Do[um~nti ~O[iali~li intorno alla ~u~rra
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DISCORSO
dell'On. GIULIO CASALINI
Tornata parlamentare 9 luglio 1917
Centesimi 20
MIL;\NO
Libreria Editrice « AVANTI ! »
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1917 -
FONDAZIONE
ISTITUTO GRA~1SCI
BIBLIOTECA
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3>5
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SERIE III ,., N. 7.
i~
DISCORSO
dell'On. GIULIO CASALINI
Tornata parlamentare 9 luglio 1917
Centesimi .20
MILANO
Libreria Editrice «AVANTI\»
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1917 -
I PROBLEMI PIÙ URGENTI PEL PAESE
.\!ilnno -
Cooperativa Tipografia dPgli Opcrn1 -
\'ia Spartaco, 6.
PI\ESfl)l~\TE. L 'ordinr drl giorno 1·rra il
seguilo dc•lla disru;:-,sione c,nl disrgno di lC'ggr: ,\1110rizzazionc drll 'c:-,Prcizio pronisorio degli slali ùi prPvisione dcll"1·11lrala e della "pesa per l'esercizio fìna111iario 1917-1918, fino a quando non sir no npprr)\ ali
prr lrggc r. non oli rr il :n olluhrc 191 I.
fl prin10 Ì::ìCTÌllo a parlarr 1\ !'on. ('n..;a lini .
Ne ha facoltà.
CASALI~!.
Onorrvoli colleghi! JI disegno di
lrggr che sln ora dinanzi alla Carncrn limita a quallro
rnesi, ormai in rffetlo a lre, la domanda di rserrizio
pro\ \'isorio, menlrc, gli analoghi disrgni di Jrggr prrcedcnli chirdevano un rsrrrizio provvisorio di sei
mesi.
Alcuni hanno dato a ques to fatto una interpretazione che mi pare troppo superficiale. Si è dello
rhr il Governo voleva dimostrare un riguardo maggiore \Pl"'-'o i diritti del Parlamento . Quesla interpreta-
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1iunr nii pare tnullo ~!rana i11 quanto f'111' i· a::-sai diìtirile che il GoYerno abbia yoJulo. òn c:.f> ~lc-::~o. ~' 11l11tare la propria opera preccdc•ntf' r 1·ondannarl11.
L'interpretazione prohabil<' Jn tro\'o qun:-i a po1·tata cli mano. La restrizione lkll't':-crci1.io pro\ visorio
rnpprc~enla, c;econdo mc, un inclic<' df'lla -.,1l11azione
nrlla quale ci lro\'iamo. Il GoYcrnn. p1·r, t'ck11do chr
ci IW\'iamo rapidamente vcr"o la cri-.i c..toriru dr! prt'<:rnle momento internazionale, ha \'ol11lo :n rre a sua
dispo$izione la Camera prrchr """" po~::-n :1-::s11rnr1r
le proprie responsabilitù in quanto che In ( 'arn<'ra.
nonostante il dileggio a cui fu soggetta in Ppora di
censura, come non fu mai in cpot:a di Jibel'là pubbliche, è pur ::,empre l'organo più 'i tale t!Pl parse.
l'unico organo che abbia il diritto di r:ippr<'"'<'lltarn1~
le aspirazioni e il pen::,iero.
Parmi quindi che questo :::ia il mo111c11to per u11
duplice ordine di considerazio111. :\ oi dohbiaino, nell'attesa delle ore che verranno, denunziare al Governo, con chiarezza, quali sono gli urgenti bisorrni improrogabili del paese: in secondo luogo dobbiamo
parlare, con tutta chiarezza e con tutta libertà, ispirandoci sopratutto ai consigli e ai monili che ci vengono, non dalla rettorica e dal desiderio, ma dai falli
r~ali.che si s.ono svolti e si svolgono nel paese e nella
vita mternaz10nale.
Su molte questioni dobbiamo richiamare l'attenzione ~el Governo, ma penso che lutli i problemi più
urgenti della nostra vita interna possano meltersi
sotto un denominatore comune: bisogno di giustizia!
- ;,
~
Le ÙCllllH.:l'az1e ha11110 dimo:-:.lralo e dinioslrano di
c;entire in modo squisito, più di ogni altro reggimento
polilicò, l'aspirazione Yerso la equità e l'eguaglianza.
La gnerra, la quale ha toccalo' ivamcnlc non ~oltanlo
In parte ma leriale delle popolazioni, rn a nne hc i I !alo
morale <li c::;:-:c, la guerra ha reso spasmodico questo
bisogno, quc::ito grande anelito verso lrallamenli di
equità.
1Ia non è possibile dire di Lulli i falli che han110
importanza particolare in questo momento. Sccglierù
solo alcuni di e::;si, lasciando che degli altri aspelli
della situazione si occupino i miei onore\ oli colleghi.
Vi è una questione che ho già solJeyata ripetutamente in que~La Carnera e di cui ho parlalo anche
nel lllio chscorso di marzo ultimo.
Dicevo allora che, nel pac..;e, esi:--tc una contraddizione strana e doloro.,,a. Abbiamo calcgnrir di cittacl~n~ i quali dalla guerra traggono - da que:-:ta cosa
ornlnle t:hc è la guena - accrescimento di heui malrl'iali. Vi sono categorie di cittadini i quali dalla
guena non ritraggono mutamenti :-:osta11ziali nrlle
proprie condizioni di vila. E vicr,ersa c'è un nucleo
di cilt.ad!ni importante, che somma a milio11i, il quale
compie innumeri $acrifici, e non trova nella restanlr
parte elci paese corresponsione di cffctliYo sollirvo.
Di fronlC' a questo ~lato di cose dornanclm o che il Go'~rno pro\Tedcssc, se non a dislru~gcrr un tale stato
cli cose, almeno a colmare una parte dell'abisso.
Il Go\'crno qualche cosa in verità ha fatto col
Decreto luop;otenrn7ialr clrl 23 aprilr c::corso, n. f\o:?,
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lic\clllc11lc modilicamlu le cu11d11ioui ern11u111ichc dclll'
fanuglic dci richiamati, portando ad ~O <' 'lO ce11te::-imi il su"':mlio che prima si dava in IO e 3~> ccntc~imi al giorno.
~In, o ::.ignori dcl Governo, <Tl'clcll' \ oi di a\'C~l'
fallo a suffirienza? O non crerlclc piullo~lo clic '-'IH
11rgcnlc pro\ \t•dcre a far qualclw r1i::;a di più, p<'r
11011 approfo11dirc ancora quel di"'~idio giù prnfondo
che <" ncllt- rn~e, lrn quanli alla i>alria 111>11 da11110
che poco e q11a1lli alla i>utria danno il ~11pn·1111> lw1w,
la \Ìla propria c. alle \olle, la 'ila nicd<'"i 1na <l<-111·
proprie fa m Ì!.dic'!
Lo ..;lc-.-.o (;o,·erno ha dato la di1110 . . lrn11n1w dt
q11e~la necc::;~ilù. Il ( om111i~::::-arialn d!'i 1·011:-11111i lta
fallo clislrihnire. in quc..;ti ullirni l1·111pi. 1111a lod1·rnl1·
pubblicazione di cultura popoléll'<' . Il 111111w1·1> 1111iro.
intitolato << li dovere dell'italiano <lurwift' l<I rJll<'ITU » .
diffuso in grandr copia nel no..;[ro pa<'~<'. i11k11d1· fa1·1·
1111a detenninata propaganda cli 1·cono1llia donH·"'lira.
Lo Staio, chiamando a rncculla 1 :-1wi /i11u11zicri.
i :-11oi pralicj, i ~uoi fisiologi. lw dn 111w parli• vol1!10
climoslrare la possibilità di spcnr11·rc poco r, di uulrirsi bene e dall'altra quali sono i rnnfini i11 1·11i il 1111lr·imcnto incli\'idualc deve esc;t·1·c· c·onll'1111lo IH'!Tltì· 11011
si annulli una partr della re:-i . . tenza ora-crnirn cka·li
incliYid11i e quindi del paese.
'
.
~fa ~e noi ci gioviamo elci co11..;igli, delle lalwllc
che ..;0110 dal<" ai cittadini, noi ci anrcliarno cli una
assai c;[1·a11a ci rro..,lanza : i coll:;igl i n011 pol r<' hhrro essere applicali dalle famiglie dei cornlrnltenli poveri.
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do\<''-"C lc!ll'l' coulu dd 111111w1w11
i11d1spen~abilc per la alimentazione indi, i duale, le famiglie dei militari non aHebbero il denaro a sufficienza per Lalc :-;cupo. Ilo fallo un conlo semplicis"'i1110: ho consideralo il caso di uua farniglia composta
della moglie del ricl1ia111ato e di un hamhino e che
dehha pnn \<•d1·t·e al suo soslentan1c1llo c·on le e1ilrnlt•
che pro\ engono dal sussidio govcmali\ o e dai :-;11ssidì locali. La com.eguenza a cui s0110 \l'llttlo è cl]('
la spesa mi11i111a richiesta dalla propaganda falla dallo
~lato, dovrebbe es:--ere di G9 lire e 50 ce11tc:-ii111i al
mese. ln\et<' lo Slalo, con l'aiuto dei Comilali locali,
111clle <1 clispu..,i1.io11c di questa famiglia 1111a so1n11rn
cli 51 Jin'. \e \ÌCll<' tLn deficit di lire 18,:>0 mensili.
