TERRA E AMBIENTE
PARTE A
Istituti di prevista afferenza
•
•
•
•
•
•
•
Istituto per l'Ambiente Marino Costiero
Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale
Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria
Istituto di Geoscienze e Georisorse
Istituto sull'Inquinamento Atmosferico
Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale
ISTITUTO PER L'AMBIENTE MARINO COSTIERO
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Dott. Ennio Marsella
Calata Porta di Massa - 80133 Napoli (NA)
Sezione di Oristano, Sezione di Taranto, Sezione di Messina, Sezione di
Mazara del Vallo
Sito web dell'Istituto:
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
"L'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero raggruppa sezioni che tradizionalmente si occupano di tematiche
inerenti l'ambiente marino, con particolare riguardo agli aspetti geologici, chimici, fisici e biologici. A queste
ricerche, che hanno caratteri anche di applicazione, incluse le tematiche tecnologiche, si associa anche l'attività di
formazione che include un dottorato in Scienze e Ingegneria del Mare (Napoli)e un corso di laurea in Scienze e
Tecnologie per l'Ambiente Marino e il Turismo (Mazara del Vallo. Le aree di interesse previste dal decreto
istitutivo sono: ' Geologia e geofisica marina. Morfobatrimetria, stratigrafia e assetto tettonico dei fondi marini.
Risorse e rischi. Paleoclima ' Biodiversità degli ecosistemi marini e cicli biogeochimici, con particolare riguardo
alla fascia costiera e alle sue risorse; tolleranza del sistema marino alle perturbazioni naturali e antropiche. '
Risorse biologiche, con attenzione alle risorse della pesca e dell'acquacoltura. ' Oceanografia operativa previsioni
delle future condizioni dell'ecosistema marino. ' Ecologia degli ecosistemi costieri. All'IAMC nel suo complesso
fanno capo circa 130 unità di personale di ruolo (ricercatori, tecnologi, tecnici, operatori e amministrativi). Il
personale non di ruolo che opera a tempo pieno nelle varie Sedi dell' Istituto (assegnisti, borsisti, dottorandi e
contrattisti) è di 100 unità. L'Istituto dispone di numerosi laboratori modernamente attrezzati, di strumentazione
avanzata per la ricerca a mare, di diverse imbarcazioni e di una nave da ricerca con autonomia anche alla scala
del Mediterraneo.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
• Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere
• Qualità del Mare e delle acque costiere
• Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico
(Canale di Sicilia)
• Gestione sostenibile della fascia costiera
• Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative
Moduli
• TRACCIABILITA' E NUUOVE TECNOLOGIE DI CONDIZIONAMENTO DELLE RISORSE
PESCABILI
• SISTEMI PRODUTTIVI SOSTENIBILI PER LE PRODUZIONI DI ORGANISMI MARINI
• Dinamica della fascia costiera: interazione tra sedimenti, circolazione e subsidenza
• Assetto geologico di siti mediterranei ed oceanici e rischi connessi nelle aree costiere
• Modelli numerici per lo studio degli ecosistemi marini planctonici pelagici e costieri
• Stratigrafia dei margini continentali in Italia meridionale con particolare riferimento al
Quaternario
• Sedimenti del Mediterraneo centrale ed evoluzione paleoclimatica recente (inferiore a 50 Ka)
• Ruolo dei microorganismi nei cicli biogeochimici dell'oceano antartico e processi di ossidazione in
ambienti polari
• Influenza delle deposizioni atmosferiche sul ciclo biogeochimico di IPA e metalli tossici (Hg) in
ecosistemi marini
• Particellato sospeso e microorganismi nei processi biogeochimici
• Approcci integrati al monitoraggio costiero
• Ecologia delle aree costiere e di transizione: Processi e funzioni
• Studio dei processi ecologici in ambiente marino finalizzato alla osservazione ed alla gestione
delle risorse viventi
• Approccio integrato alla gestione sostenibile della fascia costiera
• Valutazione degli apporti di piena eccezionali sulla piattaforma continentale della Campania
meridionale e della Calabria
• Fenomeni di instabilità delle scarpate sottomarine dell'Italia meridionale
• Sviluppo di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni.
• Processi integrati per il risanamento di sedimenti marini
RSTL
• Ecologia Virtuale
• Diversità delle risposte antipredatorie nei pesci
Attività Commesse
Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
MARSELLA ENNIO
Risultati conseguiti
Cartografia geologica e geomorfologica, batimetrica e morfobatimetrica della piattaforma
continentale e della scarpata. Implementazione di tecnologie, processing e database di geofisica
marina per l'esecuzione di crociere oceanografiche. Sviluppo di modelli geologici delle interazioni
terra-mare in ambiente marino costiero a scala da locale a regionale. Sviluppo di modelli chimicofisici dell'ambiente marino costiero costruiti attraverso la caratterizzazione sedimentologica e
geochimica di aree fortemente antropizzate. Sviluppo di modelli di distribuzione e di specie e
comunità a foraminiferi bentonici in aree fortemente antropizzate. Studi sulla subsidenza dell'area
costiera veneta settentrionale. Determinazione dei flussi di acque sotterranee del sistema lagunare
veneziano con traccianti isotopici naturali e tomografia geoelettrica. Applicazione di metodologie
sismiche innovative sui bassi fondali. Modelli 3D accoppiati di trasporto e dinamica dei sedimenti
(area alto-adriatica). Sviluppo di modelli di gestione sostenibile dei litorali. Misure di trasporto solido
alle bocche di Lido e misure di corrente con RADAR-VHF.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
14
5
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
9
9
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
34
0
Principali collaborazioni
Università "Federico II" di Napoli; Seconda Università di Napoli; Università "Parthenope" di Napoli;
Università degli Studi di Palermo; Stazione Zoologica "A. Dohrn " di Napoli; Università della Tuscia;
Regione Campania; Autorità Portuale di Napoli; Regione Sardegna; Ministero dell'Ambiente; Istituto
Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al Mare (ICRAM); European Centre for
Medium-Range Weather Forecasts, Reading UK; Office of Naval Research (ONR); US Geological
Survey; University of Colorado (USA), University of Florida (USA); Naval Postgraduate School (NPS),
Monterey (USA); James Cook University (JCU), Townswill, Australia; University of Southampton;
School of Ocean and Earth Sciences, Academia Sinica (CINA); CONICET (Argentina); Università di La
Plata (Argentina); Università "Ca' Foscari" (Venezia); Università di Padova; Università di Ancona;
Comune di Venezia; CORILA; ARPAV; Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale
(OGS), Trieste, Italy; Dipartimento di Metodi e Modelli Matematici per le Scienze Applicate
dell'Università di Padova; Gamma Remote Sensing (Bern, CH)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
6221
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
3318
Anno
costi
figurativi
C
572
valore
effettivo
D=A+C
6793
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
17
28
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
5
1
Assegnista
7
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
Altro
Totale
6
20
Principali risorse strumentali utilizzate
Le risorse strumentali utilizzate comprendono: strumentazioni e tecnologie avanzate per la geofisica
marina (Multibeam di alto e basso fondale; Side Scan Sonar; sistemi di acquisizione sismica di alta
risoluzione monocanale e multicanale; cavi sismici di alta risoluzione e per sismica profonda);
software dedicati al trattamento dati di geofisica marina (PDS 2000, ISIS, PROMAX, etc); sistemi di
campionatura per il fondo ed il sottofondo marino (benne, box-corers, draghe) e relativo laboratorio
sedimentologico per taglio e descrizione carote e granulometria laser; strumentazioni in dotazione al
laboratorio per la geochimica dei composti organici ed inorganici (spettrometria per isotopi stabili,
gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa, sistema di preparazione dei campioni, ICP
ottico, ICP massa, spettrofotometria); strumentazioni di oceanografia fisica, sedimentologia e
micropaleontologia finalizzate allo studio dei processi costieri ed alla istituzione ed al potenziamento
di reti di monitoraggio dei processi idrogeomorfologici ed oceanografici e relativi alla contaminazione
salina, con particolare riferimento alle lagune costiere (Laguna di Venezia).
Qualità del Mare e delle acque costiere
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
CRISAFI ERMANNO
Risultati conseguiti
L'esecuzione di varie campagne di monitoraggio ha consentito di caratterizzare la qualità delle acque
e dei sedimenti marino-costieri della Sicilia orientale, del tratto sublitorale costiero (TA) e di alcune
aree di transizione siciliane di particolare interesse ambientale. Sono stati inoltre prodotti rilevanti
data set per quanto riguarda i microorganismi indicatori di qualità dell'ambiente marino con
particolare riferiemento alla tassonomia e fisiologia dei batteri idrocarburoclastici (BIC)e al ciclo di
vita di specie HAB per la gestione di bloom algali tossici. Notevole impulso è stato dato alle
biotecnologie applicate al risanamento di aree marine contaminate da petrolio mediante misure di
degradazione in mesoscala e l'implementazine di nuove tecnologie innovative. Sono stati inoltre
messi a punto tecniche biomolecolari per la rapida diagnosi nel settore della salubrità in
acquacoltura tenendo in considerazione l'implementazione del sistema "qualità totale" ( ambiente di
allevamento e prodotti) ai fini della tutela del consumatore. Inoltre tecniche colturali e
immunologiche sono state utilizzate per il monitoraggio delle malattie batteriche degli organismi
allevati.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
19
3
Articoli in
atti di
Convegno
14
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
9
7
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
14
0
Principali collaborazioni
IMM-CNR, ICB-CNR ,CISAC Università di Palermo, Uni Urbino, Uni Catania, DBAEM Università di
Messina, DiCOB Università di Messina, Parco Horcynus Orca, Giano Ambiente s.r.l., Comune e
Provincia Regionale Messina,Assessorato cooperazione Regione Sicilia ,Parco Scientifico e
Tecnologico della Sicilia, CIESM ,Syndial Priolo, Enichem,University of Essex, Stazione Zoologica "A.
Dohrn, OGS Trieste ,Divisione di microbiologia GBF Braunschweig, Germania, National Centre for
Marine Research (NCMR) Grecia, Institute of Genetics of Industrial Microorganisms (GIM) Mosca,
Dept. of Molecular Microbiology and Biotechnology Tel Aviv University (TAU), Università di
Montpellier, ARPA Sicilia, Progetto Impresa s.r.l., Enitecnologie, ISMAR CNR, ARPA Puglia,
Dip.Scienze Biologiche Ambientali-Università di Lecce, Dip. Chimica e Biochimica VeterinariaUniversità di Bari, Department of Geography University of Toronto, Laboratoire d'Ecologie des
Hydrosystèmes, CNRS/UPS Tolosa, Institute of Marine Sciences and Resources, , Dipartimento di
Scienze Ambientali, Marine Laboratory-Ochanomizu University-Tateyama- Japan, Abteilung
Angewandte Molekularbiologie Institut für Physiologische Chemie, Johannes Gutenberg Universität,
Mainz, Germany, Department of Applied Information Technology and Biological Laboratory, Aichi
Prefectural University-Nagakute-Japan, Departments of Biology and Biochemistry, University of
Victoria Canada, Kristineberg Marine Research Station Sweden, Observatoire Océanologique de
Banyuls-CNRS-Université Pierre et Marie Curie Banyuls-sur-Mer France, National Institute of
Oceanography Dept. Marine Biology & Biotechnology Haifa Israel.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2034
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
938
Anno
costi
figurativi
C
365
valore
effettivo
D=A+C
2399
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
7
10
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
3
1
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
7
12
Principali risorse strumentali utilizzate
M/B da ricerca Luigi Sanzo; Sonde multiparametriche;laboratori chimica; Strumentazione
automatica di misura e di campionamento per le attività relative ai monitoraggio costiero ;Impianto
sperimentale di acquacoltura; laboratori mesocosmi;laboratori di colture cellulari ; attrezzatura
qualificanti il laboratorio di biologia molecolare; laboratori di microbiologia e fitoplancton;
spettrofotometri di assorbimento atomico e CHN con spettrometro di massa.
Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente marino oligotrofico
(Canale di Sicilia)
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
BADALAMENTI FABIO
Risultati conseguiti
Alcuni tra i principali risultati conseguiti per il 2006, coerenti con quelli attesi, sono: - Valutazione
acustica della biomassa di specie pelagiche (sardine e acciughe) sulla piattaforma continentale a sud
della costa meridionale della Sicilia. -Stima del tasso di sfruttamento della popolazione di acciuga
(Engraulis encrasicolus). -Determinazione dei fattori alla base della distribuzione spaziale e della
condizione delle larve di acciuga. -Stesura di un rapporto sullo "stato delle risorse demersali e dei
piccoli pelagici e le prospettive di pesca sostenibile nello Stretto di Sicilia", realizzato sulla base della
Convenzione stipulata con la Regione Siciliana. -Nuove informazioni sull'efficienza delle aree protette
in confronto con quelle sfruttate.
Elaborazione di un "modello intelligente" di gestione integrata della zona costiera tra lo Stagnone di
Marsala e Marinella di Selinunte (Mogeifaco), con valutazione degli "indici di sostenibilità costiera".
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
MIUR, MIPAF, Regione Calabria e FAO: - Regione Siciliana - Malta Centre For Fisheries Sciences,
Mcfs, Dfa, Malta - The Russian Federal Research Institute of Fisheries & Oceanography,Vniro, Mosca
- A.N. Servetsov Institute of Ecology & Evolution, Russian Academy of Sciences (Iee-Ras), Mosca SIBM – ARPA Sicilia – Ministero Affari Esteri - Istituto di Istruzione Superiore per L'Agricoltura - Enti
Locali Territoriali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
9487
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
5361
Anno
costi
figurativi
C
470
valore
effettivo
D=A+C
9957
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
28
51
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
17
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
13
Altro
Totale
11
41
Principali risorse strumentali utilizzate
Gestione sostenibile della fascia costiera
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
CECERE ESTER
Risultati conseguiti
Attività svolte
L'attività di ricerca svolta nel 2006 si è sviluppata nei seguenti progetti:
1)MIUR "Individuazione di siti idonei all'acquicoltura" (SICA)
2)POR-Puglia 2000-2006 "Attività di policoltura integrata alla mitilicoltura: progetto pilota nei mari di
Taranto" (POINT)
3)MIUR "Innovazione tecnologica in molluschicoltura" (INTEMOL)
4)FIRB 2001 "Indagini conoscitive per la biorimediazione del diossido di carbonio tramite
macroalghe"
5)POR-Puglia 2000-2006 "Caratterizzazione biologica e biocenotica del lago salmastro di Acquatina
(Frigole, Lecce) ai fini di un miglioramento nella gestione della pesca nel rispetto dell'ambiente"
(CaGePRA)
6)POR-Puglia 2000-2006 "Valutazione e gestione della risorsa "mazzancolla" in aree costiere pugliesi"
(GERIMA)
7)Studio degli effetti delle variazioni climatiche sull'ecologia di specie patogene emergenti negli
ambienti costieri salmastri del Mar Piccolo di Taranto e dell'Area lagunare di Capo Peloro (Me)
(Progetto VECTOR)
8:Contratto CESIRICERCA "Attività sperimentali per la valutazione della speciazione del mercurio in
ambiente marino costiero"
Risultati conseguiti
1-2-3-4:Relazioni
1-2-7:Repertori bibliografici
2-3-4-8:Protocolli e metodologie anche analitiche
8:Mappe di distribuzione di inquinanti
2:Prototipo di impianto pilota
2:Informazioni sull'impiego di Policheti e macroalghe quali biorimediatori
4:Fotobioreattore per la coltivazione di macroalghe in presenza di CO2
4:Informazioni sull'uso di macroalghe per la biorimediazione di CO2
2:Valutazioni economiche
2:Sito web
2:Opuscolo divulgativo
1-2-3:Seminari
7:Caratterizzazione tassonomica e variabilità spazio-temporale delle comunità planctoniche (stadi
attivi) e cisti dei mari di Taranto
5-7:Distribuzione spazio-temporale e caratterizzazione della biodiversità del fitoplancton, del
picoplancton e dei cianobatteri, incluse le specie potenzialmente tossiche
7:Liste di batteri eterotrofi,vibrioni coltivabili e classici indicatori di contaminazione fecale in aree per
la molluschicoltura
7:Andamento stagionale delle variabili chimico-fisiche nella colonna d'acqua. Composizione
biochimica del particellato sospeso
7:Processi chimico-fisici all'interfaccia acqua-sedimento
2-8:Tesi di Laurea/Dottorato
1-2-3-4-5-6-7:Pubblicazioni
1-2-3-4-5-6-7:Partecipazioni a congressi
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
22
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
6
3
Risultati di
valorizzazione
applicativa
5
Abstract
Attività
editoriali
24
0
Principali collaborazioni
-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali,Università di Lecce
-Il Vivaio Tarantino S.c. a r.l.
-Dipartimento di Biologia e Patologia Vegetale, Università di Bari
-Dipartimento di Chimica, Università di Bari
-Istituto di Veterinaria, Università di Bari
-Conarma, Università di Lecce
-Stazione Zoologica di Napoli
-Università di Potsdam, Germania
-Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Pallanza
-Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Firenze
-Centro Interdipartimentale di Biologia Marina, Livorno
-ICRAM, Roma
-Dipartimento di Scienze del Mare, Università di Ancona
-Dipartimento di Chimica, Università di Roma "la Sapienza"
-Dipartimento di Chimica, Università di Torino
-Dipartimento di Scienze dei Materiali, Università di Lecce
-Dipartimento di Scienze Chimiche e dei Biosistemi, Università di Siena
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
928
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
460
Anno
costi
figurativi
C
343
valore
effettivo
D=A+C
1271
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
5
8
Principali risorse strumentali utilizzate
Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e metodologie innovative
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
DI BITETTO MASSIMILIANO
Risultati conseguiti
-Aggiornato in situ dataset relativo agli ambienti pelagici, a scala di bacino (Mediterraneo) e costieri
-Realizzato e pianificato campagne oceanografiche di mare aperto e costiere
-Monitoraggio e realizzazione misure interdisciplinari stagionali dell'ambiente marino (colonna
d'acqua, fondo/sottofondo) con strumentazione di bordo e di proprietà
-Effettuata la manutenzione catene correntometriche e dei test di strumentazione innovativa
-Realizzato algoritmi specifici per analisi dati idrologici, idroacustici, da satellite e dati di laboratorio
e per il controllo qualità di dati meteo – oceanografici
-Progettato sistema di anti-intrusione costiera e portuale sottomarina
-Mantenuto a livello operazionale la boa ODASS e manutenzionata
-Utilizzato modelli numerici come strumento per integrazione dei dati in situ e realizzato animazioni
per riprodurre il campo dinamico
-Realizzato archivio dati in situ (idrologici, biogeochimici, biologici, meteorologici e
morfobatimetrici), da satellite e da modelli numerici.
-Architettura sistema monitoraggio sversamenti da idrocarburi
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
13
0
Articoli in
atti di
Convegno
3
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
7
4
Risultati di
valorizzazione
applicativa
4
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
-CNR-ISMAR la Spezia, CNR-ISMAR Pisa, ENEA la Spezia, CNR-ISMAR Venezia.
-DINAV-UNIGE, UniFi, Università Federico II Napoli
-UniTus DECOS, Università di Firenze, Università di Pisa
-Stazione zoologica Antohn Dohrn Napoli, area Marina Protetta del Sinis, APAT
-Centro di Competenza regionale (Campania) per il Monitoraggio del Rischio Costiero, PMI-AQS
Mare,
-INGV, RSMAS-Un. Miami, IFREMER, CLS,
-SOC, Meteo-France, CNRS-LOV, JRC, ESRIN, Imperial College di Londra
-ESA-MEDSPIRATION, EU-MERSEA, EU-MFSTEP.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2859
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1348
Anno
costi
figurativi
C
500
valore
effettivo
D=A+C
3358
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
8
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
4
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
0
6
Principali risorse strumentali utilizzate
Sono state utilizzate navi oceanografiche attrezzate del CNR Urania, per mare aperto, Thetis, per
ambiente costiero. Sono inoltre state utilizzate le strumentazioni :
-di bordo delle N/O
-strumentazioni oceanografiche di proprietà: CTD Strumenti Ottici, Fluorimetri ad induzione e
naturali in grado di evidenziare proprietà apparenti ed inerenti delle comunità planctoniche, ADCP
correntometri acustici per la misura delle correnti costiere oltre a strumenti ottici per la misura della
luce. Boa d'altura ODASS e boe costiere
-Stazione di rilevazione dati satellitari
-Workstations multiprocessore e PC
-Telemetria per studi di energetica dei pesci
-Laboratori attrezzati di biologia degli organismi
-Laboratori attrezzati di oceanografia
Attività Moduli
TRACCIABILITA' E NUUOVE TECNOLOGIE DI CONDIZIONAMENTO DELLE RISORSE
PESCABILI
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sistemi produttivi sostenibili per le produzioni ittiche
Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale
Agroalimentare
BONO GIOACCHINO
Risultati conseguiti
Riguardo ad un progetto di ricerca in corso di svolgimento dal titolo: Tecnologie innovative di
conservazione del gambero rosa (Parapenaeus longirostris), del gambero rosso (Aristaeomorpha
foliacea) e dello scampo (Nephrops norvegicus), finanziato dal MiPAF, sono stai valutati gli effetti
delle tecnologie MAP (Modified Atmosphere Packaging) sulla melanosi di gamberi e scampi congelati.
I primi risultati delle analisi microbiche, biochimiche e sensoriali mostrano che le atmosfere
modificate possono sostituire gli additivi chimici ampiamente utilizzati nel prolungamento della shelflife dei crostacei pregiati profondi.
Nell'ambito di una precedente attitivà di ricerca (progetto: La stada del pesce, finanziato dal POR
Sicilia 2000-2006) è stato sviluppato un nuovo sistema semiautomatico di etichettatura del pescato in
grado di rispondere con maggiore accuratezza al problema della tracciabilità del pescato e con
l'obiettivo, a lungo termine, di dare visibilità al settore della pesca che ha bisogno di innovazione per
meglio esprimere tutte le sue potenzialità.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Particolarmente fruttuose e foriere di ulteriori positivi sviluppi sono risultate le collaborazione con la
Stazione Sperimentale delle Industrie per le Conserve Alimentari in Parma (SSICA) e l'Istituto
Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia (IZSS) con i quali sono attive delle convenzioni di ricerca.
Molta strada rimane invece da fare riguardo alla sensibilizzazione ed il pieno coinvolgimento del
comparto produttivo della pesca che, a dispetto dell'imprenditore schumpeteriano, rinunzia ad
investire nella ricerca e nell'innovazione.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
370
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
90
costi
figurativi
C
10
valore
effettivo
D=A+C
380
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
3
Altro
Totale
1
4
SISTEMI PRODUTTIVI SOSTENIBILI PER LE PRODUZIONI DI ORGANISMI MARINI
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sistemi produttivi sostenibili per le produzioni ittiche
Sviluppo sostenibile del sistema agroindustriale
Agroalimentare
GENOVESE LUCREZIA
Risultati conseguiti
Valutazione delle performances di crescita, dell'integrità morfo-funzionale della mucosa
intestinale,del corredo enzimatico digestivo, della colesterolemia e della glicemia in Pagellus
bogaraveo alimentato con concentrato proteico di riso. Nell'ambito della stessa esperienza,
valutazione della digeribilità delle diete sperimentali e relativo calcolo dei Coefficienti di Utilizzazione
Digestiva.
Definizione del pattern enzimatico dell'apparato digerente di Anguilla anguilla.
Utilizzo di A.anguilla come modello sperimentale per lo studio dell'azione gastroprotettiva della
capsaicina.
Caratterizzazione morfologica ed ultrastrutturale dello spermatozoo di Sparus aurata.
Messa a punto di protocolli analitici per il rilevamento precoce nelle acque di stabulazione di agenti
batterici patogeni per le specie allevate (Photobacterium, Flavobacterium, Vibrio, Aeromonas).
Validazione di un set di parametri biochimici ed ematologici quali indicatori dello stato di benessere
animale.
Valutazione della risposta a stress acuto (infezione sperimentale) in spigola e orata.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
8
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
UniMessina Facoltà di Scienze
UniMessina Facoltà di Medicina Veterinaria
CESPOM (Consorzio Ricerca)
Progetto Impresa Siracusa
COISPA Tecnologia e Ricerca Bari
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
347
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
107
personale equivalente tempo pieno
costi
figurativi
C
7
valore
effettivo
D=A+C
354
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
1
1
Dinamica della fascia costiera: interazione tra sedimenti, circolazione e subsidenza
Commessa:
Progetto:
Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
MARSELLA ENNIO
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Cartografia digitale informatizzata in scala 1:10.000 della fascia marina costiera circostante la
Regione Campania. Modelli stratigrafici e stratigrafico-sequenziali della sequenza tardo-quaternaria
relativa a bacini sedimentari selezionati del margine continentale sud-tirrenico. Modelli semiquantitativi dell'evoluzione neogenica del margine continentale sud-tirrenico costruite con
metodologie di analisi di bacino e modeling tettonico. Modelli della distribuzione dei microinquinanti
organici ed inorganici; elaborazione di algoritmi in grado di definire lo stato di tossicità dei sedimenti
marini e costruzione di un software utile alla gestione dei datasets geochimici (Porto di Napoli).
Modelli morfobatimetrici DTM di alta risoluzione dell'apparato vulcanico sommerso dello Stromboli
e DTM di dettaglio della Sciara del Fuoco mostranti la morfoevoluzione dell'area soggetta allo
tsunami del 2003. Tomografia sismica tridimensionale del Vulcano Stromboli. Modellistica costiera
per la spiaggia dei Maronti (Isola d'Ischia) finalizzata all'individuazione di tecniche di ripascimento
del litorale in erosione.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
3
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
16
0
Principali collaborazioni
Università Federico II di Napoli, Seconda Università di Napoli, Università Parthenope di Napoli,
Università di Palermo, Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, Università della Tuscia, INGVOsservatorio Vesuviano di Napoli, INGV-Roma, CNR-ISMAR, Sezione di Geologia Marina di Bologna,
CNR-ISMAR, Sede di Venezia, Regione Campania, Autorità Portuale di Napoli, Autorità Portuale di
Salerno, Regione Sardegna, Ministero dell'Ambiente, ICRAM, WASS-Whitehead Alenia Sistemi
Subacquei S.p.a.- società per lo sviluppo e l'integrazione dei sistemi subacquei, Nautilus S.p.a. servizi per l'oceanografia e la gestione delle risorse ambientali; GeoResources Consulting BV Rotterdam - società olandese di consulenza per la geologia e la geofisica.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3628
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
2500
costi
figurativi
C
365
valore
effettivo
D=A+C
3993
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
6
13
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
5
1
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
7
1
0
Altro
Totale
6
20
Assetto geologico di siti mediterranei ed oceanici e rischi connessi nelle aree costiere
Commessa:
Progetto:
Creazione e distruzione della litosfera oceanica
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
MILIA ALFONSA
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Milia A. et al(2006)Rapid changes of the accommodation space in the Late Quaternary succession of
Naples Bay, Italy. Elsevier book series Develop. in Volcanology 9. 53-68.
Bellucci F. et al(2006)Structural control on the Upper Pleistocene ignimbrite eruptions in the
Neapolitan area (Italy):planar volcano tectonic faults versus caldera faults. Elsevier book series
Develop. in Volcanology 9. 165-182.
Milia A. et al(2006)Gravitational instability of submarine volcanoes offshore Campi Flegrei (Naples
Bay, Italy).Elsevier book series Develop. in Volcanology 9.69-83C.
Biscarini C. et al(2006)Hydrogeological risk analysis in coastal area.IHP-UNESCO,CNR-GNDCI2907.
Porfido S. et al(2006)Seismically induced ground effects of the 1805, 1930 and 1980 earthquakes in
the S.Apennines, Italy.Boll.Soc.Geol.It.
Guerrieri L. et al(2006)The Inqua intensity scale.APAT.
Guerrieri L. et al(2006)Earthquake environmental effects (EEE) and intensity assessment:the INQUA
scale project. Boll.Soc.Geol.It.
Violante C. et al(2006)Seafloor base maps, geological features and volcanic hazard
assessment:examples
from
the
Bay
of
Naples,Campania,
Southern
Italy.5
Eu.Cong.Reg.Geol.Cartography, Barcelona,E.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
10
0
Principali collaborazioni
INQUA, APAT, Università la Sapienza, Università dell'Insubria, Centro di Cultura e Storia Amalfitana,
Università Parthenope, Università del Sannio, Università del Molise, Accademia delle Scienze,
Russia, Università di Napoli Federico II, Università di Camerino
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
732
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
11
costi
figurativi
C
24
valore
effettivo
D=A+C
756
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
8
9
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Modelli numerici per lo studio degli ecosistemi marini planctonici pelagici e costieri
Commessa:
Progetto:
Circolazione e produttività del mare
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
PERILLI ANGELO
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
L'utilizzo della tecnica di ottima interpolazione (VIFOP) ha consentito di ridurre sensibilmente gli
effetti della fase di spin-up durante l'inizializzazione del modello, riducendo sensibilmente il rumore
che inficiava gran parte della previsione.
Dal settembre 2006 i sistemi di previsione numerica sono operativi su scala giornaliera mediante una
serie di procedure automatizzate che consentono di emettere su web, www.imc-it.org, i risultati della
previsione.
É stata sviluppata un'interfaccia grafica per la visualizzazione on-line dei risultati della previsione
mediante una serie di mappe bidimensionali per ogni giorno di previsione e a predeterminate
profondità. Diversi esperimenti di trasporto di inquinanti in aree costiere (Golfo di Oristano) sono
stati eseguiti attraverso l'uso di modelli numerici ad alta risoluzione spaziale, al momento non
accoppiati al modello di circolazione regionale.
Sono stati analizzati i dati delle campagne oceanografiche (idrologici e biologici) e confrontati con i
risultati delle simulazioni numeriche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Gli utenti generici hanno specificato, tramite contatti informali, il tipo di mappe idoneo alla
diffusione. Sono dunque state indicate le variabili di rilievo e i livelli di profondità. La scelta dei livelli
e' particolarmente importante per l'individuazione di particolari processi fisici. Nella regione del
Canale di Sicilia questi sono stati individuati nella i) diffusione di acqua atlantica; ii) diffusione di
acqua levantina; iii) dinamica delle acque profonde. Utenti generici: INGV (I); ENEA (I); HCMR (G);
CLS (F); IFM-Kiel (D); CNRS (F); UAT (G); IFREMER (F); CSIC (E)
Gli utenti specifici hanno esposto le loro esigenze di modellistica trovando quindi la soluzione piu'
adatta per ciascuno di essi. Il focus principale e' stato la scelta del sottodominio tridimensionale su cui
fornire i dati per passare alla selezione delle variabili, alla scelta della cadenza e del tipo temporale
(medie o snapshot) e infine alla scelta del formato di scambio. Utenti specifici: IOI-MOC, University of
Malta
Ci sono stati contatti con utenti non scientifici interessati ai risultati della previsione per attivita'
sportive di vario genere (vela, ecc.).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
285
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
71
Anno
costi
figurativi
C
7
valore
effettivo
D=A+C
293
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Stratigrafia dei margini continentali in Italia meridionale con particolare riferimento al Quaternario
Commessa:
Progetto:
Margini continentali
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
BUDILLON FRANCESCA
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Parte dei risultati delle attività del modulo è stata presentata in alcuni convegni nazionali (2) ed
internazionali (3), in un lavoro pubblicato: (BUDILLON F., et al 2006-Sediment transport and
deposition during extreme sea storm events at the Salerno Bay (Tyrrhenian Sea): comparison of field
data with numerical model results,Nat. Hazards Earth Syst. Sci., 6, 839–852) e in due sottoposti a
referaggio.
I risultati possono essere riassunti in 3 principali linee di ricerca:
successioni espanse oloceniche: geocronologia degli eventi registrati nel record del margine
campano, tramite analisi di dettaglio di carotaggi e correlazioni a scala locale e regionale: eventi
vulcanici, tempestiti, collassi gravitativi di barre di tempesta (ultimi 2000 anni); evoluzione del
margine attraverso studio dei collassi gravitativi: individuazione di una nicchia complessa sulla
scarpata campana mai segnalata prima e studi morfologici e stratigrafici di dettaglio; Baia di Augusta,
è stata stabilità una "sincronia" tra tanatocenosi nei sedimenti marini e antropizzazione dell'area e
valutata l'inefficacia in questo contesto delle datazioni 14C su organismi marini.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
8
0
Principali collaborazioni
ISMAR, Commessa Margini Continentali;
Dipartimento di Ingegneria ambientale Seconda Università di Napoli, SUN; Dipartimento di Scienze
Ambientali Seconda Università di Napoli; Dipartimento Di Scienze della Terra "Federico II" , Univ.
Napoli; Dipartimento di Scienze per l'Ambiente, Università Parthenope, Napoli;
California, S. Cruz, California, USA Columbia Univ., New York, USA;
Ciesm, The mediterranean Science Commission, Monaco;
North Carolina State University, USA;
Centro Interdipartimentale di Servizi di Archeologia, Università degli Studi di Napoli Orientale
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
215
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
87
Anno
costi
figurativi
C
4
valore
effettivo
D=A+C
219
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
4
2
Assegnista
5
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
Altro
Totale
3
15
Sedimenti del Mediterraneo centrale ed evoluzione paleoclimatica recente (inferiore a 50 Ka)
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
IORIO MARINA
Risultati conseguiti
I risultati del 2006 sono stati presentati in 5 comunicazioni ed abstract a congressi internazionali e 1
nazionali . Pubblicazioni internazionali 3, Pubblicazioni sottomesse internazionali ed accettate 1.
Inoltre tra più di 2000 interventi orali presentati all' Annual Meeting della Geological Society of
America (Filadelfia 22-25 ottobre 2006), 78 sono stati scelti, registrati e pubblicati sul sito GSA. Tra
questi anche un nostro intervento, unico come italiano, è stato registrato ed è ascoltabile all' indirizzo
http://gsa.confex.com/gsa/2006AM/finalprogram/. Numero 76. BUON ASCOLTO!
I principali risultati scientifici conseguiti nell' ambito del modulo consistono: analisi di alta
risoluzione sedimentologiche, petrofisiche, isotopiche e micropaleontologiche in sedimenti marini
del Tirreno Orientale hanno individuato i principali ecobioeventi degli ultimi 10.000 anni con
riconoscimento di periodicità di circa 800 anni in alcuni proxy climatici. Inoltre è stato riconosciuto l'
intervallo corrispondente al sapropel S1_equivalente nei depositi di piattaforma continentale. Le
analisi di alta risoluzione paleomagnetiche e petrofisiche hanno permesso di registrare le variazioni
paleosecolari del campo magnetico terrestre negli ultimi 25 ky estendendo così il record Holocenico
dei 12 ky gia esistente costituendo un "Framework" cronologico continuo di supporto per i dati
paleontologici ed isotopici. Una probabile escursione a 20 ky è stata trovata nel Tirreno orientale
comparabile in caso di conferma con la Halina Pali excursion riscontrata alle Hawaii.
L' analisi di dettaglio di sedimenti continentali recenti (Travertini di Tivoli) ha consentito di
interpretare una regolare organizzazione verticale delle litofacies e di interpretarne il significato in
termini sia di idrodinamica che clima. Sono stati infatti riconosciuti dei trend regolari che vanno
dalla scala millimetrica a quella decametrica (organizzazione gerarchica) e che suggeriscono climi da
più a meno umidi e regimi da maggiore a minore idrodinamica.
I risultati preliminari suggeriscono la natura climatica del segnale anche se ulteriori indagini
necessitano per meglio comprendere l'entità delle forzanti registrate nelle sequenze ritmiche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
6
0
Principali collaborazioni
Oltre al personale esterno partecipano: Budillon Francesca, Sedimentologia /Sismo-stratigrafia,
IAMC, Napoli Coe Rob, Paleomagnetismo, Univ. California, S. Cruz, California, USA D'Argenio
Bruno, Cronostratigrafia/sedimentologia Univ. Napoli Federico II/IAMC Napoli Dinares-Turell
Jouma, Paleomagnetismo, INGV, Roma Ferraro Luciana, Foraminiferi, IAMC, Napoli, Liddicoat Joe,
Paleomagnetismo, Columbia Univ., New York, USA Lubritto Carmine, isotopi del carbonio, II Univ.
di Napoli, SUN, Caserta Macri Patrizia, Paleomagnetismo,INGV, Roma Sagnotti Leonardo,
Paleomagnetismo,INGV, Roma Sprovieri Mario Geoch.isotopica, IAMC Napoli, Emanuela
Petruccione Sismostratigrafia/sedimentologia Univ. Napoli Federico II, Dott. Alejandro
Tassone,Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas Buenos Aires – Argentina
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
149
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
54
Anno
costi
figurativi
C
3
valore
effettivo
D=A+C
151
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
3
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
Altro
Totale
0
5
Ruolo dei microorganismi nei cicli biogeochimici dell'oceano antartico e processi di ossidazione in
ambienti polari
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Processi evolutivi in ambienti estremi - polari
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
LA FERLA ROSABRUNA
Risultati conseguiti
Al fine di fornire una mappatura dei processi microbici negli strati epi- meso- e bati-pelagici del Mare
di Ross ed una preliminare caratterizzazione biogeochimica sono stati elaborati i dati ottenuti nella
percedente campagna ABIOCLEAR. I risultati ottenuti da misure di biomassa (totale e frazionata),
morfometria picoplanctonica, attività respiratoria della comunità microbica e produzione batterica
hanno consentito l'analisi della variabilità delle biomasse e dei processi microbici in relazione alle
differenti caratteristiche trofiche delle aree studiate.
Attualmente sono stati sottomessi alla rivista scientifica Journal Marine Systems ed ancora in fase di
referaggio, tre lavori presentati al 3rd International Conference on the Oceanography of the Ross Sea,
Antarctica, nell'ottobre 2005. Si è inoltre provveduto a fornire metadati pregressi per la banca dati
nell'ambito della linea 9 del progetto VECTOR.
A seguito del recupero della strumentazione immersa in Artico (Isole Svalbard) l'anno precedente è
stato definito l'effetto dell'interferenza del biofilm marino sulla corrosione dell'acciaio inox AvestaPolarit duplex 2205 in acque Artiche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
ISMAR-CNR (Bologna, Trieste, LaSpezia, Genova),
ENEA,
SZN
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
191
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
7
valore
effettivo
D=A+C
198
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Influenza delle deposizioni atmosferiche sul ciclo biogeochimico di IPA e metalli tossici (Hg) in
ecosistemi marini
Commessa:
Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosferaatmosfera-oceano
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
CARDELLICCHIO NICOLA
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
- Pubblicazioni
- Comunicazioni a Congressi
- Rapporti tecnici e relazioni
- Mappe di contaminazione
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Nel corso del progetto sono state avviate collaborazioni con:
- CESI RICERCA, Milano
- Università di Torino, Dipartimento di Chimica
- Università La Sapienza - Roma, Dipartimento di Chimica
- Università di Lecce, Diaprtimento di Scienza dei Materiali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
-
Anno
costi
figurativi
C
-
valore
effettivo
D=A+C
-
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
2
Particellato sospeso e microorganismi nei processi biogeochimici
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Variazioni nella composizione biogeochimica del mare
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
GIULIANO LAURA
Risultati conseguiti
A1) Mappatura di biomassa e attività microbiche enzimatiche, respiratoria e di produzione batterica
nella colonna d'acqua; contributo alle conoscenze del biota profondo; contributo alla conoscenza del
bilancio del C e nella variabilità dei sink e source di CO2 nel mediterraneo; biogeografia della azotofissazione zolfo-riduzione, produzione di metano, ad opera dei microrganismi in relazione alla
profondità ed alla salinità; identificazione dei microrganismi che svolgono un ruolo chiave nei cicli
biogeochimici; identificazione dei geni chiave, indicatori di attività funzionali relative al ciclo
dell'azoto, del carbonio e dello zolfo.
A2) Determinazione degli effetti di inquinanti inorganici ed organici sulle comunità
picoplanctoniche; definizione della struttura e funzionamento della catena alimentare microbica in
ambienti soggetti ad inquinamento chimico; individuazione di microrganismi "bioindicatori" di uno
stress ambientale.
A3) Correlazioni tra le variabili esaminate e definizione dei loro trend evolutivi; realizzazione di uno
specifico data base per la loro gestione in collaborazione con l'Università di Genova.
Pubblicazioni scientifiche, partecipazione a congressi
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
-Dipartimento Scienze del Mare, Università Politecnica delle Marche, Ancona
-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche, Università di Lecce
-Dipartimento di Chimica Università di BARI
-Università di Genova DIST
-Dipartimento Scienza del Mare Università di Ancona
-CNRS / Université de la Méditerranée Centre d'Océanologie de Marseille
-Division of Microbiology, GBF-National Research Center for Biotechnology, Braunschweig, Germany
-Department of Biological Sciences Essex University
-Environmental Sciences Division, Oak Ridge National Laboratory (USA)
-Stazione Zoologica di Napoli
-CNR-ISMAR (Istituto Scienze del Mare) -Bologna, Trieste, Venezia
-CNR- IBF (Istituto di Biofisica) Pisa
-CONISMA
-INGV (Istituto Nazionale Geologia e Vulcanologia)-Bologna
-OGS Trieste
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
223
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
8
valore
effettivo
D=A+C
230
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Approcci integrati al monitoraggio costiero
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità del Mare e delle acque costiere
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
CRISAFI ERMANNO
Risultati conseguiti
Sono state messi a punto sistemi idonei di raccolta campioni d'acqua per la determinazione di solidi
sospesi e qualità microbiologica dei siti e sediemento superficiale per analisi granulometriche;
aggiornamento dati sulla distribuzione degli enterococci nell'area costiera siciliana ed in ambienti di
transizione, allestimento di una collezione di ceppi di enterococci destinati ad uno studio
tassonomico-epidemiologico.
Le aree esaminate sono state inoltre caratterizzate tracciando i profili CTD utilizzando una sonda
subacquea per l'acquiasizione dei parametri oceanografici di base. La raccolta dati così finalizzata ha
consentito di produrre prodotti sulla qualità ambientale utilizzabili dai gestori delle politiche
ambientali.
I risultati ottenuti dai test vaccinali, hanno permesso di studiare la risposta anticorpale alle proteine
vaccinali di Photobacterium e i parametri fisiologici indicatori di stress negli animali stabulati.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
19
3
Articoli in
atti di
Convegno
14
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
9
7
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
14
0
Principali collaborazioni
DBAEM Uni Messina, CISAC Palermo, Comune e Provincia Regionale Messina, Assessorato
cooperazione Regione Sicilia, Giano Ambiente, Progetto Impresa Siracusa, Enitecnologie, Syndial
Priolo,GBF Germania,Institute of Genetics of Industrial microorganism (GIM) Mosca, ARPA Sicilia,
Uni Urbino, Uni Sassari; Stazione Zoologica "A. Dohrn, OGS Trieste, Parco Scientifico e Tecnologico
della Sicilia, CIESM
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2029
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
933
Anno
costi
figurativi
C
365
valore
effettivo
D=A+C
2394
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
7
10
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
3
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
7
11
Ecologia delle aree costiere e di transizione: Processi e funzioni
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità degli ambienti lagunari e di transizione
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
DI BITETTO MASSIMILIANO
Risultati conseguiti
Nella prima fase di attività sono stati perseguiti i seguenti risultati. E' stata riprodotta la circolazione
indotta da venti, marea, e onde nell'area costiera del Golfo di Oristano e della Laguna di Cabras. Tali
dati hanno permesso di attuare una zonazione dell'ambiente investigato basata su parametri
idrologici in modo da poter fornire una base comparativa per i dati biologici. E' stata fatta un'analisi
comparativa preliminare tra i dati relativi alle caratteristiche idrologiche e sedimentarie, e quelli
relativi alla struttura dei popolamenti macrobentonici nella Laguna di Cabras e in un'area antistante
del Golfo di Oristano. Sono stati analizzati i dati relativi all'abbondanza naturale degli isotopi stabili
del carbonio e dell'azoto (d13C e d15N) in vari produttori primari, consumatori primari e secondari
della Laguna di Santa Giusta. Nell'ambito dello studio delle relazioni preda-predatore, sono stati
identificati il valori soglia ai quali si verifica una diminuzione significativa delle performance
antipredatorie in varie specie di pesci.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Università di Tor Vergata laboratorio di Ecologia; Istituto di Scienze Marine CNR-ISMAR Venezia;
Università della Tuscia Dip Decos ICRAM; Department of Animal Ecology and Ecophysiology,
Radboud University Nijmegen, Olanda; National Museum of Natural History Naturalis, Leiden,
Olanda; Dipartimento di Biologia Animale, Università di Palermo, Palermo; Dipartimento di Scienze
Ambientali, Università di Parma, Parma; National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA),
Charleston SC, USA; IMC – International Marine Centre, Località Sa Mardini, Oristano. University of
Copenhagen, Danimarca; University of Bergen, Norvegia; SAMS Oban, UK; CNRS Montpellier,
Francia; Università di La Rochelle, Francia; Friday Harbor Laboratories, University of Washington,
USA.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
203
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
69
Anno
costi
figurativi
C
4
valore
effettivo
D=A+C
208
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Studio dei processi ecologici in ambiente marino finalizzato alla osservazione ed alla gestione delle
risorse viventi
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in
ambiente marino oligotrofico (Canale di Sicilia)
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
BADALAMENTI FABIO
Risultati conseguiti
Valutazione acustica della biomassa di specie pelagiche (sardine e acciughe) sulla piattaforma
continentale a sud della costa meridionale della Sicilia. Stima preliminare del tasso di sfruttamento
della popolazione di acciuga (Engraulis encrasicolus). Studio dei fattori ambientali alla base della
distribuzione spaziale e della condizione degli stadi larvali di acciuga. Stesura, in collaborazione con
alcuni colleghi afferenti ad altri moduli della Commessa P04.001, di un rapporto sullo "stato delle
risorse demersali e dei piccoli pelagici e le prospettive di pesca sostenibile nello Stretto di Sicilia".
Determinazione di elementi in traccia e di elementi pesanti in acqua di mare e nei sedimenti.
Prototipo elettroacustico per il controllo del comportamento di delfini durante le azioni di pesca.
Inizio della implementazione di laboratori di oceanografia, acustica applicata, biogeochimica e
biologia molecolare presso i locali della ex tonnara di Capo Granitola già consegnati al CNR. Sigla di
un Accordo Quadro CNR-Regione Siciliana (RS) e di un Protocollo d'intesa CNR-RS-MIUR per il
potenziamento del CNR in Sicilia. Protocollo d'intesa CNR-RS-MIUR-MIT e Capitaneria di porto per
l'ICT.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
- MIUR, MIPAF, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Ministero Affari Esteri, Ministero Innovazione
Tecnologica, Regione Siciliana (Presidenza, Assessorato Pesca, Assessorato Industria, Assessorato
Bilancio, Assessorato Formazione) per la definizione di iniziative di collaborazione strategica e per lo
sviluppo di Progetti di Ricerca, Formazione, Potenziamnento e diffusione della cultura scientifica.
- Università di Venezia Ca' Foscari (Dip. Scienze Ambientali), Università di Palermo (Dip. di Zoologia,
Dip. di Ingegneria Ambientale, Dip. di Geochimica, Dip. di Applicazioni intedisciplinari della Fisica),
Università di Vigo (Spagna), SIBM, Univ. di Joinville (Brasile) per lo sviluppo di attività di ricerca
sull'ambiente marino e di tesi di dottorato.
- FAO, Univ. di Malta, Malta Centre For Fisheries Sciences, INSTM di Tunisi, NMR di Tripoli, The
Russian Federal Research Institute of Fisheries & Oceanography (VNIRO) di Mosca - A.N. Servetsov
Institute of Ecology & Evolution, Russian Academy of Sciences (Iee-Ras) per lo studio dei fenomeni di
accoppiamento fra processi fisici e biologici del mare e per lo sviluppo di nuove metodologie e
strumentazioni oceanografiche.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
9487
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
5361
Anno
costi
figurativi
C
470
valore
effettivo
D=A+C
9957
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
28
51
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
17
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
13
Altro
Totale
11
41
Approccio integrato alla gestione sostenibile della fascia costiera
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Gestione sostenibile della fascia costiera
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
CECERE ESTER
Risultati conseguiti
Attività svolte
L'attività di ricerca svolta nel 2006 si è sviluppata nei seguenti progetti:
1)MIUR "Individuazione di siti idonei all'acquicoltura" (SICA)
2)POR-Puglia 2000-2006 "Attività di policoltura integrata alla mitilicoltura: progetto pilota nei mari di
Taranto" (POINT)
3)MIUR "Innovazione tecnologica in molluschicoltura" (INTEMOL)
4)FIRB 2001 "Indagini conoscitive per la biorimediazione del diossido di carbonio tramite
macroalghe"
5)POR-Puglia 2000-2006 "Caratterizzazione biologica e biocenotica del lago salmastro di Acquatina
(Frigole, Lecce) ai fini di un miglioramento nella gestione della pesca nel rispetto dell'ambiente"
(CaGePRA)
6)POR-Puglia 2000-2006 "Valutazione e gestione della risorsa "mazzancolla" in aree costiere pugliesi"
(GERIMA)
7)Studio degli effetti delle variazioni climatiche sull'ecologia di specie patogene emergenti negli
ambienti costieri salmastri del Mar Piccolo di Taranto e dell'Area lagunare di Capo Peloro (Me)
(Progetto VECTOR)
8)Contratto CESIRICERCA "Attività sperimentali per la valutazione della speciazione del mercurio in
ambiente marino costiero"
9)Progetto ACTIBIOMAR (POR 2006-2009):"Estrazione di principi attivi da biomasse marine e loro
potenziale utilizzazione in farmaceutica e dietetica"
Risultati conseguiti
1-2-3-4:Relazioni
1-2-7-9:Repertori bibliografici
2-3-4-8:Protocolli e metodologie anche analitiche
8:Mappe di distribuzione di inquinanti
2:Prototipo di impianto pilota
2:Informazioni sull'impiego di Policheti e macroalghe quali biorimediatori
4:Fotobioreattore per la coltivazione di macroalghe in presenza di CO2
4:Informazioni sull'uso di macroalghe per la biorimediazione di CO2
2:Valutazioni economiche
2:Sito web
2:Opuscolo divulgativo
1-2-3:Seminari
7:Caratterizzazione tassonomica e variabilità spazio-temporale delle comunità planctoniche (stadi
attivi) e cisti dei mari di Taranto
5-7:Distribuzione spazio-temporale e caratterizzazione della biodiversità del fitoplancton, del
picoplancton e dei cianobatteri, incluse le specie potenzialmente tossiche
7:Liste di batteri eterotrofi,vibrioni coltivabili e classici indicatori di contaminazione fecale in aree per
la molluschicoltura
7:Andamento stagionale delle variabili chimico-fisiche nella colonna d'acqua. Composizione
biochimica del particellato sospeso
7:Processi chimico-fisici all'interfaccia acqua-sedimento
2-8:Tesi di Laurea/Dottorato
1-2-3-4-5-6-7:Pubblicazioni
1-2-3-4-5-6-7:Partecipazioni a congressi
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
22
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
6
3
Risultati di
valorizzazione
applicativa
5
Principali collaborazioni
-Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali,Università di Lecce
-Il Vivaio Tarantino S.c. a r.l.
-Dipartimento di Biologia e Patologia Vegetale, Università di Bari
-Dipartimento di Chimica, Università di Bari
-Istituto di Veterinaria, Università di Bari
-Conarma, Università di Lecce
-Stazione Zoologica di Napoli
-Università di Potsdam, Germania
-Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Pallanza
Abstract
Attività
editoriali
24
0
-Istituto per lo Studio degli Ecosistemi-CNR, Firenze
-Centro Interdipartimentale di Biologia Marina, Livorno
-ICRAM, Roma
-Dipartimento di Scienze del Mare, Università di Ancona
-Dipartimento di Chimica, Università di Roma "la Sapienza"
-Dipartimento di Chimica, Università di Torino
-Dipartimento di Scienze dei Materiali, Università di Lecce
-Dipartimento di Scienze Chimiche e dei Biosistemi, Università di Siena
-Dipartimento Biologia Animale, Università di Palermo
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
928
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
460
Anno
costi
figurativi
C
343
valore
effettivo
D=A+C
1271
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
2
0
1
Altro
Totale
5
8
Valutazione degli apporti di piena eccezionali sulla piattaforma continentale della Campania
meridionale e della Calabria
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Piene e inondazioni
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
BUDILLON FRANCESCA
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
3
personale equivalente tempo pieno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
3
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Fenomeni di instabilità delle scarpate sottomarine dell'Italia meridionale
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Rischi ed eventi geologici sottomarini e costieri
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
AIELLO GEMMA
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
21
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
21
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
21
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Sviluppo di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Analisi dei processi nella colonna d'acqua, nel fondo/sottofondo e
metodologie innovative
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
DI BITETTO MASSIMILIANO
Risultati conseguiti
E' stata realizzata l'osservazione dello stato del mare, sia in ambiente costiero che di mare aperto, e
sviluppati di sistemi integrati per l'acquisizione, l'analisi e la gestione delle informazioni. Nello
specifico sono state:
-organizzate dal gruppo di ricerca (3) e partecipato (4) campagne oceanografiche di mare aperto a
scala di bacino con misure in contemporanea dei diversi di parametri di tipo ecologico. In tale
campagne sono state monitorate le acque dell'intero Mediterraneo, da Est ad Ovest.
-effettuate manutenzioni di catene correntometriche e test di strumentazione innovativa.
-implementati modelli numerici di circolazione
-creati algoritmi specifici per l'analisi dei dati in situ e da misure in laboratorio;
-realizzate 2 campagne con N/O Thetis in ambiente costiero per il monitoraggio morfo-batimetrico
dei fondali marini
-effettuate analisi delle facies sedimentarie marino-costiere
-messa a punto di tecniche specifiche per l'energetica dei pesci.
-completato il vettore (catamarano) dotato di tecnologia x acquisizione di dati morfobatimetrici.
-realizzato un archivio dati.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
0
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
- ISMAR-CNR La Spezia (misure chimico-fisiche e bilogiche della colonna d'acqua)
- ISMAR-CNR Venezia (modellistica numerica di circolazione e di qualità delle acque)
- IAMC-CNR Taranto (validazione di modelli numerici di qualità delle acque)
- ISSIA-CNR Genova (strumentazione oceanografica)
- Stazione Zoologica Antohn Dohrn Napoli (oceanografia biologica)
- IMC Internation Marine Centre (logistica, misure in situ, strumentazione oceanografica, laboratorio
di sedimentologia)
- AMP del Sinis (logistica e servizi locali)
- CNR-IBF Pisa (misure di DOC Dissolved Organic Carbon)
- ENEA La Spezia (misure chimiche e biologiche)
- Università della Tuscia (misure multidisciplinari e test di strumentazione innovativa)
- Università di Firenze (misure chimiche e biologiche)
- PMI-AQS Mare (strumentazione innovativa).
- Imperial College di Londra (UK) (utilizzo del VEW per la codifica e l'integrazione di modelli numerici
ecologici)
- Università di Copenhagen (strumentazione respirometria)
-Università di La Rochelle (strumentazione telemetria)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1711
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
1092
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
5
costi
figurativi
C
349
valore
effettivo
D=A+C
2060
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Processi integrati per il risanamento di sedimenti marini
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risanamento di siti inquinati
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
SPROVIERI MARIO
Risultati conseguiti
1.Caratterizzazione ambientale di siti inquinati in lagune del Vietnam orientale,Messicoe Turchia,
soprattutto legata alla distribuzione di microinquinanti organici (IPA e Pesticidi)
2.Definizione del processo di caratterizzazione ambientale del Porto di Napoli (IPA, PCB, Pesticidi,
Idrocarburi, Metalli pesanti)
3.Messa a punto di tecniche di decontaminazione (soil washing, geossidazione, photoremediation)
per sedimenti caratterizzati da composizione chimica e granulomterica differente prelevati in aree
fortemente antropizzate (Porto di Napoli, Area industriale di Bagnoli).
4.Pubblicazione di 6 articoli su riviste internazionali riguardanti i risultati ottenuti.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
4
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
ISMAR-CNR (Bologna)
IDPA-CNR (Venezia)
Università "Federico II", Napoli
UNAM (Mazatlan, Messico)
Institut de Ciències del Mar de Barcelona, Barcelona, Spain
Università "Carlo Bo", Urbino
Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Napoli
Università Parthenope, Napoli
Osservatorio Vesuviano, Napoli
INGV, Roma
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
27
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
27
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Attività RSTL
Ecologia Virtuale
Responsabile:
PERILLI ANGELO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
0
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
0
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Principali risorse strumentali utilizzate
Diversità delle risposte antipredatorie nei pesci
Responsabile:
Risultati conseguiti
DOMENICI PAOLO
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
0
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
0
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Articoli ISI
1
2
3
4
5
6
7
MARMO R., AMODIO S. - A Neural Network for classification of chambers arrangement in
foraminifera - LECTURE NOTES IN ARTIFICIAL INTELLIGENCE, Vol. 2955, Pagg. 271-278
FAIMALI M., GARAVENTA F., CHELOSSI E., PIAZZA V., SARACINO O.D., RUBINO F., MARIOTTINI
G.L., PANE L. - A new photodegradable molecule as a low impact ballast water biocide: efficacy
screening on marine organisms from different trophic levels - MARINE BIOLOGY, Vol. 149, Pagg. 716
BIANDOLINO F., PRATO E., - A preliminary investigation of lipids and fatty acids composition of
Gammarus aequicauda (Crustacea: Amphipoda) and its main food source. - JOURNAL OF THE
MARINE BIOLOGICAL ASSOCIATION OF THE UNITED KINGDOM, Vol. 86, Pagg. 345-348
STABILI L., MERCURIO M., LICCIANO M., LONGO C., CAVALLO R. A., GIANGRANDE A.,
CORRIERO G. - Accumulo microbiologico in Spongia officinalis var. adriatica (Schmidt) (Porifera,
Demospongiae). - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13(2), Pagg. 146-147
Jovane L. (1), Florindo F. (1), Sprovieri M. (2), Pälike H. (3) - Astronomic calibration of the late
Eocene/early Oligocene Massignano section (central Italy) - GEOCHEMISTRY GEOPHYSICS
GEOSYSTEMS, Vol. 7, Pagg. Sprovieri R. (1), Sprovieri M. (2), Caruso A. (3), Pelosi N. (2), Bonomo S. (1), Ferraro L. (2) Astronomic forcing on the planktonic foraminifera assemblage in the Piacenzian Punta Piccola
section (Southern Italy). - PALEOCEANOGRAPHY, Vol. 21, Pagg. SARACINO O.D., RUBINO F. - Ballast water monitoring in cargo vessels in Taranto Harbour (Ionian
Sea) - BIOLOGIA MARINA MEDITERRANEA, Vol. 13, Pagg. 1052-1054
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Ferraro L. (1), Sprovieri M. (1), Alberico I. (2), Lirer F. (1), Prevedello L. (1), Marsella E. (1) - Benthic
foraminifera and heavy metals distribution: A case study from the Naples Harbour (Tyrrhenian Sea,
Southern Italy). - ENVIRONMENTAL POLLUTION, Vol. 142, Pagg. 274-287
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Articoli in atti di Convegno
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tossico: approcci molecolari e nuove proposte di controllo - Congresso Biologia Marina Mediterranea
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infezione sperimentale con Photobacterium damselae subsp. piscicida in Dicentrarchus labrax XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto
Caruso, G. Maricchiolo, M. Mancuso, L. Genovese, Zaccone R. - Parametri immunologici ed
ematologici quali indicatori dello stato di salute in specie ittiche in allevamento intensivo: prove di
infezione sperimentale con Photobacterium damselae subsp. piscicida in Dicentrarchus labrax XXXVIi Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto
Angelo Perilli, Antonio Olita, Luca Massi, Marco Marcelli - Spatial and temporal variability of
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Azzaro M., La Ferla R., Maimone G., Cavezza R., Ribera d’Alcalà M. - Tassi di consumo di O2
nell’epi-, meso- e bati-pelago del Mar Tirreno - XVII congresso AIOL, Napoli
Simeone, S., Cucco, A, Como, S., De Falco, G., Magni, P.,Perilli, A - The role of hydrodynamic on
sediment distribution in the Cabras Lagoon (Sardinia) - Proceedings del XVI Congresso della Società
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Caruso G., Denaro M.G., Donato E., Genovese L. - Ulteriore contributo alla caratterizzazione degli
enzimi digestivi in Anguilla anguilla L. - XXXVII Congresso Biologia Marina Mediterranea , Grosseto
Libri
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Catalano G., Budillon G., La Ferla R., Povero P., Ravaioli M., Saggiamo V., Accorsero A., Azzaro M.,
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Marchand, S. E. Peter, Brest, France
G. ZAPPALA', G. Manzella - An automatic multiple launcher for expendable probes - European
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G. Caruso, G. ZAPPALA', E. Crisafi - Assessment of Escherichia coli viability in coastal Sicilian waters
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Conference on Molluscan Shellfish Safety, K. Henshilwood, B. Deegan, T. McMahon, C. Cusack, ,
Rinville, Oranmore, Galway, Ir
M. Marcelli, A. Di Maio, V. Piermattei, G. ZAPPALA', G. Manzella - Development of new technologies
for the high variabilità phenomena data acquisition in the MFSTEP-VOS project - European
Operational Oceanography: Present and Future, Proceedings of the Fourth International Conference
on EuroGOOS , H. Dahlin, N.C. Flemming, P. Marchand, S. E. Peter, Brest, France
8
9
10
Milia A., Torrente M.M., Giordano F - Gravitational instability of submarine volcanoes offshore
Campi Flegrei (Naples Bay, Italy) - Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and
Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli
G. ZAPPALA'., G. Caruso, F. Azzaro, E. Crisafi - Marine environment monitoring in coastal Sicilian
waters - Water Pollution VIII: Modelling, Monitoring and Management, Brebbia C.A. , Bologna
Denaro R., Cappello S., Bergamasco A., Yakimov M. Giuliano L. - Metodi di trattamento biologicoBioremediation in ambiente marino - Le tecnologie ambientali in ambiente marino, Area Science
Park Editions, Trieste
11
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13
14
Giacobbe M.G., M. Maso’, A. Milandri, A. Penna, R. Poletti - Plankton toxicity and shellfish
contamination by phycotoxins in a new Mediterranean locality - Proceedings of the 5th International
Conference on Molluscan Shellfish Safety, K. Henshilwood, B. Deegan, T. McMahon, C. Cusack, ,
Rinville, Oranmore, Galway, Ir
Milia A., Torrente M.M., Giordano F.and. Mirabile L - Rapid changes of the accommodation space in
the Late Quaternary succession of Naples Bay, Italy: the influence of volcanism and tectonics Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli
Bellucci F, Milia A., Rolandi G. and Torrente M.M - Structural control on the Upper Pleistocene
ignimbrite eruptions in the Neapolitan area (Italy): planar volcano tectonic faults versus caldera faults
- Volcanism in the Campania Plain, Vesuvius, Campi Flegrei and Ignimbrites, B. De Vivo, Napoli
Cecere E. - The Seaweed Resources of Italy - World Seaweed Resources, A.Critchley, M.Ohno & Largo
D.B. , Amsterdam
Rapporti
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Genovese L., Micale V., Maricchiolo G., Greco S. - Acquacoltura responsabile di nuove specie ittiche:
consolidamento e ampiamento delle conoscenze per il trasferimento tecnologico
Giacobbe M.G., Lugliè A., Milandri A., Penna A. - Approcci integrati e innovativi per lo studio e
mitigazione di HABs nella molluschicoltura
Zaccone R. - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti
dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di
vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1
R. Zaccone - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti
dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di
vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1
R. Zaccone - Biotecnologie finalizzate al miglioramento quali-quantitativo dei prodotti
dell’acquacoltura nell’area mediterranea. Ricerca industriale per lo sviluppo e la messa a punto di
vaccini e kit diagnostici di nuova generazione da produrre in aree ad obbiet 1
Pastore M., Prato E., Biandolino F.: - Caratterizzazione biologica e biocenotica del Lago salmastro di
Acquatina (Frigole, LE) ai fini di un miglioramento della gestione pesca nel rispetto dell’ambiente.
Progetto POR “Contenuti stomacali delle specie ittiche del Lago salmastro di Acquatina”.
CAROPPO C. - Caratterizzazione biologica e biocenotica del Lago salmastro di Acquatina (Frigole,
LE) ai fini di un miglioramento della gestione pesca nel rispetto dell’ambiente. Progetto POR “Le
comunità picoplanctoniche del Lago salmastro di Acquatina"
Cavallo R.A., Acquaviva M.I., Caroppo C., Narracci M., Prato E - Ecotossicologia, biota e fitoplancton.
Relazione finale sull’attività di ricerca “Monitoraggio degli ecosistemi marini (gennaio 2005 – marzo
2006). Convenzione tra Regione Puglia e CNR - IAMC – Taranto
Alabiso Giorgio, Milillo Matteo, Ricci Patrizia - Monitoraggio acqua. Relazione finale sull’attività di
ricerca “Monitoraggio degli ecosistemi marini (gennaio 2005 – marzo 2006). Convenzione tra
Regione Puglia e CNR - IAMC – Taranto
Cecere E., Fanelli G., Giangrande A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G. - Opuscolo divulgativo
Progetto Por Puglia POINT
Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Busalacchi B., Profeta A. - Progetto CAMBIOL - Programma
Nazionale Raccolta Dati ex reg. CE 1543/00 e 1639/01
Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Profeta A., Busalacchi B., Potoschi A. - Progetto GRUND Programma Nazionale Raccolta Dati ex Reg. CE 1543/00 e 1639/01
Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Busalacchi B., Profeta A., Potoschi A. - Progetto MEDITS Programma Nazionale Raccolta Dati ex Reg. CE 1543/00 e 1639/01
Rinelli P., Giordano D., Perdichizzi F., Romeo T., Consoli P. - Progetto MIPAF-Studio per la
definizione dell'habitat e delle migrazioni del pesce spada in Mediterraneo tramite l'impiego di
marche satellitari
Rinelli P., Perdichizzi F., Giordano D., Profeta A., Busalacchi B., Azzaro F., Raffa F., Nardone G.,
Marini A. - Progetto POR Calabria - Distribuzione di larve e forme giovanili e caratterizzazione del
ciclo riproduttivo e trofico delle principali specie demersali nella fascia costiera compresa fra C.po
Suvero e P.ta Pezzo
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Cecere E., Fanelli G., Petrocelli A., Portacci G - Progetto Por Puglia: Point - POlicoltura INtegrata in
Taranto
Prato E. , Biandolino F. - Protocollo per l’uitilizzo dell’anfipode Gammarus aequicauda nei test di
tossicità.
Marsella Ennio, Favali Paolo, Castellano Mario, Aiello Gemma, Di Fiore Vincenzo, Passaro Salvatore,
Ruggieri Stefano, Scotto di Vettimo Paolo, Iavarone Michele, Bortoluzzi Giovanni, Ligi Marco,
Ferrante Valentina, Sgroi Tiziana, Frugoni Francesco - Report on the seismic refraction and
morphobathymetric investigations on the Stromboli volcano
Cecere E., Fanelli G., Giangrande A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G. - Sito WEB Progetto Por
Puglia POINT: www.porpoint.it
Pastore M., Prato E., Biandolino F. - Valutazione e gestione della risorsa Mazzancolla (Melicertus
kerathurus) in aree della fascia costiera della Puglia secondo un modello ecosistemico innovativo per
la razionalizzazione dello sfruttamento. Progetto POR “Contenuti stomacali di Melicert
Risultati progettuali
1
2
3
Cecere E., Giangrande A., Fanelli G., Alabiso G., Cavallo R.A., Petrocelli A., Pierri C., Portacci G.,
Saracino O.D., Schirosi R., Stabili L. - Attività di Policoltura Integrata alla mitilicoltura: progetto
pilota nei mari di Taranto
Alabiso Giorgio, Petrocelli Antonella, Cecere Ester - Realizzazione di un fotobioreattore per la
coltivazione di macroalghe marine in presenza di concentrazioni di CO2 superiori a quella
atmosferica
Cecere Ester, Petrocelli Antonella, Alabiso Giorgio - Verifica del potenziale di utilizzazione di
macroalghe marine per l’abbattimento del diossido di carbonio attraverso lo studio del processo
fotosintetico
Risultati di valorizzazione applicativa
1
2
3
4
5
Prato E., Cardellicchio N., Di Leo A., Giandomenico S., Biandolino F - Crostacei Anfipodi come
bioindicatori
Cavallo Rosa Anna, Stabili Loredana, Narracci Marcella, Acquaviva Maria - Gli invertebrati filtratori
come biorimediatori
Alabiso Giorgio, Milillo Matteo, Ricci Patrizia - Global change e serie storiche
Caroppo Carmela, Stabili Loredana - Le comunita' picoplanctoniche come bioindicatori
Cecere Ester, Petrocelli Antonella, Alabiso Giorgio - Le macroalghe come biorimediatori
Principali risorse strumentali dell’Istituto
L'Istituto è dotato di strumentazioni, apparecchiature e impianti di elevata tecnologia per lo
svolgimento delle attività di propria competenza che riguardano lo studio dell'Ambiente Marino
Costiero. E' dotato di grandi attrezzature quali navi oceranografiche attrezzate per la ricerca a mare
con strumenti utili a realizzare:
- posizionamento satellitare: GPS con correzione differenziale;
- batimetria: multibeam ed ecoscandaglio
- caratterizzazione morfo-acustica del fondale: Side Scan Sonar;
- analisi sismostratigrafica del sottofondo marino ad altissima risoluzione: Sub Bottom Profiler (SBP);
- analisi sismostratigrafica del sottofondo marino ad alta risoluzione: Sparker 1kJ;
- campionamenti: benna (Van Veen o Shipek) carotiere e vibro-carotiere;
- software di acquisizione dati e software GIS per la georeferenziazione dei dati.
-Prospezioni sismiche:(Airgun, Watergun, compressori, verricelli, cavi sismici 24/48 canali,
sismografi
- Monitoraggio della qualità delle acque sia lungo la fascia marina costiera che in acque interne
(lagune, laghi, corsi d'acqua): sonda Idroprob
- Determinazione di metalli in tracce ed ultra-tracce: Spettrometro di massa con sorgente a plasma
(ICP-MS)
- Prospezioni subacquee: ROV della Mariscope e telecamera rimorchiabile da piccole barche con
operatività fino a 300 m di profondità per mappatura biocenotica
Inoltre è dotato di una serie di strumenti di laboratorio per la determinazione di parametri fisici,
chimici e biologici nei sedimenti e nelle acque
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
L'azione principale di tutte le componenti dell'Istituto é rivolta a riaffermare il superamento delle
difficoltà attuali e pregresse presenti nel mondo della ricerca. Un'azione svolta a potenziare uno
spirito di squadra che possa sostenere le sfide attuali,
L'Istituto é fortemente impegnato nella ricerca di standard di lavoro e di produzione scientifica elevati
coniugati alla necessaria capacità di autofinanziamento.
L'Istituto é ben radicato con la sua azione e le sue ricerche nel territorio tanto da essere individuato
da molte realtà locali come un punto di riferimento nella loro azione e programmazione istituzionale.
Elementi di autovalutazione
Nel 2006 l'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero è stato orientato alla riorganizzazione delle attività
di ricerca in relazione alle nuove forme scientifico-organizzative del CNR e al Programma Scientifico
del Dipartimento Terra ed Ambiente in cui l'IAMC è pienamente inserito con il coordinamento di 5
commesse e la partecipazione ad altre 9 tramite moduli di attività. L'IAMC partecipa inoltre alle
attività del Dipartimento Agroalimentare con 2 moduli di attività, nei quali vengono sviluppati aspetti
relativi ai settori pesca e acquacoltura.
Le risorse finanziarie sono costituite per lo più da finanziamenti esterni su progetti UE, MIUR,
MIPAF, MINA, PNRA ed Enti Locali (Regioni, ARPA, Autorità Portuali) e, in misura minore, da
contratti di ricerca con società ed enti privati. Sono attualmente attive numerose convenzioni,
contratti e prestazioni con Enti Locali e Territoriali, con Organismi e Organizzazioni Internazionali,
con EE PP di Ricerca, Industrie e PMI per l'importo complessivo già ricordato 14 milioni di euro
circa.
L'attività scientifica svolta dall'IAMC nel 2006 è documentata da numerosi lavori pubblicati su riviste
internazionali, partecipazioni e organizzazione di convegni internazionali e scuole di specializzazione
ed é focalizzata su problematiche connesse alla valutazione della qualità e della gestione sostenibile
della fascia costiera e delle sue risorse, con risvolti di tipo applicativo di grande interesse per gli Enti
preposti al controllo ed alla gestione dell'ambiente marino e costiero, oltre che su problematiche che
hanno carattere di ricerca di base (circolazione oceanica , clima e paleoclimatologia, strutture
geologiche di aree marine, cartografia geologica marina.
La rilevanza scientifica delle attività dell'IAMC in ambito nazionale ed internazionale, è documentata,
oltre che dai collegamenti con le istituzioni straniere, che si concretizzano in scambi di ricercatori,
anche dai rapporti di collaborazione e consulenza con vari Enti (Ministeri, Regioni, ARPA) che si
avvalgono delle competenze dell'Istituto per lo svolgimento della loro attività istituzionali. Ricercatori
IAMC coordinano inoltre importanti progetti di ricerca internazionali (UE, CIESM) e nazionali
(MIUR, Regioni).
L'IAMC svolge un'intensa attività di formazione in proprio, su specifici progetti finanziati dal MIUR,
dalla Regione Sicilia, e nell'ambito di convenzioni stipulate con vari corsi di laurea degli Atenei di
Napoli, Palermo, Viterbo e Messina, con stages finalizzati alla preparazione delle tesi di laurea.
Partecipa, con propri ricercatori nel Collegio dei Docenti e a dottorati di ricerca con le Università di
Napoli, Viterbo, Messina e Bari. Le unità di personale in formazione sono stimabili in un centinaio.
L'Istituto possiede, nelle sue sedi, numerosi laboratori attrezzati e centri di calcolo per lo studio delle
caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche delle acque e dei sedimenti marini e per la valutazione
delle risorse della pesca. Ha in dotazione diverse imbarcazioni quali il MB/R Luigi Sanzo per il
prelievo di acque e sedimenti in aree costiere e per il monitoraggio automatico in superficie ed a varia
profondità di parametri chimico-fisici indicatori della qualità delle acque. Tra la strumentazione di
campo messa a punto dall'Istituto va ricordata una boa oceanografica d'altura e un sistema di
telemetria dei pesci di Oristano e una rete di piattaforme costiere automatiche per il rilevamento di
parametri fisico-chimici e correntometrici a Messina.
Per quanto riguarda la sede di Napoli vanno ricordati i numerosi laboratori, tra cui quelli di
geochimica organica, inorganica e isotopica tra i più attrezzati d'Italia, il laboratorio di petrofisica per
l'identificazione delle proprietà fisiche di sedimenti e rocce ed uno di sedimentologia.
Altre infrastrutture di ricerca rilevanti, uniche in Italia presso una struttura pubblica di ricerca, sono
state realizzate a Messina con un impianto sperimentale di acquicoltura che si estende su una
superficie di circa 900 mq, suddiviso in due settori, uno coperto ed uno esterno con una ventina di
vasche di dimensioni variabili per prove di allevamento di pesci, crostacei e molluschi in vasca ed in
laboratorio a media scala ("mesocosmi"), costituito da 2 vasche di circa 20 metri cubi, monitorabili con
strumentazione avanzata per lo studio di "controllato" dell' ecosistema marino ed in particolare per lo
studio dell'effetto di sostanze inquinanti (di vario tipo) sugli organismi marini .
L'attività scientifica della sede di Messina ha focalizzato inoltre l'attenzione sui microorganismi
indicatori di qualità dell'ambiente marino con particolare riferiemento alla tassonomia e fisiologia dei
batteri idrocarburoclastici (BIC)e al ciclo di vita di specie HAB per la gestione di bloom algali tossici.
Notevole impulso è stato dato alle biotecnologie applicate al risanamento di aree marine contaminate
da petrolio mediante misure di degradazione in mesoscala e l'implementazine di nuove tecnologie
innovative.
A Taranto, ricerche sulla biodiversità e l'oceanografia degli ecosistemi costieri, si avvalgono del
battello oceanografico "A. Cerruti" e del gommone "Aristocle" dotati di moderne attrezzature (sonda
multiparametrica, campionatore multiplo tipo rosetta, correntometri). Di recente acquisizione: sono
un ROV per prospezioni subacquee di dettaglio; una telecamera subacquea rimorchiabile da
imbarcazione e strumentazioni per saggi ecotossicologici (Microtox) anche su liquidi biologici estratti
da bivalvi marini oltre ad altra strumentazione di elevata precisione per la determinazione di
composti organici ed inorganici in varie matrici.
Le ricerche sulla biodiversità e l'oceanografia chimica e fisica degli ecosistemi costieri, sono
finalizzate alla gestione sostenibile della fascia costiera, soprattutto in ambienti soggetti a forte
antropizzazione. A tale obiettivo si mira sempre di più studiando, nell'ambito di specifici progetti,
tecniche innovative di acquicoltura e, contemporaneamente, di biorimediazione. Si fa osservare che
la sede dell'IAMC di Taranto è l'unica nel CNR a condurre studi sulle macroalghe marine, anche con
ricadute applicative. Caratterizzante e fondamentale è l'attività di ricerca sul Mar Piccolo, ambiente
lagunare e segregato, che risente fortemente di varie forzanti antropiche; gli studi comprendono: il
monitoraggio dell'introduzione di specie alloctone, la raccolta di dati sulle variabili chimico-fisiche e
del particellato nella colonna d'acqua che ha portato ad ottenere serie storiche di grande utilità per la
formulazione di modelli matematici in ambienti lagunari, gli studi sulla biodiversità delle comunità
dei vari comparti, studi di speciazione di inquinanti e trasferimento lungo le reti trofiche. Tali
ricerche hanno fatto della sede un punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale ed
internazionale, che si occupa della gestione di ambienti lagunari.
L'attività scientifica della sezione di Oristano è incentrata sulla modellistica numerica di circolazione
ed ecologica, sulla pianificazione e realizzazione di campagne oceanografiche, sulla realizzazione di
algoritmi specifici per l'automatizzazione dell'analisi dei dati oceanografici finalizzate allo studio
dell'ambiente marino costiero e di mare aperto. Altre importanti attività sono relative all'oceanografia
operativa e agli esperimenti sulla fisiologia dei pesci finalizzati allo studio delle risorse marine e alla
gestione delle Aree Marine Protette. Intensa è anche l'attività di insegnamento ai corsi di laurea
dell'università della Tuscia di Viterbo, sono impegnati nell'attività di tutoraggio di tesi di laurea e
dottorati di ricerca ed effettuano stage a giovani ricercatori.
Inoltre la sezione di Oristano possiede laboratori attrezzati con macchine performanti per il calcolo
numerico, strumenti oceanografici per le misure fisiche ed ottiche, strumenti per lo studio della
fisiologia dei pesci.
Le sedi di Mazara del Vallo e Castellammare del Golfo svolgono studi di Oceanografia
multidisciplinare. Tra le più importanti attività vanno ricordate: la valutazione degli stock ittici del
canale di Sicilia che, con un approccio ecosistemico e interfacciandosi con gli Enti competenti in
materia, hanno contribuito a significativi avanzamenti scientifici. migliorando la gestione delle
risorse studiate e gli studi sulla fascia costiera che hanno posto le due strutture come punto di
riferimento internazionale per la comunità scientifica che si occupa di aree marine protette e di
gestione della fascia costiera.
Significativi gli studi sulla ricostruzione delle reti trofiche con isotopi stabili di azoto e carbonio e la
modellistica, con reti neurali e automi cellulari; e il recupero di habitat importanti (praterie a
Posidonia), con "tecniche morbide" di ingegneria ambientale" oltre che studi di valutazione d'impatto
ambientale.
Commesse e Moduli
L'attività scientifica 2006 dell'IAMC è stata organizzata in 5 commesse e 9 moduli relative
prevalentemente alla fascia costiera e al suo sviluppo sostenibile:
• Geologia Marina con particolare riguardo alla Fascia Costiera
• Caratterizzazione e valorizzazione delle risorse della fascia costiera
• Scienze della pesca
• Gestione e sostenibilità della fascia marino costiera
• Oceanografia biologica ed ecofisiologia degli animali marini
• Analisi di ecosistemi ed influenza antropica nella fascia costiera
Le 5 Commesse 2005 sono:
1. TA-P01.001: Interazione terra- mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere.
2. TA-P06.001: Analisi dei processi nella colonna d'acqua nel fondo/sottofondo e metodologie
innovative.
3. TA-P04.002: Gestione sostenibile della fascia costiera.
4. TA-P03.002: Qualità del mare e delle acque costiere.
5. TA-P04.001: Approccio ecosistemico per un uso sostenibile delle risorse viventi in ambiente
marino oligotrofico (canale di Sicilia).
Proposta di interventi organizzativi
Come è noto L'IAMC deriva dall'accorpamento di quattro preesistenti Istituti di medie dimensioni
(Geomare sud di Napoli, IRMA di Mazara del Vallo, Talassografico di Messina e Talassografico di
Taranto) e di una sezione (Oristano) ed è attualmente costituito da una rete di strutture distribuite in
varie regioni (Campania, Sicilia, Puglia e Sardegna).
Le risorse complessive dell'Istituto, in cui operano circa 130 unità di personale strutturato, circa 50
unità di personale a contratto e circa 100 unità di personale in formazione, sono stimabili in circa 20
milioni di euro /anno e comportano la gestione amministrativo-contabile derivante da 14 milioni di
euro circa tra contratti attivi e passivi.
Risulta evidente la difficoltà gestionale in relazione ai nuovi regolamenti dell'Ente che prevedono la
delega di responsabilità scientifiche ma in misura molto limitata di quelle gestionali-amministrative.
Le difficoltà legate all'impossibilità di delegare alcune azioni gestionali sono acuite dalla natura stessa
delle attività tecnico-scientifiche sviluppate da IAMC che, nella gran parte dei casi, hanno ricadute
applicative sul territorio. Da qui la necessità di instaurare rapporti sistematici con gli Enti locali.
La possibilità di mantenere l'operatività di un Istituto di tale complessità e di garantirne il
funzionamento alla luce del nuovo assetto derivante dal riordino del CNR è legata fortemente alla
possibilità di aumentare le capacità professionali e le potenzialità del personale, sia in termini di
qualità che di numero di addetti alla struttura amministrativa della sede, ed alla possibilità di delega
di alcuni aspetti della gestione a coloro che hanno la responsabilità delle strutture più grandi
(Messina, Mazara e Taranto).
Questa situazione, se valutata assieme alla realtà ancora più complessa sotto gli aspetti gestionali
dell'ISMAR, l'altro Istituto del CNR che si occupa di Scienze del Mare, suggeriscono una
organizzazione diversa nel settore Mare, nel quale peraltro il CNR risulta di gran lunga l'Ente che ha
maggior peso in Italia in termini di ricercatori, infrastrutture e finanziamenti.
Più che una fusione dei due Istituti, che porterebbe – con le norme vigenti – ad una sorta di paralisi
gestionale, varrebbe la pena di considerare un diverso accorpamento delle attuali sezioni di IAMC e
ISMAR con criteri disciplinari (ad es. geologia e geofisica marine, biologia marina, oceanografia,
pesca) nell'ambito dell'attuale dipartimento Terra e Ambiente. In alternativa si potrebbe pensare ad
un nuovo dipartimento "Mare", con missione da precisare in termini di riorganizzazione dell'intero
comparto e tenendo conto che il CNR attualmente detiene ancora, per qualità e numero del suo
personale scientifico e tecnico, per laboratori e per infrastrutture per la ricerca a mare, inclusa una la
flotta composta da 3 navi e da numerosi imbarcazioni minori, la prevalenza scientifica e tecnica nel
settore.
Questa riorganizzazione richiede peraltro uno sforzo dell'Ente per favorire la progressione di carriera
di quanti, ricercatori, tecnologi , tecnici e amministrativi svolgono un lavoro che per esperienza,
responsabilità e capacità scientifiche e tecniche non è consono al loro livello stipendiale attuale.
Tanto più che un simile stato di passività nel riconoscimento dei meriti individuali finisce per
scoraggiare e disamorare quanti svolgono con dedizione il loro lavoro, sopperendo anche alla pigrizia
e inattività di molti altri.
ISTITUTO DI BIOLOGIA AGRO-AMBIENTALE E FORESTALE
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Prof Giuseppe Scarascia-Mugnozza
Via Guglielmo Marconi, 2 - 05010 Porano (TR)
Sezione di Legnaro, Sezione di Monterotondo, Sezione di Ricerca/Unità
staccata di Napoli
www.ibaf.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
Sviluppare le ricerche sulla risposta eco-fisiologica e genetica di piante e sistemi agro-forestali ai fattori
dell'ambiente, con particolare riferimento ai cambiamenti climatici e ai fattori di inquinamento e degrado
ambientale. L'approccio di fondo secondo cui si è sviluppata l'attività di ricerca dell'Istituto consiste nel
considerare le piante e i sistemi agro-forestali come importanti biorisorse non solo alimentari ma,
potenzialmente, molto utili per la risoluzione di fondamentali problemi di natura ambientale, dalla mitigazione
dei cambiamenti ambientali, al disinquinamento dell'aria e del terreno, dal recupero ambientale di ecosistemi
degradati al rifornimento di biomasse per l'energia e l'industria.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
•
•
•
•
Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.
Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri
Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano
Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione
Moduli
•
•
•
•
•
•
•
Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.
