VOCI DI CORRIDOIO Anno II Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento Numero XVIII MUSICA CINEMA BIMBE BELLE LOLITA IL BARONTE RAMPANTE Elia a peg. 10 Violetto a pag. 10 Uzzino a pag. 11 10 maggio 2006 CAFE’ LETTERARIO DOPPIO RUGGITO FRACCARO Il Fraccaro annichilisce Griziotti (calcio) e Borromeo (volley). Il tutto senza una tifoseria degna dell’onore biancorosso AD UN PASSO DALLA SEMIFINALE PER IL BORRO NON C’È STORIA di Stefano Tinelli di Pierluigi Stridi Partita quasi irreale quella fra Fraccaro e Grizziotti nella 2 partita del secondo girone. Il 20-0 inflitto ai poveri Grizziottelli fa paura e fa tremare le gambe alle altre squadre del torneo. Gli extraterrestri fraccarotti hanno stradominato la partita dal primo secondo, partendo convintissimi come mai si era visto nelle ultime partite. Grande partita da parte dei ragazzi bianco rossi che hanno sbloccato il risultato subito all’inizio con Piccino che con un tiro di potenza inaudita e mai vista nel mondo del calcio,ha provocato una frattura alla falange distale dell’indice al povero portiere avversario. Dopo questo splendido goal (Piccino scordati la coppa capocannoniere), in campo esisteva solo una squadra: noi. Il secondo goal è arrivato grazie ad un inserimento di mister Fatutti che ha saputo sfruttare un ottimo cross di Tinelli. Dopo 25 minuti il risultato era di 5-0. Intanto le alte cariche del Golgi non sapendo che fare tentavano di convincere i ragazzi del Grizziotti ad abbandonare la partita per darci la vittoria a tavolino per 3-0. Il primo tempo si è concluso con uno 10-0 che ha lasciato tutti a bocca aperta. Nel secondo tempo la squadra è stata cambiata per 5/11.Anche cambiando modulo e giocatori gli undici bianco rossi hanno continuato a giocare segnando per altre dieci volte. Piccola polemica tra Tinelli e Fatutti quando il barbone lo ha richiamato in panchina.Queste le sue parole al momento dell’uscita ripreso da una telecamera sky posta sopra la panchina: “Ma guarda questo che c…. fa!!!!Non ha capito niente!!!!Devo vincere la coppa capocannoniere Ma chi ti credi di essere” Continua ancora la serie di schiaccianti vittorie della squadra di pallavolo bianco rossa. Ieri infatti si è disputata la terza partita del girone della compagine fraccarotta che ha colpito e affondato la misera zattera del borro. Un 2 a 0 secco che conferma la potenza di questa sestetto che riesce ad imporsi anche con le varie sostituzioni. Buona partita in ricezione e in attacco, poche battute sbagliate e un Verby in buona forma fanno salire il punteggio della nostra squadra. L’ottimo attacco dei fratelli Per–elli fa saltare la difesa avversaria e il muro dei centrali Franz e Geusù vanifica i tentativi di far cadere la palla nel nostro campo. In regia Strippi smista bene i palloni agli attaccanti. L’arbitro viene spesso interpellato per le sostituzioni in campo: Il muro sborromaico non può nulla di fronte alle bombe Oda in palleggio al posto fracarotte di Strippi, Tonuz al centro sostituisce Geusù e Kapa fa uscire Perellino. In circa mezz’ora di partita la squadra delle due torri porta a casa una trionfale vittoria e la matematica qualificazione in semifinale. Doppia festa anche per la sconfitta del Golgi (resto del mondo) contro il Ghislieri che sicuramente affronteremo in semifinale. Adesso però bisogna mettere la ciliegina sulla torta e coronare il girone con l’ultima vittoria sullo Spalla con cui ci scontreremo martedì 16 maggio alle ore 22:30. Il tifo non deve mancare al palaCUS (anche se probabilmente sarà una partita spaccio), vi aspettiamo belli ingranati per cantare insieme l’inno BIMBE BELLE a fine gara… Continua a pag. 14 TROVA ODA E VINCI LE FIGU! Proponiamo a tutti i nostri lettori un simpatico concorso che potrà farvi vincere figurine omaggio! Il primo di voi che rintraccerà il faccione di Oda all’interno del VdC num 18 e lo comunicherà al responsabile grafica verrà infatti omaggiato di un pacchetto di figurine. N.B: Per il concorso non sono valide le immagini della copertina del cd BIMBE BELLE, che ricordiamo, è ancora in vendita al prezzo di 3€ alla camera 50. La redazione 1 Le copie tascabili usciranno Giovedì mattina e dopo l'elenco del telefono, i loghi per i vostri cellulari e quello che ormai è diventato un'ossessione per tutti i fraccarotti, ovvero l'album di figurine, la redazione di Voci di Corridoio fa a tutti i suoi abbonati un regalo di inestimabile valore storico. Questa settimana, oltre alla vostra copia di VdC e ben 2 pacchetti di figurine, riceverete anche una copia dell'opuscolo stampato in occasione del ventesimo anniversario del nostro Plinio, con straordinarie foto a colori della sala comune e di tutti i locali che ancora oggi abitiamo che testimoniano i grandi cambiamenti che il collegio ha subito in questi 50 anni di gloriosa storia. LA FREDDA CRONACA Domenica 7 Maggio 2006. Piazza cairoli. Un casermone ormai adibito a deposito di guano e sodomiti, che con la sua lunghezza longitudinale vuole ricordare a tutti i passanti le forme rettali dei suoi abitanti, si stagliava a mezza altezza; ridicolmente addobbato con i colori dell’ape maia e con molte macchine ai suoi piedi, come a dire che pure la tecnologia su quella struttura ho solo voglia di scoreggiare. Ed eccoli: un manipolo ben fornito, grazie al raggiante ritorno di alcuni ex, anche se non si diventa mai ex fraccarotti, al massimo si può diventare ex inquilini (eccezione fatta per tremonti ndr), si approssima alla fetida struttura, con alti cori, aulicissimi colori e la benedizione di Bacco nelle vene. Ancora una volta lì uniti, col sorriso, col vino e con i vessilli biancorossi ad urlare il virilissimo “Bimbe belle” di fronte al decadimento sessuale dei poveri cairolini. Anche se umilmente penso che sia solo che un bene: la loro omosessualità farà si che non infettino il mondo con il loro seme squallido. Ehm… scusate: la fredda cronaca. Davanti ai Crociati Fraccarotti venuti fino al buco di culo del mondo a combattere la giallonera sfiga, si stanzia uno striminzito gruppo grufolante di maialini, coadiuvati da imbarazzanti impotenti di ottant’anni che sbiascicavano frasi in un incerto italiano tra mille bave e un’incerta deambulazione, dovuta alle mille penetrazioni di gruppo del passato universitario. Me lo dimentico sempre: la fredda cronaca. Un piccolo e giovane fagiolo biancorosso, stordito dal fetore di alcuni porcellini che di soppiatto gli si erano avvicinati, non si rende conto del fattaccio: uno coso brutto del villico collegio, sicuramente inciampando, per non cadere e menando le mani a caso per reggersi si aggrappa ad una delle Sacre Bandiere Biancorosse (anche se, diciamocelo, era una di quelle da 5 euro del botteghino, con il manico in una plastica più fine di quella dei goldoni) rompendone il fragile manico. Ancora prima che il malcapitato abbia il tempo di sferrare un calcio dritto alla fauci del coso brutto del villico collegio, i cairolotti saltellavano verso la loro tana vantandosi di chissà quale uccelatio. Ed ecco, mossi da vento divino, i Fraccarotti lanciarsi all’inseguimenti dei conigli gialloneri, che scappando su per il loro squallido porcilaio, non riescono a contenere l’onda Goliardia Biancorossa, che sulle porte riesce a far passare un’ardito che, pare in volo alla Jordan, afferra uno squallidissimo quadretto del ’75, oggetto dal dubbio gusto e dell’orribile estetica, che in quanto “merda” è così caro alla feccia cairolotta da esser appeso come un trofeo (visto che l’unico trofeo che abbia potuto meritare un posto come quello, è il PIBL: “Premio Internazionale per Bisognosi di Lourdes” vinto dall’Inter per 16 anni consecutivi). Ops… la fredda cronaca. Dopo il gesto eroico (da segnalare anche il folle Toz che si lancia su per le scale da solo ad inseguire la bandiera, e che solo in 5 riescono a fermare, con relativi pugni allo stomaco CHE LUI NON HA NEMMENO SENTITO) cominciano gli insulti e gli sfottò verso il cairoli dove, finalmente dopo anni, sventola qualche colore un po’ virile, e non il solito squillido color salamandra viscida. La cosa va avanti per un bel po’ finchè la tristezza che quel luogo emana, spinge i Crociati Biancorossi a tornar al Loro Aulicissimo Collegio con il meritato oggetto della vendetta. La fredda cronaca. Lunedì 7 Maggio 2006. Collegio Fraccaro. Arrivano tramite mezzi che non citerò, accuse di furto (ed è la seconda volta che il pauroso cairolotto vuol andar col poliziotto) e minacce non troppo sottili su eventuali rappresaglie verso le nostre amate strutture da parte di enti che nulla dovrebbero aver a che fare con la vita intercollegiale e goliardica. Fatto sta che il cuore Fraccarotto è buono, e pietoso nei confronti della tristezza cairolotta. E così nella giornata i prodi Rizzi e Perelli si recano all’economato del putrido collegio, dove, mentre l’economa sbatte fuori sveltogranbastoneinculo e sputoman come fossero (o sono?) piccoli bimbiminchia che ciapettavano e straparlavano su inutili motivazioni per cui lo squallido quadretto da noi virilmente sottratto non fosse oggetto goliardico, restituiscono l’oggetto già diventato fastidioso tra le nostre mura, e riprendono la Bandiera Biancorossa. Mi perdo sempre. La fredda cronaca: che le loro feluche, quadretti tristi e aquilebistetestedicazzo