,14
75.523.148,70 71.461.423,26
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 298
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.5 LA PROVINCIA E LE SUE MODALITÀ DI INTERVENTO
(Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Giuliano di Bello)
3.5.1 L’INNOVAZIONE DELLE MODALITÀ DI INTERVENTO
ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE
La Provincia di Torino ha realizzato nel corso del biennio 2004-2005 una serie di attività che
rientrano nell’ambito della comunicazione in tutte le sue molteplici declinazioni; in tale modo, si
è adeguata alla Legge 150 del 2000 sulla Disciplina delle attività di informazione e di
comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni.
In primo luogo ha redatto il Piano di Comunicazione, un documento che contiene la
pianificazione delle attività di comunicazione e delle tempistiche previste.
Inoltre, ha progettato una serie di campagne di comunicazione al fine di informare in modo
diretto i cittadini di alcune iniziative; quelle più rilevanti sono state quelle relative a “Città d’arte a
Porte aperte”, Fiera del Libro 200”, COMPA 2004 per quanto riguarda il 2004. Nell’anno
successivo, sono state programmate le campagne sull’evento Olimpico, sulle targhe alterne, sul
riciclo e recupero rifiuti, sull’energia, sulla Fiera del Libro.
Sempre con le suddette finalità, si è occupata della gestione e della realizzazione dei prodotti
editoriali tipografici e della realizzazione di prodotti multimediali.
La comunicazione accompagna e supporta ogni manifestazione e attività espositiva promossa
dall’Ente; tra le altre iniziative, vengono redatti comunicati stampa (800-1000 all’anno) che
informano i cittadini sulle attività della Provincia di Torino. Inoltre, viene redatta regolarmente la
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 299
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
rassegna stampa al fine di monitorare le notizie che vengono pubblicate dai mass media e che
riguardano l’Ente stesso.
La Provincia ha partecipato alla realizzazione del progetto Atrium - vetrina dell’evento olimpico
aperta da gennaio 2004 in piazza Solferino a Torino – all’interno del quale l’ente dispone di un
proprio spazio destinato alla promozione dei prodotti tipici del Paniere, mediante la loro
somministrazione al pubblico. Nel corso del 2004 sono stati organizzate degustazioni guidate
dei prodotti del Paniere; l’anno successivo vi sono stati molteplici incontri e conferenze stampa
sui temi istituzionali cari alla Provincia. Si sono svolti incontri con gli operatori turistici alberghieri
(Torino Yes), per la formazione all’accoglienza, ed è stato allestito un desk informativo sulla
lingua occitana.
Nel settembre 2004 la Provincia ha seguito con notevole impegno le Paralimpiadi estive di
Atene come modello di riferimento in attesa delle Olimpiadi del 2006, occasione per la
promozione del nostro territorio. In generale, nel corso del biennio, tutte le attività di
comunicazione si sono intensificate in vista dell’evento olimpico del 2006.
La comunicazione istituzionale. Nel biennio considerato, un impegno particolare è stato
dedicato alle attività di comunicazione istituzionale finalizzate alla
diffusione di messaggi
informativi e promozionali dell'Ente sulle funzioni svolte, sui servizi erogati e sulle iniziative
assunte, nonché su specifiche campagne informative (Città d'arte a porte aperte, Sport per tutti,
ecc.), utilizzando i diversi strumenti di comunicazione e, in particolare, comunicati e conferenze
stampa, i giornali, le emittenti radiofoniche e televisive, la rete Internet.
Per quanto riguarda l’organizzazione di attività di rappresentanza istituzionale dell’ente, la
Provincia di Torino ha concesso una serie di patrocini e ha erogato contributi. I patrocini
concessi sono stati circa 1000 sia nel 2004 che nel 2005 e hanno riguardato gli eventi più
eterogenei (convegni, manifestazioni, seminari, feste e cerimonie, anniversari, giornate di studio
e così via). I contributi concessi nel 2004 sono stati 121 ad associazioni varie (per attività
sportive, iniziative di solidarietà, iniziative nel campo culturale e turistico, restauri conservativi o
opere di costruzione) e 28 ai Comuni e 50 ai Comuni (per anniversari, restauri, costruzione di
impianti o monumenti). I contributi concessi nel 2005 sono stati 188 (per iniziative di solidarietà,
nei settori sportivo, turistico, culturale, di restauro conservativo).
Inoltre, ha erogato quote associative a 17 enti per un totale di quasi 540.000 euro e ha
acquistato pubblicazioni, materiali promozionali, servizi funzionali all’organizzazione di eventi
rilevanti per il territorio e tutti quei beni (offerti ad es. alle delegazioni in visita a Palazzo
Cisterna) che contribuiscono al rafforzamento dell’immagine e del prestigio dell’Ente.
Nell’ambito delle attività di comunicazione, la Provincia si occupa anche di sostenere i progetti
relativi alla società dell’informazione e gestisce un’infrastruttura di rete per la raccolta,
l’archiviazione, l’indicizzazione e il riutilizzo dei prodotti multimediali.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 300
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
A questo proposito, gestisce il suo sito internet che nel 2005 considerato ha ricevuto
22.815.616 contatti, un numero più che raddoppiato rispetto al 2001 (quando sono stati
5.714.998).
Infine, è importante mettere in evidenza che la Provincia di Torino assume un ruolo di
coordinamento verso le realtà locali anche nell’ambito delle attività di comunicazione nella
misura in cui nel biennio in considerazione ha organizzato alcuni incontri con i Sindaci, in
particolare quelli dei Comuni minori, al fine di offrire collaborazione e sostegno necessari al
governo delle realtà locali.
URP – UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO
La Provincia di Torino ha istituito fin dal 1999 un Ufficio Relazioni con il Pubblico, il cui compito
è quello di favorire la comunicazione tra l’Ente e i cittadini. In particolare, così come previsto
dalla Legge 150/2000 sulla Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle PA,
l’URP della Provincia di Torino si occupa di:
•
•
garantire l'esercizio dei diritti di informazione e accesso, facilitando la partecipazione
degli utenti;
agevolare l’utilizzo dei servizi erogati dall’Ente illustrando le disposizioni normative e
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 301
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
•
•
•
amministrative e fornendo le informazioni sulle strutture e i compiti dell’amministrazione;
promuovere l'adozione di sistemi di interconnessione telematica e coordinare le reti
civiche;
attuare, mediante l'ascolto dei cittadini e la comunicazione interna, i processi di verifica
della qualità dei servizi e di gradimento degli stessi da parte degli utenti;
garantire la reciproca informazione fra l’URP e le altre strutture operanti
nell'amministrazione, nonché fra gli URP delle varie amministrazioni.
In particolare, l’URP si occupa di..
Attività di ascolto dell’utenza
Accesso agli atti
Reclami e segnalazioni
Attività di Customer Satisfaction
Gestione delle comunicazioni e-mail in arrivo
Attività di erogazione dei servizi per conto di altre strutture dell’Ente
Rilascio licenze di pesca
Rilascio tessere di libera circolazione per gli invalidi
Ritiro delle autodichiarazioni impianti termici
Distribuzione dei bandi di gara
Attività di accoglienza e prima informazione
Rilascio di pass per l’ingresso nelle sedi provinciali
Informazioni agli utenti
Attività di comunicazione interna ed esterna
Pubblicazione delle notizie di Primopiano su Intranet
Redazione della newsletter “Provincia News" su Intranet
Invio di e-mail a tutti
Gestione pagine Internet URP
Progetto Polis della Regione Piemonte per l’interconnessione telematica
Accesso agli atti
L’URP ha il compito di garantire agli utenti la possibilità di visionare o avere copia degli atti della
Provincia (i Regolamenti, le Delibere di Giunta e Consiglio, le graduatorie dei concorsi, i verbali
delle gare,…): accoglie le domande di accesso e le inoltra agli Uffici competenti, verificando che
la documentazione venga rilasciata nei tempi previsti. Le richieste possono essere presentate
utilizzando i moduli appositamente predisposti, disponibili presso gli sportelli dell’URP o
scaricabili dal sito Internet.
