© ampus Prendere in cura e insegnare a curare Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Anno 10 n. 31 2 3 Regione Lombardia: A sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà Direzione Generale: La Nuova Direzione Strategica 4 Vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) al San Paolo 7 Nuove frontiere della Radiologia Interventistica 9 Centro per la diagnosi e la cura della depressione nell’anziano 11 Madri adolescenti: due minori a rischio Marzo 2011 Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 2 Prendere in cura e insegnare a curare prof. Antonio Colombi – DirigenteLa U.O.parola Servizio alla Prevenzione Lombardia Sanità Regionee Protezione Politiche a sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà Regione Lombardia ha deciso di confermare e rafforzare per il 2011 le politiche già in vigore a sostegno delle famiglie e dei soggetti in difficoltà: in questo quadro va letta la conferma dell’esenzione dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica (oltre che per le prestazioni ambulatoriali) a prescindere dal reddito per i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l’impiego, per i lavoratori in mobilità, in cassa integrazione straordinaria e in cassa integrazione in deroga; in tutti questi casi l’esenzione è estesa ai familiari a carico ed è valida per tutta la durata della condizione di disoccupazione-cassa integrazione. Per quanto riguarda le esenzioni, sono state introdotte due importanti novità: l’esenzione per patologia cronica non deve essere più convalidata ogni due anni, e il certificato per il riconoscimento delle malattie croniche può essere rilasciato anche da una struttura privata accreditata, e non più solo da strutture pubbliche. Accanto a queste misure, Regione Lombardia promuove l’uso appropriato dei farmaci e l’uso dei farmaci equivalenti e conferma per il 2011 la possibilità di crescita della spesa farmaceutica ospedaliero del 10% per quanto riguarda i farmaci innovativi (oncologici e malattie rare). Uso appropriato dei farmaci La nuova sede di Regione Lombardia Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare La nuova Direzione Strategica Da sin.: Dott. Sergio Tadiello - Direttore Amministrativo, Dott. Andrea Mentasti - Direttore Generale, Dr. Enzo Brusini - Direttore Sanitario La nuova Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo-Polo Universitario, insediatasi nei primi mesi dell’anno in corso, oltre a dar seguito agli innovativi progetti già programmati e dopo aver preso atto dell’organizzazione aziendale, ha già iniziato una nuova pianificazione di fasi di sviluppo e razionalizzazione con la finalità di migliorare gradualmente e costantemente i servizi e le prestazioni sanitarie offerte ai cittadini. Agli utenti afferenti i poliambulatori e ai pazienti ricoverati continuerà ad essere garantita un’assistenza competente con attrez- zature all’avanguardia, personale efficiente e strutture accoglienti anche sotto l’aspetto alberghiero al fine di rendere più efficace, rapida e serena la loro permanenza in ospedale . Saranno intensificati i progetti tesi alla partecipazione attiva del paziente al proprio piano di cura e all’ascolto delle sue problematiche per soddisfarle. Anche gli aspetti psicologici, etici e morali faranno sempre parte dell’assistenza di qualità erogata dal San Paolo in quanto facenti parte della moderna filosofia presente in Regione Lombardia. San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 3 Dott. Andrea Mentasti - Direttore Generale Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 4 Prendere in cura e insegnare a curare Prof.ssa Anna Maria Marconi - Direttore U.O. Ostetricia e Ginecologia Vaccinazione contro il Papilloma Virus Umano (HPV) al San Paolo A partire da luglio di quest’anno è operativo al San Paolo un ambulatorio per la vaccinazione contro l’HPV per le giovani donne di età compresa tra i 13 e i 26 anni di età. Il tumore del collo dell’utero è una malattia che ancora oggi in Italia colpisce migliaia di donne. Tale tumore è prevenibile grazie al Pap test che, se eseguito regolarmente, permette di evidenziare le condizioni precancerose ed il tumore in fase precoce. L’HPV rappresenta la causa del tumore del collo dell’utero ed è stato identificato nella quasi totalità dei tumori invasivi ed è responsabile delle alterazioni presenti al Pap test. La vaccinazione preventiva rappresenta uno strumento nuovo e potente che protegge in modo sicuro e molto efficace dai due più frequenti tipi virali che causano il tumore (16 e 18) e, nella forma quadrivalente, anche dai condilomi genitali (6 e 11). Il vaccino non contiene virus intero e non può quindi in nessun caso causare infezione o malat- tia e presenta minimi effetti collaterali. Si somministra per iniezione intramuscolare in tre dosi: la seconda a due mesi dalla prima e la terza a 4 mesi dalla seconda. I soggetti vaccinati devono comunque continuare a sottoporsi regolarmente allo screening cervicale. Attualmente il vaccino è offerto gratuitamente per le ragazze di 12 anni. Dal 1 gennaio 2010 la Regione Lombardia lo offre alle ragazze dai 13 ai 26 anni ad un prezzo agevolato se eseguito in Ospedale. Al San Paolo è possibile prenotare telefonicamente al numero 02.81844286 dalle 9:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì oppure di persona, negli stessi orari, presso la Clinica Ostetrica e Ginecologica, Blocco A, Piano R, stanza 42. La somministrazione del vaccino è preceduta da un colloquio individuale per la raccolta dell’anamnesi e del consenso informato. Da sin.: Prof.ssa A.M. Marconi, Dr.T. Bignardi, Dr.ssa S. Ronzoni, Ostetrica Coordinatrice Sig.ra C. Valente Azienda Ospedaliera POLO UNIVERSITARIO © ampus Prendere in cura e insegnare a curare Foto e testo tratti dal calendario A.O. San Paolo anno 2011 la malattia non è soltanto un momento di sofferenza, è spesso una parentesi di solitudine e vulnerabilità, un passo della nostra vita in cui si è posti da soli di fronte al dolore, allo sconforto, ad un essere sé stessi che non riconosciamo più. e sono tante le cose di cui ha bisogno chi soffre. cure, attenzioni, speranze, fiducia, compagnia… per questo anche un piccolo, piccolissimo contributo a chi soffre può avere molto valore. un valore che non si può misurare: un sorriso quotidiano o una parola d’affetto, una visita inattesa; spesso hanno non meno importanza di una terapia all’avanguardia e delle medicine più adeguate. perché non c’è nulla che debba essere risparmiato per vincere una malattia o alleviare la sofferenza. questo è l’impegno che da sempre portiamo avanti e che anche quest’anno