se le infilino nei loro ampi deretani, noi abbiamo le Torri, noi abbiamo i Trofei, noi abbiamo la Gloria. Fraccaro Domina. Idem Velle! Violenza Leggi farlocche DE LEX MURPHY – VOL. 2 Mi scusino i miei settantacinque Lettori per l'assenza della Fonte di Ogni sapere sullo scorso numero... Sono stato trattenuto da impegni imprevisti ed improrogabili (l’autore si è dimenticato di scrivere, e comunque avrebbe consegnato in ritardo, NdP*). Ma non divaghiamo… AccostateVi dunque alla mensa imbandita per la Vostra Igiene Mentale, ovvero… Le cinque (dato preciso con un errore massimo del 5%) leggi sulla sistemazione concettuale della metodologia di ricerca scientifica! Leggete attentamente… In caso contrario, potreste necessitare della conoscenza riguardanti lo scibile murphiniano un giorno. Probabilmente, quando ciò avverrà sarà troppo tardi per rimediare. *Nota di Prodinatale (NdR) • Legge di Murphy sulla ricerca Una ricerca abbastanza lunga tenderà a confermare ogni teoria. • Legge di Williams e Holland Se si raccolgono abbastanza dati, qualsiasi teoria può essere dimostrata con metodi statistici. • Legge di Young Tutte le grandi scoperte si fanno per sbaglio. o Corollario Più grosso e' il finanziamento, più tempo ci vuole a fare lo sbaglio. • Quarta legge delle modifiche Dopo attente e scrupolose analisi di un campione, ti verrà detto che era il campione sbagliato e che non ha niente a che fare col problema. • Sesta legge di Parkinson Il progresso della scienza varia inversamente al numero di pubblicazioni pubblicate. Trinca Lettera anonima 8 Maggio 2006, Fraccaro Ai Bastoncini Ancora una volta ci troviamo a constatare la situazione di somma decadenza che, ormai da tempo immemore, affligge il vostro dormitorio. Non vi è bastato il fallimento completo in ogni disciplina sportiva, aggravato senz’altro dall’imbarazzante esiguità e timidezza del vostro pubblico (vedi la sfida cestistica); non vi è sufficiente l’inattitudine più volte dimostrata dalla vostra mandria ad ogni forma di espressione corale. Nemmeno le predilette pratiche di sfondamento collettivo riescono più a consolarvi dalla vostra pochezza di spirito, a risollevarvi dal pozzo fetido dove giacete. Ecco allora che, incapaci di astrarre, vi attaccate ad assurdi cavilli che associano ad un collegio e alla sua attività goliardica solo ed esclusivamente i colori della sua bandiera: una coraggiosa spedizione fra le vostre mura è tacciata di furto, se il bottino non è contraddistinto dal vostro improponibile abbinamento cromatico. Nonostante ciò noi Fraccarotti, magnanimi come sempre, vogliamo dimenticare il vostro abbrutimento e venirvi incontro; vi forniamo così un elenco (di comprensione immediata: ce la dovreste fare) degli oggetti che d’ora innanzi ci sentiremo autorizzati a considerare di natura goliardica e pertanto passibili di uccellatio: - Salamandre Borussia Dortmund Panettoni antitraffico Tafani (purchè dotati di ugual numero di bande gialle e nere) Zebre itteriche Ape Maia …. Sulla scorta di questa lista, sarà possibile per voi difendere al meglio i vostri colori, e godere in tutta serenità delle copiose polluzioni notturne. “Giallo, nero o maculato cairolino sei sfigato” Dall’alto delle torri La Banda Bassotti UNA DOMENICA VIVACE Festa degli ex Domenica il collegio sembrava stesse vivendo un qualsiasi mercoledì di vita universitaria, o almeno i suoni erano quelli, voci allegre, tanta gente, non una solita domenica di silenzi e monotonia. Ma chi c'era sa che solo i suoni ricordavano quelli di un qualsiasi altro giorno, l'aria era ben diversa, la gente era in gran parte un po' troppo “anziana” per ricordare degli studenti universitari, forse anche troppo elegante. Si trattava infatti di tanti ex fraccarotti che ritornati per un giorno all'ombra delle torri rivivevano assieme tanti momenti di vita collegiale, di divertimenti diurni e soprattutto notturni e di studio (ma non troppo). Dopo i convenevoli di rito da parte del presidente dell'associazione degli ex e del Rettore, che per l'occasione ha aperto l'aula Porro, la presentazione delle attività collegiali e l'assegnazione delle borse di studio, si è esibita la corale che in assenza del maestro De Barbieri è stata stupendamente diretta da Brigante (per chi si fosse perso l'esibizione il cd registrato nei giorni scorsi è ancora in vendita, chiedete al Pede) eseguendo un Bimbe Belle a quattro voci che ha emozionato tutti, ex e non ex. Il pranzo è stato poi allietato da numerosi brindisi e da un'avvincente gara di bevuta tra le uniche, povere due matricole disgraziatamente (per loro) presenti. Per aiutare la digestione poi, un classico teresiano ex vs fraccarotti, con vecchi e nuovi campioni a sfidarsi finché il fiato lo ha permesso. La giornata è così volta alla fine, con tante persone che venute da lontano magari torneranno solo tra un anno e altre che invece frequentano ancora più o meno saltuariamente il collegio, perché fraccarotti lo si rimane sempre. CIRCA IL PEDE E’ ormai consuetudine trovare ogni settimana su “voci di corridoio” un articolo scritto dal nostro amato Pede. E cosa ci sarebbe di strano? Direte voi. Niente, anzi è una cosa positiva. Però non so perchè ogni volta che leggo un suo articolo trovo sempre il mio nome accompagnato da un qualche insulto o presa per il culo. Ora mi sembra giusto e penso sia mio dovere raccontarvi qualche uso e costume del nostro caro articolista. Dunque, per cominciare, il Pede è solito farsi brutte fighe. Non che ci sia niente di così drammatico, chi non si è mai fatto una brutta figa? Il problema però è essere recidivi. Non solo nel senso che è solito farsi diverse brutte fighe, ma che riesce pure a farsi la stessa cessa a distanza di quattro anni. Ebbene sì, signori, molti di voi probabilmente la conosceranno (per il rispetto della dignità del mio caro amico non rivelerò il nome) e mi auguro che nessuno di voi abbia seguito l’esempio del nostro eroe...Quando è venuto a trovarmi in Inghilterra, perchè anche voi lo sappiate, io ero solo una scusa. In realtà lo scopo del Pede era di rifarsi una brutta figa australiana (che tra l’altro ci aveva detto essere molto carina) che si era fatto in terra (o meglio in macchina) italiana; la cosa più bella è che è pure riuscito a prendersi un bel due di picche. Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me. Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con una tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a quattro chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima volta gli è pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è durata molto), la seconda si è portato in collegio il suo solito due di picche. Caso umano ci aveva detto essere molto carina) che si era fatto in terra (o meglio in macchina) italiana; la cosa più bella è che è pure riuscito a prendersi un bel due di picche. Un altro costume del Pede è fare la sanguisuga con me. Per ben due volte in cui avevo in progetto di uscire con una tipa, lui mi ha obbligato ad organizzare una cosa a quattro chiedendole di portarsi dietro un’amica...la prima volta gli è pure riuscito di fare qualcosa (anche se non è durata molto), la seconda si è portato in collegio il suo solito due di picche. In Inghilterra si è limonato una tipa (non brutta) solo perchè si era già precedentemente presa bene con me e Mason...Ora mi ha già annunciato che vorrebbe farsi una ragazza con cui mi era successo di trovarmici da alcolizzato...e che lui stesso ha più volte detto essere una brutta figa... Per concludere volevo fare un grosso in bocca al lupo al mio caro amico per il suo roseo futuro con la sua studentessa di piano...ragazzi...veramente una brutta figa.. Ciao Colux APPELLO AL VOTO L’uscita di questo numero del giornalino precederà di poche ore soltanto la chiusura dei seggi universitari; il tempo rimasto è forse troppo poco perché un appello al voto possa avere effetti concreti ma mi sento ugualmente di farlo. La percentuale dei votanti alle ultime elezioni universitarie è stata irrisoria rispetto al numero degli aventi diritto e ha consolidato la tendenza che gli studenti hanno già da parecchi anni (non so quanti) a non curarsi della propria rappresentanza all’interno dell’università. Penso che questo disinteresse sia piuttosto grave: lo scarso sostegno della popolazione studentesca alle proprie liste determina la sostanziale debolezza di queste nella loro attività. E’ vero che la composizione non paritetica (fra docenti e studenti) dei vari consigli universitari rende di fatto impotente la componente studentesca per molte decisioni; è però altrettanto vero che è difficile pretendere la pariteticità all’interno di questi organi rappresentativi, Elezioni universitarie quando l’affluenza alle urne è tanto bassa: l’immagine che diamo è purtroppo quella di studenti che non si curano del funzionamento dell’università. Sono stato membro del consiglio di Facoltà di Lettere e posso garantire che tante volte in queste sedi le differenze ideologiche fra gli schieramenti (fortunatamente inevitabili) passano in secondo piano rispetto alla priorità di azioni concrete a favore degli studenti. Spesso si parla di “piccole” cose, che a mio avviso non possono appagare a pieno le passioni politiche di un giovane, ma che comunque hanno un’ importanza