Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche Corso di Laurea Magistrale Scienze Riabilitative delle Professioni Sanitarie Teoria e filosofia della scienza riabilitativa A cura di Francesca Filippini 21 GENNAIO 2016 CONTROLLO DELLE INFEZIONI DA ALERT ORGANISM in Riabilitazione COSA SONO GLI ALERT ORGANISM? “Batteri multifarmacoresistenti”, ossia microrganismi che: • non sono vincibili dagli antibiotici attualmente in uso • possono presentare un’elevata diffusibilità (la diffusione di tali germi negli ospedali e nelle case di cura è molto elevata). Si trasmettono direttamente da una persona “portatore” ad un'altra persona: attraverso le mani attraverso l’ambiente Questi germi possono colpire diverse parti del corpo: • apparato respiratorio • apparato urinario • cute • sangue I BATTERI PIÙ FREQUENTI che non vengono più “eliminati” dai comuni antibiotici precedentemente usati: • Staphilococcus aureus • Staphilococcus coagulasi negativo • Enterococcus • Pseudomonas aeruginosa produttore di carbapenemasi • Acinetobacter baumanii produttore di carbapenemasi • Stenotrophomonas malthopilia PERCHÉ SONO PERICOLOSI? L’emergere della resistenza ai carbapenemi negli enterobatteri costituisce un problema clinico rilevante dato che questi antibiotici sono i farmaci di riferimento per la tipologia delle infezioni invasive da enterobatteri Gram – multiresistenti. La resistenza è data dall’emergere di nuovi batteri provvisti di beta – lattamasi, enzimi capaci di neutralizzare l’anello battamico dell’antibiotico e di renderlo dunque inefficace. È NECESSARIO E DOVEROSO interrompere la catena di trasmissione di questi microrganismi prima che la loro diffusione non possa più essere bloccata. In Emilia-Romagna la diffusione di questi batteri, resistenti a particolari antibiotici e particolarmente aggressivi, chiamati Enterobacteriacee Carbapenemi Indifferenti o Resistenti (CRE-CIE), infrequente fino al 2009, è in evidente aumento con incremento delle segnalazioni di singoli casi ed epidemie ospedaliere causate da Klebsiella pneumoniae. In ambito regionale la situazione epidemiologica appare assai eterogenea fra le diverse aziende. PERCHÉ SONO PERICOLOSI? Esperienze in singoli ospedali ed in interi paesi, hanno dimostrato come sia possibile eradicare la diffusione adottando misure stringenti di contenimento della diffusione: • ISOLAMENTO • IGIENE DELLE MANI •DECONTAMINAZIONE AMBIENTALE Le varie linee guida internazionali (Centers for Desease Control, Health Protection Agency): indicano MISURE OMOGENEE e sottolineano tutte l’importanza di agire TEMPESTIVAMENTE ED EFFICACEMENTE, prima che l’infezione sia troppo diffusa e dunque incontrollabile. Dal 2008 è in vigore in tutta l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara una Procedura di gestione e controllo degli “Alert Organism” P-105-AZ che prevede: la segnalazione all’Istituto di Igiene di tutti quei pazienti affetti da germi resistenti (con una resistenza fuori dal comune per la nostra struttura sanitaria) l’utilizzo delle precauzioni da contatto in aggiunta alle precauzioni standard quando si riscontra la presenza di un organismo “Alert”, fino all’arrivo degli esami microbiologici che ne dichiarino la negatività Dal 2011 è stata predisposta l’Istruzione Operativa aziendale I-107-AZ che si inserisce nell’ambito della P-105-AZ: l’individuazione (SCREENING) delle persone che risultano essere infette da questi batteri, resistenti a particolari antibiotici e particolarmente aggressivi, chiamati Enterobacteriacee Carbapenemi Indifferenti o Resistenti (CRECIE) Tale SCREENING consiste nell’effettuazione di un semplice TAMPONE RETTALE indolore