Direzione Didattica II Circolo di Città di Castello
P.O.F
2011/2012
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DIRIGENZA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Luigi Marinelli
SEGRETERIA
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
Sig.ra Teresa Pascale
INDIRIZZO
Viale Sempione, 06012 Città di Castello (PG)
SITO WEB
www.ddsecondocircolo.it
E-MAIL
[email protected]
TELEFONO
075 8558298 – 075 8526382
APERTURA AL PUBBLICO
Dal lunedì al sabato dalle ore 12,00 alle 13,00
Il martedì e il giovedì dalle ore 15,00 alle 17,30
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ARTICOLAZIONE
P. O. F.
1. PREMESSA
Introduzione al P.O.F. ed analisi dei bisogni formativi
2. ALLEGATI
3. CONTESTO
Origini del Circolo
Dati essenziali delle scuole del Circolo
4. ORGANIZZAZIONE DEL CIRCOLO
RISORSE DEL CIRCOLO
Professionali
Finanziarie
Territoriali
Strutturali
SCELTE GESTIONALI
Organi collegiali
Collaboratori
Funzioni strumentali
Organigramma staff di presidenza
Compiti e responsabilità affidate al personale
Servizi amministrativi e relazioni con l’utenza
SICUREZZA NEGLI EDIFICI SCOLASTICI
Organizzazione
Compiti e responsabilità
5. OFFERTA FORMATIVA
Scelte formative e didattiche della scuola dell’infanzia e primaria
Progetto continuità
Piano di formazione/aggiornamento del personale
Metodologie organizzative
Rapporti scuola-famiglia
Verifica e valutazione
Riferimenti normativi
Progetto di Circolo “Lasciamo una traccia di pace”
Progetti di plesso inerenti il Progetto di Circolo
Progetto Cosmopolis (progetto stranieri, ex articolo 9)
Progetto Tevere
Progetto Guadagnare in salute
Progetto Continuità
Piano scuola digitale
6. ALLEGATI AL P.O.F.
Il Circolo e le sue scuole
Piano annuale delle attività scolastiche
Calendario incontri scuola/famiglia
Programmazione annuale scuola dell’infanzia
Programmazione annuale scuola primaria
Programma finanziario annuale
Regolamento d’Istituto
Carta dei servizi
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PREMESSA
Cos’è il POF
Il Piano dell’Offerta Formativa, così come definito dall’art. 3 del DPR n. 275/99, è ”… il
documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale della Scuola ed esplicita la
progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le singole
scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”.
Esso è la carta d’identità con cui la scuola si definisce nei confronti delle famiglie, degli
studenti e della realtà locale e costituisce la base per gli impegni reciproci da assumere
per realizzare la “missione” della scuola.
Il P.O.F. si delinea nel rispetto e nella valorizzazione delle Indicazioni Nazionali,
che sono state oggetto di analisi e riflessione e dove i docenti trovano un
sottofondo di continuità con i valori di riferimento del proprio fare scuola.
In base a tali premesse, il 2° Circolo Didattico di Città di Castello ha redatto il Piano
dell’Offerta Formativa, discusso ed approvato dagli Organi Collegiali competenti; esso è
ogni anno scolastico aggiornato e consegnato alle famiglie all’atto d’iscrizione degli
alunni del primo anno della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria.
Nell’elaborazione del P.O.F., il 2° Circolo si è posto alcune finalità prioritarie:
partire dall’analisi dei bisogni per estendere il campo dell’offerta formativa
promuovere la cultura anche attraverso attività extracurricolari e progetti
innovativi;
valorizzare e potenziare le esperienze avviate negli anni precedenti;
integrare in modo flessibile e coerente le attività didattiche curricolari, le attività di
continuità, accoglienza ed integrazione, il sostegno all’apprendimento ed il recupero
dello svantaggio scolastico;
prestare attenzione alle proposte ed alle esigenze educative provenienti dal
territorio
favorire la ricerca del “benessere” dello studente a scuola, attraverso la
corresponsabilità educativa scuola-famiglia;
puntare ad un’incessante integrazione di proposte educative/formative per la
costante ottimizzazione della scuola.
Tali condizioni costituiscono, gli atti preliminari e indispensabili per l’acquisizione delle
informazioni generali e specifiche sulle quali viene impostato il Piano dell'Offerta
Formativa.
La necessità, infatti, di creare un collegamento del Piano dell’Offerta Formativa con le
reali esigenze poste dal “territorio”, impone l’ideazione e l’adozione di modalità di
confronto/scambio delle finalità della scuola con le aspettative dell’utenza.
In tal senso, il 2° Circolo Didattico intende l’analisi delle esigenze formative, come una
fase fondamentale per l’orientamento e l’indirizzo dell’Istituzione Scolastica nel suo
insieme.
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ALLEGATI
CARTA DEI SERVIZI
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Interfaccia esterna del P.O.F. rispetto
all’erogazione dei servizi.
Interfaccia dell’organizzazione
interna della scuola
rispetto alle scelte del P.O.F.
IL CIRCOLO E LE SUE SCUOLE
Interfaccia dell’organizzazione dei
plessi di Scuola dell’Infanzia
e di Scuola Primaria.
P.O.F.
PROGRAMMA FINANZIARIO
ANNUALE
Interfaccia Finanziaria del P.O.F.
CALENDARIO INCONTRI
SCUOLA/FAMIGLIA
Interfaccia del calendario degli
incontri scuola-famiglia previsti per il
corrente anno scolastico.
PROGETTI
Piano attività extracurricolari.
PIANO ANNUALE
DELLE ATTIVITÀ
SCOLASTICHE
PROGRAMMAZIONE ANNUALE
SCUOLA DELL’INFANZIA E
SCUOLA PRIMARIA
Pianificazione delle attività
d’insegnamento, delle attività funzionali
all’insegnamento e delle attività collegiali.
Interfaccia educativa e didattica del
P.O.F.
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CONTESTO
Origini del Circolo
L'attuale Secondo Circolo è sorto nel 1971 e fin dall'inizio ha compreso scuole elementari
e materne. Le prime scuole a tempo pieno del Comune di Città di Castello sono state
istituite in questo Circolo nel 1972, grazie alle sollecitazioni e all'interessamento dello
scomparso Professor Luigi Angelini, che ne fu Direttore per 12 anni. Nelle sue scuole
materne ed elementari statali è avvenuto il primo inserimento di alunni in situazione di
handicap.
Il Secondo Circolo Didattico di Città di Castello comprende Scuole dell’Infanzia e Primarie
poste a Nord della città. La zona è ricca di insediamenti industriali e artigianali; sono
presenti attività terziarie. Il bacino di utenza comprende zone sia con alta che con bassa
densità abitativa, zone residenziali, rurali e quartieri popolari.
Al momento attuale la popolazione scolastica è di 671 alunni iscritti alla Scuola Primaria
e di 263 iscritti alla Scuola dell’Infanzia per un numero complessivo di 934.
Rimane costante la presenza di alunni stranieri .