\e cu11..,cg11c che le famiglie clenmo uulrir"i al cli sollo
di quel minimo che lo Stato stesso stahiliscc· co111c·
limile !"Otto il quale non si può anelare. a meno cli intaccare la propria resistenza organica.
Sr l'ipeliamo il calcolo per il raso della moglie e
di d11r bambini, troviamo che la spesa minima richiesta srcondo i consigli dello Stato è di 80 e la disponihiliUl è soltanto di 68 lire mensili.
Da qnrste cifre precise deriva una sola c·on:-lalazio11r: la condizione fatta dallo Staio alle fan1iglir
<l<'i eomhnllenti non può essere assolutamente tollerata.
Il sussidio dello Stato ha un carattere rsclusivamrntc nlimcnlar<" r qnindi ec::so c::i rapporta allr ncrrssitù mininw e indrrogahili drlla esislcnza. Ma ,
lnc;ciando l'entità dcl !'>ussidio come r attualmente. non
l111'alli, . . L'
.... 1
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::,i <là u11 ::.ussidio alimentare. ::-i dii u11 su::;siclio al di
sollo dci bisogni e quindi la 110:::-lra popolazione è
po::ila nella doloro!:'a co11di1.io11c di dl'perirc.
Onore\'oli colleghi, le11i;11no p1'l'SL'11le non c.olo
l'ora che rnlgc, mn a11chc il domani.
La gucr rn lcrminerù. e 11oi dn\'l't•1110 rifare il nostro patrimonio cli uomini e di ri('(:h<'l'.i'.l'. Come volete che ci si an i1 \Cr::-o f!<'1H·razio11i 1111~:diori , sr colpile le generazioni che ::;on.:-0110 nlta !in::-(' ron J'inc;ufficie11za clell'alimenlazio11e ·?
Io so quel che ri..;pondc il mi11i . . 1ro dcl le..;oro:
« Io ho giù un carico alto. ::;pc11clo piìt di CiO milioni
al mese per questo srn izio ». OrlH'llf', 11011 l>nsla questa considl'razione. Come \'oi prnnc(klc a dare alla
nazione in armi quel che e\ ll('f<'S"ario pc·r <'omhatlere.
Yoi non potete lasciare al di..;otlo cl<'i !'<'ali bisogni
della vita quella parte dcl parsr chr forma parte int~p:ranlc di chi è al fronte, per 111n11dalo e a difesa
d1 tutta la nazione.
Un secondo punto dcYc cs~crc prnsprllato al GoYerno _per provvedimenti analoghi.
S1 tratta di quel gruppo n11rnrroso di ciltadini
che noi: possono ri\'C•rsare sopra gli altri. almeno in
parte. il peso dcl rincaro <lrlla \'Ìla. rli quei cittadini
che non hanno bilanci elasliri. o non possono in alcun modo accrrsccrli. J\l111do aali i;11picaali dello
S!filo. <1frli im.pirgati p1·i\'ati. a pr1~;.;ionnli cl~llo Stato
e drlle pubbliche ammini~trazioni.
Per quanto riguarda gli impirgati drllo Stato. il
Governo era partilo da un punto di, visla assai rigido.
\J -
r\ve va dello : i\ on ~i può fare nulla per ragioni di
finanza; ma questo propo::;ilo se\ ero non fu rnanleu ulo, ami fu concessa una prima in<lcn11ilà di « caro\ Ì\eri n, che fu accresciula quando le con<llZloui della
\ila si fecero più aspre.
Ccrlo quello che lo Slalo dà allualt~1c11lc ai suoi
<lipcndcnli non c.orrispondc al rincaro della vila quale
è ammesso dalle sles::;c slatislichc ufficiali. 1\<l ogni
modo il sussidio dello Stalo è venulo a migliorare
di alquanlo le condizioni dci pubblici impiegali e lo
Slalo farà certo di più una volla che vengano riconosciute ulteriori ncccssilà che gia ::;i vanno manifestando.
Per quanto riguarda gli impiegali prn ali il GoYerno, dopo lunghe esitanzc e molle pressioni venule
dai vari settori della Camera, ha emanalo il Decreto
luogolcnenz1alc dcl HHG. Gli imprenditori privati sono
- almeno in parte - venuti incontro al pensiero dcl
Go\~rno, rni?liornndo le condizioni dci prnprì dipendenti. i\.la, ciò non a\ venne in linea gcncralc, com~ileLa, _d1 modo che abbiamo lullora impiegali privali
1 qnnh non ebbero indennità « caro-viveri n e si trovano .nc_lle più pc11o~e condizioni, in ispecie nelle
granch c1llà, clo,·e vi sono spese che non possono ns~olnlamenlc essere limitate. E' quindi necessario che
11 G?vcrno intcncngn successi,amente per rendere
obbligatoria una indennità che corrisponda presso a
poc~ a ~ncll~ m_isurc che il GoYerno ha preso nei rapporli coi suoi c11pendenli.
l.Jn allro problema più grave tocca pensionali
Ca3alini.
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lU -
clcllo Slalo. Io ricordo che e:-;~u fu arlarcialu alla Camera nel 1911, e che \'i fu allurn u11a virn di . . 1·u~sio11c.
lJa pal'Le no-,lra si so~lcne\'a il L'o111·ello rhc lo ~lato
non L' :::.ollanto un organismo di ftJrza, llia <: a11clll'
un organismo di nalurn eli1 a. e l'hc q11illlli lo SI alo
non può n1etlersi nella rncdc-.inrn lH>:-.Ì1.1onc d<·I p1·1\ ;ilo
di fronte ai prnprì dipc11dcnli. E:-.::-tJ 111J11 p11ù dtr't':
«io vi 11cgo quel che \oi rni ('ltil'dt·ll', pt:t'<'he lw il
dirillo <li farlo n. Lo Slalo d1°H' l'.:.a111i11arn ~t: la nchic:::-la che gli ùen rÌ\olln co1-r1-..1H11Hla il t'l'ikrì di
~lrctla equità.
,\d ogni nw<lu la Ca111era ;tllorèl ri::;p11-.t' 111·gHli\ ame11lc, al'l°l'r111arnlo co . . i rlll' IH 1H'"i1io11I' d<·i 1w11:-.ionali <'J'a C'hiusa. una \'ollH rh<· . . j 1·n1 n·nli11ala la
111'n"ionr liquidala dagli orga11i <'11t11p1·1<'1ili . ( l1•;1. 11
... ignori di'! ( ;o\l'l'IW, Yoi il\ 1·lc· ri:-1111 . . lo 1wi 1111·dP.... i111i
l1·rmini, :-.c'rD111lo 1p1el dw I"""' 1wlla 1·i . . p11 . . ln -.1·1·ill:i
falla dHll'o11. Da ( 'on111 nl1'011. I li'tll il'<' t' nll'1111. \lnt«11.ZÌ, ('hl' H\t'\Hllo po~lo il qtw:-.ilo. \ 111 mdi· d1·ll11
1·IH' no11 polP\alc u111lat'c il p111tlo d1 \ 1. . 1;1 alT1·1·111;tl1>
q11i alla CamPra p<'r lr ragioni ~11111· qttitli a\<'\ ali' i11... i~lilo allora, clic sono di nal111·n ... 11·plln1111•1ll1' fi11;11111 ill'lél.
Ora, pur rimanendo nrl pri111ilivo IH't1si1·1·0, clii'
cioi' lo Stato clehha '-<'lllprr r";1111i11arr i p1·ohl1',t11i in
rnpporto con le ragioni di giu ... t1z1a rbr li ~111'fn1gano.
afl'rrmo rhe oggi ~i tratta d1 q111·~lio111' 1·11111pl<'ln11wnli'
din•r-,a.
l>rr ra11sa drlla gurrra noi ahhirnnn 1111 :111mr11lo
di rirra il f'f'nlo pPr r~nlo dPl co:--lo drlla vitn, f' q11i11di
11 -
non ~i può piit affacciare la prcgiucfo.ialr rhr ogm
diritlo a11rlll' ~olo llloralr è chiuso cn11 la li1p1idn1io1w
cl<·lla pt·11~io11<'. Si d1'\I' c::;a111inarc il pro1Jlc111a nella
~11a r1·altù. <'allora si lrtn erù nel no~lrn pac-,r, seco11c10
1 dal i <'IH' 111i 1'111·0110 rorlC'scrnrnlc forni li dal \lini ..drro
d<·I 11''-ool'o, q1w~l:i ~il11azio11c cli l'nllo, alla dnla drl
:10 ap1·ill' 1!117:
f '<'11sioni dPl!n Slafu.