per noi studenti: l’aggiunta di un appello, la sostituzione di una macchina fotocopiatrice, la possibilità di circolare gratis sugli autobus o di organizzare un dibattito in un’aula universitaria, l’ampliamento delle borse di studio sono dovute spesso all’impegno silenzioso di chi nella vita universitaria ha voluto agire attivamente. Va inoltre riconosciuto alle liste universitarie (a ciascuna nella giusta misura) il merito per le iniziative culturali e ricreative che organizzano e per i servizi che offrono (dal “cercacasa” alla compravendita di libri di testo usati). Mi risulta di tre nostri collegiali candidati a queste elezioni (Naza, Cesario e Verbania), ognuno in una lista diversa; auguro loro il successo (a ciascuno nella giusta misura) e invito tutti i Fraccarotti ad esercitare il diritto di voto per manifestare, in un contesto in buona parte indipendente dalla retorica e dagli intrighi della politica nazionale, la propria partecipazione attiva alla democrazia. Pede Feste “COME WITH US, INTO THE TREES!” “Ho visto sburra, miccette, giornali di donne nude!”, così esordisce una dolce vecchietta all’intervista del giornalista della Provincia Pavese in merito alla festa di giovedì 4 sera, a Canarazzo (PV). “La musica si è sentita fino all’alba, a 10 km di distanza […] e poi stamattina, presto, ho visto la polizia e due-tre ragazzi con le treccine cotonate” (in realtà era Turker parruccato). Le fa eco un signore distinto sulla sessantina (che sia “sua eminenza”?): “Giran voci che si sono viste diverse facce poco raccomandabili, tra le quali Kate Moss e Pete Doherty” (che giocavano a shangai). Stranamente ha tralasciato la presenza-assenza di “Rave Man” Juanita, che ha svelato a pochi eletti i misteri del chilotto “rollato a bandiera”, guadagnandosi così il soprannome di “droghello”. Ormai lo davano per disperso, disteso nel mezzo della sterpaglia, trapassato a nuovo mondo: lo stavamo abbandonando, quando la sua essenza si fece viva sottoforma di aroma mistico e noi tutti fummo pervasi da una sensazione di calore e pienezza. Sensazione positiva quindi! Il tutto si è svolto presso un capannone? Casa? Stalla? Spalla? comunque dismesso e ormai invaso dalla ridente vegetazione pavese (robinie spinose). L’illuminazione è stata garantita da qualche sparuto faretto e da simpatiche soluzioni di “lattacera”. L’effetto risultante è “Indiana Jones alla festa delle medie”. Atmosfera eccezionalmente da “ragazzi dello zoo di Berlino” (Marce ndr). Il sound era bipolare: dentro morbidissimo reggae sound-system, fuori una cialda croccante di bastonate techno industrial. Prezzi modici, birra, qualche tentativo di cocktail, persino sarcicce ben cotte che ricordavano vagamente le feste dell’Unità, però più economiche. Da ammirare lo sbatti dei generatori a benza che, a parte qualche pit stop, hanno retto fino a tardi. Nel mezzo delle evoluzioni irrompono nella scena gli “Hell’s Angels”, capitanati da “Jhonny BMW”; fortunatamente si limitano a qualche smarmittata. Gesto purtroppo male interpretato da Violenza che li trascina in un distruttivo training autogeno. Da notare l’impegno ecologico del Gran Visir dell’Ignoranza che si fa beccare in compagnia di due bidoni del rudo non ancora colmi di bottiglie di birra. Lo stesso, il giorno seguente, nega spudoratamente persino la sua presenza sulla scena. Si vede anche Balordo che si diletta a schiaffare ogni fraccarotto presente. Degna di nota la presenza dell’Almo Collegio Borromeo, anche conosciuto come “Humilitas”, che ha schierato il Duo Menestrello “scacciafiga & antiscopo”, a base di cazzate intellettualoiditrash, più alcalosi che alcaloidi, più che sintetici, emetici: dopo un paio di strimpellate tra l’area reggae e quella D&B, si sono rifugiati in fittissima fronda. Notevole anche l’eleganza di due nostri compagni di medicina in giacca e cravatta, probabilmente paracadutati sulla riva del Ticino sbagliata (Dalì ndr). Tra le note stonate come dimenticare l’eccessivo ritardo degli amici Carabinieri, giunti ormai a cannette finite? Ci scusiamo per la scortesia, ma non preoccupatevi: la prossima volta vi spediremo sicuramente un “messaggino sms” (copyright Fabrizio Merli, Provincia Pavese)! Che festa ragazzi! Sicuramente da rifare! Imperdibile: non vale la giustifica! MR5 & Coach Rjcky La rivoluzione del cuoco NON E’ PIU’ CUCINA…E’ UN MOTO CARBONARA Ancora una volta mi ritrovo qui a scrivere degli scempi dell’ormai nota tirannia dispotica messa in atto sempre con più maestria dal nostro caro collegiale che sta trasformando la nostra isola felice sotto l’ombra delle torri in una dittatura che farebbe impallidire anche il Saddam più in forma. Sono costretto a camuffare questo mio moto carbonaro all’interno della mia usuale rubrica, nella speranza così che superi il severissimo filtro imposto da “er dictator” sottoposto ad un’attenta vigilanza del suo più fidato scagnozzo Giovanni “boa” Mason. Questo suo maligno piano per conquistare le grazie dell’ormai decaduta eminenza Panella sta prendendo sempre più corpo; per di più la cosa più assurda è che tutto sta accadendo sotto i nostri occhi ormai non più vigili perché atterriti da un dispotismo che farebbe imbarazzare anche il padre del nostro caro collegiale…Hitler. Ma io non voglio più tacere! Non è possibile che migliaia e migliaia di piccole rubriche sono state completamente taciute appositamente perché ritenute comuniste! Migliaia e migliaia di miei colleghi hanno dovuto abbandonare il proprio operato per non incorrere nelle durissime pene che avrebbero dovuto affrontare; vi porto degli esempi tanto per capire: il primo nome che mi viene in mente è Uzzino e la sua rubrica “caffè letterario”, ormai passata nel dimenticatoio e il mio povero collega costretto al confino nella sua amata terra Sicilia…ma perchè dico io andare fino in Africa?!? Non era più comoda la Svizzera? E per andare avanti negli esempi anche la rubrica “l’angolo del cocktail” è scomparso, la rubrica che più si è avvicinata alla mia….ma perché sempre le rubriche migliori devono sparire? E il povero Turconi che tanto ci aveva investito?!? L’avete visto adesso?!? Ma insomma er dictator era proprio necessario scioglierli la faccia nell’acido?!? Questi sono solo due esempi delle migliaia di rubriche soppresse dal nostro despota e dalla sua combriccola! Forza ragazzi non è il momento di mollare!!! Non proprio adesso! È inutile rifugiarsi nelle nostre camere; non sono più le isole felici che noi crediamo. Dopo il mio articolo di settimana scorsa guarda caso cosa si ritrova in questo numero?!? Ah toh ecco di nuovo il “Grande Bordello”…sarà solo un caso?!? Io non direi, anzi mi sembra un’astuta mossa per tenerci ancora di più sotto controllo… Dai ragazzi io credo in voi e credo fermamente nella possibilità di mettere fine a tutto questo, possiamo far cadere questo governo fantoccio e liberare così dall’oppressione le rubriche oscurate….dai “angolo della magia” aiutami anche tu ad uscirne vincitore! Gugu SENZA UN MINIMO DI DECORO Le elezioni universitarie sono in dirittura d'arrivo, domani sapremo i risultati e , finalmente, finirà questo umiliante spettacolino. Non mi sono mai sentito cosi umiliato in quanto studente, nemmeno quando sono state varate le varie controriforme morattiane che, quanto meno, avevano il pregio di non essere state concepite dagli studenti stessi. Tante cose mi hanno lasciato disgustato in questa campagna elettorale becera e torbida, prima fra tutte la totale mancanza di trasparenza con la quale sono state portate avanti le candidature di ateneo studenti e di passione universitaria. Tra queste liste nessun candidato ha mai nemmeno pensato di dichiarare apertamente la propria appartenenza politica: tutti insieme, piuttosto, hanno buttato merda sulla politica fatta nelle università e, indirettamente, su chi aveva più correttamente indicato il proprio orientamento. Come se la politica fosse un cancro insanabile, non il fondamento della democrazia. L'Udu, per iscritto, e Azione, a voce, hanno reso chiaro da subito il proprio orientamento politico. Ateneo invece, composto, a quanto mi hanno detto diversi membri del medesimo movimento, per il 75% da ciellini, e passione universitaria, composto da tesserati di forza italia e da ex margheritini, si sono guardati bene dal farlo. Con le consuete facce di bronzo hanno portato avanti una campagna elettorale all'insegna della più becera cultura clientelare italiana: banchetti, aperitivi, strette di mano e sorrisi. Una parola gentile, una promessa di impegno sincero,e mai una parola sul proprio pensiero concreto, tante belle parole sulla famiglia, sul lavoro al servizio degli studenti,e mai una parola su come spenderanno i soldi degli studenti. Da anni cl porta avanti, solo per farvi un esempio, un progetto di vacanza all'esterno sotto la denominazione di ritiro spirituale. A questo progetto ovviamente partecipa solo chi è ciellino, o amico di un ciellino, perchè nonostante il viaggio sia interamente pagato dall'università i signorotti di CL non ritengono opportuno comunicarlo al resto degli studenti. Sempre i signori di CL non ritengono opportuno aprire le partecipazioni agli studenti meritevoli e interessati con una adeguata selezione in base alla media,tant'è che non solo non informano gli