La tabella qui di seguito riporta il numero di domande di accesso agli atti avanzate nel biennio
2004-2005 suddivise a seconda degli ambiti di competenza della Provincia:
Area
Risorse Umane
Tot. Tot.
Area Area
2004 2005
95
29
Servizio
Acquisizione e Gestione Risorse Umane
Bilancio, Trattamento Economico e Servizi
Sociali ai Dipendenti
Relazioni
Sindacali
e
Gestione
del
Contenzioso
Sviluppo Risorse Umane
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
Tot.
Servizio
2004
Tot.
Servizio
2005
86
23
4
1
3
-
-
3
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 302
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Ambiente, Parchi,
Risorse Idriche e
Tutela della Fauna*
Istituzionale
Viabilità ed Edilizia*
Istruzione, Formaz.
Prof.le, Lavoro,
Solidarietà Sociale*
Territorio, Trasporti
e Protezione Civile
17
16
16
10
9
28
8
5
7
3
4
3
5
2
Extra-area*
Relazioni e
Comunicazione
Attività Produttive,
Turismo e Cultura*
5
12
Decentramento,
Sistema Informativo
e Organizzazione
3
-
Risorse Finanziarie
2
1
2
6
183
106
Agricoltura,
montagna e
sviluppo rurale*
TOTALE ANNO
Valutazione,
Sistema
Informativo,
Incentivazione
Vigilanza Volontaria per l'Ambiente
Gestione Risorse Idriche
Programmazione Sviluppo Sostenibile e
Rifiuti
Sportello Ambiente
VIA e Pianificazione e Gestione Attività
Gestione Rifiuti e Bonifiche
Risorse Energetiche
Tutela ambientale
Gestione informazioni territoriali ambientali e
cartografiche
Consiglio
Staff
al
Segretario
Generale
e
Documentazione
Contratti
Partecipazioni
Espropriazioni
Presidente e Giunta
Direzione dell’Area
Grandi Infrastrutture Viabilità
Progettazione ed esecuzione interventi
Viabilità I e II
Concessioni Viabilità
Programmazione,
Progettazione
e
Realizzazione Edilizia Scolastica
Edilizia Generale
Direzione dell’Area
Amministrazione e Controllo Area
Progetto Venaria Reale per Miglioramento
Accessibilità Veicolare
Lavoro
Solidarietà Sociale
Formazione Professionale
Politiche attive e servizi alle imprese per il
lavoro
Pari opportunità e politiche dei tempi
Difesa del Suolo
Trasporti
Infrastrutture territoriali e assistenza tecnica
Direzione Generale
2
2
7
4
1
-
2
-
1
1
1
1
-
1
2
1
2
1
-
1
8
3
2
-
2
2
1
1
5
20
2
1
1
1
-
3
3
3
2
2
-
1
1
1
-
1
2
4
3
2
2
1
1
1
-
3
3
1
4
1
2
1
2
Segretario Generale
0
1
Relazioni con il Pubblico
Comunicazione Istituzionale e Informazione
Attività turistiche e sportive
Agricoltura
Concertazione territoriale
Programmazione attività produttive
Sviluppo
Sistema
Informativo
e
Telecomunicazioni
Gestione
Sistema
Informativo
e
Telecomunicazioni
Finanze e Tributi
Bilancio e reporting economico e finanziario
Tutela della Fauna e della Flora
3
2
3
2
1
-
6
4
2
2
-
2
2
1
5
Utenti Motori Agricoli
-
1
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
1
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 303
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Analizzando la tabella, si nota che nel 2004 quasi la metà delle domande di accesso ha
riguardato il Servizio Acquisizione e Gestione delle Risorse Umane: tale dato è
principalmente legato ai numerosi concorsi che hanno avuto luogo in Provincia in quell’anno. Si
segnala che tali domande sono state evase con una media di 7 giorni (rispetto ai 30 previsti
dalla Legge), e che per 22 pratiche la consegna (o l’esame) della documentazione è avvenuta
in giornata.
Nel 2005 sono state presentate complessivamente meno domande di accesso rispetto all’anno
precedente (106 a fronte delle 183 del 2004): di queste, circa un quarto continua ad essere
relativo alle procedure di concorso avviate dal Servizio Acquisizione e Gestione delle Risorse
Umane, mentre un altro 25% riguarda il Servizio Contratti, che in questo anno ha bandito
numerose gare di appalto.
Gli utenti che presentano le domande per poter accedere alla documentazione, nella
maggioranza dei casi prediligono il contatto diretto e compilano il modulo disponibile all’URP;
circa il 30% preferisce usare la posta elettronica, utilizzando il modulo presente sul sito web
dell’URP. A seguire, infine, i canali tradizionali della posta e del fax.
Per quanto riguarda il tasso di risposta, sia per il 2004 che per il 2005 si evidenzia una
situazione di assoluta positività. Tutti i Servizi, tranne alcune sporadiche eccezioni, sono
riusciti a rispettare i 30 giorni previsti dalla Legge e, in molti casi, i tempi di risposta sono stati
decisamente inferiori: spesso le pratiche sono state evase immediatamente (38% nel 2004 e
23% nel 2005) o entro 10 giorni (20% nel 2004 e 25% nel 2005). Tale efficienza è anche legata
alla possibilità, da parte dell’URP, di accedere a parte della documentazione in maniera
autonoma, e quindi evitare di dover inoltrare la domanda ai Servizi e attenderne la risposta.
Reclami e segnalazioni
L’URP si occupa della gestione delle segnalazioni e dei reclami presentati dagli utenti, che
vengono inoltrati ai vari servizi della Provincia di Torino e monitorati fino a quando non ricevono
una risposta; a partire dal maggio del 2004, l’URP ha avviato una nuova procedura per la loro
gestione. In tutte le sedi aperte al pubblico (inclusi i Centri per l’Impiego) sono stati messi a
disposizione i moduli per la presentazione di segnalazioni e reclami e sono state collocate urne
per la loro raccolta.
Dopo questo periodo di sperimentazione, nel mese di marzo 2005 il Consiglio Provinciale ha
approvato il Regolamento per la gestione delle segnalazioni e dei reclami. Nel 2004 sono stati
gestiti dall’URP 147 contatti, tra reclami e segnalazioni; l’anno successivo sono stati
presentati dagli utenti 245 reclami e segnalazioni, con un incremento del 67% rispetto al 2004.
Tale aumento è dovuto sia alla maggiore promozione fatta al servizio, sia al fatto che i conteggi
relativi al 2004 partono dall’avvio della sperimentazione (mese di maggio).
La seguente tabella riporta il numero dei reclami e delle segnalazioni avvenute nel periodo di
riferimento, suddivisi a seconda degli ambiti di competenza dell’Ente:
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 304
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Area
Viabilità ed Edilizia*
Ambiente, Parchi,
Risorse Idriche e
Tutela della Fauna*
Tot.
Area
2004
48
31
Tot.
Area
2005
56
36
Servizio
Servizio Gestione Viabilità
Progettazione
ed
Esecuzione
Interventi Viabilità I e II
Programmazione e pianificazione
Gestione Manutentiva Edifici Scolastici
Programmazione, progettazione e
realizzazione Edilizia Scolastica
Prog. Gestione Riscaldamento Scuole
ed Edifici Provinciali
Qualità dell'aria e inquinamento
atmosf., acust. ed elettromagn.
