VOCI DI CORRIDOIO Anno II Settimanale di informazione, cultura e intrattenimento Numero X – Edizione straordinaria 7 marzo 2006 COPPA CAIROLI E FINALE DEL BASKET: FRACCARO VOLA! In cinque giorni il Plinio Fraccaro dimostra di essere un collegio superiore:mercoledì storica finale nel basket. LA FORTUNA RIDE AI MIGLIORI FRACCARO – VALLA 48 – 41 LA FINALE E’ ORA REALTA’ Di Luca Pede Fraccaro-Cairoli: zero a zero al novantesimo, vittoria ai rigori. L’abbiamo vissuta tutti: sportivamente non è stata un’impresa memorabile. Portiere e rigoristi sono stati bravi, ma un briciolo di fortuna vincendo ai rigori la si deve pur ammettere. Lo stesso, sono felice perché la nostra vittoria è stata davvero meritata: dai sostenitori della squadra (e sto pensando anche al basket di settimana scorsa), numerosi, compatti, ignoranti e calorosi, con in più una sezione musicale fantastica; da chi ha rincorso la fiaccola olimpica portando il vessillo biancorosso in piazza cairoli; dagli organizzatori della burla “partita annullata” e da chi la stessa notte ha recuperato un telefonino, custodendolo amorevolmente nei giorni seguenti e infine restituendolo; è stata meritata dai coristi che si preparano a una grande stagione, da chi propone il karaoke o organizza il white plinio; da chi si è laureato e da chi ha festeggiato fine di esami e lauree; da chi ha fatto sentire a casa propria una fanciulla inglese e da chi ha ricevuto 2450 euro per tenere un cineforum su Kubrick in collegio; da chi suona in stanza uno strumento o lo fa in piazza, gioca a carte in sala comune, ride in sala computer, porta da noi le sue amiche e ce ne rende parte; da chi scrive su questo giornale o lo legge, partecipando a una parabola bellissima della nostra vita collegiale. Vittoria davvero meritata insomma dal nostro collegio, ai miei occhi una grande famiglia, dove tanto si dà e si riceve…E tornando ai rigori, nella vita un po’ di culo non fa mai male! Di Giovanni Ferrari Di Giovanni Ferrari Il basket Fraccaro centra il primo obiettivo della stagione sportiva intercollegiale. La semifinale con il Valla è conquistata dopo aver spazzato via i patetici cairolini e il favorito Don Boskov chiudendo trionfalmente al primo posto il difficile girone eliminatorio. A questo punto tutto può succedere.. e infatti succede quasi di tutto. L’euforia è al massimo e i nostri baskettari/calciatori sono impegnati, nel frattempo in una durissima coppa cairoli. Il Maldo si fa male in uno scontro di gioco: salterà semifinale ed eventuale finale di basket. Giuliano nella partita con il suo Borgarello si rompe (quasi) la mano sinistra: anche lui è out. Il Valla rimane sempre un avversario abbordabile per il nostro lanciatissimo team, ma ora c’è da giocare una partita vera. E’ il giorno della semifinale. Vediamo il coach Dipa in mensa: il tifo c’è? Ci deve essere!!! L’opportunità di centrare una finale storica non ci può scappare e quindi dobbiamo sostenere i nostri eroi con tutti i mezzi. La voglia è alle stelle, è la freschezza atletica che forse verrà un po’ a mancare. Ore 21.30: il collegio Valla si presenta con una divisa color Plinio. I nostri perdono il pari o dispari e indossano la casacca bianca del cus. I valletti sono la brutta copia della nostra squadra. Il numero 14, il fratello del basket di Alen, è il loro “migliore”. Tira bene da fuori, gioca moltissimi palloni e tiene a galla i suoi. Il loro lungo contro il nostro Marcone non fa una bellissima figura e gli altri sono normali giocatori. La partita… Continua a pag. 4 CRONACA NERA PER I GIALLONERI Di Stefano Tinelli Poveri cairolotti!!!!Riusciranno mai a vincere qualcosa?Vabbè……. Fraccaro messo in difficoltà da un cairoli ben disposto in campo. La squadra vincitrice della scorsa edizione non è riuscita a concretizzare la innumerevoli azioni create. Continua a pag. 5 IN ESCLUSIVA! Nella prossima uscita di Voci di corridoio (giovedì 9 marzo) sarà con noi in redazione nientepopòdimenoche mister Dipa. Rivolgetegli pertanto tutte le vostre domande e sarà disponibile a rispondere ad ogni quesito! INTERVISTA PREPARTITA A FRANZ PRADELLA Di Davide Uberti Dopo molti tentativi, risse con delle body guards di dimensioni inimmaginabili e soprattutto grazie agli agganci fornitomi dall’emittente internazionale Tele VerbaniaCheFaProvincia sono riuscito ad ottenere un’int ervista in “Mussolini l’hanno appeso per i piedi e dalle sue tasche non è uscito neanche un soldo!” 