La progettazione integrata sul territorio
Fisiologia ambientale, biodiversità e genomica funzionale
Biogeochimica e relazione suolo-pianta-atmosfera
Biodiversità, genomica funzionale e fisiologia ambientale
Agroselvicoltura e produzione di biomassa
Ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione
RSTL
• Trasduzione del segnale di stress nelle piante
• Controllo del metabolismo sintetico e degradativo dei carboidrati
Attività Commesse
Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risorse biologiche e tutela dell'agroecosistema
Agroalimentare
SATTIN MAURIZIO
Risultati conseguiti
Mappe a livello nazionale diffusione di popolazioni resistenti agli erbicidi. Arricchimento collezione
semi di pop. resistenti. Caratterizzazione fisiologica e molecolare e strategie di gestione sostenibile di
popolazioni resistenti. Indici di crescita e partizione di plantule di due specie in condizioni limitanti
di temperatura. Dati flora infestante spontanea della soia in Veneto e valutazione della sua
competitività. Realizzazione di 3 biobed sperimentali basati su diversi substrati e messa a punto delle
metodiche analitiche per gli eluati. Dati sulla selettività di erbicidi su pioppo in rapporto a dose ed
epoca di applicazione. Danno da competizione dovuto a flora mista su pioppo e stima periodo critico.
Progettazione e costruzione di prototipo di stazione mobile per campionamento runoff. Studi
preliminari sull'utilizzo della Pteris in relazione alla capacità iperaccumulatrice di As.
Caratterizzazione di due ecotipi di noce. Prog. IMONT: sampling dei materiali (caso studio Noce) da
caratterizzare. Costituzione LABAGRO Italia-Cina, Zoucheng Municipalità.
Relazioni tra ambiente, contenuto di calcio nei frutti contenuto di acido ascorbico e acido ossalico
libero e salificato.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
5
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Società: Syngenta, Bayer, Dow Agrosciences, Dupont, Isagro, SIAPA, BASF, Coop. Terremerse,
Bagnacavallo (RA), ENI (VE).
Centro Ricerche sul riso, Mortara (PV). Institute of Integrated Pest Management, Slagelse
(Danimarca). School of Plant Biology, University of Western Australia, Perth. CNR-IPP (FI). Azienda
ERSAF-Reg. Lombardia. CRA-ISSEL, Arezzo; Muzeum of Natural Art, Budapest (Hungary);Zoucheng
municipality (Cina); università Shandong (Cina). CNR-IBBA (MI); CNR-IBIMET; MTA (Ungheria);
Di.S.A.F.Ri.-Università della Tuscia. Univ. della Basilicata. Dipartimento di Agronomia Ambientale e
Produzioni Vegetale e Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica - Università di
Padova. Azienda ERSAF-Reg. Lombardia.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1313
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
550
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
6
8
costi
figurativi
C
44
valore
effettivo
D=A+C
1358
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
3
1
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
1
8
Principali risorse strumentali utilizzate
Laboratori di fisiologia ed ecofisiologia, laboratori di genetica e biologia molecolare, laboratori per
l'analisi dei prodotti, attrezzature per la crescita delle piante in ambienti controllati ed in pieno
camppo, attrezzature di precisione per trattamenti erbicidi, strumentazione per il monitoraggio di
parametri climatici e della qualità delle acque superficiali.
Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
LORETO FRANCESCO
Risultati conseguiti
- sono stati determinati fattori e meccanismi di resistenza a stress abiotici e biotici: antiossidanti,
metaboliti secondari. Sono stati individuati fattori limitanti: la fotosintesi, la crescita di piante nello
spazio, e fattori alla base dell'innesco di incendi.
- Sono continuate le indagini sulla biodiversita' forestale con l'uso di marcatori genetici, identificando
e determinando: livello di diversita' genetica e relazioni filogenetiche tra popolazioni di piante,
cianobatteri, crostacei, insetti e micromammiferi; geni implicati nella risposta a stress abiotici; piante
ultrasecolari di olivo.
- Sono state effettuate misure di flussi di CO2 e H2O da siti forestali nell'ambito del progetto integrato
europeo CarboEurope-IP e di mineral dust durante tempeste di sabbia. Sono stati preparati prototipi
di strumentazione per la misura di flussi di gas traccia biogenici. Sono state misurate emissioni di
monoterpeni potenzialmente capaci di contribuire alla produzione di ozono e aerosoli organici
secondari. E' stato sviluppato un modello di assorbimento di CH4 dai suoli agricoli e forestali (1x1
km), ed una metodologia per valutare l'emissione di metano da risaie e wetlands.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
2
Articoli Articoli
ISI
non ISI
25
23
Articoli in
atti di
Convegno
15
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
8
5
Risultati di
valorizzazione
applicativa
1
Abstract
Attività
editoriali
23
2
Principali collaborazioni
Sono in corso numerose collaborazioni con Istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali.
Particolarmente forti sono le collaborazioni con strutture del Max Planck Institute-Germania
(Institute for Chemical Ecology, Institute of Biogeochemistry), con l'USDA (USA), con il CNRS e l'INRA
(Francia), con il CSIC (Spagna). Si contano almeno 20 collaborazioni con Universita' estere. A livello
nazionale sono partciolarmente strette le collaborazioni con Istituti ENEA e MIPAF. Per le singole
collaborazioni e convenzioni con strutture pubbliche si rimanda agli specifici moduli. Sono anche in
corso collaborazioni con aziende private specialmente miranti allo sviluppo di tecnologie innovative
nel settore ambientale (diagnostica di inquinanti e gas traccia).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
4263
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
814
Anno
costi
figurativi
C
276
valore
effettivo
D=A+C
4541
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
19
33
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
9
0
Assegnista
3
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
6
Altro
Totale
7
28
Principali risorse strumentali utilizzate
I partecipanti applicano le principali tecnologie di indagine di a) biologia molecolare (Estrazione di
acidi nucleici, elettroforesi, reazioni di PCR con primer specifici, sequenziamento, clonaggio di
frammenti di DNA e/o geni, ottenimento di cDNA, quantificazione dei prodotti genici, librerie
sottrattive, Southern e Northern blotting, analisi di sequenza, analisi di microsatelliti, colture in vitro
su mezzi semisolidi e liquidi, tecniche di micropropagazione, organogenesi, embriogenesi somatica;
b) biochimica (analisi di enzimi e substrati con tecniche spettrofotometriche, radiometriche e
fotometriche); c) chimica analitica (analisi gas-cromatografiche (GC (FID-PID), HPLC, HS-GC) e
spettrometria di massa. La commessa gesticse la grande infrastruttura di laboratorio per la
spettrometria di massa (MASF) associata al network of excellent ACCENT, che include GC-MS, LCMS, IRMS e PTR-MS; d) ecofisiologia (stazioni di flussi in campo (torri) con anemometri sonici e
IRGA, strumentazione di laboratorio e di campo per misura di gravitropismo, scambi gassosi (IRGA,
ossimetri) e fotochimica (fluorimetri, spettroradiometri).
Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
BRUGNOLI ENRICO
Risultati conseguiti
Impianto sperimentale sulle successioni secondarie in ambienti degradati. Modello agroforestale
polifunzionale effettivo su cicli ecosistemici C e H2O. Analisi GIS usi territoriali in zone marginali.
Analisi isotopiche interazione ambiente-produttività agroforestale. Socio-economia dell'uso del suolo.
Flussi di C e microbiologia rizosferica e cellulosolitica. Simulazione dei flussi di nutrienti a livello di
bacino e di costa. Nuovo modello a scala di bacino che integra dati socio-economici in un modello
biogeochimico classico. Alternanze di cicli wet and dry su biomassa, diversità e metabolismo di
comunità microbiche naturali in fiumi a regime temporaneo. Studio comunità microbiche in sistemi
lagunari ad elevata concentrazione di DOC. Microbiologia delle componenti organica ed inorganica
dell'aerosol marino e dello strato superficiale dell'acqua di mare. Misure di tensione superficiale e
solubilità della frazione organica dell'aerosol. Effetti dell'aerosol organico sul clima. Rapporti isotopici
del C e concentrazione atmosferica di CO2, CO e O3 alla stazione MZS. Sistema trasportabile
determinazione colorimetrica del pH e sistema potenziometrico determinazione della CO2 totale.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
9
3
Articoli in
atti di
Convegno
18
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
9
0
Principali collaborazioni
L'attività si avvale di collaborazioni in ambito nazionale e soprattutto internazionale. Infatti, i
partecipanti alla commessa collaborano ad una serie di attività internazionali e nazionali. Ad
esempio, si ha la partecipazione a diversi network internazionali (ESF, SIBAE, Stable Isotope
Biosphere-Atmosphere Exchange, BASIN: Biosphere Atmosphere Stable isotope Network) e
collaborazione con istituzioni universitarie e non: Max Plank, Institute for Biogeochemistry, Jena,
Germania, Dept. of Plant Biology, University of Utah, USA, Università di Zurigo (CH) Cambridge
University (UK) e l'Università di Paris-Sud (France), Weizmann Istitute of Science, Israele, la
University of Delaware, USA e l'Istituto di Scienze del Mare del CSIC, Spagna, l'Australian National
University, Canberra, Australia. Altre collaborazioni potranno essere attivate con Università canadesi.
Le collaborazioni attive a livello nazionale riguardano Istituti del CNR (ISMAR, ISE,… ), Stazione
Zoologica di Napoli e diverse Università. I committenti sono prevalentemente UE, ESF, Ministeri,
Regioni ed Enti locali, privati.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2161
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
397
Anno
costi
figurativi
C
158
valore
effettivo
D=A+C
2319
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
8
17
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
1
4
Principali risorse strumentali utilizzate
Gli Istituti partecipanti alla commessa sono equipaggaite nei settori della chimica, biochimica,
biologia, fisica dell'atmosfera, biologia molecolare, ecologia microbica, ecofisiologia, ecologia e
modellistica. I partecipanti alla commessa hanno competenze specifiche per lo studio dei cicli
biogeochimici mediante tecniche analitiche diverse che vanno dalla spettroscopia, alla chimica
analitica, alla cromatografia, a tecniche basate su radioisotopi, spettrometria di massa per isotopi
stabili, e analisi territoriale georeferenziata. Queste competenze sono fondamentali nello studio dei
cicli biogeochimici e degli scambi tra atmosfera, biosfera e idrosfera, e per formulare modelli di
previsione del cambiamento globale. La commessa dispone inoltre di competenze nello approccio
socio-economico, indispensabile per comprendere e modellizzare gli effetti sui cicli biogeochimici
dovuti ai cambiamenti d'uso del suolo.
Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
MASSACCI ANGELO
Risultati conseguiti
I 20 cloni di salicacee selezionati per l'assorbimento di Cd evidenziano che i salici assorbono per
pianta più Cd dei pioppi. L'80% del Cd rimane nelle radici dei pioppi ed il 50% in quelle dei salici. Per
studiare l'effetto del cd su tutta la stagione è stato realizzato un sistema (mesocosmo) con capacità di
10 mila litri. Esperimenti con salicacee, felce e vetiveria in un sito inquinato a Porto Marghera
confermano che Pteris iperaccumula Arsenico anche in pieno campo e le salicacee controllano bene
il bilancio idrico del sito arricchendolo di sostanza organica. Il biorimedio del legno impregnato con
creosoto tramite funghi conferma che Pleurotus ostreatus cresce in presenza di creosoto e ne degrada
i componenti. Dopo 30 giorni fenoli vengono eliminati e gli idrocarburi degradati del 60-70%
attraverso enzimi ligninolitici ossidativi. Gli studi di miscele organiche con reflui oleari evidenziano
presenza di solfati, fosfati, nitrati e flora microbica capace di crescere su bio-fenoli, assenza di
fitotossicità, piena compatibilità nell'impiego in ambito vivaistico per la coltivazione di Alloro,
Cipresso, Clorofito e Pelargonio e per la fungicoltura industriale.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
4
3
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
5
3
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
19
2
Principali collaborazioni
Le attività di questa commessa sono svolte in collaborazione con Università Italiane e straniere come
l'Università della Tuscia (VT) e di Orihuela (Spagna),il Dip.to di Scienze Ambientali dell'Università
degli Studi di Siena; Dip.to di Biologia Molecolare dell'Università degli Studi di Siena; Dip.to di
Scienze Animali, Vegetali e dell'Ambiente, Università del Molise; il C.S.I.C. (Spagna), gli Istituti CNR
come ISAFoM con sede a Napoli ed IMC con sede a Montelibretti. Inoltre sono state intraprese
collaborazioni con organizzazioni private di ricerca come Enitecnologie S.p.a. e con imprese
produttive come il Vivaio Campino di Siena e l'ECOSABINA srl di Palombara Sabina (Roma).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1871
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
215
Anno
costi
figurativi
C
126
valore
effettivo
D=A+C
1998
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
9
16
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
2
1
Assegnista
3
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
6
Principali risorse strumentali utilizzate
Per il conseguimento degli obbiettivi preposti sono state utilizzate risorse strumentali analitiche di
base per la determinazione di metalli pesanti da varie matrici. E' stato assemblato uno strumento
portatile basato su fluorescenza a raggi X di cui si sta migliorando la portabilità per misure in
situ.Sono state utilizzate Apparecchiature per il campionamento e per la preparazione del campione
per analisi chimico-fisiche e microbiologiche; Spettrometria ad assorbimento atomico, Cromatografia
ionica ed alta pressione, Respirometria dinamica, N-kieldhal analyzer, attrezzature per la
determinazione del carbonio totale ed umico, per la conta microbica totale, per la Fluorescence In
Situ Hybridization (FISH) analyses sui nitrificanti, celle climatiche a temperatura ed umidità relativa
controllata.
Attività Moduli
Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità, biodiversità e qualità nella gestione del sistema agro-forestale.
Risorse biologiche e tutela dell'agroecosistema
Agroalimentare
SATTIN MAURIZIO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
5
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1313
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
550
Anno
costi
figurativi
C
44
valore
effettivo
D=A+C
1358
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
6
8
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
3
1
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
8
La progettazione integrata sul territorio
Commessa:
Emigranti italiani nel mondo e identità locale quali risorse per lo sviluppo
del territorio. Un progetto per le aree protette della Sicilia
Impresa, territorio, innovazione e sviluppo: il capitalismo italiano dalle
aziende familiari alla globalizzazione
Identità Culturale
IANNUZZI FERDINANDO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Grazie alla stimolazione e al sostegno delle capacità progettuali, sono stati elaborati alcuni progetti
per lo sviluppo del territorio e il net-work ha partecipato ad alcune Call di programmi comunitari e/o
regionali i cui obiettivi sono l'integrazione di aree del Mediterraneo, il riequi-librio economico/sociale
delle regioni, la realizzazione di processi di sviluppo economico sostenibile, la gestione e
valorizzazione del patrimo-nio naturale e culturale, della biodiversità. I progetti presentati sono
attualmente in fase di valutazione. Risultato particolarmente rilevante è l'iniziativa "La vetrina dei
progetti" sviluppata insieme alle Univ. del Piemonte Orientale e di Palermo. L'iniziativa è volta a
valorizzare quel-le energie locali che, nonostante siano portatrici di una spinta al cam-biamento ed
alla crescita, rischiano di disperdersi nella burocrazia e nel disinteresse collettivo. Ci si riferisce ai
giovani che progettano e ai territori che progrediscono, ai quali si vogliono creare occasioni di
crescita. La I edizione si è tenuta nel 2005 ospitava esperienze in qual-che modo già di successo; la II
edizione si terrà nel 2007 ed è dedicata alla presentazione di idee, progetti.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza", Facoltà di Scienza della
Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno, Facoltà di Scienze Ambientali dell'Università
Parthenope, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Università degli Studi di Palermo
Stazione Zoologica Dohrn, Consorzio Promos Ricerche, KPMG, Ega, Gruppo Moccia, Strutture e
Sistemi, Riformed, Parco regionale dei Campi Flegrei, Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di
Diano.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
-
Anno
costi
figurativi
C
-
valore
effettivo
D=A+C
-
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Fisiologia ambientale, biodiversità e genomica funzionale
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
LORETO FRANCESCO
Risultati conseguiti
- sono state identificate limitazioni diffusive della fotosintesi dopo esposizione prolungata a ozono.
- è stata evidenziata la possibilità di produrre germinelli di rucola in assenza di gravita'.
- sono state rilevate variazioni nei contenuti di poliammine libere in foglie giovani di leccio.
- E'stata confermato che l'isoprene rimuove specie ossidative.
-sono state studiate le conseguenze delle ondate di calore sulla fisiologia delle piante.
- sono stati individuati e valutati marcatori (ISSR e microsatelliti) in popolazioni di castagno ed e' stato
valutato il livello di diversita' genetica inter e intra-popolazione.
- sono stati individuati marcatori genetici alla base di meccanismi di resistenza a stress salino.
- è stata studiata la selettività degli attrezzi sul gambero bianco, ed i meccanismi che regolano la
crescita in crostacei macruri.
- sono stati misurati pool dei precursori di isoprenoidi volatili su foglie con innovative tecniche di
spettrometria.
- e stata individuata una relazione tra emissione di isoprene e acido abscissico fogliare,
- sono state individuate emissioni di metanolo, acetaldeide e composti C-6 reattivi in piante esposte a
stress.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
2
Articoli Articoli
ISI
non ISI
12
2
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
5
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
6
0
Principali collaborazioni
Non esistono scostamenti significativi. Tutte le collaborazioni elencate precedentemente sono ancora
attive.
Si segnalano le collaborazioni con Universita' di Barcellona (Spagna), CSIC (Spagna), Universita' di
San Paolo (Brasile), FZK-IMK (Garmisch, Germania), Phytosphere Institute (Juelich, Germania),
University of Lancaster (UK), e University of Wageningen (Olanda) che hanno portato durante il 2006
a scambi di visite tra i ricercatori.
A livello nazionale si segnalano le strette collaborazioni con Universita' della Tuscia, Universita' di
Perugia, Universita' del Molise ENEA, CRA e numerosi altri Instituti del CNR (specialmente IVALSA,
ISAFOM e IGV).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1547
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
503
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
6
12
costi
figurativi
C
78
valore
effettivo
D=A+C
1625
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
6
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
2
0
0
Altro
Totale
0
8
Biogeochimica e relazione suolo-pianta-atmosfera
Commessa:
Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia
biosfera-atmosfera-oceano
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
BRUGNOLI ENRICO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
E' stato realizzato un impianto sperimentale con quattro tesi di rinverdimento per lo studio delle
successioni secondarie in ambienti montani degradati. Sette varietà di Phaseolus spp. a crescita
indeterminata tipiche di ambienti sub-montani sono state caratterizzate agronomicamente,
fisiologicamente e geneticamente (fase di iscrizione allo RVV ARSIAL, Regione Lazio). I risultati
hanno permesso l'elaborazione di un modulo agroforestale polifunzionale, attualmente in
sperimentazione per definirne le funzioni ecosistemiche di base. Tale modulo è in studio a fini di
sviluppo sostenibile e conservazionistici in ambienti marginali soggetti ad abbandono e degrado
paesaggistico. Un'analisi territoriale effettuata con metodiche GIS lungo la media ed alta valle
dell'Aniene ha evidenziato l'importanza dell'adozione di metodi innovativi e sostenibili di uso del
suolo. Le metodiche di analisi isotopica per la tracciabilità di prodotti tipici sono state messe a punto.
La capacità di uso di diverse fonti di carbonio è stata caratterizzata in Azospirillum ed in altri batteri
isolati dalla rizosfera di sorgo.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
3
Articoli in
atti di
Convegno
11
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
L'attività si avvale di collaborazioni in ambito nazionale e internazionale. Partecipazione a diversi
network internazionali (ESF, SIBAE, Stable Isotope Biosphere-Atmosphere Exchange, BASIN:
Biosphere Atmosphere Stable isotope Network); collaborazione con istituzioni universitarie e non:
Max Plank, Institute for Biogeochemistry, Jena, Germania, Dept. of Plant Biology, University of Utah,
USA, Università di Zurigo (CH), Cambridge University (UK) e Università di Paris-Sud (France),
Weizmann Istitute of Science, Israele, University of Delaware, USA, University of Berkeley, CA, USA,
University of Lisbon, Portugal, Australian National University, Canberra, Australia. Le collaborazioni
attive a livello nazionale riguardano Istituti del CNR, diverse Università, WWF, Regioni, Provincie,
Comunità Montane e Comuni. I committenti sono prevalentemente UE, ESF, Ministeri, Regioni, Enti
locali, privati.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
976
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
227
personale equivalente tempo pieno
costi
figurativi
C
55
valore
effettivo
D=A+C
1031
ricercatori
totale
3
8
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
2
0
1
Altro
Totale
0
3
Biodiversità, genomica funzionale e fisiologia ambientale
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risposta degli ecosistemi terrestri ai cambiamenti globali
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
VILLANI FIORELLA
Risultati conseguiti
Diversità genetica: i risultati hanno confermato un elevato grado di differenziamento genetico tra due
gruppi di popolazioni (Turchia occidentale, Turchia orientale ) e la presenza di una zona ibrida
naturale tra questi due gruppi. Tra le popolazioni europee analizzate quelle greche sono risultate
geneticamente intermedie tra le popolazioni dell'europa occidentale e quelle della Turchia
occidentale.
Genomica funzionale: All'interno degli EST sequenziati sono stati identificati polimorfismi al livello di
mutazioni puntiformi (SNPs) sia nei parentali della progenie mappata sia in un subset di campioni
provenienti da una collezione di progenie/provenienze europee mantenute nel campo sperimentale
dell'Istituto. Le analisi delle misure fenologiche effettuate su questa collezione hanno mostrato una
elevato grado di variazione per il carattere 'apertura gemme' correlato con l'origine geografica delle
popolazioni.
Comparative mapping in Fagaceae: sono stati selezionati primers per 144 loci microsatellitari e sono
state avviate le analisi sui parentali delle tre specie: quercia, faggio, castagno. Lo screening è in corso
di svolgimento.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Collaborazioni nazionali:
Università della Tuscia-DISAFRI;
Università di Torino -Dipartimento di Colture Arboree;
CNR- Istituto di Genetica Vegetale
Collaborazioni internazionali:
Francia: INRA, UMR Biogeco; INRA, Unité Amélioration, Génétique et Physiologie Forestières
Spagna : C.I.F.Lourizan
Grecia : Aristotle University of Thessaloniki - Department of Forestry and Natural Environment
UK: Horticultural Research International, East Malling; Natural Environment research Council, CEH
Finlandia: University of Oulu, Department of Biology
Olanda: Wageningen University and Research
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
263
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
2
Anno
costi
figurativi
C
22
valore
effettivo
D=A+C
285
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
1
Agroselvicoltura e produzione di biomassa
Commessa:
Sostenibilità, valorizzazione e gestione degli ecosistemi terrestri, produttivi
e naturali
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
MALVOLTI MARIA EMILIA
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Attività 1 Prog. MiPA RiSelv.Italia.Analisi maternità: identificate 3 madri J.nigra differente efficienza
ibridogena: N23 (22.7%), N17 (70%), N24 (87.7).Analisi paternità: identificati padri J.regia differente
successo riproduttivo: V15, B6, B7.Fingerprinting famiglie halfsib 10 loci SSR. Pianta triploide
feconda:genera ibridi diploidi, piante J.nigra e genotipi con aberrazioni cromosomiche.MIUR
Biofrum:Identificazione multidisciplinare ecotipi Montella e Pescasseroli.Prog. MAE Costituzione
LABAGRO Italia-Cina in Cina per analisi congiunte risorse genetiche. Attività 2 Prog.E.U.
SAFE:divulgazione risultati conseguiti (attuale PAC non favorisce s. agroforestali, anche se fonti
legname di pregio e protezione biodiversità, erosione suoli, effetto serra). Modelli simulazione.Prog.
Lazio: Produzioni biomassa alte> 20 t ss ha-1anno-1 (secondo ciclo biennale piantagioni nord Italia)
Nuovo impianto SRF pioppo (prov. Roma) x smaltimento reflui zootecnici,con dosi di applicazione
simili alle colture erbacee. Robinia: evidente rusticità x piantagioni SRF in zone marginali; necessità
di selezione clonale e raccolta meccanizza
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
8
Articoli in
atti di
Convegno
5
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
4
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
7
2
Principali collaborazioni
CRA-ISSEL, Arezzo; Muzeum of Natural Art, Budapest (Hungary);Zoucheng municipality (Cina);
università Shandong (Cina). CNR-IBBA (MI); CNR-IVALSA (FI; MTA (Ungheria)Di.S.A.F.Ri.-Università
della Tuscia; Azienda Agricola Torreimpietra di N. Carandini-Roma; Società ATENA, Acquasparta
(Terni); Franco Alasia Vivai (Cuneo); I.C.R.A.F., Nairobi , Kenia; Department of Biology, Plant and
Vegetation Ecology, Campus Drie Eiken, Belgio.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
266
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
79
Anno
costi
figurativi
C
23
valore
effettivo
D=A+C
289
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
2
Ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione
Commessa:
Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico,
biorimedio e biomitigazione
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
MASSACCI ANGELO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
E' stata effettuata la selezione di 20 cloni di salicacee per l'abilità di assorbire e tollerare Cadmio (Cd).
Si è evidenziato che i salici assorbono per pianta più Cd dei pioppi e ne trattengono il 50% nelle radici
rispetto all'80% dei pioppi. Solo nel pioppo Nigra-Poli rimane nella radici il 65% di Cd assorbito. Per
studiare l'effetto di trattamenti per l'intero ciclo stagionale è stato costruito un impianto sperimentale
(mesocosmo) della capacità di 1000 litri di volume per unità. Sono stati inoltre svolti esperimenti con
salicacee, felce e vetiveria in un sito industriale di Porto Marghera inquinato con Arsenico (AS).Si
conferma l'abilità di Pteris di iperaccumulare As e l'utilità delle salicacee per il controllo idrologico e
l'arricchimento in sostanza organica del suolo. Gli studi di biorimedio del legno impregnato con
creosoto hanno invece evidenziato che il micelio di Pleurotus ostreatus cresce abbondantemente in
presenza di tale sostanza e la degrada fino al 70%.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
2
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
5
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
17
2
Principali collaborazioni
Le attività di questo modulo sono svolte in collaborazione con Università Italiane e straniere come
l'Università della Tuscia (VT), di Parma, di Campobasso e di Orihuela (Spagna) e con il C.S.I.C
(Spagna). Alcun attività nell'ambito del Fitorimedio sono svolte per Enitecnologie S.p.a.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1410
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
175
costi
figurativi
C
89
valore
effettivo
D=A+C
1499
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
7
11
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
2
1
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
4
Attività RSTL
Trasduzione del segnale di stress nelle piante
Responsabile:
DE AGAZIO MARINA
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
232
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
7
Anno
costi
figurativi
C
14
valore
effettivo
D=A+C
246
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Controllo del metabolismo sintetico e degradativo dei carboidrati
Responsabile:
BATTISTELLI ALBERTO
0
Altro
Totale
0
0
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
178
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
17
Anno
costi
figurativi
C
15
valore
effettivo
D=A+C
193
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Brevetti
1
2
M. Maschietti, M.L. Bianchini - Residual shelf life indicator, especially useful for perishable foods
M. Maschietti, M.L. Bianchini - Residual shelf life indicator, especially useful for perishable foods
Articoli ISI
1
2
3
4
Noe SM, P. Ciccioli, E. Brancaleoni, F. Loreto, U. Niinemets. - . Emissions of monoterpenes linalool
and ocimene respond differently to environmental changes due to differences in physico-chemical
characteristics - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 4649-4662
G. SCARASCIA MUGNOZZA, C. CALFAPIETRA, R. CEULEMANS, B. GIELEN, M.F. COTRUFO, P.
DE ANGELIS, D. GODBOLD, M.R. HOOSBEEK, O. KULL, M. LUKAC, M. MAREK, F. MIGLIETTA,
A. POLLE, C. RAINES, M. SABATTI, N. ANSELMI, and G. TAYLOR - 10 Reponses to Elevated (CO2)
of a Short Rotation, Multispecies Poplar Plantation: The POPFACE/EUROFACE Experiment ECOLOGICAL STUDIES, Vol. 187, Pagg. 174-195
Luo ZB, Calfapietra C, Liberloo M, Scarascia-Mugnozza G, Polle A. - Carbon partitioning to mobile
and structural fractions in poplar wood under elevated CO2 (EUROFACE) and N fertilization. GLOBAL CHANGE BIOLOGY, Vol. 12(2), Pagg. 272-283
M CASASOLI, J DERORY, C MORERA-DUTREY, O BRENDEL, JM GUEHL, F VILLANI, A KREMER Comparison of QTLs for adaptive traits between oak and chestnut based on an EST consensus map GENETICS, Vol. 172, Pagg. 533-546
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
Rouphael Y, Cardarelli M, Rea E, Battistelli A, Colla G. - Comparison of the subirrigation and dripirrigation systems for greenhouse zucchini squash production using saline and non-saline nutrient
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Galli E., Rapanà P., Tomati U., Polcaro C. M., Brancaleoni E., Frattoni M. - Degradation of creosote
by Pleurotus ostreatus mycelium in creosote-treated wood. - FRESENIUS ENVIRONMENTAL
BULLETIN, Vol. 15, Pagg. 720-723
Nogues I, Brilli F, Loreto F - Dimethylallyl diphosphate and geranyl diphosphate pools of plant
species characterized by different isoprenoid emissions. - PLANT PHYSIOLOGY, Vol. 141 2, Pagg.
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Bonzini S., Verro R., Otto S., Lazzaro L., Finizio A., Zanin G., Vighi M - Experimental validation of a
Geographical Informations Systems-based procedure for predicting pesticide exposure in surface
water. - REVIEWS IN ENVIRONMENTAL SCIENCE AND BIO-TECHNOLOGY, Vol. 40, Pagg. 75617569
Hoosbeek MR, Li YT, Scarascia-Mugnozza GE - Free atmospheric CO2 enrichment (FACE) increased
labile and total carbon in the mineral soil of a short rotation Poplar plantation. - PLANT AND SOIL,
Vol. 281, Pagg. 247-254
Fares S., C.Barta, F. Brilli, M. Centritto, L. Ederli, F. Ferranti, S. Pasqualini, L. Reale, D. Tricoli, F.
Loreto - Impact of high ozone on isoprene emission, photosynthesis and histology of developing
Populus alba leaves directly or indirectly exposed to the pollutant. - PHYSIOLOGIA PLANTARUM,
Vol. 128, Pagg. 456-465
Girlanda M, Selosse MA, Cafasso D, Brilli F, Delfine S, Fabbian R, Ghignone S, Pinelli P, Segreto R,
Loreto F, Cozzolino S, Perotto S. - Inefficient photosynthesis in the Mediterranean orchid Limodorum
abortivum is mirrored by specific association to ectomycorrhizal Russulaceae. - MOLECULAR
ECOLOGY, Vol. 15(2), Pagg. 491-504
C.M.Rivera; A. Battistelli; S.Moscatello; S. Proietti; Y. Rouphael; M. Cardarelli; G. Colla - Influence of
Simulated Microgravity on Growth, Yield, and Quality of Leafy Vegetables: Lettuce and Rocket EUROPEAN JOURNAL OF HORTICULTURAL SCIENCE, Vol. 71(4), Pagg. Rivera CM, Battistelli A, Moscatello S, Proietti S, Rouphael Y, Cardarelli M, Colla G. - Influence of
simulated microgravity on growth, yield, and quality of leafy vegetables: Lettuce and rocket. EUROPEAN JOURNAL OF HORTICULTURAL SCIENCE, Vol. 71(1), Pagg. 45-51
Velikova V., F. Loreto, T. Tsonev, F. Brilli, A. Edreva - Isoprene prevents the negative consequences of
high temperature stress in Platanus orientalis leaves. Funct - PLANT BIOLOGY, Vol. 33, Pagg. 931940
M.COLTORTI, L.ABBAZZI, M.P. FERRETTI, P.IACUMIN, F. PAREDES RIOS, M. PELLEGRINI, P.
PIERUCCINI, M. RUSTIONI, G. TITO, L. ROOK - Last Glacial mammals in South America: a new
scenario from the Tarija Basin (Bolivia) - NATURWISSENSCHAFTEN, Vol. 10, Pagg. Morari F, Lugato E, Berti A, Giardini L. - Long-term effects of recommended management practices
on soil carbon changes and sequestration in north-eastern Italy. - SOIL USE AND MANAGEMENT,
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Godbold DL, Hoosbeek MR, Lukac M, Cotrufo MF, Janssens IA, Ceulemans R, Polle A, Velthorst EJ,
Scarascia-Mugnozza G, De Angelis P, Miglietta F, Peressotti A. - Mycorrhizal hyphal turnover as a
dominant process for carbon input into soil organic matter. - PLANT AND SOIL, Vol. 281, Pagg. 1524
Sartorato I, Zanin G, Baldoin C,De Zanche C. - Observations on the potential of microwaves for weed
control - WEED RESEARCH, Vol. 46(1), Pagg. 1-9
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plants as consequence of wounding or fluctuations of light and temperature - PLANT CELL AND
ENVIRONMENT, Vol. 29, Pagg. 1820-1828
Forti G., A. Agostiano, R. Barbato, R. Bassi, E. Brugnoli, G. Finazzi, F.M. Garlaschi, R. C. Jennings,
B.A. Melandri, M. Trotta, G. Venturoli, G. Zanetti, D. Zannoni and G. Zucchelli - Photosynthesis
research in Italy: A review - PHOTOSYNTHESIS RESEARCH, Vol. 88, Pagg. 211-240
Rennenberg H., F. Loreto, A. Polle, F. Brilli, S. Fares, R.S. Beniwal, A. Gessler - Physiological
responses of forest trees to heat and drought. - PLANT BIOLOGY, Vol. 8, Pagg. 556-571
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27
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29
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Tholl D, Boland W, Hansel A, Loreto F, Rose USR, Schnitzler JP - Practical approaches to plant
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Pintó-Marijuan M., de Agazio M., Zacchini M., Fleck I. - Seasonal and diurnal monitoring of leaf
polyamine content in Quercus ilex L. resprouts after fire in relation to changes in rradiation and
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Masin R., Zuin M.C., Otto S., Zanin G - Seed longevity and dormancy of four summer annual grass
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Eichhorn MP, Paris P, Herzog F, Incoll LD, Liagre F, Mantzanas K, Mayus M, Moreno G,
Papanastasis VP, Pilbeam DJ, Pisanelli A, Dupraz C. - Silvoarable systems in europe - past, present
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Wittmann C, Pfanz H, Loreto F, Centritto M, Pietrini F, Alessio G. - Stem CO2 release under
illumination: corticular photosynthesis, photorespiration or inhibition of mitochondrial respiration? PLANT CELL AND ENVIRONMENT, Vol. 29(6), Pagg. 1149-1158
Otto S., Altissimo L., Zanin G. - Terbuthylazine contamination of the aquifer north of Vicenza (NorthEast Italy) - ENVIRONMENTAL SCIENCE AND POLLUTION RESEARCH, Vol. , Pagg. Monti A, Brugnoli E, Scartazza A, Amaducci MT. - The effect of transient and continuous drought on
yield, photosynthesis and carbon isotope discrimination in sugar beet (Beta vulgaris L.). - JOURNAL
OF EXPERIMENTAL BOTANY, Vol. 57(6), Pagg. 1253-1262
Barta C., F. Loreto - The relationship between the methyl-erythritol phosphate (MEP) pathway leading
to emission of volatile isoprenoids and abscisic acid content in leaves - PLANT PHYSIOLOGY, Vol.
141, Pagg. 1676-1683
Ragonese S, Bianchini ML. - Trawl selectivity trials on the deep-water rose shrimp (Parapenaeus
longirostris) in sicilian waters. - HYDROBIOLOGIA, Vol. 557, Pagg. 113-119
Liberloo M, Calfapietra C, Lukac M, Godbold D, Luos ZB, Polle A, Hoosbeek MR, Kull O, Marek M,
Raines C, Rubino M, Taylor G, Scarascia-Mugnozza G, Ceulemans R. - Woody biomass production
during the second rotation of a bio-energy Populus plantation increases in a future high CO2 world. GLOBAL CHANGE BIOLOGY, Vol. 12(6), Pagg. 1094-1106
Articoli non ISI
1
Clelia Cirillo - Agro Falerno: opere realizzate a tutela dell’emergenza naturale del Lago di Falciano -
FOREST 3 (Rivista on-line), Vol. , Pagg. 2
3
4
5
6
7
F.VILLANI, G. ERIKSSON, , G. BUCCI, P. ARAVANOUPOULOS, R. BOTTA, S. DIAMANDIS, J.
FERNANDEZ LOPEZ, G. GARROD, C. ROBIN, F. ROMANE, K. RUSSELL, A. VANNINI, A. AKKAK,
E. ALIZOTI, T. BARRENECHE, R. BLANCO SILVA, E. BUCK, M. CASASOLI, M. CHERUBINI, A.
DROUZAS - Complexity of Gene Resources Conservation and Utilisation of a differently managed
multipurpose tree species (Castanea sativa Mill.): what, where and how to conserve. - Advances on
Horticultural Science, Vol. 20, Pagg. 117-129
F. Villani, G. Eriksson, G. Bucci, P. Aravanoupoulos, R. Botta, S. Diamandis, J. Fernandez-Lopez, G.
Garrod, C. Robin, F. Romane, K. Russell, A. Vannini, A. Akkak, E. Alizoti, T. Barreneche, R. Blanco
Silva, E. Buck, M. Casasoli, M. Cherubini, A. Drouzas, - Complexity of gene resources conservation
and utilization of a differently managed multipurpose tree species (Castanea sativa Mill.): what, where
and how to conserve - Adv. Hort. Sci., , Vol. 20, Pagg. 117-129
Masin R., Berti A., Otto S., Zanin G. - Confronto tra soluzioni di pre e post-emergenza con o senza
terbutilazina nel diserbo del mais nella Pianura Padana. In: Caratteristiche agronomiche,
economiche e ambientali dei diserbanti del mais: il caso studio della terbutilazina. - Edizioni
Agronomica-Coop. Terremerse, Vol. , Pagg. 87-104
Sattin M., - Evoluzione della resistenza agli erbicidi in Italia e in Europa. Preservare l’efficacia degli
erbicidi - L’Informatore Agrario, Vol. 20, Pagg. 19-21
A.
Pisanelli, A. Ecosse, A. Perali, G. Scarascia Mugnozza, F. Cannata, G. Olimpieri, P. Paris - I
sistemi agroforestali in Europa. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. P. Paris, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata, G. Olimpieri - Il progetto Safe e i
suoi risultati. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. -
8
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22
A.BELLOCCHI, M.FORNARA, V. MAZZON, E. CIRICIOFOLO, P.CACCIARI, S. DEL PUGLIA, G.
OLIMPIERI, V. VECCHIARELLI, E. GOSPARINI, A. ARCANGELI, G. PICCIONI, E. DESIDERIO LAZIO E UMBRIA: Risultati 2005-06 della rete nazionale - L'INFORMATORE AGRARIO, Vol. 35,
Pagg. A. Pisanelli, C. Holding Anyonge, G. Scarascia Mugnozza, E. Pantanella - La divulgazione è
essenziale per la gestione delle foreste. - Alberi e Territorio, Vol. 12, Pagg. Sattin M., Zanin G., - La resistenza agli erbicidi: un processo evolutivo in ambiente agricolo Agronomica, Vol. 5, Pagg. 20-25
P. Paris, R. Sacchetti, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata, L. Todaro - La robinia a
turno breve vince nelle zone marginali. - Terra e Vita, Vol. 48, Pagg. P. Paris, L. Todaro, R. Sacchetti, G. Scarascia Mugnozza, A. Pisanelli, F. Cannata - La robinia per le
piantagioni da biomassa in zone marginali - Alberi e Territorio, Vol. 10, Pagg. 10-11
Sattin M., Campagna C., Dalla Valle N., Fornaia L., Guardone A., Magnani D., Sbriscia C., Scarabel
L., Tabacchi M., Tracchi G., Zanin G - L’evoluzione della resistenza del papavero agli erbicidi - .
L’Informatore Agrario, Vol. 21, Pagg. 71-76
M.L. Bianchini, G.B. Giusto, G. Nardone, S. Ragonese - Mapping rough bottoms and ship wrecks as a
tool for implementing - Naturalista Sicil., Vol. 30, Pagg. 373-378
Fila G., Sartorato I. - Modellazione della competizione interspecifica per la gestione integrata delle
erbe infestanti in agricoltura biologica. - Agroindustria, Vol. 5, Pagg. 73-82
G. OLIMPIERI, M. CHERUBINI - Orzo da zootecnia: quali varietà scegliere - L'INFORMATORE
AGRARIO, Vol. 32, Pagg. A. Profeta, N. Spanò, M.L. Bianchini, G. Nardone, G. Iaria, S. Ragonese - Osservazioni sul
popolamento ittico associato ad alcuni relitti nelle acque costiere siciliane. - Biol.Mar. Medit., Vol. 13,
Pagg. 752-755
M. Alimonti, G. Scarascia Mugnozza, M.A. Berardi & M. Lauteri, - Produzioni di nicchia in Valle
dell’Aniene e sviluppo sostenibile del territorio - Considerazioni di ecologia del paesaggio e
caratterizzazione fisiologica di cultivar tipiche di fagiolo - EM-Linea Ecologic, Vol. 3, Pagg. 10-22
MATTIONI C., MICHELI M., CHERUBINI M., VILLANI F., BUCCI G - Role of domestication in
shaping Castanea sativa genetic variation in Europe. - Tree Genetics and Genomics , Vol. 1, Pagg. Clelia Cirillo - Trasporti e mobilità nelle aree protette - FOREST 3, Vol. , Pagg. A.BELLOCCHI, A.M. DEL PINO, P. CACCIATORI, G. PICCIONI, V. VECCHIARELLI, G. OLIMPIERI,
M. ORFEI, M. FORNARA, E. GRAGANO, M. CHERUBINI, V. RAGGI, M. MONOTTI, E. DESIDERIO UMBRIA E LAZIO: Risultati della 33° Sperimentazione Nazionale - L'INFORMATORE AGRARIO, Vol.
33, Pagg. M. Lauteri, G.A. Alessio, P. Paris, - Using oxygen stable isotopes to investigate the soil-plantatmosphere hydraulic continuum in complex stands of walnut. - Acta Horticolturae, Vol. 1, Pagg. 223230
Articoli in atti di Convegno
1
2
3
4
P. Paris, A. Pisanelli, A. Musicanti, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, M. Lauteri, F. Cannata Agroforestry systems as an alternative to pure forest plantations for timber production on arable lands
in Italy - 7th Extension Working Party IUFRO Symposium “Communication strategies for multiple
partner involvement in forestry extension, ORVIETO TR
P. Paris, A. Pisanelli, A. Musicanti, A. Ecosse, G. Scarascia Mugnozza, M. Lauteri, F. Cannata, Agroforestry systems as an alternative to pure forest plantations for timber production on arable lands
in Italy. - 7th Extension Working Party Symposium, IUFRO, “Communication Strategies for Multiple
Partner Involvement Extension”, ORVIETO
M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Cosimi, R. Valentini, - Biodiversity of plant species (Tamarix spp.,
Populus alba, Haloxylon ammodendron) and adaptation to drought and salt conditions. Selection of
species for sustainable reforestation activity to combat desertification. - Conference on Biosaline
Agriculture & High Salinity Tolerance, Gammarth TUNISIA
Rapanà P., Galli E., Di Mario F., Tomati U. - Biotechnological applications of white-rot
basidiomycetes. - Congresso Nazionale della SIMGBM, ORVIETO
5
6
7
8
M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Cosimi, R. Valentini - Carbon stable isotopes to investigate variability
in salt resistance in desert plant species (Tamarix aphylla, T. jordanis, T. elongata, Haloxylon
ammodendron) and Populus alba (clone 14P11) - International Conference on Biosaline Agriculture
& High Salinity Tolerance, Gammarth, Tunisia
A. Pisanelli, P. Paris - Farmers’ awareness of silvoarable agroforestry systems: perception and
interest in Italy - 7th Extension Working Party IUFRO Symposium “Communication strategies for
multiple partner involvement in forestry extension”. , ORVIETO TR
Di Mario F., Galli E., Rapanà P., Tomati U - Fungal biomass as an alternative source of chitin and
chitosan. - 10th International Conference on Chitin and Chitosan , Le Corum, Montpellier
Malvolti M.E., Pollegioni P., Batoli S - Genetic variation of walnut (Juglans regia L.) in Europe. - Noble
Hardwoods Network, Report of the Sixth and Seventh Meeting. International Plant Genetic
Resources Institute, ROMA
9
Marco Alimonti e Marco Lauteri, - I fagioli tipici della Valle dell’Aniene nel contesto paesaggistico. -
Seminario teorico-pratico con visita ai campi sperimentali del CNR-IBAF ad Arsoli nell’ambito del
progetto “Sementi Contadine – Liberare la Biodiversità”., AGOSTA - RM
10
11
12
13
14
15
M. Cristina Monteverdi, Marco Lauteri, Marco Cosimi and Riccardo Valentini - Identification of plant
species and technologies for fighting desertification and for CO2 sequestration. - Congress “Isotope as
Tracers of Ecological Change, Tomar - Portogallo
M.L. Bianchini, S. Ragonese - Innovative approaches for eco compatible recreational activities in
coastal waters. - Proc. IV MWWD,
Bongi, G. and Paris, P - Leaflet Heterogeneity in Juglans regia : an un-adverted bias in assimilation
models. - Vth Int. Walnut Symp, Sorrento
Francesca Chiocchini, Marco Lauteri, Marco Alimonti and Giuseppe Scarascia Mugnozza Perspectives in linking stable isotopes and GIS analyses. - IUFRO Landscape Ecology Conference,
locorotondo BARI
M.C. Monteverdi, M. Lauteri, M. Sabatti, M. Cosimi, R. Valentini, - Poplar, a species to restore salt
affected and degraded lands? Physiological comparison of adaptative traits among different species
under salt stress conditions. - Symposium “Meeting the Needs of a Growing World through Poplar
and Willow Science: Combining Traditional and Novel Approaches in the Genomic Era, Nanjing
CINA
Marco Lauteri e Marco Alimonti, - Recupero ambientale e paesaggistico della ex-cava di inerti sulla
panoramica Arsoli – Cervara di Roma. - Seminario teorico-pratico con visita agli impianti della ex-
cava, nell’ambito del Master di primo livello in “Architettura e Paesaggio” patrocinato dalle
Università degli Studi “La Sapienza” e “La Tuscia”, ARSOLI
16
17
18
19
Marco Alimonti, Giuseppe Scarascia Mugnozza and Marco Lauteri, - The ecological landscape of
Middle Aniene Valley. Towards a local ecological network within Agenda 21 programme for
sustainable development and nature conservation. - IUFRO Landscape Ecology Conference, ,
Locorotondo BARI
Marco Lauteri, Alessandra Macuz, Marco Alimonti and Giuseppe Scarascia Mugnozza - The stable
isotope approach in investigating the soil-plant-atmosphere hydraulic continuum in forest
ecosystems. - IUFRO Landscape Ecology Conference,, Locorotondo BARI
M.L. Bianchini, S. Ragonese - Una idea per lo sviluppo di attività turistiche eco compatibili lungo le
coste italiane - Proc. Simp. “Monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura,
sassari
Marco Lauteri - Una rete ecologica per lo sviluppo sostenibile della Valle dell’Aniene? - Giornata di
indagine socio-economica, divulgazione sulle risorse agro-ambientali, divulgazione sui processi di
sviluppo sostenibile e di Agenda 21 locale della Valle dell’Aniene, Agosta RM
20
Lauteri, M., Alessio, G.A. and Paris, P. - Using Oxygen Stable Isotopes to Investigate the Soil-PlantAtmosphere Hydraulic Continuum in Complex Stand of Walnut. Proc - Vth International Walnut
Symposium, Sorrento
Libri
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Pollegioni, P., Major, A., Bartoli, S., Ducci, F., Proietti, R. and Malvolti, M.E. - APPLICATION OF
MICROSATELLITE AND DOMINANT MOLECULAR MARKERS FOR THE DISCRIMINATION OF
SPECIES AND INTERSPECIFIC HYBRIDS IN GENUS JUGLANS. - , ISHS , LEUVEN - BELGIO
Clelia Cirillo - Ambiente Territorio e Ricerca - , Comune di Falciano del Massico, Falciano del Massico
Tomati U., Rapanà P. - An integrated approach to the recycle of organic wastes from agro-industrial
system: the representative example of olive oil mill industry by-products - , Tripathi, ITALIA
Tomati U., Rapanà P. - An integrated approach to the recycle of organic wastes from agro-industrial
system: the representative example of olive oil mill industry by-products - , Tripathi , ROMA
Macuz A., Tinelli A., Lauteri M. & Scarascia-Mugnozza G. - Diversificazione dell’uso delle risorse
idriche in biocenosi forestali mediterranee ed analisi degli isotopi stabili dell’acqua. - , Scritti e
Documenti XXVII. Accademia Nazionale del, ROMA
Clelia Cirillo - L'avifauna del Lago di Falciano - , ,
Clelia Cirillo - L'emergenza naturale del Lago di Falciano - , ,
D. Avanzato, F. Ducci, F. Gorian, L. Gui, A. Major, E.M. Malvolti, G. Mezzalira, P. Pollegioni, R.
Proietti, - PROPAGATION ABILITY OF SELECTED WALNUT HYBRIDS (JUGLANS REGIA L. × J.
NIGRA L.) - , ISHS, LEUVEN - BELGIO
M.E. Malvolti, D. Avanzato - V International Walnut Symposium - , ISHS Acta Horticulturae , Leuven BELGIO
M.E.MALVOLTI D. AVANZATO - proceedings of the Fifth International Walnut Symposium - , ISHS,
BELGIUM
Rapporti
1
2
3
4
5
(S. Ragonese [resp.], M.L. Bianchini, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Ingrande, G. Norrito, G. Sinacori,
F. Bertolino, A. De Santi, G.D. Nardone, U. Morara, M. Zaccaria, M. Camilleri - Campagna
sperimentale con rete a strascico (Grund 2005) effettuata nella sub area geografica 16 (Stretto di
Sicilia e mari adiacenti).
Ragonese [resp.], F. Bertolino, M.L. Bianchini, A. De Santi, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Ingrande, R.
Micalizzi, U. Morara, G.D. Nardone, G. Norrito, G. Sinacori, A. Titone, M. Zaccaria) - MEDITS 2006
nella sub area geografica 16
S. Ragonese, R. Di Giovanni, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Sinacori, M.L. Bianchini - Procedures for
determining sex and macroscopic maturity stages employed within the experimental bottom trawl
surveys carried out in the Strait of Sicily (Central Mediterranean Sea)
S. Ragonese, R. Di Giovanni, S. Gancitano, G.B. Giusto, G. Sinacori, M.L. Bianchini - Procedures for
determining sex and macroscopic maturity stages employed within the experimental bottom trawl
surveys carried out in the Strait of Sicily (Central Mediterranean Sea)
G.B. Giusto, M.L. Bianchini, S. Ragonese - Relazione tecnica sul possibile impiego della nave
oceanografica
Attività editoriali
1
2
3
4
Iannuzzi F. - Atti convegno "La tutela dell'ambiente in Campania: dieci anni di storia per parchi e
riserve proiettati verso l'Europa,
Iannuzzi F - Il Mediterraneo e le Aree Interne: risorse, sviluppo e territorio
A. Pisanelli; G. Scarascia Mugnozza, C. Holding - Pubblicazione dei proceedings: “Communication
strategies for multiple partner involvement in forestry extension”
A. Pisanelli; G. Scarascia Mugnozza, C. Holding - Strategie di comunicazione nella divulgazione
forestale. News letter “Ricercaforestale”.
Principali risorse strumentali dell’Istituto
L'Istituto si è dotato negli anni di importanti infrastrutture e grandi attrezzature, alcune delle quali
piuttosto rare nel panorama degli Istituti di ricerca e universitari in campo ecologico-agrario e
forestale.
Le grandi apparecchiature sono le seguenti:
- laboratorio di spettrometria di massa dotato di quattro spettrometri per analisi di abbondanza
isotopica di isotopi stabili di Carbonio, Ossigeno, Idrogeno, Azoto. Le analisi possono essere effettuate
su campioni vegetali, di aria, acqua e terreno per la determinazione di cicli biogeochimici all'interno
degli ecosistemi terrestri e per la quantificazione dell'efficienza fotosintetica e di uso delle risorse da
parte dei sistemi agro-forestali. Nel laboratorio di spettrometria è presente anche uno spettrometro di
massa a reazione di trasferimento protonico per la determinazione ad alta risoluzione dei composti
organici volatili; questa tecnica innovativa consente il monitoraggio in tempo reale di una varieta' di
specie organiche (alcheni, alcoli, aldeidi, composti aromatici, chetoni, nitrili ed isoprenoidi) con un
limite di rilevazione della concentrazione dell'ordine delle parti per trilione e con una frequenza di
rilevazione dell'ordine delle frazioni di secondo. Il laboratorio raggruppa gli spettrometri localizzati
sia nella sede di Porano che in quella di Monterotondo i quali operano in rete tra loro in modo da
poter fornire anche un servizio per gli altri Istituti di ricerca e per le Imprese.
- laboratorio di biodiversità e genomica molecolare con un sequenziatore DNA, PCR quantitativa,
nuove camere di coltura di tessuti e micropropagazione
- laboratorio di biochimica e analisi di composti inquinanti con HPLC, spettrofotometri,
spettrofotometri ad assorbimento atomico, scintillatore, fluorimetro a raggi X per analisi di metalli
pesanti nei tessuti vegetali, analizzatori di fluorescenza a immagini e di dinamica di fluorescenza in
vivo
- sistema da pieno campo per la misura in vivo dell'assorbimento e della emissione di composti
inquinanti (ozono, metano, composti volatili del carbonio – VOC, NOx) da parte di piante agrarie e
alberi forestali;
- tre stazioni eddy covariance per la stima degli scambi di energia e di massa (vapor d'acqua, CO2) tra
foreste e atmosfera montata su torri alte circa 25 nei seguenti ecosistemi forestali: in una faggeta del
Parco Nazionale d'Abruzzo, in collaborazione con l'Università della Tuscia; in una pineta di Pinus
laricio nel Parco Nazionale della Sila, all'interno del bacino idrologico sperimentale dell'Istituto CNRISAFM (sezione di Cosenza); in una foresta di querce caducifoglie in pianura Padana (provincia di
Parma), in collaborazione con il programma europeo di monitoraggio degli ecosistemi forestali
CONECOFOR del MIPAF. Le stazioni di rilevamento forestale fanno parte della rete europea
EUROFLUX per la determinazione dell'assorbimento di carbonio e altri gas serra, da parte degli
ecosistemi terrestri;
- camera per il trattamento controllato di materiale vegetale con diserbanti per la valutazione dello
spettro e dei livelli di resistenza delle piante, sia utili che infestanti, agli erbicidi;
- "camera calda" per il trattamento controllato e l'analisi di piante e altro materiale sperimentale con
marcatori radioattivi.
Tra le infrastrutture disponibili nell'Istituto si possono ricordare:
- 3 campi sperimentali per circa 40 ha di superficie per prove di pieno campo di modelli
agroselvicolturali, piantagioni da legno pregiato e biomassa, fasce arboree per la depurazione delle
acque, collezioni di germoplasma forestale;
- 4 serre per l'allevamento di materiale vegetale sperimentale;
- sei camere di crescita per l'allevamento di specie e genotipi vegetali in condizioni controllate di
temperatura, umidità, composizione atmosferica e radiazione luminosa;
- "banca del germoplasma" di funghi commestibili ovvero utili alla depurazione di reflui agroindustriali, con oltre 600 specie e ceppi differenti;
- grande infrastruttura europea EUROFACE di pieno campo per la simulazione di cambiamenti
climatici su piantagioni agro-forestali da biomassa, in collaborazione con il Centro di eccellenza
dell'Università della Tuscia (Viterbo) e l'Istituto CNR-IBIMET (Firenze).
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
L'obiettivo scientifico, culturale e applicativo del progetto che sottende alla costituzione dell'IBAF è
pertanto quello di creare un gruppo di ricerca capace di rispondere all'esigenza di miglioramento
dell'ambiente, nelle sue diverse componenti biologica, idrologica, pedologica e atmosferica, con
l'impiego di "tecnologie verdi" ovvero mediante l'uso di piante e sistemi agroforestali in grado di
produrre biomassa per usi energetici e industriali, sostanze naturali ad alto valore aggiunto,
assorbimento di gas serra e mitigazione dei cambiamenti ambientali, disinquinamento di acque,
terreni e reflui agro-industriali, miglioramento del paesaggio. Questa attenzione per le coltivazioni
cosiddette no-food non esclude che ricerche e metodologie applicative elaborate dai ricercatori
dell'Istituto possano essere applicate anche a specie agrarie di interesse agro-alimentare, in
particolare nel campo estremamente importante della qualità dei prodotti, ma oggi è quanto mai
sentita la carenza di informazioni scientifiche e di tecnologie operative per migliorare un ambiente
sempre più degradato facendo ricorso il più possibile a sistemi e interventi naturali e poco invasivi.
Le tematiche di ricerca sulla funzionalità delle piante agrarie e forestali e sui meccanismi ereditari
alla base delle risposte all'ambiente rivestono attualmente un'importanza decisiva per il futuro della
biosfera e, in particolare, del genere umano, se soltanto qui si considera l'insieme delle Convenzioni
internazionali sulla protezione dell'ambiente quali quelle sulla Desertificazione, sull'Inquinamento e i
Cambiamenti climatici e sulla Biodiversità. Tutti questi accordi intergovernativi, in via di concreta
attuazione, riguardano in maniera rilevante gli agroecosistemi e gli ecosistemi forestali soprattutto in
termini di interazioni funzionali con i fattori dell'ambiente, spesso in via di rapido cambiamento e
degradazione. E', quindi, opportuno incrementare le conoscenze di base sui meccanismi fisiologici ed
evolutivi che controllano la crescita e lo sviluppo dell'insieme degli organismi agroforestali, le loro
relazioni reciproche nonché le risposte agli stress ambientali, compresi l'inquinamento ed i
prevedibili cambiamenti climatici.
L'Istituto di Biologia AgroAmbientale e Forestale presenta sicuramente notevoli potenzialità
all'interno della rete, completamente rinnovata, degli Istituti del CNR, potenzialità difficilmente
riscontrabili in altri Istituti, in particolare per la capacità di collegare le ricerche fisiologiche ed
ecologiche con quelle sull'evoluzione e l'adattabilità delle specie, condotte sia in ambiente naturale
che in condizioni controllate e di laboratorio. Gli aspetti scientifici di base dovranno poi raccordarsi
con la sperimentazione di tipo applicativo per contribuire alla risoluzione dei grandi problemi di
natura ambientale e produttiva che ci sono di fronte, soprattutto in ambiente euro-mediterraneo.
Elementi di autovalutazione
L'Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale ha sede in Porano (Terni) nella seicentesca Villa
Paolina; l'Istituto comprende anche tre unità distaccate, a Montelibretti (Roma), a Legnaro (Padova) e
a Napoli. Le due strutture più consistenti in termini di personale, la sede di Porano e l'unità di
Montelibretti, sono anche fisicamente vicine essendo localizzate ad una distanza di circa 70 km tra
loro, nell'area di Roma Nord mentre la struttura di Legnaro è ospitata nell'ambito del Campus agroambientale di Agripolis dell'Università di Padova e quella di Napoli nell'Area di ricerca CNR-Napoli 1.
Le tematiche di ricerca dell'Istituto rientrano nell'ambito delle risposte fisiologiche ed evolutive delle
piante agrarie e forestali ai fattori ambientali, inclusi gli stress ecologici, l'inquinamento e i
cambiamenti ambientali a livello globale.
La missione scientifica comprende sia una dimensione di ricerca fondamentale sui meccanismi
fisiologici ed ereditari coinvolti sia l'importante aspetto applicativo dello sviluppo di "tecnologie verdi"
con l'impiego di piante, alberi e micro-organismi per il miglioramento dell'ambiente e la mitigazione
dei mutamenti ambientali.
In particolare, cinque sono le tematiche che vengono sviluppate trasversalmente dalle varie sezioni:
- fisiologia della produttività agraria e forestale e resistenza a stress ambientali;
- fitorimedio, biorimedio e mitigazione dei cambiamenti a livello globale e dell'impatto ambientale dei
prodotti fitosanitari;
- ecofisiologia della competizione intra- e interspecifica e dinamica di popolazioni in comunità
naturali e coltivate; qualità delle tecniche colturali (es. controllo malerbe e gestione diserbanti) e dei
prodotti;
- modelli e sistemi colturali polispecifici, agricoli e agroforestali;
- conservazione genetica di specie vegetali e fungine agro-forestali: identificazione e gestione della
biodiversità genetica in rapporto al cambiamento globale e allo sviluppo sostenibile.
Pertanto, l'attività scientifica dell'Istituto è perfettamente in linea con le diverse Convenzioni
internazionali sulla protezione dell'ambiente quali quelle sulla Desertificazione, sui Cambiamenti
climatici e sulla Biodiversità.
L'IBAF afferisce al Dipartimento Terra e Ambiente (TA) e partecipa al Dipartimento Agro-alimentare
(AG); questi riferimenti si riflettono nell'organizzazione dei moduli e delle commesse dell'Istituto: di
queste, tre commesse riguardano TA mentre una riguarda AG e lo stesso rapporto sussiste nella
ripartizione tra i due Dipartimenti dei moduli dell'Istituto. Queste attività di ricerca hanno prodotto
nel 2006 oltre 40 pubblicazioni (il dato ovviamente non è definitivo poiché alcuni lavori sono in corso
di stampa), in gran parte su riviste scientifiche internazionali, con indici di impatto significativi e in
alcuni casi, decisamente elevati. Sono stati anche organizzati direttamente dall'Istituto convegni
internazionali e sessioni di convegni (Marie Curie Network VOCBAS; European Forest Institute;
Network of Excellence ACCENT, Azioni COST, Weed Research Society, Seminari di assistenza
tecnica internazionale con Cina, Seminari su progetti europei di genomica molecolare di specie
arboree ecc.).
I risultati delle ricerche troveranno impiego nell'interpretazione dei cambiamenti ambientali, indotti
dall'incremento di concentrazione di gas serra, dall'inquinamento e dalle alterazioni dell'uso del
suolo, nonché per definire le potenzialità di mitigazione/adattamento da parte degli ecosistemi
terrestri.
Rapporti con l'Università e altri Enti di Ricerc
I rapporti tra CNR e Università sono fondamentali per la funzionalità stessa dell'Istituto; infatti, il
flusso regolare di laureandi e dottorandi che frequentano l'IBAF così come l'attività di docenza e
formazione, svolta dai nostri ricercatori, consente un continuo scambio di idee e di nuove energie per
la ricerca, tra CNR e Università. Inoltre, le ricerche svolte dall'Istituto richiedono anche grandi
infrastrutture scientifiche che, in alcuni casi, possono essere reperite proprio presso istituzioni
universitarie così da rendere utili e necessarie le significative sinergie con il modo accademico.
Stretti rapporti sono stati sviluppati nel tempo, e rafforzati negli ultimi anni, soprattutto con
l'Università di Roma (numerose tesi di laurea in cotutela), della Tuscia (convenzioni di dottorato di
ricerca, docenze di nostri ricercatori e ricerche in comune presso infrastrutture europee), di Padova
(tesi di laurea e dottorati di ricerca, associazione di docenti universitari), del Molise (dottorati di
ricerca e docenze di nostri ricercatori) e di Perugia (corsi di specializzazione in comune e docenze di
nostri ricercatori).
Nell'ultimo anno sono state poi avviate efficaci collaborazioni con i Centri di eccellenza MIUR
dell'Università della Tuscia (Foreste e Clima) e di Trento (Prevenzione e Difesa Idrogeologica) mentre
l'istituto partecipa attivamente alle ricerche del Consorzio ILTER sulle ricerche ecologiche di lungo
termine. In collaborazione con l'Università della Tuscia, INGV e altri Istituti CNR, l'IBAF ha un ruolo
di rilievo nel programma CARBOITALY del MIUR-MATT-MIPAF, sul bilancio del carbonio dei
sistemi agro-forestali, e nell'Integrated Project UE CIRCE sui cambiamenti climatici in area
mediterranea.
Con il CFS ha diversi finanziati dalla UE sul monitoraggio degli ecosistemi forestali e del loro bilancio
di Carbonio.
Infine con MIPAF è stato approvato un progetto sulla qualità di colture da frutto in rapporto ai
parametri ambientali.
Importante è anche i progetti di ricerca ottenuti da varie imprese private: SYNGENTA su meccanismi
di tolleranza delle malerbe e metodi di inetrvento ecocompatibili, ENI Tecnologie sull'impiego di
piante e alberi per il disinquinamento, in particolare nella Laguna di Venezia.
Rapporti con Istituzioni internazionali
L'Istituto ha tradizionalmente sviluppato e mantenuto nel tempo frequenti e intense relazioni
scientifiche con numerosi organismi di ricerca internazionali quali, solo per citarne alcuni, l'Istituto
Max Planck di Biogeochimica in Germania, le Università di Yale e Washington in USA, l'Università di
Edimburgo, alcuni laboratori INRA e CNRS in Francia e l'Accademia Cinese di Scienze Forestali.
Questi rapporti si sono tradotti in scambi di ricercatori, organizzazione di ricerche e workshops in
collaborazione, pubblicazioni su riviste internazionali e sviluppo di nuove metodiche e
apparecchiature scientifiche. Peraltro, l'Istituto è recentemente diventato coordinatore di una rete
europea Marie Curie nel campo delle emissioni biogeniche di composti volatili del carbonio il che
favorirà ulteriormente l'arrivo di giovani ricercatori dall'estero e l'intensificarsi dei rapporti con altri
Istituti di ricerca.
L'Istituto nel corso del 2006 ha rafforzato la collaborazione con organismi scientifici e tecnici
internazionali quali, ad esempio, la FAO (Agenzia dell'ONU per l'agricoltura, le foreste e
l'alimentazione) e l'IPGRI (Istituto internazionale per le risorse genetiche vegetali e la biodiversità),
attraverso convegni internazionali (es. Agroforestry and small stakeholders) e attività di ricerca
comuni (p.es. Raccolta e caratterizzazione di germoplasma fungino in Siria con IPGRI) per affrontare
tematiche scientifiche e problemi tecnici di enorme portata per il benessere alimentare e ambientale
di intere popolazioni e di vasti territori del globo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo: in questi casi
i temi della conservazione e valorizzazione del germoplasma vegetale, agrario e forestale, della
resistenza delle piante a stress ambientali (p.es. siccità e salinità) e della protezione del suolo
acquistano anche un significato di grande valore operativo ed etico. Di notevole rilievo, in questo
contesto, è l'accordo sottoscritto nel 2006 con il World Agroforestry Centre (ICRAF-CGIAR) di Nairobi
per l'attuazione di attività di ricerca sulle tematiche agroforestali nei paesi in via di sviluppo e del
bacino del Mediterraneo; in conseguenza di questo accordo è attivo presso l'Istituto un Project Office
con una ricercatrice dell'ICRAF che collabora stabilmente con ir ricercatori IBAF in diverse attività
progettuali.
A livello di Unione Europea, l'IBAF ha partecipato attivamente alla fase di programmazione e di
implementazione della Piataforma Tecnologica Europea sulle Foreste e i prodotti forestali con un
ruolo attivo all'interno dello Scientific Council europeo e quindi nella fase di predisposizione dei
primi Bandi del VII PQ della Ricerca.
Rapporti con Enti locali
Il rapporto con gli Enti locali è discretamente sviluppato anche se va fortemente potenziato sia in
termini di progetti di ricerca mediante bandi aperti sia con convenzioni per sperimentazione,
trasferimento tecnologico e attività di formazione. Attualmente sono in atto accordi con la Provincia
Autonoma di Trento (fisiologia del carbonio e qualità della fruttificazione, ecosistemi forestali e
cambiamenti ambientali), la Regione Lombardia (valutazione di piantagioni da biomassa per energia
e uso industriale), la Regione Veneto (fasce arboree per il paesaggio e il disinquinamento), Comunità
montane dell'Umbria (valutazione di germoplasma di castagno e robinia) e del Lazio (recupero cave e
ambienti degradati), Provincia di Terni (rete europea di ecositi – Ecolink), Parchi e Riserve regionali
del Lazio (sviluppo di progetti LIFE e INTERREG), Parco Nazionale della Murgia e Parchi Regionali
del Lazio.
Proposta di interventi organizzativi
L'Istituto è stato in grado, anche nel corso del 2006, di potenziare in modo significativo e di mettere a
regime, la propria dotazione di infrastrutture e di grandi apparecchiature scientifiche, soprattutto
grazie ai fondi ricevuti nell'anno precedente per tale destinazione dalla sede centrale del CNR e da
alcuni finanziamenti esterni (Ministero Ambiente-Progetto bilaterale Italia/USA e progetti europei
VOCBAS/ISONET).
Grazie a tali finanziamenti l'Istituto ha organizzato un grande laboratorio di spettrometria di massa
con quattro Spettrometri per isotopi stabili (3 a Porano e 1 a Montelibretti) e 1 Spettrometro a
trasferimento protonico per composti volatili; un laboratorio di genomica funzionale con
Sequenziatore DNA e PCR-RT e sistemi per proteomica; inoltre si sta realizzando un'innovativo
Fluorimetro a raggi X per analisi di metalli pesanti nei tessuti vegetali (tale apparecchiatura
costituisce una realizzazione originale dell'Istituto ottenuta in collaborazione con ITABC-CNR). E'
stata anche rinnovata interamente la struttura delle serre per l'allevamento sperimentale di materiale
vegetale nonché il laboratorio di micropropagazione. Con tali apparecchiature sicuramente l'Istituto
potrà far fronte in modo più adeguato alle sfide che vengono dall'avvio dei nuovi progetti europei del
VII Programma Quadro e di progetti nazionali con Strutture pubbliche e Imprese.
Rimangono però ancora da risolvere alcune determinanti criticità organizzative che, in ordine di
priorità, sono le seguenti:
- riutilizzo di n. 6 posizioni da ricercatore liberate per quiescenza e per concorso; queste posizioni
potrebbero essere anche messe a concorso, in parte, con contratto temporaneo (es. quinquennale
come in molti Paesi europei) ma vanno comunque rapidamente attivate poiché in caso contrario sarà
sempre più difficile mantenere l'attività di ricerca in linea con gli standard internazionali (ad esempio
la Francia e la Spagna hanno avviato un massiccio reclutamento di nuovi ricercatori);
- cofinanziamento degli assegni di ricerca e delle borse di studio (es. per dottorato, in collaborazione
con le Università) che l'Istituto attiva ogni anno (nel 2006 in numero di circa 30) grazie ai
finanziamenti di ricerca da fondi esterni (nazionali ed europei); inoltre, nel 2006 l'Istituto con fondi
propri ha anche attivato due posizione di ricercatori art. 23. Queste forme di assunzione temporanea
di giovani ricercatori sono fondamentali per svolgere la ricerca programmata, per mantenere un
flusso continuo di nuove idee e intelligenze nell'ambito delle strutture scientifiche, per preparare
nuove generazioni di ricercatori nonché per dare uno sbocco lavorativo ai nuovi laureati e dottori di
ricerca; si ritiene comunque importante che il CNR attivi una politica di cofinanziamento di questi
contratti per incentivare, da una parte, la ricerca di fondi esterni e, dall'altra, per manifestare
concretamente l'interesse del più importante Ente di Ricerca italiano verso la formazione e
l'avviamento alla ricerca scientifica delle giovani generazioni.
- riutilizzo di almeno una parte dei posti da tecnico (di ricerca e amministrazione) che in questi anni si
sono resi disponibili per quiescenza (in numero di 8 negli ultimi 3 anni), rischiando di compromettere
del tutto la capacità di ricerca dell'Istituto sia per le attività di laboratorio che in serra e in pieno
campo; la tempestività nel far fronte a queste esigenze è fondamentale per consentire un adeguato
passaggio di competenze ed esperienze preziose dall'attuale personale tecnico a favore dei più
giovani; è da sottolineare, inoltre, la garve situazione amministrativa poiché i due responsabili
dell'amministrazione della sede di Porano e della sezione di Montelibretti hanno ancora dopo anni
un contratto a tempo determinato pur gestendo bilanci e contratti di grande rilevanza e
responsabilità:
- dare adeguato riconoscimento, mediante avanzamenti di carriera, all'esperienza , all'impegno e ai
risultati scientifici raggiunti dai ricercatori permanenti che da anni prestano la loro attività
nell'ambito dell'Istituto;
- mantenimento, aggiornamento e potenziamento delle apparecchiature e delle larghe infrastrutture
di ricerca, per poter intercettare la nuova spinta a favore dell'innovazione e della ricerca che si sta
sviluppando a livello europeo e nel mondo;
- l'elemento di maggiore preoccupazione che si è manifestato nel 2006 è tuttavia la situazione
dell'Istituto che, in modo del tutto arbitrario, illogico e con totale assenza di trasparenza, è stato
eliminato dalla lista degli Istituti "confermati"; e ciò nonostante la posizione di rilievo ricoperta
dall'IBAF dal punto di vista scientifico nel Dipartimento TA e a livello generale del CNR, gli attivi
rapporti internazionali dei ricercatori, la coerenza e la rilevanza della propria missione scientifica con
quella del Dipartimento Terra e Ambiente. Non è il caso, anche per motivi di spazio, di riesaminare
tutta la documentazione e le argomentazioni che sono state opposte a questa decisione e portate
all'attenzione di Presidente, Direttore Generale, Consiglio di amministrazione e Comitato di
Valutazione del CNR; si sottolinea soltanto che a tutte queste sollecitazioni non è stata data la minima
risposta e si ritiene che questo non sia un atteggiamento dignitoso e rispettoso soprattutto nei
confronti di ricercatori e tecnici che quotidianamente si impegnano per sostenere la ricerca ecologica
italiana nel più vasto e competitivo contesto scientifico internazionale.
Altre proposte riguardano:
- la costituzione di unità miste di ricerca tra CNR e Università per far fronte all'esigenza di dotarsi di
adeguate masse critiche nei confronti delle nuove sfide della ricerca europea (es. VII programma
quadro della ricerca) e internazionale;
- la definizione di un ruolo significativo per il CNR nell'ambito delle Piattaforme Tecnologiche
europee che nei prossimi anni verosimilmente indirizzeranno e guideranno la ricerca scientifica e
tecnologica europea in collaborazione con le realtà produttive dell'intero continente;
- definizione dei rapporti tra CNR e realtà regionali nel campo della ricerca per far sì che il
patrimonio scientifico e tecnologico dell'Ente sia valorizzato a vantaggio dell'intera comunità
nazionale nel nuovo panorama istituzionale-organizzativo del nostro Paese evitando il rischio di una
marginalizzazione del CNR e, parallelamente, di una moltiplicazione e frammentazione delle
strutture di ricerca a livello locale.
Inoltre, all'interno del CNR andrebbero meglio definiti i rapporti tra commesse e Istituti per evitare il
rischio di confusione di ruoli e competenze nella definizione degli indirizzi di fondo della ricerca e
nella predisposizione degli strumenti organizzativi e gestionali per il loro conseguimento. Un altro
punto da definire rapidamente e in modo soddisfacente è la riorganizzazione delle competenze
riguardanti i rapporti internazionali del CNR, anzitutto europei, affinché sia valorizzata l'unità
dell'Ente, sia rafforzato il grande prestigio di cui ancora gode nella comunità scientifica europea e
internazionale, sia utilizzato al meglio il patrimonio di esperienze e di relazioni che il CNR ha
accumulato nel corso degli anni.
ISTITUTO PER LA DINAMICA DEI PROCESSI AMBIENTALI
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Prof Paolo Cescon
Calle Larga Santa Marta, 2137 - 30123 Venezia (VE)
Sezione di Milano, Padova
www.idpa.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
Apportare un contributo originale alla comprensione della evoluzione dell’ambiente, terrestre e marino, inteso
come un sistema in equilibrio dinamico determinato da processi fisici, chimici, geologici e biologici.
La missione è comprensiva delle attività di alta consulenza scientifica verso imprese ed enti pubblici nei settori
dell’utilizzo di materiali e risorse naturali, della gestione e pianificazione territoriale, della valutazione dei rischi
naturali, della contaminazione chimica ambientale, dell’analisi di inquinanti presenti a livello di tracce e
subtracce in matrici reali, della salvaguardia del patrimonio culturale.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
• Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
• Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica
Moduli
• Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati multidimensionali
• Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie
di intervento.
• Eventi estremi, studio degli incendi.
• studio del partizionamento cationico e proprietà termoelastiche in relazione alla stabilità di fasi
minerali.
• geologia delle catene orogeniche alpidiche. Geofisica crostale e litosferica con elaborazione di
modelli 2D e 3D nell'area italiana. Cartografia geologica di base e tematica.
• Ricostruzioni paleoclimatiche in ambienti alpini, mediterranei e remoti.
• Processi di trasformazione e meccanismi di trasferimento di microcomponenti e microinquinanti
anche in riferimento al global change.
• Caratterizzazione geochimica di acque marine e di transizione.
• Processi di trasferimento di microinquinanti attraverso aerosol atmosferico.
• Distribuzione ed effetto di inquinanti nella valutazione della qualità delle acque interne:
speciazione chimica e qualità degli ambienti acquatici.
• Microinquinanti organici ed inorganici in aree a diversa antropizzazione
• Valutazione e caratterizzazione di materiali lapidei usati a scopo ornamentale e industriale.
Valorizzazione e fruizione della georisorsa "paesaggio naturale".
• Caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei, modelli di flusso e monitoraggio geofisico tempovariante.
• Messa a punto di metodologie modulari per la riduzione dei rischi naturali
• Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie e metodi geofisici
per la loro caratterizzazione;analisi geomorfico-quantitativa a scala di bacino
• trattamento dell'incertezza del dato e validazione della sua qualità.
RSTL
•
•
•
•
•
Il grande evento che ha cambiato l?area mediterranea 40000 anni fa: l?Ignimbrite Campana
Nuovi sensori per la misura di metalli in matrici reali complesse.
Le uova di struzzo per lo studio del paleoclima nelle zone aride per gli ultimi 10.000 anni.
L'evoluzione degli alpeggi nel quadro dei mutamenti e dell'economia dell'ambiente alpino.
La percezione della pericolosità nell'Isola di Fogo (Arcipelago di Capo Verde)
Attività Commesse
Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
RAVAZZI CESARE
Risultati conseguiti
Scopo primo della commessa è la produzione di serie temporali di parametri paleoclimatici a diverse
scale nel Quaternario e alla scala di lunghi intervalli del tempo geologico (Traias-Cretaceo,
Messiniano). Nel 2006 le attività si sono rivolte all'Olocene medio-recente (ultimi 8000 / 2000 anni) in
ambienti lacustri, marini costieri e artici (paleolimnologia, palinologia, micropaleontologia,
petrofisica, geoarcheologia) e inoltre agli ultimi cicli glaciale-interglaciale in Mediterraneo (lunghe
successioni marine e miste, oscillazioni glacioseustatiche, travertini), in oceano (flussi biogeochimici)
e nel ghiaccio antartico. Diversi metodi geocronologici sono stati applicati a vulcaniti e travertini
(U/Th, Fission Tracks, Ar-Ar) e sabbie fluviali (14C, OSL), consentendo il posizionamento cronologico
di numerosi eventi nel Pleistocene Medio e Superiore. Questi dati in parte sono confluiti in diversi
progetti internazionali di durata pluriennale. Pubblicati 12 articoli ISI e organizzati due convegni
(AIQUA e INQUA- SEQS). Contributo all'attività formativa in ambito universitario nazionale e di
cooperazione bilaterale; realizzazione di volumi, carte ed articoli di carattere divulgativo.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
24
7
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
5
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
29
0
Principali collaborazioni
Si riportano le principali collaborazioni internazionali attive nel 2006:
- CNRS, Istitute Des Sciences et de l'Evolution, Montpellier
- Dept. Earth Envirinomental Sciences, University Illinois, Chicago
- Ist. Paleontology, Univ. Berlino
- EAWAG, Ist. Federale di Scienze Ambientali e Tecnologiche, Dubendorf,CH
- GeoForschungsZentrum, Potsdam, Germania
- Environmental Change Research Centre, University College London
- Department of Ecology and Systematics, Division of Hydrobiology, University of Helsinki, Finland
- Laboratoire de Chrono-Ecologie UMR UFR des Sciences et Techniques Besançon, France
- Institute F. A. Forel & Dept. Geology Paleontology University Geneva, CH
- CONICET y Centro Atómico Bariloche (CAB-CNEA), Bariloche, Argentina
- Institute for Environmental Physics, Heidelberg Academy of Sciences
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1709
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
214
Anno
costi
figurativi
C
192
valore
effettivo
D=A+C
1900
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
10
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
13
2
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
6
1
0
Altro
Totale
5
27
Principali risorse strumentali utilizzate
Le attività della commessa commessa si sono servite sia di laboratori dislocati presso gli Istituti
partecipanti (una selezione delle tecniche più salienti: Laboratorio di petrofisca e paleomagnetismo,
IAMC Napoli; Laboratorio di geochimica isotopica, IGG Pisa; Laboratorio ICP-SFMS e TIMS, IDPA
Venezia; Laboratorio di Palinologia, IDPA Milano; Laboratorio di limnologia fisica, chimica,
idrobiologia, ISE Verbania-Pallanza; Laboratorio di isotopi stabili, cronologia e radiochimica, IGAG
Roma; Laboratorio di geochimica, spettrofotometria, ISMAR Bologna), sia di altri istituti di ricerca
partecipanti o in conto terzi (in particolare per quanto riguarda alcune tecniche isotopiche come la
datazione radiometrica 14C e le tecniche di carotaggio).
Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
CESCON PAOLO
Risultati conseguiti
I risultati conseguiti hanno messo in luce come le aree sottoposte a maggiore carico antropico siano
maggiormente contaminate; in particolare, è emerso come nelle aree lagunari esistano differenti
meccanismi di rimobilizzazione degli elementi in traccia legati a meccanismi di risospensione e/o
subossigenazione dell'acqua. La presenza di alcuni composti organici (PCN, PAH, PCB) nell'aerosol
della laguna veneta sembra direttamente correlata a processi di combustione. I risultati hanno
contribuito a perfezionare i modelli matematici sulla speciazione-distribuzione-bioaccumulotossicità) e sulla stima del trasporto del sedimento e dei flussi di sostanze inquinanti. Dalle analisi dei
campioni di neve nelle aree più remote, come quelle della catena Himalaiana, si è stati in grado di
dimostrare che le concentrazioni medie dei principali ioni hanno un andamento stagionale
indipendente dalla localizzazione geografica, ma dipendente prevalentemente dal regime alternato
consonale, evidenziando come esistano delle variazioni stagionali nel carico di sostanze inquinanti.
Le attività di ricerca hanno portato alla pubblicazione di numerosi lavori su riviste scientifiche
internazionali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
6
0
Principali collaborazioni
Le attività della Commessa sono proseguite oltre il coordinamento dei Moduli, arricchendosi di
importantissime e solidissime collaborazioni sia a livello nazionale che internazionale. Le
cooperazioni più fruttuose, oltre a quelle instaurate tra i ricercatori dei vari moduli sono state quelle
con le Università di Firenze, Ferrara, Venezia, con il Politecnico di Milano, con il Joint Research
Centre di Ispra. Oltre a ciò sono stati presi contatti con vari gruppi di ricerca nell'ambito dell'"Action
Goup on Environmental Contamination in Antarctica" dello SCAR (Scientific Committee on Antarctic
Research) per coordinare e armonizzare le attività di ricerca a livello internazionale.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
774
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
344
Anno
costi
figurativi
C
75
valore
effettivo
D=A+C
849
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
6
1
1
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
9
Principali risorse strumentali utilizzate
-ICP-SFMS e ICP-QMS
-Laboratorio di spettrometria di massa GC-HRMS/HPLC-MS
-clean room
-camera fredda
-laboratorio chimico
Attività Moduli
Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati multidimensionali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Media multidimensionali: tecniche di interpretazione di dati telerilevati
multidimensionali
Media Multidimensionali
ICT
BORDOGNA GLORIA
Risultati conseguiti
Tra le pubblicazioni sull'argomento:
Cura dell'edizione del libro "Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty" (G.Bordogna
e G.Psaila) per Springer Verlag;
G.Bordogna, M. Pagani, G.Pasi "A dynamical Hierarchical fuzzy clustering algorithm for document
filtering", in "Soft Computing for Information Retrieval on the Web", Springer Verlag.
Sono stati inoltre prodotti 5 articoli in Atti di convegno internazionale con referee e 4 rapporti interni
di progetti.
Si è contribuito all'organizzazione dei seguenti congressi:
FQAS 2006: Flexible Query Answering Systems, Univ. Milano Bicocca Giugno 2006;
1st Intern. Workshop on Flexible Database and Information System Technology della conferenzq
internazionale DEXA, Cracovia, Sett. 2006.
Partecipazione al comitato di programma di:
ACM CIKM06 Conf. on Information and Knowledge Management, Arlington, USA, nov. 2006;
International Conference on Database and Expert Systems Applications, Crakow, Poland, Sett. 2006;
28th European Conf.on Information Retrieval Research, Londra, UK, 2006;
7th Intern. Conf. on Flexible Query Answering Systems 2006", Milano,Giugno 7-10, 2006;
IEEE Intern. Conf. on Fuzzy Systems Vancouver, Canada, 2006.
Sono state seguite tesi di laurea dell'università di bergamo e di Milano Bicocca.