Dati essenziali delle scuole del Circolo
Plessi Scuole dell’Infanzia
Posizione geografica
n. alunni
Sezioni
- La Tina
Periferia Nord
Viale Sempione - Tel.075/8559548
100
4
- Grumale
Frazione Nord - Tel. 075/8510397
58
2 e 1/2
- Cerbara
Frazione Nord - Tel. 075/8510267
61
3
- Piosina
Frazione Nord - Tel. 075/8510949
44
2
Plessi Scuole Primarie
Posizione geografica
n. alunni
Classi
- La Tina
Periferia Nord
V/le Sempione - Tel.075/8558298
202
10
- Lerchi
Frazione Nord Ovest
Tel. 075/8556351
70
5
- Riosecco
Periferia Nord - Tel.075/8556605
90
5
- Cerbara
Frazione Nord - Tel. 075/8511313
118
6
- Pieve delle Rose
Periferia Nord - Tel.075/8554668
111
5
- Userna
Frazione Nord - Tel.075/8520807
90
5
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ORGANIZZAZIONE
DEL
CIRCOLO
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RISORSE DEL CIRCOLO
Risorse professionali
n. 1
DIRIGENTE SCOLASTICO
Personale Docente Scuola Primaria
Docenti di Scuola Primaria Comuni
n. 58
Docenti di Sostegno Scuola Primaria
n. 4
Docenti di Religione Cattolica Scuola Primaria
n. 2 a tempo pieno
n. 2 con orario ridotto
n. 1 a tempo pieno
Docenti di Lingua Straniera Scuola Primaria
Totale 67
Personale Docente Scuola dell’Infanzia
Docenti di Scuola dell’Infanzia Comuni
n. 24 (di cui 2 part-time)
Docenti di Sostegno Scuola infanzia
n. 1 (part-time)
Docenti di Religione Cattolica Scuola dell’Infanzia
n. 1
Totale 26
Personale A.T.A.
Direttore dei Servizi Generali Amministrativi
n. 1
Assistenti Amministrativi
n. 5
Collaboratori Scolastici
n. 20
Collaboratori scolastici h. 12
n. 1
Totale 27
Risorse finanziarie
Attraverso il Programma Annuale sono stati pianificati gli aspetti programmatici sottesi ai
Progetti che il 2° Circolo Didattico ha strutturato e predisposto per l'anno scolastico
2010/2011, avendo verificato la coerenza tra gli impegni assunti e la relativa copertura
finanziaria.
Si è operato congiuntamente con il D.G.S.A., con lo staff di Dirigenza, ed i vari Enti ed
associazioni territoriali, al fine di fornire adeguate indicazioni, riguardo al sistema di
programmazione in atto. È stata strutturata, in tal senso, un’impostazione progettuale
trasparente, sia rispetto agli aspetti di verifica dell'efficacia, efficienza ed economicità,
sia rispetto alle risorse impiegate.
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Finanziamenti
Finanziamento per il funzionamento amministrativo
Finanziamento per il funzionamento didattico
Finanziamento per compensi ed indennità per il
miglioramento dell’Offerta Formativa
Finanziamento per la formazione
Finanziamento per alunni in situazione di handicap
Spese d’investimento
Progetto: “Lasciamo una traccia di pace”
Attività musicale
Scacchi
Risorse territoriali
Gli insegnanti per l’ampliamento dell’offerta formativa si avvalgono anche di alcune
opportunità date da Enti pubblici e privati del territorio quali:
Comune, Teatro, Biblioteca, Pinacoteca, Ludoteca, Polisportive, Scuole di danza, Scuola
di musica, Scuola di canto corale, etc.
Risorse strutturali
Tutte le Scuole dell’Infanzia dispongono di sussidi audio-visivi ed informatici, di
attrezzature e spazi per attività grafico-pittoriche e, all'esterno, di ampi spazi per attività
ludiche e/o laboratori “verdi”.
Ogni plesso di Scuola Primaria è dotato di sussidi audio-visivi; aula multimediale con
collegamento ad Internet; alcuni plessi sono attrezzati anche con lavagna interattiva
multimediale.
Inoltre il Circolo dispone di telecamera, lavagna luminosa, episcopio, a disposizione dei
singoli plessi.
Ogni plesso ha un locale adibito a mensa e spazio esterno più o meno ampio.
Le scuole Primarie di La Tina e Cerbara possiedono adeguate palestre sufficientemente
attrezzate.
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SCELTE GESTIONALI
Organi Collegiali
Consiglio di Intersezione o Consiglio di Interclasse
È costituito da:
Un genitore per ogni sezione/classe.
Gli insegnanti di ogni sezione/classe.
Il Capo di Istituto o suo delegato.
Formula proposte sull’organizzazione e
sull’azione educativa e didattica e sulla
sperimentazione.
Agevola ed estende i rapporti fra docenti e
genitori.
Esamina i problemi e propone soluzioni.
Collegio dei Docenti
È costituito da:
Docenti della Scuola dell’Infanzia
e della scuola Primaria.
Capo di Istituto che presiede.
Delibera il funzionamento didattico della scuola,
le attività di sperimentazione, il piano di
aggiornamento, la scelta dei libri di testo.
Cura la stesura del P.O.F. e della
programmazione Educativa.
Formula proposte per l’assegnazione dei docenti.
Valuta la realizzazione di quanto indicato nel
P.O.F.
Elegge il comitato di valutazione ed individua le
Funzioni Strumentali.
Consiglio di Circolo
È costituito da:
8 genitori, uno dei quali presiede.
8 docenti.
2 personale ATA.
Capo di Istituto.
Elabora ed adotta gli indirizzi generali (P.O.F.).
Delibera il bilancio e l’impiego dei mezzi
finanziari.
Predispone il regolamento interno.
Adatta il calendario scolastico.
Delibera le uscite didattiche e viaggi di
istruzione.
Delibera l’utilizzo delle strutture scolastiche da
parte di soggetti esterni.
Giunta esecutiva
È costituito da:
Capo di Istituto che presiede;
due genitori;
un personale A.T.A.;
Direttore dei servizi amministrativi.
Predispone i lavori del Consiglio di Circolo.
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Comitato di valutazione
È costituito da:
Capo di Istituto che presiede;
due docenti di scuola primaria e uno di
scuola dell’infanzia.
Valuta il servizio dei docenti nell’anno di
prova e dei docenti che ne facciano
richiesta.
Collaboratori
Collaboratore del D.S. (con funzioni vicarie)
Insegnante Federica Gasparri
Coordinatore per la scuola dell’infanzia:
Insegnante Paola Alcherigi
Funzioni strumentali
AREA
Area 1
Gestione P.O.F.
DONATELLA
DONATI
Area 2
Sostegno al lavoro
dei docenti
FEDERICA
BALDELLI
COMPITI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Revisione e riorganizzazione del POF
Gestione e coordinamento del Progetto di Circolo e dei
progetti dei plessi ad esso connessi.
Coordinamento di tutte le altre F.S.
Coordinamento della Commissione POF
Coordinamento laboratori multimediali.
Impaginazione dei documenti del Circolo.
Gestione del sito di Istituto.
Archiviazione e pubblicazione dei progetti dei plessi.
Preparazione, raccolta e classificazione della
documentazione per l’autovalutazione di Istituto;
Pubblicazione dei dati emersi dal monitoraggio.
Area 3
Interventi e servizi
per gli alunni
VERONICA
LEANDRI
•
•
•
Continuità scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria inferiore.
Coordinamento alunni extracomunitari ed alunni in
difficoltà.
Rapporti con il territorio (integrazione).
Area 4
Scuola dell’Infanzia
PAOLA
GABRIELLI
•
•
•
•
Gestione del P.O.F. in collaborazione con la F.S dell’area 1
Coordinamento Scuole dell’Infanzia.
Organizzazione tempo-scuola.
Continuità Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
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Organigramma staff di dirigenza
Attraverso l’organigramma è visualizzata la struttura organizzativa del 2° Circolo
Didattico.
Spetta al collegio Docenti nominare le “figure”, che assumeranno le specifiche mansioni
di propria competenza.
Fanno eccezione i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i quali sono nominati
direttamente dal D.S.
I compiti e le responsabilità sono dichiarati ed assegnati con lettera d’incarico firmata dal
Dirigente Scolastico ai docenti interessati e comunicati a tutto il personale della scuola,
in modo da rendere trasparente la distribuzione degli specifici ruoli e compiti.
DIRIGENTE
SCOLASTICO
DIRETTORE DEI SERVIZI
GENERALI E AMMINISTRATIVI
Prof.
Luigi Marinelli
Dott.ssa
Teresa Pascale
COLLABORATORE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
con Funzioni Vicarie
COLLABORATORE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
Scuola dell’infanzia
Ins.