1 Continua a pag. 4 Edoardo Marvaldi CRONACA NERA PER I GIALLONERI Segue dalla prima I giallo neri non sono mai riusciti a prendere in mano il pallino di gioco,dall’altra parte la squadra bianco rossa ha fatto girar palla per gran parte della partita senza mai provare il tiro dalla distanza. Al fraccaro sono mancate le giocate di piccinno che deve ancora ritrovare la forma migliore(sei scandaloso),sono mancate la giocate illuminanti di fatutti e le penetrazioni di tinelli,ben marcati entrambi dai rispettivi avversari .Attacco quindi poco incisivo supportato da un centrocampo stanco e poco reattivo. Il cairoli si è difeso bene(fanno schifo comunque) non badando al possesso palla visto le loro qualità tecniche e affidandosi soprattutto ai lanci dalla difesa sulla loro unica punta che non è poi stata cosi tanto pericolosa. La difesa del fraccaro ha reagito bene alle poche occasioni offensive dei perdenti,comunque si sono viste qualche sbavature soprattutto in fase di impostazione. Dalla destra le azioni più pericolose del fraccaro, grazie ad un brigante sveglio su tutti i palloni e pungente al punto giusto. Dall’altra parte del campo il fraccaro ha fatto molto poco badando soprattutto a difendere con longobardi bravo a tenere a bada il suo avversario,meno a spingere sulla fascia!!! Partita molto dura con il cairoli che sotto l’effetto di sostanze a noi sconosciute era su tutti i palloni e su tutte le caviglie. La gara è stata caratterizzata da molte pause di gioco ed è proprio per questo che il fraccaro non è riuscito ad esprimersi al meglio. Anche i cambi effettuati non hanno sortito gli effetti desiderati. L’entrata di piacentini doveva servire a dare più peso ad un attacco che non è riuscito a tener palla. Poco movimento per i due attaccanti quasi irriconoscibili,non serviti al meglio dai centrocampisti. Negli ultimi dieci minuti della partita non c’è stato più gioco da entrambi la parti,il fraccaro è apparso stanco e poco lucido nella fase finale. L’ultima vera occasione si è vista a 15 minuti dalla fine con piacentini che non è riuscito a insaccare una palla proveniente da calcio d’angolo. La partita si è spenta sullo 0-0. Risultato magro per il fraccaro e ottimo per il cairoli visto i baci di ringraziamento che la squadra mandava ai suoi 2 unici tifosi. Comunque la coppa è ancora nostra e ce la godiamo!!!!!!!Ah ragazzi scusate che ne dite di allenarci un po’ in questa settimana visto che la nostra prima partita è giovedì 16 marzo? Stefano Tinelli COPPA “CAIROLI”? SOLO IL NOME, SEPPUR SQUALLIDO. Il fattore “bolla-temporale” è forse l’accezione più affascinante dei nostri 20 anni. Credo che la fortuna di vivere queste bolle temporali non sia certamente una prerogativa del Plinio, ma qui sono una realtà solida. La bolla temporale? Sono le 19 di giovedì 2 marzo; i calciatori si stanno già muovendo, c’è fermento. Stasera c’è la Coppa. Altro che Champions. Fraccaro-Cairoli per l’ennesima vittoria. Il corridoio Spallanzani (si può ribattezzarlo?) è svuotato: Tinny ha interrotto lo studio, Mendy ha rinunciato alla cena, Picci ha smesso di “fare il picio” col mio computer, Il Supremo ha finito di esortare noi “piccoli” con il celebre: “Basta spacciare”. La bolla è aperta, almeno per i convocati. Alle 1930 il resto: io sto cenando con Tri e Perello, mentre Cesario prova le sue eleganti uniformi, dopo che è stato nominato d.t. da quel furbastro del Pampa (“d.t. al Fraccaro” = addetto a preparare la pasta ai giocatori, ma soprattutto a Prodinatale; una specie di umile portaborse, ma rigorosamente cravattato). Stridi saltella. Ceps sorride, “Bene?” La bolla si schiude anche per la tifoseria. Sono le 20. Via! Birre? Turker. Megafono? Camera del Tozz. Tozz? Sala Comune: stringe il bandierone, come un bambino con il suo peluche preferito. Ha l’aria malaticcia. In apparenza. Sezione ritmica: Deba. Lo stesso è in ansia perché non trova Jhonny: due cuori e un tamburo. Tromba? Grande Filippo! Un Bresciano eccezionale, come quello stiloso, il Berger. Bandiere