Sono stati sviluppati programmi di analisi di dati con tecniche di clustering "fuzzy"; algoritmi di
indicizzazione di forme in immagini digitali;
moduli prototipali per la fusione consensuale di dati spaziali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
5
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
4
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
IREA CNR
Università di Milano Bicocca, DISCO
Università di Bergamo, Dip. Ingegneria Informatica
Petroceramics s.r.l., spin off dell'Università degli Studi di Milano
Università di Strathclyde, Glasgow, UK
ATOS ORIGIN, Madrid. SP
Università Joseph Fourier, Grenoble, FR
Università di Lugano
Radio Televisione della Svizzera Italiana
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
75
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1
Anno
costi
figurativi
C
10
valore
effettivo
D=A+C
85
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
1
Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di
intervento.
Commessa:
Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di
conservazione e metodologie di intervento (CASELLATO)
Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale
Patrimonio Culturale
RELLA ROCCO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Progetto Battistero: Il monitoraggio dei composti organici nell'intorno delle porte bronzee del
Battistero di Firenze è continuato con lo studio del pulviscolo atmosferico campionato ad intervalli
regolari stagionali. L'indagine è stata estesa alla determinazione degli stessi inquinanti riscontrati nel
pulviscolo atmosferico su targhette di prova in metallo con la stessa composizione delle leghe delle
due porte. Sugli elementi orizzontali delle targhette di prova è stato determinato il contenuto degli
elementi chimici derivanti da sali idrosolubili.
Studio delle malte: Oltre 80 campioni di malte ed intonaci provenienti da edifici storici sono stati
analizzati misurando il contenuto di 10 cationi e 3 anioni per comprendere le cause del degrado e
facilitare l'opera di restauro e risanamento. La metodica è stata applicata anche alle caratterizzazione
chimica di terrecotte.
Localizzazione e contestualizzazione dei siti archeologici e dei paesaggi archeologici attraverso gli
strumenti dello scavo archeologico stratigrafico e del survey geoarcheologico. Ricerche
geoarcheologiche ed archeobiologiche sulle Terramare padane (S. Rosa di Poviglio).
Archeometallurgia del rame: Provenienza dei minerali cupriferi dalle miniere Alpine e uso di
elementi in traccia e isotopi stabili del Cu come traccianti.
Ricostruzione cronologica e geografica della diffusione delle tecnologie vetrarie nella preistoria del
Nord Italia.
Caratterizzazione petrografica di 5 asce neolitiche provenienti dagli scavi del Castello di Tremona
(Canton Ticino, Svizzera).
Archeo-Geofisica: Sono stati eseguiti rilievi geofisici per l'individuazione di manufatti nell'area di
Bagnolo San Vito (Mantova) nell'area della Necropoli Etrusca
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
3
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Soprintendenze Archeologiche, Musei, Enti locali, Istituti CNR e Università italiane.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
198
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
30
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
costi
figurativi
C
17
valore
effettivo
D=A+C
215
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
3
Eventi estremi, studio degli incendi.
Commessa:
Progetto:
Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
RELLA ROCCO
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
È stato prodotto un rapporto completo sul monitoraggio ambientale e sui risultati di prove di
simulazione che sarà inserito nella imminente banca dati on-line degli ordigni incendiari da cui
potranno attingere informazioni molti degli organi periferici del Corpo Forestale dello Stato.
L'attuazione della banca dati ha richiesto, per ogni ordigno catalogato, l'effettuazione di prove
pratiche di laboratorio per la ricostruzione dell'ordigno e per la verifica dell'efficacia nell'innesco di
incendi boschivi. La ricostruzione degli ordigni in laboratorio si basava sulle evidenze chimico-fisiche
ottenute dai reperti rinvenuti. Le prove di efficacia erano seguite da un'accurata indagine sui residui.
Ciò è ritenuto estremamente importante se finalizzato all'addestramento del personale CFS coinvolto
nella raccolta di indizi e reperti analizzabili. Ciascuna relazione finale era corredata di foto degli
ordigni, del loro funzionamento, dei residui potenzialmente reperibili, dal modo più opportuno di
campionare e conservare i reperti, dei metodi analitici utilizzabili, con esempi di risultati e loro
interpretazione.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
- CNR-ICIS, Padova
- Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo (NIAB) del CFS
- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali
- Società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A.
- Autostrade per l'Italia S.p.A.
- Veneto Stade S.p.A.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
190
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
44
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
costi
figurativi
C
8
valore
effettivo
D=A+C
199
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
studio del partizionamento cationico e proprietà termoelastiche in relazione alla stabilità di fasi
minerali.
Commessa:
Progetto:
Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
DIELLA VALERIA
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
I risultati ottenuti dalla ricerca rispondono agli obiettivi che erano stati proposti: nel contesto delle
indagini rivolte a contribuire a comprendere i meccanismi di stabilizzazione di fasi minerali, ed in
particolare di miche in regimi di alta pressione ed alta temperature. Sono stati condotti studi sulle
phengiti 2M1 e 3T e sulle biotiti.
Attraverso esperimenti di alta pressione presso sorgenti a luce di sincrotrone, e' stata studiata la
stabilità relativa di phengiti, in particolare tra il politipo 2M1 e quello 3T. Si è concluso che le
differenze osservate in termini di stabilizzazione in funzione del rapporto P/T possono essere ascritte
ai diversi valori del parametro elastico K' (derivata prima del bulk modulus rispetto alla pressione)
[Curetti et al, 2006].
Nell'ambito delle miche, si è dedicata poi attenzione alle proprietà termiche ed elastiche di biotiti
mediante misure ad alta temperatura (laboratorio convenzionale) e ad alta pressione (luce di
sincrotrone) e misure effettuate utilizzando la spettroscopia Mössbauer per comprendere i processi di
ossidazione ad alta temperatura. Da queste è stato possibile un confronto con le misure precedenti su
phlogopiti, che hanno rilevato forte similarità in termini di proprietà elastiche. Sulla base dei dati
termoelastici, un'analisi accurata della stabilità a alta temperatura e pressione ha portato alla
definizione del contributo energetico di deformazione all'energia di Gibbs e ha dimostrato come la
maggior propensione della phlogopite a stabilizzare ad alta pressione rispetto alla biotite, sia
riconducibile a proprietà inerenti il volume molare [Pavese et al. 2006].
E' stato avviato lo studio dell'incertezza nella definizione dell'energia di Gibbs di una fase minerale in
funzione delle incertezze sulle proprietà termoelastiche e sulle occupanze di sito.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
4
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Milano: diffrazione da cristallo singolo
e polveri (alta temperatura), TEM, modellistica delle equazioni di stato.
Dipartimento di Scienze Mineralogiche e Petrologiche - Università degli Studi di Torino: diffrazione
da cristallo singolo (alta temperatura), da polveri (alta temperatura), TEM.
Dipartimento di "Chimica e Fisica della Terra ed Applicazioni alle Georisorse e ai Rischi Naturali
(CFTA)" - Università degli Studi di Palermo: tecniche di massima entropia e computazionali in genere.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
198
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
45
Anno
costi
figurativi
C
13
valore
effettivo
D=A+C
211
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
2
5
geologia delle catene orogeniche alpidiche. Geofisica crostale e litosferica con elaborazione di
modelli 2D e 3D nell'area italiana. Cartografia geologica di base e tematica.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
BIELLA GIANCARLO
Risultati conseguiti
Le ricerche svolte nel modulo sono articolate nelle seguenti linee:
1) Elaborazione di modelli crostali e litosferici 2-D e 3-D nell'area italiana da dati di sismica attiva e
passiva;
2) Geologia ed evoluzione delle catene orogeniche alpidiche;
3) Realizzazione di cartografia geologica di base e derivata : sviluppo di tecniche analitiche di terreno
ed elaborazione di dati in ambiente GIS;
4) Processi sedimentari sin-rift di età cenozoica nell'area del mare di Ross (Antartide).
I principali risultati conseguiti possono essere così riassunti:
Attività 1): Modelli crostali 2D e 3D dei Campi Flegrei e del Tirreno meridionale (CROP 04). Metodi di
inversione 3D sismo-gravimetrici.
Attività 2): Dati petrofisici sperimentali di unità alpine e appenniniche. Elaborazione di un nuovo
metodo analitico per la delimitazione delle dimensioni critiche delle scaglie crostali coinvolte nella
dinamica delle zone attive della litosfera. Riconoscimento del segnale strutturale e metamorfico della
convergenza Varisica nel basamento sudalpino con l'analisi strutturale alla scala da mega a
microscopica nel basamento metamorfico e microscopica nei clasti dei conglomerati permiani.
Evoluzione termo-meccanica della crosta intermedia e inferiore nelle zone di rift continentale.
Ricostruzione dell'evoluzione permo-triassica nei basamenti sudalpini con lo studio delle relazioni
deformazione-metamorfismo a scala regionale nelle Alpi Orobie. Vincolo dei tassi di sollevamento e
subsidenza per mezzo di indicatori paleogeotermici. Modello genetico ed evolutivo dei carbonati
intrabacinali sin-rift. Ridefinizione delle falde della catena alpina in termini di unità litotettoniche e
tettonometamorfiche.
Studio dei fenomeni chimico-fisici relativi alla distribuzione di elementi quali Be, Y, REE e As nel
basamento della falda M. Leone-Arbola, durante l'orogenesi alpina. Caratterizzazione del
magmatismo triassico nel basamento sudalpino.
Caratterizzazione sedimentologica dei sistemi torbiditici oligocenici ed analisi di bacino nelle Langhe
(Bacino Terziario Ligure-Piemontese) e relazioni con l'evoluzione alpino-appenninica.
Impatto sul territorio e modifiche all'ambiente prodotte dalle eruzioni vulcaniche.
Attività 3) Coordinamento dei rilevamenti geologici in scala 1:50.000 per i fogli Bormio e Ponte di
Legno (Lombardia), Merano e San Leonardo (Provincia di Bolzano) e della stesura delle relative note
illustrative.
Realizzazione di cartografia geologica e strutturale e sviluppo di tecniche analitiche di terreno ed
elaborazione di dati in ambiente GIS; realizzazione di modelli strutturali e loro influenza
sull'evoluzione dei vulcani.
Attività 4) Caratterizzazione sedimentologica, strutturale e microstrutturale delle successioni
sedimentarie cenozoiche perforate nel Victoria Land Basin (VLB). Obbiettivi conseguiti: conclusione
del logging di tutte le macrostrutture presenti all'interno delle carote recuperate nell'area del VLB.
Analisi di circa 100 sezioni sottili delle varie macrostrutture (vene, faglie, fratture) al fine di acquisire
un database delle stesse e dei loro riempimenti; ogni macrostruttura è stata caratterizzata sulla base
del fabric (al microscopio petrografico e in catodoluminescenza), della mineralogia del riempimento
(SEM collegato a microsonda EDS e/o TEM). I riempimenti sono costituiti prevalentemente da
cemento carbonatico e/o minerali argillosi. Sono state quindi identificate le varie generazioni di
cementi cartonatici presenti in vene/faglie (paragenesi), quindi correlate agli indicatori cinematici per
riconoscere l'eventuale controllo della tettonica sulla cementazione.
Si è conclusa, a fine dicembre, la prima campagna di perforazione ANDRILL-MIS con il recupero di
una successione sedimentaria di quasi 1300 metri, che sarà studiata nel corso del 2007.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
8
5
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
10
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
7
0
Principali collaborazioni
Università di Milano Dipartimento Scienze della Terra;
Università di Milano Bicocca, Dip. di Scienze dell'Ambiente e del Territorio;
Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze Geologiche e geotecnologie;
INGV, sezione di Catania;
UNAM-Messico;
Università di Salta, Argentina;
Freji Universitat di Amstersdam, Paesi Bassi;
GNV;
Ministero degli Affari Esteri;
Conacyt, Messico;
CEREGE, Aix-en-Provence, France
Geochron Laboratories, Massachussetts, USA
Politecnico di Zurigo (ETH), Svizzera
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
393
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
104
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
costi
figurativi
C
32
valore
effettivo
D=A+C
425
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
9
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
2
0
0
Altro
Totale
1
12
Ricostruzioni paleoclimatiche in ambienti alpini, mediterranei e remoti.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
RAVAZZI CESARE
Risultati conseguiti
Le ricerche sopra menzionate hanno messo a disposizione nuovi siti di riferimento per la conoscenza
dell'evoluzione paleoclimatica a scala globale. Sono stati inoltre prodotti nuovi proxy data relativi agli
effetti regionali dei più significativi eventi climatici del Quaternario: (i) per l'ultimo interglaciale
(Eemiano), di cui manca tuttora adeguata documentazione in Italia; (ii) Per l'ultima glaciazione e
l'Olocene dell'Antartide sono state stimate le biodisponibilità di Fe ed altri elementi bioessenziali
mediante prove di solubilizzazione e filtrazione di campioni di ghiaccio. (iii) per la transizione medioolocenica, di cui non conosciamo gli effetti sul clima regionale delle prealpi e della Pianura Padana;
(iiii) per gli ultimi 5 cicli climatici, con particolare riguardo a: effetti delle terminazioni delle
glaciazioni sull'evoluzione geologica e paleoambientale del bacino padano-adriatico; struttura degli
interglaciali e di altre fase temperate nel bacino padano.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
- Istituti del CNR coinvolti nella Commessa Paleoclimatologia (in particolare: ISE, IGG, IGAG)
- Progetto Europeo EPICA MIS
- Institute of Plant Science, University of Bern
- Institute of Geology, University of Bern
- Dipartimento di Risorse Naturali e Culturali, Università di Ferrara
- Dipartimento di Georisorse e Territorio, Università di Udine
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Milano
- Dip. di Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Univ. di Milano Bicocca
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Torino
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università "La Sapienza" Roma
- Institute for Environmental Physics, Heidelberg Academy of Sciences
- Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Regione Lombardia
- Museo Tridentino di Scienze Naturali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
335
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
67
personale equivalente tempo pieno
costi
figurativi
C
22
valore
effettivo
D=A+C
357
ricercatori
totale
2
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
4
Processi di trasformazione e meccanismi di trasferimento di microcomponenti e microinquinanti
anche in riferimento al global change.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Processi evolutivi in ambienti estremi - polari
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
CESCON PAOLO
Risultati conseguiti
Nell'ambito della collaborazione con il Korea Polar Research Institute (KOPRI) è stata portata a
termine la determinazione dei profili temporali dei metalli in tracce (TE) e delle terre rare (REE) in
una carota di ghiaccio estratta sul ghiacciaio East Rongbuk ad una altitudine di 6518 m. La carota
studiata è stata raccolta nel 2002 e raggiunge una lunghezza di 108.83 m coprendo un intervallo
temporale di circa 1700 anni (1650 ± 10 yrs). Per la quantificazione del contenuto degli elementi
studiati si è utilizzata la spettrometria di massa ad alta risoluzione con sistema di ionizzazione al
plasma accoppiato induttivamente unitamente a delle procedure ultrapulite di trattamento dei
campioni, per minimizzare il rischio di contaminazione degli stessi. Considerando che i livelli di
concentrazione dei TE e REE nella neve/ghiaccio campionata in siti remoti possono risultare
estremamente bassi anche inferiori al pg/g (1pg/g = 1x10-12g/g), si è accoppiato lo spettrometro di
massa ad una unità di desolvatazione che, oltre a aumentare la sensibilità strumentale, consente di
ridurre il livello di molti interferenti spettroscopici. I risultati ottenuti analizzando un gruppo di 55
campioni hanno mostrato concentrazioni piuttosto eterogene, evidenziando per i TE marcate
differenze tra gli elementi di origine crostale e quelli di origine antropica presenti a livello di ng/g e
pg/g rispettivamente. I REE hanno invece confermato il loro classico comportamento geochimico per
il quale il contenuto dei LREE (Light REE) a livello crostale è maggiore di quello dei HREE (Heavy
REE). Per studiare possibili correlazioni tra questi due gruppi di analiti, è stata condotto uno studio
statistico attraverso l'analisi multivariata. Ciò ha consentito di individuare correlazioni tra Sr, U, Cd e
Ca, Mg, So4- e Cl- tipicamente elementi origine marina e quindi individuando un possibile trasporto
dall'Oceano Indiano attraverso il monsone estivo. Tuttavia un'altra possibile ipotesi per spiegare la
stretta correlazione specialmente tra Sr e Ca, So4- potrebbe nascere dal fatto che queste specie sono
presenti nelle polveri minerali di origine evaporitica di cui sono ricche le confinanti zone desertiche
del Taklamakan e del bacino del Quaidam. Il naturale andamento delle concentrazioni dei REE ed i
caratteristici fattori di arricchimento hanno sottolineato la loro origine prettamente crostale. Il
presente studio ha quindi permesso di definire una mappa delle concentrazioni degli inquinanti
inorganici in un'area remota come la regione himalayana e di determinare i loro contributi naturali
ed antropici. Ciò ha consentito, in quest'ultimo caso, attraverso la ricostruzione dei rispettivi profili
temporali, di evidenziare anche per questa area remota il caratteristico comportamento riscontrabile
a livello planetario, dell'aumento della presenza di questi inquinanti nell'ambiente a partire dal 1800.
Nell'ambito delle ricerche in Antartide, nell' area compresa tra la long. 166° E e 165° W e tra la lat. 71°
S e 78° S (Mare di Ross, Oceano Meridionale) sono stati effettuati campionamenti di acqua
subsuperficiale per studiare la distribuzione di elementi in tracce: cadmio (Cd), piombo (Pb), rame
(Cu) e zinco (Zn). I campioni analizzati sono stati prelevati in anni diversi (1994-2001), ma sempre
nell'estate australe. Sebbene la mappa dei campioni analizzati non sia sinottica, essa ha permesso di
valutare la distribuzione della concentrazione di metallo totale disciolto e la speciazione di Cd, Pb, Cu
e Zn in questa area. Per le analisi in questo studio sono state applicate le tecniche voltammetriche
(DPASV e CSV). Lo studio della speciazione ha evidenziato che il Cd, il Pb e lo Zn sono complessati da
una singola classe di leganti naturali, mentre il Cu presenta una distribuzione che coinvolge due
classi di leganti, una di leganti più forti ed una di leganti più deboli. I risultati riguardanti la
concentrazione di metallo totale disciolto degli elementi studiati sono consistenti con le
caratteristiche geochimiche degli elementi stessi. È anche stata studiata la relazione tra le diverse
masse d'acqua presenti in questa area del Mare di Ross e la distribuzione degli elementi in tracce. Si è
osservato che queste diverse masse d'acqua, prodotte prevalentemente da fenomeni fisici, sono
differenziate nella composizione chimica per componenti maggiori e per elementi in tracce. Sono
anche state condotte misure preliminari di speciazione degli stessi elementi su campioni di
microlayer e corrispondente acqua subsuperficiale. Un articolo riguardo la distribuzione della
concentrazione totale disciolta degli elementi in tracce è stato pubblicato nel JEM (2005), mentre è in
preparazione una pubblicazione sulla speciazione degli elementi in tracce (da sottoporre al
MicroChemical Journal).
F. Corami et al., Distribution of Trace Metals in the Western Ross Sea, Southern Ocean. 2005 Journal
of Environmental Monitoring, (7), 1256-1264
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
- Korean Polar Reasearch Institute
- Laboratoire de Glaciologie et Geophisique de l'Environnement, CNRS, Grenoble (France)
- Programma Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
157
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
22
Anno
costi
figurativi
C
10
valore
effettivo
D=A+C
168
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
Caratterizzazione geochimica di acque marine e di transizione.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Qualità del Mare e delle acque costiere
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
TURETTA CLARA
0
Altro
Totale
1
4
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
0
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
0
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Processi di trasferimento di microinquinanti attraverso aerosol atmosferico.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità dell'atmosfera
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
GAMBARO ANDREA
Risultati conseguiti
L'attività di ricerca ha previsto lo studio del ruolo dell'aerosol nel trasferimento di inquinanti organici
in aree urbane e della relazione tra i composti organici solforati di origine naturale e i cicli climatici e
stagionali nella Laguna di Venezia.
In particolare sono state determinate le concentrazioni di microinquinanti organici ed elementi in
tracce nelle deposizioni atmosferiche secche e umide in una stazione della Laguna di Venezia. I dati
ottenuti, congiuntamente a quelli prodotti nel 2005, permettono di ottenere un interessante trend
temporale (14 mesi) che mette in evidenza la forte stagionalità della concentrazione di tutti i composti
e gli elementi indagati e di stimarne il flusso verso il sistema acquatico lagunare.
Il flusso di IPA e PCB mostra valori maggiori nel periodo inverno-primavera e minori nell'estate. Si
osserva inoltre che per tutto il periodo di studio il flusso di IPA dovuto alle deposizioni umide è
superiore a quello delle deposizioni secche con valori superiori a quelli riscontrati in letteratura. Per
quanto riguarda i metalli si osserva che elementi quali Ca, Na, Mg, Al, K, Fe mostrano i flussi di
deposizione sia secca che umida notevolmente superiori a quelli di elementi quali V, Cr, Mn, Zn, Cu,
Cd, Pb. Per il primo gruppo di elementi si possono identificare degli andamenti stagionali differenti
per i flussi dovuti alle deposizioni secche rispetto alle deposizioni umide. In particolare i flussi
maggiori per le deposizioni secche si hanno nel periodo invernale e di fine primavera mentre per le
deposizioni umide i valori maggiori si hanno nei periodi primavera-estate. Per quanto riguarda il
secondo gruppo di elementi l'evoluzione stagionale del flusso dovuto alle deposizioni mostra valori
maggiori nel periodo invernale per le deposizioni secche e nel perido estivo per le deposizioni umide.
Sono stati inoltre valutati i flussi medi turbolenti (PM2.5) ed i processi di diffusione di tutti gli
inquinanti indagati. Per quanto riguarda la stima del flusso medio turbolento degli IPA i valori
maggiori si sono riscontrati durante il mese invernale con valori di circa un ordine di grandezza
maggiori di quelli nel periodo primaverile. Lo studio dei rapporti dei singoli composti ha messo in
evidenza l'origine petrogenica di tutti i campioni analizzati.
Nella stima del flusso di diffusione all'interfaccia acqua-atmosfera i risultati ottenuti, seppur
indicativi, mettono in evidenza un andamento stagionale legato alla temperatura e alla velocità del
vento e valori di flusso che per gli IPA in alcuni periodi nell'anno assumono valori paragonabili a
quello delle deposizioni atmosferiche.
Per quanto riguarda i composti organici solforati volatili l' evoluzione temporale della concentrazione
di DMS, DMSP e DMSO in acqua superficiale e nei sedimenti della Laguna di Venezia è messa in
relazione ai cicli climatici e stagionali attraverso il confronto con i principali parametri metereologici
(radiazione solare, piovosità, temperatura, ecc..).
I dati ottenuti hanno permesso di identificare i periodi di massima produzione di composti organici
solforati e le speci fitoplanctoniche responsabili di questa produzione e di individuare, infine, le
condizioni ambientali e climatiche che favoriscono questa produzione attraverso l'individuazione dei
parametri metereologici (temperatura, radiazione solare, piovosità, vento ecc..) più significativi.
Pubblicazioni 2007
A. Gambaro, L. Manodori, G. Toscano, D. Contini, A. Donateo, F. Belosi, F. Prodi, P. Cescon.
Organic and inorganic compounds in the Venice lagoon PM2.5 and their correlation with
micrometeorology.
Ann. Chim. 97 (5-6) (2007), pp. 343-358.
L. Manodori, A. Gambaro, I. Moret, G. Capodaglio, P. Cescon.
"Air-sea gaseous exchange of PCB at the Venice Lagoon (Italy)"
Marine Pollution Bulletin, 2007. Accepted
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Tutte le collaborazioni previste sono state avviate.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
242
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
187
Anno
costi
figurativi
C
16
valore
effettivo
D=A+C
258
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
3
Distribuzione ed effetto di inquinanti nella valutazione della qualità delle acque interne: speciazione
chimica e qualità degli ambienti acquatici.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità delle acque interne
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
CAIRNS WARREN RAYMOND LEE
Risultati conseguiti
In questo progetto si propongono delle metodologie analitiche in grado di determinare le specie
chimiche con cui As e Hg sono presenti nell'ambiente e quindi in grado di fornire elementi per
valutare la loro effettiva biodisponibilità e tossicità.
Le cinque specie ioniche dell'As, arsenobetaina, arsenico(III), acido dimetilarsinico, acido
dimetilarsonico e arsenico(V), sono state rilevate in campioni di acque della laguna di Venezia
mediante una tecnica accoppiata HPLC-ICP-MS. La separazione delle specie anioniche dell'arsenico
è stata effettuata mediante colonne a scambio anionico (PRP-X100) usando tampone fosfato come
eluente. Il cromatogramma risulta disturbato da elevate concentrazioni di cloruro e la sensibilità
dell'ICP-MS e ridotto a causa delle alte concentrazioni di sodio; la diluizione dei campioni alza i limiti
di rilevabilità del metodo rendendo impossibile la misura su campioni di acqua di mare a
concentrazione naturale. Il problema è stato parzialmente risolto mediante la separazione
preliminare degli analiti dagli interferenti usando microcolonne a scambio anionico e cationico. I
risultati mettono in evidenza la possibilità di trattenere e rilasciare quantitativamente e quindi di
determinare contemporaneamente l'arsenobetaina, l'As(III), l'acido monometilarsinico ed il
dimetilarsonico utilizzando metanolo come modificatore di matrice, eliminando il sodio con l'uso di
una colonna a scambio cationico. I limiti di rilevabilità raggiunti con la metodologia sviluppata sono
soddisfacenti per l'analisi di acque a media e bassa salinità (di fiume, falda e potabile) per i quali non
è necessaria la diluzione.
É stata a messa a punto una metodologia cromatografica per la separazione e la determinazione delle
più importanti specie chimiche con cui il mercurio è presente nelle acque naturali (Hg 2+ e metil
mercurio cloruro). La metodologia è basata sulla formazione di coppie ioniche con L-cisteina e 2
mercaptoetanolo e la separazione mediante cromatografia liquida con colonna C-18 (HPLC a fase
inversa) ed accoppiando un rivelatore selettivo (ICP-MS). La metodologia messa a punto per la
speciazione di Hg richiede una fase di preconcentrazione in linea (circa 10 volte). La procedura, che
utilizza una microcolonna C-18 in linea inserita nel loop di campionamento, ha consentito di
raggiungere limiti di rilevabilità inferiori a 0.2 ng/L. Questo metodo è stato applicato su campioni di
acque di lago alpino dove è stata rilevata solo la presenza di Hg2+ (intervallo di concentrazione tra
<0.2 e 1.1 ng/L).Nelle acque della Laguna di Venezia la specie Hg2+ presenta un intervallo di
concentrazione tra 0.2 a oltre 30 ng/L, mentre il metil mercurio risulta sotto il limite di rilevabilità in
acqua subsuperficiale; in 2 campione di acqua superficiale sono stati rivelati livelli tra 2 e 7 ng/L. Una
importante frazione del metil mercurio nelle acque marine risulta presente in forma particellata, non
ancora misurabile in modo riproducibile con questo metodo. I risultati saranno presentati
all'European Plasma Spectrochemistry Winter Conference (febbraio 2007).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Le collaborazioni previste con CORILA e laboratori privati sono state avviate e proseguono tuttora.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
261
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
167
Anno
costi
figurativi
C
17
valore
effettivo
D=A+C
278
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
1
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
3
Microinquinanti organici ed inorganici in aree a diversa antropizzazione
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità del Pianeta-Contaminazione Chimica
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
TURETTA CLARA
Risultati conseguiti
I risultati ottenuti nello studio di una laguna del Vietnam e del suo bacino scolante hanno evidenziato
che l'impatto antropico sulla laguna di Tam Giang-Cau Hai (TGCH) è legato soprattutto alle attività
portuali oltre che ai fiumi che vi sversano; le concentrazioni di metalli pesanti sono ad un livello, pur
se superiore al background naturale, inferiore ai limiti di legge eccetto nel caso dell'As. Gli studi
nell'area del bacino scolante di TGCH hanno messo in risalto l'impatto negativo, ancora contenuto,
delle zone industrializzate sull'ambiente circostante. Sono state poste in evidenza chiare differenze
nella distribuzione areale dei vari analiti considerati; risulta comunque evidente che i diversi apporti
dei vari elementi sono dovuti a ben definite sorgenti puntuali rappresentate da contaminazione
"urbana" e da attività produttive. Due elementi in particolare invece (Cr e Pb) mostrano una
distribuzione diffusa legata al traffico ed al trasporto "long range" (2 comunicazioni a 2nd
International Workshop "Natural Environment, Sustainable Protection and Conservation: Italy Vietnam Cooperation Perspectives". Haiphong (Vietnam) 1).
Gli studi condotti in due diverse aree della laguna di Venezia, con esperimenti sui flussi bentici,
hanno evidenziato come gli elementi in traccia possono essere rimobilizzati a causa di meccanismi di
risospensione e/o subossigenazione dell'acqua. Nonostante le differenze di concentrazione osservate
nei siti studiati, i flussi bentici di elementi quali Cu, Fe, Mn e Zn non mostrano particolari differenze e
sembrano essere controllati da processi chimici e diffusivi. È risultato inoltre evidente che il
sedimento, qualora intervengano perturbazioni fisiche, rappresenta una sorgente di elementi in
traccia per la colonna d'acqua mentre la mobilità degli elementi legata a processi chimici e/o diffusivi
mostra differenze anche tra elementi con caratteristiche geochimiche simili. Gli esperimenti effettuati
hanno inoltre messo in evidenza come il complessamento dei metalli con leganti organici sposti
l'equilibrio "metallo disciolto/metallo particolato" verso la fase disciolta aumentando la mobilità dei
metalli stessi.
La presenza di alcuni composti organici (PCN, PAH, PCB) nell'aerosol della laguna veneta sembra
essere principalmente legata a processi di combustione (1 pubblicazione su Atmospheric
Environment 2). È però possibile fare alcune considerazioni differenziando i diversi siti considerati:
rurale, industriale e marino. Nel sito "rurale" sono stati rilevati valori costanti durante tutto l'arco
dell'anno di PCN senza particolari relazioni con temperatura PAH E PCB; ciò porta a ritenere che essi
siano emessi in modo continuo da una sorgente indipendente. Nel sito "industriale" sono stati trovati
valori di PCN più alti durante il periodo invernale e strettamente correlati ai valori di PAH; questo
consente di individuare quale sorgente primaria i processi di combustione che sono maggiormente
presenti nel periodo invernale. Una sorgente secondaria potrebbe comunque essere rappresentata
dalle industrie situate sopravento rispetto al sito di campionamento. Il sito "marino" mostra una
debole correlazione tra PCN e temperatura e tra PCN e PAH ed un aumento in concentrazione
durante i mesi invernali; tutto ciò permette di ipotizzare quale sorgente primaria per i PCN processi
di combustione distanti.
Le analisi su spezzoni di carote di ghiaccio della Groenlandia per lo studio dei meccanismi di
trasporto "long range" sono in corso. Analisi di Terre Rare (1 lavoro metodologico su Analytical
Chemistry 3) per comprendere gli scambi che avvengono tra basse, medie ed alte latitudini e
riconoscere eventi particolari (eruzioni vulcaniche) che consentano datazioni di successioni
stratigrafiche e correlazioni tra carote di differenti aree utili per le ricostruzioni paleoclimatiche
1 - 2nd International Workshop on Management and Protection of Vietnam Natural Environment
and Resources: "Natural Environment, Sustainable Protection and Conservation: Italy - Vietnam
Cooperation Perspectives". Haiphong (Vietnam), 18 July 2006.
A: G. Capodaglio, C. Turetta, S. Giuliani, W. Cairns, L.G. Bellucci, C. Nguyen Huu, M. Frignani.
"Distribution of heavy metals in the Tam Giang-Cau Hai lagoon and in soils of the province of Thua
Thien-Hue".
B: G. Capodaglio, C. Turetta, S. Romano, W. Cairns, L.G. Bellucci, M. Frignani, C. Nguyen Huu, S.
Albertazzi. "Heavy metals and radiotracers in the Lang Co lagoon, Central Vietnam".
2 - L. Manodori, A. Gambaro, R. Zangrando, C. Turetta, P. Cescon. "Polychlorinated Naphthalenes in
the gas-phase of the Venice Lagoon atmosphere". Atmospheric Environment, 40 (11), 2020-2029,
2006.
3 - P. Gabrielli, C. Barbante, C. Turetta, A. Marteel, C. Boutron, G. Cozzi, W. Cairns, C. Ferrari, P.
Cescon. "Direct determination of Rare Earth Elements at the subpicogram per gram level in antarctic
ice by ICP-SFMS using a desolvation system". Analytical Chemistry, 78 (6), 1883-1889, 2006.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Le collaborazioni in atto proseguono proficuamente. Si prevede di continuare con tali collaborazioni
anche nel futuro.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
408
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
298
Anno
costi
figurativi
C
20
valore
effettivo
D=A+C
428
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
6
1
1
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
9
Valutazione e caratterizzazione di materiali lapidei usati a scopo ornamentale e industriale.
Valorizzazione e fruizione della georisorsa "paesaggio naturale".
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Valutazione e gestione delle georisorse
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
TESTA BRUNO
Risultati conseguiti
Riguardo alle georisorse, sono stati svolti numerosi studi sulle pietre ornamentali delle valli
piemontesi (Alpi Centro-Occidentali).
In area bergamasca, oltre alla redazione della carta di prospezione per l'estrazione del calcare da
calce, sono stati svolti studi di tipo ambientale e floristico-vegetazionale.
In America meridionale (Perù) è stato eseguito lo studio giacimentologico, mineralogico e
gemmologico del giacimenti di opale di Acarì.
Realizzazione della carta geologica del Parco delle Orobie Valtellinesi corredata da sezioni, schemi
stratigrafico-strutturali e note esplicative.
Revisione della reale potenzialità estrattiva lombarda di rocce carbonatiche industriali:
individuazione, di zone calcaree adatte alla coltivazione mineraria di roccia per la produzione di
calce nella media Val Brembana (BG) in base a parametri geologico-stratigrafici, lito-geochimici e di
sostenibilità ambientale
I° Workshop del progetto Interreg IIIA - OPENALP, in compartecipazione dei partners autsriaci.
Avvio dell'Osservatorio naturalistico alpino presso l'ITIM di Agordo.
Studio cristallografico e chimico eseguito su un meteorite ferroso rinvenuto presso il Lago del Vajont :
analisi in microsonda elettronica e immagini in elettroni retrodiffusi.
Studio ambientale del bacino del torrente Borlezza; determinazione dei parametri idrologici e
idraulici per il calcolo delle portate di magra/di morbida e della componente idrologica del DMV;
determinazione della "qmeda" e dei parametri correttivi M, N, F, Q, A, T, secondo le metodiche
previste dalla R. Lombardia (P.TU.A.), dal Politecnico di Milano e dall'Autorità di Bacino del Fiume
Po; valutazione della risorsa idrica disponibile e quantificazione delle portate.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
9
1
0
Principali collaborazioni
Università Milano Bicocca - Dip. Scienze Geologiche e Geotecnologie
Università di Milano - Dip. Scienze della Terra
Comunità Montana Agordina - Agordo
Istituto Minerario di Agordo "U. Follador" (Belluno)
Parco Nazionale Alti Tauri, Tirolo - Austria
Unicalce S.p.A.
ZS Zollet Service spa, S. Giustina (BL)
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
269
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
59
Anno
costi
figurativi
C
29
valore
effettivo
D=A+C
298
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
2
Caratterizzazione dei corpi idrici sotterranei, modelli di flusso e monitoraggio geofisico tempovariante.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Gestione sostenibile di acque interne
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
DE FRANCO ROBERTO
Risultati conseguiti
Le attività che seguono 1) e 2) si inquadrano nell'ambito del progetto finanziato dal CORILA per la
linea di ricerca 3.10 Linea 3.10. Determinazione dei flussi di acque sotterranee nel sistema
lagunare veneziano mediante traccianti isotopici naturali e tomografia
geoelettrica.
1) Data base dati elettrotomografici tempo variante; sezioni elettrotomografiche nel tempo (Chioggia);
Sono state acquisite e preprocessate ed elaborate 1200 sezioni di pseudo resistività apparente
nell'arco del periodo novembre 2005 - settembre 2006.
Stima delle fluttuazioni di resistività delle unità interessate da contaminazione salina e loro
correlazione con sorgenti naturali e antropiche (marea, pluviometria, canali adiacenti)
E' stato ulteriormente ottimizzato il prototipo di elettrotomografo digitale producendo la versione beta
che stata oggetto di verifiche in laboratorio e sul campo.
2)Acquisizione Dati geochimici e isotopici e loro distribuzione spaziale, caratterizzazione delle acque
coinvolte nel processo di ingressione marina nell'area della laguna veneta meridionale.
Relativamente ai risultati inerenti i punti 1) e 2) è stata preparato il report di attività annuale per il
Progetto CORILA linea 3.10. Gli stessi risultati sono stati oggetto di comunicazioni a congressi,
pubblicazione su atti e oggetto di stampe di articoli/interviste su riviste divulgative e siti web.
3) Simulazione del flusso e del trasporto in aree interessata da fenomeni pregressi di inquinamento,
mediante l'applicazione di modelli distribuiti tridimensionali. Suddivisione degli acquiferi in molti
strati in modo da potere differenziare la distribuzione delle tessiture e quindi della conducibilità e
riprodurre una dettagliata propagazione del pennacchio di inquinamento.
Caratterizzazione geofisica di discariche industriali mediante metodi geoelettrici. Individuazione
delle anomalie geoelettriche imputabili a perdite delle discariche che interessano le falde superficiali.
Indicazioni sullo stato di integrità della discarica e indicazioni di intervento e saggi di verifica
(accordo quadro di ricerca Environ: indagini geofisiche nell'area di discarica industriale di Cesano
Maderno)
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
1
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
4
0
Principali collaborazioni
CNR-IRSA, CNR-ISMAR
CEREGE – CNRS, Francia
Regione dell'Umbria, Università di Perugia Dip. Scienze della Terra Consorzio Adige – Bacchiglione,
Università di Padova,
CORILA - COnsorzio RIcerche LAguna Veneta-Venezia
Dip. Scienze dell'Ambiente e del Territorio, Università di Milano-Bicocca
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
288
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
58
Anno
costi
figurativi
C
15
valore
effettivo
D=A+C
303
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
3
Messa a punto di metodologie modulari per la riduzione dei rischi naturali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie
di Mitigazione
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
MARCELLINI ALBERTO
Risultati conseguiti
Quantificazione della potenzialità di dissesto mediante modelli predittivi statistico-probabilistici
(Weights of Evidence modeling technique, Favourability Functions e Neural Networks).
Individuazione di una serie di scenari di rischio, cioè di aree caratterizzate dalla concomitante
presenza di alti livelli di suscettibilità/pericolosità ed elementi vulnerabili. Predisposizione di Piani di
Protezione Civile rivolti alla gestione di possibili emergenze causate da fenomeni calamitosi.
Applicazione di metodologie di analisi statistica (Weights of Evidence Modeling Technique,
Regressione Logistica) per lo studio e la mappatura della vulnerabilità degli acquiferi. Sviluppo e test
di alcune applicazioni di Information Technology mediante creazione di banche dati orientate al
miglioramento della loro usabilità e semplicità in campo geoambientale.
Partecipazione alla stesura degli indirizzi per gli studi di microzonazione sismica della Regione
Emilia-Romagna. In particolare sono stati messi a punto i coefficienti di amplificazione sismica e
time-histories del terremoto di riferimento, comune per comune, della Regione Emilia-Romagna da
usare nelle indagini di microzonazione sismica. Gli indirizzi sono stati recepiti con apposita delibera
da parte della Giunta regionale.
Messa a punto di una tecnica per la valutazione della pericolosità sismica disaggregata, basata su un
approccio "full probabilistic".
Con ARPA Lombardia è stata installata una stazione sismica digitale nella zona della Frana Ruinon
(Valfurva). La stazione é attualmente collegata, via Internet, al nostro Istituto e alla sede dell'ARPA
Lombardia con un software che permette, oltre al recupero dati, anche un risettaggio
dell'apparecchiatura. Sempre nell'ambito della collaborazione con Arpa Lombardia sul monitoraggio
sismico è continuata la gestione delle stazioni sismiche situate a Bergamo e Milano.
Sono stati elaborati i dati raccolti da una campagna di misure di rumore ambientale sulla Torre
Civica di Soncino e sul suolo circostante. Si sono ottenuti i valori del modo fondamentale e degli
overtoni della Torre.
Nell'ambito del Progetto INGV-DPC S3 "Scenari di scuotimento e di danno atteso in aree di interesse
prioritario e/o strategico" é stata effettuata una campagna di microtremori a Sabbio Chiese, con
particolare riferimento al Municipio e al Santuario della Madonna della Rocca.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
1
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Le attività di ricerca si svolgono prevalentemente in seno a progetti, convenzioni e collaborazioni
nazionali ed internazionali. La messa a punto e l'applicazione della metodologia "Weights of Evidence
Modeling Technique" è avvenuta con la collaborazione (tuttora in essere) con il Servizio Geologico
degli Stati Uniti. Sono in atto collaborazioni con: Univ. Studi Milano-Bicocca, Univ. Studi Milano,
Univ Studi di Urbino. E' stato finanziato (2006) un Progetto Marie Curie - Research Training Network
dal titolo "Mountain Risks: from prediction to management and governance" , della durata di 4 anni e
in collaborazione con altri 15 centri di ricerca europei (Work Block Leader: S. Sterlacchini, P.
Giacomelli). Dal punto di vista istituzionale, si collabora con: Comunità Montana Valtellina di Tirano,
Regione Lombardia, Autorità di Bacino del Fiume Po, Regione Emilia-Romagna, ARPA Lombardia,
utilizzatori delle metodologie e dei risultati delle ricerche di cui sopra. Collaborazioni con l'ambito
privato: Globo s.r.l., Villa d'Almè (Bg), NUMERIA srl (Cremona).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
360
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
70
Anno
costi
figurativi
C
32
valore
effettivo
D=A+C
392
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
2
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie e metodi geofisici per
la loro caratterizzazione;analisi geomorfico-quantitativa a scala di bacino
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
ROSSI PIETRO MARIO
Risultati conseguiti
Le ricerche svolte nel modulo sono articolate nelle seguenti linee:
1) Ricostruzioni paleoambientali e paleoecologiche sulle successioni quaternarie; 2) Paleosuoli e
loess dell'area circummediterranea; 3) Metodi geofisici per la caratterizzazione dei depositi plioquaternari, anche in aree urbane; 4) Analisi geomorfico-quantitativa e tecnologie informatiche per la
gestione di dati geoambientali.
I principali risultati conseguiti posso essere così riassunti:
Attività 1 - Note conclusive sulle successioni lacustri pleistoceniche alpine e prealpine. Quadro
cronostratigrafico dettagliato dell'evoluzione geologica e paleoambientale del margine prealpino.
Organizzazione del convegno internazionale dell'INQUA-SEQS, Milano 2006, "Quaternary
stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework".
Datazioni in OSL (Optically Stimulated Luminescence) su sequenze stratigrafiche del Tardi GlacialeOlocene nella pianura padana presso Imola.
Attività 2 - Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica di paleosuoli provenienti dal settore
nord occidentale dell'Italia settentrionale, per l'identificazione dei processi pedogenetici ascrivibili a
fasi climatiche passate e messa in luce delle disomogeneità nei parent material in vista di una
valutazione di provenienza delle contaminazione alloctone. In particolare è stato affrontato lo studio
delle sequenze loess-paleosuoli in aree ai confini tra Gruppo di Voltri e margine padano-alessandrino,
che sembrano estendere il bacino di sedimentazione padano-adriatico verso lo spartiacque ligure
piemontese. Ancora, la caratterizzazione dei paleosuoli ha fornito dati di estremo rilievo nella
ricostruzione dell'evoluzione pleistocenica del bacino intermontano dell'alta val d'Agri.
Attività 3 - Sezioni sismiche tomografiche e analisi della distribuzione del campo delle velocità delle
onde sismiche. Sezioni sismostratigrafiche geologiche. Stesura di rapporti conclusivi delle attività di
rilievo geofisico per Regione Lombardia e Umbria nell'ambito del Progetto CARG.
Caratterizzazione e modellazione dei sistemi deposizionali alluvionali quaternari della pianura
padana per mezzo dell'integrazione di metodi geofisici (sondaggi elettrici verticali, tomografie
elettriche, georadar), sismici (basati sulla registrazione di rumore ambientale) geologici, geostatistici e
numerici. Caratterizzazione geofisica e individuazione di zone contaminate nei depositi superficiali in
aree industriali (Accordo quadro ENVIRON: indagini nell'area industriale di Ferrara)
Attività 4 - L'analisi delle forme di versante correlata all'integrazione GIS di dati di carattere
pedologico, agronomico, vegetazionale, geomorfologico e geolitologico, ha permesso di tracciare
ipotesi per lo sviluppo agro/enologico in ambiente vallivo e pedemontano.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
3
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
8
2
0
Principali collaborazioni
Centro di Cronometria interdipartimentale (CuDAM), Milano
Dip. Scienze dei materiali- Universita' Milano Bicocca
Dip. Scienze Geologiche e Geotecnologie - Università Milano-Bicocca
Dip. Scienze Ambiente e Territorio - Università Milano-Bicocca
Dip. Scienze della Terra, Università di Milano
Università di Genova, Dipteris
Istituto per lo studio e la difesa del suolo di Firenze
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
16
2
Università di Gent (Belgio)
Università di Neuchatel, Dip. Geologia, Svizzera.
Regione Lombardia
Regione Umbria
Museo Tridentino di Scienze Naturali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
717
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
141
Anno
costi
figurativi
C
41
valore
effettivo
D=A+C
758
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
2
7
trattamento dell'incertezza del dato e validazione della sua qualità.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial
Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
BORDOGNA GLORIA
Risultati conseguiti
General Chair del Workshop FlexDBIST'06: 1st International Workshop on Flexible Database and
Information System Technology della conferenzq internazionale DEXA, Cracovia 6 Settembre 2006.
Organizzazione e docenza del Corso Sistemi Informativi III presso il dip. Ingegneria Informatica Univ.
di Bergamo, laurea specialistica in Ingegneria informatica anno 2005/2006.
Edizione di un libro della Springer Verlag intitolato " Flexible Databases supporting Imprecision and
Uncertainty" (G. Bordogna e G. Psaila editors), nella serie "Studies in Fuzziness and Soft Computing",
Agosto 2006.
Articoli su riviste internazionali, su libri editi da case editrici internazionali, negli atti di convegni
internazionali con referee.
Partecipazione alla scuola NATO Advanced Research Workshop on Fuzziness and Uncertainty in GIS
for Environmental Security and Protection, 28-06/1-07/ 2006 Kiev, Ucraina, in qualità di docente per
il tema, "A fuzzy Approach to Model Spatial Information Fusion in GISs" (Marco Pagani).
Correlatore di due Tesi di Laurea specialistica dell'università di Milano Bicocca, dip. Informatica.
Programmi di archiviazione e analisi di dati con tecniche di "clustering" per l'identificazione di
associazioni significative tra curve di prestazione dei materiali e attributi relativi alla loro
caratterizzazione in termini di composizione, materie prime, e parametri del processo di produzione.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
5
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Università di Bergamo
Università di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze Ambientali
Società Petroceramics
Università di Milano, Dipartimento di Scienze della Terra
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
161
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
36
Anno
costi
figurativi
C
11
valore
effettivo
D=A+C
172
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
1
Attività RSTL
Il grande evento che ha cambiato l?area mediterranea 40000 anni fa: l?Ignimbrite Campana
Responsabile:
BARBANTE CARLO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
1
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
1
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Nuovi sensori per la misura di metalli in matrici reali complesse.
Responsabile:
CAPODAGLIO GABRIELE
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
1
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Le uova di struzzo per lo studio del paleoclima nelle zone aride per gli ultimi 10.000 anni.
Responsabile:
CREMASCHI MAURO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
11
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
11
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
L'evoluzione degli alpeggi nel quadro dei mutamenti e dell'economia dell'ambiente alpino.
Responsabile:
RAVAZZI CESARE
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
24
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
0
costi
figurativi
C
1
valore
effettivo
D=A+C
25
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
La percezione della pericolosità nell'Isola di Fogo (Arcipelago di Capo Verde)
Responsabile:
GROPPELLI GIANLUCA
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
17
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
17
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Articoli ISI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
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19
20
21
22
23
24
25
26
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28
29
30
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32
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34
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Articoli non ISI
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Bordogna G., Pagani M. - A fuzzy Approach to Model Spatial Information Fusion in GIS - NATO
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Protection, Kiev
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Bordogna G., Pagani M., Pasi G., Antoniolli L., Invernizzi F. - An Incremental Hierarchical Fuzzy
Clustering Algorithm Supporting News Filtering - IPMU 2006,
Bordogna G., Pagani M., Psaila G. - Database Model and Algebra for Complex and Heterogeneous
Spatial Entities - 12th International Symposium on Spatial Data Handling, Vienna
Angelini I., Artioli G., Polla A., De Marinis R.C. - Early Bronze Age faience from North Italy and
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Zaragoza
Bellini R., Bonomi T., Cavallin A. - Hydrogeological database use in heterogeneous aquifer materials
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de Franco R., Biella G., Corsi A., Morrone A., Boniolo G., ALozej A., Saracco G., Chiozzotto B., Giada
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FLEXDBIST-06, Cracovia
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Perego R., Ravazzi C. - Valle Parina (SIC IT2060008). Descrizione floristico-vegetazionale dei singoli
habitat e loro stato di conservazione. - Rete Natura 2000: i Siti di Importanza Comunitaria in
provincia di Bergamo; a cura di M. Lorenzi e R. Ferlinghetti, Prov. di Bergamo, Servizio Aree Protette,
Bergamo
Perego R., Ravazzi C., Marchesi E. - Valle Sedornia, Val Zurio e Pizzo della Presolana (SIC
IT2060005). Descrizione floristico-vegetazionale dei singoli habitat e loro stato di conservazione. - ,
Prov. Di Bergamo, Servizio Aree Protette., Bergamo
Rapporti
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Colosio D., Daminelli R., Marcellini A., Poggi V., Rossi P.M., Tento A., Testa B. - Analisi delle
caratteristiche dinamiche di alcuni edifici rappresentativi del Comune di Sabbio Chiese
Bordogna G., Pasi G., Pagani M., Villa R. - D3.2 Information filtering evaluation, deliverable del
progetto Europeo STREP PENG
de Franco R., Biella G., Caielli G., Boniolo G., Corsi A., Lozej A., Morrone A. - Esecuzione di rilievi
Geofisici per la realizzazione del foglio Geologico 1:50000 Seregno: Prospezione sismica a riflessione
area Oggiono/Annone – Castello Brianza.
de Franco R., Biella G., Caielli G., Boniolo G., Corsi A., Lozej A., Morrone A. - Esecuzione di rilievi
geofisici per la realizzazione del foglio geologico 1:50.000 – Foligno (PG). Prospezione Sismica a
Riflessione Area Foligno – Casevecchie
Vignola P. - Le cartine dei perché. Geologia. Parco delle Orobie Valtellinesi.
Bernabo’ Brea M., Cremaschi M., Pizzi C. - Poviglio Santa Rosa. Campagna di scavo agosto 2005
Pagani M., Bordogna G. - Rappresentazione delle curve prestazionali e loro clustering
Pagani M., Bordogna G. - Risultati analisi dati composizioni e parametri prestazionali attrito-usura - I
Pagani M., Bordogna G. - Risultati analisi dati parametri di processo e paramteri prestazionali attritousura - II
Risultati progettuali
1
de Franco R., Corsi A., Morrone A., Ambrogio A. - Mangusta 2 GET georesistivimetro elettrotomografo
2 canali
Attività editoriali
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AAVV - Flexible Databases supporting Imprecision and Uncertainty
Donegana M., Ravazzi C. Eds. - Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the
European and Global Framework. Field Trip Guide: the Quaternary of the Italian Alps. 14-15 sept.
2006.
Pini R., Ravazzi C. Eds. - Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the European
and Global Framework. Milano 11-15 sept. 2006. Volume of abstracts.
Principali risorse strumentali dell’Istituto
Le principali risorse strumentali che consentono di attuare i programmi di ricerca nazionali ed
internazionali sono state acquisite prevalentemente con finanziamenti esterni. Esse costituiscono
uina vera piattaforma tecnologica per los tudio dei sistemi ambientali e dei processi che li governano,
consentendo di ottenere una produzione scientifica qualificata su piano internazionale.
Le grandi apparecchiature scientifiche e le strutture più significative sono le seguenti:
- Inductively Coupled Plasma-Optical Emission Spectrometers (ICP-OES Liberty)
- Inductively Coupled Plasma Mass Spectrometer (ICP-SFMS)
- Quadrupole Inductively Coupled Pasma (Q-ICP)
- Liquid Crhomatography Mass Spectrometry-Mass Spectrometry (LC-MS/MS)
- Gaschromatography High Resolution Mass Spectrometry (GC-HRMS)
- High Pressure Liquid Chromatography (HPLC)
- Gaschromatography MAss Spectrometry (GC-MS)
- Inductively Coupled Plasma -Optical Emission Spectrometrs
- Cromatografo Liquido ad Alta Prestazione con Rivelatore a Fotodiodi (HPLC-PDA)
- Clean Room
- Cold Room
- Microsonda elettronica JEOL JXA-8200
- Diffrattometro Panalytical X'pert PRO
- Microscopio elettronico a trasmissione FEI Tecnai F20ST
Per quanto attiene il settore geologico-geofisico-ambientale della osservazione della terra l'istituto
dispone di strumentazione geofisica e geomatica volta all'acquisizione, processamento, trattamento
del dato geofisico-geomatico ed all'inversione dati acquisiti. Sia gli strumenti hardware di campo che
quelli geomatici coprono un ampio spettro di attività di acquisizione e trattamento del dato mediante
l'utilizzo delle più innovative tecniche geofisiche-geomatiche. In tale ambito non sono trascurabili le
risorse strumentali che sono frutto di attività di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (R&DT) interno
all'Istituto (elettrotomografo digitale a controllo remoto per acquisizioni tempo varianti). Tra le risorse
strumentali di piattaforma va anche evidenziato il laboratorio mobile che supporta la maggior parte
dell'attività sperimentali di campo e di esplorazione geofisica.
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
I risultati raggiunti nel 2006 dimostrano anzitutto che il prodotto scientifico ottenuto è eccellente,
basti pensare alle due pubblicazioni su NATURE e alle significative collaborazioni con importanti
istituzioni scientifiche straniere, nonchè alla partecipazione a Progetti nazionali ed internazionali.
Nonostante i ritardi nelle erogazioni dei finanziamenti di nuovi progetti di ricerca acquisiti, il
contributo da fonti esterne dimostra il dinamismo delle interazioni di IDPA nel territorio.
L'Istituto presenta un parco di grossa strumentazione scientifica che consente di approfondire difficili
processi ambientali quali i cicli biogeochimici e la ricostruzione del clima del passato. La proiezione
di IDPA verso nuove tematiche quali le biotecnologie e le nanotecnologie ambientali sottolinea
l'intraprendenza e la vivacità dei ricercatori.
Il contributo di nuove conoscenze potrà ulteriormente accrescere qualora siano assegnati nuovi posti
di ricercatore e si possa disporre di strutture di laboratorio adeguate alle crescenti esigenze della
ricerca sperimentale.
Elementi di autovalutazione
Nel corso del 2006 IDPA ha continuato il proprio percorso evolutivo nell'attività e nelle collaborazioni
scientifiche, nella formazione e nell'incremento di risorse provenienti da fonti non tradizionali ma da
accordi di collaborazione e di consulenza scientifica con Enti pubblici e privati. Questo è il frutto di
una perfetta sinergia fra i gruppi di Milano, Venezia e Padova sia nell'ambito della integrazione
scientifica sia in quello della comune ricerca di risorse esterne per attività di supporto scientifico al
territorio che, in questo caso, comprende aree di forte sviluppo industriale ed antropico in presenza
di sistemi di grande sensibilità ambientale quali la Laguna di Venezia, i paesaggi costruiti degli
hinterland o i territori montani, e quindi caratterizzate da una significativa domanda di saperi
multidisciplinari che IDPA è in grado di offrire.
L'avvio della nuova Commessa sulla "Contaminazione Chimica" non solo ha stimolato l'Istituto ad
affrontare una tematica di grande interesse scientifico con importanti ricadute socio-economiche
consentendo al DTA di acquisire una posizione leader in questo campo a livello europeo, ma ha
aperto una nuova strada di collaborazioni con il mondo esterno, con conseguente reclutamento di
risorse, visto che l'inquinamento chimico è una delle grandi emergenze esistenti. In questo contesto
IDPA ha intrapreso attività scientifiche in nuovi campi con lo scopo di mettere a punto e sviluppare
metodologie per la soluzione di problemi che investono il mondo produttivo che si apre a nuove
frontiere con l'introduzione delle nanotecnologie e delle biotecnologie. In questi due settori IDPA ha
avviato progetti riguardanti la contaminazione, la bonifica ed il controllo ambientale in sistemi
naturali ed in processi produttivi grazie a finanziamenti ottenuti in collaborazione con Aziende
nell'ambito delle politiche per il rilancio e per lo sviluppo del Nord-Est.
Continuano le collaborazioni con FIAT, Porto di Venezia ecc.
Anche nell'area Milano-Dalmine è sempre crescente la collaborazione con aziende pubbliche e
private come Ideal standard Industriale SpA, Environ SpA e ZS Zollet Service Scarl, sulla base di
accordi dove la ricerca scientifica svolge un ruolo fondamentale a supporto della competitività
dell'azienda. IDPA ha anche favorito la nascita di una società di spin-off, la Petroceramics SpA (con
privati ed Università di Milano), attiva per ricerca, sviluppo e fornitura di apparecchiature e
tecnologie nel settore dei ceramici tecnici ed avanzati, dei lapidei, delle materie prime minerali e del
cemento, oltre che per soluzioni sul recupero e riutilizzo di scarti industriali.
Nell'ambito della promozione dei Metadistretti per la Regione Lombardia, IDPA ha concluso il
progetto "Materiali e processi tecnologici innovativi per la realizzazione di sistemi tribologici ad
elevata efficienza". Sempre per Enti Regionali o Nazionali IDPA partecipa ai progetti CARG (Carta
Geologica) in alcune aree della Lombardia, dell'Alto Adige e della Sicilia.
E' terminato l'esperimento messo a punto da IDPA per CORILA (Consorzio di Ricerche per la Laguna
veneta) imperniato in ricerche sulla desertificazione e per la gestione della risorsa idrica. I risultati di
rilievo ottenuti si collocano ad un alto livello tecnologico-sperimentale e hanno trovato riscontri in
diversi consessi internazionali.
Nonostante il ritardo nella erogazione di finanziamenti assegnati da Istituzioni e da Enti pubblici il
2006 registra un significativo incremento di risorse esterne rispetto all'anno precedente.
Tutto ciò è reso possibile dal continuo rafforzamento dell'attività di ricerca di base ed applicata come
è dimostrato dai prodotti scientifici ottenuti, dalle collaborazioni internazionali e dalla notevole
azione di formazione per la preparazione di giovani nelle tematiche ambientali affrontate da IDPA.
Nel corso del 2006 l'Istituto ha svolto i previsti programmi scientifici ed ha prodotto n.27
pubblicazioni scientifiche su qualificate riviste JCR ad elevato IF. Anche quest'anno i risultati della
nostra ricerca polare sono apparsi su 2 lavori nella rivista NATURE (2006, 440, 491-496 e 2006, 444,
195-198).
In ambito internazionale IDPA ha ottenuto dallo SCAR – Hobart (Australia) Luglio 2006, il
riconoscimento di costituire il primo Action Group mondiale: Environmental Contamination in
Antartica.
IDPA ha ricevuto da INQUA (International Quaternary Association)-SEQS (Subcommission on
European Quaternary Stratigraphy) il compito di organizzare il Convegno "Quaternary stratigraphy
and Evolution of the Alpine Region in the European and Global Framework" con relative escursioni;
convegno tenutosi regolarmente e con ottimo successo a Milano nel settembre 2006 presso
l'Università di Milano Bicocca.
IDPA ha anche contribuito ad organizzare la 7a Conferenza Internazionale su "Flexible Query
Answering Systems (FQAS 2006)" svoltasi presso l'Università di Milano Bicocca nel giugno 2006.
L'elenco dei progetti e delle collaborazioni internazionali è ricco e di ottimo livello in quanto riguarda
prestigiose Istituzioni scientifiche straniere.
Sono degni di nota: un progetto Marie Curie - Research Training Network dal titolo "Mountain Risks:
from prediction to management and governance" , della durata di 4 anni e in collaborazione con altri
15 centri di ricerca europei (Work Block Leader: S. Sterlacchini di IDPA e P. Giacomelli); la messa a
punto e l'applicazione della metodologia "Weights of Evidence Modeling Technique" è avvenuta con la
collaborazione (tuttora in essere) con il Servizio Geologico degli Stati Uniti.
L'attività di formazione è stata significativa e si è concretizzata in:
n° 8 Assegni di Ricerca
n° 3 Borse di Dottorato di Ricerca
n° 1 Tutorati o cotutorati CNR di dottorati di Ricerca banditi dalle Università
n° 1 Borse Marie-Curie-UE
n° 22 fra Collaborazioni Professionali ed Occasionali con giovani laureati impegnati in attività e
supporto alla ricerca.
n° 3 Contratti di collaborazione coordinata e continuativa
A questo proposito è doveroso segnalare che un brillante assegnista IDPA, Premio Ippolito 2006, ha
ricevuto l'ambita offerta, da parte di una prestigiosa Università U.S.A, di un irrinunciabile contratto
pluriennale di ricerca ed insegnamento. Non è l'unico caso in Italia ma è significativo che ciò accade
in IDPA. Se da una parte cresce la convinzione circa il raggiungimento di una posizione scientifica
riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale da parte dell'Istituto, che in tal modo contribuisce
allo sviluppo scientifico del DTA, cresce anche l'amarezza per la incapacità del Paese a trattenere i
giovani più brillanti rinunciando quindi ad opportunità di crescita culturale e socio-economica.
Risulta positivo il fatto che nel 2006 l'Istituto abbia svolto attività per la diffusione della cultura
scientifica ambientale con un finanziamento MIUR sulla Legge 6/2000 Iniziativa per la diffusione
della cultura scientifica. Progetti Annuali.
Proposta di interventi organizzativi
La continua crescita dell'attività scientifica e della domanda di ricerca a supporto dello sviluppo del
territorio determina la necessità di:
- ulteriori spazi
- personale strutturato
- aggiornamento del parco grosse strumentazioni
Si esprime inoltre l'interesse scientifico-organizzativo alla partecipazione alle attività EV-K2 e Polo
Artico.
Per i prossimi anni l'Istituto deve consolidare il suo ottimale posizionamento attuale evitando azioni
che possano mutare l'attuale organizzazione che è frutto di un approfondito lavoro di scelte culturali,
scientifiche ed organizzative, e di potenziamento delle strutture di ricerca che hanno consentito il
raggiungimento dell'attuale livello di competitività scientifica.
ISTITUTO DI GEOLOGIA AMBIENTALE E GEOINGEGNERIA
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Dott. Giovanni Accordi
Via Bolognola, 7 - (Via Salaria Km 11,600) - 00138 Roma (RM)
Sezione di Torino, Sezione di Cagliari, Roma
www.igag.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica piu' recente del pianeta. Reperimento e sfruttamento
delle risorse minerarie e dei materiali geologici, nonche' studi di base per la geologia degli idrocarburi.
Mitigazione dei rischi indotti dall'attivita' antropica (industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di
terremoti, vulcani e frane. Modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e
marine. Tecnologie di scavo e di stabilizzazione, connessi problemi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico
meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilita'.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
• Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo
• Risanamento di siti inquinati
• Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali
Moduli
• Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie
di intervento.
• Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatismo del mantello e nella
genesi ed evoluzione dei magmi.
• Struttura crostale ed evoluzione geodinamica della penisola italiana - Partecipazione al Progetto
CROP
• Stratigrafia fisica e isotopica di successioni continentali e marine del Quaternario
• Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e
idrogeologici degli acquiferi mediante metodi isotopici
• Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia geochimica.
• Giacimentologia e minerali metallici e industriali
• Analisi geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali
• Sviluppo di un sistema di supporto decisionale basato su una rete informativa regionale per la
gestione dei rischi ambientali e delle emergenze connessi alle perdite su larga scala di bacini
sterili di miniera
• Fenomeni di instabilità gravitativa delle aree di piattaforma e di scarpata continentale italiane.
• Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane.
• Recupero di metalli pesanti da acque reflue
• Sviluppo di tecnologie di "soil washing"; valutazione del "rischio amianto"
• Trattamento dei materiali geologici; tecniche e sicurezza degli scavi; recupero dei materiali di
scarto
RSTL
• Migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose: analogo naturale del comportamento
di elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati
• Analisi di sequenze sedimentarie recenti e riconoscimento di depositi attribuibili a eventi di tipo
tsunami
• Età e genesi di superfici relitte dell'Appennino e loro rapporti con le successioni stratigrafiche
• Analisi delle relazioni tra intensità di fratturazione e rischi sanitari associati al radon
Attività Commesse
Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
CAVINATO GIAN PAOLO
Risultati conseguiti
Nell'ambito delle attivita' della Commessa sono stati conseguiti i seguenti risultati:
EVOLUZIONE GEOLOGICA RECENTE
Ricostruzione del quadro cronostratigrafico di dettaglio dell'evoluzione geologica e paleoambientale
delle successioni lacustri pleistoceniche alpine e prealpine. E' stato organizzato a Milano il convegno
internazionale dell'INQUA-SEQS, "Quaternary stratigraphy and Evolution of the Alpine Region in the
European and Global Framework". Sono stati consegnati i rapporti conclusivi delle attività di rilievo
geofisico per Regione Lombardia e Umbria nell'ambito dei Progetto CARG, nel quale sono stati
effettuate sezioni sismiche tomografiche e analisi della distribuzione del campo delle velocità delle
onde sismiche.
E' stato prodotto un modello 3D di distribuzione delle superfici di appoggio basale dei depositi
quaternari del bacino di Alessandria. E' stato realizzato uno schema morfotettonico e morfoevolutivo
comprendente il settore Alessandrino delle Langhe e del Monferrato, con l'inquadramento delle
manifestazione idrotermali del distretto di Acqui Terme e dell'attività sismica a media e bassa
intensità. Sono state prodotte carte geologiche in scala 1:10.000 di ampi settori dei bacini idrografici
del Cecina e dell'Ombrone, con analisi morfotettonica per delineare i rapporti d'interferenza tra gli
elementi strutturali e la dinamica fluviale.
Sono state completate le analisi tassonomiche delle ostracofaune salmastre neogeniche, genere
Vestalenula e Loxoconchissa, con l'istituzione complessiva di 10 nuove specie. Sono in via di
completamento le analisi delle ostracofaune delle successioni di lago-mare messiniane delle porzioni
di carota delle perforazioni ODP 974B, 975B e 978A. Questi dati stanno concorrendo a delineare un
nuovo schema biostratigrafico basato sugli ostracodi per l'intervallo Messiniano evaporitico e postevaporitico dell'Italia centro-meridionale.
Sono stati integrati gli studi sistematici, evoluzionistici e degli effetti delle variazioni climatiche globali
del passato sulla struttura delle comunità a mammiferi e delle faune a vertebrati continentali (erbivori
e carnivori) di depositi neogenico-quaternari dell'Italia centro-meridionale. In particolare, in base ai
dati raccolti ed ai risultati ottenuti, si evince come le variazioni climatiche di portata globale siano il
fattore primo che regola la scomparsa/diffusione degli erbivori. Ne risulta un'alterazione profonda
degli equilibri delle comunità a mammiferi (e dell'ecosistema) che determina una ristrutturazione
dovuta prevalentemente a fattori di competizione/coevoluzione intraguild che porta al
raggiungimento di un nuovo equilibrio. In base ai risultati ottenuti si può ragionevolmente supporre
che questi cambi di struttura possono aver consentito la penetrazione di gruppi umani in Europa
occidentale già intorno a 1.4 MA, quando si assiste ad una riorganizzazione delle guilds. Sono state
effettuate campagne di ricognizione, di campionamento e di scavo a Pirro Nord (Apricena, Foggia)
dove sono stati scoperti numerosi manufatti litici che testimoniano la più antica presenza dell'uomo
in Europa.
E' stata progettata e realizzata una banca dati geologico-tecnica di Roma su piattaforma GIS,
comprendente gran parte delle informazioni disponibili presso enti pubblici e società private,
destinata alla consultazione e alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. I
dati codificati ed estratti dalla banca dati hanno permesso di realizzare un modello litologicotessiturale 2D e 3D delle alluvioni pleistocenico-oloceniche del F. Tevere e dei suoi affluenti anche
attraverso i metodi della statistica e della geostatistica multivariata.
Sono state realizzate carte geologico-strutturali 2D e 3D del sottosuolo del nucleo industriale di RietiCittaducale ai fini della valutazione di pericolosita' geologiche.
PEDOGENESI ED EROSIONE DEL SUOLO
Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica dei paleosuoli per l'identificazione dei processi
pedogenetici e messa in luce delle disomogeneità nei parent material. In particolare è stato affrontato
lo studio della sequenza loess-paleosuoli in aree ai confini tra Gruppo di Voltri e margine padanoalessandrino.
Caratterizzazione sedimentologica e micromorfologica di paleosuoli (Gruppo di Voltri-margine
padano-alessandrino).
Sono sviluppate metodologie di upscaling per modellistica erosione suolo in ambienti terrazzati; sono
stati prodotti elaborati relativi a una paleo-superficie, ora esposta, di età >3Ma in zona alpina; è stato
osservato il restringimento dell'alveo tributario del Fiume Po dal 1800 ad oggi; sono stati sviluppati
strumenti di supporto per la gestione del suolo in applicazione PAC dell'Emilia-Romagna. E' stata
allestita una carta di vulnerabilità all'inquinamento da nitrati da agricoltura alla 1:100,000; si è
contribuito alla realizzazione di un "Manuale di Valutazione delle Terre"
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
22
8
Articoli in
atti di
Convegno
22
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
22
24
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
22
2
Principali collaborazioni
Nell'ambito delle attivita' sono continuate le collaborazioni con numerose Università Italiane (Torino,
Milano, Milano Bicocca, Bologna, Genova, Firenze, Pisa, Roma La Sapienza, RomaTre, Potenza),
straniere (Portsmouth, ETH, Zalf, Leuven, Gent, Neuchatel, Barcellona, Valencia, University of
Arizona, Usa), con Enti di Ricerca nazionali (INGV, APAT, Centro di Cronometria interdipartimentale
(CuDAM), Milano, Istituto per lo studio e la difesa del suolo di Firenze e ISPRA) e stranieri (CEBASCSIC, CNR-CSIC e CNR-RAS),
Enti locali e regionali (Regione Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Umbria,
Calabria), Autorità Bacino Arnoe Museo Tridentino di Scienze Naturali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3121
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
374
Anno
costi
figurativi
C
217
valore
effettivo
D=A+C
3338
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
16
30
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
17
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
2
21
Principali risorse strumentali utilizzate
Risanamento di siti inquinati
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
BELARDI GIROLAMO
Risultati conseguiti
Modulo TA.P07.014.001
- Fattori chimici, biochimici, fisici e biologici che determinano la qualità e le funzioni del suolo in
relazione alla valutazione del rischio ecologico;
- Decontaminazione di suoli inquinati da PCB mediante tecniche integrate di bioremediation –
phytoremediation;
- Messa a punto di una metodica chimico- biologica per la determinazione della biodisponibilità dei
metalli pesanti che può essere inserita nelle procedure di analisi di rischio ecologico.
Modulo TA.P07.014.002
- Risultati preliminari circa la possibilità di utilizzare la flottazione per decontaminare terreni
contaminati da metalli pesanti mediante l'utilizzo di una classe di collettori di sintesi capaci di reagire
selettivamente con tutti i cationi metallici da separare. I risultati delle prove di laboratorio hanno
sostanzialmente confermato le premesse teoriche per la progettazione delle molecole di sintesi;.
- Sviluppo di metodologie di quantificazione della tremolite in matrici complesse.
- Utilizzo delle specie "Mirabilis jalapa" ed "Helichrysum italicum" per il risanamento di terreni
contaminati da piombo e zinco mediante Phytoremediation;
Modulo TA.P07.014.003
Le ricerche si sono concentrate sul Lago di Massacciuccoli e dei suoi canali. Le analisi di bulk hanno
evidenziato il contenuto elevato di carbonio organico del sedimento nei canali afferenti al lago. Nei
sedimenti prelevati nello specchio palustre predomina il carbonio inorganico e la calcite rappresenta
il 80% della composizione mineralogica, che fa presupporre una sua origine autigena.
Normalizzando rispetto all'alluminio il contenuto dei metalli presente nel sedimento si sono
individuati campioni anomali principalmente localizzati nella parte meridionale del lago, in
corrispondenza della bonifica agricola. Il livello di sedimento 0-5 cm ha un più alto contenuto di As
che si registra nei canali di drenaggio della bonifica agricola. In molti casi l'aumento di As è associato
ad un aumento di Mn, Pb, Zn e Fe. Inoltre si riscontra una correlazione significativa tra As nel
sedimento e Mn e Fe nelle acque che fa ipotizzare un'influenza su tali parametri da parte
dell'ambiente redox. L'analisi dell'attività del 14C ha permesso l'individuazione nelle carote analizzate
dello spike bomb, corrispondente all'anno 1963. Ciò ha permesso di datare tale livello e stimare il
tasso di sedimentazione nei diversi punti del lago.
Modulo TA.P07.014.005
L'attività è stata effettuata su due siti contaminati:
- Sito di Rho (Milano). Caratterizzazione microbica dei microrganismi presenti all'interno dell'acqua
di falda e dei microcosmi anaerobici sviluppati. E' stato utilizzato l'approccio biomolecolare, ed in
particolare la tecnica FISH (Fluorescence In Situ Hybridization). E' stato così possibile definire sonde
molecolari specifiche che, applicate, hanno consentito di identificare i maggiori componenti dei
consorzi microbici: è stata così rilevata la presenza massiva di Dehalococcoides spp. in tutti i consorzi
in grado di produrre etilene, oltre alla presenza di batteri appartenenti ad altri generi, quali
Dehalobacter, Sulforospirillum, Geobacter, Syntrophomonas. E' stato definito un Protocollo di
Indagine per la valutazione di fattibilità di un Processo anaerobico in situ per la decontaminazione di
falde contaminate da solventi clorurati.
- Sito di Napoli Orientale. Sono state ottenute colture arricchite ed estremamente attive in grado di
degradare aerobicamente l'MTBE. Si è rilevata mediante FISH la presenza di un cocco EUB positivo,
probabile degradatore dell'MTBE.
Modulo TA.P07.014.006
Le ricerche si sono concentrate sulla:
- Caratterizzazione ambientale di siti inquinati in lagune del Vietnam orientale, Messico e Turchia,
soprattutto legata alla distribuzione di microinquinanti organici (IPA e Pesticidi);
- Definizione del processo di caratterizzazione ambientale del Porto di Napoli (IPA, PCB, Pesticidi,
Idrocarburi, Metalli pesanti);
- Messa a punto di tecniche di decontaminazione (soil washing, geossidazione, photoremediation) per
sedimenti caratterizzati da composizione chimica e granulomterica differente prelevati in aree
fortemente antropizzate (Porto di Napoli, Area industriale di Bagnoli).
Modulo TA.P07.014.007
Il modulo è entrato a far parte della commessa nel 2007. Lo studio è focalizzato sulle modalità di
migrazione di uranio nel deposito argillificato di Pomezia, analogo naturale per lo studio dei processi
di migrazione di radionuclidi in ambienti caratterizzati da particolari condizioni al contorno come
quelle che si possono instaurare nei cosiddetti "mixed waste hazardous deposits". L'obiettivo è quello
di acquisire conoscenze più dettagliate per quanto riguarda le conseguenze sullo sviluppo di gas da
depositi ubicati in formazioni argillose, la diffusione in acqua di porosità in presenza di un elevato
gradiente chimico della specie migrante, il trasporto di radionuclidi in formazioni argillose in
condizioni di pH estremi.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
13
2
Articoli in
atti di
Convegno
10
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
9
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
12
0
Principali collaborazioni
Modulo TA.P07.014.001
Le Attività che fanno parte del Modulo sono svolte anche attraverso una fitta rete di collaborazioni
che, in diversi casi, può contare su rapporti ormai consolidati. Oltre ai normali stretti e continuativi
rapporti con colleghi operanti in enti scientifici ed università italiane e straniere, l'attualità e
l'interesse delle ricerche svolte si esprime anche con le numerose collaborazioni con Enti Pubblici
italiani e industrie che ha consentito l'acquisizione di nuove entrate nel 2006 per l'approfondimento
dei risultati ottenuti nell'ambito delle ricerche legate alla valutazione del rischio ecologico.
Modulo TA.P07.014.002
E' in corso una collaborazione con il Dipartimento di chimica organica dell'università La Sapienza di
Roma per lo studio e la sintesi di molecole ad azione chelante selettiva verso metalli pesanti e con il
Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma La Sapienza per lo sviluppo di tecniche,
in particolare, diffrattometriche per la caratterizzazione e quantificazione di amianto in massa. Sono
in corso, con diverse società che operano nel campo delle forniture di granulati per opere civili
derivanti da attività di coltivazione di cave di "pietre verdi", delle attività aventi per oggetto il controllo
qualità dei prodotti commerciali.
Modulo TA.P07.014.003
Le attività sono state in gran parte svolte nell'ambito di una tesi di dottorato in collaborazione il prof.
Gian Maria Zuppi dell'Università Cà Foscari di Venezia. Ciò ci ha permesso di acquisire conoscenze in
particolare sull'analisi chimica del sedimento.
Le analisi di 13C e 14C sono state svolte in collaborazione con il dott. Jean Luc Michelot del
Laboratorio di Idrologia e Geochimica Isotopica (IDES) dell'Università di Paris XI. Presso tale
laboratorio sono state eseguite anche le analisi di 34S.
La collaborazione con la dott.ssa Franca Frascari dell'istinto ISMAR di Bologna ha permesso di
sviluppare le problematiche inerenti lo studio dei rilasci di inquinanti da parte di sedimenti lacustri
ed analisi dell'acqua di poro.
Modulo TA.P07.014.005
Sono state consolidate le principali collaborazioni stabilite nel corso degli anni, ed in particolare
quelle che si sono mostrate efficaci in occasione di lavoro in comune su due Siti Contaminati italiani
di ampia rilevanza:
Sito di Rho (Milano), contaminato da solventi clorurati. Collaborazioni con:
- Provincia di Milano
- Dipartimenti di Chimica e di Ingegneria Idraulica, Trasporti e Strade, Università di Roma "La
Sapienza"
- School of Civil and Environmental Engineering, Cornell University, Ithaca (NY, USA)
Sito di Interesse Nazionale di Napoli Orientale, contaminato da idrocarburi alifatici e aromatici, e
MTBE:
La KRC di Napoli, compagnia proprietaria del Sito, ha offerto accesso ai campi di prelievo e prove,
nell'ambito del Progetto finanziato dal MIUR, Aquatec. In tale ambito è prevista l'attivazione di un
nuovo contratto in collaborazione con il Prof. Arienzo dell'Università Federico II di Napoli.
E' anche proseguita la partecipazione alla UE Coordination Action Eurodemo, in cui l'IRSA è uno dei
25 Partners, che ha lo scopo di diffondere le tecnologie innovative di Bonifica a livello Europeo.
Modulo TA.P07.014.006
ISMAR-CNR (Bologna)
IDPA-CNR (Venezia)
Università "Federico II", Napoli
UNAM (Mazatlan, Messico)
Institut de Ciències del Mar de Barcelona, Barcelona, Spain
Università "Carlo Bo", Urbino
Stazione Zoologica "Anton Dohrn", Napoli
Università Parthenope, Napoli
Osservatorio Vesuviano, Napoli
INGV, Roma
Modulo TA.P07.014.007
- Dipartimento scienze dell'ambiente Università di Napoli
- SOGIN
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3400
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
752
Anno
costi
figurativi
C
227
valore
effettivo
D=A+C
3628
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
12
28
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
0
5
Principali risorse strumentali utilizzate
Diffrattometro a raggi X modello Siemens D500 e Bruker D8 Advance;
Microsonda elettronica modello Cameca SX50;
Microscopio elettronico e microscopi ottici;
Spettroscopia atomica in emissione di plasma (ICP e ICP-MS;
Spettroscopia Mossbauer;
Apparecchiature per test mineralurgici;
Apparecchiature presenti presso la sede di Pisa dell'ISE, comprendenti anche una serra climatizzata
per le prove di phytoremediation;
termociclizzatore per PCR, apparato elettroforetico, softwares di individuazione di sonde molecolari
specifiche da utilizzare in microscopia
microscopi ottici in epifluorecenza per la visualizzazione di batteri ibridati tramite FISH (fluorescence
in situ hybridization),cappe anaerobie, reattori biologici, gas cromatografi equipaggiati con detector
FID e massa, cromatografo ionico, spettrofotometro IR;
Spettrometria alfa, spettrometria di massa per solidi, spettrometria di massa per gas;
Celle per elettrodeposizione;
Analizzatore di granulometria mediante diffrazione laser He/Ne.
Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
AGUS MICHELE
Risultati conseguiti
Nel settore dell'Ingegneria e Sicurezza degli Scavi sono stati portati avanti studi relativi alle seguenti
tematiche: a) taglio delle rocce. Studi sull'incremento dell'efficienza di taglio dei getti d'acqua ad alta
pressione mediante il miglioramento della struttura del getto e quindi il processo di trasferimento
dell'energia al materiale tagliato. E' stato posto in evidenza il vantaggio ottenibile dall'impiego di
additivi, costituiti da polimeri a lunga catena, che inducono una maggiore coerenza nei getti e
conseguentemente una maggiore concentrazione di energia; b) scavo delle rocce. E' stata valutata la
possibilità di applicazione combinata della tecnologia waterjet allo scavo meccanizzato. Utilizzando
prototipi di macchine da laboratorio sono state realizzate prove di scavo su campioni di piroclastiti, in
condizioni analoghe a quelle industriali. E' stato realizzato un prototipo di macchina da laboratorio
per lo studio dell'impiego della tecnologia waterjet in combinazione con le tecnologie di scavo
meccanizzato; c) analisi di stabilità delle masse rocciose. E' stata condotta una ricerca per valutare gli
effetti del collasso dei vuoti di coltivazione della miniera di San Giovanni su un costone roccioso a
cielo aperto che incombe su un antico villaggio minerario. Sono stati realizzati modelli di calcolo per
la comprensione della situazione strutturale ed effettuate misure in situ per la verifica delle ipotesi di
calcolo e per il controllo del fenomeno. Studio analogo è stato condotto nella miniera di Acquaresi.
Nel quadro di un contratto triennale con la ASL 1 di Carrara sono stati effettuati studi sullo stato di
sollecitazione naturale e/o indotto determinato con differenti tecniche: fratturazione idraulica e
sovracarotaggio. In tale ambito sono proseguiti i test di laboratorio per la calibrazione di cellette di
misura della deformazione triassiale in fase di avanzato sviluppo. In corso d'anno le ricerche in
questo settore hanno riguardato inoltre: determinazioni di laboratorio finalizzate alla
caratterizzazione fisico – meccanica di rocce di varia provenienza; analisi su case history al fine di
elaborare un documento avente per tema l'interferenza dell'attività estrattiva sulla statica di versante;
studi sull'applicabilità dei microtunnelling e dei tunnelling in area urbana; monitoraggi di pendii
antropizzati in aree minerarie; d) decontaminazione suoli. Uno studio ha riguardato l'applicazione
della tecnologia dei getti d'acqua ad alta velocità alla bonifica dei siti contaminati. E' stato valutato,
mediante simulazione numerica, l'effetto su un plume di contaminante organico di una barriera
attiva costituita da una linea di colonne di terreno trattato con i getti d'acqua ad alta velocità; è stata
quindi dimostrata la competitività economica di questa tecnologia rispetto a quelle tradizionali.
