VOCI DI CORRIDOIO
Anno II
Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento
Numero XVIII
MUSICA
CINEMA
BIMBE BELLE
LOLITA
IL BARONTE
RAMPANTE
Elia a peg. 10
Violetto a pag. 10
Uzzino a pag. 11
10 maggio 2006
CAFE’ LETTERARIO
DOPPIO RUGGITO FRACCARO
Il Fraccaro annichilisce Griziotti (calcio) e Borromeo (volley). Il tutto senza una tifoseria degna dell’onore biancorosso
AD UN PASSO DALLA SEMIFINALE PER IL BORRO NON C’È STORIA
di Stefano Tinelli
di Pierluigi Stridi
Partita quasi irreale quella fra Fraccaro e Grizziotti nella 2
partita del secondo girone.
Il 20-0 inflitto ai poveri Grizziottelli fa paura e fa tremare le
gambe alle altre squadre del torneo.
Gli extraterrestri fraccarotti hanno stradominato la partita
dal primo secondo, partendo convintissimi come mai si era
visto nelle ultime partite. Grande partita da parte dei
ragazzi bianco rossi che hanno sbloccato il risultato subito
all’inizio con Piccino che con un tiro di potenza inaudita e
mai vista nel mondo del calcio,ha provocato una frattura
alla falange
distale dell’indice al povero portiere
avversario.
Dopo questo splendido goal (Piccino scordati la coppa
capocannoniere), in campo esisteva solo una squadra: noi.
Il secondo goal è arrivato grazie ad un inserimento di
mister Fatutti che ha saputo sfruttare un ottimo cross di
Tinelli.
Dopo 25 minuti il risultato era di 5-0. Intanto le alte cariche
del Golgi non sapendo che fare tentavano di convincere i
ragazzi del Grizziotti ad abbandonare la partita per darci la
vittoria a tavolino per 3-0.
Il primo tempo si è concluso con uno 10-0 che ha lasciato
tutti a bocca aperta.
Nel secondo tempo la squadra è stata cambiata per
5/11.Anche cambiando modulo e giocatori gli undici bianco
rossi hanno continuato a giocare segnando per altre dieci
volte.
Piccola polemica tra Tinelli e Fatutti quando il barbone lo
ha richiamato in panchina.Queste le sue parole al
momento dell’uscita ripreso da una telecamera sky posta
sopra la panchina:
“Ma guarda questo che c…. fa!!!!Non ha capito
niente!!!!Devo vincere la coppa capocannoniere
Ma chi ti credi di essere”
Continua ancora la serie di schiaccianti vittorie della
squadra di pallavolo bianco rossa. Ieri infatti si è disputata
la terza partita del girone della compagine fraccarotta che
ha colpito e affondato la misera zattera del borro. Un 2 a 0
secco che conferma la potenza di questa sestetto che
riesce ad imporsi anche con le varie sostituzioni. Buona
partita in ricezione e in attacco, poche battute sbagliate e
un Verby in buona forma fanno salire il punteggio della
nostra squadra. L’ottimo attacco dei fratelli Per–elli fa
saltare la difesa
avversaria e il muro dei
centrali Franz e Geusù
vanifica i tentativi di far
cadere la palla nel nostro
campo. In regia Strippi
smista bene i palloni agli
attaccanti. L’arbitro viene
spesso interpellato per le
sostituzioni in campo:
Il muro sborromaico non può
nulla di fronte alle bombe
Oda in palleggio al posto
fracarotte
di Strippi,
Tonuz al centro sostituisce Geusù e Kapa fa uscire
Perellino.
In circa mezz’ora di partita la squadra delle due torri porta
a casa una trionfale vittoria e la matematica qualificazione
in semifinale. Doppia festa anche per la sconfitta del Golgi
(resto del mondo) contro il Ghislieri che sicuramente
affronteremo in semifinale.
Adesso però bisogna mettere la ciliegina sulla torta e
coronare il girone con l’ultima vittoria sullo Spalla con cui
ci scontreremo martedì 16 maggio alle ore 22:30. Il tifo
non deve mancare al palaCUS (anche se probabilmente
sarà una partita spaccio), vi aspettiamo belli ingranati per
cantare insieme l’inno BIMBE BELLE a fine gara…
Continua a pag. 14
TROVA ODA E VINCI LE FIGU!
Proponiamo a tutti i nostri lettori un simpatico concorso che
potrà farvi vincere figurine omaggio! Il primo di voi che
rintraccerà il faccione di Oda all’interno del VdC num 18 e lo
comunicherà al responsabile grafica verrà infatti omaggiato
di un pacchetto di figurine.
N.B: Per il concorso non sono valide le immagini della
copertina del cd BIMBE BELLE, che ricordiamo, è ancora in
vendita al prezzo di 3€ alla camera 50.
La redazione
1
Le copie tascabili usciranno Giovedì mattina e dopo
l'elenco del telefono, i loghi per i vostri cellulari e quello
che ormai è diventato un'ossessione per tutti i
fraccarotti, ovvero l'album di figurine, la redazione di
Voci di Corridoio fa a tutti i suoi abbonati un regalo di
inestimabile valore storico.
Questa settimana, oltre alla vostra copia di VdC e ben 2
pacchetti di figurine, riceverete anche una copia
dell'opuscolo stampato in occasione del ventesimo
anniversario del nostro Plinio, con straordinarie foto a
colori della sala comune e di tutti i locali che ancora
oggi abitiamo che testimoniano i grandi cambiamenti
che il collegio ha subito in questi 50 anni di gloriosa
storia.
LA FREDDA CRONACA
Domenica 7 Maggio 2006. Piazza cairoli. Un casermone ormai
adibito a deposito di guano e sodomiti, che con la sua
lunghezza longitudinale vuole ricordare a tutti i passanti le
forme rettali dei suoi abitanti, si stagliava a mezza altezza;
ridicolmente addobbato con i colori dell’ape maia e con molte
macchine ai suoi piedi, come a dire che pure la tecnologia su
quella struttura ho solo voglia di scoreggiare.
Ed eccoli: un manipolo ben fornito, grazie al raggiante ritorno
di alcuni ex, anche se non si diventa mai ex fraccarotti, al
massimo si può diventare ex inquilini (eccezione fatta per
tremonti ndr), si approssima alla fetida struttura, con alti cori,
aulicissimi colori e la benedizione di Bacco nelle vene. Ancora
una volta lì uniti, col sorriso, col vino e con i vessilli
biancorossi ad urlare il virilissimo “Bimbe belle” di fronte al
decadimento sessuale dei poveri cairolini. Anche se
umilmente penso che sia solo che un bene: la loro
omosessualità farà si che non infettino il mondo con il loro
seme squallido.
Ehm… scusate: la fredda cronaca.
Davanti ai Crociati Fraccarotti venuti fino al buco di culo del
mondo a combattere la giallonera sfiga, si stanzia uno
striminzito gruppo grufolante di maialini, coadiuvati da
imbarazzanti impotenti di ottant’anni che sbiascicavano frasi in
un incerto italiano tra mille bave e un’incerta deambulazione,
dovuta alle mille penetrazioni di gruppo del passato
universitario.
Me lo dimentico sempre: la fredda cronaca.
Un piccolo e giovane fagiolo biancorosso, stordito dal fetore di
alcuni porcellini che di soppiatto gli si erano avvicinati, non si
rende conto del fattaccio: uno coso brutto del villico collegio,
sicuramente inciampando, per non cadere e menando le mani
a caso per reggersi si aggrappa ad una delle Sacre Bandiere
Biancorosse (anche se, diciamocelo, era una di quelle da 5
euro del botteghino, con il manico in una plastica più fine di
quella dei goldoni) rompendone il fragile manico. Ancora
prima che il malcapitato abbia il tempo di sferrare un calcio
dritto alla fauci del coso brutto del villico collegio, i cairolotti
saltellavano verso la loro tana vantandosi di chissà quale
uccelatio.
Ed ecco, mossi da vento divino, i Fraccarotti lanciarsi
all’inseguimenti dei conigli gialloneri, che scappando su per il
loro squallido porcilaio, non riescono a contenere l’onda
Goliardia
Biancorossa, che sulle porte riesce a far passare un’ardito
che, pare in volo alla Jordan, afferra uno squallidissimo
quadretto del ’75, oggetto dal dubbio gusto e dell’orribile
estetica, che in quanto “merda” è così caro alla feccia
cairolotta da esser appeso come un trofeo (visto che l’unico
trofeo che abbia potuto meritare un posto come quello, è il
PIBL: “Premio Internazionale per Bisognosi di Lourdes” vinto
dall’Inter per 16 anni consecutivi).
Ops… la fredda cronaca.
Dopo il gesto eroico (da segnalare anche il folle Toz che si
lancia su per le scale da solo ad inseguire la bandiera, e che
solo in 5 riescono a fermare, con relativi pugni allo stomaco
CHE LUI NON HA NEMMENO SENTITO) cominciano gli
insulti e gli sfottò verso il cairoli dove, finalmente dopo anni,
sventola qualche colore un po’ virile, e non il solito squillido
color salamandra viscida. La cosa va avanti per un bel po’
finchè la tristezza che quel luogo emana, spinge i Crociati
Biancorossi a tornar al Loro Aulicissimo Collegio con il
meritato oggetto della vendetta.
La fredda cronaca.
Lunedì 7 Maggio 2006. Collegio Fraccaro. Arrivano tramite
mezzi che non citerò, accuse di furto (ed è la seconda volta
che il pauroso cairolotto vuol andar col poliziotto) e minacce
non troppo sottili su eventuali rappresaglie verso le nostre
amate strutture da parte di enti che nulla dovrebbero aver a
che fare con la vita intercollegiale e goliardica. Fatto sta che il
cuore Fraccarotto è buono, e pietoso nei confronti della
tristezza cairolotta. E così nella giornata i prodi Rizzi e Perelli
si recano all’economato del putrido collegio, dove, mentre
l’economa sbatte fuori sveltogranbastoneinculo e sputoman
come fossero (o sono?) piccoli bimbiminchia che
ciapettavano e straparlavano su inutili motivazioni per cui lo
squallido quadretto da noi virilmente sottratto non fosse
oggetto goliardico, restituiscono l’oggetto già diventato
fastidioso tra le nostre mura, e riprendono la Bandiera
Biancorossa.