Nnmero
delle partite
a) Pensioni dirette super. allC' L. :2000
l~.75fl
PPnsioni t!irC'ttr. snper. nlle L. 500
111a inferiori allo L. 2000
:12.;;n:1
") Pensioni <lirPtte rnforiori alle L. .i()o ] ] :2 ..-,;"j !
<l) Pensioni cli nversilnlità cioè a fa-
Ammontai-e
complessivo
a unno
'l!l.7!i:ì.75fì.52
lJ)
31.!1!18.170,98
:!0.05:U'.!I,3<J
\'OrC' Lii yeclo\'P ecl orfani, inùipen:)!l.71!1
:~8.U2U.1H.J, 11
'rotale 218.lil !1
1 J0.81i5.ii,1:2,H·l
de11teme11te dal lnl'O ammon t arr
I 11 co111plt·~=-o -.1 ha11110 olll'<' l!lO 1nila 11<11'lill' al
di :-.oll1J di ;2()()() lire a111111c lonlr. l>ii1 d[ J J~ mila :-001111
al d i ~o li o di t°">OO lit'<' a1111111•, sr11za p<11 ·l n1·1· dcl i!' tJf'll~io11i di l'i\<·1·sihililù, che :-0110 o.,O\C'llll' uo.;~ai l('1111i,
c·o1111' i• 11010. Ora i' po~sil>ilc clw si rispo1Hla ri~ol11la­
mc.•nlr di 110 p<'r rngio11i cscl11~i\· a1111'11le fi11a11zinri1'
a tulle quelle dirc·inr di migliaia di fHniigfo· che non
hanno duemila lirl', <' ancor piì1 a qurlk chr 11011
hanno :lOO lire aJLumo da ~prndcre? ;\la \ oi non \'f'drlc che si lralla rralrncnle cli g·rnlr che i, lllC''-'~a n
111 prr 111 ron la fnmr, r non irn1) a\·rr<' i rnrzzi di di1'1·11d1•r:-i p1·1Thi• i• imrnohilizzaln dall't'là? Qnr~la grnlr
-
li!
può tru\ arn ullra vw Ji sca1111~u 1 nuu pu~ andare
a la' orare pcrchè la gran: el<\ gllelu 1111peJ1scc, e a
chi ::-i può ri\ vigere . . e noli allo ~talu, <'hl' lw per luno-hl allllÌ ::,l'I'\ ilo'?
0
~ 1 g 11 (1ri, in que-,lu mo1111'11lo in rui a11dia111u prnfonde11do rnilianli µer n1gio111 di unlinc g<•1w1·ale, nou
e possibile che nella spe::-a. culo::isa.lc eh~ ::,<.ll'Ù nparala
con dicci ne <li anni \enlur1, non s1 lrov1 q 1wlchc co..,n
per questi poverissimi llo:::.lri antichi dip1·11dc11li~ prr
questi uomrni che la silunzio11e delle cose, da e::,s1 11011
\Oluta, ha messo yerame11l<: L'Oli le spalle al muro
nella condizione <li ::,ol'frirc la fauw '! Fate qualche
cosa per que:::.la gente, e facc11dolo avrete anche ron1piuto un frammento di quella opera di giu::-lizia cl~c
volete realizzare con l'opera lii guerra i11 cui l'llalw,
è impegnata.
. ..
Vi sarebbero molti altri problemi <li g1ust1Z1a da
segnalare a voi, signori ùel c;o,·erno . .\ctT111wrò ::,olu
a qualcuno di essi.
L'altro giorno l'onore\ule Ca11cpa, parlando alla
Camera sulla questione degli appru\ vigio11tu11c11ti, uichiarò, e la sua dichiaraLione wrrisponde prrfellamenle alla reallà, che nella :;ua posizione egli cleYc
ledere <li continuo intere:.si pri\ ali. i quali poi, alla
loro volta, reagiscono nel modo più nspro, qualchr
,·olla nel modo più Yiolenlo.
Ha soggiunto che un Go\'erno, il quale ;:;i tro,·i
alla testa di un paese, in un momento di guerra. non
può fare a meno di disgustare mùnfinilà <li persone.
E' certo che la cosa è in questi termini. Ogni Governo
11 un
-
tS
di uuet'l'H e ohbltga1o ad urlare t111 'i11fi11ilà d1 rnlere:::;::-.i
pri~ali . .i\] a quando questi urli rurrispondono a. ra~
gioni cli perfella giustizia e no.n hanno contro cli se
null'allro che privali interessi e~s1 possono e::;sere
giustificati e il Go,crno <leve affrnutan.' tulle le c·ollseguenze di essi sicuro dell'appoggio dcl J>arlamenlo
(' drl paese. Ma i pronc<limenti dello ~Lato che le~
dono in lc'rcssi privati, devono essere l<d1 da potersi
difendere sul terreno della più assoluta e H.: rupolosa
<'quilù. Jm·ccT. ali<' 'olle, si dùrn~~ prn\ wd~111.<·1~ti dw
non hamto un tal carattere, e gh 111lerc<;:-.ah fl111sro110
d 'a\ er buon giuoco.
Segnalerò a questo proposito <hl<' esem~)i e li
::icgnalrrò io. inquantochè non sono ~o"pello 1ll materia.
Da qursla tribuna. nella nostra attività. nel paese.
abbiamo di continuo fallo una lolla attiva contro 1c
vnrie categorie <li e.sercenh e la lotta continuiamo tuttora. giovandoci cli quell'ottimo strumento moderno
cli puhhlico interesse che è l'organizzazione cooperativa. Ma dobbiamo riconoscere - r la mia affermazione non pnò essere 8ospclla - che, alle volle, gli
rsrrccnli i quali sono condannali r imprigionati, non
si lamentano a torto, inquantochè vi sono prO\vrdimcnfi dcl Govrrno che offrono in una parlr ad rssi
ragione. e virnr coc.ì paralizzata qnrll'altrn nzionr
che il Governo vuol compiere nei loro riguardi a
clifrsa clri consumatori. ,\Ile \'Olle anien<' rhr l'<'sercenle sia mul i alo e, in questi rnornrnti, anche arrestalo, perchè ha venduto a prezzi superiori al cal-
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H -
111it't'l'. Il (;0H·1·110 o Il' ('11111111i:---.:i1111i l11l'<ili 11111u111!!'ll1u il rnlmicre ai drllagliartli e' di11w11li1·;11111 di i111porlo al gTo:-:--Ì!:-la. al prod11llon'. dig11i:--arlll' il piC'rolo co111111cn:ia11lc -.i lrll\a 11clla 1·1111d11it111t' 11 d1 \1'11d<'l'I' i11 1wrdila, o di 11011 rt'IHlt·n· 1111 cl1·lt'r111i11al11 :--·enere di rlli il 111crrnlo ha 1Ji...,og110.
Bisogna colpire µli e::-t'l'<'<'t1li 1·lll' ...,j 11wllo1111 rn11lrn l'i11lc'l'<'...,...,l' gc11e1·al1· cl1·I p<H''-t', 111n l>i:--og11n rnlpirc alla ha . . e. slahilin: il rnl111i1·1·1: alln ha::-1•, c·d ;dlorn si a\J'Ù rngio11e. "l' ti 1"<ll111i1·n· 111111 :--nrit o.:-o...<'l'' al o. d i p 1111 i 1·c' a n ('li e 1 Ili i rlll I n 11 l i .
r11'alll'H q1t("-.lio111· è· IH'ilt' l'IH' 11> f;t('('ÌH da q1w--li
h<111chi ~11 di e . . ...;a 11n11 è• d11l>l1i11 il 1'<'11-.11•rr1 di q1w . . ta
parie della Camcl'a.
\oi ;1hhiamn rih•\'alo, p111 \nlll'. 1111 fHll11 :--lra110
rwlla \ila t('o1111111irn tlcll'[l;dia. i11 1·011frn11lo 1011
q1wlla de~li :illri irnr-.i.
i\hhia1110 "]H''-'"CJ \l'<l11lo 1·1111H'. nll'1·:--lc•1·11. !<1 r•o:-.ì
drlla \ila rli ltr-.,.;o. -..in :-.lata. <111<'11r ]ll'inw d<'ll<i gtH'I'l':t
r. sia ancora più oggi. ad 1111 li\ 1'llo n. . sai ::-11pc'rion·
<11 q11<'llo chr 11011 c.;ia in Tlalia. \Trgli nll1·i pnr:-.i . . j
Ì' crrrnlo cli r;1ggi1111ger<' q1H'slo ..;copo: di dal'r' nllr
s11ssi<.:l<'11zr co1111111i il pili hn-.:~o costo pos:-:ihik. E \Ì
si r riu . . rili fan lo in .\mcrica. q11a11lo in ( ;('J'lllèllli<l.
tanto 11<'1 Relgio rhr in Fr<tnrin. \ni ahhia1no 'i'-'lo
q11r'-'lo :-.!alo <li ('o-.c ecl ahhiallln l'hi1·-.l11 l'lw fo:-5rro
-..o, \rrlifi i f!'rmi11i <rnrh<' <1<1 noi. <"lw la , ilei di ]11-..0...11
cli\rnlas:-:<' pili rara r di\rnfa..;c:;<' a h11011 11wrrnlo la
'ila inclisprn'-'ahile alle no . . lrr popol:i1.io11i. TI (;oyrruo, ispirancloc:;i a questi concetti, ha comincialo ad
11
1·1tlr'itl'<' i11 t]lll'"la. \ i<t. t: ('oi pro\ \C'di1ne11li :-:oprn i giowlli ha dalo ragione ni ('011cclli da noi 11101lc \'olle
difc<.:Ì. ('011!idi;nno che ~u q11e~la o...frnda il Go\'crno
111..;i~l<'ri1 e l'l'l'rlH'l'Ù o...opl'èllttllo 11c•i \Hl'Ì cl<'lllt'llli dC'JIH
\ila di 111~:-:o. 1111a parl<' tk1 111eui lH~<'<'"'"<ll'Ì p<'l' f<tr
frn1ll<' ai gr;rndi 1>i . . og11i della 110:-.ll'a p11hhlira fì11n111.;1.