studenti ma nemmeno stabiliscono un criterio di selezione per i partecipanti. Pretendono forse che sia lo spirito santo a informare la collettività dei loro traffici? Perchè se poi gli chiedi conto di ciò che combinano hanno anche la faccia tosta di dirti che “Se vuoi puoi partecipare Elezioni universitarie anche tu” come mi ha gentilmente spiegato oggi Stefano, capolista di ateneo per giurisprudenza. Grazie caro, ma io non voglio partecipare, voglio solo che chi non appartiene al tuo ristretto gruppo di amici e voglia partecipare a un servizio organizzato dall'università, quindi pubblico, possa farlo. Se questa è l'idea di “lavoro al fianco degli studenti” dei ragazzi di Ateneo, dio me ne scampi. E poco mi importa che abbiano candidato anche qualche sprovveduto che non appartiene al movimento. Con un paio ci ho parlato: che i loro colleghi fossero ciellini manco lo sapevano fino a quando gli è stato detto. Si chiama “foglia di fico”,e serve a chi ha vergogna di essere riconosciuto. Un consiglio: piuttosto che cercare foglie di fico i membri di cl, sopratutto i più giovani e i meno informati, dovrebbero domandarsi perchè quando la gente sente nominare cl storce il naso e la bocca. Che dire poi degli altri? Passione e Azione hanno lo stile che gli ha insegnato Berlusconi in tutti questi anni. Entrambe si spendono generosamente in occulte manovre di captatio benevolentiae, c'è chi promette un ingresso gratis in discoteca in cambio del voto, chi insulta gli avversari, chi offre da bere, o chi, all'ultimo momento davanti all'ingresso dei seggi, ti afferra per mano, ti dice che sono tutti cattivi tranne lui e i suoi amici, e ti sospinge a votare. Desolante vedere che l' interesse verso i nostri rappresentanti sia cosi poco presente in una facoltà cosi importante come giurisprudenza. Facoltà in cui le persone si avviano ad essere esperte di diritto e che non si prendono nemmeno la briga di sapere da dove vengono i propri rappresentanti: ingenui, troppi ragazzi si fidano del sorriso e della stretta di mano. Crescendo sono diventato sempre più cinico poichè in Italia, sopratutto in Italia, le facce pulite e amichevoli nascondono sempre qualcosa ai più. Pertanto non voglio darvi a bere che la lista per cui simpatizzo, la lista del “coordinamento per il diritto allo studio Udu”, sia composta da soli santi. Ma quanto meno è trasparente, onesta con l'elettorato. E in ultimo, cosa non da poco, è composta da gente che lavora, che alle riunioni del consiglio di amministrazione partecipa. I ragazzi di ateneo studenti e di azione universitaria, come peraltro risulta dai verbali, pare che in questi anni abbiano avuto altro da fare. Jacopo Gamba Chuck Norris, lo Zen e il successo Nei lavori di scavo in biblioteca è stato riportato alla luce un vecchio numero di Arti d’Oriente, dove in prima pagina campeggia il richiamo: Chuck Norris si racconta, non siamo potuti rimanere sordi alla curiosità e all’amore mostrato per questo nuovo idolo L’incommensurabile Chuck, el suo libro: Il segreto del mio successo. Soluzioni Zen ai problemi della vita racconta in chiave autobiografica la sua filosofia di vita, chiaramente ispirata ai principi dello Zen, mediati dalle discipline marziali da lui praticate fin dalla gioventù. Filosofia che espone peccando talvolta di ingenuità e di approssimazione tipicamente americane, ma guadagnandosi il merito di averla resa più accessibile al vasto pubblico. Presentiamo al pubblico, nella prossima uscita, un estratto del libro, un intero capitolo. Il libro, di cui a fianco riportiamo la copertina speriamo possa arrivare al più presto nella nosra biblioteca. E DILLO…SFOGATI! Risponde il cav. Dott. Ing. prof. Eccezional Marce • Una volta ho trovato un portafoglio per terra, l’ho raccolto e l’ho portato ai carabinieri. Il padrone, un affascinante 50enne, è stato rintracciato, mi ha ringraziato con 50 euro e un invito a cena. Pronto per una bella cenetta con il simpatico uomo e la sua bella figlia (che era nei miei sogni) un mio caro amico (quello che ha cancellato il messaggio a Berger) mi ha messo il dubbio a proposito della figlia, chiedendomi se il mio nuovo amico non volesse piuttosto mettermelo nel culo per ringraziarmi. L’idea del mio caro si è rivelata abbastanza fondata...tu che ne pensi? Ingenuo ‘82 Penso che è la prima idea che mi sia passata per la testa dopo aver letto la prima parte del tuo affascinante racconto, un uomo che mi invita a cena per ringraziarmi per l'accaduto sicuramente vorrà constatare se ho ancora la porta chiusa! C'è anche la possibilità che il povero sfortunato abbia pensato che avendo ritrovato il portafoglio in zone normalmente frequenatate da uominisessuali (neologismo concesso al sessuologo) tu faccia parte delle loro schiere e con i 50 euro lui non volesse ringraziarti ma bensì pagare le tue prestazioni! Immagino che tu non ci avessi mai pensato a questa infausta possibilità vero? Ecco pensaci e fammi sapere, a presto. • Una volta siamo andati a trovare un nostro amico (ingenuo ’82) a Londra. Dopo aver girato 2 ore davanti a decine di pub, ci siamo decisi per uno che si è rivelato essere frequentato da soli omosessuali. Sarà un caso? Spedizione SOS. ingenuo ‘82 In questi casi il fato sicuramente gioca un ruolo preponderante, se ubriachi in giro per una città ostile si decide di entrare in un gaybar (altro neologismo concesso) vuol dire che il destino ha scelto per voi quel genere di serata e se poi la serata è stata lo stesso divertente allora poniti altre domande sulla natura della tua sfiga perchè ricorda che negli altri nove pub c'erano frotte di ragazze che avrebbero voluto accoppiarsi con il maschio italiano. • AIUTO....sono bianco come il latte,, anzi più del latte!e il mio amico pise è nero ma nero come la pece tanto che una volta una mia partner occasionale mi chiese se fossi un mulatto e se avessi preso da mio padre (di colore scuro n.d.r.) il mio amichetto! Pensi che la circoncisione sia una soluzione a questo mio dilemma multicolor? Violenza'82 Un mio amico medico ha un centro abbronzante, si chiama Sole for fun by J.R.Castagnoli, se vai a mio nome chiedigli pure di dare un'occhiata al tuo amichetto, lui è un'esperto! Ma cosa avevi capito, è urologo e di peni ne capisce, chiedi a lui! E omogenizza nel mentre il tuo colore, magari fai dei bagni con candeggina alla tua bestia nera e scurisciti in questo centro. • Ciao , siamo un collegio minore di pavia (cairoli n.d.r.) e uno studio condotto dalle nostre matricole che tra tutte quelle di merda lo sono di più, ha sottolineato che tutti i peni di noi collegiali non superano in erezione i 4 centimetri, pensi che si possa collegare al fatto che il nostro unico neurone passa tutto il tempo a dipingere graffiti porno sulla teca cranica e a toccarsi guardandoli? Gran Bastone Sinceramente NON vorrei avre il tuo problema e la mafia fraccarotta mi ha imposto di non rispondere pena l'annullamento del mio spazio sul giornale a tiratura nazionale WE LOVE CHUCK NORRIS Ringrazio i complimenti rivoltimi da alcuni/e esponenti della vita pavese per la mia costanza (a volte aiutata da visi amici che ti ricordano quant’è bello scriver per il giornalino) nel sfornarvi i versetti teologici sull’ Unica Vera Sola Biancorossa Divinità che mai si è manifestata e si manifesterà su uno schermo, e, quando meno ve lo aspettate, nella vita. Solo che a quel punto sarete già morti. All'inizio dei tempi, Chuck Norris chiese a Dio "Che numero sto pensando?". Dio non ha ancora indovinato. Quando Chuck Norris suona il campanello, il padrone di casa gli apre applaudendo con le lacrime agli occhi per l'esibizione. Oltre alla licenza di uccidere, nel suo portafogli Chuck Norris conserva anche il permesso di infierire. Sessuologo Divinità Il proverbio chi dorme non piglia pesci è stato smentito da Chuck Norris che, addormentatosi in mare aperto con una canna da pesca in mano, è riuscito a catturare Free Willy, Moby Dick, Godzilla, King Kong (venuto li per contemplarlo nudo al sole), un numero imprecisato di squali bianchi e il relitto del titanic. Alla richiesta di sconfiggere la fame nel mondo, Chuck Norris ha obiettato che la fame nel mondo non è proprio fame, ma più voglia di qualcosa di buono. Ed è stato subito eletto segretario dell'ONU tra la commozione generale. Andrea Violetto L I B E R T A' ? Libertà è forse un ideale, un sogno, un concetto. Libertà è in opposizione a controllo, schiavitù e prigionia.. Libertà è poter andare via. Libertà è anche restare. Libertà è potersi muovere. Libertà è anche fermarsi. Libertà è dimenticare. Libertà è anche ricordare... Libertà è riuscire ma anche fallire. Libertà è forse stare al di sopra di tutto. Senza scontri né gerarchie. Al di sopra di questo o di quel mondo; di questa o di quella storia; di queste o di quelle regole; di questo o di quel bisogno di sentirsi qualcuno e di fare qualcosa... Al di sopra dell'idea e dell'immagine che abbiamo di noi stessi e al di sopra di quell'immagine di noi che qualcuno ha in un qualche modo costruito. E se il restare all'interno di uno spazio personale grossolanamente circoscritto può talvolta sembrare un limite, quasi una una costrizione o addirittura una sfortuna... quasi un ammonimento che partorisce desideri di gloria e di rivalsa ...preghiere... ...e