Mi perdo sempre.
La fredda cronaca: che le loro feluche, quadretti tristi e
aquilebistetestedicazzo se le infilino nei loro ampi deretani,
noi abbiamo le Torri, noi abbiamo i Trofei, noi abbiamo la
Gloria. Fraccaro Domina. Idem Velle!
Violenza
Leggi farlocche
DE LEX MURPHY – VOL. 2
Mi scusino i miei settantacinque Lettori per l'assenza della
Fonte di Ogni sapere sullo scorso numero... Sono stato
trattenuto da impegni imprevisti ed improrogabili (l’autore si è
dimenticato di scrivere, e comunque avrebbe consegnato in
ritardo, NdP*).
Ma non divaghiamo… AccostateVi dunque alla mensa
imbandita per la Vostra Igiene Mentale, ovvero… Le cinque
(dato preciso con un errore massimo del 5%) leggi sulla
sistemazione concettuale della metodologia di ricerca
scientifica!
Leggete attentamente… In caso contrario, potreste
necessitare della conoscenza riguardanti lo scibile
murphiniano un giorno. Probabilmente, quando ciò avverrà
sarà troppo tardi per rimediare.
*Nota di Prodinatale (NdR)
•
Legge di Murphy sulla ricerca
Una ricerca abbastanza lunga tenderà a confermare ogni
teoria.
•
Legge di Williams e Holland
Se si raccolgono abbastanza dati, qualsiasi teoria può
essere dimostrata con metodi statistici.
•
Legge di Young
Tutte le grandi scoperte si fanno per sbaglio.
o Corollario
Più grosso e' il finanziamento, più tempo ci
vuole a fare lo sbaglio.
•
Quarta legge delle modifiche
Dopo attente e scrupolose analisi di un campione, ti
verrà detto che era il campione sbagliato e che non ha
niente a che fare col problema.
•
Sesta legge di Parkinson
Il progresso della scienza varia inversamente al
numero di pubblicazioni pubblicate.
Trinca
Lettera anonima
8 Maggio 2006, Fraccaro
Ai Bastoncini
Ancora una volta ci troviamo a constatare la situazione di somma decadenza che, ormai da
tempo immemore, affligge il vostro dormitorio.
Non vi è bastato il fallimento completo in ogni disciplina sportiva, aggravato senz’altro
dall’imbarazzante esiguità e timidezza del vostro pubblico (vedi la sfida cestistica); non vi è
sufficiente l’inattitudine più volte dimostrata dalla vostra mandria ad ogni forma di espressione
corale. Nemmeno le predilette pratiche di sfondamento collettivo riescono più a consolarvi dalla
vostra pochezza di spirito, a risollevarvi dal pozzo fetido dove giacete.
Ecco allora che, incapaci di astrarre, vi attaccate ad assurdi cavilli che associano ad un collegio e
alla sua attività goliardica solo ed esclusivamente i colori della sua bandiera: una coraggiosa
spedizione fra le vostre mura è tacciata di furto, se il bottino non è contraddistinto dal vostro
improponibile abbinamento cromatico.
Nonostante ciò noi Fraccarotti, magnanimi come sempre, vogliamo dimenticare il vostro
abbrutimento e venirvi incontro; vi forniamo così un elenco (di comprensione immediata: ce la
dovreste fare) degli oggetti che d’ora innanzi ci sentiremo autorizzati a considerare di natura
goliardica e pertanto passibili di uccellatio:
-
Salamandre
Borussia Dortmund
Panettoni antitraffico
Tafani (purchè dotati di ugual numero di bande gialle e nere)
Zebre itteriche
Ape Maia
….
Sulla scorta di questa lista, sarà possibile per voi difendere al meglio i vostri colori, e godere in
tutta serenità delle copiose polluzioni notturne.
“Giallo, nero o maculato
cairolino sei sfigato”
Dall’alto delle torri
La Banda Bassotti
UNA DOMENICA VIVACE
Festa degli ex
Domenica il collegio sembrava stesse vivendo un qualsiasi mercoledì di vita universitaria, o almeno i suoni erano
quelli, voci allegre, tanta gente, non una solita domenica di silenzi e monotonia.
Ma chi c'era sa che solo i suoni ricordavano quelli di un qualsiasi altro giorno, l'aria era ben diversa, la gente era in
gran parte un po' troppo “anziana” per ricordare degli studenti universitari, forse anche troppo elegante.
Si trattava infatti di tanti ex fraccarotti che ritornati per un giorno all'ombra delle torri rivivevano assieme tanti
momenti di vita collegiale, di divertimenti diurni e soprattutto notturni e di studio (ma non troppo).
Dopo i convenevoli di rito da parte del presidente dell'associazione degli ex e del Rettore, che per l'occasione ha
aperto l'aula Porro, la presentazione delle attività collegiali e l'assegnazione delle borse di studio, si è esibita la
corale che in assenza del maestro De Barbieri è stata stupendamente diretta da Brigante (per chi si fosse perso
l'esibizione il cd registrato nei giorni scorsi è ancora in vendita, chiedete al Pede) eseguendo un Bimbe Belle a
quattro voci che ha emozionato tutti, ex e non ex.
Il pranzo è stato poi allietato da numerosi brindisi e da un'avvincente gara di bevuta tra le uniche, povere due
matricole disgraziatamente (per loro) presenti.
Per aiutare la digestione poi, un classico teresiano ex vs fraccarotti, con vecchi e nuovi campioni a sfidarsi finché il
fiato lo ha permesso.
La giornata è così volta alla fine, con tante persone che venute da lontano magari torneranno solo tra un anno e
altre che invece frequentano ancora più o meno saltuariamente il collegio, perché fraccarotti lo si rimane sempre.
CIRCA IL PEDE
E’ ormai consuetudine trovare ogni settimana su “voci di
corridoio” un articolo scritto dal nostro amato Pede. E
cosa ci sarebbe di strano? Direte voi. Niente, anzi è una
cosa positiva. Però non so perchè ogni volta che leggo
un suo articolo trovo sempre il mio nome accompagnato
da un qualche insulto o presa per il culo. Ora mi sembra
giusto e penso sia mio dovere raccontarvi qualche uso e
costume del nostro caro articolista.
Dunque, per cominciare, il Pede è solito farsi brutte fighe.
Non che ci sia niente di così drammatico, chi non si è mai
fatto una brutta figa? Il problema però è essere recidivi.
Non solo nel senso che è solito farsi diverse brutte fighe,
ma che riesce pure a farsi la stessa cessa a distanza di
quattro anni. Ebbene sì, signori, molti di voi
probabilmente la conosceranno (per il rispetto della
dignità del mio caro amico non rivelerò il nome) e mi
auguro che nessuno di voi abbia seguito l’esempio del
nostro eroe...Quando è venuto a trovarmi in Inghilterra,
perchè anche voi lo sappiate, io ero solo una scusa. In
realtà lo scopo del Pede era di rifarsi una brutta figa
australiana (che tra l’altro ci aveva detto essere molto
carina) che si era fatto in terra (o meglio in macchina)
italiana; la cosa più bella è che è pure riuscito a prendersi
un bel due di picche.
Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me.
Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con
una tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a
quattro chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima
volta gli è pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è
durata molto), la seconda si è portato in collegio il suo
solito due di picche.
Caso umano
ci aveva detto essere molto carina) che si era fatto in terra
(o meglio in macchina) italiana; la cosa più bella è che è
pure riuscito a prendersi un bel due di picche.
Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me.
Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con una
tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a quattro
chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima volta gli è
pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è durata
molto), la seconda si è portato in collegio il suo solito due di
picche. In Inghilterra si è limonato una tipa (non brutta) solo
perchè si era già precedentemente presa bene con me e
Mason...Ora mi ha già annunciato che vorrebbe farsi una
ragazza con cui mi era successo di trovarmici da
alcolizzato...e che lui stesso ha più volte detto essere una
brutta figa...
Per concludere volevo fare un grosso in bocca al lupo al
mio caro amico per il suo roseo futuro con la sua
studentessa di piano...ragazzi...veramente una brutta figa..
Ciao
Colux
APPELLO AL VOTO
L’uscita di questo numero del giornalino precederà di poche
ore soltanto la chiusura dei seggi universitari; il tempo rimasto
è forse troppo poco perché un appello al voto possa avere
effetti concreti ma mi sento ugualmente di farlo.
La percentuale dei votanti alle ultime elezioni universitarie è
stata irrisoria rispetto al numero degli aventi diritto e ha
consolidato la tendenza che gli studenti hanno già da
parecchi anni (non so quanti) a non curarsi della propria
rappresentanza all’interno dell’università.
Penso che questo disinteresse sia piuttosto grave: lo scarso
sostegno della popolazione studentesca alle proprie liste
determina la sostanziale debolezza di queste nella loro
attività. E’ vero che la composizione non paritetica (fra
docenti e studenti) dei vari consigli universitari rende di fatto
impotente la componente studentesca per molte decisioni; è
però altrettanto vero che è difficile pretendere la pariteticità
all’interno di questi organi rappresentativi,
Elezioni universitarie
quando l’affluenza alle urne è tanto bassa: l’immagine
che diamo è purtroppo quella di studenti che non si
curano del funzionamento dell’università.
Sono stato membro del consiglio di Facoltà di Lettere e
posso garantire che tante volte in queste sedi le
differenze
ideologiche
fra
gli
schieramenti
(fortunatamente inevitabili) passano in secondo piano
rispetto alla priorità di azioni concrete a favore degli
studenti. Spesso si parla di “piccole” cose, che a mio
avviso non possono appagare a pieno le passioni
politiche di un giovane, ma che comunque hanno un’
importanza per noi studenti: l’aggiunta di un appello, la
sostituzione di una macchina fotocopiatrice, la possibilità
di circolare gratis sugli autobus o di organizzare un
dibattito in un’aula universitaria, l’ampliamento delle
borse di studio sono dovute spesso all’impegno
silenzioso di chi nella vita universitaria ha voluto agire
attivamente. Va inoltre riconosciuto alle liste universitarie
(a ciascuna nella giusta misura) il merito per le iniziative
culturali e ricreative che organizzano e per i servizi che
offrono (dal “cercacasa” alla compravendita di libri di
testo usati).