Conclusione del Progetto PON "Applicazioni di zeoliti naturali per lo sviluppo di tecniche
agronomiche innovative e per il miglioramento della compatibilità ambientale" con la stesura del
rapporto finale. In corso d'anno è stato attivato un contratto di ricerca con la Progemisa S.p.A., sulla
messa in sicurezza del sito minerario di Baccu Locci: Lo studio ha riguardato sia il trattamento di
acque contenenti metalli pesanti, compreso As, provenienti da cantieri minerari abbandonati, sia il
trattamento di campioni provenienti da discariche minerarie. E' stata verificata la possibilità di
utilizzo di materiali di scarto provenienti da lavorazioni industriali quali: fanghi rossi, residuo del
processo Bayer per la produzione di allumina, scarti di marmo e ceneri volanti da centrali
termoelettriche alimentate a carbone per la messa in sicurezza di siti minerari contaminati da metalli
pesanti. Sono state effettuate prove preliminari per valutare l'impiego degli scarti di lavorazione del
tufo per l'abbattimento di microinquinanti organici. E' stato intrapreso uno studio per ottenere zeoliti
sintetiche da vulcaniti e/o argille, mediante trattamento con soluzioni di NaOH a differenti
concentrazioni. E' stato messo a punto, a livello di laboratorio, un processo per la produzione di
solfato di potassio a partire da un grezzo a kainite e salgemma mediante metatesi diretta da
langbeinite. Nell'ambito della tematica di studio dei sali idrati complessi di potassio è stata affinata
mediante diffrazione ai raggi X di polveri con metodica avanzata la struttura del solfato esaidrato di
potassio e ferro (FeSO4K2SO46H2O). Sono proseguiti gli studi sui metacaolini per un loro utilizzo in
malte idrauliche di elevata qualità. Sono stati approfonditi gli studi su alcuni tufi piroclastitici
largamente utilizzati nella pratica costruttiva di numerose aree della Sardegna. Sono state effettuate
campagne di campionamento delle emissioni al fine di sviluppare metodiche di campionamento e
analisi per i macro e micro inquinanti originati dalla combustione e co-combustione di rifiuti e
materie prime usate nelle produzioni industriali
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
14
9
Articoli in
atti di
Convegno
62
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
4
12
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Enti e Istituzioni pubbliche nazionali quali: Regione Piemonte, Regione Autonoma della Sardegna,
Comune di Orani (Nuoro), Comune di Modica (RG), ASL 1 di Carrara, Progemisa S.p.A., Dip.Chimica
dei Materiali Roma "La Sapienza",CINIGEO (Roma). Società private, per lo più nell'ambito di contratti
a titolo oneroso, quali: società Rio Tinto (NU), Cooperativa Cavatori di Canalgrande (MS),
Cooperativa Cavatori di Gioia – Piastrone (MS), FB cave srl (MS), Bordigoni Gina srl (MS), Società
Lasa per l'Industria del Marmo (BZ), Fratelli Casavecchia srl (PU), Fratelli Caruso srl Comiso (RG),
Consorzio COCIV (MI), Italkali S.p.A., Astaldi spa (CZ), Maffei Sarda srl, Associazione dei Cementifici
AITEC. In ambito internazionale: Austrian Research Centers di Seibersdorf, Vienna, Austria; Moscow
State Inst,. Steel and Alloys, Mosca; Inst. of Microbiology della National Academy of Sciences of
Armenia, Yerevan, Armenia; Inst. Of Technology and Mineral Processing, Tirana, Albania, Univ.
Tecnica, Kosice, Slovacchia; Inst. Fur Werkstoffkunde, Univ. Hannover, Germania; Inst. GEONICS
Academy of Sciences, Ostrava, Repubblica Ceca; Dumansky Inst. National Academy of Sciences of
Ukraine, Kiev.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2754
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
438
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
11
22
costi
figurativi
C
172
valore
effettivo
D=A+C
2927
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
12
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
3
15
Principali risorse strumentali utilizzate
Sono state utilizzate le apparecchiature scientifiche in dotazione ai seguenti laboratori dell'IGAG delle
sedi di Roma, Cagliari e Torino: laboratorio di analisi chimiche strumentali (in particolare:
spettrometro ICP-AES, ICP-MS, AAS, C-H-N-600 e MAC-400 Leco, diffrattometro RX, spettrometro a
fluorescenza X, sistema di gestione a microonde 230V/50HZ con sensore di temperatura ATC-400
CE, termocriostato modello Julabo e cromatografo ionico modello Dionex DX-120); laboratori di
microanalisi elettronica WDS-EDS e di microscopia elettronica a scansione con EDS; laboratori di
mineralurgia e idrometallurgia; laboratori di caratterizzazione geotecnica delle rocce e qualificazione
dei materiali litoidi; laboratorio di sicurezza e igiene del lavoro; laboratorio di modellazione numerica
e calcolo automatico. Impianto pilota per la flottazione dei carboni. Presso i laboratori dell'IIA:
spettrometro di massa ad alta risoluzione.
Attività Moduli
Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di
intervento.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Conoscenza materica di siti, manufatti, descrizione del loro stato di
conservazione e metodologie di intervento (CASELLATO)
Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale
Patrimonio Culturale
CAVARRETTA GIUSEPPE
Risultati conseguiti
Le attività svolte nel corso del 2006 sono state realizzate essenzialmente con fondi esterni provenienti
da attività vincolate nell'ambito di progetti FIRB e di contratti di ricerca a titolo oneroso. Questa
precisazione va fatta per mettere in evidenza le capacità dei Ricercatori IGAG che operano nel
modulo di attrarre risorse dall'esterno, con buoni risultati anche in termini di produzione scientifica.
Nel corso del 2006 si sono notevolmente sviluppate le ricerche archeometriche nel settore dei marmi
antichi. In particolare sono state effettuate analisi isotopiche del carbonio e dell'ossigeno sui
campioni di una collezione di marmi antichi di provenienza nota che consta di oltre 1300 pezzi, allo
scopo di creare il primo database organico di dati isotopici sui marmi utilizzati in antichità classica.
Un database per determinare la provenienza dei marmi antichi attraverso le analisi isotopiche
dell'ossigeno e del carbonio è stato già realizzato e pubblicato in corso d'anno in un libro dal titolo
The Isotopic Signature of Ancient White Marble, Autori: Donato Attanasio, Mauro Brilli, and Neil
Ogle.
Nell'ambito di un Progetto FIRB, partito nel settembre 2005, sono stati intrapresi studi archeometrici,
archeologici e storici sui marmi antichi dell'Africa Proconsolare e della Mauretania.
Nel 2006 si è concluso un altro Progetto di Ricerca FIRB che, partito nel 2001, ha riguardato la
definizione delle caratteristiche composizionali e della provenienza di materiali marmorei costituenti
alcuni supporti epigrafici ritrovati nella città Romana di Uthina (Tunisia). Il progetto ha inoltre
affrontato lo studio dei materiali utilizzati per la realizzazione di cippi miliari di epoca romana
rinvenuti in Sardegna. I risultati della ricerca sono stati in parte già presentati in occasione di
convegni internazionali e pubblicati su riviste internazionali.
L'attività di ricerca in collaborazione con il dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche
dell'Università di Cagliari e con l'Institute National du Patrimoine di Tunisi ha prodotto nuove
importanti acquisizioni sulle caratteristiche, sulle tipologie e sulle provenienze dei marmi colorati
presenti nella città romana di Uthina e in altre antiche città della Tunisia. La ricerca ha consentito
inoltre di individuare le antiche cave romane sfruttate per l'estrazione di marmi neri in epoca
imperiale (Djebel Azeiza, Djebel Oust, Ain El Ksir), delle quali non si conoscevano nel dettaglio le
caratteristiche dimensionali e le tipologie dei materiali estratti. Il lavoro di prospezione
geoarcheologica condotto in Tunisia ha consentito quindi di definire la precisa ubicazione di
numerose cave di marmi neri e colorati utilizzati in antichità, precisandone i parametri isotopici e di
classificazione mineralogico-petrografica, indispensabili per il loro inserimento nella banca dati
mondiale di riferimento per la definizione della provenienza. Sempre nel 2006 è stata attivata una
collaborazione con l'equipe archeologica dell'Università di Padova impegnata nello scavo dell'area del
foro romano di Nora (Cagliari). All'unità di ricerca della Sede di Cagliari dell'IGAG è stato affidato il
compito di definire la natura e la provenienza dei materiali da costruzione e decorativi utilizzati nelle
diverse fasi abitative della città. Da questa collaborazione scaturiranno diversi lavori scientifici e la
possibilità di accedere a finanziamenti in ambito regionale. Sono stati infine campionati alcuni siti
archeologici in Italia per studiare la diffusione del marmo "greco scritto", i cui giacimenti sono stati
localizzati a Cap de Garde presso Annaba (Algeria). E' proseguita infine la collaborazione con la
Soprintendenza Archeologica delle Province di Cagliari ed Oristano, che ha portato alla realizzazione
di diversi lavori scientifici (articoli su riviste, capitoli di libri) che riferiscono sui risultati delle analisi
archeometriche e geoarcheologiche finalizzate alla definizione di produzioni ceramiche locali di età
pre-protostorica e storica attestate in Sardegna.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
3
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
5
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
4
0
Principali collaborazioni
Con ricercatori dell'Istituto di Struttura della Materia del CNR (Dott. D. Attanasio), del Dipartimento
di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (prof. Patrizio Pensabene), del
Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"( prof.ssa Maria
Preite Martinez), del Dipartimento di Storia dell'Architettura dell'Università di Venezia (prof. Lorenzo
Lazzarini), del Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico-Artistiche dell'Università di Cagliari
(prof. Antonio Corda, Prof.ssa Rossana Martorelli), del Dipartimento di Storia dell'Università di
Sassari (prof. Teatini). Con l'Institut National du Patrimoine di Tunisi e con la Soprintendenza
Archeologica per le Provincie di Cagliari ed Oristano. Sono state attivate, infine, collaborazioni con
Amministrazioni Comunali della Sardegna (Comune di Segariu, Comune di Tergu) nell'ambito di
contratti di ricerca a titolo oneroso.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
258
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
35
Anno
costi
figurativi
C
15
valore
effettivo
D=A+C
273
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatismo del mantello e nella genesi ed
evoluzione dei magmi.
Commessa:
Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi
di differenziazione chimica ed isotopica
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
BARBIERI MARIO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Sulla base dell'analisi chimica e mineralogica dei numerosi inclusi presenti nelle piroclastiti è stato
possibile mettere in evidenza il ruolo dei fluidi nell'interazione tra magma e carbonati. Tali fluidi, in
parte di origine magmatica, ma in parte non trascurabile derivante dall'effetto termico dei fusi nei
confronti delle rocce incassanti, sono responsabili delle variazioni chimico-mineralogiche osservabili
nei prodotti di reazione, ma sono soprattutto responsabili del comportamento geochimico delle Terre
Rare e delle variazioni isotopiche osservate degli isotopi dell'ossigeno e dello stronzio.
E'stato realizzato un database elettronico con le principali caratteristiche geochimiche dei prodotti
"anorogenici" dell'areale circum-Mediterraneo (circa 8000 analisi di rocce totali).
Dallo studio comparato delle rocce cenozoiche della Sardegna con i prodotti vulcanici cenozoici
dell'areale circum-Mediterraneo sono emerse importanti peculiarità geochimiche delle lave PlioPleistoceniche della Sardegna. E' stato proposto un modello petrogenetico di dettaglio capace di
spiegare tali "anomalie" geochimiche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
1
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Le ricerche vengono svolte con il supporto del dott. Brilli, responsabile del Laboratorio Isotopi
Stabili, dell'Istituto e con la collaborazione fattiva e preziosa del Professore Angelo Peccerillo,
dell'Università di Perugia. Il Prof. Peccerillo è riconosciuto internazionalmente un'autorità in materia
e le ricerche oltre ad un interesse specifico riguardante la genesi e l'evoluzione del Magmatismo
Alcalino Potassico dell'Italia, presentano un carattere innovativo in quanto sulla base di lavori di
carattere petrografico sperimentale cercherà di verificare, in laboratorio, la natura e l'entità delle
modificazioni indotte nelle lave, dall'interazione con le rocce sedimentarie locali.
E' continuata la collaborazione con il prof. Evgenii Sharkov, in Turchia, in collaborazione con il prof.
Mehmet Keskin, ed in Libia. Allo stato attuale sono in fase di analisi campioni di rocce plutoniche e
vulcaniche della Francia meridionale, in collaborazione con il prof. Vincenzo Morra, e delle Isole
Baleari, in collaborazione con il dott. Svend Duggen.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
308
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
17
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
costi
figurativi
C
44
valore
effettivo
D=A+C
352
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
3
Struttura crostale ed evoluzione geodinamica della penisola italiana - Partecipazione al Progetto
CROP
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
SCROCCA DAVIDE
Risultati conseguiti
Le attività di ricerca svolte in questo modulo hanno contribuito ad ampliare in modo significativo le
conoscenze sulla struttura crostale e sull'evoluzione geodinamica della penisola italiana e dei mari
circostanti. Le ricerche sono state sviluppate, anche con la consolidata partecipazione di diversi
universitari associati all'IGAG, integrando l'interpretazione di linee sismiche a riflessione (tra cui
quelle acquisite nell'ambito del progetto CROP), con studi di geofisica, geologia strutturale,
geomorfologia, sedimentologia e stratigrafia. Tali ricerche, che hanno previsto collaborazioni con
diversi soggetti (e.g., altri istituti del CNR, INGV, università e società private), hanno molteplici
ricadute applicative quali la definizione di modelli sismo-tettonici aggiornati, la ricerca di nuove fonti
energetiche o l'individuazione di aree idonee per lo stoccaggio geologico della CO2.
Le attività svolte nel corso del 2006 sono brevemente descritte di seguito.
CARATTERIZZAZIONE DELLE STRUTTURE SISMOGENETICHE PRESENTI NEL MAR TIRRENO
MERIDIONALE
Nell'ambito delle attività previste nel Progetto S2 "Valutazione del potenziale sismogenetico e
probabilità dei forti terremoti in Italia" (convenzione INGV-DPC 2004-2006) è stato assegnato a
ricercatori che partecipano alle attività di questo modulo un contratto di ricerca per contribuire alla
caratterizzazione delle strutture sismogenetiche presenti nel Mar Tirreno meridionale.
L'interpretazione dei dati sismici disponibili ha permesso la definizione dell'assetto strutturale e
dell'evoluzione tettonica del tratto compreso tra il bacino di Trapani ed il bacino di Cefalù. Inoltre,
per migliorare la definizione della struttura crostale dell'area analizzata, è stato realizzato in
collaborazione con l'ISMAR (Sede di Geologia Marina di Bologna) il reprocessing delle linee sismiche
CROP M-28A e M-6A. Infine, in collaborazione con ricercatori dell'INGV è stata migliorata la
localizzazione ipocentrale della sequenza sismica del settembre 2002. I primi risultati di questi studi
sono stati presentati al convegno 2006 del GNGTS, mentre sono attualmente in corso di preparazione
diverse pubblicazioni.
CINEMATICA DELLE ZONE DI SUBDUZIONE
La cinematica della zone di subduzione è stata analizzata in due diversi sistemi di riferimento: nel
primo caso la placca a tetto è considerata fissa mentre nel secondo sia la placca a tetto che aletto si
muvono rispetto al mantello. I risultati di questa analisi, svolta in collaborazione con ricercatori del
Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università "La Sapienza" di Roma, hanno fornito interessanti
indicazioni sui processi geodinamici a scala globale che sono in corso di stampa su una rivista ad alto
Impact Factor (Earth-Science Reviews).
ANALISI DEI PROCESSI TETTONICI ATTIVI NELL'APPENNINO CENTRO-SETTENTRIONALE
Sono stati studiati i processi tettonici attivi lungo il fronte dell'Appennino centro-settentrionale, il
contesto geodinamico in cui si realizzano i fenomeni di subsidenza che interessano la porzione
orientale della pianura padana e i ratei di attività di alcune strutture attive riconosciute nel suo
sottosuolo. Tali risultati sono stati pubblicati nel 2006 su Le Scienze e sui Rendiconti della Società
Geologica Italiana (Atti del convegno GIGS); un altro lavoro è in stampa su volume speciale della
nuova serie Springer-Verlag "Frontiers in Earth Sciences". Inoltre, è stata ricostruita l'evoluzione
tettonica del fronte di accrezione nell'Appennino centro-settentrionale e le sue relazioni con i processi
di segmentazione della litosfera in subduzione. Un lavoro è stato pubblicato nel 2006 su una rivista
ad elevato impact factor (Terra Nova).
ASSETTO STRUTTURALE DELL'APPENNINO MERIDIONALE
È stata analizzata l'evoluzione delle unità alloctone dell'Appennino meridionale lungo il tracciato del
CROP-04. Un lavoro è in stampa sul Bollettino della Società Geologica Italiana.
Le tematiche affrontate in questo modulo si sono dimostrate capaci di attrarre contributi finanziari
nell'ambito della partecipazione scientifica a diversi progetti quali ad esempio, il citato contratto di
ricerca nell'ambito della convenzione 2004-2006 INGV-DPC. Inoltre, nel corso del 2006 è stata
impostata la partecipazione a uno studio di fattibilità per lo stoccaggio geologico di CO2 nell'alto
Lazio, finanziato dall'ENEL, in collaborazione con un gruppo di ricerca composito che include
l'INGV, diverse università e altre società private. Tale gruppo di ricerca, che già vanta partnership con
prestigiosi istituti di ricerca in Europa, si propone l'obiettivo di sviluppare la partecipazione a progetti
europei su simili tematiche.
Infine, le attività svolte hanno avuto anche consistenti ricadute sul piano della formazione con due
Assegni di Ricerca banditi nell'ambito IGAG e nell'ambito della collaborazione con il Dipartimento di
Scienze della Terra dell'Università "La Sapienza" di Roma con oltre dieci Tesi di Laurea e con i
contributi di due Dottorati
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
5
2
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Nell'ambito delle attività del modulo è stata sviluppata in particolare la collaborazione con ricercatori
e docenti del Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma "La Sapienza"
associati all'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria.
Inoltre, diverse tematiche di ricerche (quali ad esempio la caratterizzazione delle strutture
sismogenetiche presenti nel Mar Tirreno meridionale) hanno previsto una fruttuosa collaborazione
anche con ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell'Istituto di Istituto di
Scienze Marine. Da tali collaborazioni stanno nascendo proposte per nuovi progetti di ricerca.
Le ricerche effettuate nell'ambito dello studio di fattibilità per lo stoccaggio geologico di CO2 nell'alto
Lazio, finanziato dall'ENEL, viene svolto in collaborazione con un gruppo di ricerca composito che
include l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, diverse università (e.g., Dipartimento di
Scienze Geologiche di Roma 3 e Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma
"La Sapienza") e alcune società private (ENEL e Independent Energy Solution). Tale gruppo di ricerca,
che già vanta partnership con prestigiosi istituti di ricerca in Europa, si propone l'obiettivo di
sviluppare la partecipazione a progetti europei su simili tematiche.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
190
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
35
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
costi
figurativi
C
7
valore
effettivo
D=A+C
198
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
4
Stratigrafia fisica e isotopica di successioni continentali e marine del Quaternario
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
SPOSATO ANDREA
Risultati conseguiti
Attività scientifica connessa alle ricerche paleoclimatiche
Organizzazione del convegno "Tefrostratigrafia del Quaternario recente italiano tra vulcanologia e
scienza del Quaternario". AIQUA, INGV, CNR IGAG, Roma 21-23,06,2006. Il convegno ha in seguito
dato vita ad un volume dei proceeding a cura anche di personale IGAG (dott. Biagio Giaccio),
accettato per la pubblicazione dal Journal of Volcanolgy and Geothermal Research, che raccoglierà
oltre 20 contributi presentati da studiosi italiani, francesi, tedeschi e statunitensi.
Il successo dell'iniziativa ha inoltre dato spunto per la nascita di un gruppo di lavoro internazionale
per favorire scambi scientifici e costruire un database tefrostratigrafico di riferimento per l'area del
Mediterraneo centrale. In ambito paleoclimatico le correlazioni tefrostratigrafiche sono tra i più
affidabili strumenti di correlazione ed offrono la possibilità di valutare sincronicamente le variazioni
climatico-ambientali in diversi archivi naturali marini e continentali di regioni anche molto distanti
tra di loro. In questo contesto la nascita del gruppo di lavoro, la creazione del database e gli studi in
corso rivestono estrema importanza.
Risultati di ricerche specifiche
- I risultati dello studio sull'impatto climatico dell'eruzione dell'Ignimbrite Campana (IC, c. 40 ka)
indicano che il raffreddamento globale indotto dall'evento eruttivo, stimato intorno ai 3-4 °C, si
determinò esattamente all'inizio dell'HE4, con probabile prolungamento ed amplificazione degli
effetti climatico-ambientali e conseguente notevole impatto sui gruppi paleolitici. Questa ipotesi è
argomentata sulla base delle tendenze e dei processi climatici in prossimità dell'evento dell'IC, sui
parametri fisici e chimici dell'eruzione nonché sulle evidenze archeologiche derivanti dall'analisi sia
del contesto generale europeo che di alcune importanti sequenze stratigrafico-culturali contenenti il
tefra dell'IC distribuite in un'ampia area tra l'Italia meridionale e la Russia.
- In base alle analisi tessiturali e chimiche preliminari di una successione di tefra rinvenuta nel
bacino di Sulmona (almeno 10 livelli) sono stati individuati almeno due cicli lacustri, il primo databile
alla fase recente del Pleistocene medio-base Pleistocene superiore ed il secondo alla parte
dell'Olocene. In base alla identificazione di alcuni tefra marker, entrambe le successioni di limi
bianchi mostrerebbero un elevato tasso di sedimentazioni e quindi una alta risoluzione
paleoclimatica.
- Individuazione di marker temporali e stratigrafici per la definizione del quadro climaticoambientale di contesti paleolitici dell'Appennino meridionale (Frigento, Irpinia). Questi risultati
iniziali, oltre a fornire un primo quadro cronologico degli orizzonti culturali di Frigento, hanno
sicuramente risvolti rilevanti sul piano più ampio dell'evoluzione dei sistemi pedosedimentari di
versante dell'area irpina nel corso dell'ultimo ciclo glaciale, evoluzione che appare chiaramente legata
ad interazioni tra apporti piroclastici e processi erosivi-pedogenetici, questi a loro volta controllati da
fattori climatico-ambientali.
- Le indagini degli isotopi dell'Idrogeno e dell'Ossigeno di una successione dettagliata di campioni di
ghiaccio del permafrost della Yacutia (Russia) hanno permesso di fornire importanti risultati per
ricostruire le variazioni climatiche degli ultimi 60 ka..
- Le analisi morfologiche, stratigrafiche e paleontologiche effettuate sui depositi alluvionali della valle
dell'Aniene e le analisi microstrutturali sui numerosi livelli carbonatici intercalati, hanno permesso di
inquadrare l'evoluzione paleoclimatica e paleoambientale della valle, corroborate da numerose
datazioni uranio/torio e da numerose analisi sulla malacofauna.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
1
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
6
0
Principali collaborazioni
Per loro natura i progetti in corso sono a forte connotazione interdisciplinare e richiedono, oltre alle
competenze dei ricercatori dell'IGAG, esperienze maturate in differenti settori scientifici
(vulcanologia, petrologia, geochimica isotopica, geologia marina, gloaciologia, paleontologia,
simulazioni climatiche numeriche, archeologia, antropologia, ...). In questo conteso interdisciplinare,
l'IGAG ha sviluppato negli anni un'estesa rete di collaborazioni con vari enti di ricerca, nella quale
svolge anche ruoli centrali di coordinamento e di forte interazione fra i vari soggetti coinvolti.
In particolare sono attualmente in corso collaborazioni con i seguenti centri di ricerca e istituzioni
nazionali ed internazionali:
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Camerino
- Dipartimento di Scienze Geologiche e Geotecnologiche, Università di Milano "Bicocca"
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa
- Dipartimento di Biologia Evolutiva e Comparata, Università di Napoli Federico II
- Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia, Università di Napoli Federico II
- Dipartimento di Studi Geologici e Ambientali, Università del Sannio
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Napoli Federico II
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università Parma
- Dipartimento di Scienze Ambientali, Università di Venezia
- Dipartimento di Storia dell'Università di Roma "Tor Vergata"
- Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Roma "La Sapienza"
- Dipartimento di Scienze Geologiche, Università di Genova.
- Dipartimento delle Risorse naturali e culturali, Università di Ferrara
- Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
- Servizio Sismico Nazionale
- Greenland Ice Core Project (GRIP) Team
- Soprintendenza Archeologica dell'Abruzzo
- Soprintendenza Archeologica del Lazio
- Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento
- Russian Academy of Sciences
- University of Colorado
- University of Arizona
- University o Illinois
- Boston University
- University College London
- ETH/PSI AMS 14C lab Zürich
- Comune di Frigento (Avellino)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
149
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1
Anno
costi
figurativi
C
9
valore
effettivo
D=A+C
159
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
6
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
5
13
Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e idrogeologici
degli acquiferi mediante metodi isotopici
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità delle acque interne
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
BRILLI MAURO
Risultati conseguiti
a) L'utilizzo dei dati idrogeologici e quelli isotopici attraverso la cartografia informatica consente una
delimitazione rigorosa delle aree di ricarica delle sorgenti esaminate quindi una precisa
individuazione delle zone da proteggere dal punto di vista ambientale. Il metodo e' stato collaudato
attarverso lo studio dell'area di ricarica della sorgente di S. Susanna che si trova nella parte orientale
della piana di Rieti. E' stata determinata la composizione isotopica dell'ossigeno delle acque della
sorgente S. Susanna e delle precipitazioni, attraverso un campionamento a cadenza mensile svolto
tra marzo 2005 - marzo 2006. Le analisi isotopiche delle acque meteoriche sono state effettuate
campionando le acque di 8 pluviometri, quattro dei quali posizionati a diverse quote lungo i versanti
sud-occidentale e orientale del Terminillo. I restanti 4 pluviometri sono costituiti da stazioni
pluviometriche gestite dal Centro Appenninico Carlo Jucci dell'Università di Perugia. L'area di
ricarica della sorgente S. Susanna è risultata includere la maggior parte della struttura del M.
Terminillo, in parziale accordo con quanto proposto in letteratura.
La definizione dell'area di ricarica di questa sorgente ha permesso di effettuare considerazioni sulla
variazioni della disponibilita' della risorsa idrica in funzione delle variazioni climatiche negli ultimi 60
anni, attraverso l'integrazione dei dati prodotti da questa ricerca e da dati pluviometrici e di
temperatura ottenuti dall'archivio del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale.
b)Nel corso del 2006 è stato messo in opera il metodo per effettuare le analisi isotopiche dell'azoto e
dell'ossigeno sui nitrati. Queste analisi sono estremamente utili per individuare le fonti dei nitrati
nelle acque superficiali e sotteranee e quindi distinguere l'origine antropica da quella naturale. I
nitrati, oltre ad essere una fonte di inquinamento, costituiscono un indicatore dello stato di salute
della risorsa idrica. Il metodo e' stato collaudato nelle acque sotterranee della Pianura Pontina che
presentano un notevole inquinamento da nitrati, la cui origine e' in diversi casi incerta. E' in corso un
campionamento, iniziato alla fine del 2006 e che si concludera' alla fine del 2007, in diversi pozzi
dell'area con lo scopo di monitorare le variazioni dei parametri isotopici, oltre che quelli chimici,
prodotti dall'ARPALAZIO - Sez. di Latina.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
a) Al monitoraggio delle acque meteoriche e sotterranee dell'idrostruttura del Terminillo collaborano
i prof. M. Barbieri e M. Petitta che svolgono rispettivamente la trattazione dei dati idrogeochimici e
l'idrogeologici del lavoro.
b) E' in corso attualmente una collaborazione con la Regione Lazio per studiare la provenienza dei
nitrati che inquinano le falde sotterranee della pianura Pontina. Sullo stesso argomento collabora
personale del Dipartimento di Scienze Geologiche dell'Università La Sapienza di Roma (prof. U. Masi,
dott. M. D'antona).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
122
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
6
Anno
costi
figurativi
C
8
valore
effettivo
D=A+C
130
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia geochimica.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità del suolo
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
VOLTAGGIO MARIO
Risultati conseguiti
Sono stati conseguiti interessanti avanzamenti nella tecnica della determinazione degli isotopi del
Ferro con spettrometria di massa in condizioni di termoionizzazione di campioni solidi utilizzando il
frazionamento degli isotopi che normalmente si verifica durante le analisi di a motivo della differente
cinetica di evaporazione. Tale frazionamento è la causa principale di incertezza del valore misurato
ma quando il numero degli isotopi analizzati è almeno uguale a 3 i singoli frazionamenti tra gli
isotopi possono essere utilizzati , per trovare il valore vero, cioè non frazionato, della composizione
isotopica del campione. La misura di tale frazionamento in più subcampioni dello stesso campione
consente di irrobustire i risultati raggiunti con tale tecnica arrivando ad incertezze comparabili con
quelle misurate nella spettrometria di massa con plasma. Procedure per l'analisi isotopica del ferro su
campioni vegetali (muschi) per determinare la composizione isotopica del ferro da precipitazioni
umide e secche. Studi della diversa riparizione nel suolo degli isotopi del ferro: applicazione della
tecnica per i suoli della zona di Muravera (Progetto Geobasi) e studio sull'inquinamento da ferro e
metalli pesanti nella città di Terni utilizzando campioni di muschi.
Mappatura e stima dei flussi di H2S e di AsH3 dai suoli nella zona vulcanica dei Colli Albani.
Procedure per l'analisi di flusso dei gas dal suolo relativamente all'idrogeno solforato ed arsina. Le
zone in studio : fascia compresa tra Pomezia e Trigoria e la zona di Bagno di Tivoli. Utilizzazione di
tecniche di elaborazione delle immagini satellitari per l'affinamento della stima del flusso.
Mappatura dei flussi di radon dal suolo nella provincia di Frosinone e della distribuzione del radon e
radio nelle acque sotterranee di tale provincia.
Interpretazione geochimica di dati geobotanici sul selenio nei grani italiani in collaborazione con
l'Istituto Superiore di Sanità.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Dipartimento di Scienze della Terra - Università degli Studi di Roma La Sapienza; Istituto Superiore
di Sanità – Roma.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
410
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
6
Anno
costi
figurativi
C
24
valore
effettivo
D=A+C
434
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Giacimentologia e minerali metallici e industriali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Valutazione e gestione delle georisorse
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
PALOMBA MARCELLA
Risultati conseguiti
1) MINERALI METALLICI
1a) Mineralizzazioni metallifere correlate al vulcanismo terziario
Mineralizzazioni stratiformi terziarie. Definizione del modello genetico delle mineralizzazioni
cuprifere di tipo "stratabound" alla base del bacino miocenico del Logudoro.
Mineralizzazioni "porphyry copper" ed "epitermali". Individuazione di un sistema porphyry a Cu, Au e
Mo e un sistema epitermale di tipo acido-solfatico nell'area di Siliqua-Decimoputzu. La zona di
brecciazione idrotermale monomictica ad alcuni chilometri di distanza dal centro porfirico, e
contenente Au in valori sensibili, ha consentito di ipotizzare l'esistenza di un circuito idrotermale
completo. Analisi di dettaglio dei rapporti di coesistenza tra il sistema porphyry e quello epitermale: le
osservazioni di campagna, le relazioni spaziali e temporali tra il porphyry, l'epitermale e la roccia
incassante, suggeriscono lo sviluppo di un'alternanza di fenomenologie di tipo porphyry e di
brecciazione idrotermale, a cui hanno fatto seguito numerosi episodi epitermali, con formazione di
alterazione argillica avanzata, silicizzazione e mineralizzazione a metalli preziosi inclusa nella
breccia.
1b) Mineralizzazioni a metalli base e preziosi insediate nel Paleozoico
Nuove prospezioni nella Sardegna centrale hanno permesso di definire, seguendo l'orizzonte
mineralizzato ordoviciano-siluriano, le relazioni tra le deposizioni primarie di metallo (protore), le
strutture geodinamiche e la rimobilizzazione dei metalli durante gli eventi ercinici successivi.
Nell'area di Castello Medusa, le anomalie geochimiche dell'orizzonte mineralizzato hanno rivelato
l'esitenza di un protore che costituisce un nuovo interessante prospect per metalli preziosi e PGE.
Nell'ambito degli scambi internazionali per la mobilità breve del C.N.R., sono state avviate nuove
collaborazioni tra ricercatori dell'Università di Addis Abeba (Etiopia) e dell'IGAG della Sez. di Cagliari,
che da anni studiano le mineralizzazioni a metalli preziosi del Rift etiopico. Nelle aree interessate dal
vulcanismo terziario sardo sono state individuate similitudini con le aree etiopiche investigate.
Studi sulle ricorrenze idrotermali tardo-erciniche ad Au orogenico della Sardegna Sud-orientale. Le
campionature e i nuovi rilevamenti effettuati nell'area mineraria dismessa di Baccu Locci e nel settore
di Monte Ollasteddu-Monte Cardiga, hanno come obiettivo l'acquisizione di dati finalizzati ad
ottenere:
- una migliore conoscenza del contesto geologico-strutturale nel quale sono maturati gli eventi
mineralizzanti,
- nuove osservazioni sulle paragenesi ad Au (quarzo – ankerite e solfuri e solfosali di As, Fe, Pb, Zn,
Cu, Ag, Sb con oro nativo/electrum),
- nuovi dati geochimici sui corpi mineralizzati,
- informazioni su possibili connessioni col magmatismo tardoercinico (granitoidi, lamprofiri).
2) ARCHEOMETALLURGIA
L'attività di ricerca del 2006 si è sviluppata nel campo degli studi di carattere archeominerario ed
archeometallurgico, svolti avendo come filo conduttore l'origine e l'approvvigionamento di minerali e
metalli nelle culture dell'Età del Bronzo gravitanti sull'area mediterranea, con particolare riguardo
alla posizione rivestita dalla Sardegna in tale contesto.
3) MINERALI INDUSTRIALI
Sono stati conclusi e pubblicati gli studi relativi alla:
- geologia, mineralogia e geochimica dei depositi di MI associati al vulcanismo cenozoico della
Sardegna,
- applicazione integrata di metodologie geologico-geofisiche per il miglioramento della stima delle
riserve in depositi di MI,
- geochimica elementare e isotopica (Sr-Nd) e fluidi mineralizzanti nelle albititi della Sardegna
centrale, che hanno contribuito alla risoluzione delle problematiche relative sia agli aspetti
economici, sia alla modellizzazione dei processi genetici,
- redazione e pubblicazione di carte geologiche tematiche sulle caratteristiche chimico-mineralogicopetrografiche degli affioramenti di albitite della Sardegna centrale, mediante lo sviluppo di un geodatabase ed applicazione di tecniche GIS,
- prospezione e campionature delle mineralizzazioni di zeoliti (Sardegna settentrionale e centrale) e
caratterizzazione delle associazioni mineralogiche campionate,
- mineralizzazione di fluorite nella Sardegna centro-meridionale,
- caratterizzazione di paleosuoli quaternari affioranti nell'area centro-occidentale della Sardegna e
appartenenti ai conoidi alluvionali del fiume Tirso,
- caratterizzazione mineralogica di vulcaniti cenozoiche dell'Etiopia; correlazioni tra mineralogia e
contenuto in fluoruri della roccia (Tesi di laurea Specialistica "Sviluppo di sistemi di defluorazione di
acque potabili a servizio di piccole comunità etiopi con l'utilizzo di materiali adsorbenti locali"),
- valorizzazione delle risorse, con l'applicazione di tecniche informatiche per la gestione dei dati
territoriali (GIS e tecniche di trattamento/analisi dei dati).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
5
2
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
5
0
Principali collaborazioni
Collaborazioni scientifiche con: Dip. di Sc. della Terra (Univ. di Cagliari, Univ. "La Sapienza", Roma);
INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia); Inst. of Geology (UIGGM), Novosibirsk, Russia;
Dep. of Appl. Geoscience, Sciences and Geophysics (Univ. of Leoben, Austria); Dep. of Mineralogy
and Petrology (Univ. di Atene, Grecia); Dep. of Earth Science (Univ. di Addis Abeba, Etiopia). Sono
inoltre attive collaborazioni scientifico-tecniche con partner industriali: Maffei Sarda (Orani), Soc.
Sarda Bentoniti (Oristano), Sarda Silicati (Florinas).
Partecipazione a Progetti nazionali e internazionali: 1) "Au-Ag-Te-Se deposits" (IGCP Project 486); "Le
risorse lapidee dall'antichità ad oggi in area mediterranea. Sperimentazioni integrate per la
conoscenza, restauro e valorizzazione" (Progetto COFIN 2004, UO di Cagliari).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
347
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
2
Anno
costi
figurativi
C
15
valore
effettivo
D=A+C
362
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
5
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
6
Analisi geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Frane e altri movimenti in massa
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
CRAVERO MASANTONIO
Risultati conseguiti
Relativamente allo studio del ruolo delle precipitazioni nell'innesco dei movimenti franosi in argille
sovraconsolidate è stato messo a punto un modello numerico di filtrazione preliminare in regime
transitorio agli elementi finiti per lo studio dell'influenza delle precipitazioni meteoriche sulle
pressioni interstiziali nel versante. Parallelamente è stato predisposto un sistema di misura in
continuo dei livelli piezometrici sul sito campione di Orvieto. I risultati del modello sono stati poi
confrontati con le misure di livello piezometrico per un intero anno idrologico. Le variazioni di
pressione interstiziale fornite dal modello sono in buon accordo con quelle misurate mettendo in
evidenza i tempi necessari alle precipitazioni per produrre incrementi delle pressioni interstiziali
nella coltre di frana da cui dipendono i movimenti più superficiali e veloci.
Relativamente allo studio delle frane sul fianco NW di Stromboli (Sciara del Fuoco)sono state eseguite
indagini sperimentali e studi di modellistica che hanno fornito utili indicazione per spiegare le frane
avvenute nel 2002 e per formulare scenari di instabità futuri.
Dalle prove di laboratorio, eseguite su attrezzature di grandi dimensioni, sono state ricavate delle
indicazioni sulla resistenza dei materiali vulcanoclastici asciutti, che di per se aiutano a spiegare
l'evoluzione del versante emerso. I risultati delle stesse prove sono stati utilizzati come input delle
analisi tensio-deformative con modelli 3D in campo elasto-plastico della fase di innesco delle frane
del 30 dicembre 2002. Dalle analisi emerge la compatibilità del quadro deformativo desunto
dall'analisi morfologica e strutturale del versante con le deformazioni (calcolate) indotte dalla spinta
di un'intrusione magmatica relativamente superficiale.
Sull'Isola di Vulcano sono stati studiati i fenomeni di instabilità del settore NE del cono della Fossa e
l'influenza che su di essi hanno l'attività di degassamento e i fenomeni di idrotermalismo. In
particolare è stato impostato lo studio per l'analisi delle variazioni di pressioni interstiziali dovute alla
condensa dei vapori prodotti dal degassamento, con misure di suzione in situ e caratterizzazione
geotecnica dei materiali coinvolti in condizioni asciutte e di saturazione totale e parziale. E' stata
inoltre completata la caratterizzazione dei materiali rocciosi che costituiscono la base del cono e che
verosimilmente sono sede dei movimenti gravitativi profondi che hnno lasciato forti segni sulla
morfologia del versante.
E' stato condotto uno studio sui fattori che influenzano i movimenti di grandi frane in formazioni
strutturalmente complesse dell'Appennino centrale su cui sorgono centri storici e nuovi insediamenti
abitativi. Sono state eseguite analisi dei dati di spostamento ed idraulici e formulati dei modelli
evolutivi del versante sulla base delle variazioni delle condizioni idrauliche, che sembrano
condizionare i movimenti, caratterizzati da un'evoluzione costante a cui si sovrappone una
componente ricorsiva funzione delle condizioni meteorologiche stagionali.
Nell'ambito di uno studio condotto su un movimento franoso che ha interessato un fronte di
coltivazione in una cava di calcare "maiolica" sfruttata per la produzione di aggregati è stata
sviluppata, in sito ed in laboratorio, attività di caratterizzazione geomeccanica dei materiali rocciosi e
particolarmente delle discontinuità di strato, a basso angolo su cui si è impostato il franamento. Le
determinazioni sperimentali su discontinuità prive di riempimento hanno evidenziato una forte
variabilità dei parametri di resistenza al taglio sia di picco che residui nonché della resistenza attritiva
tra superfici nominalmente lisce. Su questi effetti si può verosimilmente sovrapporre l'incidenza
peggiorativa connessa alla presenza di riempimenti fini particolarmente se rammolliti da dall'acqua.
(tale aspetto non è stato però oggetto di sperimentazione). L'influenza della variabilità delle
caratteristiche di resistenza sulla stabilità è stata valutata anche mediante analisi ad elementi distinti
DEM. L'incidenza di eventuali carichi idraulici, anche nei periodi di intensa piovosità non si ritiene
svolga un ruolo significativo per lo stato di fessurazione e di distensione superficiale della massa
rocciosa.. Un ruolo ritenuto invece fortemente significativo è quello degli eventi dinamici prodotti
dalle operazioni di abbattimento in cava. In tal senso sulla scorta di misure di vibrazioni,
particolarmente effettuate durante un abbattimento di prova, si è rilevato che la reiterata azione
dinamica di eventi brevi ma intensi (accelerazioni orizzontali dell'ordine di 0.3-0.4g) sui blocchi
costituenti la porzione superficiale della parete rocciosa può indurre spostamenti anche
pluridecimetrici. Questo fatto si evidenzia in sito ed è riproposto anche da modelli DEM.
Dagli studi sulla caduta massi sono emerse linee guida per la progettazione di interventi passivi di di
difesa
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
2
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica; Università di
Roma La Sapienza - Dipartimento di Scienze della Terra; Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Idraulica, Trasporti e Strade; Seconda Università di Napoli - Dipartimento di
Ingegneria Civile; Università di Roma Tre - Dipartimento di Fisica; INGV Sedi Catania e Palermo;
Provincia Autonoma di Trento; Università di Torino, Università di Pisa.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
265
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
32
Anno
costi
figurativi
C
11
valore
effettivo
D=A+C
276
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
2
Sviluppo di un sistema di supporto decisionale basato su una rete informativa regionale per la
gestione dei rischi ambientali e delle emergenze connessi alle perdite su larga scala di bacini sterili di
miniera
Commessa:
Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie
di Mitigazione
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
BORTOLUSSI AUGUSTO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
L'attività svolta ha consentito di ottenere i seguenti risultati:
- coinvolgimento degli "utenti finali" (enti di controllo ambientale e di protezione civile);
- caratterizzazione dei siti campione oggetto di studio;
- lo sviluppo del sistema informatico di supporto decisionale basato sui modelli di flusso di
esondazione e sull'analisi del rischio.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Principali collaborazioni
Joanneum Research Institute for Digital Image Processing; Austria
Geosoft Ltd.;United Kingdom
ACS S.p.A. Italy
Universidade de Aveiro; Dep. de Geosciencias; Portugal
Instituto Nacional de Engenharia, Tecnologia e Inovação; Portugal
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Instituto Superior Tecnico; Centro de Valorizacao de Recursos Minerais; Portugal
Consejo Superior de Investigaciones Cientificas; Centro de Ciencias Medioambientales; Espana
Universidad de Huelva; Dep. de Geologia; Espana
Univiversidad de Se villa; Dep. de Geografia Humana; Espana
Tratamientos y Proyectos Medioambientales ; Espana
Universitat Politecnica de Catalunya; Dep. de Fisica Aplicada; Espana
CNR, IBIMET; Italia
Fondazione per la Meteorologia Applicata; Italia
Univerisita' di Cagliari; Dip. di Geoingegneria e Tecnologie ambientali; Italia
Aristotle University of Thessaloniki; Dep. of Mineralogy, Petrology, and Economic Geology; Greece
National Technical University of Athens; Dep. of Water Resources; Greece
Instituto Superior Tecnico; Centro de Estudos de Hidrossistemas; Portugal
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
66
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
34
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
68
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Fenomeni di instabilità gravitativa delle aree di piattaforma e di scarpata continentale italiane.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Rischi ed eventi geologici sottomarini e costieri
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
TOMMASI PAOLO
Risultati conseguiti
E' stato messo a punto un modello concettuale per l'interpretazione dei fenomeni di instabilità
sottomarini della Sciara del Fuoco del 30 dicembre 2002 e delle condizioni di stabilità in periodi di
normale attività del vulcano, basato sul comportamento meccanico dei materiali vulcanoclastici in
condizioni di saturazione e sull'evoluzione della frana ricostruita attraverso gli elementi morfologici e
la sequenza di eventi avvenuti.
A tale scopo sui materiali saturi vulcanoclastici sono state eseguite diverse serie di prove di
laboratorio triassiali CIU-K0, per validare i risultati delle precedenti prove di taglio anulare con
misura delle pressioni interstiziali (caratterizzate da un minore controllo dello stato tensionale). Le
prove sono state eseguite variando la granulometria del materiale nelle condizioni di drenaggio
impedito che caratterizzano verosimilmente il deposito nelle fasi di accelerazione delle deformazioni
o con carichi improvvisi o applicati molto velocemente, quali quelle verificatesi la mattina del 30
dicembre 2002. Pertanto le prove sono state condotte su materiale, ricostituito alle tensioni in sito,
avente due granulometrie: a) quella degli orizzonti vulcanoclastici in condizioni naturali; b) quella
delle fasce di taglio formatesi nella prima fase di deformazione (in cui è avvenuta comminuzione del
materiale naturale). I percorsi tensionali e il comportamento tensio-deformativo dei materiali è stato
messo in relazione con i fenomeni avvenuti. Si è così messo in evidenza che il materiale avente la
granulometria tipica degli orizzonti vulcanoclastici non raggiunge instabilità in tali condizioni anche
se manifesta un momentaneo calo di resistenza. Se invece si simula la fase iniziale di deformazioni
avvenuta nei due giorni precedenti la frana, attraverso l'aggiunta al materiale di una sensibile
quantità di fini, quale quella prodottasi nella comminuzione che accompagna la fase iniziale di
deformazione, si assiste ad una completa liquefazione statica del materiale che giustifica il
comportamento osservato la mattina del 30 dicembre, allorchè un collasso istantaneo ha prodotto
una frana improvvisa con generazione di onde di maremoto.
Nell'ambito del monitoraggio della parte sommersa della Sciara sono state effettuate campagne
oceanografiche in cui sono stati realizzati rilievi multibeam, sismica e campionamenti del fondale.
Sono stati monitorati attraverso ripetuti rilievi multibeam i cambiamenti intercorsi nel pendio
sottomarino della Sciara del Fuoco a seguito delle frane del 2002-2003, mettendo in evidenza
l'evoluzione del processo di riempimento della nicchia della frana del 2002 e verificando l'insorgenza
di fenomeni di instabilità successivi alla frana e legati al progressivo raggiungimento di una nuova
condizione di equilibrio del versante. Si è così constatato quanto veloce sia il processo di riequilibrio
del deposito sottomarino, che spiega la mancanza di evidenze di instabilità nei rilievi precedenti la
frana.
E' stata inoltre realizzata una campagna oceanografica con l'obiettivo di studiare i fondali dell'isola di
Pantelleria con l'esecuzione di rilievi ecometrici multifascio e campionamenti del fondale per una
prima ricognizione dei fenomeni di instabilità che caratterizzano i fondali dell'isola.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Università di Roma La Sapienza - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica; Università di
Roma La Sapienza - Dipartimento di Scienze della Terra; Università di Bologna - Dipartimento di
Scienze della Terra e Geologico-ambientali; INGV Catania; Università di Catania - Dipartimento di
Scienze Geologiche; CNR - IGG Roma
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
109
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
3
Anno
costi
figurativi
C
6
valore
effettivo
D=A+C
115
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree urbane.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
CAVINATO GIAN PAOLO
Risultati conseguiti
I risultati conseguiti durante il 2006 possono essere riassunti come di seguito:
SOTTOSUOLO DI AREE URBANE
E' stata progettata e realizzata una banca dati geologico-tecnica di Roma su piattaforma GIS,
comprendente gran parte delle informazioni disponibili presso enti pubblici e società private,
destinata alla consultazione e alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. I
dati codificati ed estratti dalla banca dati hanno permesso di realizzare un modello litologicotessiturale 2D e 3D delle alluvioni pleistocenico-oloceniche del F. Tevere e dei suoi affluenti. I metodi
della statistica e della geostatistica multivariata hanno contribuito alla ricostruzione spaziale dei corpi
sedimentari all'interno dei depositi alluvionali. Metodologie analoghe sono state utilizzate per l'analisi
e la ricostruzione di alcuni parametri fisico-meccanici delle alluvioni, come fase preliminare alla
realizzazione di un modello geotecnico.).
L'esperienza maturata sulle caratteristiche geologiche del sottosuolo di Roma, hanno consentito
all'IGAG di essere riconosciuto come Centro di Competenza del Servizio di Protezione Civile "...per la
valutazione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi di tipo geologico, idrogeologico e geochimico
in aree urbane...", così come stabilito dal Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n.
1922 del 15 maggio 2006. Nell'ambito delle attività definite nell'Accordo di Programma Quadro tra il
DPC e il CNR, l'IGAG ha ratificato un progetto di servizio quinquennale dell'importo di 2,250 Milioni
di Euro, dal titolo "Progetto URBISIT- Sviluppo di sistemi informativi geografici e di ormativi
geografici e di procedure per la valutazione della pericolosità geologica in aree urbane e per la
definizione di modelli finalizzati alla microzonazione sismica".
GEOLOGIA DEL QUATERNARIO:
Nell'ambito dello studio delle ostracofaune salmastre neogeniche, sono state completate le analisi
tassonomiche dei genere Vestalenula e Loxoconchissa, con l'istituzione complessiva di 10 nuove
specie. Sono in via di completamento le analisi delle ostracofaune delle successioni di lago-mare
messiniane di Maccarone (Marche) e Ponte Ginori (Toscana), mentre sono state riviste le
ostracofaune delle porzioni di carota delle perforazioni ODP 974B, 975B e 978A. Questi dati, assieme
a quelli acquisiti nel corso del 2005 su numerose sezioni coeve della Romagna e dell'Abruzzo hanno
concorso a delineare un nuovo schema biostratigrafico basato sugli ostracodi per l'intervallo
Messiniano evaporitico e post-evaporitico dell'Italia centro-meridionale.
Sono stati integrati gli studi sistematici, evoluzionistici e degli effetti delle variazioni climatiche globali
del passato sulla struttura delle comunità a mammiferi e delle faune a vertebrati continentali (erbivori
e carnivori); tali faune provengono da depositi neogenico-quaternari dell'Italia centro-meridionale
(Bacino Tiberino, Tarquinia, Area Romana, Frosinone, Benevento, Bacino del Mercure e Gargano).
Importanti risultati in collaborazione con l'CNR-CSIC e CNR-RAS, che hanno permesso di testare la
validità di nuovi approcci metodologici. In particolare, in base ai dati raccolti ed ai risultati ottenuti, si
evince come le variazioni climatiche di portata globale siano il fattore primo che regola la
scomparsa/diffusione degli erbivori. Ne risulta un'alterazione profonda degli equilibri delle comunità
a mammiferi (e dell'ecosistema) che determina una ristrutturazione dovuta prevalentemente a fattori
di competizione/coevoluzione intraguild che porta al raggiungimento di un nuovo equilibrio. In base
ai risultati ottenuti si può ragionevolmente supporre che questi cambi di struttura possono aver
consentito la penetrazione di gruppi umani in Europa occidentale già intorno a 1.4 MA, quando si
assiste ad una riorganizzazione delle guilds. Sono state effettuate campagne di ricognizione, di
campionamento e di scavo a Pirro Nord (Apricena, Foggia) dove sono stati scoperti numerosi
manufatti litici che testimoniano la più antica presenza dell'uomo in Europa. Tale scoperta è stata
presentata alla stampa e al pubblico in una Conferenza dal titolo "Il sito di Pirro Nord (Fg):
testimonianze della prima presenza dell'uomo in Europa 1,5 milioni di anni fa".
E' stata inquadrata cronologicamente la successione lacustre quaternaria di Sulmona sulla base di
orizzonti di tefra, probabilmente correlati a eruzioni di apparati peritirrenici.
VALUTAZIONI DI PERICOLOSITA' GEOLOGICA
Sono state realizzate carte geologico-strutturali (carta geologica a scala 1:10.000, carta del tetto del
substrato carbonatico, carta degli spessori dei depositi quaternari) per definire un modello geologico
2D e 3D del sottosuolo del nucleo industriale di Rieti-Cittaducale ai fini della valutazione di
pericolosita' geologiche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
13
3
Articoli in
atti di
Convegno
15
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Nell'ambito delle attivita' sono continuate le collaborazioni con numerose Universita' Italiane (Roma
La Sapienza, Roma Tre, Firenze, Bologna, Milano, Pisa, Potenza,Torino), straniere (ETH Zurigo,
Francia, Spagna, Grecia, Marocco, Russia, University of Arizona, Usa) e con Enti di Ricerca italiani
(INGV, APAT) e stranieri (CNR-CSIC e CNR-RAS).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1028
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
38
Anno
costi
figurativi
C
56
valore
effettivo
D=A+C
1084
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
6
10
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
13
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
13
Recupero di metalli pesanti da acque reflue
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Meccanismi e processi di rimozione di inquinanti dalle acque
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
ABBRUZZESE CARLO
Risultati conseguiti
Sono stati individuati i principali parametri elettrochimici e biologici che controllano l'efficacia e
l'efficienza dei processi.
Il confronto dei risultati della sperimentazione in laboratorio applicata ai due processi ha permesso
di determinare che attraverso il procedimento elettrochimico realizza una elevata rimozione dello
zinco (99 % Zn) unitamente a elevati rendimenti faradici, ridotti consumi energetici (circa 20 kWh/kg)
ed apprezzabile purezza dei depositi (95%).
Per quanto riguarda il processo biologico, sono stati individuati i ceppi più idonei di microorganismi,
quali le specie batteriche Thiobacillus ferrooxidans, Thiobacillus thiooxidans e Leptospirillum
ferrooxidans, caratterizzati da essere batteri autoctoni, dall'azione ossidante verso ferro e zolfo e dalla
possibilità di vita a temperatura ambiente; nonché i batteri zolfo-riducenti quali Desulfovibrio e
Desulfotomaculum sp.
I suddetti ceppi di microrganismi sono stati raccolti e selezionati da effluenti acidi di miniera; il
processo biologico ha dimostrato un'elevata efficienza nella rimozione del cadmio (98 % Cd)con
l'impiego di microorganismi del genere Desulfovibrio e Desulfotomaculum.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
2
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Le collaborazioni pluriennali in corso sono sviluppate a livello nazionale ed internazionale. In
particolare in ambito nazionale esse coinvolgono prevalentemente il Dipartimento di Chimica,
Ingegneria Chimica e Materiali dell'Università di L'Aquila. In ambito internazionale la collaborazione
scientifica é in svolgimento da un lato con il Dumansky Institute of Colloid & Water Chemistry di Kiev
(Ucraina); dall'altro lato, nel quadro di Accordi bilaterali pluriennali di Cooperazione Scientifica e
Tecnologica, con l'Institute of Geotechnics (Accademia Slovacca delle Scienze) di Kosice (Rep.
Slovacca) e la National Academy of Natural Resources di Tirana (Albania).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
341
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
7
Anno
costi
figurativi
C
22
valore
effettivo
D=A+C
363
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Sviluppo di tecnologie di "soil washing"; valutazione del "rischio amianto"
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risanamento di siti inquinati
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
BELARDI GIROLAMO
Risultati conseguiti
Sono stati ottenuti i primi risultati circa la possibilità di applicare la tecnica della flottazione per
decontaminare terreni pesantemente contaminati da metalli pesanti. L'applicazione della flottazione
per il "soil remediation" è una pratica recente. Le maggiori difficoltà sono relazionate principalmente
alla varietà e peculiarità delle specie e in cui è presente il metallo nonché alla granulometria.
La maggior parte degli studi riportati in letteratura riguardano l'uso di reattivi convenzionali, quali
xantati, previa modifica della struttura chimica delle specie metallo-portanti attraverso la
solfurazione. Sulla base delle analisi di caratterizzazione minero-petrografica e di speciazione sono
stati selezionati delle classi di reattivi convenzionali (classici) capaci di agire in particolare sulle specie
mineralogiche portanti i metalli e dei reattivi di sintesi capaci di reagire selettivamente con tutti i
cationi metallici da separare. Le molecole di sintesi sono state progettate sulla base delle proprietà
coordinative dei centri metallici e funzionalizzate in modo da agire da collettore di flottazione per
un'ampia gamma di metalli indipendentemente dal loro intorno chimico.
Negli esperimenti di laboratorio è stato utilizzato un campione di stream sediment prelevato in
prossimità di una discarica mineraria in Sardegna. Il materiale risulta contaminato principalmente
da Zn (5000 ppm circa) , Pb (328 ppm circa) e Cu (170 ppm circa) ed in minor misura da Cr, Ni, Cd e
Sb associati in particelle miste di Fe e Mn. Le prove di flottazione a livello di laboratorio sono state
eseguite sulla granulometria inferiore ai 300 μm in cella da laboratorio Minerais & Metaux. Sono stati
investigati gli effetti, sul tenore e recupero dei metalli pesanti, della struttura dei collettori (gruppo
funzionale, configurazione della catena) nonché i principali parametri operativi di flottazione quali
pH, dosaggio del reattivo e schiumogeno, granulometria del materiale.
I risultati delle prove di laboratorio hanno sostanzialmente confermato le premesse teoriche sia per la
progettazione delle molecole di sintesi che per la scelta dei collettori convenzionali.
Sono state quindi sviluppate le prime ipotesi circa la modellazione dei fenomeni di
adsorbimento/desorbimento dei contaminanti inorganici dalla matrice solida a seguito di azioni
chimico-fisiche. Sono state individuate le molecole ed il loro campo d'impiego (pH e dosaggio) per la
flottazione selettiva di particelle contenenti metalli pesanti.
Nel contempo sono state sviluppate delle strategie di controllo e simulazione dei parametri di
processo in impianti di soil-washing.
Per ciò che concerne il rischio amianto sono state sviluppate delle metodologie di quantificazione
della tremolite in matrici complesse.
L'attività di ricerca ha consentito all'IGAG di diventare un partner di riferimento per istituti di ricerca
collegate ad imprese private impegnate nella bonifica di siti contaminati quali l'Enitecnologie S.p.a.
(ora ENI S.p.a.) ed Ecotec S.p.a..
Gli studi sulla caratterizzazione e quantificazione dell'amianto in materiali naturali ha consentito
all'IGAG di diventare un istituto di riferimento sia per le imprese private impegnate nella produzione
di granulati commerciali e nella gestione di materiali di risulta di opere civili (Italfer, RFI, COCIV ecc.)
sia per istituzioni pubbliche preposte al controllo ambientale quali ARPA e ASL di diverse regioni
italiane (Liguria, Toscana, Piemonte).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
1
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
5
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
E' in corso una collaborazione con il Dipartimento di chimica organica dell'università La Sapienza di
Roma per lo studio e la sintesi di molecole ad azione chelante selettiva verso metalli pesanti e con il
Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Roma La Sapienza per lo sviluppo di tecniche,
in particolare, diffrattometriche per la caratterizzazione e quantificazione di amianto in massa. Sono
in corso, con diverse società che operano nel campo delle forniture di granulati per opere civili
derivanti da attività di coltivazione di cave di "pietre verdi", delle attività aventi per oggetto il controllo
qualità dei prodotti commerciali.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1347
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
165
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
costi
figurativi
C
61
valore
effettivo
D=A+C
1409
5
13
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
1
Trattamento dei materiali geologici; tecniche e sicurezza degli scavi; recupero dei materiali di scarto
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
AGUS MICHELE
Risultati conseguiti
Nel settore dell'Ingegneria e Sicurezza degli Scavi, relativamente anche all'igiene del lavoro, sono stati
sviluppati studi relativi alle seguenti tematiche: a) taglio delle rocce. Studi sull'incremento
dell'efficienza di taglio dei getti d'acqua ad alta pressione mediante il miglioramento della struttura
del getto e quindi il processo di trasferimento dell'energia al materiale tagliato. In particolare si è
posto in evidenza il vantaggio ottenibile dall'impiego di additivi, costituiti da polimeri a lunga catena,
che inducono una maggiore coerenza nei getti e conseguentemente una maggiore concentrazione di
energia; b) scavo delle rocce. E' stata valutata la possibilità di applicazione combinata della tecnologia
waterjet allo scavo meccanizzato. Utilizzando prototipi di macchine da laboratorio sono state
realizzate prove di scavo su campioni di piroclastiti, in condizioni analoghe a quelle industriali. E'
stato realizzato un prototipo di macchina da laboratorio per lo studio dell'impiego della tecnologia
waterjet in combinazione con le tecnologie di scavo meccanizzato; c) analisi di stabilità delle masse
rocciose. E' stata condotta una ricerca per valutare gli effetti del collasso dei vuoti di coltivazione della
miniera di San Giovanni su un costone roccioso a cielo aperto che incombe su un antico villaggio
minerario. Sono stati realizzati modelli di calcolo per la comprensione della situazione strutturale ed
effettuate misure in situ per la verifica delle ipotesi di calcolo e per il controllo del fenomeno. Studio
analogo è stato condotto nella miniera di Acquaresi. Nel quadro di un contratto triennale con la ASL
1 di Carrara sono stati effettuati studi sullo stato di sollecitazione naturale e/o indotto determinato
con differenti tecniche: fratturazione idraulica e sovracarotaggio. In tale ambito sono proseguiti i test
di laboratorio per la calibrazione di cellette di misura della deformazione triassiale in fase di avanzato
sviluppo. In corso d'anno le ricerche in questo settore hanno riguardato inoltre: determinazioni di
laboratorio finalizzate alla caratterizzazione fisico – meccanica di rocce di varia provenienza; analisi
su case history al fine di elaborare un documento avente per tema l'interferenza dell'attività estrattiva
sulla statica di versante; analisi dei risultati di prove in vera grandezza su barriere paramassi; studi
sull'applicabilità dei microtunnelling e dei tunnelling in area urbana; tecniche di calcolo per il
dimensionamento di opere di sostegno in galleria; studi sugli effetti dinamici degli esplosivi su
strutture sotterranee; monitoraggi di pendii antropizzati in aree minerarie; d) decontaminazione
suoli. Uno studio ha riguardato l'applicazione della tecnologia dei getti d'acqua ad alta velocità alla
bonifica dei siti contaminati. E' stato valutato, mediante simulazione numerica, l'effetto su un plume
di contaminante organico di una barriera attiva costituita da una linea di colonne di terreno trattato
con i getti d'acqua ad alta velocità; è stata quindi dimostrata la competitività economica di questa
tecnologia rispetto a quelle tradizionali. Conclusione del Progetto PON "Applicazioni di zeoliti
naturali per lo sviluppo di tecniche agronomiche innovative e per il miglioramento della compatibilità
ambientale" con la stesura del rapporto finale. In corso d'anno è stato attivato un contratto di ricerca
con la Progemisa S.p.A., sulla messa in sicurezza del sito minerario di Baccu Locci: Lo studio ha
riguardato sia il trattamento di acque contenenti metalli pesanti, compreso As, provenienti da
cantieri minerari abbandonati, sia il trattamento di campioni provenienti da discariche minerarie.
Con la sperimentazione è stata verificata la possibilità di utilizzo di materiali di scarto provenienti da
lavorazioni industriali quali: fanghi rossi, residuo del processo Bayer per la produzione di allumina,
scarti di marmo e ceneri volanti da centrali termoelettriche alimentate a carbone per la messa in
sicurezza di siti minerari contaminati da metalli pesanti. E' stato intrapreso uno studio per ottenere
zeoliti sintetiche da vulcaniti e/o argille, mediante trattamento con soluzioni di NaOH a differenti
concentrazioni. E' stato messo a punto, a livello di laboratorio, un processo per la produzione di
solfato di potassio a partire da un grezzo a kainite e salgemma mediante metatesi diretta da
langbeinite. Il lavoro è stato condotto in collaborazione con la Italkali S.p.a. in previsione di una sua
applicazione a livello industriale. Nell'ambito della tematica di studio dei sali idrati complessi di
potassio è stata affinata, mediante diffrazione ai raggi X di polveri con metodica avanzata, la struttura
del solfato esaidrato di potassio e ferro (FeSO4K2SO46H2O). Sono proseguiti gli studi sull'impiego di
metacaolini in malte idrauliche di elevata qualità. Sono stati approfonditi gli studi su alcuni tufi
piroclastitici largamente utilizzati nella pratica costruttiva di numerose aree della Sardegna.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
14
7
Articoli in
atti di
Convegno
58
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
4
7
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Enti e Istituzioni pubbliche nazionali quali: Regione Piemonte, Regione Autonoma della Sardegna,
Comune di Orani (Nuoro), Comune di Modica (RG), ASL 1 di Carrara, Progemisa S.p.A., Cinigeo
(Roma), Italkali S.p.A.. Società private, per lo più nell'ambito di contratti a titolo oneroso, quali:
società Rio Tinto (NU), Cooperativa Cavatori di Canalgrande (MS), Cooperativa Cavatori di Gioia –
Piastrone (MS), FB cave srl (MS), Bordigoni Gina srl (MS), Società Lasa per l'Industria del Marmo
(BZ), Fratelli Casavecchia srl (PU), Fratelli Caruso srl Comiso (RG), Consorzio COCIV (MI), Astaldi spa
(CZ), Maffei Sarda srl. In ambito internazionale: Austrian Research Centers di Seibersdorf, Vienna,
Austria; Moscow State Inst,. Steel and Alloys, Mosca; Inst. of Microbiology della National Academy of
Sciences of Armenia, Yerevan, Armenia; Inst. Of Technology and Mineral Processing, Tirana,
Albania, Univ. Tecnica, Kosice, Slovacchia; Inst. Fur Werkstoffkunde, Univ. Hannover, Germania;
Inst. GEONICS Academy of Sciences, Ostrava, Repubblica Ceca; Dumansky Inst. National Academy
of Sciences of Ukraine, Kiev, Ucraina.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2477
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
287
Anno
costi
figurativi
C
149
valore
effettivo
D=A+C
2626
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
10
20
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
12
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
3
15
Attività RSTL
Migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose: analogo naturale del comportamento di
elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati
Responsabile:
VOLTAGGIO MARIO
Risultati conseguiti
Lo studio della migrazione di radionuclidi naturali in formazioni argillose considerate quale analogo
naturale del comportamento di elementi radioattivi mobilizzati da rifiuti radioattivi confinati è stato
applicato ad un tufo altamente argillificato presente nella serie vulcanica affiorante nella solforata di
Pomezia
(Colli Albani). In tale livello è presente una piccola ma significativa anomalia locale di uranio che si
conserva unicamente nel livello argillificato mentre a tetto e a letto del livello le formazioni vulcaniche
sono completamente alterate e impoverite in uranio avendo subito per migliaia di anni l'azione
lisciviante delle soluzioni acide per acido carbonico e acido solfidrico presenti nel gas della Solforata.
Un tale ambiente potrebbe prodursi anche se in grado non così elevato, negli ambienti confinati
profondi in presenza cioè di argilla di riempimento del deposito e di gas sviluppati per radiolisi. Lo
studio ha permesso di verificare, attraverso la datazione della fase di formazione dell'anomalia,
stabilita con i metodi dei disequilibri radioattivi attorno a circa 35 mila anni fa, che il livello in oggetto
rappresenta effettivamente un analogo naturale di depositi radioattivi profondi che necessitano di
diverse decine di migliaia di anni per il decadimento radioattivo. La presenza e l'abbondanza di
minerali argillosi nel livello studiato e la conseguente bassa permeabilità all'ossigeno dell'aria sono
evidentemente la causa della conservazione di un micro ambiente riducente all'interno del livello. Ciò
impedisce l'ossidazione dell'acido solfidrico e la formazione di solfati al suo interno, dove si conserva
viceversa abbondante zolfo allo stato colloidale.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Sogin s.p.a. - studio dei prodotti di radiolisi di cementi per il confinamento di nateriali radioattivi
Università di Napoli- Dipartimento di Scienze ambientali. Prof. Dario Tedesco
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
124
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
45
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
126
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Spettrometro di massa Finnigan MAT 262 con quadrupolo
Spettrometro di massa ORTEC per spettrometria alfa
Spettrometro gamma Ortec
Analisi di sequenze sedimentarie recenti e riconoscimento di depositi attribuibili a eventi di tipo
tsunami
Responsabile:
TOZZI MARIO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
0
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
0
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Età e genesi di superfici relitte dell'Appennino e loro rapporti con le successioni stratigrafiche
Responsabile:
MESSINA PAOLO
Risultati conseguiti
Nel 2006 sono proseguiti i rilievi fotogeologici e le attività di campagna relativi ai siti idonei ai
campionamenti di rocce per le analisi con elementi cosmogenici. Purtroppo le esigue risorse
finanziarie avute finora a disposizione non hanno permesso di avviare il programma relativo alle
analisi di laboratorio (in collaborazione con l'ETH di Zurigo) che devono essere necessariamente
numerose e sono molto costose. Poiché questa ricerca è stata giudicata finanziabile, per il futuro si
confida nelle opportune risorse in tempi ragionevolmente definiti.
Le attività di campagna hanno permesso di individuare nuovi marker stratigrafici indispensabili per
la definizione dell'età delle varie formazioni geologiche continentali plio-quaternarie. I principali
marker sono rappresentati da livelli vulcanici caratteristici di importanti eruzioni degli apparati
peritirrenici laziali o campani. Questi dati saranno in seguito utilmente confrontati con i dati delle
superfici relitte opportunamente studiate e datate con il metodo degli elementi cosmogenici.
Attraverso l'utilizzo di programmi GIS è stata ottenuta una restituzione bi- e tridimensionale degli
elementi geologici e geomorfologici finora individuati.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
2
Articoli in
atti di
Convegno
3
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Come previsto la ricerca viene svolta in collaborazione con Università ed Enti di ricerca nazionali ed
internazionali, ed in particolare con l'INGV, l'Università "La Sapienza" e "Roma 3" di Roma. Per quanto
riguarda le determinazioni degli elementi cosmogenici è stata avviata una collaborazione con l'ETH
di Zurigo mentre le analisi paleomagnetiche, se necessarie, saranno avviate con l'INGV. La
collaborazione con l'ETH di Zurigo attende di passare alla fase operativa (avvio delle analisi degli
elementi cosmogenici) non appena saranno disponibili le necessarie risorse economiche.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
105
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
3
Anno
costi
figurativi
C
3
valore
effettivo
D=A+C
108
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Computer PC e programmi GIS per l'archiviazione e la restituzione 2D e 3D degli elementi geologici e
geomorfologici studiati.
Analisi delle relazioni tra intensità di fratturazione e rischi sanitari associati al radon
Responsabile:
SCROCCA DAVIDE
Risultati conseguiti
I rischi sanitari associati al radon sono ormai ben noti. Ciononostante, i flussi di radon misurati al
suolo, a parità di roccia presente nel substrato, possono variare sensibilmente in funzione di diversi
parametri. Tra questi assume una particolare rilevanza l'intensità di fratturazione che, causando un
incremento della porosità e della permeabilità della roccia, influenza le modalità di migrazione del
radon.
Per migliorare la comprensione delle relazioni tra intensità di fatturazione, flusso di radon e rischi
sanitari associati sono stati sviluppati studi volti a caratterizzare i sistemi naturali di fratture
(orientazione e densità) presenti nelle rocce vulcaniche affioranti nel settore orientale dei Monti
Sabatini e a misurare la concentrazione di 226Ra, 232Th e 40K nelle formazioni geologiche
affioranti e i flussi di radon al suolo e indoor.
In particolare, sono state realizzate misure di spettrometria gamma e radonometria nel settore
orientale dei Monti Sabatini (Lazio settentrionale) volte a definire una zonazione di massima dei flussi
di radon e la correlazione con la natura geologica delle rocce presenti nel substrato.
In collaborazione con ricercatori dell'INGV (sez. di Pisa), è stata avviata l'interpretazione di lineamenti
(faglie e zone di frattura) da DEM e da foto aeree. Inoltre, è stata impostata la struttura del sistema
informativo territoriale in cui saranno progressivamente inserite le diverse tipologie di dati.
Tali dati potranno essere integrati con studi epidemiologici di tipo residenziale sui rischi sanitari
associati al radon all'interno di un apposito sistema informativo territoriale.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
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ISI
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atti di
Convegno
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Rapporti
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Abstract
Attività
editoriali
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Principali collaborazioni
Dipartimento di Scienze della Terra, Università degli studi di Roma "La Sapienza".
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
80
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
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costi
figurativi
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valore
effettivo
D=A+C
82
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
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Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
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Professore Collaboratore
visitatore professionale
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Altro
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Principali risorse strumentali utilizzate
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Articoli ISI
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Pagg. 259-263
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Articoli non ISI
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Articoli in atti di Convegno
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Saroli M., Moro M., Salvi S., Tolomei C., Attori S., Gori S., Falcucci E., Stramondo S., Doumaz F.,
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Mancini R., Garbarino E., Michelotti E. - Demolition and rubble recycling as new operation fields for
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Selection,
Gullì D., Iabichino G., Cravero M. - Design and calibration of a new triaxial strain cell for rock stress
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Norwegian University of Science and Technology (NTNU)., Trondheim
Mancini R., Cardu M., Lovera E., Michelotti E. - Diamond Wire Saws for Different Applications:
Requirements and Performances. - Proceedings of International Symposium on Industrial Minerals
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Sanitaria e Ambiental, Fortaleza (CE)
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management system - A case study - Biomass and Waste to Energy Symposium, Venezia
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quarry exploitations in the Alpi Apuane basin. - Proc. 15th Int. Symp. on Mine Planning and
Equipment Selection (MPES2006)., Torino
Bigi S., Casero P., Corrado S., Milli S., Moscatelli M., Stanzione O. - Geometric framework and
thermal history of the Laga basin: constraints for integrated basin analysis - European Geosciences
Union 2006, Vienna, Austria
Ubaldini S., Abbruzzese C., Luptakova A., Prascakova M., Kusnierova M., Slesarova A. - Heavy metals
removal from Acid Mine Drainage by innovative technologies - 10th Conference on Environment and
Mineral Processing, Ostrava, Czech Republic
De Gioannis G., Muntoni A., Pisanu A. - Hydrogen production from municipal and agricultural wastes
- Biomass and Waste to Energy Symposium, Venezia
Argiolas S., Carcangiu G., Floris D., Massidda L., Meloni P., Vernier A. - Idoneità funzionale di alcune
piroclastiti sarde nella realizzazione di pavimentazioni - 22 Convegno Internazionale Scienza e Beni
Culturali, Bressanone
Romeo C.R., Badino V., Blengini G.A., Sandrone R. - Il problema della conservazione dell’arenaria
nei monumenti: il caso della facciata della chiesa di San Lorenzo in Saliceto (CN) in pietra di langa. Proc. Conf. "Le risorse lapidee dall’antichità ad oggi in area mediterranea., Canosa di Puglia (Bari)
Bortolussi A., Ciccu B., Grosso B. - Improvement of abrasive jet efficiency in cutting operations - Proc.
of 18th International Conference on Water Jetting "Transferring Technology" , Gdansk, Poland
Bortolussi A., Ciccu R., Dentoni V., Massacci G., Mulas I., Usala S. - Influence of pressure and nozzle
diameter on plain water jet noise emission - Proc. of the 15th International Symposium on Mine
Planning and Equipment Selection, Torino
Folle D., Mancini M., Moscatelli M., Patera A., Raspa G., Stigliano F., Vallone R., Cavinato G.P.,
Cavarretta G., Milli S., Garbin F., Storoni Ridolfi S. - Integrated geological and geotechnical modelling
of Rome - International Association for Mathematical Geology XIth International Congress, Liegi
Desalvo F., Lanzino F., Giambra M.A., Belardi G. - Italkali process for the production of fertilizer
K2SO4 from a kainite-halite run-of-mine - XXIII International Mineral Processing Congress, Istambul,
Turchia
Pelizza S., Peila D., Guardini C., Fuganti A., Jacopini A. - La coltivazione in sotterraneo di granito, in
località Canal San Bovo (TN). - , Torino
Bergamini M., Chiaia B., Lovera E., Manzone G., Patrucco M. - Land reclamation at an opencast
Italian asbestos mine: some problems recently faced - Mine Planning and Equipment Selection
(MPES 2006), Torino
Gliozzi E., Grossi F., Cosentino D. - Late Messinian biozonation using ostracods: a proposal - 2°
Colloquium on the Messinian Salinity Crises revisited, Parma
Doglioni C., Carminati E., Cuffaro M. - Lithosphere-asthenosphere decoupling - General Assembly of
the European Geosciences Union, Wien
Camisassi A., Cigna C., Nava S., Patrucco M., Savoca D. - Load and hauling machinery: an evaluation
of the hazard involved as a basis for an effective risk evaluation. - Mine Planning and Equipment
Selection (MPES 2006), Torino
Ubaldini S., Fornari P., Beolchini F., Pennesi C., Totti C., Vegliò F. - Metal remediation of acid mine
drainage by electrowinning and biosorption processes - 2nd International Conference on Advances in
Mineral Resources Management and Environmental Geotechnology, Athens, Greece
Mancini R., Lovera E., Michelotti E. - Mine equipment and methods finding applications in civil
engineering works. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection
(MPES 2006), Torino
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Grosso B., Manca P.P., Sarritzu R. - Mine voids and rock slope instability at San Giovanni mine (SW
of Sardinia, Italy) - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment
Selection, Torino
Carcangiu G., Farci A., Massidda L., Meloni P. - Mix design e durabilità di una diga in calcestruzzo
dei primi del '900 - 8° Convegno AIMAT - associazione Italiana di Metallurgia, Palermo
Cravero M., Iabichino G. - Monitoraggi e Analisi Geomeccaniche in attività estrattive a cielo aperto per
la mitigazione della potenziale instabilità e la sua interferenza con l’ambiente. - MIR2006 - Instabilità
di Versante, XI Ciclo di Conferenze di Ingegneria e Meccanica delle Rocce, DIPLAB Geomeccanica DISTRG, Politecnico di Torino, Torino
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Spriano S., Matekovits I., Faga M. G., Michelotti E., Mancini R. - New metal matrixes for cobalt-free
diamond tools. - 15th International Symposium on Mine Planning and Equipment Selection (MPES
2006), Torino
Baralis L., Cigna C., Patrucco M., Savoca D. - Occupational exposure to vibrations: some
considerations with reference to the recently issued regulations. - Mine Planning and Equipment
Selection (MPES 2006), Torino
Ligios S., Gliozzi E., Krstic N., - Occurence of Vestalrnula (Darwinuloidea, Ostracoda) in the Neogene
of Italy and Serbia - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo di aree
urbane, Trieste
Agus M., Ghiani M., Serci A., Peretti R., Zucca A. - Perlite-obsidian separation using electric mothods Proceedings of the XXIII International Mineral Processing Congress, Instabul, Turchia
Cosentino D., Pasquali V., Cipollari P., Ghiozzi E., Castorina F., Artoni A., - Pre-, syn- and postevaporitic Messinian deposits in the central Apenine orogenic system: stratigraphy, paleogeography
and tectono-sedimentary significance - 2° Colloquium on the Messinian Salinity Crises revisited,
Parma
Mancini R., Cardu M., Michelotti E. - Predictability and Prediction of Ground Vibrations in
Demolition Blasting. - EFEE Second World Conference on Explosives and Blasting Technique.,
Amsterdam
Mancinelli G., Rossi L., Sabetta L., Brilli M., Mola M., Volpi G., Marri N., Costantini M.L. - Relazione
studio isotopico delle reti trofiche acquatiche a base detrito nei bacini lacustri di Bracciano e Vico
(Italia Centrale): un'analisi preliminare - Lagune laghi e invasi artificiali italiani, Roma
Mandrone S., Rossi D., Costantini M.L., Rossi E., Allegroni A., Brilli M., Rossi L. - Relazione tra
eterogeneità e fragilità circumlacuale dei laghi di Bracciano e Vico - Lagune laghi e invasi artificiali
italiani, Roma
Fubelli G., Cipollari P., Cosentino D., Faranda C., Gliozzi E., Ligios S., Pasquali V., Smedile A. Ricostruzione paleoambientale ed evoluzione stratigrafico-sequenziale della fascia costiera pliocenica
compresa tra le foci del Paleo-Farfa e del Paleo-Corese (Sabina, Italia centrale) - Geologia del
Quaternario, valutazione di pericolosità geologia, sottosuolo di aree urbane, Modena
Cravero M., Gullì D., Iabichino G., Valentino D. - Rock Stress Measurements in Alpi Apuane quarry
sites by means of hydraulic fracturing (HF). - Int. Symp. on In-Situ Rock Stress Measurement,
Interpretation and Application. - Norwegian University of Science and Technology (NTNU),
Trondheim
Belardi G., Desalvo F. - Simulation of the Realmonte (Sicily) mine comminution plant through a
scaled-up process from laboratory tests - XXIII International Mineral Processing Congress, Istambul,
Turchia
Rolfo M.F., Giaccio B., Sposato A. - Siti del Paleolitico medio nell'area dei Colli Albani e loro contesto
morfologico e pedo-tefrostratigrafico - 40 Riunione Scientifica dell'Istituto Italiano di Preistoria e
Protostoria: Strategie di Insediamento fra Lazio e Campania in età Preistorica e Protostorica - 3 dic.
2005, Roma, Napoli, Pompei
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Scrocca D., Carminati E., Doglioni C., Marcantoni D., - Slab retreat and active shortening along the
central-northern Apennines - General Assembly of the European Geosciences Union, Wien
Peila D., Oggeri C. - Sperimentazioni in sito su una struttura “a ombrello” per la stabilizzazione del
manto nevoso. - "L’ingegneria e la neve" - Politecnico di Torino (Ed. GEAM), Torino
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Mancini R., Michelotti E., Spriano S., Matekovits I. - Studies on the abatement of metal pollution of
fine waste from stone sawing by diamond wire. - 15th International Symposium on Mine Planning
and Equipment Selection (MPES 2006), Torino
Stanzione O., Milli S., Moscatelli M., Falcini F., - Tectonic and climate control on turbidite
sedimentation: the Messinian deposits of the Laga formation (Central Italy) - Geologia del
Quaternario, valutazioni di pericolosità geologica, sottosuolo dei aree urbane, Modena
Stanzone O., Milli S., Moscatelli M., Falcini F., - Tectonic and paleotopography control on turbidite
sedimentation in confined basin: the lower Messinian wedge top sedimentation of the Laga formation
(central Italy) - International Research Conference on , Londra
Pelizza S., Oggeri C., Oreste P. Peila D. - The Candoglia quarry: the stability of the large room and the
enlargement of the recoverable marble rock body. - 15th International Symposium on Mine Planning
and Equipment Selection (MPES 2006), Torino
Gliozzi E., Medici M.R. - The Tiberino Lake (Umbria, central Italy), an example of Middle/Late
Pliocene ostracod population in a fossil - Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità
geologica, sottosuolo di aree urbane, Trieste
Badino V., Blengini G.A., Zavaglia K. - The contribution of the extractive activity to the life cycle
impacts of buildings - Proc. Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino
Grosso B., Manca P.P., Sarritzu R. - The control of instability induced to the ground surface by the
collapse of underground mining structures - Proc. of the 15th International Symposium on Mine
Planning and Equipment Selection, Torino
Giaccio B., Sposato A., Gaeta M., Hajdas I., karner D.B., Marra F., Palladino D.M., Taddeucci J.,
Renne P.R. - The late Pleistocene explosive activity of the Albano Maar, Alban Hills Volcanic District,
Central Italy - new data for a reappraisal of the eruptive dynamics and history - COV4 Meeting
Schedule Monday, 23 January, 2006, Quito, Ecuador
Congiu A., Garbarino C., Peretti R., Zucca A. - Ultramafic Inclusion in the Pozzomaggiore Area:
Chimical-mineralogical Chraracterization and Mineral Processing - Proceedings of the Xth
Conference on Environmental and Mineral Processing, Ostrava, Czech Republic
Carucci A., Marconi I., Manigas L. - Use of Membrane Bioreactors for the bioremediation of
chlorinated compounds polluted groundwater - Proc. of the 7th Int. Symposium on Waste
Management Problems in Agro-Industries, Amstredam
Carcangiu G., Farci A., Floris D., Massidda L., Meloni P. - Uthina Colonia Julia (Tunisia): il singolare
degrado di un basalto romano dal momento del suo diseppellimento - Convegno di studi di
Bressanone, Padova
Carucci A., Caredda P., Manigas L., Manconi I., - Utilizzo di bioreattori a membrana per il
risanamento di acque di falda contaminate da composti clorurati - Seminari di "Ecomondo 2006",
Ubaldini S., Fornari P., Abbruzzese C., Vegliò F. - Valorisation of residue organic substances by
electrochemical applications - 17th International Congress of Chemical and Process Engineering
(CHISA 2006), Prague, Czech Republic
Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C., Pretti S., Valera P. - Volcanic-Sedimentary metal deposition in
paleomargin environmental: the - IAGOD - XII th Quadriennal International Association on the
Genesis of Ore Deposits , Mosca
Fadda S., Fiori M., Matzuzzi C. - Water resources in post-mining landscape 3-dimensional
reconstruction: a project of an open-pit recovery - Proceedings of the 15th IASTED International
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Cigna C., Francese S., Lembo F., Nobile S., Patrucco M. - Workers’ health and safety conditions in
the stone sector: a research program on noise and airborne dust technical evaluation and control. Mine Planning and Equipment Selection (MPES 2006), Torino
Ciccu R., Grosso B., Loddo C., Bortolussi A. - enhancement of tool performance in mechanical
excavation with waterjet assistance - Proc. of the 15th International Symposium on Mine Planning
and Equipment Selection, Torino
Ciccu R., - the potential of stone branch in Egypt - Proc. of 15th International Symposium on Mine
Planning and Equipment Selection, Torino
Libri
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attivi: i casi di Stromboli e Vulcano - Instabilità di Versante: Interazione con le infrastrutture, i centri
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Cara S. - Analisi mineralogica e petrografica - Archeologia urbana a Cagliari: Scavi in Vico III Lanusei
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Lembo F., Mammoliti G., Patrucco M., Debernardi M.L., Marmo L., Nobile S., Tommasini R. Esplosioni da polveri nei processi di finitura di manufatti in alluminio e leghe nella realtà produttiva
ASL 14 VCO: metodi di progettazione e gestione degli impianti ai fini della conservazione e del
miglioramento della sicurezza nel tempo. - a cura di: Regione Piemonte - Assessorato Sanità, Asl 14
Dip. Prevenzione Spresal - Politecnico di Torino DITAG, ed. Presgrafica, Ornavasso (VB), , Ornavasso
(VB)
Cardu M., Cigna C., Giglietta A., Lembo F., Lovera E., Marini P., Nobile S., Patrucco M. - Evoluzione
tecnologica ed aspetti di sicurezza del lavoro nelle attività di lavorazione delle pietre ornamentali:
analisi preliminare nelle realtà produttiva del Verbano Cusio Ossola. - a cura di: Regione Piemonte
Assessorato Sanità, Asl 14 Dip. Prevenzione Spresal - Politecnico di Torino DITAG,, ed. Presgrafica,
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Carucci A., Milia S. - Fanghi aerobici granulari per il trattamento biologico delle acque reflue Processi e tecnoligie innovative per la depurazione delle acque reflue, Edizioni CSISA, Catania
Tassi F., Vaselli O., Moratti G., Piccardi L., Minissale A., Poreda R., Delgado Huertas A., Bendkik A.,
Chenakeb M.,Tedesco D. - Fluid geochemistry versus tectonic setting: the case study of Morocco Tectonics of the Western Mediterranean and North Africa, The Royal Geological Society , London
Agus M., Bortolussi A., Garbarino C., Lazzarini L., Turi B. - I marmi bianchi di Uthina: indagine
archeometrica sui reperti provenienti dal settore di scavo italo-tunisino - Scavi archeologici ad Uthina.