Direzione
dell’Area
(Sportello
Ambiente)
Progetto Risparmio Energetico
Programmazione Sviluppo Sostenibile
e Rifiuti
Tutela della Fauna e della Flora
Servizio Trasporti
Pianificazione Trasporti
Servizio Lavoro - Centri per l’Impiego
Formazione Professionale
Monitoraggio attività di formazione
professionale
Servizi Didattici
Solidarietà Sociale
Pari opportunità e politiche dei tempi
Comunicazione
Istituzionale
e
Informazione
Relazioni con il Pubblico
Relazioni interne/esterne
Attività Turistiche e Sportive
Programmazione beni e Attività
culturali
Progetto Olimpiadi 2006
Agricoltura
Sviluppo Montano
Presidente e Giunta
Consiglio
Archivio e protocollo generali
Partecipazioni
Territorio, Trasporti
e Protezione Civile
26
9
Istruzione, Formaz.
Prof.le, Lavoro,
Solidarietà Sociale*
15
29
Relazioni e
Comunicazione
8
30
Attività Produttive,
Turismo e Cultura*
7
9
Istituzionale
4
12
Assessorati
Patrimonio e Servizi
Interni
Decentramento,
Sistema Informativo
e Organizzazione
-
39
4
3
Logistica
Prevenzione e protezione rischi
2
3
Gestione Sistema
Telecomunicazioni
2
19
Acquisizione
Umane
Risorse umane
e
Informativo
Gestione
e
Risorse
Tot.
Servizio
2004
Tot.
Servizio
2005
34
48
5
4
4
3
1
2
1
-
1
1
16
21
-
12
7
-
1
-
7
25
1
11
2
3
9
14
4
-
2
1
1
-
1
6
2
6
22
2
4
5
2
7
-
1
2
1
2
1
1
3
1
1
11
1
39
1
2
2
3
2
19
TOTALE ANNO
147
245
* Nel corso del 2005 si è verificata una riorganizzazione dell’Ente, che ha comportato significativi
cambiamenti nella struttura e nella denominazione delle Aree e dei Servizi in esse contenuti, con
particolare riferimento a quelle contrassegnate con l’asterisco. La tabella sopra riportata non corrisponde
pertanto all’attuale struttura organizzativa dell’Ente.
Tra i Servizi maggiormente interessati troviamo quelli che si occupano della manutenzione delle
strade provinciali che hanno raccolto, in entrambi gli anni, il maggior numero di reclami e
segnalazioni. Inoltre, soprattutto nel 2005, numerose segnalazioni hanno riguardato la
questione delle targhe alterne, la cui competenza è attribuita al Servizio Qualità dell’Aria e al
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 305
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
competente Assessore. Considerando il tasso di risposta, si evidenzia che purtroppo ancora
numerosi reclami e segnalazioni non ricevono risposta nei tempi previsti (30 giorni), e nel 25%
dei casi non ricevono affatto una risposta.
Gli utenti presentano i reclami e le segnalazioni soprattutto attraverso la posta elettronica, (il
68%); solo una piccola parte di persone (circa il 20%) utilizza il contatto diretto, attraverso i
moduli appositamente predisposti dall’URP.
Gestione delle comunicazioni e-mail in arrivo
L’URP
si
occupa
di
rispondere
agli
utenti
che,
attraverso
la
casella
di
posta
[email protected], chiedono informazioni sui vari servizi provinciali. Nel 2004 sono state
ricevute 921 e-mail, nel 2005 1.314, con un incremento del 43%.
La maggioranza delle persone (45%) si rivolge all’URP per chiedere informazioni sui servizi
offerti dall’Ente. Sono molti gli utenti (circa il 20%) che contattano l’URP per porre domande su
questioni che non rientrano tra le competenze della Provincia: in questi casi si cerca comunque
di individuare l’Ente competente e viene inviata copia della comunicazione ricevuta,
informandone il richiedente.
Nella tabella sottostante si possono visualizzare i tipi di richieste ricevute via e-mail nel biennio
2004-2005:
Tipo di richiesta
richiesta di informazioni e materiali sui servizi della
Provincia
richiesta di informazioni e materiali su servizi NON di
competenza della Provincia
proposta di collaborazione/lavoro
Reclami e segnalazioni sui servizi della Provincia
segnalazione di eventi, manifestazioni, libri, link,
ecc…
accesso agli atti
invito
reclamo sui servizi NON di competenza della
Provincia
trasmissione di documenti e lettere
ringraziamenti
TOTALE
2004
% sul
N. e-mail totale
412
171
113
133
36
21
18
13
4
921
45%
19%
12%
14%
4%
2%
2%
1%
0%
100%
2005
% sul
N. e-mail totale
-
%
incremento
-
559
43%
36%
253
19%
48%
161
207
12%
16%
42%
56%
31
2%
-
26
16
2%
1%
-28%
-24%
34
3%
89%
24
3
1314
2%
0%
100%
85%
-25%
43%
Gestione pagine Internet URP
L’URP gestisce autonomamente la creazione e l’aggiornamento delle proprie pagine web
(www.provincia.torino.it/urp), all’interno delle quali vengono fornite agli utenti (interni ed esterni
all’Ente) informazioni sui servizi e le attività della Provincia. Nelle pagine Internet dell’URP è
inoltre disponibile numerosa modulistica on-line, nonché l’elenco e il testo di gran parte dei
Regolamenti dell’Ente.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 306
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Nel 2004 le pagine web dell’URP hanno fatto registrare complessivamente 200.000 contatti, di
cui oltre 150.000 solo nel secondo semestre; nel 2005 hanno invece visitato il sito dell’Ufficio
Relazioni con il Pubblico circa 400.000 persone, raddoppiando così in un solo anno il numero
di visitatori
La tabella seguente illustra il dettaglio dei contatti avvenuti nel 2004 e nel 2005 per ciascuna
sezione della pagina web dell’URP:
Sezione URP
Comuni e comunità montane
Uffici della Provincia
Sedi
Visita virtuale di Palazzo Cisterna*
Home Page
Utilità
Circondari
Sportelli aperti al pubblico
Statuto e Regolamenti
Modulistica
Organi istituzionali
Attività dell’URP
Dati statistici
2004
44.773
36.296
27.749
25.261
16.181
3.712
8.563
8.172
5.325
4.729
3.190
2.172
2005
% incremento
97.753
118%
74.302
105%
47.007
69%
34.791
30.527
21%
24.301
50%
15.412
315%
12.514
46%
10.096
24%
6.481
22%
6.045
28%
4.527
42%
1.951
-10%
*sezione creata nel 2005
Un così grande incremento da un anno all’altro trova spiegazione principalmente nel fatto che
l’accesso alle pagine dell’URP è stato collocato direttamente nella home page della Provincia;
inoltre, alcune sezioni particolarmente rilevanti, come ad esempio “le sedi della Provincia” o la
“Visita virtuale del Palazzo”, hanno trovato un loro spazio autonomo proprio nella pagina
principale del portale. In questo modo i navigatori hanno potuto accedere più agevolmente alle
pagine dell’URP e usufruire meglio dei servizi e delle informazioni presenti on-line.
La sezione più visitata in assoluto è quella relativa ai comuni e alle comunità montane del
territorio, con oltre 44.000 contatti nel 2004 e quasi 100.000 nel 2005
Visite guidate di Palazzo Cisterna
Da novembre 2005 il Servizio Relazioni con il Pubblico si occupa valorizzare le sale auliche di
Palazzo Cisterna, sede storica della Provincia di Torino: a questo scopo vengono organizzate,
promosse e realizzate delle visite guidate per scuole, associazioni e gruppi organizzati, e il
secondo e quarto sabato del mese per i cittadini. Il percorso, della durata di circa un'ora,
propone un itinerario storico-artistico che - partendo dall'androne - porta al cortile d'onore e al
giardino, e prosegue con la visione degli ambienti più significativi del primo piano.