Mi risulta di tre nostri collegiali candidati a queste elezioni
(Naza, Cesario e Verbania), ognuno in una lista diversa;
auguro loro il successo (a ciascuno nella giusta misura) e
invito tutti i Fraccarotti ad esercitare il diritto di voto per
manifestare, in un contesto in buona parte indipendente
dalla retorica e dagli intrighi della politica nazionale, la
propria partecipazione attiva alla democrazia.
Pede
Feste
“COME WITH US, INTO THE TREES!”
“Ho visto sburra, miccette, giornali di donne nude!”, così
esordisce una dolce vecchietta all’intervista del giornalista
della Provincia Pavese in merito alla festa di giovedì 4 sera,
a Canarazzo (PV). “La musica si è sentita fino all’alba, a 10
km di distanza […] e poi stamattina, presto, ho visto la
polizia e due-tre ragazzi con le treccine cotonate” (in realtà
era Turker parruccato). Le fa eco un signore distinto sulla
sessantina (che sia “sua eminenza”?): “Giran voci che si
sono viste diverse facce poco raccomandabili, tra le quali
Kate Moss e Pete Doherty” (che giocavano a shangai).
Stranamente ha tralasciato la presenza-assenza di “Rave
Man” Juanita, che ha svelato a pochi eletti i misteri del
chilotto “rollato a bandiera”, guadagnandosi così il
soprannome di “droghello”. Ormai lo davano per disperso,
disteso nel mezzo della sterpaglia, trapassato a nuovo
mondo: lo stavamo abbandonando, quando la sua essenza
si fece viva sottoforma di aroma mistico e noi tutti fummo
pervasi da una sensazione di calore e pienezza.
Sensazione positiva quindi! Il tutto si è svolto presso un
capannone? Casa? Stalla? Spalla? comunque dismesso e
ormai invaso dalla ridente vegetazione pavese (robinie
spinose). L’illuminazione è stata garantita da qualche
sparuto faretto e da simpatiche soluzioni di “lattacera”.
L’effetto risultante è “Indiana Jones alla festa delle medie”.
Atmosfera eccezionalmente da “ragazzi dello zoo di
Berlino” (Marce ndr). Il sound era bipolare: dentro
morbidissimo reggae sound-system, fuori una cialda
croccante di bastonate techno industrial. Prezzi modici,
birra, qualche tentativo di cocktail, persino sarcicce ben
cotte che ricordavano vagamente le feste dell’Unità, però
più economiche.
Da ammirare lo sbatti dei generatori a benza che, a parte
qualche pit stop, hanno retto fino a tardi.
Nel mezzo delle evoluzioni irrompono nella scena gli “Hell’s
Angels”, capitanati da “Jhonny BMW”; fortunatamente si
limitano a qualche smarmittata. Gesto purtroppo male
interpretato da Violenza che li trascina in un distruttivo
training autogeno. Da notare l’impegno ecologico del Gran
Visir dell’Ignoranza che si fa beccare in compagnia di due
bidoni del rudo non ancora colmi di bottiglie di birra. Lo
stesso, il giorno seguente, nega spudoratamente persino la
sua presenza sulla scena. Si vede anche Balordo che si
diletta a schiaffare ogni fraccarotto presente. Degna di nota
la presenza dell’Almo Collegio Borromeo, anche conosciuto
come “Humilitas”, che ha schierato il Duo Menestrello
“scacciafiga & antiscopo”, a base di cazzate intellettualoiditrash, più alcalosi che alcaloidi, più che sintetici, emetici:
dopo un paio di strimpellate tra l’area reggae e quella D&B,
si sono rifugiati in fittissima fronda. Notevole anche
l’eleganza di due nostri compagni di medicina in giacca e
cravatta, probabilmente paracadutati sulla riva del Ticino
sbagliata (Dalì ndr). Tra le note stonate come dimenticare
l’eccessivo ritardo degli amici Carabinieri, giunti ormai a
cannette finite? Ci scusiamo per la scortesia, ma non
preoccupatevi: la prossima volta vi spediremo sicuramente
un “messaggino sms” (copyright Fabrizio Merli, Provincia
Pavese)!
Che festa ragazzi! Sicuramente da rifare! Imperdibile: non
vale la giustifica!
MR5 & Coach Rjcky
La rivoluzione del cuoco
NON E’ PIU’ CUCINA…E’ UN MOTO CARBONARA
Ancora una volta mi ritrovo qui a scrivere degli scempi
dell’ormai nota tirannia dispotica messa in atto sempre con
più maestria dal nostro caro collegiale che sta trasformando
la nostra isola felice sotto l’ombra delle torri in una dittatura
che farebbe impallidire anche il Saddam più in forma.
Sono costretto a camuffare questo mio moto carbonaro
all’interno della mia usuale rubrica, nella speranza così che
superi il severissimo filtro imposto da “er dictator”
sottoposto ad un’attenta vigilanza del suo più fidato
scagnozzo Giovanni “boa” Mason.
Questo suo maligno piano per conquistare le grazie
dell’ormai decaduta eminenza Panella sta prendendo
sempre più corpo; per di più la cosa più assurda è che tutto
sta accadendo sotto i nostri occhi ormai non più vigili
perché atterriti da un dispotismo che farebbe imbarazzare
anche il padre del nostro caro collegiale…Hitler.
Ma io non voglio più tacere! Non è possibile che migliaia e
migliaia di piccole rubriche sono state completamente
taciute appositamente perché ritenute comuniste! Migliaia e
migliaia di miei colleghi hanno dovuto abbandonare il
proprio operato per non incorrere nelle durissime pene che
avrebbero dovuto affrontare; vi porto degli esempi tanto per
capire: il primo nome che mi viene in mente è Uzzino e la
sua rubrica “caffè letterario”, ormai passata nel
dimenticatoio e il mio povero collega costretto al confino
nella sua amata terra Sicilia…ma perchè dico io andare fino
in Africa?!? Non era più comoda la Svizzera?
E per andare avanti negli esempi anche la rubrica “l’angolo
del cocktail” è scomparso, la rubrica che più si è avvicinata
alla mia….ma perché sempre le rubriche migliori devono
sparire? E il povero Turconi che tanto ci aveva investito?!?
L’avete visto adesso?!? Ma insomma er dictator era proprio
necessario scioglierli la faccia nell’acido?!?
Questi sono solo due esempi delle migliaia di rubriche
soppresse dal nostro despota e dalla sua combriccola!
Forza ragazzi non è il momento di mollare!!! Non proprio
adesso! È inutile rifugiarsi nelle nostre camere; non sono
più le isole felici che noi crediamo. Dopo il mio articolo di
settimana scorsa guarda caso cosa si ritrova in questo
numero?!?
Ah toh ecco di nuovo il “Grande
Bordello”…sarà solo un caso?!? Io non direi, anzi mi
sembra un’astuta mossa per tenerci ancora di più sotto
controllo…
Dai ragazzi io credo in voi e credo fermamente nella
possibilità di mettere fine a tutto questo, possiamo far
cadere questo governo fantoccio e liberare così
dall’oppressione le rubriche oscurate….dai “angolo della
magia” aiutami anche tu ad uscirne vincitore!
Gugu
SENZA UN MINIMO DI DECORO
Le elezioni universitarie sono in dirittura d'arrivo, domani
sapremo i risultati e , finalmente, finirà questo umiliante
spettacolino.
Non mi sono mai sentito cosi umiliato in quanto studente,
nemmeno quando sono state varate le varie controriforme
morattiane che, quanto meno, avevano il pregio di non
essere state concepite dagli studenti stessi. Tante cose mi
hanno lasciato disgustato in questa campagna elettorale
becera e torbida, prima fra tutte la totale mancanza di
trasparenza con la quale sono state portate avanti le
candidature di ateneo studenti e di passione universitaria.
Tra queste liste nessun candidato ha mai nemmeno
pensato di dichiarare apertamente la propria appartenenza
politica: tutti insieme, piuttosto, hanno buttato merda sulla
politica fatta nelle università e, indirettamente, su chi aveva
più correttamente indicato il proprio orientamento. Come se
la politica fosse un cancro insanabile, non il fondamento
della democrazia. L'Udu, per iscritto, e Azione, a voce,
hanno reso chiaro da subito il proprio orientamento politico.
Ateneo invece, composto, a quanto mi hanno detto diversi
membri del medesimo movimento, per il 75% da ciellini, e
passione universitaria, composto da tesserati di forza italia
e da ex margheritini, si sono guardati bene dal farlo. Con le
consuete facce di bronzo hanno portato avanti una
campagna elettorale all'insegna della più becera cultura
clientelare italiana: banchetti, aperitivi, strette di mano e
sorrisi. Una parola gentile, una promessa di impegno
sincero,e mai una parola sul proprio pensiero concreto,
tante belle parole sulla famiglia, sul lavoro al servizio degli
studenti,e mai una parola su come spenderanno i soldi
degli studenti. Da anni cl porta avanti, solo per farvi un
esempio, un progetto di vacanza all'esterno sotto la
denominazione di ritiro spirituale. A questo progetto
ovviamente partecipa solo chi è ciellino, o amico di un
ciellino, perchè nonostante il viaggio sia interamente
pagato dall'università i signorotti di CL non ritengono
opportuno comunicarlo al resto degli studenti.
Sempre i signori di CL non ritengono opportuno aprire le
partecipazioni agli studenti meritevoli e interessati con una
adeguata selezione in base alla media,tant'è che non solo
non informano gli studenti ma nemmeno stabiliscono un
criterio di selezione per i partecipanti. Pretendono forse che
sia lo spirito santo a informare la collettività dei loro traffici?
Perchè se poi gli chiedi conto di ciò che combinano hanno
anche la faccia tosta di dirti che “Se vuoi puoi partecipare
Elezioni universitarie
anche tu” come mi ha gentilmente spiegato oggi Stefano,
capolista di ateneo per giurisprudenza.
Grazie caro, ma io non voglio partecipare, voglio solo che
chi non appartiene al tuo ristretto gruppo di amici e voglia
partecipare a un servizio organizzato dall'università,
quindi pubblico, possa farlo.