sogni di giorni migliori in lontane e salvifiche isole o epoche...beh... c'è da dire che... l'eventuale assenza di impedimenti che renderebbe possibile 'il cambiamento'... ci fa un po' paura. E' molto più rassicurante soggiornare all'interno di un impalpabile ma controllabile perimetro. Una sorta di protezione a cui noi, fedeli collaboratori del Signor Terzo Millennio, siamo legati e che...ci tiene legati. Una sorta di garanzia. Una sorta di 'accettabile prigione'. Del resto, con tutte le distrazioni che ci siamo regalati...il 'domani è un altro giorno/ lascia correre' è come un'abitudine. D'altro canto.. anche la Libertà si protegge: se pensiamo alla Libertà come alla condizione di chi non ha obblighi, legami o impegni...allora possiamo credere che...se uno, per essere libero deve stare alla larga da questo o da quello...non è poi così veramente libero...o meglio, non è libero di avere impegni, obblighi o legami. Ed eccola lì la nostra Libertà...anche lei al riparo all'interno di una sfavillante, accogliente e romantica gabbia dorata. Ma per la Libertà, in ogni caso, è molto facile proporsi comunque con eleganza e buoni propositi. Chi di noi non ha mai aspirato a un mondo sulla falsariga del favolistico Giardino dell'Eden... Forum sulla libertà in cui ognuno, in pace con se stesso e gli altri, può fare quello che gli va? Ma ahimé, dobbiamo ammettere (e la storia ce lo ha insegnato) che la difettosa e malata natura dell'uomo rende irrealizzabile la cosiddetta 'utopia'. Se scaviamo nei meandri del nostro cranio scopriamo che in realtà desideriamo prima di tutto ciò che fa più comodo a noi...senza soffermarci troppo sugli effetti che la nostra volontà e il nostro tipo-ideale di Libertà potrebbero avere sugli altri. ”-D'altronde, per essere liberi necessitiamo di spazio. E' un nostro antico sogno: avere terre-” (Bertold Brecht) Forse confidiamo un po' troppo in noi stessi e tendiamo a cercar di racchiudere l'infinito in un solo Io. In una sola persona o in poche persone. E' la cosa più facile. Siamo liberi di farlo. Cosicché, anche in un mondo privo di regole e indicazioni ci sarebbe sempre, in ogni luogo e istante, qualcuno che farebbe della cosiddetta Libertà, un motore a suo uso e consumo. A spese di qualcun altro. E non dimentichiamo che, a seconda delle scelte che si esercitano, esistono tanti tipi di libertà, piccoli e grandi. O forse sarebbe meglio dire...tante piccole e grandi libertà diverse. C'è anche da dire che però ognuna corre il rischio di annullare l'altra. Per concludere, analogamente all' Uno Nessuno e Centomila... Una Libertà, Nessuna Libertà e Centomila Libertà o meglio ancora... Una Libertà, Centomila Libertà e Nessuna Libertà. Quindi forse, anche la Libertà non esiste. Non ha una connotazione unica, concreta, precisa e assoluta. Tuttavia ha bisogno di esistere. E avere una forma. Se non ci fosse...si dovrebbe comunque inventare. Questa Libertà si è già inventata. E noi a questo punto siamo quasi come 'costretti' ad essere liberi. Ma liberi in un certo modo. Senza troppe scelte. Percorrendo un sentiero che qualcuno ha tracciato o imitando un modello che qualcuno ha plasmato. Prendendone parte . Mia cara Libertà... ma io poi, mi chiedo... se siamo veramente noi a inseguirti ... o sei piuttosto tu che ci spii...di tanto in tanto ci seduci e di tanto in tanto ci graffi coi tuoi luccicanti artigli dorati. L’ ANGOLO DELLA MAGIA Cari lettori benvenuti all’ennesimo appuntamento col mio angolo,quest’oggi vi voglio proporre un gioco simpatico e di grand effetto,ricordate il film di Therence Hill “continuavano a chiamarlo Trinita”e in particolar modo la scena di quando mescolava le carte?Il gioco di oggi ha lo scopo di rendervi dei veri giocatori di azzardo,senza esagerare farete dei figuroni quando giocherete a ruba mazzo con amici ecc….il trucco è quello dell’ onda di carte. Prendete un mazzo di carte,con un gesto deciso stendetelo sul tavolo prendete la prima carta e alzatela dopo di che andate avanti fino alla fine del mazzo e poi ritornate indietro ed ecco fatto tutti al tavolo vi temeranno ,le donne si strapperanno i perizomi e li butteranno sul tavolo e voi vivrete felici e contenti,senza lavarvi i denti.Il gioco è di facile esecuzione e molto simpatico,eseguitelo su superfici coperte da tessuto.Per eventuali chiarimenti sapete dove trovarmi . A presto! Paolo Curto Claudio Giraudi VOCI DI CORRIDOIO Fondato nel 2005 Direttore responsabile: Pellegrin Simone Vicedirettori: Rizzi Michele, Ferrari Elia, Ferrari Giovanni Responsabile grafica: Mason Giovanni Ritornano le avventure del GRANDE BORDELLO Grande Uzzino…il pubblico non ha avuto dubbi. Hai stracciato gli avversari aggiudicandoti l’accesso alla finalissima e dando retta ai vari sondaggi, risulti il favorito per la vittoria assoluta…Congratulazioni! L’occhio del GB ha fatto visita nel corridoio “Economia”. Il favorito Sentite cosa hanno detto a Oda: “Sembra un piccolo Buddha”. E poi come al solito tante altre motivazioni su ognuno dei concorrenti: “È di Mesagne” … “Mi stanno sul culo i calabresi” … “Essere squallido” … “Suona sempre quel cazzo di piano” ... “Mi ruba il posto nella squadra di calcio”. Una critica particolare è stata rivolta all’internazionale Cincipizza…è stato accusato di fare del sesso finto in camera. Scegli chi vuoi eliminare? CINCI PIATTI Perché?....ehehehehe!!! Fa troppo casino DANIEL Troppi 30 e lode PEDE JOHNNY Il pianista Un bravo ragazzo La domanda sorge spontanea: Ma ci vive anche gente normale in quel corridoio? Mah...il GB ha seri dubbi 5 goals a partita & Il più scarso del collegioENTERTAINMENT DEDICATO A… Cinema Nella ricerca di nuove ispirazioni per parlarvi di cinema, ho deciso di tentare questa strada. Scriverò di due film, in maniera più concisa di quella che facevo prima e senza una connessione tra di loro, con la volontà di “dedicare” una pellicola ad un Onorabile Fraccarotto, a volte solo per il titolo, a volte modificando liberamente la trama in alcuni dettagli. E’ un tentativo, confido nel buon cuore dei figli delle Torri. Titolo originale: Nazione: Anno: Genere: Durata: Regia: Lolita Usa 1962 Drammatico 155' Stanley Kubrick Poche parole. Kubrick, un capolavoro da non perdere. E’ la storia di un uomo maturo (pare delle parti di Brescia) che si innamora perdutamente di una quindicenne, e per poterle star vicino ne sposa la madre. Ma la morte della donna prima, e la gelosia per bellissima figlia poi rendono la vita del professor Hubert (che si dice facesse Marco di primo nome) un vortice di rabbia, desiderio, dolore e amore. Una regia come sempre sublime per un capolavoro che non può mancare, soprattutto alla stanza #57 Violenza MUSICA FRACCAROTTA Play . Silenzio, traccia vuota. Che cd è? “Bimbe Belle”…Skip >>. Comincia così il primo album mai registrato dalla Corale Fraccaro. Non ci credete vero? Non ci crediamo neanche noi, eppure eccolo qui, lo stringiamo fra le mani, esiste ed è funzionante. “Che figata!” Ecco a voi signori e signore, ex collegiali, Fraccarotti e non, la corale del Fraccaro su audio cd in tutto il suo splendore, ma anche con le sue imperfezioni e le sue ugole non proprio impeccabili. Passiamo dunque, alla recensione di questa nostra fatica. Vi accompagnerò in un vero e proprio track by track svelandovi i retroscena, i segreti, e le curiosità del backstage di questo fantastico (almeno per noi lo è) album. Siamo alla traccia due vero? Si comincia, un bel respiro…e… Aria tipicamente alpina per la ballata Vaghe le montanine pasturelle . Un incipit molto soffice e ben eseguito da parte dei nostri, le voci sono uniformi, pochissime sbavature in tutto il brano, intermezzo con accelerazione a ricordare il suono delle campane (dan dan dan…) e ottimo finale. Era importante partire bene. In sala di registrazione abbiamo steso la tracks list suddividendo l’album in sezioni tematiche. Arie alpine, musica sacra, inni. L’esecuzione del primo brano non ci ha creato particolari difficoltà. >> Traccia tre. La dolce melodia ci riporta ancora alla mente scenari alpini, il Signore delle cime è veramente un pezzo intenso che mette a dura prova il fiato dei nostri coristi. Brano ben eseguito nel complesso, arriviamo un po’ spompi nei finali ma tutto sommato questo ci sta, non siamo professionisti e due mesi di prove sono pochini per preparare al meglio una registrazione, l’acustica della sala è veramente Audioteca troppo asciutta e questo ci ha procurato non pochi grattacapi. La melodia del brano è comunque molto orecchiabile e profonda, in alcuni punti trasmette patos. >> Traccia quattro. Messa Kyrie. Il brano più difficile a mio avviso. Un genere, quello sacro, con cui non ci eravamo mai cimentati. Difficili le parti e difficile anche entrare in sintonia con l’organo del maestro Pede. Ce la mettiamo tutta. Gli orecchi più raffinati potranno notare il cantato della prima strofa leggermente fuori tempo. Il resto va bene. Per noi va bene. “Cantare vuol dire sudare” ci disse una volta il mio ex direttore di coro, uno che ci sapeva fare. Beh, credetemi noi abbiamo sudato per registrare questo Kirye, apprezzatelo. >> Traccia cinque. Le casse cominciano a pompare una marcia imponente. Gaudeamus Igitur di J. Bhrams. Inno degli universitari europei. La marcia prosegue senza intoppi, siamo potenti, uniformi