\la 11w1tlr·<' 1111 lnll' iriclii·izw --i prc~cnln pC'rfclla1111·1tll' . . a110 l' 11011 i• pos..;iliilc HH' I '(' d11hhi nl rigual'do,
1'<'('11 l'lw µ.li irll<"t'(•s . . ali ('h<· . . i laµ:11a110 . . 0110 111c ........ i
rwlla 1·1111di1i111H' di <l\t'l'<' 1111a park di n1gio11e, prrchi·
il rn11gq.n10 l<'rnirn fio...calc ,.;l11dialo (• lak C'ht' \ ic'llC H
i1ilirn1rn·c· 1111a park d1,llc raµ:i1111i di µ.iu...,[i11a ('lt1' ltnnno
i1np11..;lo l°;H'<'ogli111c1tlo della nuo\a forma di las!-'H:11n1H'.
(_)11;11Hl11. 1·011 1111a clcfl'l'lllinala la ........ a, :-.i ('olpi....1·<'
1111a d;tla p<ttfr di cittadini. <' 11011 ~i ('(ilpi:-.ro1w gli
altri rht' . . j lrm ano in a1wlogh~ <·01Hli1io11i di \ila e
di 1'"1'1'('11.io. q1ia1Hlo -.:i 'iene nd o..;la('ol<1rr lo s' olgi11w1tl11 d1,ll'alli\ il il 1•ro1w111ica r i nel ""lriak dcl Par . . <',
. . i c1,·, 111w pnifr di rngio11e u quei rornrncrcian1i C"hc . . i
i11alllf'1·a110 1·onlro la 1111orn [a . . :-.mio11c i111posln dallo
Slnl11. Hi . . ognn <'~SL'l'l' ~<1hla11H'tlil' fll11d<1li s1tlla gi11o...li1.in, s<' o...i '11ok, ('()] pugno di l°<'l'l'll, dif1·1Hlc't'(' q11rlli
d H' .... o 11 o µ.li i 11 I<' 1·1'ss i de li n SI a I o.
Ed ;uirorn . . 11 1111 p111llo di slrclln gi11-..li1.in. lH'l'11wllck clw io ri('hin111i, o --ig·1101·i ckl Gm c!'l1n. la 'o-.[rn all<'111io11r.
P<'I' nccr . . :-.ilà cli ~.n11~rra il Gnvrrnn lw imposto la
1·1'11..;11ra '-lilla o...farnpn.
Per tH'C'C.:-.. . ilù tli !2.'tll'l'l'H il
Co\·er110 hn i111po...,[o una cc11~ur<1 ,·cra111c1ilc l'igida.
-
lG -
Xoi abhiamo più yoltc in questa Camera, anche
in pieno accol'do con gli allri settori, dil'rso il concetto ùclln censura, limitala ai prnhl<'llli militari e
diplomatici. ;\'oi abbiamo chi<'..;Lo rhe la più larga
libcl'là si lascias..;c alle altre 111a11ifestnzio11i della
stampa dcl no:'-lro Pac..;e.
~la, signori elci Go\'erno, se \'oi volete rimanere
sul vostro terreno e clifcndl'rvi sul vost1·0 tc1T<'110, bisogna che applichialc con crileri di rigorosa imparzialità il si~lema reslrillivo che m·cle Ira le lllani.
Co~ì non m·vicne: noi ns"rrviamn ogni giorno
cc:.cmpi di criteri non equanimi. Ad r~cmpiu, si possono esaminare gli scopi di ?t1cr·1·n, par·tendo da un
punto di vista irnprriafodico, e mrll<'ndo fors'anchr
il Pacc:.c e il Cowrno in situazioni cli s11prrmn dclirntczza. cli fronte agli allrali rd ni nrlllici. ma non si può
a nna tale propaganda contrappnrnr 11n 'altrn ic:.pirata
dalla ripugnanza alle anrnlnrr.
Cose strane a\'Ycngono !
Pochi giorni fa nna Rivic:.tn di :\Jilano, che non
è nna RiYic:.la sociafo:ta. ma è una Rivic:.ta qHac:.i tecnica. dava la notizia rhe in crrli nrnhienli si parlava
cli propoc:.le. chr c:.arrhhrro slntr follr per \'nssun7.Ìonc
del servi7.io elci talrncchi, <la pari!' cli 1111 c:.indacalo
americano.
La Rivista, a cni ln notizia era ~lata data. per
suo conto rispondeva che ccrtnmrnt0 il fatto non potr\'a c:.ussic:.terP, perchè non si pole\•n nmmrt trre che
un Governo come il nostro volrc;sc lrgarc;i le mani.
e quasi dichiarasc:.e incapace l'Ilalia, cii ri<:.pondere
- l'i -
fi11a11ziariamenle agli Ìlllpcgni assunti di fronte ad
altri Paesi.
La Hivista esprimeva dunque concetti m perfetta
armouia con quelli che dominano nella Camera e sul
banco dcl Governo.
Orbene, l'articolo fu complelameu lc soppresso
dalla censura.
()nnlchc· giorno dopo il :t\linislcro delle fìnanze
emana\ a 1u1 comunicato che conlc11eva in riassunto i
t11<'d<'"Ì1ni concetti della Ri\'isla milanese.
1\11cora cli più. Tn questi giomi m·vienc un fallo
as:-.~11 grave.
,\\viene che finalmente u11 colk~a di questa parte
della C'amrra può ec:.c:.ere liheralo, uon da una accusa
C'h<· lo m•r.ssc' in rcallù colpilo, ma da 1111 sospetto che
in certi tempi e in Cl'rli animi poi e\ a fare presa, polrva fnrc' imprcs::-ionr. Alludo alla grave accusa lanciala dai hanchi nazionalisti contro il collrga Toclcc:.ch i11i , il q11alc rrn nccnsalo di avere fatto nientemeno
che la spin nlla polizia austriac a e di essere stato un
elc'mrn lo cli clic:.soh imcnlo elci suo paese quando ahitò
nr.Jlr lrrre inrclentr. L'accusa si fondava sopra atlacrhi stampa li da 1111 giornale cli Trieslr, r si chieclc\'a al nostro collega: rispondete, difrnclele\'i; difenclrtevi nel modo migliore. qnrrrlanclo il giornalr che
vi ha così atrocemrntc attaccato. E il Todec:.chini risponclcn1: c:.ono clic:.posto a qucrelnrr chi11nquc si presenti nrlla vec:.tc clrl galantuomo - e clicclc difatti due
qnerelr - non posso querelare chi ncll' amhicnlr
stesso in cui ha lanciato l'accusa è ritennto nn arnese
di pessimo genere.
1
-
18 -
Per ;\\ere co::-ì a~·ilo, pl'r a\ !'l't' aµito 1·1111 al111
:-cntirnenlo di dig11itù.' <'µli 'i~~t· p;11·1·rl'lti a1111i :-:11ll11
un'arCll"'H a lrocl'. nn·u~n t·lw la :-11a 1·11-.ri1·111a il\t'\il
rc~piilla perdi<: 11011 ·111erilala. 111<1 rht• lo 1·::-p1111t'\'<I i11ta11to a grnndi e profonde a111a1'eÌ.lt'..
.
Urn i' \('lltdo il gim110 tlt-lla l'l\t·11d1ra111111L' 111
q 11 a11lo (' il e il llHlllÌgt>ldo rlH' lo il\l'\'a ;dlèllTillll IH'I'
fiiii l>ic('hi. \l'lll\ a ::-o"'IH'l lnlt> 1·:-;:-;1·1·1' 1111 aµ.«'1111· ~t'­
<>Tt'lo <lr,11' .\11..,lria e \('11iu1 <l l'l't':·dalo. (_)11al1• i11k~c:-::-c 111aggiorc 'i -.arehhe -.[;Ilo. 111111 dil'11 per 1111 partilo. 111a per l'i11l1'ro l);H'::-<' la-..l'lill'I' 1·h1• 1111'<H't'll'-'il i11la111c ('011lro 1111 11Pp1tlnl11 il<tlia1111. l'IH· p11r1· lta av1ilo
il -..111'frngio di 1111n ro ... pirtta park d'llali:i. cli 11 1rn t'< '•ri111w che(' . . 11llo1Hbla ai tllil!.!.!.!.Ìon
-.a< nliri 1klla !.!.11<'1'·
I"'
•
• •
rn. pole-.:--e r::;:-L'l't' di11alll.i a l11ll1 d1:--lrnlln '!