Se questa è l'idea di “lavoro al fianco degli studenti” dei
ragazzi di Ateneo, dio me ne scampi. E poco mi importa
che abbiano candidato anche qualche sprovveduto che
non appartiene al movimento. Con un paio ci ho parlato:
che i loro colleghi fossero ciellini manco lo sapevano fino
a quando gli è stato detto. Si chiama “foglia di fico”,e
serve a chi ha vergogna di essere riconosciuto. Un
consiglio: piuttosto che cercare foglie di fico i membri di
cl, sopratutto i più giovani e i meno informati, dovrebbero
domandarsi perchè quando la gente sente nominare cl
storce il naso e la bocca. Che dire poi degli altri?
Passione e Azione hanno lo stile che gli ha insegnato
Berlusconi in tutti questi anni. Entrambe si spendono
generosamente in occulte manovre di captatio
benevolentiae, c'è chi promette un ingresso gratis in
discoteca in cambio del voto, chi insulta gli avversari, chi
offre da bere, o chi, all'ultimo momento davanti
all'ingresso dei seggi, ti afferra per mano, ti dice che sono
tutti cattivi tranne lui e i suoi amici, e ti sospinge a votare.
Desolante vedere che l' interesse verso i nostri
rappresentanti sia cosi poco presente in una facoltà cosi
importante come giurisprudenza. Facoltà in cui le
persone si avviano ad essere esperte di diritto e che non
si prendono nemmeno la briga di sapere da dove
vengono i propri rappresentanti: ingenui, troppi ragazzi si
fidano del sorriso e della stretta di mano.
Crescendo sono diventato sempre più cinico poichè in
Italia, sopratutto in Italia, le facce pulite e amichevoli
nascondono sempre qualcosa ai più. Pertanto non voglio
darvi a bere che la lista per cui simpatizzo, la lista del
“coordinamento per il diritto allo studio Udu”, sia
composta da soli santi. Ma quanto meno è trasparente,
onesta con l'elettorato. E in ultimo, cosa non da poco, è
composta da gente che lavora, che alle riunioni del
consiglio di amministrazione partecipa.
I ragazzi di ateneo studenti e di azione universitaria,
come peraltro risulta dai verbali, pare che in questi anni
abbiano avuto altro da fare.
Jacopo Gamba
Chuck Norris, lo Zen e il successo
Nei lavori di scavo in biblioteca è stato riportato alla luce
un vecchio numero di Arti d’Oriente, dove in prima pagina
campeggia il richiamo: Chuck Norris si racconta, non
siamo potuti rimanere sordi alla curiosità e all’amore
mostrato per questo nuovo idolo
L’incommensurabile Chuck, el suo libro: Il segreto del
mio successo. Soluzioni Zen ai problemi della vita
racconta in chiave autobiografica la sua filosofia di vita,
chiaramente ispirata ai principi dello Zen, mediati dalle
discipline marziali da lui praticate fin dalla gioventù.
Filosofia che espone peccando talvolta di ingenuità e di
approssimazione
tipicamente
americane,
ma
guadagnandosi il merito di averla resa più accessibile al
vasto pubblico.
Presentiamo al pubblico, nella prossima uscita, un
estratto del libro, un intero capitolo.
Il libro, di cui a fianco riportiamo la copertina speriamo
possa arrivare al più presto nella nosra biblioteca.
E DILLO…SFOGATI!
Risponde il cav. Dott. Ing. prof. Eccezional Marce
•
Una volta ho trovato un portafoglio per terra, l’ho
raccolto e l’ho portato ai carabinieri. Il padrone, un
affascinante 50enne, è stato rintracciato, mi ha
ringraziato con 50 euro e un invito a cena. Pronto
per una bella cenetta con il simpatico uomo e la
sua bella figlia (che era nei miei sogni) un mio caro
amico (quello che ha cancellato il messaggio a
Berger) mi ha messo il dubbio a proposito della
figlia, chiedendomi se il mio nuovo amico non
volesse piuttosto mettermelo nel culo per
ringraziarmi. L’idea del mio caro si è rivelata
abbastanza fondata...tu che ne pensi?
Ingenuo ‘82
Penso che è la prima idea che mi sia passata per la testa
dopo aver letto la prima parte del tuo affascinante racconto,
un uomo che mi invita a cena per ringraziarmi per
l'accaduto sicuramente vorrà constatare se ho ancora la
porta chiusa!
C'è anche la possibilità che il povero sfortunato abbia
pensato che avendo ritrovato il portafoglio in zone
normalmente frequenatate da uominisessuali (neologismo
concesso al sessuologo) tu faccia parte delle loro schiere e
con i 50 euro lui non volesse ringraziarti ma bensì pagare le
tue prestazioni! Immagino che tu non ci avessi mai pensato
a questa infausta possibilità vero? Ecco pensaci e fammi
sapere, a presto.
•
Una volta siamo andati a trovare un nostro amico
(ingenuo ’82) a Londra. Dopo aver girato 2 ore
davanti a decine di pub, ci siamo decisi per uno
che si è rivelato essere frequentato da soli
omosessuali. Sarà un caso? Spedizione SOS.
ingenuo ‘82
In questi casi il fato sicuramente gioca un ruolo
preponderante, se ubriachi in giro per una città ostile si
decide di entrare in un gaybar (altro neologismo concesso)
vuol dire che il destino ha scelto per voi quel genere di serata
e se poi la serata è stata lo stesso divertente allora poniti
altre domande sulla natura della tua sfiga perchè ricorda che
negli altri nove pub c'erano frotte di ragazze che avrebbero
voluto accoppiarsi con il maschio italiano.
•
AIUTO....sono bianco come il latte,, anzi più del latte!e il
mio amico pise è nero ma nero come la pece tanto che
una volta una mia partner occasionale mi chiese se fossi
un mulatto e se avessi preso da mio padre (di colore
scuro n.d.r.) il mio amichetto! Pensi che la circoncisione
sia una soluzione a questo mio dilemma multicolor?
Violenza'82
Un mio amico medico ha un centro abbronzante, si chiama
Sole for fun by J.R.Castagnoli, se vai a mio nome chiedigli
pure di dare un'occhiata al tuo amichetto, lui è un'esperto!
Ma cosa avevi capito, è urologo e di peni ne capisce, chiedi
a lui! E omogenizza nel mentre il tuo colore, magari fai dei
bagni con candeggina alla tua bestia nera e scurisciti in
questo centro.
•
Ciao , siamo un collegio minore di pavia (cairoli n.d.r.) e
uno studio condotto dalle nostre matricole che tra tutte
quelle di merda lo sono di più, ha sottolineato che tutti i
peni di noi collegiali non superano in erezione i 4
centimetri, pensi che si possa collegare al fatto che il
nostro unico neurone passa tutto il tempo a dipingere
graffiti porno sulla teca cranica e a toccarsi guardandoli?
Gran Bastone
Sinceramente NON vorrei avre il tuo problema e la mafia
fraccarotta mi ha imposto di non rispondere pena
l'annullamento del mio spazio sul giornale a tiratura
nazionale
WE LOVE CHUCK NORRIS
Ringrazio i complimenti rivoltimi da alcuni/e esponenti della
vita pavese per la mia costanza (a volte aiutata da visi
amici che ti ricordano quant’è bello scriver per il giornalino)
nel sfornarvi i versetti teologici sull’ Unica Vera Sola
Biancorossa Divinità che mai si è manifestata e si
manifesterà su uno schermo, e, quando meno ve lo
aspettate, nella vita. Solo che a quel punto sarete già morti.
All'inizio dei tempi, Chuck Norris chiese a
Dio "Che numero sto pensando?". Dio non
ha ancora indovinato.
Quando
Chuck
Norris
suona
il
campanello, il padrone di casa gli apre
applaudendo con le lacrime agli occhi per
l'esibizione.
Oltre alla licenza di uccidere, nel suo
portafogli Chuck Norris conserva anche il
permesso di infierire.
Sessuologo
Divinità
Il proverbio chi dorme non piglia pesci è
stato smentito da Chuck Norris che,
addormentatosi in mare aperto con una
canna da pesca in mano, è riuscito a
catturare Free Willy, Moby Dick, Godzilla,
King Kong (venuto li per contemplarlo nudo
al sole), un numero imprecisato di squali
bianchi e il relitto del titanic.
Alla richiesta di sconfiggere la fame nel
mondo, Chuck Norris ha obiettato che la
fame nel mondo non è proprio fame, ma più
voglia di qualcosa di buono. Ed è stato subito
eletto segretario dell'ONU tra la commozione
generale.
Andrea Violetto
L I B E R T A' ?
Libertà è forse un ideale, un sogno, un concetto. Libertà è
in opposizione a controllo, schiavitù e prigionia.. Libertà è
poter andare via.
Libertà è anche restare. Libertà è potersi muovere. Libertà
è anche fermarsi. Libertà è dimenticare. Libertà è anche
ricordare...
Libertà è riuscire ma anche fallire. Libertà è forse stare al di
sopra di tutto. Senza scontri né gerarchie.
Al di sopra di questo o di quel mondo; di questa o di quella
storia; di queste o di quelle regole; di questo o di quel
bisogno di sentirsi qualcuno e di fare qualcosa...
Al di sopra dell'idea e dell'immagine che abbiamo di noi
stessi e al di sopra di quell'immagine di noi che qualcuno
ha in un qualche modo costruito.
E se il restare all'interno di uno spazio personale
grossolanamente circoscritto può talvolta sembrare un
limite, quasi una una costrizione o addirittura una
sfortuna...
quasi un ammonimento che partorisce desideri di gloria e
di rivalsa ...preghiere...
...e sogni di giorni migliori in lontane e salvifiche isole o
epoche...beh...
c'è da dire che...
l'eventuale assenza di impedimenti che renderebbe
possibile 'il cambiamento'...
ci fa un po' paura.
E' molto più rassicurante soggiornare all'interno di un
impalpabile ma controllabile perimetro. Una sorta di
protezione a cui noi, fedeli collaboratori del Signor Terzo
Millennio, siamo legati e che...ci tiene legati. Una sorta di
garanzia. Una sorta di 'accettabile prigione'. Del resto, con
tutte le distrazioni che ci siamo regalati...il 'domani è un
altro giorno/ lascia correre' è come un'abitudine.