Nel 2005 (2 mesi) hanno svolto la visita guidata circa 150 persone.
Mostre temporanee a Palazzo Cisterna
A partire da agosto 2005 il Servizio Relazioni con il Pubblico cura l’ideazione, la promozione e
la realizzazione delle mostre temporanee allestite nei locali di Palazzo Cisterna.
Nel 2005 è stata curata la mostra “Giochi di neve”.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 307
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Il progetto POLIS della Regione Piemonte
POLIS è un progetto della Regione Piemonte che si propone di favorire la condivisione di
procedure informatiche, informazioni e soluzioni organizzative tra le varie PA piemontesi, con
particolare riferimento agli Uffici per le Relazioni con il Pubblico e alle altre strutture informative.
Il progetto consiste nel rendere disponibile ai partecipanti un programma informatico (condiviso
in rete attraverso la RUPAR) per la gestione dei contatti e delle schede informative sui servizi
dei vari Enti coinvolti. L’URP della Provincia di Torino fa parte del gruppo di lavoro, nato nel
2004 e formato da altre 10 amministrazioni piemontesi, che si occupa della progettazione
dell’applicativo, attualmente già utilizzato dalla Regione Piemonte.
LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ
Dal 2002 la Provincia, nel quadro del Progetto Strategico “La Qualità del Sistema Provincia”,
che ha come obiettivo la Certificazione di Qualità dei servizi offerti, si è dotata di un Sistema per
la gestione della Qualità. Il percorso intrapreso ha portato, alla fine del 2002, alla Certificazione
secondo le norme ISO 9000:2000 di alcuni servizi dell’Ente selezionati tra quelli a maggiore
impatto sui cittadini e di più recente attribuzione alla Provincia (l’Area Lavoro e Solidarietà
Sociale e l’Area Istruzione e Formazione Professionale). La norma utilizzata per la
Certificazione (ISO 9001:2000) pone un’attenzione particolare sull’Orientamento al Cliente da
parte dell’Organizzazione e prevede una costante attività di monitoraggio della soddisfazione
della clientela.
Nel corso del tempo il perimetro dei Servizi certificati non è cambiato in modo significativo:
rispetto all’attuale organizzazione dell’Ente risultano certificati i Servizi dell'Area Istruzione e
Formazione Professionale e dell'Area Lavoro e Solidarietà Sociale, i servizi dell'Area Edilizia
relativi agli edifici scolastici ed il Servizio Tutela della fauna e della flora; è invece mutato e
migliorato l’assetto di tali servizi e la loro capacità di soddisfare il cliente.
Il sistema per la gestione della qualità adottato e certificato non valuta i servizi erogati dalla
Provincia (non è una certificazione di prodotto) ma i processi che la Provincia adotta al suo
interno, per aumentare in modo graduale e continuo la qualità del servizio utilizzando come
guida per il miglioramento la soddisfazione dell’utente. Dato che la costruzione del sistema di
gestione per la Qualità è nato in seguito alle prime campagne di analisi della soddisfazione del
cliente, si può dire che in Provincia la certificazione si sia posta come obiettivo primario quello di
concretizzare i risultati delle indagini di soddisfazione del cliente (customer satisfaction).
La valutazione della qualità condotta dall’esterno, ovvero dall’organismo di certificazione, è
subentrata successivamente rispetto a quella già vigente all’interno e opera in stretta
connessione con essa; il sistema per la gestione della Qualità è stato organizzato con il
supporto dell’Università di Genova (dipartimento di Scienze Politiche e Sociali) nei due anni
precedenti alla certificazione.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 308
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La Certificazione di Qualità ha una forte ricaduta sociale in quanto rende strutturale ed esplicito
l’impegno della Provincia a rispondere ai bisogni dei cittadini, rilevati mediante la Customer
satisfaction.
Il miglioramento continuo che la partecipazione a questo processo induce è legato al fatto che
la certificazione non è permanente: infatti, ogni Ente certificato è sottoposto periodicamente a
controlli al fine di verificare che il sistema di gestione per la Qualità sia attivo e soprattutto per
assicurarsi che produca effettivi e continui miglioramenti ai processi interni.
Il miglioramento continuo basato sulle indicazioni dei clienti non è il solo meccanismo di
evoluzione del sistema, infatti in un primo momento i Servizi oggetto delle certificazione si sono
sottoposti semplicemente a un’analisi dei processi in essere ed alla loro formalizzazione;
successivamente i processi ed i loro risultati sono stati monitorati e valutati internamente tramite
indicatori per misurare l’efficacia del processo e strumenti per la segnalazione e correzione dei
problemi. Dagli esiti dei controlli interni e dalle richieste che i cittadini hanno espresso tramite le
indagini di soddisfazione del cliente vengono definiti gli obiettivi ed i risultati attesi per il periodo
successivo.
LE INDAGINI DI SODDISFAZIONE DEL CLIENTE (CUSTOMER SATISFACTION)
Negli ultimi anni la Provincia di Torino si è impegnata a realizzare una valutazione completa
della qualità dei servizi erogati e ad impostare strumenti di monitoraggio e analisi dei bisogni dei
clienti sia interni sia esterni. A tale proposito, nel 1999 è stato dato il via al Progetto Qualità: la
Soddisfazione del Cliente. Tale iniziativa è stata progressivamente implementata, fino a dare
vita ad un vero e proprio Osservatorio sulla Customer Satisfaction, che si pone come obiettivo
principale quello di monitorare a 360 gradi il livello di soddisfazione di tutti i soggetti che entrano
in relazione con la Provincia di Torino, utilizzandone direttamente o indirettamente i diversi
servizi offerti. L’Osservatorio sulla Customer Satisfaction si inserisce all’interno del più ampio
Progetto Strategico “La Qualità del Sistema Provincia”, che ha come obiettivo, oltre alla
conoscenza delle esigenze e della soddisfazione dei Clienti, anche la Certificazione di Qualità
dei servizi offerti98. All’interno dell’Osservatorio sulla Customer Satisfaction sono previste
diverse attività, finalizzate a monitorare la soddisfazione dei Clienti rispetto ai servizi offerti, e a
rilevare le esigenze ancora non soddisfatte. L’insieme di queste attività fornisce un quadro
conoscitivo completo e offre preziosi elementi anche per conoscere in modo più approfondito le
opinioni di coloro che, a vario titolo, entrano in relazione con l’Ente.
Nel biennio 2004 - 2005 la Provincia ha effettuato una serie di indagini di Soddisfazione del
Cliente.
Si è deciso di fornire i dati relativi alla sola indagine che ha coinvolto tutti gli sportelli della
Provincia, e di limitarsi ad una citazione per le altre.
L’indagine sulla soddisfazione del Cliente Esterno, giunta nel 2004 alla VI edizione, si propone
di rilevare il grado di soddisfazione degli utenti che utilizzano i servizi offerti dalla Provincia in
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 309
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
maniera diretta, in altre parole recandosi personalmente presso una delle sedi provinciali
aperte al pubblico sia centrali sia decentrate.
L’operazione, della durata di due settimane consecutive, ha consentito di pervenire a una
fotografia della Provincia nel suo complesso e non, invece, di ricavare informazioni relative ai
Servizi singolarmente considerati. La metodologia di rilevazione adottata prevedeva che a tutti
gli utenti che si sono recati presso uno sportello della Provincia durante il periodo di rilevazione
fosse consegnato un questionario - da compilare dopo aver usufruito del servizio.
L’indagine ha coinvolto 1712 utenti. L’insieme degli individui che ha partecipato all’indagine è
rappresentato per la maggior parte da maschi (63%), appartenenti alle classi di età centrali
(65% di individui dai 31 ai 60 anni), residenti fuori Torino (59%).