a destra e a manca. “Segreteria telefonica Fraccarotti: da qui a tre ore, almeno, non ci siamo per nessuno, neanche per una catastrofe, nessuno ci può toccare. Nessuno ci dividerà. I tre porcellini”. Inutile dire che abbiamo vinto, anche se la prova non è stata convincente. Turca ha segnato il rigore decisivo; ai microfoni di Fraccaro Tv “il generale” si è poi confessato: “A fianco del dischetto del rigore c’era Plinio Fraccaro vestito da Superman e mi ha detto: “Fabio, tu hai dato tanto al mio nome, ora calcia, io penserò a condurre il pallone nella rete”. Credevo di svenire, ma era tutto così reale, così giusto. E’ stata la prima volta che mi sono emozionato in vita mia”. La bolla nella bolla. Onore alle mqm, sul campo, sugli spalti. Napo? Longobardix? A momenti sembrava di vedere Monto e Peppiniello. Rino? Freddo, scafato. Turker? Eroico sbandieratore. Una provocazione così coraggiosa non si era mai vista. Conferme. Su tutte il cairoli: misera accozzaglia di figure emaciate, a partire da Sputoman, figura o controfigura (entità ormai priva di coscienza) allampanata, imbarazzante. Forse dobbiamo rinunciare a sperare in una loro rinascita: il personaggio che li rappresenta al meglio è il battezzato “zio”, incapace, goffo, privo di verve; un uomo una compassione, ma sì: tenerezza…poveri cairoletti, dovremmo preparargli un programma di riabilitazione. Desolazione. Il misero aquilotto su sfondo giallo, affetto da influenza aviaria, sbandierato (perché ormai non riesce più a volare di sua sponte, data lo stadio terminale in cui versa) da uno sfigato cronico che ha rubato la giacca a un addetto a.n.a.s., credendo di aver fatto la genialata del secolo. Torniamo alla base, non dopo uno sfrontato tour in piazza del sedicente collegio cairoli. Usciamo dalla bolla. Forse non rendendoci conto che già la nostra mera quotidianità al Plinio, se vissuta con ardore, è la miglior bolla possibile. MR5 La coppa cairoli è tornata al suo habitat naturale: il collegio superiore Fraccaro Angolini (ovvero l’angolo di Maldini) Questione di carattere Segue da settimana scorsa Ma la cosa più stupefacente si può riscontrare nei modi di fare dei porteñi, molto distanti dalla compostezza dei coloni inglesi o dall’eleganza francese; infatti hanno in questo moltissimo a che vedere con la cultura italiana, anzi una duplice tendenza italiana, una che riguarda la praticità tipica dell’italiano, per cui in qualsiasi posto esso si trovi riesce sempre a sentirsi a casa, ma anche seco la caratteristica del buon lavoratore e la dedizione alla vita popolare, caratteristiche del “gringo” (come vengono definiti questo tipo di italiani). Un altro tipo di italiano esportato e identificato a parte all’interno della società buenosairese è il “tano”, diminutivo di napoletano, identifica la provenienza di questi italiani, che hanno durante gli anni creato una strana fama, come di persone che si sono sicuramente integrate, ma che conservano una modalità di guadagno basato su fonti poco lecite, con spiccato senso negli “affari” spinto soprattutto da una determinante dose di “furbizia” specialmente adoperata nel sopraffare l’altro. Lo spirito che hanno maturato gli autoctoni è però decisamente più completo, nel senso che viene completato anche da una determinante dose di calma e tranquillità e fiducia nel tempo restante da vivere, che demonizza la società stressata dell’occidente e ne crea una che si adagia e si modella su ritmi più dilatati, a volte dando una sensazione di incuranza, causata da una componente di ingenuità nel lasciar correre e lasciarsi trasportare da una corrente produttiva dettata dai capitali esteri fisici e tecnici, che spesso e volentieri tentano lo sfruttamento di questa mentalità. UNA GIORNATA DIFFICILE Capitolo sesto: Verità rivelate Fortunatamente quando arrivo in ospedale le corsie sono deserte. Le luci al neon illuminano i corridoi. Fuori è ormai buio e continua a nevicare. Mi dirigo in direzione del day hospital. Gli orari visita sono terminati da un pezzo così per non dare troppo nell’occhio mi sono messo il camice, in fondo, sono sempre uno studente di medicina. Trovo il libretto esattamente dove l’ho lasciato, è un po’ bagnato ma non importa. Uscito dal bagno mi dirigo verso le scale quando mi sento tirare per un braccio! Tra me penso: Dio ti prego fa che non sia il ragazzino!!! “Ma tu cosa ci fai ancora qui?”