D'altro canto.. anche la Libertà si protegge: se pensiamo
alla Libertà come alla condizione di chi non ha obblighi,
legami o impegni...allora possiamo credere che...se uno,
per essere libero deve stare alla larga da questo o da
quello...non è poi così veramente libero...o meglio, non è
libero di avere impegni, obblighi o legami.
Ed eccola lì la nostra Libertà...anche lei al riparo all'interno
di una sfavillante, accogliente e romantica gabbia dorata.
Ma per la Libertà, in ogni caso, è molto facile proporsi
comunque con eleganza e buoni propositi.
Chi di noi non ha mai aspirato a un mondo sulla falsariga
del favolistico Giardino dell'Eden...
Forum sulla libertà
in cui ognuno, in pace con se stesso e gli altri, può fare quello
che gli va?
Ma ahimé, dobbiamo ammettere (e la storia ce lo ha insegnato)
che la difettosa e malata natura dell'uomo rende irrealizzabile la
cosiddetta 'utopia'.
Se scaviamo nei meandri del nostro cranio scopriamo che in
realtà desideriamo prima di tutto ciò che fa più comodo a
noi...senza soffermarci troppo sugli effetti che la nostra volontà
e il nostro tipo-ideale di Libertà potrebbero avere sugli altri.
”-D'altronde, per essere liberi necessitiamo di spazio. E' un
nostro antico sogno: avere terre-” (Bertold Brecht)
Forse confidiamo un po' troppo in noi stessi e tendiamo a
cercar di racchiudere l'infinito in un solo Io. In una sola persona
o in poche persone. E' la cosa più facile. Siamo liberi di farlo.
Cosicché, anche in un mondo privo di regole e indicazioni ci
sarebbe sempre, in ogni luogo e istante, qualcuno che farebbe
della cosiddetta Libertà, un motore a suo uso e consumo. A
spese di qualcun altro.
E non dimentichiamo che, a seconda delle scelte che si
esercitano, esistono tanti tipi di libertà, piccoli e grandi. O forse
sarebbe meglio dire...tante piccole e grandi libertà diverse. C'è
anche da dire che però ognuna corre il rischio di annullare
l'altra.
Per concludere, analogamente all' Uno Nessuno e Centomila...
Una Libertà, Nessuna Libertà e Centomila Libertà o meglio
ancora...
Una Libertà, Centomila Libertà e Nessuna Libertà.
Quindi forse, anche la Libertà non esiste. Non ha una
connotazione unica, concreta, precisa e assoluta.
Tuttavia ha bisogno di esistere. E avere una forma. Se non ci
fosse...si dovrebbe comunque inventare.
Questa Libertà si è già inventata.
E noi a questo punto siamo quasi come 'costretti' ad essere
liberi.
Ma liberi in un certo modo. Senza troppe scelte. Percorrendo
un sentiero che qualcuno ha tracciato o imitando un modello
che qualcuno ha plasmato. Prendendone parte .
Mia cara Libertà...
ma io poi, mi chiedo... se siamo veramente noi a inseguirti ...
o sei piuttosto tu che ci spii...di tanto in tanto ci seduci e di tanto
in tanto ci graffi coi tuoi luccicanti artigli dorati.
L’ ANGOLO DELLA MAGIA
Cari lettori benvenuti all’ennesimo appuntamento col mio
angolo,quest’oggi vi voglio proporre un gioco simpatico e di
grand effetto,ricordate il film di Therence Hill “continuavano a
chiamarlo Trinita”e in particolar modo la scena di quando
mescolava le carte?Il gioco di oggi ha lo scopo di rendervi dei
veri giocatori di azzardo,senza esagerare farete dei figuroni
quando giocherete a ruba mazzo con amici ecc….il trucco è
quello dell’ onda di carte.
Prendete un mazzo di carte,con un gesto deciso stendetelo sul
tavolo prendete la prima carta e alzatela dopo di che andate
avanti fino alla fine del mazzo e poi ritornate indietro ed ecco
fatto tutti al tavolo vi temeranno ,le donne si strapperanno i
perizomi e li butteranno sul tavolo e voi vivrete felici e
contenti,senza lavarvi i denti.Il gioco è di facile esecuzione e
molto simpatico,eseguitelo su superfici coperte da tessuto.Per
eventuali chiarimenti sapete dove trovarmi .
A presto!
Paolo Curto
Claudio Giraudi
VOCI DI CORRIDOIO
Fondato nel 2005
Direttore responsabile:
Pellegrin Simone
Vicedirettori:
Rizzi Michele,
Ferrari Elia,
Ferrari Giovanni
Responsabile grafica:
Mason Giovanni
Ritornano le avventure del
GRANDE
BORDELLO
Grande Uzzino…il pubblico non ha avuto dubbi. Hai
stracciato gli avversari aggiudicandoti l’accesso alla
finalissima e dando retta ai vari sondaggi, risulti il
favorito per la vittoria assoluta…Congratulazioni!
L’occhio del GB ha fatto visita nel corridoio “Economia”.
Il favorito
Sentite cosa hanno detto a Oda: “Sembra un piccolo Buddha”. E poi come al solito tante altre
motivazioni su ognuno dei concorrenti: “È di Mesagne” … “Mi stanno sul culo i calabresi” …
“Essere squallido” … “Suona sempre quel cazzo di piano” ... “Mi ruba il posto nella squadra di
calcio”.
Una critica particolare è stata rivolta all’internazionale Cincipizza…è stato accusato di fare del
sesso finto in camera.
Scegli chi vuoi eliminare?
CINCI
PIATTI
Perché?....ehehehehe!!!
Fa troppo casino
DANIEL
Troppi 30 e lode
PEDE
JOHNNY
Il pianista
Un bravo ragazzo
La domanda sorge spontanea: Ma ci vive anche gente normale in quel corridoio? Mah...il GB ha seri dubbi
5 goals a partita & Il più scarso del collegioENTERTAINMENT
DEDICATO A…
Cinema
Nella ricerca di nuove ispirazioni per parlarvi di cinema, ho deciso di tentare questa strada. Scriverò di due film, in maniera
più concisa di quella che facevo prima e senza una connessione tra di loro, con la volontà di “dedicare” una pellicola ad un
Onorabile Fraccarotto, a volte solo per il titolo, a volte modificando liberamente la trama in alcuni dettagli. E’ un tentativo,
confido nel buon cuore dei figli delle Torri.
Titolo originale:
Nazione:
Anno:
Genere:
Durata:
Regia:
Lolita
Usa
1962
Drammatico
155'
Stanley Kubrick
Poche parole. Kubrick, un capolavoro da non perdere.
E’ la storia di un uomo maturo (pare delle parti di Brescia) che si innamora perdutamente
di una quindicenne, e per poterle star vicino ne sposa la madre. Ma la morte della donna
prima, e la gelosia per bellissima figlia poi rendono la vita del professor Hubert (che si
dice facesse Marco di primo nome) un vortice di rabbia, desiderio, dolore e amore. Una
regia come sempre sublime per un capolavoro che non può mancare, soprattutto alla
stanza #57
Violenza
MUSICA FRACCAROTTA
Play . Silenzio, traccia vuota. Che cd è? “Bimbe
Belle”…Skip >>.
Comincia così il primo album mai registrato dalla Corale
Fraccaro. Non ci credete vero? Non ci crediamo neanche noi,
eppure eccolo qui, lo stringiamo fra le mani, esiste ed è
funzionante. “Che figata!”
Ecco a voi signori e signore, ex collegiali, Fraccarotti e non, la
corale del Fraccaro su audio cd in tutto il suo splendore, ma
anche con le sue imperfezioni e le sue ugole non proprio
impeccabili. Passiamo dunque, alla recensione di questa
nostra fatica. Vi accompagnerò in un vero e proprio track by
track svelandovi i retroscena, i segreti, e le curiosità del
backstage di questo fantastico (almeno per noi lo è) album.
Siamo alla traccia due vero? Si comincia, un bel
respiro…e…
Aria tipicamente alpina per la ballata Vaghe le montanine
pasturelle . Un incipit molto soffice e ben eseguito da parte
dei nostri, le voci sono uniformi, pochissime sbavature in tutto
il brano, intermezzo con accelerazione a ricordare il suono
delle campane (dan dan dan…) e ottimo finale. Era
importante partire bene. In sala di registrazione abbiamo
steso la tracks list suddividendo l’album in sezioni tematiche.
Arie alpine, musica sacra, inni. L’esecuzione del primo brano
non ci ha creato particolari difficoltà. >>
Traccia tre. La dolce melodia ci riporta ancora alla mente
scenari alpini, il Signore delle cime è veramente un pezzo
intenso che mette a dura prova il fiato dei nostri coristi. Brano
ben eseguito nel complesso, arriviamo un po’ spompi nei
finali ma tutto sommato questo ci sta, non siamo
professionisti e due mesi di prove sono pochini per preparare
al meglio una registrazione, l’acustica della sala è veramente
Audioteca
troppo asciutta e questo ci ha procurato non pochi grattacapi.
La melodia del brano è comunque molto orecchiabile e
profonda, in alcuni punti trasmette patos. >>
Traccia quattro. Messa Kyrie. Il brano più difficile a mio
avviso. Un genere, quello sacro, con cui non ci eravamo mai
cimentati. Difficili le parti e difficile anche entrare in sintonia
con l’organo del maestro Pede. Ce la mettiamo tutta. Gli
orecchi più raffinati potranno notare il cantato della prima
strofa leggermente fuori tempo. Il resto va bene. Per noi va
bene.
“Cantare vuol dire sudare” ci disse una volta il mio ex direttore
di coro, uno che ci sapeva fare. Beh, credetemi noi abbiamo
sudato per registrare questo Kirye, apprezzatelo. >>
Traccia cinque. Le casse cominciano a pompare una marcia
imponente. Gaudeamus Igitur di J. Bhrams. Inno degli
universitari europei. La marcia prosegue senza intoppi, siamo
potenti, uniformi e urlanti al punto giusto per tutta la durata del
brano. Bene il tempo, qualche sbavatura in alcuni finali
(eravamo davvero al limite).Coinvolgente. >>
Traccia sei. Titletrack. Un gruppo di collegiali cantano a
squarciagola il loro inno. “Bimbe belle facciamo l’amore…” le
voci riprendono vigore nella seconda parte di ogni strofa, la
gola arrossata non fa più male, siamo consapevoli di aver
scritto una pagina indelebile nella storia del Fraccaro. I
Fraccarotti che decantano loro stessi per il loro collegio. Unico
commento possibile: veri maestri! Luca Pedeferri su tutti. E’
lui che armonizza a quattro voci la versione originale dell’inno,
donandole splendore. Gran finale strappalacrime per chi
davvero si sente Fraccarotto.