che viene eseguito su TUTTI i pazienti al loro ingresso in reparto. “ALERT ORGANISM”: QUALI PRECAUZIONI? MISURE ADOTTATE PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLA DIFFUSIONE DEGLI “ALERT ORGANISM” PRECAUZIONI STANDARD • igiene delle mani • uso di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) • igiene dell’ambiente • gestione di biancheria e stoviglie • corretta gestione delle attrezzature ed ausili PRECAUZIONI DA CONTATTO (basate sulla via di trasmissione e sede dell’infezione) • raggruppamento dei pazienti con lo stesso germe • identificazione dell’ambiente dove accede il paziente • isolamento spaziale a meno di 1 metro • personalizzazione dei tempi di assistenza (cure igieniche del mattino dopo gli altri pazienti, salvo in casi particolari) • possibilità di effettuare il trattamento fisioterapico in palestra in fasce orarie dedicate oppure in stanza IGIENE DELLE MANI I germi sopravvivono sulle mani per periodi variabili (2-60 minuti) e, in assenza di igiene delle mani, si riproducono velocemente. QUANDO? ( i 5 momenti del lavaggio delle mani) 1. Prima di toccare un paziente 2. Prima di indossare i guanti 3. Dopo aver toccato un paziente 4. Dopo aver toccato qualsiasi oggetto o mobile nelle immediate vicinanze del paziente (letto, armadio, comodino, cuscini, carrozzina, ecc.) 5. Dopo aver tolto i guanti COME? Lava le mani: • CON ACQUA E SAPONE soltanto se visibilmente sporche • altrimenti scegli LA SOLUZIONE ALCOLICA! LAVAGGIO MANI CON ACQUA E SAPONE Durata dell’intera procedura: 40-60 secondi FRIZIONAMENTO MANI CON SOLUZIONE ALCOLICA Durata dell’intera procedura: 20-30 secondi USO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) COSA SONO? Sono strumenti che permettono di proteggersi dalla contaminazione di agenti patogeni quando si entra in contatto con un paziente “portatore” o con gli oggetti da lui utilizzati. QUALI SONO? MASCHERINA SOVRACAMICI GUANTI QUANDO UTILIZZARLI? In presenza di infezione da “Alert Organism” localizzata a livello delle vie respiratorie la MASCHERINA va sempre utilizzata SE CI SI AVVICINA AL PAZIENTE A MENO DI UN METRO I SOVRACAMICI vanno indossati sopra i propri abiti/divisa • in presenza di infezione urinaria e/o tampone rettale positivo da “Alert Organism”, QUANDO SI ENTRA IN CONTATTO DIRETTO CON IL PAZIENTE per evitare di contaminare se stessi o i propri abiti. • in presenza di infezione da “Alert Organism” localizzata a livello delle vie respiratorie i sovracamici vanno sempre utilizzati SE CI SI AVVICINA AL PAZIENTE A MENO DI UN METRO ATTENZIONE: l’uso dei GUANTI non sostituisce il lavaggio delle mani • utilizzarli SEMPRE IN CASO DI PAZIENTI CON INFEZIONI DA “ALERT ORGANISM” • quando SI PUÒ VENIRE IN CONTATTO CON IL SANGUE O ALTRI LIQUIDI CORPOREI (urine, feci, secrezioni bronchiali, ecc.) del paziente TAMPONE RETTALE ALL’INGRESSO POSITIVO NEGATIVO RIPETERE ESAME DOPO UN MESE NEGATIVO POSITIVO RIPETERE ESAME UNA VOLTA AL MESE FINCHE’ NON SI HA UN REFERTO NEGATIVO RIPETERE ESAME DOPO 2 SETTIMANE NEGATIVO GUARIGIONE Tale diagramma spiega i tempi di esecuzione del tampone rettale effettuato a TUTTI I PAZIENTI che vengono accolti nei nostri reparti. PROBLEMA RILEVATO Presso l’UGC del Settore Riabilitazione AOUFE nel luglio 2012 criticità di numero 12 pazienti su 40 affetti da infezione da Alert Organism. PROGETTO DI MIGLIORAMENTO Il progetto è volto alla realizzazione di una serie di attività, sia a livello ORGANIZZATIVO che a livello FORMATIVO, che consentano di migliorare la gestione dei pazienti affetti da infezione da Alert organism nel Settore Riabilitazione Per la realizzazione del progetto è stato attivato un Gruppo di