. Mi giro. E’ l’infermiere che mi aveva rivolto la parola oggi. “Non si può mica girare per i reparti a quest’ora, e il camice dove l’hai preso?” “Sono uno studente di medicina. Avevo dimenticato un libro e sono venuto a riprenderlo” Sembra accontentarsi della spiegazione. Mi lascia andare il braccio; poi chiede:“Come sta il tuo amico?” “Quale amico?” “Quello con il taglio alla mano” Suppongo stia parlando di Luca. “Meglio grazie” “Certo che non sei stato di grande aiuto, hai passato tutto il tempo a vomitare in bagno. Meno male che c’era la vostra amica.” “Chi?” “La ragazza bionda” A volte credo proprio che il modo migliore di lasciarsi attraversare dalla vita sia proprio ben interpretato da questi paesi in via di sviluppo, che si domandano: “visto che siamo già in ritardo rispetto agli altri paesi sviluppati, perché affannarsi in una rincorsa di un sistema che, essendo fatto a “forbice”, non ci permetterà mai di avvicinarci a questi paesi? Non è meglio una slow life del tipo take it easy? Viviamo alla giornata e pensiamo a che cosa dobbiamo mangiare oggi, e nelle più rosee aspettative mettiamo da parte qualche briciola per la colazione de la mañana. Messico e nuvole La faccia triste dell’America Il vento suona la sua armonica Che voglia di piangere ho ...Silvia! Adesso capisco! La giacca, la macchina, Luca! E’ stata lei a portarci al pronto soccorso…ma la faccenda del locale? Quella ancora non riesco a spiegarmela…io sopra di lei che cerca di divincolarsi… LO SFOGO Mensa… Dipa : “pronto per stasera?” no. Forma fisica : non brillante. Sono comunque convinto di poter dare un serio apporto alla squadra, gruppo compatto, team di veri fratelli fraccarotti.. Prepartita : adrenalina a mille…frastuono e rimbombo…uno, due, tre, Plinio!!! Si comincia. Siamo in corsa…poi crack, Franz dolorante a bordo campo..il buon Yoghi accanto bestemmia e si mangia le unghie…tensione e paura. Quanto siamo? Più tre!! Siamo ancora lì…anche il crampitano!! So di potercela fare e voglio provarci…gioco di sguardi con il coach… Il tempo passa…prendiamo un po’ di margine. Mi alzo, comincio il riscaldamento per lasciare a Micky la standing ovation durante il cambio. Suona la sirena. Luci e fragore, clamore, stupore, dolore (caviglie e tendini),sole, cuore, amore? Sensazioni di una vittoria…che qualche volta rimangono anche in panca. Proprio ora che ero fuori dal tunnel! Il grande escluso. LA CUCINA TRADIZIONALE (a cura di Giuliano Macchi) Questa mia uscita è dedicata a chi mi ha fatto ingrassare di almeno 15 kili in una botta sola...mi ha riempito di cassatine e pistacchiosa, a chi mi ha regalato una confezione di caponata e una confezione di sgombri sott'olio, che a detta sua sono " piatto tipico siculo" infatti sono prodotti in Marocco (vedere sulla confezione se nn ci credete).....Uzzino potrai anche dormire in mutande e in un canotto ma ti vogliamo bene lo stesso e questa ricetta è dedicata a te.... Spianate col mattarello la pasta reale a foglie dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliatele a rettangoli dell'altezza dello stampo e di larghezza di 4 centimetri. Foderate i bordi dello stampo alternando la pasta di mandorle con il pan di Spagna. Al fondo dello stampo sistemate uno strato di pan di Spagna alto un dito. Quindi la crema di ricotta e coprite ancora con pan di Spagna Fate asciugare, voltatela sul piatto d portata e condite con la frutta candita e la zuccata. Coprite infine con glassa di zucchero. CASSATA Ingredienti per 6 persone: 400 grammi di pan di Spagna 500 gr di ricotta 300 gr di zucchero 50 gr di zuccata (crema preparata con zucca e zucchero) 100 gr di cioccolato fondente 1/2 bustina di vaniglia 250 gr di pasta reale (pasta di mandorle) colorante verde per alimenti Preparazione: Procuratevi uno stampo a forma di cilindro . Preparate il pan di Spagna o compratelo già pronto. Preparate quindi la crema di ricotta: prendete la ricotta freschissima e passatela al setaccio, aggiungete lo zucchero, la vaniglia, pezzetti di cioccolato, dadini di frutta candita e mescolate bene in