Fase di missaggio post registrazione.
Ascoltare e riascoltare i brani per scegliere la giusta versione,
taglia qua, incolla più avanti, qui più riverbero, qui più volume
per gli alti. Un lavoro di fondamentale importanza. La mano
del tenore per eccellenza l’orecchio insuperabile di Kapa &
Rezza e la professionalità del Maldo per questo genere di
cose si sentono. Il tutto viene completato dalla splendida
copertina by Manzo (vedi sg. Pepper dei Beatles). Nella fase
di masterizzazione abbiamo inserito anche due video storici
delle gesta fraccarotte,(Operazione ambaradan e TGF) un
vero must! Insomma ragazzi, compratelo e basta. Chi non ce
l’ha è del Cairoli!!
Elia Ferrari
IL BARONE RAMPANTE
Dalla prefazione di Calvino all'edizione scolastica del
1965:
“ Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami,
passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà
più. Non ho fatto altro che sviluppare questa immagine e
portarla alle estreme conseguenze: il protagonista
trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che
monotona, anzi, piena d'avventure, e tutt'altro che da
eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili
questa minima ma invalicabile distanza.”
Il Barone Rampante si presenta oggi come una favola
delicata, fragile ed elegante... una favola con il suo senso
nascosto. La necessità di Cosimo Piovasco, marchese
dodicenne d'ombrosa, di scegliere gli alberi come posto
dove vivere trova motivo nella pura ed infantile
iniziazione di qualcosa di nuovo, che ha radici nascoste,
quelle di contemplare, capire e reagire al mondo in una
diversa prospettiva, più elevata, distaccata, quasi
incontaminata. Il guardare dall'alto verso il basso, l'eterno
vigilare le cose che succedono e stanno giù, sono gli
strumenti che danno vita a questa riflessione che matura
con lo scorrere degli anni.
Ci si accorge che vivere è molto semplice, che la natura
offre tutto il necessario senza impegno da parte
dell'uomo di poterne modificare gli eventi. Le relazioni
con gli altri, l'amore, l'odio, la serenità, il turbamento, non
sono più il frutto del vivere sociale, ma sono
esclusiavamente generate dalla propria e unica visione,
primitiva e intatta. Troviamo la metafora della fuga, che
richiede una prova umana, quella di tenersi in bilico su
sostegni fragili come rami circondati dal vuoto.
Il caffè letterario
“Cosimo Piovasco di Rondò – Visse sugli alberi – amò
sempre la terra – salì in cielo.”
Cosimo, fra questi fragili sostegni, costruisce la sua realtà, fra
la terra e il nulla; ne diviene al tempo stesso monarca ed
unico suddito. Inoltre il tempo e gli eventi storici lo vedono
presente, ma non del tutto coinvolto perchè distante,
separato dal vecchio mondo.
Riferendoci e analizzando la forma sintattica del libro, lo
troviamo lineare, semplice, ma non per questo esteticamente
gustoso e pieno di emotività. Un romanzo formativo di certo,
ma non solo limitato alla sfera infantile; è un libro universale e
moderno, per tutte le età e sicuramente per tutte le
generazioni. Calvino da vita al Barone Rampante quasi per
scherzo,
volendo
inizialmente
sottolineare
alcune
caratteristiche che ci appartengono ed esasperarle,
rendendoli quasi personaggi a sé stanti. La libertà è presente
in tutte le sue forme, incentrata soprattutto nell'ostinazione,
come la volontà di Cosimo di salire e neanche da morto dar
la soddisfazione di scendere. Un' opera incantevole e
fiabesca.
Uzzino
VISIONI KUBRICKIANE
Si è svolta mercoledì 3 maggio la prima serata del cineforum
“Stanley Kubrick e la guerra di ognuno – L’occhio del regista
sulla natura implicitamente violenta dell’essere umano”.
La cornice era quella dell’Aula della ‘400, protagonista la
Pavia giovane e ricettiva che troppo spesso viene delusa
dalla staticità intellettuale della città.
Un appuntamento importante, quindi. Anche per il nostro
collegio, che riempie il “buco” rappresentato dai suoi silenzi
culturali nei confronti del mondo universitario. Ad eccezione
del circolo scacchistico, infatti, questo lato della nostra
comunità è sempre rimasto represso: nessuna conferenza,
nessun concerto, nessuna proiezione.
Questo cineforum vuole essere un punto di partenza. E, a
proposito, ricordo che lunedì 15 maggio, alle ore 12, scade il
bando A.C.E.R.S.A.T. per il finanziamento di attività ricreative
e culturali organizzate nel secondo semestre del 2006; mi
appello a tutti affinché non venga ignorata questa opportunità
(il cineforum ha ottenuto un finanziamento di € 2450,00!).
Una corsa, quella del cineforum, che ha avuto il miglior
apripista possibile. Antonio Sacchi, presidente del Teatro
Fraschini, ci ha fatto infatti l’onore di intervenire per
presentare Kubrick e il suo lavoro di regista. Ripercorrendo la
storia cinematografica del regista, e intrecciandola con la sua
passione per il cinema, Sacchi ha delineato le caratteristiche
peculiari dell’arte kubrickiana, raccontandone i temi pregnanti
e regalando suggestioni,
offrendo innumerevoli spunti di riflessione e rinviando il
dibattito all’ultima serata della rassegna. - Mi metterò seduto
e vi ascolterò – ha concluso.
Ad Antonio Sacchi va un ringraziamento particolare, per la
grande umanità e per la forza delle sue parole.
Al termine della presentazione ha avuto luogo la visione di
“2001: odissea nello spazio”.
Cineforum
Suggestivo, incisivo e geniale. Ancor di più in quell’aula,
con quei suoni…
Non mi soffermerò qui a commentare il film, ma invito
chiunque volesse farlo su queste pagine a dar vita ad un
forum su carta: ancor di più visto che ho avuto modo di
discutere della pellicola con più d’un collegiale, nei giorni
scorsi.
Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno
contribuito alla realizzazione di questa iniziativa
nonostante i mille impegni dell’ultimo periodo, e l’invito a
partecipare alla seconda e alla terza serata, che si
terranno lunedì 15 maggio in Aula Magna(!) e martedì 16
maggio in Aula del ‘400,a partire dalle ore 20. Lunedì è
prevista la proiezione di “Full Metal Jacket” (o de “Il dottor
Stranamore”), con l’intervento del Prof. Rinaldo Censi,
docente di storia e filologia del cinema; martedì, invece,
si terrà la proiezione di “Orizzonti di gloria”, con la
partecipazione del Prof. Nuccio Lodato, docente di storia
e critica del cinema.
Nazareno Fatutti
Salamandre
LE SALAMANDRE SONO CAPACI DI TORNARE NELLE LORO TANE CON UNA
PRECISIONE INCREDIBILE
“Bello..” dico cercando di mascherare l’ombra di terrore che
mi restava dall’incubo. “Cosa ??” risponde Asija con
noncuranza legandosi i lunghi capelli neri in una coda. “Il
tatuaggio..la salamandra..bello. “Ah quello..sì..è il simbolo di
una leggendaria tribù del deserto che i cui componenti
adoravano questi animaletti come divinità..” “Io più animaletti
li chiamerei bestiacce..hehe” ma negli occhi di Asjia vedo un
bagliore fugace, un lampo d’odio e follia che mi gela il sangue
nelle vene; vorrei chiederle qualcosa..forse scusarmi ma
sono pietrificato come nel sogno, come se ci fosse qualcosa
di più che umano in quella donna che mi fissava, qualcosa di
terrificante ma suadente e irresistibilmente attraente.
Poi improvvisamente il tempo torna a scorrere e il suo volto
torna ridente..”Dai muoviti che dobbiamo andare..” “Come
andare, dove?” ma la risposta si perde nel vento mentre Asjia
esce dalla stanza. Mi vesto in pochi minuti e esco nella strada
infuocata..deve essere almeno mezzogiorno. La solita auto
nera mi aspetta col motore acceso e l’autista pronto, salgo e
mi godo il refrigerio dell’aria condizionata mentre aspettiamo
che la bella indigena ci raggiunga. D’un tratto la vedo nello
specchietto retrovisore uscire da un capanno che non avevo
mai notato nel ranch insieme ad un uomo: vecchio, molto
vecchio a giudicare dalla pelle cadente dagli zigomi e dai lobi
delle orecchie e dai capelli bianchissimi e sottili lunghi quasi
fino alle ginocchia così come la barba; ma c’è qualcosa di
strano in questo individuo: il suo passo è fermo e sicuro, non
è minimamente incurvato e tiene Asjia per un braccio con
evidente energia tanto che non riesce a divincolarsi dalla
presa. Sto per scendere e giocarmi la carta del difensore dei
più deboli quando il vecchio molla la ragazza e scompare nel
capanno dal quale era uscito mentre lei con passo tranquillo
viene verso la macchina. Mah…forse sono paranoico…
dev’essere ancora colpa di quel maledetto incubo..Lei arriva
alla macchina ma, invece di salire davanti apre lo sportello
posteriore, afferrandomi per una mano mi tira fuori e prima
che io apra bocca mi bacia: un bacio frettoloso, a fior di
labbra, forzato ma allo stesso tempo incredibile...non credevo
di poter provare tali emozioni solo per un bacio..mi sento il
fiato mancare, la testa girare e le gambe molli...buio. Quando
mi sveglio sono sdraiato sul sedile posteriore della macchina
con la testa sulle ginocchia di Asija e un fazzoletto bagnato
sulla fronte "Il caldo gioca brutti scherzi" ridacchia
forzatamente. Mi sollevo con fatica e cerco di capire per
quanto sono rimasto privo di sensi ma da dentro la macchina
non si vede l'esterno e non posso capire nè dove siamo nè
se il sole si sia abbassato. In bocca ho un sapore stano,
amaro..."già il caldo". Ma non faccio in tempo a riorganizzare
un attimo le idee che Asjia attira la mia attenzione con un
pizzicotto e mi allunga un biglietto facendomi un cenno di
intesa. "Siamo in pericolo, ti prego fidati di me e aiutami:
dobbiamo uscire da questa macchina, fa finta di sentirti
ancora male e di volerti fermare un attimo" . Guardo la
ragazza con un espressione evidentemente scossa, ma lei
finge di niente e comincia a parlare col conducente in quel
misto di francese e dialetto locale.."Perchè dovrei fidarmi di
lei? Non so niente di lei, solo il suo nome (ammesso che
quello fosse il suo vero nome), sono due giorni che sono qui
e non mi ha detto niente di Laura o mia madre e poi quella
strana espressione di stamattina..."