Federica Gasparri
Ins.
Paola Alcherigi
COORDINATORI DEI PLESSI
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1
Gestione
POF
Donatella
Donati
Area 2
Area 3
Area 4
Sostegno
al lavoro
dei
docenti
Interventi
servizi per
gli alunni
Scuola
dell’infanzia
Federica
Baldelli
Veronica
Leandri
Paola
Gabrielli
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Compiti e responsabilità affidati al
personale
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
1. Insegnante Federica Gasparri
Collaboratore del Dirigente Scolastico con funzioni vicarie
Sostituzione del Dirigente Scolastico per lunghi periodi.
Sostituzione del Dirigente Scolastico per presiedere agli Organi Collegiali in sua
assenza.
Sostituzione del Dirigente Scolastico nelle riunioni con gli Enti Locali.
2. Insegnante Paola Alcherigi
Coordinatrice della Scuola dell’Infanzia
Supporta il Dirigente Scolastico nella stesura e nel controllo degli orari.
Supporta il Dirigente Scolastico nelle relazioni con le famiglie.
Collabora nella pianificazione delle attività didattiche delle Scuole dell’Infanzia del Circolo.
COORDINATORI DI PLESSO SCUOLA PRIMARIA
Paola Securi
Scuola Primaria Cerbara
Catia Piccioni
Scuola Primaria La Tina
Petricci Antonietta
Scuola Primaria Lerchi
Giuseppe Pauselli
Italia Magalotti
Scuola Primaria Pieve delle Rose
Santina Petricci
Scuola Primaria Riosecco
Elsa Zucchini
Roberta Ranzi
Scuola Primaria Userna
COORDINATORI DI PLESSO SCUOLA DELL’INFANZIA
Patrizia Massetti
Scuola Infanzia Cerbara
Davide Pazzaglia
Scuola Infanzia La Tina
Paola Tassi
Scuola Infanzia Grumale
Patrizia Caidominici
Scuola Infanzia Piosina
Ai Coordinatori di plesso è demandato il compito di:
riscontrare eventuali problematiche di tipo logistico, organizzativo e didattico;
gestire, per quanto possibile le supplenze brevi;
curare il Registro delle Circolari;
presiedere i Consigli d’Interclasse/Intersezione in sostituzione del Dirigente Scolastico;
curare i rapporti interni ed esterni al plesso di competenza;
supportare il D.S. nella stesura dell’orario di plesso;
curare i rapporti con le famiglie.
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COMMISSIONI DI LAVORO
COMMISSIONE CONTINUITÀ
COMMISSIONE P.O.F
COMMISSIONE SICUREZZA
Le Funzioni Strumentali curano i rapporti con il D.S., convocano e coordinano le riunioni
delle Commissioni di Lavoro rispetto alle aree di riferimento.
REFERENTI SICUREZZA – FUMO
Scuole dell’Infanzia
Cerbara
Daniela Falaschi
La Tina
Grumale
Anna Bucci
Stella Benvenuti
Piosina
Patrizia Caidominici
Scuole Primarie
Cerbara
Anna Lucia Vagni
La Tina
Lerchi
Federica Gasparri
Anna Renghi
Pieve delle Rose
Serroni Sabina
Riosecco
Userna
Santina Petricci
Flavia Bruschi
Servizi amministrativi e relazioni con
l’utenza
Il Personale Amministrativo si compone di un Direttore dei servizi generali ed
amministrativi (DSGA) e di n. 5 assistenti amministrativi.
I compiti di tale personale sono quelli derivanti dalle attività e mansioni espressamente
previste dal profilo professionale di appartenenza.
Gli Uffici di Segreteria e la Direzione Didattica, sono situati nel plesso di "La Tina",
Viale Sempione, 06012 Città di Castello (PG).
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI DI SEGRETERIA
Orario antimeridiano: dal Lunedì al Sabato dalle h 12.00 alle h 14.00
Orario pomeridiano: Martedì e Giovedì dalle 15.00 alle 17.30
ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO DEL PRESIDE
Il Dirigente Scolastico, prof. Luigi Marinelli, riceve il pubblico, compatibilmente con il
Piano Annuale delle attività della Scuola e con eventuali impegni imprevisti:
•
•
in orario antimeridiano, dal Lunedì al Sabato
in orario pomeridiano, previo appuntamento.
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SICUREZZA
NEGLI EDIFICI SCOLASTICI
(D.L. 626/1994)
(D.L. 9.4.2008 n.81)
Dall'entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 626 del '94, il 2° Circolo Didattico di
Città di Castello ha inteso promuovere, all'interno delle proprie scuole, una cultura
della sicurezza volta a ridurre i rischi indotti da situazioni d'emergenza e a facilitare
le operazioni d'allontanamento dai luoghi pericolosi. La gestione dell'emergenza
spetta senz'altro al Dirigente Scolastico, ma muovendosi da un'ottica
d'organizzazione e di responsabilità unitaria ed integrata, è stata pianificata
un'impostazione che valorizza l'impegno di tutti, affinché ognuno sappia come agire
per prevenire ed affrontare eventuali emergenze.
Le norme della sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, pertanto, come
testualmente cita la C.M. n. 119/99, prima ancora che un obbligo di legge,
un'opportunità per promuovere, all'interno delle istituzioni scolastiche, una cultura
della sicurezza sul lavoro, volta a valorizzare e a sollecitare il coinvolgimento e la
convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche.
È quindi in quest'ottica che sono stati interpretati i ruoli delle varie figure preposte
alla sicurezza nella nostra Istituzione Scolastica, con l'obiettivo di una "scuola
sicura", da conseguire in un’ unione d'intenti, risorse e sinergie con l'Ente locale.
Il D.S. del 2° Circolo ha nominato, pertanto, tramite la stipula di una specifica
convenzione, un Responsabile della Sicurezza, che dirigerà l'attività di prevenzione e
protezione svolta dai soggetti preposti all'interno d'ogni istituto. Egli comunque,
svolgerà attività d'ausilio al Capo d'Istituto per la valutazione dei rischi e per la
stesura del documento valutazione rischi dell’ edificio scolastico, proponendo le
misure di prevenzione adeguate ai rischi riscontrati e scegliendo gli strumenti di
tutela idonei alla sicurezza interna.
Nei corso dell'anno scolastico ciascun gruppo docente di classe/sezione dei vari plessi
programmerà apposite lezioni teoriche e forme di addestramento pratico degli alunni,
onde fornire ed indicare loro le informazioni e le azioni necessarie sulle norme di
sicurezza e sul comportamento da tenere negli spazi interni ed esterni della scuola in
caso d'emergenza, attenendosi alle procedure previste dal piano d'emergenza
dell'Istituto.
Tutto il personale è stato comunque informato sulle procedure da tenere in caso
d'emergenza, sia con opuscoli informativi del D.L. 626, sia con la riunione annuale
sulla sicurezza tenuta dal R.S.P.P.
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Organizzazione
Responsabile della Sicurezza: Prof. Luigi Marinelli.
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.): Ing. Atos
Gonfia.
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.S.L.): Sig.ra Paola Signorelli.
Commissione sicurezza: tutti i referenti alla sicurezza.
Coordinatore della Commissione sicurezza: Ins. Gasparri Federica.
Referente alla sicurezza: un insegnante per ogni plesso.
Addetto prevenzione incendi: due persone per ogni plesso.
Addetto primo soccorso: due persone per ogni plesso.
Procedure: un piano di emergenza per ogni plesso;
due prove di evacuazione obbligatorie ogni anno.
Utenti: tutto il personale docente e non docente del Circolo e gli studenti.
Attività di formazione del personale del Circolo: garantita dal Dirigente Scolastico.