.fll\t't'(' 1H1: ahhin1110 a-.-.i-.lilo a q111·-.l11 l'all11: 1111
giornali' che appartic1H' ad 1111 <tlll'll parti i() poli· :-ofi: :- lican· ::-11 i falli per m \l'lt'11n1·r la p11hhlirn opi11i11111·
'-'lll co11 lo tkl no:-;lro C'nllega, mr11lrc il JH>'ì(l'll gior11ak.
r ht• m1Tlihr \olnlo p11hhlicar1· arlirnli ri -..po11d1·11li ;tll:i
,·<'rilil t•d nl ~e11lirnc11lo di 01101'<' IH'l' 1·11111ha ll1 ·1·<' k i11l'a rnfr -..('rill r. f11 irnpcdilo di l'itr -.t•11 lir1• la "''"' \111·<·
l'hc p111· '-';11·rhhe lor11nta 11011 "o lo a \ n1d;q..(·gio di q1w. . 1a parlr drlla lamcrn. lllH <11'! prc ... tigio <li l1ill ;1 1' \..;'-'<'lllhlra (:1p111·nrnzio11i ull'/~...,(1·1·11"1 Sini.c;f/'(/).
Voglio chi11d<·rc q1ll'::-IH pitrl<' dt•l 111io cli-..('11r-.11
rirhianwndnllli a<l nlru1w pagi1H' cli 1111 lilir11 11nrclfro.
\Ti rirordo cli alrnnc srcn<'. \<'r;unr11k palpitanti
d i sHnH e' h<'lla 111na11ilù. 1wl libro :\ l rli l<ì rlrl/f' fnr:.<'
11/llW!e.
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Hl -
>1 <111\ t'\ a <·0111pic·re liii 111iracolo, e i
figli, che a\ n·a110 di111oralo 11elle lo11la11c. p()polo:-t'
nllù, l'l'allo lol'llnli a ca:,a p<·r a:-;~i:,len· Hl 111iracol()
dc•I prnpriu padl'l'. \la alla ..;l'nt · di fronlt· al fcr\ ore e' all'ardo1·c· dC'I padre
. . j 1·nc1·ol~t·ro 11ellc prnp1·i1· i'llllll'l'l' l' d j-.-..('J'O èl :C-l' -.[1'...,._j ('OJl i l'ClllOl'l' : 11oi
no 11 ahbi;i1111> [liii IH fcd<'; e ril'1·1·ca1·0 110 JlCffilè· mc\ n1 10 jH'!'d1i1;1 la f1·dc· <' lt'o\a1·1>1 10 q11c~l<1 ~piegaziu1H'
lll'I fo11do d1·I 101·0 ;111i1110: <1 abhia111 1> iwnl11l<1 ln fcd<·
pt•1·1·iti'. \ Ì;iµ.µ.in11do JH 'I' il 111011110, alibia1110 lrm alo
l'lw 1111 l'l'l-.l1n1111 ::-olo t'::-Ì:-le t' qt1t''-'lo !'l'i::-li<11111 (• llO'-'lro
1>ndn· "·
111 q1w-.l;i ( 'a111era 11ci !.!.i111·11i pa-...,Hl1 1'11 d1•ll11 1·-.:-'l'l'l' 11<·t·1·-.....n 1·1 n. i11 q1w-.['ora -.11prnll11llo, la 1'1•dc. \la
110i JH'11-.1a1110 l'h<· la fede 11011 \ Ì\ a. 11011 ;>rda l'lw l'Ol
::-!'llli11w11l11 dc·ll;1 g·i11-.fi1i<1: .... <'il (;in1•rno. 1'011 l'op1·1·a
~ua. q 11 c .... 10 -..1·11li11w11fo 11011 -.01Teg1. wrù. ;11\l'lll' ln ft'dl'
:::i "'IJC'l./t'l'il e ro11 ,......... ,1 la rc•..;i-..l1·111a dcl Pn<'"'<'l ' 11 ::-1·co1Hlo ol'Clinc di prnblt·111i dC'..,idcl'O ora [(J('1·a1·<'- nrnhll'rni di or<linr s lrrflarn<'nl<' politico.
l i l 1·0, i;11 110 'era men le ad una ~' olln clclln :-;lori;1,
i11 u11;1 sil11a1io1H' q1wlr fi 11 nra <ìl 111011<10 non si vide
1'11g11nlc IH'I' i111pone11za e dinanzi ad <''-'~<I dobbianw
ic:.pirnrci . . ol;111u'11lr ai clcllaini <lPlln rosrirma <'d ni
ron'-igli eh<' c· i \ r11gn110 cl alla l'<'Hlià.
('hi <'-.aminrrà nel fulnro In\ ila fchhril<' cli q11esti
illllli 11'()\('l'Ù, tra i 111olli allri ;i-.p<'lli di <'"Sa. Ire ralli
Y<'l'allH'lll<' meravii:dinc:-.i. Trm<·1,1 in11n111.i tn lfo la im lH'O\\ isa1io11c cli <'normi rc:-.rrrili; lro\'rrà n11a non attesa elnsl i ci tà delle pubbliche fina nze; trcn crù una
-.;111[0
~
20
~I
-
•
r<'<.istenza gra111t1ca cl1•gli organi::,mi nazionali. ~la. o
signori, l'esame prof on do di questi tre aspetti .della
vi la internazionale ci porta a cond 11dere ehc c1 tro' iamo ad m er realizzato su q 11esl o lern' 110. iI 111a:-simo, che era possibile immaginare.
L'improvvisazione degli e~<·rc·iti ha lrm'ato la '-ll<I
contropartita nella immohililù delk frn11ti. l ,a puliblica fìnanzn Ya raggiungclldo qud li111il<' oltre il
quale non vi è più libcrlc\ di ultrriori sfo1·1.i, ('o::-ì ro1n<'
a\ viene nellr elastici lit dci rorpi fisiri. I ,a 1·psist1•nrn
morale dci paesi <là luogo al so...,petlo atll'lll' iu quelli
che, come l'Austria, hanno dimostralo 111w i11so'-pf'ltala compattezza, che si possa produrre in essa nna
profonda incrinatura da llll mo11w11lo :ill'altrn.
L'n uomo di GoYerno, che ha rapprescnlaln rnw
parte cospicua in questa CanH'ra, fn inlcrrogato 1111
giorno da 1111 malcauto depnlato sopra il momrnto.
in cui la g11erra libica sarchhr trrminatn.
L'uomo di GO\erno rispns<\ al111C'110 ro:-1 -.i dii'•'.
con questr semplici pnrolr: « La storia insegna ~lw.
dopo la guerra, viene la pare n. ((;omm<>nfi . Si 1'ide).
1\llrrltanto si potrebbe dirr og·gi: ma, ~cnza fare il
profrtn a huon mercato, si polr1·hhc ag:g-i1111g<'re che
ci aYViamo rapidamente w•rc:;o la conclusione dcl tragico rnnflillo, appnnto per IP lr<' rnp:inni rhe più "•)·
pra ho ricordato.
Tutti c:;aranno condolti a riguardar~ il prohlrnrn
n'.rn dal pnnto cli Yista dci clrsiclrrl. ma rlal punto di
Y1sta della realtà. Le classi dirigenti, che hanno assunto la responsabilità della gurrra, o non l'hanno
sa pula inl'renare, ~1 tl'O\ erannu nella condizione di
tluYer ricrrcarc un prossimo termine della doloroM
tragedia, 1wrclH" allri111cnti andrebbero ~ommerse,
nella rollurn dello ~p1rnltt1IL'o rquilibrio che si è for111alo presso lutti i popoli.
L'Italia in quc~la condizione cli cose, in que::,La
po::iizione delicata, in que::,lu rnunwnlo critico a che
deve badare? A me pare che essa abbia un dovere
chiaro e prcci..,o. t\milullo dC\ e non troncare nel uascerc, non paralil.zare Il- forze re~lauratrici della oarc·
de\'C fare quanto è lHl~"ihil<- percl1<., queslc fnrz~ ab~
hiano il trionfo.
So che cosa si ri::,pundc qua11do affacciamo idee
di questa 11atma; si risponde che la pace e un <le::,idcrio comune di lutti gli uomini, di lutli i partiti, <>
rhe noi non ne 1w . . srnmo fare un monopolio da parlr
nostra.
Rispondo : Siele ben convinti, o signori, che in
llalia si sia fallo lullo quanlo era necessario per non
i11lralciarc il cammino della pace e per non crcarl<'
nuove clifncollc\ ? Io credo che così non sia, credo di
avere almrno lrc clementi per poggiarvi su la mia
persuasione contraria.