RISULTATI:
- La maggior parte dei soggetti coinvolti nell’indagine si è recato in Provincia principalmente per
presentare domande o documenti, per chiedere informazioni o per partecipare ad incontri,
seminari, riunioni o mostre. Per un terzo di loro si è trattato della prima visita ad un ufficio
provinciale, mentre la maggior parte dei rispondenti dice di rivolgersi ad uno sportello meno di
una volta al mese. Gli utenti che in passato si erano già rivolti ad un ufficio provinciale
ritengono che la qualità del servizio sia rimasta sostanzialmente invariata, anche se si
riscontra una significativa percentuale di soggetti che dichiarano, invece, che il servizio offerto
sia complessivamente migliorato.
Tuttavia, dall’analisi delle valutazioni dei singoli fattori considerati, emerge un leggero
peggioramento, pur rimanendo su valori di gradimento molto elevati.
- Il sito Internet della Provincia è noto ad oltre la metà dei rispondenti; questi lo giudicano in
modo abbastanza positivo dal punto di vista dell’aspetto grafico, della facilità di navigazione e
della chiarezza, completezza e aggiornamento dei contenuti. Alcuni, tuttavia, segnalano ritardi
nell’aggiornamento delle informazioni sulle pagine web.
-
Sollecitati ad esprimere un giudizio su alcuni aspetti riguardanti il servizio di cui
avevano appena usufruito, quasi tutti gli utenti hanno fornito indicazioni positive
soprattutto per le variabili inerenti il personale dipendente della Provincia (cortesia,
competenza e chiarezza delle informazioni ricevute). Alcuni aspetti quali la modulistica,
il materiale informativo e l’orario di apertura degli uffici sono apparsi, invece,
generalmente più critici in un contesto comunque di assoluta positività.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 310
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Indici sintetici di soddisfazione - Confronto con le precedenti edizioni dell’indagine (Indici 0 – 100)
LA QUALITÀ PERCEPITA DEI SERVIZI
2004
2003
Cortesia del personale
90
89
Competenza del personale
85
85
Chiarezza delle informazioni ricevute
84
84
Tempo di attesa allo sportello
84
84
Facilità di accesso
81
81
Comfort locali
81
80
Orario di apertura
78
77
Segnaletica interna
77
78
Materiali a disposizione dei clienti
76
76
Semplicità e chiarezza della modulistica
74
74
2002
2001
90
92
86
89
84
88
84
84
80
83
76
82
80
81
79
79
74
78
76
78
- Disaggregando i dati a livello territoriale è emerso che gli utenti dei Circondari sono
mediamente più soddisfatti di quelli delle sedi torinesi. E’ da notare però, che il Circondario di
Pinerolo, che con 75 persone è stato quello che ha avuto il maggior numero di utenti nelle
settimane di rilevazione, rappresenta solo il 4% del totale (1709 rispondenti); seguono quello di
Susa-Oulx (60 utenti), Ivrea (59 persone) e Lanzo-Cirié (53 utenti).
- I rispondenti suggeriscono, infine, che l’Amministrazione dovrebbe rivolgere la propria
attenzione al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti concentrandosi sui seguenti aspetti: la
possibilità di sbrigare pratiche a distanza, il miglioramento della velocità dell’iter delle
pratiche e l’opportunità di ampliare l’orario di apertura degli uffici.
Fino al 2004 l’indagine sulla soddisfazione del Cliente Esterno è stata condotta annualmente
ma, da un’attenta analisi dei risultati raccolti nel tempo (in particolare nelle ultime edizioni) si è
valutata l’opportunità di svolgerla con cadenza biennale: la prossima edizione della ricerca verrà
perciò effettuata nel 2006.
Altre indagini effettuate nel 2004:
LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA. L’indagine ha coinvolto i
referenti in ambito di orientamento di tutte le scuole medie superiori e inferiori e agenzie
formative del territorio provinciale che hanno promosso attività di orientamento per
studenti, genitori e insegnanti usufruendo di un contributo della Provincia.
I CORSI DI FORMAZIONE CONTINUA A DOMANDA INDIVIDUALE. L’obiettivo
principale della ricerca era di raccogliere le opinioni degli allievi che avevano
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 311
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
frequentato un corso di formazione usufruendo di un contributo economico erogato
dalla Provincia sotto forma di buono di partecipazione.
I PROGETTI DI INTEGRAZIONE PER GLI STUDENTI DISABILI NELLE SCUOLE
SUPERIORI. L’indagine, giunta alla III edizione, ha permesso di rilevare le opinioni
delle famiglie e degli insegnanti di sostegno circa le attività e gli interventi realizzati a
scuola per favorire l’integrazione degli studenti disabili.
I CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORE SOCIO-SANITARIO (OSS). Hanno
preso parte alla ricerca tutti gli individui che avevano seguito un corso OSS base di cui
la Provincia ha autorizzato l’attivazione.
I SERVIZI PER DISABILI SENSORIALI IN ETA’ SCOLARE. Sono state coinvolte le
famiglie di tutte le persone sorde, cieche o ipovedenti che frequentano un Istituto
scolastico provinciale di qualsiasi ordine e grado, dall’asilo nido al perfezionamento post
laurea, cui la Provincia promuove interventi educativo-assistenziali.
IL CORSO DI FORMAZIONE PER GUARDIE VENATORIE VOLONTARIE. L’indagine
ha permesso di raccogliere le opinioni degli allievi - già Guardie Ecologiche Volontarie o
volontari di associazioni ambientali e zoofile - sul corso frequentato.
Indagini effettuate nel 2005:
IL RECUPERO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA.
L’indagine ha coinvolto un
gruppo ragazzi non inseriti in alcun percorso formativo che non avevano ancora assolto
l’obbligo scolastico. Questi soggetti vengono seguiti da orientatori professionisti della
Provincia prioritariamente presso i Centri per l’Impiego.
IL SALONE MESTIERI IN MOSTRA 2005. Hanno partecipato alla rilevazione tutti i
portatori d’interesse dell’iniziativa – individui, gruppi o istituzioni - cui sono state chieste
opinioni in merito all’effettiva efficacia informativa e orientativa della manifestazione.
INDAGINE SUI SERVIZI PER L’IMPIEGO. Giunta alla II edizione, ha preso in
considerazione gli utenti diretti del servizio, vale a dire coloro che si recano
personalmente presso un Centro per l’Impiego della Provincia per segnalare la propria
disponibilità al lavoro, per consultare le offerte o per effettuare un colloquio di
preselezione/orientamento.
I CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE PER ADULTI. L’indagine era rivolta tutte le
persone con più di 25 anni che avevano scelto di frequentare un corso di formazione ai
fini
dell’aggiornamento
delle
competenze
richieste
in
ambito
lavorativo
o
dell’arricchimento del proprio patrimonio culturale e professionale.
INDAGINE SUI SERVIZI ALLE SCUOLE MEDIE SUPERIORI. L’indagine, giunta alla III
edizione, ha coinvolto un campione di studenti, insegnanti, genitori e dirigenti scolastici
che sono stai chiamati ad esprimere la loro opinioni in merito ai servizi e alle attività di
competenza della Provincia in materia di istruzione ed edilizia scolastica.
CORSO DI AGGIORNAMENTO PER EDUCATORI DEI DISABILI SENSORIALI.