Attività di informazione al personale del Circolo:
- Relazione annuale sulla sicurezza tenuta dal R.S.P.P.;
- Opuscoli informativi sul D.L. 626.
Attività
di
informazione
agli
alunni:
garantita
dal
personale
docente.
Dall’entrata in vigore del D.L. 626/94 (e successive modificazioni), il nostro Circolo
Didattico ha inteso promuovere, all’interno delle proprie scuole, una Cultura della
Sicurezza volta a ridurre i rischi indotti da situazioni d’emergenza e a facilitare le
operazioni di allontanamento dai luoghi pericolosi.
La gestione dell’emergenza spetta senz’altro al Dirigente Scolastico, ma muovendosi da
un’ottica d’organizzazione e di responsabilità unitaria ed integrata, si è pianificata
un’impostazione che valorizzi l’impegno di tutti, affinché ognuno sappia come agire, per
prevenire e affrontare un’emergenza e rispondere in modo idoneo qualora essa si
presenti.
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Nomina delle
figure sensibili
Assicurare la
formazione
Assicurare
l’informazione
Comportamento
corretto in caso
di emergenza
Normativa:
D.L. 626/94
Nomina del
R.S.P.P.
(e successive
modificazioni)
e D.L. n.81del
9.4.2008
Consultare
il R.S.L.
Responsabilità del
Dirigente Scolastico
Procedure:
il piano
d’emergenza
e le prove di
evacuazione
Obbligo:
Attività di informazione
e formazione
Obbligo:
Valutazione dei
rischi
Predisporre il servizio di
prevenzione e protezione
Obbligo:
Stesura del
Documento
Compiti e responsabilità
Le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro rappresentano, come testualmente cita la
Circolare Ministeriale n. 119 del 29.04.’99, prima ancora che un obbligo di legge,
un’opportunità per promuovere, all’interno delle istituzioni scolastiche, una cultura della
sicurezza sul lavoro, per valorizzare i contenuti e per sollecitare il coinvolgimento e la
convinta partecipazione di tutte le componenti scolastiche.
È quindi in quest’ottica che sono stati interpretati i ruoli delle varie figure preposte alla
sicurezza nella nostra Istituzione Scolastica, con l’obiettivo di una “scuola sicura”, da
conseguire in un’unione d’intenti, risorse e sinergie con l’Ente locale, nella prospettiva
dell’affermazione e della diffusione di una Cultura della Sicurezza.
Il Dirigente Scolastico del 2° Circolo di Città di Castello ha nominato, pertanto, anche per
il corrente A.S. un Responsabile della Sicurezza stipulando una convenzione specifica
che dirigerà l’attività di protezione e prevenzione svolta dai soggetti preposti all’interno
d’ogni istituto. Il responsabile della Sicurezza svolgerà, comunque, attività d’ausilio al
Capo d’Istituto per la valutazione dei rischi e per la stesura del documento, proponendo
le misure di prevenzione adeguate ai rischi riscontrati e scegliendo gli strumenti di tutela
idonei alla sicurezza interna.
La Commissione Sicurezza, gruppo dinamico di ricerca e sviluppo formato da docenti
di ogni plesso, si è impegnato in una attività mirata all’attuazione della normativa.
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I compiti del Coordinatore della Commissione sono:
coordinare la realizzazione dei Piani d’evacuazione, dei Piani d’emergenza e il
controllo dei Presidi sanitari di ciascun plesso in modo che la gestione degli stessi sia
la più uniformata possibile,
raccogliere e coordinare le informazioni dei referenti di plesso riguardo le situazioni
di rischio presenti nella scuola,
coordinare l’aggiornamento dei registri della Sicurezza di ciascun plesso,
raccogliere dati riguardanti gli incidenti più comuni e produrre dati informativi
riguardo le cause più ricorrenti,
organizzare, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, risposte adeguate anche
mediante il coinvolgimento degli Enti preposti,
tenere rapporti con il rappresentante sindacale per la Sicurezza,
fornire ai plessi materiali informativi riguardo ai rischi sia ai docenti che agli alunni,
organizzare momenti di formazione su tematiche specifiche relative alla sicurezza.
Tutti gli insegnanti, inoltre, all’inizio dell’anno scolastico, promuoveranno in ogni
classe apposite lezioni sulle norme di sicurezza e sul comportamento da tenere in tutti gli
spazi interni ed esterni della scuola in caso d’emergenza.
Nei corso dell’anno scolastico ciascun gruppo docente di classe/sezione dei vari
plessi programmerà, oltre l’informazione, anche l’addestramento degli alunni per una
corretta evacuazione della scuola in caso d’allarme o d’emergenza attenendosi alle
procedure previste dal piano di emergenza di ogni Istituto (sono previste due prove di
evacuazione annue obbligatorie).
Tutto il personale è stato informato sulle procedure da tenere in caso di emergenza
sia con opuscoli informativi del D.L. 626, sia con la riunione annuale sulla sicurezza
tenuta dal R.S.P.P.
In caso di reale emergenza, dopo l’effettuazione dell’evacuazione, il rientro
nell’edificio sarà vietato a chiunque fino all’autorizzazione da parte delle autorità
intervenute o del Dirigente Scolastico.
Al fine di tutelare idonee condizioni igienico-sanitarie per gli alunni e per gli
operatori e in coerenza con obiettivi fondamentali di prevenzione dai danni provocati dal
tabagismo e d’educazione alla salute, è stato fatto divieto assoluto di fumo in tutti i locali
degli edifici scolastici.
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OFFERTA FORMATIVA
Scelte formative e didattiche
della scuola dell’infanzia e primaria
PREMESSA
I docenti del 2° Circolo Didattico, si trovano in sintonia con le nuove Indicazioni nell’idea
della centralità della persona nell’azione educativa e si prefiggono di accompagnare gli
alunni ad elaborare il senso della propria esperienza.
L’obiettivo primario della scuola è l’educazione dei bambini. In tale opera, ci si
confronterà con le loro esigenze di essere guidati e valorizzati, di acquistare
consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti, di essere rispettati nei modi e
nei ritmi a loro più congeniali. Ci si orienterà a predisporre loro, punti di riferimento
chiari e precisi, introducendoli alla realtà attraverso strumenti culturali e operativi.
La scuola, pertanto, si impegnerà a rendere efficace la propria azione formativa creando
un ambiente favorevole, ricco di stimoli e rapporti positivi.
La costante verifica degli obiettivi raggiunti dagli alunni,
permetterà l’effettivo
ampliamento dell’offerta formativa, per il conseguimento di nuove e aggiornate
competenze, in sintonia con i rapidi e incessanti processi di trasformazione che
caratterizzano la società in cui viviamo.
Le modifiche normative intervenute nel corso degli ultimi anni hanno inciso, in modo
particolare, sulle tre scuole primarie del circolo che hanno un’organizzazione a tempo pieno.
Per le suddette scuole l’attuale cornice normativa DPR 89/2009 (art. 4 comma c e art. 7)
ha eliminato la compresenza dei docenti ridistribuendo le ore in tutte le classi del
Circolo, per consentire una maggiore offerta formativa.
Se ciò ha consentito l’istituzione di più classi a tempo prolungato in alcuni plessi, ha però
eliminato molte ore di compresenza e modificato l’organizzazione del lavoro e la
flessibilità oraria.
FINALITÀ GENERALI
I docenti
improntano l’attività didattica in linea con le Indicazioni Nazionali,
promuovendo “il pieno sviluppo della persona” mirando a stimolare la motivazione allo
studio ed a prevenire la dispersione scolastica in un ambiente aperto e collaborativo.
Gli alunni sono sollecitati alla riflessione sul senso di responsabilità che li porti a “far
bene il proprio lavoro”, aiutandoli alla maturazione e alla crescita personale.
È promossa l’alfabetizzazione di base e l’apertura verso “le altre culture con cui
conviviamo”.