e urlanti al punto giusto per tutta la durata del brano. Bene il tempo, qualche sbavatura in alcuni finali (eravamo davvero al limite).Coinvolgente. >> Traccia sei. Titletrack. Un gruppo di collegiali cantano a squarciagola il loro inno. “Bimbe belle facciamo l’amore…” le voci riprendono vigore nella seconda parte di ogni strofa, la gola arrossata non fa più male, siamo consapevoli di aver scritto una pagina indelebile nella storia del Fraccaro. I Fraccarotti che decantano loro stessi per il loro collegio. Unico commento possibile: veri maestri! Luca Pedeferri su tutti. E’ lui che armonizza a quattro voci la versione originale dell’inno, donandole splendore. Gran finale strappalacrime per chi davvero si sente Fraccarotto. Fase di missaggio post registrazione. Ascoltare e riascoltare i brani per scegliere la giusta versione, taglia qua, incolla più avanti, qui più riverbero, qui più volume per gli alti. Un lavoro di fondamentale importanza. La mano del tenore per eccellenza l’orecchio insuperabile di Kapa & Rezza e la professionalità del Maldo per questo genere di cose si sentono. Il tutto viene completato dalla splendida copertina by Manzo (vedi sg. Pepper dei Beatles). Nella fase di masterizzazione abbiamo inserito anche due video storici delle gesta fraccarotte,(Operazione ambaradan e TGF) un vero must! Insomma ragazzi, compratelo e basta. Chi non ce l’ha è del Cairoli!! Elia Ferrari IL BARONE RAMPANTE Dalla prefazione di Calvino all'edizione scolastica del 1965: “ Un ragazzo sale su di un albero, si arrampica tra i rami, passa da una pianta all'altra, decide che non scenderà più. Non ho fatto altro che sviluppare questa immagine e portarla alle estreme conseguenze: il protagonista trascorre l'intera vita sugli alberi, una vita tutt'altro che monotona, anzi, piena d'avventure, e tutt'altro che da eremita, però sempre mantenendo tra sé e i suoi simili questa minima ma invalicabile distanza.” Il Barone Rampante si presenta oggi come una favola delicata, fragile ed elegante... una favola con il suo senso nascosto. La necessità di Cosimo Piovasco, marchese dodicenne d'ombrosa, di scegliere gli alberi come posto dove vivere trova motivo nella pura ed infantile iniziazione di qualcosa di nuovo, che ha radici nascoste, quelle di contemplare, capire e reagire al mondo in una diversa prospettiva, più elevata, distaccata, quasi incontaminata. Il guardare dall'alto verso il basso, l'eterno vigilare le cose che succedono e stanno giù, sono gli strumenti che danno vita a questa riflessione che matura con lo scorrere degli anni. Ci si accorge che vivere è molto semplice, che la natura offre tutto il necessario senza impegno da parte dell'uomo di poterne modificare gli eventi. Le relazioni con gli altri, l'amore, l'odio, la serenità, il turbamento, non sono più il frutto del vivere sociale, ma sono esclusiavamente generate dalla propria e unica visione, primitiva e intatta. Troviamo la metafora della fuga, che richiede una prova umana, quella di tenersi in bilico su sostegni fragili come rami circondati dal vuoto. Il caffè letterario “Cosimo Piovasco di Rondò – Visse sugli alberi – amò sempre la terra – salì in cielo.” Cosimo, fra questi fragili sostegni, costruisce la sua realtà, fra la terra e il nulla; ne diviene al tempo stesso monarca ed unico suddito. Inoltre il tempo e gli eventi storici lo vedono presente, ma non del tutto coinvolto perchè distante, separato dal vecchio mondo. Riferendoci e analizzando la forma sintattica del libro, lo troviamo lineare, semplice, ma non per questo esteticamente gustoso e pieno di emotività. Un romanzo formativo di certo, ma non solo limitato alla sfera infantile; è un libro universale e moderno, per tutte le età e sicuramente per tutte le generazioni. Calvino da vita al Barone Rampante quasi per scherzo, volendo inizialmente sottolineare alcune caratteristiche che ci appartengono ed esasperarle, rendendoli quasi personaggi a sé stanti. La libertà è presente in tutte le sue forme, incentrata soprattutto nell'ostinazione, come la volontà di Cosimo di salire e neanche da morto dar la soddisfazione di scendere. Un' opera incantevole e fiabesca. Uzzino VISIONI KUBRICKIANE Si è svolta mercoledì 3 maggio la prima serata del cineforum “Stanley Kubrick e la guerra di ognuno – L’occhio del regista sulla natura implicitamente violenta dell’essere umano”. La cornice era quella dell’Aula della ‘400, protagonista la Pavia giovane e ricettiva che troppo spesso viene delusa dalla staticità intellettuale della città. Un appuntamento importante, quindi. Anche per il nostro collegio, che riempie il “buco” rappresentato dai suoi silenzi culturali nei confronti del mondo universitario. Ad eccezione del circolo scacchistico, infatti, questo lato della nostra comunità è sempre rimasto represso: nessuna conferenza, nessun concerto, nessuna proiezione. Questo cineforum vuole essere un punto di partenza. E, a proposito, ricordo che lunedì 15 maggio, alle ore 12, scade il bando A.C.E.R.S.A.T. per il finanziamento di attività ricreative e culturali organizzate nel secondo semestre del 2006; mi appello a tutti affinché non venga ignorata questa opportunità (il cineforum ha ottenuto un finanziamento di € 2450,00!). Una corsa, quella del cineforum, che ha avuto il miglior apripista possibile. Antonio Sacchi, presidente del Teatro Fraschini, ci ha fatto infatti l’onore di intervenire per presentare Kubrick e il suo lavoro di regista. Ripercorrendo la storia cinematografica del regista, e intrecciandola con la sua passione per il cinema, Sacchi ha delineato le caratteristiche peculiari dell’arte kubrickiana, raccontandone i temi pregnanti e regalando suggestioni, offrendo innumerevoli spunti di riflessione e rinviando il dibattito all’ultima serata della rassegna. - Mi metterò seduto e vi ascolterò – ha concluso. Ad Antonio Sacchi va un ringraziamento particolare, per la grande umanità e per la forza delle sue parole. Al termine della presentazione ha avuto luogo la visione di “2001: odissea nello spazio”. Cineforum Suggestivo, incisivo e geniale. Ancor di più in quell’aula, con quei suoni… Non mi soffermerò qui a commentare il film, ma invito chiunque volesse farlo su queste pagine a dar vita ad un forum su carta: ancor di più visto che ho avuto modo di discutere della pellicola con più d’un collegiale, nei giorni scorsi. Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa nonostante i mille impegni dell’ultimo periodo, e l’invito a partecipare alla seconda e alla terza serata, che si terranno lunedì 15 maggio in Aula Magna(!) e martedì 16 maggio in Aula del ‘400,a partire dalle ore 20. Lunedì è prevista la proiezione di “Full Metal Jacket” (o de “Il dottor Stranamore”), con l’intervento del Prof. Rinaldo Censi, docente di storia e filologia del cinema; martedì, invece, si terrà la proiezione di “Orizzonti di gloria”, con la partecipazione del Prof. Nuccio Lodato, docente di storia e critica del cinema. Nazareno Fatutti Salamandre LE SALAMANDRE SONO CAPACI DI TORNARE NELLE LORO TANE CON UNA PRECISIONE INCREDIBILE “Bello..” dico cercando di mascherare l’ombra di terrore che mi restava dall’incubo. “Cosa ??” risponde Asija con noncuranza legandosi i lunghi capelli neri in una coda. “Il tatuaggio..la salamandra..bello. “Ah quello..sì..è il simbolo di una leggendaria tribù del deserto che i cui componenti adoravano questi animaletti come divinità..” “Io più animaletti li chiamerei bestiacce..hehe” ma negli occhi di Asjia vedo un bagliore fugace, un lampo d’odio e follia che mi gela il sangue nelle vene; vorrei chiederle qualcosa..forse scusarmi ma sono pietrificato come nel sogno, come se ci fosse qualcosa di più che umano in quella donna che mi fissava, qualcosa di terrificante ma suadente e irresistibilmente attraente. Poi improvvisamente il tempo torna a scorrere e il suo volto torna ridente..”Dai muoviti che dobbiamo andare..” “Come andare, dove?” ma la risposta si perde nel vento mentre Asjia esce dalla stanza. Mi vesto in pochi minuti e esco nella strada infuocata..deve essere almeno mezzogiorno. La solita auto nera mi aspetta col motore acceso e l’autista pronto, salgo e mi godo il refrigerio dell’aria condizionata mentre aspettiamo che la bella indigena ci raggiunga. D’un tratto la vedo nello specchietto retrovisore uscire da un capanno che non avevo mai notato nel ranch insieme ad un uomo: vecchio, molto vecchio a giudicare dalla pelle cadente dagli zigomi e dai lobi delle orecchie e dai capelli bianchissimi e sottili lunghi quasi fino alle ginocchia così come la barba; ma c’è qualcosa di strano in questo individuo: il suo passo è fermo e sicuro, non è minimamente incurvato e tiene Asjia per un braccio con evidente energia tanto che non riesce a divincolarsi dalla presa. Sto per scendere e giocarmi la carta del difensore dei più deboli quando il vecchio molla la ragazza e scompare nel capanno dal quale era uscito mentre lei con passo tranquillo viene verso la macchina. Mah…forse sono paranoico… dev’essere ancora colpa di quel maledetto incubo..Lei arriva alla macchina ma, invece di salire davanti apre lo sportello posteriore, afferrandomi per una mano mi tira fuori e prima che io apra bocca mi bacia: un bacio frettoloso, a fior di labbra, forzato ma allo stesso tempo incredibile...non