Miglioramento multi professionale di 14 componenti (5 fisioterapisti, 5 infermieri, 1 ortottista, 1 0SS, 2 medici fisiatri) Sono stati effettuati sette incontri di due ore ciascuno nel periodo fra luglio 2012 e novembre 2013 Sintesi delle cause individuate Personale Organizzazione Formazione mirata e monitoraggio Implementare le buone pratiche in tutti i setting terapeutico/assistenziali ed in tutti gli ambienti Insufficiente conoscenza / adesione a Procedure ed Istruzioni Operative Peculiarità del processo riabilitativo e del modello di lavoro in team interprofessionale. Tipologia e provenienza utenza Informazione carente e/o intempestiva (o mancato aggiornamento) sul rischio infettivo di uno specifico paziente Comportamenti a rischio da parte di pazienti e care giver, richieste di chiarimenti Utilizzo appropriato degli strumenti di comunicazione in uso ed integrazioni dove stabilito Strumenti Elevato numero di pazienti affetti da infezione da Alert organism nelle degenze Formazione mirata e monitoraggio Esterni Diagramma di Ishikawa Documenti di riferimento A. Documenti aziendali: • P-105-AZ Sorveglianza, gestione e controllo “Alert organism” ed eventi epidemici ad essi correlati • I-107-AZ Indicazioni pratiche e protocollo operativo • DOC-104-AZ Panel Alert Organism • P-103-AZ Igiene delle mani ed utilizzo dei guanti B. Documento regionale: • ASSR Emilia-Romagna, Indicazioni per il controllo della trasmissione degli enterobatteri produttori di carbapenemasi nelle Unità di Riabilitazione, Febbraio 2012 (frutto di un GdM che ha lavorato sul documento Indicazioni pratiche e protocolli operativi per la diagnosi, la sorveglianza e il controllo dei CRE-CIE nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ASSR Emilia-Romagna Luglio 2011) Obiettivi: generale, intermedi, specifici • • • Obiettivo generale Controllare la diffusione dei microrganismi Alert per garantire la sicurezza delle PERSONE ACCOLTE NELLE DEGENZE del Settore Riabilitazione Obiettivi intermedi Migliorare la gestione del paziente con infezione Alert Organism da parte di operatori e familiari - appropriatezza organizzativa Ridurre il numero di pazienti affetti da Alert Organism – appropriatezza clinica Obiettivi specifici Azioni volte all’adozione / implementazione di misure stringenti di controllo della diffusione (igiene delle mani, isolamento, decontaminazione ambientale), al fine di: • Procedure e Istruzioni operative aziendali e documento regionale: corretta applicazione • Buone pratiche evidence based: ricerca, implementazione nell’ambito assistenziale • Promozione igiene delle mani ed altre buone pratiche: informazione a pazienti, familiari, visitatori • Pulizie: presidio della corretta esecuzione Piano delle azioni Realizzare un documento sulle modalità di effettuazione dell’isolamento spaziale e di quello funzionale (precauzioni aggiuntive), ed uso di DPI (precauzioni standard) durante l’attività riabilitativa, in base alla localizzazione (respiratoria, urinaria, cute, sangue) ed al rischio di diffusione (alto, medio, basso) Realizzare un opuscolo informativo/educativo rivolto agli utenti del Settore di Riabilitazione, secondo i principi di Health Literacy (alfabetizzazione sanitaria) Tempi 13 luglio/27 luglio 2012 13 luglio - 15 settembre 2012 Organizzare, pianificare e realizzare incontri di informazione e formazione dei pazienti e settembre caregiver sui comportamenti corretti da adottare in merito alla prevenzione della trasmissione 2012 crociata dei microrganismi. Realizzare un questionario di verifica da sottoporre a pazienti e familiari al termine degli gennaio 2013 incontri Rilevare i dati attraverso la