si rinnova grazie al prezioso contributo di chi ha realizzato questo calendario: giuliano grittini e gavino sanna; due professionisti che attraverso la loro arte hanno sempre cercato e raccontato l’anima di chi incontravano. e dal loro sodalizio nascono queste 12 pagine, 12 ritratti di personaggi che in qualche modo, anche se lontani o inavvicinabili; hanno fatto parte della vita di tutti noi. e come uno di famiglia o un caro amico, vogliamo immaginarli nelle stanze del nostro ospedale, entrare discreti e silenziosi, a regalare un sorriso, un tocco di colore, una smorfia, una semplice presenza a chi ne ha più bisogno. dodici amici che ogni giorno per un anno intero ricorderanno a tutti i nostri pazienti la cosa più importante: che in un momento difficile non sono soli. con loro ogni giorno ci siamo tutti noi. Progetto grafico e copertina Gavino Sanna - Tecnica mista con intervento pittorico Giuliano Grittini - Coordinamento generale Roberto Rossi 5 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano SAN PAOLO Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 6 Prendere in cura e insegnare a curare Dr. Paolo Franchi - Direttore U.O. di Chirurgia 1 Unità Operativa di Chirurgia Generale I Credo che affermare che la Divisione di Chirurgia Generale 1° sia il reparto storicamente più rappresentativo della Nostra Azienda equivalga al vero e non offenda né prevarichi le altre realtà operanti nell'ambito dell'Ospedale. E' addirittura vero il paradosso che l'Ospedale sia una costola della Divisione e non il contrario. Il reparto era infatti già strutturato ed operante, prima ancora della fondazione dell'Ospedale stesso, Dr. P. Franchi, Direttore U.O. Chirurgia I presso l'Istituto Medico Chirurgico Giuseppe Ronzoni che ha “partorito” il San Paolo fondendosi, come unico Ente, con la Principessa Iolanda (altro storico nosocomio milanese). Trasferitosi dalle rive della Darsena alle nebbie della Barona nel febbraio del 1979 (primo reparto attivo dell'Ospedale) ha continuato la tradizione della Scuola Chirurgica Milanese diventando rapidamente riferimento non solo per Milano ma anche per un vasto hinterland. E' giusto ricordare infatti che oltre all'attività chirurgica in senso stretto furono strutturati l'Ambulatorio di Endoscopia Digestiva e soprattutto l'Ambulatorio di Senologia il cui fiore all'occhiello fu la promozione del primo screening milanese, clinico e radiologico, per la diagnosi precoce del tumore della mammella. Tempi “eroici” nei quali, chi vi scrive, insieme ad altri giovani medici, andava di porta in porta, nel quartiere, a distribuire gli inviti rivolti alla popolazione femminile. E se è vero che l'attività endoscopica si distaccò rapidamente dal reparto per trasformarsi in servizio autonomo, l'attività di senologia è rimasta appannaggio esclusivo della divisione sino al 2006. Ma la vera forza del reparto, oltre all'indubbia qualità delle prestazioni ed alla continuità gestionale ( sempre esclusivamente di tipo ospedaliero) è stata, soprattutto, l' aver tenuto vivo e tramandato negli anni lo “spirito vitale” che ha sempre spirato prepotentemente nel cuore e nella mente di chi ha lavorato e lavora in questo reparto. Abnegazione, affabilità, rispetto, umanità sono quanto riconosciutoci negli anni dai pazienti, riferendosi indipendentemente sia al personale medico che infermieristico. Ma bando al romanticismo, il reparto, pur con un occhio al passato è chia- ramente proiettato al futuro. Il progresso tecnologico, così come la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, non permettono riposo né pigrizia. Aggiornarsi è la parola d'ordine. Sviluppare delle competenze specifiche e caratterizzanti è imperativo. Chirurgia d'urgenza e di pronto soccorso, chirurgia tradizionale e laparoscopica, oncologica e non, dell'apparato digerente, coloproctologia, chirurgia della parete addominale, sono i cardini della nostra attività quotidiana che necessariamente si snoda nell'arco delle 24 ore per 365 giorni all'anno. E non si deve dimenticare la imponente mole di lavoro svolta nell'ambito della chirurgia di “day surgery” e della chirurgia ambulatoriale. Fa capo alla nostra divisione anche il servizio di Chirurgia Plastica che ci consente di effettuare interventi funzionali riabilitativi sia per problematiche post-chirurgiche che per problematiche malformative congenite od acquisite, nonché per la patologia neoplastica della cute e tegumenti. Altra competenza peculiarmente sviluppata negli ultimi anni è la cura ed il follow-up degli stomizzati, grazie soprattutto all'impegno del personale infermieristico, che ha portato alla specifica formazione di tre enterostomiste che si alternano nel soddisfare le delicate esigenze di questa particolare popolazione di pazienti. Il livello delle nostre prestazioni, senza falsa modestia, è sicuramente assai competitivo ed in linea con gli standard nazionali ed internazionali. La preparazione tecnico-scientifica dei membri dell'equipe è costantemente verificata nonchè arricchita e valorizzata anche tramite la partecipazioni a seminari e corsi d'aggiornamento sia in Italia che all'estero. La disponibilità a confrontarci con i Colleghi di Medicina Generale che già ci affidano, o vorranno affidarci, i loro pazienti è totale . A tale scopo i Colleghi potranno non solo indirizzare i Loro pazienti ai nostri ambulatori specialistici, ma per i casi che riterranno più significativi od urgenti, contattarci direttamente tramite telefono o e-mail ed ancora, sarà gradito ospite in reparto, chi di Loro vorrà seguire il proprio paziente anche nel corso del ricovero ospedaliero per concordare le strategie diagnostico-terapeutiche nell'ottica di una sempre più costante e proficua collaborazione tra Chirurgia Specialistica e Medicina Territoriale per realizzare una vera “Medicina Integrata”. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Nuove frontiere della radiologia interventistica La Radiologia Interventistica (RI) è una branca della Radiologia che fornisce trattamenti a minima invasività in alternativa a veri e propri interventi chirurgici a cielo aperto. Tali trattamenti sfruttano fori di accesso cutanei per raggiungere il sistema arterioso/venoso. Veicolando quindi piccoli cateteri lungo i vasi, si raggiunge e si tratta l'organo o la patologia di interesse. Le procedure di Radiologia Interventistica avvengono con l’uso della guida a raggi X (guida fluoroscopica) o di altre tecniche di imaging radiologico, quali l’ecografia, la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica (RM). Con i progressi tecnologici e la crescente disponibilità di apparecchi radiologici di alta qualità, la Radiologia Interventistica è in grado di offrire ai Pazienti un numero crescente di nuove opzioni terapeutiche, ottenendo eccellenti risultati clinici con limitati rischi per il Paziente e con la riduzione dei giorni di degenza ospedaliera, ponendosi sempre più come valida alternativa alla chirurgia tradizionale. Nel corso dell'ultimo ventennio numerose procedure di Radiologia Interventistica si sono accreditate nella pratica clinica-chirurgica sino a diventare la prima linea di trattamento per numerose patologie cardiovascolari e tumorali come ad esempio la rivascolarizzazione delle arterie negli arti inferiori ischemici, il trattamento della patologia aneurismatica dell’aorta toracica e addominale, il trattamento del varicocele maschile e femminile ed i trattamenti di lesioni neoplastiche in particolare a livello del fegato. La diffusione e l'efficacia della procedure offerte dalla Radiologia Interventistica ha fatto si che la maggior parte degli Ospedali di I° o di II° livello possano disporre di validi Radiologi Interventisti dotati di alta specializzazione nell'esecuzione di queste procedure. Presso i centri di Radiologia Interventistica altamente specializzati sono state introdotte e convalidate negli ultimi anni nuove procedure a carattere mini-invasivo come ad esempio il trattamento dei fibromi uterini che offra così la possibilità a molte donne più o meno giovani di scegliere tra l'isterectomia tradizionale o la più innovativa embolizzazione dei fibromi uterini; questo è un trattamento altamente efficacie non-demolitivo e non-chirurgico per il trattamento dei fibromi uterini e della sintomatologia ad essi correlata. Ancora è di recentissima introduzione una procedura di angioplastica venosa per il trattamento delle stenosi delle vene centrali nell’insufficienza venosa cronica cerebro-spinale (CCSVI) diagnosticata con ecocolordoppler. È una metodica che attende validazione attraverso trial ormai impostati in tutto il mondo e che può trovare applicazione nei Pazienti affetti da sclerosi multipla. Un’altra recente applicazione di grande interesse, utilizzata in numerosi centri, è rappresentata dall’ablazione delle fibre nervose del sistema simpatico renale nel trattamento dell’ipertensione arteriosa primitiva resistente ai farmaci. L’ipertensione arteriosa è una patologia che coinvolge più di un terzo della popolazione ed in circa il 10-15% dei casi non risponde a terapia medica farmacologica. È stato ampiamente dimostrato che l’iperattivazione cronica del sistema nervoso simpatico, in particolare a livello renale, svolge un ruolo importante nella fisiopatologia dell'ipertensione arteriosa. Raffigurazione del catetere a radiofrequenza a livello dell'arteria renale. Per gentile concessione di ARDIAN Endo Tech (www.endotech.it) Questa innovativa tecnica endovascolare mininvasiva prevede di accedere al sistema vascolare arterioso attraverso un piccolo foro nella cute a livello dell'inguine e quindi raggiungere le arterie renali con un catetere dedicato. Qui, mediante l’utilizzo di energia radiofrequenza a bassa potenza, si procede ad ablazione della parete delle arterie renali in diversi punti così da danneggiare ed interrompere le fibre del sistema simpatico che decorrono principalmente in questa sede. Gli effetti benefici di questo trattamento coinvolgerebbero quindi un gran numero di pazienti, favorendo anche la riduzione dell’insorgenza di eventi vascolari maggiori, di insufficienza renale e disfunzioni metaboliche. Gli studi pubblicati hanno dimostrato significative riduzioni della pressione arteriosa sia massima che minima in assenza di complicanze maggiori o relative all’impiego di energia radiofrequenza a bassa potenza. Presso la Sala Angiografica della nostra Azienda Ospedaliera, l’équipe di Radiologia Interventistica con a capo il Prof. GP Cornalba, può vantare una lunga esperienza nell'esecuzione di procedure mini-invasive, siano queste tra le più comuni o di più recente interesse nel campo cardio-vascolare, oncologico ed extra-vascolare ed è già attrezzata per eseguire anche le più recenti metodiche del tutto all’avanguardia. Per ulteriori informazioni è a vostra disposizione la pagina di Radiologia Interventistica (http://www.ao-sanpaolo.it/curarsi/radiologia_new/?id=1124) del sito dell'Ospedale San Paolo ove è possibile consultarci o richiedere un parere all'indirizzo e-mail [email protected] La Sala Angiografica dell'A.O. San Paolo 7 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Prof. Gian Paolo Cornalba - Direttore dell'U.O. Radiodiagnostica interventistica e Dr. Fabio Melchiorre Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 8 Prendere in cura e insegnare a curare Prof. Luca Rosetti - Direttore U.O. Oculistica Unità Operativa di Oculistica La Clinica Oculistica dell’Ospedale San Paolo, una delle sedi della scuola di specializzazione in Oftalmologia a Milano, possiede diverse aree di particolare interesse ed “expertise” relativamente ad alcune importanti patologie oculari. Tra queste vi è il glaucoma, malattia rilevante sia in termini epidemiologici (ne è affetto circa il 2% della popolazione di ultraquarantenni) sia perché potenzialmente può portare a cecità. Tradizionalmente il glaucoma rappresenta per la nostra Clinica una condizione sulla quale importanti contributi di ricerca scientifica si complementano con un servizio di attività clinico-assistenziale tra i maggiori in Italia. Lo studio del glaucoma prevede una parte di diagnostica morfologica (valutazione delle fibre nervose retiniche e della papilla ottica) e funzionale (esame del campo visivo) unitamente alla misura della pressione oculare, principale fattore di rischio per la malattia. Il nostro centro si è distinto a livello internazionale per i contributi sullo studio della fluttuazione della pressione oculare nelle 24 ore. La terapia del glaucoma si avvale prima di tutto di farmaci in grado di ridurre la pressione oculare e presso la Clinica sono stati condotti e ve ne sono ad oggi in corso, numerosi studi clinici atti a valutare l’effetto di tali terapie. Quando la semplice terapia medica non è sufficiente a controllare il glaucoma bisogna passare ad un trattamento laser o ad un intervento chirurgico, la trabeculectomia. Sono numerosi i pazienti che ci vengono inviati da altri ospedali per essere operati di glaucoma. Da rimarcare il considerevole interesse verso le patologie ereditarie della retina (siamo il centro di riferimento regionale per la retinite pigmentosa, malattia rara ma molto grave che spesso porta a cecità chi ne è colpito); anche in questo caso