L’indagine aveva l’obiettivo di conoscere il giudizio degli allievi sul corso organizzato
dalla Provincia.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 312
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
L'INNOVAZIONE DELLE MODALITA' D'INTERVENTO
dell'Asse 5: LA PROVINCIA E LE SUE MODALITA' INNOVATIVE D'INTERVENTO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
Stato Italiano
Regione Piemonte
0,00
0,00
374.999,64
0,00
0,00
0,00
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
1.466.660,10 1.344.835,09
risparmi di gestione
0,00
0,00
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
117.809,00
0,00
ricorso al credito bancario
Totale risorse acquisite
1.959.468,74 1.344.835,09
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
1.809.468,74 1.329.835,09
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti
ad altri Enti e/o soggetti)
15.000,00
15.000,00
0,00
0,00
135.000,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti
ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
1.959.468,74 1.344.835,09
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 313
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.5.2 L’INNOVAZIONE DELL’ORGANIZZAZIONE
I CIRCONDARI
I Circondari svolgono una serie molto ampia di attività; in particolare, ci si può rivolgere ai
Circondari per : ricevere informazioni sui servizi della Provincia; avanzare segnalazioni e
reclami; incontrare il difensore civico; ottenere abilitazioni venatorie, autorizzazioni faunistiche e
licenze di pesca; chiedere concessioni stradali; ricevere autorizzazioni per la vendita di Bollini
blu per autofficine; acquisire le tessere di circolazione gratuita per gli invalidi sui mezzi di
trasporto pubblici.
Attività svolte dai Circondari rivolte agli Enti Locali del territorio
La Provincia di Torino ha tra i propri compiti istituzionali quello di assistenza ai Comuni, in
particolare a quelli di minori dimensioni.
Nell’ambito di queste attività, in collaborazione con il Distretto Tecnologico del Canavese, essa
ha avviato a partire dal 2002 il progetto “Forum – Comunità di Mestiere”; gli incontri vengono
organizzati presso le sedi dei Circondari per favorire la partecipazione dei dipendenti comunali
delle diverse zone della provincia. Rivolto ai dipendenti dei Comuni, il progetto è finalizzato a
ottenere un confronto continuo tra figure professionali che svolgono la stessa attività con un
duplice beneficio: da un lato rappresenta un efficace strumento di aggiornamento professionale,
dall’altro costituisce un canale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni del territorio
possono individuare modalità comuni nello svolgimento dei propri compiti istituzionali.
Nel corso degli anni 2004 e 2005 sono stati realizzati rispettivamente 23 e 17 forum per le
categorie professionali della Polizia Municipale, Tecnici, Uffici finanziari, Servizi demografici,
Segretari comunali.
I Circondari rappresentano anche un punto di riferimento per le riunioni periodiche con le
consigliere elette nei Comuni che vengono organizzate dal Servizio Pari Opportunità e Politiche
dei Tempi.
Sono inoltre attivi presso i Circondari
- Lo Sportello del progetto “Ragazzi del 2006”
- Lo Sportello ambiente
- Lo Sportello albo Autotrasportatori, Autoscuole e studi di consulenza automobilistica
Sulle materie di competenza, l’intervento dei Circondari si qualifica a diversi livelli di intensità:
per alcuni procedimenti in sede decentrata si svolge l’intero procedimento e in taluni casi si
arriva al rilascio immediato dell’atto, dell’autorizzazione o del servizio richiesto, esattamente
come se l’utente si recasse negli uffici della Sede Centrale. Per gli altri procedimenti, il
Circondario svolge compiti di relazione con l’utenza, accetta le pratiche o notifica i
provvedimenti finali e svolge alcuni elementi dell’istruttoria amministrativa, fornendo
informazioni sull’iter e sullo stato di avanzamento delle pratiche.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 314
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
L’elevata affluenza di pubblico presso le sedi decentrate va abbinata ai risultati delle indagini di
soddisfazione del cliente che dal 2000 vengono condotte su tutta l’utenza che si rivolge agli
uffici della Provincia di Torino.
Da tali indagini è emerso un costante ed elevatissimo livello di gradimento dei servizi resi dagli
sportelli dei Circondari, anche rispetto alla media dell’Ente. Nel corso degli anni le rilevazioni
hanno evidenziato che, a differenza di quanto avviene nelle altre sedi della Provincia, gli utenti
si recano presso i Circondari in prevalenza per pratiche personali (senza la necessità di
intermediazione da parte dei altri soggetti): sotto questo aspetto si può quindi ritenere che le
sedi decentrate perseguano in modo efficace lo scopo di avvicinare la Provincia ai cittadini.
Nella tabella seguente si evidenziano i dati relativi all’utenza nei Circondari nel biennio 20042005 suddivisi a seconda dell’ambito di competenza per il quale si sono rivolti agli Uffici:
UTENTI
2004
ATTIVITA'
Licenze di pesca e altre istanze di competenza del Servizio
Tutela della fauna e della flora
UTENTI
2005
3.100
3.550
Tessere circolazione gratuita a favore dei disabili
680
740
Officine meccaniche (bollini blu)
300
300
1.200
1.500
570
600
10.000
-
600
1.500
Sportello Ragazzi 2006 (contatti con gli iscritti, con i Comuni,
organizzazione eventi e monitoraggio/supporto attività
formative)
6.500
5.000
Istanze servizi diversi
2.200
600
430
300
25.000
25.000
4.000
3.000
54.580
42.090
Albo autotrasportatori
Concessioni stradali
Autodichiarazione impianti termici
Istanze varie Sportello ambiente
Progetto Forum Comunità di Mestiere
forum con la partecipazione di dipendenti comunali
n. 23 nel 2004 - n. 17 nel 2005
Attività URP (contatti telefonici e di sportello per informazioni)
Utilizzo sale riunioni dei Circondari incontri: n. 250 nel 2004 e 160 nel 2005 numero complessivo di partecipanti
TOTALI
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 315
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
La diminuzione del numero di utenti presso le sedi dei Circondari nel 2005 rispetto all’anno
precedente è dovuta prevalentemente all'attività svolta dalle sedi decentrate in materia di
autocertificazione degli impianti termici e con l'attività connessa agli espropri per il nodo
idraulico di Ivrea: entrambe sono state portate a termine nel corso del 2004 con un elevato
afflusso di utenza.
ORGANIZZAZIONE INTERNA E GESTIONE DEL PATRIMONIO MOBILIARE E IMMOBILIARE
La Provincia opera per garantire, al suo interno, l’operatività della struttura “fisica” (sedi,
logistica,
approvvigionamento
di
beni
e
servizi),
conseguendo
una
efficiente
ed
economicamente sostenibile organizzazione delle attività per il funzionamento e il supporto
alle attività istituzionali dell’Ente.
L’ente dispone di una serie di immobili che costituiscono patrimonio indisponibile; nello
specifico:
-
42 edifici vari (per una superficie totale di 89.850 mq)
-
147 edifici scolastici (per una superficie totale di 866.127 mq)
-
56 edifici per la viabilità (per una superficie totale di 17.735 mq)
-
4 terreni per la viabilità (per una superficie totale di 17.070 mq)
Nel complesso, 249 immobili indisponibili che si estendono per 990.782 mq.
Inoltre, fanno parte del patrimonio immobiliare anche gli immobili disponibili:
-
33 edifici vari (per una superficie totale di 82.790mq)
-
40 terreni (per una superficie totale di 8.123.987 mq)
Nel complesso, 73 immobili disponibili che si estendono per 8.206.777 mq.