somministrazione del questionario, allo scopo di capire quali siano da gennaio le difficoltà incontrate dai pazienti e dai loro familiari in relazione alle informazioni ricevute 2013 Monitorare il trend Alert attraverso la creazione data base e la raccolta dati movimento 6 incontri di 2 pazienti dal secondo semestre del 2012 di entrambe le unità operative ore (25/07, 17-28/08/2013; 7-8/01/2014) Piano delle azioni Tempi Realizzazione di check-list di pianificazione delle attività non dirette al paziente dell’OSS nelle palestre di riabilitazione (sanificazione attrezzature ed ausili, riordino, ripristino effetti letterecci) Realizzazione Poster “Alert Organism – guida ai comportamenti corretti” da affiggere negli ambienti di terapia Revisione strumenti: •Revisione delle quattro procedure delle due UUOO (selezione ed accesso, ingresso ed accoglimento, progetto riabilitativo, dimissione) con gli aggiornamenti sulla gestione dei pazienti con Alert Organism. •Revisione della scheda di presentazione del paziente per includere la voce infezioni, da compilare da parte del medico che propone l’accesso. •Segnalazione del paziente Alert nella scheda della riunione d’equipe settimanale Elaborazione dei dati dei questionari e dei dati movimento pazienti 21/28 agosto 2013 ottobre 2013 Rilevare i dati consumo DPI (2012-2013) attraverso i codici SAP ed elaborazione febbraio 2014 Presentazione del Progetto di Miglioramento alla riunione del Comitato Consultivo Misto (titolo relazione: “Alert organism: guida ai comportamenti corretti in Riabilitazione”) Condivisione dei lavori prodotti con tutti gli operatori delle UU.OO. attraverso incontri 12 febbraio 2014 1 mese ottobrenovembre 2013 gennaio 2014 RISULTATI Documento sulle modalità di effettuazione dell’isolamento, spaziale e funzionale, ed uso di DPI durante l’attività riabilitativa • Supporta le buone pratiche, dando indicazioni specifiche sull’uso di DPI e delle precauzioni aggiuntive (isolamento spaziale e funzionale), sulla base di: - livello di rischio infettivo (Livello1-alto rischio, Livello2 – medio rischio e Livello3basso rischio) - localizzazione (respiratoria, urinaria e digerente, cutanea) - caratteristiche del paziente (con/senza canula tracheale, collaborante si/no) • Supporta l’igiene ambientale, dando indicazioni riguardo : - l’uso di contenitori di plastica in cui riporre ciò che usa il paziente infetto - l’utilizzo del sistema PCHS – Sistema probiotico di pulizia ed igiene - l’utilizzo di poster per segnalare gli ambienti contaminati • È rivolto agli operatori sanitari e socio-sanitari del Settore Riabilitazione AOUFE. • VERIFICA: è applicato nella pratica clinica SEGNALETICA DEL LIVELLO DI RISCHIO Elevato rischio di diffusione del germe se non si adottano rigorose misure di prevenzione e controllo Medio Rischio di diffusione del germe correlato allo svolgimento di specifiche pratiche assistenziali Basso rischio di diffusione del germe COMPORTAMENTI DA ADOTTARE Nella stanza non devono entrare più di 2 visitatori per paziente Eseguire l’igiene delle mani Indossare sovracamice, guanti e mascherina (che devono essere chiesti agli operatori) se ci si avvicina a meno di 1 metro dal paziente Rimuovere i dispositivi di protezione subito dopo l’allontanamento dal paziente e gettarli negli appositi bidoni Ripetere l’esecuzione dell’igiene delle mani dopo la rimozione dei dispositivi di protezione individuale. SI RACCOMANDA DI: Non sedersi sui letti, sulle carrozzine Non riutilizzare lo stesso camice quando lo si è tolto Non allontanarsi dalla stanza o dal paziente indossando camici, guanti e maschere ALERT RESPIRATORIO 1) HA LA CANNULA TRACHEALE CHE VIENE MANTENUTA APERTA: • Anche per l’espletamento del trattamento fisioterapico si deve rispettare IL CRITERIO DELL’ISOLAMENTO IN STANZA. • Gli spostamenti al di fuori della stanza di degenza sono possibili SOLO QUANDO il paziente si deve recare in altro reparto per consulenze, esami, interventi, ecc. In questo caso il paziente dovrà indossare la MASCHERINA e coloro che lo accompagnano dovranno indossare SOVRACAMICE, GUANTI E MASCHERINA. 