l’attività scientifica di ricerca clinica si combina con un servizio ambulatoriale tra i L'èquipe dell'U.O. Oculistica più attivi in Italia. A questo servizio si associa quello dello studio dell’ipovisione che, oltre alla riabilitazione degli ipovedenti, comprende un settore di ricerca che recentemente ha contribuito allo studio di una particolare lente intraoculare in grado di massimizzare la funzione visiva nei soggetti con maculopatie. Sono frequenti i corsi di chirurgia oculare su tali impianti che vengono tenuti al San Paolo per oculisti a livello internazionale. Un’altra area di interesse è rappresentata dalla chirurgia della cataratta, uno degli interventi più frequenti in assoluto nei Paesi Occidentali. Il nostro centro è stato uno dei primi in Italia ad effettuare tale intervento in regime di Day Surgery, ora ambulatoriale. Da sottolineare il fatto che per questa chirurgia la nostra Clinica si avvale di una strumentazione tra le più all’avanguardia, con la possibilità di eseguire microincisioni (di poco superiori a 2 mm) e di impiantare lenti intraoculari iniettabili, anche toriche (per correggere difetti astigmatici) e multifocali (per correggere la presbiopia). Anche la patologia maculare è tematica di primario interesse. A questo proposito ricordiamo il recente acquisto di un OCT (Optical Coherence Tomograph) strumento in grado di eseguire delle scansioni della retina paragonabili per risoluzione a sezioni di microscopia. Di questo strumento, oltre che la diagnostica, si avvale anche il servizio di chirurgia vitreo retinica anch’esso dotato di strumentazione di primo ordine e che studia la chirurgia maculare (pucker e fori maculari). Infine ricordiamo alcune aree che sono di recente costituzione ed in fase di espansione, come il servizio di oftalmoplastica che esegue interventi sulle palpebre con finalità funzionali ed estetiche, il servizio di cornea (microscopia confocale e trapianti) e di oftalmologia pediatrica. Azienda Ospedaliera POLO UNIVERSITARIO © ampus Prendere in cura e insegnare a curare 9 Dr. Costanzo Gala - Direttore U.O. Psichiatria 1 Centro per la diagnosi e la cura della depressione nell’anziano Il Centro per la Diagnosi e la Cura della Depressione nell’Anziano dell’Unità Operativa di Psichiatria 1 (Direttore Dott. Costanzo Gala) dell’Azienda Ospedaliera San Paolo di Milano che continua il suo terzo anno di attività attraverso il contributo di risorse economiche della Regione Lombardia e del Comune di Milano, è considerato Centro di Riferimento per il fenomeno della depressione nell’anziano dalla ASL Città di Milano e ad esso hanno preso un primo contatto circa 600 pazienti; di questi attualmente ne sono rimasti in carico più di 350. Il Centro è sovrazonale, ad accesso diretto (su appuntamento, senza impegnativa del Medico di Medicina Generale) e gratuito per tutti coloro che hanno superato i 65 anni di età e manifestano sintomi depressivi. Il progetto è strutturato secondo una sequenza di interventi psichiatrico clinici e psicologici: prima visita per l’effettuazione del filtro diagnostico, incontri per la valutazione testale neuropiscologica e psicologica e quindi presa in carico con un preciso progetto terapeutico. Le opzioni terapeutiche sono: • intervento psicofarmacologico • intervento psicoterapico individuale • intervento psicoterapico di gruppo • gruppo di auto-aiuto Considerata quindi la metodologia di intervento di cui sopra, ad oggi l’80% dei pazienti ha assunto o assume terapia farmacologica, il restante 20% viene curato unicamente con tecniche psicoterapiche e più di 1/3 dei pazienti che assumono psicoterapia vengono curati anche attraverso un’esperienza psicoterapica. Il Centro, oltre alla sua attività principale e cioè quella clinica, ha sviluppato sia iniziative di informazione nell’ambito delle strutture assistenziali territoriali dedicate agli anziani (CMA), sia incontri scientifico-informativi per i Medici di Medicina Generale, sia Convegni Scientifici cui ha partecipato il personale assistenziale della popolazione anziana residente nella regione Lombardia. Infine, con il contributo dell’Assessorato alla Sanità del Comune di Milano è stato preparato e diffuso un opuscolo “La depressione non è l’inevitabile compagna dell’invecchiamento” che può essere scaricato dal sito internet dell’AO San Paolo www.ao-sanpaolo.it nella sezione dell’U.O. di Psichiatria 51. Il Centro è situato presso l'U.O. di Psichiatria n. 51, 9° piano, Blocco A. E' possibile prenotare una visita ambulatoriale telefonando dal lunedì al venerdì dalle h 9 alle h 13 al n. 02/8184.3827 o al n. 366/5395272. Dr. Carlo Sponzilli - Medico Cardiologo, Serena Baldini - Responsabile Ass. ONLUS “Vento di Terra”, Matilde Sponzilli - Antropologa Gemellaggio con Ospedale di Makassed-Gerusalemme-Palestina Il giorno in cui siamo partiti per la nostra Missione in Palestina, presso l’Ospedale Makassed, per la valutazione di fattibilità in merito al gemellaggio voluto dalla nostra Amministrazione e dalla Regione Lombardia, il nostro impatto con la realtà locale è stato certamente sofferto. Doctor Salim, il corrispondente Medico incaricato di mantenere le relazioni con l’Associazione Medica di Gerusalemme, offriva la sua rassegnata visione di una realtà frustrante e destinata a non mutare, almeno nella prospettiva immediata. Effettivamente non è al momento prospettabile una stabile situazione di pace e cooperazione in quei territori. In questo clima ci ha ospitato l’ospedale Makassed obiettivo della nostra missione di cooperazione. Grande accoglienza ad un team che vedeva oltre allo scrivente, la Responsabile di Vento di terra, Serena Baldini e il con- tributo di un’ antropologa in formazione, mia figlia Matilde, contributo mai inutile quando si affrontino i temi dei grandi sommovimenti di popoli. Giorni operativi intensi ci hanno portato a visitare tutto il Makassed in ogni suo anfratto. Un ospedale da 250 posti letto con attività che si estendono dalla cardiochirurgia pediatrica, gli interventi vengono fatti da chirurghi stranieri che ruotano presso il Centro, ad una terapia intensiva all’altezza e ad una terapia intensiva neonatale con più di 30 posti letto. D’altra parte l’elevato tasso di natalità di questo Paese fa si che le discipline pediatriche siano le meglio rappresentate e meno neglette. Così la ginecologia con il suo “parterre” di mamme e pupi piccoli ma floridi dove siamo stati intrattenuti da una sorridente puerpera che voleva con il suo semplice ma espressivo inglese scolastico farci partecipi della sua gioia. San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano SAN