Prn:;o, ad esempio, che l'aver lascialo libera \'01·r, in un momento di censura, alle correnti imperia~i~tiche, le quali non aveYano, come nei lempi liberi,
Il contraltare delle altre voci oppo-..itrici, sia stato un
rlemenlo perturbatore della nostra 'ila internazionale. Penso che lo stesso episodio di Argirocaslro e
la proclamazione dell'indipendenza albanese sollo il
-
-- -
·).)
l ll 'll a1·Hl ""· ia ::-lato 1111 ~1·r111H ln c·kmenlo
prolclloralo te
di pcrlurba1.ione.
. .
.
.
Pt'll:-'O clll' lo '-lC""'O ( '011\eg11n dt :--ia11 (i10\il.11111 d~
\!oriana, e la :-.uc.:cc-.::;Ì\a puLhlic.a1.io11c dt>llt' :··.lcrc ~11
i1trluc1ti.a dci \ari i111pcri alleali -.;opra la I 11l'clt1a
. :-,·.l ti l·I c·l< , ,,., 1·a< c;t·'lo
·rnclw
C"'-o 1111 cl1•11H'11lo <"IH' 11011. ha
,1
n
<
•
pMlulo acqttn nel gn111dC' i1H'<'11dio. lllil ro11di11..,l1h1\tp<'l' k flnn1 .mc dislr11ggilriri. .
. . .
\la all'inf1wri di qne'.--1<' rn11~lala11<11t1,
. . '1 (! 1111
ìnllo clic dc\<' richi<1111<1l'C la no::-lrn ptìt ' I \ il allc11/tolll'.
~i clirr '-<'111prr nl Pari ilo :-;0<·1nli:-.ln: \'oi. m<·l<'
!orlo pel'l'hì· :wl'lt' \1il1tlC1 \ Ì\<'l'I'. i11 pi<'llll :-.lnlll di
~twrra. rrn1 ln nH'ck..:,imn p:-'irolllgia t' rc111 la uwdc'~imn mrnlalilù co11 r11i H\l'\"idl' 'i:---1110 pri111<1 dPllll
:-'li1lt1 di g11<' 1'J'<I.
Ci :-.arrhlw mollo d<l clisc11l1•rt'. L<t tq1pti-.;11.101H'
1kl t>nrlilo ~orialisla è slala d!'l1·1·111i11aln dn cau--c·
idl'ali, ('hl' ltn11110 a11dH' og~i In lllt'll rngillll<' d'ps:-'t'l'l'. f ,n Sllil o ppusizi e l 111' lrn \'O I 11 lCl lll<'l I l'I'(' i Il <'\i
<1<'111.H nlr1111i conrr lli che st1110 \'rrrnli a fo1·11rn1'<' park
i11lrgrank drll'aziunc d<·gli ~ 1 r ... :-.i ( :o\'rrni, 1·011r<·l I i
cioi· cli più ~l rc1la 1111ionc iwi rapporti i11l<'r11a1.ionali.
\Tn. sr anrhr l11llo ciò i1011 <l\'<'S:'<' fon<lam<'nlo,
rinrnrrrhhcro pnr "-<'mprr k rngioni rhC' dPlc'rminnnn la cosli1mimw dC'i partiti <' 1<' lorn <-lorif'h<' n<'f'<'ssilù.
J partiti non hanno la fnnzionr cli rrParC' J'unanimilù pnrlamrnlar<'. I partiti .<l<'hhonn ri -;pondf'rr alln
l'<'nlli1 ckl PaPsr, rfl in quanto 'i rispondono hanno
)
-
23 -
dirtllo di rilladina1w1, a11cltc iu lt·1npo di gucJ'l'a co111r,
i11 lt-1e1po di pare. Se 11011 allro debbo11u po lcr far da
rn1t11·alla1·c a l11lli gli ::.piriti di pa1.1.1a l'h!' --orgo110
dagli a\\ citi 11rieri d<·lla polilirn, clic ::-i po!:>:;o110 lro\ ;in· 11clla 'ila dt 1111 pne:::.c .
\la la:--r1a1110 da parie l11llt: <1'1!''-1<' t·o11..,id<'l'ill. io11i .
rlil', s<•t·o1ulu llll', 11c111 lorca110 il 1101Tiolo della q111•..,[1011t', t: v1·11ia1110 più prcrisa111e11lc al J>111llo cs:-.r111iale.
\01 dic:i<1111n l'lw il rirnprti\('l'u l'hc ci \Ì<'llC fallo
11110 t's:-Ot'L'e ri11ilJal1.alo. \oi pos:--1a1110 dil'<': p<'tTh<\ o
... ig11or1, \ oi \ cil1'11• \ Ì\t'l't' co11 la psicologia dcl :2/i mag!.(·io l!Jl:'i. vi\c'l'l' 1•d operare oggi colli(' allcll'a'? Pcrcliì·
pal'lilc• da q11<""lt1 pn·::-1qipo::;lo, 11011 lc'1w11clo ronlo di
d111· ;11111i di g111·1Ta'' li 11101Hlo :-i è• 111odifi<'alo, rnulnl11, 1• l'l'l't lw 11011 \'ol!'l0. l1·1wr n11llo atl!'ll<' voi d1'llè1
1·1·;illi'1, !'Ollll' dtlc' l'ill' 1H111 111• l1•11i;111u1 ro11lo noi?
:-;j lrnlla di \'f'd<'n' "'' il 111t11Hlo di oggi sia q11<'llo
C'lw l'l'il lll'll'il11lig111·1'1'il. ( 'ost 11011 Ì'. i\] ralOl't' df'lli1
g11t'l'l'<t i g1·1·111i rhc rsi--le\a11c1 111'lll' \èll'ic 11azio11i <1'-'so[iili t' eh<• m n·hh<'l't1 l'ichit>:-.lo pC'l' s\ il11ppar:'i clt•c·r·1111ì <' fo r·:-.c' s<'C'llli, i gcl'lltÌ si sono s\ il11ppal.i Jll'l
111odo piìt rapido C'd oggi, s1' g11ardia111u il nwndo,
11011 ll<'lla s11<1 appan'111.<1. 111n nella sua soslnuza, clohl1ia1110 riconosc<'l'l' eh<' Ì' p1·ofonda11wnle 111oclilìra!o.
~ig1101'Ì. 11011 JIC'll:--al<' \01 rhf' "i sin \C'l'ifìrala ln
profc·1ia cli irri? ~i c11C<'\H: il --ecnlo tleri11wno110 Ì'
slalo il ::-rcolo clrlk 11a1.ioni <' tlrllr 1w1.1011nlilù, <' "i
:tggi1111g"t'\H: il :-l'Cll]ll \('lllPsimo --arù il '-C'Coln df'll' in q ll'l' in I i s11 \().
-
24 --
Or bene, il gran fallo, che si runandava alla tine
del secolo, si è già avveralo. Oggi noi VÌ\talllO iu
pieno secolo degli imperiali::.mi. Ed alh>ra, ::.e così è,
non dobbiamo ispirare la nostra poli tira alla llltu\ a
situazione ?
Noi non possiamo dimenticare che è vcllulo ::iul
campo della \ita internazionale un popolo an.lirncnLoso e gioyanc, un popolo che ha assorbilo dall'Europa gli clementi maggiori della propria ci\ illà: alludo al popolo giapponese,
Il popolo giapponese ha già realizzalo, in questa
guerra, una parte dci suui prupo::iili e ha distrullu, ha
annullalo quello che lo poteva fermare ancora per un
c.;ecolo: la sua interna relatirn poYcrlà.
La guerra europea, la guerra mondiale ha fatto
sì che il popolo giapponese, che non nve\ a danaro
per sè, lo possa impre::ilare ora agli alleali: alla Hu::.sia, e alla stessa Inghilterra. Esso può adoperare
una parte del danaro che gli avanza nel proprio bilancio per Formosa e per consolidare la propria condizione di nazione imperialistica in quelle , arie contrade che ha già aggiogale al proprio dominio.
Un secondo punto, u ~ignori, è della massima
importanza.
In questa Camera, nel paese, in lulli i popoli di
Europa si è andata esaltando lù fÌO'ura deali Stati
l:n~L~ d'.\merica, e si è eletto: il p<~polo clc~li Stati
l ml1 è un popolo idealista; inler\'icnr nella brrucrra
seguendo le traccie dell'idealismo "ilsoniano.
Si è detto di più : si è fatto quasi del popolo ame-
-- 2& -
nca110 curnc la figura dcli '<.1111icu <lisiulercssalo cbt"
.
.
.
'
rnlcrv1enc per li bene supremo di lutti.
Onorevoli coll eghi, io non penso che debbano
essere depre.:::::-1 i \alori morali della \ila. Io sono
d<·I prn!:-icrn rhc i nllori morali abbiano un'imporlanrn enorme <'d ho sempre, nrl ~cno dcl mio partilo
e 1wlla mia 'ila di propaganda socialista che dura
oramai cla !'irca venticinque anni , affennalo il concetto elle il ~ocialismo non debba imperniarsi sopra
l'abito mentale leclrsco, ma debba im·ece, lenendo
conto cl ella complrs~ilà della\ ila, gioyarsi anche degli
elenwnli mornli clic hanno una grancle importanza
anche prr l'r\'olt11.ionc delle classi lm·oralrici.