2) HA INIZIATO IL PROGRAMMA DI CHIUSURA DELLA CANNULA TRACHEALE: Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in aree dedicate all’interno della “palestra MARGHERITA” e “palestra MAIS” per l’Unità Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa. L’area dedicata è individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate (lettino di trattamento, cuscini ed altro materiale); È necessario RIDURRE GLI SPOSTAMENTI del paziente al di fuori della stanza di degenza e della palestra nei limiti della salvaguardia del percorso di cura. In tali spostamenti il paziente dovrà indossare la MASCHERINA e coloro che lo accompagnano dovranno indossare SOVRACAMICE E GUANTI. 3) HA LA CANNULA TRACHEALE CHE VIENE MANTENUTA CHIUSA • Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in aree dedicate all’interno delle palestre del blocco D “per l’Unità Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra FIORDALISO” e “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa. L’area dedicata è individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate (lettino di trattamento, cuscini ed altro materiale) • Dobbiamo adottare il PERCORSO PROTETTO negli spostamenti dalla stanza di degenza all’area delle palestre: se il paziente NON È AUTONOMO (necessita di aiuto o supervisione) o se NON È COLLABORANTE dovremo gestire al suo posto il percorso in sicurezza, indosseremo i GUANTI ed il SOVRACAMICE ed il paziente dovrà indossare la MASCHERINA; se il paziente è AUTONOMO, analizzeremo con lui i momenti che possono determinare una contaminazione e dovrà indossare la MASCHERINA; • Dobbiamo EDUCARE IL PAZIENTE ALL’IGIENE DELLE MANI e gli forniremo una confezione tascabile di gel alcolico per il lavaggio delle mani. Se il paziente NON È COLLABORANTE .. •Nei momenti di scarsa collaborazione al trattamento è possibile richiedere un supporto ai familiari attraverso la loro PRESENZA accanto al paziente, nei tempi e modalità da concordare. • Qualora si valuti necessario per limitare il pericolo di trasmissione e diffusione dell’infezione, l’accesso del paziente alle palestre può essere programmato nelle ultime ore di attività del mattino e del pomeriggio. COMPORTAMENTI DA ADOTTARE: Nella stanza non devono entrare più di 2 visitatori per persona Eseguire l’igiene delle mani Se si entra in contatto con il paziente indossare sovracamice e guanti (che devono essere chiesti agli operatori) Rimuovere i dispositivi di protezione subito dopo l’allontanamento dal paziente e gettarli negli appositi bidoni Ripetere l’esecuzione dell’igiene delle mani SI RACCOMANDA DI: • Non sedersi sui letti, sulle carrozzine • Non riutilizzare lo stesso camice quando lo si è tolto • Non allontanarsi dalla stanza o dal paziente indossando camici, guanti ALERT DA CONTATTO • Dobbiamo effettuare L’ISOLAMENTO FUNZIONALE, ossia accogliere il paziente in aree dedicate all’interno delle palestre del blocco D per l’Unità Gravi Cerebrolesioni, e della “palestra FIORDALISO” e “palestra ORTENSIA” per l’Unità di Medicina Riabilitativa. L’area dedicata è individuata dalla segnaletica ben visibile posta sulle attrezzature utilizzate (lettino di trattamento, cuscini ed altro materiale) • Dobbiamo adottare un