Fanno da sfondo integratore a tutte le azioni progettuali alcune finalità generali che
vedono, nell’Educazione alla Convivenza Civile, un imprescindibile comune
denominatore. Questi principi, sono stati altresì rilevati dal D.L. 137/08, che prevede
interventi mirati all’acquisizione di conoscenze e competenze “relative a Cittadinanza e
Costituzione, nell’ambito delle aree storico - geografica e storico - sociale e del monte
ore previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella Scuola dell’Infanzia.”
(art. 1)
19
In questi ultimi tempi si è assistito ad un allargamento del concetto di Cittadinanza,
basato sulla considerazione del mondo come villaggio globale e sulla constatazione che
esistono degli interessi comuni a tutti gli abitanti della Terra.
Occorre che ognuno acquisisca la consapevolezza di essere “cittadino del mondo”,
portatore sia di diritti che di doveri, responsabile anche della gestione dei beni di prima
necessità, come acqua aria suolo e ambiente.
Forti di queste convinzioni vengono attivati percorsi alternativi all’insegnamento della
religione cattolica riguardanti la Convivenza civile nel rispetto della normativa vigente.
Tali convinzioni, ampiamente condivise da tutto il gruppo docente, unitamente alle
proposte delle Indicazioni Nazionali e alle Linee di indirizzo del P.O.F. dell’Ufficio
Scolastico Regionale, ci hanno sempre portato a declinare un solo Progetto di Circolo
che rispetta alcune Linee Guida ispiratrici di tutte le attività educative e didattiche in
modo da assicurare:
•
il rispetto e la valorizzazione delle Indicazioni Nazionali che costituiscono il quadro
di riferimento per la progettazione;
•
l’unitarietà e la necessaria continuità orizzontale e verticale;
•
il rispetto delle singole realtà che possono strutturare la propria progettazione
adeguandola alle proprie esigenze;
•
il rispetto dell’autonomia culturale e professionale dei docenti nonché della libertà
di insegnamento.
Linee guida
•
Sviluppare l’autonomia, l’autocontrollo, la fiducia in se stessi;
•
promuovere tra l’ambiente e l’uomo un rapporto armonico e rispettoso;
•
promuovere la pratica dell’impegno personale e della solidarietà sociale;
•
insegnare le regole del vivere e del convivere nella prospettiva di una cittadinanza
nazionale, europea e mondiale consapevole;
•
promuovere il pensiero divergente come stimolo all’attività di ricerca;
•
aiutare i bambini e i ragazzi a ritrovare la motivazione ad apprendere;
•
educare al rispetto e alla valorizzazione delle diversità, individuali, sociali e
culturali;
•
sperimentare strategie mirate al superamento di eventuali difficoltà che
impediscono di vivere serenamente a scuola;
•
recuperare carenze didattiche;
•
favorire un clima positivo di integrazione per alunni stranieri e/o diversamente
abili assicurando percorsi individualizzati per favorire l’acquisizione di competenze,
nonché assicurare interventi di tipo assistenziale agli alunni con gravi disabilità;
•
pianificare interventi di mediazione culturale e linguistica nei confronti degli alunni
stranieri.
20
Quest’anno il nostro Circolo aderisce ad un Progetto della Comunità Europea sulla
prevenzione della violenza non codificata e del bullismo. Il progetto viene denominato
“ Pro-Save “ed amplia quelli che sono da tempo i temi educativi della nostra attività
didattica.
Due classi prime saranno coinvolte direttamente collaborando con altre scuole del I° Circolo
e alcune scuole Europee.
L’idea fondante è quella di programmare e divulgare azioni educative in grado di promuovere
relazioni interpersonali e di gruppo positive, attuabili attraverso la proposizione di modelli
autorevoli di comportamento nella scuola, nella famiglia e nella società.
Questo progetto è stato valutato come possibile continuità dei progetti svolti negli anni
precedenti (“Dire fare rispettare “ A.S. 2009/10, “Il mio mondo è il tuo mondo” A.S. 2010/11)
perciò su questa base è stato redatto un nostro Progetto di Circolo
“Costruiamo una traccia di pace” esteso a tutte le classi della scuola dell’infanzia
e primaria che opereranno secondo le proprie specificità.
PROGETTO di Circolo
LASCIAMO UNA TRACCIA DI PACE
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il Progetto di Educazione alla Pace, si configura, all'interno del POF d'Istituto, come un
percorso trasversale che raccoglie in un'unica e sinergica progettualità, obiettivi,
iniziative ed attività di passata e più recente definizione e sperimentazione.
FINALITÀ
• Riconoscere il valore di ogni persona
• Scoprire la ricchezza insita in ogni diversità
• Sviluppare la consapevolezza che la reciprocità è la base di ogni rapporto autentico
fra le persone
• Sviluppare in sé e diffondere un'autentica mentalità di pace basata sul rispetto e
l'accettazione dell'altro ; sulla collaborazione e la comprensione sia fra singole
persone che fra i popoli.
• Comprendere che l'organizzazione della vita personale e sociale si fonda su un
sistema di relazioni positive e di norme.
• Realizzare comportamenti civilmente e socialmente responsabili
• Collaborare con associazioni, sia locali che nazionali ed internazionali, ad iniziative sul
tema della collaborazione e della pace.
OBIETTIVI SPECIFICI
• Accogliere la diversità e confrontarsi con essa, apprezzando la potenzialità e i talenti
che essa sa esprimere.
• Creare relazioni interpersonali significative.
• Dare valore alle proprie attitudini.
• Favorire una fattiva educazione interculturale nel rispetto dell'identità di ciascuno.
• Trasmettere con attività diverse il proprio messaggio sull'amicizia fra i popoli.
• Realizzare un progetto comune che comunichi alla comunità l'idea di Pace.
• Sensibilizzare gli alunni alla solidarietà nei confronti dell'altro.
• Valorizzare la creatività personale utilizzando linguaggi espressivi diversi per
esprimere l'idea di Pace.
ATTIVITÀ E CONTENUTI
• Giochi di socializzazione e collaborazione.
• Analisi di testi narrativi riferiti a varie culture e civiltà.
21
•
Realizzazione attraverso attività espressive con l'uso di materiali diversi di un
prodotto comune, costruito con l'assemblaggio di mattonelle realizzate da tutti i
bambini del Circolo (gioco dell’oca/ percorso/ campana/… progetto in fase di
definizione).
DURATA DEL PROGETTO
Da ottobre 2011 a Marzo / Aprile 2012.
CLASSI PARTECIPANTI
Tutte le classi della scuola dell'Infanzia e della Scuola Primaria.
MATERIALI E RISORSE ECONOMICHE
Materiali di facile consumo.
Argilla, colori da ceramica, collaborazione con esperti ceramisti per la realizzazione del
prodotto.
Artigiani per la posatura del prodotto finale.
COLLABORAZIONI
Associazioni di Volontariato.
Collaborazione con la scuola secondaria di primo grado di Pistrino e aziende locali
Amm.ne Comunale (Servizi Sociali; Verde Pubblico).
Progetto IL NOSTRO TEVERE
Storia, memoria, valori e prospettive
di un paesaggio liquido
Il progetto concorre a promuovere la consapevolezza del valore storico dell’ambiente in cui si
vive, tende a valorizzare la relazione uomo-ambiente e a riconoscere le azioni che salvaguardano
l’ambiente stesso e il territorio. Questo progetto viene realizzato da alcune classi di scuole
primarie, secondarie di primo e secondo grado dell’Alta Valle del Tevere e con il patrocinio della
Regione Umbria.
Progetto GUADAGNARE SALUTE
Da alcuni anni il nostro Circolo partecipa al progetto “ Guadagnare salute “ che si è sviluppato
affrontando temi diversi di anno in anno.