PAOLO Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 10 Prendere in cura e insegnare a curare Dott.ssa Margherita Moioli - Referente del Servizio di accompagnamento alla Crescita La visita al territorio della mia disciplina, la terapia intensiva coronarica ed emodinamica, non ci ha fornito minori sorprese rivelandoci ambienti moderni, adeguat dove si svolge un’attività con standard internazionali. Ho riabbracciato vecchi amici, compagni di un’avventura di 18 anni prima, consistita nell’apertura della sala di Emodinamica del Makassed, tuttora funzionante con grande prestigio. Non ci siamo dimenticati neppure delle sale di sterilizzazione, dei laboratori, degli ambulatori, dell’anatomia patologica e di tutta la catena di servizi che fa vivere l’Ospedale. Siamo transitati in un moderna radiologia dove non mancano la TAC e la RMN. Il secondo giorno abbiamo visitato il centro di riabilitazione Princess Basma. E qui la sorpresa si è trasformata in forte emozione e commozione. L’anima del posto, la dottoressa (o forse solo signora) Georgette ha fondato un centro per l’assistenza ai bambini disabili: non vedenti, non udenti, bimbi spastici e per ogni disabilità ha costruito un percorso riabilitativo. Ma, ancor meglio: ha fatto costruire “next dor” una scuola per 800 bambini. Proprio così, porta a porta; e poi, Georgette, con la sua grande fede in una Divinità che in quel grande melange di Religioni non era del tutto facile identificare, ha semplicemente aperto quella porta consentendo il contatto, l’interscambio e l’integrazione reale di due mondi, quello della disabilità e quello della normalità, con quest’ultimo che veniva a conglobare poco a poco quell’altro. Meravigliosa esperienza nel vedere Georgette muoversi all’interno del laboratorio per la produzione di protesi d’arto, o nel piccolo laboratorio per l’insegnamento di qualche semplice disciplina artigianale o a chinarsi per terra a raccogliere qualche cartaccia caduta accidentalmente sul suolo di quel piccolo paradiso. Ma il viaggio non poteva chiudersi al Makassed. Conoscere quella terra voleva dire anche spingersi dentro quel territorio così pieno di ostacoli, di posti di blocco, segnato dallo schianto di un muro di nove metri di altezza che non segna ma lacera i confini della normalità. Così abbiamo visto la fabbrica delle scarpe, il progetto di architettura scolastica nel deserto e poi ci siamo spinti fino a Hebron a conoscere un altro Ospedale ancora e altri colleghi e dottori e infermieri e speranze. Il giorno 3 dicembre è stato firmato il protocollo d’intesa presso l’ufficio del Direttore Rustom Namari. Dalle finestre del suo studio, sito con l’Ospedale sul monte degli Ulivi, si abbraccia con lo sguardo tutta Gerusalemme e non si può non restare rapiti dalla sua bellezza nell’ accecante luminosità di pietre bianche e levigate, di cupole e di sassi da dove è partita la nostra storia. “Se io ti dimentico, Gerusalemme, che la mano destra si secchi, che la lingua mi si attacchi al palato… se non metto Gerusalemme al sommo della mia gioia” cita il Salmo 187. Il progetto è varato. Il lavoro avviato. Le idee sono chiare e chiamano alla partecipazione. Con l’aiuto di tanti Colleghi del San Paolo che ci hanno già offerto la loro disponibilità, la competenza di Vento di Terra e la caparbietà di Roberto Rossi ideatore del progetto, siamo fiduciosi di realizzare un progetto di ampio respiro e di solidarietà. Firma del Protocollo d’intesa presso l’Ufficio del Direttore dell’Ospedale Makassed Dr. Rustom Namari Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare “Madri adolescenti: due minori a rischio” All’Ospedale San Paolo di Milano, dal 2009 ad oggi, 181 di donne giovani, 35 tra i 14 e i 18 anni. Uno staff strutturato è in campo per seguire le ragazze nei momenti difficili. Milano, 25 febbraio 2011- Fondazione Cariplo - Un servizio , offerto dall’Ospedale San Paolo di Milano insieme al supporto della Fondazione Ambrosiana per la Vita e al contributo scientifico del Dipartimento di Psicologia dell’Univ. di Milano Bicocca. Insieme per affrontare il problema delle madri adolescenti. Madri italiane, cresciute a Milano, in zone periferiche e marginali. Storie straordinarie e normali, ma che racchiudono un disagio e il bisogno di un aiuto concreto. L’Ospedale San Paolo dal 2009 ha assistito, su 3927 parti, 181 parti in donne di età fino ai 21 anni, di cui 35 in donne tra 14 e 18 anni. La maternità in adolescenza si collega a fattori di rischio che rendono spesso molto difficoltosa la relazione tra madre e bambino. passa a un elevato tasso di psicopatologia che può portare a scarse cure parentali e condotte ad alto rischio. Il servizio di Accompagnamento alla Crescita per giovani madri è aperto il martedì e giovedì dalle 9,00 alle 17.00 presso gli ambulatori di viale Famagosta 46 2° piano. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere a Margherita Moioli al numero 02.8184.2464 oppure scrivere una mail a : mammebambini@ao-sanpaolo-it Per aiutare le giovani mamme e i neonati, Fondazione Cariplo sta finanziando il servizio di Accompagnamento alla Crescita per giovani madri, dell’Ospedale San Paolo che ha già in carico 10 ragazze della fase post-natale e 7 nella fase pre-natale. La presentazione del servizio è avvenuta alla presenza degli Assessori del Comune di Milano Mariolina Moioli e Gianpaolo Landi di Chiavenna e del Direttore Generale del nostro Ospedale Andrea Mentasti. Dopo la nascita del bambino, le madri adolescenti e i loro partner vengono accolti presso il Servizio di Accompagnamento alla Crescita dell'A.O. San Paolo da neuropsicomotriciste e psicologhe che propongono un percorso longitudinale di monitoraggio dello sviluppo del bambino fino ai 14 mesi. Per situazioni particolarmente problematiche possono essere attivati degli interventi domiciliari in gravidanza e per tutto il primo anno di vita del bambino.” Lo scopo del servizio- spiega la prof.ssa Cristina Riva Crugnola del Dipartimento di Psicologia Università degli Studi di Milano-Bicocca- è quello di aumentare la responsività della madre verso il bambino diminuendo stati di ansia e depressione, di favorire la creazione di un legame di attaccamento sicuro madre/bambino e di monitorare lo sviluppo neuropsicomotorio del bambino fornendo informazioni ai genitori sulle cure del neonato”. Non ultimo il servizio mira a facilitare l’accesso alle risorse del territorio, pediatri, consultori e favorire il reinserimento scolastico e l’accesso al mondo del lavoro. I fattori di rischio “ostetrici” e “psicologici”- spiega il dottor Alessandro Albizzati Responsabile del Progetto e U.O. Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale San Paolo-. sono molteplici. Dalla scarsa partecipazione al parto e scarsa tolleranza al dolore, si Lo studio di un caso Una fase del percorso di accompagnamento alla crescita 11 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Dr. Alessandro Albizzati - Dott.ssa Margherita Moioli - U.O. Neuropsichiatria infantile Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 12 Prendere in cura e insegnare a curare Dr.ssa Luisa Cattaneo - Presidente Associazione Gruppo Cuore Nuovo L'associazione "Gruppo Cuore Nuovo", è una ONLUS senza fini di lucro il cui scopo è quello di contribuire alla prevenzione ed alla cura delle malattie cardiovascolari, sensibilizzando il maggior numero di persone attraverso incontri di informazione ed educazione sanitaria e l'attiva partecipazione a manifestazioni pubbliche. Particolare attenzione viene dedicata a coloro che già hanno "sperimentato" un attacco cardiaco, con iniziative nel campo della riabilitazione a lungo termine finalizzate a promuovere la cultura dell'attività fisica e dell'aggregazione tra persone con simili problematiche. Non ultimo è il supporto economico che l'Associazione fornisce a strutture sanitarie pubbliche in termine di apparecchiature mediche e tecniche. I soci hanno diritto, oltre che di ricevere il notiziario, di partecipare a tutte le iniziative promosse dall'Associazione e avere, da parte dei medici specialisti, risposte a quesiti riguardanti problemi sanitari durante incontri dedicati. L’Associazione si fonda sulle prestazioni volontarie e gratuite dei propri associati per raggiungere gli obiettivi della propria “mission” statutaria. Anche quest'anno l'Associazione Gruppo Cuore Nuovo ha partecipato all'iniziativa “Le noci del Cuore”, campagna di raccolta fondi nazionale che CONACUORE (Coordinamento Nazionale Associazioni Cuore) effettua ogni anno dal mese di novembre. La nostra Associazione scende nelle piazze della città per offrire i sacchetti del frutto ormai divenuto simbolo della prevenzione e della ricerca cardiovascolare. La scelta della noce non è stata affatto casuale: essa contiene alcuni composti in grado di abbassare i valori del colesterolo “cattivo” (LDL); se assunta con costanza e moderazione – 2-3 noci al giorno – la noce ha dimostrato di svolgere una vera e propria azione anticolesterolo, contribuendo anche a migliorare l’elasticità dei vasi sanguigni. Si tratta perciò di un prodotto che non riveste soltanto un valore simbolico, ma che è legato in maniera pratica e concreta ai concetti di prevenzione e di educazione alla salute cardiovascolare. Il ricavato della campagna viene versato in parte sul fondo PRICARD (promozione ricerca cardiovascolare) e in parte finanzia il progetto “Sai salvare una vita? – Adotta una classe”. Quest'ultimo ha lo scopo di educare all’emergenza le nuove generazioni. Partito nel maggio 2007, ha raccolto l’adesione di parecchie scuole sparse nella città di Milano e prevede di addestrare alla manovra della rianimazione cardiopolmonare, grazie all’ausilio del manichino MiniAnne, il maggior numero di studenti delle terze/quarte classi superiori, compatibilmente alle risorse economiche raccolte. Ad oggi gli studenti formati dall’Associazione Gruppo Cuore Nuovo sono alcune centinaia, una trentina sono state le classi coinvolte in una decina di scuole. L’Associazione promuove iniziative per la raccolta di fondi avvalendosi dell’ospitalità dell’Azienda Ospedaliera Clinicizzata “Ospedale San Paolo”, in genere esponendo gadgets su un banco situato nell’atrio dell’edificio ospedaliero e contribuendo fattivamente all'organizzazione delle giornate di prevenzione a carattere internazionale, come quelle della Giornata Mondiale del Cuore, che si svolge ogni anno nell'ultima domenica di Settembre. Il ricavato di queste iniziative viene utilizzato per l’acquisto di apparecchiature sanitarie e/o attrezzature da destinare in comodato d’uso gratuito all' U.O. di Cardiologia dell’Ospedale. Tra le più significative possiamo ricordare due computer portatili per la refertazione delle visite ambulatoriali, due registratori Holter, il Software e il PC per la trasmissione delle registrazioni Holter dall'ambulatorio all'U.O. di Cardiologia. Inoltre la sala da pranzo dell'U.O. di Cardiologia è stata arredata con la collaborazione dell'Associazione Gruppo Cuore Nuovo. In occasione del cambiamento dei componenti della Direzione Strategica dell'Azienda, avvenuto all'inizio dell'anno, il Consiglio Direttivo dell’Associazione ringrazia i Direttori uscenti per aver sempre offerto la massima collaborazione alle iniziative per la diffusione della cultura della prevenzione cardiovascolare. Inoltre augura al nuovo Direttore Generale, Dott. Andrea Mentasti, un proficuo lavoro, auspicando che si possa rafforzare l’intesa e la collaborazione tra l’Azienda Ospedaliera e la nostra Associazione Onlus, i cui risultati saranno sempre indirizzati a favore dei cittadini cardiopatici che gravitano sul complesso ospedaliero. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare Nuove terapie conservative per i fibromi all’utero I fibromi uterini rappresentano la patologia benigna più comune del tratto genitale femminile. Dal 20 all’80% delle donne sviluppa fibromi entro i 50 anni d’età, con un picco tra 40 e i 50 anni. La maggior parte dei fibromi non causa sintomi, ma se i fibromi crescono molto o si fanno numerosi, diventano causa frequente di sanguinamento eccessivo, dolore o sensazione di peso pelvico, e irritabilità della vescica. Nel caso dei fibromi le terapie farmacologiche non si sono dimostrate efficaci nel lungo termine. Di conseguenza alle donne che non desiderano più figli viene di solito offerta la rimozione dell’utero (isterectomia) o dei singoli fibromi (miomectomia). L’intervento può essere eseguito con un’incisione ampia (laparotomia) oppure per via lapa- roscopica, con una telecamera e delle piccole incisioni, una metodica che permette una riduzione del dolore post-operatorio ed una ripresa più rapida alle normali attività. Negli ultimi anni si stanno affermando delle tecniche innovative per il trattamento dei fibromi, che non prevedono più l’isterectomia o la miomectomia. Se è vero che la chirurgia laparoscopica offre numerosi vantaggi, è anche vero che questa tecnica richiede un training specifico e grande destrezza, con conseguenti limitazioni per quanto riguarda il numero e la dimensione dei fibromi che possono essere rimossi per via laparoscopica. Inoltre ricordiamoci che anche per le donne non più in età riproduttiva è importante la possibilità di conservare