~fa. i· po~::i1hile pen5are che sia lullo idealismo
<pl<'llo dr;di Stati l'nili? La realtà c'insegna che gli
Stati Unili hanno compiuto dne cose: un'opera di
idenliUt ricollegandosi con le proprie origini, un'opera
politica compiendo rapidamente una fase nella propria
C\'ol nzione storica.
Il popolo americano, intervenendo nella guerra,
ha ahbandonalo il primo carallcrc drlla sua politica
na7ionale : e, pur non lasciando da parte il concetto
pan-americano. si è• affermalo, ha voluto affermarsi
potenza n10ndinle. E vi è riuscilo. D'ora innanzi l'America sarà presente in tutta la \'i ta internazionale
europea.
Ma , o signorL che dobbiamo poi dire drll'Inghilt<>na? C'hr co<;a cl oh hiam o noi dire dr ll'T nghi llerra. la
quale ha gia realizzato il suo sogno imperialistico?
Io non alludo affatto alla questione delle colonie
-
l< dl'"< liL'. 1<1 q11ak \• <111<·ora du ri-.,ol\crc t' puo L'""cn·
ri::.olla - almeno in parte-~ unrhc i11 modo alqua11lu
di\ erso da quello che \"Ìen spenllo dngli rngle~~: allutlo nl mutamento ciel t'u11dumc11lu :-lesso dcli 1n1pcriali:-1110 britannico.
E~so era un i1npcrialis1110 clic 1rnn poll'\ H far
1a11rn o almeno facc\a rncnu paura di citwllo rlit•
1
polcs:--c. Si lrnll<t\H cklla pri111a fomta dcll'1111p<·1·1a\i-.,rno, di <JLH'llH politica clic lw i11 s(• dcil'nni1i;tli c;o1 ·1·l'll i\ i.
Orrni
\']nuliillcrrn
è diventala il . prototipo . .dcli"
bb
ei111pcriali:--nw economico; e questo i· ti p1111lo p111 periroloso della compiuta C\'Uluzio11c.
Si <' radunata i11)11ghille1T<1 la ( '011f<·n·111a tllljH'rinlc. Si e fondalo in Iughilll'rrn il (iahi11dto i1111u·rialc e .;;i <'~ realizzalo quanto 11011 si cm pululo l'l'illizznrc in molli decenni. Si p11ò dir<' rlw nbbia1110
oramai, al posto cli un impero poliliro. una federazione cli Slati, 11na grande feclcrnziu11e. Unlet'f't1zio11i.
· - ('ommenli).
L'Inghilterra ha percl11lo la s11a a1tlic·a fìsiono111in.
e·, quC'l C'he per 11oi r più grnw, no11 si lr:lltn di i11qwri<1lismo politico, che c<'lTH di do111i11<1l'<' •-.i1gli nllri
popoli. 111a cli nna co11frclcntzio1w clw pal'I<' da i111<'r<'"-~i <' c011crlli profondamrnlc' <'ro110111iC'i, <' q11i11cli
assai più p<'ricolosa, data la Yin in rni 1'11ma11ità int·' itabilmcnle 5'incammina.
Si <" fntl o di più : si è· realizzai o q 11<' llo che crn
l'nntiro c;ogno non realizzalo di C'hambcrlain. La
guerra ha infranto il libero 5carnhio. Basta osservare
27 -
:--<·11 1plice111c·11ic le- d<·liliera1io11i, pri111:1 dl'l (;a1Ji11 cllo
i111pl'l'Ìal1• <' poi d<·lla Cu11fcrc11z<1. E":-l lw11110 -.,tabililo
rhr d'ora 11111anzi -.,j avrù una :--pcric· di federazione
dci <io111i11ion.'i dl'll'Jndia e d<'ll'Jngltill<·rTa con aulo110111ia di popoli, n1a con il Jcgar11e dci dazi prefer<'n1iali, ('O"H q1l<':--la che ha~la a ri-.,d1iarnrc tnlln la !:>Ìl11azi<Jl1<'. l ~('<:o, nel sLto lc..,lo i1llc·grnlc, l'onli1w cl<·I
µ:iorno \ olnlo 11cllo scor:--o ap1·ilc:
<• I•:' gi1111lo il lc111po di dan· l11lli gli i11rnrnggia111c•1iti pos:-:i!Jili allo "\ il1tppo d<'ll <· ri:--or ·-.,c alle a 1·e11dt'I'<' l'lnqH'rn i11dip1·11denlc dagli allr·i p11csi uei rig11<11'1li d1·1l'apprm \ igionanH·nlo d1·i 'i\ c1·i, <1<'11<' ma[C'rie prirnl' <~ u<·llc· indn~tri<• <'~"1·111.iali. Con q1te:-:ti
nhi<'lli\·i. la ( '011f<'l'L'llZH :-.i di('hiaru i11 fa\ ore:
I " dcl principio che ('ia:--!'1111a pal'll' cfoll'luqH'J'o,
<1\1•11do il do\nto riguardo agli inl<'rc:--.,i dC'i 110:-lri
alleali. accordi u11 lralla1ue11lo o dcli<' fnC'ililmio11i
'-'pccialr11e11t1· fm ore\ oli ai prodolli cd agli at'li('oli
111an ufalli d!'!le allr<· parli dC']l'.l rnpero ;
2" degli acco1·di '-'L'<·o11 do i quali I<· ]H'l'"o1H· cht•
~i pru po 11 go110 di <'111igrnl'<' f11ori d<'ll'l11ghill1·1Ta po-.,-.,onu <·s:--crc· c·orHlolle a ~lalJi lir,...: i nei pac-.,j :-<>Ilo 1<1
ba11cli<'ra brila1111ica ll.
E' lH'll"I
dw 1wll'ordi1l!' dt'I giorno il <pwk,
c·onH' affermarono i 111ini"tri indesi, fu r!'dallo parnla
per parola con molla pnnd<'razione), si al'fenna di
H'J'O
\'Ol<'rc « awr'<' rig11ardo agli i1tl<'l'<'"'"i degli ;tlkal i n,
111a ì· a11clic· wro rlw l'ordine del giomo -.,1ahili"'itT la
prcfcrenzu iicr i prodotti agricoli, e per i man11falli
-
28 -
ùi tulle le colonie di lingua i11glt'..,c, dell'India sia nei
rieruardi dell'Inghilterra sia tra di loro.
b
Se il fallo non costituisca un \ero e profondo imperialismo economico cd u11 gnnc pericolo, lo domando alla yoslra saggezza, onorevoli colleghi, sopratutto sr riflellcrele che l'l1ighillcrra ha :~o niilioui
di chilometri quadrali di eslcu::-iotH' ed una popola7.Ìone cli L100 milioni di abitanti sparsi in tulio il mondo.
Ma taluno, di fronte ai miei co11cetli cd alle mie
osservazioni però ribalte portando l'esempio della
Russia, la quale verrehhc a di..;ln1ggere le preoccupazioni per la situazione imprriali::-Lica creatasi nel
mondo.
Ora, o signori, io penso che non bisogna vederr
gli anenimenti dal punto di visla dell'ora che passa,
ma bensì nella loro essenza prof onda e reale. Se
penso alla Russia non ònunzio al mio punto di visla,
poichè non posso dimenticare che, se la Hussia con
nobiltà rivoluzionaria ha dato la libertà ai popoli oppressi e con pari nobiltà, ogni giorno derisa col nome
d'ingenuità democratica, ha dichiaralo di rinunziare
a Costantinopoli, non ha distrutto prrò un fatto fondamentale: la Russia rimane un impero cli fatto.
Vi sono elementi i quali mi confortano a pensare
che la Russia realizzerà tulle le libertà all'interno. ma
non distruggerà il proprio impero di fallo. Come
posso interpretare il fatto di 11ilyukoff. che rappresenta l'imperialismo democratico della nussia attuale
e che si allea rapidamente al concelln della Repubblica federale ?
-'ai-
Ccrlo su lui e ~ui cauctli ha11110 inlfoilo tl peustcrn
di un lontano domani. Come si potrebbe altrimenti.
nei confìni della libertà, manlcncre l'imperialismo di
fallo, cioè la 111Jionc di di,·er~i popoli, dando soddisfazione alle varie molteplici nazionalità <li un paese
cli 22 milioni di chilometri quadrati, e di circa 200 milioni e.li abitanti?
Vi sono poi episodi particolari che illuminano
la tnia cominzionc. Xon avete riflellulo, onorevoli
colleghi, ai rapporti tra la Finlandia e J'l.ì kraina col
(;O\ crn o pron isorio e con lo stes:-.o « SoYiet », col
Comitato degli operai e dei soldati? Questi rapporti
indicano che anche i più rivoluzionari hanno volontà
e.li non sopprimere l'impero di falto che i secoli hanno
costituito.