In questo ambito, la Provincia ha operato nel biennio considerato su:
Anno 2004
Anno 2005
Numero sedi
34
35
Numero locali adibiti a uffici
2324
2366
Altri locali di competenza (C.so Inghilterra 7/9)
Numero metri cubi
Numero metri cubi altri locali di competenza
(C.so Inghilterra)
(450)
208.150
283.120
(102.000)
Uno degli obiettivi di mandato è la realizzazione della nuova sede degli uffici provinciali. La
piena operatività della nuova sede di C.so Inghilterra (TO) permetterà di procedere, da una
parte, ad una razionalizzazione del patrimonio, dall’altra ad una diminuzione progressiva
dei disagi dovuti alla pluralità di dislocazione delle strutture, quale è quella attuale, nonché ad
un abbattimento dei relativi costi di gestione.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 316
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI ALLA POLITICA :
L'INNOVAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE
dell'Asse 5: LA PROVINCIA E LE SUE MODALITA' INNOVATIVE D'INTERVENTO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
0,00
3.364.387,00
4.171.354,00
26.616.523,57
26.436.732,39
24.847,37
34.897,20
proventi di vendite di beni del patrimonio
8.045.675,00
18.222.204,00
ricorso al credito bancario
5.428.813,67
1.653.996,00
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
rispaùrmi di gestione
Totale risorse acquisite
43.480.246,61
50.519.183,59
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente (trasferimenti ad
altri Enti e/o soggetti)
29.694.906,21
30.354.194,90
55.264,00
54.844,00
13.730.076,40
20.110.144,69
0,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti /conferimenti ad
altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
43.480.246,61
50.519.183,59
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 317
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.6 FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA AMMINISTRATIVA
L’Ente esercita delle attività che non sono riconducibili in maniera specifica a nessuna delle
“politiche” fin qui illustrate: trattasi del funzionamento di uffici e servizi, la cui funzione riveste
carattere strumentale e di servizio a quei settori dell’Ente che hanno invece rilievo esterno e
che, come tali, sono preposti alla realizzazione delle azioni e degli interventi facenti capo alle
diverse politiche ed assi di attività, oggetto della presente relazione sociale.
Pur tuttavia dette attività sono indispensabili ad un efficace e corretto funzionamento dell’Ente.
Si è deciso pertanto di raccogliere in un apposito “comparto” tutte le attività (e le relative risorse
finanziarie impiegate) che rivestono le suddette caratteristiche, svolte nel biennio 2004-2005.
Le spese sostenute, prevalentemente di natura corrente, hanno riguardato, in parte, la
retribuzione del personale dei servizi finanze, tributi, avvocatura, statistica, dell’ufficio tecnico
provinciale e dei servizi di provveditorato, nonché la copertura dei relativi oneri previdenziali e
fiscali. Confrontando l’ammontare di tali spese sostenute nel biennio, si rileva che esse
rappresentano mediamente i due terzi del totale e che sono in riduzione nel 2005.
Le spese per le prestazioni di servizi, tra cui incarichi per consulenze in materia di
organizzazione e regolamentazione dell’Ente nonché di carattere legale, commissioni e rating
per emissione di prestiti obbligazionari, compensi al Collegio dei Revisori dei Conti, spese per
la riscossione dei tributi e per il servizio postale, segnano invece nel 2005 un aumento e
rappresentano circa il 12% del totale di tale anno.
Gli interessi passivi dovuti per il servizio del prestito del “comparto” delle spese per servizi
strumentali e di supporto all’attività generale, segnano anch’essi un lieve aumento nel 2005
rispetto al 2004.
Tra le spese di investimento figurano i lavori di ristrutturazione nella nuova sede degli uffici
provinciali e l’acquisto delle strumentazioni di carattere informatico per una spese pari, nel
2005, a circa il 15% del totale.
Il totale delle spese del “comparto” assume un peso percentuale diverso rispetto al totale delle
risorse impiegate nei due anni: il 3,9% nel 2004 e il 5,5% nel 2005 , crescita quest’ultima,
giustificata in parte dagli interventi in investimento sopra citati
Alcuni numeri riferiti alle attività svolte:
Acquisti
337.000 euro nel 2004 e 200.180 euro nel 2005 per l’acquisto di materiali di consumo come
carta, toner, e altri materiali di cancelleria e attrezzature non durevoli.
La diminuzione della spesa è stata resa possibile dai controlli più sistematici sulla quantità di
beni richiesti e dalla prescrizione di clausole restrittive che hanno comportato maggiore efficacia
negli esiti delle gare d’appalto.
203.500 euro nel 2004 e 212.543 euro nel 2005 per il noleggio di fotocopiatori mediante
adesione a convenzioni CONSIP. Questa modalità ha permesso di ridurre la spesa, se
rapportata al maggior numero di apparecchiature in uso.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 318
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
83.100 euro nel 2004 e 347.500 euro nel 2005 per l’acquisto di vestiario e di materiale
antinfortunistico; l’aumento nella spesa è stato determinato dal rinnovo della fornitura dei capi
usurati al personale dipendente avente diritto e all’acquisizione di capi speciali idonei a
fronteggiare le particolari condizioni termiche, da parte del personale provinciale impiegato, nel
periodo di svolgimento delle Olimpiadi di Torino 2006.
907.730 euro nel 2004 e 1.004.000 euro circa nel 2005 per la fornitura di
combustibili/carburanti; l’aumento è riconducibile ad un maggior utilizzo dei mezzi di trasporto
correlato alla preparazione dei Giochi Olimpici nonché al considerevole aumento dei prezzi
petroliferi.
69.480 euro nel 2004 e 59.450 euro nel 2005 per spese diverse non ricompresse tra quelle
sopra illustrate, quali ad esempio, timbri, rilegature, riproduzioni, rappresentanza.
135.000 euro nel 2004 e 62.270 euro nel 2005 per la manutenzione di apparecchiature
(mensa, sala stampa, orologi di rilevamento presenze, archivi rotanti, fax ….) e per la gestione
del parco estintori.
87.120 euro nel 2004 e 96.870 nel 2005 per i servizi di trasloco; su queste cifre ha inciso in
maniera significativa la ricollocazione, per l’avvio del nuovo anno scolastico, di numerosi istituti
a seguito di nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici scolastici
89.900 euro nel 2004 e 96.360 euro nel 2005 la spesa per le pulizie straordinarie e la
derattizzazione negli edifici adibiti a servizi
250.260 euro nel 2004 e 288.775 euro nel 2005 la spesa per il servizio di vigilanza negli edifici
occupati dalla Provincia.
5 milioni di euro nel 2004 e 5,6 milioni di euro nel 2005 per le utenze gestite (energia
elettrica, teleriscaldamento, acqua e gas).
La Provincia di Torino ha iniziato ad inserire nelle procedure operative di acquisto criteri di
sostenibilità ambientale: sono stati individuati infatti criteri di preferibilità ambientale e
specifiche tecniche di minima per alcune categorie di prodotti per consentire acquisti pubblici
ecologici (carta, autoveicoli a basso impatto…); in questo ambito, l’Ente ha sottoscritto un
Protocollo di Intesa per incentivare acquisti corretti ed ecologicamente sostenibili: il Gruppo di
Lavoro, costituito nell’ambito del Progetto Acquisti Pubblici Ecologici (o Green Public
Procurement) prosegue nell’attività di individuazione dei criteri di preferibilità ambientale e di
specifiche tecniche di minima da introdurre per l’acquisto di categorie di prodotti, al fine di
promuovere sempre più acquisti ambientalmente compatibili.
È ormai consolidato il ritiro, da parte di una Cooperativa Sociale e senza oneri per l’ente, di
materiali di consumo informatici esausti da destinare al recupero e riciclaggio.
Inoltre, sono stati applicati criteri analoghi nel contratto di affidamento del servizio di ristorazione
per la mensa della sede di Corso Giovanni Lanza. Quest’ultimo ha contemplato criteri per
promuovere produzioni eco-sostenibili e minimizzare i rifiuti ed è stato selezionato dalla
Commissione Europea per inserirlo tra le migliori pratiche in uso negli Stati membri nell’ambito
del Green Public Procurement.