2. I materiali, Askòs, Cagliari
Cara S., Carcangiu G., Sangiorgi S., Tamanini M. - La ceramica grezza di Uthina: analisi archeologica
e archeometrica di una campionatura della US 1064 - Scavi archeologici ad Uthina. 2. I materiali,
Askòs, Cagliari
Cara S., Carcangiu G., Floris D., Massidda L., Meloni P., Tamanini M. - Le malte delle principali
strutture idrauliche della città di Uthina - Scavi archeologici ad Uthina. 2. I materiali, Askòs, Cagliari
Fais S. - Metodi geofisici nell'esplorazione del sottosuolo - Seatzu S., Capriata R., Tobbia D., Paolo
Sorba, La Maddalena
Albonico C, Gaschino C., Clerici C., Marini P., Cazzola C., Zanetti G., Castello P., Agnesod G., Operti
C., Zappa C. Roscio F. - Ricerca della presenza di amianto e valutazione della radioattività nelle
discariche del giacimento minerario di Cogne (Valle d’Aosta). - Volume edito da ARPA – Valle
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Scarascia Mugnozza G., Bianchi Fasani G., Esposito C., Martino S., Saroli M., Di Luzio E., Evans S.G.
- Rock avalanche and mountain slope deformation in a convex dip-slope: the case of the MAiella
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Verlag,
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(One World Archaeology 45), UCL Press, London, UK
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relevance for the timing of the Middle to Upper Paleolithic shift - When Neanderthals and Modern
Humans Met, Tubingen Publication in Prehystory, Tubingen
Attanasio D., Brilli M., Ogle N. - The Isotopic Signature of Ancient Marbles - , L’Erma di
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Rapporti
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Iabichino G. Cravero M. - Caratterizzazione geomeccanica di materiali rocciosi provenienti dalla cava
di inerti Bertolucci e Fiore (ex Maddaleni) località al Faro o Scaletta , frazione di Sesto a Moriano
(Lucca), eseguita da IGAG-CNR sede Torino in relazione a proc. Penale 7266/0.
Belardi G., Passeri L. - Caratterizzazione minero-petrografica e determinazione indici di rilascio di
pietre verdi provenienti dal comune di Sauze D'oulx (TO)
Iabichino G., M. Cravero - Determinazioni dello stato di sollecitazione piano e tridimensionale
mediante la tecnica del sovracarotaggio presso i cantieri di coltivazione della cava Piastriccion B- N.5
(Carrara, MS).
Belardi G., Passeri L. - Dimensionamento di mulini pilota per la macinazione del salgemma ottenuto
come sottoprodotto dopo la reazione di conversione kainite-langbeinite (processo Italkali S.p.a.) in
trommel sperimentale
Messina P., Galadini F., Saroli M. - Indagini per la caratterizzazione dell’evoluzione neotettonica in
prospettiva di valutazione della pericolosità sismica
Cravero M., Iabichino G., Tommasi P. - Metodologie per la valutazione degli aspetti geotecnici delle
opere di ingegneria e delle attività estrattive a cielo aperto nella stabilità di versanti naturali e scavi
artificiali
Iabichino G. - Relazione conclusiva di consulenza tecnico scientifica disposta dalla provincia di Lucca
e finalizzata ad individuare le cause delle frane avvenute in Sesto di Moriano (LU) presso i cantieri di
coltivazione della cava di inerti di calcestruzzo denominata
Belardi G. - Relazione geo-petrografica e mineralogica dei litotipi presenti nella cava
Belardi G. - Relazione sulle analisi minero-petrografiche e prove mineralurgiche eseguite su un
campione di sabbia silicea fornito dalla società Olivotto Industries S.p.a..
Belardi G. - Relazione sulle prove mineralurgiche eseguite su catalizzatori esausti contenenti
molibdeno
Ubaldini S. - Remediation ways for copper waste dams of mineral processing plants in Albania and
recommendations to reduce present pollution, conform European Union Standards
Accordi G., Belardi G., Spaziani E., Moscatelli M., Spadoni M., Vallone R., Voltaggio M., Albano M. Studio geologico strutturale, mineralogico e mineralogico delle formazioni attraversate dalla galleria
Musinè-Gravio ai fini della valutazione e della riduzione del rischio amianto e da metalli pesanti nelle
operazioni di scavo della galleria [...]
Iabichino G., Cravero M. - Studio: “Prova di resistenza alla compressione triassiale; prova di
resistenza consolidata drenata triassiale a più livelli con alta pressione di confinamento”.
Ubaldini S. - Study of relations of mineralization, acidity and autochtonous bacteria occurrence in
acid mine drainage
Cavinato G.P., Accordi G., Mancini M., Moscatelli M., Patera A., Stigliano F., Vallone R., Albano M., Sviluppo della qualità ambientale del Nucleo industriale Rieti-Cittaducale. Convenzione tra CNRIGAG e ARPALazio
Abbruzzese C., Ubaldini S. - Trattamento dei residui solfurati di rame di Gjegjan per la riduzione
dell’inquinamento del Lago Fierza
Belardi G., Passeri L. - Trattamento mineralurgico di sabbie per l'industria del vetro
Principali risorse strumentali dell’Istituto
Le moderne ricerche sull'evoluzione ambientale e sulle risorse naturali richiedono l'impiego di grandi
apparecchiature analitiche e di impianti per sperimentazioni di processi tradizionalmente installati e
gestiti dal CNR, anche nell'ambito delle Universita' ove gli ex-Centri di Studio hanno determinato
considerevoli crescite del patrimonio strumentale.
La dotazione di laboratori e apparecchiature della Sede e delle Sezioni dell'IGAG è tra le più rilevanti
a livello nazionale nel settore di competenza. Sin dalla loro entrata in funzione, i laboratori analitici e
gli impianti di trattamento sono stati largamente messi a disposizione della comunità scientifica
nazionale e internazionale sotto forma di collaborazioni scientifiche e di convenzioni di ricerca,
nonchè di attività di servizio a titolo gratuito o oneroso.
Le risorse strumentali dell'IGAG, consultabili singolarmente alla voce "Strumentazione", sono
distribuite nei seguenti laboratori:
LABORATORIO ISOTOPI STABILI
LABORATORIO DI CRONOLOGIA U-Th e di RADIOCHIMICA
LABORATORIO DI CRONOLOGIA RADIOCARBONIO (C-14)
LABORATORIO ISOTOPI RADIOGENICI
LABORATORI di ANALISI CHIMICHE STRUMENTALI
LABORATORI DI FLUORESCENZA RX e di DIFFRATTOMETRIA RX SU POLVERI
LABORATORI di MICROANALISI ELETTRONICA WDS-EDS e di MICROSCOPIA ELETTRONICA A
SCANSIONE CON EDS
LABORATORIO di ANALISI TERMICA
GRAVIMETRIA E MICROGRAVIMETRIA
LABORATORIO GIS
LABORATORIO DI INTERPRETAZIONE SISMICA E MODELLAZIONE GEOLOGICA 3D
LABORATORIO DI IDROMETALLURGIA
LABORATORIO DI MINERALURGIA
LABORATORIO AMIANTO
LABORATORI DI CARATTERIZZAZIONE GEOMECCANICA-GEOTECNICA DELLE ROCCE
LABORATORIO DI MODELLAZIONE NUMERICA E CALCOLO AUTOMATICO
LABORATORIO QUALIFICAZIONE MATERIALI LITOIDI
LABORATORIO DI SICUREZZA ED IGIENE DEL LAVORO
SERVIZIO CONSULTAZIONE RILIEVI AEROFOTOGRAMMETRICI
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria (IGAG) è nato dalla fusione di cinque Istituti e
Centri di Studio già aventi sede a Roma, Cagliari e Torino. La sede centrale è in Via Bolognola, 7 (Via
Salaria Km 11,600) - 00138 Roma. L'Istituto si avvale di circa 150 persone tra ricercatori CNR ed
universitari, tecnici e personale amministrativo.
Le tematiche istituzionali sono: Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica più recente
del pianeta. Reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici, nonchè
studi di base per la geologia degli idrocarburi. Mitigazione dei rischi indotti dall'attività antropica
(industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di terremoti, vulcani e frane. Modelli
evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine. Tecnologie di
scavo e di stabilizzazione, connessi problemi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico
meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilità.
I cambiamenti dell'ambiente a scala globale e lo sviluppo sostenibile sono da oltre un decennio al
centro dell'interesse del mondo scientifico internazionale.
Il contributo delle scienze della Terra è insostituibile in quanto fornisce, attraverso una retrospettiva
temporale, una lettura del territorio interpretandolo come il prodotto di un insieme di processi
geodinamici, morfogenetici, sedimentari e paleobiologici, attivi da decine o centinaia di migliaia di
anni, durante i quali numerosi cicli climatici hanno esercitato il loro influsso in maniera
determinante.
L'ambiente attuale, con tutti i suoi elementi e fattori, va dunque visto come una "istantanea" risultante
da un'evoluzione complessa sulla quale gli eventi del Quaternario e anche gli interventi di natura
antropica hanno lasciato un'impronta dominante. Le notevoli implicazioni sono riscontrabili in
numerosi campi, basti citare la costituzione prevalentemente quaternaria del sottosuolo delle
maggiori città e l'importanza della sua conoscenza nelle scelte strategiche proprie della dialettica
urbanistica.
Dall'identificazione e dall'interpretazione delle tracce dell'evoluzione ambientale conservate nella
parte più superficiale della crosta terrestre possono quindi essere raccolti gli elementi indispensabili
per: formulare valutazioni a carattere paleoclimatico e paleoambientale; elaborare modelli geologicoevolutivi anche di interesse applicativo e nella prospettiva della mitigazione dei rischi naturali;
incrementare le conoscenze di base sull'evoluzione geologica recente; reperire e valorizzare le risorse
naturali per sfruttarle con modalità ecocompatibili.
Nel campo delle risorse non rinnovabili, è da rilevare che con il ridimensionarsi dell'importanza (per
il nostro Paese) del settore industriale riguardante la giacimentologia e l'ingegneria delle materie
prime e degli scavi, il campo di attività di ricerca si è spostato da un'area strettamente limitata alle
miniere e cave ed alla elaborazione dei loro prodotti, ad una più vasta, comprendente le tematiche
geominerarie in senso lato, il trattamento e riciclo dei materiali reflui, la salvaguardia dell'ambiente, e
gli aspetti geoingegneristici legati all'uso del sottosuolo e alle grandi opere civili.
Tale espansione è stata fortemente stimolata dalla crescente importanza del problema ambientale,
che, anche limitatamente al settore della valorizzazione di risorse minerarie, rende necessario un
ampliamento di interessi rispetto a quelli tipici dell'attività estrattiva del passato. In tal senso
assumono forte rilievo, nell'ambito degli interessi di studio ed operativi dell'Istituto, anche gli aspetti
relativi ad indagini sulla gestione (smaltimento, stoccaggio) dei reflui dell'attività estrattiva e, più
generalmente, sulla corretta chiusura del "ciclo d'uso" dei prodotti stessi o da essi derivati.
Una parte cospicua delle attività di ricerca dell'IGAG è dedicata alla difesa dalle catastrofi naturali,
con particolare riferimento agli effetti di terremoti e frane. Nell'ambito della ricerca geo-sismologica si
inseriscono attività dedicate alla definizione delle sorgenti sismogeniche e alla caratterizzazione
geologica di dettaglio in prospettiva di microzonazione sismica.
La caratterizzazione delle sorgenti sismogeniche, soprattutto nei termini di definizione dei tempi di
ritorno e del tempo intercorso dall'ultima attivazione, rappresenta un passo fondamentale per le
valutazioni di pericolosità sismica. E' altresì operazione necessaria per la realizzazione di scenari di
danno in caso di terremoto.
La microzonazione sismica, ottenuta mediante l'integrazione di dati geologici di dettaglio e
indicazioni geofisiche sulla risposta sismica dei terreni, dovrebbe rappresentare il documento
irrinunciabile su cui pianificare gli interventi edilizi e l'espansione urbanistica. Le ricerche sulla
stabilità dei versanti sono volte all'analisi di alcuni tipi di frane che caratterizzano vaste aree del
territorio italiano nella prospettiva di fornire sia dei criteri per la scelta e dimensionamento degli
interventi sia delle metodologie per la valutazione della pericolosità e del rischio ad esse associati, da
utilizzare nella conservazione del patrimonio esistente e nella pianificazione territoriale.
In particolare vengono analizzati i meccanismi che governano la stabilità in condizioni statiche e
sotto azioni sismiche dei centri storici costituiti su rilievi e di alti versanti montuosi in ambiente alpino
e su edifici vulcanici nonché l'evoluzione di frane e deformazioni gravitative sottomarine.
In tutti i casi, oltre allo studio della fase di innesco segue anche la valutazione delle aree di invasione
delle valanghe di roccia/detriti generabili dalle frane, fondamentale per un'analisi complessiva del
rischio.
L'Istituto ha maturato, nel corso di anni di attività, sia competenze nelle tecniche di indagine della
geologia marina, sia conoscenze delle diverse aree marine che sono state oggetto di studio dei
ricercatori durante le campagne oceanografiche condotte sulle navi del CNR. Tali conoscenze
riguardano aspetti specifici della geologia marina, quali la dinamica dei processi fisici nei vari
ambienti sedimentari (trasporto e accumulo di sedimenti, mobilità di forme di fondo, erosione
localizzata in zone di accelerazione delle correnti sottomarine, ecc.), l'assetto stratigrafico e
geomorfologico determinato dall'evoluzione Quaternaria dei margini continentali, il contesto
tettonico-strutturale regionale (evoluzione di lungo periodo dei bacini e attività tettonica recente).
Nel corso dell'anno l'Istituto si è attivato per proporre, organizzare e gestire un progetto di ampio
respiro che si propone di implementare la conoscenza della geomorfologia delle aree marine italiane
attraverso la raccolta di dati morfobatimetrici ad altissima risoluzione e la creazione di banche dati e
carte batimetriche di elevato dettaglio. Le principali attività riguarderanno l'acquisizione di nuovi dati
a completamento dell'attuale copertura dei margini italiani, e l'integrazione con dati pre-esistenti, al
fine di creare carte tematiche ad uso delle autorità nazionali che gestiscono risorse e rischi territoriali.
I dati saranno acquisiti a mezzo di ecoscandaglio multi-fascio (multibeam), sistema già ampiamente
utilizzato da tutti i gruppi di ricerca operanti nel campo della Geologia Marina. Lo scopo è quello di
definire e rappresentare i principali lineamenti geomorfologici dei fondali marini, in particolar modo
quelli derivanti da dinamiche morfo-sedimentarie che implicano mobilità e/o instabilità dei
sedimenti e conseguenti situazioni di pericolosità per le infrastrutture e le aree costiere urbanizzate. I
prodotti attesi costituiranno uno strumento di base per attività di ricerca e per la gestione del
territorio marino, in gran parte ancora sconosciuto.
Elementi di autovalutazione
L'Istituto nasce nel 2002 accorpando 5 preesistenti Istituti e Centri di Studio dediti allo studio della
parte più recente e superficiale della crosta terrestre e alla valorizzazione delle risorse minerarie,
incluse le cosiddette materie prime-seconde. Le sue tematiche di ricerca abbracciano: studi di base e
applicativi sulla storia geologica più recente del pianeta; reperimento e sfruttamento delle risorse
minerarie e dei materiali geologici; studi di base per la geologia degli idrocarburi; mitigazione dei
rischi naturali (terremoti, vulcani e frane) e indotti dall'attività antropica; modelli evolutivi geologici,
tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine; tecnologie di scavo e di
stabilizzazione e problemi connessi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico-meccanica di
rocce, indagini e monitoraggi per la stabilità. Il nuovo Istituto, superata agevolmente la fase di
riorganizzazione dell'Ente, in sintonia con l'operato del Comitato Ordinatore prima e del
Dipartimento Terra e Ambiente dal maggio 2006, è ora responsabile di 4 Commesse e 16 Moduli, più
uno esterno del Dipartimento Patrimonio Culturale.
La parte preminente delle attività dell'Istituto attiene a problematiche di interesse ambientale
riguardanti i siti inquinati, le frane, l'amianto, le gallerie, ma anche di interesse sociale, su cui è
continuamente puntata l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media. A tal fine l'integrazione delle
competenze geologico-stratigrafiche e strutturali in ambiente sia continentale che marino con quelle
geochimiche e geotecniche e quelle dell'ingegneria mineraria e chimica è una risorsa pregiata. Ne
sono testimoni le realizzazioni congiunte di importanti progetti svolti ad esempio per ANAS spa,
nonché di offerta di alta consulenza a RFI in merito alla valutazione e riduzione del rischio amianto
nella realizzazione della linea ad alta capacità Torino-Lione.
In merito alla valutazione complessiva dell'attività e dei prodotti scientifici realizzati nel 2006, si è
raggiunto un buon equilibrio tra ricerche di base e ricerche "orientate" all'interesse specifico di
committenti pubblici e privati, con buoni risultati anche per la produzione di articoli scientifici: 42
articoli ISI, 23 articoli non ISI, 83 articoli in atti di convegni, 16 libri o parti di libri, 17 rapporti
scientifici, 21 abstract.
Qui di seguito sono richiamati i risultati particolarmente significativi dell'attività dell'Istituto nel 2006.
Nell'ambito del Progetto Roma (Modulo: Geologia del Quaternario, valutazioni di pericolosità
geologica, sottosuolo di aree urbane) è stata sviluppata la prima banca-dati geologico-tecnica di
Roma, destinata alla realizzazione di un modello integrato del sottosuolo della capitale. Ciò ha
consentito all'IGAG di essere riconosciuto Centro di Competenza del Servizio di Protezione Civile
"...per la valutazione, il monitoraggio e la mitigazione dei rischi di tipo geologico, idrogeologico e
geochimico in aree urbane...", con Decreto del Dipartimento della Protezione Civile. Pertanto,
nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro tra il DPC e CNR del 20 giugno 2006 dell'Intesa
operativa tra DPC ed IGAG del dicembre 2006, l'IGAG sarà impegnato nel Progetto di servizio
quinquennale UrbiSIT, per lo sviluppo di sistemi informativi geografici e di procedure finalizzate alla
valutazione della pericolosità geologica e alla definizione di modelli utili alla microzonazione sismica
nell'area urbana di Roma.
Similmente, per l'esperienza acquisita nel campo della geologia marina e lo sviluppo di conoscenze
sui rischi e gli eventi geologici sottomarini e costieri, nel 2006 l'Istituto è stato riconosciuto "Centro di
Competenza del DPC per i rischi geologici in aree costiere e marittime" ed attiverà un secondo
Progetto di Servizio quinquennale, denominato MAGIC (Marine Geohazards along the Italian
Coasts). Esso consisterà in un'attività coordinata di tutta la comunità dei geologi marini italiani per
fornire il DPC di strumenti conoscitivi per gestire situazioni di emergenza, mitigare i rischi legati a
processi geologici in atto sui fondali dei mari italiani e raccogliere dati batimetrici ad altissima
risoluzione, insostituibili per la conoscenza dei fondali stessi. L'IGAG coinvolgerà e collaborerà con
tutte le istituzioni ed i principali gruppi di ricerca italiani nel campo della Geologia marina: due
Istituti CNR, IAMC e ISMAR, nove sedi universitarie, Bologna, Cagliari, Genova, Milano Bicocca,
Parma, Palermo, Roma Sapienza, Sannio e Trieste e l'OGS di Trieste. La rilevanza in ambito
nazionale del Progetto MAGIC, ha indotto l'IGAG a richiedere ed ottenere dal Dipartimento Terra e
Ambiente l'attivazione di una nuova specifica Commessa di sviluppo competenze (TA.P05.011.003
Geomorfologia dei Margini Continentali Italiani).
Altro risultato di rilievo nel 2006 è stato l'individuazione dei meccanismi a cui sono legate le frane
dell'isola di Stromboli che hanno generato le onde di maremoto nel dicembre 2002 (Modulo: Analisi
geotecnica dei fenomeni di instabilità in pendii naturali e artificiali). L'analisi, la prima su base
quantitativa sui vulcani italiani e una delle più complete in campo internazionale, ha consentito di
individuare gli elementi più importanti dei meccanismi di instabilità. Il risultato principale è la
formulazione di un modello concettuale sullo sviluppo delle frane subaeree e sottomarine basato
sulla comprensione del comportamento meccanico dei materiali. Nell'ambito dello studio è stata
avviata una collaborazione con l'Università di Kyoto (Disaster Prevention Research Institute).
Nel 2006 è stato anche reso noto con la pubblicazione su una nota rivista internazionale del settore
geotecnico uno studio sui movimenti franosi che interessano il pendio in argilla del colle di Orvieto in
cui si quantifica l'influenza delle precipitazioni sulla stabilità dei versanti in base a misure in sito dei
livelli piezometrici e di spostamento di elevata precisione, raccolte per oltre 20 anni. Questi dati, unici
nel loro genere in pendii argillosi, hanno consentito di capire l'influenza delle variazioni climatiche a
medio termine sulla velocità e sulla riattivazione dei movimenti in argille consistenti, molto diffuse sul
territorio italiano.
Nell'ambito del Modulo: Metodi di recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse
ambientali, sono state messe a punto tecniche di utilizzo di materiali di scarto di lavorazioni
industriali (fanghi rossi da produzione di allumina, scarti di marmo e ceneri volanti da centrali
termoelettriche a carbone) per la messa in sicurezza di siti minerari contaminati da metalli pesanti.
Il Modulo: Determinazione delle sorgenti di inquinamento e valutazione dei caratteri idrologici e
idrogeologici degli acquiferi mediante metodi isotopici ha avviato innovative ricerche sugli isotopi
dell'azoto e dell'ossigeno dei nitrati al fine di individuare le fonti di inquinamento di questo soluto
nocivo alla salute, importante indicatore di qualità delle acque "interne". Sono stati elaborati i dati
isotopici dell'idrogeno e dell'ossigeno dell'acqua con l'ausilio delle tecniche di cartografia informatica
(GIS) e si è ottenuto un metodo per stimare con notevole dettaglio aree vulnerabili all'inquinamento
antropico.
Le ricerche legate al Modulo: Definizione dello stato di equilibrio di suoli vulcanici; cartografia
geochimica hanno per la prima volta in Italia prodotto dati isotopici sul Ferro con spettrometria TIMS
utilizzando una tecnica originale senza uso del doppio spike. In collaborazione con l'Istituto
Superiore di Sanità e con l'Istituto Nazionale per la Nutrizione è stato realizzato un originale modello
basato su dati sperimentali e variabili geochimiche e pedoclimatiche per la stima del contenuto di
selenio bioaccessibile nei suoli agrari.
Le ricerche metodologiche geochimiche applicate ai beni culturali del Modulo Conoscenza materica
di siti, manufatti, descrizione del loro stato di conservazione e metodologie di intervento, hanno
portato alla pubblicazione del libro "The Isotopic Signature of Ancient White Marbles", contenente il
primo database organico sulla composizione isotopica dei marmi antichi, di notevole importanza per
studi sulla loro provenienza.
Volendo comunque esprimere un giudizio critico sulle attività qui esposte, è da rilevare una relativa
dispersione su di una molteplicità di problematiche scientifiche, che abbracciano lo spettro della
geologia ambientale. Questo apparente "difetto", comune a diversi Istituti nati dall'aggregazione di
preesistenti Istituti e Centri di Studio, trae origine dall'esistenza e convivenza di qualificate
competenze scientifiche anche lontane tra loro, la cui riconversione, comunque difficile da realizzare,
potrebbe rivelarsi non strategica, poiché interromperebbe ricerche scientificamente valide, con
pregiate collaborazioni nazionali e internazionali e contratti attivi, sulle quali si sono comunque già
realizzati investimenti.
D'altro canto è utile ricordare come la struttura delle commesse e dei moduli del Dipartimento Terra
e Ambiente sia stata costruita con rigore e coerenza delle attività dei diversi Istituti afferenti e
partecipanti. La "bontà" dell'impianto è corroborata anche dalla valutazione appena conclusasi da
parte dei Responsabili di Progetto e del Consiglio Scientifico del DTA, che hanno sostanzialmente
confermato l'impianto preesistente, apportando alcune variazioni migliorative senza stravolgerne le
impostazioni basilari. Nel caso dell'IGAG le variazioni sono nate al suo interno per esigenze finalizzate
a intraprendere lo sviluppo di nuovi progetti, di cui si evidenzia anche la cospicua rilevanza
economica.
Proposta di interventi organizzativi
L'Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR detiene un patrimonio intellettuale, di
competenza disciplinare e tematica, nonchè di laboratori ad alta tecnologia che merita di essere
conservato e amplificato a beneficio del Paese, con particolare riferimento alla sua visibilità e
funzione sia nell'interesse sociale che per quello delle grandi imprese pubbliche e private.
Attualmente l'IGAG è in sviluppo, realizzando una pregiata e rara integrazione delle competenze di
geologi, geochimici, ingegneri minerari, chimici, geotecnici. La sua dimensione è niente affatto
trascurabile, soprattutto se si considera il numero dei ricercatori associati nelle tre sedi distaccate in
regime di convenzione con le Università di Roma e di Cagliari e con il Politecnico di Torino.
Purtroppo diversi ricercatori hanno raggiunto un'età prossima alla messa in quiescenza ed una simile
situazione richiederebbe una immissione in ruolo di nuove forze in grado di rivitalizzare e proseguire
attività che altrimenti rischiano di esaurirsi. E' in corso la vendita da parte dell'Ente della sede
principale di Roma – Via Salaria ed è già iniziata la fase preparatoria del trasferimento dell'IGAG
presso l'Area della Ricerca di Montelibretti; questa operazione va vista come un'opportunità di
crescita e sviluppo, non solo per gli ampi spazi che verranno messi a disposizione sia per studi che
per laboratori, ma soprattutto perchè si intende costituire insieme a IIA, IRSA e IBAF il "Polo degli
Istituti dell'Ambiente" dell'area romana. Una simile agglomerazione potrà far nascere nuove
progettualità integrate che l'Ente dovrebbe favorire ed incoraggiare coll'immissione "mirata" in ruolo
di personale, qualora si presentino nuove opportunità di bandire posti di Ricercatore.
Nella prospettiva di una contrazione del numero totale degli Istituti del CNR, il nome di Istituto di
Geologia Ambientale e Geoingegneria dovrebbe venire valorizzato anche nell'eventualità di un suo
possibile accorpamento ad un altro Istituto. Se si considerano le collaborazioni che si vanno
sponteneamente e naturalmente configurando nell'ambito delle commesse, si osserva che esistono
vaste aree di affiancamento delle ricerche dell'IGAG con quelle dell'IDPA, dell'IRPI, dell'IGG e di altri.
L'operazione di ulteriore accorpamento di Istituti dovrebbe derivare da un concreto e strategico
progetto di costituzione di uno o più soggetti deputati ad occupare uno specifico spazio nell'ambito
della ricerca nazionale riguardante i rischi naturali e la salvaguardia dell'ambiente.
Occorre perciò pensare in termini di un cospicuo investimento in nuove risorse di personale e di
infrastrutture ad alta tecnologia nel quale il "Polo degli Istituti dell'Ambiente" giocherà un ruolo
fondamentale: in tale scenario di costruzione di "futuro", con un ampio "ringiovanimento" dell'età
media dei ricercatori, la fiducia e la motivazione dei gruppi di ricerca coinvolti sarebbero garanzia di
successo.
In merito all'efficacia dell'aggregazione dei moduli nelle commesse, è già stato rilevato l'anno scorso
come le diverse attività configurate all'interno delle singole commesse sono da considerare una
"sommatoria" di ciò che era già programmato, piuttosto che le diverse parti di un grande progetto
unitario costruito a partire da un foglio bianco. Nel corso del 2006 qualche miglioramento si è
realizzato a livello di integrazione delle attività, anche grazie alla nuova attività di indirizzo del DTA.
E' purtroppo da rilevare che finché non saranno ufficializzate le nomine dei Responsabili di
Commessa, il processo di integrazione ed armonizzazione del sistema Progetti-Commesse-Moduli
continuerà a mostrare alcuni limiti.
Ancora in merito allo sviluppo delle attività dell'IGAG, i fattori che hanno limitato una migliore
realizzazione delle ricerche si ritrovano nella scarsezza di fondi istituzionali e di personale di ricerca,
a fronte della contrazione dei ranghi per pensionamenti o passaggi a altri Enti. Si avverte infatti la
carenza di nuove figure di ricercatori che possano dare nuovo impulso alle attività dell'Istituto, in
particolare: i) un ricercatore esperto di Geologia Marina, dinamica sedimentaria costiera, Geologia
del Quaternario e Ambientale, in grado di coordinare le attività di ricerca dell'Istituto tese in
particolare allo studio delle aree costiere e di margine continentale italiane; ii) un ricercatore per le
attività inerenti i processi mineralurgici, per sopperire sia alle crescenti richieste di collaborazione
con le imprese private che alle attività di ricerca istituzionale; iii) uno per lo sviluppo delle attività
inerenti la diffrattometria: il reparto che si occupa di diffrazione ai raggi X risulta infatti un
indispensabile supporto a tutte le attività dell'Istituto; iiii) uno per le attività di caratterizzazione
minero-petrografica associate sia alle ricerche di carattere istituzionale che relative ai rapporti di
collaborazione in corso con imprese private, per le quali si avverte la mancanza di una figura
professionale specializzata in petrografia.
A tal proposito è da segnalare una situazione difficilmente sostenibile di mancanza di supporto
amministrativo, con gravi conseguenze per la gestione dell'Istituto, a causa del passaggio in
quiescenza del Segretario amministrativo e di un'altra unità di personale anch'essa facente parte della
segreteria amministrativa.
E' doveroso ribadire, come già fatto negli anni addietro, che la scarsezza dei fondi istituzionali è
soprattutto riferita agli alti costi di gestione e manutenzione delle apparecchiature scientifiche che
nell'IGAG sono pregiate, numerose, essenziali per le ricerche, ma purtroppo ormai tutte vetuste e
bisognose di essere sostituite con altre più moderne e funzionali. A fronte di attività di ricerca
largamente condotte a carico di entrate esterne, parte dei fondi istituzionali disponibili è stata
utilizzata nel 2005 per avviare questo processo di rinnovo di apparecchiature ad alta tecnologia; ma
per ora si tratta di "una goccia in un oceano".
Occorre quindi varare un'importante e strategica operazione di rinnovamento del pregiato
patrimonio di apparecchiature scientifiche che ha sempre caratterizzato e distinto il CNR nello
scenario della ricerca nazionale. E' nella tradizione del CNR impiantare a gestire grandi
apparecchiature che sono state e sono tuttora usate a beneficio dell'intera comunità scientifica
nazionale, non solo del CNR: si tratta quindi di dare continuità a una funzione cui né l'Ente né il
Paese possono rinunciare, così valorizzando la straordinaria capacità del personale che ha sempre
dimostrato di saper gestire laboratori ad alta tecnologia, con carattere di continuità e apertura
all'esterno.
ISTITUTO DI GEOSCIENZE E GEORISORSE
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Dott. Giovanni Gianelli
Via Giuseppe Moruzzi, 1 - 56124 Pisa (PI)
Sezione di Padova, Sezione di Firenze, Sezione di Roma, Sezione di
Torino, Sezione di Pavia
www.igg.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
Studiare la Terra attraverso la sua evoluzione geologica per comprenderne gli equilibri futuri ai fini di uno
sviluppo sostenibile. Studiare le georisorse, e, in particolare, l'energia geotermica e la risorsa acqua. Eseguire
ricerche sulle possibili mitigazionii dell'effetto dell'uomo sull'ambiente.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
• Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali
• Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione
chimica ed isotopica
• Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
• Valutazione e gestione delle georisorse
Moduli
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Caratterizzazione dei materiali geologici e loro utilizzazione
Geochimica del sistema litosfera-astenosfera
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Paleoclimatologia
Utilizzazione di georisorse rinnovabili
Contributi geologici e mineralogici
Metodologie geochimiche per la previsione di eventi sismici
Tettonica attiva e geomorfologia
Caratterizzazione dei flussi di biogas
Ambienti lacustri e alluvionali
RSTL
• Studio della crosta basaltica dell'Islanda (ICDP)
• Evoluzione della parte Nord del rift Afro-arabico e distribuzione regionale delle georisorse
• Smeraldi archeologici (I - II secolo D.C.) - provenienza e rotte commerciali
Attività Commesse
Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
OBERTI ROBERTA
Risultati conseguiti
Il personale afferente alla commessa ha prodotto un rilevante numero di pubblicazioni (articoli e
capitoli di libri), comunicazioni a convegni, rapporti e protocolli analitici e di monitoraggio
ambientale.
Anche se articolata in tre moduli con vocazioni diverse, nel suo insieme la commessa si è dimostrata
un opportuno contenitore di progetti che si occupano della caratterizzazione dei geomateriali a livello
atomico, dei rapporti chimismo-struttura-proprietà, delle loro variazioni in condizioni non
ambientali, e utilizzano queste informazioni per la ricostruzione dei processi geologici, per il
monitoraggio e la mitigazione della contaminazione ambientale, per lo studio di materiali di origine
geologica impiegati in costruzioni e oggetti di interesse storico/artistico (beni culturali), per progettare
utilizzi tecnologici, farmacologici o comunque rivolti al benessere dei geomateriali e dei loro analoghi
sintetici. A questi temi si accompagna lo sviluppo metodologico sia per il miglioramento e
l'allargamento dei campi di applicazione delle singole tecniche utilizzate, sia per la messa a punto di
approcci multianalitici di tecniche indipendenti e concorrenti a definire chimismo (maggiori, minori
e tracce), struttura e ordinamento cationico, e proprietà termodinamiche, di conduzione e di
incorporazione e di rilascio in condizioni ambientali e non. La commessa ha funzionato quindi come
contenitore per lo sviluppo di competenze multidisciplinari. I resoconti dettagliati dei risultati si
trovano nei rendiconti di modulo. Qui si sottolineano brevemente alcuni aspetti.
Il modulo IDPA ha ottenuto risultati rilevanti per la comprensione dei campi di stabilità dei politipi di
fengite ad alta P e T, che è stata messa in relazione con la derivata prima del bulk modulus rispetto
alla pressione. Sono state inoltre studiate le proprietà termiche ed elastiche di biotiti, stimando il
contributo energetico di deformazione all'energia di Gibbs, e i loro processi di ossidazione ad alta
temperatura.
Il modulo IGG ha riportato risultati importanti per: lo sviluppo metodologico; la modellizzazione
cristallochimica e termodinamica dei geomateriali; la comprensione dettagliata del politipismo e
delle transizioni di fase; la comprensione del controllo strutturale sulla conduttività ionica, dei
meccanismi di incorporazione e rilascio di metalli pesanti in idrossiapatite, di Tl nel pirocloro e di
principi farmacologici in minerali argillosi; la futura progettazione di materiali con applicazioni
tecnologici; le relazioni (positive e negative) tra geomateriali e salute umana, con particolare enfasi su
anfiboli fibrosi e materiali argillosi; la ricostruzione dei processi petrogenetici in materiali terrestri e
non.
Il modulo IMAA ha svolto un'intensa attività di monitoraggio del rischio mineralogico e geochimico
soprattutto nell'ambito della regione Basilicata. Le problematiche affrontate sono la individuazione e
caratterizzazione di anfiboli fibrosi in suolo acqua e aria e la caratterizzazione e gestione di siti e
acque inquinati da metalli pesanti. Per la valutazione del rischio, è stato realizzato un sito web per
raccogliere, condividere e gestire i dati geografici, geologici, petrografici, mineralogici, i risultati del
monitoraggio, e i dati epidemiologici. Intensa anche l'attività (in parte effettuata in collaborazione col
modulo IGG) di caratterizzazione della mineralogia e geochimica dei minerali argillosi, con lo scopo
di sfruttare le loro proprietà per impieghi produttivi e per la salute e il benessere umano
(fangoterapia). Si segnala una ricerca sperimentale sul ruolo dei batteri e dell'acido ossalico sulla
genesi di caolinite.
Il lavoro fatto nell'anno ha anche posto le basi per ulteriori collaborazioni tra i moduli, soprattutto nel
settore "minerali e salute".
L'imponente attività di ricerca della commessa, di livello elevato e ben inserita nel contesto
internazionale, è stata portata a termine con molti sforzi del personale e con risorse finanziarie spesso
insufficienti ad assicurare la manutenzione e l'updating delle apparecchiature (moduli IDPA e IGG). Il
modulo IMAA, anche grazie alla sua connotazione fortemente applicativa ha invece trovato ottimi
spazi di finanziamento nelle amministrazioni locali e regionali, instaurando e consolidando rapporti
che si protrarranno anche nei prossimi anni. Questo però a scapito del tempo e delle energie che
potrebbero essere impiegate per l'avanzamento delle metodologie e per una ricerca dapprima di base
ma con forti potenzialità applicative.
Risultano quindi urgenti interventi per migliorare il finanziamento delle ricerche di base, anche per
rendere possibile la formazione di personale più giovane a cui trasmettere le conoscenze acquisite e
da indirizzare verso nuovi campi di ricerca di forte interesse per la commessa (ad esempio, le
modellizzazioni teoriche ed i calcoli ab initio).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
49
8
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
47
0
Principali collaborazioni
Numerose le collaborazioni scientifiche con Università e EPR nazionali e non, anche continuate nel
tempo, nelle quali i ricercatori afferenti alla commessa hanno spesso ruolo trainante e di
coordinamento. In prima fila le collaborazioni con le università ospitanti le UO (FI, MIStatale, PD,
PV, PI, RM Sapienza, TO) e il personale universitario associato alla commessa (idem + BA, Basilicata,
ME, NAParthenope, RMtre, PA). I dettagli nei rendiconti di modulo.
Le collaborazioni con amministrazioni locali o entità produttive sono invece limitate per i moduli
IDPA e IGG. Il modulo IDPA ha una collaborazione pluriennale con la Ideal Standard per lo studio
delle proprietà dei materiali ceramici. Il modulo IGG svolge limitata attività di servizio analitico,
effettuata per finanziare la ricerca. Ottimo invece l'inserimento presso le amministrazioni locali e
regionali e le entità produttive del modulo IMAA, attivo anche nella produzione di rapporti, protocolli
e manuali per la divulgazione dei risultati presso gli operatori dei diversi settori produttivi che
utilizzano i geomateriali argillosi e gli enti che esercitano un'azione di controllo ambientale e di tutela
della salute umana.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3412
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
961
Anno
costi
figurativi
C
483
valore
effettivo
D=A+C
3895
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
16
29
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
20
0
0
Assegnista
5
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
3
Altro
Totale
4
32
Principali risorse strumentali utilizzate
Modulo IGG:
Strumentazione di proprietà (totale o parziale del CNR)
n. 3 diffrattometri RX per cristallo singolo Philips PW1100 a rilevatore puntuale (acquisto1973-1984,
software rinnovato anni 90) Unità di Pavia
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker AXS Smart Apex a rilevatore bidimensionale (2000)
Unità di Pavia, in comproprietà con il Dipartimento di Scienze della Terra.
n. 1 microsonda ionica (SIMS) Camera IMS 4F (1986) Unità di Pavia
n. 2 microsonde laser (LA-ICP-MS) con sorgenti Nd-YAG e ad eccimeri, acquistate quasi
completamente con fondi PNRA (1997 e 2005), in gestione a IGG, Unità di Pavia
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Cad4 Enraf-Nonius a rilevatore puntuale (1990) Unità di
Firenze
n. 1 microsonda elettronica JEOL JXA 8600 con sistema microanalitico WDS a 4 spettrometri della
Tracor Northen acquistata da INGV e appoggiata all'IGG (1991), Unità di Firenze
n. 1 microscopio elettronico in trasmissione TEM Philips CM12 con annesso sistema in scansione
STEM con rivelatore di elettroni retrodiffusi e sistema di microanalisi in spettrometria di dispersione
di energia EDS Edax con software PV9800 (1991) Unità di Torino, in comproprietà con il
Dipartimento ospitante
n. 1 microsonda Elettronica Cameca Camebax CX 827 (1992), comproprietà col Dipartimento
ospitante, Unità di Roma
n. 1 fluorescenza X Philips PW1480/10 (1988), Unità di Roma
n. 1 spettrometro Infrarosso FTIR Equinox 55, Bruker, (1998), Unità di Roma
n. 1 microscopio infrarosso, IRscope II, Bruker (1998), Unità di Roma
n. 1 microsonda SX50 Cameca, Unità di Padova (2005)
n. 1 diffrattometro RX per polveri Philips X'Change (1980), Unità di Padova
n. 1 fluorescenza Philips PW 2400 (in comproprietà con il Dipartimento), Unità di Padova
n. 1 assorbimento atomico Perkin Elmer (1980), Unità di Padova
Accesso a strumentazione di proprietà delle Università ospiti
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker P4 a rilevatore puntuale equipaggiato con una
apparecchiatura per studi in temperatura "in situ" (2000) Unità di Firenze
n. 1 diffrattometro automatico Oxford equipaggiato di CCD con apparecchiatura per studi in bassa
temperatura (azoto e elio) "in situ". Centro di Cristallografia Strutturale CRIST Universita' di Firenze.
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Bruker P4, con dispositivo per acquisizioni ad alte e basse
temperature (1995). Unità di Pisa
n. 1 diffrattometro RX per polveri D8Advance Bruker (2005), Unità di Pisa
n. 1 microscopio elettronico a scansione PHILIPS XL30 con microanalisi EDAX DX4, Unità di Pisa
n. 1 diffrattometro RX per polveri Seifert, modello MZIV (1982), Unità di Roma
n. 1 spettrofotometro ICP-AES, Vista RL, Varian (2000), Unità di Roma
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo, Siemens P4, a rilevatore puntuale (1995), Unità di Roma
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo Siemens con rivelatore puntuale (1980), Unità di Padova
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo STOE con rivelatore bidimensionale (2004), Unità di
Padova
n. 1 diffrattometro RX per polveri Philips X'PERT PRO (2000), Unità di Padova
n. 1 diffrattometro RX per cristallo singolo SIEMENS-Bruker P4 con rivelatore puntuale, dotato di
sistema riscaldante fino a 600°C (1980), Unità di Torino
Vengono inoltre utilizzati dispositivi per la raccolta dei dati di diffrazione da cristallo singolo e da
polvere) e di dati spettroscopici (XAS) in luce di sincrotrone (principalmente a ELETTRA, Trieste e
ESRF, Grenoble)
Modulo IDPA:
Si tratta solo di strumentazione di proprietà del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università
degli studi di Milano
n. 1 microscopio elettronico a scansione con microsonda a dispersione d'energia (SEM-EDS),
Cambridge Stereoscan 360 dotato di microsonda elettronica EDS ISIS (1980)
n. 1 microscopio elettronico a trasmissione (TEM) della FEI modello TECNAI F20-ST (2004);
n. 1 diffrattometro a raggi-x da cristallo singolo, modello x-calibur-Oxford Diffraction (2000).
n. 1 microsonda elettronica JEOL del DST Milano, accesso a pagamento;
Modulo IMAA:
Diffrattometro RX per polveri Rigaku MINIFLEX (2001)
Micro-diffrattometro RX per polveri Rigaku D/MAX Rapid (2003)
Diffrattometro RX pr polveri Rigaku D/MAX (2001)
Microscopio elettronico Leica CAmbridge Stereoscan 440 (1993)
Microscopio elettronico Zeiss HR-FESEM SUPRA 40 (2006)
Sistema di microanalisi RX Oxford mod. LINK PENTAFET (1993)
Sistema di microanalisi RX Oxford INCA ENERGY 350 (2006)
Analizzatore termico differenziale Seiko Instruments EXTAR 6000 (1995)
Spettrometro infrarosso Thermo ¼FT-IR NICOLET 5700 (2005) con interfaccia TG-DTA/FT-IR
Thermo NICOLET X700/380 (2007)
Laboratorio mobile (su camper) (2004)
Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi di differenziazione
chimica ed isotopica
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
TONARINI SONIA
Risultati conseguiti
La commessa è articolata in due moduli:
1- Geochimica del sistema litosfera astenosfera (IGG)
2 – Studio delle interazioni tra fluidi e solidi nei processi di metasomatizzazione del mantello e nella
genesi ed evoluzione dei magmi (IGAG).
Gli obiettivi, i programmi e l'attività dei due moduli sono strettamente legati. I due moduli presentano
anche le stesse difficoltà nel reperimento di risorse economiche e nella manutenzione delle
attrezzature scientifiche necessarie all'attività della commessa.
I principali temi affrontati sono stati:
1) La subduzione di placche crostali nel mantello. Questo processo geologico ha un impatto diretto
sulla società perché è proprio nelle aree convergenti, che si registrano i terremoti di maggiore
intensità e le più intense manifestazioni vulcaniche esplosive. In questo contesto è stata studiata
l'attività magmatica dell'area mediterranea dove gli studi su Stromboli, Colli Albani, Campi Flegrei, e
Ischia hanno permesso di incrementare notevolmente le conoscenze sul sistema magmatico attuale di
questi vulcani, di identificare i diversi magmi che partecipano alle eruzioni, di definire il ruolo che le
interazioni tra questi magmi hanno nell'innescare l'attività magmatica e di controllare la posizione
strutturale delle bocce eruttive. Il modulo "IGAG" in collaboarzione con l'Istituto Nazionale di Geofisica
e Vulcanologia e con il Dipartimento di Storia dell'Università di Tor Vergata (Roma), ha proseguito gli
studi finalizzati alla ricostruzione degli eventi vulcanici che hanno interessato l'area dei Colli Albani
(Vulcano Laziale). E' stato possibile riconoscere una successione piroclastica,costituita da quattro
unità eruttive che affiorano estesamente nel settore settentrionale dei Colli Albani fino a circa 15 km
di distanza dal Maar di Albano. Inoltre, studi multidisciplinari integrati hanno consentito di
delimitare l'area ricoperta dai depositi piroclastici riconducibili all'attività vulcanica del Maar di
Albano, ampliando, notevolmente l'area interessata da questa attività esplosiva, fino a distanze
dell'ordine di cento km, fornendo, quindi, informazioni particolarmente utili alla valutazione del
rischio vulcanico, in un'area così densamente popolata come quella Romana. Sono anche continuate
le ricerche sui proietti inclusi nelle piroclastiti albane per definire l'entità delle interazioni tra rocce
incassanti e i magmi alcalino potassici.
Gli studi svolti nei campi geotermici di Berlin e Ahuachapan (El Salvador) hanno evidenziato un
diverso contesto geologico nei due campi geotermici: a Berlin è presente un'anomalia geotermica
regionale amplificata dalla presenza di camere magmatiche superficiali, ad Ahuachapan il sistema
geotermico appare legato a piccole camere magmatiche locali in un complesso sistema di
fratturazioni che produce piccole superficiali anomalie geotermiche dando importanti informazioni
per lo sfruttamento dei campi geotermici e per localizzare nuovi pozzi.
Lo studio di fluidi e gas nelle aree geotermiche di Larderello e di Bacon-Manito (Filippine) con metodi
geochimici ed isotopici ha permesso di evidenziare le interazioni che questi fluidi hanno con i bacini
idrogeologici e gli effetti inquinanti che hanno sui sistemi idrogeologici stessi. Sempre più importanti
sono gli studi sui sistemi idrogeologici, le loro caratteristiche e la loro vulnerabilità agli inquinanti sia
naturali che antropici.
2) Cronologia dei processi geologici nella litosfera continentale.
La datazione degli eventi geologici è alla base di ogni ricostruzione dell'evoluzione della crosta
terrestre. L'attività geocronologica della commessa ha coperto le esigenze di ricostruzione temporale
dell'evoluzione magmatica; in particolare sono stati determinate le età di alcuni massicci intrusivi
della catena Sardo-Corsa, sono state determinate le età del metamorfismo di alta pressione legato
all'orogenesi Alpina così come le eclogiti delle Alpi Liguri. Nella Terra Vittoria, in Antartide, l'attività
cronologica è stata focalizzata alla definizione dell'evoluzione temporale della tettonica cenozoica allo
scopo di ricostruire l'evoluzione climatica nel Neogene. Sempre nella Terra Vittoria i dati
geocronologici sono stati utilizzati per ricostruire le relazioni tra il Gondwana, il cratone dell'Antartide
orientale e l'orogenesi di Ross.
3) Sviluppo di nuove metodologie analitiche. Particolare importanza per l'attività di questa commessa
è lo sviluppo di nuove metodologie come le determinazioni in situ degli elementi leggeri (B, Li, Be)
con la microsonda ionica, le applicazioni delle determinazioni di età Pb/Pb a minerali quali la
monazite. E' inoltre iniziato un lavoro di messa a punto di una metodologia per la determinazione
degli isotopi del cromo in acque.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
31
4
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
36
0
Principali collaborazioni
La commessa ha numerose collaborazioni con le università italiane e straniere. Numerosi ricercatori
e professori delle università di Pisa, Pavia, Padova, Firenze e Roma sono associati. Le collaborazioni
internazionali a vario livello sono il naturale quadro di riferimento dell'attività di ricerca della
commessa. Particolare importanza hanno i programmi legati a INGV, PNRA, MIUR ed Enti Locali.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2189
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
302
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
costi
figurativi
C
244
valore
effettivo
D=A+C
2433
12
17
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
13
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
4
Altro
Totale
0
18
Principali risorse strumentali utilizzate
Spettrometro di massa per gas nobili MAP 215-50. Lo spettrometro è equipaggiato con un laser NdYAG e un laser a CO2 per l'estrazione dei gas (Pisa). All'interno della commessa lo spettrometro è
utilizzato per la datazione delle rocce vulcaniche e plutoniche Plio-Pleistoceniche; studi
sull'attivazione della dinamica transtensiva cenozoica nella Terra Vittoria (Antartide); e relazioni tra
l'evoluzione tectono metamorfica e le caratteristiche isotopiche dell'argon nei minerali metamorfici.
Spettrometro di massa per gas rari (MAP 215-50) dotato di Ion Counting e di quadrupolo (Spectralab
200, VG-Micromass) (Pisa).
Lo strumento è utilizzato per misure di composizione isotopica ed abbondanze dei cinque gas nobili
stabili (He, Ne, Ar, Kr, Xe) contenuti nei fluidi, nelle rocce e nei minerali.
Spettrometria di massa Finnigan MAT 262 multicollettore, spettrometro di massa VG 54E con un
singolo collettore (Pisa). Gli strumenti sono utilizzati per misure di composizione isotopica e di
concentrazione (diluizione isotopica) per le sistematiche isotopiche Rb-Sr, Sm-Nd, U-Pb e B. Le
applicazioni vanno dalla evoluzione di crosta e mantello negli archi magmatici e in sistemi anatettici
post collisionali allo studio dei traccianti isotopici negli acquiferi e dei processi che controllano
l'evoluzione chimica delle acque
Spettrometro di massa per solidi (TIMS) a collettore singolo e geometria estesa Micromass VG 54E
(Padova). Lo spettrometro è utilizzato nella geocronologia dei basamenti cristallini; nei processi di
evoluzione chimica ed isotopica dei sistemi magmatici, anche attraverso studi di modellizzazione
LA-ICP-MS (Pavia), acquistata con un finanziamento del Progetto Nazionale Ricerche in Antartide
(PNRA), associa uno spettrometro di massa a settore magnetico a doppia focalizzazione con sorgente
al plasma tipo ELEMENT I (ThermoFinnigan) ad una microsonda laser. Lo strumento è utilizzato per
determinazioni elementari (da Li a U) su matrici silicatiche e non e per la geocronologia U-Th-Pb di
zirconi e monaziti.
La microsonda ionica (Cameca ims 4f, Pavia) è stata acquisita nell'ambito del Progetto Strategico
Nazionale del CNR: "Microsonda ionica per ricerche avanzate nel Settore delle Scienze della Terra".
Essa impiega i metodi della Spettrometria di Massa a Ioni Secondari (SIMS). La microsonda ionica è
utilizzata per determinazione di elementi in tracce: Li-U in matrici silicatiche (minerali e vetri), e non
silicatiche; determinazione di elementi volatili: H, (C), F, Cl in matrici varie.
Spettrometria di massa Finnigan MAT 262 multicollettore, spettrometro di massa VG 54E con un
singolo collettore (Roma). Gli strumenti sono utilizzati per misure di composizione isotopica per le
sistematiche isotopiche Rb-Sr, Sm-Nd, disequilibri del Th. Le applicazioni vanno dallo studio dei
vulcani attivi alle applicazioni più prettamente ambientali.
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
POLINO RICCARDO
Risultati conseguiti
Definizione di modelli di evoluzione tettono-metamorfica (P-T path) e/o tettono-stratigrafica in settori
di catena del sistema orogenico Alpi-Appennino settentrionale, nell'Anti-Atlas marocchino, Himalaya,
Antartide e placca caraibica.Elaborazione ed interpretazione di dati strutturali, raccolti sia alla scala
delle strutture maggiori mediante nuovi rilevamenti geologici, sia alla mesoscala, in funzione dello
sviluppo di modelli geodinamici in transpressione di settori di catena dell'area mediterranea. Gli studi
sono stati condotti in settori del sistema Atlasico (Marocco) e in Appennino settentrionale.
Ricostruzione della storia deformativa polifasica delle Unità Liguri (Unità Antola, Appennino
settentrionale).Sviluppo di un modello evolutivo spazio-temporale del sistema deposizionale di
avanfossa oligo-miocenica dell'Appennino settentrionale mediante studio biostratigrafico dei
nannofossili calcarei.
Ricostruzione dell'evoluzione tettono-metamorfica dell'unità ofiolitica di Tacagua della Cordillera de
la Costa (Venezuela), lungo il margine meridionale della placca caraibica.Sviluppo di modelli di
evoluzione delle unità tettono-metamorfiche delle Alpi nordoccidentali. Elaborazione di modelli di
evoluzione tettono-stratigrafica dei bacini sedimentari interni ed esterni al sistema orogenico delle
Alpi occidentali.Completamento della fase di raccolta ed elaborazione di dati geocronologici
derivanti da analisi di zirconi dei plutoni carbonifero-devoniani del ciclo Admiralty (Antartide), e di
zirconi separati dai meta-sedimenti incassanti. Confronto tra pattern di eta' di zirconi ereditati dai
magmi e di zirconi detritici dei metasedimenti rivolto alla valutazione delle affinità con il
magmatismo coevo della Tasmania e del settore meridionale dell'Australia. Caratterizzazione
sedimentologica, strutturale e microstrutturale delle successioni sedimentarie cenozoiche perforate
nel Victoria Land Basin.
Stima dei tassi di esumazione in aree selezionate dell'Appennino centro-meridionale, Sicilia e
Marocco e nelle liguridi al confine calabro-lucano.
Analisi dell'incidenza di parametri fisici (estreme variazioni nel brittle-ductile coupling, debole
frizione basale, influenza di configurazioni reologiche preesistenti la deformazione) nello sviluppo di
strutture estensionali e sulle relazioni fra tettonica e magmatismo.Ricostruzione del quadro evolutivo
del bacino di Sant'Arcangelo (Appennino meridionale), area di ricerca petrolifera. Individuazione
dell'influenza di livelli duttili nella deformazione di bacini neogenici in Appennino settentrionale (Val
di Cecina). Individuazione di strutture litosferiche, con emissioni di fluidi ricchi in carbonio ed elio di
derivazione mantellica (Marocco).Realizzazione di modelli crostali 2D e 3D dei Campi Flegrei e del
Tirreno meridionale (CROP 04). Messa a punto di metodi di inversione 3D sismo-gravimetrici.
Elaborazione di dati petrofisici sperimentali di unità tettoniche alpine e appenniniche. Ricostruzione
della storia evolutiva tardo-triassica di unità di basamento subalpine. Ricostruzione di tassi di
subsidenza ed uplift mediante l'utilizzo di indicatori paleogeotermici. Sviluppo di modelli genetici ed
evolutivi di unità carbonatiche intrabacinali sin-rift. Studio dell'impatto sul territorio e delle
modifiche all'ambiente prodotte da attività vulcaniche.Ricostruzione dell'evoluzione tettonica del
fronte di accrezione nell'Appennino centro-settentrionale e studio delle relazioni con i processi di
segmentazione della litosfera in subduzione. Analisi dei processi tettonici attivi lungo il fronte
dell'Appennino centro-settentrionale, del contesto geodinamico in cui si realizzano i fenomeni di
subsidenza che interessano la porzione orientale della pianura padana e dei ratei di attività di alcune
strutture attive riconosciute nel sottosuolo. Ricostruzione della storia evolutiva delle unità alloctone
dell'Appennino meridionale lungo il tracciato del CROP-04. Studi per la caratterizzazione delle
strutture sismogenetiche nel Tirreno meridionale. Stesura e stampa di una monografia geologica del
Vulcano Monte Vulture in Basilicata. Determinazione e datazione dei basalti MORB della Mirdita
meridionale, delle ofioliti del Gruppo del Tambor in Guatemala. Datazione dei primi eventi vulcanici
della piattaforma atesina.Modellazione geometrica dei corpi idrici significativi sotterranei (CISS) in
mezzi porosi e in mezzi fratturati (Toscana).Sviluppo di metodologie nel campo della modellistica
strutturale e in quello della trattazione informatica del dato geologico. Editing di stampa di carte
geologiche nell'ambito di progetti nazionali ed internazionali a diverse scale (1:50.000 CARG,
1:50.000 Marocco, 1:10.000 Regione Toscana).
Allestimento e messa a punto dei laboratori di Archeomagnetismo e Biostratigrafia dell'IGG-CNR.I
risultati delle ricerche svolte sono documentati da pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali
(33 articoli ISI), riviste nazionali, proceedings, abstracts
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
44
11
Articoli in
atti di
Convegno
11
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
33
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
3
Abstract
Attività
editoriali
42
0
Principali collaborazioni
La commessa si avvale della collaborazione di numerosi Dipartimenti di Scienze della Terra italiani
(Università di Camerino, Firenze, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Potenza, Roma, Torino, Urbino),
stranieri (Albania, Argentina, Australia, Bulgaria, Cuba, Etiopia, Francia, Gran Bretagna, Grecia,
Marocco, Messico, Olanda, Russia, Svizzera, Turchia, USA), ed istituti di ricerca (INGV e in ambito
CNR). Sono inoltre attive collaborazioni con le Regioni Toscana, Umbria, Piemonte, e Val d'Aosta,
APAT, ARPA Piemonte e numerosi Enti territoriali e imprese (ENEL, ENI-AGIP, Internazionale
Marmi e Macchine ecc.).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3647
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
924
Anno
costi
figurativi
C
348
valore
effettivo
D=A+C
3996
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
23
30
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
27
0
1
Assegnista
15
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
Principali risorse strumentali utilizzate
- Laboratorio di Microcarotaggio Stratigrafico (DUNE_LAB)
- Laboratorio di Modellizzazione Tettonica
- Electron microprobe laboratory
- Laboratorio di Microanalisi
- Laboratorio spettrometria XRF
- Laboratorio di Archeomagnetismo
Valutazione e gestione delle georisorse
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
GIANELLI GIOVANNI
6
Altro
Totale
2
51
Risultati conseguiti
La ricerca comprende sia studi sui campi geotermici attivi, sia indagini e simulazioni numeriche su
serbatoi petroliferi. I moduli conducono ricerche di carattere minerario e ambientale. Buona parte
della ricerca si basa su fondi esterni, industriali o comunitari. Studi di idrogeologia sono invece
finanziati per lo più da enti locali (Regione Toscana, provincie).
Geotermia:
1) E' stato completata una prima fase dello studio delle rocce di copertura dei campi geotermici
amiatini, arrivando alla conclusione che esse hanno subito un' alterazione idrotermale dovuta a fluidi
ricchi in CO2, compatibili con la formazione di caolinite. 2) Attivazione del progetto UE (I-GET), con
acquisizione e interpretazione di dati geofisici nei campi geotermici toscani. Ulteriore elaborazione
dati sul campo di Larderello, con nuove proposte delle struttura geologica e termica, e della
evoluzione del sistema nel tempo, con lavori presentati su riviste e a congressi internazionali. E' stato
organizzato un workshop a Volterra, dove sono state dibattute le problematiche relative alla struttura
profonda dei campi geotermici e alla possibilità del loro sfruttamento; la zona geotermica di
Larderello è stata riconosciuta da esperti internazionali come un case history degno di studi
scientifici avanzati e di un possibile futuro sondaggio scientifico. Il convegno ha analizzato gli aspetti
geologici, geofisici e petrofisici delle rocce serbatoio caratterizzate da temperature vicine o superiori
al punto critico dell'acqua o di salamoie naturali. Il convegno è in sostanza stato l'inizio di una nuova
frontiera della geotermia. 3) Sono proseguiti gli studi sul sistema geotermico del monte Amiata (visto
come analogo naturale di un sito di confinamento di gas serra, con studi sulle fasi carbonatiche e loro
possibili condizioni di formazione;
Serbatoi petroliferi:
4) E' stata completata, per la prima volta, una banca di dati termodinamici di specie acquose, gas e
minerali, usabili alle temperature e pressioni delle rocce serbatoio petrolifero. Questo lavoro è stato la
base per eseguire uno studio di modellistica computerizzata di dolomitizzazione di un serbatoio
petrolifero del Mar Caspio. I risultati della simulazione (verifica di un processo complesso, della
durata di milioni di anni, di flusso di acqua marina in rocce calcaree) hanno confermato il modello
geologico concettuale ipotizzato dalla compagnia petrolifera ENI.
Ricerche minerarie
5) Metodologie per una corretta pianificazione delle attività estrattive di materiale lapideo; carta
geologica del Parco delle Orobie Valtellinesi.
6) Nel settore dei giacimenti di minerali metallici sono proseguite le ricerche nel deposito aurifero di
Furtei, sulle associazioni polimetalliche a metalli preziosi, tellururi e solfosali. Rilievi di campagna e
campionature sono stati effettuati nel Sarrabus-Gerrei e Sulcis, per definire e caratterizzare i solfuri
metallici presenti nell'area e valutare la potenzialità economica delle mineralizzazioni. Proseguono
inoltre gli studi sulla mineralizzazione cuprifera "stratabound" del Logudoro (Sardegna
settentrionale), i rilievi di campagna per la caratterizzazione dei solfuri metallici nella Sardegna
meridionale e le mineralizzazioni a As-Sb-W-Au del basamento Paleozoico (Sardegna Sudorientale).Nel settore dei minerali e rocce industriali, è proseguite la prospezione e campionatura
delle mineralizzazioni di zeoliti (Sardegna settentrionale e centrale) e la loro caratterizzazione. Sono
stati conclusi e pubblicati gli studi relativi alla geologia, mineralogia e geochimica di depositi di
minerali industriali associati al vulcanismo cenozoico della Sardegna, nonchè quelli relativi alle
alterazioni e isotopi stabili dei depositi di caolino della Sardegna settentrionale e nord-occidentale.
Sono state concluse e pubblicate le ricerche riguardanti l'applicazione integrata di metodologie
geologico-geofisiche per il miglioramento della stima delle riserve in depositi di argille, sui fluidi
mineralizzanti e sulla geochimica elementare e isotopica (Sr-Nd) nelle albititi della Sardegna centrale.
Su questi ultimi depositi, mediante lo sviluppo di un geo-database ed applicazione di tecniche GIS,
sono state redatte e pubblicate carte geologiche tematiche relative alle caratteristiche chimicomineralogico-petrografiche dei vari affioramenti. Proseguono gli studi dei depositi di fluorite nella
Sardegna centro-meridionale.
7) Nella U.O. di Padova sono stati eseguiti degli studi sulle ceneri di carbone e sul loro possibile
utilizzo nel confezionamento di calcestruzzi. La ricerca, per ora sostenuta solo da fondi esterni,
potrebbe aprire nuovi interessanti filoni di ricerca.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
18
8
Articoli in
atti di
Convegno
5
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
10
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
7
0
Principali collaborazioni
Snam Progetti SpA Via Toniolo 1, 61032, Fano (PU)
Enel Produzione Geotermica, Via Andrea Pisano 120, 56100, Pisa
CREGU-UMR G2R 7566, BP 23, 54501, Vandoeuvre-les-Nancy Cedex, France
Lawrence Berkeley National laboratory, University of California, Berkeley, CA 94720 USA
Comunità Montana Agordina
Istituto Minerario di Agordo (Agordo-Belluno)
Parco Nazionale Alti Tauri, Tirolo - Austria
Unicalce S.p.A.
ZS Zollet Service spa, S. Giustina (BL)
Dip. di Sc. della Terra (Univ. di Cagliari, Univ. "La Sapienza", Roma); INGV (Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia); Inst. of Geology (UIGGM), Novosibirsk, Russia; Dep. of Appl. Geoscience,
Sciences and Geophysics (Univ. of Leoben, Austria); Dep. of Mineralogy and Petrology (Univ. di
Atene, Grecia); Dep. of Earth Science (Univ. di Addis Abeba, Etiopia). Sono inoltre attive
collaborazioni scientifico-tecniche con partner industriali: Maffei Sarda (Orani), Soc. Sarda Bentoniti
(Oristano), Sarda Silicati (Florinas).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2912
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
675
Anno
costi
figurativi
C
209
valore
effettivo
D=A+C
3121
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
13
19
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
9
0
0
Assegnista
4
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
2
17
Principali risorse strumentali utilizzate
2 strumentazioni magnetotelluriche Phoenix-V5. Banda di frequenza 320-5•10-4Hz.
3 strumentazioni magnetotelluriche Narod Intelligent Magnetotelluric Systems (NIMS). Banda di
frequenza 1-3•10-5Hz, 24 bit digital sampling, very low power consumption.
1 strumentazione magnetotellurica a sorgente controllata Geometrics Stratagem. Banda di frequenza
105-11.7Hz
Diffrattometro di polveri a raggi-X
Microscopio Elettronico a scansione
4 microscopi ottici luce trasmessa con accessori per osservazioni minero petrografiche
3 sistemi di misura conducibilità termica di rocce
2 Sustemi per studi microtermometrici di inclusioni fluide
Microgravimetro per monitoraggio variazioni dimassa epicrostali
Sistema di misura parametri fisici in pozzo
Attività Moduli
Caratterizzazione dei materiali geologici e loro utilizzazione
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
OBERTI ROBERTA
Risultati conseguiti
Il modulo si avvale di 7.9 ricercatori CNR e 38 mesi uomo di personale universitario associato, un
gruppo di lavoro qualificato con competenze complementari, ageduate allo studio interdisciplinare di
materiali complessi come i geomateriali e alla individuazione delle possibili applicazioni
tecnologiche, ambientali e per la salute umana delle conoscenze sviluppate. Il lavoro di ricerca ha
prodotto un elevato numero di articoli (38+6+4), comunicazioni a congressi (34), l'organizzazione di
eventi scientifici e la produzione di 2 capitoli di libri.
Si segnalano per la loro rilevanza: l'estensione dei metodi di analisi di elementi leggeri (H, Li, B e F) ad
altre matrici e fasi mineralogiche; la risoluzione di complessi problemi relativi alla geminazione, al
politipismo e alle strutture modulate; lo studio cristallochimico e petrogenetico di minerali
chimicamente complessi; la risoluzione della struttura e la definizione della sistematica delle
arrojaditi; sviluppi nella cristallochimica degli anfiboli e nell'individuazione di solide basi per una
nuova classificazione; le relazioni chimica-struttura in miche da metapeliti HP/LT e da ambienti
vulcanici; lo studio di soluzioni solide (elementi maggiori e in tracce) nei granati con una
combinazione innovativa di tecniche diffrattometriche, spettroscopiche e computazionali ab initio; la
ricostruzione della storia termica di materiale extraterrestre, tra cui una meteorite marziana (a
supporto della formazione abiogenica della magnetite); lo studio cinetico e termodinamico
dell'ordinamento in spinelli e pirosseni; nuove informazioni sulle transizioni di fase in pirosseni,
anfiboli e feldspati; i meccanismi e le cinetiche di incorporazione e rilascio di Tl nel pirocloro e di
cationi pesanti (Pb, Zn, Cu e Cd) nell'idrossiapatite; lo studio della mobilità di silice ed allumina in
soluzioni idrotermali; la comprensione del disordine strutturale e dei suoi legami con la conduttività
ionica in minerali chimicamente e strutturalmente complessi; la sintesi di microtubi monocristallini
di rutilo con potenziali applicazioni tecnologiche; l'individuazione e la caratterizzazione di fasi fibrose
nell'ambiente e in tessuti umani e animali; lo studio dell'incorporazione e rilascio di principi attivi
farmacologici in minerali argillosi.
Le competenze sviluppate all'interno del modulo hanno inoltre permesso di ottenere informazioni
rilevanti che sono stati utilizzate e rendicontate nell'ambito di altre commesse (cito ad esempio
TA.P01.006.003, geodinamica, e TA.P01.005.002, geochimica).
Nel complesso, i risultati prodotti mostrano come le tecniche di caratterizzazione chimica e
strutturale proprie delle scienze della Terra si siano evolute per permettere una conoscenza
dettagliata della composizione chimica (elementi maggiori e in tracce), della struttura cristallina,
dell'ordinamento cationico a corto e a lungo raggio, delle variazioni cristallochimiche che avvengono
in relazione alle variazioni P-T-X-pH del sistema, dei rapporti tra chimica, struttura e proprietà
chimico fisiche e "funzionali" dei geomateriali. All'interno del modulo si è perseguito sia lo sviluppo
delle singole metodologie che la combinazione di tecniche indipendenti, ottenendo competenze
interdisciplinari che permettono di affrontare problematiche più complesse.
Attenzione crescente è stata posta alle possibili applicazioni delle conoscenze di base acquisite in
campi culturalmente vicini (caratterizzazione e preservazione di beni culturali) o lontani (e quindi più
difficili da interfacciare) quali la scienza dei materiali, le problematiche ambientali (inquinamento da
metalli pesanti o fasi fibrose) e la salute umana (convegno Geologia e Salute, interazione tra minerali
fibrosi e tessuti biologici, cristallizzazione di biominerali, possibile utilizzo dei minerali argillosi come
carrier di principi farmacologici). Si sono poste le basi per maggiori interazioni con il modulo 03
(IMAA), più orientato al monitoraggio del territorio e alla salvaguardia della salute umana, e
auspicabilmente con altri Istituti e Dipartimenti del CNR.
A fronte di questi risultati positivi e di queste potenzialità si segnala una crescente difficoltà a
perseguire le ricerche, dovuta a: (1) il continuo ridursi del personale a causa del passare degli anni e
del mancato turn over; (2) l'incipiente obsolescenza di alcune apparecchiature analitiche e
l'impossibilità di aggiornarle o di sostituirle; (3) la riduzione dei fondi per la ricerca, ormai tale da non
permettere non solo il lancio di nuovi progetti ma anche il proseguimento di quelli in corso. La
ricerca di finanziamenti esterni per ricerche fondamentalmente di base (che comunque necessitano
ancora di messa a punto e di test, e magari di nuove attrezzature, prima di poter arrivare a quella
capacità applicativa rapida che permette contratti con entità produttive) non è banale, e spesso si
riduce ad attività di puro servizio analitico che ovviamente stornano tempo e risorse.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
38
6
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
34
0
Principali collaborazioni
L'interazione tra le varie unità del modulo è adeguata, e si sta ulteriormente potenziando attraverso
collaborazioni strette e continuative. Numerose e di ottimo livello le collaborazioni scientifiche con
Università e EPR nazionali e non, anche continuate nel tempo, nelle quali i ricercatori afferenti al
modulo hanno spesso ruolo trainante e di coordinamento. Tra queste, sono regolate da convenzioni
quelle con le Università ospitanti le Unità operative (FI, PD, PV, PI, RM Sapienza, TO), dalle quali
dipende quasi tutto il personale universitario associato al modulo. Altri associati provengono da
RMTre e ME. Si segnala inoltre una collaborazione nell'ambito del PNRA sulle meteoriti (PD) e una
collaborazione nell'ambito di un progetto PRIN 05 di cristallografia tra personale afferente alla
commessa dalle unità di PI, PV e TO. Le altre collaborazioni strumentali alla ricerca prodotta
possono essere evinte dalla lista delle pubblicazioni. Le collaborazioni con amministrazioni locali o
entità produttive sono invece limitate, come prevedibile dalla forte connotazione di ricerca di base del
modulo, e si riferiscono ad attività di servizio analitico effettuata per finanziare la ricerca.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1961
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
131
Anno
costi
figurativi
C
246
valore
effettivo
D=A+C
2207
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
12
22
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
17
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
0
19
Geochimica del sistema litosfera-astenosfera
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Il sistema Terra e sua evoluzione nel tempo: modalità ed effetti dei processi
di differenziazione chimica ed isotopica
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
TONARINI SONIA
Risultati conseguiti
I principali temi affrontati nell'ambito di questo modulo sono stati:
1) La subduzione di placche crostali nel mantello. Questo processo geologico ha un impatto diretto
sulla società perché è proprio nelle aree convergenti, che si registrano i terremoti di maggiore
intensità e le più intense manifestazioni vulcaniche esplosive. Inoltre, le emissioni gassose che
accompagnano il vulcanismo esplosivo hanno importanti riflessi sul clima globale. D'altra parte, i
depositi mineralogici economicamente sfruttabili, l'energia geotermica e la maggioranza della crosta
continentale, vale a dire il suolo sul quale noi viviamo, sono il risultato dei processi subduttivi. In
questo contesto è stata studiata l'attività magmatica dell'area mediterranea dove gli studi su
Stromboli, Colli Albani, Campi Flegrei, e Ischia hanno permesso di incrementare notevolmente le
conoscenze sul sistema magmatico attuale di questi vulcani, di identificare i diversi magmi che
partecipano alle eruzioni, di definire il ruolo che le interazioni tra questi magmi hanno nell'innescare
l'attività magmatica e di controllare la posizione strutturale delle bocce eruttive. Per esempio: lo
studio dell'attività magmatica del vulcano Astroni (Campi Flegrei) ha permesso di collegare l'inizio
dell'attività vulcanica alla risalita di un magma più profondo che interseca una piccola camera
magmatica superficiale in cui residui di un magma precedente evolve per cristallizzazione frazionata.
La dinamica di questa eruzione suggerisce che nei Campi Flegrei è tuttora presente una rete di
piccole sacche in cui i magmi stazionano. Gli studi svolti nei campi geotermici di Berlin e
Ahuachapan (El Salvador) hanno evidenziato un diverso contesto geologico nei due campi
geotermici: a Berlin è presente un'anomalia geotermica regionale amplificata dalla presenza di
camere magmatiche superficiali, ad Ahuachapan il sistema geotermico appare legato a piccole
camere magmatiche locali in un complesso sistema di fratturazioni che produce piccole superficiali
anomalie geotermiche dando importanti informazioni per lo sfruttamento dei campi geotermici e per
localizzare nuovi pozzi.
La subduzione di fluidi interstiziali e minerali idrati (entrambi presenti nei sedimenti oceanici e nella
crosta oceanica alterata), la loro distillazione in profondità, il loro trasporto attraverso il mantello e la
loro re-immissione nell'atmosfera è il più profondo e complesso ciclo idrogeologico, ed ha importanti
conseguenze sul budget totale di volatili quali H2O e CO2. Il ritorno in superficie di fluidi e gas nelle
aree geotermiche di Larderello e di Bacon-Marrito (Filippine) è stato studiato con metodi geochimici
ed isotopici permettendo di evidenziare le interazioni che questi fluidi hanno con i bacini
idrogeologici e gli effetti inquinanti che hanno sui sistemi idrogeologici stessi.
2) Cronologia dei processi geologici nella litosfera continentale.
La datazione degli eventi geologici è alla base di ogni ricostruzione dell'evoluzione della crosta
terrestre. Nei terreni orogenici la determinazione della variabile tempo può fornire stime dell'età e
della durata di un evento tettono-metamorfico, permettendo confronti con i modelli teorici. I metodi
di datazione principalmente applicati alle scienze della terra si basano sul decadimento radioattivo
d'isotopi di alcuni elementi (e.g. K, Sm, Rb, U). L'attività geocronologica della commessa ha coperto le
esigenze di ricostruzione temporale dell'evoluzione magmatica; in particolare sono stati determinate
le età di alcuni massicci intrusivi della catena Sardo-Corsa, sono state determinate le età del
metamorfismo di alta pressione legato all'orogenesi Alpina così come le eclogiti delle Alpi Liguri. Nella
Terra Vittoria, in Antartide, l'attività cronologica è stata focalizzata alla definizione dell'evoluzione
temporale della tettonica cenozoica allo scopo di ricostruire l'evoluzione climatica nel Neogene.
Sempre nella Terra Vittoria i dati geocronologici sono stati utilizzati per ricostruire le relazioni tra il
Gondwana, il cratone dell'Antartide orientale e l'orogenesi di Ross.
3) Sviluppo di nuove metodologie analitiche. Particolare importanza per l'attività di questa commessa
è lo sviluppo di nuove metodologie come le determinazioni in situ degli elementi leggeri (B, Li, Be)
con la microsonda ionica, le applicazioni delle determinazioni di età Pb/Pb a minerali quali la
monazite. E' inoltre iniziato un lavoro di messa a punto di una metodologia per la determinazione
degli isotopi del cromo in acque.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
28
3
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
35
0
Principali collaborazioni
Il modulo si avvale di numerose collaborazioni con Università Italiane e Straniere. L'esistenza di
numerosi progetti finanziati da vari Enti esterni (INGV, PNRA, MIUR, Enti Locali) consentono di
mantenere l'operatività e anche una adeguata produzione scientifica. Tutto ciò implica un impegno
notevole da parte dei ricercatori per reperire sul mercato tecnico-scientifico i fondi necessari per
mantenere attive le linee di ricerca del CNR.
(University of South Florida; Rice University, Houston; GEOMOC, Macquarie University, Sidney)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1881
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
285
Anno
costi
figurativi
C
200
valore
effettivo
D=A+C
2081
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
11
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
10
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
4
Altro
Totale
0
15
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Geodinamica ed evoluzione della litosfera continentale
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
POLINO RICCARDO
Risultati conseguiti
Elaborazione di modelli di evoluzione tettono-metamorfica (P-T path) e/o tettono-stratigrafica in
settori di catena del sistema orogenico Alpi-Appennino settentrionale, nell'Anti-Atlas marocchino,
Himalaya, Antartide e placca caraibica.
Studio della storia deformativa varisica del settore orientale della catena Anti-Atlasica (Marocco)
nell'ipotesi di un modello evolutivo polifasico in transpressione. Per lo stesso settore di catena è stata
inoltre studiata l'evoluzione post-varisica mediante analisi di tracce di fissione su apatite.
Analisi strutturale lungo il margine meridionale della catena dell'Alto-Atlas (Marocco) ed elaborazione
dei dati cinematici.
Ricostruzione della storia deformativa alpina e appenninica dell'unità di flysch ad elmintoidi
nell'Appennino ligure-emiliano (Unità Antola) e ridefinizione della successione stratigrafica mediante
studio biostratigrafico dei nannofossili calcarei.
Definizione delle fasi di attivazione e disattivazione del sistema deposizionale di avanfossa in
funzione del modello geodinamico di migrazione spazio-temporale del sistema fronte di catenaforedeep; i vincoli derivanti dall'analisi biostratigrafica (nannofossili calcarei) dei depositi emipelagici
di apertura e chiusura della sedimentazione torbiditica-silicoclastica.
Ricostruzione dell'evoluzione tettono-metamorfica dell'unità ofiolitica di Tacagua della Cordillera de
la Costa (Venezuela), lungo il margine meridionale della placca caraibica.
Sviluppo di modelli di evoluzione delle unità tettono-metamorfiche delle Alpi nordoccidentali.
Elaborazione di modelli di evoluzione tettono-stratigrafica dei bacini sedimentari interni ed esterni al
sistema orogenico delle Alpi occidentali.
Completamento della fase di raccolta ed elaborazione di dati geocronologici derivanti da analisi di
zirconi dei plutoni Carbonifero-Devoniani del ciclo Admiralty (Antartide), e di zirconi separati dai
meta-sedimenti incassanti. Confronto tra pattern di eta' di zirconi ereditati dai magmi e di zirconi
detritici dei metasedimenti rivolto alla valutazione delle affinità con il magmatismo coevo della
Tasmania e del settore meridionale dell'Australia.
Stima dei tassi di esumazione in aree selezionate dell'Appennino centro-meridionale, Sicilia e
Marocco e nelle liguridi al confine calabro-lucano.
Analisi dell'incidenza di parametri fisici (estreme variazioni nel brittle-ductile coupling, debole
frizione basale, influenza di configurazioni reologiche preesistenti la deformazione) nello sviluppo di
strutture estensionali e sulle relazioni fra tettonica e magmatismo.
Ricostruzione del quadro evolutivo del bacino di Sant'Arcangelo (Appennino meridionale), area di
ricerca petrolifera. Individuazione dell'influenza di livelli duttili nella deformazione di bacini
neogenici in Appennino settentrionale (Val di Cecina). Individuazione in Marocco di strutture
litosferiche, con emissioni di fluidi ricchi in carbonio ed elio di derivazione mantellica.
Stesura e stampa di una monografia geologica del Vulcano Monte Vulture in Basilicata.
Determinazione e datazione dei basalti MORB della Mirdita meridionale, delle ofioliti del Gruppo del
Tambor in Guatemala. Datazione dei primi eventi vulcanici della piattaforma atesina.
Modellazione geometrica dei corpi idrici significativi sotterranei (CISS) in mezzi porosi dell'area
costiera della Regione Toscana; riperimetrazione dei CISS su base geologica in scala 1:10.000 e
realizzazione di carte delle isobate del substrato e carte delle isobate e isopache delle coperture.
Modellazione geometrica di acquiferi in mezzi fratturati mediante analisi geologico-strutturale delle
unità rocciose permeabili; definizione delle aree di ricarica e dei settori di acquifero sepolto fino alla
profondità di 300m dell'interfaccia impermeabile/permeabile corrispondente al tetto dell'acquifero.
Sviluppo di metodologie nel campo della modellistica strutturale e in quello della trattazione
informatica del dato geologico. Editing di stampa di carte geologiche nell'ambito di progetti nazionali
ed internazionali a diverse scale (1:50.000 CARG, 1:50.000 Marocco, 1:10.000 Regione Toscana).
Allestimento e messa a punto dei laboratori di Archeomagnetismo e Biostratigrafia dell'IGG-CNR.
I risultati delle ricerche svolte sono documentati da pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali
e nazionali e da Carte Geologiche.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
31
4
Articoli in
atti di
Convegno
5
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
23
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
3
Abstract
Attività
editoriali
35
0
Principali collaborazioni
Collaborazione con numerosi Dipartimenti di Scienze della Terra italiani (Università di Camerino,
Firenze, Padova, Pavia, Pisa, Potenza, Roma, Torino, Urbino), stranieri (Albania, Argentina,
Australia, Bulgaria, Cuba, Etiopia, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Marocco, Olanda, Russia,
Svizzera, Turchia), ed istituti di ricerca (INGV e in ambito CNR). Sono inoltre attive collaborazioni con
le Regioni Toscana, Umbria, Piemonte, e Val d'Aosta, APAT, ARPA Piemonte e numerosi Enti
territoriali e imprese (ENEL, ENI-AGIP, Internazionale Marmi e Macchine ecc.).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
3064
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
785
Anno
costi
figurativi
C
309
valore
effettivo
D=A+C
3373
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
20
26
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
16
0
1
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
12
0
6
Altro
Totale
0
35
Paleoclimatologia
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti climatici: paleoclimatologia
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
MINISSALE ANGELO
Risultati conseguiti
Miglioramenti delle conoscenza dei singoli periodi studiati con la messa in evidenza di numerosi
episodi paleocimatici sia del Cenozoico che del Mesozoico, in particolare al passaggio Trias-Giura e a
quello Cretaceo-Terziario. I risultati hanno riguardato non solo aree italiane, ma anche Mediterranee
ed Atlantiche, che sono state integrate a quelle più marcatamente locali Italiane
Con i risultati dello studio di biostratigrafia integrata (radiolari, nannofossili calcarei e calpionellidi)
in alcune sezioni (Tignale, Viadanica e Cadria) del Giurassico medio-Cretaceo inferiore nelle Alpi
Meridionali.