In questo anno scolastico il Progetto prevede un’incentivazione all’attività fisica, poiché l’8% dei
bambini non svolge attività fisica ed il 40% solo con frequenza saltuaria mentre molti
trascorrono anche 5 ore al giorno davanti ala televisione o ai videogiochi.
Nell’ambito di questo Progetto alcune classi del Circolo aderiranno all’Iniziativa “ Piedibus “
Vengono coinvolti in questa attività alcuni volontari che gestiscono e accompagnano i bambini
durante i percorsi casa/scuola.
Utenti del Progetto sono gli alunni stessi che in questo modo acquisiscono le norme
dell’educazione stradale sul campo e diventano pedoni consapevoli e autonomi.
OBIETTIVI
Rafforzare comportamenti responsabili nei confronti di se stessi e degli altri e
dell’ambiente.
Ridurre l’uso dell’auto privata e, di conseguenza dell’inquinamento.
22
Educare e sensibilizzare i bambini e le famiglie verso abitudini di mobilità improntate ala
sostenibilità ambientale, al movimento sano e sicuro e all’autonomia personale.
Risvegliare nei bambini la voglia di camminare per un salutare esercizio psicofisico.
Favorire la socializzazione tra coetanei.
Sviluppare la capacità di orientarsi e aumentare l‘attenzione per evitare i rischi.
Favorire gli scambi di esperienze fra genitori che operano per la vigilanza.
Contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico e promuovere una
mobilità sostenibile nel nostro Comune.
Mantenere aperto il dialogo con le istituzioni al fine di migliorare la qualità della vita.
Questo progetto si propone, attraverso una stretta collaborazione con le diverse agenzie
educative e le Istituzioni del territorio, di dare la possibilità agli alunni di vivere il loro paese ed
educare ed educarsi alla cittadinanza.
Piano scuola digitale – LIM
La nostra istituzione scolastica aderisce al Progetto SCUOLA DIGITALE - LIM, cioè al
piano di diffusione delle Lavagne Interattive Multimediali per accompagnare il processo di
innovazione della didattica attraverso l'uso di tecnologie informatiche.
Il progetto Scuola Digitale - LIM nasce per sviluppare e potenziare l’innovazione didattica
attraverso l’uso delle tecnologie informatiche.
A tal fine, il MIUR ha predisposto un piano che prevede di dotare le scuole statali di kit tecnologici
composti da Lavagne Interattive Multimediali con proiettore integrato e personal computer.
La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) svolge infatti un ruolo chiave per l’innovazione della
didattica: è uno strumento “a misura di scuola” che consente di integrare le Tecnologie
dell’Informazione e della Comunicazione nella didattica in classe e in modo trasversale alle
diverse discipline.
L'innovazione delle pratiche educative è un processo di profonda trasformazione, per cui il
docente necessita di essere sostenuto nella sua esperienza professionale.
L’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ha effettuato, nell’anno scolastico
precedente ed effettuerà anche quest’anno, un percorso di accompagnamento all’adozione della
tecnologia LIM attraverso un piano di formazione mirato e rivolto solo ad alcuni docenti, al fine di
costruire una pratica riflessiva e a offrire agli stessi un supporto per la progettazione e la
conduzione di attività didattiche con la LIM.
Progetto COSMOPOLIS
Il Progetto Cosmopolis ha avuto inizio nell’anno scolastico 2008/2009; esso prevedeva un piano
di intervento triennale rivolto ad alunni italiani e stranieri, finalizzato all’integrazione e allo
sviluppo della dimensione interculturale, in collaborazione con Caritas Diocesana e Comune.
Il progetto continuerà anche in questo anno scolastico con l’intervento di una mediatrice
culturale che applicherà delle strategie di intervento sia nei confronti degli alunni che del
personale docente.
Nei confronti degli alunni stranieri si rivolgerà alla gestione della prima accoglienza, alla
gestione di percorsi finalizzati a dare visibilità e a valorizzare le culture di appartenenza. Inoltre
verranno attivati laboratori linguistici per l’insegnamento della lingua italiana come L2.
Nei confronti degli alunni italiani e stranieri si occuperà della gestione dei progetti di mediazione
interculturale, di educazione alla convivenza e alla cultura solidale.
Nei confronti del personale docente si attiverà per la gestione di percorsi di aggiornamento,
formazione e counselling.
23
Progetto continuità
Il valore della Continuità educativa è stato fortemente affermato dalle Indicazioni
Nazionali, un testo unico per i tre ordini della scuola di base, per auspicare unità
pedagogica, metodologica e didattica.
Il nostro circolo didattico ha realizzato, da molti anni, Progetti di Continuità per
accompagnare bambini ed alunni nel percorso dalla scuola dell’infanzia alla scuola
primaria e alla scuola secondaria di primo grado, perché i docenti sono consapevoli delle
difficoltà, dei problemi ed interrogativi, delle scelte che tali passaggi significano per gli
alunni.
La Commissione costituita, ha promosso e delineato tracce di percorsi da realizzare tra
le classi di passaggio tra i tre ordini di scuola, delineando 3 itinerari, che coinvolgono
alunni e docenti laddove situazioni logistiche lo rendano possibile:
• incontri ed attività tra gli alunni delle classi ponte Scuola dell’Infanzia e Scuola
Primaria;
• incontri ed attività tra gli alunni delle classi quinte e i bambini di 5/6 anni;
• incontri tra docenti delle classi quinte e delle future prime della secondaria di
primo grado.
• La Commissione inoltre elaborerà una griglia di valutazione per competenze in
uscita per gli alunni dalla scuola dell’infanzia.
• I docenti coinvolti concorderanno tra di loro le attività da realizzare, le modalità e
l’organizzazione dei Progetti , rispettando le linee proposte dalla Commissione.
24
Piano di formazione/aggiornamento
del personale
Anche in questo anno scolastico, le insegnanti del Circolo saranno impegnate in un Corso
di Formazione sul DSA (L. 170/2010 e Linee Guida) organizzato dall’USR e rivolto ai
docenti di ogni ordine e grado di scuola.
Metodologie organizzative
All’inizio dell’anno scolastico, gli insegnanti del Circolo si sono riuniti in incontri
programmati per plesso di appartenenza per:
per organizzare i Progetti educativi validi per l’anno scolastico come ampliamento
dell’offerta formativa;
vagliare le proposte dell’Amministrazione Comunale e di altre Associazioni
organizzare i nuovi assetti scolastici previsti dal D.L. 137/08;
riflettere sulla valutazione degli alunni e stabilire criteri comuni.
Durante l’anno scolastico, si svolgono bimestralmente anche incontri per classi
parallele, durante i quali si struttura l’attività didattica, secondo prove comuni,
per il raggiungimento delle competenze da acquisire da parte degli alunni e ci si
confronta sull’andamento generale e sulle problematiche inerenti la didattica.
Analogamente anche le insegnanti della Scuola dell’Infanzia si incontrano
collegialmente per individuare
percorsi, adatti all’età dei bambini, per il
raggiungimento degli obiettivi dei Progetti da attuare.
Il lavoro svolto dai docenti potrà essere soggetto, in futuro, ad
aggiornamenti, modifiche e rielaborazioni in base alle variazioni legislative
nonché alle esigenze operative che si verificheranno in itinere.
Il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno mantenere le tre Commissioni, coordinate
dalle Funzioni Strumentali delle aree corrispondenti, di cui fanno parte i docenti
rappresentativi dei plessi.
•
Commissione POF:
elabora i progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa in base alle
proposte dei singoli plessi;
applica le Indicazioni Nazionali per individuare i contenuti didattici.
•
Commissione Continuità:
predispone un piano di lavoro fra i docenti e le classi di passaggio tra i tre
ordini di scuola;
coordina i progetti di continuità e accoglienza tra gli ordini di scuola;
valuta e verifica i progetti realizzati.
•
Commissione Sicurezza:
Permette l’attuazione della normativa relativa al Decreto Legislativo 626/94.