Infine, la Provincia, al fine di conseguire uno sviluppo equilibrato e sostenibile del sistema di
generazione elettrica da fonti convenzionali, ha previsto un incremento della quota di
fabbisogno tecnico civile con sistemi di teleriscaldamento e l’allacciamento degli edifici
provinciali alla rete di teleriscaldamento. A seguito delle direttive emanate, sono state attivate le
forniture a 2 istituzioni scolastiche (complessivamente sono 7 le istituzioni scolastiche coinvolte
oltre al Centro per l’Impiego di Via Bologna).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 319
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
Le procedure di acquisto si sono svolte:
nel 49,36% nel 2004 e nel 31,53% nel 2005, mediante gara ad evidenza pubblica
nel 16,52%nel 2004 e nel 45,90% nel 2005 mediante adesione a convenzioni CONSIP102,
stipulando contratti di durata pluriennale.
Tali modalità hanno favorito l’acquisizione di beni e servizi di migliore qualità, una diminuzione
dei costi, un’ottimizzazione dei tempi di lavoro, una riduzione del numero di procedure e una
minore dispersione di risorse umane e finanziarie.
ATTIVITÀ CONTRATTUALE
2004
2005
109
313
sedute pubbliche per gare espletate
85
106
avvisi di gara pubblicati
96
136
determinazioni dirigenziali di aggiudicazione adottate
73
68
determinazioni dirigenziali varie adottate (modifiche societarie,
movimenti contabili per impegni di spese, accertamenti di entrata,
liquidazioni per spese di pubblicità, di registro, di bollo ecc.)
25
30
sedute per la stipulazione di contratti pubblici
118
184
contratti pubblici stipulati
443
607
contratti privati stipulati
471
791
atti repertoriati
1.386
1662
certificazioni richieste per verifiche d’ufficio
28
26
contestazioni di irregolarità di vario genere
199
248
libero professioni per incarichi con importo inferiore a 100 mila euro (si
è passati da 648 alla fine del 2004 a 896 inseriti a fine 2005)
APPALTI PER LAVORI PUBBLICI
2003
2004
2005
62 giorni
49 giorni
34 giorni
Tempo medio di assegnazione dalla data della gara alla
data della congruità
56 giorni
57 giorni
46 giorni
Tempo medio dalla data di congruità alla data di
aggiudicazione
118 giorni
106 giorni
74 giorni
Tempo medio dalla data della gara alla data di
aggiudicazione
Dalla tabella si rileva che tra il 2004 e il 2005 vi è stata una diminuzione del tempo medio di
assegnazione degli appalti del 46% e una diminuzione del tempo medio per giungere ad
aggiudicazione del 36%. Tuttavia i dati devono essere letti tenendo conto del numero elevato
di appalti correlati alle Olimpiadi invernali di “Torino 2006”, la cui urgenza ha richiesto
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 320
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
l’applicazione di alcune deroghe nella tempistica media prevista per tali affidamenti (deroghe
previste per legge).
APPALTI PER FORNITURE DI BENI E SERVIZI
2003
2004
2005
42
75 giorni
46 giorni
giorni
64
data della congruità
27 giorni
24 giorni
giorni
106
giorni
Tempo medio di assegnazione dalla data della gara alla
Tempo medio dalla data di congruità alla data di
aggiudicazione
97 giorni
65 giorni
Tempo medio dalla data della gara alla data di
aggiudicazione
Tra il 2004 e il 2005 vi è stata una diminuzione dei suddetti tempi medi; tuttavia i dati non sono
equiparabili perché nel 2005 sono stati esperiti appalti che hanno richiesto procedure il più
possibili accelerate per l’urgenza richiesta nell’affidamento delle forniture (Olimpiadi invernali
Torino 2006 e n. 203 lotti di sgombero neve).
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 321
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI AL:
COMPARTO DELLE SPESE PER SERVIZI STRUMENTALI DI SUPPORTO
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
Stato Italiano
0,00
31,20
116.712,00
329.206,00
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
21.965.537,89 22.193.803,54
risparmi di gestione
0,00
190.710,64
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
10.500,00
ricorso al credito bancario
0,00
3.757.400,24
Totale risorse acquisite
22.082.249,89 26.481.651,62
Destinazione impieghi
2004
2005
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
21.366.236,59 21.171.995,75
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
716.013,30
1.327.966,99
investimenti gestiti direttamente
0,00
3.981.688,88
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
0,00
0,00
cosiddetti "in conto capitale":
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
22.082.249,89 26.481.651,62
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 322
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
3.7 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI
Fonte: Archivio Fotografico Provincia di Torino “Andrea Vettoretti” – Autore: Claudio Pallard
Le spese destinate al funzionamento degli organi istituzionali dell’Ente (Consiglio, Presidente e
Giunta) potrebbero trovare collocazione all’interno delle politiche sin qui descritte – essendo
rispetto ad esse trasversali - solo in misura proporzionale alle risorse a favore di queste ultime
impiegate. E’ sembrato invece più significativo raggrupparle in uno specifico comparto – così
come avvenuto per le spese strumentali di supporto di cui si è appena trattato. Nel biennio
2004-2005, la spesa del personale destinato a supportare il funzionamento di tali organi
(segreterie e uffici di staff), aumenta di quasi il 5%; più elevato risulta l’incremento delle spese
per l’acquisizione di beni di consumo e di prestazioni di servizio anche per effetto della
rideterminazione delle indennità e dei gettoni di presenza del Consiglio Provinciale che, in base
alla legge, gode di autonomi poteri di spesa e della Giunta. (+31% Consiglio, + 10% Presidente
e Giunta), mentre le risorse trasferite ad altri soggetti a titolo di contributo o prestazioni di
servizio indirette s’ incrementano del 71% .
Il 2005 registra anche – a differenza dell’anno precedente – l’impiego di consistenti risorse
(oltre 1 M€) per il rimborso delle spese elettorali ai Comuni sostenute in occasione del rinnovo
degli organi politici amministrativi avvenuto nel 2004.
Per effetto delle norme in tema di contenimento della spesa pubblica, emanate con la Legge
Finanziaria 2006, le indennità corrisposte agli organi istituzionali hanno subito, a partire da tale
anno, una riduzione del 10% rispetto al 2005. Tale riduzione è destinata a riproporsi anche nel
2007 quale misura, tra le altre, rivolta a ridurre i costi della “politica” e a perseguire l’obiettivo di
ripiano del deficit di bilancio e dell’indebitamento della pubblica amministrazione.
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 323
PROVINCIA DI TORINO
Bilancio Sociale 2004-2005 che integra le dimensioni di genere e ambientale
LE RISORSE FINANZIARIE E I RELATIVI IMPIEGHI, DEDICATI AL:
COMPARTO DELLE SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEGLI
ORGANI ISTITUZIONALI (CONSIGLIO E GIUNTA)
Provenienza risorse
2004
2005
da altri soggetti:
Unione Europea
0,00
0,00
7.842,17
0,00
107.976,00
111.813,00
10.891.109,67
13.799.841,36
574.374,21
861.071,05
proventi di vendite di beni del patrimonio
0,00
0,00
ricorso al credito bancario
0,00
0,00
Totale risorse acquisite
11.581.302,05
14.772.725,41
Destinazione impieghi
2004
2005
10.525.412,84
12.729.009,09
944.139,21
1.620.416,32
0,00
130.300,00
111.750,00
293.000,00
11.581.302,05
14.772.725,41
Stato Italiano
Regione Piemonte
da risorse proprie o acquisite dall'Ente Provincia :
prevalentemente tributi e tariffe
risparmi di gestione
cosiddetti "correnti":
attività di natura ordinaria gestite direttamente
attività di natura ordinaria gestite indirettamente
(trasferimenti ad altri Enti e/o soggetti)
cosiddetti "in conto capitale":
investimenti gestiti direttamente
investimenti gestiti indirettamente (trasferimenti
/conferimenti ad altri Enti e/o soggetti, ivi comprese le
partecipazioni azionarie)
Totale impieghi realizzati
Documento a cura della Provincia di Torino e di S.&T.
TORINO |Dicembre 2006 | Pagina 324
Scarica

parte terza - relazione sociale, di genere e ambientale