Nell'ambito delle datazioni, sono state ottenute età coincidenti Ar-Ar, U/Th e Tracce di Fissione, pur
affette da elevato errore, su una riolite di Basiluzzo. E' stata effettuata l'elaborazione finale dei dati
relativi ai tefra inclusi nel ghiaccio blu in Antartide (Frontier Mts). Si sono concluse le analisi di
sezioni nel lagonegrese (Basilicata e Calabria) dove è stato possibile mettere in evidenza la un evento
paleoclimatico di tipo umido in prossimità del limite julico-tuvalico.
Si sono iniziate, e costituiranno una rilevante parte nei prossimi anni, le indagini polliniche sulle
sezioni travertinose di cave a Tivoli nel Lazio e di Rapolano in Toscana.
Pubblicazioni su riviste ISI e partecipazione a convegni, come di sotto elencato.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
5
2
Principali collaborazioni
1) CNR-ISMAR di Bologna
2) CNR-IGAG di Roma
3) Dip. Biologia-Univ. Padova
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
9
0
4) Facoltà di Geologia-Univ. Barcellona
5) Progetto Nazionale Antartide
6) Dip. Sci. Terra-Univ. Siena
7) Dip. Sci. Terra – Univ. Padova
8) Dip. Sci. Terra – Univ. Firenze
9) CNRS - Ist. Des Sciences e des Evolution, Montpellier
10) Dept. Earth Envir. Sci. University Illinois, Chicago
11) Dip. Sci. Terra, Univ. Milano
12) Ist. Di Paleontologia, Univ. Berlino
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
485
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
23
Anno
costi
figurativi
C
60
valore
effettivo
D=A+C
544
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
4
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
4
Utilizzazione di georisorse rinnovabili
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Valutazione e gestione delle georisorse
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
GIANELLI GIOVANNI
Risultati conseguiti
La ricerca comprende sia studi sui campi geotermici attivi, sia indagini e simulazioni numeriche su
serbatoi petroliferi. Buona parte della ricerca si basa su fondi esterni, industriali o comunitari. Studi
di idrogeologia sono invece finanziati per lo più da enti locali (Regione Toscana, provincie).
Geotermia:
1) E' stato completata una prima fase dello studio delle rocce di copertura dei campi geotermici
amiatini, arrivando alla conclusione che esse hanno subito un' alterazione idrotermale dovuta a fluidi
ricchi in CO2, compatibili con la formazione di caolinite. 2) Prosecuzione delle attività del progetto
UE (I-GET), con acquisizione e interpretazione di dati geofisici nei campi geotermici toscani. Ulteriore
elaborazione dati sul campo di Larderello, con nuove proposte delle struttura geologica e termica, e
della evoluzione del sistema nel tempo, con lavori presentati su riviste e a congressi internazionali. IGET è un progetto innovativo di ricerca che vuole individuare le tecniche geofisiche più idonee a
scoprire le zone produttive dei campi. L'esperimento consiste nella integrazione di dati di sismica 3D, magnetotellurica 3-D, sismica passiva, petrofisica con modelling sviluppato ad hoc. Si è continuato
con l'organizzazione di un workshop a Volterra, che si è poi svolto nel 2007, nell'ambito del progetto
UE Engine. Nel 2006 c'è stata la partecipazione e la parziale organizzazione di un workshop a
Podtsdam (progetto Engine) relativo all'esplorazione geotermica. La zona geotermica di Larderello è
stata riconosciuta da esperti internazionali come un case history degno di studi scientifici avanzati e
di un possibile futuro sondaggio scientifico. Durante il convegno sono stati undividuati i principali
obiettivi dell'esplorazione geotermica che sono: a) distribuzione della temperatura in profondità; b)
campo di stress; c) circolazione sotterranea. Si noti che il compito di IGG nelprogetto Engine è quello
di coordinare le attività europee nel campo dell'esplorazione geotermica; 3) Sono proseguiti gli studi
sul sistema geotermico del monte Amiata (visto come analogo naturale di un sito di confinamento di
gas serra, con studi sulle fasi carbonatiche e loro possibili condizioni di formazione;
Serbatoi petroliferi:
4) E' stata completata, per la prima volta, una banca di dati termodinamici di specie acquose, gas e
minerali, usabili alle temperature e pressioni delle rocce serbatoio petrolifero. Questo lavoro è stato la
base per eseguire uno studio di modellistica computerizzata di dolomitizzazione di un serbatoio
petrolifero del Mar Caspio. I risultati della simulazione (verifica di un processo complesso, della
durata di milioni di anni, di flusso di acqua marina in rocce calcaree) hanno confermato il modello
geologico concettuale ipotizzato dalla compagnia petrolifera ENI. Altre attività di modellistica si sono
concentrate sulla predizione degli effetti chimici e fisici indotti dallo stoccaggio dei gas serra in campi
petroliferi e giacimenti di gas idrocarburi esauriti ed in acquiferi salini profondi. Un ampio numero di
simulazioni numeriche, svolte accoppiando la fluido-dinamica con la chimica, suggerisce che il
confinamento geologico in serbatoi petroliferi della Pianura Padana è possibile e non induce
interazioni tra fluidi e rocce in grado di determinare in superficie situazioni critiche ai fini della
sicurezza e della preservazione ambientale. La predittività dei modelli numerici attualmente a
disposizione non permette tuttavia di escludere che in un arco temporale di alcune centinaia/migliaia
di anni, a fronte di condizioni geologiche e geochimiche particolarmente sfavorevoli, su scala locale
possano esistere possibilità di fuga dei gas verso la superficie. Condizioni di rilevante criticità possono
essere associate alla riapertura di faglie per fenomeni tettonici (sismi) ed alla perdita di tenuta dei
serbatoi di stoccaggio per alterazione dei cementi dei pozzi dimessi.
Sono state completate le complesse procedure per l'attivazione del P.O.N. Si.Ri.Pro., che prevede
un'indagine di sismica e magnetotellurica attraverso la Sicilia centrale. Una parte del progetto
prevede specificatamente la verifica di eventuali risorse geotermiche presenti nel sottosuolo in Sicilia.
Si è inotre continuato con l'attività di raccolta di dati bibliografici e la messa a punto della
strumentazione geofisica.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
12
5
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Snam Progetti SpA Via Toniolo 1, 61032, Fano (PU)
Questa collaborazione riguarda studi di modellistica di confinamento di gas serra e di gas acidi in
serbatoi petroliferi.
Enel Produzione Geotermica, Via Andrea Pisano 120, 56100, Pisa
Questa collaborazione riguarda gli studi geotermici in Toscana e nel centro America ed è attiva fin dai
primi tempi di esistenza del vecchi Istituto Internazionale per le Ricerche Geotermiche, ora confluito
nell'IGG.
CREGU-UMR G2R 7566, BP 23, 54501, Vandoeuvre-les-Nancy Cedex, France
Questa collaborazione riguardo lo studio delle inclusioni fluide e nasce da una consolidata e positiva
collaborazione tra i ricercatori dei due Istituti.
Lawrence Berkeley National laboratory, University of California, Berkeley, CA 94720 USA
Questa collaborazione riguarda gli studi di modellistica geochimica e fluidodinamica.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2296
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
614
costi
figurativi
C
165
valore
effettivo
D=A+C
2461
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
9
14
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
4
0
2
Altro
Totale
0
9
Contributi geologici e mineralogici
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Frane e altri movimenti in massa
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
TATEO FABIO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
-
Anno
costi
figurativi
C
-
valore
effettivo
D=A+C
-
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Metodologie geochimiche per la previsione di eventi sismici
Commessa:
Valutazione dei Rischi Posti da Fenomeni Naturali ed Antropici e Strategie
di Mitigazione
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
CIONI ROBERTO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Il corretto funzionamento delle stazioni di monitoraggio automatico di parametri chimico-fisici e fisici
nelle acque naturali è stato assicurato dai frequenti interventi di manutenzione ordinaria (e
straordinaria quando necessario). L'acquisizione dei dati e la loro validazione è essenziale per
ottenere affidabili serie temporali. Lo studio delle possibili correlazioni tra attività sismica e
variazione dei parametri chimici e chimico-fisici nelle acque sotterranee è stato condotto mediante
tecniche di analisi delle serie temporali quali il filtraggio, lo studio dei trend e delle periodicità,
l'effetto di variabili esterne (quale l'andamento delle precipitazioni), la definizione ed individuazione
di eventuali anomalie, il confronto con i dati sismici.
Su siti di particolare interesse per la loro posizione in relazioni alle strutture tettoniche ed alle
caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque erogate, la lunghezza delle serie di dati adesso
disponibili ha permesso di rilevare degli andamenti delle serie temporali utili per studiare la
correlazione tra variabili esterne (prevalentemente di tipo meteorologico) e parametri misurati;
questa situazione facilita l'individuazione di possibili anomalie precursive.
In un caso (stazione di Equi Terme, in Lunigiana) è stato osservato un incremento anomalo (non
spiegabile dalla chimica delle acque) della pressione parziale di CO2 disciolta nelle acque sorgive
poco tempo prima dell'accadimento di un terremoto (M. 3.7) con epicentro situato a circa 15 Km dalla
stazione di monitoraggio.
In considerazione dell'importanza che viene attribuita a questo parametro ai fini dello studio dei
precursori sismici è stato progettato e realizzato (brevetto CNR) uno strumento portatile per la
determinazione in situ del contenuto totale di carbonio inorganico disciolto nelle acque. La versione
automatica di questo strumento è in corso di realizzazione.
Continua l'attività di sperimentazione del sensore di sapore (e-tongue) che ha fornito risultati molto
promettenti nell'ambito della caratterizzazione rapida delle acque e della individuazione di eventuali
inquinanti nei circuiti idropotabili.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Attività di ricerca pianificate, anche sotto forma di tutoraggio di dottorati di ricerca, sono svolte con il
Dipartimento di scienze della terra dell'Università degli studi di Pisa e con il Dipartimento di
Ingegneria dell'Informazione della stessa Università. Nell'ambito dello sviluppo di strumentazione per
la misura di gas disciolti è in atto una collaborazione con l'Università di Genova (DIPTERIS).
L'attività di ricerca inerente le problematiche di sorveglianza ed identificazione nello stoccaggio di gas
metano in serbatoi naturali sarà effettuata in collaborazione e col supporto finanziario di
Snamprogetti (gruppo ENI).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
344
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
38
Anno
costi
figurativi
C
41
valore
effettivo
D=A+C
385
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Tettonica attiva e geomorfologia
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
MORATTI GIOVANNA
Risultati conseguiti
Due capitoli di libri nella prestigiosa serie "Special Publications" della Geological Society of London,
una comunicazione a convegno, due rapporti per la Regione Toscana. Importanti risultati sono stati
inoltre ottenuti nell'ambito dei progetti cartografici della Regione Piemonte (Progetto CARG, Foglio
211 "Dego" e Foglio 194 "Acqui Terme") e della Regione Toscana (Convenzione Regione Toscana/IGG).
In Piemonte sono state analizzate le successioni fluviali quaternarie intensamente e attivamente
deformate dei settori piemontesi delle Langhe e del basso Monferrato attraverso la
fotointerpretazione e il rilevamento di terreno delle superfici di modellamento fluviale distribuite
nelle aree collinari e nelle fasce pedecollinari localizzate al margine sud-occidentale del Bacino PlioQuaternario di Alessandria. La scansione stratigrafica delle successioni fluviali è stata condotta con
l'ausilio di una serie di profili "allostratigrafici" su cui sono stati proiettati e interpolati i lembi di
depositi fluviali preservati da rimodellamento erosivo e le relative superfici di appoggio basali. I
profili hanno riguardato i bacini del T. Belbo, del F. Bormida di Millesimo, del F. Bormida di Spigno,
del T. Erro, del T. Visone e del T. Orba, per una lunghezza complessiva di circa 130 km.
In base agli elementi di datazione, al grado di alterazione dei suoli e al grado di rimodellamento delle
superfici sono state corrispondentemente definiti e gerarchizzati due gruppi di unità a limiti
inconformi:
- il primo gruppo comprende le unità (2) più elevate. La petrografia dei clasti, del tutto simile a quella
che caratterizza le unità più recenti, è congruente con un bacino di alimentazione impostato nell'area
di affioramento delle unità metamorfiche delle Alpi Liguri. La distribuzione dei depositi e la maggiore
frammentarietà che li caratterizza rispetto alle unità più recenti delineano tuttavia fasce di
divagazione fluviali (con direzioni di deflusso ad andamento circa S-N) connesse a un reticolato
idrografico (paleo-Bormida) presumibilmente svincolato rispetto a quello attuale. I depositi conservati
lungo le creste spartiacque registrerebbero pertanto le fasi che hanno contraddistinto nel Pleistocene
medio-superiore l'esumazione del margine settentrionale del Bacino delle Langhe; l'esumazione è a
sua volta da mettere in relazione con la migrazione verso Nord dell'area depocentrale del Bacino di
Alessandria iniziatasi a partire dalle fasi terminali dell'Oligocene;
- il secondo gruppo è rappresentato dalle unità (11) altimetricamente meno elevate connesse ad una
configurazione delle fasce di modellamento fluviale del F. Bormida e dei bacini affluenti non dissimili
dalle attuali. La loro distribuzione altimetrica riflette una sostanziale uniformità nella distribuzione
dei tassi di approfondimento erosivo del reticolato idrografico, congruente con un sollevamento
differenziale (maggiore nel settore a monte di Acqui Terme) dell'area. La distribuzione planimetrica
delle forme e dei depositi delle diverse unità evidenzia inoltre una significativa stabilità nel tempo
delle fasce di divagazione sia dei Fiumi Bormida di Spigno e di Millesimo, sia del T. Erro; questa
stabilità si accorda con una fase di accentuata attività tettonica sin-morfogenetica tuttora attiva,
testimoniata dai tassi di sollevamento desunti da misurazioni geodetiche e compresi tra 0,5 e 1,5
mm/a, dal rapido approfondimento nel substrato da parte del reticolato idrografico e dal diffuso
sviluppo di ingrown meander lungo le principali fasce di fondovalle. Questa spiccata dinamicità ha
imposto come unica risposta al sistema idrografico quella di un rapido approfondimento nel
substrato: essa rappresenta l'ultima tappa di un processo deformativo discontinuo a carattere
differenziale che ha portato, nel corso del plio-quaternario, alla strutturazione del sistema
morfotettonico delle Langhe.
Nel settore del bacino di Alessandria e dei pianalti che raccordano la pianura ai rilievi delle Langhe è
iniziata l'analisi e l'interpretazione dei dati di sottosuolo (stratigrafie di pozzi per acqua e di sondaggi)
raccolti fino a questo momento (circa 350 stratigrafie). I primi risultati confermano nel tempo una
progressiva estensione verso i quadranti settentrionali delle aree in attivo sollevamento a spese del
Bacino di Alessandria caratterizzato per contro da un abbassamento relativo.
In Toscana sono state studiate le successioni quaternarie, prevalentemente continentali, della
porzione terminale del bacino del Fiume Cecina e del corso medio del Fiume Ombrone attraverso
fotointerpretazione, rilevamento in scala 1:10.000 con riconoscimento delle principali superfici di
discontinuità ed attribuzione dei depositi a sintemi e sub-sintemi, analisi dei dati di sottosuolo
disponibili, analisi morfostrutturali e geologico-strutturali per la caratterizzazione delle faglie recenti.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Scienze della Terra
Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Scienze della Terra
Regione Piemonte
Regione Toscana, Servizio Geologico
Regione Toscana, Servizio Sismico
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
231
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
8
Anno
costi
figurativi
C
30
valore
effettivo
D=A+C
261
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
1
Caratterizzazione dei flussi di biogas
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo delle emissioni in atmosfera
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
RACO BRUNELLA
Risultati conseguiti
Nell'anno 2006 è proseguito l'impegno conseguente alle numerose campagne di monitoraggio dei
flussi di biogas dal suolo e captato in numerosi impianti di smaltimento di rifiuti sia urbani che
speciali. Com'è noto trattasi di attività innovativa che risponde ad una precisa domanda di mercato
non priva di risvolti scientifici. In quest'ottica numerosi contatti sono stati avviati e traformati in
convenzioni per la misura di flussi di biogas dal suolo in impianti RSU. Da questo punto il ritorno
economico per l'Istituto di appartenenza è stato notevole ed ha permesso la sopravvivenza attiva non
solo di questo settore, ma di larga parte della ricerca di base ad esso affine. Affiancata a questa
attività ed ad essa strettamente connessa è il monitoraggio delle acque interne e circostanti l'impianti
di smaltimento; anche questo è stato oggetto di numerose convenzioni e progetti finanziati dalla
Regione Toscana, e sommato allo studio del biogas ha fatto si che si potesse fornire un quadro
completo delle emissioni nell'ambiente degli impianti sviluppando un approccio integrato alla
questione che è oggetto di alcuni lavori scientifici da noi pubblicati o in corso di stesura. Mi piace
sottolineare in questo contesto che l'attività sopra descritta ha coinvolto numerosi giovani in
formazione fornendo loro l'occasione per una acquisizione di una professionalità specifica in un
campo emergente come quello del monitoraggio ambientale. Infine, la creazione di una Società di
Spin off operante nel settore è la riprova della validità delle scelte impostate nell'ottica della funzione
di trasmissione delle conoscenze sviluppate nell'Ente, nell'ambito della società produttiva e con
ricadute occupazionali e inerenti la qualità della vita collettiva.
Infine sempre nell'ambito delle attività in questo settore è stato pressochè concluso lo studio dei flussi
in atmosfera dal campo geotermico di Larderello che utilizza le stesse tecniche di misura e che
riguarda la caratterizzazione delle emissioni, in questo caso naturali, in atmosfera.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Come citato anche nel paragrafo precedente sono state consolidate collaborazioni con Piccole e
Medie Imprese ed enti pubblici gestori del territorio, sotto forma di convenzioni di ricerca, di progetti
e consulenze (Belvedere SpA, ASAV SpA, Ecofor SpA, P&I srl, Quadrifoglio SpA, Publiambiente SpA,
Regione Toscana, Povincia di Pisa). A ciò va aggiunto quanto in corso di progettazione o
consolidamento del rapporto di lavoro.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
628
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
251
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
5
costi
figurativi
C
60
valore
effettivo
D=A+C
688
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
1
Altro
Totale
0
3
Ambienti lacustri e alluvionali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risanamento di siti inquinati
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
GUIDI MASSIMO
Risultati conseguiti
Su 15 carote sono state effettuate determinazioni di Al, Ca, Si, K, Mg, As, Fe, Mn, Cr, Cu, Pb, Ni, Zn, V
ed il contenuto di carbonio organico sui livelli: 0-5, 5-15 e 25-40 cm (ultimo). Su 5 carote selezionate
sono state effettuate determinazioni di C-13 e C-14. Sono stati inoltre ripetuti campionamenti di
acqua del Lago di Massaciuccoli in modo da evidenziare cambiamenti temporali del chimismo con
particolare riferimento all'ambiente redox. Sono stati effettuati profili di parametri fisici e chimicofisici e campionamenti a diverse profondità. Sono stati determinati cationi ed anioni utili allo studio
geochimico dei processi di dissoluzione –precipitazione di fasi minerali con particolare riferimento ai
sistemi redox del Ferro e Manganese. Sono state effettuate determinazioni isotopiche di C-13 e S-34
per lo studio dei processi di ossidazione della materia organica in ambienti anaerobici in cui avviene
la riduzione di S(IV) a S(-II). Sono state inoltre raccolte 3 carote per effettuare misure di consumo di
ossigeno. E' in sviluppo un modello che fa uso degli isotopi dell'acqua per lo studio del tasso di
evaporazione e per la valutazione dei flussi di acqua.
Le analisi di bulk hanno evidenziato il contenuto elevato di carbonio organico del sedimento nei
canali afferenti al lago. Nei sedimenti prelevati nello specchio palustre predomina il carbonio
inorganico e la calcite rappresenta il 80% della composizione mineralogica, che fa presupporre una
sua origine autigena. Normalizzando rispetto all'alluminio il contenuto dei metalli presente nel
sedimento si sono individuati campioni anomali principalmente localizzati nella parte meridionale
del lago, in corrispondenza della bonifica agricola. Il livello di sedimento 0-5 cm ha un più alto
contenuto di As che si registra nei canali di drenaggio della bonifica agricola. In molti casi l'aumento
di As è associato ad un aumento di Mn, Pb, Zn e Fe. Inoltre si riscontra una correlazione significativa
tra As nel sedimento e Mn e Fe nelle acque. Ciò fa ipotizzare un'influenza su tali parametri da parte
dell'ambiente redox. L'analisi dell'attività del C-14 ha permesso l'individuazione nelle carote
analizzate dello spike bomb, corrispondente all'anno 1963. Ciò ha permesso di datare tale livello e
stimare il tasso di sedimentazione nei diversi punti del lago.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Le attività sono state in gran parte svolte nell'ambito di una tesi di dottorato in collaborazione il prof.
Gian Maria Zuppi dell'Università Cà Foscari di Venezia. Ciò ci ha permesso di acquisire conoscenze in
particolare sull'analisi chimica del sedimento.
Le analisi di 13C e 14C sono state svolte in collaborazione con il dott. Jean Luc Michelot del
Laboratorio di Idrologia e Geochimica Isotopica (IDES) dell'Università di Paris XI. Presso tale
laboratorio sono state eseguite anche le analisi di delta34S.
La collaborazione con la dott.ssa Franca Frascari dell'istinto ISMAR di Bologna ha permesso di
sviluppare le problematiche inerenti lo studio dei rilasci di inquinanti da parte di sedimenti lacustri
ed analisi dell'acqua di poro
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
743
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
355
Anno
costi
figurativi
C
60
valore
effettivo
D=A+C
803
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
1
Attività RSTL
Studio della crosta basaltica dell'Islanda (ICDP)
Responsabile:
OTTOLINI LUISA
Risultati conseguiti
Risultati conseguiti 2006
Nell'ambito del progetto internazionale di trivellazione profonda della crosta oceanica alterata
(IDDP), il gruppo di ricerca del CNR-IGG, Pavia ha portato avanti, in collaborazione con CNR-IGG,
Pisa, la ricerca a tema libero iniziata nel 2005 avente come obiettivo la comprensione dei processi di
alterazione idrotermale da acqua di mare/acque meteoriche che avvengono nel campo geotermico di
Reykjanes (estremità occidentale della Penisola omonima, Islanda Sud Occidentale).
Al lavoro svolto nel 2005, consistito principalmente nella definizione petrografica delle sezioni sottili
di 10 cuttings, due campioni di lava non alterata raccolti in prossimità del pozzo RN-17 ed un
campione di dolerite (dicco intrusivo) campionato nel pozzo RN-19 ad oltre 2000 metri di profondità,
sono seguite nel 2006 indagini in-situ sia di costituenti maggiori e minori (tecnica EMPA) delle
paragenesi magmatiche (clinopirosseno, plagioclasio) e idrotermali (anfibolo, quarzo, epidoto,
prenite, calcite, minerali argillosi), che di elementi in traccia mediante microsonda ionica (tecnica
SIMS). Lo studio micro-analitico è stato eseguito su frammenti di cuttings inglobati in resina
epossidica. I dati ottenuti sono stati quindi confrontati con quelli prodotti da indagini isotopiche (Sr e
Nd) mediante spettrometria di massa a ionizzazione termica (TIMS) su minerali separati
(clinopirosseni, plagioclasi, epidoti) e rocce totali, e con le concentrazioni degli elementi in traccia
nelle roccia totale ottenuti mediante spettrometria di massa ad accoppiamento induttivo (ICP-MS;
Dip.to Scienze della Terra, Università di Pisa).
I campioni sono risultati affetti da una notevole disomogeneità composizionale nelle singole fasi, sia
lateralmente che in profondità alla scala del micron. Nell'insieme, i dati geochimici ottenuti sulle
singole fasi non hanno mostrato una chiara relazione sistematica tra profondità di campionamento
ed intensità di alterazione idrotermale, ed hanno suggerito che quest'ultima abbia coinvolto una fase
fluida (acqua di mare) esterna al sistema magmatico. In particolare, i risultati della ricerca hanno
mostrato che l'alterazione da acqua di mare è stata efficace nel modificare significativamente le
caratteristiche geochimiche dei campioni fino a profondità inferiori a 2000 metri mentre a profondità
maggiori i cuttings registrano un'alterazione meno intensa a causa di una ridotta permeabilità delle
rocce.
Parte del lavoro svolto nel 2006 è stato oggetto di una comunicazione all'85° Congresso SIMP (27-30
settembre 2006, Fluminimaggiore, Cagliari). Tutti i risultati ottenuti nella ricerca sono presentati e
discussi in un lavoro scientifico esteso sottomesso alla rivista internazionale Chemical Geology.
Sono in corso ulteriori indagini volte alla caratterizzazione di costituenti leggeri e volatili (mediante
SIMS) su minerali magmatici (plagioclasi e clinopirosseni), cui si affiancherà nel corso dell'anno
quella su minerali secondari.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
CNR-IGG, Pisa
-Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Pisa
-ISOR Iceland Geosurvey, Reykjavik (Islanda)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
26
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
7
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
26
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Microsonda ionica (SIMS) CAMECA IMS 4f, CNR-IGG (Pavia)
-Microsonda elettronica CAMECA SX 50, CNR-IGG (Padova)
-Spettrometro di massa ICP-MS Fisons PQ2 Plus®, Dip.to Scienze della Terra (Università di Pisa)
-Spettrometro di massa TIMS Finnigan Mat 262, CNR-IGG (Pisa)
Evoluzione della parte Nord del rift Afro-arabico e distribuzione regionale delle georisorse
Responsabile:
BONINI MARCO
Risultati conseguiti
Le tematiche svolte hanno riguardato vari aspetti e settori del sistema del rift Afro-Arabico:
1) Prosecuzione rilievo strutturale del Rift Etiopico. L'analisi ha permesso una migliore
caratterizzazione delle faglie quaternarie, evidenziandone una complessa evoluzione cinematica
contraddistinta da alternanza di movimenti a componente destra e sinistra. La datazione tramite C14
di marker stratigrafici permetterà anche la stima di slip-rates di alcune faglie attive rappresentative
del campo di stress attuale. E' stato inoltre effettuato uno studio delle relazioni tra deformazione e
sedimentazione nelle Regione dei Laghi. I risultati permettono una comparazione tra evoluzione
tettonica e cambiamenti climatici tardo pleistocenici e olocenici, entrambi registrati dai sistemi fluviolacustri associati al rifting.
2) Esperimenti di modellizzazione analogica hanno indagato il processo estensionale in funzione
della struttura reologica pre-rift della litosfera continentale. Una serie di modelli analogici ha
investigato l'evoluzione del Mar Rosso mostrando come l'assottigliamento litosferico e stile dei margini
passivi possano derivare da Moho con geometria iniziale asimmetrica. Una seconda serie
sperimentale ha investigato lo sviluppo del ramo occidentale del rift Africano. Gli esperimenti,
implementati da modelli numerici a scala litosferica, hanno mostrato come l'eredità tettonica giochi
un ruolo fondamentale nella strutturazione (in termini di geometria e cinematica delle faglie normali
e dei bacini sedimentari) di tale rift.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
26
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
6
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
26
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Smeraldi archeologici (I - II secolo D.C.) - provenienza e rotte commerciali
Responsabile:
AURISICCHIO CARLO
Risultati conseguiti
L'attività di ricerca sugli smeraldi archeologici tesa alla loro caratterizzazione chimico-mineralogica,
al fine di poter indicare con un elevato grado di affidabilità la loro provenienza o meglio la loro
miniera di origine ed il sito di lavorazione, è continuata nel 2006 su vari fronti.
All'inizio dell'anno è stato pubblicato il lavoro: "Emerald and gold necklace from Oplontis, Vesuvian
Area, Naples, Italy, Journal of Archaeological Science 33: 725-734",che presenta i risultati dello studio
di una collana in oro e smeraldi, ritrovata in una villa suburbana di Oplontis, (Torre Annunziata,
Napoli), distrutta dall'eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
Il confronto tra i risultati ottenuti con diverse tecniche analitiche non-distruttive (SEM, EMPA, microFTIR, analisi gemmologiche e statistiche) su gemme archeologiche e campioni di riferimento, cioè
smeraldi le cui miniere di provenienza erano ben note ed attive in epoca imperiale romana, ha
permesso di poter indicare, con buona attendibilità che le miniere egiziane, situate lungo la costa del
Mar Rosso, Alto Egitto (El Sikait) sono la più probabile origine delle gemme che decorano questa
affascinante collana.
Dal punto di vista analitico è stata eseguita un'indagine mediante SIMS, per determinare gli elementi
in traccia contenuti in un set di smeraldi provenienti da alcune delle più famose miniere presenti nei
vari continenti. I risultati ottenuti, hanno permesso di differenziare le varie miniere sulla base della
concentrazione di alcuni elementi in traccia, e quindi di raggruppare quelle miniere la cui origine è
correlata a processi genetici similari. Il lavoro è stato presentato, sotto forma di presentazione orale,
al 19° General Meeting of the International Mineralogical Association, Kobe, Japan, 2006. La
possibilità che gli smeraldi possano formarsi in ambienti geologici differenti nei quali le interazioni
fluido-roccia favoriscono l'integrazione Cr/V con Be, ha suggerito un modello di formazione basato
sull'arricchimento di alcune tracce in presenza degli elementi maggiori indispensabili. Questo lavoro
ha riscosso notevole interesse, per la possibilità che offre di poter caratterizzare la singola miniera
sulla base della sua impronta genetica anche se esiste il problema della applicabilità del metodo
analitico a gemme archeologiche; tuttavia si può ritenere del tutto trascurabile la distruttività indotta
dalla sonda SIMS. Il lavoro è attualmente in fase di stesura.
E' stato infine pubblicato un articolo dal titolo "Gemme archeologiche" su un volume: "De Re
Metallica", edito dalla Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e curato dai Proff: M. Cavallini,
G.E. Gigante. In questo volume viene presentata una raccolta di monografie sulla produzione antica
di manufatti in metallo e pietre preziose e le loro imitazioni moderne. Il lavoro presentato insieme al
prof. G. Graziani del Dipartimento di Scienze della Terra di Roma "La Sapienza" offre una
panoramica sulle possibilità che si aprono allo studio delle gemme dal confronto tra le analisi
gemmologiche e scientifiche, mettendo in evidenza la loro reciproca utilità. In particolare, lo studio
delle inclusioni solide, liquide e gassose, può essere particolarmente valido se accoppiato a tecniche
spettroscopiche quali ad es. FTIR, Raman, etc.
Infine vorrei ricordare che la scarsità dei fondi a disposizione ha impedito di portare a compimento lo
studio della collezione di smeraldi del Museo Archeologico di Napoli, che è in stand-by da alcuni
anni. Tale studio, unito a quello già portato a termine sugli smeraldi delle sovrintendenze di Pompei
ed Ercolano, dovrebbe portare alla pubblicazione di un volume che metta a confronto dati storici,
gemmologici e scientifici sulle singole gemme.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
8
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
2
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Spettrometro FTIR Equinox 55 e IR scope II Bruker (10000-50 cm-1)
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Articoli ISI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Battaglia S., Leoni L., Sartori F. - A method for determining the CEC and chemical composition of
clays via XRF. - CLAY MINERALS, Vol. 41, Pagg. 717-725
Montegrossi G., Tassi F., Vaselli O., Bidini E., Minissale A. - A new, rapid and reliable method for the
determination of sulphur reduced (S-II) species in natural water discharges. - APPLIED
GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 849-857
Bindi L., Petrícek V., Withers R.L., Zoppi M., Bonazzi P. - A novel high-temperature commensurate
superstructure in a natural bariopyrochlore: a structural study by means of a multiphase crystal
structure refinement. - JOURNAL OF SOLID STATE CHEMISTRY, Vol. 179, Pagg. 729-738
Biagi S. Gherardi F., Gianelli G. - A simulation study of CO2 sequestration in the Arno river plain
(Tuscany, Italy). - ENERGY SOURCES, Vol. 28, Pagg. 923-932
Narcisi B., Petit J.R., Tiepolo M - A volcanic marker (92 ka) for dating deep east Antarctic ice cores. QUATERNARY SCIENCE REVIEWS, Vol. , Pagg. Catanzariti R., Perilli N. - Age of the Ottone unit in the Zignago area (external Ligurian units, northern
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the high-K calc-alkaline volcanic rocks of the Capraia Island, Tuscan Magmatic Province: evidence
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Articoli in atti di Convegno
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Cerrina Feroni A., Ellero A., Levi N., Ottria G., Pardini E., Pei A. - A structural geological approach for
the exploitation of groundwater resources in buried rock aquifers: the experience of the Tuscany
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Systems: earth and water., Barcelona, Catalonia.
Cravero M., Piana F., Ponti S., Tallone S., Balestro G., Morelli M. - Analysis of fracture patterns
constrained by suitable geological model. - Proc. of 41st U.S. Rock Mechanics Symposium, Golden
(CO)
Baneschi I., Gonfiantini R., Guidi M., Zuppi G.M. - Evaporation process in Massaciuccoli Lake
(Northern Tuscany) - International Workshop on Isotopic Effect in Evaporation, Pisa
Grassi S., Squarci P. - Fenomeni di deterioramento della qualita’ delle acque della pianura costiera
nei comuni di Cecina e Rosignano M°. - Primo Congresso Regionale di Scienze Naturali Fascia
Toscana Mediterranea: Codice Armonico.,
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Vulture, Grafiche Finiguerra, Lavello
Risultati di valorizzazione applicativa
1
2
Giannandrea P., La Volpe L., Principe C., Schiattarella M. - Carta geologica del Monte Vulture alla
scala 1:25.000
Barféty J.-C., Polino R., Mercier D., Dela Pierre F., Fioraso G., Giardino M., Caby R., Fabre R. - Carte
géologique de France (1/50 000), feuille 799: Nevache – Bardonecchia – Modane.
3
Benvenuti M., Bonini M., Moratti G., Sani F. - Geological map of the Sant'Arcangelo basin (Basilicata,
Italy).
Principali risorse strumentali dell’Istituto
- n. 3 diffrattometri di polveri a raggi X Philips con Goniometro PW1050 (Pisa - Firenze - Padova)
- n. 2 cromatografi ionici (Pisa)
- n. 2 sistemi per studi microtermometrici di inclusioni fluide 3000 (Pisa)
- n. 2 spettrometri di massa per analisi isotopi stabili in acque, carbonati e gas (Pisa)
- n. 3 gascromatografi per analisi chimiche di gas (Pisa)
- n. 3 sistemi di misura di conducibilità termica di rocce (Pisa)
n. 4 Diffrattometri a cristallo singolo, uno dei quali con rivelatore bidimensionale (Pavia)
- n. 4 microscopi ottici luce trasmessa con accessori per osservazioni minero petrografiche (Pisa)
- Analisi Termiche TG + DTA (Padova)
- Catodoluminescenza (Pavia)
- Diffrattometro cristallo singolo (Firenze)
- Gas Cromatografo EA 1110 CHNS -CE Instrument (Padova)
- Gas cromatografo EA 1108 CHNS-O Fisons Instruments (Roma)
- Microscopio a riflessione e trasmissione BX60 Pol Olympus (Roma)
- Microscopio elettronico in trasmissione con microanalizzatore Phylips CM12 (Torino)
- Microsonda ionica (Spettrometro di massa a ioni secondari, SIMS) (Pavia)
- Orion EA960 per analisi Cl, F, e titolazioni potenziometriche in H2O, minerali e rocce (Padova)
- Scanner A0 colori (Pisa)
- Sistema idrotermale 2Kb e 700°C Autoclaves Engineers (Roma)
- Spettrofotometro ICP (Torino)
- Spettrometro AAS per analisi Cationi in H2O, ed elementi maggiori, minori e in traccia (Padova)
- Spettrometro Assorbimento Atomico per analisi cationi in acque e di elementi in tracce (Pisa)
- Spettrometro Automatico Philips PW 1480 (Pisa)
- Spettrometro FTIR Equinox 55 e IR scope II Bruker (10000-50 cm-1) (Roma)
- Spettrometro ICP-MS con ablazione laser (Pavia)
- Spettrometro di massa MAP215-50 per gas rari (Pisa)
- Spettrometro di massa MAP215-50 per gas rari con estrazione laser (Pisa)
- Spettrometro di massa a ionizzazione termica Finnigan MAT 262 (Pisa)
- Spettrometro di massa a ionizzazione termica VG54E (Padova)
- Spettrometro di massa a ionizzazione termica VG54E (Pisa)
- Spettrometro di massa ad ionizzazione termica Finingan Triton (Firenze)
- Spettrometro di massa per isotopi stabili Finningan 250 Delta S (Pisa)
- Stereo microscopio SZX-12 con luce polarizzata e foto camera digitale Olympus (Roma)
- camera climatica Heraeus (Firenze)
- cella fredda per analisi campioni di ghiaccio e rocce a temperature inferiori a 0°C (Pisa)
- Contatore proporzionale tritio per misure del contenuto di tritio nelle acque (Pisa)
- Fluorescenza X Philips PW2400 con cambia campione automatico PW 2510 (Padova)
- Gc-ms (detector a trappola ionica) (Firenze)
- Microgravimetro per monitoraggio variazioni di massa epicrostali (Pisa)
- Microscopio Nomarsky (Firenze)
- Microsonda elettronica Cameca (Padova)
- Microsonda elettronica Cameca CX-827 (Roma)
- Microsonda elettronica Jeol (Firenze)
- Microsonda raman (Firenze)
- Misuratore di temperatura in pozzo montato su carrello Ellebi (Pisa)
- n. 3 Fluorescenza X Philips PW1480/10 con cambia campione automatico PW1500/00 (PisaFirenze -Roma)
- Pyston cylinder (Firenze)
- Sistema magnetotellurica MT V5 per carattezizzazione elettrica del sottosuolo (Pisa)
- n. 3 Sistemi di magnetotellurica NIMS 5 a bassa frequenza (Pisa)
- n. 1 Sistema di magnetotellurica STRATAGEM ad alta frequenza (Pisa)
- n. 1 Sistema misura parametri fisici in pozzo (Pisa)
- Scintillatore liquido "Quantulus" della Perkin Elmer (Pisa)
- Spettrometro di massa per gas ThermoElectron Delta Plus Advantage (Pisa)
- Interfaccia GC/C/TC III con incluso gascromatografo mod. Trace 2002 (Pisa)
- Microscopio elettronico a scansione della Perkin Elmer (Pisa)
- Rilevatore di Radon (Pisa)
- Spettrometro ad Emissione Atomica completo di autocampionatore e nebulizzatore (Pisa)
- Sistema Laser Fusin e Step Heating (Pisa)
- Microscopio ZEISS completo (Pisa)
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
L'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) ha iniziato la sua attività il 1° gennaio 2002 e comprende
oltre alla Sede cinque Sezioni territorialmente distinte, a Firenze, Padova, Pavia, Roma e Torino ed
una Sezione di Ricerca a Pisa.
Nell'IGG esistono realtà diverse per capacità di reperimento delle risorse esterne e per tipo di attività.
In particolare:
• un nucleo di ricercatori e tecnici CNR e la maggioranza degli associati universitari, svolge
prevalentemente attività di ricerca di base con una notevole produzione scientifica legata all'alta
potenzialità analitica dell'IGG. A queste ricerche il CNR aveva garantito risorse con una ricaduta in
termini di visibilità a livello internazionale sia con pubblicazioni sia con partecipazione a progetti vari
(UE, EUROPROBE, PNRA ecc.).
• un'altro gruppo di ricercatori svolge parzialmente o principalmente attività di ricerca a carattere
applicato in settori nei quali è più facile poter reperire risorse esterne attraverso Ministeri, Regioni,
Enti Locali ed Aziende Pubbliche e Private. Parte di questa attività di ricerca e servizio finanziata dal
committente, per la sua natura e in qualche caso per obblighi legati alle convenzioni, necessita di
tempi relativamente lunghi perché portino a risultati pubblicabili su riviste scientifiche altamente
qualificate. I risultati sono peraltro inizialmente pubblicati sui rapporti di avanzamento e sulle
relazioni finali dei progetti. Questo materiale riveste un interesse elevato per l'Industria e per gli Enti
governativi e locali che hanno commissionato i progetti. Lo stesso discorso vale per la produzione
delle carte geologiche, documenti importantissimi e sicuramente ad alto fattore di impatto.
La presenza nell'Istituto di queste due componenti fondamentali, ha permesso l'inizio di un processo
virtuoso che vede collaborare attivamente i ricercatori in in un continuo scambio tra ricerca di base e
ricerca finalizzata rendendo particolarmente efficace il trasferimento delle conoscenze dell'Istituto al
territorio ed in ultimo alla società civile.
Per il 2006 tutte le diverse componenti scientifiche, tecniche e culturali dell'IGG hanno compiuto uno
sforzo straordinario per mantenere elevato lo standard della produzione scientifica, come dimostrato
dall'alto numero di pubblicazioni su riviste internazionali ad alto impact factor. I contratti con
l'industria e gli enti locali hanno permesso l'accertamento di una cifra vicina a 1800000 euro.
Purtroppo solo una minima parte di queste risorse finanziarie (in gran parte spese per pagare
personale a tempo determinato) si sono potute investire in ricerca (miglioramento dei laboratori,
messa a punto di nuove metodologie, perfezionamento di tecniche analitiche, ecc). Parte di queste
risorse sono finite per coprire le spese generali di base.
POSSIBILITA' DI DIVERSO ACCORPAMENTO
In maniera molto seria e ponderata i proponenti la costituzione dell'IGG valutarono a suo tempo la
possibilità di aggregare altri Organi dell'ex Comitato di Scienze Geologiche e Minerarie, ma ritennero
opportuno soprassedere a tale eventualità. Per l'IIRG e l'IGGI di Pisa fu a suo tempo valutata anche la
possibilità di un accorpamento con l'INGV. Anche in questo caso si decise di non prendere iniziative,
e si dette ampio credito alla creazione dell'attuale IGG.
L'IGG, per numero di Sezioni e per il numero di personale in organico, rappresenta la struttura più
grande operante nel settore delle Scienze della Terra in Italia dopo l'INGV. Prima del 2006 non
sembrava pertanto opportuna una ulteriore riorganizzazione ed espansione senza aver prima
consolidato la struttura esistente. La progressiva diminuzione dei fondi istituzionali, l'incertezza sulla
futura possibilità di migliorare e incrementare le possibilità analitiche e il progressivo decremento
delle forze lavorative apre ora nuovi possibli scenari. In generale si può dire che il personale sarebbe
anche disposto a ristrutturazioni importanti, purchè in esse si veda una chiara volontà di rilancio
della ricerca nel settore delle Scienze della Terra. Il 2006 (con, putroppo, una coda anche più carica
di ombre con l'inizio 2007) è stato un anno di sofferenza per la perdurante incertezza nel reperimento
di fondi e per la preoccupante presenza di un numero di personale precario cresciuto oltre una soglia
fisiologia di corretto rapporto numerico con il personale di ruolo.
La qualità e la quantità della ricerca fanno dell'IGG un punto di riferimento di alto livello per il CNR.
Il matenimento di tale livello passa attraverso una politica di assunzione di giovani ricercatori,
valutazione e progressione delle carriere del personale esistente e finanziamenti adeguati per acquisti
di nuove attrezzature ed il mantenimento di quelle esistenti. Il non vedere realizzati questi obiettivi
potrebbe richiedere un riposizionamento delle prospettive e delle progettualità future dell'IGG.
Elementi di autovalutazione
Premessa
Le nuove iniziative CNR attraverso i Comitati Ordinatori dei Dipartimenti hanno indotto l'IGG a
riorganizzare la ricerca (precedentemente articolata in 5 macrolinee che si sviluppavano in 12
progetti) in commesse e moduli di attività. L'IGG partecipa interamente all'attività del Dipartimento
Terra e Ambiente, coordinando 4 commesse e partecipando ad altre commesse con 6 moduli di
attività. Inoltre finanzia con l'11% dei fondi della dotazione ordinaria 3 ricerche a tema libero; tutto
ciò ha comportato un grosso sforzo organizzativo sia dal punto di vista scientifico che amministrativo.
In particolare, da un punto di vista strettamente amministrativo, si è stati costretti a diminuire le linee
di attività accorpandole secondo la nuova struttura della ricerca. La riorganizzazione ha determinato
come conseguenza un notevole aggravio di lavoro per l'esiguo numero di personale amministrativo
preposto agli aspetti contabili-gestionali, riducendo di fatto la capacità di spesa dell'Istituto.
Attività di Ricerca
La riorganizzazione della ricerca in commesse e moduli di attività ha condotto alla limitazione del
numero di linee di ricerca con una diminuzione anche delle attività "libere". Per queste ultime si è
richiesto di accedere ai fondi appositamente previsti dall'Ente ma, ad oggi, le domande fatte sono
ancora in attesa di valutazione e quindi di finanziamento.
L'autovalutazione della ricerca dell'Istituto è stata effettuata sulla base della seguente articolazione:
a. attività di ricerca valutata in accordo ai risultati ottenuti e pubblicati
b. laboratori
c. attività svolta per commesse esterne all'Ente
d. attività editoriale e formativa
Attività di ricerca - Nel 2006 l'IGG ha mantenuto gli standard di eccellenza degli anni precedenti. A
tutt'oggi sono stati pubblicati 107 articoli su riviste ISI, 21 su riviste nazionali, 11 su atti di convegni
nazionali e internazionali, 28 articoli in libri di editori internazionali e nazionali, 3 carte geologiche,
più un prodotto multimediali. Un segnale indicativo del peso scientifico dell'IGG nel contesto italiano
e internazionale delle Scienze della Terra è dato dagli inviti rivolti ai nostri ricercatori da importanti
Istituzioni straniere, dalla presenza degli stessi in progetti internazionali, dall'alto numero di
ricercatori stranieri che chiedono di essere ospitati dall'IGG per svolgere attività di ricerca, dalle
crescenti richieste di prestazioni analitiche da parte di Enti stranieri ed italiani.
Laboratori - Uno dei settori di più grande impatto dell'IGG è rappresentato dai laboratori analitici che
rendono l'Istituto uno dei centri italiani più attrezzati e dotati di capacità tecnico-scientifiche afferenti
alle Scienze della Terra. Si deve tuttavia notare che la maggior parte delle apparecchiature esistenti
supera mediamente dieci anni di età e che solo la dedizione e l'alta professionalità dei responsabili
dei Laboratori e dei pochi tecnici rimasti riescono a rendere ancora competitivi i vari settori analitici.
Nel campo della cristallografia le attrezzature presenti nella Unità tecnico-amministrativa di Pavia
vengono normalmente utilizzate, con continuità, da ricercatori italiani e stranieri. Inoltre a Pavia
esiste l'unica microsonda ionica operante in Italia nel settore di Scienze della Terra oltre ad un
apparecchio ICP-MS con ablazione laser. A Firenze, Padova e Roma sono presenti tre microsonde
per l'analisi chimica di minerali. A Pisa esistono Laboratori dedicati alla Geocronologia, che
includono, tra l'altro, l'unico spettrometro di massa ad ablazione laser usato per datazioni Ar39/Ar40
operante attualmente in Italia. Sempre a Pisa esistono laboratori di chimica isotopica che
sostemgono ricerche pure ed applicate nei campi dell'idrogeologia, dell'ambiente e della geotermia.
Attività per Commesse esterne all'Ente e conto terzi - Nel complesso, l'attività esterna dell'IGG può
essere suddivisa in due principali campi:
1. servizio che comprende le attività per conto terzi dalle quali si reperiscono importanti risorse
destinate ad integrare la dotazione ordinaria-CNR; tale attività sottrae significativo tempo alla ricerca.
2. ricerca fondamentale, che rientra in gran parte nelle attività delle Commesse del Dipartimento e
che costituisce motivo di interesse scientifico tale da consentire la pubblicazione dei risultati.
Una gran parte delle risorse acquisite attraverso questi canali viene tuttavia utilizzata per il
pagamento di personale a tempo determinato; al momento sono in questa condizione trenta unità di
personale di cui dodici ricercatori art. 15, o equiparati, venti assegnisti, quattro contrattisti e due
borsisti. Questo personale a tempo determinato va a coprire, almeno in parte, la carenza di personale
venuta a determinarsi con l'andata in pensione di diversi dipendenti che non sono stati sostituiti con
nuove assunzioni.
Il 2006 è stato un anno durante il quale si sono avute ulteriori acquisizioni di risorse esterne, derivate
specialmente da soggetti privati oltre che da Enti pubblici e CE. Sono attualmente attive numerose
convenzioni, contratti e prestazioni con:
Enti Locali e Territoriali;
Organismi e Organizzazioni Internazionali
Enti Pubblici di Ricerca, Industrie e Piccole-medie Imprese
per un importo di circa 1.863.000 nel 2006.
Tra le più significative convenzioni si ricordano quelle con SNAM Progetti ed ENI per ricerche
inerenti il confinamento della CO2 e per i processi di dolomitizzazione di carbonati; con vari soggetti
privati per studi sulle emissioni di metano e anidride carbonica da discariche per RSU; con le Regioni
Toscana, Liguria, Val d'Aosta e Piemonte e con l'APAT per la realizzazione della Cartografia
Geologica Regionale e per attività ad essa connessa; con il Ministero dell'Ambiente per ricerche e
studi sull'inquinamento delle acque del bacino del fiume Cecina ed infine con vari soggetti pubblici e
privati per lo studio e la caratterizzazione della circolazione idrica sotterranea ed il reperimento di
risorse idriche. L'IGG ha inoltre due progetti nel campo della geotermia già approvati e finanziati
dall'Unione Europea e ne ha presentato altri due riguardanti le emissioni di biogas da discariche
urbane.
Attività editoriali e formative :
1) E' stato preparato un progetto, in collaborazione con la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, per un
Master in Geotermia da tenere presso il Centro Studi di Alta Formazione di Volterra.
Le attività editoriali hanno riguardato la pubblicazione delle due riviste internazionali "Geothermics" e
Ofioliti" di proprietà dell' IGG/CNR . In particolare "Ofioliti" ha raggiunto un Impact Factor di 1,6,
raddoppiando così quello iniziale. "Geothermics", la cui redazione editoriale è presso l'IGG è diffusa
dall'Elsevier Science e ha pubblicato i sei fascicoli annui previsti.Per quest'ultima rivista si prevede
però un futuro difficile perchè la persona preposta al coordinamento per conto dell'IGG è prossima
alla pensione.
In conclusione, l'attività dell'IGG si è mantenuta ad un elevato livello scientifico; l'Istituto ha
partecipato a numerose attività editoriali e divulgative e ha acquisito importanti quote finanziarie sia
attraverso convenzioni di ricerca che prestazioni conto terzi: esse sono state impegnate
nell'integrazione della dotazione ordinaria e, soprattutto, nell'acquisizione di personale assunto a
tempo determinato che ha permesso di far fronte alla forte diminuzione del personale di ruolo,
avvenuta negli ultimi anni.
Fin dalla costituzione dell'IGG (gennaio 2002) molto tempo è stato dedicato alla riorganizzazione dei
laboratori analitici, indispensabili per poter svolgere una ricerca competitiva a livello internazionale.
Notevoli sforzi sono stati dedicati all'acquisizione di risorse esterne; l'introduzione di un tariffario per
le prestazioni analitiche è risultato uno strumento di grande utilità ed efficacia. In alcuni settori
analitici, il lavoro dei Laboratori è stato così intenso da raggiungere non solo l'autosufficienza ma
anche da consentire uno sviluppo di mezzi tecnico-scientifici e di personale non di ruolo.
Degno di nota è il fatto che, attraverso la collaborazione con il PNRA e l'Università di Siena è stato
possibile acquisire e installare nel 2005 un nuovo Spettrometro di Massa per isotopi stabili,
consentendo di potenziare una importante branca di ricerca nel campo della geochimica
isotopica.Un ulteriore potenziamento di questo laboratorio è stato fatto nel 2006.
Come già accennato in precedenza la strumentazione dell'IGG seppur di grande valore tecnologico
andrebbe aggiornata e ammodernata. Le risorse economiche sono tuttavia troppo scarse per questo
processo di rinnovamento tecnologico. Per fare un esempio la Microsonda installata presso la Unità
Operativa di Padova è stata sostituita con grande sforzo economico, con una "relativamente" più
recente, dismessa da una Università svizzera.
Infine si segnala un importante impegno organizzativo che riguarda i rapporti con le Università che
ospitano le Unità Operative. L'IGG, nato dalla fusione di 2 Istituti e 7 Centri, ha circa il 40% del
personale dislocato presso sedi universitarie: purtroppo a tutt'oggi, dopo l'entrata in vigore del nuovo
regolamento, non appaiono chiari i rapporti tra il CNR e le Università. Infatti nelle unità tecnicoamministrative create in sostituzione delle Sezioni non appare ancora ben definito il ruolo dei
ricercatori e del personale universitario.
Un punto particolarmente critico per l'IGG è stata la crescita, negli ultimi anni, del personale
precario. Scelta necessaria, perchè le numerose commesse industriali o di enti pubblici
(indispensabili per la sopravvivenza dell'Istituto), con tempi stretti di consegna dei rapporti e il
pagamento a raggiungimento degli stadi di avanzamento, richiedono delle risorse umane aggiunte.
Tuttavia queste risorse umane, valide ed indispensabili, rischiano alla fine di disperdersi in lavori
routinari di laboratorio e raccolta dati di tipo industriale, con scarse ricadute scientifiche. La via di
uscita da questa spirale perversa sarebbe la riduzione e selezione delle commesse industriali e la
stabilizzazione del numero di precari su livelli accettabili. Questo però comporterebbe la probabile
chiusura di alcuni laboratori non sostenuti da fondi esterni, e un abbattimento della potenzialità
analitica dell'IGG. Inoltre i rapporti con i Dipartimenti che ospitano le U.O. distaccate ne
risentirebbero in modo negativo.
Proposta di interventi organizzativi
In sostanza se vogliamo continuare ad essere competitivi sul piano della ricerca internazionale con le
più agguerrite strutture scientifiche straniere occorre avere risorse, anche distribuite in più esercizi,
per poter acquistare strumentazione di nuova tecnologia. Questi sforzi andrebbero concentrati in
modo particolare nel settore della geochimica isotopica, in modo da non disperdere il grande
patrimonio di competenze e di credibilità internazionale acquisiti negli anni, di valorizzarlo ed
eventualmente di orientarlo verso progetti applicativi, come la geotermia, il confinamento dei gas
serra, i monitoraggi ambientali per prevenire i rischi di inquinamento e lo studio degli eventi climatici
del passato. Si spera che il Dipartimento di Terra e Ambiente nel programmare le proprie attività
tenga conto di questa esigenza volta ad impedire la marginalizzazione di quei settori di ricerca che
avevano raggiunto nel passato livelli di prestigio internazionale.
Si ritiene, vista anche la complessità amministrativa, che sarebbe opportuno ridurre al minimo la
partecipazione a commesse e moduli per rendere più efficace la spesa e raccomandando inoltre che i
fondi assegnati alla ricerca arrivino in un'unica soluzione, e in quantità adeguata alle necessità
dell'Istituto, permettendo così una migliore e reale programmazione delle attività dell'Istituto, il più
possibile svincolata dalle entrate esterne, che da sole non permettono l'attivazione di un corretto
"flusso di cassa" tale da consentire sia la gestione del personale non strutturato sia l'operatività dei
laboratori.
ISTITUTO PER LO STUDIO DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Direttore:
Sede principale:
Articolazione territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Dott. Ivo Allegrini
Via Salaria Km 29,300 C.P. 10 - 00015 Monterotondo (RM)
RENDE, LARA
www.iia.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
Studio dei processi di emissione, trasporto, trasformazione e deposizione degli inquinanti atmosferici in ambienti
di vita, urbani, industriali e remoti. Interazione e scambi tra l'atmosfera e gli ecosistemi superficiali.
Caratterizzazione ambientale mediante metodi avanzati di monitoraggio da piattaforme al suolo od aeroportate.
Attività di ricerca (2006)
Commesse
•
•
•
•
•
•
Processi evolutivi in ambienti estremi - polari
Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano
Qualità dell'atmosfera
Sostenibilità dell'atmosfera
Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio
Controllo delle emissioni in atmosfera
Moduli
• Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei Beni Culturali
• Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di interesse architettonico,
storico-artistico e archeologico
• Scambi gassosi tra gli ecosistemi naturali e antropizzati e l'atmosfera
• Sviluppo di sistemi integrati (DPSIR) finalizzati alla definizione di strategie di controllo e
mitigazione dei carichi di N e P su scala di bacino.
• Variabilità dei processi chimici e fisici nella troposfera Artica e Antartica e all'interfaccia
atmosfera-icepack
• Monitoraggio e modelli dinamici per lo studio dei processi di scambio di microinquinanti semivolatili all'interfaccia atmoafera-oceano-biosfera.
• Monitoraggio e modelli per lo studio della dinamica degli inquinanti atmosferici in aree urbane,
industriali e remote.
• Modelli a rete neurale per lo studio dei cambiamenti climatici
• Studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi mediterranei
• Monitoraggio e modellistica della qualità dell'aria per aree urbane, industriali e remote
• Sviluppo di modelli (atmosferici-economici) dinamici integrati come strumenti di supporto alle
decisioni
• Sviluppo di strumentazione on-line per inquinanti atmosferici e modelli di ottimizzazione delle
reti di monitoraggio
• Sviluppo di metodologie di calibrazione, ottimizzazione, GIS database multi-layer, down-scaling e
up-scaling
• Integrazione di immagini telerilevate a diversa risoluzione spaziale e spettrale.
• Messa a punto di metodologie applicative per il monitoraggio delle aree urbane attraverso
l'utilizzo di dati telerilevati.
• Monitoraggio, sviluppo di tecnologie di controllo e regolamentazione delle emissioni
• Tecnologie e procedure per lo smaltimento dei rifiuti e contenimento dell'inquinamento
RSTL
Attività Commesse
Processi evolutivi in ambienti estremi - polari
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
AZZOLINI ROBERTO
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
31
9
Articoli in
atti di
Convegno
20
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
4
1
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
80
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
5272
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
918
Anno
costi
figurativi
C
421
valore
effettivo
D=A+C
5694
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
25
39
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
3
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
13
20
Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosfera-atmosfera-oceano
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
SPROVIERI FRANCESCA
Risultati conseguiti
Sviluppo di un data base sulla qualità dell'aria; Campagne di misura on-shore per caratterizzare i
maggiori microinquinanti in atmosfera presso siti urbani, industriali e rurali; Sviluppo di un
Database per il censimento dei rilasci diretti e indiretti ai bacini idrici e zone costiere; ·Campagne
integrate di misura a scala locale/regionale in ecosistemi di studio (bacini) individuati sia in funzione
della specificità del bacino stesso (nei suoi aspetti fisici,chimici e biologici, nonché delle
caratteristiche geomorfologiche,idrodinamiche e strutturali) che degli apporti di inquinanti nelle
acque determinati dagli insediamenti produttivi (sorgenti di emissione).Analisi dei fattori socioeconomici che maggiormente determinano le emissioni/rilasci di inquinanti.
studio dell'accumulo e rilascio del mercurio nell'ecosistema marino del Mar Piccolo di Taranto.Sono
stati studiati le varie classi di composti sotto cui il mercurio è presente nei sedimenti e nelle acque
interstiziali; stabili del carbonio e dell'azoto si è cercato di ricostruire il percorso di migrazione del
mercurio attraverso le reti trofiche marine.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
12
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Per il Modulo TA.P02.007.001:
Sono in corso, in particolare, collaborazioni con diverse Università ed Istituti Europei ed
internazionali:
- IVL, Göteborg, Sweden;
- UGOT, Göteborg, Sweden;
- IJS, Ljubljana, Slovenia;
- TECHNION, Haifa, Israel;
- LCABIE, Pau, France;
- UOL, Ljublijana, Slovenia;
- IASA, Athens, Greece;
- NILU, Kjeller, Norway;
- IEIA, Katowice, Poland;
- NILU Polka, Katowice, Poland;
- CNR-Istituto di Biofisica di Pisa;
- IAMC,
Per il Modulo TA.P02.007.002:
Nel corso del progetto sono state avviate collaborazioni con:
- CESI RICERCA, Milano
- Università di Torino, Dipartimento di Chimica
- Università La Sapienza - Roma, Dipartimento di Chimica
- Università di Lecce, Diaprtimento di Scienza dei Materiali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
487
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
100
Anno
costi
figurativi
C
22
valore
effettivo
D=A+C
509
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
0
Altro
Totale
0
2
Principali risorse strumentali utilizzate
Cluster su base Linux con 12 nodi biprocessore;
Stazioni di Monitoraggio Atmosferico;
Spettrofotometro UV-Vis Jasco V-530;
Assorbimento Atomico GBC 932 PLUS
HRGC 6890N Agilent
Sistema Gas Massa 5973 INERT con Gascromatografo 6890N Agilent;
Cromatografo Ionico DIONEX DX 120;
HPLC Agilent Serie 1100;
Spettrometro ICP-MS 7500 CE
Qualità dell'atmosfera
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
PERRINO CINZIA
Risultati conseguiti
Sono stati realizzati numerosi studi di valutazione della qualità dell'aria in aree del Centro, Nord e
Sud Italia, Israele, Serbia, Cina ed Artide, con creazione di banche-dati dedicate ed interpretazione
dei principali eventi di inquinamento atmosferico. La qualità dell'aria nei siti presi in esame è stata
evidenziata mediante realizzazione di cartografie tematiche degli inquinanti. Sono state effettuate
studi di mass closure sul materiale articolato atmosferico. La concentrazione di inquinanti in fase
gassosa e particellare (SO2, CO, O3, PM10) è stata valutata per mezzo di simulazioni modellistiche in
aree urbane ed industriali. Sono state utilizzate tecniche d'inversione per ottenere l'andamento
diurno dei profili della concentrazione di O3 ed NO2 nei primi 1000 metri di quota. E' stata creata
una banca-dati delle concentrazioni di microinquinanti organici ed elementi in tracce nelle
deposizioni atmosferiche secche e umide nella Laguna di Venezia. E' stato arricchito di circa 1500
termini il contenuto terminologico del Thesaurus
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
17
10
Articoli in
atti di
Convegno
19
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
24
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
10
0
Principali collaborazioni
MATT, MIUR, Regione ed ARPA Lazio, Comune di Roma, ISPSEL, Università di Roma1, Roma2,
Roma3, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica, INFN, Istituto di Biofisica CNR, Regione Calabria,
Istituto Commercio Estero, ARIANET srl, Milano, ECOPLAN spa, Torino, CORILA, TAU e Technion
(Israele), NILU-Kjeller (Norvegia), National Museum of Denmark, IVL e UGOT-Göteborg (Svezia), IJS e
UOL-Ljublijana (Slovenia), LCABIE-Pau (Francia), IASA-Atene (Grecia), IEIA e NILU Polka-Katowice
(Polonia), DG-Research, DG-Environment, Univ. of Michigan (USA), EPA (USA), SEPA (Cina), Suzhou
EPB/ERC-Beijing (Cina), EPB/EMC-Shanghai (Cina), EMC -Lanzhou (Cina), Tsinghua UniversityPechino e Tongji University-Shanghai (Cina), Desert Research Institute-Lanzhou (Cina), Universidade
Federal de Santa Maria (RS), Brasile; Università di Graz e di Innsbruck (Austria); Instituto Nacional
de Pesquisas Espaciais, Brasile; SOREQ Nuclear Research Centre, STIL, Bulgarian Academy of
Science, University of Evora, Portogallo; Università di Cape Coast, Ghana, Universitade Federal do
Rio Grande do SUL (Brasile).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7322
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
5429
Anno
costi
figurativi
C
325
valore
effettivo
D=A+C
7647
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
13
19
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
1
0
Assegnista
8
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
13
Altro
Totale
1
24
Principali risorse strumentali utilizzate
Il Personale partecipante alla Commessa dispone di una varietà di strumenti di ultima generazione
per la determinazione degli inquinanti atmosferici con tecniche analitiche diverse, fra cui la
cromatografia ionica, la fluorescenza di raggi X, la microscopia elettronica, l'analisi termo-ottica dei
composti del carbonio, la gascromatografia-spettrometria di massa, la cromatografia liquidaspettrometria di massa. Sono inoltre utilizzati analizzatori, automatici e manuali, per la
determinazione della concentrazione di inquinanti (ozono, ossidi di azoto, materiale particellare), per
la misura del numero di particelle sospese in atmosfera, per la valutazione delle proprietà di
rimescolamento della bassa atmosfera mediante monitoraggio della radioattività naturale. Infine
sono disponibili sistemi sequenziali per il campionamento di inquinanti in fase gassosa e particellare
e sistemi di arricchimento fra cui trappole adsorbenti, linee di diffusione, campionatori passivi e
sistemi di filtrazione
Sostenibilità dell'atmosfera
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
PIRRONE NICOLA
Risultati conseguiti
Nel corso del 2006 le attività sviluppate nell'ambito della Commessa di cui sopra hanno supportato le
attività internazionali del Ministero dell'Ambiente, della Commissione Europea e delle Nazioni Unite.
Nel seguito si riportano i riferimenti più rilevanti per linea di attività/progetto ad essa associato:
(a) UNEP-Governing Council, 24th Session, 5-9 February 2007, Nairobi, Kenia.
Il Dr. Pirrone ha svolto per conto dell'Italia (Ministero dell'Ambiente) la negoziazione del protocollo
internazionale sui metalli pesanti (Hg, Pb e Cd). In questo contesto sono stati presentati i risultati più
rilevanti conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera. Nell'ambito dello
UNEP-Governing Council del 5-11 Febbraio 2007 è stato raggiunto un accordo preliminare che verrà
perfezionato per il prossimo UNEP-Governing Councl del 2009. In questo contesto il GC ha chiesto al
Chair della UNEP-Global Partnerhsip on Mercury Transport and Fate Research (Dr. Pirrone) di
fornire un updated report per il prossimo GC (2009) al fine di finalizzare un protocollo internazionale
che avrà il carattere di un legally binding instrument. A tal fine, la Sezione di Rende dell'IIA, di cui il
Dr. Pirrone è il Responsabile, organizzerà un workshop internazionale (Maggio 2008) a cui verranno
invitati i maggiori esperti inerenti l'inquinamento da metalli pesanti su scala emisferica e globale, gli
stakeholders, e rappresentanti della Commissione Europea.
(b) UNEP-Mercury Fate and Transport Partnership, Global Mercury Assessment Programme.
L'Italia, Giappone, USA, Canada, Sud Africa, Cina e ONU sono membri effettivi di questa partnership,
per la quale il Dr. Pirrone svolge le funzioni di Chair. Le attività sviluppate hanno creato le premesse
per l'avvio di un negoziato internazionale a Nairobi nel Febbraio 2007. I risultati conseguiti sulle
tematiche di sostenibilità della qualità dell'aria su scala globale hanno visto un vasto riconoscimento
in ambito UNEP.
(c) Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15), Ministero dell'Ambiente.
Il Dr. Pirrone è membro della Task Force del Ministero dell'Ambiente per la Commissione sullo
Sviluppo Sostenibile (CSD-15) e in questo ambito ha contribuito a redigere il capitolo
sull'inquinamento atmosferico su scala urbana e continentale. Il Report è stato inviato dal Ministero
dell'Ambiente, capofila a livello Europeo, alla Commissione Europea ed è stato oggetto di negoziato
durante l'ultimo meeting di New York (Marzo 2007).
(d) UNECE-Hemispheric Transport of Air Pollution (HTAP)
Il Dr. Pirrone in qualità di Chair della Task Force on Mercury on Hemispheric and Global Scale sta
coordinando la preparazione del report che rappresenterà la base tecnico-scientifica per la revisione
della convenzione UNECE-HTAP nel Febbraio del 2009. I risultati conseguiti nell'ambito della
Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera sono stati presentati al meeting organizzato a Mosca nel
Giugno 2006, il quale ha dato l'avvio alle attività finalizzate alla revisione della convenzione UNECEHTAP nel Febbraio 2009.
(e) Accordo bi-laterale (2002-2007) Ministero dell'Ambiente-U.S. Environmental Protection Agency
Esso è finalizzato allo studio dell'inquinamento atmosferico su scala regionale e globale ed è
coordinato dal Dr. Pirrone. L'obiettivo è quello di definire le relazioni source-receptor per i maggiori
metalli pesanti. I risultati conseguiti hanno contribuito e rivedere i programmi di monitoraggio
atmosferico nella regione dei Great Lakes e della Florida.
(f) Progetto europeo MERCYMS (http://www.cs.iia.cnr.it/MERCYMS/project.htm)
E' stato concluso il progetto europeo MERCYMS coordinato dal Dr. Pirrone, i cui risultati sull'analisi
degli scenari di sostenibilità delle politiche europee e internazionali sull'inquinamento da mercurio
sono stati fatti propri dalla Commissione Europea nell'elaborazione della Strategia Europea sul
Mercurio approvata dal Parlamento Europeo nel Luglio 2006. Al riguardo sono stati pubblicati
diversi articoli dalla stampa nazionale e internazionale, interviste radiofoniche da emittenti italiane
ed estere, ivi compreso dall'ufficio stampa del CNR.
I risultati presenti nell'ambito delle attività di cui sopra (a-f) sono stati fatti propri dallo Steering Body
dello UNECE-European Monitoring Environmental Program (EMEP) di cui il Dr. Pirrone è Capo
della Delegazione Italiana.
Inoltre per motivi di brevità non sono stati riportati altri risultati non meno importanti conseguiti
nell'ambito della Commessa, sono stati sviluppati modelli atmosferici integrati con modelli socioeconomici correntemente impiegati a livello europeo e internazionale. Inoltre i risultati conseguiti
nell'ambito della commessa sono stati presentati in una serie di plenary e opening lectures nel
contesto di convegni e workshops internazionali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
12
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
8
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
1
Principali collaborazioni
Nel contesto della presente commessa sono attive numerose collaborazioni con le maggiori istituzioni
universitarie e di ricerca europee e internazionali, nel seguito si riportano alcune tra quelle più
significative:
In Europa: NILU, Kjeller, Norvegia; IVL, GOteborg, Svezia; GKSS, Amburgo, Germania; Jozef Stefan
Institute, Lubiana, Slovenia; CNRS, Pau, Francia; Univ. of Athens, Grecia; IFREMER, Nance,
Francia; Univ. of East Anglia, UK; MCE-Moscow
In Medio Oriente: Technion, Haifa, Israele; Univ. of Alexandria, Egitto;
Negli USA: Univ. of Michigan; US-EPA; NOAA; Univ. of Florida; MIT; Harvard; ORNL; Univ. of
Meryland; Univ. of California.
In Cina: Chinese Academy of Science-Guyang;
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1296
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
887
Anno
costi
figurativi
C
54
valore
effettivo
D=A+C
1350
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Principali risorse strumentali utilizzate
Le seguenti infrastrutture sono
Cluster su base Linux con 12 nodi biprocessore
Stazione Sperimentale Marina della Sezione di Rende del CNR-IIA
Stazione Sperimentale ad Alta Quota della Sezione di Rende del CNR-IIA
Laboratorio Mobile della Sezione di Rende del CNR-IIA
Laboratori di Analisi Ambientale della Sezione di Rende del CNR-IIA
Altro
Totale
1
3
Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
DE SANTIS FRANCO
Risultati conseguiti
E' stato realizzato un sistema integrato di monitoraggio costituito da una rete di sensori in grado di
rilevare la presenza in aria di inquinanti gassosi e non e l'inquinamento elettromagnetico. Ci si
proponeva di conseguire il duplice risultato di fornire un quadro complessivo ed esaustivo della
situazione ambientale di una citta di medie dimensioni ed allo stesso tempo acquisire esperienze da
poter trasferire in seguito ad altri scenari. Nello specifico la tecnica messa a punto è stat applicata alla
città di Parma. In ambito EuroSkyRad: si sono ottenuti risultati interessanti nel campo della
calibrazione dei fotometri Cimel tramite confronto con le misure simultanee effettuate con il
radiometro solare Prede e analizzate con il cosiddetto metodo del "SKYRAD improved Langley plot".
Si sono studiate procedure di acquisizione autoadattive e metodologie acustiche per l'analisi
ambientale. Si sono simulati dati di tipo elettromagnetico, da verificare poi sul campo in modalità
attiva, per il loro impiego in indagini geologiche. Mappature spazio-temporali della distribuzione di
particolato nel PBL. Sviluppo ed applicazione di tecniche magnetiche e geoelettriche per il
monitoraggio di siti contaminati anche mediante l'utilizzo di esperimenti in condizioni controllate. Si
sono studiate procedure di acquisizione autoadattive e metodologie acustiche per l'analisi
ambientale. Si sono simulati dati di tipo elettromagnetico, da verificare poi sul campo in modalità
attiva, per il loro impiego in indagini geologiche. In particolare si sono conseguiti i seguenti
risultati:a.progettazione dell'hardware dedicato: la sezione di trasmissione di alta potenza avviene
con fasi alternate per minimizzare il fenomeno di isteresi magnetica; la sezione di
precondizionamento dei segnali in ricezione consente la eliminazione della rete di servizio per la
sincronizzazione, tramite l'impiego di amplificatori logaritmici a grande dinamicab.definizione delle
specifiche di impiego, finalizzata alla costruzione di un prototipo dimostratore, nell'ambito del
contratto attivo in corso con la Società Carbon Power (U.S.A.). Altro risultato di rilievo riguarda
l'elaborazione del Progetto di Attuazione ed il coordinamento di 26 iniziative progettuali, di sostegno
alla innovazione tecnologica, nell'ambito del Programma PRAI – FESR (U.E. e REGIONE LIGURIA).
Il responsabile del presente Modulo, per delega del Presidente del CNR, svolge il ruolo di capofila
operativo per l'attuazione del Programma. Temi affini a quelli del Dipartimento T e A. sono relativi
all'energia, all'ambiente, allo sviluppo sostenibile (per la modellazione di impianti e processi
complessi) e all'impiego di apparati elettronici, strumentazione geologica e mareografica (per la
sicurezza dei natanti negli approdi portuali).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
12
1
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
5
1
Principali collaborazioni
Nell'ambito del progetto nazionale QUITSAT (ASI): Carlo Gavazzi Space, Bologna; Dip. DEA
dell'Università di Brescia; Dip. di Scienze Ambientali dell'Univ. Milano-Bicocca; Centro di Eccellenza
CETEMPS dell'Università degli Studi dell'Aquila; NASA Goddard Space Flight Center, Greenbelt,
Maryland (USA); Parasol Project, Université des Sciences et Techniques de Lille (Francia). Nell'ambito
del programma EuroSkyRad: Depto. Termodinámica, acultat de Física, Universitat de València
(Spagna); Center for Climate System Research, University of Tokyo, Chiba (Giappone); Plymouth
Marine Laboratory, Plymouth (Regno Unito). Nell'ambito del progetto GMES – PROMOTE 2: Carlo
Gavazzi Space, Bologna; KNMI (Olanda). Carbon Power (Pmi Americana).Regione Liguria Assessorato allo Sviluppo Economico e Attività Produttive. .Università degli Studi di Genova.
.Smithsonian Institute (per la definizione del prototipo terrestre TDEM). .Fondazione Europea per lo
Spazio – SPACE.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2058
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
815
Anno
costi
figurativi
C
123
valore
effettivo
D=A+C
2182
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
7
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
2
Principali risorse strumentali utilizzate
Messa a punto di una tecnologia innovativa basata su sensori per gas a stato solido di ultima
generazione, da impiegare in un sistema di telemonitoraggio dell'inquinamento atmosferico. La
centralina multigas utilizzata è basata sulla tecnologia dei sensori a stato solido. Essa è stata
realizzata in modo da consentire il monitoraggio delle concentrazioni ambientali di inquinanti
gassosi quali: CO, NOx e NO2. L'apparecchio risulta estremamente versatile, di piccole dimensioni,
autonomo a basso consumo energetico, controllabile da remoto ed in grado di trasmettere i dati
rilevati in tempo reale. Queste unità di monitoraggio ambientale sono nate con l'intento di offrire una
tecnologia a basso costo, compatta, versatile ed affidabile di supporto e/o alternativa alla
strumentazione analitica convenzionale. Si è inoltre nell'ambito della commessa sviluppato un
prototipo con innovative caratteristiche hardware di ricetrasmissione, per una specifica applicazione
e più in generale lo studio delle tecniche di compressione del segnale di filtraggio non-lineare,
l'identificazione parametrica dei sistemi dinamici connessi, l' applicazione di software per reti neurali.
Nell'ambito del programma di collaborazione EuropSkyRad, si è svolta nel corso del 2006 l'attività di
confronto tra le misure fatte a Valencia (Spagna) con il fotometro Cimel, avendo l'obiettivo di
applicare il metodo del "SKYRAD improved Langley plot" alle misure effettuate con fotometri Cimel
non termostatati e soggetti, quindi, a subire effetti di deriva termica. Sono stati inoltre impiegati: 1)
sistemi di acquisizione con sensori di tipo SQUID (Superconducting Quantum Interference Device) 2)
sensori TDEM (Time Domain Electromagnetic Method) 3) prototipo di trasmettitore a tempificazione
programmabile e fase alternata comandata di microprocessore- rice-trasmettitore tramite coils di
varie dimensioni 4) prototipo di ricevitore impiegante amplificatori logaritmici e scanner analogici
comandati da porte usb tramite sequenze di istruzioni generate da compilatori ad hoc in linguaggio
matlab.
Controllo delle emissioni in atmosfera
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
ROTATORI MAURO
Risultati conseguiti
L'attività è consistita nel redigere e definire, nell'ambito dell'attuazione della direttiva IPPC, i criteri e
le procedure, efficaci ed applicabili dalle aziende sottoposte ad autorizzazione integrata ambientale,
per la corretta gestione degli strumenti e delle linee di misura al fine di raggiungere il corretto
controllo dell'inquinamento atmosferico. Sono stati prodotti documenti che dovranno essere recepiti
dalla legge italiana per l' applicazione delle migliori tecniche disponibili in vari settori industriali
Inoltre è stato effettuato uno studio sulla formazione delle diossine da un impianto di agglomerazione
del ferro.Sono stati effettuati campionamenti in diversi assetti di marcia dell'impianto e di
alimentazione dell'impianto.
Per quanto attiene al biogas del suolo a diverse profondità si è analizzato oltre ai componenti
principali, il 13C nella CO2 e nel CH4 e 2H nel CH4,al fine di studiare le cinetiche di trasformazione
della CO2 in metano, processo che avviene nei livelli più superficiali del suolo.Gli obiettivi previsti
sono stati in gran parte raggiunti.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
3
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
3
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
È stata stipulata una convenzione con il ministero dell'ambiente a supporto della Direzione
Salvaguardia Ambientale per la redazione dei documenti finalizzati all'individuazione delle migliori
tecnologie disponili per vari settori industriali e per il monitoraggio ambientale.
Inoltre è stata avviata una collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università dell'Aquila per la
realizzazione di un sistema integrato di procedure che, in maniera organica, permettano di affrontare
e risolvere le problematiche poste dalla necessità di valutare e garantire l'accuratezza dei dati
misurati con riferimento alle emissioni in atmosfera.
E' stato stipulato un contratto con la soc. Servola di Trieste per lo studio delle diossine dall'impianto di
agglomerazione del ferro dello stabilimento.
Sono state attivate collaborazioni con Piccole e Medie Imprese operanti sul territorio nei settori della
tecnologia d'avanguardia e della fornitura di servizi sui rifiuti. Le collaborazioni con i ricercatori di
altri istituti coinvolti nella commessa non sono decollate
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2956
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
2090
Anno
costi
figurativi
C
166
valore
effettivo
D=A+C
3122
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
12
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
10
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
3
Altro
Totale
0
14
Principali risorse strumentali utilizzate
Sono stati impiegati essenzialmente campionatori isocinetici per il prelievo delle polveri a monte e a
valle dell'impianto wet fine dell'agglomerato di Servola.
Al fine di ottimizzare la parte di purificazione dei campioni estratti di diossina sono stati messi a
confronto dei sistemi automatizzati di purificazione basati sulla separazione con colonne di gel di
silice e allumina in un caso e gelpermeation. Quest'ultimo è un prototipo sul quale si sta lavorando
per ottenere efficienze di recupero delle diossine in conformità di quanto previsto dalla norma
tecnica che prevede l'impiego di colonne di purificazione manuali.
In laboratorio sono stati impiegati gascromatografi accoppiati a spettrometri di massa ad alta e bassa
risoluzione del quali si è cercato di valutare le differenze in termini di sensibilità e risoluzione
Attività Moduli
Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei Beni Culturali
Commessa:
Sviluppo di nuovi materiali e tecniche per il restauro e la conservazione dei
Beni Culturali
Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale
Patrimonio Culturale
DE SANTIS FRANCO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Nell'ambito del modulo è stata effettueta una sperimentazione volta a valutare ed a qualificare una
tecnologia basata su sensori per gas a stato solido da impiegare in un sistema di monitoraggio
dell'inquinamento atmosferico all'interno di strutture museali. La centralina multigas utilizzata è
basata sulla tecnologia dei sensori a stato solido. Essa è stata realizzata in modo da consentire il
monitoraggio delle concentrazioni ambientali di inquinanti gassosi quali NOx e NO2 e con un
modulo a parte il monitoraggio delle particelle. Il software di gestione della centralina è modulabile
secondo le diverse esigenze ed è in grado di fornire un dato mediato su una base temporale a scelta.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
118
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
35
Anno
costi
figurativi
C
5
valore
effettivo
D=A+C
123
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di interesse architettonico,
storico-artistico e archeologico
Commessa:
Indagini Innovative per il monitoraggio delle superfici di manufatti di
interesse architettonico, storico-artistico e archeologico
Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale
Patrimonio Culturale
DE SANTIS FRANCO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
E' continuato lo studio l'esame del particolato atmosferico all'interno e all'esterno della Galleria
dell'Accademia ha consentito di studiare i processi di degrado ed i metodi più idonei per la
conservazione. Il programma di indagini elaborato dall'Istituto Inquinamento Atmosferico ha
comportato l'esecuzioni di indagini relative al prelievo e alla quantificazione del Particolato Totale
Sospeso (PTS) e del PM10 che è presente nella sala dove è esposto il David. Le misure sono state
effettuate con due prelevatori fissi di particelle (PM10) e con un prelevatore portatile (PTS). Il contatto
delle superfici delle opere d'arte con il particolato atmosferico e gli altri agenti ambientali genera
fenomeni di degrado, quali opacizzazione, corrosione, scolorimento ecc.... Ogni campionamento è
stato ripetuto con l'impianto di condizionamento acceso e spento sia durante l'orario d'apertura della
galleria che durante il periodo di chiusura al pubblico. Per valutare la presenza di eventuali gradienti
verticali in ogni postazione di campionamento le misure sono state ripetute a tre differenti altezze (1,
4 e 8 m). Inoltre al fine di avere una visione completa dell'andamento delle concentrazioni di
particolato nell'arco di una "giornata tipo" cioè in presenza di pubblico e con l'impianto di
condizionamento acceso si è provveduto ad effettuare più misure in diverse posizioni all'interno della
galleria ad una altezza di circa 1 metro dal suolo. Dall'analisi dei dati si può osservare come i livelli di
concentrazione in ambiente esterno siano sensibilmente maggiori rispetto a quelli misurati all'interno
della sala del David.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
128
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
44
Anno
costi
figurativi
C
5
valore
effettivo
D=A+C
133
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Scambi gassosi tra gli ecosistemi naturali e antropizzati e l'atmosfera
Commessa:
Progetto:
Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera
e biosfera
Terra e Ambiente
CENTRITTO MAURO
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Sono stati conseguiti i seguenti risultati nei diversi campi di indagine:
1) sono state identificate le limitazioni diffusive e non diffusive della fotosintesi e l'efficienza dell'uso
idrico in piante sia agrarie che forestali in risposta a differenti intensità di stress idrico, lungo
gradienti altidutinali ed in funzione della diversa profondità della falda idrica in ambiente desertico;
2) è stato individuato l'impatto di diversi livelli di stress idrico sulla firma spettrale di piante sia agrarie
che forestali;
3) è stato determinato il contributo dei tessuti corticali alla fotosintesi di piante di forestali;
5) sono state individuate le relazioni funzionali che intercorrono tra l'emissione di isoprene e la
respirazione in piante di pioppo in risposta ad elevate concentrazioni di CO2, di ozono ed ad alte
temperature;
6) sono state identificate la soglia di disaccoppiamento tra fotosintesi e l'emissione di isoprene ed il
diverso contributo tra le sorgenti di carbonio cloroplastico ed extra-cloroplastico in risposta a livelli
crescenti di stress idrico.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
1
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
3
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Le collaborazioni in corso sono:
- Dr. F. Loreto, CNR - Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale, Monterotondo;
- Prof. S. Liu, Chinese Academy of Forestry, Cina;
- Prof. S. Whabi, Faculté des sciences Semlalia, Marocco;
- Prof. M. Ben Mimoun, Institut National Agronomique de Tunisie, Tunisia;
- Dr. C. Di Bella, Instituto de Clima y Agua, Argentina;
- Prof. M. Tariq, University of Arid Agriculture, Pakistan;
- Dr. R. Serraj, International Rice Research Institute, Filippine;
- Prof. A. Alvino, Università degli Studi del Molise.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
274
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
44
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
costi
figurativi
C
10
valore
effettivo
D=A+C
284
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Sviluppo di sistemi integrati (DPSIR) finalizzati alla definizione di strategie di controllo e mitigazione
dei carichi di N e P su scala di bacino.
Commessa:
Dinamica degli scambi biogeochimici naturali (C, N e P) all'interfaccia
biosfera-atmosfera-oceano
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
CINNIRELLA SERGIO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
I risultati conseguiti nel 2006 hanno riguardato la costruzione del modello, la produzione di articoli
scientifici e la presentazione a convegni.