Anche \'e.;;empio della Russia (la quale copre
:22 milioni di chilometri quadrali cd è quasi grandr
rome l'Impero britannico ed ha più importanza di
essa lerriturialmenle in quanto Lutto il territorio è
unilo e composto di popoli bianchi con una minoranza di asiatici) indica che noi vedremo realizzarsi,
come dicevo, non il secolo della nazionalità, ma il
'-'CColo degli im pcrialismi.
Di fronte a questo stato di cose imperialista quale
i' dunque la posizione dell'Italia? La prima conclusione
è questa: riconoscere che un beneficio viene dal nuorn stato di cose.
Finchè avevamo di fronte due colossi imperialisti
eravamo colle mani alla gola, finchè tutto il disegno
tragico del mondo era ridotto alla Germania ed alla
- 30 I nghilll'rra 11oi m t'\'alllo meno lilwrlù. Oggi rlic agli
itnpenali::-mi, t'\ itknli u larvali, ~i agg1ungo110 allr1
impt'nali . . n11. polrc1110 lrarre LIII ('('l'Io ~o...,pirn, u11a
cl'rla lruuquilhlù ndla nostra polilira i11t<'l'tla1iu11al<'.
l ' 11a ~econda rirlessio11c unta per mc(' q11csta:
11<>11 hi,.;np:na ln~ciarsi lras('i11an· dnllc illusioni.
L'llalia ha vissuto in parli• 1111a vila di illusioni
inler11n1.io1wli. l~ssa, a\'e11do veduto l' iniperialismo,
111Pglio a111.i il r.oloniali~mu dilaga1·c' n<'gli altri piwsi,
\olle fare anche cs~a del rolo11ialis1110. Ma sicronw
!H'I' farlo non <l\r\ a le ragioni dc'gli altri popoli, lw
dm1ilo fnrr un colonialismo di imilal'ioIH'. Le lappe
di CJIH'...,lo . . ogno si chiamano .\lai' l~o ........ o. Libia r polr<'hlwro dlinrnni chiamar-.;i :111C'lw \lha11ia rd \-.;iu
\ 1i non· .
\on hisognn \'in'rr <li illusioni. bisogna g11arclt1rl'
In rrallù.
\nrlH' la C7rrmania si (• lasciala lrascinarr dalla
febbre' rolo11ialc. Mé.1 prima di pnrlirP IH'f' In sua lolla
imp<'f'Ìalislica, ha roslru il n il pili nH'l'H\ iµ;lioso editìC'io
i11d11strialc che si polrsse imnrnginar1'.
I,a C:rrnrnnia ha voluto co11solidnrr la s1w poli
Iira rnnli nrnlnle rreando un e"rrrilo di 1111a cornpall1·zza r di una ferrea disciplina 11011 ~olo, ma anrhr
di un'rffìrirnza bellica chr tulio il mondo riconoscr.
pur disprrzzandonr certi asprlli brulnli. La Grrmania
Ila doY11lo errare> quasi nasro..;lamcnlr, fìno al mo1ncnlo, drllr forzr sufficirnli, ha do\ 11!0 rrearr una
l'lotla imponente rcl il suo imprralorr .::i <., fal!ll pr1·
a1111i prnpngancli~la drll'irlra rhr: ViL'ere non esl ne-
cesse, nm igare necesse.
- 81
S<' voglia1110 hall<•rc la mrdr . . i111a -.,tracia, :;e \oglia1110 cullarci nello ::>lesso sogno i111pcrialislH e colo11ial<', ci :-.<·1ilia1uo di fare allrella1ilo: di d1ll'I: 11110
-,\ iluppo ll'H\ olg1·1lle alla 11u~ Lra vi la ind11~lriak, 11011
'-Ilio, cli ricreare il nostro esercito 1• una flolla chr
possano essere pronti a ug11i slrnrnglio? E non cl'cdi;11110 i11 q11rsto 1110do <li parnfo.ZHI'<' la vila slessu
d1·l paese?
\oi dobhiamo :-.ccglierc la 11osLra 'ia, non cor1·1'l'e clirlro ai sogni di un rnlonialic;1110 che non po:--. . in1110 colllpirre; nw rimaner<' allacrnti alla J1oslr:r
rcalli1.
\hhiamo <la errare non la ci\illà drll' \lhallia,
lita quella dell'Italia; l'd alihiamo da rcdi11wrr l<>JTC'
q11i in Ilalia, ahhia1110 da creare fone morali <'d i11l<'lll'!l1rali clll' sono difetlo-,c o 111<111raul1, ahhrnmo da
1Tc111't' 1111a 'ila rconomica, rhr a11l'ora è• as-.;ai . . rarc;a.
I~ se \ ugl ia mo \ ulgerf' iI noslrn sguardo fuori
d'llalia, dobbia1110 sopratullo ricordarci che abbiamo
1111a lraclizio11e i--ulle \ ir dcl mare e rhr possiamo ril'a1·e la rnrdrsirna slracla chr hauno enmpiulo Vf'nezia,
1ii...,n t' Crncna.
l•:c<'o la co11cl11sione chf' dehho lrarre dal mio cli"cor-.;(): piu prc•slo l'Italia usrira dalla lrng<'dia di
-.;angul', più prrslo l'Italia polrù drclirarc::.i all'opern
i11lrrna <' frronda cli ricostrmio11r. Più miliardi sa1·nrn10 gettati nella fornace ardr11l1' clrlla gu<' tTa , meno
11<' a u·cmo prr la nostra vera r :-.o..;( a mia lr fori una.
Ecco chr qnanclo il Parlilo Sociali:--la aaila la
li:1111lÌf'l'll dl'lln pal'<' <' Ìnsic;tp nr] dirr rhr ..;j ' nPhh<l
-
&2 -
uon guardare alla retorica ma alla realtà, non partire
dai dMiderl e dalle ~peranze, ma dalla \'isione rcali~tica degli interessi del paese, esso non fa nulla che
attraversi reali sentimenti dcl paese, ma disposa gli
interessi grandi delle masse lavoratrici, che hanno
bisogno di pace e di libertà, che hanno bisogno di
pane e di luce intellettuale, con gli interessi generali
della Nazione, con gli interessi lesi dalla immcnf'-n
dispersione delle vere e profonde forze elci paese.
Quest'invito vi viene ancora una 'olla da parlr
nostra. Profondamente crediamo - e pensiamo che
nel \'Ostro intimo anche voi dobbiate essere animali
da que::.ta suprema convinzione - che è ormai necessario che nel consesso degli alleati andiate armali
di molla saggezza e di grande moderazione; pcrchè
il mondo esca presto dalla presente implacuhile <listruzione di uomini e di ricchezze. (Approva zioni ali' Estrema Sinistra).
DOCUMENTI SOCIALISTI INTORNO ALLA GUERRA
PRIMA SERIE.
Contiene: la delihera~ione del Convegno di Bologna; il Manifesto della Direzione del Partito Socialista Italiano; la <lichiarazione clella l\linoranza socialista. austriaca JJer cura di
Federico Adler; i discorsi pronunciati alla Camera dai deputati Turati, TreYes, Lucci, J\Iazzoni, Modigliani, Dugoni, Bentini, Morgari, ZilJordi, nonchè gli appelli nominali.
Sono 12 opuscoli L. 1,SECONDA SERIE.
Contiene la Commemorazione ùei K ostri l\forti fatta da
Filippo Turati, e i discorsi pronunciati alla Camera clai deputati Modigliani, Turati, Treves, Lucci, Graziadei, Prampolini, Casalini, Cugnolio, Dugoni, Maffi, nonchè gli appelli
nominali.
Sono all1·i 12 opuscoli L. 1,50
TERZA SERIE.
I socialisti e la gue1Ta, dell'on. G. E. l\IoI>IGLIANI
L. 0,15
K 2.
Autodifesa cli Fecle1·ico Adle>' dinanzi ai giudici di
Vienna, con prefazione ed ultimo ritratto L. 0,50
N. 3.
Sulle comunicazioni del Govenw, discorso - La
gue1'?'a e le pe1·secuzioni politiche, interpellanza,
dell'on. FILIPPO TURATI
. L. 0,20
N. 4. - La politica interna ecl estera, discorso dell'onorevole CLAeDIO TREVES .
L. o, 10
N. 5. - La giustfaia militarn, discorso dell'on. GEN"C"ZIO
BENTINI .
L. 0,10
K. 6.
1 servizi sanita1'i milila'l'i e La tube1·colosi nell'ese1·cito, discorso dell'on. FABRIZIO MAFJ<'I L. 0,10
N. 7.
I prnblemi più u1·genti pel Paese, discorso dell'onorevole GIULIO CASALINI
L. 0,20
N. 8.
1 bisogni dei Comuni e la gue1·ra; Per i lavo1·atori dell'Impiego p1·ivato, discorso dell'on. FILIPPO
TURATI
L. 0,20
K 1.
Ordinazioni con importo alla
Libreria Editrice "Avanti!,, - Milano - Via S. Damiano, 16
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dell`On. GIULIO CASALINI