credevo di poter provare tali emozioni solo per un bacio..mi sento il fiato mancare, la testa girare e le gambe molli...buio. Quando mi sveglio sono sdraiato sul sedile posteriore della macchina con la testa sulle ginocchia di Asija e un fazzoletto bagnato sulla fronte "Il caldo gioca brutti scherzi" ridacchia forzatamente. Mi sollevo con fatica e cerco di capire per quanto sono rimasto privo di sensi ma da dentro la macchina non si vede l'esterno e non posso capire nè dove siamo nè se il sole si sia abbassato. In bocca ho un sapore stano, amaro..."già il caldo". Ma non faccio in tempo a riorganizzare un attimo le idee che Asjia attira la mia attenzione con un pizzicotto e mi allunga un biglietto facendomi un cenno di intesa. "Siamo in pericolo, ti prego fidati di me e aiutami: dobbiamo uscire da questa macchina, fa finta di sentirti ancora male e di volerti fermare un attimo" . Guardo la ragazza con un espressione evidentemente scossa, ma lei finge di niente e comincia a parlare col conducente in quel misto di francese e dialetto locale.."Perchè dovrei fidarmi di lei? Non so niente di lei, solo il suo nome (ammesso che quello fosse il suo vero nome), sono due giorni che sono qui e non mi ha detto niente di Laura o mia madre e poi quella strana espressione di stamattina..." Mi accascio sul sedile e un po' mi sento male davvero..non so quant'è che non mangio e quel sapore in bocca mi nausea...vorrei poter perdere ancora conoscenza e svegliarmi domani sullo scomodo letto da ospedale della mia camera. Asija di colpo smette di parlare e si accascia vicino a me e, sempre con estrema noncuranza, infila una mano in tasca ed estrae uno specchietto che mette tra i due sedili anteriori inclinandolo in modo tale da farmi vedere uno strano oggetto legato alla cintura del conducente, sotto la giacca: una specie di stiletto ondulato che superiormente si allargava schiacciandosi e da cui spuntavano due tozze protuberanze per lato. E' la sagoma di una salamandra con una lunga coda appuntita e gli occhi disegnati da due piccole pietre rosse..rimango inebetito a fissare il pugnale quando gli ochietti del disgustoso rettile si chiudono per una frazione di secondo e un brivido mi corre lungo la schiena gelandomi. "Scusi, non mi sento tanto bene potremmo fermarci un momento.." Il conducente mi lancia uno sguardo affilato attraverso lo specchietto retrovisore, prima di soffermarsi ad osservare Asija che a sua volta mi guarda con uno sguardo decisamente troppo stupito e preoccupato per essere credibile. Per un momento cala un gelo incredibile nell'auto e io mi sento terrorizzato, completamente in balia di persone che non conosco, in un paese che..."Certo" esplode l'autista inchiodando e facendomi fare un salto fuori dal sedile e dalle mie elucubrazioni. Apro la portiera mentre Asija mi dice di provare a fare due passi; vorrei correre via ma annuisco come un cretino e chiudo la portiera. Saranno circa le sei e siamo lungo una stretta strada che taglia come una fenditura un'immensa pianura sabbiosa che sbatte all'orizzonte contro basse montagne secche e povere di vegetazione. Tiro un calcio a un sasso ripensando al pugnale "Che deficente, gli occhi che si chiudono..." e respiro a pieni polmoni l'aria tiepida del pomeriggio. Improvvisamente un rumore, mi volto di soprassalto e il finestrino del conducente esplode riempiendo il silenzio di un tonfo sordo e di schegge. La testa dell'autista penzola inerte nel vuoto lasciato dal vetro, gocce di sangue nerastro punteggiano la strada vicino al pneumatico. Per istinto mi sono accucciato a terra e vedo uscire dalla porta posteriore Asija: il volto contratto e gli occhi ridotti a due fessure, prende per i capelli l'uomo privo di sensi e lo scaraventa giù dalla macchina con facilità incredibile, si china su di lui estraendo il pugnale che sembra prendere vita nelle sue mani e glielo pianta nello sterno. Un urlo agghiacciante esce dalla bocca dell'uomo mentre l'innocente ragazza incide il petto con una sadica lentezza. Asija si alza in piedi e mi fissa immobile con un espressione tra l'estasi e la follia, il pugnale rosso di sangue gocciola sulle sue mani scosse da violenti tremiti. Io sono rannicchiato in preda a un violento attacco di panico "E' solo un sogno, è solo un sogno, è solo.." poi una vocina cresce denro di me "Corri..corri, ce la puoi fare...è il tuo sogno, puoi correre come non mai..vai, scappa" e senza rendermene conto sono in piedi che corro disperatamente verso la distesa sabbiosa, gli occhi socchiusi e il petto che mi scoppia e una voce che mi insegue: "No, fermati..Mario, aspetta..ti prego" ... Davide Perelli Very Important Fraccarotti part. VII Cari cineamatori fraccarotti, come promesso con questo numero cominceremo la mini serie di personaggi dedicati a Kubrick. Questa settimana vi proponiamo un personaggio che nessun cultore del grande regista potrà mai dimenticare. Ma si, è proprio lui Juin! Il soldato cowboy in “Full metal Jacket”(1987)! Guardatelo con indosso l’uniforme dei marines americani. Un vero duro, d’altronde il nostro Antonio Piralla ha sempre ostentato un atteggiamento aggressivo anche fuori dal campo da gioco. Il superatletico Juin, non vi manca un po’? Nella foto sopra lo vediamo durante l’addestramento. Nelle sequenze di guerriglia eccolo pronto a scagliarsi sul nemico con i suoi leggendari quattro scopazzoni o a strappare a morsi le orecchie di qualche sfortunato vietkong. Sopra Gaizka Mendieta. Il centrocampista spagnolo ha militato per molte stagioni nel Valencia. Nella foto di destra lo vediamo impegnato in un riscaldamento con la nazionale. Attualmente milita nel Middlesbruggen. Premettendo che in redazione vogliamo tutti bene al nostro Mendy e che lo stimiamo sia come uomo che come calciatore, ora, volete per favore spiegarci cosa cazzo centra Ivan De benedetto con Mendieta escludendo colore dei capelli e immensa classe calcistica? Anche per questa settimana è tutto. Ma il V.I.F. non si ferma certo qui! L’appuntamento è come sempre sul prossimo numero di VdC con le sempre più strampalate e stupefacenti somiglianze del Very Important Fraccarotti!!! Forse non lo sai ma anche tu potresti essere una celebrità!! Kapa & Rezza Calcio Fraccarotto LO ZIO UBRIACO Segue dalla prima Durante il pranzo degli ex, si sa, si beve tanto, e si sa anche che volendo si può continuare a bere nel pomeriggio e che niente impedisce a fraccarotti e ex di continuare a bere in serata con aperitivi vari e in nottata con le ottime birre dei locali pavesi. E’ così che domenica sera, dopo la festa degli ex un gruppo di Fraccarotti più o meno anziani si sono ritrovati al Broletto per “l’ultima” birra della serata. E’ il che il futuro novello zio, forse già vittima dell’ansia preparto, si è addormentato su uno dei comodissimi divanetti rossi. I simpatici amici ne hanno subito approfittato, allontanandosi, inizialmente con l’intenzione di lasciarlo li, poi per farlo svegliare dal barista per godersi lo spettacolo del risveglio dello zio. Cogliamo spunto da questo simpatico episodio di vita vissuta per fare i migliori auguri per questo nuovo bebè in arrivo. Ciao Zio Maldo! La redazione Comunque tutto si è risolto nel migliore dei modi con una stretta di mano fra i due. Grande impegno da parte di tutti che hanno dimostrato la voglia e la determinazione di vincere. Bella prova della difesa che non ha avuto un gran da fare…ottima la prima di Oda che ha anche cercato, con una cavalcata d’altri tempi, di superare il nostro centrocampo per andare a far goal(queste cose non si possono vedere). Il centrocampo ha svolto un buon lavoro servendo palloni invitanti per gli attaccanti.Pedeferri, migliore in campo, ha recuperato 27459 palloni. L’attacco si è mosso bene facendo impazzire prima il Grizziotti poi l’arbitro che ad un certo punto della partita non ricordava più cosa fosse il fuorigioco. Per la cronaca sono andati in goal Piccinno e Bernieri per 5 volte, Tinelli 4, Fatutti 2, Cincinnato 1, Piacentini 2 ,Monaco 1. Si segnala la fine del calcio con il primo goal di Cincinnato e i primi 5 goal di Bernieri in una partita. L’unica sua tripletta risale al 1969 in una partita a calcetto fra amici. Comunque un grande applauso al Grizziotti per la loro sportività messa in campo. Lunedì andremo ad affrontare la partita decisiva contro lo squallido spallanzani. Invitiamo la collegialità a partecipare numerosi per incitare la squadra. Non è stata certamente una prova attendibile visto l’inferiorità della squadra avversaria ma sicuramente questa larga vittoria ha dato fiducia al gruppo.Forza ragazzi!!!!!Crediamoci Stefano Tinelli CUS PAVIA - FRACCARO VOLLEY 3-2 Giovedì scorso, presso il MazdaCus di Pavia, per la prima volta nella sua storia il Fraccaro volley è stato chiamato a confrontarsi con una compagine non collegiale: la prima divisione del Cus Pavia. Lo staff tecnico composto da mister Ricky e dal coach in seconda, non che giocatore, Dado Perelli hanno deciso di affrontare una formazione decisamente più forte rispetto alla media del torneo collegiale in vista della difficile partita con il Borro, visto che ultimamente la squadra non sta girando come dovrebbe. Formazione inedita per il Fraccaro che schiera Dado Perelli come libero, Lole come banda in diagonale con Perellino, al