PERCORSO PROTETTO negli spostamenti al di fuori della stanza di degenza: se il paziente NON È AUTONOMO (necessita di aiuto o supervisione) o se NON È COLLABORANTE dovremo gestire al suo posto il percorso in sicurezza ed indosseremo i GUANTI se il paziente è AUTONOMO, analizzeremo con lui i momenti che possono determinare una contaminazione (es. apertura delle porte, chiamata ascensore, ecc.) dobbiamo EDUCARLO ALL’IGIENE DELLE MANI e gli forniremo una confezione tascabile di gel alcolico Se il paziente NON È COLLABORANTE .. • È possibile richiedere un supporto ai familiari attraverso la loro PRESENZA accanto al paziente, nei tempi e modalità da concordare. COMPORTAMENTI DA ADOTTARE Questo cartello è utilizzato in caso di persone collaboranti e autosufficienti, già formate ed addestrate sui rischi ed i comportamenti in merito al controllo delle infezioni. Utenti e familiari devono attenersi alle norme di comportamento previste per il LIVELLO 2 Brochure informativa “Alert Organism: guida ai comportamenti corretti” (All • • Redatta secondo i principi di Health Literacy, con illustrazioni e fotografie, inserendo i contenuti essenziali del documento precedente Rivolta all’utente ed i suoi familiari/care giver/visitatori Nella brochure sono contenute: • le informazioni generali su cos’è un Alert Organism; • le misure ed i comportamenti corretti che devono essere adottati; • i protocolli operativi per la diagnosi, la sorveglianza ed il controllo della trasmissione degli Alert Organism. STEP DI VERIFICA: VALIDAZIONE DA PARTE DEL CCM. • In gennaio 2013 la Brochure è stata sottoposta alla valutazione dei componenti del Comitato Consultivo Misto che hanno espresso parere favorevole rispetto al lavoro prodotto, per la chiarezza e semplicità con cui è stato trattato l’argomento (efficacia), e sottolineano che la consegna sia preceduta da un colloquio di presentazione della problematica. LA BROCHURE Redatto secondo i principi di Health Literacy Incontri informativi con utenti e familiari sui comportamenti corretti da adottare in merito alla prevenzione della trasmissione crociata dei microrganismi Alert e questionario 6 Incontri informativi: materiale distribuito: il questionario (dal 2° incontro) e la Brochure, a chi non l’ha avuta al momento del ricovero. • VERIFICA degli incontri: - quantitativo/temporale mediamente la durata è di 1 ora, rispetto ai trenta minuti previsti inizialmente, e la frequenza è mensile, piuttosto che quindicinale - qualitativa si può desumere da alcune delle RISPOSTE al questionario: il riscontro è più che positivo in termini di efficacia dell’incontro. Il questionario, ANONIMO, da sottoporre a pazienti e familiari al termine degli incontri serve a valutare quanto i relatori siano riusciti a trasferire ai partecipanti (Allegato 4) • Si compone di 20 domande, 3 domande aperte e 17 domande chiuse, che riguardano i contenuti essenziali da verificare e informazioni da raccogliere dall’utente e/o familiari • VERIFICA: VALIDAZIONE DA PARTE DEL CCM. Giudicato piuttosto lungo, però necessario visto che il familiare è un anello fondamentale della catena nella prevenzione delle infezioni. Alcune domande dovrebbero essere riformulate, perché riportano alla precedente, e possono creare confusione (Allegato 5) Calendarizzazione degli incontri con Pazienti e Familiari ……. Nell’anno 2013 si sono realizzati sei incontri ( con 1 Medico Fisiatra, 1 CPSI e 1 CPSFT): 1° incontro in data 18/01/2013 2° incontro in data 14/02/2013 3° incontro in data 04/04/2013 4° incontro in data 04/06/2013 5° incontro in data 26/08/2013 6° incontro in data 08/11/2013 CCM e Questionario Febbraio 2013 Il Presidente