Mi accascio sul sedile e un po' mi sento male davvero..non
so quant'è che non mangio e quel sapore in bocca mi
nausea...vorrei poter perdere ancora conoscenza e
svegliarmi domani sullo scomodo letto da ospedale della
mia camera. Asija di colpo smette di parlare e si accascia
vicino a me e, sempre con estrema noncuranza, infila una
mano in tasca ed estrae uno specchietto che mette tra i
due sedili anteriori inclinandolo in modo tale da farmi
vedere uno strano oggetto legato alla cintura del
conducente, sotto la giacca: una specie di stiletto ondulato
che superiormente si allargava schiacciandosi e da cui
spuntavano due tozze protuberanze per lato. E' la sagoma
di una salamandra con una lunga coda appuntita e gli occhi
disegnati da due piccole pietre rosse..rimango inebetito a
fissare il pugnale quando gli ochietti del disgustoso rettile si
chiudono per una frazione di secondo e un brivido mi corre
lungo la schiena gelandomi. "Scusi, non mi sento tanto
bene potremmo fermarci un momento.." Il conducente mi
lancia uno sguardo affilato attraverso lo specchietto
retrovisore, prima di soffermarsi ad osservare Asija che a
sua volta mi guarda con uno sguardo decisamente troppo
stupito e preoccupato per essere credibile. Per un
momento cala un gelo incredibile nell'auto e io mi sento
terrorizzato, completamente in balia di persone che non
conosco, in un paese che..."Certo" esplode l'autista
inchiodando e facendomi fare un salto fuori dal sedile e
dalle mie elucubrazioni.
Apro la portiera mentre Asija mi dice di provare a fare due
passi; vorrei correre via ma annuisco come un cretino e
chiudo la portiera. Saranno circa le sei e siamo lungo una
stretta strada che taglia come una fenditura un'immensa
pianura sabbiosa che sbatte all'orizzonte contro basse
montagne secche e povere di vegetazione. Tiro un calcio a
un sasso ripensando al pugnale "Che deficente, gli occhi
che si chiudono..." e respiro a pieni polmoni l'aria tiepida
del pomeriggio. Improvvisamente un rumore, mi volto di
soprassalto e il finestrino del conducente esplode
riempiendo il silenzio di un tonfo sordo e di schegge. La
testa dell'autista penzola inerte nel vuoto lasciato dal vetro,
gocce di sangue nerastro punteggiano la strada vicino al
pneumatico. Per istinto mi sono accucciato a terra e vedo
uscire dalla porta posteriore Asija: il volto contratto e gli
occhi ridotti a due fessure, prende per i capelli l'uomo privo
di sensi e lo scaraventa giù dalla macchina con facilità
incredibile, si china su di lui estraendo il pugnale che
sembra prendere vita nelle sue mani e glielo pianta nello
sterno. Un urlo agghiacciante esce dalla bocca dell'uomo
mentre l'innocente ragazza incide il petto con una sadica
lentezza. Asija si alza in piedi e mi fissa immobile con un
espressione tra l'estasi e la follia, il pugnale rosso di
sangue gocciola sulle sue mani scosse da violenti tremiti. Io
sono rannicchiato in preda a un violento attacco di panico
"E' solo un sogno, è solo un sogno, è solo.." poi una vocina
cresce denro di me "Corri..corri, ce la puoi fare...è il tuo
sogno, puoi correre come non mai..vai, scappa" e senza
rendermene conto sono in piedi che corro disperatamente
verso la distesa sabbiosa, gli occhi socchiusi e il petto che
mi scoppia e una voce che mi insegue: "No, fermati..Mario,
aspetta..ti prego" ...
Davide Perelli
Very Important Fraccarotti part. VII
Cari cineamatori fraccarotti, come promesso con questo numero cominceremo la mini serie di personaggi dedicati a
Kubrick.
Questa settimana vi proponiamo un personaggio che nessun cultore del grande regista potrà mai dimenticare.
Ma si, è proprio lui Juin! Il soldato cowboy in “Full metal Jacket”(1987)! Guardatelo con indosso l’uniforme dei marines
americani. Un vero duro, d’altronde il nostro Antonio Piralla ha sempre ostentato un atteggiamento aggressivo anche fuori
dal campo da gioco.
Il superatletico Juin, non
vi manca un po’? Nella
foto sopra lo vediamo
durante l’addestramento.
Nelle
sequenze
di
guerriglia eccolo pronto a
scagliarsi sul nemico con i
suoi leggendari quattro
scopazzoni o a strappare
a morsi le orecchie di
qualche
sfortunato
vietkong.
Sopra Gaizka Mendieta. Il centrocampista spagnolo ha militato per
molte stagioni nel Valencia. Nella foto di destra lo vediamo impegnato in
un riscaldamento con la nazionale. Attualmente milita nel
Middlesbruggen.
Premettendo che in redazione vogliamo tutti bene al
nostro Mendy e che lo stimiamo sia come uomo che
come calciatore, ora, volete per favore spiegarci cosa
cazzo centra Ivan De benedetto con Mendieta
escludendo colore dei capelli e immensa classe
calcistica?
Anche per questa settimana è tutto. Ma il V.I.F. non si ferma certo qui! L’appuntamento è come sempre sul prossimo
numero di VdC con le sempre più strampalate e stupefacenti somiglianze del Very Important Fraccarotti!!! Forse non lo sai
ma anche tu potresti essere una celebrità!!
Kapa & Rezza
Calcio Fraccarotto
LO ZIO UBRIACO
Segue dalla prima
Durante il pranzo degli ex, si sa, si beve tanto, e si sa
anche che volendo si può continuare a bere nel
pomeriggio e che niente impedisce a fraccarotti e ex
di continuare a bere in serata con aperitivi vari e in
nottata con le ottime birre dei locali pavesi.
E’ così che domenica sera, dopo la festa degli ex un
gruppo di Fraccarotti più o meno anziani si sono
ritrovati al Broletto per “l’ultima” birra della serata. E’
il che il futuro novello zio, forse già vittima dell’ansia
preparto, si è addormentato su uno dei comodissimi
divanetti rossi.
I simpatici amici ne hanno subito approfittato,
allontanandosi, inizialmente con l’intenzione di
lasciarlo li, poi per farlo svegliare dal barista per
godersi lo spettacolo del risveglio dello zio.
Cogliamo spunto da questo simpatico episodio di vita
vissuta per fare i migliori auguri per questo nuovo
bebè in arrivo. Ciao Zio Maldo!
La redazione
Comunque tutto si è risolto nel migliore dei modi con
una stretta di mano fra i due.
Grande impegno da parte di tutti che hanno
dimostrato la voglia e la determinazione di vincere.
Bella prova della difesa che non ha avuto un gran da
fare…ottima la prima di Oda che ha anche cercato,
con una cavalcata d’altri tempi, di superare il nostro
centrocampo per andare a far goal(queste cose non
si possono vedere).
Il centrocampo ha svolto un buon lavoro servendo
palloni invitanti per gli attaccanti.Pedeferri, migliore in
campo, ha recuperato 27459 palloni.
L’attacco si è mosso bene facendo impazzire prima il
Grizziotti poi l’arbitro che ad un certo punto della
partita non ricordava più cosa fosse il fuorigioco.
Per la cronaca sono andati in goal Piccinno e Bernieri
per 5 volte, Tinelli 4, Fatutti 2, Cincinnato 1,
Piacentini 2 ,Monaco 1.
Si segnala la fine del calcio con il primo goal di
Cincinnato e i primi 5 goal di Bernieri in una partita.
L’unica sua tripletta risale al 1969 in una partita a
calcetto fra amici.
Comunque un grande applauso al Grizziotti per la
loro sportività messa in campo.
Lunedì andremo ad affrontare la partita decisiva
contro lo squallido spallanzani. Invitiamo la
collegialità a partecipare numerosi per incitare la
squadra.
Non è stata certamente una prova attendibile visto
l’inferiorità della squadra avversaria ma sicuramente
questa larga vittoria ha dato fiducia al gruppo.Forza
ragazzi!!!!!Crediamoci
Stefano Tinelli
CUS PAVIA - FRACCARO VOLLEY 3-2
Giovedì scorso, presso il MazdaCus di Pavia, per la
prima volta nella sua storia il Fraccaro volley è stato
chiamato a confrontarsi con una compagine non
collegiale: la prima divisione del Cus Pavia.
Lo staff tecnico composto da mister Ricky e dal coach
in seconda, non che giocatore, Dado Perelli hanno
deciso di affrontare una formazione decisamente più
forte rispetto alla media del torneo collegiale in vista
della difficile partita con il Borro, visto che ultimamente
la squadra non sta girando come dovrebbe.
Formazione inedita per il Fraccaro che schiera Dado
Perelli come libero, Lole come banda in diagonale con
Perellino, al centro partono il Toz e Geusa, in regia
Strippi e opposto il sottoscritto.
La nostra partenza non è delle migliori, per colpa di
qualche errore di troppo da parte mia e un po’ di
confusione in campo dovuta agli esperimenti tattici, il
Cus, da vera squadra, ne approfitta subito e prende il
largo, quando ci svegliamo è tardi e i padroni di casa
vincono il primo set.
Stessa formazione nel secondo set, e finalmente esce
fuori l’orgoglio fraccarotto, riusciamo a neutralizzare le
seconde scelte del Cus, nel finale spazio per Oda, che
sfodera delle ottime alzate e per il Maldo sempre
concreto al centro.