centro partono il Toz e Geusa, in regia Strippi e opposto il sottoscritto. La nostra partenza non è delle migliori, per colpa di qualche errore di troppo da parte mia e un po’ di confusione in campo dovuta agli esperimenti tattici, il Cus, da vera squadra, ne approfitta subito e prende il largo, quando ci svegliamo è tardi e i padroni di casa vincono il primo set. Stessa formazione nel secondo set, e finalmente esce fuori l’orgoglio fraccarotto, riusciamo a neutralizzare le seconde scelte del Cus, nel finale spazio per Oda, che sfodera delle ottime alzate e per il Maldo sempre concreto al centro. Il Cus non ci sta e ripropone una formazione di più che discreto livello, noi rispondiamo con l’inversione di ruolo tra Dado e Lole, e il Maldo fin dall’inizio per il Toz. Volley Fraccarotto La formazione gira che è una meraviglia, la nostra diagonale palleggiatore-opposto affina l’intesa e cominciano ad andare giù palle pesanti, Dado in attacco fa impazzire gli avversarsi con un repertorio di pallette degne del miglior Kiraly alternate a siluri imprendibili, in poche parole il Cus non vede biglia. Nel quarto parziale spazio per tutti, Strippi, sempre a smistare i palloni, viene schierato in diagonale col Maldo, che ben figura anche in questo ruolo, Lole e Giò Gemello sono le nostre bande, Giò Maiocchi e il Toz partono al centro, Dado di nuovo libero; da metà set in poi spazio di nuovo per Oda, e viene premiato con l’ingresso in campo Trinca, sempre presente agli allenamenti e alle partite della squadra. Il Cus vince solo grazie all’esperienza perché tutti i giocatori danno del loro meglio e probabilmente con un po’ di malizia in più avremmo potuto dare più filo da torcere agli avversari. Nel quinto e decisivo set si parte con la stessa formazione del primo parziale, fatta eccezione per Giò Maiocchi al posto del Toz, il Cus porta a casa la partita sudando e solo una battuta in rete del nostro Gemello (strano visto che il servizio è il suo punto di forza) può far tirare un sospiro di sollievo ai pavesi. Mister Ricky nella conferenza stampa di fine partita ha dichiarato di essere soddisfatto dell’impegno dei suoi ragazzi e ha lanciato pesanti frasi di sfida nei confronti del Borro. Verby La Gazzetta dello Sport TUTTOSPORT Come era giusto che fosse, è arrivata subito la smentita a coloro che non credevano in questa squadra. Infatti, dopo una difficile e arrembante partita, il Fraccaro è stato in grado di mettere a frutto la grande mole di gioco prodotta. Vi presentiamo qui le pagelle dell’eccezionale quanto emozionante partita. Macchi: 8. Può dormire tutta la partita, ma quando è il momento di negare all’avversario l’unica possibilità di segnare è perfetto nel parare il rigore...ancora da testare nel caso di sole e campanili. Saracinesca Oda: 8. Grande prestazione la sua...non ha avuto la possibilità di segnare solo perchè quando sale Bernieri si rifiuta di passargli la palla. Bravo-ma-deve-dimagrire Monaco: 8. Un treno per tutta la partita, non si ferma mai, ma sinceramente non ricordo se ha segnato. Pendolino Maldo: 8. E’ un 8 politico il suo, non solo per lo spaccio che studia, ma anche perchè non ricordo di averlo visto toccare palla. Spaccio Mendieta: 9. Perfetto nell’alzare la mano alla Baresi per chiamare il fuorigioco...peccato che l’arbitro non abbia compreso la sua autorità. Incompreso Colucci: 10. Il capitano si rifiuta di sparare sulla crocerossa. Gentleman Naza: 5. Il voto sarebbe stato 10 se non avesse cambiato Colucci per Bernieri. Pazzo Pede: 8. Perfetto nei contrasti, lotta come un leone tutta la partita. (Mi son dimenticato di dirvi che un altro costume di Pedeferri è non aver mai segnato nella squadra del Fraccaro) Mi-fa-un-pò-pena-però-è-bravo Tinelli: 6. Anche per lui il voto sarebbe stato 10 se non avesse sparato 4 volte sulla crocerossa. Vigliacco Pasquale: 5. Come le flessioni che gli ho fatto fare per l’ammonizione presa sul 14 a 0. Stai-zitto!!! Piccinno: 0. Spara 5 volte sulla crocerossa e sbeffeggia Tinelli non passandogli la palla. Terrone Stridi: 8. Splendido il passaggio di spalla, anche se l’arbitro non coglie la chicca e fischia fallo di mano. Genioincompreso Verbania: 2. Per la risposta data all’arbitro dopo che gli ha fischiato un fuogioco: “che cazzo ne so, io gioco a pallavolo”. Vai-a-giocare-a-pallavolo-che-è-meglio Bernieri: 5. Come i goal realizzati e le cazzate sparate nel dopo-partita...in ordine: - Una battuta infelice nello spogliotaio rivolta al sottoscritto su cui è meglio tacere; - “Sophien è più vecchio di suo padre; - “oggi ho fatto pallonetti che Colucci non è mai stato in grado di fare”; - “Alien è il film più bello della storia del cinema”; - “Un pò mi vergogno per aver segnato 5 goal”. Lasciamo-perdere Cincinnato: 10 e lode. Segna il goal della sicurezza, permettendoci di tirare il fiato nel finale. Decisivo Piacentini: 10 e lode. Perchè giocare per la prima volta un tempo intero affiancato dai piedi di Bernieri e Cincinnato dev’essere molto dura...Stoico Colux MACCHI 6.5 : Scarasamente impegnato nel primo tempo si fa vedere a fine partita parando un rigore che avrebbe sgnficato un finale da cardiopalma. ODA 5 : da rivedere: l'ala del Griziotti lo supera ogni volta e crea giocoe occasioni a raffica. DELL'ANGELO 6 : qualche imperfezione di troppo ne pregiudica la prestazone che rasenta la suficienza. L'attaccante del Griziotti ha praterie di fronte a se e per un pelo non porta in vantaggio la squadra. DE BENEDETTO 6.5 : andava fatto giocare, lo diciamo dall'inizio. Come un sapientedirettore d'orchestra fa salire la squadra nei fuorigioco. MONACO 7 : ottimo anche lui soprattutto quando la squadra è massa alle corde: riesce a togliere la difesa da complicate situazioni. I gol coronano la prestazione. TINELLI 5.4 : l'atteggiamento troppo rinunciatario di MIster T rischia di influenzare i suoi compagni. Sul campo non core, cammina e stenta. La sua poca lucidità sotto portae il suo affanno nei recuperi sono i segnali dell sua giornata no. COLUCCI 5.5 : non è mai nel vivo del gioco, sbaglia passaggi elementai e se la squadra va sotto pressione è più per colpa sua che per merito degli avvesari. PEDEFERRI 5.5 : l'unico appena sufficente del centrocampo recupera i pallon e fa legno come sa. Divora un gol e per il resto perde tempo a lamentarsi con l'arbitro e a chiedere ammonizioni in vano. FATUTTI 5.5 : grazie al ... conserva la decenza e si autosostituisce. Troppo lezioso e poco concreto sbaglia elementari agganci e non tira mai dalla distanza e quando lo fa ottien pessimi risultati. LONGOBARDI 8 : Man of the match, el ombre del partido, le garson de la tenzon, o' scugnizz a salern, l'uomo della partita: la sua ammonizione regala suspance. PICCINNO 5.5 : solo i gol lo salvano ma è comunque l'attccante sterile e inconcludente delle altre partite: sofisticato al punto da diventare irritante quando non salta mai l'uomo. STRIDI 5.5 : non fa meglio di Dell'Angelo che rileva al fine di dare più icurezza al reparto Imperioso negli stacchi ma un pò meno bravo palla al piede. CINCINNATO 6 : folate di gran classe e incostanza ci mettono in difficoltà sul giudizio.il gol del 2 a 0 lo fa arrivare alla sufficenza. UBERTI 5.5 : troppo solo e troppo poco cercato (forse per la divisa). Il fantasista esterno non sa trovare il so spazio chiuso com'è tra la maglia di un centrocampo asfissiante. PIACENTINI 6.5 : gioca con un sopracciglio aperto e ha dalla sua come scusante che la difesa del Griziotti sia solidissima. Ciònonostante riesce atrovare gol che fanno perdere le speranze agli amaranto. BERNIERI 6 : divora due occasioni perfette ma segna anche gol difficili e pesantissimi. Per essere titolare 5 gol a partita non bastano. PUBBLICO 3 : gravemente insufficiente e questo a parte gli scherzi il nostro collegio ha fatto davvero una brutta figura con 5 tifosi dietro la panchina e zero in tribuna. E' vergognoso e spero tanto che ognuno ci rifletta prima di venire alla semifinale (se ci arriviamo) e pensare a quanto è stato vicino quando la squadra ha avuto bisogno. Pampa Ciao, aprite gli occhi, bambini fraccarotti, è arrivato il pupazzetto dei vostri sogni (peggiori)! Ecco il giocattolo che rivoluzionerà il vostro tempo libero, altrochè Buzz Lighthere! Dalla testa incredibilmente snodabile (fino a 360°) arriva solo per voi TrincaTornidor® L’incredibile actionfigures di Trinca!!! Disponibile in tre versioni, al momento. Trinca traditional, con l’immancabile mazzo di chiavi al collo e un set di accessori assolutamente inutili. Trinca motociclista La sua moto funziona davvero e può essere comandata attraverso i computer della rete wireless Fraccaro. Raggiunge una velocità massima di 300 kilotoni/h, ma ogni due metri percorsi Trinca Motociclista ha fame. Trinca motociclista mangia solo fette di formaggio valtellinese. Ed ecco la versione più amata dai bambini!! Trinca Wrestler Questo fantastico pupazzetto parla davvero e ha incluse le frasi più celebri del Tornidor!! “Vuoi che ti frusti un po’?” “Basta spacciare!” “Bravissimo!” Trinca Wrestler può eseguire anche la mossa speciale TornidorSlam, non fatelo arrabbiare, potrebbe prendere fuoco! E’ un prodotto YodaGiocattolaioMattoHardToysUSA® E’ un presidio medico-chirurgico, prima di un eventuale utilizzo consultare il proprio medico.