Rapporti scuola-famiglia
Le Indicazioni Nazionali dedicano un intero capitolo alla famiglia, nella parte dedicata alla scuola
dell’infanzia, per affermare l’importanza di “creare una rete solida di scambi e di responsabilità
comuni”. Ciò, a nostro parere, è tanto più necessario nella società contemporanea, dove “sono
25
/molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà, più o meno grandi, nello svolgere il loro
ruolo educativo” e “l’esperienza scolastica dei figli può aiutare i genitori a prendere più
chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata.”
In questa prospettiva, gli insegnanti del Circolo si impegnano a costruire con le famiglie una
relazione costante e un sereno e costruttivo dialogo per trovarsi concordi e dare all’azione
educativa un carattere unitario. La scuola, quindi, si propone di promuovere momenti di
incontro con le famiglie che integrino i momenti istituzionali tradizionalmente predisposti, per
“farsi luogo di incontro” tra genitori, in cui portare i propri dubbi, le proprie paure, le proprie
insicurezze, le proprie forze, per scoprire insieme strategie per poter far fronte agli interrogativi
in continuo aumento nel percorso di crescita del proprio figlio, per ritrovare l’unicità e il rispetto
dei rispettivi ruoli.
L’istituzione scolastica si impegna a:
•
informare le famiglie sui progetti didattici, sulle iniziative e sugli aspetti
organizzativi del Circolo, del plesso e della classe (attività, uscite, esperienze
varie, orari mensa, trasporti, materiale in dotazione all’alunno, ecc.);
•
a verificare, valutare, migliorare costantemente il suo funzionamento,
l’organizzazione, l’efficacia delle attività pedagogiche e didattiche e dell’offerta
formativa nel suo complesso, anche in rapporto all’emergere di nuovi bisogni;
a consultare regolarmente i genitori, sia attraverso incontri istituzionali
appositamente predisposti, sia attraverso la somministrazione di questionari;
•
•
ad educare le famiglie al fatto che le comunicazioni scuola-famiglia non devono
essere vissute come interventi giudicanti; lo scopo non è giudicare, ma capire per
approntare rimedi, per progettare meglio le relazioni e il lavoro con gli alunni;
•
a predisporre un calendario di incontri istituzionali:
assemblea di plesso, di sezione e/o di classe;
consigli di intersezione/classe;
colloqui individuali a scansioni periodiche;
consegna delle schede di valutazione.
•
a concordare con le famiglie:
colloqui individuali estemporanei, in risposta a bisogni urgenti sia da parte della
scuola, sia da parte della famiglia;
assemblee di sezione e/o di classi per esigenze particolari.
I genitori, per ottimizzare i risultati dell’azione educativa, hanno il compito di
interagire con l’istituzione scolastica:
mantenendo rapporti sinceri, trasparenti e chiari con tutti gli operatori scolastici
al fine di costruire una reale condivisione degli atteggiamenti educativi;
collaborando attivamente con gli insegnanti nella ricerca di strategie educative
comuni e condivise, che potranno anche essere modificate in itinere, per poter
essere maggiormente efficaci;
rispettando la professionalità docente e riconoscerne la sfera di competenza;
partecipando alle iniziative della scuola che richiedono la loro collaborazione;
partecipando in modo consapevole e costruttivo agli Organi Collegiali, visto che
sono momenti privilegiati di comunicazione e confronto tra famiglie e Istituzione
Scolastica.
La nostra scuola si è sempre posta il compito di percorrere le vie del dialogo e del
confronto con le famiglie, nel rispetto dei diritti e delle identità di ciascuno, mettendo a
disposizione risorse proprie e contributi di Enti ed Associazioni.
26
Verifica e valutazione
La verifica e la valutazione sono due aspetti fondamentali per:
•
la programmazione curricolare;
•
l’efficacia dell’Offerta Formativa;
•
il servizio erogato dall’Istituzione scolastica nel suo complesso.
Nel rispetto della Normativa vigente in materia, le insegnanti del 2° Circolo intendono
pianificare la valutazione su tre soggetti fondamentali dell’Offerta Formativa:
•
gli alunni;
•
i docenti;
•
l’istituzione scolastica.
1) VALUTAZIONE ALUNNI SCUOLA PRIMARIA
L’anno scolastico è diviso in due periodi: il primo da settembre a gennaio, il secondo da febbraio
a giugno.
Al termine di ciascun periodo scolastico le insegnanti di classe redigono la scheda ministeriale
nella quale si valutano i seguenti aspetti.
• Gli apprendimenti: Riguardano i livelli raggiunti dagli allievi nelle conoscenze/attività,
negli obiettivi specifici di apprendimento individuati secondo la programmazione di
circolo.
• Il comportamento dell’alunno (espresso in giudizio): Viene considerato in ordine
alle modalità di partecipazione alla comunità educativa della classe e della scuola,
all’impegno, alla capacità di relazione con gli altri, nel rispetto delle regole. Viene
espresso con i termini: SUFFICIENTE, BUONO, DISTINTO, OTTIMO.
La responsabilità della valutazione degli alunni “nonché la scelta dei relativi strumenti nel
quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali”, compete ai docenti.
I docenti sono consapevoli che l’apprendimento di nozioni, concetti, abilità e competenze
(obiettivi didattici), non è sganciato dagli aspetti dello sviluppo personale, sociale e psicologico
dell’alunno.
Partendo, quindi, da queste considerazioni, esprimono una valutazione globale che fa
riferimento alle competenze acquisite emerse dalle prove di verifica, ma anche al punto di
arrivo dello sviluppo personale e culturale della persona in quel momento del percorso
scolastico, sottolineando gli aspetti positivi e quelli problematici, le qualità dimostrate ma anche
gli aspetti da migliorare e sviluppare.
In questo modo si mira ad una valutazione formativa che promuove lo sviluppo delle
potenzialità, controlla i processi di apprendimento e stimola il miglioramento continuo.
CLASSI PRIME
La delicatezza del momento valutativo degli alunni delle classi prime della scuola primaria, in
età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, ha indotto il collegio dei docenti, per il
primo quadrimestre, all’uso del giudizio globale e alla valutazione solo di alcune discipline
(Italiano, Inglese, Arte e Immagine, Corpo Movimento e Sport, Religione) secondo l’art. 2 del
D.P.R. 122 del 22 giugno 2009 e l’art. 4, comma 4 e 14, comma 2 del D.P.R. 275 dell’8 marzo
1999.
La Commissione Continuità ha prodotto dall’anno scolastico 2008/09 un documento per la
certificazione delle competenze in uscita che accompagni gli alunni delle classi quinte nel
passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di primo grado.
Tale documento è stato condiviso anche da tutte le scuole coinvolte nella Rete Territoriale.
27
La valutazione degli alunni (delle classi successive alla prima), nelle singole prove, è data
considerando i seguenti parametri:
VOTO
5
6
7
8
9
10
GIUDIZIO
Non ha ancora raggiunto gli obiettivi minimi previsti e non ha acquisito le
relative competenze.
Ha raggiunto gli obiettivi minimi previsti e ha acquisito le competenze
essenziali.
Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline e li
applica con discreto profitto.
Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline e li
applica con facilità.
Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline in
modo ampio e li applica con padronanza.
Conosce e comprende informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline in
modo ampio e approfondito e li applica usando connessioni.
Cosa si valuta
Disponibilità a relazionarsi con gli altri nel rispetto delle norme comunitarie.
Rispetto degli altri e dell’ambiente.
Socializzazione.
Autonomia personale.
Modalità di lavoro e di studio.
Interesse.
Impegno.
Partecipazione alla vita scolastica.
Maturazione personale.
Progressi rispetto alla situazione di partenza.
Prove di verifica
Prove di tipo empirico.
Raccolta dati.
Osservazione occasionale.
Conversazione.
Interrogazione.