Il modello è stato costruito attraverso lo studio dello stato dell'arte in materia di modelli biogeochimici
e modelli socio-economici; la scelta dell'ambiente di programmazione tenendo conto dell'integrazione
dei modelli nei Sistemi Informativi Geografici; il disegno concettuale del modello a scala di bacino; la
costruzione delle routine.
Tra gli articoli scientifici si segnalano:
-, Un Sistema Integrato Telerilevamento-GIS-WEBGIS per la Gestione Dinamica del Patrimonio
Forestale Mediterraneo. (in coll. Allegrini, Guglietta, Pirrone) Fiera Ecomondo, Rimini, 8-11 Nov.
- Sviluppo di un sistema integrato per la gestione e la salvaguardia della funzionalità ecologica del
patrimonio forestale (GESFO). (in coll. Gensini, Pirrone). TR - CNR/IIA/2006/14.
- ELME 24 month Technical Report. (in coll. Pirrone, Trombino) TR - CNR/IIA/2006/06.
- Identification and assessment of the environmental pathways of Mercury: from source to
environment by chemical function. ELME Deliverable 4.2. (in coll. Pirrone, Trombino) TR CNR/IIA/2006/07.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
2
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Le principali collaborazioni attivate sono state con: - Consejo Superior Investigaciones Cientificas
(CSIC), Spain, Joan Albaiges; - University of Plymouth, (MCPRG), UK, Laurence Mee; - Centre for
Environment, Fisheries and Aquaculture Science ( CEFAS ), UK Eva Garnacho; - Analytical and
Environmental Group, University of Averio (UoA), Portugal, Armando Duarte; - Gdansk University of
Technology ( TUG ), Poland, Jacek Namiesnik; - University of Bath ( UoB ), UK, Philip Cooper;
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
103
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
24
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
costi
figurativi
C
4
valore
effettivo
D=A+C
107
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Variabilità dei processi chimici e fisici nella troposfera Artica e Antartica e all'interfaccia atmosferaicepack
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Processi evolutivi in ambienti estremi - polari
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
AZZOLINI ROBERTO
Risultati conseguiti
E' stato eseguito per la prima volta un programma di misure simultanee di flussi di NO, NO2, HONO e
HNO3 dalle superfici nevose a Ny-Ålesund, Svalbard da Febbraio ad Aprile 2006. I risultati, che sono
differenti dagli studi pubblicati precedentemente, includono le relazioni di dipendenza dei flussi
atmosferici dalla chimica della neve, dalla temperatura, dal rapporto di mescolamento di
background atmosferico dell'ozono ed ossidi alogenati e dal campo radioattivo. In tale ambito sono
state anche eseguite analisi chimiche, mediante cromatografia ionica, conducibilià e pH, e fisiche di
campioni di neve per tutto il periodo di misura. Il maggior risultato è che l'acido nitroso viene
conservato nelle superfici nevose alcaline fino a che la superficie stessa viene resa acida nel trattenere
l'inquinamento atmosferico. Tale meccanismo può essere applicato ad altre superfici come le piante o
gli ambienti di città.
Si sta continuando a coordinare con successo il programma multidisciplinare internazionale IPY
OASIS. OASIS ora unisce circa 200 scientifici di 22 paesi operanti in più di 60 programmi di ricerca.
L'IPY è iniziato il 1 Marzo 2007, e nonostante l'insufficienza internazionale di finanziamenti
governativi si è in grado di iniziare in tempo alcune delle nostre attività di ricerca.
L'ufficio di coordinamento OASIS ha assistito a livello internazionale al processo di compilazione
delle proposte di molti gruppi scientifici. E' stato creato un sito internet di OASIS
(www.OASIShome.net) e sono stati organizzati meetings internazionali come l'IGAC meeting.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
7
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
- Collaborazioni con i ricercatori Dott. Teo Georgiadis e Dott.ssa Marianna Nardino del CNR-IBIMET
di Bologna per le misure micrometeorologiche dei flussi di massa.
- Collaborazione con il Prof. Florent Dominé del CNRS-LGGE (Grenoble) e del Prof. Martin King di
RHUL (London) e della loro unità di ricerca durante la campagna sperimentale di Febbraio- Aprile
2006 a Ny-Ålesund. Tale collaborazione proseguirà per tutto il programma IPY riguardante il
progetto OASIS.
- Collaborazione con IPY program AICI nell'organizzare un workshop a Grenoble, Francia allo scopo
di scrivere insieme alla comunità scientifica polare tre articoli internazionali sulla fotochimica polare
dell'azoto, sulla diminuzione dell'ozono in Artico e sulla chimica degli alogeni, e sulle proprietà della
neve.
- Collaborazione con il Prof. Michael Hoffmann della California Institute of Technology (Caltech,
USA) per il progetto OASIS per misurare l'emissione di azoto da campioni naturali di neve in
laboratorio ad ambiente controllato.
- Collaborazioni con 200 ricercatori di 22 paesi per il progetto OASIS.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1223
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
525
Anno
costi
figurativi
C
92
valore
effettivo
D=A+C
1315
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
8
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Monitoraggio e modelli dinamici per lo studio dei processi di scambio di microinquinanti semivolatili all'interfaccia atmoafera-oceano-biosfera.
Commessa:
Dinamica degli scambi di microinquinanti all'interfaccia biosferaatmosfera-oceano
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
SPROVIERI FRANCESCA
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Sono stati conseguiti seguenti risultati: ·Database sulle emissioni dei microinquinanti nell'area
Mediterranea, per il censimento delle emissioni naturali ed antropiche dei principali microinquinanti
nei diversi ecosistemi ambientali;sviluppo e messa a punto delle versioni stand-alone dei modelli
atmosferici per la modellazione dei principali processi di emissione-trasporto-trasformazioni
chimico/fisiche e processi di deposizione sui corpi recettori;Campagne di misura on-shore per
caratterizzare i maggiori microinquinanti in atmosfera presso siti urbani, industriali e
rurali;Campagne intensive di monitoraggio dei principali microinquinanti presenti in atmosfera a
cadenza stagionale presso la Stazione Sperimentale Marina del CNR-IIA, Sez. di Rende sita sulla
costa Tirrenica Calabrese;Una campagna oceanografica(Luglio 2006)sulla nave del CNR (URANIA)
per lo studio delle diverse specie di mercurio presenti in atmosfera,nella colonna d'acqua e nei
sedimenti,flussi all'interfaccia aria/acqua. La campagna oceanografica è stata realizzata nel settore
orientale del Mar Mediterraneo; Analisi socio-economica per l'individuazione dei fattori di pressione.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
12
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Sono in corso, in particolare, collaborazioni con diverse Università ed Istituti Europei ed
internazionali:
- IVL, Göteborg, Sweden;
- UGOT, Göteborg, Sweden;
- IJS, Ljubljana, Slovenia;
- TECHNION, Haifa, Israel;
- LCABIE, Pau, France;
- UOL, Ljublijana, Slovenia;
- IASA, Athens, Greece;
- NILU, Kjeller, Norway;
- IEIA, Katowice, Poland;
- NILU Polka, Katowice, Poland;
- CNR-Istituto di Biofisica di Pisa;
- IAMC.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
487
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
100
Anno
costi
figurativi
C
22
valore
effettivo
D=A+C
509
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
Assegnista
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Monitoraggio e modelli per lo studio della dinamica degli inquinanti atmosferici in aree urbane,
industriali e remote.
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Variazioni nella composizione dell'atmosfera
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
CECINATO ANGELO
Risultati conseguiti
Dati di concentrazione ed evoluzione spazio-temporale degli inquinanti organici (particolati e gassosi)
a Montelibretti e nella regione metropolitana di Roma.
Individuazione di "nuovi" inquinanti utili all'indagine (composti polari, acidi bicarbossilici).
Risultati preliminari sulle relazioni tra caratteristiche fisiche e chimiche, e tra chimica e tossicità
ambientale dell'atmosfera.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
1
Articoli in
atti di
Convegno
10
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
21
0
Principali collaborazioni
Programma ACCENT (Network of Excellence europeo).
DIPIA ISPESL (Progetto ITALIA).
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
13
0
Università USTHB di Algeri
Università di Perugia
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
688
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
396
Anno
costi
figurativi
C
15
valore
effettivo
D=A+C
703
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
3
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
1
Altro
Totale
0
2
Modelli a rete neurale per lo studio dei cambiamenti climatici
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Cambiamenti climatici: Climatologia dinamica
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
PASINI ANTONELLO
Risultati conseguiti
Le innovative metodiche adottate hanno condotto a risultati originali in tutti i campi di applicazione,
aprendo anche interessanti prospettive di futuri sviluppi. In particolare, in studi di "attribution" si
sono valutati nel dettaglio i ruoli di forzanti naturali e antropogeniche nell'influenzare la temperatura
degli ultimi 150 anni a scala globale e regionale, mentre in studi su modelli non lineari semplificati si
è valutata la predicibilità in scenari climatici passati e futuri. Tali risultati sono stati pubblicati su
riviste internazionali, atti di convegni e libri.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
3
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Sono proseguite le collaborazioni con Servizio meteorologico dell'Aeronautica militare, INFN e
Dipartimento di fisica dell'Università La Sapienza.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
103
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
29
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
costi
figurativi
C
6
valore
effettivo
D=A+C
109
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Studio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi mediterranei
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risposta degli ecosistemi terrestri ai cambiamenti globali
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
CENTRITTO MAURO
Risultati conseguiti
Tutti i risultati previsti sono stati perseguiti. In particolare:
1) studio dell'impatto dei cambiamenti climatici e dell'aumento della siccità sull'efficienza dell'uso
idrico delle piante;
2) studio dei dati telerilevati al fine di classificare le diverse tipologie vegetazionali e quindi creare
mappe che diano informazioni diacroniche sia a livello geografico che ecologico;
3) studio delle relazioni funzionali che intercorrono tra l'emissioni di isoprene e la respirazione,
dimostrando che la respirazione ha un ruolo centrale nel determinare gli effetti opposti dell'elevata
[CO2] e dell'elevata T sull'emissioni di isoprene;
4) studio delle emissioni di mercurio causate dagli incendi dei boschi;
5) valutazione dell'impatto dei carichi inquinanti di VOC, O3, NOx, NO2 e SO2 sulla vegetazione.
6) messa a punto per i BTX (Benzene, Toluene, Xileni) del nuovo dispositivo diffusionale a simmetria
radiale attraverso una serie di prove di laboratorio e di campagne di misura su campo.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
3
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
2
0
Principali collaborazioni
Non esistono scostamenti significativi. Tutte le collaborazioni elencate precedentemente sono ancora
attive.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
3
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Monitoraggio e modellistica della qualità dell'aria per aree urbane, industriali e remote
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Qualità dell'atmosfera
Qualità dei sistemi ambientali
Terra e Ambiente
PERRINO CINZIA
Risultati conseguiti
Banca-dati della concentrazione e composizione chimica giornaliera del PM10 e PM2.5 a
Montelibretti (intero anno), con particolare riferimento ai metalli, ad anioni e cationi ed ai composti
del carbonio; banca-dati della concentrazione e composizione chimica del PM10 e PM2.5 in altre
aree del centro, nord e sud Italia, ed a Tel Aviv; descrizione ed interpretazione dei principali eventi di
inquinamento atmosferico nelle aree succitate con particolare riferimento agli eventi naturali di
materiale particellare; valutazione della distribuzione spaziale dei principali inquinanti e loro
modellizazione a Suzhou (Cina); inventario delle emissioni, valuitazione preliminare dei principali
inquinanti e progettazione di una rete di monitoraggio a Lanzhau (Cina); realizzazione di un sistema
di monitoraggio dell'inquinamento nel villaggio olimipico di Pechino; valutazione preliminare della
qualità dell'aria a Pancevo (Serbia) mediante campionatori passivi (SO2, NOx, O3, NH3, BTX, VOC) e
fornitura di un mezzo mobile per le emissioni industriali; individuazione della relazione funzionale
fra emissione di isoprene e respirazione in piante di pioppo esposte ad ozono; interpretazione delle
variazioni della concetrazione di carbonili e idrocarburi in un sito artico; valutazione delle
prestazioni del dispositivo diffusionale a simmetria radiale per VOC; realizzazine di cartografie
tematiche di inquinanti in aree industriali ed urbane; individuazione di indici di torbidità della
colonna atmosferica; valutazione della reattività fotocatalitica di materiali contenenti biossido di
Titanio (TiO2), disponibili in commercio, per la rimozione degli ossidi di azoto dall'atmosfera (si è
osservato che la reattività fotocatalitica dipende, oltre che dalla variazione dell'umidità relativa, anche
dalla natura dei diversi substrati in quanto la presenza di substrati acidi per i materiali fotocatalitici
produce l'effetto indesiderato di conversione di NO2 in NO); misure di campo per la valutazione della
reattività fotocatalitica di un asfalto bituminoso contenete un rivestimento cementizio a base di TiO2;
misura di inquinanti inorganici in fase gassosa e particellare nell'ambito del programma EMEP per la
valutazione del trasporto transfrontaliero degli inquinanti atmosferici; espansione del Thesaurus con
terminologia su inquinamento e cambiamenti climatici; realizzazione di una banca-dati relativa alle
emissioni di inquinanti ed ai dati socio-economici dell'area di Cosenza-Rende.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
9
10
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
24
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
6
0
Principali collaborazioni
Tel Aviv University (Israele), Technion-Haifa (Israele), NILU-Kjeller (Norvegia), Tsinghua University
(Bejing), Peking University(Bejing), Bejing EPB, Shangai EPB, Suxhou EMC, Lanzhou EMC, Urumqi
EPB, Istituto Vinca (Belgrado), Istituto per la Salute Pubblica di Pancevo, CNR-IBAF, Comune di
Roma, MIUR, Regione Lazio, ARPA Lazio, ISPESL,APAT, MATT, UNEP, FAO, UBA Austria,
Università di Modena, Arpa Calabria, ASL$ COsenza, Università Calabria, Comune Cosenza,
Comune Rende, Università di Roma1, Roma2, Roma3, Servizio Meteorologico dell'Aeronautica, EPA
(USA).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
6294
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
4887
Anno
costi
figurativi
C
254
valore
effettivo
D=A+C
6548
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
10
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
7
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
13
Altro
Totale
1
21
Sviluppo di modelli (atmosferici-economici) dinamici integrati come strumenti di supporto alle
decisioni
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sostenibilità dell'atmosfera
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
PIRRONE NICOLA
Risultati conseguiti
Nel corso del 2006 le attività sviluppate nell'ambito della Commessa di cui sopra hanno supportato le
attività internazionali del Ministero dell'Ambiente, della Commissione Europea e delle Nazioni Unite.
Nel seguito si riportano i riferimenti più rilevanti per linea di attività/progetto ad essa associato:
(a) UNEP-Governing Council, 24th Session, 5-9 February 2007, Nairobi, Kenia.
Il Dr. Pirrone ha svolto per conto dell'Italia (Ministero dell'Ambiente) la negoziazione del protocollo
internazionale sui metalli pesanti (Hg, Pb e Cd). In questo contesto sono stati presentati i risultati più
rilevanti conseguiti nell'ambito della Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera. Nell'ambito dello
UNEP-Governing Council del 5-11 Febbraio 2007 è stato raggiunto un accordo preliminare che verrà
perfezionato per il prossimo UNEP-Governing Councl del 2009. In questo contesto il GC ha chiesto al
Chair della UNEP-Global Partnerhsip on Mercury Transport and Fate Research (Dr. Pirrone) di
fornire un updated report per il prossimo GC (2009) al fine di finalizzare un protocollo internazionale
che avrà il carattere di un legally binding instrument. A tal fine, la Sezione di Rende dell'IIA, di cui il
Dr. Pirrone è il Responsabile, organizzerà un workshop internazionale (Maggio 2008) a cui verranno
invitati i maggiori esperti inerenti l'inquinamento da metalli pesanti su scala emisferica e globale, gli
stakeholders, e rappresentanti della Commissione Europea.
(b) UNEP-Mercury Fate and Transport Partnership, Global Mercury Assessment Programme.
L'Italia, Giappone, USA, Canada, Sud Africa, Cina e ONU sono membri effettivi di questa partnership,
per la quale il Dr. Pirrone svolge le funzioni di Chair. Le attività sviluppate hanno creato le premesse
per l'avvio di un negoziato internazionale a Nairobi nel Febbraio 2007. I risultati conseguiti sulle
tematiche di sostenibilità della qualità dell'aria su scala globale hanno visto un vasto riconoscimento
in ambito UNEP.
(c) Commissione sullo Sviluppo Sostenibile (CSD-15), Ministero dell'Ambiente.
Il Dr. Pirrone è membro della Task Force del Ministero dell'Ambiente per la Commissione sullo
Sviluppo Sostenibile (CSD-15) e in questo ambito ha contribuito a redigere il capitolo
sull'inquinamento atmosferico su scala urbana e continentale. Il Report è stato inviato dal Ministero
dell'Ambiente, capofila a livello Europeo, alla Commissione Europea ed è stato oggetto di negoziato
durante l'ultimo meeting di New York (Marzo 2007).
(d) UNECE-Hemispheric Transport of Air Pollution (HTAP)
Il Dr. Pirrone in qualità di Chair della Task Force on Mercury on Hemispheric and Global Scale sta
coordinando la preparazione del report che rappresenterà la base tecnico-scientifica per la revisione
della convenzione UNECE-HTAP nel Febbraio del 2009. I risultati conseguiti nell'ambito della
Commessa sulla Sostenibilità dell'Atmosfera sono stati presentati al meeting organizzato a Mosca nel
Giugno 2006, il quale ha dato l'avvio alle attività finalizzate alla revisione della convenzione UNECEHTAP nel Febbraio 2009.
(e) Accordo bi-laterale (2002-2007) Ministero dell'Ambiente-U.S. Environmental Protection Agency
Esso è finalizzato allo studio dell'inquinamento atmosferico su scala regionale e globale ed è
coordinato dal Dr. Pirrone. L'obiettivo è quello di definire le relazioni source-receptor per i maggiori
metalli pesanti. I risultati conseguiti hanno contribuito e rivedere i programmi di monitoraggio
atmosferico nella regione dei Great Lakes e della Florida.
(f) Progetto europeo MERCYMS (http://www.cs.iia.cnr.it/MERCYMS/project.htm)
E' stato concluso il progetto europeo MERCYMS coordinato dal Dr. Pirrone, i cui risultati sull'analisi
degli scenari di sostenibilità delle politiche europee e internazionali sull'inquinamento da mercurio
sono stati fatti propri dalla Commissione Europea nell'elaborazione della Strategia Europea sul
Mercurio approvata dal Parlamento Europeo nel Luglio 2006. Al riguardo sono stati pubblicati
diversi articoli dalla stampa nazionale e internazionale, interviste radiofoniche da emittenti italiane
ed estere, ivi compreso dall'ufficio stampa del CNR.
I risultati presenti nell'ambito delle attività di cui sopra (a-f) sono stati fatti propri dallo Steering Body
dello UNECE-European Monitoring Environmental Program (EMEP) di cui il Dr. Pirrone è Capo
della Delegazione Italiana.
Inoltre per motivi di brevità non sono stati riportati altri risultati non meno importanti conseguiti
nell'ambito della Commessa, sono stati sviluppati modelli atmosferici integrati con modelli socioeconomici correntemente impiegati a livello europeo e internazionale. Inoltre i risultati conseguiti
nell'ambito della commessa sono stati presentati in una serie di plenary e opening lectures nel
contesto di convegni e workshops internazionali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
12
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
8
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
1
Principali collaborazioni
Nel contesto della presente commessa sono attive numerose collaborazioni con le maggiori istituzioni
universitarie e di ricerca europee e internazionali, nel seguito si riportano alcune tra quelle più
significative:
In Europa: NILU, Kjeller, Norvegia; IVL, GOteborg, Svezia; GKSS, Amburgo, Germania; Jozef Stefan
Institute, Lubiana, Slovenia; CNRS, Pau, Francia; Univ. of Athens, Grecia; IFREMER, Nance,
Francia; Univ. of East Anglia, UK; MCE-Moscow
In Medio Oriente: Technion, Haifa, Israele; Univ. of Alexandria, Egitto;
Negli USA: Univ. of Michigan; US-EPA; NOAA; Univ. of Florida; MIT; Harvard; ORNL; Univ. of
Meryland; Univ. of California.
§ In Cina: Chinese Academy of Science-Guyang;
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1296
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
887
Anno
costi
figurativi
C
54
valore
effettivo
D=A+C
1350
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
1
Altro
Totale
1
3
Sviluppo di strumentazione on-line per inquinanti atmosferici e modelli di ottimizzazione delle reti di
monitoraggio
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
DE SANTIS FRANCO
Risultati conseguiti
E' stato realizzato un sistema integrato di monitoraggio costituito da una rete di sensori in grado di
rilevare la presenza in aria di inquinanti gassosi e non e l'inquinamento elettromagnetico. Le
condizioni emissive locali sono eterogenee per la presenza di un nodo autostradale di notevole
importanza, di strade urbane e periurbane ad elevata densità di traffico, di emissioni da
riscaldamento domestico e di emissioni da impianti industriali diversificati. con cui ci si propone di
conseguire il duplice risultato di fornire un quadro complessivo ed esaustivo della situazione
ambientale della città emiliana ed allo stesso tempo acquisire esperienze da poter trasferire in seguito
ad altri scenari.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
8
1
Articoli in
atti di
Convegno
5
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
5
1
Principali collaborazioni
L'attività sperimentale di monitoraggio si avvale del contributo di ARPA e di Euromobility per
l'apporto di conoscenze ed esperienze settoriali e della partecipazione attiva del Comune di Parma,
della AUSL e di Legambiente.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1419
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
771
Anno
costi
figurativi
C
37
valore
effettivo
D=A+C
1456
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
9
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
2
0
0
Altro
Totale
0
2
Sviluppo di metodologie di calibrazione, ottimizzazione, GIS database multi-layer, down-scaling e upscaling
Commessa:
Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial
Data Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
FEBO ANTONIO PLINIO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Il contenuto terminologico della banca dati attualmente è di circa 7.500 termini. La struttura
concettuale e relazionale è stata espansa e aggiornata. Il software di gestione è stato potenziato, sono
state definite le specifiche per l'intefaccia web.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
1
Articoli in
atti di
Convegno
7
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
FAO; Ministero Ambiente e Tutela Territorio; APAT; UNEP; UBA Austria; Comune di Roma; ISKO
Italia.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
193
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
29
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
costi
figurativi
C
7
valore
effettivo
D=A+C
201
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
2
Altro
Totale
0
2
Integrazione di immagini telerilevate a diversa risoluzione spaziale e spettrale.
Commessa:
Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio
di suolo e sottosuolo
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
CASACCHIA RUGGERO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Integrando immagini riprese con modalità diverse sono state realizzare carte tematiche di supporto
per gli studi di inquinamento atmosferico.
Lo studio dei suoli urbani ha evidenziatola relazione tra firme spettrali e modalità di circolazione dei
veicoli; lo studio dei suoli rurali mostra la potenzialità di osservare e descrive lo stato di maturità di un
suolo in funzione della sua risposta spettrale. I minerali del gruppo dei serpentini mostrano una
risposta nettamente riconoscibile nelle diverse matrici litologiche.L'analisi della risposta spettrale
della neve ha permesso di individuare su immagini Landsat delle Isole Svalbard superfici nevose con
diverso grado di metamorfismo.
La messa a punto dell'algoritmo per la correzione atmosferica ha permesso sia la restituzione di
immagini in riflettanza sia la determinazione dei parametri atmosferici da remoto tramite metodi
pixel based. Studio di modelli fiscici per la stima dei Parametri Otticamente Attivi dei corpi idrici e
per la creazione di mappe sinottiche dei POA della laguna Venezia, di Stretto di Messina e baia di
Kisumo.
Il contenuto terminologico dei due thesauri è stato portato ad oltre 6000 termini e la struttura
aggiornata
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
9
3
Articoli in
atti di
Convegno
17
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
2
9
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
7
1
Principali collaborazioni
Roma Tre dipartimento di scienze geologiche
Università di Roma La Sapeienza, dip. Sc. Della Terra
Università di Firenze – dip. Sc. Della Terra
Ente Autonomo flumendosa – cagkliari
Arpa veneto- Centro Valanghe di Arabba
Università di Genova Dip.Teris
Valencia University (ES), Department of Physics, Remote Sensing Group and Solar Radiation Group
Durham University, Department of Geography (UK)
NERC, Airborne Remote Sensing Facility (UK)
Centro di Ricerca Progetto San Marco, Dipartimento Aerospaziale, Università di Roma"La Sapienza"
CNR –IMAA –PZ
CNR – ISMAR-VE
CNR-ITABC-RM
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2078
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1576
Anno
costi
figurativi
C
130
valore
effettivo
D=A+C
2208
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
5
0
1
Altro
Totale
1
7
Messa a punto di metodologie applicative per il monitoraggio delle aree urbane attraverso l'utilizzo di
dati telerilevati.
Commessa:
Sviluppo di tecnologie per la generazione, il trattamento e l'interpretazione
di immagini e dati telerilevati della superficie terrestre
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
FIUMI LORENZA
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
I risultati conseguiti dal modulo nel corso dell'anno 2006, possono essere in breve riassunti :
sono state messe a punto metodologie di lavoro riproducibili e applicabili su vasta scala, finalizzate
ad avere una ricaduta operativa e per rispondere alle esigenze della Pubblica Amministrazione. In
particolare nell'ambito della Convenzione n. 358 del 31-3-05 con la Provincia di Napoli, che si è
conclusa nel settembre 2006, sono state prodotte mappe georeferenziate, con caratterizzate
discariche, coperture in cemento-amianto ed inquinamento delle acque costiere per un reale uso nel
monitoraggio del territorio della Provincia di Napoli.
Si precisa che l'attività di servizio ha costituito un'interessante banco di prova per l'individuazione e lo
sviluppo di nuove attività di ricerca, anche se ha impegnato il gruppo di lavoro per quasi tutto l'anno
2006, in modo quasi esclusivo.
Le attività si sono concluse con le campagne a terra per la validazione del dato telerilevato, svolte
congiuntamente dai ricercatori LARA e dai tecnici della Provincia di Napoli.
Attualmente il gruppo di lavoro è impegnato nel divulgare attraverso pubblicazioni, i risultati
conseguiti da questa attività di monitoraggio.
Inoltre nel corso dell'anno 2006, l'attività di ricerca è proseguita con l'individuazione dei parametri
chimico/fisici e spettrali che caratterizzano i diversi stati di alterazione delle coperture in cementoamianto. A tal proposito è iniziata nell'anno 2006 una sperimentazione su Via Tiburtina Roma volta
all'integrazione di analisi chimico-mineralogico di alcuni campioni di materiale prelevato su
coperture in cemento-amianto, con dati estratti dalla scena MIVIS. La suddetta attività viene svolta il
collaborazione con l'ISPESL Laboratorio Polveri e Fibre.
Il monitoraggio a scala regionale della qualità dell'aria.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
1
Articoli in
atti di
Convegno
11
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
5
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
7
1
Principali collaborazioni
Il LARA ha da tempo avviato collaborazioni scientifiche con diverse Istituzioni scientifiche Nel corso
dell'anno sono state fondamentali per lo svolgimento del programma di ricerca le collaborazioni con
gli enti sotto citati:
- ISPESL – DIL, ISPESL – DIPIA, APAT, Sistema Informativo Nazionlale Ambientale SINAnet,
Università di Roma "La Sapienza" Dip. di Idraulica Trasporti e Strade.
Inoltre, nel corso dell'anno sono state avviate nuove collaborazioni tra le quali quella con il Comune
di Pomezia, e con il consorzio MIDEURO, quest'ultimo per l'avvio di programmi di ricerca con i paesi
del medio oriente.
- Valencia University (ES), Department of Physics, Remote Sensing Group (Prof. Josè Moreno) e con
Department of Physics, Solar Radiation Group (Prof. Maria Urtillas) per la caratterizzazione dei
parametri radiativi dell'atmosfera.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
297
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
146
Anno
costi
figurativi
C
8
valore
effettivo
D=A+C
306
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Monitoraggio, sviluppo di tecnologie di controllo e regolamentazione delle emissioni
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Controllo delle emissioni in atmosfera
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
ROTATORI MAURO
Risultati conseguiti
Sono stati prodotti documenti che dovranno essere recepiti dalla legge italiana per l' applicazione
delle migliori tecniche disponibili in vari settori industriali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
1
Articoli in
atti di
Convegno
6
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
3
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
È stata stipulata una convenzione con il ministero dell'ambiente a supporto della Direzione
Salvaguardia Ambientale per la redazione dei documenti finalizzati all'individuazione delle migliori
tecnologie disponili per vari settori industriali e per il monitoraggio ambientale.
Inoltre è stata avviata una collaborazione con la facoltà di Ingegneria dell'Università dell'Aquila per la
realizzazione di un sistema integrato di procedure che, in maniera organica, permettano di affrontare
e risolvere le problematiche poste dalla necessità di valutare e garantire l'accuratezza dei dati
misurati con riferimento alle emissioni in atmosfera.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
2328
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1839
Anno
costi
figurativi
C
106
valore
effettivo
D=A+C
2434
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
7
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
9
0
2
Altro
Totale
0
11
Tecnologie e procedure per lo smaltimento dei rifiuti e contenimento dell'inquinamento
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Metodi recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali
Controllo dell'inquinamento e recupero ambientale
Terra e Ambiente
GUERRIERO ETTORE
Risultati conseguiti
- Partecipazione a convegni internazionali con presentazione di dati relativi all'impiego degli scarti di
lavorazione del tufo per l'abbattimento di microinquinanti organici; Apporto scientifico nella stesura
di linee guida sui metodi di analisi e sui sistemi di campionamento manuali e in continuo di
microinquinanti nell'ambito delle commissioni tecniche istituite presso enti nazionale ed europei
(Unichim, gruppo di lavoro sulle emissioni presso l'Istituto Superiore di Sanità, certificazione
ISO9001).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
2
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
5
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
- Attualmente si sta collaborando con l'associazione dei cementifici AITEC ai fini di stilare un progetto
comune; Si sta collaborando con il Dipartimento di Chimica dei Materiali della Facoltà di Ingegneria
dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
277
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
151
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
costi
figurativi
C
23
valore
effettivo
D=A+C
301
1
2
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Attività RSTL
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Articoli ISI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Costabile F., Bertoni G., De Santis F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - A preliminary
assessment of major air pollutants in the city of Suzhou, China. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT
PART B-URBAN ATMOSPHERE, Vol. 40, Pagg. 6380-6395
Shi Z., Liu S., Liu X., Centritto M. - Altitudinal variation in photosynthetic capacity, diffusional
conductance, and 13C of butterfly bush (Buddleja davidii Franch.) plants growing at high elevations. PHYSIOLOGIA PLANTARUM, Vol. 128, Pagg. 722-731
Bassani C.; Cuomo V.; Lanorte V.; Pignatti S.; Tramutoli V.; - Assessment of Water Vapor Content
from MIVIS TIR Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 127-131
Alberotanza L.; Cavalli R.M.; Pignatti S.; Zandonella A. - Classification of Submersed Acquatic
Vegetation of the Venice Lagoon Using MIVIS Airborne Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol.
49, Pagg. 271-276
Cavalli R.M.; Pignatti S.; Zappitelli E.; - Correction of Sun Glint Effect on MIVIS Data of the Sicily
Campaign in July 2000 - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 277-286
Domine F., Salvatori R., Legagneux L., Salzano R., Fily M., Casacchia R. - Correlation between the
specific surface area and the short wave infrared (SWIR) reflectance of snow: preliminary
investigation. - COLD REGIONS SCIENCE AND TECHNOLOGY, Vol. 46, Pagg. 60-68
Martin Ferm, John Watt, Samantha O’Hanlon, Franco De Santis and Costas Varotsos - Deposition
measurement of particulate matter in connection with corrosion studies - ANALYTICAL AND
BIOANALYTICAL CHEMISTRY, Vol. 384, Pagg. 1320-1330
Fares S., Barta C., Brilli F., Centritto M., Ederli L., Ferranti F., Pasqualini S., Reale L., Tricoli D.,
Loreto F. - Impact of high ozone on isoprene emission, photosynthesis and histologyof developing
Populus alba leaves directly or indirectly exposed to the pollutant. - PHYSIOLOGIA PLANTARUM,
Vol. 128, Pagg. 456-465
Astolfi M.L., Canepari S., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Improved characterisation of
inorganic components in airborne particulate matter - ENVIRONMENTAL LETTERS, Vol. 3, Pagg.
186-191
Perrino C., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Sargolini T. - Inorganic constituents of urban
air pollution in the Lazio region (Central Italy) - ENVIRONMENTAL MONITORING AND
ASSESSMENT, Vol. -, Pagg. --Hedgecock I.M., Pirrone N., Trunfio G.A., Sprovieri F. - Integrated mercury cycling, transport, and
air-water exchange (MECAWEx) model. - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH, Vol. , Pagg. Bassani C.; Cavalli R.M.; Madonna F.; Palombo A.; Pignatti S.; - Laboratory Activity for a New
Procedure of MIVIS Calibration and Relative Validation with Test Data - ANNALS OF GEOPHYSICSITALY, Vol. 49, Pagg. 45-56
Allegrini A.; Anselmi S.; Cavalli R.M.; Manes F.; Pignatti S.; - Multiscale Integration of Satellite,
Airborne and Field Data for Mediterranean Vegetation Studies in the Natural Area of the
Castelporziano Estate (Rome) - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 167-175
Pasini A., Lorè M., Ameli F. - Neural network modelling for the analysis of forcings/temperatures
relationships at different scales in the climate system. - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 191, Pagg.
58-67
15
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20
21
22
23
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Karin Acker1#, Antonio Febo2, Sebastian Trick3*, Cinzia Perrino2, Paolo Bruno2**,
Peter
Wiesen4, Detlev Möller1, Wolfgang Wieprecht1, Renate Auel1, Marco Giusto2, Andreas Geyer3*,
Ulrich Platt3, Ivo Allegrini2 - Nitrous acid in the urban area of Rome. - ATMOSPHERIC
ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 3123-3133
Abbate G.; Cavalli R.M.; Pascucci S., Pignatti S.; Poscolieri M.; - Relations Between Morphological
Settings And Vegetation Covers in a Medium Relief Landscape of Central Italy - ANNALS OF
GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 153-165
Costabile F., De Santis F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - Representativeness of urban highest
polluted zones for sitting traffic-oriented air monitoring stations in a Chinese city. - JSME
INTERNATIONAL JOURNAL SERIES B-FLUIDS AND THERMAL ENGINEERING, Vol. 49, Pagg. 3541
Cinnirella S., Pirrone N. - Spatial and temporal distributions of mercury emissions from forest fires in
Mediterranean region and Russian federation. - ATMOSPHERIC ENVIRONMENT PART B-URBAN
ATMOSPHERE, Vol. 40, Pagg. 7346-7361
Costabile F., Wang F., Hong W., Liu F., Allegrini I. - Spatial distribution of traffic air pollution and
evaluation of transport vehicle emission dispersion in ambient air in urban areas. - JSME
INTERNATIONAL JOURNAL SERIES B-FLUIDS AND THERMAL ENGINEERING, Vol. 49, Pagg. 2734
Wittmann C., Pfanz H., Loreto F., Centritto M., Pietrini F., Alessio G. - Stem CO2-release under
illumination: corticular photosynthesis, photorespiration or inhibitionof mitochondrial respiration? PLANT CELL AND ENVIRONMENT, Vol. 29, Pagg. 1149-1158
H. J. Beine, A. Amoroso, F. Dominé, M. D. King, M. Nardino, A. Ianniello, J. L. France - Surprisingly
small HONO emissions from snow surfaces at Browning Pass, Antarctica. - ATMOSPHERIC
CHEMISTRY AND PHYSICS, Vol. 6, Pagg. 2569-2580
Cavalli R.M.; Fusilli L.; Guidi A.; Pascucci S.; Pignatti S.; Vannicelli Casoni L.; Vinci M.; - The natural
areas of Rome Province detected by airborne remotely sensed data - ANNALS OF GEOPHYSICSITALY, Vol. 49, Pagg. 187-199
Canepari S., Cardarelli E., Perrino C., Catrambone M., Pietrodangelo A., Strincone M. - Two-stage
chemical fractionation method for the analysis of elements and non-volatile inorganic ions in PM10
samples: application to ambient samples collected in Rome (Italy). - ATMOSPHERIC
ENVIRONMENT, Vol. 40, Pagg. 7909-7923
Mabilia R., Cecinato A., Guerriero E., Possanzini M. - Uncertainties of polynuclear aromatic
hydrocarbon and carbonyl measurements in heavy-duty diesel emission. - JOURNAL OF
SEPARATION SCIENCE, Vol. 29, Pagg. 302-307
Mazzocchi F. - Western science and traditional knowledge - EMBO REPORTS, Vol. 7, Pagg. 463-466
Articoli non ISI
1
2
3
4
5
Astolfi M.L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Perrino C. - Analisi elementare e ionica su un
singolo campione di PM: assicurazione e controllo di qualità - Atti del Convegno Nzionale sul
Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. --Gariazzo C., Silibello C., Finardi S., Radice P., Piersanti A., Cecinato A., Perrino C., Nussio F.,
Pelliccioni A., Argentini S., Gobbi ., Di Filippo P. - Applicazione e validazione di un sistema
modellistico integrato per la ricostruzione dell'inquinamento atmosferico primario e secondario su
scala regionale e urbana - Atti del Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol.
-, Pagg. --Perrino C., Catrambone M., Pietrodangelo A., Sargolini T. - Artifact positivi e negativi nella
determinazione di carbonio organico ed elementare nel PM - Atti del Convegno Nazionale sul
Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. --Merola P., Allegrini A., Guglietta D., Sampieri S. - Buried archaeological structures detection using
MIVIS hyperspectral airborne data - Infrared Spaceborn Remote Sensing, Vol. 6297, Pagg. Achilli M., Balducci C., Campanella L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Cattani G.,
Cecinato A., Di Filippo P., Ghighi S., Inglessis M., Marconi A., Perrino C., Pietrodangelo A., Pomata
D., Riccardi C., Spicaglia S. - Correlazione fra tossicità delle frazioni granulometriche del PM e loro
composizione - Atti del Convegno nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. ---
6
7
8
9
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12
13
14
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16
Astolfi M.L., Canepari S., Cardarelli E., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Determination
of non-volatile ions and elements in airborne particulate matter: development of a sample-by-sample
quality control scheme - Atti del Workshop IUPAC-APAT: , Vol. -, Pagg. --Mazzocchi F., Gnoli C. - Il Vaisesika e le categorie di Ranganathan. - AIDA Informazioni, Vol. 3-4,
Pagg. 17-28
Fiumi L., Mari R., Atturo C., Fontinovo G, Zucaro A., Palma G. - Il monitoraggio del territorio della
Provincia di Napoli - Cartographica , Vol. 17, Pagg. 21-26
Astolfi M.L., Canepari S., Catrambone M., Perrino C., Pietrodangelo A. - Improved characterisation of
inorganic components in airborne particulate matter. - Environmental Chemistry Letters, Vol. 3,
Pagg. 186-191
Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Influenza delle sorgenti naturali
ed antropogeniche sulla composizione e concentrazione del materiale particellare nella regione Lazio
- Atti del Convegno Nazionale sul Particolato Atmosferico PM2006 - SCI, Vol. -, Pagg. --Perrino C. - Natura e sorgenti del materiale particellare sospeso in atmosfera - Atti del Convegno
"Qualità dell'Aria e Salute Umana" - ECOMONDO, Vol. -, Pagg. --Rotatori M, Guerriero E, Bianchini M, Gigliucci PF, Guarnieri A, Lutri A, Mosca S, Rossetti G, Vardè
M - PCDD/F PROFILES OF AN IRON ORE SINTERING PLANT - Organohalogencompounds, Vol. 68,
Pagg. 2248-2251
Bai, X., Li,H., Zhang, Q., Costabile, F., Fang, D., - Progress of research on artificial neural network in
air pollution prediction - SCIENCE & TECHNOLOGY REVIEW, Vol. 24 (1, Pagg. 77-81
Manni A, Saviano G, Rotatori M,Guarnieri A, Guerriero E - RECOVERY OF WASTES FROM THE
QUARRYING OF BUILDING MATERIALS IN THE ROMAN PROVINCE AS PRODUCTS FOR
ORGANIC POLLUTANTS REMOVAL FROM LIQUID WASTES - Organohalogen Compounds, Vol. 68,
Pagg. 2326-2329
Casacchia R., Mazzarini F., Spinetti C., Colini L., Neri M., Behncke B., Buongiorno M.F., De Santis V.,
Grignetti A., Salvatori R. - Riflettanza di superfici vulcaniche: la campagna 2003 sul Monte Etna Rivista Italiana di Telerilevamento, Vol. 36, Pagg. 55-67
Merola P., Allegrini A., Guglietta D., Sampieri S. - Study of buried archaeological sites using
Vegetation indices - Remote Sensing for Environmental Monitoring, Vol. 6366, Pagg. -
Articoli in atti di Convegno
1
2
3
4
5
6
7
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Costabile F., Wang Q., Bertoni G., Ciuchini C., Wang F., Allegrini I. - A preliminary assessment of BTX
pollution in urban air in the city of Lanzhou - Air Pollution XIV,
Cavalli R.M., Laneve G., Pignatti S., Santini F., - Analisi dei parametri di qualità dell’acqua per il
controllo della proliferazione delle macrofite - Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo:
problematiche e tecniche di misura”, SASSARI
Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack (OASIS) Interactions Affecting
Atmospheric Biogeochemistry, Climate and Ecosystems in the Arctic - EGS, Vienna
Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack (OASIS) Interactions Program - Eos
Trans. AGU, San Francisco
Beine H.J. - Arctic Ocean – Atmosphere – Sea Ice – Snowpack Interactions Affecting Atmospheric
Biogeochemistry, Climate and Ecosystems - PNRA, ROMA
Sprovieri F., Cofone F., Armentano A., Pirrone N. - Atmospheric mercury as a coastal site in the south
of Italy: overview of a six-year observations programme. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a
Global Pollutant, Madison, Wisconsin, USA
Pirrone N. (presenting author), Hedgecock J.M., Sprovieri F., Trunfio G.A., Cinnirella S. Atmospheric-ocean integrated mercury research: aimed at understanding the mercury cycle in the
Mediterranean region. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison,
Wisconsin, USA
Fiumi L., Atturo C., Fontinovo G. - Caratterizzazione delle coperture in cemento-amianto tramite dati
MIVIS - Telerilevamento e Gis per la protezione dell'ambiente, Rimini
9
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Centritto M., Wahbi S., Sun P., Liu S., Loreto F. - Changes in spectral reflectance indices and
physiological parameters in olive (Olea europaea L.) in response to waterstress. - Olivebioteq 2006:
Biotechnology and Quality of Olive Tree Products Around the Mediterranean Basin, Marsala-Mazara
del Vallo, Ital
Alberotanza L., Barbaro I., Braga F., Cavalli R.M., Pignatti S., Salviato S., Santini F., Zandonella A. Classificazione della vegetazione sommersa della laguna di Venezia tramite dati iperspettrali da aereo
e da satellite - atti del Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di
misura”, Sassari, ottobre 2006, Sassari
Cecinato A., Brachetti A., Balducci C., Morozzi G., De Bartolomeo A., Fabiani R., Rosignoli P. Composizione chimica e tossicità ambientale delle polveri sospese nell’aria di Roma - Qualità
dell’Aria e Salute Umana – Ecomondo 2006, Rimini
Balducci C., Di Filippo P., Pomata D., Brachetti A., Cecinato A. - Composti polari e acidi organici nel
particolato atmosferico di Taranto e Provincia - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente
come Fattori competitivi per le Moderne Aree Industriali, Lecce
Salzano R. R.Casacchia , R.Salvatori, M.Angelone 2006 - Confronto tra tecniche geochimiche e
radiometriche per il monitoraggio di suoli urbani. - 10a Conferenza Nazionale ASITA , Bolzano
Caiafa C., Salerno E., Proti A., Fiumi L., - Depend component analysis as a tool for blind spectral
unmixing of remote sensed images - EUSIPCO , Firenze
Plini P., Felluga B., Mazzocchi F. - Developing environmental terminologies: the case study of Inland
Water. - MACL Conference - Multilingualism and Applied Comparative Linguistics, Bruxelles,
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in the Mediterranean Basin WATMED 3, Tripoli, Lebanon
Rotatori M., Guerriero E., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G., Vardè M. Evaluation of organic micropollutants in a steel sintering plant. - 17th International Mass
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Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G.,
Vardè M. - Evaluation of organic micropollutants in the area surrounding a refinery. - First European
Chemistry Congress, Budapest, Hungary
Andersson, M., Gardfeldt, K., Wangberg, I., Sprovieri, F., Pirrone, N., Zagar, D., Lindqvist, O. Evasion of mercury from the Mediterranean sea. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global
Pollutant, Madison, Wisconsin, USA
Allegrini A., Guglietta D., Mercuri E. - Evoluzione di aree boschive incendiate mediante
telerilevamento iperspettrale - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini
Zizek, S.,. Horvat, M., Kotnik, J., Vidjak, O., Zvonaric, T., Pirrone, N. - Hg speciation in zooplankton
in open and coastal Mediterranean waters. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global
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Sampieri S., Allegrini A., Guglietta D., Merola P. - Il MIVIS come strumento di indagine ambientale
per l’individuazione di anomalie termiche da inquinamento ambientale nel suolo ed in acqua - GIS e
telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini
Cecinato A., Di Filippo P., Pomata D., Brachetti A., Balducci C. - Il ciclo dei microinquinanti dalle
fonti alle matrici - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi per le
Moderne Aree Industriali, Lecce
Cecinato A., Balducci C., Di Menno Di Bucchianico A. - Investigation of uncertainty related to
measurements of particulate organic pollutants - APAT& IUPAC Inter-national Workshop
“Combining and Reporting Analytical Results, Roma
Brilli F., Barta C., Fortunati A., Centritto M., Loreto F. - Isoprene emission occurs indipendently of
photosynthesis in drought stressed leaves. - Joint CACGP / IGAC / WMO Symposium. ATMOSPHERIC
CHEMISTRY AT THE INTERFACES 2006, Cape Town, South Africa
Plini P., Mazzocchi F., Di Franco S. - La classificazione e la struttura relazionale nel Thesaurus:
l'esperienza di EARTh - 1ª Italian IA Summit, Roma
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Alberotanza L., Barbaro I., Braga F., Cavalli R.M., Pignatti S., Salviato S., Santini F., - Messa a punto
di tecniche semiempiriche e di inversione dei dati remoti per la stima quantitativa dei parametri di
qualità dell’acqua, risultati preliminari delle campagne di misura sperimentali nella laguna di
Venezia - Simposio “Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura”,
Sassari, SASSARI
Horvat, M.,. Ogrinc, N., Fajon, V., Gibica, D., Kotnik, J., Monperrous, M., Amoroux, D., Tessier, E.,
Cossa, D., Pirrone, N. - Metrological aspects of mercury speciation in marine waters: sediments and
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Ceci P., Fardelli A., Rotatori M., Allegrini A. - Nuove tecniche di controllo e prevenzione degli
incidenti industriali rilevanti. - GIS e telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini
Rotatori M., Di Filippo P., Guerriero, E., Cecinato A. - PCB, PCDD e PCDF nel particolato atmosferico
di Taranto e provincia - Workshop nazionale “Sicurezza, salute e Ambiente come Fattori competitivi
per le Moderne Aree Industriali, Lecce
Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Guarnieri A., Lutri A., Mosca S., Rossetti G.,
Vardè M. - PCDDF profiles of an iron ore sintering plant. - Dioxin2006: 26th International
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Sprovieri F., Pirrone N. - Particle size distribution of trace elements at a coastal site in the south of
Italy. - 7th International Aerosol Conference, St. Paul, Minnesota, USA
Zagar, D., Rajar, R., Gardfeldt, k., Andersson, M., Horvat, M., Kotnik, J., Kallos, G., Vaudori, A.,
Pirrone, N. - Possible contribution of hydrotermal vents and tectonic activity as a source of mercury in
the Mediterranean. - Mercury 2006. Conference on Mercury as a Global Pollutant, Madison,
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Manni A., Saviano G., Rotatori M., Guarnieri A., Guerriero E. - Recovery of wastes from the quarrying
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wastes - Dioxin2006: 26th International Symposium on Halogenated Persistent Organic Pollutants,
Oslo, Norway
Cavazzini A., Pizzaferri G., Gelli A., Allegrini A., Bo F., Migliazzi M. - Redazione di una carta di uso del
suolo a scala 1:25000 mediante procedura semiautomatica applicata alle immagini MIVIS - GIS e
telerilevamento per l’osservazione dell’ambiente, rimini
Mazzocchi F., Plini P. - Refining thesaurus relational structure: implications and opportunities. - 10°
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Beine H. J. , Amoroso A. , Esposito G. , Nardino M. , Dominé F. - Relationship Between NO2 and
HONO Fluxes Above Snow Surfaces in the Marine Arctic at Ny-Ålesund, Svalbard IGAC/CACGP/WMO, Cape Town, South Africa
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physiological parameters in olive (Olea europaea L.) in response to water stress - International
Conference on Forest and Water in a Changing Environment, Beijing, China
Mandrone S., Rossi D., Costantini M.L., Rossi E., Allegrini A., Brilli M., Rossi L. - Relazione tra
eterogeneità e fragilità circumlacuale dei Laghi di Bracciano e Vico - Giornata mondiale dell’Acqua,
roma
Cavalli R.M., Laneve G., Pignatti S. , Santini F. - Remote Sensing and Physical Modelling approach
for Macrophyte and Water Quality Parameters Monitoring - Simposio Internazionale “GlobWetland:
Looking at Wetlands from Space”, FRASCATI
Atturo C., Cianfrone C., Ferrara V., Fiumi L., Fontinovo G., Ottavi C.M. - Remote sensing detector
techniques for Brownfield identification and monitoring by GIS tools. - The Sustainable City 2006,
Fourth International Conference on Urban Regeneration and Sustainability, Tallinn, Estonia
Plini P., De Santis V., Salvatori F. - Ricostruzione in ambiente GIS, delle operazioni del Corpo
d'Armata Alpino durante la campagna di Russia (1942-1943). - 10a Conferenza Nazionale ASITA,
Bolzano
45
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atmosferico. Proposta di Metodo di Riferimento per l’Analis
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circostante la raffineria di Gela
Alessia Allegrini - Individuazione e mappatura delle coperture di cemento-amianto tramite analisi di
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Guerriero Ettore - Istruzioni operative per la gestione dei laboratori nell'ambito del Sistema Gestione
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Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Rantica E., Sargolini T. - Italian-Israeli cooperation on
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of the Italian Team: Tel Aviv campaign.
Salzano R., R. Casacchia, R. Salvatori & M.Angelone - La spettroradiometria come tecnica “low-cost”
per il monitoraggio dell’inquinamento da traffico veicolare in ambiente urbano
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Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Fontinovo Giuliano, Zucaro Amalia - Monitoraggio del territorio della
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De Santis F., Salvatori R., Bellagotti R., Salzano R., Vichi F. - Monitoraggio della qualità dell'aria nel
territorio limitrofo alla Centrale di 750 mw di Termoli (CB): esposizione ed analisi dei risultati ottenuti
nelle campagne effettuate nel periodo invernale 2005-2006
Allegrini Alessia, D’Allura Salvatore, Guglietta Daniela, Merola Pasquale, Sampieri Simone Monitoraggio di anomalie termiche attraverso tecniche di remote sensing: il caso Augusta-Melilli
Allegrini Alessia, Guglietta Daniela, Mercuri Elisabetta, Merola Pasquale, Sampieri Simone Monitoraggio di anomalie termiche attraverso tecniche di remote sensing: il caso Campania
Allegrini Alessia, Merola Pasquale, Simone Sampieri - Monitoraggio in quota dell’area veneziana con
il sensore MIVIS e monitoraggio spaziale di microinquinanti dispersi al suolo. Primo rapporto tecnico
Perrino C., Catrambone M., Dalla Torre S., Pietrodangelo A., Rantica E., Sargolini T. - Monitoraggio
microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione di Ferrara (EBP)
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microinquinanti atmosferici Centrale di Cogenerazione di Ferrara (EBP)
Cecinato A. - Particolato Organico Sospeso: Chimica, Sorgenti, Trasformazioni
Cecinato A. - Progetto Impatto sulla Salute di particolari Condizioni Ambientali e di Lavoro, di
Provvedimenti di Pianificazione Territoriale. Attività di Ricerca svolta dall’Unità Operativa UO-6 (IIACNR): Relazione Tecnica
Ivo Allegrini, Rosanna Mabilia - Rapporto finale GdL n.7 CNEIA
Tagliacozzo G. - Relazione sull’attività svolta nell’ambito dell’Incarico di Collaborazione
Professionale Misura di Aldeidi e Chetoni Atmosferici
Cecinato A. - Relazione tecnica sul contenuto organico delle polveri sospese atmosferiche,
dimensionalmente discriminate, collezionate a Roma
Cecinato A. - Rendicontazione del 2° anno d’attività del progetto Indici chimici e meteoclimatici di
qualità ambientale delle aree urbane (n. RBAU01S7E7)
Cecinato A. - Rendicontazione dell’attività svolta nell’anno 2005 nell’ambito del Programma Accent
Costabile, F., Allegrini, I. - Research project on Suzhou Air Quality Monitoring
Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Fontinovo Giuliano - STUDIO PER LA MESSA A PUNTO DI UN
METODO CHE PERMETTA LA DIAGNOSI DELL'ALTERAZIONE DELLE COPERTURE IN
CEMENTO-AMIANTO TALE DA FAR PREVEDERE A BREVE TEMPO UN POSSIBILE RILASCIO DI
FIBRE DI AMIANTO
Fino A., Giancola D., Gugliotta G., Leonardi C., Mazziotti C., Rotatori M. - Supporto alle attività del
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio per l'attuazione della normativa vigente in
materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente e di contenimento delle emissioni
dei principali inquinanti.
Fino A., Giancola D., Gugliotta G., Leonardi C., Mazziotti C. - Supporto alle attività del Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio per l'attuazione della normativa vigente in materia di
valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente e di contenimento delle emissioni dei principali
inquinanti..
Fiumi Lorenza, Atturo Catia, Giuliano Fontinovo - Sviluppo di metodologie per il monitoraggio e la
gestione delle aree costiere ad elevato rischio per la salute umana e per l'ambiente
Cinnirella S., Gensini M., Pirrone N. - Sviluppo di un sistema integrato per la gestione e la
salvaguardia della funzionalità ecologica del patrimonio forestale (GESPO). Primo rapporto tecnico scientifico intermedio.
Salzano R., Casacchia R., Salvatori R. - Tecniche di spettroradiometria per lo studio
dell'inquinamento urbano
Costabile, F., Guerriero E., Biscotto, M., Allegrini, I. - Terms of Reference for Chemical Laboratory to
support air quality Monitoring in Beijing
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support air quality Monitoring in Beijing
Costabile, F., Allegrini, I. - The Air Quality Monitoring System of Suzhou: system integration and data
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De Santis F., Allegrini I., Salvatori R., Bellagotti R., Salzano R., Vichi F. - Valutazione della qualità
dell'aria dell'area circostante la Centrale termoelettrica di Termoli (CB) nell'anno precedente alla
marcia Maggio 2005-Aprile 2006
Ianniello A., Allegrini I., Spataro F., Esposito G. - Valutazione della reattività fotocatalitca del
rivestimento ECO-14 per la riduzione degli ossidi di azoto in atmosfera
Rotatori M., Guerriero E., Bianchini M., Gigliucci P.F., Rossetti G., Guarnieri A., Mosca S., Vardè M.,
Lutri A. - Valutazione delle emissioni gassose in atmosfera del forno di agglomerazione Soc. Servola
S.p.A.
Ianniello A., Allegrini I., Spataro F., Esposito G. - Verifica dell'efficienza dell'abbattimento di agenti
inquinanti di un manto bituminoso drenante in cui è stata colata una malta fotocatalitica contenente
TiO2
Risultati progettuali
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Guerriero Ettore - Chemical Laboratory and Olympic Village Monitoring Project
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Centritto M. - Combating desertification with native plants: ecological characteristics and water use
efficiency of Nitraria tangutorum along desertification gradient
Guerriero Ettore - PROGETTO INTERDIPARTIMENTALE SPETTROMETRIA DI MASSA
Centritto M. - Predicting the impact of climate change on agricultural forest ecosystems
Centritto M. - Water use optimisation of crops in drought prone areas
Attività editoriali
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Rosanna Mabilia, Ivo Allegrini - Ruoli, fattori e responsabilità dell'inquinamento urbano- Progetto per
una ricerca internazionale di tematizzazione ed individuazione di soluzioni scientifiche
AA.VV. - Telerilevamento e GIS per la Protezione dell’Ambiente
AA.VV. - volume 49, N.1. Annals of Geophysics -
Principali risorse strumentali dell’Istituto
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
Elementi di autovalutazione
L'attività dell'Istituto è proseguita nell'ambito generale di un rafforzamento delle conoscenze nei
settori di interesse per il mandato dell'Istituto stesso. I moduli attivati nell'Istituto sono in grado di
studiare tutti i processi responsabili del ciclo degli inquinanti atmosferici, ossia le emissioni, le
trasformazioni chimiche in atmosfera e le deposizioni. Questi studi hanno riguardato tutti gli aspetti
dell'ambiente atmosferico, ossia l'ambiente interno dei luoghi di vita (indoor pollution),
l'inquinamento in aree industriali ed urbane, i processi di inquinamento regionale e globale, nonché
in aree remote od estreme quali q1uelle polari. In particolare, per le emissioni è proseguito lo studio
delle emissioni da impianti industriali, con particolare riferimento per quelli che causano problemi di
accettabilità sociale, quali inceneritori e impianti di produzione di energia elettrica. Per queste sono
state messe a punto tecniche di valutazione delle ricadute degli inquinanti a terra molto avanzate e
risolutive. Sono state anche sviluppate metodiche per la valutazione dell'inquinamento negli ambienti
interni, in particolare nei luoghi di vita per la lo studio dell'esposizione della popolazione che hanno
portato alla messa a punto di una metodica di valutazione delle emissioni da materiale da costruzione
e da arredamento, utilizzato anche per lo studio delle tecniche di fotocatalizzazione, rivelatesi
particolarmente efficaci per l'abbattimento delle concentrazioni ambientali di ossidi di azoto. Una
notevole quantità di questi studi è stata anche finalizzata alla valutazione dell'effetto degli inquinanti
sulla conservazione delle opere di interesse artistico e culturale. Le attività per la valutazione
dell'inquinamento in aree urbane hanno mostrato un notevole incremento, in sia in termini di
numero e qualità di misure sperimentali, che in termini di risultati. In questo settore sono state
studiate metodiche per la pianificazione delle osservazioni quali la progettazione delle reti di
rilevamento e l'analisi del territorio per la loro localizzazione, anche utilizzando tecniche di
telerilevamento. Particolare importanza è stata data allo studio del particolato che ha permesso di
chiarire la genesi e l'evoluzione di questa forma di inquinamento. Fondamentali sono stati gli studi
sull'inquinamento a livello di mesoscala dovuto ad ozono che hanno consentito di chiarire i processi
per la formazione e per la distribuzione di questo inquinante. Gran parte delle ricerche in aree
urbane ed a mesoscala sono state effettuate mediante apposite campagne di misura che hanno visto
l'Istituto impegnato soprattutto nelle città italiane ed in Cina. Notevole è stata anche l'attività a livello
globale con lo studio dell'inquinamento da Mercurio che costituisce una delle sostanze più importanti
emesse dalle attività antropiche. Sono stati studiati modelli di previsione e di distribuzione e criteri
per l'inventario delle emissioni in un ottica internazionale alla luce dell'importanza del mercurio
come fondamentale per l'inquinamento dell'emisfero boreale e quindi per i cambiamenti globali.
Molto significativa è stata anche l'attività in ambienti estremi e polari che, oltre a proseguire le attività
già programmate nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, hanno anche
riguardato lo studio dei processi di emissione di ossidi di azoto da superfici innevate, anche in
ambienti di montagna Italiani. In particolare sono proseguiti gli studi relativi ai processi di emissione
di ossidi di azoto, in particolare acido nitroso dalle superfici innevate, considerando questo processo
come uno di quelli che può efficacemente opporsi alla presenza di grandi quantità di inquinanti nelle
aree remote. Molto importante è stata anche la presenza dell'Istituto nella pianificazione e
nell'organizzazione scientifica e tecnica delle campagne in aree polari. La partecipazione di
ricercatori dell'Istituto alle attività del Consorzio per l'Attuazione del PNRA, a quelle della
Commissione Nazionale (CSNA) hanno portato le strutture dell'Istituto a maturare un elevato grado di
operatività in questo settore. Tale operatività si è concretizzata nella pianificazione delle attività
dell'Istituto e del CNR nell'ambito dell'International Polar Year (IPY) nell'ambito del quale sono stati
elaborati ben quattro progetti che hanno ricevuto lo status ufficiale di progetti IPY. Dall'insieme di
queste attività sono anche scaturiti nuovi strumenti di misura come in seguito illustrato. Una parte
importante dell'attività dell'Istituto è stata finalizzata ai processi di deposizione ed alla loro
modellazione. Infatti, al fine di poter chiarire i processi di interazione tra gli ecosistemi atmosferici e
quelli superficiali è necessario studiare le interfasi attraverso le quali sono svolti gli scambi di
sostanze che possono avere notevoli effetti sull'ambiente. Gli scambi tra l'ambiente idrico marino ed
oceanico e l'atmosfera, in particolare per il Mercurio, rivestono grande importanza per il controllo di
questo inquinante. Rilevante è anche stata la parte di osservazioni mediante mezzi aerei o satellitari.
Infatti queste due piattaforme possono fornire dati molto importanti su vaste aree territoriali
contribuendo a chiarire i processi di evoluzione ambientale attraverso l'analisi di indicatori specifici
rilevabili mediante tecniche multi ed iperspettrali. In questo ambito sono stati effettuati interventi e
programmi molto importanti per il contrasto alla illegalità ambientale in supporto all'azione delle
forze di polizia. Da queste attività nasce anche la possibilità, verificata sperimentalmente, di valutare
la capacità di assorbimento del biossido di carbonio da parte dei corpi vegetali in supporto al
protocollo di Kyoto ed al processo di commercio dei crediti di emissione. Analogamente, questi studi
si rivelano molto importanti per la valutazione delle emissioni da corpi forestali in particolare per
quanto riguarda i composti organici volatili, precursori dell'Ozono. Oltre all'aspetto puramente
scientifico, l'Istituto ha fornito un importante supporto allo sviluppo della legislazione in ambito
nazionale ed internazionale, e fornendo gli elementi per la pianificazione degli interventi legislativi.
Tale attività è stata anche sviluppata all'estero non solo assistendo gli enti internazionali per la
protezione dell'ambiente, ma anche fornendo supporto tecnico a Paesi in via di sviluppo. L'attività
internazionale, già di per se notevole, ha avuto in questo settore un notevole impulso che ha portato
l'Istituto a proseguire le sue collaborazione scientifiche nell'area Europea e Nordamericana, ed a
sviluppare nuove relazioni nell'area Mediterranea, nei Balcani ed in Cina. In questo settore, l'Istituto
ha inteso anche ampliare i suoi orizzonti attraverso la partecipazione a numerose iniziative all'estero
ed anche in Italia, quali convegni, mostre, etc. nelle quali ha avuto l'occasione di presentare alcuni
dei suoi risultati. In campo nazionale, appare rilevante il contributo fornito dall'Istituto alla gestione
dell'ambiente atmosferico nei grandi centri urbani del Paese fornendo indicazioni circa la possibile
riduzione delle fonti inquinanti. L'attività tecnica e scientifica dell'Istituto, nonché le sue attività di
supporto tecnico, hanno portato, come nel passato, allo sviluppo di nuove tecniche e strumentazioni
per la rilevazione degli inquinanti atmosferici. In particolare, è proseguito lo sviluppo di un
analizzatore innovativo per la rilevazione di piccole quantità (parti per trilione) da utilizzarsi in
ambienti remoti. L'elevata sensibilità dello strumento ha permesso di verificare le ipotesi circa le
emissioni naturali di ossidi di azoto da neve e ghiaccio. La modifica di questa apparecchiatura ha
portato alla possibilità di misurare piccole concentrazioni di acido nitrico che, nelle aree urbane
potrebbe costituire un importante precursore di particolato secondario. E' stato sviluppato un sistema
per la misura dell'inquinamento basato su sensori innovativi e montato su una piattaforma mobile
per la misura bidimensionale delle concentrazioni. E' proseguita lo studio e la valutazione di
apparecchiature per la misura di particolato, mentre è stato sviluppato un nuovo dispositivo per la
caratterizzazione di PM10 mediante sistemi ottici basati su un laser pulsato. Queste apparecchiature
sono state in parte sviluppate per le esigenze operative dell'Istituto, ed in parte a supporto delle
aziende italiane. Le realizzazioni strumentali dell'Istituto sono state oggetto di presentazioni a molte
fiere ed esposizioni di settore nazionali ed internazionali. A proposito della collaborazione con
Aziende, è opportuno osservare che questo supporto non si limita allo sviluppo di dispositivi di
eventuale interesse commerciale, ma è anche orientato al supporto alle loro attività mediante
consulenze di alta qualità sui processi produttivi e le ricadute sulle emissioni. Un altro aspetto molto
rilevante dell'attività dell'Istituto è relativo allo sviluppo di relazioni culturali con Enti di altri Paesi ed
allo sviluppo dei programmi formativi per i quali l'Istituto ha ottenuto l'accreditamento ISO. Tali
programmi hanno un ampio respiro poiché includono la preparazione di Tesi di Laurea in discipline
tecniche e scientifiche, il supporto a Dottorandi di Ricerca per le maggiori Università Italiane dei
quali tre unità sono impegnate nell'Istituto con Assegni di Ricerca. L'Istituto organizza anche stages
per i corsi di Laurea breve e per la formazione di personale tecnico per le altre amministrazioni. Tra
questi corsi, appaiono molto rilevanti quelli destinati alla formazione di tecnici per la gestione delle
reti di rilevamento in Cina. I programmi di formazione trovano poi il loro naturale completamento
nell'attività di insegnamento che alcuni ricercatori dell'Istituto svolgono per Università e per altri Enti.
Tutta l'attività dell'Istituto si concretizza poi con un elevato numero di pubblicazioni, partecipazioni a
convegni e congressi, nonché organizzazione di workshop specifici che lo po
Proposta di interventi organizzativi
L'Istituto ha raggiunto livelli di operatività e di sviluppo scientifico e tecnico che lo pongono ai
massimi livelli nazionali ed a rilevanti livelli internazionali per quanto riguarda lo studio
dell'inquinamento atmosferico. Nell'anno 2005, le ricerche si sono sviluppate con le Unità Operative
dell'Istituto che sono state trasformate in Moduli di Commessa. Tale trasformazioni, non ha portato
rilevanti effetti sulla struttura generale e sull'organizzazione dell'Istituto stesso in quanto, mentre le
attività scientifiche e tecniche si sono sviluppate appunto per Moduli di Commessa, la trasversalità
culturale presente da lungo tempo nell'Istituto permette di poter conseguire rilevanti risultati anche
nel sistema organizzativo verso il quale il CNR evolverà nei prossimi anni. L'istituto, nel suo
complesso, soffre comunque dei problemi generali che sono comuni alla Comunità scientifica
nazionale e di problemi particolari che, adeguatamente risolti, potrebbero consentire una maggiore e
più qualificata presenza dell'Ente nelle scienze ambientali in generale ed in quelle dell'inquinamento
atmosferico in particolare. La struttura organizzativa dell'Istituto non presenta quindi problemi ed
essa è arrivata ad un livello di operatività qualitativo e quantitativo che può anche essere utilizzato
per programmi di ampio respiro che coinvolgono più commesse e più unità operative dell'Ente non
necessariamente afferenti l'Istituto. I problemi dei quali si auspica la soluzione sono quelli di visione
strategica a lungo termine. Infatti, si ritiene che uno degli elementi principali che caratterizza l'Ente e
l'Istituto, sia la presenza di una consistente base di conoscenza culturale, altrimenti chiamate con il
termine riduttivo di "competenze". Tali competenze mettono in grado lì'Istituto di rispondere
praticamente ad ogni sollecitazione che proviene dall'Esterno, sia di tipo tecnico che di tipo culturale,
ma esse debbono necessariamente essere ampliate al fine di costituire una filiera che nel tempo possa
assicurare il massimo risultato. E' quindi necessario incrementare adeguatamente il numero di
Assegni di ricerca che dovrebbero essere messi a disposizione dall'Ente in modo da non condizionare
l'attività di formazione agli obbiettivi specifici e necessariamente limitati dei committenti che, finora,
si sono fatti carico del finanziamento della quasi totalità degli assegni. Ciò risulta di primaria
importanza per i corsi di Dottorato di Ricerca che assicurano la presenza di personale
adeguatamente formato per i compiti della ricerca futura. Un altro problema che merita adeguata
soluzione consiste nell'ammodernamento del parco strumentale dell'Istituto che, sebbene possa
vantare strumentazioni all'avanguardia, necessita di un continuo aggiornamento, anche alla luce del
fatto che è proprio la disponibilità di un parco strumentale adeguato che riesce a svolgere una
notevole azione di attrazione sia culturale che di commesse esterne. Da questo punto di vista, poter
contare su un finanziamento continuo, anche se quantitativamente anche relativamente ridotto, può
sicuramente migliorare la situazione.
Tutti gli sforzi finora profusi dall'Istituto e, eventualmente profusi dall'Ente nel futuro per accrescere
la presenza culturale o strumentale all'interno dell'Istituto stesso ed alle commesse che esso verrà
chiamato a svolgere, rischiano però di essere vanificati se a queste azioni non si accompagnerà un
adeguato sostegno in termini di strutture e di spazio. Ad esempio, la disponibilità di una sala
adeguatamente strumentata per i programmi di alta formazione, sicuramente contribuirebbe ad
accrescere l'importanza dell'Istituto nel settore delle conoscenze ambientali. L'attrezzatura
auspicabile potrebbe consistere in sistemi di trasmissione veloci per l'interfaccia con strutture e reti
esterne in una sorta di E-Learning ambientale, compreso di utilizzazione di strutture di realtà
virtuale. Queste strutture saranno sicuramente molto importanti anche per lo sviluppo dei
programmi di ricerca inerenti le commesse. Analogamente, il potenziamento delle strutture tecniche
e scientifiche delle tre principali stazioni di rilevamento dell'Istituto (Stazione di Villa Ada a Roma,
stazione "Arnaldo Liberti" dell'Area della Ricerca Roma I e stazione di Longobucco, nella Sila
cosentina) potrebbe costituire un elemento di più elevata attrazione scientifica e tecnica oltre a
costituire il supporto più adeguato alle necessità scientifiche delle unità di ricerca dell'Istituto anche
in vista di un potenziamento della sua attività comunitaria ed internazionale. Nel dettaglio, le
strumentazioni di cui l'Istituto necessita a breve scadenza si riferiscono ad un sistema integrato per la
valutazione dell'inquinamento da particolato in atmosfere ambientali composto di analizzatori in
grado di selezionare le particelle singole dalla frazione inalabile alle particelle ultrafini, nonché a
dispositivi di misura delle componenti organiche semivolatili presenti sia in fase vapore che in fase
particellare. Per quanto riguarda il problema dello spazio, anche se le statistiche a disposizione non
sono molto precise, appare fin troppo evidente che il rapporto tra la superficie disponibile ed il
numero di personale operante nell'Istituto, si pone a livelli estremamente bassi, probabilmente il più
basso in assoluto nel CNR. Negli anni passati, la Direzione non ha mai mancato l'occasione di portare
all'attenzione degli Organi Direttivi questa esigenza, purtroppo con scarsissimi risultati pratici. Alla
luce della nuova riorganizzazione del CNR questa esigenza è ancora più forte e quindi una risposta
adeguata costituisce da solo un passo fondamentale verso nuovi obbiettivi. Per quanto invece
riguarda l'organizzazione in commesse all'interno dell'Istituto, l'ampia flessibilità delle strutture
organizzative dell'Istituto stesso sviluppata nel passato prossimo, ha contribuito ad assorbire molto
efficacemente la nuova struttura organizzativa dell'Ente alla quel l'Istituto può rispondere in modo
efficace e produttivo in relazione agli obbiettivi generali del Dipartimento di afferenza (Ambiente) e
dei Dipartimento con i quali ci si aspettano e si auspicano fattive collaborazioni (Energia e Trasporti,
Scienze della vita, Patrimonio Culturale) le quali ribadirebbero e rafforzerebbero quelle già in essere.
ISTITUTO DI METODOLOGIE PER L'ANALISI AMBIENTALE
Direttore:
Sede principale:
Articolazione
territoriale:
Sito web dell'Istituto:
Prof Vincenzo Cuomo
Contrada S. Loja - C.P. 27 - 85050 Tito Scalo (PZ)
www.imaa.cnr.it
Dipartimento di prevista afferenza
Terra e Ambiente
Missione
"Sviluppare attività di ricerca nell'area tematica a livello nazionale ed internazionale e il relativo trasferimento tecnologico
agli utenti. Promuovere attività di formazione in cooperazione con università italiane e straniere. Tematiche statutarie: '
Osservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da satellite per lo studio dell'atmosfera, idrosfera, litosfera e biosfera e delle
loro interazioni, per lo sviluppo delle applicazioni meteo-climatiche e per la previsione, prevenzione e mitigazione dei
rischi; ' Caratterizzazione chimico-fisica di suolo e sottosuolo; ' Monitoraggio, pressione antropica e gestione delle risorse
agrarie e naturali; ' Sviluppo di tecniche avanzate di monitoraggio ambientale basate sull'integrazione di metodiche
chimico-fisiche, biologiche e geologiche, in situ ed in remote sensing; ' Metodologie integrate per la pianificazione
ambientale."
Attività di ricerca (2006)
Commesse
• Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa' dell'Informazione
• Modellistica Ambientale per la Sostenibilità
• Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture, tecnologie
GRID e servizi WEB.
• Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo
Moduli
• Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale per lo
sviluppo di Tool ICT per le scienze della Terra
• Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la sintesi di media
multidimensionali (mdm)
• Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di Beni Culturali
• Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la
protezione dei rischi: genesi, proprietà e valorizzazione dei materiali argillosi
• Struttura dei sistemi precipitanti
• Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la
protezione dai rischi: monitoraggio degli inquinanti atmosferici
• Modellistica per la Sostenibilità Energetico - Ambientale
• Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la
protezione dai rischi: frane, fattori d'instabilità e caratteristiche dei sedimenti argillosi
• Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra dal suolo e da satellite per il profiling
dell'atmosfera
• Integrazione di tecniche osservative in situ ed in remote sensing per il monitoraggio di inquinanti
atmosferici e le ricadute al suolo
• Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale
• Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazione della Terra dal suolo e da satellite per il
monitoraggio di suolo e sottosuolo
• Integrazione e validazione di tecniche di interferometria SAR con metodologie geofisiche in-situ
• Applicazione delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e la
protezione dai rischi: nubi e precipitazioni
RSTL
• La risonanza stocastica nella dinamica degli aerosol atmosferici
• "Fenomeni di ""clusterizzazione"" temporale in processi puntuali naturali (terremoti, eruzioni,
incendi,..)"
• Approccio meccanico-statistico alla caratterizzazione dinamica della copertura vegetale su scale
climatiche
• I minerali argillosi come proxy per lo studio delle variazioni paleoclimatiche
• Autogenesi di minerali argillosi in condizioni diagenetiche.
• La microdiffrazione X: risoluzione strutturale e quantitativa con metodo Rietveld
• "Studio delle dinamiche delle trasformazioni antropiche dell'ambiente mediante l'analisi di ""segni"" e
""tracce"" rilevabili da dati telerilevati e non."
• Spettroscopia Laser su aerosol atmosferici in camera ad atmosfera controllata
Attività Commesse
Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa' dell'Informazione
Media Multidimensionali
ICT
NATIVI STEFANO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
In linea con i risulati attesi, la commessa ha svolto un importante attivita' legata alla modellazione ed alla
codifica di dati geospaziali multidimensionali e dei relativi servizi di geomatica. Tale attivita' e' inserita in
importanti iniziative esterne sia a livello nazionale che internazionale che si occupano di temi legati alle
Spatial Data Infrastructure (SDI) e del Monitoraggio Globale e della Sicurezza (GMES). Sono state
progettate e sviluppate soluzioni middleware per la catalogazione e distribuzione di dati di Osservazione
della Terra; sono stati progettati e sviluppati modelli semistrutturati e mark-up language per la mediazione
strutturale e semantica di dati multidimensionali. Queste tecniche sono state sviluppate nell'ambito
dell'Interoperability Experiment GALEON sponsorizzato dall'OGC, dei progetti Europei CYCLOPS e
GridCC, del progetto Regionale sulla Val d'Agri, dei lavori di INSPIRE sui metadati e delle collaborazioni
con: UCAR (USA) sui modelli per Atmospheric Sciences, e con ENEA/INGV sui modelli per Ocenography.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
2
Articoli in
atti di
Convegno
8
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
1
Abstract
Attività
editoriali
11
0
Principali collaborazioni
Rispetto alle collaborazioni previste, tutte realizzate, occorre segnalare le seguenti nuove iniziative:
collaborazione con il Ministero della Difesa per la rappresentanza nazionale nel DGIWG (Digital
Geographic Information Working Group) per la specifica geospaziale nel settore della difesa e quindi
NATO; collaborazione con IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers, Inc.) per la
sperimentazione dell'iniziativa internazionale denominata GEOSS; supporto alle iniziative del CNIPA nel
settore della geo-informazione e di INSPIRE; Telespazio e l'Unione Industriale di Potenza per il progetto per
i distretti nazionali per la Regione Basilicata denominato TeRN, attivita' di sinergia con la comunita'
scientifica internazionale per l'otganizzazione di sessioni in AGU (American Geophysics Union), EGU
(European Geoscience Union) e OGF ed edizioni speciali di giornali internazionali.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
537
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
169
Anno
costi
figurativi
C
100
valore
effettivo
D=A+C
637
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
3
Altro
Totale
4
8
Principali risorse strumentali utilizzate
Infrastruttura LAN 10 GBE
Storage Area Network 9 TB on-line
Tape Library LTO, 30 TB
Network Attached Storage 1 TB (x5)
WS Linux/Windows (x7)
Sistema di pubblicazione Web
Modellistica Ambientale per la Sostenibilità
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
COSMI CARMELINA
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Le attività del 2006 hanno riguardato:
Sviluppo della metodologia e delle interfacce per l'integrazione dei modelli nazionali e dei parametri
provenienti da LCA ed ExternE nel modello NEEDS TIMES Pan Europeo;
Implementazione e calibrazione del modello NEEDS –TIMES Italia;
Messa a punto e valutazione di tecniche deterministico-stocastiche per la spazializzazione di dati puntuali al
fine di ottenere mappe integrabili con strumenti di gestione ed utilizzabili per lo studio dinamico a più
variabili di dati non omogeneamente campionati;
Predisposizione di pagine web con mappe GIS mediante il modulo ArcIMS per la visualizzazione di
cartografia tematica.
Avanzamenti dei programmi interni sull'utilizzo di NAMEA (National Accounting Matrix with
Environmental Accounts) per valutare l'efficienza ambientale nell'economia italiana con applicazione alla
regione Lazio (in collaborazione con ISTAT).
Analisi sull'impatto delle politiche delle energie rinnovabili sui mercati delle biomassa in Europa e in Italia
(in collaborazione con Federlegno-Arredo).
Strategia di risposta del settore cartario alle politiche di emission trading europeo (EU ETS)(in
collaborazione con Assocarta).
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
9
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
VI PQ UE:
• Partners IP NEEDS
Collaborazioni internazionali:
• Partners Programma ETSAP - AIE
• EEA-Agenzia Europea per l'Ambiente,
• MERIT (Olanda)
• PREST (UK)
• Tyndall Center for Climate Change Research (UK)
• Wuppertal Istitut (Germania)
• ZEW(Germania)
• INRA (Francia)
• ISI Fraunhofer (Germania)
• REC (Budapest)
Principali Collaborazioni nazionali:
• Partners Progetto IMPRESAMBIENTE-BASILICATA
• Regione Basilicata
• DIFA – UNIBAS
• DAPIT - UNIBAS
• CNR - INFM COHERENTIA
• CNISM - Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze
Fisiche della Materia
• DSF – Dipartimento di Scienze Fisiche – Università Federico II
Napoli
• CIMA - Centro di ricerca interuniversitario in monitoraggio
ambientale
• IEFE Università Bocconi
• APAT
• Agenzia Milanese Mobilità e Ambiente
• Associazioni di settori industriali
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
800
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
216
Anno
costi
figurativi
C
17
valore
effettivo
D=A+C
816
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
7
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
3
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
3
9
Principali risorse strumentali utilizzate
Metodologie e modelli messi a punto nell'ambito dell'Implementing Agreement Energy Technology Systems
Analysis Programme dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (ETSAP – AIE http://www.etsap.org)
NAMEA (National Accounting Matrix with Environmental Accounts)
Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastracture,
tecnologie GRID e servizi WEB.
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
NATIVI STEFANO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
In accordo con le previsioni, sono state:
potenziate le infrastrutture di archiviazione e comunicazione e la loro interconnessione con i sistemi di
ricezione
sviluppati servizi ed applicazioni per OT su piattafrome avanzate: cluster per la classificazione di immagini
telerilevate e Grid per dati SAR, per la virtualizzazione di sensori e per modelli previsionali della qualità
dell'aria
condotte campagne di misura consolidate in archivi e banche dati, utilizzando formati e modelli predisposti
all'interoperabilità e la condivisione dei sistemi
sviluppate soluzioni middleware (schemi e modelli concettuali, servizi e protocolli Web-based, linguaggi di
codifica) dedicati ai dati e all'informazione di OT
sviluppate soluzioni per la modellazione e la formalizzazione della conoscenza per le Scienze della Terra e
l'Ambiente e per l'interoperabilità semantica
Inoltre si è partecipato alla definizione degli standard ICT legati all'OT in ambito internazionale. Le attività
svolte contribuiscono al raggiungimento di risultati complessi a sviluppo pluriennale quali lo sviluppo di una
piattaforma integrata per il supporto decisionale per l'ambiente e l'utilizzo di dati OT in ambienti GIS DSS e
DL
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
8
1
Articoli in
atti di
Convegno
23
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
6
1
3
Risultati di
valorizzazione
applicativa
3
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Tutte le intenzioni di collaborazione e nei rispettivi orientamenti tecnici sono confermate. Nuove
iniziative/collaborazioni: Spatial Data Interest Community (SDIC) di INSPIRE denominata INTERO (Italian
National earTh & Environment Research cOmmunity) promossa da CNR, Presidenza del Consiglio –
Dipartimento di Protezione Civile e Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero della
Difesa. Partecipazione come rappresentanza Italiana nei Drafting Team di INSPIRE. Partecipazione al
Comitato di coordinamento delle SDIC Italiane del CNIPA. Proponente dell'Interoperability Experiment
OGC GALEON (Geo-interface to Atmosphere, Land, Earth, Ocean netCDF) insieme a UCAR,NASA e
George Mason Univ. Hanno aderito a GALEON: ESRI, RSI, CadCorp, JPL, Int. Univ. Bremen, NERC,
Univ. of Alabama Huntsville, Texas A&M Univ., FNMOC, EDINA, Harvard Univ., etc. Collaborazione con
Finmeccanica/Telespazio (bandi PNR-MIUR e MAP-MIT), ENEA ed INGV (parti del progetto MERSEA e
bando PNR-MIUR), INFN (bandi del 7FP, STREP GridCC).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1686
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
617
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
7
11
costi
figurativi
C
267
valore
effettivo
D=A+C
1954
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
3
1
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
5
0
6
Altro
Totale
3
18
Principali risorse strumentali utilizzate
Cluster HPC LINUX 16+2 nodes
Infrastruttura LAN 10 GBE
Storage Area Network 9 TB on-line
Tape Library LTO, 30 TB
Network Attached Storage 1 TB (x5)
WS Linux/Windows (x7)
Accesso a infrastruttura Grid EGEE
Sistema di pubblicazione Web
Sistemi di ricezione di dati satellitari (NOAA/HPRT, MSG/HRIT, AVHRR, ecc.)
Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
LAPENNA VINCENZO
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Le attività sono state finalizzate allo sviluppo ed all'integrazione di tecnologie innovative di Osservazioni
della Terra (OT) per lo studio ed il monitoraggio dei fenomeni ambientali che avvengono negli strati
superficiali di suolo e sottosuolo.
I principali risultati conseguiti sono:
- tecniche innovative per l'analisi di immagini SEVIRI-MSG e MODIS;
- stima dei flussi di CO2 a partire da misure in-situ e campagne di telerilevamento da aereo;
- messa a punto di una metodologia per l'analisi del comportamento idrologico di un versante e studio dei
processi di infiltrazione, evapotraspirazione e deflusso mediante l'utilizzo del modello SVAT;
- analisi delle firme spettrali di suoli urbani e rurali, sviluppo di un algoritmo per la correzione atmosferica
dei dati multi ed iperspettrali;
- tecniche per l'analisi di serie temporali di immagini satellitari finalizzate al monitoraggio dei rischi
ambientali;
- sviluppo ed integrazione di tecniche in-situ, da aereo e da satellite per lo studio di fenomeni ambientali
nell'interfaccia aria-suolo-sottosuolo.