modo da farne una crema omogenea. Preparate anche una palla di pasta di mandorla colorata di verde. La “cassata siciliana”: dolce tipico piemontese della provincia di Verbania e perciò tanto caro al nostro chef Giuliano. LA STORIA E’ INIZIATA… Nello scorso numero di VdC (del quale ci sono stati problemi di distribuzione e ce ne scusiamo) è cominciato un racconto interattivo intitolato: “Le salamandre sono capaci di tornare nelle loro tane con una precisione incredibile”. Ora continualo tu…se la storia ti ha interessato o divertito scrivi la continuazione della storia e portala in redazione: saranno pubblicate TUTTE! …ora continua tu! La redazione Partecipa ai giochi \ concorsi del giornale! 1. Superfraccalotto* 2. Cruciverba 3. Disegna la cravatta 4. Disegna la bandiera 5. Consegnaci i tuoi video del collegio 6. Non rubare 7. Non uccidere. Attento, l’occhio del grande bordello sta guardando anche tu! E se quei due buontemponi di Tinelli e Piccino ti prendono un po’ in giro STAI ALLO SCHERZO ANCHE TU! E ricorda: l’autoironia è un sintomo di crescita. Segue dalla pagina precedente Pubblico: 7 Si sente dal primo minuto sapientemente coordinato dai dottori Berger e Manzoni (sempre poesia dai loro megafoni) e accompagnato da ottimi elementi quali Filippini e Jonny. Ha surclassato i malcapitati cairolini riducendoli alla solita banda di ubriaconi scellerati non senso. Ottima l’apparizione di Marvaldi che con culo e bandiera ci sa fare. Se in tutte le partite ci fosse questo pubblico dimostreremmo tutta la nostra superiorità. *La frase di questa settimana è: “e le Cardane…” fai pervenire la tua risposta in redazione entro giovedì per vincere meravigliosi premi tra cui uno sconto per la vacanza “White Plinio”: la vacanza fatta ignoranza! Questa edizione straordinaria è uscita per raccontare in presa diretta tutti gli eventi sportivi più recenti. Giovedì uscirà comunque la copia settimanale, perciò preghiamo tutti di farci pervenire i propri pezzi. La redazione E DILLO…SFOGATI! Risponde il cavalier dott. professor ing eccezional Marce. ? Ciao sono Silvio. Nonostante il nome non ho un cognome adatto; le ragazze pensano che io sia ricco, mi si avvicinano ma quando non sentono la cadenza brianzola mi schifano anche perché dalla mia tasca esce un portachiavi della Panda. Perchè il mondo è per i ricchi e le donne pure? Eh, sono problemi seri. Questi due vecchi hanno osato troppo, addirittura chiedere l’ora! Ma come si permettono! Mi spiace che tu non li abbia colti in flagrante, ora puoi solo picchiare la tua donna o dare dei calci ad un albero. ? Silvio ‘84 Le donne non sono per i ricchi, le donne non vogliono te! Se così non fosse posso consigliarti un mio amico chirurgo logopedista che può risolvere il tuo problema dialettale: dott. JR Castagnoli 3482116864 ? Eccezional ho un problema: la mia ragazza picchia duro, ha già pestato tutta la mia compagnia per avere la leadership di un quartiere a Badalucco, manco solo io ai suoi pugni, temo per la mia incolumità fisica! Devo confrontarmi e perdere l’amore o assoldare un gruppo di hooligans affinché facciano il loro dovere? Anonimo 67 Sinceramente vorrei avere il tuo problema. ? Turker (Edoardo Marvaldi) ’86 - camera 81 Se per “facciano il loro dovere” intendi eliminare fisicamente la tua dolce metà secondo me sbagli, perché saresti cornuto e mazziato; sicuramente prima di deformarla te la schiacceranno; dopo piena, te la rispediranno livida, incinta, ancora con la leadership in pugno, a te mancheranno soldi del portafoglio (stipendio hooligans ndr) e non avrai risolto il tuo problema! Secondo me dovresti farti rompere il setto nasale e fingere un incidente in macchina. ? Ieri ho vinto al superenalotto, settimana scorsa ho raggiunto il mio obbiettivo olimpico vincendo l’oro, ho così un bel fisico e Men’s Health, mi ha concesso la copertina. D’estate organizzo crociere sulla mia barca, d’inverno, feste nel mio chalet di Cortina, sono pieno di donne ma nonostante tutto non riesco a divertirmi fino in fondo. La scorsa settimana ho giocato una partita importante con il mio collegio, ogni volta che mi avvicinavo ad uno degli avversari non potevo fare a meno di accasciarmi a terra; chissà se è perchè mi piacciono