del CCM, valuta che il questionario sia “necessario” data la rilevanza della problematica e considerato il familiare un anello fondamentale della catena della prevenzione delle infezioni. Prima della consegna del questionario, che è ANONIMO, sottolineare che si tratta di uno strumento utile agli operatori per verificare quanto siano riusciti a trasferire i contenuti trattati. Questionario In totale sono stati analizzati 38 questionari, così suddivisi: • il 1° incontro solamente informativo, senza la consegna del questionario, ma dall’incontro successivo la consegna è avvenuta. • al 2° incontro sono stati compilati 5 questionari, corrispondente al 13% • al 3° incontro sono stati compilati 6 questionari, corrispondente al 16% • al 4° incontro sono stati compilati 10 questionari, corrispondente al 26% • al 5° incontro sono stati compilati 12 questionari, corrispondente al 32% • al 6° incontro sono stati compilati 5 questionari, corrispondente al 13% Risultati del Questionario Risultati del Questionario Risultati del Questionario Risultati del Questionario Check-list per la pianificazione delle attività non dirette al paziente dell’OSS nelle palestre di riabilitazione e Poster CHECK-LIST • Numerosità dei pazienti nelle palestre, interruzioni delle sequenze di attività con un paziente per seguirne altri nella medesima fascia oraria e utilizzo promiscuo di dispositivi ed attrezzature pluriuso, possono determinare contaminazione dell’ambiente di assistenza (arredi, attrezzature) • Da affiggere in ciascuna palestra, è settimanale, comprende tutte le attrezzature, specificate con numero di inventario, presenti nell’ambiente a cui si riferisce (nome della palestra) nella prima colonna; nella seconda colonna si trovano le caselle corrispondenti per la data e nella terza quelle per la firma dell’operatore. • VERIFICA: non applicata POSTER Il poster è stato realizzato selezionando immagini e contenuti dalla Brochure. VERIFICA: è stato stampato in formato A4 e distribuito in tutte le palestre (7 in UGC e 4 in UMR). È stata recentemente proposta una versione in formato A3 (maggiore impatto visivo, meglio leggibile), plastificata. POSTER Calcolo dei consumi di due tipologie di DPI, sovra camici e mascherine • • È stato realizzato un data base – report consumi anno 2012/2013, suddiviso in consumo - quantità ed in consumo – valore corrispondente, per mese e per centri di costo di UMR (15.1) e UGC (60.1), con accorpamento dei consumi del reparto e delle palestre cui afferiscono i pazienti degenti per entrambi i centri di costo. I guanti non stati inclusi nell’estrazione dei dati di consumo perché meno strettamente correlati alla presenza di infezioni da Alert organism in riabilitazione rispetto a mascherine e sovra camici. Raccolta dati movimento pazienti per valutare il trend Alert organism in risposta alle azioni intraprese. È stata effettuata una raccolta dati movimento pazienti in regime di ricovero ordinario nelle due UU.OO. dal secondo semestre 2012 a fine 2013. CONCLUSIONI Per la PECULIARITÀ DEL PROCESSO RIABILITATIVO e DELLA PRESA IN CARICO IN TEAM INTERPROFESSIONALE, con l’utente ed il familiare/care giver che fanno parte del team riabilitativo, la brochure, gli incontri periodici ed il feed-back rappresentato dai questionari sono PUNTI DI FORZA di questo progetto, perché strumenti di COINVOLGIMENTO CONSAPEVOLE E CONDIVISO. PUNTO DI DEBOLEZZA: la check-list proposta è rimasta inattuata. Alla luce delle considerazioni emerse sulla peculiarità dell’ambiente di cura, e data l’importanza dell’igiene ambientale per garantire la sicurezza del paziente, questo rimane un problema a cui dare risposta.