l’utero, perchè rimane un organo molto legato all’identità personale e alla sfera sessuale. Una delle nuove tecniche che permette di trattare i fibromi preservando l’utero, è l’embolizzazione delle arterie uterine (Uterine Artery Embolization, UAE). La UAE è già raccomandata negli Stati Uniti e in Gran Bretagna come terapia alternativa all’isterectomia. La UAE consiste nella chiusura delle arterie che portano il sangue ai fibromi, usando un catetere inserito nell’arteria della coscia, con controllo radiologico. L’intervento può essere effettuato sia in anestesia generale che spinale, o in sedazione, e in genere non dura più di due ore. Dopo l’intervento è richiesto un periodo di osservazione di 24 ore, in cui vengono somministrati farmaci per controllare il dolore. Con questa tecnica si può ottenere una riduzione del volume dei fibromi fino al 50 %, con una marcata riduzione dei sintomi ed un miglioramento significativo della qualità di vita. La UAE ha successo nel 90% dei casi circa; uno studio autorevole Cochrane ha dimostrato che, rispetto all’isterectomia, la UAE è in grado di garantire un ricovero più breve, una più veloce ripresa alle normali attività e una minor incidenza di complicanze dopo la dimissione. Perché la UAE abbia successo è cruciale una stretta collaborazione tra ginecologi e radiologi che abbiano acquisito un training specifico. Nonostante siano state descritte delle gravidanze dopo UAE, questa procedura è attualmente raccomandata solo nelle donne che hanno completato il loro iter riproduttivo, per la potenziale riduzione del flusso di sangue alla placenta nelle gravidanze successive. Da sin.: Dr.ssa S. Ronzoni - Dr. T. Bignardi - Prof.ssa A.M. Marconi L'ablazione con radiofrequenza (Radiofrequency Ablation, RFA) rappresenta un’altra valida alternativa per le donne che vogliono conservare l’utero. In questa tecnica il fibroma si restringe con l'inserimento di un dispositivo di aghiformi in fibroma attraverso l'addome e il riscaldamento con correnti elettriche a bassa frequenza. L’intervento può essere effettuato sotto visualizzazione diretta dei fibromi in laparoscopia, anche sotto guida ecografica. Questo nuovo trattamento è al momento oggetto di uno studio su larga scala negli Stati Uniti, tuttavia studi preliminari hanno già dimostrato che la RFA può rappresentare un’opzione efficace e sicura per quelle donne che soffrono di fibromi e desiderano evitare un intervento di isterectomia. 13 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano Dr. Tommaso Bignardi, Consulente Medico, U.O. di Ostetricia e Ginecologia Azienda Ospedaliera SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano 14 © ampus Prendere in cura e insegnare a curare Dr. Filippo Ghelma, Direttore DAMA (e chitarrista della Band Duo Deno) Cronaca di una festa (tra il serio ed il faceto) obbliga gli artisti calvi ad indossare almeno un copricapo natalizio con 20 dicembre 2010. Natale è alle porte... L’associazione A.V.O. e l’Ufficio led lampeggianti... la motivazione ci è stato riferito essere il fastidioso riRelazioni con il Pubblico hanno voluto organizzare l’ormai consueto apflesso delle luci di scena sulle pelate... Tutto è stato previsto e tutto deve puntamento con la festa dedicata ai nostri pazienti ricoverati, agli ospiti essere perfetto... il panico da palcoscenico si impadronisce dei gruppi della Casa di Riposo Famagosta ed agli operatori del San Paolo tutti: che sembrano recitare preghiere mentre ripassano ad alta voce armoun’occasione per stare insieme, divertirci e farci gli auguri per le imminenti nizzazioni, cambi di tonalità, stacchi e... possibilità di percorrere poco Feste. onorevoli vie di fuga... La situazione non consente quasi di accorgersi Gli anni passati, gli organizzatori hanno ottenuto il plauso generale: erano dei composti saluti delle autorità che giungono dal palco, conclusi con presenti gruppi musicali e cantanti di fama nazionale e sovranazionale, una breve ma sentita omelia natalizia da parte del padre cappellano, che che hanno garantito un successo di pubblico e di critica, la cui eco - riè riuscita - ci dicono - a far riconciliare con la fede i molti peccatori preferiscono i meglio informati - ha raggiunto l’intera città di Milano e i Cosenti in sala, fulminati sulla via di Damasco... muni limitrofi. Non riuscendo a trovare per tempo vie di fuga, il primo gruppo viene traMa perchè replicare una formula dal successo garantito, invece di esploscinato sul palco... sono i più coraggiosi, cui è stato affidato il compito rare nuovi confini, convocando un pool di artisti che quotidianamente di rompere il ghiaccio: la simpaticissima “Stregatti Band”, che con consono capaci di dare prova del loro estro e della loro creatività in ambito sumato mestiere riesce a coinvolgere il pubblico, scivolando sapientetecnico, amministrativo e sanitario nella nostra Azienda? mente tra le note di “Stand by me”, fino a “Pensiero stupendo”, È difficile rispondere a questa domanda... certo è che quando si sono attraverso le melodie di “10 ragazze” e “I will survive”, alternando la voce accorti di cosa hanno combinato ormai era troppo tardi... delle sue due splendide vocalists. Sull’ultimo pezzo - “The house of riDopo l’allestimento del palco nell’atrio centrale ed il check sound dei vari sing sun” - la curva sud, occupata dagli ospiti della Casa di Riposo, si gruppi, fortunatamente gli organizzatori hanno previsto la distribuzione stava già organizzando di un frugale spuntino per coordinare una Ola... tipo “cenone” di capoma, sulla scia dell’ultimo danno al Biffi Scala - da meritato applauso, ecco cui emergeva con vigore la sorpresa... a luci la bontà del vino rosso, spente si materializza sul cui tutti gli artisti, ed io palco un elegante canuto primo tra loro, abbiamo signore, in pregiato tight fatto ampio riferimento e panciotto, mentre in per trovare motivazioni e sottofondo si sentono le coraggio nel nostro opeprime note di “E tu”.... A rare... partire dalla curva sud Il mio racconto, da quesicuramente la più atsto punto, si fa un po’ tenta e competente - si confuso, quasi onirico... apre subito una gara, sericco di particolari simili a data con difficoltà dalla visioni, che evidenziano la sicurezza, per dare un sindrome ebefrenica di nome a quel volto che a cui sono portatore laDa sin. Stefano Frigerio, sassofonista e Francesco Milazzo, cantante tutti risultava famigliare: tente... George Clooney!!! Grida La sala è gremita e l’allequalcuno.... Piero Angela!!! osa un giovane ricercatore universitario... Ma gro chiacchiericcio fa da sottofondo ai saluti ed agli auguri che tutti i