Produzioni varie.
Schede di completamento.
Questionari.
Corrispondenza.
Prove vero/falso.
Prove a scelta multipla.
Quando si valuta
All’inizio per la conoscenza di:
maturazione;
abilità;
attitudini e capacità.
In itinere per la verifica e il controllo:
della misura e della qualità dell’apprendimento;
dell’efficacia e dell’adeguatezza delle iniziative assunte per promuoverlo.
Alla fine dell’anno scolastico per valutare le competenze acquisite nelle singole discipline
e la maturazione globale raggiunta dall’alunno.
28
Comunicazione alle famiglie della valutazione dell’alunno:
1. colloqui individuali programmati;
2. schede di valutazione quadrimestrali;
3. colloqui a richiesta dei docenti o delle famiglie.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
CON DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO
La valutazione degli alunni con disabilità, da parte dei docenti della classe, è riferita
alle discipline e alle attività svolte sulla base del Profilo Dinamico Funzionale e del
Piano Educativo Individualizzato previsti dall’art. 12, comma 5 della Legge 5
febbraio 1992 n.104.
Il D.L. del 29 settembre 2010 finalmente riconosce i DSA (Disturbi Specifici di
Apprendimento) come patologie con peculiari caratteristiche, richiedenti interventi
didattici mirati supportati da esperti. La valutazione e la verifica degli apprendimenti
degli alunni con tale riconosciuta problematica, verranno effettuate in modo coerente
seguendo criteri definiti dal Consiglio di Interclasse su delibera del Collegio dei Docenti
secondo l’art. 10 del D.P.R. 122 del 22 giugno 2009.
VALUTAZIONE ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA
I docenti si ritrovano pienamente sulle affermazioni delle Indicazioni Nazionali:
“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quella avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine.”
La valutazione dei bambini dai tre ai sei anni, avviene strada facendo, non solo sulle
attività “straordinarie “ della vita della scuola, ma anche e soprattutto su quelle
“piccole” occasioni di crescita che animano la quotidianità dell’infanzia: i momenti di
routine offrono stimoli all’autonomia e alla maturazione dell’identità, tanto quanto
percorsi intenzionalmente predisposti dagli insegnanti.
Le conquiste raggiunte in relazione all’identità, all’autonomia e alle competenze nei vari
Campi di Esperienza, saranno valutate a partire dall’osservazione per accertare i
cambiamenti, le evoluzioni e gli apprendimenti legati alle esperienze vissute.
Si sa che, l’osservazione può dare spazio a diverse interpretazioni da parte
dell’insegnante che è direttamente coinvolto nella relazione con i bambini, perciò si è
deciso, di supportarla con altre prove per garantire maggiore oggettività dei risultati:
•
•
•
•
elaborazione grafica dell’esperienza vissuta;
strumenti per la valutazione di abilità linguistiche e motorie;
prove di verifica adeguatamente predisposte;
strumenti di verifica per la valutazione dei prerequisiti per l’apprendimento della
letto-scrittura (per i bambini di 5/6 anni)
I docenti della scuola dell’infanzia , in collaborazione con i docenti della scuola primaria,
in sede di Commissione Continuità hanno predisposto una scheda di valutazione delle
competenze degli alunni, che sarà compilata alla fine dell’anno scolastico e messa a
disposizione degli insegnanti delle future classi prime della scuola primaria. (vedi allegato)
29
2) AUTOVALUTAZIONE DEI DOCENTI
La verifica è un momento costante di ogni attività didattica e costituisce un aspetto
importante anche per l’autovalutazione dei docenti rispetto:
alle competenze acquisite dagli alunni nelle diverse aree di apprendimento e nelle
singole discipline;
all’efficacia delle iniziative assunte per promuovere l’apprendimento;
alle metodologie di apprendimento;
alle strategie messe in atto nelle attività didattiche.
Quando si valuta
All’inizio per attivare le azioni da intraprendere.
In itinere per regolare l’azione educativa nei contenuti e nella metodologia.
Alla fine per fare un bilancio critico anche rilevando i dati emersi dai questionari
compilati dai genitori alla fine dell’anno scolastico.
3) AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
L’autovalutazione di Istituto verificherà l’efficacia della progettazione didattica, la qualità
dell’insegnamento, il grado di soddisfazione delle famiglie e del territorio, l’adeguatezza
dell’azione educativa e di tutti i servizi erogati alle famiglie.
La Valutazione Finale del P.O.F. sarà, invece, effettuata attraverso questionari rivolti ad
alunni, docenti e genitori, per vagliare la validità delle proposte del documento e delle
modalità di attuazione, il gradimento ottenuto, l’apprendimento di nuovi saperi e la
ricaduta didattica ed educativa.
I dati saranno tabulati e resi noti al Collegio Docenti e al Consiglio d’Istituto ed eventuali
osservazioni saranno utilizzate per l’elaborazione del nuovo POF.
Come e quando si valuta
In itinere e alla fine dell’anno scolastico tramite incontri programmati tra il Dirigente
Scolastico, i suoi collaboratori, le Funzioni Strumentali e le Fiduciarie dei singoli
plessi del Circolo nonché in sede di Collegio dei Docenti.
Alla fine dell’anno scolastico tramite la distribuzione di questionari da somministrare
a docenti, genitori, personale ATA e alunni delle ultime classi di scuola primaria.
4) INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema
educativo di Istruzione e formazione)
Con la direttiva del Ministro n. 76, 6 agosto 2009, sono stati individuati gli obiettivi
generali di cui l’INVALSI dovrà tenere conto per lo svolgimento delle prove obbligatorie
per gli studenti della seconda e quinta classe della scuola primaria.
(Per maggiori informazioni: www.invalsi.it)
Riferimenti normativi
Costituzione della Repubblica Italiana (1948)
Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia (ONU, 20.11.89)
Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (ONU 10.12.48)
30
Legge n.40, 06 Marzo 1998 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero)
D.P.R. 394, 31.08.1999 (Regolamento recante norme di attuazione del testo unico
delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione
dello straniero a norma dell’art. 1 comma 6, del D.L. 25 luglio /98 n°286)
Legge n° 59, 15 marzo 1997 > Delega al Governo per il conferimento di funzioni e
compiti alle Regioni ed Enti Locali per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la
semplificazione amministrativa
(D.P.R. n° 275 8 marzo 1999)
Legge 53/03: (Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione
e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale.)
Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo
d’istruzione (settembre 2007)
Legge 133 6 agosto 2008 (conversione in legge con modificazione, del D.L. 25 giugno
2008, n°112 recanti disposizioni urgenti per lo sviluppo economico e la semplificazione,
la competitività, la stabilizzazione della Finanza Pubblica e la perequazione tributaria)
D.L. 137 1 settembre 2008 (disposizioni urgenti in materia di Istruzione e Università)
D.P.R. 122 del 22 giugno 2009 (regolamento per il coordinamento delle norme sulla
valutazione degli alunni)
Disegno di legge 29 settembre 2010 riguardante nuove norme in materia di Disturbi
Specifici di Apprendimento in ambito scolastico.
INDICE ALLEGATI AL P.O.F.
Il Circolo e le sue scuole
Piano annuale delle attività scolastiche
Calendario incontri scuola/famiglia
Programmazione annuale scuola dell’infanzia
Programmazione annuale scuola primaria
Programma finanziario annuale
Regolamento d’Istituto
Carta dei servizi
Progetto di Circolo LASCIAMO UNA TRACCIA DI PACE
Progetti di plesso connessi al progetto di Circolo
Progetto Cosmopolis (progetto stranieri, ex articolo 9)
Progetto Tevere
Progetto Guadagnare in salute
Progetto Continuità
Piano scuola digitale
Progetto per alunni stranieri ex articolo 9
Curricoli verticali per competenze
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Direzione Didattica II Circolo di Città di Castello