Il Cus non ci sta e ripropone una formazione di più che
discreto livello, noi rispondiamo con l’inversione di ruolo
tra Dado e Lole, e il Maldo fin dall’inizio per il Toz.
Volley Fraccarotto
La formazione gira che è una meraviglia, la nostra
diagonale palleggiatore-opposto affina l’intesa e
cominciano ad andare giù palle pesanti, Dado in
attacco fa impazzire gli avversarsi con un repertorio di
pallette degne del miglior Kiraly alternate a siluri
imprendibili, in poche parole il Cus non vede biglia.
Nel quarto parziale spazio per tutti, Strippi, sempre a
smistare i palloni, viene schierato in diagonale col
Maldo, che ben figura anche in questo ruolo, Lole e Giò
Gemello sono le nostre bande, Giò Maiocchi e il Toz
partono al centro, Dado di nuovo libero; da metà set in
poi spazio di nuovo per Oda, e viene premiato con
l’ingresso in campo Trinca, sempre presente agli
allenamenti e alle partite della squadra. Il Cus vince
solo grazie all’esperienza perché tutti i giocatori danno
del loro meglio e probabilmente con un po’ di malizia in
più avremmo potuto dare più filo da torcere agli
avversari.
Nel quinto e decisivo set si parte con la stessa
formazione del primo parziale, fatta eccezione per Giò
Maiocchi al posto del Toz, il Cus porta a casa la partita
sudando e solo una battuta in rete del nostro Gemello
(strano visto che il servizio è il suo punto di forza) può
far tirare un sospiro di sollievo ai pavesi.
Mister Ricky nella conferenza stampa di fine partita ha
dichiarato di essere soddisfatto dell’impegno dei suoi
ragazzi e ha lanciato pesanti frasi di sfida nei confronti
del Borro.
Verby
La Gazzetta dello Sport
TUTTOSPORT
Come era giusto che fosse, è arrivata subito la smentita a
coloro che non credevano in questa squadra. Infatti, dopo
una difficile e arrembante partita, il Fraccaro è stato in grado
di mettere a frutto la grande mole di gioco prodotta. Vi
presentiamo qui le pagelle dell’eccezionale quanto
emozionante partita.
Macchi: 8. Può dormire tutta la partita, ma quando è il
momento di negare all’avversario l’unica
possibilità
di segnare è perfetto nel parare il rigore...ancora da testare
nel caso di sole e campanili. Saracinesca
Oda: 8. Grande prestazione la sua...non ha avuto la
possibilità di segnare solo perchè quando sale Bernieri si
rifiuta di passargli la palla. Bravo-ma-deve-dimagrire
Monaco: 8. Un treno per tutta la partita, non si ferma mai, ma
sinceramente non ricordo se ha segnato. Pendolino
Maldo: 8. E’ un 8 politico il suo, non solo per lo spaccio che
studia, ma anche perchè non ricordo di averlo visto toccare
palla. Spaccio
Mendieta: 9. Perfetto nell’alzare la mano alla Baresi per
chiamare il fuorigioco...peccato che l’arbitro non abbia
compreso la sua autorità. Incompreso
Colucci: 10. Il capitano si rifiuta di sparare sulla crocerossa.
Gentleman
Naza: 5. Il voto sarebbe stato 10 se non avesse cambiato
Colucci per Bernieri. Pazzo
Pede: 8. Perfetto nei contrasti, lotta come un leone tutta la
partita. (Mi son dimenticato di dirvi che un altro costume di
Pedeferri è non aver mai segnato nella squadra del Fraccaro)
Mi-fa-un-pò-pena-però-è-bravo
Tinelli: 6. Anche per lui il voto sarebbe stato 10 se non
avesse sparato 4 volte sulla crocerossa. Vigliacco
Pasquale: 5. Come le flessioni che gli ho fatto fare per
l’ammonizione presa sul 14 a 0. Stai-zitto!!!
Piccinno: 0. Spara 5 volte sulla crocerossa e sbeffeggia
Tinelli non passandogli la palla. Terrone
Stridi: 8. Splendido il passaggio di spalla, anche se l’arbitro
non coglie la chicca e fischia fallo di mano. Genioincompreso
Verbania: 2. Per la risposta data all’arbitro dopo che gli ha
fischiato un fuogioco: “che cazzo ne so, io gioco a pallavolo”.
Vai-a-giocare-a-pallavolo-che-è-meglio
Bernieri: 5. Come i goal realizzati e le cazzate sparate nel
dopo-partita...in ordine:
- Una battuta infelice nello spogliotaio rivolta al
sottoscritto su cui è meglio tacere;
- “Sophien è più vecchio di suo padre;
- “oggi ho fatto pallonetti che Colucci non è
mai stato in grado di fare”;
- “Alien è il film più bello della storia del
cinema”;
- “Un pò mi vergogno per aver segnato 5
goal”. Lasciamo-perdere
Cincinnato: 10 e lode. Segna il goal della sicurezza,
permettendoci di tirare il fiato nel finale. Decisivo
Piacentini: 10 e lode. Perchè giocare per la prima volta un
tempo intero affiancato dai piedi di Bernieri e Cincinnato
dev’essere molto dura...Stoico
Colux
MACCHI 6.5 : Scarasamente impegnato nel primo tempo
si fa vedere a fine partita parando un rigore che avrebbe
sgnficato un finale da cardiopalma.
ODA 5 : da rivedere: l'ala del Griziotti lo supera ogni volta
e crea giocoe occasioni a raffica.
DELL'ANGELO 6 : qualche imperfezione di troppo ne
pregiudica la prestazone che rasenta la suficienza.
L'attaccante del Griziotti ha praterie di fronte a se e per un
pelo non porta in vantaggio la squadra.
DE BENEDETTO 6.5 : andava fatto giocare, lo diciamo
dall'inizio. Come un sapientedirettore d'orchestra fa salire
la squadra nei fuorigioco.
MONACO
7 : ottimo anche lui soprattutto quando la
squadra è massa alle corde: riesce a togliere la difesa da
complicate situazioni. I gol coronano la prestazione.
TINELLI 5.4 : l'atteggiamento troppo rinunciatario di
MIster T rischia di influenzare i suoi compagni. Sul campo
non core, cammina e stenta. La sua poca lucidità sotto
portae il suo affanno nei recuperi sono i segnali dell sua
giornata no.
COLUCCI 5.5 : non è mai nel vivo del gioco, sbaglia
passaggi elementai e se la squadra va sotto pressione è
più per colpa sua che per merito degli avvesari.
PEDEFERRI
5.5 : l'unico appena sufficente del
centrocampo recupera i pallon e fa legno come sa. Divora
un gol e per il resto perde tempo a lamentarsi con l'arbitro
e a chiedere ammonizioni in vano.
FATUTTI 5.5 : grazie al ... conserva la decenza e si
autosostituisce. Troppo lezioso e poco concreto sbaglia
elementari agganci e non tira mai dalla distanza e quando
lo fa ottien pessimi risultati.
LONGOBARDI 8 : Man of the match, el ombre del partido,
le garson de la tenzon, o' scugnizz a salern, l'uomo della
partita: la sua ammonizione regala suspance.
PICCINNO 5.5 : solo i gol lo salvano ma è comunque
l'attccante sterile e inconcludente delle altre partite:
sofisticato al punto da diventare irritante quando non salta
mai l'uomo.
STRIDI 5.5 : non fa meglio di Dell'Angelo che rileva al fine
di dare più icurezza al reparto Imperioso negli stacchi ma
un pò meno bravo palla al piede.
CINCINNATO 6 : folate di gran classe e incostanza ci
mettono in difficoltà sul giudizio.il gol del 2 a 0 lo fa arrivare
alla sufficenza.
UBERTI 5.5 : troppo solo e troppo poco cercato (forse per
la divisa). Il fantasista esterno non sa trovare il so spazio
chiuso com'è tra la maglia di un centrocampo asfissiante.
PIACENTINI 6.5 : gioca con un sopracciglio aperto e ha
dalla sua come scusante che la difesa del Griziotti sia
solidissima. Ciònonostante riesce atrovare gol che fanno
perdere le speranze agli amaranto.
BERNIERI 6 : divora due occasioni perfette ma segna
anche gol difficili e pesantissimi. Per essere titolare 5 gol a
partita non bastano.
PUBBLICO 3 : gravemente insufficiente e questo a parte
gli scherzi il nostro collegio ha fatto davvero una brutta
figura con 5 tifosi dietro la panchina e zero in tribuna. E'
vergognoso e spero tanto che ognuno ci rifletta prima di
venire alla semifinale (se ci arriviamo) e pensare a quanto
è stato vicino quando la squadra ha avuto
bisogno.
Pampa
Ciao, aprite gli occhi, bambini fraccarotti, è
arrivato il pupazzetto dei vostri sogni
(peggiori)!
Ecco il giocattolo che rivoluzionerà il vostro
tempo libero, altrochè Buzz Lighthere!
Dalla testa incredibilmente snodabile (fino
a 360°) arriva solo per voi TrincaTornidor®
L’incredibile actionfigures di Trinca!!!
Disponibile in tre versioni, al momento.
Trinca traditional, con l’immancabile mazzo
di chiavi al collo e un set di accessori
assolutamente inutili.
Trinca motociclista
La sua moto funziona davvero e può essere
comandata attraverso i computer della rete
wireless Fraccaro.
Raggiunge una velocità massima di 300
kilotoni/h, ma ogni due metri percorsi Trinca
Motociclista ha fame. Trinca motociclista
mangia solo fette di formaggio valtellinese.
Ed ecco la versione più amata dai bambini!!
Trinca Wrestler
Questo fantastico pupazzetto parla davvero e ha
incluse le frasi più celebri del Tornidor!!
“Vuoi che ti frusti un po’?”
“Basta spacciare!”
“Bravissimo!”
Trinca Wrestler può eseguire anche la mossa
speciale TornidorSlam, non fatelo arrabbiare,
potrebbe prendere fuoco!
E’ un prodotto
YodaGiocattolaioMattoHardToysUSA®
E’ un presidio medico-chirurgico, prima di un eventuale
utilizzo consultare il proprio medico.
Scarica

voci di corridoio - Collegio Plinio Fraccaro