talmente tanto o perché sono proprio un napoletano? ‘O scugnizzo ‘84 Secondo me è un connubio di entrambe le cose, soprattutto diciamo che le tue origini non danno adito a dubbi, ma perché penso che sia giusto così: lasciala andare dove vuole non ostacolarla nelle sue decisioni, sicuramente l’avrà pagata, se non fosse così, cucina tu! Il film era bellissimo. Beato te, tanta fortuna, buona pesca! Il rugby è lo sport più bello del mondo. .....aaaaaaaaahhhhhhhhh…porca marò porca marò porca marò……..Dio svizzero ste cose mi fanno incazzare e vado oltre…alla mia tipa hanno chiesto l’ora ed erano anche due vecchi…l’adrenalina era avanti un bel po’, ma quando sono arrivato non c’erano più, chi picchio adesso con chi me la prendo? Tozz ‘85 A destra, il gruppo di hooligans amici di Tozz ‘85 VOCI DI CORRIDOIO Fondato nel 2005 Direttore responsabile: Pellegrin simone Vicedirettori: Rizzi Michele, Pedeferri Luca Responsabile grafica: Mason Giovanni INDOVINA CHI? A chi appartiene questa dolce e delicata crenna mostrata con tanta disinvoltura ieri sera alla partita di basket Fraccaro – Valla? Per chi la indovinasse ricchi premi e cotillon. La Redazione INTERVISTA PRE-PARTITA A FRANZ PRADELLA Continua dalla prima esclusiva con la neo-guardia del Fraccaro Basket Club: Franz Pradella. ? Franz Pradella, allora, in anzi tutto grazie per averci dedicato un quarto d’ora del suo tempo a sole poche ore da un incontro così importante come la semifinale con il Valla. ? Ottima, ma non sono ancora riuscito a scroccarle un passaggio in macchina per venire a Pavia, sembra proprio che il mio mister non voglia…boh ? È sempre un piacere fare una chiacchierata con voi di “Voci di Corridoio” ? Come vede la squadra di basket lei che è appena arrivato? È sicuramente fornita di ottimi talenti,h a tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo, certamente per me è un onore fare parte di questo gruppo. ? Come ho già detto questa sera c’è la semifinale con il Valla, come ci arriva la squadra? Siamo senza due elementi molto importanti, ma affronteremo la partita con i migliori propositi cercando di raggiungere la finale. …e quella con la morosa del suo allenatore? Quale pensa sia l’arma vincente del Fraccaro? La grinta, la velocità e lo spirito di squadra, il nostro motto infatti è “Idem Velle” ? Come è l’intesa con il suo conterraneo Rizzi? Più che perfetta, ci intendiamo stupendamente e anche fuori dal campo siamo grandi amici. ? La sua morosa non è mai venuta a vederla, è insospettito? No, se non quest’anno l’anno prossimo ci sarà di sicuro, oltre tutto lei studia a Milano… Lasciamo adesso riposare il nostro campione, questa sera avrà bisogno di tutte le energie necessarie per affrontare il match, vedremo se il suo sogno di raggiungere la finale si realizzerà. Davide Uberti ? Lei che è definito dalla stampa americana il “Red & White Flash” e più veloce in campo o a letto? In campo ovviamente… ? Come è l’intesa con il suo nuovo allenatore? Buonissima, ci conosciamo ormai da tempo e siamo anche compagni di squadra a Tirano FRACCARO – VALLA 48 -41 Segue dalla prima però è tiratissima! I nostri vanno subito in vantaggio. Franz e Rizz ci regalano un più 20. La panchina questa volta però non è lunghissima e alla fine del primo tempo il Valla si fa di nuovo sotto. Il tifo impazza ai bordi del campo. Orfana del trascinante Pede e dello straripante Manzo, la Brigata Plinio perde un po’ in compattezza, ma nella ripresa aumenta il volume e incita la squadra fino alla fine. Coach Dipa perde per strada anche Franz a causa di una distorsione alla caviglia. Il nostro play/guardia non ritorna in campo per non compromettere la possibile finale. Si perché ora la finalissima è davvero vicina. In campo ci credono tutti. Il secondo tempo è una battaglia: il Valla galvanizzato da una remota possibilità di rimonta reagisce malamente, sbattendo contro il muro innalzato dai nostri. Capitan Rizzi trascina la squadra canestro dopo canestro verso la finale. Anche Brighella segna dei punti importantissimi. Il finale è caratterizzato da tanti errori da una parte e dall’altra. Vince la squadra più forte. Decimata dagli infortuni la compagine fraccarotta si presenta alla finale di domani contro i