La qualità dei risultati conseguiti è testimoniata dalla pubblicazione di oltre 50 articoli su riviste
internazionali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
40
10
Articoli in
atti di
Convegno
52
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
7
20
0
Principali collaborazioni
- Dept. of Biological and Agricultural Engineering, Texas A&M Univ., USA;
- Dept. of Physics, Valencia University, Spagna;
- NERC Airborne Remote Sensing Facility, UK;
- Dept. of Geography, Durham University, UK;
- NASA Goddard Space Flight Center, USA;
- University of Electrocommunication – Tokyo, Giappone;
- Chiba University, Giappone;
Risultati di
valorizzazione
applicativa
2
Abstract
Attività
editoriali
32
1
- Centre d'Etudes Spatiales de la Biosphere – Toulouse, Francia;
- Geoelectromagnetic Research Institute – Mosca, Russia;
- Technological Education Institute of Crete, Grecia;
- CNRS - CEREGE, Francia;
- CNES Missione Demeter, Francia;
- Saxon Academy of Sciences (Leipzig), Germania;
- Istituto Nazionale di Geofisica (sedi di Catania e Palermo);
- Consorzio Interuniversitario di Monitoraggio Ambientale (CIMA);
- Consorzio Nazionale Interuniv. per le Scienze della Materia(CNISM);
- Università della Basilicata;
- CETEMPS – Università dell'Aquila;
- Università degli Studi "Federico II" di Napoli;
- Università degli Studi di Bari;
- Università degli Studi della Calabria;
- Università di Bologna.
- Università Roma Tre;
- Università di Firenze;
- Università di Roma La Sapienza;
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
4221
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
2934
Anno
costi
figurativi
C
481
valore
effettivo
D=A+C
4703
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
10
15
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
7
1
Assegnista
9
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
5
25
Principali risorse strumentali utilizzate
- Strutture informatiche degli istituti afferenti
- Campo sperimentale per la validazione dati satellitari
- Sistema di ricezione, processamento ed archiviazione dati satellitari
- Sistema di mezzi mobili per misure chimico-fisiche e geofisiche
- Rete di monitoraggio geofisico
- Laboratorio geochimico, Laboratorio di tecniche integrate di monitoraggio chimico-fisico e biologico.
- Laboratorio di spettrofotoradiometria e radiometria
- Reti di sensori per misure idrauliche e sistemi TDR per la stima del contenuto d'acqua
- Velivolo Sky Arrow ERA
Attività Moduli
Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale per lo
sviluppo di Tool ICT per le scienze della Terra
Gestione distribuita dati di Scienze della Terra, Diffusione verso la Societa'
dell'Informazione
Media Multidimensionali
ICT
NATIVI STEFANO
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
In linea con i risulati attesi, la commessa ha svolto un importante attivita' legata alla modellazione ed alla
codifica di dati geospaziali multidimensionali e dei relativi servizi di geomatica. Tale attivita' e' inserita in
importanti iniziative esterne sia a livello nazionale che internazionale che si occupano di temi legati alle
Spatial Data Infrastructure (SDI) e del Monitoraggio Globale e della Sicurezza (GMES). Sono state
progettate e sviluppate soluzioni middleware per la catalogazione e distribuzione di dati di Osservazione
della Terra; sono stati progettati e sviluppati modelli semistrutturati e mark-up language per la mediazione
strutturale e semantica di dati multidimensionali. Queste tecniche sono state sviluppate nell'ambito
dell'Interoperability Experiment GALEON sponsorizzato dall'OGC, dei progetti Europei CYCLOPS e
GridCC, del progetto Regionale sulla Val d'Agri, dei lavori di INSPIRE sui metadati e delle collaborazioni
con: UCAR (USA) sui modelli per Atmospheric Sciences, e con ENEA/INGV sui modelli per Ocenography.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
2
Articoli in
atti di
Convegno
8
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
1
Abstract
Attività
editoriali
11
0
Principali collaborazioni
Sono attive collaborazioni consolidate con importanti attori nel settore quali ESA-ESRIN,
NCAR/UCAR/UNIDATA, NOAA, Protezione Civile, ENEA, INGV, Telespazio. Inoltre sono in atto
partecipazioni alle iniziative: Open Geospatial Consortium, GMES, CEN TC 287, GEOSS e CNIPA. Altre
collaborazioni sono in corso, su queste tematiche, con altri Istituti del CNR sia nel Dip. ICT che Terra e
Ambiente. Tra le nuove iniziative: collaborazione con il Ministero della Difesa per la rappresentanza
nazionale nel DGIWG (Digital Geographic Information Working Group) per la specifica geospaziale nel
settore della difesa e quindi NATO; collaborazione con IEEE (Institute of Electrical and Electronics
Engineers, Inc.) per la sperimentazione dell'iniziativa internazionale denominata GEOSS; supporto alle
iniziative del CNIPA nel settore della geo-informazione e di INSPIRE; Telespazio e l'Unione Industriale di
Potenza per il progetto per i distretti nazionali per la Regione Basilicata denominato TeRN, attivita' di
sinergia con la comunita' scientifica internazionale per l'otganizzazione di sessioni in AGU (American
Geophysics Union), EGU (European Geoscience Union) e OGF.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
537
Valori in migliaia di euro
Anno
di cui risorse
da terzi
B
169
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
2
4
costi
figurativi
C
100
valore
effettivo
D=A+C
637
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
3
Altro
Totale
4
8
Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la sintesi di media
multidimensionali (mdm)
Media-Net: Rete di eccellenza CNR e Laboratorio Virtuale per l'analisi e la
sintesi di media multidimensionali (mdm)
Media Multidimensionali
ICT
NATIVI STEFANO
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
1
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di Beni Culturali
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Analisi e sintesi di dati eterogenei per un monitoraggio assistito del degrado di
Beni Culturali
Diagnosi, intervento e conservazione del patrimonio culturale
Patrimonio Culturale
PIGNATTI MORANO DI CUSTOZA STEFANO
Risultati conseguiti
I risultati raggiunti dal modulo riguardano la realizzazione di attività sperimentale in situ con tecniche
multisensore. Tale attività ha permesso la messa in opera di un database che integra tutte le informazione dei
diversi sensori nei test sites, sulla base dei quali mettere a punto tecniche di estrazione delle informazione
geofisiche necessarie a caratterizzare il manufatto di interesse. Su più siti di interesse sono state verificate le
metodologie di elaborazione dati per identificare quelle maggiormente performanti in funzione del problema
analizzato.
In particolare per i dati ottici iperspettrali da immagine è stata valutata la loro utilità rispetto alle classiche
tecniche (vedi foto-interpretazione) per la sorveglianza del territorio attraverso una indicizzazione dei
risultati.
I risultati preliminari derivanti dall'analisi statistica multivariata dei dati relativi ai campioni di ceramiche e
argille provenienti dallo scavo del santuario di Torre di Satriano di Lucania supportano l'ipotesi di una
produzione locale dei manufatti. Le tipologie di impasto (Tipo A, B e C) ricalcano a grandi linee la varietà
compositiva delle argille naturali provenienti dallo scavo.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
8
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
• Natural Environment Research Council (UK),
• Durham University;
• Technological Education Institute of Crete, Grecia;
• CNR (sezione dell'IBAM, IREA),
• Università Federico II,
• Università di Bari,
• Università della Basilicata;
• Soprintendenza ai Beni Archeologici della Basilicata
• Scuola di specializzazione in Archeologia, Università della Basilicata (sede di Matera)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
91
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
10
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
94
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
4
Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e
la protezione dei rischi: genesi, proprietà e valorizzazione dei materiali argillosi
Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali
Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e
biosfera
Terra e Ambiente
FIORE SAVERIO
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Lo studio sui minerali dell'amianto in natura hanno portato alla elaborazione di una carta della pericolosità
nelle aree al confine calabro-lucano. E' in corso di elaborazione la messa a punto di un algoritmo per la
valutazione del rischio basato non solo sulla presenza di amianto nelle rocce e della presenza di bersagli ma
anche dello stato fisico dei litotipi e della dimensione delle fibre. Sono stati ultimati gli esperimenti di
alterazione di anfibolo e tremolite ed i risultati saranno presentati nel 2007. Relativamente alle indagini sulla
mobilità di elementi chimici in sedimenti a dominante argillosa sono state ultimate le carte geochimiche nei
siti inquinati di interesse nazionale di Tito Scalo e della Val Basento, entrambi in Basilicata. Le indagini
hanno portato alla elaborazione di un nuovo modello di formazione degli interstratificati kaolinite-smectite in
suoli e sedimenti vulcanici. La biodissoluzione di particolato silicatico con soluzioni simili ai fluidi
polmonari sono ancora in corso. Approfondimento sulla mobilità chimica di geomateriali impiegati in
fangoterapia e studio dei meccanismi di rilascio di principi attivi farmacologici in matrici minerali.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
7
2
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
2
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
13
0
Principali collaborazioni
Alle attività scientifiche previste dal modulo hanno collaborato, oltre a docenti dell'Università di Bari, di
Catania, di Napoli e della Basilicata nella veste di "associati", anche colleghi dell'IGG-CNR, della EEZCSIC di Granada (Spagna) e del Museo di Storia Naturale di Londra (Gran Bretagna).
Inoltre, hanno collaborato imprenditori del settore, enti pubblici locali e regionali.
Per l'espletamento delle attività si fatto riferimento anche a collaboratori esterni contrattati con fondi
derivanti da finanziamenti esterni.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1253
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
785
Anno
costi
figurativi
C
224
valore
effettivo
D=A+C
1477
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
0
0
Assegnista
4
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
2
8
Struttura dei sistemi precipitanti
Cambiamenti climatici: ciclo idrologico
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
ROMANO FILOMENA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
- Nuove procedure per il retrieval delle caratteristiche microfisiche delle nubi basate sui nuovi sensori
satellitari.
- Modelli ed osservazioni della struttura del top delle nubi precipitanti che contribuiscano alla migliore
comprensione della loro formazione
- Osservazioni a larga scala delle interazioni aerosol-nubi.
- Stime di precipitazione e validazione dell'algoritmo. Si noti che il problema della validazione delle stime
satellitari di precipitazione è, al momento attuale, il problema più pressante che spesso impedisce un più
vasto utilizzo dei prodotti disponibili a causa della mancanza di dati certi sui loro margini di errore.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
1
Articoli in
atti di
Convegno
9
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
L'attività si volge e si svolgerà nell'ambito di progetti finanziati dalla Commissione Europea per le ricerche
sul clima e l'idrologia, da EUMETSAT nell'ambito della Satellite Application Facility (SAF) in
collaborazione con l'ISAC/CNR, col Met Office a il CIMSS (Cooperative Institute for Meteorological
Satellite Studies).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
52
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1
Anno
costi
figurativi
C
1
valore
effettivo
D=A+C
53
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
0
3
Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e
la protezione dai rischi: monitoraggio degli inquinanti atmosferici
Variazioni nella composizione dell'atmosfera
Cambiamenti globali
Terra e Ambiente
PAVESE GIULIA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Le misure radiometriche ottenute in Granada hanno dato origine ad un data-set di circa 200 spettri dai quali
si otterranno informazioni sulla variabilità dell' aerosol urbano sotto l'influenza di polveri sahariane. Le
misure radiometriche di estinzione della radiazione solare diretta sono state integrate da misure
dell'estinzione al suolo per lo studio della variabilità dell'aerosol nella bassa troposfera.
Il confronto dei dati AVANTES con quelli CIMEL ottenuti durante la campagna di misure Lecce 2005 ha
evidenziato la necessità, per i radiometri CIMEL, di calibrazioni più frequenti.
Mediante tecniche lidar si sono ottenuti profili di distribuzioni in troposfera di aerosol (proprietà ottiche,
quali coefficienti di retrodiffusione ed estinzione, e lidar ratio) e della loro evoluzione temporale. In
particolare tale caratterizzazione è stata effettuata anche in corrispondenza di strati di polveri sahariane.
L'upgrade del sistema lidar ha consentito di incrementare le capacità multiwavelength di misura a quindi
anche la quantità di informazioni sugli aerosol.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
1
Articoli in
atti di
Convegno
4
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Dr. F. Esposito (DIFA, Univ. Della Basilicata)
Prof. C. Serio (DIFA, Univ. Della Basilicata)
Prof. M. Perrone (Univ. Di Lecce)
Prof. L. Alados Arboledas (Univ. Di Granada)
Dr. J. Olmo Reyes (Univ. di Granada)
Dr. Hassan Lyamani (Univ. di Granada)
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
151
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
54
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
154
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
2
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
1
4
Modellistica per la Sostenibilità Energetico - Ambientale
Modellistica Ambientale per la Sostenibilità
Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici
Terra e Ambiente
COSMI CARMELINA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Definizione delle variabili di scambio e dei meccanismi di trading attraverso le nazioni nel modello Pan
Europeo, con l'implementazione di opportune interfacce software;
Definizione dei parametri di scenario per il per il raggiungimento di obiettivi strategici a scala nazionale ed
europea;
Sviluppo e calibrazione ai dati Eurostat 2000 – 2005 del modello NEEDS Italia;
Determinazione dei valori all'equilibrio di vettori energetici, livelli di utilizzo delle tecnologie e costi di beni
e servizi del modello NEEDS Italia per lo scenario di riferimento (orizzonte temporale 2000 – 2050).
Realizzazione di un algoritmo per la spazializzazione della temperatura media giornaliera in Sud Italia alla
scala di 1km x 1Km finalizzato al confronto con indici di vegetazione da satellite (AVHRR) alla stessa scala.
Stima delle correlazioni tra variazioni climatiche sub-annuali e fenologia della vegetazione per la
caratterizzazione degli andamenti di regime delle differenti coperture vegetali.
Predisposizione di pagine web con mappe GIS mediante il modulo ArcIMS per la visualizzazione di
cartografia tematica all'interno della rete intranet di Istituto utilizzando il software ORACLE
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
1
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Chalmers University (SE), CIEMAT (ES), CRES (EL), ECN (NL), ENERO (RO), IPTS-JRC (ES), KANLO
(FR), Katholieke Universiteit Leuven (BE), PSI (CH), Risø National Laboratory – (DK), Tallin University of
Technology – TTU (EST), University of Stuttgart - IER (DE), VTT (FI), CNR – INFM COHERENTIA,
Politecnico di Torino
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
727
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
216
Anno
costi
figurativi
C
14
valore
effettivo
D=A+C
741
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
3
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
3
9
Applicazioni delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e
la protezione dai rischi: frane, fattori d'instabilità e caratteristiche dei sedimenti argillosi
Frane e altri movimenti in massa
Rischi naturali ed antropici del territorio
Terra e Ambiente
SUMMA VITO
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Mediante l'attività, prevista per l'anno 2006, di caratterizzazione composizionale granulometrica e
mineralogica dei sedimenti a prevalente componente argillosa interessati da movimenti franosi è stato
possibile individuare, come atteso, dei fattori di rischio da frana. In particolare, si è osservato che alcuni
caratteri mineralogici e granulometrici possono influenzare la stabilità di un'area in frana.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
0
Articoli in
atti di
Convegno
1
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
3
0
Principali collaborazioni
Non ci sono scostamenti tra quelle previste inizialmente e quelle realizzate nell'anno.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
224
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
134
Anno
costi
figurativi
C
3
valore
effettivo
D=A+C
227
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
3
Altro
Totale
0
3
Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra dal suolo e da satellite per il profiling
dell'atmosfera
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il sondaggio
dell'atmosfera
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
PAPPALARDO GELSOMINA
Risultati conseguiti
Profiling delle proprietà ottiche di aerosol troposferici mediante tecniche lidar.
Individuazione dei punti critici nell'ottimizzazione del data processing e delle procedure di Quality
Assurance per dati lidar.Integrazione di dati lidar dal suolo (EARLINET) con dati satellitari (TOMS,
MODIS) per la caratterizzazione degli aerosol di origine sahariana.Studio di fenomeni di trasporto attraverso
l'integrazione di dati lidar e di modelli.Completamento del progetto di un sistema lidar Raman multicanale
montato su mezzo mobile per lo studio delle proprietà ottiche e microfisiche degli aerosol troposferici. Primi
confronti tra misure lidar di aerosol e nubi dal suolo con le misure preliminari satellitari di CALIPSO. I
risultati ottenuti dalle tecniche interferometriche per il profiling atmosferico mostrano un robusto accordo
con misure colocate di radiosondaggio per spettri osservati su mare. Lo sviluppo di una tecnica per la stima
dell'emissività superficiale di una superficie omogeneamente ricoperta da alberi ha consentito di applicare la
stessa metodologia, con le stesse performances, anche a spettri misurati su una regione omogeneamente
coperta da alberi nei pressi dell'istituto.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
2
Articoli in
atti di
Convegno
11
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
1
1
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
10
0
Principali collaborazioni
NASA – GSFC ; NASA – Langley Research Center
Joint Center for Earth Systems Technology – Maryland, USA
MPI für Meteorologie, Hamburg, Germany
Aristotelio Panepistimio Thessalonikis, Greece
Univ. Politecnica de Catalunya, Barcelona, Spain
Meteorologisches Inst. der LMU, Munich, Germany
Leibniz-IfT, Leipzig, Germany
RIVM, Bilthoven, The Netherlands
Dep. de Fisica Aplicada, Univ. de Granada, Spain
Zentrum für Dynamik komplexer Systeme, Univ. Potsdam, Germany
Inst. of Physics National Academy of Sciences, Minsk, Bjelarus
Swedish Defence Research Agency (FOI), Linköping, Sweden
NILU, Tromsö, Norway
Observatory of Neuchatel, Switzerland
INOE, Bucharest, Romania
Ethnikon Metsovion Polytechnion Athinon, Athens, Greece
CIEMAT, Madrid, Spain
JRC Inst. for Environment and Sustainability, Ispra, Italy
IPSL, Paris, France
EPFL, Losanne, Switzerland
Inst. of Geophysics, Polish Academy of Sciences, Belsk, Poland
INFM, Napoli, Italy
Inst. of Electronics, BAS, Sofia, Bulgaria
Forschungszentrum Karlsruhe, IMK-IFU, Garmisch-Partenkirchen, Germany
DWD.ESA ; CNISM.Univ. di Lecce – Dipartimento di Fisica
Univ. de L'Aquila - Dipartimento di Fisica.ISAC.IFAC.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
543
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
156
Anno
costi
figurativi
C
229
valore
effettivo
D=A+C
772
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
3
4
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
2
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
2
Altro
Totale
1
5
Integrazione di tecniche osservative in situ ed in remote sensing per il monitoraggio di inquinanti
atmosferici e le ricadute al suolo
Tecniche di misura in-situ e reti di monitoraggio
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
PAPPALARDO GELSOMINA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Mappature spazio-temporali della distribuzione di particolato nel PBL. Sviluppo ed applicazione di tecniche
magnetiche e geoelettriche per il monitoraggio di siti contaminati anche mediante l'utilizzo di esperimenti in
condizioni controllate. Messa a punto di integrazione di tecniche di osservazione per lo studio delle
correlazioni tra inquinamento atmosferico e inquinamento al suolo.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
86
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
2
valore
effettivo
D=A+C
88
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Integrazione di tecniche di Osservazioni della Terra, modellistica e pianificazione ambientale
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data
Infrastracture, tecnologie GRID e servizi WEB.
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
SIMONIELLO TIZIANA
Risultati conseguiti
Messa in opera della nuova infrastruttura di rete IMAA con dorsale a 10 Gb/s, e connessione 1 Gigabit-tothe-Desktop.
Web-services per catalogo di dati OT (ISO19115) con funzionalità di query. Prodotti satellitari in NRT (es.
detection e tracking di plumes vulcanici).
Potenziamento sistema di ricezione dati (EOS-Terra e Aqua, NPP, METOP-1, NPOESS).
Software per visualizzazione RT di dati lidar ground-based.
Intercalibrazione di profiler a microonde e radiosonde PTU.
Modello gerarchico per integrazione dati per monitoraggio di processi di degrado territoriale.
Standard di strumentazione ground-based per prodotti h24 real-time.
Dialetto XML per codifica dati netCDF/CF (ncML: netCDF Markup Language).
Servizio di aggregazione cataloghi THREDDS per dati oceanografici con modalità push.
Sviluppo di librerie di accesso a server WMS mediante GoogleMap.
Aggiornamento e potenziamento del portale ImpresAmbiente, incremento iscrizioni 20%.
Organizzazione eventi per la diffusione dell'innovazione ed il trasferimento tecnologico.
Partecipazione ai Drafting Teams per le implementing rules di INSPIRE. Più di 20 pubblicazioni su rivista
internazionale.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
6
0
Articoli in
atti di
Convegno
12
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
2
Risultati di
valorizzazione
applicativa
3
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Tutte le intenzioni di collaborazione sono confermate. Nuove iniziative/collaborazioni: Spatial Data Interest
Community (SDIC) di INSPIRE denominata INTERO (Italian National earTh & Environment Research
cOmmunity) promossa da CNR, Presidenza del Consiglio – Dipartimento di Protezione Civile e Ministero
dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e Ministero della Difesa. Partecipazione come rappresentanza
Italiana nei Drafting Team di INSPIRE. Partecipazione al Comitato di coordinamento delle SDIC Italiane del
CNIPA. Proponente dell'Interoperability Experiment OGC GALEON (Geo-interface to Atmosphere, Land,
Earth, Ocean netCDF) insieme a UCAR, NASA e George Mason Univ. Hanno aderito a GALEON: ESRI,
RSI, CadCorp, JPL, Int. Univ. Bremen, NERC, Univ. of Alabama Huntsville, Texas A&M Univ., FNMOC,
EDINA, Harvard Univ., etc. Collaborazione con Finmeccanica/Telespazio (bandi PNR-MIUR e MAP-MIT),
ENEA ed INGV (parti del progetto MERSEA e bando PNR-MIUR), INFN (bandi del 6FP, STREP GridCC).
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
990
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
463
Anno
costi
figurativi
C
217
valore
effettivo
D=A+C
1208
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
4
5
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
2
0
Assegnista
2
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
4
Altro
Totale
3
11
Sviluppo ed integrazione di tecniche di Osservazione della Terra dal suolo e da satellite per il
monitoraggio di suolo e sottosuolo
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di
suolo e sottosuolo
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
PERGOLA NICOLA
Risultati conseguiti
I principali risultati conseguiti riguardano:
- la partecipazione a progetti internazionali (UE-IP Project Eurorisk/Preview; UE-STREP Project GRIDCC;
INTERREG SE-RISK; NoE GMOSS)
- la partecipazione a network e/o working team internazionali (es. IGOS working group; missione
DEMETER della CNES; progetto bilaterale con University of Tokyo)
- la partecipazione a progetti di rilevanza nazionale (Progetto MIUR Hydrogeosite; Progetto ASI Morfeo;
Progetti INGV-DPC "Etna", "Volcano" e "Microzoanazione sismica")
- la stipula di convenzioni con il sistema di utenti finali per attività di supporto tecnico-scientifico e
trasferimento tecnologico.
- la pubblicazione di oltre 40 articoli su riviste internazionali del settore con sistema peer-review.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
28
6
Articoli in
atti di
Convegno
32
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
4
6
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
2
Abstract
Attività
editoriali
25
0
Principali collaborazioni
NASA Goddard Space Flight Center, USA;
University of Electrocommunication – Tokyo, Giappone;
Chiba University, Giappone;
Centre d'Etudes Spatiales de la Biosphere – Toulouse, Francia; Geoelectromagnetic Research Institute –
Mosca, Russia;
Technological Education Institute of Crete, Grecia;
CNRS - CEREGE, Francia;
Centro Oceanografico di Southampton SOC-NERC (London - UK);
CNES Missione Demeter, Francia;
Progetto Marco Polo, facolta Ingegneria, Università di Roma `La Sapienza';
Joint Research Center – Ispra, EU;
Saxon Academy of Sciences (Leipzig), Germania;
National History Museum, Mineralogical Department, London;
Università della Basilicata;
CETEMPS – Università dell'Aquila;
Università degli Studi "Federico II" di Napoli;
Università degli Studi di Bari; Università degli Studi della Calabria; Università di Bologna;
Istituto Nazionale di Geofisica (sedi di Catania e Palermo);
Consorzio Interuniversitario di Monitoraggio Ambientale (CIMA);
Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze della Materia (CNISM);
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
1941
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
1354
Anno
costi
figurativi
C
335
valore
effettivo
D=A+C
2276
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
5
6
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
1
5
0
Assegnista
1
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
1
Altro
Totale
3
11
Integrazione e validazione di tecniche di interferometria SAR con metodologie geofisiche in-situ
Sviluppo di tecnologie per la generazione, il trattamento e l'interpretazione di
immagini e dati telerilevati della superficie terrestre
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
PERRONE ANGELA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
- Mappe di deformazione relative ad un'area dell'Appennino Lucano di 400 Km2 comprendente l'abitato di
Potenza e parte del suo territorio occidentale;
- Individuazione di un'area affetta da una deformazione media dell'ordine di alcuni centimetri nell'arco
temporale 1992 – 2000;
- Mappa di deformazione relativa all'abitato e al territorio comunale di Satriano di Lucania (Potenza) e serie
storiche relative a tutti i punti coerenti;
- Carta geologico-geomorfologica dell'abitato di Satriano di Lucania e delle aree limitrofe;
- Tomografie di resistività elettrica per la caratterizzazione geofisica delle aree affette da differente grado di
deformazione;
- Integrazione dato satellitare, dato geologico-geomorfologico e dato geofisico in-situ nel sistema Grass GIS.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
1
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Le attività svolte sono state realizzate in collaborazione con l'Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico
dell'Ambiente (IREA) del CNR di Napoli e con le amministrazioni locali. In particolare, dati di natura
tecnica sono stati forniti dall'Autorità di Bacino della Basilicata, dalla Regione Basilicata e dall'Ufficio
Tecnico di Satriano di Lucania.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
15
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
15
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
1
2
Applicazione delle Osservazioni della Terra per il monitoraggio ambientale, il controllo del territorio e
la protezione dai rischi: nubi e precipitazioni
Sviluppo e integrazione di tecnologie avanzate attive e passive per lo studio di
nubi e precipitazioni
Osservazione della Terra
Terra e Ambiente
ROMANO FILOMENA
Commessa:
Progetto:
Dipartimento:
Responsabile:
Risultati conseguiti
Stime di precipitazione e validazione dell'algoritmo utilizzando dati misurati da radar meteorologici
Profili di temperatura e umidità dell'atmosfera con tecniche IR per aree chiare e tecniche combinate MW/IR
per aree nuvolose.
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
3
1
Articoli in
atti di
Convegno
9
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
L'attività si volge in collaborazione col Met Office, col CIMSS (Cooperative Institute for Meteorological
Satellite Studies) e il Dipartimento di Fisica di Bologna.
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
86
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
34
Anno
costi
figurativi
C
1
valore
effettivo
D=A+C
87
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
1
1
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
1
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
1
0
2
Altro
Totale
0
4
Attività RSTL
La risonanza stocastica nella dinamica degli aerosol atmosferici
AMODEO ALDO
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
"Fenomeni di ""clusterizzazione"" temporale in processi puntuali naturali (terremoti, eruzioni,
incendi,..)"
TELESCA LUCIANO
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
2
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
1
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
1
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Approccio meccanico-statistico alla caratterizzazione dinamica della copertura vegetale su scale
climatiche
LANFREDI MARIA
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
Borsista
incaricato
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
I minerali argillosi come proxy per lo studio delle variazioni paleoclimatiche
DI LEO PAOLA
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
8
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Autogenesi di minerali argillosi in condizioni diagenetiche.
CAVALCANTE FRANCESCO
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
La microdiffrazione X: risoluzione strutturale e quantitativa con metodo Rietveld
MEDICI LUCA
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
7
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
"Studio delle dinamiche delle trasformazioni antropiche dell'ambiente mediante l'analisi di ""segni""
e ""tracce"" rilevabili da dati telerilevati e non."
LASAPONARA ROSA
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Spettroscopia Laser su aerosol atmosferici in camera ad atmosfera controllata
PAVESE GIULIA
Responsabile:
Risultati conseguiti
Prodotti della ricerca (2006)
anno
Brevetti
2006
0
Articoli Articoli
ISI
non ISI
0
0
Articoli in
atti di
Convegno
0
Libri
Rapporti
Risultati
progettuali
0
0
0
Risultati di
valorizzazione
applicativa
0
Abstract
Attività
editoriali
0
0
Principali collaborazioni
Risorse umane e finanziarie
risorse finanziarie
totali allocate
A
2006
7
Valori in migliaia di euro
di cui risorse
da terzi
B
0
Anno
costi
figurativi
C
0
valore
effettivo
D=A+C
8
personale equivalente tempo pieno
ricercatori
totale
0
0
Ulteriori risorse umane che collaborano alla realizzazione delle attività
Associato e
Dottorando e
incaricato
Borsista
specializzando
di ricerca
0
0
0
Assegnista
0
Professore Collaboratore
visitatore professionale
0
0
Altro
Totale
0
0
Principali risorse strumentali utilizzate
Elenco pubblicazioni dell’Istituto
Articoli ISI
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
Telesca L, Lasaponara R, Lanorte A - 1/f(alpha) fluctuations in the time dynamics of Mediterranean forest
ecosystems by using normalized difference vegetation index satellite data - PHYSICA A-STATISTICAL
MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 361-2, Pagg. 699-706
Colangelo G, Lapenna V, Perrone A, Piscitelli S, Telesca L. - 2D Self-Potential tomographies for studying
groundwater flows in the Varco d'Izzo landslide (Basilicata, southern Italy) - ENGINEERING GEOLOGY,
Vol. 88, Pagg. 274-286
Buongiorno MF, Cavalli RM, Cuomo V, Pignatti S - Airborne remote sensing for geophysical and
environmental application - Roma - April 14-16, 2003 - Introduction - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49,
Pagg. V-VI
Telesca L, Lovallo M - Are global terrorist attacks time-correlated? - PHYSICA A-STATISTICAL
MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 362, Pagg. 480-484
Bassani C., Cuomo V., Lanorte V., Pignatti S., Tramutoli V., - Assessment of water vapor content from
MIVIS TIR data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 127-132
Alberotanza L., Cavalli R.M., Pignatti S., Zandonella A., - Classification of Submersed Acquatic Vegetation
of the Venice Lagoon Using MIVIS Airborne Data - ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg.
271-276
Chakhmouradian A.R., Medici, L. - Clinohydroxylapatite: a new apatite-group mineral from northwestern
Ontario (Canada), and new data on the extent of Na-S substitution in natural apatites - EUROPEAN
JOURNAL OF MINERALOGY, Vol. 18, Pagg. 105-112
Telesca L, Bernardi M, Rovelli C. - Clustering structures in the time-ocurrence series of lightning FRACTALS-COMPLEX GEOMETRY PATTERNS AND SCALING IN NATURE AND SOCIETY, Vol. 14,
Pagg. 63-70
Cimini D., T. J. Hewison, L. Martin - Comparison of brightness temperatures observed from ground-based
microwave radiometers during TUC - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT, Vol. 15, Pagg. 19-25
Cavalli R.M., Pignatti S., Zappitelli E - Correction of sun glint effect on MIVIS data of the Sicily campaign
in July 2000-2002 - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 277-286
Lasaponara R, Tedesca L. - Decadal variability in multitemporal satellite SPOT-VEGETATION NDII data INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 4685-4692
Telesca L, Lasaponara R, Lanorte A. - Discrimination of vegetational patterns in burned and unburned areas
- INTERNATIONAL JOURNAL OF NONLINEAR SCIENCES AND NUMERICAL SIMULATION, Vol. 7,
Pagg. 279-284
Bavusi M., Lapenna V. and Rizzo E., - Electromagnetic methods to characterize the Savoia di Lucania waste
dump (Southern Italy) - ENVIRONMENTAL GEOLOGY, Vol. 51, Pagg. 301-308
Telesca L, Lasaponara R - Emergence of temporal regimes in fire sequences - PHYSICA A-STATISTICAL
MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol. 360-2, Pagg. 543-547
Lasaponara Rosa. - Estimating spectral separability of satellite derived parameters for burned areas mapping
in the Calabria region by using SPOT-Vegetation data - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 196, Pagg. 265270
Telesca L, Lasaponara R. - Fire-induced variability in satellite SPOT-VGT NDVI vegetational data INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 3087-3095
Tateo F , Summa V , Giannossi ML , Ferraro G . - Healing clays: Mineralogical and geochemical constraints
on the preparation of clay-water suspension ( - APPLIED CLAY SCIENCE, Vol. 33, Pagg. 181-194
Anastasio A., Caggiano R., Macchiato M., Paolo C., Paino S., Ragosta M., Cortesi M.L. - Heavy metal
concentration in dairy products from sheep milk collected in two regions of Southern Italy - ACTA
VETERINARIA SCANDINAVICA, Vol. 47, Pagg. 69-74
Margherita E, Brunetti G, Garcia-Izquierdo C, Cavalcante F, Fiore S, Senesi N. - Humic substances and clay
minerals in organically-amended semiarid soils - SOIL SCIENCE, Vol. 171, Pagg. 322-333
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Finizola A, Revil A, Rizzo E, Piscitelli S, Ricci T, Morin J, Angeletti B, Mocochain L, Sortino F. Hydrogeological insights at Stromboli volcano (Italy) from geoelectrical, temperature, and CO2 soil
degassing investigations - GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. 17304Dudek T, Cuadros J, Fiore S. - Interstratified kaolinite-smectite: Nature of the layers and mechanism of
smectite kaolinization - AMERICAN MINERALOGIST, Vol. 91, Pagg. 159-170
Marchese F, Pergola N, Telesca L - Investigating the temporal fluctuations in satellite advanced very high
resolution radiometer thermal signals measured in the volcanic area of Etna (Italy) - FLUCTUATION AND
NOISE LETTERS, Vol. 6, Pagg. L305-L316
Perrone A , Zeni G , Piscitelli S , Pepe A , Loperte A , Lapenna V , Lanari R - Joint analysis of SAR
interferometry and electrical resistivity tomography surveys for investigating ground deformation: the casestudy of Satriano di Lucania (Potenza, Italy) - ENGINEERING GEOLOGY, Vol. 88, Pagg. 260-273
Bassani C., Cavalli R. M., Palombo A., Pignatti S. and Madonna F - Laboratory activity for a new procedure
of MIVIS calibration and relative validation with test data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 4556
Galli P, Bosi V, Piscitelli S, Giocoli A, Scionti V - Late Holocene earthquakes in southern Apennine:
paleoseismology of the Caggiano fault - INTERNATIONAL JOURNAL OF EARTH SCIENCES, Vol. 95,
Pagg. 855-870
Festa Vincenzo, Caggianelli Alfredo, Kruhl Joern H., Liotta Domenico, - Late-Hercynian shearing during
crystallization of granitoid magmas (Sila massif, southern Italy): regional implications - GEODINAMICA
ACTA, Vol. 19, Pagg. 185-195
Avanzi G., Palombo A., Pignatti S., - MIVIS image geocoding experience on merging position attitude
system data and public domain GPS stream (ASI-GeoDAF) - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg.
11-20
Chianese D., M. D’Emilio, M. Bavusi, V. Lapenna, M. Macchiato - Magnetic and ground probing radar
measurements for soil pollution mapping in the industrial area of Val Basento (Basilicata Region, Southern
Italy): a case study - ENVIRONMENTAL GEOLOGY, Vol. 49, Pagg. 389-404
Telesca L, Lapenna V. - Measuring multifractality in seismic sequences - TECTONOPHYSICS, Vol. 423,
Pagg. 115-123
Napola A , Pizzigallo MDR , Di Leo P, Spagnuolo M , Ruggiero P - Mechanochemical approach to remove
phenanthrene from a contaminated soil - CHEMOSPHERE, Vol. 65, Pagg. 1583-1590
Lasaponara R, Lanorte A, Pignatti S - Multiscale fuel type mapping in fragmented ecosystems: preliminary
results from hyperspectral MIVIS and multispectral Landsat TM data - INTERNATIONAL JOURNAL OF
REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 587-593
Allegrini A., Anselmi S., Cavalli R.M., Manes F., Pignatti S., - Multiscale integration of satellite, airborne
and field data for Mediterranean vegetation studies in the natural area of the Castelporziano Estate (Rome) ANNALS OF GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 167-175
Lasaponara R, Masini N. - On the potential of QuickBird data for archaeological prospection INTERNATIONAL JOURNAL OF REMOTE SENSING, Vol. 27, Pagg. 3607-3614
Lasaponara Rosa. - On the use of principal component analysis (PCA) for evaluating interannual vegetation
anomalies from SPOT/VEGETATION NDVI temporal series - ECOLOGICAL MODELLING, Vol. 194,
Pagg. 429-434
Ragosta M , Caggiano R , D'Emilio M , Sabia S , Trippetta S , Macchiato M. - PM10 and heavy metal
measurements in an industrial area of southern Italy - ATMOSPHERIC RESEARCH, Vol. 81, Pagg. 304-319
D'Emilio M, Macchiato M, Coppola R, Loperte A, Ragosta M. - Pollution levels in the industrial area of
Potenza (southern Italy) - FRESENIUS ENVIRONMENTAL BULLETIN, Vol. 15, Pagg. 36-42
Telesca L, Lasaponara R. - Pre- and post-fire behavioral trends revealed in satellite NDVI time series GEOPHYSICAL RESEARCH LETTERS, Vol. 33, Pagg. L14401Telesca L, Lasaponara R - Quantifying intra-annual persistent behaviour in SPOT-VEGETATION NDVI
data for Mediterranean ecosystems of southern Italy - REMOTE SENSING OF ENVIRONMENT, Vol. 1011, Pagg. 95-103
Telesca L, Balasco M, Romano G, Lapenna V, Siniscalchi A. - Quantifying persistent behavior in Earth's
apparent resistivity time series - FLUCTUATION AND NOISE LETTERS, Vol. 6, Pagg. L371-L378
Abbate G., Cavalli R.M., Pascucci S., Pignatti S. Poscolieri M., - Relationships Between Morphological
Settings And Vegetation Covers In A Medium Relief landscape Of Central Italy - ANNALS OF
GEOPHYSICS-ITALY, Vol. 49, Pagg. 153-165
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
Mona L., Amodeo A, Pandolfi M, Pappalardo G - Saharan dust intrusions in the Mediterranean area: Three
years of Raman lidar measurements - JOURNAL OF GEOPHYSICAL RESEARCH-ATMOSPHERES, Vol.
111, Pagg. 16203Masini N, Lasaponara R. - Satellite-based recognition of landscape archaeological features related to ancient
human transformation - JOURNAL OF GEOPHYSICS AND ENGINEERING, Vol. 3, Pagg. 230-235
Lacava T, Di Leo EV, Pergola N, Tramutoli V - Space-time soil wetness variations monitoring by a multitemporal microwave satellite records analysis - PHYSICS AND CHEMISTRY OF THE EARTH, Vol. 31,
Pagg. 1274-1283
Terzano R, Spagnuolo M, Medici L, Tateo F, Vekemans B, Janssens K, Ruggiero P. - Spectroscopic
investigation on the chemical forms of Cu during the synthesis of zeolite X at low temperature - APPLIED
GEOCHEMISTRY, Vol. 21, Pagg. 993-1005
Medici L, Morone A - Structural surface analysis of Sm1Ba2Cu3O7-x thin film by pulsed laser deposition JOURNAL OF PHYSICS AND CHEMISTRY OF SOLIDS, Vol. 67, Pagg. 41-42
Cimini D, Hewison TJ, Martin L, Guldner J, Gaffard C, Marzano FS - Temperature and humidity profile
retrievals from ground-based microwave radiometers during TUC - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT,
Vol. 15, Pagg. 45-56
Langone A., Gueguen E., Prosser G., Caggianelli A - The Curinga-Girifalco fault zone (northern Serre,
Calabria) and its significance within the Alpine tectonic evolution of the western Mediterranean - JOURNAL
OF GEODYNAMICS, Vol. 42, Pagg. 140-158
Cosmi Carmelina, Loperte Simona, Macchiato Maria, Marmo Gerardo, Pietrapertosa Filomena, Proto
Monica, Salvia Monica - The environmental balance: An application to an industrial district of southern Italy
for supporting strategic sustainable planning - FRESENIUS ENVIRONMENTAL BULLETIN, Vol. 15, Pagg.
782-790
Cavalli R.M., Guidi A., Pascucci S., Pignatti S., Vannicelli Casoni L., Vinci M - The natural areas of Rome
Province detected by airborne remotely sensed data - ANNALS OF GEOPHYSICS, Vol. 49, Pagg. 187-199
Malferrari D, Brigatti MF, Laurora A, Medici L, Pini S - Thermal behavior of Cu(II)-, Cd(II)-, and Hg(II)exchanged montmorillonite complexedwith cysteine - JOURNAL OF THERMAL ANALYSIS AND
CALORIMETRY, Vol. 86, Pagg. 365-370
Telesca L, Nikolitanga I, Vallianatos F. - Time-scaling analysis of southern Aegean seismicity - CHAOS
SOLITONS & FRACTALS, Vol. 28, Pagg. 361-366
Villani MG , Mona L , Maurizi A , Pappalardo G , Tiesi A , Pandolfi M , D'Isidoro M , - Transport of
volcanic aerosol in the troposphere: The case study of the 2002 Etna plume - JOURNAL OF
GEOPHYSICAL RESEARCH-ATMOSPHERES, Vol. 111, Pagg. D21102Hewison TJ, Cimini D, Martin L, Gaffard C, Nash J - Validating clear air absorption models using groundbased microwave radiometers and vice-versa - METEOROLOGISCHE ZEITSCHRIFT, Vol. 15, Pagg. 27-36
Telesca L, Lasaponara R. - Vegetational patterns in burned and unburned areas investigated by using the
detrended fluctuation analysis - PHYSICA A-STATISTICAL MECHANICS AND ITS APPLICATIONS, Vol.
368, Pagg. 531-535
Articoli non ISI
1
2
3
4
5
Vallianatos, Filippos; Makris, John; Saltas, Vassilios; Telesca, Luciano; Lapenna, Vincenzo - An
investigation of the 1/f± long-range fluctuations in short-term time variability of ULF geomagnetic data Communications in Nonlinear Science and Numerical Simulation, Vol. 11, Pagg. 745-758
Tanner LH, Schiattarella M, Di Leo P. - Carbon isotope record of upper triassic strata of the Lagonegro
basin, southern Apennines, Italy: preliminare results - New Mexico Museum of Natural History and Science
Bulletins, Vol. 37, Pagg. 23-28
Lasaponara R, Lanorte A, Pignatti S. - Characterization and mapping of fuel types for the Mediterranean
ecosystems of Pollino National Park in southern Italy by using hyperspectral MIVIS data - Earth
Interactions, Vol. 10, Pagg. 1-11
Bellver R., Huertas F.J. , Fiore S. - Distribución de Fe y Mn en aguas subsuperficiales en el río Basento
(Basilicata, Italia) - MACLA Revista de la Sociedad Espanola de Mineralogia , Vol. 6, Pagg. 85-88
Amodeo A, J. Bösenberg, A. Ansmann, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Mitev, A.
Papayannis, G. Pappalardo, M. R. Perrone, V. Rizi, V. Simeonov, P. Sobolewski, N. Spinelli, D. V.
Stoyanov, T. Trickl, M. Wiegner - EARLINET: the European Aerosol Lidar Network - Óptica Pura y
Alicada, Vol. 39, Pagg. 1-10
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Lasaponara R - Estimating interannual variations in vegetated areas of Sardinia island using
SPOT/VEGETATION NDVI temporal series - IEEE Geoscience and remote sensing Letters, Vol. 3, Pagg.
481-483
Nativi S, G.M.R. Manzella, F. Paolucci, P. Mazzetti, L. Pecci, L. Bigagli, F. Reseghetti - Federated data
bases for the development of an operational monitoring and forecasting system of the ocean: the THREDDS
Dataset Merger - Advances in Geosciences, Vol. 8, Pagg. 39-47
Lasaponara R, Masini N. - Identification of archaeological buried remains based on the normalized
difference vegetation index (NDVI) from QuickBird satellite data - IEEE Geoscience and Remote Sensing
Letters, Vol. 3, Pagg. 325-328
Garcia-Palma S., Rozalen M.L., Huertas F.J. S. Fiore - Linares J. Cinetica de disolucion de montmorilonita
en presencia de ligandos organicos (salicilato y oxalato). Implicaciones en medioambiente y salud Materiales Arcillos: de La Geologia a las Nueva Aplicaciones, Vol. 61-75, Pagg. 6471-6479
Bigagli L., S. Nativi, P. Mazzetti - Mediation to deal with information heterogeneity application to Earth
System Science - Advances in Geosciences, Vol. 8, Pagg. 3-9
Madonna F., A. Amodeo, C. Cornacchia, G. D’Amico, L. Mona, M.Pandolfi, G. Pappalardo, V. Cuomo Multichannel microwave radiometer and water vapour Raman lidar: comparisons and synergies - Rivista
Italiana di telerilevamento, Vol. 35, Pagg. 115-130
Lazzari M, Geraldi E, Lapenna V, Loperte A - Natural hazards vs human impact: an integrated
methodological approach in geomorphological risk assessment on the Tursi historical site, Southern Italy Landslides, Vol. 3, Pagg. 275-283
Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Optical properties of atmospheric aerosols from
radiometric ground-based measurements in South Italy - Chemical Engineering Transactions, Vol. 10, Pagg.
357-362
Westwater E. R., S. Crewell, C. Mätzler, and D. Cimini - Principles of surface-based microwave and
millimeter wave radiometric remote sensing of the troposphere - Quaderni della Società Italiana di
Elettromagnetismo, Vol. 1, Pagg. 50-90
Articoli in atti di Convegno
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Ricciardelli E., F. Romano and . V. Cuomo - Physical and statistical approach for MSG cloud identification
- 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.
Nativi S, L. Bigagli, B. Domenico, J. Caron, E. Davis. - A Standards-Based, Web Services Gateway to
NetCDF Datasets - 22nd IIPS Conference, San Francisco, USA.
Mazzetti P., Simoniello T., Lanfredi M., Macchiato M., Nativi S., Bigagli L., Cuomo V. - Advanced
Infrastructure for Enabling Collaborative Research in a Wide Area Network in: Information and
Communication Technologies. - ICTTA '06 2nd, Damascus, Syria.
Bassani C., V. Estellés, R. M. Cavalli, S. Pignatti, J. A - Aerosol Optical Thickness within the FieldSpec FR
PRO Spectral Domain during SEN2FLEX Campaign - ESA Conference: “SENtinel-2 and FLuorescence
EXperiment (SEN2FLEX)” , Noordwijk, Netherlands.
Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, G. Masiello, M. Calvello, C. Serio - Aerosol optical
properties in two mountain sites in South Italy - Conference on Visibility , Vienna, Austria.
Manzella G, P. Mazzetti, S. Nativi, L. Bigagli, L. Pecci - Aggregation and Push-Based Distribution of
THREDDS Catalogs in Operational Information Systems - Fall AGU Meeting, San Francisco, USA.
Cavalli R. M. , G. Laneve, S. Pignatti e F. Santini, - Analisi dei parametri di qualità dell'acqua per il
controllo della proliferazione delle macrofite - Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e
tecniche di misura, Sassari
Romano F., D. Cimini, E. Ricciardelli, and V. Cuomo - Analysis of day- and night-time Arctic clouds by
means of hyperspectral infrared and ground-based observations - 15th International TOVS Study Conference,
Maratea, Potenza.
Ferretti R., C. Faccani, M. Cacciani, F. Cardillo, F. Congeduti, C. Cornacchia, K. De Sanctis, F. De Tomasi,
P. Di Girolamo, T. Di Iorio, A. di Sarra, G. Fiocco, M. G. Frontoso, M. Iarlori, F. Madonna, D. Meloni, G.
Pappalardo, M. R. Perrone, S. Piacent - Assimilation of LIDAR data from the Italian network: Impact on the
high resolution precipitation forecast during the LAUNCH campaign - International Symposium on
Tropospheric Profiling: Needs and Technologies 7th, Boulder, Colorado.
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Liberti M., M. Carone, R. Coppola, M. D’Emilio, M. Lanfredi, M. Macchiato & T. Simoniello - Badland
area mapping from Landsat-ETM data. - Proceedings of 2nd EARSeL Workshop on Remote Sensing of Land
Use and Land Cover, Bonn, Germania.
Esposito F. , G. Pavese, L. Leone, M. R. Perrone, F. De Tomasi, A. M. Tafuro, L. Alados-Arboledas, H.
Lyamani - CIMEL and AVANTES high resolution spectrometers: a comparison study of aerosol parameters
- Conference on Visibility , Vienna, Austria.
Mona L. , A. Amodeo, A. Boselli, C. Cornacchia, G. D’Amico, F. Madonna, M. Pandolfi, G. Pappalardo CNR-IMAA lidar systems and ancillary instruments for aerosol, clouds and water vapor study – 7th International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.
Alberotanza L, I. Barbaro, F. Braga, R. M. Cavalli, S. Pignatti ,S. Salviato, F. Santini, A. Zandonella Classificazione della vegetazione sommersa della laguna di Venezia tramite dati iperspettrali da aereo e da
satellite - Il monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, Sassari
Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski - Clear-Air Forward
Microwave and Millimeterwave Radiative Tranfer Models for Arctic Conditions - 15th International TOVS
Study Conference, Maratea, Potenza.
Coppola R., Liberti M., D'Emilio M., Lanfredi M., Simoniello T.,Macchiato M. - Combined approach for air
temperature spatialization using DEM, latitude and sea distance: variability of monthly data in Southern Italy
- International Workshop on Spatial Data Methods for Environmental and Ecological Processes, Foggia
Balasco M., Harabaglia P., Lapenna V., Rizzo E., Siniscalchi A.., Tamburiello G. - DERT and
Magnetotelluric investigation of Bradano foredeep deposits (Venosa, Southern Italy). - European
Association of Geoscientists & Engineers (EAGE), , Helsinki, Finland.
Telesca L. and R.Lasaponara - Discriminating between burned and unburned vegetation covers - 3rd General
Assembly of the European Geosciences Union, Vienna, Austria.
Pappalardo G., J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, D. Balis, C. Böckmann, A.
Chaikovsky, A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, A. Papayannis, M.R. Perrone, A.
Pietruczuk, M. Pujadas, F. Ravetta, V. Rizi, V. Simeonov, N. Spinel - EARLINET-ASOS: European Aerosol
Research Lidar Network -Advanced Sustainable Observation System - 7th International Symposium on
Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.
Pappalardo G. , J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, L. A. Arboledas, D. Balis, C.
Böckmann, A. Chaikovsky, A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, D. Nicolae, A. Papayannis,
M.R. Perrone, A. Pietruczuk, M. Pujadas, J.-P. Putaud, - EARLINET-ASOS: programs and perspectives for
the aerosol study on continental scale - Proc. SPIE, Lidar technologies, techniques, and measurements for
atmospheric remote sensing II, Stockholm, Sweden.
Beinat Alberto , Franco Coren, Barbara Fico, Carla Pietrapertosa, - Esperienze di integrazione dati
laserscanning aerei ed iperspettrali per lo studio del manto nevoso - 10a Conferenza Nazionale ASITA,
Federazione delle Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, Bolzano
Telesca L. and Lasaponara R - Estimation of fire-induced variability in vegetation covers by using Detrended
Fluctuation Analysis - ICFFR Conference, Coimbra, Portogallo
Pappalardo G., J. Bösenberg, A. Amodeo, A. Ansmann, A. Apituley, D. Balis, C. Böckmann, A. Chaikovsky,
A. Comeron, V. Freudenthaler, G. Hansen, V. Mitev, A. Papayannis, M.R. Perrone, A. Pietruczuk, M.
Pujadas, F. Ravetta, V. Rizi, V. Simeonov, N. Spinel - European Aerosol Research Lidar Network Advanced Sustainable Observation System (EARLINET-ASOS - 23rd International Laser Radar
Conference, Nara, Japan.
V. Freudenthaler, C. Böckmann, J. Bösenberg, G. Pappalardo - European Aerosol Research Lidar Network Advanced Sustainable Observation System (EARLINET-ASOS Plans FOR Quality Assurance - 23rd
International Laser Radar Conference, Nara, Japan.
Pascucci S., R.M. Cavalli, L. Fusilli, S. Pignatti, M. Poscolieri, - Evaluation of Hyperion sensor
performance in discriminating land cover types - Proceedings IEEE GOLD Remote Sensing Conference ,
Bari
Masini N., and Lasaponara R. - Evaluation of the spectral capability of quickbird imagery for the detection of
archaeological buried remains - II INTERNATIONAL CONFERENCE REMOTE SENSING IN
ARCHAEOLOGY – FROM SPACE TO PLACE, Roma
Mona L. , A. Amodeo, G. D’Amico, M. Pandolfi, G. Pappalardo - Five years of lidar ratio measurements
over Potenza, Italy - Proc. SPIE, Lidar technologies, techniques, and measurements for atmospheric remote
sensing II, Stockholm, Sweden.
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Domenico B, S. Nativi, T. Whittaker, A. Wolf, L. Bigagli - GALEON Phase 2: Testing Gateways Between
Formal Standard Interfaces and Existing Community Standard Client/server Implementations - Fall AGU
Meeting, San Francisco, USA.
Domenico B, S. Nativi, J. Caron, L. Bigagli, E. Davis - GALEON: standards-based web services for
interoperability among Earth sciences data systems - Proceedings of IGARSS’06, Denver, USA.
Coren Franco, Adolfo Fadiga, Alessandro Pavan, Carla Pietrapertosa, Paolo Sterzai - Generazione di mappe
forestali mediante sistemi integrati di telerilevamento - 10a Conferenza Nazionale ASITA, Federazione delle
Associazioni Scientifiche per le Informazioni Territoriali e Ambientali, Bolzano
Nativi S, L. Bigagli, P. Mazzetti, U. Mattia - Geo-Information Catalog Services Interoperability: an
Experimented Tool - Fall AGU Meeting, San Francisco, USA.
Cuomo V, P. Soddu, S. Rainone, R. Dolce, S. Nativi, D. Dello Buono - GeoInformation for the Environment:
the INTERO SDIC experience - 12th EC GI & GIS Workshop, Innsbruck, Austria.
Cimini, D., E. R. Westwater, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, V.Mattioli, S. Dowlatshahi, and J.
Liljegren - Ground-Based Millimeter- and Submillimeter-Wave Observations of the Arctic Atmosphere Specialist Meeting on Microwave Remote Sensing (Microrad), , Puerto Rico
Cavalli R.M. , L. Fusilli, S. Pascucci, S. Pignatti, M. Poscolieri, - Hyperspectral remote sensing as a tool for
natural mapping and archaeological investigation - Proceedings of International Center for Earth Sciences,
2o Encuentro, Buenos Aires, Argentina.
Lasaponara R., and N. Masini - Identification and spatial characterization of buried remains using VHR
satellite images - SPIE Conference , Stoccolma, Svezia.
Gueguen, E.; Martemucci V. e Formicola W. - Il carsismo dell’area di Minervino Murge - Proceed.
Spelaion, Minervino Murge (Ba).
Cicco N, B., Dichio, A., Sofo, V., Lattanzio, C., Xiloyannis - Influence of Calcium on the Activity of
Enzymes Involved in Kiwifruit Ripening - 6th International Kiwifruit symposium, Rotorua, New Zealand.
Simoniello T., Lanfredi M., Carone M.T., Coppola R., Liberti M.. - Integrazione di dati satellitari
multirisoluzione per il monitoraggio di aree soggette a fenomeni di Land Degradation: il caso studio della
regione Basilicata - Ecomondo2006, Rimini
DI LEO P., NAPOLA A., PIZZIGALLO M.D.R., SALVATORE C. D. & ANCONA V. - Interazioni tra
molecole organiche e minerali argillosi:un approccio meccanochimico per il recupero di suoli argillosi
inquinati. - 85° Congresso SIMP, Fluminimaggiore, Iglesias.
Madonna F., Güldner J., Damico G., Engelbart D.A.M., Pappalardo G. - Intercomparison of two microwave
profilers during launch-2005 - International Symposium on Tropospheric Profiling (ISTP), Boulder,
Colorado.
Mona L. , A. Amodeo, G. D’Amico, M. Pandolfi, G. Pappalardo - Lidar ratio climatology: 5 years of
systematic Raman lidar measurements over Potenza, Italy - 23rd International Laser Radar Conference,
Nara, Japan.
Lasaponara R., A. Lanorte - Mapping of fuel cover using remote sensing - Remote Sensisng of Land Use and
Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.
Alberotanza L , I. Barbaro, F. Braga, R. M. Cavalli, S. Salviato, S. Pignatti e F. Santini, - Messa a punto di
tecniche semiempiriche e di inversione dei dati remoti per la stima quantitativa dei parametri di qualità
dell'acqua, risultati preliminari delle campagne di misura sperimentali nella laguna di Venezia - Il
monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura, Sassari
Cimini D., E. R. Westwater, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. C. Liljegren - Millimeter- and
submillimiter-wave Observations of Low Vapor and Liquid Water Amounts in the Arctic Winter - 16th
Atmospheric Radiation Measurement (ARM) , Albuquerque, NM.
Lasaponara R., A. Lanorte - Multiscale fuel type characterization by using multisensor remote sensing data
for the Mediterranean ecosystems of Southern Italy - IEMSS conference, Burlington, Vermont, USA.
Lasaponara R., and A. Lanorte - Multispectral fuel type characterization based on remote sensing data and
Prometheus model - ICFFR Conference, Coimbra, Portogallo
Bavusi M., Rizzo E., Lapenna V., Piscitelli S. - Municipal waste dump geophysical investigations. European Association of Geoscientists & Engineers (EAGE), Helsinki, Finland.
Gould M, J. Rocha, S. Nativi, J. Nogueras-Iso, M. Manso - Near-term metadata challenges - 12th EC GI &
GIS Workshop, Innsbruck, Austria.
INVERNIZZI C., CORRADO S., DI LEO P., SCHIATTARELLA M., ZATTIN M. - New data on the
thermo-baric evolution of the Liguride units, southern Italy - General Assembly of the European Geosciences
Union, Vienna, Austria.
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INVERNIZZI C., ALDEGA L., CORRADO S., D’ERRICO M., DI LEO P., MAZZOLI S., ZATTIN M New thermo-baric data from the (meta-)sedimentare units of northern Calabria (Italy): implications
fortectonic burial and exhumation in the southern Apennines - General Assembly of the European
Geosciences Union, Vienna, Austria.
Cimini D., F. Romano, E. Ricciardelli, and V. Cuomo - On the role of surface emissivity in polar night-time
cloud detection - 15th International TOVS Study Conference, Maratea, Potenza.
Pavese G. , F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Optical properties of atmospheric aerosols from
radiometric ground-based measurements in South Italy - Advanced Atmosphric Aerosols Symposium, Milano
Lasaponara R., and N. Masini - Performance evaluation of data fusion algorithms for the detection of
archaeological features by using satellite QuickBird data - II INTERNATIONAL CONFERENCE REMOTE
SENSING IN ARCHAEOLOGY – FROM SPACE TO PLACE, Roma
Simonello T., Carone M.T., Coppola R., D’Emilio M., Lanfredi M-, Liberti M.& MacchiatoM.. Preliminary study to monitor land degradation phenomena through landscape metrics - Proceedings of 2nd
EARSeL Workshop on Remote Sensing of Land Use and Land Cover, Bonn, Germania.
Lasaponara R., and A. Lanorte - Remote characterization of Fuel type using satellite data - SPIE Conference
, Stoccolma, Svezia.
Cavalli R. M., G. Laneve, S. Pignatti and F. Santini - Remote sensing and physical modelling approach for
macrophyte and water quality parameters monitoring - Simposium 'GlobWetland', Frascati (RM)
Pavese G., F. Esposito, L. Leone, R. Restieri, M. Calvello - Saharan dust intrusion in the Mediterranean
basin: three cases-study - Conference on Visibility , Vienna, Austria.
Lasaponara R., and L.Telesca - Satellite –based estimation of fire-induced variability in vegetation cover Remote Sensisng of Land Use and Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.
Lasaponara R., and N. Masini, - Satellite-based Identification of archaeological features - Remote Sensisng
of Land Use and Land Cover- Application & Development, Bonn, Germania.
Palmer, J. M., D. Cimini, F. Romano, and V. Cuomo - Standard back-propagation artificial neural networks
for cloud liquid water path retrieval from AMSU-B data - 15th International TOVS Study Conference,
Maratea, Potenza.
Domenico B, J. Caron, S. Nativi, L. Bigagli - Standards-Based, Web Services for Interoperable Geosciences
Data Systems - AGU special sessions on Earth and Space Science Informatics, Baltimora, USA.
DI LEO P. , PAPPALARDO A. - Studio dell’evoluzione paleoclimatica del Pleistocene inferiore-medio in
Italia meridionale mediante proxy mineralogici e geochimici. - 85° Congresso SIMP, Fluminimaggiore,
Iglesias.
Liberatore D., G. Spera, M. Mucciarelli, N. Masini, A. Calia, A. Capriuoli, V. Racina, L. Nuzzo, E. Rizzo,
L. Binda, L. Cantini - THE FAÇADE AND THE ROSE-WINDOW OF TROIA CATHEDRAL (APULIA,
ITALY)”. - V International Conference on Structural Analysis of Historical Constructions, New Delhi,
India.
Cavalli R.M. , L. Fusilli, S. Pascucci, S. Pignatti - Telerilevamento iperspettrale come strumento di indagine
per la gestione degli ambienti naturali - Atti della 10a fiera Ecomondo, Rimini
Larar A. M. , D. K. Zhou, W. L. Smith, Sr., X. Liu, P. Di Girolamo, G. Pappalardo, V. Cuomo, S. A. Mango
- Temperature and moisture measurement validation using passive and active remote and in-situ observation
systems - 7th International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder,
Colorado.
Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. S. Liljegren - The
2004 North Slope Of Alaska Arctic Winter Radiometric Experiment: Overview and Highlights - Specialist
Meeting on Microwave Remote Sensing (Microrad), , Puerto Rico
Westwater, E. R., D. Cimini, V. Mattioli, A. J. Gasiewski, M. Klein, V. Leuski, and J. C. Liljegren - The
2004 North Slope of Alaska Arctic Winter Radiometric Experiment: Overview and Recent Results - 16th
Atmospheric Radiation Measurement (ARM) , Albuquerque, NM.
Zhou D. K. , A. M. Larar, W. L. Smith, Sr., X. Liu, P. Di Girolamo, G. Pappalardo, V. Cuomo, S. A. Mango
- Upper tropospheric moisture variation observed with ultraspectral sounders and validation - 7th
International Symposium on Tropospheric Profiling: Needs and Technologies, Boulder, Colorado.
Libri
1
Telesca L., Bernardi M. , Rovelli C. - Clustering Phenomena in the Time Distribution of Lightning Complexus mundi : emergent patterns in nature , World Scientific, Hackensack, N.J.
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6
7
Revil A. , K. Titov , C. Doussan , Lapenna V. - Applications of the self-potential method to hydrological
problems - Hydrogeophysics, Springer, Netherlands
Cosmi C. , M. Blesl, A. Kanudia, S. Kypreos, R, Loulou, K. Smekens, M. Salvia, D. Van Regemorter and V.
Cuomo - Integration of country energy system models in a Pan European framework for supporting EU
policies - Environmental Economics and Investment Assessment, K. ARAVOSSIS, University of Thessaly,
C.A. BREBBIA, Greece
Carone M.T., Simoniello T. - Landscape Metrics Temporal Dynamics in a Mediterranean Area - Pattern and
Processes in Forest Landscapes, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze
Simoniello T., Carone M.T., Lanfredi M., Liberti M. & Macchiato M - Multi-scale landscape metrics
analysis, from Landsat, IKONOS and QuickBird data - Pattern and Processes in Forest Landscapes,
Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze
Telesca, L. Lapenna, V. Macchiato, M. - Multifractal variability in self-potential signals measured in seismic
areas - SPECIAL PUBLICATION- GEOLOGICAL SOCIETY OF LONDON, GEOLOGICAL SOCIETY,
Great Britain
M. Schiattarella, P. Di Leo, P. Beneduce, S.I. Giano, and C. Martino - Tectonically driven exhumation of a
young orogen: an example from southern Apennines, Italy - Geological Society of America Special Paper,
Sean D. Willett, Niels Hovius, Mark T. Brandon, an, Boulder Stati Uniti
Rapporti
1
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Loperte A., Perrone A., Colangelo G. - Caratterizzazione della frana di Ripacandida (Basilicata)
Aromando A., Cavalcante F., Fiore S. - Carta degli affioramenti di rocce contenenti amianto nell’area
Calabro-Lucana del Monte Pollino
Perrone A., Loperte A., Lapenna V. - EURORISK- PREVIEW: Fieldwork Report
Perrone A.,Piscitelli S., Lapenna V. - EURORISK-PREVIEW: Landslide Service Specification technical
report
Gueguen E - Il ciclo dell’acqua
Cuomo V., Fiore S., Lapenna V., Rizzo E. - Rapporto finale Progetto HYDROGEOSITE
Viggiano M. - The Ground-Based Fast Forward Line-By-Line Model for IASI”, software and report in the
framework of the project
Piscitelli S., Loperte A., Rizzo E., Perrone A., Lapenna V. - Tomografie geoelettriche ad alta risoluzione per
l'esplorazione geologica dell'area urbana di Tusla (Bosnia)
Lapenna V., Gueguen E., Rizzo E., Bavusi M - Tomografie per la Procura della Repubblica di Trani
Risultati progettuali
1
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4
Cosmi C., Pietrapertosa F., Loperte S., Salvia M., Marmo G. - Implementazione del modello NEEDS-TIMES
Italia
Conte D., Nativi S., Mazzetti P. - Interconnessione IMAA
Nativi S., Mazzetti P., Bigagli L. - Markup language per la comunità Net-CDF e GIS
Mazzetti P., Nativi S., Bigagli L. - WCS ENVI-GRID
Risultati di valorizzazione applicativa
1
2
3
4
Pergola N., Tramutoli V., Lacava T., Filizzola C., Dello Buono D. - Emergenza MERAPI
Dello Buono D., Lapenna V., Pergola N., Simoniello T. - Sistema interoperabile per MESIMEX
Bavusi M., Guegen E., Lapenna V., Rizzo E. - Tomografie geoelettriche per il monitoraggio di discariche
RSU
Proto M., Marmo G., Salvia M., Cosmi C., - Upgrade Portale IMPRESAMBIENTE R&D
Principali risorse strumentali dell’Istituto
Considerazioni generali ed elementi di autovalutazione
Considerazioni generali
Elementi di autovalutazione
Nel corso del 2006 le attività dell'IMAA si sono ulteriormente potenziate sia in ambito nazionale che
internazionale. In sintesi i punti di forza sono:
•La presenza di personale giovane e fortemente motivato nelle attività di ricerca. Sull'IMAA gravitano oltre
130 unità di personale (34 ricercatori, 3 tecnologi; 9 tecnici, 3 amministrativi; 12 assegnisti; 16 dottorandi;
15 associati universitari ed oltre 50 tra collaboratori e stagisti) con una età media inferiore ai 40 anni ed una
elevata produttività scientifica. Molti ricercatori ricoprono incarichi di responsabilità in ambito nazionale ed
internazionale. Nel corso del 2007 la presenza di personale giovane sarà ulteriormente rafforzata mediante
l'assunzione di 10 nuovi assegnisti di ricerca.
• Una elevata produttività scientifica. I 34 ricercatori dell'IMAA hanno pubblicato oltre 120 articoli nel
biennio 2004-2005 ed oltre 60 articoli nell'anno 2006 su riviste internazionali con sistema peer-review. Molti
articoli sono stati pubblicati su riviste leader nel settore delle Scienze della Terra e dell'Ambiente (Physical
Review Letters, Journal of Geophysical Research, Geophysical Research Letters, Remote Sensing of
Environment, etc..)
• Una forte presenza in programmi internazionali spesso con ruoli di responsabilità e coordinamento che si è
ulteriormente rafforzata nel corso del 2006. L'IMAA partecipa a numerosi progetti del VI PQ dell'Unione
Europea (IP-NEEDS; IP-EURORISK/Preview; NoE-GMOSS; STREP-GRIDCC; CA-EARLINET ASOS;
SSA-CYCLOPS; IP-GEOMON). Nel seguito si fa riferimento solo ai progetti in cui l'IMAA ha
responsabilità di coordinamento. L'IMAA è coordinatore del progetto infrastrutturale "EARLINET- ASOS
European Aerosol Research LIdar NETwork Advanced Sustainable Observation System" che prevede la
partecipazione di 21 team di diversi paesi europei. L'IMAA è responsabile, nell'ambito del Progetto Integrato
NEEDS, della Stream " RS2a: Energy systems modelling and internalisation strategies, including scenarios
building" in cui coordina 16 partners ed il cui obiettivo è la messa a punto del modello del sistema energetico
alla scala dei 25 paesi membri. Inoltre partecipa come partner al programma dell'Intelligent Energy - Europe
(IEE) nell'ambito del progetto "RES2020 - Monitoring and Evaluation of RES directives implementation in
EU27 and policy recommendations for 2020". L'IMAA ha la responsabilità scientifica della SSA–Cyclops.
L'IMAA è membro affiliato internazionale dell'UCAR/USA e dell' Open Geospatial Consortium ed è stato
tra i promotori dell'interoperability experiment GALEON in collaborazione con Nasa UCAR e George
Mason University. L'IMAA ha promosso la partecipazione del CNR, in collaborazione con il Dip.to di
Protezione Civile, il Min. dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e lo Stato Maggiore della Difesa, al
Progetto "INTERO Italian National earTh & Environment Research cOmmunity" nell'ambito dell'iniziativa
europea INSPIRE. L'IMAA è Italian Contracting Party dell'Energy and Technology System Assessment
Programme dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (ETSAP-IEA). Inoltre l'IMAA partecipa a programmi
della CNES (missione DEMETER) e della NASA (Validazione di CALIPSO). L'insieme di queste attività
internazionali costituisce un volano per l'attrazione di ricercatori italiani e stranieri presso i propri laboratori
e la partecipazione a network e working groups.
• Un'intensa collaborazione con altri istituti del CNR (vedi interventi organizzativi) ed il sistema
universitario (UNIBAS, UNICAL, UNINA, UNISA, UNIBA, UNIBO, POLIMI), che si concretizza
attraverso attività di ricerca congiunte (numerosi ricercatori e docenti universitari svolgono attività di ricerca
presso i laboratori IMAA), il cofinanziamento di assegni di ricerca e di borse di dottorato e attività di
docenza e formazione di ricercatori CNR presso le università.
• Una significativa presenza in programmi e/o progetti nazionali con collaborazioni con alcuni tra i maggiori
enti di ricerca nazionali (ASI, INGV) e con consorzi universitari (CNIT, CNISM). L'IMAA è soggetto
attuatore dei progetti "HYDRO_GEO_SITE" e "REVILAB - Realizzazione di una rete ad alta velocità per
l'interconnessione dei laboratori IMAA" del MIUR, è responsabile di azioni nei progetti MORFEO,
SEISMASS e VULCANI dell'ASI ed è responsabile di U.O. nei progetti "Etna", "Vulcano",
"Microzonazione sismica" e "Terremoti probabili" dell'INGV-DPC. L'IMAA è sede di un'unità operativa del
Consorzio Nazionale Interuniversitario delle Telecomunicazioni ed ha consolidate collaborazioni con il
Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze Fisiche della Materia (CNISM).
• Una notevole capacità di progettare e realizzare grandi infrastrutture di ricerca. Le principali facilities
operative presso i laboratori dell'IMAA sono:
- Il Campo Sperimentale per la misura della radiazione atmosferica. La strumentazione principale è costituita
da un lidar Raman per la misura di aerosol, da un lidar Raman per il profiling del vapor d'acqua, da uno
spettrometro di Fourier BOMEM operante nel TIR, da uno spettrometro di Fourier ad elevata risoluzione
spettrale operante nel FTIR, da un MW profiler a 12 canali, da un radiometro Mechelle operante nel VISNIR, da un radiometro Cimel, da un ceilometer, da una stazione BSRN e da un sistema automatico di
radiosondaggio della VAISALA.
- Il Sistema di ricezione/processamento ed archiviazione di dati satellitari comprensivo di un'antenna HRPT
per la ricezione dei dati NOAA, attualmente in fase d'estensione alla banda X , di un'antenna HRIT per la
ricezione dei dati MSG, di un sistema di storage che permette di trattare in linea fino a 30 Tbyte di dati, di
una rete d'istituto ad alta velocità (10 Gb/s) e di un infrastruttura computazionale ad alta velocità strutturata
su due poli in modo da poter sperimentare tecnologie GRID.
- Il Sistema di mezzi mobili costituito da un sistema Lidar ad assorbimento differenziale montato su mezzo
mobile; un sistema per misure interferometriche e radiometriche; un sistema per misure chimico-fisiche e
geofisiche ed un sistema per misure geochimiche e mineralogiche.
- Il Campo Prove sperimentali Hydrogeosite per lo studio in condizioni controllate di fenomeni di
contaminazione di suoli e falde mediante tecniche, chimico-fisiche, geochimiche e geofisiche.
• Una significativa presenza nell'ambito di progetti di ricerca industriale ed una forte collaborazione con il
sistema imprenditoriale. L'IMAA ha un consolidato rapporto con il sistema produttivo, con Confindustria
Basilicata, con Sviluppo Italia Basilicata e con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di
Potenza con i quali ha siglato protocolli d'intesa. Nel corso del 2006 l'IMAA è stato tra i soggetti promotori
di un consorzio pubblico-privato (TeRN) che vede la partecipazione del CNR, di Telespazio, del Consorzio
RELUIS ed ARPAB finalizzato a svolgere attività nell'ambito delle Osservazioni della Terra e della
mitigazione e prevenzione dei rischi naturali. Il Progetto TeRN è strettamente collegato alla realizzazione del
Distretto Tecnologico della Regione Basilicata. Oggetto del distretto è lo sviluppo delle tecnologie per la
protezione e prevenzione dai rischi naturali. Infine nel novembre 2006 l'IMAA-CNR tramite il consorzio
TeRN è stato il "pivot" per la costituzione del Centro di Competenza Tecnologica sui Rischi Ambientali che
ha come nodo principale la Regione Basilicata ed altri cinque nodi secondari nelle regioni obiettivo 1. Al
Centro partecipano le principali università italiane con sede nel mezzogiorno ed i principali enti di ricerca
nazionali che operano nel settore ambientale.
• Un forte rapporto con il sistema territoriale ed una costante azione di supporto al sistema degli utenti finali.
L'IMAA è Centro di Competenza per il Dip. di Protezione Civile (D.M. n.252 del 26 febbraio) ed ha accordi
di collaborazione e/o progetti congiunti con AMRA-Regione Campania; Regione Lombardia, ARPA Emilia
Romagna; Provincia di Potenza; Autorità di Bacino della Regione Basilicata; Agenzia Lucana per lo
Sviluppo e l'Innovazione in Agricoltura; Corpo Forestale dello Stato). L'IMAA da tempo promuove attività
di collaborazione con altre regioni dei paesi del bacino del mediterraneo e dei balcani (Tunisia e SerbiaMontenegro). Nell'ambito del programma INTERREG-ARCHIMED (Progetti Mild-Map Media e SE-RISK)
l'istituto promuove attività di ricerca, in collaborazione con la Regione Basilicata e Creta (Grecia) per il
monitoraggio di aree ad elevato rischio naturale e ambientale. Nel corso del 2006 è stato avviato in
collaborazione con il Dip. Ambiente della Regione Basilicata un progetto per la realizzazione di una Spatial
Data Infrastructure per l'interoperabilità e la condivisione dati nel settore ambientale.
• La partecipazione a programmi di Alta Formazione in collaborazione con il sistema universitario. L'IMAA
finanzia direttamente Borse di Dottorato e coinvolge un numero elevato di laureandi nelle attività
sperimentali dei propri Laboratori. L'IMAA organizza stages per studenti di Master universitari e Scuole di
Alta Formazione. Le principali attività formative riguardano le partecipazioni al Dottorato in "Metodi e
Tecnologie per il Monitoraggio Ambientale" e "Ingegneria dell' Ambiente" (UNIBAS); in "Scienze Fisiche"
(UNIBO); in "Ingegneria Informatica ed Automatica" (UNINA) ed in "Scienze della Terra" (UNIBA).
• Una forte propensione all'autofinanziamento. Sin dalla sua costituzione l'IMAA si è caratterizzato con una
forte propensione all'autofinanziamento. Il fattore di amplificazione per il 2006 è di 3.4 (preconsuntivo 2006:
risorse totali 6.117 Meuro; Risorse interne 1.805 MEuro; Risorse esterne 4.312 MEuro - consuntivo 2005:
risorse totali 5.011 Meuro; Risorse interne 1.784 MEuro; Risorse esterne 3.227 MEuro). Per il 2007 vi sarà
un ulteriore aumento della capacità di autofinanziamento poichè sono stati già siglati contratti attivi per oltre
5Ml di euro
Proposta di interventi organizzativi
Nel corso del 2006 vi è stata una costante attenzione di tutto il personale a realizzare interventi organizzativi
che consentissero di rendere più proficua le attività dell'istituto. L'attività organizzativa va ovviamente vista
in relazione alle attività complessive dell'Istituto: esse riguardano sia le attività strettamente scientifiche, sia
la ricerca industriale sia i rapporti con gli end-user istituzionali in ciò includendo anche il rapporto con il
sistema territoriale.
A) Iniziative intra-istituto:
Nel corso del 2006 sono stati completati gli interventi avviati nel corso del 2005 per migliorare sia la rete
telematica interna e sia l'interconnessione del polo CNR di Tito ad altre realtà scientifiche ed al sistema degli
utenti finali. E' stata completata la rete ad alta velocità (1 Gigabit) per l'interconnessione in fibra ottica di
tutti i laboratori dell'IMAA e dell'Area della Ricerca del CNR di Tito ed è stata realizzata una rete wireless
per tutti i laboratori (ivi compresi alcune stazioni di misura e di radiosondaggio ubicate all'esterno dei
laboratori). Le caratteristiche della nuova rete telematica hanno consentito anche l'introduzione della
tecnologia VOICE-IP per la telefonia con conseguente riduzione dei costi di esercizio.
E' continuata anche nel corso del 2006 l'attività finalizzata al potenziamento del polo CNR di Marsico Nuovo
mediante l'acquisizione di 3 stazioni magnetotelluriche per il Laboratorio Geofisico ed un nuovo microscopio
a scansione elettronica per il laboratorio Geochimica. Inoltre sono stati completati gli impianti tecnici (rete
informatica, sistema idraulica etc..) necessari per il funzionamento del Campo Sperimentale Hydrogeosite.
Alcune delle attività intra-istituto hanno anche in prospettiva una valenza interistituto. Sono infatti in fase di
installazione sul ripetitore installato nel 2005 a Monte Li Foj (Picerno) antenne che permettono
l'interconnessione veloce mediante tecnologie wi-fi alla rete gestita dal Centro di Competenza per Rischi
Ambientali della Regione Campania che si innesta sulla rete in fibra ottica operativa a Napoli. Il sistema
renderà possibile lo sviluppo di sistemi innovativi di early warning per il monitoraggio di aree ad elevato
rischio sismico ed idrogeologico e permetterà all'IMAA d'interconnettersi in modo estremamente efficiente
con gli istituti del CNR in area napoletana e con il CNISM.
B) Iniziative inter-istituto e per l'ENTE:
Il quadro delle iniziative intra-istituto trova riscontro nell'organizzazione in moduli e commesse. l'IMAA
contribuisce alle attività del Dip. Terra e Ambiente, al quale afferisce, con n.2 commesse e n.6 moduli, del
Dip. ICT con n.1 commessa ed n.1 modulo ed al Dip. Patrimonio Culturale con n.1 modulo. In particolare
anche nel corso del 2006 sono continuate le collaborazioni con IREA, IAC, IRPI, IRSA, IFAC, IIA, ISAC,
ISMAR, IBAM e IAMC (vedasi testi inseriti nel PdGP) . Sono state inoltre rafforzate le collaborazioni con il
polo napoletano del Consorzio Interuniversitario per la Fisica della Materia, con AMRA e con il Consorzio
Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni che ha una sede operativa presso l'IMAA. Molte di
queste collaborazioni sono trasversali a più moduli e commesse ed avvengono nell'ambito di progetti
nazionali o internazionali, di rapporti istituzionali con end-user di livello nazionale ed in particolare con il
Dipartimento di Protezione Civile delle Presidenza del Consiglio di cui l'IMAA è Centro di Competenza.
Di particolare rilievo sono stati gli interventi organizzativi a supporto di azioni di trasferimento tecnologico e
che hanno favorito il potenziamento del quadro di collaborazioni con il sistema produttivo.
Nel corso del 2006 l'IMAA ha svolto un ruolo determinate per la creazione del consorzio pubblico-privato
TeRN "Tecnologie per le Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali" finanziato dal MiUR ai sensi dell'Art.
13 del D.M. 593 del 8 agosto 2000 nell'ambito di un Accordo di Programma Quadro tra MIUR, MEF e
Regione Basilicata. L'APQ ha come obiettivo strategico lo sviluppo di attività di ricerca industriale e di
sviluppo precompetitivo finalizzata alla creazione di un distretto tecnologico in Regione Basilicata che ha
come oggetto l'innovazione nel campo delle tecnologie di rilevazione e monitoraggio sistematico per la
prevenzione e mitigazione dei rischi naturali ed ambientali. Su tali temi è in corso una forte competizione
alla scala europea ed il posizionamento italiano è molto forte grazie alla filiera che si è realizzata tra ricerca,
imprese ed utenti (in particolare Dipartimento di Protezione Civile). Le principali attività del consorzio
TeRN riguardano le seguenti tematiche:
• Osservazioni della Terra dal suolo, da aereo e da satellite per il monitoraggio, la previsione e la
prevenzione di fenomeni di dissesto idrogeologico;
• Prevenzione e mitigazione di calamità naturali;
• Tecnologie dell'Informazione e delle Comunicazioni (ICT) e tecnologie Grid per la condivisione dei dati e
l'interoperabilità dei servizi in applicazioni inerenti le Osservazioni della Terra, nel contesto più generale
della Società dell'Informazione (IST).
Infine va sottolineato il ruolo determinate dell'IMAA, tramite il Consorzio TeRN, nella realizzazione del
progetto del Centro di Competenza Tecnologica sulla tematica "Analisi e prevenzione del rischio
ambientale" approvato con Decreto n. 2935 del 29 dicembre 2006 del Ministero dell'Università e della
Ricerca. Il Centro di Competenza Tecnologica ha come obiettivo primario il potenziamento di un networking
fra vari soggetti tecnico-scientifici ed il mondo imprenditoriale ed ha come azioni prioritarie l'erogazione di
servizi ad elevato contenuto scientifico-tecnologico nel campo dell'analisi dei rischi ambientali, attraverso la
diffusione di know-how specifico di settore, l'attivazione di processi formativi di carattere integrato per lo
sviluppo di competenze trasversali, la promozione di azioni di brokeraggio finalizzate a far incontrare la
domanda e l'offerta sia nella rete delle regioni Obiettivo 1 che in contesti più ampi. Il CCT si inquadra in un
modello "a rete" costituito da un numero limitato di nodi: il nodo principale ha sede in Regione Basilicata e
gli altri 5 nodi secondari sono dislocati nelle altre Regioni Obiettivo 1. Ogni nodo avrà una funzione di
interfaccia sul proprio territorio tra la domanda delle imprese e la presenza dei servizi di innovazione
tecnologica disponibili in tutta la rete. Il punto di forza della rete consiste nell'essere fortemente radicata al
territorio attraverso la presenza distribuita dei nodi secondari e, nello stesso tempo, rappresentare una
struttura unitaria di riferimento per promuovere azioni coordinate sullo scenario nazionale ed internazionale.
In tale ambito vi è stata una proficua collaborazione tra Dipartimento Terra ed Ambiente ed IMAA, il che ha
favorito la partecipazione coordinata degli istituti CNR afferenti al Dipartimento Terra ed Ambiente con sedi
nelle regioni obiettivo 1 al Centro di Competenza Tecnologica attraverso i poli regionali.
C) Aspetti critici
Aspetti critici di carattere generale sono la rigidità nella spesa introdotta dal sistema dei moduli e delle
commesse ed una mancanza di chiarezza nel sistema di responsabilità. Si suggerisce inoltre di dare maggior
rilevanza alle attività CNR capaci di esprimere leadership a livello nazionale ed internazionale.
Nello specifico delle questioni riguardanti l'istituto elementi di criticità sono: 1) la riduzione delle risorse
ordinarie da destinare al potenziamento ed alla manutenzione delle grandi apparecchiature; 2) la mancanza di
interventi finalizzati all'immissione in ruolo di giovani ricercatori
1) Le risorse ordinarie, che peraltro saranno ulteriormente ridotte nel corso del 2007, non consentono di
coprire neppure le spese minime di gestione dell'istituto (es. riscaldamento, manutenzione ordinaria delle
apparecchiature etc..).
2) La mancanza di interventi a favore dell'inserimento in ruolo di nuovo personale è un forte fattore limitante
per la partecipazione dell'istituto a progetti internazionali. Va sottolineato che presso l'IMAA già operano 12
ricercatori, 1 tecnologo e 2 tecnici/amministrativi con contratti a tempo determinato (art.15 o art.23), di cui
solo due gravano su risorse ordinarie dell'ente. Inoltre presso l'istituto operano oltre 30 unità di personale tra
assegnisti, dottorandi e contrattisti che gravano sempre su risorse esterne. Questo di fatto costituisce un
fattore limitante per l'accesso ad ulteriori risorse, con un ovvio danno per l'IMAA e di conseguenza per il
CNR.
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