connooo, è Michele della mitica band “I Glenn Grant”!!!... Quando finalmente venuti si scambiano amabilmente... il clima è caldo e familiare... molto un geometra di Lacchiarella, degente in proctologia, tra le lacrime, con piacevole... Dopo qualche esitazione, la splendida presentatrice, di festa un incredibile botta di lucidità, sentenzia: è Claudio Baglioni!!!... Accade vestita, dà il via all’evento con parole e modi garbati... nelle retrovie gli il finimondo... per un’ora (e più) il sosia ufficiale del Claudio nazionale catartisti si accorgono della sciarpa viola che, scaramanticamente, di solito tura l’attenzione di tutti, con nascita di cori spontanei nel settore distinti, non accompagna le prime a teatro, ed iniziano una serie di riti - che ho onde luminose di accendini dal terzo anello e tentativi di sentimentali apdifficoltà ad esplicitare per la loro complessità ed articolazione, le cantanti procci nelle retrovie (peraltro criticati dal geometra, ancora tra le lacrime, tornano dai camerini in abito da scena, per la cui audacia viene sollecitata nonostante la terapia antalgica in corso...)... La situazione diventa critica la massima attenzione degli addetti alla sicurezza ed all’ordine... qualcuno quando, ringraziato “Claudio”, viene chiamato sul palco Francesco “Cicchiede la presenza in sala del personale di “alfa 6”... la folla ondeggia... cio the voice” Milazzo, noto cantante, che anima le serate dei locali per Il personale che smonta dal turno pomeridiano, rendendosi conto della “sciuri” della Milano che conta, che pur di poter partecipare all’evento, situazione (ed anche perchè le uscite sono state bloccate) decide di ricerca di convincere il pubblico che è un idraulico dell’ospedale (ma in nunciare al meritato riposo, intravvedendo serie possibilità di ricatto ai urologia non è stato mai visto!!!) e che il suo manager, che l’ha accomcolleghi artisti nella contrattazione dei turni futuri... il personale dell’U.R.P. Azienda Ospedaliera © ampus SAN PAOLO POLO UNIVERSITARIO Prendere in cura e insegnare a curare pagnato per mano sul palco, è solo un vicino parente... non convince nessuno... le doti canore e la precisione di esecuzione sono tali che nemmeno la manfrina, in cui vuole far credere che per cantare ha bisogno di leggere i testi delle canzoni (i fogli erano tutti bianchi!!!), riesce a sviare l’attenzione di tutti dal modo in cui presenta brani di elevata difficoltà tecnica, superando gli stessi interpreti che li hanno resi famosi (Michael Bublè, Elton John, Freddy Mercury)... La folla ondeggia ed intona “Happy Birthday” quando, con i sinceri complimenti, viene consegnato un panettone con un piccolo lanciafiamme al posto della candelina, per festeggiare il compleanno del sedicente idraulico... Ma ora è venuto il turno della splendida Sara “Jessica”, che da qualche tempo nelle sue perfomances si fa accompagnare da una band di coatti, il “Duo Deno”, che nemmeno con il GPS riesce a trovarsi per le prove... nessuno ascolta le accorate proteste del geometra che, supportato dal giovane ricercatore, insiste che il duo è composto da tre musicisti - i chitarristi Maurice “Chris Corea” (Duo) ed il sottoscritto Phil “Manofredda” (Deno), ed il bassistapercussionista di colore Bob “Black Africa” - e che quindi il gruppo dovrebbe al massimo chiamarsi il “Trio Gemino” (essendo evidente la sospetta somiglianza fenotipica dei tre)... la splendida Sara Jessica con la sua voce calda e grintosa da consumata rock star ha già ammaliato tutti... le sue movenze e l’apprezzatissima scollatura. I cantanti hanno già catalizzato il delirio del pubblico, che incomincia anche a ballare in tutti gli spazi liberi della sala... i ritmi afro di Bob si miscelano in modo sorprendente con le melodie intrecciate dai consumati Chris e Phil, fino al pezzo finale - Oh happy day - in cui le curve, i distinti e le retrovie uniti hanno intonato cori, dialogando con la magica voce di Sara Jessica, tra il tripudio generale... Chicca in chiusura: il grande Stefano “Sax” Frigerio - gentilmente prestatosi come capace tecnico del suono - ha deliziato tutti con due pezzi da manuale a sax e clarino... Il ricordo è molto confuso e questa mia cronaca potrebbe anche essere stata influenzata dai fumi dell’entusiasmo. Sicuramente è stato un momento magico, trascorso con tutte le persone con le quali divido una bella fetta della mia vita. Sono sicuro che gli organizzatori, che tutti dobbiamo e vogliamo ringraziare, sapranno regalarci altri momenti come questo in futuro, certo che un po’ di sana follia e di allegria può rendere migliore anche un lavoro come il nostro. P.S. con l’eccezione del geometra e del suo amico ricercatore, ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è assolutamente voluto e non casuale. La Band Duo Deno: Da sin.: Dr. Filippo Ghelma, Francesco Milazzo, Dott.ssa Sara Portaleone Carlo Cangemi, sosia ufficiale di Claudio Baglioni La Stregatti Band Dott.ssa Luisa Cattaneo, Presidente Gruppo Cuore nuovo e presentatrice della serata 15 San Paolo Campus - Periodico d’informazione dell’Azienda Ospedaliera San Paolo - Polo Universitario - Milano prof. Antonio Colombi – Dirigente U.O. Servizio Prevenzione e Protezione Ufficio Relazioni con il Pubblico Sede: Blocco C - Piano 1° Dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle ore 16.00 Centralino 02.8184.1 Portineria Atrio Centrale 02.8184.4457 Ufficio Relazioni con il Pubblico - [email protected] 02.8184.4526 Sportello informativo 02.8184.4206 Ufficio Pubblica tutela - [email protected] 329.9072930 Direzione sanitaria - [email protected] 02.8184.4494 Ufficio Marketing 02.8184.4671 Archivio Cartelle Cliniche 02.8184.4463 Archivio Radiologico 02.8184.4650 Poliambulatorio 02.8184.4326 Laboratorio Analisi 02.8184.3040 / 3041 Medicina Nucleare 02.8184.4235 Odontostomatologia 02.8184.3535 / 3536 Ostetricia / Ginecologia 02.8184.4286 Radiologia 02.8184.4651 Fisiokinesi 02.8184.3168 Prenotazione Attività Ambulatoriali in Libera Professione 02.8184.4141 / 4142 Pronto Soccorso 02.8184.4250 Area di Osservazione D.E.A. 02.8184.4292 Pronto Soccorso Ginecologico 02.8184.4538 D.A.M.A. - Pazienti disabili - [email protected] 840.027.999 Centro Salute Ascolto Donne straniere e i loro bambini 02.8918.1040 Donatori sangue 02.8184.4209 Corso di Laurea in Infermieristica - [email protected] 02.8184.4690 S.I.T.RA. 02.8184.4548 Polizia di Stato 02.8184.4346 Numero Verde “Sanità Milano” Per prenotare telefonicamente visite specialistiche ed esami diagnostici 800.638.638 SAN PAOLO © ampus AZIENDA OSPEDALIERA SAN PAOLO Reg. 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