campioni in carica (già battuti) del Don Boskov. Qualcuno recupererà, qualcun altro sarà presente solo con lo spirito. Basterà per conquistare li primo storico trofeo stagionale? Franz Pradella, ieri sera si è infortunato alla caviglia e rischia di saltare la finale di mercoledì: forza franz siamo tutti con te LE PAGELLONE DELLA COPPA CAIROLI di Pampa Macchi: 6,5 Nel primo tempo non sputa nemmeno nei guanti. Nel secondo arrivano i celebri cori (culatina ndr) e si scalda con due uscite facili facili. Ai rigori ne para uno alla grande, poi ipnotizza un malcapitato. Fatutti: 6 Prova sufficiente la sua: anche lui va a corrente alternata e sembra più preoccupato a guardare la squadra che a giocare. Non tira mai da fuori e persino l’arbitro, vedendolo troppo sottotono lo ammonisce. Longobardi: 6 Partita strana la sua. Parte bene, mostrando come un uomo possa volare in più circostanze anche senza ali di cera. Poi diventa più mansueto e socializza con i cairolotti ammiccando e dando pacche sulle spalle qua e là. Fatutti lo toglie perché in queste partite servono soprattutto grinta e agonismo e lui non ne mostra nemmeno un po’. Como: 5,5 Senza troppa convinzione corricchia e spazza. Non ci mette neanche quella grinta che tutti gli conosciamo: randella poco e sbaglia semplici appoggi. Dell’Angelo: 6 Non corre grossi rischi con un Brigante che copre bene la fascia. Lui invece corre e come! Cerca di contenere, anche se da contenere ha solo le risate di fronte ad un attacco giallo nero che latita più di Bernardo Provenzano. Voto 5 al look: brandello del lenzuolo di Napo come fascia di capitano, fascia multicolor tipo bancarella di festa dell’unità e barba incolta: più che Braveheart sembra Robinson Crusoè. Turconi: 6,5 Lo scorso anno da mezza punta aveva fatto sfracelli (goal e calci in faccia). Giovedì sera da libero non ha demeritato, ma con la palla tra i piedi si diverte di più che con asso e tre di bastoni tra le mani. Quando la palla è lontana gioca invece con le caviglie degli avversari. Ai rigori solca il campo con la concentrazione mostrata solo in occasione del suo esame di inglese 2 (chiedere a Macchi). Segna il penalty decisivo ed esulta alla Tardelli 82. A fianco il giocatore decisivo nella lotteria dei rigori, Fabio Turconi Tinelli: 6 Schierato da se stesso in mezzo al centrocampo ne risente. La sua doppia personalità lo porta ora a perdere facili palloni ora a bestemmiare per i dribbling sbagliati dal suo vicino di stanza. A suo favore il Griso (arbitro ndr) non fischia nulla e lui si adopera per fare ciò che può pressato come è dai mediani avversari. Bernieri: 5,5 Lasciato solo dai compagni la davanti è marcato a uomo da omaccioni cattivi. Per la verità nemmeno lui si danna l’anima per prendere due palloni. Intorno a sé vede greggi di pecore cairolotte correre dietro al pallone e per uno della sua classe è avvilente. A metà secondo tempo viene sostituito da Piacentini e vede un Piccinno a suo dire sottotono rimanere in campo: e così ricorda e ribadisce le sue parole “sono dei maledetti” rivolte ai misters (già apparse su VDC numero 7 del 16 febbraio). Piccinno: 5 Il migliore in campo, corre su e giù, inventa dribbling e folate che fanno male al Cairoli. Agganci strepitosi e gioco concreto sono i suoi pezzi forti. Buono anche il rigore tirato, peccato la porta fosse troppo bassa. Ora spegni la play station. Brigante: 6 È la media tra il 7 del primo tempo e il 5 del secondo. Prima copre, riparte e sguizza procurandosi anche la miglior palla goal dell’incontro. Poi gioca in un ruolo non suo, viene tartassato e i suoi compagni non lo cercano. Infine vede Tonucci semi ubriaco, si preoccupa e qui finisce la sua partita. Piacentini: 5,5 È un po’ spaesato e non sa se picchiare i cairolotti o Piccinno. Nel dubbio picchia una capocciata contro il pallone che rimbalza a un metro dalla linea di porta e schizza oltre la traversa. Segna il rigore e giustamente esulta per il suo primo e speriamo di una lunga serie goal biancorosso. Fanuele: 6 Strappa all’ultimo la convocazione ma non un posto tra gli undici. Quando scatta la caviglia del capitano scatta anche lui, entra e svolge il suo compitino. Vogliamo vederlo giocare in altri ruoli per renderci conto di cosa può regalarci questo marmoreo teutonico. Napolitano: 6,5 Arriva in campo senza rendersi conto di essere uscito dalla sua stanza: sarà forse effetto di rimedi officinali ai quali si sottopone? Oppure la marcatura su Tiffany era più riduttiva di una partita a Pro Evolution contro il sottoscritto. Fatto sta che la matricola col testone bene si adatta e rimane un baluardo. De Benedetto: n.g. Non l’ho visto perché era dall’altra parte del campo ma comunque abbia giocato doveva partire dall’inizio. Arbitro: senza voto Purtroppo non è arrivato. Continua nella pagina seguente LA CUCINA TRADIZIONALE (a cura di Giuliano Macchi) Questa mia uscita è dedicata a chi mi ha fatto ingrassare di almeno 15 kili in una botta sola...mi ha riempito di cassatine e pistacchiosa, a chi mi ha regalato una confezione di caponata e una confezione di sgombri sott'olio, che a detta sua sono " piatto tipico siculo" infatti sono prodotti in Marocco (vedere sulla confezione se nn ci credete).....Uzzino potrai anche dormire in mutande e in un canotto ma ti vogliamo bene lo stesso e questa ricetta è dedicata a te.... Spianate col mattarello la pasta reale a foglie dello spessore di circa mezzo centimetro e tagliatele a rettangoli dell'altezza dello stampo e di larghezza di 4 centimetri. Foderate i bordi dello stampo alternando la pasta di mandorle con il pan di Spagna. Al fondo dello stampo sistemate uno strato di pan di Spagna alto un dito. Quindi la crema di ricotta e coprite ancora con pan di Spagna Fate asciugare, voltatela sul piatto d portata e condite con la frutta candita e la zuccata. Coprite infine con glassa di zucchero. CASSATA Ingredienti per 6 persone: 400 grammi di pan di Spagna 500 gr di ricotta 300 gr di zucchero 50 gr di zuccata (crema preparata con zucca e zucchero) 100 gr di cioccolato fondente 1/2 bustina di vaniglia 250 gr di pasta reale (pasta di mandorle) colorante verde per alimenti Preparazione: Procuratevi uno stampo a forma di cilindro . Preparate il pan di Spagna o compratelo già pronto. Preparate quindi la crema di ricotta: prendete la ricotta freschissima e passatela al setaccio, aggiungete lo zucchero, la vaniglia, pezzetti di cioccolato, dadini di frutta candita e mescolate bene in modo da farne una crema omogenea. Preparate anche una palla di pasta di mandorla colorata di verde. La “cassata siciliana”: dolce tipico piemontese della provincia di Verbania e perciò tanto caro al nostro chef Giuliano. LA STORIA E’ INIZIATA… Nello scorso numero di VdC (del quale ci sono stati problemi di distribuzione e ce ne scusiamo) è cominciato un racconto interattivo intitolato: “Le salamandre sono capaci di tornare nelle loro tane con una precisione incredibile”. Ora continualo tu…se la storia ti ha interessato o divertito scrivi la continuazione della storia e portala in redazione: saranno pubblicate TUTTE! …ora continua tu! La redazione Partecipa ai giochi \ concorsi del giornale! 1. Superfraccalotto* 2. Cruciverba 3. Disegna la cravatta 4. Disegna la bandiera 5. Consegnaci i tuoi video del collegio 6. Non rubare 7. Non uccidere. Attento, l’occhio del grande bordello sta guardando anche tu! E se quei due buontemponi di Tinelli e Piccino ti prendono un po’ in giro STAI ALLO SCHERZO ANCHE TU! E ricorda: l’autoironia è un sintomo di crescita. Segue dalla pagina precedente Pubblico: 7 Si sente dal primo minuto sapientemente coordinato dai dottori Berger e Manzoni (sempre poesia dai loro megafoni) e accompagnato da ottimi elementi quali Filippini e Jonny. Ha surclassato i malcapitati cairolini riducendoli alla solita banda di ubriaconi scellerati non senso. Ottima l’apparizione di Marvaldi che con culo e bandiera ci sa fare. Se in tutte le partite ci fosse questo pubblico dimostreremmo tutta la nostra superiorità. *La frase di questa settimana è: “e le Cardane…” fai pervenire la tua risposta in redazione entro giovedì per vincere meravigliosi premi tra cui uno sconto per la vacanza “White Plinio”: la vacanza fatta ignoranza! Questa edizione straordinaria è uscita per raccontare in presa diretta tutti gli eventi sportivi più recenti. Giovedì uscirà comunque la copia settimanale, perciò preghiamo tutti di farci pervenire i propri pezzi. La redazione